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di NowKissMe YouFool
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Musica ***
Capitolo 2: *** Regali ***
Capitolo 3: *** Cielo ***



Capitolo 1
*** Musica ***


ziall




Musica: arte e scienza dell'organizzazione dei suoni,
che attraverso la percezione uditiva provoca l'emozione voluta dall'artista.





Zayn direbbe più semplicemente che la musica per lui è vita. Non è certo quella che si può definire una descrizione razionale, ma il fatto è che nella sua testa non c'è ne una più chiara e reale di questa.
La musica non è solo un ammasso di note, che si amalgamano tra loro alla perfezione, non è solo una vibrazione dell'aria o un semplice passatempo.
E' qualcosa che gli scorre dentro, che pulsa nelle vene come sangue, che lo manda in estasi come una droga, che gli fa attorcigliare lo stomaco, come quando è innamorato, che gli fa venire la pelle d'oca, come un sospiro di vento freddo.
E in effetti, nemmeno lui sa spiegare tutte le emozioni che riesce a dargli. Troppo intense, troppo travolgenti, troppo profonde per poterle descrivere a parole
Ma quando canta, quando si lascia trascinare dal ritmo, quando lui stesso é musica, sa che senza non potrebbe vivere.
E non ha bisogno di sapere altro.


E' questa la verità che lo travolge, propio ora, mentre balla, schiacciato dalla folla, con i suoni che rimbomano forte nelle orecchie, il respiro di centinaia di persone che va a tempo con il suo, il sudore che gli scivola lungo i collo e sulla fronte, il drink stretto in mano.
Non è un vero e propio pensiero, questa consapevolezza, sembra più qualcosa di fisico, che gli striscia sulla pelle, gli si conficca nella carne, gli si insinua tra le ossa.
Tutto è caldo e movimento, tutto è musica e colore. Lui non esiste più, lui fa parte di questo tutto.
Si sente vivo, si sente completo.
Sorride. Beve un altro po' del suo drink.
Poi la mano di Liam gli stringe il gomito. Incredibile come riesca a riconoscerla, nonostante la sua momentanea astrazione mentale.
"Stai bene?" gli urla in faccia l'amico.
Zayn ride e annuisce. Cavolo, deve avere davvero l'aria da allucintao, se Liam gliel'ha chiesto.
Ma è anche vero che il buon vecchio Liam si preoccupa troppo facilmente. Ed è una  fortuna che non abbia notato i suoi occhi rossi e le pupille dilatate, altrimenti lo costringerebbe a tornare subito a casa. Non sopporta proprio che Zayn fumi.
"Hai visto Niall?" chiede di nuovo, avvicinandosi.
Zayn sbuffa e fa cenno di no con la testa. Chissà dove si era cacciato quel piccolo irlandese innocente. Bhe non così tanto innocente, alle feste come quella dava di matto, sempre.
"Andiamo a cercarlo" grugnisce, afferrando Liam dal braccio.
Non crede che sarà difficile trovarlo. Probabilmente sta ballando come un esaltato su qualche tavolo, o forse sta già rotolando a terra, incapace di tenersi in piedi. Non capisce ancora perchè uno che regge così poco l'alcol debba ostinarsi a bere così tanto.

E infatti eccolo lì, appoggiato contro il muro, un sorriso ebete stampato in faccia, il bicchiere vuoto ancora in mano, gli occhi chiusi e la testa che ciondola avanti e indietro.
Zayn scoppia a ridere. Liam alza gli occhi al cielo.
"Nialler?" chiede, poggiandogli una mano sulla spalla.
Il biondo spalanca gli occhi. E' un'esplosione di azzurro che fa quasi male a vedersi. Riesce a spiazzarli nonostante il buio e le luci intermittenti.
"Esprimi un desiderio" sussurra, muovendo appena le labbra.
"Cosa?!" grida Zayn, ancora sorridendo, mentre si avvicina a lui.
Il biondo gli arpiona il collo, si aggancia alle sue spalle, spinge la bocca umida contro il suo orecchio.
"Esprimi un desiderio" ripete, fiatandogli sul collo.
Zayn rimane per un attimo pietrificato. La voce bassa e soffocata di Niall è un po' come la musica per lui: lo affascina, lo emoziona, lo eccita, ma pensa che non capirà mai il perchè.
"Il numero giusto di desideri è sempre tre.." risponde, mentre gli circonda la vita.
"Ne ho già usati due. E il lepricauno sta per andarsene..quindi sbrigatevi" spiega affannosamente l'altro, chiudendo gli occhi.
"Bene, un lepricauno! Questa mi è nuova" esclama Liam, afferrando l'amico dall'altro lato per impedirgli di cadere.
"Forse voi non lo vedete perchè non siete irlandesi" ridacchia confusamente il biondo.
"Non fare il razzista" ribatte Zayn, offeso.
"Usciamo dai!" fa Liam, spingendo gli altri due.
"Sei pazzo! Non possiamo sprecare un desiderio.."
Zayn si volta verso di lui "Allora esprimilo tu, Nialler. Lo lascio a te" gli sussurra dolcemente.
Niall sorride. E il suo sorriso è accecante, bellissimo, anche in mezzo a quel caos. Quel sorriso gli illumina il cuore, gli invade l'anima, lo fa rabbrividire, lo manda in estasi. E' come musica..
"Fatto!" dice il biondo, soddisfatto, riaprendo gli occhi.
"Ok, recupariamo Harry e Louis e andiamo"




Niall
La testa gira. Il mondo gira. O semplicemente scorre fuori dal finestrino, non lo sa. Non riesce a tenere gli occhi aperti, ma quando li chiude è molto peggio. Sente le tempie pulsare più forte, lo stomaco che si ribalta, e una risata isterica gli si fa spazio nella gola.
E' ubriaco, questo lo sa. La ragione è lì, nella sua testa, la percepisce, è a un passo dal raggiungerla, ma sinceramente è troppo stanco anche per provarci.
Riapre gli occhi, la sensazione di nausea è troppo forte. Ma si volta ed e costretto a richiuderli, con un verso di disgusto. Harry e Louis sono accanto a lui, si baciano, si toccano, ansimano troppo forte per il suo mal di testa.
"Oh vi prego!" piagnuccola, appoggiando il viso contro il vetro.
"Dateci un taglio voi due là dietro. Appena arrivati a casa potrete fare tutto quello che volete" li rimprovera Liam, distogliendo per un attimo gli occhi dalla strada.
Si sente uno schiocco e i due si dividono.
"Adesso puoi guardare, tesoruccio"
La voce di Louis è una cantilena insopportabile, ma lui si gira lo stesso a guradarlo.
In effetti le bocche dei due amici sono abbastanza distanziate, ma anche se è ubriaco, Niall riesce a distinguere la mano di Lou che si muove dentro i pantaloni di Harry, seduto su di lui ad occhi chiusi.
Strabuzza gli occhi e si volta di nuovo verso il finestrino.
"Liaaam! Gli sta facendo una sega!" si lamenta come un bambino, affondando la testa tra le mani,
mentre la risata divertita di Louis invade la macchina.
"Sei un cazzo di bastardo Lou" ride Zayn dal sedile davanti, girandosi verso di loro. 
Liam alza gli occhi al cielo e sbuffa "Provate a macchiarmi il sedile e vi ammazzo"
Un gemito di Harry soffoca l'ultima parte della sua frase e tutti scoppiano a ridere.
Tutti tranne Niall.
Il dolore alla pancia è sempre più forte, non riesce a pensare ad altro. Perchè cavolo beve così tanto ogni volta? Sa che si sentirà male, sa che i suoi amici saranno costretti a sopportarlo, sa che vomiterà anche l'anima..ma questo non basta a fermarlo.
Ma forse sa perchè lo fa. Forse vuole solo fondersi con la musica e con la folla, vuole staccare il cervello, per non pensare a quanto sia dannatamente sexy Zayn quando gli balla accanto, vuole avere la vista annebbiata, per non rimanere stragato dalle sue labbra che si muovono con la musica, dai suoi occhi, che lo trafiggono ogni volta come una spada.

