Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.
Sembrava essere passata una vita dalla morte dei miei genitori e quella bambina
che li aveva visti morire sotto i suoi occhi non sembravo nemmeno
io. Ero cresciuta troppo in fretta, con i sogni strappati e la paura del
domani. La paura di affezionarmi alle persone era troppa, dentro di me ero
ancora vivido il dolore dell’abbandono. Forse se ci pensavo bene non
sapevo nemmeno cosa significasse volere bene a qualcuno.
Mi ero costruita un guscio dove le persone non potevano entrare e l’unica che
riusciva a farlo era Selene, la mia migliore amica, la sorella biologica che
non avevo. I suoi genitori mi avevano preso con loro dopo la morte di mia madre
e mio padre ed era bastato solo uno sguardo per capire che lei sarebbe
diventata la persona più importante della mia vita.
Con lei riuscivo ad essere me stessa, la vera Iside. Non ero mai stata per lei
la ragazza egiziana a cui erano morti i genitori. Nei suoi occhi non avevo mai
letto sospetto o rifiuto. Ma solo comprensione e un’amicizia che andava
ben oltre i suoi limiti.
A prima vista poteva sembrare la solita ragazza ricca e americana. Con le sue
borse firmate e i suoi capelli sempre perfetti, ma dentro era una ribelle, uno
spirito libero, una tigre in un corpo di donna. lei era la mia istintività
ed io la sua ragione, un duo pericoloso e dinamico: perfetto!
Selene non pensava mai, era bastarda e vivace ma non era sempre stata così.
Tutta colpa di Liam, il solito ragazzo bello e
viziato, che aveva fatto soffrire Selene per anni, tanto da farla cambiare
totalmente.
Fortunatamente, pero, l’ anno prima Selene aveva deciso di mettere un punto a
quella storia tossica, a quell’amore velenoso e distruttivo.
Aveva deciso finalmente di cominciare a vivere e a smettere di sprecare energie
per persone inutili. Aveva capito il suo valore, aveva capito che meritava di piu di un amore a senso unico.
Selene era uguale a suo padre, lo stesso spirito, la stessa generosità e
la stessa allegria, tutto il contrario di sua madre, una donna arrivista e
cattiva, che fin dal mio primo ingresso a casa mi aveva fatto sentire fuori
luogo, un’estranea. E cos’ io non ero mai riuscita a trovare il mio posto nel
mondo.
Anche Chris, il fratello di Selene, aveva preso dal padre, fortunatamente.
Quanti pomeriggi a parlare con Selene per la mia cotta per lui, ma erano
passati anni e ormai era solo un vecchio ricordo, un buon amico, un buon
fratello.
E cosi ci ritrovavamo, come tutte le estati, a dare una mano al lussuoso hotel
di Chris a Miami. Selene si occupava della spiaggia e del giardino, mentre io
riassettavo le stanze e servivo al ristorante.
Sembrava la solita, ennesima, estate, ma ancora non sapevamo che tutto sarebbe
cambiato, che le nostre vite avrebbero preso una piega diversa dal solito.
Una piega chiamata amore.
La nostra vita cambiò nell’istante in cui…
Il nostro angolino: ed eccomi anzi
eccoci con una nuova ed entusiasmante storia. Premetto che è stata scritta
a quattro mani, due mie XD e due della bravissima DARK MOON. Credo che la
maggior parte di voi la conosca già, visto che ha scritto e sta scrivendo una
storia più un sequel fantastico.
Questo prologo dà solo una piccola facciata a quella che sarà una fantastica
avventura per le due amiche/sorelle.
Speriamo in tante recensioni, se volete passate anche per le altre storie sia
mie che di Dark Moon.
Al prossimo capitolo che sarà messo per la prossima settimana XD....
Bacini Sweetfairy e Dark
Moon !!
Come tutte le mattine mi
ritrovavo distesa a terra, senza cuscino, con un piede sul letto e la schiena a
pezzi, Iside era sempre la stessa. Non cambiava mai.
Aveva la bellezza di vent’anni e la notte veniva ancora a rifugiarsi nel mio
letto e il finale era sempre lo stesso: io spiaccicata a terra e lei bella distesa
sul mio letto, con la pancia all’aria e abbracciata al mio cuscino.
Decisi così di vendicarmi e darle almeno una volta, dopo dieci anni, un cattivo
risveglio come i miei. Così, con un ghigno sulla faccia e già un’idea che mi
frullava nella testa, mi alzai e in punta di piedi mi recai nel bagno contiguo
alla mia stanza.
Ridendo malignamente dentro di me ritornai nella stanza con un grosso secchio
tra le mani e l’aria di una bambina prossima a fare una marachella.
Mi avvicinai al letto, sperando che non si svegliasse proprio in quell’istante
e beandomi della sua aria felice, le rovesciai tutto il secchio d’acqua
congelata addosso.
-Sveglia!!- urlai, facendola sobbalzare.
Saltò così tanto dal letto che per poco non sbatteva la testa al soffitto.
Mi piegai letteralmente in due dalle risate, mentre lei era bagnata fradicia e
imbronciata, che mi guardava con l’aria più sbalordita del mondo.
-Ma sei impazzita?!- sbottò lei, cercando di asciugarsi le piccole goccioline
dalla faccia.
-Perché, non lo sapevi?- dissi io, scoppiando di nuovo a ridere. –La cosa non
dovrebbe più sorprenderti.- feci, posando il secchio e sedendomi accanto a lei
sul letto.
-tu devi farti curare! C’è qualcosa di serio che non va in te! Guardami, sono
zuppa! Se morirò mi avrai sulla coscienza!-
Le diedi di botto una pacca sulla spalla e ridendo andai in bagno per farmi una
doccia.
-Ma non ci pensare nemmeno!- mi fermò Iside sulla soglia del bagno. –Per come
sono conciata vado prima io in bagno, altrimenti morirò sul serio!-
-Io mi chiedo: ma se hai la tua bella camera spaziosa, perché non vai la a
lavarti?- sussurrai angelica.
-Perche sto così spesso nella tua camera che ormai la
mia mi sembra estranea.- disse, come se fosse una cosa ovvia.
Sorrisi maliziosa e mi avvicinai a lei. –Beh, potresti sempre farti la doccia
nel bagno di mio fratello, credo proprio che gli farebbe piacere, sai?-
cominciai di nuovo a ridere.
Iside inarcò le sopracciglia. –E che significa?-
Fu il mio turno di inarcare le sopracciglia, quella ragazza era davvero una
tontolona.
Sbuffando le feci segno di entrare in bagno. –forza, che oggi abbiamo un bel
po’ da fare. Non so quali persone importanti di non so quale telefilm hanno
prenotato per oggi fino a non si sa quando. L’hotel si riempirà di ragazzine
urlanti, temo.-
Anche Iside sbuffò. –Ma che bello!- ed entrò in bagno, mentre io andai
all’armadio per scegliere cosa indossare.
Finalmente mi ero decisa, ora dovevo assolutamente andare da mio fratello e
conoscere i miei doveri di quel pomeriggio. A volte mi scocciavo, perché tutte
le mattine era solito fare le stesse cose, solita routine, volevo cambiare,
volevo novità, ma quello che avveniva era sempre uguale.
Mentre mi recavo da Chris, vidi degli strani movimenti all’interno dell’hotel.
Tutte le mie “amiche” se così si potevano chiamare, erano nervose e agitate,
volevo capire che quel giorno sarebbero venuti degli attori, ma non vedevo il
motivo di stare così. Forse io e Iside eravamo le uniche a fregarcene, come
sempre eravamo le uniche ad essere così.
-buongiorno fratellone- gli mollai uno schiaffo sulla spalla, e lui di risposta
fece lo stesso.
-buongiorno principessa- mi sorrise come faceva sempre.
-mio principe, cosa devo fare questa mattina??- gli dissi, sedendomi sulla
poltrona bordeaux davanti alla sua scrivania…
All’improvviso la porta si aprì, era Iside che voleva solo salutare Chris. Poi
in un batter d’occhio si allontanò dalla stanza.
-allora, mio Chris innamorato della nostra Iside, cosa devo fare??- mi stavo
spazientendo, volevo uscire da quella stanza, il mio alter ego stava per
scoppiare…
-principessa non dire queste cose, sono un uomo d’affari io, mica sono come
te!!! Comunque devi fare il solito, stare tra il giardino e la spiaggia,
avremo degli attori in questi giorni, dovrai essere più gentile del solito…-
sbuffai a quell’affermazione…
-ok, principe…ora vado- mi alzai e gli diedi un dolce bacio sulla guancia…
Senza che lo lasciassi parlare, mi recai fuori da quella stanza…-che la
giornata abbi inizio- dissi tra me e me.
Camminare per i lunghi corridoi mi faceva sembrare di stare in un film – ok
Selene credo che questa mattina stai sognando un po’ troppo, gli attori che
devono venire ti stanno facendo cimentare un po’ troppo nelle loro parti- dissi
sempre tra me e me.
Se qualcuno mi avesse sentita, mi avrebbe presa di sicuro per matta… - basta
fare film mentali, ora si lavora!!-.
Finalmente ero arrivata sulla grande distesa di sabbia bianca bagnata da quella
piattaforma di acqua oceanica, adoravo stare lì, adoravo tutto di quella
favolosa città.
-hey tu dolcezza- mi chiamò il nuovo DJ della
spiaggia…
-buongiorno Matt, e non chiamarmi così, ho un nome e questo è Selene- gli dissi
acidamente, odiavo i ragazzi così, dopo Liam avevo
odiato il sesso maschile…
-come siamo acide questa mattina- cominciai ad innervosirmi. Potevo odiare una
persona dopo due giorni che la conoscevo?? Beh io ero capace di tutto.
Senza dirgli nulla, presi un Cd e lo inserii nella
console davanti a lui.
-ma cosa fai?? Il DJ sono io qui!!!- cominciò nuovamente…
-vedo che non sei molto capace, hai messo delle canzoni orribili, per i ragazzi
ci vuole questo…- lasciai la frase incompleta, perché a continuare fu “Getting over you”di “David Guetta e Chris Willis feat. Fergie e Limfao”
Ed ecco che la mia giornata era cominciata sulle note di questa favolosa
canzone.
Comincia a muovermi a ritmo come facevo il sabato sera quando mi ritrovavo
dietro la mia splendida consolle a scegliere le canzoni per la mia
Iside...ebbene si, sono una dj.
All’improvviso qualcuno mi fece ritornare alla realtà, -hey
tu, bellezza- mi girai più volte per capire da dove provenisse quella voce, in
meno di un secondo mi ritrovai accanto un ragazzo poco più alto di me, moro con
degli occhi da cerbiatto, mi fece un sorriso malizioso e capii che era stato
lui a chiamarmi.
-ciao, tu sei??- gli dissi gentilmente, non potevo essere spigolosa come lo ero
con Matt, rischiavo di far fare una brutta figura a Chris.
-Piacere Steven McQueen, attore di The Vampire Diaries- lo disse con tanta autostima, che mi fece voltare
lo stomaco…
-ah, piacere io sono Selena Keytech, sorella del
proprietario di questo hotel….- gli dissi con un ghigno stampato sulla faccia…
-ah, sei tu la riccona, tutti mi hanno parlato della famosa sorella Keytech, e devo dire che avevano proprio ragione sul tuo
conto, sei proprio favolosa…- cominciò così a guardarmi dalla testa ai piedi…
Innervosita gli dissi: -guardami di nuovo e rimpiangerai di stare in questo
hotel- mi girai e gli diedi le spalle, e con passo felino andai all’ombrellone
poco più giù di quello di Steven, sempre se così si chiamava.
Passai più volte accanto a lui, e come il solito mi guardava il sedere, così
decisi di parlargli – abbiamo cominciato con il piede sbagliato, però tu non
fai nulla per venirmi incontro, forse non sono stata chiara, ma non devi
guardarmi in quel modo…- gli dissi senza dargli il tempo di rispondere…
-ok ok, forse hai ragione, ma hai un sedere
invitante- pensai di dargli uno schiaffo, ma per quieto vivere me ne andai
incazzata nera…
Speravo tanto che la giornata finisse in fretta, così mi sarei potuta sfogare
con la mia cara sorellina Iside. Avrei passato ore a sputare sentenze su quel
ragazzo maniaco attore.
Pov Iside
Finii di rassettare la camera di Selene: ovviamente lei aveva sparpagliato
vestiti per tutta la stanza e non aveva minimamente mosso un dito per mettere
un po’ in ordine.
Mi aggiustai meglio la gonna nera e la camicia bianca e uscii dalla stanza,
diretta alle mie infinite mansioni mattutine.
Quella mattina sarebbe stata intensa e a quanto avevo capito un famoso cast
sarebbe venuto a stare da noi. Sbuffai, l’idea di essere invasa da milioni di
fan non mi piaceva per niente e probabilmente gli attori sarebbero stati una
massa di cafoni arroganti.
Mi sentivo strana, ero tesa e in agitazione per qualcosa. Avevo sempre avuto un
sesto senso molto sviluppato e quella mattina mi divceva
di stare in allerta per qualcosa.
Passai davanti allo studio di Chris e decisi di augurargli una buona giornata,
sicura che a quell’ora stesse già lavorando.
Bussai e poco dopo entrai, trovando anche Selene lì, seduta comodamente sulla
poltrona.
Sorrisi a Chris, era davvero carino quella mattina. –Volevo solo augurarti
buona giornata.- un altro sorriso.
-Grazie Iside, anche a te.- anche lui sorrise.
Capii che forse stavano parlando di qualcosa di importante, così, dopo averli
salutati, uscii dalla stanza, seguita dallo strano e attento sguardo di Chris.
Andai al ristorante, sperando che almeno quella mattina non ci sarebbe stata
troppa gente, ma il mio desiderio non fu esaudito: la sala era così piena, che
il brusio che proveniva dai vari tavoli era quasi assordante.
Sospirando mi diressi in cucina. –Giornata piena, eh?- dissi a Georgiana,
l’allegra cuoca che preparava la colazione.
-Abbiamo cominciato presto oggi!- si lamentò l’anziana donna, depositandomi tra
le mani due piatti. –Portali al tavolo cinque.-
-Agli ordini capo!- feci sorridendo, uscendo dalla cucina e cominciando a
servire ai tavoli.
Andai avanti così per un bel po’ di tempo, già stremata per le persone che mi
chiamavano da ogni angolo della stanza. Tutto ciò diventava ancora più
difficile se poi si dovevano interpretare anche i gusti degli ospiti stranieri.
Tra poco avrei sicuramente mandato tutto all’aria e mi sarei goduta il sole di
quella splendida giornata. Ero strana, nervosa e non riuscivo a capire cosa mi
stesse succedendo.
Stasera avrei sicuramente organizzato con Selene una delle nostre seratine al
Paradise, il locale del nostro vecchio amico Bill.
Ritornai in cucina e presi un vassoio con tre caffè e un cappuccino e mi voltai
velocemente per raggiungere la sala, peccato però che, appena uscita dalla
cucina, andai a sbattere contro qualcosa o meglio qualcuno.
Rovesciai tutti i caffe sulla camicia bianca dello sconosciuto, già pensando a
tutte le possibili morti che mi avrebbe fatto fare Chris non appena l’avesse
saputo.
Alzai lo sguardo,
mortificata, con l’intento di scusarmi con il cliente, ma rimasi bloccata da
degli intensi occhi castani, che mi guardavano spalancati.
Lo sconosciuto era più alto di me di parecchi centimetri, aveva gli occhi color
cioccolato e i capelli castani che gli ricadevano in morbidi ciuffetti sugli
occhi.
Anche io rimasi imbambolata, ma poco dopo mi riscossi dal mio stato catatonico
e mi scusai.
-Mi dispiace, mi dispiace tanto.- dissi mortificata, prendendo un fazzoletto e
cominciando a tamponargli la camicia.
-Non preoccuparti, non è successo nulla.- mi bloccò il polso, impedendomi di
continuare a pulirlo. –Magari potresti accompagnarmi in bagno.-
Eh?
Lo sconosciuto, leggendo la confusione nei miei occhi, subito si affrettò a
spiegarsi. –Intendevo indicarmi il bagno, visto che non ho ancora una camera, i
miei amici stanno prenotando adesso.-
Scoppiai a ridere per la sua aria preoccupata. –Certo, però purtroppo ci sono
solo i bagni del personale.-
-Non credo sarà un problema.-
mi sorrise di nuovo.
Aveva un sorriso da Dio quel
ragazzo!
-Piacere, Iside. E tu?- gli tesi cordiale la mano.
-Piacere Daniel.- mi disse lui un po’ stranito, come se gli avessi chiesto
qualcosa di sbagliato.
-Cosa c’è?-
-Nulla, solo mi sorprende
che tu non mi conosca, ma non per egocentrismo, ma perché…va beh, lascia
stare.-
Aggrottai le sopracciglia. No, non era possibile che…
-Sei uno degli attori del cast di non so cosa?!- dissi tutto d’un fiato.
Bene, avevo rovesciato il caffe addosso ad un attore famoso.
Daniel scoppiò a ridere. –Si, sono io e il “ non so cosa” si chiama The vampire
diaries.-
-Oh, si! Ne ho sentito parlare. Tutte le mie amiche amano un certo Damon.-
dissi, sperando di non aver sbagliato il nome del personaggio.
-Quindi tu non hai mai visto il telefilm?-
-Se ti dico di no cambi hotel?-
Daniel mi sorrise ancora. –Certo che no, adesso meno che mai.- disse,
guardandomi intensamente negli occhi.
Io abbassai lo sguardo, diventando rossa, ma poco dopo lo riportai su di lui.
-Iside…- continuò lui, per spezzare l’imbarazzante silenzio. –Non sei
americana?-
-No, cioè si, ma sono di origini egiziane.-
-Wow, non avevo mai conosciuta un’egiziana. Com’è l’Egitto?-
-Credo bello, non ricordo molto.- cominciai ad innervosirmi.
-Ho detto qualcosa di sbagliato?- mi chiese Daniel, capendo la mia difficoltà.
-No è che…senti possiamo cambiare argomento?-
-Si, come vuoi.-
-Beh, questo è il bagno.- dissi poco dopo, fermandomi nei pressi di una porta.
–Ciao allora.- gli sorrisi.
Mi voltai e stavo per andarmene, ma Daniel mi bloccò per un polso.
-Aspetta. Possiamo rivederci?-
-Beh, se tu alloggerai qui ci vedremo tutti i giorni.- gli sorrisi e, liberando
il polso dalla sua presa, cominciai a camminare, sicura che lui mi stava
guardando.
Ritornai al ristorante e continuai a servire ancora per un po’ la colazione.
Non vedevo l’ora di raccontare tutto a Selene.
Buongiornooooosweethearts come state?? avete visto abbiamo aggiornato
dopo una settimana? facciamo sempre più progressi XDXD. che ve ne pare del
primissimo capitolino??? Le nostre due amiche/sorelle hanno conosciuto due del
nostro amato cast, Selene ha incontrato quell'odioso maniaco di Steven ahahahah -_- mentre la nostra Iside il dolce e amabile
Daniel nonchè il bellissimo Elijah *_*... ora cosa
succederà mai???
Selene e Iside sono molto legate tra loro sono così carine *_* così stupende
*_*.
Ok basta vi abbiamo scocciate troppo... ci sentiamo al prossimo capitolo un
bacio a tutte XOXO
Ringraziamo le anime pie che hanno commentato e quelle che ci seguono
anche in silenzio. SweetFairy & Dark moon
Dopo le interminabili ore,
finalmente potevo ritornare in camera e godermi una rilassantissima
doccia.
Ma questo fu impossibile,
visto che ad aspettarmi c’era la mia splendida amica-sorella Iside, che aveva
la faccia di una che aveva qualcosa di grosso da raccontare.
Mi avvicinai a lei, che era
appoggiata alla mia porta, con aria alquanto assorta.
-Ehi, tutto bene?- chiesi
io, dandole un leggero bacio sulla guancia.
Lei sembrò non accorgersi
subito di me, ma poi si voltò a guardarmi, completamente rossa in viso.
-Non sai cosa mi è successo
oggi!- esclamò, tutta euforica.
-Sai, non credo di volerlo
sapere, visto che già ho capito tutto.-
-Ah si?- fece lei poco
convinta.
Entrammo in camera e lei si
fiondò subito sul mio enorme divano e io subito la seguii.
-Si, che disastro hai
combinato?- chiesi, scuotendo la testa.
-Aaallora!
Stavo servendo la colazione, quando ho rovesciato tre caffè addosso a un
cliente!- cominciò a raccontare lei, come se quello fosse una cosa bella e non
un disastro.
-Ok, sei fottuta. Chris ti
ucciderà sul serio questa volta e poi passerà a me, perché non ho capito
secondo quale arcano mistero, io debba essere sempre legata ai tuoi pasticci,
anche quando non c’entro, visto che ho già i miei buoni motivi per essere
uccisa da Chris.- dissi, con le lacrime agli occhi per le risate.
-Perché, che hai fatto?-
-Diciamo che…sono stata poco
amichevole e ospitale con Steven McQueen, uno del
cast di come si chiama.- confessai, con aria da bambina.
Iside scoppiò a ridere.
–Bene, perché io ho rovesciato i caffè addosso a Daniel Gillies,
anche lui attore in come si chiama!- disse, ritornando a ridere.
-Che cosa?! Ah, aspetta! Ho
capito chi è! È l’originario! Quello sexy da morire e tu…tu hai rovesciato i
caffè addosso all’originario!-
-Si, una figura di merda
originaria proprio!- disse Iside, non smettendo di ridere.
Anche io scoppiai a ridere.
–Beh, sono disposta a pulirlo io!- dissi ridendo più che mai.
-Beh, siamo così telepatiche
che facciamo le figure di merda insieme!- fece Iside, smettendo di ridere.
-Hai proprio ragione mia
cara, ora ci dobbiamo sorbire le lamentele del mio caro fratellone, che bella
cosa...per questo stasera ci vuole una delle nostre grandi serate al Paradise.-
-Si, concordo! Magari invito
Daniel!- fece lei tutta contenta.
-Ma non è che sei già
“partita” cara amichetta mia?- insinuai io, con il mio solito tono malizioso.
-Oh, andiamo, non fare la
stupida!- Iside mi diede un leggero buffetto sulla spalla. –Vado a cercare
Daniel e gli dico di stasera!-
-Ok, io organizzo. Chiamerò
Bill e gli dirò che stasera farò io la dj. Tu, mi raccomando, fai scintille in
pista!-
Iside mi sorrise e poi uscì
dalla stanza.
POV ISIDE
Arrivai in terrazzo, dato
che mi avevano detto che Daniel era lì e infatti stava seduto al sole a bere
qualcosa insieme a una ragazza dai lunghi capelli castani.
Era...Era fidanzato?
Sentii una morsa allo
stomaco: mi sarei resa ridicola a dirgli di quella sera?
Presi coraggio, infondo cosa
poteva capitare? La cosa peggiore era che mi dicesse di no, ma poi sarebbe finita
lì, quindi non c’era niente di cui preoccuparsi.
Mi avvicinai al tavolo e la
ragazza alzò lo sguardo su di me.
Era molto bella...
-ehm, ciao.- dissi poco
convinta, mentre anche Daniel si voltava a guardarmi.
-Ehi, ciao.- Daniel mi fece
un bellissimo sorriso.
-No, non abbiamo ordinato
nulla.- fece cordiale la ragazza, dato che io ero ancora in abiti da lavoro.
Poteva starmi sulle palle
una ragazza dopo tre secondi che la conoscevo?
-Lo so.- dissi, rivolta alla
ragazza. –Daniel, stasera ti va di venire al Paradise? È la discoteca più
mozzafiato di Miami.-
-Mhm
certo! Posso portare gli altri?-
-Certo!- feci, contenta che
lui avesse accettato. –Ovviamente è invitata anche la tua ragazza.-
La mora scoppiò a ridere. –Oh,
no, non sono la sua ragazza. Piacere, sono Nina Dobrev.-
mi tese cordiale la mano, che io prontamente afferrai.
-Piacere, io sono Iside.-
-Iside? È un nome
alquanto...particolare.- lasciò andare la mia mano, mentre io le sorridevo a
stento.
C’era qualcosa che mi
irritava in quella ragazza...
-Bene, allora ci vediamo
alle 23.00 a...- gli diedi l’indirizzo, poi, sorridendo a Daniel e facendo un
gelido segno con la testa a Nina, ritornai in camera, per dire a Selena di
prenotare un tavolo abbastanza grande!
Sembrava una serata come
tutte le altre, ma quello che io e Selene ancora non sapevamo, era che quella
sera ci avrebbe stravolto la vita e che avremmo incontrato le persone che man
mano avrebbero preso un ruolo centrale nelle nostre vite e nel nostro cuore.
Quando arrivai in camera,
Selena aveva appena terminato la chiamata con Bill e già era tutta euforica.
-Odio Nina Dobrev!- sentenziai, sedendomi di nuovo sul divano.
-La ragazza di Daniel?-
chiese lei, posando il suo cellulare.
-No, ma sicuramente sarà la
ragazza di qualcuno.-
-Beh, allora la odierò anche
io!-
-Bene, sorella.- dissi,
tendendole la mano.
-Bene.- fece anche lei,
afferrando la mia mano.
-Sono sicura che stasera ci
divertiremo da matte. Ho già in mente delle canzoni niente male e Bill mi ha
dato campo libero.- fece, con uno strano luccichio negli occhi.
-Come sempre del resto, solo
che questa sera ci saranno i cari attori, sperando che ci sia qualcuno libero!-
dissi, cominciando a ridere.
-Da quando sei così
sfacciata?- fece anche Selene, inarcando le sopracciglia.
-Da quanto ho vent’anni e
sono ancora vergine credo.- dissi, senza smettere di ridere.
-Beh, non ti sei persa
nulla.- Selene si limitò a fare un’alzatina di spalle.
-Non ci pensiamo. Cosa ci
mettiamo?-
Non avessi mai fatto quella
domanda...i suoi occhi si illuminarono di una luce diabolica e saltò
letteralmente dal divano, catapultandosi nel suo armadio.
-Io metterò questi!- disse
fiera, esibendo un mini pantaloncino di jeans e sopra un piccolo corpetto nero,
che arrivava probabilmente all’ombelico. Le mani erano fasciate in
sensualissimi guanti di pelle che lasciavano scoperte le dita.
-Stasera morirà molta gente.
Si, farai una strage!-
-Sempre se indosserò questo
e non cambierò idea all’ultimo momento!- disse lei, scoppiando a ridere.
Per fortuna sapevo che non
faceva sul serio.
-Beh, io invece non ho la
più pallida idea di cosa mettere.-
Ecco, questa era un’altra
cosa che non avrei dovuto dire.
Selene si catapultò di nuovo
nell’armadio e ritornò poco dopo con una mini…minigonna di jeans, un po’
strappata in alcuni punti, con sopra un mini corpetto fucsia scuro, con delle
ricamature all’interno. -Io non indosserò mai questa roba!- protestai.
-Invece devi! E lo farai!-
fece, con quel suo tono che non ammetteva repliche.
-Sarò ridicola con quel coso
addosso e poi per come ballo io mi si alzerà tutto!-
-Beh poco male, non ti
lamentavi forse della tua verginità?- disse maliziosa.
-Va bene…mi arrendo…-
Arrivai da lei e presi
controvoglia i vestiti, chiudendomi in bagno.
Angolino autrici:
Quella sarebbe stata una
lunga…lunga…nottata.
Sera sweetheartssss come va? le vacanze tutto bene??
A noi sono andate alla meraviglia...per fortuna!! Beh che dire...questi sono
ancora capitoli di transizione, ci faranno capire un pò
come svolgeranno le vicende per le due amiche/sorelle. non parliamo delle
figuracce che le due si sono raccontante perchè
finiremo di ridere domani mattina ma in questo capitolino c'è la conoscenza
della nostra bella Nina Dobrev...ahahahah...chissà
cosa combineranno le due con i nostri bellissimi attori!... lo saprete nei
prossimi capitoli...
Bacini S_F & D_M
Stentavamo a crederci anche noi, ma dopo TRE ORE eravamo pronte!
Ovviamente la colpa era di Selene, perché io avevo impiegato giusto mezz’ora a vestirmi, le restanti due ore e mezza erano servite solo a
Selene, che a detta sua, avevo fatto preparare velocemente rispetto ai suoi standard.
In ogni caso, riuscimmo ad uscire dall’hotel, dopo però che Chris aveva brontolato sui nostri vestiti, ma Selene aveva blaterato qualcosa tipo “non essere geloso” ed eravamo andate via.
Adesso stavamo in sella alla bellissima moto nera di Selene, dato che io non volevo prendere la macchina, perché al Paradise era impossibile trovare parcheggio.
Arrivammo e, sotto gli occhi interessati di tutti i ragazzi presenti nello spiazzale, entrammo nel locale, superando le innumerevoli persone che facevano la fila.
Appena entrate, il Paradise si rivelò in tutto il suo splendore. C’era una bellissima musica di sottofondo, le luci erano eccezionali ed offuscate, mentre nell’aria c’era un buonissimo odore.
Avevamo già detto che amavamo Bill e il suo locale?
-Stasera è stupendo!- disse Selene, mentre alcuni ragazzi le lanciavano delle occhiate parecchio lascive.
-Già!- concordai. –Vai alla consolle?-
-Certo! Chi sa se gli attori sono già arrivati.- chiese, guardandosi in giro.
-Chi sa! Ma credo sarà impossibile trovarli in mezzo a tutta questa folla.-
-bhe, comunque io vado! A dopo bella! E mi raccomando: ti voglio scatenata stasera!- disse, facendomi l’occhiolino.
-E tu, mi raccomando: fammi scatenare!-
-Sarà fatto, milady.- fece, facendo un teatrale inchino e dirigendosi verso la sua consolle, che orami, era parte di lei.
Io ordinai prima una bacardi breezer all’arancia e poi mi diressi in pista.
Era ora di cominciare!
POV SELENE
Arrivai alla consolle, la mia amatissima consolle. Indossai le mie enormi cuffie, pronta a darmi alla pazza gioia.
Vedevo Iside che aspettava solo me per salire sulla pedana argentata, proprio sotto di me.
In quell’istante annullai tutto il mondo intorno a me e pensai solo alla mia musica.
All’improvviso non ero più in una discoteca piena di gente, c’ero solo io e quel magico flusso fatto di note che mi scorreva nelle vene.
Amavo la musica, era la mia bambina.
Ci pensai un attimo, poi decisi di cominciare con le amatissime note di “Deja vu” di Inna, ovviamente remixate in quel momento da me.
Subito dalla folla sotto di me giunsero gridi soddisfatti al suono della musica, così capii di aver fatto centro.
Così facendo, mi persi in essa, mettendo tutta me stessa nella musica.
Vidi Iside sotto di me con una bottiglia tra le mani, pronta a scatenarsi. Adoravo vederla ballare dalla mia postazione.
Mentre mettevo la musica, Matt si avvicinò con un cicchetto di rhum e pera. Io gli sorrisi, per poi bere al volo i due bicchierini.
Feci l’occhiolino a Matt, per poi dedicarmi completamente alla consolle.
La serata era iniziata.
POV JOSEPH
Io, Ian, Paul, Candice, Kat, Steven, Daniel arrivammo in quel momento al locale. Ci riconobbero subito, quindi non ci fu nemmeno bisogno di fare l’enorme fila.
Appena entrati, restammo a bocca aperta: il locale era fantastico, le luci erano perfette e tutti si muovevano a ritmo sinuoso.
C’era un piacevole odore, che rilassava e ti faceva entrare quasi in un’altra atmosfera.
-E bravo il nostro Daniel che ha abbordato due ragazze che conoscono questi ambienti!- fece Trev, dandomi una pacca sulla spalla. –Sono carine, Dan?-
-Iside si, l’amica non lo so, non l’ho mai vista.- fece Daniel, sempre serio e composto.
In effetti mi stupiva anche che fosse stato lui a rimediarci quella serata, non spiccava certo per le sue qualità amichevoli.
-Ma siete assurdi! Avete ancora gli ormoni a palla alla vostra età!- fece Candice, facendo scoppiare a ridere Kath.
-Non parlare tu, che fai sempre tardi sul set perché scopi continuamente con Steven!- feci io, facendo uscire tutta la finezza che era in me.
-Si, Jos, sei davvero un gentiluomo.- fece Ian, trattenendo una risata.
-Beh, amico, non siamo tutti dei cavalieri dalla scintillante armatura come te.- gli risposi, facendogli un occhiolino.
Trev e Steven scoppiarono a ridere. Insieme, poi, avanzammo nel locale.
Stavo per chiedere a Daniel dove fossero le sue amiche, quando venni catturato dal suono di una voce, che proveniva, letteralmente, da sopra le nostre teste.
“ No, no, no, no, no, no fire, no fire I, I wanna fell the music higher And touch the sky No, no no no you drive me crazy, You crazy boy I wanna live with you A deja-vu “
Alzai lo sguardo verso la postazione del dj e rimasi a bocca aperta. Alla consolle c’era una bellissima ragazza dai capelli castano scuro e mai avrei immaginato che il dj fosse una ragazza.
Aveva una voce soave e mixava la canzone in modo perfetto.
Lei era perfetta.
Non avevo mai visto una ragazza così bella in vita mia. Sprizzava energia e vitalità da tutti i pori e aveva un modo di cantare fantastico.
-Ma quella…quella è Selene!- proruppe all’improvviso Steven, indicando la dj.
Mi voltai verso di lui. –La conosci?!- chiesi, inspiegabilmente ansioso.
-L’ho conosciuta sulla spiaggia. È la proprietaria dell’hotel dove alloggiamo.- mi spiegò lui.
Io riportai di nuovo gli occhi su di lei, ipnotizzato quasi dal suo modo di muoversi.
Steven cominciò a fare delle battutine sul suo sedere, che a me, sinceramente, sembravano di poco gusto.
Dopo qualche secondo, però, non diedi nemmeno più retta ai commenti di Steven, perché mi concentrai totalmente su di lei.
Mi voltai verso Ian, trovandolo imbambolato a guardare la pista dove tutti stavano ballando.
Aveva gli occhi puntati su una ragazza che ballava al centro della pista.
POV IAN
Guardai Joseph, che si era letteralmente perso a guardare la ragazza alla consolle, così, con un mezzo sorriso, spostai lo sguardo sulla folla che si scatenava in pista.
Spostai lo sguardo disinteressato su tutta la folla, per poi riportarlo al centro della pista.
Sgranai gli occhi, incantandomi a guardare una ragazza dai lunghi capelli scuri, con una minigonna provocante e un corpetto succinto.
Ballava in modo sinuoso e sensuale, era come se la musica si fosse impossessata di lei e stesse esprimendo tutta la sua bellezza.
Rimasi ipnotizzato, non riuscendo a staccare gli occhi dalla figura della ragazza, che sembrava non accorgersi nemmeno della moltitudine di ragazzi che ballavano intorno a lei,
Era bellissima e ballava in un modo fantastico, alternando ogni tanto al ballo delle profonde sorsate di quello che mi sembrò bacardi.
Appena la dj finì di cantare e cominciò la parte mixata, la ragazza alzò lo sguardo verso la postazione della dj, facendo il segno di ok alla dj, subito ricambiata da lei.
Ricominciò a ballare e io ricominciai a subire il suo ammaliante fascino.
-Quella è Iside.- Daniel interruppe i miei pensieri, riportandomi alla realtà.
Seguii il suo sguardo, per capire a chi si stesse riferendo.
Iside era la ragazza che poco fa mi aveva incantato.
In quel momento, ringraziai che Nina fosse rimasta in albergo, perché io non sarei stato in grado né di staccare gli occhi da quella ragazza ne di giustificarmi con lei.
-Andiamo in pista!- fece un gioviale Trevino, trascinandoci tutti in pista.
Angolino autrici:
Seraaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa....ccome state???...ok siamo imperdonabili... abbiamo aggiornato dopo una vita...ma siamo sempre quiiiiiiiiiiii XDXD. Volevamo ringraziare le anime pie che come sempre ci sostengono in tutto e per tutto...grazieeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee.....Speriamo di ricevere qualche altra recensione, anche perchè servono a crescere insieme a voi!!!
La storia entra sempre più nel vivo... crediamo che avete capito gli attori chi sono no??? XDXD e bene si i due figoniiiiiiiiiiiiiiiii Ian & Joseph *_*.
ok ora non prolunghiamo più anche perchè vi romperemo solo.
GRazie ancora a tutte.
Bacini
S_F & D_M
In quel momento avevo bisogno di un drink, così
passai le cuffie a Jonas dei BassHunter e scesi giù,
con tutta l’intenzione di strappare la mia amichetta dalla pista da ballo.
Arrivai da Iside e le sussurrai all’orecchio di andare a prenderci qualcosa da bere
insieme. Iside accettò subito e lasciammo la pista, diretta da Pitt, il barman
di quella serata.
Iside ordinò una tequila, mentre io presi una capirosca
a fragola, la mia preferita.
Pitt ci servì subito, con il suo solito sorrisetto malizioso. Cominciammo a
bere e a ridere tra di noi, finchè non sentimmo
qualcuno chiamare Iside.
Iside si voltò verso colui che la chiamava, rivelandosi essere Daniel.
-ehi, Dan, sei venuto!- gli fece un sorriso, per poi scoccargli un bacio sulla
guancia.
-Lei è la mia amica Selene.- disse, presentandomi.
Io tesi cordiale la mano, che subito venne afferrata da Daniel.
La tranquillità di quella conversazione venne interrotta da un cafone purtroppo
a me noto.
-Ehi, chiappe d’oro!- proruppe Steven.
Io mi portai una mano sulla fronte, facendola scendere man mano sul viso e
imprecando tra me e me.
-Oh, cristo santo, la piattola…-
Tutti scoppiarono a ridere.
Bene, la mia prima figura di merda della serata!
-Siete da soli?- chiese Iside dopo un po’.
-No, sono con alcuni del cast.-
Daniel si voltò a chiamare i restanti ragazzi con cui era venuto, cominciando a
presentarceli.
-…E poi, lui è Ian.-
Ian, che si rivelò essere un magnifico ragazzo dagli
occhi di ghiaccio, mi tese la mano. –Piacere, io sono IanSomerhalder.- fece cordiale.
Io rimasi a fissarlo: era proprio magnifico! –Beh…Sexyholder
ti si addice proprio…- dissi, non pensando minimante che avesse un cognome
alquanto strano.
Tutti scoppiarono a ridere, mentre Iside roteava gli occhi.
-Selene, SOMERhalder, non SEXYhalder…-
mi sussurrò la mia amica.
-Ah. Mi sembrava strano.-
Alle mie spalle sentivo qualcuno ridere rumorosamente. –Beh, bella figura di
merda.-
Lasciai la mano di Ian e mi voltai di scatto, con
l’obbiettivo di dirgliene quattro allo spiritoso alle mie spalle.
Ma quando mi voltai, restai impalata e con la bocca spalancata.
Davanti a me c’era un sexy biondino dagli occhi azzurri, che teneva tra le mani
un bicchiere jack Daniel’s e aveva un malizioso
sorrisetto stampato in faccia.
Ma quanto era figo!
-Tu saresti?- dissi, quando finalmente uscii dal mio stato di trance.
-Piacere, io sono Joseph Morgan, ma tu puoi chiamarmi JoMo,
dolcezza.- disse, per poi farmi l’occhiolino.
-Piacere, io sono Selene.- feci io, con il suo stesso tono malizioso.
-E aspetta!- proruppe all’improvviso Steven, indicando Joseph come se fosse
stato un bambino di cinque anni. –
Perché lui può chiamarti dolcezza e io no?!-
Ma c’era o ci faceva…?
-Beh…perché sei stupido!-
Tutti scoppiarono di nuovo a ridere. Bene, ero il pagliaccio della
serata.
-Non posso portarti da nessuna parte.- borbottò Iside, incrociando le braccia
al petto. –Mi fai fare sempre brutta figura…-
Ancora una volta i ragazzi scoppiarono a ridere e almeno fui contenta che io e
Iside facevamo le “pagliacce” insieme.
-E’ bellissimo questo locale.- fece Daniel, riportando la conversazione su
binari decisamente più tranquilli.
-Si, è di un nostro caro amico.- gli rispose Iside con un sorriso.
Continuammo a chiacchierare per un po’, quando fummo interrotti da un
cameriere.
-signorina Selene, Jonas la vuole alla consolle.-
-E che palle! Ma io sono venuta a divertirmi, non a lavorare!-
-Dai, vai.- fece Iside. –Solo tu riesci a mettere la musica giusta per farmi
scatenare.-
-E beh…ti scateni molto bene.- disse Ian e tutti ci
voltammo a guardarlo.
Inutile dirlo, che Iside passò a tutte le tonalità di rosso: dal rosa pallido
al rosso scuro.
-Io vado allora! A dopo ragazzi.-
-A dopo! Magari vi diamo un passaggio dopo.- fece Daniel.
-Oh, non preoccuparti, siamo con la mia moto.- dissi, facendogli un sorriso.
–Ciao, biondo.-
-Ciao, sweetheart.- disse, con un sorriso malizioso.
Io mi avviai, poi mi fermai e tornai indietro. Mi avvicinai a Joseph e gli
scoccai un bacio sulla guancia. –Così chiami le tue fan, non me.- gli feci
l’occhiolino e poi me ne andai, questa volta sul serio.
Arrivai alla consolle e, come al solito, Jonas mi passò le cuffie. Ormai avevo
capito che quella sera non mi sarei divertita neanche un po’, dal momento che
quel dannato dj si ostinava a farmi lavorare.
Ci pensai un attimo su, poi misi la mia canzone...
Pov. Iside
Io, intanto, ero ancora al bar, mentre chiacchieravo tranquillamente con Daniel
e Ian. Erano entrambi molto simpatici e belli, anche
se lo sguardo penetrante di Ian costantemente su di
me mi metteva in soggezione.
Scoprii che avevo molte cose in comune con Daniel e che la ragazza che avevo
visto in hotel era in realtà la ragazza di Ian.
Poco lontano da noi, c’era Steven che aveva già “abbordato” due biondone, con l’aiuto
di Joseph, che le aveva subito incantate col suo sorriso sghembo.
Katherina e Candice
confabulavano tra loro, lanciando di tanto in tanto occhiate a Ian e Daniel.
Quando, però, Selene fece partire la canzone “Love don’tlet me go” di David Guetta,
la mia attenzione si spostò completamente sulle note della canzone.
Mi voltai verso la pista, come se fossi stata attirata magneticamente verso di
essa, dimenticando i due ragazzi. Mi voltai di nuovo verso di loro e gli feci
un sorriso di scuse. –Perdonatemi, ma ho voglia di ballare!- feci.
Anche Ian a sua volta mi sorrise. –Non riesci proprio
a stare ferma.-
-No, adoro ballare e poi Selene sceglie sempre delle canzoni fantastiche. È
tutta un’altra cosa quando c’è lei alla consolle.- spiegai loro. –Beh, allora
io vado. Spero vi divertiate.-
Stavo per voltarmi, quando mi sentii afferrare per il polso.
-Balliamo insieme?- mi chiese Daniel, cogliendomi di sorpresa.
Feci un sorrisetto, per poi accettare.
Sorprendendomi ancora una volta, Daniel mi afferrò per mano e mi condusse al
centro della pista, dove cominciammo a ballare.
Inizialmente c’era imbarazzo tra noi, evitavamo di toccarci o troppo o troppo
poco: decisamente non ero a mio agio!
Quando poi, però, la canzone entrò nel vivo e Daniel mi sorrise, capii che
dovevo sciogliermi.
Al diavolo tutto! Quella sera mi sarei divertita!
Cominciai a ballare sensuale letteralmente attaccata a Daniel, che aveva
spostato entrambe le mani sui miei fianchi.
Io portai le mie a cingergli il collo, cominciando a muovere il bacino verso di
lui. Sentii subito la sua stretta farsi più forte sui miei fianchi e il suo
respiro caldo sul mio collo.
Daniel cominciò a muovere la mano sulla mia schiena, attirandomi ancora di più,
per quanto possibile, verso di lui.
La canzone mi era letteralmente entrata dentro e le mani di Daniel sul mio
corpo di certo non aiutavano la situazione.
Alzai lo sguardo e incontrai gli occhi di Daniel. Erano belli. Belli, scuri e
profondi.
Sentivo i nostri sguardi troppo incatenati, così mi voltai, continuando a
ballare tra le sue braccia, seppur di spalle.
Continuammo a ballare per quelli che a me sembrarono anni, anche se,
probabilmente, erano passati solo pochi minuti.
Provavo una strana sensazione ad avere le mani di Daniel su di me e dovevo
ammettere che era anche un bravo ballerino: si muoveva a ritmo, facendo aderire
perfettamente i nostri bacini.
La musica, per fortuna o per sfortuna, finì, così io mi voltai di nuovo verso
di lui, mentre Daniel teneva ancora le mani sui miei fianchi.
Ci guardammo intensamente negli occhi e quando ci rendemmo conto che dovevamo o
staccarci o continuare a ballare l’altra canzone che Selene aveva messo, ci
risvegliammo da quella sorta di trance.
Ci sorridemmo e, stranamente per mano, ritornammo dagli altri.
Joseph ci guardava con un sorrisetto malizioso, Steven invece ridacchiava
leggermente, mentre Ian stava con la schiena
appoggiata al bancone del bar e teneva un bicchiere di quello che mi sembrò
bourbon alle labbra.
Guardava verso di noi con i suoi intensi occhi di cristallo, perforandoci
quasi, poi diede un ultimo sorso e tornò sorridente da noi.
-E bravo Daniel, non sapevo sapessi ballare così bene, ma alla tua età dovresti
stare attento, sai…gli acciacchi…i colpi della strega…-
Candice e Kath scoppiarono
a ridere, così come Joseph.
-Senti chi parla! Amico, tu non sei una rosellina di maggio, vorrei
ricordarti.-
Fu il mio turno di scoppiare a ridere, ma evidentemente avevo una risata
contagiosa (o forse ridicola) perché tutti gli altri mi seguirono a ruota.
-Beh, io vado a prendere da bere!- feci io, dopo aver smesso di ridere.
-Ti seguo!- fece una raggiante Candice e, insieme, ci
avviammo al bar, sotto le occhiate divertite dei ragazzi.
Pov Selene
Io stavo tranquillamente alla mia postazione da dj, quando all’improvviso,
mentre cambiavo canzone, mi ritrovai Jonas alle spalle, con in mano un
bicchiere colmo di chi sa cosa.
Senza troppi indulgi, si avvicinò ancora di più a me, avvicinando il suo bacino
al mio fondoschiena, cosa che io odiavo da matti.
-Jonas, per favore.- feci io, già enormemente spazientita.
Lui, però, sembrò non darmi minimamente ascolto, perché, anzi, si fece ancora
più vicino a me.
-Sei bellissima, stasera.- mi sussurrò all’orecchio.
Io sentii subito, contro il mio sedere, quanto fosse “felice” quella sera e ciò
mi provocò ancora più fastidio.
-Jonas, staccati immediatamente! Mi dai fastidio!- sbottai io, cercando di
allontanarlo.
-Oh, dai, non ti mangio mica.-
Stavo per rispondere a tono, quando una voce alle nostre spalle mi bloccò.
-Mi sembra che ti ha detto di staccarti, se non l’avessi sentita.-
Entrambi ci voltammo, dietro di noi stava Joseph: stava appoggiato a delle
casse, le braccia incrociate al petto e il suo solito sorrisetto malizioso
stampato sulla faccia.
-E a me sembra, invece, che questi non siano affari tuoi.- replicò Jonas,
mentre io non riuscivo a staccare gli occhi da Joseph.
Cavolo quanto era sexy quel dannato ragazzo!
-Non mi piace ripetere le cose due volte.- fece Jos,
con tono serio.
Cominciò un intenso scambio di sguardi tra i due, ma poi Jonas sbuffò e si
allontanò, stringendo saldamente tra le mani il suo bicchiere.
Joseph si avvicinò a me. –Odio i tipi del genere.-
-Anch’io e comunque…grazie.-
Joseph mi sorrise. –Dovere.- disse, con quel tono capace di far sciogliere
chiunque. –ti va di andare a prendere qualcosa da bere?- mi chiese dopo poco.
Io accettai subito, contenta del suo invito, così richiamai Jonas, dicendogli
di non disturbarmi più durante la serata.
Io e Jos ci avviammo verso il bar e io non potei non
notare come lui mi avesse passato un braccio intorno ai fianchi, senza però
toccarmi davvero, per impedire che qualcuno mi urtasse.
Arrivammo al bar e ordinammo due drink, mentre gli occhi di tutte le ragazze di
quella sala erano puntati su Joseph.
-Mi sento un po’ imbarazzata in questo momento.-
-Oh, lasciale perdere.- mi rispose lui, portandosi il bicchiere alle labbra e
dando un lungo sorso al drink.
-E’ impossibile, credo proprio vogliano ammazzarmi.- constatai io.
Joseph scoppiò a ridere, avvicinandosi di più a me.
-Beh, allora diamo loro un vero motivo per cui ucciderti.- mi disse, a un
soffio dalle mie labbra.
Io spostai lo sguardo dai suoi occhi alle sue labbra, per poi ritornare ai suoi
occhi.
Cavolo…quanto era...
Io mi avvicinai impercettibilmente a lui, ma Joseph si allontanò da me,
ghignando e ritornando a bere il suo drink.
Bastardo! Non mi piaceva chi si prendeva gioco di me...
Così, pensai di prendermi io gioco di lui quella volta, anche se le possibilità
di infastidirlo erano pari a zero.
Abbandonai il mio bicchiere sul bancone e, facendogli l’occhiolino, mi lanciai
in pista.
Trovai poco lontano da me Steven, che stava ballando con una ragazza, così,
senza pensarci due volte, lo attirai a me,, cominciando a ballargli intorno.
Steven accettò di buon grado di ballare con me, infatti mi passo subito un
braccio attorno ai fianchi.
Sentivo gli occhi di Joseph su di me e infatti, quando mi voltai, lo trovai
intento a guardami, con un’aria tra il divertimento e il fastidio.
Mentre ballavo con Steven sentii qualcosa vibrarmi nella tasca. Mi allontanai
da lui e presi il cellulare, notando che mi era arrivato un messaggio: era di
mio fratello.
“Tornate subito in hotel, sono le cinque e domani dovete lavorare! Portami
Iside sana e salva!”
Sbuffai, rimettendo il cellulare in tasca. Mio fratello era un guastafeste!
-Io devo andare.- dissi a Steven.
-Non puoi restare un altro po’?- mi chiese, con uno sguardo da cucciolo.
-purtroppo no, il dovere chiama!- gli sorrisi e poi mi sporsi verso di lui. –Ci
vediamo in giro, McQueen.- feci, per poi stampargli
un leggero bacio a fior di labbra.
Lo lasciai poi in mezzo alla pista e cominciai a cercare Iside: stava ballando
poco lontano da me con Daniel.
Chi sa che non sbocciava un amore tra quei due! Pensai, ghignando.
Arrivai dai due e feci voltare Iside. –Dobbiamo andare, mi ha mandato un
messaggio Chris e mi ha praticamente ordinato di tornare a casa e di riportarti
sana e salva.- finii con un sorrisetto.
Anche Iside sbuffo, per nulla contenta di abbandonare le braccia sicure di
Daniel.
-Devo andare…- gli sussurrò a un orecchio.
Vidi Daniel annuire e Iside dargli un bacio sulla guancia, ma Daniel,
involontariamente, voltò la faccia, cosicchè il
risultato fu che le loro labbra si scontrarono.
Iside si ritrasse subito, diventando tutta rossa, mentre io me la ridevo di
gusto, senza però farmi notare dai due.
Tirai Iside per un braccio: era davvero ora di andare.
Uscimmo velocemente dal locale e montammo in sella alla mia moto.
Poco tempo dopo eravamo già arrivate in hotel, dove ad aspettarci c’era un poco
contento Chris.
Salve Sweethearts...come va? a noi bene! Cm al solito ringraziamo
quelle anime pie che recensiscono costantemente la nostra storiella....grazie e
anke a ki legge. Ke ne pensate?? la storia entra sempre più nel vivo.
beh noi andiamo...alla prossimaaaa...
bacini s_f & D_M
Come già era previsto, un’ora dopo eravamo in piedi, aggirandoci
come degli zombie nella stanza e con la voglia di lavorare pari a zero.
Vedevo che Selene era ancora un po’ giù di morale e non sapevo
proprio che fare per strapparle un sorriso.
Eravamo tanto assonnate che ci muovavamo con la lentezza di un
bradipo e l’idea che avremmo dovuto affrontare l’ennesima giornata stancante
non ci piaceva per niente.
Ovviamente, anche se triste, Selene era sempre Selene, infatti
fui io la prima a finire di prepararmi, mentre lei stava ancora scegliendo cosa
mettere.
-Sely, io mi avvio!- urlai per farmi sentire, dato che lei era
chiusa in bagno.
-Ok!- urlò anche lei.
Così, mi aggiustai un’ultima volta e uscii dalla stanza.
-Iside...-
-Cavolo!- sobbalzai, voltandomi con la mano appoggiata sul
cuore. –Mi hai fatto prendere un infarto, Chris.- feci contrariata.
Chris si staccò dalla parete dalla quale era appoggiato e venne
verso di me. –Mi dispiace.- disse semplicemente, guardandomi con uno strano
sguardo.
-Ciao, eh.- mi incamminai, superandolo.
Dopo quello che mi aveva detto ieri nottenon avevo nemmeno voglia di guardarlo in
faccia. Mi aveva davvero ferita: sapeva quanto era stato ed era difficile per
me tutto quello, ma lui non aveva esitato a pugnalarmi.
