100 modi per farli lasciare

di o donnell
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1. ***
Capitolo 2: *** 2. ***
Capitolo 3: *** 3. ***
Capitolo 4: *** 4. ***
Capitolo 5: *** 5. ***
Capitolo 6: *** 6. ***
Capitolo 7: *** 7. ***
Capitolo 8: *** 8. ***
Capitolo 9: *** 9. ***
Capitolo 10: *** 10. ***
Capitolo 11: *** 11. ***
Capitolo 12: *** 12. ***
Capitolo 13: *** 13. ***
Capitolo 14: *** 14. ***
Capitolo 15: *** 15. ***
Capitolo 16: *** epilogo. ***



Capitolo 1
*** 1. ***



1.


Se come me hai una cotta per Liam James Payne, allora puoi stare certa che morirai single, aspettando che lui esca dal suo guscio di timidezza e si accorga di te.
Per ora l’unica che sembra aver attirato la sua attenzione, è Candice, biondissima cheerleader della scuola, nonché ochetta starnazzante.
Sono passati due fottutissimi anni, cioè ventiquattro mesi, vale a dire cento sessantotto settimane o che dir si voglia settecento trenta giorni da quel primo suo sguardo che mi ha praticamente rapita. Lo ricordo come fosse ieri.
Io stavo camminando per il corridoio quando Liam mi degnò del suo sguardo così caldo, dolce e comprensivo, che io non capii più nulla e per poco non rischiai di beccare in pieno l’estintore appeso al muro.

Stufa della vana attesa che mi costringe a sperare ogni giorno in un suo improbabile primo passo verso di me, prendo la situazione in mano.
-Liam, mi chiedevo se dopo la scuola ti andasse di prendere un caffè insieme- chiedo speranzosa avvicinandomi a lui che sta riponendo i libri nell’armadietto.
-Ciao Dana, scusa ma oggi pomeriggio ho da fare con Candice. Magari un’altra volta.- risponde gentilmente. Quel “magari un’altra volta” mi fa rimanere aggrappata ad un filo di speranza sottilissimo, che credo presto si spezzerà.
-Non hai capito che Liam non ti fila di striscio? E’ fidanzato con Candice.- mi suggerisce un riccio dagli occhi verdi, affiancandosi a me.
-Scusa, ci conosciamo?- chiedo perplessa dopo la sua uscita improvvisata. Chi cavolo è adesso questo?
-Sì- annuisce flebilmente il ragazzo per poi sospirare pesantemente.
-Da quando, scusa?- chiedo io ancora perplessa, corrucciando la fronte.
-Da ora. Piacere, Harry, Harry Styles- si presenta il ragazzo sfoggiando un sorriso a quarantadue denti.
-Dana- rispondo riponendo i miei libri nell’armadietto.
-Da quando Candice si è fidanzata con Liam, la mia vita non ha più senso, non sono più lo stesso. Pensa, che ho persino rifiutato una sveltina con il capo delle cheerleader nello stanzino della palestra, la scorsa settimana- spiega il riccio affranto, mentre sbatto violentemente l’anta del mio armadietto.
-Capisco..deduco che hai una bella cotta per Candice..- dico indicando con un cenno del capo la biondissima Candice.
-E’ da un anno che le sbavo dietro, mi sono perfino dichiarato, e lei con chi si fidanza? Con Liam Payne, il ragazzo più timido, sdolcinato, noioso e rincoglionito della scuola!- il riccio è chiaramente alterato e invidioso e assottiglia lo sguardo in segno di disprezzo.
-Ehi, capisco ciò che provi, ma vacci piano con gli insulti, anche se Liam è fidanzato, mi piace ancora.- preciso io lanciandogli un’occhiataccia. -Ma nonostante tutto io non riesco a capire cos’ha quella Candice che io non ho..-
-Beh vediamo, a parte il fatto che è la ragazza più bella e desiderata della scuola, nulla.- dice lui sfottendomi brillantemente. E’ riuscito a demolirmi con una frase soffiata a mezza bocca in mezzo al corridoio della scuola.
-Grazie per aver mandato a fanculo quel briciolo di autostima che mi era rimasto. Ma sappi che non ho intenzione di tingermi i capelli di biondo per potermi poi permettere di sculettare per i corridoi della scuola..- gli faccio notare piccata e alquanto allibita.
-Mh..credo che non ti si addica il biondo. Rimani rossa. A parte questo, mi è venuta un’idea ..- esordisce il riccio illuminandosi in volto.
-Sentiamo- lo esorto a parlare, non so perché, ma credo che questa sua idea mi piacerà, e anche molto.
-Non adesso, dopo la scuola andiamo a prenderci questo caffè e ti spiego tutto, a dopo Dana- mi saluta il riccio, per poi entrare in classe. Noto che frequenta il quinto anno, ma in quattro anni in questa stupida scuola, non lo avevo mai incrociato per i corridoi.
Ora come posso stare attenta alle tre prossime ore di matematica, senza torturarmi il cervello, pensando alla sua brillante idea? Non che di solito stia a sentire il professore McNally, intendiamoci. Saluto Harry, per poi ritornarmene in classe, dove passo le seguenti tre ore a giocherellare nervosamente con la matita mentre guardo fuori dalla finestra.
 
-Spara, non ce la faccio più!- lo incito io bevendo il mio frappuccino.
-Allora, Liam è mio vicino di casa. Basterà pedinarlo. Vedrai glie ne faremo vedere di tutti i colori a quei due, si lasceranno e alla fine strisceranno letteralmente ai nostri piedi.Che ne dici?- chiede il riccio descrivendo cerchietti con il dito, sul tavolo del bar.
-Mi piace. Quando si comincia?- chiedo io eccitata. Ammetto che da un lato sono preoccupata del fatto che vada tutto a puttane, ma la posta in gioco è troppo alta per non tentare. Già mi vedo tra le braccia di Liam, mentre mi bacia dolcemente, stringendomi forte a sé.
-Da domani mattina. Non possiamo perdere tempo. Intanto dammi il tuo numero di cellulare- esclama Harry sgranando gli occhi, eccitato quanto me per questo piano infallibile. Prendo un tovagliolino del bar e ci scrivo su il mio numero, lui lo legge ad alta voce, per assicurasi che sia giusto e se lo infila in tasca.
-Che si fa domattina?- domando io curiosa. Questa cosa del piano e del pedinarli mi fa sentire un po’ come Eva, la compagna di Diabolik.
 -Ho intenzione di imbucare una lettera anonima nell’armadietto di Candice, con l’intento di far ingelosire Liam..- mi spiega il riccio tirando fuori dallo zaino ciò che avrebbe dovuto essere il suo quaderno di matematica, peccato sia candido, vuoto, così ne strappa un foglio e comincia a scrivere alcune righe.
-Bene, mi piace, ma non qui. E’ pericoloso. Scrivila a casa e poi prima di imbucarla, me la fai leggere.-  lo blocco vedendo entrare Arleen, una delle migliori amiche di Candice. Lui capisce al volo e ripone il foglietto dentro lo zaino accartocciandolo, riprendendo a sorseggiare tranquillamente il suo caffè.
-Allora alla nuova alleanza, ci stai socia?- dice lui, sollevando il cartone del suo caffè in aria.
-Ci sto!- ribatto convinta facendo scontrare il mio cartone di frappuccino contro il suo.
Questa alleanza sarebbe stata l’inizio di qualcosa di diabolico e pericoloso.

Cornerstone

Salve, popolo di EFP :)
ecco la mia ennesima FF, questa è una di quelle che quando ti vengono in mente, sai già tutto, anche la fine. Devo solo scriverla.
Allora comincio con lo spiegarvi cosa succede in questo primo capitolo:

Dana, ragazza che frequenta il quarto anno di liceo, è innamorata di Liam, che però è fidanzato con Candice. A sua volta Harry, ragazzo che frequenta il quinto anno di liceo, è perdutamente innamorato di Candice.  Così Dana e Harry stringono un'alleanza al fine di far lasciare Liam e Candice.  Se cliccate sui nomi in grassetto vi apparirà la foto dell'attore che ho scelto per interpretare Candice e Dana :)
Ho messo rating arancione, ma in qualche capitolo avremo anche rating rosso, tranquille menti perverse ahahaha. E poi per ora è tutto raccontato dal punto di vista di Dana, ma in qualche capitolo avremo il punto di vista di Harry.
Mi scuso se questo capitolo è corto, ma serve solo da introduzione, fatemi sapere che ne pensate, se vi va. 
Al prossimo, ne vedremo delle belle.

old yellow bricks

 Challenge accepted!

P.s.: grazie ad 
Armonydream per il meraviglioso banner :)

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Capitolo 2
*** 2. ***



2.


Suonata la campanella mi apposto silenziosamente ed impercettibilmente in un angoletto tra la mia classe e lo stanzino dei bidelli, vigile e attenta per intercettare Harry e la sua lettera.
-Carta da lettere rosa?- chiedo schifata. Neanche a mia cugina di due anni piace il rosa, ormai non va più di moda. Ma poi mi viene in mente che a Candice piace tutto ciò che è rosa, perciò approvo la scelta passivamente.
-L’ho rubata a mia sorella- mi risponde Harry porgendomela, per poi chiuderci dentro lo stanzino delle scope.
-Se magari accendessi la luce..- gli dico facendogli notare che non riesco a leggere al buio. Lui si scusa e poi tasta il muro finché non raggiunge l’interruttore.
-Allora vediamo..- dico scartando delicatamente la lettera.
-dammi qua!- me la strappa dalle mani Harry per poi incominciare la lettura, dopo essersi schiarito la voce a dovere.
-Cara Candice, so che il tuo cuore appartiene ad un altro, ma io ci tengo a farti sapere ciò che provo per te. E’ da molto tempo che mi piaci e che tento di fartelo capire. Mi chiedo se tu sia cieca o abbia il paraocchi. Perché non mi vedi?-
- Mi chiedo se tu sia cieca o abbia il paraocchi? Ma che diamine scrivi? Così ti scoppierà a ridere in faccia!- noto io con disappunto. Harry tira fuori dalla tasca dei pantaloni una penna e cancella quelle parole, per poi seguitare nella lettura.
-Voglio farti sapere che ti amo, e che ti amerò sempre. Dal primo giorno in cui ti ho vista, non ho capito più nulla e il mio stomaco ha cominciato a tremare, come se ci fosse un terremoto-
-Che cavolo di paragoni fai? Sembra che tu sia un vecchio che trema a causa dell’alzheimer così!-lo correggo strappandogli ancora una volta la lettera dalle mani, per cancellare anche quella riga.
-Le mani mi sudano quando ti vedo e il cuore mi batte forte-
-Harry! Sembra scritta un malato ricoverato nel reparto do cardiologia dell’ospedale, a causa di un infarto. Dio mio, anche mio fratello di otto anni saprebbe scrivere una lettera d’amore meglio di questa.- gli grido mentre scorro velocemente con gli occhi la fine della lettera.
-Ma ci sono stato sveglio tutta la notte!-urla lui bloccandomi mentre cerco di stracciare quell’inutile pezzo di carta rosa.
-Avresti fatto meglio a dormire, allora!- lo rimbeccai stracciandola in mille pezzettini per poi gettarli nel cestino.
-Tutto bene lì dentro?- chiede una voce adulta dall’esterno, bussando ripetutamente.
-Cazzo!- sussurra Harry, portando una mano sulla mia bocca per azzittirmi.
-Guardate che vi ho sentiti! Che state facendo?- chiede la voce insistente della bidella dall’esterno della stanzetta.
-Merda- dico a denti stretti. Harry mi scompiglia i capelli e si slaccia tre bottoni della sua camicia, poi apre la porta guardando con ovvietà la bidella, tenendomi per mano e portandomi verso la sua classe.
-Adesso crederà che abbiamo scopato dentro lo stanzino e lo racconterà a tutte le colleghe bidelle e al corpo insegnati! Complimenti per l’astuta mossa!- gli dico ricomponendomi per poi guardarlo male.
-Pensa se ci scopriva con la lettera..- mi fa notare lui sedendosi su un banco.
La campanella non mi lascia replicare, così prometto ad Harry che durante l’ora di storia avrei riscritto la lettera, tanto il professor Barkley è un vecchio rincoglionito.
-Ti aspetto davanti al mio armadietto tra un’ora per imbucare la lettera, mi raccomando!- fa lui con faccia seria e dura. Io annuisco e torno in classe, incominciando ad immedesimarmi in un maschio di diciotto anni innamorato di un’ ochetta come Candice.

-Ecco fatto!- esclamo compiaciuta ripiegando il foglietto, ignorando il silenzio creatosi in classe.
-Signorina Stone, c’è qualcosa che vuole condividere con tutti noi?- chiede severo il professor Barkley alzandosi dalla cattedra per venire verso il mio banco. D’istinto nascondo la lettera sotto il sedere, non avrebbe controllato anche lì.
-Niente, niente..- cincischio confusamente per aprire il mio libro di storia su una pagina a caso.
-Comunque, siamo a pagina 136, Stone!- mi fa notare il vecchio professore stornandosi verso la sua cattedra.  Alzo gli occhi al cielo per ringraziare il signore e poi mi riprometto di stare a sentire la lezione.
 
-Allora, ce l’hai?- dice a denti stretti Harry sorprendendomi alle spalle.
-Vuoi farmi prendere un infarto?- gli domando porgendogli la busta con faccia spaventata, mettendomi una mano sul cuore.
-Rileggo giusto per vedere se ci sono errori..- dice lui scorrendo velocemente con gli occhi quelle poche righe. 
-…tuo, innamorato anonimo…Non ti pare un po’ troppo corta?- mi chiede lui sbattendomi in faccia quel foglietto.
-Vuoi provare a riscriverla tu, Shakespeare?- gli domano ironica, inarcando il sopracciglio.
-E va bene, adesso la imbuco..- risponde lui con tono scocciato, rivolgendo gli occhi al cielo.  Io rimango nascosta in n angolino, assicurandomi che in quel momento non passi nessuno per il corridoio. Una volta imbucata la lettera torna da me, mi da il cinque, e ritorniamo entrambi in classe.
 
-Sei pronto per goderti la scena?- trillo felice come una bambina piccola, avvicinandomi a lui distrattamente, appena la campanella per la pausa pranzo suona.
-Come potrei perdermela? Ecco che la legge!- esclama impercettibilmente Harry fingendo di parlarmi del libro di biologia.
-Scenata tra 3, 2, 1..- faccio anche il conto alla rovescia, notando il mio Liam che si avvicina all’ochetta, fissando la lettera con aria schifata.
-Che cos’è Candice?- chiede Liam prendendo quell’orribile lettera in mano e rigirandosela più volte.
-Oh, ma che stupido che sei! Ora fai finta di non saperne nulla!- esclama Candice gettandosi tra le braccia di Liam.
-Mah, veramente io..- tenta Liam di spiegare. Se quella biondina se la finisse di sbaciucchiarlo e lo facesse parlare.
-Avanti dillo Liam! Dillo che non è tua la lettera!- esclama un po’ a voce troppo alta Harry, preso dalla situazione. Io gli pianto un calcio in uno stinco, intimandogli di stare zitto, e gli mostro il libro di biologia per l’ennesima volta.
-Ti amo Liam, grazie per questa meravigliosa lettera, ma non c’era bisogno!-esclama felice la biondina. Io rimango basita e sbatto la testa sull’armadietto.
-Fanculo, Liam e la sua timidezza. Quel ragazzo ci rovinerà tutti i piani se continua così!-esclama Harry seguendo con lo sguardo i due piccioncini più dolci che mai quest’oggi.
-Merda!- dico a denti stretti trattenendomi.
-Passiamo alla prossima fase. Ho sentito dire da Liam, che domani pomeriggio Candice non potrà uscire perché dovrà fare da babysitter al suo fratellino, e così Liam si è offerto di portare al parco Candice e suo fratello- mi spiega il riccio sfogliando distrattamente il libro di fisica.
-Perfetto, sta volta andrà meglio, lo so.-dico fiduciosa io girandomi a vedere la gente che passa per il corridoio.
-Schiaffa socia. E’ andata male, ma siamo stati bravi lo stesso.- esordisce Harry grintoso. Mi piace il fatto che Harry non demorda, e poi siamo solo alla prima fase del nostro piano malvagissimo. Ce la possiamo fare.
-Vado a prepararmi mentalmente per il piano di domani!- lo saluto dandogli il cinque, per poi allontanarmi.
-Ciao Dana!- mi saluta chiudendo il suo armadietto.
Domani non la scamperanno così facilmente. Liam e Candice, preparatevi.

Cornerstone

Ciaoo Bbbellee :)
Eccomi qua con il secondo capitolo, dove vediamo Harry e Dana alle prese con la lettera.
Candice dopo aver letto la lettera, crede che l'abbia scritta Liam, il quale non riesce a dirle la verità, così i nostri Harry e Dana falliscono il piano.
Grazie a voi che recensite, che seguite la storia e che l'avete messa tra le preferite e ricordate, grazie di cuore.
Al prossimo, ne vedremo delle belle ;)
un bacio

old yellow bricks


 

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Capitolo 3
*** 3. ***




3.


-Ma sei scemo?- chiedo spiazzata mentre mi ritrovo la faccia di Harry a due centimetri dalla mia.
-Scusa è che non volevo dare nell’occhio- si giustifica Harry tirandomi giù le maniche della giacca. Mi aveva strattonata per la manica del mio giubbino fino a farmi finire ancora una volta vicino a quello sgabuzzino delle scope.
-Ti perdono per sta volta, ma non ci prendere gusto..- dico mettendomi le mani nelle tasche dei pantaloni. Lui si avvicina a me, sembriamo due spacciatori a vederci con quelle facce losche.
-Allora, ci vediamo oggi pomeriggio al parco vicino casa mia, sai dove abito no?- chiede lui parlando a bassa voce.
-Sì.  A che ora?- chiedo veloce spostandomi i capelli per far finta di parlare tranquillamente.
-Sei. Ti aspetto, sii puntuale.- si raccomanda Harry rivolgendomi un’occhiata severa.
-Va bene, va bene. A dopo.- lo salutai scocciata. Perché il capo delle “missioni segrete” deve essere sempre lui? Forse perché è il più grande? In ogni caso se volevo abbracciare Liam dovevo stare ai suoi ordini.
-Ah e vestiti di scuro!- mi trattenne per la giacca. Oh signore. Questa sua ultima affermazione mi autorizza a sentirmi come in un film di spionaggio.
 
