Everything can change

di Onnie
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1- Hopes and fears ***
Capitolo 2: *** 2- A new beginning ***
Capitolo 3: *** 3- Peace ***
Capitolo 4: *** 4- Confess? ***
Capitolo 5: *** 5- A sweet news...or not? ***
Capitolo 6: *** 6- Pregnancies are bad!!!! ***



Capitolo 1
*** 1- Hopes and fears ***


Giunti alla fine della guerra, dopo la sconfitta di Tobi, trovare e radunare morti e feriti fu compito delle squadre speciali. Il dolore per la perdita dei loro cari era percepibile nell'aria, quasi quanto il sollievo procurato dalla nuova pace. Konoha era, nonostante tutto, in ottimo stato. Tsunade comandava ancora il paese con grande saggezza e forza, anche se le notizie non erano proprio rosee dal fronte di guerra.
Tre i colpi che si sentirono alla porta dell'Hokage, prima di vederla spalancata senza nemmeno attendere la risposta della bionda donna che, dalla finestra del suo ufficio, sbirciava fra i palazzi la situazione alle porte di Konoha. Il via vai di gente era davvero incredibile, per la maggiore erano Ninja feriti di ritorno dalla guerra e civili che trasportavano barelle con i cadaveri dei loro cari. Di tanto in tanto si notava fra la gente qualche giovane genin che faceva di tutto per alleggerire il peso che i ninja portavano con se, offrendo loro acqua, qualcosa da mangiare e proponendo ai ninja di portare le loro cose. Le nuvole nere e cariche di acqua che sovrastavano la città rendevano gli animi dei cittadini ancora più tristi. Il cielo era pronto a piangere per i morti, ma sembrava lasciare il tempo ai medici di occuparsi dei feriti, mantenendo l'aria umida, ma senza un accenno di pioggia.
-Signorina...- esordì Shizune a spezzare il silenzio carico di tensione che vi era in quella stanza.
-Shizune hai il rapporto delle squadre speciali?- chiese interrompendola prima ancora che questa potesse fare un passo per entrare nella stanza. Non si mosse dalla sua posizione, si limitò a congiungere le mani dietro la schiena osservando quel momento di grande tristezza che avvolgeva il villaggio
-Si signora...-si guardò intorno notando l'esemplare disordine della stanza -Naruto e Kakashi non sono ancora stati trovati. Abbiamo bisogno di un medico per i feriti signorina Tsunade...in ospedale hanno bisogno di lei.-
Tsunade si voltò degnando finalmente di uno sguardo la sua assistente mentre questa posava la pergamena contente il rapporto sulla scrivania dell'Hokage -C'è Sakura per queste cose, chiedi a lei...- proferì portandosi nei pressi della scrivania. Prese la sedia e vi ci sedette. Per poco si fermò con la testa sorretta fra le mani, pensando che è per cose come questioni simili che avrebbe preferito non essere Hokage.
-Mi perdoni signorina Tsunade ma Sakura è sul campo si battaglia a occuparsi dei feriti più gravi, abbiamo bisogno di lei in ospedale.-
Ci furono due minuti di silenzio che Tsunade utilizzò per fare mente locale dei vari avvenimenti. Da quello che vi era scritto nelle rapporto delle squadre speciali, nel momento in cui Tobi ha tentato di dare origine al juubi Naruto e Killer Bee si sono occupati principalmente di Tobi, mentre i ninja del villaggio della foglia e quelli del villaggio della nuvola hanno progressivamente effettuato delle ondate di attacco nei confronti del Juubi, senza avere alcun successo. Molti sono i giovani e promettenti shinobi che hanno perso la vita in quel momento, ma la loro presenza ha contribuito a distrarre il nemico al fine di aiutare Naruto nella sua battaglia. Il rotolo sfortunatamente finisce lì. Le squadre speciali hanno poi confermato la sconfitta del Juubi e la disfatti dei piani di Tobi, ma, come per Kakashi e molti altri, non vi sono tracce di lui nè del suo corpo.
Tsunade si alzò di scatto dalla sedia. Non proferì parola mentre si avviò verso il corridoio pronta a dare il suo contributo il ospedale. -Allora? Muoviti Shizune non ho tutto il giorno per aspettarti. - disse fermandosi nel corridoio con una mano sul fianco. I feriti non potevano attendere oltre.



Sul campo di battaglia la situazione non sembrava migliore. Feriti e morti erano ormai accalcati gli uno accanto agl'altri e le squadre di soccorso facevano del loro meglio per aiutare tutti il prima possibile. La priorità, come sempre, era per i feriti gravi e coloro che non potevano usufruire di arti mediche si occuparono della ricerca dei dispersi e dei feriti. Fra questi Kiba, Hinata, Neji e Shino mantenevano un continuo contatto con Sakura attraverso un auricolare mentre cercavano Kakashi e Naruto nelle aree circostanti a quelle dello scontro. Il silenzio in quella ricerca era quasi sacro. Nessuno dei 5 ninja del villaggio della foglia proferiva parola mentre cercavano tracce dei loro eroi.
-Sakura...i ninja della nuvola hanno trovato Killer Bee. Sono con loro in questo momento.- proferì quasi sollevato dalla notizia il giovane Kiba che, avvicinandosi di più al Jinchuuriki notò le gravi e profonde ferite sparse sul corpo dello Shinobi. Sospirò dunque pensando il peggio per kakashi. Naruto alla fine è sempre stato salvato dal chakra della volpe che, pur di non scomparire con il corpo di Naruto, ha fatto il modo di curare le ferite del giovane, per quanto gravi queste potessero essere.
-Kiba non distrarre Sakura se non con notizie su Naruto e Kakashi- lo richiamò Neji -Ha già fin troppo da fare con i feriti, se deve anche stare a sentire tue parole...-
-Ragazzi è qui!- Gridò Sakura. Il rumore successivo alle due grida sembrò quasi un'esplosione. Tutti tornarono dunque da Sakura il più velocemente possibile. La speranza del ritrovamento di entrambi i dispersi sembrava quasi un sogno per il piccolo gruppo. L'esplosione era stata procurata da un pugno di Sakura sul pavimento utilizzato per spazzare via una montana di massi che bloccava l'accesso alla piccola fessura in cui avevano rinvenuto il corpo di Kakashi. La situazione era apparentemente tragica, ma la speranza di trovarlo ancora vivo non scomparve per nessun motivo.
Appena il polverone si abbassò, Sakura si spostò velocemente verso il corpo di kakashi. Due ferite profonde solcavano il braccio e il ventre del Jounin privo di sensi, ma il respiro era regolare seppur debole. Parte della sua attrezzatura era distrutta e un Kunai era conficcato  nella caviglia destra. Sicuramente non era nelle condizioni migliori, ma respirava. Per Sakura fu quasi impossibile trattenere le lacrime davanti a quella visione. La paura di non ritrovare Naruto o di trovarlo in condizioni peggiori di quelli di kakashi continuava a crescere in lei.
Tutti sapevano che Naruto era disposto a morire per il villaggio della foglia e più di una volta aveva continuato a combattere nonostante le sue condizione fisiche non glielo permettessero.
Sakura sospirò prima di alzarsi in piedi portando con se Kakashi fra le braccia. L'arrivo di Kiba le facilitò molto il compito. I feriti sul campo di battaglia erano troppi e non poteva tornare indietro, ma Kakashi aveva bisogno di aiuto e doveva essere portato velocemente all'ospedale. -Kiba, lo lascio nelle tue mani, portalo da Tsunade- Non aspettò nemmeno la reazione del ragazzo e tornò al suo lavoro, intenta e curare la gamba sanguinante di un giovanissimo Ninja. Kiba portò via il ferito verso Konoha, scortato da Neji e Hinata e seguiti a sua da una squadra di ambu.




Arrivò la sera e di Naruto ancora nessuna traccia. Coloro che pensavano che potesse essere vivo, ormai avevano abbandonato ogni speranza. Se non era riuscito a tornare da solo sicuramente era ferito e molti si adagiavano nelle ricerche dando per scontata la sua morte per mancanza di cure. L'unica che continuava a crederci era Hinata che, se non era fuori alla sua ricerca, rimaneva a fare da guardia alle porte di Konoha nella speranza di vederlo tornare. Ma i giorni passavano e le possibilità continuavano a diminuire. Fu proprio in una sera come le altre che la ragazza, ormai, stanca di vedere ambu fermi a ridere e sorseggiare sakè invece di essere fuori a cercare il loro eroe, si recò negl'alloggi dell'hokage.
Tsunade era nel suo ufficio. Come molti non riusciva a dormire, anche se ormai non contava più di trovare Naruto in vita, sapere che il suo corpo era ancora disperso non la faceva nemmeno riposare. Hinata prese un profondo respiro ed entrò nel'ufficio del capo villaggio. -Signorina Tsunade...-
-Lo so Hinata, anche a me da fastidio non riuscire a trovarlo ma stiamo facendo tutto il possibile- la interruppe con aria stanca, allungando ancora una volta la mano verso un bicchierino di sakè che aveva sulla scrivania accanto a se.
-No, non è vero...- disse con voce più sicura. Naruto l'aveva salvata, lei aveva quasi perso la vita per aiutarlo, e adesso non vuole arrendersi, anche se questo significa andare contro l'Hokage stesso. -Ci sono solo...-
-TACI!- Sbottò la bionda donna alzandosi dalla sedia e battendo una mano sul tavolo. Quest'ultimo scricchiolò quasi fosse pronto a rompersi sotto un'altro colpo della donna. -Ci sono sei squadre alla ricerca di Naruto, abbiamo 20 feriti in ospedale , di cui 6 ancora molto gravi e almeno una trentina di morti. Capisco la tua preoccupazione ma io devo difendere il mio villaggio e, per quanto mi piacerebbe mandare tutte le squadre possibili alla sua ricerca, qualcosa deve rimanere a Konoha. Tobi non è ancora stato trovato e per quanto ne sappiamo potrebbe approfittare della situazione per attaccarci...-prese una piccola pausa in cui tornò sedere e a leggere i documenti e i rapporti che il Raikage le ha mandato- torna al tuo posto, tranquilla, lo ritroveremo.- concluse così il discorso mandando via  la giovane Hyuga.
Hinata percorse nuovamente la strada di ritorno fino alle porte nel più totale silenzio. Ormai era notte fonda e la tranquillità regnava sovrano fra le strade di Konoha, l'unica cosa che si poteva sentire era il singhiozzare della giovane  che attirò a se l'attenzione dei ninja al posto di guardia.
-Perchè la dolce e timida Hinata piange?- chiedse una voce conosciuta ma ormai dimenticata.
La ragazza alzò lo sguardo verso le porte e notò la presenza di un giovane, anch'esso ferito, ma coperto da una mentella e una maschera che portava con se un prezioso carico sulle spalle: Naruto.

