We'll be more than friends.

di ZaynIsMine_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prechapter : Robbie. ***
Capitolo 2: *** Chapter one. ***
Capitolo 3: *** Chapter two. ***
Capitolo 4: *** Chapter three. ***
Capitolo 5: *** Chapter four. ***
Capitolo 6: *** Chapter five. ***
Capitolo 7: *** Chapter six. ***
Capitolo 8: *** Chapter seven. ***
Capitolo 9: *** Chapter eight. ***
Capitolo 10: *** Chapter nine. ***
Capitolo 11: *** Chapter ten. ***
Capitolo 12: *** Chapter eleven. ***
Capitolo 13: *** Chapter twelve. ***
Capitolo 14: *** Chapter thirteen. ***
Capitolo 15: *** Chapter fourteen. ***
Capitolo 16: *** Chapter fifteen. ***
Capitolo 17: *** Chapter sixteen. ***
Capitolo 18: *** Chapter seventeen. ***
Capitolo 19: *** Chapter eighteen. ***
Capitolo 20: *** chapter nineteen. ***
Capitolo 21: *** ch. 20/partone. ***
Capitolo 22: *** ch20/parttwo. ***
Capitolo 23: *** FINAL CHAPTER. ***



Capitolo 1
*** Prechapter : Robbie. ***


Pre-chapter.
 Il suo nome era Robbie. Robbie Kimtime. Una 16enne, una normale sedicenne britannica. I suoi capelli lunghi e biondi, l'avevano sempre accompagnata ovunque. Il suo fisico? Era perfetto. Bei fianchi, bel ventre, bel seno, e bel viso. Le sue labbra carnose non avevano baciato molti ragazzi. Nonostante abbia un fisico mozzafiato. I suoi occhi non erano azzurri, o verdi, ma castani. Un castano brillante. Che si differenziava dagli altri. E poi, aveva un cuore. O almeno, scientificamente. Lei sapeva che qualcuno aveva rubato il suo cuore. Sapeva che era proprio lui, il ragazzo che ha sempre amato, e che sempre amerà : il suo migliore amico. Lui era stupendo, lui era magnifico, lui incantava ogni ragazza. Era molto simile a Robbie. Ma no, non di carattere. Lo conoscete tutti, è inutile descrivervelo. E' proprio lui, Zayn Jawaad Malik. Migliore amico di Robbie dalla nascita, grazie alle loro legate mamme. Poi c'era Maryenne Stramble. Nonchè Mary, la migliore amica di Robbie. Lei era.. perfetta. Capelli ricci neri, che risaltavano il suo perfetto viso pallido. Ma cosa piu' bella, è che quegli occhi verdi smeraldo risaltavano, incredibilmente. Le sue labbra sottili, erano spettacolari. E il suo fisico? Identico a quello di Robbie. Magari, un po' piu' bassa. Certo, perchè lei era una 15enne. E, diciamocela tutta, non sopportava Zayn. Secondo lei, portava via la sua migliore amica. Ma non era così. Perchè quello era solo amore. Solo amore. Robbie ha inoltre un fratello maggiore, Danny. Ventenne, laureato in psicologia. Aspirante insegnante di inglese. Certo, perchè ovviamente abitavamo a Bradford, nel Manchster. La storia di Robbie non è unica. O rara. Sarà capitata a molti adolescenti. Ma se a te, che stai leggendo, non ti è mai capitato nulla di tutto ciò.. Allora, buona lettura!


-Robbie.xx

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Capitolo 2
*** Chapter one. ***


Chapter 1.

La luce del sole era forte. I miei occhi si aprirono, lentamente. Mi alzai, in tenuta. Ovvero? Mutande e canotta. Mi avvicinai alla finestra, e la aprii. Mi affacciai. Com'era bella Bradford con la brezza mattutina. Aveva un nonsochè di speciale. Mamma lavorava, come papà. Mio fratello all'Università.. Ed io? A casa. Marinavo parecchie volte la scuola. Insieme a Zayn, ovviamente. Suonò il campanello della porta. Entrai, mi aggiustai un po i capelli, e andai ad aprire. Cosa trovai? Un Zayn timido con una busta di cornetti in una mano. 

'Emh. . . Sooorpresa?!' disse, scusandosi.
Sorrisi, e lo feci entrare. Se mi importava farmi vedere in mutande? Ma per favore, da piccoli facevamo il bagnetto nudi! Chiusi la porta, e ci sedemmo al tavolo. Prendemmo il cornetto, insieme. E la mia mano toccò la sua. Un solo tocco, e un brivido percosse la mia schiena. Guardavo il muro, con sguardo vuoto.
'Stai bene, oh?' disse, scuotendomi una mano davanti agli occhi.
Scossi la testa, e lo guardai. Sorrisi.
'Certo, sto bene' dissi, mentendo.
C'era qualcosa di diverso, in quel secondo. Qualcosa che non era mai capitato, fino ad ora. Mangiai velocemente quel cornetto. Zayn, insieme. Misi tutto apposto, e dopo ci alzammo. E ci guardammo negli occhi. 
'Allooora.. Che facciamo?' disse, interrompendo quel silenzio.
'non ne ho idea...' dissi, sorridendo.
Zayn fece un'espressione interrogativa. Mi avvicinai a lui lentamente. Voleeeevo ingannarlo. Muahahha. 
'Che stai facendo?' disse, facendo un sorriso malizioso.
Andava tutto alla perfezione. Mi avvicinai sempre di piu' a quelle sue labbra carnose. Quelle labbra rose. Che conoscevo da tempo. Ma che mi sembravano sempre nuove. Socchiusi gli occhi. Lui insieme a me. Gli presi la mano. Eravamo ad un soffio di lontananza. Quanto avrei voluto che quella distanza non ci fosse piu'. Volevo toccare le sue labbra. Magari non significava neanche niente... Era solo un'esperienza. Ma no, non volevo rovinare il nostro rapporto. Decisi di fare la stronza. Quando proprio lui stava per eliminare quel soffio di distanza, mi allontanai, e cominciai a fargli solletico sul ventre. Si, quel ventre scolpito. Porco cazzo. Rideva. Solo in quel momento notai quel sorriso. Merda, ma era stupendo. 
'Pensavi davvero che ti avrei baciato, coglione?' dissi, ridendo.
'Onestamente? si. ' disse, arrossendo. 
Mi prese sulle sue spalle, a mo' di sacco di patate. Scalciavo, cercavo di liberarmi. Giunse a una conclusione. Mi buttò sul divano. Mi tenni alle sue braccia, ridendo. E cadde su di me. Sorrise. Sorrisi. Si avvicinava sempre di piu' alle mie labbra. Merda, come mi tentavano. Si teneva su due braccia, vicine alla mia testa. Per non schiacciare il mio esile corpo. Lentamente, si faceva sempre piu' vicino. Quando le nostre labbra si sfiorarono, lentamente. Non era un bacio. Un bacio a stampo non è un bacio. Voltai il viso, porgendogli la mia paffuta guancia. Feci finta di controllare l'orario. 
'Emh, emh.. Sono le 11, non dovresti andare?' dissi, balbettando.
Si alzò, lentamente, sbuffando.
'Si, dovrei' rispose, deluso.
Mi avvicinai a lui, e lo abbracciai. Mi diede un leggero bacio sulla guancia. Ricambiai.
Aprii la porta, e lo salutai con la manina.
'A stasera, coglione' dissi, sorridendo.
'A stasera' rispose, con il mio stesso sorriso stampato sulla faccia.
Chiusi la porta, e apoggiai le mie spalle su di essa. Guardai il cielo.
'Perchè l'amore tra adolescenti è maledettamente difficile?' dissi tra me e me.
Lentamente, ritornai in camera mia. Mi infilai sotto le calde coperte. E abbracciai il cuscino. 
'Non sai neanche quanto vorrei affondare tra le tue labbra carnose, maledetto Malik'. Sussurrai. 
Poi pensai. C'era qualcuno con cui potevo sfogarmi. Certo, Mary. La chiamai in fretta.
'Chi cazzo è a quest'ora?' disse, con la voce impastata nel sonno.
'Mary, sono innamorata del mio migliore amico' dissi, tutto d'un fiato.
'C-Cosa!?' disse, balbettando.



Spazio autrice :
Yoh, bella gente, spero vi piaccia. Non sapete quanto tenga a questa FF. quiiindi, muovete quelle belle chiappette, e recensitemi dicendomi cosa ne pensate di questo primo (e aggiungerei orribile e.e) capitolo. Yoh, è solo il primo! Graaazie c:

Robbie xx.

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Capitolo 3
*** Chapter two. ***


Chapter 2.

-Si, Mary.. - sospirai.

-E' brutto- ribattè.
-A me piace..- dissi, sorridendo.
-Troia, cambiamo argomento.. Stasera, discoteca?- disse, eccitata.
-Dirò a mamma che dormo da te, a stasera- dissi, staccando.
Sospirai, e mi sdraiai sul letto. Mandai un messaggio a Zayn. 'Alle 21:00 sotto casa di Mary, andiamo in discoteca'. E buttai il cellulare per terra. 






;Arrivarono le 20:00. Mamma e papà erano ancora a lavoro, per fortuna. Mi vestii con un vestito attillato leopardato. Si, qualcosa di attraente. Sapevo che quella notte sarebbe stata.. diversa. Presi le chiavi, il cellulare, e la borsa. E me ne andai. I tacchi alti mi impedivano di camminare normalmente. Tipo, stavo cadendo. Arrivo a casa di Mary.
'TROIA, APRIMI' gridai.
'ARRIVO PUTTANA' mi urlò contro.
Mi aprii la porta. Minchia, per avere 15 anni... Era piu' figa di me. Anche lei vestitino attillato, color platino. E secondo me quella sera avrebbe scopato 5 o 6 ragazzi. Conoscendola, poi. 
'Aspetta, chiamo i miei' dissi, rompendo il silenzio.
Due minuti, e convinsi mia madre. Si, non avevamo un rapporto fantastico. Anzi, secondo me non vedeva l'ora di liberarsi di me. Suonò nuovamente la porta. Mentre io e Mary eravamo spaparanzate sul divano. Vicine. 
'ROBBIEEE, VAI TUU' urlò.
Porca minchia, il mio udito. 
'Troia, alza quelle chiappe merdose' dissi, mettendomi ancora piu' comoda.
'E' quel ricchione di Zayn, vai tu' disse, ruttando.
Le lancia frecciatine, e mi alzai, alzando un mignolo. 
'C-C-Ciao...' sussurrò Zayn con un filo di voce, squadrandomi dalla testa ai piedi.
Sorrisi. E lo tirai dentro casa.
'Sono secsi'. dissi, ironicamente.
'MINCHIA! Non ricordo fossi così bella da piccola..' disse, sorridendo maliziosamente.
'Sono sempre stata bona, io' dissi, SEMPRE ironicamente.
'CIAO ANCHE A TE ZAYN. SI, STO ABBASTANZA BENE, TU? MALE? PERFETTO' urlò Mary.
Zayn rise, e le andò incontro. L'abbracciò. Che ragazzo dolce c':
'Ciao anche a te' le sussurrò Zayn.
Vidi Mary. Sorrideva. Sapevo che in fondo le piaceva come ragazzo. Faceva solo la parte della dura. Ma non era poi così cattiva.
'Dai, su, andiamo' dissi, interrompendo quel tenero momento.
Prendemmo tutto, e uscimmo di casa. Ci dirigemmo verso il Virgin, una discoteca della città. La bolgia si sentiva 4 isolati prima. Appena entrammo, musica e ragazze a 90 ci accolsero. Dai, non era male, mi sarei abituata presto. Zayn notò che ero molto rigida. Mi mise un braccio intorno al collo.
'Tranquilla, andiamo a prenderci qualcosa..' disse, con voce normale.
'EEEH?!' urlai, disperata.
'ANDIAMO A BERE QUALCOSAAAAA' ribattè Zayn.
'OKAY' urlai.
Ci avicinammo al bancone del bar... Sapete, in inghilterra è diverso. 16 anni e sei considerato maggiorenne. Ebbene si, per loro ero maggiorenne. 1 drink... 2 drink... 3 drink... 10 drink. Tutti alcolici. Okay, non ci capivo piu' niente. 
/NARRATOR VOICE
Robbie era decisamente ubriaca. Come Zayn. Marianna era a ballare. Zayn si alzò dallo sgabello, e prese Robbie in braccio, che rideva come una demente, per ogni cosa. La sbattè contro il muro, e cominciò a baciarle lentamente il collo. Piccoli baci innocenti, che salivano dalle spalle fino alla mascella. Lentamente continuavano in orizzontale, arrivando agli angoli della bocca. Poi si staccò. Roberta poggiò la testa al muro, con gli occhi e la bocca socchiusi. Non era goduria. Era passione. Lo amava, e nonostante fosse ubriaca, il suo cuore con quei baci non poteva non battere. 
'Perchè te ne sei andato' disse Robbie, con gli occhi ancora socchiusi.
'Sono qui' disse Zayn, portandole la mano dai fianchi alla schiena. Mentre Robbie circondava il suo corpo con le sue lunghe gambe magre. 
'Andiamo via da qui' disse Robbie.
'Dove andiamo..? ' ribattè Zayn.
'Casa di Mary è libera, ho le chiavi' rispose, scendendo e prendendo la borsa.
Si diedero la mano, e si diressero verso casa di Mary. 
Quando arrivarono, si buttarono subito sul letto matrimoniale dei genitori di Mary. Zayn sopra Robbie.Mantenendosi sulle sue muscolosi braccia. Ubriachi fradici. 
'Non sai da quanto aspetto questo momento' disse zayn, sottovoce.
Robbie rise, e prese il suo viso fra le mani. Lo baciò. E quando le loro lingue si incontrarono, un brivido attraversò la schiena di Robbie. si staccò.
'Forse non dobbiamo farlo Zayn..' disse Robbie, insicura.
'Che ti importa. Sai che ti voglio bene...' risose Zayn, mentendo. Lui la amava. Era chiaro. 
Robbie sorrise, imbarazzata. 
'Ti prego, fa piano... E' la mia prima volta...' disse Robbie, tremando.
Zayn la rassicurò avvicinandosi all'orecchio e sussurrando delle dolci parole 'Tranquilla, lo è anche per me. Ti amo'.
Un ultimo bacio, lungo, e poi lasciarono che i loro corpi si unissero. Come non hanno mai fatto.





Erano le 3:00 di notte. Robbie era avvolta tre le sue coperte, nuda. I vestiti di entrambi erano all'angolo della stanza. Zayn intorcigliava le sue braccia intorno ai perfetti fianchi di Robbie. E poggiò la sua testa sulla sua schiena. Proprio come facevano quando erano piccoli. Robbie guardò il cielo stellato. Cominciò a versare lacrime. Avevano sbagliato tutto. Loro si amavano, è vero. Ma era troppo presto, per tutto. E con le lacrime che le rigavano il viso, si addormentò, poggiando le sua mani su quelle di Zayn.



Spazio Autrice :
Spero vivamente che questo capitolo sia di vostro gradimento. ceh, ci ho messo tutta me stessa D: Assecondatemi. Recensite, peeer favore, almeno si alza la mia autostima :'3 graazie di tutto.

Robbie.xx

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Capitolo 4
*** Chapter three. ***


Chapter 3.

/ZAYN'SPOW

Erano le 7:00 di mattina. Aprii gli occhi. Ero in.. un letto matrimoniale? Cosa ci facevo lì? E abbracciavo una ragazza. Alzo le lenzuola. Ero nudo. Come la ragazza. Silenziosamente, sciolgo le mie braccia da quei fianchi. Quei fianchi che mi sembrava di conoscere troppo bene. E quel profumo, mi era familiare. Il suo profumo. Mi alzai, presi i miei boxer, e corsi in bagno. Volevo farmi una rilassante doccia. Provando a ricordare cio' che è successo ieri..