Era stato un bastardo, fine della discussione.
-Isy aspetta!- Chris mi rincorse, bloccandomi un braccio.
-Cosa vuoi? Devo lavorare.- feci fredda io, dopo che lui mi
aveva costretto a voltarmi.
-Ti prego, non guardarmi così.- mi disse lui, con una punta di
tristezza nella voce.
-E come dovrei guardarti Chris?- feci io, strattonando il
braccio. –Ti guardo come un’estranea, no?-
-Ieri sera ero arrabbiato. Sai che non ti considero
un’estranea.-
Abbassai lo sguardo, per poi puntarlo di nuovo nel suo.
Ma cosa pretendeva? Non poteva dire tutto quello che gli passava
per la testa e pretendere di non avere conseguenze.
-Ma non mi consideri nemmeno tua sorella.- feci io, incrociando
le braccia al petto.
Chris aprì e chiuse la bocca molte volte, non riuscendo a
trovare le parole adatte.
-Non è vero che non ti considero mia sorella, è solo che…- si
bloccò, come se d’improvviso si fosse ricordato di non poter andare avanti.
-Chris, davvero, lascia stare.- feci, portandomi una mano alla
tempia a causa del mal di testa.
-Non ti senti bene?- Chris scattò subito il avanti.
-Mal di testa.- mi limitai a dire: non dovevo dargli troppe
spiegazioni.
-Senti, perché tu e Selene non vi prendete un giorno libero?
Scendete in spiaggia o fate ciò che volete…-
Io lo guardai. Ero tentata a dirgli di no per orgoglio, ma
sicuramente dopo Selene mi avrebbe ucciso, così mi limitai ad annuire e
ringraziarlo, per poi ritornare in camera ad avvisare Selene.
Pov Selene
-Credo che Chris stia male, molto male.- dissi, mentre io e
Iside eravamo intente a prendere il sole.
Faceva molto caldo e la spiaggia era affollatissima,
probabilmente anche perché c’erano gli attori.
-Perché credi stia male?- mi chiese Iside, togliendosi gli
occhiali da sole e venendo a sedersi sulla mia sdraio.
-Non ci avrebbe mai dato un giorno libero nemmeno sotto tortura.
Soprattutto in questo periodo.- anche io mi alzai a sedere.
Quella giornata mi sarebbe servita per non pensare a nulla. Mi
sarei semplicemente rilassata al sole con il mio inseparabile ipod.
-Forse l’ ha fatto per fare pace.- fece Iside.
-L’avrebbe dato solo a te, non anche a me.- le feci notare,
spostando lo sguardo sulla moltitudine di persone che affollavano la spiaggia.
-Sarebbe stato poco carino.- disse Iside. Poi guardò alle mie
spalle. –Fusto a ore 12.- continuò poi, con un mezzo ghigno.
-Ah ah ah, come sei divertente.- dissi. –Io con i ragazzi ho
chiuso. Non ne voglio nemmeno vedere uno per almeno 10 anni!- continuai
convinta e incavolata.
-Buongiorno, Joseph!- fece Iside tutta contenta, come per
sottolinearmi la mia ennesima figuraccia.
Io mi voltai lentamente, quasi non volendo credere che lui fosse
davvero dietro di me.
-Ciao…Joseph.-
Lui era davvero dietro di me. Era magnifico, con i capelli
bagnati e il costume nero. Aveva un sorriso splendido e quando si abbassò alla
mia altezza per darmi un bacio sulla guancia, credetti di morire. –Ciao
Selene.- mi sorrise. –Iside..-
-Ciao, Jos..- feci io, fermandomi a osservare i suoi occhi blu.
Iside scoppiò a ridere, mentre Jos mi guardava parecchio
preoccupato.
-Ehm, si, l’hai già detto.- mi fece notare lui.
Il mio volto passò tutte le tonalità dal rosa chiaro al rosso
fuoco e in più non potevo nemmeno giustificarmi dicendo che era l’abbronzatura.
-Come mai in spiaggia?- continuò lui, venendosi a sedere sulla
mia sdraio. Ormai era più affollata della spiaggia!
-Mio fratello ci ha dato la giornata libera.- gli risposi,
guardando di sottocchio il suo corpo. E che corpo…
Vidi Iside spostare lo sguardo da me a Joseph e ridacchiare
sommessamente.
-Beh, io vado a farmi un giro!- esordì all’improvviso lei,
afferrando il mio ipod. –Divertitevi!- finì, caricando quel “divertitevi” con
allusività.
Iside se ne andò, lasciando me e Joseph da soli, in completo
imbarazzo.
-Beh…- cercai di sdrammatizzare, senza però riuscirci.
-Bel costume.- Fece Jos con un ghignò, guardandomi dalla testa
ai piedi.
-A...anche il tuo.- dissi imbarazzata.
Quel ragazzo mi mandava gli ormoni sotto sopra!
Cominciai a giocherellare con le mani, innervosita e senza
sapere cosa dire.
Per fortuna ci pensò Joseph a togliermi da quell’imbarazzo. –Ti
va di andare a fare un bagno?- mi propose.
-Ok!-
Entrambi ci alzammo e Joseph, prendendomi per mano, cominciò a
correre verso la riva, trascinandomi con lui.
Inaspettatamente, Joseph mi caricò sulle spalle, ridendo come un
matto. Io cominciai a protestare e a tempestargli la schiena di pugni, ma lui
non sembrava nemmeno sentirli.
Mi catapultò, così, in acqua, facendomi bere mezzo oceano.
Decisi di vendicarmi, così mi lanciai su di lui, facendolo
finire in acqua insieme a me.
Entrambi scoppiammo a ridere, senza accorgerci di essere a pochi
centimetri di distanza.
Jos smise di ridere e cominciò a fissarmi intensamente negli
occhi. Io istintivamente cominciai ad avvicinarmi sempre di più, notando che
anche lui stava facendo lo stesso.
Le nostre labbra erano a un sospiro di distanza. Sentivo quasi
le sue labbra sulle mie, ma, purtroppo, il momento magico fu rovinato da degli
schizzi d’acqua, che fecero voltare di scatto sia me che Jos.
In quel preciso momento odiai quel dannato bambino che aveva
deciso di tuffarsi proprio in quel momento e se non ci fosse stato Joseph
l’avrei sicuramente ucciso.
Ritornammo quindi, dopo un po’, a guardarci, entrambi
imbarazzati per quel mezzo bacio che non c’era stato.
Stavo per dire qualcosa, quando vedemmo una figura sbracciarsi
dalla riva: era Paul.
-Devo andare.- disse Joseph, quasi dispiaciuto.
Si erano proprio impegnati tutti per evitare di farci stare
insieme!
Gli avrei voluto chiedere di rimanere, ma dalla mia bocca uscì
solamente un distaccato –ok.-
Jos mi sorrise, poi si voltò e tornò a riva.
Io decisi di rimanere in acqua ancora un po. Dovevo decisamente
calmarmi!
Pov Iside
Ero così fiera di aver lasciato da soli Selene e Joseph che era
mezz’ora che sorridevo come una scema.
Non riuscivo a spiegarmi perché, ma quei due insieme mi
piacevano da morire.
Mi infilai le cuffiette dell’ipod di Selene nelle orecchie e
cominciai ad improvvisare qualche impensabile passo di danza.
Come sempre venni trasportata dalla musica, dimenticando che ero
su una spiaggia piena di gente. Quando ballavo non mi importava di fare
figuracce.
Senza rendermene conto, però, andai a sbattere con la schiena
contro qualcuno. Mi voltai di scatto per scusarmi, togliendomi una cuffietta.
Quando mi voltai, purtroppo, qualsiasi scusa avevo in mente, mi
morì sulla labbra. Di fronte a me c’era Ian, con un costume militare e con gli
occhi resi ancora più chiari per il sole.
Aveva i capelli spettinati e io mi trovavo letteralmente tra le
sue braccia. Mi staccai un po’ da lui, palesemente imbarazzata.
-Buongiorno, ballerina.- fece lui sorridente.
-Ciao.- risposi anche io, sebbene dopo qualche secondo.
Ma come si poteva essere così belli?
-Giornata libera?-
-Si, esatto. Ci voleva proprio, Soprattutto dopo ieri sera.-
dissi io imbarazzata, portandomi una ciocca di capelli dietro l’orecchio.
Ian sorrise di nuovo. –Io non sono proprio riuscito a dormire
stanotte.-
-E perché?-
-Niente, pensieri notturni.-
Calò un imbarazzante silenziotra noi, spezzato poco dopo da Ian.
-Che ascoltavi?- prese una cuffietta e se la portò all’orecchio,
trovandoci però a pochissimi centimetri di distanza.
Io mi persi a guardare i suoi occhi terribilmente azzurri e
intensi. Non ne avevo mai visti di simili, sembravano quasi fatti di ghiaccio.
Ian si accorse che lo stavo guardando, infatti sorrise
maliziosamente. –Non è carino osservare la gente in questo modo.-
-Dovresti essere abituato a essere osservato.- dissi io. Nessuno
dei due aveva l’intenzione di staccarsi.
-E a te piace ciò che vedi?-
Io non gli risposi. Forse avevo solo paura di dire qualcosa di
sbagliato.
Ian mi accarezzò una guancia, ma proprio mentre mi ero sbloccata
ed ero pronta a dire qualcosa, sentii un dolore acutissimo al lato della
faccia.
Ero stata presa in pieno da un pallone e stavo quasi per finire
a terra se Ian non mi avesse preso a volo.
Si voltò di scatto di lato, per vedere chi fosse il “colpevole”,
trovandosi davanti semplicemente Steven con aria dispiaciuta.
-Ma sei un cretino!- sbottò Ian. –Le hai fatto male!-
-Si, me ne sono reso conto anche io, non c’era bisogno lo
sottolineassi!- fece ironico Steven.
-Ah, scherzi pure?!-
-Ian, fa niente, lascia stare. Non l’ ha fatto apposta.- dissi,
massaggiandomi la faccia.
Non pensavo al dolore quanto alla figuraccia che avevo appena
fatto.
Ma tutte a me capitavano?!
-Vieni, andiamo a mettere un po’ d’acqua.- disse, piantando lì
Steven.
Ian, spiazzandomi, mi prese per mano e mi portò alle docce.
-Mi dispiace...- disse, entrando nel piccolo spazio, per poi far
entrare anche me.
-Non è mica colpa tua.-
Ian aprì il getto d’acqua, per poi prenderne un po’ tra le mani
e bagnarmi la parte arrossata.
Ero davvero sotto la doccia con Ian Somerhalder?!
Se non avessi avuto la sua mano ancorata al mio fianco sarei
svenuta sul colpo.
All’improvviso, però, mi ricordai di qualcosa...
-Cazzo!- urlai quasi, facendo sobbalzare Ian.
-Che è successo?-
-Ho perso l’ipod di Selene! Questa volta mi uccide sul serio!-
-Dai, non agitarti, sarà sicuramente dove ti è arrivata la
pallonata.-
Uscii dalla doccia, correndo verso il punto dove probabilmente
era caduto l’ipod.
-Non c’è!- urlai stizzita, cominciando a cercare tra la sabbia.
–Sono una donna morta.- mi sedetti sulla sabbia, seguita poco dopo da Ian.
-Non può essere sparito.-
-L’avrà sicuramente preso qualcuno.- dissi, pensando a tutte le possibili
morti che mi avrebbe fatto fare Selene. –Selene mi ucciderà.-
-Addirittura?-
-Si, puoi toccarle tutto ma non l’ipod!- gli dissi.
-Tutto tutto dici?- fece Ian, con un sorrisetto malizioso.
-La smetti di fare il pervertito?!- gli dissi, dandogli un
leggero colpo sulla spalla.
-Volevo sdrammatizzare!-
-Sdrammatizza il mio funerale.-
-Ti proteggo io dalla furia di Selene!- disse, per poi scoppiare
a ridere.
-Oh, ma grazie mio Superman!-
-Di nulla, Lois!-
Anche io scoppiai a ridere.
-Beh, adesso non mi resta che confessare la mia colpa. Torno da
Selene...-
-Ok..- Ian si alzò e poi aiutò me ad alzarmi.
-Addio Superman.-
-Ci si vede in giro, Lois!-
Detto questo, entrambi ci separammo.
Angolino autrici:
Buon giorno e buona sera sweethearts! come state?
Ecco a voi un altro capitolo di questa storiella che riceve le
recensioni solo dalle nostre pochissime anime pie!
Speriamo che questo capitolo vi piaccia e che magari riceva
qualche recensione in più, anche perchè ora si entra nel vivo della storia!
Anzi, nella passione, perchè i nostri protagonisti cominciano ad avvicinarsi!
Detto questo vi lasciamo, anche perchè il capitolo è già
abbastanza lungo!
-Ciao, Chris.- lo salutai io angelica, cercando di filarmela il prima
possibile.
Dagli occhi, dalla postura, dalla linea rigida della mascella e dalle braccia
incrociate al petto, capii che mio fratello era decisamente incazzato nero.
-Tu, esserino diabolico, ti sembra il caso di restare fuori fino alle cinque
del mattino?!- tuonò lui, venendo verso di noi.
Io scambiai un’occhiata con Iside. Quanto avrei voluto essere al suo posto in
quel momento, perché sapevo che la “furia” di mio fratello non si sarebbe
abbattuta mai su di lei.
-Oh, Chris, mamma mia, eravamo al Paradise.- sbuffai.
Non capivo perché mio fratello aveva deciso proprio quella sera di farmi
la ramanzina. Andavamo sempre al Paradise, chi sa perché adesso a mio fratello
quella cosa infastidiva.
-Ed è una giustificazione per tornare a quest’ora?-
-Chris, dai, non stavamo facendo niente di male.- rispose anche Iside,
incrociando le braccia al petto.
Sospirai di sollievo, finalmente si era decisa ad intervenire!
-Non stavo parlando con te e poi aggiustati quel rossetto, è tutto sbavato.
Sicura che non stavate facendo niente di male?- fece acido Chris.
Allora ecco perché Chris era così incazzato: era semplicemente geloso.
Bene, allora non c’era davvero da preoccuparsi.
-Ero con lei, scusa se mi intrometto nella discussione.- disse Iside.
-Ma non possiamo semplicemente andare a dormire?- mi intromisi io, cercando di
calmare la situazione.
-Beh, io stavo parlando con mia sorella, non vedo tu cosa c’entri.-
-Sono anch’io tua sorella, Chris.- gli rispose Iside. -…in qualche modo.- finì.
Vidi Chris arrabbiarsi, per poi avvicinarsi di più a noi. –No, non lo sei.-
sibilò cattivo.
-ok, non lo sono. Buona notte Chris.- fece Iside risentita, per poi dargli le
spalle e avviarsi in camera.
Chris imprecò tra se, guardando Iside andare via.
-Ma ti sembra il caso?- sbottai io. Questa volta mi stavo innervosendo io.
-Il caso di fare cosa, Selene?-
-Di fare lo stronzo, Chris. Non ti rendi conto che lei ci ritiene suoi
fratelli?-
-Per me non è mia sorella!- fece lui, stranamente troppo arrabbiato.
-Ma che ti prende stasera, Chris?!- sbottai io, avvicinandomi a lui e cercando
di non urlare per non svegliare tutto l’hotel.
-Nulla, Selene, Nulla.- borbottò lui, dandomi le spalle.
-E allora da dove esce tutta questa cattiveria?-
-Lei mi piace, Selene!- tuonò Chris, voltandosi di scatto. –Ed è per questo che
non posso considerarla mia sorella!-
-Allora vedi di fare poco lo stronzo.- sbottai io, poi gli diedi le spalle e mi
avviai verso la mia camera, sicura che Iside fosse già lì.
Quella sera decisi di non prendere l’ascensore, così mi avviai verso le scale,
con un groppo nella gola.
Riuscii a fare appena due scalini, perché poggiai male il piede a terra e
strusciai con il sedere sui due gradini, ritrovandomi seduta a terra.
Stavo per rialzarmi, quando decisi di restare lì.
Mi appoggiai alla parete e come una bambina scoppiai a piangere. Non avevo un
vero motivo per piangere o forse ne avevo così tanti da non saperli definire.
Sapevo solo che avevo bisogno di rannicchiarmi lì e piangere.
Piansi così tanto che mi addormentai lì, appoggiata a quella fredda parete.
PovIan
Dopo un’ora che le ragazze erano andate via e per giunta senza nemmeno
salutarci, decidemmo di tornare in hotel.
Dovevo ammettere che ero piuttosto stanco e che sicuramente domani non mi sarei
alzato prima delle due dal letto.
Arrivammo tutti agli ascensori: Joseph si catapultò nel primo ascensore,
seguito a ruota da Steven e Trevino, nell’altro ascensore stavamo io, Daniel, Candice e Kath.
L’ascensore impiegò pochi minuti ad arrivare al nostro piano, anche se a me
sembrarono un’eternità, dal momento che volevo solo lanciarmi sul letto e
dormire.
Appena usciti dall’ascensore, di fronte a noi non si parò proprio un bel
spettacolo: seduta a terra e appoggiata al muro c’era Selene, che dormiva,
poggiata sulle proprie gambe.
Mi voltai a guardare Joseph confuso, il quale mi restituì lo stesso sguardo. Mi
avvicinai a Selene, preoccupandomi che le fosse successo qualcosa.
Mi abbassai alla sua altezza e la scossi leggermente: dopo poco aprì gli occhi,
stropicciandoli distrattamente.
-Selene, che è successo?-
Lei non riuscì a cogliere subito le mie parole, poi sembrò riprendere contatto
con la realtà e il suo sguardo si intristì.
-Nulla.- rispose senza però guardarmi. –Sono caduta.-
-E poi ti sei addormentata qui?- chiesi incredulo. –E’ piuttosto scomodo.- le
feci notare poi con un sorriso.
Lei si limitò a fare un’alzatina di spalle e cercò di rimettersi in piedi. Io
l’aiutai, sperando che stesse davvero bene e non fosse successo nulla di grave.
-Dai, ti accompagno in camera tua.- dissi, prendendola per i fianchi. –Ragazzi,
voi avviatevi.- dissi poi agli altri.
-Vengo con te, Ian?- mi chiese subito Jos, ma io gli risposi di no e che ce la facevo da solo.
Così, tutti gli altri si avviarono, parlottando tra loro, mentre Joseph lanciava
di tanto in tanto occhiate verso di noi.
-sicura di stare bene?- le chiesi poco dopo.
-Si, sto bene Ian, grazie.- mi disse distrattamente.
–Comunque la mia camera è la 254.-
-Ok.-
Decisi di non impicciarmi oltre dei suoi affari e mi recai dove lei mi aveva
indicato. Ci fermammo davanti la porta, in attesa che lei mi desse le chiavi.
-Non ho le chiavi con me.- mi informò lei.
Io inarcai le sopracciglia. E come pretendeva di entrare?
Selene sembrò quasi leggermi nel pensiero, perché dissipò subito i miei dubbi.
-C’è Iside in camera, basta bussare. Almeno spero.-
-Ok...-
Bussai e poco dopo sentii dei passi dall’altro lato della porta.
Ad aprirci fu infatti Iside, che indossava un pantaloncino e una canotta.
Cavolo, era uno spettacolo anche in pigiama quella ragazza!
-L’ho trovata addormentata sulle scale.- dissi, come a voler giustificare la
mia presenza lì.
Iside sgranò gli occhi, facendo subito entrare Selene in stanza.
-Grazie mille, sei stato gentilissimo.- mi disse con un sorriso, mentre vidi
Selene stendersi sul divano.
-Di nulla, spero solo non sia successo nulla di grave.-
-Non preoccuparti, conoscendo Selene domani ritornerà ad essere la solita
rompipalle.- mi disse, facendomi un dolce sorriso.
-Se lo dici tu.- le sorrisi anche io e poi, involontariamente, scesi a
guardarle tutto il corpo.
Cercai di ricordarmi che ero un ragazzo fidanzato, ma con scarsi risultati.
Così, per la mia sanità mentale, decisi di darle la buona notte e di ritornare
nella mia camera.
Pov Iside
Appena richiusa la porta alle mie spalle, mi fiondai da Selene, che stava
sdraiata sul divano con un braccio piegato sugli occhi.
-Mi spieghi che è successo?!- feci io preoccupata, puntandomi le mani sui
fianchi.
-Odio litigare con Chris: mi ricordano le litigate che facevo per colpa di Liam.- disse Selene, senza però guardarmi.
Ancora lui…
Possibile che quel ragazzo dovesse farla piangere anche se ormai era uscito
dalla sua vita?!
-Leny, devi smetterla di pensare a lui.- dissi
decisa, andandomi a sedere accanto a lei.
Selene si alzò a sedere, passandosi una mano sugli occhi. –Quando passi quattro
anni con una persona è difficile cancellarla del tutto dalla tua vita.-
-Liam non è una persona- affermai decisa, facendola
scoppiare a ridere.
-In che senso?- fece lei, ancora ridacchiando.
-Nel senso che è una bestia. Non si è mai comportato da fidanzato.-
Selene fece un sorrisetto malizioso, segno che si stava riprendendo. –E che ne
sai tu di cosa fanno i fidanzati?-
-Non c’è bisogno di fare l’ amore per essere fidanzati.- dissi io con il
broncio.
Non era carino da parte sua rinfacciarmi sempre che non ero stata con nessuno…i
miei “piccoli flirt” li avevo avuti, anche se erano stati di breve durata e non
si erano spinti molto oltre.
-Io alludevo al fatto che non sei mai stata “realmente” fidanzata con qualcuno,
sei tu che hai sempre lo stesso chiodo fisso!-
Io gli feci la linguaccia, cosa che la fece scoppiare a ridere.
-Ti odio!- dissi, ma lei sapeva che era una bugia.
-Senti ma...- un altro sorrisetto malizioso. –Ian ti
h vista in pigiama.-
Soltanto in quel momento io realizzai che ero stata sull’uscio a parlare con IanSomerhalder…in pigiama.
-Che figura di merda!- mi portai le mani sul viso e Selene scoppiò a ridere per
l’ennesima volta.
-Di che ti preoccupi?- disse maliziosa. –Con quel mini pantaloncino che ti
ritrovi...-
Io gli diedi una leggera spinta! –E dai che è fidanzato! E poi tu? Ti ricordo
che “JoMo” ti ha vista addormentata a terra come
una barbona!- le dissi io, facendole di nuovo la linguaccia.
Selene sembrò pensarci un attimo su. –Sai…se le figure di merda fossero un
album, noi avremmo tutte le figurine!-
Questa volta fui io a scoppiare a ridere: quella ragazza era una forza della
natura!
-Che ne dici di andare a letto?- proposi io, stiracchiandomi.
-Alle sei del mattino? Dormiremo solo un’ora!-
-Beh...in effetti...-
-Sempre meglio di niente!- fece Selene, alzandosi e fiondandosi sul letto.
-Giusto!- concordai io, seguendola poco dopo.
Angolo Autrici: Ma buongiorno o
buonasera nostre care ragazze. Allora che ne dite?! Cavolo che litigata con
Chris che le due si sono fatte, e Selene? che teneraaaaaaa
dietro una grande armatura si presenta una piccola e innoqua
ragazza ancora sofferente per una storia andata male. Che carinaaaaaaaaaaa.
Mentre la piccola Iside cerca di farla ragionare. Ma alle sei del mattino che
ragionamento si può mai fare??
Passiamo ad altro. Siamo qui per ringraziare quelle poche anime Pie che ci
recensiscono sempre, un grazie speciale va alla Vicky
che costantemente ci recensisce come non mai!
Speriamo di ricevere altre recensioni, anche critiche, perchè
se la storia non piace significa che non scriviamo bene.
Bacini
S_F & D_M
Come mia abitudine, mi svegliai prima di Selene, per fare una
doccia rilassante. Quello era il momento della giornata che preferivo, perché
riuscivo a tranquillizzarmi e a riposare.
Quella mattina Chris mi aveva chiesto di rassettare una sola
stanza e ovviamente con la fortuna che mi ritrovavo, era proprio quella di Ian.
Dalla spiaggia, ben tre giorni prima, non ero più riuscita a
vederlo né a incontrarlo.
Così, uscita dalla doccia, mi vestii alla svelta, decisa a
finire il più presto possibile la mia mansione, dato che dopo avrei avuto tutta
la giornata libera.
Mi diressi in camera di Ian e ancora decisamente assonnata
cominciai a raccogliere oggetti e indumenti ovunque.
Non lo facevo così disordinato, ma anche quel pizzico di difetto
non lo faceva apparire meno interessante ai miei occhi.
Cercai di fissarmi bene in mente che fosse fidanzato, ma più lo
ripetevo a me stessa e più mi accorgevo che non mi interessava che stesse con
Nina.
Ero intenta a prendere il secchio con l’acqua per lavare i
pavimenti, ma qualcosa invase il mio campo visivo.
Alzai lo sguardo, trovandomi di fronte Ian completamente nudo
intento a legarsi un asciugamano attorno ai fianchi.
Sgranai gli occhi diventando subito completamente rossa, mentre
anche lui mi guardava con lo stesso sguardo imbarazzato e sorpreso, tanto che,
senza rendersene conto, fece scivolare a terra l’asciugamano, mostrandosi
ancora una volta completamente nudo davanti ai miei occhi.
Io, tanto era l’imbarazzo, che rovesciai completamente il
secchio, inondando la stanza di acqua.
-O…o...o Cristo Santo!- dissi con difficoltà, coprendomi gli
occhi e girandomi dall’altro lato.
-Ops.- fece anche Ian, con un tono tra il divertito e
l’imbarazzato.
Completando la mia sfortuna, la porta si aprì in quell’istante.
-Iside, hai bisogno di...ooh.- era Selene, che poco dopo si
imbambolò anche lei sulla soglia. –Ma che state facendo?!-
Ian aprì e chiuse la bocca diverse volte, senza sapere cosa
dire.
-Lascia stare, non dirmelo, non credo di volerlo sapere.- detto
questo lasciò la stanza, non prima di aver ridacchiato leggermente. –Dotato il
ragazzo...- sussurro, mentre chiudeva la porta, facendomi imbarazzare ancora di
più.
Lo sentii muoversi alle mie spalle e sperai vivamente che si
fosse ricoperto.
-Puoi girarti.- mi richiamò Ian. –non sono più...ehm...nudo.-
Io ancora non riuscivo a voltarmi. Ero così imbarazzata e in
difficoltà, che non sarei riuscita mai più a guardarlo in faccia.
Sentii Ian venire verso di me. Mi appoggiò la mano sul braccio e
mi fece voltare verso di lui.
-Dai, non è successo nulla.- disse, cercando di rassicurarmi.
-Mi...mi dispiace...pensavo fossi...in spiaggia.- balbettavo
ancora, completamente rossa in viso.
Cercai di non pensare al fatto che fosse ancora a petto nudo,
perché altrimenti dopo l’episodio di poco prima sarei stata ricoverata in
ospedale con le coronarie esplose.
-Fa nulla.- mi sorrise, ma sapevo che anche lui era in
imbarazzo.
-Mi dispiace.- ripetei, cercando di imporre al mio cuore un
ritmo regolare.
Calò un pesante silenzio tra di noi, ma fui io a romperlo.
-Io…vado, torno più tardi!-
Non gli diedi nemmeno il tempo di rispondermi che corsi fuori,
ancora completamente imbarazzata.
Pov Selene
Dopo diversi giorni in cui non c’era nemmeno tempo per
respirare, arrivò l’attesissimo momento di tranquillità.
Volevo rilassarmi con del sano e sfrenato shopping, sperando di
poter trascinare con me anche Iside.
Così, dopo un’abbondante colazione decisi di cercare Iside, ma
con scarsi risultati.
Sembrava essersi volatilizzata, poi però ricordai che quella
mattina Chris le aveva detto di rassettare solo la camera di Ian.
Mi recai così nella stanza, sperando almeno di trovarla lì.
-Iside, hai bisogno di...ooh.- entrai di scatto, ma si rivelò
una pessima mossa. Iside era girata di spalle rossa in viso e Ian era di fronte
a me completamente nudo.–Ma che state facendo?!- chiesi, scrutando Ian dalla
testa ai piedi.
Ian aprì e chiuse la bocca diverse volte, senza sapere cosa
dire.
-Lascia stare, non dirmelo, non credo di volerlo sapere.-dissi, interrompendolo ancora prima che
potesse parlare. –Dotato il ragazzo...- sussurrai, mentre chiudevo la porta,
lasciando i “due piccioncini” da soli.
Uscita dalla camera scoppiai in una fragorosa risata. Si
sarebbero viste delle belle tra quei due.
Mi incamminai, arrivando al piano di sotto.
-Cosa ti fa ridere così tanto?- disse una voce alle mie spalle.
Mi voltai, trovandomi Joseph davanti.
-Ehi...- lo salutai, sorridendo. –Comunque nulla, ho appena
assistito a una scenetta niente male.-
-Cioè?- mi chiese curioso lui.
-Sono andata nella camera di Ian per cercare Iside, perché Chris
le aveva chiesto di rassettarla prima di avere la giornata libera e ho trovato
Iside di spalle e Ian dietro di lei completamente nudo.- gli spiegai, cercando
di non scoppiare di nuovo a ridere.
-Nudo? Meno male che non è entrata Nina!-
Sentimmo dei passi alle nostre spalle.
-Oh, il nudista!- lo prese in giro Joseph.
Ian ci raggiunse, ancora con una faccia imbarazzata.
-Ma comunque non si sono risparmiate dal guardarmi.-
-Beh, chiamaci stupide.- dissi, con sorriso malizioso.
Vidi Joseph guardarmi con la coda dell’occhio. –Qui siamo pieni
di belvedere.- disse.
-E noi stiamo solo aspettando per vedere.- feci, sempre con tono
malizioso.
-Beh ragazzi, non so voi, ma io volevo fare un giro per Miami.
Che ne dite?- disse Ian, interrompendo quella scenetta. –Potremmo chiedere
anche a Iside di venire con noi, quando riusciremo a trovarla.-
-Se riusciremo a trovarla.- feci notare io.
-Non puoi mandarle un messaggio?-
-Così è sicuro che non uscirà mai. Facciamo così, ci vediamo tra
dieci minuti all’entrata, ok?-
-Ok.- dissero in coro i due e poi ci dividemmo.
Pov Iside
Dopo un po’ Selene riuscì a trovarmi e mi convinse con i suoi
metodi poco ortodossi ad uscire con Ian e Joseph.
Era una donna senza cuore! Come poteva pensare che sarei
riuscita ad uscire con loro senza morire dall’imbarazzo?!
Arrivammo all’entrata. Ian era appoggiato con la schiena al muro
e Joseph era di fronte a lui.
Ma come potevano essere così belli quei due?!
-Ho trovato la dispersa.- disse sorridente Selene, mentre
arrivavamo dai due.
-Bene, andiamo allora?- fece anche Joseph.
Entrambe annuimmo, così, insieme, ci avviammo all’esterno
dell’hotel.
Faceva parecchio caldo e la vicinanza ad Ian non aiutava certo
la situazione. Decidemmo di prendere la mia macchina, un’audi A1
decappottabile, dato che Selene aveva la moto.
Inizialmente c’era imbarazzo tra noi, anche perché ci
conoscevamo solo da circa una settimana.
-Dove ci portate di bello?- chiese Ian, seduto sul sedile
posteriore accanto a Joseph.
Io e Selene guardammo i due, poi ci guardammo noi due.
–Shopping!- urlammo insieme, per poi scoppiare a ridere.
-Assolutamente no! Dovevamo vedere i posti più belli di Miami!-
protestò Jos, supportato da Ian.
-E ti prego...- fece Selene a Joseph, facendo il suo tipico
sguardo da cucciolo.
Joseph sospirò. –E va bene...- si arrese alla fine.
Selene 1 Joseph 0.
In disaccordo era ancora Ian. Il viso da cucciolo di Selene
aveva fatto breccia solo nel cuore di Jos, purtroppo.
-Andiamo da qualche altra parte...- fece Ian, cercando di
convincerci.
-Dai, Ian...per favore. Sono giorni che lavoriamo senza
sosta...- feci, facendogli gli occhi dolci.
Ian sbuffò, incrociando le braccia al petto. –Ok, shopping.-
Io e Selene ci guardammo e ghignammo malefiche. Così, misi in
moto e ci dirigemmo in centro, felici come due bambine.
Girammo per diversi negozi, scherzando tra noi, mentre io e
Selene provavamo i vestiti più strani. Ian e Jos ci aspettavano fuori dai
camerini, per poi esprimerci dopo le loro opinioni.
Tra un negozio e l’altro decidemmo anche di fermarci alla
gelateria migliore della città. Ci sedemmo felici al tavolino a gustarlo,
chiacchierando come se fossimo stati amici da sempre, fin quando qualcosa non
catturò l’attenzione di Selene.
Si alzò di scatto e si diresse verso una grande vetrina,
entrando subito dopo all’interno del negozio. Non facemmo nemmeno in tempo ad
alzarci e raggiungerla, che già era uscita, con una sacca dietro la schiena.
-Ma che hai comprato?- chiese Jos, una volta che la
raggiungemmo.
-Una chitarra nuova.- disse, come se fosse la cosa più naturale
del mondo.
-E dimostraci che sai anche usarla.- la prese in giro Ian.
-Qui? Per strada?- fece Selene, guardando la moltitudine di
gente.
-Vergogna?- fece anche Jos, per rincarare la dose.
Gli occhi di Selene, ovviamente, si accesero alla sfida appena
ricevuta. Così, si diresse al muretto vicino e estrasse la chitarra dal fodero.
Anche io mi sedetti sul muretto, seguita subito da Ian. Le
nostre spalle vennero a contatto e quel semplice tocco mi fece battere il cuore
a mille.
Selene, intanto, sembrò scegliere che canzone cantare, così
cominciò ad intonare le prime note.
Cominciò a fare una cover di Use somebody dei King of leon. Jos
cominciò a guardarla con uno sguardo strano, mentre sentii Ian canticchiare
alla mia destra. Subito dopo Selene passò alla canzone Grenade di Bruno Mars,
senza staccare le dita dalle corde. Selene cambiò poi di nuovo canzone,
cominciando a cantare the time of my life.
Io, pervasa subito da quelle magnifiche note, mi alzai dal
muretto e cominciai a ballare, fregandomene del fatto che eravamo in pieno
centro.
Fui seguita subito da Ian, che si alzò per ballare con me.
Ballare con lui mi riempì subito di adrenalina. Aveva delle braccia forti e
stare tra esse mi faceva sentire strana. Si muoveva a ritmo, anche se era un
po’ rigido. I nostri corpi, oltre alle nostre mani, vennero a contatto più
volte, ma nessuno dei due aveva intenzione di staccarsi.
Quando, però, Selene smise di cantare, fummo costretti a farlo,
così, dopo esserci guardati intensamente negli occhi, ritornammo al nostro
fedele muretto.
-Sei bravissima.- fece Jos, andando a sedersi accanto a Selene.
-Grazie.- gli rispose lei, con un sorrisetto sulle labbra.
-Beh, caro Jos, ammettiamo di aver fatto una grande figura di
merda.- proruppe Ian, facendo scoppiare tutti e quattro a ridere.
-Beh, cosa ci aspetta adesso?- fece Jos.
Io guardai Selene con un sorrisetto alquanto malefico, che fu
subito contraccambiato da lei.
Avevo capito che aveva capito. Giochi di parole a parte.
-Chi arriva ultimo paga!- dicemmo insieme, per poi scattare
verso il primo negozio che avevamo a tiro, cioè la Disney Store.
L’ultimo ad arrivare fu Jos, mentre io e Selene eravamo piegate
in due dalle risate.
-Beh, devi pagare adesso.- fece Selene.
-cioè, dovrei comprare un peluche ad entrambe?-
-Già.- feci io, con un sorriso a 32 denti.
-Facciamo una cosa, amico.- disse Ian, appoggiando una mano
sulla spalla dell’amico. –Tu compri un peluche a Selene e io lo compro a Iside.
Ci stai?-
-Ok, mi sta bene!-
Così, Jos prese a braccetto Selene e Ian me. Ci dividemmo,
dandoci l’appuntamento tra un’ora all’uscita del negozio.
Io e Selene ci guardammo soddisfatte prima di prendere direzioni
opposte.
Angolino autrici:
Saaaaaalveee sweethearts! come va? A noi
va una meraviglia!
Ci stiamo divertendo tantissimo a
scrivere questa storia e speriamo che anche voi vi stiate divertendo a leggere!
Questo in particolare è uno dei capitoli
che più adoriamo, immaginate il perchè! xD
Ringraziamo come sempre le poche anime
pie che con costanza recensiscono e ci supportano sempre!
Come un uragano, mi avviai da uno scaffale all’altro, tirando
Jos per la mano.
Mi sentivo una bambina immersa in tutti quei peluche che tanto
amavo, canticchiando le canzoncine più famose dei film.
-Uhhhhh Timon e Pumba!- dissi, prendendo tra le mani i due
peluche.
Jos mi guardava con aria perplessa, come se si stesse chiedendo
se avessi davvero 20 anni suonati.
-Ti compro questi?- mi chiese Jos, con un sorriso.
-Nooo vediamone altri!- dissi maleficamente, ricominciandolo a
tirare da un angolo all’altro del negozio.
Come al solito, i miei occhi vennero catturati dalla vista del
mio peluche preferito: Stitch.
Mi fiondai così all’intero scaffale dedicato a lui, con gli
occhi a cuoricino e un sorriso a 32 denti.
-Qualcosa mi dice che è il tuo preferito.- proruppe Joseph alle
mie spalle.
Io non proferii parola, ma cominciai a scegliere quale Stitch
prendere.
La grande domanda fu: Stitch o Angel?
Jos prese un peluche tra le mani, rigirandoselo per guardarlo in
diversi punti. –Questo peluche ha la faccia cattiva.-
Io lo guardai, con la faccia di una bambina. –Stitch no cattivo,
Stitch coccoloso!- recitai a memoria.
Jos prima mi guardò, poi scoppiò a ridere.
Aveva una risata bellissima, contagiosa e...sexy e io adoravo
farlo ridere.
-Da oggi ti chiamerò Stitch!- sentenziò dopo poco.
-No.- precisai io. –Angel! Angel è femmina, Stich è maschio.-
Jos allora si avvicinò a me con un sorrisetto malizioso, mi
prese il mento tra le dita, guardandomi intensamente negli occhi. –Allora da
oggi sarai la mia Angel?- chiese, con tono basso.
Sentii le guance andare in fuoco, ma non riuscivo a staccare gli
occhi dai suoi. –Si. E tu sarai il mio Stitch!- gli leccai leggermente il naso,
come nella famosa scena del film.
Jos restò inizialmente stupito, poi però riacquistò quella sua
aria maliziosa.
Cominciò ad avvicinarsi lentamente a me, sempre con i suoi occhi
incatenati nei miei.
Sentivo quasi le sue labbra sulle mie e quando Jos annullò tutta
la distanza tra noi, mi sembrava un sogno. Aveva le labbra morbide e calde e un
sapore unico.
Joseph mi attirò di più a se e io intrecciai le mani intorno al
suo collo, per sentirlo più vicino a me.
Quando le nostre lingue si toccarono, sentii una scarica di
adrenalina per tutto il corpo, tanto da rabbrividire.
Sentivo le sue mani sulla mia schiena e pensai che mi piaceva da
morire stare lì, tra le sue braccia.
-Ehm ehm.- due colpi di tosse ci fecero staccare. –Questo è un
negozio dove ci sono anche bambini.- ci fece notare una commessa.
Non avevo mai odiato tanto una commessa del negozio.
-Ci scusi.- fece Jos, prendendomi per mano.
-La odio.- dissi a denti stretti, dopo che se ne fu andata.
-E perché?- fece malizioso Jos.
Io lo guardai, diventando rossa. –Perché si.- dissi come una
bambina.
Jos mi sorrise ancora. –Vuoi questo peluche allora, Angel?- mi
chiese, prendendolo tra le mani.
-Si, Stitch!- dissi, con gli occhi quasi a cuoricino.
-Allora vada per questo!- senza lasciarmi la mano, ci avviammo
così alla cassa, per pagare il mio amato peluche.
Sentivo ancora il cuore battermi forte e morivo dalla voglia di
raccontare tutto a Iside.
Pov Iside
Io e Ian giravamo nell’immenso negozio, prendendo di tanto in
tanto qualche peluche e scherzando tra di noi.
Benchè lo conoscessi poco, mi sembrava così naturale scherzare e
ridere con lui, come se ci conoscessimo da anni.
In quel negozio di giocattoli, mi stupii a scoprire il lato
infantile di Ian: era ancora più bello mentre prendeva in mano quei peluche e
ci giocava come se avesse cinque anni.
Forse era questo il suo aspetto più bello: godersi la vita come
un bambino anche a 33 anni.
-Che ne dici di questo?- mi fece vedere un peluche di Mike, il
mostriciattolo verde di Monster & co.
-Noo.- mi lamentai io. –quello non mi piace!-
-Invece è carino.- fece lui, posandolo poi di nuovo sullo
scaffale. –Io l’avrei comprato.- aggiunse dopo poco convinto.
-Questo mi piace!- esclamai all’improvviso, prendendo tra le
mani il peluche di Lilly.
Ian si avvicinò a me, prendendo anche lui il peluche in mano.
–Prendi Lilly senza Vagabondo, poi?- fece ironico.
-Lilly non ha bisogno del Vagabondo.- dissi decisa.
-Come non ne ha bisogno? Se la storia si chiama Lilly e
Vagabondo avrà anche la sua importanza, no?-
-Non nella mia di storia. Sarà una Lilly indipendente!- feci io,
sorridendo.
-Se lo dici tu. Comunque io resto del parere che Lilly senza
Vagabondo non può esistere.- mi rispose lui, guardandomi intensamente negli
occhi.
Ci fu un attimo di silenzio tra di noi, poi Ian mi spostò una
ciocca di capelli dietro l’orecchio, avvicinandosi piano piano a me.
Io ero ferma, non riuscivo a muovermi e forse nemmeno lo volevo.
C’era qualcosa che mi spingeva verso di lui, ma, sinceramente, quello non era
il momento di analizzare cosa fosse.
Le labbra di Ian erano a un centimetro da me, ma poi la mia
razionalità mi portò a riflettere che lui era Ian Somerhalder e che era
fidanzato. Fidanzato seriamente, da due anni.
Così, forse come una stupida, mi allontanai leggermente, voltando
il viso di lato. –Forse dovremmo andare...Jos e Selene saranno già all’uscita.-
dissi imbarazzata.
Vidi Ian corrugare la fronte, come se solo in quel momento si
fosse ricordato di loro due. –Si, infatti.- disse, con tono strano.
-Bene.- mi voltai per avviarmi alla cassa, ma Ian mi trattenne
per un braccio.
-Iside...- mi voltai a guardarlo, ma lui rimase in silenzio, poi
sospirò. –Volevo chiederti una cosa...-
-Dimmi.- feci, cercando di ignorare la sua mano stretta intorno
al mio polso.
-Ti va di…- ci fu un’altra pausa. –Darmi lezioni di ballo?-
-Le…lezioni di ballo?-
-Si, ma se non ti va non importa.-
-No, no!- mi affrettai a dire io. –Ok, se ti va si.-
-Ok.- mi sorrise e mi lasciò andare. –Meglio avviarci alla
cassa.-
-Si.- sospirai anche io e poi lo seguii.
Pov Joseph
Stavamo all’uscita del negozio, aspettando Ian e Iside, che
sembravano non voler proprio uscire da lì.
Io ero appoggiato con la schienaal muro, mentre Selene era di fronte a me, palesemente nervosa:
continuava a picchiettare il piede a terra, evitando accuratamente di guardarmi
negli occhi.
-C’è qualche problema?- chiesi dopo poco, cominciando ad
innervosirmi anche io.
Se si era pentita del bacio bastava dirlo, in fondo non era mica
una promessa di amore eterno...
-No, nessun problema.- fece Selene, distaccata.
-Se ti sei pentita del bacio basta dirlo.- feci, dando voce ai
miei dubbi.
Selene sospirò. –Non mi sono pentita del bacio, solo non so come
comportarmi adesso.- disse, incrociando le braccia al petto.
Io inarcai le sopracciglia. –Come dovresti comportarti?-
-Si, insomma, ci siamo baciati…e adesso?- mi chiese, con tono
nervoso.
-E adesso nulla. Cosa vuoi sapere?-
-Voglio sapere se adesso posso baciarti ogni volta che voglio o
devo far finta che non sia successo niente!- disse a raffica.
Sorrisi, prendendola per le spalle e avvicinandola a me. –Guarda
che puoi baciarmi ogni volta che vuoi.- dissi con un ghigno.
Non aspettai nemmeno la sua risposta, perché la baciai di nuovo.
Selene ricambiò il bacio dopo poco, avvicinandosi di più a me.
-Che ci siamo persi?- fece una voce alla nostra destra alquanto
familiare.
Ci staccammo e ci voltammo di scatto, trovando Ian che ci
guardava con aria divertita e Iside che ridacchiava.
-Nulla!- dicemmo in coro io e Selene.
Iside scoppiò a ridere. –Ma come siete carini, già parlate
insieme!-
-I due pappagallini, altro che piccioncini!- continuò anche Ian.
Selene appoggiò la fronte sulla mia spalla, rossa in viso.
-Va beh, ci avviamo?- dissi, per togliere dall’imbarazzo sia me
che lei.
-Dove vogliamo andare?- chiese allora Ian, poggiando
istintivamente un braccio sulle spalle di Iside.
Io ghignai. –E noi invece cosa ci siamo persi?- feci, con lo
stesso tono usato poco prima da lui.
-Niente, un bel niente.- mi rispose Iside, spostando il braccio
di Ian.
-Eh amico, amico, ma oggi non hai chiamato proprio Nina?- feci
con sorrisetto malizioso, prendendomi subito dopo una gomitata da Selene.
-No, oggi ho litigato con Nina.- disse subito Ian.
-Dobbiamo restare qui per l’eternità?- fece Selene.
-Che ne dite se adesso torniamo in albergo e stasera andiamo a
mangiare una pizza? Magari invitiamo anche gli altri.- propose Ian.
Tutti accettammo di buon grado, poi ritornammo in macchina per
avviarci in Hotel.
Angolino autrice:
Salve Sweethearts come va? E rieccoci ad aggiornare la nostra
splendida storiella.
Che ne dite? Ve gusta il capitolo? Per me è bellissimo, Selene e
Joseph si baciano *_* mentre Ian e Iside ci vanno vicino ahahahah… speriamo in
altre recensioni, perché siamo ferme alle 3 per capitolo.
Un grazie speciale va alle 3 che recensiscono costantemente la
nostra storia. A chi la segue e a chi la tiene tra i preferiti.
Dopo
essere ritornati in hotel ed esserci accordati con le ragazze per il posto e
l’ora dell’incontro, io e Joseph avevamo comunicato a tutta “l’allegra
compagnia” i progetti che avevamo per la serata.
Ovviamente
avevo litigato con Nina, a causa della giornata fuori passata con Iside. A
detta sua non era normale uscire con un’altra ragazza dato che io ero
fidanzato. Così, mi ero giustificato dicendo che era una semplice uscita tra
amici, cosa non vera visto il quasi bacio che c’era stato con Iside, che tra
l’altro, non avevo intenzione di menzionare a Nina.
Sapevo
razionalmente che mi sarei dovuto sentire in colpa per quel bacio mancato,
perché stavo con Nina e perché era sbagliato, ma l’unica cosa che riuscivo a
pensare era che, invece, mi sarebbe piaciuto baciarla...nonostante tutto.
-Terra
chiama Ian, terra chiama Ian!-
A
ridestarmi dai miei pensieri fu Joseph, che mi guardava con un sorriso stampato
in faccia e l’aria divertita.
-Sei
ritornato tra noi finalmente!- continuò, dandomi una pacca sulla spalla.
-Stavo
pensando.- mi limitai a dire, appoggiandomi con le spalle al muro.
Eravamo
nella hall e insieme a Steven, Daniel e Trevino, stavamo aspettando tutte le
ragazze. Era incredibile come non si stessero affatto preparando insieme eppure
stessero facendo tutte tardi.
-A
chi?- fece JoMo con voce maliziosa.
-Smettila
di fare il cretino.-gli diedi un
leggero pugnetto sulla spalla.
-Dovresti
smetterla anche tu, visto che sei fidanzato.-
-Guarda
che nemmeno tu sei libero come un fringuello! Emily come sta?- gli feci notare
io, beccandomi un’occhiataccia da parte di Jos.
-Sei
poco simpatico, occhi di ghiaccio.- si limitò a dire. –E poi io sono stato
chiaro con lei, è Emily che si ostina a credere che ci sia ancora un rapporto.
Tu, invece, mi sembri tanto prossimo alle nozze, amico mio!-
Io
sbuffai. –Non è detto che devo restare con Nina solo perché tutto il mondo ci
vuole insieme.- dissi con amarezza, dando un’occhiata alle scale per vedere se
le ragazze fossero arrivate.
-Mi
stai dicendo che vuoi lasciare Nina?-
Io
sospirai. Joseph capiva sempre un’altra cosa…!
-No,
ho solo detto che qualora non volessi più starci insieme, ci lasceremo come
tutte le coppie del mondo.-
Joseph
stava per rispondermi, ma poi si limitò solo ad indicarmi le scale. –Meglio
cambiare argomento, sta arrivando la tua dolce metà.-
Nina
arrivò da me e mi diede un leggero bacio sulle labbra, per poi salutare Jos.
Ovviamente era sempre molto bella, pur essendo vestita semplicemente con dei
jeans e una camicia.
Dopo
aver salutato Jos, ritornò da me, abbracciandomi. –Smettiamola di litigare,
ok?- mi disse dolcemente.
Stavo
per risponderle, ma il mio sguardo si spostò di nuovo sulle scale. Stava
arrivando anche Iside, che scendeva le scale ridendo e scherzando con Selene.
Erano
davvero belle quelle due insieme...
Nina
vide che ormai avevo lo sguardo perso, così mi tirò leggermente il braccio. –Ma
che hai, Ian? Sono giorni che sei strano!- disse imbronciata.
C’è
che ho visto una meraviglia scendere dalle scale..
Purtroppo,
però, quello non potevo dirglielo, così mi limitai a dirle che andava tutto
bene. Mi voltai a guardare Joseph, sperando di ricevere un po’ di sostegno
morale, ma lo trovai imbambolato anche lui a guardare le scale.
Probabilmente
serviva a lui un sostegno morale...
Presi
Nina per mano e, insieme a Jos, raggiungemmo il gruppo, che aspettava solo noi
per uscire e goderci una bella serata.
Pov
Selene
Dopo
circa un’ora arrivammo al ristorante italiano. Il cameriere ci condusse al
nostro tavolo, situato in una zona un po’ più privata del ristorante.
Ian
prese posto tra Nina e Iside con accanto Daniel, io ero tra Joseph e Steven,
con accanto Candice, mentre Kat e Trevino erano a
capotavola.
Inizialmente
c’era stato imbarazzo tra noi, ma poi, dopo poco, avevamo cominciato a
scherzare e ridere tra di noi.
Purtroppo,
però, io e Jos ci eravamo limitati solo a guardarci, senza parlare né del bacio
né di quello che c’eravamo detti.
A
ridestarmi dai miei pensieri fu la domanda di Kath ai ragazzi del gruppo:
descrivere la loro ragazza ideale.
-Comincio
io!- disse Trevino. –Allora...una bella biondona tutta tette!-
Tutti
scoppiamo a ridere. –E zero cervello?- chiese Kath.
-Si,
più o meno! Giusto per una notte e via.-
-Allora
non ti riferivi a Candice!- dissi, senza troppi indugi.
Tutti
scoppiarono di nuovo a ridere, mentre anche Steven cominciò a descrivere la sua
ragazza ideale.
-A
me piace una ragazza ironica, con i capelli castani e gli occhi magari castano
chiaro e, soprattutto, un bel culo, per poterla chiamare chiappe d’oro!-
-Ma
tu e Trevino condividete lo stesso cervello?- fece Iside, facendo scoppiare a
ridere tutti, tranne i due.
-E
per te Ian?- chiese Candice.
Ian
sembrò pensarci un attimo, poi disse. –La mia ragazza ideale dovrebbe avere i
capelli scuri mossi e gli occhi chiari. Amante degli animali come me, una
ragazza semplice e dolce.-
Io
risi tra me e me. Sembrava proprio che il caro e vecchio Ian avesse fatto
proprio la descrizione di Iside.
-Eh?
Grazie tesoro! Hai proprio descritto me!- disse Nina incavolata, mentre Iside
sembrava una statua tanto si era bloccata.
-Dai,
non ti arrabbiare, nessuno si fidanza mai con i propri ideali, proprio perché
sono solo ideali.-
-A
me sembra che il tuo ideale ce l’hai affianco.- fece Joseph. –Ovviamente mi
riferisco a Nina.- continuò dopo poco, portandosi un bicchiere alle labbra.
-tu
che parli tanto, chi è il tuo ideale?- chiesi a Joseph con il suo stesso tono,
facendolo quasi strozzare con l’acqua.
-Il
mio ideale? Penso dovrebbe averegli
occhi castani chiaro, la bocca carnosa e i capelli castani lunghi e lisci. Amo
le donne con i capelli lunghi. E poi dovrebbe essere un tipo particolare,
vivace e sempre allegra.-
-Ma
non è che tu e Steven vi siete innamorati di Selene?- fu il turno di Ian di
lanciare una frecciatina a Joseph.
Io
divenni completamente rossa, mentre Jos regalava a Ian un bel dito medio
alzato.
