New Life, New Love

di SurviveYou
(/viewuser.php?uid=212492)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Si comincia... ***
Capitolo 2: *** Vecchie e Nuove conoscenze ***
Capitolo 3: *** Test, Duetti e Sogni ricorrenti I ***
Capitolo 4: *** Test, Duetti e Sogni ricorrenti II ***
Capitolo 5: *** Libero! ***



Capitolo 1
*** Si comincia... ***


-Finalmente profumo di libertà- pensaì appena scesi alla stazione di Lima,Ohio. Tirai fuori dalla tasca un bigliettino, dove avevo scritto l'indirizzo della casa dove mi avrebbero ospitato. Camminando lungo il marciapiede, notai che in questa piccola città c'è un po' di movimento. Facevo girare il bigliettino tra le mani, quando qualcosa o meglio qualcuno forse senza volervo mi urtò. Era una ragazza, portava un cappellino blu. -Scusami, non volevo!- disse alzandosi in piedi la ragazza -Tranquilla, anzi ti sei fatta male?- le chiesi cordialmente, -No,no grazie! Mia madre me lo dice sempre di non camminare con la testa fra le nuvole- sorrise, era molto carina. La ragazza guardò l'orologio -Scusa, ma sono in ritardissimo, comunque io sono Quinn- poi scappò via correndo -Blake- gli urlai dietro, sapevo aveva capito. Dopo questo piccolo incidente continuai la mia ricerca e dopo alcune ore riuscii a trovare il portone giusto. Suonai. La porta si aprì, dall'altra parte c'era una donna dai capelli rossi. -Posso aiutarla?- mi chiede -Si cercavo Will Shuester- -Vieni entra, te lo chiamo- la signorina mi fece accomodare. Mi ricordavo Terry un po diversa, ma l'ultima volta che l'avevo vista ero molto piccolo. -Salve, cosa posso fare per te?- mi chiese il signore, -Sono il figlio di Robert e Camille- -Che cosa?- -Mi hanno detto che ti avevano avvertito del mio arrivo...- -No, ma perchè sei qui?- nel frattempo la signorina dai capelli rossi era tornata. -Bè quattro anni fa i miei genitori si sono schiantati contro un albero con la macchina e sono morti, io sono statoo affidato ad un orfanotrofio e adesso che ho sedici anni posso scegliere dove andare. Non avendo un altro posto, ho scelto te zio- -Mi dispiace, non sapevo della loro morte...l'ultima volta che ci siamo visti avevi 4/5 anni al massimo e mi chiami ancora zio- lo sguardo dello zio era un po trurbato e la donna non sapeva che dire. -Forse ho sbagliato a venire qui, scusatemi- mi alzai dal divano e mi diressi alla porta, -No fermo! Puoi restare e solo che mi hai colto alla sprovvista- . -Certo che può restare- esclamò la donna sorridendomi, poi mi si avvicinò e porgendomi la mano si presentò -Ciao sono Emma-, le strinsi la mano -Piacere Blake-. -Vieni ti faccio vedere la camera che da adesso in poi sarà la tua- sorrise Emma, la seguii anche se notai che Will era rimasto in piedi al centro del salotto pensieroso. -Puoi sistemarti qui, spero ti piaccia- -Grazie mille, è bellissima!- esclamai, -Sono contenta che ti piaccia- stava per uscire ma sentivo che dovevo dirle qualcosa, -Grazie, davvero! Non eravate obbligati ad ospitarmi- -Ma figurati, sei il nipote di Will quindi sei il benvenuto- -Si, Emma ha ragione sei il benvenuto!- disse Will dalla soglia della porta, adesso la sua espressione era tornata normale. -Ti lasciamo sistemarti- disse Emma chiudendo la porta alle sue spalle. Per una volta mi sentivo accettato, in orfanotrofio ero spesso in castigo per cose che non avevo fatto ed ero considerato uno sfigato solo perchè andavo abbastanza ben a scuola. Emma e Will sembrano aver preso bene la notizia, all'inizio erano incerti e un po' confusi ma adesso mi stanno trattando come se fossi uno di loro da sempre. Posai la borsa per terra e da essa tirai fuori il mio Mp3, mi piace la musica riesce a tenermi compagnia.Misi le cuffiette e mi distesi sul letto. Dopo alcuni minuti, Emma venì a chiamarmi, -Vieni è pronta la cena- disse sempre con il sorriso stampato sulle labbra -Si- mi limitai io e la seguii. -Siediti- disse Will -Grazie ancora di tutto- -La vuoi smettere di ringraziarci!?!- disse Emma passandomi il piatto. La cena fu abbondante, la donna dopo il mio arrivo aveva passato tutto il tempo ai fornelli, -Era tutto delizioso- i due sorrisero. Finita la cena Emma cominciò a sparecchiare così decisi di darle una mano anche se lei non era d'accordo con me. -Sei un ragazzo molto gentile- gli sorrisi. -Dimmi che ti piace?- mi chiese, era la prima volta che qualcuno mi faceva una domanda del genere, -Mi piacciono le macchine e le moto, mi piace la musica e adoro scrivere- -Davvero!? Sai Will fa il professore nel liceo della città, ed insegna al Glee Club- -Che cos'è il Glee Club?- -E' una famiglia, è uno dei corsi facoltativi del liceo. Al Glee si studia musica, si fanno esibizioni per esercitarsi nel cano e nel ballo poi si partecipa a delle gare con altri Glee Club- -Sembra bello-, Will si intromise nella discussione -Puoi iscriverti lì, al McKinley, devi pur andare a scuola- -Si, sarebbe bello- -Bene allora è deciso verrai al McKinley-. Dopo aver parlato un po', Will mi accompagnò alla mia stanza, -Domani andiamo all'orfanotrofio, così firmerò quello che c'è da firmare per farti rimanere qui con noi- -Ma ne sei sicuro zio?- -Certo, che domande fai!?! Adesso fila a dormire, che domani ti dovrò svegliare presto- -Ok zio, grazie!- mi sorrise e anche lui se ne andò a letto. Mentre mi levavo i vestiti non riuscivo a pensare ad altro che alla nuova occasione che la via mi stava offrendo e che per niente al mondo avrei sprecato. Dopo pochi minuti mi addormentai come un sasso, sotto le coperte, in una casa che mi voleva.


Questo è il primo capitolo della mia storia, spero vi sia piaciuto :) perfavore lasciate le vostre recensioni, mi farà piacere leggerle anche se sono negative. Grazie per aver letto :D

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Vecchie e Nuove conoscenze ***


"Toc Toc" sentii busssare alla porta ma ancora non ero in grado di capire se era un sogno o realtà. "

Ehi Blake, svegliati!" esclamò Will facendomi prendere un colpo,

"Scusa, ti ho spaventato?" mi chiese mortificato
"No,no tranquillo, adesso mi alzo"

l'uomo sorrise e mi lasciò, avviandosi al bagno.
M'infilai una felpa, il primo paio di jeans che trovai, frugando nella borsa e le mie converse alte blu. Mi avviai anche io in bagno, anche se non sapevo bene dove fosse;

"Se cerchi il bagno è qui, dove ci sarà sempre la fila" mi spiegò zio
"Scusate ragazzi ma sapete, le donne hanno bisogno di tempo per farsi belle...specialemente al mattino!" esclamò Emma dall'altra parte della porta
"Hai ragione, ma sbrigati!" gli rispose subito Will

Dopo 20 minuti di attesa, finalmente Emma uscì dal bagno. Così lasciai entrare Will che era arrivato prima di me e quando uscì fu il mio turno. Mi lavai il viso,i denti e cercai di sistemare i capelli che stamattina erano un po' spettinati, ma quand'è che non lo erano? Tornai in camera per mettermi gli occhiali, e per darmi un' ultima sistemata. Quando scesi in cucina, trovai la colazione pronta.

"Dai siediti e serviti pure" mi disse Emma sorridendo
"Prendo solo un succo, non mangio mai a colazione" gli rispondo educato
"Sei sicuro? Guarda che la colazione è il pasto più importante della giornata. Quando verrai a scuola con Will passa nel mio ufficio ho dei dèpliant che potrebbero interessarti" continuò la donna con uno sguardo che sprizzava gioia da tutti i pori.
"Accetta, se no ci rimane male! E devi sapere che Emma ha dei dèpliant su tutto" mi spiegò lo zio facendomi l'occhiolino
"Ok appena arrivo, vengo da te" gli risposi.

