I Used To Love You

di _Fame_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Quella maledetta fantastica voce. ***
Capitolo 2: *** World War Three ***
Capitolo 3: *** Arpie a piede libero ***
Capitolo 4: *** I am what I am ***
Capitolo 5: *** Alto contenuto di smancerie ***
Capitolo 6: *** Dance Untill Tomorrow ***
Capitolo 7: *** L'arca di Noè ***



Capitolo 1
*** Quella maledetta fantastica voce. ***


Quella maledetta fantastica voce.

 

 

GINEVRA’S POV

7:30.
La sveglia suonò, la mia voglia di alzarmi si aggirava intorno allo zero. Mezzo sveglia mi misi a sedere sul letto, misi le pantofole e finalmente aprii gli occhi. Mi avvicinai alla finestra e aprii le tende: le nuvole grigie invadevano il cielo e le macchine erano ancora bagnate dall’acqua della pioggia. I giardini della altre case erano pieni di acqua cristallizzata dal freddo, per fortuna non c’era vento e la pioggia era smessa.
Dopo le vacanze di Natale sarei tornata a scuola quel giorno e avrei rivisto le mie amiche, Jenny e Anne. Stavo al terzo anno di scuola però mi ero trasferita due anni prima dall’Italia fino a Manchester. Non avevo solo due amiche però loro erano quelle a cui tenevo di più, e il mio migliore amico era John.
“Ginevra, cazzo, sbrigati! Tra venti minuti passa l’autobus e non ho intenzione di fare tardi per colpa tua!” urlo il mio fantastico e delicato fratello. “Oh - oh” dissi a bassa voce mentre mi fiondavo giù per le scale in direzione cucina, presi una brioche e la mangiai in due bocconi e poi bevvi la tazza di latte in un tempo record, “Sai, sorellina, ti sarei grato del fatto che tu mangiassi normalmente come tutte le altre ragazze invece di essere peggio di me!” feci un sorrisetto falso e risposi acidamente “Sai, fratellone, ti sarei grata se oggi morissi sotto un autobus!”.
Corsi nel bagno con i vestiti in mano e ne uscii poco dopo pronta per uscire, mio fratello mi lanciò lo zaino blu della Vans mentre infilava il suo e andava verso la porta di casa, “Alex quando hai l’esame per la patente??” “Tra un settimana, Gì” “Meno male così poi smetto di prendere l’autobus!” “Scusa ma chi ti ha detto che quando avrò la patente ti porterò in macchina con me?!?” “Scusa ma chi ti ha detto che dato che mamma e papà sono fuori in viaggio non possono sapere della festa che vuoi fare??”, si girò orrorizzato e io sorrisi beffarda, alla fine grugnì un sì a denti stretti e io feci un sorriso a 32 denti. Iniziammo ad andare più veloce per non perdere l’autobus e io misi le cuffiette esattamente come aveva fatto lui, noi ci volevamo bene che vi credete, tutto il tempo a parlare!
Erano solo le 8 e un quarto quando arrivai vicino alla scuola, quindi mancava ancora un quarto d’ora per entrare, però così potevo stare con gli altri e non c’era pericolo di arrivare tardi, e ormai lo facevo da sempre, tutti arrivavano prima. Girai l’angolo e vidi la scuola –Che schifo!- pensai –Sembra proprio una prigione!-. Iniziai ad attraversare sulle strisce per entrare quando una moto mi tagliò la strada passandomi quasi sui piedi. La moto era grande e azzurra, le parole sfuggirono dalla mia bocca spontanee, senza pensare chi poteva stare su quella moto “Stronzo!”, urlai. Si girò. Ti pareva. Poteva essere solo quel deficiente ritardato con Sid dell’Era Glaciale che segue le tracce nella sua testa al posto del cervello: Louis Tomlinson.
Era ricco perché stava in quella band, i One Direction. Io ero una di quelle directioners che sanno vita, morte e miracoli dei ragazzi e quando avevo saputo che sarebbero tornati a scuola ero davvero felice. Niall tornava dalla sua famiglia in Irlanda, Liam faceva ritorno a Wolverhampton mentre Louis, Zayn e Harry avevano deciso di rimanere a vivere insieme a Manchester invece che ognuno in una città diversa.
 
#Flashback
“Oh mio Dio” urlai correndo su per le scale verso la camera mia, accesi il computer, entrai su facebook e aprii una chat con Jenny e Anne, anche loro erano directioners, per fortuna erano tutte e due collegate. “Ragazze i oned tornano ognuno nelle proprie città. Lavoreranno un po’ per conto loro per poi vedersi durante le vacanze e lavorare insieme. Lou’, Hazza e Zayn tornano qui a Manchester!! Saranno qui per tornare a scuola!” scrissi e loro risposero subito, “Ma sei sicura?!? Davvero, davvero?!?!” rispose, incredula, capivo che non ci credesse del tutto: io avevo riascoltato la notizia al telegiornale tre volte, poi avevo iniziato a sclerare mentre mio fratello mi guardava male. Arrivò anche la risposta di Jenny, quella calma, seria e matura del gruppo: “Sei sicura?? Evitiamo di credere a false informazioni”, risposi subito “Ragazze sì, sono sicurissima, l’hanno appena detto al telegiornale”
#Fine flashback
 
Quel giorno ero felicissima, per non dirvi quando abbiamo saputo che sarebbero venuti alla nostra scuola, abbiamo urlato come tre pazze e per due giorni abbiamo avuto un sorriso da ebete stampato in faccia!
Dopo un mese di scuola, vi giuro che avevo completamente cambiato idea, volevo usare quei tre come bersaglio in una sfida di tiro con l’arco. La storia di tenere i piedi per terra e “Noi amiamo le fans più di qualsiasi altra cosa”, tutte cazzate, erano più montati loro che le librerie dell’IKEA, che tra un po’ ti danno pure i pezzi per montarti le viti! Certo era che amavano le fans, quelle con una terza piazzata, ovviamente, le altre che contano? L’unica cosa che amavano più di tutto erano i soldi, quelli non importavano se erano perfetti o spiegazzati, andavano bene tutti!
Mentre pensavo a questo entrai nella scuola e cercai le mie amiche, le trovai e andai verso di loro correndo, senza far mancare il mio urlo mattutino: “Ragazzeeee!!”.
Le abbracciai, solo allora notai l’espressione che avevano e mi resi conto del fatto che Jenny aveva divisa, non si sarebbe mai vestita così, con un maglioncino viola su una camicia bianca e una gonna grigia. Sul maglioncino c’era il logo della Damion Burgbury High School, era un scuola privata molto importante, stava qualche kilometro fuori Londra. “Hey, Jenny, questa divisa ti sta benissimo, ma perché la indossi?? È della Damion Burgbury.” “I miei genitori hanno visto la pagella del primo trimestre e hanno deciso che con la media che ho andare ad una scuola privata sarebbe molto meglio, così mi mandano lì”. Era vero, aveva una media del 9,6 e quella scuola era famosa perché avevano tutti una media superiore al 7, uscire con buoni voti da quella scuola significava avere tutte le università pronte ad accoglierti a braccia aperte. ”E allora che succede? La scuola è già iniziata”, chiesi, non poteva andarsene ora, la scuola aveva iniziato il secondo trimestre, “Niente di che, ora starò lì tutto il periodo dell’anno scolastico.” ”Ma sta lontanissimo! È a Londra! Ti dovrai svegliare prestissimo per andare fino a laggiù” “ma io mi trasferisco, vado a vivere lì, vicino alla scuola ci sono degli alloggi per gli studenti che vogliono dormire più vicino, ci sono molte persone che non abitano a Londra e vanno a quella scuola. Ci potremmo vedere durante le vacanze d’estate e quando non avremo compiti il fine settimana, anche se quelli che ho conosciuto alla scuola mi hanno detto che danno moltissimi compiti. Comunque sono passata per avvertirvi e salutare, non volevo andarmene via così, senza dire niente” “Cosa?!?” quasi urlai io, mentre Anne urlava “Te ne vai ora?!? Subito?!?” “Sì, tra poco arrivano i miei genitori e me ne vado, ci rivediamo appena possibile”. Diciamo che non ero proprio tanto felice, per quanto fossi legata più ad Anne che a lei mi dispiaceva molto sapere che se ne andava da un’altra parte e che non ci saremmo più riviste fino all’estate. “ragazze, davvero, non è poi tanto male, ci possiamo rivedere e staremo in giro per centri commerciali in meno tempo di quanto potete pensare, promesso.” Il suo telefono squillò, “Devo andare, ciao. Ci rivediamo presto”. Un ultimo abbraccio di gruppo e poi se ne andò sorridendo piano.
Guardai l’orologio, mancavano 5 minuti e l’aula era all’ultimo piano, “Iniziamo ad andare?” chiesi, Anne fece un cenno affermativo, conosceva Jennifer da 7 anni ed erano molto amiche, non le piaceva molto l’idea di non rivederla fino all’estate, “Anne la rivedrai presto, intanto ci sono altre persone a scuola, magari è l’occasione per fare cose nuove che prima non facevi per stare con lei, come teatro”. Anne voleva fare teatro, secondo me era molto brava, ma non se la sentiva di andare da sola e io con lei non ci potevo andare per pallavolo, mentre Jenny non voleva andarci perché soffriva di ansia da palcoscenico. Si rianimò, “Si hai ragione, dovrei provare ad andare anche da sola.” sorrise, -Forse, in un certo senso, è meglio che Jenny va ad un'altra scuola, questa non era fatta proprio per lei, che aveva una media così alta e passava molto tempo a fare i compiti.- pensai, certo mi dispiaceva che se ne era andata ma in quella scuola sarebbe stata meglio secondo me.
 
“Hey, la prossima volta che attraversi la strada stai più attenta!” Maledetta fantastica voce, quando cantava era fantastica ma quando non lo faceva, poteva anche risparmiare fiato e non parlare proprio.

 

'Giorno bella gente!!
Se volete potete trovare la FF e alcune foto su www.facebook.com/MusicIsMyKryptonite, che è la mia pagina su facebook....
sono alle prime armi con il sito e tutto, è la mia prima fan fiction, quindi se recensite siate benevoli, anche se il capitolo non è una gran cosa!

 

In oltre la fan fiction è dedicata a Dhuri_Harrybellotutto, extraordinharry e DjTommo perchè le loro fan fiction sono fantastiche e mi hanno ispirato! e poi va a tutte le persone che la leggeranno e che la recensiranno *lasciatemi credere che lo farete* e a tutte le persone che hanno scritto le fan fiction che ho letto, perchè sono tutte bellissime!!