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Capitolo 2
*** 2- A new beginning ***


Abbiate pietà di questa povera principiante che si cimenta nella scrittura di una FF :)
Vorrei aggiungere che il precedente capitolo, questo capitolo e probabilmente anche il prossimo, sono un'introduzione per spiegare la situazione generale in cui il nuovo personaggio crescerà :)








All'ospedale ormai la situazione si era decisamente calmata. In due settimane tutti i feriti si erano ripresi quasi completamente, o almeno stavano abbastanza bene per tornare dalle proprie famiglie. Kakashi era serenamente sdraiato nel suo lettino di ospedale, ad aspettare la giornaliera visita dell'Hokage per controllare le sue ormai perfette condizioni fisiche. Il motivo per cui volesse restare in ospedale era noto a tutti ormai, si godeva le sue meritate vacanze vegliando sul dormiente Naruto che, dopo la pesante botta di sedativi che gli erano stati somministrati per fermare il suo tentativo di fuga poco prima di una operazione, se la prendeva comoda e passava i giorni dormendo. Il via vai di gente in quella stanza di ospedale era continuo, stavano tutti aspettando il risveglio del biondo addormentato nel lettino, anche se gli unici ad avere il permesso di stare li notte giorno a vegliarlo erano Hinata, il finto malaticcio Kakashi, e Sakura che doveva controllare regolarmente le condizioni di Naruto e riferire tutto all'Hokage. L'attesa era davvero snervante. Sembrava quasi che il biondo passasse volutamente tutto quel tempo a dormire per prendere in giro coloro che aspettavano il suo risveglio.
-Maestro Kakashi...si ricorda qualcosa della battaglia?- esordì Sakura, ormai stufa di aspettare il risveglio del bell'addormentato senza fare niente. -Non si sforzi troppo se non ricorda...ha preso un brutto colpo dalla testa.-
-Se ti devo dire la verità Sakura...no, non ricordo niente.- concluse quasi così la conversazione, lanciando prima un'occhiata al letto del ragazzo, per vedere se dava segni di risveglio, e poi tornò al suo libro con l'intento di finire di leggerlo. -Sono sicuro che quando si sveglierà Naruto saprà soddisfare ogni tua domanda.-
Sospirò dunque tornando a fissare Naruto. Il ragazzo, proprio in quel momento, fece una smorfia simile ad un piccolo sorrisetto. Alzò una mano al celo e cerco di afferrare qualcosa, ma non trovando niente la ributtò sul letto. Poco dopo, russando, tirò a se la coperta e la abbracciò, tornando a dormirei in pace e tranquillità. Una piccola vena iniziò a pulsare sulla fronte di Sakura facendosi sempre più grande mentre osservava il pigro fare del ragazzo evidentemente libero dagl'effetti del sonnifero.
-Naruto! SVEGLIATI!- gridò la ragazza dai capelli rosa andando a prendere le spalle del ragazzo per scuoterlo con forza.
Il biondo intanto però non accennò ad aprire gli occhi, nonostante lo scossone
 -Ancora altri cinque minuti e mi sveglio, promesso- esordì con voce flebile e assonnata tirando ancora a se le coperte e riprendendo a russare in modo abbastanza rumoroso.
-TU MALEDETTO BASTARDO!-
Le maniere di Sakura come al solito non erano delle più dolci e, preso Naruto per il la manica del pigiama, lo sollevò in aria e lo scagliò verso la parete su cui poggiava la testiera in ferro del letto d'ospedale. Il colpo fu talmente forte che il biondo finì con lo sfondare ben 4 musi prima di riuscire a fermare la sua corsa. Il naso del ragazzo iniziò a sanguinare per via delle dolci maniere della kunoichi che, con passo rigido e aggressivo, si avvicinava sempre di più pronta a dare il colpo di grazia al suo amico.
-C...cosa ho fatto questa volta Sakura-chan?....-era evidente confuso.
Ci mise qualche secondo a mettersi in piedi sulle proprie gambe, ma la cosa fu inutile dato che ci pensò l'amica a tirarlo su impedendogli di toccare con i piedi per terra. -Stai fingendo di essere in fin di vita! Ci stai prendendo in giro, ammettilo! Sono giorni che vegliamo su di te in attesa di un segno di vita e tu invece di svegliarti inizi a russare come un....come un....ecc...ecc...-
-Sa...Sakura-chan ti prego fermati, se continui così finirai per ucciderlo.....-cercò di intervenire Hinata allungando timidamente una mano verso la ragazza. Questa si girò fulminandola e Hinata si nascose dietro Kakashi alla ricerca di protezione. Evidentemente non era solo Naruto quello che si spaventava davanti al piccante caratterino della ragazza  dai capelli rosa.




Diverse ore dopo
L'arrivo dell'Hokage calmò i bollenti spiriti di Sakura e Naruto ebbe finalmente la possibilità di spiegare la sua versione della storia. Era evidentemente confuso. L'unico a conoscere la verità su tutto era la volpe ma preferì non esprimere alcuna opinione sulla questione. A Naruto invece venne raccontato l'enorme sforzo impiegato nelle sue ricerche e questo non fece altro che alimentare la sua ammirazione nei confronti di Hinata.
-Uhm...Nonna Tsunade spiegami una cosa. Hai detto che uno Shinobi mi ha riaccompagnato a Konoha portandomi in spalla, ma....beh....-prese qualche secondo per porre la fatidica domanda che tanto lo tormentava. Con un dito si punzecchiava la testa come a dover riflettere sul modo in cui porre il suo quesito -chi è?-
Fu silenzio assoluto su quella questione. La paura di vedere di nuovo Naruto volare via dalla finestra alla ricerca del suo "salvatore" fu paralizzante per tutti i presenti. L'aria nella stanza diventava sempre più tesa e l'hokage, onde evitar complicazioni, si limitò ad uscire dalla stanza. Poco dopo, come se fosse del tutto naturale, Kakashi la seguì per chiederle informazioni sull'accaduto, alla fine anche lui non poteva immaginare chi fosse l'eroe misterioso.
-Sakura, ti aspetto tra dieci minuti al palazzo dell'Hokage- Concluse Tsunade salutando con un cenno Naruto e lasciando l'ospedale, seguita sempre da Kakashi.
-Bene! Naruto più tardi tornerò a trovarti-
-Ma ma....che ho detto?- Si rivolse dunque verso l'ultima rimasta in camera, Hinata che, quando il giovane le rivolse la parola, arrossi improvvisamente -Hinata ti senti bene?-
-Si si si sto bene...-come al solito aveva una voce molto flebile, probabilmente per l'emozione. Sicuramente l'Hokage l'aveva fatto di proposito. Lasciarla da sola con Naruto...era l'ultima cosa che si aspettava. -Naruto...perdonami..-
-Mh?-Il biondo inclinò leggermente la testa mentre ascoltava il dire della fanciulla. Sporgendosi dal letto si avvicinò alla Hyuga e le poggiò la mano sulla fronte. -Sei sicura di non avere la febbre? Deliri!- esclamò dunque avvicinando ora le labbra alla fronte di le per essere sicuro di non essersi sbagliato a "misurare" la temperatura con la mano -No....stai bene- concluse ora abbassando il volto in modo da poter vedere la Kunoichi negl'occhi e lentamente anche lui arrossì.
-Sto...sto bene. Sono solo delusa di non essere riuscita a trovarti...mi dispiace- continuò assumendo un espressione più seria e abbassando il volto come ad evitare il suo sguardo, ma questo, con delicatezza le cinse il viso con le mani, e le alzo il volto per poterla osservare negl'occhi e sorrise. In quel momento tutte le ansie di Hinata scomparirono in un attimo -Naruto io ti...-
Il ragazzo aveva già sentito quelle parole uscire dalla sua bocca una volta. Era quasi morta per lui e questo non poteva dimenticarlo. Aveva dimostrato per lui un coraggio indescrivibile senza però mai cambiare il suo splendido carattere. Come aveva fatto a non notarla prima? Eppure l'ha sempre avuta davanti a se. Dell'ultima battaglia ricordava ben poco, sopratutto della fine, ma era sicuro che l'ultimo suo pensiero era rivolto ai suoi amici, a Sasuke, Sakura e a Hinata. Così, prima ancora che lei potesse ripetersi avvicinò il suo volto a quello di lei e chiuse gli occhi mentre le loro labbra si incontravano in un dolce bacio: il loro primo bacio.
La reazione di Hinata fu un misto tra sconcerto e liberazione. Era felice finalmente di conoscere i veri sentimenti di lui, sempre se questo non fosse solo un effetto ritardato dei sedativi somministrati al ragazzo. Nonostante il dubbio e l'incertezza fossero impercettibilmente presenti nel suo animo si rilassò lasciandosi andare al dolce momento. Si sentiva finalmente libera e felice.