/ROBBIE'SPOW

Goccioloni di acqua che cadevano. Qualcuno si stava facendo la doccia. Cantava. Era Zayn. Merda, aveva una bellissima voce. Mi alzo. Alzando le persiane. Il sole era forte anche quella mattina. Poggiai gli occhi sul mio corpo. Vero, ieri sera. Credo che sia stata la notte piu' bella e piu' angosciante che abbia mai passato. Mi misi solo l'intimo. Volevo farmi una doccia. Mi legai i capelli in un tuppo. Raggiunsi il bagno. Aprii leggermente la porta, e mi appoggiai alla porta. Silenziosamente, ascoltavo la sua voce. Sospirai. Era lui il ragazzo che davvero amavo. Ne ero certa, ormai. Merda, era uscito dalla doccia. Chiusi la porta, e prima di bussare, presi un lungo respiro. Sarebbe stato imbarazzante, lo so. Chiusi gli occhi, e bussai. 
'Posso?' chiesi, con un filo di voce.
'Robbie..?' disse Zayn, incredulo.
'Si' risposi.
'Certo, entra' disse, con allegria.
Credo che presto quell'allegria si sarebbe spenta. Eppure, doveva ricordarsi qualcosa.. No, non si ricordava proprio di essere andato a letto con me? DI AVERMI TROMBATA? Ci rimasi male. Era comunque un suo passo importante, andiamo. Entrai. Un asciugamano alla vita, mentre si aggiustava il ciuffo. Lo guardai.
'Tutto bene?' mi disse, voltando il suo sguardo su di me.
'Si.. Stasera come è andata?' dissi, cercando di nascondere quella tristezza che mi assaliva.
'Nel letto c'è una ragazza. Chiedilo a lei, perchè io non mi ricordo assolutamente niente' disse, sorridendo.
'Non ce n'è bisogno..' sussurrai, voltando lo sguardo altrove.
'Come?' disse, guardandomi perplesso.
'No, niente' negai.
Abbassai lo sguardo. Sentivo i suoi passi. Si avvicinava a me, lentamente. Quando sentii il suo respiro sovrapporsi al mio. Con due dita, mi alzò il volto. Ci guardammo negli occhi. Io, nei suoi brillanti. E lui, nei miei lucidi.
'Cosa succede?' disse, serio.
Scossi la testa, e sorrisi. No, non potevo dirglielo. Meglio lasciarlo con il dubbio. 
'Assolutamente niente' dissi, sorridendo.
Senza dire niente, mi abbracciò. E lo strinsi a me. Mentre una lacrima rigava la mia guancia sinistra. Le sue labbra carnose erano a 2 cm dal mio orecchio. La sua dolce voce rimbombò nella mia testa.
'So che non me lo vuoi dire. Spero che questo abbraccio serva a farti capire che io ci sono' disse, malinconicamente.
Lo strinsi ancora piu' forte.
'Grazie, di tutto' dissi, sorridendo.
Ci staccammo, gli sorrisi, e mi girai per andarmene. Quando mi bloccò, per un polso. Mi voltai. Sorrise, maliziosamente.
'Oh, e ricordati di vestirti la prossima volta' esclamò, facendomi un occhiolino.
Risi, come una sciocca. 
'Me ne ricorderò' dissi, ricambiando l'occhiolino.
Mi voltai ancora, e chiusi la porta alle mie spalle. Presi un sospiro, e mi diressi verso camera di Mary. Lei dormiva, ancora. Nuda. Bene, aveva una storia nuova da raccontarmi. Alzai le tapparelle, e feci entrare la luce del sole. Mentre cercavo nella enorme cabina armadio di Mary, qualcosa da mettermi. 
'Mamma, ancora 5 minuti' disse, voltandosi dall'altra parte.
'Se fossi stata tua madre, non sarei felice di vederti senza vestiti' dissi, sorridendo.
A quelle parole Mary spalancò gli occhi.
'Mamma, giuro, non sono stata io, faceva caldo!' disse, con tono lagnoso, mentre si alzava. 
Risi senza farmi sentire. 
'Ma porca puttana, Robbie!' disse, con tono incazzato.
'Oh, stai calma. Ho bisogno di te.' dissi, infilandomi un vestito.
'Quello è.. MIO' disse Mary, squadrandomi dalla testa ai piedi, e alzando un sopracciglio.
'Beh, ora è mio. Chiudi la porta, vestiti e siediti' dissi, accomondami sul suo letto.
'Okay. Dai, dimmi tutto' disse, mentre si infilava un pantaloncino e una canotta.
'Beh..' dissi mettendomi un ciuffo di capelli dietro le orecchie.
'Ieri notte...' dissi, ma fui interrotta.
'Hai scopato?' disse Mary, tutta eccitata.
'Fammi finire' continuai seccata.
'Ieri notte, ero ubriaca fradicia. Eh, sono andata a letto con..'
'Un nero? No? Allora un... BIONDO SUPER DOTATO!' disse, sorridendo come un'ebete. 
Le tirai un calcio. E gemette di dolore. 
'Mi fai continuare?' dissi, facendo un sorriso forzato.
'Con Zayn, Mary. Con Zayn!' dissi, accarezzandomi un braccio.
Stava mettendo in ordine la sua camera, quando si bloccò. E si voltò verso di me, con la bocca spalancata.
'Attenta, potrebbero entrarci le mosche' dissi, ponendo lo sguardo altrove.
'S-Scherzi?!' disse, avvicinandosi istericamente a me.
'No, purtroppo no.' dissi, con occhi lucidi.
Mary si sedette accanto a me, stringendomi una mano. E cercando il mio sguardo con i suoi limpidi occhi verdi. 
'Ehi, è tutto okay' mi sussurrò, dolcemente.
Alzai lo sguardo, e la guardai negli occhi. Con la mia classica espressione pre-pianto. 
'No,niente è okay. Ti rendi conto della cazzata che abbiamo fatto? CHE HO FATTO?!' dissi, torturata.
'Ehi, non ti assumere tutte le colpe. L'avete fatto insieme... Lui ha accettato' disse, cercando di sollevarmi.
'No, lui non ricorda niente. Non ricorda che chi si è sbattuto era proprio la sua migliore amica. L'amica che ha visto crescere' dissi, facendo uscire una lacrima.
Mi abbracciò senza dire una parola. Mi nascosi nell'incavo del suo collo. Mentre mi baciava la fronte.
'Supereremo anche questa.. Siamo forti, noi' disse, sorridendo.
'Va bene.. Va bene' dissi, asciugandomi la lacrima, e alzandomi.
'Sai, anche io ieri ho fatto la mia prima esperienza' disse, con tono malizioso.
La guardai, e risi.
'Ah si? Con chi?' dissi, guardandola.
'Non lo so. Ricordo solo che era riccio. E che aveva dei fantastici occhi verdi smeraldo. E un grosso caz...'
'Va bene, ho capito, amore' dissi, interrompendola, con faccia alquanto disgustata.
'Ma dai, sai che scherzo' disse, ridendo.
'Si, okay... Andiamo giù, ho fame. Oh, ma i tuoi sono partiti vero?' dissi, curiosa.
'Si, è perfetto, no?' disse, sorridendo a 33 denti.
La guardai perplessa. Cos'aveva intenzione di fare, questo l'avrei scoperto piu' tardi. Adesso, volevo solo mangiare. Avevo fame, minchia.
Scendemmo, e trovai Zayn alle prese con una cucina. Che bestemmiava,
'Ma che cazzo hai?! Accenditi, fuoco di merda.' sussurrò.
Tossii. E si girò di scatto, sorridendo imbarazzato. 
'Sedetevi pure, cucino io' disse, sempre con quel sorriso ebete sul suo magnifico volto.
Sorridendo, mi avvicinai a lui. Lo spostai con un fianco. 
'Lascia fare a me, coglione' dissi, accendendo il fuoco.
'Poi mi insegni, non ci capisco un cazzo' disse, sedendosi.
Abituata a fare da me, preparai velocemente tre tazze di latte, e tre tazzine di caffè. Portai tutto a tavola.
'Credo di poterti sposare' disse Mary.
Io e Zayn la guardammo perplessa.
'Sai cucinare, dico!' esclamò, guardandoci come per dire 'Ovvio, no?'. 
'Beeeh, credo che lei sia destinata a un ragazzo..' disse Zayn, guardandomi.
'Esattamente' dissi, sedendomi.
'A me...' sussurrò Zayn, prima di bere un sorso di latte.
Feci finta di nulla, ma avevo sentito benissimo. E non potè non scapparmi un sorriso sulle mie carnose labbra. E Mary sorrideva, complice. 
'Ma la tizia di stanotte, se n'è andata?' disse Zayn, dopo aver ingoiato quel sorso di latte.
'Tizia? Aaaah, Rob..' disse con tono ovvio.
Le tirai un calcio. Gemette nuovamente di dolore.
'Stava dicendo che l'ho cacciata' dissi, sorridendo.
No, questa storia non sarebbe durata a lungo..



Spazio autrice : so che non è uno dei migliori, ma davvero, non sapevo cosa minchia scrivere c: Grazie comunque a tutti:3
Robbie.xx

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Capitolo 5
*** Chapter four. ***


Chapter 4.

/ROBBIE'SPOW.

Parlavo al telefono con mamma. Non so neanche perchè ci parlavo. Quando una frase attirò la mia attenzione.
'Tesoro' disse lei 'da domani cambi scuola' mi disse, fredda.
Spalancai gli occhi. 
'C-Come?' risposi, confusa.
'Tesoro, è per il tuo bene, avresti perso un anno, e cio' non ti aiuta' mi disse, cercando di convincermi.
'COSA CAZZO TI E' VENUTO IN MENTE?!' gridai, spaventata. Da cosa? Dal nuovo. 
'Ma tesoro...' cercò di interrompermi.
'No, mamma. No. Dimmi almeno che c'è Zayn?' chiesi disperata, portandomi una mano alla testa, e camminando avanti e dietro per il grande soggiorno di Mary.
'Certo..' disse, traumatizzata dalla mia reazione.
'Non dovevi farlo senza parlarne... Tornerò domani a casa. Salutami papà' risposi, indifferente.
'Va bene, ciao piccola' sussurrò al telefono, con quella voce di chi stava per versare lacrime. Questo non mi faceva sorridere.
'Ti voglio bene' continu
ò. 

Chiusi la chiamata, e guardai il cellulare per pochi secondi.
'Te ne voglio anche io...' sussurrai. Controllai l'orario. 13:00. Ora di pranzo. Ma il mio stomaco era chiuso. Decisi di riposare. In silenzio, mi diressi verso la camera da letto. Con il letto ancora disordinato. E sporco, merda. Di sangue. Non me ne frega un cazzo, ero stanca. Ignorai cosa stessero facendo gli altri. Socchiusi la porta, e mi stesi sul letto. Cercando di far passare quel terribile mal di testa.


/NARRATORVOICE.

Leggeva un libro. Un libro d'amore. Zayn era romantico. Duro agli altri. Ma no, non era così. Drizzò la schiena. Erano le 14:00. Chiuse delicatamente il libro, lo poggiò sul comodino, e si alzò. Raggiunse Mary. Che vedeva comodamente la tv.
'Dov'è Robbie?' chiese Zayn, appoggiandosi sulla soglia della porta.
Mary si voltò verso di lui, ponendo immediatamente lo sguardo ancora sulla tv.
'Che importa a te?' chiese Mary, sorridendo.
'Tu rispondimi..' continuò Zayn, che non si divertiva affatto.
'Non so, davvero' disse Mary, ora sincera.
Senza fiatare, Zayn se ne andò. Prima di tutto, spalancò la porta del bagno. E certo, era la parte migliore. Anche se lui non era così. Lui pensava che era perfetta. Le sue curve, gli sarebbe piaciuto sfiorarle con un dito. E marcare i loro tratti. Per non parlare delle sue labbra rosa. Carnose. Che non facevano altro che chiamare quelle di Zayn. Ma lui non riusciva a non pensare a quella notte. A quella ragazza che gli ha preso una parte della sua vita. Non riusciva a non pensare a quando si risvegliò, abbracciandola. Quando il suo profumo inebriava le sue narici. Non durò molto quell'abbraccio. Eppure sentii qualcosa che non sentii con nessun'altra. Avrebbe voluto sapere chi fosse, quella ragazza. Assolutamente. Aprii la porta della camera da letto. E una ragazza riposava al lato del grande letto. Si avvicinò ad essa, chiudendo la porta. Definitavamente. Era chiaro, non voleva disturbo. Si sedette affianco a lei. Dormiva. I suoi lunghi capelli biondi erano sparsi sul cuscino. E secondo lui, lo abbelliva. I suoi grandi occhi marroni erano chiusi. E la sua bocca semiaperta. Le sue delicate mani accanto al suo viso, con quel braccialetto sul polso. D'oro. 'Zayn'. Era la scritta incisa. Non se ne dimenticò di quel bracciale. Ce lo aveva fin da quando erano dei fagotti. Tra le braccia delle loro delicate mamme. Zayn con un dito accarezzò il suo corpo. Fino ad arrivare alla punta dei piedi. Robbie, ebbe un brivido, sulla schiena. E si voltò, con il viso in aria. Zayn sorrise. Si avvicinò lentamente alla sua fronte. Le sue labbra carnose si incresparono in un bacio. Che lasciò delicatamente sulla morbida pelle di Robbie. A quel punto cominciò lentamente ad aprire gli occhi. E si ritrovò Zayn ad un soffio di distanza dal suo viso. Mentre lui si allontanò, velocemente ed imbarazzato.
'S-Scusa..' sussurrò lui.
'Non ti preoccupare' sorrise lei.
Zayn le accarezzò la fronte. E sorrise, a sua volta, sdraiandosi, e appoggiando il suo perfetto viso sul palmo della sua mano.
'Ti senti male?' chiese lui, con un filo di voce.
'Si. E mi farebbe sentire meglio la tua voce' disse lei, increspando sulle sue labbra un sorriso.
Zayn sorrise. Lui sapeva cantare, lei no. E lei ha sempre adorato ascoltare la sua voce, prima di andare a dormire. Prima di vederlo ancora. Dove? Nei suoi sogni.
'Va bene' sussurrò lui.
'Azzurro come te, come il cielo e il mare;
giallo come luce del sole;
rosso come le cose che mi fai..
'
Il loro sguardo si incrociò.
'..provare' concluse lui, facendo sorridere Robbie.
Si avvicinava sempre di piu' alle sue labbra. Entrambi erano indecisi. Rinunciare, e vivere l'inferno, o assaggiarle, e vivere il paradiso per qualche secondo? No. Il paradiso è il massimo. Senza neanche farlo apposta, quella distanza sparì. Mentre i loro occhi si chiusero in sintonia, e le loro lingue giocavano a rincorrersi. Le delicate mani di Robbie sul viso di Zayn, mentre le sue forzute sui fianchi di Robbie. Lo volevano entrambi, quel bacio. Andava bene così, per il momento.

Spazio autrice : so che le visualizzazioni sono parecchie, ma le recensioni no. Mi va bene così. Ringrazio di cuore tutti voi. Spero di piaccia. 
p.s : qui, i nostri 5 coglioni non saranno famosi. Dei normali e squilibrati studenti. Detto cio', al prossimo capitolo c: *fa' ciao con la manina* Robbie.x

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Capitolo 6
*** Chapter five. ***


Chapter 5.

/NARRATORVOICE.

20 Settembre,2010. Ore 8:00 a.m.

Robbie era nervosa. Nuovo edificio, nuovi compagni, nuovi professori. E se sarebbe stato tutto una merda? Robbie non pensava che lo avrebbe mai pensato, ma le mancava già la sua professoressa di latino, quella che le sorrideva, nonostante lei non le dava ascolto. Che la sosteneva, e la aiutava. La professoressa Carly Lopez. Ma non bisogna piangersi addosso. Si alzò dal letto, infilo un jeans a sigaretta, una canotta color rosa pesca, e un chiodino nero. E non potevano mancare le sue Supra bianche. Gli altri dormivano, ancora. Ma che importa. Le lezioni iniziavano alle 9:00. Si chiuse in bagno. Poggiò i suoi polsi sui bordi del lavandino. Si guardò allo specchio.
'Andrà tutto bene' sussurrava tra se e se. 
'Di che ti preoccupi? Ci saranno Zayn e Mary...' cercava di convincersi.
Prese un sospiro, e si lavò. Raccolse la sua chioma bionda in un tuppo, e si mise un po' di mascara. Si guardò nuovamente allo specchio. Sorrise. Uscii dal bagno e si ritrovò Zayn in pigiama. E un asciugamano sulla spalla. 
'p-posso?' chiese, sbadigliando.
Robbie rise.
'Certo, vado a svegliare Mary.' disse, spostandosi e sorridendo.
'Guarda che in questo modo troverai facilmente un ragazzo' disse Zayn, scoraggiato.
'Lo prendo come un complimento' disse Robbie, sorridendo perplessa.
Quando si allontanò abbastanza, Zayn sussurrò 'No, non è un complimento. Sei mia.', chiudendosi la porta alle spalle.
-Probabilmente vi chiederete 'Ma Mary?'. Ha convinto la madre, nonostante fosse lontana, a iscriverla a questa nuova scuola. Tutti e tre di nuovo insieme, quindi.-

/8:40a.m.

Erano in strada. Mentre Mary sbadigliava ancora. Robbie le diede una sgomitata.
'Ohh, andiamo Mary, dovresti essere nervosa' disse Robbie, mordendo una mela verde.
'Si, mi rende molto nervosa essere consapevole di dover passare tutta la giornata a studiare' disse Mary, con tono lagnoso.
'Finiscila di lagnarti. Non vorrai mica essere una barbona sotto i ponti, da grande?' disse ironicamente Zayn.
'Perchè no? Loro in fondo fanno una bella vita' disse Mary, pensandoci anche su.
Tra cazzate, arrivarono davanti al grande nuovo edificio. Era almeno il doppio di quello vecchio. Sorpassarono il cancello. Sguardi. Era questo quello che notò Robbie. Studenti che si scambiavano sguardi, ricadendo sempre su Robbie. Casualmente. A Robbie dava fastidio, come a Mary. Indifferente, a passo lento, tutti e tre, attraversarono il cortile. Ma una ragazza a Robbie le dava particolarmente fastidio. Rideva e la guardava. Si girò verso di lei, e urlò un 'Che minchia guardi?' con tono incazzoso. La ragazza, ormai smerdata, se ne andò, senza fiatare. Mary le diede un cinque, e rideva. Mentre Zayn faceva l'aria da figo. Per farsi accettare, ovviamente. Ma questo a Robbie non serviva, evidentemente. Un gruppo di tre ragazzi era appoggiato al muro bianco dell'edificio, mentre fumavano una sigaretta. Robbie ci passò davanti, per entrare nell'edificio. Ignorandoli completamente. Quando il ragazzo al centro -probabilmente il capogruppo- gridò a Robbie 'Riuscirò a palparti quel perfetto fondoschiena' ridendo insieme agli altri due squilibrati che lo accompagnavano. Zayn strinse i pugni. Stava per tirargli uno dei due. Robbie lo fermò. Si guardarono. Gli fece un occhiolino, e si avvicinò al villano ragazzo. Gli puntò un dito sul petto. Guardandolo negli occhi. Quei meravigliosi occhi color smeraldo. E lei pensava anche che quei ricci abbellivano tutto. Il suo sorriso, il suo sguardo, e il suo viso.
'Tu provaci..' cominciò Robbie, facendo scendere quel suo dito fino al bacino.
'E non ti riprodurrai più' continuò, ridendo con strafottenza. 
Il ragazzo la guardò, sorridendo indifferente alle sue parole. E le stampo' un cinque sul suo perfetto sedere. Robbie gemette leggermente di dolore. E il ragazzo rise. 
'Perdonami se ti ho fatto male' continuò ridendo.
Robbie non se lo fece ripetere un'altra volta. E gli tirò un forte calcio nei paesi freddi, direi. Gemette di dolore anche lui. Robbie rise. Mentre Zayn accennò un sorriso. Lo sapeva che la sua migliore amica era una tipa tosta. 
'Oh, perdonami se ti ho fatto male' continuò ridendo Robbie, imitando il suo 'nuovo amico' riccioluto.
Le ringhiò contro, e Robbie se ne andò, soddisfatta, tra le risate dei suoi nuovi compagni. 
Si avvicinò a Mary, che fissava a bocca aperta il riccioluto.
'Oh, che hai?' chiese Robbie, preoccupata.
'Q-quel ragazzo... E' il ragazzo che mi sono portata a letto' balbettò Mary.
Robbie e Zayn si guardarono, sbalorditi, e subito rivolsero lo sguardo a Mary.
'C-COSA?!' urlarono all'unisono.

