You are my weakness

di ThatsClaudia
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** This is just the beggining ***
Capitolo 2: *** A day whit the snow ***
Capitolo 3: *** If you want something, go and take it ***
Capitolo 4: *** I want you back ***
Capitolo 5: *** I'm hangry whit you. ***
Capitolo 6: *** I don't care! ***



Capitolo 1
*** This is just the beggining ***




 

1. That's just the beginning.













 
Harry camminava tra i lunghi corridoi della scuola. Quei corridoi che aveva imparato ad amare e certe volte anche ad odiare. Quella mattina non aveva voglia di seguire la lezione, il suo professore di chimica era diventato troppo insopportabile, e con una scusa era riuscito a svignarsela.
"Harry!"- Si sentì chiamare da Niall, uno dei suoi migliori amici. 
Si voltò cauto, per poi regalargli uno dei suoi sorrisi.
"Hey, Niall. Che succede?"- Chiese il riccio, mentre tornò a camminare al fianco del biondo.
"E' arrivato uno nuovo, l'hai saputo?"- Harry restò spiazzato. Come aveva fatto a non essersene accorto? Insomma..certe cose a lui non gli sfuggivano mai.
"No..chi te l'ha detto?"
"Liam. L'ha visto all'entrata ed è corso a dirmelo."- Harry annuì, ancora un po' scioccato.
"Come mai giri per i corridoi stamattina?"- Domandò il biondo, dopo qualche minuto passato a camminare in silenzio.
"Il professore di chimica mi stava facendo addormentare, e se non voglio una sospensione è meglio che esco."- Niall sorrise.
 
Harry si stava incuriosendo sempre di più, doveva sapere chi era quello nuovo, altrimenti dalla curiosità sarebbe morto.
"Sai come si chiama quello nuovo?"- Chiese lui, curioso.
"Louis, credo..Louis Tomlinson. Ma mi hanno detto che è un tipo riservato, silenzioso, non credo voglia fare amicizia, Harry."- Harry scosse la testa sorridente.
"Non con Harry Styles, biondo."- Gli scompigliò i capelli.-"Ci vediamo a mensa, a dopo."- Si allontanò da lui, per poi correre in segreteria, dove c'erano dei fogli con scritti tutti i nomi dei studenti. Se quel 'Louis' era davvero nuovo, doveva stare per forza lì in mezzo, no?
Guardò tutte le classi, quando alla fine lo trovò; Louis Tomlinson classe 3G.
"Bene!"- Urlò Harry, mentre correva tra i corridoi. Sapeva dove era la sezione G, doveva correre prima che qualche suo compagno di classe sarebbe venuto a cercarlo.
Una volta arrivato, notò che i corridoi erano vuoti, un mortorio.
Stanco e con la gola secca andò al bagno, bevve qualche sorso d'acqua al lavandino, e quando si voltò notò un ragazzo poggiato al muro mentre smanettava con il suo Black Berry.
E se era lui Louis? Chi poteva saperlo? Tentar non nuoce, no?
"Anche tu stanco delle lezioni?"- Chiese Harry mentre si avvicinava a lui, per poi poggiarsi al muro accanto a lui.
"Sì."- Rispose soltanto il moro.
Niall aveva detto che era silenzioso e riservato, no? Beh, forse l'aveva trovato!
Dopo un lungo silenzio Harry si decise a parlare.
"Io sono Harry..Harry Styles, piacere!"- Gli tese la sua mano, che il moro con un sorrisetto afferrò.-"Louis Tomlinson, piacere mio."- L'aveva trovato! Oh, si stava sentendo dio sceso in terra in quel momento.
"Sei il nuovo arrivato, vero?"- Domandò Harry, mentre mollava la sua mano. Capitan Ovvio, Harry.
"Già..Mia madre si è voluta trasferire, ed io sono finito quì!"- Rispose lui, ancora sorridente.
Aveva una voce particolare, ma bella. 
"E tu?"- Chiese poi, Louis. -"No, io vengo quì da molto."-Sorrise.
Ad interrompere la loro 'conversazione' fu il suono della campanella.
Wow, era passata così in fretta un'ora? Fantastico, adesso chi lo sentiva il professore?
"Io devo correre in mensa."- Disse frettolosamente Louis, mentre infilava il BB nella tasca dei suoi pantaloni.
"Anch'io!"- Esclamò Harry, dopo un'ultimo sorriso da Louis uscirono insieme dal bagno, mentre insieme si recavano alla mensa.
Louis si vestiva in modo differente rispetto a tutti gli altri ragazzi. Ma quei vestiti strambi gli calzavano a pennello, era bellissimo.
Harry e Louis entrarono in mensa, presero i loro vassoi e ricevettero il loro pranzo, e dopo che il riccio addocchiò i suoi tre migliori amici, si avvicinarono, sedendosi al loro tavolo.
"Ehy, Harry. Chi è lui?"- Chiese Zayn, indicando con un cenno del capo il castano.
"Ah, scusatemi!"- Si scusò il riccio.-"Lui è Louis. Louis loro sono Zayn, Niall e Liam!"- Li indicò uno per uno, mentre loro gli sorridevano gentili.
"Piacere!"- Urlò Louis, sedendosi al tavolo accanto al riccio.
"Allora, Louis. Tu sei quello nuovo?"- Chiese Niall, mentre mangiava le sue patatine.
"Sì, sono arrivato proprio stamattina, e direi che ho fatto belle conoscenze."- Si voltò verso Harry, sorridente, quest'ultimo abbassò lo sguardo intimidito.
Com'era possibile che con un solo sguardo di Louis, Harry si sentiva felice, ma soprattutto si vergognava? Insomma, Louis era un ragazzo come lui, cavolo.
"Hey, ragazzi. I miei oggi non ci sono!"- Urlò Liam, elettrizzato all'idea di passare un pomeriggio con i suoi migliori amici.
"Play station, haribo e schifezze varie?"- Domandò Harry, alzando un sopracciglio. Liam annuì, sorridente.
In quel momento Louis si sentì escluso, ma che pretendeva? Era arrivato da meno di quattro ore, non poteva considerarsi uno di loro.
Abbassò lo sguardo triste, iniziando a giocare con il suo cibo nel piatto.
Harry se ne accorse, sorrise, era così tenero. Momento..che diavolo di pensieri faceva?!
"Louis."-Gli alzò il viso con due dita, facendo incrociare i loro sguardi.-"Ovviamente sei invitato anche tu!"- Disse il riccio, felice.
Vide che sul volto di Louis si aprì un'ampio sorriso.
Louis rimase a guardare ogni parte del viso di Harry. Ogni singola parte era maledettamente perfetta.
La campanella suonò, interrompendo quel gioco di sguardi. Si staccarono di scatto, tornando seduti composti. Harry guardò i suoi amici dinanzi a sè, che li guardavano con gli occhi spalancati.
"Beh? Che avete da guardare? Continuate a mangiare, coglioni."- Disse Harry infastidito, mentre prendeva il suo vassoio e lo consegnava sul bancone.
"Questo spettacolo non è cosa da tutti i giorni, Haz."- Disse Niall, facendo scoppiare tutti e tre a ridere, trascinando anche Louis. Lo stavano prendendo in giro o cosa? Detestava quando si comportavano così, erano fastidiosi!
"Ho detto basta!"- Urlò lui, preso dalla rabbia. Si voltò infuriato. Percorse i lunghi corridoi alla velocità della luce, per poi infilarsi nella sua classe e prepararsi per altre due ore. Era il pomeriggio, c'era scienze motorie per entrambi le due ore, per fortuna!
Si preparò, prese tutta la sua roba e corse in palestra, dove trovò già Niall e Zayn.
Gli andò incontro, buttò a terra lo zaino e salutò i suoi migliori amici.
"Ah, eccoti."-Lo salutarono all'unisono.
Harry si accorse che mancavano Liam e Louis. Dove si erano cacciati?
"Dove sono Liam e Louis?"- Chiese Harry curioso.
"Sono entrambi negli spogliatoi."-Rispose Zayn.-"Speriamo non facciano i porcellini!"- Rise Niall, cosa che fece corrugare la fronte al riccio.
Louis e Liam? Oh, no. Questo era veramente troppo!
Corse verso gli spogliatoi, trovando Liam e Louis scherzare.
Restò qualche minuto a guardarli.
Ma che pippe mentali si faceva? Ma era idiota o stronzo? Girò i tacchi e tornò in palestra. Niall e Zayn erano usciti in giardino per giocare a calcio. Bene, si era perso anche la formazione delle squadre. Un coglione!
Uscì nell'immenso giardino, per poi sedersi sulla morbida erba.
Il sole non picchiava forte, c'era un leggero venticello fresco. Si stava da dio lì fuori.
Vide Louis e Liam uscire, correndo verso il campo. 
Harry si sentì svuotato, triste. Perchè a Louis non gli importava più nulla di lui? Che aveva fatto di male? 
Strinse le gambe al petto, appoggiandoci la testa sopra. Giusto per coprirsi dalla luce del sole che gli stava rovinando la vista.
Restò parecchi minuti in quella posizione, o forse ore? Non se ne rese conto, ma si sentiva terribilmente rilassato in quel momento.
Sentì qualcuno sedersi accanto a lui, iniziando a carezzargli i ricci dolcemente. Alzò il viso, incontrando gli occhi azzurri di Louis.
Che diavolo voleva? Perchè non era da Liam? 
Aprì bocca per urlarglielo in faccia, ma non appena vide un suo sorriso, la sua rabbia si spense. Era così bello, così perfetto.
Si era cambiato con una maglietta a mezze maniche rossa, dei pantaloncini che gli arrivavano al ginocchio e delle Nike.
Era sudato, i suoi capelli cadevano sulla fronte bagnata.
"Che ci fai tutto solo?"- Gli domandò lui, interrompendo i suoi pensieri.
"Mi rilassavo."- Rispose lui, sedendosi composto.
"Tu come mai hai smesso di giocare?"- Domandò poco dopo.
"Ti ho visto in quella posizione e mi sono preoccupato."- Uh, ma che tenero. Si preoccupava per lui! Ma quel ragazzo era un'angelo o cosa?
"Grazie."- Riuscì solo a dire il riccio, imbarazzato ancora dai quei due occhi azzurri.
Louis sorrise, continuando a carezzargli i ricci. Erano così morbidi e..ricci.
Sarebbe restato ore ad accarezzarli.
Harry si perse ancora nei suoi occhi, vide che lo guardava incantato. Era bello, bello da morire. Come faceva ancora a restistergli, cavolo?
"Harry io.."-Tentò di dire Louis, ma venne interrotto da Niall che lo chiamò improvvisamente.
"Louis, vieni a giocare, ci serve un portiere!"- Urlò il biondo, indicando la porta dietro di lui.
Il castano guardò tristemente il riccio, gli carezzò il viso, per poi alzarsi.
"Torno subito, riccio."- Corse via. 
Come l'aveva chiamato? Riccio? Cadde in trance. Quel ragazzo era la perfezione, un angelo caduto dal cielo.
Come era possibile che gli faceva battere così forte il cuore? Sentiva mille farfalle nello stomaco. Si sentiva bene.
Sorrise, guardandolo giocare. 
Louis Tomlison era la perfezione per Harry Styles, guai a contraddire.
Dopo una mezz'oretta abbondante, si decise anche lui a giocare. Si alzò cauto, si pulì i pantaloni beije per poi correre verso il campo. Louis lo vide arrivare, aprendosi in un sorriso favoloso.
"Giochi, Haz?"- Chiese Zayn, dando delle pacche sulla spalla al riccio, che non smetteva di guardare sorridente il castano di lato a sè.
"Gioco."- Rispose sicuro, andando verso Louis.
Giocarono per il resto dell'ora, si stava divertendo come un matto. Louis era così buffo, divertente, lo faceva morire dal ridere.
Sentirono la campanella suonare, e sbuffarono.
"Cavolo, per una volta che voglio rimanere a scuola!"- Urlò Liam, facendo ridere i quattro.
Corsero a prendere i loro zaini, per poi uscire insieme.
"Hey, ragazzi. Io vado a casa per un doccia."- Disse Niall, mentre si asciugava la fronte con la maglia.
Liam annuì.-"Okay, ci facciamo tutti una doccia e poi tra mezz'ora a casa mia!"- Disse lui, sorridente mentre si voltava e correva verso casa.
"Vado anch'io! A dopo."- Disse Niall, seguendo l'amico, visto che vivevano vicini.
"Io devo andare a prendere mia sorella, ci vediamo dopo!"- Disse Zayn, attraversando la strada.
Bene, erano rimasti da soli. Che doveva fare? 'Parla, Harry. Dì qualcosa..'- si disse.
"Louis, sai dov'è casa di Liam?"- Chiese il riccio, mentre scuoteva la testa, sistemando i ricci su un lato.
"No."- Rispose il castano.
"Beh, allora potresti venire a casa mia, così poi ci andiamo insieme."- Disse sicuro lui, sorridente.
Louis sorrise, per poi accettare e correre con l'amico a casa sua.
Una volta arrivati, Harry suonò il campanello. Dovettero aspettare qualche minuto prima che la madre di Harry venisse ad aprire.
"Ciao, amore!"- Anne era sorridente come ogni giorno, baciò suo figlio e poi guardò Louis confusa.
"Chi è il tuo amico?"- Chiese lei, sorridendo al castano, giusto per non farlo spaventare.
"Mamma, lui è Louis. E' nuovo a scuola, abbiamo subito fatto amicizia."- Disse il riccio, mentre entrava in casa.
"Oh, piacere Louis, io sono Anne."- Gli porse la mano, che lui afferrò dolce.
"Piacere mio, signora."- Lei sbuffò.-"No no..chiamami Anne, caro."- Gli disse lei, usando un tono protettivo. Quella donna era dolce proprio come il figlio. Louis osservò il suo sorriso, che era identico a quello di Harry. Era impressionante quanto somigliasse a sua madre.
"Oh, ma sei tutto sudato."- Disse lei, mentre si sistemava i capelli corvini.-"Vuoi farti una doccia?"- Domandò.
"Sì, mamma. Tra mezz'ora andiamo da Liam."- Rispose il riccio al posto di Louis, scatendando una risatina per la donna.
"Le vostre stupide giornate."- Rise, correndo in cucina.
Harry fece cenno al castano di seguirlo. Salirono le scale a chiocciola, che portano al piano superiore. Attraversarono un lungo corridoio, per poi fermarsi davanti ad una porta scorrevole.
"Lou, questa è la mia camera, mentre questa porta accanto è il bagno."- Con una spintarella alla porta, si aprì, lasciando al castano di ammirare quando quella casa fosse pulita. Le piastrelle bianche del bagno luccicavano. 
"Grazie mille, Har."- Har? Come? Un nuovo nomignolo? Oh, era sicuro, sarebbe morto prima di arrivare a casa di Liam se continuava di quel passo.
"Figurati, Lou."- Harry si voltò pronto ad andare in camera sua.-"Ah, Louis!"- Lo chiamò, il castano aprì leggermente la porta, facendo capoccella. Harry entrò nel bagno, si abbassò al lavello, aprendo un cassetto. Ne tirò fuori un asciugamano azzurro, porgendoglielo.
"Ecco."- Louis gli sorrise, scompigliandogli i capelli. -"Grazie tante."
Harry andò finalmente in camera sua, sorpreso del suo gesto.
Si sdraiò sul suo morbido letto, voltandosi verso la finestra, la qualche entrava qualche raggio di sole, illuminando l'immensa stanza.
Si alzò, aprì l'armadio e prese dei vestiti, per poi andare al bagno che era collegato alla sua stanza.
Poggiò i vestiti sul lavello, per poi spogliarsi e gettare gli abiti sporchi nella cesta. Aprì le porte della doccia e lasciò che il getto d'acqua fresco lo rilassasse completamente.

