Harry Styles is my stepfather!

di Directioner_93
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Siamo l'opposto e questo è tutto! ***
Capitolo 3: *** Hate and Love ***
Capitolo 4: *** Stupid little girl! ***
Capitolo 5: *** Che succede? ***
Capitolo 6: *** Sei la mia calamita? Ma zitto! ***
Capitolo 7: *** Mi perdoni? ***
Capitolo 8: *** Ragazzino viziato! ***
Capitolo 9: *** Il piano. ***
Capitolo 10: *** No more bullshit, Hazza! ***
Capitolo 11: *** E' tutto finito. ***
Capitolo 12: *** Lo faccio per tutti noi ***
Capitolo 13: *** Do you really wanna be alone? ***
Capitolo 14: *** Mi mancherai ***
Capitolo 15: *** Tutto finito ***
Capitolo 16: *** Annuncio :) ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Finalmente l'ultima settimana di college prima delle tanto attese vacanze estive.
Stavo tranquillamente leggendo una rivista scandalistica seduta ad uno dei tanti tavolini del bar della scuola, quando voltando una pagina, una notizia attirò la mia attenzione “Harry Styles e la sua nuova fiamma Caroline Flack”.
Di getto sputai tutto il succo davanti a me, bagnando non solo il giornale, ma anche un ragazzo che passava di lì in quel momento che mi guardò con occhi furenti –Scusa- dissi velocemente alzandomi e poggiando i soldi sul tavolo.
“Cazzo merda, lui ha 20 e lei 42! E’ la madre non la fidanzata! Che schifo di donna…” pensavo dirigendomi verso il dormitorio.
Corsi in camera mia per annunciare la notizia alla mia compagna di stanza, nonché mia migliore amica Lucy
-Tu non puoi capire che cosa ho appena letto!- gridai impazzita
-Spara, non farmi morire dalla curiosità!-
-Harry Styles si è messo con Caroline Flack!-
  scoppiò a ridere e iniziò a piangere come suo solito dalle risate
-Non mi dire?!- continuava a ridere
-Che cazzo ti ridi? E' una tragedia!- uscii sbattendo la porta.
Perché non mi capiva? Ok che non gli piacevano i One Direction, ma ridere di una notizia sconvolgente del genere era proprio da bastardi.
Digitai velocemente il numero dell’agente di Caroline
-Stefan, passami Caroline!-
-Scusa ma chi sei?-
-Come chi sono? Sono Carrie, sua figlia!-
cazzo quanto era rincoglionito quel tizio!


WEILAAAAAAA
eccomi qui con una nuova FF! L'avevo in mente già da un po', ma ho aspettato a scriverla, perchè volevo prima finire l'altra!
Il capitolo è corto perchè è solo il prologo, dal prossimo saranno naturalmente più lunghi :)
Immaginate naturalmente che Caroline sia più vecchia di quello che è xD e che abbia una figlia ;) 
Che ne pensate? Ditemelo in una recensione :) Spero che vi piaccia! Bacioni alla prossima xxx

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Capitolo 2
*** Siamo l'opposto e questo è tutto! ***


“Noi ci amiamo tesoro” quella baldracca aveva avuto il coraggio di dire questo.
Come può un ragazzo di vent’anni amare una donna che potrebbe essere sua madre?
Come puoi, tu donna che potresti essere sua madre, amarlo?
Molte di voi si staranno chiedendo perché tutta questa rabbia nei confronti di mia madre, posso solo dire che noi due non abbiamo mai avuto un buon rapporto.
Dopo il divorzio con mio padre, avvenuto quando avevo circa 8 anni, lei per togliermi dalle scatole mi aveva mandato in collegio dove sono rimasta per quasi 10 anni. Lei veniva a prendermi solo durante le vacanze natalizie, mi teneva con sé per una settimana e poi mi rispediva lì come se fossi stata un pacco.
Era sempre stata una donna di ghiaccio, pensava solo ai soldi e a quante paia di scarpe doveva comprare durante la settimana.
Per lei ero sempre stata solo un peso, per questo motivo non riuscivo nemmeno a chiamarla “mamma” e molto spesso negavo addirittura di essere sua figlia.
Se qualcuno infatti mi chiedeva –Ehi ma tu sei la figlia di Caroline Flack!- io rispondevo
-No ti starai confondendo con qualcun’altra-.
Noi due eravamo completamente l’opposto, non solo di carattere, ma anche fisicamente; lei era alta, bionda con gli occhi azzurri, io bassina, mora con gli occhi marroni.

Quest’anno le vacanze estive dovevo passarle da lei,perché mio padre doveva andare in Australia per un importante affare e non poteva portarmi con lui.
-Tesoro vedrai che ci divertiremo- mi aveva detto quando le annunciai la notizia
“Si certo come no, mi porterai sicuramente a tante feste di vip, di cui non potrebbe importarmi di meno” avevo pensato.  
E adesso ci mancava solo che oltre ad essere un’egoista era anche una pedofila.
Non riuscivo a mandare in giù l’idea che uno dei miei idoli, perché si io ero una directioner, stesse con mia madre e per di più proprio quello che mi faceva impazzire.
-Eccoti, finalmente- esclamò venendomi incontro tentando di abbracciarmi e baciarmi davanti l’uscio di casa, il giorno del mio arrivo. Mi scostai bruscamente ed entrai in casa.
Ancora una volta aveva cambiato la disposizione dei mobili e i mobili stessi. Non c’era mai stata una volta in cui ero stata lì che avesse lo stesso arredamento.
-La tua stanza è pronta, Dolores l’ha pulita e ordinata proprio ieri- continuò sorridente, mi limitai a fare una smorfia e ad andare in camera.
Almeno quella era rimasta la stessa. Riconobbi il tocco della domestica, che spruzzava dappertutto, quel disgustoso odore di lavanda. Aprii le finestre per lasciar entrare aria pulita e poi mi distesi sul letto pensando che quella sarebbe stata una lunga estate.

-Stasera andiamo a cena fuori perché devi assolutamente conoscere Harry-
Oh merda! Conoscerò Harry Styles! Un momento è lo stesso ragazzo che si fa mia madre, che schifo!
-Mmm…- mi limitai a mugugnare
-Devi essere bellissima, quindi andiamo a fare shopping più tardi-
-Caroline…-
mi guardò malissimo – cioè volevo dire “mamma” ho tutto quello che mi serve, non ho bisogno di altri vestiti che non metterò mai al college-
-Carrie, ci saranno sicuramente i paparazzi e io non voglio sfigurare per colpa tua che ti vesti da maschiaccio!-
stavolta fui io a guardarla in cagnesco
-Io sono molto femminile- scoppiò a ridere e mi squadrò da capo a piedi
-Lo vedo, jeans strappati, felpa da uomo e scarpe da ginnastica, sono proprio il tipico look da ragazza di vent’anni- sbuffai
-D’accordo, basta che non mi stressi più l’anima mamma- dissi l’ultima parola con molto sarcasmo e mi alzai per uscire in giardino.
“Ti prego salvami” inviai quel messaggio a Lucy, che dopo un minuto mi rispose
“Andiamo sono solo tre mesi, te la caverai!”.
Ma che migliore amica ho? Di solito una dovrebbe dire “Ma certo che ti salvo, arrivo subito, tesoro”, invece lei no, era sempre la solita. Eppure era proprio per questo che mi piaceva, perché non era la tipica migliore amica convenzionale, tutta moine e niente affetto sincero.
“Stronza!” risposi.
Da dentro arrivò la voce fastidiosa della strega –Carriee, preparati che dobbiamo andare!- ancora una volta sbuffai ed entrai, più l’assecondavo meno mi avrebbe rotto le palle.

-Dai provati questo!- era il millesimo vestito che mi faceva provare ed ero stanca morta
-Basta non ce la faccio più!- esclamai stremata
-Oh andiamo, muoviti, non fare la bambina- le strappai il vestito dalle mani e lo provai –fatti vedere-
Uscii con le mani sui fianchi scocciata –Allora?-
-E’ perfetto, prendiamo anche questo! Cambiati che intanto vado alla cassa- si allontanò velocemente sculettando, come se avesse ancora 20 anni. La guardai schifata e mi cambiai.

Non avevo notato che quel vestito mi rendeva una troia in calore. Ero talmente impegnata ad accontentarla che non mi ero guardata allo specchio e non mi ero resa conto che era incredibilmente corto e con i tacchi era anche peggio
-Io questo non lo metto!- esclamai presentandomi davanti a lei
-Stai benissimo invece e non ti cambi, forza andiamo, che siamo in ritardo!- mi trascinò fuori e mi spinse in macchina.
Come mi aspettavo il ristorante era di gran lusso e dentro notai molti vip a cenare, che salutarono l’arpia con gran sorrisi. Era benvoluta da tutti a quanto pareva.
-Prenotazione a nome Styles- disse
-Il signore la sta già aspettando, venga- un cameriere ci portò al tavolo e lì in tutto il suo splendore, era seduto Harry, il quale sentendo dei passi avvicinarsi si voltò sorridendo.
Il mio cuore smise di battere per qualche secondo, poi quando vidi che si alzò per baciare mia madre, sulla bocca, bleah, mi risvegliai e lo guardai un po’ schifata.
Il suo sguardo si fermò per qualche istante su di me
-Lei è Carrie, mia figlia-
-Piacere Carrie, sono Harry, ma lo saprai no?- mi tese la mano sorridente, dopo un momento di esitazione gliela strinsi –Già ti conoscono tutti- ammisi arrossendo un po’.
Se ne accorse, perché sorrise ancora di più; poi come un perfetto gentleman, mi scostò la sedia per permettermi di sedermi, lo ringraziai e mi accomodai.
Non riuscivo a credere che quell’essere perfetto stesse con mia madre.
Ditemi che è solo un brutto un sogno e che tra poco mi sveglio sudata, ma felice!
-Così vai al college- disse Harry nel bel mezzo della cena.
Per tutta la serata non avevo spiccicato parola, mi ero limitata a guardarlo quando lui parlava con l’arpia.
-Già, ho 20 anni e sono al terzo anno-
-Abbiamo la stessa età! Fico!-
si accorse della mia espressione non proprio delle più felici –perché quella faccia?- infatti chiese.
Sbottai, era tutto il giorno che facevo la carina e mi ero pienamente rotta le palle.
-Perché mi chiedi? L’hai detto tu stesso, abbiamo la stessa e tu stai con mia madre! Che schifo!- mi alzai e scappai via. La gente dei tavoli vicini mi guardarono esterrefatti –Cazzo vi guardate? Sono sicura che pensate le stesse cose!- gridai prima di uscire dal locale sbattendo la porta.
Ops avevo appena rovinato non solo la serata a mia madre, ma anche la sua reputazione.
Che soddisfazione!
 



WEILAAAA
Ma quanto fa schifo questa FF? Troppo! Infatti credo che la cancellerò, è proprio brutta! Scusate ç_ç
Se volete che continuo ditemelo in una recensione, sennò è inutile che la continui, davvero...
Per adesso non ho molto da dire perchè è solo il primo capitolo, spero che abbiate più o meno capito il rapporto tra le due :)
Grazie a chi ha messo la storia tra le seguite, preferite e ricordate e grazie a Fede che ha recensito lo scorso capitolo! Bacioni 

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Capitolo 3
*** Hate and Love ***


Avete presente lo sguardo che hanno gli assassini quando stanno per uccidere le loro vittime?
Bene era lo stesso sguardo che aveva mia madre una volta tornata a casa.
-Tu, brutta stronzetta che non sei altro- gridò puntandomi il dito contro una volta entrata nella mia camera, dove io stavo tranquillamente seduta a leggere sul letto – come hai potuto? Lo sai che hai combinato? Mi hai completamente rovinato la reputazione davanti tutti i miei amici e colleghi!-
-Ho solo detto ad alta voce quello che pensavano anche loro!- ribattei riposizionando gli occhi sul libro, sicuramente più interessante di lei, me lo strappò dalle mani e lo gettò lontano da me, la fulminai – come ti sei permessa?- gridai ancora di più
- Non puoi trattarmi così! Io sono tua madre che ti piaccia o no!-
-Non mi piace per niente, quindi non rompermi le palle! Brutta pedofila!-
mi diede uno schiaffo, che mi fece male non solo fisicamente,ma anche moralmente
-Da domani Harry verrà a vivere qui per far vedere a tutti che noi stiamo bene insieme, vedi di non fare altre cazzate o te la scordi l’università a New York!-
-Papà non te lo permetterà!-
dissi con le lacrime agli occhi
-Bene tuo padre è in brutte acque, non te lo aveva ancora detto, ma non ha più un centesimo, quindi sarò io a doverti pagare le tasse… ti conviene fare la buona con me- andò via con un sorrisetto compiaciuto.
Affondai la testa nel cuscino e cacciai un urlo disumano. Scoppiando poi a piangere a dirotto.
Quella puttana mi aveva sempre rovinato la vita.
Stavolta però non glielo avrei permesso, mi sarei comportata bene, solo perché dopo me ne sarei andata lontana da lei per sempre.

Mi svegliò il suono del campanello. Guardai l’ora sul telefono e mi accorsi che erano solo le 10 di mattina.
Stavo per rimettermi sotto le coperte, quando quel maledetto campanello suonò di nuovo.
-Mamma! Dolores! Andate ad aprire- gridai con la voce ancora impastata dal sonno, nessuna risposta.
“A che cazzo serve una domestica, se quando bussano non va ad aprire” pensai alzandomi e trascinandomi con i piedi pesanti e coperta solo da una maglietta alla porta.
L’aprii e con mio grande stupore, vi trovai Harry, con almeno sei valigie.
-Tua madre ti ha detto che verrò a vivere qui, no?- disse entrando senza nemmeno salutare
-Oh beh buongiorno anche a te, Harry, si io sto bene, anche se mi hai svegliata, oh ma non preoccuparti ti perdono…- risposi sarcastica
-Non fare la cretina, dopo ieri sera non puoi permettertelo, Carrie- lo guardai malissimo
-Vaffanculo Styles! Sei proprio un cretino!- tornai in camera mia sbattendo la porta.
Mi rimisi a letto e cercai di riprendere sonno, ma qualcuno, doveva ancora finire di rompere le scatole, infatti Harry senza nemmeno bussare entrò e si sistemò tranquillamente sul letto.
-Mi sono persa il passaggio in cui ti faccio entrare e ti do il permesso di sederti…-
-Adesso è anche casa mia, quindi faccio quello che voglio!-

Mamma mia quanto era stronzo! Non me l’ero mai immaginato così!
-Ma tu sei nato stronzo o è stata mia madre che ti ci ha fatto diventare? Solo perché sei una superstar, non puoi fare quello che vuoi!- sbottai ancora una volta.
Alzò le spalle, in segno di disinteresse.
-Che vuoi almeno? Così te ne vai!- continuai
-Sono venuto a dirti che devi portarmi rispetto, perché io sono il tuo patrigno!- scoppiai a ridere
-Non ti porterei mai rispetto per quel motivo, abbiamo la stessa età e se tu non mi porti rispetto, non vedo perché dovrei portartene io, Styles-
-Carrie, forse non ci siamo capiti, io e tua madre stiamo insieme, quindi o fai quello che ti dico o te la scordi l’università!-
Quella donna, le aveva raccontato del mio punto debole, doppiamente troia.
-Sai una volta eri il mio idolo,ma adesso mi sono resa conto che sei solo un altro emerito stronzo!- gridai – e ora fuori dalla mia camera!-
-Io non sono uno stronzo, sei tu che mi ci hai fatto diventare…- quasi bisbigliò prima di chiudere la porta alle sue spalle.

Come naturale non riuscii a chiudere occhio, così mi vestii e decisi di andare a fare una passeggiata, per non doverlo vedere o subire ancora.
-Esco- sbattei la porta e m’incamminai in direzione del laghetto, poco distante da casa.
Sentii la porta aprirsi e richiudersi, dei passi avvicinarsi a me e il volto di Harry accanto al mio.
-Che vuoi?- chiesi acida
-Vengo con te, a casa da solo mi annoio-
-Vai dai tuoi amichetti-
-Non possono devono andare ad un’asta di beneficenza, a cui non sono stato invitato…-
-Perché?-
chiesi meravigliata
-Perché un ragazzo che sta con una donna più grande, fa fare brutta figura a quei vecchi babbioni!-
Scossi la testa. Quel ragazzo era veramente un caso perso.
Preferiva stare con mia madre, piuttosto che partecipare ad eventi importanti con i suoi amici.
-Vabbè! Poi un giorno mi dirai cosa ci trovi in mia madre però…-
-Te lo dico ora se vuoi…-
annuii, tanto non avevo niente di meglio da fare – bene prima di tutto è una bellissima donna- mi venne la nausea e feci la faccia disgustata, se ne accorse, ma proseguì  
– poi è spiritosa-“si come un clown in Alaska(?)” pensai – è intelligente- “come un babbuino che si annusa il culo(?)” – ed infine è brava a…- capendo ciò che stava per dire lo interruppi
-Ok basta ho sentito abbastanza! Non voglio sapere altro!- accellerai il passo, per allontanarmi, ma quel ragazzo era molto agile
-Ora dimmi tu perché non sopporti tua madre- feci cenno di no con la testa
-Perderesti quel minimo d’interesse che hai verso di lei- risposi
-Andiamo Carrie, dimmelo- scrollai le spalle, io l’avevo avvertito
-E’ egoista, menefreghista, antipatica, stupida, cretina, non amerà mai nessuno se non se stessa ed infine è…- presi una pausa guardandolo negli occhi, mi fece cenno di continuare – una pedofila!- mi diede una spintarella scherzosa, provocando la risata di entrambi.
- Sei proprio un’arpia lo sai?- disse scherzando
-Sarò pure un’arpia, ma quello che ho detto è vero! Posso chiederti una cosa?- chiesi con convinzione e soprattutto con sguardo serio
-Dimmi, così mi fai preoccupare-
-Quando mi farai conoscere gli altri della band? Io sono follemente innamorata di Niall!-
mentii, non potevo dirgli che ero sempre stata attratta da lui.
Lui e i suoi occhioni verdi.
Lui e la sua voce.
Lui e i suoi ricci perfetti.
Lui e al sua anima così pura.
Lui e le sue fossette.
Lui e il suo sorriso perfetto.
Mi risvegliò dai miei pensieri su di Lui.
-Cretina pensavo che dovevi chiedermi! Se vuoi domani ti ci porto, secondo me saresti anche il tipo di Niall, se le cerca tutte basse e rotonde- sorrise, gli feci una smorfia
-Meglio basse e rotonde, che alte e vecchie!- stavolta scappai via, rifugiandomi nel mio posto preferito.