/1:00 p.m.
ROBBIE'SPOV.
Oh, che palle. Quest'ora di biologia non passa mai. Giocavo con la penna, mentre credo che la proff stesse dicendo qualcosa riguardo delle piante. Credo.
'Kimtime, ripeti tutti quello che abbiamo detto'.
Oh merda. Mi drizzai, e la guardai, mettendomi un ciuffo dietro l'orecchio. Balbettai qualcosa tra 'Emh.. umh.. si... cioè... no'.
E quella fottuta campanella mi salvò il culo.
'Va bene, la prossima volta Kimtime' mi disse sorridendo la proff. Presi un sospiro. Mentre tutti i ragazzi uscivano dall'aula.
'Grazie al cielo' sussurrai.
Una mano si poggiò sulla mia spalla. Mi girai di scatto. Era Zayn. Mi alzai, e gli sorrisi. 
'Che culo' disse, ridendo.
'Già..' dissi, ridendo insieme.
Senza dire niente, lo abbracciai. E nascosi il mio capo nell'incavo del suo profumato collo. Sentii Zayn sorridere.
'A cosa lo devo questo?' chiese, sincero.
'Niente... Ti voglio bene' dissi, sorridendo e mentendo.
'Anche io' ribattè lui, sorridendo a sua volta. E a questo punto mi chiedo se quel bacio per lui valeva qualcosa.. 
Ci staccammo.
'Raggiungo Mary in sala mensa. vieni?' mi chiese, porgendomi la sua mano.
'Vado un attimo in bagno. Tu va' gli dissi, facendo un occhiolino.
'Okay, a dopo' mi disse, sorridendo.
E se ne andò. Ah, bene, ero da sola in classe. Raccolsi i miei libri, e la mia cartella, e mi diressi verso i bagni delle ragazze. Entrai, e mi guardai allo specchio. Mi abbassai, per lavarmi il viso. Ero stanca. Quando mi rialzai, asciugandomi il viso, vidi dallo specchio che dietro di me c'era di nuovo quel ragazzo. 
'Che cazzo è, un film horror? Perchè non ho voglia di morire così giovane' dissi, ironicamente, e girandomi verso di lui.
Lui sorrise. E si avvicinava sempre di piu' a me. Bene, avevo un nuovo ragazzo da torturare. Quando, lentamente i nostri corpi si toccarono, mi prese in braccio,e mi fece sedere sul lavandino.
'Cosa vuoi da me?' gli chiesi, CERCANDO di fare una voce abbastanza secsi. Ed era molto imbarazzante. Ma volevo metterlo nella merda, giusto?
'Non mi è bastato solo il tuo culo..' disse lui, sorridendo malizioso. 
Mi faceva schifo solo toccarlo. Si avvicinava sempre di piu' alle mie rosee labbra. Quelle luride labbra rosse che chissa quante fiche ha giò toccato. Ma mandai via dai miei pensieri quei disgustosi pensieri. Gli misi le mie braccia dietro la sua testa. Un soffio ci divideva. Quando proprio lui volevo distruggere quel soffio, lo spinsi forte, contro il muro. Scesi dal lavandino, e ridendo, corsi fuori da quel bagno, correndo per tutto il vuoto corridoio.
'Arrivo' gridò lui, ridendo come me. 
Lo guardai e gli fece una linguaccia. Continuai a correre. Ma evidentemente, sono una ciola, e corro lentissima. Mi raggiunse, e si buttò letteralmente su di me. Cademmo insieme sul pavimento. Lui sopra di me. Ci guardammo negli occhi. Si avvicinava nuovamente a me. Ma misi una mano in mezzo ai nostri visi. Scossi la testa.
'Mi dispiace, ma la mia fica e il mio cuore non puoi averli' dissi, seriamente, guardando le sue labbra.
'Perchè?' chiese lui, avvicinandosi nuovamente a me. Scossi ancora la testa.
'Perchè appartengono già ad un altro ragazzo..' dissi, sincera.
A quel punto, si alzò, sbuffando. 
'Siete tutte uguali. Anche tu sei una ragazzina tutto rose e fiori' disse, alzando gli occhi al cielo, e incrociando le sue braccia sul suo petto.
'Non proprio... Ci rivediamo quando ti innamorerai' gli dissi, facendogli un occhiolino, ed alzandomi.
'So che Zayn è lo sfortunato' disse, ridendo.
Mi avvicinai a lui con aria di sfida.
'Prova a fiatare, e ti ritrovi la mia migliore amica Pugno Destro sul tuo meraviglioso faccino' dissi, sorridendo con strafottenza.
'Lo faccio solo perchè ci tengo al mio dolce visetto' rispose, con voce effemminata.
Risi, e mi girai per andare in sala mensa. Quando il riccio mi fermò.
'Aspetta. Come ti chiami?' mi chiese, incrociando nuovamente il mio sguardo.
Sorrisi, e risposi. 'Robbie. Robbie Kimtime. Tu?'
'Harry. Harry Styles' rispose, sorridendo.
E me ne andai. Che giornata di merda. 

Spazio autrice : è solo il primo ostacolo. Nel prossimo ci sarà il secondo e aggiungerei PIU' FASTIDIOSO. Spero vi piaccia. c: Cieeeeeo. Robbie.xx

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Capitolo 7
*** Chapter six. ***


Chapter 6.


/ore1:30p.m

Stavo per mordere il mio hamburger, ripieno di ketchup e maionese, di fronte a Zayn. Quando con la coda dell'occhio vedo la sua mano agitarsi. Alzo lo sguardo. Era una ragazza. Una bionda tinta. Dai, sembrava carina e simpatica. E aveva degli occhi celestiali, occhi che ho sempre invidiato. Si avvicinò a noi, agitando a sua volta la mano. Guardai Mary, e le sorrisi, mentre masticavo. Mi disse qualcosa con le labbra, ma non riuscii a capire. Voltai ancora lo sguardo su Zayn. Sorrideva. La guardava. Con occhi lucidi. Con lo stesso sguardo che usava con me
/flashback : quella notte, era tutto sbagliato, lo sapevo. Non doveva accadere. Io e Zayn non siamo niente. Amici, migliori amici. Niente di piu'. Quel bacio, era innocente. Non casto, ma innocente. E per lui non valeva niente. Per lui..
Mi misi le mani sulle tempie. Gemetti di sofferenza, sottovoce. Mary si avvicinò a me.
'Tutto bene?' mi sussurrò, preoccupata.
'si, certo' dissi, annuendo, e ritornando a Zayn. Si era seduta accanto a lui. Bisbigliavano qualcosa. Non si capiva nulla, tra il caos di tutti gli studenti. Me ne volevo andare. Non mi sentivo bene. Così provai ad avvisare Zayn.
'Emh, Zayn..' dissi, avvicinandomi a lui.
Lei si girò verso di me. Alzò un sopracciglio. E mi fece segno di tacere. E ritornò col suo sorrisetto a parlare di stronzate con Zayn. La guardai male, e mi alzai dal tavolo. Sbattei le mani, facendo zittire tutta la sala mensa, e ritrovarmi ancora una volta tutti gli occhi degli studenti su di me. Mi guardò, sorridendo con strafottenza.
'Non ti conosco..' cercai di giustificarmi.
Alzai il capo, e la guardai incazzata.
'Ma se mi togli il mio migliore amico, sei morta' dissi, continuando, con tono normale.
Presi la mia borsa, e elegantemente lasciai la sala, ancora tra gli sguardi degli studenti.
'Potete anche mangiare, ora!' dissi, rivolgendomi a quegli occhi sgranati. 
Già, una vera e propria gironata di merda.

/ore3:00p.m
Mh, in sto college si faceva recitazione nel pomeriggio. Era una specie di svago. E non mi dispiaceva. Così, andammo nell'anfiteatro. Io, Zayn e quella zoccola che stava sempre TROPPO vicino a lui,e il riccio, che mi fissava continuamente. Ma facevo finta di niente. Mary invece era piu' piccola di noi, faceva altri corsi. 
'Bene, oggi interpreteremo un po' il passato..' cominciò il professore Midgood.
'Ritorneremo a 150 anni fa', quando le signore erano trattate bene, corteggiate bene, e mantenevano certe distanze con i propri amorosi anche fino ai 20 anni' continuò, sorridendo a tutta la sua classe.
Roteai gli occhi al cielo, e il riccio si avvicinò al mio orecchio.
'Noioso, vero?' mi sussurrò, sorridendo.
'Decisamente' risposi, fissando il professore.
'E tu ci sei solo da oggi. Cosa ti ha portato a una scelta così drammatica?' disse, guardandomi curioso.
'Non ne parliamo' continuai, guardandolo scocciata.
'Allora, Zayn..' disse ad alta voce il prof.
a quelle parole, lentamente volsi lo sguardo verso Zayn.
'Tu sarai il corteggiatore' continuò sorridendo il prof.
'Mentre tu, Perrie' e indicò la bionda.
Quindi si chiamava Perrie. Prestai sempre piu' attenzione.
'Tu sarai la figlia del duce, nonchè la ragazza corteggiata' continuò sorridendo.
Strinsi i pugni. Evidentemente Harry mi vide.
'Oh, calma, è solo un gioco!' sussurrò, avvicinandosi al mio orecchio.
Lo allontanai.
'tu robbie!' mi guardò il prof.
'Tu sarai la domestica di Perrie. Sarai tenuta a cambiarla, farle il trucco, e presentarla al meglio al suo corteggiatore' disse, mantenendo sempre quel saldo sorriso.
Perrie mi guardò, con aria di sfida, incrociando le sue braccia.
'COSA?!' dissi con tono di voce alto, guardando il prof.
'E' solo un gioco di ruoli!' continuò, scusandosi.
Guardai Zayn per un attimo. con il suo sguardo mi diceva 'Rimani'. Scossi la testa, e lasciai tutto. Corsi in bagno. 
'Mi scusi, prof' intervenne Zayn, e mi seguì.

/NARRATORVOICE.
Robbie era chiusa in bagno. Non piangeva. Non era suo tipico. Era solo.. incazzata. E non aveva voglia di parlare con nessuno. Neanche con il suo migliore amico. Solo con Mary.
'Andiamo, apri', insistette Zayn, spingendo piu' volte quella pesante porta.
Robbie ci pensò un po'. In fondo, parlare non sarebbe stato sbagliato. Improvvisamente, aprii la porta. Mentre Zayn era lì davanti, guardandola perplesso.
'Cosa minchia fai?' le domandò, a bassa voce.
'Che ci fai qui? C'è Perrie di là..' gli disse, guardando altrove.
Zayn rise.
'C-Cioè... AAHAHAHAHAHAHAHA. T-Tu sei... pff... GELOSA?!' esclamò Zayn, portandosi una mano allo stomaco.
Robbie roteò gli occhi. Per lei erano tutti immaturi i ragazzi. A qualsiasi fascia d'età.
'Guardami' disse ora serio Zayn, mentre con due dita alzava il viso di Robbie, dal mento, e portando il suo sguardo su di lei.
Erano innamorati, ma così non concludevano niente. 
'Per la prima volta un'altra ragazza mi caga, mi fa sorridere, e tu sei.. gelosa?' disse Zayn, con tono comprensivo e dolce. Quasi volesse farle sparire ogni dubbio sulla loro relazione. Che si sarebbero voluti per sempre un bene dell'anima.
A Robbie scese una lacrima. Per la prima volta, per un ragazzo.
'Quindi pensi che io non vada bene.. Va bene.' disse Robbie, allontanandosi dalla sua ragione di vita.
Zayn la bloccò per un braccio.
'Io non ho detto questo..' cercò di scusarsi.
'Lasciami! Ci vediamo da Mary, forse. A dopo.' concluse Robbie, staccandosi con forza dal ragazzo con gli occhi color cioccolato.
E se ne andò, senza dare spiegazioni a nessuno.
Zayn era perplesso su quel 'forse'. Sentiva il rumore del suo cuore cadere a pezzi.
'Cosa merda ho fatto?' sussurrò tra sè e sè Zayn, ritornando dai suoi compagni.

Spazio autrice : l'ho detto che questo ostacolo sarebbe stato piu' grande! No, ma, si vede che voglio taaaanto bene a Perrie? c': Coooooomunque, sono incazzata, per questo il capitolo è molto incazzoso. Potrebbe avere il ciclo la Robbie della storia, cio' non ci tengo a descriverlo. Detto cio', ci r
ivediamo al prossimo capitolo, cieeeeo c: Robbiexx.

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Capitolo 8
*** Chapter seven. ***


Chapter 7.


/ore3:30p.m.
ROBBIE'SPOV.
Accendo l'i-pod. La prima canzone che mi capitò davanti fu 'Glade you came', dei The Wanted. Alzai il volume. Okay, avevo deciso. Quella notte sarei andata in discoteca, sempre al Virgin. Avevo bisogno di divertirmi, per stare meglio. Per scaricare la tensione. Oh, ovviamente non sarei tornata a casa. Non volevo di certo vedere Zayn, ancora. Aveva detto esplicitamente che preferiva quella troia a me. Okay, per questo sparirò dalla sua vista. Spensi il cellulare, e mi feci un giro a Bradford, passando davanti a tutte le vetrine dei negozi. Mentre passeggiavo, una vetrina attirò la mia attenzione. Mi avvicinai ad essa. Era un negozio di vestiti da.. sposa. Ce n'era uno in vetrina. Quello che avevo sempre desiderato, quando ero piccola. Quello da principessa. Quello che sognavo di notte. Dove baciavo il mio principe azzurro. E quel principe azzurro dove minchia è? Sorrisi. E poggiai una mano sul vetro trasparente che mi divideva da quel magnifico vestito. 
'Ti avrò, un giorno..' sussurrai tra me e me. 
E continuai a passeggiare.

/NARRATORVOICE.
/ore5:00p.m
Zayn chiamava. Mary anche. Ma non rispondeva a nessuno dei due. Il suo cellulare era staccato. E Zayn si incazzava sempre di piu' con se stesso. Come Mary.
'Ma cosa minchia hai fatto?!' gli urlò contro Mary.
'Non urlare, cazzo!' le urlò Zayn.
'Non sei nessuno per dirmi cosa fare' urlò rispondendo lei.
'Smettila di fare la bambina, e ragiona!' gli urlò in faccia Zayn, mettendosi le mani tra i folti capelli neri.
'Brutto coglione, su cosa devo ragionare? Sul male che le hai fatto?!' gli urlò Mary, agitando la mano al vento.
Zayn, stufo, se ne andò in bagno, e sbattè la porta.
'Ma sentilo, sbatte anche la porta!' urlò ancora Mary.
Zayn fece finta di nulla, e si massaggiò le tempie. 
'Dove potrebbe essere..' sussurrò.
Drizzò la schiena e puntò lo sguardo nel vuoto.
'Ma certo!' sussurrò ancora, aprendo la porta.
'Preparati Mary, usciamo!' urlò, sorridendo.
'Non sono un cane.. Dove andiamo?' rispose, calma, e avvicinandosi a lui.
'Tu seguimi' le rispose, facendo un occhiolino.


/ore8:00.
Robbie era in discoteca. Prima passò da casa sua, e si cambiò, indossando un corto vestitino. Si mise eyeliner, rossetto rosso, e tacchi. E pensava solo a divertirsi. Entrò nella discoteca. Le persone non erano molte. Per il momento. Attraversò la sala, e si avvicinò al bancone. Si appoggiò, e chiamò il barista, con la sua dolce voce rauca. Egli si avvicinò, era giovane, e anche bonazzo. Cresta scura, occhi verdi smeraldo, e una carnagione olivastra. Una profumata carnagione scura. Le ricordava molto il suo migliore amico. Quello che le mancava da morire.
'Può portarmi qualche bicchiere di Jack? Grazie' gli disse, facendo un occhiolino.
'Certamente' rispose lui, avvicinandosi ai drink, e versando il drink alla signorina. 
'Ecco a lei' disse il barista, portandole su un vassoio 5 bicchierini di Jack.
'Grazie..' disse, sorridendo Robbie, e sorseggiando il primo bicchierino.
'La musica è ancora bassa, e la luce c'è. Per il momento possiamo conversare' disse, sorridendo il barista.
'Oh, certo' rispose Robbie, finendo di sorseggiare ancora il primo bicchierino.
'Qual'è il suo nome?' chiese timido il barista.
'Robbie. Lei?' disse sorridendo Robbie, e cominciando a sorseggiare il secondo bicchierino.
'Luke, piacere.Oh, mi scusi, mi chiamano da dietro, arrivo subito' rispose Luke, grattandosi la testa.
'Ma certo, fa pure' rispose Robbie, facendogli un occhiolino.
Dopo mezz'ora, il barista tornò. Ma non trovò la ragazza seduta al bancone. E i suoi bicchierini erano tutti vuoti. Non era piu' il suo turno di lavoro. Si avvicinò alla pista da ballo, e scrutò ogni singola ragazza. Finchè non trovò Robbie, con la bottiglia di Jack semivuota in mano. Sorrise, e si avvicinò a lei. Appena lo vide, lo avvicinò a lei, prendendolo dalla giacca. Mentre ballavano in mezzo agli altri ragazzi. Le luci si erano spente, e la musica era ormai alta. Troppo. Ed erano anche troppo vicini. Lui non era sbronzo. Lui ragionava perettamente. Era solo stronzo. La sua mano lentamente si poggiò sul seno di Robbie. Lei sorrise, e poggiò la sua mano su di essa. E la fece scendere, lentamente. Non voleva. Ragionava, nonostante tutto. 
'Vuoi essere mia?' le sussurrò il ragazzo.
Robbie ci ragionò. In fondo, nessuna l'amava. Neanche Zayn. Perchè no. Quindi annuii. Il ragazzo la prese in braccio. Mentre i loro nasi si sfioravano, le passò una mano nell'interno della gamba della ragazza, facendola salire fino al fondoschiena. Poi cominciò a baciarle il collo, lasciandole evidenti segni su di esso. Robbie, poggiò la testa all'indietro, godeva, e tutto andava secondo i suoi piani. Divertirsi. Il ragazzo la portò sui divanetti, vuoti, e la fece sdraiare, poggiandosi su di lei. Si baciavano. Senza alcuna passione. Facendo toccare le loro lingue, nessuno dei due sentiva qualcosa. Non si staccavano un secondo. Quando la stava spogliando del tutto, arrivò un ragazzo, che lo prese di peso e lo alzò dal fragile corpo di Robbie. 
'Ma ti sembra il caso con una sedicenne?!' gridò il ragazzo salvatore.
'Pensavo ne avesse di piu'..' rispose Luke, alzando le braccia. 
Si avvicinò una ragazza e urlò 'Cosa minchia ti passa per la testa, pedofilo? Lasciala stare!'.
Il ragazzo salvatore la prese in braccio, a mo' di principessa. E se ne andò da quel locale, senza dire nulla. Mentre la ragazza urlò 'Verme!'. Robbie guardò la scena spaventata. Appena usciti dal locale, scese dalle sue braccia. Si sistemò il vestito, e si mise davanti al ragazzo.
'Zayn, non dovevi venire. Che ti importa..' gli urlò contro.
'Volevi restare tra le mani di quel porco?' le chiese, alzando la voce.
Robbie, si mise le mani davanti al viso. 
'Volevo divertirmi, e basta.' rispose, sottovoce.
'Non è un buon modo per farlo' rispose Zayn, avvicinandosi a lei.
Robbie lo guardò. Con occhi lucidi.
'Davvero? Dammi un buon motivo. Tu sei con Perrie, Mary cerca di conoscersi con Harry, ed io?!' gli urlò.
Zayn non rispose, ma la guardò dritta negli occhi. Lei si voltò, come per tornarsene a casa. Zayn la bloccò, prendendola dal braccio. Robbie si voltò, ma Zayn subitò l'abbracciò. Essendo piu' alto e piu' formoso di lei, la ricopriva tutta. La sua mano, sulla sua bionda chioma. E l'altra sulla sua schiena. Mentre quelle di Robbie circondavano la schiena del suo migliore amico. E poggiò la sua testa sulla sua spalla. Mary sorrise, addolcita. E le vennero anche gli occhi lucidi. 
'Io non ti cambierei con nessuna.' le sussurrò all'orecchio Zayn, con la sua voce rassicurante, poggiandole la mano che era sulla schiena sul suo viso.
'Ed io posso sperare solo che questo non capiterà mai' sussurrò, poggiando a sua volta la mano su quella di Zayn. Si staccarono, e si sorrisero. Subito Robbie, senza pensarci due volte, si fiondò tra le braccia di Mary. Si strinsero davvero forte.
'Ti voglio bene, troia' le sussurrò Robbie, ridendo.
'Oh, anche io, puttana' sussurrò a sua volta Mary, sorridendo. Si staccarono anche loro, quando Robbie notò in lontananza qualcuno. Lo scrutò per bene. E strinse la mano di Mary.
'Merda, Mary, dobbiamo andarcene ora' esclamò a bassavoce Robbie.
'Cosa? Perchè?' chiese perplessa Mary.
'C'è Harry!' esclamò Robbie, guardandola negli occhi, spaventata.

