Alla Scoperta del Passato

di Ginny
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1. L'Avventura Ha Inizio ***
Capitolo 2: *** 2. Genin ***
Capitolo 3: *** 3. Primi Problemi e Primi Ricordi ***
Capitolo 4: *** 4. Casa Mia ***
Capitolo 5: *** 5. Prime Missioni ***
Capitolo 6: *** 6. Nuovi Incontri ***
Capitolo 7: *** 7. Kakashi Se Ne Va ***
Capitolo 8: *** 8. In Missione Col Team Gai ***
Capitolo 9: *** 9. Nel Vivo Dell'Azione ***
Capitolo 10: *** 10. Il Documento Segreto ***
Capitolo 11: *** 11. Bentornato Kakashi! ***
Capitolo 12: *** 12. Di Fronte A Gaara ***
Capitolo 13: *** 13. Chi Diavolo Sono Quei Due? ***
Capitolo 14: *** 14. La Classe 301 ***
Capitolo 15: *** 15. La Prima Prova! ***
Capitolo 16: *** 16. La Seconda Prova Inizia! ***
Capitolo 17: *** 17. Orochimaru?! ***
Capitolo 18: *** 18. Non Tutto E' Perduto! ***
Capitolo 19: *** 19. I Ragazzi Della Sabbia ***
Capitolo 20: *** 20. Semifinali?! ***
Capitolo 21: *** 21. All'Attacco! ***
Capitolo 22: *** 22. Preferisco... ***
Capitolo 23: *** 23. Perchè, Lee? ***
Capitolo 24: *** 24. Otto Giorni Al 17 Giugno ***
Capitolo 25: *** 25. Fallo Per Me ***
Capitolo 26: *** 26. FINALI! ***
Capitolo 27: *** 27. Ichibi?! Anbu?! Attacco?! Altri problemi no, eh?! ***
Capitolo 28: *** 28. Combattimento Psicologico, un salto all'inferno e ritorno! ***
Capitolo 29: *** 29. La morte di un ninja ***



Capitolo 1
*** 1. L'Avventura Ha Inizio ***


Alla scoperta del passato

Benvenuti, nuovi e vecchi lettori.

Mi accingo a presentarvi la mia nuova fanfiction, la mia prima Longfic.

Ovviamente spero di riuscire a terminarla, in quanto tutti i miei precedenti tentativi (non presenti qui su EFP) non hanno avuto buon esito.

Tutto ha inizio anni prima della formazione del Team 7, ma che presto rivedrete all’opera.

L’apparizione di una ragazzina sconosciuta alle porte di Konoha sconvolgerà la vita di un nostro famosissimo Jonin dai capelli argentei.

Perché si trovava lì? Perché non ricordava nemmeno il proprio nome?

Sta a voi scoprirlo, seguendo la mia storia. È un onore per me presentarvela rivisitata, poiché in precedenza era effettivamente scritta molto superficialmente.

In ogni capitolo risponderò una a una le recensioni lasciatemi, quindi non deludetemi xD

Buona lettura!

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Alla Scoperta Del Passato

Capitolo 1: L'Avventura Ha Inizio!

Macchie smeraldine si muovono lentamente sul terreno, ombra dei raggi solari che passano tra le fronde fruscianti degli alberi.

Alberi dalla grande chioma, alti più di una cinquantina di metri, si ergono sopra di me, mentre il venticello mi spettina i capelli.

Non riconosco questo posto.

Non ho alcun ricordo di quello che è accaduto.

Mi sono semplicemente svegliata, distesa in questo posto, con la testa vuota.

La luce che trapela tra le chiome degli alberi mi acceca gli occhi tanto fastidiosamente che li richiudo.

Non ho le forze per alzarmi.

Mi sento sfiancata.

Non avverto la presenza né delle gambe né delle braccia, eppure, stranamente provo dolore proprio in quelle stesse parti del corpo.

Per di più non so neppure perché mi dolgano tanto.

La testa mi scoppia, un emicrania atroce mi impedisce quasi di pensare.

Riapro gli occhi, ma riesco a mala pena ad tenerli aperti, e fisso in alto, stesa come sono tra i fili d'erba fresca e la polvere del sentiero.

Da lontano, il cinguettio degli uccellini mi raggiunge le orecchie. Tutta la natura sembra svegliarsi con me, per riprendere il suo corso come ogni mattina. 

Ma percepisco poco lontano, i rumori di città che rapidamente di mescolano al verso degli uccelli e al frusciare dei rami. Le prime voci che coraggiosamente si insinuano nel silenzio, e invece che sussurrare per paura di svegliare qualcuno si sovrappongono ai primi rumori di campanelli dell’entrata dei negozi appena aperti…  

Provengono tutti dalla stessa direzione, ma con questo mal di testa non saprei proprio dire precisamente da dove. Forse dalla mia destra, forse nella direzione in cui è rivolta la mia testa…  

Con orecchio attento, percepisco l’avvicinarsi di passi leggeri, di una persona, seguiti dall’arrivo di un odore dolce e rilassante. 

-Ma che diavolo…?- 

Una voce. I passi si fanno più veloci, e corrono nella mia direzione. 

-Ehi piccola, tutto bene?-  

Un viso compare nel mio campo visivo limitato. Incrocio lo sguardo con un occhio color petrolio, e noto con stupore che l’altro è invece coperto da un coprifronte del villaggio della foglia. Il tutto contornato dal fatto che il suo viso è completamente coperto da una maschera che lo fa rassomigliare ad un bandito del vecchio west, come si vedono nei film. 

-Chi sei?- Gli chiedo, guardandolo con occhi appena socchiusi per limitare il fastidio che mi provoca la luce del mattino.

Nonostante io abbia dormito per non so quanto, sento la stanchezza pesarmi ancora sulle palpebre. 

Il suo sguardo è ancora fisso nei miei occhi, senza darmi una risposta. 

-Perché sei qui?- Mi domanda poi. 

Io non rispondo, ma scuoto il capo in segno di diniego. Non ne ho la più pallida idea del motivo per il quale sono qui! 

All’improvviso il ragazzo mi tira su per le spalle e, passandomi un braccio sotto le ginocchia, mi prende in braccio. È molto alto. Oppure io sono molto piccola in confronto a lui. Non lo so. Quanti anni ho? E chi diavolo sono? 

-Ora vieni con me, vediamo di capire come mai ti trovi qui…- dice, sorridendomi in modo molto dolce. 

Lo osservo più attentamente, mentre mi porta in città. 

Come ho fatto a non notare prima questo portone ENORME? Mah, caliamo un velo pietoso.  

Evitando questi pensieri che prima o poi mi avrebbero portato a definirmi un’idiota, continuo il mio esame del ragazzo: porta i capelli in uno strano ciuffo argenteo che gli copre parte del coprifronte sulla parte destra del volto. Mentre camminiamo tra le vie del villaggio vedo tante persone intente a spazzare di fronte alle proprie case, che chiacchierano ridendo tra loro, e che si preparano a cominciare un’altra giornata lavorativa.  

Sorrido leggermente, senza un motivo preciso. 

-Senti, perché porti la maschera?- Chiedo al ragazzo in un secondo momento, rompendo il silenzio creatosi tra noi. 

Lui abbassa lo sguardo verso di me. 

-È una storia lunga.- 

Mi sorride ancora. Ma questa volta non è completamente sincero come lo era il sorriso di poco fa. Dà l’impressione di essere più forzato, per non dar segno di tristezza. Simile ad una maschera di cera, indossata per non far trasparire i veri sentimenti che in realtà si vivono dentro. 

-Soffri così tanto da non volerlo far vedere?- 

Il suo unico occhio visibile si spalanca con stupore. È inutile fare quella faccia! Sarò anche piccola ma non sono così scema da non notarlo! 

-Che bambina acuta che sei, piccola.- 

I lati della bocca gli si distendono dolcemente, ma allo stesso tempo un’ombra malinconica gli si posa su quell’unica iride corvina a me visibile. 

-Sai, una volta qualcuno mi ha detto che il dolore si può quietare solo procurandoti il suo contrario, ovvero l’affetto. Tu trovalo, e vedrai che la tua malinconia si placherà, in un modo o nell’altro.-

Le parole che mi escono dalle labbra sono come una secchiata d’acqua gelida che mi colpisce la faccia. 

Non so perché l’ho detto, mi è venuto spontaneo: non so nemmeno da dove sia saltato fuori! Sono una bambina e riesco a concludere pensieri da poeta colto. 

Dopo un paio di minuti di silenzio, riprendiamo a parlare, come se nulla fosse.

-Allora, vuoi vedere il mio volto?- 

Io lo guardo e sorrido smagliante. Ha capito tutto. 

-Se a te va…- Dico semplicemente, tentando di non fargli pesare la mia enorme curiosità. 

Pian piano, il ragazzo si porta la mano al viso, prendendo tra le dita l’orlo della maschera. La fa scivolare lungo il naso, lungo le labbra, lungo il mento, e la sistema sul collo. 

Un viso nuovo si forma sotto i miei occhi. 

-Già. Come pensavo.- Mi lascio scappare dalle labbra. 

-Cosa pensavi?- Mi chiede, risistemandosi in un secondo la maschera. 

Non lo capisce, eh? 

-Pensavo che saresti stato molto meglio a viso scoperto. Ed infatti…- 

Lui mi fissa, con un sorriso quasi rassegnato, ma allo stesso tempo… incuriosito? 

-Perché fai quella faccia?- 

-Sei una bambina singolare…- 

Mi zittisco. Capisco cosa vuole dire. Anche io mi ritengo una ragazzina tutta da scoprire.  

Prima di tutto dovrei scoprire come mi chiamo, e in seguito cercare qualsiasi altra informazione che già non sappia su di me. Ovvero tutto.  

Se sapessi tutto ciò che mi sono domandata dal momento esatto in cui mi sono risvegliata con la testa vuota, a quest’ora non sarei di certo qui tra le braccia di un tizio che non so neanche come si chiama. 

-Ehi, qual è il tuo nome?- Chiedo, rompendo di nuovo il silenzio. 

-Kakashi. Kakashi Hatake. Tu invece?- 

-Ehm… ecco io… - Improvvisamente lo sento rimbombare nella testa: Ginevra. Ginevra. Ginevra… 

-Credo di chiamarmi… Ginevra…- 

-Hai un cognome?- 

-Molto probabilmente sì. Ma purtroppo in questo momento non lo ricordo. Sembra che io abbia perso la memoria, per qualche motivo sconosciuto. Mi spiace di non poterti essere d’aiuto.- 

Una nuvola solca il cielo coprendo il sole, che oramai non primeggia più sul villaggio come 20 minuti fa. Le persone che hanno preparato il mercato sono costrette a sloggiare, a causa del temporale in arrivo. 

Un lampo. Un tuono.  

-Hai paura dei temporali?- 

Scuoto la testa, sorridendo e guardando il cielo.  

-Li adoro.-  

Sono una specie di ragione di vita, per me. I fulmini che squarciano il cielo quando piove sono come ossigeno per il mio corpo. Tutte le volte che si avvicina il brutto tempo, e con lui le tempeste, il mio corpo si elettrizza.

Comincio a ricordare le mie caratteristiche più profondamente. Bene…

-Oh, sempre più singolare!- Esclama, deviando la camminata verso una casa color ocra; apre velocemente la porta con un colpo del piede. Non era stata chiusa a chiave. Anzi, non aveva proprio la serratura… 

-E ora curiamoti dall’immobilità!- Dice, posandomi sul divano al centro della stanza. E’ tutto abbastanza malmesso qua dentro, e appese al muro stanno molte foto. Ritraggono ragazzi giovani, sui tredici anni circa. Ninja. 

-Allora, senti il mio tocco qui?- Mi chiede, tastandomi l’avambraccio destro. 

Scuoto la testa in diniego. 

-Qui?- 

Mi tasta il braccio. 

-Neanche.- Gli rispondo. 

Le due dita affusolate scivolano sulla mia spalla. 

-Ora si…- Esclamo, prima che potesse rifarmi la stessa domanda una terza volta.

Con il pollice preme in un punto alla giuntura del braccio. In pochi secondi mi riapproprio della sensibilità alla mano destra.

Fa lo stesso con la sinistra, trovando anche lì un punto specifico per riportarmi l’arto in azione.

-E ora faccio io…- Dico, afferrandomi una gamba. Alla caviglia destra premo un nervo, e alla sinistra anche, riuscendo in un attimo a muovere gli arti inferiori.

Mi alzo in piedi.

Ok, non ho idea di come abbia fatto a curarmi le gambe da sola, ma almeno ora cammino da sola.

Perché i movimenti mi vengono spontanei? Ci sto capendo poco che niente in tutto quello che è successo, dannazione!

A quanto pare sono esperta di arti curative, in cui non serve il chakra. 

-Allora,- 

Un fulmine squarciò il cielo,  seguito in pochi secondi dal suo tuono. 

-I legamenti sono a posto. I muscoli anche. L’elasticità è normale.- Faccio un ponte all’indietro, poggiandomi sulle mani, e catapultandomi dall’altra parte. 

 

-Forza Gin-chan. Impegnati!-

Una voce profonda, ma amichevole.

-Io ci metterò tutta me stessa. Tutto il resto sta nel fulmine!-

Le mie parole mi stupiscono.

-Gin. Tu SEI il fulmine!-

 

Mi cedono le gambe. Cado sulle ginocchia. Cosa diavolo era questo? Un ricordo?

-Ehi, stai bene?-

Kakashi mi raggiunge, aiutandomi a rimettermi in piedi.

Forse è meglio se mi riposo un altro po’, prima di cominciare le ricerche su chi sono.

Non sono ancora pronta per affrontare quello che mi aspetta. Qualunque cosa esso sia. Prima devo stare in pace con me stessa.

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Capitolo 2
*** 2. Genin ***


2° chap

Ed eccomi tornata. Miracolo divino! Per prima cosa rispondo alle recensioni arrivatemi(grazie a tutti):

SHUN DI ANDROMEDA: Grazie per la recensione e ora ti spiego: all’inizio non si capisce molto, ma siamo qualche anno indietro all’arrivo del gruppo 7 (non ti preoccupare, non è morto…)Lascio a te la lettura! Bye

Glo: Non speravo che interessasse a qualcuno! Grazie. Cercherò di aggiornare il più presto possibile. Bye!

Isa: Grazie mille! Non credevo che potesse piacere tanto, te lo giuro. Non ti preoccupare per i fazzoletti, hai ancora tempo per comprarli. Cercherò di far qualcosa di comico ma profondo… impossibile. Va bhe, spero con piacere che continuerai a seguirmi. Bye!

Gio: Ciao Gio! Lo so che non è stato bello per te sapere che avevo postato una nuova storia, ma tu eri a SCIARE! E mi hai lasciato da sola a casa. Quindi ti ho ripagata della tua stessa moneta e non ti ho avvertita. Spero che continui a piacerti, bye TVB

Bene, e dopo i vari ringraziamenti, diamo una bella ripassatina alla geometria solida…:

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Alla Scoperta Del Passato

Capitolo 2: Genin!

Avevo detto un corto periodo di riflessioni, NON 5 ANNI DI ESTENUANTI ALLENAMENTI!!! La vita con Kakashi è stata più agitata del previsto…

E dire che pensavo di farmi una meritata vacanza per pensare al mio passato.

Il maestro Kakashi è un pazzo scatenato. Non mi ha lasciato un momento di tregua da quando sono tornata in forma, e mi ha allenato… CAVOLO, SE MI HA ALLENATO!

Il problema sorge però spontaneo, ora. Io non sono un Genin. E non mi va per niente di farmi tutti gli anni di accademia che servono per diventarlo.

Kakashi invece vuole almeno che ci provi. E ora sono qui, davanti alle porte della scuola, tra bambinetti di 9-10 anni che si rincorrono e fanno chiasso.

Questa mattina mi sono dovuta vestire anche con una tuta nuova. La mia preferita, che ho sempre usato, è praticamente stracciata.

Una canotta verde chiaro con piccoli particolari azzurrini si abbina con il pantaloncini corti, che sono anche troppo conti per i miei gusti.

In più il porta shuriken è scomodo, lì allacciato alla coscia.

Sì, mi rendo perfettamente conto di essere una lagna, ma è più forte di me, in questo momento. Sono circondata da casinisti, che non fanno altro che urlare a squarcia gola, e mi stanno facendo ribollire il cervello.

Respira, Gin. Respira. Non farti prendere dall’agitazione. E’ sono una stupido esame, dopo di ché te ne potrai andare finalmente nel bosco ad allenarti seriamente.

La campanella suona, formando una stramaledetta ressa davanti alla porta. Aspetto. Quando l’ultimo alunno ha fatto il suo ingresso nei corridoi scolastici, mi faccio avanti anch’io, diretta alla classe dell’ultimo anno, dove si sarebbe svolto l’esame per Genin.

Busso leggermente alla porta scorrevole, aspettando il permesso ad entrare.

-Avanti.-

Entro, e fisso l’uomo di fronte a me. Capelli marroni e pelle olivastra, con una lunga cicatrice ad attraversargli il viso.

-Mi spiace disturbarvi, ma vorrei sostenere anche io l’esame.- Spiego in poche parole, facendo qualche passo verso la cattedra. Gli occhi degli alunni sono fissi su di me.

-Ma…signorina, lei non ha partecipato a nessuna lezione, non credo che sia una buona decisione.- Mi risponde il maestro 

Passo lo sguardo sulla classe.

-E crede che i suoi alunni abbiano seguito le sue lezioni, anche se erano presenti a scuola?- Domandai indicandoli.

Qualche urletto di protesta si alzò dagli studenti.

-Ok, ok. Le farò fare l’esame, ma voglio una prova che ne sarà capace.-

-Mi chieda tutto quello che vuole, io lo eseguirò.-

Mi sto stancando. Perché non mi fa direttamente la prova d’esame, così portò andarmene da questo posto?

-Non so quanto lei si preparata in materia, signorina. Ma un buon ninja deve riuscire a calcolare la grandezza degli oggetti nei minimi particolari. Quindi, se non le spiace. Ci dia una dimostrazione che sa calcolare le varie aree di un semplice cubo.-

COSA?! DEVO CALCOLARE L’AREA DI UN CUBO?! MA CHE RAZZA DI PROVA E’?!

E IO CHE NE SO DI COME SI CALCOLA?

-Determina l’area della superficie laterale e quella della superficie totale di un cubo con spigolo 15 cm. Trova poi anche il volume.-

Ma cosa cavolo è sta roba? Cavolo… 

-Come ti ho già insegnato, un cubo ha gli spigoli tutti uguali, e di conseguenza anche le facce.-

Ancora quella voce profonda e rassicurante. Ma chi è?

-Si, sensei!-

Sensei? E’ il mio maestro?

-Bene. L’area di un semplice quadrato è…?-

-Lato alla seconda.-

Io sapevo queste cose? Ma ero un genio…

-E dato che le facce del cubo sono tutti quadrati con lo stesso lato…-

-Per trovare l’area laterale si fa lato alla seconda per 4, mentre l’area totale è lato alla seconda per 6!-

Ehi, aspetta… ricordo di aver fatto queste cose! E mi piaceva anche…

Ancora ricordi. Ma chi diavolo sono io?

Afferro un gesso dalla cattedra e comincio a tracciare linee sulla lavagna nera attaccata al muro. Perché tutto questo è successo a me? Non capisco proprio.

Al= 15²ּ4 = 900 cm²

At= 15²ּ6 = 1350 cm²

Bene, e qui ci siamo. E il volume? Com’era quella stramaledetta formula? Tutti i lati sono uguali, e quindi anche le tre dimensioni, no?… E dato che il volume dei parallelepipedi è aּbּc in questo caso è lato alla terza. Speriamo di fare bene i conti…

V= 15³ = 3375 cm³

E anche questa è andata. Speriamo di aver fatto tutto bene.

Mi giro verso la classe che mi guarda stralunata. Oh mio dio. Che ho fatto adesso?

-Allora? Va bene?- Chiedo con voce supplichevole. Iruka (Mi sono ricordata il suo nome. Lo avevo visto parlare una volta con Kakashi.) guarda la lavagna con sguardo inebetito.

-Bhe, devo dire che…- deglutisce. –La tua preparazione è più elevata del previsto. Dove hai studiato?-

Rimango stupita. E io che pensavo di aver sbagliato qualcosa. Socchiudo le labbra ma non so cosa rispondere.

-Bhe… non lo so. Non ricordo di aver studiato in alcuna scuola…- Dovevo pur dire qualcosa. E ho detto la verità. Fantastico, ora mi prenderanno per una pazza. -A proposito. Il mio nome è Ginevra. Ginevra Hansen!-

NO! Ancora?! Ora so pure il mio cognome. In effetti non ho mai avuto la possibilità di presentarmi con qualcuno che non fosse Kakashi, in questi 5 anni. Sono vissuta all’ignoranza di tutti. Nessuno a Konoha mi conosce o mi ha mai vista.

-Maestro Iruka. Io credo che debba fare l’esame.-

Una voce proviene dalla classe. Tutti compresa me ci giriamo verso il ragazzo moro dagli occhi scuri che ha parlato.

Dei bisbigli cominciano a girare di bocca in bocca, tra un gruppo di ragazzine.

-Sasuke. Che intendi dire?-

Il maestro è confuso. Si capisce perfettamente dall’espressione degli occhi. Passo lo sguardo ancora sul ragazzetto dai capelli neri. Mi fissa. Il suo sguardo è parecchio misterioso… sarà il bell’imbusto della classe.

-Penso che Ginevra abbia buone possibilità di passare l’esame con il massimo dei voti.-

Come si permette quel bambinetto di chiamarmi per nome? Non lo conosco neanche…

-…-

Iruka rimase in silenzio, squadrandomi dall’alto in basso.

-Senta, maestro. Ho 14 anni, e dovrei essere Genin da almeno 2 anni. Me la da questa possibilità o no? Non vorrei perdere tempo con lei. Ho altre cose più importanti da fare.-

Sbotto io infastidita. Sono 20 minuti che sono chiusa in questa classe e non ho concluso niente, a parte aver ritrovato qualche raro ricordo.

-Ok, la tua prova d’esame inizia ora. Qual è il tuo Ninjutsu più forte?-

Che domanda… non so che rispondere. Forse è il Paralizzante, ma non lo so ancora usare molto bene.

-Dipende. Il più forte non lo so ancora utilizzare al massimo delle possibilità. Però so fare la tecnica superiore della moltiplicazione, sia acquatica che non. Riesco a farmi valere con la tecnica del Richiamo, e in questo periodo sto provando il Mille Falchi.-

Si blocca. Non sa più cosa dire.

-Bhe, dato che è solo un esame per diventare Genin fammi vedere la moltiplicazione del corpo…- Afferma.

E’ troppo facile ormai, per me. Unisco le mani nel sigillo della capra e mi concentro per usare bene il Chakra.

Una nuvola di fumo scoppia e sento quella strana sensazione del corpo che si sdoppia.

Al diradarsi della polvere, accanto a me ci sono io. Cioè, la mia copia, intendiamoci… Aspetto alcuni attimi per poi sbattere il piede a terra. La sagoma scompare all’istante in un leggero PUFF, mentre la classe mi fissa con interesse.

Ti prego, fai che me ne possa andare di qui presto…!

-Bene, sei promossa. Ora, se vuoi il tuo coprifronte vai dal terzo Hokage. Io non sono ancora andato a prenderle.-

Iruka sorride. Lo guardo storto, inutilmente. Che odioso… mi sta sfruttando, per caso?

Mi affaccio alla finestra con interesse. Non siamo tanto in alto. Bene.

Saluto con un cenno della mano e salto fuori dalla classe, atterrando sulla grondaia. E ora iniziamo ad allenarci, con un po’ di corsetta verso il palazzo dell’Hokage.

Dopo tutto non è stato tanto stressante.

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Scusate per la stupidità del capitolo… non sapevo proprio come metterlo a posto! Ciao!!

 

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Capitolo 3
*** 3. Primi Problemi e Primi Ricordi ***


Chap 3

Wow… non ci credo, sono arrivata già al 3° chap? Eppure non credevo di riuscirci XDDDD

In questo capitolo metterò alla prova i nostri cari 2 protagonisti con dei problemi di vita verosimili…per poi riuscire a fare un continuo più interessante…

Ed ecco qui i ringraziamenti vari

SHUN: Grazie per tenermi su di morale… anche se continuo a pensare che mettere GEOMETRIA in una ff non è una fantastica idea XDDD… ciao, e grazie

_*nausicaa*_: Ciao! Grazie per esserti sorbita i primi 2 chap della mia ff. Spero di riuscire a farla più avvincente man mano che la storia va avanti. Ciao! E continua a seguirmi, ho bisogno di sostegno morale!

Gio93: E’ inutile che ti risponda, tanto possiamo parlare quando vogliamo, comunque grazie lo stesso per la rec.

Isa: Grazie della rec…Sasuke RIAPPARIRA’, non ti preoccupare… Ciao ciao!

Shine No Kami: Grazie per il commento, anche se è un po’ cortino, mi aspettavo di più, ma non ti preoccupare… bye!

Fede-chan: Grazie mille anche a te. Si, in effetti Ginny ha una strana personalità, ma in realtà è tutta immersione nel personaggio. Io le faccio dire quello che avrei detto io in quella situazione… eh eh eh… grazie ancora, bye!

Ed Ecco il new chap! Buona lettura!

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Alla Scoperta Del Passato

Capitolo 3: Primi Problemi e Primi Ricordi

Cammino felicemente per le strade di Konoha. Sulla testa, mentre risplende al sole, sta il MIO coprifronte.

Quel vecchiaccio di Sarutobi mi stava aspettando nel suo studio già pronto per consegnarmelo. Non capirò mai come faceva a saperlo…

Con un piccolo salto atterro sul tetto di casa mia, passando al setaccio tutto il circondario con lo sguardo: Kakashi non c’è.

Sarà a discutere con Gai da qualche parte. Come sempre del resto.

-Hey tu, ti spiacerebbe scendere?-

Una voce greve richiama la mia attenzione, e mi giro. E’ un ometto grassoccio e basso, con un buffo elmetto in testa.

-Che c’è?-

Salto giù dal tetto atterrandogli di fronte. MA E’ UN NANO! Giuro, è più basso di me, il ché è MOLTO strano. In confronto ad altri ragazzi della mia età io potrei sembrare 2 anni più giovane per la mia altezza… in poche parole: se io sono bassa, ‘sto ometto qua cosa dovrebbe essere?!

-Conosci per caso chi abita qui?-

 

* * *

Cavolo… in che razza di problemi si va a cacciare?! E poi, dove cavolo è finito, Kakashi?! Sono 10 minuti buoni che corro e non l’ho ancora avvistato…

Le teste degli Hokage osservano dall’alto Konoha.

PECCATO CHE IO NON SIA UNA DI QUELLE TESTE!!

Arrivo in prossimità del quartiere del Clan Aburame, ma neanche qui c’è traccia del ciuffo argenteo di Kakashi. Quando lo cerchi non c’è mai. Strano, eh?

Accidenti…

TAP TAP TAP

Tre salti veloci da un tetto all’altro ed eccomi di fronte all’edificio scolastico di questa mattina. Mi aveva accennato che lui sarebbe stato qui per qualche ora.

Arrivo sulla grondaia con un balzo agile e comincio a girare da finestra in finestra in cerca dell’Hatake.

Sto passando un’altra quando intravedo un riflesso conosciuto. Scivolo sulle tegole verdi provocandomi un terribile dolore al fondoschiena. Mi sporgo un poco per osservare nella stanza.

E’ LUI!

Tiro un calcio al vetro, frantumandolo. Cavolo, dopo devo anche pagarlo… Mi butto attraverso la finestra mentre Kakashi mi squadra perplesso, insieme ai tre ragazzini in sua compagnia.

-KAKASHI!!! CAVOLO, SONO 20 MINUTI CHE TI CERCO!!!- Grido con tutta la voce che ho, assordando i presenti, compresa me stessa.

-Ah… bhe, io te l’avevo detto che ero qui a scuola per qualche ora.- Dice lui, da santarellino. Si, lo so, è colpa mia che mi sono scordata, ma avevo bisogno di sfogarmi…

-C’è un grande problema! Un enorme e stratosferico problema!- Dico in fretta, cercando di minimizzare i fatti. E ripeto MINIMIZZARE.

-Che è successo?-

Prendo bene il fiato.

-Devono abbattere casa nostra. Dobbiamo trasferirci. E’ UN CASINO!-

-COSA?! E chi te l’ha detto?-

-Un addetto alla demolizione. Abbiamo un’ora di tempo per portare via la nostra roba, e poi la butteranno giù. Non ci sono possibilità. Dobbiamo sbrigarci!-

Il suo occhio color pece è spalancato, quasi paralizzato.

-Oh no…- Un sussurrò gli esce da sotto la maschera. –Bhe, allora andiamo. Ragazzi, mi dispiace, oggi non possiamo parlare… Venite domani mattina alle 4 alla radura degli allenamenti. E per consiglio… non mangiate.-

E in quattro e quattr’otto usciamo dalla finestra rotta diretti alla massima velocità verso casa. Prima di partire do un’ultima occhiata al terzetto di ragazzini. Uno è quello di stamattina. Sasuke, si chiamava? Poi c’è n’è uno biondo dallo sguardo beffardo e una ragazzina dai capelli rosa shocking. Neo diplomati.

Mentre, al seguito di Kakashi, saltello sui tetti di Konoha, penso a qualche buon posto dove saremmo potuti andare a stare… Non c’erano molte case disabitate nel villaggio della foglia. E avevamo bisogno di una casa ECONOMICA. Per le tasche di Kakashi, specifichiamo. Io non ho un soldo.

Ora che sono Genin potrò fare qualche missione per guadagnare qualcosa, ma prima è stato grazie all’Hatake che siamo sopravvissuti. Mi sento in dovere di aiutarlo, dopo tutto.

Atterriamo di fronte all’appartamento dove viviamo, dove ci sono personaggi sconosciuti che prendono delle misure.

-Cos’è questa storia? Per quale motivo dovete smantellare la casa?- Kakashi prende parola con il nanetto di prima. Quello alza il naso dai suoi appunti e si ci si avvicina.

Non mi va di ascoltare delle persone che discutono. Entro in casa, per racimolare la mia roba. Un paio di tute, scarpe da ginnastica, oggettini di poco conto che ho trovato in giro per Konoha, magliette mai messe, jeans e gli shuriken e i kunai. Butto tutto in un piccolo zainetto, e me lo metto sulle spalle.

Ormai quella casa cadeva a pezzi. Non era affatto sicura. Quegli addetti hanno proprio ragione ad abbatterla… MA NOI ADESSO DOVE ANDRAMO?!

Sbircio fuori dalla finestra. Kakashi sta ancora discutendo. Non cambierà mai. E’ troppo legato a questa casa per lasciarla…

Entro in camera sua e comincio a racimolare anche la sua roba in uno zaino trovato nell’armadio.

Vari giubbotti da Jonin verde scuro, una tuta da Anbu tutta consumata, le sue amate tute blu scuro da cui non si separa mai, e le sue armi. Osservo la foto sul suo comodino di fianco alla sveglia. E’ lui da piccolo, nel suo gruppo di tre elementi, con Yondaime. Anche a quell’età portava la maschera?! No, non è possibile. Ma quello è fissato! Metto con cura la cornice in una tasca esterna dello zaino e torno al lavoro.

Ci butto dentro tutta la collana dei suoi libri arancioni di “Come Come Paradise”. Non mi spiegherò mai come un maestro rispettabile e forte come lui abbia il coraggio di farsi vedere in giro a leggere questi stupidi libri… 

Ormai non c’è più tempo. Do un’ultima occhiata in tutto l’appartamento per vedere se ho lasciato qualcosa di importante. Non sembra. Bene. E ora andiamo!

Esco velocemente dalla casa, scendendo le scale, e posando ai piedi di Kakashi, il suo zaino pieno.

-Io vado a cercare un’altra casa dove stare. Ormai non c’è possibilità, vero, di restare?- Gli chiedo, mentre lo guardo che osserva con sguardo triste l’edificio.

Lui gira il viso verso di me, scuotendo la testa in silenzio. Già, come pensavo.

-Bhe, su con la vita! Potremo trovarne una che non cade a pezzi… devi ammettere che, anche se piena di ricordi, è una casa in uno stato pietoso…-

Alzò la mano per battergliela sulla spalla, per consolarlo.

-Già… hai ragione…- Dice in un sussurro, facendomi un leggero e stanco sorriso. Mi dispiace per lui. Non riesco a vederlo in queste condizioni.

-Forza, andiamo a cercare un’altra casa. Non vorrai rimanere a vedere la casa che crolla, no?-

Gli afferro la mano, tirandolo. Guarda ancora quella casa da cui si scrostano le pareti esterne, e le tegole sono quasi del tutto assenti. Dopo tutto anche io sono dispiaciuta. Ricordo con piacere tutti quei bei momenti passati in quelle piccole stanze, tra allenamenti, pranzi e riposini pomeridiani…

-Andiamo…- Dico, riuscendo a smuoverlo. Lui mi fissa mentre camminiamo verso il centro di Konoha. Giro il viso verso di lui e sorrido allegra. Kakashi risponde al sorriso, ritrovando un po’ di serenità. Almeno sono riuscita a farlo star meglio. Almeno questo…

Mi raggiunge, camminandomi a fianco. Mi cinge le spalle con un braccio.

-Ok. Da oggi inizierà una nuova vita, Ginny-chan. Diamoci da fare come solo noi sappiamo fare!-

-Mi sembra logico, Kakashi-san. Non mi darò pace finchè non troveremo questa dannata abitazione.- Rispondo con tono sicuro.

Finalmente sorride apertamente, come solo lui sa fare.

-Verso l’infinito e oltre, allora!-

Oh mio dio. Non un'altra delle sue frasi, ti prego…

In pochi minuti arriviamo sulla strada principale, dove miriadi di stand del mercato sono brulicanti di clienti. No cerchiamo quello che organizza visite alle case disabitate. Che dovrebbe essere quello che ha meno persone a far la fila.

Dopo anni che sono qui, so perfettamente che le case non abitate sono dette “case fantasma”. Solo perché si dice che vi girino gli spiriti dei defunti padroni.

Eccolo là.

-Buon giorno. Posso esservi d’aiuto?-

Il commesso, se così si può chiamare, è un uomo abbastanza anziano, con lunghi baffi grigi che sfido chiunque a scommettere che non toccano per terra. Rughe molto marcate gli incorniciano la bocca, allargata in un piccolo sorriso, appena percepibile.

-Si. Avremmo bisogno di una casa. Possibilmente alla portata di tasche umili.-

-Avrei proprio una casa a poco prezzo, anche se molto grande e spaziosa. I defunti proprietari sono stati chiari nelle decisioni. Dissero che se avessero perduto la vita questa casa sarebbe dovuta essere stata venduta a prezzo veramente minimo.-

-Vediamola allora. Chi erano i proprietari?- Chiese Kakashi, al seguito del vecchio che aveva iniziato a farci strada verso la famosa abitazione.

-Era della famiglia del 4° Raikage del villaggio della nuvola, nel paese del fulmine. Ma, dopo che 4 anni fa l’intera famiglia che si era tramandata il titolo di Raikage è stata sterminata insieme all’intera popolazione del villaggio della nebbia, questa casa è rimasta disabitata. Pare che l’avessero comprata per passare dei periodi di relax lontano da casa…-

Fissai esterrefatta l’anziano signore. Un intero villaggio sterminato? Chi diavolo poteva essere stato?

-Ma, si sa il colpevole della strage?- Chiesi curiosa, ascoltando attentamente ogni particolare.

-Tutti dicono sia stato il fantomatico uccello-demone del tuono a 5 code. Eppure, come nella tradizione, il demone viene imprigionato dentro ai figli dei Reikage man mano che le generazioni vanno avanti, quindi è impossibile. Però si pensa che sia stato proprio quel demone, dato che il corpo della figlia non è mai stato ritrovato.-

Che storia tragica.

-Gli Hansen sono sempre stati degli ottimi Raikage.-

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Ben tornati alle fantastiche cronache sella mia vita, lasciate un commentino??

La storia comincia a formarsi!! Evvai!

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Capitolo 4
*** 4. Casa Mia ***


4° Chap

Bentornati cari amici tele-lettori della mia ficcy. A questo punto della storia tutto sarà svelato. No, non è per niente vero. La storia è appena incominciata! XDDDD Però questo è già un vero e proprio passo avanti.

E ora ringraziamo i vostri cari commenti:

SHUN: Si, in effetti mi sono sentita sadica (MOOOOLTO SADICA) a fargli radere al suolo la casetta, ma è un particolare che NON potevo tralasciare… Ciao ciao, e grazie! XD

Gio: Si si, Gio, credici. Io non te l’ho detto perché NON NE AVEVO NEANCHE L’IDEA. Ora capisci?? Grazie comunque!! Bye!

princ92: Graaaaaazie per il commento!!! Continuerò nei tempi minori possibili…

_*nausicaa*_: Sono contenta che tu DIGERISCA i miei capitoli XDDD Spero che continuerai ad assaggiarli man mano che si arriva al culmine della storia… (Kakashi è anche il mio personaggio preferito…XD) Continua a seguirmi, e grazie!!

Isa: Forse non hai notato un particolare abbastanza importante… Prova a rileggerti il 2 chap, e guarda i cognomi……… Capito ora? XDDDDD Grazie, e ciao!!::

Fede-chan: Non hai ancora letto il bello, però… *__* Ho intenzione di caricare il passato di Ginny che sarà una roba impossibile… la Gio sa cosa intendo, lei conosce già la trama tutta intera… Ciao, e grazie!! ^.^

Shine No Kami: Grazie per avermi dedicato un po’ di quel poco tempo che tua mamma ti lascia, ne sono commossa… Si, in effetti la storia si forma si forma, ma dopo questo chap, non pensare che le cose finiscano qui… ]XDD Bye

E ora torniamo al chap. Buona lettura a tutti!!!!!!!!

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Alla Scoperta Del Passato

Capitolo 4: Casa Mia

-Ha…Hansen?!- Esclamo terrorizzata.

Il… il mio cognome è Hansen… Oddiavolo!

-Si…Hansen. Perché?- Il vecchio mi fissa, stupito, con i lunghi baffi argentei che risplendono sotto i raggi del sole pomeridiano. 

-No…niente, niente…- Fisso stralunata il terreno, continuando a camminare.

Io…non può essere…dev’essere una stupida coincidenza… Io non posso essere figlia del Raikage del paese della nuvola… io… sono solo una ninja di Konoha… Io…

-Gin, tutto bene?- La voce calda e rilassante di Kakashi mi raggiunge l’orecchio, risvegliandomi dai miei pensieri.

-S…sì, non ti preoccupare…- Cerco di sorridergli, ma non riesco mai a convincerlo.

-Sicura? Dal tuo colorito simile a quello di un cadavere non sembra proprio…-

Lo sapevo. E adesso che faccio?

-Bhe…sai questa mattina, quando sono andata all’esame? Bhe, mi sono presentata alla classe e… so il mio cognome…- Spiego, cercando di parlare il più piano possibile, per non far sentire il discorso al vecchio. Kakashi-san annuisce, come per dirmi che segue il discorso. –E mi sono presentata come Ginevra Hansen. E questo mi preoccupa non poco.-

Il suo occhio scoperto si allarga, stupito. Mi sembra anche logico, dato che gli ho appena detto che sono la figlia scomparsa del Raikage in cui alberga il demone del tuono a 5 code…

Non sembra che il vecchietto troglodita ci abbia sentito. Spero fermamente che sia così.

-Non ti preoccupare. Sarà una coincidenza.- Mi tranquillizza lui, con tono sicuro. Anche se non lo è affatto. Conosco Kakashi. Lui non è mai sicuro di niente, soprattutto con lo sguardo che ha in questo momento.

Annuisco. Meglio non fare altri commenti per ora. Poi si vedrà.

Il vecchio si ferma davanti ad un portone. Io fisso la palizzata di pietra che circonda la casa che dobbiamo visitare. Delle stupide scritte la deturpano, togliendole tutta la suo antica bellezza.

-E’ questa.- Le parole dell’anziano mi procurano un brivido lungo la schiena.

Mi sento fremere… ho un senso di terrore che non mi fa muovere… mi sento paralizzata… ho paura di scoprire qualcosa che non voglio sapere.

-Forza, entriamo!- Kakashi mi da una leggera spinta verso l’entrata, dopo che il vecchio ha aperto il portone principale. Grazie al tocco di Kakashi mi do forza e, un passo dopo l’altro, faccio il mio ingresso nel giardinetto.

Gli alberi paiono curati e tagliati regolarmente, e l’erbetta che cresce ai lati del vialetto è verde brillante.

-Il maggiordomo della famiglia Hansen vive ancora qui. Dovrebbe essere in casa in questo momento. Non ne esce mai.-

Maggiordomo? Oddio…

Ci avviciniamo alla porta d’ingresso, e l’anziano bussa. Dopo un paio di attimi dei passi si avvicinano, e un uomo d’età avanzata apre la porta scorrevole.

-Si?- Chiede. Ci guarda uno per uno, mentre io distolgo lo sguardo per fissare l’interno dell’atrio.

-S…signorina…Ha…Hansen?!-

Ecco. Questa è la mia fine. Fra un po’ morirò di infarto. Me lo sento. Ci spero.

Spalanco gli occhi verso il maggiordomo.

-Io?-

Devo fare finta di niente. Almeno per adesso. I miei sospetti erano fondati, e ora so parte del mio passato. Ma negli anni tra quando HO sterminato la mia famiglia e quando Kakashi mi ha ritrovata, che ho fatto?

-Lei assomiglia tantissimo alla piccola figlia di Alexander Hansen. Il 4° Raikage. Stessi capelli. Stessi occhi. Qual è il suo nome, signorina?!-

Sta per morire di infarto, questo qui. Non si aspettava di rivedere un morto?

-Mi…mi chiamo Ginevra.-

Il suo sguardo è ancora più terrorizzato.

-Allora è proprio lei…signorina.-

BANG. Infarto. Sono morta vero? Ti prego, dimmi di sì…

-Io non saprei proprio, signore.-

Il mio tono è insicuro. Non ricordo un’altra situazione in cui sia stata tanto disperata come in questo momento.   

Sento le mani tremare terribilmente.

Kakashi mi stringe le spalle con affetto per tranquillizzarmi. Giro il viso verso di lui e mi sorride dolcemente. E dire che fino a dieci minuti fa ero io a sorridergli così, tentando di farlo rallegrare un po’.

-Potrei visitare la casa?- Chiedo al maggiordomo, che ci apre il passaggio, facendoci entrare. So che ho fatto una cavolata. Me ne rendo conto. Ma se voglio scoprire il mio passato dovevo farlo…

-Sono così felice che sia tornata, signorina. Ho aspettato per ben 7 lunghi anni-

Le parole dell’uomo in smoking non migliorano di certo la situazione, anzi, mi confondono ancora di più le idee. 7 lunghi anni dei quali 2 di BUIO TOTALE! Se riuscissi a ricordarmi qualcosa…

Seguiamo il maggiordomo che ci fa strada per le miriadi di stanze della casa, delle quali non rimembro nulla. Ok, il termine me lo potevo risparmiare.

-Questa è la sala da pranzo. La vostra famiglia ci passava la maggior parte del suo tempo.- Dice l’uomo in smoking. Osservo la stanza: pavimento liscio, senza un granello di polvere, tavolo al centro, come se fosse stata misurata la posizione al centimetro, quadri appesi alle pareti, raffiguranti persone sconosciute. Questo tutto perfetto mi fa quasi venire il vomito… Il maggiordomo è proprio un ossessionato dalla perfezione e non si lascia sfuggire neanche un dettaglio.

Mi avvicino ad un grande ritratto di famiglia: due genitori e una figlia sorridono verso la mia direzione, allegri e gioiosi. La donna, con lunghi e fluenti capelli fulvi e perfettamente pettinati, stava accanto all’uomo dalla chioma scura, fissando con gli occhi ambrati la piccola presenza tra di loro.

La bambina è quella che attira di più la mia attenzione: corti capelli rosso fuoco e occhi perennemente allegri del colore del grano. Sulla testa portava un coprifronte, ma non con il segno della foglia, e sì che avrebbe dovuto avere più o meno sei anni…

-Quel coprifronte è del paese della nuvola.-

La voce caldissima di Kakashi, come sempre (forse anche troppo spesso…), mi prende di sorpresa.

-…Quella sono io…- Sussurro, come per voler convincere più me, del mio sensei.

-Già…- anche lui ormai ne è sicuro.

-E quindi io sono il barattolo* del demone a cinque code…-

-…- Kakashi non fiata.

Un fastidiosissimo pizzicore agli occhi mi impedisce di vedere chiaramente. Sento ormai le lacrime scendere a rigarmi il viso.

-Prendi questa casa! Riuscirò a convivere con i miei demoni del passato. Te lo giuro.- Cerco di fare una battutina, anche se non mi è venuta tanto bene. Singhiozzo ancora, nel silenzio formatosi.

Sono terrorizzata di non essere all’altezza del compito a me assegnato. Ho un DEMONE in corpo e neppure lo sapevo… Lo so. Forse alcuni prenderebbero per una piagnucolona senza contegno ma non ce la faccio davvero più a tenermi tutto dentro.

Kakashi mi scompiglia i capelli. A volte un semplice gesto è meglio di qualsiasi altra parola. Soprattutto per me, che non amo essere compatita. Che ODIO vedere qualcuno che ha pietà di me.

Mi volto verso di lui e sorrido. Asciugo dalle mie guance le ultime lacrime, usando la mano e, con ancora gli occhi arrossati, mi rivolgo al maggiordomo:

-Ci trasferiremo qui.-

Ok, è deciso. La mia vera vita inizia in questo momento, con un passato mezzo sconosciuto ancora da scoprire, e assieme a Kakashi-sensei; prima o poi riuscirò a conoscermi nei minimi dettagli, con la sicurezza che ho sempre usato nelle azioni di tutti i giorni e con l’allegria sempre presente nell’aria durante i discordi tra me e l’Hatake.

-Molto bene. Possiamo finalmente dire che abbiamo trovato casa!- Esclama Kakashi, con il suo solito sorriso sulle labbra, coperte dalla maschera (che io odio, ho sempre odiato e odierò per sempre). Quel ghigno non lo abbandona quasi mai. Ma meno male. Mette di buon umore anche in questi momenti difficili!

-Sicuramente! E non dobbiamo neanche pagare, dato che la casa è già in mio possesso, no?- Dico, cercando con lo sguardo l’assenso da parte del venditore di case. Quello annuisce, lisciandosi i baffoni grigi:

-Bene. Io vado. Dopo tutto devo ancora finire di lavorare.- Ed esce dalla stanza da pranzo, accompagnato dal maggiordomo.

-Ed il gioco è fatto.-

No. Basta con le frasi di Kakashi. Non ne posso più. Prima con verso l’infinito e oltre e ora con Ed il gioco è fatto.

D’altro canto nessuno riuscirà mai a tirargli via ‘sta maledetta mania delle frasi fatte… Anche se dopo tutto sono sincere e rassicuranti.

Ormai non si può cambiare il passato. Quindi bisogna farselo star buono e aspettare che il resto venga a galla man mano. Meglio così, assorbendolo pian piano (con questo MAN MANO e PIAN PIANO ci scriverò qualcosa, una volta…).

Domani comincerò il mio allenamento serio, chiedendo di ricevere missioni da svolgere per guadagnare qualche soldo. Non vedo l’ora di cominciare. Mi divertirò tantissimo.

Anche se non ho molto capito se mi assegneranno ad una squadra di tre elementi o no…

Spero apertamente di NO. Non sono brava a socializzare con gli estranei. E non voglio avere un maestro. Mi basta già avere alle calcagna Kakashi con i suoi consigli e i suoi ordini…

Speriamo che sia più impegnato del solito d’ora in poi…

Speriamo...

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Capitolo 5
*** 5. Prime Missioni ***


5° Chap
^0^ salveeeeee! Come va? Sono tornata con il nuovo chap, scusate per l'attesa! Comunque i miei ingranaggi mentali lavorano per il futuro, e non si fanno scappare alcun particolare! Spero che il chap piaccia, perchè io non lo vedo molto bello, cmq...
Passiamo ora al solito angolo ringraziamenti:

Gio93: ^0^ grazie per il commento, sono fiera di me per essere riuscita a scrivere sto capitolo in una sera (circa).Continua a seguirmi… Scusa per non averti avvertito in anticipo che postavo il chap, ma non c'eri, su msn...

Gloglo: Sì, in effetti si sa qualcosa in più di Ginny, ma non ancora tutto *-* Mwahahahahaha… ok, ora basta con gli schizzi di pazzia acuta. Recensisci presto, mi fa piacere ricevere un tuo parere. Baci…

_*nausicaa*_: O______O bhe… ad essere sinceri… ù_ù non ti dirò mai niente del futuro però ci potresti andare vicina… E cmq, era solo per questo chap, il DARK che hai trovato tu… se ne troveranno altri, ma nel complesso la vitalità di Ginny la fa sembrare una storia allegra… ^0^ mi piacciono molto le tue recensioni, questa volta mi ha stupito molto… baci baci…

Isa:Sono felice che non ti eri persa per strada questo particolare… XD scusa la mia ignoranza nel capire i commenti…
CHI non vorrebbe un proprio maggiordomo? Comunque credo che lo farò sloggiare…non mi piace molto la sua presenza, non l’avevo calcolata all’inizio della storia ù_ù… bhe, fa niente, aspetto altri tuoi commenti… baci

Shine no Kami:*-* non lo scoprirai mai… no, scherzo, cmq adesso si vedrà cosa ne salta fuori, per i gruppi… Ginny è una tipa solitaria, di solito… proprio come il suo primo sensei… ok, ho detto troppo. Bye bye! ^0^

Fede-chan:Grazie grazie…basta autografi ù_ù… Ok, piantiamola. Si in effetti si capiva molto dallo scorso chap, hai ragione. Aggiornerò il più presto possibile, anche se faccio sempre nel minor tempo possibile per non farvi morire XDD bye bye… 

E ora, Ladies and Gentleman il nuovo chap tutto da pappare…:

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Alla Scoperta Del Passato

Capitolo 5: Prime Missioni

Apro gli occhi, ancora leggermente addormentata. Ci metto un po’ a focalizzare il perché mi trovo a dormire in un comodo e morbido letto a baldacchino con le tendine deliziosamente verdi. Sbatto le palpebre un paio di volte alzandomi a sedere sul materasso con espressione accigliata. Non sono abituata a svegliarmi in un posto talmente lussuoso e ospitale. Mi stendo di nuovo, come faccio ogni mattina al risveglio. Chiudo gli occhi e concentro i miei pensieri sui soliti argomenti di ogni mattina:

1.Non mi va di alzarmi;

2.Non mi va di uscire da sotto le calde lenzuola del letto;

3.Non mi va di andare ad allenarmi;

4.Sono talmente fiacca che non voglio neanche pensare.

Contro ogni voglia mi scopro e poso i piedi nudi sulla moquette della camera da letto. Alzo lo sguardo e vedo tutti i mobili sconosciuti che ornano le pareti con il loro legno lucido. Mi scappa uno sbadiglio abbastanza pesante, mentre mi alzo in piedi.

Afferro i vestiti da una sedia e mi avvio verso la cucina. Mi infilo i pantaloni e la maglietta della tuta da allenamento saltellando da un piede all’altro per il corridoio. Dannati pantaloni, sono tanto elasticizzati che neanche si infilano!   

Entro in cucina con il solito sguardo addormentato che ho la mattina, e noto con dispiacere che Kakashi non si è ancora svegliato. Bhe, dopo tutto non tanto dispiacere. Ho la possibilità di svegliarlo a modo mio…

 

-KAKASHI!! E’ ORA DI SVEGLIARSI!!- Gli urlo nelle orecchie con il piacere più assoluto, di rinfacciargli tutte quelle volte che era LUI a urlarmi nelle orecchie alla mattina.

Il frastuono non lo stordisce neanche! Ma come è possibile?! Accidenti, non può essere sordo!

-KAKASHI!!! FORZA, E’ ORA DI COLAZIONE, DORMIGLIONE DEI MIEI STIVALI!!-

Nessun movimento. Alzo il lenzuolo e fisso QUELLA DANNATA COPIA DI KAKASHI CHE SCOPPIA E CON UN PUFF FASTIDIOSO DIVENTA UN CUSCINO! Non è possibile, mi è scappato di nuovo! Accidentaccio all’Hatake! Non c’è neanche il gusto di svegliarlo.

Mi dirigo di nuovo verso la cucina, dove inizio a prepararmi la colazione: un toast caldo e un bicchiere di succo d’ACE. Bevo un sorso, e aspetto. Dove si sarà cacciato Kakashi, a quell’ora? Era troppo presto per essere stato chiamato per andare a…

ORA ricordo! Doveva trovarsi con quei tre ragazzetti di ieri, alle quattro di mattina al campo d’allenamento n° 3!! Già già. Una delle poche volte in cui la mia memoria ha funzionato in tempo.

E ora che faccio? Chiedo per una missione all’Hokage? E se mi dice che per le missioni ho bisogno di compagni? Dannazione, non mi va…

Tiro qualche morso al toast ogni tanto mentre i miei pensieri si affollano uno dietro l’altro nella mia mente, senza sosta.

-Dai, dopo provo ad andare a dare un’occhiata all’allenamento dei tre pivelli con Kakashi. Gli starà facendo di sicuro il giochetto dei due campanelli…- Dissi ad alta voce. A proposito…dov’è il maggiordomo? Do uno sguardo in giro, ma noto solo una strana lettera sul tavolino della sala, di fronte alla TV.

 

Cara piccola Ginevra,

ora che lei è tornata io posso finalmente andarmene. Mi dimetto. Ormai non ne potevo più di questa casa, di questi odori sempre uguali e finalmente il mio desiderio è stato esaudito. Sto partendo proprio ora per le Hawaii per un viaggio di sola andata.

I miei cordiali saluti,

Kraden(il maggiordomo)

PS: le manderò una bella cartolina appena arrivato.”

 

Sul fondo della lettera stava uno stupido disegnino del maggiordomo che salutava felice con la mano. Oh Mio Dio. Che diavolo di pinguino avevamo in casa, io e la mia famiglia?

-Bhe, dopo tutto è meglio che se ne sia andato. Non aveva l’aria di uno che lavora con il massimo impegno, nonostante lo stato perfetto della casa…-

Mi guardai intorno con il solito senso di nausea. Entro pochi giorni tutto sarebbe cambiato. In peggio. O in meglio, dipende dai punti di vista…

Da lì a qualche tempo la maggior parte dei mobili sarebbe stata piena di polvere, o scaraventato a terra. Io AMO il disordine…

Scoppio a ridere, accartocciando la lettera con l’intento di buttarla nel cestino dell’immondizia. E così faccio, perché, con la mia grande passione per la palla canestro, centro perfettamente il cesto dei rifiuti da 2 metri di distanza…

Wow, non ci ero mai riuscita prima!

Mando giù l’ultimo boccone di Toast, e torno in cucina per finire il succo.

-She loves you yeah, yeah, yeah…- Canticchio scocciata, mentre esco di casa, velocemente, chiudendo bene il portone alle mie spalle.

-E ora al palazzo dell’Hokage.- Esclamo, saltellando qua e là per la strada su cui si affaccia casa mia. Arrivo in pochi minuti, e trovo il vecchiaccio che scarabocchia su delle carte con sguardo immerso nei suoi pensieri.

-Ciao, Ginny. Cosa posso fare per te?- Mi chiede, sorridendo, dopo avermi notato.

Io mi appoggio con le mani al tavolo di Sarutobi e lo guardo negli occhi, con un sorrisetto ebete:

-Voglio una missione. Se è possibile, senza essere assegnata ad un gruppo di tre elementi.-

-Vuoi una missione. Ma da sola potrei assegnartene solo una di livello D… ti basta?-

-Certamente.- Esclamo. Oggi sono molto fiacca, se non si è capito. Non voglio già da oggi cose complicate. –Cosa ha da offrirmi?-

-Bhe… ritrovare animali perduti, raccogliere erbacce dai prati, spazzare delle vie di Konoha…tutti compiti di questo tipo.-

Rabbrividisco ogni esempio che gli esce dalle labbra. Cavolo, ma le persone sono sfaticate in questo periodo…

-Ne prendo per gli animali scomparsi, quante missioni ha da affidarmi?- Chiedo riluttante, ma dopo tutto sempre meglio questo che raccogliere ortiche dai prati.