 
Louis uscì dalla doccia, prese l'asciugamano che gli aveva dato Harry prima e si asciugò per bene. 
Sentì qualcuno bussare alla porta.
"Louis, ha fatto?"- Louis sorrise, sentendo la voce di Harry.
"Sì, Har."- Rispose lui, mentre legava l'asciugamano alla vita.
Harry aprì la porta, che quasi si strozzò con la sua stessa saliva. Come poteva quel ragazzo essere così perfetto?
"T-ti ho portato d-dei vestiti."- Balbettò il riccio, sorridendo imbarazzato. Posò gli abiti sul lavello.
"Sono tuoi?"- Chiese il castano, sorridendo.
"Sì, credo di avere la tua stessa taglia."- Rispose il riccio, riprendendosi leggermente dallo stato di shock.
"Grazie mille, Harry."- Gli toccò i ricci, sentendo che erano bagnati.
"Dovresti metterci un po' di gelatina."- Disse Louis, mentre continuava a giocare con i suoi capelli.
"Perchè? Sono belli così."- Ribattè Harry, guardando negli occhi Louis, che sorrise.
"Hai ragione."- Gli sussurrò, carezzandogli il viso dolcemente. 
Restarono qualche minuto a guardarsi, proprio come a scuola. Ma che diavolo gli prendeva? Perchè non riusciva a staccarsi da quegli occhi smeraldo? Erano così profondi, così luminosi.
Harry abbassò lo sguardo, Louis ritrasse la mano, imbarazzato quanto il riccio.
"Okay, ti aspetto fuori."- Disse Harry, sorridendogli, per poi uscire dal bagno e chiudere la porta.
Louis si vestì in fretta, asciugò i capelli, per poi piegare e sistemare il casino nel bagno.
Uscì da quel forno, un profumo improvviso gli invase le narici. Afferrò i lembi della maglietta che indossava e la portò al naso, inspirando il buon profumo.
Era il profumo di Harry, così buono, sapeva di pulito. 
Persino il suo profumo era buono.
Scese le scale, trovandosi davanti alla perfezione.
"Andiamo?"- Chiese il riccio, scrutandolo per bene.
Louis sorrise, dopo aver salutato Anne, uscirono da casa Styles, dirigendosi verso casa Payne.
Suonarono il campanello, dopo qualche minuto Liam corse ad aprire sorridente.
"Eccovi, mancavate solo voi!"- Disse lui, raggiante mentre permetteva ai due di entrare.
Si accomodarono sul lungo divano in pelle bianca. Louis si guardò intorno, ed iniziò a pensare che quei quattro erano davvero pazzi.
Niall era steso sul pavimento a pancia in sù, con una ciotola di popcorn sulla pancia. Zayn era sdraiato sul divano con le gambe sul bracciolo, mentre Liam..Beh, Liam era seduto composto.
"Allora, che si fa?"- Chiese Niall, avendo appena finito la sua ciotola.
"Non lo so, guardiamo un film?"- Chiese Liam, mentre si alzava e si dirigeva verso il mobiletto sotto la tv.
"Horror?"- Domandò il riccio, sorridente. I tre annuirono, scordandosi completamente di Louis. 
"Louis vuoi vedere un film horror?"- Chiese Harry mentre gli poggiava una mano sulla spalla, cosa che provocò dei brividi sulla schiena del castano.
"Ehm..sì."- Rispose, sorridendo timidamente.
Liam infilò il dvd nel lettore, per poi buttarsi su di Zayn che messaggiava con il suo cellulare.
"Liam, cazzo! Mi vuoi spaccare la schiena?!"- urlò il moro, cercando di toglierlo dalla sua -ormai rotta- schiena.
"Ehy, Louis."- Lo chiamò Niall. Louis si voltò guardandolo curioso.-"Ma quella non è la maglietta di Harry?"- Domandò, alzandosi.
"Sì, ha fatto la doccia a casa mia."- Rispose al suo posto il riccio, giusto per non farglielo pesare.
"E com-"-Liam lo interruppe.-"Zitti zitti, sta iniziando!"- Zayn si alzò, e dopo aver spento le luci tornò seduto al suo posto.
Louis non aveva alcuna voglia di vedere quel film, ma stare vicino ad Harry significava che poteva abbracciarlo, ed era l'unica cosa positiva.






