Intanto dall'Hokage si discuteva animatamente per la punizione di colui che aveva riportato Naruto al villaggio. Entrare in quella stanza in quel breve periodo di tempo sembrava un suicidio. Sakura e Tsunade sembravano sul punto di uccidersi mentre Kakashi osservava la questione da lontano, continuando a leggere il suo libro. Tanto ormai era sicuro che Tsunade avesse già trovato la "soluzione" al dilemma e quella lite era scatenata solo dal'immaturità e cocciutaggine di Sakura.
-Vi ha salvato la vita, vi ha difesa!- gridò Sakura battendo con forza una mano sulla scrivania dell'Hokage
-E con questo? Rimane un traditore. Ha abbandonato il villaggio per la ricerca di potere e ha confessato più di una volta di voler uccidere Naruto. Non credi sia sufficiente per punirlo?!-
-Signorina Tsunade con il dovuto rispetto, non credo che una persona a cui non importa niente del villaggio avrebbe tentato di salvare il proprio Kage e poi...-
-Poi cosa, Sakura? Sei solo accecata dall'amore che provi verso Sasuke. Se lo lasciamo a piede libero per il villaggio non appena incontrerà Naruto inizieranno una lotta all'ultimo sangue.-
-Ma è cambiato, ve lo posso dimostrare. Se gli date una possib...-contestò Sakura ma venne repentinamente interrotta da un colpo di tosse di Kakashi. L'uomo che, inizialmente, non voleva avere niente a che fare con la risoluzione di quella questione si sentì quasi in obbligo di intervenire ora.
-Tsunade capisco la tua preoccupazione ma non credi che la presenza stessa di Naruto e Sasuke nello stesso villaggio sia di per se un pericolo? Hinata non terrà il segreto per sempre, e lo stesso vale per Sakura...-continuò dunque alzando la testa per osservare il volto della bionda finalmente seduta alla sua scrivania. -Io lascerei decidere a loro la risoluzione delle questioni personali, anche se i dispiace molto dirlo. Va però ammesso che ha tentato di rimediare agl'errori compiuti aiutando lei contro Madara, riportando Naruto al villaggio e consegnandosi agl'ambu di Konoha di sua spontanea volontà- Inarcò un sopracciglio sapendo di aver colpito nel segno quando vide l'hokage con le mani conserte intenta nel riflettere sulla questione.
-Va bene....ma ciò non toglie che lui verrà necessariamente punito.- continuò a rimanere in quella posizione finché due ambu, una volta bussato alla porta, entrarono chiedendo gli ordini da eseguire. -PORTATEMI L'UCHIHA!- gridò dunque con tono imperativo. Sakura stava sudando freddo per il terrore. Sperava che non accadesse niente di sgradevole, sperava che Tsunade non chiedesse la testa di Sasuke su un piatto d'argento.
Il giovane entrò nella stanza incatenato all'tezza delle caviglie e dei polsi. Sakusa si portò subito al suo fianco ma questo non la degnò di uno sguardo. Non perse tempo a guardarsi intorno, osservò solo Tsunade con aria tranquilla e decisa. La donna era ancora distratta, presa dai suoi pensieri, quando il ragazzo entrò e, notata la sua presenza, non perse altro tempo in chiacchiere.
-Sasuke Uchiha ti verrà applicato un sigillo per bloccare momentaneamente la tua innata e il tuo chakra. In base al tuo comportamento deciderò come procedere. Hai qualcosa da dire?- Domanda piuttosto retorica quella della bionda.
Il ragazzo scollò la testa spostando momentaneamente l'attenzione su Sakura, non reagì alla sua visione, non proferì parola, la osservò solo con aria soddisfatta.
-Potete andare- fece così segno con la mano per indicare agl'ambu di scortare il prigioniero nella sua cella.







amy99: Grazie. A dir la verità non credo avrei postato il secondo capitolo se non avessi letto la tua piccola recensione :) Grazie ancora.

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Capitolo 3
*** 3- Peace ***


Allora rieccomi :)
Vi avviso...questo capitolo non mi convince é_è sono 4 giorni che ci lavoro su e non riesco a migliorarlo é_è. Sono così presa dal carattere dei nuovi personaggi che non riesco più a concentrarmi bene su questo capitolo d'introduzione, quindi perdonate il balzo temporale e le notizie un po...improvvise...ç_ç







Seduto in un angolo della prigione, Sasuke ascoltava il mondo intorno a se con molta attenzione. Le guardie avevano notato in lui una forte impazienza legata al rinvio della sua punizione. Sfortunatamente una sola persona al mondo conosceva la tecnica per sigillare le capacità innate di un ninja, ed era uno dei membri del consiglio del villaggio della sabbia. Il viaggio era lungo e difficile, per la strada poteva succedere di tutto, sopratutto se si veniva a sapere il motivo di tale spostamento improvviso e che l'obbiettivo era l'ultimo Uchiha rimasto in vita. Il rumore dei passi nella stanza cambiava ogni ora, quando una coppia di ambu sostituiva quella precedente nella guardia al prigioniero. Nessuno osava avvicinarsi alla cella di Sasuke, aveva le mani legate e gli occhi bendati, nella speranza di bloccare momentaneamente il suo "pericoloso" potere. Le sue guardie si lasciavano però spesso scappare qualche commento o battuta nei suoi confronti e lui si limitava ad ignorarli, evitando inutili liti che avrebbero potuto peggiorare la sua condizione. La sua tranquillità si ruppe appena udì l'arrivo di altre tre persone nel luogo. Balzò in piedi avvicinandosi alle sbarre della cella; non gli servivano gli occhi per capire che una delle tre persone era Sakura. Scendeva a trovarlo almeno tre volte al giorno, gli era quasi insopportabile. A volte anche Ino andava a controllare le sue condizioni, ma erano visite sporadiche, più di cortesia che ossessive come quelle della ragazza dai capelli rosa. Con lei c'erano due persone: una era Hinata, ne era quasi sicuro, l'altro non lo aveva mai sentito scendere nelle prigioni prima d'ora. Sperava sinceramente si trattasse del suo "boia", ma le sue speranze erano evidentemente vane.
-Ancora tu Sakura? Strano, sei appena risalita e già scendi di nuovo nelle prigioni?- la domanda, ovviamente ironica, fu seguita da una risata che nessuno dei presenti sembrò apprezzare più di tanto. Spostò dunque il volto verso l'unico di cui ancora non aveva sentito i passi in quel luogo, non lo poteva vedere, ma era sicuro di averlo davanti a se. Cercò di capire attraverso la benda chi fosse il nuovo visitatore e, anche se immaginava di trattasse di Kakashi o Naruto, preferì rimanere in silenzio.
-Quindi non mentivano...sei tornato davvero Sasuke...- esordì il biondo con aria malinconica, ma allo stesso tempo sollevata di vedere il giovane davanti a se. -Ho sempre creduto di doverti salvare io...e alla fine tu hai salvato me.- abbassò il volto e chiuse gli occhi ripensando alla loro sfida sulla cascata, alle parole di Sasuke in quella occasione e a quelle che egli stesso gli pronunciò in seguito. "Io ti ucciderò Naruto" ed ecco li, davanti a lui, in una cella...il suo soccorritore, il suo migliore amico. -Bene...-continuò tornando a sorridere lievemente e alzando la testa -sono felice che tu sia qui, potremo finalmente to...-
-Non ti illudere troppo, testa quadra. Io ho ancora un conto in sospeso con te, non dimenticarlo. Ti ho salvato solo perché sarò io ad ucciderti e nessun'altro-
-Nessuno ucciderà qualcuno qui ok?- intervenne repentina Tsunade scendendo le scale della prigione, seguita dal consigliere della sabbia, nonché "boia" di Sasuke. La donna guardò male prima Sakura e poi Hinata. Aveva chiesto loro di tenere Naruto lontano dall'Uchiha ma, evidentemente, il concetto non risultò molto chiaro a nessuna delle due ragazze. -Volete subire la stessa punizione si Sasuke?- aspettò qualche secondo notando la mortificazione dei tre giovani -Bene, allora uscite di qui-accompagnò le parole con un cenno della testa in direzione dell'uscita.
Naruto allungò una mano e, attraversando le sbarre della pigione, la posò gentilmente sulla spalla di Sasuke, ma il ragazzo non apprezzò il gesto e scostò la mano di lui con fare violento e un'espressione di disprezzo segnata sul volto. Naruto era evidentemente provato dal comportamento di Sasuke e finì con il passeggiare per Konoha con la testa poggiata sulla spalla della sua compagna, sospirando.




I mesi passarono e le voci che giravano per il villaggio erano sempre più rosee. Dopo la grande guerra l'alleanza fra i cinque grandi villaggi nascosti continuò ad esistere. Con la sconfitta di Tobi anche tutti i cercoteri riuscirono a ritrovare la loro pace. Quelli che erano stati catturati vennero liberati e tornarono nei loro luoghi di origine. Alcuni Ninja provarono a convincere il Nibi a tornare al villaggio a cui era stato donato al primo Hokage, ma questo, come tutti gli altri si rifiutò. Solo Kumo e Konoha riuscirono a mantenere il possesso dei loro Biju in quanto ancora rinchiusi nei loro jinchuuriki e questo portò a non poche discussioni fra i kage, ma nonostante tutto la pace sembrava perdurare tranquillamente.
A Konoha la situazione andava via via migliorando. Dopo aver salvato il mondo intero Naruto riuscì finalmente a completare gli esami Chunin e, dopo pochissimi mesi, venne promosso a Jounin. Le missioni ormai sempre meno frequenti e difficili portarono il ragazzo a ponderare su una decisione importante, il matrimonio. Prima di allora non avrebbe mai immaginato di sposarsi, ma in quel periodo la situazione sembrava andare proprio a favore di Hinata che non aspettava altro se non sentirsi fare la grande proposta. Sebbene il padre della ragazza inizialmente sembrasse perplesso della scelta della figlia, accettò di buon grado il fidanzamento e propose a Naruto stesso di andare a vivere con loro nella tenuta Hyuga. Le prime convivenze fra il biondo Uzumaki e Hanabi, la sorella di Hinata, furono piuttosto...delicate. Hanabi credeva che la sorella raschiasse troppo a stare così vicina al Kyubi, sebbene Kurama fosse più docile di un agnellino in quel periodo, e passasse la maggior parte del suo sdraiato a vegliare sulla situazione.
Anche Sasuke , bene o male, si calmò. Non potendo più utilizzare alcuna tecnica decise di iniziare a lavorare, anche se a modo suo. Il quartiere degl'Uchiha era un deserto dopo la distruzione di Konoha causata da Pain. In effetti la distruzione della città aveva costretto i suoi cittadini a lavorare sodo per ricostruirla, eppure quel punto fu completamente ignorato, nessuno pensò né di riedificare le preesistenti vecchie case né di usare il posto per nuovi appartamenti da donare alle famiglie più numerose, per questo Sasuke si fece carico della sua ricostruzione. Durante quel periodo di "riabilitazione" era continuamente seguito da un ambu di scorta armato e pronto ad ucciderlo se necessario, ma lui semplicemente lo ignorava, come faceva praticamente con tutti. Sakura però, nonostante i suoi continui rifiuti, si dimostrò più perseverante che mai. Voleva, doveva(!), dimostrare a se stessa e tutti gli altri, che Sasuke era cambiato e l'unica cosa che gli veniva in mente era cambiarlo realmente. Con il tempo il ragazzo si abituò alla sua presenza e, per quanto potesse sembrare assurdo, andava a cercarla quando questa non era al suo fianco.
Quello fu davvero il più roseo di tutti i periodi per Konoha. Naruto e Hinata si unirono alla squadra Ambu e aiutarono l'hokage quanto più potevano. Il ragazzo iniziò a seguirla ovunque, apprendendo da lei come si sarebbe dovuto comportare quando sarebbe divenuto Hokage.




