Tu, io, lui, l'altro e il suo migliore amico...

di NekoKya
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Tu & Io, l'altro e il suo migliore amico ***
Capitolo 2: *** Tu... ***
Capitolo 3: *** Lui ritorna... ***
Capitolo 4: *** Tu, io e il nostro rapporto speciale ***
Capitolo 5: *** Tu, io e il suo ritorno... ***
Capitolo 6: *** Io e la mia coscienza ***
Capitolo 7: *** Io, tu, l'altro e i nostri problemi ***
Capitolo 8: *** Io, tu e lui: di nuovo insieme ***
Capitolo 9: *** Io e i miei sentimenti ***
Capitolo 10: *** Tu vs l'Altro ***
Capitolo 11: *** Noi e l'intimità di coppia ***
Capitolo 12: *** Io e le situazioni complicate ***
Capitolo 13: *** Tu ed io: una vera coppia (disastrosa) ***
Capitolo 14: *** Tu e i miei genitori ***
Capitolo 15: *** Io, lei e la tua perversione ***
Capitolo 16: *** Io e un progetto romantico ***
Capitolo 17: *** Tu, io, lei e il suo ragazzo: un week end piccante? ***
Capitolo 18: *** Tu, io, lei e il suo ragazzo: da piccante a disastroso? ***
Capitolo 19: *** Noi e una serata improbabile ***
Capitolo 20: *** Tu, io e una notte speciale ***
Capitolo 21: *** Noi e un giorno di ordinaria follia ***
Capitolo 22: *** Io e un grande vuoto ***
Capitolo 23: *** Io e la vera Sakura ***
Capitolo 24: *** The baka love song ***
Capitolo 25: *** Io e il mio baka ***
Capitolo 26: *** Io, tu e gli altri: una cenetta indimenticabile ***
Capitolo 27: *** Delirio in casa mia ***
Capitolo 28: *** Io e la guerra delle supposte ***
Capitolo 29: *** Io, tu, lui e lei: una situazione imbarazzante ***
Capitolo 30: *** Tu, una foto sexy e... ***
Capitolo 31: *** Noi non siamo una coppia normale ***
Capitolo 32: *** Noi e il nostro primo Natale insieme ***
Capitolo 33: *** Promettimi che tornerai ***
Capitolo 34: *** Ogni inizio ha la sua fine ***



Capitolo 1
*** Tu & Io, l'altro e il suo migliore amico ***


Stamattina mi sono svegliata presto, devo assolutamente portare questi documenti all’Hokage, certo che fa parecchio freddino di mattina… avrei dovuto vestirmi un po’ più pesante.
Sorrido al pensiero di vederti, chissà se ti sarai addormentato sulla scrivania come faceva Tsunade-sama? Mpf… molto probabilmente sì!
Però… sono passati ben tre anni dalla nostra “vittoria” e come speravo sono molto cambiata da quando avevo 15 anni, ora non solo sembro più matura ma sono anche molto più donna di prima! Mi sono anche alzata! Anche se l’Hokage è sempre più alto di me… e beh sono anche ben messa con forme e tutto il resto, non per vantarmi ma ci sono tante persone che mi fanno i complimenti… okay mi sto vantando ma infondo e una parte di me, sono sempre stata vanitosa…
Per la felicità di Ino-pig, ho lasciato che i miei capelli crescessero ed ora mi arrivano a metà schiena… beh tutto sommato sono soddisfatta di quello che sono, ma cerco comunque di non darlo a vedere, insomma un conto e essere vanitosa un altro e di essere asfissiante.
Sì lo ammetto, sto cercando di migliorare questo lato del mio carattere.
Molti nel villaggio mi chiamano seconda Tsunade, per il fatto che inizio ad assomigliare sempre di più, il problema è che non capisco se nell’aspetto o nella violenza…
-Sakura-chan! Sakura-chan!-
Mi vieni incontro urlando il mio nome a squarcia gola.
Alto, bello, biondo con i capelli leggermente più lunghi di come li tenevi prima e con due occhi azzurro cielo così luminosi… ma da quando sei diventato così adulto?
Sei di nuovo scappato dal tuo ufficio, va bene che a 18 anni non si ama particolarmente il proprio lavoro… ma non puoi andare avanti così!
-Baka! Cosa ci fai qui? Stavo giusto per venire da te a darti dei documenti… ma cosa te lo dico a fare tanto non mi ascolti!- dico mentre ti mando uno sguardo di disapprovazione.
-Sakura-chan! Volevo passare un po’ di tempo con te!- fai gli occhioni da cucciolo bastonato, tentando di addolcirmi.
Mi arrendo, mi fai troppa tenerezza…
-Torniamo nel tuo ufficio… certo che volevi diventare così tanto Hokage ma poi però non prendi seriamente i tuoi impegni!- ti rimprovero.
-Ma le riunioni e tutto il resto sono così noiose! Io voglio impegnarmi seriamente a essere un bravo Hokage… per difendere il villaggio farei di tutto! Ma sai bene che sono più bravo a combattere…- dici incrociando le braccia dietro la testa e sbuffando.
-Promettimi che non scapperai più dai tuoi doveri… e che farai il bravo, altrimenti non ti porto più a mangiare il ramen dopo il lavoro!-
-L’ho prometto… però sono io che dopo il lavoro ti porto a mangiare ramen dattebayo!- mi metti il broncio, sembri davvero un bambino… ma infondo sei un ragazzo maturo anche se non sembra.
-Sì è vero… allora non verrò più con te a mangiare ramen!- mi giro dall’altra parte facendo la finta offesa
-No! Sakura-chan! Prometto che non scapperò più ma tu non smettere di venire con me dopo il lavoro!... e l’unico appuntamento che mi concedi!- ti avvinghi alla vita supplicandomi.
Rido divertita spingendoti via con meno forza del solito…
-Okay Naruto! Ma ricordati che non è un appuntamento… esco con te solo perché così ho la cena gratis!- bugia, esco con te perché ti voglio bene… ma non riesco a dirtelo perché ti monteresti subito la testa.
-Sei cattiva Sakura-chan!- piagnucoli mentre mi guardi con sguardo triste.
Tutti sanno che solo io riesco a farti stare davvero male… ma non l’ho faccio apposta e solo che non riesco mai a dirti che in verità stare con te mi piace, che quando fai il broncio o mi guardi con sguardo da cucciolo mi piacerebbe chiederti scusa e farti tornare il sorriso, solo che il mio orgoglio ha sempre la meglio… ma oggi ho deciso di essere più buona.
-Stavo scherzando!... è ovvio che dopo il lavoro mi faccia piacere uscire con te perché…- i tuoi occhi si illuminano e sorridi felice –sei mio amico… STOP!- ti fermo prima che mi abbracci commosso… come si dice in questi casi? Sakura 1 orgoglio 0!
Senza accorgermene siamo arrivati davanti al tuo ufficio, apro la porta e vedo che dentro c’è un ragazzo con un assurda tuta verde, i capelli a caschetto neri e due enormi sopracciglia, ha uno sguardo al quanto preoccupato e si guarda disperatamente intorno alla ricerca di qualcuno… si dovrà essere spaventato non trovando l’Hokage nel proprio ufficio, povero Lee non ha ancora capito che qui l’unico che deve preoccuparsi sei tu… le tue mansioni non si svolgono da sole, più manchi più aumentano.
-Hokage-sama! Hokage-sama! Dov’eravate finito?! Mi sono preoccupato tantissimo quando non vi ho visto Hokage-sama!- dice abbracciandoti forte, lasciandoti quasi senza respiro.
-Lee… forse è meglio che l’ho lasci andare…- dico indicando il tuo viso bluastro…
-Oh… Sakura-san… non ti avevo vista…- dice lasciandoti andare, piano, piano riprendi a respirare regolarmente.
-Sopracciglione… devi smetterla di darmi del lei e soprattutto di chiamarmi Hokage-sama capito? Io sono Naruto, N-A-R-U-T-O!- dici spazientito andandoti a sedere alla tua scrivania.
-Ma… ma… Hokage-sama! Io non posso chiamarla per nome! Lei è il nostro Hokage!!!- Ti guarda stupito, eppure non dovrebbe e da tempo che continui a ripetergli di chiamarti per nome ma… niente.
-Almeno chiamami Naruto-sama… insomma non che mi dispiaccia essere chiamato Hokage, però tu sei un mio amico e sono abituato a sentirmi chiamare per nome, proprio come fa Sakura-chan!- mi sento presa in causa, e come sempre Lee mi guarda con sguardo incredulo.
-Sakura-san! Dovresti chiamarlo Hokage-sama! Non Naruto!- mi rimprovera…
-Sì Lee hai ragione…- ha davvero ragione, ma è troppo strano darti del lei, soprattutto perché ti fai delle strane idee…
-Hokage-sama, le ho portato dei documenti importanti, le dispiacerebbe dargli un occhiata? E mi farebbe la cortesia di non scappare un'altra volta? Non vogliamo che le accada nulla di male Hokage-sama…- dico con voce soave sorridendoti dolcemente, mentre appoggio i documenti sulla tua scrivania.
Non so perché ma ogni volta che faccio la carina con te, o meglio che faccio come tutti gli altri, ecco che le tue guance prendono fuoco e un rivolto di sangue ti scende dal naso… poi i tuoi occhi si illuminano e…
-SAKURA-CHAN!- mi salti letteralmente addosso…
-NARUTO BAKA! LASCIAMI!- un sonoro pugno ti scaraventa contro la tua scrivania… non credo che serva dire da chi è partito…
-Hokage-sama! Sta bene?- ecco Lee con la sua premura…
-Saku…ra…chan…- sussurri incosciente.
-Baka! Devi smetterla di farti strane idee ogni volta che faccio la carina con te!- mi avvicino minacciosa e ti guardo con sguardo assassino.
-Ma Sakura-chan! Sei tanto carina quando fai così!- mi fissi con uno sguardo da cucciolo bastonato, è la seconda volta che fai così e come al solito mi sciolgo subito ed ovviamente arrossisco imbarazzata.
-Io devo andare… buon lavoro Hokage-Sama… Lee…- chiudo la porta dell’ufficio lasciandoti nelle mani di Lee. Mi dirigo verso l’ospedale ancora un po’ rossa in viso.
Certo che non cambierai mai! Anche se devo ammettere che sei diventato molto bello e anche più maturo… però la mia opinione rimane sempre la stessa… sei proprio un baka!
Sono talmente assorta nei miei pensieri che non mi accorgo di un enorme cane bianco che mi sta letteralmente venendo addosso… pochi istanti dopo mi ritrovo distesa per terra con il cane che mi sta sopra, bloccandomi, mentre mi lecca tutta la faccia… è talmente pesante che non riesco a muovere un solo muscolo.
-AKAMARU! AKAMARU!-
Una voce maschile si sta avvicinando, io ovviamente non riesco a vedere un bel niente… non oso neanche aprire gli occhi dato che il cane continua a leccarmi la faccia… reagire? non credo di esserne capace
-Akamaru! Finalmente!... ma… cosa stai facendo?... Akamaru togliti da lì!-
Pochi secondi dopo il cane non è più sopra di me e le leccate sono finalmente finite… mi guardo intorno spaesata e vedo poco dopo un ragazzo alto, bruno dagli occhi neri e un sorriso luminoso che lascia intravedere due canini affilati… Kiba Inuzuka… anche se non ho mai avuto un vero contatto con lui è un bravo ragazzo.
Mi porge la mano sorridendo, accetto il suo aiuto e mi alzo, ha una stretta davvero forte.
-Scusalo… a volte e un po’ troppo affettuoso…- sorride divertito.
-Non ti preoccupare… mi ha presa solo un po’ alla sprovvista…- gli sorrido di rimando.
È strano ma a pensarci bene, Akamaru è sempre stato un piccolo cagnolino, molto carino a mio avviso, e ora e diventato… enorme!
Mi stupisco che Kiba non se ne sia mai curato più di tanto, beh probabilmente è perché per la sua famiglia è più che naturale.
Sono talmente presa ad osservare il cane che non mi accorgo del fatto che le nostre mani sono ancora unite… arrossisco di colpo, lui nota il mio evidente rossore, segue incuriosito il mio sguardo, arrossisce leggermente e mi lascia la mano… certo che le figuracce le faccio solo io!
-S… scusa…- sussurra in evidente imbarazzo.
-No, non ti preoccupare…- io sicuramente sono molto più rossa di lui… accidenti, bel modo di iniziare la giornata, non bastavi solo tu, ora anche questo!
-Accidenti sei tutta sporca…- dice osservando il mio viso tutto pieno di saliva.
-Ah… ehm… si hai ragione.. ehm… forse è meglio che vada a lavarmi la faccia!- fantastico non potevo dire qualcosa di meno… ovvio?
-No, non intendevo la faccia ma… ecco… il vestito e… si è sporcato…- arrossisce ancora di più nel dirlo, non capisco perché se è solo per il vestito non c’è mica da arrossire!
Ma poi osservo il mio vestito bianco e rosso, e noto che sul seno è rimasta l’orma di una zampa.
Ora capisco perché mi sembrava di non respirare molto bene quando avevo sopra Akamaru… oh Kami!
-Ah… ahah… ah...- ridacchio nervosamente… neanche tu fai di queste figuracce.
-Ehm… laverò anche quello!- dico mentre riprendo un po’ di serietà.
-Mi dispiace davvero che Akamaru ti sia saltato addosso, per riparare un po’ al danno ecco… se hai tempo posso offrirti la colazione, sempre se ti va- lascia cadere la frase a metà e mi guarda in cerca di una risposta.
Beh visto che ho ancora un ora di tempo prima di iniziare a lavorare e oltretutto il mio stomaco mi sta letteralmente urlando “Ciboooo” decido di accettare e ci dirigiamo verso il primo ristorante vicino.
Alla fine siamo andati nel chiosco del ramen e beh… a mangiare ramen… di mattina, però… non è poi così male, anche se, ribadisco, di mattina.
Siamo seduti con la ciotola di ramen fumante davanti agli occhi, Akamaru è sdraiato a pancia in giù e sta riposando tranquillamente.
-Allora Sakura… ehm… e da tanto che non… cioè… noi non ci siamo mai… quello che voglio dire e che…- Kiba cerca di iniziare un discorso decente, l’unico vero problema è che… non ci sta riuscendo molto bene.
-Non abbiamo mai parlato veramente…- dico secca.
-Infatti! E beh è un peccato no? Insomma io parlavo praticamente solo con Naruto nel vostro team… con Sasuke quasi mai e con te… beh lo sai, praticamente mai…- dice con sguardo pensieroso, tornare indietro nel tempo e strano anche per me…
-Sì è vero, ma si può sempre incominciare a conoscersi adesso no?- il discorso sta prendendo una strana piega… mi sento infinitamente stupida a dire certe cose e non so bene perché.
-Sì certo, mi farebbe piacere-
Iniziamo a parlare del più e del meno, io ovviamente non so bene cosa dire, la mia vita non è proprio un gran che… invece la sua è sicuramente più interessante… quando parla delle missioni che ha portato a termine o degli allenamenti con Akamaru e delle tecniche nuove che hanno appreso insieme, i suoi occhi si illuminano e il suo tono di voce diventa fiero e orgoglioso, di lui e del suo amico.
il suo sorriso è rassicurante… mi piace parlare con lui, Akamaru è davvero fortunato ad avere un padrone così gentile e premuroso che si prende cura di lui.
Mi sorprendo a pensare che mi piacerebbe scambiare ruolo con il cane ed essere protetta da Kiba… mi vergogno parecchio dei miei pensieri, infondo venivo sempre protetta da te e da Sasuke-kun… quindi non c’è molta differenza.
Ma nonostante questi strani pensieri, per tutto il resto della giornata mi sono sentita stranamente felice.



Salve!
Spero tanto che il primo capitolo vi sia piaciuto! Credo che dato che è un prequel (si dice così? Sono una pessima persona per questa società lo so! ç_ç) sia mio dovere raccontare per bene cosa successe prima e poi continuare seriamente l’altra ff (ovviamente se farò capitoli di vita quotidiana per “Uzumaki Family” li posterò ;))

Byeeee <3

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Capitolo 2
*** Tu... ***


-Sakura-chan! Eccomi qui! Allora andiamo a mangiare ramen?- ho appena finito di lavorare e non ho neanche varcato l’uscita dell’ospedale che ti ritrovo ad aspettarmi, puntuale come sempre.
-Buonasera anche a lei Hokage-sama!- dico sarcastica.
-Buonasera bella signorina… allora andiamo a mangiare ramen?- alzo un sopraciglio scettica… sei molto elegante quando vuoi davvero… un perfetto gentleman!
-Ho altra scelta?- chiedo ancora ironica mentre mi incammino verso il chiosco del ramen.
-Effettivamente… no! Anche perché se dovessi rifiutare ti farei rinchiudere nel mio ufficio dattebayo!- sorridi malizioso.
-… non è necessario che io commenti vero?- certo che solo tu puoi avere delle idee così bizzarre…
-Almeno avresti la certezza che rimarrei sempre in ufficio! Con te dentro che motivo avrei di svignarmela?- uno strano luccichio appare nei tuoi occhi e subito dopo aumenti il passo canticchiando allegramente.
-Baka…- secca e diretta… come al solito, con la differenza che ti risparmio un bel pugno dritto in testa.
-Andiamo Sakura-chan! Un po’ di sarcasmo sarà concesso pure a me no? Comunque sta tranquilla ti offro volentieri la cena! E magari dopo potremmo…- mi guardi malizioso mentre mi cingi la vita con un braccio.
-Sì, dopo potremmo andare a casa a dormire…- i tuoi occhi iniziano a brillare e sorridi compiaciuto.
–Ognuno nel proprio letto…- sorrido soddisfatta, mentre la tua espressione cambia e appare una bella smorfia.
Ti metti nella tipica posa da “Sakura-chan sei crudele” ovvero, broncio e braccia conserte.
-… Oppure potresti accompagnarmi a casa e poi dopo i saluti andare a dormire a casa tua che ne dici?- chiedo gioviale, mentre mi guardi storto.
-Cioè intendi… come al solito?- non è propriamente una domanda, è più un affermazione.
-Sì, esattamente ciò che intendevo… la nostra solita serata, tranne che oggi mi sento infinitamente buona e ti farò un regalino, dopo la cena…- come mi aspettavo il tuo sguardo si illumina nuovamente e il sorriso ti torna in un baleno.
-Davvero? Qual’è Sakura-chan? Qual’è il regalo’ttebayo?- chiedi curioso.
-Segreto! L’ho vedrai stasera!- ti faccio l’occhiolino, con un sorrisetto.
-Ti ho già detto che sei crudele Sakura-chan?- sbuff irritato.
-Fa parte del mio carattere… Baka!- arrivati al chiosco del ramen, consumiamo la nostra cena tra battute generali, ovviamente da parte tua, e risate non molto convinte che naturalmente appartengono alla sottoscritta, finiamo con l’avviarci verso casa mia.
-Eccoci qui Sakura-chan! Dov’è il regalo?- chiedi con una punta d’impazienza.
-Grazie della cena Hokage-sama, anch’io mi sono divertita in sua compagnia, si ha ragione, penso che dovremmo rifarlo qualche volta! Ahahah lei è proprio divertente sa?- ti prendo un po’ in giro.
-… è stato piacevole stare in sua compagnia bella signorina, sì dovremmo senz’altro rifarlo! Anzi guardi già che ci sono vengo a prenderla domani sera alla solita ora! Sì lo so, sono proprio un mattacchione ma ora se non le dispiace… potrei ricevere il mio regalo?- ecco di nuovo lo sguardo impaziente e l’espressione da bambino in attesa di un premio! Dolce si ma anche tanto carino! Okay basta, mi scappa una risata poi aggiungo divertita.
-Allora a domani Hokage-sama! Grazie della cena…- mi sporgo verso la tua guancia e ti do un bacio pericolosamente vicino alla bocca, poi scappo dentro casa sorridendo, inutile dire qual’era il mio regalo.
-Sa… Sa… Sakura-chan…- sento un lieve sussurrò da parte tua prima che la porta si chiuda alle mie spalle.
Poi dopo un paio di secondi, i quali rimango dietro la porta in attesa, sento come mi aspettavo… un tuo esplicito apprezzamento.
-YATTAAAAAAAAA!-
Per questa sera può bastare, non voglio metterti in testa strane idee… anche se devo ammettere che… ah ah niente pensieri impuri su Naruto! Niente pensieri impuri… no assolutamente!


Anche se devo ammettere che in un certo senso mi piaci


Come non detto… SHANNARO!



Eccomi di nuovo qui con il breve secondo capitolo di questa ff 
Ringrazio di cuore chi mi segue e chi recensisce =D e spero tanto che anche questo mini capitolo vi sia piaciuto =D (prometto di farli più lunghi la prossima volta v.v. i capitoli)
Alla prossima!

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Capitolo 3
*** Lui ritorna... ***


Ecco un'altra mattinata di duro lavoro all’ospedale, ma stranamente sono troppo distratta dalle vicende di ieri sera per rimanere concentrata.
-Haruno ecco il programma per oggi… al secondo piano ti aspettano dei pazienti, qui troverai i dettagli e tutto il resto… poi avrai il tuo intervallo e sarai sostituita, dopo riprendi con il gruppo che dovrebbe arrivare nel pomeriggio sperando che non ci siano feriti gravi… buon lavoro!- prendo riluttante la cartella medica dei poveri ricoverati su al secondo piano… io amo il mio lavoro per carità… ma non sono particolarmente attiva di mattina!
-Ah! Un'altra cosa! Sono arrivate queste per te…- dice l’infermiera guardandomi maliziosa mentre mi porge un mazzo di rose rosse.
Arrossisco vistosamente mentre osservo stupita il mazzo di rose… a parte Lee chi potrebbe mai mandarmi delle rose? Prendo il mazzo dalle mani dell’infermiera che si allontana con un sorrisetto…
Inizio a leggere il biglietto appostato in cima al mazzo di rose:
Grazie Sakura-chan! Mi è davvero piaciuto il ‘regalo’ che hai voluto darmi ieri… sperando di ricevere qual cosina in più… a stasera mia bella signorina! Il tuo Baka!
Forse era meglio non dargli il regalino… ora si è montato la testa per davvero! Però… devo ammettere che è stato davvero dolce!
Basta pensare a queste cose! Ci sono dei pazienti che mi aspettano! Al lavoro!
Mi tiro su le maniche del camicie e con passo veloce mi appresto a raggiungere il secondo piano.




Finisco di annotare le ultime cose riguardanti il caso, dopo aver sistemato tutto il mio sguardo finisce subito al polso, il mio amato orologio indica che è ora di pranzo!
Mi appresto a lasciare la camera dove avevo appena finito di curare un ragazzino che era tornato malconcio da una missione, ma improvvisamente arresto il passo… sento come un leggero bussare alla finestra… mi volto molto lentamente sperando con tutto il cuore che non sia chi penso che sia.
-Sakura-chan! Aprimi dattebayo!-
SACRILEGIO! Sei proprio tu… come, purtroppo, sospettavo…
Apro la finestra e ti afferro per la maglietta scaraventandoti all’interno mentre il ragazzino ci guarda curioso.
-BAKA! PERCHÉ DIAVOLO SEI SCAPPATO DAL TUO UFFICIO UN'ALTRA VOLTA!- mentre ti faccio la ramanzina un sonoro pugno arriva dritto sulla tua testa, inutile dire che inizi subito a piagnucolare.
-Ma… Sakura-chan! Sei ingiusta! E io che ero venuto per salutarti dattebayo!- mi guardi con i tuoi soliti occhioni da cucciolo bastonato… mi ritrovo a sorriderti dolcemente…
-Baka! Mi hai promesso che saresti stato buono, buono nel tuo ufficio!- ti rimprovero ancora nonostante la mia espressione addolcita.
-Scusa Sakura-chan! Ti prometto che da ora in avanti non scapperò più… però mi stavo annoiando! E poi volevo salutarti!- mi sorridi avvicinandoti alla finestra e dopo avermi mandato un bacio con la mano ti fermi e rimani a fissarmi… forse sei speranzoso che ti ricambi il saluto?
-Okay… mi ha fatto piacere la tua visita ma adesso vai… ah! Naruto…- il tuo sorriso non potrebbe essere più inquietante mentre attendi -… grazie per le rose… BAKA!- fai un lieve inchino e ti butti letteralmente di sotto… beh non dovrei stupirmi.
il ragazzino che è stato zitto fino a quel momento mi dice incredulo…
-Era l’Hokage quello?- senza dire niente annuisco e esco dalla stanza, sospirando.
Appena fuori dall’ospedale sento qualcuno chiamarmi a gran voce… calma sakura non può ancora essere lui… non deve ancora essere lui… non è tornato indietro!
Mi volto di scatto irritata e senza nemmeno guardare in faccia il ragazzo di fronte a me inizio a dirgli chiaro e tondo che solo perché l’ho baciato un Hokage non deve perdere il lume della ragione e che per di più non era bocca a bocca.
La mia furia è placata da una, al quanto divertita, risata da parte del ragazzo che, con mio grande orrore, è Kiba!
-E così se le mie orecchie non mi ingannano avresti dato un bacio vicino alla bocca a Naruto ieri sera… Sarà vero amore?- la sua voce sarcastica si perde tra le sue grasse risate.
Divento rossa come un peperone e cerco di riprendere in mano la situazione.
-Scusa, non volevo urlarti contro... comunque non sono affari tuoi!- sbuffo irritata, ci manca solo che la voce si espanda per tutta Konoha…
-Okay, okay… Scusa! Però non ti perdono così facilmente… che ne dici se ti offrissi il pranzo? Solo così sarei in pace con me stesso!- sorride divertito.
-Beh… se è l’unico modo per farmi perdonare della scenata… okay accetto!- e così iniziamo a incamminarci verso il solito e abituale chiosco del ramen, non mi farebbe male cambiare un po’ la mia alimentazione.
-Scusa se mi intrometto ancora ma… per caso ti piace Naruto?- mi chiede con un sorrisetto malizioso.
Arrossisco impercettibilmente, evitando di guardarlo in faccia… ma sono domande da fare!
-Beh… possiamo dire che non mi è del tutto indifferente… si insomma è un bel ragazzo… bravo e gent… Ma tu gli affari tuoi mai?- sbotto imbarazzata.
Kiba ricomincia a ridere parecchio divertito.
-Allora ti piace! Chi l’avrebbe mai detto!- inizio a irritarmi un pochino.
-Non ho mai detto che mi piaccia! Smettila di ridere non sei divertente!- metto il broncio, a volte sono peggio di te nelle reazioni infantili…
-Perdonami! Chiedo vegna... però non ti è indifferente?- chiede curioso.
-Insomma perché ti interessa tanto?- sospiro spostandomi una ciocca di capelli dietro l’orecchio.
-Così… tanto per sapere…- butta la, non molto convinto…
-Vecchia pettegola!- sorrido divertita.
-Okay, forse è meglio mangiare! Non voglio farti tornare all’ospedale a stomaco vuoto!- mi sorride tornando a concentrarsi sul suo piatto.
Senza farmi vedere lo osservo mentre trangugia, la parola più esatta per definire il suo modo di mangiare, il suo pasto… in questo è proprio uguale a te! Tutti e due siete dei maiali! A questo pensiero cerco di trattenermi dal ridere… però è vero che vi somigliate parecchio.
Non riesco a trattenermi e noto che Kiba si incuriosisce.
-Ehi tutto bene? Devo chiamare un ambulanza? Mi sembra che tu ti stia strozzando… e anche sporcando! Nemmeno un bambino avrebbe fatto questo macello- prende un fazzoletto e mi aiuta a pulire la camicia.
Che imbarazzo! Per la ridarella ho rovesciato un po’ di ramen sui vestiti, rossa come un peperone cerco di pulirmi alla meglio mentre Kiba mi aiuta.
-Credo che ecco… forse per la prossima uscita sarà meglio che impari a non perdermi nei miei pensieri- ma che sciocchezze dico?... sono davvero convinta che vuole invitami ancora a mangiare con lui? Ma da quando penso a queste cose?
-Non preoccuparti io scherzavo! Può succedere a tutti di incantarsi… però sai questo tuo lato infantile non mi dispiace… sei molto carina…- arrossisce e smette di pulirmi voltandosi velocemente dall’altra parte.
-Cioè… intendo che… che non devi vergognarti anch’io… mi sporco a volte…-
La mia faccia non potrebbe essere più rossa mentre mi sfugge un sorriso.
-S…sì non ti preoccupare! Non ho frainteso…-
Che stupida sono! Non devo balbettare lo metterò ancora più a disagio, mi ricompongo alla svelta e cambio argomento.
Con mio grande sollievo torniamo a parlare del più e del meno… accidenti devo cercare di non sembrare una ragazzina stupida quando sono con un ragazzo.




Dopo aver salutato Kiba torno all’ospedale… ignara di ciò che mi aspetta…
Un infermiera mi corre subito incontro.
-Signorina Haruno… le è stata mandata questa lettera dall’Hokage- non di nuovo!
-Grazie- la prendo con una certa titubanza… se è un'altra letterina piena di sottointesi poco casti giuro che la brucio!
Con mio grande stupore non è affatto una letterina “d’amore” ma un avviso…
Sakura-chan, ho una notizia molto importante da comunicarti.
Mi piacerebbe che prima di leggerla, ti sieda e ispiri profondamente.
Come avrai certamente intuito è un fatto importante che potrebbe cambiare molte cose… domani una persona tornerà a Konoha... ha accettato di tornare, ed è stato perdonato visto che, come tu ben sai, ci ha aiutato molto alla fine della guerra.
Immagino tu sappia di chi sto parlando.
Sì, domani Sasuke Uchihia farà ritorno al villaggio.”
.
Non ci posso… credere…
Mi lascio cadere contro il muro, la mia mente è affollata… troppi pensieri, troppi ricordi, troppa esitazione… cosa dovremmo fare adesso? Come dovremmo comportarci?
Come mai non riesco a essere serena? Dovrei morire dalla felicità… Sasuke-k… Sasuke, solo Sasuke… quel Sasuke, il ragazzo che non è più Sasuke-kun… cosa pensa di fare ora?
Una cosa è certa… non sarà più come prima.




Eccomi qui! Sì sono un po’ in ritardo xD ma sapete come si dice ? meglio tardi che mai =D
Ringrazio chi mi segue e chi recensisce =) grazie di cuore!
Alla prossima! ^-^

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Capitolo 4
*** Tu, io e il nostro rapporto speciale ***