 
Occhi al monitor! (?)
 
Sono tornata con una nuovissima FF, ultimamente mi vengono molte idee, questa avevo deciso che l'avrei fatta come One Shot, ma poi ci ho ripensato. :)
Spero davvero tanto, tanto, tanto che vi piaccia! :)
Questo primo capitolo l'ho dovuto scrivere a tempi, lo volevo fare piuttosto lungo, ed eccolo quì!

Se sei arrivata fino quì, significa che hai letto questa capitolo, quindi ti ringrazio molto! :3



Bacioni.


 
Claudiax

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Capitolo 2
*** A day whit the snow ***



 


2. A day whit the snow.














Louis aprì gli occhi, sentendo improvvisamente un forte mal di testa colpirlo.
Si voltò, notando che non era a casa sua. Ma dove diavolo era finito?!
Abbassò lo sguardo, trovando Harry abbracciato al suo petto che dormiva come un'angioletto. Harry? Ma che era successo? Spostò Harry, alzandosi con calma. Se ne pentì immediatamente quando ai suoi piedi trovò Liam che dormiva tranquillo. Spalancò gli occhi, per poi guardarsi intorno; Zayn era buttato su Niall, che entrambi dormivano con la bocca aperta.
In quel momento si ricordò del giorno precedente. Si erano divertiti tanto, molto.. durante il film Horror invece di aver paura non facevano che ridere. Sono rimasti tutto il resto della giornata a fare gli idioti, avevano passato a giocare fino a tarda notte, finchè non si sono addormentati.
Sorrise, aveva trovato quattro amici pazzi, ma gli voleva già tanto bene.
"Lou."-La voce assonnata di Harry lo risvegliò completamente, si voltò. Lo vide strofinarsi gli occhi come un bambino.
"Hey, Har."- Si sedette accanto a lui.
"Che ore sono?"- Domandò il riccio, mentre seguiva la mano di Louis, che prendeva a carezzargli il viso.
"Non lo so."- Restarono a guardarsi così, per minuti che sembravano eternità.
"Ragazzi, che succede?"- La voce di Liam fece sobbalzare Louis, che cadde dal divano, mentre Harry scoppiò in una risata cristallina.
"Louis, tutto okay?"- Si preoccupò Liam. "No, per niente."- Gemette Louis per il tremendo dolore al fondoschiena.
"Scusatemi, non volevo spaventarvi."- Si scusò lui, aiutando Louis a rialzarsi.
"Intanto il dolore l'ho sentito."- Si lamentò il castano, massaggiandosi la parte dolorante.
"Che diavolo sta succedendo? Cos'era quel botto?"-Si svegliò Niall, con i capelli scompigliati e gli occhi chiusi in due fessure.
"Nulla. E' stato Louis che amoreggiava con Harry, e per lo spavento è caduto dal divano."- Niall scoppiò a ridere, battendo le mani.
"Non c'è nulla da ridere, ho un dolore al culo che non potete immaginare!"
Louis si voltò verso di Harry, che era diventato paonazzo in viso. Era così tenero.
Sorrise, poteva stritolarlo di baci e di abbracci per la sua immensa tenerezza.
"Harry, che c'è? Adesso sei anche timido?"- Ridacchiò Liam, prendendolo in giro. Harry lo fulminò con lo sguardo, per poi voltarsi verso Louis, giusto per vedere la sua reazione. Gli sorrideva tenero, non era imbarazzato neanche un po'. Ma come faceva?
"Chi vuole un po' di thè?"- Chiese il biondino, alzandosi e correndo in cucina.
"Io!"- Urlò Liam, correndo verso l'amico.
Louis dopo un'ultimo sorriso rassicurante per il riccio, seguì i due.
 
 
"Ragazzi, ma oggi non avevamo scuola?"- Domandò Harry, sorseggiando il suo thè.
"Harry, oggi è sabato."- Rispose Zayn, facendo ridere sotto i baffi Niall, che a momenti si strozzava con un biscotto che stava mangiando.
La colazione proseguì in silenzio, finchè il cellulare del riccio non fece risvegliare tutti e cinque.
Harry lo tirò fuori dalle tasche, guardando il display.
"Scusate, ragazzi. Devo tornare a casa."- Si alzò in fretta correndo a prendere le sue cose.
"Che succede, Harry?"- Chiese leggermente preoccupato Niall, sporgendosi per poterlo vedere dal salotto.
"Gemma è sola a casa e dice che ha la febbre alta."- Si avviò alla porta.
"Gemma? Da quando quella ragazzina ha la febbre? Va a mille ogni giorno!"- Ribattè Zayn, ridacchiando appena.
"Non offenderla, Malik. O sarò costretto a tagliarti il tuo amato ciuffo."- Zayn strabuzzò gli occhi, e con un gesto veloce portò entrambi le mani sui suoi capelli.
"Io vado, ciao."- Salutò freddo Harry, sbattendo prepotentemente la porta di casa, facendo tremare Louis, che era rimasto totalmente scioccato.
"Louis.."-Lo chiamò Niall.-"Tranquillo, è sua sorella."- Louis annuì, incerto.
Sorseggiò un'ultima volta il suo thè, per poi alzarsi e prendere il suo zaino.
"Vai anche tu?"-Chiese Liam, sorpreso.
"Sì, ci vediamo oggi pomeriggio, okay?"
"Okay."- Risposero tutti e tre in coro. Dopo un'ultimo sorriso, il castano uscì di casa, e da lontando vide il riccio camminare a passo svelto.
Voleva aiutarlo in qualche modo, avrebbe fatto qualsiasi cosa per lui.
"Harry!"-Lo chiamò. Il riccio si voltò, e notando la figura di Louis si sentì esplodere dentro. Era così bello, così..così..Non c'erano parole per descriverlo.
"Lou."-Louis gli corse incontro, afferrandolo per le spalle, stringendolo a sè.
"Tutto bene?"
"Sì..sono solo preoccupato per Gemma, non so come ha fatto a prendersi la febbre."- Louis gli carezzò i ricci, cercando di dargli sicurezza e conforto.
"Tranquillo, magari adesso che arrivi a casa, sta bene."- Harry gli sorrise, stringendosi di più a lui.
Era incredibile quanto quel ragazzo gli dasse protezione. Aveva un carattere d'oro.
Si avviarono a casa Styles, Harry infilò le chiavi nella toppa, e dopo aver girato aprì la porta, trovando sua sorella seduta sulle scale.
"Gemma!"-Urlò Harry, correndole incontro preoccupato.
"Ehy, fratellone, tranquillo. Sto bene."- Harry le baciò la fronte, la prese in braccio e la portò in camera sua, facendo cenno a Louis di seguirlo.
La posò delicatamente sul suo letto, coprendola per bene.
"Harry, ho detto che sto bene!"-Urlò lei, cercando di alzarsi. Ma le grandi mani del fratello la bloccarono, aprì il cassetto del comodino ed estrasse il termometro.
"Gemma, diamine. Smettila di fare la testarda e sta' ferma per una volta!"-Le mise il termometro sotto il braccio aspettando i cinque minuti.
Louis osservava incantato la scena. Harry amava davvero tanto sua sorella, era così dolce, protettivo. Magari tutti i fratelli fossero come lui.
"39 e mezzo."- Sbuffò Harry, guardando il termometro.
"Sei una stupida. Come hai fatto a prenderti la febbre?!"- Urlo lui, posando l'aggeggio nel comodino.
"Stupido ci sarai."-Ribattè lei, incrociando le braccia al petto e mettendo il broncio come una bambina.
"Mi rispondi?"
"Non lo so!"- Harry la fulminò con lo sguardo, dandole un leggero pizzicotto sul braccio.
"Okay, okay. Lo ammetto! Sono uscita in giardino a scuola con la maglietta a mezze maniche, e facevano -5 gradi."- Harry strabuzzò gli occhi.
"Cosa hai fatto?! Sei pazza?"- Gemma sbuffò.-"E dai, Harry. Non ho fatto mica la prostituta eh!"- Disse lei, facendo ridere Louis. Gemma alzò lo sguardo, guardandolo negli occhi.
"Louis?"- Chiese lei, sorridendo appena. Come faceva lei a conoscerlo?
"C-come mi conosci?"- Domandò lui, scioccato. Lei sorrise furba, lanciando uno sguardo minaccioso al fratello.
"Vi ho visti al bagno ieri e ho sentito Harry chiamarti per nome."
Cosa?! Aveva davvero visto quella scena? Oh no. Era morto.
"Gemma, devi farti un anfiteatro di cazzi tuoi."- Urlò Harry, alzandosi da letto della sorella e andando incontro al castano.
"Uh, ma come siamo delicati con la sorellina, eh?"- Disse lei, sorridendo furba.
Louis rise ancora, stavolta trascinando anche Harry e Gemma.
Gemma rideva proprio come il fratello, quella risata favolosa ce l'avevano tutti in quella famiglia?

 
"Louis."-Lo chiamò Anne, si voltò sorridente.-"Perchè stanotte non rimani a dormire quì?"- Louis si voltò verso Harry, che sorrise annuendo.
"D'accordo."- Anne sorrise e corse in camera del figlio, forse per fare il letto.
"Ah, stanotte ci divertiremo un sacco!"- Harry rise, spingendo Louis leggermente. Il castano rise, scompigliandogli i capelli.
"Vi divertirete? Spero solo di non sentire urla o cose del genere."- Harry si voltò verso la sorella, la fulminò con lo sguardo.
"Torna a letto, Gemma. Hai ancora la febbre alta."- Lei gli fece la linguaccia, e voltandosi a mo' di top model, salì le scale. Louis rise davanti a quella scena, Gemma era davvero buffa.
 