Ma capisce che non è servito a molto, quando sente la sua mano che gli sfiora i capellli, e una scossa elettrica gli attraversa il corpo.
"Niall, stai bene?" bisbiglia, contorcendosi per guardarlo meglio dal sedile anteriore.
Cazzo no. Lui non sta affatto bene. E quel tocco fraterno e rassicurante,
quella voce profonda e calda, non lo aiutano per niente.
Ecco doveva bere di più, almeno adesso sarebbe stato abbastanza ubriaco da non pensare quelle cose del suo migliore amico. O forse le pensava perchè era ubriaco?
No, quella era solo una scusa. Si sentiva rabbrividire soltanto guardandolo negli occhi, anche quando era perfettamente sobrio.
"No, il primo desiderio non ha funzionato" risponde infine.
Prende la mano di Zayn, la intreccia con la sua, schiaccia il viso contro la spalliera del sedile, a pochi centimentri dal suo, e sospira.
"E qual'era il desiderio?" chiede l'amico. Non lo prende in giro, vuole sperlo davvero.
"Di farmi passare la nausea.."
Zayn sorride e gli stringe la mano "Resisti, tra un pò saremo a casa"

E la macchina si ferma proprio in quel momento.
"Vi sbrigate a scendere?!" sbotta Liam, rivolto ai due amanti sui sedili posteriori.
"Non potresti aspettare un altro pò?" ansima Harry, afferrando all'improvviso il polso di Lou.
"No che non può. Niall si sente male. Levatevi dalle palle" grida Zayn, esasperato.
Niall fa una smorfia. Non gli piace essere difeso. Tutti lo vedono sempre come il più innocente, il più ingenuo, il più puro, forse per i suoi occhi dolcissimi, il sorriso tenero, le guance che si imporporano facilmente. Ma lui non è così. Almeno, non crede di esserlo.
Ma mentre la risata di Louis abbandona la macchina ed Harry si chiude la portiera alle spalle, pensa che essere difeso da Zayn non gli da tanto fastidio. Anzi è in qualche modo piacevole, appagante. Lo fa sentire speciale, lo fa sentire amato...

"Come va Niall?" chiede Liam, riaccendendo il motore.
Un grugnito è tutto ciò che riesce a rispondere. Si sdraia sul sedile vuoto e sopira. I sobbalzi della macchina non lo aiutano certo a rilassarsi, le luci dei lampioni che scorrono veloci fuori dal finestrino lo fanno sentire come se fosse ancora in mezzo alla mischia.
Vorrebbe un lepricauno adesso, che lo riportasse a casa.
"Harry e Lou sono insopportabili a volte.." sente Zayn commentare irritato.
"L'amore rende tutti più stupidi" risponde Liam saggiamente.
"Ma quale amore! Quei due sono come dei gatti in calore" biascica Niall, affondando la testa nell'imbottitura del sedile.
Un millesimo di secondo dopo si rende conto che sta poggiando la testa dove erano seduti i suoi amici, e il millessimo seguente, il suo cervello realizza quello che stavano facendo i due in quel esatto punto....
Si solleva di scatto, come percorso da una scarica elettrica, ma quasi subito il suo stomaco gli comunica che è stato un terribile errore.
"Ferma la macchina!" riesce a dire, prima di portarsi le mani alla bocca.
Zayn si volta subito verso di lui "Cazzo Liam fermati, sta sboccando!"
Liam inchioda. Zayn scende subito dalla macchina e apre lo sportello appena in tempo.
Niall gli si getta addosso e vomita, mancando per miracolo le sue scarpe.
"Porca troia.." esclama il ragazzo, scostandosi un poco.
Poi si inginocchia accanto all'amico, lo sorregge dalle spalle e gli scosta i capelli dalla fronte.
Niall sta da schifo. Gli occhi gli lacrimano, il sudore scorre lungo il collo, a malapena riesce a vedersi le mani, appoggiate sull'asfalto ruvido.
Dopo quelli che gli sembrano secoli si rialza. Le gambe gli tremano, la testa gli gira, ma almeno il mal di pancia si è calmato.
Zayn lo aiuta rientrare in macchina e si siede dietro con lui. "Niall lasciatelo dire, il tuo lepricauno ha fatto proprio schifo."

"Scendo io con lui.."
La voce di Zayn lo trascina fuori dal suo stato di incoscenza.
"Ti aspetto qui, così poi ti porto a casa" dice Liam gentilmente.
"Non vale la pena. Ci metterò un bel po' a metterlo a letto"
"Ma poi come torni a casa?"
"Non ci torno" risponde Zayn con convinzione "Non possiamo lasciarlo solo."
"Hai ragione..probabilmente si getterebbe dal balcone inseguendo lepricauni" acconsente Liam.
Niall sente delle mani calde e delicate scuoterlo. Apre gli occhi, ma non riesce a distinguere granchè.
"Horan, siamo a casa"
La voce di Zayn accanto all'orecchio, quella sì che riesce a distinguerla.
Si alza a fatica e sospira "Voglio dormire" dice, mentre l'amico lo aiuta scendere dall'auto.
"Sì Niall, ci siamo quasi"




