A song to heaven.

di _giordinHoran_
(/viewuser.php?uid=215671)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** from paradise, with love. ***
Capitolo 2: *** Hi, i'm an angel. ***



Capitolo 1
*** from paradise, with love. ***


 Sapevo che il mio successo mi aveva portato  alle stelle, alle vette più alte del cielo, ma forse qualcuno lassù aveva preso tutto ciò un po' troppo alla lettera dal momento che a portarmi "tre metri sopra il cielo" fu un maledetto camion, probabilmente guidato da un uomo tutt'altro che sobrio!
Bastarono tre minuti per perdere i sensi, cinque e i polmoni smisero di funzionare. E un infinità di minuti per far si che io da quell'asfalto non mi sarei mai più risvegliato. Il che era alquanto scomodo a differenza dei lussuosi letti a cui ero abituato.
I titoli dei giornali parlavano chiaro "si spegne in una notte d'autunno l'idolo delle teenager Niall Horan, colpito da un tragico incidente che gli costò la vita."
Io ero morto, il mio corpo ormai era solamente un inutile ammasso di organi e pelle, ma la mia anima era ancora sulla terra e dato la mia lunga conoscenza sui film tragici di lì a poco avrei dovuto vedere apparire in cielo una grande luce che mi avrebbe guidato in un posto magnifico e idilliaco chissà dove.
Finchè tutto intorno a me cominciò a oscillare sempre più fino ad offuscarsi del tutto, caddi a terra.
Quando mi risvegliai il mio primo pensiero fu di non poter essere morto per una seconda volta! 
-Ragazzo... -tuonò una voce possente proveniente dal nulla. -avvicinati..
                             mi avvicinai con il cuore in gola, ammesso che lo avessi ancora!
-dove sono, chi sei tu? -chiesi impaurito.
-Sei nel limbo, il limbo delle anime dannate.-ribattè con voce ancora più grave di prima.- e c'è solo un modo per far si che tu ne esca raggiungendo il paradiso. 
Perchè, perchè sono qui cos'ho fatto per meritarmelo? -sentivo il battito accellerare, cosa davvero poco naturale per un morto  il cui cuore aveva smesso di battere ormai da ore e  la sudorazione aumentare sempre più, le goccie cristalline scendevano lungo il mio viso aumentando l'angoscia.-mostrati, io..io voglio vederti!
La sua immagine era accecante ed emanava una luce propria talmente forte da poter incenerire qualsiasi cosa fosse al suo fianco.
-quindi tu sei..ma io ti immaginavo diverso non so' con qualche paio di anni in più, la barba lunga o magari un tipo alla Morgan Freeman!
-ahah, no..-ridacchiò compiaciuto e allo stesso tempo imbarazzato dalla dichiarazione del ragazzo.-la gente ha un idea distorta di me, nessuna sa davvero come sono, finchè beh..finchè non vengono presi in pieno da un camion e allora sono costretti a tornare da me per essere giudicati e trovare un posto in cielo anche per loro.
-c-cosa devo fare me lo dica e io lo farò!
-dovrai solo aiutare, vedi questa ragazza ha bisogno del tuo aiuto, va da lei e fa si che il suo sogno si avveri! Quando l'opera sarà compiuta tu potrai raggiungere la luce..
-perchè mi merito tutto ciò? Perchè devo aiutarla e non ho ancora un posto fisso in questo fottuto paradiso?

L'uomo sparì nel nulla, quel nulla che poco prima offuscava i miei occhi era tornato. Un grande schermo apparve magicamente davanti a me e nel giro di mezzora riassunse in modo davvero raccapricciante tutti gli attimi più importanti della mia vita.
Una lacrima solcò la mia guancia che io prontamente asciugai per non apparire debole. Mi resi conto di tutto ciò che avevo perso anche a causa della cattiveria e superbia che la fama mi avevano inculcato.
Ero diventato un mostro, peggiore di quelli che si trovano sotto al letto. MOLTO PEGGIO.

boom! Un tonfo seguito da un luccichio e..mi ritrovai di nuovo sulla terra nell'affollatissima Londra che nel pieno di una grigia giornata d'autunno correva e cambiava con la velocità con cui le foglie si staccavano dagli alberi. 
Hey aspetta ma cosa...cosa sono? ALI?