-Io
lo ammetto! La amo!- fece Steven.
Odiavo
quel ragazzo! Lo odiavo!
Stavo
per rispondergli, quando Jos gli diede un fortissimo schiaffo dietro la testa.
–Smettila di fare il cretino.- disse, nemmeno scherzando troppo.
-Non
ho bisogno del protettore.- dissi, tra il serio e il divertito.
-No,
io ti proteggerò fino alla morte!- fece invece lui, circondandomi le spalle con
un braccio e piegando una gamba sulle mie.
Scoppiai
a ridere, mentre poco dopo sentii Joseph irrigidirsi e poi sbuffare.
-Cazzo,
Stev, quella è la mia gamba!- proruppe all’improvviso,
facendo diventare Steven tutto rosso.
Io
scoppiai a ridere, appoggiando la testa sul petto di Joseph, che nel frattempo
era ritornato a sedersi come una persona normale sulla sua sedia.
Alzai
poi lo sguardo, incontrando quelli maliziosi di Iside proprio di fronte a me.
Se la rideva sotto i baffi, lei!
Ritornai
a sedermi composta anche io, per poi bere un sorso d’acqua.
-E
invece quali sono i vostri ragazzi ideali?- fu la domanda di Trevino.
Riguardai
di nuovo Iside, che mi restituiva lo stesso sguardo. Aveva capito le mie
intenzioni al volo: io avrei descritto Ian e lei Jos.
-Il
mio deve essere alto e palestrato!- fece Candice, con un sorriso sulle labbra.
-Invece
il mio…beh, è Ian il mio ragazzo ideale!- proruppe poco dopo, con voce
smielata.
Vidi
Iside roteare gli occhi e mormorare qualcosa, che evidentemente venne capita
solo da Ian, perché gli sfuggì una risatina.
-Il
mio deve essere tutto moro e con gli occhi neri. Ovviamente con un fisico da
mozzare il fiato.-
Feci
l’occhiolino a Iside. –Il mio deve avere i capelli neri e gli occhi chiari,
azzurri possibilmente, mi piacciono di più. Non deve essere troppo alto,
altrimenti sfigurerei e deve avere il fascino del bello e dannato.- conclusi, cercando
di trattenere una risata.
Vidi
Jos guardarmi con la coda degli occhi, mentre io giocavo con il bicchiere.
-E
tu Iside?- chiese Daniel.
-Fammi
pensare…- si fermò un attimo. –A me piacciono i tipi chiari, perché di scura
basto io. Dovrebbe avere i capelli biondi e magari anche gli occhi chiari,
azzurri sarebbero perfetti. Non deve essere troppo palestrato, ma solo quanto
basta. E ovviamente deve avere un accento terribilmente sexy.- finì, portandosi
il bicchiere alle labbra.
-Quindi
il tuo ideale di ragazzo è Jomo.- fece Ian, forse un po’ irritato.
Iside
sembrò scendere dalle nuvole, guardando Ian come se avesse detto chi sa cosa.
Era un’attrice nata quella ragazza!
-Beh,
si, forse si. Se lo dici tu.-
La
discussione fu interrotta dall’arrivo delle pizze, così tutti cominciammo a
mangiare tranquillamente, scherzando tra noi e raccontando di tanto in tanto
qualche aneddoto divertente.
Erano
proprio uno spasso quegli attori!!
Angolino autrici:
Salveeeeeeesweethearts! Come state?
Come vi è parso
questo capitolo? Speriamo piaccia a voi leggerlo, quanto è piaciuto a noi
scriverlo!
Beh…chi non si
rispecchierebbe nelle descrizioni di Iside e Selene? xD
Ringraziamo come
sempre tutte le ragazze che leggono e costantemente recensiscono la nostra
storia, chi segue e chi l’ha messa tra i preferiti!
Grazie, grazie,
grazie!
Ovviamente speriamo
sempre che le recensioni aumentino, perché quando due persone scrivono, fa
sempre piacere avere dei riscontri anche tra chi legge!
Quel giorno era il compleanno di Selene. Avevo intenzione di
organizzarle una mega festa a sorpresa e volevo invitare anche tutti i ragazzi
del cast, anche se dal giorno della pizzeria sia Ian che Joseph si erano un po’
distaccati da noi, probabilmente a causa delle nostre descrizioni.
Così, quella mattina finii di prepararmi e andai nello studio di
Chris, dal momento che volevo organizzare la festa nel suo hotel.
Arrivai da Chris e, dopo aver bussato, entrai nella stanza,
trovando già Chris intento a lavorare.
-Disturbo?- da quella famosa litigata non riuscivo più a
sentirmi a mio agio con lui.
-No, dimmi.- Chris si alzò e venne verso di me. –In cosa posso
esserle utile, signorina?- mi disse con un sorriso.
-Volevo organizzare una festa a sorpresa a Selene per il suo
compleanno qui in hotel. Posso?- chiesi, probabilmente anche in modo freddo.
-Non mi hai ancora perdonato, vero?- fece Chris con un sospiro,
accarezzandomi una guancia.
-Cosa ti dovrei perdonare?- fino a qualche anno prima avrei
desiderato ardentemente che lui mi accarezzasse in quel modo, ma perché invece
adesso stavo immaginando altre mani su di me?
-Sai che non pensavo quello che ho detto. Io tengo a te.-
Sorrisi, sentivo il bisogno di rassicurarlo. –Non preoccuparti,
Chris, è tutto passato. Posso organizzare la festa allora?-
Chris mi sorrise. –Certo che puoi, piccola.-
-Grazie!- di slancio l’abbracciai e Chris mi strinse a se.
Forse era una mia fantasia, ma sentivo quell’abbraccio di Chris
diverso a tutti quelli che c’eravamo scambiati nel corso degli anni passati
insieme.
Chris, quasi a malincuore, mi lasciò andare, sorridendomi poco
dopo. –Di nulla. E prenditi la giornata libera per organizzare la festa.
Ovviamente sommergerò Selene di lavoro per non farle capire niente. A stasera.-
-A stasera, Chris.- gli diedi un bacio sulla guancia e uscii dal
suo studio.
Bene, avevo una festa da organizzare e non avevo idea da dove
cominciare. Mi appoggiai al muro, cercando di racimolare qualche idea, magari
ricordandomi cose che mi aveva detto Selene, ma nulla.
All’improvviso mi venne in mente un’idea: avrei chiesto a Jomo
di aiutarmi a organizzare la festa!
Mi diressi così, tutta felice e pimpante, verso la camera di
Joseph. Sicuramente lui avrebbe avuto qualche grande idea per rendere magnifica
la festa.
Arrivai alla camera di Joseph e bussai, ma invece di aprire Jos,
con mio grande stupore, fu Ian a farlo.
-Ehm…ciao.- dissi, completamente colta alla sprovvista. –Non ho
mica sbagliato camera?-
Ian mi guardò un po’ infastidito. –Cerchi Jomo?-
-Si, ehm, esatto.-
-Allora non hai sbagliato.- Ian si fece da parte e mi fece
entrare, trovandomi poco dopo Joseph davanti.
-Ciao Jos!- lo salutai con un sorriso.
Sapevo che poteva essere il mio salvatore quel ragazzo!
-Ciao, Isy. Dimmi tutto.-
Mi voltai verso Ian. –Ian, scusa, puoi lasciarci un attimo da
soli?-
Ian inarcò le sopracciglia. –Cos’hai da dire che io non possa
sentire?-
-Nulla, ma mi serve Jos.-
-A dopo amico.- fece anche Joseph, beccandosi un’occhiataccia da
parte di Ian, che, imprecando tra se e se, andò via.
-Jos, ho bisogno di te!- esordì, congiungendo le mani a
preghiera.
-Come scusa?-
Solo dopo mi resi conto che la mia frase poteva essere
facilmente fraintendibile e mi affrettai a spiegarmi meglio.
-Oggi è il compleanno di Selene e io vorrei organizzare una mega
festa! Mi aiuti?- feci gli occhi da cucciolo.
-Certo che ti aiuto! Per Selene questo e altro!-
Detto questo cominciammo con i preparati per la festa. Passammo
tutto il giorno insieme, senza renderci conto che per occhi esterni, sembravamo
una tenera coppietta innamorata.
Pov Ian
Stavamo in una delle stanze dell’hotel completamente al buio,
aspettando l’arrivo della festeggiata.
Quella sera ero parecchio scocciato: avevo visto Iside tutto il
giorno con Jos e la cosa non mi era piaciuta, soprattutto dopo quello che Iside
aveva detto a proposito del suo ragazzo ideale. Così, ero decisamente
intenzionato a far ingelosire Iside, anche se non mi spiegavo perché volevo
farlo.
Sentii Nina appoggiarsi ancora di più a me e sussurrarmi che
quell’attesa era noiosa.
Stavo per risponderle, quando la porta venne aperta e Selene
entrò nella stanza.
Tutti gridammo –Auguri.- in coro, mentre le luci si accesero.
Selene era del tutto sorpresa, guardava la sala e noi con gli
occhi lucidi e con un sorriso a 32 denti. Non aveva sospettato nulla e dopo
aver ripreso di nuovo contatto con la realtà, gettò le braccia al collo di
Iside, abbracciandola fortissimo.
Vidi Iside dirle qualcosa all’orecchio e in quell’istante partì
un lento. Joseph si stava per avvicinare a Selene.
“Che doppiogiochista”. Pensai, ma non gli avrei permesso di
avere il piede in due scarpe.
Così, quasi correndo, riuscii a superare Jos e chiesi a Selene
di ballare con me.
Furono tre gli sguardi che si puntarono stupefatti su di me:
quello di Iside, di Jos e soprattutto di Nina.
-Mi concede questo ballo, festeggiata?- feci, sfoderando il mio
più bel sorriso.
Selene accettò di buon grado e insieme, praticamente mano nella
mano, ci dirigemmo al centro della sala.
Vidi Iside lanciare uno sguardo interrogativo a Joseph e poco
dopo guardarmi come se fossi un essere abominevole.
In fondo, non avevo fatto niente di male, no?
Così, strinsi leggermente Selene a me e cominciammo a ballare,
ridendo di tanto in tanto per qualche battuta o commento. Poco dopo, però, vidi
Daniel chiedere a Iside di ballare e anche i due vennero al centro della pista,
proprio accanto a noi.
Mi abbassai verso l’orecchio di Selene. –Ti sta molto bene
questo vestito.- le dissi e poi inconsciamente alzai lo sguardo verso Iside.
Lei aveva la testa appoggiata sulla spalla di Daniel e lui la
teneva quasi possessivamente per i fianchi.
Ma perché mi dava così maledettamente fastidio?
-Grazie, Ian.- venni ridestato dai miei pensieri da Selene, che
mi sorrideva.
-Di nulla. Sai che oggi Iside e Jos sono stati praticamente
incollati?- le dissi quasi tra i denti.
Selene mi guardò confusa. –Io pensavo fosse stata solo Isy ad organizzare la festa.-
-A quanto sembra no.-
Quel ballo venne interrotto dalla voce del fratello di Selene,
che la chiamò per aprire gli innumerevoli regali.
Selene si staccò da me e, scusandosi, si recò dal fratello, insieme
alla moltitudine di invitati.
Dopo aver aperto moltissimi regali, mi avvicinai a lei. –Questo
è da parte di tutto il cast.-
Selene scartò il regalo: era una bellissima borsa di Louis
Vuitton.
-E questo è da parte mia.- conclusi, prima ancora che lei ringraziasse.
-Gra…grazie.- vedevo che si chiedeva
come mai io le avessi fatto un regalo da solo.
Vidi Joseph storcere il naso e uscire in giardino, borbottando
qualcosa. Iside, invece, dopo avermi guardato intensamente, si volto e uscì
anche lei dalla sala.
Pov Joseph
Uscii in giardino parecchio irritato, ma soprattutto per non
prendere a pugni Ian. Non riuscivo a capire cosa mi stesse succedendo, ma in
quel momento riuscivo a pensare solo che tutta quella situazione mi desse così
enormemente fastidio.
Misi le mani in tasca, scontrandomi con una scatolina. Era il
regalo per Selene, che forse non avrebbe nemmeno aperto mai.
Ero così arrabbiato con Ian. Ma con quale faccia tosta aveva
fatto il cascamorto con Selene davanti a Nina?
Adesso non gli bastava più solo Iside? Voleva allargare il suo
raggio di conquista?!
Mi avvicinai ad un albero e mi appoggiai con la schiena.
Ma come cazzo era potuto succedere?!
Com’era possibile che in poco più di due settimane Selene mi
piacesse così tanto?!
-Jos!-
Sbuffai, sentendo materializzarsi proprio dietro di me l’oggetto
dei miei pensieri.
-Che c’è?- sbottai acido, senza nemmeno guardarla.
-Ma fammi capire, tu passi tutta la giornata con Iside e alla
fine tu sei geloso?!- mi ringhiò contro.
Quella volta mi voltai, fronteggiandola. –Io e Iside stavamo
organizzando la TUA festa, perché le serviva una mano. Ma non mi sembra ci
siano motivi perché tu ti spalmi addosso a Ian.-
-Non mi sono spalmata addosso a Ian!- mi rispose lei,
avvicinandosi ancora di più a me. -Ma forse tu non l’hai capito...- continuò.
-E cosa dovrei capire, Selene?- ero letteralmente furioso e
sapevo che non avevo nessun pretesto per esserlo, lei non era la mia ragazza.
–C’è qualcosa tra te e Ian? O dopo aver baciato me hai deciso di baciare anche
lui per finire la collezione?!-
Selene sgranò gli occhi e dopo avermi guardato con tutta la
rabbia che provava, mi mollò uno schiaffo in pieno viso.
-Sei un coglione, Morgan.-
Ritornai a guardarla intensamente negli occhi. Ero arrabbiato e
geloso, due sentimenti che non avevo mai provato e non sapevo gestire, così
feci probabilmente la cosa più sbagliata che potessi fare.
Mi avvicinai a Selene e, portandole una mano dietro la testa, la
strattonai verso di me, baciandola.
Inizialmente Selene provò a divincolarsi, ma poi cedette e
cominciò a ricambiare il mio bacio.
Selene mi accarezzò la guancia, dove poco prima mi aveva dato lo
schiaffo e si avvicinò ulteriormente a me.
-Non c’è nulla tra me e Ian.- mi disse, dopo che il nostro bacio
fu terminato. –Nulla.-
-Meglio per te.- la minacciai dolcemente io.
-E perché, signor Morgan?-
-Perché dopo aver baciato me non puoi accontentarti di nessun
altro.- le sorrisi ancora, per poi baciarla di nuovo.
Mi piaceva lei e adoravo il sapore delle sue labbra.
La baciai ancora e ancora, come se tutto quello non dovesse
durare solo lo spazio di un’estate.
Mi staccai da lei, per poi prendere dalla tasca il cofanetto.
-Auguri.- dissi semplicemente, porgendole il pacchetto.
Selene si staccò da me e aprì il pacchetto.
-E’…bellissima.- disse, prendendo tra le mani la collana che le
avevo regalato.
Era la collana di Stitch della swarowski.
-Mettimela!- mi consegnò la collana e si voltò di spalle.
Le spostai i capelli e glie la misi. La sentivo tremare
leggermente ed ero contento che ero io a provocarle tutto quello.
Dopo averle legato la collana, le diedi un leggero bacio sul
collo e la feci voltare verso di me.
Lei mi sorrise e si sporse a baciarmi leggermente le labbra.
-Grazie…- mi sussurrò. –Torniamo alla festa, dai.-
-Ok.- le sorrisi e insieme tornammo dentro.
Pov Iside
Ero appena uscita dalla sala, non sopportando di vedere un
minuto di più Ian fare il cascamorto con Selene.
Mi sentivo una stupida per essermi sentita speciale per lui, dal
momento che, evidentemente, lui ci provava con tutte.
Avendo anche una fidanzata per di più.
Continuavo ad imprecare tra me e me, quando mi sentii chiamare.
-Lasciami in pace, Ian.- dissi arrabbiata, continuando a
camminare.
-Iside, aspetta!- Ian riuscì a raggiungermi e mi bloccò per un
polso, costringendomi a voltarmi verso di lui.
-Cosa dovrei aspettare Ian? Ti ricordo che ho una festa da
portare avanti.- dissi, cercando di strattonare il mio polso, ma la presa di
Ian era troppo forte.
-Perché sei scappata?- mi chiese.
Ma c’era o ci faceva?!
-Non stavo scappando. Non c’era nulla da vedere a parte te che
ci provavi con Selene davanti a…- a me! -..a Nina! Hai una ragazza, cazzo! Abbi
almeno un po’ di decenza!- sbottai, cercando per l’ennesima volta di recuperare
il mio braccio.
Ian fece uno dei suoi sorrisetti maliziosi e mi lasciò andare.
–Allora sei gelosa. Beh, in fondo non sono io che ho passato tutta la giornata
con il mio ragazzo ideale!-
Sgranai gli occhi, cercando di impormi una calma che non avevo.
Quel ragazzo aveva il potere di innervosirmi anche solo guardandomi.
-Punto numero uno: io non sono gelosa e punto numero due: non
vedo perché debba esserlo tu. Non ti riguarda con chi passo le giornate!-
Ma quando eravamo passati dal discutere all’urlare in mezzo al
corridoio?
Ian, probabilmente pensando la stessa cosa, mi afferrò per un
braccio ed entrammo in una delle stanze vuote dell’hotel.
-Mi interessa con chi passi le giornate.-
-Ah, ma davvero? Ti ricordo che hai una fidanzata e una persona
con cui ci stai provando. Sei al completo, no? Non hai nemmeno tempo per
interessarti di me!-
Ero infastidita, ero decisamente infastidita.
-Sei l’unica stupida che non capisce che è con te che ci vorrei
provare! Ma il tuo ragazzo ideale è Joseph!- questa volta urlò anche lui.
-Ian, quella sera io e Selene ci siamo messe d’accordo con lo
sguardo per scambiarci le descrizioni del nostro ragazzo ideale!- urlai, poi mi
bloccai di colpo. Aveva detto che…-aspetta un attimo. È con me che ci vuoi
provare?- esclamai allibita.
Anche Ian si rese conto solo in quel momento di cosa aveva
detto. –Si. Ma che significa che tu e Selene…-poi si bloccò. –Quindi il tuo
ideale…sono io?-
Allargai le braccia, come a voler sottolineare una cosa che
ormai era ovvia.
Ian fece un passo verso di me e io istintivamente ne feci uno
indietro. –Ma che fai?-
-Mi voglio avvicinare.- disse, come se fosse la cosa più ovvia
del mondo.
Ian fece un altro passo in avanti e io ne feci uno indietro,
ritrovandomi inevitabilmente con le spalle al muro.
Ian fece uno dei suoi soliti sorrisetti maliziosi e si avvicinò
ancora a me, puntandomi le mani ai lati della testa.
Ero bloccata tra lui e il muro. Bene.
-Adesso non mi puoi più scappare.-
-Non…non voglio più scappare.-
Ci muovemmo quasi nello stesso istante, così che le nostre
labbra vennero a contatto. Solo mentre lo stavo baciando mi resi conto di
quanto lo avessi desiderato quel bacio.
Intrecciai le mani nei suoi capelli, mentre Ian mi stringeva di
più a se e approfondiva il bacio.
Mi afferrò per i fianchi, facendomi sedere sul piccolo mobiletto
alla nostra destra, senza mai smettere di baciarmi.
Aveva delle labbra morbidissime e un sapore unico.
Ma fu quando Ian mi appoggiò le mani sulle gambe e cominciò ad
accarezzarmele che mi resi conto di tutto: mi resi conto che lui era un attore,
che se ne sarebbe andato presto e che per di più era fidanzato.
Lo staccai da me, guardandolo completamente rossa in viso.
-Devo…devo andare.- scesi velocemente dal mobiletto e corsi
fuori dalla stanza, ritornando alla festa.
Il risultato di tutto quello furono labbra rosse e due persone
decisamente eccitate.
Salve Sweethearts!
Dopo una vita anche noi abbiamo aggiornato! ScusateeeeexD
Che dire…Iside ha organizzato una bella festa alla sua Selene e
ne succedono davvero di tutti i colori xD
Beh, dopo un capitolo di ben 12 pagine non ci dilunghiamo
troppo, così non ci resta che ringraziare tutte coloro che leggono e che
trovano anche 5 secondi per lasciarci la loro opinione!
Quel
minuscolo esserino di Iside aveva preparato una festa bellissima, ma come tutte
le cose belle, anche quella era destinata a finire.
Ero
intenta a ritornare in camera, portando con me i tanti regali che avevo
ricevuto quella sera, quando, appoggiato alla mia porta, trovai l’ultima
persona che avrei voluto vedere.
-Cosa
ci fai qui, Liam?!- chiesi, avvicinandomi.
Mi
si era quasi gelato il sangue nelle vene a vederlo lì.
-Sono
venuto ad augurarti buon compleanno, piccola.- mi rispose, con il suo solito
tono fastidioso.
-Non
chiamarmi piccola.- dissi, scacciando via la sua mano che mi dava il regalo.
Non
lo volevo, non volevo niente da lui.
-Dai…so
che sei contenta di vedermi!- disse, avvicinandosi a me.
-Si,
sto facendo decisamente i salti di gioia.-
-Sei
ancora arrabbiata per quello che è successo?-
-No,
non sono più arrabbiata, adesso provo solo ribrezzo per te.- feci, cominciando
a scaldarmi.
Non
sopportavo nemmeno di vederlo.
-Lo
so che non è vero.- mi accarezzò la guancia.
-Toglimi
le tue luride mani da dosso.- sibilai.
Tra
poco mi sarei scaraventata su di lui per picchiarlo a sangue.
-Non
ti facevano così schifo queste mani fino a poco tempo fa.- cominciò ad
avvicinarsi pericolosamente a me e io indietreggiavo sempre di più.
-A
quanto pare ora si e non avvicinarti più, altrimenti mi metto ad urlare.-
-Beh,
fai pure, sono abituato a sentirti urlare, mi è sempre piaciuto.- disse, con il
suo tono viscido.
-smettila.-
feci io a denti stretti.
-Shh.- si avvicinò ancora di più a me, bloccandomi contro il
muro.
-C’è
qualche problema qui?- tuonò una gelida voce alle mie spalle.
Ci
voltammo entrambi: era Joseph.
Non
fui mai così felice di vederlo, mi sentii subito sollevata.
-No,
nessun problema.- fece Liam.
-E
allora perché sei praticamente attaccato a Selene? Questo è un problema…per me-
aveva un tono calmo, ma sapevo che era tutto tranne che calmo in quel momento.
-Problema?-
Liam inarcò le sopracciglia. –Da quando lei è un tuo problema?- si staccò da me
per fronteggiare Joseph.
-Sinceramente...non
sono cazzi tuoi.- Joseph incrociò le braccia al petto, minacciando Liam
semplicemente con lo sguardo.
Liam
si allontanò da me per fronteggiare Joseph da vicino, soppesando se fosse il
caso o meno di “attaccarlo”.
-Immagino
tu sia Liam.- continuò Joseph, per nulla intimorito.
Come
cazzo faceva a sapere di Liam? Io non glie l’avevo mai detto e di certo non era
mai stata mia intenzione farlo.
-Vedo
che mi conosci, purtroppo, però, io non conosco te. Chi sei?-
-Sono
un tuo grosso problema se non te ne vai subito e la lasci stare in pace.-
-Ehm…Liam,
forse è meglio che vai.- dissi, per evitare che tra i due scoppiasse una rissa.
Liam
intanto continuava a guardare Jos negli occhi, ma probabilmente qualcosa di
minaccioso nel suo sguardo gli fece capire che era meglio andarsene.
Si
voltò così verso di me. –Ci si vede piccola.- poi, detto questo, si avviò alle
scale per andarsene.
Tirai
un sospiro di sollievo.
-Tutto
bene?- Joseph si era avvicinato a me.
-Si,
grazie. È già la seconda volta che mi salvi.- dissi, cercando di ritornare
calma.
-Dovere.-
mi rispose semplicemente Joseph, fissando i suoi occhi nei miei.
-Ti…ti
va di entrare a bere qualcosa?- feci, indicando la mia camera.
Perché
pensavo che una volta entrato non ne sarebbe uscito tanto facilmente?
-Certo.-
mi sorrise.
Entrammo
così in camera, constatando che non c’era nemmeno Iside.
Bene, eravamo da soli e con un letto bene in vista, con sopra il
bellissimo peluche di Stitch, che Joseph mi aveva
regalato.
Benissimo.
-Cosa…cosa
preferisci?- chiesi imbarazzata.
-Una
birra se c’è.-
-Certo.-
Aprii
il piccolo mini bar e estrassi la birra, per poi porgerla poco dopo a Joseph.
Ovviamente io non avevo nessuna intenzione di bere, perché l’alcool era
decisamente fuori questione quella sera.
Così,
mi limitai a bere un semplice thè a limone.
-Come
facevi a sapere di Liam?- gli chiesi, mentre entrambi ci sedevamo sul divano.
-Iside.-
disse semplicemente lui, dando un sorso alla birra.
-Ah,
dimenticavo che avete passato tutta la giornata insieme.-
Joseph
fece un sorriso malizioso, appoggiando la birra a terra e sporgendosi verso di
me. –Gelosa?- disse, con il suo accento incredibilmente sexy.
-No
e perché dovrei? Non sono mica la tua ragazza.- feci, cercando di apparire il
più calma possibile.
Joseph
non mi rispose, si limitò a guardare prima le mie labbra e poi i miei occhi,
annullando infine le distanze tra noi.
Era
incredibile come ogni volta che mi baciasse sentivo mille brividi lungo la
schiena.
Joseph
mi fece stendere sul divano, posizionandosi poi su di me, senza mai staccare le
sue labbra dalle mie.
Joseph
cominciò ad accarezzarmi la guancia, per poi scendere al collo e alle spalle.
-Forse…forse
è meglio se mi fermo adesso.- fece Joseph.
-Devi
proprio?- sussurrai.
-Non
so se mi riuscirò a fermare se arrivassimo a un certo punto...-
-Beh...e
chi ti ha detto che dobbiamo fermarci?- dissi, ritornando di nuovo a baciarlo.
Joseph
non se lo fece ripetere due volte: ricambiò subito il bacio, infilandomi le
mani sotto la maglia. Anche io feci lo stesso con lui, sfilandogliela poi poco
dopo.
Gli
percorsi il petto non eccessivamente scolpito, guardandolo negli occhi. Poco
dopo Joseph sfilò anche la mia di maglia e ben presto tutto il resto degli
abiti fecero la stessa fine, ritrovandoci completamente nudi.
Così
presi a guardarci, non ci accorgemmo che la porta della camera venne aperta.
-Mi
sa che dovrò imparare a bussare...- fece la voce scioccata di Iside.
Istintivamente
coprii Joseph, senza preoccuparmi di coprirmi io.
-Torno
domani, eh!- fece Iside ironica, per poi sparire al di la della porta.
-Bella
figura di merda.- proruppe Joseph, facendo ridere anche me.
-In
effetti…va beh, tanto è Iside! Magari le abbiamo fatto anche un favore e si
muove ad andare da Ian.-
-Ma
Ian è fidanzato.-
-Io
direi di smetterla di discutere della vita sentimentale di Ian...- sussurrai,
per poi ritornare a baciarlo.
-Sono
d’accordo con te...-
Sempre
stretti l’un con l’altro, Joseph entrò in me, facendomi sentire delle emozioni
che non avevo mai provato prima.
Pov
Iside
Uscii
dalla camera di Selene, cercando di trattenere le risate. Certo che ci davano
dentro quei due!
Dovevo
ammettere che mi faceva piacere che Selene era ritornata a sciogliersi con un
ragazzo ed ero ancora più contenta che quel ragazzo fosse stato Joseph.
Il
problema, però, in quel momento era: e io dove andavo a dormire, dal momento
che avevo paura di dormire da sola?!
Certo,
avevo la mia camera, ma mi sembrava quella di un’estranea e quindi era fuori
discussione che andassi lì da sola.
Di
certo non potevo dormire sul divano della hall, anche perché poi Chris mi
avrebbe trinciato la testa per essermi fatta trovare lì come una barbona dai
clienti.
Cominciai
così a camminare, cercando di accettare l’idea che quella sera avrei dormito da
sola nella mia sconosciuta camera.
Senza
rendermene conto, però, notai di essere arrivata proprio di fronte alla camera
di Ian.
Possibile
che anche il mio inconscio mi portasse verso di lui?!
Sospirai.
Forse avrei potuto chiedere a lui se potevo dormire sul suo divano. Certo, dopo
il bacio di quella sera sarebbe stato imbarazzante, però...però lì era l’unico
posto che mi veniva in mente per passare la notte.
Così,
non del tutto convinta, bussai alla porta di Ian, dimenticandomi che erano le
due del mattino e che probabilmente lui stava dormendo.
…E
se invece stava facendo l’amore con la sua fidanzata?!
Dovevo
scacciare quell’idea, anche perché ormai avevo bussato e dovevo restare lì.
Dopo
qualche minuto la porta venne aperta e io mi ritrovai uno splendido Ian in
boxer.
In
quel momento, però, non riuscivo a pensare quanto fosse bello, dal momento che
stavo andando in iperventilazione.
Anche
Ian era sorpreso di trovarmi lì, ma nessuno dei due accennava a parlare.
-Ehm…-
ecco, brava Iside, fai la parte della deficiente!
-Problemi
a dormire?- fece Ian con un sorrisetto malizioso, ritornando subito quello di
sempre.
-In…in
realtà Selene sta...è impegnata con Joseph e io non sapevo dove andare a
dormire.- abbassai la testa.
-E
in un intero hotel tu non sai dove andare a dormire? Non è che era proprio qui
che volevi venire?- mi chiese, alzandomi il viso.
-Vo…volevo
solo dormire sul tuo divano, perché io ho paura a dormire da sola.- confessai,
con il viso tutto rosso. –Ma se sei con la tua ragazza...-
-Non
sono con Nina adesso.- si affrettò a dire. –Dai, entra.-
Si
spostò per farmi entrare, mentre io cercavo di far ritornare il mio cuore ad un
ritmo regolare, cosa impossibile, visto che Ian era proprio davanti a me, in
boxer.
-Non
voglio disturbarti, posso mettermi sul divano e non sentirai nemmeno la mia
presenza.-
-E
hai intenzione di dormire con la minigonna? Dai, ti presto qualcosa di mio.-
disse, per poi avvicinarsi a una sedia e lanciarmi una sua maglia.
-Ehm…non
è che mi presteresti un boxer? Così posso usarlo come pantaloncino.-
Ian
inarcò una sopracciglia, per poi sorridermi maliziosamente. –Che ne dici di questo?-
disse, infilandosi il pollice nella molla dei suoi boxer.
Io
divenni tutta rossa. –Solo la maglia andrà benissimo!-
Ian
scoppiò a ridere. –Dai, tieni.- si avvicinò a un cassetto e mi lanciò anche i
boxer.
-Gra…grazie.- presi tutto e andai in bagno.
Bene,
avrei dormito con Ian Somerhalder indossando i suoi
indumenti.
Poco
dopo, usando tutto il mio coraggio, uscii dal bagno, trovando Ian seduto sul
bordo del letto.
-Perché
sorridi?- gli chiesi.
-Perché…perché
sei bella con i miei vestiti addosso.-
Gli
sorrisi, non riuscendo nemmeno a dire grazie e mi avviai al divano.
-Credi
davvero che ti lasci dormire sul divano? Che gentiluomo sarei? Dai, vieni qui.-
disse, andandosi a sdraiarsi sul letto e invitando anche me.
-E…e
se entrasse Nina?-
-Nina
non ha le chiavi della mia camera. E se mai ce le avesse, ti chiuderei in uno sgabuzzino.-
disse, cominciando a ridere.
-Ah,
confortante.- gli risposi, raggiungendolo sul letto e sdraiandomi accanto a
lui.
-Beh,
allora buona notte Ian…e grazie.- sussurrai, mentre lui spegneva la luce.
Mi
voltai, dandogli le spalle. Già era difficile dormire nello stesso letto, poi
guardarlo mentre dormiva non era l’ideale per i miei ormoni.
Dopo
poco, però, lo sentii muoversi dietro di me e un istante dopo sentii il suo
braccio che mi avvolgeva per i fianchi.
-Ian…-
era più una supplica che un rimprovero…
-Non
puoi pensare che ti tenga nello stesso letto con me, con i miei vestiti addosso
e pretendere che non ti tocchi.-
Divenni
rossa, ringraziando il buio per il fatto che Ian non potesse vedermi.
Non
gli dissi nulla, in fondo non mi avrebbe uccisa dormire abbracciata con lui.
-Non
me lo dai il bacio della buona notte?-
Mi
voltai, constatando quanto fossimo vicini. –Ian, sei fidanzato.-
-Però
intanto sei venuta da me, sapendo che ero fidanzato.-
-Se
vuoi posso anche andare via.-
-Non
ci penso nemmeno.- disse e senza darmi il tempo di rispondergli mi baciò.
Inizialmente
mi irrigidii, ma quando lui cominciò a accarezzarmi un fianco, cominciai a
sciogliermi.
Però,
proprio quando stavo cominciando a ricambiare il suo bacio, Ian si allontanò da
me.
-Buona
notte, Iside.- mi disse, attirandomi ancora di più verso di lui.
Ma
era proprio uno stronzo!
Detto
questo, dopo non poche difficoltà, ci addormentammo.
Salve sweethearts!!
Per farci
perdonare abbiamo postato il capitolo in tempo record xD
Che ne dite?
Ci sta come capitolo?
Selene e
Joseph ci danno dentro e Iside va a dormire dal bell’Ian...ragazze fortunate!!
Beh...lasciamo
a voi i giudizi! Fateci sapere cosa ne pensate!
Mi
svegliai in quel momento, sentendo un leggero peso sul mio petto.Selene stava ancora dormendo, così, le
accarezzai piano i capelli, sperando che non si svegliasse.
Era
bella e mi piaceva vederla dormire.
Selene
cominciò a muoversi e a fare quasi le fusa nel sonno. Un brivido mi percorse la
schiena, facendomi muovere leggermente e facendo svegliare Selene.
-Buon
giorno...- sussurrai dolcemente, sempre accarezzandole i capelli.
Lei
mi sorrise, ancora con gli occhi impastati del sonno e mi depositò un leggero
bacio sulle labbra. –Buon giorno.- disse anche lei, ritornando ad accoccolarsi
sul mio petto.
Era
incredibile, bellissima, proprio come la notte che avevamo appena trascorso
insieme.
-Come
va?- le chiesi, sperando che anche lei provasse quello che provavo io.
-Sto
benissimo, mai stata meglio. Te?-
-Sto
benissimo.- la attirai di nuovo verso di me e la baciai.
Era
assurdo quanto non riuscissi a stare senza baciarla continuamente, aveva le
labbra morbidissime e un sapore unico.
-E’
stata una notte fantastica...- mi disse lei, diventando leggermente rossa.
-Anche
per me lo è stata, davvero. È stato tutto eccezionale, tu sei eccezionale.-
-Mi
stai prendendo in giro?- fece lei, mettendo un finto broncio.
-no,
per niente.- la feci stendere di nuovo a letto, piegandomi poi su di lei.
-Purtroppo
devo alzarmi. Ho un lavoro da svolgere...- disse, mettendosi poi seduta.
-E
se invece restassi qui con me?- dissi, prendendola tra le braccia.
Selene
sorrise. –Mi piacerebbe, ma non posso proprio.-
-Ah,
allora è così? Passiamo una notte di passione e il mattino dopo mi abbandoni?
Non si fa così!- dissi, cominciando a farle il solletico.
-Sei
uno stronzo!- ripeteva, mentre rideva come una matta.
Mi
fermai, ritornando a stringerla forte.
-Va
beh, tu vai a lavorare. Io andrò in spiaggia con i ragazzi e le ragazze.-
Selene
si voltò verso di me, guardandomi con le sopracciglia inarcate. –Vedi di fare
poco lo stupido con le ragazze.- mi disse minacciosa.
-E
perché non dovrei farlo?- chiesi, prendendola in giro.
-Ah,
si, giusto, hai ragione. Tu fai pure ciò che vuoi, io mi devo vedere con
Jonas!-
Questa
volta fu il mio turno di inarcare le sopracciglia. –Jonas il polipo?-
Non
mi piaceva l’idea che lei dovesse incontrarsi con quel tipo.
-Si,
problemi?- fece maliziosa.
-E
si! Tu non puoi vedere altri ragazzi! Soprattutto se maniaci!-
Selene
scoppiò a ridere. –E allora tu non fare l’idiota con le ragazze!-
-Mhm, ok, è un sacrificio che posso fare.- dissi,
baciandola.
-Ah,
è un sacrificio?-
-Se
magari passassi in spiaggia, potrei fare lo stupido con te.- le dissi con un
sorriso malizioso, sviando la domanda.
-E’
un sacrificio?- mi ripeté lei.
-Va
beh, dai, se è per te no, non è un sacrificio.-
Selene
mi stampò un dolce bacio a stampo. –Bella risposto, Morgan. E comunque c’è
Steven che mi innervosisce, perciò non passo per la spiaggia.-
-Ma
tu verresti per me. Se mi baciassi davanti a lui non credo continuerà a fare
l’idiota.-
-dovresti
baciare tu me.-
-Ma
adesso? O dopo?- dissi, con tono malizioso.
-Dopo!
Passo per la spiaggia, dai. Però adesso fammi andare a lavoro.-
-Mhhm. Ok. Ti aspetto in spiaggia allora.-
-D’accordo.-
Ci
baciammo ancora, perché ne io né lei volevamo realmente staccarci. Sarei potuto
anche restare per ore a baciarla.
-Devo
proprio andare ora...- mi sussurrò lei.
-va
bene, vai.-
Dopo
un ennesimo bacio ci alzammo e cominciammo a rivestirci, ovviamente sempre tra
un bacio e l’altro.
Dopo
aver finito di vestirci, uscimmo dalla camera, ognuno diretto alle proprio
occupazioni.
Pov
Ian
Ero
sveglio già da un po’, con ancora Iside tra le braccia. Mentre la sera prima
era così in imbarazzo, non si era nemmeno resa conto che durante il sonno mi
aveva letteralmente stretto a se, così io avevo passato l’ultima ora a
guardarla, con la testa appoggiata al mio petto, i capelli lunghi che mi
solleticavano e le labbra leggermente socchiuse.
Era
molto tempo ormai che dopo essere stato con Nina non mi fermavo a guardarla e
per questo non riuscivo a capire perché con Iside era così normale, nonostante
non fosse la mia ragazza.
Quella
notte avevo dormito benissimo stretto a lei, molto più che se avessi avuto Nina
tra le braccia e l’idea che di li a poco sarebbe finito tutto, mi spaventava
parecchio.
Non
riuscivo a capire come in uno spazio di un’estate, Iside mi fosse piaciuta così
tanto.
Le
accarezzai una guancia, abbassandomi un poco e sfiorandole dolcemente le
labbra.
Sapevo
che era sbagliato, sapevo che io ero fidanzato, ma non riuscivo ad averla tra
le braccia in quel modo e non baciarla. Così come avevo fatto uno sforzo
incredibile a dormire con lei e non toccarla nemmeno una volta.
-Mhm...- Iside si svegliò, alzando poi il viso.
-Ciao,
clandestina.- le dissi con un sorriso, che venne subito ricambiato da lei.
-Ciao…-
si stropicciò gli occhi, mettendosi poi di scatto a sedere. –Scusa! Mi sono
letteralmente spalmata su di te!- disse, tutta rossa.
Io
le sorrisi, attirandola subito sul mio petto e stringendola forte. Dio il suo
profumo…-E chi ti ha detto di staccarti...-
-Ian…non...non
credo che sia…giusto…- sussurrò, senza però staccarsi.
-E
venire a dormire con me e abbracciarmi in quel modo lo è?- gli strofinai il
naso contro l’orecchio, sentendola poi tremare tra le mie braccia.
-Non
ricapiterà più Ian...non possiamo farlo ricapitare.- mi disse lei.
-Invece
è stato così bello stanotte...- le sussurrai, stringendola ancora di più.
Non
c’era bisogno che lei mi ripetesse quanto fosse sbagliato, lo sapevo anche io.
Eppure
per quanto sbagliato fosse, in quel momento avevo solo voglia di sentirla così
vicino.
Iside
si voltò, per guardarmi in faccia. –Anche io ho dormito benissimo...- mi
confessò.
-E
allora perché vuoi scappare?- alla sola idea che lei potesse andarsene, la
strinsi ancora di più.
-Perché
sei fidanzato, Ian.-
-Non
ripetermelo sempre.-
-E’
la verità.-
-si,
ma...- non finii di parlare, perché dei colpi alla porta mi fermarono. –Chi è?-
chiesi tranquillo, sentendo Iside muoversi tra le mie braccia.
Sentivo
che voleva alzarsi, ma io non le permettevo di farlo.
-Ian,
amore, sono io!-
Cazzo,
Nina!
Guardai
Iside, che mi restituiva lo stesso sguardo preoccupato.
-Si,
amore, un attimo!-
Vidi
Iside storcere il naso, spostando poi il mio braccio e alzarsi dal letto.
-E
adesso io dove vado?- mi disse scocciata.
-Non
guardarmi in quel modo. Per me puoi anche uscire dalla porta e salutare Nina,
perché non abbiamo fatto niente.-
Iside
voltò la testa di lato. –Io esco in terrazza, tu cerca di fare il più presto
che puoi, così vado via.-
Non
mi diede nemmeno il tempo di rispondere, che andò in terrazza.
-Amore,
perché c’hai messo tanto?- mi disse Nina, dopo averla fatta entrare in stanza.
-Volevo
rendermi presentabile.-
-E
secondo te in boxer non lo sei?- mi sorrise, per poi baciarmi.
Perché
adesso mi infastidiva essere baciato da lei?
-Come
hai dormito?- disse, spingendomi man mano verso il divano.
Eh,
bella domanda!
-Bene
e tu?-
-Benissimo.-
mi fece sedere sul divano, mettendosi poi a cavalcioni su di me. –Anche se mi
sei mancato.- cominciò a baciarmi il collo.
Mi
irrigidii: dalla terrazza si vedeva benissimo il divano e io non volevo che
Iside vedesse me e Nina così.
-Amore,
io dovrei vestirmi.- tentai di allontanarla da me.
-O
potresti svestirti del tutto.- fece maliziosa, baciandomi.
Io
ricambiai il suo bacio, ma forse più per non farle venire dei strani pensieri:
Nina gelosa era difficile da sopportare.
Le
accarezzai la schiena, posandole poi le mani sul sedere. –Dai amore, è meglio
che vai, io adesso mi metto in costume e andiamo in spiaggia con gli altri, che
dici?-
Nina
di controvoglia si allontanò da me. –Ok, allora ci vediamo nella hall.-
-Ok.-
Mi
diede un ultimo bacio e poi lasciò la stanza.
-Stavo
cominciando a preoccuparmi di dovervi vedere mentre facevate sesso.- fece una
voce ironica alle mie spalle.
Mi
voltai: Iside era ritornata in camera e stava andando in bagno probabilmente
per raccogliere i suoi vestiti.
-Io
vado, questi poi li lavo e te li faccio avere.- disse fredda. –Ciao e grazie
ancora.- stava per sorpassarmi, ma io la bloccai per un braccio.
-Perché
adesso sei così fredda?-
-Come
dovrei essere, Ian?-
-Non
eri così stanotte.-
-Lasciami
il braccio, Ian. A me le persone doppiogiochiste non piacciono.- mi disse.
Io
aggrottai le sopracciglia. –Doppiogiochista?-
-Tre
secondi prima baci me e poi fai quasi l’amore con Nina. Non ti sto dicendo che
non devi. È strano l’atteggiamento che hai con me, non con lei, ma non
comportarti come se io fossi la tua amante. Smettila di baciarmi in
continuazione!- fece, strattonando il braccio, che io lasciai andare.
-Avrei
voluto te in quella posizione.-
-Io
però in quella posizione non ci starò mai. Ritorna dalla tua ragazza, Ian.-
detto questo, anche lei lasciò la stanza.
Pov
Selene
Dopo
aver finito le mie mansioni mattutine, mi recai in spiaggia, non solo per vedere
Joseph, ma anche perché ero io che dovevo occuparmi di quella zona.
Non
sapevo nemmeno se sarei riuscita a trovarlo, perché la spiaggia era enorme e io
di certo non potevo mettermi a setacciare tutti gli ombrelloni.
-Selene!-
mi sentii chiamare, così mi voltai, vedendo Iside correre verso di me.
Stranamente
aveva indossato il costume nero che le avevo regalato io: si era sempre
rifiutata di metterlo perché a detta sua era microscopico.
-Ciao,
tesoro.- le dissi, non appena mi si avvicinò.
-Non
fare la finta tonta! Voglio sapere TUTTO!- disse, facendo un sorrisetto
malizioso.
-Tutto?-
-Andiamo,
non fare l’innocente! L’hai fatto con Joseph stanotte, no?-
-Ehm…si-
sussurrai.
Iside
emise un leggero gridolino e poi mi abbracciò. –E come è stato?-
-E’
stato…è stato, guarda: non ci sono parole per descriverlo. Adesso sto giusto
cercando lui, ma è impossibile trovarlo in mezzo a tutta questa gente!- dissi,
guardandomi poi intorno. –Tu piuttosto. Dove hai dormito?-
La
vidi diventare tutta rossa e poi sbuffare. –Ho dormito con Ian.-
Io
sgranai gli occhi. –E me lo dici così?!-
-E
come dovrei dirtelo?- sbottò lei innervosita. –Abbiamo dormito abbracciati, la
mattina mi ha baciata e poi è arrivata Nina e ci mancava poco che lo facessero
davanti a me.- concluse, incrociando le braccia al petto.
-Ma
perché tu dove stavi?-
-Io
stavo chiusa fuori in terrazza.-
Io
inarcai le sopracciglia. –Aspetta, fammi capire: hai dormito tutta la notte con
la minigonna nel letto con Ian, hai avuto il coraggio di non fare nulla, la
mattina ti ha baciata e tu sei incazzata?-
-Allora,
punto numero uno, non ero in minigonna perché ho dormito con una maglia e i
boxer di Ian, mentre lui era solo in boxer e punto numero due mi sono incazzata
perché lui non può comportarsi così mentre sta con Nina!-
Roteai
gli occhi. –Hai avuto per una notte intera Ian in boxer attaccato a te e tu hai
dormito? Non ci posso credere, sei assurda!-
Iside
sbuffò. –Senti, io vado un po’ a riva. Joseph sta alla quarta fila di
ombrelloni. Buona fortuna.- detto questo mi piantò li, così io mi avviai alla
fila che mi aveva indicato Iside.
Effettivamente
Jos era davvero lì, bello come il sole che si divertiva a sotterrare Trevino
sotto la sabbia.
Vedendoli
così mi sembravano dei ragazzi normali e non degli attori internazionali.
-Desiderate
qualcosa?- feci, una volta arrivata da loro.
Tutti
si voltarono verso di me, salutandomi.
-Ciao,
schianto!- Steven venne verso di me, facendomi uno dei suoi migliori sorrisi.
O
così credeva lui.
-Ciao,
piattola.- dissi invece io, facendo scoppiare a ridere tutti.
-Ma
perché sei così cattiva con me? Lo so che in realtà mi desideri.-
-Si
guarda, ti desidero come un temporale in piena estate.-
Tutti
scoppiarono di nuovo a ridere, mentre vidi Joseph divertito e soddisfatto dalle
mie risposte.
-E
dai, non essere così scontrosa!- Steven si avvicinò pericolosamente a me. –Hai
una bella bocca, chiappe d’oro.-
Stavo
per rispondergli a tono, quando Steven venne bruscamente allontanato da me:
Joseph lo aveva strattonato mettendogli una mano sulla spalla.
-Smettila
di fare il cretino.- disse serio.
Temevo
volesse incenerire Steven con lo sguardo.
-Mi
dici sempre di smetterla di fare il cretino, ma che vuoi? Perché non vai dalla
tua Emily?-
Emily?
E chi era Emily?
Vidi
Jos sbiancare quasi e trattenersi dal picchiare Steven.
-Non
vedo perché debba andare da Emily visto che è la mia ex ragazza, ma credo
invece che debba rimanere qui, dal momento che stai importunando la mia
ragazza.-
Io
e Steven avemmo la stessa reazione: diventammo tutti rossi e sgranammo gli
occhi, anche se per motivazioni diverse.
-La
tua che?-
-Hai
capito Steven, te lo ripeto ed è l’ultima
volta che lo faccio con gentilezza: sta lontano dalla mia ragazza.-
-Stai
scherzando vero?- Steven era ancora incredulo, come me.
-Ho
la faccia di uno che scherza?-
-Dimostramelo.-
-Come
scusa?!- questa volta fui io a parlare. Ma che voleva quel ragazzino?!
Senza
però nemmeno rispondergli, Joseph si avvicinò a me, baciandomi davanti a tutti.
Io,
fregandomene che tutti ci stessero guardando, ricambiai il bacio,
intrecciandogli le braccia intorno al collo.
Dopo
poco Jos si staccò da me, sorridendomi, per poi rivolgersi a Steven, inarcando
semplicemente le sopracciglia.
Steven
borbottò qualcosa tra se e se, per poi ritornare a sedersi sotto l’ombrellone.
-E
bravo Jomo.- fece Nina, seduta accanto a Ian.
-Grazie,
Nina.-
Nina
stava per dirmi qualcosa, quando sentimmo delle risate dietro di noi. Erano
appena arrivati Iside e Daniel completamente bagnati. Daniel teneva Iside in
braccio come un sacco e rideva, contagiando anche Iside.
-Ehi,
qui abbiamo altri due piccioncini!- disse Candice.
Con
la coda dell’occhio lanciai uno sguardo a Ian: non lo avevo mai visto così
serio e sembrava voler trapassare Daniel con lo sguardo.
-Dai,
adesso mettimi giù. Mi hai già fatto fare troppe capriole in acqua!- fece
Iside.
Tra
noi calò il silenzio e solo dopo Iside si rese conto di quanto fosse ambigua quella
frase.
-Ma
che avete capito!- disse, diventando tutta rossa e facendo scoppiare a ridere
tutti.
Tranne
Ian ovviamente.
-Eh
si, cara, sono state proprio belle capriole!- rincarò la dose Daniel.
-Dai,
Dan, smettila, me la farai morire di infarto!- feci io, beccandomi
un’occhiataccia di Iside.
-Beh,
io vado a farmi una doccia che sono piena di sabbia!- Iside ci salutò e poi si
allontanò dal gruppo.
-Mamma
mia è uno schianto quella ragazza!- fece Daniel.
-Di
questo passo mi farai vomitare.- disse Ian, sdraiandosi sulla sabbia.
Gelosia
1 Ian 0
-Jos,
tu resti qui o vieni con me?-
-Tu
dove vai?-
-Possiamo
anche andare a prendere un caffe.- dissi, sorridendogli.
-Per
me va bene. Ci vediamo dopo ragazzi.-
Salutammo
i ragazzi e mano nella mano ci dirigemmo al bar.
Pov
Ian
Stavo
seduto al bar con un drink tra le mani. Sapevo che la mia reazione era stata
esagerata, ma mi ero innervosito troppo.
Le
parole di Nina mi avevano dato fastidio, così come i commenti di tutti gli
altri.
Sapevo
che non potevo reagire così, perché non avevo nessuna pretesa, ma era più forte
di me.
Continuavo
a roteare il bicchiere tra le mie mani, ripensando alla discussione di poco
prima...
Flashback:
Joseph
e Selene erano appena andati via mano nella mano e come al solito, Nina doveva
commentare tutto ciò che vedeva.
-Vedo
proprio che le due belle cameriere hanno fatto colpo. Non so chi ha più bava
alla bocca tra Steven, Jos e Dan.- disse, scoppiando a ridere.
Io
ritornai seduto, cominciando già ad infastidirmi.
-Si,
Stev è più polipo del solito!- commentò anche
Candice.
-Ma
che ci posso fare! Cioè, è magnifica! Però Jos ha fatto il coglione!- fece
anche Steven, togliendosi la sabbia dal costume.
-Si,
ma non le chiamare cameriere, Nina, mi da fastidio.- fece Daniel, sedendosi
sotto l’ombrellone.
-Non
è mica un’offesa.- fece Nina. –e poi, quello sono…-
Stavo
per risponderle io, quando venni bloccato da Daniel. –Lo dici in modo
sprezzante. Loro sono nostre amiche.-
-Ma
dal modo in cui te la difendi sembra tu voglia qualcosa in più. Proprio come
Joseph.-
-E
se anche fosse?-
-Già
Nina. Qual è il problema? Prendi Selene: pagherei per starci insieme anche una
notte sola!- fece anche Steven.
-Mamma
mia vi hanno proprio fatto perdere la testa!- proruppe anche Kat.
-il
problema è: loro sono californiane e sono lontane da noi….mmmh
800 km!- la voce squillante di Candice suonò nelle mie orecchie.
-Io
non mi faccio il problema di fare 800 km.- fece Daniel, mentre anche Steven
annuiva.
-Già,
tu sei il bel gentiluomo che fa di tutto per la donna che ama, no?- proruppi io
all’improvviso. –Vado a prendere qualcosa da bere.- detto questo mi alzai e
parecchio incazzato mi diressi al bar.
Fine Flashback
Alzai
lo sguardo verso le docce, vedendo che Iside era ancora lì. Mi alzai di scatto,
arrivando in due secondi sotto le docce.
-Ti
diverti vero a tenere tutti ai tuoi piedi?- tuonai, facendola sobbalzare.