-Sei arrivata finalmente!- dice Harry con la sua solita grazia, spingendomi a terra vicino a lui, dietro un cespuglio.
-Sono le 18.01 Cristo!-gli faccio notare, puntualizzando la mia puntualità.
-Appunto sei in ritardo!- mi zittisce lui dandomi un cannocchiale .
-Di un minuto Harry!- gli grido prendendo il cannocchiale dalle mani con sguardo sprezzante.
-Guardali sono lì, riesci a vederli?-mi chiede lui fissandoli dal cannocchiale. Sembra veramente Diabolik e il nero gli dona. Lo fa apparire più..severo.
-Sì, come potrei non vedere quella bambolina lobotomizzata, strizzata in quel vestitino patetico?- chiedo retoricamente mentre mi becco una gomitata nello stomaco da Harry.
-Vacci piano con gli insulti, pel di carota.- mi rimbecca lui enfatizzando il fatto che ho i capelli rossi. Io mi tocco i miei capelli con aria offesa e poi gli pianto un calcio in uno stinco.
-Guarda che dovresti picchiare Liam, non me!-mi fa notare lui prendendomi per i polsi per farmi smettere.
-Perché non possiamo picchiare Candice?- chiedo io scettica. Perché bisogna fare del male solo al mio adorato Liam?
-Perché è una femmina forse?- risponde con ovvietà Harry, spronandomi a stare zitta.
-Candice, io volevo dirti che anche se stiamo insieme da poco..- esordisce Liam girandosi verso Candice. Harry non lo fa finire e gli lancia un sassolino trovato sotto il cespuglio.
-Ahi!- grida Liam.
-Che c’è, non stai bene?- chiede premurosa quell’ochetta di Candice, massaggiandogli la pancia.
-Sì, scusa, dicevo..- continua Liam prendendo la mano a Candice. Harry non perde tempo e gli tira un altro sassolino, sta volta vicino ai gioielli di famiglia.
-Harry, così me lo fai diventare sterile!- gli urlo fermandolo. E che cavolo. Solo perché non voleva Liam tra i piedi non lo autorizzava ad ucciderlo.
-Ehi cosa state facendo voi due?- chiede una voce giovane dietro di noi. Ci lanciamo un occhiata eloquente per poi girarci.
-Ciao bambino! Noi stiamo ..- saluta Harry provando a dare una spiegazione . Quel bambino doveva essere il fratello della sua amata Candice. Aveva la sua stessa faccia da stronzo.
-Stiamo facendo una ricerca sulle piante, vedi?- dico strappando una foglia dal cespuglio per mostrargliela.
-E a cosa servono i cannocchiali?- insiste il bambino puntando il suo minuscolo indice su quegli aggeggi.
-Servono per osservare le foglie da più vicino!- esclamo prontamente io, beccandomi un’occhiataccia da Harry.
-Senti bambino, ti andrebbe di aiutarmi a fare uno scherzo a Liam? Sai lui è mio amico!- propone Harry malizioso, guardandomi con sguardo furbo.
-Sì! Mi piacciono gli scherzi!- grida entusiasta il bambino. Senza saperlo si è alleato col diavolo.
-Non gridare bambino. Allora vai da Liam e chiedigli il cellulare per giocare, va bene?- chiede Harry accovacciandosi vicino al bimbo.
-Va bene-ci risponde il bambino sospirando. Si incammina verso la coppietta, strattona Liam per la maglietta finché questo non gli presta il cellulare distrattamente.
Poi questo ritorna da noi, consegnandolo nelle mani di Harry, che fremevano.
Incomincia a digitare velocemente qualcosa, e poi entra nella rubrica, rinominando il suo numero di telefono con “tesoro”, un sorriso sadico gli compare in volto.
Poi decide di sbirciare tra i messaggi inviati a Candice, mentre Liam richiama il bambino.
-Jason!- il bambino corre verso Liam, mentre Harry lo acciuffa per la maglietta, ridandogli il cellulare.
-C’era proprio bisogno di ficcanasare nei messaggi?- lo rimbecco io con sguardo truce.
-Già che c’ero..- mi rispose Harry con la faccia da vittima.
-Vedi Candice, io ti amo e non lascerò che nessuno ci divida.-esordisce  Liam stringendo la biondina al suo petto.
-Nessuno tranne noi- esclama Harry agguerrito avvicinandosi a me, per stringermi. Mi sentivo come nella banda bassotti.
-Stronzetta tinta!-aggiungo acida portandomi le braccia al petto.
-Brutto coglione - rincara Harry. Ci lanciamo un’occhiata di scuse.
-Ehm scusa..non volevo offenderti- cincischiamo contemporaneamente per poi scoppiare a ridere.
-Non ti tradirò mai, io ti amo troppo.- conclude Liam, fiero di quel discorsetto, tirato avanti a fatica grazie a noi due. Il bambino gli restituisce il telefono, poggiandolo vicino a Candice.
-Scenata tra 3, 2, 1…- annuncia Harry elettrizzato, schiacciando il pulsante verde, per chiamare Liam.
Il cellulare squilla e il display si illumina, Candice scioglie l’abbraccio di Liam per porgergli il cellulare.
-Chi è adesso?- chiede scocciato Liam sporgendosi per prendere il suo cellulare.
-"Tesoro"!?- legge Candice con voce gelosa e alterata. -Adesso mi spieghi chi è questa "tesoro".- dice Candice strappandogli il telefono dalle mani.
-Sinceramente io non mi ricordo di aver mai salvato nella rubrica nessuno sotto il nome di "tesoro"- si giustifica innocentemente Liam.
-Certo dite sempre così voi, siete tutti uguali, un secondo fa mi hai detto che non mi avresti mai tradita, e ora ti chiama una "certa tesoro"!- esclama furiosa Candice portando le braccia al petto.
-Ah che stupido! E’ Harry! Guarda il numero!- le fa notare Liam ridendo.
-Guarda che non ti credo- asserisce Candice. Intanto dietro il cespuglio c’erano i fuochi d’artificio, io e Harry stavamo ballando la conga e stappando champagne a fiumi per essere riusciti finalmente a mettere in crisi quei due scemi.
-Adesso lo chiamo!- alle parole di Liam, la mia faccia si incupisce.
-Harry dov’è il tuo cellulare?!- lo strattono violentemente per la maglia. Lui non si era neanche reso conto che Liam lo stava per chiamare facendoci scoprire.
-Mah cosa…Eccolo!- me lo consegna e io metto la modalità silenziosa, se no avrebbero sentito il cespuglio squillare e sarebbero venuti a controllare e il piano sarebbe andato a puttane.
-Grazie, Dana!- mi ringrazia rendendosi conto che avevo appena salvato il culo ad entrambi.
-Ehi, mi sono accorto che voi volete far litigare Liam e Candice. Quindi se volete che stia zitto, vi conviene ripagarmi!- ci fa notare il bambino ricomparendo alle nostre spalle.
-Una caramella?- chiedo io frugandomi nelle tasche. Porto sempre con me le caramelle alla fragola, oltre ad un blister di pasticche per il mal di testa, ma per lui non sono indicate, credo.
-Pensavo a qualcosa di più..- esordisce il bambino toccandosi il mento.
-Un chewingam- chiede Harry sfoderando il suo tipico sorriso da pedofilo.
-Oppure..- continua il bambino giocando spostando l’erba del prato con il piede.
-Un lecca lecca- esordisco io frugandomi in borsa.
-Qualcosa di più concreto..- insiste il bimbo alzando la voce.
-Eh va bene, hai vinto. Eccoti cinque sterline e non se ne parla più-
-Dieci-ripete aggressivo il marmocchio
-Cinque- insiste Harry con aria di sfida
-Otto- rilancia il bamboccio
-Sette! E non farti più vedere!- lo caccia Harry dandogli i soldi.
-Quel ragazzino diventerà un azionario, cazzo, mi ha spennato!- azzarda Harry con faccia sbalordita frugandosi nelle tasche vuote.
-Oppure un ricattatore che un giorno ci terrà tutti in ostaggio..- noto io facendo un’espressione schifata.
-Dai almeno ci siamo comprati il silenzio di quel moccioso.- mi tranquillizza Harry.
Improvvisamente sentiamo delle risate e prendiamo in mano il cannocchiale e vediamo la coppietta abbracciarsi e baciarsi più felici che mai.
-E adesso cosa ci siamo persi?-chiede acido Harry guardando l’immagine felice della ragazza che ama tra le braccia di Liam.
-Semplice, Candice ha il tuo numero e lo hanno confrontato.- gli faccio notare gettando il cannocchiale a terra.
-Come può avere il mio numero?- si domanda da solo il riccio. -Ah deve averlo salvato un anno fa, quando tutti i giorni la chiamavo, ero come uno stalker- mi risponde ridendo.
-Cosa ridi scusa? Grazie al tuo passato da stalker siamo nella merda ancora una volta.- gli faccio notare più acida che mai. E’ il secondo piano che falliamo in due giorni. Ma che brillante futuro da spie.
-Scusa, mi dispiace. Vedrai che domani andrà meglio.- si scusa Harry abbracciandomi teneramente. Lo prenderei a cazzotti volentieri, ma poi mi ricordo che senza di lui non saprei come pedinarli, perciò mi trattengo.
-Già, adesso si è fatto tardi, me ne vado, a domani-lo saluto rassegnata. Me ne esco dal parchetto furtivamente, accovacciata, mentre sento Harry darmi appuntamento per domani, per spiegarmi il prossimo piano.
Sono furiosa più che mai.

Cornerstone

Ehi belle :)
Ecco qua il terzo capitolo, dove vediamo Dana e Harry alle prese con i due piccioncini al parco.
Harry riesce a farsi dare da Jason, fratello di Candice, il cellulare di Liam e Harry modifica il suo numero, chiamandolo "tesoro" nella rubrica di Liam.
Quando Jason restituisce il telefono a Liam, Harry lo chiama e Candice si ingelosisce vedendo la scritta "tesoro" sul display del cellulare di Liam
Il piano però fallisce perchè Candice confronta il numero di telefono di Harry con quello di "tesoro" e si accorge che sono uguali.

Combineranno qualcosa di buono i nostri eroi? lo saprete ne prossimo capitolo
a presto, un bacio

old yellow bricks
 

 

 
 

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Capitolo 4
*** 4. ***




4.

-Buongiorno, Dana!- mi saluta un sorridentissimo Harry facendomi sobbalzare.
-Ciao.- rispondo accora addormentata. Che cavolo riderà Harry di prima mattina?
-Lo so, lo so, non è bello cominciare la mattinata vedendo il ragazzo che ami sbaciucchiarsi con Candice, ma tranquilla, non durerà a lungo- mi dice scrollandomi sperando di farmi resuscitare dal mio stato di trance.
-Che vuoi Harry- chiedo stralunata.
-Ho uno scoop! Liam deve riconsegnare un libro in biblioteca, io ci infilerò un biglietto da parte di una ragazza e farò in modo che Candice abbia questo libro e trovi il biglietto.- mi spiega Harry. Devo ammettere che di prima mattina la mia capacità di comprensione è scarsa, ma suona bene questo piano.
-Quando te lo ha detto?- chiedo con voce assonnata sbattendo il mio armadietto
-Sono venuto a scuola a piedi con lui oggi..- risponde Harry.
-Capito, ora vado in classe, tu scrivi il biglietto, dopo pranzo me lo passi, porta via con te Liam e fai in modo che dia il libro a Candice. Buona lezione.- lo saluto dopo avergli spiegato il mio piano. Avevo intenzione di variarlo un po’.
-Va bene, sicura di stare bene? Ti vedo un po’..- chiede Harry trattenendomi per il braccio.
-Stanca e assonnata, ciao- concludo per sparire nella mia classe.
Passo le prime tre ore della mattinata a dormire letteralmente sul banco, non sono riuscita neppure ad alzare la testa un secondo, quando poi si è trattato della lezione di educazione fisica, non so contare quante pallonate abbia preso in due ore, credo un cinquantina ripensandoci.
 
-Sei ancora viva?- mi saluta Harry mentre sto facendo la fila per il pranzo. Stravolta mi accascio sulla sedia gettando il mio zaino sul tavolo.
-A quanto pare sì- rispondo stanca non mi va neppure di mangiare oggi. Strano.
-Che c’è, siamo in crisi premestruale oggi?- chiede ridendo Harry.
-Non ancora, credo. Spara, comunque.- rispondo addentando il mio panino.
-Ecco il biglietto.- me lo porge strisciandolo sul tavolo, io senza neppure leggerlo lo intasco.
-Bene. Il libro chi ce l’ha?- chiedo io prendendo un sorso d’acqua.
-Candice, ha detto che alla fine dell’ultima ora lo avrebbe riportato in biblioteca.- mi dice lui sistemandosi i capelli.
-Bene, allora per le quattro sarò lì, con questo biglietto- prometto sorridendo.
-Oh grazie a Dio hai sorriso, sei viva!- mi fa scherzando Harry dandomi una pacca sulla spalla.
-Sì, e tu fai in modo di essere lontano dalla biblioteca per le quattro, insieme a Liam- mi raccomando seria.
-Tranquilla. E poi ho un’ altra bella notizia- seguita Harry sorridendo. Non so perché ma sta volta non mi piace questo suo sorriso.
-Vai..- lo incito assottigliando lo sguardo.
-Liam e Candice parteciperanno alla gara di ballo della scuola-mi dice Harry elettrizzato sgranando i suoi occhi verdissimi.
-come l’hai saputo?- chiedo scettica, tutte queste soffiate sono fasulle, me lo sento.
-Liam durante l’ora di letteratura..- risponde sintetico lui storcendo la bocca.
-E quindi scusa? Cosa c’entriamo noi?- chiedo perplessa non capendo dove voglia arrivare.
-E quindi ci ho iscritti come coppia!- esclama Harry.
-Sei scemo?- chiedo sputando tutta l’acqua sulla sua faccia.
-Perché? Dai sarà l’occasione giusta per fregarli!- mi convince Harry asciugandosi il viso.
-Ma io non so ballare Harry!- gli urlo in faccia sbattendo i piedi a terra.
-Ed è per questo che ci ho iscritti anche ad un corso di ballo dopo la scuola!- aggiunge lui stuzzicando la mia rabbia.
-Harry! Come facciamo con la scuola e i pedinamenti?- gli faccio notare adirata.
-Dai, ma pensa per chi stiamo facendo tutto ciò..- mi dice lui indicandomi Liam e Candice seduti al tavolo.
-Riesci sempre a convincermi.. a dopo socio, mi raccomando alle quattro! Ciao!- mi addolcisco vedendo Liam e pensando che potrebbe essere mio un giorno. Saluto facendo l’occhiolino e me ne torno in classe.
 
Sono le quattro precise, la campanella suona e a me scappa la pipì, solo che non posso fermarmi in bagno, perché ho paura di non incrociare al momento giusto Candice, così corro in biblioteca e mi apposto tra gli scaffali polverosi e fingo di osservare le copertine dei libri, finché finalmente, dopo dieci minuti passati a fissare la copertina di “giro del mondo in ottanta giorni”, vedo passare una biondina sculettante con un libro in mano.
E’ il mio momento.
-Scusa! Scusa!- grido io piazzandomi sul corridoio della biblioteca. Ora è pure sorda questa.
-Sì?- dice girandosi a guardarmi dall’alto in basso, come se non fossi degna di parlarle.
-Deve esserti caduto questo dal libro!- le dico porgendole il biglietto stropicciato.
-Ah beh grazie- dice lei prendendolo di mano per poi presentarsi per restituire il libro.
Dopo la solita trafila alla reception della biblioteca vedo Candice andarsene via leggendo il biglietto.
-Eleonor?- sento sghignazzare.
Decido di seguirla furtivamente, fino fuori alla scuola, dove incontra Harry e Liam seduti sulla panchina appena fuori dalla porta d’ingresso. Io rimango dentro la scuola, dove chiamo Harry, per far sì che mi raggiunga, lasciando soli i piccioncini.
-Allora, fatto?- chiede Harry raggiungendomi dietro la porta d’ingresso. Io annuisco impercettibilmente e restiamo lì per gustarci la scenata di Candice.
-Adesso chi è questa Eleonor?-chiede Candice sventolando davanti la faccia di un Liam attonito, il bigliettino.
-Come? - chiede perplesso Liam leggendo il biglietto.

Grazie per avermi consigliato questo libro Liam. Spero che anche i miei “consigli” ti siano stati di aiuto.

Eleonor XO


Lancio un’occhiatina ad Harry per manifestare la mia approvazione per il bigliettino ben scritto e pieno di malizia e incrocio le gambe per trattenere la pipì.
-Io non conosco nessuna Eleonor!- si difende Liam aggrottando la fronte.
-Ah no?- chiede retoricamente Candice per poi scappare. Liam la blocca prontamente per un braccio.
-Candice! L’unica Eleonor di questa scuola viene in classe con me, ed è fidanzata con Louis!-dice Liam trattenendola.
-Dici davvero?- chiede rincuorata Candice voltandosi verso Liam. Quest’ultimo annuisce stringendole la mano, per poi baciarla. Io mi volto schifata, mentre Harry mi accarezza la schiena per incoraggiarmi.
-Lo sai che non ti tradirei mai- esordisce Liam staccandosi da quel bacio zuccherato.
 
-tra tanti nomi, proprio Eleonor dovevi scegliere? - chiedo adirata.
-Guarda che non sei l’unica qui a sentirti una fallita! Siamo una coppia di soci. Sporchi soci. Condividiamo tutto, nel bene e nel male, come una coppia sposata..- mi dice Harry bloccandomi per il braccio mentre cammino verso casa.
-Lo so, ma per un attimo ho assaporato il sapore della vittoria, e poi quello mi viene a dire che l’unica Eleonor della scuola è fidanzata con Louis. Come fai ad amare una come Candice?- chiedo io scettica mettendomi le mani tra i capelli.
-E tu uno come Liam, che ci rovina tutti i piani?- chiede Harry prendendomi in contro piede.
-Scusa. Hai ragione tu. Siamo sulla stessa barca. Soci come prima?-chiedo scusando mi. Se andiamo avanti così, ci scanneremo a vicenda. E poi siamo solo all’inizio.
-Scusa tu. Soci!- ribatte Harry abbracciandomi. Mi promette di aggiornarmi per il piano dell’indomani, e poi mi incammino verso casa. Quando accendo il pc trovo una mail da Harry.

Ehi socia, ho origliato la telefonata di Liam, che ha promesso a Candice che domani l’avrebbe portata al cinema. Preparati a piangere, hanno prenotato due biglietti per Titanic 3D. 
A domani per i dettagli.

Buonanotte. il tuo sporco socio, Harry. xx

P.s.: credo che dovremmo inventare dei soprannomi per quei due rincoglioniti.
P.p.s.: ti voglio bene socia, anche se so che mi odi ;)
 

 

Cornerstone

LET ME LOOVEE YOUUU
Bene, dopo questo sfogo, ecco a voi il quarto capitolo, dove abbiamo Dana che aspetta Candice in biblioteca, per darle il famoso biglietto, fingendo che le sia caduto dal libro.
Candice diventa furiosa, ma poi Liam la tranquillizza dicendole che l'unica Eleonor della scuola è felicemente fidanzata con Louis, e il piano va a rotoli.
Grazie a tutte voi che recensite e che avete messo la storia tra le preferite o seguite o ricordate e grazie anche a voi lettrici silenziose. :)
Oggi sembra che la connessione faccia scintille, qua, a differenza di ieri :)
Ora vi lascio, prima che la connessione mi abbandoni. ewe
Secondo voi che succederà al cinema?
Al prossimo capitolo, a presto

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Capitolo 5
*** 5. ***




5.