-Finalmente sei tornata! Credevamo che ti avessero rapito…- esclamò l’arpia appena entrai in casa
-Per tua sfortuna sono ancora qui- mi allontanai velocemente in direzione del soggiorno.
Dietro di me potevo sentire delle risatine strozzate, probabilmente, da dei baci.
Sembravano davvero una famigliola felice, una famiglia di cui io non facevo e non volevo far parte.
Accesi la televisione e dopo aver cambiato almeno venti canali, trovai finalmente un film che m’interessava, “La verità è che non gli piaci abbastanza”. Quel film mi aveva aperto gli occhi.
Iniziai a guardarlo e come sempre al pezzo della dichiarazione di Justin Long, iniziai a piangere come una cretina.
Anch’io volevo essere l’eccezione per qualcuno.
Anch’io volevo qualcuno che mi amasse davvero.
Anch’io volevo essere accettata con i miei difetti e le mie paure.
Ma in fondo chi è che non lo vorrebbe?
Chi è che preferirebbe stare da sola e affrontare la vita da sola?
Nessuno. Perché tutti hanno bisogno di qualcuno.
E il mio qualcuno stava con mia madre.
Lui baciava lei. Lui amava lei. Lui era suo.
-E così anche i duri piangono?- la sua voce mi arrivò forte e chiara alle orecchie.
Asciugai velocemente le lacrime e mi voltai con aria da forte.
-Non stavo piangendo, Harry!-
-Ah si? E perché hai gli occhi e il naso rosso?-
rise lui
-Allergia…- che stupida scusa.
Si sedette vicino a me e mi accarezzò una guancia
-Non capisco perché ti ostini a far vedere alla gente che sei una stronza, quando non lo sei-
-Tu non mi conosci e sinceramente non mi conoscerai mai, Harry-
mi alzai e andai in camera mia.
Perché mi comportavo così?
Perché quello che aveva detto Harry era dannatamente vero?
“Perché le persone se vedono che sei debole, se ne approfittano” mi diedi da sola questa risposta.
Era l’unica risposta che riuscivo a darmi e mi andava bene così.
M’immersi nella lettura del mio libro, lasciando il mondo fuori dalla porta.

-Posso?- ancora lui.
Ma allora era una persecuzione!
Ok che viviamo insieme, ma non deve starmi attaccato 24 ore su 24.
-Entra!- la porta si aprì e comparve lui, con il pigiama.
-Non credevo avessi un pigiama!- esclamai ridendo
-Molto divertente, Carrie- sorrise lui – sono venuto a dirti che tua madre è uscita e che dobbiamo ordinare una pizza, tu quale vuoi?-
-Margherita, grazie-
annuì e uscì.
Io e lui da soli per tutta la sera.
Fico! Potevo saltargli addosso e stuprarlo! Ahaha
“Ma che penso? Cazzo, sto proprio fuori!”



SPAZIO DELL'AUTRICE:
Helloooooooooo :D
Come state? Tutto bene? Io si, però il mare mi stressa xD Mi piace il mio animatore, cazzus! Sono l'eccezione che conferma la regola(?) si dice così? ahah
Eccoci qui al terzo capitolo di questa FF :) 
Avete potuto leggere il rapporto amore/odio tra Harry e Carrie ( non mi ero accorta che faceva rima xD) che ne pensate? 
Da quello che avete capito lei però non ha intenzione di fare niente... o forse si? Boh lo vedrete nel prossimo capitolo ;)
Non trovate che quest'estate stia passando troppo in fretta? Caspita è già 6 agosto D:
Comunque grazie a chi ha messo la storia tra le seguite, preferite ecc... e a chi ha recensito :D "I love Kevin and the carrots" e "Pimkie95" <3 (Come stai Fede?)
Vi voglio benee <3 Bacioni
Recensite per favore :D 

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Capitolo 4
*** Stupid little girl! ***


Mi svegliai con un fortissimo mal di testa.
Non ricordavo niente della sera prima, se non che eravamo soli io ed Harry e che avevamo ordinato una pizza. Trascinai pesantemente le mie gambe verso il salotto e mi buttai a peso morto sul divano.
-La bella addormentata si è degnata di alzarsi!- esclamò mia madre
-Buongiorno anche a te,mamma- mugugnai
-Il buongiorno è passato da un pezzo- guardai l’orologio e mi venne quasi un colpo quando mi accorsi dell’ora: 17.15
-Perché ho dormito così tanto?- chiesi
-Non ne ho la minima idea, anche Harry si è alzato poco fa alquanto agitato...- detto ciò si mise la giacca e uscì.
Andai in cucina a prendere un po’ d’acqua e qui trovai il mio bel patrigno
-Ehi…-
-Ciao- rispose freddo, senza badarci molto, presi una bottiglia e mi ci attaccai come mio solito – non è buona educazione attaccarsi alla bottiglia- continuò
- Faccio come voglio…- la chiusi e la rimisi in frigo, dopo un momento di esitazione, trovai il coraggio di parlargli della sera precedente – Harry… cosa è successo ieri sera? Non ricordo niente- lo vidi irrigidirsi e guardare nervosamente il giornale che stava leggendo
-Niente Carrie, abbiamo mangiato la pizza e poi bevuto un paio di birre-
-Allora perché non ricordo niente?-
insistetti, si alzò accigliato e arrabbiato
-Non lo so! Ok? Ora lasciami in pace!- se ne andò in fretta dalla stanza.
“Ma quel ragazzo che problemi ha?” pensavo tra me e me.
Andai in camera mia, mi lavai, cambiai e truccai.

Uscii dalla stanza e sovrappensiero andai a sbattere contro qualcuno.
-Scu..- alzai gli occhi e vi trovai un oceano, Niall Horan – Ni..Nia…Niall Horan- biascicai. Mi sorrise con quel sorriso che ti fa sciogliere anche se ti trovassi in pieno inverno
-Tu devi essere Carrie!- annuii –senza offesa per tua madre, ma sei molto più carina di lei- arrossii di colpo e mi voltai dall’altra parte per non essere vista, ma sicuramente se ne accorse perché sorrise ancora di più.
Andai in cucina e ci trovai gli altri tre escluso Harry. Dovetti aggrapparmi ad una sedia per non svenire davanti a così tanta bellezza.
-Ciao!- dissero in coro, feci semplicemente un gesto con la mano e mi limitai a sorridere.
Di persona erano ancora più belli, Zayn con il suo ciuffo biondo era proprio da stupro, Liam con i suoi occhi dolci era da prendere a morsi e Louis con quel nuovo taglio sembrava un Dio.
Li stavo fissando incantata e senza dire niente quando arrivò Harry –Vedo che vi siete già conosciuti, meglio così usciamo prima-
-Ragazzi è sempre così acido?-
chiesi
-No, ultimamente è strano, Caroline lo “userà” troppo- sghignazzò Louis, ci unimmo alle sue risate, ma il riccio c’interruppe – La smettete di dire cazzate? Se vi trovate tanto bene con lei, fatela entrare nella band al mio posto!- ci guardammo increduli, poi i ragazzi seguirono il fuggitivo incazzato.
Decisi di leggere un buon libro, mentre attendevo che qualcuno dei miei amici si facesse vivo per uscire.

POV. HARRY

Sono in confusione. Quello che è successo ieri sera non sarebbe dovuto accadere.
Sono anche incazzato nero. Non con lei, ma con me, che gliel’ho permesso.
Fortunatamente non si ricorda niente, quindi posso far finta che non sia successo, anche se ripensandoci mi sento profondamente in colpa.
-Harry, che hai? Sei silenzioso e pensieroso…- mi chiese Lou
-Non ho niente, sono ancora un po’ assonnato-
-Infatti perché ti sei alzato così tardi? Che hai combinato ieri sera con Caroline?-
continuò malizioso
-Caroline ieri sera è uscita, sono stato con Carrie- la macchina frenò di scatto, facendomi quasi sbattere la testa nel vetro – sei impazzito Boo?- gridai
-TU SEI STATO CON CARRIE?- urlò
-Non nel modo in cui pensi tu! Maniaco! Abbiamo mangiato una pizza e poi bevuto delle birre, niente di più!- rimise in moto la macchina e mi guardò di sottecchi, sogghignando
-Si, si… capisco sempre male-
-Smettila! Liam digli qualcosa, tu che sei il più coscienzioso (?)-
-Che posso dirgli Harry, anche a me sembrava che tra di voi…-
-Oh no anche tu no! Ragazzi?-
stavolta mi voltai verso Zayn e Niall che ridevano sotto i baffi.
Alzarono le mani, facendomi capire che anche loro pensavano le stesse cose.
-Come potete pensare una cosa simile? Amo Caroline, non la tradirei mai con sua figlia!-
-Harry sarebbe comprensibile… Carrie è sexy e in più ha la tua età, quindi…- disse Zayn
-Potete pensare quello che volete, ma non tradirò mai Caroline, né con su figlia, né con altre!- per evitare altri sguardi indagatori mi voltai verso il finestrino e mi misi a guardare fuori.

-Siamo arrivati!- esclamò Lou dopo aver parcheggiato, davanti la nostra casa discografica.
Scesi velocemente e senza aspettare nessuno entrai nell’edificio.
-Con me puoi parlare di qualsiasi cosa, Harreh!- riconobbi la voce cristallina del mio miglior amico
-Lou, non è successo niente, smettila d’importunarmi-
-Ma se fosse successo qualcosa me lo racconteresti giusto?-
-Certo! Ma adesso entriamo che Simon ci aspetta-
mi divincolai dalla sua stretta e raggiunsi gli altri che ci precedevano – Ciao Simon!-
-Sedetevi ragazzi devo parlarvi- cercai di prestare la massima attenzione alle sue parole, ma non riuscivo a togliermi dalla testa, la sera precedente.

“Sei solo una bambina!”
“Tu sei un bambino! Scommettiamo che riesco a bere sei birre consecutive senza ubriacarmi?- aveva detto
“Fammi vedere! Io invece scommetto che alla seconda sei già per terra” a quel punto aveva preso la cassa di birre e aveva iniziato a bere e mi ero dovuto anche ricredere perché reggeva benissimo.
Dopo l’ultimo sorso però, aveva iniziato a ridere a crepapelle e si era buttata per terra
“Hai perso Carrie, sei ubriaca!”
“Io non sono ubriaca”
“Ora devi pagare la scommessa”
“Non avevamo parlato di nessuna penitenza… mi stai prendendo in giro visto che non sono molto lucida, vergognati” ed era riscoppiata a ridere
“Dai scherzo, su vai a letto!”
“No non mi va..” l’avevo raccolta da terra e trascinata in camera sua, l’avevo appena adagiata sul letto, quando mi aveva tirato per il braccio e fatto cadere accanto a lei
“Che c’è?”
“Harry, perché stai con mia madre? Io sono molto meglio di lei e posso amarti più di così” poi mi aveva baciato. Inizialmente ero rimasto immobile, ma dopo pochi secondi avevo ricambiato quel bacio.
Mi piaceva baciarla, era anche molto brava, così per un tempo indeterminato restammo attaccati.
Pian piano le avevo tolto la maglietta e lei aveva fatto lo stesso con me. Le accarezzavo il collo e i seni quando mi svegliai dal mio stato di trance. Mi allontanai velocemente, rivestendomi
“Non posso Carrie” avevo detto, scappando lontano dalla sua stanza, lontano da lei.


-Harry sei tra di noi? Hai sentito quello che vi ho detto?- Simon mi riportò alla realtà
-Cosa? Come? Scusa stavo pensando…- il mio capo, scosse la testa, mentre i ragazzi si scambiarono occhiatine divertite
-Fattelo dire dai tuoi amici, io devo andare- chiuse la porta – Ah Harry, fanne un’altra delle tue e sei fuori dalla band!- continuò rimettendo la testa dentro la stanza.

-Amore andiamo a cena fuori stasera, va bene? Ho prenotato in un bel ristorantino romantico vicino Buckingham Palace, solo tu ed io, come ai vecchi tempi, che ne dici?- esclamò Caroline appena tornato a casa.
Più la guardavo, più non riuscivo a provare gli stessi sentimenti di prima e per questo mi sentivo profondamente in colpa. Stavo per risponderle, quando vidi passare Carrie.
Parlava al cellulare e rideva, probabilmente era una sua amica
“Sam, certo che mi manchi anche tu!” sentirle pronunciare quelle parole, era come un pugno nello stomaco
-Certo, baby usciamo!- risposi. Caroline sorridente mi si avvicinò lasciandomi un bacio sulle labbra e dirigendosi poi verso la nostra camera da letto, per cambiarsi.
“Non posso continuare così, io sto con sua madre, sua madre! Harry torna in te”
-Ehi Harry, esco con Sam, ci vediamo domani- disse Carrie venendo in salone
-Chi è Sam?- chiesi agitato
-Fatti gli affari tuoi, Styles! Buonanotte!- sbattè la porta e se ne andò.
Quel Sam era sicuramente il suo ragazzo e lei mi aveva preso in giro, dicendo di amarmi, quindi vaffanculo Carrie, sei solo una stupida ragazzina viziata!




SPAZIO DELL'AUTRICE:

Sono tornataaaaaaaaa!!! Caspita è passato più di un mese dall'ultima volta che ho pubblicato, mi vergogno terribilmente di questo :/
Oggi è già 7 settembre, cavolo queste vacanze sono volate via troppo in fretta D: manca solo una settimana e si ritorna in quell'inferno chiamata , scuola :S
Passando al capitolo lo so che non è un granchè, ma devo riabituarmi a scrivere e sopratutto a pensare ahaha quindi siate clementi :)
Ringrazio chi ha recensito lo scorso capitolo veramente di cuore e chi ha messo la storia tra le preferite, ricordate e seguite! :D 

Ieri sera, stanotte per noi, i nostri amati ragazzi hanno vinto altri 3 premi ai VMA, sono così fiera di loro! Se li meritano davvero :3 Ora non vedo l'ora di ascoltare il nuovo singolo LWWY e sopratutto l'intero CD! Un bacio immenso a tutte <3 


LASCIATEMI UNA RECENSIONE PER FAVOREEEEE :D

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Capitolo 5
*** Che succede? ***


POV. CARRIE

Tornai a casa molto tardi e cercando di non far rumore per svegliare l’arpia e Harry, mi diressi in cucina per bere il mio bicchiere di latte serale. Non feci in tempo ad accendere la luce che un Harry alquanto incazzato mi aggredì
-Dove sei stata? Ti rendi conto di che ore sono?- lo guardai prima con la bocca spalancata, poi scoppiai a ridere. Lui più veloce della luce, si alzò dallo sgabello e mi tirò un ceffone in pieno viso
-Sei impazzato?- gridai toccandomi la guancia dolorante – chi ti credi di essere per trattarmi in questo modo?- i miei occhi erano pieni di lacrime, tentò di avvicinarsi e scusarsi, ma scappai via, chiudendomi in camera.
-Carrie apri ti prego, mi dispiace, non lo so che mi sia preso…- diceva dall’altra parte della porta.
Non risposi. Non volevo più dare importanza ad un ragazzo come lui.
E pensare che per tutta la sera non avevo fatto altro che parlare di lui a Sam.
Di quanto fosse bello.
Di quanto fosse dolce.
Di quanto fosse stronzo, allo stesso tempo.
Di quanto mi stavo innamorando di lui, giorno dopo giorno.

Mandai un messaggio a Lucy “Odio Harry, mi ha appena tirato uno schiaffo senza motivo, non credo che resisterò ancora molto qui, posso venire da te?” attesi per un po’ il messaggio di risposta, ma niente.
“Dove cazzo sei Lucy? Sei sparita” NUOVO MESSAGGIO INVIATO, aspettai ancora, ma di nuovo niente.
Doveva essere successo qualcosa per forza, generalmente dopo un minuto, mi rispondeva. Viveva attaccata al cellulare, non l’avrebbe lasciato nemmeno per tutto l’oro del mondo.
Composi il suo numero, ma il cellulare squillava a vuoto.
“Magari sta dormendo ed ha il silenzioso…” cercai di rassicurarmi con questo pensiero, ma mi addormentai con una profonda angoscia nel cuore.

POV. HARRY

-Così è tornata tardi e le ho dato uno schiaffo…-
-Harry sei impazzito? Non ne avevi il diritto-
-Grazie Louis, sono venuto da te per avere un po’ di conforto e invece peggiori i sensi di colpa che già ho!-
mi alzai impazientemente dalla sedia e mi misi a camminare nervosamente per il suo salotto.
Ero andato da lui, perché mi facesse confessare il vero motivo del mio schiaffo, dovevo dirlo a qualcuno; quel segreto mi stava lacerando i nervi e volevo dirlo almeno al mio migliore amico.
Come se mi avesse letto nel pensiero –Harry dimmi la verità, perché le hai dato quello schiaffo? Non solo perché è tornata tardi vero?- continuò, gliene fui grato
-Beh ecco, l’altra sera, quando eravamo soli…- gli raccontai tutta la storia senza mai prendere fiato, perché temevo che se mi fossi interrotto, non avrei mai avuto il coraggio di dirgli tutto.
Rimase in silenzio e poi una volta terminato, andò a prepararsi una tazza del suo amato thè, senza dire una parola. Restai immobile e sconcertato del suo comportamento.
Tornò dopo dieci minuti con una tazza di thè fumante in mano
-Sai una volta in un libro ho letto che l’amore non esiste per renderci felici, ma per dimostrarci quanto sia forte la nostra capacità di sopportare il dolore…- rimasi a bocca aperta, non solo si era preparato del thè e non mi aveva degnato di una risposta o qualsiasi cosa, ma se ne usciva anche con una frase a cazzo letta in un libro.
-Tu stai male Tomlinson! Ma che cazzo dici? Che c’entra adesso questo?-
-Da quello che mi hai detto, ho chiaramente capito che sei infatuato di Carrie, quindi lei non corrispondendoti ti fa provare dolore e di conseguenza Dio sta testando la tua sopportazione al dolore-
presi la sua tazza di thè e l’annusai, nessun odore strano, quindi la droga è inodore
-Che ci hai messo in quella tazza? Dov’è la roba, tirala fuori Lou!- gridai scagliandomi contro di lui, provocando non solo il rovesciamento del divanetto su cui era seduto, ma anche della sostanza liquida che andò proprio addosso al mio amico
-Harry, sei diventato cretino? Non solo stai insieme ad una vecchia, di cui ami la figlia, ma alzi le mani anche contro il tuo migliore amico? Vattene Harreh!- gridò lui di rimando alzandosi e andando a pulirsi.
“Sto impazzendo… cosa diavolo sta succedendo? Aiuto mi serve uno strizzacervelli” pensai chiudendo la porta di casa.