-Ce ne sarebbero tre. Due gatti e un coniglio. Quale vuoi?-

-Tutte e tre. Devo tenermi occupata per l’intero giorno. Non ho altro da fare.-

Sarutobi mi fissa, come stupito dal mio comportamento. Che c’è, oggi sono particolarmente poco indaffarata.

-Bene. Questi…- tira fuori le fotografie da un cassetto della scrivania. -…sono gli animali da ritrovare. Sono scappati da un paio di giorni. I padroni sono in ansia e li rivogliono indietro al più presto. Fai del tuo meglio, sono tutti in giro per Konoha. Il compenso ti sarà dato alla fine delle missioni.-

Ascolto con poco interesse le lagne che il vecchio ha da rifilarmi, e quando si zittisce chiedo:

-Non è che ha qualcosa da cui ricavare l’odore degli animali?-

Spalanca gli occhi stralunato.

-L’o…odore?-

-Si, me la cavo nel fiutare odori, e ciò potrebbe aiutarmi nel ritrovamento.-

Sono costretta a rimanere a palazzo aspettando che i padroni portino oggetti dei propri animali per ricavarne l’odore. L’attesa comincia a farsi snervante.

-Senta, terz’Hokage. Il quarto Hokage che fine ha fatto? Ne ho sentito parlare, ma se c’è ancora lei al governo dev’essere successo qualcosa, no?-

Lui resta per qualche momento in silenzio, continuando a scrivere sulle sue carte.

-All’attacco della volpe a nove code, 12 anni fa, Yondaime si è sacrificato per la salvezza del villaggio della foglia, riuscendo a rinchiudere lo spirito del Demone-Volpe all’interno di un neonato. Naruto Uzumaki. Tale tecnica però, non era mai stata usata prima, e i rischi che si pensava potesse avere si sono rivelati fondati. Il quarto Hokage morì alla fine della tecnica.-

I silenzio regnò di nuovo nella stanza, interrotto da passi lontani. Pochi attimi dopo tre persone fanno il loro ingresso nella stanza. Una donna alta e magra dai capelli scuri, un bambinetto non ancora Genin dalla capigliatura a spazzola e una anziana donna di età abbastanza avanzata. I tre padroni degli animaletti scomparsi.

-Perché sono stato richiamati a palazzo? Che succede, avete ritrovato il mio gatto?- Il bambino è il primo a prendere parola. Gli occhi gli sbarluccicano dalla gioia.

-Non ancora.- Le parole dell’Hokage lo avviliscono.

-Entro questa sera avrete i vostri amati animaletti!- Prometto io. I tre si accorgono finalmente della mia presenza. Mi sento incompresa…

-E tu chi saresti?- Chiede sempre il bambino, non lasciando il tempo alle due donne di replicare a loro volta.

-Sono quella che ritroverò le vostre amate bestioline.- Esclamo, alla poca fiducia che gli occhi del tappetto dai capelli a spazzola mi riservano.

-No. Non una ragazzina. Non ci riuscirà mai. Voglio che siano dei forti Jonin a ritrovarmi il gatto.- Il bambino comincia a ricevere ingiurie silenziose da parte mia, che sto per perdere la pazienza.

-Accontentati. O me o niente gatto. E poi ti arrangi!- 

Lo sguardo saettante della piccola spazzola vivente mi fa ridere. Questo tipetto crede veramente che un Jonin perda tempo con animali scomparsi, invece di andare in missioni di livello A contro paesi nemici?

-Ebbene, dato che queste sono le condizioni accetto, ma…- Il ragazzino ha rotto le scatole. Lo interrompo:

-Devi portarmi qualcosa che abbia l’odore del tuo gatto, e anche le due gentili signore alle tue spalle sono pregate di procurarmi qualcosa. Ne ho bisogno per scovare gli animali.-

Ok, oggi non penso di avere il tempo per andare a dare un’occhiata all’allenamento dei tre allievi di Kakashi.

Sto perdendo minuti preziosi...

Appena arrivano i tre odori da seguire parto, se no prima di sera non ce la farò a trovarli tutti gli animali!

Il bambino è il primo a ritornare con un collare blu notte. L’odore non è molto gradevole, sa di spazzatura. Non lo lava molto eh, questo gatto?

A seguire arriva la donna mora con una spazzola per animali. Si vede che questa cura di più il suo gatto, ha un odore di lavanda che si sente a chilometri di distanza!

L’anziana signora porta invece un bagnoschiuma per conigli. Oddio! Ma quest’odore è ancora più intenso della lavanda! Che diavolo è?

Faccio fatica a respirare con tutto questo aroma d’arancia che riempie l’aria.

-Bene. Tornerò questa sera con gli animali. Ora vado!-

E in pochi attimi mi ritrovo fuori dalla finestra dello studio dell’Hokage.

A questo punto si dovrebbe dire VERSO L'INFINITO E OLTRE, ma non vorrei copiare Kakashi...


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Capitolo 6
*** 6. Nuovi Incontri ***


6° Chap

Muahahahah eccomi tornata a rompervi le scatole con il new chap de “Alla scoperta del passato”. Penso proprio che questi chap non siano tanto avvincenti ma poi si avvicineranno gli esami di selezione dei Chuunin e allora se ne vedranno delle belle… non dico altro.

E ora rispondiamo alle generose recensioni:

gio93: Grazie grazie, non c’è bisogno di così tanta bontà d’animo… ù_ù sto scherzando, cmq, mi devo far venire in mente altre frasi fatte per Kakashi, non può sempre usare le stesse, me ne rendo conto… bye bye!

_*nausicaa*_: Mi piacciono tanto le tue recensioni, mi spingono a continuare a scrivere! XDD Solo che, sai com’è, non ti posso dire niente su quello che succederà, perché si distruggerebbe la suspence della storia… Cerco di farla abbastanza divertente, per non farla pesante e difficile da assorbire. Per le emozioni di Ginny, bhe, ù_ù sono la mia specialità XDD grazie mille, spero di sentirti ancora, ciao ciao!!!! (PS: Hai MSN?)

Isa: Pare che il maggiordomo se la stia spassando alle Hawaii ù_ù… Ma non sei l’unica che studia tutto il giorno, non ti preoccupare… ciao ciao! E grazie!

Fede-chan: La specialità di Ginny di fiutare gli odori non si intonerà molto con il nocciolo della storia, ma mi piaceva troppo! XD grazie per la rec! Bye bye!

Ed ora, ecco a voi cari lettori, il nuovo Chap, buona lettura!

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Alla Scoperta Del Passato

Capitolo 6: Nuovi Incontri

Mi ci sono volute ben 4 ore per ritrovare quei gatti. E ora quel dannato coniglio non vuole venire fuori. Eppure quell’odore acre che dovrebbe avere addosso dovrebbe sentirsi a chilometri di distanza!

Tiro qualche respiro profondo cercando di percepire almeno qualche molecola dell’aroma all’arancia che cerco. Do un ultimo sguardo alla foto che mi ha consegnato Sarutobi. Un coniglio tutto bianco, con il musetto nero pece, le orecchie lunge e ritte sulla testa. Non se ne vedono tanti di questi roditori in giro per Konoha! Qualcuno deve pur averlo visto, per forza!!

-Scusi,- domando ad un signore che passa per la strada. –ha per caso visto questo coniglio da qualche parte?-

Negazione. Venticinquesima dietro fila.

Sto cominciando a perdere le speranze… non capisco dove può essersi cacciato uno stramaledetto coniglio bianco!!

Cammino a testa bassa, ascoltando lo stomaco brontolare. Ho anche saltato il pranzo per questa stupida missione! Mi lascio scappare un sospiro rassegnato, proprio mentre un inconsistente odore d’arancio, attenuato forse dal tempo, mi sfiora le narici, facendomi rizzare le orecchie.

I miei occhi si fanno lucidi quando sento l’odore farsi sempre più forti e vicini.

-Si, si, si, si! Finalmente!- Sussurro festosa, avvistando il fantomatico coniglio a pochi metri da un cesto dei rifiuti. Che bei posti per nascondersi…

Mi accosto all’angolo della casa, e mi sporgo oltre, come se fossi in un film di spie. Avvisto il bersaglio. Aspetto che si distragga. Con un balzo gli sono addos…

-Aaah!-

Dio, che male! DANNATA BUCCIA DI BANANA! Possibile che ogni volta che c’è un atterraggio ci deve essere una buccia di banana a far scivolare?! IN PIÙ ADESSO IL CONIGLIO È SCAPPATO! DANNATOO!

-TORNA QUI, SQUILIBRATO DI UN CONIGLIO!- Urlo, mentre le persone della via mi guardano come se fossi una malata mentale. E forse hanno anche ragione! Quel roditore mi farà impazzire!

Corro. Non lo vedo più! Dove diavolo è? Do un’occhiata qua e là ma senza successo, mentre tiro dei malefici a destra e a manca, in un sussurro.

L’odore!! Eccolo, è tornato.

Freno con la suola delle scarpe, e mi guardo attorno in circolo. Pelo…pelo…pelo…

-PELO!-

Grido, all’estremo della sopportazione, appena vedo il coniglio girare in un vicolo. Un vicolo CIECO!

-Sei in trappola, finalmente…- Sospiro, avvicinandomi al coniglio bianco, che si sta grattando le unghie su un pezzo di cartone. Ma non erano i gatti che si facevano le unghie?!

Mi chino su di lui e lo prendo tra le mani.

-Sai che sei stato il mio incubo?- Gli sorrido, alzandolo alla mia altezza. Che musetto simpatico! –E ora torniamo al palazzo… la tua padrona ha avuto paura per te! E questo non si fa.- Continuo a parlare con il coniglio, come se potesse rispondermi da un momento all’altro.

Faccio qualche saltello da un tetto all’altro e in 10 minuti siamo davanti alla finestra dello studio dell’Hokage. Socchiusa. Alcune voci di Jounin vengono da dentro.

-Quindi quest’anno tocca a noi tenere gli esami di selezione dei chuunin?-

La voce di una donna. Non sembra una delle più cordiali del mondo.

-Sì, ma mancano ancora parecchi mesi. Non bisogna preoccuparsi già adesso di niente. Ve l’ho solo riferito perché ne sono venuto a sapere in questo momento.- Questo è Sarutobi. Esami di selezione dei Chuunin? Cos’è sta storia?

-Naturalmente, sarete voi ad occuparvi delle tre prove. Siete i più adatti. Ora ho finito, potete andare.- Li congeda l’Hokage. Appena i tre Jounin sono fuori dalla porta, sollevo l’imposta della finestra ed entro.

-Ho trovato tutte e tre le bestiole! Missione compiuta!- Esclamo, prendendo di sorpresa il vecchietto. Una delle poche volte che non prevede il mio arrivo.

Si gira di scatto e mi riconosce.

-Ah… bene…- biascica, cercando qualcosa da un cassetto della scrivania. Lo osservo, accarezzando il coniglietto tra le mie braccia.

-I gatti sono qui. Ogni volta che ne catturavo uno gli ho portati nel suo studio.-

Dico, indicando col piede due gabbiette ai piedi della finestra da cui sono entrata. I gatti, dentro, miagolano infastiditi.

-Come…come hai fatto a metterli lì? Io non me ne sono…- Mi fissa ancora perplesso. Ma è bacato di cervello o nella sua vita non ha mai visto un ninja?

Sono le quattro. Giusto in tempo per andare a fare uno spuntino, prima di andare a far visita agli aspiranti ninja di Kakashi.

Poso il coniglietto per terra e mi raddrizzo.

-Cos’è questa storia degli esami di selezione dei Chuunin?-

Continua a cercare nei suoi cassetti con strano interesse.

-Tu senti un po’ troppe cose, per i miei gusti. Comunque…- Tira fuori delle monete e un foglio di carte stropicciato. Io sorrido sorniona. E’ divertente origliare e tutti lo confermerebbero con me. -…fra pochi mesi, qui a Konoha si svolgeranno gli esami di selezione per i Genin che vogliono diventare Chuunin. E sono secoli che non si svolge nel nostro paese. Alla 3° prova sarà presente anche il Kazekage del villaggio della sabbia. Sarà una manifestazione grandiosa, che farà arrivare signori e genin da ogni parte del mondo. Da ogni paese. E noi dobbiamo accoglierli con tutti i doveri.-

Wow… Esame? Prove? Kazekage? Che figata…

-Ecco a te il pagamento delle missioni. Ora…- Mi consegna i soldi. Scommetto che mi obbligherà a portare i vari animali alle rispettive case…

-Devi riportare gli animali ai padron… GINNY! TORNA QUI!-

Sorrido, ascoltando le urla di Sarutobi, da lontano, mentre saltello sui tetti delle case, diretta verso il chiosco del ramen.

Atterro lì di fronte in un attimo. Mentre mi avvicino tiro fuori un paio di monete dalla tasca dei pantaloncini, con un movimento istintivo. Ordino una bella ciotola di ramen caldo, e pago, mentre l’uomo del chiosco si dirige ai fornelli.

Mi accascio stancamente sul bancone, a sedere su uno di quegli scomodi sgabelli alti che sono soliti essere in luoghi come questi. Orribili…

-Che fiacchezza…- sospiro.

Non credevo che tre missioncine di animali scomparsi potessero stancare tanto.

L’uomo prende parola, senza essere interpellato:

-Hai sentito il brivido delle prime missioni, eh?-

Ma che ne sa questo? Non mi resta che sopportare le sue chiacchiere fino alla fine del mio pranzo-in-ritardo-perenne-dai-soliti-orari.

-Già…-

Afferro 2 bacchette dal contenitore e le divido con un colpo secco. Me le faccio girare tra le dita stancamente, quando l’odore del ramen fumante mi risveglia dal coma in cui ero caduta.

-Buon appetito!- Dico. E in pochi attimi me ne sbarazzo, bevendo il brodo direttamente dalla tazza. Cavolo, che fame tremenda che avevo! Non ne potevo più.

Balzo giù dallo sgabello più in forma che mai. E ora…

…ALL’ALLENAMENTO DI KAKASHI!

 

Balzando da una parte all’altra della strada principale di Konoha, arrivo al portone d’entrata. Tanti ricordi mi tornano alla memoria (per quanta io ne abbia) guardando questi giganteschi battenti color erba. Il mio primo incontro con Kakashi, i miei primi allenamenti e quelle poche volte che mi sono persa nel bosco… Ehi, questo non è un gran bel ricordo, però!! Ho pianto per ore mentre cercavo di saltarci fuori, da ‘sto intricato labirinto!

Mi fermo e comincio a camminare regolarmente, come non mi è solito fare.

-Allora… il campo d’allenamento n° 3…dovrebbe essere…Per di là!-

Spero sinceramente di non perdermi, questa volta. Non ho voglia di rimetterci tutta la giornata qua dentro…

Comincio a fischiettare allegramente, come solo io riesco a fare. Cioè forte e udibile da chilometri di distanza. Ad essere sinceri mi sto inventando le note sul momento…

Giro a destra, poi a sinistra, ed infine di nuovo a destra. Non c’è bisogno che descriva tutto il percorso perché sto semplicemente seguendo il sentiero secondario che porta ai campi di allenamento…

Non capisco come io abbia fatto quella volta a perdermi con il sentiero sotto i piedi…Oh mio dio che imbranata, e dire che i miei pensieri erano limpidi e cristallini, forse più di adesso…

Il tintinnio del braccialetto con i campanellini che porto al polso mi risveglia dai pensieri. Non ho mai capito da dove è saltato fuori questo bracciale, però mi è stato molto d’aiuto negli allenamenti! Dovevo sempre tentare di non farmi sentire e con i campanelli era difficilissimo. Lo ricordo ancora… Mi sono data da fare, e ora riesco a muovermi senza che nessuno mi senta, con una velocità ‘strabiliante’, ha detto Kakashi.

A proposito del Ciuffo Argenteo, dovrei essere arrivata! Eccoli là, i tre paletti piantati nel terreno che usavo come punti di atterraggio dopo i miei salti. Ho sempre avuto un pessimo equilibrio, e ciò mi aiutava parecchio.

Ma non c’è nessuno… Dove diavolo sono? Kakashi dovrebbe stare sempre sotto l’occhio dei ragazzi nella prova dei campanelli!

Stai a vedere che hanno già finito…! 

-EHI, QUALCUNO MI LIBERI DA QUI! NON VOGLIO RIMANERE LEGATO PER TUTTO IL GIORNO!-

Un grido proviene dai paletti. Hanno già terminato, quindi! No, non ci credo, io ci ho messo un giorno intero prima di sfiorare il campanello!

Mi avvicino alla fonte dell’urlo, e trovo il bambinetto dai capelli biondi a spazzola.

Mi lascio scappare una risatina, quando la sua faccia rossa dalla rabbia.

-E TU CHE DIAVOLO HAI DA RIDERE?!- Chiede con enfasi.

-Niente. Ma vedo che i campanelli ti sono scappati dalle mani…- Rispondo mentre sciolgo le corde che lo legano al palo. Quando riesce a muoversi si gira verso di me, guardandomi con gli occhi azzurri.

-Come fai a… Ehi, ma tu non sei quella che ieri mattina è venuta in accademia?!-

Gli sorrido. Che prontezza.

-Già. Ma io ti potrei stendere in un nanosecondo, al contrario di te che non riusciresti neanche a toccarmi!- Gli dico, scompigliandogli i capelli arruffati.

-COME TI PERMETTI?! NON SAI CHI SONO IO?! SONO NARUTO UZUMAKI, E UN GIORNO SARO’ HOKAGE!!-

Naruto Uzumaki…? La volpe? Quella di cui mi ha parlato Sarutobi?

-Ah, ho sentito parlare delle tue scorribande! E che sei riuscito a rubare quel rotolo di tecniche segrete! Per questo ti stimo!-

Dopo tutto siamo simili. Molto simili. Anche io una volta ho fatto una piccola gita nel reparto proibito del palazzo dell’Hokage. E’ stato istruttivo, e nessuno se ne è mai accorto! 

-Forza, ti accompagno a casa! Scommetto che sei affamato dopo il digiuno di Kakashi!-

Ci allontaniamo dal campo di allenamento, mentre i brontolii dello stomaco di Naruto mi fanno sorridere e lui mi urla contro.

Mi sa che farò amicizia facilmente. Pensavo di peggio, a dire il vero!

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Capitolo 7
*** 7. Kakashi Se Ne Va ***


7° Chap

^0^ Eccomiiiiiii!!!!!!Mi dispiace tanto di essere così in ritardo ma l’ispirazione è mancata per qualche tempo!!! Oggi cosa vedremo? Mah… lascio a voi il piacere di leggere, ma ora ringraziamo le gentilissime e solite recensioni (Raga, vi adorooooo!):

Gio93: Modestamente riesco sempre a trovare le parole giuste per esprimermi…! Ma non so realmente come faccio… ^^’’’ Grazie per sopportarmi ogni giorno (deve essere terribile!) Grazie, continua a leggere! Bye

_*nausicaa*_: Bhe, io faccio venire su i capitoli come mi vengono, non li preparo mentalmente, scrivo quello che mi passa per la mente, e, seguendo gli avvenimenti temporali, mi invento qualcosa! L’amicizia con Naruto-kun direi che è casuale, ma forse si potrà instaurare un bel rapporto tra lui e Gin. E non ti preoccupare, Gaara ci sarà sicuramente *-*… è uno dei miei personaggi preferiti e non posso lasciarlo da parte! Eh! Come sempre ti ringrazio di cuore per leggere la storia! TVB XDD! (ah, va bhe, non ti preoccupare. Però appena lo installi fammelo sapere. Mi piacerebbe fare amicizia con te!) Ci sentiamo! Bye!

Isa: XDD Il coniglietto è uno sfruttatore di braccia altrui! Mai fidarsi dei coniglietti pucciosi! Grazie comunque dei tuoi frequenti commenti, mi fa piacere… ciao ciao! ^^

Fede-chan:E non finirà mai di stupire! E’ inutile che si cerchi di prevedere i comportamenti di Ginny, niente è prevedibile per la ragazza del fulmine… Aggiornerò il prima possibile, faccio del mio meglio! Ciao ciao! ^^

E ora… signore e signori, the chapter seven!

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Alla Scoperta Del Passato

Capitolo 7: Kakashi Se Ne Va

A volte mi chiedo per quale arcano motivo i giorni passano più velocemente se ci si diverte che se non hai niente di bello da fare.

Che grande dilemma.

Scoppio a ridere, mentre Kakashi mi guarda storto, apparendo dalla porta che da nel salotto. Si è svegliato tardi di nuovo, ed ancora in ritardo al suo incontro con il gruppo 7.

Ho deciso. Oggi mi unirò anche io a Kakashi per l’allenamento. Naturalmente starò a debita distanza per non disturbare troppo ma, sono sicura che non si accorgeranno neanche di me.

-Senti, Gin. Sei proprio sicura di…- La frase dell’­Hatake-addormentato viene interrotta da uno sbadiglio. -…voler venire? Oggi ci aspetta solo una missioncina di ritrovamento animali. Non vorrei che interrompessi i tuoi allenamenti per niente.-

Sento il rumore del tostapane che ha finito la cottura dei toast, e mi ci avvio.

Non capisco cos’abbia in contrario Kakashi. Gli do fastidio?

-Perché? Non eri tu che volevi che facessi amicizia con qualcuno? E poi conosco già Naruto, e ho scambiato qualche parole con Sasuke, una volta. E non mi pare si siano suicidati, fino a prova contraria…- Rispondo, posando un panino caldo sul tavolo, di fronte al posto di Kakashi. Lui non sembra convinto per niente delle mie parole. O forse è solo l’espressione ebete-assonnata che ha in faccia che lo fa sembrare così.

Tiro qualche morso al toast, e prendo fuori il mio succo dal frigorifero.

 

. . .

 

Oddio, io non capisco. Come cavolo si fa a sopportare un maestro che arriva in ritardo perennemente.

-Ciao ragazzi, scusate il ritardo. Sono dovuto passare per una commissione a casa di Iruka…-

E poi inizia con le balle più banali del mondo. Almeno avere un po’ di immaginazione!

-Ginny-chan! Che ci fai qui anche tu?- Chiede Naruto-kun notandomi alle spalle di Kakashi.

Lo saluto con la mano sorridendo.

-Bhe, diciamo che oggi mi alleno con voi, almeno un pochino. Poi vedremo che succederà…- Rispondo in tono allegro. Devo dire che non vado pazza per le spiegazioni.

Sasuke (sta volta il nome l’ho ricordato subito!) e la ragazzina al suo fianco mi fissano di sbieco. Ricambio lo sguardo e mi avvicino a loro.

-Io sono Ginevra Hansen. Ho 15 anni e mi sono diplomata nel vostro stesso giorno.- Porgo loro la mano, presentandomi.

-Sei la ragazza che aveva fretta!- Esclamò la ragazzina dai capelli rosa. –Io sono Sakura Haruno, la migliore della classe in quanto a conoscenza.-

Mi stringe la mano con un po’ di diffidenza. Non si fida di me, che sono una dolce creatura che distruggerebbe il mondo con una semplice pedata?

Poi mi giro verso il morettino e sorrido.

-Sasuke…-

Dico. L’ombra di un sorriso quasi invisibile gli sfiora le labbra chiare. Ok, so che non devo fare la poetica, ma ADORO frasi del genere.

Porgo la mano al ragazzino e lui la afferra con gentilezza.

-Ginevra…-

-No no… allora, mettiamo le cose bene in chiaro… Voi dovete chiamarmi Ginny, perché Ginevra è troppo formale.- Preciso io.

Non mi piace essere chiamata per nome intero! Da l’aria da nobile, quasi! “Ginny” invece è più allegro, più semplice!

-Bene, io mi sposto più in là per i fatti miei ad allenarmi. Ciao ciao!-

E mi allontano dal gruppetto con passo felino. NO, BASTA FELINI! Mi sono bastati i due gatti dell’altra volta!

 

* * *

 

-ah…ah…ah…- Il respiro affannato mi impedisce di continuare l’allenamento. Ormai sono ore che sto qui a combattere contro la mia Kage Bushin no Jutsu, e il chakra non tarderà a mancare. Mentre mi riposo do un’occhiatina curiosa a Kakashi e ai tre ragazzini.

-Allora Naruto, ti ho già detto trenta volte che devi darti da fare. Fai tanto lo sbruffone dicendo che vorresti diventare Hokage, ma se non segui neanche i miei consigli come pensi di arrivare tanto in alto?- La voce di Kakashi a volte è tanto rassicurante e verosimile. Secondo me se io avessi fatto come Naruto, mi sarebbe saltato addosso urlandomi dietro…

Sorrido, e torno all’attacco verso la mia copia reale. Questa volta la farò scoppiare in meno di un minuto! Devo riuscire a battere il mio record personale: 58 secondi!

Bene. Con calma. Osserviamo bene e poi agiamo.

La radura non è molto estesa, e gli alberi che la circondano possono essere un buon nascondiglio. Se si nascondesse lì potrebbe prendermi di sorpresa perché non ha odore! Accidenti.

Potrei attaccarla di nascosto con un’altra copia d’ombra, ma non sarebbe tanto giusto. Se voglio veramente battere il mio miglior risultato devo darmi da fare. DA SOLA.

-Bene. Attaccherò frontalmente.- Le farò capire che forse da qualche parte ci sarà una sorella gemella ad attaccarla di sorpresa, così non sarà concentrata su di me, ma su quello che accade intorno!  

-Yaaaaaaaaaatta!!- Salto, dopo aver preso una piccola rincorsa.-Tecnica superiore del volo irreale!-

Ecco perché quella visitina alla sezione proibita nel palazzo dell’Hokage mi è servita! Ho imparato tantissime cose tra cui…

Toh, eccomi che cammino in aria!

Arrivo di fronte all’altra Me, che spiazzata cerca una via d’uscita.

-Questa volta no!- Dico. Mentre preparo un calcio da sferrarle. Sì, sono a conoscenza che se la copia le prende, anche io ne subisco una piccola parte, ma non mi importa!

In pochi secondi un PUFF di fumo si alza nell’aria diradandosi presto nel niente che prima era l’Altra Me.

36 secondi! Yes! All right! Ce l’ho fatta! Oh yeah!

Esulto sguaiatamente mentre mi accorgo di essere fissata male dai tre ragazzi di Kakashi-san. Perché ormai Shi-chan* sa che sono fatta così e non cambierò mai!

Sorrido loro e mi butto a terra stremata.

Credo proprio che mi farò un bel riposi…no…

 

* * *

 

-Yamh…-

Che splendida dormita. Ero tanto stanca in questi giorni che… Ehi, che ci faccio sul divano di casa mia? Non ero al campo d’allenamento?

-Ben svegliata, Ginny-chan!- La voce di Kakashi esce dalla cucina, assieme al comparire del suo viso mascherato da dietro la porta. –Ti sei fatta un bel riposino, eh? Più di 12 ore…-

12 ORE?!

-Come 12 ore, Shi-chan?- Chiedo sbadigliando svogliatamente.

-Bhe, se ieri sera al campo d’allenamento ti sei addormentata all’incirca verso le sei e ora sono le nove di mattina… direi che 12 ore sono passate eccome!-

Ok, posso dire che avevo VERAMENTE bisogno di riposare!

-Senti…-

LA voce calda e soave dell’Hatake mi risveglia ancora dai miei pensieri. Perché deve sempre interrompermi mentre cerco di formare concetti di senso compiuto?!

-Dimmi…-

-Io e i tre teppistelli domani partiamo per una missione di livello C verso il paese della nebbia. Non so per quanto staremo via.-

Eccheccavolo… ora se ne va pure in gita e mi lascia a casa da sola…

Mi faccio ricadere sul materasso morbido e caldo del divano.

-Ok…fa come vuoi…io me la caverò…-

E chiudo gli occhi.

So che non dovrei sentirmi così…invidiosa… ma prima dell’arrivo di quei tre Kakashi era più affettuoso e stavamo sempre insieme. Ridevamo, scherzavamo, ci prendevamo in giro… Ora invece non ha quasi più tempo per me!

-Ehi…- Mi chiama. Socchiudo un occhio e me lo trovo davanti. –Ti va un ramen da Ichiraku, dopo? Sai che io con il pranzo non ci salto fuori!-

Sospiro sorridendo. Non cambierà mai!

-Ok, ma ora lasciami riposare. Le 12 ore non mi sono bastate per riprendermi de tutto delle settimane intense d’allenam…-

-Ma se non ti sei mossa di casa!-

-Non è vero! Ho fatto parecchie missioni!-

-Si si, ti hanno ordinato di schiacciare pisolini in giro per Konoha?-

-Ma piantala!-

Come sempre cominciamo a discutere stupidamente. Anche se io mi diverto sempre. Come fa, poi, Kakashi a capire quando ho bisogno di parlare…

Becca sempre il momento più opportuno che riesce a farmi tornare di buon umore!

-Di come vuoi, ma io non ti ho mai vista lavorare sod…EHI!-

Gli tiro un cuscino in faccia, per impedirgli di concludere la frase. In risposta un guanciale mi arriva dritto sul naso.

Ci scambiamo uno sguardo complice.

Poi, all’improvviso, ecco un mio scatto.

CHE LA BATTAGLIA DI CUSCINI ABBIA FINALMENTE INIZIO!

E PUFF di qua, e PAFF di là. Un colpo in faccia, uno sulla testa.

Capelli spettinati che volano da ogni parte (soprattutto i miei…perché quelli di Kakashi non sono tanto flessibili!).

Poi inaspettatamente i rintocchi dell’orologio a pendolo della sala interrompono il silenzio formatosi tra i nostri respiri.

DON – DON – DON – DON – DON – DON – DON – DON – DON – DON – DON – DON

Già mezzogiorno? No, impossibile… saranno passati al massimo 10 minuti!

-Ok, la sfida la finiamo dopo! Ora andiamo a pranzo!- Dico, buttando a terra il cuscino che avevo appena afferrato.

-In effetti sentivo un po’ di fame…- E’ il solo commento di Shi-chan, cingendomi la spalla con un braccio. Lo guardo mentre sorride da sotto la maschera.

-Lo sai che ti odio quando indossi quella stupida maschera, vero?-

-Lo so. Ma non riesco a farne a meno…-

-Non mi hai ancora spiegato perché la porti!-

Silenzio. La scena si ripete di nuovo. Come tutte le volte che gli faccio notare questo argomento.

-Dai, Gin. Una volta te lo spiegherò.-

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Capitolo 8
*** 8. In Missione Col Team Gai ***


8° Chap

Sono tornata con il nuovo chaaaaaaaaaaaaaaaaaa…(Incantato_il_disco)…p! Sarà che non ho molto tempo per scrivere e che l’ispirazione è poca, però sto andando avanti comunque!! Yeah! XDD Non mi è mai successo… forse è grazie alla vostra pazienza e alle vostre recensioncine! VVTTTTB! ^-^

E ora lo spazio recensioni:

Isa: Grazie Isa-chan… anche io adoro le cuscinate… Io e mio fratello una volta ci siamo presi a cuscinate ognuno con i propri scopi, e io mi sono divertita un casino XDDD…Bye!

Gio93: Ciao! ^-^ bhe, grazie cm sempre per avermi lasciato la recensione, tvb! E smettila di fare commenti sul futuro ù_ù tu sai già tutto e non c’è gusto a tenerti in sospeso… Bye!

Fede-chan: Ehi Fede! ^0^ ti sei loggiata questa volta…Sn felice che ti sia piaciuto il chap! La parte delle cuscinate mi sono divertita tantissimo a scriverla! XDDD

_Eleuthera_:  Ed eccoci arrivati finalmente a te, o mia grande Nausicaa (proprio ora che avevo imparato il tuo nick, dovevi cambiarloXDDDD), va bhe. Ne ho letta una delle tue storie, e cercherò il tempo di leggerne altre perché mi è piaciuto molto il tuo stile! Grazie per i complimenti TVB anche a te! Comunque, il soprannome SHI-CHAN è un abbreviazione di KAKA”SHI”-CHAN(gentilmente consigliato da gio93), è un modo come un altro di cambiare nome, non mi va di chiamarlo CAPELLI A SPAZZOLONE ù___ù. E sì, Gaara non può mancare! Appena arriverà…eeeeh… non dico niente XDDD
Cerco di fare del mio meglio per non rendere il chap palloso, e come ho già detto per il carattere di Ginny prendo spunto dal mio (forse, però a volte non proprio del tutto, io sono più calmina), e quindi scrivo ciò che penso. (Ora hai scaricato MSN? Scusa per l’insistenza ù_ù). Bye, TVTTB! ^-^

SweetDark: Tu sei nuova invece! ^-^ Grazie per il “BELLISSIMA!!!”, non saprò mai come ringraziarti! Aggiornerò il più presto possibile, ciao!

E ora, dopo estenuanti ore per decidere cosa rispondere alle rec, gustatevi il new chap! ^-^

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Alla Scoperta Del Passato

Capitolo 8: In Missione Col Team Gai

-Non possiamo tenerla ancora qui. E’ pericoloso, sia per lei che per noi!-

-…-

-Capisci! Se resterà con noi avrà un futuro terribile! E il capo poi?-

-Lo so…-

Quella voce! E’ sempre la stessa delle altre volte!

-Domani è l’ultimo giorno.-

-Domani?-

-Sì. La porteremo al villaggio e là vivrà felice.-

-…Ok, D…-

-Ssh...si sta svegliando...-

Mi siedo di scatto sul materasso. Ho il fiato corto. Era…un altro ricordo?

Cerco di rallentare il respiro e mi volto verso la finestra. Il sole sta sorgendo…

Non riuscirò a riprendere sonno, ora. Poso i piedi scalzi a terra rabbrividendo al solo contatto. 

Mi alzo e, in pigiama_più_che_mai, mi dirigo in cucina. Un the caldo mi aiuterà a scaldarmi un po’! Non credevo che a quest’ora ci fosse tanto freddo, in casa…

5:30 a.m.

Non ricordo un’altra occasione in cui io mi sia alzata tanto presto!

Percorro a tastoni il corridoio buio, inciampando nei miei piedi più di una volta. Arrivo viva in cucina dove, con un semplice CLICK, accendo la luce (avrei dovuto farlo anche in corridoio…).

Kakashi è partito già da 1 giorno.

Prendo una tazza dalla mensola sul lavandino.

E io già comincio a fare brutti sogni.

Tiro fuori il contenitore del the in bustina.

E per di più sul mio passato.

Ne tiro fuori una bustina e riempio d’acqua un pentolino.

E poi chi diavolo erano quei due che parlavano?

Accendo un fornelletto e comincio a scaldare l’acqua.

Uno era quello dell’altra volta, ma il secondo?

Mi siedo su una sedia e attendo che l’acqua bolla.

Ok, riordiniamo un po’ i pensieri:

1.Sogno(Di nuovo…);

2.Nuovo personaggio sconosciuto;

3.C’è ancora la voce familiare.

4.Parlano di portare qualcuno al villaggio (Più precisamente, penso che sia IO, quel “qualcuno”).

Il brontolio dell’acqua che bolle interrompe i miei pensieri. Mi avvicino al fornello e verso l’acqua calda dal pentolino nella tazza, che comincia a fumare.

Inserisco la bustina del the, e torno al tavolo. Poso la tazza sul ripiano e sedendomi, ci poso anche il gomito.

Non so più che ragionamenti fare. E’ tutto così complicato…

-OH! MA AL DIAVOLO!- Mi ritrovo a urlare. Tanto non sveglio nessuno!

Bevo il the in un sorso solo (Per di più ustionandomi la gola e la lingua…), e torno in camera mia a vestirmi.

Con una tuta verde scuro, pantaloni a mezza gamba e una maglia a maniche corte, me ne vado verso il portone di casa. Uscirò per qualche ora per allenarmi. Tanto non ho altro da fare finchè non arriva l’ora in cui aprono le missioni.

Mi faccio una corsetta lungo la strada, assaporando l’aria fresca dell’alba, diretta verso il bosco che accerchia Konoha.

Io non voglio ancora pensare al mio passato. Cioè, traduciamo, non voglio sapere tutto così all’improvviso! Perché sarebbe un colpo troppo grosso. Sento che non è un passato come gli altri. Già nel sapere che nel mio corpo risiede il demone uccello del tuono ho avuto un collasso temporaneo… ed in effetti questo è parecchio pesante come segreto! Se poi ci si mettono sogni bui, con solo la presenza di voci! Non mi stupirei se da un giorno all’altro arrivasse qualcuno che pretendesse di portarmi via…

No, meglio non pensarci! 

Supero il portone con un balzo, e arrivo al limite del bosco alla massima velocità. Mi butto lungo il sentiero principale correndo, e dopo un po’ mi decido  che è meglio usare la scorciatoia degli alberi: “Non vi va di correre? Saltate!” è sempre stato il mio motto.

Con un balzo arrivo su un ramo resistente. Qui congiungo le mani nel sigillo della capra per racimolare un po’ di Chakra:

-Tecnica della moltiplicazione del corpo!- Grido. E subito accanto a me appaiono 1, 2, 3, 4, 5 copie di me stessa.

-Ragazze, diamoci da fare! Quando Shi-chan tornerà dobbiamo fargli vedere di cosa siamo capaci! Non si può permettere di dire che siamo sfaticate!-

Un urlo di assenso si alza dalle copie.

In pochi minuti arriviamo al campo d’allenamento n°5, dove di solito faccio esercizio. E’ una semplice radura con poche piante e quasi priva di erba.

In effetti non ho mai capito perché è diventata tanto arida!

Forse è per colpa di tutte quelle volte che ho provato il Chidori. Con tutte quelle saette di Chakra che partono da ogni parte…

-Bene, ragazze! Le modalità di lavoro sono semplici ed efficaci. Voi attaccate me in tutti i modi possibili, fino a che non mi stendete! Tutto chiaro?- Spiego alle copie.

Loro annuiscono convinte.

-Vi do 2 minuti per prepararvi un piano d’azione, in cui vi potete nascondere dove volete.-

E mi sedetti a terra, sentendo di aver schiacciato qualcosa.

Nel porta-oggetti attaccato alla cintura infatti c’è qualcosa! Eppure io non ricordo di…

-Oddio!- Esclamo, portando la mano dentro alla piccola sacca.

-Oddio, no!- Scoppio a ridere stupidamente, tirando fuori l’oggetto sconosciuto.

Un_libro_arancione_con_il_titolo__”IL PARADISO DELLA POMICIATA”

-Kakashi, Kakashi! Eheh… lasciare in giro i propri porta-oggetti…!-

Probabilmente ho preso uno dei suoi senza volerlo!

-E’ il momento di scoprire cosa leggi realmente, Shi-chan!- Dico, notando che le mie copie si sono dileguate tra le piante poco lontane del bosco.

Apro la copertina arancione del libro, e leggo l’autore:

Un certo Jirajia-non-so-chi

1° CAPITOLO: NE SARAI IN GRADO?

-Cominciamo bene… In grado di far che?-

La lettura delle prime tre righe viene interrotta dal lancio di uno shuriken.

Accidenti! E io che ero tanto curiosa!

Ripongo il libro nel porta-oggetti e mi preparo alla battaglia.

Le 6 e 30 si avvicinano furtive, e con loro le nuove missioni. Ma per adesso non facciamoci prendere la mano.

 

* * *

 

Dannazione! Sono già le 7 e 30!

Non è possibile però… ogni volta che mi alleno perdo la cognizione del tempo!

Corro per il sentiero, evitando di inciampare sulle radici che intralciano il passaggio. Ogni tanto faccio un salto mortale in avanti per divertimento, e in poco arrivo a Konoha, dove la gente sta uscendo di casa per aprire i propri negozi.

Al palazzo dell’Hokage si stanno affollando le squadre di 3 elementi per cominciare con le missioni del giorno. Accidenti, e io che volevo arrivare prima!

Meno male che ho la scorciatoia!

Salto sui tetti delle case come fossero scale, e arrivo direttamente alla finestra dello studio tanto conosciuto di Sarutobi.

Apro la finestra ed entro.

-Ehi Ginevra, quante volte ti ho detto di non entrare da lì!- Ed ecco le urla del vecchiaccio che mi ha notata.

-Sì, sì, me l’avrà detto mille volte. Ma sa come sono fatta, no?- Sorrido, notando solo ora un gruppetto di ninja alle prime armi. O almeno così sembra!

Il loro maestro è…

-Gai-sensei!- Dico salutando con la mano l’uomo con la tuta verde. Ricordo vagamente il giorno in cui l’ho conosciuto. Era venuto a sfidare Kakashi-san mentre io e lui ci stavamo allenando al campo n° 5.

E lì abbiamo fatto conoscenza.

-Ginny-chan! Come mai qui?- Mi si avvicina con il suo solito volto da “W la giovinezza”.

-Bhe, Kakashi è via e io cerco missioncine da fare per guadagnare qualcosa. E lei, maestro?- continuo a sorridere, spostando lo sguardo sui tre allievi di Gai.

Due ragazzi e una ragazza: uno alto dai capelli lunghi e scuri e le iridi nivee, l’altro dai capelli scuri e gli occhi altrettanto neri, mentre la ragazza ha capelli castani chiusi in due crocchie sulla testa e gli occhi scuri. Il più inquietante è il secondo: ricorda paurosamente Gai-sensei!

-Cerco anche io missioni all’altezza dei miei allievi. Sai, saranno i migliori! Lo diventeranno di sicuro!- Dice, indicando con gesto teatrale i tre poveri ragazzi. –Loro sono Neji, TenTen e Lee. I miei pupilli.-

Sorrido loro, agitando la mano in segno di saluto. 

Poi, con uno scatto fulmineo mi ritrovo di fronte a Sarutobi.

-Allora, parliamoci chiaro, oggi non voglio una missioncina in cui raccattare gatti scomparsi, o trattare con erbacce carnivore che invece di mordere sono urticanti.- Faccio una pausa. –Pretendo qualcosa di più complicato, diavolo. Va bhe che sono solo Genin e neanche da molto, ma mi annoio!-

Forse pregandolo potrebbe darmi qualcosa da svolgere decentemente...

-Se proprio volevi una missione così, dovevi andartene con Kakashi al Paese della nebbia! Così, da sola come sei, non posso darti niente di esaltante, ti ho già spiegato 100 volte anche questo!- Mi dice il vecchiaccio con il suo solito tono da so-tutto-io.

-Lei non sa fare bene il suo lavoro, terz’Hokage.- Gli dico in faccia, dirigendomi alla finestra con il broncio. –E, come lei sa, se non ho niente da fare andrò in giro portando casino in tutto il villaggio, quindi…-

Comincio ad aprire la finestra quando la voce di Gai mi chiama in contesto.

-Perché non vieni con noi?-

Mi rizzo sull’attenti. Mi giro con gli occhi lucidi dalla gioia.  -D…davvero?-

Lui mi alza il pollice con il suo grande stile. -Naturalmente! Una in più non fa male a nessuno, non è vero ragazzi?-

Mi avvicino al trio assieme a Gai, e sorrido come sempre.

-Io mi chiamo Ginevra, ma voi potete chiamarmi semplicemente Gin, o Ginny. Piacere…- Tendo loro la mano.

Il primo ad afferrarla è Lee, che ride in modo assai forzato. E’ in imbarazzo?!

-Io sono Rock Lee, piacere Ginny!-

Poi la ragazza mora scansa con il povero piccolo sosia di Gai dalla mia mano, e la afferra lei.

-Piacere, io sono TenTen, spero di fare presto amicizia con te!-

Infine l’ultimo ragazzo non mi degna neanche di una presentazione. Mi ricorda molto Sasuke, con questo suo carattere chiuso e solitario.

-Lui è Neji. Non far caso al suo caratteraccio, è sempre così!- Mi spiega Lee.

Il ragazzo dagli occhi bianchi mi fissa solamente.

-Hyuuga?- Gli chiedo con curiosità. Lui annuisce solo. Certo che non è di sicuro mister parlantina sciolta, eh? 

Perché Rock Lee mi si avvicina sempre di più?!

E per quale motivo tutto questo mi sembra così estremamente contorto?

Oddio, credo che accettare questa missione mi metterà nei guai…

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Capitolo 9
*** 9. Nel Vivo Dell'Azione ***


9° Chap

Salve, oh miei amati lettori! Sono ritornata (in pochissimo tempo O_O) all’attacco con il 9° chap, che spero sia al pari degli altri come interesse. Non so che ne è venuto fuori, lascio a voi il commento.

E ora le mie beneamate risposte alle recensioni:

_Eleuthera_: Hola, Ele!!Davvero ti è piaciuto anche lo scorso chap? Bene! ^^ Sono contenta!! O_O tu mi stupisci sempre di più con tutti questi ragionamenti contorti che ti fai! E comunque, non ti dirò niente, per non togliere il gusto della tensione che da questo angoscioso passato ù__ù. E comunque, per MSN, fai con calma. Non voglio essere pressante. Grazie ancora per gli incessanti complimenti, mi rendi allegra! ^^ TVB a presto!

Isa: The? Anche io sn teina dipendente alle volte! Vago in giro per casa nell’assennata ricerca di the di qualunque tipo! Poi alla fine mi faccio quello in polvere perché le bottiglie di the che si comprano, da me non ci sono mai! A me all’inizio non convinceva molto il quintetto “Gin-Neji-Ten-Lee-Gai”, poi però ci ho un po’ ripensato su e… adesso vedrai! ^^ Ciao ciao!

SweetDark: Logico che continuerò il più presto possibile! E pian piano verrà fuori il passato di Ginny. Continua a seguirmi, ciao ciao! ^^

Miyuk: Ciao, oh nuova lettrice. Benvenuta! Cosa credi, che sia finita qui?! Non sai cosa le aspetta alla povera Gin…eheheh! Anche se già una missione in tale compagnia… Ciao ciao! ^^

Paine Strife: Ehi Fede! Grazie per la rec!  Non ti preoccupare, come vedi ho aggiornato!! E poi ti ringrazio ancora, perché continui a seguirmi! Visto? Il passato torna a galla sempre di più, anche se poco per volta. Ciao ciao! ^^

gio93: Ciao sciatrice incallita!! Credevo che non avessi ricevuto il mex, dato che non ti vedevo arrivare! XD Grazie per il commento, TVB! Ho cercato di fare i personaggi più In Character possibile, e spero di riuscirci anche in futuro! Perché quella tua netta sensazione mi pare con un fondo logico?! XDDDD Ciao ciao! ^^

E ora ragaSSuole mie, ecco a voi il new chap!! 

___________________________

Alla Scoperta Del Passato

Capitolo 9: Nel Vivo Dell'Azione

Abbiamo corso, saltato, inciampato (specialmente io), e soprattutto tentato di ammazzarci camminando su e giù per dei burroni. E SOLO per una missione di ricerca!

Una volta il Paese della Terra si è impossessato di scritti segreti del villaggio della Foglia. In questi anni abbiamo ricercato informazioni sulla loro possibile ubicazione e siamo arrivati ad una conclusione…” Ci ha detto il vecchiaccio, spiegandoci anche la posizione del nascondiglio. Pare siano stati nascosti in una grotta poco più a nord di Iwa, il villaggio più importante del Paese della Terra.

Ed è lì che ci stiamo dirigendo. Già un giorno di viaggio per una missione di livello C. Aah… che barba. Non facciamo altro che correre!

-Gai-sensei. Ma quanto manca a questa fantomatica grotta?- Chiedo, atterrando su un ramo per asciugarmi il sudore dalla fronte.

-Pochi chilometri, Gin. Abbiamo appena superato Iwa. Dovresti essere grata che non abbiamo incontrato alcun ninja lungo la strada!- Spiega Mister sopracciglia senior, senza rallentare l’andatura.

Con un piccolo scatto raggiungo Neji e Lee in testa alla fila. –Però non c’è gusto. Che razza di missione è se non combattiamo nemmeno?- So che il mio comportamento è infantile, ma non posso farne a meno in questo momento.

Gai mi guarda con il suo solito sguardo (inutile dire “W la giovinezza…” si sa che è quello), e scuote l’indice in segno di negazione.

-Ricorda Gin, combattere deve sempre essere l’ultima risorsa.- E mi sorride con il solito luccichio dei denti. Non cambierà proprio mai… 

Il viaggio continua in silenzio, mentre TenTen cerca inutilmente di tenere il passo-salto di noi altri. Perché le ragazze sono sempre le più lente?

-Senti Gin,- Mi chiama Lee dalla mia destra. Ehi, prima non era più lontano? –Da dove vieni?-

La domanda mi stupisce. Pensavo che mi chiedesse chissà che cosa.

-Bhe, provengo da un villaggio del nord. Kumo*, penso.-

Gai, Lee, TenTen e Neji mi fissano stupiti.

-Sì, Villaggio della Nuvola;- Sorrido loro. –Anche se non ho proprio prove concrete di questa mia provenienza.- Spiego. Dopo tutto mi sono dovuta informare sul mio paese! E quindi un giorno, con tutta la pazienza per me possibile, mi sono avviata verso il palazzo dell’Hokage e ho girato per la biblioteca in cerca di qualche libro interessante.

-Quindi sei straniera? E perché hai il coprifronte della foglia?- Chiede questa volta TenTen.

-Bhe, la mia vita è ancora tutta da scoprire. Per ora i miei ricordi risalgono a 5 anni fa. Prima di allora non ricordo niente. Tutto buio! E quando Kakashi mi ha trovata non avevo alcun coprifronte. Il mese scorso sono andata a scuola per sostenere l’esame, ed eccomi qui. Genin della foglia.-  Continuo a raccontare, facendo ogni tanto una capriola in aria per interrompere la monotonia della corsa.

-Wow! E…- Lee mi si avvicina pericolosamente. -…ti va di diventare la mia fidanzata?-

Inciampo su un ramo, scivolo a terra, e per di più sbatto la schiena sul terreno con estrema forza.

-Rock…non cambierai mai…- Si lamenta TenTen, mentre Neji scuote la testa sconsolato.

–Tutto bene, Ginny-chan?- Mi chiede dall’alto la ragazza mora.

Mi alzò a sedere massaggiandomi la schiena. Diavolo che caduta! Ho sentito le ossa scricchiolare malamente. Bene, e ora mi si è pure bloccata la schiena tipo Colpo_Della_Strega. –Sì…spero…- Rispondo, alzandomi in piedi. Faccio una semplice rovesciata indietro per scrocchiarmi le vertebre del tutto e poi torno sui rami maledetti.

-Scusa, Gin.- Mi dice Rock sorridendo imbarazzato.

-Lee-kun, - Dico, mentre ricominciamo a muoverci. –Sai perché non potrei mai dirti di sì? 1°: Dovresti cambiare Look. Prendi un po’ esempio da Neji. Lui si che si veste bene, e non con una tuta elastica. 2°: I capelli e le sopracciglia sono da buttare. Non è che devi sempre copiare gli stili di Gai-sensei, eh? Già lui di gusti se ne intende poco, se poi tu lo copi, lui ci comincia a credere veramente e si mette a vendere anche tute elastiche per la strada! 3°: La cosa più importante di tutte…-

-Non ti piaccio proprio. Vero?-

-Veramente ti stavo per dire che non potremmo essere fidanzati perché…ho due annetti in più di te!- Gli sorrido dispiaciuta, mentre la sua mascella tocca terra.

-D…due anni? M…ma tu sei…- Inizia a balbettare sconnessamente.

-Sono piccola di corporatura, lo so.- Ok, ok…restiamo calmi…

PERCHE’ TUTTI ME LO DEVONO RICORDARE?!?!?!?!?!?!?! 

DANNATI!!!!!!!! IO NON SOPPORTO DI ESSERE PICCOLA!!!!!!!!!!!!!!

-E poi sicuramente potresti trovare una ragazza molto migliore di me!-

Io, con il mio fantastico carattere, potrei distruggerlo psicologicamente. Solamente Kakashi riesce a sopportarmi… A proposito, cosa starà facendo in questo momento Shi-chan?

 

* * *

 

Allora… questo no, questo qui no… questo proprio no…

Afferrare e buttare. Afferrare e buttare.

Siamo arrivati alla grotta in una mezz’oretta e nessuna guardia faceva sorveglianza! Siamo semplicemente entrati e… una marea di pergamene di tutti i colori dell’arcobaleno ci ha sommerso. E ora stiamo cercando quelli richiesti.

I più importanti sono quelli riguardanti i vari clan di Konoha e dei paesi alleati con noi. Uchiha, Hyuuga, Nara, Yamanaka…” E ne ha detti tanti altri, che era impossibile ricordali tutti in una volta.

Il problema è che tutti i documenti hanno titoli inutili come “Che fine ha fatto la spedizione per il Paese della Terra?” o “Le scorte alimentari stanno crescendo.”

Capisco che i nemici avevano bisogno di informazioni, ma proprio tutta questa roba dovevano portarsi dietro?!

-Ehi, ho trovato quello sugli Aburame!- Ci informa Neji da un angolo interno della grotta.

-E io uno sugli Inuzuka e uno su… gli Hyuuga!- Grida Lee da un altro luogo buio e non visibile dalla mia posizione.

-Qui ancora niente.- Dico io per farmi sentire. TenTen concorda con me, e poi ancora silenzio.

Produzione di The, Preparazione per una missione di livello A, Estinzione delle miniere nel sud… Eddiavolo, non vuole uscire nient…!

Un fascicolo plastificato mi arriva tra le mani:

“Il mistero del Clan Hansen: il colpevole?”

Possibile che trovi dappertutto roba che centri con il mio passato?!

Lo sfoglio per un attimo, fino a trovare una piccola foto stile IDENTIKIT. Ritratta, una bambina sorridente dai capelli rossi. Io.

-CHI È LÁ?!-

Un uomo della statura di Gai entra dalla bocca della grotta. Coprifronte della Roccia. Nemico.

Arrotolo il manoscritto, e me lo infilo sotto la maglia. Gli darò una letta con più calma quando sarò a casa…

-RAGAZZI! Missione conclusa. Siamo stati scoperti!- Urlo, mentre due compagni dell’uomo della Roccia arrivano accanto a quest’ultimo.

Gai compare alle mie spalle, seguito da TenTen, Neji e Rock Lee. Il sensei mi posa una mano sulla spalla. –Te la senti di darci tempo per scappare?-

Sorrido soddisfatta. Finalmente le mie arti stanno per essere messe alla prova.

-Naturalmente, maestro Gai.-

-Ragazzi, andiamo! Gin, raggiungici in fretta quando hai finito. Mi fido di te.-

Il gruppetto che cercava di allontanarsi, viene fermato da uno degli omiciattoli.

Con agilità afferro un kunai dal porta-oggetti e lo lancio con precisione a pochi centimetri dal suo viso.

-Sono io la vostra avversaria.- Grido, mentre i miei amici cominciano a scalare la parete verticale del burrone. I tre uomini mi guardano ghignando. Non sanno con chi hanno a che fare…

-E tu chi saresti?-

-Allieva del Copia-Ninja Kakashi Hatake da 5 anni. E non vi conviene sottovalutarmi. Yaaaaaaahh…- Comincio a correre verso di loro roteando altri due kunai tra le dita. Poi, con uno scatto che neanche un colibrì riuscirebbe a fare**, scompaio dalla loro visuale e ne atterro uno con lo sgambetto da dietro, e i restanti due li immobilizzo con i coltelli puntati alle loro gole. Mi sento molto importante…

Un colpo ben assestato mi centra la nuca. L’uomo atterrato dal primo sgambetto si è rialzato e non ha esitato ad attaccarmi alle spalle: meno male che ho la testa dura! Atterro gli altri due, colpendoli con i manici dei kunai in testa, e mi ritrovo faccia a faccia con l’ultimo rimasto. Contemporaneamente ci lanciamo l’uno contro l’altra, pronti per la battaglia. Faccio una piccola giravolta su me stessa e lo colpisco con un calcio allo stomaco, mentre però lui riesce ad afferrarmi la gamba! Dannazione!

Tento di liberarmi, ma quello mi ribalta a terra con un semplice movimento di polsi.

-TECNICA DELLA MOLTIPLICAZIONE DEL CORPO!- Grido, formando il sigillo opportuno. Subito una mia copia mi appare di fronte, e si prepara all’azione.