Sciao e crazia (?)
 

Gin
 

"Poteva essere solo quel deficiente ritardato con Sid dell’Era Glaciale che segue le tracce nella sua testa al posto del cervello: Louis Tomlinson."


Diego, la tigre: Non sei un esperto nel seguire le tracce, vero?
Sid, il bradipo: Ehi, sono un bradipo, vedo un albero, mangio la foglia, fine della traccia.
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Questa sono più o meno io, cioè Ginevra, all'inizio del capitolo quando si sveglia!
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Anche rappresentata, così!
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Capitolo 2
*** World War Three ***


Capitolo 2
World War Three

Telling me I made a bad move 

But I didn't do nothing 
You start screaming, wake the neighbors 
Now everybody's out for blood 
Now you're rounding up your army 
Turning all your troops on me 

World War III - Jonas Brothers


LOUIS’ POV

 
“Se tu e la tua Yamaha steste più attenti alle strisce pedonali e alle persone magari, ma dico solo magari, non ti dovresti preoccupare di mettere sotto la gente” rispose mentre si girava guardandomi con aria di sfida e fulminandomi con lo sguardo. “Hai riconosciuto la moto! Ti piace? È nuova nuova! Proprio fatta apposta per non preoccuparsi per te se ti metto sotto, infatti, stai tranquilla che la prossima volta ti prendo in pieno” dissi, quasi accettando la sfida che aveva lanciato. “Ma quanto sei gentile oggi, Tomlinson, è incredibile come riesci sempre a stupirmi con la tua gentilezza” disse ironica, poi a bassa voce borbottò qualcosa che suonò molto a “Moto” e “ammasso di ferraglie”, “Come scusa?!?” chiesi sbalordito, ma si rendeva conto di quanto mi era costata quella moto?!?! “Ho detto che quella moto è un ammasso di ferraglie e che là sotto non ci finisco”, cooooooooooosaaaaaaaaaaa?!?! Questa è matta, ma come si azzarda a dire che la MIA moto è un ammasso di ferraglie?!?! “Ammasso di ferraglie?? Ma tu lo sai quanto mi è costata quella?? Dico, lo sai??” chiesi, incazzato, indicando la moto. Erano arrivati gli altri del mio gruppo: Harry e Giusy -la sua ragazza-, Zayn e Janette -la sua fidanzata-, Maggie –la capo cheerleader- e Madeleine –la mia ragazza-. Stavano mormorando cercando d capire che cosa ci stavamo dicendo. “Non c’è bisogno che ripeti quello che dici, lo sai? Perché noi che abbiamo un QI superiore al tuo capiamo senza che qualcuno ripeta due volte. Comunque non so e non voglio sapere quanto ti è costata la moto, anche se di sicuro ti è costata meno di quanto paghi per non bocciare l’anno, perché con il tuo grande cervello mi stupisco pure del fatto che tu sia riuscito a prendere la patente di guida, figurati il diploma del Senior Year!”. A questo punto, Zayn e Harry, che avevano deciso di essere molto di aiuto e appoggio, alzarono un coretto di “uuuuhhhh”, riferendosi a ciò che aveva detto Ginevra. “Beh, almeno lui ha i soldi per comprarlo, il titolo del Senior Year, tu è già tanto se hai i soldi per i libri” disse Madeleine, sempre a intromettersi! Non avevo di certo bisogno del suo aiuto, contro quella lì me la cavavo da sola. “Tu invece i soldi per i libri li usi tutti in chirurgia plastica, noto con piacere che sei arrivata ad una terza, brava, davvero, complimenti” disse, facendo un applauso pieno di ironia mentre faceva finta di asciugarsi una lacrima “Che soddisfazioni, queste, sapere che la chirurgia plastica in Inghilterra funziona perfettamente e le ragazze possono usarla per tutti gli obbiettivi”. I ragazzi e io a stento riuscimmo a non ridere e Madd ci fulminò con lo sguardo ma poi ci lasciò perdere per attaccare di nuovo Ginevra, “Almeno io posso dire di averle grandi!”  e a questo lei rispose “Sì, ma stai attenta, perché si nota che sono finte, e quindi ti pagano di meno”. Questa sì che era pesante, aveva esagerato e non avrebbe dovuto dirlo, ma ormai il danno era fatto, e se non fosse suonata la campanella Madd si sarebbe buttata su di lei fino a staccarle l’ultimo capello, anche se Ginevra sembrava decisa a fare la stessa cosa.
Zayn e Janette, che erano i più calmi, iniziarono a trascinarci in classe e io presi Madeleine dai polsi per portarla via con noi ed evitare la Terza Guerra Mondiale.
Continuarono a lanciarsi sguardi pieni d’odio mentre io portavo via Madd e la sua amica portava via Ginevra, dicendole qualcosa, alla fine riuscì a convincerla e se ne andarono via in tutta fretta. Quella ragazza era un osso duro, credo che saremmo stati ottimi amici se non ci fossimo odiati così tanto per ragioni sconosciute.
 
GINEVRA’S POV
 
Entrammo a scuola e ci dirigemmo verso il corridoio dell’ultimo piano, il secondo, quello della nostra classe. Vidi John, era un nostro amico che veniva alla nostra scuola, solo che un anno in più rispetto a noi e andava all’ultimo anno. Era uno che andava bene a scuola, era intelligente e era anche un bel ragazzo: i capelli ricci, biondo cenere, un po’ lunghi, che incorniciavano un viso chiaro con i tratti decisi, gli occhi grigi incastonati sopra un naso dritto e le labbra rosee. Alle festa non si presentava mai senza una ragazza, ma non le illudeva mai e odiava tutti quelli che esageravano e se la tiravano, insomma come quelli della Stylinson & Co. Di conseguenza non sopportava quel gruppetto e si considerava fortunato a non essere capitato nella classe di Louis Sono-uno-che-se-la-tira Tomlinson, che stava nella A, mentre John stava nella C, come noi.
”Hey, ciao bellezze! Ho notato che oggi quelli dei borghi alti si sono degnati a scendere ai nostri livelli per parlare con uno di noi poveri comuni mortali” disse ironicamente salutandoci, io feci caso omesso alla sua allusione sulla nostra felice chiacchierata con quelli là e lo salutai “Hey, ciao, bel rubacuori!” proprio mentre Anne rispondeva “Lascia stare, che se non fosse stato per la campanella, ora Madd e questa matta si starebbero ancora scazzottando e ammazzando”, io risposi “Stai scherzando, spero! Non la ucciderei, non vale la pena andare in galera per lei, io le avrei tolto tutti i capelli uno per uno e gli avrei dato un nome ad ognuno, poi avrei pagato un kamikaze per buttarsi pieno di esplosivo nella sua casa! Il lavoro sporco lo faccia lui, io in galera non ci voglio andare!” John rise sotto i baffi mentre Anne si dirigeva a me “Ma si può sapere che ti passa per la testa? Vorrei ricordarti che suo padre è il preside e che se lo dice a lui può anche sospenderti” “Guarda che scherzavo, non gli potrei togliere tutti i capelli uno per uno, ho troppa poca pazienza!”, “Ginevra, sono seria” rispose e perciò io le dissi quello che pensavo davvero, “Senti, è proprio questo che non va bene, non può pretendere di comandare la scuola, ne lei ne nessuno, e se crede di poterlo fare solo perché è la figlia del preside ha capito proprio male! Non me ne frega niente che suo padre è il preside, che è una cheerleader e che è popolare! Io faccio e dico quello che mi pare, e se lei mi da fastidio, io le rispondo a tono!”, “Ben detto, che ti importa se suo padre ti sospende, ti boccia a vita, ti fa espellere da tutte le scuole nel giro di 300 miglia e se nessuna università ti vorrà alla sua scuola!” disse John, continuando con la sua solita ironia. “È solo il preside di una delle scuole di Manchester, non è mica Winston Churchill!”, risposi entrando in classe.
Alla prima ora avevamo matematica e John aveva religione, che lui non faceva,  perciò il professore di matematica lo faceva venire in classe da noi a fare il tutor e aiutare chi non riusciva a fare tanto bene matematica, per questo entrò in classe con noi. Lo avevo conosciuto così, lui era stato il mio tutor l’anno prima, ma il mio problema era principalmente i termini matematici in inglese, dato che mi ero appena trasferita da Nettuno, vicino Roma, perciò ora non è più il mio tutor e io sono tutor dei ragazzi di secondo durante le ore di religione e spagnolo, che io già sapevo avendo mio padre spagnolo.
Avevamo cambiato tema della conversazione e stavamo parlando delle vacanze di Natale, che io avevo passato dalla famiglia spagnola, quando il professore entrò in classe.
 
MADELEINE’S POV
 
Avevo appena salutato Louis e gli altri che andavano verso le loro classi, io e le mie amiche del gruppo cheerios camminavamo per i corridoi verso le nostre classi. “Oddio, vi giuro che non la sopportò più quella lì, ma chi si crede?? Qui lei conta meno delle signore della mensa! Perché non lo capisce?? Non mi sembra così complicato!” dissi ancora infuriata per ciò che era successo fuori e Janette e Maggie capirono subito che parlavo di Ginevra, ovviamente quella rincoglionita di Giusy non aveva capito niente. “Ma quella lì, chi?? Signore della mensa?? Davvero abbiamo delle signore della mensa qui a scuola??” chiese Giusy come se fino ad ora avesse vissuto su un altro pianeta. “Ma sei seria, Giusy??” chiesi spazientita, “Ovviamente parlo di quella Ginevra che sta sempre a rompere! Esiste una gerarchia in questa scuola, noi siamo in cima alla piramide, noi SIAMO la cima della piramide, lei, invece, sta in fondo, nello scantinato, sotto alla piramide!”. Le altre ragazze cercarono di capire cosa era successo, dato che non tutte erano state lì fuori con noi e non sapevano di cosa parlavo. Janette cercò di calmarmi “Madd ma che ti importa, lasciala perdere, di sicuro è invidiosa di noi che siamo popolari”. Maggie si fermò prima di entrare nell’aula e si girò verso di noi, “Ho avuto un’idea, ora ci servono nuove cheerios per il nostro numero, giusto??” noi annuimmo “Bene, allora reclutiamo più ragazze possibile e prepariamo un numero enorme, così ci saranno sempre più ragazze nel nostro gruppo. Madd, hai detto che Jennifer va via giusto?”, io risposi “Si, da oggi non è più una studentessa della nostra scuola.”, quindi lei continuò “Perfetto, allora la sua unica amica è Anne. Praticamente è già da sola, la Terza Guerra Mondiale sta iniziando.” E finendo così la sua frase ci lasciò tutte nei nostri dubbi ed entrò nell’aula.
 