TRE ANNI DOPO
Residenza Hyuga, 4:00 del mattino
-Naruto....Naruto svegliati- proferì dolcemente Hinata accarezzando il volto dell'amato sdraiato nel letto accanto a lei.
-Altri cinque minuti....uhm...- continuava a girarsi a destra e a sinistra portando dietro di se le coperte, finché, stuzzicato a spostarsi dalla mano della ragazza sotto la sua schiena, finì per ruzzolare giù dal letto battendo la faccia contro il pavimento. -uhm....- mugugnò alzandosi dal pavimento con fare lento. Osservò la finestra spalancata, notando ancora la luna nel cielo e le luminose stelle, era notte,  notte fonda. -dimmi Hinata...- rimanere sveglio gli era difficile, ma sentire la ragazza ridacchiare mentre lui si grattava il collo, riuscì a destare la sua attenzione.
-So che come squadra siamo imbattibili ma....-abbassò lo sguardo distogliendolo da lui, quasi come se si vergognasse di quello che voleva dire
-Ma? Tranquilla Hinata puoi dirmi tutto lo sai...-
La ragazza portò una mano sulla pancia e la massaggiò con delicatezza. Riuscire a confidarsi con lui era difficile, a le piaceva andare il missione con il ragazzo, ma la vita da Kunoichi stava diventando troppo veloce per una persona che aveva bisogno di tranquillità e pace come lei. Sospirò pensando a come annunciare la dolce notizia al ragazzo. Immaginava le sue varie reazioni mentre gli diceva che era incinta. In una delle tante scenette mentali che si era fatta vedeva Naruto svenuto sul pavimento, probabilmente in fin di vita, per lo shock della notizia; in un'altra se lo figurava completamente rincoglionito, incapace di affrontare la più semplice delle situazioni.
-Oh...hai fame? Vieni ti preparo qualcosa- osservò Naruto la mano di lei sulla pancia. Si alzò dunque, avvicinandosi alla sua parte del letto per prenderla in braccio e portarla fino in sala di pranzo, con la speranza di non trovarci Hanabi li, intenta a fare uno spuntino notturno. -Ah si, di a tua sorella che deve smetterla di comportarsi da bambina, è inutile che mi fa la valigia e la porta al mio vecchio appartamento, io non me ne vado da qui senza di te.- le bisbigliò all'orecchio sperando di non svegliare la donnina pestifera e nessun'altro mentre si dirigevano in cucina.
-Uhm, lo fa ancora?- rise la ragazza osservando l'espressione scontenta del ragazzo -Ma comunque io non ho fame...-
-....-
-Naruto?-
-Perchè non mi hai detto prima che stavi male? Andiamo subito a svegliare Sakura, anzi, Nonna Tsunade, cosa ti senti? Mal di panmhmh  mphmph  mphmh...?-continuò a balbettare qualcosa anche quando la ragazza gli coprì le labbra con la mano sinistra, intanto con la destra, tenendosi a lui, fece pressione per invitarlo a metterla con i piedi per terra, prima che la trasportasse d'urgenza in ospedale.
-Tranquillo, sto bene...è solo che vorrei momentaneamente ritirarmi dalla carriera di ambu. Mi piacerebbe aiutare Iruka all'accademia con i bambini, e mi tenevo la pancia perchè....perchè...-si fermò a cercare una scusa plausibile per evitare di dirgli la verità - perchè mi sono addormentata con la mano sotto la pancia e quando mi sono svegliata dolevano entrambe...-
-Tutto qui?....va bene- rispose il ragazzo sorridendo dolcemente alla dolce Hyuga. Le spostò una ciocca di capelli che le era finita davanti agl'occhi -Sei bellissima- le sussurrò nell'orecchio abbracciandola poi la sollevò nuovamente da terra - Adesso torniamo a dormire, ok?
-Ok- sperò dunque di averla scampata, almeno per questa volta, ma prima o poi dovrà dirglielo e sicuramente dovrà farlo prima che le cresca troppo la pancia, anche se era convinta che Naruto avrebbe spiegato il suo improvviso aumento di volume con una dieta poco adeguata.







arcx: mi hai messo la pulce nell'orecchio xD adesso rileggo i capitoli almeno 3 o 4 volte e ti assicuro che spesso mi scappano comunque gli errori ._.
         Mi fa davvero piacere che ti piaccia la storia :) spero che continuerai a seguirla (prometto che aggiungerò lo schianto di naruto contro quattro poveri malcapitati in qualche capitolo)

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Capitolo 4
*** 4- Confess? ***


Ed eccomi ancora :) GRAZIE GRAZIE GRAZIE a tutti quelli che seguono la mia storia :) da ora inizierà la vera trama, i primi problemucci e l'arrivo del/dei figli non aiuterà di certo un Naruto "stressato" a ragionare con tutta la calma del mondo. 





-Buongiorno- esordì il ragazzo allungando le mani sopra la testa per distendere i muscoli rigidi dopo l'orrenda postura in cui si era addormentato la sera prima. Con il petto ancora scoperto e indossando solo dei boxer, si aggirava per la cucina della villa Hyuga, alla ricerca di succo d'arancia o latte da bere per far colazione. Prima di andare a sedersi al suo posto si avvicinò ad Hinata e con fare dolce le baciò il collo cingendola in un dolce abbraccio. -Dormito bene?-
-Molto- rispose lei ridacchiando dopo aver coperto uno sbadiglio con la mano, chissà poi quanto effettivamente avevano dormito entrambi la sera prima. -Senti Naruto....io devo andare a ..."badare" a Sasuke oggi, riesci a convincere l'Hokage a non darci missioni per questa settimana? Sai...non mi dispiacerebbe aiutare  Sakura con la festa di compleanno del piccolo Seiji...- fece una pausa in cui pensò speranzosa che quella piccola peste non avesse preso il carattere nè della madre nè del padre -sono sicura che sarà un piccolo piantagrane in accademia.- concluse dunque mettendosi a sedere accanto al compagno.
-Uhm....ha già un anno quello scricciolo? Eheh...- si fermò a guardare un punto preciso del muro, concentrandosi su una vecchia foto che ritraeva lui e tutti gli altri suoi compagni di accademia, compreso Sasuke che, ovviamente, guardava dal lato opposto rispetto a Naruto e Sakura con le mani sul suo bel pancione. -Chi lo avrebbe detto che poi Sasuke si sarebbe davvero innamorato di Sakura..-
-Potrei dire la stessa cose di me e te sai, vero?-
Inarcò un sopracciglio la ragazza notando lo stupore del ragazzo che, preso impreparato, sputò tutto il succo che aveva in bocca -ma...che dici? Io ti ho sempre amata....anche quando...eravamo....ehm....ehm....vado a prepararmi.- Si alzò dunque di scatto marciando rigido fino alla camera da letto.
Scoppiò a ridere dunque la Hyuga scrollando la testa, certo che con Naruto accanto essere tristi era quasi impossibile. Dopo il veloce pasto si alzò lentamente portando una mano alla schiena. Non era nemmeno al secondo mese e già le faceva male la schiena? Doveva essere proprio difficile portare a termine una gravidanza, sicuramente molto più di quanto si aspettasse. Ovviamente i ritmi di lavoro e le posizioni notturne non la aiutavano a riposarsi, doveva parlarne con Naruto quanto prima.
Si preparò velocemente per poi uscire di casa quasi senza salutare diretta alla residenza Uchiha. Sakura decise di trasferirsi li dopo aver dato alla luce Seiji, figlio suo e di Sasuke. Ufficialmente la ragazza e l'Uchiha non erano sposati ma tutti erano a conoscenza del forte amore che Sakura provava nei confronti del ragazzo e del forte senso di protezione che Sasuke aveva verso la sua compagna e il pargoletto da poco nato. Ormai "badare" a Sasuke era quasi un piacere e, sebbene la presenza della giovane Kunoichi medico dai capelli rosa era più che sufficiente per tenere buono il ragazzo, l'Hokage pretendeva una continua sorveglianza da parte degl'ambu e un attento resoconto di fine giornata. L'unico ambu a non avere il permesso di avvicinarsi a quella casa era ovviamente Naruto e la cosa lo infastidiva molto.
-Sa...Sakura-chan sei in casa?- Chiese Hinata soffermandosi alla porta della loro abitazione dopo aver bussato una volta con le nocche della mano contro la porta in legno. -Sasuke-kun.....c'è nessuno?-
-Entra pure Hinata, Sakura ha portato Seiji da Tsunade per un piccolo controllo.- proferì il ragazzo dal porticato
-Oh...ok- entrò senza farsi troppi problemi e, toltasi le scarpe, fece il solito piccolo giro della casa alla ricerca di Sasuke ma, come ogni volta, finiva per trovarlo fuori in cortile con qualche arma in mano a prendersela con un tronco di albero. Si sedette dunque sul porticato ad osservare l'ormai quasi "amico" mentre si allenava. -Ho parlato con la signorina Tsunade ieri, ha detto che è disposta a toglierti il sigillo del chakra, volendo potresti tornare ad essere uno shinobi-
-Scordatelo!-
-Perchè? Penso sia la cosa migliore per ricominciare-
-No. Anche Sakura ha parlato con Tsunade e indovina? Vuole lasciare il suo posto di Hokage e proporrà Naruto al consiglio. Non tornerò ad essere uno shinobi per prendere ordini da quella testa quadra.-
-Non ti ha fatto niente Sasuke, perchè hai così tanti risentimenti nei suoi confronti?-
Non le rispose, non la guardò neanche in faccia dopo quella domanda. Si limitò a continuare i suoi allenamenti mentre la Kunoichi rimaneva seduta sul porticato in attesa di Sakura. La giornata sembrava non finire mai e, per ora di pranzo, Sakura si ritirò con il bimbo dormiente fra le braccia. Come spesso succedeva mentre faceva la guardia all'Uchiha, Hinata decise di restare nuovamente a pranzo da loro. Adorava passare il suo tempo con quella peste pimpante di Seiji che tentava di scoprire il mondo nei modi più pericolosi possibili. A volte sembrava divertirsi quando la madre lo tirava giù da qualche staccionata o albero o gli toglieva qualche arma di mano gridando spaventata. Era diventata una cosa così abitudinaria rimanere a pranzo da loro e badare al bambino che, quando poteva, la Hyuga cercava di rimediare ai macelli causati dal "dolce angioletto" senza chiamare Sakura per non stressarla più di quanto non lo fosse già.
-Hinata spero proprio che il tuo non sia come Seiji, o sarà una catastrofe. Conoscendo Naruto lo aiuterebbe a mettersi nei guai.- disse la giovane dai capelli rosa ridendo.
Sasuke si girò di scatto guardando la pancia di Hinata con aria alquanto sorpresa. -Sei incinta?-
-Si- rispose la Kunoichi arrossendo
-Naruto lo sa?- continuò dunque l'uchiha mentre Hinata fece cadere sbadatamente il bicchiere dopo aver udito quelle parole -Ok, non lo sa. A quanto il grande giorno?-
-Scu...scusa Sakura-chan- si fermò dunque osservando l'acqua caduta sul tavolo e nel piatto di lei -so...sono al secondo mese non mi hanno ancora riferito una data precisa Sasuke-kun...- guardò il cielo da una finestra solo per qualche secondo. Non diede il tempo a Sakura di rimediare al suo sbadato errore con il bicchiere che si alzò in piedi e fece uno scatto verso la porta- s...scusa Sakura-chan....lascio a te a guardia dei due ragazzi qui....de..devo andare- e, così facendo, uscì di casa senza nemmeno dare spiegazioni o salutare.