Non avrei mai immaginato che per Liam mi sarei anche ridotta ad andare a vedere Titanic 3D a cinema. Per tanti anni, sono riuscita ad evitarlo in televisione e ora mi tocca addirittura pagare il biglietto per vederlo.
-Allora, qual è il piano per oggi?- chiedo io avvicinandomi ad Harry che mi stava già aspettando davanti al botteghino del cinema.
-Prima cosa: ho detto a Liam che Titanic è un film di guerra, così si annoierà a morte.- mi spiega Harry con sorriso maligno.
-Certo che Liam è proprio tonto eh!- esclamo. Come si fa a non aver mai sentito parlare di Titanic? A non sapere che parla di tutt’altro che guerra tra titani? Che ti fa prosciugare le ghiandole lacrimali?
-Beh in effetti. Ora devo solo chiamare l’amministrazione del cinema che si occupa delle prenotazioni.- mi spiega Harry prendendo il suo I-Phone in mano.
-Per cosa?- chiedo io. Mi lascia sempre all’oscuro di tutto. Merda, voglio essere più partecipe.
-Shh zitta!- mi azzittisce lui portandosi il telefono all’orecchio.
-Salve, sono il signor Payne, ieri ho prenotato due biglietti per Titanic 3D, vorrei che fossero distanti l’uno dall’altro se è possibile- chiede Harry mettendo il vivavoce.
-Va bene, li ho spostati, uno è in B5, seconda fila, l’atro è in H6, terz’ultima.- dice la voce cortese dell’impiegata.
-Perfetto, grazie mille, mi scusi per il disturbo.- saluta Harry per poi riattaccare. Mi schiaffa un cinque sonoro e poi andiamo a fare la fila per i pop corn.
Ci appostiamo davanti all’entrata della sala, dove distribuiscono gli occhialetti 3D e poi ci dividiamo rispettivamente nei posti vicini a quelli prenotati da Liam, con la promessa che appena Harry vede Liam, lo invita a sedersi accanto a lui, ma poi Liam da bravo gentiluomo, lascerà il posto in prima fila alla ragazza, così Liam verrà a sedersi accanto a me, e sarà tutto mio.
Eccoli che arrivano. Mi sistemo freneticamente i capelli e faccio finta di mangiare i pop corn facendo l’indifferente.
-Ehi, Dana, anche tu qui?- chiede Liam vedendomi per poi sedersi accanto a me.
-Eh sì, sei solo?- chiedo fingendo sorpresa.
-No, ero venuto con Candice, ma abbiamo sbagliato la prenotazione, così le ho lasciato il posto in prima fila, vicino ad Harry, c’è anche lui, sai?- mi fa notare Liam mettendosi gli occhialetti 3D. E’ bello anche quando indossa quegli occhialini da cieco daltonico.
-Ah sì? Non lo sapevo..- rispondo guardandomi in giro spaesata.
-Tu sei sola?- chiede Liam rivolgendomi uno dei suoi soliti sorrisi che mi fanno fermare il cuore.
-Ehm sì, sì mia sorella mi ha dato buca..- improvviso drasticamente, dopo aver fatto mente locale di avere una sorella. L’emozione di avere accanto il mio Liam mi fa dimenticare anche se sono figlia unica o no, e credetemi, non è facile scordarsi di due pesti come i miei fratelli.
-Ah capisco, non credevo di trovarti qui, insomma Titanic è un film di guerra e credevo che ad una come te non piacessero certi film..- mi fa notare Liam.  E’ ufficiale, non posso resistere, non riesco a trattenermi, le mie labbra devono incollarsi alle sue, ora.
-Eh sì, guerra..- rispondo trattenendomi dal ridere. Spero che nessuno qui intorno abbia sentito dire a Liam che Titanic è un film di guerra, altrimenti lo linciano.
Le luci si spengono gradualmente, e il film comincia senza il minimo preavviso.
Avrei dato qualunque cosa per Liam, ma di guardare Titanic proprio non me ne andava, così mi incantai più volte a fissare il viso di Liam illuminato solo dalla luce proveniente dal megaschermo. Tracciava i suoi lineamenti così delicati ma decisi allo stesso tempo. E’ l’unico a non sembrare un cretino con gli occhiali 3D in questa sala.
-Tu non ti metti gli occhialetti?- mi chiede Liam guardandomi. Io rinsavisco improvvisamente dal mio momento di imbambolamento e con aria idiota me li infilo.
-Eh scusa, stavo guardando là..c’era un bambino che si è perso..- gli dico inventandomi una scusa banale, ma lui abbocca e si gira distrattamente, peccato che non c’è nessun bambino.
Ormai è  più di un’ora che sto seduta su questa scomoda poltrona di velluto accanto al ragazzo che non mi si fila di striscio, e comincio a sentirmi il sedere quadrato, ma come al solito, cerco di affogare la mia noia nel cibo.
Prendo un popcorn, anche se a dire la verità non mi sono mai piaciuti, perché mi si attaccano tra i denti e sul palato, e classico, mi vanno di traverso, proprio come adesso. Comincio a tossire, dando sui nervi a tutti gli spettatori vicino a me.
-Vuoi dell’acqua?- mi chiede Liam vedendomi in fil di vita. Io non riesco a proferire parola, ma prendo l’acqua che mi porge, accennando un sorriso di ringraziamento.
-Grazie, Liam- lo ringrazio una volta resuscitata.
-Va meglio ora?- chiede lui sorridendomi. Come potrebbe non andare meglio dopo che Liam mi ha sorriso?
Finalmente il primo tempo del film finisce e io ne approfitto per chiudere un po’ gli occhi mentre Liam va a trovare la sua ragazza, un’ora senza starle vicino, è troppo.
Dopo neanche cinque minuti il film ricomincia lasciandomi inerme su quella poltroncina, non ho mai visto un film più orrendo e sdolcinato di questo. Vale la pena solo per Di Caprio.
 
La sala è immersa nel silenzio più completo e inquietante, si sente soltanto lo sgranocchiare dei popcorn e le espressioni di sorpresa. Mi tolgo gli occhialini e vedo gente spaventata per paura di affogare in acqua. Non c’è spettacolo più bello. Il 3D fa miracoli.
Sento dei singhiozzi strozzati e mi giro d’istinto verso Liam, il quale sta piangendo. Trattengo un sorriso beffardo e gli accarezzo il braccio.
-Liam va tutto bene?- chiedo con aria preoccupata, avvicinandomi a lui.
-Sì, è che non è giusto che Rose si salvi e lui no! Capisci?- mi risponde lui più preso che mai dal film.
-Sì..ti presto un fazzoletto..- affermo sconvolta. Non credevo che Liam fosse così sensibile e tenero. Per fortuna dopo qualche istante quella tortura di film finisce, lasciandomi libera di andarmene a dormire.
-Sai Dana, domani è il mio mesiversario con Candice, hai per caso un ristorante da suggerirmi?- chiede Liam, ignorando il fatto che mi sta letteralmente strappando il cuore e ci sta passeggiando bellamente sopra.
-Ah è da un mese che vi siete fidanzati?- chiedo io titubante. Lo so, non sono domande che si fanno, ma non credevo stessero insieme già da un mese.
-Sì e pensavo di festeggiarlo portandola a cena fuori- risponde Liam grattandosi la testa nervosamente. Probabilmente lo sto mettendo a disagio.
-Ho sentito che Bebo’s è niente male..- suggerisco io guardando per terra. Quella situazione mi sta diventando antipatica, avevo un groppo in gola.
-Hai ragione, credo che passerò a prenotare stasera stessa. Grazie Dana.- mi dice Liam sorridendo. Ci mancano solo gli occhi a cuore come nei manga. Caspita però si vede che è innamorato di Candice.
-Di niente Liam.- dico per poi andarmene prima ce lo faccia lui. Mi sento usata, calpestata, gettata. Uno schifo insomma.
-Ah Dana! Grazie anche per i fazzoletti!- grida Liam mentre mi allontano sempre di più. Io rispondo con un sorriso e poi mi dileguo tra la folla. Speriamo che ad Harry sia andata meglio, penso camminando a passo svelto verso l’uscita del cinema, con le mani nelle tasche del mio cappotto. Il freddo non ha pietà di nessuno.

Ti aspetto nel parcheggio del cinema.
Harry

La vibrazione del telefono impostato silenzioso mi fa sobbalzare.
 
-Com’è andata?- chiedo sorridente ad Harry, seduto sul cofano della sua auto.
-Beh non lo so..mi ha pianto addosso per tutto il film…-risponde Harry con faccia scocciata e delusa, mostrandomi la sua maglietta, che da bianca, era diventata arancione e nera a causa del maskara scolato e del fondotinta di Candice. Acqua e sapone la ragazza.
-Nient’altro?- chiedo sorpresa. Pensavo che almeno lui fosse riuscito a fare colpo.
-No, a parte una cretina che si è strozzata proprio sul più bello..- mi fa notare roteando gli occhi.
-Harry, quella cretina ero io.- dico abbassando lo sguardo, ripensando a prima, mentre rischiavo di soffocare.
-Ah.. e con Liam com’è andata?- chiede Harry dandomi una pacca sulla spalla con sguardo malizioso.
-Male, pensa che si è anche messo a piangere e gli ho dovuto prestare i fazzoletti.- gli rispondo io mentre un ghigno mi schiude le labbra.
-Che femminuccia che è – mi prende in giro Harry. Rispondo con un’occhiataccia e mi preparo per dargli la bella notizia, sedendomi accanto a lui sul cofano della sua macchina.
-Ho saputo che domani è il mesiversario di Liam e Candice- dico elettrizzata ad Harry, per una volta ero io che sapevo qualcosa per prima.
-E’ già da un mese che stanno insieme?- chiede sconvolto Harry. Credo di aver fatto la sua stessa faccia quando Liam me lo ha detto poco fa.
-A quanto pare. Comunque, Liam mi ha chiesto di consigliagli un ristorante e io gli ho suggerito di andare da Bebo’s- gli riferisco inarcando il sopracciglio.
-Oh mio Dio, Dana Stone io ti amo. Da Bebo’s ci lavora un mio amico, Zayn!- esclama Harry abbracciandomi, per poi darmi il cinque.
-Sia chiaro, non voglio essere indagata per intossicazione alimentare, capito?- avverto Harry. Mi fa paura il suo sguardo da folle.
-Quindi niente lassativo?- chiede Harry corrucciando la fronte.
-Harry! Vuoi farci finire in tribunale insieme al tuo amichetto Zayn?- chiedo sgranando gli occhi, pensando già a Liam che avrebbe fatto causa al ristorante.
-Eh va bene, magari solo due gocce..- insiste Harry scendendo dal cofano
-Harry!- gi ripeto scocciata. Questo ragazzo mi spaventa.
-Comunque pensavo che magari potremo chiamarli Barbie e Ken..-mi suggerisce ricciolino sfoggiando un sorriso sghembo.
-Come scusa? Io pensavo a qualcosa tipo..alce e stambecco..- gli faccio perplessa.
-Chi è alce e chi stambecco?- chiede Harry cercando le chiavi della macchina nelle tasche.
-Harry, ti voglio bene.- gli rispondo chiudendo quell’orribile discorso strampalato.


Cornerstone

You don't know you're beautifuuuuuul ! (?)
Salve eccomi qua:)
io, da solita sfigata, mi sono persa la performance degli Oned alle Olimpiadi T.T
btw, approfitto della connessione "super fast" di oggi per pubblicare il capitolo ahaha
al cinema, come avete potuto leggere, Harry cambia la prenotazione di Liam, ma le cose non vanno bene, come al solito
li vedremo nella prossima "puntata" al ristorante ahahah
ora mi metto a fare i compiti, che sono indietrissimo lol.
ma, prima di lasciarvi, volevo rigraziarvi tutte, voi che seguite la FF, che l'avete messa nelle preferite/ ricordate e ovviamente anche voi che recensite, grazie :)
alla prossima allora.

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Capitolo 6
*** 6. ***


6.

-Harry, ti prego basta, non ce la faccio più!- lo prego io sfinita.
-Dai Dana, un’ultima volta!- mi implora Harry a mane giunte, respirandomi in faccia, avevamo entrambi il fiatone.
-Harry, mi fa male tutto, è un’ora che lo facciamo.-  gli faccio notare voltandomi, liberandomi dalla sua presa.
-Allora cambiamo canzone!- esclama lui pur di convincermi. Io scrollo la testa in segno negativo. Ormai è un’ora che stiamo chiusi in questa palestra a riprovare gli unici due passi di danza che sappiamo, e i miei piedi strizzati in scarpette succinte con tacco 6 centimetri, chiedono patria potestà.
-Te lo scordi. Io vado a prepararmi per la cena di stasera, te la sei dimenticata, per caso?- chiedo racimolando le mie cose e togliendomi finalmente quelle scarpacce.
-Ah giusto, la cena del mesiversario, come potrei scordarla…- ammette Harry colpendosi la fronte con la mano in segno di sbadataggine.
-Allora da Bebo’s alle otto, a dopo!- lo saluto per dirigermi a casa e farmi una bella doccia.

-Dana, dove sei stata?- chiede mia madre dalla cucina, mentre io lancio svogliatamente il borsone sul divano.
-Come, non te l’ho detto? Sono rimasta a scuola per la lezione di ginnastica..- mento spudoratamente, mentre rovisto nel frigo in cerca di una bottiglia d’acqua.
-A cosa servono queste?- chiede Alex estraendo dal borsone le mie scarpette da ballo. Maledetto Alex, proprio adesso doveva tirarle fuori.
-Già, a cosa servono?- ripete la mamma rigirandosele tra le mani. Io comincio a sudare ancora di più di quanto non sudassi.
-Ehm, oggi abbiamo ballato con la professoressa McKluscky..tango.- improvviso.
-Ma se non ti è mai piaciuto ballare?- chiede mia madre con espressione basita. Mi tocca anche dare spiegazioni adesso.
-Lo so, è che ormai mi sono inscritta al corso e devo seguire ogni lezione, indipendentemente dall’attività che ci propongono quel pomeriggio.- spiego fingendo seccatura.
-Capisco..ad ogni modo, muoverti non ti farà male.- conclude la mamma sorridendo.
Dopo aver fulminato con lo sguardo Alex, mi dirigo di sopra per concedermi una calda e rilassante doccia.
-Dana! E’ per te, è Harry!- entra mia madre senza preavviso, nel bagno. Io me ne esco dalla doccia ancora insaponata.
-Non va di moda bussare?- dico sottovoce a mia madre, strappandole il telefono dalle mani.
-Scusa, ma il tuo amico ha detto che è urgente..- mi spiega la mamma.
-Pronto?- esordisco al telefono, sotto lo sguardo di mia madre, non le dico neanche di andarsene, tanto so che ascolterebbe lo stesso la telefonata, alzando la cornetta del telefono in camera sua.
-Oh merda! Va bene, a tra poco, ciao!- chiudo il telefono per ridarlo a mia madre e cacciarla da lì.
Dunque, se Harry mi ha telefonata per avvertirmi che Liam è già uscito per andare a prendere Candice, ciò vuol dire che sono in un fottutissimo ritardo.
In cinque minuti mi punto i capelli in uno chignon spettinato, che da segno di cedimento ad ogni mia minima mossa repentina, mi infilo qualcosa addosso, prendo la borsa, il cellulare e qualche spicciolo e mi catapulto alla porta, salutando tutti.
-Dove vai così di fretta?- chiede mia madre in agguato.
-Vado da Harry- rispondo facendo roteare gli occhi.
-E chi sarebbe questo Harry?- insiste mia madre. Proprio adesso che vado di fretta la gente mi deve sottoporre al terzo grado.
-E’ un mio compagno di classe, ha dei problemi con gli appunti che gli ho lasciato, perciò gli porto le mie scartoffie.-rispondo indugiando leggermente.
-Va bene, non ti chiedo neanche di farmi vedere queste scartoffie, come le chiami tu, perché sono sicura che mi stai raccontando balle, ma almeno dimmi, è un tipo affidabile questo Harry?- chiede la mamma spiazzandomi, sono così negata a mentire?
-Sono in buone mani,tranquilla è un killer  professionista, vedrai, non mi avrai più tra i piedi, mamma. Ciao a tutti!- rispondo sbattendo la porta alle mie spalle.
Mi dirigo velocemente da Bebo’s, maledicendomi per non aver preso un maglione, il freddo autunnale si fa già sentire.
-Dai vieni!- dice Harry trascinandomi nel ristorante con lui. Appena entro noto i due piccioncini in atteggiamenti alquanto stucchevoli, seduti a lume di candela.
Spero -in vano, perché lei è troppo perfettina  e certe disgrazie non le succedono mai- che a Candice prendano fuoco i capelli.
-Da quanto sono arrivati?- chiedo sedendomi in ad un tavolo riparato da una pianta.
-Da un quarto d’ora più o meno..- risponde Harry scorrendo velocemente il menu in modo disinteressato.
-Non guardare troppo Candice, se no la consumi..- gli faccio notare da dietro il menù. Lui mi lancia un’occhiata ostile e poi chiama il suo amico cameriere per ordinare.
-Zayn, amico, tutto bene?- chiede Harry dando la mano ad un ragazzo moro dalla pelle ambrata.
-Harry! Si tutto bene. Lei è la tua ragazza?- chiede il ragazzo dalla pelle ambrata.
-Chi, lei? No, lei è una mia amica di scuola.- risponde Harry con tono convincente.
-Piacere, Zayn- si presenta il ragazzo dandomi la mano.
-Dana.- replico stringendogli la mano.
-Va bene, adesso basta con le presentazioni. Allora, devo chiederti un favore, vedi quei due..- comincia Harry avvicinandosi all’orecchio di Zayn.
-Non ci penso proprio!- risponde sgranando gli occhi il moro dopo aver sentito il piano di Harry.
-Dai! Fallo per me! In cambio puoi scegliere ciò che vuoi!- lo convince Harry a mani giunte.
-Eh va bene allora. Facciamo che mi fai uscire con la tua amica Dana uno di questi giorni..- propone il moro guardandomi intensamente. Ora mi sento un trofeo.
-No, scusa ma lei no.- risponde bruscamente Harry corrucciando la fronte.
-Avevi detto che potevo scegliere io..-lo rimbeccò il moro incrociando le braccia al petto.
-Lo so, tutto, meno che lei.. - Adesso Harry decide anche della mia vita sentimentale, decidendo al posto mio chi frequentare e con chi uscire, cose da matti. E poi Zayn è anche carino, tanto Liam è partito per la tangente ormai.
-Capito, beh è un peccato-afferma il moro sorridendomi,- allora vorrà dire che una sera mi offrirai da bere..- propone il moro per poi prendere le nostre ordinazioni.
-Giusto per sapere, cosa gli hai chiesto di fare?- chiedo curiosa, come al solito mi lascia all’oscuro di tutto.
-Ho chiesto di mettere del lassativo nei piatti di Liam e dei diuretici in quelli di Candice, e poi ho chiesto di aggiungere del caramello al dessert di Liam, visto che ne è allergico.- spiega Harry con aria da genio incompreso.
-Mi avevi promesso che non avresti usato il lassativo. E poi non potevi metterlo anche da Candice? Perché solo Liam deve morire giovane?- chiedo preoccupata.
-Ma Candice è una ragazza!- si giustifica Harry innocentemente, bevendo il suo vino rosso.
-Eh certo! Sempre così..- gli rispondo acida. Giuro che a fine serata lo faccio strozzare col vino se continua così.
-Dai Dana, non ti arrabbiare..qualcuno si deve pur far male, no? Bevi un po’ di vino..- mi tranquillizza Harry sorridendomi. Cedo alle sue fossette, mandando a puttane quel poco di ragionevolezza che ho.
-Ci hai messo del lassativo anche qui? Comunque sono astemia, grazie lo stesso.- rispondo scettica.
-Liam, sto benissimo qui con te, stasera..- esordisce Candice specchiandosi negli occhi di Liam.
-Non ancora per molto, però..- sussurro io, lasciando che un ghigno mi schiuda le labbra con amarezza.
-Eh già..presto il vostro migliore amico sarà il bagno, fidatevi..-rincara Harry scoppiando a ridere, mentre mi da il cinque, soddisfatto.
Passiamo la serata a goderci lo spettacolo teatrale di Candice e Liam che entrano ed escono in continuazione dal bagno, entra Liam, esce Candice, brindando allegramente con acqua liscia e vino rosso, appartati dietro un angolo sperduto del ristorante.
Harry's p.o.v
-Sinceramente non so come facciano a tirare avanti fino al dessert..- esordisco catturando gli occhi di Dana che ancora una volta si erano persi alla ricerca di quelli di Zayn. Dana annuisce con un cenno di capo
-Guarda che ho visto che ti mangi Zayn con gli occhi, ma ti ricordo che siamo in missione.- le faccio notare in modo acido, stupendomi di tanto fastidio da parte mia, verso Zayn.
-Gurda che non lo sto guardando!- risponde Dana infastidita.
-E allora perché sei sempre girata verso la sua direzione?- chiedo insistente fulminando con lo sguardo Zayn.
-Sto guardando verso il bagno. E comunque mi sta solo simpatico..- risponde lei. Ma non mi piace il fatto che Zayn le giri intorno.
-Ecco arriva il dessert!- esclamo eccitato.
-Peccato che sono entrambi in bagno- dice Dana scoppiando in una risata fragorosa. La vedo alzarsi e dirigersi verso il tavolo dei due, vuoto, visto che entrambi sono in bagno,  per poi prendere furtivamente il dolce di Liam e gettarlo nel cestino.
-Perché lo hai fatto?- chiedo stupito appena Dana si siede di fronte a me
-Perché ho paura che con tutto quello che abbiamo messo nella loro cena, Liam ci rimanga secco veramente, se va in shock anafilattico per colpa del caramello, è la fine, e non potrei mai perdonarmelo, e noi non vogliamo essere indagati per tentato omicidio, vero?- chiede lei retoricamente, da vera dottoressa barra avvocatessa, moralista, per giunta. 
Usciamo di lì stanchi ma contenti del nostro piano, finalmente per una volta era andato tutto liscio, e già mi immagino che  i due si sarebbero lasciati a breve a causa di tutti i casini in cui si trovavano. Schiaffo un cinque sonoro alla mia socia per rafforzare la nostra alleanza.
-Buonanotte Dana!- le grido prima di voltare l’angolo, -ti tengo d’occhio con Zayn!- dico strizzandole l’occhio.