-Buonasera bella signorina! Sono venuto a prenderla, spero che abbia avuto una piacevole giornata di lavoro, la fantastica notizia che gli è arrivata immagino l’abbia resa molto felice…- sorriso alla Lee, occhi azzurri come il cielo, capelli - insolitamente – pettinati in modo che stiano al loro posto, mazzo di rose rosse in mano… orribilmente uguale a uno di quei farfalloni incalliti… tu?
-Salve signore, mi dica che ne ha fatto del vero Naruto?- chiedo ironica squadrandoti dall’alto in basso.
-Non capisco a cosa si riferisce, signorina…- sorridi divertito sfidandomi con lo sguardo.
-Forse il messaggio ti è più chiaro spiegato in questo modo… non ho intenzione di farmi vedere in giro con te conciato così!- dico indicando i capelli, innaturali, spiaccicati sulla tua testa e quel sorriso alla Lee che mi fa venire i brividi.
-Cosa? Sono sempre io!- ribatti incrociando le braccia al petto.
-No…- ti scompiglio i capelli, finché non tornato sbarazzini e ribelli -… ora sei tu!- sorrido soddisfatta.
-Ma… Sakura-chan! Hai la minima idea di quanto tempo ci abbia messo a farli rimanere perfettamente in piega?- piagnucoli toccandoti la testa.
-Baka! Io ti preferisco al naturale… senza i capelli stile leccata di vacca e senza i modi galanti… E soprattutto, senza quello stupido sorrisino alla Lee…- dico dandoti un amichevole pugno in testa.
-Dici davvero?- spalanchi gli occhi increduli ma pieni di felicità.
-Sì… baka!- sorrido incamminandomi verso il chiosco del ramen.
-Aspetta Sakura-chan! Le rose sono per te dattebayo!- sorridi e mi porgi il mazzo di rose.
-Grazie…- ricambio il sorriso prendendo il mazzo e trovandoci sopra un bigliettino.
Sakura-chan! Per farmi perdonare dall’essere fuggito dal mio ufficio (un'altra volta) stasera ti faccio io un regalino!
Okay, inizio a preoccuparmi… regalino? lui?
-Naruto… ehm… regalino in che senso?- chiedo con un insolita vocetta stridula.
-Tutto a suo tempo Sakura-chan! Dopo cena riceverai il regalino!- sorridi tutto contento… non so se mi fa più paura il tuo amplio sorriso o l’enfasi che hai messo nel dire “riceverai il regalino!”…
-Ah… o… okay…- oddio… sei partito per Bakalandia da ieri sera! E se il tuo intento è… ma cosa vado a pensare insomma! Sei pur sempre Naruto!
-Allora… sei felice per il ritorno di Sas’ke?- nel pronunciare il suo nome distogli lo sguardo… solo per un attimo.
-Sì, anche se sono molto sorpresa… pensavo non volesse più tornare…- faccio la stessa cosa cercando di non incrociare il tuo guardo… mi sento un po’ a disagio a parlare di lui.
-Già… ma sai come si dice in questi casi? Meglio tardi che mai dattebayo!- mi metti una mano sulla spalla e torni a fissarmi dritto negli occhi, sorridendomi.
Non so perché, ma il tuo sorriso è rassicurante e mi scalda il cuore… forse non sei poi così stupido come sembri… questa sensazione di calore mi confonde, mi sento in imbarazzo. -Già… chissà se è cambiato…-
-No! Sono sicuro che è rimasto il solito bastardo… inunsensopuramentepositivo!-
Sappiamo entrambi che il discorso ha preso un tono scherzoso per non farci cadere in depressione… per fare in modo che la serata non diventi una di quelle dove ci ubriachiamo e parliamo del passato piangendo e sostenendoci a vicenda.
Il fatto che tu stia cercando di farmi sorridere e di trasmettermi positività nonostante il momento delicato che stiamo per affrontare con il ritorno di Sasuke-kun, beh, dimostra il tuo affetto e senso di protezione che hai sempre avuto nei miei confronti, e di questo te ne sono grata, ma sarà meglio cambiare discorso.
-Lo scopriremo solo vivendo… piuttosto… per il fatto del… ‘regalino’… mi daresti un indizio?- mi sistemo sullo sgabello del chiosco e cerco di non pensare troppo alla domanda inopportuna che ti ho appena fatto.
-È piacevole…- mi sorridi maliziosamente.
Comandiamo la solita porzione di ramen.
-Cioè? Dovrei preoccuparmi o… qualcosa del genere?- giocherello con una ciocca di capelli, cercando di rimanere impassibile.
-… no direi di no… sarà piacevole è basta dattebayo!- ci servono il ramen che tu, ovviamente, spazzi via in un lampo.
-Un altro per piacere!- ti portano la seconda porzione.
-Sì però… piacevole alla vista, all’udito, all’olfatto, al gusto o… al tatto?- arrossisco lievemente, spostando lo sguardo nel mio piatto.
-Uhm… non so se dirtelo!- riprendi a mangiare.
-Dai Naruto! Ti offro un altro giro se me lo dici!- ti metto una mano sulla spalla e cerco di farti un sorrisino ammiccante, anche se il risultato è più che scarso.
-Ma io ho soldi a sufficienza per altri 50 giri Sakura-chan! Infondo sono o non sono l’Hokage? Ci hai provato! Un altro per piacere dattebayo!- tolgo la mano e incrocio le braccia al petto lasciandomi sfuggire un sospiro.
So bene che sto esagerando ma… non riesco a non preoccuparmi, sento il cuore che batte più forte del normale e ammetto che se tu provassi a fare mosse avventate potrebbe scoppiare di colpo!
Ma del resto sono una donna… ho ancora un asso nella manica per farti cantare.
-Per piacere Hokage-sama mi dia un altro indizio…- appoggio la testa sulla tua spalla e sbatto gli occhi cercando di essere il più sexy possibile… non ho idea di come si fanno queste cose… ma ci provo!
-Uhm… cioè con questa tua mossa vorresti corrompermi… interessante! Non pensavo che fossi quel tipo di donna Sakura-chan- ghigni malignamente.
Mi ritraggo velocemente cercando di trattenere la mano già pronta a sferrargli un pugno in testa.
-Già Naruto, hai proprio ragione… non sono affatto una donnaccia e non ti chiedo più niente- dannazione.
-Tatto… contenta?- non sorridi e non ti volti a guardarmi, rispondi e basta.
-Grazie… ma questo mi fa pensare piuttosto male- replico un po’ a disagio per il tuo modo freddo di rispondere.
Sospiri e fai un sorriso tirato.
-Tu hai paura- abbassi lo sguardo e il tuo sorriso scompare in un istante.
L’atmosfera si sta facendo pesante e io non so che cosa dire.
Rimaniamo in silenzio per un paio di minuti, durante i quali il mio sguardo rimane fisso su di te.
-Sakura-chan… tu hai paura che io ti dia un bacio vero?- ti volti a fissarmi, sappiamo entrambi che più che una domanda la tua voleva essere un affermazione.
-E… ecco non è che io…- balbetto e non riesco a trovare una frase per affermare il contrario.
Dannazione, dannazione… perché sono così incapace?! Perché ho insistito?
-Non è solo la paura, ma anche i sentimenti… tu non vuoi perché io non ti piaccio… e non provare a dire che non è vero- i tuoi occhi rimangono fissi su di me, mentre i miei vagano senza meta. Non riesco a guardarti, non riesco a risponderti… sono così stupida da iniziare a tremare e a balbettare.
Sospiri e il tuo sguardo diventa cupo… il mio cuore smette di battere per un secondo lungo e doloroso… lo sto facendo di nuovo, ti sto facendo soffrire.
Mangiamo senza dire una parola e senza guardarci… mi sento a disagio, so benissimo che questo è successo per colpa mia.
Finisci la tua ciotola di ramen con calma poi aspetti che finisca la mia e mi rivolgi la parola.
-In ogni caso ti ringrazio per la compagnia e spero che tu voglia ancora uscire con me a cena come due semplici amici- ancora quel maledetto sorriso tirato.
-Ci vediamo domani’ttebayo- metti i soldi sul bancone, fai un cenno al proprietario del chiosco e ti allontani.
-Na…- cosa devo fare? Anche se mi alzassi e andassi da te… cosa ti dico? Non so cosa provo… non lo so dannazione!
Ti guardo mentre ti allontani senza rallentare, senza fermarti o voltarti indietro.
Non muovo un muscolo… il mio cervello è bloccato, non riesco a reagire.
Ormai sei quasi un puntino indefinito in lontananza… finirà davvero così?
Sembra quasi che tu stia definitivamente rinunciando a me… non puoi farlo, non voglio, sono un egoista ma se c’è una cosa che sento in questo momento e il bisogno di averti accanto.
-NARUTO ASPETTA- finalmente qualcosa scatta dentro di me, mi alzo e inizio a correrti dietro.
Non ti fermi, anzi mi sembra che il tuo passo sia diventato più veloce.
-NARUTO!- non puoi andartene così, non puoi farlo! Sarò egoista, stronza e crudele ma anche se non ho messo ordine nel mio cuore, tu sei diventato una persona speciale per me.
Con un balzo ti raggiungo e ti prendo per un braccio, obbligandoti a voltarti.
-Tu sei speciale… sei speciale capito? Io voglio che tu… tu…- cerco di riprendere fiato e di vincere la mia timidezza.
-Io?- il tuo viso non accenna a cambiare… ti sento freddo e distante.
-Tu… tu…- mi blocco di nuovo incapace di proferire parola.
I tuoi occhi sono così spenti… così cupi, il tuo sguardo e quasi assente e sono sicura che hai raggiunto il limite di sopportazione… per colpa mia.
-Sakura lascia perdere- cerchi di liberare il braccio dalla mia presa ferrea che però rimane tale.
Non puoi andartene.
-No io… io… non voglio, scusami…-
Che situazione ambigua… so come puoi sentirti ora, confuso e arrabbiato, perché dovrei insistere quando sono io quella che ti rifiuta in continuazione? Proprio così… sicuramente lo stai pensando anche tu… sono un egoista.
-Cosa vuoi da me?- sospiri e abbassi lo sguardo.
-…- me lo chiedo anch’io.
-Non posso andare avanti così… non posso Sakura…- torni a guardarmi dritto negli occhi -so già come andrà a finire la storia e lo sai anche tu, Sasuke ritorna al villaggio e tu gli fai il filo finché non vi sposate e vivete felici insieme, tranquilla a me va benissimo così, ma è proprio per il fatto che so come finisce che voglio mettere in chiaro le cose tra noi due, non saremo mai una coppia e non ci sposeremo mai e quindi da ora in avanti dobbiamo cercare di mettere una piccola distanza per permettere al mio cuore di cancellarti e andare avanti… non sono un automa Sakura… ho dei sentimenti, e sono fortissimi, mi piaci da impazzire io… ti amo Sakura Haruno, da quando avevo 13 anni, non ho mai smesso di amarti, nemmeno quando ho lasciato il villaggio per allenarmi con Ero-sennin… i miei sentimenti sono veri e sinceri… e i tuoi? Cosa provi tu?- sei arrossito di colpo ma rimani serio e impassibile.
Hai ragione, sono una stupida, so benissimo che provo ancora qualcosa per Sasuke… so benissimo che farò la civetta scema e imbecille e che tenterò di mettermi con lui… lo so, sono fatta così… ma c’è qualcosa che in questo momento mi distoglie dal pensare a Sasuke… e quella cosa sei tu, questo significherà qualcosa no?
-Mi dispiace… non posso abbandonare il mio ruolo di persona egoista… non posso permetterti di allontanarti… io credo proprio che tu… mi piaccia Naruto Uzumaki, sì mi piaci ma sono troppo timida per ammetterlo, in questo momento ho soffocato il mio orgoglio è sono riuscita a dirtelo ma… ricordati che piacere non significa amare.. ma se tu mi vorrai sopportare ancora… forse un giorno chissà… potrei amarti… non è detto che la storia non vada a finire come dici tu ma… io sento… ora sento che non accetterò mai una tua lontananza quindi… fammi provare a starti accanto e a capire se i miei sentimenti sono veri- non sono coraggiosa come te… mentre dico queste cose imbarazzanti ho lo sguardo rivolto verso l’asfalto e le mani incrociate al petto.
Non oso guardarti, non ci riesco… ho appena ammesso a me stessa che forse tu sei molto più di un semplice amico o di una persona speciale.
Visto il mio comportamento è strano da pensare ma… ti prego accettami, anche se sono debole e insicura e molto confusa.
Nessuna risposta… è troppo tardi.
Inaspettatamente mi prendi tra le braccia e mi stringi forte, tremi mentre ti aggrappi con tutte le tue forze al mio corpo esile.
-Sakura-chan… ti prego… aprimi il tuo cuore, ti prometto che saprò renderti felice… se lo vorrai-
Ricambio l’abbraccio e mi lascio cullare dal calore del tuo corpo.
-Naruto… ricordati che è un periodo di prova-
L’atmosfera pesante crolla all’istante, ti ritrai leggermente dall’abbraccio per potermi guardare in faccia.
-Cioè… non sei la mia ragazza’ttebayo?- il tuo sguardo e piuttosto confuso.
-In prova chiaramente- sorrido.
-N… non capisco… tutto questo discorso… tutte queste confessioni… tu… io… come?- impallidisci di colpo.
-Ecco… tu mi piaci ma… non sono sicura che i miei sentimenti siano puri come i tuoi… capisci… voglio essere certa di questo, non voglio prenderti in giro- distolgo lo sguardo e arrossisco.
-S…Sakura…-chan- ti lasci andare cadendomi letteralmente addosso.
-N… Naruto? Ehi Naruto?!- ti do dei leggeri colpetti sulla schiena, sperando che ti riprendi.
-Sakura-chaaaaaaan!- ti lagni senza alzarti.
-Naruto sono seria! Lo so che è una prova ma quando ti dico che mi piaci è vero! Accontentati per ora! Poi vedremo come andrà a finire…- ti alzi di scatto trascinandomi con te.
-Giusto! Io ti piaccio… io ti piaccio!- i tuoi occhi iniziano a brillare.
-È già un inizio’ttebayo! Vedrai ti farò innamorare davvero di me!- mi prendi per la vita e inizi a volteggiare tenendomi in aria.
-As… aspetta Naruto… ma perché fai sempre il baka!- nonostante tutto inizio a ridere e mi lascio trasportare dalla tua allegria.
-Sakura-chan è la mia ragazza in prova! La mia ragazza!- ti fermi e mi posi a terra.
-Già… s… sono… la tua ragazza- mi fa strano dirlo.
-Sakura-chan… mi daresti un bacio?- sorridi maliziosamente avvicinando il viso al mio.
-BAKA!- ti do un pugno.
-Sakura-chan perché!- piagnucoli tenendoti la testa dolorante.
Ridacchio e ti do un bacio sulla fronte.
-Intanto accontentati di questo!-
Sorridi e prendendomi per mano mi accompagni a casa.
Anche se è successo tutto forse troppo velocemente… sono felice di essere riuscita a confessare i miei sentimenti… anche se sono ancora confusa.






Eccomi qua! Che dire? Esami cari miei… gli esami stanno arrivando v.v ho passato gli ultimi mesi a fare presentazioni d’esame (orali) e a studiare xD ma stasera (stanotte…) sono riuscita a scrivere un capitol! E sto per postarlo! EVVIVA XD si insomma questo per dirvi che sarò incostante per via degli esami (T____T fifaaaa) ma non preoccupatevi  ci sono v.v ringrazio sempre chi commenta e chi mi segue! BACIONI <3

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Capitolo 5
*** Tu, io e il suo ritorno... ***


Oggi è un giorno difficile da affrontare.
Oggi Sasuke Uchiha ritorna a Konoha… oggi l’Hokage è il mio nuovo e primo ragazzo in prova… oggi Kiba Inuzuka è davanti a casa mia, non so per quale motivo… oggi sarà una lunga giornata.
Mi guardo allo specchio e cerco di sistemarmi i capelli alla meglio, non sono mai stata così poco attenta al mio aspetto fisico in 18 anni di vita.
Ho due occhiaie profonde e scure che si noterebbero perfino se mi guardassero con un telescopio dalla luna.
Mio dio perché sono così eccitata, agitata e nervosa?
Guardo fuori dalla finestra e vedo Kiba ancora davanti a casa, è da quando sono scesa in cucina per preparare la colazione che è li… chissà forse deve comunicarmi qualcosa d’importante.
Indosso la tenuta medica e mi maledico allo stesso tempo, se è davvero venuto per una comunicazione allora sono davvero una maleducata a ignorare la sua presenza e preparami con calma… ma infondo potrei anche non averlo visto giusto?
Sbuffo e mi passo un po’ di correttore sopra le occhiaie per nascondere l’orrore della mia totale mancanza di sonno.
Già, non sono riuscita a chiudere occhio dopo averti confessato i miei sentimenti… SHANNARO perché sono così incapace?
Mi metto le scarpe e appena arrivo davanti alla porta faccio un lungo respiro.
Apro la porta.
Messinscena tra uno, due, tre…
-Kiba! Che sorpresa, come mai da queste parti?- sorrido e faccio un cenno di saluto.
-Sakura ciao, confesso che ti stavo aspettando, sai passavo di qui e mi son detto “già che ci sono faccio un pezzo di strada con Sakura” sempre che non ti dia fastidio- è un leggero rossore che noto sulle sue guance tinte di rosso? Nah, sono completamente fusa e mi immagino le cose!
-Oh ma certo mi farebbe molto piacere!- ci incamminiamo verso l’ospedale.
-Allora… ehm… cosa mi racconti? Ti è successo qualcosa di eccitante nelle ultime ore?- mi scappa una risata nervosa.
Non poteva farmi una domanda più azzeccata… qualcosa di eccitante? L’immagine di te che mi stringi forte tra le tue braccia si insinua nella mia mente.
Arrossisco e distolgo lo sguardo da Kiba, devo riprendermi! Dannazione!
-Beh… sai… non che sia successo… cioè… forse- geniale Sakura, risposta più ambigua non la potevi dare davvero.
Kiba mi fissa decisamente confuso, ma si limita a rispondere con un “okay” non molto convinto.
-Ma… tu… ecco tu che mi racconti?- cerco di rivoltare la frittata prima che non riesca più a proferire parola per l’imbarazzo.
-Beh…. Sai… non che sia successo… cioè… no non è successo nulla- mi prende in giro scimmiottando la mia risposta.
Ridacchio cercando di trattenermi dal dargli un pugno in testa, cosa che con te mi viene anche troppo naturale.
-Vabbè sai, non è che io voglia nascondere qualcosa è solo che…- cerco di giustificarmi, ma prima che possa aggiungere altro mi interrompe subito.
-Ecco non so come dirtelo ma… ormai tutto il villaggio sa che tu e Naruto vi siete scambiati effusioni e confessioni ieri sera-
Mi blocco di colpo e sbianco.
Il mio cervello non riesce a pensare a una sola frase che non sia “COSA?! COME COME COME COME???!!!!” ma soprattutto “CHI?!”.
Respiro profondamente, cerco di nascondere il fatto che sono diventata rossa come un peperone e sorrido.
-Ah, capisco… e come fa tutto il villaggio a saperlo?- la mia voce non è uscita molto convinta, anzi, si sente perfettamente l’enorme sforzo che sto facendo per non urlare come una pazza isterica.
Kiba ha una faccia che la dice lunga… o meglio, ha scritto in faccia “cavolo, perché ho aperto bocca, sono un idiota” e se l’ultima cosa non l’ha pensata beh… l’aggiungo io.
-Sai… Naruto è l’Hokage… questo fatto avresti potuto tenerlo in considerazione capisci, è ovvio che se l’Hokage viene visto flirtare e abbracciare una ragazza… beh… è ovvio che se si sente dire dall’Hokage cose come “sei la mia ragazza in prova” vedi… questo tipo di notizia alla gente piace… di conseguenza il gossip sull’Hokage fa il giro del villaggio in men che non si dica- distoglie lo sguardo imbarazzato.
Praticamente lui sa tutto quello che è successo tra me e Naruto… tutto… tutto… oddio tutti lo sanno!
-Non… non mi ero accorta che ci fosse qualcuno in giro…- in quel momento il mondo esterno era sparito completamente, come avrei fatto a rendermi conto che qualcuno ci osservava e ascoltava? Esistevi solo tu… oddio ma cosa penso! SHANNARO!
-Okay, sì sono la ragazza in prova di Naruto… contento? Ecco la notizia eccitante che a quanto pare conoscevi già… quindi è meschino da parte tua non dirmelo subito e chiedermi una cosa di cui sapevi già la risposta!- sono furibonda, non volevo che si sapesse in questo modo.
Mi allontano a gran velocità da Kiba che rimane impalato a fissare la mia grande uscita di scena.
Non volevo arrabbiarmi con lui… però è vero che poteva risparmiarsi la domanda e dirmelo subito!
-Sakura aspetta!- mi raggiunge e inizia a camminare al mio stesso passo.
-Scusami, lo so che non dovevo farti quella domanda e dovevo dirtelo subito ma… ecco… non volevo essere indelicato e poi volevo essere sicuro che fosse vero! Non voglio che pensi che credo a tutto quello che dice la gente, ecco perché ho chiesto prima di dirtelo… voglio che sia tu a dirmi cosa fai e con chi te la fai… non gli altri- sospira e si ferma.
La mia rabbia si placa di colpo, mi fermo anch’io e mi volto accennando un piccolo sorriso.
-Beh… se è davvero così grazie… scusa se mi sono arrabbiata- il suo sguardo torna sereno e senza proferir parola ci incamminiamo nuovamente verso l’ospedale.





Mezzogiorno arriva senza nemmeno accorgermene.
Ho una fame assurda… e sono ancora arrabbiata per i pettegolezzi… ma stranamente nessuno mi ha fatto domande, beh ho comunque ricevuto sguardi maliziosi ma… va bene così.
Guardo l’orologio della reception e noto con grande orrore che sono le 12:30! Dovevamo incontrarci e pranzare insieme 40 minuti fa! SHANNARO!
Sarai sicuramente furioso! Sono la tua ragazza solo da un giorno e guarda che combino.
Perché sono così sbadata? Senza pensarci due volte corro fuori dall’ospedale verso il tuo ufficio.
Appena svolto l’angolo non mi accorgo di una figura che sta correndo dalla parte opposta e inevitabilmente ci schiantiamo l’uno contro l’altro.
-Ahio…- mi tocco la testa dolorante.
Sono caduta all’indietro, e ora mi ritrovo sdraiata sull’asfalto, il sedere e la testa mi fanno abbastanza male da assicurarmi un bel livido.
-Ehi tutto okay?- mi stavo quasi dimenticando che sono andata addosso a qualcuno.
Appena alzo la testa mi ritrovo proiettata in due occhi neri e profondi… qualcosa si rompe dentro di me… qualcosa che da anni vacilla ora è crollata del tutto.
-Da quanto tempo non vedevo i tuoi occhi…- mi sfugge dalle labbra una frase malinconica e probabilmente inopportuna.
-Sakura, non sei cambiata per niente- mi porge la mano per aiutarmi ad alzarmi.
Non ci riesco, non posso toccarlo… se lo facessi ho paura che scomparirebbe davanti ai miei occhi.
Mi alzo rifiutando il suo aiuto e sorrido.
-Anche tu non mi sembri cambiato… Sasuke-
Accenna quello che dovrebbe essere un semi sorriso.
-Non mi aspettavo di incontrarti, sono appena arrivato e scappato dalle grinfie dell’Hokage-
Le sue parole mi entrano da un orecchio e mi escono dall’altro… sono troppo concentrata a fissarlo… i suoi capelli sono rimasti corti e sbarazzini… il suo sguardo così maturo e familiare eppure così freddo e distaccato… il suo fisico alto e atletico… non posso fare a meno di notare che indossa una tenuta quasi uguale a quella che aveva 5 anni fa…
I ricordi ritornano a galla senza fermarsi… un turbinio di immagini dolorose e felici.
-Naruto non è cambiato per niente, appena mi ha visto ha cercato di colpirmi e poi mi ha abbracciato piagnucolando come un bambinone… beh immagino che dovrei provare anch’io gli stessi sentimenti… ma conosciamo entrambi la mia scarsa capacità affettiva, però sì, posso dire che in un certo senso mi siete mancati-
L’ultima frase mi riporta con i piedi per terra.
-Ah capisco, beh tu puoi immaginare cosa abbiamo passato a causa tua-
Non so perché ma appena ho sentito la sua scarsa considerazione del dolore e della felicità che hai sicuramente provato in quel momento… bhe… non sono riuscita a trattenermi.
-Posso solo dire che mi dispiace- la sua risposta non mi trasmette nessun sentimento, forse è sincero ma… è freddo e lontano, come immaginavo non riesco a vedere molto del vecchio Sasuke-kun.
-Già… ti dispiace… ti dispiace sinceramente… si sente- la mia voce trema, le lacrime iniziano a uscire senza sosta.
Porto le mani al volto per nascondermi, non voglio che lui veda come mi ha ridotta… come ci ha ridotti.
-Sì Sakura… mi dispiace, so che le cose non potranno tornare come prima, ho anche tentato di ucciderti due anni fa… beh io sono tornato, e anche se ora le mie parole potranno contare poco, sono tornato per cercare di comprendere i sentimenti e forse riuscire a crearne di miei- mi posa una mano sulla spalla, in segno di conforto suppongo.
-Dei sentimenti?- dico tra i singhiozzi.
-Sì, sono qui per riprendere la parte umana di me che ho cancellato in questi anni… anzi probabilmente dopo lo sterminio del mio clan non ho più voluto provare nessun tipo di emozione, anche se confesso che quando eravamo un team ne ho provate parecchie… ma poi piano piano sono riuscito a rinchiuderle tutte e ha diventare quello che sono ora-
Posa entrambe le mani sulle mie spalle e sospira.
-Sakura, lo sai meglio di me, forse un tempo vi ho considerato degli amici, ma poi vi ho tradito e successivamente ho cambiato piani e vi ho aiutato… quello è stato il primo passo verso il cambiamento, ma il viaggio è ancora lungo… e non credo di volerlo percorrere da solo…-
Non so perché ma anche se sto piangendo, probabilmente per la felicità ma non del tutto, ho una voglia irrefrenabile di picchiarlo… anche se sta dicendo che diventerà una persona migliore, questo non significa che rimarginerà tutte le ferite.
Non tolgo le mani dal viso, non voglio vederlo in faccia, non voglio crollare del tutto.
-Non voglio che tu ti illuda… sai che non sono il tipo di ragazzo che si innamora… ma una cosa voglio dirtela-
Avvicina la sua bocca al mio orecchio, e prima di andarsene mi sussurra con voce fredda.
-voglio riportare agli antichi fasti il mio clan-







Non so per quanto tempo sono rimasta immobile, ormai le lacrime hanno smesso di uscire.
Lascio cadere le braccia lungo i fianchi e rimango a fissare l’asfalto.
Sasuke è tornato, l’ho incontrato… abbiamo parlato… è stato irreale.
Stringo i pugni e cerco di darmi un contegno.
Va tutto bene Sakura, va tutto bene.
Improvvisamente mi sento circondare da due braccia forti e il tuo profumo mi invade.
-Naruto?- sussurro piano.
-Sakura…- anche tu hai la voce tremante… e probabilmente hai continuato a piangere dopo la fuga di Sasuke.
Ricambio il tuo abbraccio e ti stringo forte a me.
Non ci resta più molto da fare arrivati a questo punto, se non sostenerci a vicenda.
-Ho incontrato Sasuke… mentre ti aspettavo- sussurri al mio orecchio, senza staccarti da me.
Se lo facessi penso proprio che crolleremmo entrambi come un castello di carte.
-Lo so… mi sono scontrata con lui mentre venivo da te…- il tuo abbraccio si fa più forte, sento il tuo calore rassicurante invadere il mio corpo.
-Vedendoti in questo stato… l’ho pensato- mi dai un bacio sulla fronte, sciogliendo l’abbraccio.
-Non è più il ragazzino di 13 anni che conoscevamo… ma vuole rimediare…- non tolgo le mani dalla tua schiena, anzi mi aggrappo a te con tutte le forze che mi rimangono.
-Già… sono pronto ad aiutarlo… riavremo il vecchio Sasuke- appoggi la fronte sulla mia e mi guardi dritto negli occhi.
-Non soffriremo più Sakura-chan- sorridi rassicurandomi.
-Hai ragione, si sistemerà tutto… torneremo come un tempo… insieme-
Mi alzo leggermente sulle punte dei piedi e poso le mie labbra sulle tue.
Sento il tuo corpo contrarsi per lo stupore, ma ti rilassi subito, mi stringi a te ricambiando il bacio.
È il mio primo bacio, purtroppo per te è il secondo… se non contiamo quello dato al tuo clone da una certa tr….
Reprimo subito questo pensiero e porto le mie mani sui tuoi capelli.
Mi accarezzi la schiena dolcemente, mentre il bacio si fa sempre più passionale, sembra quasi un bacio disperato, perché stiamo piangendo mentre ci aggrappiamo l’uno all’altro.
E forse lo è, ma in questo momento nulla è importante se non restarti accanto.






Eccomi qui v.v Sasuke è tornato, non è innamorato e non ha sentimenti particolari (nah non li ha proprio) ma in ogni caso vuole provare a diventare diciamo “umano”… beh… una cosa è certa, farà di tutto per far “rinascere” il suo clan… e non dico altro.
Alla prossima :D (evvai due in un giorno di distanza xD).

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Capitolo 6
*** Io e la mia coscienza ***


Un ricordo, definito e lontano prende forma…. Nella più totale oscurità Konoha prende vita diventando lo scenario di quella che viene definita “fase rem del sonno”.
All’entrata del villaggio della foglia tre ragazzi stanno per intraprendere una missione di recupero.
Una ragazzina dai capelli corti rosa e dai grandi occhi verdi guarda preoccupata un suo compagno di squadra, che ricambia lo sguardo facendole un gran sorriso.
-Sakura-chan, ti prometto che lo riporterò indietro’ttebayo!- il ragazzino alza il pollice verso di lei, per farle capire che andrà tutto bene.
La ragazzina annuisce e ricambia il sorriso… sperando che mantenga la sua promessa.
Tutto sfuma un altro scenario si espande e prende il posto di quello precedente.
Nevica, fa freddo… Konoha è distante, una ragazza sta tentando di fermare il suo compagno di squadra.
-Naruto non devi più mantenere quella promessa… non voglio che tu venga ucciso… perché io ti amo-
La ragazzina è cresciuta, sta in piedi in mezzo alla neve che non smette di scendere, tutt’intorno a lei ci sono altre persone preoccupate che l’osservano mentre tenta di fermare il ragazzino biondo, anche lui cresciuto.
-Sakura-chan… cos’hai detto? Credo di aver capito male- le guance della ragazza sono arrossate, non si capisce bene se per il freddo o per l’imbarazzo, ma nonostante sia sotto gli occhi di tutti, distoglie lo sguardo e riprende fiato per ripetere quella frase troppo imbarazzante per essere urlata.
-Ho detto… che ti amo-
Il ragazzo non sembra reagire a questa dichiarazione, anche se l’aspettava da molto tempo.
Il suo sguardo diventa scuro, i suoi occhi non sono più limpidi e azzurri come il mare calmo, ma si trasformano in una vera e propria tempesta d’odio, un odio così grande da travolgerla.
Inizia a parlare, ma ciò che dice non è quello che si aspettava lei, anzi, parole dolorose dette con rabbia e incredulità la trafiggono come mille coltelli affilati.
Lei prova a ribattere, a chiedere come mai questo improvviso cambiamento, ma si accorge che le parole sono come scomparse e nessun suono esce dalla sua bocca.
Improvvisamente lo scenario cambia e un ragazzo dai capelli corvini appare davanti a lei, per rispondere alla confessione d’amore che ha fatto a un’altro.
-Sei noiosa- lo sguardo del ragazzo è pieno d’odio, inizia a correre verso di lei, gli occhi da prima neri come la pece diventano rosso sangue, lo sguardo, se possibile, ancora più freddo.
La ragazza non riesce a muoversi, è come se ci fosse qualcosa di sbagliato in quella scena.
Lui estrae la katana e l’affonda nel suo stomaco, il sangue schizza ovunque e la ragazza cade a terra, senza fiato e senza suono.
Il ragazzo si avvicina sorridendo sadicamente e sussurra:
-Ricordarti che voglio riportare agli antichi fasti il mio clan… non puoi morire-
Un'altra figura appare vicino a lui, è un ragazzo dai capelli castani con due segni rossi sulle guance, le sorride dolcemente mostrando due canini affilati.
Si siede accanto al suo corpo inerme.
Lei non riesce a muoversi ne a parlare, non sente nemmeno il dolore del colpo appena incassato.
-Non devi farti condizionare da quello che vogliono gli altri Sakura, sei tu che devi scegliere quello che vuoi-
Vicino al ragazzo corvino si fa avanti nuovamente quello biondo.
Prende la katana dalle mani dell’altro e si avvicina a lei sorridendo.
-Quindi la domanda sorge spontanea Sakura-chan… tu cosa vuoi?-
Senza lasciarle il tempo di rispondere, punta la lama della katana al suo cuore e continuando a sorriderle la trafigge.





Mi sveglio urlando, scossa come non mai, il sogno appena fatto era certamente il peggiore degli incubi.
Sono in un mare di sudore e pervasa dagli spasmi, mi porto le mani al viso cercando di asciugare le lacrime che sono uscite senza controllo.
Ne porto una al cuore, dove sento uno strano peso… un piccolo dolore quasi impercettibile.
Faccio dei lunghi respiri per riprendermi… ma non è semplice, l’incubo ha riportato alla mente anche dei ricordi… brutti ricordi.
Una mano si posa sulla mia testa e mi carezza i capelli con dolcezza.
Sussultò spaventata e girandomi ti trovo da parte a me, mi sorridi e senza parlare mi stringi fra le tue braccia.
Mi stavo quasi dimenticando che ieri sera mi sono fermata a dormire da te, perché se fossi andata a casa avrei sicuramente passato la notte a piangere.
Sei stato così dolce da non tentare di fare nulla che non avrei voluto, infatti non è successo niente, semplicemente abbiamo dormito abbracciati.
-Naruto… scusa se ti ho svegliato, oggi abbiamo la giornata libera e io ti ho rovinato il sonno- sussurro stringendomi a te.
-Non fa niente Sakura-chan… tra un ora è mezzogiorno, direi che abbiamo dormito abbastanza… è dal tuo risveglio brusco suppongo tu abbia fatto un incubo’ttebayo-
Sospiro e sciolgo l’abbraccio sedendomi sul letto.
-Già… ma non mi ricordo cosa ho sognato- mento -quindi non importa- ti sorrido.
So che non è bello dire le bugie ma non me la sento di dirti cosa ho sognato, penso che il tuo morale ne risentirebbe, come del resto ha fatto il mio.
-Meglio così, l’importante è rimanere di buon umore!- ti alzi e inizi a stiracchiarti.
Mi alzo anch’io e ridacchio alla vista dei tuoi capelli spettinati, poi penso che anch’io potrei essere un totale disastro e cerco di sistemarmi i capelli alla meglio con le dita.
-Sakura-chan anche spettinata sei bellissima- ti avvicini e mi prendi le mani, fermando il mio tentativo di ricompormi.
-C… che dici baka…- arrossisco e distolgo lo sguardo imbarazzata.
-La verità- prendi le mie mani e te le porti alla bocca, baciandole.
-Non fare certi gesti imbarazzanti!- le ritraggo ancora più in imbarazzo.
-Scusa Sakura-chan… ma sai è difficile averti nella mia stanza e non approfittarne neanche un po’ttebayo-
Le tue guance si tingono lievemente di rosso e mimando una tosse fai cenno con la testa verso il mio petto.
Non mi sono accorta che ho la camicia semi aperta e si riesce a intravedere il reggiseno.
-B… baka perché non me l’hai detto subito!- chiudo i bottoni velocemente, mentre freno la voglia irrefrenabile di picchiarti.
Intanto ti sei portato le braccia sulla testa a mo’ di protezione, ma poi noti stupito che non ho intenzione di darti un pugno.
-Sono contento che limiti i danni al mio cervello- ridacchi.
Incrocio le braccia al petto e sbuffo.
-Non vorrei peggiorare la situazione sai… non sei proprio uno che si può definire brillante-
Mi sposti una ciocca dietro l’orecchio e mi sussurri.
-Può darsi… ma non dimenticarti che sono l’Hokage-
Arrossisco ancora di più e faccio due passi indietro.
Ghigni divertito e ti incammini verso il bagno.
Mi sistemo i vestiti stropicciati, non è proprio il caso di dormire con l’uniforme ma non avevo altra scelta.
Il mio sguardo si sposta dal letto sfatto, dove abbiamo miracolosamente dormito in due, al disordine che circonda l’intera stanza.
Un solo pensiero sovrasta tutti gli altri… spero non ci siano scarafaggi come l’ultima volta.
-Sakura-chan…-
Mi volto verso di te che stai fermo davanti alla porta del bagno.
-Non è che ti andrebbe di fare una doccia con me?-
Mi sorridi aprendo la porta della toilette e amicando con gli occhi furbi che brillano di malizia.
Inarco un sopracciglio mentre sento la faccia prendere fuoco.
-Non credo che sia il caso-
La delusione è palese sulla tua faccia.
-D’accordo… se non te la senti posso capirlo, allora vado io… tutto solo… come un cane… -
Cerchi di impietosirmi piagnucolando e camminando lentamente verso la doccia.
-Già proprio così- sorrido rimanendo impassibile.
Mi guardi sconfitto e chiudi la porta.
Sospiro incredula del tuo cambiamento improvviso d’atteggiamento, prima dolce e poi malizioso… bah.
Dato che devo aspettare il mio turno sistemo il letto.
Subito mi torna in mente il calore del tuo corpo che mi stringe e il tuo profumo… non posso arrossire più di così temo.
No Sakura non devi lasciarti andare a questo tipo di pensieri! SHANNARO!
Mi do delle leggere sberle sulle guance per riprendermi.
Il mio sguardo torna sul disordine… potrei prendere un sacco e ripulire tutto.
Il pensiero degli scarafaggi mi fa cambiare subito idea.
Mi siedo sul letto e aspetto.




-Ecco! È tutto tuo’ttebayo!-
Esci dal bagno con indosso solo un asciugamano stretto alla vita.
Hai i capelli bagnati ancora un po’ sbarazzini che ti ricadono sul viso e i muscoli ben definiti in bella vista…
Sento che potrei morire… non posso credere di star seriamente pensando che tu sei dannatamente sexy.
Distolgo velocemente lo sguardo e senza farmi vedere asciugo un rivolo di sangue da naso.
SHANNARO!
-Tutto bene Sakura-chan?- ti avvicini mettendomi una mano sulla spalla.
-Sì… sto benissimo- non riesco a guardarti in faccia.
-Sicura? Vuoi che ti accompagni in doccia? Sai non vorrei che svenissi…- mi cingi la vita con un braccio avvicinandomi a te.
Sento che sto per esplodere… non puoi farmi questo SHANNARO!
-Ch… che fai baka! Sei ancora bagnato!- cerco di liberarmi dalla presa ma inutilmente, sento le forze venir meno… ho le mani appoggiate al tuo petto e… oddio… è una sensazione così bella.
Mi vergogno di me stessa.
-Sakura-chan mi preoccupi seriamente!- con la mano libera mi carezzi una guancia.
-Sei tu che fai il baka!- vorrei morire, sento che se ti guardassi in faccia esploderei.
-Fa sentire su- smetti di accarezzarmi e dolcemente porti il mio viso vicino al tuo.
I tuoi occhi mi guardano con dolcezza e allo stesso tempo serietà, è come se mi trafiggessero, mi sento vulnerabile.
Non riesco a muovermi… sento che sto per sciogliermi.
Appoggi la fronte alla mia continuando a fissarmi.
-Uhm… non credo tu abbia la febbre’ttebayo-
Sbianco improvvisamente e sento una vena pulsare sulla tempia.
Ho appena raggiunto il limite di sopportazione.
-Beh meglio così, avevo paura che stessi ma…-
Prima che tu possa finire la frase ti metto le mani dietro la testa intrecciandole tra i capelli umidi e ti spingo in avanti finché le tue labbra non aderiscono perfettamente alle mie.
Mugoli sorpreso e non ti lascio neanche il tempo di rispondere al bacio, mi allontano velocemente e mi rinchiudo in bagno.
Sospiro lasciandomi cadere dietro la porta, porto le gambe al petto e sospiro.
Non riuscirò più a guardarti in faccia.
-Sakura-chan!- inizi a picchiettare sulla porta insistentemente cercando di entrare.
-BAKA! Resta fuori! Devo fare la doccia- mi appoggio di più alla porta cercando di bloccarti.
-Ma sakura-chan! Tu mi hai baciato’ttebayo!- posso sentire la tua eccitazione mentre pronunci la parola baciato.
-Non provare a entrare chiaro? Se lo fai ti picchierò così tanto da farti svenire!- non sono proprio miss delicatezza, ma sono troppo imbarazzata.
-S… Sakura-chan… così mi spaventi…-
Smetti di spingere la porta.
-Okay non proverò a entrare… ti aspetto fuori-
Mi lascio scappare un sospiro di sollievo e mi alzo.
-Bene… non ci metterò molto… non sbirciare o morirai!-
Ti sento ridacchiare nervosamente dietro la porta, capisco di aver centrato il punto.
-Te lo prometto dattebayo!-
Sorrido e inizio a spogliarmi.
Infondo è giusto così… in una relazione in prova non bisogna bruciare le tappe, soprattutto perché potrei lasciarmi andare anche troppo facilmente… SHANNARO!