POV. CARRIE

Il coglione non c’è per fortuna. Non voglio vederlo, anzi dirò a mia madre che si è permesso di alzare le mani.
-Caroline, Harry mi ha dato uno schiaffo…- sbottai entrando nella palestra privata di mia madre, che stava “tonificando i glutei”, fermò per un momento l’attrezzo e mi guardò interrogativa
-Perché tu che gli hai fatto?- incredibile, quella troia, cercava di difenderlo
-Io non ho fatto niente! Sono rientrata tardi e lui mi ha aggredita!-
-L’avrai svegliato, sei così sgraziata… anzi perché non ti metti una tuta e ti chiudi qua dentro per almeno tre ore? Ti farebbe bene, tesoro-
sorrise.
“Dio, so che ci sei, quindi dammi la forza di non colpirla con quel peso da 50 kg”
-Fa niente, lasciamo stare, non capisci- mi limitai a rispondere.
 
Ha il cervello più piccolo di quello di una gallina. “34 orizzontale: facile, Caroline!”
Un modo carino per dire prostituta. “15 verticale: ancora più facile, Caroline!”

Basta, le parole crociate mi hanno stancata, passiamo alla tv.
-Carrie io esco, ho un’intervista con Tom Felton, ci vediamo domani perché non credo di tornare presto- 
-Vedi di non stuprare anche lui-
sussurai
-Come scusa?-
-Divertiti mamma-
risposi nel modo più dolce possibile, sorrise e uscì.
E’ proprio un’allocca ahahahahah. Ma torniamo alla tv!

-Lucy sono ancora io, che fine hai fatto? Chiamami appena senti i messaggi in segreteria sono preoccupata- era almeno il 20 messaggio che le lasciavo e lei ancora non si era fatta sentire.
L’unica soluzione era andare a casa sua, ma viveva a Liverpool ed era quasi notte.
Decisi che ci sarei andata l’indomani appena fatto giorno.
Chiavi nella serratura.
La gallina non poteva essere quindi era senz’altro lo stronzo.
Feci per alzarmi e andarmene in camera mia, quando mi prese per un braccio e mi fece voltare.
Un improvviso odore di rose mi inondò e constatai che mi aveva comprato almeno 50 rose rosse
-Mi dispiace per ieri sera, Carrie, non so cosa mia sia preso…- disse con sguardo implorante.
Quel gesto mi aveva completamente spiazzata e resa felice, lo avevo già perdonato, ma volevo farlo soffrire ancora un po’ –Credi davvero che delle rose mi facciano dimenticare? Beh ti sbagli- mi voltai e ridendo sotto i baffi entrai nella mia stanza. Lui mi seguì.
-Che devo fare allora? Dimmelo e lo farò- lo so che il gioco è bello quando dura poco, ma mi divertivo troppo
-Non c’è niente che tu puoi fare, ora esci- cercai di fare lo sguardo più duro possibile, ma incontrando i suoi occhioni verdi che erano per di più tristi, mi sciolsi e semplicemente m’infilai in bagno per sfuggirgli.
Perché mi faceva sentire così debole?
Perché era l’unico ragazzo che aveva quel potere su di me?

Dopo una decina di minuti di domande infinite davanti lo specchio, uscii facendo attenzione a non fare rumore. Ma l’udito gli funzionava molto bene, perché sentì e tornò da me.
-Ma mi perseguiti, dimmi che vuoi tu da me!- esclamai. Si avvicinò.
Eravamo ad un palmo l’uno dall’altra e sentivo il suo alito su di me.
“O porca vacca, mo o svengo o lo stupro seduta stante”
-Io voglio…- iniziò





SPAZIO DELL'AUTRICE:
I'm back! La scuola è riniziataaa che ansiaaaa! Questo per me è l'ultimo anno e i professori maledetti, ci stanno già assillando con la maturità! Fatevi una vita, cazzo! D:
Passando al capitolo non è un granchè, ma mi era venuta una voglia improvvisa di scrivere :)
Cosa pensate che succedere tra quei due? Lasciatemi una recensione ;)
Non ho molto altro da dire, se non ringraziare Fede come al solito che adoro, chissà che dirà stavolta xD e AnotherWorld1D che hanno recensito :) 
Un bacio alla prossima! LWWY <3

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Capitolo 6
*** Sei la mia calamita? Ma zitto! ***


POV. CARRIE

Oh Gesù, Giuseppe e Maria, Harry Styles è a tre centimetri dalla bocca mia.
Oh Maria, Gesù e Giuseppe, ma questo quanto ci mette?
Oh Giuseppe, Maria e Gesù ora lo bacio io e non se ne parla più!

Questi pensieri mi passavano per la testa, mentre sentivo il suo respiro sul mio viso.
-Harry, coraggio cosa vuoi..- sospirai
-Io voglio..- ancora?! Muoviti o vuoi un invito scritto dalla Regina Elisabetta in persona?!
-Si?- lo incoraggiai
-Voglio..-  ok è vero che Harry non è mai stato un tipo sbrigativo, ma da quello che leggevo dai giornali, era un latin lover che ci sapeva fare con le donne, che mia madre lo abbia svirilizzato?
-Harry, sto per diventare come mia madr..- fu a quel punto che le distanze tra di noi si annullarono. Le sue labbra morbidissime sulle mie.
Dio che sensazione magnifica che provai.
Quando ci staccammo, lo fissai per un attimo negli occhi –Perché l’hai fatto?- chiesi fingendomi sorpresa
-Perché volevo farlo..-
-Ma tu stai con Caroline-
continuai
-Lo so e infatti so di sbagliare,ma sei come una calamita per me- 
beh anche tu per me, ragazzo! –Stanotte quando sei tornata tardi, non ci ho visto più, perché sapevo che stavi da quel tizio..-
-Quale tizio Harry?-
-Come quale tizio? Quel Seth, Sam, o come cavolo si chiama..-
scoppiai a ridere, profondamente divertita –Perché ridi?- chiese
-Harry, Sam è una ragazza, sta per Samantha!- arrossì un po’ e scosse i ricci, rendendoli più ribelli del solito
-Che sciocco, che sono stato!- rise anche lui, gli diedi un altro bacio sulle labbra e mi allontanai
- Harry, Harry tu stai diventando scemo- dissi chiudendomi poi nella mia camera.
Appena chiusi la porta, iniziai a fare una strana danza della vittoria, poi mi gettai sul letto e infine spingendo la faccia su un cuscino lanciai un grido disumano.
“Ho baciato Harry Styles! Cioè sogno o son desta? Chi è che l’aveva detto? Vabbè chissenefrega! Lui mi ha baciataaaaaaaaaaaaaaa! Ora spalanco la finestra e lo grido a tutto il mondo!”
Effettivamente aprii la finestra, ma appena vidi per strada due signore, la richiusi per la vergogna. Non avevo proprio una faccia da culo.
Uscii dalla stanza e andai in salotto
-Harry?- chiamai, spuntò dalla cucina senza maglia
-Che c’è?- chiese, non riuscivo a spiccicare una parola, ero imbambolata a guardare i suoi addominali –Ehi..Carrie che guardi?-
-Ops, scusa guardavo i tatuaggi, ne hai davvero tanti sai?-
-Si, si proprio i tatuaggi-
bisbigliò avvicinandosi. Mi prese per la vita e mi attirò a sé, facendo scontrare i nostri petti –Se vuoi puoi baciarmi di nuovo..- disse con un sorrisetto malizioso
-Che ti fa pensare che mi sia piaciuto o che abbia intenzione di rifarlo?- dissi a denti stretti, sentendo il suo profumo inondarmi le narici
-Il fatto che tu sia attaccata a me nel bel mezzo del nostro salone- aggiunse, mi allontanai
-Ecco ora, non ti sto più appiccicata!- dissi, mi riattirò a sé
-Non avevo detto che non mi piacesse o che io non voglia baciarti di nuovo- così rieccolo incollato alle mie labbra. Indietreggiamo attaccati e ci sdraiammo sul divano. Lui per me era come una droga, non riuscivo davvero a smettere. La sua lingua era esperta e si muoveva nella mia bocca con grande maestria
-Harry per quanto odio mia madre, non mi sembra giusto, ho sempre odiato i traditori..- bisbigliai tra un bacio e l’altro
-Ci penseremo domani, ok?- disse continuando tranquillamente.
Ma si dai, per una volta, l’avrei fatta pagare a mia madre, senza che lei lo sapesse, ma l’avrei fatto. E in più questa vendetta era senza dubbio la migliore a cui avessi mai potuto pensare.

POV. HARRY

Lo sapevo di piacerle. Gli uomini hanno un sesto senso per queste cose! O forse erano le donne? Vabbè a chi importa ora? Siamo io e lei, sul divano che pomiciamo tranquilli. Potrei restare qui anche tutta la vita.
“Ehi girl i’m waiting on ya, i’m waiting on ya..” ecco il cellulare, vaffanculo. Le note di Live While We're Young inondarono la stanza.
Controvoglia mi alzai e risposi –Pronto?-
"Harreh!"
-Lou, che vuoi sono impegnato!-
“Hai dimenticato che oggi avevamo l’incontro alla radio, vero?” Cazzo merda, si!
-Arrivo subito, un quarto d’ora e sono lì!- attaccai e mi rimisi la maglietta –Devo andare, scusa- dissi a Carrie che mi guardava con espressione interrogativa.
Accellerai più che potevo con la macchina e finalmente ecco la benedetta stazione radio. Louis mi aspettava fuori con la faccia contrariata – Spero almeno che il motivo sia valido-
-Certo che lo è, andiamo che sono già in ritardo..-

-Harry, copriti il collo per favore- mi specchiai in un specchio del corridoio e mi accorsi che avevo un grosso e visibile succhiotto viola –Grazie Lou!- mi alzai il collo della camicia ed entrammo nella stanza.
-Finalmente Hazza!- esclamò Zayn, mi scusai con tutti e iniziammo il programma
< Adesso se qualcuno ha da chiedere qualcosa ai ragazzi può chiamare il numero..> annunciò Nick, il telefono squillava in continuazione e dovemmo rispondere a moltissime domande
< L’ultima chiamata, chi parla?>
quella voce, la sua voce, Carrie!



stronza, infame. Questa domanda era veramente cattiva, mi mise parecchio in difficoltà
feci segno di far cadere la linea, Nick diede l’ordine e passammo oltre, scusandoci per il problema.
Alla fine della trasmissione i ragazzi mi presero per il braccio e mi “sequestrarono” chiudendomi nella loro macchina
-Hazza dicci subito cosa è successo?- iniziò Louis
-Già Hazza chi era quella ragazza al telefono?- continuò Niall
-Si Hazza, chi era?- disse Liam
-Chi? E vogliamo la verità!- concluse Zayn.
Ma questi ragazzi stanno davvero male, neanche a dire stessimo in Law and Order e io fossi il sospettato di omicidio!
-Allora, tutto è iniziato così..- gli raccontai tutto e loro a turni si lasciavano sfuggire gridolini o esclamazioni di stupore e meraviglia. Quando terminai, fecero tutti un lungo applauso, seguito anche da dei fischi
-Si Harry così ti vogliamo! Lascia finalmente l’arpia e mettiti con Carrie è più sexy- disse Niall
-Veramente io non ho intenzione di lasciare Caroline, sto bene con lei..- silenzio totale, sentivo le cicale in macchina –devo parlare con Carrie comunque-
-Allora non ho capito, se tu piaci a lei e lei piace a te, dove sono gli intoppi? Lasciate tutto e vivete per sempre felici e contenti!-
esclamò Liam sognando ad occhi aperti un lieto fine che non ci sarebbe stato, almeno per il momento.
-Andiamo ragazzi, non crederete davvero che mi metta contro tutte le persone che contano della tv, per stare con una ragazza di cui non so ancora niente..- dissi
-Non ti metteresti contro nessuno, odiano tutti Caroline-  esordì Zayn
-Non è vero, Zayn, è rispettata nell’ambiente e poi magari mi faccio madre e figlia, cosa c’è di meglio?- controllai l’orario dal cellulare e mi accorsi che lo schermo era acceso. “Strano” pensai
-Adesso è meglio che vada, ci vediamo domani, io ho da fare..- dissi sorridendo malizioso.
Il perché avevo detto quelle cose non lo sapevo nemmeno io, Carrie mi piaceva davvero e neanche poco, forse con un altro pretesto l’avrei lasciata Caroline, ma in quel modo sarebbe stato alquanto squallido.
Entrato in casa,cercai Carrie in camera sua. Stava piangendo abbracciando il cuscino
-Che è successo, piccola?- si voltò verso di me con sguardo omicida
-Non toccarmi bastardo! Mi fai solo schifo!- gridò
 




SPAZIO DELL'AUTRICE
Racazziiiiiiiiiiiiiiiiiii -cit. Zayn Malik :)
Come stateee?? A scuola tutto bene? La famiglia? Ok ho finito l'interrogatorio xD sono stata molto presa con la scuola e tutto il resto purtroppo quindi ci ho messo un bel po' a scrivere e trovare l'ispirazione. Che ne pensate del capitolo? Fa un po' pena lo so, forse voi vi aspettavate chissà che e io ho deluso le vostre aspettative :'( mi dispiace se è così, davvero.
Secondo voi perchè adesso Carrie è arrabbiata con Harry? Ditemi le vostre ipotesi in una recensione :)
Volevo ringraziare tutte le ragazze che hanno recensito lo scorso capitolo :3 vi voglio bene e in particolar modo la mia Pimkie95 che ormai è diventata parte di me e delle mie FF <3 Ti voglio bene Fede <3
Adesso devo proprio andare, domani interrogano storia e francese e io ancora non ho studiato una mazza! E sapete perchè? Perchè oggi entro su twitter e che mi trovo davanti #stapersucceDere, mi è preso un colpo e sono stata tutto il pomeriggio lì sopra! Vabbè lo so che non ve ne frega niente, quindi un bacione a tutte e LWWY! <3 xoxo 

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Capitolo 7
*** Mi perdoni? ***


POV. CARRIE

Cazzo. Ero infuriata. Mi avevo preso per il culo alla grande. Per fortuna che avevo sentito tutto, grazie alla sua chiamata partita casualmente. E’ proprio vero il fatto che a volte il destino gioca brutti scherzi. Pian piano la mia rabbia, si trasformò però in desolazione e tristezza. Ancora una volta mi ero fidata di un ragazzo ed ancora una volta ero stata presa in giro. Scoppiai a piangere e mi chiusi in camera mia.
Dopo mezz’ora sentii la porta di casa aprirsi e lui entrare nella mia stanza. Mi accarezzò e chiese che avessi, lo guardai malissimo e gridai -Non toccarmi bastardo, mi fai solo schifo!-
-Ma che succede?-
chiese senza capire
-Sparisci dalla mia vista! Stronzo- gridai ancora più forte
-Prima dimmi che succede..stavi bene e ora invece sei sconvolta-
-Vuoi sapere che succede? Ho sentito tutto, potrei farmi madre e figlia eh?-
dissi scimmiottando la sua voce. Rimase spiazzato dalle mie parole, iniziò a contorcersi le mani e a guardare in giro per la stanza
-Ehm..si ok..ho sbagliato a dire quello che ho detto, non lo pensavo davvero, sono stato uno stupido-
-Credi di cavartela così? Ti sbagli non ci casco più..-
mi alzai e iniziai a fare le valigie.
Sarei andata via da quella casa, via da quell’inferno e lontana da loro e dalla loro falsità.
Ora capivo perché quei due stavano insieme, erano uguali. Insensibili, falsi e egoisti.
-Dove vai?- chiese cercando di fermarmi
-Lontano e lasciami stare!- sembravo un’isterica, mi muovevo velocemente raccogliendo cose a caso.
Mi bloccò le mani e mi schiacciò contro il muro –Ora ti calmi e ne parliamo- cercai di divincolarmi, ma mi teneva troppo stretta, trovandolo così vicino, scoppiai di nuovo in lacrime.
Iniziai a colpirlo sul petto, a singhiozzare. Mi calmò abbracciandomi forte –Mi dispiace non volevo ferirti, possiamo fermare il nastro e riavvolgere?-
-No non possiamo quindi lasciami andare ti prego- lo allontanai e presi la valigia e la borsa, uscendo nella notte, senza una meta precisa.

“Ok hai dimostrato che hai le palle, ma dove andrai ora? Torna dentro e vai avanti con la tua vita. Non puoi già essere innamorata di lui..” la voce della mia coscienza risuonava forte e chiara nella mia mente “Si che sei innamorata di lui, lo sei sempre stata dalla prima volta che hai sentito la sua voce, la sua meravigliosa voce” questa volta a parlare era il mio cuore, più sicuro e sicuramente meno razionale.
Cacciai quei pensieri dalla mia mente e vagai nella notte. Mi ritrovai alla stazione dei treni. C’era un treno che andava a Liverpool e che sarebbe partito presto. Comprai un biglietto e mi sedetti nel mio vagone. Sarei andata da Lucy, così avrei anche visto che succedeva.
Durante il viaggio pensai alla mia vita. Era stata un casino da quando mio padre se n’era andato. Era il giorno del mio settimo compleanno, mia madre mi aveva portata a comprare un vestito per la festa di quella sera e al nostro ritorno mio padre era in soggiorno con le valigie accanto. Corsi a salutarlo sorridendo, ma lui mi aveva abbracciato serio e poi mandata in camera mia. Mi ero nascosta per sentire ciò che si dicevano “Non possiamo andare avanti così Caroline, è tutto sbagliato”
“John che stai dicendo? Che intendi?” aveva detto mamma
“Ti rendi conto che passi il giorno in giro con le tue amiche a spettegolare e fare shopping invece di pensare a nostra figlia? Non parliamo nemmeno più, sei cambiata, i soldi ti hanno dato alla testa”
“Non è così, dopo tutto quello che ho passato nella mia vita, un po’ di felicità me la merito”
“Beh se è quello che pensi, è meglio finirla qui, me ne vado, verrò a prendere Carrie una volta al mese, poi avrai notizie dal mio avvocato” lei non aveva detto niente e così lui se n’era andato. Avevo pianto tanto, non riuscivo a capire il perché di quelle parole. Dopo quell’episodio mia madre mi aveva mandata in collegio. Ero stata costretta a crescere troppo in fretta, a otto anni, già non credevo più in Babbo Natale e a dieci capii che l’amore non dura per sempre. Con gli anni il mio carattere era diventato sempre più schivo e freddo nei confronti degli altri e avevo iniziato ad odiare mia madre. Lei credeva che regalandomi inutili cose materiali mi avrebbe resa felice, non si rendeva conto che l’unica cosa di cui avevo davvero bisogno era di un po’ d’amore, d’affetto. Andando poi all’università avevo incontrato Lucy e lei mi aveva insegnato a credere nell’amore e a fidarmi degli altri. Lei mi aveva presentato Nick, il mio primo vero ragazzo; lei mi aveva consolato quando lui mi aveva tradita con una troietta del corso di design; lei mi aveva coperto con i professori quando non andavo a scuola, magari perché la sera prima avevo bevuto troppo. Insomma le dovevo molto e il minimo che potessi fare era andare da lei per vedere cosa non andava.