 
Louis ed Harry erano già nei loro letti, entrambi non riuscivano a dormire..o forse non volevano dormire.
"Lou? Sei sveglio?"- Sussurrò Harry, all'orecchio di Louis. Quest'ultimo aprì gli occhi di scatto, voltandosi verso il riccio.
"Sì..che succede, Haz?"- Gli domandò Louis, carezzandogli dolcemente i riccioli.
"Non riesco a dormire."- Sembrava un bambino quando aveva fatto un brutto sogno e andava a rifugiarsi dai suoi genitori. Louis intenerito, lo afferrò per le braccia, trascinandolo nel suo letto. Harry si accucciò al suo petto, mentre Louis lo carezzava teneramente.
"Sei morbido, Lou."-Ridacchiò Harry, stringendosi di più a lui, cosa che fece salire dei brividi su tutta la schiena al castano. Harry parve accorgersene, tantè che prese il piumone e lo coprì per bene.
"Grazie, Haz."-Gli baciò la fronte, sentendo il caldo respiro di Harry sul suo collo, si rilassò totalmente, cadendo in un sonno profondo.
 
 
"Harry.."- Sentì qualcuno chiamarlo, si voltò dall'altra parte, sentendo un dolce profumo avvolgerlo. Si strinse di più a quel corpo caldo e profumato. Louis sorpreso, prese a carezzargli i ricci, era così bello stare lì con lui, soprattutto quando Harry si stringeva così forte a lui, lo faceva sentire amato.
Louis alzò lo sguardo verso la finestra, notando che stava nevicando. Prese di nuovo a scuotere Harry dolcemente, tentando invano di svegliarlo.
"Harry..svegliati."- Sussurrò Louis, cercando di staccarlo da lui, senza risultati. Il riccio si stringeva sempre di più a lui, come a fargli capire che non doveva andarsene, non doveva lasciarlo solo.
"Harry, nevica."- A quelle parole spalancò gli occhi, alzando il viso, trovando quello di Louis ad un centimetro di distanza, che gli sorrideva dolce. Arrossì di colpo, mettendosi seduto sul letto.
"Buongiorno, eh!"- Disse Louis, carezzandogli il braccio, provocando dei brividi ad Harry, si voltò verso di lui, sorridente.
"'Giorno, Lou."- Louis sorrise, sistemandosi i capelli da un lato.-"Hai visto che nevica?"- Chiese lui, indicando la finestra. 
Harry felice come un bambino a Natale corse alla finestra, notando piccoli fiocchi di neve.
"Andiamo a giocarci!"- Esclama Harry vestendosi in fretta. Louis sorrise, si vestì e dopo aver messo il giubbotto uscì con Harry in giardino.
I fiocchi di neve cadevano dolcemente sui ricci di Harry, bagnandoli, era così bello. Si guardò intorno, notando tutto il quartiere innevato. Che spettacolo.
Un dolore atroce lo colpì in piena pancia, abbassò lo sguardo, trovando la sua maglietta fradicia per colpa della palla di neve. Alzò gli occhi, guardando Harry che rideva felice.
"Ah, è così, eh?"-Si chinò, prese una manciata di neve e la modellò a forma di palla, per poi tirarla in direzione del riccio che non aveva ancora smesso di ridere. Lo colpì sul braccio, cosa che aumentò le risate di Harry, trascinò anche Louis, che corse verso di lui e gli si gettò addosso, cadendo sulla fredda neve. Si persero entrambi negli occhi dell'altro; gli occhi di Harry avevano assunto un grigio chiaro, mentre quelli di Louis sembravano aver lo stesso colore di quelli di Niall.
Louis passò a guardare le labbra di Harry, leggermente viola per il freddo, erano troppo invitanti in quel momento. 
"Credo proprio che non sarò l'unica che avrà la febbre a trent'otto!"- La voce squillante di Gemma, li risvegliò. Louis rise, si alzò con calma aiutando l'amico ancora steso a terra. 
"Stavolta Gemma ha ragione, ragazzi!"- Disse Anne, facendo capolino alla porta. -"Guardate come siete ridotti! Correte a cambiarvi, bambinelli!"- Rise lei, dando un leggero schiaffetto al figlio.






































Occhi al monitor! (?)

Eccomi quì con il secondo capitolo! Scusatemi se non sto aggiornando le altre FF, sto pensando a come andare avanti.
Grazie mille, visto che avete sempre taaanta pazienza di sopportare la ritardataria che sono çwç
Adesso me ne vado. LOL
Baci!


Love you



 

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Capitolo 3
*** If you want something, go and take it ***



 


3. If you want something, go and take it.













Ogni giorno che passava, Harry credeva che si stava innamorando di Louis sempre di più. Forse si sbagliava..oppure no?
Ogni volta che gli sorrideva, che lo guardava negli occhi, che lo stringeva forte a sè, oppure quando capitava che rimaneva a dormire a casa sua e dormivano abbracciati. Era percosso da tanti brividi, farfalle nello stomaco e inziava a tremare. La maggiorparte delle volte Louis se n'era accorto, aveva fatto anche parecchie figuracce, ma era più forte di lui, la sua presenza lo mandava in iperventilazione. Come si faceva a resistere a Louis Tomlinson?
Una pallina accartocciata di carta gli sbattè sulla testa, si voltò per vedere chi fosse l'idiota dell'accaduto, ma non appena vide Louis sorridergli capì al volo.
Prese la pallina e la aprì leggendo il contenuto.

"Stasera Stacy farà una festa, ci andiamo vero? Loux"

Sorrise, prese una penna dal suo astuccio e scrisse velocemente.

"Certo, Lou. Le feste di Stacy sono le migliori, sai?"

La riaccartocciò e la tirò al castano, facendo attenzione a non farsi accorgere dal professore.
Dopo qualche secondo gli tornò indietro.

"Bene, allora non vedo l'ora di andarci con te."

Arrossì all'istante, quel ragazzo era capace di farlo arrossire anche quando non lo guardava in faccia. 
"Tomlinson e Styles, la finite con quella pallina di carta oppure la devo far leggere al preside?"
Harry l'accartocciò, si alzò e si scusò con il professore, per poi stracciarla e buttarla nel cestino.
Tornò al suo posto dopo aver sorriso al castano.
 
 
"Sei sicuro di volerci andare?"- Chiese Niall, mentre prendeva una merendina dal distributore.
"Certo, con Louis sono sicuro di divertirmi."- Rispose Harry, mentre sistemava lo zaino sulle spalle, inziando a camminare al fianco del biondino.
"Non fare cazzate, che poi i pezzi del tuo cuoricino dovrò raccoglierli io."- La voce di Liam piombò alle loro spalle. Si voltarono vedendolo camminare verso di loro.
"Che ne sai tu, Liam?"- Domandò Harry, mettendo il broncio.
"So quanto ci tieni a Louis, non vorrei che ci rimanessi male per qualcosa che accadrà tra di voi."- Harry alzò gli occhi al cielo, facendo cenno a Liam di stare zitto, dato che il castano camminava verso di loro.
"Ehy, ragazzi!"- Urlò Louis da lontano, una volta raggiunti si unì al trio, camminando anche lui al loro passo.
"Di che parlavate?"- Liam sorrise furbo ad Harry, che di risposta gli diede un pugno sulla pancia.
"Nulla di importante."- Rispose Harry, sorridendogli dolce.
"Ragazzi, venite anche voi alla festa di Stacy?"- Chiese Louis, guardando i due.
"Certo, verrà anche Zayn."
"Okay, allora dove ci incontriamo?"- Domandò Niall, che aveva appena finito di mangiare la sua merendina.
"A casa di Liam? Ormai è quello il covo."-Rise Harry, trascinando gli altri tre.
"Okay, allora ci vediamo lì alle sei."- Liam corse via, accompagnato da Niall, lasciando Louis ed Harry da soli. -come sempre-
"Haz, io dicevo sul serio oggi a lezione."- Sussurrò Louis, con la testa bassa, mentre camminava lentamente.
"Di cosa?"
"Che non vedo l'ora di andarci con te."- Disse lui, timido. 
Da quando Louis era imbarazzato di fronte a lui?
"Anch'io, Lou."
 
 
 
"Allora, stabiliamo alcune regole, okay?"- Disse Liam, incrociando le braccia al petto.
Erano fuori casa di Stacy, la musica si sentiva altissima persino da fuori.
"Spara."
"Non ci si ubriaca."- Disse lui, alzando la mano in alto.
"No, Liam. Questa regola non è valida, che razza di festa è se non ci si ubriaca?!"- Sbottò Louis, guardandolo con sfida.
"Non mi interessa, chi vi recupera a fine serata, poi? Siamo in cinque, accidenti."- Gli altri quattro arresi annuirono, incitandolo a continuare.
"Verso le tre, massimo quattro ci si ritrova a casa mia."- Harry sgranò gli occhi, guardandolo sbalordito.
"Scusa, ma non eravamo quelli che volevano stare 'up all night'?"- Liam scosse la testa.
"Ragazzi, accettate le regole e zitti."- E anche questa volta sbuffarono, annuendo.
"Niall, non mangiarti tutto il tavolo dei panini."- Niall sbuffò.-"Perchè scusa?! Il cibo delle feste è tanto buono!"
"Finirai per sentirti male, come sabato scorso, ricordi?"- Niall ci pensò su un po', per poi annuire spaventato.
"Finite? Altre regole, papà Payne?"- Chiese Zayn, sistemandosi la giacca. Liam lo guardò assassino.
"Non chiamarmi così, Malik. Lo faccio per voi."- Il moro sbuffò, per la centesima volta in quella serata.
"Okay, ho finito. Andiamo."- Disse Liam, indicando la porta ai suoi amici, che felici corsero all'interno della casa.
La musica era altissima, le luci non permettevano di avere la vista al cento per cento, ma ci si accontentava. Era pieno di ragazzi e ragazze che ballavano, la maggiorparte erano già ubriachi, chi per terra, chi sui divani. Le feste di Stacy erano qualcosa di assurdo, ma anche uniche.
 