Lei
si voltò, ancora con il getto d’acqua addosso. Era così sexy in quel momento
che potevo anche dimenticare tutto.
-Come,
prego?- fece lei, uscendo dalla doccia.
-Hai
baciato anche Daniel per caso? O quello è un trattamento che riservi solo a
me?-
Iside
inarcò le sopracciglia. –E tu hai baciato LA TUA RAGAZZA o è un trattamento che
riservi solo a me? Non avanzare pretese su di me che non hai, Ian.-
-ah
si, certo, non sono io che ho dormito nel tuo letto, ma sei tu che sei venuta
nel cuore della notte da me. Potevi andare da Daniel, no?-
-Beh,
la prossima volta ci andrò e magari non a dormire!- fece furiosa lei, facendo
innervosire anche me.
La
afferrai per un braccio, attirandola a me.
-Lasciami
andare Ian! Non vorrei ci vedesse la tua bella Nina!-
-Me
ne fotto della “Bella Nina”...io voglio te.- dissi, avvicinandomela ancora di
più.
Iside,
di tutta risposta, mi diede uno schiaffo, costringendomi a lasciarla.
-Ma
come puoi dirmi una cosa del genere e poi magari tornare da lei! Ma sei un
bastardo!-
Mi
guardai in giro, per poi afferrarla per il sedere e spingerla nella doccia,
lontano da occhi indiscreti.
Prima
ancora che lei potesse parlare la baciai, esprimendo con quel bacio quanto la
volessi.
Iside
inizialmente cercò di allontanarmi, ma poi piano piano cominciò a rispondere al
bacio, incrociando le braccia intorno al mio collo.
Io
scesi a baciarle il collo, mentre Iside mi intrecciò le gambe intorno ai fianchi.
Dio quanto la desideravo.
Tenendola
ferma tra me e il muro, le posai una mano sul seno, per poi ritornare a
baciarla. Scesi con la mano, fino ad arrivare all’orlo del costume.
Quando
stavo per infilare una mano dentro, Iside si staccò da me, costringendomi a
metterla a terra.
Aveva
tutta la faccia rossa.
-Io…io
non posso…- disse, sorpassandomi.
-Perché
sto con Nina?-
-No,
perché io non l’ho mai fatto con nessuno.- quella rivelazione mi spiazzò.
Vedendo
che io non le rispondevo, si voltò per andarsene.
-Iside!-
Si
voltò di nuovo.
-In
un modo o nell’altro...sarai mia.-
Iside
divenne tutta rossa e poi di corsa lasciò le docce.
SalveeeSweethearts!
Che ne dite di questo “lunghissimo” capitolo?
Ora morirete d’infarto e sapete perché? Beh, il capitolo è di ben
17 pagine -_- xDxD.
Il risveglio è ancora peggio del giorno prima, però il bacio tra Ian/Iside
c’è statooooooooooooooooooooolèèèèèèèè.
I due fanno progressi xDxD.
Invece Jos e Selena ci danno dentro e in più lui l ha definita : “la
sua ragazza”.
Ora cosa succederà mai??
Non ci prolunghiamo più di tanto perché il capitolo è già enorme di
suo.
I giorni passarono veloci, purtroppo! Senza che ci rendessimo
conto, era già arrivata la fine dell’estate e questo comportava: l’addio con i
nostri bellissimi attori.
Quei giorni, quelle settimane, erano state le più intense della
mia vita, tralasciando le tante cose che avevo condiviso con il mio ex ragazzo,
Liam, che ora avrei preferito CANCELLARE.
Non riuscivo a immaginare come sarebbe stata la mattina dopo la
loro partenza: mi sarei svegliata e non avrei più rivisto Joseph, non lo avrei
più baciato, non avrei più scherzato con lui.
Mi sembrava così difficile pensarlo e più si avvicinava quel
momento e più per me era difficile accettarlo.
Quel pomeriggio ero impegnata con Iside a cercare un vestito
adatto per la serata: come ogni anno, in hotel si organizzava una festa di
“fine estate”, dove si salutavano tutti gli ospiti.
Per quell’anno avevamo optato per una festa in cui ci si doveva
travestire col personaggio preferito.
-Selene, ti devo confessare una cosa…- mi disse Iside,
interrompendo la ricerca dei nostri costumi.
-Dimmi.-
-Credo...credo di provare qualcosa per Ian.- mi confessò.
-E lo hai capito nei 15 giorni in cui lo hai praticamente
evitato?- feci io, guardandola con un sopracciglio alzato.
-Ma tanto non ha sentito la mia mancanza, è stato tutto il tempo
con Nina, magari gli ho fatto anche un favore.-
-Ma se ti seguiva con lo sguardo ovunque andavi! Se tu sei una
deficiente non è colpa sua!- le dissi, cercando di trattenere una risata.
-E grazie...matu con
Jos? Cosa farai? Domani ripartiranno.-
-Vorrei saperlo, credimi. Non ne ho idea e per di più non sa
nemmeno che noi studiamo ad Atlanta, chi sa quanti chilometri ci divideranno.-
dissi sbuffando.
-Io spero solo che non ci considerino la parentesi di un’estate
e via. Non vorrei che non ci salutassero nemmeno se ci incontrassero per
strada.- fece Iside, sedendosi sul divanetto del negozio.
-Non penso siano persone del genere.- dissi, quando la mia
attenzione venne catturata da un vestito. –Voglio quello!- proruppi, indicando
il vestito dello stregatto sexy di alice nel paese
delle meraviglie.
-si, è molto carino.- disse anche Iside, andando a prendere il
vestito. –Provalo!-
Afferrai contenta il vestito ed entrai nel camerino. Poco dopo
uscii, per avere un parere di Iside.
-Stai davvero benissimo e come direbbe Steven: sei uno schianto
chiappe d’oro!- disse, per poi scoppiare a ridere e contagiare anche me.
-Allora lo prendo. Tu cosa hai deciso?-
-Non lo so...-
-L’eterna indecisa!- dissi, tornando in camerino per spogliarmi.
Una volta uscita, ritornai da Iside, che teneva tra le mani un
vestito di pelle nero.
-Deduco che questo è il vestito di cat
woman, per cui farai impazzire Ian.- inarcai le sopracciglia maliziosamente.
-Non è un po’ troppo esagerato?-
-Tesoro, se stasera non glie la dai ti diseredo!- dissi ridendo.
-smettila!- fece Iside, scoppiando anche lei a ridere. –Va bene,
prendo questo, ma andiamo a casa perché sono le 19.00 e la festa comincia tra
un’ora.- finì, con un sorriso a 32 denti.
-Scappiamo!-
Detto questo ritornammo di corsa in hotel per prepararci.
Pov Joseph
Erano le 20.30 e la festa di fine estate era cominciata da poco.
Pensare che l’estate era finita e che dovevamo tornare ad Atlanta, mi riempiva
di tristezza, perché non sapevo se e quando avrei rivisto Selene.
Eravamo tutti intenti a parlare di come c’eravamo vestiti.
Io avevo indossato il costume di Immortals,
procurandomi anche attraverso il trucco qualche ferita finta, Ian aveva optato
per il costume militare in perfetto stile “Magic Mike”, Nina si era vestita da
hawaiana, Candice, la solita stupida Candice, da Winnie the Pooh, Kat da Yasmine, Daniel da Assassin’screed e infine quell’idiota di Steven da Capitan
America.
Stavamo tutti bene e adoravamo prenderci in giro
rispettivamente, quando i nostri occhi vennero catturati dall’entrata nella
sala di Selene e quella che doveva essere Iside, spalmate addosso ad uno travestito
da Batman.
Selene era bellissima con il suo vestito fatto da un corpetto e
gonna nera, con contorni di piume rosa e viola. Aveva le calze a rete e i
tacchi vertiginosi e aveva delle orecchie sempre rosa e viola.
Era bellissima e sexy e io non riuscivo a smettere di toglierle
gli occhi di dosso.
Senza più dar conto ai miei amici, li lasciai lì e raggiunsi
Selene.
-Ciao.- le dissi, guardandola intensamente negli occhi.
Salutai anche Iside, che poco dopo si distaccò tra noi e se ne
andò sotto braccio col suo Batman.
-Ciao, Jos.- mi salutò lei con un sorriso.
-Sei…bellissima, una meraviglia.- non avevo parole per
descriverla.
-Anche tu sei molto...- si avvicinò al mio orecchio. –Sexy...-
mi leccò leggermente il lobo dell’orecchio.
L’attirai a me, abbracciandola. –Ma adesso sono geloso, non
voglio che tutti ti vedano così.-
-L’importante è che guardino, ma che non tocchino, no?- fece
lei, con voce maliziosa.
-Tanto toccherò io dopo.-
-Se te lo meriti…- lasciò la frase in sospeso, prendendomi per
mano e portandomi al centro della pista dove altre coppie stavano ballando.
-Domani parto e non riesco ad immaginare che poi ci saranno 800
km a dividerci.-
-Ma perché tu dove abiti?- mi chiese speranzosa.
-Devo ritornare ad Atlanta per le riprese.-
Selene scoppiò a ridere. –Incredibile.-
-Cosa?-
-E’ destino che tu mi debba sopportare. Io e Iside frequentiamo
il college lì.- mi disse con un sorriso.
Io l’abbracciai forte, quindi quello non sarebbe stato un
addio…!
-Così finirai per stritolarmi!- disse, così io sciolsi
l’abbraccio.
-Quindi possiamo vederci ad Atlanta. Quando ricominci?-
-Verso la fine di ottobre.-
Feci un enorme sorriso. Ero contento che la conoscenza con lei
non si fermasse a una misera estate.
Ma il problema era: Emily! Come mi sarei dovuto comportare con
lei? La storia non andava bene da un bel pezzo, ma non c’era mai stato un vero
addio tra di noi.
-Cosa pensi?- Selene mi riportò alla realtà.
-A nulla.- le feci un altro sorriso, sperando che non chiedesse
altro.
-Impossibile. Tu pensi sempre qualcosa.-
-Non era niente di importante, credimi.- l’abbracciai di nuovo
stretta, decidendo di non affrontare quella sera quel discorso.
-Mhm ok, ti credo.- mi rispose,
abbracciandomi.
Dopo poco il ballo finì e io e Selene, mano nella mano, tornammo
dagli altri. Ovviamente le avevo detto che Candice aveva deciso di vestirsi da
Winnie the Pooh e quindi Selene cercò in tutti i modi di non scoppiare a
ridere.
Cominciammo a ridere e scherzare, sperando che quella serata
finisse il più tardi possibile.
Pov Ian
Stavo chiacchierando con Nina e Kat,
ma continuavo a sentirmi decisamente osservato. Così, mi giravo e rigiravo, ma
non vedevo mai nessuno intento a fissarmi.
Forse era solo la mia immaginazione. Si, decisamente.
Cominciai a cercare Iside tra la moltitudine di gente,
trovandola poco dopo accanto al bancone delle bevande, intenta a parlare e a
ridere con un aitante Batman.
Ma chi poteva essere quel ragazzo?! Da come Iside scherzava con
lui sembrava conoscerlo bene.
Perso nei miei pensieri, non mi accorsi nemmeno che un tizio mi
aveva rovesciato addosso tutto il suo pounch,
scatenando le risate di Nina e Kat.
-Ma che ridete che adesso sono tutto zuppo!- brontolai, mentre
sentivo tutta la canotta appiccicarsi addosso.
-Mi dispiace tanto, mi scusi!- fece il ragazzo, mortificato.
-Non si preoccupi, sono cose che possono accadere.- disse
Candice, che già aveva adocchiato il biondino.
-Serve una mano? Chris mi ha detto di portarti in lavanderia se
avessi bisogno di cambiarti.- accanto a me era comparsa Iside e io dovetti
usare tutta la mia forza di volontà per non baciarla anche davanti a Nina.
-Ehm, si, grazie. Nina, vado a cambiarmi.-
-Ok, amore, ma non ci mettere troppo!-
Così, insieme ad Iside ci allontanammo dalla sala, mentre io
fulminavo con gli occhi ogni ragazzo che si fermava a guardarla.
-Ma non ti sembra di essere un po’ nuda?- dissi, dopo essere
usciti dalla sala.
-Non esiste un po’ nuda, Ian, o lo sono o non lo sono e a me non
sembra di esserlo.- mi rispose secca, togliendosi la maschera.
-A me sembra che il pantalone di pelle e questa sorta di
reggiseno che hai sopra, sia un po’ troppo.- dissi, mentre entravamo in
lavanderia.
-Beh, devo pur fare le mie conquiste!- fece maliziosa lei,
voltandosi verso di me.
-Non necessariamente devi fare delle conquiste.- dissi,
sfilandomi la canotta.
Iside si appoggiò con le spalle al muro, mordicchiandosi il
labbro. –Sono single, no? Devo pur fare qualcosa con qualcuno.- disse, mentre
io mi toglievo le scarpe.
-Beh, puoi sempre fare qualcosa con me, no?- feci malizioso,
sbottonandomi il pantalone.
Iside divenne rosa, voltandosi di lato. –Che c’è? Hai vergogna?-
rimanendo in boxer.
-Certo che no!- scattò subito lei, ritornando a guardarmi dalla
testa ai piedi.
-Bene, perché mi si sono bagnati anche i boxer.- dissi,
sfilandomi anche quelli con un sorriso malizioso.
Iside sgranò gli occhi, diventando così rossa che temetti
potesse scoppiare da un momento all’altro.
-Ma che fai?!-
-Già mi hai visto nudo o mi sbaglio?- feci, prendendo i vestiti
e avvicinandomi a lei.
-era…era di…diverso!- sussurrò, mentre io mi avvicinavo sempre
di più a lei. –No aspetta che fai!- mi abbassai verso di lei.
-Nulla.- feci con aria soddisfatta, mettendo i vestiti nella
lavatrice accanto a lei. –Posavo questi.-
-Smettila di giocare con me, Ian.-
-E chi sta giocando...- le appoggiai le mani sul muro, ai lati
della sua testa.
-Sei nudo Ian. Vado in stanza a prenderti qualcosa.- disse,
cercando di allontanarsi.
-Vuoi scappare anche l’ultimo giorno insieme? Non ci rivedremo
più poi...- dissi tristemente.
Non volevo andare via, avrei desiderato che quella vacanza fosse
durata altri mille anni.
-Ian…non...- passò sotto le mie braccia per andarsene, ma io la
bloccai per un polso, attirandola a me e abbracciandola.
-Resta...- le sussurrai all’orecchio, sperando che attraverso
quella semplice parola capisse quanto desideravo averla lì con me.
La sentii rilassarsi tra le mie braccia e poco dopo mi circondò
i fianchi con le braccia, percorrendo la mia schiena con le mani.
Quel semplice tocco mi fece rabbrividire, così, di scatto, la
baciai, facendo decidere a lei se potevo continuare o no.
Non volevo metterle fretta, volevo che fosse lei a scegliere di
lasciarsi andare.
La guardai negli occhi, prendendole il viso tra le mani. Anche
Iside mi guardò negli occhi, per poi ribaciarmi e percorrere questa volta il
mio petto fino ad arrivare alle gambe.
In quel momento mi sentivo morire e anche se ero eccitato,
cercavo di mantenere la calma. La abbracciai forte, facendola sdraiare a terra,
utilizzando delle lenzuola pulite che erano lì.
Cominciai a sfilarle i pantaloni di pelle, cercando di rendere
tutto il più dolce possibile e non rovinare tutto dall’incredibile voglia che
avevo di lei.
La desideravo, ardentemente e più la spogliavo e più cercavo di
controllarmi. Era bellissima e adesso era nuda sotto di me.
Cominciai a baciarle tutto il corpo e più la sentivo gemere e
più mi eccitavo. Nemmeno Nina mi aveva fatto questo effetto.
-Sei bellissima...- sussurrai roco, accarezzandole il viso.
-Non…non prendermi in giro...-
-Non lo farei mai...- la baciai con più foga.
Quando la vidi decisa, intrecciai le nostre dita e la guardai
intensamente negli occhi.
-Non…non farmi male…sai, sai che è la prima...- mi sussurrò,
diventando rossa.
-Non farei mai niente che ti ferisca...-
Iside mi baciò, tremando leggermente e proprio in quel momento
entrai in lei. Iside si irrigidì leggermente, ma io cercavo di farle meno male
possibile con spinte decise e lente.
Non mi ero mai sentito così completo come in quel momento.
Quando la sentii rilassarsi, aumentai le spinte. Iside si
strinse a me, ma nessuno dei due smise di guardare negli occhi l’altro.
Mi sentivo felice e probabilmente non avrei mai più desiderato
una donna come desideravo lei in quel momento.
Quando stavo per arrivare, però, uscii, sporcando le lenzuola.
Mi sdraiai accanto a lei, entrambi con il fiatone. Iside si voltò a guardarmi,
mentre io l’attirai contro il mio petto.
Adesso desideravo solo tenerla così stretta a me. Così, anche
Iside mi abbracciò, stringendosi a me.
Quella era stata la notte più bella della mia vita.
Salve Sweethearts!
Piaciuto il capitolo? xD come sempre
speriamo di SI!
Beh, come abbiamo potuto capire Iside e Ian hanno fatto di gran
lunga un salto enorme xD finalmente del Sex! Credevate
che Iside era una santarellina? Eh no, vi sbagliavate…ahahahah.
Vabbè non ci prolunghiamo molto in parole inutili vista la
lunghezza eccessiva dei nostri capitoli!
Ringraziamo tutte di vero cuore ma in particolare le nostre
anime pie che recensiscono sempre, con costanza e determinazione! xD
Ritornai
in quel momento in sala, ancora incredula per ciò che era successo. Vedevo Ian
litigare con Nina, probabilmente a causa del troppo tempo che era stato via.
Cercai
di essere più naturale possibile e evitare che le persone attorno a me mi
credessero pazza perché sorridevo da sola.
Individuai
Selene tra la folla e mi fiondai da lei.
-devo
parlarti!- le sussurrai ad un orecchio, interrompendo il suo discorso con Jos.
–Scusami Jos!-
-No,
non preoccuparti!-
Così,
presi Selene sotto braccio e la allontanai da tutti.
-Cosa
devi dirmi di così urgente per cui io non posso più bearmi della voce di quel
fusto?- fece ridendo.
-Ho
accompagnato Ian in lavanderia e lui ha cominciato a spogliarsi davanti a me.-
-Eh?
Continua!-
-E
poi…ho...ho fatto sesso con Ian!- sussurrai tutta elettrizzata.
Non
mi ero mai sentita così bene come in quel momento.
Vidi
Selene guardare alle mie spalle. –Beh, da come ti guarda, credo tu abbia fatto
l’amore con Ian, ciccia.-
Sorrisi,
voltandomi per guardare Ian. –In realtà ho paura che possa considerarlo
solo...- lasciaila frase in sospeso,
sicura che Selene mi avrebbe capita.
-Per
te è stato importante?-
-Non
l’avrei fatto altrimenti.-
Selene
sorrise, puntandomi un dito contro. –Allora rettifica la frase di prima!-
Sorrisi
anche io. –Ho fatto l’amore con Ian.-
Selene
mi abbracciò, per poi staccarsi poco dopo. –Allora questo rende più facile
quello che sto per dirti.-
-Cioè?-
-non
è che andresti a dormire da Ian e mi lasceresti la camera libera?- fece,
guardandomi con occhi da cucciolo.
-Beh,
se è per te e Jos farò questo sacrificio!- feci ironica.
-Grazie!
Beh, adesso torno da lui!-
-Vai,
vai...- le sorrisiancora, spingendola.
Mi
voltai, vedendo ancora Ian parlare con Nina, così decisi di andare da Chris,
che col suo costume da Batman stava facendo scintille!
Pov
Joseph
Selene
ritornò da me tutta pimpante e mi prese sotto braccio.
-Non
puoi immaginare cosa mi ha detto Iside!-
-Cosa?-
le chiesi, circondandole poi i fianchi con un braccio.
-Vieni
con me!- lo trascinai in spiaggia.
-E’
così segreta questa cosa?- le chiesi ridendo.
-Ci
sono troppi occhi e orecchie indiscrete dentro…- mi disse, con fare
cospiratorio.
Io
scoppiai a ridere. –Dai, dici e basta.-
-E
va bene, telo dico! Non sai proprio cosa significa sunspance!
Comunque...Ian e Iside l’hanno fatto!- mi confessò.
-Eh?
Scherzi?!-
-No,
anche se Iside non mi ha dato altri dettagli!- fece sorridendo maliziosa.
-Cioè?
Che dettagli volevi?-
Mi
fece un ghigno malefico. –Sapessi...curiosità che ho sempre avuto, diciamo!-
-Brutta
nana malefica!- dissi, cominciando a inseguirla per tutta la spiaggia.
Selene
rideva come una matta e cercava in tutti i modi di sfuggirmi, ma io, essendo
più veloce, riuscii ad afferrarla, con il risultato però di cadere entrambi
sulla sabbia.
-Noo così mi riempio di sabbia i vestiti!- mise il broncio.
-L’hai
voluto tu! Ora dimmi che dettagli volevi.-
-Ma
niente! Curiosità che avevo anche su di te, ma che tu hai soddisfatto in
pieno!- fece, ghignando.
-Ti
piace Ian?- le chiesi all’improvviso, sdraiandomi su di lei.
-Cosa?
No, certo che no!-
-E
allora perché sei curiosa su quello che ha tra le gambe lui?- dissi acido,
inarcando le sopracciglia.
-Smettila
di fare l’idiota.- fece Selene, scostandosi e mettendosi seduta.
-Mi
sembra che tu sia un po’ troppo interessata.- mi misi seduto anche io.
-Sono
solo curiosità, non farla lunga, Jos.-
-Beh,
scopati anche lui, così poi sarai soddisfatta.- subito dopo aver detto quella
frase, mi pentii amaramente di averla detta. –Mi dispiace...- sussurrai subito
dopo.
-Un
cazzo ti dispiace!- fece Selene, alzandosi e avviandosi per tornare dentro.
-Dai,
aspetta!- mi alzai anch’io, riuscendo ad afferrarla per il polso. –Non volevo.-
-Ho
parlato con Iside della sfumatura tra sesso e amore...da quello che ho capito,
per te è solo sesso tra noi.-
Sgranai
gli occhi. Come poteva pensare una cosa del genere?
-Sai
che non è così.- dissi, lasciandole andare il polso.
-Dalla
frase detta prima non si direbbe.-
Senza
risponderle, mi avvicinai a lei per abbracciarla. –Fare l’amore con te è stato
bellissimo e lo sai anche tu. Non saresti la mia ragazza altrimenti.- le
sussurrai in un orecchio.
-Fanculo,
Morgan.- fece lei in tutta risposta.
-beh,
se dovessi andarci con te ne sono ben lieto.- dissi, con un sorriso malizioso.
Selene
si allontanò da me, mollandomi un sonoro schiaffo. –Smettila di fare il
cretino.-
-Mi
sembri me quando parlo con Steven.- dissi, correndo leggermente per
affiancarla. –Dai, Selene, sai che tra noi va ben oltre la questione “solo
sesso”.- conclusi, bloccandola per un polso.
-Lasciami
andare, Morgan.- fece lei in tutta risposta, strattonando il polso.
-Sei
insopportabile quando mi chiami Morgan!- sbottai anche io.
-Ora
sarei anche insopportabile? Senti Morgan, forse è meglio che te ne vai che
stasera finisce davvero male.-
Mi
passai una mano tra i capelli, roteando gli occhi. Non capivo perché quella
sera fosse così testarda. Non c’era motivo per litigare, eppure non accennava a
volerla fare finita.
-Fa
come vuoi, allora, io ritorno alla festa.- detto questo la sorpassai, non prima
però di beccarmi un sonoro “vaffanculo” e ritornai in sala, dove la mia voglia
di festeggiare era decisamente sotto zero.
Pov
Iside
La
festa era appena terminata e tutti gli ospiti sembravano decisamente
soddisfatti. Anche io lo ero, anche se non per l’esito della festa: mi sembrava
ancora incredibile quello che era successo tra me e Ian.
Al
solo pensiero mi scappò un sorriso, sentendomi subito una stupida.
Non
avrei mai creduto possibile che un ragazzo come lui, non tanto un attore,
potesse accorgersi di me.
Così,
allegra e contenta, lasciai la sala e mi recai ai piani superiori dove c’erano
le camere.
Passare
la notte con Ian mi rendeva felice e triste allo stesso tempo: felice perché
sarei stata ancora stretta a lui, triste perché sarebbe stata la nostra ultima
notte insieme, dato che lui l’indomani sarebbe partito per andare chi sa dove.
Arrivai
quindi davanti alla sua porta, trovandola socchiusa. Stavo per entrare, quando
sentii delle voci al suo interno.
-Dai,
Ian, finiamo questa vacanza in bellezza…- era Nina, ovviamente.
Mi
avvicinai un po’ di più alla porta, per vedere un po’ oltre che sentire.
Quello
che vedevo, però, non mi piaceva.
Nina
era in piedi accanto a letto e teneva le mani sul torace di Ian, mentre lui la
teneva legata a se per i fianchi.
-Dai
Nina, sono stanco...- fece lui.
Sorrisi.
Ero contenta almeno del fatto che lui non volesse passare la notte con lei, dal
momento che poche ore prima era stato con me.
-Ma
da quando siamo qui abbiamo dormito insieme si e no due volte...- gli disse lei
di rimando, dandogli un bacio sul collo.
Anche
se sapevo che lei era la sua fidanzata, mi dava fastidio che lo toccasse in
quel modo, sebbene ne avesse tutti i diritti.
-Ma
sono le tre, domani ci dobbiamo svegliare alle sette, dai...-
Nina
si staccò leggermente da lui. –Non mi ami più, Ian?-
Il
mio cuore si fermò e più Ian indugiava a rispondere e più mi sentivo morire.
-si,
Nina, certo che ti amo, ma che domande mi fai, sono solo stanco.-
Chiusi
impercettibilmente gli occhi, sentendomi ferita dalle sue parole.
Ma
se amava lei allora perché aveva fatto di tutto per portare a letto me?!
-Allora
se mi ami…- Nina spinse Ian sul letto, per poi mettersi a cavalcioni su di lui.
Cominciò
a baciarlo e ogni volta che lei lo faceva e lui ricambiava accarezzandola, io
mi sentivo morire.
Ero
stata una stupida a pensare che dopo quello che era successo tra noi, poteva
nascere qualcosa.
Ian
era un bellissimo uomo e sapeva che poteva avere qualsiasi donna ai suoi piedi,
io ero semplicemente l’eccezione che confermava la regola.
Decisi
di allontanarmi, non volevo farmi ulteriormente del male e mandai un messaggio
a Selene per sapere se fosse ancora con Joseph.
Quando
lei mi rispose che era sola, tiraiun
sospiro di sollievo e decisamente ferita me ne tornai in camera, cercando di
cancellare dalla mente l’immagine di Ian e Nina che facevano l’amore.
Pov
Selene
Stavo
distesa sul letto, aspettando che arrivasse Iside.
Quella
era stata l’ultima sera che Joseph sarebbe stato qui e passarla a litigare non
era proprio il massimo.
Era
stata una litigata prima iniziata stupidamente, poi dopo gli animi si erano
accesi, facendoci dire anche cose che probabilmente non pensavamo.
Sbuffai,
desiderando non essere in quella situazione e passare l’ultima notte stretta a
lui, ma sapevo che l’orgoglio l’avrebbe avuta vinta, come infatti tutt’ora ero
in camera senza di lui.
Sentii
il cellulare sul mio comodino vibrare, così lo presi, stupendomi del fatto che
il mittente del messaggio era Joseph.
“Spero tu sia contenta di dormire
stasera...da sola. E mi sa che ti sia divertita a scopare con l’attore famoso.”
Non
potevo credere ai miei occhi. Ma dov’era finito il Joseph tenero e scherzoso di
qualche ora prima?!
Forse
dovendo partire domani, voleva solo una scusa per non sentirci più. Voleva
lavarsene le mani insomma.
Rilessi
il messaggio più volte, decidendo se dovessi rispondergli o dovessi
semplicemente ignorarlo.
Alla
fine optai per l’indifferenza, quindi non solo non gli risposi, ma spensi
addirittura il cellulare.
Proprio
in quel momento entrò Iside, con un’aria funebre pari quasi alla mia.
-che
è successo? Non dovevi dormire col tuo bell’Ian?- le chiesi, mentre lei veniva
a sdraiarsi sul letto e appoggiava la testa sulle mie gambe.
Quando
faceva così, voleva una cosa sola.
Cominciai
a farle i grattini sulla testa, mentre la sentivo sospirare.
-E
tu non dovevi fare quattro salti con Joseph a quest’ora?- mi chiese lei di
rimando.
-Abbiamo
litigato e lui mi ha accusato di aver voluto solo scopare un attore famoso.- la
informai brevemente, facendo una smorfia.
Iside
si alzò a sedere, portandosi i capelli dietro l’orecchio. –Sono tutti bastardi
questi attori!-
-Tu
perché non sei con Ian?- le chiesi di nuovo.
-Ci
stavo andando, ma sono arrivata giusto in tempo per vedere Ian e Nina che
facevano l’amore e sentire lui che le diceva ti amo. Sono letteralmente
scappata, anche se avrei voluto spaccargli la testa.-
-Mi
dispiace, Iside...-
-Il
fatto che mi fa incavolare era che sapeva che era la mia prima volta, ma ha
deciso lo stesso che voleva divertirsi! Non lo facevo così meschino.-
Abbassai
lo sguardo, non volendo credere che i due c’avessero solo preso in giro.
-Ma
tanto domani partiranno e chi si è visto si è visto.- continuò Iside.
Ecco.
E adesso chi le avrebbe detto che non era così?
-Ehm...a
tal proposito...- cominciai, schiarendomi la voce. –Loro stanno ad Atlanta...-
le confessai alla fine.
-Che
cosa?! Ma è una persecuzione!- sbottò anche Iside.
-Ma
comunque non è detto che dobbiamo incontrarli per forza...Atlanta è grande e se
in tutto questo tempo non li abbiamo mai incontrati...- lasciai la frase in
sospeso, mentre vedevo Iside stendersi a letto.
-Va
beh, non ci voglio pensare, adesso voglio solo dormire. Speriamo domani se ne
vadano presto.-
-Già…-
concordai, per poi spegnere la luce e sdraiarmi anche io.
-Buona
notte Sele.-
-Buona
notte Isy.-
Salve Sweethearts!!
…E dopo una vita abbiamo aggiornato anche noi! xD
Che ne pensate del capitolo?
Un attimo prima è tutto rose e fiori e l’attimo dopo tutto si distrugge xD
Tra Ian e Joseph proprio
non si sa chi si è comportato peggio!
Speriamo che il capitolo vi
piaccia e che magari lasciaste una piccola piiiccola
recensione! Sarebbe moolto gradita e ci rendereste
molto felici! *.*
Era
giusto un mese che i ragazzi erano partiti e di Joseph non seppi più nulla. Né
una chiamata, né un messaggio, nulla di nulla e adesso che ci ritrovavamo ad
Atlanta per seguire i corsi, la mia più grande paura era quella di incontrarlo
magari per strada.
Lo
stesso era per Iside, lo si leggeva in faccia e per quanto entrambe volevamo
nascondere quanto i due ci mancassero, era del tutto evidente.
Non
eravamo nemmeno riuscite a salutarli il giorno della partenza, perché quel
giorno sembrava così inutile farlo visti i nostri stati d’animo, ma di certo
loro non erano corsi da noi a chiedere spiegazioni.
Ormai
avevamo capito che quello che c’era stato tra noi era stato solo un momento di
debolezza durato un’estate e infondo chi non si lasciava andare ad adorabili
sconosciuti in estate?
A
volte, per sdrammatizzare la faccenda, prendevo in giro Iside, dicendole che se
l’era tenuta per tutto quel tempo e poi l’aveva data proprio all’unica persona
che non se lo meritava.
Nonostante
tutto, sebbene i nostri progetti erano quelli di ritornare a fine ottobre al
college, eravamo ben liete di riprendere gli studi già da fine settembre, dal
momento che anche in hotel non eravamo di grande aiuto.
Come
tutti i giorni, ero con Iside per le stradine di Atlanta, a parlare tra di noi
e a fermarci di tanto in tanto di fronte a qualche bella vetrina.
-Che
ne dici di andare a prendere un bel cappuccino?- mi propose Iside, sorridendo.
-Sei
tremenda! Berresti cappuccino a tutte le ore del giorno!- la presi in giro io,
ma poi la presi sotto braccio e avviammo verso il bar più vicino.
-Speriamo
ci sia qualche cameriere carino!- fece Iside ridacchiando.
Per
ridere anch’io e fare qualche battutina, non mi accorsi di andare a sbattere
contro qualcuno.
Ma
perché quel profumo era così familiare?
-Mi
scusi!- alzai il viso, restando completamente impietrita.
Di
fronte a me c’era Joseph, mano nella mano con una ragazza, che mi restituiva lo
stesso sguardo sorpreso.
La
ragazza accanto a Joseph, vedendo che nessuno dei due si decideva a staccare lo
sguardo, si intromise, invadendo il mio campo visivo con la sua mano.
-Piacere.-
cominciò a dire, mentre io, del tutto stralunata, le stringevo la mano. –Sono
Emily, la ragazza di Joseph. Tu chi sei?- finì.
La...che?!
Senza
nemmeno risponderle ritornai a guardare Joseph e se avessi potuto l’avrei
ucciso all’istante.
-Oh
porca vacca...- sussurrò Iside al mio fianco.
La
sua finezza era commovente certe volte...
-Fidanzata?-
chiesi a Joseph, guardandolo come se volessi incendiarlo.
-Selene...io
non...- tentennò lui, per poi non trovare cosa dire. E infondo come poteva?
Era
soltanto un verme viscido che si era preso gioco di me! Dopotutto, allora,
Steven non era così una piattola, dal momento che aveva avuto ragione.
-Sei
un figlio di puttana.- gli dissi, fregandomene altamente che ci fosse la sua
“fidanzata” accanto a noi.
-Scusa,
ma come ti permetti di rivolgerti così al mio ragazzo?!-
-Invece
di difendertelo così tanto, dovresti tenerlo più sotto controllo e vedere cosa
va a fare in giro in estate.- proruppe all’improvviso Iside.
-Cosa
intendi dire?!- scattò subito Emily.
-Oh
nulla! Solo che in centro vendono dei cappellini a forma di renna niente male!
Mai provato a fare un colloquio da babbo natale?!-
Sapevo
che Iside stava dicendo ciò che avrei dovuto dire io, ma oltre a guardare
Joseph negli occhi non riuscivo a fare.
-Ma
come hai potuto essere così...così...te l’avevo detto mille volte di non
prendermi in giro!- dissi, dopo che riuscii a ritrovare l’uso della parola.
-Selene
non sei venuta nemmeno quando sono ripartito e per un mese non ti sei fatta
sentire! Cosa pretendevi?!-
Io,
invece che parlare con lui, mi rivolsi a Emily. –Stavate insieme quest’estate?-
-Certo
che si.-
Mi
bastò solo quella risposta per odiarlo con tutta me stessa.
-Vaffanculo,
Morgan!- urlai, per poi voltarmi e andare via.
-Sele aspetta!- Iside mi raggiunse, non prima di dire però a
Joseph “sei un coglione tu e soprattutto il tuo amico”.
All’improvviso,
però, mi fermai. Non poteva passarla così liscia.
Ritornai
indietro e mi rivolsi a Emily.
-Comunque,
giusto perché tu lo sappia, quest’estate io e il tuo ragazzo abbiamo scopato
dopo che mi ha sbavato dietro per un’estate intera. Indovina un po’ a chi va il
premio cornutona dell’anno?- detto questo, non
aspettai nemmeno che lei mi rispondesse, perché ritornai da Iside e questa
volta me ne andai sul serio.
Pov
Joseph
Ero
appena arrivato sul set, con la voglia di lavorare pari a zero.
Ero
incazzato nero, sia a causa di Emily che a causa di Selene. Dopo ben un mese di
indifferenza, non avrei mai creduto di poterla incontrare così casualmente in
un bar e con Emily per di più!
Come
se non bastava, Emily le aveva detto che in estate stavamo insieme, quando poi
non era nemmeno così o almeno non propriamente.
Vedere
l’odio negli occhi di Selene mi aveva ferito enormemente e solo in quel momento
avevo realizzato che lei mi guardasse come mi aveva guardato in estate e non
con tutto quel risentimento.
Entrai
in sala relax, dove c’erano Daniel e Paul che parlavano seduti sul divano e Ian
che giocava col cellulare.
Lanciai
la giacca su una sedia, imprecando pesantemente. Mi sedetti e mi calcai le
tempie con le dita.
-Qualche
problema, Jos?- mi chiese Ian, mentre anche gli altri due si erano fermati a
guardarmi.
Io
alzai il viso verso Ian, guardandolo intensamente negli occhi. –Selene e Iside
sono in città.-
Vidi
Ian pietrificarsi, proprio come avevo reagito io quando avevo visto Selene.
Si
grattò il mento, poi appoggiare il cellulare sul tavolo e sospirare.
Anche
lui non aveva sentito Iside da più di un mese e non ne sapeva nemmeno il
motivo, ma mi aveva confessato che a causa del suo orgoglio non era mai
riuscito a chiamarla, soprattutto in quel periodo che stava cercando di
ricostruire il rapporto con Nina.
Ma
io sapevo che Ian pensava a lei costantemente, come io pensavo a Selene.
Ma
io avevo rovinato tutto e testarda com’era non mi avrebbe mai perdonato.
-Avete
litigato?- mi chiese Paul.
-Si,
perché mi ha visto con Emily.- vidi anche Paul fare una smorfia.
-Cavolo,
amico, non potevi farglielo sapere in modo peggiore.- disse Daniel, prendendo
il cellulare tra le mani, per poi sorridere mentre mandava un messaggio.
-A
chi mandi un messaggio? Hai un sorriso a 32 denti.- chiese Ian.
-A
Iside!- disse lui con totale calma.
-Come
a Iside!- sbottò Ian alzandosi in piedi.
-Perché?
Che problema c’è?-
-Non
sapevo avessi il suo numero.- fece burbero Ian.
-C’è
l’ho praticamente da quando l ‘ho conosciuta. Ti ricordo che te l’ho presentata
io.- fece con un sorriso.
-Ian,
non mi sembra il caso…- gli feci notare, dal momento che lui stava con Nina e
vedevo già Daniel stranirsi.
-Jos,
posso parlarti un attimo in privato?- Ian mi fece cenno di andare fuori e io lo
seguii.
-Ma
non avevi detto che sarebbero venute a fine ottobre?!- mi chiese subito.
-Amico,
credimi, sono sconvolto anche io quando me la sono vista apparire davanti e per
di più Emily le ha detto che era la mia ragazza e che lo eravamo anche in
estate.-
-Ah,
bene. Sai che non ti perdonerà mai, vero?- mi chiese Ian.
-Guarda
non credo che invece Iside sia così propensa a vederti, dal momento che ci ha
definiti due coglioni.- lo informai.
-Ma
il problema è che io non so che ho fatto! Abbiamo fatto l’amore e poi la
mattina dopo non è venuta nemmeno a salutarmi!- si lamentò Ian.
-E
meno male che questa doveva essere una vacanza rilassante...dai, torniamo sul
set.-
Ian
sospirò. –Ok…-
Poi
insieme ritornammo dagli altri, sperando che almeno il lavoro ci facesse
distrarre.
Pov
Daniel
Ero
stato euforico per tutta la durata delle riprese. Non vedevo l’ora di poter
chiamare Iside.
Non
credevo di poterla rivedere, ma se mi si era presentata una seconda
possibilità, non potevo di certo farmela scappare.
Quel
giorno, per la prima volta, avevo amato Joseph e invece di essere dispiaciuto
per lui a causa di Selene, mi ritrovavo a sorridere come un deficiente e
sperare che le riprese finissero presto.
Finalmente,
dopo una lunga attesa, mi ritrovai solo in sala relax, così decisi di prendere
il cellulare e chiamare Iside, sentendo il cuore in gola come un ragazzino.
-Pronto?-
dopo vari squilli sentii la voce di Iside.
Mi
ritrovai a sorridere come un cretino. –Ehi, Isy, sono
io, Daniel.-
-Ciao,
Dan! Quanto tempo!-
-Già!
Per me anche troppo!- dissi, rilassandomi sul divano. –Come ti vanno le cose?-
La
sentii sospirare e prendere una pausa. –Va tutto bene, tra poco riprendo anche
le lezioni. Te?-
-Qui
sempre le solite cose, si lavora tanto, ma va tutto bene.-
-Sono
felice per te.- mi disse con voce dolce.
Ero
contento di sentirla.
-Ehm...ho
saputo che sei qui ad Atlanta, immagino che sia per gli studi, da come mi hai
detto.- ripresi a parlare.
-Si,
è per questo. Anche se sarei dovuta ritornare verso la fine di ottobre, ma
abbiamo deciso di anticipare.- fece, con un po’ di amarezza nella voce.
-Beh,
allora ne devo approfittare!- dissi io, scoppiando a ridere.
-E
come ne vorresti approfittare?-
-Che
ne dici di vederci questa sera? Per un caffè…un gelato…- tentai io.
Non
riuscivo a capire perché con lei fossi così imbarazzato.
-Mi
piacerebbe, davvero, ma non vorrei lasciare Selene da sola. È un po’ giù di
morale...- mi confessò.
-Stai
rifiutando un mio appuntamento?- le dissi scherzando.
-Ah
perché era un appuntamento?- mi rispose, con tono malizioso.
-Non
dirmi che non lo avevi capito.- sorrisi, anche se lei non poteva vedermi.
-Non
è una scusa, avrei accettato volentieri se non ci fosse stata Selene. Non mi va
di lasciarla sola.-
Ci
pensai un attimo. –Facciamo una cosa. Domani sera ci sarà una festa di gala,
che ne dici di concedermi lì il primo appuntamento?- tentai.
Ci
fu un attimo di silenzio: probabilmente stava soppesando la mia proposta.
-E
Selene?-
-Porta
anche lei: ci saranno molti cavalieri senza dama.-
-Mhm mi hai proprio incastrato allora! Devo accettare per
forza il tuo appuntamento!-
-No,
per forza no.- dissi, con finto broncio.
-Scherzo.
Mi fa piacere uscire con te. Dove ci vediamo domani?-
-Vi
passo a prendere io domani alle otto vicino all’università.-
-Ok,
perfetto! A domani, Dan.-
-A
domani!- stavo per riagganciare, quando la voce di Iside mi bloccò.
-Dan,
Dan, aspetta! Come ci dobbiamo vestire domani sera?-
-Eleganti,
perché è un gala.-
-Ok,
ciao allora!-
-Ciao!-
Questa
volta riagganciai per davvero, sperando che il tempo fosse passato più
velocemente possibile: non vedevo l’ora di poter riabbracciare Iside.
Salve
Sweethearts!
Ed
ecco il capitolo del ritorno ad Atlanta… piaciuta la nostra Selene? Dio è mitica
e quello che dice ad Emily ci fa morire dalle risate!
Speriamo
che anche a voi piaccia il capitolo come è piaciuto a noi.
Ringraziamo
tutti, chi segue, mette nei preferiti e legge in silenzio. Un ssaluto particolare va a chi recensisce costantemente senza
mai abbandonarci.
-Dai,
Selene, per favore!- sbuffai per l’ennesima volta.
Ormai
quella situazione andava avanti da ore: io cercavo di convincere Selene a
venire alla festa, mentre lei non ci voleva venire.
-Ti
ho detto di no! Non voglio vedere Joseph!- proruppe invece Selene, stendendosi
sul divano.
La
odiavo quando faceva così! Anche io avrei dovuto rivedere Ian, ma per quanto
l’idea non mi entusiasmava, non mi sarei di certo fatta rovinare la serata da
lui.
-Daniel
ha detto che ci saranno tanti ragazzi senza accompagnatrici. La serata potrebbe
prospettarsi più interessante di quanto tu creda. Non farti rovinare una serata
divertente da Joseph!- tentai, ma sapevo che Selene era un osso duro.
-No.
Non riuscirei a vederlo per tutta la sera spalmato addosso a quella Emily!-
sbuffò lei.
-Sarebbe
invece un ottimo modo per fargli capire che non stai qui a deprimerti per lui!-
A
questa mia risposta, Selene sembrò pensarci su.
-Ma
in ogni caso non avrei niente da mettermi.- sbottò, incrociando le braccia al
petto.
Io
scoppiai letteralmente a ridere, andando a sedermi accanto a lei. –Selene,
tesoro, hai più vestiti tu che Valentino. Troverai sicuramente qualcosa da
mettere. Basta scuse e mettiti tutta in ghingheri!- feci, puntandole contro un
dito.
Selene
mi guardò, poi sospirò. –Ok e va bene. Ma mi devi un enorme favore! Un favore
EPICO! Tienilo bene a mente!-
Io
mi lanciai ad abbracciarla. –Farò tutto quello che vuoi!-
-Tutto
questo solo per Daniel?- mi chiese lei dopo che io mi ero staccata.
-Beh,
in fondo è pur sempre un primo appuntamento.-
Mi
portai una ciocca di capelli dietro l’orecchio.
In
realtà quella sera avrei rivisto anche Ian dopo ben un mese e l’idea di vederlo
appiccicato a Nina mi demoralizzava parecchio.
Da
quanto avevo letto sui giornali, avevano deciso di ricostruire il loro
rapporto.
Beh,
probabilmente era stata la “scappatella” con me a farlo avvicinare di nuovo
alla sua fidanzata.
-Certo,
ci sto credendo.- la voce di Selene mi riportò alla realtà. –E non c’entra
niente un bel ragazzo corvino dagli occhi di ghiaccio?-
-Assolutamente
no!- scattai subito.
Selene
fece uno sguardo diabolico. –Allora potrebbe essere lui il mio accompagnatore.
Dopotutto, l’ho sempre trovato un bell’uomo.-
Io
inarcai le sopracciglia. –Come, prego?-
Selene
scoppiò a ridere. –Adesso lo chiamo e glie lo propongo! Visto che sono sola!-
-Allora,
punto numero uno, stasera Ian starà con la sua FIDANZATA e punto numero due…-
mi bloccai.
Stavo
per dirle che Ian era mio, ma non lo era. Forse lo era stato per un istante, ma
sicuramente non sarebbe successo più.
-Punto
numero due?- mi incitò Selene, con un sorriso malizioso.
-Nulla,
Selene.-
-Dai,
Isy, non fare quella faccia. Facciamo così: stasera
noi andremo e alla faccia loro li faremo diventare verdi dalla gelosia!- mi
propose, tendendomi la mano.
Io
scoppiai a ridere, afferrando poi la sua mano. –Saremo bellissime questa sera!-
-Perfette!-
Detto
questo ci “lanciammo” nell’armadio per scegliere cosa indossare la sera del
gala.
Quella
sera ci saremmo riprese la nostra rivincita!
Pov
Joseph
Eravamo
arrivati da un bel po’ e la serata si stava rivelando alquanto noiosa. Accanto
a me c’era Emily, che discuteva animatamente con Nina su non so quale
pettegolezzo.
Mi
sentivo strano quella sera ed ero stato anche sul punto di non presentarmi al
galà, ma poi una vocina dentro di me mi aveva detto di andare.
Presi
il calice di champagne che il cameriere mi aveva offerto e mi avvicinai ad Ian,
scocciato quasi quanto me.
-Ehi.
Bella serata, vero?- gli dissi, dandogli una pacca sulla spalla.
-Mhm. Bellissima.- mi rispose, imbronciandosi.
-Si,
in effetti fa parecchio schifo.- concordai, dando una profonda sorsata allo
champagne.
Cominciai
a guardare distrattamente la sala, fissandomi poi su un punto preciso.
No,
non era possibile. LEI non poteva essere lì per davvero.
A
qualche metro da me c’era Selene, che chiacchierava e rideva con Matt. Sgranai
gli occhi, non potendo ancora credere a ciò che stavo vedendo.
Mi
soffermai ancora di più su di lei, stupendomi ancora una volta per quanto fosse
bella: indossava un meraviglioso vestito color petrolio, con lo scollo a cuore
e una fascia dorata sotto al seno. Il vestito era corto e scendeva con mille
pieghe sui fianchi. Aveva le scarpe alte dello stesso colore del vestito e una
collana a cuore.
Era
bellissima e mi irritava parecchio vederla lì a chiacchierare con Davis.
Cosa
voleva da lei? E come si erano conosciuti?
Istintivamente
strinsi di più il bicchiere tra le mani, non riuscendo a decidermi se
continuare a guardarla da lontano o avvicinarmi a salutarla.
Certo,
lì c’era Emily e dovevo evitare qualsiasi scenata di gelosia, ma mi sembrava
assurdo che Selene fosse lì, a qualche metro da me e io non potevo avvicinarmi.
Alla
fine avevo deciso di avvicinarmi, ma la dolce musica di un lento me lo impedii:
Matt invitò subito Selene a ballare e lei accettò con un sorriso.
Tutta
quella storia mi irritava sempre di più e mi stavo trattenendo dal rompere il
naso a quell’idiota di Davis.
Sbuffai,
posando con stizza il bicchiere ormai vuoto, quando venni raggiunto da Emily.
-Amore,
non mi porti a ballare?-
-Vacci
da sola a ballare, non mi scocciare.- le risposi burbero, per poi ritornare al
mio tavolo e sedermi.
Sapevo
che di lì a poco Emily avrebbe ricominciato a tartassarmi, ma in quel momento
non avevo per nulla voglia di invitarla a ballare.
Riuscivo
solo a vedere Selene stretta a Matt e più lui le adagiava le mani sui fianchi,
più la mia stizza saliva.
Quella
sera era cominciata male e stava proseguendo anche peggio!
Decisi
che quella sera non poteva andare così: non sarei rimasto a guardare.
Mi
alzai, dirigendomi spedito dalla “coppia”.
-Permetti?-
dissi con un falso sorriso, appoggiando una mano sulla spalla di Matt.
Lui
si voltò, quasi facendo una smorfia. –In realtà preferirei di no, ma mi sa che
devo.-
Matt
si spostò di lato e io presi Selene tra le braccia.
-Accetto
solo per non fare una scenata nel bel mezzo di un galà e per non mettere in
imbarazzo il mio accompagnatore.- sbottò Selene, non guardandomi nemmeno in
faccia.
Io
feci un mezzo sorriso. –Beh, stai ballando con me. Il perché non mi interessa
poi tanto.-
Selene
questa volta si voltò a guardarmi. –Smettila di fare lo splendido con me, non
attacca più, Joseph.-
Io
la attirai maggiormente a me. –E tu non far finta di stare con disinvoltura
attaccata a me.-
-Stavo
meglio con Matt.-
-Ma
davvero? Chi sa perché io non ci credo, eh?- proruppi io, avvicinandomi un po’
al suo viso.
-O
ti stacchi tu o ti stacco la faccia. A te la scelta.-
-Ma
come siamo aggressive!- le dissi, facendole fare una giravolta.
-A
Matt non dispiace! E poi tu non dovresti ballare con la tua ragazza?-
-Non
era la mia ragazza quest’estate, Selene. Non ti ho mai preso in giro.- dissi
serio, costringendola a guardarmi.
-A
quanto pare il piccolo Steven aveva ragione.- mi rispose invece lei.
-Selene,
non fare la bambina! Io e Emily c’eravamo presi una pausa. Mi sono rivisto con
lei perché era un mese che non ti facevi sentire. Ho pensato che fossi stata tu
a prendere in giro me, di certo non il contrario.- ci tenni a precisare.
-Uno:
bambino sei tu. Due: potevi farti sentire tu. Tre: sei stato tu a prendere in
giro me.-
-Quello
che ho fatto con te mi è sempre venuto da dentro. Per te sarei stato pronto a
chiudere del tutto la storia con Emily. Ma come pensi mi sia sentito dopo che
non solo non mi hai salutato, ma che sei sparita per un mese?!-
-E
come mi sono sentita io la sera che abbiamo litigato?! Me lo spieghi?!-
-Ero
geloso, Selene!- proruppi, forse con un tono di voce troppo alto.
Selene
voltò il viso di lato. –Sei solo un cretino. Ed hai anche rovinato tutto. Ora
non scocciarmi più.- concluse, proprio mentre la canzone stava finendo.
Dopo
aver detto ciò mi lasciò nel bel mezzo della sala, sparendo tra la folla.
Sbuffando
ritornai al mio tavolo, dove c’era Julie, Kevin, Ian con Nina, Paul con Torrey e Emily.
-Spero
ti sei divertito.- mi sussurrò Emily.
-Purtroppo
non quanto avrei voluto.- le risposi, versandomi dell’acqua.
-Bella
serata, vero, ragazzi?- fece Kevin.
-Bellissima.-
gli risposi io ironicamente, facendo ridacchiare Ian.
-Io
però sono curiosa di una cosa...- cominciò Julie. –Matt!- chiamò Davis, che
poco dopo si avvicinò a lei. –Ma hai già fatto conquiste?-
Matt
sorrise. –Diciamo. Si chiama Selene e studia qui ad Atlanta.-
Io
mi voltai a guardarlo.
-E’
molto bella.- fece Julie, sorridendo.
-Già.
Le ho chiesto di uscire: ci vediamo domani.-
Lui
aveva fatto COSA?!
Provai
subito l’impulso di afferrargli la testa e sbattergliela contro il tavolo. Vidi
che Ian mi guardava di sottecchi, ma la mia attenzione era tutta per Matt.
-Hai
fatto in fretta.- sbottai.
-Beh,
che dirti, il fascino dell’uomo maturo.- mi rispose con un sorriso.
Ma
che faceva? Sfotteva?!
-Wow.