Salve a tutti! Eccomi qui con un capitolo incentrato sulla dolce coppietta in prova :3
Ringrazio chi mi segue senza recensire e chi recensisce, spero che anche questo capitolo (nonostante sia breve) vi sia piaciuto!
Alla prossima :D

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Capitolo 7
*** Io, tu, l'altro e i nostri problemi ***


Dopo esserci sistemati decidiamo di uscire per andare a pranzare, ovviamente cerco di distoglierti dal pensare al chiosco del ramen… ma è inutile sei come un bambino testardo che non cambia mai le proprie abitudini, ma forse è anche per questo che m piaci.
Siamo usciti dal tuo appartamento senza imbarazzo, anche se sento gli sguardi dei passanti posarsi su di noi con avidità, come se l’Hokage fosse il pettegolezzo più interessante di tutta Konoha… e se ci penso bene probabilmente lo è.
-Sakura-chan posso tenerti per mano?-
Arrossisco e ti pizzico una guancia scherzosamente, anche se noto sul tuo viso un espressione dolorante.
-Baka! Non è romantico chiedere certe cose, dovresti farle e basta-
Sbuffi e ti massaggi la guancia che si è un po’ arrossata.
-Bhe lo prendo come un sì’ttebayo- cerchi di afferrarmi la mano.
-No, dopo la tua uscita e mancanza di iniziativa non mi va- allontano la mano dalla tua e incrocio le braccia al petto.
-Sakura-chan sei proprio una ragazza in prova impegnativa sai?- sospiri e ti porti le mani dietro la testa.
Camminiamo in silenzio verso il chiosco del ramen.
-Mmh? Ma quelli non sono Kiba e Hinata?- rompi il silenzio indicandomi due figure davanti al chiosco.
-Già sono proprio loro-
-Potremmo mangiare tutti insieme’ttabeyo!- prima che tu possa avvicinarti oltre ti blocco prendendoti per un braccio.
-Naruto… non credo che sia un buon momento…-
Hinata sembra nervosa, giocherella con le dita e fissa l’asfalto, il suo sguardo sembra triste.
-Dici? Mi sembra che stiano parlando normalmente…- la tua totale mancanza di osservazione a volte mi irrita.
Sospiro ma non ti mollo, non vorrei sbagliarmi ma anche Kiba sembra parecchio nervoso, ha la fronte corrucciata e lo sguardo serio rivolto verso Hinata.
-Sakura-chan tu sei ansiosa per niente! Su andiamo- ti liberi dalla mia presa e vai a passo spedito verso di loro.
-K… Kiba-kun… mi… mi dispiace-
Hinata sta balbettando nervosamente, nonostante si sta scusando per qualcosa non riesce a guardare Kiba.
-Non preoccupati, sapevo già che sarebbe finita così, volevo solo togliermi un peso dal cuore…- senza degnarci di uno sguardo Kiba si allontana velocemente.
Tu rimani fermo come uno stoccafisso.
-Te l’avevo detto baka!- ti sussurro all’orecchio.
-Ah Sa…Sakura-san… Na…. Naruto-kun… bu… buongiorno-
Hinata ci sorride un po’ forzatamente.
-Buongiorno Hinata! Come vanno le cose?- non potevi essere più delicato davvero.
-B… bene grazie- distoglie lo sguardo arrossendo lievemente.
-Voi piuttosto… ho saputo che state… in…. Ins… insieme- la sua espressione diventa triste, mi dispiace so che ha sempre provato qualcosa per te.
Mi sento una stronza.
-Sì, finalmente sono riuscito a trovare un po’ di spazio nel freddo cuore di Sakura-chan! Però siamo in prova- mi mandi un occhiataccia mentre pronunci l’ultima frase.
Ti rispondo con un sorriso.
-Ah… sono contenta per te Na… Naruto-kun!- sorride nonostante il suo stato d’animo.
È sempre stata una brava ragazza… non posso fare a meno di pensare che lei si merita il tuo amore molto più di me.
-Beh visto che siamo tutti qui… che ne dici di venire con noi a pranzare?- Hinata arrossisce vistosamente e scuote la testa.
-M.. mi dispiace ho già pranzato ma… grazie per l’invito-
Ti gratti la testa pensieroso… spero che non ne spari un'altra delle tue.
-Per caso hai pranzato con Kiba?-
… appunto.
Hinata sussulta appena pronunci quel nome.
-Ah… s… sì pe… però io … sono stata cattiva…- i suoi occhi iniziano a riempirsi di lacrime e scusandosi corre via.
-Accidenti perché sono così idiota’ttebayo! Hinata aspetta!- le corri dietro.
Rimango immobile davanti al chiosco del ramen mentre guardo le vostre figure sparire.
-Ah… ah… ah…- il mio cervello deve ancora capire cosa sia successo.
Allora… Kiba e Hinata hanno litigato… tu hai chiesto spiegazioni indirettamente e sei corso dietro a un Hinata in lacrime.
Ok tutto chiaro.
Mi guardo in torno spaesata.
Cosa dovrei fare ora? SHANNARO! Dovevo seguirvi!
Sbuffo e prendo una direzione palesemente a caso.
Non riesco a scorgere nessuno dei due tra i cittadini, chissà dove siete finiti.
Arrivo al parco e noto una figura seduta su una panchina con l’aria affranta… Kiba.
Mi avvicino piano e mi siedo accanto a lui.
-Ciao – sussurro non molto convinta.
So che non devo immischiarmi negli affari degli altri ma mi dispiace vederlo così.
Alza lo sguardo verso di me e mi sorride.
-Ciao- è un sorriso un po’ forzato il suo, ma d'altronde come posso biasimarlo? Non so cosa sia successo ma HInata sembrava parecchio scossa quindi dev’essere una cosa seria.
-Hai visto tutta la scena vero? Ero arrabbiato e combattuto quindi mi scuso se non vi ho salutato prima-
Faccio spallucce e gli sorrido.
-Tranquillo… siamo noi che dovevamo farci gli affari nostri-
Scuote la testa e sospira –No sono io che non dovevo dichiararmi… so benissimo che ha sempre provato ammirazione per Naruto e che probabilmente non c’è posto per un altro uomo-
Arrossisco e distolgo lo sguardo.
Non sapevo fosse innamorato di Hinata, beh pensandoci bene starebbero bene insieme.
-Non devi parlarne se non vuoi, non voglio certo impicciarmi-
Gli poso una mano sulla spalla.
-No tranquilla se ti va di ascoltarmi mi farebbe piacere-
Annuisco.
-Devi sapere che Hinata mi è sempre piaciuta, o meglio ha iniziato a piacermi dopo che siamo entrati a far parte dello stesso Team… la vedevo così piccola e fragile che sentivo il bisogno di proteggerla… e poi con il tempo il sentimento di protezione è diventato amore… ma sapevo benissimo che a lei piace Naruto, però sentivo anche che dovevo dichiararmi, ormai portavo avanti questa cosa da troppo-
-Capisco… mi dispiace che sia andata così- non tolgo la mano dalla sua spalla, vorrei potergli trasmettere un po’ di allegria nonostante tutto… so come ci si sente ad essere rifiutati.
-Grazie… ormai fa parte dell’essere umano… più porti avanti un rapporto incerto più prima o poi vuoi mettere in chiaro le cose… non siamo fatti di metallo infondo- queste parole mi fanno tornare in mente la sera in cui ci siamo messi insieme, anche tu eri arrivato al limite.
-Hai ragione… non lo siamo affatto- sospiro.
Posa una mano sulla mia e mi guarda fisso negli occhi.
-Non sono stato del tutto sincero con lei… pur essendomi dichiarato nei miei pensieri si è insinuata un'altra donna, senza che me ne accorgessi il pensiero di essere rifiutato da lei non era più così doloroso… infatti ora sono felice… perché ci sei tu, probabilmente sono una persona egoista-
La mia confusione e ben palese, non so cosa rispondere, non capisco nemmeno a cosa voglia arrivare.
Arrossisce e il suo sguardo si fa intenso.
-La ragazza che mi piace ha già un fidanzato…. Sono destinato a essere rifiutato in eterno credo… in più è lo stesso ragazzo per cui sono stato rifiutato-
Il mio cervello non riesce a produrre un pensiero logico… non starà forse dicendo che…
Si avvicina al mio orecchio.
-Mi piaci- sussulto e arrossisco allontanandomi.
Si alza e mi sorride.
-Non c’è bisogno che dici nulla, mi dispiace ma credo proprio che oltre a essere un eterno rifiutato sono anche un egoista… spero che questa mia confessione non ti abbia rovinato la giornata… ci vediamo Sakura-
Si allontana lasciandomi letteralmente di sasso.
Ricapitolando… Tu sei corso dietro a Hinata che ha rifiutato Kiba… io ho incontrato Kiba che mi ha raccontato tutto e per finire si è dichiarato…
SHANNARO! Ma perché la vita è così complicata?!
Mi alzo di scatto e faccio un lungo respiro.
Va tutto bene… tutto alla grande…
Ma chi voglio prendere in giro, sono sconvolta!
Prima di pensare alla mossa successiva, ovvero al nulla più totale, il mio stomaco inizia a ricordarmi che non ho mangiato.
Pazienza vorrà dire che ritornerò al chiosco…












Arrivata al chiosco noto che qualcuno è seduto e sta mangiando una porzione di ramen.
Che sia tu?
Entro e scopro che il misterioso personaggio è… Sai.
-Oh, Sakura-san sei venuta a pranzare anche tu?- inutile dire che mi rifila uno di quei suoi sorrisi vuoti e da brivido.
-Ciao Sai, sì ho una discreta fame!- mi siedo accanto a lui sorridendogli forzatamente.
Comando una porzione di ramen.
-Ti vedo spesso qui a mangiare-
Rabbrividisco al pensiero che potevo benissimo scegliere un altro posto e invece stupidamente sono venuta qui…. Per una volta che ero sola e potevo decidere… SHANNARO!
-Già… non farmici pensare- sbuffo.
-Ti ho vista soprattutto con Naruto-kun… o meglio con l’Hokage… o meglio…-
Faccio una smorfia, so dove vuole arrivare.
-…. Con il tuo ragazzo-
Bingo.
-Già… come vedi abbiamo istaurato una relazione più profonda- ridacchio nervosamente.
-Però non è triste non poter accertarsi dei propri sentimenti?- apre gli occhi e mi fissa.
Mi sento improvvisamente a disagio.
-Beh infondo e proprio per accertarmene che mi sono messa con lui- non riesco a guardarlo in faccia… i suoi occhi neri come la pece sembrano cercare di leggermi dentro.
O meglio di scorticarmi l’anima.
-Certo… ma io intendevo dire che non sarebbe meglio provare diverse relazioni contemporaneamente e poi decidere quale sia davvero il tuo ragazzo ideale? Non pensi che sia triste pensare che nel mondo ci sono molte coppie che si sono accontentate e che non hanno davvero trovato la loro anima gemella?-
Deglutisco quasi strozzandomi con il boccone che stavo cercando di masticare.
-Non penso che sia così drammatica la cosa… infondo sarebbe da donnacce farsela con più uomini-
Fa un sorrisino, a mio avviso, irritante.
-Come tu ben sai ho studiato molto le relazioni sociali tra le persone… e sono arrivato alla conclusione che l’amicizia essendo un sentimento aperto e condividibile con tutti è facile da istaurare perché ha molte sottocategorie… quindi non c’è bisogno di essere sicuri che quella persona è davvero tua amica o è solo un amicizia di passaggio perché in ogni caso è un sentimento libero che può essere istaurato con tutti… invece l’amore è un sentimento chiuso che si riflette solo su un individuo, quindi le persone innamorate devono riflettere bene sul tipo di rapporto che vogliono istaurare con l’altro sesso… perché non hanno la possibilità di essere superficiali, il compagno è per la vita-
Rabbrividisco, da quando fa questo tipo di discorsi?
-Ti ho osservata parecchio Sakura-san, d'altronde io osservo tutte le donne single della mia età perché così posso valutare se una di loro è adatta alla mia persona… - raggelo –comunque, tu sei circondata da diversi tipi di ragazzi, tralasciando me ci sono il tuo ragazzo Naruto-kun che possiamo ritenere il simpaticone di turno, poi Kiba-kun affabile e gentile, Sasuke-kun il bello tenebroso e Lee-kun… quello che non ti faresti mai-
Espressione cattiva l’ultima… ma azzeccata.
-Ci sono così tante tipologie diverse che dovresti, secondo me, poterle provare tutte prima di scegliere il tuo compagno-
So che mi pentirò subito della domanda che sto per fargli.
-Tu che categoria saresti?-
Chiude gli occhi e sorride.
-Ovviamente l’indecifrabile-
Annuisco, sono pienamente d’accordo.
-Ho capito cosa vuoi dire Sai, ma non credo sia una scusa per farmi diversi tipi di ragazzo-
Sorrido e sposto il piatto di ramen ormai finito.
-Sapevo che avresti risposto così… quindi non vuoi provare ne un amore passato ne un nuovo amore ma preferisci il presente… sei davvero prevedibile Sakura-san-
Faccio spallucce e mi alzo.
-Sarà anche vero… ma non importa. Ti ringrazio per l’interessamento-
Faccio per uscire dal chiosco ma Sai mi blocca prendendomi per una mano.
-Sakura-san tu sembri molto convinta delle tue azioni, nonostante hai così tanti spasimanti intorno a te… sembra quasi che tu stia vivendo in una di quelle serie tv sdolcinate-
Ridacchio.
-Già… tu però non sei un mio spasimante vero?-
Rabbrividisco, ho paura della sua risposta, ho ricevuto già una notizia shoccante oggi.
-Ovviamente no, non rappresenti il mio ideale di donna, nonostante tu sia un medico promettente-
Faccio un sospiro di sollievo.
-Però sei il tipo di donna che va nel pallone facilmente… insomma la relazione con l’Hokage… il ritorno di Sasuke… la vicinanza con Kiba…- lo fisso perplessa e mi perdo nei suoi inquietanti occhi neri.
-Non sei davvero così stabile come sembri, puoi darla a bere a chiunque tranne che a me-
Deglutisco distogliendo lo sguardo.
SHANNARO! Come mai è così ben informato?!
Il suo sguardo si fa serio e il sorriso scompare dalle sue labbra.
Ora la sua faccia e vicinissima alla mia e i suoi occhi mi trafiggono immobilizzandomi.
-Quindi la domanda sorge spontanea Sakura-san… tu cosa vuoi?-
Spalanco gli occhi e lo guardo incredula.
Una sensazione orribile mi attanaglia lo stomaco.
Chiude gli occhi e mi sorride lasciandomi la mano.
Senza pensarci due volte corro via.
Ho una strana sensazione, spiacevole… non sono più sicura di niente.
Quella domanda ha riacceso un ricordo… un sogno… un incubo.
Mi fermo di scatto cercando di riprendermi dalla corsa appena fatta.
Ho il fiatone e la vista annebbiata… ma non abbastanza da vederti abbracciare un Hinata in lacrime.
-Sei la tipica donna che si fa prendere subito dal dubbio…-
Le parole di Sai mi ritornano alla mente come un colpo di pistola ben assestato al cuore.
Mi aggrappo a un palo, sento che il mondo sta girando molto velocemente, troppo.
Prima di svenire e cadere nella più totale oscurità ti vedo correre verso di me.







Eccomi qui! Ringrazio sempre chi mi segue  spero che anche questo capitol vi sia piaicuto! Alla prossima :3

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Capitolo 8
*** Io, tu e lui: di nuovo insieme ***


-Sakura-chan!-
Sento la tua voce in lontananza.
-Testa quadra vuoi smetterla di scuoterla? Non pensi sia meglio lasciarla riposare?-
Una voce bassa e profonda si è intromessa… mi pare quella di Sasuke…
-Ma non capisci? E se fosse entrata in coma? È da un ora che è svenuta!-
Faccio per aprire gli occhi ma mi blocco subito, non so perché Sasuke si trovi qui ma non voglio rovinarvi la conversazione, per quanto stupida, perché è da tanto tempo che non vi vedete…
-Sei proprio un baka! Non hai visto gli orari attaccati sul suo frigorifero? La professione di medico non è facile… se fossi stato più attento invece di pensare a infilarti nelle sue mutande avresti notato che fa anche gli straordinari, è logico che stia ancora dormendo… il suo corpo ne avrà certamente bisogno-
Bene, ora so di essere a casa mia… ma la cosa che mi stupisce di più e il fatto che Sasuke si sia interessato al mio lavoro… e quello che ha detto, ammetto, che mi ha colpita.
-Cosa?! Io non cerco di infilarmi nelle sue… aaaaah dannazione sei proprio un bastardo! So benissimo che il suo lavoro è faticoso’ttebayo! Non devi certo venire a dirmelo tu!-
Sento il tuo corpo irrigidirsi… era da tanti anni che non vi sentivo litigare… è un po’ nostalgico.
-Oh… e così il nostro Hokage testa quadra si sta scaldando senza un vero motivo… sei sempre stato irascibile, ma credevo che crescendo saresti maturato un po’… bakaaaa-
Non credevo che potesse essere così infantile… stuzzicarti non è stato proprio un gesto di superiorità.
-Zitto! E tu invece? Sei sempre stato un anti fi** da quando sei nato… non è che per caso sei gay? Frociooooo-
Okay… ora stanno esagerando.
-Tsk… non dirmi che vorresti essere tu il soggetto delle mie attenzioni? Sarebbe davvero una cosa di pessimo gusto-
Dal rumore direi che ti sei alzato in piedi… qui si mette male.
-Vuoi combattere contro il grande Hokage razza di cane senza onore?!-
Una vena inizia a pulsarmi sulla fronte… possibile che dovete sempre essere così immaturi?!
Sasuke a sua volta si è alzato in piedi per fronteggiarti.
-Pensi davvero di battermi testa quadra? Bene, ma poi non andare a piangere dalla mammina! Ops scusa… non sarà per caso morta?-

-Aahahhaahhaha, ma senti da che pulpito! Piuttosto sei tu che devi preoccuparti! Se perderai non andare a piangere dal tuo fratellone… no aspetta! Non sarà che l’hai ucciso?-

Mi alzo di scatto con un intento omicida… verso tutti e due!
La mia rabbia si placa subito… non vi state picchiando, non state facendo nulla tranne osservarmi divertiti.
-Sakura-chan… non sei brava a fingere di dormire’ttebayo-
Mi posi una mano sulla spalla mentre cerchi di trattenere le risate.
-In compenso io e Sas’ke siamo bravi a recitare anche se dopo la battuta su mia madre stavo seriamente pensando di picchiarlo!-
-Tu non sei stato meno delicato di me…-
Passata la sorpresa iniziale faccio un sospiro profondo.
-Naruto… sai cosa penso di questa vostra messinscena?-
Togli la mano dalla mia spalla e sbianchi.
-Vorrei precisare che lo solo assecondato- ribatte Sasuke facendo spallucce.
Mi sorridi dolcemente e cerchi di sottrarti al tuo triste destino.
-Sakura-chan… sai che per me sei la stella più luminosa tra un miliardo di stelle? Che brilli come la luna e risplendi come il sole? Che sei la persona più bella che possa esistere su questo pezzo di fango chiamato terra?-
Il tuo modo di salvarti è ammirevole.
-Quanto sei dolce Naruto…-
Sospiri di sollievo.
-Lo sai che ti am…-
Non riesci a finire la frase che ti afferro per il colletto della maglietta, il tuo sguardo terrorizzato dice chiaramente che hai capito che certi giochetti con me non funzionano.
Con la mano libera afferro anche Sasuke, che di certo non se l’aspettava, ma non si oppone.
Chiudi gli occhi pronto a riceve il solito pugno.
Sorrido e vi stringo in un grande abbraccio di gruppo.
-Mi mancava il team 7… finalmente siamo tutti qui- sussurro.
Dopo pochi secondi sento il tuo corpo rilassarsi e rispondi all’abbraccio.
Sasuke rimane immobile, non ricambia ma non si ritrae… è il suo modo per dire che va bene così.
-Già siamo di nuovo insieme’ttebayo!-
Rimaniamo “abbracciati” per un po’, poi mi allontano sospirando.
-Sasuke-kun potresti almeno dimostrarti più affettuoso!-
Incrocio le braccia al petto mettendo un finto broncio.
-Già Sas’ke potresti essere più umano’ttebayo!-
Non pensavo di vederlo sorridere…
-Avete ragione… ma sappiate che se dobbiamo farlo io mi concentrerò solo su Sakura, non voglio che mister Hokage pensi che sia dell’altra sponda-
Arrossisco di colpo cercando di reprimere il pensiero di una possibile… troppo tardi.
SHANNARO!
Mi stringi da dietro con fare protettivo.
-Non preoccuparti non succederà mai!.... M-A-I!-
Ridacchio.
-Mmh no veramente pensavo a qualcosa di meno intimo-
Voltandomi verso di te ti sussurro all’orecchio il mio “piano” cecando di non farmi sentire da lui.
-Non vi ha insegnato nessuno che è maleducazione parlare a bassa voce davanti ad altre persone?-
Sorrido spostandomi alla sua destra.
-Hai ragione come ho potuto!-
Tu ti posizioni alla sua sinistra.
-Siamo davvero dei maleducati’ttebayo…-
Inarca un sopracciglio scettico.
-State cercando di farmi un imboscata o roba simi…-
Prima che possa terminare la frase gli saltiamo letteralmente addosso facendolo cadere a terra.
È fu così che Sasuke Uchiha si ritrovò seduto a terra con i suoi ex compagni di squadra intendi a soffocarlo in un caloroso abbraccio!
-Anche se non ricambi così sembra quasi che lo stai facendo!-
-Tsk..-
Inaspettatamente posa le sue mani sulle nostre braccia… insomma… sta ricambiando.
L’atmosfera si fa improvvisamente seria, nessuno apre bocca, nessuno si muove.
Anche se breve godiamoci il momento del team 7… di nuovo insieme.












Usciamo da casa mia, sento gli sguardi della gente posarsi avidi sulle nostre figure. Beh infondo è strano che il traditore si sia riinserito così velocemente nel gruppo… o forse no.
-Bene, ora che sai come mai mister simpatia si trovava con noi sei più tranquilla?-
Sorrido e annuisco.
Sasuke si trovava da quelle parti quando sono svenuta, probabilmente per un calo di pressione ma la vista di Naruto e Hinata, pur essendo un abbraccio innocente e privo di libido, ha aiutato il mio abbandono all’oscurità, mettiamola così.
-Direi che io e l’Hokage abbiamo un po’ di scartoffie da sistemare…-
Vi saluto mentre vi incamminate verso il tuo ufficio.
Mi stiracchio ancora un po’ intontita, infondo mi sono ripresa solo mezz’ora fa.
-Sa… Sakura-san… -
Hinata sbuca da dietro un palo.
-Sc… scusa non volevo spiarvi! Sono venuta qui per scusarmi… so che la scena poteva essere equivocata ma ti giuro che non è su… successo niente tra me è Naruto-
Si inchina chiedendomi scusa.
-Tranquilla Hinata! Non devi scusarti, sono io che ho esagerato! Cioè svenire per così poco-
Ridacchio nervosamente.
-Sei gentile Sakura-san… p… posso entrare un attimo? Ho un'altra richiesta da farti…-
Arrossisce di colpo distogliendo lo sguardo da me.
-Certo! Entra pure-
Entriamo in casa e le chiedo di accomodarsi.
-G… grazie ma non voglio scomodarti è solo che vorrei poterti parlare senza che qualcuno ci disturbi…-
La cosa inizia a preoccuparmi.
Prende coraggio e il suo sguardo si fa serio e deciso.
-Sakura…-
Si inginocchia davanti a me.
-Per favore lascia che mi dichiari apertamente a Naruto-kun, è da quando avevo 13 anni che mi piace, non voglio intromettermi nella vostra storia e so benissimo che lui non mi ricambierà mai ma nonostante questo non voglio più mentire a me stessa, non voglio morire con dei rimpianti… anche se sta con te non posso cancellare i miei sentimenti, ti prego di accettarli e di permettermi di aprire il mio cuore al tuo ragazzo-
Cala un lungo e pesante silenzio.
Hinata rimane ferma in ginocchio davanti a me senza smettere di fissarmi con determinazione.
Mi inginocchio anch’io davanti a lei.
Però abbasso la testa a mo’ di inchino.
-Per favore perdonami se ho fatto l’egoista e mi sono presa Naruto nonostante sapessi che tu lo amavi sinceramente da quando eri piccola e che ti meritavi più di chiunque altro di stare con lui… scusami se non ho intenzione di cedertelo… però…-
Alzo lo sguardo e incontro il suo, stupito.
-Però io so come ci si sente ad essere rifiutati nonostante ho fatto sentire così Naruto tante volte… quindi… non devi chiedermelo nemmeno… fa quello che ti senti di fare senza esitare-
Sorride mentre i suoi occhi si riempiono di lacrime.
-Sakura-san…-
Mi abbraccia.
-Sakura-san… l’amore è orribile… le persone soffrono sia se vengono rifiutate sia se rifiutano qualcuno… io… non voglio far star male Kiba-kun… ma non posso fingere di amarlo e farlo stare peggio… poi sono felice anche solo se Naruto-kun è felice ma allo stesso tempo non riesco a non starci male… ma non voglio neanche farti soffrire intromettendomi tra di voi… l’amore è così complicato-
Le accarezzo la testa.
-Purtroppo non possiamo farci niente… fa parte della vita, Kiba sapeva benissimo che non potevi ricambiarlo… non preoccuparti non c’è l’ha con te… non potrei mai avercela con te… passerà… passerà col tempo vedrai…-
Sento una morsa allo stomaco… so benissimo che la causa della sua infelicità sono io, ma non riesco a pensare di lasciarti, non dopo essere riuscita a sotterrare l’orgoglio… non dopo aver capito che sei importante.
Da una parte penso che grazie ai miei sentimenti per te ti ho reso felice, dall’altra che sono un infame perché sei sempre stato disponibile nonostante ti abbia fatto soffrire troppe volte.
Sono la prova vivente che le persone meschine riescono a prendersi ciò che vogliono anche se l’hanno ripudiato per anni.
Mentre Hinata è la prova vivente che le persone buone non ottengono sempre ciò che desiderano, nonostante se lo meritano.
Se penso alla tua posizione invece… hai provato che senza arrenderti e continuando a provarci sei riuscito a ottenere ciò che desideravi.
L’amore è davvero difficile… lo si può vedere in mille modi diversi e cambierà sempre la morale.
Non saprei dire quanto tempo è passato… neanche quanto abbia pianto Hinata… ma una cosa è certa:
Non esiste una soluzione semplice a tutti i problemi… e col tempo l’avrei imparato… anche troppo bene.







Eccomi qui! :D ESAMI FINITI! Speriamo in bene v.v
Non sono convinta di ciò che la mia mente malata ha prodotto ma spero che vi piaccia lo stesso >D ringrazio chi mi segue e chi recensisce! Alla prossima :3

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Capitolo 9
*** Io e i miei sentimenti ***


-Non posso cancellare i mei sentimenti… lascia che mi dichiari a Naruto-kun-
Le parole di Hinata sono rimaste impresse nella mia mente come un marchio infuocato, doloroso e permanente.
Ho passato una notte insonne chiedendomi se davvero è giusto che finisca così, se sarai in grado di rispondere alla dichiarazione d’amore di una ragazza sincera e fragile… se è corretto rimanere in disparte e aspettare di sentirti dire “l’ho rifiutata” e sapere che da qualche parte lei sta soffrendo…
Cerco di reprimere questi pensieri… ormai la frittata è fatta.
Sbadiglio strofinandomi gli occhi con una mano, ho paura di guardarmi allo specchio.
Sicuramente devo avere un aspetto orribile dovuto alla mancanza di sonno… mi alzo dal letto riluttante.
Troppe cose sono successe velocemente, un susseguirsi di eventi poco piacevoli.
Non ho nemmeno il tempo di pensarci che qualcuno bussa alla porta.
Guardo distrattamente l’orologio posto sul comodino.
Le otto di mattina… non è un po’ presto per andare a trovare qualcuno?
Sbuffo, no non è troppo presto… infondo siamo un villaggio di ninja pronti all’azione, nessuno si alza tardi.
O quasi nessuno…
Mi infilo una vestaglia e sistemo i capelli come posso.
Spero che non sia tu… non me la sento di presentarmi in questo stato!
La persona dall’altra parte inizia a bussare più forte, sembrerebbe quasi che voglia letteralmente sfondare l’entrata.
-Arrivo!- cerco di placare l’evidente foga del visitatore.
Finalmente cala il silenzio e la mia povera porta viene lasciata in pace.
Porto una mano alla maniglia, pronta ad accogliere chiunque sia venuto a trovarmi.
-Fronte spaziosa! Apri subito!-
Mi blocco lasciando la mano a mezz’aria, sento il corpo irrigidirsi e una strana sensazione di panico mi invade.
-Ino…- sussurro con voce roca.
SHANNARO! Improvvisamente mi sono ricordata che per tre giorni di fila non sono uscita con lei, che non gli ho detto nulla… NULLA della mia nuova relazione… l’ho trascurata per via degli eventi poco piacevoli che citavo prima.
Sono morta.
Apro la porta lentamente cercando mentalmente un modo per scusarmi, nonostante i miei buoni propositi vengo scaraventata a terra da una forza quasi sovrumana mentre vedo la mia migliore amica che mi squadra con occhi fiammeggianti e una vena pulsante sulla fronte.
-Sakura come hai potuto?!-
Mi sforzo di sorridere e alzandomi mi sistemo la vestaglia.
-Ino! Che piacere averti qui- mi avvicino all’entrata e chiudo la porta –sono contenta di vederti! È passato tanto tempo… anzi, forse non poi così tanto no? Un giorno?-
Faccio la finta innocentina sperando di salvarmi, almeno in parte.
-Tre giorni, otto ore, un minuto e trenta secondi esatti-
Deglutisco –non starai un tantino esagerando?-
Incrocia le braccia al petto e mi lancia uno sguardo di disappunto –Non direi visto che ho dovuto sapere da una cliente che tu è quel beota di Naruto vi siete… vi siete m…. messi insieme!-
Mi punta un dito contro in segno di accusa.
-Oh capisco- è tutto quello che riesco a dire mentre cerco di aggirarla e raggiungo la cucina.
-È tutto quello che hai da dirmi? Com’è possibile che tu e sottolineo TU ti sia messa con Naruto?! Cioè stiamo parlando del ragazzino iperattivo, idiota, imbranato, immaturo e … e… è Naruto!-
Sospiro portandomi una mano sulla fronte.
-Insomma non è poi tanto ragazzino adesso… stai descrivendo Naruto a dodici anni… non è più un bamboccio! È un adulto… forse è rimasto idiota, imbranato, iperattivo ma… non è immaturo, anzi, ora è un uomo maturo e un po’ bambino…. Dentro-
Il suo sguardo dice chiaramente che non ci crede.
-Davvero? Interessante… quindi non ti interessa più Sasuke-kun ora preferisci il suo opposto… sei passata dalla luna al sole, sei sicura di volerti scottare?-
Mi passa accanto sorridendo e entra in cucina.
-Non ti seguo…- mi appoggio allo stipite della porta.
Prende posto su una sedia e incrocia le gambe.
-Andiamo Sakura… tu sbavavi letteralmente per Sasuke-kun, saresti morta per lui, si poteva dire tutto dei tuoi sentimenti ma non che fossero piccoli ne tantomeno che si trattasse di una sbandata passeggera… tu l’amavi, lo sanno tutti-
Arrossisco e distolgo lo sguardo.
-Sì, può darsi… sai non è semplice capire i propri sentimenti… ma se ci pensi bene ero piccola e sciocca, non è detto che infondo mi ero convinta di amarlo solo perché lo vedevo come un bel ragazzo e basta-
Cerca di sopprimere una risata e scuote la testa.
-Stai sminuendo enormemente i tuoi sentimenti, se ti sentisse la Sakura di allora ti ucciderebbe-
-Può darsi…- faccio spallucce cercando di rimanere disinteressata, so che vuole portarmi a una conversazione pericolosa… e molto probabilmente ci sta riuscendo.
Sbuffa e si porta una ciocca di capelli biondo cenere, sfuggiti dalla lunga coda di cavallo, dietro l’orecchio.
Una vena inizia a pulsarle sulla fronte… brutto segno, bruttissimo.
-Non sta a te decidere i miei sentimenti Ino… non capisco perché ti interessi tanto, siamo migliori amiche da quando eravamo piccole… pensavo che avresti accettato tutto di me, anche i sentimenti che provo per un ragazzo che ho sempre ignorato…- abbasso lo sguardo incapace di incontrare il suo sguardo.
-Io accetto tutto di te ma… non posso… non posso pensare che tu… insomma voglio far luce su questo fatto totalmente improbabile!- sbatte un pugno sul tavolo.
Non riesco a capirla… che cosa vorrebbe fare?
-Ino… a me piace Naruto fine del discorso- faccio per lasciare la stanza ma la sua risposta mi blocca.
-È tutto quello che sai dire? Andiamo! Affrontati e fammi capire se fai sul serio!-
Senza lasciarmi il tempo di replicare si alza in piedi ed esegue la tecnica della trasformazione del corpo.
-Henge no Justu-
La figura di Ino svanisce lasciando posto a una Sakura di dodici anni.
Impallidisco portandomi le mani alle tempie.
-Cosa…?-
La piccola Sakura sorride divertita portandosi una mano su un fianco mentre fa passare l’altra tra i lunghi capelli rosa.
-Allora… ti ricordi quando avresti fatto qualsiasi cosa per piacere a Sasuke-kun?-
I suoi occhi verdi hanno quel particolare luccichio che sta a significare l’invito a sfidarla.
Accetterei se non fosse che trovo la cosa ridicola e strana, ma probabilmente non ho altra scelta.
-Ti ricordi di questi?-
Fa una giravolta facendo volare i setosi capelli rosati.
-I tuoi preziosi capelli… simbolo di femminilità e bellezza… a Sasuke piacciono lunghi… ricordi?-
Sorrido divertita dai suoi tentativi di convincermi a dire che stare con te è tutto un bluff.
-Già e come vedi li porto ancora lunghi… ma non per far piacere a Sasuke-kun- faccio passare a mia volta una mano fra le ciocche color ciliegia, sorridendole sorniona.
Non provare a farmi dire cose spiacevoli.
È vero che a lui piacciono lunghi forse… ma anche a me piacevano, quindi l’ho fatto solo per me stessa.
Ghigna divertita segno che non ha intenzione di arrendersi.
-Uhm… davvero? Strano… tagliarli non era un simbolo di maturità e cambiamento?-
Si porta le mani sui fianchi e mi lancia uno sguardo sprezzante.
-Tsk… certo ma come vedi gli anni passano è la vita continua… il cambiamento c’è stato ma sarebbe da immaturi vederlo solo per come porto i capelli non trovi?-
Si morde il labbro inferiore con un po’ di nervosismo, il che sta a indicare che le cose non stanno andando esattamente come prevedeva.
-Bhe allora ricorderai anche quando hai cercato di fermarlo senza successo… ma lui ti ringraziò sinceramente… te lo disse col cuore e non è una cosa da poco… in più piangesti tanto per la sua decisione… mandasti il tuo caro Naruto a recuperarlo… quasi lo uccidesti con quella richiesta-
Il suo sguardo è pieno di orgoglio e vanità, proprio uguale a come ero da piccola.
-È vero quella volta ho stabilito un contatto con Sasuke… è vero che Naruto è andato a recuperarlo per me, anzi, per noi… ma non l’ho fatto certamente pensando che potesse morire! In più desideravo tanto andare con lui quindi non puoi giudicarmi…-
Ino non è soddisfatta delle mie risposte, vuole istigami ancora di più.
-Bunshin no Jutsu- vicino a lei altri due cloni fanno la loro apparizione.
Sorride sorniona con gli occhi che le brillano di furbizia.
-Henge no Jutsu- i due cloni si trasformarono uno in Sasuke e uno in te…. Tutti e due dodicenni.
Scuoto la testa confusa.
-Andiamo è ridicolo! dove vuoi arrivare?-
Ino non risponde, semplicemente mi fissa, il suo sguardo è diventato serio.
Il piccolo Sasuke si avvicina lanciandomi uno sguardo freddo e distaccato.
-Sei noiosa e debole… stai sempre a criticare Naruto, non puoi giudicarlo senza sapere cosa ha provato rimanendo orfano, io so come ci si sente, tu invece… sei una ragazzina viziata-
Sento una stretta al cuore… ma non capisco cosa centri questo col provare i miei sentimenti.
-Sakura-chan anche se non ti piaccio io ti proteggerò! Riporterò indietro Sasuke… non preoccuparti io non morirò… fino a che non sarò diventato Hokage!-
Chiudo gli occhi e inspiro profondamente.
-Questa è la grande differenza Sakura… Naruto avrebbe fatto di tutto per te… Sasuke sarebbe andato contro a tutti quelli che avrebbero giudicato pesantemente Naruto… e tu avresti fatto di tutto per stare con Sasuke… nonostante lui sia sempre stato freddo nei tuoi confronti… e non avresti mai degnato Naruto di una sola attenzione perché non lo sopportavi… i tuoi sentimenti erano radicati nel profondo non puoi dirmi che sono svaniti! Io non accetterò mai il fatto che la nostra rivalità si ergeva su un sentimento frivolo!-
Incrocio le braccia al petto e rispondo al suo sguardo.
-Lo so bene…- sussurro.
Ciò che dice è vero… ma non per questo le sto mentendo.
Non ne posso più di questo teatrino, colpisco i due cloni facendoli sparire.
Ino mi guarda confusa e riprende le sue sembianze.
Senza lasciarle il tempo di dire o fare altre stupidaggini dalla mai bocca esce la pura e semplice verità.
-Non era un sentimento frivolo anzi, quello che provavo e che forse provo ancora per Sasuke-kun è un sentimento sincero e profondo, un amore che va ben oltre una sbandata… Ma pur essendo puro e sincero col tempo è maturato dentro di me un altro sentimento, e questo ha sovrastato quello per Sasuke-kun…
Sorride senza parlare, il suo è un sorriso malinconico.
-… Naruto per me è speciale, molto speciale… è riuscito a far avverare il suo sogno, anzi no, il suo obbiettivo, l’unico che l’ha tenuto in vita fino ad oggi… diventare Hokage. La sua determinazione, il suo coraggio e la sua sincerità mi hanno sinceramente colpita… il suo senso di giustizia e la sua forza d’animo mi hanno travolta… e infine i suoi modi impacciati, la sua testardaggine, la sua ingenuità e i suoi difetti… mi hanno fatta innamorare-
Mentre apro il mio cuore sento le guance prendere fuoco e una sensazione di calore pervadermi.
Oddio… non pensavo di poter dire cose tanto mielose... ma infondo è vero.
Improvvisamente Ino si fionda su di me, abbracciandomi.
-Ora ho capito cosa provi… e sono un po’ gelosa perché sei cresciuta tanto in questi anni… sei diventata più matura di me, è non hai paura di esprimere i tuoi sentimenti in pubblico… ero arrabbiata perché pensavo che ti eri arresa con Sasuke-kun… e sai quanto abbiamo sofferto e rivaleggiato per lui, non volevo che buttassi tutti quegli anni senza essere davvero innamorata di Naruto… sarebbe stato come prendersi gioco di me, di Sasuke e di Naruto-
Da prima stupita mi rilasso completamente… ora capisco tutto, questa situazione strana che si è creata era la sua preoccupazione… quella di avere un amica che gioca coi sentimenti altrui cercando un rimpiazzo del suo unico amore.
Ricambio l’abbraccio stringendola forte.
-Non potrei mai prendermi gioco di voi…- sussurro -Sono felice che tu ti sia preoccupata per me… ti voglio bene Ino-pig-
-Anch’io fronte spaziosa-
Sciogliamo l’abbraccio e scoppiamo in una risata liberatoria, tutta quella tensione mi stava uccidendo.
-Ino-pig…-
Mi guardi curiosa –Sì fronte spaziosa?-
-…grazie-
Dopodiché colgo l’occasione per scusarmi di averla trascurata promettendole solennemente di non farlo mai più!