Il ritorno a casa fu decisamente più tranquillo. Naruto stava nuovamente facendo le ore piccole nel tentativo di organizzare qualche missione o gli esami chuunin in compagnia di Shikamaru e Temari. Nella tenuta Hyuga c'era un gran silenzio, spezzato solo dai passi di Hanabi che, intenta a studiare la teoria di una nuova tecnica, faceva avanti e indietro nella sua camera con un rotolo fra le mani. Hinata era sdraiata sulla sabbia del cortile dove era solita allenarsi con Neij prima dello scoppio della grande guerra. Guardava il cielo stellato sospirando al pensiero di dover dare la bella notizia a Naruto.
Le due sorelle non erano le uniche ad avere problemi di sonno quella sera. La tranquillità di Hinata, infatti, fu disturbata dall'arrivo del cugino con in quale aveva stretto un legame sempre più forte. -Oh, ciao Neji-
-Anche tu non dormi...- chiese tranquillo il ragazzo sedendosi accanto alla cugina. -Allora, dimmi è la verità? Sei incinta?-
-Chi....chi te lo ha detto?- chiese quasi sconvolta mettendosi seduta di scatto. -Non Sakura vero?-
-In realtà ne stavano parlando Kurenai e Kiba....ne parla un po tutto il villaggio. La moglie del jinchuuriki, dell'eroe che ha salvato tutto il mondo, che sta per diventare Hokage, è incinta. Sembra una notizia non indifferente.-
-Na...naruto lo sa?-
-Se non glielo dici tu credo che nessun'altro si azzarderà a farlo...credo che per la felicità e l'euforia potrebbe distruggere Konoha senza accorgersene...è idiota quel ragazzo, ci si può aspettare di tutto da lui.-
-Io credo sia maturato molto dalla fine della guerra...-
-Si, lo è...-rispose quasi incerto e si fermò quasi subito, come se dovesse pensare al continuo di quella frase, ma l'unica cosa che gli venne in mente fu....la solita idiozia di quel ragazzo. -...no Hinata non glielo dire-
-Tu mi dovresti convincere del contrario lo sai vero?-
-Tu riusciresti a convincermi che Tenten è al sicuro ora? è partita otto giorni fa in missione e non si sa ancora niente di loro? Dovevo andare con lei...-
Hinata sapeva della relazione fra il cugino e Tenten, ma probabilmente era l'unica ad esserne a conoscenza. Neji non era solito confidarsi con tutti e sicuramente non andava a sbandierare ai quattro venti la sua situazione sentimentale. Forse oltre a lei lo sapeva anche Lee ma lui era in missione con la ragazza quindi non potevano di certo dirlo al resto del villaggio. -Tornerà, tranquillo...- proferì dolcemente finendo con il poggiarsi al cugino, quasi lo abbracciò. Chi lo avrebbe detto? Hinata coraggiosa e Neji sensibile....la guerra cambiò proprio tutti.
Il ritorno di Naruto, poco dopo, ruppe il momento di forte tristezza. Trovare i ragazzi sveglio non lo stupì più di tanto. Fece qualche passo per avvicinarsi all'albero ma una Hinata in lacrime corse da lui e lo abbracciò piangendo, come avesse sofferto della sua assenza per chissà quanto tempo, e dire che erano rimasti separati solo per poco più di mezza giornata. Era però comprensibile ...si era fatta coinvolgere nella preoccupazione del cugino e la gravidanza e i suoi "effetti collaterali" avevano messo il resto per farla scoppiare in lacrime alla vista del compagno.
-Cosa è successo?- chiese osservando la ragazza stretta al suo petto in lacrime. -Neji? Che le è successo?-
-Non chiederlo a me, stavamo solo guardando le stelle e adesso è in lacrime.- Era evidente che il ragazzo era intenzionato a nascondere la situazione della cugina. -Io vado a dormire.- si alzò e fece un cenno con la mano per salutare. Continuò dunque verso la sua camera, senza fermarsi nonostante avesse lo sguardo di Naruto puntato addosso.
-Ei....Tranquillizzati.- le baciò dunque dolcemente la fronte. Poi la sollevò di nuovo da terra per portarla dentro casa. -Dai andiamo a dormire...tutte queste notti insonne ti stanno facendo diventare emotivamente instabile. -
Entrati in casa Hinata era intenzionata a dirgli la verità, ma, prima ancora che potesse rendersene conto, si addormentò fra le braccia di lui e al suo risveglio sul letto accanto a lei c'era solo un biglietto.
    

            "Hinata ho parlato a Tsunade della tua richiesta,
             ma ha bisogno di noi per una importante missione.
             Una questione di qualche giorno, tranquilla, ci sarai alla festa del moccioso
             piccolo distruttore Uchiha. Ci vediamo stasera. Ti amo.
                                                                                                                                         Naruto"


-Maledizione...- questo poteva essere un problema. Il medico le aveva raccomandato assoluta calma...ma una cosa preoccuparsi per i ragazzini dell'accademia e una cosa era mettere in pericolo la sua vita e quella del bambino.
Il coraggio nel confidare il suo segreto al compagno le mancò ancora e il giorno della missione arrivò. Da quello che aveva letto sul rotolo che Naruto le aveva consegnato dovevano solo seguire da "lontano" un gruppo di uomini importanti e scortarli fino ad un villaggio relativamente vicino e tornare indietro. Sembrava davvero una cosa tranquilla e per questo non se la sentì di raccontare la verità o rifiutare. Ma più si procedeva più Hinata iniziò a ricredersi sulla pericolosità di quelle missione. Ormai a metà strada la ragazza si fermò sul ramo di un albero e, attivata la sua innata, si guardò intorno sospettosa.
-Cosa succede Hinata? Vedi qualcosa?- chiede il ragazzo preoccupato e pronto ad attaccare. Kakashi dietro di lui aveva appena posato il suo libro per prendere in mano un Kunai, la battaglia poteva essere più vicina di quanto credessero.
-No...non lo so. Ho visto prima qualcuno seguirci....ma ora non vedo nessuno.-
Tranquillizzati e sicuri delle capacità della ragazza i due si rilassarono e fecero segno alla Hyuga di scendere dall'albero. Continuarono lungo il tragitto con fare tranquillo, l'unica che non riusciva a calmarsi era la kunoichi che continuava a camminare sospettosa. -Dai Hinata, non ci pensare, sarà stato un gruppo dei nostri che tornava alla base.- cercò dunque di tranquillizzarla Naruto che iniziò a non fidarsi più tanto dell'ambiente circostante.
-Io....no, non ci riesco.- Alzò dunque lo sguardo per guardare negl'occhi il compagno. -Naruto...-Se quello che sentiva era vero, se erano in pericolo e rischiavano un attacco glielo doveva dire, ad ogni costo. -Sai che qualche settimana fa avevamo parlato della possibilità di avere bambini...avevi detto che sarebbe stata una cosa magnifica.-
Il ragazzo sorrise stupito, si aspettava qualunque discorso in quel momento, tranne quello che lui credeva essere un improvvisa voglia di Hinata di avere un figlio. -Ma se hai insistito a posticipare la questione fino a nuovo ordine. Hai cambiato idea davvero così velocemente? Vuoi avere un bambino?- la guardò dunque dolce baciandole la fronte. -Dov'è il problema? Sai che io ne sarei felicissimo.-
-Il problema è...che io sono incinta...-confessò dunque abbassando la testa verso il terreno.
In quel momento il mondo sembrò fermarsi per entrambi. Il ragazzo la scrutò senza proferir parola. Era entusiasta della notizia ma si adirò non poco a sentirselo dire proprio in missione...poteva avvisarlo prima e avrebbe chiesto a Neji di seguirlo. Era preoccupato per la salute del bambino, sapeva che degl'uomini importanti richiedevano una scorta comporta dai più preparati e forti ninja della foglia c'era il rischio di essere attaccati. Evidentemente confuso dalle emozioni Naruto rimase completamente pietrificato, fermo ad osservarle il grembo.








Nella prossima puntata vedremo Naruto litigare animatamente con Hinata(?) oppure la perdonerà per aver messo in pericolo se stessa e il/i/la bambino/i/a? Boh °_°


amy99: Sono davvero felicissima che ti piaccia la storia e spero che il momento drammatico in cui Hinata dice a Naruto di essere incinta e la sua reazione alla notizia non ti abbiano delusa. :) 

len91: Beh Valentina io sono chiamata da tutti Onnie ma in realtà mi chiamo Federica xD. Ormai c'è gente che è convinta che Onnie sia il mio vero nome e quando qualcuno mi chiama Federica ci rimangono malissimo :P. Si sono stata piuttosto frettolosa all'inizio ma era per introdurre i nuovi personaggi. La storia è sul dopo guerra, NaruHina ma, sopratutto, sarà sui bambini...e su uno in particolare che ne combinerà di tutti i colori crescendo. Ho dovuto affrettare le cose per forza :(.



Bon, spero vi sia piaciuto e ci vediamo....settimana prossima spero :) ciau!

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Capitolo 5
*** 5- A sweet news...or not? ***



TA DAAAAAAA rieccomi con una nuova sensazionale notizia presente ovviamente nel capitolo. Una sconvolgente RIVELAZIONE che procurerà qualche ansia nel cuore dei nostri amici. Leggete e capire la "drammaticità" della situazione. xD Povera konoha!
Lo posto così tardi e anche un po di fretta perchè il 16 (domani dunque ç_ç) parto per una settimana in una piccola bella vacanzina.....con computer al seguito ma senza internet xD Porterò (spero) un nuovo capitolo scritto nel "tempo libero"
Buona lettura :D e grazie ancora a tutte le anime gentili che mi danno coraggio leggendo e commentando la mia piccola FanFiction.