Qualche minuto dopo eravamo già in macchina, stavamo andando all'orfanotrofio per svolgere degli affari burocratici. Nell'auto c'era un silenzio incredibile ma poi Will esordì:

"Che ne dici di conoscerci meglio?"
"Si mi sembra una buona idea, se davvero vuoi firmare quei fogli e avermi in casa tua per un po', mi sembra lecito conoscerci" sorrisi,
"Sei un ragazzo intelligente!"
"Nella norma, mi piace la scuola...la mia materia preferita è letteratura"
"Ieri sera hai detto che ti piace scrivere"
"Si, scrivo tutto quello che mi passa per la testa, sono storie"
"Mai provato a scrivere una canzone?"
"No, ma un giorno potrei provare"
"Prima non te l'ho detto perchè c'era Emma, ma stanotte ti ho sentito gridare...vuoi dirmi qualcosa?" chiese l'uomo con tono amichevole,
"Oh...mi dispiace averti svegliato, ho fatto un brutto sogno...nient'altro..."
"Ok, se lo dici tu! Ma ricordati che quando vorrai parlare io ci sarò"
"Grazie"
"Eccoci arrivati" esclamò Will.

Quanto odio quel posto, anche l'odore mi da sui nervi. Entrammo e guidai lo zio alla segreteria, lo lasciai lì a discutere con il responsabile ed io intanto tornai nella mia vecchia stanza, avevo lasciato una cosa molto importante.
Quando entrai trovai tutto diverso, il ragazzo che aveva preso il mio posto aveva cambiato la posizione dei mobili. Mi fiondai sull'armadio, lo aprii e lì trovai il mio tesoro: il banjo che mi regalò papà, due giorni prima di morire. Lo tirai fuori e mentre uscii dalla stanza sentìì una voce chiamarmi da dietro alle mie spalle. Mi voltai e vidi Scott, un ragazzo di 19 anni che per qualche oscuro motivo mi aveva preso di mira, e non era da solo ma seguito dalla sua banda di idioti. Non dissi nulla e continuai a camminare verso la segreteria, ma due dei suoi scagnozzi mi bloccò e lui mi prese il banjo dalle mani.

"Pivello, era questo il tuo tesoro allora" disse osservando lo strumento,
"Si ma adesso ridammelo"
"Te ne vai?"
"E anche se fosse? Cos'è ti dispiace non vedermi più?"
"Si, per questo ti voglio salutare degnamente" riuscì a finire a mala pena la frase che scaglio il mio banjo contro il muro, lo strumento andò in mille pezzi.
"Ops, mi è sfuggito!" mi urlò contro ridendo
"Stronzo!" mi liberai dalla presa dei due imbecilli e gli saltai addosso, quello era l'unico ricordo di mio padre e lui l'aveva distrutto. Cominciai a picchiarlo con le lacrime agli occhi, non riuscivo a fermarmi era come se un demone si fosse impadronito del mio corpo.
"Fermo Blake" gridò Will alla vista della scena

L'uomo riuscì a staccarmi da Scott a cui ero riuscito a rompergli il setto nasale.

"Sta calmo!" continuava a ripetermi Will
"L'ha distrutto, senza esitare! Io lo uccido!" gridavo accecato dalla rabbia.

Alla fine riuscii a calmarmi un pochino, raccolsi i pezzi dello strumento e li misi nello zaino che avevo con me. Ripartimmo per andare a scuola dove avrei cominciato una vita nuova.

"Vuoi dirmi perchè ci tenevi tanto?" mi domandò Will
"Me l'aveva regalago papà...due giorni prima di morire..."
"Ok" mi rispose gentilmente, forse aveva capito che non me ne andava di parlarne. 

Tornati a Lima, Will mi portò al liceo McKinley cioè dove lui ed Emma lavorano e dove oggi avrei cominciato le mie nuove lezioni.

"Benvenuto al McKinley, Blake!" disse l'uomo mentre ricchiudeva la porta alle nostre spalle,
"Wow, è una bella scuola!"
"Già, vieni ti porto da Emma così firmi dei documenti per l'iscrizione"

Seguendolo notai che tutti mi stavano fissando, non era una bella senzazione ma non mi importrava. Nella folla mi sembrò di vedere la ragazza che mi urtò il giorno del mio arrivo...ma forse mi sbagliavo.

"Benvenuto Blake!" mi accolse Emma con un signore seduto di fianco a lei, visto così sembrava indiano,
"Grazie!"
"Io sono il preside Figgins e ti do il benvenuto nel mio liceo, tieni dovresti firmare qui e tu William dovresti firmare di qua" disse porgendoci dei fogli

Firmai velocemente e anche Will fece lo stesso.
"Bene Signor O'Connor, può seguire la Signorina Pillsbury e il Professor Schuester"
"Ok, grazie ancora!" dissi alzandomi e stringendogli la mano.

Usciti da quell'ufficio che sembrava essere quello di Emma, Will mi portò in un' aula prima di portarmi a lezione di spagnolo.

"Questa è l'aula del Glee, devo prendere dei fogli perciò aspettami un attimo" mi disse
"Ok"

Notai che c'erano molti spartiti sparsi per la stanza poi vidi il piano, la batteria e anche delle chitarre. Mi avvicinai ad una chitarra, la presi in mano e comincia a strimpellare.

"Quello è un accordo alla banjo" mi disse Will da dietro,
"Lo so, scusami se l'ho toccata ma non ho resistito" mi giustificai
"La sai suonare?"
"Si, un pochino"
"E sai anche cantare?"
"Si, non sono male"
"Ti andrebbe di fare parte del Glee Club?"
"Certo, sarebbe fico!" la musica mi piace davvero e poi così avrei conosciuto gente nuova,
"Allora prepara una canzone che alla 4° ora, ti esibirai per i ragazzi"
"Ma non si arrabbieranno? Cioè far entrare uno nuovo nel loro club"
"Tranquillo, ultimamente sono 3 i nuovi entrati e insieme a te c'è anche un' altra ragazza che farà il provino"
"Ok, se lo dici tu zio"
"Ci vediamo alla 4° ora in auditorium, saprai dove trovarlo"

Furono queste le ultime parole che mi disse, poi andammo a lezione. Non sapevo che zio insegnasse spagnolo e non era neanchè tanto male. Gli studenti che c'erano, non avevano preso tanto male il mio arrivo ma non esultavano nemmeno...la loro era indifferenza. Cercavo di seguire la lezione ma continuavo a pensare alla canzone da portare al provino, non avevo nessun idea...
Il suono della campanella mi riportò alla realtà.
 

 "Ehi Blake, lui è Finn, quaterback della squadra di football e membro del Glee" mi disse Will puntando il dito verso quel ragazzo alto e un po distratto,
"Ciao" lo salutai
"Ciao" mi rispose
"Finn ti aiuterà a muoverti nella scuola, finchè non avrai famigliarità con posto"
"Sarò una specie di guida" disse sorridendo il tipo
"Si, va benissimo!" 

Finn mi fece girare tutta la scuola, ed ora mi stava portando a mensa, dove lo aspettavano i suoi amici. Arrivati al tavolo, tutti mi guardarono ma non erano sguardi maliziosi oppure indifferenti. 
 "Ciao io sono Rachel, la fidanzata di Finn e loro sono Artie, Tina, Mike e lui con la cresta è Puck"
"Ciao io sono Blake, piacere di conoscervi"
"Ciao" risposero in coro,
"Noi facciamo tutti parte delle Nuove Direzioni, il Glee Club della scuola" specificò Rachel
"Farai il provino?" mi chiese Tina
"Si"
"Sappi che non puoi metterti contro di me, io sono la stella del Glee"  disse Rachel
"Piantala Rachel!" replicò Artie
"Sembri uno apposto" disse Puck squadrandomi da cima a piedi
"Che canzone porti all'audizione?" mi chiese Mike
"Non lo so ancora, devo decidere"
"Sbrigati perchè hai solo un' ora" mi disse Finn.

Dopo aver salutato tutti io e Finn ci dirigemmo a lezione di scienze. Ci sedemmo vicini, lui stava per addormentarsi sul banco mentre io stavo ancora pensando alla canzone...e forse l'avevo trovata. Appena suonò la campanella io, Finn e Rachel andammo nell'auditorium. Quesl posto era fantastico, appena entrai capii che solo lì dentro mi sentivo bene. Andai dietro alle quinte lasciando i due fidanzatini in sala, sul palco c'era l'altra ragazza che stava cantando. Si chiama Juliet e ha portato Grenade di Bruno Mars, la sua voce era stupenda e forse era la più bella voce che io abbia mai sentito in vita mia. Rimasi quasi folgorato, perchè oltre ad essere brava era anche molto carina. Aveva i capelli biondi e mossi che le scendevano sopra le spalle, due occhi verdissimi e un sorriso bellissimo. Appena finì di cantare che venì dietro le quinte, mi aveva fatto un 'in bocca al lupo' velocissimo ma fondamentale per me.

"Sono Blake O'Connor e canterò I won't let you go di James Morrison"
"Prego, quando vuoi"

In sala seduti c'erano i ragazzi che avevo conosciuto a pranzo, mi sorridevano. In più c'erano altri volti che non avevo ancora visto. E proprio tra quelli vidi la ragazza della stazione, sorrideva e sussurava qualcosa ad un' altra vicino a lei.
Ecco il mio momento, o la va o la spacca!