Cornerstone

Naakeed Nakeeed oh babyy let's get nakeeed (?)
bene, rieccomi :)
per cominciare, grazie a tutte voi, che recensite ogni volta, mi date tante soddisfazioni, anche perchè tengo veramente tanto a questa FF.
Grazie anche a voi che seguite la storia e che l'avete inserita tra le preferite e ricordate, grazie :)
so che questo capitolo fa schifo, #scusatemi, ma ho inserito anche il punto di vista di Harry eh..
ora vi lascio che la connessione non mi assiste ewe (infatti scusate ma non ho neanche inserito il banner T.T)
a presto

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Capitolo 7
*** 7. ***


7.


-Harry, che ci fai qui?- chiedo istintivamente trovandomelo stravaccato sul divano di casa mia.
-Potrei farti la stessa domanda, sai?- ribatte lui mettendosi a sedere.
-No che non puoi farmela, è casa mia, è ovvio che sia qui, mica sono come te, che non sei mai a casa, perché troppo occupato a scoparti la prima che capita..- gli rispondo a tono, sfoggiando un sorriso beffardo, addolcendogli la pillola. Ho paura che si offenda, purtroppo  il mio socio, oltre ad essere uno squilibrato mentale, è un po’ suscettibile e permaloso, ma sto incominciando ad affezionarmi a lui, ormai.
Lui di rimando mi tira addosso il cuscino, che io prontamente schivo.
-Chi ti ha fatto entrare?- chiedo perplessa.
-Tuo fratello..- mi risponde sul vago per poi sedersi sul bracciolo del divano per avvicinarsi a me.
-Quale dei due?- chiedo. Purtroppo ho la disgrazia di non essere figlia unica.
-Quello alto, moro con gli occhi verdi, ti assomiglia, sai? Gli ho detto che ero un tuo  compagno di classe.- descrive Harry accuratamente.
-Dev’essere Pitt, è demente. Farebbe entrare anche un ladro e lo condurrebbe dritto alla cassaforte di famiglia.- esclamo scrollando la testa in segno di rassegnazione, possibile che di tre fratelli sia l’unica sana di mente?
-Ad ogni modo, socia, sono qui per dirti che stasera si va in discoteca.- mi dice lui prendendo tra le sue dita la mia guancia, proprio come le vecchie zie.
-Stai scherzando, vero?-chiedo speranzosa. Ma possibile che non c’è una sera che quei due se ne stiano ognuno a casa propria a dormire sonni tranquilli?
-Non sto scherzando, anzi ti informo che è già tardi..- continua lui serio.
-Ma non è possibile!- grido salendo pesantemente le scale, Harry mi segue finché non arriviamo in camera mia e gli sbuffo in faccia.
-Cosa ti metterai? Ti avverto che devi essere una bomba sexy se vuoi far colpo su Liam!- mi consiglia lui  aprendo il mio armadio e cominciando a sbirciare tra i miei panni. Dopo una breve ricerca tira fuori un vestito rosso.
-Non ci pensare nemmeno!- lo ammonisco prima di fargli aprire bocca.
-Ma dai è scollato al punto giusto!- mi fa notare lui.
-Non lo metterò mai- rispondo indignata riponendolo nell’armadio.
-Allora cosa l’hai comprato a fare?- chiede lui
-E’ uno di quei tipici vestiti che compri in un momento di pazzia e di eccesso di autostima. Rimarrà per sempre chiuso dentro questo armadio, ammesso che non decida di buttarlo via.- rispondo cercando qualcosa di meglio. E’ il classico vestito che,  appena esci dal negozio, ti penti di aver comprato e sai già che resterà ad ammuffire nell’armadio.
-Voi donne..- esclama Harry più a sé stesso che a me. Poi continua a rovistare nel mio armadio alla ricerca di qualcosa di decente.
-Che ne dici di questo?- chiede mostrandomi un vestito a scacchetti, probabilmente rimasto lì dalla mia comunione.
-Non ci entro più lì dentro Harry..- gli faccio notare gettando il vestito sul letto.
-Che ne dici di questo top, con questa gonna e un paio di calze a rete?- chiede Harry amiccando,con la sua faccia da pervertito sessuale, mostrandomi un top nero.
-Harry, apprezzo lo sforzo di voler fare il mio stilista personale, ma come prima cosa, non ho un paio di calze a rete, e come seconda cosa, anche se le avessi, non me le metterei mai, insomma, sembrerei una prostituta così conciata..- gli faccio notare scettica.
-Ma io volevo solo aiutarti..- si scusa Harry .
-Adesso faccio da sola, grazie per l’aiuto, tu va’ di sotto a guardare la tv, quando ho fatto, scendo.- gli dico spingendolo verso la porta della mia camera, lui cerca inutilmente di porre resistenza, ma alla fine si lascia convincere a suon di cuscinate.
-Ma poi..- balbetta Harry fermandomi per i polsi, pregandomi di smetterla con le cuscinate.
-Va’ di sotto!- dico chiudendogli la porta in faccia.
Harry's p.o.v
-Ma quanto ci metti?- grido sperando che mi senta.
-Eccomi eccomi..- risponde svogliatamente, scendendo le scale, la sua voce mi appare vicina.
Mi volto verso di lei, immaginandomi di vedere la versione rossa di Scarlett Johansson, ma tutto crolla quando Dana inciampa miseramente per le scale.
-Queste cazzo di ballerine! – esclama ritrovandosi col sedere a terra. Quando alza gli occhi al cielo, come per imprecare, ammetto a me stesso che Dana è persino meglio di Scarlett Johansson, qualsiasi colore di capelli avesse. Trattengo un esclamazione di sorpresa nel vederla, e la aiuto semplicemente a rialzarsi, porgendole una mano.
-Tutto bene?- chiedo issandola.
-Sì, tranquillo, tutto bene, grazie.- risponde lei. In quel momento lascia una scia del suo profumo insinuarsi nelle mie narici, e il mio stupido cervello decide di diventarne subito dipendente.

-Stammi vicino, c’è tanta gente..- le dico prendendola per mano. Lei prende la mia mano debolmente e mi segue fino al bar del locale.
-Eccolo, c’è Liam!- esclama lei sistemandosi i capelli.
-Ah c’è anche Candice!- le dico girandomi verso il dj per non farmi vedere.
-Giusto per sapere, qual è il piano?- chiede Dana corrucciando la fronte.
-Vedi quello biondo che mi ha appena sorriso? Si chiama Niall. Lui entrerà in azione non appena Liam si allontanerà da Candice. Farà finta di girarle attorno e infastidirla, e poi entrerò in scena io!-  le spiego urlando a causa del volume della musica troppo alto.
-E io cosa faccio, scusa? Resto impalata a guardarti che ti sbaciucchi Candice?- chiede lei con tono irritato.
-No, tu terrai impegnato Liam..- le rispondo.
Appena vedo Liam allontanarsi dalla biondina, faccio cenno a Niall di entrare in azione, e a  Dana di seguire Liam. Rimango per un po’ dietro la colonna per vedere Niall in azione, e poi finalmente, vedendo la faccia contrariata di Candice alle avances di Niall, è il mio turno.
-Lasciala stare amico!- dico a Niall spingendolo via. Niall finge di non conoscermi, come d’accordo, e finge di essere sbronzo e di opporre resistenza ai miei ordini.
-Ehi amico ci stavamo solo divertendo io e la tua biondina..- mi spiega Niall con ottimo tono da finto sbronzo, devo ammettere.
-Lasciala in pace e vattene.- ritento arrabbiato. Niall capisce che è ora di andarsene e mi lascia solo con Candice tra le mie braccia, facendomi sentire un eroe.
-Grazie mille per avermi aiutata..- mi dice Candice sorridendo. Per la prima volta nella mia vita Candice mi ha sorriso invece di tirarmi un ceffone in piena faccia.
-Niente, ma Liam dove si è cacciato?-chiedo innocentemente.
 -è andato a prendere da bere, dovrebbe essere già tornato.- risponde lei cercandolo tra la folla.
-Ah eccolo, è lì che fa la fila!- le faccio notare.
-Se non ci fossi stato tu Harry a quest’ora chissà cosa mi avrebbe fatto quello..- mi dice Candice aggrappandosi alla mia maglia bianca. Finalmente ero riuscito a sminuire quel coglione di Liam agli occhi di Candice.
 
Ormai è più di un’ora che Candice mi balla attaccata come una cozza allo scoglio, è vero, è il momento che ho sempre aspettato e sognato, ammetto che mi piace sentire il suo corpo esile ma formoso al punto giusto, aderire al mio, mentre balliamo.
 Mi giro verso il bar del locale, per vedere come se la sta cavando Dana con Liam, ma stranamente e sfortunatamente –per lei- vedo Dana da sola guardarsi attorno con aria annoiata e, molto probabilmente scolarsi l’ennesimo bicchierino di vodka per ammazzare la solitudine. Cerco subito con lo sguardo Liam e lo scorgo in compagnia di Louis ed Eleonor, suoi due amici, così decido di mollare Candice, vedendo Liam camminare verso di noi, e prima che riesca a vedermi, raggiungo Dana.
-Tutto bene, socia?- chiedo avvicinandomi, togliendole dalle mani il bicchierino.
-Sì, tutto bene, a te come è andata, spero meglio di me..- asserisce girandosi verso la folla danzante. Non è sbronza, è seria, fin troppo, e capisco subito che è per via di Liam. L’ho sempre detto che è un coglione, con la c maiuscola.
-Mh,  non c’è male, non c’è male..- rispondo modestamente alzando le spalle. Mi fa strano vederla pensierosa e cupa, così decido di trascinarla nel mezzo della pista da ballo, sperando di farle dimenticare la serata a dir poco disastrosa.
La gente è tanta, tutti ci muoviamo al ritmo di musica, scandendo le parole dell’ennesima canzone che il dj –poco fantasioso, ammettiamolo,- sta passando, Dana si aggrappa alla mia spalla per reggersi dopo l’ennesima spinta da parte di un tipo poco sobrio alle sue spalle, e io la tengo stretta a me, per non farla cadere.  Riesco a vedere tutte le sfumature dei suoi occhi, dal verde al grigio, grazie alle luci psichedeliche e abbaglianti.
-Harry, devo dirti una cosa..- esordisce Dana accostando la bocca al mio orecchio, per farmi capire in mezzo a tutto quel baccano. Io annuisco con un cenno del capo, come per esortarla a continuare. Il mio cuore sta per abbandonarmi, lo sento.
-Queste ballerine mi stanno facendo morire, non ne posso più- continua lei abbozzando un’espressione sofferente in volto.
Così decido di porre fine a questa dolorosa serata. In tutti i sensi. 

Cornerstone

Ehilà(?)
eccomi qui. (:
grazie a tutte voi che recensite e che avete inserito la storia nelle preferite/seguite/ricordate, veramente grazie.
Siete tutte gentilissime sjdfeijriq.
come al solito la mia connessione fa schifo, perciò non ho inserito manco questa volta il banner, né la gif eweeeee
vi lascio che tra poco il computer mi abbandonerà, me lo sento
vi do il mio twitter nel caso voleste parlare con qualcuno (?), io seguo sempre indietro, però ditemi chi siete ahahaha io sono @harryviamo.
a presto

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Capitolo 8
*** 8. ***


8.

Harry’s p.o.v
E’ da un’ora che la chiamo al cellulare, che le lascio messaggi in segreteria, che le mando e-mails, ma lei non risponde a nulla, non da segni di vita.
Così decido di piombare a casa sua, tanto ormai suo fratello Pitt mi conosce, no?
Suono il campanello ripetutamente, temendo per un istante che qualcuno mi tiri una secchiata d’acqua, poi finalmente Dana si degna di affacciarsi alla porta. E’ ridotta uno straccio, ha le occhiaie e da l’idea di aver pianto, molto e ininterrottamente, a giudicare dai suoi occhi rossi e gonfi.
-Dana, stai bene?- chiedo facendomi strada nel suo salotto.
-Perché ho l’aria di una che non sta bene?- chiede di rimando, sprofondando nel suo divano e accovacciandosi sotto la coperta a scacchi.
-Beh, oggi non eri a scuola così pensavo ..- comincio guardandola. Mi siedo sul divano accanto a lei.
-Soffro di allergia .. – risponde sfuggente.
-Ma se siamo in inverno! Non sapevo soffrissi di allergia..- insinuo dispettoso.
-Soffro in silenzio.- risponde veloce, smanettando con il telecomando. -Harry io mollo.- continua soffiandosi il naso. Gli occhi le diventano lucidi.
-Cosa?! No, no, no tu non mi molli così! Ricordi? Siamo soci Dana e combattiamo insieme!- le ricordo accarezzandole la mano che teneva lungo il suo fianco. Lo sapevo che era ridotta così per colpa di Liam.
-Ma Harry, è evidente che io non piaccia a Liam, perciò non intendo sprecare ancora il mio tempo in questo modo.- mi dice lei sbadigliando.
-Ma Dana, se tu mi lasci sono come Cip senza Ciop, come Mila senza Shiro, come Holly senza Benji, come pane senza Nutella.-le ricordo con faccia disperata.
-L’ho sempre detto che sei negato con i paragoni, fin dalla prima volta, quando scrivesti la lettera per Candice..- mi sfotte lei ridendo. Almeno ero riuscito a strapparle un sorriso.
-Mh ti prego, non mi lasciare da solo, non ce la farei senza il tuo intuito ..-la imploro a mani giunte. Dana rimane per un po’ in silenzio a guardare la mia espressione disperata, che difficilmente sfodero, al massimo quando ho finito la mia scorta di Haribo o di Twix.
-Eh va bene, a patto che io sia la Nutella.- esordisce lei con il suo solito sorriso tiepido. A quel punto il mio cuore ricomincia a battere.
-Dai adesso vatti a vestire che dobbiamo andare a comprare i vestiti per la gara di ballo di domani.- le ricordo alzandola dal divano. Lei si alza passivamente e si dirige al piano di sopra per rendersi presentabile.
 
-Dana, che ne dici di questo smoking e questo pantalone per me?- chiedo mostrandole un completo nero e blu.
-Dico che sembreresti uno di quei giornalisti televisivi imbalsamati, Harry- mi risponde con la sua proverbiale simpatia.
-E invece che ne dici di questo vestito?- mi chiede lei facendomi vedere un vestito verde acqua.
-E’ troppo lungo Dana..ti copre le cosce..- rispondo facendo una smorfia
-Se preferisci mi presento direttamente nuda..- mi fa notare lei acida. Un sorriso malizioso mi spunta in faccia, quando sento delle risa provenire da uno stanzino. Mi avvicino allo stanzino e sulla porta vi è scritto “abiti pronti, privato” e intuisco che lì ci debbano essere i vestiti già confezionati.
-No Candice, non adesso!- sento dire da una voce maschile.
La maniglia dello stanzino si abbassa lasciando uscire Liam e Candice e io prontamente mi nascondo tra i vestiti per non farmi scoprire. 
Ma che coppietta trasgressiva.. neppure io ho mai scopato in uno stanzino, ora lo metto nella mia lista delle cose da fare.
Aspetto che i due babbei se ne vadano dal negozio e poi chiamo Dana per informarla che molto probabilmente i vestiti che quei due useranno domani, sono in quello stanzino.
Così, intrattengo la commessa con la mia bellezza disarmante e parlantina spigliata, scuotendo i miei riccioli ogni tanto per mandarla in confusione, mentre Dana entra nello stanzino furtivamente.
Dana’s p.o.v
-Vediamo.. Candice R. e Liam P.- leggo sulla targhetta di una sacca nera, che molto probabilmente contiene gli abiti dei due dementi. Apro la sacca, giusto per farmi un’idea dei completi che hanno scelto, e ammetto che fanno davvero schifo.
Candice ha scelto un vestito blu, con degli inserti azzurri e verdi, che mi ricordavano un pavone, mentre Liam aveva un completo abbinato a quello di Candice, da vero gay, devo ammettere.
Mi aggiro per lo stretto e buio stanzino, in cerca di un paio di forbici, per apportare giusto un paio di modifiche a quei due vestiti.
-Un po’ qua, un po’ là…ecco fatto!- esclamo a me stessa.
I due apprezzeranno la sorpresa, sono sicura, penso osservando soddisfatta la mia opera di alta sartoria. Dai, in fondo ci sono solo due o tre buchetti, anzi, chiamiamoli prese d’aria, vah.
Sento delle voci avvicinarsi allo stanzino e così decido di uscire da lì, posando le forbici.
-Che ci fa lei lì dentro?- chiede una ragazza vedendomi uscire.
-Ehm come non sono camerini questi?- fingo stupore.
-Non sa leggere per caso?- mi rimbecca la commessa indicandomi il cartello sulla porta.
-Mi scusi tanto..- rispondo impacciata.
Esco dal negozio velocemente aspettando Harry dietro l’angolo, mentre ancora sento gli insulti della commessa, chiaramente rivolti a me.
 
-Allora, che hai combinato stavolta?- mi chiede Harry raggiungendomi.
-Mi ha beccata la commessa, ma ho finto di essermi confusa con i camerini..- rispondo imbarazzata.
-No, dico hai fatto in tempo a fare tutto?- chiede lui .
-Certo, vedrai ameranno i loro nuovi vestiti..- lo tranquillizzo.
-Ti sei resa conto che con tutto il da fare che abbiamo avuto non abbiamo più comprato i vestiti per noi?- chiede lui grattandosi la testa.
-Sì, lo so, ma alla fine basta che ti metti un paio di pantaloni neri eleganti ed una camicia, e per favore non gialla o verde o con colori poco eterosessuali, capito?- mi raccomando io.
-Ehi stai parlando con Harry Styles, e si da il caso che io sia il ragazzo più eterosessuale della scuola, piuttosto tu, che ti metterai?- mi corregge lui. Io non rispondo, troppo occupata a pensare quale, tra i tanti vestiti che ho, sia il più adatto e il meno imbarazzante.
-Ora vado, devo andare a prendere mio fratello che esce dall’asilo.- lo saluto allontanandomi.
-Ciao Dana!- risponde Harry.
All’uscita dall’asilo, Alex si aggrappa alla mia gamba appena mi vede, così per farlo stare fermo e zitto, gli do il mio cellulare per tenerlo occupato durante il tragitto fino a casa.
-Dana cos’è il sonnifero?- chiede Alex.
-Perché!?- chiedo io sgranando gli occhi.
-Sul tuo cellulare un tizio ha detto che ha comprato il sonnifero..- risponde lui porgendomi il cellulare
-Dammi qua!- glie lo strappo dalle mani.