Zayn
"Quanto manca ancora?"
La voce flebile di Niall gli fa stringere il cuore, mentre lo aiuta a salire le scale.
"Solo due piani" risponde ansimando. Si appoggia al muro per riprendere fiato e si massaggia la spalla dolorante. Proprio quella sera doveva esserci l'ascensore rotto..
Un mugolio gli ricorda che l'amico era ancora agganciato a lui. Con un ultimo sforzo percorrono le quattro rampe di scale e finalmente si ritrovano davanti alla porta.
Zayn lo trascina per la casa buia, evitando tavolini e tappeti. Ma quando arriva in camera da letto, sbatte con il ginocchio contro lo stipite della porta.
"Porca puttana.."sibila, lasciando per un attimo la presa su Niall.
Quando risolleva lo sguardo si accorge che è sparito.
"NIALL!" grida, allarmato, prima di vedere che la luce nel bagno è accesa. E..non è forse l'acqua della doccia quella che sente scorrere?
Si fionda nella stanza alla velocità della luce. Inciampa sulla maglia dell'amico, abbandonata sul pavimento, si aggrappa al lavandino per restare in piedi.
Niall è nella doccia, il getto d'acqua gli arriva dritto in testa, bagna i capelli biondi e scomposti, le spalle curve, il petto tremante, i pantaloni e le scarpe, che non si è curato di togliere.
"Ma che cazzo.." esclama Zayn, attraversando il muro d'acqua che li separa e tirandolo fuori. Rabbrividisce; è ghiacciata.
"Avevo caldo.." si scusa Niall, battendo i denti per il freddo.
Zayn lo avvolge subito nell'accappatoio.
"Direi proprio che è ora di andare a dormire, Nialler"
Lo riaccompagna fino alla camera da letto, Niall lo segue docile e tremante. Poi si butta sul letto, gli occhi chiusi, le mani a stringere convulsamente l'accapatoio.
Zayn lo guarda per un attimo, indeciso sul da farsi. 
Non può dormire così, gli prenderà la febbre pensa, mentre accende il riscaldamento.
Il biondo si raggomitola sul letto, e il suo gemito lamentoso convince Zayn a fare qualcosa. Non vorrebe sentire un'altra volta quel suono per nulla al mondo; è straziante, gli devasta il cuore, gli squarcia l'anima, è come provare un dolore fisico..
Apre un cassetto a casaccio e ne tira fuori un tuta. Si avvicina al letto. Potrebbe sembrare che Niall stia dormendo, se non tremasse come una foglia.
"Nialler.." lo chiama gentilmente "dai, vestiti. E poi potrai dormire"
Nessuna risposta.
Zayn si siede accanto a lui, strofina lentamente l'accappatoio sulla sua pelle, gli asciuga il collo e i capelli, il petto e la pancia.
Finalmente Niall smette di tremare e riesce a sollevarsi.
"Il mio pigiama.." bisbiglia, levandosi l'accapatoio.
Zayn gli porge subito la felpa che ha trovato. Lo aiuta ad infilarsela per la testa, e poi lo guarda cacciarsi le scarpe e tentare di togliersi i pantaloni.
Sembra un bambino. Gli appare tenero e bellissimo come non mai. Si avvicina, gli slaccia i pantaloni, pronto a dargli quelli della tuta.
Quando le sue mani lo sfiorano, sente Niall trattenere il respiro e poi rabbrividire, come scosso da una forza impalpabile. Gli sembra così simile ad una crisi epilettica che salta su e lo affera per le spalle, lottando contro la paura che gli si fa spazio nel petto.
"Niall! Che c'è??"
"Niente!"
La risposta dell'altro lo spiazza. Gliela urla in faccia, quasi con rabbia, con violenza immotivata, poi si sottrae alla sua stretta e finalmente riesce a mettersi la tuta.
Poi affonda la testa nel cuscino e..sì, lo sente singhiozzare. Sta piangendo.
Zayn, cautamente, si sdraia accanto a lui. Lo avvolge con le braccia, gli fa poggiare la testa sulla sua spalla, e aspetta che quello strazio finisca. Perchè se già i suoi gemiti lo distruggevano, sentirne le lacrime sulla pelle, le spalle contrarsi contro le sue braccia, rischiava di uscciderlo.
"Va tutto bene. Ci sono io qui.." sussurra, baciandogli la fronte.
Niall alza la testa. I suoi occhi sono un oceano in tempesta: grondanti di lacrime, confusi, combattuti, bellissimi.
Zayn si sente travolto da quegli occhi.
"E' stato un buon lepricauno..." dice Niall e incredibilmente, un sorriso si apre sul suo volto.

Zayn non lo capisce, ma subito dopo si è già dmenticato di quella frase, perchè le labbra di Niall sono premute sulle  le sue, le lacrime dell'altro bagnano anche il suo viso, il  naso si spinge contro il suo, i capelli bagnati gli sfiorano la fronte, le mani fredde gli strisciano sul collo...
Il suo cuore si ferma per un attimo, il respiro viene meno; sente la pelle d'oca sul collo, un brivido gli percorre la schiena; assapora le labbra fresche di Niall, il suo respiro sul volto.
Lo sente tremare, sente la sua lingua incerta accarezzarlo per un secondo, e poi lo guarda allontanarsi da lui, il fiato corto, gli occhi ancora più grandi di prima, puri, ingenui.
Se non fosse stato per quegli occhi, per quella genuina incosapevolezza che vi leggeva dentro, Zayn l'avrebbe baciato ancora, e ancora, fino a consumasi le labbra, fino a non avere più respiro, per tutta la notte.
E invece gli accarezza i capelli, lo stringe di più a sè e lo culla tra le braccia. Non vuole fare nient' altro che Niall non possa ricordare; vuole baciarlo di giorno, alla luce del sole, guardare i suoi occhi che luccicano prima di poggiare le labbra sulle sue. Vuole essere il suo ricordo più bello.
"Cosa dicevi prima, a proprosito del lepricauno?" chiede all'impovviso, senza nemmeno sapere il perchè.
Niall sospira e gli circonda il petto con un braccio.
"Che..non è stato un lepricauno tanto cattivo. Un desiderio si è avverato.."
Zayn sorride, guardandolo alla luce flebile della luna.
"Davvero? E qual'era?"
Niall chiude gli occhi e risponde stancamente.
"Di averti qui con me"














Salve a tutti, miei prodi! Vi presento il primo capitolo di quella che sarà la mia raccolta Ziall  :)  
Ho intenzione di scrivere ogni capitolo partendo dalla semplice definizione di varie parole, in questo caso "musica". Quest'idea mi è venuta pensando che le definizioni sono fredde, e anche se descrivono qualcosa, c'è sempre un non so che di inesprimibile nella realtà, che neanche queste nozioni possono colmare.

Vabbè, lasciando perdere le mie riflessioni insensate, ho iniziato a scrivere di questi due un pò di tempo fa, ma ero indecisa se pubblicare o no, anche perchè la mia totale dedizione al Larry (sempre sia lodato) a volte mi impedisce di concentrarmi su altri personaggi come vorrei.