Poco prima di mezzogiorno Ino esce da casa mia per tornare al negozio di fiori.
Stupidamente mi sono dimenticata che ti ho invitato a pranzo… così corro in bagno per farmi una doccia veloce.
Non ho molto tempo! Esco dalla doccia e mi avvolgo un asciugamano intorno al corpo.
Mi asciugo i capelli lasciandoli un po’ umidi e faccio per vestirmi ma dopo aver buttato uno sguardo all’orologio mi prende il panico e indosso solo l’intimo sotto l’asciugamano.
Mi fiondo in cucina e inizio a preparare un piatto abbastanza semplice.
Fortunatamente arrivi poco dopo mezzogiorno lasciandomi anche il tempo di apparecchiare.
Ti apro la porta sorridendo –Bentornato a casa-
Mi sorridi dolcemente ed entri.
-Sono tornato…- i tuoi occhi si fanno lucidi.
-Perché ti stai commuovendo?- chiedo confusa.
Mi stringi forte a te, nascondendo la testa nell’incavo del mio collo.
-Perché solitamente quando torno a casa non c’è mai nessuno… solo silenzio e buio… mi sono sempre sentito solo, non ho mai avuto dei genitori che mi accogliessero… e ora invece ci sei tu- sussurri.
Ricambio l’abbraccio accarezzandoti la schiena dolcemente.
Non ci ho mai pensato… ma infondo è triste non avere nessuno accanto, anche se si è abituati.
-Ora non sei più solo- ti sussurro rassicurandoti.
Passiamo un po’ di tempo abbracciati poi ci scostiamo leggermente, quel tanto che basta che guardarci negli occhi.
Ti accarezzo una guancia e con il pollice asciugo le lacrime che ti sono sfuggite.
Posi una mano sulla mia e chiudi gli occhi sorridendo.
-Sono felice quando sto con te…- sussurri portandoti il palmo della mia mano alla bocca per poi baciarlo.
-Anch’io- porto entrambe le mani dietro la tua testa, accarezzandoti i capelli ribelli e dorati.
-Sakura-chan…- sussurri avvicinandoti piano.
Non riesco a distogliere gli occhi dai tuoi, così belli e ipnotici, ma mi costringo a chiuderli quando sento le tue labbra premere contro le mie.
È un bacio dolce e puro... ma allo stesso tempo pieno di passione, mi sento sciogliere mentre mi stringi più forte a te facendo aderire perfettamente i nostri corpi.
Improvvisamente mi ricordo che indosso solo l’asciugamano… arrossisco vistosamente e cerco di trattenermi dal mollarti un pugno in testa, infondo non è colpa tua.
Anche se non sono nuda la sensazione del tuo corpo contro il mio, dei tuoi lineamenti, dei tuoi muscoli e così intensa che mi sembra di esserlo.
Sento la tua lingua farsi spazio tra le mie labbra e il bacio inizia a farsi più intenso.
Mi aggrappo alle tue spalle.
Le tue mani vagano sulla mia schiena accarezzandomi.
Vorrei che questo momento non finisse mai.
Ti sento irrigidire di colpo e penso di sapere perché…
Ti scosti piano prendendo poca distanza, giusto per vedere cosa non indosso.
-Sakura-chan…- i tuoi occhi brillano pieni di malizia e inutile aggiungere il mio evidente imbarazzo.
Mi mordo il labbro inferiore mentre sposto le mani dalle tue spalle al mio petto… tento di tenere stretto l’asciugamano.
-Non è come sembra…-
Mi accarezzi una guancia con una mano mentre l’altra mi cinge la vita.
-Sei bellissima… imbarazzata e docile…-
-Cosa dici baka..- distolgo lo sguardo incapace di sostenere il tuo, non sapevo che potessi essere così… così…
Riprendi a baciarmi senza lasciarmi il tempo di pensare lucidamente.
I tuoi baci si fanno sempre più passionali e quasi rischio di collassare a terra per l’emozione.
Le tue mani riprendono a percorrere la mia schiena facendomi rabbrividire.
Sento che non devo lasciarti andare oltre, ma non riesco a oppormi.
-Sakura-chan…- soffi sulle mie labbra ormai avide di baci.
Una mano risale dalla mia schiena fino al petto… ed è proprio in quel momento che ti allontano bruscamente riprendendo in mano la situazione.
-Sarà meglio che vada a cambiarmi…- prima che tu possa riacciuffarmi, cosa che stavi tentando di fare, scappo in camera da letto.
-Sakura-chan… perché’ttebayo?!- piagnucoli.
Una volta pronta ti ritrovo seduto al tavolo della cucina con il broncio e le braccia incrociate.
Ti sorrido dolcemente chinandomi su di te per darti un bacio leggero sulle labbra.
-Scusami… non volevo bruciare le tappe… perché ci tengo a far maturare un rapporto serio-
Prendo le porzioni di udon preparate in precedenza e le porto in tavola sedendomi di fronte a te.
Sei arrossito leggermente dopo il mio piccolo bacio ma nonostante ciò non vuoi darmela vinta e mantieni il broncio.
-Mi fa piacere e anch’io vorrei andarci piano però… è da tanto tempo che ti desidero, è difficile trattenersi’ttebayo-
Sento il sangue invadermi le guance mentre sorrido debolmente.
-Lo so Naruto…- prendo la forchetta e giocherello nervosamente con gli spaghetti mentre cerco di farmi coraggio.
-Anch’io… cioè… io… ehm…- il mio sguardo rimane fisso sul piatto, incapace di guardarti negli occhi.
-Quello che sto cercando di dirti…- sento i tuoi occhi osservarmi curiosi e questo mi mette ancora più a disagio.
-È che anch’io… ti… d… des…- è troppo difficile da dire.
Non mi accorgo subito che hai spalancato gli occhi incredulo e sei diventato più rosso di me.
-Tu… mi desideri?-
Segue una lunga pausa dove non solo mi fissi con occhi carichi di incredulità ma in più un rivolo di sangue inizia ad uscirti dal naso…
-Sakura-chan!- balzi in piedi facendo cadere la sedia.
-S… sì?- questa mia risposta esce più come un semi urlo e per lo spavento mi alzo a mia volta.
Il sangue da naso sta aumentando e la cosa mi fa rabbrividire.
-N… Naruto?- mi porto le braccia al petto in segno di protezione tutto perché sembra quasi che mi stai analizzando da cima a fondo.
Il tuo sguardo è inquietante… spero di sbagliarmi ma anche se sembrerebbe la tipica espressione stupita sembra più… da pervertito.
-Sakura-chan!- urli avvicinandoti.
Indietreggio istintivamente.-
-Sa… Sakura-chan!- continui ad avanzare.
-Na… Naruto mi fai paura!- dico sperando di placare la tua avanzata… senza successo.
Dopo diversi indietreggiamenti finisco contro il mobile della cucina.
Il contatto con il bancone mi fa trasalire e mi giro di scatto sperando di non aver sbattuto contro niente di fragile, quando riporto lo sguardo avanti mi imbatto nei tuoi occhi azzurri e inquietanti a pochi centimetri di distanza...
Urlo per lo spavento.
Appoggi le mani sopra il bancone imprigionandomi con il tuo corpo.
-Na… Naruto l’udon si raffredda…- cerco di essere naturale anche se in realtà vorrei spingerti via, ma ho paura della tua reazione.
-Sakura-chan- sento il tuo respiro affannoso… mi stai davvero facendo preoccupare.
Porti la testa tra la mia spalla e l’incavo del collo e inizia a depositare piccoli baci proprio in quel punto così delicato.
-Na… Naruto ne abbiamo già parlato!- porto le mani sul tuo petto cercando di spingerti via.
Mi irrigidisco e sbianco quando incredula noto che non riesco a smuoverti.
-Naruto!- i tuoi baci si spostano dalla spalla al collo… dal collo alla guancia… dalla guancia alla bocca.
-Na…- mi abbracci forte, continuando a baciarmi.
Non riesco a liberarmi… sei così forte e prepotente che sento il respiro venir meno…
-Sakura-chan… perché sei così maledettamente attraente?! Non riesco a pensare a mente lucida…- piagnucoli mentre ricominci a baciarmi il collo.
-Cosa?!- rimango stizzita.
-Lasciami andare’ttebayo!- continui a piagnucolare nonostante stai facendo tutto da solo!
Vista così sembra quasi che sia io a molestarti!
-Naruto insomma!- inizio ad agitarmi ostacolando la tua discesa verso il seno.
-Non riesco a fermarmi… picchiami’ttebayo!- la tua voce esce quasi come un grido disperato...
Una vena inizia a pulsarmi sulla fronte… dopo vari tentativi riesco a muovere il ginocchio abbastanza da colpirti nelle parti basse.
Ti ritrai piegandoti su te stesso e imprecando.
-Scusa Naruto…- nonostante te lo sei meritato mi sento in colpa.
Mi sorridi cercando di trattenere le smorfie di dolore.
-Hai fatto bene Sakura-chan… avevo perso il controllo scusami’ttebayo-
Il tuo sguardo si fa cupo e sospiri mentre ti alzi in piedi con un po’ di fatica.
-Come posso proteggerti se poi rischio di essere io il cattivo?- ti porti le mani alla testa sconsolato.
-Non sei una minaccia… come vedi so difendermi anche dai tuoi attacchi pervertiti!- dico scherzosamente cercando di sdrammatizzare.
-No invece! È se diventassi anche violento? Oddio… sono un disastro come fidanzato in prova…- inizi a sbattere la testa contro il muro.
-Aspetta ma che cavolo fai?! Baka!- ti fermo.
-Mi sto punendo… anzi fallo tu! Colpiscimi!- chiudi gli occhi e aspetti il solito cazzotto che però non ho intenzione di darti.
Vedendo che non reagisco mi prendi una mano e la chiudi a mo’ di pugno per poi portartela al viso, tentando di colpirti…
La scena è abbastanza ridicola e inevitabilmente scoppio a riderti in faccia.
Spalanchi gli occhi e mi fissi con aria da cane bastonato.
Mi avvicino e ti do un bacio sulla guancia.
-Smettila di fare il baka… non è successo nulla di grave! E poi non potresti mai diventare violento… perché tu sei Naruto Uzumaki, ovvero un pezzo di pane-
Ti abbraccio.
Sussulti ma non ti opponi.
-Già… ma in ogni caso ti autorizzo a picchiarmi a sangue se succede ancora… a meno che non sei consenziente- sorridi malizioso.
Ti pizzico una guancia –Non sperarci troppo-
Sono contenta che ti sei ripreso, e dal tuo sguardo immagino che per te valga lo stesso.
Il tuo stomaco inizia a brontolare.
-Beh direi di non far aspettare l’udon…-
Ci sediamo a tavola e iniziamo a mangiare.
Sembriamo una coppietta di novelli sposi… il pensiero mi fa anche troppo piacere e cerco di darmi un contegno.
Ti osservo ingozzarti come sempre e non riesco a fare a meno di pensare a quanto sono felice...










Sono le dieci in punto e il mio turno all’ospedale è finalmente finito, anche se resto di picchetto.
L’aria della sera è così piacevole però sento un lieve odore di pioggia… spero di arrivare a casa in tempo prima che inizi a piovere.
Cammino per il villaggio quasi deserto, il mio stomaco inizia a brontolare… non ho fatto nessuna pausa da quando ho iniziato oggi pomeriggio.
Il mio sguardo si posa sul chiosco di Ichiraku, mi fermo e sento la voce di Teuchi il proprietario parlare con qualcuno… mi avvicino e noto due figure sedute al bancone.
Alzo la tenda e mi imbatto in Sai e Sasuke.
-Sakura-san ancora qui?- Sai mi sorride con la sua solita espressione vuota e inquietante.
Sorrido debolmente –Ciao Sai… Sasuke…-
Non ho più visto Sai dopo lo svenimento… sono un po’ a disagio.
-Sakura ti va di unirti a noi?- chiede Sasuke indicandomi lo sgabello vuoto in mezzo a loro.
-Certo- prendo posto.
SHANNARO! Come ho potuto farmi convincere di nuovo a mangiare ramen? Con una tale facilità da farmi sentire un idiota… già proprio un idiota.
-Allora… voi due avete fatto conoscenza vedo- cerco di iniziare una conversazione.
-Sì, non pensavo che il traditore fosse un ragazzo affascinante e misterioso… credevo fosse un codardo senza pisello- mi irrigidisco cercando di non strozzarmi con il boccone appena inghiottito.
-Già e io credevo che fossi un ragazzino disturbato e psicopatico dalla strana personalità invece sei piuttosto intelligente e nella norma- ribatte Sasuke tranquillamente.
Beh… in un certo senso Sai è un ragazzo disturbato e psicopatico dalla strana personalità… ma non mi va di contraddirlo.
-Fantastico, vedo che andate d’accordo…- sorrido poco convinta.
-Piuttosto Sakura-san sei sicura che invece di Naruto-kun non vorresti Sasuke-kun come ragazzo? Secondo me non è solo un ninja forte e affascinante ma fa anche parte di un clan molto potente e in più ha il pisello-
Mi strozzo definitivamente con il ramen.
-Che… cosa stai dicendo… anche Naruto è un ninja forte, affa… ehm… bello, con un clan grande e potente e un pisello!-
SHANNARO! Cosa mi sta facendo dire questo idiota!
-Davvero Sakura? E quanto è grande?- chiede Sasuke curioso.
-Beh… tanto!- rispondo poco convinta.
-Davvero? è anche possente?- chiede Sai sorridendo.
-C… certo che lo è-
Sasuke inarca un sopracciglio scettico –Da uno a dieci quanto pensi possa durare?-
Lo guardo confusa… questa domanda non ha senso se si parla di un clan!
Ma non voglio comunque dargliela vinta.
-Ovviamente dieci!-
Sasuke cerca di trattenere una risata mentre Sai rimane impassibile.
-Okay Sakura-san… ultima domanda… ti fa male?-
Cala un pesante silenzio.
-In che senso?- chiedo confusa.
-Beh sai… quando invade il tuo corpo… ti fa male?- Sai mi fissa insistentemente con quei suoi grandi occhi neri.
-Ma… un clan come può…- balbetto.
Sasuke si gira dall’altra parte e inizia a ridacchiare.
-Un clan? Cosa centra?- Sai sta mostrando i suoi bianchissimi denti mentre sorride, cosa molto rara e ancora più inquietante… ho il brutto presentimento che stia sopprimendo una grossa risata.
-Beh tu stai parlando del suo clan giusto? Cos’altro può esserci di forte, possente, durevole e… oh-
Improvvisamente il mio cervello prende coscienza di ciò che sta succedendo.
Sasuke sta deliberatamente ridendo di gusto e prima che anche Sai si unisca al coro di risate mi sussurra.
-Ah sì intendevo proprio il pene del nostro caro Hokage-
Arrossisco di colpo e una vena inizia a pulsarmi sulla fronte.
-SHA…- mi alzo.
Il proprietario del chiosco si allontana dal bancone portando con se sua figlia.
-NNA…- chiudo la mano destra e la metto in posizione.
Sasuke si sposta lasciando Sai solo con le sue risate.
-… ROOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!- do un sonoro pugno a Sai facendolo volare a metri e metri di distanza.
-SIETE DEI MALEDETTI BAKA DA STRAPAZZO!- do un pugno sul tavolo facendo incidentalmente cadere la ciotola di ramen in testa a Sasuke.
-Ahia…- le sue risate si placano di colpo.
-Sc… scusa Sasuke-kun! Mi dispiace tanto!- gli tolgo la ciotola dalla testa e con un tovagliolo l’aiuto a pulirsi.
-Non fa niente… me lo sono meritato, credo- sorride asciugandosi a sua volta con un tovagliolo.
-Beh… per una volta che vieni coinvolto dalla mia furia- inizio a ridere vendendo come l’ho ridotto.
Il grande Sasuke Uchiha sporco di ramen per colpa della sua ex compagna di squadra!
-Ehi non prenderti troppa confidenza- ribatte scherzosamente.
Non avrei mai pensato di finire in una situazione del genere con lui…
Sono felice.










Sono le dieci e quaranta… dopo aver salutato Sasuke e perso di vista Sai faccio per tornare a casa a godermi il meritato riposo.
Passo vicino a casa tua e noto due figure davanti ad essa.
Distinguo perfettamente la piccola e minuta corporatura di Hinata e la tua che la sovrasta.
Istintivamente mi nascondo dietro alla staccionata… mi sento un idiota ma è più forte di me.
-Na… Naruto-kun… io….- balbetta nervosamente con lo sguardo rivolto verso il basso, mentre sposta il peso da un piede all’altro e giocherella con le dita.
So cosa sta succedendo.
-Hinata?- chiedi ingenuamente.
So cosa sta per fare.
-Naruto-kun io ti…- prende coraggio e ti guarda dritto negli occhi.
Ma soprattutto… so cosa devo fare.
-Naruto-kun io ti…-
Mi volto e riprendo il cammino verso casa.
Quello che sta per succedere deve succede, e io non centro nulla con quell’evento, sono solo una spettatrice, anzi, una delle tante pedine manovrate dai fili del destino e questa scena non è destinata ad avermi come protagonista.
Ora la palla passa a Hinata… e a come vuole dare una svolta al suo futuro…
Mi faccio da parte, ma non perché rinuncio a te.
semplicemente perché è giusto così.










Ciao a tutti ragazzi! Eccomi qui con un altro capitolo! Doveva essere più lungo ma non riesco a mettere giu le cose come voglio… non so… faccio fatica a scrivere xD questo capitolo l’ho modificato TANTE di quelle volte da aver tagliato e aggiunto pezzi a random proprio xD beh spero di aver lasciato i pezzi migliori ;) ringrazio sempre chi mi segue e chi recensisce!
Al prossimo capitolo! :D

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Capitolo 10
*** Tu vs l'Altro ***


Nel tardo pomeriggio un gruppetto di bambini giocava per le strade del villaggio di Konoha.
A un certo punto una vispa bambina dai capelli biondi e gli occhi azzurri puntò un dito contro un bambino dalle stesse caratteristiche che sedeva su un palo di metallo e fissava con sguardo truce e insistente i visi scolpiti degli Hokage.
-Guardate! C’è ancora quel bambino sempre arrabbiato!- disse quasi urlando.
-Ah, intendi Naruto- rispose l’amico paffuto vicino a lei.
-Beh si sa che è sempre li seduto a guardare gli Hokage…- aggiunse un bambino dalla strana pettinatura ad ananas.
-Sempre arrabbiato? Non mi pare… vi dirò che molto spesso quando lo vedo mi sorride…- si intromise una bambina dai capelli rosa confetto.
-Eh? Capisco… non è che gli piaci Sakura?- la bambina bionda le diede un amichevole gomitata.
-Ma… ma che dici Ino-pig!- si lamentò la piccola Sakura.
Naruto sentendo delle voci poco distanti da lui si voltò a fissarli curioso.
-Ciao Naruto- lo salutò Choji.
-Ciao…- rispose debolmente.
Sakura lo guardava incuriosita… appena lui se ne accorse arrossì di colpo sorridendole timidamente.
-Visto?- le sussurrò Ino ridacchiando.
-Smettila!- protestò mettendo il broncio.
L’immagine si distorse lasciando posto alla figura della piccola Sakura seduta su un altalena del parco giochi.
Era da sola e si stava facendo sera, ma la voglia di tornare a casa era poca.
-Sa…. Sakura- Naruto sbucò da dietro un albero.
Sakura si voltò incuriosita dall’apparizione del bambino.
-…Naruto… giusto?- sorrise e scese dall’altalena.
-Sì, esatto’ttebayo!- le sorrise di rimando avvicinandosi.
-Cosa c’è?- chiese.
Naruto arrossì leggermente e iniziò a grattarsi la testa nervoso.
-Ecco… io volevo chiederti se ti va di diventare mia amica- abbassò lo sguardo imbarazzato.
-Certo- rispose semplicemente arrossendo un po’.
-Davvero’ttebayo?- il bambino era su di giri per la risposta e senza pensarci due volte gli prese la mano.
Quel contatto cambiò qualcosa, il contesto, il tempo, il sogno.
-Sakura-chan…- Naruto abbassò lo sguardo.
-Naruto?- Sakura era confusa per il cambiamento d’umore dell’amico.
Si rese ben presto conto che il tempo stava scorrendo più velocemente e loro stavano crescendo… da bambini a ragazzini… da ragazzini ad adolescenti…
-Cosa…- Sakura tornò a fissare Naruto che ovviamente non era più un bambino.
.Sakura-chan… mi dispiace…- le lasciò la mano e fece un passo indietro.
-Non capisco- rispose ancora più confusa e un po’ a disagio.
-Mi dispiace- tornò a guardarla dritta negli occhi, ma ciò che vide nei suoi non le piacque affatto…
Da dietro Naruto spuntò la figura minuta di Hinata.
-Sakura-san… grazie per la possibilità…- sussurrò nervosamente.
Sakura fece un passo indietro a sua volta e spalancò gli occhi.
-Purtroppo non è andata come pensavamo… purtroppo per te- mentre pronunciava quelle parole che Sakura temeva, Hinata la guardava… come la stava guardando lei quando le aveva chiesto di potersi dichiarare… con uno sguardo carico di compassione.
-No…-
Naruto mise un braccio intorno alla vita di Hinata e la strinse a se.
-Sakura-chan… io ora sto con…-
-No- si portò le mani alle orecchie e iniziò a urlare per non sentire, ma riusciva a vedere le labbra di Naruto che continuava a pronunciare quella frase.
Gli occhi le si riempirono di lacrime, e pensò che fosse un bene, almeno non li avrebbe visti.
Ad un tratto Naruto le si avvicinò e prendendola per le spalle iniziò a scuoterla violentemente.
Dovette lasciare la presa sulle orecchie e portare le mani sul petto di lui per spingerlo via, inutilmente.
-Lasciami andare!- urlava disperata tra le lacrime.
-Sakura!- iniziò a urlare anche lui.
-Sei un bugiardo!- cercò di divincolarsi-
-Sakura!-
-Ti odio!-
-Sakura svegliati!-










Mi sveglio di colpo sgranando gli occhi pieni di lacrime.
Sono seduta sul letto e qualcuno mi sta abbracciando e accarezzando dolcemente la testa.
Con le mani sto stringendo la maglia dello sconosciuto che si è un po’ bagnata.
Non sei tu, questo è certo.
-L… La… lasciami!- inizio a urlare e dare pugni sul petto dell’estraneo, ma sono debole e non riesco ad allontanarlo.
-Sakura…- sussurra una voce familiare.
Smetto di dare pugni.
-K… Kiba?!- alzo lo sguardo e mi imbatto nel suo, preoccupato.
-Scusa stavo facendo una passeggiata con Akamaru e ti ho sentita urlare… così sono entrato dalla finestra- sorride imbarazzato.
Abbasso lo sguardo e arrossisco.
-Ah… scusa se ti ho picchiato… e se ti ho fatto preoccupare- faccio scendere le braccia lungo i fianchi lasciando la sua maglia.
-Tranquilla, qualsiasi incubo tu abbia fatto è passato ora…- mi stringe più forte a se.
Mi irrigidisco e rimango immobile.
-Gr… grazie- in questi casi gli avrei già assestato un bel pugno… ma non è il caso, non sta facendo nulla di male.
Scioglie l’abbraccio e fa passare una manica sui miei occhi per asciugare le lacrime.
-Mi piace quando sorridi… non quando piangi- mi sorride dolcemente.
Arrossisco -… grazie sei molto gentile Kiba- sussurro un po’ a disagio.
-Sei preoccupata per qualcosa? Il subconscio può giocare brutti scherzi a volte-
-Beh… non è che sono preoccupata.. diciamo che la mia fantasia si lascia trasportare un po’ troppo- ridacchio nervosamente.
-Se hai bisogno di parlare io ci sono, nonostante ti abbia rivelato i miei sentimenti non significa che non possiamo restare amici… giusto?- distoglie lo sguardo, si vede che teme un mio rifiuto perché inizia a giocherellare con le mani… più che altro a torturarsele.
-Ma noi siamo amici… nonostante tutto, grazie comunque- gli poso una mano sul ginocchio e sorrido.
-Grazie Sakura- mette una mano sulla mia e ricambia il sorriso.
Rimaniamo in silenzio per un paio di minuti.
-Ehm… allora… Akamaru l’hai lasciato fuori?- ecco qui la domanda dell’anno, degna di chi non sa proprio cosa dire.
-Sì, non sarebbe stata una grande idea farlo entrare… sai dicono che sia cresciuto parecchio…- lo dice come se non se ne fosse accorto, forse è proprio così dato che sono sempre stati insieme.
-So bene che siete inseparabili fin da quando eri piccolo ma.. come fai a non notare quanto sia diventato enorme?- ridacchio.
-È la stessa cosa che mi ha detto Naruto quando è tornato a Konoha-
Il tuo nome porta un altro lungo silenzio.
Mi accorgo che siamo ancora seduti uno di fronte all’altro, sul mio letto, le nostre mani sono ancora sul suo ginocchio… la cosa si fa piuttosto imbarazzante.
Kiba inizia a fissarmi e sento una strana sensazione all’altezza dello stomaco.
-Ehm… allora… eh…- non so più cosa dire, lui dal canto suo rimane a fissarmi imbambolato.
-Sei davvero bella- sussurra debolmente.
Mi mordo il labbro inferiore a disagio.
-Grazie… anche tu sei… carino- non so proprio cosa dire, la situazione non mi piace nemmeno un po’!
Si avvicina e sposta la mano sulla mia spalla.
SHANNARO!
Distolgo lo sguardo e cerco di indietreggiare.
Il mio tentativo fallisce miseramente e mi ritrovo bloccata tra il muro e il suo corpo.
-Kiba?- chiedo ingenuamente.
SHANNARO! Cosa diavolo faccio? Lo picchio? Non lo picchio?
Posa l’altra mano sulla mia guancia obbligandomi a voltarmi verso di lui e il suo sguardo si fa più intenso.
-C… cosa fai?- deglutisco.
SHANNAROOOOOO! Forse potrei sputargli in faccia così non devo per forza picchiarlo!
No, poi mi sentirei in colpa…
Calmati Sakura forse sta solo scherzando.
-Sakura… se adesso lasci che io ti dia un bacio… prometto di mettermi l’anima in pace-
Spalanco gli occhi incredula –Ma… ma… non te ne stai un po’ approfittando? Insomma sei entrato alle…- guardo di sfuggita l’orologio sul comodino -... alle quattro del mattino in camera di una ragazza indifesa in camicia da notte…-
-Mi piace la tua camicia- mi interrompe arrossendo.
Inarco un sopracciglio.
Dio ti prego non dirmi che è entrato nella stessa fase da pervertito come era successo a te il giorno prima…
-Oh insomma Kiba! Cioè so che l’hai fatto per il mio bene ma… stai un pochino…- avvicina il viso al mio senza distogliere lo sguardo –Che fai?!- urlo.
Sto andando in panico.
-Ho visto Hinata e Naruto insieme venti minuti fa- dice serio e senza lasciarmi replicare mi bacia.
La notizia mi paralizza, il mio cuore impazzisce, la mia mente non riesce ad elaborare.
Non reagisco all’abbraccio di Kiba, ne al suo bacio che si fa sempre più intimo.
Chiudo gli occhi… non sento nulla… non provo nulla.
È come se non avessi più uno scopo.
Di questo passo potrei svenire.
-Cosa stai facendo bastardo?!- la tua voce mi riporta alla realtà.
Spalanco gli occhi e allontano Kiba spingendolo giù dal letto.
Entri dalla finestra e corri verso di lui, infuriato più che mai.
-Cosa faccio io? E tu invece?- si alza in piedi e schiva il tuo pugno.
-Io non bacio la tua ragazza nel bel mezzo della notte! Non l’abbraccio, non la tocco, non cerco di infilarmi nel suo letto’ttebayo!- tenti di colpirlo ma lui continua a schivare i tuoi colpi… in compenso stai distruggendo la mia camera.
-Io non ho una ragazza… ma se ne avessi una non andrei in giro a manina con Hinata nel bel mezzo della notte!- replica cercando di colpirti.
-Io non ho baciato Hinata!- urli colpendolo.
Kiba viene lanciato sopra il mio letto, che per fortuna è resistente.
-Ma hai comunque tradito Sakura!- si rimette in piedi e ti colpisce allo stomaco.
-Non è vero’ttebayo!- riesci di nuovo a colpirlo e stavolta mi cade addosso.
-Scusa Sakura…- il suo viso e troppo vicino al mio, sono ancora sconvolta e mi limito a fissarlo.
Mi prendi per un braccio portandomi al tuo fianco.
-E tu cos’hai da dire?!- mi stringi i polsi con tutta la forza che hai mentre mi guardi deluso e arrabbiato.
-Io non ho fatto niente, non volevo baciarlo te lo giuro- urlo spaventata.
-Ovvio, può solo essere così Sakura-chan…- nonostante le tue parole non ti calmi.
-Mi fai male…- sussurro.
Spalanchi gli occhi e mi lasci andare, il tuo sguardo ora e dispiaciuto e triste.
-Scusa Sakura-chan…- mi accarezzi una guancia e ti avvicini.
Improvvisamente Kiba ti da un pugno facendoti volare dall’altra parte della stanza.
-Non avvicinarti a lei verme!- mi si para davanti con fare protettivo.
-Verme a chi schifoso bastardo!- torni alla carica.
Stavolta sono io a mettermi in mezzo.
-Smettetela subito! Ora ci sediamo tutti e tre sul letto e chiariamo la questione!-
Urlo con tutto il fiato che ho in gola.
Vi fermate e vi arrendete alla mia richiesta.
Ci ritroviamo seduti, ovviamente con me in mezzo.
Vi state squadrando in cagnesco da più di venti minuti.
Nessuno parla.
-Chi inizia?- chiedo.
-Io- rispondi continuando a fissare male Kiba.
-Bene…- sono contenta che inizi tu, almeno mi metterò l’anima in pace.
Non credo che mi stai per lasciare, infondo se fosse stato così non ti saresti infuriato tanto per avermi vista baciare un altro… o no?
-Hinata si è dichiarata… per la seconda volta- riflettendoci bene la prima è stata durante lo scontro con Pain, ma non ha avuto seguito.
-Ovviamente l’ho rifiutata, anche se mi dispiace farla soffrire… però ho esaudito un suo desiderio, uscire con lei ma non abbiamo fatto niente di indecente!- il tuo sguardo si sposta su di me.
-Te l’avrei detto Sakura-chan, non appena ci saremo visti… ecco perché sono venuto in camera tua a quest’ora… ho passato quasi tutta la notte con lei perché infondo dopo si sarebbe messa l’anima in pace ma… so che non è facile’ttebayo- mi accarezzi la testa dolcemente e sorridi.
-Scusa se ti ho fatta preoccupare, so che ci stavi ascoltando…-
Abbasso lo sguardo imbarazzata.
-Scusa tu… non dovevo fermarmi, erano affari vostri ma sapevo che Hinata l’avrebbe fatto-
-Non preoccuparti…- mi dai un bacio sulla fronte.
Sorrido.
-Vedi io non ho tradito nessuno! Invece tu piccolo schifoso…-
Ritorni a guardare Kiba in cagnesco.
-Non sapevo che le cose stavano così… so che ho fatto una cazzata, mi dispiace di averti accusato e di aver baciato la tua ragazza…- sospira e abbassa lo sguardo.
Anche se mi ha baciata non sono arrabbiata… infondo pensava che mi stavi tradendo, so che questo non giustifica la sua azione però…
-Ti ho visto con Hinata e ho pensato che la stavi tradendo… l’ho sentita urlare, stava facendo un brutto sogno così sono entrato nella sua stanza per svegliarla! Giuro che prima di pensare di baciarla non volevo farle nulla… il bacio era il mio ultimo desiderio, come per Hinata uscire con te… solo che io sono più esigente di lei- arrossisce.
-Alla faccia dell’esigenza! Da quando ti piace Sakura-chan?- la tua espressione è ancora scocciata.
-Da quando ho imparato a conoscerla… non so come mai, non avrei mai pensato potesse essere il mio tipo dato che è così diversa da Hinata…-
-Ti perdono perché so come ci si sente a non essere ricambiati e anche perché sei mio amico… ma se ci riprovi ti taglio il pisello e lo do impasto ad Akamaru’ttebayo!-
Porto una mano sulla testa, quanto sei baka…
-Messaggio ricevuto… grazie Naruto- vi sorridete, segno che ora è tutto apposto.
Sono contenta, non mi andava di rovinare una bella amicizia.
-Tocca a te Sakura-chan- mi squadri da capo a piedi.
Rabbrividisco.
-Quando si è avvicinato per baciarmi stavo pensando se picchiarlo o sputargli in faccia perché non volevo ma poi mi sono ritrovata con le spalle al muro e quando ho sentito che eri con Hinata sono cadute tutte le mie difese!- dico tutto d’un fiato.
Kiba sbianca, probabilmente sta pensando a cosa sarebbe successo se sputavo.
Una vena inizia a pulsare sulla tua fronte.
-Un conto è baciarla, un altro è fare il maniaco pervertito! L’hai bloccata contro il muro! Lo sanno tutti che è una cosa da depravati!-
Inarco un sopracciglio scettica.
-Non avevi fatto più o meno la stessa cosa?- chiedo ingenuamente.
La tua rabbia si placa subito e metti il broncio.
-Sì ma io sono il tuo ragazzo in prova…- sussurri.
Di to un pizzicotto sulla guancia.
-Dai scherzavo…-
Mantieni il broncio.
-Siete proprio una bella coppia voi due… il bambinone e la mammina…- ride.
-Io non sono un bambinone’ttebayo! Sei tu il selvaggio cinofilo!-
Vi fissate in cagnesco per pochi secondi prima di scoppiare a ridere.
Gli dai un amichevole pacca sulla spalla.
-Basta dire cavolate, potevi rimanerci secco Kiba ricorda solo questo in futuro se vorrai ancora fare qualcosa a Sakura-chan- dici con voce soave.
-Certo, allora aspetterò che torni single- replica tranquillamente.
Cala un pesante silenzio.
-Bene ragazzi… visto che mi devo svegliare tra tre ore… sparite!-
Vi spingo fino alla finestra.
-Non possiamo usare la porta?- chiede Kiba.
-No- vi do un ultimo spintone e cadete di sotto.
Sono tranquilla, so che atterrerete in piedi… o almeno spero. Infondo sono solo al secondo piano.
Risali dalla finestra e mi lanci uno sguardo malizioso.
-Ma se invece tu ed io facessimo i giochini sporcaccioni?-
Sbuffo –No!-
Metti un piede sul pavimento e fai per raggiungermi –Dai, so che infondo lo vuoi anche tu’ttebayo!-
Sei incredibilmente insistente.
Kiba ti afferra per un braccio facendoti cadere nuovamente di sotto.
-Kiba schifoso cagnaccio!- sento le tue urla seguite dall’abbaiare di Akamaru –Ehi aspetta non dicevo a te’ttebayo!-
-L’accompagno a casa- mi sorride e salta giù.
Chiudo la finestra e sorridendo torno a letto.