Uno shuriken mi sfiora il viso e va a colpire proprio l’altra me stessa.

Con uno scatto mi alzo in piedi e noto che sono circondata. Ok, ora o mai più.

Con uno shuriken a 6 punte più lunghe del normale ferisco uno dei tre. La mira non doveva colpirlo lì, ma conficcato nella gola so che non si alzerà più…

. . .

Perché non sento alcun disgusto? Ho…ho ucciso un uomo…il sangue zampilla dalla sua carotide…eppure io sono calma e rilassata…Il mio respiro è un po’ affaticato ma niente di più. Non mozzato dalla paura, non impossibilitato dallo stupore. Chi diavolo sono io per non sentirmi in colpa per quello che ho fatto?!

Alle spalle uno dei due mi circonda il collo con un braccio, bloccandomi. Più che altro PROVANDO a bloccarmi.

Con tutta la forza che possiedo, capovolgo in avanti il ninja facendolo precipitare per il burrone con un urlo. Io…non rabbrividisco…?

Mi ritrovo di nuovo di fronte al TERZO UOMO. Questo è il più esperto, non mi attaccherebbe mai sapendo che alle mie spalle ho il burrone perché farebbe la fine del suo secondo amico.

-E così tu saresti un’allieva di Kakashi?- Chiede con un ghigno in volto. Perché tutti i cattivi ghignano?

Non gli faccio in tempo a rispondere che lui mi è già addosso con tutta la sua rabbia. Dannazione, prendere anti-stress potrebbe aiutarlo…

Lo afferro per un braccio e lo catapulto giù per il dirupo… e credete che sia tutto finito qui? Magari…

Quel bastardo non vuole lasciarmi il braccio! 

-So che hai rubato dei manoscritti!- Mi dice, tirandomi giù con lui. Per fortuna riesco ad attaccarmi ad una sporgenza di roccia.

-I PRIMI A RUBARLI SIETE STATI VOI! NON POTETE FERMARCI! I VERI PROPRIETARI SIAMO NOI!- La mano cede! Perché diavolo questo qui mi tira giù con lui?! Noi non abbiamo fatto niente, cavolo!

-Se solo avessi ancora quel…- Prima che riesca a concludere la frase uno shuriken colpisce la mano dell’uomo della roccia, costringendolo a lasciarmi, cadendo però nel vuoto. Ciao ciao…

Con pochi movimenti impostati mi ritrovo ben appigliata alla parete, e riesco a salire in fretta. Prima che riesca ad arrivare in cima la voce di Gai mi raggiunge:

-Ha colpito, lo shuriken? Ho scommesso che faceva centro con Lee e ora lui si deve fare 100 giri di Konoha in verticale sulle mani…ahahah!- Mi porge la mano per salire, e io la afferro ben volentieri.

-Quel bastardo mi si era attaccato ad un braccio!- Rido io, che però mi sono presa uno spavento enorme, a quell’altezza. Sospiro, e poi tiro fuori da sotto la maglia il documento intatto.

Neji mi guarda quasi con disapprovazione. Che diavolo ho fatto ora?!

-Dovresti stare più attenta, allieva del copia-ninja Kakashi!- Dice lui, con un impercettibile sorriso ad incurvargli le labbra. Ricambio lo sguardo con decisione.

-Sai Neji-kun, Kakashi è parecchio famoso da queste parti. E se dico così tutti mi possono prendere come una ninja esperta, la quale non sono. Però intanto si spaventano! Quindi…-

I ragazzi scoppiano a ridere, a parte lo Hyuuga, che rimane impassibile, con il suo nuovo sorrisetto in faccia.

-Bene. E ora si torna a casa, no?- Chiedo.

Gai alza indice e medio in segno di vittoria, con un luccichio noto negli occhi.

-Sarà un vero piacere riaccompagnare a casa un gruppo tanto affiatato come il nostro!-

Lee mi si avvicina di nuovo. –Che attacchi hai usato per atterrarli? Che hanno detto? Ti hanno messa in difficoltà? Ti…- Cominciò a chiedermi senza alcuna pausa.

…Sento che sarà un viaggio di ritorno MOLTO lungo…

_________________

*Kumo: è il villaggio principale del paese del fulmine. ^-^

** I colibrì sono famosi per riuscire a fare più di mille battiti di ali al minuto (se la mia memoria non mi inganna...)

Ben tornati! Scusate se la descrizione del combattimento non è stata di vostro gradimento, tenterò di migliorare. Bye! Al prox chap!^.^

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Capitolo 10
*** 10. Il Documento Segreto ***


10° Chap

Holllllla!! Come va? Eccomi tornata con il new chap della mia beneamata fanfiction! Wow… già il 10° chap… nn ci credo! E’ un sogno! Ho scritto tantissimo!!!!!!!!! ç___ç sono commossa… Scusate per il ritardo, ma non ho avuto proprio neanche mezza immaginazione in questo periodo!

Che succederà questa volta alla nostra eroina dall’oscuro passato? E Kakashi dov’è finito?

E il famoso documento cosa conterrà?

Leggete e saprete.

Ma ora passiamo alle Recensioni:

_Eleuthera_:Visto?! Sto riuscendo ad andare avanti e a dare indizi! Oh yeah! Forse questa volta scoprirai i contenuti del famoso documento, e non ti anticipo niente! ^.^ Riguardo alle teorie, bhe, dovresti stare più calma! XDD però se vuoi continuare pensa pensa… non si sa mai che arriverai alla soluzione dell’enigma prima di tutti! Grazie per avermi rassicurato! Pensavo di aver scritto male il pezzo della battaglia, ma mi fido dei pareri dei lettori, soprattutto il tuo! Grazie! Comunque per la velocità di aggiornamento spero sempre di farcela in poco, ma può succedere che abbia poco tempo per scrivere (La scorsa volta sono stata veloce perchè c’erano le vacanze di pasqua!). Grazie ancora! Bye! (ps:finalmente ce l’hai fatta con msn, Ele-chan!! ^-^.)

miyuk: Ciao ciao Miyuk! Sono contenta che tu mi segua dall’inizio! E non ti preoccupare, la tua rec mi ha fatto comunque piacere!XDD Grazie per i 3 commenti separati! Allora…1) Capisco che ti spiaccia un po’ per Lee, ma non ti preoccupare, si riscatterà, e forse avrà altre possibilità…2)Leggi e scoprirai di più sul passato di Gin, ci sarà da divertirsi, e in più si avvicina sempre di più la selezione dei Chuunin!!!3)Mi sembra logico che sia fissata con l’altezza, perché, dato che il personaggio di Gin l’ho evoluto sulla base “IO”, è bassa (come me, dato che sto diventando la più piccola della mia classe) e quindi si lamenta. Nyah, è normale! XDDDD Bye bye! XXX

Paine Strife: Ehi Fede! Ti trovo bene e sempre sprizzante! Sono curiosa di conoscere che idea ti sia fatta XDD Chissà, forse potrebbe avere un senso logico, o anche essere esatto! Chissà… Sono felice che la scena del combattimenti sia piaciuta, io non ne ero molto convinta, ma se a voi piace ^^ Come sempre aggiornerò nel minor tempo possibile! Ciao ciao baci!!

Isatachi:Ehi Isa-chan! Sono felice che ti sia finalmente loggiata! Comunque WWW Rock Lee forever! Io quel ragazzo lo adoro! XDD Sono felice che ti sia piaciuto il combattimento, grazie!! Per la storia del manoscritto ti basta leggere… o no?XDDD ok, ora la pianto e ti lascio in pace! XD baci baci!

SweetDark: Io ero OBBLIGATA a far capire a Lee che era sembrava uno sfigato. Me lo sono ripromessa dall’inizio della ff!! Grazie, I'm happy che ti sia piaciuta la battaglia! Spero di risentirti! Bye baci!

Gio93: So che hai EFP che non ti si apre, però ti rispondo lo stesso, tanto il chap te l’ho mandato per MSN da leggere… Tu i commenti non li devi fare, e forse te l’ho già detto. Perché non ha senso… tu sai GIA’ tutto, quindi spero che capirai il mio comportamento in questa situazione! Comunque, sono felice che il chap ti abbia entusiasmato, (ok, lo ammetto, non hai usato proprio questo termine tu, però…)e ti ringrazio per l’aiuto che mi dai! Ci sentiamo, XXX

Cavolo, le recensioni diventano sempre più lunghe! XDD ora vi lascio alla lettura, bye:

Alla Scoperta Del Passato

Capitolo 10: Il Documento Segreto

Finalmente.

Oddio, finalmente.

Finalmente, finalmente, finalmente.

Ok, questa parola è l’unica espressione gioiosa che mi viene in mente per descrivere il momento. Ed esprime perfettamente i miei sentimenti.

Finalmente.

Un enorme portone verde con l’insegna della foglia si staglia di fronte a me in tutta la sua perfetta accoglienza.

Atterro sull’ultimo ramo del bosco, per poi poggiare i piedi a terra. La mia adorata terra.

-Okey, ragazzi. Io, ora, me ne torno a casa. Maestro Gai, grazie per il piacevole viaggetto, può dire al Terzo Hokage che sarò da lui domani per scusarmi della mia assenza al ritorno. Sì, sì…- dico, affrettandomi a sparire tra la folla che invade le strade di Konoha a quest’ora di mattina.

-Ma Gin…! Il tuo docum…- la voce di Gai scompare, soffocata dal trambusto mattutino che invade sempre il villaggio. E meno male che me ne sono andata in tempo! Non potevo mica ridare il manoscritto indietro senza averlo letto! Non sarebbe affatto logico!

Con un paio di salti arrivo nel giardino di casa mia, senza passare dal portone principale.

L’erba è verde e umida. Deve essere piovuto da poco tempo… E IO MI SONO PERSA LA PIOGGIA!!!

Cavolo, ma non è possibile. La volevo anche io, la pioggia!

Con il manoscritto ancora sotto la maglia (unico e scomodo luogo dove nasconderlo), mi lascio cadere a terra supina, assaporando l’odore dell’umidità.

Le braccia scoperte si godono la freschezza dell’erba. E’ impossibile resistere a questo richiamo della natura…

Ok, ora la pianto. Non facciamoci prendere la mano.

Mi alzo e cammino stanca verso la porta. Infilo la chiave nella toppa ed entro con andatura strascicata.

Casa dolce casa. Finalmente.

Poso il fascicolo plastificato sul tavolo della sala e, con i piedi distrutti dagli incessanti salti di questa notte passata, mi butto sul mio divano adorato.

Più che “casa dolce casa!” Dovrei dire “riposo dolce riposo!”.

Non ne potevo più di correre, dopo un’intera nottata di salti su e giù, per alberi più o meno alti e dai rami robusti o troppo deboli (che io ho sempre beccato regolarmente, rompendoli e cadendo).

Ho proprio bisogno di un riposino prima di…

Guardo l’ora nel quadrante appeso al muro.

8:37a.m.

…prima di far colazione.

Da quanto tempo è che non mangio, a proposito?

Un brontolio allo stomaco me lo ricorda.

IERI MATTINA.

E’ da ieri mattina che non metto qualcosa sotto i denti, e ormai si sente!

Poso il capo sul cuscino morbido e chiudo le palpebre pesanti. Devo ammettere che è da molto che non dormo, anche! Quanto? 30 ore? Mah… ricordarsi!

Tutte le volte che ci fermavamo a riposare, non sono mai riuscita a chiudere occhio! Perché io per fare un sonnellino devo avere un letto comodo se no addio?

Bhe, l’importante è che ora sia a casa… non ne potevo proprio pi…ù

 

* * *

“Ehi piccola, che ci fai qui tutta sola?”

“Uh?”

“Ti ho chiesto che ci fai qui da sola…”

“Ah… bhe, mi sono allontanata un po’ dal villaggio, perché a casa mia non c’era più nessuno…”

“Più nessuno?”

“Già…sono scomparsi tutti…”

Ah!

Il respiro mi si fa rapido mentre scatto a sedere sul divano.

Stupido sogno! Un ALTRO stupido sogno! Dannazione!

E ora chi era il pazzoide che mi parlava? Sembra il primo che mi ha trovato dopo…dopo la tragedia…

Alzo lo sguardo al documento sul tavolo.

E dire che ho anche paura di quello che potrei leggerci dentro!

Paura di scoprire cose inaspettate, cose indesiderate.

Mi alzo in piedi e mi avvicino al tavolo della sala afferrando il documento con un movimento rabbioso. Vorrei strapparlo, vorrei distruggerlo per sempre, ma non sarebbe razionale dal mio punto di vista mentale. Volevo o no scoprire qualcosa di più sul mio passato?! E allora: FORZA!

Apro il documento con lentezza:

“Il mistero del Clan Hansen: il colpevole?”

“Il giorno 30 Maggio di quest’anno passato (probabilmente sarà stato scritto l'anno dopo dell'accaduto...), nel Paese del Fulmine si è consumato il massacro della famiglia dei Raikage. I corpi sono stati rinvenuti da un aiutante del III Raikage, la mattina dopo. Tutte le persone che vivevano in quel quartiere erano stese a terra in una pozza di sangue. Tutti i corpi furono ritrovati e identificati, tranne quello della figlia del Raikage, non che corpo in cui vive tutt’ora il demone del Tuono a cinque code.

...Eccetera eccetera…

Non è una novità che non mi piaccia leggere!!

Giro la prima pagina con un leggero movimento di polso.

 

“Della piccola Ginevra Hansen al momento non si hanno notizie. Quelli che pensano che sia il Demone del Tuono, il colpevole, dicono che la ragazzina non sia riuscita a resistere all’enorme potere del mostro, e che abbia preso il sopravvento sulla sua mente. Altri invece pensano che sia semplicemente scomparsa dalla circolazione per non essere uccisa anche lei dai serial killer che hanno massacrato la sua famiglia.

La reale storia è ancora oscura. Nessuna prova. Nessun indizio."

 

. . .
 

Girai un’altra pagina e trovai il mio identikit. Toh, una mia foto! E lì dovrei avere, vediamo…

 

NOME E COGNOME: Ginevra Hansen

CLAN: Hansen del Paese del Fulmine

ETA’: 6 anni (nella foto)

DIPLOMATO ALL’ACCADEMIA A: 5 anni

RANGO: Genin

MAESTRO: Alexander Hansen (Padre/Raikage)

VITA: Figlia del Raikage di Kumo, racchiude in sé la forza del demone-uccello del Tuono a 5 code. Possibile indiziata dello sterminio del villaggio, perché non in grado di sostenere la tensione del demone al suo interno. Il suo corpo non è mai stato trovato tra le macerie; è quindi possibile affermare che ella sia ancora viva, lucida di pensieri o sotto gli ordini del demone. Secondo domande fatte ai pochi sopravvissuti, la piccola era amata dal padre e dalla madre, e da tutti i suoi parenti. Le piaceva il combattimento fin da piccola, ma non si dava molto da fare negli studi perché più occupata a girovagare per il villaggio a giocare da sola.

Come può succedere, molti dei ragazzi del villaggio la evitavano per il demone che portava, ma lei non sembrava affatto toccata. Dalla tragedia non si ha più alcun tipo di informazione su di lei.

 

Ecco qua. Ora so molto più sulla mia vita, ma non su quello di cui mi interessavo. Qualcuno mi spiega cos’ho fatto per tre anni tra la mia scomparsa e la mia ricomparsa? Qualcuno me lo vuole spiegare, perché io non lo so proprio!

Dannazione, perché sto diventando così isterica?

Ok…ok… calma e sangue freddo!

Piano piano qualcosa verrà fuori dalla mia mente bacata.

Piano Piano.

Poco alla volta.

E così sarà anche meglio per me.

Già…

 

-OH! DANNAZIONE, IO NON SONO UN TIPO TANTO TRANQUILLO!! HO BISOGNO DI KAKASHI!!! SOLO LUI E’ CAPACE DI CALMARMI QUANDO HO QUESTI SBALZI DI UMORE INCONTROLLABILI!!!!!!!!!!!!!-

 

Mi ritrovo a saltare per casa per calmare i nervi. Lo consiglio. E’ un buon sistema. In pochi minuti mi calmo, ributtandomi sul divano. Sospiro.

-Ohi ohi…- mi lamento fiacca. –C’è troppa calma in questa casa. E’ tutto troppo monotono… mi sa che esco!-

Detto questo mi alzo, e più pimpante che mai esco, pronta a portare scompiglio per il villaggio.

Muahahahah…

Ok, ok… la pianto.

_________________________

Scusate, questo è molto corto in confronto agli altri… ma proprio l’ispirazione è stata un optional… ^-^ ciao ciao

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Capitolo 11
*** 11. Bentornato Kakashi! ***


11° Chap

Cia, cia, ciaoooooo!! Eccomi qua! Pronta per voi  a postare il new chap! XDD l’11°??? Non ci posso credere….!! *_____* Muahahah…  Scusate se è molto che aspettate ma ho avuto la fiera di maggio nel mio paese e praticamente ero sempre fuori tranne per fare i compiti!!!!! Nyah

Angolo Recensioni:

Gio93: Grazie LoVVa…tvb! ^-^ Modestamente le mie battute sono uniche ù_ù Ti obbligherò a continuare a seguirmi *_* muahahah. . . “ok la pianto” XDDDDDDD e ricorda: W Pump It Up!

_Eleuthera_: *-* Ele-chan! Eccoti qui! I'm happy che ti sia piaciuto veramente il chap… io pensavo che andasse peggio! XD Per la storia di Gaggy-san (soprannome demenziale per GaaraXDD) potrebbe anche essere ù__ù … Il sogno è molto vago, lo so… ma pian piano riuscirai a capire qualcosa, ne sono sicurissima al 100%!! E come hai detto tu, fra un po’ ci saranno gli esami dei chuunin… e lì sì che ce ne saranno delle belle *-* Grazie per la comprensione, tu sai come ci si sente… OMG… Va bhe, ora ti lascio alla tua lettura, ciao ciao XXX

Isatachi: Isa-chan! ^^ Grazie per aver recensito! ^0^ TVB XDD… In verità anche io capisco molto gli sbalzi d’umore di Ginny, e mi ritrovo a saltellare per casa per calmarmi… funziona veramente! E’ testato! XDD Aspetta la selezione Chuunin e rivedrai il tuo adorato Lee XDD bye bye! Baci!

Paine Strife:Teoria? *.* aspetto con ansia XDDD Ringrazio anche a te per aver recensito di nuovo e per seguirmi ^___^ e ti auguro buona lettura! Baci!

kakashina93: *ò* una nuova ammiratrice… non ci credo!! Grazie ç_ç me commossa! Kakashi è pure il mio personaggio preferito!! Aggiorno quando posso, ma faccio del mio meglio… grazie e cia cia! Baci…

E ora, o voi che entrate in questo new chap, buona lettura!!

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Alla Scoperta Del Passato

Capitolo 11: Bentornato Kakashi!

Che barba…

Sono già 2 giorni che non c’è niente di speciale al villaggio!

E poi il vecchiaccio pelato, Sarutobi, non ha più missioni importanti da assegnarmi!!

Sono uscita di casa pochi minuti fa per fare un giro, ma il caldo estivo è soffocante, il sole scotta, e di nuvole in cielo neanche l’ombra.

Aaah…

Non faccio altro che sospirare.

Con un bastone trovato per caso a terra traccio una linea continua che mi segue in tutta la mia camminata.

Due Jonin della foglia stanno all’ingresso del villaggio a sorvegliare chi arriva. Ma di solito non arriva mai nessuno in queste giornate calde.

Le persone preferiscono andare in paesi freschi piuttosto che qui.

-MA…KAKASHI-SENSEI!-

La voce irritante di Naruto-kun interrompe l’estenuante silenzio che ormai era solito.

Mi porto con due salti sulla soglia del portone. Appena più in là il gruppo sette strilla. Più che altro, NARUTO strilla. Gli altri stanno a debita distanza per non diventare sordi.

-Ehi!-

Li chiamo ondeggiando il braccio sulla mia testa.

Naruto, Sasuke e Sakura voltano il viso nella mia direzione stupiti della mia apparizione, nonostante si fossero accorti di essere arrivati quasi a Konoha.

Kakashi alza la mano salutandomi, con il suo solito sorriso stanco sotto la maschera.

Corro verso di lui raggiante. Non so perché, ma ho sentito tantissimo la sua mancanza in questi pochi giorni!!

-Kakashi-chan!!- 

So perfettamente di non essere una piuma, ma la prima cosa che mi viene in mente di fare è di saltargli al collo ad abbracciarlo!

-Come mai questa calorosa accoglienza?- Ride lui, stringendomi per un attimo a sé.

Mi allontano sorridendo imbarazzata. Sento che… NONDEVOARROSSIRE!NONDEVOARROSSIRE!! dannazione!

Sono arrossita. Come sempre.

-Bhe, cosa devo dire. Sei stato via, mi sei mancato!- Distolgo lo sguardo.

-Dai, stavo scherzando. Ora ho solo bisogno di riposare un po’.- Mi cinge le spalle come è suo solito fare, e mi spinge verso l’entrata del Villaggio.

-Oh, ti devo raccontare le ultime novità…Ho fatto una missione assieme alla squadra di Gai! E’ stato bellissimo e ho scoperto dettagli sul mio passato che non avevo ancora afferrato benissimo. Ho combattuto contro tre ninja della roccia e li ho battuti!! Wo, è stato fantastico!- Gli spiego entusiasta cominciando a gesticolare freneticamente come è mio solito fare. –Bhe, ho trovato un documento sulla mia famiglia, l’ho portato a casa me lo sono letta. Poi ho fatto un viaggio sfiancante andata e ritorno fino al villaggio della roccia in cui ho subito le sfiancanti spiegazioni sulla giovinezza di Gai-sensei… terribile ma fantastico!- Mi fermo e prendo fiato profondamente.

-Devi prenderti un momento di calma. Da quando hai questa parlantina?-

-Bhe, direi da ora…- Rido io guardandolo. Mi blocco. C’è qualcosa che non va in lui…

Gli afferro il coprifronte e lo alzo dall’occhio con lo sharingan. Come pensavo.

-L’hai usato di nuovo. Quante volte ti ho detto che non lo devi usare? Guarda che la tua vista può peggiorare da un momento all’altro!- Gli dico riposizionandogli il coprifronte al suo posto. Lo guardo senza più il sorriso sul viso.

GLI HO DETTO CENTO VOLTE CHE NON LO DEVE USARE CON LEGGEREZZA… QUELLO SHARINGAN DANNATO… e poi si stupisce che è sempre stanco!! Ooh… quanto è bambino a volte!

-E’ stata un’emergenza, te lo giuro. Non lo suo mai con leggerezza! Abbiamo incontrato un ninja S, Zabusa Momochi. Sai quello dei sette spadaccini della nebbia? Te ne ho parlato un paio di volte qualche anno fa. Ci ha attaccati durante…-

-durante una missione di livello D?-

-Si, che in realtà era una missione C! Perché quello da proteggere era già ricercato da assassini.-

Lo squadro dall’alto in basso.

-Oh. Bhe, allora forse ti posso perdonare. Ma solo per questa volta.-

Distolgo lo sguardo comprendendo di aver fatto una scenata per niente. Comincio a ridere stupidamente. –Scusa… non posso fare a meno di notare quanto io mi fidi poco di te. Mi dispiace. E’ che a volte mi pari tanto immaturo per la tua età!-

Lui mi guarda offeso, con il suo sorrisino malefico sotto alla maschera. –Che vorresti dire, maturità fatta a persona? Tu dovresti comportarti come quelli della tua età, e invece mi stressi stile mammina premurosa.-

Crede questo? IO LO FACCIO SOLO PER IL SUO BENE! Me incompresa...

-Ah…ok. Senti, ora torno a casa che mi sto lessando stile uovo sodo, qua sotto il sole. Appena termini tutto usciamo a prendere del ramen, ok? Ciao. Ciao ragazzi, ci si vede in giro.- Saluto tutti, e corro verso casa.

 

. . .

 

Qualcuno mi spiega che mi è preso? Per quale motivo sono scappata tanto di fretta? Mi sono forse offesa per ciò che ha detto Kakashi? Ma no, in effetti ha anche ragione ma…

Bho!

 

Entro in casa di fretta e mi chiudo la porta alle spalle. Il fresco dell’atrio mi entra, attraverso le narici, in tutto il corpo, rigenerandomi completamente. Si nota tanto che sono amante del freddo?

Penso di sì.

Mi lascio scivolare lungo la porta in modo romanzesco, dato che non si è mai visto un racconto senza una parte del genere.

Se potessi, mi trasferirei in corridoio, dove l’aria è più respirabile che in camera mia. Ma questo è poco romanzesco, lo ammetto.

 

* * *

 

-Senti Gin.-

-Si, Kakashi?-

-Ti sei offesa per prima?-

-Non lo so. Qualcosa mi dice di sì e qualcosa mi dice di no, quindi non farci caso. So di essere come mi hai descritto.-

Il fumo del ramen sale come nuvoletta e si disperde nell’aria già calda di suo.

-Gin, lo so che lo fai per me. Te ne sono grato.-

Risucchio un po’ di spaghetti e continuo a guardare la ciotola ancora mezza piena. –Sono ossessiva, vero? Mi dispiace. Ma non posso farci niente se tengo tanto a te. Sei l’unica persona cara che abbia a questo mondo. Senza di te non sarebbe la stessa cosa!- Tengo fisso lo sguardo sulla ciotola.

Ok, forse le parole che ho usato potevano sembrare più una dichiarazione…

MA NON E’ COSI’!!

-Cosa c’è? Perché sei rossa?- Mi chiede ridendo l’Hatake.

Io comincio a balbettare stupidamente. –Bhe…è…il…è il caldo… il… ramen! E’ colpa del ramen!-

Come se fossi capace di mentire veramente! Eh eh. Avrò tante abilità, ma mentire non è una di queste!

-Senti, hai sentito che ci saranno le selezioni dei chuunin qui a Konoha? A volte origliare è interessante…-

-Si, lo so. Ma non sapevo che fossi una spiona!- l’uomo ride mentre finisce la sua porzione di ramen. –E scommetto che vorresti partecipare!-

Fisso il soffitto con una bacchetta in bocca annuendo convinta.

-Si, sarebbe entusiasmante.-

Mi giro verso di lui, ingurgitando anche l’ultimo spaghetto dal piatto.

Afferro la ciotola e mi scolo tutto il brodo in un sorso solo, per togliermi l’ansia del brodo caldo in piena estate. Terribile, non lo consiglio a nessuno. E giuro che mai lo rifarò. Lo giuro!

-Bhe, non so se potrai farlo. Non sei in una squadra! Sei sola.-

-Quindi dovrei trovarmi una squadra d’azione? Una squadra di tre elementi?-

Kakashi annuisce sorridendo.

-Oh, accidenti. Tutte a me…-

 

* * *

 

-…Forza… perché non fa una piccola eccezione? Per me, lo faccia per me! La prego!!!-

-No, Ginevra. Non posso e lo sai.-

Dannato Sarutobi!! Non fa niente dalla mattina alla sera e non sa neanche rendersi utile!!

-E non c’è una piccola possibilità che io possa partecipare?- Mi appoggio con frenesia alla tavola dell’Hokage facendo tremolare tutte le pile di fogli in bilico.

Lui mi fissa, un po’ preoccupato per lo stato della sua amata cattedra.

-Non saprei… So che sei in gamba e forse potresti farcela anche da sola, ma non sarebbe lecito in confronto agli altri.-

-E nessuno lo verrà mai a… Ah, no, lo sapranno tutti! Mmmh…-

Mi porto una mano al mento per cercare una soluzione e comincio a fare avanti e indietro per la stanza. Che però non esiste.

Dannazione!! Uffa! Io volevo partecipare, però!!

Gling! Lampadina accesa. Idea.

-Ehi, e se mi unissi al gruppo 7 solo per la selezione? Sarebbe perfetto, la squadra ce l’avrei e quindi non ci sarebbe motivo per il quale io non possa partecipare. No?- Ritorno al tavolo incrociando il mio sguardo euforico con quello spaventato dell’Hokage.

-…Bhe…devo dire che… non saprei… non sarebbe comunque corretto…una squadra di 4 elementi…E poi non penso che Kakashi lasci Naruto, Sakura e Sasuke partecipare.-

-Oh, forza. Se non ho una squadra non è colpa mia, e quindi non si può impedirmi di diventare chuunin! E Kakashi lo farà. E’ nel suo modo di fare. I tre ragazzini sono molto in gamba. Lo farà.-

Sarutobi socchiude gli occhi pensieroso.

-Neanche tu hai torto però,… bhe…Kakashi che ne dice?-

-Dice che io ho le qualità per partecipare. Ed è per questo che mi ha mandato qui.-

FORZA! NON HO TEMPO DA PERDERE! UN Sì, VOGLIO UN Sì!! DANNAZIONE…

Ce la farà in giornata a decidere??!! Spero vivamente di sì, anche se mancano poche ore al tramonto. Voglio andarmene a dormire!!

-Ok, ok. Ma solo se la squadra di Kakashi viene iscritta. Altrimenti…-

-Altrimenti mi introdurrò furtivamente in un altro gruppetto!! Grazie vecchietto, ci vediamo!-

Senza perdere tempo salto fuori dalla finestra aperta sorridendo a trentadue denti.

OLLLLLLLLEEEEEEE!!!!!!!! E anche questa è fatta!!

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Eccomi qui, finalmente, direte voi… in effetti si! Come vi è sembrato il chap?? Non ci sono stati indizi sul passato ma presto (molto presto) succederanno cose impreviste! Muahahah!!

Come si unirà Ginny al gruppo 7? Saremo tutti in pericolo con un individuo tanto scatenato alle selezioni? E Gaara arriverà la prossima volta o fra due volte?? Lo scoprirete nella prossima puntata perché non ne ho la minima idea! Olè! XDDD

Bye bye!!

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Capitolo 12
*** 12. Di Fronte A Gaara ***


12° Chap

Salve salve, probabilmente sarò in ritardo come sempre… mi dispiace. L’esame è troppo importante, anche se mi dispiace fermarmi di scrivere per un po’… e se poi ci si aggiunge la recita di Peter Pan, il mix di noia è letale…

Grazie comunque a chiunque legga la mia storia! ^^

Recensioni:

_Eleuthera_: Ehi, Ele! ^^ grazie per continuare a commentarmi! Ne sono felice! ^^ Buono il capitolo? Bene! Spero divorerai anche questo capitolo con la stessa fame che hai avuto nei chap scorsi. Ti sono sempre grata, sei troppo buona! Mi rimane il sorrisino stampato in faccia quando leggo le tue recensioni! *-* ß così! XDD Devo ammettere che tue previsioni….mmmh……potrebbero avere un nesso logico con la trama della storia che nasce pian piano dalle mie dita. Ma non ti dico altro, non voglio toglierti il piacere di leggere! Ci sentiamo! Ciao ciao!^^

Isatachi:Hi, Isa-chan! Come sempre eccoci qui con l’appuntamento mensile con le recensioni. Sono sempre felice che ti piaccia! Ti ringrazio per i complimenti! Aspetta con ansia che torni Lee, e lui tornerà al più presto! W la giovinezza 4ever!! Ciao ciao! ^^

kakashina93: Capisco, quindi anche tu nella mia stessa condizione, eh? Esami… brrr… anche solo a nominarli mi viene la pelle d’oca, nonostante io abbia già preparato la mia bella traccia sul Giappone! Ha detto la mia prof bastarda che può chiedermi tutto il programma! E chi se lo ricorda?! Scusa, ti sto annoiando con le mie lamentele… grazie per la rec! Cercherò comunque di aggiornare il più in fretta possibile! Bye! ^^

mizukaze: Hola! ^^ Davvero ti sei letto tutti gli 11 capitoli in una volta? Oddio! XD chissà quanto tempo ti sarà servito! E comunque, non preoccuparti, Gaara arriva, stanne certa! Goodbye!

gio93: Gio! ^^ che piacere sentirti! Efp torna a fare il dannato? Si vede che tu non lo tratti bene! Ù___ù grazie, comunque, per il commento! Sei sempre gentile a lasciarmene uno (anche se a volte ti obbligo XDDD scusa). Non-so-che tipico di me? Sono io che scrivo, mica mia sorella, è chiaro che c’è qualcosa di mio XDDD (e io non ho una sorella, e lo sai bene, quindi…) Ora ti lascio, bye bye! ^^

Siete pronti? Si parte!XDD

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Alla Scoperta Del Passato

Capitolo 12: Di Fronte a Gaara

Dove diavolo è finito il gruppo 7?

Kakashi mi ha detto di andare a cercare i tre ragazzini, ma se non so dove sono io come piffero faccio a trovarli?!

-Naruto-kun?! Sakura-chan?! C’è qualcuno che vuole degnarsi di rispondermi?! Sas’ke-kun, almeno tu!!- Urlo, per le strade di Konoha.

Mancano…mmmh…2 giorni all’inizio delle selezioni dei chuunin, e se non trovo il team di Kakashi alla svelta rischiano di rimanere come pesci lessi in mezzo a folle di gente straniera.

Perché le folle arriveranno a poco, e loro non sapranno ancora niente della selezione! E questo non va bene, perché, se loro non vengono iscritti, io non vengo iscritta. E questo SAREBBE UNA TRAGEDIA!!!!!

-Naruto-kun?! Sakura-chan?! Almeno uno dei due mi…-

-Stupido ragazzino, guarda dove vai. Mi hai fatto male!- Una voce maschile mi raggiunge l’orecchio rizzato, per percepire qualunque rumore.

Odore di stranieri aleggia nell’aria.

Un paio di salti e arrivo sul muretto di casa mia, ma la brezza è tutt’altro che amichevole.

Un ragazzo, che a vederlo dall’alto sembra molto più alto di me, tiene per il bavero della maglietta gialla Konohamaru, il nipotino dell’Hokage.

Appena più in là stanno Naruto-kun, Sakura-chan e altri due bambinetti.

-Naruto-kun… ora spiegami un po’ che diavolo è successo!- Dico, distogliendo l’attenzione di tutti dal “combattimento”, se così si può chiamare.

Ora è il momento. Combatterò il male per portare la pace nel mondo!

 

. . . 

 

Caliamo un velo pietoso e torniamo all’azione.

Salto giù dal muretto della casa con una piroetta artistica.

-Allora, chi abbiamo qui che interrompe la quiete pubblica? Stranieri dal villaggio della sabbia, vedo. Bhe, lo sapete bene che qui non vogliamo disguidi. Le selezioni iniziano dopodomani, perciò combatti dopodomani! Non ora!-

Con un scatto mi sposto ai piedi del ragazzo e con un balzo improvviso gli tolgo Konohamaru dalle mani, lanciandolo verso Naruto.

-Come ti permetti?! E poi che centri? Era una questione tra me e quel dannato marmocchio.- Se la prende con me facendo un passo all'indietro quasi sorpreso del mio movimento veloce.

-Senti, ragazzo-gatto, per tua informazione stavi urlando davanti a casa mia, e davi fastidio. E poi, ti sembra il caso di prendersela con un ragazzino? Alla tua età dovresti almeno essere in grado di pensare. Oppure non conosci il verbo riflettere? Ti rendi conto della stupidità delle tue azioni?- Esclamo. Ok, lo so che mi sto di nuovo comportando da adulta, ma non posso farci niente.

Il ragazzo della sabbia si arrabbia. Eccome se si arrabbia! Il suo viso abbronzato si fa rosso rosso, come un pomodoro. Sta per scoppiare in un urlo. Lo sento.

-STUPIDA RAGAZZINA! RIPETIMELO IN FACCIA, SE NE HAI IL CORAGGIO!-

Che avevo detto?

Afferra una sacca che ha sulle spalle e si fa sempre più austero sulla mia testa.

Io alzo il viso trovandomi a pochi centimetri da lui.

-Sei sordo, oltre che immaturo? Bene, se proprio vuoi te lo ripeto. Ti ho detto che alla tua età il cervello dovresti averlo funzionante, ma sembra che il tuo sia partito per un viaggio di sola andata…- Gli dico beffarda, col mio solito sorrisino sulle labbra.

Sarà che oggi mi sento intraprendente al 100%, ma forse sto un po’ esagerando… naaa!

Il suo viso si fa ancora più rosso di rabbia, poggia la sua sacca col ciuffo a terra.

Inquietante! La sacca con i capelli, intendo.

Un filo di vento mi scuote la chioma mentre dei granelli di sabbia mi colpiscono il viso quasi con dolcezza. Granelli di sabbia? Qui a Konoha?

Una nuova presenza compare a pochi metri da noi. Penso alle mie spalle.

Il suo odore è…leggero, quasi inesistente. E’… non saprei! Ha un qualcosa di speziato ma anche di dolce.

Con un veloce movimento della testa, mi volto verso l’albero alla mia destra.

. . .

Occhi color mare. Capelli color sangue. Sguardo freddo. Occhiaie profonde.

Wow.

-Kankuro, piantala di perdere tempo. Forza, ti sei scordato il motivo per cui siamo qui?!-

Voce estremamente profonda e penetrante. Sempre più wow

-Ma…G…Gaara…è colpa loro.- Cerca di scusarsi il ragazzo-gatto.

-TACI! O ti uccido con le mie stesse mani.- Grida senza però perdere la pazienza.

Il ragazzo ha follia da vendere. Crede di essere chissà chi. Guarda come si sente superiore agli altri! Però è caruccio…

-Siete qui per la selezione dei Chuunin, vero?- Chiedo, intromettendomi del discorso fra compagni. Scambio uno sguardo col ragazzo appena arrivato, che fa un leggero cenno d’assenso. Ah, non ho specificato che è appeso a testa in giù al ramo dell’albero.

-Selezione dei Chuunin?- Chiede interrogativo Naruto, fissandomi.

-Ve ne avrei parlato oggi, ma non vi trovavo, quindi…- Gli spiego con la calma più assoluta senza distogliere lo sguardo dagli occhi di Gaara.

-Sentite, ora che i disguidi sono stati appianati, io direi di andare. Kakashi vi sta aspettando per darvi più precisazioni sulla selezione. Io resterò qui ancora un po’… L’allenamento può saltare per una volta!- Mi giro verso di loro con sguardo “Se-provate-a-controbattere-ve-la-farò-pagare”.

Naruto tenta di replicare, ma Sakura lo trascina via a forza. A volte penso che quella ragazza sia un genio in questo tipo di situazioni! Eheh…

Torno a guardare verso i ragazzi di Suna, che se ne stanno andando anche loro.

-Ehi, voi. Ricordatevi che non siete i più forti. Datevi poche arie, che alla selezione ce ne saranno moltissimi altri di partecipanti del vostro livello…-

E ora che posso fare? Potrei andare a fare un bel sonnellino, anche se dubito di riuscire a dormire con questo caldo…

-Quindi parteciperai anche tu?- Chiede Gaara girandosi verso di me.

Io sorrido.

-Naturalmente.- Rispondo, girandomi di spalle mentre me ne vado. Mi sa molto di romanzo questa situazione.

-Bene.- Mi pare di sentire mentre mi allontano.

Mi sto esaltando sempre di più! Che bello!! Ci sarà da spassarsela!

Non vedo proprio l’ora di iniziare la selezione!

E poi dovrò misurarmi contro Gaara… E lì sì che sarà entusiasmante!

 

* * *

 

Il sole è cocente. Come sempre. E io non lo sopporto.

In lontananza dei ragazzini si continuano a rincorrere senza sosta.

Mi chiedo come facciano.

-GUARDA CHE TI RAGGIUNGO, E TI FARO’ VEDERE IO! Tanto so che soffri il solletico…-

“Smettila!”

“Sei tu che mi hai provocato, Ginny-chan! Hihi…”

“Ma non vale, tu non soffri il solletico, io sì! Dai!”

“Eheh… è proprio per questo che è divertente!”

“Oh, dannato! Nooo! Mollami…”

Un brivido mi attraversa la schiena per tutta la lunghezza della spina dorsale.

Un’altra volta… Cavolo…

Ma perché non riesco mai a capirci niente?

. . .

Non devo pensarci. Adesso devo solo pensare alla selezione dei Chuunin…

Ok, calma e sangue freddo. Mancano solo 2 giorni.

FORZA!

______________________

Mi dispiace, questo chap è corto e scarno... non sono riuscita a far di meglio... spero che il prossimo esca migliore...
^^ Bye!

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Capitolo 13
*** 13. Chi Diavolo Sono Quei Due? ***


13° Chap

Eccomi qui… dato che siete qui a leggere significa che l’esame è andato bene *-* e la pagella è un bijoux!

Buona estate a tutti!! 6 recensioni all’ultimo capitolo?! Non ci credo *-* Andiamo subito a rispondere!

Rec:

Isatachi: Thanks a lot!! ^^ Chissà se succederà qualcosa a Lee oppure no… beh, vedremo… devo pensarci ù_ù Grazie per gli auguri, mi hanno portato fortuna! ^^ ora ti lascio, bye bye!

gio93: Io non tratto male Kanky ù_ù sei tu che te lo immagini. Se noti non l’ho neanche toccato! E cmq, grazie come sempre per la tua innata voglia di leggere la mia storia! Bye bye!

kakashine93: Ciao! ^^ Grazie per la rec! TVB! XDD Come sempre mi fa un grandissimo piacere leggere le tue impressioni. Per la cotta per Gaara si vedrà ù_ù non dico niente per ora e non preoccuparti. Kakashi è in arrivo, ma non pensare che sia soltanto tuo <_< Kakashi è anche mio… Ciao ciao! XD e spero che anche il tuo esame vada benissimo! PS= Hai msn vero? *.*

_Eleuthera_: Ele-chan! *o* mi dispiace per il tuo pc rotto e msn partito, spero che ti si sia risolto tutto ora… Davvero ti è piaciuto il chap?? Che bello, me contenta! ^-^ Kanky-kun è sembrato un po’ scemo nel chap passato ma spero di riuscire a farlo più IC possibile nei prox chap… ora goditi anche questo chap… aspetto il tuo commento con ansia! Bye ^^

Irene Adler: Poster di Sasuke, Kakashi e Gaara? Dove? *.* Anche io li voglio… Sto diventando sempre più contenta nonostante non abbia tante recensioni come ne ha la tua fic! Sono felice come una pasqua che anche a te piaccia!! ^.^Forse fra due capitoli darò un ENORME aiuto sul passato. E ripeto ENORME, quindi puoi immaginarti *-* Poi si aggiungeranno tutti i drammi più impensati del mondo, tra serpentoni e scarafaggi giganti nella foresta della morte… ora ti lascio, la sto facendo troppo lunga… bye!

Paine Strife: Fede-chan! Sei tornata!!! *me abbraccia Fede*… Assieme? Gaara e Ginny? Un casino più totale non potrebbero fare… 2 demoni insieme?! Wow… XDDDDD Grazie per gli auguri, sono serviti molto a tirarmi su di morale! TVB! Ci sentiamo! Bye!

E ora a noi, leggete e recensite in tanti (Me spera sempre in più recensioni, ma inutilmenteXD)

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Alla Scoperta Del Passato

Capitolo 13: Chi Diavolo Sono Quei Due?!

-E’…proprio lei?-

Silenzio.

-Pare proprio di sì…-

-Io me ne vado.-

-Non provare a muoverti di lì. E’ un ordine!-

Momento di calma.

-Arrangiati. Fallo da solo se ne hai la forza necessaria.-

Ma…ma che diavolo succede? Chi diavolo sono questi qui? Oddio. Oddio. Oddio! Rimani immobile Gin. Ascolta. Sembra che ti conoscano.

Rimango impalata sul letto, mentre le voci alle mie spalle continuano a susseguirsi tra di loro dopo la piccola pausa.

-Oh. E’ tutta colpa tua. Se te ne stavi zitto forse…-

La frase si interrompe a metà, rimanendo in sospeso.

-Sicuro che non sia sveglia?-

Un brivido mi attraversa la spina dorsale. E se mi scoprono? Ginny, Ginny, ascoltami, tu stai dormendo. Tu stai dormendo.

Ecco, ora parlo pure da sola.

Oddio. Oddio. Sta ferma Gin. Ferma.

-E anche se fosse non lo potremmo sapere. E’ pur sempre stata allevata da un professionista delle illusioni.-

Professionista…delle illusioni? Di che parlano?

-Già. Ora andiamocene. Non vorrai che ci scoprano!-

-Certo. Ma prima o poi la storia arriverà a galla, te lo dico io.-

Un fruscio di mantelli al vento e ricompare il silenzio nella stanza.

I battiti del cuore non hanno intenzione di acquietarsi…

Cavolo, che paura. Certo, sono sempre un ninja, ma… in piena notte uno non può essere sempre pronto!

Scivolo sulla schiena aprendo le sui lati del corpo. Apro lentamente gli occhi per accertarmi che non ci sia veramente più nessuno.

Sospiro sollevata.

Dannazione. Ma di che parlavano quei due individui? Dovevano fare qualcosa… uno non voleva e l’altro non ci è riuscito… poi si sono messi quasi a litigare quando… Un professionista delle illusioni… ma chi diavolo è?

E poi che storia tornerà a galla?

Tento di richiudere gli occhi per prendere sonno ma proprio non ce la faccio.

DOMANI C’E’ LA PRIMA PROVA DELL’ESAME! Devo dormire, ed invece arrivano questi due a scombussolarmi la mente con tutte ‘ste frasi sconnesse… Dannazione!

Mi rigiro nel letto arrotolando coperte e lenzuola. Tanto non mi servono, sto già morendo di caldo così.

Ma da dove sono entrati? Forse…oh, dannata porta sul retro! Eppure nessuno se n’è mai accorto che è sempre aperta!

Ora basta. Devo dormire. Non pensare. Dormire. Dormire. Dormire…

SE DOMANI SONO STANCA E HO SONNO GIURO CHE MI FUSTIGO DA SOLA! LO GIURO!

 

* * *

 

-Olè!-

Si capisce che sono arrivata?

Alzo le braccia con i pugni stretti in una morsa imbattibile. IO mi sento imbattibile. Nessuno avrà il coraggio di affrontarmi!

-Ehi Gin. Che ti succede? Oggi sei più sprizzante di energia del solito.- Chiede Naruto arrivandomi accanto. Anche lui sembra estremamente eccitato all’idea di questa selezione. Bene! Almeno non sono l’unica.

-Ginny-chan! Come va?- Arriva Sakura correndo, seguito da Sasuke che cammina con passo lento e calibrato. Come si addice ad uno come lui.

-Bene, Sakura. Grazie. Ehi, Sasuke, a te come va?- Lo saluto con la mano mentre arriva affianco a Naruto.

-Bene, grazie.- Risponde.

Gli sorrido e distolgo lo sguardo per poi posarlo su Kakashi. Appena arrivato.

Come tutte le mattine, naturalmente, EGLI doveva alzarsi in ritardo, lavarsi in ritardo, far colazione in ritardo, ed arrivare in ritardo. Non mi sono neanche degnata di chiamarlo. Tanto ci avrebbe lo stesso messo tanto tempo a svegliarsi. Per poi arrivare in ritardo, naturalmente.

Mi domando ancora, poi, chi saranno stati quei due di ieri sera…

-Kakashi-sensei, lei è sempre in ritardo!- Si lamenta Naruto.

Eppure loro… mi conoscevano.

-Sì, scusate. Ma questa mattina una certa persona non mi ha svegliato!- Si scusa Kakashi alludendo a me.

-Sì, sì… peccato che anche le mattine in cui ti sveglio arrivi alla stessa ora…- Rispondo io, tornando ai miei ragionamenti.

Dov’ero arrivata? Ah già, il fatto che quei due tizi mi conoscevano BENE.

Il ché vuol dire che fanno parte del mio passat…

-Certo certo, naturalmente. E’ sempre colpa mia.-

Mmmh…

-Sì, infatti anche le vecchiette che aiuti ad attraversare la strada ti danno la colpa.Sì…- Replico io sarcastica. Ormai so che non riuscirò a riflettere con questo casino.

Lui comincia a ridere di gusto. Cosa ci trova poi da ridere…

Lo guardo storto, con sguardo divertito. L’allegria è contagiosa in alcuni periodi.

-Ma che c’è da ridere?- Gli chiedo, cominciando a ridere pure io. Che grande cavolata!

Dopo un minutino di risate (In cui Naruto e Co. non ci hanno capito molto) ci calmiamo e torniamo seri. Per così dire.

Fra pochi minuti inizia la prima prova, ricordate di portare sempre con voi la vostra carta d’identità.- Spiega Shi consegnandoci i suddetti documenti. –Non sarà facile, ma ce la farete di sicuro. Con Ginny al vostro fianco non avete di cosa temere. Ma non contate sempre su di lei. A volte non è molto affidabile…-

-KAKASHI!- Lo riprendo, mentre sussurrava ai tre allievi.

-Sì, Ginny-chan?- Chiede sorridente, con sguardo da angioletto.

-Niente.- Non riesco proprio a prendermela con lui quando fa il bambino. E’ troppo reale! Che abbia una età segreta?

Ok, tralasciamo i particolari.

-Ok, noi ora andiamo. Ci vediamo, Kakashi-san!- Lo saluto, allontanandomi assieme la gruppo 7. L’Hatake ricambia il saluto, andando dalla parte opposta alla nostra.

E ora inizia la pacchia senza Shi-chan alle calcagna! Yeah!

-Sentite, voi cosa credete che ci facciano fare?- Chiede Sakura, forse infastidita dal silenzio formatosi.

-Non saprei proprio.- Dico la mia, tornando ad osservare i muri del corridoio in cui siamo finiti. Se non sbaglio dobbiamo cercare la classe…301?

Sasuke esegue un brontolio a regola d’arte, per far capire che c’è ma non gli va di rispondere. Naruto sembra troppo agitato per riuscire a rispondere.

Arriviamo in una stanza dove un piccola folla si è riunita.

-Volete davvero iscrivervi agli esami di selezione dei Chuunin? Perché non riprovate quando siete più grandicelli?-

Due ragazzi stanno davanti ad un’aula.

-Ehi, ma che volete? Noi volgiamo entrare solo in quella stanza!-

Sbaglio o è la voce di TenTen? Supero un gruppetto di ragazzini e mi ritrovo di fronte alla scena.

TenTen a terra affianco a Lee, e poco più in là Neji. Perché quei due ragazzini di fronte alla porta della classe mi ricordano qualcuno?

E poi, perché questa classe?

-Naruto, Sakura, Sasuke. Andiamo.- Li chiamo e cerco di farmi seguire.

Sasuke è il primo a capire il perché.

-Ehi, voi quattro. Perché ve ne andate? Cambiate forse idea?-

Mi giro verso il ragazzetto dai capelli a punta che ha parlato.

-Semplicemente vado alla classe 301. O voi siete dei pessimi illusionisti o gli altri genin non sono preparati. La stanza che state tenendo sbarrata è semplicemente la 201. Mi dispiace per voi.- Finisco il discorso e sorrido, forse troppo in stile Gai.

-Ma che brava, Ginny. Peccato che le selezioni dei chuunin siano molto peggio di queste semplici illusioni.- Esclama, facendo uno scatto verso di me.

-Ma è proprio per questo che mi diverto!- Rido io, chinandomi e dandomi una forse spinta in avanti. Atterro su una mano che frena la corsa e con un movimento agile mi sposto alle spalle del ragazzo, bloccandolo con le braccia.

-E se ora non ti dispiace, noi andremmo. Lee, Ten, Neji, venite con noi?-

Uso la tecnica della sostituzione tra me e il compagno del ragazzo che ho intrappolato, creando una piccola battaglia fra amici. Sorrido. Porgo la mano a Lee e lo aiuto ad alzarsi.

-Grande Gin. Come sempre la tua grande saggezza a messo a tacere la menzogna!-

Squadro Lee con il mio solito sguardo sarcastico. Esiste uno sguardo sarcastico, almeno?

Va beh…

Camminiamo in silenzio per un po’ fino ad arrivare alla fantomatica stanza 301.

-Senti, tu devi essere Sakura, vero?- Chiede Rock Lee arrivando accanto alla ragazza. Lei, che pare non si fosse accorta della comparsa del ragazzo, salta spaventata verso Sasuke, spingendolo e di conseguenza facendomelo cadere addosso.

-Ehi!- Esclamo io, presa alla sprovvista, cadendo a terra. Cavolo, se c’è una cosa che odio sono le spinte! Anche se involontarie, sono di un fastidioso!

-Tutto bene, Gin?- Chiedono contemporaneamente Lee e Sasuke, porgendomi la mano per aiutarmi.

Si scambiano uno sguardo, per poi tornare a fissare me con la mano tesa.

Faccio un sorriso strascicato e mi alzo da sola senza l’aiuto dei due ragazzi.

Poi Rock torna accanto ad una Sakura disgustata. Chissà perché, eh? Uno di questi giorni (dopo la selezione) dovrei mettere a posto un po’ l’aspetto di Lee… ne ha bisogno. Poi se ne ho voglia faccio anche Gai.

Intanto il sopracciglione comincia a osannare la bellezza innata di Sakura, la quale, passo dopo passo, si allontana sempre di più da lui.

Ehm… bhe, non c’è neanche da chiedere il perché.

Riporto lo sguardo sul corridoio che stiamo percorrendo e mi gratto il collo distrattamente.

Perché, ho la brutta sensazione che sta per succedere qualcosa di strano?

Va beh, può essere che mi sbagli, però…

Vedremo.

________________________

Mi diverto troppo a mettere in disparte Sasuke nelle parti importanti! E’ già la seconda volta che Gin prende il suo posto!! XDDDDDD Ok, la pianto. Ho solo manie di protagonismo ù_ù Ora vi lascio, ma mi aspetto tante belle recensioncine! (Sì, spera, spera che arriva primavera…XD)

Arrivederci al prox chap. Probabilmente arriverà tardi perché vado in vacanza vicino ad Ancona. Non penso che mi divertirò… bhe, ora vi lascio veramente. Bye ^^

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Capitolo 14
*** 14. La Classe 301 ***


14° Chap

Non ci credete eh? Eppure sono riuscita ad aggiornare appena prima di partire! Sinceramente non ci credo neanche io!!! Così dovrò lasciarvi per meno tempo in tensione!! 7 recensioni?? Oddio, non ci posso credere *-* andiamo immediatamente a rispondere!

Rec:

Isatachi: Ehi!Grazie! Anche io ne sono felice che gli esami siano andati beneXP E NO, non era Itachi, questo te lo posso dire.(Non ti preoccupare salterà fuori anche lui, più o meno). XD Lee…oh my Lee XD non ce la farà mai. Ed è per questo che voglio dargli una mano ù__ù E per Kakashi, bhe, non c’è molto da dire. Ma non startene triste! Sono arrivata in anticipo *-* (manie di protagonismo). Ora ti lascio alla lettura! Bye! ^^

Gio93: Sarai punita severamente per quello che hai fatto! *_____* Bhe, tanto ti sbagli, non sono quelli lì ù___ù (Me tenta di sviare sospetti) Ora ti lascio, non ho altro da dirti… ^_^ bye!

_Eleuthera_: *-* Grazie! Lo penso anche io su Sas’ke ù__ù Bhe, ti ho portato uno di quei capitoli…!! Spero proprio che ti piaccia quanto gli altri se non di più, anche se il vero signor capitolo sarà fra i prossimi!*-* aspetta e vedrai, sarà uno di quei capitoli dalla suspence che distrugge i nervi *-*!!! Ora ti lascio leggere, bye! ^^

Irene Adler: Lo so lo so, anche io adoro Lee, e per quello che lo voglio aiutare!e a Sasuke non fa mica male rimanere in disparte, maniaco di protagonismo com’è! Ora ti lascio leggere perché penso di averti fatto già perdere troppo tempo. Bye! ^^

Paine Strife: Tanto ne manca di tempo alla fine! Oh che ne manca! Grazie! ^^ Grazie davvero! Ora vado e ti lascio leggere come a tutti gli altri! Bye! ^^

Kakashina93: Non ti preoccupare, non fa niente! XD Spero che gli esami ti siano andati bene quanto a me! Modestamente mi diverto un tot a prendere il posto di Sasuke, anche se lo faccio solo perchè devo far vedere quanto è in gamba Ginny! XD Bhe, non sei l’unica a cui piacciono quelli con le maschere sul viso, ma anche i belli e dannati non sono male! Ora ti lascio alla lettura, bye bye! Tvtttb! ^^

YuYu@17: Uh, una nuova fan XDD Bhe, come vedi sono qui anche se non tardi come avevo pianificato!! Bhe, per i pomeriggi liberi non so proprio cosa dirti, ma puoi sempre provare a tirare una ipotesi sul passato di Ginny, o sul futuro se proprio proprio… ora ti mollo alla storia! Bye! ^^

E ora, STORIA A VOI!