E ora, siccome questo capitolo mi è sembrato abbastanza decente, mi sono buttata in questo esperimento.
La Ziall è la mia bromance preferita (perchè il Larry è una ROMANCE, lo sapete vero? è.è), probabilmente perchè Zayn e Niall appaiono così diversi sia dal punto di vista fisico e psicologico, li trovo immensamente belli insieme.
Niall lo vedo come un bimbo puccioso, quindi non vi sapettate caratteristiche diverse per lui. E' il "classico" Niall dolce e ingenuo, mi piace così,
non posso farci nulla :3
Zayn, bè di lui ho una visione più complessa, non riesco a spiegarla D: spero riusciate a capirla leggendo (e poi magari illuminate anche me ahah)

Bene, a parte il fluff a palate, e la mia inclinazione a parlare sempre di più in questi "angoli dell'autore", recensite e fatemi sapere che ve ne pare, così decido se continuare o meno xD

In ogni caso vi comunico che gli aggiornamenti saranno saltuari e dettati dal mio insopportabile umore di questi giorni :D
Spero tanto che vi gusti, a presto!


ps: grazie a tutti gli amici ubriachi che mi hanno dato queste belle idee. A volte la realtà è più utile della fantasia.


Altri miei scleri:

- Complicated (long Larry)
- Ricordi (OS Larry)
- It' Sidney, baby (da considerarsi completa)
- Grazie Harry (OS Larry)














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Capitolo 2
*** Regali ***


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Regalo: ciò che viene donato ad una persona in segno di affetto, cortesia, riconosceza.





A parere di Zayn, i regali sono qualcosa di inutile. Odia riceverli e odia doverli fare, per diversi motivi.
Nel primo caso, perchè sa di avere dei gusti difficili e ricercati, e non riesce a fingere che un regalo gli piaccia, quando non è così; inoltre li giudica dell cose superflue, troppo formali, per esprimere davvero una qualche forma di affetto.
Nel secondo caso, perchè è praticamente negato nello scegliere regali. Può conoscere una persona meglio di sè stesso, sapere cosa pensa, sondarne l'animo più intimemente possibile, ma non saprà, mai e poi mai, cosa regalarle per Natale, o per un fottuto compleanno.

Per questo ora è praticamente nel panico, mentre cammina per il centro commerciale, con Louis accanto, che non fa altro che dire cazzate sui suoi nuovi calzini double face.
Da più di un'ora ormai girovaga alla ricerca di un regalo per il compleanno di Niall. Gli altri avevano proposto di farlo tutti insieme, ma lui si è  rifiutato categoricamente. Vuole che Niall abbia  qualcosa di suo, e suo soltanto. Il problema ora era decidere che cosa...
Lou gli sventola i calzini in faccia, mentre è intento a guardare le vetrine.
"Sono pazzeschi, non è vero?"
Zayn sbuffa. "Vuoi smetterla con quei cosi! Sto cercando di pensare!"
"Pensare? Tu? Davvero?" fa Lou, guardandolo divertito.
"Lou, per favore, il compleanno è domani! Hai detto che mi avresti aiutato" si lamenta l'altro, quasi disperato.
Louis lo guarda e gli fa quasi tenerezza. "Ma non potevi comprarlo con noi?"
"No" risponde Zayn, perentorio.
"Ah sì, dimenticavo che Niall è il tuo amichetto speciale" azzarda Lou, un sorriso malizioso sul volto.
"Qualcosa di teconologico sarebbe troppo scontato.." dice Zayn tra sè e sè, ignorando l'amico.
"Io ad Harry ho regalato un cazzo di gomma per Natale..." commenta l'altro con nonchalance.
Zayn strabuzza gli occhi e si allontana dalla vetrina, sperando che nessuno li abbia sentiti.
"Un regalo molto romantico.."
"Secondo me piacerebbe anche a Nialler. Oppure..aspetta! Sei tu il passivo?"
"La vuoi smettere con queste battute!?" fa Zayn, snervato "Non mi interessa cosa regali al tuo ragazzo! Ed io e Niall non stiamo insieme, ok?"
Entra in un negozio sportivo e la voce di Louis lo segue prontamente. "Scopamici?"
Zayn alza gli occhi al cielo "Idota!"

Ma la realtà è che vorrebbe che le allusioni dell'amico fossero vere. Vorrebbe che Niall fosse suo. Vorrebbe bearsi in ogni momento della luce dei suoi occhi, del candore accecante del suo sorriso, della morbidezza quasi fragile della sua pelle.
Vorrebbe sentire il suo profumo sul cuscino, appena sveglio; vorrebbe baciare quelle labbra dolci e sottili, essere accarezzato dal suo respiro ogni notte, prima di addormentersi.
Ma sa che questo non è possibile. Non perchè sono due ragazzi, non perchè fanno parte di una band famosa, non perchè sono amici. Ma semplicemente perchè non gli dirà mai niente di ciò che prova. E' troppo insicuro, troppo terrorizzato, per poterlo fare. E anche se Niall ricambiasse, anche se davvero lo amasse, questa sua preoccupazione non passerebbe.
Niall è qualcosa di speciale, qualcosa di etereo e indescrivibile, puro e inviolabile, qualcosa che supera le barriere umane, che sfiora il divino. E lui ha paura di ferirlo; ha paura di contaminarlo con il suo desiderio, di sporcarlo e rovinarlo con il suo amore.
Lui è troppo poco per Niall, e non vuole in alcun modo sciupare la sua perfezione. Quindi è convinto che il suo resterà sempre un amore platonico, e crede che sia meglio così...

"Che ne dici di questo?"
La voce squillante di Louis lo riporta alla realtà. Gli sta mostrando un cappello a testiera larga di un rosso fiammante.
"Carino. Ma ne miglliaia così!" gli riponde Zayn, sconsolato.
"Uno in più non gi farà male.."
"No! Voglio che sia un regalo unico, che gli ricordi me!"
Lou lo guarda con i suoi occhi brillanti. Quella frase è detta con tanta intensità, tanta passione, che finalmente decide di smetterla di fare battute. Riconosce davvero in Zayn gli stessi sentimenti che prova lui per Harry, e non può fare a meno di aiutarlo.
"Vieni, forse ho un'idea"