Era passata più di un'ora da quando erano in quella casa, si divertivano da matti. Ballavano, ma non potevano toccare gli alcolici, quindi erano del tutto coscienti.
Stupide regole di Liam.
Harry sentì il suo cellulare vibrargli nelle tasche, sapeva che se metteva la suoneria non l'avrebbe sentita.
Guardò il display, leggendo il nome di sua sorella.
-Gemma is calling-
Che poteva essere successo nel cuore della notte? Uscì da quella casa, andando in giardino. Rispose velocemente, sentendo la voce della sorella leggermente assonnata.
"Harry, ma dove sei?"- Domandò lei, con la voce impastata dal sonno.
Erano le due di notte, che diavolo ci faceva sveglia?
"Gem, che succede? Perchè mi chiami a quest'ora?"- Lei sbadigliò, per poi tornare a parlare.
"Lo sai che domani si parte, vero? Non puoi andare a letto tardi, torna a casa. Se lo scopre mamma si infuria."- In quel momento si ricordò della promessa che aveva fatto a sua madre. Come aveva fatto a dimenticarsi? Stupido, stupido!
"Scusami, Gemma, è che..m-mi è sfuggito di mente, io.."-
"Haz, che succede?"- La voce di Louis gli si presentò alle spalle. Oh no..come faceva a dirlo a Louis? Era uno stupido, come aveva fatto a scordarsi una cosa così importante?!
"Gemma, ti richiamo."- Sua sorella rispose con un 'okay', per poi attaccare.
"Nulla, Lou. Tranquillo, adesso devo.."- Deglutì.-"Devo tornare a casa."
Cercò di rientrare in casa per prendere le sue cose, ma venne bloccato da Louis.
"No, adesso me lo dici."- Lo prese per il braccio, costringendolo a guardarlo negli occhi. -"Sai che puoi dirmi tutto, Harry."
Gli occhi di Harry si impregnarono di lacrime, come faceva a dirglielo? COME?
"No, Lou. Davvero, è tutto okay."- Sentì una lacrima bagnargli la guancia, cosa che Louis non si fece sfuggire.
"Perchè piangi? Harry, cavolo, dimmelo."- Tentò di liberarsi dalla sua presa, ma era troppo forte, non ci riusciva.
"Louis, lasciami."- Il castano non ubbidì, ma strinse di più la presa sul suo braccio.
"Louis, ti prego."- Gli prese il visto tra le mani, guardandolo negli occhi.
"Non posso lasciarti andare, Harry. Non in queste condizioni."- 
"Invece devi, io..devo tornare a casa."- Louis scosse la testa.
Perchè complicava le cose? Doveva tornarsene a casa, in quel momento, altrimenti sarebbe scoppiato a piangere come un bambino.
"No, adesso ti siedi e mi racconti tutto."- Harry si liberò della sua presa, facendo uscire qualche lacrima.
"Non posso dirtelo, Louis. Sono io il problema lo capisci? Mi dimentico sempre di tutto, sono un'idiota!"- Si sedette a terra, scoppiando a piangere.
"Harry, come posso aiutarti se non mi dici qual'è il problema?"- Lo abbracciò, stringendolo a sè.
"Io..io devo partire domani mattina."- Ecco, il mondo gli cadde addosso. Come sarebbe che doveva partire? Come avrebbe fatto senza di lui? 
"P-partire? Dove?"
"Devo andare a trovare i miei nonni, non so quanto dovrò restarci. Hanno bisogno di noi, mio nonno è malato."
Sentendo quelle parole Louis lo strinse ancora di più a lui, come se quello fosse stato il loro ultimo abbraccio. Un'abbraccio eterno, uno che poteva dargli conforto e protezione.
"Dici la verità, Harry?"-Domandò il castano.
"Non ti mentirei mai, Lou." 
"Beh, ti sbagli, mi hai mentito fino adesso. Perchè non me l'hai detto prima, Harry?"- Domandò Louis, arrabbiandosi, non capiva perchè Harry non gliel'aveva detto prima. Sarebbe stato tutto più facile!
"Avevo paura, non potevo dirtelo."
"Paura di cosa? E adesso che provi?" 
"Paura..paura di non averti più un giorno quì con me."- Quelle parole lo lasciarono di stucco, lo stava veramente perdendo? Oh, no. Non poteva accettarlo.
"Ti prego, Harry. Non lasciarmi."- Disse Louis, tra le lacrime. Quanto poteva resistere senza di lui? Non ci riusciva, ormai Harry era diventato il suo mondo, il suo ossigeno. Come poteva lasciarlo andare?
"Non voglio, Lou. Ma..devo davvero andarci."-
"Resto a dormire da te e domani ti accompagnerò all'aereoporto, voglio starti accanto fino all'ultimo secondo."- Lo abbracciò di più, carezzandogli quei ricci che tanto amava. Harry non parlava, si limitava ad annuire e ad annusare il suo buon profumo, quel profumo che non avrebbe sentito per molto tempo.
 
 
Erano nel letto morbido di Harry, abbracciati l'uno all'altro, scaldandosi a vicenda. Come faceva a dormire la notte senza sentire il suo dolce profumo addosso? Come faceva ad andare a scuola senza ricevere i suoi baci e i suoi dolci abbracci? Come faceva a ridere durante la lezione? Come faceva a continuare la sua vita senza di lui? Voleva tanto partire con lui, ma non poteva..I suoi genitori non gliel'avrebbero di certo permesso.
Si addormentarono abbracciati, coccolati dai loro profumi, dal loro calore, dal loro amore. Perchè era così, probabilmente si amavano a tal punto da non riuscire a stare senza dell'altro.
 
 
Era arrivato ormai l'orribile momento; quello di lasciare il suo amore sfuggirgli dalle braccia così..in un soffio. Lasciarlo fuggire troppo facilmente, era un dolore troppo forte, ma doveva resistere. Doveva lasciarlo andare.
Chi era quel coglione che aveva inventato quella frase:"Se ami davvero qualcosa, la devi lasciar andare."?
No, piuttosto era: "Se ami davvero qualcosa, vai ed inseguila."
Perchè Louis voleva davvero seguirlo, per passare il resto dei suoi giorni al suo fianco, non poteva.
Gemma e Anne camminavano a qualche metro più avanti di loro.
"Harry, promettimi solo che tornerai presto."-Sussurrò Louis, a testa bassa.
Harry gli alzò il viso, sorridendogli appena. -"Tu non sai quanto io ti sono grato, Lou."- Lo strinse forte a sè, rischiando di scoppiare a piangere di nuovo.
"Grazie per avermi cambiato la vita, Haz."- Harry lo guardò perplesso, per poi sorridergli dolcemente.
"Harry, ascoltami, devo..devo dirti una cosa."- Il riccio annuì, incitandolo a continuare.
"Ecco..io.."- "Il volo 23 partirà tra venti minuti!"- La voce dell'hostess fermò la sua voce. Porco giuda, ma ogni volta che doveva dichiararsi qualcuno doveva per forza interromperlo?!
"Io devo correre, Lou."- Harry lo abbracciò un'ultima volta, prima di raggiungere sua madre e la sorella.
"Torna presto, Haz!"- Urlò Louis da lontano, Harry annuì, continuando a correre.
Ma che stava facendo?! Doveva baciarlo, baciarlo!! Era il momento adatto.
Vide Anne e Gemma salire sulle scale mobili, mentre Harry continuava a salutare Louis.
"Che aspetti, idiota? Và e bacialo, muoviti!"-Urlò una vocina nella sua testa. 
Diamine, aveva ragione, doveva farlo prima che fosse troppo tardi.
Vide Harry alzare un piede per salire sulle scale mobili. No, cavolo!
"Harry, aspetta!"- Urlò Louis, correndogli incontro. Il riccio ritrasse il piede, voltandosi verso il castano.
"Harry, sbrigati, perderemo l'aereo!"- Urlò Anne, che ormai aveva già salito le scale mobili.
"Che succede, Lou?"- Disse Harry, con quella sua voce irresistibile.
Louis prese fiato, per poi tirarsi sù. Lo afferrò per le spalle, guardandolo negli occhi.
"Ehy, cos'hai?"- Chiese il riccio, leggermente spossato per il comportamento di Louis.
Lo avvicinò a lui, baciandolo.
Harry stette al bacio, sorridendo. Tremila e cinquecento farfalle nello stomaco svolazzavano nello stomaco di entrambi. Harry era sicuro, tra pochi secondi gli sarebbero cedute le gambe per la troppa emozione.
 
It's gotta be you.
Oh, only you.
 
Si staccarono sorridenti.
"Questo è quello che volevo dirti."- Disse Louis, poggiando la fronte su quella di Harry.
"Harry, cavolo! Vuoi perdere l'aereo?!"- Urlò Gemma, arrabbiata.
"Torno presto, te l'ho promesso."- Sussurrò Harry, gli stampò un ultimo bacio, per poi correre dalla madre e la sorella infuriate.
"Ti aspetterò!"- Gridò Louis, sentendo gli occhi pizzicargli.
"Ti aspetterò.."-Ripetè, in un sussurro, lasciando che qualche lacrima gli attraversasse il viso.



































Occhi al monitor! (?)

Eccoci con il terzo capitolo! L'ho scritto tutto stasera, credo di averlo scritto abbastanza lungo.
Grazie mille a tutte voi che amate questa FF *-* Mi sento felice come..come un cane quando il suo padrone torna a casa (?) LOL
Vabbeh, il concetto l'avete capito! AHAH
Amo taanto, troppo, molto questi due, sono qualcosa di wcoeknvieiejwi *-*
Adesso scappo.
Bacioni a tutte voi, vi amo taanto c:





Aww..quanto li amo :3
basta me ne vado. lol


Byee!