Sei riuscito ad “accalappiare” l’unica fan che hai. Bravo. Con permesso...-
detto questo mi alzai, allontanandomi dal tavolo.
Non
sarei riuscito a reggere ancora per molto la sua faccia tosta. Ancora non era
nemmeno uscito con Selene e già lo sbandierava ai quattro venti.
Non
lo sopportavo e da quella sera la mia simpatia per lui era pari a zero!
Pov
Ian
Joseph
era appena andato via e io stavo pregando tutti i santi che quella serata
finisse il più presto possibile.
Era
noiosa e a quanto pareva tutti erano decisamente nervosi.
Dopo
aver visto Joseph allontanarsi tra la folla, ritornai a guardare Matt, ma
qualcosa invase il mio campo visivo.
Spostai
lo sguardo sul tavolo dietro al nostro, notando che una figura alquanto
conosciuta era seduta proprio lì.
Sgranai
gli occhi, vedendo Iside che rideva probabilmente a qualche battuta di Daniel.
Sentii il cuore arrivarmi in gola, trovandola ancora più bella di quanto
ricordassi.
Mi
irrigidii, ma cercavo di non far insospettire Nina al mio fianco.
Ormai
non ascoltavo nemmeno più ciò che Matt e Julie si stavano dicendo, ero troppo
impegnato a guardare Daniel che faceva il cretino con Iside.
Sentivo
l’irritazione crescere sempre di più e vedere che Daniel le accarezzava una
guancia, faceva si che aumentasse maggiormente.
Mi
dava fastidio il fatto che la stesse toccando e mi dava ancora più fastidio che
lei non facesse nulla per allontanare quella mano.
Vidi
Daniel sussurrarle qualcosa all’orecchio, per poi alzarsi e porgerle una mano,
che Iside subito accettò.
Iside
seguì Daniel verso l’esterno della villa e subito provai una sorta di “Paura”.
Non volevo che stessero da soli, non volevo che lui potesse farle qualcosa.
-Nina,
scusami un attimo, torno subito.-
Non
le diedi nemmeno il tempo di rispondermi, che mi alzai e mi diressi fuori,
cercando di non farmi notare.
Mi
avvicinai abbastanza ai due per vedere che Iside stava appoggiata ad un albero
e Daniel era proprio di fronte a lei.
Iside
era bellissima: non avevo mai visto una ragazza bella quanto lei. Indossava un
vestito rosa chiaro, corto davanti e più lungo dietro, con lo scollo a cuore.
Aveva due linee argentate sotto al seno e i capelli erano raccolti in un
elegante chignon. I tacchi alti poi la rendevano ancora più slanciata.
Mi
appoggiai anche io alla corteccia d’albero dietro al quale ero “nascosto”,
sentendo la rabbia aumentare sempre di più, raggiungendo livelli inimmaginabili:
Daniel si era avvicinato a lei e…e l’aveva baciata. Iside ricambiò il bacio,
per nulla infastidita da quel contatto.
Strinsi
i pugni, desiderando andare lì e spaccargli la faccia. Appoggiai la fronte
contro l’albero, non riuscendo a guardali. Era come se mi sentissi tradito.
Sentii
qualcuno dietro di me e mi voltai: era Paul.
Chiamò
Daniel che, ovviamente a malincuore, si staccò da Iside, per voltarsi verso di
lui. Paul gli disse che lo stavano cercando dentro, così Daniel, dopo aver dato
un altro bacio a Iside, ritornò dentro con Paul.
Vidi
Iside sorridere e dare le spalle alla villa.
Decisi
di avvicinarmi. Ero così incazzato che avrei potuto distruggere una casa.
-complimenti.
Complimenti davvero.-
Iside
si voltò di scatto verso di me, guardandomi con gli occhi sgranati.
-I…Ian.-
-Si,
è il mio nome. Spero ti sia piaciuto.- ringhiai, avvicinandomi ancora di più.
-Si,
Ian, molto.-
Adesso
mi prendeva anche in giro?!
-Non
giocare con me, Iside.- le dissi, cercando di restare calmo.
-Ma
che vuoi da me?!- sbottò lei, facendo un passo verso di me.
-Per
cominciare volevo che non baciassi Daniel.- le risposi, afferrandola per un
braccio.
-Lasciami
andare!- fece lei, strattonando il braccio, ma con l’unico risultato di
ritrovarsi ancora più vicina a me.
-Perché
sei scomparsa dopo aver fatto l’amore con me?- le chiesi, cambiando discorso.
-Non
fare il bambino innocente, Ian! Mi fai solo schifo!- quasi urlò.
Ma
perché era così arrabbiata con me?
-Non
riesco a capire tutto questo rancore nei miei confronti.-
-Che
faccia tosta!- cercò di nuovo di strattonare il braccio, ma io ovviamente non
la lasciavo andare.
-E’
inutile che ti agiti, perché non ho nessuna voglia di lasciarti andare. Adesso
spiegami perché mi hai cancellato dalla tua vita!-
-Non
posso crederci di essermi fatta prendere per il culo così?! Avevi fatto l’amore
con me appena poche ore prima e dopo che fai? Fai l’amore con Nina, dimostrando
ancora una volta che di me non te n’è mai fregato un cazzo! Non provare a
negarlo perché ti ho visto!- mi rispose lei con stizza, quasi con le lacrime
agli occhi.
Aggrottai
le sopracciglia, non riuscendo a capire. Poi collegai tutto: l’ultima notte in
hotel…
-Iside,
posso spiegarti tutto! Io...-
-Non
giustificarti, Ian, in fondo non stavi facendo nulla di male: è normale fare
l’amore con la propria fidanzata.- fece lei a denti stretti.
-E’
stata Nina a venire da me.-
-Che
scusa patetica. Grande e grosso come sei non penso che Nina ti abbia
violentato. E poi le hai detto che l’amavi, Ian! Fai l’amore con me e poi dici
ti amo a lei! Sei così…squallido!-
-E
così hai pensato bene di vendicarti baciando Daniel?!-
-Quello
che faccio non sono affari tuoi! Io posso fare sesso anche con una squadra di
football! Non ho il ragazzo a casa che mi aspetta. Tu puoi dire lo stesso?! Non
mi sembra!- sbottò, cercando di nuovo di divincolarsi dalla mia presa.
Mi
innervosii ancora di più. Le afferrai anche l’altro braccio e la spinsi
leggermente contro la corteccia dell’albero. Non servivano parole, almeno non
con lei.
La
baciai, anche se era solo un misero bacio a stampo. Mi sentii subito
elettrizzato. Cercai di approfondire il bacio, ma Iside continuava ad agitarsi.
La strinsi a me, ma poco dopo la lasciai andare.
-Sei
mia, Iside, ricordatelo la prossima volta che decidi di fare la stronzata di
baciare qualcun altro.-
Non
le diedi nemmeno il tempo di rispondermi, perché mi voltai e ritornai nella
villa.
Salve Sweetheart!
Come state?
Aaaallora! I quattro si incontrano
di nuovo alla festa e Ian e Joseph manifestano la loro gelosia.
Speriamo che il capitolo vi
piaccia e ci farebbe molto piacere se ci deste le vostre opinioni, perché per
noi sarebbe davvero importante!
Vogliamo ringraziare col
cuore le ragazze che recensiscono sempre la nostra storia, chi l’ha messa nei
preferiti/seguite, ma anche chi legge soltanto!
Non ci dilunghiamo troppo perché
il capitolo è già lunghetto da solo!
Il giorno dopo io ero all’università, cercando di smaltire non
solo l’alcool ma anche gli avvenimenti della sera prima.
Come era possibile che due ragazzi come Joseph e Ian erano così
stronzi?
Non riuscivo a capirlo!
Avanzavano pretese su di noi assurde, quando erano stati loro a
rovinare tutto.
Non ci potevo credere, erano assurdi tutti e due. Erano coglioni
tutti e due.
L’unica cosa positiva dell’intera serata era stata la compagnia
di Matt. Era davvero simpatico e mi ero trovata subito a mio agio.
Infatti era dalla sera precedente che io e lui ci scambiavamo
messaggi e quella cosa cominciava a piacermi.
Mi sentivo tranquilla quando parlavo con lui e poi dava molta
più fiducia di Joseph.
Così, invece di seguire le lezioni di architettura, continuavo a
messaggiare con Matt, incurante del professore che spiegava.
“From: Matt <3
Non credo di farcela per la fine
delle lezioni...passi tu al set e poi andiamo a pranzo?”
Sbuffai.
L’idea di andare sul set e rivedere Joseph non mi piaceva granchè, ma per passare del tempo con lui mi sarei anche
potuta sacrificare.
Poco dopo sentii di nuovo il telefono vibrare.
“From: Sister
<3
Caffè dopo le lezioni?”
Erano incredibili! O mi cercavano tutti o non mi cercava
nessuno!
“To: Sister
<3
Non posso! Devo vedermi al set con
Matt! Ti va di accompagnarmi? *.*”
Sperai vivamente che Iside mi dicesse di si, perché avevo una
strana ansia ad andare lì. Poco dopo mi arrivò la sua risposta.
“From: Sister
<3
Ok, ma non farti strane idee! Lo
faccio per vedere Daniel!”
Sorrisi a quell’affermazione. Decisi di non mandarle nessun
messaggino malizioso, altrimenti avrebbe anche potuto cambiare idea. Così,
risposi a Matt che andava bene vederci sul set e decisi di seguire almeno l’ultima
mezz’ora delle lezioni.
-Mi è quasi passata la voglia di venire...- brontolò Iside al
mio fianco.
-Ti viene proprio ora che ci mancano pochi metri?- le feci
notare.
Iside sbuffò, per poi incrociare le braccia al petto. –Hai
ragione, però...-
-Dai, che presto rivedi Daniel!- le dissi ironicamente.
-E infatti è solo per lui che vengo!-
-E per chi altro volevi venire, scusa?- feci, facendo un sorriso
malizioso.
-Ti ho mai espresso tutto il mio odio?- Iside sbuffò,
“marciando” verso l’entrata degli studi come se stesse andando a morte.
-Mi odi perché sono la voce della tua coscienza!- dissi ridendo,
aprendo la porta degli studi.
-Ma come facciamo a passare la sicurezza?- chiese Iside,
cercando di cambiare argomento.
Voleva fare la furbetta la ragazza!
-Matt mi ha detto che dovevamo solo dire il mio nome, perché lui
aveva informato quelli della sicurezza della mia “visita”- la informai, non
troppo sicura di star andando nella direzione giusta.
Quegli studi erano enormi e cercai di affidarmi completamente al
mio sesto senso per non perderci.
-Secondo te è quello a cui dobbiamo chiedere?- mi disse Iside,
indicando un omaccione alto almeno due metri.
-Non lo so, forse.-
Io e Iside ci avvicinammo all’uomo, che cominciò a squadrarci
con sospetto.
-Non potete stare qui.- fece burbero, piazzandosi meglio davanti
alla porta.
-Salve, sono Selene Keytech. Matt
Davis mi sta aspettando e mi ha detto di riferire a qualcuno della sicurezza semplicemente
il mio nome.-
L’uomo sembrò pensarci un attimo su, come se stesse cercando di
ricordarsi il mio nome. Dopo poco il suo viso si rilassò, chiaro segno che si
era ricordato di me.
-E lei?- disse, rivolta a Iside.
-Io…- cominciò Iside, ma io la bloccai.
-Lei è la fidanzata di Daniel Gilles!- feci io, cercando di non
scoppiare a ridere.
Iside si voltò versò di me con la bocca così spalancata, che
temevo potesse perdere la mascella.
-Ok, se garantisce lei…- l’uomo si spostò di lato, permettendo a
me e Iside di varcare la soglia e addentrarci nel magnifico set di The Vampire
diaries.
-Ma come ti è venuta in mente una cosa del genere?!- sbottò
Iside, dandomi una leggera gomitata.
-Preferivi che dicessi che eri la fidanzata di Ian Somerhalder?-
la presi in giro io.
-Preferivo che restavi zitta e facevi rispondere me!-
-Quanto la fai lunga!- dissi, voltandomi a guardare il set.
Sentii subito un tuffo al cuore, perché davanti a me, a solo
pochi metri, c’era Joseph, con addosso i vestiti di Klaus.
Accanto a lui c’era Daniel e entrambi stavano parlando con un
uomo.
-Iside, guarda...- le indicai Joseph.
Per guardare, però, Iside inciampò in un cavo della telecamera e
cadde rovinosamente a terra, non prima però di avermi tirato in modo maldestro
per il braccio e aver fatto finire anche me a terra.
Bene, adesso ci ritrovavamo praticamente distese ai piedi di
Daniel, Joseph e il misterioso terzo uomo, che ci guardavano alquanto straniti
e con le sopracciglia inarcate.
-Ehm…salve...- fece Iside, cercando di spezzare
quell’imbarazzante silenzio.
Io ero ancora zitta, cercando di non morire di vergogna per
l’immane figura di merda fatta davanti a Joseph.
-E voi che ci fate qui?- disse Daniel, dando una mano a Iside ad
alzarsi, mentre Joseph faceva lo stesso con me.
Il contatto con la sua mano mi provocò mille brividi, così,
appena fui in piedi, staccai subito la mia mano.
-Credo di aver trovato anche le due modelle.- sbottò
all’improvviso l’uomo accanto a Joseph. –Piacere, io sono Mike.- finì, per poi
tendere la mano prima a me e poi a Iside.
-Piacere...- dicemmo in coro, per poi presentarci.
-Chi sarebbero le modelle che vuoi?- chiese Joseph, con un po’
di agitazione nella voce.
-Ma mi sembra ovvio: queste due splendide ragazze!- disse Mike,
indicando me e Iside
No, un attimo…COSA?!
-No, aspettate.- li bloccai io. –Mi sono persa qualche
passaggio! Che dovremmo fare?!-
-In pratica il signor Morgan, il signor Gilles e il signor
Somerhalder devono posare per un servizio fotografico. Ma non riuscivamo a
trovare altre due belle ragazze e adesso, vedendo voi, mi sembrate perfette!-
spiegò il fotografo.
-Un, attimo. Che tipo di servizio?- fece Iside, inarcando un
sopracciglio.
-Intimo.- disse semplicemente Mike, come se stesse dicendo la
cosa più ovvia e normale del mondo.
-che cosa?!- feci io, mentre vidi Joseph passarsi le mani tra i
capelli.
-Accettate ragazze? Per favore!- fece Mike, mentre noi quattro
eravamo chiusi in un religioso silenzio.
L’idea di posare in intimo accanto a Joseph non mi piaceva e
vedendo la faccia sconvolta di Iside sapevo che lei condivideva il mio stesso
pensiero.
Stare mezza nuda davanti a Joseph. No, non ce l’avrei mai potuta
fare!
-Tu sarai adatta a fare i primi scatti con Somerhalder.-
continuò Mike, indicandomi.
-Io e Ian?!-
-Certo. E lei mi sembra adatta per Morgan. Alterniamo così tu
che sei chiara e Ian scuro e viceversa con Joseph e lei.- finì.
-E io?- fece ironico Daniel.
-Beh, tu poserai con entrambe. Poi ovviamente le coppie verranno
scambiate e Selene poserà con Joseph e Iside con Ian.-
Wow, di bene in meglio!
Quella giornata stava diventando più disastrosa di quella
precedente.
-Allora?- incalzò Mike, che voleva una risposta da noi.
Io mi voltai a guardare Iside, che sapevo sarebbe svenuta di li
a poco.
-Scusi, possiamo parlare un attimo in privato?- fece Iside, per
poi tirarmi per un braccio.
-Allora? Mi sembra una tale assurdità!- fece lei.
-Beh...però potremmo vedere Ian e Joseph in intimo ed evitare
che posino con due modelle seminude!- dissi tutto d’un fiato, non riuscendo a
trattenere i miei pensieri.
-Beh, per tutte le volte che Nina lo avrà visto nudo...non so
Selene, mi ci vedi a posare in intimo?-
-Tesoro, dovresti cominciare a scioglierti un po’. Magari ti
piace anche!-
Iside sospirò. –Ok, facciamolo.-
-Ok!- dissi anche io e poi tornammo dai tre.
-D’accordo, accettiamo.- dissi con un sorriso a Mike.
-Perfetto! Andate allora dalle truccatrici, loro già sanno cosa
devono fare!-
-Ma perché scusi quando cominciamo?- chiese Iside.
-Beh, dal momento che siete già qui perché sprecare tempo? Lo
facciamo adesso. Aspettiamo solo che arrivi Somerhalder.-
-Ah…ok.-
Quella giornata si prospettava decisamente catastrofica!
Maledetto Matt e i suoi inviti!
Dopo la “grande bravata” che avevamo fatto io e Iside, decisi di
andare da Matt, anche perché era quello teoricamente lo scopo della mia visita.
Trovarlo non fu difficile: stava seduto su una piccola
poltroncina e aveva dei fogli tra le mani. Probabilmente stava ripetendo
qualche parte del suo copione.
Gli arrivai alle spalle e gli poggiai le mani sugl’occhi
Matt portò le sue mani sulle mie, per poi cominciare a toccarle.
-Candice?- tentò.
-Naah, ritenta, sarai più fortunato!-
dissi io, cercando di trattenere una risata.
-Selene?-
-Bravo!- gli feci un piccolo applauso e poi gli andai di fronte.
–ciao, Matt.- gli diedi poi un leggero bacio sulla guancia.
-Ciao, bellissima.- mi disse lui, tirandomi in modo che potessi
sedermi a cavalcioni su di lui.
Era incredibile come ci conoscessimo da un solo giorno e già mi
sentissi a mio agio con lui. Matt era davvero una persona fantastica e con quel
suo sorriso dolce era capace di entrare nel cuore di tutti.
-Ripetevi qualcosa?-
-Si, leggevo il copione, ma niente di che. Tu che mi dici?-
-Hanno appena offerto a me e Iside di posare per un servizio
fotografico.- lo informai, portandogli le braccia dietro al collo.
-Quello che devono fare Ian, Joseph e Dan?- mi chiese lui,
inarcando le sopracciglia.
-Proprio quello.- dissi sbrigativa, non volendo soffermarmi
troppo su quell’argomento.
-Ah...ok.- si limitò a dire Matt, per poi attirarmi di più verso
di lui. –Mi raccomando, fai la brava!- mi disse, ad un centimetro dal mio viso.
-Non è nella mia natura.- gli dissi io con un leggero ghigno,
mentre Matt si avvicinava sempre di più.
Le nostre labbra vennero a contatto, ma non sentii i tipici
brividi che mi venivano con Joseph.
Aprii gli occhi, leggendo un nome sulle sedia: Joseph Morgan.
Ci stavamo davvero baciando sulla sedia di Jos?!
Due colpi di tosse ci fecero staccare e ci voltammo verso
“l’intruso”.
Come evocato dai miei pensieri, Joseph si era materializzato
davanti ai miei occhi e ci guardava in modo decisamente poco amichevole.
-Non vorrei interrompervi.- cominciò burbero. –Ma quella è la
mia sedia. Prendetevi una stanza.-
-Si amico, scusaci.- fece Matt, per nulla imbarazzato da quella
situazione.
Matt si alzò dalla sedia, portandomi letteralmente con lui.
Bene, non c’era niente di meglio che stare tra le braccia di
Matt proprio difronte a Jos.
Joseph inarcò un sopracciglio e strinse una mano a pugno.
-Selene, le truccatrici ti aspettano.- disse, ma io sapevo che
si stava trattenendo per non picchiare Matt.
-Ehm…si. Lo so. Matt...potresti...-
Matt mi sorrise e mi mise giù.
-Beh, io ritorno a ripetere il mio copione! A dopo, bellissima.-
detto questo mi stampò un altro bacio sulle labbra, mentre Joseph si voltò,
dandoci le spalle.
Matt afferrò il suo copione e poi si avviò verso il suo
camerino.
-Joseph..- ma perché sentivo l’esigenza di giustificarmi.
-Risparmia il fiato e vai a prepararti. Non vedo l’ora di finire
qui per vedermi con Emily.-
Non mi diede nemmeno il tempo di rispondere che si avviò.
-Si infatti, anche io non vedo l’ora di stare con Matt!- sbottai
io.
Joseph continuò a darmi le spalle, per poi sparire dalla mia
vita.
Ma che bella giornata!
SalveeeeSweethearts!
Ma cosa???? Oddioooooo 5 recensioniiiiiiii! Siamo felicissimeeeeeeeeeeeeeeee!
xDxD ok, siamo anche impazzite!
Comunque, ritornando a noi…cosa ve ne pare?? Le nostre due belle
“sorelline” hanno accettato una bella proposta, eh??
Per non prolungarci, come al solito ringraziamo tutti, chi
legge, mette nelle seguite e nei preferiti e ovviamente un bacio grande a chi
recensisce con costanza!
Stavo
nella sala relax, disteso sul comodo divano, ripensando al bacio che c’era
stato tra Matt e Selene.
Sapevo
che non avevo nessun diritto di essere così infastidito, eppure non riuscivo a
farmi passare la rabbia.
Volevo
andare da Matt e prenderlo a pugni, volevo andare da Emily e lasciarla e volevo
andare da Selene e baciarla.
Tutte
cose che volevo ma che non potevo fare.
Sbuffai
ancora, mentre la porta della stanza relax veniva aperta.
-Come
siamo allegri questa mattina!- fece gioviale Ian, venendo a sedersi sul
bracciolo del divano.
-ho
passato un’orribile mattinata. Ho visto Matt e Selene baciarsi e...-
-Aspetta,
aspetta. Selene è qui?- disse Ian, perdendo il suo sorriso.
-Si,
perché?- mi misi seduto.
-Perché
se lei è qui, c’è anche Iside?-
-Io
ti sto dicendo che ho visto Matt che baciava Selene e tu mi chiedi di Iside? Ma
sei un bastardo insensibile!- sbottai, facendo scoppiare a ridere Ian.
-Ok,
ok, cambiamo argomento. A proposito, ho incontrato Mike e mi ha detto di aver
trovato due nuove modelle. Tu le hai già viste?- mi chiese Ian.
Bene,
era il mio turno di fare il bastardo con lui.
Feci
un ghigno malefico. –Vuoi vedere come peggiora anche la tua giornata con solo
due parole?- Ian inarcò le sopracciglia e mi incitò a continuare. –Iside e
Selene.- conclusi, mentre la mandibola di Ian quasi toccava terra.
-Iside
e Selene poseranno con noi in intimo?!- chiese Ian, proprio nel momento in cui
anche Daniel entrava in sala relax.
-Di
cosa parlate?- disse, sedendosi su una piccola poltrona.
-Selene
e Iside saranno le due modelle?- Ian lo chiese anche a Daniel, forse per
accertarsi che io non gli avessi fatto un cattivo scherzo.
-Si.
Che problema c’è?-
Ian
mi guardò e entrambi inarcammo le sopracciglia.
-Vedi,
Daniel, il problema è che, in intimo, il nostro “amico” si risveglierebbe un
po’ troppo!- disse Ian, facendomi scoppiare a ridere.
-Amico?-
fece Daniel.
Possibile
che era così deficiente quel ragazzo?!
-Daniel,
come spiegarti…- tentai io. –il nostro...basso ventre.- conclusi, scoppiando di
nuovo a ridere.
-Avete
paura di eccitarvi un po’ troppo?- Daniel inarcò le sopracciglia. –Ma non sono
le prime belle ragazze che posano con noi.-
-Beh,
però io e Ian siamo stati a letto con loro!- sbottai, pentendomene subito dopo.
Vidi
Ian voltarsi lentamente verso di me e io in quel momento temetti davvero per la
mia vita.
Avevo
paura che di lì a poco mi sarebbe saltato alla gola per sgozzarmi.
-Oh,
oh. Cazzo ho detto.- dissi, portandomi le mani alla bocca.
-E
meno male che nessuno doveva venire a saperlo.- sbottò Ian, dandomi una pacca
dietro la testa.
-Siete
stati con Selene e Iside?- fece allibito Daniel.
E
adesso come uscivamo da quella situazione?!
-Si,
ehm. Questa estate.- lo informò brevemente Ian.
-Sapevo
di Joseph, ma Ian...cazzo! Tu eri e sei fidanzato!- scattò Daniel.
-Dan,
te la prendi tanto per Iside o per Nina?- feci io, guadagnando un’altra
occhiataccia da parte di Ian e Daniel.
Bene,
dovevo cominciare a capire quando stare zitto.
-Daniel,
per favore, non dirlo a Nina.- disse Ian, facendo quel suo tipico sguardo
intenso.
-E
adesso è finita con Iside?-
Ian
sospirò. –Si, purtroppo si.- disse poco dopo.
Daniel
annuì, per poi alzarsi dal divano. –Vado a prepararmi per le foto.- si avviò e
raggiunse la porta. –Comunque non dirò niente a Nina, ma tu smetti di correre
dietro a Iside.- detto questo aprì la porta e se ne andò.
-Ma
mi sbaglio o era una minaccia?- mi chiese Ian.
-Beh,
si, mi sa di si.- concordai anche io.
Quella
situazione stava diventando sempre più ingarbugliata ogni giorno che passava e
l’entrata in scena di Daniel e Matt non prometteva niente di buono.
-Comunque
Mike ha deciso di mettere me con Iside e te con Selene. Quindi dovremmo stare
tranquilli riguardo a quel problemino.- dissi, cercando di portare la conversazione
su binari più tranquilli.
-Sarà
una giornata molto lunga...- fece Ian, alzandosi.
-Già,
amico. Dai, andiamo anche noi a prepararci.-
Detto
questo entrambi ci dirigemmo dalle truccatrici.
Pov
Ian
Stavo
seduto su una delle sedie poste difronte al set, dove io e Selene aspettavamo
il nostro turno per gli scatti.
Ero
agitato e nervoso e l’idea che di lì a poco tutti avrebbero visto Iside in
intimo non mi piaceva affatto.
Nina
aveva fatto molti servizi fotografici, ma non mi ero mai ritrovato ad essere
geloso marcio che di li a poco tutti avrebbero visto le sue foto.
Non
mi piaceva magari che a breve le foto di Iside sarebbero state nelle case di
chi sa quanti sconosciuti.
Eravamo
tutti in accappatoio e i primi a posare sarebbero stati Joseph e Iside.
-Occhi
di ghiaccio non pensare troppo, ti fa male!- Selene mi distolse dai miei
pensieri, facendomi sorridere.
-Si,
forse hai ragione.- dissi, puntando di nuovo gli occhi sul set, dove Joseph e
Iside, ancora in accappatoio, stavano parlando con Mike.
-Bene,
allora cominciamo! Cindy, prendi gli accappatoi!- fece Mike, richiamando la sua
assistente personale.
Joseph
fu il primo a spogliarsi: indossava dei boxer bianchi, adatti alla sua
carnagione chiara.
-Respira,
Keyteck, potrebbero scoppiarti i polmoni.- sussurrai
ironico a Selene al mio fianco, dato che si era irrigidita sulla sedia,
stringendomi il braccio.
-Coglione!-
ringhiò tra i denti, per poi lasciare la presa sul mio braccio.
Sorridendo
mi voltai di nuovo verso il set: Iside era leggermente imbarazzata e ancora non
si era tolto l’accappatoio.
Quando
lo fece, io mi sedetti meglio sulla sedia e fu il mio turno di irrigidirmi,
mentre Selene ridacchiava compiaciuta.
Iside
indossava un corpetto beige, con la coppa e il fianco ricamate nera.Gli slip erano semplici e di colore beige,
mentre un sexy reggi calze le teneva le calze nere.
Era
come se il mondo intorno a me si fosse annientato e io riuscissi a vedere solo
Iside con quel meraviglioso completino addosso.
Avrei
voluto strapparla da li, dagli occhi degli altri uomini e chiuderla con me in
una stanza.
-Respira,
Somerhalder, potrebbero scoppiarti i polmoni.- fece Selene al mio fianco,
riportandomi alla realtà. –E non solo...- aggiunse poi.
-Non
preoccuparti, quello è già scoppiato.- feci io, cercando di non pensarci.
-Uh,
uh, le tue allora saranno delle foto interessanti!- commentò lei, mentre io
tenevo sempre lo sguardo fisso su Iside, che intanto si era messa in posa per i
primi scatti.
All’improvviso
Selene si alzò, avviandosi dal fotografo. –Secondo me è meglio se inclini in
questo modo la fotocamera.- gli disse.
Mike
restò un attimo in silenzio, per poi fare come gli aveva detto Selene.
-Hai
ragione! Te ne intendi di fotografia?-
-E’
la mia seconda passione!- gli rispose lei, con un sorriso a 32denti.
-Vuoi
fare uno stage gratis da me?- le propose Mike.
-Certo!-
Selene non ci pensò nemmeno un attimo, così Mike le disse di mettersi d’accordo
con la sua segretaria.
Il
servizio fotografico proseguì e non riuscivo a capire se Mike lo facesse
apposta a far fare a Iside pose sensuali o ero io che la vedevo sexy in
qualsiasi modo lei si mettesse.
Ci
furono un altro paio di scatti, poi Mike chiamò me e Selene, mentre Joseph e
Iside si rimettevano gli accappatoi.
E
adesso come facevo a togliermi l’accappatoio visto che ero visibilmente
eccitato?!
Sbuffai
frustrato, sperando che nessuno se ne accorgesse.
Arrivai
sul set, mentre Iside mi passava accanto.
Quella
giornata non prometteva nulla di buono!
Pov
Joseph
Finalmente
il mio turno, almeno per il momento, era finito. Andai a sedermi, dove prima
c’erano Selene e Ian ed ero proprio curiosa di vedere che completino indossasse
Selene.
Ian
si tolse l’accappatoio e io ridacchiai alla sua evidente situazione.
-E
brava Iside!- le sussurrai all’orecchio.
-Perché?-
mi chiese lei ingenuamente.
-Perché
sei stata capace di destabilizzarlo anche a distanza!- dissi io, scoppiando a
ridere e indicando Ian sul set.
Iside
seguì il mio sguardo, per poi arrossire.
-Dai,
non credo sia per me...-
-Io
invece...- mi bloccai, perché proprio in quel momento Selene si era spogliata,
rivelando un magnifico completino bianco, argento e lilla. Il reggiseno era
bianco, con dei brillantini sparsi un po’ ovunque e una sfumatura di lilla. Gli
slip erano sempre bianchi e sopra avevano un reggicalze bianche, che fermavano
le calze color lilla.
Era
bellissima e sensuale e io non riuscivo a staccare gli occhi da lei. Stavo per
avere lo stesso problemino di Ian e stavo cominciando a temere il momento in
cui avrei dovuto posare insieme a lei.
-E’
proprio bella, vero?- fece maliziosa Iside
Io
annuii, incapace anche di parlare. Era la cosa più bella che avessi mai visto.
-Già.-
dissi anche, sospirando.
Selene
e Ian cominciarono a mettersi in posa ed era così inconsapevolmente sexy che
quasi mi mancava il fiato.
Non
riuscivo a credere di aver avuto tra le mani una ragazza del genere e essermela
fatta scappare.
Avrei
dato tutto pur di averla di nuovo al mio fianco.
-Joseph!-
Mike mi ridestò dai miei pensieri. –Tu e Selene andate a prepararvi, perché
adesso tocca a voi!-
Mi
alzai dalla sedia: adesso, come Ian, dovevo trovare il modo per mascherare il
mio problemino!
Pov
Selene
Ritornai
in quel momento sul set, completamente agitata per dover affrontare il servizio
fotografico con Joseph.
L’idea
che avrebbe dovuto toccarmi mi mandavano in fibrillazione e speravo che Mike
non ideasse pose troppo imbarazzanti.
In
quel momento arrivò anche Joseph e si tolse l’asciugamano, mostrandosi con dei
boxer grigi e una cravatta dello stesso colore.
Non
potevo vedermi, ma di sicuro ero diventata più rossa di un pomodoro, così, per
stemperare il mio imbarazzo, mi spogliai anche io.
Indossavo
un corpetto nero con dei fiori rosa, che copriva solo la parte centrale della
pancia, mentre gli slip erano dello stesso colore.
Mi
voltai a guardare Joseph, sorprendendolo a fissarmi. Aveva uno strano luccichio
negli occhi e un mezzo sorriso terribilmente sexy.
-Bene,
ragazzi, cominciamo!- ci disse Mike, per poi spiegarci in che posizione
dovevamo metterci.
Entrambi,
decisamente imbarazzati, prendemmo posto, mentre io mi sentivo a disagio sempre
di più.
Così,
Joseph appoggiò le ginocchia e le mani a terra, mentre io, proprio come voleva
Mike, mi sedetti sulla sua schiena, appoggiandogli una mano dietro al collo e
una sul sedere.
-Mhm…- sentii dire Joseph, letteralmente sotto di me.
-Così
non mi aiuti, Morgan.- gli sussurrai io.
-Credimi,
in questo momento sono più in difficoltà io. Sarebbe stato decisamente meglio
se tu fossi stata sotto.- mormorò ironico e malizioso.
Gli
grattai leggermente il sedere. Se io ero in difficoltà, anche lui doveva
esserlo!
-Oh,
smettila Selene!- brontolò, muovendosi.
Io
ridacchiai e proprio in quel momento Mike scattò la prima foto.
-Questa
era perfetta! Siete bellissimi insieme!- disse Mike con un gran sorriso, per
poi farci alzare e spiegare l’altra, e ultima, posizione.
Dopo
che Mike terminò di spiegare, lo guardai parecchio stralunata.
Sarei
morta di infarto a fare quella posa!
-Forza
ragazzi! Ci sono ancora gli scatti con Ian e Iside e poi voi due con Daniel.-
ci incitò Mike.
Così,
di malavoglia, guardando Jos negli occhi, feci un piccolo saltello e lui mi
afferrò al volo, così da ritrovarmi con le gambe intrecciate intorno ai suoi
fianchi e le sue mani sul mio sedere. Lo attirai a me per la cravatta, mentre
Joseph mi guardava intensamente negli occhi.
-Non
guardarmi così.- gli dissi, ma senza distogliere lo sguardo.
-E
come ti starei guardando?-
-Lo
sai bene.-
-Beh,
dovresti essere lusingata nel sapere che mi ecciti a tal punto.- mi disse lui,
con un mezzo sorriso.
-Stronzo...-
sussurrai, poi Mike scattò la sua foto.
Scesi
velocemente da Joseph: ero tremendamente in imbarazzo, ma non glie l’avrei mai
fatto capire.
-Bene
ragazzi. Joseph tu puoi rivestirti, Selene tu preparati per gli scatti con
Daniel e fammi venire Ian e Iside! Grazie ragazzi!-
Gli
sorrisi, incapace anche di parlare e indossai velocemente l’accappatoio.
Non
aspettai nemmeno Joseph, perché fuggii letteralmente nel camerino dove Iside si
stava spogliando.
Fortunatamente
la parte difficile della giornata era terminata!
Pov
Iside
-Selene
non posso stare con questo coso davanti ad Ian!- mi lamentai, indicandomi il
mio completino.
Era
nero, completamente merlettato e univa il reggiseno agli slip attraverso un
minuscolo strato di stoffa, che copriva a stento la linea dell’ombelico. Alle
spalle avevo delle ali nere e in più avrei dovuto indossare anche una maschera.
Era
fuori questione che andavo da Ian ridotta in questo stato!
-Beh,
tesoro, non è che quello che avevi prima ti coprisse di più o fosse meno
imbarazzante!- mi fece notare Selene.
-Ma
adesso dovrò stare attaccata a lui. Mike ci fa fare delle pose troppo…intime.-
-Tesoro,
con loro tutte le pose sarebbero intime visto che ci abbiamo sco...- fece lei ridendo, ma io la bloccai prima che
finisse la frase.
-Si,
ok, ok, ho capito.- sbuffai. –vado a rendermi ridicola!- finii, per poi
indossare l’accappatoio e dirigermi sul set.
Ian
era già lì, parlava tranquillamente con Mike con indosso solo dei troppo
aderenti boxer neri.
Indossai
la maschera e mi diressi da loro, ringraziando almeno di poter nascondere il
mio rossore in quel modo.
-Oh,
sei arrivata. Bene, cominciamo.-
Lentamente
mi tolsi l’accappatoio, sperando di non rompere le ali sulla mia schiena. Mi
voltai verso Ian, che aveva smesso di parlare e mi guardava con la bocca
leggermente spalancata.
Quella
giornata era davvero troppo lunga per i miei gusti!
Andai
da lui, che comunque non la smetteva di guardarmi ogni centimetro di pelle con
uno strano sguardo.
Velocemente
Mike ci spiegò la nostra posa e, completamente in silenzio, io ed Ian
eseguimmo.
Io
mi tenevo con una mano la maschera, mentre Ian, mettendo in mostra il sedere,
faceva finta di mordermi il fianco.
-Odori
di buono...- mi sussurrò, per poi stamparmi un leggero bacio proprio dove
doveva far finta di mordermi.
Rabbrividii
a quel contatto, reprimendo l’impulso di voltarmi e baciarlo lì davanti a
tutti.
-Ho
sempre lo stesso odore, Ian, non è cambiato.- mi limitai a dire, cercando di
restare più immobile possibile.
-Già,
è sempre lo stesso e come sempre mi manda fuori di testa.- sussurrò.
-Sta
zitto, Somerhalder.- dissi a denti stretti, mentre proprio in quel momento Mike
scattava la prima foto.
-Bene
ragazzi, adesso facciamo velocemente anche la seconda.- disse, per poi
spiegarci di nuovo come dovevamo fare.
Sotto
la maschera divenni ancora più rossa a causa delle parole di Mike.
Ma
perché era così imbarazzante scattare due foto!
Andai
di fronte ad Ian e lui, proprio come aveva detto Mike, mise una mano sotto al
mio ginocchio, portando la mia gamba vicino al suo fianco, ritrovandomi a
contatto con qualcosa di piuttosto duro. Diventai ancora più rossa, ma decisi
di ignorare tutto e fare come mi aveva detto Mike, così, abbassai leggermente
la testa all’indietro, mentre Ian mi baciava proprio sul cuore.
-Non
essere così tesa, sei tra le mie braccia.- fece lui con un ghigno.
-Eh,
appunto. Proprio per questo.-
-Quindi
ti faccio ancora un certo effetto?- mi chiese lui, stringendo la presa sulla
mia gamba.
-Mi
hai sempre fatto un certo effetto, Ian. Lo fai a tutte.-
-Beh,
“tutte” non mi interessano. Solo una.-
-Nina?
Beh si, in fondo dovrebbe.- feci io acida.
Ma
possibile che Mike non si decideva a scattare quella benedetta foto?!
-E’
solo questo il problema? È Nina?-
-Solo?!-
-Vuoi
che la lasci?-
-No,
non voglio proprio niente da te.- esclamai acida, forse molto più di quanto
volessi.
In
quel momento Mike scattò la foto e io mi allontanai velocemente da Ian.
Afferrai
l’accappatoio e dopo aver salutato Mike mi diressi ai camerini per cambiarmi.
Dovevo
togliermi subito quel coso da dosso, consapevole che non sarebbe stato così
facile farlo anche col profumo di Ian.
Salve Sweethearts!
Cosa ve ne pare? Vi piace?
E’ un capitolo dove io e la mia amichetta ci siamo
divertite tanto a scriverlo e speriamo tanto che anche a voi diverta proprio
come noi!
Ringraziamo come al solito tutti ma in
particolar modo chi recensisce sempre e con costanza!
Finalmente,
a Marzo, io e Selene eravamo riuscite ad ottenere le nostre tanto sospirate lauree.
Ad
attenderci c’era una strada molto lunga e entrambe speravamo di percorrerla nel
modo migliore.
Dal
famoso servizio fotografico, erano passati sei mesi e da altrettanto tempo non
vedevo Ian.
Per
fortuna sia io che Selene avevamo cominciato a percorrere le nostre strade. Io
ero sempre in giro tra un set fotografico e l’altro e a volte anche qualche
passerella, mentre Selene stava continuando lo stage fotografico insieme a
Mike.
Infatti
lei vedeva Joseph pressoché tutti i giorni, così come Ian e tutti gli altri. Io
l’unica persona del cast che vedevo ancora era solo Daniel, dal momento che
erano cinque mesi che stavamo ufficialmente insieme.
Selene
invece aveva chiuso la sua mini-storia con Matt, giudicandolo troppo grande per
lei, ma forse il vero motivo era che nel suo cuore c’era ancora Joseph.
Così
come nel mio, almeno un po’, c’era ancora Ian.
Ma
entrambe avevamo deciso di mettere una pietra sopra a tutto quello e catalogare
ciò che era successo con Ian e Joseph come un qualcosa di bello durato una sola
estate.
Mi
sedetti sul divano, con un bel barattolo di gelato tra le mani e proprio in
quel momento Selene tornò a casa.
-Wow,
ma hai sentito l’odore del gelato?!- le dissi, mentre lei si sedeva accanto a
me.
-Ovvio!-
fece, per poi infilare due dita nel gelato e leccare.
-e
prendi un cucchiaio!- la riproverai io, ridendo.
-Quanto
la fai lunga! Dai, che ti devo dire una cosa!- disse, mentre io accendevo la
tv.
All’improvviso,
la faccia perfetta di Ian apparve sul televisore, facendo bloccare sia me che
Selene.
-E’
un’intervista di quattro mesi fa.- dissi, leggendo la data in fondo a sinistra.
“E
così ha lasciato la sua collega Nina dopo due anni di relazione” stava dicendo
la giornalista, mentre Ian faceva un sorriso imbarazzato.
Mi
voltai verso Selene. Lei stava sul set tutti i giorni, non poteva non saperlo!
-sono
tornata di proposito prima da lavoro per dirtelo!- tentò di giustificarsi lei.
-E
perché si sa dopo quattro mesi?-
-Pensavo
che era una notizia falsa. Sai come sono gli attori.- disse lei, facendo
un’alzatina di spalle.
“Si,
ho capito di non amarla più.” Aveva risposto Ian.
“E
da cosa è dipesa questa sua decisione?”
Vedevo
Ian in difficoltà. Forse non voleva rendere noto un particolare così privato
della sua vita.
“Semplicemente
mi sono innamorato di un’altra persona” disse e questo bastò per farmi bloccare
il cuore.
Mi
voltai verso Selene, che mi faceva un piccolo sorriso.
“Oh,
davvero? Ed è del mondo dello spettacolo?” la giornalista era sempre più avida
di informazioni.
“No,
non è del mondo dello spettacolo. Ancora per poco però”.
Detto
questo, Ian salutò la giornalista, chiaro segno che non avrebbe più detto nulla
da quel momento in poi.
-Ha
lasciato Nina...- sussurrai. –Selene, te l’avevo detto che ci stava provando
con te! Io lo conosco Ian quando ci prova con qualcuno, perché l’ha fatto con
me!- le dissi.
Dire
quella frase mi aveva ferito, come mi aveva ferito il fatto che da poco più di
qualche mese Ian si fosse avvicinato a Selene.
Inizialmente
diceva che era per vedere maggiormente me, ma adesso, alla luce anche del fatto
che aveva lasciato Nina, credevo proprio che per lui Selene era diventata
qualcosa in più che una semplice amica.
-Iside,
quest’intervista è di quattro mesi fa, proprio quando tu ti sei fidanzata con
Daniel. Non credo proprio l’abbia lasciata per me.- mi disse Selene.
-Ma
comunque io adesso sto con Daniel e quello che fa Ian non mi interessa. E
nemmeno quello che fate voi due.- dissi, non credendoci poi nemmeno tanto.
Proprio
in quel momento il cellulare di Selene squillò. Lei lo prese dalla borsa e
lesse velocemente il messaggio.
-E’
Ian. Mi ha chiesto di uscire stasera...- sussurrò, facendomi leggere il
messaggio.
“Ehm...ciao
baby. Che ne dici di uscire con me a cena questa sera? Ho bisogno di parlarti.
Ian”
Le
diedi di nuovo il telefono, sentendomi ferita. Per quanto volessi sembrare dura
mi faceva male vedere Ian interessato a Selene, perché una parte di me non
aveva smesso di volergli bene.
-Iside,
cosa devo fare?-
-Quello
che ti senti, mi sembra ovvio.- sbottai io, forse molto più aggressiva di
quanto volessi.
-Non
prendertela con me, Iside.-
-Non
me la sto prendendo con nessuno, ma scusa tanto se ci resto male se la persona
che…- mi bloccai. -...la persona a cui voglio bene si interessa a mia sorella.
Non è bello. Pensa se Joseph si innamorasse di me.-
Selene
sospirò. –Hai ragione, Isy, ma io...io non vedo Ian
in quel modo. Quindi dimmi tu: cosa devo fare? Anzi ho preso la mia decisione:
non ci vado.-
Mi
sdraiai sul divano, provando un sentimento a cui non riuscivo a dare nome.
-No,
vacci se vuoi. Magari così capisco se posso fidarmi di lui o no.- le dissi,
facendo un enorme sforzo.
Selene
ci pensò un attimo. –Ok, ci vado solo per questo però. Iside io...io sono
ancora innamorata di Joseph e credo di...- mi confessò.
Ritornai
a sedermi. –Di?-
-Di...amarlo
davvero.-
-E
allora perché non glie l’hai mai detto?-
-Per
lo stesso motivo secondo cui tu non l’hai detto a Ian. E sai una cosa? Adesso
so che a me piace Joseph, a te piace Ian, a Ian piaccio io, ma non capisco
perché diavolo tu stai con Daniel!- sbottò lei.
Abbassai
lo sguardo, per poi ripuntarlo su Selene. –Sto con Daniel perché non è Ian. È
più…gestibile quello che provo per lui.- le dissi.
Selene
sospirò. –Io non ti capisco proprio!-
-Nemmeno
io, credimi...- le dissi. –Beh, io esco un po’, quest’aria è opprimente.- finii
per poi alzarmi dal letto.
In
realtà non volevo vedere Selene che si preparava per la serata con Ian.
Quella
sarebbe stata una lunga, lunga giornata.
Pov
Selene
L’ora
dell’appuntamento era arrivata e io avevo deciso di indossare semplicemente dei
jeans e una maglia con sopra una giacca.
Non
mi truccai nemmeno eccessivamente, in fondo non dovevo farmi vedere da nessuno.
Proprio
in quel momento il campanello suonò e quando andai ad aprire mi ritrovai
davanti un ovviamente bellissimo Ian.
-Ehi.-
mi disse, facendomi un enorme sorriso.
-Ciao,
Ian.- ne feci anche io uno a lui, mentre afferravo le chiavi e uscivo di casa.
–Dove mi porti?-
-Magari
in qualche bel ristorantino, che dici?- Ian mi appoggiò un braccio sulle
spalle, per poi lanciarmi una sua tipica occhiata alla Damon.
-Preferisco
un pub. Se a te non dispiace.-
Lui
sembrò pensarci un attimo su. –no, non mi dispiace affatto. Dai, andiamo.-
Io
gli sorrisi, sperando che quella serata non si prospettasse troppo
imbarazzante.
Ian
mi fece accomodare nella sua macchina e in breve tempo raggiungemmo un
bellissimo pub stile londinese.
Si
chiamava Greenwitch pub.
Ian
aveva avuto la brillante idea di portarmi in un pub londinese?!
Ovviamente
pensai subito a Joseph e il solo pensiero mi fece attorcigliare lo stomaco.
Possibile che lui avesse quell’effetto su di me quando accanto avevo Ian
Somerhalder?!
Ian
intanto aveva parcheggiato la macchina e entrambi entrammo nel pub.
Ovviamente,
dato che ero insieme ad Ian, non aspettammo nemmeno cinque minuti per riuscire
a trovare un tavolo.
-Sono
contento che hai accettato.- disse Ian, mentre aspettavamo le nostre
ordinazioni.
-Perché
non dovevo? Sei un mio amico.- feci.
-Non
so, forse temevo non saresti uscita per rispetto ad Iside.- fece lui, bevendo
un sorso di birra.
-Sembra
che stiamo uscendo come fidanzati. Siamo semplicemente amici, Ian.- tenni a
precisare. –Non mi sembra ci sia niente di male.
-Proprio
di questo volevo parlarti. Io ti trovo interessante e mi piacerebbe che
l’amicizia sfociasse in altro...- disse, mentre un cameriere ci portava le
nostre ordinazioni.
Ecco,
adesso cominciavo a sentirmi in difficoltà.
-Senti,
Ian, io...io non...-
-non
pensiamoci adesso. –mi bloccò Ian. –Divertiamoci e poi stasera mi darai una
risposta.-
-Ehm,
ok...- dissi, portandomi una ciocca di capelli dietro l’orecchio.
-Senti
ancora Joseph?- mi chiese all’improvviso Ian.
-No,
in verità no, anche se...beh, un po’ mi manca.- ammisi.
Ian
fece un mezzo sorriso. –E pensare che quando siamo partiti per le vacanze
volevamo solo divertirci e invece ci siamo trovati davanti voi e tutta la
nostra vita si è complicata.-
-Non
solo la vostra, credimi.- feci un sorriso amaro, pensando a quanto fosse
relativamente tranquilla la mia vita prima di conoscere i ragazzi del cast.
-Ancora
non ho capito se sia in meglio o in peggio.- commenta anche Ian.
-Dipende
dai punti di vista.- mi portai il bicchiere alle labbra.
-Già,
suppongo di si...-
-Ci
divertiamo un po’?- gli chiesi, alzandomi e togliendomi la giacca. Non volevo
più pensare ne è Joseph né a qualsiasi cosa riguardasse lui.
-Certo!-
anche Ian si alzò e insieme si dirigemmo verso una specie di pista.
Cominciammo
a ballare, né troppo vicini né troppo lontani.
Ridevamo
e scherzavamo. Stavo incredibilmente bene.
Era
da tanto che non mi divertivo così, solo che al posto di Joseph c’era Ian.
-Iside
avrebbe adorato ballare questa canzone!- mi disse Ian all’orecchio.
-Si,
credo proprio di si.-
Era
incredibile pensare come io e Joseph e Iside e Ian ci attraessimo a vicenda, ma
nessuno dei quattro si faceva avanti, così ci ritrovavamo a stare con persone
che in realtà non volevamo…
Anche
se forse per Joseph non era così, dal momento che lui era felicemente fidanzato
con Emily.
-Allora?
Che ne dici di uscire insieme anche in futuro?-
Ed
ecco la parte brutta della serata.
-Ian,
io c’ho pensato. Tu sei davvero una bella persona e volendo potrei anche
affezionarmi più profondamente a te, ma non credo che questa cosa tra di noi
sarebbe giusta. Né verso di me, che sento ancora qualcosa per Joseph, né verso
Iside. È mia sorella, Ian, mi sentirei troppo in colpa.- dissi tutto d’un
fiato, sperando che nonostante la musica Ian avesse capito lo stesso. –E poi si
vede che hai ancora interesse per Iside.- conclusi.
-C’entra
sempre Iside. È lei che ha fatto tutto e ha scelto per entrambi ed è giusto che
io debba andare avanti con la mia vita e conoscere persone che mi interessano.-
mi disse Ian. –Possiamo parlare in macchina?- finì, indicando l’uscita.
-Ok...-
ritornammo al nostro tavolo per prendere le nostre cose e dopo aver pagato ci
dirigemmo alla macchina di Ian.
-Credo
sia giusto andare avanti, non posso restare fossilizzato sul passato.- continuò
Ian.
-Lo
so, però perché proprio io?-
-Non
lo so.- ammise lui.
-Forse
è meglio smetterla e non prenderci in giro.- dissi, sospirando.
Sapevo
che se fossi uscita con Ian avrei finito per illuderlo, anche senza volerlo.
-Perché?
Proviamoci!- tentò Ian.
-No.-
tagliai corto. –Ian, io amo Joseph.- mi portai le mani alla bocca, le parole
erano uscite fuori contro la mia volontà.
-Siamo
arrivati.- disse freddamente Ian.
Non
mi ero nemmeno accorta di essere arrivata sotto casa. –Ehm, si. Grazie per la
serata.-
-Grazie
a te.- disse ironico lui.
-Buonanotte,
Ian.- dissi, aprendo la portiera della macchina.
-Buonanotte.-
Uscii
dalla macchina e mi diressi al portone di casa mia. Quella era stata una serata
pesante e raccontarla ad Iside non sarebbe stato facile.
Ma
la serata non era finita, perché proprio sotto casa mia, qualcuno mi stava
aspettando.
-E
tu cosa ci fai qui?!- dissi.
-Dobbiamo
parlare.-
Salve
Sweethearts! Come state?
Scusate
il tremendo ritardo, ma tra Pasqua e problemini vari abbiamo tardato ad
aggiornare.
Cosa
ne pensate? Ian il bellissimo Ianuccio chiede di
uscire a Selene, vi rendete conto??
Saremmo
moolto felici se qualcuno di buona volontà lasciasse
un bel commentino per farci sapere se è di vostro gradimento questa storiella.
Ringraziamo
di vero cuore le anime pie che recensiscono sempre con costanza.
Bacini
e auguri anche se in ritardo di una serena Pasqua.
Era
decisamente la giornata più brutta della mia vita.
-Io
invece non ho proprio nulla di cui parlare.- dissi acida, incrociando le
braccia al petto.
-Sei
stata tutta la sera con Ian, quindi io credo proprio di si.-
Sbuffai.
Non avevo proprio voglia di affrontare tutto quello.
-Nina,
tu ed Ian vi siete lasciati. Quindi nessuno deve spiegarti proprio niente.-
continuai io, sperando che capisse che quella non era la serata adatta per
farmi innervosire.
Nina
fece un passo verso di me, incrociando anche lei le braccia al petto.
Non
riuscivo a capire cosa Ian c’avesse visto in una ragazza del genere. Dal primo
momento che l’avevo vista per me era arrogante e presuntuosa, per non dire
anche altezzosa.