Ehi, ho già comprato il sonnifero per domani, assicurati di avere l’anello con lo scomparto segreto. Vedrai ci divertiremo.
A domani, il tuo socio preferito
Harry xx

Cornerstone

rieccomi.
first of all: grazie a tutte voi per le otto recensioni dell'ultimo capitolo, veramente, grazie.
mi fate sentire importante qui seu efp :')
grazie a voi che seguite la storia e che l'avete inserita nelle preferite/ricordate,
ormai dico sempre le solite cose, ma ci tengo a ringraziarvi kalsjeorj.
detto ciò, in questo capitolo vediamo l'alleanza "Darry" vacillare un pò, però Harreh riesce a convincere la nostra Dana e 
insieme ne combinano un'altra delle loro.
che succederà alla gara di ballo?
lo scoprirete nel prossimo capitolo.
scusate se ancora una volta non ho messo il banner, ma la connessione è sempre più merdosa.
a presto, un bacio

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Capitolo 9
*** 9. ***


9.


play it


-Se verrete beccati a fare una pausa non prevista del regolamento, verrete eliminati, se verrete beccati ad infastidire le altre coppie verrete squalificati, chiaro?- chiede il giudice con aria solenne.
Dana si sistema sulla schiena il cartello con scritto il numero della nostra coppia “111”, che fantasia.
-Pronti! 3, 2, 1- continua il giudice.
La musica inizia e le nostre gambe partono frenetiche seguendo automaticamente il ritmo della musica.
Scorgo per sbaglio la coppia di Candice e Liam, col numero 235, ballare non molto disinvolti a causa dei loro vestiti. Liam ha un buco enorme all’altezza del cavallo dei pantaloni e sulla camicia iridescente, sotto le ascelle, mentre Candice sembra che abbia addosso una ragnatela.  Ottimo lavoro Dana.
Mentre balliamo la mia mano scivola sul fondoschiena di Dana, involontariamente, lo giuro.
Lo so di essere uno schifoso pervertito, ma stavolta, giuro che non ci ho fatto apposta. Parola di lupetto.
-Non ricordo che la palpatina fosse inclusa nella coreografia..- mi fa notare Dana avvicinando la sua bocca vicino al mio orecchio.
-Scusa, non ci ho fatto apposta- rispondo giustificandomi. Probabilmente sono rosso dall’imbarazzo in faccia. -Prima o poi avrei dovuto testare la consistenza del sedere della mia socia, no?- continuo ridendo. E ora che l’ho fatto, posso dirlo. E’ sodo, molto sodo.  E mi è piaciuto, soddisfatti?
-Quando ti sbatterò la testa sul muro, ti risponderò che l’ho fatto per sapere se è vuota o no, ricordalo.- mi ammonisce severa, ma non troppo. Intravedo un leggero tono ironico. Mi scappa un leggero ghigno che non riesco a trattenere, mentre le faccio fare un casqué .
-Ma non ti fa male la schiena a fare ‘sti casquè?- chiede lei aggrappandosi alle mie spalle, per risalire.
No, perché poi guardo nei tuoi occhi e mi passa tutto.
-Ehi, sono ancora giovane, non cado a pezzi, come Liam, io.- le faccio notare sarcasticamente.
Sposto lo sguardo sulla bionda Candice e la vedo felicemente avvinghiata a Liam.
In questo momento, stranamente, non ho nessun istinto omicida o suicida, il loro essere così “felicemente felici”, insieme, non mi fa più male, sono diventato indifferente, di pietra, mi sento leggero. Un momento, ma la pietra non è leggera.
 -La coppia col numero 456 è forte!- mi fa notare Dana mentre le faccio fare una piroetta.
-Peccato che il giudice li abbia appena eliminati.—rispondo con sguardo furbetto avvicinandomi con la bocca al suo orecchio.  Per sbaglio avvicino troppo le mie labbra al suo lobo e lo sfioro delicatamente.
-Pausa!- ci blocca il giudice.
Mi stupisco di me stesso per aver danzato ininterrottamente per un’ ora e non ansimare come un cane in calore.
Dana si avvicina al tavolo delle bibite, dove noi ballerini possiamo abbeverarci per ricaricarci un po’, e con nonchalance apre lo scomparto del suo anello e versa del sonnifero nei bicchieri degli altri partecipanti.
Dana’s p.o.v
Mi guardo fugacemente alle spalle, per essere sicura che nessuno mi stia guardando.
Una spruzzatina di sonnifero qua, un po’ là, giusto per essere sicura che tutti stanotte dormano sonni tranquilli, ecco.
-Come sta andando?- chiede una voce maschile alle mie spalle, per poi prendermi per i fianchi. Io sobbalzo e verso del sonnifero sul tavolo.
-Ma sei cretino!?- mi giro, sicura che quell’idiota sia per forza Harry.
-Scusa, l’ho fatto solo per coprirti le spalle, socia..- risponde sulla difensiva, scostandosi da me.
 
-Grazie, potete accomodarvi ora- dice il giudice passando tra le coppie, osservandole danzare, intento a scartare l’ennesima. Eccolo che viene verso di me ed Harry.
-Oddio Harry, sta arrivando il giudice, sculetta!- gli ordino sperando che il fondoschiena di Harry possa corrompere il giudice.
-Grazie, potete accomodarvi- ripete con voce solenne il giudice, superandoci per poi fermarsi da un’altra coppia danzante. Io tiro un sospiro di sollievo.
La musica si ferma improvvisamente, Harry mi lancia un’occhiata di intesa, e mi fa volteggiare lontano da lui, per poi prendermi per il braccio e farmi riavvicinare a lui, con una spinta secca e decisa, che mi fa urtare contro il suo petto.
Mi ritrovo ad un soffio dalla sua faccia e il mio volto viene accarezzato dal suo respiro affannato, imbarazzata, accenno un sorriso, per poi buttarmi nell’ennesimo casqué della serata.
I miei occhi ritornano sul resto della pista, ormai semi vuota, grazie al sonnifero.
Ai bordi della pista siedono tutte le varie coppie addormentate, quasi in stato di trance, e mi scappa un sorrisetto compiaciuto.
-Harry non ce la faccio più!- esclamo sfinita. E’ da più di un’ora che balliamo e sinceramente, i miei piedi, reduci dalle ballerine della sera precedente, mi chiedono patria potestà.
-Sono rimaste solo due coppie oltre alla nostra, Dana, la gara è finita, tieni duro!- mi sussurra Harry all’orecchio, tenendomi stretta per la schiena.-Fallo per me..cioè per Liam!-si corregge.
 
-Prima di tutto, vorrei ringraziare tutti voi che vi siete inscritti alla gara.- comincia il giudice sul palco.
Ormai è fatta, è la resa dei conti.
Siamo rimasti io ed Harry, Candice e Liam e altri due ragazzi che sinceramente non mi ricordo di aver mai visto in giro per la scuola.
Il podio è pronto davanti ai nostri occhi appannati per lo sforzo.
Harry mi tiene stretta al suo fianco mentre entrambi ansimiamo rumorosamente.
-Terzi classificati..Jeremy e Kate, coppia 754!- il cuore salta un battito.
Ah si chiamano Jeremy e Kate. Ad ogni modo, complimenti .
-Secondi classificati…- annuncia il giudice con voce tremante.
Ecco ci manca solo che al giudice prenda un attacco di sonnolenza proprio adesso, quando sta per pronunciare i nomi che decideranno della nostra vita sentimentale e della nostra carriera da spie.
-Liam e Candice, coppia numero 235!- va bene, è ufficiale. Ho appena avuto un infarto.
Subito, dopo aver realizzato, salto addosso ad Harry, e gli cingo il bacino con le gambe, lui mi tiene stretta e mi urla all’orecchio  un “ce l’abbiamo fatta!” che decreta per sempre la mia sordità.
Io mi aggrappo a lui per paura di cadere e lui mi tiene stretta correndo per la pista ed esultando. Sento il suo cuore che va ad ottocento all’ora e il suo sguardo felice incatenato al mio, incredulo, il suo ansimare sul mio volto stanco, i nostri visi troppo vicini.
-Ehm scusate, signori..- ci riprende il giudice severo correndoci dietro, e afferrando Harry per la camicia sudata. Harry si gira verso l’uomo, assumendo un’espressione seria, cioè insomma il più rispettabile possibile.
-Ci scusi..- mi intrometto io scendendo da Harry e ricomponendomi.
Il giudice ci porge la coppa e un mazzo di fiori che sembrano appassiti, ma è il pensiero che conta, no?
Ci posizioniamo sul primo scalino del podio, abbracciandoci senza nascondere la nostra felicità. Insomma questa sera non siamo soltanto stati decretati ballerini provetti, ma anche spie doc. Per una volta, la nostra fatica è stata ripagata, non solo da quella stupida coppa di plastica, ma anche dalla faccia delusa di quella specie di Barbie di Candice..
-Congratulazioni, ad entrambi, siete stati bravissimi!- ci dice Liam stringendoci la mano con la sua solita faccia tenera. Candice si limita a stringerci la mano, con faccia schifata, manco fossimo due malati di lebbra.
 
-Harry, non ti senti un po’ disonesto? Come se non meritassi veramente questa vittoria?- chiedo io seria e pensierosa, sulle scalette della scuola, ormai chiusa.  Harry smette per un attimo di sorseggiare la cocacola e mi rivolge i suoi smeraldi, cingendomi le spalle con un braccio.
-Hmm.. un pochino.. – risponde lui serio. –E tu?- chiede di rimando.
-Lo rifarei altre cento volte.- rispondo ridendo.

Cornerstone

Ehilà.
rieccomi.
quel triangolino con scritto "play it" è il link della canzone che ho usato come sottofondo per scrivere il capitolo, 
così ho pensato che sarebbe stato carino farvela ascoltare :3
perciò se cliccate sul triangolino parte la canzoncina :)
ah e poi volevo spiegarvi: le frasi in corsivo sono i pensieri dei personaggi:) ora, passando alle cose serie.
grazie a:
voi 49 stupenderrime people che avete recensito la storia finora;
voi 33 belliffime persone che avete messo la storia tra i preferiti;
voi, 10 dfkjekj persone che avete messo la storia tra le ricordate e
voi 43 magnificherrime persone che seguite la storia,
cioè: grazie :')
scusate ma come al solito la connesssione non mi permette di inserire il banner ewe.
grazie di tutto e al prossimo capitolo
#loveuall.

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Capitolo 10
*** 10. ***


10.


Apro l’armadietto con l’intento di prendere i libri, per iniziare un’altra, l’ennesima, giornata di scuola.
Appena apro l’anta –con uno strattone che per poco non mi fa perdere un braccio-,  mi ritrovo tra le mani una busta rosa confetto, che a prima vista mi stimola il vomito.
Decido di aprire la busta, rigirandomela delicatamente tra le mani, come se dentro ci fosse un congegno esplosivo.

“Ehi, sei ufficialmente invitata alla mia festa di compleanno!
Non puoi perderti questo evento! Ti aspetto al Crystal bar orchestra, venerdì.
Non mancare!
xoxo Candice.”


Schifata, rimetto il biglietto nella busta e lo accantono in un angolo dell’armadietto, quando sento Harry arrivare alle mie spalle.
-Dana! Vieni al lunapark stasera?- chiede lui sorridendo, mostrandomi le sue adorabili fossette.
Tu e le tue fossette, mi farete innamorare, bastardo.
-Non se ne parla.- rispondo scuotendo il capo.
-Eddai Dana, ti prego, vieni con me!- urla Harry per il corridoio della scuola, tirandomi per il braccio.
-Shh zitto, non urlare!- lo azzittisco liberandomi della sua presa.
-Dai Dana, da solo cosa faccio?- sussurra trascinandomi in disparte, sempre nel nostro solito angoletto, vicino allo stanzino delle scope.
-Harry, non posso, devo fare una ricerca di letteratura per domani, e poi sono sicura che ce la farai benissimo anche da solo.- gli dico cercando di ritornare in classe.
-No aspetta Dana, ti prego, se vuoi te la faccio io la ricerca di letteratura, giuro, però vieni con me, i lunapark non mi sono mai piaciuti.- propone Harry disperato.
-Appunto, non piacciono neanche a me, quindi no.- ribatto scontrosa facendo qualche passo, sorpassandolo.
-E se poi vomito sulle montagne russe? O se mi scoprono? Come faccio? Dana!- mi trattiene maciullandomi un braccio.
-E va bene, e va bene, mi hai convinto. E ora sparisci, non ti voglio più vedere fino a stasera.- dico cedendo alle sue fossette e ai suoi occhi limpidi.
 
-Stavolta sei tu ad essere in ritardo, signorino.- lo riprendo appena me lo trovo davanti all’insegna fluorescente del lunapark.
-Scusa, scusa. Mi dispiace, sono già arrivati?- chiede prendendomi a braccetto.
-Sì, sono lì a fare la fila per lo zucchero filato. Spero tanto che a Candice vada di traverso.- affermo acida squadrandola, strizzata nel suo vestitino rosa confetto, rivoltante.
Harry si limita a ridere di gusto, invece di prendermi a cazzotti, come sempre, dopo l’ennesima offesa rivolta a Candice e ci dirigiamo verso il tiro al bersaglio.
-Oddio, guarda, c’è il tuo amico Zayn!- dico ad Harry tirandolo per la camicia. Harry annuisce con una smorfia di noia e avanziamo verso di lui.
Harry’s p.o.v
Non basta quel coglione di Liam, ora anche Zayn, che gioia.
-Ehi amico, anche tu qui?- chiedo dando una pacca sulla spalla a Zayn.
-Dana! E’ bello rivederti!- sì, Zayn, grazie per la considerazione, insomma.
-Ciao Zayn!- saluta di rimando Dana, abbracciandolo.
-Zayn che ci fai tu qui?- ripeto con la speranza che mi si fili.
-Mia sorella impazzisce per i lunapark..- risponde finalmente roteando gli occhi.
-Fai anche tu qualche tiro a bersaglio con noi?- chiede Dana prendendo il biglietto.
No, certo che non fa qualche tiro a bersaglio con noi, deve badare alla sorella, che domande, Dana.
-Sì, volentieri, grazie..- risponde invece questo.
Fra poco lo ammazzo. Così è la volta buona che vado in galera.
-Ma tua sorella?- chiedo disperato guardandomi attorno.
-Sta con delle sue amiche..-risponde vago.
-Allora, chi comincia a sparare?- chiede Dana posizionandosi tra noi due, armati di fucili e pistole.
-Comincia tu, amico..- propone Zayn con un cenno.
Io prendo bene la mira e poi sparo un colpo secco, mancando il centro per due millimetri.
Merda.
Zayn arriccia le labbra e subito spara un colpo deciso, azzeccando il centro.
-Bel colpo amico!- gli dico dandogli una pacca sulla spalla per congratularmi.
Insomma, dopo dieci minuti, è inutile dire che concludiamo con 10 centri per Zayn e tre miseri centri per me.
 fra poco prendo la mira e ti sparo un proiettile dritto nella croce degli occhi se non la smetti di fare il pistolero folle.
-Bella vittoria, Zayn!- mi congratulo senza saper nascondere un cipiglio acido e invidioso.
Dana si limita a sorridergli, dirigendosi insieme a noi due, verso il bancone per ritirare il premio.
-Oh ma guarda che bell’orsacchiotto!- esclama Zayn abbracciandolo.
-Perfetto per tua sorella!- esclamo io constatando la sua sofficità.
-No, questo è per te Dana!- esclama lui porgendogli quel panda gigante e peloso.
Dio, dammi la forza di trattenermi dal soffocare Zayn con l’orsacchiotto, ti prego, ti scongiuro, verrò tutti i giorni a messa.
-Oh beh, grazie..- risponde impacciata Dana arrossendo violentemente, prendendo il peluche in mano.
-E’ stato bello ragazzi, grazie della serata, ma ora devo riportare mia sorella a casa..- saluta Zayn baciando Dana sulle guance.
Non un bacio, due.
-Oh grazie a Dio! Cioè,  volevo dire, già te ne vai?- recupero in tempo la mia figura di merda.
-Sì, purtroppo.. ci vediamo!- saluta ancora, allontanandosi.
Certo, Dana l’ha baciata due volte e a me neanche m’ha guardato in faccia. Questa me la segno, amico.
-Ha una bella mira il tuo amichetto eh?- chiede Dana trascinandomi verso un angoletto con un signore e cinque barattoli arrugginiti.
-Anche troppo..- rispondo acido, ribellandomi alla presa di Dana sul mio braccio.
Perché non stritola il braccio al mio amichetto Zayn?
La mia socia avanza verso il signore, porgendogli qualche spicciolo, e questo sistema i barattoli su di una staccionata e porge una pistola a pallini a Dana.
-Dana, stammi lontano con quella pistola, mi fai paura..- la ammonisco parandomi le parti basse con le mani, vedendola impugnare l’arma.
Si posiziona davanti ai barattoli e comincia a prendere la mira, mancando completamente il primo e il secondo barattolo, l’anziano, mi rivolge un’occhiata compassionevole.
Silenziosamente, mi avvicino a lei, mettendo le mie mani sopra le sue, occupate ad impugnare l’arma, e strusciando i miei riccioli sul suo collo, la sento  sobbalzare e improvvisamente e le parte un colpo, nel vuoto.
-Cazzo, ma sei scemo?- mi dice girandosi verso di me.
- L’avevo detto che sei pericolosa con le armi in mano..- ribatto sospirando.
-Ahi!- sentiamo gridare da una voce maschile. Tutti e due corriamo al di là della staccionata per vedere in faccia la vittima di Dana.
-Cazzo, Harry, è Liam!- sussurra lei sgranando gli occhi, stando attenta a non farsi vedere.
-Dai, cosa aspetti, vai a soccorrerlo, no?- la esorto spingendola.
-Non ci penso neanche morta, tanto ch'è Candice..- risponde lei sedendosi sulla panchina di fronte alla staccionata.
-Sai cosa, però? Hai una bella mira.- le dico sorridendo, per consolarla.
-La prossima volta vedrò di fare lo stesso con Candice, allora..- risponde lei tenendosi con i gomiti sulle ginocchia, osservando la bionda cheerleader accarezzare dolcemente Liam.
-Adesso dove andiamo?- chiede Dana colpendomi col pupazzetto di Zayn.
-Nella casa degli spettri per seguire i due scemi..- le rispondo intento ad entrare.
Appena entriamo il buio ci risucchia, falsandoci la vista, il freddo ci fa stringere di più l’uno all’altra, l’aria è avvolta da un alone di nebbia finta e fumo colorato, che ci annebbia gli occhi.
Vedo la mano di Dana tastare l’aria come per cercare qualcosa, e io afferro la sua spalla per poi cingerla con il mio braccio.
-Sono qui.- le sussurro all’orecchio.
Improvvisamente qualcosa di peloso spunta dal soffitto facendoci prendere un infarto, poi comincia a soffiare dell’aria fredda e qualcosa di viscido viene scaraventato addosso a noi.
Da lontano sento delle urla femminili, troppo stridule per essere quelle di Dana, che per ora si limita a stritolarmi l’indice della mia mano.
-Harry, maledetto!- strilla a denti stretti maledicendomi, camminando lentamente stretta a me, io le porto una mano dietro la schiena come per esortarla a camminare, ma poi finisco per accarezzarle dolcemente le spalle.
-Finalmente, non ne potevo più di stare lì dentro!- esclama una volta usciti da lì. Io rispondo accennando un sorriso di scuse, permettendo ai miei occhi di perdermi nei suoi.
 -Ah, scusa..- continua lei accorgendosi di stritolarmi ancora il dito.
-Ma Liam e Candice?- chiedo guardandomi in giro.
-Saranno morti lì dentro..- ribatte lei procedendo verso l’uscita del lunapark.
-Come, ce ne andiamo così?- chiedo trattenendola per il braccio.
-Abbiamo una ricerca di letteratura da fare, Harry, ti sei già dimenticato?- chiede avviandosi per il marciapiede. –Anzi, tu hai una ricerca di letteratura da fare, perciò muoviamoci!- continua strattonandomi.