ANNE’S POV
 
Questa ragazza è matta, sono amica di una matta, si mette contro il gruppo più popolare della scuola: le cheerleader, tra cui la figlia del preside, i ragazzi della squadra di calcio e i tre più belli e popolari di tutti, cioè tre cantanti famosi a livello mondiale. Ma come fa a parlargli così? Ascolta la loro musica ed era una delle loro fan, poi finalmente li conosce e quando gli parla sembra che abbia mangiato limone a colazione, un livello di acidità così alto che nella scala del Ph supera pure i succhi gastrici, che sono i più acidi di tutti! Qua bisogna cambiare compagnie, in questo ha ragione, ora che Jenny non c’è più è il momento di fare nuove amicizie, se non cambia lei, cambio io.
Troverò un modo per far vedere a questa scuola che io, Anne Gallagher, non sono solo l’ombra di altre persone, farò venire fuori la vera Anne e sarò più popolare di Maggie.
 

 VASHAPPENING!?!

 Ragazze, questa è la canzone che da il titolo al testo, una parte della lyrics è in alto a destra, prima del capitolo: 
http://www.youtube.com/watch?v=L3EkSI7aiWo



Questo è Alex Mitchell, mio fratello, ha 19 anni... (Damian Mcginty, Glee & Glee Project)


Selena Gomez, cantante e attrice, impersona Anne Gallagher: 
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John Allison, 18 anni, è l'amico della protagonista, impersonato da Alex Pettyfer: 
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La fantastica moto di Louis che viene definita "ammasso di ferraglie":
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Ho messo più foto possibili per cercare di farvi immaginare un po' le persone, cercherò anche gli altri personaggi, compresi, ovviamente i protagonisti.
Spero il capitolo vi piaccia, lo dedico a @4everSTYLator su twittah!!
Se passate, mettete una recensione, per favore, magari anche neutra o negativa, così posso provare a migliorare!
Gin
PS: una foto di Louis, Zayn e Harry, giusto nel caso che non sapete chi sono! Hahahaha

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Capitolo 3
*** Arpie a piede libero ***


Capitolo 3

Arpie a piede libero

 

Mean girls, mean girls

I’m a just comb you outta my curls

Mean girls, mean girls

You no longer run my world

 

Rachel Crow- Mean Girls

 

ANNE’S POV

 

Erano passate due settimane da quando Jenny era andata via e stava alla nuova scuola a Londra, ci eravamo parlate solo una volta e ci aveva detto che agli studenti che stavano negli alloggi, come lei, era vietato uscire fuori dalla provincia di Londra e allontanarsi dalla scuola durante il periodo scolastico, le era permesso tornare a Manchester solo durante le vacanze di Pasqua e quelle estive.

In fondo io e Ginevra, per quanto un po’ ci dispiaccia che è andata via, siamo d’accordo sul fatto che così, per lo meno, stiamo facendo nuove amicizie, dato che prima Jenny non voleva stare con molte persone e noi, per stare con lei, non stavamo con loro.

Per fortuna già erano passate quattro ore: matematica, fisica, storia delle culture antiche e quella palla di biologia; ne rimanevano solo due e finalmente saremmo potute tornare a casa.

Mentre uscivo dal bagno per andare alla mensa, dove c’erano John, Ginevra, Katy e Lydia, un ammasso di ragazze e qualche ragazzo intralciavano il corridoio mentre leggevano qualcosa sulle bacheche di sughero della scuola. Mi avvicinai e passai tra le file di persone con un po’ di difficoltà, alla fine riuscii ad arrivare alla bacheca e leggere ciò che gli altri stavano leggendo. “Si riaprono le ammissioni al gruppo delle cheerleader alla ricerca di sei nuovi talenti. Le prove saranno mercoledì della prossima settimana.” Ammissioni extra per entrare nelle cheerleader?? Questo è davvero strano! Dovrei parlarne con Gi’, so che lei odia le cheerios ma sarebbe bello essere popolari, almeno una volta, inoltre fare nuove amicizie non fa male a nessuno. Parlerò con lei all’ora di pranzo e le chiederò di fare il provino con me, lei lo sa che a me piacerebbe essere nel gruppo delle cheerleaders se non fosse perché le altre sono stronze però non le conosco tutte, magari alcune sono simpatiche.

Inizia a camminare, spostandomi dal centro del corridoio, dove ero rimasta, e andai verso il bar.

Arrivai alla mensa e insieme agli altri c’è anche Maggie, la capo delle cheerios, e mi avvicinai, sicura che da un momento all’altro lei e Ginevra si salteranno addosso e dovremo separarle. Avvicinandomi mi resi conto, invece, che si stavano sorridendo, -Aspetta, non si stanno staccando la testa a morsi?!?!-. Notai che anche John era perplesso e quindi andai verso di lui e in un sussurro all’orecchio gli chiesi cosa stava succedendo. “Non l’ho capito, credo che si sta scusando con Ginevra per quello che è successo l’altro giorno da parte di tutte quante”, ecco, a questo punto i miei occhi mi stavano per cadere nel piatto da quanto li avevo aperti e la mia mandibola era arrivata per terra, per fortuna gli occhi non si staccarono dal loro posto evitando di cadere. Maggie si alzò e andò via salutando tutti.“Vashappenin, Ginevra?” le chiesi, adorava quella frase, ma da quando li aveva conosciuti e non li sopportava, aveva smesso di usarla, “Maggie è venuta a scusarsi per quello che è successo l’altro giorno e mi ha detto che le cheerios hanno bisogno di sei nuovi talenti e che se volgiamo andare sarebbe felice di averci in squadra”, “Non ci posso credere, è venuta a scusarsi! L’idea delle cheerios non è male!”, “Bella battuta Anne, perché tu stai scherzando vero?”, “Veramente no.” risposi “Sai che mi piacerebbe essere una di loro e non devono mica essere tutte stronze come tu pensi” continuai, “Anne le prove sono mercoledì della settimana prossima, se vuoi puoi andare tu, ti farò il tifo, lo sai.”, “Perfetto, ho una settimana e due giorni per convincerti a fare il provino con me!”, “Hahaha” disse facendo finta di ridere, “Ok, adesso basta battute!”. Quanto mi rompe i maroni questo suo modo di essere così testarda e di credere che tutti devono fare come dice lei! Per fortuna John ci fece cambiare argomento del discorso e parlammo con le altre e la nostra giornata continuò come se Maggie non fosse mai venuta.

 

GINEVRA’S POV

 

Quel pomeriggio chiamai Anne e decidemmo di fare i compiti di algebra e biologia insieme. “Ginevra la porta” urla mio fratello dal piano di sotto. –Mi prende per il culo??lui sta già sotto e io devo scendere?-“Ma porco pesce palla, non puoi andare tu?”, “No, io sono il fratello maggiore e non voglio scomodarmi dal divano” rispose, “Caro fratellone la prossima volta alzi il tuo culo dal divano e apri la porta se no vedi che rapporto avranno il tuo didietro e la sedia!” dissi, “Sempre delicata tu, eh!” “Lo so, grazie!”risposi fregandomene olimpicamente della sua ironia. Mio fratello riusciva a farmi incazzare sempre, i nostri genitori non erano mai a casa per i viaggi di lavoro che ci avevano anche portato a migliaia di kilometri di distanza da casa dei nostri amici e della nostra vita di un paio di anni fa, e mio fratello per me era anche un po’ il genitore mancante, insomma era peggio di un cactus infilzato nel sedere! –In fondo, in fondo, in fondo, moooooooooolto in fondo, gli voglio bene- pensai, mentre aprivo la porta, sicura che fosse la mia amica.“Hey, ho inizia.. Harry?!?! Si può sapere che ci fai tu qui?!?” dissi io abbastanza incredula al trovare luidavanti alla mia porta, “Cerco Alex, oggi esce con noi” disse, con una faccia mezzo schifata, probabilmente per dover parlare con me, “Tu che ci fai a casa sua? Voglio dire… non sarete mica…”. Che dicevo prima? Che voglio bene a mio fratello? Ho cambiato idea!“Pensavo che Alex fosse il più stupido del mondo, poi, beh, ho conosciuto te e ti ho affibbiato questo onore” Harry sorrise “Grazie! Aspetta, è un complimento vero??” Questo è scemo forte! “Sì Harry, è un complimento!” Continuò a sorridere. Ma da una scala da 0 a 10 quanto è scemo?? Anne era arrivata e aveva sentito l’ultima parte del discorso perciò si incupì un po’, odiava quando li prendevo in giro così o quando sputavo acido per loro. Harry la notò e disse “Gallagher?? Ma che mi segui??” Una scala da 0 a 10 non basta, ne serve un personalizzata, da 100 a 200! “Senti, io non so se i tuoi genitori ti hanno donato un cervello, ma nel caso che te lo avessero dato, ogni tanto, usalo! Alex è mio fratello! Che vuoi da lui?” Intanto, Alex, che non si era neanche sporto dal divano e non sapeva chi c’era alla porta, si iniziò a stupire del fatto che non fossi tornata dentro. “Chi è Gì?” urlò “Nessuno Al, nessuno che ti interessi!” urlai io di rimando, “Vabbe’ dato che tuo fratello non viene, digli che oggi è alle nove al pub, digli di portarsi una putt.. un’amica!” si corresse “Con lui” presi Anne dal braccio e la feci entrare, “Styles mi fai schifo” Sparisci!” e gli sbattei la porta in faccia. “Alex era Styles. Spiegami perché esci con lui.” “Facile, lui e i suoi amici sono compagnie più adatte a me! Che ti aspetti? Che io esca con la gente con cui esci tu? Con quegli sfigati?” Ecco, mio fratello poteva essere un buon fratello se voleva, ma il 99,9% delle volte, non voleva. Lo avrei scambiato volentieri scambiato con una piantina da giardino, oppure lo avrei venduto in cambio di soldi per tornare dalle mie amiche in Italia. “Senti, fai come ti pare, ma non lo voglio più vedere nei paragi di casa nostra!

Andai su a fare i compiti con Anne, che intanto continuava a cercare di convincermi che le cheerios erano una possibilità da prendere in considerazione. “Anne, dico sul serio, se vuoi, puoi fare il provino, ti auguro ti passare, anzi, sono sicura che ti prenderanno di sicuro visto che hai fatto danza e ora fai ginnastica artistica e ritmica, ma per me sono impossibili esono solo arpie a piede libero” la liquidai così e lei capì che non volevo andare a fare i provini.