"When it's black
Take a little time to hold yourself
Take a little time to feel around
Before it's gone

You won't let go
But you still keep on falling down
Remember how you saved me now
From all of my wrongs, yeah

If there's love just feel it
If there's life we'll see it
This is no time to be alone, alone, yeah
I won't let you go

Say those words
Say those words like there's nothing else
Close your eyes and you might believe
That there is some way out, yeah

Open up
Open up your heart to me now
Let it all come pouring out
There's nothing I can't take

If there's love just feel it
And if there's life we'll see it
This is no time to be alone, alone, yeah
I won't let you go

If your sky is falling
Just take my hand and hold it
You don't have to be alone, alone, yeah
I won't let you go

And if you feel the fading of the light
And you're too weak to carry on the fight
And all your friends that you count on have disappeared
I'll be here, not gone, forever, holding on, oh

If there's love just feel it
And if there's life we'll see it
This is no time to be alone, alone, yeah
I won't let you go

If your sky is falling
Just take my hand and hold it
You don't have to be alone, alone, yeah
I won't let you go

I won't let you go
I won't let
I won't let you go, no
I won't let
I won't let you go Won't let you go"


Alla fine della mia performance tutti erano in piedi e mi applaudivano, non ho mai pensato di essere bravo a cantare...anche Juliet era in piedi sorridente. Juliet salì sul palco insieme a me, era ora del verdetto finale.

"Complimenti ragazzi, avete due voci splendide!" ci fece i complimenti Will
"Grazie" disse Juliet fissando il pavimento dall'imbarazzo
"Grazie"

Ci tenne un po' sulle spine...

"Complimenti ragazzi siete stati ammessi tutti e due!"
"Wow, fico!" non riuscì a finere la frase che la ragazza mi saltò addosso dalla gioia
"...Oddio scusa..." mi lasciò subito
"Tranquilla"
"uooooooooooooh" i ragazzi gridavano dalla felicità.

Quando scendemmo giù dal palco, gli altri componenti del Glee ci vennero ad accerchiare. Ci sedemmo tutti in platea, per conoscerci meglio, compreso Will.

"Complimenti!" mi fece Finn dandomi il cinque
"Che ne dite di presentarci e conoscerci meglio?" propose una ragazza bionda e dagli occhi blu
"Ok"
"Formiamo un cerchio e i nuovi arrivati vanno al centro" propose un ragazzo biondo e con delle labbra enormi,
"Inizia tu Juliet" disse Rachel
"Ok, mi chiamo Juliet Londy vengo dalla California e sono arrivata qui perchè mio padre ha avuto un trasferimento. Lavora in un'azienda. Sono una persona molto timida, però sono simpatica e solare"
"Ora tocca a Blake" gridò Finn
"Ciao io sono Blake O'Connor, sono un ragazzo timido come Juliet" e tornai a posto
"Perchè sei qui?" mi chiese Kurt il ragazzo uno dei due ragazzi gay,

Guardai Will negli occhi, e lui mi fece un cenno come per dire -A loro puoi dirlo-

"Sono orfano di entrambi i genitori e adesso che ho 16 anni posso decidere dove andare e per questo sono qui...sono il nipote di Schuester"
"Già, lui è mio nipote" ribadì Will
"Ci dispiace per te, ma ti capisco io ho perso mia madre quand'ero ancora un bambino" disse Kurt stringendomi la mano,
"Si ti capisco ache io...dato che mio padre è morto ed io non l'avevo nemmeno conosciuto" aggiunse Finn
"Adesso non dovete avere pietà di me, io sto bene!" dissi agli altri ragazzi con il sorriso dato che si erano oscurati un po' tutti.
"Ci vediamo domani, adesso tutti a casa" gridò Will dalla sua scrivania,
"Ciao a domani" ci salutammo tutti
Mentre uscivo dall'auditorium la ragazza della stazione mi raggiunse,
"Ehi, non pensavo di rincontrarti ancora" disse sorridendo
"Quinn...giusto?"
"Esatto, sei stato bravo!"
"Grazie"
"Mi dispiace per i tuoi...sai io ho avuto molti problemi in questi anni"
"Mi dispiace"
"Quando ti va di parlare chiamami" la ragazza mi prese il braccio e con un pennarello nero mi scrisse il suo numero di cellulare.
"Vale la stessa cosa per te!" aggiunsi e feci lo stesso gesto che lei fece con me, le diedi il mio numero.

Dopo alcuni minuti ci lasciammo, e Will uscì dal suo ufficio.

"Quella è Quinn Fabrey, era capitano delle Cheerios, le cheerleader della scuola"
"Wow, adesso non è più una cheerleader?"
"No ha avuto dei problemi in questi anni"
"Ok"

Tornati a casa c'era già la cena pronta, ed Emma era su di giri per me.

"Ho saputo che fai parte delle Nuove Direzioni!"
"Già"
"Ed è stato anche molto convincene, è stato ammesso a pieni voti" aggiunse zio
"Sono comtenta per te, di sopra ti ho lasciato i dèpliant di cui ti parlavo stamattina" disse sorridendo
"Grazie"

La cena fu deliziosa, Emma era una cuoca favolosa e per educazione anche stasera l'avevo aiutata con i piatti.

"Adesso va a dormire che domani si torna a scuola"
"Si, buonanotte a tutti!" li salutai, lasciandoli soli finalmente.
 
Mi svestii, levai gli occhiali e mi infilai sotto le coperte. Non riuscivo neanche ad addormentarmi, così cercai di ricordarmi i nomi di tutti i miei nuovi amici:
Finn, che da quello che avevo capito era come una specie di leader
Rachel la sua petulante fidanzata che voleva sempre l'attenzione su di lei
Juliet, la ragazza nuova e carina e molto timida
Quinn, l'ex capitano delle Cheerios
Santana e Brittany le due ragazze lesbiche, che avevano due caratteri molto diversi ma forse è proprio quello il loro forte
Kurt e Blaine la coppia gay, tutti e due molto simpatici
Mike e Tina la coppia asiatica
Artie, il ragazzo in carrozzella appassionato di cinema
Puck, il bello e cattivo ragazzo, secondo me infondo è molto sensibile
Sugar e Rory, rispettivamente la ricca e l'irlandese che parlava in modo strano
Sam e Mercedes, lui è il ragazzo biondo con le labbra grandi mentre lei è la ragazza di colore con carattere la classica Diva mancata che se deve dirti qualcosa te lo dice in faccia
Joe, il Gesù teenager da quanto ho sentito in auditorium.
Sono dei ragazzi davvero gentili, non mi hanno giudicato neanche un momento. Mi piacerà stare qui!

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Test, Duetti e Sogni ricorrenti I ***


La settimana cominciò duramente, ero appena arrivato e già avevo tonnellate di compiti da fare: da storia a scienze, da scienze a letteratura. Per vedere il mio livello tra oggi e domani mi aspettano dei test d'ammissione ai vari corsi, e tutto questo gentilmente offerto dal nostro caro Figgins.

Dopo delle svariate ore di studio, era ora del Glee! Finn e Rachel...anzi solo Rachel dato che parla sempre lei, mi spiegò come funzionava più o meno la lezione. Will ci da un tema e noi dobbiamo portare delle canzoni su esso.
Entrai a scuola e c'erano Sam e Mercedes vicino alla porta, e dietro di me stavano entrando Quinn e Tina;

"Vai all'aula del Glee?" mi chiese Tina
"Si"
"Aspetta veniamo anche noi" la ragazza chiamò Sam e Mercedes
"Ora possiamo andare" sorrise la bionda.
"Salve Prof. Schue!" salutò Mercedes appena entrò
"Oh, salve ragazzi! Vi stavamo aspettando" sorrise l'uomo
"Prof. avrei delle nuove idee su dei nuovi assoli!" alzò la mano Rachel
"Ehi, nasona non cominciare!" disse la latina
"Santana non parlargli così!" la difese Finn
"Dico quello che mi pare, salsicciotto con le gambe!" replicò la ragazza
"Calma ragazzi! Che impressioni farete ai nuovi membri del gruppo? Un applauso a Blake e Juliet!" sorrise Will

I ragazzi ci applaudirono e Juliet era già diventata tutta rossa.

"Siccome l'anno scorso e l'anno ancora prima vi aveva caricati, questa settimana ritratteremo il tema duetti" disse voltandosi Schester, aveva scritto alla lavagna "Duetti"

Un urlo di gioia partì dai ragazzi, qualcuno aveva già scelto il partner.