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Alla Scoperta Del Passato

Capitolo 14: La Classe 301

Dopo aver superato una immensa scalinata dall’obliquità innaturale, ci troviamo al 3° piano e a poca distanza da noi sta una stanza. La 301.

-Eccoci arrivati!- Esclamo allegra, indicando la porta prestabilita per la prima prova. –Oh, che sbadata! Io non vi ho neanche presentato!-

Mi giro e sorrido.

-Allora ragazzi, loro fanno parte del gruppo di Maito Gai. Rock Lee, TenTen, e Neji Hyuuga.- Spiego al “mio” gruppo. –Ed invece loro sono gli allievi di Kakashi Hatake. Naruto Uzumaki, Sakura Haruno ed infine Sasuke Uchiha.- Spiego agli altri indicando i diretti interessati.

I due gruppi si scambiarono uno sguardo di ghiaccio.

-Ehm, sì ragazzi. Ma mi sa che ora dobbiamo entrare.- Stiracchio un sorrisetto ed interrompo il momento di tensione. Dopo tutto, tali maestri tali allievi. Ok, il detto non era così, ma ci si può anche accontentare.

Appena giro la manopola un gran frastuono arriva alle mie orecchie come l’onda di un fiume in piena. Spalanco del tutto la porta e un’enorme massa di persone di tutte le età mi si para davanti.

-Wow…- Esclama estasiato Naruto alle mie spalle.

-Oh, non vedo l’ora di iniziare!- Esclamo io con entusiasmo, attirando l’attenzione di tutti. Sorrido imbarazzata. –Ops…-

Rido sotto i baffi e faccio un passo verso il centro della stanza.

-Tu che dici Sasuke? Sono al nostro livello?- Chiedo all’Uchiha, mentre lui si guarda in giro.

Apre la bocca per rispondere quando un’acutissima voce fa il suo ingresso in scena:

-SASUKEE!! SEI ARRIVATO FINALMENTE!!-

Guardo la fonte di tal suono perfora orecchie e mi accorgo che è una ragazzina. Bionda. Occhi azzurri. E guarda a caso, perché si è appena appiccicata all’Uchiha, ha pure dei vestiti simili a Sasuke.

-Non vedevo l’ora di vederti entrare! Pensavo che non saresti venuto! Sarebbe proprio stato un peccato!- Continua lei, provocando le assopite ire di Sakura-chan.

-INO! STUPIDA RACCHIA! MOLLA IMMEDIATAMENTE SASUKE!!-

Eccone la prova.

Sospiro rassegnata mentre le due ragazzine-megafono cominciano ad urlarsi contro ogni tipo di maledizione conosciuta.

Un ragazzo, anzi due, arrivano alle spalle di Ino e il più alto di loro parla.

-Ehi, pure voi a fare questo stupido test?-

Naruto si avvicina al ragazzo magro con sguardo scocciato.

-No, anche voi qui? E io che pensavo che fossimo gli unici genin appena usciti dall’accademia a partecipare alle selezioni dei Chuunin…sfortuna dannata…-

-Naruto!- Lo riprendo. Certo, ha 12 anni, ma dovrebbe conoscere le buone maniere almeno!

-Che c’è Ginny-chan? E’ solo la verità!- Si difende. E diamogliela buona…

-Che idiota…- Sussurra il ragazzo dai capelli lunghi e la coda.

Sospiro di nuovo. Il mondo con tante persone è complicato. Preferivo restare nel mio mondo in cui gli unici che giravano erano IO, KAKASHI, IL TERZO HOKAGE e in casi straordinari GAI-SENSEI e il suo gruppo.

Qui sono tutti dei veri idioti… a parte Sasuke che mi sembra il più normale.

Osservo intanto Lee, Neji e TenTen prendere posto ad un banco osservando i neo-genin confrontarsi tra le urla.

Oh mio dio. In che guaio mi sono cacciata!?

Poco più in là arriva un’ALTRA voce.

-Eccovi. Vi ho trovati!-

Mi giro rassegnata e trovo altri tre ragazzini.

Uno alto, dai capelli a punta neri e con gli occhiali da sole. Affianco a lui, al centro, sta un ragazzo un po’ più basso, con un cagnolino bianco in testa. Ed infine una ragazzina dagli stessi occhi di perla di Neji-kun.

Avrà il byakugan anche lei? Mah…

-Eccoci qui tutti insieme!- Continua l’uomo-lupo. Ha i denti affilati!

Dietro di lui la ragazzina dagli occhi bianchi saluta piano imbarazzata.

-Anche voi qui?- Chiede il primo ragazzino con i capelli lunghi. Ok, ho bisogno di spiegazioni.

Mi avvicino pian piano a Sasuke e lo porto via dalle grinfie di Ino che neanche se ne accorge da quanto è impegnata a litigare con Sakura.

-Ehm, scusa Sasuke-kun… mi potresti dire chi sono tutti questi qui?- Gli chiedo gentilmente.

- Quello dai capelli lunghi è Nara Shikamaru. Il suo amichetto che mangia sempre è Akimichi Choji. La loro compagna è Ino Yamanaka.- Dice.

Poi indica l’altro gruppo di tre elementi appena arrivato.

-Loro invece sono Inuzuka Kiba con il suo cane Akamaru. Shino Aburame e Hinata Hyuuga. Tutti loro appartengono agli omonimi clan di Konoha. Erano nostri compagni di accademia ninja, ma da quando ne siamo usciti non li abbiamo più incontrati…-

-Capisco… Grazie per l’illuminazione, Sas’ke-kun.- Dico sorridendogli.

-Di niente, Gin.- Mi dice lui, tornando ad ascoltare gli stupidi discorsi di Kiba e Naruto su che team sarà il migliore.

Proprio interessante…ooh!

Poi all’improvviso vedo il cicciotello, Choji se non mi sbaglio, avanzare con il suo pacchetto di patatine verso Kiba. Ma il suo percorso viene interrotto da Shino.

Tutti questi nomi mi fanno venir quasi mal di testa…oddio…

-Fermo. Non pestarlo.- Dice.

Ma di che…? Ah!

-Insetti?- Domando tra me e me.

Sakura e Ino si abbracciano.

-Che schifo… insetti…-

Io rido avvicinandomi al piccolo animaletto osservandolo da vicino. Gli poso un dito davanti e quello ci sale sopra come se niente fosse.

-Ehi piccolo! Che carino! Non ci credo, è la prima volta che ne vedo uno del genere!- Esclamo interessata, ma pensando ad alta voce.

Sento stranamente lo sguardo di Shino sulla mia testa, quando mi alzo in piedi portando l’insetto con me.

-E’ un insetto che assorbe chakra. Si può usar per attaccare l’avversario in qualunque momento.- Dice lui da dietro il bavero del cappotto.

-Interessante.- Lo alzo ancora di più per osservarlo contro luce.

E’ uno di quegli insetti tutti pelosi! Oddio, che carino!!

Ok, calmiamoci. O qui mi prendono per stupida già dalla prima volta che mi vedono.

-EHI, VOI!-

Una voce richiama l’attenzione del gruppo da destra. Proviene da un ragazzo sui vent’anni vestito di viola. E questo che vuole adesso?

-Vi conviene darvi una calmata. I genin qui presenti cercano solo una piccola mossa sbagliata per attaccarvi. Non sono tipi tanto affidabili.- Dice.

-Lo pensavo anche io… purtroppo anche questi qui cercano la più banale scusa per litigare…- Esclamo, avvicinandomi al ragazzo appena arrivato. –Tu sei…?-

-Yakushi Kabuto. Tu invece?-

-Ginevra Hansen. Ma tutti mi chiamano Ginny.- Dico, porgendo la mano.

Lui spalanca un po’ gli occhi, forse stupito per qualcosa. Poi sorride e risponde alla stretta.

-Ok, ragazzi. Ora state in silenzio come ha detto Kabuto-san. Ok?-

Ino, inviperita, esclama:

-Ma chi ti credi di essere, tu, ragazzina?-

Mi scappa una risatina dalle labbra.

-Peccato che quella a cui dai della ragazzina ha 3 anni in più di te, Yamanaka!- Esclamo con voce serpentina. Non so neanche perché ho usato questo tono, ma non fa niente. La vedo titubare un attimo per poi tornare all’attacco.

-Bhe, allora sei un po’ bassina per la tua età.-

Sospira Gin, sospira. Non combinare guai proprio ora. Non ora.

Sto per aprire la bocca per replicare quando Sasuke comincia a parlare.

-Non è bassa. Ha la corporatura perfetta per fare la ninja.-

Spalanco gli occhi accigliata nel sentire quelle parole.

-Beh, grazie Sas’ke-kun. Comunque, Kabuto. Per te non è la prima volta che sei qui, no?- Chiedo. Dopo tutto sembra muoversi bene in quest’ambiente, no?

-Già. Infatti, non sono mai riuscito ad accedere alla terza prova.-

-Allora puoi spiegarci come funzionano gli esami!- Esclama entusiasta Sakura.

-Già. Stavo per dirlo io…- Sussurro.

Chiudo gli occhi. Sarà ancora lunga questa pena tortuosa? In più Kabuto-san potrebbe sembrare un tipo sincero e loquace ma emana un’aura ambigua…

-Certo, vi darò un po’ di informazioni con queste nin-info card…-

Tira fuori un mazzetto di carte arancioni dal porta-oggetti e ce lo mostra come se fossero le carte più importanti al mondo. E poi comincia a parlare a vanvera…

Io mi allontano un pochetto dal gruppo che ascolta il discorso e mi guardo attorno. I partecipanti all’esame provengono proprio da ogni paese. 

Coprifronti della Foglia, della Cascata, della Roccia! E poi poco più in là dal paese del Suono e dal paese della Pioggia.

-Perché non c’è nessuno che proviene da Kumo?- Penso ad alta voce.

-I genin del paese del fulmine non hanno mai partecipato alle selezioni dei Chuunin.- Esclama poco più in là Kabuto, avendomi sentita parlare.

-Capito. E perché?- Tento di approfondire.

Lui mi squadra assieme a tutti i neo-genin.

-Si dice che abbiano sempre avuto altri modi per diventare Chuunin, là. Ma non si sa altro.-

Mi gratto il collo distrattamente.

-Allora sarò l’unica da Kumo… pare.- Dico soprappensiero, mentre Kabuto torna a parlare.

-Non sono in molti neanche quelli del villaggio del Suono, dato che è un paese nato solo pochi anni fa. Gli Shinobi di quel villaggio non sono molto conosciuti ma…- Spiega Kabuto,

Un fruscio quasi impercettibile si fa strada tra i vari genin nella stanza.

La velocità è impressionante. Sono tre…

Chiudo gli occhi per permettere all’udito di fare la sua parte.

Sì, sono tre velocissimi genin da non sottovalutare. Se vanno tanto veloce sono stati allenati molto intensamente, se non è un’abilità naturale.

Si spostano a destra e a sinistra, forse per confondere i sensi. Ma il loro odore acerbo non può scappare al mio naso.

Apro gli occhi guardandomi attorno. Si dirigono verso la mia destra, in fila, uno dopo l’altro.

Faccio pressione con il piede sinistro sul pavimento per prendere stabilità, e con una piccola spinta mi sposto velocemente verso lo Yakushi.

Uno degli sconosciuti stacca un presalto* su uno dei banchi della classe e lancia un paio di kunai verso Kabuto.

Il ragazzo, con un salto all’indietro li evita con facilità ma subito dopo arriva un secondo sconosciuto che tenta di colpirlo in viso con un pugno. Ma…non è un normale pugno!

E cosa diavolo è quel coso che ha legato al braccio?

Con lo scatto preso scivolo sul terreno liscio e in pochi secondi mi ritrovo tra Kabuto e lo sconosciuto.

Poggio le mani a terra e con le gambe colpisco il mento del ragazzo sconosciuto facendolo volare poco in là. Pochi attimi dopo ecco una terza apparizione. Una ragazza.

Ora che ci posso pensare, dato che non ne ho avuto il tempo prima, provengono tutti e tre dal Villaggio del Suono!

La ragazza si scaglia contro di me come una faina, tentando di colpirmi.

-Il suono è più veloce di chiunque altro!- Afferma, preparando un pugno da scagliarmi.

Con uno scatto spingo via con un piede Kabuto e mi catapulto alle spalle della ragazza facendole anche un piccolo scherzetto.

Pochi istanti dopo che il suo colpo è andato a vuoto quella si gira e mi guarda con occhi spalancati.

-Il tuo ragionamento fa acqua. Una cosa più veloce del suono c’è. Guarda caso c’è prima il fulmine del tuono!- Dico ridendo e rigirandomi il suo coprifronte del suono tra le dita. – E comunque non è il momento di combattere, questo! Già qui sono tutti sotto stress, se poi ci siete voi che iniziate a dare battaglia qui si forma il caos più totale!- Continuo, lanciando alla ragazza il coprifronte rubato.

Ok, a volte è proprio vero, mi faccio vedere anche troppo nonostante la mia indole calma… però non posso fare a meno di calmare le situazioni agitate come queste.

-Ah, io adoro quella ragazza!- Esclama Lee estasiato dal centro della classe.

Oh mio dio… non cambierà mai! Rido sotto i baffi.

Per fare scena mi rimetto a posto un ciuffo e mi massaggio l’orecchio.

-Certo, voi potrete anche mettere fuori uso i timpani facendo perdere del tutto l’equilibrio con quelle onde sonore che trasmettere, ma di certo non servirebbe a molto contro i Genin che usano le arti mediche. Per cui non date tutto per scontato.- Esclamo. I tre ragazzi del suono mi guardano con astio (Vorrei anche vedere…) e stanno per mandarmi una maledizione quando una piccola esplosione fumogena attira l’attenzione verso la cattedra.

-Fate silenzio, ragazzini petulanti.- Dice una voce.

Pian piano il fumo sembra diradarsi e alla nostra vista appare un gruppo di esaminatori vestiti di grigio.

Davanti a loro sta un uomo alto e con il viso deturpato da due profonde cicatrici.

-Grazie per aver atteso così tanto. Io sono Ibiki Morino e sarò il vostro esaminatore per la prima prova dell’esame di selezione dei Chuunin!!

_________________________________________________________

*presalto= termine tecnico della ginnastica artistica che serve per dare inizio ad un salto (Pre= prima , quindi prima del salto)

Il capitolo più lungo del solito l’ho fatto solo per voi!!!!!!!!!!!!
Ok ok, mi pare che i conti siano sbagliati. Per tutti quelli che si aspettavano che nel prossimo capitolo ci sarebbero stati gli ENORMI aiuti sul passato di Ginny, bhe, mi dispiace ma ho fatto male i calcoli… E non so, spero vivamente che non sia fra più di 3 capitoli, comunque l’aiuto lo darò a metà della seconda prova, ve lo assicuro! Bye! E aspetto recensioni!!

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Capitolo 15
*** 15. La Prima Prova! ***


15° Chap

Eccomi qui, più fresca che mai dopo le vacanze! Fresca, qui in questa buca che è la pianura padana si muore di caldo, però si dice così, no? Fresca… magari… tornando però ad argomenti più inerenti alla storia, ECCOMI QUI CON IL NUOVO CHAP! La fatidica prima prova dell’esame di selezione dei chuunin!

Vero che mi aspettavate? XDD

Rec:

Isatachi: La parte in cui appare Kabuto? Davvero la odi così tanto? XD Va bhe, comunque posso dirti di Sì! Sasuke ha circa difeso Ginny ù_ù è questo che ho voluto dire con quel passaggio del capitolo! Rock Lee contro Sasuke? Bhe, non penso che la farò ^^’’ però posso inventarmi qualcosa per farti felice XD ora ti lascio come sempre alla lettura, baci!

_Ellis_: Eccoti qui! Ti aspettavo! XDD Grazie mille per la tua rec! Me felice ** . . . far stare in suspence le persone è il mio mestiere *__* E sì! A Sas’ke Gin non è indifferente, ciò te lo posso rivelare… ù__ù e, come ti ho già detto sull’amicizia di Ginny e Hinata, bhe, ci farò su un pensierino! Ciao ciao! ^^

_Eleuthera_: Aspettavo solo te *-* Nessuno ti batte nel scrivere recensioni che fanno sbarluccicare gli occhi dalla commozione! Non smetterò mai di ringraziarti per i commenti stupendi che fai alla fic! ^___^ Per la tua teorica coppia SasuGin, come ho già detto alle altre, si, hai ragione ù__ù ma adesso bisogna farlo capire a Ginny XDD Mi sa, poi, che Kakashi non sarà molto nominato nei prossimi capitoli, sai com’è, non c’è lui durante le prove ç__ç Ora, dopo che ti ho angosciato con la risposta alla recensione, ti lascio andare a leggere, cosa che tu volevi fare sin dall’inizio XD Bye!

Kakashina93: Tastiera che da i numeri? Non ti preoccupare! Ci ho capito! Grazie grazie per la rec! ^_____^ Mi ha fatto come sempre TAANTO piacere!!! Baci baci!

Paine Strife: Ora sono io che non so che risponderti se non grazie mille ^___^ goditi il chap! Ciao! ^^

E ora, signori lettori e signore lettrici… IL CAPITOLO QUATTORDICI: LA PRIMA PROVA

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Alla Scoperta Del Passato

Capitolo 15: La Prima Prova!

Eccoci qui. Tutti quanti gli aspiranti Chuunin.

Chini sui banchi della stanza 301 e con 9 problemi di fisica da risolvere per la prima prova dell’esame di selezione.

E partiamo già fregati.

I problemi sono irrisolvibili. Persino Sasuke, secondo me, non ce la fa.

Non ha ancora scritto niente sul suo foglio.

Quindi per Naruto è finita.

Senza parlare di me, che non ho ricevuto gli insegnamenti dell’accademia e quindi è ancora più difficile capire questo cavolo di questionario.

E quindi siamo messi già alle strette dal primo momento.

Se uno della squadra prende zero punti, addio selezione dei Chuunin!

Naruto è seduto due banchi davanti a me. Sakura è nella mia stessa fila ma a sei ragazzi di distanza.

E Sasuke… bhe, Sasuke è finito di fianco a me.

Afferro la matita e inizio a mordicchiarla guardandomi attorno. La maggior parte dei genin sembra stia per andare in paranoia. Visi rossi, mani tremanti, respiro a mille…

Più o meno il comportamento che dovrei avere io adesso.

Siamo spacciati.

Eppure non sono sotto pressione. Gli occhi non mi strabuzzano fuori dalle orbite terrorizzati. I battiti del mio cuore sono regolari come sempre.

Guardo Sasuke al mio fianco che guarda gli esaminatori che prendono nota di eventuali copiature.

 

-E’ tutto un fatto psicologico…-

 

E’ tutto un fatto psicologico. Il terzo Hokage mi ha detto questa semplice frase l’ultima volta che l’ho incontrato.

Un fatto psicologico…

Ibiki Morino…

 

-Ibiki Morino è il capo della squadra che si occupa di far parlare i prigionieri nemici. Li mette talmente sotto pressione che non più di cinque minuti dopo i nemici gli dicono la verità…-

 

Kakashi mi aveva parlato del capo degli esaminatori.

L’uomo-armadio dai toni gravi e solenni, che si stagliava davanti alla lavagna della classe, su cui erano abbozzate le regole della prima prova.

 

10 punti per ogni Genin.

10 problemi da risolvere.

Se sbagli 7 problemi rimani con 3 punti.

Ogni volta che le guardie sorprendono a copiare sottraggono 2 punti.

 

Quindi, facendo il punto della situazione…

Se è tutto un fatto psicologico, e Morino è un professionista nel mettere sotto pressione le persone… bhe, il questionario potrebbe sembrare tutta una farsa per mettere alla prova gli aspiranti Chuunin.

E ci starebbe riuscendo alla grande…

Poi c’è anche il fatto che non ci hanno dato ancora il 10° problema!

Sarà qualcos’altro di psicologico? Oppure no?

 

-Dovrete dar fondo a tutte le vostre risorse… Fatemi vedere che cosa sapete fare…-

 

Le parole di Morino… Aspetta!!

Riporto lo sguardo alla lavagna e leggo l’ultima regola scritta.

 

Ogni volta che le guardie sorprendono a copiare sottraggono 2 punti.

 

Non ci credo… Ma sono una pirla!

Vogliono solo mettere alla prova le nostre capacità nel non farci scoprire!

Dannazione a me e alla mia mente malata che non ci è arrivata prima!

Ora il problema è solo uno.

Come. Come fare per non farsi scoprire?

Io non ho abilità innate che mi permettano di non essere scoperta! Niente sharingan, niente byakugan e roba varia! Niente di niente!

E allora come diavolo faccio?

Mi gratto la testa con la matita facendo tintinnare i campanellini del mio braccialetto.

Sarà, ma io non ho idea di come fare.

Poi sento un abbaio provenire dal centro classe, dove intravedo più in alto di tutte le teste, un cagnolino bianco. Akamaru.

Mi fa tornare in mente la tecnica del richiamo di Kakashi. Tutti quei cagnolini adorati che scorrazzano qua e là…

Sorrido.

Poi un colpo di genio.

LA TECNICA DEL RICHIAMO!

Strizzo gli occhi per un improvviso dolore alle tempie.

-Ehi Gin, hai mai evocato un animaletto?-

-Un animaletto, senpai?-

-Sì, la tecnica del richiamo. L’hai mai imparata?-

-No! Come si fa? Come si fa, senpai?-

-Bhé, innanzitutto devi…-

Mi tengo la testa tra le mani per qualche secondo, mordendomi il labbro inferiore ferendomi leggermente.

No, no, basta! Perché adesso, dannazione?!

E poi quella voce… era così simile a quella…

Scuoto la testa, cercando di non pensarci, mentre il sapore ferroso del sangue mi fa rabbrividire al solo contatto con le papille gustative.

Respiro profondamente due o tre volte e poi torno calma.

La tecnica del richiamo.

-Gin, va tutto bene?-

Un sussurro.

Giro appena la testa verso Sasuke e annuisco, sorridendo leggermente.

Respiro un’ultima volta e torno al lavoro.

Quindi, la tecnica del richiamo è la mia unica possibilità.

Ma eseguirla fa un gran fracasso e polverone…

Bhe, dopotutto… tentar non nuoce.

Mi sfioro con il pollice il labbro sanguinante e poso la mano aperta sulla sedia.

-Sasuke…stai al gioco…- Gli sussurro, appena prima di chiamare la tecnica mentalmente.

Una nuvola di fumo si alza attorno a noi. Dannazione!

Comincio a  tossire veramente, mentre faccio finta di lamentarmi.

-Oh no! Diavolo di un fumogeno!-

Chissà, forse così mi salvo pure…

-Ehi tu! Che cosa è successo?- Urla Morino avvicinandosi alla massa di fumo che va via via diradandosi.

-Mi è…sfuggito un piccolo fumogeno dal porta oggetti aperto e… e… mi dispiace!- Torno a sedermi, mentre il resto dei genin nella stanza mi squadra dalla testa ai piedi.

Che imbarazzo!!

-Lei, signorina, è…?- Chiede sempre Ibiki. Io alzo lo sguardo sull’esaminatore e rispondo con voce quasi tremante per sembrare più vera possibile.

-G…Ginevra Hansen, signore. S…squadra 7 di Konoha.-

L’uomo sorride senza consultare alcun elenco. Pensavo mi volesse controllare, e invece no!

-Bene, signorina. Può tornare al lavoro.-

Sospiro sollevata, anche se qualcosa mi dice che Morino sa cosa ho fatto! Va bhe. Torniamo a noi.

Mi guardo attorno e noto solo lo sguardo di Sasuke su di me, quindi mi metto al lavoro. Un uccellino giallo inizia a svolazzare sulla mia spalla. Le alette rosse che si muovono in alto e in basso velocemente per non precipitare.

Scambio uno sguardo divertito con Sasuke che torna rassegnato al suo questionario, mentre l’uccellino mi si posa in testa.

-Bene, piccolo Shin*. Fammi vedere ciò di cui sei capace!- Gli sussurro sorridendo e l’uccellino saltella sulla mia testa allegro. –Guarda chi scrive e dimmi ciò che scrivono!-

Bene. Dopo dovrò ringraziare Kiba per avermi fatto venire l’idea!

 

* * *

 

8 punti. Shin ti adoro!

-Bravo piccolo. Ora il 2° problema che è uno dei più complicati. Individua chi è riuscito a risolverlo e dimmi tutto.- Un paio di secondi dopo comincio a scrivere.

La traiettoria dello shuriken è misurabile secondo…

-Mancano 10 minuti al termine della prova. E’ il momento del decimo problema!-

Alzo lo sguardo senza finire di scrivere la frase ed incrocio per un attimo lo sguardo di Morino. Poi il cigolio dei cardini mal oliati della porta fa girare tutti i presenti verso l’entrata. Sbaglio, o quello è il ragazzo-gatto?

Rido sotto i baffi, mentre torno a fissare Morino con interesse.

-Finalmente tornato. Il tuo bel burattino è servito allo scopo?-

Una risatina mi esce dalle labbra. Poi scuoto la testa e cerco di tornare seria.

-Siediti.- Ordina l’esaminatore, mentre…ehm…Kankuro? Sì, mentre Kankuro si addentra nell’aula passando tra i banchi.

-Prima del 10° problema vorrei dettare un’ultima regola.- La classe dimezzata rimane in silenzio, mentre le lancette dell’orologio risuonano con un fastidioso Tic Tac.

-Innanzitutto, voi potete scegliere se proseguire e svolgere il problema oppure tornare indietro e provare alla prossima selezione. Se vi tirate indietro anche la vostra squadra sarà eliminata, ma se sceglierete di continuare…- Morino fa una pausa per tenere tutti noi sulle spine. Bastardo… -Se scegliete di continuare e sbagliate il problema, verrete banditi A VITA dagli esami di selezione dei Chuunin.-

COSA?! Ma…è un’ingiustizia! Ci sarà però un motivo…

Stai a vedere che avevo ragione a proposito del 10° problema psicologico!

Bisogna solo decidere, quindi. E alla svelta.

-Se decidete di ritirarvi, vi basta alzare la mano ed identificarvi. Poi potrete andarvene.-

Tutti si tirano sguardi preoccupati, terrorizzati, in ansia. L’odore della suspence si allarga sempre di più nella classe come una cappa di caldo improvviso a ricoprirci.

Una manciata di genin alzano la mano trascinando fuori dall’aula pure i loro compagni. Fifa.

Giro lo sguardo per la stanza. I componenti di ogni squadra si scambiano sguardi di intesa, oppure di paura.

-Che cavolata…- Sussurro senza volere, mentre Shin atterra sul banco saltellando. Gli passo un dito sul becco giocando con lui.

Incrocio le gambe sulla panca finché un urlo non mi risveglia. La voce è fin troppo conosciuta. Chi è?

Naruto.

Il Grande Naruto. Che non si lascia mai mettere sotto pressione se ci sono sfide. Lui rimarrà sempre con il suo carattere da sbruffone che non si preoccupa mai di niente e nessuno. E questo è stato fino ad adesso una nostra fortuna.

Continua ad urlare a destra e a manca che lui non si lascia intimidire da alcuna regola, che lui continuerà finché non diverrà Hokage.

Sospiro ridendo. Non cambierà mai. Ma proprio mai.

-Che c’è da ridere se Naruto è un usuratonkachi*?- Mi chiede Sasuke, dalla mia sinistra.

Io sorrido, appoggiandomi allo schienale.

-L’usuratonkachi, come lo chiami tu, ci ha appena permesso di passare alla seconda prova, se non ho sbagliato i calcoli!- Gli dico sottovoce perché gli altri non sentano.

-E… e perc…?- Tenta di chiedermi, interrotto da Morino.

-Davvero bravi, avete fatto la scelta giusta. Sono lieto di annunciarvi, che ognuno di voi ha ufficialmente superato la prima prova dell’esame di selezione dei Chuunin!-

Ah, se non ci fossi io…

Scoppio a ridere mentre Sasuke mi guarda stupito.

-Mi spieghi come facevi a saperlo?- Chiede. Io lo guardo con le lacrime agli occhi dal ridere. Bisognerebbe fare una foto alla sua faccia…

-Soltanto sapendo che Ibiki Morino è il capo della squadra di torture ed interrogatori. Roba psicologica, no? Quindi, se il 10° problema non ce lo avevano dato prima c’era di sicuro un motivo! Quando poi ha dettato l’ultima regola tutto è stato più chiaro e limpido di acqua di sorgente!- Gli spiego, mentre Ibiki, in sottofondo, parla con gli altri alunni di chissà cosa.

Sasuke sorride. Cioè, più che altro tenta di fare un mezzo sorriso divertito.

-Tu sei matta da legare…- Mi dice, riportando l’attenzione sull’esaminatore.

Ah… lo so, Sasuke. Lo so. Ed è proprio per questo che continuo a cercare il mio passato, dopo tutto quello che ho passato per arrivare a questo punto.

Sono Matta da Legare.

Abbasso lo sguardo sospirando e guardo il banco con Shin che saltella allegro.Ora so anche che, la prima volta che Kakashi mi ha spiegato la tecnica del richiamo, in realtà non era la prima volta.

A quanto pare in passato io ho imparato tantissime cose, di cui ora sono all’oscuro. Bhe, poteva andarmi peggio, se devo essere sincera.

Un certo fracasso di vetri mi distoglie dalle riflessioni, e un attimo dopo un’attraente ragazza fa la sua entrata in scena molto artistica.

-Salve ragazzi, io sono Anko Mitarashi, e sarò l’esaminatrice della vostra seconda prova! Ma ora, SEGUITEMI TUTTI!!-

Sbaglio, o andiamo di male in peggio?

 

_________________

*Shin = Il nome è l’abbreviazione di Shining, brillante.

*Usuratonkachi = insulto con cui spesso Sasuke chiama Naruto. Significherebbe Idiota, se non sbaglio.

Ed eccomi qui, pronta ed in fibrillazione per scrivere il prossimo capitolo!!!!!! E forse finalmente riuscirò a rivelare qualcosa! Lo spero, perché ve l’ho promesso, e dopo ci starei maluccio se non riuscissi… va bhe, alla prossima! Mi aspetto TANTE recensioni! (O almeno le solite…XDD) Bye

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Capitolo 16
*** 16. La Seconda Prova Inizia! ***


16° Chap

Uhuhuh… *-* eccoci qui. Mi dispiace. Nemmeno oggi riesco a darvi la soddisfazione di nuovi indizi, scusate. Però spero di farmi perdonare con una scena che nessuno forse si aspettava XD va bhe, non vi dico altro.

Rec:

Isatachi: Nyah! Già già… Orochimaru si avvicina! XD Vedremo come se la caverà Ginny di fronte al serpentaccio. Grazie come sempre per la rec! Baci!  Gin

_Ellis_: Eccoti qui, oh Ellis! XD E le faville arriveranno, non ti preoccupare!! E comunque non demordere, troverò un modo per far avvicinare Gin e Hina!! XD ok, ora ti lascio! Bye bye!

Gio93:Mia cara! ^0^ davvero te lo immagini? Bhe, ti augurò che sia vero ciò che pensi! ù_ù non ho capito la cosa su Sasuke, ma fa lo stesso… posso starne all’oscuro ancora per un po’… Grazie per essere il mio peluche da coccolare nei giorni di depressione ^^ (DeiDei ç__________ç. . .) ora, vai a leggere, che ti fa bene! XDD ciao ciao! Un abbraccio,   Gin

_Eleuthera_: Ele-chan! Mi dispiace tento per il tuo computer, dopo tutto i pc sono tutti bastardi che si rompono con niente… l’ultima volta che ho riparato il mio aveva immagazzinato più di mille virus °-° comunque, come sai, non finirò mai di ringraziarti! Ogni volta che leggo le tue recensioni salto sulla sedia dalla gioia!! Per la storia del “senpai”, bhe, si vedrà… comunque non penso che lo svelerò presto. ç____ç Io ne sto soffrendo tuttora della fine di Deidara… quando l’ho scoperto sono pure scoppiata veramente in lacrime… Bhe, ora ti lascio leggere che ti rendo felice un pochetto… ^_^ ancora grazie, Gin (PS= Ipotesi assurde?! ASSURDE?! . . . ma se ci becchi quasi sempre XDDD)… ciao

Paine Strife: Io li metto apposta quei piccoli indizi, come senpai, sensei ecc… danno ispirazione al lettore per far nascere teorie su teorie! XDD Grazie, grazie e grazie per i complimenti, mi fanno davvero tantissimo piacere!!! Ciao ciao! Baci!

Ed ecco, ragaSSuoli, il QUINDICESIMO CAPITOLO!

______________________________

Alla Scoperta Del Passato

Capitolo 16: La Seconda Prova Inizia!

Mi rigiro tra le mani una pesca tirandogli un morso ogni tanto.

Assaporo il gusto e la freschezza del frutto con gli occhi un po’ socchiusi.

Sono stanca. Finalmente fra un po’ potrò andare a letto.

-Ehi, Ginny-chan… che hai?-

La voce di Kakashi mi riscuote dal mezzo-coma in cui ero caduta.

-Nh?- Domando, per distrazione.

-Chiedevo se c’è qualcosa che non va. Ti vedo pensierosa.- Mi spiega dalla cucina.

Sorrido.

-Sono solo un po’ stanca. Domani sarò scattante e arzilla come sempre!- Mi appoggio allo schienale del divano e mordo la pesca un’altra volta.

-Sarà, ma a me non sembra solo quello!-

Mi alzo a mala voglia e raggiungo Kakashi in cucina, dove si destreggia da vero professionista a scaldare una scatoletta di Ramen compero.

-Cioè?- Gli chiedo, sedendomi su uno dei seggiolini della cucina.

-Ogni volta che hai quella faccia hai dei pensieri confusi che ti gironzolano in testa…- Esclama, posando sul tavolo la ciotola.

Io finisco di rosicchiare il torsolo della pesca e la butto nel cestino con un lancio da pallacanestro. Prendo le due bacchette sul tavolo e afferro un po’ di spaghetti dalla ciotola. Kakashi fa la stessa cosa abbassandosi la maschera.

Rimango quasi abbagliata. Da quant’è che non vedevo il suo viso?

-Bhe, se devo essere sincera, qualcosa c’è…- Dico, ingoiando la pasta ma senza distogliere lo sguardo da Shi. Immergo di nuovo le bacchette nel contenitore e faccio il bis. –In questo periodo ho notato che i flashback dei miei ricordi si fanno più frequenti.-

Si fa tutto più silenzioso mentre Kakashi prende degli altri spaghetti contemporaneamente a me.

-E cosa vedi?- Chiede, fissandomi in faccia.

-Niente. Tutto nero. Però sento delle voci. E fino ad ora sono solamente due le voci che sento. Che parlano o con me, o tra loro. In più…- Mi blocco. Non mi va di raccontargli anche dell’intrusione in camera mia di quei tizi.

-In più…?- Mi fa, alzando lo sguardo dalla ciotola di Ramen dove si è rifornito di nuovo di spaghetti.

Giro le bacchette un paio di volte nel brodo con fare silenzioso.

-Niente, è che… bhe, dovremmo chiudere la porta sul retro. Ecco tutto.- Dico, con sguardo sempre basso.

Sento il suo sguardo sulla testa.

-Ok. Ieri sera due tipi si sono intrufolati in casa silenziosamente. Parlavano di me come se mi conoscessero. Dicevano roba del tipo “E’ lei?” “Pare proprio di sì” e simili… E sono preoccupata.- Rispondo io messa sotto pressione dall’occhio inquisitore di Kakashi.

-C…cosa?- Chiede lui stupito, spalancando lo stesso occhio. –E li hai visti?-

Muovo la testa in segno di negazione.

-Rivolgevo loro la schiena…-

Nell’aria ricompare il silenzio. L’avevo detto che non dovevo dirglierlo, io!

Alzo lo sguardo mentre Kakashi si mette di nuovo la maschera.

-Vado a vedere che si può fare per la porta, l’avevo detto che bisognava ripararla subito. Tu finisci il brodo. Torno subito.-

E in pochi attimi esce dalla mia visuale. Sospiro. Afferro la ciotola e me la scolo in pochi attimi venendo attraversata da un brivido bollente.

Mi appoggio al tavolo con le mani sotto la testa, chiudo gli occhi e sbadiglio.

Ho sonno… voglio dormire…

-Niente da fare. La porta non vuole stare chiusa nemmeno con i chiodi. Dovemmo prendere dei piccoli provvedimenti per sta notte…-

-Tipo?-

-Tu dormi da me.-

Sbatto le palpebre perplessa.

-Cosa?-

-Tu dormi da me. Non vorrai che quei due ritornino!- Esclama, sicuro di sé.

Ah! Questa è bella. PERCHÈ DOVREI DORMIRE DA LUI?! SOLO PERCHÉ QUEI DUE POTREBBERO TORNARE?! MA STIAMO ANDANDO DI MATTO?!

 

. . .

 

Come non detto. Non ne ha voluto sentire ragioni! Dannazione a te, Hatake.

Ora mi ritrovo qui, nella tua stanza, stesa accanto a te, con te che dormi.

E io, che sarei quella che ne avrebbe più bisogno, non riesco a chiudere occhio.

Uff. Sai perfettamente che mi sento in imbarazzo in queste situazioni, eppure… Oh, al diavolo te, Hatake, e le tue idee.

Mi giro sul lato, dandoti la schiena e serrando gli occhi in cerca di quel sonno che sentivo calarmi sulle palpebre durante la cena. Dov’è finito?

Dove? Dove?!

Una leggera brezza estiva entra dalla finestra appena socchiusa e mi colpisce le braccia facendomi rabbrividire.

Altro che la mia stanza che assomiglia ad una camera ardente! Qui si gela quasi!

Stringo a me un angolo del lenzuolo lasciato hai piedi del letto come mi è solito fare, e mi godo quel freschino adorato.

Domani poi devo farla pagare a Kakashi per quello che…ho…passato…

 

* * *

 

Sto sbadigliando senza sosta da un quarto d’ora, mentre Anko parla, parla e parla senza mai fermarsi. Perché deve farci un discorso imperiale per dirci le regole che io ho capito ascoltando un quarto del discorso?

Campo d’allenamento numero 44, la cosiddetta Foresta della Morte. 44 cancelli. Ogni squadra parte da un cancello diverso con un rotolo, o della Terra o del Cielo. Lo scopo è di rubare alle altre squadre il rotolo opposto a quello che si possiede in meno di 5 giorni e arrivare alla torre centrale sani e salvi e con tutti i compagni. Punto e basta. Poi bisogna solo sapere che la foresta è infestata da animali pericolosi. Ma questo si intuiva già dal nome, no?

-Ehi Ginny-chan!-

Mi giro di scatto verso dove proviene la voce.

-Ehi, Kakashi! Che ci fai ancora qui?- Gli chiedo, allontanandomi dal gruppo di aspiranti Chuunin per andare in contro all’Hatake.

-Devo parlarti.-

Parlarmi? Cosa dovrà mai dirmi?

Ci allontaniamo un po’ verso gli alberi che circondano il campo d’allenamento numero 44 per non disturbare il discorso della Mitarashi.

-Senti Gin. La seconda prova tu la svolgerai da sola. E’ un provvedimento del terzo Hokage per non facilitare la prova alla squadra 7. Certo, partirai da un cancello diverso, ma vorrei contare sul tuo aiuto nel caso che Naruto, Sakura e Sasuke si trovassero nei guai…- Mi spiega pacato, continuando a tenere d’occhio il gruppo 7 da lontano. Eheh, si vede lontano un miglio che è preoccupato!

-Non ti preoccupare, Shi-san. Farò del mio meglio per far sì che non si facciano del male!- Gli dico, determinata.

Lui sorride e mi posa una mano sulla testa scompigliandomi un po’ i capelli.

-Grazie. Ma sta attenta anche tu. Non so cosa potrai trovare là dentro, ma di sicuro non è nulla di buono. Coraggio, solo tu puoi farcela da sola. Conto su di te!-

Alzo il pollice in segno di Ok e sorrido in stile Gai-sensei. –Non ti preoccupare neanche di me. Tornerò più sana e frizzante di prima!-

Lo saluto con la mano e me ne vado sorridendogli fino a che non distolgo lo sguardo da lui, notando finalmente che Anko ha finito di parlare.

-Tieni. E’ il modulo per poter partecipare alla prova.-

Giro la testa verso la mia sinistra, dove è comparso Sasuke con due fogli in mano.

-Ah…grazie…- Sussurro, afferrando uno dei due moduli. Lo esamino da cima a fondo. –Ah, Sasuke!- Mi giro verso di lui, che stava per andarsene.

-Sì?- Esclama lui, voltandosi di nuovo verso di me.

-Bhe, non aspettatemi per firmare il modulo. Io… non sarò con voi durante la prova. Farò squadra da sola. Ordine di Sarutobi!- Gli spiego. Lui spalanca un po’ gli occhi per poi rispondere:

-Ah…ok. Allora buona fortuna!-

Io gli sorrido alzando le dita in segno di vittoria.

-Grazie. Idem per voi! Ad ogni modo, quando avrò trovato il secondo rotolo, vi cercherò. Kakashi non vuole che vi cacciate nei guai. Ciao!-

E me ne vado, girandogli le spalle.

Sì! Niente più marmocchi cui tenere dietro per un bel po’ di tempo!!

Finalmente libera! Niente baby-sitting al gruppo 7!

Pensare sempre che ciò che potrebbe succedere a quei tre là fosse colpa mia mi metteva in difficoltà! Ma ora più nessuno mi fermerà! Potrò fare ciò che vorrò! Olé!

Non faccio in tempo a finire di esultare mentalmente che la voce di un aiutante-esaminatore richiama l’attenzione di tutti dicendo che erano pronti per consegnare i rotoli a chi avesse deciso di partecipare alla prova.

 

***

 

Mancano poco più di due minuti all’inizio della seconda prova e già io non ci vedo più dall’eccitazione!

E soprattutto dovrò cavarmela interamente da sola!

Meno di 1 minuto.

La carica mi elettrizza e non riesco a rimanere ferma neanche per un secondo. Saltello avanti e indietro, facendo saltare i nervi al responsabile del mio cancello.

Meno di 30 secondi.

Una scarica elettrica mi attraversa la spina dorsale facendomi rabbrividire.

Il guardiano apre il lucchetto del cancello e scioglie le catene.

Meno di 15 secondi.

Mi chino sulle gambe, mettendomi in posizione di partenza come per una corsa. Le ginocchia mi tremano dall’adrenalina che mi entra in circolo.

Meno di 5 secondi.

Da lontano, l’eco della voce di Anko raggiunge leggera i miei timpani.

-La seconda prova dell’esame di selezione dei chuunin inizia…- urla, aspettando il culmine del conto alla rovescia.

-…ORA!-

Le ante del cancello 44 si spalancano e io scatto in avanti con velocità.

L’odore di pericolo è palpabile nell’aria. E, se devo essere veramente sincera, lo adoro!

Ora non ho più dubbi a riguardo. Questa prova di sopravvivenza sarà estremamente…fantastica!

Salto da un ramo all’altro finchè non ne afferro uno con le mani catapultandomi sopra con una capriola attorno ad esso.

Come tutti sanno io sono una che origlia spesso le conversazioni. Ed è un peccato che un trio di non so quale villaggio (Il coprifronte con tre righe verticali non ricordo di averlo mai visto…) siano passati accanto a me per sbaglio dicendo di avere il rotolo della terra e che sarebbero partiti dal cancello accanto al mio.

Ed io ho il rotolo del cielo.

Quindi ho già le mie prede da assalire! Sarà un gioco da ragazzi derubare quei ragazzini. Non hanno la più pallida idea di cosa gli aspetta con me contro.

Sorrido e riparto, virando la mia direzione di 45° verso la mia destra.

Dovrei incrociarli se li supero in velocità.

E per loro sarà la fine della prova. A meno ché non cerchino di nuovo altri due rotoli…

Con qualche piroetta in aria distolgo la monotonia della corsa e pian piano sento sempre meglio l’odore dei tre ragazzini.

Odore di ingenuità. Odore di paura.

Ah, mi sento così bene in questo posto…

Socchiudo un po’ gli occhi per la velocità che sto raggiungendo, con l’aria tagliente che mi colpisce le braccia e le gambe.

Un salto ed intravedo qualcosa muoversi poco più avanti di me. Mi blocco, nascondendomi dietro ad un tronco ad osservarli.

-Ok, ora dobbiamo trovare una squadra che abbia il rotolo del cielo. Ma scegliamo quelle più deboli. Sapete bene che non si scherza con quelli della sabbia, del suono e il gruppo della foglia dove c’è quello con gli occhiali…per non parlare di quello con la lingua lunga!-

Dice un ragazzetto con i capelli a spazzola azzurro chiaro. Il capo, direi.

Preparo due kunai in mano e con un balzo li lancio contro al gruppetto prendendoli di sprovvista. Mi nascondo dietro un altro tronco.

Penso che li abbiano schivati. Non saranno tanto scarsi da essere colpiti da due kunai tirati anche piano…

-Chi va là?!- Urla uno del gruppo.

Io sorrido, uscendo dal mio nascondiglio.

-Io.-

E senza preavviso lancio per terra di fronte a loro uno dei piccoli fumogeni che mi ha fornito Kakashi sotto richiesta.

Nel fumo li sento tossire, mentre corrono tutti e tre in direzioni diverse.

Il rotolo di solito lo tiene il più in gamba. Quindi opterei per il ragazzino dai capelli azzurri che prima ha parlato.

Con uno scatto attraverso il fumo mi ritrovo alle spalle del ragazzino e con un colpo alla nuca lo faccio cadere.

Il sibilo di uno shuriken che taglia l’aria mi costringe ad abbassarmi, mentre con calma perquisisco il porta-oggetti del capo.

Un altro shuriken arriva, costringendomi a saltare qualche metro più in là, mentre il fumo pian piano scompare.

-Yaaaaaaah!!- Un altro della squadra mi si scaraventa addosso impugnando un kunai dalla punta ricurva. Tento di saltare ma quello mi afferra il piede trascinandomi a terra.

Batto il fondoschiena e tento di massaggiarmelo nel tempo tra cui sono caduta e il ragazzino tenta di immobilizzarmi ai polsi. Avrà più o meno l’età di Naruto…

Concentro il chakra nei punti in cui mi tiene immobilizzata e una scossa elettrica lo colpisce scaraventandolo poco più in là.

Mi rialzo dolorante e noto che dal porta-oggetti del mio aggressore è caduto il rotolo. Però…è un rotolo del cielo. Mossa astuta. Ma non tanto da ingannare me.

Hanno preparato una trappola. Se mi avvicinassi per raccoglierla, sicuramente succederebbe qualcosa. E soprattutto ne sono certa perché la ragazzina che completa il gruppo è sparita, lasciando i suoi due compagni a terra. Ciò vuol dir…

Un pugnale kunai mi sfiora il braccio destro, lacerandomi la maglietta a maniche corte. Un altro compare da un cespuglio alla mia destra, lasciandomi a malapena il tempo di spostarmi in avanti per schivarlo.

Quando una manciata di spiedi viene lanciata da un altro punto indefinito tra gli alberi giganti.

Socchiudo gli occhi in due fessure. Sto cominciando a perdere la pazienza…

Sento gli occhi bruciarmi per non so quale motivo ma un momento dopo schivo gli spiedi con facilità.

Dannati occhi… CHE DIAVOLO HANNO?!

Me li strofino con una mano, sapendo che non dovrei farlo perché potrebbero infettarsi. Però li strofino lo stesso. Dannazione, perché mi bruciano così.

Un sibilo. E un’occhiata mi basta per vedere il kunai e schivarlo con maestria.

Poi improvvisamente il bruciore passa. E ci vedo tutto più chiaro.

Che diavolo sta succedendo hai miei occhi?

E perchè mi sento così strana in questo posto?

___________________

Uhuhuh, ecco finito il 16° capitolo. Inizierò immediatamente a scrivere il 17°, perché ormai mi sono fatta prendere dall’entusiasmo e ho ispirazione che sprizza da tutti i pori! ^-^ Ok, ora vi lascio. Bye bye! (Recensite, né?)

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Capitolo 17
*** 17. Orochimaru?! ***


17° Chap

Eccomi eccomi eccomi eccomiiii!!! Felici eh? E’ stata una faticaccia scrivere questo capitolo intricato… mamma mia… scusate per il ritardo, ma fra i vari weekend fuori città non ho fatto altro che fare e disfare valige…ah, già… mi dispiace se vi lascerò con il fiato sospeso XDDD

Rec:

Gio93: Sì, logico che ho postato senza dirti niente. Tu non ti sei fatta viva! Va bhe, hai capito cos’hanno gli occhi di Gin? *-* forse tu potresti arrivarci, ma non dirmi niente come recensione, non vorrei che ci beccassi e si distruggerebbe la suspence. . . grazie come sempre per la rec! Baci ^-^

_Ellis_: Eh, si scoprirà presto! E sarà una questione abbastanza complicata! XD mi sono fatta perdonare vero? ^__^ con la scena di Kakashi mi è tornata l’allegria XD e non ti preoccupare, ho aggiornato, vedi?

Ora ti lascio leggere con calma e serenità! Alla prossima!

Irene Adler: E chi non vorrebbe stare al posto di Gin? ù_ù . . . tutte le grandi fan di Kakashi, almeno! Se sei tanto curiosa non ti faccio perdere tempo! Fai scorrere la pagina verso il basso e leggiti il chap! Bye!

Isatachi: Non ti fare problemi, dopo tutto per Ginny non è stato tanto male dormire assieme a Kakashi, te lo dico io… Il suo unico problema è la timidezza…XDD Per la faccenda degli occhi di Gin, bhe, continua a seguirmi e lo scoprirai! *me bastarda ]XD* bye!

_Eleuthera_: Davvero ti attira di più il SasuGin come pairing? Wow, e io che non pensavo che fosse una gran coppia… comunque ce ne saranno molti altri di accenni a coppie. E ripeto, MOLTI. Per la storia di Gaara, bhe, non ci ho ancora pensato se farlo comparire durante la seconda prova… ci farò un pensierino. S…Sempai? Chi, io? Comunque sì, devi assolutamente schiavizzarlo quel tecnico lì ù_ù anche io sento la mancanza delle chiacchierate! ç___ç ora ti lascio leggere. E’ finalmente arrivato il capitolo delle scoperte. *_* leggi, leggi cara mia… bye!

Bebyangeldark: Uh! Chi non sogna di dormire con Kakashi? XD comunque grazie per la recensione, mi ha fatto mucho piacere! Bye!

Ed ora, cari lettori e lettrici assetati di sapere, ecco a voi IL DICIASSETTESIMO CAPITOLO!

 


A
lla Scoperta Del Passato


Capitolo 17: Orochimaru?!

Con un movimento improvviso schivo uno shuriken, ne afferro un paio dalla mia sacca e li lancio a casaccio verso il luogo di provenienza della prima stellina ninja.

Sento una specie di gemito e scatto verso il luogo colpito, come se improvvisamente l’olfatto non avesse più importanza per me. Ora l’udito e la vista sono gli unici sensi estremamente sensibili.

Salto tra i cespugli avvistando la ragazzina che si tiene un braccio. La atterro, bloccandola per i polsi a terra. Comincio a respirare affannosamente. Tsé, questa ragazzina mi ha dato un po’ di filo da torcere.

-Allora, chi di voi ha il rotolo originale?- Le chiedo, senza darle la possibilità di muoversi.

La ragazza, forse un po’ più alta di me ma estremamente più gracile, mi guarda negli occhi con determinazione senza aprire bocca.

-Oh, dannazione, e io che speravo di finirla qui per non farvi del male…- Mi lamento io, estraendo velocemente un kunai dal porta-oggetti lasciandole un braccio libero. Lei mi afferra il polso con la mano libera.

Decisa ad usare la stessa tecnica della scossa elettrica di poco fa, concentro il chakra e il colpo va a segno, riuscendo a liberarmi dalla stretta.

Mi alzo massaggiandomi il polso rosso. Dannata ragazzina…

E le tiro un forte calcio nonostante sia già KO.

Scuoto la testa perplessa, chiudendo gli occhi. Li riapro ancora confusa.

Ma che diavolo mi succede? Perché diavolo l’ho colpita?

Ancora titubante mi guardo le mani e gli occhi mi tornano a bruciare.

Senza controllarmi porto le mani agli occhi strofinandomeli.

Dannazione, che dolore…

Sento in lontananza il fruscio dell’acqua del fiume che attraversa la foresta.

Mi chino su di lei e frugo nel suo porta-oggetti con la vista annebbiata.

Eccolo qui. Il rotolo della terra che mi serviva.

Il più velocemente possibile mi dirigo verso il fiume con l’intento di sciacquarmi il viso. Man mano che il tempo passa però, il dolore scompare sempre di più e, arrivata al torrente, non ho quasi più bisogno dell’acqua.

Per sicurezza mi chino sull’argine specchiandomi sulla superficie trasparente.

Come in un istante mi pare di scorgere nel mio riflesso degli occhi rossi dall’ombra maligna, subito sostituti dalle mie solite iridi ambrate.

Alzo il volto stupita, per poi calarlo di nuovo sul liquido dai riverberi azzurri.

Sarà stata un’illusione ottica…solo un’illusione ottica…

Prendo un po’ d’acqua tra le mani e me la spruzzo sul viso.

Questo dannato posto, nonostante mi faccia sentire a mio agio, sta cominciando a preoccuparmi. E ho un brutto presentimento che mi stringe lo stomaco.

Mi guardo di nuovo attraverso le increspature del torrente e mi spingo in piedi. Guardo attorno a me con circospezione.

Sono in una posizione troppo scoperta. Devo muovermi.

 

* * *

 

Ok, ora mi sento meglio.

L’aria fresca che si respira correndo è un toccasana per l’agitazione.

Ora, però, dato che ho raggiunto il mio obbiettivo principale, devo raggiungere Naruto, Sakura e Sasuke. I nostri cancelli erano molto distanti e di sicuro loro si saranno spostati verso il centro del campo, quindi ci metterò più del previsto a raggiungerli.

E’ da venti minuti circa che corro alla stessa velocità, evitando previdentemente di avvicinarmi a nemici, e se non vengo interrotta tra poco più di cinque minuti dovrei percepire il loro odore…

Mi blocco, nascondendomi dietro ad una radice gigante.

Mi è sembrato di sentire un flebile cambiamento di odore…

Mi guardo attorno con cautela cercando nemici. Niente.

E se mi avessero avvistato? Accidenti. Non posso perdere tempo adesso.

Fa lo stesso, io continuo. Nel caso di attacco cercherò di fare in meno tempo possibile.

Quindi, continuo a saltare da un ramo all’altro, dopo essere salita in alto per proteggermi dalla vista dei possibili nemici in agguato. Anche se devo stare sull’attenti anche qui. Gli insetti giganti vivono sugli alberi.

E non vorrei proprio fare strani incontri a riguardo.

Sotto il mio naso passano velocemente miriadi di odori, che però non hanno niente a che fare con gli uomini. Bestie, insetti, fiori, piante…sangue.

L’aria mi scombina i capelli facendoli volare di qua e di là fuori dalla coda che mi ero fatta prima di iniziare la prova.

Improvvisamente scoppia, a 10 o 20 metri da me, qualcosa che produce un’immensa quantità di fumo. Ma niente fiamme.

-Cosa diavolo…?- Sussurro, prendendo a correre verso la direzione dell’esplosione.

Odore di rettile. Odore di genin. Odore di…

-SASUKE!- Urlo, senza pensare alle conseguenze. Poco più in là scorgo Sakura, e Naruto svenuto, attaccato con un kunai ad un albero gigante. –Che sta…?- Non finisco la frase che incrocio lo sguardo di un uomo. Una donna. Quello che è!

Il coprifronte del villaggio dell’erba. I capelli lunghi, lisci. Un’uniforme color panna, forse appena un po’ più scura.

Gli occhi neri, profondi, terribilmente maligni.