Spazio autrice : hiehiehiei, questo è molto trasgry. Sssssspero vi piaaaccia, e porca minchia, lasciate recensioni :'c Che se no' la mia autostima va a puttane. Come la mia finezza, di questi tempi c': Vabbè, vado, che son le 02:47. Cieeeeeo. Robbie.xx

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Capitolo 9
*** Chapter eight. ***


Chapter 8.

/ROBBIE'SVOICE.
Non mi andava proprio di vedere Harry.E che io sapessi, era Mary quella che se l'è sbattuto, non io! Arrivò davanti a noi, con le mani in tasca, e con aria da figo.
'Cosa vuoi?' esclamò ad un certo punto Zayn. Lo guardai male.
'Io? Niente. Solo le tue fanciulle per una sera' rispose, sorridendo a me e Mary a 32 denti. Zayn si avvicinò con aria da sfida. Erano piu' o meno della stessa altezza.
'Ripeti!' urlò, minacciandolo.
'VOGLIO MARY E ROBBIE PER UNA NOTTE!' urlò Harry, sorridendo ancora. Ma non sapeva che a momenti Zayn l'avrebbe riempito di botte.
'L'hai voluto tu' sussurrò a denti stretti Zayn. Gli diede un pugno nello stomaco. Harry rispose. E si facevano male. Lo sentivo dai loro gemiti soffocati. Io e Mary ci guardammo preoccupate. Decidemmo di separarli. Quando Zayn era su Harry per tirargli un forte gancio destro su quel dolce visetto, lo tirai su di peso, mentre Mary spostò svelta Harry. 
Zayn guardava ancora male Harreh, ma io gli posai una mano sulla guancia, e lo guardavo, in attesa del suo sguardo ricambiato. Appena toccai la sua morbida pelle, si voltò verso di me. 
'Cosa stai facendo, Zayn?' gli dissi, con voce soffocata.
'Ti stavo difendendo' rispose, abbassando lo sguardo, e appoggiando la sua mano sulla mia. Quando mi guardò notai il suo occhio viola. E che si mise una mano sullo stomaco.
'Andiamo a casa, stai male' gli sussurrai all'orecchio, per poi darci la mano, e avviarci verso casa di Mary.
Mi voltai un attimo, per avere l'approvazione di Mary. Mi guardò preoccupata per la situazione di Harreh, ma poi mi fece un occhiolino. Quindi, ce ne andammo.
/HARRY'SPOV.
Ma quel cazzone che voleva? Non era il ragazzo di nessuna delle due bonaz.. emh, ragazze. Non poteva essere così geloso. 
'Mh, stai messo male' disse a bassavoce Mary, guardandomi le ferite sul viso.
Mentre io continuavo a guardare Zayn che se ne andava con la sua amichetta.
'V-vuoi che ti aiuti?' disse, tremando Mary.
La guardai negli occhi. Ehi, ma aveva dei bei occhi. No, davvero. Verdi, vivi. Belli. Cosa che non ho notato l'altra notte.
'Certo.. Ti va di venire a casa mia?' gli chiesi, timido.
Lei mi tolse un ciuffo riccio dal mio viso. Era così delicata e perfetta in ogni suo movimento. Sorrise. 
'Certo..' disse, sottovoce.
'Appoggiati a me, forza' mi disse, liberando la sua spalla dai ricci scuri.
'Grazie' sorrisi.
E le circondai il collo con il mio braccio sanguinante. 
/ROBBIE'SVOICE.
Aprii la porta. Feci sedere Zayn sul divano. Lo ricoprii con una coperta. Faceva freddo quella sera. 
'Aspettami, torno subito' gli sussurrai, mentre accesi il riscaldamento. Mi tolsi i tacchi, e corsi in bagno. Rempii una bacinella con acqua tiepida. Presi il disinfettante e ovatta, e un asciugamano. Ritornai in salotto. Poggia la bacinella per terra. Immersi l'asciugamano, lo strizzai, e lo poggiai delicatamente sul viso di Zayn. Quel dannato perfetto viso. Lo ripulì dal sangue. Mentre facevo attenzione a non fargli male, notavo che lui mi guardava, fisso negli occhi. 
'Ti faccio male?' gli chiesi, a bassavoce.
'Come potresti..' mi rispose prontamente lui.
Sorrisi. Dopo avergli pulito il viso, poggiai l'asciugamano per terra. Bagnai l'ovatta di disinfettante, e le poggiai sulle ferite. Mentre, per l'occhio viola, ci passai una pomata. Sempre molto attenta. Pensate che aveva un brutto aspetto? No. Lui era perfetto, sempre. Dopo un po', gli tolsi tutto. Mentre toglievo l'ultimo pezzo di ovatta, mi prese la mano. Lo guardai.
'Siediti affianco a me' disse, fissandomi sempre negli occhi.
Sorrisi, misi tutto a posto, e mi sedetti vicino a lui. Nascodendomi sotto le coperte. Mi abbracciò, ed io mi strinsi al suo petto.
'Secondo me sei tu la donna perfetta' esclamò, ad un certo punto.
Stretti in silenzio, e gli accarezzai lo stomaco.
'Quella che ogni uomo dovrebbe avere' rispose, baciandomi la fronte.
'Dormiamo abbracciati, come quando eravamo piccoli.' gli chiesi sottovoce, e stringendolo ancora di piu'. 
'Certo..' mi rispose lui, lasciandomi una carezza sul viso.
E ci addormentammo.
/MARY'SPOV.
'Ecco, siamo arrivati' esclamai, sorridendo.
'Suona..' mi disse sottovoce.
'C'è qualcuno?' risposi, guardandolo perplesso.
'Si..' rispose, stanco.
Suonai. Ci venne ad aprire una ragazza. Alta, magra, bella. Carnagione scura, massa di ricci neri (come i miei, direi), bocca sottile, e occhi marroni intensi. 
'Come, già di ritorno?' chiese, sorpresa.
'Harry, non sapevo avessi una r-ragazza. Me ne vado subito' dissi, abbassando lo sguardo.
Si, ci ero rimasta parecchio di cazzo.
Feci per andarmene, quando Harry mi bloccò per il braccio.
'Ma quanto puoi essere stupida?' mi disse, sorridendo.
'Uh?' risposi, guardandolo nuovamente perplessa.
'Lei è mia cugina, Leyla! Non ho una ragazza io!' esclamò.
'Ah.. AHAHAAAHAAHAAAAAHAHHAHA, che figura di merda. Okay, piacere, Mary.' dissi, ridendo come un'ebete.
Mi sorrise. Si, effettivamente, avevano lo stesso sorriso. Entrammo, e mi fece accomodare sul divano bianco.
'Vado a farmi una doccia, torno subito!' mi disse, allontanandosi sempre di piu'.
Ero parecchio rigida.
'E quindi tu sei..?' mi chiese Leyla, interrompendo la tensione.
'Eh? Io? Niente, solo una.. conoscente!' esclamai.
'Harry non porta a casa sconosciute. Chi sei, avanti?' mi disse, sorridendo, e avvicinandosi a me.
'Solo un'amica. Andiamo nella stessa scuola' dissi, sorridendo.
'Ah, capisco. Beh, ragazza, fattelo dire. Gli piaci' mi disse, soddisfatta.
A quelle parole, un brivido mi attraversò la schiena. Merda, e se fosse vero? E se io fossi perdutamente innamorata di lui? Se lui fosse.. quello giusto? Mary, è stato il tuo trombamico per una notte.. Come puo' essere il tuo ragazzo?! MERDA.

Spazio autrice : okay, si vede che non sapevo che minchia scrivere? merda. Peeeeeeene, come al solito, spero vi piaccia. OH, e recensite, perrrrfavore c': Entreranno sempre nuovi personaggi. Quindddddi, questa è solo la prima. Ora vado a nanna, pepepepeee. Cieeeeeeo. Robbie.xx

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Capitolo 10
*** Chapter nine. ***


Chapter 9.

/ROBBIE'SPOV.
Il cellulare suona. Merda, era la sveglia. Controllai l'orario. PORCA MERDA, LE 8:30! 
'Zayn, presto, alzati, muoviti!' gridai, prendendolo per un braccio, e tirandolo giu' dal divano.
'AHIA!' gridò, massaggiandosi il capo.
'Oh, non lagnarti, vatti a lavare, preparo la colazione!' dissi, decisa, e aiutandolo a rialzarsi da terra. 
'Okay, mamma' rispose, sorridendo.
Mi buttai letteralmente sulla cucina, uscendo pentole e padelle. E caddero tutte addosso a me.
'MERDA!' urlai.
'Oh, tutto bene?' urlò dal bagno Zayn.
'Oh, certo!' risposi, togliendo bruscamente quella pentola dalla mia testa, e sbuffando.
/MARY'SPOV.
'OHHH, E' TAARDI!' urlò Leyla da giu'.
Aprii gli occhi. Abbracciavo.. HARREH?!
Mi staccai velocemente, e urlai. Harreh spalancò gli occhi, e si alzò, per poi voltare il suo sguardo su di me.
'Cosa?! Che succede?!' urlò, spaventato.
'Niente. Ti abbracciavo!' risposi con un filo di voce.
'Ma vaffanculo!' mi rispose Styles, tirandomi una cuscinata sul viso. 
'Oh si, ti amo anche io!' risposi sorridendo, e togliendomi il cuscino dal viso.
Sorrise anche lui, e si alzò. Era in boxer, asdfghjkl.
'Su, è tardi, andiamo a lavarci' disse, sbadigliando.
'Okay' dissi, alzandomi, e dirigendomi verso il bagno.
Mi seguì anche lui, e in pratica, arrivammo insieme. Ma in teoria, non era così.
'E' chiaro che sono arrivata prima io' dissi, alzando un sopracciglio.
'Siamo arrivati insieme.' disse, squadrandomi.
'Yoh, bello, prima le donne' dissi, con tono ovvio.
'Non mi interessa' rispose, buttandosi sempre di piu' verso il bagno.
'Sei un maleducato!' dissi, fermandolo con una mano, e facendolo indietreggiare.
'Okay, ho capito. Facciamola insieme sta doccia!' rispose, esasperato.
'COSA?!' urlai, scandalizzata. Non era nei miei piani.
/NARRATORVOICE.
ore8:55.
Robbie e Zayn erano fuori il grande cancello della scuola. La campanella stava per suonare. Eppure non vedeva traccia della sua migliore amica. 
'Dove minchia è?' domandò, esasperata.
'Dai, arriverà a momenti..' disse Zayn, guardando Perrie.
Robbie la guardò incazzata, ma poi sorrise.
'Dai, va' da lei.' disse, sorridendo.
'Che? io? No, no, lascia perdere' rispose, imbarazzato.
'Boh, che ci trovi di male?' disse, ridendo Robbie.
Quando in lontananza vide tre ragazzi correre, spingersi, e ridere. Oh, si, una era Mary. Ed Harreh. E l'altra chi era?
'Oh, finalmente!' disse felice Robbie.
'Scusate... Il... Ritardo' rispose Mary con il fiatone.
'Oh, e tu sei?' chiese incuriosito Zayn.
'Piacere, Leyla, del secondo anno, sezione B.' disse, sorridendo e tutto d'un fiato.
'Owh, io sono Robbie, del terzo anno, sezione H, e lui è Zayn, stessa cosa' rispose Robbie sorridendo, e porgendole la mano.
'Wow, quindi sei anche gentile' disse sorridendo Harry, ironico.
'Ah-ah' rispose Robbie, sorridendo.
E suonò la campanella.
Robbie e Zayn entrarono in classe, insieme. Lui ancora dolorante, e lei sorridente. Appena entrò in classe, prese il primo banco vuoto che trovò davanti. Uno proprio in terza fila. Poggiò i libri, quando un  moro dagli occhi color Oceano e bretelle si avvicina al suo banco, con aria da sfida.
'Questo è il mio banco, bellezza' disse, sorridendo.
'Oh, davvero? Quanto lo hai pagato, esattamente?' rispose Robbie, sorridendo ironicamente.
'Vattene subito' disse, a denti stretti.
'Non esiste proprio..' disse Robbie, mettendosi ancora piu' comoda.
'Prendi questo, idiota' esclamò Harreh, alzandosi dal suo banco. 
Entrambi si voltarono, ma Robbie lo guardò stupita.
'Non è finita qui.' continuò a denti stretti il tipo, guardando Robbie.
'Si, certo...' disse, sorridendo Robbie.
Harry e il tipo si diedero un cinque, e Harry si sedette vicino a Robbie.
'Perchè l'hai fatto?' gli chiese Robbie.
'Perchè rompeva il cazzo' rispose Harry, guardando il culo di un'altra ragazza.
'Ma insomma, la finisci!?' lo sgridò Robbie.
'Di fare cosa?!' rispose Harry, guardandola perplessa.
'Di guardare i culi delle ragazze.' disse con tono incazzato Robbie.
'Ma siete così.. AH!' rispose, squadrando quel culo. E secondo Robbie, quello della sua migliore amica era migliore.
'Non so se Mary sarà felice di ciò' disse sorridendo sotto i baffi Robbie.
Harry la guardò, voltandosi improvvisamente, e guardandola male.
'Oh, ma tu non glielo dirai!' esclamò.
'Altrimenti?', disse sorridendo Robbie,e incrociando le sue braccia sul suo seno.
'Oh, Malik saprà SOLO qualcosa..' disse, sorridendo con strafottenza Styles.
Robbie spalancò gli occhi, e sciolse le braccia.
'Okay, sarà il nostro segreto' disse, sorridendogli dolcemente.
Entrò il proff.
'Okay, silenzio ragazzi, vi presento la vostra nuova compagna di classe.' disse, sorridendo.
'Oh, ma ne arriva una ogni giorno?' esclamò Josh Devine, il compagno di classe di Robbie. E si cagavano ben poco, direi.
'Simpatico come un dito in culo' esclamò il tipo che l'aveva minacciata.
Risero tutti, anche Robbie e Zayn. 
'Silenzio! Si chiama Marta, viene dal Sud Italia. Entra, signorina' disse il proff, invitandola ad entrare in aula.
I suoi capelli lunghi e mori sbucarono da quella porta.
'C-Ciao' disse, soffocando qualche parola.
I suoi occhi incontrarono subito quelli di Josh. Robbie si mise una mano sulla fronte, e sussurrò tra se' e se' 'Oh, non mi dite. Innamorata di Devine...'.


Spazio Autrice : meeerda, non sapevo proprio che minchia scrivere, trololol. Okay, amatemi, e recensite, cheeeese. Boh, mi andava di dirlo. Dai, vipregovipregoviprego. Io vi aaaamo, c': Bene, vi lascio, al prossimo capitolo, cieeeeo. Robbie. xx

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Capitolo 11
*** Chapter ten. ***


Chapter 10.


Spazio autrice : questa volta è prima del racconto. PEENE, volevo dirvi grazie, a tutte le recensioni e le visite, e siamo già arrivati al decimo capitolo, YEAHBUDDY. OH, e poi, che questo capitolo sarà estremamente dolce. Diabete, mode : on. Cieeeo. Robbie xx.


 /9:00p.m.
ROBBIE'SPOV.
Ero chusa in camera mia. Sul letto, a gambe incrociate. Mentre sfogliavo le foto di me e di Zayn. Dai primi mesi ai 16 anni. Sorridevo a tutte. Ma ne vidi una in particolare. Il suo paffuto viso scuro, tra le mie pallide mani, mentre le mie labbra a cuore erano sulle sue. Mi scese una lacrima, e cadde sulla foto. Okay, mi piaceva dannatamente. Credo che avrei potuto amarlo fino a quando creperò. Non importa con chi mi sposerò. Io lo amerò, per sempre. E Perrie è soltanto una fortunata ragazza. 
'Posso?' una voce squillò nel silenzio.
Era Zayn, mi asciugai la lacrima.
'Certo, entra' dissi, sorridendo.
Aprii la porta, e si sedette vicino a me. 
'Cosa fai?' mi chiede, guardandomi sorridendo.
'Ricordavo..' dissi, riponendo ancora il mio sguardo su quella foto.
Si avvicinò con la testa alla mia spalla, e si poggiò su di essa, fissando l'immagine. Sorrise, lo sentivo.
'Oh, eravamo noi?' chiese.
'Ma certo!' risposi, con tono ovvio.
'Ero figo' rispose, fissandosi.
'Guarda che ero bona anche io' risposi, facendo la superiore.
'Altrimenti non ti avrei baciata' rispose, alzando il suo scuro capo, e guardandomi con i suoi dolci occhi marroni-verdi. Il mio cuore si bloccò. Nuovamente le mie labbra si avvicinavano alle mie. No, non potevo. Non poteva continuare così. Lui doveva scegliere. O te, o quella troia. Misi una mano davanti al suo viso, dividendoci, proprio mentre le nostre labbra stavano per sfiorarsi. Mi alzai, in fretta e furia. 
'Perdonami' sussurrai, mentre lui mi guardava, scandalizzato.
Sbattei la porta, e mi rifugiai in bagno. Mi guardai allo specchio. Cominciai a piangere. E a urlare cose senza senso.
'NESSUNO MI HA MAI AMATA, MERDA!' oppure 'LO AMO TROPPO, E ME NE SONO ACCORTA SOLO ORA. SONO UNA TESTA DI CAZZO!'. E dubito non mi abbia sentita.
Io e Mary ci siamo fatti una promessa. 'Non ci taglieremo mai, come tutte le nostre amiche hanno fatto'. E abbiamo stretto una lametta. Prendo quella lametta, che ho sempre conservato. 
'Puo' far piu' male di quel che provo?' pensai.
Non credo. Quindi, perchè no?
/MARY'SPOV.
Mi annoiavo pesantemente sul divano. Sentivo Robbie gridare, ma dato che Zayn era con lei, ero abbastanza tranquilla. OH, un messaggio. 'Ci vediamo sotto casa tua, ora.xx'. Okay, numero sconosciuto. Sarei dovuta andare? Boh, che mi puo' accadere, ancora. Mi infilo leggins e felpa, fuori faceva freddo. Un paio di Converse, ed esco di casa. Aspetto fuori la porta, ma non vedo nessuno. Quando da dietro sento due mani appoggiarsi sui miei fianchi. E salire lentamente vicino al seno. Erano mani grandi. Le conoscevo.
'So che mi hai riconosciuto..' sussurrò, mentre il suo fiato era sul mio collo. Brividi.
'H-Harreh..' risposi, senza fiato.
Mi girai velocemente.
'Cosa ci fai qui? Fa freddo...' gli dissi, preoccupata.
'No, non fa freddo.' disse, con voce tremante.
Lo guardai, e sorrisi. 
'Vorrei essere piu' grande di te, così potrei abbracciarti e farti stare al calduccio, aw. Come un panda' dissi, sorridendo a 33 denti, mentre mi avvicinavo a lui a braccia aperte.
Mi spinse in indietro, facendomi cadere.
'Non diventare dolce' disse, indifferente.
Mi alzai, incazzata.
'LA PIANTI?!' gli urlai contro.
'Così svegli tutto il vicinato!' disse, poggiandomi un dito sulle labbra.
Guardai il dito, e poi lo spostai.
'Smettila di trattarmi prima bene, e poi male' dissi, guardandolo male.
'Io non ti tratto male..' disse, sorridendomi.
'No, farmi cadere, zittirmi, ignorar..'
Non feci in tempo. Le sue labbra sulle mie. E la sua enorme mano sul mio pallido viso. Nonostante il bacio, eravamo parecchio lontani. Non potevo abbracciarlo. Per sfogarmi, strinsi i pugni. Le nostre lingue erano un vortice. Si muovevano insieme. In armonia. Socchiudemmo gli occhi, insieme. Avrei voluto registrare quel momento. E' stato il primo. E l'unico per me.