Era
completamente l’opposto di Ian e già per il fatto che aveva resistito due anni
con quell’arpia meritava una medaglia al valore.
-E’
tardi, i bambini dovrebbero andare a dormire.- dissi, sperando che se ne
andasse.
-Guarda
che abbiamo la stessa età.-
-Per
come ti stai comportando sembrerebbe di no. Dai Nina, appostarti sotto casa
delle persone che escono con il tuo EX fidanzato.- dissi con scherno.
Speravo
capisse quanto in quel momento risultasse patetica ai miei occhi.
Anche
io ero “gelosa” di Emily e Joseph, ma non per questo mi presentavo a casa di
Emily ad avanzare chi sa quali assurde pretese.
-Se
non si fossero messe in mezzo certe due puttanelle adesso sarebbe ancora il mio
fidanzato.-
-Cosa
intendi dire, Nina?- dissi, inarcando le sopracciglia.
-Quello
che ho detto, Selene.-
-Beh,
io di puttanelle non ne conosco, tranne una che è proprio difronte a me
adesso.- feci io, con il suo stesso tono mellifluo.
Se
aveva pensato che di fronte aveva una che si faceva insultare senza dire
niente, aveva proprio sbagliato.
-A
quanto pare la tua amica orfana è una di queste puttanelle.-
Non
doveva proprio mettere in mezzo Iside.
Con
me poteva discutere all’infinito, ma non si doveva azzardare ad insultare
Iside.
-Attorina di merda, pensa prima di parlare e infangare le
disgrazie altrui!- quasi urlai, lanciandomi letteralmente contro di lei.
Gli
afferrai una ciocca di capelli e li tirai, sperando che capisse che aveva proprio
sbagliato a presentarsi qui.
Nina
cercò di strattonarmi, ma adesso, l’unico risultato era quello di litigare
furiosamente per strada.
Mi
graffiò una guancia, mentre io gli davo un altro schiaffo in pieno viso.
Probabilmente
avremmo continuato all’infinito se all’improvviso non mi fossi sentita
afferrare e staccare da Nina.
Due
ragazzi, apparsi chi sa da dove, avevano diviso me e Nina, mentre entrambe
continuavamo a scalciare.
-Stronza,
io ti uccido!- urlavo.
-Ma
vaffanculo!-
-Ma
cosa sta succedendo?!- disse il ragazzo che mi teneva, cercando di allontanarmi
da lì.
-Questa
stronza!- urlai ancora, completamente fuori di me.
-Stronza
ci sei tu!- urlava anche Nina di rimando.
-Se
non vi calmate chiamiamo la polizia!- tuonò il ragazzo che teneva Nina.
-Ok,
ok, mi calmo.- non ci voleva anche la polizia in tutta quella situazione.
-Possiamo
lasciarvi allora?-
-Puoi
lasciarmi se me la togli dalla vista!- feci io, cercando di rimanere calma.
-Ma
non vale proprio la pena continuare a litigare con te. Ritorna a fare la
camerierache è meglio.-
Inarcai
le sopracciglia. Allora voleva davvero morire quella sera.
-Attorina di merda.- rincarai la dose io, mentre il ragazzo
che prima mi teneva si frapponeva tra me e Nina. –Sapete una cosa? Io me ne
salgo a casa!- detto questo, senza proferire più una parola, aprii velocemente
il portone e ritornai a casa.
Una
volta nell’appartamento mi stranii di trovarlo vuoto. Possibile che Iside
ancora non fosse tornata?
Mi
avvicinai al mobiletto all’entrata e notai un bigliettino.
“Sono
andata a dormire da Daniel, non ce la facevo più a restare a casa a pensare.
Spero ti sia divertita, ma conoscendo Ian sarà sicuramente così. Ci vediamo
domani, baci.”
Sospirai.
Perché
sembrava che mi stesse rimproverando di qualcosa?
E
io stupida che pensavo sempre e solo a lei.
Decisi
di non pensarci più per quella serata, così, dopo una rilassante doccia, andai
a letto, sperando che la mattina arrivasse più tardi possibile.
Pov
Iside
Quella
mattina mi svegliai parecchio nervosa, dal momento che tutta la notte avevo
sognato sempre Ian.
Non
mi aveva aiutato per niente dormire accanto a Daniel, anche dormiente pensavo a
lui. Probabilmente avrei smesso solo con una botta in testa. Una botta di
quelle assordanti.
Perciò,
quando Daniel mi aveva proposto di accompagnarlo sul set, il mio umore era
peggiorato sempre di più.
Non
avrei più voluto rivedere Ian, non dopo aver saputo che lui voleva qualcosa in
più da Selene.
Così,
nervosa e con un peso sullo stomaco, io e Daniel entrammo mano nella mano negli
studi televisivi, per trovarci poco dopo sul set di the vampire diaries.
Quella
mattina c’erano quasi tutti e fortunatamente all’appello mancavano proprio Ian,
Nina, Michael e Joseph.
Tirai
un sospiro di sollievo, almeno non l’avrei incontrato.
-Beh,
tesoro, io allora vado.- dissi a Daniel.
Volevo
letteralmente scappare da quel posto: tutto mi ricordava troppo Ian.
-Ok,
amore, ti chiamo quando finisco.- mi diede un leggero bacio sulle labbra e dopo
aver salutato tutti mi diressi all’uscita.
Ero
così persa nei miei pensieri che andai a sbattere contro qualcuno all’uscita
degli studi. Qualcuno di molto duro tra l’altro.
-Mi
scu...- tentai di dire, ma quando incontrai gli occhi
di ghiaccio di Ian tutte le parole mi morirono in gola.
-Ah,
guarda chi si vede.- fece atono Ian.
-Scusa.-
gli disse e cercai di superarlo.
Non
volevo vedere Ian e da perfetta sfigata gli ero andata a sbattere contro.
-Sono
altre le cose per cui dovresti scusarti.- disse acido Ian.
-Per
esempio?- dissi, con il suo stesso tono.
Non
credevo proprio di aver sbagliato con lui.
-Per
esempio Selene.-
-Selene?-E
adesso cosa c’entrava lei? –Se il vostro…appuntamento non è andato bene non
dare la colpa a me, si vede che non sei così interessante come credi di
essere.-
-Allora
lo sai.- disse lui, squadrandomi con i suoi occhi di ghiaccio.
-So
che sei così meschino da chiedere a mia sorella di uscire, non so cosa avete
fatto.- replicai, incrociando le braccia al petto.
-Ah
no? Vuoi saperlo?-
-Non
credo siano affari miei. Non darti la pena di scendere in dettagli per me.-
dissi aggressiva.
-Beh,
ti dico solo una cosa: è colpa tua se Selene non si fa avanti.- fece acido.
–Semplicemente per la persona egoista che sei.-
Stavo
cominciando davvero ad innervosirmi.
-Io
sono egoista? Ian, Selene è ancora innamorata di Joseph, forse la colpa è tua
che ti innamori ogni cinque minuti!- gli urlai contro.
Non
volevo litigare con lui, ma non sopportavo quello se dovevo accettare anche che
la persona che volevo provasse qualcosa per mia sorella.
-Si,
egoista. Perché il mondo non gira intorno a te e Joseph.- Ian mi puntò un dito
contro, sempre più arrabbiato.
-Beh,
notizia dell’ultima ora: non gira nemmeno intorno a te, occhi di ghiaccio!
Tutta questa popolarità ti ha dato alla testa!-
-E
da ragazza dolce che eri, la popolarità ha dato più alla testa a te.-
-Io
sono sempre dolce, ma tu te ne sei approfittato e poi non vedo perché devo
essere dolce con te, visto che mi stai inveendo contro. Sono dolce col mio
ragazzo, non con te!- aggrottai le sopracciglia.
-E
tu hai approfittato della mia popolarità per poi prendere in giro quel povero
Daniel. Perché tanto so che mi vuoi ancora.- disse, ad un centimetro dal mio
viso.
Divenni
tutta rossa. Ma quando eravamo passati a parlare di quello?!
-Ma
come puoi pensare che io mi sia approfittata di te? Cavolo, Ian, ti ho dato
l’unica cosa che non avevo mai dato a nessuno! E poi io non sto illudendo
Daniel, io VOGLIO stare con lui.- replicai, cercando di trattenere le lacrime.
Mi
faceva male litigare con lui, ma la cosa che mi faceva più male era vedere con
che occhi mi guardava.
-Lo
ami?-
-E
a te cosa importa? Non hai detto di volere Selene?!- feci, col suo stesso tono.
-Non
si risponde ad una domanda con un’altra. Rispondimi.- disse, afferrandomi per
un braccio.
-Lasciami
andare, Ian, io non sono tenuta proprio a dirti nulla e non vedo perché la mia
risposta debba interessarti tanto.-
-Perché
è a me che hai dato l’unica cosa che non avresti dato ad altri. Eppure non mi
conoscevi così bene come conosci Daniel.-
-Lasciami
andare, Ian.-
Con
un ghigno mi lasciò andare. Sapevo che mi aveva messo alle strette.
-Rispondimi:
lo ami?-
Io
non gli risposi e voltai la testa di lato.
Anche
se fosse, non era a lui che dovevo dirlo.
-Ecco,
chi tace acconsente.- disse, superandomi per entrare dentro.
-Ian.-
lo chiamai di nuovo e lui si fermò restando comunque di spalle.
-Io,
a differenza tua, provavo qualcosa, perciò ho deciso di dare a te quell’unica
cosa.- non aspettai nemmeno la sua risposta, perché mi voltai ed uscii
definitivamente dagli studi.
Pov
Joseph
Stavo
per entrare negli studi, quando andai quasi a sbattere contro una ragazza.
-Iside?-
la bloccai un attimo, alzandole il viso per farmi guardare.
Aveva
gli occhi lucidi e sembrava non essere tanto presente con la testa.
-Scusami,
Jos, sembra proprio che io non sappia più camminare.-
-Ma
cosa è successo?- le chiesi ancora, sperando che non mi scoppiasse a piangere
davanti.
-Nulla...-
fece lei, portandosi una ciocca di capelli dietro l’orecchio. –E’ solo che il
tuo caro amichetto è un bastardo!- quasi urlò, cercando poi di ritornare calma.
Aggrottai
le sopracciglia. –Perché Daniel è un bastardo?-
-Non
sto parlando di Daniel, ma di Ian! Crede di sapere sempre tutto! Crede di avere
la verità in tasca!- si sfogò lei.
Io
davvero non riuscivo a capire.
-Iside,
per favore, non ti sto capendo.-
-Dopo
che si è preso una cotta per Selene ed è uscito con lei si permette anche di
fare la paternale a me! A me!-
Spalancai
gli occhi.
Ian
cosa?
Iside
sembrò rendersi conto soltanto in quel momento delle sue parole e si portò una
mano sulla bocca.
-Ian
è uscito con Selene?- sussurrai, non avendo nemmeno il coraggio di dirlo ad
alta voce.
Non
poteva essere.
Ian
era mio amico e aveva assistito a tutta la mia storia con Selene. Non poteva
essere stato così bastardo.
-Jos,
mi dispiace. Non sono io che devo dirtelo...- disse Iside, abbassando lo
sguardo.
-Quando?-
riuscii solo a dire.
-Quando
sono usciti?- annuii semplicemente. –Jos perché dobbiamo continuare a farci del
male? Secondo me è meglio se mettiamo una pietra su tutto.-
-Iside...Selene
e Ian...non…non è possibile.-
-Lei
ha detto che non vuole niente da lui, quindi il problema non è Selene, è Ian.-
Scossi
la testa.
Erano
stati due bastardi, indipendentemente da quello che mi aveva detto Iside.
-Non
ne voglio più sapere niente.- alzai le mani in segno di resa. –Più so di questa
storia e più mi ferisco. Non voglio sapere nulla. So solo che adesso devo
concentrarmi su Emily dal momento che siamo andati a vivere insieme.-
Iside
alzò di scatto lo sguardo verso di me. –Convivi con Emily?-
-Si,
da circa un mese.- le dissi.
-Ma
quando è diventata così complicata questa storia?-
Sospirai.
–Non lo so.- ammisi.
Guardai
l’ora: era tardi e io sarei già dovuto essere sul set.
-Vai.
Tanto non c’è più niente da dire...- fece Iside, indicando la porta con la
testa.
-Si,
devo andare. Ciao, piccoletta...- mi avvicinai a lei e le accarezzai una
guancia.
Iside
mi sorrise e poco dopo le nostre strade si separarono.
Salve SweetHearts!
Alloraaaa??? Che ve ne pare??
Quanti scontri in questo capitolo…ma la litigata tra Nina e Selene è mitica!
Io e Dark Moon ci siamo divertite un mondo a scrivere questo
capitolo.
Speriamo che ne sia valsa la pena.
Ringraziamo di vero cuore tutte le persone che recensiscono,
leggono e preferiscono la nostra bella storiella. GRAZIE MILLE!
Per
fortuna, quella giornata di lavoro, anche per oggi era finita. Così come mio
solito ritornai a casa per pranzo, decisamente stanca di tutto quello che la
mattina era successo.
La
litigata con Ian, tutto quello che c’eravamo detti e quello che lui pensava di
me. E infine l’incontro inaspettato con Joseph. Tutte emozioni decisamente
troppo forti, non solo per me, ma anche per Joseph, vista la sua faccia da
pesce lesso.
Come
me, anche lui si voleva far forza, per un qualcosa che forse a mio avviso era
troppo complicato.
Diciamola
tutta: eravamo noi troppo complicati.
Avevamo
fatto di tutto per complicarci una situazione che forse poteva essere delle più
semplici esistenti sulla faccia della terra.
Ammetto
di aver dato un qualcosa di così importante, come la mia verginità, ad un uomo
fidanzato, ma lui, non aveva nessun diritto di venirmi a dire certe cose,
quando poi, quello a sbagliare non ero solo io, ma anche lui.
Aprii
la porta di casa, senza fare nessuna mandata in più come facevo di solito,
segno che Selene era in casa.
-Sono
tornata.- feci, poggiando le chiavi nel posacenere sul mobiletto dell’entrata.
-Ciao…-
Selene alzo gli occhi verso di me.
Qualcosa
nel suo viso non andava, aveva graffi dappertutto e anche qualche livido sulle
guance.
-Cosa…hai
fatto al viso?- le domandai, sedendomi vicino al bancone della cucina, dove
anche lei era seduta.
-Nulla…-
mi disse acidamente. –Divertita da Daniel, questa notte?.- fece un finto
sorriso.
-Non
quanto avrei voluto…e tu con Ian?.- le dissi con lo stesso sorriso.
-Oh,
benissimo, devo dire una serata indimenticabile…- Selene fece un ghigno.
-Così
movimentata che…addirittura ti ha lasciata dei segni?-
-Beh,
sai che a me non piacciono le cose semplici…- tagliò corto lei.
Come
poteva rispondermi così? Anche lei era incazzata con me? Per cosa?
Mille
domande mi riaffioravano nella mente, non sapevo cosa fare, anche perché non
sapevo cosa io c’entrassi in questa “squallida” situazione.
-Mi
dici cosa vi passa per la testa?- gli ringhiai contro.
-Ci
passa?! Perché parli al plurale?..- mi fece notare Selene.
-Cavoli
miei…- sbottai.
-Anche
miei…visto che mi sono presa a capelli e a schiaffi con Nina…- questa volta fu
lei a ringhiarmi contro.
-Cosa?
Tu…cosa? Oh mio Dio! Non posso crederci…- la guardai spalancando gli occhi.
-Hai
sentito bene…mi sono picchiata con Nina! Sai perché? Perché secondo lei siamo
due puttanelle, semplicemente perché TU sei andata a letto con il suo uomo, e
io ci sono uscita una sera…per di più una sera in cui gli ho detto che non
sarei mai andata oltre con lui…- mi disse alla velocità della luna, marcando il
“tu” che aveva usato per dirmi che sono andata a letto con un uomo fidanzato.
–E sai una cosa?- mi guardò, continuando.
Abbassai
gli occhi. –C…osa?- dissi, con un filo di voce.
-Mi
sono rotta i coglioni di difendere te e le stupidaggini che fai, e per di più
invece di trovaremia sorella nonché
coinquilina, a casa, trovo un misero bigliettino, dove mi dici che non ce la
facevi a pensare! Secondo te…come mi sento io????- mi urlò contro.
-Io
non me la sono mai presa con te, per il fatto di Ian, semplicemente non volevo
restare a casa da sola, mentre la persona che amo sta con mia sorella.- urlai
anch’io. –E poi di stupidaggini ne abbiamo fatte entrambe, e anche io ho sempre
difeso te, mi dispiace solo che le mie ti pesino così tanto…- la guardai dritta
negli occhi.
-Beh,
quando io avevo bisogno di te..tu eri sempre da
Daniel. Mi sembra che di giornate io ne abbia passate più di te, da sola! E per
quanto riguarda la questione della difesa, non sei mai arrivata al punto di
picchiare una ragazza, nonché EX ragazza del ragazzo che TU ami…- anche lei mi
guardava negli occhi. –Dopo Natale me ne vado, e non voglio più saperne nulla,
di Ian e tanto meno Joseph…- si alzò dallo sgabello, e passandomi dietro le
spalle, cominciò a camminare per andare in camera sua.
-Joseph…convive
con…Emily…- confessai con un filo di voce.
-Al
diavolo, Joseph ed Emily!- chiuse violentemente la porta della stanza, facendo
vibrare le pareti.
Ecco,
quello che non volevo, stava succedendo per colpa di chi? Per colpa di due
imbecilli!
Ora
anche Selene mi avrebbe lasciata, e alla lista degli abbandoni, ecco anche il
suo.
A
mio malgrado, decisi di bussare alla porta di Selene.
Bussai
più volte, poi decisi di entrare.
-Hey…-
Selene era abbracciata al peluche di Stitch che piangeva.
-Va
via…- borbottò, abbassando lo sguardo sul peluche.
-Ti
prego…non litighiamo per due idioti… è passato…e beh, ti ringrazio per avermi
difesa.- mi avvicinai con calma a lei, abbracciandola per i fianchi.
-Odio
tutto questo, odio litigare con te, odio che pensi cose brutte su di me, non
avrei mai e dico mai accettato di uscire con Ian, solo per te!.- mi confessò
lei.
-Io
non ce l’ho con te, ma con lui!- dissi in tono deciso.
-te
la prendi con lui e sfoghi su di me…-
-Se
ho fatto una cosa del genere…ti prego di scusarmi, non posso…- mi bloccai, poi
ripresi il discorso. –non posso pensare che…io e te litighiamo per due così,
per me sei importante, davvero!- le baciai la tempia.
-Anche
io…- cominciò a singhiozzare, mentre anche lei abbracciava me.
-Ti
voglio bene, Selene, e qualunque decisione prenderai, io ti starò vicina, buona
o cattiva sorte!- sorrisi a quell’affermazione.
-Finché
morte non ci separi…- continuò Selene, facendomi ridere. –ora puoi baciare la
sposa!- entrambe cominciammo a ridere come due matte, facendo si che tutto
quello che era successo poco prima, era solo un vecchio ricordo.
Pov
Selene
Mi
risvegliai da un lungo sonno ristoratore. Ero sul mio letto, con Stitch alla mia sinistra e Iside alla mia destra, che mi
stringeva come se fossi io un peluche.
Che
tenera!
Solo
Dio sapeva quanto le volessi bene, e quanto fosse importante per me, quel
scricchiolo di ragazza.
Era
un angelo, un po’ scuro di carnagione, ma era comunque un angelo, e forse anche
Ian la pensava come me.
No,
non dovevo pensare più né ad Ian né a Joseph.
Ma
come potevo riuscirci? Joseph era il centro del mio universo. E come tale, mi
comportavo da imbecille anche io, dovevo dirglielo, dovevo ammetterlo a lui che
lo amavo, che volevo stare con lui.
E
con quale coraggio l’avrei fatto? Dopotutto lui conviveva con la “strega
cornuta” e io ero solo di passaggio. La così detta “botta e via” durata
un’estate.
A
volte, mi ritenevo forte, ma in realtà ero più vulnerabile di tutti. In ogni
caso, ora mi sarei dovuta alzare, per raggiungere Mike agli studi di The
vampire diaries, per la mia ennesima giornata dello stage fotografico.
Con
calma, mi spostai lentamente dalla presa di Iside.
-Mhm..- mugugnò Iside, muovendosi a destra e a sinistra.
-Shhhh, dormi piccola, dormi!- le accarezzai la testa.
Senza
fare un minimo di rumore, mi preparai e in cucina lasciai un “post it” ad Iside.
“Piccola,
non ti ho svegliata perché erano le 4 del pomeriggio e dormivi come un angioletto,
spero stasera di trovarti a casa. Ti voglio bene!.
P.S.
sono agli studios con Mike. <3”
Presi
le chiavi dell’auto dalla borsa e dopo aver chiuso la porta alle mie spalle, mi
recai agli studios.
Mentre
stavo per entrare all’interno dell’atrio degli studios, mi sentii afferrare per
un braccio e trascinata nella saletta adiacente.
-Ma….-
strattonai la presa. –Che cavolo succede?-
-Adesso
mi spieghi che senso ha uscire con…IAN!- sbraitò Joseph.
-mhm…tu per dire una cosa del genere ad una persona, la tiri
in quel modo?- inarcai le sopracciglia.
-Le
persone no…ma te SI!- mi ringhiò contro.
-Non
alzare la voce con me, hai capito?- gli intimai.
-Alzo
eccome la voce con chi mi pare e piace…-
-Non
con ME!- marcai le ultime parole, proprio come stava facendo lui.
-ah
si? E perché non dovrei?- mi fece lui.
-Perché
non stai parlando con la tua accondiscendente fidanzata…- sbottai nervosa.
Joseph
corrugò la fronte. –Cosa c’entra in tutto questo Emily?-
-Emily
c’entra eccome!- scrollai le spalle.
-E
perché?- mi disse, strattonandomi il polso.
-Perché…-
mi bloccai.
Cosa
potevo mai dirgli? Che se Emily non ci fosse io e lui “forse” staremmo insieme?
Potevo dirlo?
-C’entra
perché è proprio per lei che tu non hai voce in capitolo nella mia vita
sentimentale, Ian o non Ian!- dissi, riuscendo a liberare il polso dalla sua
presa.
Joseph
inarcò le sopracciglia. –E da quando IAN fa parte della tua vita
sentimentale?.-
-Da
quando io sono stata male per te e lui mi si è avvicinato, aiutandomi!.-
sbottai.
Joseph
avanzò verso di me, bloccandomi tra lui e il muro.
-Joseph…smettila
e allontanati…- sussurrai, quasi con paura.
-Perché?
Se non ti faccio nessun effetto questo non dovrebbe significare nulla.- disse,
avvicinando il suo viso al mio.
-Joseph!-
lo fulminai con gli occhi.
-Si?.-
mi intimò lui.
-Smettila
di fare così, sai che mi fai ancora un “certo” effetto…non giocare ancora con i
miei sentimenti.- dissi abbassando lo sguardo.
Joseph
mi accarezzò la guancia appoggiando la sua fronte alla mia. –Mi manchi…-
-Se
ti fossi mancata almeno un po’…- dissi quasi piangendo. –Non saresti andato a
convivere con “quella”.- sbottai nervosamente con gli occhi colmi di lacrime.
-Sempre
lei in mezzo…- sbottò lui.
-Si,
per colpa tua, se non te ne sei reso conto…sei stato tu a farla rientrare nella
TUA vita!- gli dissi veloce con il magone.
-IO?
Non sono stato IO a non farmi sentire per più di un mese…senza nemmeno
salutarci…- sbottò lui, nervoso.
-Potevi
farti sentire anche TU, sai che sarei venuta anche io ad Atlanta e TU non hai
fatto nulla per evitare tutto ciò!-
-Beh
dal momento che stai intraprendendo una storia con Ian questo appartiene al
passato…- mi disse, lasciando la presa.
-Non
sto intraprendendo nulla con Ian, io non amo lui e lui non ama me…e solo una
forte amicizia!.-
Joseph inarcò le sopracciglia nuovamente. –Io
non invito la mia amica a “cena”, per di più se questa mia amica è la sorella
della ex ragazza con cui ho passato la mia estate!- disse a denti stretti.
-Che
VOI avete abbandonato!.- gli dissi di rigetto. –Fatto sta, che manca poco…- mi
bloccò all’improvviso Joseph.
-Manca
poco a cosa?.-
-Ritorno
a Miami…dopo Natale credo…Chris ha bisogno di me!- gli dissi quasi
giustificandomi, ma giustificarmi di cosa?
Bah!
-Anch’io
ho bisogno di te, ma non per questo resti!-
-Tu
non hai bisogno di me perché ti ricordo che hai una ragazza, Joseph!.-
Lui
sbuffò portandosi la mano nei capelli. –mi hai stancata tu e con questo fatto
di Emily…-
-Vedi
io di quante cose sono stanca…- il mio tono si stava alzando sempre di più.
-Tu
stanca?- cominciò a ridere. –E di cosa? Hai occhi di ghiaccio ai tuoi piedi,
hai me ai tuoi piedi e anche quello stupido di Steven ti corre dietro…e tu sei
stanca…- prese fiato per poi continuare. –Secondo te…io non sono stanco? Ogni
giorno sento cose su di te assurde…di quello che Steven vuole farti…e di quello
che Ian ti ha chiesto e che tu hai anche accettato…come mi dovrei sentire,
Selene?.- mi disse, urlando questa volta.
-E
io? Sentire che vai a convivere? Con quella che Tu hai tradito in estate usando
me per i tuoi scopi…non venirmi a dire certe cose Morgan perché mi incavolo sul
serio, più di adesso.- cominciai ad urlare anche io.
-Io
non ti ho mai usato, cazzo! Mai!- urlò afferrandomi per le spalle.
-E
lasciami!- mi strattonai dalla sua presa. –Mi hai presa per il culo, giusto!-
continuai, urlandogli in faccia.
Feci
per andarmene, presa dalla troppa rabbia che provai in quel momento.
Joseph
mi afferrò e mi guardò dritto negli occhi. –Tu non andrai da nessuna parte dopo
Natale, capito?-
Lo
guardai ancora più incazzata dalle sue parole. –Me ne vado eccome…- gli
ringhiai.
-No…non
lo farai…-
-Invece
lo farò perché odio vedere l’uomo che amo che convive con un’altra.- sbottai,
non rendendomi conto delle mie parole.
Joseph
lasciò il mio polso e mi guardò.
Nessuno
dei due proferì parola. E senza salutarlo, voltai le spalle e quasi correndo
ritornai a casa. Mandai un sms a Mike dicendogli che non stavo bene e che ero
ritornata a casa.
Questa
giornata l’avrei trascorsa in camera mia a piangere come una bambina.
Pov
Iside
Selene
rientrò in quel momento a casa, con un’aria decisamente funebre.
-Non
dovevi andare da Mike?- dissi, seduta sullo sgabello della cucina.
Selene
non mi rispose, si limitò a venire da me e abbracciarmi. –Ehi? Che è successo?-
le chiesi allarmata, cercando di guardarla in viso.
Quando
era così “depressa” tutto era riconducibile a una sola persona: Joseph.
-Sono
stufa di tutto.- si lamentò lei, staccandosi da me e sedendosi su un altro sgabello.
-Potresti
essere un attimo meno vaga? È successo qualcosa sul set?-
-Non
ci sono arrivata proprio sul set. Ho litigato con Joseph e in più...- si
bloccò, abbassando lo sguardo.
-In
più?- la incitai io a parlare.
-Isy, gli ho confessato che lo amo.- disse tutto d’un fiato.
Sgranai
gli occhi. Lei che?!
Mi
grattai la testa, non riuscendo a capire se fosse una cosa positiva o no.
-Gli
hai detto proprio “Joseph, ti amo”?-
Selene
si portò una ciocca di capelli dietro l’orecchio. –Gli ho detto che me ne
andavo perché non ce la facevo a vedere l’uomo che amavo con un’altra.-
Bene,
tutta quella vicenda si ingarbugliava sempre di più.
-E
lui che ha detto?-
-E
che doveva dire? È stato zitto come il coglione che è e io me ne sono andata.-
mi spiegò lei, scrollando le spalle.
Sospirai,
chiedendomi se mai tutto quello sarebbe migliorato.
-Sarebbe
così facile per voi stare insieme, ma vi piace così tanto complicarvi la vita!-
-Lo
stesso che dovrei dire io di te e Ian.-
Voltai
la testa di lato, per poi ritornare a guardare Selene. –io e Ian abbiamo preso
strade diverse. Lui adesso si è invaghito di te e io sto con Daniel. Non
potremmo essere più lontani di così.- le dissi amaramente.
-Lo
stesso per me e Joseph. Lui convive e Ian mi corre dietro.-
-Ma
almeno voi due vi amate ancora.- le dissi, cercando di farla ragionare.
-Solo
io lo amo ancora.-
-Selene,
io credo che anche lui provi ancora qualcosa per te. Non rovinare tutto come
abbiamo fatto io e Ian. Fregatene di Emily.-
-E’
già tutto rovinato.-
Sospirai.
Era impossibile cercare di far ragionare quella ragazza!
-Io
credo che c’è ancora qualche speranza.-
-Io,
invece, credo che devo ubriacarmi fino a non capire più nulla!- fece lei,
alzandosi dallo sgabello e dirigendosi in camera sua.
Quando
faceva così...succedeva sempre qualcosa di spiacevole.
-Cosa
vuoi fare?-
-Ho
saputo che ci sarà un concerto rock. Ci andiamo?-
Sospirai.
–Avevo promesso a Dan di restare a casa, ma non posso lasciarti andare da
sola.-
-Certo
che puoi, mica ho bisogno della balia.-
-No,
no, vengo, vengo.- dissi, per poi raggiungerla in camera.
-Di
la verità, vuoi staccare un po’ la spina da Daniel. Per questo vieni.-
-In
verità stare con Daniel è semplice, solo che...- mi bloccai.
-Che?-
-...Che
Daniel non è Ian. Ma, come ti ho detto prima, devo farmene una ragione.- mi
sedetti sul suo letto, mentre Selene si dirigeva all’armadio.
-Minigonna
e top, ho deciso!- proruppe all’improvviso.
-Ti
prego! Sono ancora una donna fidanzata e finirai per farci avvicinare dai
maniaci se ti metti così!-
-Dai,
non fare l’asociale e vai a prendere una bella minigonna anche tu. Stasera si
fa baldoria, chica!- fece, scoppiando a ridere.
-So
già che stasera succederà qualche guaio!- dissi, per poi alzarmi e dirigermi
alla mia camera.
-E
non venire!-
-Sei
noiosa! Ho detto che vengo!- sbottai, prendendo il cellulare tra le mani e
aprendo twitter.
-Noiosa
ci sei tu!- mi urlò lei dall’altra stanza.
-Se,
come no...- borbottai, mentre scrivevo su twitter.
“Speriamo
vada tutto bene stasera al concerto. Non prometti niente di buono! @SelyKey”
Sentivo
che quella sera sarebbe successo qualcosa e il mio sesto senso non sbagliava
mai!
Dopo
poco Selene rispose al mio messaggio.
“@IsyKeyNoiosona, l’Arena ci
aspetta! ;)”
Sorrisi,
sperando in una serata non troppo movimentata.
Salve SweetHearts!
Come state? Noi benissimo
e in tempo record abbiamo aggiornato…xDxD, dopotutto dovevamo farci perdonare per tutte le volte
che non abbiamo aggiornato in tempo! Perciò siate pazienziose con noi!
Ovviamente le cose
si complicano sempre di più, speriamo solo di non annoiarvi, dopotutto questa
storia potete immaginare come andrà a finire…
L’amore trionfa
sempre!
Ops….piccolo spoiler! Maaaa…ce ne saranno delle belle xDxD. Perciò non campate vittoria!
Eravamo
lì da circa un’ora e la musica era così alta che mi impediva anche di pensare.
Il gruppo era favoloso e io e Iside avevamo ormai perso il conto di quanti
drink avevamo bevuto.
C’era
molta gente, anzi moltissima e tutta l’arena era ricolma di luci fluorescenti.
Io
e Isy ballavamo e saltavamo, tenendo tra le mani
l’ennesimo drink.
Era
tutto stupendo. O almeno così sembrava a me, anche se probabilmente il mio
giudizio era “offuscato” dai drink.
Mentre
cantavamo e ballavamo, un ragazzo si avvicinò ad Iside, chiamandola con dei
colpetti sulla spalla.
-Marie!-
urlò contento.
Bene,
c’era uno messo peggio di noi.
-Io
non sono Marie, sono Iside!- fece lei, scoppiando a ridere.
-Wow
Marie, sei uguale a Iside!-
Lo
guardai, inarcando le sopracciglia. Si, stava messo proprio male.
-Eh,
si, me lo dicono tutti!- fece Iside, decidendo di dare corda a quel cretino.
-Eh,
è vero Marie? Ma quanto tempo!- disse il ragazzo, slanciandosi ad abbracciare
Iside.
-Si,
ma che piacere!- gli rispose, per poi scoppiare a ridere.
-Allora
ci vediamo Marie!-
-Si,
si, ciao!- lo salutò Isy e poco dopo il ragazzo si
allontanò.
-Guarda,
non so se stava peggio lui o te.-
Iside
fece un’alzatina di spalle e poi insieme ritornammo a ballare e cantare a
squarcia gola.
-Ma
che bella serata!- dissi, allargando le braccia e prendendo in pieno viso una
ragazza che stava passando proprio accanto a me.
Io
e Iside ci voltammo di scatto, cercando di non scoppiare a ridere. Quando però
ci accorgemmo che la malcapitata era proprio Emily, pensai subito che avevo
sbagliato e che avrei dovuto farle ancora più male.
-Ehi,
ma sta attenta, deficiente!- piagnucolò lei. –Oh, ma tu sei...quella ragazza.-
-Quale
ragazza? Quella che si è portata a letto il tuo fidanzato?- dissi, scoppiando a
ridere e coinvolgendo pure Iside.
-Si,
tesoro, mi sa che intendeva quella ragazza.- disse Iside, portandosi due dita
al mento.
-Si
sente la puzza d’alcool da tre metri, ma che schifo. E poi dovrei credere che
il mio fidanzato mi ha tradita proprio con te?-
-Sai
come si dice, piccola, dolce, stronzetta Emily? In vino veritas!-
dissi decisa, appoggiandole una mano sulla spalla.
-E
non mi toccare!- urlò lei, strattonando la mia mano.
-Stai
calma!- le dissi, arrivandole quasi a un centimetro dal viso.
-Ma
quanto è violenta questa ragazza! Ti dovrebbero rinchiudere!- al fianco di
Emily era comparsa Nina, che ora ci guardava con le braccia incrociate al
petto.
-Non
parlare proprio tu, che il tuo ragazzo ti ha tradito proprio sotto al naso. Sei
proprio la regina delle deficienti!- sbottò Iside al mio fianco, facendomi
scoppiare a ridere.
-Se
non ci fossero puttane come voi, i fidanzamenti non andrebbero a rotoli!- disse
Emily.
Io
la guardai Inarcando le sopracciglia e poi le diedi un sonoro schiaffo.
Lei
cominciò a guardarmi con la bocca spalancata, mentre Iside al mio fianco
scoppiava in un applauso.
-Ma
non azzardarti più a mettermi le mani addosso!- Emily si lanciò contro di me e
in breve cominciarono a volare schiaffi e botte di tutti i tipi.
-Emily!-
scattò Nina, ma Iside si parò davanti a lei.
-Dove
credi di andare?- le disse Iside, inclinando la testa di lato.
-Non
azzardarti a toccarmi.-
-Oh,
i miei genitori mi hanno insegnato a non usare la violenza.- si fermò un
attimo. –Beh, tanto sono un’orfana di merda, no?- continuò, per poi mollare a
Nina uno schiaffo.
–Questo
è per...ah non lo so per cosa!- finì e anche loro due cominciarono a darsela di
santa ragione.
All’improvviso
mi sentii afferrare per le spalle e staccare da Emily. Davanti mi si parò
l’ultima persona che credevo di vedere: Liam.
-Calmati,
non è successo niente!- mi disse, mentre io ancora mi dimenavo e vedevo Joseph
cercare di trattenere Emily.
-La
uccido!- sibilai a denti stretti.
-No,
invece, devi calmarti!- fece lui, mentre mi portava le mani al viso.
Mi
voltai di lato, cercando di vedere dove fosse Iside e notai che Daniel e Ian
erano accorsi per staccare anche loro due.
Beh,
avevamo creato proprio un bel casino!
Ritornai
a guardare Liam, che intanto aveva ancora le mani sul mio viso.
-Liam...-
sussurrai, scoppiando poi a piangere.
Liam
mi abbracciò, prendendomi poi in braccio e avviandosi all’uscita.
-Ma
che diavolo stai facendo?!- sbottò Joseph, che si era parato davanti a Liam.
E
dov’era Emily? Mi voltai e vidi che Candice cercava di tamponarle le labbra con
un fazzolettino.
-La
porto via di qui, se non ti dispiace.- fece Liam scontroso.
-Si,
mi dispiace.-
Liam
mi lasciò andare, avvicinandosi poi minaccioso a Joseph. –Devi.lasciarla.perdere.-
scandì Liam.
-Fatti.i.cazzi.tuoi.- gli rispose Jos con lo stesso tono.
In
meno di un secondo Joseph e Liam cominciarono a picchiarsi anche loro,
scatenando l’ennesima lite.
Mi
voltai a guardare Iside, cercando il suo aiuto, ma lei stava litigando con
Daniel, che poco dopo si voltò, andandosene, portandosi Nina dietro.
Cosa
potevo fare per risolvere quella situazione?!
All’improvviso
mi venne un lampo di genio.
Corsi
verso Iside e l’afferrai per una mano, ricominciando a correre verso l’uscita
e, mentre correvo, riuscii anche ad afferrare la mano di Joseph.
Tutti
e tre cominciammo a correre mano nella mano, cercando di seminare Liam e Emily.
Scoppiai
a ridere. Era assurda quella situazione!
-Ma
perché cazzo state correndo?!- ci voltammo, scoprendo che anche Ian aveva
cominciato a correrci dietro.
Cercare
di correre tra la folla era quasi impossibile, ma io dovevo uscire di li,
altrimenti mi sarebbe venuto un collasso nervoso.
-Sta
zitto e corri!- urlai ad Ian, sperando che mi sentisse.
Arrivammo,
così, poco dopo all’uscita secondaria dell’arena. Uscimmo, ritrovandoci tutti
piegati sulle ginocchia per riprendere fiato.
-Ma
che vi è preso?!- disse di nuovo Ian con il fiatone.
-Ma
che ne so! Selene è...impazzita.- fece anche Joseph.
-Vi
ho impedito di darvela di santa ragione! Bel ringraziamento!-sbuffai io, mentre Iside si sedeva a terra.
-Non
so come sono riuscita a correre con i tacchi!- fece Iside, appoggiandosi con la
testa al muro e cercando di riprendere fiato.
Guardai
Iside e scoppiai a ridere, coinvolgendo anche lei.
-Ma
quanto cazzo avete bevuto? Non mi sembrate troppo normali!- sbottò Joseph.
-Non
è che da sobrie lo siano di più.- disse Ian.
-E
grazie...!- feci, cercando di smettere di ridere. –Ma…Emily?- portai il mio
sguardo su Joseph.
Lui
scrollò le spalle. –Boh…- mi sorrise.
Dio,
quanto amavo quel sorriso.
Senza
pensarci due volte mi recai di fronte a Joseph. Lui inclinò leggermente la
testa per poi guardarmi negli occhi.
-Cosa
c’è? Ho qualcosa che non va?- mi disse lui.
L’unica
che non andava in quella serata ero io!
-Sei…-
lo guardai.
Sentivo
gli occhi addosso di Iside e Ian su di me. Stavo per fare la cosa più sbagliata
di questo mondo, ma la volevo fare e lo volevo a tutti i costi.
-Sono?-
mi incitò Joseph.
Lenta,
quasi come una lumaca mi avvicinai alle sue labbra, gli poggiai le mani sul
viso e stavo per baciarlo.
-Ma…-
una voce stridula alle mie spalle mi fece voltare.
-Emily!-
sussurrò Joseph.
-Al
diavolo…- guardai Jos e infine Emily.
-No
Selene…- mi bloccò Joseph.
-Lasciami
subito!- dissi a denti stretti. –SUBITO!-
Joseph
si arrese e mi lasciò andare, ma con un “è finita” rivolto ad Emily, ci lasciò
fuori all’entrata secondaria dell’arena.
Guardai
Iside che a sua volta si alzò da terra e senza salutare nessuno, entrambe ci
recammo alla mia auto.
La
serata non era finita perché da sorella che ero volevo sapere perché Daniel
aveva lasciato Iside in mezzo all’arena e non aveva detto nulla di lei e Nina,
anzi se n’era andato proprio con quest’ultima.
Pov
Iside
Flashback:
-Che
ci fai tu qui?- sbottò Daniel appena aveva separato me e Nina nella litigata
più bella del mondo.
-Quello
che ci fai tu!- sbottai io.
-Iside…te
lo ripeto un’ultima volta…che ci fai qui?- mi guardò truce.
-Quello
che ci fai tu!- sbottai nuovamente.
-Cazzo,
Iside! Avevi detto che saresti stata a casa e invece sei qui! PERCHE’?-
cominciò ad alzare la voce.
-Hey
Daniel!- una voce alle sue spalle, suonò. –Non urlarle contro, ok?-
Daniel
si girò e io potei vedere il viso di Ian.
Mi
stava difendendo, forse? O era il troppo alcool andato nel mio fottutissimo
cervello?
-Tu
non intrometterti, Somerhalder!- sbottò Daniel ad Ian, riportando nuovamente il
suo sguardo su di me.
-Selene
stava male e non potevo lasciarla venire da sola…- mi giustificai, anche se non
avevo intenzione di litigare con Daniel, ma a quanto pareva lui si!
-Non
devi giustificarti, Iside!- mi disse Ian, guardandomi accanto a Daniel.
-Sta
zitto,Ian! Non te lo ripeto più! TU…- indicò me con
un dito. –Fila a casa!- lo guardai.
-Come
scusa?- inarcai una sopracciglia.
-Fila
immediatamente a casa…- disse Daniel nervosamente.
-Io
non faccio nulla di quello che hai detto, ok?- lo guardai nervosa.
-Tu
lo farai…-
-No!-
Stava
per avvicinarsi con la mano alzata, e quasi come un lampo stava per toccarmi il
viso, ma Ian lo bloccò.
-Sparisci
immediatamente da qui, o ti uccido, Gillies!- sbottò
incazzato Ian.
-Io…-
Daniel stava per replicare, ma lo sguardo incazzato di Ian lo fece ritrarre.
–Faremo i conti domani, Iside…- detto ciò, Daniel prese Nina per una spalla e i
due abbandonarono l’arena, insieme.
Guardai
Ian. –Grazie, non dovevi!-
-Nessuno
tocca la mia…- si bloccò.
-La
tua?- intimai Ian a continuare.
-Nulla!.-
Mentre
stavo per fargli nuovamente la domanda, qualcuno mi afferrò il polso e mi
sentii trascinare “velocemente” fuori dall’arena.
Fine
Flashback!
-Tu
vuoi dirmi che ho interrotto un momento così romantico?- mi guardò Selene,
mentre gli raccontai quel breve pezzo di serata che a lei era mancato.
-Eh…-
dissi amaramente.
-Oddio,
piccola scusamiiiiiii…- cominciò a ridere.
Cavolo
c’era da ridere??
-Perché
ora ridi?- la guardai, inarcando le sopracciglia e stendendomi sul suo letto.
-Beh,
ho interrotto Ian che ti diceva che eri la sua donna!- fece gli occhi a
“cuoricino”.
-Che?
Tu sei matta Selene…ma matta matta…si vede proprio che i drink ti sono andati
nel cervello più di me!- dissi sbadigliando.
-No,
no, quello Ian stava per dirti questo…-
-Ma
va va, Selene! Ian e innamorato pazzo di te…se ancora
non te ne sei resa conto!-
-Seh e io sono l’Arcangelo Gabriele!- cominciai a ridere a
quell’affermazione di Selene, tanto da piegarmi in due nel letto.
In
quel momento immaginai Selene con le ali e i capelli biondi! Cosa che mi fece
ancora più ridere.
-Su…fatti
più la, e fammi entrare nel MIO letto!- disse Selene, marcando il “mio”.
-Si
sorellina!- feci un sorriso a 32 denti.
-Eh…dai
piccola, buonanotte, a domani.- mi baciò la fronte, come era solito fare.
-Buonanotte
Sely. Ti voglio bene!-
-Anch’io!-
mi sorrise e abbracciate come due cuccioli ci addormentammo.
Salve SweetHearts!
Allora? Come state? Noi benissimo, scusate per l’enorme ritardo
ma gli impegni chiamano sempre! xDxD.
Cosa ve ne pare di questo capitolo? Che casini sono successi!
Dio mio….anche a noi è venuto il mal di testa per scriverlo. Scherziamo! Ovviamente
ci siamo divertite come matte…
Speriamo vivamente che il capitolo piaccia a tutti.
Grazie mille alle buonissime anime pie che recensiscono con
costanza. Grazie anche a chi preferisce, segue e legge questa bellissimosa storiella (a parere nostro).
Come
tutti gli anni, anche in questo era arrivato NATALE.
L’anno
prima io e Iside lo passammo da sole in casa, visto che agli inizi di gennaio
avevamo alcuni esami per finire l’università, ma quest’anno grazie a Daniel, lo
passavamo in una baita in montagna insieme a tutto il cast.
Ovviamente
io e Iside stavamo con le palpitazioni di cuore e i capelli come un pagliaccio.
L’idea
di passare tre giorni così importanti con Ian e Joseph, da un lato ci allettava
dall’altro ci spaventava.
Due
di noi portammo ben tre valige e due beauty case!
Cosa
che Daniel non gradì affatto visto che metà macchina era occupata dalle valige,
ma Iside con i suoi bei occhioni convinse Daniel.
La
casa che ci doveva ospitare era di un parente di Michael, infatti sul camino
del salone centrale c’erano tante foto con lui e i suoi amici o con la sua
“enorme” famiglia.
-Complimenti
Mich! Bella casa!- dissi a Michael che era intento a
mettere legna nel camino.
-Sono
felice che ti piaccia, Selene. E’ bello passare il Natale qui con gli amici,
sai è molto rilassante come casa.-
-Si,
si, l’ho notato!- gli sorrisi.
Guardandomi
più volte intorno, mi venne la sana idea di cominciare a fare un giro.
-Mich faccio un giro…per casa!-
-Certo,
Selene, fa come se stessi a casa tua.- mi disse lui, gentilmente.
-Grazie.-
detto ciò, sparii dietro la porta che divideva il salone dalle altre stanze.
Dopo
un’accurata visita “turistica” di quella favolosa casa, mi recai fuori in
“giardino”, chiamiamolo così ma tutto era tranne che un giardino.
Poste
davanti a me c’erano le auto parcheggiate mentre sul pianerottolo c’erano degli
scalini che portavano dritto a una grossa piscina.
La
guardai e feci un sorriso.
Sarà
gelida quell’acqua!
Ma
i miei malsani pensieri mi fecero avvicinare alla piscina e inginocchiandomi
presi dell’acqua tra le mani, trovandola sorprendentemente calda.
-Calda?-
una voce suadente suonò alle mie spalle.
Mi
voltai e vidi il viso rilassato di Joseph. –Si, molto! Anche se…qui fuori tutto
fa tranne che caldo!- sorrisi a quell’affermazione.
-Beh…credo…-
cominciò ad avanzare verso di me pericolosamente. -…credo tu debba…provarla.-
mi afferrò per le spalle cercando di buttarmi in acqua.
Io
istintivamente mi aggrappai a lui, ma poi mi resi conto che Joseph non aveva
nessuna intensione di buttarmi in piscina.
Gli
diedi una leggera pacca sul petto. –Cretino!-
-Deficiente,
idiota, stronzo e ora anche cretino?- sorrise alla sua stessa domanda.
-Si
e anche stupido…- gli feci la linguaccia.
-fallo
di nuovo e questa lingua…- mi tocco le labbra. –…me la mangio!- finì la frase
con uno dei suoi fantastici sorrisetti.
-Ed
Emily cosa ne penserebbe di questa cosa?- gli domandai io, staccandomi da lui.
-Quello
che penserebbe Emily non è più affar mio. L’ho
lasciata, da ben due settimane e sembra che questa volta se lo sia ficcato
nella sua testa da bambina che ha.- disse quasi giustificandosi.
-Ah,
mi dispiace!- dissi, anche se non mi dispiaceva affatto.
-A
me no!- disse lui, seriamente.
-Come…è
successo?- gli domandai io.
-Sai,
ha capito che…a..- non riuscì a finire la frase che Iside mi chiamò.
-Sely mi aiuti?-
-Si,
Iside!- guardai Joseph sorridendogli e sorpassandolo rientrai in casa per
aiutare le ragazze a preparare la cena.
Io
e le ragazze cominciammo a metterci a lavoro: apparecchiammo la tavola,
modificammo gli addobbi che c’erano in casa, decidemmo i posti a sedere e
infine cominciammo a cucinare.
Proprio
in quel momento Joseph entrò in cucina e si mise alle mie spalle, appoggiando
le mani sul davanzale della cucina.
-Che
cucini?- mi sussurrò all’orecchio.
-Carne,
una ricetta che mi ha insegnato Chris…- sorrisi guardando la padella.
-Mhm…sembra…- si avvicinò ancora di più a me, poggiandomi la
mano sul fianco. -…buono- infine sussurrò sul mio collo.
-Mi
distrai, Morgan!-
-Lo
so!-
-Iside
va ad aprire la porta…- cercai di cambiare argomento, ma Joseph me lo vietò
comunque.
-Sai…ho
un potere su di te…che non immaginavo!- mi sussurrò nuovamente.
-La
modestia fa parte del tuo carattere?..- gli domandai.
-Credo
di si!- ammiccò sicuramente.
-Beh,
allora devo aggiungerla nella lista delle cose che non mi piacciono di te!-
sorrisi.
-Ah
perché c’è addirittura una lista?- mi fece girare il viso in modo da poterlo
guardare.
-Si…-
gli dissi semplicemente.
-E
cos’altro non ti piace di me?- mi domandò Joseph a due centimetri dalle mie
labbra.
Istintivamente
guardai prima i suoi occhi e poi le sue labbra per poi ritornare nuovamente
sugli occhi.
-Ecco…in
questo momento…non mi viene in mente nulla…- dissi balbettando.
-Cosa
ti succede, Selene?- ammiccò come solo lui sapeva fare.
-N…ulla, Joseph.- sorrisi.
-Posso…baciarti?-
disse, con occhi languidi.
Lo
guardai, guardai le sue labbra e rialzai nuovamente lo sguardo.
Volevo
quel bacio!
-La
smettete di amoreggiare in cucina??- Candice spinse Joseph lontano da me e
dalla cucina. –Ci vediamo dopo, biondino! Adesso dobbiamo lavorare e la nostra
cara Selene sta per bruciare tutto!-
Feci
una smorfia mentre Joseph se ne andava scuotendo la testa in salotto.
Sarebbero
stati tre lunghi, ma che dico lunghissimi giorni!
Pov
Iside.
-Iside
va ad aprire la porta!- mi ordinò Selene, intenta a non svenire.
Scuotendo
la testa mi avviai all’entrata, sperando che tra quei due succedesse qualcosa.
Daniel
era intento a parlare e a sorseggiare del buon vino in compagnia degli uomini
di “casa” nell’ampio salotto, così senza disturbarli aprii direttamente la
porta, senza domandare chi fosse.
Quando
aprii la porta il mio cuore perse non un battito ma tremila.
-I…i...ian!- balbettai.
-Iside!-
sorrise lui, con in mano una busta che sicuramente conteneva tutti i regali per
i suoi amici. –mi fai entrare o mi vuoi fissare per tutto il tempo?- mi fece
notare lui.
Mi
spostai subito. –Ehm, si, scusa…stavo guardando…ehm…stavo guardando i…bel
giaccone!- dissi facendo un finto sorriso a 32 denti.
Figuracce
1 Iside 0
-Ah,
grazie…anche tu…bel vestitino!- ammiccò.
Istintivamente
mi guardai.
Ok,
l’ammetto, vedere Ian mi aveva mooolto sconvolta
tanto da non ricordare più nulla.
-Ehm…grazie!
E un vestitino semplice.- sorrisi, facendolo entrare all’interno.
-Grazie,
credevo proprio di dover festeggiare Natale fuori la porta…- mi disse ridendo.
-Spiritoso…-
dissi mettendo un finto broncio.
Ian
posò il giaccone della figuraccia fatta poco prima, e mi strinse n un caloroso
abbraccio.
-Auguri,
Iside!- mi disse baciandomi la guancia.
-Anche
a te, Ian!- l’abbracciai, quasi non volendo più staccarmi.
-Ehm…mi
faresti salutare anche gli altri dopo giuro mi abbraccerai quanto vuoi…-
-Eh?
Io abbracciarti?- dissi staccandomi da lui.
-MhMh…- mi sorrise.
Io
scuotendo la testa ritornai in cucina, seguita da Ian.
Arrivati
alla porta, entrambi ci bloccammo.
-Vai,
passa prima tu.- gli dissi.
-No,
va prima tu…sono un gentiluomo io!-
-Non
vi muovente.- Candice apparì davanti a noi.
-Perché
mai?- dicemmo in coro io ed Ian.
-Perché
sopra le vostre teste c’è un vischio…e la tradizione dice che chi si blocca
sotto il vischio…beh…deve baciarsi…-
Io
ed Ian sgranammo gli occhi, guardandoci entrambi.
