Un Nuovo Inizio (Titolo Provvisorio)

di Erika_somelharder
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Awakening ***
Capitolo 2: *** A future Blooms ***



Capitolo 1
*** Awakening ***



Un Nuovo Inizio
AWAKENING
Cosa mi succede ? Ho i capelli cosi pieni d’erba che sembro un fienile vivente. Mi guardo in torno, scoprendo di essere nel bel mezzo di un prato. Ma come ci sono arrivata qui? Cerco di ricordare cosa è successo ma mi viene solo un forte mal di testa. Sento anche una strana fame . non riesco a capire. Non ho mai provato niente del genere finora.
Ad un certo punto una voce mi riscuote dai miei pensieri.
Sconosciuto: «Bene , ti sei svegliata finalmente!»
Io: «Chi è? Chi parla?»
Un ragazzo mi si para davanti a velocità sovraumana. Dapprima mi spavento ma poi non posso far a meno di pensare che è davvero bello. Capelli corvini come la notte e occhi azzurro che sembrano scavarmi dentro. Se ne sta zitto ora, in attesa di una risposta.
Ma io non posso fare a meno di fissarlo. Sono letteralmente ipnotizzata da quegli occhi. Poi mi riscuoto. Ma che sto facendo?? Mi giro dandogli le spalle e provo ad andarmene.
Io: « Scusa ma ora devo proprio andare.»
Non faccio in tempo a muovere un passo che lui è di nuovo davanti a me. Ma come ha fatto a muoversi così velocemente? E cosa vuole da me? Mi sorride di nuovo.
Scon.:« Non andartene, io ti devo aiutare….Erika. »
Tutto si ferma. Sono terrorizzata. I miei occhi che finora avevano evitato di incontrare i suoi per paura di un altro abbagliamento, ora si puntano in quegli specchi d’acqua con una paura divorante.
Io: «co….come fai a conoscere il mio nome??»
Mi sorride tranquillo.
Scon.: «Io so molte cose. Adesso sei in transizione e sei agitata. Lascia che ti aiuti.»
Transizione? Ma che cavolo dice? È un pazzo? Cerco di scappare da lui dicendo che non mi sento bene mentre la strana fame mi assale di nuovo. Lui mi fa voltare verso il suo viso e sbuffa.
Scon.: «Ma quante volte te lo devo dire? Io. Ti. Posso. Aiutare. Lascia che ti aiuti.»
Un po’ per il fatto che magari dopo mi avrebbe lasciata in pace, un po’ perché speravo mi aiutasse, annuii stretta fra le sue mani. Lui sorride e mi lascia il volto.
Scon.: «Bene, andiamo a fare un giretto.»
Mi mette una mano sulla spalla.
Scon.:« Sono sicuro che ci divertiremo molto insieme.»
 
Angoletto Autrici:
Zdravei, popolo di efp!! Siamo Aggie e Erika e…stiamo inventando questa nuova storia, chiunque abbia una buona idea per il titolo definitivo è pregato di contattarci !!  ;););) Alla prossima!!

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Capitolo 2
*** A future Blooms ***


Mi portò a casa sua, e la mia confusione per un attimo fu cancellata dalla meraviglia di quella casa così grande e antica.
«A proposito, io sono Damon. Conoscerai presto quel tenerone del mio fratellino e Ag…»
Una ragazza mora entrò nel salone e mi scoccò un’occhiataccia. Aveva nello sguardo un che di seccato ma anche rassegnazione.  Ad un certo punto parlò.
« E questa chi sarebbe? Una delle tue solite amichette con cui ti diverti?» Sospirò.
Damon la incenerì con lo sguardo. Non avevo capito niente a parte una cosa… quella che non saremmo mai andate d’accordo. Damon ci presentò.
«Erika, questa è Agatha, una mia lontana cugina. Vive da noi e ti aiuterà nella transizione…vero Agatha?» disse in un  tono che non ammetteva repliche. Lei guardò prima lui e poi me.
« Damon, dobbiamo parlare un attimo.»
Damon la seguì, dicendomi di stare lì e di non muovermi. Mi sembrava di essere in un manicomio. Agatha aveva usato di nuovo quella parola “transizione” che non sapevo neanche cosa significasse e credevo che non portasse niente di buono. Poi Agatha aveva parlato di cancellare la memoria…ma dove ero finita??
Mi sentivo più confusa ogni secondo che passava e pregavo perché Damon ritornasse e mi desse un po’ di spiegazioni. Intanto il mal di gola, se cosi si poteva chiamare, aumentava. La gola era sempre più secca e mi sentivo indebolita. Mi pareva di essere un tossicodipendente a cui mancano le sue droghe. Pensai di andare a prendere un po’ d’acqua per calmare il bruciore, e perché no, anche curiosare in giro.
«Tanto non farò nulla di male.» pensai. Il bruciore aumentò. Non mi sentivo cosi male da ieri notte, quando Damon mi aveva trovata. Andai in quello che presumibilmente era il salotto. Mentre curiosavo in giro sentii la porta di ingresso sbattere e qualcuno entrare nel salotto dove stavo. Vidi quel viso….quel viso…un brivido di terrore mi corse giù per la schiena…

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