 

JOHN’S POV

 

Arrivai a scuola e vidi le ragazze con altre loro amiche e alcuni ragazzi, erano anche amici miei dell’ultimo anno. Credevo che il fatto che Jenny fosse andata via fosse un bene per loro, così passavano molto meno tempo con lei a fare i compiti e altre persone che prima non parlavano con loro perché c’era lei ora stavano con loro nel gruppo di amici. Non mi era mai stata molto simpatica Jenny, infatti di solito non le parlavo, era una perfettina e precisava sempre tutto. Riconobbi tre ragazzi della classe mia, uno era Mike, uno era Lucas e uno era Joe.

C’era anche Kristen, era alta, castana, con gli occhi color miele. Era bellissima e simpatica, e non era una cheerleader che se la tirava. Forse le avrei chiesto di uscire un giorno, magari venerdì, che c’era un festa. Mi avvicinai e mi unii alla conversazione. Notai che stavano parlando del prof di algebra e di quello di biologia, li stavano prendendo in giro e in questo devo ammettere che nessuno può battere il duetto “Mitchell-Allison” cioè Ginevra e io, facevamo sempre ridere tutti con i nostri commenti ironici su di loro. Vidi anche che Lucas continuava a guardare Ginevra e Kristen, forse avrei dovuto parlargli….

La campanella stava per suonare, “Kristen, ti andrebbe di venire con me a una festa?”, chiesi, mentre gli altri si allontanavano avviandosi alle classi. “Quand’è la festa?” “Questo venerdì al Moonlight Club, inizia alle otto e mezza” “Si, perfetto”, sorrise. ”Grandioso! Passo a prenderti alle otto e un quarto, va bene?”, “Uhmhm” disse, era un sì! “Ok, ciao” le feci l’occhiolino, lei arrossì un po’ e andò via.


 

London 2012!!!

Oggi c'è stata la chiusura delle Olimpiadi!! I One Direction hanno cantatoooooooooo!! Pure Jessie j, Ed, le Spice Girl, Taio Cruz... insomma più o meno tutti!! Spero che ognuna di voi sia felice dei nostri risultati!!! Io sono felicissimaaaaaaaaaaaa per pallavolo maschile, siamo terziiiiiiiiiiii!! *non ve ne frega niente ma io ve lo dico*
Scusate per l'enormissimo ritardo però non avevo internet.... D= infatti cercherò di mettere il quarto il prima possibile per rimediare!!

Questa è la canzone dell'inizio, Mean girls, di Rachel Crow:
http://www.youtube.com/watch?v=nTIBDuTxzUw

Il capitolo come promesso è dedicato a _Fuck, che ha scritto due belle FF vi consiglio di leggerle!!

ciao e non mi uccidete per il ritardo......

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Capitolo 4
*** I am what I am ***


Capitolo 4
I am what I am

I am what I am
I can’t help myself
And if you don’t like it
You can get somebody else
I’ll never change my ways
 
Jonas Brothers- I am what I am

 
GINEVRA’S POV
 
“Un giorno mi spiegherai che razza di filtro magico sottratto al libro di Harry Potter hai usato per convincermi a fare il provino delle cheerios” esclamai sbalordita parlando con Anne, rendendomi conto di ciò che ho fatto.
 
Era mercoledì del provino delle cheerios, la mattina, e non so davvero come mi abbia convinto Anne a fare il provino, so che una figura di merda perché io sono l’esatto opposto di una cheerios. Loro sono alte, magre, belle e popolari e io sono beh, forse meglio lasciar perdere, perché è una sfida persa, io sono io.
“John, sono un’idiota!” scrissi su whatsapp. Stare attenta alle lezioni è un’idea che non sfiorerebbe neanche l’anticamera del cervello neanche per errore, e menomale! Quel vecchio baccucco rompicoglioni con il tono monocorde del professor Ruperts sta spiegando biologia, perché dovrei ascoltare?? Nella mia testa echeggia il vuoto, poi i grilli e infine passa un cespuglio di erba secca rotolante, stile film Far West. Ecco, appunto, non c’è nessuna ragione, perciò non lo faccio. “Questo lo so, dimmi cose nuove, che mi annoio!” rispose John, sempre un amico disponibile! “ -.-‘ no vabbe’ grazie! Non sai nemmeno che ho fatto!” risposi io al mio amico, che stava qualche stanza lontano da me. La sua risposta arrivò subito, era stato molto rapido quindi di sicuro anche lui non stava attento alla lezione, “Hai ascoltato il prof e sei stata attenta”, dovetti davvero sforzarmi per evitare di ridere, perché se rido, mi sentono fino a Pechino! “No” risposi, prima che continuassi a scrivere rispose “Meno male se no venivo a cercarti e ti portavo in infermeria!” di nuovo dovevo stare attenta a non ridere. “Fammi parlare, anzi scrivere! Oggi vado ai provini delle cheerleader, Anne mi ha convinto, sono sicura che ha messo una pozione di Harry Potter nella mia colazione!” “Che?!? Non ci credo, questo necessita di un’immediata riunione! Tra 5 minuti esci dalla classe, inventa una qualsiasi scusa!” “Ma è solo un provino! Non c’è bisogno di uscire dalla classe” “E tu guarda l’ora!”, le 11 meno cinque, tra cinque minuti suona, “Ma vaffanculo me lo potevi dire invece di complicarmi la vita!!” “Così è più divertente! Comunque potresti parlare meglio?? Qui a Manchester siamo gente per bene, niente parolacce!” “Hey, lo sai che ‘vaffanculo’ non è una parolaccia? Lo hanno detto in TV al TG non so quanti anni fa!” “Adesso suona, ci vediamo in corridoio e parla bene!” sbuffai un po’ troppo sonoramente e il professore inarcò un sopracciglio “Qualcosa non va signorina Mitchell?” “Assolutamente no, le sue lezioni sono così belle che sbuffo perché finisce!!” “Vuole essere simpatica?? Perché non ci sta riuscendo!” “Ma quando mai, prof, le battute che fa lei non sono equiparabili!”. Il professore disse “Senta, mancano cinque minuti, esca e aspetti perché voglio che vada via per ultima”. Mi alzai facendo finta di niente  e poi uscii con un sorriso trionfale.
 
Non avrei potuto sopportare altri minuti là dentro, poi qualcosa, o meglio, qualcuno mi fece cambiare idea. Non so perché ce l’avessi così tanto con loro, che poi adoravo anche la loro musica, o forse sì che lo so. È la loro ipocrisia continua. Se ne stanno lì a cantare What Makes You Beautiful, a dire che la personalità è ciò che conta e tu li vedi felici, che scherzano e fanno gli stupidi, poi invece se ne vanno al letto con tutte quelle che glielo permettono, con quelle che come personalità hanno “il volontariato fa bene: io la do a tutti senza distinzioni”.
Mentre penso a questo sono appoggiata ad un armadietto e Zayn mi sorride, -Strano!- penso, però non fa mica male sorridere alla gente, quindi sorrido anche io e faccio un cenno con la testa come per salutarlo.
 
Finalmente suona, vado verso la porta che si spalanca entro mentre gli altri escono, prendo i soldi per la merenda e faccio per uscire. Il professore mi ferma, “Signorina, vorrei parlare con lei”, “Certo, professore” –Oddio, perché prima non sono stata zitta?!?- “Vorrei solo dirle che non voglio più sentire quello che ha detto e che smetta di avere questo nuovo modo di fare, che di certo non si addice ai suoi voti” annuisco, mi mordo la lingua per non combinare casini, però il voto e il comportamento non dovrebbero avere molto a che fare, chi l’ha detto che un genio non può essere simpatico o avere problemi di condotta a scuola? Vado via e entro nella caffetteria per prendere la mia merenda ed unirmi agli altri, per fortuna abbiamo mezz’ora di ricreazione. “Ma che ti è preso? Non sei più la stessa!” mi dice Anne, “Perché sono stata buttata fuori? Senti non ce la facevo più ho già detto al prof. che non succederà di nuovo” lei se ne andò con un altro gruppo di ragazze senza degnarmi di risposta o saluti. Forse avevo fatto qualcosa di sbagliato, ultimamente Anne mi sembrava un po’ più aggressiva con me.
 
Andai da John, dove c’erano anche Lucas e Kristen, che ormai era la ragazza di John, a quanto avevo capito. “Ciao”, salutai tutti, sedendomi nell’unico posto libero al tavolo, accanto a Lucas. “Allora, che dicevi delle cheerios?” chiese John curioso, “Uhm, niente, che Anne mi ha convinto e oggi facciamo i provini…” dissi scrollando le spalle, “sono sicura che farò una figura di…” mi ricordai di quello che aveva detto John e mi corressi senza dire neanche mezza parolaccia, “figuraccia!”. John disse “Non riesco neanche ad immaginarlo, TU, con la MINIGONNA, nelle CHEERLEADER! È epico, conta su di me, io vengo oggi a vedere il provino.”, strinsi gli occhi a due fessure “Se avessi qualcosa fra le mani te lo tirerei addosso!”, a poco serve la mia frase e John scoppia a ridere “Davvero, non credevo che avrei mai usato queste tre parole nella stessa frase!”, io spiegai “Anne ha segnato tutte e due, se non vado io, lei non va e non me la sento di dirle di no!”, “Potrò dire ‘Io c’ero’” continuò lui imperterrito “Ma sparati!” dissi io. “Grazie”, “Niente” sorrisi strafottente, salutai e me ne andai.
 