-Naruto smettila di fare la vittima!- Gridò Hinata scostando la mano del ragazzo che, presa per la spalla destra, cerca di girare la giovane con la forza, senza successo.
-Hinata sei incinta e non me lo hai detto, come posso sentirmi ora? Tu adesso torni al villaggio senza fare storie. Non ti voglio in missione con me! -
-Ti rendi conto che ti stai comportando come un bambino?- Quasi gridò lei fermandosi di colpo e bloccandolo proprio mentre camminavano. Lo guardò negl'occhi cercando di capire il più possibile le sue emozioni, ma l'unica visibile era la preoccupazione
-E tu ti rendi conto che stai mettendo in pericolo due vite?-
-Si! E se tu mi avessi ascoltato quanto ti ho chiesto di non aggiungermi alle missioni non avresti questo problema!-
-Adesso è anche colpa mia?- Naruto sorrise e la prese in braccio con dolcezza. Nonostante il dimenarsi della ragazza riuscì a tenerla salda a se e, con un dolce balzo, la portò con se verso la cima di un albero. Da questo si potevano benissimo le mura del villaggio da cui erano partiti quasi un giorno prima. Era ormai evidente che qualcosa non era andato secondo i piani dato che era impossibile aver camminato per così tanto tempo e contemporaneamente non essersi per niente allontanati dal proprio villaggio. -Hinata...- proferì senza guardarla in volto. -Io sapevo del bambino e ho chiesto a Kakashi di aiutarmi in questo "scherzetto" per vedere se, messa in pericolo la nostra vita con una missione, mi avresti raccontato la verità.- Solo adesso si abbassò a guardarla con aria leggermente delusa. -Perchè me ho dovuto scoprire che diventerò padre da Temari? Una persona che con noi non centra niente...-
-Mettimi giù!- ordinò la ragazza gridando e divincolandosi dalla sua stretta costringendolo a lasciarla pur di non cadere dall'albero con lei in braccio. Scesa a terra abbassò lo sguardo al terreno e, con i pugni stretti, iniziò a camminare in direzione del villaggio -Naruto NON AZZARDARTI a rimettere piede dentro casa, MAI PIù!- si impose con rabbia per far intendere meglio il suo volere. L'aveva presa in giro, la missione era una farsa per costringerla a rivelare quel segreto che, presto o tardi, gli avrebbe rivelato in una situazione più tranquilla. Lui era deluso? E lei come doveva reagire? Non aggiunse altro, corse solo in direzione di Konoha piangendo.
-Te lo avevo detto che se la sarebbe presa!- Esclamò Kakashi che continuava imperterrito a leggere uno dei suoi libri. -Hai ancora molto da imparare sulle donne Naruto.-
Il ragazzo si strofinava gli occhi con aria perplessa, ancora non riusciva a capire cosa effettivamente stesse succedendo....lei andava via offesa e lui adesso era quello nel torto. -Ma....cosa?- si domandò guardando la compagna scomparire nella boscaglia e poi spostando la sguardo sul suo sensei sull'albero. -Ora sono io quello nel torto?-
-Si.- Risposero in coro sia Kakashi che Kurama. Ecco, con il suo fare aveva svegliato anche la dormiente volpe.
Intanto Hinata era finalmente tornata alle porte di Konoha e, per suo grande sollievo, vi ci trovò Tenten appena tornata dalla missione. Un piccolo e sottile sorriso di dipinse sul volto della giovane che, ora come ora, si sentiva tutt'altro che felice. Il sollievo di vedere l'amica sana e salva era però più forte di qualunque pensiero negativo che le frullava in mente per colpa di Naruto. Fece qualche passo in direzione della giovane quando si rese conto che non era l'unica ad averla puntata; da un piccolo viottolo uscì tranquillo Neji che si avviò velocemente verso la compagna, la abbracciò accarezzandole i capelli sollevato.
 -Tenten!- La chiamò dunque avvicinandosi a lei sorridendo. Sia lei che Neji si voltarono mentre Hinata si avvicinò a loro con passo tranquillo. -Come è andata la missione?-
-Molto bene fortunatamente....anche se Lee ha perso la mappa e abbiamo vagato per due giorni in cerca di casa. Giusto Lee!?- rimproverò così il compagno di squadra senza però dar molto peso alla sua depressiva reazione.
-Tenten sai che Hinata è incinta?- Chiese Neji sapendo che la notizia avrebbe fatto impazzire la compagna.
-Davvero?....-si fermò qualche secondo e cercò di non gridare entusiasta per la notizia. -Dobbiamo festeggiare!- esclamò dunque prendendo Neji per una mano e Hinata per l'altra, diretti velocemente verso le case dei vari amici che aveva intenzione di invitare a quella loro piccola festa.
 


Dopo i vari ritardi degl'invitati decisero di rimandare la festa alla sera seguente. Quello stesso giorno la futura mamma si recò all'ospedale per un piccolo controllo. Ad aspettarla all'ingresso c'era, ovviamente, Naruto con un mazzo di fiori fra le mani. Guardava il terreno e sembrava piuttosto dispiaciuto, per Hinata fu davvero molto difficile ignorarlo ed entrare in ospedale senza dargli alcun tipo di attenzione, ma meritava una punizione esemplare e costringerlo a starle lontana sembrava la cosa più adatta in quel momento. Superate le porte si trovò dinanzi una schiera di dieci copie del ragazzo che reggevano uno striscione con una frase d'amore dipinta su. Sorrise dunque abbassando e scuotendo la testa, certo che per quanto fosse idiota Naruto era davvero insostituibile.
-Hinata....- Bisbigliò dunque l'originale portandosi davanti a lei e inginocchiandosi con la testa bassa a guardare il pavimento. -..se non vorrai perdonarmi, io lo capirò. Se non vorrai più vedermi, comprenderò le tue ragioni. L'unica cosa che non riuscirò mai a spiegarmi è come ho potuto fare del male proprio a te, la persona che più di ogni altra nella vita mi ha dimostrato il suo amore....riuscirai a perdonarmi?-
-Uhm...- portò una mano al mento la ragazza come per pensare alla risposta più giusta a quella fatidica domanda. -...se la smetti di comportati da bambino...ti perdonerò futuro papà- allungò dunque una mano a prendere quella del compagno per aiutarlo ad alzarsi da terra. Si strinse poi a lui quando questo la abbracciò, ovviamente non era finita lì, Naruto doveva rassettare casa per una settimana, preparare da mangiare e viziarla per almeno i restati sei mesi della gravidanza o, alla nascita del bambino non gli avrebbe permesso di aiutarla a scegliergli il nome.
-Grazie....scusami.- Quasi piangeva il biondo abbracciando la compagna. Aveva subito un richiamo da tutti i suoi conoscenti. Non credeva di fare una cosa così sbagliata li per li e, sinceramente, non si aspettava una reazione tanto aggressiva da una ragazza timida e dolce come Hinata.
A rompere il dolce momento fu, ovviamente, l'hokage che, dopo aver preso a pugni tutte le copie di Naruto che riempivano la hall dell'ospedale, prese Hinata per i vestiti e la trascinò senza proferire parola fino ad una delle tante stanze libere per visitarla. Naruto la seguiva mortificato allungando una mano verso l'Hokage che gli fece intendere con lo sguardo di aspettare fuori.
-Hinata di a tuo marito di non mettersi a fare più giochetti del genere nel mio ospedale o non arriva a diventare Hokage! - proferì irritata Tsunade battendo una mano sul lettino su cui Hinata avrebbe dovuto distendersi. Il lettino rimase intatto poi, mentre la giovane ci si avvicinava, si piegò emettendo un rumore stridulo e dopo pochi secondi finì per rompersi in mille pezzi. Spaventata la ragazza uscì velocemente dalla porta e saltò in braccio a Naruto che la prese al volo e indietreggiò impallidendo davanti alla vista della bionda donna che usciva di li per cambiare stanza. -SEGUITEMI!-
Camminarono tranquillamente verso la stanza successiva. Questa volta Tsunade permise a Naruto di entrare in stanza e questo posò la compagna sul lettino d'ospedale. La visita sembrava andare per le lunghe, anche perchè Tsunade e Hinata passavano il tempo a sparlare dei guai che Naruto combinava a casa con l'ausilio di Hanabi, la quale non aspettava altro se non l'occasione di metterlo nei guai e cacciarlo fuori di casa. Il biondo Uzumaki passò tutto il tempo a guardare fuori dalla finestra finchè non si rese conto che Hinata era in piedi accanto a lui.
-Allora? Andiamo Naruto?- chiese dolcemente porgendogli la mano. Questo sorrise e si voltò con le verso il medico a chiedere maggiori informazioni sulla visita.
-Bene...la gravidanza procede regolarmente Hinata. Ti aspetto tra un mese per un altro controllo così saprai anche il sesso. Per il parto credo sarò costretta a praticarti un cesareo....ma ne parleremo più avanti.-
-Uh? Come mai un cesareo?- chiese Naruto piegando leggermente la testa verso la spalla destra ad osservare la compagna che si era poggiata a lui.
-Idiota! Sei stato molto presente, vero Naruto?- Chiese Tsunade con arie dura per rimproverare la sua flebile concentrazione. -Esercitati ora che, come Hokage, dovrai sorbirti discorsi molto più noiosi e lunghi di una vista di mezz'ora con tua moglie dal medico.-
-Scusi Nonna Tzunade- Si grattò dunque la testa imbarazzato e tornò a guardare la sua dolce metà accarezzarsi dolcemente il grembo -Ma non avete ancora risposto alla mia domanda. Come mai cesareo e perchè parlarne ora?-
Hinata iniziò a ridere e con la mano gli fece segno di abbassarsi un po' in modo da potergli parlare all'orecchio -Sono due, Naruto. - mormorò dunque tornando a sorridere entusiasta della splendida notizia.
Il ragazzo continuò a riflettere sulle parole della compagna mentre questa lo trascinava fuori dall'ospedale dato che sembrava troppo distratto e concentrato sui suoi pensieri per riuscire a starle dietro. *Due....due.....due....* continuava a ripetere in mente il fatidico numero a cui non aveva ancora dato spiegazione. Hinata camminava leggiadra fra la folla senza badare al fare del ragazzo che solo dopo dieci minuti arrivò alla soluzione. -Oh! Certo, gemelli!- si fermò dunque di botto bloccando dunque anche la sua compagna. -COSAAAAAA?!-