Il viaggio durò diverse ore e quando finalmente arrivai erano circa le tre di notte. Non potevo presentarmi a casa della mia migliore amica nel bel mezzo della notte quindi optai per prendere una stanza in un motel lì vicino. Nonostante la stanchezza non riuscii a chiudere occhio, presi il cellulare e lo accesi. Venti chiamate perse, tutte da Harry. Lo spensi di nuovo, non avevo nessuna intenzione di essere trovata.
Guardai l’orologio sul comodino segnava le sette di mattina,così mi alzai, mi vestii e m’ incamminai.
Vagavo per Liverpool in cerca della sua casa, quando finalmente la vidi. Bussai e una Lucy molto assonnata venne ad aprirmi. Vedendomi si sorprese e mi lasciò entrare.
-Che è successo? Perché sei qui?-
-Perché non hai risposto alle mie chiamate?-
ribattei
-Ti evitavo..- la guardai interrogativa – non volevo più mentirti..- si alzò la maglia e mi mostrò la sua pancia, si vedeva chiaramente che era incinta
-Cosa cazzo è successo? Chi è il padre?- si sedette rassegnata e triste
-Ti ricordi quella sera in discoteca, quando ubriaca sono andata a letto con quel tizio? Ecco sono rimasta incinta..-
-E tu hai deciso di tenerlo? Da quanto tempo sai che aspetti un figlio?-
-Più o meno 3 mesi-
mi alzai arrabbiata
-Perché non me lo hai detto? Ti avrei aiutata!-
-Non avresti capito, mi avresti fatto pressioni per abortire e io non volevo..-
-Lucy sei una sciocca! Non avrei mai fatto una cosa del genere!-
l’abbracciai
-Tu piuttosto perché sei qui?-  le raccontai la storia piangendo – si sistemerà tutto, te lo prometto..-

POV. HARRY

Ero preoccupatissimo. L’avevo chiamata un sacco di volte e non mi aveva risposto. Cosa avrei raccontato a Caroline quando sarebbe tornata? Ho baciato tua figlia, ma lei ha sentito le cazzate che ho detto e se n’è andata? Mi avrebbe preso a schiaffi e odiato anche lei. Dovevo assolutamente trovarla. Chiamai i ragazzi
-Niall ho bisogno del vostro aiuto, venite da me- non se lo fecero ripetere due volte e corsero a casa mia.
-Che è successo Harreh? I super One direction sono qui per aiutarti-
-Lou non sono in vena di scherzi, sedetevi che vi racconto-
una volta terminato il racconto mi ammonirono
-Sei un coglione Hazza e questo è tutto- esclamò Niall, lo guardai male, già mi sentivo in colpa ci mancava anche lui
-Non hai idea di dove possa essere andata?- scossi la testa, non la conoscevo ancora bene per sapere certe cose – chiamiamo la polizia allora- continuò Liam
-Stai scherzando? No,non possiamo, pensiamo un altro modo- dissi
-Prova a richiamarla..- disse Zayn
-Ci ho già provato, ha il cellulare spento-
-E tu prova uguale! Harry muoviti!-
continuò. Presi il cellulare e stavolta squillava, feci segno ai ragazzi che era libero e loro mi sorrisero, rincuorandomi
“Pronto?” era una voce femminile,ma non era la sua
-Ehm..si pronto..sono Harry..c’è Carrie?-
“Harry Styles, sei proprio un coglione..” disse la voce, oh ma oggi tutti con sta parola?!
-Ma chi parla?- chiesi stizzito
“Sono Lucy, la migliore amica di Carrie, lei ora sta dormendo, è a casa mia a Liverpool”
-La vengo a prendere-
“Non so se sia una buona idea, non vuole vederti e capisco anche perché”
-Lo so che ho sbagliato cazzo, ma sono umano è normale sbagliare-
“Non puoi capire, comunque io abito..” mi diede l’indirizzo “Io non le dico niente, ma tu fai in fretta” la ringraziai e presi le chiavi della macchina.
-Ragazzi se torna Caroline, ditele che sono uscito perché avevo un’importante commissione da sbrigare- detto ciò corsi fuori e partii alla volta della ragazza che amavo davvero.

Come cavolo avevo fatto a dire quelle parole? Che cosa mi era venuto in mente? Da quando l’avevo baciata la prima volta, la volta di cui lei non si ricordava, avevo smesso di provare dei sentimenti per Caroline. Ammesso che ne avessi mai provati davvero. Ero davvero innamorato di Caroline, prima di conoscere Carrie? O era solo una cosa che volevo sperimentare? Stare con una donna più grande alla fine era sicuramente eccitante. Tutte domande a cui non sapevo dare una risposta. Sapevo solo una cosa in quel momento, lei doveva perdonarmi, lei doveva tornare a casa con me.
“Vedrai che ti perdonerà” mi diceva una vocina “Ma che dici, non lo farà, non è così stupida” mi ripeteva un’altra. Che palle! La coscienza è veramente pesante. Lasciami stare, io le dirò quello che devo dirle e poi prenderà lei la sua decisione.

Andavo talmente veloce che arrivai in due ore e mezza. Con il cuore in gola, bussai alla porta. Mi aprì una ragazza bionda molto carina – Hai volato?- chiese beffarda. Si fece da parte e mi lasciò entrare.
-Siediti, lei sta ancora dormendo, quindi io e te faremo una bella chiacchierata..- mi sembrò più una minaccia che un’affermazione e quindi mi preoccupai un po’.
-Bene Harry, l’hai fatta soffrire e dovrei ucciderti per questo, ma uccidendoti la farei soffrire il doppio, quindi ti risparmio..- questa ragazza ha gravi problemi di mente, pensai – non capisco una cosa però..-
-Cosa?- le chiesi
-Se a te lei piace, perché da quello che mi ha detto, l’ho capito, perché poi hai detto quelle cose?-
-Si, lei mi piace e tanto anche, ma non so perché ho detto quelle cose. Sai sono sempre stato considerato un donnaiolo e infondo mi piaceva essere considerato così, mi faceva sentire potente, così quando i ragazzi mi hanno detto di lasciare Caroline ho pensato di dimostrare ancora una volta quella mia “abilità”, ma non lo penso affatto e se lei mi perdona, sono disposto a lasciare sua madre per stare con lei..-
mi guardò intenerita, non era così cattiva come voleva dimostrare, era solo protettiva nei confronti della sua migliore amica
-Capisco molte cose allora, se le parli così, ti perdonerà lo so..-
-Così come?-
la sua voce assonnata mi arrivò alle orecchie, mi voltai e le andai incontro. Appena sveglia era veramente bellissima. Lucy, ci lasciò soli e fu allora che lasciai parlare il mio cuore, dicendole tutto ciò che provavo per lei
-Torna a casa con me. Mi sento male se non sei al mio fianco, non l’avevo capito fino a stanotte. Le cazzate che ho sparato sono state dette senza pensarci davvero, sono un coglione, uno stronzo, tutto quello che vuoi, ma torna con me. Ti giuro che appena torniamo a casa, parlo con tua madre e le spiego la situazione. Io voglio stare con te, ti prego perdonami- i suoi occhi luccicavano segno che stava per piangere. Aspettavo la sua risposta con il cuore in gola, aspettavo che lei mi desse un’altra opportunità per dimostrarle davvero chi ero.
-Harry..io..-    
 



SPAZIO DELL'AUTRICE:
-L'amore è bello se non è litigarello- chissà chi l'ha inventata questa frase e chissà cosa aveva sniffato prima di scriverla! 
Ok così sembrerà che ho sniffato io e io sono una ragazza seria :D Chi di voi riuscirà ad andare a Milano? Io probabilmente vado, ma devo convincere mia zia a venire! Vi rendete conto, una a 18 anni deve ancora andare con la zia perchè sennò la mamma si preoccupa -.-'
Vabbè passando al capitolo, fa schifissimo! Lo so, è lunghissimo e noioso, ma dovevo farvi capire come mai Carrie ha questo carattere e poi dovevo inserire la figura di Lucy che sarà importante per il futuro :) Comunque mi dispiace se vi ho deluso con questa merda e mi farò perdonare con il prossimo, o almeno lo spero :3 
Vorrei ringraziare chi ha recensito lo scorso capitolo e sopratutto dirvi grazie per le belle parole che mi dite ogni volta! Sono contenta che vi piaccia davvero! Quindi nelle recensioni che lascerete se ne lascerete tenevi libere di offendermi ;) Un ringraziamento speciale va a Fede che legge sempre le scemenze e recensisce facendomi morire dal ridere, ti voglio tanto bene <3 Un bacio grandissimo a tutte xoxo alla prossima
#LWWY Se volete seguirmi su twittah sono @TurnBackTime1D 

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Capitolo 8
*** Ragazzino viziato! ***


POV. CARRIE

-Harry..io non riesco a perdonarti, non riesco a fidarmi di nuovo di te..dopo tutto quello che ho passato, non mi merito di soffrire ancora o un’altra fregatura- risposi.
Quelle parole mi fecero malissimo, perché andavo contro i miei sentimenti e non stare con lui, beh, sarebbe stato uno schifo, ma la vita reale non è come i film, in cui i protagonisti riescono a superare gli errori con un semplice “mi dispiace”. La vita non è come nei film, in cui il ragazzo dopo aver sbagliato corre dalla ragazza per scusarsi e lei dopo essersi disperata lo abbraccia e lo bacia perdonandolo.
La vita reale non è un film, quindi i lieto fine non sempre ci sono.
Dalla sua espressione traspariva un’espressione più che triste, delusa; sicuramente non era abituato a non ottenere ciò che voleva.
Lui era Harry Styles, poteva avere tutto quello che voleva quando lo voleva. 
-Capisco e se è ciò che vuoi lo accetto, non posso costringerti a stare con me..- disse solo alzandosi – però mi aspettavo che almeno provassi a capirmi! Non è facile essere Harry Styles dei One Direction. Non è facile uscire di casa ed essere seguito da orde di fan che non ti lasciano respirare. Non è facile essere se stessi quando tutti hanno una determinata opinione di te e tu pur di non deluderla ti comporti di conseguenza!-
-Adesso non stiamo parlando di ciò che significa essere te, stiamo parlando del fatto che sei solo un ragazzino viziato che non sa quello che vuole!- gridai esasperata.
Mi stupii da sola della mia reazione. Lui di contro si avvicinò arrabbiato prendendomi per i polsi
-Tu non mi conosci, quindi non hai il diritto di giudicarmi! Mi sono esposto per te, avrei lasciato la mia ragazza per te, quindi non venire a dirmi che sono un ragazzino viziato perché non sai che stai dicendo!- gridò lui stavolta stringendo di più la stretta.
Lo guardai dritto negli occhi, era infuriato ed era tutta colpa mia. Era vero io non lo conoscevo così bene da poterlo giudicare. Giudicandolo ero andata contro tutto ciò in cui avevo sempre creduto e cioè mai giudicare prima di conoscere.
Provai a staccarmi, ma era troppo forte, così lasciai perdere – Mi dispiace Harry, ho sbagliato- dissi infine.
Finalmente mollò la presa e si allontanò da me in direzione della porta
-Ti aspetto in macchina! Muoviti!- tutta la sua dolcezza era sparita. Quella dolcezza che dieci minuti prima mi aveva quasi fatto cedere, aveva lasciato il posto a tanta amarezza e odio.
Anche se avessi cambiato idea, lui ormai mi odiava e a questo non c’era rimedio. L’avevo perso davvero. Ero una cogliona, una grandissima cogliona.

Per tutto il tragitto verso casa non aprì bocca, guardava concentrato la strada con la mascella serrata. Pensava e sicuramente pensava a quanto ero stronza.
Se avessi potuto mi sarei rimangiata tutto quello che avevo detto. Lui non si meritava quelle parole, non da me almeno, che lo conoscevo appena.
-Harry, mi dispiace..- dissi di nuovo
-Va bene- rispose lui senza degnarmi di uno sguardo
-Davvero, perdonami- aggiunsi
-Ti ho perdonata-
-Non è vero, sei freddo, distante, mi odi adesso, eppure dovrei essere io quella arrabbiata con te, dopo quello che mi hai fatto..-
-Continua pure a fare la vittima, tanto ti riesce bene no? Lasciami stare però-
terminò secco.
Non ebbi più il coraggio di aprire bocca. M’infilai le cuffiette dell’ipod e mi lasciai trasportare dalla musica. Se voleva indifferenza gliel’avrei data, così sarebbe stato più facile anche per me andare avanti.

POV. HARRY

Ok, mi aveva rifiutato, ma non era stato quello a farmi male.
E’ proprio vero che le parole fanno più male delle azioni. “Sei solo un ragazzino viziato che non sa quello che vuole” così aveva detto. Chi si credeva di essere per trattarmi in quel modo?
Chi si credeva di essere per dirmi quelle parole?
Lei non mi conosceva; lei sapeva solo quello che leggeva  dai giornali, e quello che dicevano erano per la maggior parte delle volte, cose sbagliate.
Arrivati a casa, Caroline ci attendeva seduta sul divano con le braccia incrociate sul petto. Vedendoci si alzò in piedi e ci venne incontro
-Allora? Dove siete stati? Sono tornata stamattina e i tuoi amichetti mi hanno detto che avevi una commissione da fare..- disse battendo il piede per terra, segno che era in attesa di una risposta.
Io non sapevo cosa rispondere, così rimasi in silenzio.
-E’ colpa mia.. ho scoperto che Lucy era incinta e sono andata a Liverpool, Harry mi è solo venuto a riprendere..- rispose Carrie guardando per terra – se vuoi punirmi sei libera di farlo, adesso se non ti dispiace vado in camera mia- le voltò le spalle e ci lasciò soli.
Mi aveva salvato. Non le aveva detto niente, anche se poteva benissimo sputtanarmi dopo quello che le avevo fatto. Caroline si rilassò.
-Tesoro lo sapevo che era colpa sua, è un’irresponsabile egoista- disse, baciandomi.
Quel contatto mi fece venire la nausea. Le sorrisi forzatamente,presi il cellulare e mandai un messaggio a Louis. Dovevo vederlo. Lui mi avrebbe aiutato a capire. Lui era il mio miglior amico e mi capiva, sempre.
< Lou ho bisogno di vederti, tra mezz’ora da Starbucks >
< Ho già capito, mi dispiace.. > questa fu la sua risposta, che confermava ciò che pensavo io.

Arrivai da Starbucks in anticipo. Carrie non era più uscita dalla sua stanza e io non volevo stare solo con Caroline, che non faceva altro che parlare di quanto si vedesse grassa e di quante scarpe doveva comprare. Ma come avevo fatto fino a quel momento a stare con lei?
Ero cieco o cosa?
Mentre pensavo questo vidi la figura di Louis che avanzava saltellando verso il locale. Mi spuntò immediatamente il sorriso.
Questa era una delle sue migliori qualità, riuscire a farmi sorridere senza esserne consapevole.
-Hazza!- mi abbracciò strettissimo – dal tuo messaggio ho capito che non è andata come avevi sperato, mi dispiace bro- feci spallucce
-Secondo te sono un ragazzino viziato e che non sa quello che vuole?- mi guardò senza capire – lei ha detto così..- aggiunsi
-No Harry, tu non sei assolutamente viziato e soprattutto sai cosa vuoi, tu adesso vuoi lei!-
-Si, ma lei non vuole me..-
dissi tristemente
-Lei ti vuole sennò non sarebbe scappata, devi solo riuscire a farti perdonare..-
-E come? Non ho la minima idea di come fare Boo -
Louis ci pensò su un momento, poi mi sorrise
-Qui ci vuole l’aiuto della crew, da solo non ce la faccio, sarò anche il più grande, ma non ho molta esperienza in queste cose e lo sai!- afferrò il suo iphone e chiamò Zayn – perfetto, ha detto che tra venti minuti sono qui!- esclamò terminata la chiamata
-Louis, ma come faccio con Caroline?- restò in silenzio, poi
-Porco cazzo, non ci avevo pensato alla baldracca.. penseremo anche a questo Hazza, tranquillo!- disse iniziando a giocare ai guerrieri con due cucchiaini.
“Ma a chi ho affidato la mia felicità?” pensai disperato mettendomi le mani tra i capelli.

Un ora e mezza dopo…

-Allora avete capito il piano?- disse Zayn eccitato dopo avercelo illustrato varie volte su un quadernone che si era portato da casa. Liam che stranamente era meno responsabile del solito disse
-Funzionerà me lo sento!-
-E’ un piano infallibile!-
esclamò a sua volta Niall
-Andrà tutto a meraviglia!- disse infine Louis battendo le mani.
Zayn si pavoneggiava di aver escogitato un piano perfetto e gli altri erano d’accordo. E io?
Beh io ero sconcertato, non avrebbe mai funzionato e forse avrebbero solo peggiorato le cose, ma erano i miei migliori e potevo fidarmi di loro… vero?