Quel pomeriggio stavo con Anne, “Sappi che me la pagherei cara, tu e i tuoi provini e stupida io che ci casco pure!!” dissi, lei sbuffò sonoramente, “Dai, su, che alla fine ti diverti, tanto poi ti va bene di sicuro!”. Erano le quattro, era appena finita la scuola e un’ora dopo sarebbero iniziati i provini. “senti, andiamo a fare i compiti, così almeno facciamo qualcosa di utile!” dissi io, senza sapere che fare di meglio in un’ora a scuola. Lei rispose “Ma a te che importa? Tanto tu copi!”, “No! Io non copio! Io prendo spunto. E poi i professori non lo sanno, per loro io faccio i compiti e questo è quello che conta!” lei mi guardò male. “Anne, lo sai che faccio quello che posso, se poi è poco io che ci posso fare! Tu non sai quant’è complicato vivere senza genitori! Sono sempre in viaggio e io e Alex dobbiamo fare tutto, contando che io faccio pallavolo e lui calcio! Cerca di capire, per favore”. Molte volte mi aveva detto che dovevo fare più compiti ma la verità era proprio quella che le avevo appena detto, e che già avevo ripetuto più di una volta, perciò se avevamo poco tempo i compiti rimanevano a mezzi e mi toccava farli all’ora prima o copiare da qualcuno. La borsa di studio mi serviva e non potevo pretendere di prenderla solo con i buoni voti agli esami. “A volte mi stupisci, di a tuo fratello o ai tuoi che non ce la fai a fare tutto! Molla pallavolo!” disse lei “Non se ne parla. Ora facciamo matematica che è alla prima ora e non posso cop… prendere spunto!” dissi io, nella speranza di farla ridere un po’. Lei sorrise e lasciò il discorso così, forse l’avevo finalmente convinta.
Alle 8 di sera eravamo appena uscite dai provini, che erano durati tre ore in totale. Stavamo andando verso la fermata dell’autobus, io e Anne insieme. Sarebbe rimasta a dormire da me. “Ammetto che non è stato terribile come pensavo, ma fare quelle spaccate mi ha rotto le gambe in mille pezzettini diversi” dissi, che ci devo fare, sono polemica, io. “Sempre a rompere! Dopodomani vediamo se siamo entrate così poi puoi vedere che non sei andata tanto male… L’hai vista quella lì? Come si chiama?” chiese. Credevo di aver capito di chi parlava, “Brittany?” “Sì, lei. Ma è incapace!”. Era ingiusto offenderla così, Brittany faceva dei quadri fantastici che nemmeno se ci mettevamo tutte quelle dei provini insieme saremmo riuscite a farne uno la metà di bello. Non le se dava fare la cheerleader tutto qua, però non dissi niente e continuammo a camminare. Erano gli ultimi giorni di gennaio e stavamo stretta nei nostri giacchetti per sentire meno freddo mentre andavamo a casa ridendo e scherzando.

I JUST WANNA PLAY MY MUSIC!!!!!!!!!
chi cosnosce questa canzone?? È dei Jonas.... tornando ad altre cose:
1-Capitolo aggiornato, ora cerco di aggiungere il quinto questa domenica, così torno di nuovo al tempo giusto.... scusate per il ritardo...
2-La dedica di questo capitolo va a more_, altra scrittrice di EFP che vi consiglio di leggere!
3- La canzone iniziale è sempre dei Jonas: 
http://www.youtube.com/watch?v=vW1DlrAhkIw
se qualcuno vuole sentirla eccola qui!

Recensite se leggete, per favore, anche critiche o cose che non vi sono piaciute tanto... non sono davvero acida come il mio personaggio, non mi arrabbio, giuro! =D al meno se qualcosa non vi piace cerco di cambiarla!
Bacioni, grazie
Gin


PS: Avevo dimenticato le foto...
Questo è Lucas, il ragazzo che sta a tavola con John e Kristen, niente male, eh!! purtoppo non so dirvi il suo nome :/ 
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Questa invece è Kristen Stewart (conosciuta per la parte di Bella di Twilight) ed è Kristen, la ragazza di John, peccato che non è proprio molto azzeccata con la descrizione!
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E mi sono resa conto che non ci sono le nostre care arpie, cioè le cheerios... eccole qui:

1-La capo cheerleader, Maggie, impersonata da Miley Cyrus:
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2-La ragazza di Louis, Madeleine, si chiama Cariba Heine ed è Rikki di H2O:
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3-Giusy, la ragazza stupida di Harry, anche lei di H2O, si chiama Indiana Evans:
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4-Janette Santos, la ragazza di Zayn, che come lui è la più calma. Anche lei di H2O, si chiama Phoebe Tonkin:
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Capitolo 5
*** Alto contenuto di smancerie ***


Capitolo 5


Alto contenuto di smancerie 


 You'd think that people would have had
enough of silly love songs.
But I look around me
 and I see it isn't so. 

Some people wanna fill the world
with silly love songs. 

Silly love songs – Paul McCartney


 


ANNE’ POV

Mancava poco perché suonasse la campanella della prima ricreazione. Erano passate due noiosissime ore da quando era iniziata la scuola quel venerdì, per me molto importante. L’unica cosa che mi aveva permesso di non morire di noia addormentata su uno schifosissimo e grigissimo banco singolo della scuola era l’ammissione alle cheerios. Avrei visto se mi avevano preso, solo tre minuti per saperlo.

Finalmente la campanella suonò e mi salvò. Non avevo neanche scritto i compiti, cose che gli altri stavano facendo mentre io, assorta nei miei pensieri, non avevo neanche iniziato a scriverli. Uscii sparatadalla porta e andai verso la bacheca.

“Anne! Aspetta!” sentii urlare, era Ginevra. Mi fermai solo perché intorno alla bacheca ci stavano troppe persone per poter leggere  e sapere cose c’era scritto. “Senti, so che vuoi sapere il risultato, quindi tu guarda pure, poi mi dici se ci hanno prese, tanto a me poco importa di sapere se hanno preso me! In tanto io vado al bar, che vuoi che ti prendo?? Cappuccino e cornetto, come sempre?” chiese. “No!” risposi io, “una bevanda dietetica qualsiasi e una barretta ai cereali con poche calorie!” dissi risoluta. Lei annuì lentamente, “Ok, come vuoi, sei sicura?”, chiese di nuovo. Io annuii ancora e andai a vedere il risultato mentre lei spariva dalla parte opposta del corridoio.

Mi avvicinai e riuscii a trovare uno spazio dove infilarmi tra quella miriade di gente. –Ma perché ci sono tutte queste persone ad impicciarsi? Alcune non hanno neanche fatto il provino, ma per favore, sparite!- pensai scocciata da quella moltitudine che schiacciava da tutti i lati. Guardai il foglio trionfante. –Sesta! Sì, mi hann…aspetta, no! Alla fine hanno preso solo le prime cinque! Non ci credo, sono fuori!-. Decisi di controllare anche Ginevra, solo così, tanto per farlo, dato che ero più che sicura che non l’avevano presa. Insomma se non hanno preso me, figurati se hanno preso lei!

Ciò che vidi leggendo il suo nome e poco sotto la lista delle ammesse mi fece venire un’idea geniale. -Cheerios, datemi il benvenuto, sono una delle vostre!-

GINEVRA’S POV

Andai verso la caffetteria mentre pensavo alla colazione di Anne. Non le era mai importata la linea, perché ora si metteva a mangiare dietetico? Non riuscivo a capirlo. Presi la mia bella e buona quanto poco leggera e salutare bomba alla crema (purtroppo alla nutella erano finite) con un cappuccino con panna e poi presi le cose di Anne.

Una volta preso tutto mi avviai al tavolo con gli altri. Mi sedetti nell’unico posto libero, accanto a John, cioè tra lui e Joe. Davanti a me Lucas e davanti a John, c’era Kristen. Lydia invece era seduta davanti a Joe e i due tenevano le mani sopra al tavolo, incrociando le dita uno al’altra. Feci una smorfia –Bleah! Troppo alto contenuto di zucchero e cuoricini in questo tavolo!- pensia- Ci manca solo che io e Lucas ci mettiamo insieme e così al tavolo verrà il diabete! È più romantico qui che il balcone di Romeo e Giulietta! …. Beh, però, in effetti, Lucas non è tanto male… Ginevra, basta! Focalizza su quello che stavi per chiedere a John. Parlo pure da sola, povera me, sto messa male!- e scossi la testa come per togliere l’acqua dalle orecchie invece che un brutto pensiero dalla mente.

“John, per caso Anne ti è sembrata diversa questi giorni?” chiesi, senza pensare che stavo interrompendo il suo scambio di effusioni sdolcinate con Kristen. Lui si girò, mi fulminò con lo sguardo e poi parlò, “Me lo chiedi minimo una volta al giorno ultimamente, la risposta è sempre la stessa: non lo so, le parlo poco! Però posso dirti che passa più tempo con le altre ragazze invece che con te!” e indicò un gruppo di ragazze più in là. Anne infatti stava entrando nel bar con loro ma poi si avviò al nostro tavolo. Prese la sua merenda e si chinò per parlare più vicino a me.

ANNE’S POV

Mi avvicinai al tavolo con un sorriso, un po’ felice un po’ triste. “Ginevra, mi hanno preso!” le dissi quasi all’orecchio. Lei si voltò felice e mi disse “Brava! Lo sapevo che ci saresti riuscita! Ti avevo detto che era già tuo il posto!” io smisi di sorridere e feci in tono triste più possibile: “Però non hanno preso te, scusa mi dispiace.” Lei scosse le spalle, “scherzi, meglio così ho poco tempo ora pensa con le cheerios. Esploderei!” e sorrise, “Allora il primo allenamento è luendì?? Vengo a vederti!”, “No!” dissi, poi cercai di nascondere i miei sentimenti con una faccia di scuse, “Mi dispiace ma non si può assistere, però se mi aspetti fuori ne sarei felice!”. “Certo che ti aspetto!” rispose. –Il gioco è fatto, sono dentro!- sorrisi pensando a questo, “Beh, ciao!” e me ne andai con le altre quattro che erano state prese. “Ragazze, ve lo avevo detto, lei non vuole partecipare, quindi mi ha dato il posto. Io sono la nuova cheerleader dei Black Panters” dissi loro sorridendo e me ne andai verso il gruppo di quelle popolari. Stavano tutte insieme ai giocatori di calcio e i tre cantanti, solo poche e pochi mancavano all’appello, perché, pur essendo fra di loro, avevano deciso di non stare con gli altri popolari –Che sciocchezze!-. Erano seduti sulle gradinate esteriori della scuola, quelle che davano al giardino, come sempre. Quella era la loro postazione, “Le scale degli dei” le chiamavano gli altri, perché era quasi impossibile diventare un privilegiato a cui spettava un posto su quei gradini. Ora io ne avevo uno mio e nessuno me lo avrebbe tolto!

LUCAS’ POV

Era lunedì mattina, ci sarebbe stato il primo allenamento con il nuovo gruppo cheerios.

Misi il mio giacchetto dei Black Panters, perché, sì, io gioco a calcio nella squadra della scuola. Sono il centro avanti e ne vado molto fiero!

Prima di entrare in classe sbirciai la lista delle nuove ammesse cheerleader, non avevano preso Anne, peccato, ma Ginevra era fra le ammesse. Perfetto!

GINEVRA’S POV

Alla fine della giornata di scuola, quel lunedì, ci sarebbero stati i primi allenamenti di Anne nelle cheerleader.

quando suonò l'ultima campanella del giorno andai in clase sua per cercarla. lei non c'era più, probabilmente era già andata via per non fare tardi al suo primo allenamento.