-Ma
anche no!- dissi io.
-Perché?
La tradizione dice così e noi la faremo.- Ian mi prese dietro la schiena e mi
avvicinò a lui. –Daniel capirà, è una tradizione.- mi sorrise, per poi
poggiarmi le sue calde labbra sulle mie.
Dei
strani urletti ci furono alle nostre spalle. Candice e le altre stavano
saltellando per tutta la cucina.
Istintivamente
spostai Ian. –Cosa cavolo…fai?-
-E’
la tradizione…- mi sorrise e girandosi entrò in cucina.
Mi
portai le mani alla testa come se volessi imprecare qualcuno, ma chi?
Aspettavo
quel bacio da mesi, e quando era arrivato io cosa avevo fatto? Avevo spostato
Ian!
Maledizione
Iside, maledizione, sei proprio una…
-Cretina!-
disse una vocina alle mie spalle.
-Sely… non ti ci mettere pure tu!- sbottai.
-oh
mia cara sorellina, lo so che stavi pensando a questo…il tuo viso dice tutto,
tradendoti e colpendoti alle spalle!- mi disse lei.
-Stai
per caso facendo una storia?- le dissi facendola ridere.
-Si
la love story di Ian e Iside!.- mi guardò.
-Ma
tu davvero fai?- la guardai sbalordendomi.
-Certo…mi
sai tipa che scherza?-
-Ok,
devo decisamente uccidermi.- le dissi tra una risata e l’altra.
-Oh,
come la fai tragica è stato solo un bacino.- Selene in quel momento mise le
labbra a forma di bacio, prendendomi in giro.
-Smettila,
stupida!- borbottai.
-Ok,ok, la smetto…- mi fece un occhiolino ed entrambe
ritornammo in cucina.
Avevo
acceso le moltitudini di candele poste sulla grande tavola che doveva ospitarci
per quella cena della vigilia di Natale. Candice aveva addobbato anche i
piccoli mobiletti nel salone con tanti nastri natalizi, mentre le altre erano
ancora intente a cucinare.
Così
persa nei miei pensieri cominciai a canticchiare qualche canzoncina di natale.
-Ti
manca solo il cappellino…- Ian comparve alle mie spalle, poggiandomi un
cappellino di Babbo Natale sulla testa.
-Hey…-
mi lamentai io.
-Oh,
ma come siamo lamentose…- disse Ian ridendo.
-Mi
guasti i capelli…-
-Da
quando in qua sei così fissata per i capelli?...- sembrò pensarci su, poi
continuò. –Ah giusto, ora sei una modella!-
-Ian,
sono fissata con i capelli da sempre…sei tu che non mi conosci così bene..-
dissi in modo scorbutico.
-Bla
bla bla…mi sa che ti conosco più di qualcun altro.-
Non
feci in tempo a rispondere che quel “qualcuno” che lui intendeva, entrò nel
salone guardando me e Ian in modo strano.
-Ti
sto cercando in tutta la casa…- sbottò Daniel.
-Ero
qui! Difficile da trovarmi?- dissi io, mentre Ian era intento a guardarci.
-No,
infatti ti ho trovata…e sei anche in compagnia, vedo!-
-Si,
però proprio in questo momento stavo per andarmene, mi hai colto proprio nel
punto giusto!- Rispose Ian, facendo il suo solito mezzo sorrisetto.
-Ehm…si!
Ha ragione Ian.- dissi, poco convinta.
-Ah!
Beh siamo proprio telepatici io e te…- Daniel spostò il suo sguardo da me ad
Ian, sorridendogli a sua volta.
-Beh,
ci vediamo tra poco a tavola.- sbottò Ian, prima di andarsene.
-Si!
A dopo, Ian!- dicemmo io e Daniel insieme.
-Allora?
Cos’è questa storia che dove sei tu…c’è anche lui?.- mi domandò all’improvviso
Daniel.
-Dan,
ricominciamo? Sono stufa di tutto questo! Con Ian è storia vecchia, ok?- dissi
io.
Purtroppo,
da quando Ian aveva detto a Daniel che era stato con me e che soprattutto è
stato il mio “primo” uomo, non aveva fatto altro che rompermi le scatole,
domandandomi se provavo ancora qualcosa per lui, se l’ amavo o se semplicemente
mi faceva ancora effetto vederlo.
Le
mie risposte?
Beh
ovviamente erano sempre le solite: io per Ian non avevo mai provato nulla e
tantomeno ora!
Ma
a chi volevo prendere in giro?
Io
amavo Ian!
Ne
ero certa!
-Si,
Iside! Perché sei stata con lui e questo mi volta non solo lo stomaco ma anche
altre cose…- lasciò la frase in sospeso.
-Dan,
finiscila ti prego, lo sai, per Ian non provo nulla…- sapevo che in quel
momento stavo prendendo in giro non solo Daniel ma anche me stessa.
-Ok!
Ti credo allora!- mi sorrise, avvicinandosi a me. -Sei pronta per questa cena?-
continuò lui.
-Si!
Decisamente pronta!-
-Bene…-
mi lasciò una lunga scia di baci dalle labbra al collo.
-Dan…siamo
in un luogo che tra poco si riempirà di gente, chiamati “amici”.- lo scostai da
me.
-Quanto
la fai lunga!- sbottò lui, nervoso.
-Ragazziiiiiiiii…a tavolaaaaaaaaaa!-
urlò la vocina di mia sorella.
Dio
mio, amo Selene, entrava in scena sempre nei momenti migliori: quelli del
salvataggio!
Come
cavalli in corsa, tutti si recarono in salotto mentre le “donne” di casa
portavano in tavola le moltitudini di prelibatezze.
Pov
Joseph
Finalmente
tutti avevamo preso posto a sedere e nemmeno a farlo apposta, io ero seduto
proprio di fronte a Selene.
L’odio
profondo per Candice era ancora vivo dentro di me: se non fosse stato per lei
io a quell’ora avrei già baciato Selene.
…E
anche infinite volte!
La
cosa importante, però, è che avevo visto che lei aveva la mia stessa voglia.
Distrattamente
spostai lo sguardo su tutti gli altri commensali, notando con fastidio, che
Matt stava fissando Selene.
Ma
che aveva da guardare?!
Non
avevo ancora digerito l’idea che lui l’avesse baciata, quindi il fatto che lui
la guardasse così intensamente faceva solo aumentare il mio fastidio.
Serrai
la mascella e presi la bottiglia d’acqua per riempirmi il bicchiere. Dovevo
pensare ad altro, altrimenti avrei cavato gli occhi a Matt, rischiando di
rovinare la vigilia a tutti.
Alzai
lo sguardo su Selene, sorprendendola a fissarmi. Feci un sorrisetto malizioso,
subito contraccambiato da lei.
Le
feci l’occhiolino e lei subito divenne rossa.
Era
uno schianto quella ragazza!
-ehi,
chiappe d’oro, mi passi il vino?- chiese Steven a Selene.
-Io
non mi azzarderei a prendere il vino, dal momento che devi ancora essere
svezzato. Puzzi ancora di latte in polvere.- sbottai io, portandomi il
bicchiere alle labbra e facendo ridacchiare tutti.
-Ma
perché capito sempre accanto a te? E poi, se proprio ne vogliamo parlare, se io
sono troppo giovane, tu sei un vecchio decrepito.-
Selene
scoppiò a ridere e io la guardai inarcando le sopracciglia.
-Beh,
io sono come il vino, più invecchio e più sono buono!- questa volta anche tutti
gli altri scoppiarono a ridere.
-Beh,
in questo caso devo darti ragione!- proruppe Candice. -...Ma dimmi un po’,
quando li facciamo baciare Caroline e Klaus?- finì, ridacchiando alla sua
stessa battuta.
Decisi
di far ingelosire un po’ Selene, dal momento che lei si divertiva così tanto a
farlo con me.
-Beh,
devo prendere in considerazione la proposta del bollente sesso vampiro-ibrido.-
le dissi ammiccando.
Mi
voltai a guardare Selene, sorprendendola in silenzio, ma comunque con lo
sguardo rivolto altrove.
Non
le importava o faceva solo finta?
-Ho
già gli ormoni in subbuglio, Morgan!- fece Candice, facendo scoppiare a ridere
tutti.
-Hai
gli ormoni in subbuglio per Klaus? Dovresti averli per Damon che è più bello.-
appena Selene terminò questa frase, saltò leggermente, voltandosi poi verso
Iside al suo fianco e borbottando qualcosa.
-Beh,
amico, non è un mistero che sono il più bello!- fece Ian, con il suo solito
sorrisetto.
-Però
guarda caso sei sempre single!- fece Daniel, facendo scoppiare a ridere solo
Steven.
-Sono
uno spirito libero.- gli rispose Ian.
-Eh,
forse pure troppo...- borbottò Iside, ma tutti riuscimmo a sentirla benissimo.
Ci
voltammo tutti verso di lei, guardandola in silenzio.
-Ma
qui di single non sei l’unico.- fece Selene, ammiccando ad Ian.
Inarcai
un sopracciglio.
Feci
cadere il mio bicchiere, facendo bagnare un po’ Selene. –Ops.-
le dissi angelico, facendo unfinto
sorriso.
Selene
mi guardò fulminandomi, per poi afferrare il suo bicchiere colmo di coca cola e
inzupparmi completamente. –Ops.- disse, con il mio
stesso tono.
In
meno di un secondo si scatenò la terza guerra mondiale.
Trevino
inzuppò Steven, che di rimando voleva bagnarlo con l’acqua, ma colpì Candice,
mandandola su tutte le furie. Paul versò tutto il suo bicchiere di vino in
testa a Daniel, dandosi poi il cinque con Ian, che si era beccato, per questo,
un bel bicchiere di acqua fredda in faccia da Iside.
Ci
ritrovammo tutti a correre per il salone come dei bambini, cercando di non
scivolare e inzuppandoci con le più varie bevande.
Per
sfuggire al getto di coca cola di Ian, Iside scivolò, portandosi dietro anche
Candice.
Tutti
scoppiammo a ridere e io approfittai di questo momento di distrazione per
afferrare Selene e caricarmela sulle spalle.
Mi
avvicinai alla finestra che dava proprio sulla piscina ad acqua calda e la
lanciai letteralmente dentro, scoppiando poi a ridere.
-Ma
sei un bastardo!- fece Selene, tutta fradicia.
Dopo
poco mi guardò con il suo tipico sorrisetto, quello di quando meditava qualcosa
di diabolico.
-Già
che ci sono...- disse. –Ragazziiii bagno nudiii!- urlò, sfilandosi poi il vestitino e l’intimoe immergendosi di nuovo nell’enorme piscina.
Tutti,
affacciati per vedere me che avevo gettato Selene in acqua, accolsero con gioia
la sua proposta.
Così,
cominciarono a spogliarsi, lasciando me completamente basito.
Una
persona che aveva il mio stesso sguardo da pesce lesso era proprio Iside.
Guardai
di nuovo la piscina: Selene era “riemersa” e mi guardava con sfida.
Credeva
davvero che non mi sarei buttato?
Le
restituii lo stesso sorrisetto malizioso e dopo essermi spogliato di tutto, scavalcai
la finestra e mi gettai in piscina.
Nuotai
sott’acqua fino a raggiungere Selene, per poi uscire di nuovo fuori.
-Ciao...-
le sussurrai, appoggiando le mani sul bordo piscina, così da intrappolarla tra
me e il bordo.
-Ciao...-
disse anche lei, sorridendomi.
-Bell’idea
hai avuto. Siamo tutti...nudi.-
-Io
ho sempre belle idee.- mi disse, per poi cogliermi di sorpresa e legare le sue
gambe ai miei fianchi.
-Se
continui così finirò per fare la divisione delle acque qui in piscina.- dissi,
appoggiandole le mani sui fianchi.
-Cioè?-
disse, ammiccando.
-Vogliamo
dirlo in termini militari e non biblici?- inarcai le sopracciglia.
-E
diciamolo!-
-Beh,
finirai per farmi fare l’alza bandiera proprio qui in mezzo alla piscina.-
Selene
scoppiò a ridere, coinvolgendo anche me.
-Cretino.-
-Mi
hai preso per Steven?- feci, facendola ridacchiare.
-Mhm quasi quasi...- fece, indicando Steven con la testa.
Io
mi voltai, vedendo Steven che spruzzava acqua a Candice.
-Mhm, niente male Candice, però!- feci io, con il suo stesso
tono.
-Beh,
allora se proprio vogliamo dire, Ian così è ancora più sexy del normale!- disse
angelica, facendomi un finto sorriso.
Io
la schiacciai leggermente contro il bordo piscina, premendogli un po’ contro
anche un’altra cosa. –Ne sei sicura?-
-Si,
le dimensioni parlano.-
-Beh,
se proprio vogliamo parlare di dimensioni, le tette di Candice rispetto alle
tue...- lasciai la frase in sospeso. –Sai una cosa? Non voglio trattenerti, va
da Ian, io mi apparto un po’ con Candice!- le dissi, facendole l’occhiolino e
facendola “scendere” dai miei fianchi.
-Mhm e vai vai.-
-Sei
sicura che vuoi che vada?- inarcai le sopracciglia.
-Perché
dovrei esserne sicura? Tu puoi fare ciò che vuoi. Proprio come me.-
-Beh,
e io te lo sto chiedendo. Vuoi che vada?-
-Si.-
-Ah,
ok, se non ti importa!- feci per voltarmi e andare da Candice, ma mi sentii poi
afferrare per un polso.
-Ma
lo stavi facendo davvero! E io che credevo facessi solo finta di essere
stupido!- fece Selene, tirandomi verso di lei.
-Beh,
se tu non mi vuoi...- dissi, avvicinandomi alle sue labbra.
-Tu
e le tue idee sbagliate...- sussurrò, guardando prima le mie labbra e poi i
miei occhi.
Annullai
la poca distanza che c’era tra noi e la baciai.
Quanto
mi erano mancate le sue labbra. Quanto mi era mancata lei.
La
strinsi ancora più forte, mentre Selene ricambiava il mio bacio.
Lei
intrecciò le mani dietro al mio collo e a me sembrava che il mondo intorno a
noi si fosse fermato.
Mi
sentii afferrare per una spalla e mi allontanai da Selene.
-E
siamo in una piscina! Un po’ di contegno!- sbottò Steven.
Io
lo guardai con le sopracciglia inarcate. –Siamo tutti nudi e tu mi parli di
contegno?-
-Steven...-
io e Steven ci voltammo verso Selene. -...corri!- detto questo scattò verso
Steven, cominciando a rincorrerlo per tutta la piscina.
Scoppiai
a ridere.
Quanto
amavo quella ragazza!
Salve
Sweethearts!!
Anche
se questo capitolo è arrivato un po’ in ritardo, speriamo di farci perdonare
con la lunghezza e con quello che abbiamo scritto xD
I
ragazzi festeggiano Natale tuuutti insieme e
ovviamente non è per niente un Natale tranquillo!
Voi
cosa ne pensate?
Speriamo
che questo capitolo vi piaccia! ...Fateci sapere cosa ne pensate!!
Ringraziamo
tutti coloro che hanno letto, ma soprattutto chi ha recensito! <3
Capitolo 25 *** Vacanze non troppo tranquille! ***
Capitolo 24. Vacanze non
troppo tranquille!
Pov
Ian
La
sera della vigilia era già andata!
Era
passata così velocemente che tutti cominciammo già a pensare che mancavano solo
2 giorni e ci saremmo dovuti dividere.
Ma
i miei pensieri vennero catturati da altro: Iside e il bacio che c’era stato.
Forse
per lei non significava nulla, ma per me si!
Finalmente
avevo capito che la “cotta” per Selene era solo un qualcosa per avvicinarmi di
più a Iside. E forse, il ragionamento di Sely era più
che vero.
Io
volevo Iside e quella era solo un qualcosa per starle vicino o almeno per
dimenticarla.
Ora
sapevo che io non provavo un bene per Iside, ma semplicemente l’amavo.
Quella
mattina, mi svegliai presto, come mio solito fare quando non dormivo nel mio
morbido letto e proprio come la sera prima mi recai nella bellissima piscina ad
acqua calda.
Non
avendo il costume ed essendo mattina presto mi spogliai di tutto, anche
dell’intimo ed entrai in piscina.
-Mhm…- mormorai, rilassandomi.
Il
caldo dell’acqua e il freddo della baita, era un mix rilassatissimo. Tanto che
come un idiota, mi addormentai sul bordo dove erano posti tre scalini che
portavano nel fondo della piscina.
Passò
più o meno un’ora e un rumore distrasse i miei sogni.
-Ma…-
mi guardai e notai che stavo ancora in piscina, così alzandomi, ancora nudo, mi
recai dove erano posti i miei vestiti: su un divano fatto ad altalena di legno.
Camminavo
non curandomi del fatto che qualcuno stava per uscire.
-I…ian!- sussurrò una vocina sottile davanti a me.
-I…iside!- balbettai io, coprendomi subito le parti dove non
batte il sole, poi ci pensai su, e tolsi nuovamente le mani.
-Ma…-
Iside si portò le mani agli occhi.
-Ma?
Non dire che non hai mai visto un uomo…”nudo”- ammiccai io.
Vidi
Iside poggiarsi allo stipite della porta.
-Hey…-
mi avvicinai a lei, non facendo più caso al mio nudismo.
-NO,
NO, NO…hai…ehm…sei nudo!- balbettò Iside.
-Ehm..oh si, scusa!- di corsa mi avvicinai ai miei vestiti e
infilai il boxer, e piano mi avvicinai a lei, accarezzandole i capelli. –Che
succede? Non ti senti bene?- le dissi.
-P…er…Nien…te…- balbettò nuovamente.
-Cos’hai,
piccola?- mi avvicinai più a lei per guardarla meglio.
-Nul…la!- disse lei.
-Hai…un
viso pallido.-
-E
per avere un viso pallido io, beh…c’è davvero qualcosa che non quadra…- rise
appena della sua battuta.
-In
effetti…- mi grattai la testa e istintivamente l’abbracciai.
-Mi
sei mancata, Iside!- le dissi, baciandole la testa.
Lei
in tutta risposta, rimase zitta, godendosi i miei baci e le mie carezze.
Cominciò a stringermi forte e più lei aumentava la stretta più avevo il
desiderio di baciarla e di dirle tutto quello che provavo per lei.
-Iside…io…-
non continuai la frase che la solita e dico solita Selene ci disturbò.
-Isy…hai visto le mie scarpe?- Iside in quel momento si
staccò da me e guardò in malo modo Selene.
-Ti
sembra che io abbia visto le tue scarpe?- sbottò nervosa, Iside.
-Ehm…no…direi
di no…però visto che le mie stavano vicino alle tue credevo le avessi viste…-
disse Selene, guardandoci. Poi si incupì e continuò a parlare: -grazie
dell’aiuto, comunque!- girò le spalle e fece per entrare dentro.
-No,
Selene…- Iside si staccò da me. –Scusami!- mi disse guardandomi.
-Tranquilla
va da lei…- le dissi tristemente.
-Grazie…-
si riportò di nuovo vicino a me e alzandosi sulle punte mi diede un lieve bacio
sulle labbra.
La
guardai e quando ormai era già lontana da me, alzai il viso sopra la mia testa
e notai un ennesimo vischio!
-Grazie!-
sussurrai, come se volessi ringraziare qualcuno, ma l’unica cosa che feci, fu
quella di ringraziare uno stupido vischio sopra di me.
Pov
Joseph
Dopo
essere uscito dalla doccia, decisi di indossare un maglione bianco a collo alto
e un jeans nero.
Volevo
andare subito da Selene e non vedevo l’ora di poterla baciare come la sera
prima. Sicuramente era stata la Vigilia più bella della mia vita e non vedevo
l’ora di poter di nuovo stringere Selene tra le braccia.
Quando
arrivai nella sua camera, però, la trovai accucciata a terra con la testa quasi
del tutto sotto al letto.
-Ma
che stai facendo?- le dissi, chiudendomi la porta alle spalle.
Selene
si voltò verso di me, diventando tutta rossa.
Inarcai
le sopracciglia, avvicinandomi a lei e porgendole una mano. –Vieni qui.-
Lei
mi afferrò la mano e si alzò in piedi. Poco dopo l’attirai verso di me,
abbracciandola.
-Buongiorno...-
le sussurrai all’orecchio, sentendola tremare.
-Buongiorno…-
disse anche lei, abbracciandomi.
Mi
allontanai leggermente da lei. –Dormito bene?-
-diciamo...pensavo.-
-A
cosa pensavi?- le chiesi, inclinando leggermente la testa.
-Non
fare lo stupido.-
Feci
un mezzo sorriso e la baciai.
Ancora
non mi sembrava vero di averla di nuovo tra le braccia, di poterla baciare, di
poterla stringere.
Era
di nuovo solo mia e lo sarebbe stato ancora per molto tempo, non le avrei più
permesso di andare via da me, anche se sapevo che la maggior parte dei problemi
li avevo creati io.
Le
accarezzai un fianco, poi scesi a baciarle il collo.
-Mhm....- mugugnò lei, chiudendo gli occhi. –Jos...-
Ritornai
a baciarle la bocca, ma già cominciavo ad eccitarmi troppo. Senza staccare le
nostre labbra l’avvicinai al letto, facendo stendere Selene su di esso.
Io
le tenevo le braccia appoggiate ai lati della testa, per non gravarle troppo
addosso con il mio peso.
Le
sfilai il maglioncino e poi lei fece lo stesso col mio. La guardai intensamente
negli occhi, sperando che capisse quanto l’amavo.
La
baciai di nuovo, sfilandole i jeans e l’intimo. Era bellissima, ancora più di
quanto ricordassi.
I
miei jeans fecero la stessa fine dei suoi, così come l’intimo.
In
breve entrai in lei, ritrovandoci entrambi a tremare.
Era
bellissimo rifare l’amore con lei.
Solo
in quel momento capii quanto in realtà mi fosse mancata, ben oltre
l’immaginazione.
Non
ci rendemmo nemmeno conto che in quel momento la porta veniva aperta.
-Ma
perché arrivo sempre in questi momenti...- biascicò Iside. –Scusate...-
mormorò, per poi chiudersi la porta alle spalle.
Io
e Selene scoppiammo a ridere, poi le appoggiai la mia fronte contro la sua.
L’abbracciai,
mentre lei, sotto di me, gemendo, faceva lo stesso.
Era
una sensazione bellissima.
Quando
entrambi arrivammo al culmine, io uscii da lei e le scivolai di lato, tirandola
poi sul mio petto.
-Wow...-
sussurrai, stringendola ancora più forte.
-Wow...-
disse anche lei. Non la vedevo in viso ma sapevo che stava sorridendo.
La
vigilia di natale era andata bene, ma Natale si stava prospettando ancora
meglio.
-E’
stato bellissimo...- le dissi, mentre lei alzava il viso.
-Anche
per me...- mi sorrise, ma poi si incupì. –Joseph...io non penso di aver
cambiato idea...- continuò, alzandosi dal letto e ricominciando a vestirsi.
Anche
io la imitai. –Che intendi dire?- aggrottai le sopracciglia.
Selene
si infilò il maglioncino. –Credo ancora di voler tornare a Miami.-
Mi
incupii, guardandola confuso. –E allora questo per te non ha contato nulla?-
feci allibito.
Selene
si portò una ciocca di capelli dietro l’orecchio. –Sai che non è vero. È stato
importante, ma Chris ha bisogno di me...-
-Non
nasconderti dietro tuo fratello. Hai solo paura di prenderti le tue
responsabilità.- le dissi serio, prendendo il mio maglione.
-Non
mi sto nascondendo.- fece lei. –E non l’ho mai fatto.-
-Allora
non cominciare adesso.- le dissi io burbero.
Ma
com’eravamo passati dal fare l’amore a quasi litigare?
-Joseph,
tu non capisci...io...io devo tornare a Miami, che tu lo voglia o no...-
Strinsi
il maglione tra le mani. –Beh, allora credo sia sorto un problema.-
-che
problema?-
-Il
problema è che...che io sono pazzamente innamorato di te.- dissi a denti
stretti, per poi lasciarla lì e uscire furiosamente dalla stanza.
Pov
Iside
Se
la mia mattinata era cominciata bene, quella di Selene era anche meglio.
Come
sempre la trovavo in momenti meno inopportuni, e come al solito mi sembravo
tanto ridicola.
Per
fortuna però, il resto delle ragazze mi misero al lavoro per il pranzo di
Natale.
Daniel
per tutto il tempo non si era fatto vedere e tanto meno Ian, infatti li vidi
entrambi, insieme a Steven e Michael giocare a biliardo.
Dio,
quanto era sexy Ian in quelle posizioni…mhm.
Oh
no, stavo ripensando di nuovo a lui, maledetta Iside!
In
quel momento volevo tanto incenerirmi del tutto, per poi scomparire dal mondo.
Io,
Iside ero divisa tra due fuochi bollenti, eccome se bollenti.
Non
mi resi conto che l’ora di pranzo era già arrivata e come la sera prima ci
mettemmo ognuno alle nostre postazioni.
Quel
giorno nessuno proferiva parola, così mi innervosii e decisi di stemperare la
situazione.
-Allora,
Selene, bel risveglio?-
Selene
si voltò truce verso di me. Senza rispondermi.
Scrollai
le spalle non capendo. Poi sembrava che un lampo di genio le fosse passato per
la testa.
-Si,
cioè così sembrava…- sbottò, guardando Joseph che a sua volta guardò truce
Selene.
Ok,
tra i due era successo non solo quello che avevo visto ma qualcos’altro che
Selene doveva assolutamente dirmi.
E
io che volevo stemperare la situazione. Infatti nessuno proferì parola fino
alla fine del pranzo.
-Ehm
ehm…- Daniel al mio fianco prese un bicchiere e con
un cucchiaio lo fece tintinnare, tossendo a sua volta. –Ho da dire una cosa…-
Io
lo guardai poi rivolsi lo sguardo verso Selene.
-Vuole
fare un discorso?- sussurrai a Selene scoppiando a ridere entrambe.
-Forse
si!- ridemmo ancora, fin quando un altro tintinnio mi devastò dal ridere.
-Come
sapete,io e Iside stiamo ormai insieme
da quasi un anno e mezzo, ci siamo conosciuti così stranamente che se dovessi
dirvi come ho fatto ad innamorarmi di lei, beh non vi sarei rispondere…- prese
fiato e cominciò a parlare di nuovo. -…e oggi, mi sembrava il giorno migliore
di dire ciò che penso su di lei, dopotutto voi siete la mia seconda famiglia…-
sorrise.
Lo
guardai spalancando la bocca e sgranando gli occhi, cosa stava succedendo?
Proprio
come stavo io anche Selene e Ian avevano sgranato gli occhi, non capendo
Daniel.
-Continua…-
disse Michael che ammiccò a Daniel.
Daniel
sorrise e cominciò a riparlare guardandomi. –Mia cara Iside, sai quante ne
abbiamo passate in quest’ultimo anno insieme, con il mio lavoro e con il tuo,
con il passato e anche con il presente…- guardò Ian. –…e proprio come sempre
noi abbiamo oltrepassato tutto, concedendoci dei momenti di quiete e di
felicità…e proprio per questo io ti dico che Ti amo…ed e proprio perché ti amo
che…- si bloccò, guardandomi, l’ansia saliva sempre di più, ma quando colpì il
culmine fu solo quando Daniel si inginocchiò davanti a me con uno scatolino di
velluto blu.
Lo
aprì, mostrando un enorme solitario al suo interno, con sopra una pietra di
colore blu, proprio dello stesso colore di Ian.
-Iside…vuoi
sposarmi?- sgranai gli occhi, e guardai i nostri amici, fissando infine i miei
occhi in quelli di Ian.
Perché
anche in quei momenti pensavo a lui?
Selene
cominciò a sussurrarmi qualcosa dietro ma i miei pensieri erano altrove, tanto
da non sentirla. Cosa stava dicendo? E Ian perché scuoteva la testa?
Oddio,
cosa dovevo fare?
Dio
aiutami, ti prego!
-Iside?...-
Daniel mi poggiò una mano sulla spalla e senza rendermene conto risposi alla
sua domanda.
-Si!-
lo guardai, vedendo davanti a me Ian! Oh no, era Daniel.
Scossi
la testa e lo riguardai, lui sorrideva e io?
Io
volevo Ian, cavolo volevo proprio Ian.
Ma
lui, in quel momento si alzò dal tavolo e stringendo un bicchiere di vino tra
le mani, se ne andò fuori in baita.
Lo
guardai ma Daniel mi spostò il viso su di lui, mettendomi al dito l’anello.
-Ti
amo, Iside!-
-Anch’io.-
non l’avevo mai detto e come sempre rispondevo con quell’unica parola che per
me era adatta a tutto.
Guardai
nuovamente tutti che a loro volta guardandoci cominciarono ad applaudire.
Guardai
verso il posto di Selene, ma anche quello era vuoto!
-Dan….vado
in cucina a prendere la borsa…- dissi, quasi sussurrando.
-Certo,
amore!-
Detto
ciò invece di andare in cucina andai dove avrei sicuramente trovato Ian: sul
divano ad altalena che sorseggiava del buon vino e meravigliandomi vidi Selene
vicino a lui.
Stavano
parlando e lui gesticolava anche, mentre Selene cercava di calmarlo.
-Ehm…-
dissi, facendo in modo che entrambi mi guardassero.
-Hey…-
sussurrò Selene.
Ian
mi guardò e non disse nulla.
-E’
meglio se io…rientri…- Selene mi guardò scrollando le spalle e si dileguò
all’interno della casa.
-Ian,
ascolta…io…- cominciai a parlare, ma Ian mi interruppe nuovamente.
-No,
Iside, non ho nulla da ascoltare, anzi ho già ascoltato troppo per i miei
gusti…questa mattina ti ho detto che mi mancavi, ti ho abbracciata e mi hai
baciato…cazzo mi hai baciato! Per te…tutto quello cosa è significato? Un
gioco?...parla Iside…un gioco?- mi guardò, con occhi lucidi.
-Ian…no
non era un gioco…però…cioè tu…- non riuscivo a parlare.
-Io
cosa? Ho difeso te, sempre…ok puoi dirmi che ti ho usata, che volevo uscire con
tua sorella….ma io…io…- non riusciva a parlare!
-Quella
incazzata dovrei essere io… io ho fatto solo un qualcosa che mi allontanasse da
te…che mi avrebbe fatto dimenticare di te e tu? Tumi usi e ci provi con Selene…chi ha il cuore
a pezzi? Io o tu?- cominciai ad innervosirmi anche io.
-Io
ti amo, Iside. Ed è perché ti amo che ho lasciato Nina e che mi sono
allontanato da Selene. Ieri ti ho baciata perché sono innamorato di te…e tu
cosa fai? Accetti la proposta di matrimonio di un ragazzo che a parer mio,
manco ami!- si innervosì a tal punto di rompere il bicchiere tra le mani.
-Ian…stai
sanguinando…- non sapevo cosa dire, ero sbalordita dalle sue parole, da quello
che aveva ammesso, ma come lui anche io ero ferita.
-Lascia
perdere…- sbottò.
-No,
non lascio perdere, devi…curarti.- feci per avvicinarmi e prendergli il polso,
quando Ian guardandomi truce, si strattonò dalla mia presa e senza guardarmi
negli occhi rientrò in casa.
E
ora?
Ian
aveva ammesso di amarmi e io? Volevo sposare Daniel?
Come
sempre… tutto cominciava a complicarsi!
Salve Sweethearts!
Beh...e anche queste
vacanze sono terminate...voi cosa ne pensate?
Selene e Joseph si
avvicinano, per poi litigare di nuovo...non riescono proprio a stare
tranquilli...mentre Iside e Ian fanno qualche passo in più, finchè
Daniel non se ne esce con quella proposta xD
Speriamo che la storia
continui a piacervi! ...Ormai siamo arrivato quasi alla fine, perché i capitolo
ne sono in tutto una trentina!
Erano
passati già due mesi dalla fatidica giornata di Natale e mi sembrava di essere
entrata in un limbo.
Ian
da quel giorno mi mandava interminabili mazzi di rose, con dei biglietti dalle
frasi romanticissime.
Tutti
avevano più o meno lo stesso messaggio: non sposare Daniel.
Per
quanto l’amassi, io non potevo tirarmi indietro con Daniel. Gli avevo detto di
si e lui non meritava di essere piantato da me.
Così,
mi limitavo a comprare decine di vasi al giorno e ad ignorare le infinite
telefonate di Ian.
Lo
amavo, si e lui aveva ammesso di amarmi, ma io non riuscivo a fidarmi del tutto
di lui, avevo ancora paura che lui potesse farmidel male.
In
più Selene era anche partita, era ritornata da Chris e inutili erano stati i
miei tentativi di convincerla a farla rimanere.
Così,
le mie giornate passavano dal comprare vasi per le rose di Ian e le telefonate
lacrimevoli di Joseph.
Quel
ragazzo era a pezzi, quasi quanto me, per la partenza di Selene, ma ancora non
si era deciso a prendere il primo volo per Miami.
Selene
questa volta aveva deciso di scappare da Joseph e dai suoi sentimenti, ma Miami
non era la soluzione ai suoi problemi, visto che erano cominciati proprio lì.
Proprio
in quel momento il mio cellulare squillò, inizialmente pensai fosse Ian, ma
quando lessi il nome di Selene tirai un sospiro di sollievo.
-Amoreee!- ero davvero felice di sentirla, le giornate non
erano più le stesse senza di lei.
-Ehi,
cucciola, come stai?- disse, con uno strano tono.
Era
successo qualcosa?
-Sempre
uguale...te?- sussurrai, andandomi a sedere sul suo letto, così mi sembrava di
averla più vicina.
Lei
ci mise un attimo a rispondere. –Io...Isy io...- si
bloccò.
-Sely è successo qualcosa?- feci allarmata.
La
sentii sospirare. –C’è una cosa che devo dirti.- si bloccò di nuovo, mentre la
mia ansia aumentava sempre di più. –L’altro ieri sono stata male e Chris mi ha
portato all’ospedale...-
Era
andata all’ospedale?
-Selene
e per cosa?!- feci, con un tono di voce di tre ottave superiore.
L’idea
che lei si fosse sentita male e che io non ero con lei mi faceva soffrire.
Negli ultimi 24 anni eravamo sempre state insieme.
-Isy io...ho...ho scoperto di essere...-
-Malata?
Oddio, Selene che hai?- dissi, con voce stridula.
Stava
per scoppiarmi il cuore per l’ansia.
-No,
isy, non sono malata. Sono incinta.- disse, con un
filo di voce.
Lei…che?!
-No,
aspetta, non ho capito...- sussurrai.
Avevo
sicuramente capito male.
-Sono
incinta, Iside...-
La
mia mascella, se possibile, era arrivata a toccare terra.
-Selene...o
mio Dio...è...è di...- non riuscivo nemmeno a parlare.
-Si,
è di Joseph...- disse lei amaramente.
Mi
portai una mano alla bocca, non riuscendo più a parlare.
Era
incredibile, quasi impossibile.
-E
lui lo sa?-
-Lo
sapete solo tu e Chris.- tagliò corto lei.
-Selene,
lui deve saperlo.- dissi, marcando maggiormente il “deve”.
-No
Isy, non voglio che lui stia con me solo perché
aspetto suo figlio.-
-Ma
che ragionamenti sono?! Selene, tu stai per diventare madre proprio come lui
padre e non esiste che non glie lo dici!- sbottai io.
La
sentii sospirare. –Non lo so, Iside, poi ci penserò...-
-Selene...torna
qui, mi prenderò cura io di te. Affrontiamola insieme questa situazione. E poi
qui c’è anche Joseph.- cercai di convincerla.
-Dici
la verità, ti serve una mano per il matrimonio!- scherzò lei, facendomi
ridacchiare.
-Si,
anche, ma voglio che tu sia qui anche per te stessa, perché è giusto che sia
così.- le dissi, sorridendole, anche se ovviamente lei non poteva vedermi. –E
poi io domani sera devo fare una sfilata e tu devi assolutamente venire!-
dissi, cercando di stemperare la situazione.
La
sentii ridacchiare. –Ok, sorellina, ci sarò.-
-A
domani allora.- dissi, sorridendo.
-A
domani.-
Pov Joseph
Quella
sera ero decisamente nervoso e il motivo era sempre lo stesso: nemmeno quel
giorno Selene si era fatta sentire.
Io
avevo fatto il mio passo: le avevo detto che l’amavo e che volevo restasse qui
con me, ma lei aveva deciso lo stesso di andare via.
Sbuffando
entrai insieme a tutti gli altri nell’enorme edificio pieno di persone.
Daniel
aveva deciso di trascinare me, Ian, Candice e Kat a
vedere la sfilata di Iside, mentre gli altri avevano detto che per svariati
impegni non potevano esserci.
Ovviamente
Ian era stato più che contento di quell’invito, io un po’ meno.
Ormai
la mia vita la passavo attaccata al telefono, sperando che squillasse.
Quando,
però, arrivammo ai nostri posti, il sangue mi si gelò nelle vene.
E
cosa ci faceva LEI qui?!
Seduta
nella fila prima della nostra c’era Selene.
Era
ritornata ad Atlanta e non mi aveva nemmeno telefonato?!
Mi
avvicinai a lei, appoggiandole una mano sulla spalla.
-E
tu cosa...ci fai qui?!- dissi, a denti stretti.
Lei
si voltò verso di me, sgranando gli occhi e alzandosi in piedi.
-Jo…Jos...io...Iside mi ha...ho chiamato Iside e lei mi
ha...-
-Hai
chiamato Iside ma non hai trovato cinque minuti per chiamare me?- ringhiai,
bloccandola.
-No...Jos
non è come pensi. Io sono tornata anche per te. Perché c’è una cosa che devo
dirti!- fece, cercando di afferrarmi una mano.
Io
mi ritrassi.
Non
volevo che mi toccasse.
Non
volevo che mi parlasse.
Non
volevo vederla.
Non
volevo amarla.
-…E
io non voglio starti a sentire! Cazzo, Selene! Sei sparita per due mesi e poi
ti trovo qui! Ma di cosa vuoi parlare? Ma in quanti altri pezzi vuoi spezzarmi
il cuore?!- dissi a denti stretti, mentre lei abbassava lo sguardo.
Se
lei non trovava le parole, io ne avevo fin troppe.
-Jos,
ho avuto dei problemi, tu non capisci…fammi spiegare!-
-Devo
farti spiegare? Hai avuto due mesi per spiegare, due! E in tutto questo tempo
non te n’è fregato un cazzo di me! Adesso vuoi spiegare!- sbottai, guardandola
tremendamente arrabbiato.
Sentii
qualcuno mettermi una mano sulla spalla. –JoMo,
tesoro, calmati, stai facendo una scenata.- sentii Candice alle mie spalle.
-Lasciami
stare, Candy.- le dissi burbero, senza smettere di guardare Selene.
Lei
abbassò lo sguardo, per poi ripuntarlo su di me. –Capisco che sei arrabbiato
con me, ma c’è una cosa che devi assolutamente sapere! Poi cambierà tutto!-
Sorrisi
amaramente. –è già cambiato tutto...- dissi, con gli occhi lucidi.- Io non
voglio starti a sentire. Sei la cosa peggiore che mi sia capitata nella mia
vita, perché sei solo stata in grado di...ferirmi. Non voglio più vederti, sei
solo un...un’egoista del cazzo, che non ha mai capito quanto riuscisse a farmi
del male.-
Selene
sgranò gli occhi.
Sapevo
che le stavo facendo del male, ma ne stavo facendo anche a me in quel momento.
Lei
abbassò lo sguardo. –Allora non abbiamo più niente da dirci.-
Era
così semplice per lei?
-Esatto.-
ringhiai, per poi voltarmi e uscire dall’edificio.
Avevo
bisogno di una boccata d’aria, avevo bisogno di riprendermi.
Avevo
bisogno di...ritornare a respirare.
Pov
Ian
Lasciai
i ragazzi all’entrata e dissi a Joseph che dovevo prima fare una cosa e che
sarei ritornato giusto per la sfilata, così senza troppi indugi mi allontanai
dai miei amici/colleghi.
Cominciai
a correre, fino ad arrivare al primo fioraio che avevo visto durante il
tragitto in auto con Joseph.
-Ehm..mi scusi…mi può dare questo mazzo di rose rosse?-
dissi al fioraio.
-Certo…questo
va bene?- mi fece vedere un bellissimo mazzo di rose rosse.
-si,
anche se io vorrei, beh il più bello in assoluto!- gli dissi, sorridendo.
-E’
per la sua ragazza?- mi domandò il fioraio, prendendo delle rose rosse e
facendomi proprio in quell’attimo un enorme mazzo di rose.
-No,
è per la ragazza che amo…devo riconquistarla.- dissi, guardando quello che il
fioraio faceva davanti a me.
-Ah,
beh…con questi la riconquisterai di sicuro…-
Mi
diede il mazzo di rose rosse, era stupendo ed era proprio il colore delle
labbra di Iside.
Dopo
aver pagato, ricominciai a correre e come un cretino mi recai davanti
l’edificio, entrai e mi guardai intorno.
<
Camerini>
Una
freccia mi indicava proprio ciò che io stavo cercando, così mi recai nella
direzione indicatami dalla freccia.
Lessi
sulle diverse porte i nomi più strani di questo mondo, ma alla fine trovai la
scritta “Iside Keytech”, così cominciai a bussare.
-Chi
è?- la voce di Iside suonò dietro la porta.
-Fioraio…-
dissi io sorridendo e coprendomi con l’enorme mazzo di rose.
-Ah…prego…-
mi aprì la porta e mi fece entrare.
Spostai
il mazzo di rose e la guardai. –Buonasera…- sorrisi.
-E
tu? Che ci fai qui?- sgranò gli occhi Iside.
-Sono
qui per augurarti buona fortuna, piccola mia!- gli porsi il mazzo di rose.
-Grazie,
non dovevi…- disse semplicemente lei.
-Certo
che dovevo, tra tre mesi ti sposi e sono sicuro che tu non vuoi Daniel…- dissi
senza troppi giri di parole.
-Ancora?
Ricominci? Oh Dio Santo, Ian! Sei una zecca…- mi rimproverò lei.
-Una
zecca che ti piace…-
-No,
che amo!- sgranai gli occhi come fece anche lei.
Risi
a quello che lei aveva detto.
Si,
lo sapevo..lei amava me.
-No
Ian, stavo pensando ad altro, non era per te..- cercò di giustificarsi Iside.
-oh
si, lo so…- ammiccai.
-E’
inutile che fai così… lo so che ora ti credi chi sa cosa!- mi disse lei,
sedendosi sullo sgabello.
-Cosa
sto pensando?- la sfidai io.
-Che
io ti amo…- mi disse lei, guardandosi le unghie.
-Non
stavo pensando a questo..- le feci la linguaccia.
Con
cautela mi avvicinai a lei, sperando che non mi schiaffeggiasse in pieno volto.
E senza darle il tempo di guardarmi, le presi il viso e la baciai.
-Ti
amo anche io, Iside.- le sussurrai sulle labbra.
-Oh…Ian!-
mi mise le mani sul viso.
Toc…toc…toc..
Qualcuno
alla porta stava bussando.
-chi
è?- chiese di nuovo Iside.
-Amore,
sono Daniel…- guardai immediatamente Iside.
Lei
guardò prima me poi spostò il suo sguardo sulla stanza e mi spinse verso uno
scaffale con dei vestiti appesi sopra.
-Ma…-
-Shhhhh, Ian! Non può vederti qui…perciò, nasconditi lì
dietro!- mi disse, baciandomi nuovamente lei.
La
guardai e propri come mi aveva detto mi nascosi dietro i vestiti.
Vidi
Daniel entrare e subito fiondarsi sulle labbra di Iside.
-Dio,
quanto sei bella amore…- lo sentii pronunciare quello e la voglia di ucciderlo
era sempre più forte in me.
-Dai,
Dan… non è il momento…- Daniel aveva cominciato a toccare i fianchi seminudi di
Iside.
-Mhm…non è mai ora per te…su una sveltina!- vidi Iside
allungare una mano verso Daniel e con le sue soffici mani gli mollò uno
schiaffo.
-Una
sveltina non la fai con me, ma con qualcun altro…ora esci da qui e fammi
preparare che ho una sfilata da fare…-
Daniel
la guardò perplesso, e senza rispondere le girò la faccia dandogli le spalle e
con non curanza chiuse sbattendo la porta.
Uscii
come un uragano dall’ammasso di vestiti appesi e mi fiondai da Iside.
-Stai
bene?- le dissi, accarezzandola.
Iside
mi guardò. –Ora si…- mi sorrise.
-Non
sposarlo…è solo un maniaco…diventa la mia ragazza…io non…- Iside mi bloccò
portandomi due dita sulla bocca.
-No,
Ian…è giusto così, e ora…per favore va via…devo sfilare!- mi disse, guardandomi
negli occhi.
-Ne
riparleremo, Iside…lo sai che tu sei mia…e solo mia!-detto ciò, la guardai un ultima volta…e
facendo marcia indietro senza darle le spalle, aprii la porta e uscii dal suo
camerino.
Quella
era decisamente la serata più “bella” e lunga del secolo.
Ora
la sfilata della mia bellissima Iside mi stava aspettando, insieme a tutti gli
altri.
Salve
SweetHearts!
Allora??
Come state? A noi tutto beneeeee infatti siamo
ritornate con un altro dei nostri “incasinati” capitoli! xDxD.
Che
ne pensate? La sfilata sta per cominciare…e Jos e Sely
già hanno litigato xDxD
quei due sono proprio due “idioti”.
Per
quanto riguarda Ian…ma è un cucciolooooooooooo! Ok,
siamo impazzite ahahahah…
Speriamo
vivamente che piaccia come capitolo anche perché siamo quasi agli sgoccioli…la
storiella sta quasi per finire L
come faremo senza i nostri amati personaggi?? …siamo in depressione lo
ammettiamo!
Comuqnue…ringraziamo tutti come al solito e
grazie per le magnifiche recensioni che lasciate ogni volta!
Come
avevo promesso a Iside, mi fermai per diversi mesi ad Atlanta: stavamo
organizzando il suo bellissimo matrimonio.
Dalla
sfilata in cui io e Joseph avevamo litigato erano passati 3 mesi e per mia
sfortuna la pancia cominciava a crescere, dopotutto ero incinta già da 5 mesi
finiti.
Passare
quei mesi di gravidanza da sola era stato molto difficile, dopotutto dovevo
aiutare anche Iside e se capitava di avere qualche dolore o cose del genere non
facevo nulla per farmelo passare per non far preoccupare la mia bella
sorellina.
Come
tutte le spose, anche lei aveva scelto il suo meraviglioso vestito bianco, i
vestiti delle damigelle e tutte le diverse decorazioni che ci sarebbero state
al banchetto nuziale.
Come
mio solito ero distesa sull’amaca del giardino di Daniel.
Quella
stronzetta di mia sorella mi aveva trascinata a casa sua per sistemare tutto
prima di partire per il viaggio di nozze e io non avrei mosso un dito per quel
“microcefalo” di Daniel, avrei preferito di gran lunga un cognato chiamato Ian
Somerhalder, invece mi trovavo davanti Daniel Gillies.
-Mi
vuoi aiutare????- la vocina suadente di Iside, mi fece sobbalzare.
-No…-
le feci la linguaccia.
-Daiiiii, mi sto facendo un sedere enorme per pulire tutto…-
mi disse, tirandomi dall’amaca.
-Se
mi tiri rischi di far male al tuo bel nipotino…- spoderai il mio miglior
sorriso. –non credo che tu lo voglia…- continuai.
Iside
sbuffò. –voglio vedere che scusa avrai quando il mio bel nipotino nascerà…- mi
guardò ridendo.
-Oh
beh, dovrò allattarlo, pulirlo…tutte cose che occuperanno il mio tempo…-
cominciammo a ridere.
-Domani….mi
sposo…- disse Iside, poco convinta.
-Si,
lo so…guarda credevo che si sposasse qualcun altro sai?.- per mia fortuna la
feci sorridere.
-oggi
è il mio ultimo giorno da nubile…-
La
guardai, sapendo già quello che le avevo organizzato per l’ultima sua notte da
nubile, il così detto “Addio al nubilato”!
-Si,
si…- dissi semplicemente.
-Stasera
lo passiamo insieme?- mi disse stringendomi le mani.
-Come
sempre, piccola!- sorrisi.
L’idea
di non averla più per casa mi faceva male, ma dopotutto ognuno aveva la sua
vita e lei doveva vivere come al meglio poteva e soprattutto “voleva”.
Seh! Proprio come lei voleva…amava Ian
e sposava uno che a stento ricordava il nome…
Non
ricordava nemmeno il loro mesiversario…
Sarebbe
stato proprio un bel matrimonio, anche perché Ian era il secondo testimone dopo
me.
-Ok,
ho capito…vado a pulire se no, scoppio in lacrime..- mi disse allontanandosi
dall’amaca.
-Si…e
di sicuro io non ho voglia di piangermi addosso…- le dissi mentre rientrava in
casa.
Cominciai
così a ripensare…
Poco
meno di qualche ora sarebbero atterrati qui ad Atlanta anche la nostra
famiglia, Chris, mio padre, mia madre e tutti i parenti.
E
l’idea di vedere mia madre non tanto mi piaceva. Sapeva della gravidanza e
sapeva anche di chi era…tutta colpa di Chris e la sua dannatissima
“possessività” nei miei confronti.
Tutto
questo non mi entusiasmava affatto, anche perché tutti mi avrebbero vista a braccetto
con Ian il quale si era preso tempo prima la sua fottutissima “cotta” per me e
in più al matrimonio c’era anche Joseph.
-Ok…basta
pensare..- dissi tra me e me, alzandomi dall’amaca.
Così
facendo, abbandonai Iside alle pulizie e con un sonoro saluto, mi recai a
casa…sistemando tutto per la serata dell’Addio al nubilato di Iside…!
Pov
Iside.
Finalmente
avevo finito di sistemare tutta la casa dopo che Selene mi aveva bellamente
abbandonata.
Era
stata davvero un’impresa ardua e mi sorprendevo io stessa di essere riuscita a
farlo.
Senza
che nemmeno me ne rendessi conto, erano già le 20.00 e mi sarei dovuta
preparare per la mia ultima sera da nubile con Selene.
Avevo
proprio voglia di rintanarmi sotto le coperte con lei e vedere qualche bel film
strappalacrime.
Avevo
bisogno di vedere un lieto fine, perché quella sera mi sentivo strana.
Sentivo
un groppo in gola e l’ansia aumentava ogni minuto di più.
Era
perché dovevo sposarmi o perché lo stavo per fare con la persona sbagliata?
Sospirando
mi diressi alla mia macchina e poco tempo dopo ero già sotto casa, con la
voglia di “festeggiare” pari a zero, quindi speravo che ad attendermi ci fosse
solo Selene e il buon vecchio gelato a cioccolato.
Entrai
a casa: le luci erano spente e apparentemente non c’era nessuno.
-Selene?-
Nessuna
risposta. Possibile che non fosse ancora a casa?
Così,
sempre al buio, mi avvicinai al mobiletto e vi posai le mie chiavi, quando
all’improvviso sentii qualcuno strusciarsi contro la mia schiena.
Stavo
per fare uno strillo di portata disumana, ma proprio in quel momento le luci di
tutta la casa si accesero, facendomi spalancare la bocca.
Davanti
a me c’era una gioviale Selene, qualche nostra compagna di corso e qualche
cugina, non che un numero indefinito di ragazzi mascherati e seminudi.
Ma
che aveva combinato?!
Mi
voltai per vedere chi si fosse strusciato dietro di me, ma appena lo feci, il
ragazzo voltò subito la testa di lato e raggiunse gli altri ragazzi. Ero
riuscita solo a vedere dei capelli corti tra il nero e il castano scuro.
-Ma
che hai fatto?!- dissi allibita, guardando Selene.
-Sorpresa!-
mi disse, facendomi un enorme sorriso a 32 denti.
-Eh,
sorpresa si!- feci, guardando tutti gli spogliarellisti. –Ma perché gli
spogliarellisti?!-
-E’
tradizione!- disse, ammiccando.
Io
la guardai inarcando le sopracciglia. Non era la serata adatta per ricordarmi
Ian.
-Vaffanculo
questa tradizione e tutte quelle esistenti!- sbottai, facendola scoppiare a
ridere.
-Non
mi sembrava che odiassi le tradizioni!- disse, prendendomi per mano e
portandomi al centro del salone.
Uno
dei ragazzi accese lo stereo, per poi salire sul nostro costosissimo tavolo e
cominciare a ballare.
Io
guardai prima Selene e poi lui.
-Mi
farai diventare una moglie infedele ancora prima di sposarmi!- le dissi, facendo
scoppiare tutte a ridere.
-Ma
su! Un po’ di divertimento!- fece la nostra cugina “Elena”. In realtà si
chiamava Cindy, ma la chiamavamo così per l’evidente riferimento a Troia. –Ci
sono tutti bei ragazzi! E poi guarda quello che fisico!- finì, indicando il
ragazzo dai capelli castano scuri che poco prima si era strusciato contro di
me.
-Beh,
si, quello non è niente male.- dissi anche io, sorridendo.
-Eh,
lo so io perché ti piace quello...- sussurrò Selene, ammiccando.
-Che
vuoi dire?-
-Oh,
nulla nulla.- fece, sorridendomi pericolosamente.
Quando
Selene faceva quegli sguardi, c’era sempre qualcosa sotto.
La
serata passo “tranquillamente”, tra bottiglie di vodka, balletti sensuali e
sguardi tra me e lo spogliarellista con le fasce sulle braccia.