"Ma come il primo anno, le coppie saranno a sorteggio. Ci sono molti membri nuovi e dobbiamo fare amicizia con tutti, perciò in quel sacchetto sopra al piano ci sono i nomi" spiegò il professore
"Posso cominciare io?" chiese Puck
"Certo, vai pure!"
"Il mio partner è....Rory!"
"Bene, adesso vai tu Finn"
"Si" il ragazzo si alzò in piedi, mise la mano nel sacchetto ed estrasse un biglietto "Canterò con...Mercedes"
"Va bene latticino, spaccheremo di brutto!" gli diede il cinque la ragazza.
"Tocca a me" gridò Rachel "Il fortunato che canterà con me è...Mike"
"Wow!" l'orientale non sapeva se ridere o piangere
"Io sto con...Sam!" gridò Sugar

Tutti guardarono Sam dispiaciuti, Sugar non era una delle cantanti migliori del gruppo anzi non era una cantante.

"Wow mi toccherà cantare con Blaine e i suoi capelli gelatinosi!" disse scherzando Santana
"Io sto con Quinn, sarà una bella sfida!" aggiunse Kurt scambiando uno sguardo d'intesa con la bionda,
"Blake, vai tu!" mi spinse Will
"Bè io...- quando lessi il nome non potevo crederci, questo era destino e poi chissà come avrebbe reagito lei- ...Juliet" dissi fissando il pavimento e lei fece lo stesso
"Sono appena arrivati e già faranno coppia!" disse sarcastica Mercedes guardandoci,
"Vado io -  disse Artie sorridendo- ...Tina!" l'asiatica non sembrava dispiaciuta ma il suo fidanzato si
"Ed infine Joe e Brittany!" disse zio tirando fuori gli ultimi due bigliettini,

Alcune delle coppie stava già decidendo che canzone portare, ma...

"Adesso dovete fare un altro pescaggio, in quest'altro sacchetto ci sono dei nomi di canzoni che voi preparerete per la gara"
"Ma prof. non è giusto!" si lamentò Finn
"Forza, venite!"

Alla coppia Blaine-Santana capitò You are not alone di Mads Langer
"Prof, ma non è un duetto!" si ribellò la latina
"Ah dimenticavo, non tutte le canzoni sono duetti, dovrete adattarli voi" ci avvisò con un sorrisetto sulle labbra

Alla coppia Finn-Mercede uscì As di Steve Wonder
a Brittany e Joe uscì In my head di Jason Derulo
Rachel-Mike= Set fire to the rain di Adele
Artie e Tina= Airplanes di Hayley Williams ft. BoB
Puck e Rory= Everything di Michael Bublè
Quinn e Kurt= HeartBeat di Enrique Iglesias
Sam e Sugar= Just the way you are di Bruno Mars
Ed in fine l'ultimo bigliettino, che estrasse Juliet, e guardandomi "I just can't stopo lovin you di Michael Jackson"
Wow, la canzone era molto seria ed intensa.

"Bene avete il permesso di uscire e prepararvi dato che domani, dopodomani e dopodomani ancora vi ascolterò tutti"
"Si, ma qual'è il premio?" chiese Artie
"La coppia che vincerà canterà in palestra, una canzone che è ancora da definire, all'incontro con i genitori di sabato"
"Ma ci servono dei giudici per la gara" propose Rachel
"Ed infatti, ci saranno, adesso andate!" ci liquidò zio

Mentre prendevo in mano lo zaino che avevo posato per terra, notai che Juliet mi stava fissando, in effetti la canzone che ci era capitata non era proprio adatta a due tipi come noi: timidi e chiusi.

"Juliet e Blake, voi due fermatevi qui" ci chiamò Will
"Ma abbiamo lezione" disse la ragazza mentre ci avvicinammo a Will
"No, oggi dovete fare i test d'ammissione ai corsi, adesso avete quello di storia e geografia poi dopo il pranzo avete quello di letteratura e spagnolo e nel pomeriggio avete matematica e scienze" spiegò
"Quindi dobbiamo restare tutto il giorno qui a scuola?" chiesi
"Purtroppo si, dobbiamo vedere a che livello siete per entrare"
"Adesso dove dobbiamo andare?" domandò Juliet
"Andate nell'aula 115 dove vi aspetta Emma con i primi due test"
"Si ma dov'è l'aula 115?" infondo eravamo arrivati solo da due giorni,
"Scendete le scale e prendete il corridoio a destra e seguite i numeri delle porte"
"Ok, andiamo" mi disse la ragazza con uno sguardo sconsolato.

Scendemmo le scale in pieno silenzio, non sapevamo cosa dire.

"Vieni andiamo a destra" ruppe il ghiaccio Juliet
"Eccola, la 115!" gridai indicandole il numero

Appena entrati, la prima cosa che notammo è che c'erano solo due banchi, uno distanziato dall'altro. Ci sedemmo e già sopra i banchi trovammo i test, stavo per svenire: i fascicoli erano alti almeno 2 centimetri!

"Potete cominciare, nei test troverete sia domande di storia sia di geografia...In bocca al lupo ragazzi!" cercò di sollevarci il morale Emma sorridendoci.

Le domande erano abbastanza facili ad esempio:
"In che anno ci fu, quanto durò e chi vinse la guerra del Vietnam?" - "Facile, iniziò nel 1960, finì nel 1975 e vinse il Vietnam"
"La capitale della Spagna?"- "Madrid"

Bè le domande del test erano più o meno tutte uguali, finii per primo.

"Ecco, ho finito" dissi porgendo i fogli ad Emma
"Si, anche io!" mi raggiunse la ragazza
"Bene ragazzi, potete andare a pranzo e dopo ci ritroviamo qui per Letteratura e Spagnolo"
"Ok" rispondemmo all'unisono

In mensa i nostri compagni del Glee ci aspettavano ansiosi di sapere perchè non eravamo a lezione, ci avevano anche tenuto il posto.

"Ehi ma che fine avevate fatto?" ci chiese Blaine preoccupato
"Tranquillo, avevamo da fare un test" spiegò Juliet
"Perchè?" chiese Finn
"Perchè arriviamo da scuole differenti e perciò vogliono vedere il nostro livello per ammetterci del tutto ai corsi"
"Si, li ho fatti anche io per entrare in questa scuola" disse Joe
"E' vero, anche io li avevo fatti!" concordò Rory
"Però dobbiamo restare anche questo pomeriggio, dobbiamo farne altri" disse sbuffando Julietù
"Che materie vi mancano?" domandò Rachel
"Letteratura che abbiamo adesso e anche Spagnolo abbiamo adesso, poi dopo Scienze e Matematica" dissi mettendomi una mano fra i capelli
"In bocca al lupo ragazzi!" ci augurò Tina e gli altri
"Noi andiamo, abbiamo ancora un ora e poi allenamenti di bascket" disse Finn dando il cinque a Puck
"Ma non giocavi a football?" chiesi
"Si anche, ma la stagione del football è finita e adesso c'è quella del bascket...sai giocare?"
"Si, non sono male!" 
"Allora vieni a fare il provino!" mi propose Puck
"Ci penserò, ciao ragazzi!" li salutai mentre si allontanavano.

Rimanemmo soli...un altra volta. Forse dovevamo parlare di questo benedetto duetto!

"Senti in quanto al duetto..." mi interruppe
"Si, dovremmo provare"
"Già...la canzone non è delle migliori cioè è molto seria"
"Si ma è anche una delle più belle!"
"Io adoro Michael Jackson è uno dei miei cantanti preferiti" sorrisi
"Si anche a me piace però ascolto anche altri generi"
"Andiamo!" le dissi

Tornammo dentro a quell'aula, i due test furono facilissimi e consegnammo subito dopo neanche 45 minuti.
"Bene, adesso però dovete andare all'aula 37 dalla Coach Beiste, sarà lei a sorvegliare l'ultimo test"

Avevamo mezz'ora per trovare l'aula e la Coach, ma girammo e purtroppo dell'aula neanche l'ombra.
"Dove sarà?Non possiamo fare tardi al test!" continuava a ripetere Juliet che stava entrando nel panico
"Ehi sta calma, la troveremo abbiamo ancora 15 minuti!" le disse guardandola neglio occhi

Incontramom un bedello. 

"Scusi, l'aula 37?" domandai all'uomo
"Salite le scale e alla vostra sinistra troverete l'aula"
"Grazie!" lo ringrazio la ragazza che stava per inginocchiarsi ai piedi del bidello

Finalmente trovammo questa benedeta aula!

"Scusi per il ritardo ma ci eravamo persi" spiegai alla donna
"Immaginavo, siete nuovi e non conoscete ancora bene la scuola. Comunque io sono la Coach Beiste e alleno la squadra di football e quella di bascket"
"Piacere, io sono Juliet e lui è Blake" 
"Salve" la salutai cordialmente
"Bene, potete sedervi e cominciare"

Io sono una vera frana in matematica e in scienze me la cavavo ma il test era un vero tabù per me. Risposi a pochissime domande di matematica e non ero neanche sicuro che fossero giuste le mie risposte, Juliet accanto a me andava come un treno ed infatti consegnò prima di me.
Quando uscimmo dal test, Emma ci portò dal preside per comunicargli i risultati e anche la Beiste fu velocissima a correggere. Dopo un ora che aspettavamo eccoci dentro all'ufficio di Figgins.