Buondì :D eccomi qui con un nuovo capitolo! Non molto lungo ma spero vi sia piaciuto! :)
Mi scuso se mi sono fatta sfuggire qualche errore grammaticale ma ho un malditesta assurdo! D: e sono ancora meno concentrata del solito...
Come sempre ringrazio chi mi segue e chi recensisce! Alla prossima ;)

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Capitolo 11
*** Noi e l'intimità di coppia ***


Dopo una lunga giornata di lavoro finalmente posso riposarmi un po’, soprattutto perché non ho più chiuso occhio dopo la notte scorsa…
Ormai è già pomeriggio inoltrato, ma ho spizzicato qualcosa in ospedale quindi non rischio di fermarmi all’Ichiraku… grazie a dio.
Esco dall’ospedale e subito un raggio di sole quasi mi acceca, il caldo in questo periodo è insopportabile… non per nulla è estate.
Sposto una ciocca di capelli dal viso, purtroppo non ho un elastico per legarli… tenerli lunghi forse non è stata una buona idea.
-Sakura-san!- mi giro e vedo Lee che corre verso di me.
-Ciao Lee- lo saluto sorridendo.
-Sakura-san… ti sto cercando perché l’Hokage ti vuole vedere subito… e poi… beh… ehm…- arrossisce lievemente e si guarda in giro con fare nervoso.
Mi sono dimenticata che Lee è stato uno dei primi ragazzi a dichiararsi… ovviamente dopo di te, anzi ora che ci penso tu non ti sei dichiarato… facevi solo capire che ti piacevo, con molta evidenza.
SHANNARO!
Ora si che mi sento in colpa…
-Congratulazioni…- sussurra abbassando lo sguardo.
-Grazie Lee… spero che nonostante questo tu voglia rimanere mio amico come è sempre stato- è tutto quello che riesco a dirgli… un “mi dispiace” mi sembrava troppo diretto.
-Certo Sakura-san! Assolutamente! E poi… beh… egoisticamente riservo qualche speranza perché ho saputo che siete solo in prova… quindi… va bene così!-
Sfoggia il suo solito sorriso abbagliante e corre via senza lasciarmi replicare.
Faccio un mezzo sorriso e mi dico che infondo non è andata tanto male…
Mi incammino verso il tuo ufficio, spero che la tua convocazione sia legata a una missione o qualsiasi altra cosa che non riguardi l’altra notte.
Ê strano ma nonostante sia stata baciata da Kiba non mi imbarazzerebbe incontrarlo… cioè di solito il ricordo di qualcosa che non doveva succedere non mette la gente a disagio?
Forse questo prova che non sento nulla di particolare nei suoi confronti… chissà…
Che stupida dovrei concentrarmi a capire i miei sentimenti per te non per altri ragazzi!
SHANNARO!
Ma l’episodio con Hinata dovrebbe confermare il fatto che io…
E poi anche quella volta…
E quell’altra…
E…
SHANNAROOOOOO!
Persa nelle mie seghe mentali arrivo davanti al tuo ufficio.
-Testa quadra dovresti essere più riconoscente! Ho portato a termine la mia prima missione con successo no? Rilassati, sto facendo tutto il possibile per essere riaccettato-
La voce di Sasuke mi fa esitare davanti alla porta.
-Non chiamarmi così! Sas’ke lo sai che non sono io a decidere, cioè sì sono io ma… non ho scritto io le regole’ttebayo!-
Faccio un lungo respiro ed entro.
-Buongiorno Naruto… Sasuke… scusate il disturbo-
Sasuke mi fa un cenno con la testa, non sembra molto allegro… non che lo sia mai sembrato.
Lo affianco davanti alla tua scrivania.
-Sakura-chan… grazie per essere venuta- rispondi senza tanto entusiasmo.
Hai le braccia incrociate dietro la testa e i piedi sulla scrivania… sei l’immagine della serietà fatta persona, ironicamente parlando.
-Non dirmi che la prossima missione sarà insieme a lei?- chiede Sasuke sorpreso.
-Se lo fosse ti farebbe piacere?- chiedi fulminandolo con lo sguardo.
-Beh finalmente farei una missione di livello A o S… tu mi stai facendo fare delle grandi cazz…-
Prima che finisca la frase lo zittisco mettendogli una mano sulla bocca.
Mi dispiace ma sono un po’ nervosa e la prima cosa che ho notato entrando è che tu sembri apatico e lui sembra agitato… vorrei solo sapere che diavolo ci faccio qui.
-Hokage… mi dispiace interrompere ma vorrei sapere se davvero mi manderà in missione… con lui- ti guardo seria e tolgo la mano dalla bocca di Sasuke.
Cambi posizione sedendoti composto e appoggiando i gomiti sulla scrivania.
-Sakura… sarò sincero con te, abbiamo una questione molto grave da risolvere, si è verificato un problema che purtroppo non posso sistemare senza di te, sei fondamentale per questo caso… ma…- il tuo tono serio e grave mi mette sull’attenti.
-Non necessiti di Sasuke, mi dispiace… non posso mandarti a una missione di livello A ne tantomeno S… spero mi capirai- guardi Sasuke che annuisce.
-Quando finiranno le missioni ridicole?- chiede sbuffando.
-Quando la trafila di missioni ridicole affidate a te finiranno’ttebayo- ribatti ridacchiando.
-Non è una risposta dobe… e lo sai- senza aggiungere altro esce dalla stanza.
Rimango un paio di secondi a fissare la porta dove è sparito Sasuke.
-Non sono stato del tutto sincero… non si tratta di una missione dattebayo-
Mi volto e ti ritrovo davanti a me.
Indietreggio per lo spavento.
-Ah… allora è successo qualcosa? Devo prestare soccorso a qualcuno in missione?- chiedo preoccupata.
-No, devi lasciare che il tuo fidato Hokage porti a termine una missione importantissima-
Il tuo sguardo rimane serio e non aggiungi altro.
Mi stai preoccupando seriamente, mi avvicino confusa ma prima che possa chiederti qualsiasi cosa mi afferri velocemente per la vita stringendomi a te e mi baci.
Per la sorpresa e la velocità con cui mi hai afferrata non rispondo subito al bacio.
Il fatto che il bacio sia casto mi preoccupa ancora di più…
I miei dubbi vengono subito cancellati dalla tua lingua che però non si insinua tra le mie labbra ma bensì le lecca…
Mi sposto sorpresa ma mi riacciuffi subito dandomi un altro bacio.
Mi stringi più forte e stavolta la lingua si insinua nella mia bocca facendo diventare il bacio più intimo.
Porto le mani dietro la tua testa e rispondo al bacio.
So che ti sto distogliendo dai tuoi doveri e che devi ancora dirmi di cosa si tratta ma adoro il modo in cui mi baci.
Ti accarezzo i capelli stringendomi più forte a te.
Inaspettatamente ti stacchi lasciandomi con le labbra semi aperte e una voglia pazzesca di continuare.
SHANNARO!
Sorridi soddisfatto.
-Ecco fatto! Oddio, quasi non riuscivo a dormire al sol pensiero che avevo dimenticato di cancellare le labbra di Kiba dalla tue’ttebayo!-
Ti guardo confusa.
-Era questa la questione serissima di cui parlavi?-
Ti gratti la testa confuso dalla mia reazione.
-Certo! Cos’altro poteva essere’ttebayo?-
Dovevo aspettarmelo… dovevo proprio aspettarmelo.
-SHANNARO!- ti do un pugno in testa.
-Sakura-chan perché?!- piagnucoli come tuo solito.
-Perché mi hai fatto preoccupare maledetto idiota!- stringo i pugni ma non ti picchio.
-Scusami… ma per me era importantissimo!-
Sospiro rassegnata.
-Va bene… beh meglio così…-
Torni a sederti massaggiandoti il bernoccolo causato dalla mia violenza.
-A che ora finisci?- chiedo sedendomi sul bordo della scrivania.
-Tra poco… devo sistemare alcune cose e poi sono libero.. perché?-
Giocherello nervosamente con una ciocca di capelli –Niente… era così per chiedere…-
Mi squadri ma non ribatti, prendi un plico di documenti e inizi a sfogliarli.
A quanto pare la mia presenza non infastidisce il lavoro dell’Hokage.
Ti osservo incuriosita, sembri così serio e professionale… forse perché non stai dicendo le tue solite cavolate.
Non riesco a smettere di guardarti, sei davvero cresciuto in questi anni.
Arrossisco leggermente osservando i tuoi lineamenti… sei davvero bello.
SHANNARO!
Mi porto le mani tra i capelli e scuoto violentemente la testa cercando di darmi una regolata.
Sono diventata io la maniaca!
Il mio sguardo si sposta sulle tue labbra… già… le tue labbra...
SHANNARO!
Qual è il mio problema?!
-Sakura-chan… ho qualcosa in faccia?- chiedi distogliendomi dai miei loschi pensieri.
-No, niente affatto! Scusa mi sono incantata… ehm… beh… se non ti da fastidio potrei aspettarti…- sorrido posando una mano sulla tua.
-Oh certo mi farebbe piacere’ttebayo!- riprendi a guardare i documenti.
Tolgo la mano e mi mordo il labbro inferiore.
Sei così… indifferente oggi.
Ammetto che la cosa mi infastidisce.
-Hokage-sama pensavo che dopo potremmo andare da qualche parte.. da soli- ti sorrido maliziosa e poso una mano sulla tua spalla per avere la tua attenzione.
Ti volti a fissarmi e ti limiti a sorride –Sarebbe bello- torni a lavorare.
Sakura devi darti un contegno, lascialo lavorare visto che è raro vederlo all’opera… però questa sua indifferenza mi infastidisce parecchio.
Solo un ultima stuzzicata lo giuro… giusto per vedere se non ti faccio più effetto.
-Hokage-sama…- mi avvicino un po’ di più a te -… stavo ripensando all’offerta di ieri notte…- incrocio le gambe – potremo passare la serata insieme…- porto una mano sulla tua guancia facendoti girare verso di me -… no?- il tuo viso è all’altezza del mio petto.
Se non collassi qui non collasserai mai più!
Sorridi e posi una mano sulla mia –Sakura-chan… possiamo parlarne dopo?-
Cerco di mantenere il sorriso anche se con difficoltà.
-Ce… certo scusa-
SHANNARO!
Ritraggo la mano e ti lascio continuare il tuo lavoro.
Passa il tempo, nessuno entra, nessuno a bisogno di niente, tu continui a fare il tuo dovere, io continuo a preoccuparmi del fatto che non reagisci alle mie avance.
Giuro questo è l’ultimo tentativo!
-Certo che fa parecchio caldo nel tuo ufficio- deglutisco.
Lo sto per fare… non posso credere che sto per fare una cosa così squallida…
Abbasso la cerniera della tuta.
Oddio, non sono nuda però… lasciare il top sportivo in bella vista anche se non è paragonabile a un reggiseno… mi imbarazza.
Ti guardo con la coda dell’occhio… nessuna reazione.
Forse dovrei lasciar perdere… no maledizione! Ho un orgoglio che non mi permette di smettere!
-Cosa stai facendo?- ti sussurro all’orecchio cercando di dare un tono provocante.
Sottolineo: cercando…
-Ho dei documenti importanti da sistemare… nulla di che…- non fai una piega.
Qui urge la mossa squallida numero due.
-Hokage-sama… non ha caldo?- sbattimento di ciglia in modo oserei dire osceno…
-Non particolarmente…- fai spallucce.
-Hokage-sama… se vuole le posso fare… - respiro profondo di auto incoraggiamento -… un massaggio-
-Grazie, magari dopo- … niente.
-Hokage-sama non vuole che la spogli un po’? non vorrei stesse male…- sono rossa come un pomodoro… ma cerco di non darci peso.
-Oh no, non scomodarti sto bene’ttebayo-
Sospiro, devo avere lo sguardo di una maniaca pazza psicopatica… anzi c’ê l’ho riesco a vedere il mio riflesso sul vetro alle tue spalle.
-Hokage-sama…- ti prendo il viso tra le mani.
-… perché è così strano… oggi- cerco di tenere il tono provocante…
Inarchi un sopracciglio scettico –Io sono strano? Tu piuttosto mi sembri strana…-
Tengo la tua testa ben ferma in modo che resti nella traiettoria del mio viso, morirei se vedessi il top… anche se l’ho fatto apposta!
SHANNARO!
-Sakura-chan… ammetto che quando lavoro seriamente sono così concentrato da non rendermi realmente conto di quello che mi viene detto… quindi, c’è qualcosa che vuoi dirmi?- mi sorridi dolcemente.
Mi sento un idiota… è abbastanza ovvio che quando una “grande mente” deve fare lo sforzo di concentrarsi tutto il resto svanisca.
-No… torna pure a fare quello che stai facendo- ti lascio la testa e rimango immobile.
Mi guardi confuso e fai per riprendere i documenti quando il tuo sguardo si posa proprio su quel punto preciso…
-Sakura-chan… perché sei seduta sulla mia scrivania… con la tuta slacciata… e..- mi fissi –… rossa come un peperone?- deglutisci.
Deglutisco anch’io.
-Non lo so- rispondo imbarazzata iniziando a ridere istericamente e portandomi le braccia al petto.
-Ah… capisco- ribatti confuso.
Rimaniamo zitti per alcuni minuti.
-Sakura-chan…- sposti i documenti -… sa tanto di invito sai…- appoggi le mani da parte ai miei fianchi -.. per quelle cose che di solito ti chiedo di fare…- ti alzi –ma è strano perché non mi risulta che tu sia così…- porti una mano dietro la mia schiena e mi trascini al limite della scrivania -… audace e soprattutto…- ti posizioni in mezzo alle mie gambe -… così propensa a farle’ttebayo- mi sorridi malizioso.
-Io…- mi mordo il labbro inferiore.
Infondo non era quello che volevo? Un po’ di attenzioni?
-Se inizio per fermarmi dovrai picchiarmi a sangue…- dici guardandomi serio.
Non solo mi sento un idiota ma ho appena scoperto di essere anche piuttosto incoerente.
Sorridi e inizi a baciarmi senza tanti complimenti.
In pratica cappuccetto rosso si è offerta al lupo di sua iniziativa.
Ti fermi un attimo per sfilarmi il sopra della tuta, ormai già slacciato, lanciandolo chissà dove. È ora di prendere in mano la situazione…
Riprendi a baciarmi, con tanto di lingua, e fai aderire il tuo corpo al mio mentre mi accarezzi la schiena.
… magari aspetto ancora un po’.
Porto le mani tra tuoi capelli e rispondo, finalmente, al bacio.
Continuiamo a scambiarci effusioni per un po’ quando a un tratto inizi a baciarmi il collo.
-Naruto…- sussurro imbarazzata.
Non rispondi, continui la tua lenta discesa dal collo verso l’incavo dei seni.
Porto la testa un po’ indietro lasciandoti fare. Strofini la testa sopra il top… facendomi irrigidire di colpo.
E prima che possa dire qualsiasi cosa… ti addormenti.
C’è qualcosa che non mi torna in tutto questo, una sensazione di rabbia, sollievo e stupore.
SHANNARO!
Ma come puoi addormentarti proprio adesso? Come fai?
Trattengo il pugno già pronto verso la tua testa…
Respingo un urlo di frustrazione, ma infondo è meglio così… non sarebbe stato decoroso fare certe cose nel tuo ufficio… anche se in parte è successo.
Faccio per spostarti ma mi accorgo subito che sei molto più pesante di quel che sembri…
Mi blocco di colpo… sono stata così cieca e presa dal fatto che non mi prestavi attenzione da non notare che hai due enormi, evidenti e profonde occhiaie, poverino probabilmente non hai chiuso occhio per tutta la notte.
Non faccio in tempo a pensare a una soluzione per muoverti che la porta si apre.
-Naruto sono venuto per… oddio- la voce di Kiba mi trapassa come mille coltelli.
SHANNARO!
-Sc… scusate non volevo…- non riesco a voltarmi… sono così imbarazzata.
-K… Kiba…- riesco a spiccicare.
-Io vado…-
Prima che possa lasciare la stanza urlo –Aiutami a spostarlo per favore!-
Cala un pesante silenzio.
-Spostarlo?- chiede chiudendo la porta.
-Sì… sta dormendo…- sussurro.
Si avvicina e appena vede la situazione prende fuoco.
-Ma come…- cerca di chiedere.
-Lascia perdere!- distolgo lo sguardo.
Senza tanti problemi ti prende da sotto le braccia e ti fa sedere sulla sedia.
-Sakura-chan… sei così morbida’ttebayo!- sussurri mentre un rivolo di saliva ti scende dalla bocca.
Sospiro.
-Scusa… lo so è un tantino imbarazzante ma.. ehm…- cerco di essere naturale mentre scendo dalla scrivania.
-N… no figurati… ecco…- noto che il suo sguardo si posa spesso e volentieri su… oh.
-Oh no, hai per caso visto il sopra della mia tuta? Dannazione dove l’ha messo!- mi guardo in giro mentre mi copro il petto con le mani.
-Eccolo- mi passa l’indumento senza guardarmi in faccia.
-Mi dispiace che tu abbia assistito a… insomma… oddio è così imbarazzante vorrei morire- mi ricompongo alla svelta –avrai pensato che siamo dei maniaci…- sussurro.
-Non preoccuparti, anch’io credo che mi sarei lasciato trasportare sai… ecco… siamo giovani è normale che si pensino a certe cose- sorride non molto convinto.
-Già…- ridacchio nervosamente.
-Sakura-chan…- mugugni nel sonno.
-Certo che è un vero disastro… cioè… addormentarsi… insomma, io non sarei proprio riuscito ad addormentarmi in una situazione così ehm intima- abbassa lo sguardo rosso come la mia tuta.
-G… già bhe… deve aver dormito davvero poco sai… succede- mi morbo il labbro inferiore.
SHANNARO!
Ecco Sakura Haruno, la donna meno sexy del mondo che fa addormentare il suo ragazzo, che tra parentesi è super innamorato di lei, mentre stanno amoreggiando appassionatamente… questa è la prova del mio super fascino… faccio prima a ridere che a piangere.
-Sì, dev’essere davvero esausto per riuscirci, ma infondo stiamo parlando di Naruto, una cosa del genere è da lui- mi sorride come per consolarmi e farmi capire che non è colpa mia.
-Ero venuto per una questione di poco conto quindi… vi lascio, magari sveglialo e portalo a casa, anche perché dubito che sarebbe felice se lo facessi io, ripasserò domani- mi fa un cenno col capo e lascia la stanza.
Sbuffo.
-Naruto?- ti scuoto leggermente.
-Sakura-chan…- stai perdendo litri di saliva… la cosa non mi piace neanche un po’.
-Svegliati!- ti do un schiaffetto.
-Uh?- apri gli occhi e mi fissi confuso.
-Alla buon’ora!- ti sorrido.
-Cosa? Ma… non stavamo facendo quella cosa sopra la scrivania’ttebayo?- mi chiedi con gli occhi semi aperti.
-No, stavamo andando a casa- meglio se non ricordi…
-Ah d’accordo… ma volendo potremo farla!- ti alzi e mi abbracci.
-No, ti accompagno a casa!- ti spingo via facendoti ricadere sulla sedia.
-Sakura-chan sei crudele, prima me la sventoli davanti e poi non me la dai’ttebayo!- sussulto diventando rossa come un pomodoro.
-Ti sembra il modo di dirlo?!- ti do un pugno.
-Ma è vero! Mi ricordo tutto… tutto!- piagnucoli.
-Bene allora tienitelo bene in mente perché non succederà mai più!- mi volto, e senza dar peso alle tue lamentele, me ne vado.










L’aria un po’ più respirabile della sera mi invade.
So che mi sono comportata male con te, ma il mio orgoglio mi impedisce di tornare nel tuo ufficio e scusarmi.
Sospiro portandomi una mano tra i capelli.
-Sakura-
Sasuke mi viene incontro sorridendo.
-Ciao Sasuke-kun- lo saluto ricambiando il sorriso.
-Hai finito con Naruto? Andrai in missione?- chiede curioso.
Mi porto le mani sui fianchi e faccio una smorfia.
-No, nessuna missione… lasciamo perdere-
-Capito-
La cosa che mi piace di più di Sasuke è che non si mette a fare domande.
-Allora… stavi tornando da Naruto?- chiedo.
-No, in realtà stavo scappando…- risponde sospirando.
Lo guardo incuriosita.
-Da chi?- non riesco a trattenermi.
-Sasuke! Ti ho trovato zuccherino!- una ragazza alta, slanciata dai lunghi capelli rossi corre verso di noi.
-… da lei-
Karin si attacca al suo braccio come una piovra e mi fissa con sguardo ostile.
-Oh ma guarda chi c’è, il confettino sta provando a soffiarmi il ragazzo! Sapevo che dovevo trasferirmi prima a Konoha-
Inarco un sopracciglio.
-Ti sei traferita qui?!- non ci posso credere, com’è possibile? D’accordo che anche lei aveva aiutato il villaggio ma…
SHANNARO!
-Esatto tesoro… così terrai quelle tue zampacce lontano dal mio Sasuke!-
Faccio una smorfia di disappunto.
-Non mi interessa Sa…- cerco di replicare.
-Karin non infastidire la mia futura sposa- mi interrompe Sasuke.
Arrossisco e lo guardo con occhi spalancati.
Il suo sguardo, per quanto freddo, mi fa capire che vuole usarmi per liberarsi di lei.
-Cosa?! Non è possibile, stai scherzando?!- ribatte la rossa infuriata lasciandogli il braccio.
-Per niente- non la guarda neanche mentre pronuncia la frase.
-Già… come vedi sei tu che non devi toccare il mio… il mio… Sasuke- dico poco convinta facendo un finto sorrisino di trionfo.
Sasuke mi fa cenno di avvicinarmi.
Karin è sconvolta.
Lo prendo sottobraccio e mi stringo a lui, mentre porto avanti la finta i miei occhi saettano in giro cercando di vedere se c’è qualcuno che potrebbe equivocare la cosa… se uscissi dal tuo ufficio in questo momento penso che potrei morire.
-Non ci credo! Baciatevi- incrocia le braccia al petto e mi lancia uno sguardo di sfida.
-Sai che questa cosa non porterà a nulla di buono vero?- sussurro tra i denti.
Sasuke non dice una parola, anzi mi porta la mano sotto il mento e mi alza la testa, poi chiude gli occhi e mi bacia.
In realtà non mi sta davvero baciando, le sue labbra premono pericolosamente vicino alla mia bocca ma vista dall’esterno sembra che mi stia davvero baciando.
Gli sono grata per questo, mi sarei sentita un vero schifo se avessi permesso a un altro uomo di baciarmi ancora.
-Sasuke tu… io… non mi arrenderò!- detto ciò Karin corre via in lacrime.
Faccio un passo indietro e abbasso la testa.
-Sei triste per lei?- chiede freddamente.
-Un po’, infondo lei è uguale a me- sussurro.
-Non mi pare- replica.
Alzo lo sguardo e affronto quello vitreo di lui.
-Se tu non ci avessi tradito e fossi rimasto con noi, probabilmente crescendo sarei diventata tale e quale a lei… quando la guardo rivedo la vecchia me stessa, e la cosa non mi piace neanche un po’-
Ghigna divertito –Nessuno può dire come sarebbe andata… ma in un certo senso potrebbe essere vero-
Mi passa accanto e prima di andarsene mi accarezza la testa.
-Smettila di stressarti per cose così inutili, se ti piangi addosso per tutto diventi noiosa-
Senza voltarmi e senza ribattere me ne vado.










Busso alla tua porta sperando che mi farai entrare senza scacciarmi, nonostante sia stata io l’antipatica… mettiamola così.
-Sì?- apri la porta.
Indossi i soliti pantaloni arancioni e la maglietta nera, significa che non stavi andando a dormire.
-Ciao Naruto- dico timidamente cercando di sostenere il tuo sguardo.
Mi fissi freddamente e fai una smorfia.
-Posso entrare?- chiedo innocentemente mentre giocherello nervosamente con le mani.
Ti gratti la testa, grugnisci e ti sposti.
Entro in casa.
Chiudi la porta e mi passi accanto senza neanche guardarmi dirigendoti sul piccolo divano malconcio.
-Ecco…- cerco di trovare un modo carino per scusarmi.
Infondo posso capire che non sia stato piacevole ricevere un invito esplicito per poi essere rifiutato…
Prendi una rivista che era appoggiata sul bracciolo, e cominci a sfogliarla.
Credo proprio che tu sia molto infastidito.
Mi avvicino e ti siedo accanto.
Ti sposti il più possibile verso il fondo, benché questo divano è piccolo riesci a farmi sentire comunque la distanza.
-Mi dispiace tanto per oggi- dico fissandoti, o meglio fissando la tua schiena, dato che è l’unica cosa rivolta verso di me.
Grugnisci.
Sospiro.
-Davvero Naruto…- sussurro.
Non vedo bene cosa fai, ma dal tuo gesto sembra quasi che ti sia sistemato il… chiamiamolo pacco.
Una vena inizia a pulsarmi sulla fronte.
Rilassati Sakura, è chiaro che la mette giù pesante.
-Dai non vorrai tenermi il broncio?- mi agito un po’ sul divano a mo’ di moine.
In tutta risposta giri la rivista in verticale, da essa ricade un poster di una donna semi nuda.
Grugnisci.
Reprimo il desiderio di picchiarti, è chiaro che guardare una rivista porno dandomi le spalle e fingendo che non sia presente è il tuo modo per punirmi.
-Se stai pensando all’ultima frase che ti ho detto oggi… beh sai benissimo che scherzavo…- mi mordo il labbro inferiore.
Continui a sfogliare la rivista che per fortuna non riesco a vedere bene.
-Insomma non sei l’unico a sentire dei… bisogni ecco…- sto facendo una fatica immensa a restare calma e a dire certe cose.
Chiudi la rivista e la butti per terra.
Deglutisco ma cerco di non distrarmi –Quindi non c’è nulla di male se intanto noi due facciamo altre cose… al sesso ci si arriva sai… piano piano- sorrido alla tua schiena, ma lei non ricambia il mio sorriso ovviamente.
Ti volti e mi fissi con sguardo freddo, è come se Sasuke fosse entrato nel tuo corpo… rabbrividisco.
Se tu avessi il carattere di Sasuke, se tu fossi freddo e distaccato probabilmente mi verrebbe voglia di saltarti addosso come stamattina… oddio ma cosa sto pensando in un momento simile! Non posso essere eccitata da questo tuo comportamento freddo!
SHANNARO!
Ti sporgi verso di me e continui a fissarmi con sguardo vitreo.
Mi porto le mani al petto e abbasso lo sguardo imbarazzata.
Allunghi una mano verso di me… sempre più vicino…
Chiudo gli occhi.
La mano mi passa accanto per prendere un rotolo di carta cucina vicino a me.
Non l’avevo neanche visto.
Ti volti di nuovo dandomi la schiena.
Non mi stupirei se grugnissi di nuovo…
Strappi due pezzi di carta e lanci via il rotolo.
Sbuffo indispettita.
-Tesoro ti prego! Parlami!- ti imploro appoggiandomi con il petto alla tua schiena e circondandoti la vita con le braccia.
Mi chiedo cosa ti serva la carta…
Ti abbassi la zip, almeno è quello che sento.
-SHANNARO! Smettila di fingere che non ci sono! Non dirmi che questa è la tua serata tipo?! Guardarti una rivista porno e poi farti un solitario?!- urlo senza staccarmi.
Ti sistemi la zip e sospiri.
-Sì è esattamente così la mia serata tipo! Volevo che tu sapessi cosa ha provocato questo tuo giochetto malato di oggi’ttebayo- urli di rimando incrociando le braccia.
-Ah, beh non è carino fare finta che non ci sono…- non so che dire.
-Scusa non volevo certo farlo davvero, ma in ogni caso Sakura-chan… se non sei pronta non stuzzicare per favore- posi le mani sulle mie.
-Hai ragione… scusami- sorrido.
Cala un imbarazzante silenzio.
-Pace?- sussurro.
-Uffa, non riesco mai ad averla vinta con te... vieni qui dattebayo-
Ti volti e mi abbracci.
-Sei una maniaca mancata- mi sussurri all’orecchio.
-Non è vero- replico ridendo e ricambiando l’abbraccio.
-È colpa tua se ho quella rivista sai? Ogni volta che sei con me mi viene voglia di flirtare… ma ogni volta sempre più intensamente…-
-Se la butti puoi tenere una mia foto- replico imbarazzata.
Sussulti sorpreso –Una tua foto audace?-
-No… forse… cioè… non tanto audace, un pochino, pochissimo!- arrossisco.
-Sei fantastica Sakura-chan!- mi baci.
-Non pensare che lo sia, mi da solo fastidio sapere che guardi altre donne!- spontaneamente e senza rifletterci ho appena ammesso di essere gelosa.
SHANNARO!
Arrossisci di colpo e sorridi come un ebete.
-Non preoccuparti, quando le guardavo prendevano le tue sembianze’ttebayo-
Ti spingo giù dal divano.
-Che dici baka!- mi copro la faccia, ormai rossa, con un cuscino.
Ti gratti la testa confuso.
-Ah ho capito! Non devi preoccuparti Sakura-chan, so benissimo che tu sei mille volte più bella di tutte loro messe insieme, e te lo riconfermerò sicuramente quando ti vedrò nuda’ttebayo!- ti risiedi accanto a me togliendomi il cuscino dal viso e dandomi un bacio sulla fronte.
-Ba… baka- replico sorridendo.
-Oh! Quasi dimenticavo!- frughi nelle tasche dei pantaloni e tiri fuori una chiave.
Ti guardo sorpresa.
Me la porgi guardandomi maliziosamente e sorridendo.
-Mi raccomando, voglio vederti qui più spesso-
Sorrido felice e ti porto le braccia al collo per poi baciarti.
-Grazie, non preoccuparti ne farò buon uso-
-Ne sono certo- rispondi a due centimetri dalle mie labbra per poi riprende a baciarmi.
Questa giornata alla fine non si è conclusa poi così male.










Hello people! Rieccomi qui! Dopo un periodo di vacanza in montagna sono tornata con un nuovo capitolo! Ringrazio come sempre chi mi segue e chi recensisce :D alla prossima <3

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Capitolo 12
*** Io e le situazioni complicate ***


Ho iniziato a lavorare da neanche un ora e sono già stanca.
Forse dipende dal fatto che ieri sera non mi hai lasciato riposare… nonostante non siamo andati oltre le solite coccole.
Sbuffo e porto una ciocca di capelli dietro l’orecchio.
Basta pensare a certe cose, ora devo solo concentrarmi sui miei doveri da ninja medico.
Mi sistemo la divisa e prendo la cartella medica.
Il lavoro inizia ad aumentare, se continuo così avrò poco tempo per fare qualsiasi altra cosa…
Amo la mia professione ma a volte è davvero dura.
Mi appresto ad andare verso la stanza dove mi aspetta il prossimo paziente quando ad un tratto qualcuno mi afferra per la vita trascinandomi dentro uno sgabuzzino.
-Che diavolo…?!- mi ritrovo spiaccicata contro il muro.
-Sakura-san… ho bisogno di un consiglio- la luce dello sgabuzzino si accende mostrandomi l’espressione inquietante di Sai mentre mi guarda con quei suoi terrificanti occhi neri come il petrolio.
-Cosa?- riesco a spiccicare spiazzata.
-Ho bisogno di un consiglio- ripete lentamente.
-Posso sapere perché per chiedermi un consiglio mi sbatti in uno sgabuzzino?!- chiedo irritata cercando di allontanarlo, ma lo spazio è troppo poco per avere un po’ di libertà.
-Le persone potrebbero equivocare se ci vedessero insieme- risponde come se la cosa fosse ovvia.
Una vena inizia a pulsarmi sulla fronte.
-Certo, la gente non equivoca se ci vede uscire da uno sgabuzzino ma bensì se ci vede parlare in corridoio come due persone normalissime…-
Annuisce.
SHANNARO!
Dalla prima volta che l’ho visto ho inteso che sarebbe stata davvero dura riuscire a capirlo … ma ora sta esagerando.
-A volte penso davvero che tu abbia dei seri problemi mentali- dico sconsolata.
-Accetto il tuo parare in merito ma ora ho bisogno di un consiglio- non si scompone.
Sbuffo ancora più irritata.
-Spara, cosa vuoi?- mi arrendo all’evidenza: conosco solo persone strane.
-Vorrei chiedere a Ino di mettersi con me, ma nonostante siamo usciti molte volte non riesco a capire se le piaccio- è inquietante notare un lieve rossore comparire sulle sue bianchissime guance… allora anche lui è umano!
Ma prima di constatare questo fatto miracoloso c’è un'altra cosa che mi preme capire…
-Tu e Ino uscite insieme?!- sono molto sorpresa.
-Sì, pensavo che tu lo sapessi dato che siete migliore amiche- è come ricevere un pugno dritto nello stomaco.
-Già pensa te!- ribatto seccata.
È così Ino-pig viene a casa mia e mi accusa di non dirle nulla sulla mia relazione quando evidentemente anche lei non ha detto niente sulla sua.
SHANNARO!
Appena la vedo giuro che…
-Sakura-san vuoi aiutarmi o cosa?- chiede con il suo solito tono piatto.
-Senti, tu le ricordi Sasuke… tu le piaci, fine della storia, in più se è uscita con te vuol dire che è sicuramente molto interessata- liquido velocemente la questione.
-In pratica non le interesso io ma il fatto che assomiglio a Sasuke- sembra deluso.
-Non intendevo questo! Cioè… riformulo, tu sei un po’ come Sasuke, in realtà non gli assomigli per niente ma al primo impatto può sembrare… il punto è che ora che vi siete conosciuti meglio è evidente che se lei continua a uscire con te le interessi- cerco di sembrare convincente.
A dire il vero non ho la più pallida idea di cosa pensi Ino di Sai, ma conoscendola sicuramente se lo farebbe… oddio ma da quando sono diventata così? Una volta avrei pensato che sicuramente le piace…
SHANNARO!
-Quindi ora che mi conosce le piaccio per come sono?- insiste.
-Suppongo di sì- sorrido.
Mi scruta per alcuni minuti.
Deglutisco.
-Sakura-san non stai rispondendo alla domanda, stai supponendo-
Il suo sguardo si fa più serio, la cosa mi inquieta.
-Ecco… non voglio dirti di sì senza esserne sicura- replico.
-Ma voi siete migliori amiche, secondo il mio libro le migliori amiche si dicono tutto… e quindi è scontato che tu possa rispondermi… a meno che tu sappia che non piaccio davvero a Ino e quindi stai cercando di girarci intorno per non dirmi la verità- avvicina il viso al mio spalancando ancora di più gli occhi.
Cerco di indietreggiare senza successo.
Sembra di stare dentro un film dell’orrore, inizio ad avere i brividi.
-Dimmi la verità- non accenna a spostarsi.
-Se non ti allontani mi metto a urlare!- replico socchiudendo gli occhi per limitare la vista del suo volto spettrale.
-Sakura-san non costringermi a tirare fuori il libro e analizzare la situazione-
Oddio, vuol dire che se non rispondo staremo dentro uno sgabuzzino a verificare ogni punto delle relazioni sociali e sentimentali?!
Pensa Sakura… pensa…
Guardo un punto indefinito sopra la sua spalla e faccio un piccolo urletto che dovrebbe risultare di puro terrore.
-Aspetta c’è un ragno dietro di te! Mi fa schifo non riesco a concentrarmi se ci sono insetti- invento cercando di sembrare schifata.
La sua espressione non cambia.
-Se faccio sparire il ragno mi risponderai sinceramente?- chiude finalmente gli occhi, torno a respirare.
-Sì!- rispondo con enfasi.
Passano alcuni minuti, i quali prego dio e tutti gli angeli del cielo che Sai creda alla mia bugia.
Finalmente si sposta leggermente per girarsi.
Appena si volta scatto in avanti e corro fuori dallo sgabuzzino.
-Sakura-san sei una brutta…- non riesco, fortunatamente, a sentire il resto della frase.
Che dire? Non camminerò mai più vicino alle pareti ma sempre al centro del corridoio, per evitare gente strana.
Mi dispiace di non poter rispondere a Sai… ma se è successo questo è perché ho un amica scorretta.
Ino preparati, sarai la mia prossima vittima! Sempre che Sai non mi riacciuffi.