Niall
L'orologio segna mezzanotte meno dieci. E' seduto da solo, sul divano del suo immenso salotto, della sua immensa casa. Tra qualche minuto sarà il suo compleanno, e non gliene può importare di meno.
Ricorda quand'era piccolo, e aspettava quel giorno con ansia tutto l'anno: una festa tutta per lui, circondato da amici, il sentirsi più grande e più maturo, e soprattutto, i regali. Un tempo amava il suo compleanno, ora l'indifferenza con cui attendeva quel giorno, la banalità con cui lo passava, gli facevano rimpiangere l'infanzia.
Oh, avrebbe avuto la sua festa, su questo non c'era dubbio; più grande, fastosa e affollata di qualsiasi altra avesse mai vissuto da bambino, e con divertimenti molto diversi dal clown che scorrazzava nel suo giardino o dal gioco della bandierina. E avrebbe anche ricevuto regali; regali così esagerati e costosi che aveva paura anche solo ad immaginarli.
Ricevere regali era sempre stato un piacere per lui. Un regalo può essere un segno d'affetto, o un dovere formale, ma comunque dimostra che la persona che l'ha fatto, ti ha pensato; che sia in negativo o positivo, che il regalo ti piaccia oppure no, sai di essere stato al centro della mente di qualcuno almeno per qualche ora.
Ma anche avere regali aveva ormai perso il suo fascino, come ogni cosa che da bambino ti sembra la più straordinaria e fantastica del mondo, e poi crescendo diventa banale e ordinaria, tanto che addirittura te ne dimentichi.
E in effetti, lui preferisce farli i regali; prova una gioia immensa nel vedere le facce sorprese e felici dei suoi amici, quando li scartano; gli piace quando poi lo abbracciano, dicendogli che era proprio quello che volevano. Piccole soddisfazioni che lo rendono orgoglioso di sè..
Ricorda ancora al compleanno di Zayn, quando è spuntato alla festa con un impianto stereo gigantesco.
L'amico era rimasto praticamente senza parole.
"Tu sei pazzo.." gli aveva detto.
Poi l'aveva abbracciato, scambiando i ruoli una volta tanto, affondando la testa nel suo collo e stringendogli forte le spalle. Erano rimasti in quella posizione così a lungo da iniziare a dondolare sul posto, e alla fine si erano staccati, perchè qualche colpo di tosse imbarazzato si andava diramando per la sala.
Era stato così difficile abbandonare il rifugio sicuro tra le braccia di Zayn, come lo era ogni volta che lo abbracciava...
 
Ecco, ci è riscascato.
Ogni suo percorso mentale finisce sempre e irrimediabilmente per portarlo a Zayn. Ormai è da così tanto tempo che accade, che ha smesso di chiedersi il perchè. Semplicemente, ogni situazione, ogni pensiero, glielo ricorda. Sa che non è normale, ma non può farci niente. E molto spesso, quando queste immagini di lui si impongono nelle sua testa, non può fare a meno di chiamarlo.
Si sente quasi uno stalker, ma solo il pensiero di Zayn, il ricordo di Zayn, gli fanno venire voglia di sentirlo, di vederlo, quasi come se fosse una droga a cui non può resistere.
E per fortuna il più grande accetta sempre di buon grado queste sue improvvise carenza d'affetto, anche se a volte appare a disagio.

Niall sbuffa quando sente il telefono squillare. L'ennesimo amico, che gli chiede di uscire. L'ennesima risposta negativa, e il tonfo sul divano quando si risiede. Vuole rimanere solo, i primi minuti del suo compleanno, come lo è stato qualche istante prima di venire al mondo.
L'orologio scocca la mezzanotte.
"Tanti auguri a me..." canticchia Niall, sottovoce.
Ma non ha il tempo di finire la frase che sente bussare alla porta...






Zayn
Lo sguardo sorpreso e compiaciuto di Niall quando apre la porta è così bello che Zayn vorrebbe immortalarlo.
Invece si limita a dire "Sorpresa!" mentre l'altro ancora sbatte le palpebre, incredulo.
"Che ci fai qui?" chiede con un filo di voce.
"Sono venuto a pulire le scale.." fa Zayn, sarcastico.
Poi lo abbraccia brevemente, un po' imbarazzato dalla reazione dell'altro.
"Tanti auguri"
Il suo sussurro è quasi un soffio accanto al suo orecchio, così veloce che appena apre gli occhi, Zayn si è già allontanato, e lui fatica a addirittura a credere che abbia realmente detto qualcosa.
"Vi avevo detto che ci saremmo visto domani..alla festa" farfuglia, mentre l'amico entra in casa.
"Ed io ti avevo detto che non ti avrei fatto gli auguri per messaggio. Troppo banale.."
Si accomoda sul divano, esattamente nel punto in cui era seduto prima Niall, e appoggia un pacchetto sul tavolino.
"E' quello che penso?" sospira il biondo, quasi con aria di rimprovero, guardando la busta.
Zayn annuisce, si morde il labbro inferiore con fare colpevole, si passa lentamente una mano tra i capelli.
"Non potevo certo venire a mani vuote" risponde, sentendo l'ansia crescere.
Il biondo si siede accanto a lui, gli punta addosso gli occhi azzurrissimi.
"Dovrei aprirlo domani, insime agli altri.."dice, a mò di sfida.

Zayn quasi non lo ascolta; è ancora preso da quegli occhi.
Incredibilmente, non risultano mai freddi o pungenti; ciò che prova nel guardarli è più come una liberante freschezza, una purezza selvaggia. Sono una preziosa fonte d'acqua in mezzo al deserto.
"No.." riesce a dire, liberandosi da quello sguardo "..per educazione devi aprirlo ora!"
Maschera così il suo snervante desiderio di vederlo aprire il regalo solo davanti a lui. Ha paura del giudizio degli altri e per la pirma volta gli interessa davvero compiacere qualcuno. E vuole farlo lì, nel silenzio ovattato della casa vuota, nel buio della notte, per poter essere l'unico a godere di tutte le emozioni che Niall proverà, scartando il suo regalo.
"Ok..comunque non sarei riuscito a resistere fino a domani" acconsente il più piccolo, fiondandosi sul regalo.
Lo scarta velocemente, mentre Zayn trattiene il respiro, pronto a captare qualsiasi suo movimento, ansioso di scoprire se riuscirà a renderlo felice come vuole.
Niall ora tiene in mano la scatoletta blu, se la rigira tra le dita con fare quasi sospettoso.
Guarda Zayn per un secondo. Lo vede mordersi il labbro inferiore, gli occhi ansiosi, carichi di aspettativa.
Quasi a farlo a apposta, il biondo apre il contenitore con una lentezza snervante, e finalmente prende in mano il suo regalo.
E' un bracciale d'argento e cuoio nero, semplice e sottile. Una scritta in arabo, elegante e sinuosa, lo percorre lungo tutta la sua superfice, risaltando dolcemente sul metallo.
Niall si passa il bracciale tra le dita, senza dire una parola. Fa scorrere il polpastrello lungo la scritta in rilievo, gli occhi rapiti, la bocca mezza aperta, com se volesse dire qualcosa di inesprimibile.
Zayn si sente in imbarazzo per quella mancanza di reazioni.
Si protende verso di lui, il suo braccio sfiora appena la sua maglia larga e fresca, e un brivido lo attraversa.
"Ho pensato che almeno così, non scorderai mai chi te l'ha regalato.." gli spiega, quasi a scusarsi, indicando la scritta.
"Cosa significa?" chiede il biondo, senza staccare gli occhi dal bracciale.
Sembra quasi incantato, ma in realtà non ha il coraggio di voltarsi e guardare Zayn negli occhi. Almeno, non ora che è preda di tutte quelle inspiegabili emozioni...
Zayn sorride divertito, sorpreso che l'amico non ci sia arrivato.
"E' il tuo nome, Nialler"
Le guance del piccolo arrossiscono tutto d'un colpo, scuote la testa, con fare imbarazzato, e analizza ancora più da vicino la scritta.
"Sì, è vero, questa è la nun*..me l'avevi scritto una volta.."
Poi finalmente rivolge i suoi occhi d'azzurro immenso verso di lui.
"Allora, ti piace?" il tono di Zayn è ancora insicuro, ansioso.
Vorrebbe sentire una risata, vedere la gioia sul volto dell'amico, ricevere un'abbraccio scherzoso.
Ma di certo nulla può prepararlo a ciò che sta per accadere.
Perchè Niall sospira, una lacrima lucente e solitaria scivola dalle sua ciglia, e poi.. lo bacia.