Cornerstone
Eccomi ancora qui:)
cioè ma vi rendete conto che il primo capitolo di questa FF
ha ricevuto più di mille visite? Oddio, grazie, veramente.
Per non parlare poi del capitolo precedente che ha ricevuto addirittura 11 recensioni, siete fantastiche sfjekoj
le vostre recensioni mi fanno gasare, giuro. :3
quindi grazie a tutte voi, grazie, grazie, grazie.
non smetterò mai di dirlo.

non abbandonatemi maaaai, please :')
btw, come vedete in questo capitolo succedono un bel pò di cosucce,
come Dana che spara involontariamente a Liam ahahah
e mi scuso per la lunghezza, cioè, vi sembra troppo lungo o troppo corto? #ditemelo.
basta, per oggi non vi annoio più.
al prossimo, grazie di tutto,
#viamotutti.

old yellow bricks

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Capitolo 11
*** 11. ***


11.


Harry’s p.o.v.
Pattinare era sempre stato un mio sogno nel cassetto fin da piccolo, stavo ore sulle scalinate della pista di pattinaggio a guardare gli altri divertirsi e volteggiare sul ghiaccio.
Ma questo sogno, tale è rimasto. Non ho mai osato scendere in pista, l’idea di avere un contatto ravvicinato –troppo ravvicinato- col ghiaccio e poi finire al pronto soccorso per essermi rotto due vertebre, mi ha sempre sfiorato la mente, terrorizzandomi.
La pista è già piena di persone di ogni età. Vecchi, ragazzi e bambini.
Già, anche i vecchi hanno più equilibrio di me sui pattini.
Anche i poppanti sono più bravi di me sui pattini, pur non sapendo ancora camminare.
Il mio sguardo si va a posare su quella stupida mascotte  a forma di  fiocco di neve che pattina allegramente in pista, e subito scrivo un tragico finale nella mia mente, dove io e Dana veniamo tramortiti da lui, e moriamo in mezzo alla pista, tra la gente non curante di noi.
-Dai vieni, non avere paura!- mi esorta lei già dentro la pista, con i pattini ai piedi.
-Non ci penso neanche morto!-  rispondo incrociando le braccia al petto.
-Non fare il bambino, ti tengo io!-  insiste Dana tendendomi le mani.
Io a piccoli passi, mi aggrappo al corrimano e mi avvicino titubante a lei.
Dana cerca di staccarmi le mani dal corrimano e le stringe forti nelle sue, facendo percorrere la mia schiena da tanti piccoli brividi, come neanche il freddo pungente della pista di pattinaggio stessa, riesce a fare.
La sua presa sicura mi fa avanzare fin dentro la pista, dove lei comincia a trascinarmi, pattinando all’indietro, rivolgendomi il suo viso arrossato dal freddo.
-Dove hai imparato a pattinare così?- chiedo io aggrappandomi a peso morto su di lei.
-Mia madre mi ci portava sempre quando ero piccola.- risponde sfoderando un sorriso che vorrei aver causato io, ma al tempo stesso nostalgico.
-Ah, capisco, ora non ti ci porta più?- chiedo ingenuamente cercando di capire che cosa la turbi tanto.
-Beh le cose sono un po’ cambiate tra di noi, intendo dopo il divorzio da mio padre.- replica lei storcendo lievemente gli angoli della bocca.
-Anche i miei sono separati, però adesso mia madre si è trovata un altro coglione.- spiego afferrandole il polso, la sua mano ora non mi basta più.
-No, mia madre non vuole più avere a che fare con gli uomini, ha chiuso.- risponde ridendo. -Forse dovrei finirla anche io con questa storia di Liam..- seguita lei amaramente.
Io rimango zitto per un po’, esaminando mentalmente la mia situazione sentimentale.
Dunque, io sono suo “socio d’affari”, coinvolto in un’associazione “criminale” con lo scopo di far lasciare Liam e Candice, per la quale si suppone io abbia una cotta.
Sono nella merda, anzi, ci sguazzo dentro.
-No, non puoi lasciar perdere proprio ora, ci siamo così vicini..- tento di convincerla avvicinando un poco il mio viso al suo.
-Come fai tu ad essere sempre così motivato?- chiede lei regalandomi un altro sorriso.
Già, motivatissimo.
-Beh non lo so..- rispondo cincischiando insensatamente.
-Ti deve piacere veramente tanto Candice, sei disposto a tutto per lei.- mi fa notare guardandosi intorno.
Le sue parole mi fanno sentire in colpa.
Mi fanno sentire come se dessi l’impressione –sbagliata- di amare Candice alla follia.
-Mi sta simpatica.- rispondo tentando di sembrare credibile.
-Non fare il timido, so come ti senti.- incalza Dana, facendomi definitivamente affogare in un mare di angoscia, mi sto praticamente scavando la fossa con le mie mani.
Ah sì? Quindi se sai come mi sento perché non mi baci? Perché non mi fai togliere ‘sti cazzo di pattini e ce ne andiamo di qui, insieme?
-Male, mi sento male..- rispondo io vacillando e perdendo l’equilibrio per un attimo.
Ma la sua stretta su di me non mi lascia, e mi riporta in piedi.
-Grazie.- sussurro dopo aver scampato la morte. Ma tanto lo so che fortunato come sono, prima o poi cadrò a terra e mi romperò due costole.
-Dio, non sapevo che Candice sapesse anche pattinare così bene.- esclama lei scorgendo Liam volteggiare allegramente al fianco di Candice. –Insomma, lei sa fare tutto benissimo, io sono un fallimento su tutti i fronti. Credo che alla fine Candice con la sua perfezione ostentata, sia la ragazza perfetta per Liam.- riprende tristemente.
-Non dire così,- le sollevo il mento con un dito, - tu sei perfetta, è Liam che è un coglione e non si accorge di te, credimi, Candice è solo una brutta copia di una Barbie, tu sei vera.- le dico sorridendo.
Lei, con faccia sorpresa, si avvicina lievemente a me, facendomi specchiare nelle sue iridi cristalline, poi la circondo con le mie braccia, accarezzandole la schiena.
-Ti voglio bene Harry, non immagini quanto.- sospira lei, scostandosi da me.  Per un attimo, decisamente troppo breve, i nostri sospiri si incontrano, le sue labbra sono vicine quanto basta per farmele desiderare ancora di più, i suoi occhi, lucidi per il freddo, squadrano il mio volto, intenti a capire cosa passi per la mia stupida testa, quando, a causa di quel cazzo di pupazzo a forma di fiocco di neve, che ci urta contro, facendoci perdere l’equilibrio, ci ritroviamo atterra.
Io sono sopra di lei, mentre lei mi tiene stretto a sé, aggrappandosi alle mie spalle.
Ci risiamo. I nostri visi sono troppo vicini per non appartenersi almeno un secondo, nel quale le sfioro con il mio naso le labbra.
-Stai bene?- sussurro allontanando le mie labbra dalle sue, giusto per non fiondar mici.
-Non proprio- risponde lei a fatica.
-Ti sei fatta male, che hai?- chiedo preoccupato, paralizzato sopra di lei, osservando ogni più minuscolo particolare del suo viso.
-Non riesco a respirare- risponde ansimante lei, con gli occhi serrati.
-Oddio, perché?- chiedo sgranando gli occhi.
-Perché tu mi stai sopra e mi stai schiacciando la gabbia toracica.- spiega lei abbozzando un sorriso. Io subito cerco –pattini permettendo- di alzarmi in piedi e le tendo le braccia per rialzarsi.
Dana’s p.o.v.
-Tutto bene?- chiede lui nuovamente, sorreggendomi per la schiena.
-Mi fa male la caviglia.- esordisco con aria sofferente, aggrottando la fronte.
Mi fa appoggiare a sé e mi trascina verso le gradinate, per sederci.
-Dico, ma non bastava andare da Liam e dirgli “ciao Liam, ti amo, voglio essere tua, scopiamo, facciamo tanti bambini e viviamo felici e contenti per sempre”? – chiedo più a me stessa. –No, c’era bisogno di rompersi la caviglia!- mi rispondo da sola.
-Davvero vorresti mettere su famiglia con Liam? Non ti facevo così seria.- chiede Harry sconcertato.
Oddio, quella sua faccia delusa mi fa sentire sbagliata.
Mi fa dare l’impressione –sbagliata- che sia una ninfomane, follemente innamorata di Liam.
-No, era solo per dire che non ho intenzione di perdere la vita per lui.- riprendo seria, massaggiandomi la caviglia.
-Mi dispiace.- esclama Harry con faccia rassicurante, accarezzandomi la schiena. Mi rivolge i suoi occhi troppo acquei per un istante, che io decido di interrompere, imbarazzata da cotanto bagliore.
Ah sì? Se ti dispiace perché non mi baci, mi dici che mi ami e mi porti con te, magari al pronto soccorso, vista la caviglia?
-Anche a me.- sospiro tristemente.
-Senti perché non ce ne andiamo via di qui?- esordiamo insieme, guardandoci negli occhi.
-Ehm, sì, direi che per oggi la missione sia finita.- dico sorridendo mentre lui mi offre la sua spalla per appoggiarmi.
-Io lo sapevo che quel pupazzo di merda avrebbe tentato di ucciderci.- sbotta Harry trascinandomi con sé.
-Domani è il compleanno di Candice, sai?- chiede Harry facendo maggior pressione sulla mia schiena per sorreggermi.
-Ah è vero, me ne ero dimenticata, anche tu hai ricevuto l’invito?- chiedo io sorpresa, sperando di andarci insieme a lui.
-Sì, ci andiamo insieme?- chiede lui, manco mi avesse letto nel pensiero.
-Sì, certo, che domande. Le regalerò una bomba ad orologeria, comunque.- il cuore mi si è stretto udendo la sua proposta.
-Ho un’idea migliore, fidati di me.- risponde con sguardo furbo.

Cornerstone

ehi, belle rampolle (?)
oggi vi devo dire un sacco di cose, perciò mettetevi comode.

1) grazie come al solito a tutte voi che recensite, che seguite la storia e che l'avete messa nelle ricordate/preferite, veramente, grazie, mi state dando tantissime soddisfazioni, il primo capitolo è arrivato a duemila visite e io non mi sarei mai aspettata una cosa del genere, ed è tutto merito vostro, grazie :')
2) come ben sapete, è settembre, e la scuola è alle porte. So già che quando inizierà la scuola aggionerò le storie una volta ogni due settimane, causa mancanza di tempo, ma siccome io non voglio lasciarvi troppo sulle spine e non mi piace neanche la sciare le cose in sospeso, ho deciso di aggiornare la storia più spesso durante questa settimana, perchè voglio finire questa FF prima che la scuola inizi a distruggermi i neuroni.
Perciò vi chiedo un favore:  se farete le brave con le recensioni, aggiornerò mercoledì, #prometto.

3) molto probabilmente, cambierò nickname qui su EFP, ma trnaquille, sarò sempre io, non potete liberarvi così facilmente di me muahahahah.
E ora, grazie ancora, a tutte voi, veramente.
Vi lascio, e se tutto andrà bene,

"ci rivedremo" mercoledì
un bacio, a presto.

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Capitolo 12
*** 12. ***


12.

Dana’s p.o.v.
-Ricordami ancora una volta perché siamo qui!-  gli urlo mentre lui mi trascina verso l’entrata, tenendomi per i polsi.
-Per Liam e Candice.- risponde Harry, ringraziando la commessa e prendendo il biglietto.
-No, no, Harry, io soffro di vertigini!- gli faccio notare provando a dargli un calcio per liberarmi dalla sua presa. –E cazzo, lasciami, mi fai male!- lo rimprovero cercando di mordergli una guancia.
Ma Dana, chi vuoi imbambolare, come potresti solo pensare di fare del male ad Harry e alle sue fossette?
-Ti lascerò solo quando saremo dentro la cabina.- risponde lui rafforzando la presa su di me.
London Eye è da sempre stata l’attrazione più gettonata di Londra, amata da tutti, bambini, gente di ogni età, tranne me.
Un ragazzo ci fa salire nella cabina e aspettiamo un po’ che si riempia di gente perché questo infernale aggeggio possa partire.
-Harry vaffanculo!- gli sussurro in un orecchio, dandogli un pugno sul petto.
-Ricordati, sei qui per Liam.- ripete afferrandomi il pugno dolcemente, prima che possa colpirlo, la mia mano si apre e gli rivolgo il palmo, dolcemente.
L’aggeggio parte, strattonando tutti i passeggeri e facendoci schiacciare al vetro trasparente della cabina.
-Harry,  ci stiamo muovendo!- frigno come una bambina piccola sbattendo la testa sul suo petto per non guardare il panorama, che mi fa venire i brividi.
-Dana, stai tranquilla, rilassati.- mi calma lui accarezzandomi la schiena.
-No, Harry, moriremo tutti!- lo guardo sgranando gli occhi per poi tornare a guardarmi i piedi, impaurita.
-Guardami!- mi ordina lui sollevandomi il mento. Il suo sguardo si incatena al mio, il mio respiro difficile, sfiora i suoi riccioli e le sue labbra appaiono troppo invitanti per poter resistere, così decido di dare un’occhiata al paesaggio, giusto con la coda dell’occhio             –Guarda il panorama, non ti fa sentire potente, poter osservare tutti da quassù?- chiede lui girandomi verso il vetro trasparente per farmi ammirare la vista.
-Non ci riesco, ho paura!- gli urlo per l’ennesima volta sbattendo i piedi a terra. Urlandogli per la trecentesima volta, rivolgendogli il mio sguardo, scorgo che Liam e Candice sono nella nostra stessa cabina, allegramente avvinghiati.
-Harry guarda!- esclamo io strabuzzando gli occhi.
-Che c’è?- chiede lui tenendomi ferma per le spalle per impedirmi di muovermi.
-Liam e Candice sono qui nella nostra stessa cabina!- gli faccio notare sgranando gli occhi.
Lui si gira lentamente, per non destare attenzione e per mettere a fuoco la coppietta.
Si rigira verso di me, e le sue labbra si schiudono attraversate da un ghigno di eccitazione, per la paura di essere scoperti, misto allo schifo, nel vedere tutte le smancerie che quei due si scambiano.
-Oddio, Candice sta guadando nella nostra direzione.- sussurro lentamente ad Harry sperando che quella Barbie non mi veda.
Senza neanche farmi terminare la frase, Harry avvicina lentamente il volto al mio fino a far combaciare le sue labbra con le mie, io sgrano gli occhi, incredula, volendo staccarmi inizialmente, ma poi Harry comincia a far scorrere le sue mani sulla mia schiena e a tenermi sempre più stretta a sé, così decido di approfondire il bacio, chiudendo gli occhi e lasciandomi trasportare dai movimenti lenti della sua bocca che guida la mia.
Poi ad un tratto quest’affare si blocca, facendo oscillare lentamente le cabine.
-Harry, cazzo!- urlo io, staccandomi dal bacio, lui impacciato si stacca da me, diventando rosso dall’imbarazzo.
-Ci hanno visti?- chiede lui guardandosi attorno.
-No, ci siamo bloccati in aria!- strillo come una bambina capricciosa stropicciando la stoffa sella sua maglietta tra le mie mani.
-Dana, ci siamo fermati perché dobbiamo scendere.- mi fa notare lui, per poi girarmi per i fianchi verso l’uscita.
Grazie Dio, ti voglio bene.
-Ora che si fa?- chiedo io, finalmente toccando terra.
-Si va alla festa di Candice, te ne sei dimenticata?- chiede Harry sorridendomi, prendendomi sotto braccio.
-Oddio, non mi ci far pensare, solo all’idea di rivederli ancora mi viene il voltastomaco.- asserisco portando una mano sulla fronte in segno di sbadataggine.
-Senti, quel bacio era solo per evitare di essere scoperti, vero?- chiedo fermandomi all’uscita di London Eye.
Dimmi di no, ti prego, dimmi di no.
-Sì, altrimenti ci avrebbero riconosciuti e il piano sarebbe saltato..- spiega Harry mentre camminiamo verso il Crystal piano bar, dove si terrà la festa di Candice, a minuti.
Maledetto Styles e le tue fossette, i tuoi occhi e quelle tue fottute labbra. Lo sapevo che non sarei dovuta diventare tua socia quel giorno.
-Qual è il piano?- chiedo fingendo indifferenza nei suoi confronti.
-Allora, quando Liam appoggerà il suo regalo tra i tanti altri, noi scambieremo la targhetta con quella del nostro regalo, capito?- chiede Harry.
-No, però mi fido.- rispondo frastornata.
Harry’s p.o.v
Entrando nel locale uno stormo di palloncini rosa confetto ci viene sbattuto in faccia da una ragazza che come minimo sarà già sbronza da un’ora.
Trascino Dana con me, verso Candice, per farle gli auguri, la abbracciamo, la baciamo e mettiamo il nostro regalo insieme agli altri ottocentomila pacchetti.
Poi ci dirigiamo verso Liam, per sapere quale, tra la folla di pacchetti sia il suo, per poi scambiare le targhette.
-Ehi Liam!- lo saluto dandogli una pacca.
-Ragazzi, siete venuti!- ci saluta lui sorridente. –Dana ti trovo splendida.- aggiunge squadrandola.
Sì, lo so anche io, che è splendida, ma ora smettila di guardarla in quel modo o ti cavo gli occhi.
-Grazie Liam.- risponde Dana senza cambiare espressione, per un attimo avrei giurato di sentire indifferenza tra loro due.
-Che cosa hai regalato alla tua ragazza?- chiedo ingenuamente guardando verso i pacchetti.
-E’ quel pacchetto viola, le ho regalato un profumo.- risponde lui soddisfatto.
-Va bene, ora andiamo a divertirci, ciao Liam.- ci interrompe Dana portandomi via da lui.
Insieme ci dirigiamo verso la pila di regali, e lei estrae dalla sua borsa il nostro regalo, e con estrema destrezza, stacca la targhetta da quello di Liam e lo infila tra il fiocco del nostro pacchetto viola, mentre io intanto inserisco la nostra targhetta sul –ex- pacchetto di Liam.
Ci scambiamo un’occhiata di intesa e poi ci separiamo per non destare troppo sospetto.
La seguo con lo sguardo da lontano mentre si avvicina al bancone degli alcolici e prende in mano un bicchierino, lo porta alla bocca e lo manda giù d’un fiato, quando una mano sulla mia spalla mi distrae dalla sua immagine.
-Ehi Harry, volevamo chiederti una cosa..- chiede Liam. Io mi giro verso di lui e mi ritrovo vicino anche quella bambola gonfiabile di Candice.
In risposta abbasso il capo per esortarli a continuare.
-Vedi, domani io e Liam andiamo nella baita di montagna, per il weekend e ci chiedevamo se anche tu volessi venire con noi.- chiede Candice sistemandosi i capelli con le mani.
-Ma, io, veramente..- cincischio.
-Tu e Dana, ovviamente. Ormai lo sanno tutti che siete fidanzati.- continua Liam con sorriso malizioso.
Non sai quanto vorrei che lo sapesse anche Dana, però.
-Eh beh..- comincio.
-Non fare il finto tonto, vi abbiamo visti oggi pomeriggio a London Eye..- continua Candice.
-Va bene, veniamo. – accetto. L’idea di passare un weekend con loro due non mi alletta, ma almeno ci sarà anche Dana.
-Allora domani sera alle sette vi passiamo a prendere.- asserisce Liam sorridendo. Io li ringrazio per l’offerta e poi mi dirigo verso Dana per informarla.
 