 
 
 
Ciaaaao questo è il mio primo capitolo, beh è solo una piccola introduzione spero continuate a leggere la mia storia! 
baci, baci c:

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Hi, i'm an angel. ***


In effetti la situazione in cui si ritrovò il biondino era davvero strana. Completamente sperduto in una città che da sempre lo aveva amato ed idolatrato, le ragazzine svenivano ai suoi piedi e facevano a gara per chi avesse più poster nella propria camera. Ed ora l'unico ad essere rimasto senza fiato sembrava fosse solo lui..
-Hey tu, sei nuovo del mestiere vedo...-bofonchiò un uomo bizzarro dal lungo cappotto e un cappello di lana che lasciava ricadere sul suo volto solo qualche ciuffo color miele.
-Tu..tu puoi vedermi?-tutto ciò parve molto strano al ragazzo dal momento che fino a poco tempo fa le persone non facevano altro che oltrepassarlo come fosse aria.
-Naah, io ti vedo solo perchè siamo nella stessa situazione...amici di terra..due metri sotto terra per l'esattezza,ahah.-replicò ridacchiando con fare disinvolto.
-Come sei morto, se posso chiederlo?-azzardò la domanda.
-Aah sai ragazzo.-cominciò, cingendo il collo di Niall con un braccio.-un tempo io ero il miglior poliziotto del vicinato finchè qualcuno lassù non decise che probabilmente quella maledetta sera il mio giubbotto anti-proiettili non dovesse funzionare..e ZAP! In qualunque modo tu la veda però si puo' dire che io sia morto da eroe..comunque lì in quel negozio c'è un calendario vedi lì in che giorno siamo io ormai dopo venticinque anni ho perso il conto..
-Si ma non posso entrare probabilmente le fan mi assalirebbero..- pensò un momento e chiuse gli occhi prima di continuare la frase..-ah giusto loro non..non possono vedermi.
Entrò in quel negozio a passi lenti nonostante fosse consapevole che nessuno l'avrebbe visto, e la rivelazione che ebbe fu enorme, non solo era stato rispedito sulla terra ma per di più..nel futuro!
Dal cielo un bagliore squarciò le nuvole e come per magia una scritta apparve, Pierce Street 23. Lì avrebbe trovato la ragazza.
La confusione nella sua testa aumentava, ma non diede peso a tutto ciò e si incamminò verso la strada che lo avrebbe portato al suo "biglietto per il paradiso", si perchè quella ragazza, lei, era la chiave per poter finalmente passare oltre come un treno di sola andata per la destinazione tanto desiderata!
Eppure in quel momento il suo stato d'animo non era dei migliori, dal momento che, vista la situazione si sentiva come se fosse una comparsa in "Ghost Whisper" o che di lì a poco Demi Moore lo avrebbe accolto a braccia aperte proprio come nel film, con una melensa e deprimente canzone di sottofondo, poi però sarebbero passati i titoli di cosa finali e tutto sarebbero finito in un applauso, e invece no.
Dopo aver camminato per una buona oretta arrivò all'appartamente e rimase scioccato da quanto potesse essere ridotto male.
-Diciamo che i proprietari non devono curarsene proprio molto, eh -pensò tra sè e sè.
Prese un lungo respiro e entrò, lo stomaco gli si attorcigliò dalla triste scena che fu costretto a vedere: un soggiorno trasandato che conteneva un rovinato divano di pelle accerchiato solo da alcune mensole con qualche libro impolverato. Per tutta la casa echeggiavano  i rumori che provenivano dalla televisione che trasmetteva una commedia americana stile anni cinquanta. In una camera se ne stava a filare una vecchia signora su una sedia  a dondolo mentre era intenta a non pungersi con uno dei suoi tanti aghi , intonava vecchi motivetti e cantilene per passare il tempo.
Poi, attraversato il corridoio arrivò ad una piccola stanza piena di poster di leggende hard rock e heavy metal , tende rosse sgargianti che coprivano anche quel poco di luce che poteva entrare, dei cd buttati sul pavimento, una sedia colma di vestiti e un letto rifatto alla peggiore dei modi. Probabilmente solo per dare un minimo di dignità alla camera la ragazza si era decisa a tirare su il lenzuolo e sistemare i cuscini.
Niall si sedettè in una sedia vicino alla finestra, ad aspettare che la ragazza si facesse viva
-un cigolio provenì dalla porta al piano inferiore ed una voce cristallina risuonò per tutto l'appartamento.
-Nonna, nonna sono Ronnie sono tornata a casa..senti non ho tempo per mangiare vado a stendermi sul letto per un paio di minuti e poi inizio a studiare, ti voglio bene!- Era sbalorditivo il modo in cui il riuscisse a mettere insieme così tante parole in così poco tempo.
Entrò in camera e lanciò lo zaino a terra con una forza esorbitante per poco non traballò il pavimento.
-Ciao! esclamò Niall.
-Ciao.....AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH.
-Ma urli sempre così forte? Davvero dovrebbero darti un premio.
-Senti chi sei? Cosa vuoi da me? Esci da casa mia prima che io chiami la polizia!-
Calma sono qui per aiutarti, sono un angelo..oh meglio ero una rock star quindici anni fa.. "Niall Horan", eh già bei tempi!
-Okei adesso non so' tu da dove sia uscito forse da una trasmissione radio stile "Vecchie glorie del passato" ma vattene da casa mia FUORI!





Ooook fine primo capitolo spero continuiate a seguirmi la storia si farà più interessante ;) 
xoxo

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=1178654