 

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Capitolo 12
*** Chapter eleven. ***


Chapter 11.

/ROBBIE'SPOV. 
Si, mi tagliai. Che liberazione. Nascosi quella lametta. Mary non doveva assolutamente vederla. Mi avrebbe picchiata. Ci penso un po'. Non volevo passare una notte deprimendomi. E volevo un bacio da Zayn.  Volevo drogarmi delle sue labbra. E riavere le farfalle nello stomaco sfiorando la sua lingua. Okay, mi venne un'idea spontanea. Discoteca, yep. Ma sarebbe stata diversa. Mi sarei messa una maschera, per coprirmi il viso. Se gliel'avessi chiesto io un bacio, non me l'avrebbe mai dato. Sentii Zayn andare in salotto, in silenzio. Uscii dal bagno, e mi diressi verso camera mia. Mi vestii, e truccai, e mi misi la maschera. Okay, ero irriconoscibile. Uscii dalla finestra, essendo casa di Mary una villa, ad un solo piano. Silenziosamente, infilandomi i tacchi, mi ritrovai davanti alla porta di casa. E mi portai una maglietta per Zayn. Suonai. E mi venne ad aprire.
'Emh.. chi sei?' chiese, incuriosito.
'Oh, non mi conosci. Vieni, andiamo.' gli dissi, cambiando tono, cercando di essere il piu' sensuale possibile.
'Eheheeh, capisco. Oh, devo avvisare la mia migliore amica.. E devo vestirmi' disse, girandosi.
lo presi dalla spalla, e gli mostrai la maglietta.
'Ci ho pensato io, a tutto. Andiamo..' gli dissi, dandogli la mano. E trascinandolo alla discoteca nostra di fiducia, il Virgin. Lo portai in mezzo alla bolgia, e cominciammo a ballare.
'Sei fidanzato?' gli dissi, sorridendo.
'Emh, no, non ancora.. Te?' chiese, timido.
Arrossii. 'No'.
Ballammo ancora un po', rubando drink a qualche ragazzo già ubriaco. Arrivarono l'una. Decisi di baciarlo, e tornare a casa, correndo. Mi avvicinai a lui, al suo collo. Gli stampai un bacio sul suo profumato collo. Un brivido gli attraversò la schiena, lo sentii tremare. 
'Giuro, non voglio farti del male' gli sussurrai all'orecchio.
'Non preoccuparti' mi disse, sorridendo. Quella mascherina che mi nascondeva gli occhi, mi dava terribilmente fastidio. 
'Vuoi vedere che ti trovo altri due punti deboli, con un bacio?' gli sussurrai, sempre con tono diverso dal mio abituale.
'Provaci' mi rispose.
Mi alzai in punta di piedi. E gli baciai la fronte. 
'Ecco il primo' gli sussurrai. Sorrise.
Mi avvicinai lentamente alle sue labbra. Le toccai. E mi staccai.
'Ecco il secondo' e sorrisi.
Feci per andarmene. Quando lui mi bloccò per una mano. Mi voltai. 
'So che sei Robbie' disse, sorridendo, e abbassando lo sguardo.
Arrossii.
'Riconoscerei le tue labbra tra mille' mi confidò, avvicinandosi al mio orecchio.
'E anche il tuo profumo' mi disse, prendendomi ora il viso con la sua grande mano scura, e baciandomi. Le nostre lingue strisciavano l'una con l'altra. Sembra superficiale dirlo così. Ma è la piu' bella sensazione che un ragazzo mi potesse dare. Ed io che ritenevo l'amore una pazzia. Una falsità. Rimangerò quelle parole.
/thenextday.
/MARY'SPOV.
Avevo dormito con Harreh quella sera. La mattina ci ritrovammo come sempre fuori la scuola. E Harreh, come sempre, mi cagava poco. Chissà perchè solo a scuola, mbah. Parlavo con Robbie. quando lo vidi allontanarsi, silenziosamente. Lo vidi con la coda dell'occhio. Parlava con... LA TIPA DEL QUINTO ANNO?! CAROLINE?! E troppo amorevolmente. Troppo vicino. N'altro po', e si stupravano. Mi avvicinai a lei, alzandomi le maniche della mia larga maglia firmata Abercrombie, e strisciandomi le sudate mani sul mio aderente jeans chiaro. 
'NON.TOCCARE.HARREH' urlai, spingendola forte. E facendola cadere. Gemette, e si rialzò.
'Chi cazzo sei, troia?!' mi disse, sferrandomi un pugno sulla mia guancia sinistra. Mi scese una lacrima, ma non gemetti. Le diedi un calcio alle sue lunghe e magre gambe, e un pugno nello stomaco. MA COME CAZZO SI PERMETTEVA? TOCCARE IL MIO QUASI-RAGAZZO E DARMI PURE UN PUGNO? Ma io ora l'ammazzo, sta putroccola! Me ne andai, verso Robbie, abbracciandola. E versando lacrime amare. Mi accarezzò i miei ricci.
'Tranquilla, Harreh farà la scelta giusta' cercò di consolarmi.
A quelle parole piansi ancora di piu'. E se non mi avrebbe mai perdonata? In che cazzo di guai mi sono cacciata? merda.


spazio autrice : corto, e pure bruuuuutto. Spero solo vi piaccia, putroccole. Al prossimo chapter, cieeeeeo. Robbie.xx

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Capitolo 13
*** Chapter twelve. ***


Chapter 12.

/ROBBIE'SVOICE.
ore12:45p.m.
Faceva freddo quella mattina. E le fredde mura della scuola, di certo non mi facevano stare meglio. Il cielo era coperto da nuvoloni neri, e qualche goccia di pioggia cominciava a cadere. Mi strinsi nella mia sproporzionata felpa della Duff. Guardavo fuori dalla finestra, mentre credo che la proff Ronald stesse spiegando qualcosa riguardo la gravità. Mh, non le davo molto ascolto. In fondo, ero all'ultimo banco, non mi cagava proprio. Mi distrasse un 'psst' proveniente dalla mia destra. Mi girai, disinvolta, facendo fare swiiiiiiiish ai miei lugnhi capelli biondi. Era Malik.
'Oh, che ore sono?' mi chiese, bisbigliando.
'Mh, immagino l'ora di comprarti un orologio' gli risposi, prontamente.
'Andiamo, ho un appuntamento.' insistette.
Mi drizzai sulla schiena. Appuntamento? Con chi?!
'Sono le 12:50, caro' risposi, mettendo su un sorriso sforzato.
'Merda, sono in ritardo.. ' sussurrò mentre, ritornò al suo posto, e alzò una mano.
'Si, Malik?' chiese stupita la Ronald.
'Emh, proff.. Posso andare in bagno? E' davvero davvero davvero urgente' disse, mantenendosi il pacco, facendo capire che fosse davvero indispensabile.
Sorrisi sotto i baffi. E non era neanche divertente. Sorridevo senza motivo solo con lui.
'Oh beh, sarebbe stato un miracolo se mi avesse chiesto la ripetizione di un capitolo.. Vada' gli rispose, dandogli il permesso.
E uscii dalla classe, mentre io lo guardavo perplessa. Ci scommetto la vita che era per Perrie.
Mi arrivò un bigliettino sul banco. Mi guardai intorno, cercando di capire da dove provenisse. Lo aprii.
'Mh, ti brucia davvero tanto che Malik ti abbia abbandonata? N.H'
Horan? Ma non c'eravamo cagati neanche una volta. Lo guardai, era nella fila davanti alla mia, alla mia sinistra. Mi guardò con strafottenza, mentre sorrideva malizioso. Lo guardai con un'espressione disgustata. Non che fosse orribile, per carità. Era il tipico principe azzurro sognato da tutte le ragazze adolescenti. Biondo, occhi azzurri, fisico perfetto, quanto il sorriso.. Mh, peccato che il mio principe azzurro aveva le sembianze del mio migliore amico, già. Altrimenti sto Horan lo avrei stuprato già da troppo tempo. Intendiamoci, non mantengo le promesse.
Gli scrissi con foga una risposta 'Prima vorrei sapere chi cazzo sei, poi potrei raccontarti la mia vita sentimentale. mh. R.K' e glielo lanciai.
Oh, e come non poteva la proff vedermi?
'KIMTIME! Dovresti ascoltare me, non il tuo compagno Horan.' mi rimproverò, togliendosi dal viso quei sottili occhiali da vista.
'.. E' seria?!' risposi, sorridendo.
'FILA IN PRESIDENZA, INSIEME A HORAN' mi disse, o meglio, urlò, aprendoci la porta dell'aula. 
Horan sbuffò. Effettivamente non c'entrava una menghia, ma non volevo mica andarci da sola. eheheheheheh. Uscimmo dalla classe, e la porta si chiuse alle nostre spalle. Percorremmo in silenzio il lungo e vuoto corridoio. Fin quando, decisi di interrompere quel silenzio.
'Come fai a sapere di me e Malik..?' chiesi, guardandolo stupita.
Non mi rispose. 
'Mh, educazione livello 100' sussurrai tra me e me.
Arrivammo davanti alla presidenza, mentre lui aveva le mani infilate nelle tasche del jeans scuro, io bussai.
'Avanti..' una voce rauca ci invitò da dietro la porta.
Insomma, solite cazzate, ci sedemmo, controllammo le nostre schede. A quanto pare quelle di Horan facevano schifo alla merda. Boh, sembrava l'alunno piu' terribile di questa scuola. OH, beh, che dire, che culo, veniva proprio in classe con me. Dovrei vantarmi,no? No.
'Passiamo a te Kimtime..' disse, guardandomi. 
Quell'anziano uomo doveva rompere il cazzo proprio a me, dico?!
'Non vai a meraviglia. E sei una nuova alunna. Dovresti comportarti meglio, cara' disse, ignorandoci del tutto, e facendo finta di parlare da solo. Boh, sarà abituato(?).
'Bene, questa volta vi do solo un pomeriggio di punizione..' disse, sorridendo.
Ma che cazzo rideva!? Non c'era proprio una minchia da ridere. Avrei dovuto passare la giornata in questa cazzutissima scuola, e non passare la giornata con i miei amici. Ma si fanculizzasse. Prendemmo il foglietto, e uscimmo da quella stanza deprimente. Ripercorremmo quel vuoto corridoio. Sempre in silenzio.
'Allora, parla' gli dissi, guardandolo seria.
'ps, zitta..' disse, stanco direi della mia presenza.
'Saranno anche cazzi miei sapere come tu sappia ciò' gli dissi, alzando il tono di voce.
Improvvisamente mi sbattè contro gli armadietti, provocando un fastidioso rumore. Gemetti leggermente di dolore.
'Ascoltami bene, mocciosa. Non ho pietà per nessuno, tantomeno per una ragazza come te..' disse, avvicinandosi troppo al mio viso.
'L-Lasciami' gli sussurrai, mentre lui mi tirava su dal collo della felpa. Cio' mi impediva di respirare.
'Smettila di cagarmi il cazzo. Ah, e oggi po..' continuò.
La campanella mi salvò letteralmente il culo. Si guardò attorno. Lasciò la presa. E se ne andò verso la sala mensa, a gambe levate. Bene, nella mia scuola c'era un bullo che picchiava anche ragazze. MAGNIFICO.
/MARY'SVOICE.
Ero disperata. Piansi anche durante l'ora di letteratura inglese. No, Harreh non mi avrebbe piu' parlata. Mi avrebbe lasciata morire in solitudine. Senza un ragazzo, per il resto della mia inutile vita.
Suonò la campanella. Raccolsi tutto in fretta, e uscii immediatamente da quell'infernale aula. Andai vicino al mio armadietto rosso, e lo aprii. Ci misi dentro tutti i libri inutili. Pesanti libri che non servivano a un cazzo. Mi aggiustai un po' quella massa di ricci in un tuppo. Chiusi l'armadietto, e alla mia destra c'era Harreh. Appoggiato all'armadietto vicino al mio. Sussultai.
'Posso darti una cosa?' mi chiese, accennando un sorriso.
'C-Credo di si..' balbettai.
No, okay, era ufficiale davanti a lui io non ragionavo, yep. Potevo dire anche minchiate tipo 'I'm a banana'. Solo se c'era lui.
Dopo tre immensi secondi, guardandoci negli occhi, mi prese dai fianchi, e mi avvicinò al suo bacino. Il suo respiro si sovrapponeva al mio, tanto eravamo vicini. Non ci pensò due volte, e poggiò le sue calde e rosse labbra sulle mie sottili. Chiaramente, chiese accesso con la lingua. E come non potevo darglielo?ceh. Ignorammo completamente di essere in un corridoio scolastico. Chiudemmo gli occhi in sintonia, mentre mi sbattè contro l'armadietto. Il corridoio era ormai semivuoto. Poggiò la sua mano sul mio sedere. Sorrisi, mentre le nostre lingue continuavano a inseguirsi. Ci staccammo. Lo guardai, intimorita.
'Ascolta, Harreh, per stam..' e mi fermò con un dito sulle labbra.
Si avvicinò al mio orecchio.
'Ti perdono perchè hai un culo da paura' sussurrò.
Sorrisi, e lo spinsi contro il muro. 
'Scemo' dissi, sorridendo.
Avvolse un suo braccio sulle mie spalle, ed io sui suoi fianchi. Okay, amavo il mio trombamico. No, ma cosa c'è di straaaano?!
/ROBBIE'SVOICE.
Avevo bisogno di andare in bagno. No,niente di drammatico. Dovevo solo pisciare. Entrai, mentre aprii una delle tre porte per avere accesso al cesso. EHEHEHEH, UN GIOCO DI PAROLE!
Aprii quella del centro. E pochi secondi dopo, mi pentii della scelta. Chi trovai dinanzi a me? Quella biondona troia che pomiciava con il mio migliore amico. Mbah, per me sembrava si succhiassero l'anima a vicenda. Chiamatelo bacio, voi. In quel momento il mondo mi crollò addosso. Si staccarono, e Zayn mi guardò traumatizzato, mentre lei rideva. 
'Oh, scusate, pensavo fosse un cesso, non un night-club' dissi, chiudendo la porta, e andandomene. Zayn uscii, e mi rincorse. Mi bloccò dal polso, e mi girai bruscamente.
'Cosa c'è? Non vorrai lasciare così Perrie?! No, poverina.' gli dissi, guardandolo nei suoi profondi occhi color verde oliva e caramello.
'Aspetta..' cercò di continuare.
'No, ascolta. Adesso parlo io. Quale lingua preferisci toccare, eh? La mia, o quella di Perrie. No, perchè davvero, non so cosa cazzo ti prende.' gli dissi, alzando il tono della voce.
'E ora scusami, davvero. Vado da Mary, lei almeno ama un solo ragazzo' risposi, liberandomi dalla sua presa.
Riuscii a farlo tacere. Boh, sembrava impotente. Ma andasse a fanculo.

Spazio autrice : ceh, fantasia portami via(?). non sapivo che meeeenghia scrivervi. Spero solo vi piaccia. Oh, vi avviso. Tra qualche capitolo capiterà qualcosa di DAVVERO disastroso. davverodavverodavvero orribile :c ehehehhe, vi tengo sulle spine, putroccole. ai lov iu. oh, e grazie per le recensioni, cazzo c': Robbie. xx 



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Capitolo 14
*** Chapter thirteen. ***


Chapter 13.

Entrai in sala mensa. Tra tutti gli studenti, intravidi due cespugli. Quello di Mary e quello di Harry. Mi avvicinai lentamente, e incazzata. Mi sedetti, e non mangiai nulla. Fanculo all'amore. Fanculo a Zayn.
'Oh, non mangi?' chiese Mary, guardandomi scioccata.
Non risposi, piu' che altro pensavo a quanto avrei ucciso di botte Perrie.
'Mocciosa, rispondi alla mia ragazza' continuò il coglione accanto. 
Mentre Mary sorrideva per la bellissima dedica data dal suo puttaniere preferito, mi irritai abbastanza.
'Sai cosa? Vaffanculo' dissi, prendendo la borsa, e alzandomi.
'Troietta, non puoi permetterti di mandarmi a fanculo' disse, mostrando sempre quel suo orgoglioso sorriso.
Mi avvicinai a lui, e gli tirai uno schiaffo. Tutti, nuovamente, si girarono verso di me. Verso di noi.
'Questo posso permettermelo?' dissi, con tono piu' alto, mentre lui si massaggiava la guancia. E me ne scappai da quell'inferno. 
Arrivai alla porta della mia aula. La aprii, e mi chiusi dentro. Mi avvicinai alla finestra. Mh, il tempo peggiorava sempre di piu'. Cazzo. Qualcuno bussò alla porta, e cio' mi distrasse dai miei affollati pensieri da adolescente.
'Avanti..' sussurrai.
Ma non mi girai. Sentii dei passi, avvicinarsi a me. Ma non ci feci caso. Si avvicino al mio orecchio. La sua calda voce si fece chiara nella mia mente.
'Stasera, io e tu, nel mio letto' sussurrò.
Mi girai verso di lui, rabbrividendo.
'Horan, nei tuoi sogni' gli dissi, sorridendo strafottente.
'Sei obbligata, ragazzina' mi disse, avvicinandosi sempre di piu' a me.
'Mh, oppure?' gli dissi, alzando un sopracciglio.
Mi prese nuovamente dalla felpa, e mi punto' un pugno sul viso.
'Oppure ti ritroverai un occhio viola' disse, sorridendo.
'O-Okay..' sussurrai con un filo di voce. Mi stava strozzando ancora.
Sorrise, e mi lascio'. Presi un profondo respiro. Mentre lui si girò, per andarsene.
'Alle 9 a casa mia. Ti aspetto ansiosa. E se non ci sarai, vedrai.' continuò, mentre se ne stava andando.
Arrivò sulla soglia della porta, aprendola.
'Ma non ti vergogni neanche un po'..' dissi, incazzata.
Si bloccò un attimo, e mi sbattè la porta in faccia.
Mi appoggiai al muro, e lentamente, mi trascinai al pavimento. Raccolsi le mie gambe vicino al mio viso, e cominciarono a scendere le fatidiche lacrime. Dai, pensa positivo Robbie. Almeno Mary non ti aveva abbandonata. 

ore9disera.
'Ma', vado da Mary a dormire, ciao!' dissi, prendendo la mia roba. 
'Okay, a domani tesoro' disse, sorridendo, intenta a cucire.
Io invece volevo far tutt'altro che sorridere. Ma dai, sarebbe stata solo una notte. Camminavo nelle strade deserte. Il piu' velocemente possibile. Qualche isolato dopo, e trovai la casa di Horan. Una villetta niente male. Suonai il campanello. Venne ad aprirmi, con una birra in mano, e senza maglia. Mh, ammirevole. Chiuse la porta, mi prese dal braccio, e mi trascinò in camera dei suoi. Mi buttò sul letto. Prima di cominciare, mi chiese 'E' la tua prima volta?'.
'No..' risposi, guardando altrove.
'Bene. Non vorrei avere la responsabilità di sverginarti, per carità' disse, togliendosi i pantaloni, e rimanendo in boxer. Si buttò delicatamente su di me. Mentre mi accarezzava una gamba. Ribrezzo. Ecco quello che provavo. 
'Almeno mettici un po' d'amore' sussurrai.
Si avvicinò al mio collo, baciandolo delicatamente.
'Non ti preoccupare. Ho amato anche io.' sussurrò, lasciandomi un altro umido bacio sul collo.
Rabbrividii. Non potevo stare ferma. Gli presi il viso, e lo baciai. Ci guardammo negli occhi, e scese lentamente giu', arrivando al mio bacino, mentre continuava a guardarmi. Il quel momento sconnessi il cervello. Non ricordo molto. Mi sembrava meglio dimenticare.

qualcheoradopo.
Stesi sul letto.Le sue enormi braccia, sui miei magri fianchi nudi.  Lui mi sembrava dormisse. Allora presi delicatamente il cellulare dal comodino. Composi il numero di Zayn. Avevo bisogno di lui, di parlargli. Aprii la chiamata.
'Zayn. .  Zayn?!' sussurrai. 
Horan mi buttò il cellulare a terra, e mi strinse ancora di piu' a lui. 
'E' meglio per te e per me' sussurrò, sorridendo.
Quindi lui era felice. Bene.
Mi scese una lacrima, e non potè non pensare a Zayn. Al suo viso. Al suo profumo. Alle sue labbra. A lui.