Sono riuscita a terminare il mio turno senza imbattermi nuovamente in Sai.
Sto andando a casa tua, voglio farti una sorpresa, penso proprio che sfrutterò per bene il tuo regalo.
Arrivata a destinazione suono il campanello.
Dubito che tu sia in casa, ma non voglio entrare senza prima accertarmene.
Mi sbagliavo, apri la porta e rimani a fissarmi assente.
-Ciao Naruto- sorrido raggiante.
Continui a fissarmi.
-Stai bene?- chiedo confusa.
-Ciao Sakura- Sasuke spunta dietro di te, abbozzando quello che dovrebbe essere una specie di sorriso.
-Ciao Sasuke-kun- ora sono confusa.
Tu non emetti suono ma semplicemente ti sposti e mi fai entrare.
-Naruto mi preoccupi…- mi siedo sul divano.
-Dobe non dovresti reagire così a una piccola bugia detta per salvarmi da una vipera- sbuffa Sasuke sedendosi vicino a me.
-Hai ragione Sasuke, sembra che tutti i ragazzi di questo villaggio si prendano gioco di me usando la mia ragazza, quindi perché dovrei prendermela? Oh giusto, perché lei sembra d’accordo con loro’ttebayo!- ti appoggi contro lo stipite della porta e mi squadri.
Rabbrividisco.
-Se ti stai riferendo alla piccola e innocente bugia detta a Karin per aiutare Sasuke-kun non devi preoccuparti! Non abbiamo fatto niente e non faremo niente- incrocio le braccia al petto cercando di darmi un tono, anche se in realtà ho paura che ricominci a ignorarmi.
-Ne sei sicura?- Sasuke manda una frecciatina che non è gradita.
-Certo- ribatto.
Sospiri.
-Vada per Sasuke, ma non passerò sopra al fatto che Kiba si è dichiarato e ti ha baciata, che Lee riservi ancora delle speranze e che Sai… Sai…- una vena inizia a pulsarti sulla fronte.
Strano di solito succede a me, la cosa non mi piace neanche un po’.
-Sai cosa? Non è successo nulla con Sai!- replico confusa.
-Mi hanno detto che vi hanno visto uscire da uno sgabuzzino stamattina’ttebayo!- mi punti un dito contro con fare drammatico.
SHANNARO!
-Non è successo niente! Sai è innamorato di Ino! Voleva solo un consiglio- mi alzo in piedi e mi avvicino a te che non smetti di puntarmi il dito contro.
-Sei una mangia uomini, miravi solo al mio corpo e al mio rango!- piagnucoli mettendola giù pesante.
-Andiamo testa quadra, chi vorrebbe mai mirare al tuo corpo?- Sasuke non è d’aiuto.
-Zitto, so che infondo ci hai fatto un pensierino! Mi hai baciato due volte in passato! Dimmi tu se non è da pervertiti!-
Raggelo.
-Due volte? Non era solo una?- chiedo confusa.
-Non l’ho fatto apposta! E poi il primo bacio è stato causato per colpa tua dobe-
Mi stanno salendo i nervi, davvero.
-Smettetela di parlare di cose che non conosco… e soprattutto che non voglio sapere- cerco di entrare nel discorso, senza successo.
-Io pensavo che volevi stare con me perché ti piacevo davvero, non dirmi che tra poco mi diranno che ti hanno vista uscire dalla casa del capitan Yamato!-
Prendo letteralmente fuoco.
-Starebbe a significare che le piacciono gli uomini maturi, non ci potresti fare nulla Naruto, tu non sei un uomo- ghigna divertito.
-E cosa sarei scusa?-
-Un cane no? Pensavo che avessimo chiarito questo punto da un bel pezzo- Sasuke sembra si stia stranamente divertendo.
-Giuro che se non avessi penato tanto per cercarti e riportarti qui ti prenderei a calci dove non batte il sole fino alla tua morte!- rispondi irritato.
-Ci crederò quando accadrà-
Due bambini… ecco cosa sono.
-Guarda che lo faccio davvero’ttebayo!- ti avvicini a Sasuke.
-Adesso…- trattengo i pugni.
-Che paura! Davvero amico non sono mai stato così spaventato in vita mia- si alza.
-… dovete…-
-Vieni qui che iniziamo- ti fermi davanti a lui.
-… darci un taglio- mi paro davanti a te.
Sasuke incrocia le braccia al petto e fa un passo indietro.
Tu metti il muso.
-Andiamo Sakura-chan, non mi lasci mai divertire’ttebayo!- piagnucoli.
-Scusa?- replico girandomi a guardarti.
-Stavamo solo scherzando, una bella scazzottata in ricordo dei vecchi tempi ci sarebbe stata- risponde Sasuke come se fosse la cosa più ovvia del mondo.
-È una presa in giro vero?-
Sono allibita.
-Si vede che non capisci i ragazzi Sakura-chan- alzi gli occhi al cielo spazientito.
-Scusami tanto se non credo che voi due dobbiate picchiarvi- replico irritata.
-D’accordo per questa volta vedrò di fare il bravo- mi sorridi.
-Ah no carino, non risolvi la questione così- metto le mani sui fianchi e ti guardo seria.
-Cosa? Ma non ero io quello oltraggiato’ttebayo?- mi guardi confuso.
-No, ora sono io, vorrei mettere in chiaro che non ho intenzione di stare con nessun altro ragazzo che non sia tu, che non mi farò più baciare da nessuno e soprattutto non ti tradirò mai- finalmente l’ho detto.
-Sakura-chan… ti amo’ttebayo!- mi abbracci stringendomi forte.
-Naruto… anch…- arrossisco e mi blocco dopo aver notato lo sguardo divertito di Sasuke.
SHANNARO!
È troppo imbarazzante dirlo davanti a lui.
-Sì?- vuoi proprio che lo dica.
Nascondo la faccia nella tua maglia e lo sussurro timidamente.
-Va bene Sakura-chan, posso capire il tuo imbarazzo dattebayo- mi sussurri senza lasciarmi.
-D’accordo, la cosa si sta facendo troppo zuccherosa per i miei gusti, ci vediamo ragazzi- Sasuke se ne va, posso capirlo probabilmente la situazione può mettere un po’ a disagio, oppure conoscendolo più che disagio, ribrezzo.
-Siamo finalmente soli Sakura-chan- i tuoi occhi iniziano a brillare, è inquietante.
-G… già- dico poco convinta.
-Sei venuta qui perché volevi farmi una dolce sorpresa vero?- mi stringi più forte a te.
-Beh… diciamo di sì- appoggio le braccia sul tuo petto.
-Non mi opporrò affatto’ttebayo!- hai un espressione da pervertito, di nuovo!
-Naruto, ti stai sicuramente facendo l’idea sbagliata vedi…- cerco di spiegarmi, invano.
-Sakura-chan… mi piace il tuo profumo- affondi la testa nell’incavo del mio collo, rabbrividisco.
-Ch… che dici baka!- faccio pressione sulle braccia per staccarmi dall’abbraccio, senza però riuscirci.
-I tuoi capelli sono così morbidi’ttebayo- dici mentre li accarezzi dolcemente.
-Ba…- sono diventata rossissima lo so.
SHANNARO!
-Anche le tue labbra sono morbide…- mi baci il collo.
-Non dovremmo aspettare di aver finito di lavorare prima di fare certe cose- cerco di fermarti nel panico più totale.
-Scommetto che tutto il tuo corpo è caldo e morbido’ttebayo- mi sussurri all’orecchio.
-Ba… ba… ba…kk…- faccio pressione con le mani sul tuo petto, ma non ti smuovo di un centimetro.
-Vogliamo scoprirlo insieme?- riprendi a baciarmi il collo.
Sono paralizzata, non so cosa dire tanto meno cosa fare!
-Na… Naruto credo davvero che dovresti smettere- dico poco convinta, i tuoi baci mi stanno togliendo ogni difesa.
-Ciò che dici non corrisponde con ciò che vuoi Sakura-chan… il tuo corpo risponde molto volentieri alle mie carezze’ttebayo- mi mordicchi il lobo dell’orecchio facendomi sussultare.
-N… n… non è vero!- inizio a balbettare imbarazzata.
SHANNARO!
-Sme… smettila- che sia arrivato il momento? Finirà davvero così?
Perché la cosa non mi dispiace affatto? Ma ovviamente perché…
Suona il campanello.
Evidentemente non era destino.
-Ma chi è che rompe adesso?- sbuffi lasciandomi andare.
-Te l’avevo detto che era meglio aspettare- replico tornando seria.
-Tsk, prima non veniva mai nessuno a trovarmi e adesso quando finalmente ti avevo tutta per me arriva chissà chi a rompere le scatole! No, non si può! Perché? Cosa ho fatto di male-
Sembri parecchio arrabbiato, strano non è che sia crollato il mondo.
Forse non mi sono resa conto quanto ci tenessi a stare con me…
Apri la porta e con mio grande orrore compare Sai sulla soglia.
-Naruto, so che Sakura è qui, consegnamela con le buone e non ti umilierò in pubblico-
Una vena inizia a pulsarmi sulla tempia.
-Che cavolo vuoi tu?- digrigni i denti e lo squadri con fare minaccioso.
-Sakura non ha mantenuto la parola oggi nello sgabuzzino, dev’essere punita- replica come se fosse la cosa più normale di questo mondo.
-Cos’è successo nello sgabuzzino?!- lo prendi per il colletto della maglietta.
-D’accordo Sai, molto divertente, Naruto sai perfettamente cos’è successo nello sgabuzzino, e tu piantala di dire cose senza senso, la gente equivoca- dico mettendomi in mezzo a voi.
-Io lo ammazzo quello’ttebayo!- cerchi di riacciuffarlo.
-Sakura ho pensato a tanti modi per fartela pagare, sono arrivato alla conclusione che questo è il modo migliore- sorride scoprendo i denti bianchissimi.
-Ovvero?- cerco di rimanere calma.
Mi afferra per un braccio e a pochi centimetri dalla mia faccia mi sussurra –questo- per poi baciarmi.
Sì, è successo di nuovo, un altro ragazzo mi ha baciata.
Non un ragazzo qualunque… non un essere umano normale… un idiota di nome Sai.
Il bacio è veloce e semplice, niente lingua per fortuna.
Sono paralizzata, che dico? Sono pietrificata.
-Tu… tu… tu… TI AMMAZZO!- inizi a correre dietro a Sai che non sembra voler iniziare una rissa.
-Dopo questo bacio alquanto scadente, sono sicurissimo che Sakura-san non faccia per me, non solo è una banale riproduzione di Tsunade-sama, ma in più ha un pessimo carattere e, senza togliere niente ai tuoi gusti strani, scommetto che non da soddisfazioni in campo sessuale-
Cosa? …. COSA?! Credo che sto iniziando a perdere schiuma dalla bocca, o è la mia testa a riprodurre fuoco e fiamme? Probabilmente entrambe.
-SAI STA ZITTO E FATTI PICCHIARE DATTEBAYO!- la cosa si sta facendo ridicola, state letteralmente saettando da ogni parte, senza risultato.
So io come porre fine alla corsa.
Prendo posizione nel punto centrale del vostro “girotondo”.
Aspiro quanta più aria posso e preparo il pugno.
Calcolo il momento esatto in cui passerà davanti a me e…
-SHANNARO! ANCHE TU MI FAI SCHIFO!- colpisco violentemente Sai in testa, facendolo, sfortunatamente, sbattere contro di te.
Risultato? Siete partiti tutti e due a velocità disumana per chissà dove.
-Bene- dico sorridendo innocentemente.
Senza pormi alcun tipo di problema, mi reco all’ospedale per riprendere il turno.










Ciao a tutti! :) eccoci alla fine di questo breve capitolo, già… devo iniziare a trovare nuove idee per andare avanti perché ammetto che le idee stanno scarseggiando D: ma rimedierò v.v ringrazio chi recensisce e chi mi segue :) ALLA PROSSIMA : 3

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Capitolo 13
*** Tu ed io: una vera coppia (disastrosa) ***


Sono sulla spiaggia in costume da bagno sdraiata su un asciugamano con la testa appoggiata in mezzo alle braccia, il caldo tepore del sole estivo avvolge tutto il mio corpo e le tue mani vagano sulla mia schiena mentre mi spalmi la protezione solare, il tutto condito con il rilassante rumore delle onde del mare di sottofondo.
So perfettamente che sto sognando, ma è talmente piacevole e bello che non voglio assolutamente svegliarmi.
Mi sorridi dolcemente e apri un ventaglio che inizi a sventolare lentamente sul mio corpo accaldato.
So che la scena potrebbe essere definita come “un allegro pomeriggio tra padrona e cagnolino”, oddio le probabilità che succeda davvero sono abbastanza alte ma… è solo un sogno.
-Sakura-chan, desideri altro’ttebayo?- chiedi con voce suadente.
D’accordo chiunque ora direbbe “Sakura sei davvero pessima! È il tuo ragazzo non un cameriere!”, già ma ribadisco: non è la realtà, ma una fantastica fantasia.
-Sì tesoro, mi porteresti una granita?- dico sorridendoti.
Ti alzi e ti precipiti al chiosco più vicino.
Dicono che i sogni son desideri, beh nel mio caso mi accontento di poco.
-Ecco qui- mi passi la granita.
-Grazie- ti faccio segno di avvicinarti e ti do un bacio come ringraziamento.
Non potrebbe essere più perfetto di così.
Il campanello mi distoglie da questa piccola oasi di paradiso.
Mugugno di disappunto, nessuno può interrompere questo fantastico momento di beatitudine, a meno che non stia per morire, ma dato che non ho intenzione di alzarmi non lo scoprirò mai.
La scena è cambiata, ora stiamo cenando in un ristorante con vista sul mare, io ti sto imboccando e tu sembri proprio un cagnolino felice.
Okay, forse questa scena non è proprio a tuo favore.
Il maledetto campanello distruttore di fantasie sta rovinando tutto.
-NON SONO IN CASA- urlo cercando di farlo tacere.
La cosa sembra funzionare, finalmente posso dedicarmi al dolce far nulla, che nel mio caso e sognare ad occhi aperti.
La scena è nuovamente cambiata, ora stiamo passeggiando sulla spiaggia, sotto la romantica luce della luna, tu mi tieni per mano e mi sussurri frasi romantiche.
E il fottutissimo campanello riprende a suonare.
-SHANNARO! HO DETTO CHE NON CI SONO- secondo tentativo di silenzio, lo so che è un controsenso ma dovrebbero capire che è un invito a sparire.
Mi cingi la vita e mi baci con passione, mi stringo forte a te ricambiando il bacio con altrettanto fervore.
Al posto del campanello ore ci sono i colpi alla porta, o meglio, quello che comunemente dovrebbe essere definito “bussare”.
Cerco di ignorare il frastuono, non c’è altro modo per descrivere un casino simile, e proseguo.
Ci sdraiamo sulla spiaggia, sei sopra di me e mi guardi dritto negli occhi mentre mi accarezzi dolcemente una guancia e mi sussurri –Sakura-chan… tu sei l’unica donna che ho mai voluto, ti amo, tu sei…-
-… una brutta schifosa pigrona che non apre la porta’ttebayo!-
-Cosa?- ti fisso sconvolta, la tua faccia prima non era così! Il tuo tono di voce non era…
-Sakura-chan smettila di ciucciarti il cuscino e piuttosto degnami della tua presenza- mi stai fissando con l’aria di chi è piuttosto irritato.
-Non capisco- replico confusa.
-Sakura-chan se vuoi ciucciare qualcosa avrei una mezza idea’ttebayo-
Spalanco gli occhi e mi siedo sul letto girandomi lentamente verso di te con aria omicida.
-Scusa?- sono più che sconvolta, schifata.
-Intendevo un leccalecca o un gelato, cos’hai capito sporcacciona- socchiudi gli occhi e mi fissi male.
-Come sei…- devo ancora riprendermi dal brusco risveglio.
-Non solo mi costringi ad entrare dalla finestra, ma in più fai sogni ambigui, mi accogli con metri di saliva secca ai lati delle labbra, lo sguardo assatanato e i capelli spettinati… per non parlare del pigiama anti sesso- dici additando il mio pigiama con le pecorelle.
Sputo il cuscino, che stavo decisamente ciucciando, e ti do uno schiaffetto in faccia.
-Non puoi…- schiaffo.
-… entrare così…- schiaffo.
-… in casa…- schiaffo.
-… mia- tre schiaffetti per guancia.
-E pretendere che ti lasci criticare il mio aspetto- ti fulmino con lo sguardo.
-Scherzavo, sai che ti trovo sempre bellissima’ttebayo- dici con le guance gonfie arrossate e gli occhi lacrimanti.
-Non m’interessa- ti mollo uno schiaffone che ti fa cadere dal letto.
-Sei crudele Sakura-chan- piagnucoli rimettendoti a sedere e massaggiandoti la faccia.
-Perché sei venuto a disturbarmi alle…- sguardo esasperato verso la sveglia -… sono solo le 9 di mattina di quello che doveva essere il mio giorno di riposo, salvo emergenze… mi fa piacere vederti ma non potevi venire dopo pranzo?- sospiro buttandomi nuovamente sul letto e coprendomi con il piumone.
-Ma amore mio, lo sai che tu sei l’unica luce di gioia nella mia cupa vita- arrossisco -non potrei mai stare senza di te- mi sfugge un piccolo sorriso -sei come il latte per i miei cereali- che si trasforma in una smorfia -il burro per il mio pane- in un’orrenda smorfia -la crema per i miei brufoli- …. -la carta igienica per i miei bisog…- ti mollo un altro schiaffone.
-Mi stavi convincendo già con le prime tre parole ma poi hai rovinato tutto- sparisco completamente sotto il piumone.
-Scusa, Lee mi ha suggerito alcune frasi romantiche nel caso ti fossi indispettita’ttebayo- ti gratti la testa, segno che stai pensando alla prossima mossa.
-In realtà ero venuto come visitatore arrabbiato e contrariato per l’episodio di ieri a mezzogiorno, contando che non ho neanche pranzato, ho ricevuto un super bernoccolo sulla testa che è sparito poche ore fa e, come se non bastasse, non mi hai più richiamato ne ti sei fatta viva, sopracciglione mi ha detto che è “una botta e via” anche se sinceramente me la immaginavo diversamente’ttebayo- Metti il broncio e incroci le braccia al petto.
-Oh tesoro mi dispiace, non ce l’avevo con te, ma con Sai, solo che ho dosato male l’intensità del pugno e la traiettoria… mi perdoni?- rispunto dal piumone e ti poso una mano sulla spalla fissandoti con puro rammarico.
-Non lo so, è un duro colpo da incassare… io ti stavo pure difendendo, con fare molto cavalleresco aggiungerei- non demordi.
-Hai ragione, scommetto che se spostassi il piumone e ti invitassi ad accoccolarti qui con me ne saresti felice e sistemeremmo le cose- dico facendo il gesto di alzare le coperte.
-Mi credi davvero così facile da ingannare?- a volte mi sorprendi.
-No…- mi mordo il labbro inferiore – e se appoggiassi la testa sul mio petto e ti lasciassi coccolare e accarezzare i capelli?- sorrido.
Mi squadri.
-Nel frattempo ti riempirei di baci e ti farei i grattini dietro le orecchie- sfoggio un sorriso smagliante mentre alzo il piumone.
Non cambi espressione.
-E… ti pulirei le orecchie con i q tips…-
Diventi tutto rosso e ridacchi come se fossi ubriaco.
-Sakura-chan…- gattoni verso di me –mi avevi già convinto con la storia dell’accoccolarsi, ma la tecnica di Lee mi ha dato un enorme vantaggio’ttebayo- affondo un piede nel tuo torace, fermando la tua avanzata.
-Scusa?- dico irritata.
-Forse non avrei dovuto dirlo- bisbigli.
-Dovrei fare due chiacchiere con Lee… ma infondo sono stata piuttosto crudele ieri quindi…- ti prendo per il colletto della maglia portandoti sopra di me.
-Facciamoci un po’ di coccole- sorrido iniziando a slacciarti la giacca della tuta.
Arrossisci stupito ma mi blocchi la mano.
-Naruto?- ora sono io quella stupita.
-Ecco… ehm… sono molto felice ma… non vorresti prima… cioè… sistemarti?- sorridi nervosamente.
Cala un pesante silenzio.
SHANNARO!
All’improvviso mi rendo conto di quanto sia poco attraente e senza tanti complimenti ti lancio giù dal letto precipitandomi in bagno.
-Nulla da ridire sul tuo aspetto, lo sai che ti trovo sempre bellissima- dici prima che ti chiuda la porta della toilette in faccia.
-Certo, è per questo che vuoi che mi sistemi- dico imbarazzata.
-No, è che sai… ti sei appena svegliata non credo che vorresti trovare inconvenienti spiacevoli come l’alito pesante, la saliva secca ai lati della bocca… le caccole?- bisbigli nervosamente.
SHANNARO! SHANNARO! SHANNAROOOOOO!
-Ho capito, hai ragione okay? Chiudiamo il discorso per favore- che figura di merda, proprio con te, perché?
Non mi sono preoccupata di tutti quei cavolo di dettagli che implicano il risveglio mattutino!
Ti ho proposto tutte quelle effusioni in uno stato orribile.
Mi butto sotto la doccia e cerco di soffocare l’imbarazzo pensando ad altro.
È impossibile, è terribile, che vergogna.
-Sakura-chan, non devi preoccuparti, non volevo essere indelicato’ttebayo- sento la tua voce provenire da dietro la porta.
-Non preoccuparti- dico poco convinta.
-Se vuoi ti lavo la schiena’ttebayo- sento la porta aprirsi leggermente.
-Se lo fai ti perdonerò solo se bacerai Sai… con tanto di lingua- dico con voce glaciale.
La porta si richiude subito.
Sospiro sollevata e finisco di sistemarmi.
Esco dalla doccia con l’accappatoio ritrovandoti sdraiato sul letto.
-Ti stavo aspettando- dici cercando di essere sensuale.
Sorpasso il letto con disinteresse e vado ad aprire l’armadio.
-Non devi vestirti, possiamo anche farci le coccole con te seminuda- il tuo sorriso a un nonsoché di abbagliante e inquietante.
-Non sono dell’umore in questo momento, possiamo fare altro- dico vestendomi velocemente, nascondendomi dietro le ante dell’armadio.
-È perché ti ho fatto ricordare del tuo aspetto vero?- sbuffi lasciandoti andare completamente sul letto.
-Anche- sussurro.
-Mi dispiace tanto Sakura-chan, ti prego accarezzami la testa e fammi i grattini dietro le orecchie dattebayo- ti butti in ginocchio ai miei piedi.
Torno in bagno e inizio ad asciugarmi i capelli.
-Non lo so, sai con il duro colpo appena incassato…- sbuffo.
-Hai detto qualcosa? Con il rumore del fon è difficile sentire- entri in bagno.
-Mi piacerebbe sposarmi con Kiba e adottare Sasuke-kun come figlioccio- dico ad un livello di voce normale.
-Perché Kiba dovrebbe spronare Sasuke a dopare i suoi figli? Non ne ha neanche uno’ttebayo- fai una smorfia.
Non riesco a trattenere le risate.
-Mi stai prendendo in giro vero?- sbuffi infastidito.
-No figurati- spengo il fon.
-Uffa Sakura-chan non vuole farmi le coccole e in più mi prende in giro- inizi a piagnucolare.
-Sul divano davanti alla tv?- chiedo mentre mi incammino verso la sala.
Non rispondi, credo che tu sia rimasto piacevolmente sorpreso.
-Prima però mi preparo una tazza di caffè, ne vuoi?- prendo il caffè dalla dispensa della cucina.
-Sì, ma giusto una punta, preferisco il caffè annegato letteralmente nel latte- entri in cucina con gli occhi luminosi e un sorriso enorme.
-Bene- sorrido.
-Hai anche dei biscotti?- chiedi abbracciandomi da dietro.
-Sono nello scomparto alla mia destra- preparo le tazze.
-Quali hai? Quelli con dentro le calamite degli Hokage?- trattengo una risata.
-Mi hai presa per una bambina? Ho quelli al cioccolato senza nulla nella confezione- prendo il pacchetto dei biscotti e te lo do.
-A me piace fare la collezione delle calamite- dici contrariato.
-Non ne dubito- rispondo posandoti un bacio sulla guancia.
-Pensi che sia infantile vero?- sospiri.
-Tu sei infantile, ed è anche per questo che mi piaci- mi sposto e prendo il latte dal frigo.
-Davvero? ti piaccio anche per quello’ttebayo?- i tuoi occhi iniziano a lacrimare.
-Sì, davvero, ma non piangere- rido dandoti un pizzicotto sulla guancia.
-Sakura-chan… anche tu mi piaci, mi piacciono i tuoi modi violenti e la tua irascibilità dattebayo- mi riacciuffi posandomi un bacio sulla fronte.
-Baka- sorrido felice.
-Scusa se ti sono piombato in casa… ma volevo passare un po’ di tempo con te- ti allontani prendendo posto su una sedia.
-Tranquillo, sono stata io ad essere un po’ troppo brusca…- prendo le tazze e mi siedo vicino a te.
-Non preoccuparti, grazie per la colazione- dici intingendo un biscotto nel caffelatte.
-A proposito, da quando Lee ti è così…. Cioè… come mai è sempre li con te quando lavori o… capito no-
Finisci di mangiare il biscotto.
-In pratica Lee voleva occuparsi di un gruppo di nuovi allievi ninja ma purtroppo non è stato possibile, non quest’anno, quindi ho accettato di farlo diventare una specie di mio assistente personale, ovviamente se serve lo mando anche in missione, ma devo ammettere che mi fa parecchio comodo’ttebayo- trangugi letteralmente la scatola di biscotti.
-Ah, ora è tutto chiaro, beh sono contenta per lui- finisco di bere il caffè.
Dopo aver finito la “colazione” ed aver lavato le tazze mi dirigo verso la sala.
-È l’ora delle coccole vero?- chiedi abbracciandomi da dietro.
-Non aspettavi altro ammettilo- mi rigiro fra le tue braccia e, prendendoti per il colletto della tuta, ti faccio cadere insieme a me sul divano.
Sorridi mentre ti posizioni sopra di me.
-Non sembra che sia l’unico ad aver atteso questo momento- mi sussurri all’orecchio.
-Perché? Pensavi di essere il solo in cerca di effusioni?- porto le mani dietro la tua testa intrecciando le dita tra i tuoi capelli.
-Questo tuo lato affettuoso non mi dispiace affatto’ttebayo- dici avvicinandoti lentamente alle mie labbra.
-Mi fa piacere che apprezzi la mia compagnia- sussurro.
Le nostre labbra sono vicinissime, posso sentire il tuo caldo respiro, chiudo gli occhi impaziente di ricevere quel morbido e umido contatto.
Non mi fai attendere molto, finalmente le nostre bocche si incontrano iniziando così uno scontro di lingue e respiri affannosi.
Ammetto che ogni tanto lasciarsi andare non è affatto male.
Senza smettere di baciarmi mi prendi per i fianchi e mi tiri su facendomi sedere a cavalcioni sopra di te.
Arrossisco ma non ti fermo, non sia mai che Sakura Haruno ricominci a fare la timida quando può godersi un bel momento con il proprio ragazzo.
-Sakura-chan… vorrei farti una domanda- dici tra un bacio e l’altro.
-Dimmi- riesco a rispondere prima di avventarmi nuovamente sulle tue labbra.
-Ecco…- la voglia di dialogare non supera quella di limonare, pessima rima ma quant’è vera!
-Noi siamo ancora in prova’ttebayo?-
Mi blocco di scatto, il mio viso è a un centimetro dal tuo, la tua espressione si è fatta seria e mi guardi dritto negli occhi.
Cerco di portare il respiro a un ritmo regolare mentre mi preparo a rispondere alla tua domanda.
-No, noi siamo una coppia ufficiale- dico tutto d’un fiato arrossendo vistosamente.
I tuoi occhi si illuminano e mi sorridi dolcemente.
Ricambio il sorriso e ti accarezzo una guancia.
Succede tutto in un attimo; mi stringi forte a te e riprendi a baciarmi con, se possibile, ancora più passione, infilando le mani sotto la mia maglietta e accarezzandomi la schiena.
Rabbrividisco a quel contatto così intimo, ma non mi oppongo.
Anzi, cerco di farmi più audace e porto le mani alla cerniera della tua tuta, slacciandola.
Senza staccarti dalle mie labbra, la sfili e la getti lontano dal divano.
Fai lo stesso con la mia, lasciandomi in reggiseno.
Istintivamente porto le braccia al petto, sento che la mia faccia ha preso fuoco.
Nonostante la mia mossa non ti perdi d’animo e continui a baciarmi.
Non so se sono pronta a fare l’amore con te, ma è la mia testa a non essere convinta, perché il mio corpo sembra intenzionato a non opporre resistenza.
So già quale sarà la tua mossa successiva, quindi ti precedo e ti sfilo la maglietta.
Per un attimo sembri sorpreso, ma ti passa subito.
Porto le mani sul tuo petto, devo ammettere che sei davvero cresciuto in questi anni riesco a sentire i tuoi muscoli ben definiti sotto le dita.
-Sakura-chan, sei sicura di volerlo fare?- mi allontani un attimo da te e mi sorridi.
-S… sì- sussurro imbarazzata ricambiando il sorriso.
Mi stringi forte a te e mi baci, ma stavolta non è un bacio appassionato, ma bensì dolce.
-Non preoccuparti, sarò gentile e delicato, in caso contrario puoi picchiarmi-
-A… aspetta… non sarebbe meglio andare sul letto?- dico timidamente.
-Hai ragione’ttebayo- ti alzi dal divano portandomi con te, stringo le gambe alla tua vita mentre mi aggrappo alle tue spalle.
-Sei più leggera di quel che pensavo- dici mentre mi porti in camera da letto.
-Forse sei tu ad essere troppo forte- replico lasciandomi cadere sul letto mentre mi sali sopra.
-Non credo proprio amore-
Sorrido portando le mani dietro la tua testa per farti avvicinare.
-D’accordo tesoro- ricominciamo a baciarci.
Sono al culmine della felicità, non riesco a immaginare un momento più bello di questo.
Inizia baciarmi il collo lasciandomi una scia di succhiotti.
Rabbrividisco al tuo tocco così piacevole.
Nonostante i dubbi sento che lo voglio, non mi pento affatto di questa decisione, ormai i miei sentimenti sono chiari.
La mia reale oasi di paradiso viene interrotta dal suono irritante, maledetto, distruttore del campanello.
Alzi la testa e mi guardi sconvolto.
-Ignoralo- dico secca e tu non te lo fai ripetere due volte e riprendi la tua discesa verso il mio seno.
Intanto con una mano cerchi di togliermi il reggiseno.
Inarco la schiena per permetterti meglio l’impresa.
Il campanello non è mai stato così odioso, non smette di suonare all’impazzata.
-Lo vuoi davvero ignorare?- chiedi tra un succhiotto e l’altro.
-Dio sì!- rispondo un po’ troppo eccitata.
-Bene- riesci finalmente a sganciare il reggiseno e lo getti via.
Senza riflettere riporto le mani davanti al petto.
-Sakura-chan, non farei mai nulla che non vuoi- dici accarezzandomi una guancia –ma…- mi afferri per i polsi e mi sposti velocemente le braccia sopra la testa, bloccandomi -… direi che mi hai fatto soffrire anche troppo dattebayo!- il tuo sguardo è assatanato, che dico? Maniacalmente assatanato.
Prendo letteralmente fuoco.
SHANNARO!
Non riesco a oppormi alla tua presa.
Il campanello continua a suonare.
-Baka, non essere così erotico!- mi mordo il labbro inferiore guardandoti furiosa.
-Sai nascondere bene le cose tu eh?- dici guardando imbambolato il mio seno, con un rivolo di sangue che ti esce dal naso.
Il campanello non accenna a smettere.
-SHA…- una vena inizia a pulsarmi sulla fronte.
-… NNA…- mi libero, non so come, dalla tua presa.
-… RO!- ti do un calcio nel basso ventre facendoti volare dall’altra parte della stanza.
-SMETTILA DI SUONARE CHIUNQUE TU SIA!- urlo furiosa.
-E io che pensavo ti fossi arrabbiata perché ti ho guardato le tette- biascichi mezzo morente a terra tenendoti i gioielli di famiglia doloranti.
Beh, effettivamente il calcio era anche per quello.
-Sakura apri subito questa porta! Ti avevo detto che saremo venuti a pranzare da te oggi, non dirmi che te lo sei dimenticata?-
Sbianco di colpo, il mondo ha smesso di girare, la mia intera esistenza è rovinata… i miei genitori sono dietro quella porta e io sono mezza nuda con il mio ragazzo a tentare di fare sesso…
SHANNARO! SHANNARO SHANNAROOOOO!
-U… un attimo arrivo subito mamma!- mi fiondo giù dal letto e mi rimetto il reggiseno, poi scatto verso la sala in cerca della maglietta e dei tuoi indumenti.
-Non dirmi che mi manderai in bianco ancora una volta?!- dici sconsolato riemergendo dalla camera.
TI butto i vestiti addosso senza tanti complimenti –Sì, vestiti subito ci sono i miei genitori!- sussurro nervosamente.
-Giusto, questa è una motivazione sensata… dannazione- ti rivesti.
-Sia chiaro non ti caccio… pranzerai con noi, così gli dirò che siamo una coppia- dico mentre mi sistemo i capelli allo specchio del salotto.
SHANNARO! Si riescono a vedere i succhiotti con questa maglietta! Corro in camera a metterne un’altra.
-Davvero? questo quasi mi fa dimenticare il fatto che ero super eccitato e che sono stato picchiato nella parte più delicata del mio corpo dattebayo- dici arrossendo e guardandomi male allo stesso tempo.
-Lo so, scusami tanto! Non volevo che finisse così, mi sono scordata di aver invitato i miei- ti sistemo i capelli alla meglio e controllo che sia tutto in ordine.
-Sakura, stiamo aspettando… non starai forse nascondendo qualcosa?!- mia madre è sempre la solita impaziente, ma da qualcuno dovrò aver preso infondo.
-Un secondo!- faccio un respiro profondo.
-Dici che andrò bene per i tuoi?- chiedi iniziando ad innervosirti.
Ti poso un bacio a fior di labbra e annuisco.
-Ti conoscono già quindi… vedrai saranno felici della nostra relazione-
Ti rilassi subito –D’accordo, accogliamoli allora- sorridi.
Ti prendo per mano e insieme andiamo verso la porta ad affrontare i miei genitori.
Ho il brutto presentimento che sarà un pranzo indimenticabile…. Spero in senso buono.