La sera arrivò presto e si recarono tutti al Yakiniku-Q per festeggiare. Alla "piccola festa" furono invitatati decisamente tutti: c'erano Shikamaru con la compagna Temari, Neji e Tenten che, finalmente, avevano confessato a tutti la loro relazione, Sakura e Sasuke, fortunatamente soli dato che il bimbo era rimasto con i nonni, Choji, Ino, Kiba, Rock Lee, Kakashi, Guy, Kurenai con il figlio, Shizune, Tsunade e Shino. Il locale era talmente affollato che riuscire ad unire tutti in un unico tavolo fu quasi impossibile. Decisero dunque di dividere i presenti fra due tavoli grandi separati da uno stretto corridoio. Da un lato vi erano i single, coloro che, per un motivo o per un altro, si erano presentati senza il proprio compagno o compagna o ne era completamente sprovvisti, e da un lato vi erano le coppie, i "sensei" e Tsunade , compresi ovviamente Naruto e Hinata che arrivarono per ultimi.
La serata iniziò in modo piuttosto movimentato. Naruto cercò, in tutti i modi, di aprire conversazione con Sasuke che, oltre ad ignorarlo, tendeva a non guardalo nemmeno negl'occhi. Choji e Kiba intervennero più volte per cercare di calmare gli eccessi d'ira del ragazzo nei confronti dell'Uchiha che, silente, si limitava a dare retta esclusivamente a Hinata e Sakura. Alla fine avvenne ciò che nessuno si aspettava, pur di non essere disturbata la volpe prese il posto di Naruto e iniziò a parlare a nome suo in modo che non causasse più casini. La soggezione in quel momento colpì tutti i presenti che avevano quasi paura a parlare con la bestia che aveva quasi distrutto Konoha 22 anni prima.
-Quindi...- ruppe il silenzio Kiba con un colpo di tosse prima di proferir parola. -Tu sei il Kyuubi?!- sembrava quasi più una affermazione che una domanda quella del ragazzo che ebbe quasi timore di continuare a parlare.
-Si - rispose Kurama voltandosi verso il ragazzo con aria apparentemente tranquilla. Si rese però conto di aver rovinato la festa a tutti quindi, calmato Naruto con un pugno sulla testa, lo fece tornare al suo posto rimettendosi tranquillo a poltrire al suo fianco, come aveva sempre fatto alla fine.
-Bene...quindi...tornando alla festa...ho una splendida notizia da darvi!- proferì dunque Naruto alzandosi da terra e invitando la compagna ad alzarsi accanto a lui. -Sapete tutti che Hinata è incinta ma....- si voltò per guardarla e tacque lasciando a lei la parola.
Questa arrossì e quasi si nascose dietro la spalla del ragazzo dalla vergogna. -Sonojghjghjgjgh...- parlò così piano che si sentì solo un farfugliare di parole incomprensibili. Naruto fu costretto a spostarla da dietro di lui per permettere a tutti di capire cosa Hinata volesse dire.
-Non vergognarti Hinata. Tanto non esiste niente di peggio di un figlio di quell'idiota di Naruto a distruggere Konoha.- proferì Kiba ironico osservando il grembo della giovane amica.
-In realtà....sono due. Sono gemelli.-
Un inaspettato silenzio colse tutti. Il pensiero del gruppo fu praticamente lo stesso per ogni membro di esso, Konoha ha resistito ad una guerra e morirà sotto i gemelli Uzumaki. Dopo quella notizia il gruppo ci mise un po a riprendersi,  gli unici a sembrare per niente toccati dalla notizia furono Choji, che continuava a mangiare indisturbato , e Tsunade che ve ne era già a conoscenza e rideva per la reazione di tutti.
-COSAAAA?!- Le grida contemporanee di tutti i presenti quasi fecero tremare l'intero negozio
-Te lo avevo detto che l'avrebbero presa male.- bisbigliò Naruto ad Hinata agitando una mano davanti al volto mentre tutti cercavano quasi di dimenticare la cosa.




amy99: Una litigata vera e propria non c'è stata, come può essere seriamente considerata una riappacificazione quella fra Naruto e Hinata.Spero comunque che ti sia piaciuto il capitolo :)

len91: Dovrai aspettare il prossimo capitolo per il sesso dei due marmocchi xD. In realtà sono ancora indecisa sul sesso preciso di questi due, Il vero "protagonista" della storia non è ancora nemmeno stato concepito in realtà, anche se penso lo farò comparire presto con un'altro "balzo temporale" anche perchè l'infanzia di due bambini non è tanto intrigante °-° le marachelle le iniziano a fare a 1-2 anni xD. Sto facendo troppi spoiler ò_ò devo smetterla.

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Capitolo 6
*** 6- Pregnancies are bad!!!! ***


QUESTO CAPITOLO è PERSEGUITATO DALLA SFORTUNAAAAAA. T___T l'ho dovuto riscrivere ben 3 volte perchè ho avuto problemi con entrambi pc e il mio lavoro è andato perso. Alla fine sono stata costretta a scriverlo a mano e usare un terzo Pc per ricopiarlo e postarlo T____T perchè tutte a me questa settimana!!!!! Cercate di capirmi è scritto un po di fretta T_T scusate ancora per l'ennesimo pessimo capitolo.











In casa Hyuga le discussioni erano decisamente molto accese. Nonostante Hinata fosse ormai al quarto mese non volle sapere anticipatamente il sesso dei pargoli che portava in grembo e la decisione, molto discussa, aveva diviso a metà la famiglia Hyuga: da un lato vi erano le ragazze della famiglia, Hinata, Hanabi, la madre di Hinata e Tenten e dall'altra vi erano gli "uomini" di famiglia, Neji e Naruto compresi. La principale fonte di litigi era il sesso dei due pargoli, ma anche sulla questione "nomi" non ci andavano meno pesanti, in altre parole i gemelli causavano guai prima ancora di nascere.
-Sono femmine!- affermò ancora e ancora con decisione Hanabi battendo un pugno sul tavolo che divideva lei e Naruto -Quindi essendo femmine non avete alcun diritto di metterci il naso voi. I nomi li scegliamo noi.-
-Secondo me sono maschi....- proferì Neji un po' spazientito dalla discussione che ormai andava avanti da qualche ora.
-Io dico che sono un maschio e una femmina. Oh, due gemelli, ma ci pensi Neji- ricominciò piuttosto entusiasta Tenten che, più che aiutare Naruto e Hinata a scegliere i nomi, sembrava progettare un piano per rubarne uno alla nascita e allevarlo come figlio suo. -Neji voglio un figlio!- esclamò dunque sicura.
La reazione del compagno fu alquanto...evidente...rischiò di soffocarsi con un pezzo di mela che aveva appena addentato. Il padre di Hinata e Naruto intervennero repentini per "salvarlo" di vederlo morire per soffocamento e, alla fine, senza più fiato in corpo, Neji riuscì a mormorare qualcosa -Tu vuoi cosa?- sperava evidentemente aver capito male mentre ansimava nel tentativo di riempire nuovamente i polmoni.
-Non far finta di non aver capito...muoviti forza, voglio un bambino, ora!-Un area infuocata infiammò la giovane e tutti fecero un passo indietro cercando dunque di allontanarsi da lei. La situazione diventò imbarazzante e fra Hanabi che cercava di convincere Naruto sul sesso dei bambini e Tenten che tirava via Neji per i capelli verso la loro camera da letto, Hinata sembrò spazientirsi.
-OK, adesso basta!- proferì irritata la futura mamma e, senza ascoltare i pareri di nessuno, prese il compagno sotto braccio e lo trascinò fino in camera da letto senza nemmeno salutare.
-Amore....sei aggressiva ultimamente....la gravidanza ti sta facendo diventare come Sakura.-
Prese dunque un foglio e lo passò al ragazzo con fare gentile e sorridendo. -Adesso scegliamo i nomi solo noi due, ok?- prese poi una penna e appoggiandosi a lui iniziò a scrivere un paio di nomi su quel foglio e successivamente, passando la penna a Naruto, si allontanò andando a cercare qualcosa da mangiare in cucina. La prima e più gradita ipotesi era quella dei gemelli di sesso diverso, anche perchè Hinata voleva una femmina e Naruto desiderava un bel maschietto. Ma presero in considerazione l'eventualità di avere due maschi. Col passare delle ore Naruto finì con il perdere completamente l'attenzione e la compagna era sempre costretta a riportarlo con i piedi per terra.
-E se fossero due femmine? Come le chiamiamo?- Chiesa Hinata mentre il biondo marito prendeva appunti su un foglio aggiungendo, eventualmente, qualche altro nome che gli passava per la testa, anche senza consultare la compagna. Da quello che la giovane riusciva a vedere ormai dovevano essere una ventina di nomi sparsi e cancellati e forse una decisa senza linee sopra. -Io una bambina vorrei chiamarla Hana...cre...credo sia un magnifico nome.-
-Si, lo credo anche io.- Rispose Naruto un po' distratto aggiungendo anche quello ai nomi della lista. Hinata sembrò un po spazientirsi per il comportamento del compagno e, appena questo se ne rese conto, cercò una scusa per cambiare argomento. -Sono sicuro che avranno entrambi i tuoi bellissimi occhi.- la osservò orgoglioso, ma sereno e molto dolce. -Comunque, se sono femmine, che ne dici di chiamarne una Kushina? Sai...come mia madre...- si perse momentaneamente nei suoi ricordi mentre pensava al suoi futuro e a quei bambini.
-Non mi sembra male ma...-si fermò ad osservare l'espressione persa del compagno. -...mi passi quel foglio?- Non aspettò il suo fare e, alzandosi, glielo strappò dalle mani prima che se ne potesse rendere conto. Osservando i nomi da lui scritti e quelli scartati si rese conto di una cosa alquanto fastidiosa: Naruto non aveva molta fantasia e non riusciva a staccarsi dal passato. L'elenco di nomi sparso per il foglio era un completo resoconto del'amici persi e dei nemici che poi non si erano rivelati tali(non più di tanto).
* Itachi, Nagato, Minato, Jiraiya, Haku, Sarutobi.....*
-Naruto....che ne dici di fare un patto?- chiese Hinata dunque appallottolando il foglio e lanciandoglielo addosso per attirare la sua attenzione -Io scelgo i nomi maschili e tu quelli femminili. Che ne dici?- le sembrava un giusto compromesso.
-Quindi se sono due femmine posso chiamarle Kushina e Konan?- chiese fermandosi a pensarci su. Non riusciva ovviamente a capire il motivo di tale decisione da parte della compagna, ma a lui andava più che bene...in fondo era fiero di poter chiamare sua figlia come colei che lo aveva dato al mondo. -Ci sto!- esclamò con vigore battendo il pugno contro la mano con fare deciso.
-Ma se sono due maschi i nomi li scegliamo io e Hanabi sia chiaro.-
-Certo- si avvicinò dunque a lei dolcemente e, dopo averla baciata, si sedette accanto a lei e si abbassò fino alla pancia per sentire i due piccini ancora nascosti. -Tanto lo so che siete due bambine.....due piccole Hyuga, con gli occhi della vostra belle mamma- chiuse gli occhi e si addormentò in poco, comprensibile tenendo in considerazione che erano le quattro del mattino.