SPAZIO DELL'AUTRICE:
VAS HAPPEEEEEEEEEEENING GUYS?
Scusate il ritardo, ma questo capitolo è stato veramente difficile da scrivere! Avevo perso l'ispirazione e poi con la scuola e il resto è passato in secondo piano.
A proposito della scuolaaa! La mia è occupata da due settimaneeee! Yeeeeeeeeeeey... da una parte è dsuygcbygasg, ma dall'altra è :S perchè ho gli esami e devo andarci per forza! Vabbè tanto forse venerdì torniamo, quindi problema risolto :) [ lo so che non ve ne frega niente, ma vabbè xD ]
Tornando al capitolo, probabilmente non vi aspettavate questa situazione, ma TADAAA eccola qui! Il prossimo capitolo sarà dedicato tutto al piano e sarà un po' più carino (?) 
Secondo voi funzionerà? E cosa avranno pensato i nostri 4 ragazzi tanto da far preoccupare Hazza? Lo scoprirete nel prossimo capitolo! :D 
Come sempre ringrazio chi ha letto il capitolo e chi ha messo la storia tra le seguite, preferite ecc... 
Ringrazio Fede che ha recensito come sempre! I love youu darling <3 <3 e anche Sofia che credeva non aggiornassi più! Sofi eccoloo qui il capitolo :)
Va beneee adesso vi lascio, ho già scritto abbastanza minchiate per oggi! Un bacio a tutte e se vi va recensite xoxo

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Capitolo 9
*** Il piano. ***


POV. HARRY

“Farò la cosa giusta a mettere in pratica questo piano? E se non dovesse funzionare?”
Ero terrorizzato. Continuavo a rileggere quella parola stregata scritta su quel foglio e più la leggevo più mi rendevo conto di quanto stessi facendo una cazzata.
“Andrà tutto bene, Harry, fidati è un piano a prova di bomba” così aveva detto Zayn prima di andare via da Starbucks, ma allora perché ero così dubbioso? Erano miei amici e sapevano il fatto loro. O almeno lo speravo. “Ma, se... basta Harry, sii uomo per una volta!” pensai parcheggiando.
Davanti la porta di casa, misi il foglietto in tasca ed entrai.
La casa era immersa nel silenzio, segno che Caroline non c’era. Passai davanti la porta chiusa della stanza di Carrie e mi soffermai per un attimo davanti ad essa. Lei era lì dentro. Chissà cosa stava facendo.
Decisi di andarmi a fare una doccia per schiarirmi un po’ le idee.
Prima di entrare in bagno, decisi di chiamare Louis per il consiglio dell’ultimo minuto
-Lou, sono io..-
“Hazza, che succede?”
-Credi che farò la cosa giusta?- chiesi sperando in un bel NO.
“Si, lei non lo potrà accettare, te lo assicuro.. coraggio vedrai che andrà tutto bene!”
-E se invece non dovesse andare così, io che faccio?- domandai
“Avrai sempre me” rise dall’altra parte del telefono “io e te siamo i Larry Stylinson, ricordatelo” risi anch’io
-Hai ragione, Lou.. ciao- riagganciai.
M’infilai sotto la doccia e dopo un tempo indefinito, trovai finalmente quel coraggio che mi serviva per mettere in praticare quell’assurdo piano “Che il gioco abbia inizio!”

A cena Carrie non uscì dalla sua stanza, aveva detto di non avere fame e si era chiusa lì dentro.
Caroline non la smetteva un attimo di parlare, della sua carriera, della sua fama, di quanto mi amasse. Io assentivo annoiato con il capo e qualche volta sforzavo un sorriso
-Harry, ma mi stai ascoltando?- gracchiò
-Certo, stavo pensando..-
-A cosa amore?-
chiese sbattendo le sue ciglia finte
-A quanto ti amo- mentii, lei si avvicinò e mi baciò. Mi staccai velocemente non appena vidi Carrie sulla soglia del soggiorno
-Scusate non volevo disturbarvi, sono venuta  a prendere un bicchiere d’acqua-
-Fai pure cara, sicura di non avere fame?- le domandò Caroline con falsa premura, lei dopo una veloce occhiata a me, scosse la testa e s’infilò in cucina.
Perché doveva essere tutto così complicato? Se lei amava me e io amavo lei, perché non potevamo stare insieme?
Caroline si sistemò sul divano appoggiando la testa sulla mia spalla e le gambe sulle mie.
“No ma dico mettiti pure comoda!” pensai infastidito da tanto contatto.
Sentii dei passi allontanarsi, segno che lei era tornata in camera sua, chissà in che condizioni.
-Vado a dormire sono stanco, notte- mi “liberai” e dandole un bacio sulla guancia, andai via.

La mattina dopo mi alzai di buon’ora per uscire. Non volevo incontrare nessuno per strada, sennò avrebbero iniziato a farmi tante domande, a cui non sapevo come rispondere e soprattutto a cui non volevo rispondere. Camuffato entrai nel negozio.
-Buongiorno volevo comprare questo..- dissi indicando l’oggetto.
L’uomo sulla sessantina annuì sorridendo e andò a prendermelo.
-Se non è della misura giusta può venirlo a cambiare- disse. Annuii distrattamente e dopo aver atteso che lo incartasse, mi rinfilai gli occhiali e uscii.
“Perfetto fin qui nessun intoppo, speriamo bene per dopo” pensai.
Squillò il cellulare, Zayn.
-Ehi bro!-
“Allora come sta procedendo il mio piano?” gongolò il moro
-Finora bene, calcola che se non funziona ti uccido- scherzai
“Funzionerà, funzionerà” disse sicuro di sé “chiamami dopo quando hai fatto”
-D’accordo.. ah Zayn, se non andrà come hai predetto, sarai nei guai fino al collo- attaccai ed entrai nel secondo negozio del mio tour mattutino.

Quella sera, i miei nervi erano fin troppo tesi. Se non mi sbrigavo, mi sarei certamente tirato indietro.
Carrie mangiava silenziosamente e ogni tanto annuiva o negava alle affermazioni della madre.
“Harry ora o mai più!” mi alzai e andai vicino Caroline che vedendomi si mostrò sorpresa
-Harry che succede?- chiese, io m’inginocchiai e
-Caroline vuoi sposarmi?- Carrie alzò di scatto la testa dal piatto e spalancò gli occhi. La vecchia allungò la mano e si lasciò infilare l’anello al dito esclamando –SI!- e fiondandosi addosso a me.
Io di sottecchi guardavo Carrie sperando che facesse o dicesse qualcosa. Che m’impedisse quello sciocco gesto. “Andiamo Carrie, dì qualcosa, impediscimelo.. coraggio” ma lei niente. Restava lì a guardare in silenzio  –Tesoro guarda non è meraviglioso?- disse Caroline mostrandole l’anello. Lei annuì e mi fissò. Non riuscivo a capire cosa pensasse in quel momento
-Congratulazioni- sussurrò solo alzandosi e andandosene dalla stanza.
E adesso? Dovevo sposarla davvero? Dio, ma in che guaio mi ero cacciato?
Ero sicuro solo di una cosa in quel momento, avrei dovuto uccidere tutti i miei compagni di band!


POV. CARRIE

Matrimonio. Lui e lei.
Matrimonio. Harry e la vipera.
Matrimonio.
Non riuscivo a pensare a niente se non a quella parola così importante. Loro si sarebbero sposati.
“Vuoi sposarmi?” non credevo avrei mai sentito quelle parole dalla sua bocca. Non per lei almeno. Avevo sempre immaginato noi due all’altare, insieme.
Adesso tutto era svanito, ogni mio sogno infranto e anche il mio amore per lui, annullato.
“Sarò forte, come lo sono sempre stata e andrò avanti.. da sola, senza di lui” ma non riuscii ad essere forte. Iniziai a piangere soffocando i miei singhiozzi nel cuscino. Non gli avrei dato la soddisfazione di sentirmi piangere per lui, non gliel’avrei mai data vinta. Orgoglio prima di tutto.
“Ce ne sono tanti al mondo, prima o poi qualcuno decente lo incontro..” pensai.
Potrà anche esserci il ragazzo perfetto lì fuori, ma se non è lui per me non è perfetto.
Se non ha i ricci, le fossette e gli occhi verdi, non è perfetto.
Se non ha la voce da angelo, non è perfetto. Non per me almeno.
Con questi pensieri nella testa, mi addormentai tra le lacrime.

Mi svegliai come se niente fosse successo. Ero come rinata.
Nessun dolore, nessuna lacrima. Nessun ragazzo si meritava le mie lacrime. Anzi nessun ragazzo si merita le lacrime di una ragazza, perché se ci fanno piangere non si meritano di essere amati.
-Buongiorno Carol.. mamma..- mi corressi
-Buongiorno cara, dormito bene?- disse con un sorrisetto cattivo sulle labbra
-Magnificamente e tu?-
-Da Dio, sai io e Harry, abbiamo..-
-Non m’interessa grazie-
tagliai corto – quando vi sposerete?-
-A Natale, però devo ancora vedere se per lui va bene- annuii – Carrie, senti farai sicuramente tu la damigella quindi potresti metterti a dieta? Il vestito che indosserai sarà attillato e non vorrei ti sentissi in imbarazzo..-
“Guarda tu questa stronza, ancora con questa storia che sono grassa, fottiti!” pensai
-Beh non so se ci sarò per il ma.. ma..ma..- non riuscivo a dire quella parola
-Matrimonio?- annuii
-Ecco si, sarò a New York a Natale e non credo tornerò, però siate felici!- detto ciò la lasciai lì sola con il suo stupido succo dimagrante in una mano e il suo maledetto anello sull’anulare sinistro.





SPAZIO DELL'AUTRICE:
Scusateeeeeeeee. Lo so sono in ritardissimo, ma non ho proprio avuto il tempo di scrivere, la scuola, sapete com'è! Quest'anno sto andando malissimo, ho cinque 6 e poi sette, mamma mia, i miei mi ammazzano! D:
Vabbè tralasciando questi dettagli irrilevanti, scusate anche per il capitolo. Fa pena lo so. Il piano che avevo in mente è saltato, sarebbe stato troppo complicato da mettere in pratica :S quindi accontentavi di questa ciofeca (?)
Coomunqueeeeee che pensate di questo piano di Zayn? E' fallito miseramente, ma cosa succederà prossimamente? Harry riuscirà a fare retromarcia e rimangiarsi la proposta? E Carrie, lo dimenticherà? Fatemi sapere cosa ne pensate :))

Oggi è 9 dicembre e questo vuol dire che tra 15 giorni è il compleanno di Lou!! Diventa grande anche lui :')
Voi che ne pensate di tutta questa storia di Harry e Taylor? Io odio il fatto che stiano insieme, ma se è così spero che sia felice almeno lui...
Ok, credo basta con le chiacchiere :) Voglio ringraziare tutte le meravigliose ragazze che hanno recensito lo scorso capitolo, siete meravigliose :)
Grazie in particolar modo a Fede che legge le cose che scrivo da praticamente sempre :D Ti voglio beneeee <3
Beneeeee, mi sembra di aver detto tutto (mi sa che Liam mi ha contagiata con la finale allungata ahahahah) Baci a tutte xoxo

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Capitolo 10
*** No more bullshit, Hazza! ***


POV. HARRY

-Io vi ammazzo tutti, non so se vi è chiaro il concetto!- gridai sbattendo la sedia contro il tavolo.
Ero infuriato. Anzi che dico, incazzato nero.
Quei quattro imbecilli mi avevano messo in un bel guaio e adesso dovevano tirarmene fuori ad ogni costo.
-Ehi bro, stai calmo ok? Cercheremo di trovare una soluzione..- disse Zayn nervoso
-No, voi non cercherete. Voi la troverete, punto e basta!- gridai ancora più forte.
Nessuno parlò più. Nei loro piccoli cervellini stavano cercando la soluzione del problema, ma ne sarebbe esistita una? Speravo con tutto il cuore di si.
-Allora per prima cosa potresti spiegare la verità a Carrie- iniziò Liam – puoi dirle che è stata tutta una nostra idea e che tu eri contrario, sono sicuro che capirà-
-Ah si? Come eri sicuro che il piano avrebbe funzionato?-
risposi acido, Liam non parlò più offeso
-Secondo me Liam ha ragione, Carrie è una ragazza ragionevole- s’intromise Niall
-Senti irlandese, so che questa è una pessima idea, quindi non vi darò ascolto, continuate a pensarci!-.
Iniziammo a camminare tutti e cinque per la stanza. Stavamo lasciando dei solchi profondi sul tappeto di casa di Louis e tutti andavano indovinate un po’? Nella stessa direzione.
-Ho trovato!- s’illuminò Louis, lo guardammo tutti speranzosi – No, non sarebbe una buona idea- tornammo tutti ai nostri pensieri
-Magari questo..- di nuovo tutti verso di lui, poi ancora – No, neanche questo..-
-Però forse quest’altro..-
-No neanche questo- gli facemmo il verso - Louis smettila di prenderci in giro!- esclamammo all’unisono.
Louis alzò le mani in segno di resa e tornò con la testa per aria.
Non avrebbero mai trovato la soluzione al problema.
Perché mi ero fidato di loro? Si ok, che erano i miei migliori amici, ma appunto perché li conoscevo non dovevo cadere nella loro trappola. Capii una cosa, ero fottuto, dovevo sposarmi.
-Hazza, perché non spieghi a Caroline che non ti senti pronto e che hai affrettato troppo le cose?- 
-Si quella è peggio della figlia, mi sbrana!- esclamai
-Si vabbè ma se ci bocci tutte le idee mi deprimo..- disse Zayn depresso tornando a sedersi sul divano e prendendosi la testa tra le mani.
Rimasi allibito. Non solo era tutta colpa loro, ora facevano anche le vittime? Ok li uccido.
Il giorno dopo sui giornali a caratteri cubitali “Harry Styles uccide compagni di band in un momento di raptus”, già vedevo i titoli. Disilluso mi alzai
-Ok ho capito, me la vedrò da solo, dite a Simon che ho avuto un’emergenza e che non potrò partecipare all’intervista- dissi prendendo la giacca
-Ma.. Harry, Simon ti uccide..- provò ad obiettare Liam
-Non importa, lui mi fa meno paura di Caroline e Carrie-.

Pensa Harry, pensa Harry. Cosa si fa in questi casi? Mentre camminavo per strada provavo a ragionare. Poi ad un tratto.
Illuminazione divina.
Oh mio Dio, perché non ci avevo pensato prima? Scappare, ecco la soluzione, come in quel film con Julia Roberts dove lei prima acconsente al matrimonio, poi lascia lo sposo sull’altare scappando in un’altra città; com’è che si chiamava "Se scappi ti uccido"? No, "Se scappi ti sposo"!
Pensandoci però che titolo di merda, manderei volentieri un e-mail allo sceneggiatore, spiegandogli che è impossibile che due si sposano se uno scappa. Che genio che sono!
Risi tra me e me. Poi però tornai a concentrarmi sulla mia situazione.
Allora scappare lo eviterei. Sono famoso, mi beccherebbero subito.
Beccare che strano verbo pensai, mica le galline si preoccuperebbero di me, non sanno neanche chi sono. O forse si? Rimasi con questo dubbio.
Parlare con una delle due è fuori discussione. Quindi che mi resta? Il suicidio.
Già so che lettera d’addio scriverò:

Cari fan e parenti,
mi dispiace avervi lasciato così presto, ma se non mi uccidevo io, mi uccideva Caroline dopo averle detto che non l’avrei più sposata. Capitemi per favore. Lei mi avrebbe fatto soffrire magari tagliandomi riccio per riccio, o peggio staccandomi tutti i denti che voi amate tanto. L’ho fatto per lasciarvi la bellissima immagine che avete di me.                                                                                                                                                                                                                                                                                                         Il riccio più figo del mondo, anzi che dico dell’universo, anzi no della galassia, insomma Harry x. 


Naaah, anche questa idea bocciata. Non avrei mai il coraggio torcermi un capello, anche se ammettiamolo quando muovo i capelli le fan vanno in iperventilazione e le loro ovaie, BOOM, morte!
Andiamo Harry, pensa qualcosa di più, diciamo accattivante, come diceva sempre la tua prof del liceo.
Bene farò l’uomo e parlerò prima con Carrie e poi con Caroline.
Detto, fatto in questo caso però pensato fatto, tornai a casa, deciso e parlarne con loro.
Aperta la porta, un senso di smarrimento e paura, mi fece quasi cambiare idea, ma la mia improvvisa forza d’animo mi fece capire che il matrimonio sarebbe stato peggio di qualsiasi loro reazione.
-Carrie, dobbiamo parlare!- esclamai vedendola seduta sul divano intenta a leggere un libro, alzò di malavoglia lo sguardo dalle pagine ingiallite e lo puntò verso di me
-Che vuoi Harry?- mi avvicinai e con tutto il fiato che avevo in gola, le spiegai la situazione.
La mia disperazione dopo il suo NO.
Il piano ideato da quegli idioti.
Il piano che non era andato come speravo.
E infine il problema più grande, non volevo sposarmi con sua madre.

Da un’espressione insofferente, notai nei suoi occhi un cambiamento. Erano diventati di nuovo vispi e allegri e adesso mi stava anche sorridendo.
-Quindi tu hai fatto tutto questo per me?- chiese
-Si, ma hai visto non ha funzionato e ora io..- non mi lasciò finire, perché posò le sue labbra sulle mie.
Mi stava baciando davvero o stavo solo sognando?
Senza farmi vedere mi diedi un pizzicotto e constatai che era tutto vero. Porca vacca però che dolore!
-Sei un cretino Styles, ma sei anche dolcissimo- disse tornando a baciarmi
-Wow, lo farò più spesso se questo è il risultato..- scherzai
-Non ti ci abituare adesso..- rispose dandomi uno schiaffetto affettuoso
-Ora non mi resta che dirlo a tua madre e poi.. potremo stare insieme!- annuì felice.

Mentre aspettavo che tornasse a casa Caroline da non so quale suo giro, mi chiamò Louis alquanto preoccupato “Hazza..”
-Lou, che succede?-
“Accendi la tv” non me lo feci ripetere due volte “Canale 10” digitai i tasti sul telecomando.
Davanti a me una scena orribile. Caroline che  veniva intervistata dicendo a tutto il paese che io le avevo chiesto di sposarmi, mostrando per di più l’anello.
-Cazzo Lou e ora? Ero riuscito a parlare con Carrie e lei aveva capito..-
“Harry posso solo dirti di non fare cazzate, Simon ha detto che alla prossima delle tue, ti cacciava dalla band” riagganciò.
Porca mignotta, ladra, impestata da una pulce di una cagna in calore. Le fan sarebbero state furiose, anche la mia mamma si sarebbe arrabbiata con me.
Che dovevo fare adesso?
Sarei stato davvero disposto a rischiare tutto per amore?
Sarei stato disposto a perdere la mia band, i miei migliori amici per una ragazza?