Spazio autrice : non è proprio questo il disastro, ma occai. Allora, povera Robbie, abusata:c bulli demmerda. pene, ve gusta? recensite allora, putroccole. Al prossimo capitolo, benefattrici. Cieeeeeeo. Robbie.x.

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Capitolo 15
*** Chapter fourteen. ***


Chapter 14.

/ROBBIE'SVOICE.
Odore di caffè mischiato all'alcool inebriava le mie narici. Mi alzai, mentre un raggio di luce penetrava dalla finestra. Wow, giornata di sole a Bradford. Mi alzai, e indossai l'intimo. Poi guardai l'armadio di Niall. Mh.. Carine le felpe. Ne presi una, almeno il triplo di me. Perfetto. Arrivai in cucina, mentre, come previsto, lui beveva caffè. 
'Lì c'è una tazzina, se vuoi..' mi disse, non guardandomi. 
Scrollai le spalle, e mi avvicinai al piano cottura per prenderne un po'. Lui si voltò verso di me. Mh, alquanto incazzato. Oh, andiamo, non mi vorrà picchiare perchè ho indossato una fottuta felpa. Mi voltai anche io, mentre tenevo tra i bordi delle maniche la tazzina bollente. Ne bevvi un sorso.
'Che c'è?' gli dissi, mentre lui continuava a fissarmi incazzato.
'Quella è la mia felpa..' disse, tenendosi sul misterioso.
'Ma dai, dillo che mi trovi anche piu' sexy' dissi, sorridendo, e bevendo un altro sorso di caffè.
Si alzò, e si avvicinò a me. Recintò i miei fianchi con le sue muscolose braccia, mentre si avvicinava al mio viso. Davvero tanto, direi. Poggiò le sue labbra sulle mie. Ma prima che diventasse un vero e proprio bacio, lo allontanai. 
'Scusami.. Non me la sento.' risposi, sottovoce.
'AHHAHAHAHAHAAHAHAAHAHA, come scusa!? Abbiamo trombato tutta la notte, e non te la senti di baciarmi?!' mi urlò contro, ridendo.
'Scusami se sono innamorata, Horan' gli dissi, spostandolo definitivamente, poggiando la tazzina, e salendo di corsa su. Sarei andata a scuola. I libri?! Che importa. Lì bastava portare un quaderno. E sotto il banco ce n'era uno. L'avrei usato per tutte le materie. Mi infilai il jeans, e la mia stessa felpa Duff. Chiamai velocemente Mary.
'Oh, ma allora sei viva! Ti avrò chiamato duemi..'
'Ascoltami Mary, fammi un favore. Portami un tuo top, felpa, o qualsiasi cazzata indossibile. Grazie, ti racconto tutto dopo' e chiusi la chiamata. Presi la mia borsetta, e uscii dalla porta della villa di Horan.
'Ci vediamo a scuola' urlò.
Sbuffai, e mi avviai, alle 8:30 di mattina.

/ZAYN'SVOICE.
Non vedevo Robbie da troppo tempo. Andai a casa di Robbie, ieri sera, e la mamma mi riferì che era da Mary. Andai da Mary, ma lei non ne sapeva completamente niente, anzi, la disturbai mentre 'lavorava' con Harry. Ero preoccupato, okay? Nel frattempo si avvicina Perrie. Accennai un sorriso. Mentre lei lo sfoggiava completamente. Attorcigliò le sue braccia al mio collo, e mi baciò. Ancora. E ancora. E ancora.
'Beh, mica pensi ancora a Robbie?' disse, ridendo.
Non che mi dava fastidio. Ma è stata la mia prima, unica ragazza, da quando andavamo all'asilo. La sorella che non ho mai avuto. La migliore amica che tutti vorrebbero.
'Perrie, devi capire che siamo amici intimi, da quando siamo nati. Non pensarla è difficile..' dissi, sincero.
'Uff...' sbuffò. 'Ma ami me, vero?!' disse, guardandomi con quei grandi occhioni azzurri.
Sorrisi, e sussurrai un 'certo'. Mentre si allontanò sorridendo. Ma ne ero davvero sicuro?

/ROBBIE'SVOICE.
Entrai a scuola, e intravidi Mary limonare con Harry. Ma sancrispino, non la finivano mai!? La presi per un braccio, e urlai un 'scusa' a Harry. 
'Hai portato la felpa?' le chiesi.
'Certo! Ti cambi qui? Davanti a tutti!?' disse, mentre mi seguiva.
'No, dietro l'edificio, lì non passa nessuno' le risposi, sorridendo.
Passammo davanti a Zayn. Eravamo obbligati. Ci guardammo. Lui sembrava sorpreso, sollevato. Io volevo dar l'idea di essere angosciata, e stanca, invece. Abbassai lo sguardo, e continuai.
'Presto, passamela' le dissi sottovoce, mentre mi toglievo la mia vecchia felpa Duff, rimanendo in reggiseno.
Proprio mentre la stavo togliendo, appare Zayn, silenzioso, che si appoggiò con una spalla al muro grigio della scuola.
'Dove sie stata ieri?' mi chiese, a bassavoce.
A quelle parole. rabbrividii. Non potevo mica dirglielo. No, l'avrei deluso. Anche se non ne avevo colpa.
'Il solito.. Discoteca' gli risposi, indifferente, mentre piegavo la felpa. I suoi sguardi, lanciati come freccie sul mio seno, non mi davano fastidio. Insomma, l'ha sempre fatto. Non credo finirà proprio ora.
'Non dovresti andarci da sola' mi disse, avvicinandosi sempre di piu'.
'Non sei mio padre, non mi puoi dare il coprifuoco, mi ritirto quando cazzo voglio, occai? occai' gli urlai contro.
'Contenta te..' disse, sorridendo. 
Sbucò Niall, all'improvviso. MAGNIFICO! 
'C-Cosa ci fai?! vattene. Non vedi che si sta cambiando?' cercò di difendermi Zayn. Era il momento sbagliato per fare l'eroe. Indossai la felpa di Mary. Mentre lei continuava a fissarci senza capire una minchia. Giuro che gliel'avrei spiegato dopo.
'Ma che dici? AHAHAHAAHAHAHAHAHAHA, io l'ho vista completamente nuda, amico.' disse, ridendo malizioso e guardandomi. Ignoravo, entrambi.
'Come? Ti stai sbagliando, 'amico'.' ribattè, come se fosse nella ragione.
'Mh, chiedilo a lei se stanotte non me la sono sbattuta' disse, ridendo, facendomi l'occhiolino, e andandosene.
Lo ignoravo, ancora. Mentre Zayn mi guardava esterrefatto.
'D-Davvero, Robbie..?' balbettò.
'si.' risposi, fredda.
'Ah.. Bene, complimenti Robbie' continuò, facendomi un applauso.
Finalmente ebbi il coraggio di guardarlo nei suoi profondi occhi scuri.
'Hai ascoltato solo una versione' sussurrai.
'Non vorrai mica diventare la troia della scuola!' mi urlò contro.
'Idiota, hai ascoltato solo una versione' continuai, alzando leggermente il tono della voce, confronto prima.
'E allora, dimmela tu' mi disse, guardandomi preoccupato.
Ci pensai. Se gli avessi detto che Niall mi minaccia di morte, avrebbe reagito male con lui, e mi avrebbe picchiata ancora di piu'. Se gli avessi detto una cazzata, poi scoprirebbe che non è la verità, e sarebbe andata  finire male..
'Non posso' gli dissi, abbassando lo sguardo.
'VOGLIO CHE MI DICI SOLO LA FOTTUTISSIMA VERITA', CAZZO!' disse, sbattendomi al muro, e facendomi anche male.
Mi scese una lacrima. Non l'avevo mai visto così arrabbiato con me. Mai, in 16 anni di vita. 
'ZAYN, NON POSSO, OKAY? CAPISCI?!' gli urlai, facendo scendere una seconda lacrima.
Suonò la campanella. Segno che sarebbero iniziate le lezioni. Mi strinse le spalle, e si morse un labbro. Avrei voluto abbracciarlo, e dirgli che io sto bene. Che lui non deve affrontare Niall, che quella che deve soffrire sono io, che io me la sono cercata, e che lui non dev'essere nessuno per difendermi. 
'Vado. A dopo Mary' disse, parlando con Mary, ma non lasciando il contatto tra i nostri sguardi.
'A dopo, Zayn' sussurrò Mary.
E se ne andò. Iniziava bene la giornata!


Spazio autrice : ho sonno. terribilmente sonno. Se leggete qualche cazzata, perdonatemi. Dormivo durante le pause, looool. Ceh, vabbeh, spero che vi piaccia comunque. Notteh, bonazze.
p.s : auguri a quello stronzone di Payne. *fa ciao con la manina a Payne e voi* c: Robbie.xx

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Capitolo 16
*** Chapter fifteen. ***


Spazio autrice : premetto, babies. E' un capitolo dedicato alla mia magnifica beleza Mar, che pubblica capitoli super asdfghjkl, il suo profilo è questo http://www.efpfanfic.net/viewuser.php?uid=214121, ed è il suo compleeeeeannooo! pepepepepepepe *lancia coriandoli*. peròperòperò. spero ovviamente che vi piaccia, e recensite, putroccole. Cieeeeo. Robbie.xx


Chapter 15.

Ero distrutta,ecco. 5 ore passarono. 5 infernali ore. Tra gli sguardi minacciosi di Styles e Malik. Presi le mie cose, e mi diressi verso la sala mensa. Tutta convinta. Volevo passare solo una bella giornata, era possibile?! Qualcuno mi fermò. Ovviamente, Robbie Kimtime non puo' avere una mattinata decente. Era Niall.
'Dio, sei tu! Cosa vuoi? Vado di fretta' gli dissi, indifferente.
'Mh, ricordi quella notte?' rispose, sorridendo malizioso.
'Non esiste Horan, non sono la puttanella di nessuno, scordatelo!' gli sputai in faccia, rigirandomi perproseguire.
Mi strinse il polso. In modo davvero forte. Gemetti di dolore. Mentre tutti mi evitavano, avevano paura. Di quel mostro biondo. Ma io no.
'Mh, sai cosa ti succede, altrimenti' sputò tra i denti.
'N-Non mi interessa..' risposi, con un filo di voce. Faceva davvero tanto male. Mentre il mio polso diventava viola.
Mi trascinò in bagno. E fu lì, che mi picchiò pesantemente. Poi, sbattei la testa, e persi i sensi. Non ricordo piu' nulla.
/MARY'SVOICE.
Non vedevo da nessuna parte Robbie. Okay, ero preoccupata. Ero seduta a un tavolo, inviando messaggi senza fine a Robbie. Harry era vicino a me. Un suo braccio era sulle mie spalle.
'Cosa succede?' chiese, indifferente.
'Non so dove sia Robbie. Non si fa sentire da quando siamo entrate in classe..' risposi, confusa.
'Ehi, harreeeeh' si sentii una voce stridula.
Alzai lo sguardo. Ah, una puttanella. Roteai gli occhi al cielo, e continuai a fissarla. Mise in mostra la sua terza piena,e si avvicinò a lui.
'Oggi hai bisogno di ripetizioni? Non c'è nessuno a casa mia..' continuò, sempre con voce da cornacchia inculata. Dio, che nervoso.
Lui la guardava, sorridente. Okay, avevano superato il limite. Presi la mia borsa, e riposi il mio sguardo sul cellulare. Senza dire nulla, me ne andai verso il corridoio della scuola.
'Ehi, dove vai?' urlò.
Lo ignorai. Arrivai vicino alla mia aula. e incontrai Leyla.
'Ehi, tesoro, hai visto mio cugino stronzo?' chiese, sorridente.
'Umh, si, in sala mensa, con una puttanella' risposi, indifferente.
'Oh, no, di nuovo. Ti ha fatto soffrire, amore? Ora gliene dico quattro' rispose, decisa, mentre si allontanava.
'Puoi dirgli anche un'altra cosa?' le chiesi, urlando.
Annuii, e le risposi 'Di non rivolgermi piu' la parola, grazie'. Mi fece un occhiolino, e proseguì, mentre mi chiusi in aula.
Dio, sapevo che amare ancora era da stolti. Da ingenui. Che ti avrebbe deluso ancora. Mi promisi di non farlo mai piu'. Lo promisi a Robbie. Ma quella lametta, non l'ho mai buttata via. Sapevo che sarebbe tornata utile. Mi sedetti ad un angolo. Ecco Harry, ti amo, e ti odio. E' uno stronzo.
/ROBBIE'SVOICE.
ore2:00p.m.
Sbattei qualche volta le palpebre. Poi realizzai di essere in una stanza bianca, l'infermeria dedurrei. Ed ero sdraiata su un lettino. Voltai il capo, c'era Zayn. Dormiva. Sorrisi. C'avrò dormito insieme miliarde di volte, ma guardarlo dormire ti da sensazioni che provi sempre come se fosse la prima volta. Ero attaccata ad una flebo. Non ci credo. Dai, non stavo così messa male. Mi sedetti. E quel dannato lettino scricchiolava ad ogni minimo movimento. Ci credevo, chissà quanti secoli era vecchio.
'Doh' sussurrai.
Aprì gli occhi. Cazzo, l'avevo sdraiato.
'Dai, va di la', ora mi libero da sta merda..' stavo per togliermi l'ago dal braccio.
Mi bloccò il braccio improvvisamente. Lo guardai negli occhi.
'Io non vado da nessuna parte,come te. Sta' ferma, voglio riposare' rispose, freddo.
Non era Zayn. Vero? Dov'era il mio Zayn? Mi sdraiai, e mi accuciolai su un lato. Mi scese una lacrima. Mentre lo guardavo dormire. Tirai su con il naso. Madonna, ma sono sempre così rumorosa? Aprì un occhio, e mi guardò. Mi asciugai velocemente la lacrima.
'Allora.. Ascoltami' interruppe il silenzio.
'Fa così male essere freddo con te..' continuò.
'Non lo essere' lo interruppi subito. E sorrisi.
Silenzio.
'Ti prego..' sussurrai.
Sorrise, e si avvicinò a me. Mi abbracciò. 
'Andiamo a casa, sei stanca' mi sussurrò la sua voce calda nel mio orecchio.
Annuii, presi la mia roba, e tornammo a casa sua. Di nuovo insieme.
/MARY'SVOICE.
La porta si spalancò. Harry.
'Cosa cazzo stai facendo?!' urlò.
Chiuse la porta, e corse verso di me. Mi tolse la lametta dalle mani. Una lacrima rigò il mio viso.
'Non fare cazzate del genere!' mi rimproverò.
Mi alzai in piedi, e guardai altrove.
'I-Io l'ho fatto per te! Non ne posso piu'..' confessai.
'Cosa ho fatto, ora?' rispose, alzandosi a sua volta.
'Guardi il culo a tutte le ragazze, te la fai con le troie di turno..' sbratai.
Mi fermò con un bacio. E lentamente mi avvicinò al muro. Le bocche si schiusero in sintonia, e le nostre lingue ricominciarono a danzare. E mi lasciai trasportare, purtroppo. Anche se non volevo. Gli morsi il labbro inferiore. Mentre lui mi avvolgeva con le sue larga braccia. Mi staccai un attimo.
'C-Cosa significa questo?' gli chiesi, sottovoce.
'Che delle puttanelle non me ne strafotte una minchia.' mi confessò.
'Ma ti è tanto difficile dire "ti amo" qualche volta. Sai, per far salire la mia autostima..' gli dissi, sorridendo.
'Uff, ma è sdolcinato!' si giustificò.
'Ohhh, ti preeeeeego!' lo supplicai.
'Umh, okay.Ti amo.' disse a bassavoce.
'Andiamo urlalo!' lo sfidai, sorridendo ancora di piu'.
'TI AMO!' urlò, sorridendo. 
Gli saltai in braccio, e gli accarezzai i ricci, mentre le nostre labbra si toccarono di nuovo. Giuro di amarlo. 

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Capitolo 17
*** Chapter sixteen. ***


Chapter 16.