"Allora, vi dirò i risultati di storia e geografia" disse Figgins sfogliando i vari fogli
"Speriamo bene" mi fece Juliet
"Alunna Juliet Londy complimenti 8.5 in geografia e 7.5 in storia"
"Grazie, signore"
 "Alunno Blake O'Connor anche a lei i miei complimenti 8 in storia e 8.5 in geografia"
"Grazie"
"Passiamo a letteratura e spagnolo, preside" disse Emma
"Londy bene anche qui 7 in spagnolo ma siamo un po più bassi in letteratura 6"
"Migliorerò signore!"
"Lei signor O'Connor ha 9 in letteratura e 8 in spagnolo, complimenti"
"Grazie"
"Ed infine ecco gli ultimi risultati" la Coach passò a Figgins gli ultimi fogli
"Allora Londy 9 in matematica e 8 in scienze, nolto bene"
"Lei,O'Connor, 5 in matematica e 7 in scienze. Dovrà impegnarsi in matematica"
"Certo preside!"
 "Potete andare!"

Uscimmo dall'ufficio e ci dirigemmo all'uscita della scuola.

"Poteva andare peggio!" affermò la ragazza sistemandosi il giubbotto
"Potevo fare di meglio, ma odio la matematica! Non mi è mai entrata in testa!"
"Senti...per il duetto, ci vediamo domani in auditorium all'ora di pranzo...se ti va bene"
"Certo, perfetto"
"E' arrivata mia madre con la macchina...vuoi un passaggio?" mi chiese sorridendo
"No vado con Emmaci vediamo domani"
"Ciao Blake!"

Dopo due minuti uscì Emma;

"Andiamo a casa, sarai stanco"
"Si un pochino"

In macchina mi aspettavo un rimprovero per il brutto voto,

"I test sono andati molto bene, anche se in matematica non sei andato molto bene"
"Sei arrabbiata? Giuro che mi metto a studiare seriamente!"
"Ne sono certa!" mi sorrise

In colleggio arrivavano pure a tirarti le orecchi se prendevi un brutto voto, invece Emma aveva capito che mi sarei messo sotto con lo studio e questo mi sollevò il morale.
Tornati a casa, raccontai tutto a Will che non mi rimproverò anzi disse le stesse parole di Emma. Dopo cena mi diressi in camera per concedermi un lungo sonno.
Ma come ogni notte mi svegliai di colpo, avevo sempre lo stesso incubo. Mi alzai e andai in cucina, controllai l'orario ed erano le 2.35.
"Anche tu sveglio?" accesi la luce e mi ritrovai davanti uno zio in pigiama
"Si...e tu perchè sei qui?"
"Perchè non riesco a dormire e poco fa ti ho sentito urlare"
"Mi dispiace di averti svegliato di nuovo" mi scusai, non volevo farlo alzare
"Ne vuoi parlare?"


L'ANGOLO DI SUE...Ops, DELLA SCRITTRICE :p

Spero che vi piaccia, io mi diverto a scriverla e ad immaginarmi questi due nuovi ragazzi! Grazie a tutti quelli che hanno letto dall'inizio e chi magari legge solo un capitolo :D
Ara*
 


 


 

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Test, Duetti e Sogni ricorrenti II ***


"Parlare di cosa?" feci finta di niente
"Dei tuoi incubi"

Mi alzai dal tavolo.

"Non puoi e non devi scappare davanti alle tue paure" continuava Will
"Si, lo so ma non sono pronto...non ora"
"Dici di sapere ma continui a fuggire, io sarò sempre qui"

Detto questo me ne andai a dormire, anche se in realtà ero sveglissimo. Non volevo chiudere gli occhi ed abbandonarmi a quell'incubo che facevo ormai da anni, anche se d'inverno peggiorava.

"Ehi Blake, svegliati!" sentivo una voce ma non volevo assecondarla
"Dai! Lo so che mi hai sentita!"

Aprii gli occhi, e vidi Emma seduta sul mio letto. Mi ricordava la mamma quando cercava di svegliarmi per andare a scuola.
Dopo cinque minuti mi alzai.
Notai che la donna, si era coperta gli occhi.

"Guarda che non mi vergogno, puoi guardare tanto sono in boxer e canottiera"
"Pensavo di darti fastidio, infondo non mi conosci ed io non conosco te"
"E' vero ma so già che di te e dello zio Will posso fidarmi, e poi assomigli alla mia mamma in certe cose" sorrisi e le diedi un piccolo bacio sulla guancia e mi diressi in bagno.

Stranamente, non c'era fila oggi. Ed in effetti non avevo ancora visto Will girare per casa.
Entrai, mi lavai la faccia cercai di pettinare i miei capelli ribelli...ebbi poco successo e uscii.
Misi un paio di jeans, una maglietta a maniche corte con la bandiera americana e sopra una camicia a maniche lunghe celeste.
Mi mancava qualcosa...ma non sapevo cosa..."va bè mi verrà in mente" pensai.

"Emma dov'è zio?" chiesi sorseggiando un po' di caffè
"L'ho chiamato e mi ha risposto però credo che si sia riaddormentato"
"Se vuoi provo a svegliarlo io..."
"Si dai, andiamo"

Will era ancora nel mondo dei sogni, io ed Emma contammo fino a tre:
"1...2...3...Via!" urlò la donna

Cominciammo a saltare sul letto e l'uomo appena realizzò la nostra azione ci guardò stranito.

"Ragazzi che diavolo state facendo?"
"E' il nostro modo per dirti buongiorno" sorrise Emma
"Ma io ero sveglio, non stavo dormendo"
"Si certo zio, tu non dormi mai"

Scoppiammo tutti e tre a ridere, il tempo che Will si preparasse ed eravamo diretti a scuola. Nel auto,per tutto il viaggio, regnò il silenzio.
Quando scendemmo, dall'auto accanto alla nostra scese Juliet.

"Ciao Blake...Salve Prof. Schuester"
"Ciao Juliet" la salutammo in coro
"Io vado dentro" ci lasciò soli Will
"Allora dopo proviamo la canzone..." buttò lì così la ragazza
"Si, a che ora posso venire?"
"Appena suona la campanella dell'ora di pranzo" disse sorridendo lei, con una luce negli occhi diversa dal solito
"Sarò puntuale!"
"Senti...ti va di fare coppia a chimica?" mi chiese Juliet

Proprio in quel momento ci raggiunse Quinn

"Ciao Blake...- poi si girò-...ciao Juliet"
"Ehi Quinn!"
"Senti ho segnato i nostri nomi insieme a chimica, quindi andiamo così prenderemo i posti migliori" mi disse afferrandomi per un braccio e trascinandomi via,
"Scusami" riuscii a dire solo questo alla povera Juliet che rimase in mezzo al parcheggio come un' imbecille.

La reazione di Quinn non mi era piaciuta molto, aveva sentito benissimo la domanda che mi aveva fatto Juliet.
Era strano che la ragazza più popolare e considerata la più carina, si interesssse a me.

"Senti, prima ho incontrato la Singnorina Pillsbury che mi ha dato questi"
"I miei occhiali...-mi misi una mano al volto e capii qual'era la cosa che avevo dimenticato a casa-...grazie, li avevo completamente dimenticati"
"Posso metterteli?" mi chiese con uno sguardo malizioso
"...O-oK" credo di essere appena diventato rosso, ma Quinn Fabrey mi aveva chiesto di mettermi gli occhiali...non era cosa da poco!
"Ecco...-disse mentre le sue mani mi sfioravano appena il volto-...fatto" detto questo mi diede un bacio sulla guancia
"Vado in classe, ti aspetto lì" disse sgattaiolando via.

Rimasi sconvolto da quel bacio così leggero, Quinn Fabrey, mi aveva appena dato un bacio sulla guancia davanti a tutti. A riportarmi alla realtà furono Blaine e Kurt.

"Ehi Blake, ci sei?" disse Blaine sventolandomi una mano davanti alla faccia
"...C-come scusa?" mi ripresi
"Qui qualcuno è innamorato!" cominciò a canzonarmi Kurt
"Nah...non è vero...sono solo sorpreso"
"Del bacio di Quinn?" domandò Blaine
"E' inutile che smentisci vi abbiamo visti!" continuava Kurt divertito
"Ragazzi fidatevi, non sono innamorato"
"Se lo dici tu" mi urlò Blaine da lontano.

Come uno scemo continuavo a sorridere, mi accorsi solo dopo cinque minuti che Juliet era con loro...Ok, figura di merda portata a segno!
Mi diressi in classe, dove Quinn, mi aspettava sorridente. Nel tavolo accanto c'erano Juliet e Joe che conversavano allegramente.

"Sei pronto? Io sono negata in questa materia!" mi avvisò la biondina
"Io non sono mai stato un genio" sorrisi

La lezione era quasi finita ed io e Quinn continuavamo a fare disastri su disastri, tanto che la prof ci riprese.