Come quel riflesso nell’acqua…maligno…

-Gin, porta via Naruto e Sakura. Ci penso io, non immischiarti.- Dice Sasuke con determinazione, gli Sharingan risplendenti al posto delle solite iridi scure.

…un illusione ottica…

Tentenno un po’. Non posso lasciare Sasuke da solo. NON POSSO. L’ho promesso a Kakashi, e NON POSSO tirarmi indietro.

-Porterò al sicuro Sakura e Naruto. Ma poi tornerò. Non ti lascio qui da solo!- Esclamo, decisa più che mai a non ascoltare qualunque protesta dell’Uchiha.

Faccio un balzo verso il corpo di Naruto, concentrando il Chakra sotto le piante dei piedi per aderire alla corteccia dell’albero. Tolgo il Kunai e mi carico il biondino sulle spalle, anche se con fatica.

Con un altro salto, passando accanto al nemico ed incrociando di nuovo il suo sguardo malizioso, arrivo accanto a Sakura.

-Forza, seguimi.- Esclamo, senza distogliere lo sguardo dagli occhi dello sconosciuto.

-Ma… Sasuke…-

-Niente ma, dannazione! Sono preoccupata io più di te, porco cane!-

Giro finalmente il viso verso Sakura, per scoccargli un’occhiata che non ammette obbiezioni.

In pochi secondi mi ritrovo a correre verso un luogo lontano un po’ dalla battaglia.

Forza amico, resisti! Resisti!

Avvisto un piccolo antro tra le radici di un albero e mi fermo.

-Ora tu resta qui a fare la guardia a Naruto. Io vado ad aiutare Sasuke. Prega che non succeda niente…- Finisco per sussurrare. Forse più a me che a lei.

Poi ritorno sui miei passi.

Con un salto ogni tre rami mi ritrovo di fronte alla battaglia. Sembra che Sasuke se la stia cavando bene…

Però non conterei molto sul fatto che riesca a battere quell’essere…

-Gin! Non intrometterti per nessun motivo, te lo ripeto! Lo sconfiggerò io! Io e soltanto io! Capito?!- Mi urla da lontano.

-Se ti capitasse qualcosa non me lo perdonerei! Interverrò appena ti vedrò in difficoltà. Punto e basta.- Grido, scambiando uno sguardo con lui.

Un sussurro indistinguibile esce dalle labbra del nemico, accompagnamento da un sorrisetto divertito. E poi scatta, verso Sasuke.

Seguire i loro movimenti mi si presenta difficile da tanto sono veloci. Riesco a malapena ad individuare gli attacchi corpo a corpo!

Un pugno.

Un calcio.

Un salto.

Poi di nuovo il bruciore agli occhi. Li serro, come per tenerli al sicuro da ciò che mi accade attorno, ma il dolore non sembra voler cessare.

Cerco a tastoni il tronco dell’albero su cui sono, senza riuscire a vedere niente. Sento un piede scivolare sulla superficie ruvida del ramo e un attimo dopo mi ritrovo a sedere, con una mano sugli occhi e il fondoschiena dolorante.

Sento solo i rumori della battaglia. Esplosioni vicine, seguite da ventate di aria calda. Passi quasi non udibili tutt’attorno a me. Un susseguirsi di respiri affannosi. Odore di bruciato.

Apro gli occhi di scatto, nonostante il dolore sia ancora molto percettibile. L’uomo dalla lingua lunga sembra intrappolato ad un albero, legato da fili trasparenti, tenuti tesi dalle dita di Sasuke. Uno strano luccichio passa nelle sue iridi scure. Forse compiacimento.

Con i fili ancora attorcigliati alle dita, compone una successione complicata di sigilli. Dove li ho già visti?

Mi appoggio con le mani al ramo per sporgermi un po’ verso di loro.

Un’enorme ondata di fiamme viene scagliata fuori dalla bocca di Sasuke, prendendo la traiettoria dei fili e colpendo in pieno l’avversario con violenza.

E’ finita?

Non lo so proprio. Mi gratto il collo distrattamente, mentre l’aria calda mi investe in pieno costringendomi a serrare gli occhi di nuovo.

L’aria sembra bruciarmi la pelle. E’ per questo che odio il caldo!

Mi rialzo in piedi sulla corteccia ricoperta di muschio umido del ramo e riapro le palpebre, con preoccupazione.

L’esplosione ha spazzato via l’intera chioma dell’albero e il cielo rosa del tramonto si staglia poco più in alto di noi. Soltanto delle piccole nuvole rosate lo solcano con negligenza.

Riporto lo sguardo a Sasuke, che, chinato su se stesso, sembra sul punto di cadere a terra sfinito.

-Sasuke!- Lo chiamo.

Faccio per raggiungerlo con un salto ma, improvvisamente, il rumore di fili spezzati riportano con terrore il mio sguardo all’albero carbonizzato.

Dove, con la calma più assoluta, la sagoma quasi inalterata del nemico congiunge le mani usando la tecnica della paralisi sull’Uchiha.

-No!- Grido io, saltando da un ramo all’altro per raggiungere il ragazzo.

Ma se mi mettessi nella traiettoria della tecnica anche io verrei paralizzata! Dannazione!

Mi fermo a pochi metri da Sasuke e guardo con astio in direzione dell’uomo.

Un lembo di pelle sciolta gli scende sul volto scoprendo un altro occhio non suo. Cosa diavolo è quel…quell’individuo?

Sotto l’impulso dell’odio gli rivolgo la domanda in un grido, attirando la sua attenzione. E lui, con un gesto fluido, si toglie una ciocca di capelli neri dal nuovo occhio e sorride malizioso.

-Che c’è, forse non ti ricordi più di me, Ginny-chan? Oh, già, tu hai perso la memoria…- Dice, con il tono di chi la sa lunga.

Stringo i pugni.

COME DIAVOLO MI CONOSCE?! PERCHÈ SA IL MIO NOME?! DIAVOLO…

-Chi…TI HO CHIESTO CHI SEI!- Esclamo, un po’ su di giri. Non capisco… è tutto così confuso!

-A quanto pare non ricordi niente…Vorrà dire che tenterò di rinfrescarti un po’ la memoria…- Dice, sorridendo malignamente, mentre la voce da donna comincia a sfumare in una voce più profonda. Più sibilante.

 

“Ehi piccola, che ci fai qui tutta sola?”

“Uh?”

“Ti ho chiesto che ci fai qui da sola…”

“Ah… bhe, mi sono allontanata un po’ dal villaggio, perché a casa mia non c’era più nessuno…”

“Più nessuno?”

“Già…sono scomparsi tutti…”

 

La voce di quel ricordo…E’ la stessa… La stessa di questo tipo! Oh, per tutti i Kami!

-Il mio nome è Orochimaru. Ma a te piaceva chiamarmi Orochimaru-sensei, se non erro.-

S…sensei? NO! E’…E’ tutto un errore! Non è possibile!

Gli occhi mi si spalancano a sentire quelle parole, dette con tanta semplicità.

Sen…sei…

-Ti sbagli. E’ impossibile! E’ impossibile!- Ripeto, scuotendo la testa.

Lui ghigna, togliendosi dalla faccia quell’ultimo brandello di pelle bruciata, scoprendo un viso latteo, dai lineamenti lineari.

Gli occhi si bloccano a fissarlo, come fosse un’opera d’arte appesa ad un muro. Una tela dai colori contrastanti, bianco e nero, viola e giallo.

Ricordo quello sguardo.

Ricordo quel viso.

E’…è…

-No!- Esclamo, ricadendo sulle ginocchia con la testa tra le mani. –No! Basta!-

Immagini si susseguono nel mio subconscio senza sosta. Discorso. Sorrisi finti. Parole rassicuranti. Lacrime. Occhi gialli. Occhi rossi. Occhi azzurri. Il loro susseguirsi in un vortice.

Aiuto…aiuto…

Le tempie mi pulsano. Gli occhi lottano contro me stessa per piangere. Voglio che tutto questo finisca!

Perché?! Perché tutto questo doveva accadere a me?!

-Che c’è? La tecnica della memoria sta perdendo colpi?- La sua voce mi colpisce le orecchie come un grosso martello che colpisce l’incudine.

-Stai zitto! Stai zitto!- Esclamo con tutta la voce possibile.

Non voglio ascoltare quella dannata voce! No. Non voglio!

-Prima di continuare con te devo prima finire con Sasuke. Non ci vorrà molto.-

Spalanco gli occhi appena in tempo per vedere il suo collo allungarsi a dismisura verso Sasuke.

-No! Sasuke!- Cerco di dire, ma le parole mi muoiono in bocca non producendo alcun suono. Tendo il braccio verso di lui come se potessi veramente proteggerlo da tanta distanza.

Dannazione! Dannazione!

La distanza tra loro si accorcia e io non… perché non mi muovo?!

Perché non ci riesco?!

Forza! Forza!

E’ un istante. Il viso di Orochimaru arriva di fronte a Sasuke, immobilizzato.

Lo morde al collo, e il moretto cade a terra, gemendo.

Lo avevo promesso a Kakashi! Glielo avevo promesso! Non sono neanche capace di mantenere una promessa!! Che tu sia maledetto Orochimaru!

-Non mi importa.- Sussurro. –Non mi importa niente.-

Ora, Orochimaru… conoscerai la mia ira.

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Capitolo 18
*** 18. Non Tutto E' Perduto! ***


18° Chap

]XD muahahahaha!! Lasciati con il fiato sospeso eh? Chi se lo sarebbe mai aspettato… Orochimaru-sensei… ]XDD scommetto che questa introduzione l’avete saltata di netto per andare a leggere! Va bhe, passiamo alle recensioni! Grazie a chiunque abbia letto, comunque!

Rec:

Gio93: si si, tu adori Orochimaru solo perché uccide quasi Sasuke… ora l’ho capito! E Sakura, beh, Sakura non che mi stia molto lontano da dove ti sta a te. E, da quando hai una certa ammirazione per Naruto? Non me ne hai mai parlato! E NON E’ VERO che Orochi-kun schiatta ù-ù perchè ti inventi le cose? Ciao, nee-chan! Ci sentiamo…

_Ellis_: eheh! Invece ci devi credere, perché Orochimaru-sensei è la causa di t…*mi tappo la bocca* siii? Quando Naruto si sveglierà farà tutto ciò che gli farò fare, ma ora sta dormendo tranquillamente… non svegliamolo, poverino XD ti ringrazio per la tua solita rec, mi fa come sempre molto piacere!! Ora ti lascio andare a leggere il capitolo! Baci! ^-^

_Eleuthera_: *____* muahahah… visto? Lo sapevo che nessuno l’avesse ancora ipotizzato!! Dopo tutto non ne ho dati molti di indizi su di lui! Non finirò proprio mai di ringraziarti! Quando ho letto il poema che mi hai lasciato come recensione (In effetti è bella lunga XDDD) mi hai reso raggiante, gioiosa, iperfelice!!*_____* lo sai che ti adoro, e non preoccuparti per essere in ritardo nell’aggiornare la tua ff, aspetto con piacere se serve per rendere il capitolo migliore! Il computer strakaputt? Ma io vengo lì e torturo il tuo tecnico!! Ok, ora ti lascio!! Bye! (PS= spin off eh? *-*)

Irene Adler: Ire! Ciao! ^^ Sono contenta per il tuo pc, anche a me succedeva che andasse in tilt! Era tremendo! Grazie come sempre della recensione, come farei senza di te… E comunque, sì, Orochimaru-sensei… se me lo avessero detto prima di ideare la fic li avrei mandati a quel paese, eppure ora siamo qui ù___ù … vabbè, ora ti lascio leggere, scommetto che ti sto solo annoiando! Bye bye!

E ora, lettori e lettrici miei, lasciate spazio alla fantasia e immaginate!

Alla Scoperta Del Passato

Capitolo 18: Non Tutto è Perduto

Io…che è successo?

L’ultima cosa che ricordo è stata quell’enorme quantità di chakra che si alzava attorno a me. Di quel color giallino chiaro che ricorda molto le scintille. Perché ora sono a terra? Oh, Dio. Che mal di testa terribile…

Tento di alzarmi sulle braccia ancora instabili.

Con gli occhi cerco la figura di Orochimaru attorno a me, ma quello che vedo è solo una parte di foresta rasa al suolo. Alberi giganti sradicati. Cadaveri di insetti enormi riversi sul terreno polveroso. Niente più erba.

Poco più in là, lo vedo.

Appoggiato ad un albero con un braccio. L’altro penzolante lungo il fianco.

Ride. Sghignazza. Anche se non sembra più averne la forza.

-Devo dire che per battere definitivamente un demone del tuo livello avrei bisogno di un compagno. Però, è stato divertente. Si vede che, nonostante tu sia andata fuori di senno seguendo gli ordini del demone, hai molto migliorato il tuo modo di combattere…- Dice, continuando il suo discorso.

Muovo lo sguardo attorno a me, ricordando solo in questo momento un piccolo particolare.

Dove è finito Sasuke?!

A tentoni mi rialzo sulle gambe traballanti e cerco intorno a me con gli occhi. Dov’è? Dov’è?

-Sasuke sta bene… o per meglio dire, non sta bene, ma è salvo.- Dice con semplicità, sogghignando.

Stringo un pugno cercando un po’ di forza rimanente.

-Sei solo un gran bastardo.- Gli urlo, senza sprecare molta voce. Il respiro è ancora mozzato dall’affanno.

Maledizione! Mi sono fatta comandare dall’istinto e mi sono lasciata prendere dalla rabbia. Il demone ci sarà andato a genio. Così è uscito di nuovo allo scoperto! Tutto per colpa di quel dannato uomo serpente dei miei stivali!

Pochi metri separano lui da me. Come vorrei riempirlo di colpi! Ma ora non ce la faccio quasi a stare in piedi.

Lo vedo camminare, avvicinandosi.

Io sostengo lo sguardo. Stranamente le nostre iridi hanno un colore simile.

Nel cielo blu chiaro si staglia la piccola sagoma di una mezza luna, che non riesce ad illuminare molto, data la sottigliezza. Qualche riverbero di raggi solari tenta ancora invano di raggiungere la chiazza lattea al centro del cielo, senza successo.

E lui continua ad avvicinarsi con passo lento. Pochi secondi e si ritrova di fronte a me. Molto più alto. Molto più minaccioso che da lontano.

Socchiudo le palpebre in due fessure, mentre sento come degli aghi pizzicarmi le cornee degli occhi.

Di nuovo quel dolore.

Di nuovo quel bruciore.

-Che succede, non hai neppure più la forza di muoverti?- Ghigna lui, divertito.

La vista mi si sfoca per qualche attimo. Le gambe cominciano a tremarmi instancabilmente.

-Dimmi dell’altro…- Sussurro prima. –Dimmi quello che sai su di me!- Grido, spalancando gli occhi brucianti, per guardarlo in faccia.

Il suo sguardo muta.

Da divertito a stupito.

-Perché hai quegli occhi?- Chiede con occhi imperturbabili.

-Di che occhi parli?-

-Degli Sharingan che ti sono apparsi in questo momento…-

Sh…Sharingan? Di che parl…

Quel riflesso nell’acqua! Occhi rossi…
 

-Forza, piccola, non ci vorrà molto!-

-Ma, Orochimaru-sensei…cosa deve fare?-

-E’ solo un piccolo esperimento!-

-Un…un esperimento?-

-Certo! Ma non succederà niente, te lo prometto.-

-Promesso?-

-Certo, piccola. Promesso.-


Un gemito mi sfugge dalle labbra, mentre ricado sulle ginocchia.

Di nuovo. Possibile che ogni volta sia sempre la solita storia?

-Un esperimento…- Penso in un sussurro.

Esperimenti?

QUEL DANNATO FACEVA…ESPERIMENTI SU SI ME?!

-Cosa mi hai fatto? COSA MI HAI FATTO?!- Esclamo, con lo sguardo diretto al terreno polveroso.

-Ho fatto ricerche. E poi dovevo testare se le mie ipotesi erano giuste…-

 

-No, accidenti!-

-Che…che succede, sensei?-

-Niente, piccola. E’ che non ha funzionato!-

-Cosa, non ha funzionato? Cosa doveva succedere?-

-Niente, Gin. Non ti preoccupare.-

 

Un tremito mi scuote, mentre gli occhi bruciano sempre di più, al contatto con l’aria.

Esperimenti falliti… Esperimenti falliti…

-Sai, cominciai a fare ricerche… volevo IO lo Sharingan. Ma, dovevo prima provare le tecniche perché avessero effetto.-

-E così l’hai provata su di me…pensavi che avesse fallito, e hai rinunciato.-

Il ricordo di un pezzo di carta ingiallita buttata in un cestino della spazzatura, in una stanza piena di strani aggeggi.

-S…sensei?-

-Che vuoi, ragazzina?!-

-Volevo…chiederle se…mi poteva…-

-ALLENARE?!-

-Già…-

-No, lasciami in pace, non vedi che ho da fare?!-

 

Mi ritiravo in un corridoio scuro, vi camminavo con passo strascicato, con le lacrime agli occhi. Infondo ero piccola. Chissà quante volte avrò sofferto così…

Passavo accanto a tante stanza, non sfiorandone nessuna con lo sguardo, quasi potessero farmi del male…delle stupide assi di legno! Abbassavo la maniglia dell’ultimo uscio del corridoio. Le luci spente. Io ricordavo a memoria le posizioni di ogni mobile…

Improvvisamente la serie di immagini buie si interrompe, tornando ala realtà. L’aria si fa gelida, e folate di vento cominciano a viaggiare di qua e di là nate da chissà dove.

La sua risata macabra trapana nelle orecchie.

-E’ un peccato che tu non abbia seguito me. In questo momento forse ricorderesti tutto…- Dice, posandomi una mano sulla testa.

-Non dire cavolate. Preferisco non sapere niente piuttosto che…seguirti!- Rispondo io, imperturbabile.

-Ora però mi sei ostile, e intralci i miei piani.-

Con un movimento improvviso, sento la pressione della sua mano spingere il mio viso a terra. I miei piedi scivolano sulla polvere e mi ritrovo sdraiata.

Maledizione!

Io… non riesco a muovermi…

Ho finito il chakra. Sia il mio che del demone.

Doppio maledizione!!

La sua mano gelida mi si posa sul collo, sotto alla coda di cavallo. Rabbrividisco. Sento la pelle accapponarsi.

Non dovrei ammetterlo, ma…ho paurauna paura folle

Per quanto io sia adulta a quasi 15 anni, non lo sono ancora così tanto per fare una brutta fine. E io non voglio DI CERTO morire senza sapere altro sul mio passato! Non mi interessa DI CERTO quanto questo pazzo centri con me. Ma DI CERTO io non ho ancora idea di che sia successo 5 anni fa!

Per cui questo dannato SERPENTE cinquantenne non può decidere per il mio futuro!

Stringo i pugni raccogliendo per sbaglio della terra sotto le unghie e tra le dita.

-Sei solo un serpente che ha paura di morire. Nient’altro.- Dico, sorridendo debolmente.

La polvere mi imbratta il viso, dopo un’altra spinta della mano di Orochimaru sul mio capo.

-Hai detto qualcosa, ragazzina?- Chiede, retoricamente, facendo sfoggio del suo tono arrogante ma serafico.

-Ho detto che, tu, non sei altro che un SERPENTE che ha PAURA della MORTE!- Sibilo, infastidita. Gli occhi chiusi, per non infettarli con la polvere. Il naso schiacciato al terreno con forza.

-Perché, tu non hai paura della morte?- Domanda lui, tentando di trattenere la rabbia.

-Certo che ne ho. Dopo tutto è una di quelle poche cose che ci hanno dato gratis. Perché non tenersela stretta?-

Lui rimane in silenzio. Che c’è, ho detto una delle mie frasi sagge?

Veniamo colpiti da una leggera brezza notturna.

-Sai, ragazzina, non mi va di toglierti di mezzo. Dopo tutto potrei avere ancora bisogno di te. Per cui mi assicurerò solo che non ti intrometta con i miei esperimenti su Sasuke.-

Che…cosa vuole fare?!

-Sarebbe a dire?- Esclamo, forse con troppa enfasi, a causa di una scarica di adrenalina improvvisa.

La guancia preme sempre più forte sul terreno. Dannazione alla mia impulsività…

-Diciamo che…- Dice, interrompendosi volontariamente.

Sento le sue dita gelide sul collo, spostare i capelli. Una notevole quantità di Chakra viene emessa dai suoi polpastrelli.

Emetto un gemito, sentendo come 5 piccole punte acuminate trapassarmi la pelle.

-Sapevo che saresti diventata così forte, perciò ho pensato bene di lasciarti un regalino, prima che partissi. Ma, sfortunatamente a quel tempo non avevo messo a punto un segno maledetto di massima qualità.- Racconta soddisfatto. Potrei scommettere che avrà il suo solito ghigno in viso!

Gli spuntoni appuntiti andare sempre più in profondità.

Che diavoleria infernale! Per tutti i santi Kami, che diavolo sta FACENDO?!

 

-Gin, ma come diavolo ti sei ridotta?-

-Scusa. Ero con Orochimaru-sensei e…-

-Sei tornata di nuovo da lui?!-

-Sì, ma…-

-Ti ho detto che prima o poi quell’uomo ti distruggerà!

Vuoi veramente che questo accada?!-

-N…no, sensei, ma…-

Una mano sporta verso la figura scura, come cercando appoggio.

-Ah, non ti capirò mai, piccola. Su, forza. Vieni di là che

ti medico.-

 

Improvvisamente com’era iniziato, il dolore degli spiedi immaginari scompare.

Sento la stanchezza calarmi sulle palpebre.

No! Gin, rimani sveglia! Rimani sveglia! Non vorrai che succeda qualcosa a Sasuke?! Forza, alzati. Non importa se Orochimaru ti tiene schiacciata a terra. ALZATI E COMBATTI! ALZATI E COMBATTI!

Con un colpo del braccio, scanso la mano dell’uomo serpente dalla mia testa, e con un calcio non andato a segno lo riesco ad allontanare da me.

Con la mano, mi tolgo dal viso la polvere.

-Non ho la minima idea di sottostare al tuo volere, per cui stammi lontano se non vuoi fare una brutta fine!- Dico, mentre la temporanea spossatezza è come scomparsa dalle membra.

Lui sorride maligno.

Dopotutto non sa fare altre espressioni con quel viso…

-Hai ancora voglia di controbattere? E dire che dovresti essere senza chakra…-

-Sai, ho conosciuto persone molto diverse da me, che però mi hanno fatto capire una cosa. Un ninja non sa MAI quando è ora di arrendersi!- Dico, fissando Orochimaru negli occhi.

-Stai perdendo il tuo tempo, e ne stai facendo perdere anche a me.- Esclama, con un tono quasi irritato.

Sai quanto mi importa, di farti perdere il tuo prezioso tempo!

Sorrido beffarda. Oramai ciò che è fatto è fatto. Perché non continuare?

-Togliti quel sorrisetto dalle labbra, piccola. Non hai di certo il coltello dalla parte del manico…-

…c…cosa?…

No, ti prego. Non dirmi che anche lui ha la passione per le frasi fatte…ti prego…

-Non vedo, infatti, coltelli da queste parti…- Gli rispondo a tono, cercando più stabilità sul terreno sconnesso con le suole delle scarpe.

Lui mi squadra dall’alto in basso, alzando un sopracciglio riluttante.

-Sarai a terra prima di accorgertene.- Dice, puntando un dito contro di me.

Socchiudo gli occhi, prendendo posizione d’attacco.

Vedremo!

Non faccio neanche in tempo a muovermi che la sagoma dell’uomo-serpente mi appare davanti.

Mi chino e scatto all’indietro atterrando su una radice sradicata.

Il chakra è quasi finito. Riesco a muovermi, sì, ma contrattaccare mi è impossibile, al momento!

Devo trovare Sasuke al più presto.

Con un salto mortale all’indietro scendo a terra. Mi nascondo dietro gli enormi tronchi stesi a terra.

Chiudo gli occhi e cerco di percepire l’odore di lampone che emana l’Uchiha.

Alle spalle. Verso la destra.

Torno a sollevare le palpebre appena in tempo per scorgere l’ombra di Orochimaru sul terreno, in piedi sul tronco dietro il quale mi ero nascosta.

Salto verso la sinistra e corro più velocemente possibile verso dove proviene il profumo di lampone.

Non faccio nemmeno in tempo ad avvistare Sasuke che mi ritrovo di nuovo a terra.

Nessuno mi ha spinto.

Nessuno mi ha toccato.

Ho semplicemente finito del TUTTO il chakra.

Cosa vuol dire?

Ciò significa che io sono MORTA. Defunta. In cielo.

Maledizione. Maledizione. Maledizione!

-Ho già detto che non ho intenzione di farti fuori. Cosa scappi a fare?-

La sua voce serpentina (aggettivo veramente appropriato per uno come lui) si fa spazio nell’aria come un sibilo.

Con un ultimo sforzo mi catapulto sulla schiena respirando affannosamente.

-Sai perfettamente che ho finito il chakra per combattere…- Dico tra i sospiri. -…per cui è logico tentare la fuga.-

Lui ride. Ride! Lui non ha altro da fare che ridermi in faccia con la sua sfacciataggine! Non aveva altro da fare che venire qui ad assalire Sasuke, e di conseguenza me, per rovinarci la vita! Non aveva altro da fare che raccogliermi per strada, da bambina, e portarmi con sé.

Non – aveva – altro – da – fare – che – sfruttare – me – e – la – mia – ingenuità – infantile!

Che capisca come mi ha ridotto! Sharingan o non Sharingan!

Ero soltanto una stupida cavia per lui! E io che lo trattavo con rispetto! Lo chiamavo pure maestro!

Sì, maestro del cavolo, maestro!

Incrocio di nuovo il suo sguardo giallo da rettile.

La sua mano si alza. Il ghigno non lascia le sue labbra sottili. La mano si posa sui miei occhi. Tutto si fa buio. La pelle fredda si posa leggera sulle mie tempie rimbombanti.

-Aspetta. Voglio solo farti un’ultima domanda prima che tu faccia ciò che devi fare. Chi mi ha tenuto nell’anno in cui non ero con te?-

Silenzio. Ce n’è sempre fin troppo!

-Posso darti un nome. E poi non ti sto per uccidere.-

-Non mi importa! Tu mi conosci. Sai cosa ho passato. Allora dimmi questo maledetto nome!-

La sua macabra risata risuona di nuovo.

Sento una grande quantità di chakra uscire di nuovo dai suoi polpastrelli.

Il respiro farsi sempre più vicino al mio orecchio.

-Itachi.-

Sento appena il sussurro.

Poi la pesantezza calarmi sulle palpebre. Di nuovo un immenso bruciore.

Poi più niente.

 

* * *

 

-Controllala.-

-Ma…ma…-

-Ubbidisci! Se no ti faccio fuori!-

Degli insistenti movimenti. Non riesco a muovermi. Non ho nemmeno la forza di alzare le palpebre.

-Si, ce li ha tutti e due.-

-Controllale le pupille.-

-Le…le pupille?-

Delle mani ruvide che sfiorano il mio viso. Forza! Aiutami ad aprire gli occhi!

-Non…oh mio dio!-

-Che…che succede?-

-Non… non ha le pupille. L’orbita è completamente nera!

Perché…p…perché non vedo nemmeno uno sprazzo di luce?

-Forza. Prendila. La portiamo con noi alla torre centrale!-

-Ma…G…-

-Non fiatare! Caricatela sulle spalle. La portiamo là con noi.-

-Posso sapere almeno il motivo?-

-…dobbiamo affrontarci. E io ho accettato la sfida!-

 

Kyah! Che ne dite? E’ abbastanza tragico come capitolo? *-* devo ammettere che ne vado fiera! Esprime esattamente ciò che volevo dire! Però, ora che si sa di più non vorrei che voi prendeste conclusioni affrettate! La storia si deve ancora evolvere un bel pochetto… Devo far incontrare Gin con Itachi ù___ù eheh… allora, sperando che questa volta voi lettori non mi tradiate…mi lasciate una recensioncina? *-* (<- occhi da gatto con gli stivali) Dai! Bastano 2 righe! Quanto ci mettete a scrivere due semplici righe?

Sayonara! ^^

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Capitolo 19
*** 19. I Ragazzi Della Sabbia ***


19° Chap

Eccomi qui! Mi dispiace per il ritardo terribile! Chiedo perdono!

La scuola ha avuto inizio, ma devo ammettere che va tutto bene!

Rimpiango, però, tutti quei giorni passati al pc dove potevo fare di tutto senza preoccuparmi dei compiti. Sia maledetto chi ha inventato la Scuola, e sia benedetto chi ha inventato le vacanze estive! =.= Passiamo ora alle risposte alle recensioni del capitolo precedente [Grazie ç.ç, ragazze, mi fate felice!!]

Rec:

Irene Adler: Dici che l’ho reso bene Orochimaru? A me mi è sembrato un po’ troppo loquace, però se è venuto fuori malvagio e sadico quanto l’originale sono felice *-* Grazie, come sempre, per la recensione! ^-^ Te ne sono grata! Ora ti lascio, baci!

gio93: XDD Scrivere tragico è la mia passione, lo sai… mi diverte XD è più forte di me! Di te posso sempre contare per una recensione! *-* Grazie, nee-chan, tvb… tu sempre con Itachi, Itachi e Itachi… non hai altro in mente a parte il tuo misterioso assassino preferito? XD Ora ti lascio, bye bye!

kakashina93: ^0^ ciau! Non ti preoccupare, ti sei fatta delle vacanze da sogno senza di me tra i piedi! Ti invidio! XD io non riesco a togliermi dai piedi da sola… Scusa per gli infarti, non pensavo ne provocasse! °-° XD Non ti preoccupare per Kakashi, è tutto a posto…non morirà di certo per questo! XD ora vai, leggi il chap, che ti sto facendo perdere tempo! Baci!

Isatachi: Non ti preoccupare! Tutti si meritano una vacanza in santa pace!^^ E sì, ma non solo un anno con Itachi… tutto si spiegherà più dettagliatamente in seguito! Fino ad allora spero di averti con me XD ciao ciao!^^

_Ellis_: ^0^ Nee-chan! Se io voglio farti venire un infarto, tu allora vuoi farmi commuovere! Che bello… *me al settimo cielo* E già, certi hanno proprio tutte le fortune, ma Gin ha anche un bel po’ di sfortune, se vogliamo essere precisi XD L’idea di Sasuke e del Lampone mi è venuta in mente guardando dei disegni chibi, dove accostavano ogni personaggio ad un frutto…*-* tanto carini… ok, ok, calmiamoci. Ora ti mollo, vai a leggere XD goodbye, nee-chan… non mi morire sul colpo se ci saranno altre scoperte!

_Eleuthera_: *-* ELE-CHAN! Ti aspettavo!*__* devo dire che tutta la ff  è nata dalla storia dello sharingan, te lo giuro… inizialmente avevo pensato a Itachi, Orochimaru e allo Sharingan, poi è tutto venuto fuori da solo XD Devo ringraziare mio fratello per questo! Però è una storia troppo lunga da raccontare! Io non smetterò mai di dirti che adoro le tue recensioni, mettono in risalto quello che voglio veramente far saltare all’occhio nei capitoli. *-* beh, ora ti lascio andare a leggere chi è realmente quella G… ^0^ ciao ciao, e grazie!

Bebyangeldark: ^-^ thank you, my dear! =P Eh sì, allieva e CAVIA, se vogliamo usare il termine giusto. Comunque verranno fuori altre cose… oh, sì che verranno fuori! ]XD ti ringrazio per la rec! ^^ bye!

E ora, lettori e recensitrici, lascio il capitolo nelle vostre mani…^^

___________________________

Alla Scoperta Del Passato

Capitolo 19: I Ragazzi Della Sabbia

 

Saltello leggermente mentre il venticello estivo mi investe i polmoni.

Finalmente è arrivato questo giorno!

Lo aspettavo ormai da mesi!

Ed eccoci qui!

-Itachi-sensei! Itachi-sensei!!!-

Urlo avvistando in lontananza le spalle larghe coperte da capelli neri del mio sensei.

Lui si gira un po’ osservandomi mentre corro verso di lui.

Alza una mano in segno di saluto.

-Itachi-san, ti cercavo! Sparisci sempre quando si ha bisogno di te!!-

Esclamo, buttandomi a sedere sull’erba umida accanto alla sua tunica nera.

Rotolo un po’ ridacchiando, poi mi fermo e incrocio lo sguardo con gli sharingan di Itachi-san.

Il viso un po’ appuntito, gli zigomi non troppo tondi ma neanche spigolosi.

-Bisogno di me? Perché?-

Domanda lui, ingenuamente.

-Su, Itachi-sensei! Non dirmi che non ti ricordi che giorno è oggi!-

Lo schermisco. A volte la sua memoria fa più cilecca della mia!

-Non saprei. Perdo la cognizione del tempo…-

-Itachi-san…-

-Sì?-

-Oggi è il 9 giugno!-

-Ah sì…e quindi?-

-Senza offesa, sensei…ma la tua memoria fa pena!-

Silenzio. Mi continua a fissare.

-Lo so.-

Scoppio in una risata argentina, mentre mi piego in due tra le risa.

-E lo ammette pure! Ma Itachi-san! Oggi…-

-Sì?-

Alzo lo sguardo. Sorrido apertamente.

-Buon compleanno, sensei!-

Urlo, saltandogli al collo per abbracciarlo. Lui viene catapultato all’indietro sull’erba.

Raspo nella tasca dei pantaloni, da cui ne estraggo un fiorellino sgualcito.

-Non ho trovato niente di meglio… mi dispiace!-

Dico, porgendogli il bocciolo bianco.

Continuo a sorridere ingenuamente, non avendo intenzione di alzarmi.

Lo vedo sorridere un poco, per poi ricambiare l’abbraccio.

Il caldo non mi è mai piaciuto tanto!

-Grazie…-

 

***

 

Passi. L’unica cosa che sento da 10 minuti sono dei PASSI.

Semplici, leggeri, impazienti, passi.

Di chi? Non ne ho la più pallida idea.

Perché non lo so? Perché non ci vedo. Ecco la verità!

Mi sono svegliata.

Ho aperto gli occhi.

E l’unica cosa che ho visto è stato il buio.

Inizialmente ho pensato “…ci sarà la luce spenta!”

Però dopo ciò che ho scoperto su Orochimaru non mi stupisco più di niente.

Quando poi ho sentito la voce di quei passi…

-Sono le 12. E ho fame. Non si può pranzare in questo posto?!-

Per cui sono SICURA che non ci vedo più. Sono SICURISSIMA.

Perché se a mezzogiorno ci fosse un buio del genere significherebbe solo che il mondo sta per finire o roba simile.

Ma dato che la terra non sta per esplodere, tutto ciò significa solo che sono cieca.

. . .

Porco cane.

Porco cane.

Ma…perché a me?!

Si può sapere?!

Io non ho fatto niente di male nella vita, a parte vivere come una bambinetta felice e contenta che saltella lungo i prati fioriti canticchiando qualche canzoncina da marmocchi.

E ora qualcuno mi dica perché questo dannato destino le ha riservate tutte per me, queste maledette sfortune!

Ok, devo calmarmi. Sottopormi a stupide domande a cui non posso rispondere non serve proprio a niente!

Per prima cosa devo scoprire dove diavolo sono.

Poi, potrò pensare al resto.

Con le braccia mi alzo a sedere sul duro ripiano su cui ero malamente stesa.

-Finalmente la bella addormentata si è svegliata!- Dice la voce, con tono irritato. Si direbbe un ragazzo.

Tengo gli occhi chiusi, mentre cerco di prendere un po’ di equilibrio.

-Potevi pur sempre svegliarmi se ti irritavo tanto!- Rispondo a tono, cercando di capire se il mal di testa che ho è dovuto al mio risveglio o a quel ricordo…

Anche se sono propensa di più per la seconda opzione.

Itachi.

Nonostante non mi ricordi niente, sento caldo quando penso a quel nome. Forse lo stesso caldo che provai quel giorno nel suo abbraccio…

Mi ristendo con una mano sulla fronte. Ho le dita gelide.

-Dove siamo?- Domando, stringendo le palpebre con le tempie pulsanti.

-Alla torre centrale.- Risponde la voce irritata.

-E perché?- Chiedo, non specificando cosa voglio sapere.

-Secondo te?! Bisogna arrivare qui per concludere la prova, no?!- Esclama il ragazzo, con tono da chi ha voglia di uccidermi per le domande stupide che pongo.

-Non intendevo quello!- Ribatto alzando il tono per tenere testa all’altro. –Chiedevo perché IO sono qui!- Dico poi, con tutta la mia buona volontà di non perdere la pazienza.

-Come se io sapessi cosa passa per la testa di mio fratello! E’ lui che ha voluto portarti qui. Sinceramente io ti avrei più volentieri lasciata in pasto alle belve della foresta!- Esclama la voce, sbuffando sonoramente alla fine della frase.

-Che galantuomo! Se devo fare del sarcasmo, allora, anche io avrei preferito rimanere là invece di starmene qui a parlare “amichevolmente” con te!- Irritata più che mai mi verrebbe da strozzarlo. E’ un peccato che io non sappia dove si trovi precisamente!

-Ah ah ah. Spiritosa la ragazza! Sappi che avrei espresso il tuo desiderio con piacere se non fosse stato per Gaara!-

G…Gaara? Non era quel ragazzo che…?

-Uh, quindi tu devi essere Kankuro neko-san*!- Lo prendo per i fondelli, ricordando le sue buffe orecchie da gatto sulla testa.

Torno a sedermi, poggiando la schiena a quello che sembra un muro di pietra, sorridendo sotto i baffi. Gli occhi sempre ben chiusi. Come se aprirli facesse tanta differenza!

-Ehi! Come ti permetti, ragazzina!?

Si forma un disumano silenzio nella stanza. L’aria è quasi irrespirabile.

Che sarà successo a Sasuke? E Naruto e Sakura? Oddio, Kakashi mi ucciderà. Non sono riuscita a mantenere nemmeno una stupida promessa…

-Che ti è successo in quella foresta?- Chiede Kankuro, meno irritato di qualche minuto fa, interrompendo i miei pensieri di auto compatimento.

-E’ una storia lunga. E non credo tu voglia ascoltare la storia della mia vita dal momento in cui ho visto per la prima volta la luce ad oggi. Anche se non sarei comunque in grado di raccontartela, dato che nemmeno io conosco tutto ciò che mi è successo.- Dico, tentando di convincere questo tipo che non ho proprio voglia di parlare.

-Ok, ok. Starò zitto… Diavolo come sei acida, ragazzina!- Ribatte Kankuro, con astio.

-Non sono acida. Non mi va di raccontare della mia vita a dei tipi come te che non conosco. Tu la verresti a raccontare a me, la tua vita?- Domando retorica.

Lui rimane in silenzio, sbuffando. Sento una porta sbattere e subito un brivido gelido mi investe.

-G…Gaara…?- balbetta Kankuro, con voce tentennante. Le mie orecchie si drizzano al solo pronunciare quel nome.

-Kankuro. Esci di qui.- Dice la sua voce profonda, in un ordine secco.

Neko-san sembra tentennare. O almeno, immagino.

-Ma… ok…- Sibila poi infastidito.

La porta sbatte e torna il silenzio.

Come vorrei rivedere il suo viso…dopotutto vorrei rivedere qualunque cosa, ma ci si può accontentare anche di un viso!

-Come ti senti?- Domanda con tono piatto, come se fosse una domanda di sola cortesia e che non gliene fregasse niente della risposta. Beh, forse è vero, però sempre meglio rispondere. Cortesia.

-Meglio che in quella foresta.- dico io, sorridendo a ciò che non vedo. Non so neppure dov’è, se è per questo, per cui mi rimaneva solo la possibilità di brancolare a caso, sperando di beccarci. –Toglimi una curiosità…- continuo poi, infastidita forse dal silenzio formatosi.

Ricevo in risposta un grugnito d’assenso.

Potrebbe fare concorrenza a Sasuke per la loquacità. Anzi, FA concorrenza.

-Per quale astratto motivo ti sei disturbato a farmi portare qui da tuo fratello, quando, per facilitarti la scalata verso il diventare Chuunin, potevi lasciarmi là ed avere un’avversaria in meno?- Dico, estraendo un discorso complicato da quella che poteva essere una frase di 4 parole: Perché – mi – hai - salvata?

Si forma di nuovo quella situazione fastidiosa di silenzio in cui non sai cosa sta per accadere: del tipo ti risponderà civilmente o ti salterà addosso per ucciderti…

Tanto non ci vedo! Potrei restare qui ad inventarmi le ipotesi più strane che non servirebbe a niente.

Uffa! Ma dico io, perché cavolo dovermi accecare, quando avrebbe potuto semplicemente immobilizzarmi!

Odio non vederci! Perché così posso solo usare gli altri sensi: la stanza puzza di chiuso, ho fame, c’è silenzio e non ho nemmeno la forza di alzarmi.

Spiegatemi cosa cavolo posso farci con i 4 sensi rimanenti!

-Con quella frase dell’altro giorno, mi hai sfidato. E io ho intenzione di combattere contro di te in qualunque caso.-

Wow.

E dire che la mia non era neppure una sfida; era per lo più una raccomandazione! Va be’.

-Grazie per il pensiero, comunque.- Dico in un sussurro.

Qualche respiro profondo. Qualche sbadiglio. E la sonnolenza abbandona le mie membra. Mi alzo a sedere, con le tempie che non mi pulsano più.

-Senti…- Esclamo, curiosa. –Perché sei così freddo con le persone?- Domando, forse incautamente.

-Mia madre è morta quando nacqui. Mio padre e i miei fratelli da allora mi odiano. Tutti mi allontanavano a causa del demone che vive dentro di me, e che quando ha avuto il sopravvento su di me ha fatto migliaia di morti. Sono un assassino, in pratica. Uccido perché mi diverte. E perché è l’unica cosa che so fare, a parte amare me stesso e odiare il mondo intero.-

Oh mio Dio… Gaara ha avuto un’infanzia più percossa della mia. Forse. Odiato da tutti.

A me non è mai successo. Da piccola avevo i miei genitori vicino, quando sentivo il vuoto delle amicizie che non avevo. Eppure… mi pare quasi di capirlo.

-Tutti uguali a questo mondo.- Penso a voce alta. –La sfiga persiste nell’infanzia delle persone.- Rido poi. –Sai, da piccola ho sterminato tutto il mio villaggio perché persi la pazienza e il demone del Tuono a 5 code, che abita al mio interno, è riuscito a prendere il sopravvento su di me. Da quel giorno in poi non ricordo altro che tratti di ricordi sfocati. Nessuno mi degnava di un sorriso a parte i miei genitori. Io almeno delle persone care le avevo. Mi dispiace di non poterti capire appieno, Gaara…- Racconto, come se qualcuno avesse chiesto il mio parere. –Ma il passato è passato. Ricordatelo.- Finisco in bellezza, con una delle frasi fatte di Kakashi. Sembrava appropriata al momento.

-Lo terrò a mente.- Dice. Pochi secondi dopo la porta sbatte e io mi ritrovo sola.

Sospiro.

Ho una voglia matta di parlare con Kakashi. Non ce la faccio a tenermi tutto dentro! Già aver raccontato tutto questo a Gaara dopo pochi minuti che mi ero lamentata con Kankuro di odiare far sapere i fatti miei alle persone che non conosco ne è la prova!

Non ce la faccio, devo sfogarmi! Ti prego, Kakashi, arriva!

Arriva!!

Dei passi in lontananza, una corsa sembra. La porta cigola e una voce fa la sua apparizione:

-Ginny-chan!-

Dio, non ci credo. Allora è vero che volendo una cosa quella accade. Tutti dicono il contrario!

-Kakashi?- Domando, con gli occhi ben chiusi.

-Gin, cosa cavolo ti è successo? Mi hanno chiamato dalla torre centrale dicendo che sei arrivata qua svenuta.- Esclama Kashi, con voce preoccupata.

-N…niente di preoccupante.- Dico, con il viso basso.

-Sei sicura? E…perché cavolo non mi guardi?!-

PERCHE’ NON TI VEDREI LO STESSO FORSE?! Dannazione a te, Hatake! Rendi tutto più complicato di quello che è!

-Un piccolo incidente, ti ho detto…- Cerco di replicare.

Lo sento avvicinarsi velocemente.

-Incidente? Che TIPO di incidente?!-

Che faccio? Glielo dico o non glielo dico? Eppure io l’ho “chiamato” perché volevo parlargliene. Perché mi sto ricredendo?

-Beh, un tipo…nella foresta… mi ha fatto uno strano jutsu agli occhi. E ora diciamo che non ci vedo…- Spiego, come se fosse la cosa più naturale del mondo ritrovarsi cieca improvvisamente. Diavolo, vorrei davvero raccontargli tutto ma non ce la faccio!

Prima che possa tirare un altro urlo di preoccupazione prendo parola io di nuovo:

-Calmo, calmo! Ok, tenterò di raccontarti tutto. Però…non uscirà da questa stanza, la storia, ok?- Dico, prendendo coraggio.

-Ok, piccola. Ora spiegami tutto.-

-Beh, tutto inizia da Orochimaru…-

 

I’m the son of pain.

Welcome my new fate.

Thunder Gods I pray.

I deny hell’s flames.

(Son of Pain – The Rhapsody)

_________________

*Kankuro neko-san= Per chi non lo sapesse, neko significa gatto in giapponese.

Scusare se forse Gaara è uscito OOC… ^^’’ però non sapevo proprio come trattarlo… lui in fondo non è sanguinario! Qui, almeno ù_ù . Mettere l'ultima strofa della canzone (Son of Pain - The Rhapsody) mi ispirava dalle parole... non vi sembra azzeccatissima *-* ?

 

Ringrazio con tutto il cuore _Ellis_ per avermi sopportato nelle mie crisi isteriche da blocco dello scrittore! Thank you, nee-chan, tvtttb!! ^_^

Alla prossima! Yeah! =P

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Capitolo 20
*** 20. Semifinali?! ***


20° Chap

Yay! Eccomi qui di ritorno con il nuovo capitolo. Lo aspettavate vero? *.* Lo spero…

Ehi, il VENTESIMO capitolo! Ma ci pensate?! Mai, e dico MAI avrei pensato di arrivare così avanti con la fic!

Per colpa dei compiti non ci salto fuori con il tempo a mia disposizione per scrivere, e quindi ci metto sempre un’eternità ad aggiornare, mi dispiace se vi faccio aspettare tanto ç_ç… Comunque ieri sono stata al Lucca Comics *_* Fantasmagorico! La maggior parte dei Cosplay erano di Naruto! XD

Rec:

Irene Adler: Ciau Fede! ^_^ Sono felice che ti sia piaciuto il capitolo(frase di routineXD)! A chi lo dici, anche io non vedo l’ora di scrivere sul passato di Ita e Ginny. Mi dispiace per averlo fatto un po’ troppo OOC Gaara, ma proprio non potevo farci niente. Dato che Gin non ci vede non posso che far parlare le persone! =P Bacionissimi(?) Gin PS: Buona letturaXD

kakashina93: Donna-mito? Io? Stai scherzando, vero? XD tu e la Fede siete le donne-mito! Altro che io! Faccio dei capitoletti corti corti…! Bravura umana? ò_ò tu mi lodi troppo, potrei montarmi la testa XD Auguri anche  a te per la school! Un bacione, tessorA XD W il Deidy-Kashi fc! YEAH -ç-! XD ciau!!

_Eleuthera_: *.* a me è piaciuto tantissimo scriverlo il flashback iniziale! Finalmente, poi! Aspettavo questo momento da tanti capitoli, forse pure dall’inizio della fic! Però dopo tutto, non sembra che Ginny l’abbia presa tanto male la storia della vista. Non ha perso il suo sarcasmo! XD Soprattutto nel battibecco con Kankuro (XDDD)… Sai, per scrivere cosa pensa Ginny, io mi cerco di immedesimare al massimo. Provo pure le scene realmente, quando non c’è nessuno in casa! (*Me pazza* XD) Ok, ti RINGRAZIO con tutto il cuore per le tue recensioni fantasmagoriche! Le adoro, non mi stancherò MAI di dirlo! Grazie ancora, ciau!! ^___^

_Ellis_: ^0^ tvb nee-chan! Ti lovvo anche io! Grazie per la 102° recensione! *.* Ma niente premio, tu in 1 capitolo solo di EU ti sei meritata 28 recensioni che io ho avuto in 5 capitoli! ù_ù  comunque, *.* d’ora in avanti forse sarai ancora più curiosa! XD ah, me bastarda… ok, ora ti saluto! ^____^ ciau!!

Gio93: Eggià… fantomatica! ù.ù *.* come ho già detto alle altre, ho adorato scrivere il flashback… Ita-kun è venuto fuori così…così…puccioso °-° XD però mi piace! Lui deve essere così, lo sai! E comunque, sì… sono FISSATA come dici tu. Ma non dire che non era appropriata! Cavolo se lo era! *.* quando l’ho tradotta quella volta, l’ho subito pensato! XD ok, grazie della Fantomatica Recensione, ora non più fantomatica! Baci baci, nee-chan! X3

Signori e Signore, a voi il 20° capitolo! ^0^

____________________


Alla Scoperta Del Passato

Capitolo 20: Semifinali?!

-Ed è così che ho scoperto di aver avuto un’infanzia da cavia di laboratorio tra le mani di un serpente immortale.- finisco di spiegare, con una specie di ironia macabra nella voce. Sento la rassegnazione delle mie parole.

Sai Kakashi, mi dispiace. Davvero. Avrei voluto dirti di Itachi, ma finchè non scopro chi diavolo è non posso dirti niente. No, parliamoci chiaro, non VOGLIO dirti niente. Perché per potere, potrei. Il fatto è che non ne ho la minima voglia!

-Gin.- Mi chiama.

-Dimmi.- Annuisco.

-TU QUESTO LO CHIAMI PROBLEMINO?!- grida, lesionandomi quasi i timpani, compresi martello, staffa e incudine.

Ok, ok. Io ho minimizzato troppo. Io tendo sempre a minimizzare troppo. E’ più forte di me. Prendo tutto troppo alla leggera!

-Mi dispiace. Lo sai come sono fatta!- Dico piano.

-Vado a chiamare un medico. Voglio sapere di più su quel jutsu che ha usato Orochimaru sui tuoi occhi.- Esclama convinto. E senza che possa aprir bocca, la porta sbatte e lui scompare.

Rilasso le palpebre e mi stendo, per riposare le spalle doloranti per la carne greve*. Tutti quei combattimenti mi hanno fatto male.

Nel buio delle palpebre mi pare di ri“vedere” il viso color latte di Itachi.

Chi sei?

Dimmelo ti prego!

Perché, poi, se eri così legato a me, mi hai lasciato qui?

Non me lo riesco a spiegare! E’ illogico!

Sento la forza abbandonarmi le membra e in men che non si dica mi pare di…addormentarmi…

 

* * *

-Gin.-

-mh…-

-Gin, sveglia…-

-mh…ancora…ancora 5 orette…-

Sporgo una mano cercando la sveglia da spegnere, nonostante non abbia suonato nessuna sveglia e io non abbia alcuna sveglia.

Tocco qualcosa di morbido.

-Gin!-

-mh…?- Mormoro sonnecchiante.

-Togli la tua mano dalla mia faccia, grazie.-

Mi alzo a sedere sul futon morbido e incrocio lo sguardo sanguinario di Itachi.

Lo sguardo sanguinario di Itachi, sotto la mia mano che gli schiaccia il naso all’ingiù.

-Oh, sorry Ita-sensei! Non…non t’avevo visto.- Dico con la voce impastata dal sonno.

-Logico Gin. Non hai neppure aperto gli occhi!-

-Eheh…la domenica proprio non ce la faccio. E’ più forte di me avere la sveglia incorporata verso mezzogiorno!- Rido un po’, ricadendo sul cuscino e tirandomi le coperte sul naso.

-Buona notte. Svegliami quando il pranzo è pronto.-

-Gin, il pranzo È pronto.-

-Beh, allora tienimelo da parte.- Sussurro, crogiolandomi al calduccio.

-Gin, se non ti alzi immediatamente giuro che chiamo Deidara a svegliarti!-

Con un balzo mi ritrovo in piedi, vestita con il mio pigiamino intero verde acqua.

-Dove si pranza?- Chiedo, facendo per uscire dalla stanza, pur aspettando Itachi.

Lui ride, scuotendo la testa rassegnato.

-Non cambierai MAI.-

 

-Gin-chan! Gin-chan!-

-piantala…Itachi…-

-Gin-chan, cosa cavolo balbetti?-

Scatto a sedere con una spinta delle braccia. Dannazione. Me lo sono lasciata sfuggire, quel nome!

-Gin-chan? Ci sei? Sei sveglia o è un’illusione ottica?-

-Che diavolo c’è, Naruto?!- Domando, stropicciandomi gli occhi, insensibili alla luce.

-Come cosa c’è?! Abbiamo appena concluso la prova!- Esclama estasiato l’Uzumaki.

-Ah… sì…bravi…E perché svegliare me?- Chiedo con la riluttanza di alzarmi.

-Dobbiamo andare di là. La prova si è conclusa e il 3° Hokage deve parlarci.- Spiega Sakura con precisione.

-Ah. Se mi chiamate Kakashi verrei pure. Ma in queste condizioni penso andrei a sbattere contro i muri.-

-Che intendi?- chiede il biondo.

-Cos’hai agli occhi?- Domanda Sasuke.

S…Sasuke?!

-Dio, Sasuke! Mi…mi dispiace tanto di non…-

-COSA – HAI – AGLI – OCCHI?- Richiede, facendo lo spelling della frase con fermezza, non ammettendo cambi di argomento. Cavolo, perché è sempre così intuitivo?

-Non ci vede temporaneamente.-

La voce di Kakashi risponde al posto mio.

-Cosa?!- Esclamano contemporaneamente i componenti del Team 7.

-Che sia lodato il cielo e tutti i sui dei! Temporaneamente, sì!- Esclamo io rassicurata.

-Gin, non puoi combattere in queste condizioni!-

Troppo bello per essere vero, in effetti.

-Oh, no! Scordatelo Kakashi! Se mi chiederanno di combattere combatterò, niente discussioni!- Esclamo alzandomi dal “letto” improvvisato sulle piastrelle riscaldate del pavimento.

-Ginevra, ti ho detto di no!-

Ginevra? Da quando mi chiama per nome completo?

-Che male c’è? Lo sai che se sono in difficoltà posso arrendermi! Te lo prometto ‘kashi-kun! Appena mi sentirò sconfitta mi arrenderò, ma lasciami almeno provare!-

Lui non fiatò, fino a quando un sospiro non gli uscì dalle labbra.

-E va bene. Ma se vedo che sei in difficoltà non mi tratterrò dal intervenire io stesso.- Esclama, sicuro di sé.

Faccio girare la testa come una palla sopra le spalle sentendo il collo scrocchiare.

-Perfetto! Quando si inizia?- Dico allegra.

-Quando troverai la porta della stanza e non andrai a sbattere contro ogni parete, soprattutto.- Ride divertito Naruto.

Certo che quando prende le cose molto alla leggera fa saltare pure i miei nervi saldi! Mostriciattolo biondo che non sei altro…

Finisco di ingiuriare mentalmente contro il povero ragazzino del team 7 e comincio a camminare a tentoni finchè non tocco una maglia.

-Insomma, Gin. Ne stai approfittando forse? Molla la maglietta di Sasuke e segui la mia voce.-

Approfittando?! Kakashi del cavolo. Lui e le sue battutacce.

Torno alla contemplazione mentale della stanza, tentando di immaginarmi come possa essere finchè una mano non mi trascina via.

-Non ce la facevo a resistere senza ridere a te che traballavi per la stanza a casaccio…- Ridacchia Kakashi. Non pensavo che l’avrebbe presa così bene.

Oppure sta solamente coprendo tutto per non far preoccupare i ragazzi. O per non far preoccupare me!

Sta a vedere che non mi ha detto tutta la verità su ciò che ha scoperto! Mmmh, dovrò fargli il terzo grado per oggi.

Dopo alcuni minuti di assoluto silenzio interrotto solo dai nostri passi affrettati, ci ritroviamo dentro ad una stanza molto più rumorosa. Vociare confuso, chiacchiere, bisbigli. Roba del genere.