Niall
Le labbra di Zayn sono morbide e calde come se l'è sempre immaginate. Il suo respiro tremante che si mischia col suo è come un vortice di vento tiepido, che gli riscalda il viso e l'anima. Le sue mani, che lentamente gli si insinuano tra i capelli, sono delicate e decise, lo cullano dolcemente.
Poi, come una sferzata d'aria fredda, la ragione riprende il controllo. Si allontana da lui di qualche centimentro, le labbra tremanti, il cuore in gola, la mente in subbuglio.
"Scusa.." mormora debolmente, cercando di non perdersi nell'intensità dei suoi occhi.
Cerca di allontanarsi, ma la mano di Zayn è ancora tra i suoi capelli, il naso sfiora ancora la punta del suo.
"Scusami tu.."
Quel sussurro sembra venire da un'altro mondo, ma in realtà è lì, sospeso tra le sue labbra.
"... perhè avrei dovuto farlo io, molto tempo fa'"
Niall non ha il tempo di comprendere quelle parole, perchè la lingua di Zayn avvolge la sua in una spirale di dolce libertà, gli accarezza le labbra con maniacale delicatezza, assapora la sua pelle con estrema attenzione; è come se avesse paura di fargi male, di graffiare l'assoluta perfezione del mosaico del suo essere, di crepare la liscia e pura integrità della sua anima.
Ma a Niall non interessa; vuole solo sentirlo ansimare contro le sue labbra, gemere sulla sua pelle..
Gli afferra le spalle e si aggrappa a lui con tutta la forza che ha in corpo, muove la lingua con più foga nella sua bocca, in un crescendo armonioso di ansiti, saliva e gemiti.
Sente che le sue mani gli scendono lungo la schiena, frustrate dalla presenza dei vestiti. Gli arrivano ai fianchi, si infilano sotto la maglia con dolcezza, quasi a voler tastare il territotio.
Questo basta a Niall per perdere il controllo; si solleva sulle ginocchia, si siede a cavalcioni su di lui, le gambe a stringergli il bacino, le braccia a circondargli il collo.
Lo sente fremere a quel gesto, e la stretta sui suoi fianchi aumenta.
Abbandona le sue labbra e lo guarda per un attimo. I suoi occhi sono caldi, profondi, un'oscurità senza fine, che aspetta solo di essere esplorata.
"Auguri Niall.." gli sussurra lui, con voce roca.
Poi si getta di nuovo sulle sue labbra, perchè nemmeno un'istante di quella notte può andare perduto...






*lettera N in arabo









Salve a tutti miei cari!

Sono tornata, e devo dire subito una cosa: grazie per l'entusiasmo con cui avete accolto il primo capitolo della storia, davvero non me l'aspettavo, e la cosa mi ha gasato non poco :3 (smettetela di farmi montare la testa u.u)
E adesso, spero di non avervi deluso con questo schifo che ho scritto xD
Ecco sì, non sono per niente soddisfatta di questo capitolo, ma l'ho pubblicato comunque perchè ho pensato che magari a qualche anima pia potesse piacere.
Magari in seguito lo modificherò..boh.
In ogni caso, aspetto i vostri pareri ;)
Ancora grazie per il supporto, vi adoro.


ps: al più presto aggiornerò anche la Larry, Complicated










 











 

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Capitolo 3
*** Cielo ***


ziall 3


Piccolo avviso: in questo capitolo sono descritti, più o meno nei dettagli, atti sessuali. Non è niente di scioccante, ma se non è il vostro genere, non leggete. TANTI BACI!








Cielo
: spazio siderale percepibile, di colore variabile a causa dell'atmosfera terrestre







Zayn non ci ha mai pensato alla definizione di cielo. E sinceramente, perchè dovrebbe importargliene? E' qualcosa che vedi tutti i giorni, normale e banale, che quasi nessuno si da la pena di contemplare. Accompagna la tua vita, con l'accecante azzurro dei giorni d'estate, l'oppriemente grigio della pioggia, il tenue bagliore delle stelle. Si da per scontato che ci sia, come molto spesso si danno per scontate le cose speciali, irripetibili, e ci si accorge di quanto siano importanti, solo quando ci abbandonano.
Perciò è stupito del fatto che solo ora, sdraiato sul prato, con lo sguardo fisso sulla volta celeste, riesca a comprendere quanto maestoso sia quello spettacolo.
E' lo stesso cielo che hanno guardato altri miliardi di persone prima di lui, vissute in chissà quali epoche, forse distese sull'erba come lui, forse pensando le stesse cose...
Quell'idea lo fa rabbrividire. Il concetto ineffabile di eternità, il pensiero inesprimibile dell'infinito, lo fanno sentire insignificante.
Sa che se si abbandona a quel ragionamento, se ne sentirà schiacciato alla fine..
Quindi abbassa lo sguardo, sfila una sigaretta dalla tasca e l'accende. Il fumo nei polmoni è un benessere fisico, e lo allontana dal suo mondo astratto.

Sente un fruscio di foglie alle sue spalle, ma lo attribuisce al vento.
Perciò è sorpreso quando nel suo campo visivo appare Niall. La luce della luna lo illumina dolcemente, creando ombre indistinte tra i capelli scompligliati, accarezzandogli la pelle bianca ed eterea, facendo luccicare i suoi occhi socchiusi.
E' così bello. Sembra una creatura di un altro mondo.
Quel miracolo di ragazzo gli si siede accanto, e rivolge gli occhi verso il cielo stellato.