"Non metterci quello!" mi pregò la ragazza
"Eddai, che succederà mai"
"Oddio Blake sta uscendo tutto dalla provetta!" cercò di ripararsi dietro di me
"Però questa volta ha cambiato colore...guarda è blu!" scoppiammo a ridere come due scemi.

Per fortuna la lezione si concluse e dato che avevamo l'ora prima di pranzo buca Quinn mi portò fuori in giardino, sotto una pianta. Le avevo parlato dei miei problemi in matematica e lei, da secchiona qual'era, mi propose il suo aiuto. Accettai senza pensarci due volte. Seduti sul prato parlavamo un po' di tutto.

"Ho voglia di parlare...te l'avevo detto no?!" disse riferendosi all'altra volta,
"Si, sono qui" mi limitai
"Quest'anno è l'ultimo per me e non ho la minima idea a quale college iscrivermi, visti i miei ultimi anni"
"Ma sei bravissima, per quale motivo non dovrebbero accettarti"
"Sono una ragazza madre, due anno fa io e Puck abbiamo avuto una bambina,Beth, che poi è stata adottata dalla madre biologica di Rachel"
"E allora?"
"Sul mio curriculum scolastico oltre a questo c'è anche scritto che mi ero unita ad una banda di bulle. Mi ero lasciata andare e di guai ne avevo combinati tanti: avevo tradito Finn con Puck, Sam con Finn. E alcuni mesi fa ho avuto un incidente stradale e ero su una sedia a rotelle, Joe era l'unico che sentivo vicino in quel momento, siamo stati insieme per un po' ma ci siamo lasciati subito. Sono stata cacciata dalle cheerios ma quest'anno sono riuscita a convincere la Coach Sylvester a riprendermi."
"Hai fatto molte esperienze, ma vedo che ne sei uscita, hai combattuto e adesso devi decidere in quale college andare"
"Sei diverso sai!?!" disse guardandomi in modo strano, come se volesse studiarmi
"No è solo che so come ti senti, io ho perso i genitori quand' ero piccolo, ho vissuto sempre sotto l'attacco dei bulli, ma come te ho stretto i denti e sono andato avanti" le spiegai distogliendo lo sguardo dal suo viso, ed in lontananza vidi Joe e Juliet seduti sulla scalinata della scuola.
"Guarda laggiù ci sono Joe e Juliet, quei due sarebbero una bella coppia, li osservavo anche a lezione" disse indicandoli
"Già..." mi limitai io.

Continuammo a parlare per un bel pezzo, ed io non guardavo l'orologio.

"Come ti dicevo ho fatto domanda a Yale, Harvard, la facoltà di medicina e quella di legge, che ne dici ?"
"Sono tutte molto importanti, secondo me potresti andare bene in tutte...sei la migliore"
"Grazie" la ragazza continuava ad avvicinarsi mentre io continuavo ad allontanarmi, guardai distrattamente l'ora, e mi accorsi del ritardo
"Scusami devo scappare, se non ci rivediamo , ciao a domani" scappai a gambe levate.

Cercavo di correre più veloce che potevo, schivavo studenti e professori, finchè Emma non mi ostacolò fermandomi.

"Vedo che Quinn ti ha ridato gli occhiali, l'avevo pregata di darteli"
"Grazie Emma, sei fantastica" le diedi un bacio sulla fronte e ripresi la mia corsa.


"Dove corri, dalla tua amata?" sentii Blaine
"Da Juliet!" gridai continuando a correre.

Finalmente raggiunsi l'auditorium e la vidi seduta sul bordo del palco.

"Perdonami, mi dispiace tantissimo, lo giuro!"
"Ormai la pausa è quasi finta ed io ho sprecato il mio tempo" disse scendendo giù dal palco
"No, non puoi uscire"
"E perchè? Tu non ti sei preoccupato di arrivare in tempo" prese i libri lasciati sul palco e si avviò all'uscita
"Non puoi perchè io sono stato uno stupido così tanto stupido da chiudere le porte a chiave" sventolai le chiavi
"Tu sei pazzo!" disse tornando verso di me
"Avevo previsto la tua reazione dato che mi avevi visto con Quinn"
"Dammele! Blake dammi quelle chiavi!" cercava di rubarmele ma riuscivo semprea tenerle in pugno.

In quel momento ero io il "bullo" della situazione e non più la vittima. Anche se era per un buon motivo. La ragazza continuava a saltare per provare a prendere la chiave, gettò anche i libri a terra. Juliet mi fece perdere l'equilibrio, ed entrambi cademmo a terra.

"Oddio scusa, ti sei fatto male?"
"No,no tranquilla...Mi dispiace davvero..."
"Ti ho già perdonato"

"Oddio" In quel momento entrò Will

"Ragazzi...è ora di andare a casa...vi ho interrotti?"
"No,no prof. eravamo solo caduti"
"Si, zio non stavamo facendo nulla di male"
"Ma scusi lei come è entrato?"
"Ho notato che era chiuso e mi sono preoccupato, ho preso le chiavi di scorta" spiegò
"Io devo andare, arrivederci" disse la ragazza fuggendo
"Ciao" la salutai.
"Piove come un matto fuori, tira su il cappuccio del giubbotto"
"Si, zio"

In un secondo eravamo già in auto, non so perchè ma in mente avevo la stessa scena che sognavo di notte.

"Che hai, Blake?" mi chiese preoccupato Will
"Niente...perchè?"
"Sembri agitato..." l'uomo accosto la macchina, ci fermammo sul bordo della strada
"Che fai?" chiesi
"Adesso, parliamo!" si impose zio.


ANGOLO AUTRICE
E anche questo capitolo è fatto, spero che la storia vi appassioni. Come avrete notato ho fatto dei cambiamenti dalla storia normale, infatti Quinn ha già avuto l'incidente. Grazie a chi continua a leggere! Recensite se vi va :)
Ara*

 

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Libero! ***


"Adesso mi spieghi cosa ti prende, altrimenti non ci spostiamo da qui!" si impose Will
"Non ho niente come te lo devo dire!? Adesso non fermarti...con questa pioggia qualcuno potrebbe tamponarti..." ero spaventato al massimo, ma non tanto per la frase di zio ma per la pioggia, i tuoni, il vento e i fari delle macchine che ci circondavano.
"Siamo sul ciglio della strada puoi stare tranquillo"

"Non voglio che succeda un'altra volta..."
"Succeda cosa Blake? Cazzo devi spiegarti, io sono qui per te e non ti lascerò"
"La notte del 15 dicembre di quattro anni fa, pioveva come adesso...avevo avuto un attacco allergico molto forte e così i miei di fuga mi presero e salimmo in macchina per correre in ospedale. Mia madre gli aveva detto di rallentare, ma papà continuava a ripetere che ero imporante...che dovevo essere salvato a qualunque costo. L'acua continuava a scendere e a sbattere contro il vetro della macchina e i tuoni illuminavano la strada ad un certo punto due fari nella notte ci stavano venendo addosso e non si poteva scappare. Papà provò ad accellerare per lasciare l'asfalto bagnato sventando così l'attacco dei fari, ma ci trovammo davanti una pianta e lì si spensero due vite. Capisci sono rimasto solo io! Non doveva andare così!" cominciai a piangere, per me era una cosa nuova sentire le lacrime scendere sul viso, non avevo mai pianto dopo l'incidente.
"Calmati, non piangere adesso ripartiamo e andiamo a casa da Emma" mi asciugò le lacrime con il pollice, finalmente qualcuno dopo 4 anni mi voleva bene.
"Come ti senti?" sulla porta c'era Will, l'uomo entrò e si avvicinò al letto sedendosi.
"Meglio, non l'avevo raccontato a nessuno...neanchè alle suore del collegio"
"Era questo l'incubo che ti impediva di dormire"
"Già, ma ora mi sento libero, penso solo che sia stata colpa mia se finì così"
"Non è vero! Non dire stupidaggini...la colpa era del camion e della strada bagnata ma non tua""Per salvare me sono morti loro Will! Per me!" ricominciai a piangere.
"Basta adesso Blake!"
"Adesso chiudi gli occhi e dormi vedrai che domani ti sentirai meglio" sorrise alzandosi.
"Buongiorno gente!" entrai in cucina "Qualcuno si è svegliato bene stamattina" disse Emma sorridendo
"No mi sono svegliato libero" dissi sedendomi
"Sono contento!
" aggiunse Will dandomi una pacca sulla spalla.

Dopo neanche mezz'ora eravamo già vestiti, ogni mattina o quasi, zio aveva un gilet diverso. Era un po' inquietante.

"Oggi devi cantare con Juliet" mi disse Kurt da dietro
"Forse, non si sa"
"Pagheremo Schester per farvi cantare" continuò Blaine
"Siete troppo maliziosi!" disse Blake piantandoli in corridoio.