Feci dietro front e mi avviai verso il mio armadietto, quando arrivai notai che qualcuno era appoggiato. Era Lucas. Alcune ragazze, penso primine, passarono ridacchiando mentre si davano gomitate. –Ma per favore, fate meno le ochette!- le oche proprio non le sopporto.

“Ciao Lucas, cerchi qualcuno?”, “Sì, volevo chiederti una cosa” fece un sorrisetto. Io pensavo che cercasse John o Joe, non me! “Vai, ti ascolto” dissi io. “Questo sabato sei libera? La sera, intendo”. –Ah, però... forse ho capito che vuole!- “Sì, sono libera.” dissi sorridendo anche io. “Allora ti andrebbe di uscire con me?”, “Sì, certo”, fece per andarsene poi si fermò quando ancora non aveva fatto il primo passo. “Pizza e film va bene o meglio qualcosa più stile cena al ristorante?” mi chiese, “Pizza e film è più che perfetto” risposi senza smettere di sorridere. “Ok, otto e un quarto sotto casa tua, passo a prenderti!” fece l’occhiolino e se ne andò mentre io lasciavo ciò che non mi serviva nell’armadietto con un sorriso da ebete stampato sulla faccia.

Non potevo andare a vedere l’allenamento quindi uscii per andare al campo di calcio e non dover stare ancora dentro la scuola. Mi sedetti sulle gradinate e tirai fuori matematica per fare i compiti, sempre alla prima ora, che noia!!

Poco dopo qualcuno salì le gradinate e poi vidi l’ombra di questo qualcuno in piedi dietro a me. Non alzai gli occhi per non sconcentrarmi dall’esercizio che stavo facendo e lo portai avanti fino a quando non mi resi conto che avevo sbagliato qualcosa. “Scusa, credo di averti distratto perché lo stavi facendo bene prima del mio arrivo” disse l’altro. Mi girai “Zayn? Che ci fai qui?”, scosse le spalle, “Volevo solo chiederti perché hai dato il tuo posto ad Anne. So che non ti sto molto simpaticoe tanto meno le cheerios e altri miei amici però se hai fatto il provino, tanto vale entrare. Non sono così tremende come sembrano, sai?” mi disse. –Ma che fa? Si droga e poi viene a delirare da me? Ma siamo sicuri che ha capito chi sono? No, perché magari è fatto e pensa che sta parlando con Paris Hilton-. “Zayn hai fumato?" chiesi senza pensare, lui arrossì e guardò per terra. –Lo sapevo io! Aspetta che lo scoprano gli altri. “Zayn Malik dei One Direction si droga a tutto spiano” su tutti i giornaletti che non si fanno mai i cazzi loro!- “Solo una Malboro e poi due Camel, però poi basta, davvero!” mi dice lui –Cosa?!? E io che credevo che si drogasse! Che mi importa se fuma sigarette? È la sua vita e fa quello che vuole, può anche farsi i cannoni, basta che poi non viene da me!-. “Malik, non intendevo quello, ma io non ho capito niente di quello che hai detto. Sei sicuro di star bene? Magari deliri.” Lui sbuffò, “No, non deliro, ti sto chiedendo perché, se sei passata ai provini, hai dato il tuo posto ad Anne!”. “Jawaad, io non ho passato i provini” “Certo che lo hai fatto!”, “E perché dovrei credere a te quando Anne mi ha detto che non sono passata?”, “Ti faccio vedere la lista” disse lui alla fine. Mi alzai e andai con lui, non aveva ragione, per forza.

Invece aveva ragione.

ANNE’S POV

La porta si aprì e entrò Ginevra. “Scusate se interrompo ma vorrei parlare con Anne”. –Ecco, mi ha beccato, più che sicuro- pensai. “Anne, perché l’hai fatto? Se mi avessi chiesto il posto te lo avrei dato di sicuro! Io sono troppo impegnata e a te piacciono tanto le cheerleader, non aveva senso non darti il posto! Ma perché non me lo hai chiesto invece che mentirmi??”. Io abbassai la testa, non sapevo che dirle, ero più che sicura che stava dicendo la verità. Mi avrebbe lasciato il posto, però io le avevo mentito, senza un motivo e lei si sarebbe fidata ancora??

“Ragazze, scusate, si può sapere che succede?” chiese Maggie, stufa dell’interruzione. “Niente, scusa.” disse Ginevra iniziando ad andare verso la porta. Non potevo lasciarla andare così, si era scusata con Maggie per una cosa falsa, lo faceva per me e io la tradivo. “Maggie il posto delle cheerios è suo. Non me lo ha dato, io le avevo detto che non era passata e lei si è fidata” dissi io. Sarei stata buttata fuori molto probabilmente. Si girarono tutte verso di me e Ginevra, all’inizio un po’ scioccata da ciò che avevo detto, poi divenne un po’  triste, “Non fa niente, ti do il posto comunque.” disse. “Ragazze, non c’è problema, siete tutte e due dentro, ci seriranno tutte e sei alla fine le ragazze, forse anche di più” disse sorridendo la capo cheerleader.

“Dai, non vorrai mica slatare l’allenamento!” disse di nuovo a Ginevra mentre le dava una tuta perché potesse allenarsi.

Alla fine dell’allenamento, prima di andarcene, Maggie annunciò che il venerdì ci sarebbe stata una festa al Moonlight Club per dare il benvenuto alle nuove ragazze e che mercoledì ci sarebbero state altre tre ragazze con noi, nuove anche loro.

GINEVRA’S POV

Il giorno dopo, mentre passavo per i corridoi con Anne e il nostro gruppo di amici, vidi Zayn con Louis e Harry. Passando feci un cenno per salutarlo e sillabai un “grazie”. Quelli che se ne resero conto tra i miei e i suoi amici rimasero a bocca aperta...

 

Aieahh rubato a extraordinharry!!

Ragazze, non è poi così tanto lungo come pensavo che sarebbe venuto... spero che sia meglio così!

Il capitolo ha un titolo idiota D: e lo dedico a Martina... grazie di tutto te lo meriti!!

Continuo a dirvi di leggere le FF e le OS di extraordinharry, Dhuri_Harrybellotutto, _Fuck, more_ e DjTommo!! A me sono piaciute, poi voi non so, guardatele!!

Scusate se ci ho messo tanto ma ho avuto problemi con l’editor perché non mi fceva scrivere ha iniziato a dire che non sono l’autore della storia e non potevo cancellarle D: ma se non l’ho scritta io ‘sta minchiata chi l’ha fatto??

Scusate a gli eventuali errori e spero che vi sia piaciuto... scusate anche se i ragazzi ci sono poco e ancora non succede niente tra poco iniziano le cose serie e poi ancora più serie.... come vedete ancora non sono arrivati Niall e Liam... arriveranno, giuro!! =D

Uniamoci nella depressione di extraordinharry perché domenica 12 agosto ha nevicato in trentino e ha dato ragione a Gigi D’alessio....

Il video di Silly Love Songs è questo:
-versione di Paul McCartney: www.youtube.com/watch?v=I77JyDu0HVU
-Glee Cast Version (The Wablers): 
www.youtube.com/watch?v=GvbZVllB4xs

Vado... Ciaooooooooooooo!! Gin

P.s: scusate la mia fissa con “...” e “!!” che è peggio di quella delle xxx della Peazer che ora sta attaccando a Liam!! (Fuck!)

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Capitolo 6
*** Dance Untill Tomorrow ***


Capitolo 6 -1ª parte-

Non sono trampoli!

 

Welcome to my seventeen

 another time

All the thing you left behind

now are alive

Welcome to those pretty nights

under the moon!

 

Daylight- Welcome to my seventeen

 

 

GINEVRA’S POV

 

Quel giovedì niente scuola, sciopero degli insegnanti e degli studenti!

Segnai sul calendario la festa delle cheerleader e l’uscita con Lucas. Sì, io segno le cose sul calendario se no con la mia memoria da pesce lesso mi scordo! Solo allora mi resi conto che il fine settimana era pieno tranne la mattina del sabato e della domenica. Per fare i compiti mi sarei dovuta svegliare presto.... “Porca capra di Heidi in calore sulla salaria! Questa scuola mi distrugge!” dissi buttandomi sul divano accanto a mio fratello per vedere The Avengers. “Ma tesoro, ci sono le gocciole!” risponse lui mentre girava una gocciola invisibile da giù in su, come quello della pubblicità. Io mi girai per guardarlo con un sopracciglio alzato – Ma davvero siamo parenti?- “Siamo sicuri che sei mio fratello? Magari ti hanno scambiato all’ospedale” dissi per poi aggiungere a voce alta ciò che stavo pensando, “Sarebbe bello scoprire che ho un fratello normale da qualche parte nel pianeta!”. “Oh, ma taci e guarda il film!” io e mio fratello parlavamo inglese fra di noi e lui si faceva anche chiamare Alex, perché diceva a tutti il suo nome in inglese. Da quando ci eravamo trasferiti faceva come se noi non fossimo mai stati italiani.

Aveva anche smesso di sentirsi con i suoi amici, per me invece le mie migliori amiche contavano più di me stessa, senza di loro tutto era più complicato. Si chiamavano Francesca, Martina, Livia, Eleonora e Chiara, e, tranne, Ele erano tutte directioners. Il giorno dopo avrei fatto una chat con loro prima della festa.

 

Venerdì appena tornata da scuola corsi in camera e accesi il computer.