Che Dio mi aiuti e me la mandi buona…





SPAZIO DELL'AUTRICE:
Yeeeeeeeeeeeeeeeeeey, ce l'ho fattaaaa! Ho aggiornato prima! La scuola mia sta dando più respiro, vabbè dai è comprensibile tra due giorni ci sono le vacanze di Natale! :D
Amo il Natale, è la mia festa preferita, sarà che divento inspiegabilmente più buona con tutti e le lucine mi mettono tanta allegria! :3 
Vabbè tralasciando questo argomento, spero che il capitolo vi sia piaciuto, è un po' come dire, squallido, però devo essere sincera un po' mi piace. Harry sembra un po' stupido lo so, ma vedendo cosa si sta combinando sulle braccia ( mi riferisco al veliero dei pirati, che trovo orribile :S) è comprensibile. O almeno capitemi :) Secondo voi come continuerà la storia? Harry cosa farà? Boh, non lo so nemmeno io! AHAH
Ok, sto diventando cretina. 
Benissimo, passiamo ai ringraziamenti: voglio ringraziare tutte le ragazze che hanno la messo la storia tra le preferite e le seguite, ma soprattutto Fede, la mia carissima Pimkie95 che ha recensito tutti i capitoli :) Hai visto sono stata brava ho postato prima dell'anno nuovo? :) Ti voglio bene Fedeee <3
Mi sembra di aver detto, se vi va lasciatemi una recensione per sapere cosa ne pensate del capitolo e della storia :) Bacioni a tutti xoxo

P.S. Se davvero finisce il mondo domani voglio dirvi che vi ho voluto bene e che il mio più grande rimpianto sarà non avervi conosciuto di persona, scommetto che siete fantastiche! Aaaah inoltre non credo di aggiornare prima del compleanno quindi vorrei fargli gli auguri, ma porta sfiga quindi non glieli faccio. Mi limito a dire Buon 24 Dicembre Lou! <3
Mi ecclisso! No, Jimmy protested! 


  

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Capitolo 11
*** E' tutto finito. ***


POV. HARRY

Due settimane dopo…

Il titolo della prima pagina del Sun diceva a caratteri cubitali “HARRY STYLES FUORI DAI ONE DIRECTION”.
Continuavo a leggerlo a l’infinito e non riuscivo a credere che fosse successo davvero.
Simon mi aveva cacciato dalla band dopo che avevo rotto con Caroline e mi ero messo con Carrie e io non avevo potuto fare niente per evitarlo. Anche i ragazzi avevano provato a fargli cambiare idea, ma conoscete Simon, quando decide una cosa è testardo.
Ripensai allo sguardo di Zayn, Liam e Niall nel momento in cui stavo portando via la mia roba dagli studi di registrazione. Erano così tristi. Louis si era messo a piangere e mi aveva abbracciato; avevo provato a rassicurarlo, gli avevo detto che saremmo stati migliori amici per sempre, ma lui aveva singhiozzato per tutto il tempo. Vederli in quello stato mi aveva lacerato profondamente e tornato a casa ero andato direttamente a dormire.
Chiusi il giornale e lo gettai nella pattumiera. Ero stanco di pensarci, era stata una mia decisione e dovevo conviverci. Infondo avevo sempre Carrie, no?
-Buongiorno amore..- disse entrando in cucina sorridendo ancora assonnata – anche stanotte non hai dormito?- continuò
-Già non riesco a dormire ultimamente..- risposi. La vidi aprire il secchio e vedendo il giornale accartocciato lo prese e lesse la copertina. Mi si avvicinò mettendomelo davanti
-E’ per questo che non riesci a dormire vero?- chiese dolcemente accarezzandomi i capelli, annuii
-Non riesco a credere che non andrò più in tour con i ragazzi, o che non vedrò più le directioners o anche solo che non farò più le cazzate che facevamo sempre.. è tutto finito, tutto.-
- Mi dispiace che tu abbia dovuto abbandonare tutto per me, mai nessuno aveva fatto una cosa del genere per me-
-L’ho fatto perché.. ti amo Carrie-
dissi. Lei mi guardò con un sorriso di felicità misto a tristezza per me, era la prima volta che le dicevo ti amo, ma lo sentivo, non l’avevo detto così tanto per dirlo
-Ti amo anch’io Harry e farò di tutto per farti rientrare nella band, parlerò con Simon!- esclamò
-No Carrie peggioreresti solo le cose, zio Simon è fatto così, lascia perdere, mi troverò un lavoro normale e andremo avanti così..-
-Harry io non posso vederti così, non ridi quasi più.. mi distrugge questa cosa! Piuttosto come l’hanno presa le directioners?-
aggiunse poi
-Dai tweet di twitter devo dire molto male, ma non erano arrabbiate con me, lo erano con Simon, a loro Caroline non gli è mai stata simpatica e lo sai- risposi stavolta ridendo
-Sai ho paura che con il tempo, mi odierai per averti portato via dalla tua vita..-
-Non succederà mai! Almeno finchè mi amerai e io ti amerò-.

Questo però dopo due mesi successe davvero. Non riuscivo più nemmeno a toccarla, ero arrivata ad odiarla davvero, così decidemmo di chiudere.
Rimasi solo, senza ragazza e senza band.


Mi svegliai di soprassalto. Che incubo! Dicono che quando sei stressato sogni molto, ma riesci a ricordare solo gli incubi.. beh era vero!
Mi asciugai il sudore e andai in salotto.
Lei era lì che guardava uno dei suoi soliti film d’amore con le lacrime agli occhi e decine di fazzoletti umidi accanto. Impercettibilmente mi avvicinai
-Ehi..- sussurrai sedendomi
-Harry- disse voltandosi e soffiandosi poi il naso rosso
-Stai sempre a piangere?- ironizzai
-Nei film è sempre tutto così perfetto, perché noi non possiamo essere come loro?- le passai un braccio dietro le spalle e la strinsi a me. Il suo profumo leggero m’inebriò.

POV. CARRIE

Lui era accanto a me, ma sapevo di non potergli chiedere di abbandonare la band per me.
Era la sua vita, il suo lavoro, c’erano i suoi amici, le sue “ragazze”. Infondo chi ero io? Potevo anche essere semplicemente una delle tante. Non potevo assicurargli di esserci sempre, non almeno come si sarebbe meritato lui. Mentre mi stringeva mi sentivo in paradiso. La strega fortunatamente non c’era, era andata ancora una volta a fare shopping; non sospettava niente di noi, quindi tanto meglio.
-Carrie ho fatto un sogno prima o meglio un incubo..- disse all’improvviso
-Ah si? E che hai sognato?- chiesi, lui iniziò a raccontare e ad ogni singola parola che diceva, sentivo altre lacrime arrivare ai miei occhi e riempirli. Quando ebbe finito, capii ciò che andava fatto.
Per il bene di tutti e due.
-Io non voglio stare con te Harry, è meglio se restiamo amici..- bisbigliai cercando di farmi forza
-Ma.. come? Carrie noi due stiamo bene insieme e..- lo interruppi prima che scoppiassi a piangere, lo guardai dritto negli occhi e prendendo un profondo respiro, iniziai
-Si Harry stiamo bene insieme, ma credi davvero che potrebbe durare? Tu saresti sempre in giro e io sarei sempre a New York, inoltre Simon potrebbe cacciarti davvero dalla band e io non potrei mai perdonarmelo, tu non me lo perdoneresti mai, con il tempo mi odieresti come nel tuo sogno e ci lasceremmo comunque.. quindi dammi retta, restiamo amici e andiamo avanti ognuno con la propria vita- mi alzai andandomene.
Mi chiusi in camera. Era stata senza dubbio la decisione più difficile che avessi mai preso in vita mia.
Solo io sapevo quanto mi era costato dire quelle parole.
Solo io sapevo come mi stavo sentendo in quel momento.
“Non sarei mai dovuta venire qui, dovevo restare al college o andare da Lucy”
pensai affacciandomi alla finestra.
Il venticello estivo mi spettinava i capelli e mi rinfrescava un po’, infatti quell’estate Londra era stranamente calda. Sentii bussare alla porta, senza aspettare la mia risposta, Harry entrò e si avvicinò a me, stringendomi da dietro e baciandomi i capelli.
-Io non voglio perderti..- disse voltandomi e fissando i suoi occhi verdi nei miei – io sono innamorato di te- aggiunse baciandomi dolcemente e approfondendo poi il bacio.
-Lo faccio per te, ti prego non rendere tutto questo ancora più difficile..- risposi allontanandomi in direzione del letto – sposa Caroline e vai avanti Harry.. la band è più importante di me-
-Si la band è importante, ma anche tu lo sei!-
si riavvicinò e io ancora una volta mi scansai
-Harry dobbiamo restare amici, basta. E se tu non vuoi essermi amico, beh allora forse è meglio se me ne vado da questa casa!- lui non rispose, mi guardava con gli occhi lucidi, poi abbassò la testa e assentì
-D’accordo, per quanto sia difficile saremo amici- disse infine con la voce rotta dal pianto.
Detto ciò uscì velocemente dalla stanza, lasciandomi sola.
Lo sentii piangere nella camera di fronte e io distrutta piansi nella mia. 





SPAZIO DELL'AUTRICE:
Lo so, sono una stronza! Non aggiorno da quasi un mese e mi vergogno profondamente di questo. Non ho nemmeno la scusa che la scuola mi stressava perchè ci sono state le vacanze di Natale. Beh volete la verità, avevo perso l'ispirazione. Ultimamente sono entrata in uno stato di profonda confusione mentale D: 
Mi perdonate? 'Certo'  awww che dolci che siete :) 
Coomunqueee passando al capitolo, lo so che non è bello, anzi se devo essere sincera, mi fa proprio schifo, però non mi usciva niente di meglio.
Dite la verità però, vi ho messo paura che Harry era stato cacciato dalla band eh? AHAHAH non potrei mai farlo, la prima a disperarsi se dovesse succedere sarei proprio io :) Per minacce, critiche e commenti alla sottoscritta, lasciate una recensione ok? Yeey :) 
Che pensate succederà nel prossimo capitolo? Harry si metterà l'animo in pace nel dover sposare l'arpia? E Carrie dimenticherà Harry? Boh :3
Oh ma che maleducata che sono, buon Natale, buon Anno e buona Befana a tutte! Sono rimasta un po' indietro di festa lol
Domani è il compleanno di Zayn, ci rendiamo conto? Il badboy già fa 20 anni, cazzo, stanno crescendo troppo in fretta D: (per Zayn vale la stessa cosa di Lou, felice domani, non glieli faccio gli auguri perchè porta sfiga c:) 
Beeeeneeee passiamo ai ringraziamenti vorrei ringraziare le bellezza che hanno recensito lo scorso capitolo:
Jessicabadgirl
Astrea_
e naturalmente lei, l'unica e la sola, Pimkie95, ovvero Fedeee (mi sono immaginata di presentarti ad uno show AHAHAHAHAHA) ti voglio tanto tanto bene e grazie per la pazienza che hai verso di me che sono la più lenta del mondo ad aggiornare :') <3
Grazie anche a chi segue la storia, siete magnifiche! :)
Mi sono dilungata troppo, ho praticamente scritto un altro capitolo, ma in questi giorni sono logorroica :3 Vado a studiare Dante :/ e a completare la mia tesina sulle illusioni! Bacioni a tutte xoxo 

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Capitolo 12
*** Lo faccio per tutti noi ***


POV.  CARRIE

Trovatemi qualcuno in questo mondo che non ama la musica.
E’ scientificamente provato che tutti la amano e se qualcuno la odiasse, lo manderei a mie spese da uno psicologo. Lei ti aiuta sempre:
quando sei felice che fai? Ascolti la musica
quando sei depresso che fai? Ascolti la musica
quando sei triste che fai? Ascolti la musica.
Se potessi, farei quello dalla mattina alla sera. E in quel periodo mi serviva proprio.
Non poter stare con Harry era straziante, doverlo vedere tutti i giorni era peggio, vederlo con lei era ancora peggio. Gironzolare per casa e scontrarmi con lui era come una punizione divina.
Puntualmente abbassavo lo sguardo e lo sorpassavo o chiudendomi in camera mia o uscendo.
Tutto questo non poteva continuare ancora a lungo, non faceva bene a nessuno dei due.

-Carrie, tesoro, ti andrebbe di venire con me a scegliere l’abito da sposa?- mi chiese la baldracca un giorno; la guardai sbarrando gli occhi e il succo per poco non mi andava di traverso
-Perché proprio io? Non puoi andarci con qualche tuo amica riccona?- chiesi di rimando
-Sei mia figlia, Carrie..- se lo ricordava solo adesso che ero sua figlia? Dopo aver fatto finta tutta la vita che io non esistessi?  Non ce la feci più a trattenere tutto quello che per anni mi ero portata dietro
-Sono tua figlia? Perché cazzo non te lo sei ricordata negli ultimi 10 anni? Mi hai abbandonata in quello stupido collegio a 8 anni. 8 anni cazzo. Non ci sei mai stata per me, mai! Ti presentavi ogni Natale con uno stupido regalo costoso e poi così com’eri venuta te ne andavi. E adesso dopo tutti questi anni, mi vieni a dire che sono tua figlia? Vai a farti fottere stronza!- sbraitai.
Lei rimase immobile con un’espressione sorpresa in faccia. Aspettai.
Aspettai che dicesse qualcosa.
Aspettai che mi desse uno schiaffo.
Aspettai un suo qualsiasi gesto.
Aspettai, come avevo fatto per tutta la vita.

Ma lei era lì, ferma e in silenzio. Non fece nulla, si limitò a voltarsi e ad andarsene.
Non mi stupii del suo gesto, a lei non importava niente di me, non le era mai importato niente. Però dopo cinque minuti tornò da me e i suoi occhi erano gonfi e rossi.
Che la strega avesse pianto?
-Mi dispiace di non essere stata una buona madre e mi dispiace di averti fatta soffrire- disse con un tono che mi parve alquanto sincero – e mi dispiace se non ti ho fatto sentire amata. Ma io ti amo davvero, Carrie, sei mia figlia, ti ho messa io al mondo, sei stata dentro di me nove lunghi mesi.. ti ho amata dalla prima volta che ti ho sentito scalciare, ti ho amata quando sei stata male da piccolissima e so che non te lo ricordi, ma anche tu mi amavi, solo con me riuscivi a stare buona.. quando piangevi ti bastava vedermi per smettere..- le parole le si bloccarono per un momento in gola – adesso io non ti chiedo di dimenticare ciò che hai dovuto soffrire a causa mia, ma almeno prova a conoscermi meglio..- stavolta rimasi io in silenzio.
Non avevamo mai parlato veramente.
I nostri discorsi non erano mai andati oltre argomenti stupidi o botta e risposta.
Per la prima volta sentii veramente di essere sua figlia, per la prima volta la guardai con occhi diversi.
-Io..ci proverò..- risposi. Lei mi abbracciò forte e io ricambiai la sua stretta.
-Grazie..- sussurrò nel mio orecchio, prima di lasciarmi un bacio tra i capelli e andarsene.
In quel momento capii che ero stata una sciocca per tutta la vita.
Le persone si odiano una vita, quando probabilmente parlare tra di loro, risolverebbe le cose, si tengono il muso per delle cavolate, quando basterebbe andare oltre l’orgoglio e andare avanti.
Capii che per una volta, dovevo andare oltre le mie convinzioni e cercare di conoscerla davvero, cercare di instaurare un rapporto con lei. E per instaurare questo rapporto, dovevo chiudere definitivamente con Harry. Dovevo impedirgli di continuare ad amarmi e c’era solo un modo per farlo, anticipare la mia partenza per New York, com’è che si dice “lontani dagli occhi, lontani dal cuore” no?

POV. HARRY

-E così ha deciso che dobbiamo restare amici..- spiegai ai ragazzi seduti intorno al tavolo che mi guardavano tutti attenti alla mia storia – non vi ho mai visti così assorti..- aggiunsi
-Che hai intenzione di fare adesso?- chiese Niall,  alzai le spalle
-Niente? Harry tu non ti arrendi mai, che ti succede?- disse Liam sorpreso
-Niente Liam, ma non posso costringerla a stare con me..- il castano annuì comprensivo.
“Let’s go crazy crazy crazy till we see the sun..” la mia suoneria interruppe i nostri discorsi. Lessi il suo nome sullo schermo e risposi –Pronto?-
“Harry, ci possiamo vedere tra mezz’ora da Starbucks?” 
-Certo ci vediamo lì!- esclamai staccando, li guardai sorridendo come un bambino di due anni a cui hanno appena dato la caramella che tanto voleva – vuole vedermi, forse vuole dirmi che non riesce ad essere mia amica e che vuole stare con me!-
-Speriamo bro! Teniamo le dita incrociate per te..- disse Louis incrociando sul serio le dita. Gli feci l’occhiolino e corsi via con il cuore in gola.

Arrivai trafelato. C’era traffico a Londra così avevo deciso di correre pur di arrivare in tempo.
La vidi seduta lì con lo sguardo perso nel vuoto, si vedeva che stava pensando a qualcosa. Mi avvicinai impercettibilmente e quando lei si accorse di me, sforzò chiaramente un sorriso che non le riuscì bene.
L’espressione felice e ansiosa del mio volto cambiò lasciando spazio ad un’espressione timorosa.
-Ehi, sei arrivato. Hai corso?- mi disse vedendo la mia pancia muoversi a ritmo irregolare
-Si.. ma di che volevi parlarmi?- chiesi andando direttamente al punto per non soffrire ulteriormente. Lei divenne improvvisamente seria e cercando di evitare i miei occhi, iniziò
-Tra due giorni parto..vado a New York-
-Perché?-
-Perché è la cosa giusta da fare.. sai prima o parlato con mia madre e per la prima volta è stata una vera conversazione madre e figlia. Io non voglio farla soffrire e lei ti ama, quindi devo andarmene..-
-Il fatto che tu te ne vada non mi farà smettere di amarti-
-Si Harry, con il tempo mi dimenticherai e io farò lo stesso-
-No, non puoi andartene così presto! Ho bisogno di te!-
esclamò con la voce implorante, afferrando con forza la mia mano appoggiata sul tavolo. La ritrassi debolmente
-Ti prego non rendere tutto più difficile.. lo faccio per tutti noi, capiscimi- si alzò in piedi e dopo avermi preso per mano mi trascinò via – Vieni devo portarti in un posto!-.