Claudiax

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Capitolo 4
*** I want you back ***


4. I want you back.








 

 

"Hey, Lou. Che ne dici se questa sera andiamo a casa di Diana?"- Perchè mai doveva andare a quelle feste? Erano tutto alcool, sesso e..alcool!
"No, Niall. Scordatelo, io lì non ci vado."- Il biondò sgranò gli occhi.-"Dico, ma sei impazzito? Stai rifiutando davvero di andare alle feste di Diana?!"
Louis annuì, non ci andava neanche con la forza.
"Cavolo, Louis. Se Harry non tornerà prima dell'estate, non andrai alle feste fino a quando non tornerà?"- Il suo cervello era rimasto sulla frase 'non tornerà prima dell'estate'. 
Come sarebbe 'prima dell'estate'? Doveva davvero aspettare tutto quel tempo per poterlo rivedere? Erano a novembre, cavolo. Era troppo, veramente troppo.
"E a te chi te l'ha detta questa cosa?"- Chiese Louis, scioccato.
"Dicevo per dire, Lou."- Sì, 'per dire', intanto gli ha rovinato la giornata.
"Grazie, Niall. Davvero."- Sbuffò lui, andando verso la sua classe.
"Ma che ti prende?!"- Urlò Niall, da lontano. Troppo lontano ormai da lui, per potergli rispondere.
Dannazzione, tutto stava andando a rotoli. 


 
"Harry, vai a prendere la tua valigia. Ci penso io quì!"-Disse Anne, mentre sistemava la sua valigia sul letto.
"Okay."- Corse giù per le scale, prese la sua valigia e la trascinò su, portandola nella camera dove si trovava sua madre.
"Oh, grazie tante."- Gli sorrise, per poi uscire sul piccolo balconcino.
Era notte fonda, le stelle già brillavano. Chissà Louis che stava facendo in quel momento. Gli mancava da morire, chissà dove era, con chi era.
Dopo quel bacio all'aereoporto aveva chiarito tutti i suoi sentimenti. Sapeva di amarlo, e anche tanto. Pultroppo era lontano, non poteva dirglielo.
"Chiamalo, Harry."- La voce di Gemma comparve alle sue spalle, facendolo sobbalzare.
"D-di che stai parlando?"- Balbettò lui, voltandosi verso la sorella, che gli sorrideva dolce.
"Di Louis, ovviamente. Chiamalo, almeno lo sentirai vicino a te."- Harry sgranò gli occhi. E lei come faceva a sapere tutte quelle cose?
"C-come fai a saperlo?!"- Lei alzò le spalle, alzando gli occhi verso il cielo.
"Lo so e basta."- Abbassò lo sguardo verso il fratello, che era rimasto perplesso e senza parole.
"Harry, sto dicendo sul serio!"- Sbottò lei, porgendogli il suo cellulare.
"Ma..credevo di averlo in tasca!"- Gemma scosse la testa.-"No, ce l'avevo io. Adesso fà quel che ti ho detto, sennò a Londra non ci torni fino a Natale prossimo!"- Disse lei, alterandosi. 
"Okay, okay. Ma non ti arrabbiare!"- Harry afferrò il cellulare, vide Gemma rientrare in casa, chiuse la porta e le tende, lasciandolo solo.
Compose il numero di Louis, iniziando a sentire il fastidioso suono degli squilli.
"Pronto?"- Eccola, la voce che non sentiva da ore e ore.
"L-Lou?"- Non riusciva a sentire nulla, dato che c'era una musica altissima a perforargli i timpani.
"Aspetta."- Riuscì solo a capire il riccio, da tutto quel rumore.
D'un tratto la musica scomparve, lasciando spazio ad un bellissimo silenzio.
"Harry?"- Riuscì a sentire finalmente la voce di Louis al cento per cento. Com'era bella, anche al telefono.
"Louis."
"Tutto bene il viaggio?"- Chiese Lou, dolce come sempre.
"Tutto bene, e t-tu?"- "Mh..Tutto okay."
Entrambi senza parole, lasciarono che il silenzio prese il sopravvento.
Che doveva dirgli? Era troppo felice di sentire la sua voce, così bella.
"Non vedo l'ora che torni, Haz."- Sussurrò Lou, con un leggero velo di tristezza.
"Io non vedo l'ora di rivederti, Lou."- Louis sbuffò, cosa che turbò Harry.
"Hey, che succede?"
"Io..Cioè.."-Balbettò.-"Niall mi ha detto che..che..niente."- Si bloccò il castano.
Niall aveva detto che..? Che cosa?
"Che cosa?"- "Che probabilmente non tornerai prima dell'estate."
Davvero Niall aveva detto così? Lui gli aveva detto una cosa totalmente diversa. Aveva bevuto o cosa?!
"Naah, non l'ho mai detto."- Louis sospirò sollevato.
"Ah, meno male. Non sai come mi hai tolto un peso."- Harry sorrise, era così tenero.
"Te l'ho promesso.. Ricordi?"
"Mh mh.."
"Allora credici. Voglio davvero tornare a casa e stare con te, Lou! Non sai quanto."
 
 
"Louis! Dove hai messo il mio zaino?!"- Urlò Niall, che lo cercava da mezz'ora per tutta la scuola.
"Io? Non l'ho preso."- Niall lo guardò assassino.
"Se è per farmela pagare per quello che ti ho detto, puoi anche fotterti, Tomlinson."- Louis gli fece la linguaccia, per poi correre in giardino, pronto per tornarsene a casa.
"Louis! Lo zaino!"- Il castano alzò le spalle. 
La prossima volta ci pensava due volte prima di raccontargli cazzate.

































Occhi al monitor! (?)
uuh, sono tornata! (o almeno credo..) Scusatemi tanto ragazze, questo capitolo l'avevo già scritto e l'ho continuato un po' poco fa.
Davvero, scusatemi tanto, ultimante non ho molto tempo. Pochi giorni fa pensavo di pubblicarvelo a ferragosto, ma non ce l'ho fatta. LOL
E' cortino, ma amo il finale. Almeno anche Niall si è preso una bella lezione. AHAHAH
Ora vedo se riesco a scrivere le altre due storie, poi modifico il nome della mia pagina su facebook, almeno vi dirò che storie aggiornerò.
Adesso scappo.
Vi amo taaaanto! :33 <3


Ci si vede! No..sente..o legge? 
Vabbeh..
Ciao bellezze! :)





Claudiaxx



 

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Capitolo 5
*** I'm hangry whit you. ***



 

5. I'm hangry whit you.


 










Era più di un mese che Harry era partito, e non aveva più chiamato Louis da quell'ultima volta che l'aveva fatto lui.
Voleva sapere a tutti i costi dove era andato a cacciarsi, era preoccupato, e gli mancava tanto.
"Dai, Louis! Allora oggi usciamo?"- Gli domandò Niall, per la centesima volta in quella mattinata.
"Ho già detto di no, smettila."- Sbuffò lui, chiudendo l'armadietto e correndo verso la sua aula.
"Oh, andiamo! Sai no? Live while we're young!"- Esclamò il biondino, allargando le braccia e sorridendo felice. Louis si voltò a guardarlo come se fosse un marziano. 
"Sparisci, ora."- Pronunciò lui, tornando a camminare.
"Ma perchè?"
"Non mi va!"- Continuò il castano, dopo aver girato l'angolo.
"Non è vero! Ti manca Harry, ammettilo!"- Si bloccò di scatto, tornò indietro, a passo svelto verso il biondino.
"Ascoltami, Horan. Se non vuoi che il tuo zaino questa volta finisca nella pattumiera, gira a largo."- Niall gli scoppiò a ridere in faccia, era buffo quando si arrabbiava.
"Andiamo, fratello, ho detto solo la verità!"- Louis chiuse gli occhi in due fessure, per poi rilassare i muscoli, allontanandosi dal biondino.
"Io..cioè.."-Balbettò.-"Devo andare in classe, a dopo."- Niall rise un'ultima volta, per poi scuotere la testa e recarsi anche lui nella sua classe.