/ROBBIE'SVOICE.
Ero davanti casa mia. Tenevo il mio chiodino nero con entrambe le mani, mentre ero faccia a faccia con Zayn. C'era un tale silenzio, ti metteva imbarazzo. Mi guardai un attimo i miei stivaletti neri borchiati, e poi ritornai con lo sguardo su di lui, che aveva entrambe le mani nelle tasche dei suoi jeans a vita bassa scuri, e guardava silenziosamente la porta.
'Alloora..' dissi, mentre lui scattò lo sguardo verso di me.
'Ci... vediamo stasera?' gli chiesi, abbozzando un sorriso.
Sorrise.
'Ovviamente se non hai niente da fare con.. Perrie' sputai tra i denti, quasi forzata.
Accennò una risata, e si avvicinò a me. 'Tranquilla, sono libero. A stasera, idiota' mentre prontamente, con due mani mi prese il viso. Tremavo. No, non poteva baciarmi sulle labbra. Era fidanzato con l'ornitotroia. E ha limonato con lei davanti a me. Mentre i dubbi mi offuscavano la mente, le sue calde e carnose labbra toccarono la mia fronte. Lasciai andare un sospiro. Vuol dire che ero sua amica.. punto. Dio, che tristezza. Si allontanò, mentre aprivo la porta con la chiave di riserva. Sorrisi.
'A stasera, ti voglio bene' gli dissi, entrando, e appoggiandomi alla soglia della porta. 
'Anche io' e si voltò, andandosene. 
Lo guardavo, e sospirai. Quando qualcuno mi picchiettò sulla spalla.
'Ehi, e tu chi sei?' la sua voce acuta rimbombò nella mia dolorante testa.
Mi voltai improvvisamente, e sussultai. 
'Tomlinson!' urlai, spaventata.
'Kimtime? Che ci fai qui?' disse, incredulo.
'Questa è casa mia! Piuttosto, tu? Rapini una casa con il proprietario dentro?' dissi sorridendo, e chiudendo la porta.
'Eeeemh, sono il tuo vicino di casa, e tua madre mi ha 'assunto' come ragazzo delle pulizie' disse, tutto d'un fiato, e guardando altrove.
'ahah... ahahah... AHAHAHAHAHAHAHAAHAHAHAA, scusami, AHAHAHHAAHHAAHAH' scoppiai a ridere.
'Cosa c'è da ridere?! intanto io guadagno!' urlò, con aria di superiorità.
'Ehi, bello, calmati. E' casa mia, posso cacciarti a calci in culo da un momento all'altro' gli confessai, guardandolo dritto nei suoi occhi cristallini.
'Umh, vero. Okay, cominciamo tutto da zero. Ehi, perchè hai lividi ovunque?' chiese incuriosito, alzandomi un braccio.
'Umh, no, niente.. Scusa, devo andare in bagno' urlai, allontanandomi in fretta.
'Mah, che strana' sussurrò Tomlinson, pulendosi le mani e ritornando al lavoro.
/MARY'SVOICE.
Spaparanzata sul divano di casa Styles a mangiare porcherie, con Harry che dormiva sulla mia spalla. Oh, che dolce. 
'MAARYYY! MAAARYY!' urlò qualcuno dal piano di su', mentre scendeva. Era Leyla, che si sedette velocemente vicino a me.
'Dio, mi hai fatto spaventare. Dimmi pure' dissi indifferente, infilando un altro orsetto gommoso in bocca.
'Problemi di cuore, baby' disse, abbassando lo sguardo.
'Dai, racconta tutto a zia Mary' continuai, guardandola, e interessandomi di piu' al riguardo. Se era venuta da me, cercava un conforto.
'Conosci Louis Tomlinson, terzo anno, sezione H?' chiese, puntando i suoi dolci occhioni scuri su di me.
'Oh si, è la stessa sezione di Robbie, Zayn e Harry. Perchè?' chiesi, incuriosita.
'Oh beh.. Mi piace da impazzire. Insomma, è bellissimo. Non credi anche tu che ispira sesso violento,eh?' continuò isterica, sorridendo come da masochista. Si, inquietante.
'Mh, capisco. Beh, allora dichiarati!' dissi, con tono ovvio.
'Ma che sei pazza? Non ci siamo neanche mai parlati!' mi rimproverò.
'Allora ci penso io' le dissi, facendo un occhiolino.
'Cos'hai intenzione di fare?' disse, mandandomi frecciatine.
'Oh, nulla.. Zia Mary sa sempre cosa fare, fidati' le dissi, tranquillizzandola.
'Dioooooo, ti amo.' mi rispose, stampandomi un bacio sulla guancia.
Sorrisi, mentre una mano rubò i miei orsetti di gomma.
'Oh, Harry, questi li ho pagati io!' lo rimproverai.
'Ormai siamo una coppia' continuò.
'No?' mi domandò, guardandomi con i suoi occhioni verdi.
Il mio cuore si fermò in quel momento. Sarà il suo sguardo. O sarà il suo dannato fascino, non so. Avevo voglia solo di baciarlo. Sorrisi, e mi avvicinai lentamente a lui. Gli stampai un bacio sulle sue delicate labbra, mentre lui mi accaezzava la mano. Era tutto così.. perfetto.
'Ohh, andate a fare smancerie altrove' urlò Leyla, alzandosi, e andandosene in camera sua.
Sorrisi, e continuai a baciarlo.
'Ti va di buttarti addosso a me?' mi chiese, con faccia da cucciolo.
'Come un panda' gli dissi.
'Come un obeso panda,si.' mi rispose, prendendomi dalle braccia, e facendomi sedere su di lui.
'Oh, che teneri' e gli rubai un altro bacio.
Dai, eravamo la coppia perfetta, amettetelo!


Spazio autrice : corto e inutile. non avevo ispirazione, e lei mie badgirl volevano il capitolo. toooh, eccolo. recensite, brutte zozzone. vi lovvo, cieeeeo. Robbie.xx

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Capitolo 18
*** Chapter seventeen. ***


Chapter 17.


/ROBBIE'SVOICE.
Io e Zayn, soli, in una stanza bianca, con un letto. Lui in giacca e cravatta, e il suo ciuffo nero alzato di circa 6 centimetri, io un vestito fucsia, lungo dietro. Ma che davanti mi arrivava tipo.. metà coscia. Lo prendo per la cravatta, e lo avvicino a me. Sorrideva maliziosamente, come me. Alzai un sopracciglio, e mi avventai letteralmente sulle sue rosee labbra. Lentamente, mi tolse una manica del mio vestito di seta. Scivolava perfettamente sulla mia carnagione ambrata. Scese velocemente, lasciandomi in intimo. Ci guardammo, e ritornammo a baciarci con foga. Una sua mano mi accarezzava la spalla, e i brividi erano dappertutto. Lo butto sul letto, e mi avvicino al suo viso.
'lascia perdere Perrie' gli sussurrai dolcemente.
'non ti ama, è falsa' continuai.
'i-io ti amo' mi rispose, fissandomi negli occhi. Quei suoi profondi occhi color caramello.
Ripresi a baciarlo, mentre le sue mani si avvicinavano al gancio del mio inutile reggiseno. Sempre lentamente, sapeva sedurre bene quel ragazzo. Quando era quasi fatta, qualcuno ci interruppe. Una voce acuta, insopportabile e familiare.
'Robbie! Ehi, Robbie! Cosa fai! Non gridare!' gridava,tra l'ansimare mio e di Zayn. Era Tomlinson.

Mi svegliai.

Era solo uno stupido sogno. Uno stupido e bellissimo sogno.
'Louis!' gridai, mentre sudavo. Mi buttai tra le sue braccia. Lo strinsi forte, e cominciai a piangere sulla sua spalla.
'Deve andare a farsi fottere' dicevo, tra le lacrime. 
Louis era immobile. Prima era scandalizzato. Poi mi strinse, e mi accarezzava i miei lunghi capelli biondi. 
'Tranquilla, adesso calmati' mi sussurrava dolcemente. 
Non era così stronzo.

/un'oradopo.

passai il pomeriggio con Louis. Era un ragazzo spassoso. Bastava solo conoscerlo, ma era magnifico. Ridevamo in continuazione. Ci fu un momento di pausa, e lo guardai negli occhi.
'In fondo, non sei così terribile' gli confessai.
'Già, neanche tu' sussurrò.
Eravamo seduti vicino.
'E grazie per prima..' continuai.
Non so cosa mi prendeva. Saranno gli ormoni, ma avevo voglia di baciarlo. Era dolce, bello e simpatico. Cos'altro si puo' desiderare? Che poi, non intendevo mica un bacio 'passionale e per adulti'. Un bacetto, così. Mi avvicinavo lentamente al suo viso, mentre i miei occhi diventavano lucidi. No, così era troppo imbarazzante. Lo presi dal colletto della camicia, e poggia delicatamente le mie labbra sulle sue. Lui spalancò gli occhi, e rimase immobile. Mentre i miei erano chiusi. Ma a differenza di Zayn non sentivo niente. Brividi, farfalle nello stomaco, mani sudate. Nulla
Il telefono squillò. Mi allontanai velocemente, abbassai lo sguardo, e sussurrai un 'scusami, mi dispiace'. Immediatamente, mi alzai per rispondere al cellulare. La chiamerei un'ennesima figura di merda. 

/LOUIS'SVOICE.

Mi aveva baciato. Mi toccai le labbra, mentre il mio sguardo era ancora vuoto. A me piaceva Leyla, non Robbie. Io spero solo che lei non provi qualcosa per me. Non mi piace spezzare i cuori alle ragazze. E lei davvero non se lo merita. Se ne andò, scusandosi. Mentre pensavo che Zayn era davvero ottuso e stolto. Robbie è davvero una bella ragazza. Semplice, dolce e simpatica. Molto meglio di Perrie. Non capisco. Ero confuso, si, decisamente. 

/ROBBIE'SVOICE.

Era Zayn. Risposi, ancora scossa.
'P-pronto?'
'Ciao idiota, stasera ti voglio portare in un posto diverso. Solo noi due. Ti va bene?' chiese, allegro.
'Emh, certo! Ci vediamo alle 8 a casa mia. Ti odio' risposi sorridendo.
'Aw, ti amo anche io. A stasera' rispose.
Attaccai. Ero curiosa e nervosa. Dai, placa i nervi Robbie, andrà tutto bene. Certo! Devo avvisare Mary. 

Spazio autrice : dio, che orrore. Ma stasera avevo l'ispirazione giusta. Insomma, mi sentivo.. boh, strana. O innamorata. Mi sento esattamente come Louis, diamine. Siete proprio belle staseraa, lo sapete? c': Per faaavore, recensite, ho bisogno delle vostre sagge parole çwç vivogliobene, Robbie.xx.

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Capitolo 19
*** Chapter eighteen. ***


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Chapter 18.

Robbie, seduta sul divano bianco di casa sua, profumata, un dolce aroma alla vaniglia e fragola. Il suo viso era splendido, i suoi lunghi capelli biondi le coprivano appena il decolletè, e la matita nera sulla palpebra mobile dei suoi grandi e brillanti occhi scuri, la faceva sembrare davvero una dea. Louis era indaffarato nella cucina. Non si rivolsero piu' la parola da quel imbarazzante momento, quel bacio innocente, e anche inutile.
'Louis..' sussurrò Robbie.
Louis si avvicinò a Robbie, e si sedette accanto a lei. La guardò negli occhi, preoccupato chissà di che cosa.
'Ho paura' gemette Robbie, trattenendo le lacrime, e guardando il vuoto.
'Di cosa?' rispose confuso Louis.
'Di Zayn. Lui ama Perrie..' disse ancora con un filo di malinconia nella melodiosa voce.
'E beh?' non sapeva nulla Louis, era ovvio ricevere una risposta del genere.
Suonò il campanello, Zayn era arrivato. Entrambi sobbalzarono al suono fastidioso del campanello, mentre Robbie velocemente abbracciò Louis.
'Grazie' gli sussurrò all'orecchio.
Louis spalancò ancora gli occhi, non sapeva cosa le fosse preso.
'Ci vediamo stasera, ciao!' salutò Robbie con la sua delicata mano, sorridendo, e uscendo di casa.
'Ah, le donne' sospirò Louis, tornando al lavoro.





Erano sul motorino nero di Zayn, entrambi con un casco blu notte in testa. La strada era vuota, e lei non sapeva dove l'avrebbe portata quella sera.
'Chi c'era in casa con te?' urlò Zayn, concentrato sulla guida.
Robbie abbracciava saldamente Zayn, poggiò il suo viso sulla sua schiena, il suo respiro, solo il rumore del suo respiro, era una melodia fantastica
'Eh? Umh, Louis..' disse, con molta no-chalance.
Zayn accelerò. Quel senso di gelosia gli mangiò lo stomaco. La sua migliore amica, sola con un ragazzo. Non andava bene.
'E che stavate facendo?' ripetè, cercando di sembrare calmo.
'Umh, nulla.. Per sbaglio ci siamo dati un bacio a stampo' gridò ancora indifferente Robbie.
Zayn accelerò ancora di piu'. Andava troppo veloce. Robbie era spaventata.
'Fermati, zayn..' cercò di calmarlo.
Zayn era deciso, continuò senza ascoltarla.
'Zayn, ti prego, mi fai paura, fermati!' urlò sempre piu' forte Robbie, stringendogli il petto.
Sfrecciavano sulla vuota strada abbandonata, con Robbie che urlava spaventata.
'ZAYN, COGLIONE, FERMATI!' sbraitò Robbie, mentre le scendeva una lacrima.
Zayn frenò, delicatamente. Mise il cavalletto allo scooter, e scese, togliendosi il casco, e gettandolo al suolo.
'Dove vai, Zayn?' velocemente Robbie scese dallo scooter scuro, togliendosi a sua volta il casco, e abbandonandolo sul motorino.
Corse verso di lui, lontano già parecchio, che si avventava in una buia spiaggia. Il rumore delle onde che si infrangevano contro gli scogli, nel silenzio piu' totale, era qualcosa di fantastico.
'Zayn' e gli afferrò la mano.
Et voilà, scintille. Brividi attraversarono la schiena di Zayn, e farfalle viaggiavano liberamente nello stomaco di Robbie. Zayn le strinse la mano, e insieme si avvicinarono alla riva, dove la sabba bagnata era fredda, e le onde si avvicinavano lentamente, dolcemente, accompagnate dal venticello che inebriava quella sera. 
'Che ti prende?' esclamò Robbie, con rabbia nella sua voce.
'Mi prende che niente va bene.' urlò Zayn.
'Non urlare. Tu sei fidanzato, è tuo il problema!' urlò a sua volta Robbie, gesticolando con le mani segni di evidente incazzatura.
'E tu te ne vai con un ragazzo a notte, di chi è il problema ora?' sbraitò Zayn.
Robbie strinse i denti, e i suoi occhi divennero lucidi. Il vento le accarezzava la pelle, e i suoi capelli fluttuavano nel nulla.
Zayn spalancò gli occhi, dopo si rese conto di quel che aveva detto.
'S-scusa, non volevo.' sussurrò.
'Riportami a casa' disse Robbie, fredda, inespressiva.
'Davvero, sono dispiaciuto' continuò Zayn prendendole una mano.
Robbie la scansò, e chiuse gli occhi.
'Riportami.a.casa' scandì chiaramente.
'Aspetta..' cercò di fermarla Zayn.
'Mi hai dato della troia, Zayn' e le scese una lacrima.
'No, non volevo dire questo' scosse la testa Zayn.
'Sono stata io' e abbassò il capo Robbie.
'A fare che?' sussurrò Zayn, confuso.
'Quella mattina, quella ragazza nel letto, ero io' continuò Robbie con un fil di voce.
Zayn continuò a non capire, si grattò il capo.
'LA PRIMA RAGAZZA CON CUI HAI SCOPATO, ERO IO, ZAYN, IO!' urlò Robbie, facendo scivolare altre due lacrime.
Zayn spalancò gli occhi. Certo, tutto si sarebbe potuto immaginare, tranne questo.
'E sai qual'è la cosa che fa piu' male?' abbassò ancora il capo Robbie.
'Che tu non ricorda niente di quella notte' e si sedette sulla sabbia, a gambe incrociate, e i palmi delle mani sulla sabbia bagnata.
Zayn si sedette accanto a lei, guardandole il profilo al chiaro di luna.
'Zayn..' e fece un sospiro Robbie.
'Dimmi' rispose Zayn, scrutandola ancora con lo sguardo.
'Io, umh. t-ti' non terminò la frase Robbie, Zayn le poggiò immediatamente le labbra sulle sue. 
Si staccò, lentamente.
'Anche io, Robbie. Anche io..' e calò il silenzio.
Robbie gli prese il viso fra le fredde mani, e lo baciò con foga, chiusero in sintonia gli occhi. Affanni, ecco cosa riempiva quella sera il silenzio.






'Harry, che ne dici se andiamo da Zayn e Robbie stasera?' sorridente, urlacchiò Mary, muovendo il braccio di Harry.
'Mh, io avevo altri programmi stasera' Harry volse lo sguardo su Mary, sorridendo maliziosamente. 
'Mh, Harry, mi piacciono questi tuoi 'piani'' e sorrise anche Mary.
'Veramente, dovevo vedere il Chelsea, AHAHAHAHAHHAHAHAHA' esclamò Harry.
'Eddai, Harry! Dai, chiamo Robbie, li raggiungiamo' si alzò dal divano, per prendere il suo cellulare.
Harry la tirò dal braccio, l'avvicinò al suo petto, e le lasciò un bacio sulle labbra.
'Ti amo' le sussurrò, guardandola negli occhioni verdi.
Mary sorrise, un sorriso meraviglioso, splendente.
'Anche io' sussurrò, e lo baciò ancora.




Spazio autrice : PENEEEE, continuerò anche io come la Mar, ogni Sabato sera. Eccezionalmente stasera, ieri avevo una festa, party hard eehehehehhehehe. Bene, per piacere, recensite, anche negativamente, davvero, non mi interessa. Ma mi basta che voi la leggiate c': Grazie ancora putroccole, vi amo. Alla prossimaaaaa. c': -Robbie.xx

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Capitolo 20
*** chapter nineteen. ***


Chapter 19.

Ciao mamma. Ciao papà. Ehi, Danny. Fa freddo qui, sull'asfalto bagnato dalla pioggia. Vedo delle luci sfocate, blu e rosse. Cosa sta accadendo? Stringo la mano ad un ragazzo. So già chi è, è Zayn. Quel bambino che hai visto crescere insieme a me. Mamma, lo amo. Papà, avrei voluto costruirci una famiglia. Danny, avrei voluto conoscere la tua famiglia. Non voglio andare dall'altra parte, voglio stare ancora con voi. Mi fa male tutto, la testa mi scoppia. Un uomo mi sta coprendo con un telo. Ehi, cosa significa? Salvatemi. Sento i singhiozzi di Mary, e la voce rauca di Harry. Dove siete? Perchè non riesco ad alzarmi e abbracciarvi? Zayn, Zayn mi senti? Perchè siamo entrambi stesi per terra, coperti da un telo grigio? C'è un fetido odore di benzina. Cosa abbiamo combinato. Siamo ancora giovani. 



MARY'SPOW.
'Sa cosa è successo?' questo coglione mi sta dando ai nervi. La mia migliore amica è stesa sulla strada, e lui mi fa domande del cazzo.
'Non lo so, doveva raggiungermi a casa!' cercai di rispondere tra i singhiozzi.
'posso raggiungerla? La prego!' la pioggia cadeva pesante su di noi, vederla lì, sola ed indifesa, mi faceva male. Ma, non fraintendete. Zayn, faceva male vederlo così. 
'No, mi dispiace, non può' rispose il coglione.
'Me ne fotto' urlai. Corsi verso di loro, abbracciandoli, e piangendo. Urlando il loro nome al cielo, e chiedendo di tornare. Non potevano essere andati via da me nel giro di 2 minuti. No. Tornate. Vi prego.