-Dana, Dana, sei ancora lucida?- la scrollo dal bancone del bar.
-Sì, che c’è? Fatto conquiste?- chiede lei girandosi verso di me.
-No, volevo solo dirti che domani siamo stati invitati alla casa in montagna di Liam.- spiego.
-Cosa? Io odio la montagna, Harry!- grida le strabuzzando gli occhi.
-Mi pare che sono poche le cose che non odi, a questo punto.- la sfotto sorridendo. –E comunque ormai ho detto loro che ci andiamo.- continuo.
-Ho scelta?- chiede lei acida.
-No.- ribatto secco, facendola scendere dallo sgabello per portarla vicino alla folla radunata attorno a Candice, intenta a tagliare la torta e a scartare i regali.
Quando Candice prende tra le mani quello che –una volta- era il nostro regalo, sento Dana sfiorare la mia mano e poi stringerla. Io guardo il suo volto, teso a causa dell’agitazione.
Candice estrae con faccia schifata un paio di manette col pelo nero, tutta la folla emette un’esclamazione di sorpresa.
-Grazie.. Liam!- lo ringrazia Candice abbracciandolo.
Liam assume tutte le sfumature del rosso in due secondi, causa imbarazzo.
-Ehm, veramente..- cincischia, ma Candice blocca la sua insicurezza baciandolo, tappandogli la bocca.
 
 
-Un paio di manette, eh?- esclama Dana sorpresa, appena fuori dal locale.
-Che c’è, ne volevi un paio anche tu?- chiedo ironico, beccandomi uno schiaffo leggero da lei.
-Scemo. Stavolta siamo stati bravi.- asserisce facendo dondolare le nostre mani, ancora intrecciate da prima.
-Sì, e sono sicuro che ci divertiremo anche in montagna, se non altro potrai stare vicina al tuo Liam.- rispondo avvicinandomi appena quanto basta per farmi rabbrividire, a lei.
-E tu alla tua Candice.- ribatte.
 
Cornerstone
Ehilà
Rieccomi.
Come potete vedere sono una donna di parola ahahha
Eccovi il capitolo, succedono un po’ di cosucce…
Grazie come al solito a voi che recensite, che avete messo la storia nelle preferite, nelle seguite e nelle ricordate, grazie :’)
Vi ricordo come al solito che se farete le brave con le recensioni, aggiornerò venerdì, #prometto.
Ora vi lascio, perché non so se sapete che ora è, ma è prestissimo, sono le 8,53 e io sto crollando, ma siccome era l’unico momento libero della giornata..
Vedete? Ci penso sempre a voi :’)
Ora evaporo, grazie e
A venerdì (:

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Capitolo 13
*** 13. ***


13.

Dana’s p.o.v
-Potete sistemarvi qui.- ci propone Candice spalancandoci la porta della nostra camera.
Il mio borsone, mi cade istintivamente dalle mani, appena scorgo un letto a castello che riempie quella minuscola camera, che sarà nostra per le prossime trentadue ore.
-Grazie mille, ora lasciaci pure soli.- la ringrazia Harry facendola evaporare.
-No, io non ci dormo qui dentro eh!- sbraito acida tirando un calcio alla mia roba, appena Candice chiude la porta.
-Che c’è adesso?- chiede Harry cominciando a sistemare le sue cose.
-Ti sembra normale? Io dovrei dormire arrampicata su questa specie di trespolo?- chiedo stizzita.
-Eddai Dana, sarà solo per due notti!- mi rimbecca Harry con faccia ovvia. –Io dormo sopra, però!- continua saltando sopra il letto.
Io mi rigiro su me stessa cercando di svegliarmi da quello che spero sia solo un brutto incubo, ho sempre odiato la montagna e tutte quelle stupidissime baite interamente di legno, i letti di legno, gli armadi di legno, i divani di legno, pure il cesso, di legno.
Apro la finestra, di legno, giusto per respirare un po’ d’aria fresca, onde evitare di farmi prendere da un attacco di rabbia verso Harry e maledirlo per avermi portato fin qui, ma la vista che mi si propone davanti agli occhi, mi fa sentire come un’eremita, un’esiliata.
Montagne, montagne e montagne, cespugli, alberi spelacchiati, montagne e ancora montagne.
Sono qui solo da cinque minuti e già me ne voglio andare, persino Napoleone, quando fu esiliato a sant’Elena aveva una vista migliore della mia.
Io, rassegnata, comincio a tirare fuori dal borsone le mie cose, quando la porta della nostra camera lascia entrare Liam che ci avvisa di andare a cena.
 
-Allora, da quanto state insieme?- chiede Candice prendendo della zuppa dalla scodella.
-Da tre mesi!- rispondo io. –Da due mesi!- risponde contemporaneamente Harry.
Io gli tiro un calcio da sotto il tavolo e lui per poco non sputa tutto addosso a Candice.
-Cioè, ci conosciamo da tre mesi, ma stiamo insieme solo da due..- spiego io arrampicandomi drasticamente sugli specchi.
-Ah, comunque state benissimo insieme..- esordisce Liam guardandoci.
Io ed Harry ci giriamo lentamente a guardarci, imbarazzati e poi un silenzio imbarazzante cade su di noi, facendomi sentire sotto pressione.
-Sto benissimo con lei, è come se ci conoscessimo da una vita, insomma, ci capiamo al volo, e poi mi piace tutto di lei.- riprende Harry spezzando il silenzio.
Io sento il mio viso avvampare.
-E dove vi siete conosciuti?- chiede ancora questa ficcanaso di Candice.
-A scuola, durante l’ora di educazione fisica..- rispondo io bevendo.
–Sì, diciamo che abbiamo avuto un incontro ravvicinato negli spogliatoi della palestra..- continua Harry con aria maliziosa.
Io gli pianto un altro calcio in uno stinco, facendolo letteralmente strozzare.
-Sì, si vede chiaramente che c’è qualcosa tra voi due, solo che, a differenza nostra, voi non manifestate il vostro amore in pubblico.- nota Candice guardando maliziosamente Liam.
Eh certo, ci manca poco che voi scopiate davanti a tutti per il corridoio della scuola. Un giorno spero che vi becchiate una multa per atti osceni in luogo pubblico.
Harry, in tutta risposta posa le sua soffici e calde mani sulle mie guance, ormai rosse, e fa unire le nostre labbra che cominciano a desiderarsi, a rincorrersi, sotto gli occhi compiaciuti di quei due babbei.
 
-No, dico, gli hai fatto credere che siamo fidanzati?- chiedo acida sbattendo la porta della nostra camera.
-Shh non urlare, se no ti sentono!- mi blocca Harry posandomi un dito sulle labbra per zittirmi. D’un tratto, a causa della nostra vicinanza il cuore prende a battere velocissimo e la testa a pulsare. I miei occhi si perdono in quelli di Harry e per un attimo desidero che anche la sua bocca si congiunga alla mia.
Poi d’improvviso mi scosto da lui, imbarazzata e cerco il mio pigiama tra il caos nella mia valigia.
-Dio, Harry, copriti!- gli urlo vedendolo solo con i boxer.
-Che c’è, non hai mai visto un ragazzo?- chiede avvicinandosi a me, con aria da ninfomane.
Cazzo Dana, contieniti, contieni i tuoi ormoni, eh.
-Sì, certo, che domande..- rispondo io girandomi dall’altra parte per cercare di far calmare i miei ormoni.
-E allora perché ti sei girata? Ti vergogni per caso?- chiede lui continuando a stuzzicarmi.
Vuoi sapere perché mi sono girata? Perché ti salterei addosso e siccome ho ancora un briciolo di dignità, nascosta da qualche parte, devo trattenermi, ecco perché.
-Cazzo Harry, ti vesti per piacere?- chiedo scocciata, mentre anche io mi spoglio per mettermi i pigiama.
-Eddai, l’ha detto anche Candice che dovremo manifestare un po’ di più il nostro amore in pubblico..- comincia lui con tono ovvio, lanciandomi una chiara frecciatina, alludendo alla conversazione a tavola.
-Ehm, scusate, non volevo interrompervi, ma vi ho portato queste, stanotte farà freddo.- interviene improvvisamente Liam, aprendo la porta e poggiando le coperte sul letto.
Maledetto Liam, non hai nulla di meglio da fare? Tipo non so, limonare con la tua ragazza, o cose del genere, no?
-Ah grazie mille, Liam.- dico io sorridendo. Appena Liam esce dalla nostra stanza, mi infilo a letto aspettando che anche Harry si infili sotto le coperte, per spegnere la luce.
-Oh mio Dio, hai sentito anche tu?- chiedo ad Harry riaccendendo la luce.
-Sì, è quello che avremmo dovuto fare anche noi, da bravi fidanzati.- risponde lui rigirandosi nel letto.
Io mi arrampico per la scaletta e salgo sul suo letto, tendendo un orecchio verso il muro, cercando di capire che stiano facendo i due dall’altra parte della parete, anche se la cosa pare ovvia.
-Dana! Oddio, non ti facevo così..- inizia Harry scostandomi dal muro, per impedirmi di origliare.
-Eh va bene, eh va bene, me ne torno di sotto, buonanotte.- gli dico scomparendo piano.
Questo letto di merda sta mettendo a dura prova i miei nervi.
Ogni volta che muovo -anche impercettibilmente- un muscolo, cigola, e stride sotto il mio respiro. In più il fatto di avere un altro letto sopra la mia testa, mi fa diventare claustrofobica all’istante.
-Harry dicevi sul serio stasera a tavola?- chiedo rompendo il silenzio.
-Sì, ormai sembra che ci conosciamo da una vita, quante ne abbiamo passate insieme!- ride sotto i baffi lui.
-Harry?- chiedo per richiamarlo.
-Sì?- risponde lui di rimando.
-Non riesco a dormire.- rispondo velocemente.
-Come mai?- chiede lui girandosi tra le coperte.
Perché ti voglio qui, vicino a me, stupido coglione riccioluto.
-Perché qui sotto mi manca l’aria.- rispondo sbuffando.
-Vieni su.- mi invita. Io mi arrampico di nuovo sulla scaletta e salgo sul suo letto, dove lui mi accoglie sotto le coperte.  Il suo corpo emana così tanto calore che credo di star per prendere fuoco.
Le sue iridi brillanti –anche al buio- luccicano e scrutano nella penombra il mio viso, fino a che non sento il suo respiro caldo sulle mie labbra.
-buonanotte, Harry.- gli auguro stendendomi accanto a lui.
-Buonanotte- risponde mettendomi un braccio attorno al ventre.
 

Cornerstone
buongiorno belle.
sono ancora rincoglionita perchè mi sono vista tutti i #vma
e mi sento rintronata bohh
btw sono ancora viva e sto postando this chapter.
in questo capitolo c'è un pò di confusione, perchè
evidentemente tutti e due vogliono le stesse cose,
ma hanno paura che l'altro non provi lo stesso.
poveri, mi sento in colpa, sono malefica muahahaah
comunque, grazie mille a voi che avete recensito il capitolo
precedente, non avevo mai ricevuto così tante recensioni, giuro.
perciò grazie :')
ovviamente grazie anche a voi 
16 bellissime creature che avete inserito la storia nei ricordati,
64 smart people che seguite questa storia,
59 personcine che avete messo questa storia nelle preferite,
e ovviamente voi 89 stupenderrime persone che avete recensito questa storia 
siete delle lettrici da oscar, dovrei farvi un monumento :')
btw se come al solito farete le brave con le recensioni, aggiornerò domani sera. #prometto.
it's up to you.
bon, vi lascio,
a prestissimo (:


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Capitolo 14
*** 14. ***


14.

Dana's p.o.v.
-Svegliatevi ragazzi! Oh ma dov’è Harry?- chiede la voce di Candice di primo mattino.
Io mi giro verso di lei ancora avvolta tra le coperte di Harry e la vedo strizzata in una tuta rosa shocking stile Barbie.
-Non lo so..- rispondo io sbadigliando, cercando di realizzare dove mi trovi.
-Beh volevo solo dirti che io e Liam ce ne andiamo a fare una scampagnata, vieni con noi?- chiede Candice.
Fra poco le scaravento qualcosa addosso. Le domande di prima mattina non mi sono mai piaciute, soprattutto se a farmele è una demente come lei.
-No, grazie non mi sento molto bene stamattina.- rispondo cincischiando. Non sono mai stata una tipa sportiva e amante della natura.
-Oh che cos’hai cara?- chiede lei fingendosi interessata.
Mi fai venire il vomito, cara stronzetta.
-Ho mal di testa..- invento improvvisamente.
-Vuoi che ti faccia un tè?- chiede lei premurosa.
Che c’è, vuoi farmi da infermierina? Tanto lo so che metterai del cianuro nel mio té.
-Grazie, sei gentile, ma ci penso io, tu divertiti con Liam.- le dico quasi cacciandola dalla stanza.
Lei mi saluta e sparisce dietro quella porta, mentre io mi riaddormento. Dopo un’ora, mi sveglio e mi dirigo in cucina, perché a forza di mentire, il mal di testa mi è venuto davvero, maledetti Candice e Liam.
Rovisto un po’ tra gli sportelli delle varie credenze e mobili quando alla fine opto per un caffè forte, per svegliarmi.
-Ehi, buongiorno!- mi saluta Harry facendomi prendere un colpo.
-Ciao.- rispondo io voltandomi leggermente. –Credevo fossi andato con gli altri.- continuo girandomi verso di lui, appoggiata verso il bancone della cucina.
-Chi, io? Io odio queste cose..- risponde lui ridendo.
-Che cos’è questa?- chiedo io indicando una bomboletta spray sul tavolo.
-Me l’ha data Liam, è lo spray al peperoncino contro gli orsi.- risponde lui rigirandosela tra le mani.
-Stai scherzando vero?- chiedo io sgranando gli occhi e strappandogli dalle mani la bomboletta.
-No, Dana, non è uno scherzo, siamo in montagna.- risponde lui inarcando il sopracciglio.
-Mi stai dicendo che rischiamo di essere attaccati da un orso? - noto io poggiando il mio caffè bollente sul tavolo.
-Esattamente, ma almeno noi siamo in casa.- risponde lui sedendosi sul divano. –A proposito, come stai? Candice mi ha detto che non ti sentivi bene.- continua lui accendendo la tv.
-Ehm meglio, grazie.- rispondo per poi sparire in camera a cambiarmi.
 Una volta ritornata in salotto, vedo Harry comodamente stravaccato sul divano intento a guardarsi non so che programma, così decido di sedermi accanto a lui, quando entrambi sentiamo dei rumori.
Io scatto in piedi, seguita da Harry.
-Oddio, Harry cos’è stato?- chiedo io con voce tremante.
-Non lo so, magari il vento..- risponde lui scostando una tenda.
-Harry non si muove nulla di fuori, non c’è un alito di vento.- constato io.
-Dana, calma, tranquilla, respira profondamente.- mi tranquillizza lui poggiando le sue mani sulle mie spalle.
-Calma un cazzo! Se è un orso?- chiedo io avvicinandomi alla finestra per vedere.
E all’improvviso sentiamo un altro rumore provenire dalla porta, come qualcuno che bussa.
-Oddio, lo senti? Lo senti? E’ un orso!- strillo saltando sul divano.
-Ehm okay, va bene, non perdiamo la calma, abbassati così non ci vede.- suggerisce Harry afferrando la bomboletta spray.
-Harry, cosa vuoi fare con quella bomboletta?- chiedo io preoccupata.
-Voglio andare di fuori e spruzzarla all’orso.- risponde lui leggendo le istruzioni su retro della bomboletta.
-No, è troppo pericoloso, Harry!- gli grido mentre sta per aprire la porta.
-Dana, non dire cazzate e resta dentro, okay?- chiede lui trattenendomi per il braccio, mentre apre la porta.
-Harry?- chiedo prima che esca. –Se dovesse succedere qualcosa, sappi che ti ho amato tanto.- continuo io fissandolo negli occhi.
Lui resta per qualche secondo a scrutare il mio viso, poi appoggia le sue soffici labbra rosee sulle mie, premendo sulla mia nuca, sperando forse in un maggior contatto non possibile.
Quando si stacca da me, apre la porta e con convinzione spruzza tutto il liquido sull’orso, mentre io rimango dietro la porta ad “osservare” la scena.
-Ma che cazzo fate?!- ci blocca una voce maschile.
-Oddio, Dana! Era Liam!- urla Harry trascinandomi per il polso vicino a Liam, steso per terra.
-Liam, ci vedi? Quanti sono questi?- chiede Harry mostrandogli le mani davanti alla faccia.
-No che non ci vedo! Mi hai accecato con quel cazzo di spray al peperoncino!- risponde Liam appoggiandosi su di me per rialzarsi da terra.
-Cos’è successo?- chiede la voce stridula di Candice, da lontano.
-Niente, tranquilla, stasera potrete scopare lo stesso.- rispondo io acida.
-Vieni andiamo in bagno a sciacquarci il viso.- continua Harry trascinandolo a fatica.
-No, se permetti lo accompagno io!- dice acida Candice, prendendo sotto braccio il suo ragazzo, lasciando me ed Harry fuori dal bagno.
-E così li abbiamo fatti fessi ancora una volta..- esordisco io sedendomi sul bracciolo del divano.
-A quanto pare..- risponde Harry mettendomi una mano sulla spalla.
 
 
-Io vado a prendere un po’ di legna per stasera.- esordisce Liam salutandoci.
-Fai presto, tra poco diventerà buio.- sentenzia Harry premuroso.
-Bene, allora io vado a farmi una doccia..- dico salendo le scale, lasciando Harry e Candice sul divano.
Dopo una bella doccia rinfrescante, torno in salotto.
-Allora, che si mangia?- chiedo scendendo le scale.
Davanti agli occhi mi si presenta una scena orrenda.
Candice e Harry stanno ballando su una stupida canzone melensa e dolce, stanno vicini, troppo.
Quella mentecatta! Non le bastava Liam, ora anche Harry! Il mio Harry.
Mi avvicino allo stereo e spengo la musica.
-Oh scusate, non volevo interrompervi! Per caso qualcuno ha preparato la cena? Avrei una certa fame..- dico con tono acido.
-Ehm ..-cincischia Harry staccandosi subito da Candice appena mi vede.
Per fortuna entra Liam che mi trattiene dal prendere Candice a cazzotti e incendiarle i capelli.
-Salve ragazzi!- entra in casa poggiando la legna sul tavolo, mentre Candice gli salta addosso.
-Stai ..bene?- mi chiede Harry balbettando, venendo verso di me.
E perché non dovrei? Ti ho solo visto avvinghiato a Candice come un bradipo.
-Certo.- rispondo fredda andando in cucina per cercare qualcosa da mettere sotto i denti.
 
Siamo tutti e quattro sul divano, davanti al caminetto acceso, la legna arde, come me.
Mi bruciano gli occhi, vorrei piangere, ma non posso cedere ora, sotto lo sguardo di Harry che continua a fissarmi come se fossi aliena.
Candice ovviamente ora sta avvinghiata al suo Payne, e ci manca poco che non procreano sul divano.
-Vado a letto, buonanotte a tutti.- esordisco schietta salendo le scale, roteando gli occhi al cielo, pensando tra me e me che finalmente tra meno di dieci ore me ne andrò da qui e potrò deprimermi in casa facendomi strane domande esistenziali, mangiando il gelato e diventando obesa.
-Vengo anche io.- mi segue Harry.
Io mi infilo a letto e spengo la luce, dopo neanche tre secondi, Harry la riaccende.
-Dana, è successo qualcosa per caso?- chiede lui rigirandosi nel letto.
Sì, brutto stronzo, succede che ti amo.
-No, va tutto bene, e adesso buonanotte.- rispondo spegnendo la luce, ma lui la riaccende.
-Non è vero, Dana, dimmi che c’è!- insiste lui. Io non rispondo e mi giro nel letto, tra le coperte.
Harry’s p.o.v.
Non sentendo una risposta, decido di scendere e di farle visita nel suo letto, ma appena Dana mi vede, si distende sul letto, per non lasciarmi spazio, così io le salgo a cavalcioni sopra, stringendole i fianchi tra le mie gambe.
-Cazzo, vattene, ritorna nel tuo letto.- mi dice spingendomi via da lei, ma io le afferro i polsi per tenerla ferma.
-Mi dici cos’è successo? E’ per Candice, non è vero?- chiedo io.
Lei accenna un “sì” con il capo.
-E’ colpa mia, scusa, io sono un’egoista, dovrei essere felice per te e per Candice, ma non ci riesco, mi dispiace Harry..- esordisce lei voltando il viso per verso il muro per non incrociare i miei occhi. Io afferro il suo viso, facendole rivolgere a me lo sguardo, io affondo nei suoi occhi, avvicinando il mio viso al suo, ma lei mi respinge con un cazzotto al petto.
Harry quanto sei stupido, non ti vuole baciare adesso, eh.
-Dana, stavamo solo ballando..- balbetto a bassa voce a pochi centimetri dalla sua bocca.
-Cazzo te ne vuoi andare a dormire? Vattene lo stesso, non me ne frega cosa hai fatto con lei, sono felicissima per te. Buonanotte.- mi spinge lei. Io mollo la presa dai suoi polsi e salgo le scalette per ritornare nel mio letto, spegnendo la luce.
Sento il suo respiro affannato da sotto il mio letto, si sta girando tra le coperte, la sento.
-Harry?- chiede tirando su con il naso. Speravo che mi parlasse ancora.
-Sì- rispondo io senza neanche darle il tempo di farla parlare ancora.
-Non riesco a dormire.- esordisce lei sbuffando.
-Vieni su.- le dico facendole spazio sul mio materasso.
Appena intravedo il suo volto fare capolino da sotto il mio letto, le faccio spazio tra le coperte, e appena il calore e il profumo del suo corpo invadono le mie narici, la abbraccio istintivamente, lei all’inizio si dimena un po’, come se non si volesse far abbracciare, ma poi la stringo a me, non lasciandola neanche respirare e si addormenta con il volto nel mio incavo del collo.
Penso di non aver mai visto qualcosa di così bello.