 
"Allora, Tomlinson? Cosa hai da raccontare?"- Chiese Liam, mentre beveva il suo succo di frutta.
"Nulla che tu non sappia già."- Rispose il castano, alzando ed abbassando le sopracciglia velocemente.
"Io? Io non so nulla, a dir la verità."- Louis si sistemò meglio sulla sedia, per poi poggiare il gomito sul tavolo. 
"Oh sì, invece. Tu sai, ed anche troppo."- Liam lo guardò spaventato, che diavolo gli prendeva?
"Smettila di guardarmi in quel modo, mi fai paura."- Louis non si mosse.
"In quel modo come?"- Chiese lui, continuando a guardare il biondo.
"Con questa faccia da pazzo, sei inquietante, smettila."
"Mh..Io sarei il pazzo, vero?"
"Beh, con quello sguardo, ci metterei la mano sul fuoco."- Rispose Liam, tornando a bere il suo succo di frutta.
"Toh, guarda, Liam!"- Urlò Louis, indicando un punto indefinito della mensa con il dito. Liam si voltò di scatto, seguendo il punto dove il castano gli aveva appena indicato.
"Che c'è?"- Chiese lui, voltandosi e tornando a guardarlo.
"Quello non è Harry?"- Liam sbarrò gli occhi. Harry? Ma dove diavolo lo vedeva?
"Louis..Harry non è ancora tornato."- Il castano lo fulminò con lo sguardo, per poi ripuntare lo sguardo verso l'Harry ancora invisibile.
"Sì, invece! Eccolo lì!"- Urlò lui, preso dalla gioia.
"Ma..ma quello è suo cugino!"- Louis spalancò gli occhi.
"Harry ha un cugino gemello? Wow, sono identici!"- Disse il castano, sorridente. Poggiò le mani sul tavolo, per poi alzarsi, pronto ad andare verso 'il cugino di Harry'.
"D-dove vai?"- Balbettò Liam.
"A salutarlo! Magari mi darà qualche notizia di Harry!"- Esclamò Louis, contento.
"No! Non puoi!"- Il castano lo guardò sorpreso.
"Perchè non posso, scusa?"
"Perchè..non gli piace parlare di suo cugino, sai..non vanno molto d'accordo!"- Sorrise angelico il biondo, prendendo Louis per il braccio e rimettendolo seduto.
"E tu cosa ne sai?"- Liam balbettò di nuovo, per poi grattarsi la testa nervoso.
"Beh..sono voci!"- Louis sbuffò spingendolo via da lui.
"Smettila di fare l'idiota, devo sapere qualcosa su di lui, altrimenti finirà che prenderò un'aereo e partirò."- Liam sbuffò, e lo lasciò andare, non poteva fare più di così.
Louis corse verso il ragazzo, che non appena lo vide, corse via.
"Hey! Dove diavolo stai andando?"- Urlò Louis, correndogli dietro, troppo tardi era sparito.
"Te l'avevo detto che non era una buona idea!"-Esclamò Liam, posandogli una mano sulla spalla.
"Smettila di dirmi sempre 'te l'avevo detto'!"- Urlò Louis, stanco.
Quella mattina lo evitavano tutti. Zayn si era inventato una scusa dicendo che la sua ragazza lo stava chiamando, che poi, non aveva neanche una ragazza.
Niall era scomparso, e Liam cercava di non farlo avvicinare al cugino di Harry.
Era stanco di restare a scuola, così prese lo zaino e si affrettò per uscire dall'edificio.
"Louis! Dove vai?"- Urlò Liam, correndogli incontro.
"A casa, sono stanco, qualche problema?"-Sbottò lui, senza fermarsi.
"Sì, in effetti c'è un problemino."-Il castano sbuffò, per poi voltarsi verso l'amico e fare un cenno, incitandolo a parlare.
"Sarebbe?"
"Beh, Jennifer deve chiederti una cosa."- Louis sbarrò gli occhi. Jennifer?
"Jennifer? Di chi parli?"
"Jennifer..quella del corso C! Andiamo, non puoi non conoscerla!"- Louis lo spinse, voltandosi e continuando a camminare verso l'uscita.
"Louis, seriamente!"-Urlò Liam da lontano.
"Basta, lasciatemi in pace! Tu, Zayn, Niall e sì, anche Harry! Fottetevi tutti e quattro!"- Urlò prima di correre verso casa.

 
Che diavolo aveva combinato. E adesso chi glielo diceva a Niall?
Tornò in mensa, sedendosi accanto a Niall e a Zayn.
"Liam? Dov'è Louis?"- Chiese Zayn, fulminandolo con lo sguardo.
"E' voluto tornarsene a casa, e ci ha anche mandato a fanculo."- Niall sbuffò, portandosi una mano tra i capelli.
"E adesso che facciamo con Harry? Chi glielo dice?"- Chiese poco dopo.
"Non lo so! Andasse a casa sua, io non lo so!"
"Chiamalo Zayn."- Il moro sbuffò, tirando fuori il suo iphone.
Cercò nella sua rubrica Harry, senza risultato.
"Non ho il numero."- Niall sbuffò.
"Ma perchè Harry ogni volta ci lascia sempre nei casini?!"- Sbuttò il biondino, alzandosi e correndo fuori dalla mensa con il cellulare in mano.
"Ma perchè lo stiamo facendo?"-Domandò Zayn, sistemandosi il ciuffo.
"Harry non ha la macchina, ci tocca anche andarlo a prendere senza Louis."- Disse Liam, scocciato.
"Guarda che io non posso, ho la patente ma la macchina ce l'ha mio padre."-continuò Zayn, avvisandolo.
"Come no? E Niall?"- Zayn alzò le spalle, dubbioso.
"Cristo, che palle."- Si alzò di scatto correndo fuori dalla mensa verso il biondino.
Il moro lo seguì, e andarono verso Niall, che stava ancora parlando al telefono, probabilmente con Harry.
Dopo una manciata di minuti attaccò la chiamata, e mise il cellulare nelle tasche.
"Allora? Era Harry?"- Chiese Zayn. Niall annuì.
"Sì, dice che Louis ha la macchina, quindi dobbiamo farci accompagnare per forza da lui."
"Quindi? Addio sorpresa?"- Niall annuì ancora, triste.
"Purtroppo sì."
"Andiamo a prendere un permesso e andiamo a casa di Louis, partiamo subito."- Disse Liam, trascinando i due per il braccio.

 
"Perchè volete che vi accompagni all'aereoporto?"-Domandò Louis, mettendo in moto la sua macchina.
"Perchè c'è mia nonna che torna dall'Irlanda, adesso muoviti o non ci vedrà e chiamerà un taxi."- Urlò Niall, spintonando il castano.
In meno di venti minuti arrivarono all'aereoporto, non c'era molta gente, per fortuna.
"Niall, da dove viene tua nonna?"- Chiese Louis, voltandosi verso il biondino.
"Ehm..dalla spagna."-Rispose, sorridente.
"Spagna? Chissà se ha incontrato Harry."-Sussurrò Louis, grattandosi la testa nervoso, mentre guardava il tabellone.
Aspettarono una buona mezz'ora seduti, finchè Liam non vide una testa riccia da lontano.
"Louis, guarda chi c'è laggiù."-Louis alzò la testa e seguì il punto indicato da Liam. Gli occhi azzurri del castano incontrarono quelli del riccio.
Harry da lontano sorrise, salutandoli con la mano destra, dato che l'altra era impegnata a trascinare la valigia.
Era bellissimo, si era tagliato i capelli, sempre disordinati. Il suo sorriso era sempre lo stesso, stupendo. Indossava le sue solite converse bianche, dei jeans blu ed una maglietta a mezze maniche bianca, le sue numerose collanine gli pensolavano al collo, rendendolo ancor più mozzafiato.
Louis accennò un leggero sorriso, che si spense subito dopo ricordando quel mese passato senza le sue chiamate.
Una parte di lui gli diceva di correre verso di lui ed abbracciarlo, stringerlo più forte che poteva, ma l'altra glielo impediva.
Una volta che il riccio fu abbastanza vicino a loro, Louis si alzò in piedi ed uscì dall'aereoporto, lasciando i quattro perplessi.
Corse nella sua macchina e chiuse gli sportelli, posando la testa sul volante.

 
"Che gli prende?"- Urlò Liam, indicando il castano.
"E' arrabbiato."-Sussurrò Niall.
Harry abbassò lo sguardo, sapeva perchè si comportava così e non aveva tutti i torti.
"Haz, stai tranquillo, è solo scombussolato, sono successe molte cose questo mese."- Cercò di tranquillizzarlo Zayn, dandogli delle leggere pacche sulla spalla.
Harry scosse la testa, triste, lasciò cadere a terra la valigia per poi sedersi a peso morto sulla panchina, accanto a Liam.
"Hey..tranquillo."-Sussurrò Liam, carezzandolo dolcemente.
"Non posso, sono stato uno stronzo."- Disse il riccio, sentendo gli occhi punzecchiargli e diventare lucidi.
"Non ne hai motivo, andrà tutto bene."- Harry scosse la testa, stringendosi alla camicia del biondo, che lo accolse e lo abbracciò forte a sè.
"Vado a vedere dov'è andato."-Disse Zayn, prima di lasciare i suoi amici e correre a cercare il castano.
Dopo essersi guardato un po' intorno lo vide nella macchina, con la testa appoggiata al volante, e le braccia su essa.
Zayn aprì la portiera e si sedette accanto a lui.
"Vattene, Zayn. Lasciami stare."-Sussurrò Louis, con il viso nascosto dalle braccia.
"Perchè ti comporti così? Non sei felice che è tornato Harry?"-Chiese Zayn, guardandolo.
"No, se ne tornasse in Spagna."- Zayn sbuffò, per poi abbracciarlo.
"Perchè non mi avete detto che andavamo a prenderlo? Perchè?"- Zayn gli carezzò la testa, dolcemente.
"Perchè pensavamo che ti avrebbe fatto piacere, non vedevi l'ora di vederlo."
"Non mi ha chiamato per un mese, ed io come un coglione mi preoccupavo per lui, intenzionato anche a prendere il primo aereo e correre in Spagna."- Disse Louis, con la voce ovattata, dato che aveva il viso nascosto sulla spalla del moro.
"Magari ha avuto qualche complicazione, cerca di capirlo."-Louis scosse la testa.
"Capirlo? Quasi quasi adesso lo lascio a piedi."- Disse il castano mettendo in moto la macchina.
"Stai calmo, vacci piano con Harry, è sensibile."- Louis si voltò verso di Zayn e lo guardò sbalordito.
"Sensibile? Mi stai dicendo che devo andarci piano perchè è sensibile? Stai forse dicendomi che ho torto?"- Zayn scosse la testa, guardandolo divertito.
"No, non sto dicendo questo, solo..non insultarlo come fai con gli altri."
"Io? Ma da quando vi insulto?"
"Da sempre forse?"- Louis sbuffò.
"Ascolta, vai a chiamare gli altri tre dementi dei tuoi amici, altrimenti prenderete un taxi."- Zayn rise, per poi aprire la portiera.
"Dicevi di non insultarci, ma tralasciamo."-Rise lui, correndo dentro l'edificio.