Eccomi qui con un nuovo capitolo un po’ hot… spero non abbia dato fastidio questo fatto (ho cercato di essere il meno volgare possibile o.o lo giuro! >.< ) come sempre ringrazio chi ha recensito, mi fanno sempre piacere le vostre opinioni!!! (scusate se non sono riuscita a rispondere singolarmente D: ma non ho avuto molto tempo (e non ne ho ancora xD) ) e chi mi segue! Alla prossima ^_^

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Capitolo 14
*** Tu e i miei genitori ***


Trattengo il fiato mentre sostiamo davanti alla porta d’entrata.
Dal canto tuo sembra che ti hanno buttato addosso un secchio d’acqua gelata; sei bianco come un lenzuolo e rigido, troppo rigido.
-Rilassati…- ti bisbiglio incerta, ma sembra che il suggerimento non ti aiuti.
-S… sono rilassato… ho già pensato alle possibili vie di fuga in caso di meditato omicidio’ttebayo- a stento muovi le labbra.
-Non sono mica dei mostri… almeno non mio padre- mi mordo il labbro inferiore, sono più preoccupata per mia madre.
Prima di aprire la porta ti sussurro –cerca almeno di sorridere-
Alzi a fatica l’angolo sinistro della bocca, abbozzando un tremolante sorriso.
-Beh è già qualcosa- finalmente apro ai miei impazienti genitori.
-Era ora Sakura, non so cosa stavi facendo ma sicuramente potevi lasciarla da parte per aprire ai tuo cari genitori- mia madre entra in casa senza degnarci di uno sguardo e trascina con se mio padre, che mi sorride a mo’ di scusa.
-Scusate se ci ho messo tanto… è che volevo…- chiudo la porta alle mie spalle e li seguo in salotto.
-Niente ma Sakura, sei sempre stata pigra, sapevo che vivere da sola non ti avrebbe giovato- i miei prendono posto sul divano.
L’unico che sembra essersi accorto di te, e delle nostre mani, sembra essere mio padre che ci fissa sorpreso.
-Tu non dici nulla caro?- mia madre non accenna a voltarsi dalla mia parte.
SHANNARO!
Spazientita dalla mancata risposta, finalmente, si volta verso di noi.
-Kizashi insomma… oh- la sua espressione cambia di colpo.
-Ciao Naruto- ti sorride gentile –scusami tanto non ti avevo proprio visto-
-Si figuri signora Haruno e signore… è un piacere vedervi’ttebayo- fai una specie di mini inchino e ritorni subito sull’attenti.
-Che ragazzo educato, non per niente è il nostro Hokage- dice mio padre sorridendo anche lui.
Sembra che la situazione stia migliorando, o almeno spero.
-Allora è vero che sei riuscito a conquistare Sakura, incredibile, sai speravo che la mia cara figliola ci chiamasse o passasse da noi per darci la bella notizia, ma a quanto pare ho allevato una maleducata- mi lancia uno sguardo poco amichevole.
Cerco di mantenere il sorriso, infondo ha ragione lei.
-Mi dispiace tanto di non avervelo detto prima!- intervieni.
Ti stai agitando, se possibile, ancora di più.
-No mia mamma ha ragione, è colpa mia, scusatemi se non ve l’ho detto subito! In ogni caso abbiamo reso la cosa ufficiale proprio oggi- arrossisco lievemente mentre dico l’ultima frase.
-Davvero? bene, allora Mebuki non hai motivo di arrabbiarti, Sakura e Naruto ci stanno dando la notizia ufficiale lo stesso giorno che l’hanno resa tale-
Almeno mio padre sembra contento, in sé lo sembrano entrambi.
-Quindi voi… siete contenti del mio ragazzo, giusto?- sono talmente nervosa che non so nemmeno se ho formulato la domanda in modo corretto.
-Certamente, conosciamo Naruto praticamente da quando è nato, abbiamo potuto vedere com’è maturato tanto in questi anni, ha salvato il villaggio e i suoi compagni più di una volta ed è diventato Hokage, è proprio un bravo ragazzo, non potremmo essere più felici di così- mio padre ci sorride incoraggiante, le sue parole sono davvero confortanti è assolutamente azzeccate, anche se per la maturità beh resti sempre un bambinone, ma va benissimo così.
-Beh concordo con tutto quello che ha detto tuo padre, se devo essere sincera non ci speravo più, insomma Sakura è una bella ragazza, non per niente ha preso da sua madre, ma con il caratteraccio che si ritrova avevo paura che sarebbe rimasta zitella, ma per fortuna che esistono ragazzi come te, immagino che tu abbia o una grande pazienza, o un grande e profondo amore per il masochismo, in ogni caso ti ammiro per questo- non si cura proprio del fatto che sono presente anch’io.
Cerco di reprimere la voglia di picchiare qualcuno.
-Mamma carissima, credo che più che l’aspetto io da te abbia preso proprio il caratteraccio- faccio un sorrisino innocente mentre vedo una vena pulsarle sulla tempia e lo stesso sorriso tirato che avevo io pochi istanti prima.
-Ma che dici tesoro, non è colpa mia se ti chiamavano manina facile- ridacchia cercando di trattenersi.
-Non preoccuparti, non è colpa tua se mi apostrofavano con il detto “tale madre tale figlia”- inizio a ridacchiare anch’io.
L’atmosfera si sta facendo pesante.
Tu e mio padre vi scambiate uno sguardo stranamente comprensivo.
-Perché non inizi a preparare il pranzo tesoro? noi intanto ti aspettiamo qui così possiamo parlare un po’ con Naruto e dopo ci puoi chiamare per aiutarti ad apparecchiare, che dici?- mio padre cerca di bloccare quello che potrebbe trasformarsi in una spiacevole litigata.
-Sì Sakura-chan, sarebbe carino, così intanto parliamo un po’ da soli- mi spingi dentro la cucina.
-Va bene, va bene, ma vedete di non far parlare troppo miss isteria- bisbiglio mandandole un occhiataccia, di rimando mi sorride affabile.
Mentre mi appresto a decidere cosa cucinare, tenendo la porta ben aperta, origlio i vostri discorsi.
Prendi posto sul divano, vicino a mio padre.
-Allora Naruto, come hai fatto a far innamorare Sakura?- chiede, con fare malizioso, mia madre.
-Beh, io… ehm… non sono sicuro di sapere la risposta, forse perché essendo pian piano diventati buoni amici… ecco, lei ha iniziato a vedervi come un… uomo?- mi mandi un occhiata veloce per una conferma.
Scuoto violentemente la testa e gesticolando provo a farti capire cosa devi dire.
-No scherzavo, volevo dire che… lei frequentandomi si è resa conto che… sono una persona ben dotata e violenta, no cioè, sono una persona… forte e…- cerchi di non farti scoprire, mentre fai sguizzare gli occhi da me a loro, ma credo che questa situazione ti stia solo confondendo le idee -… schiavista, no, assolutamente no… è lei che porta i pantaloni ecco, no, no, cioè no scherzavo ho il complesso di maternità essendo io orfano… no, vi sto ancora prendendo in giro-
Non una ma ben due vene iniziano a pulsarmi sulla tempia.
Ma perché? Perché non capisci un tubo?!
Non riesco a vedere l’espressione dei miei, ma sono sicura che siano abbastanza confusi.
Mio padre ti interrompe.
-Facciamo così, riprendi fiato e prova a dircelo con calma-
Sei rosso come un peperone e senza dire una parola annuisci.
Con tutta la pazienza di questo mondo, sempre gesticolando, ti faccio capire che puoi dire quello che ti pare.
-Ah ehm… io credo che con il passare del tempo ho iniziato a piacerle e beh…. Quando sono arrivato al limite e l’ho obbligata a rispondermi, lei ha esternato i suoi sentimenti ed eccoci qui- sei, se possibile, ancora più rosso di prima.
Meglio non specificare in che stato sono io.
-Direi che è una bella cosa, soprattutto se si riescono a tirare fuori i propri sentimenti- commentano i miei genitori.
-G… già- abbassi lo sguardo ancora imbarazzato.
Riprendo a occuparmi del pranzo.
-Tu non ti sei mai arreso vero? Sei davvero un ragazzo d’oro- ti sento cercare di spiccicare una frase a senso logico, ma credo tu sia troppo agitato per riuscirci.
-Ci conosciamo da tanti anni ormai… possiamo confidarci giusto Naruto?- mio padre sta bisbigliando qualcosa che riesco a capire a malapena.
-C.. certo signor Haruno!- il tuo tono di voce invece rimane acuto e teso.
-Chiamami pure papà- spalanco gli occhi incredula.
-Cos.. n… non mi permetterei mai signore- sembrerebbe che tu stia andando in iperventilazione.
-Scherzavo, scusa e che sei davvero divertente- riprendo a respirare.
-Caro non dovresti essere così cattivo con il povero Naruto, non vorrai far scappare l’unico ragazzo che è riuscito a domare nostra figlia- calmati Sakura, va tutto bene, stanno solo scherzando.
-Scusa cara-
Non oso voltarmi a guardare la tua faccia.
-Veramente vostra figlia ha avuto anche altri corteggiatori- la confezione di riso che stavo prendendo dallo scaffale mi sfugge dalle mani cadendo a terra.
SHANNARO!
Non devi difendermi raccontandogli certe cose!
-Davvero? interessante… ma nessuno poteva essere più passionale di te immagino- per una volta posso dire grazie a mia mamma.
-B… beh… ecco sì posso dire di sì’ttebayo-
Raccolgo il pacchetto di riso e sospiro.
-Parlando di cose passionali… tu e Sakura… avete avuto modo di… confrontarvi?- anche il curry rischiava di cadermi di mano.
Mi sarei aspettata ogni tipo di domanda… ma non da mio padre!
-Cioè? Non la capisco’tebbayo- per fortuna che sei ingenuo quanto pervertito.
-Insomma… hai potuto inzuppare il biscotto?- sento la risatina di mia madre, probabilmente è dovuta alla tua bizzarra espressione.
-Cosa?-
-Hai liberato il volatile? Hai trovato il vaso di pandora? Hai esplorato le colline del paradiso?- sto stritolando la povera scatola di curry.
-Non capisco… non ho un volatile, non conosco quel vaso e non sono mai stato sulle colline del paradiso dattebayo- nonostante sia irritata non riesco a non trattenere un risolino.
Ma quanto sei adorabile?
-Quindi mi stai dicendo che non hai assaggiato il frutto di nostra figlia? Non l’hai raccolto? Non è successo?-
SHANNARO!
Papà smettila, vorrei morire.
-Sakura non mi ha mai dato il suo frutto, non sapevo neanche che ne avesse uno- irrompo in sala con un vassoio e un sorriso poco convinto.
-Pensavo che magari volevate bere qualcosa- appoggio il vassoio sul tavolo.
-Grazie tesoro-
-Vedo che state facendo conoscenza…- dico fissando male mio padre.
-Scusa amore non volevo mettere in imbarazzo il tuo ragazzo, ma sapere che non l’avete fatto mi rassicura un po’, per un padre non è facile lasciar andare la sua bambina lo sai!- cerco di mantenere il sorriso.
-Papà, sai che sarò sempre la tua piccola Sakura-
Ci fissi sconvolto.
-Lei mi ha chiesto se abbiamo fatto sesso?- boccheggi.
-Scusa ancora, non volevo essere indiscreto- ti da una pacca amichevole sulla schiena.
-Lei non sa quanto sia difficile’ttebayo- inizi a piagnucolare.
-Cosa?- chiedono all’unisono guardandoti confusi.
-Cercare di avere un rappor…- ti lancio un bicchiere in faccia facendoti cadere dal divano.
-Sta scherzando, a volte è davvero un mattacchione- ridacchio nervosamente tornando in cucina.
-Sakura-chan perché?!- riprendi posto sul divano.
-Non si può dire che non siate adorabili-
Sbuffo e inizio a preparare il riso al curry.
-Abbiamo un rapporto unico- dici poggiando il bicchiere, ormai vuoto, sul vassoio.
-Se volete scusarmi vado a stendere il sopra della tuta- entri in cucina e posi l’indumento sopra il riscaldamento.
-Sei proprio un baka, non devi dire certe cose ai miei genitori- sospiro.
-Scusa Sakura-chan, ma non puoi minimamente immaginare quanto sono frustrato- mi abbracci da dietro.
-Invece credo di poterlo immaginare, ma sai non è facile fare certe cose, cioè è la mia prima volta e ho sentito dire che fa davvero male… non sempre, però sai, ecco… poi non so se… cioè…- mi sto impappinando alla grande.
-Ho capito Sakura-chan, non preoccuparti, rispetterò i tuoi tempi’ttebayo- mi dai un bacio sulla guancia.
-Grazie, io invece cercherò di non provocarti troppo- ti faccio l’occhiolino.
-Beh intanto potresti darmi la foto audace di cui mi parlavi… sai quella per sostituire la mia bella rivista….- sorridi sornione.
-Ah… ahah… eh… uhm… si vedremo- mi mordo il labbro inferiore.
-Non preoccuparti… non ti voglio mettere fretta, ma se ti servisse un buon fotografo fammi sapere- mi sussurri all’orecchio in tono malizioso.
-Uh grazie per la disponibilità…- sto per baciarti quando una leggera tosse proveniente dall’altra stanza mi fa capire che con la porta spalancata possono vedere e sentire tutto.
Ci blocchiamo subito.
-Torno in sala…- bisbigli allontanandoti.
-Già, buona idea…- riprendo a cucinare.











Durante il pranzo non ci sono state altre scene imbarazzanti e tutto è andato per il meglio.
I miei se ne vanno soddisfatti e una volta chiusa la porta posso tirare un lungo respiro di sollievo.
Anche tu sei più tranquillo.
-Sono felice che non ci sono stati problemi’ttebayo- mi dai un bacio veloce a fior di labbra.
-Anch’io- mi lancio letteralmente sul divano e appoggio il grembiule sullo schienale.
-Sakura-chan… sai cosa mi sta venendo in mente?- ti siedi sul bracciolo del divano e mi sorridi.
Sottolineerei in modo inquietante.
-Cosa?- chiedo un po’ preoccupata.
-Dai indovina… c’entra il tuo bel grembiule’ttebayo- il tuo sguardo passa da me al grembiule, è anche questo è inquietante.
-Vuoi imparare a cucinare qualcosa?- rispondo innocentemente.
-Sbagliato, riprova!-
-Uhm, immagino che se intenti proprio il grembiule in se… io dovrei tipo- mi fai gesto di continuare –dovrei tipo indossarlo….- annuisci -…magari per un occasione speciale?- fai una faccia che pare stia tra il “sì” ma che dica allo stesso tempo “no” -… dovrei pensare alla cosa come una cosa intima?- ho questo sospetto.
-Sì… quindi?- dal tuo naso è appena uscito un rivolo di sangue… ho un brutto presentimento.
-Non vorrai dirmi che- mi alzo dal divano –vuoi che indossi questo grembiule…- mi avvicino alla porta del corridoio –nuda?!-
-Bingo!- ti alzi di scatto.
-Tu non sei un baka sei un maniaco!- ti punto un dito contro.
-Sarebbe una bellissima foto audace’ttebayo! Bellissima!- sei super eccitato, lo si può notare dall’ardore con cui pronunci quest’ultima frase.
-Ve… vedremo…. Non so ancora cosa farò- arrossisco vistosamente.
-Non vedo l’ora che arrivi la foto…. Sakura-chan senza vestiti… solo per me- un fiume in piena, ma che dico? Una cascata di sangue esce dal tuo naso e finisci steso per terra semi incosciente.
-Na… Naruto…. Sei un baka!- mi inginocchio e cerco di farti rinvenire.
-Oddio, non so se riuscirò a usarla se mi fa quest’effetto- sussurri mentre ti riprendi.
SHANNARO!
-Non dire certe cose imbarazzanti baka!- ti tiro un pugno così forte da farti tornare privo di sensi.
-Tsk, ti sta bene- mi alzo e vado in cucina a sistemare.
-Sak…ura…chan- riesci a dire a stento.
Che ti serva da lezione! Baka di un Naruto.











Hello people! Scusate se sono stata assente per un po’ di mesi, ho avuto dei problemi in famiglia (non sto qui ad annoiarvi xD) spero che questo capitolo vi sia piaciuto :) ho provato a farlo sempre sul comico… ci ho messo un po’ ma il risultato non mi dispiace xD per chi se lo stesse chiedendo don’t worry ho delle idee per la storia ;) non vi lascio per questo (spero! .-. in caso ho già chi prenderebbe le redini della situazione ^-^) Alla prossima! Kiss :3

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Capitolo 15
*** Io, lei e la tua perversione ***


Oggi non sarà esattamente una grande giornata per Ino Yamanaka.
Come faccio a saperlo?
Mi pare abbastanza ovvio, perché sarò io a stravolgerla.
Faccio un lungo sospiro di preparazione per poi spingere la porta di vetro ed entrare nel grazioso negozio di fiori della famiglia Yamanaka.
Il campanello suona e vedo Ino dietro il bancone spostare il suo sguardo dalla composizione floreale che sta preparando a me.
-Ciao Sakura, che bello vederti- mi sorride cordiale.
-Ciao Ino, passavo da queste parti e così ho pensato di fermarmi un attimo- le sorrido di rimando raggiungendola.
-Fa sempre piacere averti qui- dice mentre sistema un tulipano.
-Mi fa piacere- appoggio i gomiti sul bancone e l’osservo.
-Uh vedo che ti stai sbizzarrendo, mi piace ha un non so che di artistico-
-Grazie, sto cercando di esprimere tutta la mia felicità- i suoi occhi si illuminano.
Ghigno divertita.
-Davvero? e a cosa è dovuta questa tua felicità?- faccio la finta tonta.
-Beh… a nulla in particolare- si morde il labbro inferiore.
-Beh che strano- replico facendo una smorfia.
-Sai a volte la felicità arriva senza un vero motivo- arrossisce lievemente.
Andiamo, sappiamo entrambe che un motivo c’è.
-Sai, credo di capire- sottolineo la prima parola.
Evita il mio sguardo e continua il suo lavoro.
Io non volevo farlo, davvero, ma se mi obblighi.
-Cavoli non ti ho ancora raccontato la seccante novità- tolgo i gomiti dal bancone e inizio a sbuffare.
-Dimmi, problemi con Naruto?- ritorna a guardarmi, sembra più tranquilla.
Ovvio, chi non lo sarebbe se può evitare il discorso?
-No, con lui è tutto ok… però è tornato ad essere geloso….- mi siedo sul bancone e incrocio le gambe.
-Ancora per via di Kiba?- ridacchia.
-Magari fosse per lui, no e che è successo un fatto molto bizzarro… non so se hai saputo che Sai mi ha trascinata in uno sgabuzzino in ospedale- le do una breve occhiata, si morde il labbro inferiore.
Tu non mi dici le cose come stanno… e io…
-Ma dai- risponde secca.
-Già assurdo vero? Ma la cosa più assurda è che mi ha confessato di amarmi- giocherello ingenuamente con una ciocca di capelli.
… faccio la stronza.
Si blocca di colpo .
-Si insomma Sai ha un suo fascino ma mi ci vedresti mai con lui? Scherziamo? È tipo un darkettone anti sesso… cioè è inquietante, poi lui che prova sentimenti? Oddio è più probabile che Sasuke sia gay- mi porto una mano vicino alla bocca e inizio a ridacchiare come farebbe una perfetta ochetta, intanto la guardo con la coda dell’occhio.
Ha ricominciato a preparare la composizione ma sempre senza dire nulla.
-Tu che ne pensi? Dici che dovrei fare almeno la carina per non farlo stare male? Vista la sua ossessione per quei libri da strampalati non vorrei facesse qualche sciocchezza se lo rifiutassi- sorrido sorniona.
Se continua a mordersi il labbro inferiore con tanta furia potrebbe iniziare anche a sanguinare.
Sta iniziando a tremare?
D’accordo Sakura è ora del colpo di grazia.
-Infondo non sarebbe male però, se ci penso potrei anche tenermelo in buono… tanto dubito che potrebbe mai trovare qualcuno che riesca a sopportarlo- prima che mi possa puntare le forbici al collo salto giù da balcone.
-Sai non è un darkettone anti sesso, anzi è molto bravo a farlo! Se vuoi saperlo è molto passionale e se lo si prende nel modo giusto può trasmetterti un sacco di emozioni! I libri che legge sono semplicemente aiuti che gli permettono di integrarsi meglio e poi come sarebbe a dire che lui ti ha confessato il suo amore?! Mi ha giurato che non sei per niente il suo tipo!- mentre pronuncia il suo monologo mi punta le forbici contro furiosa.
-Oh, le cose stanno così quindi?- incrocio le braccia al petto sorridendole .
-Sì esatto carina, tu non gli piaci affatto!- continua preda della sua ira.
-Illuminami Ino-pig, come fai a sapere tutte queste cose?- inclino leggermente la testa mentre la guardo ghignando.
Tutto il suo fervore si spenge di colpo e sbianca.
-Perché io… io.. ehm- appoggia le forbici sul bancone e ricomincia a mordersi il labbro inferiore.
-Aspetta, sono gentile è voglio darti una mano- mi avvicino a lei –non è che forse tu lo sai perché…- alzo il braccio sinistro –esci con lui e non lo dici alla tua migliore amica!- le punto il dito contro.
Chi ha il coltello dalla parte del manico adesso?
-Touché- sospira.
-Già, proprio così! Insomma Ino non puoi venire a casa mia, farmi una predica perché mi sono messa con Naruto, che oltretutto ora è ufficiale, e poi nascondermi la storia con Sai- le mando un occhiataccia.
-Ma è fantastico Sakura! Avete ufficializzato la c- sbatto le mani sul bancone –non cercare di cambiare argomento! Se vuoi saperlo la tua tresca con mister inquietudine l’ho dovuta sapere da lui stesso in quello stramaledetto sgabuzzino!- una vena inizia a pulsarmi sulla fronte.
-Beh… io te l’avrei detto!- sorride incerta.
-Dai? Quando? Tra un anno? Due? Dopo il vostro matrimonio?- giro la testa di lato indignata.
-No e che… non volevo buttartela li dopo aver discusso di Naruto- si avvicina piano.
-Oh certo, sono sicura che è così, non che tu volessi nascondermi realmente qualcosa- alzo un sopracciglio scettica.
-No io non volevo!- si ferma a pochi passi da me.
-Sai mi ha pure osato dire… mi ha osato dire “tu dovresti sapere se piaccio a Ino perché le migliori amiche si dicono tutto” sai come mi sono sentita? Una stupida perché aveva ragione, come mai non lo sapevo?- porto le mani sui fianchi.
-Perché avevo paura che mi giudicassi male, che pensassi che avevo ripiegato su Sai perché assomiglia un po’ a Sasuke, ma ti giuro che Sai è completamente diverso! Mi piace molto di più, se lo si conosce affondo ha una bella personalità! Avevo paura che mi avresti allontanata- abbassa lo sguardo.
-Ma come? Mi hai fatto la predica su Naruto per, circa, lo stesso motivo! Non l’avrei mai fatto lo sai- replico.
-Lo so dannazione! Ma in qualche modo non so perché non riuscivo a dirtelo… ma giuro che prima o poi l’avrei fatto- mi guarda dispiaciuta.
-Stupida, sei una stupida- accenno un sorriso.
-Scusami- sorride anche lei.
Non riesco ad essere davvero arrabbiata… uffa.
-Ammetto che ho esagerato, cioè infondo non è nulla di grave e anch’io non ti ho detto subito di Naruto quindi… scusa tu- l’abbraccio.
-Anch’io avevo esagerato infondo… quindi siamo pari!- ricambia l’abbraccio.
-In ogni caso faresti meglio a chiarirti con Sai è dirgli che sei cotta di lui, dato che mi è parso evidente, perché il poveretto si sta tormentando e non solo lui ma tormenta pure me!-
-Giusto, lo farò- sciogliamo l’abbraccio.
-Se non lo farai lo saprò- la minaccio scherzosamente.
-Come?- ora è lei ad inarcare un sopracciglio scettica.
-Semplice, o mi ritroverò rinchiusa in uno sgabuzzino o troverò semplicemente Sai davanti a casa-
Iniziamo a ridere di gusto al pensiero di Sai paranoico che mi rende la vita un inferno.
Già un inferno.
-Sul serio fallo- torno seria per un secondo puntandole il dito contro.
-Roger!- risponde dandomi un buffetto sulla fronte.
La giornata di Ino Yamanaka infondo è rimasta una bella giornata.










Dopo aver chiarito con Ino e aver finito il turno di lavoro mi reco a casa tua.
Già a casa tua, perché io ho le chiavi di casa tua! Questo pensiero sciocco mi fa sorridere.
Giro la chiave nella toppa e apro la porta.
-Tesoro sono a casa!- urlo felice buttando la borsa a terra.
Buoi e silenzio sono li ad accogliermi.
-Naruto?- ti chiamo accendendo la luce della sala.
Nulla, il silenzio più totale.
-Oh Naruto? Oh mio caro carissimo Naru-chan?- civetto un po’ nemmeno avessi 12 anni.
Ma sono su di giri, troppo su di giri.
-Na-chan?- entro nella tua camera, ma nulla non c’è nessuno.
-SHANNARO!- urlo.
Okay Sakura Calmanti va tutto bene, tornerà.
Mi siedo sul letto sospirando.
-Perché non sei a casa Naruto? Brutto baka!- prendo il cuscino con le sembianze di Kakashi sensei e inizio a picchiarlo.
Insomma poco violentemente chiariamoci.
-Tu sai dov’è andato Naruto?- chiedo al cuscino dopo averlo malmenato.
-Non vuoi dirmelo perché ti ho picchiato vero? Ingrato!- lo stritolo.
-Kakashi in miniatura sei pessimo- metto il broncio.
-Ma no Sakura che dici? È solo che non so dove sia andato- scimmiotto la voce di Kakashi muovendo il pupazzo.
-Davvero?- chiedo piagnucolando.
-Certo Sakura, io ero rivolto verso il muro non hai visto?- il pupazzo sembra sincero.
-Me lo prometti?- mugugno.
-Ti mentirei mai?- il pupazzo ammicca.
Il pupazzo ammicca?
-Sto impazzendo SHANNARO- lancio il mini Kakashi contro il muro.
Mi sdraio sul letto.
-Noioso Antipatico Rimbambito U… u… uffa!- appoggio la testa sul cuscino.
Qualcosa di duro sotto di esso mi da fastidio.
Alzo il cuscino e trovo la rivista zozza dell’altra volta.
Una vena inizia a pulsarmi sulla testa.
SHANNARO!
-Umile Topo Arrapato!- sto per stracciarla, ma mi fermo di scatto.
Non posso farlo, gli ho promesso una foto.
-Perché no? Infondo non faccio nulla di male…- ripensandoci.
-No Sakura non sarebbe corretto!- il pupazzo sta dalla tua parte.
-Zitto! Non voglio ascoltarti!- mi tappo le orecchie con le mani.
La ragazza semi nuda sulla copertina mi fa l’occhiolino.
Sospiro.
-D’accordo se non puoi batterlo, analizzalo-
Apro quell’obbrobrio e noto che ci sono degli angoli piegati.
Ma dai? Hai delle preferenze?
Cercando di trattenermi dal stracciare tutte quelle zoccolette da quattro soldi apro la pagina segnata.
E con mio grande orrore, o stupore, scopro che la sua ragazza preferita delle serate solitarie non è una semplice ragazza.
Rabbrividisco.
Una bella ragazza dai lunghi capelli rossi e gli occhi verde smeraldo mi sorride provocante, a coprire le sue splendide curve c’è solo un misero pezzetto di stoffa… un tanga.
Il seno enorme è in bella vista.
A parte la corporatura, perché non credo di essere così prosperosa, la sua faccia… è praticamente uguale alla mia, o almeno mi somiglia.
Deglutisco.
-SHANNARO SHANNARO SHANNARO- rotolo sul letto.
Cioè tu ti trastulli con questa… questa…
SHANNARO!
La mia faccia ha decisamente preso fuoco.
D’accordo Sakura calmati.
Appoggio la rivista aperta sul letto e punto un dito contro la ragazza sexy.
-Pensi di potermi battere? Non hai ancora visto niente tizia di una rivista zozza-
Senza riflettere mi spoglio rimanendo solo con le mutande.
-Bene e ora… ehm… vedrai!-
Imito la sua stessa identica posizione e mi guardo allo specchio.
-Si vede che la mia espressione è imbarazzata, ma tanto non c’è nessuno quindi… perché no?-
Cerco di fare uno sguardo sexy, ma non ci riesco.
SHANNARO!
Forse dovrei cercare di sentirmi sexy.
Porto le mani dietro il collo alzando leggermente i vaporosi capelli rosa.
Ammicco alla mia stessa immagine sorridendo maliziosamente.
Inarco un po’ la schiena e mi inumidisco le labbra con la lingua.
-Non avrò i tuoi meloni ma vuoi mettere?- direi che sono soddisfatta.
Resto un po’ ad ammirarmi davanti allo specchio.
Potrei assumere questa posizione per la foto… nah, è troppo audace anche per me!
-Se gli avessi promesso un video probabilmente ora direi qualcosa di piccante… in tono sensuale… uhm, tu ce la faresti ragazza hot?- chiedo alla rivista sul letto.
Ovviamente non mi risponde.
-Uh, la prendo come una sfida- lo so che è stupido, ma mi sto divertendo.
Vediamo, cosa potrei dire?
Cerco di fare un tono sensuale.
-Bentornato a casa amore- mentre lo dico continuo a guardami allo specchio e rimango nella stessa posizione.
-No non mi convince…-
Un rumore proveniente dalla finestra mi distrae.
Fisso per un istante, raggelando, il vetro, ma nulla.
-Sarà la mia immaginazione… ah ci sono!-
Cerco di riprendere il tono sexy.
-Naruto-kun, che ne diresti se stasera invece di guardare una rivista zozza ti occupassi di me?- mi mordo il labbro inferiore.
No, troppo scontato! Pensa Sakura… pensa…
-Naruto-kun, stasera sarò io la tua ciotola di ramen!-
Per favore, cos’era quello?
-Naruto-kun, che ne diresti di giocare un po’ con me?-
Vecchia.
-Naruto-kun, prendimi nyah-
Nyah? Ma che sarebbe un gatto?! D’accordo così non va… più audace! Più sexy!
-Naruto-kun… voglio che mi prendi adesso, sarò la tua gatt- un rumore quasi impercettibile mi blocca.
Deglutisco.
Molto lentamente sposto lo sguardo dalla mia immagine alla finestra.
Con orrore noto che sei appoggiato sul davanzale, la tua faccia è completamente rossa, hai gli occhi e la bocca completamente spalancati, da quest’ultima esce un rivolo di saliva…
SHANNARO!
-Ah!- mi copro il seno con le braccia arretrando di qualche passo.
Dal canto tuo rimani imbambolato.
-I… io posso spiegarti tutto… d… davvero io … io stavo sfidando quella schifosa sciacquetta della tua rivista! È colpa sua se è successo!- balbetto nervosamente.
Del fumo sta uscendo dalle tue orecchie… del fumo!
-S… sai che io non farei mai proposte così indecenti… smettila di guardarmi!- mi sposto lentamente verso il letto per cercare di prendere la coperta.
-Sakura-chan!- dici con voce tremante.
-S… sì?!- mi blocco di colpo spaventata.
-Tu- non riesci a continuare la frase che il tuo naso inizia a perdere sangue.
-Sm… smettila!- sposto nuovamente la mia attenzione sulla coperta.
-Io non so…. E come se… tu sei nu… cioè in camera… cioè io… oddio… credo che potrei … sai no… cioè… è che la situazione qui si è fatta bollente’ttebayo- lo posso vedere perfettamente, ma cerco di non portare il mi sguardo su certi punti, voglio quella coperta.
-Io… tutti quegli inviti… io…- stai per esplodere… SHANNARO.
-Presa!- finalmente la coperta è nelle mie mani, ma prima che possa indossarla mi abbracci da dietro facendoci cadere sul letto.
-C… c… c… c… c… c… co…- sono paralizzata.
Non dici nulla ma posso sentire la tua eccitazione.
-Sakura-chan!- ancora la voce tremante.
-S… sì?!- scatto sull’attenti.
-Io… non so se riuscirò a trattenermi dattebayo- piagnucoli.
-Lo vedo, dato che non lo stai facendo!- sento perfettamente le tue manacce sul mio seno.
-Tu mi hai invitato così caldamente- mi sussurri all’orecchio.
-N… non era per te!- dico cercando di allontanarti.
-Hai detto il mio nome’ttebayo!- inizi a mordicchiarmi il lobo.
.N… non è vero!- continuo a divincolarmi.
-Bugiarda- soffi dentro il mio orecchio.
Mi vengono i brividi, ma purtroppo di piacere!
SHANNARO!
-Non puoi provarlo è stata solo una tua fantasia!- sposto la testa di lato per allontanarmi dalla tua bocca.
Cogli l’occasione per iniziare a baciarmi il collo.
-Baka smettila subito!- per quanto mi piaccia sono troppo imbarazzata!
-Tu non sai cosa hai scatenato- replichi semplicemente.
-Fidati, lo sento- dico secca.
-Sakura-chan come sei audace dattebayo!- ridacchi.
-Da che pulpito!- mi mordo il labbro inferiore.
-Sono felice che mi stavi aspettando… scusa se ho tardato ma se lo sapevo prima avrei evitato di accettare un aperitivo dopo il lavoro…- anche le tue manacce hanno iniziato a muoversi.
-B… baka! Non è come pensi! E poi si può sapere perché non usi la porta come tutte le persone normali?!- se non avessi le braccia schiacciate sotto di te…
-Ho visto la luce accesa e volevo farti una sorpresa… ma a quanto pare me l’hai fatta tu- dici in tono malizioso.
SHANNARO!
Ti tiro una testata e riesco a liberarmi.
-Sakura-chan perché?- piagnucoli.
-IO TI AMMAZZO- ti guardo con sguardo omicida mentre scrocchio le dita.
-As… aspetta dai… sei tu che mi hai invitato- sussurri allontanandoti.
-N… n…. non è vero BAKA!- preparo il pugno.
Senza dire una parola ti rinchiudi in bagno.
-Sei cattiva’ttebayo!- dici chiudendo la porta a chiave.
Cerco di calmarmi.
-D’accordo senti, mi dispiace- sotterriamo l’orgoglio per una volta.
Mi rivesto velocemente e prendendo la rivista busso alla porta del bagno.
-Naruto?-
-Non ci sono- dici secco.
-Invece sì- replico.
-Tu non mi hai invitato giusto? Bene io non ci sono dattebayo!-
Sospiro.
-È vero ti ho invitato, ma è tutta colpa di questa ragazza semi nuda che mi assomiglia vagamente, lei mi ha sfidato! Mini Kakashi mi è testimone!- arrossisco vistosamente.
-Cosa?- apri la porta e mi guardi scettico.
-È colpa sua!- piagnucolo mostrandoti la ragazza.
Arrossisci di colpo e mi togli la rivista dalle mani.
-Eh… eheh… ehm… cioè hai visto lei è l’hai presa come una sfida?- chiedi incredulo.
-Sì- mugugno.
-Perché lei è sexy e tettona e tu non volevi essere da meno… per me- arrossisci ancora di più.
-Già- ammetto.
Spalanchi gli occhi.
-Davvero?-
Distolgo lo sguardo.
Chi tace acconsente.
-Ora posso morire- sussurri.
Mi mordo il labbro inferiore.
-Non esagerare baka!-
Mi abbracci dandomi un bacio a stampo.
-Tu sei mille volte più eccitante di questa qui… penso che l’hai potuto notare molto bene stasera dattebayo!- mi dai un bacio sulla fronte.
-Davvero?- chiedo con voce lagnosa stringendomi a te.
-Ti amo è sei la donna più eccitante di tutta la terra-
Sorrido e ti bacio.
-Anch’io ti amo-
-E….?-
-E sei l’uomo più sexy di tutta la terra- bisbiglio timidamente.
In tutta risposta inizi a baciarmi.
Rimaniamo a scambiarci effusioni per tutta la serata.
Anche se alla fine non è successo altro, sono felice.
Chissà se Ino mi permetterà di creare una composizione floreale?