"Che fai qui, Malik? Credevo fossi con gli altri." 
"Ho bevuto anche troppo per stasera" risponde, voltandosi distrattamente verso la casa.
Lì i ragazzi sono intenti a sbizzarrirsi con musica a tutto vulume e alcool a volontà. Non invidia per niente Liam, rimasto da solo con l'inseparabile coppietta "larry".
"Ora stanno facendo il karaoke.." lo informa Niall, con un sorriso, sdraiandosi con la testa vicino alla sua.
"Secondo me quei due stanno scopando, mentre Liam gli fa un bel filmino da mettere su Youporn"
La risata fresca e cristallina di Niall segue le sue parole.
Adora farlo ridere: è un suono dolce, spontaneo, effimero, gli fa sentire le farfalle nello stomaco, lo fa innamorare di lui ogni secondo di più.
Perchè, non pensava che sarebbe mai successo, e invece ora può ben dirlo: è innamorato.
"E tu Nialler, perchè sei qui fuori?"
Il piccolo si mette una mano dietro la nuca, solleva le ginocchia, e poi si volta verso di lui.
"Che domande! Sono venuto a recuperare il mio ragazzo, no?"
Zayn storce il collo in modo innaturale solo per guardarlo, la sigaretta stretta tra le labbra, gli occhiali schiacciati sul naso.
"Già sei dolce normalmente, così mi farai venire il diabete.." scherza, soffiandogli un po' di fumo in faccia.
Niall arriccia il naso, scacciando debolmente il fumo con la mano.
"Ah! E io che speravo in un rigraziamento commosso! Hai un cuore di pietra, Zayn!"
Si volta sul fianco, dandogli le spalle, fingendo di essere offeso.
Zayn ridacchia, butta la sigaretta lontano e gli poggia le mani sulla schiena.
"Per questo ho bisogno di te, Nialler. Solo tu puoi sciogliere l'incantesimo"
Il suo bacio sul collo è più veloce di un soffio, poi si allontana e accende un'altra sigaretta.
Quando sente lo scatto dell'accendino, Niall si gira, uno sguardo di rimprovero sul volto.
"Un'altra?" chiede serio, indicando la sigaretta.
"E' solo la terza, stasera" si scusa il grande, aspirando brevemente.
Niall mette il broncio e incrocia le braccia sul petto.
"Non mi piace quando fumi."
Zayn alza gli occhi al cielo, divertito dall'adorabile preoccupazione dell'altro.
"Ho diminuito molto, lo sai."
"Non mi piace lo stesso" ripete il biondo, con ostinazione.
Zayn non può trattenersi dal ridere. Si china su di lui, posa un braccio sul suo petto, la sigaretta ancora accesa in mano.
"Cosa posso fare per rimediare?" chiede, quasi con aria innocente.
"Mi vengono in mente un paio di cose.." risponde l'altro, con altrettanto falso pudore.
Zayn fa un tiro dalla sigaretta e poi poggia le labbra contro le sue, spalancandole all'istante.
Soffia il fumo nella sua bocca, e sente che lui lo aspira, con un mugolio di protesta.
Poi cerca la sua lingua; la trova, la travolge con la prorpia: è dolce e fresca, sa di marmellata..
Sorridendo si stacca da lui, e poggia la fronte contro la sua.
"Hai mangiato la nostra colazione di domani?" chiede beffardo, portandogli la sigaretta alla bocca.
Niall non fa resistenza, appoggia le labbra sul mozzicone umido e aspria, respirando affannosamente contro la mano dell'altro.
"Si. Tu hai le tue dipendenze, io ho le mie.." risponde, adagiando di nuovo la testa sull'erba.
"Beh dai..anche se ingrassi, un po' di morbidezza non mi dispiace"
Niall lo guarda male, gli sfila la sigaretta dalle dita, fa un ultimo tiro, tanto per dispetto, e poi, con un gesto fulmineo, gliela spegne sulla pelle.
"Io non ingrasserò mai, Malik" scandisce, tenendola schiacciata sul suo avambraccio.
Zayn caccia un urlo sommesso, scaccia la sua mano con violenza e poi si massaggia il braccio, per analizzare il danno.
"Inganni tutti con quel tuo sorrissetto, ma in realtà sei uno stronzo!" lo apostrofa, tirandogli un debole calcio negli stinchi. Ha sempre paura di fargli troppo male...
"Tutto qui quello che sai fare?" lo stuzzica l'irlandese, guardandolo brevemente.
Zayn sbuffa, e poi, senza preavviso, gli sferra un pugno, non troppo controllato, sulle parti basse.
Niall si piega in due, con un gemito soffocato, portandosi le mani all'inguine.
"Questo ti basta?" fa Zayn, mentre lo guarda contorcersi sull'erba.
"Me l'hai rotto!" piagniuccola l'altro ad occhi chiusi.
Zayn scoppia a ridere. "Allora..peggio per me" commenta, leccandosi le labbra.
Niall ridacchia. "Puoi sempre farti perdonare.."
E' incredibile quanto una creatura così pura possa apparire maliziosa.
Zayn si toglie gli occhiali, glieli mette sul naso, mentre si abbassa sul suo collo e iniza a leccarlo.
Gli infila le mani sotto la maglia, gliela toglie con un gesto impaziente, e la sua bocca continua la corsa verso il basso.
"Perchè sono sempre io che devo essere perdonato?" chiede, mentre assapora la pelle del suo petto.
"Perchè io sono troppo adorabile..giusto?"
Zayn gli stringe un capezzolo tra i denti, e la sua risposta si perde nel vento, soffocata da un gemito di dolore.
"Non sai proprio essere dolce, eh?" lo riprovera Niall, scorrendo lentamente la mano tra i suoi capelli.
"No" rispone Zayn, e con un gesto secco e rude gli abbassa pantaloni e boxer.
Un millessimo di secondo dopo la sua bocca è sul suo inguine, lo lecca, lo morde, lo stuzzicca. La lingua si muove veloce tra la peluria bonda dell'interno coscia, la mano si stringe come un'artiglio attorno alla sua erezione.
Niall geme, e posa la mano sulla sua, per incitarlo a continuare.
"Non sembra rotto.." sussurra Zayn, sfiorando la sua intimità con il naso, passandovi sopra le labbra serrate, stringendo sempre di più la base, con una presa forte.
"Non ti stai facendo perdonare..per niente" lo apostrofa Niall, con voce implorante.
Zayn ride, e finalmente circonda il suo membro  con le labbra.
Con la mano ancora inchiodata alla base, inizia a spingerlo più in fondo nella gola, accarezzandolo con la lingua, inumidendolo con la saliva.
Sente le dita di Niall che gli tirano forte i capelli, i gemiti smorzati quando affonda, il sospiro tremante quando ingoia e si solleva.
"Sei a un passo dal perdono, Malik.." riesce a mugugnare.
Zayn alza per un attimo lo sguardo su di lui. Ha la testa reclinata all'indietro, gli occhi serrati, i suoi occhiali ancora appoggiati sulla fronte. Così, un attimo prima dell'orgasmo, è ancora più adorabile del normale..
Il più grande affonda per l'utima volta, avvolgendolo fino alla base, nonostante gli angoli della sua bocca protestino vistosamente, nonostante la gola gli bruci, e non si senta quasi più saliva...
Niall viene con ansito, le sue mani si stringono sull'erba e la stappano, la sua testa fa un ultimo scatto all'indietro, e poi resta immobile, inerme, spossato, come se avesse corso per chilometri senza mai fermarsi.
Zayn adora questa sua mancanza di controllo del piacere. E' anche questa una forma di purezza: nessuna finzione, nessuna costrizione, solo piacere puro e spontaneo.
Si solleva ansimante, e lo guarda, mentre ha ancora gli occhi chiusi, la bocca tremante, il petto che si alza e si abbassa velocemente.
"Sono perdonato, quindi?" chede, pulendosi il muso.
Si risdraia vicino a lui, gli toglie gli occhiali e se li rimette.
"Più o meno!" rispone l'altro, ricomponendosi.
Zayn lo guarda male. I suoi pompini non possono essere definiti con un "più o meno".
Sta per rispondere, ma un frastruono assordante rompe il silenzio della notte. Proviene dalla casa.
"Forse è meglio se andiamo.." fa Niall, preoccupato.
Zayn si alza, gli offre la mano e lo solleva da terra. Da un ultimo aguardo al cielo stellato, e poi si avvia con lui verso la casa.