Corsi in aula, lezione di letteratura oggi. Adoro scrivere perciò adoro anche la letteratura, spero che non mi prendano per un secchione. Appena entro vedo Quinn che mi fa segno di sedermi accanto a lei, davanti a noi ci sono Juliet e Joe che mi sorridono.

"Ti ho tenuto il posto, ti va di sederci vicini anche al Glee?" mi chiede sottovoce
"Grazie, si" rispondo gentile.
"Allora ragazzi, riconoscete questa frase: L'inferno e il paradiso sono tutti e due dentro di noi. ?"

Questa domanda era facile, alzai la mano e non fu difficile prendere parola dato che nessun altro aveva fatto il mio stesso gesto.

"Si, O'Connor?"
"Questa frase compare nel libro di Oscar Wilde il ritratto di Dorian Gray"
"Giusto!"

La lezione trattò molto Oscar Wilde, e per me fu abbastanza facile dato che era uno dei miei autori preferiti. Il tempo passò in fretta e si era fatta l'ora di andare al Glee. Io e Quinn ci avviammo verso l'aula, seguiti da Juliet e Joe ma anche da Artie e Puck.

"Salve prof. Schue" lo salutammo un po' tutti
"Salve ragazzi, dato che siete tutti cominciamo la lezione. Adesso ascolteremo alcuni di voi e nell'ora dopo pranzo finiremo il giro, ecco a voi la giuria. La Coach Beiste e la S.Pillsbury."
"Salve ragazzi!" ci salutarono in coro
"Ma professore, senza offesa alla giuria, ma loro non si intendono di musica" cominciò Rachel
"Rachel non puoi dire certe cose, e poi loro voteranno in base a quello che gli arriverà. Mi spiego meglio: loro voteranno chi li emozionerà di più, chi li colpirà."
"Dai prof. iniziamo che siamo carichissimi!" aggiunse Mercedes
"Iniziano...Kurt e Quinn con HeartBeat di Enrique Iglesias"

I due furono molto bravi, per tutta la canzone Quinn mi aveva fissato, Blaine continuava a prendermi in giro, io mi limitavo a sorridergli...non mi era mai capitato. Dopo loro fu la volta di Artie e Tina con Airplanes. E Quinn si stava avvicinando troppo al mio viso.

"Spero ti sia piaciuta, ho pensato a te tutto il tempo" mi sussurrò nell'orecchio
"Sei stata brava!" mi limitai

Juliet continuava a lanciarmi sguardi strani, come di gelosia...ma forse ero io che mi sbagliavo. Anche Tina e Artie furono bravissimi, dopo di loro proseguirono Blaine e Santana con You are not alone poi Joe e Brittany con In my head e Joe continuava a fissare Juliet con un sorrisetto davvero straffottente. Insomma cantarono tutti apparte Finn e Mercedes, Puck e Rory ed io e Juliet. La campanella suonò e finalmente era ora di educazione fisica. Entrai nello spogliatoio della palestra e mi cambiai. Misi una maglietta bianca a maniche corte, un paio di pantaloncini neri e le scarpe da tennis nere.

"Ti va di fare una partitella di calcetto?" mi chiese Finn
"Ok. Con chi gioco?"
"Me, Puck, Rory, Mike"
"Va bene!"
"In che ruolo giochi?" domandò Puck"Difensore"
"Bene, io e Rory in centrocampo, Finn in attacco e Mike in porta" spigò lo schema Puck
"Contro chi siamo?" domandai
"Contro Joe, Blaine, Sam ed Azimio uno che gioca a football con noi. In effetti l'ha obbligato la Coach Beiste"

La partita cominciò e la palla era sempre nella metà campo avversaria, ma in contropiede Joe riuscì ad impadronirsene e si diresse verso di me ma da buon difensore lo fermai e feci un buon passaggio a Finn che riuscì a segnare. Dopo 15 minuti la partita finì e il risultato era fermo a 2-2. Un gol per Finn e uno mio (una gran botta di cu- una gran fortuna) mentre per gli avversari una rete per Blaine e una per Rory. Impedii a Joe di battermi. Dopo aver bevuto un sorso d'acqua, andai da Kurt e le ragazze.

"Che fate?" chiesi
"Niente, facciamo qualche passaggio a pallavolo" mi rispose Tina
"Posso unirmi a voi?"
"Certo, ma non stavi giocando con gli altri maschi ?" mi domandò Brittany
"Si, ma la partita è appena finita"

Iniziammo a fare un po' di passaggi, nel gruppo si aggiunsero anche Blaine e Mike.

"Allora ragazze, che ne dite di andare al LimaBean dopo scuola?" propose Kurt
"Per me va bene!" disse Tina
"Anche per me e Santana va bene" continuò Brittany
"Anche io e Mike" aggiunse Blaine
"Insomma venite tutti apparte Quinn, Juliet e Finn" concluse Kurt
"Tu Blake ci sarai, sarai proprio tu il principale argomento" ricominciò il ragazzo
"Che cosa!?! No allora non vengo!"
"Dai stiamo scherzando" sorrise

Dopo tutta quella perdita di energie arrivò l'ora di pranzo. Mi feci una doccia veloce nello spogliatoio. E mi diressi in cortile.

"Mangi con noi Blake?" mi chiese Mercedes
"Certo!" infondo non avevo ancora conosciuto bene Mercedes, Sam, Rory e Sugar

Ci sedemmo, tutti parlavano del più e del meno.

"Secondo voi chi vincerà la sfida?" chiese Rory
"Secondo me Blaine e Santana sono stati molto bravi" rispose Sam
"No cari, vincerò io e vedrete il mio duetto con Finn, sarà da paura!" contraddì Mercedes
"Anche io e Rory dobbiamo ancora cantare, io voglio proprio sentirti Mercedes...mi hanno raccontato che nel Glee sei la regina del Soul.
"Sono curioso" sorrisi

"Le tue fonti hanno detto bene, sono molto brava!" rispose la ragazza, si comportava da Diva, e magari un giorno sarebbe davvero diventata una stella.
"Rory, hai chiamato poi la tua famiglia?" domandò Sam
"Si,si! Stanno tutti bene, sapete tra poco sarà Natale e questa è la prima volta che non lo passo con loro."
"Giusto tra un mesetto sarà Natale, cosa farete?" chiese Mercedes
"Non ne ho idea, è la prima volta che passo il Natale da Will e quindi non so cosa si farà. In orfanotrofio, si faceva pranzo e cena tutti insieme e poi dritti a letto e chi era fortunato riceveva un regalo dalla famiglia che voleva adottarlo"
"E' orribile" esclamò Sam
"Già, per chi come me non era soggetto a delle scelte, il Natale è un giorno come un altro."
"E quindi quei poveri bambini non hanno mai sentito su di loro lo spirito del Natale" continuò Mercedes
"Dovremmo fare qualcosa!" aggiunse Sam
"Farli sentire accettati, io ho la famiglia lontana e sarebbe bello passare il Natale con chi non ce l'ha" disse Rory
"Parliamone al Glee e con il prof. Scheu organizziamo una festa per questi bambini, magari invitiamo gente"
"Sarebbe bellissimo per quei bambini ma anche per i ragazzi che ci sono lì dentro" concordai
"Ragazzi è suonata la campanella, è ora di tornare al Glee" ci fece notare Sam
"Adesso tieniti forte mio caro Blake, ascolterai un po' di Merc!"
"Sono prontissimo!" gli sorrisi


In classe c'erano già tutti, e l'unico posto rimasto era vicino a Joe.

 

"Ok, possiamo continuare la gara, è il turno di Puck e Rory" annucciò Will

Le due voci si combinavano bene insieme, e la canzone era molto orecchiabile. Dopo di loro, fu il turno di Finn e Mercedes. I due erano fortissimi, la voce di Mercedes era favolosa ma anche Finn non era da meno. Il duello che c'era tra i due era spettacolare e nonostante non era una canzone facilissima sembrava che per loro fosse un gioco da ragazzi. Quella canzone mi era sempre piaciuta e anche la versione dei due era stupenda. Dopo di loro fu la mia volta con Juliet. Ci guardammo un attimo e poi andammo al centro dell'aula. Kurt mi fece l'occhiolino, e mi fece sorridere.

"Quando volete ragazzi"

Tutti e due tirammo un sospiro. Era il momento e non avevamo neanche provato, anche se volevamo farlo. Adesso basta pensare, è ora di agire!