Fatto sta che appena entriamo il silenzio di fa tombale e l’unica cosa che si sente sono le parole di scusa di Kakashi, sentite ormai troppe volte.

-Certo, certo. Ragazzi mettetevi in fila accanto agli altri e continuiamo.-

Uh, è il terzo vecchiaccio! Ehm, cioè, il terzo HOKAGE. Sì, sì.

E fu così che cominciò a parlare della vita di un ninja, tra imprese impossibili e...ok ok. La verità è che mi stavo immaginando Sarutobi vestito da ballerina per passare il tempo. E... non è PER NIENTE una bella visione. Brrr...

Mentre le sue parole si susseguono in un discorso fatto di frasi di senso compiuto a cui io non do quasi la minima attenzione, comincio a grattarmi il collo.

. . .

EHI! Possibile che…?

In quel sogno c’era Itachi che ha nominato un certo Deidara. Potrebbe essere la stessa D di quell’altro flash! Ma certo, ora è tutto chia…

-Chi vorrebbe arrendersi per risparmiarci il tempo di un combattimento è pregato di farlo adesso.-

Vecchio Sarutobi. Sempre così tirchio sul tempo. Veloce, fai questo, fai quello, non c’è tempo a perdere ecc. Sempre così è stato. In più interrompi anche i miei flussi di coscienza come se non fosse niente!

Nessuno sembra voler mollare, però.

Il silenzio formatosi si interrompe di nuovo lasciando spazio alle parole rassegnate del Terzo.

-Bene. Allora possiamo iniziare gli incontri. Potete spostarvi sugli spalti. Il tabellone alle mie spalle eleggerà i due sfidanti in modo casuale, ed essi dovranno combattere fino all’atterramento definitivo dell’avversario o della sua resa.-

Comincio a mangiarmi un’unghia distratta dal discorso poco interessante del vecchiaccio. Dove ero rimasta…? Ah, sì, Deidara. Probabilmente è lui, quella D! Ormai ne sono quasi sicura. Poi però devo anche scoprire chi è Ita…

Un unghia mi va di traverso e comincio a tossire, tra una risata e l’altra.

Che idiota che sono! E non me ne ero neanche accorta! Itachi ha… gli Sharingan!

Quindi c’è il 99% delle possibilità che sia un Uchiha! Un…Uchiha traditore del proprio villaggio…

-Gin, ce la fai? Ma che cavolo ridi?- La voce di Naruto interrompe il mio flusso di coscienza. Come se io pensassi a vuoto!

-N…non è niente.- Dico asciugandomi gli occhi umidicci di risate, ma riprendendo la più assoluta pacatezza. –E’ solo che mi sono ricordata di…una cosa stupida!-

Naruto mi afferra la mano.

-Su, dobbiamo salire sulle tribune. Sei proprio sicura di voler combattere? Non riesci nemmeno a camminare da sola con quegli occhi!- Esclama.

Cos’è, è maturato e non me ne sono accorta? Mi pare strano per una testa quadra come Naruto, finire delle frasi di senso compiuto con anche della profondità!

-Non ti preoccupare, se volessi potrei utilizzare quella tecnica… ah, ho distrutto la suspence! Peccato, sarà per la prossima volta.- Esclamo con semplicità, camminando tirata dal biondino su per una scaletta di pietra.

Improvvisamente lui si blocca e comincia a sbraitarmi nelle orecchie.

-Tecnica? Quale tecnica? Me la insegni quella tecnica? Su su su!!-

-NARUTO, taci se non vuoi che la usi contro di te! E portami fin su, dannazione! Scommetto che quando hai urlato tutti si sono voltati verso di noi! Baka!- Esclamo io, espandendo il mio chakra dalla mano per individuare dove si trova la sua testa, per poi colpirlo con un colpo secco.

-Ahi! Ma come hai fatto a trovare la mia povera testa?- Chiede lamentandosi, ma pur sempre ricominciando a tirarmi verso non so dove.

-Così impari a farti gli affari tuoi! Sai quanto ci ho messo ad imparare quella tecnica?! Mesi, mesi di duro allenamento con soltanto le basi e nessun maestro!- Dico, severa. Ehi, un altro ricordo…

Sorrido leggermente mentre il passo di Naruto rallenta e io gli vado rovinosamente a sbattere contro.

-Ah, dirlo che ti fermi, no, eh?- Esclamo.

La verità è che mi sento così stupida. A cosa diavolo mi servono degli occhi se poi non ne posso nemmeno usufruire? A niente, dannazione. E faccio pure fatica a stare in equilibrio! Uffa.

-Bene, ora si nomineranno i primi due contendenti.- Esclama Sarutobi con eleganza.

Cerco a tastoni il muro e mi ci siedo contro. Tanto non sarò la prima, me lo sento. In sottofondo ad un vociare confuso si sente il rumore elettronico del tabellone.

Poi il vociare si blocca, in contemporanea al interrompersi del suono quasi metallico.

- Akado Yoroi e Sasuke Uchiha scendano nell’arena.-

Sasuke? No, Sasuke no! E’… è stato morso da Orochimaru, lui…Dio mio!

I suoi passi mi sfrecciano davanti con leggerezza, quasi volasse  verso le scale.

-Sasuke!- Lo chiamo. –Non farti battere.-

Senza percepire alcuna risposta i passi continuano imperterriti.

Speriamo che vada tutto bene…

-Ginny-chan. Tutto bene?- Domanda Kakashi, sedendosi al mio fianco. –Non hai una bella cera.-

Appoggio la testa al muro.

-Non proprio tutto bene. E’ che tutti questi ricordi in così poco tempo mi hanno un po’ scosso. Ho perso la vista e nel mio incontro sarò in enorme svantaggio. Per non parlare di…- Dico. E come sempre, sottolineando SEMPRE, mi lascio sfuggire qualcosa. E per qualcosa intendo qualcosa di grosso. Molto grosso.

-Di…?- Chiede Kakashi.

-Oh, dannazione Shi-san. Non riesco mai a stare zitta quando parlo con te!-

Borbotto infastidita, stringendomi le ginocchia al petto con la testa abbassata.

-Sono davvero così poco affidabile perché tu mi dica qualcosa?- Dice, scherzoso lui.

-Il fatto è che…-

Non so cosa dire. Cosa cavolo posso dirgli?! Non sono un automa, non ho sempre la risposta pronta!

-Centra per caso Sasuke?-

Uhm? Sasuke?

-Beh, in modo molto ampio, potrebbe anche centrare, però… non è lui il problema, anche se sono un po’ preoccupata per lui. No, il problema è principalmente un altro.- Spiego un po’ confusa.

-Beh, io sono qui.- Dice. Amichevole come sempre. Dolce come sempre.

Come posso io tenergli nascosto un segreto di queste dimensioni? Un Uchiha traditore è stato per anni il mio sensei.

-L’incontro…sta per…iniziare.- Esclama una voce interrotta da persistenti colpi di tosse.

-Hai mai sentito parlare di un certo…- Dico io, interrotta dalla voce dell’arbitro:

-Tre, due, uno… Combattete!-

-Un certo Deidara?-

__________________

[*Carne greve: non so se è un termine di uso quotidiano o di uso tecnico nei vari sport, comunque, per chi non lo sapesse, si ha la carne greve quando si sforzano molto i muscoli dopo un periodo di riposo e fanno male.]

Eheh… alla fine non ne ha avuto il coraggio! Peccato, chissà che faccia avrebbe fatto Kakashi! xD

Allora, ragazzi, che mi dite? Piaciuto il capitolo? *.* spero. Sentite, volevo chiedervi un parere.

E’ meglio che tenga sempre Ginny come prima persona oppure faccia anche cambi di prospettiva, facendo, non so, parlare Kakashi? O forse pure Itachi se mai? Allora? Beh, aspetto il vostro responso. ^__^ ArrivaderLi alla Prossima!

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Capitolo 21
*** 21. All'Attacco! ***


21° Chap

Eheh! Salve ragassuoli! Come vi va la vita? A me abbastanza bene. Soprattutto perché sono felice di riuscire a mandare avanti questa fiction! 21° capitolo…ma ci pensate? Non sono mai riuscita ad arrivare a questo punto! Che diavoleria! *_____________* sono poi 83 pagine di word!!!

Rec:

Ci chan: Innanzitutto grazie! ^_^ Sono felice che ti sia piaciuta fino ad ora! La tua è una bella domanda: Con chi starà Gin? Ehehehe… mica lo vado a dire in giro ai quattro venti XD Quello si scoprirà più avanti. Comunque è molto semplice, anche se incasinato! XD Bye ci chan, continua a seguirmi!

_Eleuthera_: Ele!! *.* Grazie grazie grazie, sei troppo buona xD! Eh, sì… anche io non vedo l’ora di scriverlo il capitolo Ita VS Kaka. Tutte le volte che ci provo però mi viene fuori una schifezza °-°. . . Per la storia di Gaara, beh, anche io mi chiedevo come poter fare, e a dir la verità non sono ancora arrivata ad una conclusione plausibile xD Talento per la “formazione” del personaggio? Io direi super PASSIONE! Ginny è nata quando ho guardato per la prima volta Naruto. E da lì si è evoluta durante le varie puntate nella mia mente bacata. E alla fine eccola qui, senza vista, all’esame di selezione dei chuunin! E’ il solito percorso che faccio quando scopro manga nuovi. Per quanto riguarda la 1° e la 3° persona, beh, devo ammettere che il tuo ragionamento è stato contorto! Ho dovuto rileggerlo più e più volte per tirarci fuori un nesso logico XD Fatto sta che, usando la prima persona su ginny, non posso parlare di situazioni che lei non vede, o in cui non è presente. Per cui chiedevo se tenere sempre lei oppure cambiare prospettiva per raccontare anche altre situazioni in cui lei non c’è. Capito? E’ contorto anche quello che dico io, però…XD diciamo che sarebbe anche un’idea carina far pensare, parlare in 1° o raccontare altri personaggi principali: Kakashi…Itachi…Deidara… Beh, ora la pianto, perché sto facendo la tua risposta più lunga dell’intero capitolo XD Bye bye, Ele-chan! Spero bene per il tuo pc che si rimetta in forma!

Ast: Ciau, Ast! ^_^ sono felice che qualcun’altro recensisca. Grazie, aggiornerò il più velocemente possibile! Bye!

Kakashina93: Ah! Ciau Cri! Come va? Non ci incrociamo mai su msn! >.< io voglio fare un’altra chiacchierata con te e la fede assieme! Ti ringrazio, comunque, per il “bellissima” che hai messo davanti a “tua storia”, sei molto gentile! ^_^ Ad ogni modo se la curiosità ti assale così tanto da urlare ti conviene scendere con il cursore e iniziare a leggere… oggi ne leggerai di belle. O almeno spero ù_ù. Un baciotto anche a te, Bye bye! Tvb

Gio93: ^_^ mo ciau! Allora, serve ogni tanto ricattare la gente! ]XD E comunque è chiaro che ho aggiunto un altro pezzo alla fanfiction, così sei costretta a leggerla su efp per poi prenderti il tempo per farmi una recensione! ^____^ *me perfida*… Grazie comunque per “tu che ne riesci a trovarne fuori una nuova”, per me è un onore riuscire a farlo! XDDD gongola, gongola che Itachino fra un po’ farà la sua comparsa! Lo so che non vedi l’ora…  HAI RAGIONE! Non posso cambiare persona se devo fare la storia del sogno! O_O accidentaccio ç_ç E io che mi ero tanto esaltata! Beh, grazie per avermelo fatto notare. ù_ù buona fortuna per la verifica… Bye!

Ed ora, ecco a voi come ogni volta, il capitolo!

_______________________________________

Alla Scoperta Del Passato

Capitolo 21: All'Attacco!

-Deidara? No, mai sentito prima d’ora. Ma cosa dovrebbe centrare con Sasuke?-

D’oh! Accidentaccio alle mie improvvisazioni! Me ne ero scordata di aver fatto quell’affermazione. E ora che dico?

-Ehm…beh, non...non preoccuparti Kakashi. E’ tutto a posto.- Esclamo con il più falso sorriso che sono mai riuscita a fare. –Su, segui l’incontro di Sasuke. Io rimarrò qui.-

Scommetterei tutti i miei risparmi che mi sta guardando male, con la fiducia che una gazzella darebbe ad un leone: 0%.

-Se lo dici tu…- Sussurra, rimanendo seduto accanto a me. Di certo vuole sapere cosa c’è che non va. Logico. E’ Kakashi.

-Non mi credi, vero?- Chiedo io, rinunciando al mio silenzio a causa dell’intesa tra noi incrinata. Credimi, Kakashi, non mi diverto nemmeno io.

-Posso farlo solo fino ad un certo punto. Ma quando mi dici “Niente, non ti preoccupare”, allora non posso di certo crederti. Perché il tuo tono di voce ti tradisce. E allora mi preoccupo di più di quanto lo farei normalmente.-

Oh, Kakashi… Sei così gentile e io non ti dico neanche la verità. Che idiota che sono.

-Grazie. Grazie di tutto ciò che fai per me dal mattino alla sera. Grazie per  tutto ciò che mi hai promesso e che hai mantenuto. Grazie per essermi sempre stato accanto. Ma…questa è una questione personale e prima di dirti tutto devo arrangiarmi da sola. Sai che sono fatta così, agisco senza compagni. E’ la mia natura e non posso farci proprio niente.- Spiego sorridendo leggermente, con la testa appoggiata alla parete fredda.

Senza preavviso sento la sua mano stringere la mia.

-Capisco. Fatto sta che se avrai bisogno di aiuto, sarò sempre qui.-

-Lo so, Kakashi.-

Degli urli soffocati raggiungono le nostre orecchie.

-Che succede?!- Domando, alzandomi di scatto. L’Hatake fa lo stesso, spostandosi in avanti verso dove ci dovrebbe essere la ringhiera.

Nessuna risposta alla mia domanda.

Dannazione, Sasuke. Che stai facendo?

-E’ stato atterrato. Sembra che… quel tipo riesca ad assorbire il Chakra dell’avversario!- Esclama Naruto, comparso improvvisamente accanto a me.

Ogni volta questo ragazzo mi stupisce di più…

-Yoroi… scusa Naruto, ma di che villaggio è?- Domando preoccupata.

-E’ di qui. Il suo è un coprifronte della foglia.-

Foglia? L’assorbimento del chakra non è di certo una tecnica del Paese del Fuoco! Scommetto che… oh, giuro che se c’è lo zampino di Orochimaru la prossima volta lo scarnifico vivo, quel tipo!

Poi d’improvviso i rumori diventano flebili, soffocati. Anche le voci dei partecipanti si fanno silenziose e i loro commenti scompaiono.

-K…Kakashi?- Lo chiamo, per sapere cosa sta succedendo.

Poi un colpo, come qualcosa che sbatte contro un muro oppure che cade a terra.

-Odio tutto questo!- Esclamo ad alta voce dando un pugno al muro con rabbia. Il muro non cede, ma la mia mano prende un brutto colpo. Cavolo, che dolore!

-Sasuke non è molto in vantaggio, ma si è liberato dalla tecnica di Yoroi.- Dice Kakashi con voce calma.

Bhe, almeno ho la radiocronaca!

Odio non vederci affatto! Lo odio, lo odio! Dannato Orochimaru, giuro che te la farò pagare, a te e alla tua stupida tecnica!

Faccio qualche passo in avanti cercando il corrimano a tastoni. Poi lo afferro e finalmente posso appoggiarmi per sentire meglio i suoni della battaglia.

Sento le loro voci. Però sono confuse e non riesco a capire il discorso.

-Chakra…Yoroi è provvisto di una quantità stupefacente di Chakra. Se no quella tecnica di assorbimento non durerebbe così a lungo.- Dico, sporgendomi forse troppo aldilà del parapetto.

-Conosci quella tecnica?- Domanda Naruto, anche se preso dall’incontro.

-Certo che la conosco. Avevo cominciato ad impararla anche io ma alla fine ho capito che solo le persone con abilità specifiche riescono a manovrarla correttamente. E pare che Yoroi abbia quelle abilità.- Commento io, perdendo completamente la cognizione di quello che racconto. Quanto sono stupida, non posso lasciarmi sfuggire sempre tutto! Uffa.

Naruto non dice nulla, mentre dall’arena provengono solo rumori di colpi sferrati e parati o schivati.

Cavolo, quanto vorrei poter seguire l’incontro ad occhi aperti!

-Ehi, Sasuke! Che stai facendo?! Vuoi per caso farti battere?! Dov’è la tua forza?! E hai pure il coraggio di chiamarti Uchiha?! Come on, baka!-

L’urlo del biondino mi stura per metà le orecchie facendomi uscire dallo stato di catalessi in cui ero entrata pensando soltanto a me stessa e alle mie azioni. Accidenti al mio egocentrismo, ora è Sasuke quello che ha bisogno di appoggio, e Naruto lo sa bene!

-Forza, Sasuke-san! Lo sai che sei il più forte! Non mollare adesso!- Esclamo anche io ad alta voce per dare il mio contributo al tifo.

Il breve momento di silenzio viene di nuovo interrotto dai rumori della battaglia. Tintinnii metallici di kunai e shuriken, passi velocissimi e colpi dal rumore soffocato. L’ho già detto quanto vorrei vederci in questo momento? Bhe, lo ripeto. Quanto vorrei vederci in questo momento!

Seguire i combattimenti è terribilmente sfiancante usando solo le orecchie.

Percepire i rumori, associarli a movimenti ed infine immaginare come si potrebbe essere svolta l’azione. Logorante, no?

Eppure la mia mente fa tutto da sola, quasi fosse lei a voler seguire l’incontro e non io.

D’altro canto lo avevo già scoperto da tanto: la mia mente è un organo esterno al mio controllo che fa quello che vuole quando vuole.

-Ti odio, ti odio, ti odio!-

-Ma…ma…che ho fatto?!-

Ecco di nuovo quella voce.

-Lo vedi? Non te ne sei neanche accorto!-

-Ma…di cosa?-

Sei tu Deidara, vero?

-Itachi-san invece se lo è ricordato come l’anno scorso.-

-Gin, di che diavolo stai parlando?-

-Non ti sei ricordato del mio compleanno! Neppure quest’anno!-

Oh…mi ricordo di quella volta. E’ ancora un po’ sfocato, però…ho una vaga foto mentale di quel momento.

-Oh. Accidentaccio! Hai ragione!-

-Ma dai? Oggi è il mio 9° compleanno, vuoi che mi sbagli?-

I tuoi occhi erano azzurri. Sì, sì azzurri! Di quell’azzurro ipnotizzante che mi piaceva tanto.

-Mi dispiace, Gin. Mi dispiace tanto. Non l’ho fatto apposta…-

-Lo so, Deidei. So che sei fatto così! Ma almeno il mio compleanno!-

Poi avevi i capelli chiari. Molto chiari. E lisci! Certo. Biondi, lunghi e lisci.

-Scusa.-

-Però puoi farti perdonare.-

-…?-

-Devi promettermi una cosa.-

-E va bene. Cosa?-

Se non sbaglio rimasi in silenzio sorridendoti. Poi ti saltai addosso ridendo.

-Mi devi insegnare ad usare l’argilla!-

Con qualche passo all’indietro vengo catapultata a terra a causa delle mie stupide orecchie che non riescono a mantenermi in equilibrio.

Ok, ora però i flash si fanno troppo frequenti, eh! Mi stai ascoltando, Mente? Lo sai che non li reggo tutti questi ricordi all’improvviso: vuoi forse farmi collassare?

-Gin! S…stai bene?- Esclama Naruto.

Scuoto la testa per tornare a pensare lucidamente senza sentirmi costretta a parlare alla mia mente di come mi deve trattare.

-Certo, certo. N…niente di grave. Ho soltanto perso l’equilibrio…- Balbetto portandomi una mano alla testa.

-Sai cosa penso? Che dovresti ritirarti. Non sei in condizioni per combattere!- Ribatte la voce di Sakura, anche se più preoccupata per Sasuke, al momento.

-Ah, parole sante per chiunque. Peccato che io non sia chiunque. Per cui non valgono più di un centesimo. Senza offesa, naturalmente. Ho intenzione di continuare finche riesco.- Esclamo, poggiando una mano al muro e mi alzo ancora un po’ instabile.

Ho bisogno del bagno. Devo sciacquarmi la faccia. Il prima possibile.

Faccio qualche passo verso le scale appoggiata alla parete ruvida e fredda.

-Le scale sono dalla parte opposta.- Esclama una voce profonda. Troppo conosciuta.

-Eheh. Grazie Gaara.- Rido io cambiando direzione.

In un minuto di camminata malferma mi ritrovo alla base delle scale. Riesco ad uscire dalla stanza attraverso la porta che prontamente non riuscivo a trovare.

Ora. Se la memoria non mi inganna…aspetta. Ma io non ho idea di dove sia il bagno!

Diavolo, che idiota.

Sbuffo, scuotendo la testa seccata.

Faccio per girarmi e tornare dentro quando di nuovo quella voce mi interrompe.

-Il bagno è in fondo al corridoio alla tua destra.-

Sorrido leggermente divertita.

-Ri grazie, Gaara. Toglimi, però, una curiosità. Che fai, mi pedini?- Domando, con la mia più grande naturalezza.

-No.-

-Mi stai però alle calcagna.-

-No.-

-Buono a sapersi.- Esclamo io, tornando alla ricerca della mia meta. Cammino diritto fino a quando non mi scontro con una porta, che tentava di rompermi un ginocchio scontrandosi contro di me. O il contrario. Beh, abbiamo capito.

Apro la porta e me la chiudo alle spalle. Camminando a tentoni cerco i lavandini e dopo un’assidua ricerca li trovo.

-Meta raggiunta. Alleluia.- Esclamo tra me e me ad alta voce. Apro l’acqua e mi bagno il viso e gli occhi.

Uffa, però. Possibile che non riesca neppure ad essere indipendente? Dannati occhi. E dannato Orochimaru. Tutta colpa sua se mi trovo in questa situazione! E le possibilità che la vista mi ritorni entro il mio incontro non esistono quasi. Ah, e non ho una strategia. Non ho idea di come affrontare il mio avversario.

E se fosse Lee? O Neji? O Gaara? In queste condizioni sarò costretta alla resa. Senza la vista non posso batterli.

Mi sciacquo le mani per bene e mele passo tra i capelli, portando refrigerio alla massa informe che avrò sulla testa. Li tiro tutti all’indietro e con l’elastico che porto sempre al polso me li lego.

Ma certo! Acqua!

Sorrido allegra.

Eccomi, ragazzi. La nuova Gin sta arrivando all’attacco. E con una strategia, ora.

Esco dal bagno con i 4 sensi rimasti più svegli che mai. Mi sento meglio, ora. Riesco pure a camminare senza fare lo slalom lungo il corridoio. Trovo la porta che si apre nell’arena dopo un paio di tentativi, e finalmente torno al mio posto, sulle tribune. Naturalmente mi sono orientata con le voci.

Mi sento quasi rinata!

Mi stiro per bene, facendomi scricchiolare la schiena.

Il rumore elettronico del tabellone riparte, facendomi venire un colpo.

-Ehm, Kakashi? Ha vinto Sasuke, vero?- Domando, sedendomi di nuovo ai piedi del muro.

-Certamente! Che ti aspettavi?- Esclama eccitato Naruto, fremendo dalla voglia di scendere pure lui in campo.

Improvvisamente il ticchettio infernale si ferma.

Due nomi. Due semplici nomi.

Stai a vedere che sono uscita già io. Dio, no. Spero di no. O spero di sì? Non saprei. Ho questo dualismo interiore che mi mette sottopressione da quando sono entrata nella foresta per la seconda prova.

-I prossimi sfidanti sono Kabuto Yakushi e Ginevra Hansen. Fatevi avanti al centro dell’arena.- Esclama la voce roca dell’arbitro.

E ti pareva che uscivo io? Altro che psicologia inversa! Qui pure i pensieri valgono per le scelte del destino.

Cavolo, sembro Neji. Non facciamoci caso.

Mi alzo da terra e con passi abbastanza agili per una cieca scendo le scale ed entro nell’arena con passo incerto.

Dove diavolo è ora il centro? Ah, dovrò usare la mia grande strategia già dall’inizio.

Fermo i passi e congiungo le mani in 4 sigilli differenti. Tigre, uccello, bufalo, capra.

Un’ondata di chakra di espande nella stanza in un sol colpo.

Faccio una decina di passi in avanti ed eccomi al centro, accanto all’arbitro e a Kabuto Yakushi. Non il mio avversario, l’Avversario.

Qualcuno ha qualche idea di che diavolo di tecniche usa questo tipo? Nessuno? Male, perché neppure io ne ho la minima idea!

E quindi, in poche e concise parole, sono nella merda.

-Faresti meglio ad arrenderti, secondo me. Non hai idea di che cosa ho in serbo per te se avrai il coraggio di combattere.- Esclama una voce. Ma certo, Kabuto. Ha la stessa inquietante aura che aveva durante la prima prova, per cui può essere solo lui.

-Oh, grazie per l’avvertimento. Però credo che combatterò.- Esclamo io sorridendo.

-Bene, se non ci sono problemi, darei l’inizio al secondo incontro. Ginevra Hansen, Kabuto Yakushi: combattete!-

___________________

^0^ Yo! Scusate se il capitolo è un pochetto più corto del solito. Allora che ve ne pare? Personalmente non mi piace moltissimo, però voi la potreste pensare diversamente! Per il prossimo capitolo ho in serbo della robetta da far venire la pelle d’oca xDD Se mi recensite in tanti, potrei provare ad aggiornare prima di un mese.

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Capitolo 22
*** 22. Preferisco... ***


22° Chap

Ookina RINGO no ki no shita de *canticchia contenta*. Eheh, scusate è che ormai sono fissata con la filastrocca stupida di Hisoka xDD. Allora, nel caso vi steste annoiando con tutti i pensieri di Ginny, che al momento si ripetono e sono quasi sempre gli stessi, mi dispiace, farò il possibile per accelerare i tempi! ^.^ Ad ogni modo grazie per le recensioni, I’m very happy!

Rec:

gio93: *__* chissà, chissà! Eheh adesso vedrai! Anzi, leggerai! XD Comunque spero di non distruggerti psicologicamente. Tanto non succederà. Non è successo per Orochi, a parte che lo sapevi già, allora non succederà neppure adesso! ù_ù Per la storia del sogno, beh chi siamo già chiarite l’altra mattina x°°D Per la storia del cortino, bhe, devo dire che non ci hai pensato molto prima di rispondere perché è mezza paginetta in meno, niente di più. Per cui non caderci di nuovo nel tranello xD *me orgogliosa* Ora vado, ciau ciau!

Sakura niichan: ^0^ farò sempre il possibile per aggiornare velocemente, poi ci sono i periodi sì e quelli no, per cui non posso farci niente! ù_ù e comunque sì, ho intenzione di metterlo con qualcuno, ma negli ultimi capitoli. Ora ti saluto, ciao e continua a recensirmi! ^_^

Irene Adler:Non ti preoccupare, anche io a volte perdo degli aggiornamenti, succede! xD Se proprio vuoi sapere che combineranno Ginny e Kabuto ti consiglio di andare direttamente a leggere. *.* vedremo cosa è saltato fuori dalla mia materia grigia. TI saluto, ciao ciao!

lelly87: Grazie mille, sei molto gentile! Come vedi ho aggiornato il più presto possibile come chiedevi. Beh, allora ciao e buona lettura!

kakashina93: *.* Ti ringrazio Cri. Sei sempre gentile! ^_^ E comunque me ne rendo conto, le mie idee diventano sempre più pazzoidi XD Forse lo diventeranno ancora di più nel corso dei capitoli, anche se non ho ancora molte idee a riguardo. Ti mando a leggere se sei così curiosa di sapere cosa ha combinato Ginny, perché è meglio che ti prepari per quello che ho in mente! XD Ciao!

_Eleuthera_: Ora è tutto chiaro! *.* Beh, ci potrei pensare di narrare ciò che accade all’alba ù_ù ottima idea, grazie! E grazie anche per i complimenti ^__^ mi rendono sempre felice! Che altro? Beh, grazie ancora e Bye Bye! ^0^ Spero di sentirti presto su msn, perché non ci incrociamo mai xD Buona lettura!

And now, ladies & Gentlemen, the new chapter only for you!

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Alla Scoperta Del Passato

Capitolo 22: Preferisco...

Sospiro velocemente, a corto d’ossigeno. Stesa a terra nella polvere.

Sposto le mani ai lati del viso e con una spinta mi rialzo in piedi pronta a ricominciare ad incassare colpi.

5 minuti. Sono soltanto 5 stupidissimi minuti, e a me sembrano passate una quantità indescrivibile di ore.

Un fruscio alle spalle. Mi chino in tempo per evitare un calcio.

Mi sbilancio in avanti per spiccare un salto raso terra e allontanarmi da Kabuto.

-Tecnica del velo di chakra.- Dico piano, ricomponendo i 4 sigilli della tecnica. Di nuovo percepisco cosa accade tutt’attorno a me, appena in tempo per deviare il volo di un kunai. Dannazione. Non posso continuare ad usare questa dannata tecnica. Mi sta prosciugando il chakra pian piano.

-Solo una piccola curiosità. Se non ci vedi come sai dove mi trovo e da dove arrivano i pugnali?- Chiede Kabuto, da una posizione indefinita nella stanza.

-E’ la tecnica che me lo permette.- Rispondo.

-E come funzionerebbe?-

-Perché dovrei venirlo a dire a te? Ogni tecnica ha il suo punto debole e tu sei il mio avversario. Non sono tanto stupida da raccontarti le mie debolezze.- Replico, chinata come un ricevitore di baseball durante il lancio, poggiandomi su una mano.

-Capisco.-

Un fruscio e già torna all’attacco, senza lasciarmi il tempo di difendermi. Un piede mi colpisce lo stomaco, buttandomi di lato e soprattutto facendomi un male cane.

Con una mano premo la parte colpita, mettendomi in equilibrio su un ginocchio. Respiro un po’ irregolarmente ma è più che logico.

Mi alzo in piedi e mi porto verso il muro cercandolo con le mani. Mi ci appoggio con la schiena e aspetto un po’.

Almeno così non dovrò preoccuparmi più di una direzione in cui potrebbe attaccarmi.

Si sentono dei leggeri passi avvicinarsi. Impercettibili. O quasi.

Mi vedo costretta a doverla usare di nuovo. Compongo i 4 sigilli. Questa volta un’ondata più debole di chakra si espande, non arrivando a mettere in risalto tutti gli angoli della sala. Bhe, almeno so dov’è Kabuto!

Con un salto, poggio i piedi contro il muro e mi spingo contro di lui e appena la sua aura si avvicina, faccio un mezzo giro su me stessa e lo riesco a colpire con un calcio.

Il corpo esplode in una nuvola di fumo. Dannazione, una stupida copia!

Con velocità cerco di tornare nei pressi delle pareti ma una mano mi colpisce la schiena con estrema forza, catapultandomi a terra malamente.

-Sai, non c’è gusto a combattere con te. Senza vista sei come una lancia senza punta. O sbaglio?- Esclama pungente il ragazzo con gli occhiali.

Strizzo gli occhi. Cosa vuole ora da me questo tipo? Diavolo, come mi sta poco simpatico!

-Toglimi una curiosità. Questo tuo incessante parlare fa parte di una strategia che dovrebbe distruggere moralmente l’avversario? Sai, da così fastidio la tua vocina da sapientino!- Ribatto io, rimettendomi in piedi con un po’ di ulteriore fatica rispetto a prima, con un sorrisetto irritante sulle labbra. Ah, la mia specialità!

Lui non risponde. Si cela nel silenzio, eh?

Mi chino di nuovo a terra posando una mano a terra per percepire i movimenti del mio avversario. Pare però che sia fermo.

Cosa cavolo mi posso inventare? Forse arrendermi sarebbe la cosa migliore? No, no. Perché dovrei? Dopo tutto sono ancora capace di andare avanti.

. . .

Però, pur continuando, rimango lo stesso in svantaggio in confronto a Kabuto.

Sospiro, concentrandomi sull’incontro.

 

Non arrenderti mai e sarà l’avversario a farlo.

Rimani sempre in piedi e sarà il nemico a cadere.

 

Queste parole… Queste frasi…

Itachi. Era lui a ripetermele sempre. Me lo ricordo benissimo.

Eppure è ancora tutto così buio…

Un movimento alla mia destra. Mi scosto con un salto di lato.

-Che fai, scappi?- Domanda Kabuto.

Scappi? Io? Se non te ne sei accorto, ciccio, non ti vedo! Per cui stai calmino, eh?

-No. Evito.- Rispondo io.

-Ma eviti male.- Tre parole, prima di essere colpita ripetutamente allo stomaco e per finire con un colpo ben piazzato dietro alla nuca.

Tum tum. Tum tum. Tum tum.

Con la testa posata a terra ascolto i battiti regolari del mio cuore.

Il colletto che si tende e la forza di gravità che mi tira a terra mentre una controforza mi alza.

-Non pensavo fossi tanto debole, ragazzina. Il maestro Orochimaru diceva che eri una ragazza invincibile, ma penso che si sbagli di grosso. Dopo tutto hai perso, oramai.- Un sibilo al mio orecchio.

Debole. Orochimaru. Invincibile. Sbagli. Perso. Oramai.

Come una folata di vento. Una spinta veloce. Il mondo che si sconvolge come in un quadro astratto. Pieno di spirali colorate, di immagini irreali.

E’ tutto così buio…

Sbatto contro il muro e cado a terra malamente.

-GIN!- Un urlo dagli spalti.

 

Non sono forte. Se lo fossi non cadrei a terra.

Sì che sono forte! Non dirmi che sono debole! Perché non è vero!

Non sono forte. Se lo fossi non mi abbasserei a questi livelli.

Taci. Ce la farò. Ora mi alzo e gli faccio vedere di cosa sono capace!

Non sono forte. Se lo fossi non mi fare sopraffare dalla determinazione dell’avversario.

Sì che lo sono! Sì che lo sono! Sono determinata, sono forte, io non mi lascio abbattere da nulla e da nessuno!

Non sono forte. Non lo sono.

Io sono IMBATTIBILE. Ho te, dentro. Ho te! Non posso perdere. Se credi che questo nemico da strapazzo possa battere un demone del tuono allora non sono io che mi sono abbassata a questo livello. SEI TU, stupida bestia!

 

-L’incontro viene vinto da Kabuto Ya…-

-Vorrai scherzare!- Esclamo con decisione sedendomi con le spalle alla parete. Il sangue che mi riga la tempia destra lentamente, che scende, che scivola verso il basso.

Tumtumtumtumtumtumtumtum.

Il cuore in subbuglio. Scosso. Insaziabile di chakra.

Una forte aura mi pervade. Esce dalla mia pelle. Mi scalda. Mi gela. Sento la forza straripare dal mio corpo, come infinita e pronta per essere sfruttata al massimo della sua potenza.

Serro il pugno al mio fianco con energia. Sento le scintille zampillare attorno a me come a formare una barriera.

Di scatto apro gli occhi e la luce mi abbaglia le pupille come mai prima d’ora.

In pochi secondi vedo tutto ciò che c’è da vedere. Kabuto. La stanza. I muri. Gli spalti. L’Hokage.

Sciocca e stupida me stessa. Non ho voglia di perdere a causa di un pivellino che lecca i piedi ad un sennin che più che a un uomo assomiglia ad un serpente! Mai.

-Se Orochimaru vuole vedere di cosa sono capace di nuovo, lo accontento.- Dico, alzandomi in piedi. Le braccia non deturpate da alcuna ferita. Le gambe forti e stabili. Gli occhi fissi di fronte a me.

-Il mondo è bello illuminato.- Esclamo, ghignando.

Con un scatto fulmineo mi sposto alle spalle di Kabuto, il quale con lentezza si accorge della mia presenza.

Approfitto colpendolo tra le scapole con un colpo della mano. Poi una ginocchiata allo stomaco e, con la mano tesa al massimo, lo colpisco al collo facendolo cadere a terra.

-Ah, che sensazione estremamente piacevole tapparti quella stupida boccaccia straripante di stupidaggini.- Esclamo, spingendo il piede sulla sua schiena con forza. –Allora? Sei contento? Eccomi. Questa è la mia forza.- E con un calcio al fianco lo faccio volare contro la parete provocando un piccolo cratere. In pochi secondi l’acqua delle tubature distrutte comincia a zampillare lievemente di qua e di là per la sala.

Lui, in quei pochi secondi, torna in posizione eretta. E sorride con divertimento. Si asciuga un rivolo di sangue al lato delle labbra con una mano. Continuando imperterrito a ghignare.

-Che diavolo c’è da ridere?!- Grido io, altamente irritata.

Lui non mi degna di una risposta, facendomi infuriare ancora di più di prima.

-Allora?! Che cazzo c’è da ridere, eh?!- Urlo di nuovo.

-Quella non è la tua forza.- Dice lui piano.

Mi avvicino con qualche passo veloce e mi fermo a pochi metri da lui.

-Allora di chi è, sentiamo!- Esclamo, stringendo i pugni per la sua infinita fiducia in se stesso. Lui tace, con le labbra ripiegate all’insù in una increspatura insopportabile.

-Guardati in viso.- Dice semplicemente, indicandomi il terreno pieno di pozze d’acqua di conduttura. 

Il…il viso? Che centra ora la mia faccia?

Guardo ai miei piedi un piccolo specchio d’acqua.

Il riflesso non è il mio.

QUELLA non sono io! Non posso esserlo!

Mi porto le mani al volto. Negli occhi gli sharingan attivati, e a contornarli uno spesso segno viola lungo il perimetro delle palpebre fino a scendere lungo il naso.

-Il segno ha fatto effetto. Ora anche tu sei sotto il suo controllo. Sei la sua miglior marionetta.- Esclama piano Kabuto.

-No! No! Ti sbagli! Io non sono la marionetta di nessuno!- Grido, digrignando i denti e scattando contro di lui.

Con un balzo si scansa arrivandomi alle spalle. Con la rincorsa presa, prendo la spinta dal muro dove prima si trovava Kabuto e mi lancio contro di lui alla massima velocità.

Con un pugno lo colpisco allo stomaco, facendo però esplodere la copia.

-Ah no? Vedi, questa tua voglia di combattere, questa tua voglia di uccidere sono sintomi del segno maledetto. Scommetto che tu non sei un mostro sanguinario di natura.- Il suo tono stramaledettamente strafottente mi vortica nella mente, quasi come un eco. Così vicino. Eppure…

-Io…un mostro sanguinario? Io…-

-Già. Una piccola marionetta al servizio del male…-

 

Uccidilo.

No, taci! Eri tu a non voler combattere prima. Ora non dirmi ciò che devo fare!

Fallo fuori.

Ti ho detto che non seguirò i tuoi ordini! Il corpo è mio, e lo muovo come mi pare.

Ma hai voluto tu il mio aiuto.

Lo so! Ma… non voglio!

Su, ti basta un solo colpo.

No. Non…

Uccidilo!

Una folata di chakra si alza da terra, investendomi interamente.

I capelli mi svolazzano da ogni parte a causa della carica che c’è nell’aria.

Con una piccola piroetta mi volto ritrovandomi il ragazzo di fronte.

-Sai cosa di me tu non sai?- Dico in un sibilo che a mala pena si percepisce.

Un gracchiare elettrico si espande per la sala, facendo girare tutti i visi verso ogni parte spaesati. –Sono capace di far scoppiare una tempesta di fulmini in ogni luogo. Sono capace di dare la scossa e di paralizzare un corpo con il solo tocco. Sarei capace di uccidere un intero esercito di uomini in una manciata di minuti se perdessi la pazienza…- Spiego, sorridendo quasi compiaciuta. –Ma, sicuramente, c’è una cosa che non sai di me più di tutte…-

Con il palmo lo colpisco in mezzo al petto, facendolo quasi volare contro il muro. Con la mano destra sommersa da una quantità infinita si scintille cammino verso di lui a passo lento. Piano, nel palmo, comincia a vorticare rapidamente una sfera bianca, dalle sfumature tanto chiare da far male agli occhi.

-Io…-

Uno slancio in avanti. Veloce. Preciso.

Una esplosione. Un gran polverone.

Quando quel sottile velo marroncino si posa a terra, il muro è squarciato. Accanto, il viso di Kabuto in una smorfia, gli occhi serrati.

-…non mi faccio di certo comandare da nessuno. Che sia Orochimaru o Itachi, io sono libera. E lo rimarrò fino alla fine dei miei giorni.- Dico, ritirando la mano.

Il corpo di Kabuto scivola a terra con gli occhi un po’ sgranati, ma illeso.

 

Sarà per la prossima volta.

Già. La prossima volta.

 

Prima che l’arbitro possa fiatare alzo la mano in aria.

-Mi ritiro.- Esclamo.

E, seppur con fatica, raggiungo con un balzo la tribuna accanto a Kakashi.

Gli sorrido stancamente, mentre le gambe mi cedono facendomi cadere.

Sento le sue braccia stringermi per non farmi cadere.

Così calde…

-Portami a casa…- Sussurro.

 

Hai avuto la prova della tua forza. Contenta, ora?

Sei caduta sfinita a terra senza riuscire a rialzarti.

Non sei ancora pronta per tutta la mia forza.

Se è così tanta, allora non la voglio.

Preferisco di sicuro stare stretta tra le sue braccia che uccidere.

Al caldo in un abbraccio che so che non mi tradirà mai.

 

-Ok.- L’ultima cosa che sento.

_________________

kukuku! Ecco l’intervento di un nuovo personaggio: il demone all’interno di Ginny *.* devo dire che mi piace quest’idea di un conflitto tra i due, seppur interiore che sia. E poi XDD lo sharingan maledetto! Olè! Se lo volete vedere l’ho postato nel mio account DeviantArt, che potete trovare nella mia pagina autore qui su efp…

Spero che questo capitolo sia stato meno noioso degli altri! ^_^ Alla prossima, il più presto possibile! Ciauz e baciuz!

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Capitolo 23
*** 23. Perchè, Lee? ***


23° Chap

Salve! Scusate per il ritardo, ma proprio ho avuto un periodo poco proficuo in fatto di idee…Comunque eccomi qui! Allora, per prima cosa ringrazio tutti quelli che seguono sempre la mia fan fiction, cosa che mi rende tanto felice, in più ringrazio meglio quelli che perdono 5 minuti della loro vita a lasciarmi ogni tanto una recensione! ^0^

Rec:

Sakura niichan: Grazie mille! Mi dispiace però, Kabuto non potevo ucciderlo… dopo avrebbe cambiato interamente la serie e io non ci avrei capito più niente. Anche se mi sarebbe piaciuto, diciamocelo! XD Grazie ancora, bye bye!

_Eleuthera_:Ele-chan! Davvero sto migliorando? *.* Se lo dici tu ci credo! Se mi permetti di essere per un attimo non modesta, devo ammettere che anche a me è piaciuto lo scambio di battute tra Gin e il demone! A scriverlo ho cercato di esprimere al massimo la convinzione di Gin che pian piano cadeva in pezzi…Poi però si è risolto tutto, al meglio direi. Ti ringrazio dal profondo del cuore! ^_^ sapere che c’è qualcuno così appassionato che segue la fic mi manda in estasi XD Grazie, grazie, grazie e grazie ancora! Ora ti saluto, ciau!! Baci!

kakashina93: XD ciau Cri, o se ti fa piacere Shina! Ti dico, non preoccuparti per quel “sarà per un’altra volta”, non vuol dire niente! XD era per fare scena, niente di tragico! Poi, più che per orgoglio, ha abbandonato per un altro motivo… forse si scoprirà, se no te lo dirò se proprio lo vuoi sapere, comunque anche la tua teoria potrebbe essere esatta! ^_^ Grazie come sempre, Shina… PS= anche io odio il ghigno di Kabuto xD Ma se è per questo a volte lo fa anche Gin! Bye bye!!!

lelly87: Ah, anche io sono felice quando aggiorno in fretta, quindi, oltre a perché ad alcuni piace, continuo a scrivere anche perché mi diverto tantissimo! ^_^ grazie, ciao!

Ed ora il capitolo!!!!

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Alla Scoperta Del Passato

Capitolo 23: Perchè, Lee?

-Ma dai, ci deve essere!-

Qualche altro libro scaraventato in aria senza alcun riguardo.

-Non è possibile che non ci sia niente!-

Questo no. Neanche quest'altro. No, no e no.

Dannazione! Certo che in questa casa non c'è nemmeno un libro utile, eh?

Mi alzo in piedi, stiracchiandomi le gambe intorpidite dallo stare per lungo tempo rannicchiata.

Va beh, ne approfitterò per andare a fare una passeggiata. Dopo due giorni di seguito a letto in un beato sonno ristoratore è meglio per me prendere una boccata d'aria.

Ritorno in camera mia e tiro fuori dall'armadio dei pantaloncini al ginocchio blu elettrico e una semplice t-shirt bianca con il simbolo del villaggio del tuono(trovata della mia misura nell'armadio...).

Mi sposto davanti allo specchio e mi osservo: piedi scalzi, gambe sottili al punto giusto, la pelle chiara come sempre, capelli sciolti e una benda bianca  che mi gira attorno alla testa. Forse è meglio se per oggi non metto il coprifronte.

Indosso gli scomodi sandali che io non mi sono mai messa e così vestita, me ne esco di casa dove naturalmente non c'è nemmeno l'ombra di Kakashi. Chissà dove diavolo sarà. Speriamo che non trovandomi più a letto non gli venga un colpo. Dopotutto non sa nemmeno che mi sono svegliata!

Sorrido allegramente e cammino lungo le vie del villaggio con direzione biblioteca del palazzo dell'Hokage. Sperando che mi faccia entrare con le buone...

Il cielo è quasi limpido, attraversato da qualche nuvola bianca di qua e di là, e il sole fra poche ora spaccherà le pietre.

-Che bello...- sussurro con poco entusiasmo.

Poi mi fermo, attirata da una via silenziosa. Di fronte a me di alza una insegna con simbolo un ventaglio rosso e blu. Wow, cerco un libro su di loro e guarda cosa trovo: il quartiere desolato del clan Uchiha. No, non posso entrare. Farò come se nulla fosse e andrò in cerca di quel libro.

Controllando la voglia di superare la fascia sbiadita che impedisce l'entrata al quartiere, continuo per la mia strada.

Aspetta. Fascia gialla sbiadita? Silenziose strade deserte? Non è per nulla normale. Devo trovare in fretta un libro, o fascicolo, o qualunque cosa porti sopra informazioni sugli Uchiha.

 

* * *

 

Ahahah. Bellissimo! “No. Non puoi entrare!” E guarda qui, che bella scorta di roba che mi sono fatta!

Come previsto quel Jonin che sta alla protezione della biblioteca non aveva intenzione di farmici entrare. Sono di nuovo dovuta passare dalla finestra. Non capisco proprio perché non ci mettono nessuno NELLA stanza, a far la guardia. Sembrano degli stupidi, se si aspettano che qualcuno che vuole entrare nella biblioteca ci rinunci appena dopo che qualcuno glielo proibisce.

Con in mano fascicoli su fascicoli mi dirigo allegramente verso la collina ad ovest del villaggio.

Arrivata mi siedo a gambe incrociate ai piedi di un piccolo albero e comincio a sfogliare i primi fogli.

-Il Clan Uchiha è un diretto discendente del clan Hyuuga. Infatti si pensa che l'abilità innata dello Sharingan sia un lontano erede del Byakuugan- Leggo. -Nel clan Uchiha non tutti però possiedono il potere innato, infatti solo i discendenti più puri ne sono in possesso. Il potere dello Sharingan si suddivide in tre livelli, e ad ognuna corrisponde una diversa rappresentazione della pupilla. Nel primo livello, quello fondamentale, l'iride appare rossa, e la pupilla è cerchiata da soltanto un segno nero. Man mano che il livello sale, sale anche il numero dei segni nell'iride.-

Mmmh, si, ho capito. Quindi io ho il terzo livello in entrambi gli occhi.

Riabbasso lo sguardo e continuo a leggere:

-Ogni occhio ha il proprio livello, quindi si possono avere Sharingan di livelli diversi anche nella stessa persona.-

Certo, come Sasuke se non erro.

-All'ultimo livello è possibile eseguire un Genjutsu sull'avversario capace di stordirlo, o addirittura ucciderlo. Però l'unico che riuscì a metterlo a punto fu il fondatore del clan, Uchiha Madara, e non si hanno altre informazioni a riguardo. Ehi, questa è una ingiustizia! Se io volessi impararla non ne avrei la minima possibilità!-

Chiudo il fascicolo e sto per aprire il prossimo quando un odore di animale mi entra nelle narici. Mi guardo attorno cercando il punto di provenienza quando sento qualcosa di caldo posarsi sulle mie gambe.

Abbasso appena lo sguardo per osservare il cagnolino bianco, che mi passa per la mente la sua immagine come un flashback.

-Ma tu sei...-

-AKAMARU! Torna qui!-Urla una voce avvicinandosi di corsa.

-...già! Akamaru.-

Alzo lo sguardo e scorgo il ragazzo dell'esame dei chuunin. Ki...Kiba, se non sbaglio. Sì, dovrebbe essere Kiba.

-Ehi, AKA...oh, ciao...ehm...- Esclama, fermandosi accanto a me, in cerca di un vago ricordo.

-Ginny.- Dico sorridendo, accarezzando Akamaru che oramai si è posizionato comodo comodo per farsi un sonnellino.

-Giusto. Scusami, ma non sono bravo a ricordare i nomi! Io sono Kiba.- Dice, abbassandosi il cappuccio dalla testa e sedendosi. -Scusa eh, per Akamaru. Non si è mai comportato così con gli estranei...-

Rido leggermente.

-Oh, non ti preoccupare, Kiba. E poi è tanto carino!- Dico, continuando ad accarezzare il cane che sembra stia per cadere tra le braccia di Morfeo. -Ah, a proposito, come è andato a finire l'altro giorno alla torre centrale?-

Lui mi squadra sbuffano, e poi si appoggia di schiena all'albero.

-Non farmelo ricordare. Sono stato battuto da Naruto. Non mi pare neppure  vero. Lo stesso Naruto che meno di quattro mesi fa non sapeva neppure fare la tecnica della moltiplicazione. Aaah...- Dice, con tono scocciato.

-Ehi, non prendertela. Succede dai tipi imprevedibili.- Tento di consolarlo un po', appoggiandomi anche io all'albero con la schiena.

Un filo di vento scuote l'erba, facendo frusciare allegramente le foglie dell'albero.

-Il tuo invece è stato un grande incontro! Cavolo, non pensavo che avresti gareggiato lo stesso, senza vista.- Esclama d'improvviso, prendendomi alla sprovvista.

Già. Un...grande incontro... dove stavo quasi per perdere il controllo sul demone a cinque code. Certo... un grande incontro...

-Che...che c'è? Ho detto qualcosa di male?-

Gli sorrido e scuoto la testa.

-No, no. E' che ci stavo rimettendo le penne, in quell'incontro a causa della mia cocciutaggine!-

Lo vedo sospirare. -Avessi io la tua forza. Quell'ultimo colpo mi ha dato i brividi, con tutto il Chakra che hai sprigionato!- Dice poi.

Non sa però com'è questa vita. Se la conoscesse non penso che  desidererebbe tanto il mio potere...

-Non sembri tanto convinta.- Esclama, guardandomi di sbieco.

Con gli occhi su Akamaru, sorrido un po'. Parlare della mia vita mi fa ricordare quanto io non sappia nulla. Fa male.

-Ah, non farci caso! E' che con quel potere la mia vita è stata rovinata da cima a fondo, quindi... diciamo che io avrei desiderato di più essere normale.-

Ritorna il silenzio, mentre le nuvole sembrano giocare a nascondino, nascondendosi l'una dietro l'altra, per poi correre verso la tana con velocità.

Oppure potrebbe assomigliare ad una gara di corsa. Però è solamente un semplice cielo estivo con cui mi piace giocare a fare la poetessa.

...la mia vita è stata rovinata...

 -Non penso dovresti prenderla con il bicchiere mezzo vuoto. Hai comunque trovato persone che ti vogliono un gran bene! Il maestro Kakashi, soprattutto.-

Spalanco un po' gli occhi.

Ha...ha ragione. Se non avessi avuto questa forza ora non sarei nemmeno qui, e non avrei conosciuto nessuno, niente Kakashi, Naruto, Sasuke, Sakura, Gai, Lee, Neji, Ten Ten... non avrei avuto nemmeno idea che esistessero.

-Sai, quando sei saltata sulle gradinate e sei svenuta, ti ha preso e ti ha portato via. Ha pure perso tutto il resto degli incontri! Penso che ti voglia un gran bene, solo a partire da questa mia idea traballante.-

Non riesco a fare a meno di sorridere. Oh, Kakashi...

-Grazie, Kiba.- Dico, alzando finalmente lo sguardo dal terreno, tornando di buon umore. Lui sorride, per poi osservare la catasta di fascicoli sugli Uchiha accanto a me.

-Chi altro ha vinto, alla selezione?- Domando, forse cercando di distogliere la sua attenzione dalle ricerche che volevo fare in segreto.

-Beh...- Guardò il cielo, in cerca di ispirazione. -A dir la verità, dopo che ho perso l'incontro contro Naruto mi hanno portato in infermeria mezzo svenuto. Quindi so solo che Rock Lee è andato all'ospedale mal messo.-

-COSA? Rock Lee?! Contro chi era?- Esclamo, sconvolta. Battere Lee? No, impossibile.

-Gaara. Il ragazzo inquietante dai capelli rossi. Gli ha frantumato le ossa della gamba destra e del braccio destro.-

Spostando delicatamente Akamaru dalle mie gambe, mi alzo. In fretta raccolgo tutti i fascicoli della biblioteca sotto lo sguardo interrogativo di Kiba.

Poi, prima di partire di corsa verso Konoha lo saluto con la mano:

-Scusami Kiba. Vado a trovare Lee! Sono preoccupata per lui. Ci si vede in giro, ciao!!-

Poi mi giro e prendo velocità. Vediamo chi vince tra me e le nuvole, ora...

Evito gli alberi agilmente, trovando presto l'entrata del villaggio, che supero a velocità supersonica.

Ma perché arrivare a tanto, Gaara? Povero Lee. Ossa frantumate...

Diamine, però deve essere fortissimo per aver battuto Lee. Non è una cosa da tutti i giorni!

Facendo a zig zag tra le persone perse nella contemplazione delle bancarelle del mercato mattutino, supero l'edificio scolastico, il palazzo dell'Hokage e casa mia in meno di un minuto, fino ad arrivare di fronte all'ospedale dopo aver circa raggiunto una velocità pari ai 55 km/h.

Freno, lasciando profondi segni sul terreno polveroso. Eseguo una virata di novanta gradi ed entro dalla porta.

Qui sono obbligata ad andare piano, ma l'adrenalina della corsa non mi è ancora passata del tutto così la mia “camminata” è più veloce del normale. Mi avvicino impaziente al bancone principale.

-Scusi, il paziente Rock Lee?- Domando.

La ragazza di servizio sorride, controllando la lista.

-Camera 111.-

-Grazie.- Dico, e mi infilo velocemente nel corridoio di destra percorrendo con lo sguardo ogni porta leggendo i numeri.

Cammino così velocemente che mi sembra di non toccare nemmeno con i piedi per terra!

090

Possibile che ci siano così tante stanze?

095

Oh, dannazione. Chissà se è tutto OK...

100

Ancora undici. Undici.

101 ... 102 ... 103

E se avesse subito danni...permanenti?

107 ... 108 ... 109

No, non voglio nemmeno pensarci! Lee è troppo forte perché le sue ossa non ricrescano!

110 ... 111!!

Freno e mi accosto. Appoggiando l'orecchio alla porta non percepisco alcun rumore. Forse sta riposando...

Apro la porta con lentezza, facendola cigolare odiosamente.

Col lo sguardo perso nella contemplazione della stanza faccio alcuni passi all'interno, chiudendo poi la porta subito dopo. Gli occhi ricadono da soli sulla figura imponente del letto metallico sulla destra.

Il viso illuminato dalla luce della finestra, gli occhi chiusi, i capelli neri appoggiati compostamente sul cuscino.

Mi avvicino e mi siedo sulla sedia lì accanto poggiando a terra la quantità immensa di fascicoli sul Clan Uchiha.