SPAZIO DELL'AUTRICE:
Ok, si sono una bugiarda senza ritegno. Avevo promesso di aggiornare presto e invece è passato un altro mese, però devo dirvi una cosa... sto perdendo l'inspirazione per questa FF, credo infatti che durerà altri due, massimo tre capitoli :c 
Mi dispiace veramente tantissimo, però se può consolarvi ho in mente un'altra FF, che forse piacerà. Non sarà smielata o cose simili, anzi sarà un po' forte di contenuti. Vabbè per adesso tralasciamo perchè già non so quando finirò questa, mi sembra prematuro parlare di quell'altra lol
Qui come potete ben vedere si è vista una nuova Caroline, più dolce e materna (?) ve l'aspettavate? No? Neanche io lol
Secondo voi che succederà alla fine tra Carrie e Harry? E lui adesso dove la porta? Ditemi le vostre impressioni, magari in una recensione :3 
Ok passiamo ai ringraziamenti! 
Grazie di cuore ha chi ha messo la storia tra le seguite, preferite e ricordate :) e soprattutto grazie a chi ha recensito, la mia amata Pimkie95 che ha finito la sua FF lasciandomi in un mare di lacrime, ti voglio tanto bene <3; Horan93, scusami tanto ti avevo detto di aggiornare entro due settimane e invece ho sforato, sorryyyy <3 e infine Jessicabadgirl che mi fa ridere con le sue recensioni <3
Benee scappoo a studiare filosofia. Bacioni a tutte xoxo

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Capitolo 13
*** Do you really wanna be alone? ***


POV. CARRIE

Più mi guardavo intorno, più mi rendevo conto che non avevo la minima idea di dove fossimo diretti.
-Harry dove stiamo andando?- chiesi. Lui non rispose, guidava concentrato, sembravamo tornati a quasi due mesi prima, quando era venuto a prendermi a Liverpool.
Rimasi in silenzio continuando a guardare fuori dal finestrino per cercare di farmi un’idea.
Alberi, alberi e ancora alberi. Un bosco, ma a Londra da quando c’erano boschi?
-Ti prego dimmi dove mi stai portando..-
-In un posto dove ti farò cambiare idea-
rispose semplicemente, stavolta io non dissi niente.
Ci teneva tanto a me, perché dovevo rinunciare a lui? Per la prima volta avevo trovato qualcuno che mi amava davvero ed ero costretta a lasciarlo. La vita è ingiusta, anzi no fa proprio schifo.
Dopo un tempo che mi sembrò infinito, Harry bloccò la macchina davanti una casetta molto carina e antica.
Ancora una volta mi prese per mano e in silenzio lo seguii. Ad un tratto le sue mani mi coprirono gli occhi e lui dolcemente mi sussurrò all’orecchio – Continua a camminare, piccola, ti guido io- la sua voce roca nelle mie orecchie, mi provocò una serie di brividi lungo tutta la schiena, senza fare obiezioni obbedii.
-Ora puoi guardare..- esclamò liberandomi la vista.
Davanti a noi, uno spettacolo meraviglioso. Un lago circondato da basse collinette, tra le quali stava tramontando il sole, regalando all’ambiente un panorama incantato.
-Wow, è bellissimo qui..- bisbigliai sgranando gli occhi, lui sorrise, cingendomi i fianchi con le braccia e poggiando la sua testa sulla mia spalla destra
-Non mi lasciare ti prego..- disse. Istintivamente i miei occhi si velarono di lacrime e mi voltai verso di lui, guardandolo dritto negli occhi. Le sue iridi verdi erano ancora più chiare del solito al sole ed erano bellissime.
-Harry, sai che se potessi non lo farei..- risposi con la voce tremolante, ricacciando una lacrime che stava per cadere
-Nessuno te lo impedisce, io ti amo e tu mi ami, quindi..- lo accarezzai amorevolmente e mi sedetti sulla riva del lago, guardando in lontananza, lui si sedette accanto a me.
- Non riguarda solo noi, Harry, c’è mia madre anche.. lei ti ama, è strano per me parlare di lei in questi toni, se me lo avessi chiesto un mese fa probabilmente non mi sarei fatta scrupoli, ma adesso è tutto cambiato..- presi un profondo respiro, poi continuai – tu l’amavi una volta, così mi avevi detto. Prova a ritrovare quei sentimenti che avevi per lei e prova ad essere felice con lei..- sottolineai
-Ormai non posso più Carrie, ma perché ti ostini a sacrificarti per lei, quando lei per te non c’è mai stata?-
-E’ mia madre, cosa faresti tu per la felicità della tua?-
lui tacque e io con lui.
Cercò la mia mano e la strinse, io ricambiai la stretta. Le nostre dita s’intrecciarono e in quel momento tutta la mia sicurezza sull’abbandonarlo venne meno. Quel contatto mi fece traballare, ma non sciolsi la presa.
Le nostre mani erano state fatte per combaciare alla perfezione.
-E’ tutto così ingiusto..- sbottò alla fine Harry – io non amo tua madre, amo te, cazzo. Perché devo sposare una donna che non amo?- continuò alzandosi e iniziando a tirare dei sassi nel lago.
“Si Harry, la vita è ingiusta, e anch’io ti amo e voglio stare con te, fino a quando avremo le rughe e moriremo insieme nel nostro letto, scappiamo via” questo avrei voluto dirgli, invece restai in silenzio ancora una volta. Il coraggio non era di certo la mia qualità migliore.
Pian piano il sole scomparve e calò la sera e con lei il vento. Harry si accorse che stavo tremando, così mi portò dentro la casa – Ma non possiamo entrare, se arrivano i padroni?-
-Sono già qui, sono io- rise chiudendosi la porta alle spalle
-E’ tua? Perché hai questa casa?- chiesi scioccamente
-Ci vengo quando voglio scappare da tua madre, l’ho comprata sei mesi fa..-
-Comunque dovremmo tornare a casa, mamma si chiederà dove siamo-
esclamai avvicinandomi alla porta, lui mi si parò davanti impedendomi di uscire
-Resta con me stanotte, c’inventeremo qualcosa con tua madre- si avvicinò a me e mi baciò dolcemente.
Mi lasciai trasportare da tutte le emozioni che quel semplice contatto mi aveva trasmesso
-E’ meglio se andiamo.. potrei cambiare idea..- sussurrai sulle sua labbra, senza riuscire a staccarmi
-E’ esattamente quello voglio..- mi prese in braccio e mi portò su per le scale. Aprì la prima porta sulla destra e senza staccarci mi adagiò su un letto.
I baci divennero sempre più passionali, finché non facemmo l’amore.
Era la nostra prima volta insieme e potevo giurare che era stata anche la migliore della mia vita.
Rimanemmo abbracciati a letto, io con la testa sul petto e lui che mi accarezzava i capelli, sarei voluta restate lì per sempre, ma tutti i sogni finiscono prima o poi.
-Hai cambiato idea?- chiese all’improvviso
-No-
-Che devo fare per fartela cambiare? Mangiare la terra? Strusciarmi nel fango? Rasarmi a zero?-
a quest’ultima affermazione scoppiai a ridere, non sapevo nemmeno io il motivo, forse perché me l’ero immaginato pelato
-Ero serio cazzo- disse lui arrabbiato, mi sollevai e stando attendo a coprirmi con il lenzuolo, lo baciai
-Mi dispiace di aver riso, ma non c’è niente che puoi fare- mi alzai e iniziai a vestirmi
-Dove vuoi andare adesso? E’ mezzanotte..-
-Ho fame, tu no?-
annuì – hai qualcosa nel frigo?- annuì di nuovo – allora preparo qualcosa- scesi le scale e appena fui sola, un attacco improvviso di pianto mi colpì e dovetti stare attenta a non farmi sentire da lui. Mi raggomitolai sull’ultimo scalino e singhiozzai per un po’, quando sentii la porta della stanza aprirsi, mi asciugai in fretta le lacrime e mi precipitai verso il frigo
-Ancora non hai iniziato a preparare niente?- esclamò
-Stavo decidendo..- mentii
-Non c’è molto da decidere, ci sono tre cose in frigo! La sai fare la carbonara?- scossi la testa – allora vatti a sedere che ci penso io- disse sorridendo
-Harry per stanotte, facciamo finta di stare insieme ok? Non pensiamo a nessuno, solo a noi due..- bisbigliai baciandolo tre secondi dopo
-Sei vuoi possiamo continuare il gioco per sempre..- scherzò, gli diedi una gomitata e andai sul divano.
Lo guardai cucinare tutto assorto, con il grembiulino e il mestolo in mano; gli mancava il cappello e sarebbe stato uno chef perfetto come quelli di Masterchef.
-Amore è pronto!- mi alzai e mi sedetti a tavola. Lui arrivò tutto orgoglioso con due piatti fumanti di pasta
-Che buon odore..- dissi affamata
-Sono io, piccola..- disse sporgendosi per baciarmi, io sorrisi e iniziai a mangiare
-Wow è davvero buona, sembra proprio quella italiana!- esclamai entusiasta mangiando con gusto
-Eh eh, sono un cuoco provetto io..- rispose atteggiandosi fiero
-Harry..- chiamai, smise di mangiare – cantami qualcosa..-
-Che vuoi che ti canto?-
scrollai le spalle
-Scegli tu..- iniziò ad intonare “Over Again”. Quelle parole dette da lui avevano un doppio significato
 
 You’ll never know how to make it on your own
And you’ll never show weakness for letting go
I guess you’re still hurt if this is over
But do you really want to be alone?


dopo il pezzo che di solito cantava Zayn, stanca di dimostrarmi forte, scoppiai in lacrime, nascondendomi il volto fra le mani. Lui smise di cantare e mi abbracciò stretto
-Shh, tesoro, shh, io e te staremo insieme per sempre..-
-No Harry, è proprio questo il problema..-
risposi.

 
 
SPAZIO DELL’AUTRICE:

Ho mantenuto la promessaaaaaaaaaaaa! Ho aggiornato subito :3 Ringraziate carnevale e la mia poca voglia di studiare lol Ok dai apparte gli scherzi, questo capitolo è veramente smielato. E’ troppo dolce, soprattutto per me che sono una zitella acida (: non so che mi è preso, sarà l’aria di San Valentino che è tra pochi giorni, oppure il freddo mi ha dato alla testa (la seconda credo sia più appropriata).
Comunqueee manca poco alla fine, due capitoli ed è finito. Mi mancherà un po’, ma diciamoci la verità era diventata una palla questa FF, quindi meglio così :)
Beneee passiamo ai ringraziamenti, grazie mille alle mie dolci recensioniste (?) si dice così? Boh, lol
Pimkie95, Fedee che ne pensi?? Ma soprattutto quando aggiorni la tua FF su Louis? Love youu
Harryismylove, grazie mille per quello che hai detto dolcezza c:
Horan93, ho aggiornato primaaaaa, visto le mantengo le promesse :D
Jessicabadgirl, Thank you darling :)
Ok, non ho molto altro da dire, recensite se vi va! Bacioni a tutte xoxo 

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Capitolo 14
*** Mi mancherai ***


POV. HARRY

Due giorni dopo…

Sta per partire. La sto per perdere.
Avevo creduto e sperato con tutto il cuore, di poterle far cambiare quella sera.
Invece eccola lì seduta sul suo letto che smista le magliette e i pantaloni da portarsi a New York.
La spio, perché so che lei non vuole starmi vicino in questo momento.
Vorrei piangere, gridare, dire che non può lasciarmi perché la amo tanto, ma non posso, sono un ragazzo e i ragazzi che piangono sono considerati dei deboli.
Non ho mai capito perché gli uomini siano considerati il sesso forte. Anche noi siamo persone, anche noi abbiamo sentimenti e se piango io lo faccio perché ci tengo, esattamente come fanno le donne.
Dopo quella sera non avevamo più parlato, ci scambiavamo occhiate mute agli occhi della gente, ma piene di dolore ai nostri. Caroline stranamente quando eravamo tornati la mattina dopo quella notte, non aveva detto niente, ci aveva abbracciato e si era ritirata nel suo studio.

-Mamma io vado a New York domani- le aveva annunciato Carrie
-Perché così presto?-
-Devo ambientarmi e devo trovare un lavoro, per mantenermi..-
non era convinta delle sue parole e anche Caroline se n’era accorta, senza però dirle una parola. Era diventata stranamente triste e posso giurare di averla vista piangere.

L’aereo partiva alle 10 di mattina, così alle 8.30 eravamo già tutti pronti per uscire di casa. Anche i ragazzi avevano insistito per accompagnarla, voleva salutarla un’ultima volta anche loro.
Il cielo nonostante fosse agosto inoltrato, era ricoperto da pesanti nuvole e tirava un forte vento, anche la natura stava piangendo per la sua partenza.
Per non mostrare a tutti la mia fragilità e il mio stato d’animo, nascosi gli occhi dietro i miei occhiali neri. Non volevo lasciarla andare, la volevo con me.
Quando arrivammo all’aeroporto di Heathrow, feci scendere tutti davanti l’entrata e andai a cercare un parcheggio. Più che altro però volevo restare solo per un minuto per poter assimilare ciò che stava per accadere. Appoggiai la testa sul volante e restai così per dei minuti che mi sembrarono ore. Scoppiai a piangere ed ero più che intenzionato a non salutarla quando qualcuno bussò al finestrino.
Ancora con le lacrime agli occhi mi voltai e incontrai gli occhi chiari del mio miglior amico. Aprii lo sportello e mi gettai tra le sue braccia singhiozzando. Lui mi accarezzò la testa dolcemente sussurrandomi solo
-Non piangere Harry, lei tornerà..- fu in quel momento che capii che non sarebbe mai tornata. Mi venne in mente un’immagine del giorno prima.

Eravamo andati a fare un’intervista per un’emittente londinese quando il cellulare di Louis aveva squillato. Vedendo il numero sullo schermo, si era scusato ed era uscito. Pensando che fosse Eleanor, avevo lasciato correre, ma dopo dieci minuti che non lo vedevo tornare, ero andato a cercarlo. Stavo girando per i corridoi quando sentii chiaramente la sua voce cristallina
-Si non preoccuparti- stava dicendo – ci penso io... mai più? Perché?- mi ero sentito un ficcanaso così me n’ero andato lasciandolo solo. Dopo cinque minuti era tornato anche lui con un finto sorriso sulle labbra. I suoi occhi si erano incrociati con i miei, addolcendosi all’istante.

-Andiamo Harry, sta per partire..- disse portandomi alla realtà. In quel momento sentii una goccia di pioggia scendere dal cielo e appoggiarsi sulla mia guancia, già bagnata dalle lacrime.
Accelerammo il passo per non bagnarci del tutto ed entrammo nella grande struttura giusto in tempo.

Louis mi faceva strada tra i vari gate e io lo seguivo con lo sguardo perso nel vuoto. Intorno a noi, vedevo molte persone scattarci foto “di nascosto”, ma non ci badai. Quello non era il momento giusto di essere carino con loro.
In lontananza vidi un gruppetto di directioners  intorno ai ragazzi, desiderai fortemente che se ne andassero, ma appena videro arrivare  me e Lou, ci corsero incontro.
E via ai falsi sorrisi e alle false foto felici.
-Come mai siete qui oggi? Non dovete partire che mi risulti...- mi chiese una di loro, restai in silenzio guardandola. Era speranzosa di una mia risposta, di un mio gesto, ma niente, ero immobile. Liam mi salvò.
-Una nostra amica sta partendo, la siamo venuti a salutare tesoro- le rispose.
Sembrò felice della risposta e si allontanò. Liam mi strinse una spalla per confortarmi e tornò dagli altri.
Sarei voluto andare da Carrie e abbracciarla, baciarla, ma Caroline le era appiccicata.
Ad un tratto la voce metallica dell’altoparlante annunciò che l’aereo per New York stava per decollare. Carrie si affrettò a salutare tutti con abbracci e baci sulle guance. Si soffermò un po’ di più con sua madre
-Tesoro, fai buon viaggio e quando arrivi, chiamami..- sussurrò Caroline al suo orecchio mentre l’abbracciava – ti voglio bene- aggiunse poi
-Anch’io mamma- le sorrise e poi lentamente, si avvicinò a me.
Non riuscivo quasi più a trattenere le lacrime e potevo vedere che lo stesso valeva per lei, stavamo per scoppiare. Mi abbracciò stretto.
La strinsi a me per l’ultima volta.
Respirai il suo odore per l’ultima volta.
Accarezzai la sua pelle per l’ultima volta.

-Mi mancherai- bisbigliò al mio orecchio prima di allontanarsi, la riavvicinai a me tenendola ferma. Sentivo gli occhi di tutti su di me, su di noi, ma non m’importava di niente e nessuno
-Anche tu.. ti amo Carrie- sussurrai
-Anch’io- disse, girandosi e andandosene via in fretta. Non si voltò neanche per salutarci un’ultima volta, proseguì fiera per la sua strada, ma sapevo che stava piangendo anche lei, come me.

POV. CARRIE

Non mi sono mai piaciute le separazioni. Dire ‘ciao’ a volte lo trovo così falso, perché so che equivale ad un ‘addio’.
Spero solo che non soffra come sto soffrendo io.
Ho letto il dolore in quello sguardo e questo mi fa malissimo. Ringrazio Dio per avermi concesso la forza necessaria per non crollare davanti a tutti.
Dopo averlo salutato, ero letteralmente scappata, non mi sono neanche voltata. Se l’avessi fatto, avrebbero visto che ero in lacrime e allora tutti avrebbero capito.
L’ultima cosa che volevo era far scoprire tutto a mia madre, non volevo farla soffrire, dopo che finalmente c’eravamo ritrovate.

Quando mi sedetti al mio posto sull’aereo, iniziai a guardare fuori dal finestrino. Gocce di pioggia scendevano lentamente lungo il vetro freddo e una pioggia incessante ricopriva l’area circostante. Spensi il cellulare e chiesi un bicchiere d’acqua all’hostess per poter prendere un tranquillante.
La ragazza gentilmente dopo un minuto mi porse il bicchiere trasparente. Ingoiai la piccola pillola bianca e m’infilai le cuffie del televisore incastonato nel sedile davanti.
Per quando mi sforzassi a guardarla, la mia mente aveva davanti a sé un paio di occhi verdi vivissimi e un paio di fossette adorabili. Pian piano però l’effetto della pillola si fece sentire e mi addormentai pesantemente.

L’aereo fece un sobbalzo e mi svegliai di soprassalto. L’uomo accanto a me, mi sorrise per tranquillizzarmi.
Spensi lo schermo ancora acceso e mi sfilai le cuffie. Lacrime leggere scesero dai miei occhi quando mi resi conto che stavo per arrivare dall’altra parte del mondo.
-Qualcosa non va signorina?- chiese l’uomo gentile al mio fianco, lo guardai. Aveva una faccia dolce e nonostante fosse anziano, era ancora molto bello ed affascinante
-Ho paura di aver commesso l’errore più grande della mia vita..- risposi
-Vuole parlarmene? Sa dicono che sia più facile parlare con chi non si conosce- continuò sorridendo
-Ho lasciato Londra perché il ragazzo che amo sta per sposare mia madre e io..- gli raccontai tutta la storia e lui sembrò capire davvero. Quando finii mi accarezzò una guancia
-Sai Carrie.. posso darti del tu?- annuii – non devi avere paura del futuro, sei una ragazza coraggiosa, nessuno avrebbe fatto il gesto che hai fatto tu, pur sapendo di soffrire così tanto, quindi stai tranquilla, tutto si sistemerà.. magari lui troverà il coraggio di mollare tutto e raggiungerti e sarete felici insieme..- non gli risposi. Non gli avevo detto che Harry era famoso, a dirla tutta non gli avevo nemmeno detto come si chiamava il ragazzo per il quale soffrivo.
-La ringrazio, lei è molto gentile..- dissi solamente, voltandomi di nuovo verso il panorama a noi sottostante
-Visto che mi ha detto che a New York non conosce nessuno, quando atterriamo vuole venire con me e mio nipote a pranzo? E’ un ragazzo gentile e molto bello..- continuò attirando di nuovo la mia attenzione.
Ci pensai su qualche minuto, poi accettai l’invito.