Cornerstone
Hello!
rieccomi.
sono di parolissima, eh!
e voi siete delle lettrici strafighe.
cioè boh ogni volta che leggo le vostre recensioni ho gli occhi lucidi... :')
mi fate tantissimi complimenti, che nessuno mi aveva fatto prima,
mi fate sentire una scrittrice :3
siete troppo carine, io non so che dire, mi lasciate senza parole, davvero.
btw grazie ancora a tutte voi, che recensite, che seguite la storia,
che l'avete messa nei preferiti e ricordati, graaaazieeeee, vi amo tutte.
credo che il prossimo aggiornamento sarà domani sera...ah e poi vi avviso che mancano soltanto 1 capitolo + l'epilogo alla fine della FF *non picchiatemiii*
perciò al solito vi chiedo di essere brave con le recensioni :3
ora me ne vado e grazie ancora a tutte (:

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Capitolo 15
*** 15. ***


[rating rosso]

15.

Harry’s p.o.v.
E così siamo ancora qui, ancora una volta.
Dietro l’ennesima siepe, per nasconderci dai due dementi che ancora, troppo presi dal loro amore, non si sono accorti che noi li vogliamo morti, ma poco importa.
Come se entrambi non ci fossimo arrivati che ci siamo innamorati l’uno dell’altra.
-Cazzo Harry cosa facciamo?- chiede Dana sedendosi dietro il cespuglio.
-Liam mi aveva detto che sarebbero usciti..- rispondo io speranzoso.
-No, stanno salendo in camera, e adesso cosa facciamo?- chiede lei alzandosi in piedi.
-Vieni qui.- le dico facendola salire sulle mie spalle tentando di farle spiare i due, dalla finestra. Le afferro le mani per farla aggrappare alla mia schiena e poi la spingo sulle mie spalle; per un momento troppo breve, i nostri corpi sono a stretto contatto e sento il suo torace alzarsi e abbassarsi velocemente.
-Sono troppo bassa, cazzo, non vedo nulla.- esordisce lei da sopra le mie spalle, facendomi involontariamente solletico con le dita, sul collo.
-Oddio Dana, no!- esclamo un secondo prima di ritrovarmi a terra con Dana sopra.
I suoi occhi verdi e cristallini scrutano ogni piccola parte del mio volto, mentre Dana prende a giocare con i miei riccioli scompigliati, il suo respiro caldo è sulle mie labbra, che con decisione e avarizia premono sulle sue, mentre lei indugia con l’orlo del collo della mia maglietta bianca.
Ci alziamo entrambi da terra, senza staccarci dall’altro,  e ci dirigiamo verso casa mia, praticamente di fronte a quella di Liam; mi frugo nelle tasche con una mano, mentre con l’altra tengo il viso di Dana saldamente attaccato al mio, quasi come se non volessi farla fuggire.
Finalmente, trovate le chiavi, entriamo in casa e ci dirigiamo verso il divano, dove ricadiamo sopra maldestramente, Dana è ancora sopra di me, e io la faccio sistemare a cavalcioni sul mio bacino.
Comincia a baciare ogni angolo del mio volto, la fronte, il mento, le guance, il naso, mandandomi in confusione più di quanto io già sia, le mie mani calde si intrufolano sotto la sua maglietta leggera e tracciano il percorso della sua spina dorsale, provocandole un brivido, e sorrido maliziosamente pensando di averglielo provocato io stesso.
Stanco della mia passività, ribalto la situazione, subito percorro con le mie mani il suo ventre piatto, soffermandomi a delineare con le dita la circonferenza del suo ombelico, poi mi disfo della sua maglietta e inizio a baciarle il collo, lasciando qualche segno violaceo qua e là e le bacio il seno, fin dove il reggiseno mi permette, poi mi spingo verso l’allacciatura dei suoi pantaloni, togliendoglieli, e lo stesso lei fa con i miei. 
Mi ri-fiondo avidamente sulle sue labbra, baciandola con foga, come se fossi stato in astinenza da anni, non permettendole di respirare, mentre lei traffica con la mia maglietta cercando di togliermela.
Mi scosto da lei solo per far passare l’indumento e poi comincio a torturarle il collo, ancora una volta, e poi il seno, mentre lei porta la testa all’indietro, chiaramente eccitata.
Decido di disfarmi anche del reggiseno, portando abilmente una mano dietro la sua schiena e sganciandole il gancetto.
Comincio a palpare il suo seno turgido come se non avessi mai visto una cosa così, schiudo la bocca delicatamente sul suo capezzolo, provocandole un gemito di piacere, mentre lei affonda le unghie nella mia schiena.
Dana prende a delineare i miei addominali con le sue mani fredde e mi provoca la pelle d’oca, mentre con la bocca tortura l’incavo del mio collo.
Entrambi coscienti e vogliosi di ciò che chiaramente sta per accadere,  ci fermiamo ansimanti e rimaniamo a scrutare ogni minimo particolare del volto dell’altro, i suoi occhi, brillano anche al buio, e la sua bocca rosea mi attrae sempre di più, la sua pelle diafana si scioglie come burro sotto il mio tocco e non desidero altro che farla mia, solo mia.
Faccio combaciare le sue forme morbide al mio petto, come per chiederle il consenso di spingermi oltre, assaggio ancora le sue labbra, e gioco un po’ con l’elastico dei suoi slip, fino a sfilarglieli del tutto, come lei fa con i miei boxer.
Entro delicatamente in lei, provocandole un gemito di dolore, che io prontamente rapisco, baciandola, come se potessi distrarla dal dolore che le sto provocando.
Inizio a muovermi lentamente in lei, per poi lasciare spazio a spinte più decise, rimanendo sempre con la bocca incollata alla sua, per non sentirla soffrire. Quando il dolore si è trasformato in piacere, lei comincia a baciarmi il petto e a graffiarmi la schiena.
-Harry?- chiede tra gli ansimi.
-Cos-AH?- rispondo io lasciandomi scappare un gridolino, mentre lei allaccia le sue gambe al mio bacino.
-Siamo stupidi. Cioè, guardaci, abbiamo solo sprecato tempo, un minuto fa stavamo spiando quei due deficienti e ora ci ritroviamo qui. Siamo più ciechi di Liam e Candice..- nota lei con il respiro rotto.
-Dana, io ti amo.- è tutto quello che riesco a dirle, in tutto questo tempo sono stato orbo, ho preferito sbavare dietro ad uno stereotipo di bionda senza cervello, quando la ragazza che amo è sempre stata al mio fianco, ma non farò lo stesso errore di Liam, che si è lasciato scappare Dana.
-Anche io Harry, tanto.- risponde lei arrossendo violentemente, come se il fatto di dire “ti amo” la imbarazzasse di più del fatto di ritrovarsi nuda sotto di me, adesso.
Lei si avventa di nuovo sulla mia bocca, e io non voglio staccarmi da lei, mi piace troppo il suo sapore, e mi maledico mentalmente per tutte le occasioni sprecate.
Dopo qualche altra spinta decisa, veniamo entrambi e io mi accascio al suo fianco, stando attento a non cadere da quel divanetto striminzito.
Lei si accoccola sul mio petto, respirando la mia stessa aria e mandandomi in confusione con il suo odore dolce di cioccolato, che mi fa avere voglia di volerla ancora e ancora.
Dana’s p.o.v.
Apro gli occhi e cerco di ambientarmi, di capire dove mi trovi, mi rigiro nel divano e per poco non cado a terra, mi infilo la prima cosa che trovo e a passo felpato mi dirigo verso la cucina dove un chiaro odore di pancake mi inebria le narici.
Mi accascio allo stipite della porta della cucina di Harry e lo guardo indaffarato, mi soffermo a guardare il suo profilo così delicato che sembra scolpito da Michelangelo, i suoi ricci, così morbidi e profumati da mandare in confusione chiunque, e quegli occhi, paragonabili a nulla.
Dio che stupida che sono stata. Se ripenso a tutto quello che ho passato e sofferto, quando invece il ragazzo perfetto è sempre stato a due millimetri da me.
-Buongiorno- saluto Harry, dietro i fornelli. Lui sussulta e sbatte la testa sulla cappa.
-Cazz..Buongiorno!- mi saluta girandosi verso di me con la padella in mano, mentre io rido per la sua goffaggine, ma Harry è bello anche quando sbatte la testa sulla cappa, è sempre bello.
Mi siedo al tavolo e subito Harry mi porge una tazza di caffè fumante, poi mette a tavola anche il piatto con i pancake e si siede di fronte a me.
-Ti sta bene la mia maglia..- esordisce lui soffiando sul suo caffè. Io accenno un sorriso imbarazzato.
-Sai a cosa stavo pensando?- chiedo io assottigliando lo sguardo.
-Che mi ami? Sì anche io ti amo, non sai nemmeno quanto.- risponde lui prendendomi le mani e stringendole nelle sue, come un bambino piccolo in cerca di coccole.
-Anche io ti amo- mi lascio scappare un sorriso ebete,- ma pensavo anche che da ora in poi, mi mancheranno gli appostamenti, i pedinamenti, capisci?- chiedo con aria nostalgica.
-Se ti mancano così tanto, comincia a correre, perché sto venendo a prenderti!- esclama lui appoggiando la tazza di caffè sul tavolo, mentre io comincio a correre in giro per casa sua.
E’ inutile dire che finiamo proprio come in quei film da quattro soldi, in camera, uno steso sull’altro, mentre lui esclama “presa!”, mentre mi abbraccia da dietro e ricadiamo sul letto, a baciarci.
Ma sapete cosa? Se questo assomiglia ad un film, mi piace, mi piace davvero tanto, anzi, penso sia uno dei più bei film in assoluto.

Cornerstone
oddio

va bene, non picchiatemi, okay?
forse non ve lo aspettavate questo colpo di scena,
forse vi ha deluso, e vi sembrerà che abbia corso un pò troppo,
e forse, anzi, senza il forse, è vero.
però secondo me, doveva succedere, prechè 
fin dal primo capitolo che ho postato sapevo che il penultimo capitolo
sarebbe finito così ahahahaha che pervertita che sono..
anche perchè ormai entrambi hanno capito che si amano, perchè aspettare, no?
okay, picchiatemi, siete ufficialmente autorizzati.
so, domani posterò l'epilogo.
oddio io non ci posso credere che dovrò dire addio a questi 
due dementi di Liam e Candice e questi tonti di Dana e Harry ahahaha
no, mi mancheranno troppo.
e soprattutto mi mancherete voi lettrici, vi giuro che voi siete le 
miglior lettrici che abbia mai avuto, siete fedeli e sincere e mi fate sempre taaantissimi
complimenti, non so che dirvi, anzi forse sì:
'a massive thank you!'
va bene, ritornando seri,
domani posterò questo epilogo benedetto e già mi viene da piangere.
bohh, sono troppo sentimentale ahahaha.
basta, vi lascio, a domani e grazie di tutto (:

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Capitolo 16
*** epilogo. ***


epilogo.

play it !


Liam's p.o.v.
Se come me hai una cotta per Dana Stone, allora puoi stare certo che morirai single, aspettando che lei esca dal suo guscio di timidezza e si accorga di te. Per ora l’unico che sembra aver attirato la sua attenzione è Harry Styles,  riccioluto ragazzo della porta accanto.
Stufo della vana attesa, che mi costringe a sperare ogni giorno, in un suo improbabile primo passo verso di me, prendo la situazione in mano.
-Dana, mi chiedevo se dopo la scuola ti andasse di prendere un caffè insieme- chiedo speranzoso avvicinandomi a lei che sta riponendo i libri nell’armadietto.
-Ciao Liam, scusa ma oggi pomeriggio ho da fare con Harry. Magari un’altra volta.- risponde gentilmente. Quel “magari un’altra volta” mi fa rimanere aggrappato ad un filo di speranza sottilissimo, che credo presto si spezzerà.
-Non hai capito che Dana non ti fila di striscio? E’ fidanzata con Harry.- mi suggerisce Candice, affiancandosi a me.
-E quindi? Non vedo come questo possa interessarti..- chiedo perplesso dopo la sua uscita improvvisata.
-Dio, sei così cieco Liam! A me piace Harry, sveglia!- ribatte lei sfottendomi.
-E questo da quando?-chiedo io turbato, ripensando a come sia andata a finire la nostra storia.
-Fin dal primo giorno che io e te ci siamo fidanzati..- risponde lei acida. In quel momento avrei voluto ucciderla, prenderla a sprangate.
Brutta prostituta che non sei altro!
-Da quando Harry si è fidanzato con Dana, la mia vita non ha più senso, non sono più la stessa. Pensa, che ho persino rifiutato una sveltina con il quarterback della squadra di football,  nello stanzino della palestra, la scorsa settimana- spiega Candice limandosi le unghie, mentre sbatto violentemente l’anta del mio armadietto.
-Capisco..deduco che hai una bella cotta per Harry..- dico indicando con un cenno del capo il ricciolo.
-E’ da un anno che gli sbavo dietro,  e lui con chi si fidanza? Con Dana Stone, la ragazza più indecisa, timida e diciamolo, bruttina della scuola!- Candice è chiaramente alterata e invidiosa e assottiglia lo sguardo in segno di disprezzo, mentre io sto pensando a tutti i possibili sinonimi della parola “prostituta” da affibbiarle.
-Ehi, capisco ciò che provi, ma vacci piano con gli insulti, anche se Dana è fidanzata, mi piace ancora.- preciso io lanciandogli un’occhiataccia. -Ma nonostante tutto io non riesco a capire cos’ha quell’ Harry che io non ho..-
-Beh vediamo, a parte il fatto che è il ragazzo più bello e desiderato della scuola, nulla.- dice lei, sfottendomi brillantemente. E’ riuscita a demolirmi con una frase soffiata a mezza bocca in mezzo al corridoio della scuola.
-Grazie per aver mandato a fanculo quel briciolo di autostima che mi era rimasto. Ma sappi che non ho intenzione di farmi la permanente per potermi poi permettere di scuotermi i capelli ogni tre secondi per i corridoi della scuola..- gli faccio notare piccato e alquanto allibito.
-Mh..non ti ci vedrei riccio.. A parte questo, mi è venuta un’idea ..- esordisce la bionda illuminandosi in volto.
-Sentiamo- la esorto a parlare, non so perché, ma credo che questa sua idea mi piacerà, e anche molto.
-Non adesso, dopo la scuola andiamo a prenderci questo caffè e ti spiego tutto, a dopo Liam- mi saluta la bionda, per poi entrare in classe.
 
-Spara, non ce la faccio più!- la incito io bevendo il mio frappuccino.
-Allora, Dana è mia vicina di casa. Basterà pedinarla. Vedrai glie ne faremo vedere di tutti i colori a quei due, si lasceranno e alla fine strisceranno letteralmente ai nostri piedi. Che ne dici?- chiede Candice descrivendo cerchietti con il dito, sul tavolo del bar. Devo dire di averla sottovalutata.
-Mi piace. Quando si comincia?- chiedo io eccitato. Ammetto che da un lato sono preoccupato del fatto che vada tutto a puttane, anche perché non voglio fare del male a nessuno, capiamoci.
-Da domani mattina. Non possiamo perdere tempo. - esclama Candice sgranando gli occhi.
-Che si fa domattina?- domando io curioso. Questa cosa del piano e del pedinarli mi fa sentire un po’ come Eva, la compagna di Diabolik.
 Harry’s p.o.v.
Mi diverto davvero tanto a spiare questi due dementi, devo confessare che io e Dana non abbiamo ancora perso l’abitudine.
-Quanto sei rincoglionito, Liam, domani infilerete una lettera nell’armadietto di Dana, con la speranza di farmi ingelosire, no?- sussurro piano, origliandoli dal tavolo dietro il loro.
Dana ride compiaciuta scrollando la testa, e nonostante l’abbia vista ridere ottocentomiliardi di volte, il cuore perde un battito ancora una volta.
Questi due non sanno con chi hanno a che fare, ma troveranno pane per i loro denti, la gavetta per diventare vere spie, è ancora lunga, anzi infinita, come l’amore tra me e Dana.

Cornerstone
ommioddio.
quel trinagolino non è una bomba ma solo una canzone
che secondo me ci sta bene con questo epilogo...
lo so, è corto, ma mi piace questo epilogo, non so perchè ahahah
mi sembra ieri che postavo il primo capitolo e che aveva si e no quattro recensioni,
mentre ora, che siamo alla fine, ci siete tutte voi meravigliose lettrici :')
dovete sapere che l'idea per questa storia mi è venuta una notte di luglio
in cui non riuscivo a dormire e alle due mi sono alzata dal letto e ho buttato giù
qualche schizzo della storia.
ovviamente anche in questa storia, c'è di mezzo
armonydream, che mi ha subito appoggiata,
e spinta a pubblicarequesta FF, perciò grazie mille.
poi vorrei ringraziare tutte voi che avete seguito la storia fin dall'inizio,
voi che avete sprecato un pò del vostro tempo a leggere e recensire ogni singolo capitolo,
grazie mille anche a voi.
grazie anche a voi che avete messo la storia nelle preferite e ricordate, 
e tutti voi che mi avete fatto raggiungere questo risultato magnifico, 
incoraggiandomi con i vostri complimenti ad ogni recensione.
okay, mi do una calmata.
inizio col dire che mi mancherà molto
quella bitch di Candice e i suoi vestitini rosa confetto,
Liam, altrimenti detto il cieco di sorrento,
Dana, e la sua tenera goffaggine,
e Harry quel bel pezzo di cretino riccioluto.
mi nacheranno tantissimo, perchè questa storia l'ho amata 
e, lo ammetto, è l'unica che ho scritto, che mi sia veramente piaciuta.
ed è anche grazie a voi.
mi mancherete sopratutto voi lettrici, così dolci e gentili
e i vostri complimenti, boh siete qualcosa di indescrivibile.
avete sempre recensito, anche con una parola, ma l'avete fatto :3
vi voglio bene.
Ah, dimenticavo, qualcuna di voi lettrici mi aveva chiesto di passare a dare un'occhiata alla sua storia, ma siccome ho l'alzheimer, non mi ricordo più il nome di queste fanciulle, perciò se volete che passi a leggere le vostre FF, ditemelo, ora avrò più tempo, sicuramente :) ora la smetto, perchè è venuto più lungo questo angolo autrice
che l'epilogo ahahaha
va bene, evaporo.
spero a presto e grazie di tutto 

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