/chissàdove.

Ero trasparente, inutile e vuota. Voglio ritornare la Robbie, sul pianeta Terra, baciando ancora Zayn, abbracciando ancora Mary, e litigando ancora con Harry.
La stanza era enorme, bianca e anonima. Mi sedetti, e portai le mie gambe al mio volto. Non riuscivo neanche a piangere. Che senso aveva vivere qui, in questa 'dimensione'
'Alzati, su' quella voce mi rassicurò. Era Zayn.
'Z-Zayn.. Non mi dire, sei morto anche tu?' risposi, alzandomi, e sorridendo.
'Diciamo di no. Sono un'immagine della tua coscienza, questo è imbarazzante da dire..' disse lui arrossendo.
Scoppiai a ridere. Coscienza?!
'E' una cosa seria, Robbie.' e lì, calò il silenzio.
'Cio' vuol dire che.. Io sarei, in teoria morta. Tu no, e sei frutto della mia immaginazione.' cercai di riassumere.
'Esatto. Maaa, devo portarti un messaggio. Tu mi vuoi vedere soffrire? No, vero? Chi vorrebbe far soffrire questo figoneeeeeeeeeee'
'Stop, Zayn, arriva al sodo' lo fermai, seria.
Si avvicinò a me, al mio viso. Senza una minima espressione. Il suo sguardo incuteva terrore, le sue labbra erano socchiuse, e i suoi zigomi erano piu' sporgenti del solito. Mi afferrò un braccio, lo strinse, e chiuse gli occhi.
'Ti prego, raccogli le tue forze, e ritorna con me. Devo baciarti. Devo abbracciarti. Devo sentire il tuo profumo sulla mia pelle. Ci conto' riaprì gli occhi, erano lucidi, e la sua fronte agrottata rendeva tutto piu' serio.
'Solo se mi bacerai per sempre, per sempre Zayn' gli feci promettere. Ma chi volevo prendere in giro? Era la mia immaginazione, era ovvio che avrebbe accettato.
'I baci non sono tutto, Robbie. Ritorna.' mi abbracciò, e poi svanì, così, all'improvviso.


Quindi, Robbie, datti da fare, e risvegliati.




Spazioautrice: amatemiiiiiiiiiiiiiiiiiii. Il prossimo capitolo è la fine di questa FF :c *BUUUUUUUUUUUUU*. Che cosa triste. MA voi siete state fantastiche, per avermi seguitaaaa. Non so cosa farei, davvero, senza di voi. Quindi, GRAZIE. vi amo. cieeeeeeoooooo. Robbie.xx

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Capitolo 21
*** ch. 20/partone. ***


Prima di iniziare, wait.
Sono Robbie, ovviamente. 
Vi do' il link di una canzone, troppo asfgfkjhldjg, che mi ispira.
Inoltre, volevo anticiparvi che l'ultimo capitolo sarà diviso in tre parti, questa è la prima.
E' corto
brutto
terribile
scritto male.
Ma l'ho scritto per una promessa, l'ispirazione proprio non c'era.
Bene, dopo questa enorme introduzione, buona lettura carissime putroccole.
Mi mancherete così tanto.
Ma è in serbo già una nuova FF, che è già presente sul mio profilo.
Vi voglio bene, ci rivediamo Sabato prossimo.
Robbie.xx

http://www.youtube.com/watch?v=PkwPpbI8nxM





Final chapter/part one.

'E' in coma' disse in fretta, e freddamente il dottore.
Era un ragazzo sulla venticinque anni, non di piu'. Folti capelli ricci, un sorriso caldo e accogliente, e un'evidente voglia marrone sul collo.
Mary si strinse a Harry. Erano le uniche parole che non voleva sentire.
'E il ragazzo, dottore.. Payne?' Mary pronunciò tremante.
'Lui è stabile. E' sveglio. Se volete potete entrare.' e sorrise. Quel breve sorriso rassicurò in qualche modo la coppia.
'Dai, entriamo' disse Harry, incamminandosi.
'No, aspetta' lo bloccò Mary.
'Voglio entrare prima io, per favore' il suo sorriso, non esisteva piu'. Era un'espressione vuota, seria, triste. Non era lei.
'Okay, ti aspetto fuori, ti amo' e le lasciò un delicato bacio sulle labbra, sedendosi sulla sedia.
Mary aprì la porta, e se la chiuse alle sue spalle. Nel primo lettino c'era Robbie. Le diede un veloce sguardo, ma la sorpassò. Non ci riusciva, era piu' forte di lei. Vederla così era impossibile. Trattenne le lacrime, e si avvicinò a Zayn, che a malapena riusciva a tenere gli occhi aperti. Aveva il capo fasciato, un gesso alla gamba sinistra e diversi lividi e graffi sul resto del corpo.
'M-Mary..' soffiò tra i denti.
'Sht, stai tranquillo' gli sussurrò, sorridendo.
'D-Dov'è Robbie?' cercò di replicare.
Mary non ce la fece. La voce innamorata di Zayn, in cerca della sua anima gemella, era la goccia che traboccava dal vaso. Le scese la prima lacrima, attraversando lentamente la sua guancia sinistra. Abbassò il capo, per non farlo notare a Zayn. 
'Sta bene, adesso dorme' disse a Zayn, alzando il capo, sorridendo, e asciugandosi velocemente la lacrima. Mary gli accarezzò la fronte, come se fosse una mamma mentre si prende cura del proprio figlio.
'Grazie Mary..' sussurrò con un fil di voce, voltando il capo, e chiudendo lentamente gli occhi.
'Ti voglio bene, Zayn.' e gli lasciò un'altra carezza sul volto. Si girò, e si avvicinò al letto di Robbie.
'Mi dispiace non potermi fermare, ma' e pianse.
'Ma non ci riesco. Fai troppo male.' disse tra i singhiozzi. Corse verso la porta, uscì e si fiondò tra le braccia di Harry. Riversava le lacrime sulla sua profumata maglia, mentre lui le accarezzava la schiena, lasciandole baci tra i capelli e sussurrandole parole rassicuranti.
'Questa situazione non puo' andare avanti così..' disse Harry.





ROBBIE'SPOW/
giuro che mi prenderei a pugni. Eddai, svegliatemi. Oh, sento una voce familiare.
'D-Dov'è Robbie?', era proprio quella voce. Zayn. Sono qui, Zayn, sono accanto a te.
Aspetta, sento anche le lacrime di una ragazza.
'Sta bene..' no, Mary.
Non sto bene, aiutami.
'Fai troppo male' ecco cosa mi ha detto.
Fa malissimo sentire queste parole. Cosa le ho fatto? Non è colpa mia, no.


Quando finirà questo inferno?

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Capitolo 22
*** ch20/parttwo. ***


Spazio autrice : un grazie speciale alla mar, alla chiara e alla antonella. ceh, grazie. pooooi, il prossimo è l'ultimo, che brutta cosa :cccc ma io ho vi ho sempre voluto bene. davvero.
un grazie particolare anche a moments che mi ha ispirato, lol. beh, vado via, che è meglio :ccc cieeeo. Robbie.xx


chapter 20/parttwo.

Un biondinò spalancò la porta, senza delicatezza. La chiuse, noncurante. si avvicinò al lettino di Robbie, con in mano un mazzo di gelsomini, 'i suoi preferiti', si ripeteva.
'Troia..' sussurrò. 
L'osservò per un'ora, in silenzio. Senza fiatare. Ammirando la sua bellezza.
'Perchè sei ferma qui? A letto eri una bomba. Io c'avevo messo amore quella sera, lo giuro.' sussurrò, stringendo i denti.
Era arrabbiato. L'ha usata, e se ne pente. Ma era bellissimo.
Sentì qualcuno aprire la porta.
'Niall, esci da qui, immediatamente' disse Mary con tono piatto, severo.
'E tu saresti?' rispose Niall, continuando ad ammirare Robbie.
'La sua migliore amica, e lei non ti vuole vedere.' continuò.
Il biondo si alzò, cacciò un pugno sul materasso di Robbie, e i suoi occhi furono coperti dai suoi capelli.
'Ascoltami. Le ho fatto del male. Ma avrei rimediato.' continuò, sputando tra i denti.
'esci da qui. Tornerai quando lei vorrà' gli disse, calma.
Niall si abbassò su Robbie. Accarezzò la sua fronte, e le schioccò un bacio sulla fronte.
'Svegliati presto, piccola' le sussurrò. 
Prese la sua felpa, ed uscì dalla stanza, evitando di sfiorare anche lontanamente Mary. Dopo quell'episodio, gli faceva schifo.
'Bella frà' lo salutò Harry.
'Ciao..' rispose indifferente, mettendosi le mani nei jeans, e precipitandosi a casa.




Era pomeriggio tardo, il sole cominciava a calare, mentre l'ultimo raggio colpì il viso di Zayn.
Si svegliò, gemendo un leggero 'ah' di dolore. La testa gli girava vertiginosamente.
Si guardò intornò, quando vide un letto, con una ragazza bionda dentro. Ed un respiratore artificiale accanto, che procurava tanto rumore.
'R-Robbie..' cercò di urlare.
Il suo occhio gonfio gli impediva di vedere nitidamente l'immagine davanti a lui.
'Robbie, rispondimi' si preoccupò, cercando di alzarsi.
'Robbie, come, stai dormendo ancora?' urlò con la sua voce rauca.
Come risposta solo il suo respiro.
Raccolse le sue forze, e si sedette sul letto. Prese le stampelle, accanto al piccolo comodino, e provò ad alzarsi. Un paio di tentativi, e riusciva a zoppicare.
Si avvicinò al letto. Quando la vide, scoppiò.
'Non ci credo..' disse.
'Sei in coma' disse.
'è colpa mia..' sussurrò.
Si abbassò leggermente. Anche se tutte le sue ossa gli facevano male, si abbassò, solo per toccare le sue labbra.
Si stette in quella posizione per un minuto, un lungo minuto.
Gli scese una lacrima, che cadde sul viso di Robbie, esattamente all'angolo della bocca.
Si alzò, e zoppicando ritornò nel suo letto.
'Ti amo' sussurrò.
'Per sempre'.

/giornodopo.
'Allora dottore, buone notizie?' chiese, con speranza nella limpida voce, Mary.
Sempre puntuale, lei. Ogni mattina, alle 9, si faceva ritrovare in ospedale. Mentre Harry andava a scuola quasi sempre. 
'Si, dunque.. Robbie sembra stare meglio, come se il peggior pericolo sia completamente scampato. Potrebbe svegliarsi anche da un momento all'altro. Zayn, invece, ha qualche problemino con le ossa, probabilmente, gli serve un veloce intervento.' disse il dottore Payne, sorridendo, come sempre.
'E' pericoloso?' chiese, preoccupata.
'Mh, no. Riusciremo a far andare tutto per il meglio, comunque.' continuò.
'Adesso ho un paziente, mi dispiace. Per qualsiasi cosa, mi trova in questo reparto. Salve' si dileguò il dottore.
'Grazie dottore' sorrise Mary, avviandosi nella stanza di Robbie.
Si avvicinò alla finestra, per alzare le tende, mentre notava che la colazione era arrivata a Zayn.
Così lo sveglio, delicatamente.
'buongiorno, caro' disse silenziosamente, scombussolandolo solo un po'.
Zayn sbadigliò, e lentamente aprì gli occhi, o meglio, ci provò.
'Buongiorno' sussurrò.
'La colazione è arrivata. Vuoi mangiare ora?' gli chiese.
'No, voglio dormire ancora un pò' continuò Zayn, girandosi dall'altra parte, e chiudendo gli occhi.
'Aspetta, Zayn, devo dirti una cosa' disse Mary.
'Dimmi' rispose Zayn, indifferente.
'Devi operarti, per la gamba. E' in condizioni... difficili. Ma ha assicurato il dottore che non è niente di pericoloso!' cercò di rassicurarlo.
'Vabene' rispose miseramente Zayn. Non era preoccupato. La sua ragazza era in condizioni ancora peggiori.
'Umh, occhei. A dopo' lo salutò Mary, coprendolo con una coperta.
E uscì dalla stanza, sospirando rumorosamente.



/ROBBIE'SPOW.
Grazie Zayn, grazie per quel bacio. 


Sai che ce ne potremmo dare altri?

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Capitolo 23
*** FINAL CHAPTER. ***


Siamo arrivati alla fine, gente. Boh, mi sono emozionata scrivendo sto capitolo.
Spero in un parere positivo da parte vostra.
Vi voglio bene, grazie per avermi sostenuta.
Accompagnata.
Per avermi fatto andare avanti.
Senza di voi non ce l'avrei mai fatta.
Robbie e Zayn saranno sempre la mia favola da seguire.
Spero che la morale di sta ff sia chiara.
Mai arrendersi, neanche se un'amore sembra impossibile.
Mai arrendersi, combattete sempre, per qualsiasi cosa.
Ringraziamenti speciali alla Mar, che amo.
Alla Chiara, che mi ha sempre consigliato di scrivere altrimenti stupramenti da parte sua. :c
E alla Travs, alla mia Lamp, che non leggerà mai questo, ma che amo da impazzire.
CIEO BELLIIIIIIIIIII!
Robbie.xx





FINAL CHAPTER.


Pomeriggio tardo, verso le sei. Mary aveva lasciato i due ragazzi, tranquilla. Chiuse la porta delicatamente, e si avviò verso l'uscita.
Robbie sentì il rumore, e lentamente aprì i grandi occhi scuri. Il respiratore funzionava ancora. La macchina segnava regolari battiti del suo cuore. Voltò piano la chioma bionda, e vide Zayn. Sorrise. Era vivo, per certezza. Dormiva, era bello, come un dio. Si, un dio greco, come Apollo, un dio bellissimo.
Il cellulare era accanto a Zayn. Decise di mandargli un messaggio. 
Scrisse in fretta 'Avvicinati al mio letto, baby. Robbie.xx'.
Invia, e fece finta di dormire.
Zayn si svegliò, a causa del rumore del cellulare che vibrava sulla superficie di plastica. Prese il cellulare, e controllò il messaggio.
Spalancò gli occhi, che poco prima erano ancora socchiusi, e mandò un'occhiata al letto di Robbie. Si alzò, dolorante.
Le stampelle provocavano rumore, nella stanza vuota. Restò fermo due secondi, ad osservarla. Ammirava la sua bellezza. Sorrideva, innamorato.
Poi sorrise anche Robbie, e Zayn si spaventò appena, sussultando. 
'Allora, me lo dai 'sto bacio?' sussurrò Robbie, ancora con gli occhi chiusi.
'R-Robbie..' sussurrò lui, quasi se lo ripetesse tra se' e se'.
'Dai, così sembra una favola, io sono la principessa, te il principe. Mi baci, e mi risveglio dalla morte' continuò lei, con dolore nella voce.
Zayn lasciò cadere le stampelle, e si buttò sulle sue labbra, appoggiandosi al cuscino con le braccia. Nonostante fossero deboli. Nonostante stessero male.
Le loro lingue dovevano toccarsi, e niente poteva impedire cio', neanche la malattia.
Si staccò per riprendere fiato, e Robbie aprì gli occhi.
Sorrise.
'Ti amo, Zayn. Mi mancavano le tue labbra' continuò lei, strappandogli un altro bacio.
'A me il tuo profumo. Mi mancavi tu.Pensavo seriamente di poterti perdere sul serio' continuò lui, con aria triste.
'Pensavi davvero fossi così debole? Oh andiamo' rise lei, e lo ribaciò.




/4annidopo/
Robbie uscì dal bagno, con lunghe occhiaie, e un test di gravidanza tra le mani. 
Zayn era sul divano, mentre rideva per le pessime condizioni di Robbie.
'Amore, oggi sei bella come il Sole' si alzò dal divano, abbracciandola.
'Ehi, ehi. Sto facendo tutto questo per noi' replicò lei, tirando sul con il naso.
Zayn si allontanò, serio. Le prese il viso tra le mani.
Aveva un viso pallido, occhiaie nere, occhei. La sua chioma bionda raccolta in un  tuppo, e una felpa larga tinta unita, ma per lui era ugualmente bellissima.
'Perchè stai per.. piangere?' chiese, preoccupato.
'Zayn, è importante' continuò lei, poggiando una mano su quella di Zayn, che accarezzava il suo viso.
'Sei sicuro di essere pronto?' chiese, guardandolo dritto negli occhi, cercando una sincera risposta.
'C-credo di si..' rispose confuso lui.
'Zayn.. ZAYN, IO SONO INCINTA' gridò, facendo scendere una lacrima.
20 anni. Cosa sono 20 anni? Niente, assolutamente niente.
Erano giovani.
Zayn, dalla sua carnagione olivastra, divenne pallido, come Robbie.
Fece cadere le mani, e spalancò la bocca.
'D-davvero?' chiese, guardandola.
'Si.' rispose, abbassando lo sguardo.
Sentì Zayn allontanarsi, allora chiuse gli occhi e fece scendere una lacrima. Era tutto sbagliato.
Successivamente sentì delle urla.
'EHI GENTE!' urlò la voce calda di Zayn.
Allora alzò lo sguardo, guardandolo. Era fuori, sul pianerottolo della villa, e urlava a braccia aperte ai passanti.
'SONO PADRE!' continuò.
Robbie sorrise, mostrando il suo perfetto sorriso. Poi pianse.
Si accasciò a terra.
Zayn rientrò, avvicinandosi a Robbie, e abbracciandola davvero forte.
Robbie alzò il viso, e nuovamente le loro labbra si toccarono.
'Ehi, è come l'ho sempre sognato' le sussurrò.
'E guarda caso, anche con la ragazza giusta accanto' continuò sorridendole.
Robbie gli si buttò letteralmente addosso, cominciando a baciarlo ovunque.
Mary corse in casa, accompagnata dal passo lento di Harry.
'Amore mio, auguri' pianse Mary, guardando Robbie.
Si abbracciarono.
'Siamo ancora migliori amiche. E volevo condivedere questo momento con te. Lo aspettavo da una vita. Ma c'è anche un'altra cosa che voglio condivedere con te' le sussurrò all'orecchio.
'Cosa?' chiese Mary, tra i singhiozzi.
'Il mio matrimonio, troia' sorrise Robbie.
Mary a quelle parole la strinse ancora piu' forte.
'Ti voglio bene' si dissero, in sintonia.
Mary la lasciò, sorridendo. E Robbie si avvicinò a Harry, che sorrideva complice.
'Non credi di dover fare auguri alla tua puttanella di terzo liceo?' chiese provocandolo Robbie.
'E va bene. Auguri!' le disse, abbracciandola e sorridendo.
'Ti voglio bene anche io' continuò Robbie, accarezzandogli la schiena.

Tutto andò per il meglio.
Come si chiamò la bambina? Semplice. Un misto tra Mary e Zayn. Mayn. Ed era davvero bellissima. 

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