Il tempo passò velocemente e, per quanto Naruto desiderasse sapere il sesso dei suoi pargoli, dovette accettare la realtà di dover attendere fino al momento della nascita. Provò anche a corrompere i medici che effettuavano le mensili visite alla moglie, ma non riuscì a scoprire niente, finché, un giorno un infermiera gli rivelò la verità: in realtà entrambi i gemelli erano girati di schiena e, anche volendo, non potevano scoprire il sesso in alcun modo. Naruto si convinse quindi che quelle pesti si erano girate di schiena volutamente, in modo tale da farlo soffrire ancora di più. A casa la situazione non era migliore. Hinata, oltre a dimostrarsi molto spesso svogliata, pigra e aggressiva, aveva attacchi di pianti improvvisi e a volte anche la nausea. Ovviamente, a colmare il quadretto già molto "roseo", la giovane futura mamma chiedeva a Naruto i cibi più impensabili a qualunque ora del giorno e della notte.
Fortunatamente il biondo non era l'unico a vivere quella tremenda situazione di maltrattamento continuo. Si scoprì infatti che anche Sakura aspettava un secondo bambino, un'altro maschio e, come lei, anche Temari era incinta. Sasuke ovviamente fingeva di non avere la compagna intorno e Shikamaru, come Naruto, preferiva rifugiarsi in qualche posto isolato insieme agl'uomini del villaggio per sfuggire alle "isteriche" mogliettine gravide.
-Naruto sicuro che Hinata non verrà a cercarti qui?- chiese Schikamaru mettendo piede dentro il vecchio appartamento di Naruto. Era un posto troppo ovvio in cui andare a guardare. Poi Hinata era in compagnia di una sua copia che fingeva tranquillamente di dormire...la loro unica speranza era quella che Hinata non tirasse pugni o calci alla copia nel sonno, almeno non tanto forti da falla scomparire nella solita nuvoletta di fumo bianco.
-Stai tranquillo, se anche si dovesse accorgere della mia fuga mi cercherà ovunque, tranne che qui.- rispose ridendo mentre si affrettava a spostare qualche vecchio scatolone pieno di polvere e ricordi rimasto abbandonato in quella casa. Tutte le convinzioni del giovane erano però ovviamente vane e gli altri ragazzi ne erano pienamente a conoscenza. Dalla residenza Hyuga si potevano vedere le luci accese o spente del suo appartamento quindi sembrava scontato che Hinata, se si fosse svegliata nel pieno della notte, avrebbe controllato subito le luci di quell'appartamento sgamandolo all'istante.
Akamaru infilò il muso in uno di questi ancora aperto e subito starnutì per l'eccessivo quantitativo di polvere rinchiusaci. Allo stesso modo anche Kiba finì per starnutire almeno tre o quattro volte infastidito dal luogo impolverato. -Fammi capire: perchè dobbiamo passare la serata in questa topaia polverosa?- chiese grattandosi il naso il ragazzo-cane che, ovviamente, avrebbe preferito rimanere bloccato in mezzo alla neve che in mezzo alla polvere.
-Siamo qui per festeggiare!- rispose Choji prendendo una bottiglia di Sakè e qualche cibaglia dal borsone che si era portato dietro. -Festeggiare i futuri pargoli, ovviamente!-
-E non solo- continuò Shikamaru battendo con vigore una mano sulla spalla di Naruto che si grattava il naso con un'aria di pura soddisfazione in volto. Non credeva più ormai che quel momento sarebbe arrivato, ma in quel momento era più vicino di quanto tutti loro non immaginassero. -Naruto verrà nominato formalmente Sesto Hokage alla fine delle trattative tra la vecchia Tsunade e la nuvola-
-Quindi si parla di qualche mese..congratulazioni Naruto.-
-Grazie, grazie a tutti ragazzi. Ma...sopraciglione dov'è?- chiese dunque il biondo notando la sua assenza nel gruppo.
-Credo sia partito per accompagnare il suo gruppo per le selezioni chunin a Iwa....o forse era nella squadra di scorta dell'Hokage-
-Comunque sia, non voglio affrontare tutto da solo. Il lavoro di Hokage è impegnativo e proponendomi di cavarmela da solo sarebbe troppo...anche per l'arrivo dei mocciosi vorrei passare del tempo con loro....quindi- si guardò intorno come se dovesse decidere in quel momento a chi rivolgersi per richiedere l'aiuto necessario per affrontare quel lavoro. -avevo pensato di chiedere a Neji...- gli altri tirarono un sospiro di sollievo a sentir pronunciare il nome dello Hyuga , sopratutto il Nara che credeva finalmente di essersi tolto il peso di aiutare Naruto -Ehehe credevi di averla scampata eh. SCHERZAVO! Shikamaru mi aiuterai tu!- la loro collaborazione per organizzare missioni e selezioni chunin si dimostrò un alleanza vincente e consentì, con un complice impegno, di poter passare più tempo con le rispettive famiglie, quindi gli sembrava la decisione migliore, almeno in quel momento. Dopo quella "magnifica" notizia la serata proseguì tranquilla fino all'arrivo delle imbronciate mogli che, sfondata la porta dell'appartamento, raccattarono i vari mariti portandoli via con la forza, esclusa Hinata la quale si abbandonò nelle mani del compagno che la portò a casa sorridendo.



Il fatidico giorno arrivò. Finalmente era giunto il momento di conoscere i pargoli che, chissà per quale motivo, sembravano preferire l'ormai enorme pancia della madre al freddo mondo esterno. Il termine di gravidanza era ormai passato, ma Hinata non aveva ancora avuto alcun segno di travaglio e Tsunade non era ancora tornata da uno dei tanti viaggi di "piacere" che si stava concedendo. Ovviamente anche Naruto aveva i suoi problemi; come nuovo Hokage aveva difficoltà ad allontanarsi dal suo ufficio e ciò non faceva altro che aumentare la sua preoccupazione nei confronti della moglie.
-Aaaaaaaaaaaaaaaaa!- gridò Naruto mettendosi le mani nei capelli pronto a strapparseli uno ad uno per via dello stress. Si guardò intorno alla ricerca di uno sfogo migliore ma senza successo. Shikamaru era partito in missione il giorno prima e, senza di lui ad aiutarlo nell'organizzazione delle scartoffie rimaneva spesso bloccato cercando di fare il più possibile da solo. L'Uzumaki era un abile oratore, sapeva mantenere i contatti con gli alleati e riusciva a riappacificare i piccoli conflitti evitando la violenza, ma sicuramente non era la persona migliore per studiare le scartoffie di un Hokage. -AIUTAMEMIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII!- gridò così forte da far gridare l'intero palazzo Hokage....ma nessuno sembrò sentirlo.
In ospedale la situazione era decisamente più tranquilla. Il gruppo di sante future mamme, capitanate da Hinata  pronta al parto, erano rinchiuse tutte nella stessa stanza a parlare del più e del meno. Ovviamente Hinata era a conoscenza dei pericoli relativi alla nascita di una femmina...avrebbe dovuto accettare l'eventuale decisione di sentir chiamare sua via con il nome di qualcuno ormai deceduto. Non che le dispiacesse più di tanto, perchè poi alla fine erano tutti nomi bellissimi, ma aveva paura potesse diventare un fastidio per una eventuale adolescente scalmanata. Effettivamente stava correndo un po troppo con i tempi, ma l'attensa era lunga e non aveva molto da fare.
-Quindi? Avete scelto i nomi?- chiese Sakura accarezzandosi la pancia con fare dolce. -Ieri abbiamo litigato di nuovo per il nome del bambino....ma visto che il primo l'ho scelto io mi sembrava giusto che questo lo scegliesse Sasuke...ma vuole chiamarlo Itachi. No, non  voglio che mio figlio si chiami come suo fratello defunto.-
-Oh, quindi Naruto non è l'unico a ragionare così.- rispose ridendo la ragazza sentendo le lamentele dell'amica -Se dovessero nascere due femmine i nomi li sceglierà Naruto e saranno sicuramente Konan e Kushina...una sola femmina invece si chiamerà Kushina.-
-Beh tanto fra poco potrai vederli e decidere i nomi Hinata, con o senza Naruto.- intervenne tranquilla Tsunade appena entrata in stanza. In poco cacciò tutte le sue compagne e mandò qualcuno a chiamare Naruto. La sala operatoria per il cesareo era pronta e non restava altro che preparare Hinata. -Pronta Hinata?- Chiese la donna prima di procedere, ma la ragazza sembrava piuttosto nervosa. -Qualcosa non va?-
-Dov'è Naruto?!-
-Sono qui, ci sono, tranquilla!- Entrò di fretta e si mise accanto alla compagna per tranquillizzarla. -Andrà tutto benissimo, e sarebbe stato così anche senza di me, mi fido di nonna Tsunade-
-Bene....iniziamo.-
Naruto da che era concentrato sul volto insofferente di Hinata si voltò ad osservare l'espressione di Tsunade che sembrava fin troppo presa dal suo lavoro. Provò a sbirciare e, quando lo fece, ricevette un calcio in faccia da Tsunade talmente forte da farlo svenire. Si sentiva "disturbata" da lui che controllava ogni sua mossa. Alla fine di tutto i gemelli erano nati e Naruto continuava a dormire dopo la violenta botta.
Ogni tanto percepiva qualche voce, ma senza distinguerle. Pensava e ripensava a cosa aveva fatto di male questa volta, voleva solo vedere i suoi bambini, non stava mica parlando o mettendo le mani dove non doveva. Al suo risveglio era nella stessa stanza di Hinata, nel lettino accanto a lei e sembrava lui quello appena uscito da un esperienza simile ad un parto. Era stordito e dolorante, poteva andargli peggio, Tsunade avrebbe potuto rompergli qualcosa ma sembrava essersi "trattenuta".
-Oh, Hinata! Come stai? I bambini?-
-I bambini li ha un infermiera, ce li porterà fra poco. Io sto bene- rispose sorridendo stringendo fra le mani un foglio con i nomi fra i quali doveva scegliere.
-Allora cosa sono?-chiese curioso
-Due maschietti- rispose Sakura entrando il stanza con un mazzo di fiori
-Daiki e Shin- Rispose Hinata.
 Naruto non proferì altro per quanto riguardava i Nomi. Avevano fatto una promessa e lui l'avrebbe mantenuta. Quando portarono i bambini passò tutto il tempo con uno dei due bambini fra le braccia, osservando prima lui e poi quello fra le braccia della madre. -Te lo avevo detto....hanno i tuoi bellissimi occhi.- sorrise dolce andando a baciare la moglie. Non vi erano parole per descrivere la sua felicità.

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