 
"Ragazzi, Louis è con il motore acceso, ha detto che se non ci muoviamo ci lascia a piedi."-Disse Zayn, sedendosi accanto ad Harry e a Liam.
"Io non vado in macchina con Louis."-Disse Harry, asciugandosi gli occhi.
Zayn rimase perplesso, aveva pianto per Louis? 
"Non hai nemmeno i soldi per pagare un taxi, dai, andiamo."-Disse Liam, tirandolo su e trascinandolo fuori dall'aereoporto.
"Niall, prendi la valigia, miraccomando!"-Urlarono Liam e Zayn, ormai fuori.
"Non sono un facchino!"- Urlò il biondino, sbuffando e prendendo la valigia di Harry, piuttosto pesante.

 
Il viaggio fu nel silenzio totale, Louis guardava la strada con le sopracciglia corrugate e le mani strette forte sul volante, tant'è che le nocche gli diventarono rosse.
Niall era accanto a lui sul sedile davanti, dietro c'erano Liam, Harry e Zayn.
Harry era al centro, quindi poteva vedere l'espressione di Louis dallo specchietto retrovisore. Era arrabbiato, molto, a quanto sembrava.
La frenata prepotente ed improvvisa di Louis li risvegliò dai loro pensieri.
"Forza, scendete."-Ringhiò il castano, i ragazzi ubbidirono e chiusero le portiere.
"Ci vediamo domani a scuola."-Disse Louis senza neanche guardarli in faccia. 
"Ciao."- Salutò freddo, partendo di nuovo e correndo verso casa sua.

 
"Ragazzi, questa volta l'abbiamo fatta grossa."-Scoppiò a ridere Zayn, trasciando anche i tre, tranne Harry, che continuava a guardare l'angolo da dove Louis era appena scomparso.
L'aveva fatto arrabbiare, era sicuro che se gli rivolgeva la parola lo mangiava in due secondi.
"Vado a casa, a domani, ciao ragazzi."-salutò Harry, prendendo la valigia e attraversando la strada.
Mise le chiavi nella toppa ed entro in casa.
"A quanto pare fin troppo grossa."-Sbuffò Liam, andando in casa, seguendo gli altri due.
 
 
Erano le due di notte, non riusciva ancora a prendere sonno, si girava e rigirava nel suo letto caldo, senza risultati.
Continuava a pensare al riccio dagli occhi smeraldo, e stava male.
Si diceva che se non riuscivi a dormire era perchè qualcuno ti stava pensando.
Louis maledì quella persona che lo stava facendo, ma lo pregò anche di smettere, dato che voleva addormentarsi.
Lo squillare del suo cellulare gli fece aprire di scatto gli occhi, lo prese dal comodino, guardò il display, c'era un messaggio, era di Harry.

"Perdonami, sono un pezzo di merda.
domani a scuola ti spiegherò tutto, te lo prometto.
Buona notte.
Harry."

Spense il cellulare e lo gettò in angolo della stanza.
Scuola? Non ci pensava nemmeno di presentarsi a scuola, non in quelle condizioni.
Capì che la persona che non lo faceva dormire era proprio lui, e lo maledì nuovamente.
Chiuse gli occhi e si addormentò in pochi secondi.
 






























Occhi al monitor! (?)

Allora, a te, che sei arrivata fino quì, sei il mio idolo, e ti amo. <3
Okay, andiamo avanti..mhh..
Voi mi perdonate, vero? Visto che ho pubblicato dopo altri due anni, veero? *occhi dolci*
*le tirano una padella*
Eddai! Scusatemi, sul serio!
*vede una mandria di bufali impazziti correre verso di lei*
Accidenti! Ehm..io scappo!

Sul serio, grazie mille. <3
Love you.



Claudiaxx

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Capitolo 6
*** I don't care! ***



 

6. I don't care!


 








 

Harry si alzò dal letto come ogni mattina alle 6 e mezza, fece colazione, si lavò e si vestì in fretta. Non vedeva l'ora di tornare a scuola e rivedere Louis. Doveva spiegargli, doveva dirgli la verità, non poteva perderlo così. 
Nel frattempo Louis se ne stava a letto a pensare. Non poteva andare a scuola e rivederlo, non ancora, non se la sentiva per niente.
Sbuffò e si alzò dal letto andandosi a lavare e a vestire, non aveva neanche fame.
Harry uscì di casa e a passo svelto si recò a scuola, dove trovò i suoi tre migliori amici a scherzare.
-Ciao, ragazzi.- Li salutò il riccio, mentre si guardava intorno in cerca del castano. - 'Giorno, Hazza.- Lo salutarono sorridenti.
-Louis?- Chiese il riccio, continuando a guardarsi intorno.
-Non è ancora arrivato, non so neanche se verrà.- Rispose Liam, sistemandosi lo zaino sulle spalle. Harry sbuffò e abbassò lo sguardo, quando stava per aprir bocca suonò la campanella ed ebbe un tuffo al cuore. 
-Dai, Haz, andiamo.- Lo tirò Niall. Harry si voltò un'ultima volta verso la porta della scuola e dopo aver sospirato seguì i suoi amici nell'edificio.
 
Louis corse come un matto per riuscire ad arrivare puntuale a scuola, ma entrò con ben dieci minuti di ritardo.
Quando fu difronte alla porta della sua classe il suo stomaco si attorcigliò, non era pronto a rivedere Harry ma doveva farlo.
Bussò due volte e poi spalancò la porta, gli occhi dei compagni di classe si spostarono su di lui compresi quelli del riccio.
-Ma buongiorno, Tomlinson! E' questa l'ora di entrare?- Sbottò il professore.
-Mi scusi prof, ma ho perso l'autobus.- Bugia.
-Per questa volta passi, vai a sederti.- Louis sospirò e andò a sedersi accanto ad Harry, il suo posto.
Harry sentiva il cuore scappare dal petto; Louis era così bello quella mattina. 
Non appena il castano si sedette accanto a lui, restò a fissarlo per qualche minuto, finchè Louis sentendosi osservato, si voltò verso il riccio e lo guardò interrogativo. 
-Perchè mi guardi?- Chiese curioso e con un pizzico di acidità, mentre dentro di sè saltava dalla gioia.
-N-niente, scusami.- Balbettò il riccio, spostando immediatamente lo sguardo verso il professore.
 
Fine dell'ora, fine della fuga per Louis.
Harry vide Louis uscire dalla classe, probabilmente per recarsi all'aula di informatica. Brutto colpo, anche Harry aveva quella materia e soprattutto a quell'ora.
Il riccio uscì dalla classe correndo, cercando di non perdere di vista il castano.
Si guardò intorno e poi lo vide girare l'angolo. Harry sorrise leggermente e poi corse verso di lui.
-Louis!-Lo chiamò, ma Louis sembrava esser sordo, camminava indifferente senza nemmeno voltarsi.
-Louis, cazzo, fermati!-Gridò il riccio, afferrandolo per il polso. 
-Che cosa vuoi?- Sbottò il castano, strattonando il polso dalla presa di Harry.
-Dobbiamo parlare.-
-Non ho niente da dirti.- Disse freddo mentre tentava di voltarsi.
-Invece sì, ed adesso vieni con me.- Insistette Harry, prendendolo per il braccio e trascinandolo nel bagno dei maschi, proprio dove si erano conosciuti.
-Mi lasci, per favore?!-Gridò Louis, una volta nel bagno. Tentò di far mollare ad Harry la presa dal suo braccio, ma era piuttosto forte.
-Ti ho detto di no, e smettila di gridarmi in faccia!- 
-Ma cosa diavolo vuoi da me? Non mi chiami per mesi ed adesso ti permetti di rivolgermi la parola?- Continuò ad urlare Louis, per poi sbuffare ed abbassare lo sguardo. -Lasciami in pace, per favore.-Tentò di uscire dal bagno ma la mano di Harry era ancora stretta al suo braccio e non era intenzionata a mollarlo.
-No.- Disse freddo il riccio.
-Come scusa?-
-Ho detto no.- Louis lo guardò incredulo e poi rise.
-Sei davvero ridicolo.- Sbottò il castano, ridendo.
-Io sono ridicolo? Torno dopo mesi e non vuoi sapere nemmeno la ragione per cui non ti ho chiamato!-
-Non m'interessa, Harry!-
-Non saremmo in questa situazione, Louis. Ci comportiamo come due amici quando entrambi proviamo altro.-
-Io non provo niente per te.-
-Non mi avresti baciato all'aereoporto se non provavi nulla!- Louis abbassò lo sguardo colpito. Era passato dalla parte del torto e gli dava fastidio. Quello in colpa era Harry non lui.
-Non dare la colpa a me.- Disse sussurrando Louis, ancora con lo sguardo basso.
-Non sto dando la colpa a te, ma se solo mi lasciassi spiegare..-
-Ti ho già detto che non voglio ascoltarti!- Sbottò il castano, alzando di scatto il viso, mentre gli occhi già si riempivano di lacrime.
-Qual'è il tuo problema?- Chiese Harry, serio.
-Tu.-Disse freddo Louis, mentre qualche lacrima scendeva sul suo viso. -Tu sei il mio problema. Ho detto che non voglio ascoltarti, non m'interessa se provo qualcosa, non m'importa del bacio. Lasciami in pace!- Gridò esasperato prima di fuggire dal riccio, che era rimasto totalmente sconvolto e ferito dalle sue parole.
 




























Rieccoci quì! 

 
Grazie mille, e dico grazie, a LittleNene  per avermi incitato a continuare.
Sul serio, non sai quanto mi fa piacere che ti piaccia così tanto. lkjhg
Scusami invece se è corto, ma dovevo per forza aggiornare. çç Il prossimo lo scriverò più lungo, promesso.
Solo che mi rattrista scrivere questi brutti litigi. Cattivo LouLou che dice le bugie ad Hazza. çç
Okays, ieri era il compleanno di Hazza, quindi..Tanti auguri cupcake! lkhgf
Era anche il mio, ma vabbeh non ve ne frega niente. HAHAHHAH

Adesso me ne vado. 
Ci vediamo su "Il diario di una teenager". lkjhd
Grazie mille, ancora, davvero. 


-C-



 
 
 






 

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