Each time the wind blows
I hear your voice so
I call your name…
Whispers at morning
Our love is dawning
Heaven’s glad you came
You know how I feel
This thing can’t go wrong
I’m so proud to say I love you
Your love’s got me high
I long to get by
This time is forever
Love is the answer

I hear your voice now
You are my choice now
The love you bring
Heaven’s in my heart
At your call
I hear harps,
And angels sing
You know how I feel
This thing can’t go wrong
I can’t live my life without you

I just can’t hold on
My life ain’t worth living
If I can’t be with you

I just can’t stop loving you
I just can’t stop loving you
And if I stop…
Then tell me just what will I do
‘Cause I just can’t stop loving you
At night when the stars shine
I pray in you I’ll find
A love so true

When morning awakes me
Will you come and take me
I’ll wait for you

You know how I feel
I won’t stop until
I hear your voice saying
"I do"

"I do"
This thing can’t go wrong

This feeling’s so strong
Well, my life ain’t worth living
If I can’t be with you
I just can’t stop loving you
I just can’t stop loving you
And if I stop…
Then tell me, just what will I do
I just can’t stop loving you
We can change all the world tomorrow
We can sing songs of yesterday
I can say, hey…farewell to sorrowv
This is my life and I,

Want to see you for always
I just can’t stop loving you
No, baby
Oh
I just can’t stop loving you
If I can’t stop!
And if I stop
No
Oh! Oh! Oh…Oh…
What will I do? Uh…Ooh…
(Then tell me, just what will I do)

I just can’t stop loving you
Hee! Hee! Hee! Know I do girl!
I just can’t stop loving you
You know I do
And if I stop…

Then tell me, just what will I do 

 

 

Each time the wind blows
I hear your voice so
I call your name…
Whispers at morning
Our love is dawning
Heaven’s glad you came
You know how I feel
This thing can’t go wrong
I’m so proud to say I love you
Your love’s got me high
I long to get by
This time is forever
Love is the answer

I hear your voice now
You are my choice now
The love you bring
Heaven’s in my heart
At your call
I hear harps,
And angels sing
You know how I feel
This thing can’t go wrong
I can’t live my life without you

I just can’t hold on

My life ain’t worth living
If I can’t be with you

I just can’t stop loving you
I just can’t stop loving you
And if I stop…
Then tell me just what will I do

‘Cause I just can’t stop loving you

At night when the stars shine
I pray in you I’ll find
A love so true

When morning awakes me
Will you come and take me
I’ll wait for you

You know how I feel
I won’t stop until
I hear your voice saying
"I do"

"I do"
This thing can’t go wrong

This feeling’s so strong

Well, my life ain’t worth living

If I can’t be with you
I just can’t stop loving you
I just can’t stop loving you
And if I stop…
Then tell me, just what will I do

I just can’t stop loving you

We can change all the world tomorrow

We can sing songs of yesterday

I can say, hey…farewell to sorrowv
This is my life and I,

Want to see you for always
I just can’t stop loving you

No, baby

Oh

I just can’t stop loving you

If I can’t stop!

And if I stop

No

Oh! Oh! Oh…Oh…

What will I do? Uh…Ooh…
(Then tell me, just what will I do)

I just can’t stop loving you

Hee! Hee! Hee! Know I do girl!

I just can’t stop loving you

You know I do
And if I stop…

Then tell me, just what will I do 

Each time the wind blows
I hear your voice so
I call your name…
Whispers at morning
Our love is dawning
Heaven’s glad you came
You know how I feel
This thing can’t go wrong
I’m so proud to say I love you
Your love’s got me high
I long to get by
This time is forever
Love is the answer Each time the wind blows
I hear your voice so
I call your name…
Whispers at morning
Our love is dawning
Heaven’s glad you came
You know how I feel
This thing can’t go wrong
I’m so proud to say I love you
Your love’s got me high
I long to get by
This time is forever
Love is the answer Each time the wind blows
I hear your voice so
I call your name…
Whispers at morning
Our love is dawning
Heaven’s glad you came
You know how I feel
This thing can’t go wrong
I’m so proud to say I love you
Your love’s got me high
I long to get by
This time is forever
Love is the answer I hear your voice now
You are my choice now
The love you bring
Heaven’s in my heart
At your call
I hear harps,
And angels sing
You know how I feel
This thing can’t go wrong
I can’t live my life without you I hear your voice now
You are my choice now
The love you bring
Heaven’s in my heart
At your call
I hear harps,
And angels sing
You know how I feel
This thing can’t go wrong
I can’t live my life without you I hear your voice now
You are my choice now
The love you bring
Heaven’s in my heart
At your call
I hear harps,
And angels sing
You know how I feel
This thing can’t go wrong
I can’t live my life without yo
Senza accorgercene mentre cantavamo c'eravamo presi per mano, e nessuno dei due mollava la presa. La canzone mi aveva stordito, ero completamente preso da lei. Ci guardavamo negli occhi, senza mai distogliere lo sguardo l'uno dall'altro. Emma e la Coach Beiste si eranp alzate in piedi per applaudirci e non erano le sole. Anche i nostri amici avevano fatto lo stesso.

"Ragazzi ma come avete fatto? Eravate così intensi e ri vedeva che eravate in sintonia!"
"E-eh io non lo so, so solo che ero completamente preso da...dalla canzone" spiegai
"Si anche io, sapevo cosa fare come se qualcuno mi guidasse" aggiunse Juliet
"Quanto avete provato?" ci chiese Emma
"Veramente mai, erano successi dei problemini e quindi non abbiamo mai provato" disse la ragazza ancora con la mano nella mia
"Complimenti!" ci battò ancora una volta la Beiste
"Ragazzi ora potete lasciarvi, la canzone è finita" ci fece notare Tina

Guardammo le nostre mani, sembravano non volersi lasciare. Quinn mi prese per la camicia, costringendomi a lasciare Juliet, e mi diede un bacio sulla guancia. Tutti ci guardavano in modo strano...Juliet invece aveva abbassato lo sguardo.

"Adesso la parola alla nostra giuria" disse Will
"Allora, complimenti a tutti, siete veramente bravi!" si complimentò Emma
"Ma i vincitori sono due, cioè una sola coppia" continuò la Beiste
"Al 3° posto...Blaine e Santana" annucciò Emma
"E' no cari, io non mi merito un misero 3° posto, sono stata fantastica e anche Mister Gel 2012 è stato bravo!" Santana si alzò in piedi,
"Calmati, San!" la fece sedere e calmare Brittany
"Poi al 2° posto...Mercedes e Finn" annucciò la Beiste
"Almeno siamo tra i primi tre!" aggiunse Mercedes dando il cinque a Finn
"Adesso potete annucciare la mia vittoria!" esclamò Rachel
"Mi dispiace Rachel ma i migliori sono stati Blake e Juliet, e penso che siate d'accordo con noi. Sono stati stravolgenti!" ci fece di nuovo i complimenti Emma
"Complimenti a tutti ragazzi! Adesso dobbiamo scegliere la canzone da cantare sabato. Blake e Juliet, quale delle canzoni dei vostri compagni vi ha colpito?" ci domandò zio
"A me As cantata da Finn e Mercedes" sorrisi
"...Si anche a me, adoro quella canzone!" concordò Juliet
"Bene, allora sabato all'incontro con i genitori canterete AS!" disse Will
"Bello!"

Dopo dieci minuti, la lezione terminò. E uscimmo tutti dall'aula.

"Ci vediamo al LimaBean per chi vuole venire!" urlò Kurt
"Ok ci vediamo là" 
"Ehi Blake, vieni con noi in macchina?" mi chiese Rachel
"Se non disturbo si" gli sorrisi
"Quindi posso andare a casa?" mi chiese Will uscendo dall'aula
"Si zio, ci vediamo a cena"
"Ok, mi raccomando occhio!"
"Sempre prof.Schue!" concluse Mercedes.
 
Dentro alla macchina c'eravamo io e Blaine dietro, Kurt e Rachel davanti e quest'ultima guidava.

"Allora, adesso devi spiegarci come hai avuto quell'intensità emotiva durante la canzone" mi chiese Rachel
"Si, e poi sei rimasto sempre concentrato su Juliet e sulla canzone" continuò Blaine
"Bè...io...non lo so. Non pensavo a nulla, solo a Juliet...è il potere della musica" cercai di spiegare
"No c'è anche lo zampino del potere dell'amore!" maliziò subito Kurt
"Non è vero...cioè non penso..."
"Visto, sei confuso è tipico degli innamorati" continuò Rachel
"Io non lo so!"
"Ma ho notato che sei preso anche da Quinn..." aggiunse Blaine
"Quinn e Juliet sono delle amiche...e basta..."
"Un'amica non è gelosa...forse c'è qualcosa d'altro..." replicò Kurt.
"Come ti senti?" mi chiese Rachel
"...Libero!" lo dissi senza pensare, forse mi riferivo al peso che ero riuscito a togliermi ma anche al fatto che sia con Quinn che con Juliet mi sentivo libero. 


ANGOLO AUTRICE!
Finalmente Blake si è liberato del suo incubo. Che ne pensate? Spero che questo capitolo vi piaccia come gli altri ;D come avrete immaginato io ogni tanto cambio un po' ci cosucce, non mi attengo alla storia normale. Nella canzone il blu sta per Blake, il rosso per Juliet ed il nero per le parti che cantano insieme. Ciao, alla prossima!
Ara*

 

 

 

 

 wwwssssssssI

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=1164546