“Se qualcuno mi cerca io non ci sono” urlai in direzione delle scale, nessuna distrazione. Scesi di nuovo e tornai su con un pezzo di ciambellone e una bottiglia d’acqua. Accesi la chat e la web cam. “Ragazzeeeeeeeeeeeeeee!! Livia sei venutaaaaaa!!” quella chat era con Martina e Francesca ma era riuscita a venire anche Livia, purtroppo Eleonora e Chiara no. Urla di tutti i tipi partirono da loro e da me, era un sacco che non ci parlavamo, da prima le vacanze di natale. “Quanto tempo!! Devo dirvi un po’ di cose, anche sui OneD” e il silenzio calò di là. Loro non sapevano che 3/5 della band venivano alla mia scuola, quella era l’ora della verità. “Allora, primo punto, Jenny se ne è andata e Anne e io ora siamo nel gruppo delle cheerleders!” esclamazioni di ogni tipo, nessuno si aspettava una cosa del genere da me. “Secondo punto, per voi più importante, Styles, Malik e Tomlinson vengono a scuola mia.” “Che cosaaaa?!?” urlò Martina, “Perché non ce l’hai detto prima?!?” Francesca, “Ti stanno simpatici? Perché non sembra da come l’hai detto.” disse Livia. “Ecco, grazie Livia, tu si che capisci. Non ve l’ho detto perché sono stronzi e non volevo rovinarvi l’immagine da santarellini che avete di loro”, “Che vuoi dire?” chiese Martina. Così spiegai loro che si erano fatti tutte le cheerleaders, che andavano con quasi tutte le ragazze della scuola, che erano montati, e tutto la storiella. Poi per non farle morire d’infarto spiegai loro della festa e di Lucas, per distrarle. Stavo parlando di ciò che mi volevo mettere. “No! Tu non ti metterai quella roba!” disse Fra, “Hei, un po’ di rispetto per i miei vestiti!”, “Chiama Alessandro” riprese lei. Per un periodo lui e lei erano stati insieme, sì, insomma, l’incubo di ogni ragazza che ha un fratello: la tua migliore amica e tuo fratello. “Alex sta giù, con una ragazza, non dovrei chiamarlo” dissi, “Non ho capito che hai detto” rispose. Io e Fra iniziammo un botta e risposta abbastanza rapido, di quelli che usa per farmi snervare e dire la verità, “Non dovrei chiamarlo?”, “Prima.”, “Alex sta giù?”, “Dopo”, “Non dovrei chiamarlo!”, “In mezzo Ginevra, in mezzo.” “Ahhh, eehhmm, mumble mumble, non me lo ricordo!”, “Bugiarda, spara!”, sbuffai, “Alex sta con una ragazza”, “Non si sente!”, “Ho detto: Alex sta con una ragazza”, “Che cosa?! Non si sente!”, “Ho dettoAlex sta con una ragazza” lei fece una smorfia, “Non si sente!”, “Cazzo! Ho detto che Alex sta con una ragazza” sbratai alla fine, spazientita. Lei sbiancò, “Oh! Beh, allora chiamalo! ORA!” e lui si chiuse nella mia stanza lasciandomi fuori e mandando via Mary. Belle amiche che si uniscono con tuo fratello contro di te!

 

ALEX’S POV

 

Le ragazze mi stavano dicendo una cosa importante che Ginevra non doveva assolutamente sapere e poi mi parlarono del suo strambotico “vestito”, intanto mia sorella era andata a farsi la doccia per prepararsi per la festa.

“Francesca mi ha detto che vuoi andare alla festa con delle converse. Sappi che non ti farò uscire di qui se non ti metti le scarpe con il tacco” esclamai quando mia sorella uscì finalmente dal bagno dopo aver finito la doccia. Lei scoppiò a ridere, “Certo, come no! Le scapre con il tacco stonerebbero!” dice convinta, “Con un vestito?”, “Un vestito? Quale vestito? Io non mi metto un vestito!” risponde. Mi sbattei una mano sulla fronte, “Ma guarda te se a quasi 20 anni devo mettermi ad aiutare mia sorella a vestirsi per una festa!” e la feci andare in camera sua per trovarle un vestito.

Alla fine lo trovammo, era molto carino, si mise della scarpe aperte con il tacco bianche e nere.

“Ma queste scarpe sono dei trampoli!” disse mettendoli, “Ma quale trampoli, sono perfetti!”. Tornò su e poi riscese con la brosa in mano e uscì salutandomi.

Vestito:(http://www.polyvore.com/speechless_spaghetti_strap_zebra_waist/thing?id=62261093&.locale=es)

Scarpe:(http://www.polyvore.com/michael_antonio_womens_texana-glt_platform/thing?id=56633003&.locale=es)

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Capitolo 6 -2ª parte-

Dance Untill Tomorrow

 

If this would be a perfect world

We’d be together then

Only got just one life, this I’ve learned

Who cares what they gonna say

 

Jennifer Lopez e Pitbull- Dance again

GINEVRA’S POV

 

Girai l’angolo e vidi il pub alla fine della strada. Due figure stavano fuori. Avvicinandomi notai che erano Zayn e Louis, che di sicuro aspettavano Harry. Zayn con i pantaloni neri stretti e una malgietta bianca, Louis con i jeans e una polo nera abbastanza stretta. –Certo che sono proprio fighi! Aspetta, non l’ho pensato, vero?- arrivò anche Harry, polo viola e jeans. –È difficile litigare con tre ragazzi quando sono così belli, quindi oggi non litigherò con loro, ce la posso fare, mi calmo e basta. Non mi hanno mica fatto niente di male!- arrivai davanti alla porta. “Ginevra” disse Zayn facendo un cenno con la testa, io lo imitai “Zayn”. “Mitchell”, “Styles” e poi “Idiota” disse Louis rivolto a me. –Ecco, io parto con le buone intenzioni e lui distrugge tutto!-, “Beh, si, in effetti sei molto idiota Tomlinson” dissi sorridendo e entrai.

Poco dopo entrò Anne e venne da me, poi però andò via. Mi sentivo sola, avrei potuto invitare Lucas, ora starei meglio con lui... non riuscivo più a stare su quei trampoli quindi andai al bagno e li cambiai con le mie converse nere basse che avevo messo nella borsa.

Mi avviai verso il bancone, volevo un mojito, ma qualcuno mi bloccò mettendo un braccio davanti a me con un bicchiere pieno nella mano. Mi voltai per vedere a chi apparteneva il braccio che mi aveva sbarrato la strada da sinistra. “Louis?!?” lui mi porse il bicchiere e io lo presi, ne aveva un altro nell¡altra mano, “Scusa per prima, sai, stavo pensando che ora che sei nelle cheerleader dovremmo cercare di andare d’accordo visto che diventerai amica di tutti. Potremmo impegnarci a non odiarci, magari non ti sto tanto antipatico se smetto di insultarti” disse e sorrise, io sorrisi a mia volta e dissi “Se riesco a smettere di sfotterti può darsi che anch’io ti sto simpatica”, “Alla nostra tregua” disse alzando il bicchiere. Io alzai il mio e bevemmo insieme, mojito! 

“Mai provato il mojito?” mi chiese, “Sì, è il mio preferito!” “E il gin?” “Quello no!” e così mi portò al bancone e prese due gin lemon per farmelo provare. “Non è male però io preferisco il cuba libre!” dissi, lui non lo aveva mai provato e quindi io ne presi due e glielo feci provare. Così giù il cuba libre e avanti così con il sex on the beach, la vodka lemon, l’americano e un bloody mary (non è un cocktail da discoteca ma nè io nè lui lo avevamo mai assaggiato qiundi era una sfida, faceva davvero schifo!) e poi sulla pista da ballo.

“Il bloody mary era uno schifo!” urla lui nel mio oreccio per farsi sentire mentre ballavamo Titanium, “Si! Continuo a preferire il mojito!” urlai io di rimando. Lui si rese conto delle mie converse, “Porti delle converse con un vestito?” “Si” risposi io tranquillamente. Beh, tranquillamente quanto si può essere in una discoteca con la musica a tutta palla, gente ovunque e tu che urli per farti sentire. “Sei strana!” disse ridendo, “Ha parlato l’uomo delle Toms!” risposi io, smise di ridere, “Come lo sai?”, scossi le spalle, “Me l’ha detto Kevin Dah Pidgeon!”. Sgranò gli occhi, “Ma sei directioner?” “Le mie amiche” risposi vaga. “Dai torniamo al bancone” dissi. “Un mojito e un gin lemon” disse al barman, “Pago io” disse poi, rivolto a me. Finimmo il nostro drink e tornammo sulla pista mentre iniziava Moves Like Jagger. Ballammo ancora poi Louis mi prese per mano e mi portò dal DJ. “Avete il karaoke?” chiese, “Si, ma oggi non è la serata karaoke” rispose questo, senza girarsi. “Solo una canzone!”, “Non si può” ripose questo, “Hey, amico, dai”. Il DJ si girò incazzato “Non si può!” disse, “Amico, calmati, ok! Fa niente” disse allora Louis. L’amico  non era amico di Louis, ma mio, era John. Guardò prima lui, poi me, le nostre mani intrecciate e poi di nuovo me, schifato. “Che succede?” chiese Louis notando la sua faccia, di sicuro non sapeva che era mio amico. “È la tua ragazza?” chiese, “No. Perchè ti interessa?” chiese Louis alzando un sopracciglio e poi continuò “Sta con me, lasciala in pace”. Io guardai John che aveva il viso sempre più da arrabbiato e Louis che sembrava volesse per forza dargli fastidio, lo tirai da un braccio. “Louis andiamo dai” e tornammo a ballare con l’inizio di We found love. Lui iniziò a canticchiare e smise di ballare. “Hey, tu, cantante! Smetti di cantare e balla!” gli dissi passando un braccio dietro la sua nuca mentre ridevo. Lui mi prese l’altra mano e si avvicinò, alzai lo sguardo e incontrai il suo, sorridemmo pensando che solo qualche ora prima ci sfottevamo e ora ballavamo insieme. Si avvicinò di più –Non inizia a fare caldo qui?!?-. mi baciò e io risposi baciandolo a mia volta, qualcuno ci staccò. Era Zayn. “Hey, amico, non vorrai tenerla tutta per te! Vai da Madd, su!” e lo spinse un po’ di lato. “Grazie, moro!” dissi io a Zayn quando Louis era andato via e mi resi conto delle intenzioni che aveva il pakistano. Mi aveva appena salvato la vita perché Louis aveva passato tutta la serata con me e mi aveva baciato anche se stava con Madd, se lei lo sapeva la mia morte sarebbe stata molto più vicina, lenta e crudele del previsto. “Di niente ma stai attenta a Louis e soprattutto alla sua ragazza” mi disse portandomi da un gruppo di ragazzi, mi presentò e andò via, da Janette, presumo. Io ballai ancora e mandai giù altri drink.

Alle tre meno qualcosa dovetti staccare Anne da un ragazzo, dato che lei era ubriaca fradicia per portarla a casa. Uscendo dal locale trovammo Zayn che mi aiutò a far arrivare Anne fino alla sua destinazione senza problemi. La lasciai in camera sua e si addormentò subito, scesi di nuovo. Zayn era ancora lì. “Non torni dagli altri, da Janette?”, “No, mi ha detto che Jonathan è molto meglio di me”. Sembrava triste, “Mi dispiace”, “sono stato uno stupido”, io feci una risata amara, stavo per dire delle parole che avevo detto e sentito anche troppe volte, “No, la stupida è lei, non sa che si perde. Ha fatto un errore e spero per lei che si renda conto di ciò che ha fatto”. Zayn mi accompagnò fino a casa, visto che ci doveva passare per forza per andare a casa sua e poi andò via proseguendo la sua strada. Prima di andare via gli dissi ancora grazie di tutto “Di niente, ti pare. Ricorda: attenta a Madd e Louis” e se ne andò.