Eravamo
rimaste solo io e Selene e qualche spogliarellista che ancora si stava
rivestendo.
-Ops, una borsa!- fece all’improvviso Selene. –Forse è di
qualche ragazzo!-
-Beh,
chiediglielo!- le dissi, buttando le ultime bottiglie vuote di Vodka.
-Chiediglielo
tu, scusa, io sto mettendo a posto.-
-Dai,
Isy, io mi devo sedere un attimo perché il bambino
scalcia. C’è uno dei ragazzi nel bagno, prova a chiedere a lui.- mi disse,
dandomi la borsa.
-Ah,
ok, dammi la borsa!- presi la borsa e mi diressi in bagno.
Bussai,
anche perché non avevo proprio voglia di vedere uno spogliarellista seminudo.
Dal momento che nessuno mi rispondeva, decisi di aprire la porta e infilare la
testa dentro, ma all’improvviso mi sentii buttare all’interno del bagno, mentre
la porta si richiudeva alle mie spalle e la luce veniva spenta.
Ma
cosa...
Mi
voltai, trovandomi davanti lo spogliarellista con i capelli castano scuro. O
almeno credevo, dal momento che la mia vista al buio non era ottima.
-Ehm...dovevo
solo portarti questa.- dissi, facendogli vedere la borsa. –Non so perché mi
hanno chiusa qui dentro. Forse è uno degli scherzi di Selene.- dissi, ma lui
ancora non parlava.
Ma
perché mi sentivo così nervosa?!
Mi
voltai di nuovo, sperando che la porta del bagno non fosse chiusa a chiave.
Poco dopo, però, sentii il petto del ragazzo contro la mia schiena e vidi le
sue braccia ai lati della mia testa.
Ma
che voleva fare?! Era impazzito il tipo!
Cominciò
a darmi dei baci dal collo alla spalla e a quel punto io mi voltai. Non avevo
nessuna voglia di essere toccata da uno sconosciuto.
-Senti,
il fatto che tu sia uno spogliarellista, non significa che devo venire a letto
con te. Capisco che questa situazione è equivoca, ma io domani mi sposo e di
certo non tradisco il mio futuro marito proprio…con te!- dissi, appoggiandoli
le braccia sul petto e cercando di allontanarlo. –Anche perché, se mai avessi
meditato di tradirlo, lo avrei sempre fatto con...con un certo ragazzo dagli
occhi di ghiaccio che adesso non sto qui a descriverti!- finii.
Ecco,
come sempre quando ero agitata parlavo a raffica e dicevo le cose più
imbarazzanti.
Sentii
il ragazzo ridacchiare e farsi ancora più vicino a me. Mi prese il mento tra le
dita e mi avvicinò al suo viso.
Avvicinò
le sue labbra alle mie e mi baciò in un modo che solo una persona era in grado
di fare.
-I...Ian...-
sussurrai, mentre il mio cuore aumentava i battiti.
-Il
ragazzo dagli occhi di ghiaccio ce l’hai qui di fronte...- disse con voce roca,
accendendo la luce del bagno.
Sgranai
gli occhi, addossandomi istintivamente alla porta.
Ma
che ci faceva lui qui?!
-Ian...cosa...ma
perché...sei qui?!- balbettai. –Perché ti sei finto uno…spogliarellista?!-
-Credevi
davvero che il giorno prima del tuo matrimonio io me ne sarei stato buono a
casa?- disse suadente, appoggiando di nuovo le mani contro la porta e ai lati
della mia testa.
-Ma...perchè sei...- gli indicai i suoi vestiti e la maschera
appoggiata al lavello.
-Mi
sono accordato con Selene per questa serata.-
-Dovevo
immaginarlo che c’entrava lei in questa storia. Come nel fatto che siamo chiusi
in un bagno...- dissi, abbassando lo sguardo.
-Andiamo, Iside! Non potevo lasciare che ti
sposassi senza che provassi a convincerti a non farlo...-
-Ian,
ne abbiamo già parlato. Le cose andranno così. Io domani mi sposo.-
Ian
serrò la mascella. –No, non lo fai!- mi baciò di nuovo, prendendomi per i
fianchi e facendomi scontrare contro di lui.
Dopo
un attimo di esitazione, ricambiai anche io il bacio. Quello sarebbe stato
l’ultimo che gli avrei dato, tanto valeva godermelo fino in fondo!
Feci
un piccolo salto e gli incrociai le braccia intorno ai fianchi, mentre Ian mi
aiutava a sedermi sul lavandino.
Ci
baciavamo quasi con violenza e le sue mani su di me mi stavano quasi mandando a
fuoco.
Ad
un passo dal mio lasciarmi completamente andare, però, Ian si staccò da me.
-...E
dopo questo continua a dirmi che vuoi sposare Daniel domani.- prese tutta la
sua roba e lasciandomi lì seduta sul lavandino se ne andò, aprendo facilmente
la porta.
Mi
portai le mani al viso e sospirai.
-Tu
vuoi ancora lui...-
Alzai
lo sguardo, vedendo Selene scuotere la testa.
Scesi
dal lavandino e la sorpassai, uscendo. –Vaffanculo, Selene!- dissi, per poi
chiudermi nella mia stanza e sbattere la porta.
Pov
Selene
L’avevo
combinata grossa, ma sapevo che forse questo avrebbe fatto si che Iside si
rendesse conto che dopo aver sposato Daniel si sarebbe pentita per tutta la
vita.
E
pensare a un divorzio tra Iside e Daniel non era il massimo delle mie e di
sicuro delle sue aspirazioni, così mi recai alla porta della camera di Iside e
senza bussare entrai.
Iside
era distesa sul letto a piangere come una bambina.
Sapevo
che non mi avrebbe parlato, così mi limitai a sedermi vicino a lei.
-Piccola…io
l’ho fatto per te…tu non ami Daniel.- sussurravo, stringendola forte per le
spalle.
-Tu,
non sai nulla…- mi disse lei, singhiozzando.
-So
molte più cose di te, perché ti conosco meglio di chiunque altro…- le dissi,
abbassando il viso.
Iside
cominciò a calmarsi dal pianto. –Scusa… solo che…- cominciò a piangere
nuovamente.
-Oh
piccola mia… - la strinsi forte a me.
-Devo
sposarmi…non posso fare questo a Daniel…- mi disse, piangendo.
-Ok,
allora stop…domani sposi Daniel e di Ian te ne dimentichi…- dicevo così, ma in
cuor mio sapevo che sarebbe stato un matrimonio con Ian come fantasma.
-Si..-
mi strinse a se.
-Tranquilla…domani
metterai il tuo splendido vestito bianco…e sposerai Daniel…e io testimonierò
tutto…- evitai di dire anche il nome dal ragazzo dagli occhi di ghiaccio.
-Si…-
sapevo che stava pensando anche a lui in quel momento, però decisi di
stringerla e farla addormentare vicino a me il più tranquilla possibile.
-Dormi,
piccola mia…dormi…- le sussurravo, mentre Iside si lasciava andare tra le
braccia di Morfeo.
-I…ian…-la sua ultima parola prima di addormentarsi fu proprio
il nome dell’uomo che lei amava.
-Si…Ian!-
dissi, abbracciandola forte e addormentarmi infine anche io accanto a lei.
Come
detto, alle 6:00 in punto la sveglia tuonò nella stanza
Ragazzeeeeeeeeeeeeee! Come state??
Il
capitolo precedente ha fatto “fiasco”…questo è uno dei capitoli “intermediari”…voi
direte per cosa! …Beh ci aspettano solo altri 4 capitoli per la fine della
storia…e un capitolo del genere ci doveva stare…anche perché i prossimi saranno
moooolto di vostro gradimento! …almeno speriamo…
Anche
in questo capitolo Iside mostra l’amore per Ian…ma decide comunque di andare
all’altare con Daniel…purtroppo ha deciso così…Selene invece è ormai distante
anni luce da Joseph…chi sa cosa succederà.
Vi
aspettiamo nei prossimi capitoli…
Ovviamente
ringraziamo tutti…con tanti bacini dolci dolci!
L’orrendo
giorno del matrimonio di Iside era arrivato.
Indossavo
quello smooking nero lucido scelto da Selene per l’occasione
senza nemmeno un po’ di entusiasmo, anzi odiavo quel vestito, lo odiavo a
morte, come non ho mai odiato nessuno in vita mia.
Come
promesso, alle 9:00 in punto ero sotto casa di Iside e Selene, perché essendo
il testimone maschile, dovevo portare con me Selene e mi toccava anche vedere
la sposa che veniva presa e portata con l’auto in chiesa.
-Che
rabbia…- borbottai tra me e me.
-Ian…-
qualcuno mi chiamò.
-Hey…Sely… che fai qui?- le domandai.
-Iside
sta per scendere… la messa è alle dieci ricordi? E la chiesa è molto lontana da
qui…- mi disse.
-Ah
si, giusto…quel demente ha preferito sposarsi in collina…- sbottai incazzato.
-Eh
si…Ian…cerca di andare avanti…lo so è difficile e sai benissimo che ti riesco a
capire…perciò, pensa a te stesso ora…- cercò di consolarmi, Selene.
-non
mi capacito di come Iside possa sposare uno che non ama…ma vabbè…mi consolerò
con altro…- dissi, nervoso guardando dritto al portone del palazzo
dell’appartamento di Iside e Selene.
Una
splendida Iside stava scendendo le scale con il “fratello” Chris. Aveva deciso
di farsi accompagnare all’altare da lui, visto il rapporto stretto che aveva
con lui.
-Auguriiii…- tutti i parenti esclamarono, mentre io guardavo
altrove, ma come sempre il mio sguardo finiva sempre su Iside.
Il
vestito era color panna, cadeva delicato sul busto di Iside e aveva uno scollo
a cuore tutto merlettato di una tonalità più chiara rispetto alla gonna pomposa
di sotto, fatta di tre veli differenti di tonalità che partivano da un panna
chiaro a un panna leggermente più scuro.
Era
bellissima!
Non
avevo parole per descriverla e quell’acconciatura alzata mostrava ancora di più
la bellezza del suo magnifico viso.
I
nostri sguardi si incrociarono e io leggermente le sorrisi.
-Auguri…-
mimai con le mie labbra che tanto volevano baciarla.
-Grazie…-
fece lo stesso lei.
Senza
staccare gli occhi da lei, mi recai in auto con Selene, e dopo aver messo in
moto, ci avviammo in chiesa.
Avrei
fatto di tutto per non farla sposare!
Di
tutto!
Proprio
come immaginavo, dopo un ben 45 minuti per arrivare in chiesa, Daniel era lì
tutto pimpante e felice di sposarsi che aspettava Iside fuori dalla chiesa.
-Buongiorno..-
sbottai, mentre Selene mi stringeva sotto al braccio.
-Calma,
Ian!- mi sussurrò all’orecchio, Selene.
La
guardai annuendo solamente.
-Buongiorno..testimoni!- disse Daniel salutandoci con un
bacio sulla guancia.
-Giorno…-
disse semplicemente Selene, guardando altrove, proprio come se stesse cercando
qualcuno.
Eh
si, anche lei cercava qualcuno, quel qualcuno che si chiamava Joseph.
-Eccola…-
Daniel guardava dietro di noi, mentre il mio sguardo si spostava lento
sull’auto che era appena entrata nel viale della chiesa, era l’auto della
sposa.
-Bene…entra…sposo!-
disse scorbutica Selene, spingendo Daniel in chiesa.
-Si,
si…vado…cognata!- disse Daniel.
-Tu
non sei mio cognato…- disse a denti stretti Selene facendomi scoppiare a
ridere.
Lo
odiava proprio come lo odiavo io.
Selene
mi guardò sorridendomi. –Andiamo?-
-Si…-
dissi abbassando lo sguardo e sistemandomi il vestito.
-Sei
bello Smoldy, tranquillo!- mi disse, facendomi
sorridere.
-Grazie
mammina…- le dissi, prendendola sotto al braccio e aspettando che le damigelle
si mettessero dietro di noi, per poi finire il “trenino” con Iside e Chris.
In
effetti sembrava proprio un teatrino, lei non amava lui e voleva me che l’amavo
da matti, ma vabbè non tutto finisce per il meglio.
Selene
mi strinse avendo capito che i miei pensieri non erano mai quelli sani del
vecchio Ian, e guardandola, entrammo in chiesa sotto le note della marcia
nuziale suonata da chissà chi al pianoforte.
Tutti
ci guardavano e di sicuro nessuno smetteva di spettegolare su tutti noi.
Dopotutto,
io e Iside eravamo stati a “letto” insieme e Selene era la ex ragazza di JoMo e per di più aveva un pancino che ad occhi nudi si
notava, visto il suo vestitino stretto.
Fu
una breve messa…e il momento che tanto aspettavo arrivò in fretta.
-..chi
di voi conosca un impedimento per l’unione di questi due ragazzi, parli ora o
taccia per sempre…- concluse il prete.
Iside
guardò dietro Daniel, in direzione dei miei occhi, e io guardandola cominciai a
pensare, così, alzai la mano.
Tutti
sbarrarono gli occhi, l’unica che sorrideva era proprio Selene che a poco
avrebbe ballato una samba.
-Ho
qualcosa da dire…- dissi con nervosismo.
-Dica…dica…-
disse il prete.
-Il
matrimonio è forse l’avventura più grande e più difficile nei rapporti umani.
Nessuna cerimonia è in grado di creare il tuo matrimonio, solo tu puoi farlo.
Attraverso l’amore e la pazienza e credere gli uni negli altri, sostenendovi a
vicenda e imparare a perdonare e ad apprezzare le differenze. Rendendo questo
la cosa importante e lasciando andare via tutto il resto…- mi bloccai,
guardando Iside, poi continuai senza distogliere lo sguardo da lei.
–Tu…Iside…sei pronta a fare tutto questo per Daniel?-guardando dritto negli occhi prima lei poi
Daniel ritornando infine di nuovo sui suoi occhi.
Daniel
mi guardò, fulminandomi con lo sguardo. –Non parlare più, Ian!- mi disse.
-No,
Daniel!- Iside sbottò, spostando Daniel per guardarmi meglio.
-Invece
parlo, perché la amo, Daniel!- dissi, senza guardare lui, ma Iside.
Iside
sgranò gli occhi, mentre un forte “oh” rimbombava in chiesa.
I
miei genitori presenti a quel matrimonio per l’invito fatto da Daniel per tutti
i famigliari dei suoi colleghi, mi guardavano e mi sorridevano.
Selene
invece dietro di me ripeteva “bravo Ian…così” dandomi ancora più coraggio di
parlare.
-Io…Daniel…io…-
Iside cominciò a balbettare.
-Tu
cosa?- tuonò bruscamente Daniel ad Iside.
-Io…amo…Ian…non
posso…sposarti!- disse Iside, facendo sobbalzare Selene in un grosso “evviva”.
Cominciai
a ridere come un matto, mentre Daniel guardava con disgusto Iside che si
allontanava da lui e veniva verso di me.
-Ti
amo, Ian!- mi disse, vicina alle mie labbra.
-Ti
amo anche io, Iside.- le dissi, ma qualcosa fece sobbalzare tutti: Daniel era
andato via, sbattendo forte il portone semiaperto della chiesa.
-Credo…debba
chiarire la cosa…con Daniel…- mi disse Iside a due centimetri dalla mia bocca.
-Beh…dobbiamo
chiarire…- le dissi, prendendo la grande coda del vestito di Iside e portandola
fuori sotto al braccio.
-Daniel..-
chiamai io, mentre lui era di spalle.
-Sapevo
che facevi schifo come uomo, ma non fino a questo punto, Ian!- tuonò Daniel,
bruscamente, avvicinandosi a me e ad Iside.
-Sei
tu quello che ha fatto schifo, sapevi di quello che c’era stato tra me e Iside,
e tu hai avuto la decenza di farmi essere anche tuo testimone? Bell’amico anzi
no tu non sei mai stato amico mio dal momento in cui ti sei fidanzato con la
donna che amo io…- sbottai, avvicinandomi a lui.
Senza
troppi giri di parole, Daniel alzò una mano verso di me dandomi un forte pugno
in pieno viso.
-Daniel!-
urlò Iside.
-Tu
stanne fuori, se non ne vuoi anche tu!- disse Daniel avvicinandosi pericolosamente
ad Iside.
-Tu
non la tocchi nemmeno con una rosa, coglione!- gli diedi un pugno nello
stomaco, facendolo piegare in due.
-Ti
uccido, Ian!- mi guardò dritto negli occhi.
-Non
credo lo farai… sei troppo bambino per farlo, anche se l’età dimostra il contrario.-
gli dissi.
-Andate
a fanculo…- disse voltandosi.
-Daniel?-
lo chiamai per farlo voltare.
Gli
diedi un forte pugno in faccia. –Questo è per aver chiesto di sposare la mia
donna!-
Daniel
mi trucidò con lo sguardo, ma senza dire o fare nulla, si asciugò quel po’ di
sangue che gli usciva dalle labbra e con lo sguardo basso lo guardavamo andare
via.
All’improvviso
io e Iside venimmo catapultati in un abbraccio follemente impazzito di Selene.
-Hey,
hey…è mio!- disse Iside, guardando male Selene.
-Non
te lo tocco tranquilla…- cominciammo a ridere tutti e tre insieme.
-Beh…
è mia cognata!- dissi io, abbracciando Selene e ringraziandola in “segreto”.
-Devo
andare a spiegare a tutti gli invitati che non ci sarà nessun matrimonio…-
disse Iside, scrollando le spalle.
-Ohhhhh!- esclamò Selene. –Che peccato, tutti questi soldi
per i vestiti, le scarpe, i fiori, la chiesa e quel bel banchetto di tanto
prelibatezze magnifiche…- Finì Selene, guardandomi sott’occhio.
Ehm…la
guardai e sorrisi.
-C’è
la chiesa, il prete, gli invitati, la sposa…- dissi, tendendole la mano. –manca
solo lo sposo!- la guardai negli occhi e mi inginocchiai togliendomi il mio
anello di lapislazzuli blu dal dito e lo porsi a Iside.
-Vuoi
sposarmi, Iside?-
Selene
scoppiò a piangere. –Sisisisisisisisisisi digli di
si!- ripeteva Selene.
Iside
mi guardò dritta negli occhi. –Si, voglio sposarti, Ian!-
Mi
alzai e prendendola tra le braccia la baciai, mentre Selene cominciò a correre
per tutta la chiesa.
-La
fermi tu o la fermo io?- mi disse Iside, ridendo.
-Entriamo,
così almeno si calma..- le dissi, prendendo sotto al braccio Iside e portandola
all’altare.
La
marcia nuziale cominciò, Selene era unica quando ci si metteva e guardando i
parenti di Daniel andare, entrammo…il prete era ancora lì ad aspettarci, così,
arrivati fin sotto all’altare principale, cominciò la Santa Messa.
-…Vuoi
tu, Iside Keytech prendere come tuo sposo il qui
presente Ian…- il prete mi fece capire di dire il cognome.
-Somerhalder…-
Dissi guardando Iside, mentre Selene alle mie spalle disse “beh, Sexyholder gli si addice proprio”, facendo ridacchiare me e
Iside.
-…il
qui presente Ian Somerhalder per amarlo e onorarlo per tutti i giorni della tua
vita, in salute e malattia, finché morte non vi separi?- concluse il prete.
-Si,
lo voglio!- esclamò Iside, facendomi sorridere.
-…e
tu, Ian Somerhalder, vuoi prendere come tua sposa la qui presente Iside Keytech per amarla e onorarla per tutti i giorni della tua
vita, in salute e malattia, finché morte non vi separi?- riconcluse
il prete.
Mi
guardai intorno, poi fissai Iside. –Si, lo voglio!- conclusi io.
-…ora
puoi baciare la sposa.- il prete ci guardò benedicendoci mentre io avvicinavo
le mie labbra a quelle di Iside.
-Ti
amo.!- dicemmo in coro per poi baciarci.
Salve SweetHearts!
Come state?...a noi tutto bene, per fortuna!
Allora?? Colpite di questo matrimonio?? Noi siamo
fierissime di questo capitolo…ma tranquille il matrimonio non finisce qui, perché
beh…ci saranno altre sorprese!
Ritornando al capitolo…Ian ha usato delle parole molto
toccanti (abbiamo preso spunto da un discorso che lo stesso Ian ha fatto ad una
coppia di amici durante il loro matrimonio.) … abbiate pietà di noi…ci siamo
impegnate al massimo!
Capitolo 29 *** Tutti insieme appassionatamente! ***
Capitolo 28. Tutti
insieme appassionatamente!
Pov
Selene
...E
come le più belle di tutte le favole, anche Iside e Ian ebbero il loro lieto
fine, diventando il signor e la signora Somerhalder.
Anzi,Sexyholder!
Io
non potevo essere più felice, anche se provavo anche un pizzico di invidia per
non aver lo stesso lieto fine.
Ma,
dopotutto, il mio lieto fine era il mio bambino.
Così,
mi avvicinai a Iside e Ian ancora sull’altare.
-Ehm…ragazzi,
non so come dirvelo ma...sono le 11.30 e alle 12.00 c’è un funerale...dovete
smetterla di baciarvi!- dissi, facendo scoppiare a ridere i due coniugi.
-Hai
ragione, andiamo a festeggiare. Ho tutta la vita per baciarla!- disse romantico
Ian, facendo diventare la mia piccola Iside ancora più rossa.
Così,
tutti sorridenti, insieme agli invitati che ancora mormoravano tra loro, ci
dirigemmo alle auto.
-Ian,
io prendo la tua, no?- chiesi ad Ian, che era mano nella mano con Iside.
-Si,
per me va bene. Tieni!- disse, per poi estrarre le chiavi dalla tasca e
lanciarmele.
Tutti
salimmo nelle nostre auto e in poco tempo arrivammo al bellissimo ristorante
scelto da me e Iside.
Chi
sa cosa stava facendo Daniel in quel momento...
Un
po’ mi dispiaceva, ma in fondo ero troppo contenta per Ian.
Quei
due insieme erano il ritratto della felicità ed era troppo belli da vedere
insieme.
Arrivati
al ristorante, cominciai a guardare tra la folla in cerca di Joseph. Non
l’avevo visto nemmeno in chiesa...
Poco
dopo lo vidi. Stava ridendo e scherzando insieme a Candice e i due mi
sembravano piuttosto intimi.
Mi
innervosii subito, forse più di quanto in realtà volevo ammettere a me stessa.
Così, decisi di avvicinarmi alla prima persona che mi capitava davanti.
-Ehi,Stev!-feci contenta, dandogli
un bacio sulla guancia.
-Ehi,
ciao, splendore!- disse, ricambiando il mio bacio.
-Bella
vero, la cerimonia?- dissi ironica.
-Beh...è
stata molto...particolare!- fece, ridacchiando.–Tu piuttosto?-
-Io
cosa?-
-Sei
ingrassata chiappe d’oro!- fece ridendo.
Beh...
Mi
incupii subito. Come avrei fatto dopo la nascita del bambino?
-Si,
il matrimonio ha stressato più me che Iside.- feci, sperando che Steven non
andasse oltre a fare domande.
-Va
beh, sei bella lo stesso.- disse, facendomi un dolce sorriso e accarezzandomi
una guancia.
Come
sarebbe stato tutto più semplice se in quella famosa estate mi fossi avvicinata
a Steven e non a Joseph.
Così
non mi sarei innamorata di Joseph e ora non starei soffrendo in quel modo.
-Beh,Stev, vado a salutare gli
altri invitati! ...Ci vediamo dopo!-
-A
dopo, chiappe d’oro!- mi salutò Stev,
facendomi sorridere.
Vidi
Iside che stava parlando con una sua amica di corso e mi avvicinai a lei.
-Scusa,
posso rubarti un attimo la sposa?- dissi, prendendo Iside a braccetto.
-Certo,
come no!-
Così,
sorridendo, ci allontanammo da lei.
-Beh,
commenti su questo matrimonio?- le chiesi, sorridendo.
Lei
fece un enorme sorriso a 32 denti. –Sono felicissima! Ancora non riesco a
credere che tutto quel ben di Dio sia mio marito!- fece, indicando Ian con un
cenno della testa.
-Si,
sei moooltofortunata
piccola!- le dissi, facendola ridacchiare. –Ben di Dio che stasera poi ti
ritroverai nel letto!-
Iside
scoppiò a ridere. –Si, sono stata con lui una sola volta e adesso devo
recuperare!- disse, coinvolgendo anche me nella risata.
In
quel momento dalle casse sparse per tutta la sala, partì una dolce musica.
Ian
e Iside si voltarono a guardarsi nello stesso istante. Era incredibile la
sintonia che c’era tra quei due!
Ian,
sorridendo, si avvicinò a Iside.
-Mi
concede questo ballo, signora Somerhalder?- disse, tendendole una mano.
-Certo,
signor Somerhalder!- gli rispose lei sorridendo e insieme si diressero al
centro della sala.
-Mhmmhm.- due colpi di tosse mi fecero voltare. –Balli
con me, chiappe d’oro?-
-Certo,
piattola!- gli sorrisi, mentre anche io e Steven, insieme a tante altre coppie,
cominciammo a ballare il lento al centro della sala.
Appoggiai
la testa sulla spalla di Steven e guardai un punto impreciso. Sfortuna volle,
che il mio sguardo si posò proprio su Joseph, intento a ballare con Candice.
Ma
perché stavano sempre insieme quei due?!
All’improvviso
Chris, che stava ballando con una nostra cugina, si avvicinò a noi.
-Posso
rubarti mia sorella e il mio nipotino?-
Sgranai
gli occhi e mi voltai a guardare Chris. Ma che diavolo gli veniva in mente?!
Diedi
una veloce occhiata a Joseph e per fortuna lo trovai intento a parlare con
Candice: non aveva sentito niente.
-Nipotino?-chiese
Steven, guardando prima Chris e poi me.
-Nulla,
lascia stare! …Ti dispiace se ballo con mio fratello?-
-Fa
pure, chiappe d’oro, io ballo con...- disse, rivolgendosi a mia cugina.
-Denise!-fece
prontamente lei, per poi avvicinarsi a Steven.
-Chris,
ma cosa ti è saltato in testa?!- lo rimproverai, dopo aver cominciato a
ballare.
-Non
credevo fosse un segreto di stato.- fece lui, facendo un’alzatina di spalle.
-Beh,
lo è. Quindi sta zitto!- feci nervosa, guardando altrove.
-Dovresti
calmarti un po’, sorellina.-
-Hn.-mi limitai a dire.
Poco
dopo il ballo finì e, quasi contro la mia volontà, mi voltai verso Joseph.
Stava
guardando verso di me con gli occhi sgranati, mentre mia cugina stava dicendo
chi sa cosa.
Pov
Joseph
Stavo
ballando con Candice in mezzo a tante altre coppie, ma non potevo evitare di
guardare Selene quando lei non mi vedeva.
-Finirai
per consumarla se continui a guardarla in quel modo!- fece Candice.
-Scusa,
Candy, ma...- mi fermai. –Non riesco a non farlo.-
-Neanche
ora che è ingrassata? Secondo me non doveva mettersi quel vestito così
attillato!-proruppe, lanciando un’occhiata veloce a Selene.
-Per
me è sempre bella e tu sei cattiva a dire queste cose.-le
dissi, facendole fare una giravolta.
-Secondo
me dovresti smettere di pensarla. Ti sei già fatto troppo male.-
Sospirai.-...Smettere
di pensare a lei, sarebbe come smettere di pensare…- sussurrai.
-Ma
da quando Klaus è diventato così...romantico?- disse, ammiccando.
Proprio
in quel momento, si avvicinò a noi Steven, che stava ballando con una ragazza
che non avevo mai visto.
-Ingrassata
Selene, vero Stev?- fece
Candice ridacchiando.
-Ma
che ingrassata!- fece la ragazza accanto a Steven.–E’ incinta e si dice che il
padre sia il suo ex ragazzo. Quale, poi, non si è capito!-
Il
mondo mi crollò addosso in quell’istante.
Era
incinta e non me l’aveva detto?
Mi
voltai subito a guardarla, con gli occhi sgranati, proprio nel momento in cui
la musica finiva.
Mi
sentivo il mondo vorticare intorno e una strana sensazione alla bocca dello
stomaco.
Lasciai
lì Candice e Steven e mi avvicinai a lei.
-Cos’è
questa storia?!- dissi a denti stretti.
Speravo
forse che lei smentisse tutto?
-Che
storia, Joseph?-
-Sei
incinta, Selene?- dissi, riuscendo a stento a parlare.
Selene
sgranò gli occhi, per poi incenerire la cugina con lo sguardo.
-Selene!-la
richiamai, mentre dietro di lei arrivarono Iside e Ian.
Loro
sicuro sapevano qualcosa...come avevano potuto non dirmelo?!
-Si...lo
so…lo sono...- sussurrò Selene con un filo di voce e in quel momento qualcosa
dentro di me si ruppe.
Mi
portai la mano nei capelli e cercai di mantenere la calma.
-Di...di
chi...di chi è?- balbettai.
Selene
si irrigidì e poi guardò dietro le sue spalle. Seguii la traiettoria del suo
sguardo e per poco non crollai del tutto.
Perché
stava guardando Ian?!
-Il
bambino è di Ian?!- quasi urlai, indicandolo con una mano.
No,
non poteva essere.
-Ehi,
ehi, amico, con tutto il rispetto per Selene, io un figlio lo farei solo con
Iside, quindi credo sia arrivata l’ora che tu ti faccia qualche domanda!- fece
Ian, facendo un sorriso tirato.
Cosa...che...che
significava?
In
quel momento avevo solo una gran confusione in testa, non riuscivo a capire
cosa mi stesse accadendo attorno.
-Sei
tu...- sussurrò Selene, guardando altrove. –Sei tu il padre, Jos.-
Spalancai
gli occhi. Quella rivelazione mi lasciò senza parole.
Io...mio…
-Io
non pretendo nulla da te, Jos.- disse Selene, interpretando in modo sbagliato
il mio silenzio. –Volevo dirtelo...stavo per farlo, ma l’ultima volta che
abbiamo parlato abbiamo solo litigato e per questo...- si bloccò.
-E
dopo...dopo non potevi dirmelo?!- le dissi sconvolto.
-Quando?
Dopo che mi hai detto che sono la cosa peggiore che ti sia capitata? Scusami se
non...se non ero dell’umore adatto!- fece lei.–Ma ti ripeto. Io non pretendo
nulla. Non pretendo che tu stia con me perché aspetto tuo figlio. Non sono il
tipo di ragazza che incastra il proprio fidanzato pur sapendo che lui non la
vuole più. Non...non ho bisogno dei tuoi soldi, Joseph...- detto questo uscì in
terrazza, non dandomi nemmeno il tempo di risponderle.
Io
non volevo questo. Non volevo che lei pensasse quelle cose orribili!
Senza
nemmeno pensarci un attimo la seguii in terrazza, trovandola di spalle.
-Selene...-
-Lasciami
sola, ti prego...- disse, con voce rotta dal pianto.
Io
la raggiunsi e la voltai verso di me.
Le
asciugai le lacrime, per poi appoggiarle le mani sulle spalle. –So che non
dovrei stare con te perché aspetti mio figlio. E infatti io non voglio stare
con te per questo...-
-Jos,
per favore, lo so, io...- cominciò a dire, ma io la bloccai.
-Non
voglio stare con te perché sarai la madre di mio figlio, ma voglio farlo perché
ti amo. E ti amo dal primo momento che ti ho vista, quindi smettila di sparare
tutte queste cazzate dei soldi e dell’incastrare.-
Selene
mi guardò diritto negli occhi, piangendo di nuovo, ma sorridendo.
-Jos...-
Io
la attirai a me, abbracciandola fortissimo.
-Ti
amo, Selene.-
-Ti
amo. Morgan!- disse, facendomi scoppiare a ridere.
-E’proprio un matrimonio ricco di
sorprese!-
-E’molto...intenso.- concordò
anche lei.
-E
sai cosa lo renderebbe ancora meglio?- le dissi, accarezzandole una guancia.
-Cosa...?-
-Beh,
voglio imparentarmi con Ian e prenderlo in giro per tutta la vita!- le dissi
sorridendo.
Lei
aggrottò le sopracciglia. –Che intendi? … -
-Voglio
che mi sposi, Keytech. Ti
ci vuole un collare al collo, così da non potermi più scappare.-
-Sei
sempre il massimo della dolcezza, Morgan!- disse lei, sorridendo e ritornando
ad abbracciarmi forte.
-Ovvio.
Ma tu comunque non mi hai dato una risposta.-
-Ah,
perché, era una domanda?- disse, ammiccando e facendomi ridere.
-Lo
era.-
-Allora
ti sposo, Morgan.-
La
baciai con forza, quasi schiacciandola contro me.
Quanto
amavo quella ragazza e adesso non potevo essere più felice di così.
-Rientriamo,
dai...- le dissi, accarezzandole una guancia.
-Ok...-
Mi
sorrise e, mano nella mano ritornammo da tutti gli altri.
SalveSweetHearts!
Allora?
Contente? Anche per Jos e Sely
c’è il buon fine. Ci hanno fatto contorcere lo stomaco questi quattro, vero?
Ma
per fortuna è andato tutto bene!
Joseph
ha perdonato Selene senza problemi, questo è vero amore…dopo che i due hanno
sofferto ora possono essere felici insieme al loro fagottino/a.
Beh…anche
se ci viene da piangere…la storia è quasi al culmine, mancano solo due capitolo
e uno di questi è l’epilogo.
Speriamo
che piaccia a tutti.
Ringraziamo
come sempre tutti per il vostro supporto.
Dopo
due ore di duro travaglio e il parto, finalmente ero nella mia stanza
all’ospedale con quel fagottino meraviglioso tra le braccia.
Era
bellissimo e più lo guardavo e più me ne innamoravo. Alzai gli occhi: Joseph era
accanto a me e guardava me e il bambino con occhi lucidi.
Cominciò
ad accarezzargli la testa, per poi sporgersi verso di me e darmi un bacio.
-Sei
stata brava, mammina!- sorrise, sedendosi sul letto accanto a me.
-Anche
tu, paparino!- gli dissi, appoggiando la testa sul suo braccio, mentre non
toglievo gli occhi da quel piccoletto.
Era
così piccolo e perfetto e la cosa che mi rendeva ancora più felice era che era
il frutto dell’amore che io e Jos provavamo.
-Come
vogliamo chiamarlo?- mi chiese Joseph, accarezzandomi la testa.
-Non
lo so...a te cosa piacerebbe?- alzai il viso per guardarlo.
Joseph
sembrò pensarci un po’ su, poi sorrise. –A me piacerebbe Martin.- disse,
prendendo la manina del bambino.
Io
lo guardai, per poi guardare anche il fagottino. –Martin. Martin Morgan. Suona
bene.- dissi.
-Allora
è deciso. Martin Morgan.-
-Si,
il mio piccolo Martin!- feci, per poi alzare il bambino e depositargli un
piccolo bacio sulla testa.
Proprio
in quel momento, arrivarono Ian e Iside, ovviamente mano nella mano.
-Ehi,
piccioncini!- fece Iside sorridendo, avvicinandosi a noi.
-Ehi,
novelli sposi!- dissi anche io di rimando, mentre Iside dava un bacio prima a
Jos e poi a me.
-Ma
datemelo questo fagottino!- Iside prese il bambino in braccio, mentre anche Ian
ci salutava.
-Avete
deciso come chiamarlo?- mi chiese Ian, lanciando poi un’occhiata a Iside che
giocava col bambino.
-Si,
si chiama Martin.- fece Joseph, alzandosi.
-Bel
nome.- sorrise Ian.
-Tua
madre ha già chiamato tutto il mondo per dire che avevi partorito.- mi disse
Iside, dandomi di nuovo Martin.
Sbuffai.
–Si, tra poco la notizia arriverà anche ai giornali. Sono tutti giù?- le chiesi
poi.
-Si
e l’unico senza attacchi di nervi o gioia è Chris. Lui sembra piuttosto
tranquillo.- mi rispose Iside, sedendosi accanto a me.
Non
vedevo i miei genitori da un bel po’ di tempo e ritrovarmeli all’improvviso
fuori casa il giorno prima della data del parto, era stato un po’ uno shock.
Non
mi aspettavo sarebbero venuti, credevo l’avrebbe fatto solo Chris, dato che i
miei genitori non avevano mai brillato per amore verso i figli, ma forse la
nascita del loro primo nipotino li aveva ammorbiditi un po’.
-Come
procede la vostra vita matrimoniale? Mi sorprende che tu non l’abbia ancora uccisa
mentre dorme.- dissi a Ian, facendolo scoppiare a ridere.
-Sei
poco carina, sorellina!- Iside mi fece la linguaccia. –Io sono buonissima, vero
amore?-
Ian
non rispose, limitandosi a fischiettare.
-Vedi?
La pensa proprio come me!- scoppiai a ridere, coinvolgendo anche gli altri,
ovviamente tranne Iside.
-Siete
tutti contro di me, non è giusto!- disse, ma poi sorrise anchelei. –Non ti uccido solo perché non voglio
che il piccolo Martin sia orfano di madre, anche quando poi ti
conoscerà...povero bambino!- concluse, prendendogli una manina.
-Non
è vero, sarà un’ottima madre.- disse Joseph.
-Beh,
tu non potevi dire diversamente!- fece anche Ian, avvicinandosi al bambino.
–Forza, adesso lasciate questo angioletto al suo zio!- continuò, per poi
prendere Martin in braccio.
Ian
cominciò a giocare col bambino, sotto gli occhi inteneriti di Iside.
-E’
sexy anche così, vero?- mi sussurrò Iside.
Io
la guardai, poi voltai lo sguardo verso Ian.
Beh...in
effetti...
Ritornai
a guardare Iside. –Beh, sei una donna molto fortunata!- le sussurrai, attenta a
non farmi sentire da Joseph.
Iside
scoppiò a ridere. –Anche Joseph non è male. E pensare tutto quello che abbiamo
passato per arrivare fino a qui…- disse, per poi riportare lo sguardo su Ian.
-Già...-
mi limitai a dire e istintivamente presi la mano di Joseph.
Era
vero, ne avevamo affrontate di tutti i tipi, ma per fortuna il nostro amore era
stato più forte di tutto ed era proprio grazie ad esso che ora potevamo essere
una famiglia felice.
Ian
mi si avvicinò e mi ridiede Martin. –Purtroppo ora dobbiamo andare, ti
chiamiamo stasera e domani mattina ritorniamo.-
-Ok,
ragazzi.-
Iside
mi diede un bacio sulla guancia, poi, dopo aver dato un bacetto anche a Martin
e a Jos, raggiunse Ian e, così, mano nella mano, lasciarono la stanza.
Ritornai
a guardare Joseph. –Sono così…contenta.- gli dissi.
-Anche
io. Non potrei esserlo più di così.- fece, per poi baciarmi.
Amavo
da morire quel ragazzo e tutte le cose belle che mi aveva regalato, ma sapevo
che quello sarebbe stato solo il primo di tanti altri giorni felici.
Pov
Iside
Ero
finalmente felice, sia per me e Ian sia per Sely e
Joseph. Dopo tutto quello che era successo era arrivata la meritata felicità
per noi quattro.
Ovviamente
anche la vita matrimoniale era difficile ma in cuor mio sapevo che Ian era mio
e non potevo desiderare di meglio.
Mi
piace anzi amavo svegliarmi la mattina e poterlo abbracciare, stringendolo a
me.
Ancora
non potevo crederci: Ian era veramente mio marito e io ero la signora
Somerhalder.
-A
cosa pensi, piccoletta?- chiese Ian, mettendomi una mano sulla spalla mentre
uscivamo dall’ospedale.
Lo
guardai sorridendo. –A noi…-
-A
noi? …come mai?- voltò il viso verso di me e fece scontrare i nostri nasi.
-Io
ci penso sempre…se tu che non lo fai mai!- imbronciai il viso.
Ian
sorrise. –E chi te lo dice, mogliettina mia?-
-Il
tuo “come mai”…- ridacchiai anche io.
Ian
sembrò pensarci su…-Mi vorresti incastrare, bella mogliettina mia?-
-Mhm…ti ho già incastrato!- feci un sorriso malefico.
-Ah
si? …mi hai sposato solo per incastrarmi? E brava la bella Iside Keytech!- fece Ian, facendomi la linguaccia.
Inarcai
le sopracciglia. –Iside Somerhalder, volevi dire!- sorrisi infine.
Ian
mi strinse forte a lui.
Amavo
essere abbracciata in quel modo da lui, amavo fare tutto con lui, anche
litigare perché sapevo che dopo fare la pace era semplicemente stupendo.
Ian
mi cinse i fianchi con una mano. –Ti amo, lo sai?- mi depositò un bacio sulla
guancia.
-Anche
io.- gli posai la mano sulla guancia e mentre stavamo per baciarci qualcuno
tossì.
-Andate
via?- fece la voce davanti a noi.
Era
Chris! Dal giorno del matrimonio non c’eravamo più visti e Selene mi aveva
detto più volte che Chris non aveva digerito ne il mio matrimonio ne la sua riappacificazione
con Joseph.
Infatti,
quando era ritornato il giorno prima del parto…beh, era stato distante e molto
acido nei confronti dei due ragazzi.
Sia
io che Selene non sopportavamo quel comportamento…cosa voleva da noi? Poteva
dire che eravamo piccole per affrontare tutto quello…però addirittura essere
acido con Iane Jos era davvero il
massimo.
Così,
senza guardarlo, mi strinsi tra le braccia forti di Ian. –Si, io ed Ian siamo
un po’ stanchi…stiamo da questa notte in ospedale…andiamo a riposare.-
-Tutti
siamo stanchi…ma di certo non ce ne andiamo!- fece Chris, incrociando le
braccia al petto.
-Non
tutti siamo uguali!- fece di rimando Ian, stringendomi di più a lui, come per
dire: “Iside è mia moglie e tu porta i tuoi occhi lontano da lei”.
Lo
sentii sbuffare dietro di noi, mentre Ian lo salutava con un gesto della mano.
Quel
ragazzo era molto strano ancora non capivo il perché di quell’atteggiamento.
Poi qualcosa si illuminò nel cervello di Ian.
Infatti
si distaccò da me e si avvicinò a lui. –Puoi essere chi vuoi, anche mio cognato
ma ho delle cose da dirti.- fece Ian, mentre Chris si riportò nuovamente le
braccia al petto.
-Parla
bamboccio!- disse Chris, facendomi innervosire tanto da avvicinarmi ad Ian
velocemente.
Ian
mi mise una mano sulla spalla per bloccarmi. –Le offese tienitele per te…poi
che tu fai l’acido con me o Joseph non credo risolvi tanto, perché ora Iside è
mia moglie e un mese fa anche Jos ha sposato Selene, perciò questa acidità e
antipatia puoi anche evitarla. Ora torno a casa con mia moglie e domani vengo a
trovare mia cognata e non voglio trovarti con questa faccia da morto perché è
nato uno splendido bambino ed ha bisogno di allegria.- Ian mi strinse le spalle
e ci voltammo per andare via.
-Ah,
sorridi Chris che la vita è bella!- feci io, facendo un grosso sorriso e
abbracciando Ian.
Ci
avvicinammo all’auto di Ian e dopo aver salutato con la mano tutti, compresi i
“miei genitori” ritornammo a casa.
Ovviamente
per tutta la serata non facemmo altro che ridere sulla faccia da pesce lesso di
Joseph quando Selene aveva ormai partorito il pargoletto.
In
pochi mesi era tutto cambiato…e quel cambiamento ci aveva portate ad essere non
solo mogli e “mamme” ma anche due donne mature.
Ora
dovevamo vivere serenamente perché la nostra felicità era proprio accanto a
noi.
SalveeeeeeSweetHearts!
Come
va? …iniziamo col dire: in bocca a lupo a tutte le maturantiiiiiiiiiiiiii!
Sperando che ce ne siano xD.
Allora???????
Cosa ne pensate di questo capitolino?
Finalmente
il piccolo Martin è nato…come ve lo immaginate voi?
Per
fortuna le cose invece tra Isy e Ian vanno a
meraviglia…solo che loro ancora non hanno messo in atto un fagottino…ahahha…
Non
ci prolunghiamo più di questo…perché se no cominciamo a piangere visto che
questo è l’ultimo capitolo poi ci sarà l’epilogo! Che tristezza.
Come
sempre ringraziamo tutte le persone che ci hanno sostenute in questo viaggio.
Erano
le sette del mattino quando un piccolo esserino dai riccioli castano scuro si
lanciò sul nostro letto, facendomi mugugnare per il calcio ricevuto nelle parti
basse.
-Martin...-
mi lamentai, ancora stretto a mia moglie.
-Papy voglio dommire qua!-
protestò.
Selene
si staccò da me, coprendosi maggiormente con la coperta. –Dormire, tesoro, si
dice dormire.- disse, facendo poi uno sbadiglio.
-Dai
amore, hai tre anni, sei un ometto...vai a dormire nella tua stanza...- feci,
piegandomi un braccio sugli occhi e sbadigliando.
-No,
perché tu devi abbracciare la mamma e io no!- incrociò le braccia al petto,
mentre gli occhi gli si riempivano di lacrime.
Selene
così, infilò la testa sotto le coperte, probabilmente alla ricerca dei suoi
vestiti e poco dopo attirò Martin sotto le coperte.
Mi
misi di lato, per vedere Selene che giocava con Martin.
Era
stupendo vederli insieme.
Era
stupenda la nostra vita insieme.
Accarezzai
la testolina di Martin, mentre lui si voltava verso di me, dandomi un forte
bacio sulla guancia.
-Sei
bello, papy!- disse ridendo. –Ma la mamma lo è di
più!- disse, scoppiando a ridere e coinvolgendo anche noi.
Era
tutto sua madre quel bambino!
Era
capace di fregarmi nello stesso modo!
Sorrisi,
appoggiandomi con la testa sul cuscino di Selene. –Il buon giorno si da solo ai
bambini?- dissi.
Selene
venne verso di me e mi diede un dolcissimo bacio sulle labbra. –Buon giorno,
amore.- mi disse, per poi baciarmi di nuovo.
-Ma
che schifo! Vi baciate sempre!- protestò Martin.
-E’
per questo che devi dormire in camera!- dissi a Martin, beccandomi uno schiaffo
in testa da parte di Selene.
Ridacchiai,
mentre Martin si metteva seduto. –Siete noiosi, io me ne torno nella mia
cameretta!- disse all’improvviso, alzandosi dal letto e fiondandosi fuori dalla
stanza.
-Quel
bambino ti assomiglia ogni giorno di più.-
Selene
salì a cavalcioni su di me. –Vuoi direintelligente, dolce e diabolicamente affascinante?- disse, facendomi un
sorriso.
-Volevo
dire che mi farà diventare matto!- le risposi, facendole anche io un sorriso.
-Beh,
allora credo che la tua pazzia adesso arriverà a livelli inimmaginabili!- mi
disse, facendomi eccitare.
-Mhmmhm…- sussurrai, portandole
le mani sul sedere.
Selene
cominciò ad avvicinarsi sensuale alle mie labbra, ma ad un centimetro da esse
si fermò.
-Sono
incinta, Morgan, cosa ti credevi?- disse, facendomi un enorme sorriso.
Lei…COSA?!
Mi
alzai di scatto a sedere, trovandomi faccia a faccia con lei. –Cosa...?-
sussurrai.
-Diventerai
papà per la seconda volta, mio caro JoMo. Devo dire
che ti impegni molto nei nostri momenti!-
Non
le risposi nemmeno, perché l’abbracciai fortissimo, quasi stritolandola.
Ero
troppo felice.
Non
credevo nemmeno esistesse una felicità tale.
-Ti
amo...- la baciai. –Ti amo...- un altro bacio.
Intervallavo
a ogni bacio un ti amo.
-Ti
amo anche io Joseph e grazie per la splendida vita che mi hai regalato...- mi
sussurrò, per poi baciarmi di nuovo.
Pov
Ian
La
sveglia era appena suonata, e controvoglia aprii gli occhi: Iside mi stava
fissando.
-Buongiorno,
mogliettina cara!- dal giorno del matrimonio non facevo altro che ripeterle che
lei era mia moglie.
-Buongiorno,
maritino caro!- mi disse, poggiandomi le sue calde labbra sulle mie. –Dormito
bene?- mi chiese.
-Come
sempre…si dorme una meraviglia accanto a te…- le dissi, stringendo il suo corpo
nudo e voltandola per far scontrare la sua schiena con il mio petto.
-Mhm…- mugugnò Iside, facendo scontrare il suo sedere sul
mio basso ventre.
-Mi
piace quando sei così, così, intraprendente!- dissi, facendo scoppiare a ridere
Iside e coinvolgendo anche me.
-Lo
so…- mi disse, voltandosi nuovamente verso di me allacciando la gambe destra al
mio fianco.
-Sono
felice che lo sai…- mi portai più vicino a lei.
-Uh,
qui c’è qualcuno sveglio più di te…- Iside cominciò a strusciarsi sul basso
ventre in modo da farmi eccitare più del normale.
-Mhm…è sempre sveglio…ormai lo conosci bene…- sussurrai,
avvicinandomi ancora di più a lei con il mio corpo.
-Beh,
lo conosco eccome…proprio come tu conosci qualcosa di mio…un qualcosa…- si
bloccò nell’attimo in cui entrai in lei, con una dolcezza infinita.
-Un
qualcosah?...- la stanza così si riempì di forti
gemiti.
Con
lei tutto era bellissimo, soprattutto questi momenti di infinita dolcezza e
passione.
Erano
tre anni ormai che eravamo sposati e non avevo mai pensato a niente o nessuno
se non solo a Iside.
Era
la mia vita e tutto quello lo dimostrava.
Sentirla
gemere sotto il mio corpo mi faceva impazzire, la volevo, la volevo con tutto
me stesso.
-Ti
amo!- ripetevo ad ogni spinta.
Lei
mi baciava, mi stringeva e ripeteva con me “Ti amo”.
Insieme
arrivammo al piacere riempiendo la stanza di urla avvolte in quella passione
che solo con lei avevo avuto e volevo.
-Mhm…più passa il tempo è più mi piace fare l’amore con
te..- ammise Iside.
-Beh,
non dirlo a me…sei mia…e ogni giorno ti voglio sempre di più.- le dissi,
baciandola e avvolgendo le mie possenti braccia alla sua pancia.
Cominciai
ad accarezzarla, era così morbida, così profumata, così mia!
-Amore…-
mi chiamò Iside, rimettendosi di fronte a me.
-Amore
mio…cosa c’è?- la guardai, sorridendo.
-Devo
dirti una cosa…- rimase la frase in sospeso.
Ok!
Il mondo in quel momento mi stava crollando addosso! Cosa doveva dirmi? Voleva
lasciarmi? Cosa stava succedendo?
Ed
ecco che tutte le peggiori cose riaffioravano nella mia mente.
-Hey…hey..-
Iside prese il mio viso tra le sue mani. –Non fare quella faccia…non è nulla di
tutto quello che secondo me stai pensando…-
Sospirai.
–Lo spero…comunque…dimmi.- la incitai a parlare.
-Ehm…vedi…un
mese fa…ehm… sono incinta, amore!- disse prima piano poi aumentando la
velocità, spiazzandomi.
Incinta?
I
miei occhi si aprirono e molto probabilmente si fecero a cuore.
-Dici…sul
serio?- la guardavo con occhi da pesce lesso.
-Si…sono
incinta…ho fatto il test di gravidanza questa mattina…sai ho 15 giorni di
ritardo!- cercò di giustificarsi, ma non doveva farlo, perché io lo volevo da
matti un bimbo con lei.
-Amore
mio…- la strinsi. –sono l’uomo più felice del mondo!- gli dissi, baciandole le
labbra e inspirando il suo odore di rosa.
-Davvero?-
mi disse lei, guardandomi.
-Felicissimo…puoi
domandarlo anche a Gesù Cristo!- le dissi.
-Ti
amo, Sexyholder!-
Inarcai
le sopracciglia. –Anche tu con Sexyholder?- scoppiai
a ridere.
-Beh…Selene
ci ha azzeccato!- cominciammo a ridere come matti.
-Ti
amo anche io…mia cara moglie!-
-Quando
mi chiami “moglie” sai che mi fai venire le farfalle nello stomaco?- disse Iside
arrossendo.
-Tu
con un solo sguardo mi fai venire le farfalle nello stomaco…moglie mia e futura
mamma!- le dissi, abbracciandola.
-Oh
mio bel futuro paparino!- mi disse, anche lei abbracciandomi.
Mi
sentivo l’uomo più fortunato del mondo, avevo una moglie che per me era tutto e
ora diventerà anche una magnifica mamma.
Una
mamma che solo io Ian Somerhalder potrò sempre vedere e amare.
THE END
Salve SweetHeart!
Come state? Riuscirete a perdonare
il nostro ritardo? Ma era tutto calcolato. Decisamente un anno fa io e la mia
amichetta Dark Moon abbiamo cominciato questa avventura e abbiamo scelto di
aggiornare proprio il giorno del nostro primo aggiornamento!
Ovviamente le cose erano cominciate
bene poi sono andate male…ma come sempre il bene prevale su qualunque cosa…ed
ecco che i nostri quattro finalmente sono felici…JoMo
aspetta da sua moglie un altro bel figlioletto mentre Ian aspetta dalla sua “mogliettina”,
proprio come la chiama lui, un bel pargoletto…finalmente.
Come sempre ringraziamo tutte le
persone che ci hanno sostenute dal primo all’ultimo aggiornamento. Grazie grazie e grazie infinite…senza voi questa storia non
sarebbe nata.