Dopo altre due ore, l’aereo atterrò nella grande mela. Intorno a noi, un sole splendente. Londra in quel momento mi sembrò in un altro pianeta.
-Carrie ci vediamo all’uscita dell’aeroporto, vado a prendere i bagagli- disse l’uomo che scoprii chiamarsi Richard, annuii sorridendogli.
Seguii le sue orme e andai a ritirare le mie valigie. Quando arrivai all’uscita, Richard mi fece cenno di raggiungerlo. Camminai in fretta e quando arrivai vicino la macchina, un bellissimo ragazzo biondo, nascosto fino a quel momento dal portabagagli alzato, mi si parò davanti.
-Lui è mio nipote John, John lei è la mia amica Carrie..- ci presentò Richard.
Ci stringemmo la mano e io arrossii vistosamente.







SPAZIO DELL'AUTRICE:
Salve a tutteeeeeeeeeeeeeeeeee! Dai non ci ho messo tanto ad aggiornare, due settimane più o meno :) 
Allora, non so ancora bene se il prossimo capitolo sarà l'ultimo, perchè mi sta tornando l'ispirazione, però magari la concludo e ne inizio un'altra. Ringrazio le elezioni che ci tenere chiusa scuola fino a mercoledì! Yeeey :3 
Che ne pensate del capitolo? E' troppo palloso? Fatemi sapere che ne pensate :) 
Bene ora ringrazio le mie bellissime recensioniste (?):
Pimkie95, Fedeeee non mi uccidere per favore, sono ancora giovane :S Love you <3
Harryismylove che è dolcissimaaa c: <3
Change_Your_Life_ che ha letto tutta la storia in una volta sola :') <3
Horan93 che fa le recensioni più colorate e faighe di sempre (: <3 
Jessicabadgirl che vuole sposare lei Harry ahaha <3
Ed infine xperrieshug che mi ha lasciato una recensione mezzo rumena molto divertente lol <3 
Ringrazio naturalmente anche tutte le lettrici silenziose e chi mette la storia tra le seguite, favorite e ricordate! 

Take Me Home Tour Today! :3 

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Capitolo 15
*** Tutto finito ***


POV. CARRIE

Cinque mesi dopo…

Il grande giorno era arrivato. Harry e mia madre stavano per sposarsi e io ero costretta a tornare a Londra per assistere alla cerimonia. Guardai John dormire placidamente accanto a me sull’aereo.
Sembrava un angelo mentre dormiva, i capelli biondo cenere erano morbidamente adagiati sulla sua fronte e le sue labbra leggermente increspate gli davano un non so che di bambinesco.
Meno di un’ora e saremmo atterrati e l’avrei rivisto.
Un improvviso ricordo mi si affacciò alla mente...

-Harry sto con John adesso- avevo detto al telefono, lui inizialmente non aveva risposto poi avevo sentito un profondo sospiro dall’altra parte dell’apparecchio
-Perché hai scelto proprio lui?- aveva poi domandato
-Mi ama e con lui non ci sono tutti i problemi che avrei con te...-
-E’ solo questo il motivo? Con lui non avrai problemi? Ti reputavo una persona diversa, Carrie- rimasi io in silenzio. Come dirgli del mio grande segreto? Non potevo, semplice.
-Mi dispiace di aver deluso le tue aspettative, ma non sono la ragazza giusta per te. Ci vediamo a Natale- avevo riagganciato con il cuore stretto in una morsa.


Mi toccai la pancia ormai abbastanza evidente. Una bambina, così aveva detto il dottore. Il giorno della notizia mi era quasi venuto un infarto, ma dopo averlo detto a John, mi ero subito sentita meglio.
Mi aveva assicurato che non mi avrebbe lasciata sola e che si sarebbe preso le sue responsabilità.
Un improvviso cambio di pressione fece sobbalzare l’aereo, facendo svegliare il ragazzo seduto accanto a me. Aprì gli occhi preoccupato, ma vedendomi sorridere, allargò la sua bocca in un magnifico sorriso a sua volta. –Ehi, tutto ok?- chiese guardando subito la pancia, annuii – non l’hai detto a nessuno vero?- continuò
-No, sarà una sorpresa per tutti- dissi cercando di essere il più felice possibile
-A tua madre farà piacere, soprattutto quando le diremo che ci sposeremo in primavera- sforzai un altro sorriso.
Possibile che per lui fosse tutto così semplice? Non aveva mai chiesto a suo nonno il motivo per cui mi ero trasferita a New York? Se solo lo avesse fatto a quest’ora non sarebbe stato tanto felice.
Vedendo la mia espressione turbata, mi accarezzò una guancia, per poi lasciarci su un dolce bacio
-Andrà tutto bene vedrai..- aggiunse, annuii ancora una volta con poca convinzione.

Londra in inverno è terribile. Fa freddo, tira vento e c’è la nebbia. Eppure mi era mancata tanto.
-Wow qui fa freddo, copriti bene- John e le sue continue manie di protezione nei miei confronti.
Mi cacciai il cappello meglio sulla testa e infilai i guanti.
Ritornare in quell’aeroporto, mi fece venire in mente il nostro ultimo saluto. I miei sentimenti per lui erano immutati, lo amavo ancora come cinque mesi prima, ma adesso era tutto cambiato.
A partire dal fatto che ero incinta e che lui stava per sposarsi.
John fece fermare un taxi e dopo aver fatto caricare i bagagli, disse all’autista il nome della strada di casa mia. Detto da lui mi faceva uno strano effetto.
-John quando arriviamo a casa, non dare subito la notizia, devo prendere da parte prima una persona- annuì tranquillo e sorridente pensando che stessi parlando di mia madre.
Io mi riferivo ad Harry invece.
Appena il taxi svoltò nella lunga strada che conoscevo bene, l’ansia mi assalì.
Come avrei potuto dirglielo?
Come avrebbe reagito?

Piena di dubbi, aspettai che il taxi si fermasse davanti il cancello di casa mia, prima di precipitarmi alla porta. E se mi avesse aperto lui? Bussai e attesi con il cuore in gola.
-Tesoro!- la figura alta e snella di mia madre comparve sulla soglia, perfetta come sempre
-Mamma, quanto tempo!- l’abbracciai forte.
Subito cercai di capire se in casa ci fosse o meno qualcun altro, o meglio se ci fosse lui.
Sentii dei passi scendere le scale e poi un’ombra avvicinarsi a noi.
Non dovetti nemmeno  voltarmi. Riconobbi all’istante il suo profumo leggero.
Dopo mesi, eccolo di nuovo di fronte a me. Non era cambiato, era sempre lo stesso bellissimo ragazzo che avevo lasciato, ma nella sua espressione c’era qualcosa di nuovo.
I suoi occhi non brillavano più, erano spenti, gelidi, come il clima della città in cui eravamo.
-Ciao Carrie- disse con tono altrettanto glaciale
-Harry..- risposi avvicinandomi. L’abbracciai, ma le sue braccia mi stringevano in maniera diversa e quando vide comparire John sulla porta si allontanò immediatamente.
-Mamma, Harry, lui è John- non usai l’appellativo “fidanzato” perché non volevo rimarcare troppo su quell’aspetto
-Piacere- disse il biondo con un sorriso. Mia madre fu ben lieta di conoscerlo, non potevo dire la stessa cosa di Harry, che lo guardò con sguardo omicida. Gli strinse la mano controvoglia e poi lasciò la stanza.
-Venite.. Carrie sistematevi nella tua vecchia stanza- ci fece strada mia madre.
Quando aprii quella porta, niente era cambiato. Tutto era esattamente nello stesso modo, tranne la mia libreria ormai quasi completamente vuota.
-Vi lascio soli..- aggiunse mamma scomparendo dietro la porta.
-Tua madre è gentile- iniziò John – il tuo futuro patrigno un po’ meno- sentirlo chiamare così mi fece un po’ ridere pensando al fatto che era stato tutto tranne che un padre per me
-Sarà stressato, te l’ho detto è famoso, lavora parecchio- provai a giustificarlo.
John iniziò a mettere i nostri vestiti nell’armadio, lo lasciai solo e raggiunsi i futuri sposi.
-Tesoro ma sei ingrassata?- mia madre e le sue domande del cazzo. Ma come cavolo aveva fatto ad accorgersene se indossavo un maglione tre volte la mia taglia? Fui costretta a dirlo
-No mamma, sono..- guardai per un momento Harry che sembrò interessato all’argomento, poi continuai –incinta- i suoi occhi si dilatarono come se avesse visto un fantasma, poi si alzò in piedi e corse fuori dalla stanza. Avrei voluto seguirlo, ma mia madre che mi si era fiondata addosso contenta della bella notizia me lo impedì.
-Che bella notizia tesoro, sarò nonna..- ci pensò un po’ su – una nonna giovane e bella!- esclamò poi.
Sforzai un sorriso, poi con la scusa di andare in bagno, andai a cercarlo.

Non dovetti cercarlo a lungo. Era seduto sul suo letto con la testa tra le mani. Senza farmi sentire chiusi la porta e mi avvicinai a lui. Gli toccai leggermente la mano, ma appena lui vide chi ero, la ritrasse.
-Harry..-
-Non voglio ascoltarti, esci per favore-
bisbigliò
-Mi dispiace-
-Sai dire solo questo? Credevo di contare qualcosa per te e invece valgo meno di zero!-
esclamò stavolta più acutamente. Gli strinsi la mano e stavolta non si mosse
-Tu sei importante per me, io ti amo- iniziai – non mi aspettavo una cosa del genere, ma cosa vuoi che faccia? Che lasci il padre di mia figlia? Vuoi che la mia bambina cresca senza l’amore di un padre?-
-No, no certo che no, maledizione!-
gridò stavolta alzandosi dal letto. Cercai di farlo calmare prendendolo per un braccio, costringendolo a guardarmi negli occhi
-Ti prego sta calmo..- lo accarezzai – sai che ti amo e che ti amerò sempre, ma ti prego non fare niente, sposati e lasciami in pace.. in primavera sposerò John- prese il mio volto tra le mani e premette con forza la sua bocca sulla mia
-Dimmi che non hai provato niente e ti lascerò andare..-
-Cazzo ti ho appena detto che ti amo e tu pretendi che questo non mi abbia fatto provare niente? Harry..-
dissi esasperata – se mi ami, devi farlo- queste parole sembrarono farlo ritornare in sé.
-D’accordo, spero tu sia felice- gli diedi un ultimo bacio e corsi fuori dalla stanza per chiudermi in bagno.

La mattina dopo alzandomi prima di tutti, decisi di uscire a fare una passeggiata per schiarirmi un po’ le idee. Meno di quattro ore e avrei avuto per patrigno, il ragazzo che amavo.
Passeggiando non mi resi conto che qualcuno da lontano mi stava seguendo, quando capii cosa stava succedendo accelerai il passo terrorizzata. Quel qualcuno mi chiamò
-Carrie!- sentii una voce familiare e mi voltai, Louis in tutto il suo splendore sorrideva nella mia direzione
-Louis, come stai?- domandai abbracciandolo
-Bene, ma dove stai andando con questo freddo?-
-Oh, beh, in giro è da un po’ che non tornavo a Londra e..-
-Non sono nato ieri!-
disse scoppiando a ridere – Harry si sposa e tu vuoi distrarti- aggiunse poi più serio, annuii sapendo che aveva pienamente ragione. Mi mise un braccio intorno al collo e continuammo a camminare. Sapevo di poter parlare con lui, potermi sfogare, ma avrebbe cercato di impedire il matrimonio e questa era l’ultima cosa che volevo facesse. Gli raccontai così anche della mia gravidanza. Lì per lì rimase alquanto scioccato, ma poi si rallegrò con me e mi condusse di nuovo a casa.
-Ma piuttosto, perché tu eri qui?-chiesi davanti la porta, Louis arrossì un po’
-Volevo fare un casino, avrei fatto saltare il matrimonio, ma dopo quello che mi hai detto, ho capito che non è una buona idea- sorrisi mestamente ed entrai seguita da lui.
Tutto ancora taceva, però dei passi veloci scesero le scale e si piazzarono di fronte a noi
-Mi hai fatto prendere un colpo! Non ti ho trovata accanto a me..- disse John visibilmente più sollevato
-Ehi, stai tranquillo, sono uscita a fare una passeggiata e ho incontrato un mio amico.. John, lui è Louis!- il mio futuro marito gli strinse la mano vigorosamente concedendogli un sorriso
-Ciao Boo- biascicò una voce assonnata dietro di lui
-Hazza!- esclamò Louis felice di vederlo
-Avete fatto un casino, neanche il giorno del matrimonio posso stare tranquillo- continuò poi andando verso la cucina, seguito dal suo miglior amico.
Lo guardai andare via strisciando i piedi. Glielo si leggeva in faccia che non voleva sposarsi.
John dolcemente mi condusse in camera mia, ignaro di tutto il nostro passato.

-Non ci credo che il piccolo Harry si sta sposando- continuava a dire Niall seduto accanto a me nella grande chiesa in cui si stava celebrando la cerimonia. Ancora una volta dopo quelle parole, guardai verso di lui in piedi accanto a mia madre sull’altare. Era bellissimo nel suo completo nero. I ricci leggermente spettinati gli conferivano un’aria meno cerimoniale; si sforzava di sorridere verso mia madre ugualmente bella nel suo abito bianco largo. Al momento del “si” il mio cuore iniziò a battere forte.
-Chi ha qualcosa da obiettare lo dica ora o taccia per sempre..- disse il prete attendendo un qualcosa che non sarebbe avvenuto. Incontrai per un minuto gli occhi di Harry imploranti.
Mi stava chiedendo di impedirglielo. 
Mi stava pregando di fermare tutta quella farsa.

Ma io rimasi immobile, muta, con le lacrime agli occhi. Allora i suoi occhi si spostarono di nuovo verso mia madre e fu in quel momento che realizzai di averlo perso per sempre. Niall accortosi di tutto mi strinse dolcemente la mano appoggiata sulla panca.
-Vi dichiaro marito e moglie, lo sposo può baciare la sposa..- era tutto finito.

Dodici anni dopo...

-Sarah puoi venire un momento?- chiamai mia figlia mentre ero seduta nel mio studio.
Lei arrivò immediatamente.
Identica a suo padre: bellissima, snella e alta. Quando sorrideva le si vedevano le fossette agli angoli della bocca e i suoi occhi verdi risplendevano al sole.
-Mamma che succede?- le parole mi mancarono in gola, non riuscivo a dirle niente, eppure avevo deciso di raccontarle la verità e John era stato d’accordo con me.
Ci pensai un po’ su. Non potevo dirle la verità, lei adorava suo padre, lo idolatrava.
-Hai fatto i compiti?- me ne uscii, lei aggrottò la fronte. Anche in quel piccolo gesto, era uguale ad Harry.
-Mamma domani è domenica, sono libera oggi!- esclamò correndo poi via verso la sua camera.
“Non lo saprà mai, infondo non farebbe nessuna differenza, lei non ha mai conosciuto Harry..” pensai.

Quella sera però mentre la mettevo a letto, mi scioccò con una sua domanda
-Mamma chi è Harry? E’ lui?- disse mostrandomi una foto del matrimonio, sbiancai
-Dove l’hai trovata?-
-Tra le tue vecchie foto..-
rispose – quindi chi è?-
-Beh, lui è.. lui è il mio patrigno-
dissi
-Perché non l’ho mai visto?- continuò
-Ha sempre tanto lavoro, un giorno te lo farò conoscere però..promesso-. Sembrò soddisfatta della risposta, perché si mise sotto le coperte e chiuse gli occhi. Le lasciai un bacio sulla fronte e uscii dalla stanza.

Forse un giorno le dirò chi era davvero Harry, forse le racconterò quanto l’ho amato e quanto è stato importante per me. Forse le dirò che era suo padre, ma adesso non sono pronta. La verità la scioccherebbe  e probabilmente mi odierebbe.
Per ora mi limiterò a farle credere che Harry Styles è il mio patrigno.






SPAZIO DELL'AUTRICE:
Non ci credo che è finita anche questa! D: Mi ricordo di quando avevo pubblicato il primo capitolo quest'estate, e invece è già tutto finito. Wow, il tempo vola... 
Per favore non mi uccidete. So che la storia è finita "male" perchè non sono tornati insieme, ma non potevo far finire anche questa bene... io sono crudele muahahahaahha, no scherzo, mi è piaciuto di più questo finale... Adesso mi aspetto l'ira funesta di una persona che mi aveva già minacciata in passato... Fede ti prego perdonami, lo sai quanto ti voglio bene :3 
Comunque ho già in mente una nuova storia, ho avuto l'ispirazione da un libro meraviglioso che ho letto e non sarà diciamo molto tradizionale (: quindi per chi dovesse sentire la mia mancanza, tranquille, tornerò presto lol
Bene ora passiamo ai ringraziamenti generali e finali in questo caso:
Grazie di cuore a chi ha seguito questa storia, a coloro che l'hanno letta in silenzio e soprattutto a chi mi ha fatto sapere cosa ne pensava recensendo.
Grazie per tutte le belle recensioni che mi avete lasciato e che talvolta mi hanno fatto ridere, GRAZIE CON IL CUORE!
Ora il grazie più dovuto a lei, Pimkie95 che ormai legge sempre quello che scrivo e dice sempre quello che pensa. Te l'ho già detto prima, ma ti voglio davvero tanto bene <3
Bene il mio sproloquio (?) è finito, posso andare in pace e rendiamo grazie a Dio! Bacioni a tutte e spero alla prossima <3 

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Capitolo 16
*** Annuncio :) ***


Ciao a tutte volevo solo fare un annuncio! Ho scritto una one shot che completa questa storia, come mi avevano chiesto alcune di voi! 
Passate e baci a tutte xxx

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