Niall
Dentro è peggio di quanto pensassero. Entrano dalla porta finestra del salone, perchè quella all'entrata è inspiegabilmente chiusa a chiave. La stanza è nel caos completo, e la musica del karaoke ancora acceso la invade. Ma tutto sembra apposto, a parte un odore penetrante di bruciato che viene dal corridoio.
Niall guarda Zayn, con occhi impauriti e confusi.
Insime si infilano nel corridoio. Ora non è più soltanto un odore. Il fumo aleggia davanti a loro, gli punge la pelle, gli fa strizzare gli occhi.
Dalla cucina provengono delle urla confuse. Zayn prende per mano Niall, mentre con l'altra si copre gli occhi, e affretta il passo.
Sente l'altro tossire alle sue spalle.
"Se non ce la fai esci fuori!" gli grida, quando sono ormai arrivati.
"Col cavolo! Questa è casa mia, cazzo..e me la stanno mandando a fuoco." Detto questo lo sorpassa velocemente, ed entra in cucina.
La scena non sarebbe potuta essere più preoccupante e ridicola insieme.
Louis, con un'estintore ancora fumante in mano, che osserva senza parole la cucina affumicata.
Liam che corre avanti indietro, spalancando le finestre, e rivolgendo agli altri due insulti molto coloriti.
Harry, sdraiato a terra, accanto a una sedia rovesciata, che si taglia in due dalle risate.
Niall rimane a bocca a perta per qualche secondo, e Zayn ha paura che tutto il fumo che sta aspirando possa farlo star male.
Ma poi i suoi occhi di ghiaccio sembrano diventare infuacati, così come le guance, che assumono un colorito molto diverso da quello tenue e dolce della timidezza.
"Cha cavolo avete fatto alla mia cucina?!" grida, muovendosi verso Louis come una furia.
Il  più grande posa l'estintore a terra, come se quella fosse la prova della sua colpevolezza. "Non è colpa mia!" grida con voce innocente.
Niall non lo ascolta. Si è diretto al piano cottura. Una delle piastre elettriche fuma ancora, e accanto ci sono i residui dei piatti di plastica che probabilmente vi erano poggiati sopra. Sono neri ed emanano un odore orrendo.
"Harry l'ha lasciata aperta per sbaglio"
E' Liam che parla alle sue spalle, con voce umile, indicando la piastra.
"Ma perchè avete usato l'estintore?" si lamenta Zayn, sbattendo le palpebre per il fumo "Non sarà stato un grande incendio..."
"Mi sono lasciato prendere dal panico.." tossisce Lou, quasi sorridendo.
Niall sospira, cercando di restare calmo. Dopotutto è la sua casa di campagna, e il danno non è così grave.
"Adesso.." scandisce, con gli occhi chiusi "..fate alzare quel coglione da terra e sistemate questo casino!"
Liam e Louis scattano come soldati alle sue parole. E lui trascina di nuovo Zayn fuori, lontano da quel fumo insopportabile.




Zayn
Sono le sei del mattino. Sono tutti sulle sdraio in cortile, perchè dentro era impossibile dormire con quella puzza di fumo. L'alba è già passata da un pezzo. Le stelle sono sbiadite, la luna non si vede quasi più, i raggi tiepidi del sole chiazzano il cielo con bagliori rosati, e le prime tracce d'azzurro si fanno spazio dietro le nuvole candide.
Distoglie un attimo lo sguardo dal cielo e lo rivolge agli altri.
Liam è sfinito, accanto a lui. Non dorme, ma ha l'aria stralunata, gli occhi stanchi. Ha lavorato fino a qualche minuto fa per rimettere a posto la cucina. Si sentiva troppo in colpa per non riportare tutto esattamente com'era prima.
Louis invece è dall'altra parte, abbandonato sulla sdraio con braccia e gambe spalancate, la testa reclinata all'indietro e la bocca aperta. Si è appena addormentato, ogni tanto manda un grugnito.
Harry è accanto a lui, le gambe raccolte al petto, le mani giunte sotto la guancia, a mo' di cuscino. E' davvero troppo adorabile quando dorme.
E, dulcis in fundo, Niall, accoccolato tra le sue braccia, stretto con lui nella stessa sdraio, le mani candide sul suo petto, la bocca semichiusa, le palpebre abbassate.
Sembra così fragile, così innocente. E' bellissimo. Zayn potrebbe rimanere ad osservarlo così per sempre.
Ma all'improvviso Lou tossisce, e il sonno leggero del biondo finisce.
Chiude la bocca, si agita un po' e spalanca gli occhi.
E Zayn si ritrova ancora una volta travolto dal quell'azzurro, vivido, brillante, pulsante di luce. E non si sente schiacciato dall'infinito, dell'immenso che vi legge dentro, anzi lo comprende perfettamente, se ne sente parte.
Niall Horan è la sua vita, e quegli occhi sono il suo cielo.













Salve a tutti, miei cari. Sono appena tronata dal mio brevissimo weekend di vacanza e ho pensato subito voi u.u
Per questo capitolo ho scelto un'atmosfera più leggera e scherzosa, magari senza troppi sentimentalismi, o troppo fluff (ma alla fine ce l'ho messo lo stesso LOL)
Spero abbiate gradito quel po' di porn che ho aggiunto, e spero anche di non esservi sembrata volgare, troppo spinta e quant'altro.
Recensite e ditemi tutto quello che vi passa per la testa! Mi serve per migliorare e farvi più contenti ;)
Ora torno nel mio mondo incantato di storie, alla prossima.
Vi bacio, vi abbraccio e vi amo!


*angolino speciale per la nuova long Larry, mia e di Jinkas*
-  A kind of..brothers?

Ho scritto anche le Larry:
- Complicated 
- Ricordi (OS )
- Grazie Harry! (OS)




 

 

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