-Lee.- Lo chiamo, senza però volendo svegliarlo.

Mi dispiace. Davvero. So che non è colpa mia se sei qui, in questo stato, però... guardandoti così sento solo dispiacere. E dire che io ridevo pochi minuti fa senza sapere delle tue condizioni. So che non vorresti il mio compatimento, lo so. Tu sei così. Determinato. Ma sembri così indifeso...

-...Gin...?- Un sussurro.

Le tue palpebre appena socchiuse.

-Ah Lee. Sei sveglio!- Esclamo, sporgendomi in avanti sorridendo.-Come stai? Cavolo, ho saputo di te solo pochi minuti fa!-

-...già...-

-Allora? Tutto bene? Niente di serio, spero!- In effetti un po’ agitata lo sono. Sarebbe la rovina di un grande ninja…

Il suo sguardo si incupisce un poco.

-…dicono che forse guarirò. O forse no…-

No. No, non è possibile! No, Lee…

Ah! Mi verrebbe voglia di andare in cerca di Gaara e di fargli pagare ciò che ha fatto ad uno dei migliori ninja della Foglia! Non ne aveva il motivo!!

-Su, non abbatterti! Tu sei forte e così rimarrai! Non sarà di certo questo stupido esame a fermarti. Ti conosco, anche se da poco, e so quanto sei determinato!- Dico, cercando di tirarlo un po’ su.

-…si, hai ragione…- annuisci appena, con la poca forza che hai e cerchi di sorridere.-…senti, tu come stai?…-

Rido, appoggiandomi con i gomiti sul letto per stare più comoda.

-Guardami: meglio di così sarei in paradiso. Dopo tutto ho dormito ininterrottamente fino a stamattina, quindi è logico che oggi sia più pimpante che mai, ora.-

Rimani un attimo in silenzio e fissi il soffitto bianco della stanza come in trance, poi continui a parlare come se ti fosse divenuto più facile.

-…Sai, non saresti dovuta venire…-

-E perché mai io non avrei dovuto?- Domando, un po’ confusa.

Perché, Lee? Ti sento così lontano…

Tu taci, senza muovere un muscolo. Anzi, non so nemmeno se potresti. Fatto sta che non mi rispondi.

-Allora? Lee, perché?- Replico, cercando di estorcerti qualcosa.

-…Perché…così mi riempi solo di false speranze…-

F-False speranze? Di… di che parli Lee? False…

-...ti va di diventare la mia fidanzata?-

Oh, non dirmi che…

-Oh, Lee…- Abbasso lo sguardo, dispiaciuta da morire. -…va bene, allora vado. Ri-Rimettiti presto…- Così mi alzo, e afferrando da terra la mia roba vado verso la porta, sulla quale mi fermo per guardarti un’ultima volta.

-…Dai, Gin. Un giorno mi passerà. Forse…- Un sussurro.

Esco, chiudendomi la porta alle spalle.

-Perché è tutto così complicato?-

Non bastava già la mia infanzia difficile, la mente che mi scoppia ad ogni vago ricordo e questa storia di Itachi.

E’ così allora che si conclude un’amicizia durata così poco? Con un rimettiti presto?

E poi non capisco, perché diavolo doveva legarsi così tanto a me? A me, che non so nulla di queste cose! A me, che ignoro totalmente quello che passa per la mente alle persone normali. A me, che… Oh, dannazione, questa non è una questione di me! Io non volevo che…

…si innamorasse di me…

…io volevo soltanto fare nuove conoscenze, amici, compagni di squadra…

…non fino a questo punto…

Pian piano ripercorro sui miei passi il corridoio in senso inverso, con passo calmo.

E fu così che Ginevra Hansen si sentì un vero schifo.


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Capitolo 24
*** 24. Otto Giorni Al 17 Giugno ***


24° Chap

Salve! Eccomi con il 24° capitolo. Scusatemi! *me si inchina in segno di perdono* sono in terribile ritardo! Lo so! Dovete scusarmi! Però… non avevo tanta ispirazione per questo capitolo, perché avevo in mente mille altre cose! Scusate ancora! Comunque, °-° sarò ripetitiva ma non ci posso credere di essere arrivata così avanti…anche se pian piano (e sottolineo PIAN PIANO)…wow … ringrazio di cuore quelli che continuano a seguirmi! Però, a quelli che leggono e non recensiscono, che vi costa lasciare qualche parolina ogni tanto? Non dico ogni capitolo… va bhe, così sembro paranoica! =P vi lascio alla vostra lettura!

Rec:

Lelly87:^0^ grazie mille, grazie mille! Come vedi arrivo, ogni tanto! XD ciau

gio93: Prima di tutto io non ucciderò Gaara, anche se la tua affermazione era ironica. ù_ù non lo farei mai! Poi, tornando a noi, GRAZIE! ^_^ finalmente la rec che mi dovevi, dopo che ti ho shockata con il capitolo di Kabuto e non hai voluto commentarmi. <.< Non provarci mai più, ok? Io ho sempre recensito le tue, e non ho mai perso colpi… lasciamo stare. ^___^ Lo sai che mi piacciono tanto le situazioni tragiche, non me le toglierai per nulla al mondo! ]XD mi sento perfida… ok ok. Allora ci si vede, bye! Kiss

kakashina93:ok, kk93 XD ti chiamerò come più ti piace. In effetti è strano vedere Gin così triste, però volevo fare un colpo di scena, e penso mi sia venuto coi fiocchi. XD Però mi dispiace di non poter toglierti il tuo dubbio, sarebbe spoiler per la storia! Però puoi farci un pensierino… XD alla prossima, bacioni!

_Eleuthera_: Ciao Ele! In effetti anche io sono sempre occupata con lo studio! Non ti preoccupare, la cosa più importante è la scuola, poi vengono le altre cose. Grazie comunque per riservare anche a me quel poco tempo che hai per girare su EFP! Te ne sono tanto tanto grata! ^.^ Ora ti lascio al capitolo, Sayonara!(come dici tu xD)

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Alla Scoperta Del Passato

Capitolo 24: Otto giorni al 17 Giugno

Stringo le ginocchia al petto e abbasso il viso appoggiando la fronte alle braccia.

E’ strano… non penso di aver mai provato nulla del genere. Come svuotata da qualcosa. Un qualcosa che si fatica a trovare ma è così semplice da perdere.

Sento il cuore battere lento, nel silenzio della stanza, seguendo il mio respiro. Il buio oscura tutto. Non vedo nulla nemmeno a pochi centimetri dal mio naso. Le ante sono chiuse quasi ermeticamente alle finestre, perché non facciano entrare né il sole estivo né il caldo asfissiante.

E’ irrimediabilmente silenzioso, questo luogo. Forse perché non c’è nulla che possa fare veramente così tanto rumore da interrompere questi miei flussi di pensiero che non comprendo e che mi fanno sentire sempre più vuota.

Forse è così.

La porta si apre, lasciando entrare nella stanza un filo di luce fastidiosa che mi costringe a chiudere gli occhi. Poi li riapro e vedo sulla soglia la sagoma di Kakashi.

-Ehi, ti sei svegliata!- Esclama, stupito.

-Sì…- Dico, guardandolo con gli occhi socchiusi dal fastidio della luce.

-Ma che ci fai qui a buio?- Domanda.

-Nulla di ché.- Rispondo con semplicità. Dopo tutto è vero. Non sto facendo niente!

Lui fa qualche passo verso il centro della stanza e accende di scatto l’interruttore. Mi copro con una mano, per non rimanere mezza accecata.

-Ti senti…bene?- Chiede, sedendosi sul letto accanto a me.

-Mh.- Torno a stringermi le ginocchia al petto, con lo sguardo sul copriletto.

-Su, che è successo ora? Ti sei appena svegliata e già qualcosa non va?- Alza una mano, scostandomi un ciuffo di capelli dal viso.

-Sta mattina presto sono uscita. E ora mi sento strana, ho un peso nel petto che è comparso e non vuole andarsene più. Penso di aver appena perso un amico, forse per sempre.-

Probabilmente mi farà bene sfogarmi. Parlare con Kakashi mi è sempre servito a togliermi di dosso un sacco di pesi.

-Chi?-

-Rock Lee.-

Dire il suo nome mi fa venire un gran groppo alla gola. Ma perché tutto è così complicato nella vita? Niente mai è perfetto come dovrebbe. A volte sembra che lo sia, e invece non lo è per niente.

-Come mai avete litigato?-

-N-non abbiamo litigato…- Singhiozzo, non riuscendo a trattenermi del tutto. –E’ solo che… lui… non sopporta di starmi accanto… e sapere che saremo sempre solo amici…- Più forti di me, un paio di lacrime mi rigano il viso. –Mi sento male.-

Kakashi sorride leggermente, posandomi amichevolmente la mano sulla testa.

-Solo questo? Beh, allora dovrai abituarti. Tu di cuori ne spezzerai tantissimi nella tua vita, credimi. Questa è soltanto la prima di tutte quante. Nella vita si può scegliere soltanto una persona a cui donare il proprio cuore, perché dividendolo in tante parti, ognuna di esse non potrebbe colmare tutto quello che la persona che l’ha ricevuta vorrebbe.-

Alzo un poco lo sguardo, incrociando l’occhio scuro di Kakashi.

-Non voglio soffrire così ogni volta! Perché è così dannatamente doloroso perdere una persona cara?-

-Quando si impara a sopportare diventa tutto più semplice. Ma ci vogliono tempo e pazienza. So come ti senti, anche a me è successo, anche se non per lo stesso motivo.-

Spalanco un po’ gli occhi.

-Hai perso qualcuno?-

-Tutti, in pratica.- Dice, con un sorriso triste che gli orna le labbra coperte dalla maschera.

C-cosa? Come è possibile?

-Non me lo hai mai detto.- Esclamo con voce acuta, cambiando improvvisamente stato d’animo. Io l’ho detto. Parlare con Kakashi mi distrae da tutto, pure da me stessa. Cosa che accade molto poco spesso per i miei gusti.

-Lo so. Però anche la prima volta che ci siamo visti, mi pare di averti detto che prima o poi avrei dovuto dirti tutto.- Dice, senza che quel suo sorriso triste gli lasci il viso.

Lo squadro un po’ e poi, come mossa da una forza esterna, lo abbraccio.

-Se davvero io ho sofferto una piccola parte di ciò che hai provato tu… non voglio che nel raccontarmi tutto tu riviva quelle sensazioni. Non lo voglio assolutamente, quindi non parlare, ti prego.- E stringo, perché oltre a dare sollievo a lui cerco di darne anche a me, emerita pirla che crede di soffrire più di chiunque altro.

Socchiudo gli occhi, con la testa appoggiata comodamente al suo petto. Poi sento le sue mani appoggiarsi sulla mia schiena.

-Cos’è questo moto d’affetto improvviso?- Ride, senza però rinnegare il piacevole contatto.

-Nulla.- Rispondo, senza la minima voglia di muovermi.

Lui tace, forse sorridendo come sempre. Poi però rompe di nuovo il silenzio.

-…Gin, ti ricordi? Fra otto giorni è il 17 giugno. Sarà l’anniversario di quando ti ho trovata. Ti rendi conto che sono già cinque anni da quel giorno?- Mi divido da lui, sedendo sul materasso a gambe incrociate.

E’ già questo periodo dell’anno?

-Hai ragione!!- Esclamo, svanita come sempre. –Cavolo… sembra veramente ieri quando aprii gli occhi e vidi le fronde degli alberi muoversi al vento… E poi quel giorno è stata la prima volta che ho visto la tua faccia senza maschera!-

Tu ridi portandoti una mano alla testa e dandoti una scossa ai capelli.

-Questo però non centra nulla!-

Ti guardo portando un dito alle labbra. –Invece sì! Ti avrò visto senza maschera sì e no tante volte quanto se ne contano su una mano! E’ da ricordare anche la prima!- E rido. Lo so, non ha senso che io rida così per un nonnulla del genere però… almeno sono tornata in me!

Di certo io non sono la fredda e cupa Ginny, ma la sprizzane e solare Ginny! E Kakashi, anche senza dirmelo apertamente, me lo ha fatto ricordare.

-Grazie.-

Spalanchi un po’ gli occhi.

-Di cosa?-

-Di tutto. Di questi cinque anni passati assieme non mi pentirò mai di nulla, perché avevo te al mio fianco e questo mi è bastato a resistere! Sai, Kiba questa mattina mi ha fatto riflettere su una cosa. Io dicevo che non avrei mai voluto avere un passato del genere: nessun ricordo, solo qualche immagine flashback e null’altro. Però mi ha fatto ragionare.- Esclamo, non riuscendo a smettere di sorridere pur sentendo le guance andare in fiamme dall’imbarazzo. –Se non avessi mai avuto questo passato, se nulla fosse successo otto anni fa… ora non ti conoscerei e sarei una persona diversa da quella che sono diventata. Per questo ti ringrazio.-

Lui rimane lì qualche secondo, con un’espressione stupita in viso. Per un enorme sbaglio mi perdo nel fissarlo, così, quando me ne accorgo, porto distrattamente lo sguardo al copriletto blu scuro.

Forse ho un po’ esagerato… sembrava una di quelle antiche e romantiche dichiarazioni d’amore che fanno di solito nei film… Dannazione! Spero non abbia frainteso le mie parole! Io…

-Grazie anche a te, Gin-chan.-

Con uno scatto alzo di nuovo gli occhi. -Come?-

-Anche io ti ringrazio di tutto quello che hai fatto per me in questi cinque anni! Probabilmente sono state più le cose che hai fatto tu per me che quelle che ho fatto io per te!- Risponde, con quel suo sorriso dolce. Così bello…

NO! EHI GIN, CHE DIAVOLO VAI A PENSARE?! NON PROVARCI MAI PIÙ, OK?!

Uffa… sono stressata. Parlo da sola, pure…

Comunque mi riprendo, e abbassando gli occhi rispondo con voce molto flebile.

-Non è vero, ‘Kashi… Io non ho mai fatto nulla per te. A parte qualche volta essere andata a fare la spesa o robe del genere…-

Sento la sua mano scompigliarmi i capelli.

-Senza di te non sarei nemmeno io, probabilmente. Mi sei stata sempre accanto, mi hai fatto compagnia, hai trasformato la mia vita da cupa e inospitale ad allegra e vivace. Questa è la cosa di cui ti ringrazio di più.-

Taccio, ora. Perché non so cosa ribattere.

-Forza, Gin. Andiamo. Dobbiamo ancora preparare il pranzo.-

Rimango un attimo con lo sguardo perso nel vuoto, poi sorrido, strizzo un po’ gli occhi sentendoli appena gonfi. Poi salto giù dal letto al seguito dell’Hatake ridendo.

-Hai ragione, ho una fame da lupi. Lo stomaco richiede assolutamente cibo.-

Però… c’è qualcosa che non va in me. Un’altra delle tante, che però è nuova e sconosciuta…

 

***

 

-Bene, Gin. Io torno al lavoro.- Esclama Kakashi, dirigendosi verso l’ingresso.

-Lavoro? Ma se mancheranno non so quanti giorni alla terza prova per l’esame chuunin!- Dico, buttando nel cestino della cucina dei rimasugli del pranzo e quindi urlano per farmi sentire da lui.

-Sì. Lavoro. Cosa che tu non dovresti ancora fare, per cui ti ordino di non sforzarti troppo oggi.-

Sbuffo offesa, ricordando che ho sempre tutti i fascicoli sugli Uchiha da guardarmi.

-Signorsì, signore! Ai suoi ordini…- Dico, uscendo dalla cucina sogghignando. –Tanto fuori c’è un caldo della madonna e io non ho la minima voglia di uscire di nuovo rischiando di sciogliermi sotto il sole.-

La sua voce mi raggiunge appena prima che la porta sbatta per la corrente alle spalle dell’Hatake: -Bene Gin. Allora ciao.-

-Ciao…- lo congedo. Faccio pochi passi lungo il corridoio e fisso la porta. Sorrido semplicemente, e con passo saltellante salgo le scale che portano al piano si sopra per tornare in camera.

Appena entrata accendo la luce e giro attorno al letto trovandomi ai piedi la montagna di fascicoli sul clan Uchiha.

-Ok. Non devo perdermi, questa volta. Devo solo sapere di più su Itachi Uchiha.-

Uno a uno li lancio sul materasso e poi mi ci lancio anche io.

-Bene. Si parte.-

 

***

 

-Lo Sterminio Del Clan Uchiha.- Leggo il titolo del tredicesimo incartamento che mi è passato fino ad ora tra le mani. –Lo…sterminio…?-

Con mano incerta lo apro cominciando a leggere.

- Responsabile del genocidio: Itachi Uchiha.

  Sopravvissuti: Sasuke Uchiha(fratello minore).

  Indizi sull’ubicazione del assassino: ignota.-

Diamine, sterminio? Ha ucciso tutti gli appartenenti al suo clan e mi ha accudito come fossi una sorellina? Non ha senso…

Mmh. Che confusione!!

Mi gratto la testa con impeto. E’ tutto così complicato, dannazione! Perché avrebbe dovuto accudirmi così se è un assassino che ha addirittura ucciso tutti i suoi parenti più stretti?

Con gesto seccato butto i fogli disordinatamente sul letto, mischiandoli con altri e altri ancora.

Poggio i piedi nudi sulla moquette, fissando il terreno con strano interesse. Stringo le ginocchia scoperte per metà dai pantaloncini blu, chiudendo gli occhi in cerca di qualsiasi risposta che mi verrebbe utile in questo momento.

Voglio soltanto un ricordo! Soltanto uno! Possibile che non ne arrivi nemmeno uno ora che ne ho bisogno?!

Una frase mi balza alla mente, nonostante l’abbia detta Kakashi solo un’oretta fa.

-…Gin, ti ricordi? Fra otto giorni è il 17 giugno!-

Oggi è il 9 giugno, quindi.

Il…compleanno di Itachi…

Senza farci caso comincio a correre lungo i corridoi della casa fino ad arrivare di fronte alla porta d’ingresso, che apro e chiudo in pochi secondi fiondandomi senza indugi verso il luogo visto questa mattina.

Ecco l’insegna in lontananza, il grande ventaglio bianco e rosso, le sbiadite fasce gialline.

Ecco perché è tutto così silenzioso, qui attorno.

Fermo la corsa di fronte all’entrata del quartiere. Do un’occhiata in giro per assicurarmi di essere sola ed entro, superando tutte le fasce di precauzione con la scritta NON SUPERARE – POLIZIA ripetuta per tutta la loro lunghezza.

La polvere alzata dal terreno dal vento caldo delle regioni del sud rende il luogo ancora più macabro di quello che è. Proprio come nelle città fantasma, dove il silenzio permanente rende gli unici rumori presenti- come scricchiolii e sbattiti di ante- ancora più amplificati, da far venire i brividi al più impavido ninja.

Faccio qualche passo lungo la strada principale. Uno sguardo a destra, uno a sinistra. Case in rovina a perdita d’occhio.

Comincio ad inoltrarmi di più, non proprio del tutto convinta della mia stramba idea di farmi un giretto nel quartiere dove si era consumata la strage a opera del mio sensei. A proposito di sensei, dato che devo tenermi impegnata nel pensare a qualsiasi cosa che non sia il senso di terrore che ha già cominciato a frenare il moto dei miei piedi: chissà qual’era casa sua.

Un moto di innata curiosità mi spinge ad addentrarmi ancora di più.

Casa dopo casa, dappertutto simboli del clan, tutto con un’aura di disuso attorno.

Ogni singolo oggetto trasmette una grande tristezza, una muta richiesta: Vattene! Non darci fastidio, abbiamo patito abbastanza.

Così, istintivamente, mi viene da rispondere loro, in un pensiero non proprio del tutto volontario e consapevole: faccio in un attimo, continuate a dormire.

Poi però scuoto la testa, sorridendo tristemente. Che idiota sono. Peggio di quanto pensassi.

Così, continuo a camminare con il tedioso movimento ondulatorio delle braccia ogni tanto interrotto per fermarmi ad osservare qualunque cosa attorno a me.

Ma non c’è nulla che possa ricordarmi Itachi.

E come potrebbe? Io qui non ci sono nemmeno mai stata. Cosa pensavo di trovarci, un’autobiografia della mia vita con inserto fotografico dei momenti migliori?

Sospiro, portando lo sguardo al terreno polveroso.

-Mh.- Attonita, mi stupisco dal profondo della mia agghiacciante imbecillità.

Sono uscita senza scarpe. E non ho preso la chiave prima di chiudermi fuori.

-Vaffanc…mmh- Mi trattengo dall’imprecare malamente verso me stessa.

Il colmo sarebbe che ora si mettesse a piovere a dirotto, così non ho nemmeno l’ombrello.

Ma non credo succederà, anche perché in cielo c’è quel fantomatico sole che spacca le pietre di cui parlavo prima con Kakashi. Non ci starebbe male, però, una bella tempesta estiva, con tanto di tuoni e fulmini!

-Ma veramente non hai paura dei tuoni e dei fulmini?-

-Si, a me piacciono. Perché, non ci credi?-

-No, è che… è inconsueto, secondo me.-

-Beh, sai. Nel mio paese io ci convivo da quando sono nata.-

-Capisco. Ma ci deve essere qualcosa di cui hai paura, no?-

-Mh, beh… non so…probabilmente…-

-Davvero non ne hai idea?-

-Stavo dicendo, probabilmente ho paura di perdere le persone care.-

-Ma…tu hai già perso persone care, no?-

-Si, ma non erano veramente care, come per esempio ora lo siete tu e Itachi-sensei.

Posso dire con sicurezza di volervi un mondo di bene, a voi. Io i miei genitori li vedevo

Molto raramente perciò non mi ero legata a loro nonostante il legame di sangue.-

-…Diavolo…-

-Cosa?-

-Il tuo è un ragionamento che io non sarei mai riuscito a fare.-

-Perché tu sei scemo, Deidara-senpai.-

-Scemo? Io? Come ti permetti, piccoletta?-

-Eheh, ma lo hai detto tu che non saresti riuscito mai a fare un mio ragionamento.

Per cui sei scemo, dato che hai quasi il doppio dei miei anni.-

-Ehi! Non sono così vecchio!-

-…-

-…-

-Allora li porti male.-

____________________________________________________________

E con questo è tutto per questo capitolo! Al prossimo (speriamo presto) aggiornamento! E BUONA PASQUA anche se in ritardo di oramai due giorni! =P
E mi raccomando, recensite! >3<

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Capitolo 25
*** 25. Fallo Per Me ***


25° Chap

Salve a tutti! ^0^ E’ la vostra Gin che vi parla! Eccomi ritornata dopo una lunghissima pausa in cui mi è mancata completamente la fantasia per scrivere. Mi dispiace, mi dispiace, mi dispiace! *Me si inchina in segno di perdono*. Succede a tutti, lo sapete! Spero comunque di farmi perdonare veramente offrendovi questo nuovo capitolo, con finale probabilmente inaspettato. Passiamo immediatamente ai ringraziamenti che così vi lascio alla vostra lettura! Yay! Attenzione: ACCENNI di futuri spoiler del manga.

Rec:

Kakashina93: xD mai perdersi d’animo! Cercherò di aggiornare fino alla fine, anche se lentamente. Purtroppo è stato un periodo no, questo. Non ho mica ispirazione... Però eccomi ritornata! ^0^ Comunque hai ragione, non ci sentiamo quasi mai su msn. Beh, dobbiamo darci più da fare e trovare tempo per una bella chiacchierata. Ad ogni modo mi sa che hai ragione, la piccola Gin è in love xD Chissà quando se ne accorgerà, sbadata com’è! Cmq, detto fra noi…non provare a farti i calcoli sulle varie età seguendo i punti di riferimento che ho dato. °.° purtroppo Sasuke sembrerebbe troppo piccolo per andare in accademia, Itachi troppo piccolo per entrare nell’Akatsuki, e a quanto pare pure Deidara sarebbe troppo piccolo pur non si conosca la sua età precisa. ù_ù perdona me e la mia idiozia… ^_^ ok, ciauu! Kiss

Gio93: ^___^ thank you nee-chan! E comunque, come ti aspettavi che finisse il capitolo? Ò_ò No, dimmelo, perché io non so cosa ti sia passato per la mente… ù.ù comunque per il “bacetto” dovrai aspettare ancora un bel po’ te lo assicuro. Comunque te l’ho già detto a voce, quindi perché ripetertelo? ù_ù Hai da dire sul, ehm, poco intuito di Ginny? E Poi è solo uno stupido massacro, cosa vuoi che sia! ]XD Per la storia delle scarpe ti do ragione, xD mi è piaciuta un casino scriverla, tanto per dare una sfumatura comica a questo capitolo come lo hai definito tu “strappa lacrime”. Per non parlare del discorso con Deidara! Vedrai in questo chap un'altra “trovata” di Ginny XD Beh, ora ti lascio a leggere il capitolo. Bye! Kiss ^3^

 

E ora, dopo le risposte alle rec, vi lascio alla lettura! ^^ 

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Alla Scoperta Del Passato

Capitolo 25: Fallo Per Me

Con lentezza apro gli occhi, disturbati dalla luce filtrante dalle ante della finestra.

Ore 8:36 a.m.

Mi alzo a sedere, stropicciandomi gli occhi assonnati. Faccio per alzarmi del tutto quando la porta, cigolando, si apre facendo apparire il famigliare viso di Kakashi, coperto dalla maschera.

-Buon giorno, Gin.-

Sbatto le palpebre, nel vano tentativo di svegliarmi un po’ di più. Poi ci rinuncio, e mi lascio ricadere sul materasso.

-Ciao ‘Kashi…- Bisbiglio, per poi sbadigliare. Lo guardo mentre entra nella camera.

-Auguri per il tuo 15° compleanno, Ginny-chan.-

Improvvisamente una scintilla scoppia dentro di me e mi ritrovo in piedi sul letto come se nulla fosse.

5 anni da allora. Già 5 lunghissimi anni.

-Diamine. E’ vero! Auguri anche a te, Kakashi, per l’anniversario del nostro incontro!- E con un balzo atterro sulla moquette. Un tonfo tintinnante proviene da al di là del letto. Guardo Kakashi, che non sembra essersi accorto di nulla.

-Allora, cosa facciamo oggi per festeggiare?- Domando raggiante, ignorando quello strano suono. Probabilmente sarà stato il letto…

-Mmmh, beh, non saprei! Io pensavo di offrirti un ramen a pranzo. Solo che manca ancora un po’ a mezzogiorno.

Beh, in effetti… stranamente oggi mi sono svegliata prima del solito. Molto prima. Oh beh, i casi della vita. Mi siedo di nuovo sul letto, tornando con la mente per un attimo ai risultati della mia ricerca.

-Kakashi.-

-Si?-

-Cos’è successo al clan Uchiha?- Domando.

-Come mai questa domanda?- Chiede lui, sedendosi accanto a me.

-Sarò idiota io, ma solo qualche giorno fa ho scoperto dello sterminio. Ma… non ho capito… perché?-

Lui tace, guardando il pavimento in moquette, forse per trovare le parole adatte per cominciare. Spero che sappia dirmi qualcosa su Itachi. Ho un bisogno vitale di sapere qualcosa su di lui.

-Non si sa il perché. Come avrai capito, è insensato che una persona stermini tutti i propri parenti in una notte, eppure è stato così. E’ sopravvissuto soltanto Sasuke, probabilmente perché era appunto suo fratello minore, ma non ha molto senso.-

Mi alzo.

-Quindi, nonostante abbia ucciso tutti, Itachi Uchiha ha provato un po’ d’amore fraterno verso Sas’ke?-

Insensato, sì, ma è l’unica spiegazione. Si dice che i mukenin non provino sentimenti, ma… deve essere così. Deve! Se no… non avrebbe senso!

Va bene per quel dannato di Orochimaru che aveva bisogno di una cavia da laboratorio, ma Itachi? E Deidara? Loro… non mi pare avessero doppi propositi quando mi hanno accolta e allenata. Trattata da amica, in un certo senso.

-Non saprei, Gin. Potresti avere ragione come potrebbe essere stato solo un moto di compassione verso qualcuno che non si sarebbe riuscito a difendere ancora. Pensavo di conoscere Itachi, ma probabilmente non ho mai saputo nulla di lui.

-Lo conoscevi?-

-Sì. E’ stata la prima persona che a 13 anni è entrata nella squadra Ambu, sai? Era una macchina da guerra quando era in missione, ma le volte che ci ho parlato, abbastanza da farmi un profilo su di lui, mi era sembrato molto dolce e amichevole. Quando ho saputo dello sterminio non ci credevo.-

Come pensavo. Le cose però così si complicano. Perché? Perché un ragazzo così buono e gentile avrebbe dovuto fare una cosa così orribile alla propria famiglia? E perché non a Sasuke?

-‘kashi…-

-Sì?-

-C’è qualcuno che sa qualcosa di più a proposito dello sterminio?-

Lui mi guarda un attimo in silenzio, forse chiedendosi perché di tutta questa innata curiosità per quel tragico evento.

Poi alza lo sguardo portandosi la mano al mento.

-Mmmh, tutto quello che si sa è scritto nelle varie scartoffie della biblioteca del palazzo dell’Hokage…-

-Già cercato. Non c’è praticamente nulla.-

-Ma non si può entrare senza permesso!-

…Ops…

Sorrido sorniona.

-Ma lasciano sempre la finestra alla portata di tutti!- Mi difendo io dall’accusa, sapendo bene di aver fatto una cosa contro le regole. Ma tanto non è la prima volta!

Lui sbuffa, come se fosse quasi infastidito dai miei momenti infantili.

-Non scherzare, Gin. Se è proibito c’è un motivo. Non puoi andarci quando ti pare e piace solo perché sai entrare dalle finestre! Comunque, alla fine quello che potrebbe saperne di più sulla faccenda è l’Hokage in persona, perciò… se proprio vuoi sapere di più sul massacro puoi andare da lui.-

Piego il capo in avanti, in segno di scusa.

-Perdonami Kakashi, però è una questione… veramente importante per me. Ora io vado dall’Hokage. Ci vediamo per pranzo all’Ichiraku, ok?- Stavo per correre alla porta quando lui mi ferma chiamandomi.

-Dove pensi di andare in pigiama, Ginny-chan?-

Mi blocco.

…Ops di nuovo…

Rido forzatamente, grattandomi la testa.

-In questi giorni ti vedo veramente distratta. Prima le scarpe e le chiavi, ora il pigiama. Gin, togliti presto questa questione dalla mente, o un giorno ti dimenticherai pure dove abiti.- Lui si alza e andando verso la porta mi spettina i capelli con la mano(Lo sa che io ODIO quando mi spettinano), sorride e se ne esce dalla stanza, chiudendo la porta.

 

* * *

 

-Come sono informazioni Top Secret?!-

-E’ come ti ho detto. Non è permesso agli abitanti di sapere di qualcosa oltre a quello che sanno già.-

Sarutobi del cavolo! Perché non vuoi dirmi nulla? Sono quella che più di tutti ne avrebbe il diritto.

-Ma… Hokage…- Tento di ribattere, ormai stremata dai battibecchi.

-Gin, perché vuoi sapere così tanto di Itachi Uchiha e la sua famiglia?-

Taccio. Distolgo lo sguardo, posandolo fuori dalla finestra. E sia.

-Perché non ha senso che un ragazzo così abbia ucciso i proprio genitori e parenti, risparmiando soltanto il fratello.-

Non so cosa tu stia pensando, Sarutobi, ma spero che tu capisca qualcosa e mi faciliti il compito.

-Come puoi dire un ragazzo così? Lo conosci forse? Conosci un…traditore?-

Il suono della sua voce ha un tremito, sull’ultima parola.

-Parliamoci chiaro. Io mi fido di lei, terzo, perciò le dirò cosa so su questa faccenda. Sono arrivata al villaggio precisamente da 5 anni oggi. Prima di qualche tempo fa non avevo idea di chi fossi, poi è iniziata un’inspiegabile serie di eventi riguardanti la mia infanzia. Un contorcersi di Flashback da farmi venir la nausea, scoperte, ragionamenti eccetera. E ci ho capito ben poco fin’ora. La sola cosa che so per certo è che Itachi Uchiha non è malvagio come lo si racconta, e che non avrebbe mai potuto sterminare il proprio clan senza motivo. E’ per questo che voglio sapere.-

Dopo aver riportato lo sguardo all’Hokage, poggio le mani sulla scrivania.

Lui sta in silenzio, forse riflettendo su qualche passaggio del mio discorso che non gli è proprio chiaro.

-Mi è proibito dirti qualsiasi cosa riguardo l’argomento, in quanto Hokage. Posso solo dirti che non ti do tutti i torti. Ora ti prego di andartene. Devo preparare delle missioni per i genin da far fare dopo la finale dell’esame Chuunin.-

Rimango un attimo allibita, immobile, a guardare il vecchio tirare fuori da un cassetto della scrivania delle scartoffie. Non ti do tutti i torti.

Che voleva dire?

In silenzio mi giro, ed esco dalla porta.

Quindi sotto, di per sé, C’È qualcosa. Qualcosa di oscuro, che in pochi sanno, se non solo l’Hokage in persona.

Ma cosa potrebbe sapere un Hokage di una strage e di un ragazzo dalle grandi potenzialità portate al lato oscuro per qualche motivo?

Dovrò pensarci su, prima o poi.

Oggi no. Oggi non posso.

Voglio solamente divertirmi assieme a Kakashi, oggi, e festeggiare assieme a lui il nostro incontro.

Tra il vestirmi, il venire al palazzo e il parlare con l’Hokage sono venute solo le 10:30. Altre due ore di tempo libero prima del pranzo.

Che faccio?

Ma si, un giretto per Konoha non guasta mai.

 

* * *

 

-Ehi, Kakashiii!!!- Esclamo richiamando l’attenzione dell’Hatake, che stava appoggiato ad un lampione appena accanto all’Ichiraku guardandosi in giro.

Lui sposta appena lo sguardo su di me e mi fa un cenno di saluto, sorridendo.

-Alla buon’ora Gin. Ti eri persa per Konoha, forse?-

Gli faccio una linguaccia: -Macché! Sempre con queste teorie strampalate! Stavo facendo un giro dopo essere andata dal Terzo, e il tempo è passato in fretta tutto qui. E almeno io non invento scuse false come fa una certa persona di mia conoscenza, neh ‘Kashi?- E gli offro un enorme sorriso a 32 denti che sembra dire “Lo sai che sto parlando di te non fare il finto tonto”.

Lui ride e con una spinta mi manda nel piccolo locale. Cerchi di evitare il discorso, vero Kakashi?

L’uomo al bancone ci da il benvenuto e noi ci mettiamo a sedere. Mi consulto un momento con l’Hatake e poi ordiniamo.

-Allora, hai scoperto qualcosa di interessante dall’Hokage?- Mi domanda lui.

Io rimango un attimo in silenzio.

-Non in particolare. Però so che è a conoscenza di qualcosa che noi non sappiamo. Ma smettila di pensare a questo. Non siamo qui per festeggiare?- Cerco di distoglierlo dall’argomento Uchiha, ma invano.

-Si, lo siamo, però… come sa qualcosa che noi non sappiamo?-

Mi arrendo. Non riuscirò mai a convincerlo…

-Allora. Innanzitutto, quando gli ho domandato informazioni più precise, che avrebbe dovuto dirmi qualcosa come “Non ci sono informazioni più precise”, mi ha risposto che era una questione Top Secret e che non poteva dirmi nulla. Da ciò si capisce che c’è qualcosa di più che lui sa ma che noi non abbiamo idea di che sia.- Faccio una pausa, mentre ci vendono servite le nostre ciotole di ramen fumante. Afferro le bacchette, le divido con un gesto secco e comincio a mangiare.

Tra un boccone e l’altro trovo il tempo di continuare il discorso: -In seguito mi ha detto qualcosa di interessante in risposta ad una mia affermazione: “Non ti do tutti i torti”… Mah… sapere che cosa intendesse.-

-Scusa, e tu che avevi detto?-

Scambio con lui uno sguardo, mentre lui si abbassa la maschera e prende a sua volta le bacchette.

-Che non penso che una persona come Itachi possa aver ucciso tutto il suo clan, e soprattutto senza un motivo preciso.- Rispondo, portando gli occhi alla ciotola del ramen. Poi prendo un altro boccone mentre aspetto una qualche risposta da parte di Kakashi.

-C’è qualcosa che mi nascondi, Gin, vero?-

Taccio. Effettivamente sì. Però… devo dirglielo? Di Itachi? Di Deidara?

-Qualcosa c’è.- Mi dispiace, Kakashi. Ma… per ora, finché non riesco a farmi un’idea generale, preferisco non dirti nulla. Mi dispiace veramente.

-E c’entra Itachi.- Aggiunge lui, in seguito.

-Sì. C’entra Itachi. Anche se non so perché.-

Poi si forma il silenzio. Dannazione, ecco perché non volevo pensare a questo oggi. Si è rovinato tutto, e il mio compleanno è andato a rotoli…

-Kakashi.-

-Dimmi.-

Taccio un attimo, in cerca delle parole giuste: parole che mi escono dalle labbra in un colpo solo.

-Perdonami, ma, come essere umano, ho i miei pregi e i miei difetti. Spero che tu possa continuare ad accettarmi per quella che sono, come hai fatto in questi 5 lunghi anni che abbiamo passato assieme. Che non siano stupide ombre del passato a distruggere il nostro legame… ok?-

Lo guardo, cercando il suo assenso.

Lui ricambia lo sguardo e poi sorride.

-Come potrei mai arrabbiarmi con un visetto del genere, me lo spieghi?- Esclami, scompigliandomi i capelli.

Che sia lodato il cielo, meno male che Kakashi è sempre Kakashi. Ed è per questo che gli voglio un sacco di bene.

Finiamo di mangiare in fretta, e poi, dopo aver pagato, usciamo sulla strada.

-E così sono cinque anni, eh? Il tempo è passato così in fretta! Sembra ieri che ti trovai alle porte del villaggio e ti portai a casa mia.-

Lo guardo, mentre prende la strada di casa.

-Eh già. Proprio ieri… E dire che da quel momento ne abbiamo passate assieme, noi due!-

-Puoi ben dirlo…-

 

* * *

 

Apro la porta della mia camera.

Kakashi, appena siamo arrivati di fronte a casa si è dileguato con scusa “lavoro” un’altra volta. Certo, io non dico nulla a lui, ma nemmeno lui dice qualcosa a me! Ah, che strazio!

Rido, calciando le scarpe a casaccio verso l’armadio.

Poi, con qualche passo di rincorsa, mi butto a peso morto sul letto, non curandomi delle conseguenze che le povere molle potrebbero avere.

Chiudo gli occhi, riposandomi le palpebre nel buio della stanza, ma nonostante cerchi di non pensare a nulla, c’è sempre quel volto che mi gira in mente. Sempre quegli occhi rossi che tutti ritenevano sanguinari, ma l’unica cosa che vi vedevo io era solitudine. E tristezza.

-Allora, Itachi. Chi sei veramente?- Domando al silenzio, prima di catapultarmi al di là del letto con una capriola all’indietro.

Per sbaglio poso il piede su qualcosa di freddo e liscio. Abbasso appena lo sguardo per vedere il mio coprifronte caduto a terra.

No, aspetta… Il mio coprifronte?

Mi porto una mano alla testa, e sento perfettamente la fascia del villaggio della foglia a tenermi in ordine i capelli.

Ma allora…?

Alzo appena la pianta del piede e lo raccolgo. Lo giro per guardarlo e mi cedono le gambe.

Cado in ginocchio, con le mani tremanti.

Sul coprifronte capeggia il simbolo del Paese del Fulmine, graffiato da una parte all'altra per tutta la sua lunghezza. Attaccato alla fascia di tessuto, un unico bigliettino: “Giorni come anni, anni come secoli. Sii sempre forte. Sii sempre te stessa. E ricorda, fallo per me”.

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Capitolo 26
*** 26. FINALI! ***


26 Chap

WAAAAA!! ù.ù finalmente qui. Vi faccio le mie infinite scuse per il TERRIBILE, anzi TERRIBILISSIMO, anzi MORTALMENTE TERRIBILE ritardo! O_O Mi spiace, mi spiace, mi spiaceeeee ç_ç non volevo, però, boh, è stato proprio un periodo no! Beh, ora sono tornata. Beh, certo, il capitolo non è uno dei miei migliori dato che non succede molto, però spero comunque che piaccia!

Rec:

_Eleuthera_: Oh, ELE!!! Quanto tempo!! Non ti preoccupare per aver saltato un capitolo, capita a tutti! XD Ti ringrazio come sempre per le tue splendide recensioni, mi metti sempre di buon umore. Le leggo e le rileggo e mi viene da sorridere! Comunque, saltando i convenevoli: Riguardo al Kakashi un po’ meno IC degli altri capitoli, in effetti l’avevo percepito anche io in un qualche senso, però non sono riuscita a capire dove dovevo cambiare per renderlo normalmente, perciò ho lasciato così come mi è venuto fuori! Beh, per ora l’ispirazione non dovrebbe mancarmi(si spera…-_-), dato che mi devo attenere alla cronologia delle vere puntate di Naruto, magari forse più in là potrei avere una ricaduta, ma non portiamo sfortuna! =P Un kiss e un abbraccio, la tua Gin!

Gio93: Mia nee-chan! Muahaha! Lo sai, te l’ho già detto, purtroppo ti brucerai se continui a mettere la mano sul fuoco su questi argomenti di cui non sai cos’ho in mente! ]XD ò_ò non so dove ti sia uscita l’idea del cappello con i campanellini XD semplicemente, il rumore metallico, era lo stesso coprifronte che cadeva a terra, se no Kakashi lo avrebbe visto sul letto, prima che Ginny si alzasse di scatto… oh, beh… non male come idea comunque XD Ricorda, prima di fare certe affermazioni, rileggiti i capitoli addietro… XD muahah ok, la pianto. Ci sentiamo domani, o oggi… beh, vedremo. ^___^ Kiss ^3^

Kakashina93: ^_^ Non ti preoccupare, anche io dovevo ancora finire i compiti a pochi giorni dall’inizio delle scuole… =_= ne avevo le scatole piene! Comunque, tornando ad argomenti più inerenti alla ff, sono contenta che ti sia piaciuto lo stesso il capitolo nonostante sia di passaggio. Beh, ti ringrazio ancora e ti saluto! Alla prossima! ^___^

E ora, IL CAPITOLO!

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Alla Scoperta Del Passato

Capitolo 26: FINALI!

Questa mattina mi sono svegliata presto.

Anzi, a dire la verità non mi pare di aver neanche dormito.

Quando però sono scesa in cucina ho trovato un biglietto di Kakashi sul tavolo della cucina, che diceva semplicemente: “Oggi non torno a pranzo, perdonami. Ricordati di oggi pomeriggio”.

Senza nemmeno pensarci, mi sono vestita e sono uscita per farmi un giro all’aria aperta.

C’era un subbuglio senza fine nelle strade. Un viavai di persone, nonostante l’ora mattutina, che annunciava soltanto una cosa: la finale dell’esame Chuunin.

Non ci ho fatto molto caso, a dir la verità. Infatti io ho percorso la strada in senso contrario di tutti quegli importanti Daimyo, uscendo dal portone per stare un po’ nel silenzio della foresta.

Ho camminato a lungo: ho passeggiato nel luogo in cui sono stata ritrovata da Kakashi 5 anni fa, ho attraversato i campi d’addestramento dove mi sono allenata per mesi e mesi con l’Hatake, sono passata accanto alla foresta della morte della seconda prova d’esame, ma nulla.

Ogni passo fatto, ogni albero oltrepassato, nulla riusciva a distogliere la mia mente da altri pensieri ingombranti e tremendi.

Quel biglietto mi ha scombussolato così tanto… Chi è il mittente? Itachi? Deidara? Chi?

E se mi hanno tolto la memoria, PERCHÉ ora rifarsi avanti per farmi ricordare qualcosa che proprio LORO hanno rimosso dalla mia mente?

Non ha assolutamente senso!

E senza rendermene conto sono arrivata su questa collina, da cui si vede l’ormai abbastanza distante villaggio della Foglia in subbuglio. La stessa collina del giorno in cui ho incontrato Kiba e Akamaru. Sotto lo stesso albero in cui mi ero seduta a leggere tutti quei fascicoli insignificanti che non mi hanno spiegato proprio un bel niente su ciò che cercavo.

Tolgo dalla tasca dei pantaloni il “regalo di compleanno” gentilmente offertomi da un anonimo tizio proveniente dai meandri del mio oscuro passato: in poche parole il coprifronte da ex-ninja della Nuvola.

Con le dita percorro l’incisione della placca di metallo in un movimento monotono, il simbolo di quello che sembra un fulmine stilizzato e piuttosto rotondo e il lungo graffio da kunai che lo spezza a metà.

E così io sono una ninja traditrice… Comodo, direi, per vivere in pace e serenità con gli abitanti degli altri Paesi.

Beh, però… può darsi che non sia stata io a fare questo graffio. Anzi, è sicuro! Sarà perché stavo con quello squallido serpentaccio di Orochimaru che la mia vita si è sporcata di questa macchia che è il tradimento del proprio Paese.

Però nessuno lo sa tranne lui e chiunque io abbia incontrato nel frattempo oltre ad Itachi e Deidara, perciò anche se mi venisse l’idea di fare un salto a Kumo, non verrei arrestata per alcun motivo.

Un salto a Kumo?

Ma sì… magari se mi ci mandano in missione, un giretto è di dovere.

Il cielo è terribilmente azzurro in questo momento e sopra al territorio del villaggio non si intravede nemmeno l’ombra di una nuvola. Fatto sta che si sta alzando un vento abbastanza forte, e questo non promette di certo bel tempo.

Appoggio la schiena più comodamente al tronco dell’albero e comincio a guardare le montagne dove sporgono le sculture degli Hokage. Il primo, il secondo e il quarto li ignoro, e mi fisso sul viso del terzo.

Non capisco ancora cosa intendesse ieri.

Tutte le informazioni che ho trovato sono quelle rese pubbliche, e sono assolutamente vaghe che non hanno quasi senso. Ma perché, se a proposito di una cosa così vaga si sa altro, tenerla nascosta? Possibile che siano affari di Stato? Ma che centrano fra loro?

Ah, accidenti. Non dovrei farmi tutti questi pensieri. Sarebbe una cosa da fuorilegge cercare di scoprire cose Top Secret e io non sono nella posizione adatta per diventare un’altra volta una ricercata.

Stringo tra le dita il coprifronte graffiato, chiudendo gli occhi per impedire alla luce di entrarvi.

Offro un immediato riposo al corpo, in un tepore interrotto soltanto dai soffi di vento che ogni tanto si alzano.

Certo che io, scegliermi un passato meno dark proprio no, eh?

Sorrido, sospirando.

E dire che potrei continuare la mia vita come ho fatto finora senza darmi pensiero di quello che è già accaduto. Crescere accanto a Kakashi, a Naruto, Sasuke e Sakura, a tutti gli altri Genin della foglia, all’Hokage... Non sarebbe malaccio, eppure non mi è possibile. Perché? Semplicemente a causa della mia curiosità, delle mie domande senza risposta, delle mie ricerche vane e dei miei vaghi ricordi.

Testardaggine, la si potrebbe chiamare.

Ma che ci posso fare? Sono nata così, non posso mica impormi di cambiare!

Ora devo solo aspettare che finiscano questi cavolo di esami Chuunin, poi potrò pensare ad altro.

Mi lascio andare in uno sbadiglio forse un po’ sguaiato, ma tanto chi se ne frega, qui non c’è nessuno!

Tutti questi casini mi hanno impedito di dormire bene sta notte e ora sono qui che cado dal sonno. Ah, che diamine.

Un altro sbadiglio improvviso mi coglie impreparata, e prima di accorgermene il mio corpo si rilassa e le palpebre mi si chiudono lentamente, ascoltando il vento che ulula e l’erba che struscia.

 

* * *

 

E CHE DIAMINE!

Solo che mi lasci andare per qualche secondo ed ecco che cado nel sonno e ora… SONO IN RITARDO!

Avevo promesso a Kakashi che sarei stata puntuale all’inizio degli incontri, e invece… accidenti!

Avrei anche voluto vedere l’incontro di Naruto e Neji. Chissà chi ha vinto…

Comincio a correre giù per la collina alla massima velocità, sistemandomi meglio il coprifronte della foglia in testa. Con uno slalom alla massima velocità tra gli alberi e una serie di salti da un ramo all’altro ecco che giungo al portone del villaggio. Supero la soglia come una scheggia, lasciando alle mie spalle solo un gran polverone.

Passo accanto all’accademia, all’Ichiraku, e al palazzo dell’Hokage, riuscendo ad evitare ogni ostacolo –persona o oggetto che sia- all’ultimo secondo prima che possa andargli a sbattere contro. Comincio a saltare da un tetto all’altro, osservando la grande arena ergersi a mezzo chilometro da me.

Faccio carico di tutta la forza che ho nelle gambe per fare un ultimo scatto fulmineo verso la mia meta e in poco meno di un minuto eccomi al di sotto dell’enorme figura dove si stanno svolgendo gli incontri.

Supero le guardie all’esterno, corro su per le scale e finalmente arrivo sulle tribune a corto di fiato.

Mi sembra impossibile di essere arrivata in così poco tempo, data la mia poca resistenza nella corsa.

Comincio a guardarmi attorno in cerca di qualche punto di riferimento tra la folla ma lo sguardo ricade immediatamente sul campo di battaglia.

Un gran polverone che impedisce la visuale su un quarto buono dell’arena, una figura con in mano un grande ventaglio: la compagna di squadra di Gaara: ehm… Te…Temi…no, Tema, sì, era Tema e qualcosa… ehm, Te-ma-…ri! Temari!

-Gin-senpai!-

Giro lo sguardo, distraendomi dalla contemplazione dell’incontro. Presto mi accorgo di una capigliatura rosa che si scuote nella mia direzione.

-Ah, Sakura!- Comincio a saltellare giù per i piccoli scalini lungo le varie file degli spalti. –Né,- richiamo la sua attenzione- dov’è Kakashi?-

Lei mi squadra un secondo, forse non capendo a cosa mi riferisco.

-Pensavo fosse con te, Gin. Qui non è nemmeno venuto!-

Spalanco un po’ gli occhi, presa alla sprovvista. –Ah sì? Strano, e dire che si era raccomandato con me che non facessi tardi. Dannazione, allora dove cavolo si è cacciato?- domando a vuoto, riportando lo sguardo nell’arena dove proprio ora il polverone cala, non rivelando però altro che una manciata di alberi e un terreno scavato in vari punti.

Poi una strana ombra esce da dietro le piante, andando allungandosi sempre di più verso la ragazza della sabbia.

-Beh, chi sta combattendo contro Temari?-

Sakura torna a sedersi, indicando un punto non molto preciso, probabilmente all’origine dell’ombra. –Shikamaru Nara.-

Ah, quel ragazzino svogliato della prima prova.

-Capisco… AH! Ma Naruto? Non doveva combattere proprio il primo incontro? E Sasuke? Come sono andati?-

Nella conversazione interviene Ino, la ragazzina bionda seduta nel posto accanto a Sakura:

-Waaa! Naruto ha battuto Neji! E’ stato un incontro mozzafiato! Per quanto riguarda Sasuke, beh… lui non è ancora arrivato, quindi hanno posticipato l’incontro.-

-Non è ancora arrivato? E dire che è un tipo puntuale…-

Aspetta, ma nemmeno Kakashi è… stai a vedere che sono insieme! Ah, Solo che l’Hatake non lo faccia ritardare ancora: se viene squalificato gliene dico tante che non ritarderà mai più di nemmeno un secondo! [Facile da dire, ma non penso che una cosa del genere sia possibile!]

Mi siedo sulla gradinata, non del tutto interessata allo scontro.

Chiudo gli occhi, lasciando spazio al rumore della folla che penetra nelle mie orecchie come un suono conosciuto, già sentito tante, tante, tante volte. Sento dentro di me una sensazione simile al ricordo di un luogo come questo… Forse una situazione analoga…

 

-Otoo-san! Otoo-san! Anche io diventerò forte come loro, vero?-

-Certo, e combatterai proprio in questa arena di fronte al tuo papà.-

-Sì, e vincerò! Così sarai orgoglioso di me!-

-Esatto, Gin. Sarai l’orgoglio del tuo otoo-san!-

-Okaa-san, hai sentito papà? Sarò il suo orgoglio! Il suo orgoglio!-

-Certo. E lo sarai anche per la mamma!-

 

-Papà…- 

Ora che ci penso è la prima volta che ricordo lui. E la mamma. Chissà, forse anni fa andavo a guardare gli esami assieme ai miei genitori, e lì, seduta sulle ginocchia del Raikage, guardavo i Genin lottare per diventare Chuunin.

Sorrido, respirando profondamente.

Improvvisamente il silenzio cala nell’arena. Apro appena gli occhi e scorgo al centro del campo le due figure di Temari e Shikamaru l’una di fronte all’altra. A terra un’ombra che collegava i loro piedi.

-VAI SHIKAMARUUUU!!!!- Urla Ino alzandosi in piedi.

Una piccola pausa e poi un semplice movimento con la mano e un sussurro: “Basta, mi sono rotto. Give up.”

E fu così che, a pochi secondi dalla gloria il ragazzo misogino e svogliato si ritirò dalle scene, lasciando il pubblico a dir poco sconvolto. 

-Vedi, Ino, te l’avevo detto che si sarebbe arreso. Tu non conosci affatto Shikamaru!- Prende parola per un secondo Choji (che prima non ho nominato, ma era seduto accanto alla bionda).

Quindi ora…

-Scusa Sakura, ma Shino non doveva combattere contro neko…ehm, Kankuro?-

-Il ragazzo di Suna si è arreso. Non so il perché, ma quando è stato il suo turno ha semplicemente detto che non aveva intenzione di combattere e quindi la vittoria è andata direttamente a Shino.-

-Ah sì? Strano… era tanto smanioso di combattere quella volta!- Esclamo, ricordando il primo incontro con Kankuro prima dell’inizio dell’esame, quando se l’era presa con Konohamaru.

Beh, ora quindi è il turno di Sasuke e Gaara.

E se l’Uchiha non arriva entro pochi minuti mi sa che lo squalificano definitivamente. Speriamo in bene.

Sbuffo, appoggiandomi col mento sulla mano, e sconnetto un po’ il cervello per pigrizia.

Vedo soltanto Naruto saltare giù dalla tribuna dei finalisti, correre come un forsennato verso Shikamaru, urlargli qualcosa in faccia e poi tra loro il silenzio. Osservo un po’ di qua e un po’ di là per l’arena, aspettando che ci sia qualche sviluppo.

 

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BUON NATALE RAGAZZI!

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Capitolo 27
*** 27. Ichibi?! Anbu?! Attacco?! Altri problemi no, eh?! ***


27° Chap

=_= mi dispiaceeee…. Mi dispiace tantoooo… sono mesi e mesi che non aggiorno, e per me è stato straziante essere presa dal blocco dello scrittore.

Per di più non è nemmeno tanto lungo, come sarebbe dovuto essere per compensare questo enorme ritardo. Nel prossimo episodio ne vedremo delle belle, e spero che uscirà prima del prossimo anno xD

 Rec:

 Kakashina93: *o* carissima!!! Mi hai reso tanto felice recensendo ç_ç almeno tu… pare che la mia fic abbia perso un po’ dei suoi “fan”. E vabbè. Continuerò. Lo farò per me e per te! E per tutti quelli che, da bravi cattivoni, leggono senza recensire XD Ora ti lascio leggere, che se no mi spari eheh… ancora grazie, kiss >3<

Any Ikisy: ^0^ grande Any, ce l’hai fatta! XD Come vedi comunque sono qui per offrirti il nuovo capitolo che aspettavi tanto! XD Grazie!

Serew: Grazie mille per i complimenti! Vedrò di portarti un seguito abbastanza decente XD ho guardato nel tuo profilo, ma la storia che dici non c’è XD non so perché, forse l’hai tolta… beh, grazie ancora. Ciauuu!

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Alla Scoperta Del Passato

Capitolo 27: Ichibi?! ANBU?! Attacco?! Altri problemi no, eh?!

I capelli rossi mossi da un filo di vento estivo, gli occhi semichiusi contornati da quelle scure e insolite occhiaie, le braccia conserte sul petto, in attesta del proprio momento di gloria.