Io entrai sigillosamente in casa, con il passo felpato di Winnie The Pooh. -Ok, ma ora che c’entra?- e andai a dormire dopo essermi preparata.

La mattina dopo mi svegliai con un enorme mal di testa del dopo sbronza. La sera prima ero stata abbastanza lucida, più di Ann, ma in quel momento non ricordavo più niente.

O quasi.

 

 

Who says I can’t wear my converse with my dress?!?

 

 

Ok, per chi non sapesse gli alcolici che ho detto e volesse caprici qualcosa, sono questi:

-mojito: lime, menta, zucchero di canna e rum

-gin lemon: gin e lemonsoda

-vodka lemon: vodka e lemonsoda

-cuba libre: coca cola e rum

-americano: campari, martini rosso e soda

-sex on the beach: vodka, peach free e succo d’arancia

-bloody mary: succo di pomodoro, vodka, salsa Tabasco, sale, pepe.

 

Le canzoni immagino che le conoscete già e non vi metto i link, scusate.

Se ci sono errori scusate anche quelli e recensite! Accetto anche critiche!

Altra cosa MOLTO importante! Il capitolo lo dedico a Dhuri_Harrybellotutto, il tuo capitolo Party Time! mi ha inspirato! grazie!

Gin


Ragazze resettate completamente dalla vostra mente l'immagine di Damian McGinty che fa Alex, perchè ho trovato un degno modello di New York che lo può interpretare!!! Ecco a voi... *rullo di tamburi* Sean O'Donnell!! Preparate le maschere d'ossigeno!!


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Grazie a un'amica mia che ha trovato il sito di questo ragazzo!! http://officialodonnell.com/  tiè guardate qua che tipo!!

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Capitolo 7
*** L'arca di Noè ***


Capitolo 7 -1ª parte-
L’arca di Noè
 

A Miguel, che mi convince sempre a postare,
anche quando il capitolo fa schifo.
A Edoardo, che è sempre il primo a leggere,
durante la noia totale delle lezioni.
 


Ginevra

Piove. In questa fottutissima e soleggiata città, piove.
Le gocce picchiettano sulle finestre e non mi fanno dormire, perciò alla fine mi alzo prima del dovuto e guardo fuori dalla finestra il cielo plumbeo.
Ma come? Qui piove? Ma non si è mai sentita una cosa del genere! Insomma avete mai sentito dire che in Inghilterra piove? È famosissima, Manchester, per essere una delle città più soleggiate del mondo, seconda solo a Los Angeles. Sì, certo, come no! A Manchester non piove mai e Taylor Lautner è un cesso a pedali.
Con una lentezza da record inizio a prepararmi e, cosa al quanto strana, metto anche al loro posto le cose. Preparo la colazione per me e mio fratello, che di sicuro sta ancora dormendo come un ghiro ignaro del diluvio universale che c’è qui fuori. Beato lui, che deve seguire solo tre materie fino ad aprile per finire la scuola!
Quando vedo che è ora di andare mi inizio a preoccupare seriamente. È il mio primo giorno con la divisa delle cheerleader, mi faccio coraggio ed esco con l’ombrello in mano.
Un’enorme SUV nero sta davanti al vialetto di casa mia e Lucas, dal sedile del guidatore mi sorride. Per fortuna è venuto lui o con questo diluvio, avrei dovuto chiedere un passaggio sull’arca di Noè…
Ora, quanti di voi hanno presente la scena di Twilight quando arrivano Bella e Edward a  scuola insieme? Perché la scena quando arrivo con Lucas è più meno la stessa… che cosa snervante, mai nessuno a farsi i fatti suoi!
“Sei diventata bordeaux. Devi abituarti se sei una cheerleader e sei la ragazza del centroavanti dei Black Panters” mi sussurra all’orecchio, riferendosi a quanto mi da fastidio che la gente mi guardi e dandosi arie per il suo ruolo nella squadra della scuola.
Arrivati all’armadietto mi da una collana. “N-n-non dovevi.. grazie” farfuglio e poi lo guardo e sorrido, “È bellissima”. Ci salutiamo e io vado verso la mia classe, affiancandomi poi a Anne, quando la trovo nel corridoio.
“Hey, ma guarda chi si vede! Mi sembra di capire che è andata bene con Lucas mentre stavo fuori” dice e io arrossisco “È così dolce con me” e indico la collanina. Durante le lezioni ci parliamo di Lucas e David, il suo fighissimo cugino che era andata a trovare a casa sua in campagna, il fine settimana.
A fine mattinata Anne mi disse che andava a posare le sue cose e poi ci saremmo viste in mensa e così feci anch’io, iniziando ad andare verso il mio armadietto. Non feci neanche in tempo a mettere i libri dentro che due mani mi coprirono gli occhi. “Allora, tu e Lucas, eh? La nuova coppietta sulla bocca di tutti. Però io so che quella “L” sulla collanina sta per “Louis”, ne sono più che certo” al ché scoppiai a ridere. “Come no! Ora togli le tue mani dalla mia faccia, perché così non vedo niente” dissi io, in tono acido. “Avevi detto che non saresti stata acida, e questo è stato prima che tu iniziassi a bere” disse ancora, però tolse le mani dai miei occhi. “Ho detto che probabilmente ti sarei stata più simpatica, forse, se non ti prendessi sempre in giro, ma non voglio starti simpatica. Quindi problema risolto.” Chiusi l’armadietto. “Come vuoi, peggio per te, io posso avere tutte le ragazze che voglio” rispose a tono, “Bene, allora vai da tutte queste ragazze che puoi avere e lasciami in pace” dissi, ancora più acida di prima. “Bene” rispose lui. “Perfetto” almeno una volta siamo d’accordo su qualcosa.
Andai da una parte mentre lui si dirigeva dall’altra.
Non avevo fatto neanche cinque passi che John mi bloccò “Hey, ciao!” dissi sorridendo. “Hai qualcosa di cui parlarmi? Scusarti?” rispose freddo. “Scusa, ma che è successo? Perché sei arrabbiato?”. Mi guardava come se fossi qualcosa di inaspettatamente schifoso “Perché fai finta di essere quella forte, a cui non importa niente di quelli popolari e poi vai a fare la puttanella con loro?!?! Eh! Io non ti riconosco più! E poi Zayn? E Louis? Ti sei baciata con quella merda!” disse, in un sussurro rabbioso. E io risposi, molto astutamente, con un arguto “EH?!?!” e il suo sguardo si ghiacciò completamente. “Hai capito bene!”, non volevo litigare con lui, quindi sorrisi cercando di rimanere calma. “Primo: non faccio finta di niente, sono come sono e faccio quello che mi pare. Secondo: ero poco consapevole delle mie azioni e le circostanze, sai…le circostanze possono essere crudeli e letali”. Una scintilla di rabbia nei suoi occhi, iniziai a preoccuparmi, “Sono serio. Allora, non ti basta Lucas? Vuoi anche Louis, no? E Zayn? Certo, anche lui, perché no! Qualcun altro principessina? Lucas è mio amico e se vuoi prendere in giro qualcuno, cambia persona” e se ne andò, lasciandomi sola.
Rimasi lì, impalata, in mezzo al corridoio, fissando il punto dove prima stava John, senza riuscire a capire come ho fatto a fare tutto questo casino facendo arrabbiare uno dei miei migliori amici.
Ho deciso che non andrò in mensa, non ho più fame.
 

Capitolo 7 -2ª parte-
Lo strano caso della ragazza di Lucas
 

Louis
 

“Hey amico, divertiti un po’!” Harry si stava ubriacando ad una velocità pazzesca. “Smettila di pensare a quella” riprese, “Mettiti in quella testa che non mi piace, mi da solo fastidio che non cada ai miei piedi come le altre. Ma comunque ho deciso che da ora in poi sarò fedele a Madd. Niente ragazze di nascosto” risposi e Harry scoppiò a ridere “Sì, certo certo, quello che dici tu” rispose poco convinto prima di andare via.
Meno di un’ora dopo Harry stava per superare il limite dell’alcool e dovetti uscire portandomi lui dietro. “Attento e cammina dritto” lo presi per una manica per non farlo sbattere al muro e lui sbiascicò qualcosa di incomprensibile all’intera umanità.
Passammo davanti ad un lampione e, dall’altro lato della strada, poco più in là, sotto un fascio di luce vidi un ragazzo dall’aspetto familiare. Con una ragazza. Il viso del ragazzo venne illuminato e lo riconobbi, era quello di calcio, Lucas. Lui e la ragazza si stavano baciando, ma non riuscì a capire chi fosse lei. Mi girai un attimo per evitare che Harry sbattesse contro un palo e quando guardai di nuovo, Lucas era sparito e feci in tempo solo a vedere la ragazza che passava correndo sotto il cono di luce di un altro lampione prima che di svoltare l’angolo.
Un sorriso apparve sulle mie labbra. Erano andati via quando mi avevano riconosciuto, probabilmente, ma avevo visto già chi era lei. E si da il caso che forse non ero l’unico poco leale, come ragazzo.





L'angolo dei panda!
Non chiedetemi perché questo nome all'angolo "autrice"... Volevo scusarmi per non aver postato per 2000000 anni, perché questo capitolo per cui vi ho fatto aspettare fa CAGARE!! perché non ho avuto neanche la decenza di dargli un titolo normale, perché è corto, perché non ci sono neanche le canzoncine all'inizio del capitolo, insomma non si sa perché posto sta roba!
È un capitolo un po' di transizione e quasi sicuramente il prossimo fare ancora più schifo di questo (incredibile ma vero, si può fare peggio di così, gente!), poi dovrebbe milgiorare un pochettino perché....... *rullo di tamburi* arrivano gli ultimi personaggi rimanenti!!
Beh, insomma vi lascio qualche gif e foto, almeno per rimediare al capitolo D:
Ciao,
_Fame_

ps. lasciate qualche recensione, se volete, anche negative. potete scrivere anche "fa cagare, datti all'ippica" e allora io potrò felicemente rispondere che avete ragione hahahaha :D

Pronte??

Maschera per l'ossigeno!



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È bello anche rasato... che faccetta dolce!
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Vi lascio anhe Malikino (?), che sorride poco, ma quando lo fa, ha un sorriso fantastico...

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Siete sopravvissute?? No?!?

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Le altre alla prossima ragazze, così evitamo infarti a voi poverette!
 
 

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