La prima volta che l’ho incontrato ho provato il grande desiderio di combattere contro di lui. Volevo fargli abbassare la cresta ad ogni costo.

Pensavo che fosse uno di quei ragazzi che pensavano a sé come il centro del mondo, che se ne fregava di tutto il resto… ma, da quando mi ha salvato la vita anche solo perché desiderava affrontarmi in un combattimento, la mia opinione si è rivoltata completamente.

Non mi ha lasciato in quella foresta a farmi sbranare dalle bestie, mi ha fatto portare fino alla torre centrale, e mi ha salvato.

Possibile che alla fine, dietro quella maschera egoistica e menefreghista, ci sia qualcosa di buono? Qualcosa che è rimasto chiuso dentro di lui fin dall’infanzia?

Certo, io non lo conosco di certo da allora, però… quello che mi ha detto quella volta…

È cresciuto da solo, con un demone che gli si agitava dentro e che lo rendeva uno spaventoso mostro agli occhi della gente...

Freddo. Incurante. Crudele. Non gli si può dar torto!

Io come ho vissuto, invece, da piccola? Possibile che io fossi odiata dal mio villaggio?

Nelle tradizioni di Kumo, però, era solito che il figlio del Raikage ricevesse dentro di sé il demone del tuono, quindi è possibile che loro fossero abituati all’idea. Però… chissà che cosa succederebbe se sapessero che sono ancora viva dopo ciò che ho fatto: sterminare quasi l’intero villaggio, una forza incontrollabile e stupefacente, che nessuno ebbe la forza necessaria per fermare.

Però se avessi la possibilità di tornare indietro, cambiare vita…no, di certo non ne vorrei la occasione: certo, non ho molti ricordi, ma quelli che ho sono per la maggior parte molto profondi e intensi e non vorrei mai perderli!

-Gin…- giro lo sguardo verso Sakura, che mi guarda un po’ preoccupata, -…perché Sasuke non arriva?-

Scuoto il capo, alzando le mani in segno di ignoranza. –Come se potessi saperlo!-

Lei sospira e annuisce, tornando a guardare l’arena nella quale Naruto e Shikamaru stanno aspettando, come tutto il resto del pubblico. –Sì, hai ragione.-

Quanto mancherà alla fine del conto alla rovescia? 40 secondi? 30?

Di Sasuke neanche l’ombra.

Dove diavolo sarà?

La sparizione di Kakashi è sospetta, ma il fatto che Sasuke sia in ritardo, comportamento più attribuibile all’Hatake, mi fa considerare la probabilità che quei due siano assieme…

Ogni mattina un biglietto di Kakashi mi diceva che era uscito presto per lavoro, e lo vedevo raramente, dato che tornava la sera tardi.

Un allenamento particolarmente intenso?

Se nel combattimento tra Lee e Gaara, Lee è finito in quelle condizioni, Gaara deve essere un vero osso duro: forse è questa la ragione.

Sas’ke aveva bisogno di abilità più affinate al tipo di nemico che combatteva, e Kakashi lo ha aiutato per tutto questo tempo.

Tutto torna.

L’unico punto dolente è che se non arrivano in tempo tutto risulterà vano.

Alzo lo sguardo nell’arena, indispettita dalla sgradevole sensazione che qualcuno mi stia guardando.

Un’occhiata a destra e a manca. Tutti sembrano essere intenti a schiamazzare per la noia provocata dall’interminabile attesa.

Qualche lattina vola, qui e là, segno di irritazione.

Qualche urlo contro l’arbitro interrompe il piatto mormorio della gente.

Guardo Gaara che non si è mosso di neanche un centimetro da poco fa, Temari e Kankuro neko-san che si scambiano qualche parola, Shino silenzioso dietro i suoi piccoli occhiali neri.

Genma guarda il suo orologio, battendo a tempo il piede per terra.

È forse scaduto il tempo?!

Scatto in piedi, correndo verso il corrimano.

NO, NO, NO, dannazione! Non può finire tutto così!

-Scusate, ma… l’ultimo incontro… il tempo è scaduto, quindi…-

Un secondo.

Un turbinio di foglie verdi al centro del campo da combattimento, una spirale che catturò l’attenzione degli spettatori.

Spettacolare.

-Dannato Kakashi! SEI IN RITARDO!- Urlo, con un sorriso a 32 denti sul viso.

Lui gira gli occhi e li posa su di me, e sorridendo ammette le sue colpe con un movimento della mano.

Incrocio Sasuke con un’occhiata, notando immediatamente i suoi capelli lunghi. Gli faccio il segno di vittoria con le dita e sorridendo faccio per tornare a sedermi sulle scale.

Ma appena mi giro incrocio lo sguardo di un imprevisto. Un grande imprevisto.

-…Lee.-

-…- Lui tace.

Abbasso lo sguardo.

Sospiro.

Più di una volta mi sono chiesta perché tutto questo deve accadere sempre a me… ho trovato la risposta: sono sfigata.

Dimmi te se è possibile che io abbia tutti i più diversi problemi contemporaneamente, mentre una persona normale dovrebbe averne meno del 0% di tutti quelli che ho io. Ah, già: io non sono una persona normale, ecco perché le statistiche sono sballate.

Guardo Gai, alle spalle di Lee, che mi saluta, ma appena sto per aprire bocca sento due braccia attorno al mio collo, che mi prendono di sorpresa.

-Mi spiace per il ritardo, Gin-chan!- Alzo la testa verso l’alto trovandomi di fronte niente po’ po’ di meno che la fastidiosa maschera di Kakashi. –Allora, tutto bene?- chiede con un leggero sorriso.

-Sì, sì, tutto bene. Ma se non arrivavate in tempo saresti stato tu a stare male. E non solo psicologicamente per tutto il tuo lavoro andato in fumo…- Esclamo, alludendo alla possibilità di dargliele di santa ragione.

Lui ridacchia. Tutto quello che sa fare sentendosi minacciare di morte è ridacchiare. Tzé!

-Suvvia, Gin. Alla fine siamo arrivati in tempo, non te la devi prendere!-

Ecco come si fa a sviare il problema.

-Non è questione che sia o no successo. Sei sempre in ritardo, e questo è un tuo brutto vizio che devi imparare ad evitare.- Sguscio via dalla sua presa. –Ah, ma tanto non imparerai mai, vero, Kakashi?- Gli sorrido, sospirando.

-…già…- ridacchia lui.

Poi, come un fulmine a ciel sereno, ricordo dove siamo, perché siamo qui e soprattutto una cosa: sta per avere inizio l’incontro che tutti aspettavano di più, Sasuke VS Gaara.

Abbasso lo sguardo avvilita su Lee che non mi ha tolto gli occhi di dosso.

Siamo alle solite…

Mi piacerebbe sorridere, ora, come ho fatto pochi secondi fa: ma non ci riesco.

Serro un pugno.

ALLORA! Un po’ di allegria, gente! Io sono Ginny, sono la solita Ginny, sempre sorridente, sempre viva, sempre solare… che mi prende?!

Inspiro profondamente, ed espiro rumorosamente.

-Ora basta…- Sussurro. Alzo gli occhi e con uno scatto improvviso torno alla ringhiera, prendendo un po’ tutti di sorpresa: i due contendenti l’uno di fronte all’altro, tra gli esulti della folla.

Non capisco perché debba farmi tutti questi problemi: ora solo una cosa m’importa!

-FORZA RAGAZZI!! Fate entrambi del vostro meglio!- Grido.

L’arbitro si mette tra i due pretendenti e subito l’arena tace: gli occhi fissi sul campo di gara e l’adrenalina a mille. Torno a guardare Genma, che con un gesto lento alza la mano tra Sasuke e Gaara.

Un movimento che sembra lungo un’eternità: la mano cala come una tagliola sull’aria.

VIA ALL’INCONTRO!

Chissà chi vincerà? Sasuke o Gaara? Faccio per esultare di nuovo quando sento il cuore sobbalzarmi dentro il petto, una strana sensazione stringermi lo stomaco, quasi si torca su se stesso. E una voce nella testa…

Ragazzina, quel moccioso coi capelli

rossi… dentro di lui

si sta muovendo l’Ichibi…

Mi sento scuotere da un brivido lungo la schiena.

Che… che… perché diavolo il demone mi parla da…

Poso una mano sul petto, sentendo il cuore battere più velocemente del normale.

Si sta muovendo l’Ichibi?

Il chakra si muove vorticosamente…

Sembra stia prendendo il

sopravvento su di lui.

Senza obbiezioni, assottiglio gli occhi per guardare con più attenzione Gaara: immobile, lo sguardo al terreno, le mani che gli circondano la testa.

-Accidenti… se uscisse sarebbe la fine…- sussurro.

Potrebbe fare una strage…

Un demone è capace di tutto, se preso contro. Non voglio che accada di nuovo: non voglio perdere il mio villaggio a causa di un bijuu!

Pensa, Gin. Pensa! Un modo per impedirlo… interrompere l’incontro!

Di scatto mi giro, guardandomi attorno. Di nuovo quella strana sensazione di essere osservata…

Nulla. Non c’è proprio nulla di anormale.

E poi questa storia dell’Ichibi mi fa venire i brividi al solo pensiero!

Ma non posso interrompere l’incontro: gli esaminatori sanno di che pasta è fatto Gaara, dopo la fine che ha fatto fare al povero Lee, dovrebbero essere preparati all’evenienza. Interromperanno l’incontro prima che accada qualcosa di orribile. Almeno spero.

La prima mossa va a Sasuke. Shuriken!

 

* * *

La supervelocità di Sasuke gli ha permesso di prevalere fino ad ora: sembra che sia lui in vantaggio! Fantastico!

Il rosso si rialza, unisce le mani nel sigillo della tigre, e subito attorno a lui comincia ad alzarsi la sabbia. Che succede? Chissà che tecnica strana sarà, questa.

La sabbia si addensa sempre di più, sempre di più: una sfera tutt’attorno a lui va via via formandosi. Difesa.

Per impedire alla velocità di prenderlo di sorpresa deve avere coperte sempre le spalle: quale tecnica più adatta di una difesa così assoluta.

Ora Sasuke che farà?

Mantenendo velocità tenta di scoprire se c’è un punto debole ma la cosa non sembra dare buoni risultati. Ad ogni colpo, la superficie prende la forma di giganteschi aghi che tentano di colpire l’avversario.

-KAKASHI-SENSEEEI!!!-

Improvvisamente tutti ci giriamo verso l’alto della scalinata. Un Naruto piuttosto sfiancato appare alla nostra vista con occhi spiritati.

-Bisogna interrompere subito l’incontro!! Quel ragazzo… Gaara… non si fermerà ad atterrare Sasuke! Lo…lo ucciderà! È un sanguinario! È pericoloso!-

Tutti noi lo guardiamo come se fosse un alieno.

-Ma non è possibile! Lui…- Dico. –Gaara mi ha salvato dalla foresta della morte! È grazie a lui che sono qui!-

-Vive per uccidere le persone! Non gli importa nulla di nessuno, se qualcuno si mette sulla sua strada non si fa problemi a farlo fuori!-

Ma no! Non… non è così… non è cattivo…

Perché avrebbe dovuto salvarmi se fosse stato veramente tanto crudele?

Sta succedendo di nuovo! Di nuovo!

Come è successo per Itachi, ora non capisco perché anche Gaara l’abbia fatto: entrambi mi hanno salvato, ma senza un vero motivo per farlo! E non mi so spiegare il perché!

Dannazione!!

-Non preoccuparti, Naruto. Non eravamo in ritardo per niente!- dice Kakashi.

-Che intendi, ‘kashi?- Chiedo, togliendo l’attenzione dai miei fatti personali e portandola all’Hatake.

Lui sorride semplicemente. –State a guardare…-

Con curiosità riporto lo sguardo all’arena. Vedo Sasuke in piedi sulla parete verticale dell’anfiteatro.

Rincorsa?

Bue, Lepre, Scimmia.

Ovvero la tecnica del Chidori.

Mi giro verso Kakashi, che mi guarda sorridente. –Ma, Kakashi…è pericolosa!-

-Gin, Sasuke è un piccolo genietto come te. Non potevo non insegnargliela, vista la sua affinità con il mio elemento.- Risponde.

No, questo non lo posso sopportare: -È una tecnica omicida! Va usata solamente nelle situazioni di vita o di morte, non per una futile finale della selezione dei Chuunin!- Grido.

-Sasuke non è uno sconsiderato, Gin. La userà solo per infrangere la difesa assoluta di Gaara.-

Sospiro. –Hai ragione. Dovrei fidarmi più delle persone…-

Mi giro di nuovo a guardare l’arena, appena in tempo per vedere la velocissima rincorsa, i cinguettii del Chidori, e il colpo.

Fortissimo sprofonda nella sabbia, squagliando come budino quella che prima sembrava cemento armato.

-Scusate ma… che tecnica era?!- Chiede Sakura, a cui non era del tutto chiara la situazione.

-Chiamata Chidori, o Raikiri. È una tecnica in cui il chakra viene fatto uscire soltanto dalla mano, e questo prende la forma di saette. Sfrutta la velocità che sfrutta la persona che la usa, e quindi ha bisogno di una grandissima rincorsa.- Dico, più interessata alla situazione di Gaara che alla spiegazione.

Gai però continua al mio posto: -È una tecnica assai potente, che solo in pochi eletti potrebbero sfruttare.-

-Potrebbero?- chiede Ino.

Mi giro con la testa. –Già. La potrebbero usare solo se l’inventore di essa la spiegasse nei minimi dettagli, vista la sua complicatezza. Assemblare controllo del chakra, movimento, flusso… bisogna avere un controllo superiore alla norma.-

-La conosci bene, Gin. Tu la sai fare?-

Mi giro verso Lee, che mi ha appena porto la domanda. Sembra che si sforzi molto. Faccio un piccolo ghigno: -Se Kakashi non me l’avesse insegnata, ora non la conoscerei nemmeno. Perché è proprio Kakashi, l’inventore del Chidori.-

Mi blocco con lo sguardo perso nel vuoto. Cos’è questa sensazione di… grande potenza?

Mi giro di scatto e vedo Sasuke faticare a togliere la mano dalla massa di sabbia. Poi attiva di nuovo il Mille Falchi e riesce per un pelo a sfuggire alla presa di un… BRACCIO?!

Oh dannazione! Lo sento! Sento quel chakra!! D-dentro quella sfera…lì dentro si sta risvegliando la potenza dell’Ichibi…

MERDA!! Devo…Devo fare qualcosa… ma cosa?!

-È-è…diavolo!-

-Gin, che diavolo stai balbettando?- mi sento chiedere da Kakashi.

-Quello, quello che è uscito poco fa… era…-

Un odore dolce, come quello della cannella, si espande improvvisamente nell’aria. Odore… odore… odore di Genjutsu!

-Kakashi!- Esclamo, portando le mani al sigillo della tigre. Così fanno lui e Gai.

-KAI!- Tecnica di annullamento delle arti illusorie completata. Ora non mi resta che scoprire chi diavolo ha fatto tutto questo!

-Che sta succedendo?!- Urlo, avvicinandomi in fretta a Kakashi.

-Non l’hai notato, Gin? Siamo sotto attacco, eravamo circondati da ninja travestiti da squadra speciale ANBU.-

-AH!- Esclamo con stupore, ma soprattutto notando quanto io sia imbecille nel non aver notato niente di sospetto.

Beh, alla fine ero interessata ad altri fatti, non ho tutti i torti. –Non me ne ero accorta…-

-Dai, succede a tutti. Ora però nasconditi, stai sull’attenti. Mi fido di te.- Dice, per poi sparire dalla mia visuale, pronto al combattimento contro quei ninja che si stanno avvicinando.

E in un secondo l’inferno.

Shuriken, Kunai, armi di qualsivoglia forma o uso schizzano in aria colpendosi a vicenda e producendo un fastidioso rumore metallico.

Devo allontanarmi in fretta. Non sono nelle condizioni adatte per combattere, oltre al fatto che sono disarmata.

Faccio per cominciare a correre, verso le scalinate che portano fuori dall’arena quando la mia strada viene bloccata da un uomo in tenuta da Anbu.

-Chi non muore si rivede…- esclama con la voce soffocata dalla presenza della maschera. -… ragazzina impertinente.-

 

______________________________

Mi scuserete se mi sono risparmiata dallo scrivere l’intero combattimento tra Gaara e Sasuke… Ma proprio, dopo vi sareste annoiati, per cose che conoscevate già e quindi ho pensato bene di saltare quel pezzo.

NOTE:

Chidori = Mille falchi

Raikiri = Taglio del Fulmine

Ichibi = Una coda, termine usato per indicare il demone Shukaku, che ha appunto una coda.

Genjutsu = Arte Illusoria

Kai = Rilascio (per annullare le tecniche illusorie)

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Capitolo 28
*** 28. Combattimento Psicologico, un salto all'inferno e ritorno! ***


28° Chap

*w* buahaha… che capitolo che vi aspetta!! (<__< gio, tu taci che lo hai già letto, anche se non fino in fondo xD) mi raccomando, >_< recensite, vi pregooo!!

Rec:

Gio93: xD grazie per la recensione doppia. XD e per aver addirittura definito i miei capitoli dei “capolavori” °-° dove li vedi poi xDD ù__ù cmq, presto colui che dicevi aver bisogno di un gran numero di schiaffi sarà parte integrante di alcuni capitoli, perciò preparati. XD forse sai già a cosa mi riferisco. Ebbé, ma le armi Gin se le è scordate a casa essendo ancora in convalescenza (._. più o meno… °-°) quindi lo ha fatto apposta a non prenderle. Non ti preoccupare se non ti ricordi nulla, è colpa mia che ho avuto il blocco, e quindi non ne hai colpe. XDDD e va bè, allora scorri la pagina e leggiti la fine, se proprio non ti va di leggerti tutto il capitolo, byeee!!

Any: Kohaaaaai!! >_< grazie per la recensione! Hai visto che ho aggiornato? XD e sta volta molto più in fretta dell’altra volta!! Tenterò di fare delle note più grandi, ok? XDD ciauu! Grazie ancora!

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Alla Scoperta Del Passato

Capitolo 28: Combattimento Psicologico, Un Salto all'Inferno e Ritorno...

Quello si porta una mano al volto, facendo sgusciare lentamente la maschera verso destra. Un movimento che ai miei occhi dura un’eternità.

Il cappuccio ancora calato sulla testa non permette di vedere particolari punti di riferimento per riconoscerlo.

Solo quando il volto si scopre del tutto mi viene l’illuminazione: occhi scuri, occhiali, una coda di cavallo che lega i capelli chiari e quel ghigno inconfondibile che non sono mai riuscita a sopportare dalla prima volta in cui l’ho visto.

-Kabuto…-

-Salve.- Esclama lui, con un falso sorriso sul viso, lasciandomi alquanto perplessa per l’apparizione improvvisa. –Vedo che ti riprendi abbastanza in fretta!-

In modo scocciato gli rispondo in tutta franchezza. –Beh, cosa ti aspettavi dopo un mesetto? Che fossi ancora un cadavere che cammina? Piuttosto, tu sembri molto più energico di quando ti ho quasi colpito al viso con la mia tecnica… questa cosa mi da particolarmente fastidio!- Esclamo, restituendogli un uguale sorriso dalla sfumatura divertita.

-Quanto mi dispiace per questo tuo fastidio. Che ne dici di provarlo sulla pelle se è vero o no che sono più energico?-

Dannazione! –Vuoi forse una rivincita per come ti ho conciato alla seconda prova d’esame dei chuunin? Quanto sei mentalmente chiuso. Mi sarei aspettato che tu accettassi senza pieghe il fatto di essere stato battuto da una ragazza!-

Certo che, se voglio farlo desistere dall’attaccarmi, questo di rinfacciagli tutto non è un buon metodo. Senza armi non ho la minima possibilità di vincere! Questa volta sarebbe la mia fine!

Lui ride sguaiatamente: -Credi davvero che cada nei tuoi trucchetti stupidi? Sono seriamente infuriato con te; non solo mi hai battuto e hai rifiutato la vittoria regalandomela, cosa che non ho accettato e quindi non ho partecipato alle finali, ma mi hai anche messo in cattiva luce con Orochimaru-sama!-

Oro…Orochimaru! Ma certo! C’è lui al comando di questo attacco!

Giro lo sguardo a destra e a manca, cercando inutilmente Kakashi. Devo subito informare qualcuno!

-Se cerchi i tuoi amici Jonin, ne avranno ancora per un po’ contro tutti i ninja del Suono e della Sabbia che abbiamo assoldato!- Dice Kabuto, richiamando la mia attenzione su di lui.

Senza che dica niente comincia a scendere passo dopo passo la scalinata a cui sono di fronte.

-Tzé, figurati se ci metteranno tanto. Non sono pappemolli come qualcuno di mia conoscenza… - Esclamo, irritata al massimo per il fatto che non posso fare nulla per intervenire.

Lo guardo avvicinarsi pian piano, metro dopo metro, senza dire altro, senza fare altro che fissarlo e domandarmi in cuor mio che idea malsana ha in mente per farmela pagare cara.

Kabuto sa perfettamente che non posso contrattaccare; ma sarà così meschino da attaccare una ragazzina indifesa come me?

Indifesa? Ho detto veramente indifesa? Beh, intendevo nel vero senso della parola: senza difesa. Perché sicuramente chi mi conosce sa che sono tutt’altro che una ragazza indifesa…

-Oh, che sguardo dubbioso… che c’è? Hai forse paura di me? Oppure non sai che fare in questo momento?-

Posiziono i piedi in modo da essere sempre nella condizione adatta alla fuga, e senza perdere la pazienza respiro profondamente, sapendo già come rispondere a tale provocazione. –Tu fai troppe domande. Sai perfettamente che non ne avrai risposta, in quanto inutili.-

Eccolo fare l’ultimo gradino e fermarsi poco più di due metri da me, guardandomi con divertimento negli occhi. –Vuoi forse scappare?-

Scivolo indietro con le piante dei piedi e mi allontano pian piano dal ninja.

-Ti è forse sfuggito ciò che ho detto poco fa oppure fai apposta a crearti dubbi a cui non darai mai risposta?-

Un altro passo.

-Okay. Allora, d’ora in poi farò solo affermazioni: hai paura di me perché sei disarmata; non sai cosa ho in mente e quindi non hai idea di cosa fare; ti sei messa sull’attenti perché vorresti scappare al mio primo passo falso.-

Rimango attonita per un secondo.

-Sei come un libro aperto.- Esclama, continuando ad avvicinarsi. Respira GIN! Sta solo cercando di metterti in agitazione! –I tuoi grandi occhi sono come gli specchi della tua anima: lasciano intendere ogni pensiero e ogni paura…-

Senza accorgermene arretro, ma senza mai distogliere lo sguardo dai suoi occhi, quasi ne fossi ipnotizzata e terrorizzata allo stesso tempo.

Iridi scurissime e piccole, un pozzo di petrolio in cui non si trova il fondo…

Continuando ad indietreggiare, presto mi ritrovo a colpire il corrimano che da sul campo centrale dell’anfiteatro.

-S-sei meschino se provi ad attaccarmi ora che sono disarmata!- Esclamo, lasciandomi sfuggire un piccolo tremito nella voce.

Dannazione! E io dovrei essere un ninja? Non dovrei lasciarmi prendere dal panico, anche se in una situazione del genere!! Eppure… eppure… mi tremano quasi le gambe.

Inquietudine. Finalmente ho capito cos’è che mi rende così: il suo avvicinarsi lentamente, i suoi modi maliziosi, il suo ghigno sempre stampato in volto…

Tutto questo non promette nulla di buono, almeno per quanto riguarda me: lui sembra invece estremamente divertito dalla situazione.

-Oh, non ti farò del male… o almeno non fisicamente.-

Non capendo cosa intenda, ma soprattutto non curandomene realmente, giro la testa di qua e di là, alla ricerca di un nascondiglio, un modo di fuggire, una persona che mi possa aiutare.

Eppure se scappassi, un altro ninja mi attaccherebbe, e magari sarebbe più crudele, e non si curerebbe nemmeno di uccidere qualcuno di disarmato. Mentre se sto qui… non so cosa potrebbe accadere.

Kakashi! Perché quando c’è bisogno di te non ci sei mai, si può sapere?! Dove ti sei cacciato?! Dovrebbe essere un lavoretto da niente, per te, battere un po’ di ragazzacci cattivi e tornare… Fai in fretta!

-Tentare la fuga…-

-Sì, lo so! Non serve a nulla! A NULLA! Non ci vuole un genio per capirlo!!- gli finisco io la frase, lasciando che tutta la mia ansia esca con questa affermazione.

E lui ride. Strano, non lo avevo proprio mai visto ridere, no? Non lo ha mai fatto, proprio mai…

-Bene. Ne sei consapevole almeno. Sai…- Eccolo a poco meno di un metro da me, che nonostante questo continua ad avvicinarsi!! -…mi hai causato un sacco di problemi. Non dovrei essere qui, in questo momento. Ma mi sono detto: perché sprecare un’occasione così perfetta per fartela pagare?-

E finendo di parlare si ferma, sovrastandomi nella sua altezza di almeno 15 più della mia.

-Ora non mi puoi scappare!- Dice, e appoggia con svogliatezza le mani sul corrimano alle mie spalle, una a destra e una a sinistra della mia vita, impedendomi qualsiasi tentativo di fuga.

È troppo! È troppo!!

Lo sento così vicino che non posso fare a meno di diventare completamente rossa. Ma nonostante questo non posso fare a meno di sostenere il suo sguardo: almeno questo lo devo fare, per non mostrarmi ancora più debole ai suoi occhi.

Però con lo stomaco così annodato non posso fare a meno di chiedermi se fa anche questo parte della sua strategia per mettere l’avversario in ansia.

Solo, non capisco come abbia fatto a capire questi miei punti deboli…

-Bene. Vogliamo cominciare, ragazzina?-

Spalanco gli occhi con stupore, presa un po’ alla sprovvista per quest’affermazione. Cominciare cosa?

Non faccio quasi in tempo a chiedermelo che quello mi prende il mento, e lo alza abbastanza da avere buona visione di tutto il mio viso.

-Ora, guardami negli occhi…- dice. -…e fai sogni d’oro.- Le mie palpebre cominciano a chiudersi per la pesantezza. Le forze mancarmi d’improvviso…

-…oppure a questo punto Incubi d’Oro, Ginevra.-

* * *

Dove sono?

Buio…

Cosa è successo?

Silenzio…

C’è qualcuno qui?

Solitudine…

Kakashi? Kakashi, dove sei?

Sei sola…

No! Non sono sola! C’è sempre Kakashi con me!

 

Nessuno ti aiuterà, questa volta.

Nessuno ti salverà dall’oscurità eterna.

Rassegnati all’evidenza.

Rimarrai per sempre in questo spazio buio,

da sola.

Non sentirai più alcun rumore reale,

presto ti scorderai di cos’è il significato della vita.

Scorderai i colori, vedrai solo nero.

Niente più sorrisi, niente più amore…

 

Kakashi. Kakashi…

Arriva, ti prego.

Non lasciarmi qui da sola…

Ho paura…

Non voglio dimenticare più niente! Niente!!

Ho già perso abbastanza ricordi per volerne perdere altri.

No! No! Non voglio assolutamente!!

 

La tua esistenza è stata solo portatrice di sventure.

Non hai fatto altro che

procurare agli altri dei guai.

Non pensi che sarebbe meglio per tutti

che tu rimanga qui?

 

E che ne sarà della mia vita?

Io… io non ho ancora scoperto tutto del mio passato…

Io ho ancora molto da fare laggiù.

E poi cosa farei qui?

 

Aprire gli occhi, e vedere tutto buio.

 Nessun orizzonte da raggiungere.

Nessun cielo da osservare.

Cosa può fare una persona in questo posto?

Rimpiangere ciò che non ha fatto in vita.

Ricordare i momenti più belli da lei mai vissuti.

Pensare. Pensare. Pensare.

E mai agire.

 

Rimani qui.

Sarà meglio per tutti.

La tua vita era una bugia.

Le persone che ti stavano intorno,

quelle con cui parlavi ogni giorno,

quelle con cui ti divertivi ad ogni occasione…

Nessuna di loro soffrirà più per i tuoi errori.

Staranno meglio così.

 

M-meglio?

Staranno veramente meglio?

Ma…

Forza…

Vieni con me, piccola.

Seguimi.

Sarò la tua pace interiore.

Se verrai con me, starai meglio.

Niente problemi,

niente pensieri.

Sarai completamente felice.

Completamente…felice?

Per una volta.

Per una volta soltanto.

Mi piacerebbe essere felice completamente.

Non sono fatta per vivere questa vita.

Vi sono entrata con sforzo, ho fatto fatica ad adattarmi.

Arrivando al villaggio, magari ho cambiato qualcosa nel corso della storia di Konoha che era meglio lasciare intatta.

Così facendo sto rovinando l’esistenza di tutti, portando oscurità e male…

Staranno meglio senza di me…

…Meglio, senza di me…

Lee, Sasuke, Sakura, Naruto, l’Hokage…

 

Kakashi…

 

-GIN-CHAN!-

Kakashi…

-Gin-chan, svegliati! Svegliati!-

Chi mi chiama? Chi cerca di svegliarmi da questo sonno senza fine?

Perché non torna a vivere la sua vita senza di me? Sicuramente starà…

Però… Perché mi chiama? Forse…

AH!

Tu…Tu chi diavolo sei tu che cerchi di trattenermi qui, infondendomi false speranze?

Chi sono?

Sono la FINE.

Sono la MORTE.

Sono al termine di qualsiasi cosa.

Decido chi uccidere.

Decido chi far vivere.

Quindi tu sai tutto, Morte?

Sì.

So tutto.

Però menti spesso, vero?

Io non mento mai.

Eppure anche ora lo stai facendo…

Perché non è vero che tutti staranno meglio…

Se fosse vero nessuno mi richiamerebbe, nessuno tenterebbe di svegliarmi… 

E questo perché laggiù c’è qualcuno di cui ho bisogno.

E che ha bisogno di me.

E non posso proprio fermarmi qui.

Devo ancora vivere la mia vita appieno.

Devo imparare ancora molte cose.

Devo provare ancora molte sensazioni e sentimenti.

Proprio non posso.

Sarà per un’altra volta.

* * *

-Gin-chan! Svegliati, ti prego!-

Una voce conosciuta…

Chi è che mi chiama?

A presto, ragazzina…

-KAKASHI!-

Spalanco gli occhi, cominciando a respirare confusamente.

Il cuore in subbuglio, dopo quello che mi è sembrata un’eternità.

Non me lo sentivo più in petto.

-Sia lodato il cielo! Gin!-

Prima di rendermi conto di cosa sta succedendo mi sento stretta fra due grandi braccia e il viso premuto contro a quello che sembra… il petto di Kakashi!

-Ti senti bene?-

Annuisco a fatica, nella sua stretta.

-Bene… Ma che è successo? Non mi sembri ferita!-

Rimango un attimo in silenzio, guardandomi attorno quanto più mi è consentito. Nell’aria c’è solo odore di polvere e sangue. Gli spettatori dell’arena sono ancora addormentati ai loro posti.

-Ecco…-

Dico, pronta a spiegare. Ma poi mi accorgo che non trovo nulla da dire.

-Non mi ricordo…non mi ricordo niente…-

Allora mi lascia andare, continuando a guardarmi.

-È stato… solo un brutto sogno, penso. Una stranissima illusione creata da…un tizio che mi ha impedito di nascondermi…-

Perché ho solo il presentimento di ciò che è accaduto, ma non mi ricordo nulla? Odio questa sensazione! La odio! La odio! La prossima volta che incontro Kabuto, altro che intimidazioni…

-Questo tizio… era forse vestito da Anbu?-

Annuisco, continuando a guardarmi intorno: una strana barriera scura si estende come un parallelepipedo sopra al tetto di una delle torri dell’arena.

-C-che sta succedendo laggiù? Non dirmi che… Orochimaru…-

-Orochimaru? Che c’entra lui, ora?-

Improvvisamente mi accorgo della presenza di Gai, appena più indietro alle spalle dell’Hatake. Poco più a destra Kurenai-sensei.

-Quel tipo che mi ha attaccato… lui ha parlato di Orochimaru, quindi… sono in pensiero… l’Hokage…- Balbetto, non riuscendo a calmare il respiro.

-Gin, calma. Stai calma. Che ti succede?-

Sarà per la situazione, sarà per l’odio recondito che è nato nei confronti di Kabuto e Orochimaru, sarà per il fatto che non ricordo cosa diavolo mi ha fatto quel quattrocchi, ma io non ce la faccio più. Dopo quello che è successo, io GIURO! GIURO!, lo ucciderò. Ucciderò quel dannato Orochimaru con le mie mani, e assieme a lui il suo tirapiedi.

Le mani tremano, non le riesco a fermare.

Non voglio che succeda nulla più di quello che è già accaduto. Ne ho abbastanza!! Mi alzo di scatto, e posando un piede sul corrimano faccio per saltare, quando la mano di Kakashi mi trattiene indietro.

-Lasciami! Lasciami andare! Sono stanca di non servire a nulla!-

-Non dire stronzate, Gin.- Sento uscire con durezza dalla sua bocca. E mi sento gelare le vene. -Non cominciare con le tue solite lamentele come Non posso mai fare nulla per nessuno o Sono l’unica che può fare qualcosa. Sei una ragazza normalissima, una ninja normalissima. Non addossarti tutte le responsabilità o tutte le colpe ogni dannatissima occasione in cui per caso puoi avere a che fare con loro. C’È un dannato motivo per cui non siamo là ad aiutare l’Hokage! C’È, per tutti i Kami!! Non fare tutto così da sconsiderata, PENSA, PENSA prima di agire!-

In quel momento tutto mi si presentò davanti agli occhi con limpidezza.

Avete presente quel secchio d’acqua gelida che vi sveglia improvvisamente a metà di uno splendido sonnellino ristoratore? Ecco, avete più o meno percepito la mia sensazione in quell’istante.

Non trovo la forza per rispondere.

Sono una stupida egoista, e non riesco a farci nulla: questa è la verità.

Io ci provo. Ci provo in tutti i modi, ma mi lascio sempre trasportare dalle emozioni, e quando succede i miei pensieri sono lontani anni luce dal trattenermi.

Cado sulle ginocchia, come se avessi perso tutte le forze improvvisamente.

Mi stringo con le braccia, in uno spasmo di freddo.

-Mi…mi…- balbetto. Ancora.

-Gin. Su, rilassati. Andrà tutto bene.-

Il mio petto sobbalza, e la mia gola si stringe, impedendomi di respirare regolarmente.

-…Gin? Ma stai…-

-Mi dispiace! Mi dispiace tanto! Sono solo un’egocentrica, egoista, menefreghista, cinica che non fa altro che pensare a se stessa. Non mi preoccupo mai di quello che pensano gli altri, delle conseguenze che le mie azioni procurano… Sono irrecuperabile!!-

E piango.

Sì, piango.

Dopo tanto tempo finalmente lo faccio, liberandomi di gran parte di tutte le mie preoccupazioni, lasciando che le lacrime scivolino via portandosi con sé tutte le brutte cose successe.

Ci metto qualche minuto a calmarmi del tutto, nel silenzio più assoluto.

Non me ne frega della figura della piagnucolona che ho fatto di fronte ai sensei, non me ne frega davvero.

L’unica cosa che davvero mi preme ora è che sta succedendo sopra quel tetto, dentro quella barriera nera.

Alzo lo sguardo, probabilmente ancora molto arrossato, e guardo dove tutti stanno rivolgendo gli occhi.

Un secondo, e improvvisamente la parete di chakra scompare sotto i nostri occhi.

_______________

N.B.: In questo capitolo Ginny vi potrebbe essere sembrata parecchio OOC, durante quel mezzo sogno/mezza ipnotizzazione… beh, ora vi spiego il perché di questo: io penso che la voce della MORTE abbia quel tono soave che ipnotizza un po' i sensi. Così che le persone che devono morire non si sentano affrante, o roba del genere... quindi, Gin, anche se ha un carattere forte che non si fa sopraffare da nessuno, viene ipnotizzata, comincia veramente a credere a tutto quello che le dice la Morte. Poi però sente la voce di Kakashi che cerca di svegliarla e allora si riprende xD Chiaro?

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Capitolo 29
*** 29. La morte di un ninja ***


29° Chap

Sì, lo so… sono incorreggibile ç__ç

Prima dico tanto “aggiornerò in fretta”, “questa è l’ultima volta”, ma alla fine ci ricado sempre.

Si vede proprio che sto perdendo la forza per continuarla, però non mi farò scrupoli e continuerò, ci metterò l’anima, perché tengo tantissimo a questa fic, e non la interromperò finche non l’avrò finita! >_<

Recensioni:

Gio93: ù_ù “aggiornamento lampo” non è il mio soprannome. Grazie per perpetuare (xD Gloooria, Gloria Perpeeeeetuaa) le tue recensioni! E grazie per le tue sedute psicologiche nominate nella tua recensione precedente (che non ti ricorderai, perché è passato troppo tempo ù.ù) Spero che anche questo capitolo ti piaccia, forza, vai a leggere ù_ù

Any Ikisy: çOç Kohaiiii… xD sì, sì, scusa per averti fatto aspettare un sacco! XD dato che a causa mia non ti ricordi nemmeno di cosa parla la fic (O.O spero di no) ti chiedo perdono! Spero che questo capitolo ti piaccia. Grazie per avermi istigato a scrivere, se no chissà quanto altro tempo avrei aspettato a scrivere!!

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Alla Scoperta Del Passato

Capitolo 29: La morte di un ninja

Un secondo, e improvvisamente la parete di chakra scompare sotto i nostri occhi.

Senza nessuna parola -quella visione non ne necessitava alcuna- cominciammo tutti, io, Kakashi, Gai-sensei e Kurenai-san, a correre verso il tetto dell’edificio principale dove erano posti i troni, usati minuti prima dai due Kage.

Non voglio pensare a cosa potrebbe essere successo!!

Il tetto è coperto da rampicanti enormi, probabilmente evocati da un grandissimo potere.

Delle sagome balzano fuori dalla selva, e tra loro posso facilmente scorgere Orochimaru, sorretto da due dei suoi quattro scagnozzi; ora come ora non servirebbe a nulla seguirli, anche se avremmo la possibilità di prenderli nel momento di maggior indebolimento. Tuttavia credo sia meglio ignorarli, perdere di nuovo le staffe in così poco tempo non sarebbe la cosa più vantaggiosa per me.

Continuando la mia corsa con tutto l’autocontrollo possibile, mi lascio soltanto sfuggire un ringhio di rabbia, e un paio di maledizioni rivolte a quel dannato Sennin che mai, MAI, avrà il mio perdono!

Da lontano vedo gli Anbu sul tetto dividersi in due fazioni: una che cerca invano di rincorrere i fuggitivi; l’altra che si infiltra tra i rami e le foglie alla ricerca di quello che tutti noi vorremmo sapere esser vivo: no, non ci voglio nemmeno pensare! Sarutobi non può essere battuto da nessuno, lui è l’Hokage del villaggio della Foglia, del Paese del Fuoco!

Quel dannato vecchiaccio!

Raggirando l’arena, correndo sul margine delle tribune ancora piene di spettatori addormentati, arriviamo in pochi attimi a toccare le tegole color arancio dell’edificio oramai diventato più simile ad una minuscola foresta equatoriale.

Ci addentriamo in fila indiana tra le varie piante.

Sono in pensiero. Molto in pensiero.

Anche se quell’uomo mi è sempre stato antipatico è comunque parte della mia vita, e della vita di tutti i ninja della Foglia e degli abitanti del villaggio.

Ci mettiamo un po’ per orientarci in quella jungla, ma continuando diritto fino al centro del tetto troviamo un grande spiazzo dove le piante mancano.

E lì, al centro, steso a terra, il suo corpo.

È circondato dagli Anbu che avevamo visto poco fa, ma è ben visibile dalla nostra posizione.

Mi fermo, e dopo di me gli altri sensei.

Rimango immobile, con gli occhi fissi sul volto dell’Hokage. Già, è sempre così: sembra semplicemente dormire, ma tutti noi sappiamo che sarà un sonno eterno a stringerlo tra le braccia. Non più Morfeo, ma Ade.

Senza rendermene conto afferro la manica della maglia di Kakashi tra le dita, stringendola forte.

Nel silenzio più assoluto, aspettiamo consci che, nel cuore, la speranza che potesse essere soltanto uno sbaglio, che quello non fosse che una copia di Sarutobi, che lo avremmo visto uscire sorridendo dagli alberi un po’ mal concio ma dopo tutto vivo, era del tutto vana.

Orochimaru ha vinto, lo ha sconfitto.

Ma, ne sono certa, il terzo Hokage ha messo tutto se stesso per proteggere il suo, il mio, il nostro villaggio; che non ha mai abbassato la testa di fronte al nemico, che non si è mai arreso.

È così che un ninja, un Hokage era destinato a morire? Sconfitto ma con la fama di essere stato un uomo di buon cuore e dal gran coraggio?

Può essere considerata una fine gloriosa, ma è comunque una fine.

Perché non si può morire normalmente di anzianità, magari mentre si dorme, così da non sentire alcun dolore?

Perché morire in un lago di sangue dopo aver sofferto come un cane, rantolando a terra per il dolore?

Già… la via del Ninja è così: instabile come le foglie autunnali.

Un secondo sei vivo e un secondo dopo la tua vita finisce, e tu non te ne accorgi nemmeno.

Da piccola pensavo che combattere fosse un divertimento, volevo ad ogni costo diventare un Ninja per far vedere ai miei genitori quanto fossi brava; ero troppo ingenua per capire ancora cosa fosse la morte, finché quella notte non mi risvegliai stesa per strada.

Spalanco gli occhi: Già. Quella volta. Mi ricordo…

Mi alzai da terra con la testa che mi girava e mi pulsava dolorosamente.

Quello che vidi attorno a me dopo aver alzato lo sguardo fu pura desolazione: palazzi distrutti, rivoli di fumo che salivano di qua e di là, l'aria che sapeva ancora di bruciato, e un orribile, VERAMENTE orribile odore di morte.

Andai in giro cercando qualsiasi forma di vita che si muovesse ancora, camminando accanto a corpi oramai freddi riversi in pozze di sangue, gli occhi vitrei che sembrava stessero urlando in silenzio.

Come dimenticarlo.

Le lacrime non la finivano di scendermi dagli occhi, e camminavo, continuavo a camminare, lungo ogni via, di fianco ad ogni casa: ma ero sola. L’unica sopravvissuta?

Probabilmente no, dato che la mia storia è stata tramandata e scritta in documenti segreti di cui probabilmente molti villaggi avranno una copia: chi aveva potuto soltanto ipotizzare che il demone del tuono fosse il colpevole, se non chi lo aveva visto con i propri occhi, mentre bruciava l’intera Kumo per poi sparire nel nulla?

In quel villaggio, a casa sua, c’era ancora qualcuno che poteva riconoscerla per quello che era stata: la figlia del quarto Raikage. La colpevole di quella strage.

Stringo la mano libera e la porto al livello del cuore, dove rimbomba ancora quella parola: colpevole.

-Andiamo, Gin. Dobbiamo controllare che l’invasione sia stata sedata in città.-

Alzo gli occhi su Kakashi e annuisco con convinzione.

La ragione per la quale la maggior parte di loro era diventata ninja era perché volevano avere la forza di proteggere le persone amate.

Non potendo cancellare l’errore commesso, devo addossarmi le mie responsabilità di ninja e salvare le persone a cui tengo di più: e proteggerò anche le persone che Sarutobi ha cercato di difendere, sacrificandosi.

Kakashi, so che non devo addossarmi nessuna colpa di quello che è successo oggi, so che non dovrei immischiarmi in faccende in cui io c’entro a malapena, Lo So.

Ma io ho sterminato migliaia di vite, ho tolto il futuro a quelle persone: ho bisogno che la mia anima sia redenta da quell’onta. E per far questo devo salvare tutte le vite che posso, devo rendere la parola futuro vera per chiunque ne abbia la possibilità.

Non cercare di fermarmi: fammi tornare in me quando perdo la ragione, aiutami a rimanere la solita Ginny che sono sempre stata, lascia che renda la mia vita più utile di quanto sia stata disastrosa fin ad ora, ma NON fermarmi.

Come siamo arrivati, così ci ritiriamo: prima passiamo attraverso gli arbusti rampicanti poi correndo per l’arena. Saltiamo sul lungo tetto che copre gli spalti dal sole e ognuno guarda in una direzione diversa.

-Nessuna battaglia in svolgimento nella parte Nord.- Esclamo, aguzzando la vista al massimo per individuare qualsiasi movimento sospetto.

-Nemmeno al sud, solo grandi fumi che salgono in cielo.- Dice dal suo lato Kurenai-san.

-Ad est si vedono movimenti, vado a dare un’occhiata. Kurenai con me.- Esclama in fretta Gai-sensei, scomparendo in pochi secondi assieme alla compagna.

-Gin, a ovest c’è ancora confusione. Ma non voglio che tu venga con me. Vai a cercare Naruto, Sakura e Shikamaru, e se non hanno ancora fermato Gaara e Sasuke, dagli tutto il tuo appoggio. Ma non dimenticare: nel caso ti venga necessario usare il Chidori… tu non possiedi lo Sharingan, quindi la tecnica è ancora più pericolosa per te. Sta attenta e cerca di prenderlo di sorpresa perché non possa contrattaccare.- Spiega Kakashi, girandosi verso di me e guardandomi negli occhi. Già, lui non sa che ho lo Sharingan…

Scuoto la testa in fretta, negando.

-Kakashi, io non posso! Non ho l’adatto equipaggiamento per battere quel ragazzo! Lui è come me, ha un demone dentro di sé. C’è la possibilità che si risvegli se viene provocato troppo!-

-Proprio per questa possibilità tu devi essere con Naruto, Shikamaru, Sakura e Sasuke. Naruto non è capace di controllare il suo potere, ma tu… tu ci sei riuscita, Gin. Perciò devi aiutarli.-

Mi porge una manciata di kunai e un limitato numero di shuriken.

-È tutto quello che posso offrirti. Ora vai. Non ti ci vorrà molto a raggiungerli se usi la tua velocità a piena potenza. Credo in te.-

E senza dire altro scompare dalla mia vista.

Perché?!

E io COME li trovo, se non so nemmeno dove sono?!

Guardo nella direzione della foresta che circonda Konoha da tutti i lati tranne quello in cui è addossata alla montagna.

È infinita. E… improvvisamente scorgo una protuberanza molto più alta del resto degli alberi. Quasi una specie di pugnale piantato nel terreno.

In pochi attimi lo vedo esplodere in una nuvola di fumo, e capisco che probabilmente si tratta di una tecnica ninja.

Sia lodato il cielo, e speriamo che non abbia preso un gran granchio.

Ora, piena potenza di velocità: l’ultima volta che l’ho usata non mi ricordo nemmeno quand’è stato...

Concentrare il Chakra sotto le piante dei piedi.

Fissare il punto di arrivo.

Controllare che non ci siano ostacoli troppo alti da superare.

Preghiamo lo Spirito del Fuoco.

Pronti, partenza…

Ingrano i piedi sulle tegole, e con un gran balzo comincio la mia folle corsa ai limiti del tempo.

 

* * *

 

8 minuti, 26 secondi.

Un tempo da record.

Diminuisco la forza nelle gambe, rallentando la velocità, poi afferro un ramo con le mani, e con una mezza granvolta gli giro attorno, atterrandogli sopra con agilità.

Ok. Fin qui ci sono arrivata. Ora dove cerco?

Comincio a saltellare da un ramo all’altro con tutta la discrezione possibile, nel caso ci fossero ancora dei nemici sparsi per la foresta.

Chiudo gli occhi e comincio ad annusare l’aria. Sento del venticello provenire da sud, perciò gli odori saranno molto lievi, a meno che non provengano proprio da quella direzione.

Allora, Sasuke ha l’odore di lamponi, Naruto d’arancia e l’inconfondibile odore di ciliegie che ha Sakura… dovrei fondare su questo le mie ricerche.

Nel silenzio più assoluto comincio ad analizzare in tutte le direzioni le particelle nell’aria che possano anche lontanamente ricordarmi i profumi dei tre ragazzi.

Per alcuni minuti nessuna novità.

Provo a spostarmi a casaccio da un albero all’altro cercando qualche traccia, quando improvvisamente… metto un piede troppo in là, e perdo irrimediabilmente l’equilibrio, ritrovandomi per fortuna a testa in giù, con il ramo tra le gambe intrecciate.

Con la testa scombussolata dal movimento inaspettato, ci metto un po’ a realizzare cosa mi si presenta davanti agli occhi: poi le immagini si fanno sempre più nitide e riesco a vedere due figure dai colori abbastanza vistosi stese sul terreno polveroso.

-AH!- Esclamo, puntando un dito verso di loro, come ad indicare, a qualcuno che non c’è, la direzione da prendere.

Con un movimento di anche, lascio il ramo e con una capriola in aria arrivo a terra in piedi. Comincio a correre verso Naruto e Gaara, senza richiamare la loro attenzione all’inizio.

Arrivata a qualche fila di alberi da loro, con un lungo salto evito i cespugli sul terreno e atterro praticamente tra loro.

-Naruto! Gaara!- Esclamo, e nello stesso istante in cui lo faccio, appare Sasuke da dietro ad un albero.

-Gin! Che ci fai tu qui?- Chiede, avvicinandosi piano. Il segno maledetto che copre metà del suo corpo.

-Mi ha mandata Kakashi. Ma come vedo non c’è più bisogno del mio aiuto.- Faccio una pausa, portando gli occhi prima sul biondino e poi sul ragazzo della sabbia. –È riuscito a sconfiggerti, Gaara. Strabiliante. Ti senti bene?-

Faccio per avvicinarmi al rosso quando lì accanto appaiono i suoi fratelli.

-Non fare un altro passo, ragazzina.- Esclama Temari, facendo per prendere il ventaglio, nonostante si notasse perfettamente quanto fosse sfinita, sia psicologicamente che fisicamente.

Muovo le braccia in senso di diniego, per poi alzarle a mo’ di arresto. –Tranquilla, tranquilla. Non ho istinti omicidi, io. Volevo solo accertarmi che stesse bene. Potete portarlo via, per quanto mi riguarda.- Mi giro per tornare verso Sasuke e Naruto. Poi continuo a parlare: -Ho ancora un conto in sospeso con lui, quindi non sono così meschina da approfittare della situazione. Aspetterò un’altra occasione per battermi con lui. Ok, Gaara?- Domando, rigirandomi e sorridendogli con un pollice alzato.

Mi fissa e chiude gli occhi, acconsentendo.

Poi, improvvisamente, mi ricordo di tutto quello che è appena successo, di Orochimaru, dell’attacco alla Foglia, del Terzo… e il mio sorriso scompare.

-Sasuke, prendi Naruto. Dov’è Sakura?-

Il ragazzo mi informa della sua posizione e la vado a recuperare.

Insieme a Pakkun torniamo al villaggio, pronti per un resoconto dell’intera vicenda. Sperando che, d’ora in poi per un po’ di tempo, al villaggio possa vigere la pace… senza battaglie, senza perdite e senza dolore.

 

* * *

 

Sotto ad un cielo plumbeo permeato di pioggia.

Sotto nuvole scure che promettono soltanto tempesta.

Riuniti da ogni parte del Paese, se ne stanno centinaia di persone.

I vestiti scuri che si confondono con il grigio che volteggia nell’aria, i visi piegati sul terreno, nel più opprimente dei silenzi.

Plic.

Una goccia.

Plic plic plic.

E subito una dopo l’altra, altre minuscole particelle d’acqua cadere dall’alto sulle teste di tutti. 
Come piangendo, il cielo accompagna questo rito dalla sua alta posizione, rendendo il momento forse ancora più insopportabile.

Cosa siamo noi, circondati da un universo tanto infinito e sconosciuto?

Chi erano quelle persone che hanno perso la vita per un ideale che non fa altro che esaltare la morte?

Chi sono i ninja, per sprecare la vita soltanto al fine di morire in modo glorioso?

La vita è lotta e opposizione. “Polemos è padre di tutte le cose, di tutti i re.”*

Eraclito con questo spiegò il suo Logos, la legge che vigeva su tutto l’universo.

Senza guerra non c’è pace. Senza pace non c’è guerra.

Se non ci fosse il dolore non sentiremmo neppure il benessere.

Eppure è così dannatamente difficile da accettare: perché la gente muore? Perché ci lascia senza spiegazioni, con l’amaro in bocca?

Ci facciamo sempre queste domande, eppure secondo la stessa teoria è semplice dare una risposta. Senza morte non c’è vita.

Un essere eterno non potrà mai vivere veramente, perché ha tutto il tempo che più lo aggrada e mai avrà fine; mentre noi, poveri umani, noi sì che sappiamo vivere fino in fondo ogni istante di vita, noi che temiamo più di ogni altra cosa la morte: non solo la nostra, ma anche quella dei nostri cari.

Eppure noi non pensiamo che i nostri compagni possano pensarla allo stesso modo: se io mi sacrificassi per far vivere un compagno, quel compagno si sentirebbe esattamente come mi sentirei io se lo vedessi morire al posto mio.

Un circolo vizioso, molto più potente di quello che sembra.

E ora siamo tutti qui, riuniti tutti per elogiare un eroe morto per la patria, morto per difendere la sua gente, morto provocando in noi quel dolore che non voleva provare lui stesso nel vedere dei compagni sconfitti.

Detta così sembra quasi che con la morte abbia voluto togliersi un peso non poco insignificante. No, non credo che lui fosse questo tipo di persona. Ma credo che chiunque faccia così, non abbia alcuna colpa: è forse male volere il proprio bene?

Pover uomo. Già, perché prima di essere Hokage, prima di essere ninja, era soprattutto e soltanto un uomo.

Un uomo anziano, con un carisma da adolescente ma con il coraggio che solo un saggio avrebbe potuto avere. Il coraggio di chi ne ha già viste troppe nella propria vita, e che non vuole più perdere nessuno.

Uno dopo l’altro, in una fila infinita, le persone si preparano per dare il proprio addio a quel glorioso uomo che ci rende ancora orgogliosi di averlo avuto come Hokage. Posano tutti un crisantemo color neve di fronte alla sua foto, e fissandola lo ricordano per un’ultima volta.

Anche io, tra gli ultimi, mi avvicino, bagnata da capo a piedi da quell’acqua che accentua il malumore generale, ma che lava via ciò che è successo per poter far cominciare una nuova avventura.

Con un impercettibile movimento del polso, lancio il candido fiore sugli altri già posati, e do una occhiata veloce alle altre foto poste accanto a quella di Sarutobi. Tanti, giovani uomini che avrebbero potuto vivere ancora molto tempo, ma che si sono sacrificati per dare un futuro alle nuove generazioni.

Io non sono religiosa, non ho un Dio, non credo nel destino, non conosco altro che la dura e crudele realtà, che ognuno ogni giorno si costruisce da sé con le proprie forze. Però, nonostante questo, credo sia giusto pregare perché lui possa stare in un mondo migliore di questo.

Congiungo le mani e alzo gli occhi al cielo, mentre le gocce di pioggia solcano il mio viso come lacrime.

No, io non piango. Lo fa il cielo per me.

Poi mi sposto e permetto alla processione di continuare.

Mi allontano con passo moderato, incrociando per un secondo lo sguardo di Kakashi, di cui prima non avevo notato la presenza.

Improvvisamente sento la pioggia smettere di picchiettare sul terreno e sulle mie spalle, lasciando spazio a fasci di luce solare che si riflettono sul terreno attraverso fori tra le nuvole.

Alzo di nuovo lo sguardo, guardando con che velocità estrema sembra rasserenarsi il cielo.

Dopo la tempesta torna il sereno. E con l’azzurro cielo che si staglia su di noi e le nuvole che si dirigono lentamente altrove, la tristezza sembra lasciare il passo al buon umore.

Ma la pace non è altro che una intervallo di tempo che divide due conflitti. Chissà quanto durerà questa.

_______________

*Polemos= è la traslitterazione nel nostro alfabeto della parola greca che significa Guerra. In questo caso, Polemos, è una personificazione della guerra.

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