Hello people! Spero come sempre che questo capitolo vi sia piaciuto :D Vi ringrazio ancora tanto per le belle recensioni che mi rendono estremamente felice! Spero che il tempo mi permetta di rispondervi uno ad uno la prossima volta (scusate se non l’ho fatto! T_T ringrazio tantissimo anche chi recensisce per la prima volta! ^-^ e anche a quelli che mi seguono! GRAZIE) mando un bacione a tutti! Alla prossima ;)

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Capitolo 16
*** Io e un progetto romantico ***


-Non pensarci neanche Sakura, è una pessima idea- Ino incrocia le braccia al petto guardandomi in modo truce.
Sbuffo voltando la testa dall’altra parte –Non ti capisco, secondo me invece è un ottima idea- mugugno.
Siamo sedute su una panchina del parco giochi, il caldo asfissiante ci obbliga a cercare un po’ d’aria per non scioglierci del tutto.
-No per niente. Non so se te ne rendi conto ma un uscita a quattro è come una condanna a morte, soprattutto se i due ragazzi in questione fanno fatica a conversare senza insultarsi- si sposta una ciocca di capelli biondi dietro l’orecchio.
-Beh non nego che Sai e Naruto non vadano proprio d’accordo… ma sono sicura che farci una bella nuotata tutti insieme sarà divertente e poi tu potrai far capire a Sai che uscendo con una coppia di amici non scherzavi quando gli hai detto che lo ami- le faccio l’occhiolino e arrossisce lievemente.
-Non sono ancora del tutto convinta, ma se penso a come ragiona lui, hai ragione- si morde il labbro inferiore, segno che ci sta pensando, anche troppo.
Dovrebbe solo darmi retta, infondo cosa potrebbe mai succedere?
-Pensaci, spiaggia, sole, mare…. Costume da bagno sexy… pelle nuda… effusioni dentro un bel limpido mare, tanta acqua fresca… vi scappa di combinare qualcosa negli spogliatoi…- ghigno divertita alla sua espressione.
So che esagero, ma in qualche modo devo convincerla.
-Sei una pervertita fronte spaziosa… ma d’accordo mi sacrifico volentieri- sorride dandomi un buffetto sulla testa.
-Uffa ma non ero ancora arrivata alla parte migliore… un week end in un centro termale significa anche… bagni misti… se capisci cosa intendo- continuo a girare il dito nella piaga.
-Sm… smettila! E poi parli proprio tu? Che non hai ancora fatto nulla di concreto con Naruto!- gira la frittata maledettamente bene.
Faccio finta di niente –Allora è deciso, questo week end sarà tutto all’insegna dell’amore! Mi sembra quasi di stare in un romanzo rosa… io odio i romanzi rosa- preciso rabbrividendo a una qualche scenetta sdolcinata.
-Puoi vederlo come un week end piccante visto che sembra che tu non pensi ad altro, ma sarai in grado di frenare il tuo ragazzo? Io di certo non lo fermerò- ora è lei a ridacchiare di gusto.
-Che amica ingrata sei- mi alzo e inizio a stiracchiarmi.
-D’accordo senti, ti aiuterò a lavorare sul tuo blocco da verginella dispettosa così magari Naruto non sarà più frustrato e tu sarai sicuramente più soddisfatta… e chissà che non diventi una ninfomane- mi fa l’occhiolino alzandosi a sua volta.
-M… ma che dici Ino… sfacciata- dico in tono scherzoso dandole un pizzicotto sul braccio.
-Ahi, vedi che sei dispettosa?- mi fa la linguaccia.
-Tsk ha parlato miss santarellina! “lui è bravo a fare l’amore, cosa ne sai tu?”- scimmiotto la sua voce mentre mi incammino verso il negozio di fiori.
-Sei davvero pessima, PESSIMA!- cerca di afferrarmi ma riesco a scappare.
-Tanto non mi prenderai mai, sono troppo veloce, finta santarellina!-
Inizia un inseguimento piuttosto ridicolo, che nonostante gli sguardi basiti dei passanti, prosegue fino al negozio degli Yamanaka.










-Un week end io e te’ttebayo?- i tuoi occhi si illuminano mentre finisci la tua seconda ciotola di ramen.
-Io, tu… Ino e Sai, sempre che tu possa venire… cioè è chiaro che non vado senza di te- preciso spostando la mia ciotola di ramen ormai finita.
Teuchi mi fa segno se ne voglio un'altra, scuoto la testa e gli sorrido.
-Sai? Cioè tu vuoi che io e mister simpatia stiamo insieme per 2 giorni? Non se ne parla dattebayo!- ordini un'altra ciotola.
-Beh ma ci sarò io e Ino! Dai sarà divertente!- sbatto gli occhi a mo’ di civetta mentre ti guardo implorante.
-Ah no, non provarci, non funzionano più certi trucchetti con me- prendi la nuova ciotola e inizia ad abbuffarti.
Incrocio le braccia al petto e faccio una smorfia.
-Ah ma davvero? Oh che peccato, cioè non fraintendermi ma sai quante atmosfere romantiche si possono creare in posti del genere? E io voglio che la mia prima volta sia molto romantica… chiariamoci, non so se e quando ti ricapiterà un occasione del genere… se capisci cosa intendo- sorrido sorniona.
-Ma è chiaro che ci andiamo! Cioè non avrai davvero pensato che non voglia venire? Insomma Sakura dovresti ascoltarmi meglio invece di pensare sempre negativo!- inizi a ridere nervosamente.
-Che bello allora è fatta!- ti abbraccio per la felicità.
-Se sapevo che avresti reagito così avrei detto subito di sì’ttebayo- rispondi dandomi un bacio.
-Impara caro mio, se rendi felice la tua fidanzata lei renderà felice te- ti faccio l’occhiolino.
-Sei una volpe non c’è dubbio, e poi sono io che possiedo il demone… non sarà che te lo sei presa tu?- ghigni divertito.
-Non credo, io sono un demone di natura- sciolgo l’abbraccio e riprendo a osservarti mangiare.
-Il punto è… puoi prenderti due giorni di riposo? O ci sono questioni importanti da affrontare?- chiedo giocherellando con una bacchetta.
-No non ci saranno problemi, il villaggio è tranquillo, non ci sono minacce e le questioni burocratiche sono di poca importanza, insomma non ho urgenze o altro… per adesso è un periodo abbastanza tranquillo, posso chiedere a Lee di prendere il mio posto in caso di problematiche, se poi dovesse esserci qualcosa di grosso tornerei subito indietro’ttebayo!- mi rassicuri sorridendomi.
-Fantastico! Non vedo l’ora di sabato! Resto da te a dormire così mi assicurerò che ti svegli in orario- faccio per aprire il borsellino per pagare ma mi fermi subito.
-Come sempre offro io e… non ci sono problemi ma non sarà una proposta?- sorridi malizioso.
Metto via il borsellino –Grazie ma la prossima volta voglio offrire io… e poi- mi allungo verso di te -…era una proposta per…- ti do un bacio a stampo –dormire-.
Sospiri –Va bene, vorrà dire che aspetterò sabato sera- paghi il conto e ci allontaniamo dal chiosco.
-Per cosa?- inarco un sopracciglio scettica mentre mi avvinghio al tuo braccio.
-Beh una coppietta appena sbocciata in un centro termale… sai no? I bagni misti, le camere con un solo futon, gli spogliatoi, il mare limpido e salato… l’eccitazione di una bella vacanza insieme- hai il viso in fiamme mentre dici all’incirca le stesse cose che ho detto a Ino stamattina.
-C.. che pervertito sei!- dico un po’ imbarazzata.
-Sai che non farei mai niente che ti possa ferire- mi accarezzi una guancia.
-Giusto- metto una mano sulla tua e chiudo gli occhi.
Ti avvicini piano e a pochi centimetri dalle mie labbra sussurri –non senza averci almeno provato’ttebayo!-
Apro gli occhi di scatto e fermo la tua avanzata posandoti una mano sulla bocca.
-Sei un… un… BAKA!- ti spintono e a passo di marcia mi avvio verso casa.
-Sakura-chan ti prego! Scherzavo!- mi rincorri.
-Zitto- replico irritata.
-Era solo una battuta dattebayo! Una battuta- mi prendi per i fianchi facendomi girare su me stessa.
Finisco con la faccia contro il tuo petto.
-Una innocente battuta!- ripeti serio.
Inizio a tremare e a emettere suoni simili al pianto mentre stringo la tua maglietta.
-Sa… Sakura-chan non piangere, non volevo io… io… non farò nulla giuro! Nulla di male dattebayo!- vai in panico e agiti le braccia cercando di scusarti.
Inizio a ridere di gusto alzando il viso e facendoti vedere che brava attrice sono.
Ti blocchi di colpo fissandomi sconvolto.
-Eheh scherzetto!- ti faccio la linguaccia.
Una vena inizia a pulsarti sulla tempia.
-Sh… Sh…- inizi a balbettare.
-Sh?- chiedo confusa.
-SHANNARO!- urli.
Uh
Ci fissiamo per un lungo momento prima di scoppiare tutti e due a ridere.
-Scusami e che adoro prenderti in giro, baka- poso le mani sulle tue spalle e alzandomi sulle punte dei piedi ti do un bacio.
Mi abbracci ricambiando.
Anch’io a volte riesco a prenderla con ironia, visto?
Shannaro! Uhuh.










-Allora Sakura, sei pronta per l’addestramento speciale love-love della grande Ino Yamanaka?-
Sono a casa di Ino che ha organizzato una sorta di pigiama party tra donne, con lo scopo di raccontarci un po’ di trucchi per abbindolare l’altro sesso.
Siamo in camera sua, in cerchio a partire da me ci sono TenTen, Ino e Hinata.
Non vorrei parlare di queste cose con Hinata, nel senso che io gli ho praticamente fregato il ragazzo.
Non mi sento a mio agio.
-No- rispondo secca stringendo le ginocchia con le braccia.
-Andiamo Sakura, siamo qui per spettegolare e scambiarci consigli come delle vere donne!- Tenten ha gli occhi che brillano di un eccitazione quasi spaventosa.
-Gi… giusto! Sarà sicuramente di… divertente- dice Hinata timidamente.
-Se lo dite voi- sorrido imbarazzata.
-È chiaro che qui dentro l’unica che abbia fatto qualcosa sono io- spacca subito il ghiaccio Ino.
-Ahem… già- sussurra Tenten mordendosi il labbro inferiore.
-Non è colpa mia se qui abbiamo miss timidezza- indica Hinata –miss indecisa- fa cenno a Tenten –e… miss vorrei ma non posso!- mi manda un occhiataccia.
-Perché tu sei miss spirito libero?- rispondo punzecchiandola.
Si limita a fare spallucce.
-Io non sono indecisa!- precisa Tenten.
-Beh… non sai ancora se vuoi provarci con Negi-san o con Lee-kun- Hinata sorride maliziosa, è la prima volta che la vedo comportarsi così e devo dire che sono piacevolmente sorpresa.
-Hinata! Non dire certe stupidaggini, anche tu non sai se riprenderti il cagnaccio di strada o sbaglio? Infondo non mi sembrava che ti facesse così tanto schifo- Tenten è decisamente più schietta, è riuscita a far perdere quel poco di spavalderia a Hinata in pochi secondi.
-N.. no… non dire così- Si copre la faccia con le mani.
-Dai calmiamoci un momento, non è litigare lo scopo della serata giusto?- dico sorridendo poco convinta.
-Giusto, allora direi che possiamo iniziare da m…- Ino sta già per prendere l’iniziativa.
-Me- ma Tenten è più veloce.
-D’accordo- sospira la poverina.
-Allora, prima di tutto bisogna essere femminili, nel senso che se sarai un maschiaccio nessun ragazzo ti difenderà o ti aiuterà perché ti vedranno come uno di loro… è questo mi fa una rabbia- la sua espressione cambia in un istante e una vena inizia a pulsarle sulla fronte.
-Ti stai riferendo a Neji e Lee vero?- sbuffa Ino.
-Già proprio a quei due schifosi… - cerca di calmarsi –lasciamo perdere, in ogni caso la prima cosa da fare è mettere in mostra il tuo lato femminile!- alza un pugno al cielo e ghigna perfidamente.
-Mi pare che tutte noi già lo facciamo… soprattutto Hinata- Ino indica il seno prosperoso della povera Hyuuga che arrossendo vistosamente prova a nasconderlo con le braccia.
-Voi forse sì, io non proprio- mugugna rassegnata.
-In pratica stavi dandoti dei buoni consigli?- ridacchio alquanto divertita.
-Già… la verità e che non ho idea di come si faccia a conquistare un ragazzo, non ci ho mai provato, e li trovo tutti così rozzi e poco galanti- incrocia le braccia al petto e fa una smorfia sconsolata.
-M… ma pr… prima di provarci do… dovresti capire chi ti piace no?- Hinata le posa una mano sulla spalla sorridendole dolcemente.
-Giusto, la prima cosa da fare… uhm… ho sempre avuto una cotta per Neji, ma da un po’ di tempo provo una grande tenerezza per Lee… non so che fare- sospira.
-Non so perché ma l’intuito mi dice che dovresti provarci con Lee, è un caso perso e fin qui siamo d’accordo, ma secondo me questo affetto che provi per lui è più significativo della cottarella provata per Neji no? Infondo Neji è un bel ragazzo ed è normale che ti piaccia, poi ovviamente hai imparato a conoscerlo meglio ma Lee? Lui di certo non può puntare sull’aspetto fisico quindi dev’esserci stato qualcosa del suo carattere che ha iniziato a farti provare affetto e tenerezza… no?- sono talmente soddisfatta del mio ragionamento che mi farei “pat pat” sulla spalla da sola.
-Giusto, fronte spaziosa non ha tutti i torti, provaci con Lee se ti va male puoi sempre ripiegare su Neji- Ino è sempre la solita… i consigli più irrispettosi li da lei.
-Neji-san non è un ripiegao!- Hinata le manda un occhiataccia.
-D… d’accordo scusami- dice mortificata.
-Va bene, è deciso… Lee- arrossisce lievemente.
-Fantastico primo problema della serata risolto! Che rapidità- sorride soddisfatta.
-Come primo problema?- chiede Hinata confusa.
-Non è chiaro? Tutte voi avete dei problemi: Tenten non sa chi scegliere, Sakura non vuole sganciarla e tu mia piccola dolce fanciulla…. Non lasci che i tuoi sentimenti vadano a qualcun altro che se li merita di più, il nostro bel cagnaccio di strada!- sorride divertita dalle nostre espressioni basite.
-C… ch… che?!- la piccola Hyuuga non sembra contenta della notizia.
Nessuno di noi lo è… forse Tenten sì.
-Smettila di chiamare Kiba cagnaccio di strada… sei davvero crudele- mi stiracchio un po’ –io credo che dobbiamo iniziare da Hinata- sogghigno, mica penserà che voglia davvero parlare della mia questione?
-È deciso! Che il caso amore bloccato inizi- sembra che si stia divertendo parecchio, e chi non lo farebbe? Infondo lei non ha nulla da dire.
-N… non c’è nulla da discutere! Ch… chiaro!- la poverina si sta agitando parecchio.
La capisco, non è piacevole.
-Andiamo Hina-chan, sappiamo che hai avuto una grande ammirazione per Naruto ma ora che è tutto finito e hai superato la fase di pianto isterico, potresti dare un po’ d’amore a quel povera cagnone randagio che ti è tanto affezzionato!- Tenten non è proprio il massimo del tatto.
Hinata abbassa lo sguardo e si stringe ancora di più le braccia al petto.
-Io non credo che Kiba-kun si meriti una disgrazia come me- dice a bassa voce.
-Come una disgrazia? Non dire sciocchezze!- replico.
-È vero invece! Io sono sempre stata una ragazzina debole, non ho una particolarità o qualcosa che mi renda utile… sono solo brava a far soffrire gli altri, si è visto con Kiba… non ho mai capito cosa provasse per me, ero troppo presa a pensare a quello che volevo io-
-Non è vero che sei debole e inutile, sei semplicemente convinta di esserlo! Parliamoci chiaro, anch’io ho fatto la stessa cosa con Naruto, ho calpestato i suoi sentimenti fino alla nausea ma nonostante questo non ha mai mollato, per Kiba vale lo stesso, se anche tu pensi di poter provare qualcosa per lui, se credi che non è un semplice ripiego ma qualcosa di più, allora buttati prima di rimpiangerlo- le faccio un sorriso incoraggiante.
-Sì ma non so se Kiba voglia ancora parlare con me, ormai e da giorni che non lo vedo più- torna finalmente a guardarci, con un espressione meno triste di prima ma sempre abbattuta.
-Io credo che a lui farebbe piacere ricominciare- risponde Tenten unendosi alla mia dose di ottimismo.
-E poi devi considerare che Kiba è ancora innamorato di te, quindi è chiaro che se ci ripensi lui aspetterà solo di saltarti nuovamente addosso- ed ecco che arriva Ino a rovinare tutto.
-C… cosa?- il suo sguardo ora è preoccupato.
-Quello che Ino-pig voleva dire, è che devi provarci! Kiba sarebbe felice di poterti stare vicino, e poi non devi per forza istaurare una relazione romantica, inizia a riprendere le redini della vostra amicizia, poi vedrai che la cosa se deve succedere si svilupperà da sola- Ino mi manda un occhiataccia a cui rispondo con una linguaccia.
-Avete ragione, pr… prima di tutto devo scusarmi e ri… riprendere la nostra amicizia!- finalmente sorride.
-Brava! Vai Hinata!- Tenten l’abbraccia facendola arrossire vistosamente.
-Bene, secondo problema risolto… ora- Ino si volta lentamente verso di me ghignando.
SHANNARO!
-Ora…- ripeto piano –credo che dovremmo proprio…- mi avvicino al futon –…andare a dormire!- mi ci ficco letteralmente dentro e chiudo gli occhi.
-SA…KU…RA!- Ino si alza in piedi di scatto con aria feroce.
-No.. non vale sakura-san!- Hinata fa lo stesso ma con più calma.
-Maledetta- Tenten…
-NON OSERAI!- in un attimo mi ritrovo spiaccicata sotto alle tre che cercano di farmi uscire dal futon.
-No, no, giammai! Io ho sonnooooo!- piagnucolo tenendolo stretto a me.
-Esci subito di li vigliacca!- Tenten riesce a prendermi un braccio, ma io sono più astuta e riuscendo a sfuggirle rotolo infondo alla stanza.
-Sa… sakura-san! Perfavore!- Hinata mi si avvicina gattonando, ma alzandomi, sempre dentro il futon, la supero velocemente.
-FRONTE SPAZIOSA TORNA QUI!-
È così inizia una lunga rincorsa alla povera me imprigionata nel suo futon.
Sento che sarà una lunga notte.
SHANNARO!










Hello people! Eccomi di nuovo qui con un capitolo frizzante frizzantoso! :D spero come sempre che vi sia piaciuto! Ringrazio tantissimo chi mi segue e chi recensisce! UN BACIONE E ALLA PROSSIMA ;)

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Capitolo 17
*** Tu, io, lei e il suo ragazzo: un week end piccante? ***


-Sakura ti conviene fare meno la difficile, non credo proprio che tu sia nella posizione per rifiutarti di parlare dei tuoi problemi di coppia- Tenten mi riprende in tono ironico mentre è tranquillamente seduta sulla mia schiena.
-Giusto, fronte spaziosa sei proprio un’ingrata e io che avevo preparato questa serata principalmente per te- Ino fa la melodrammatica mentre è avvinghiata alle mie gambe.
-N… non è ca.. carino- Hinata mi sorride dalla sua postazione meno aggressiva: inginocchiata di fronte a me.
SHANNARO!
Sospiro ormai rassegnata.
-D’accordo ragazze… mi dispiace. Sapete cosa facciamo? Ora voi mi lasciate andare e io mi libero di questo futon e poi parliamo con calma- sorrido dolcemente a Hinata, dato che è l’unica che posso vedere.
-Non mi fido di te fino a questo punto… sai cosa facciamo invece? Ora Tenten si alzerà lasciandoti libera ma io no, e intanto Hinata ti prenderà per le braccia così da poterti aiutare a liberarti dal futon ma senza lasciarti… che dici?- Ino sorride sorniona, lo so, lo sento, anche se non la vedo lo sta certamente facendo!
-Che complicazione Ino-pig, non potrei semplicemente alzarmi e sfilarlo? Tanto siete qui in tre, abbiamo visto come va a finire- sbuffo.
-Beh, Sakura non ha tutti i torti… su facciamo in fretta che vorrei passare al dunque- la mora e la bionda finalmente mi lasciano libera.
-Attenta a te fronte spaziosa… ti tengo d’occhio- mi fa segno in tono minaccioso.
-Tranquilla- biascico mentre mi sfilo il futon.
-Sie.. siediti vicino a me Sakura-san- Hinata è sempre così gentile nonostante tutto, sono commossa.
Prendo posto accanto a lei.
-Bene… quindi… possiamo- interrompo subito la mia migliore amica posandole delicatamente una mano sulla bocca.
-Aspetta… non hai pensato alle imbarazzanti e poco gentili e soprattutto inappropriate… nonché davvero molto indelicate e inopportune...- Ino mi prende la mano quasi stritolandomela.
-Arriva al punto- dice secca.
-… circostanze?- faccio cenno alla piccola Hyuuga.
-Oh- si morde il labbro inferiore.
-Non dovete preoccuparvi per me, sono… sono contenta di po… poter aiutare Sakura-san nonostante si tratti di Na… Naruto-kun- arrossisce lievemente.
Cala un pesante silenzio interrotto subito dalla sottoscritta.
-Hinata… sei davvero una brava ragazza!- dico in tono piagnucoloso.
-Ma che dici Sakura-san… è una co… cosa che farebbe qualsiasi ami… amica- mi sorride imbarazzata.
-Hinata-chan è mia amica nonostante tutto…- l’abbraccio in un impeto di affetto misto a vergogna per essere comunque la ragazza che gli ha sottratto il suo primo amore.
-È tutto molto bello ragazze davvero… ma si sta facendo una certa non so se mi spiego… e Sakura potrebbe star solo prendendo tempo- Tenten è davvero astuta… troppo.
-Giusto fronte spaziosa… iniziamo dal principio vuoi?- Deglutisco e mi rimetto a sedere composta.
-Cosa volete sapere?- dico in tono rassegnato.
-Vediamo con piacere che tu è il nostro caro Hokage siete una coppietta frizzante che fa notizia qui al villaggio… non so se mi spiego- mi fissano tutte in modo malizioso, la situazione già inizia a non piacermi.
-Non vi spiegate affatto- inarco un sopracciglio scettica.
-La gente parla Sakura… la gente parla- Tenten mi guarda con l’aria di una che la sa lunga.
-Ah- è tutto quello che riesco a dire.
-C’è solo una cosa che non capiamo Sakura-san… come mai nonostante siate co… così uniti… non fate m… ma.. mai… tu sai cosa- tutto mi sarei aspettata, ma non che sia proprio lei a chiedermelo.
-Ehm… cosa?- faccio la finta tonta.
SHANNARO!
Sapevo che sarebbero andate a parare proprio li.
-Sesso Sakura… S-E-S-S-O- Tenten scandisce bene la parola, come se non fosse già abbastanza imbarazzante.
-Ho capito, parla più piano!- arrossisco.
-Quindi? Dicci, qual è il tuo problema? Perché non mi sembra che Naruto si faccia scrupoli… oltretutto se ora può toccare la sua preziosa Sakura-chan- imita la tua voce, e la cosa mi fa rabbrividire.
-Beh, visto che ormai non posso tirarmi indietro… anche se è la cosa più normale del mondo…- mi si avvicinano con fare curioso.
-Tralasciando il fatto che la prima volta dev’essere speciale, almeno secondo me, e che sapete può far male…- sono decisamente troppo vicine.
-Potreste lasciarmi almeno lo spazio vitale per respirare?- chiedo ironica.
-Uh sì scusa- si allontanano ridacchiando.
-Bene… insomma… e se una volta fatto perdesse interesse per me?- con uno sforzo quasi inumano sono riuscita a dirlo.
SHANNARO!
-Cosa?- Ino è incredula.
-Beh… è da anni che mi corre dietro… metti che la sua più sfrenata fantasia sia quella di fare l’amore… e se una volta soddisfatto il suo desiderio perdesse interesse?- le guardo seriamente preoccupata.
-Non pensavo che il tuo problema fosse così… carino- risponde Tenten.
-Come carino? Come fa un problema ad esserlo?- replico confusa.
-Credo che intenda dire che ci asp… aspettavamo tutte che fo… fosse un pro.. problema della prima vo… volta, invece è una tua preoccupazione ve… verso Naruto-kun, la pa… paura che lui poi non si interessi più come prima a t… te… insomma la paura di pe… perderlo… è una cosa carina infondo-
-Ah, sì… allora sì- dico imbarazzata.
-Sta tranquilla fronte spaziosa, figurati se Naruto può seriamente perdere interesse per te… anzi probabilmente una volta fatto sarà ancora peggio di prima- ride parecchio divertita.
-In che senso?- continuo nella mia ingenuità.
-Nel senso che probabilmente vorrà di più- Tenten mi fa l’occhiolino.
SHANNARO!
Sono più rossa della mia tuta.
-Che discorsi sono questi!- ribatto.
-Dai non fare la santarellina… sappiamo che non è facile doversi trattenere… quindi perché questo week end non te lo godi? Sarà romantico, ma che dico, perfetto! Ci divertiremo e tu potrai finalmente dare a Naruto il tanto agognato vaso di pandora- Ino mi sorride incoraggiante.
-D’accordo…. Non vi assicuro nulla, sono sempre una fanciulla fragile- dico in tono melodrammatico.
-Certo come no- ribattono scettiche.
-Insensibili!- prendo un cuscino e do il via a una battaglia di cuscini, perfetta per un pigiama party che si rispetti.










È venerdì sera e io sono decisamente su di giri.
Appena finito di lavorare sono andata di corsa a casa a preparare la borsa con tutto l’occorrente per il week end.
Ho pure preso il completino sexy che mi ha regalato Ino per l’occasione, ma dubito che lo userò…
Insomma sarebbe imbarazzante.
Fatto sta che ora sono davanti a casa tua, indecisa sul da farsi.
So che la cosa più ovvia sarebbe aprire la porta ed entrare, ma il pensiero di quello che è successo pochi giorni prima è rimasto nella mia mente.
Magari se provassi dalla finestra potrei scoprire qualcosa di imbarazzante e sentirmi meno in imbarazzo…
SHANNARO!
Da quando penso a queste cose? Non è carino Sakura.
Allora perché nonostante tutto sono già appollaiata sul davanzale?
SHANNARO!
D’accordo solo per questa volta, lo giuro.
Apro piano la finestra e posando prima la borsa sul pavimento, entro nella tua stanza.
Nonostante sia buio riesco a orientarmi e a trovare la porta.
L’apro di poco per poter sbirciare, noto che sei seduto sul divano e stai leggendo una rivista, fortunatamente mi dai le spalle.
Molto lentamente esco dalla tua stanza e chiudo la porta, cercando di fare il minimo rumore.
Mi avvicino quasi gattonando dietro il divano.
-Uhm… vediamo se trovo quello che sto cercando’ttebayo- sussurri sfogliando sempre la rivista.
Cerco di avvicinarmi al bracciolo senza farmi scoprire, per vedere cosa stai leggendo.
-Di solito si trova in mezzo il pezzo forte… di solito…- trovi la pagina centrale e sposti la rivista in verticale, facendo si che si srotoli un mini-poster di una ragazza semi nuda dai lunghi capelli rossi, gli occhi verdi e due tette enormi.
Ancora lei?!
SHANNARO!
-Uh uh- sbuffi peggio di un maiale mentre contempli quella vacca.
-Dannazione assomiglia davvero tanto a Sakura-chan… peccato che non sia lei dattebayo- sospiri senza però smettere di guardarla con fare compiaciuto.
-Eheh ma che dico se ci fosse lei poi la potrebbero vedere tutti… già meglio di no… però se mi desse quella foto… eheh- ora sei davvero degno di essere chiamato pervertito.
-Se non avesse le tette così grosse sarebbe più facile scambiarla davvero per lei… beh anche i capelli sono un problema, pazienza-
Con tutto l’autocontrollo possibile mi allontano dal divano e mi rifugio nuovamente in camera tua.
D’accordo Sakura… idee?
Me ne viene in mente una davvero improbabile quanto efficace… una molto subdola e poco matura… ma in questi casi meglio che niente.
Alzo le braccia all’altezza del petto e velocemente mi preparo con la tecnica della trasformazione del corpo.
-Henge no Jutsu- sussurro.
Una nuvola di fumo mi avvolge e pochi secondi dopo scompare lasciando in bella vista la vacca della rivista con indosso un bikini sfarzoso.
Mi avvicino allo specchio e riesco a intravedere nel semi buio la mia figura.
-Ma guarda un po’ qui, come sono brava a usare il chakra- mi faccio i complimenti da sola sorridendo.
Cercando sempre di non farmi sentire ritorno nel salotto.
-Sakura-chan dovrebbe arrivare tra poco… uhm- ti sento dire mentre tieni ancora in mano quella maledetta rivista.
-Il numero di questa settimana pensavo fosse un po’ più stimolante… ma tanto spero di poter presto dire addio a queste cose dattebayo!- sbuffi.
Rabbrividisco… infondo è anche un po’ colpa mia se compra quella robaccia.
Prendendo tutto il coraggio che posso avere in un momento così imbarazzante decido di fare la mia apparizione senza tanti complimenti.
Ma il dubbio più grande è… ci cascherai? Insomma dai, è davvero strano no?
Mi posiziono dietro di te e ti copro gli occhi con le mani.
-Indovina chi sono?- dico con un tono civettuolo e seducente.
Almeno ci provo.
-C… cosa?- ti irrigidisci di colpo.
-Dai non è difficile!- sussurro.
-Una stalker entrata furtivamente in casa mia?- chiedi.
-Non proprio… sono il tuo premio sciocchino!- ti lascio la visuale libera e, senza troppi complimenti, mi siedo sulle tue gambe.
Nel vedermi sbianchi.
-Ma che… se è uno scherzo non è affatto divertente… Rock Lee?- sei ancora più rigido di prima mentre mi fissi scettico.
-Ma che dici scemo!- ti do un manata sulla testa.
-Tu che sei abbonato alla mia rivista non sai che hai vinto un premio come miglior cliente?- dico cercando di essere il più convincente possibile.
-Che? Ma non ho firmato nulla dattebayo!- ribatti.
Perché sei dannatamente sveglio oggi?!
SHANNARO!
-Ma non dovevi firmare nulla infatti! Il cliente più fedele viene premiato con una mia visita! Il giornalaio aveva il compito di tener conto di chi fosse il cliente più fedele, e una volta accertatosi ha contattato l’editore… ed eccomi qui! Sorpresa!- è la cosa più stupida e improbabile che io abbia mai detto eppure mentre ti metto le braccia al collo e ti sorrido maliziosa la tua espressione da scettica diventa imbarazzata.
-D… davvero?- deglutisci.
-Ti sembra che un ragazzo possa riuscire a fare una voce femminile così convincente? La tecnica della trasformazione del corpo non è mica una passeggiata al parco sai?- ti faccio l’occhiolino.
-Giusto… è vero… ma aspetta tu non sei un ninja… com’è che sai queste cose?- ritorni sulla difensiva.
SHANNARO!
Ma cosa è successo? Qualcuno ti ha donato qualche neurone in più?!
-Beh… il mio ex ragazzo era un ninja sai…- sorrido cercando di essere convincente.
Ti rilassi.
-Ah ecco, beh ora si spiega tutto- sorridi.
C’è l’ho fatta… sono troppo brava, troppo!
-Ma perché non hai suonato alla porta?- rieccolo con le sue domande…
-Perché altrimenti non sarebbe stata una sorpresa ti pare tesoro?- ti pizzico scherzosamente una guancia.
-Già, d’accordo Miyu, ora so che sei tu… anche se non sei arrivata proprio al momento migliore- fai una smorfia tra il contento e lo spaventato.
Capisco allora hai paura che arrivi… beh certo, se no non avrei fatto tutto questo.
Miyu… bah la odio già.
-Ma come non vuoi passare un po’ di tempo con me? Ho visto come mi guardavi prima sai- mi appiccico come una cozza su uno scoglio.
-B… bhe sai io.. ehm non potrei cioè…- inizi a balbettare in evidente difficoltà.
-Non fare il timidone, lo sai che sei proprio un bel ragazzo?- mi struscio sul tuo petto a mo’ di fusa.
-N… non dovresti fare così è piuttosto ecco… non è corretto sai io… ehm- ti stai davvero agitando.
-Andiamo rilassati, sono qui per te- poso una mano sulla tua guancia facendoti girare dalla mia parte.
-Per quanto sia una bella sorpresa io non posso davvero ehm… non posso dattebayo!- ti alzi in piedi facendomi cadere a terra.
-Aiho che modi!- sbuffo mettendo il broncio.
-Sono fidanzato, felicemente aggiungerei - mi sorridi.
-Capisco… non è che mi aiuteresti a rialzarmi mister felicità?- chiedo ridacchiando.
-Giusto, scusami- mi porgi una mano.
Senza pensarci troppo l’afferro e mi catapulto tra le tue braccia.
-Ops scusami…- dico ingenuamente aggrappandomi alle tue spalle.
-Tranquilla…- mi posi le mani sui fianchi per allontanarmi.
Ah beh, non credo proprio.
-Oddio ho un giramento- fingo mentre ti spingo cadendoti sopra.
-Oddio scusa ancora- sono a cavalcioni sopra di te.
Vediamo quanto sei fedele.
-Ahah… non preoccuparti dattebayo- cerchi di strisciare via da me ma ad ogni tuo movimento mi sposto anch’io, finché non finiamo contro il muro.
-Ecco… forse dovresti alzarti- mi sorridi poco convinto.
-Forse sì- ribatto senza muovermi.
Sei con le spalle al muro e una bomba sexy è seduta sopra di te… beh stai affrontando la cosa davvero bene.
Ammirevole.
-Sai io ci tengo tanto alla mia ragazza…- sussurri imbarazzato.
-Si vede- sorrido sinceramente felice della tua resistenza.
Direi che posso anche smetterla.
Faccio per alzarmi ma mi blocchi di colpo poggiandomi le mani sui fianchi.
-Ma come si dice? Occhio non vede cuore non duole?- ghigni cambiando subito espressione.
-Cosa?- dico poco convinta.
-Sono così felice che tu sia qui Miyu-chan!- mi abbracci facendo sprofondare la faccia nel mio seno.
C… c… c… COSA?!
-Che stai facendo? Sei impazzito! Non eri mister felicemente fidanzato?!- cambio tono di voce cercando di liberarmi.
-Miyu-chaaan!- ti strusci sul mio petto senza ritegno.
-Che fai maniaco schifoso!- ti do un pugno in testa e mi alzo di scatto.
Ti massaggi il bernoccolo dolorante ma subito dopo strisci verso di me con una faccia degna dell’Ero-senin.
-Miyu-chan… miyu-chan!- cerchi di acciuffarmi ma fortunatamente sono più veloce di te.
-Smettila Naruto sei pessimo!- urlo mentre scappo in preda al panico.
-Non farti pregare Miyu-chan… non volevi occuparti di me?- riesci ad abbracciarmi da dietro e posi le tue manacce nuovamente sul mio seno.
-Smettila subito!- una vena inizia a pulsarmi sulla tempia.
-Miyu-chan so che anche tu lo vuoi’ttebayo!- cerchi di baciarmi.
-N… No!- ti pianto un gomito in faccia cercando di allontanarti.
-Miy..u..c..han- biascichi e non demordi.
Non una… due vene iniziano a pulsarmi sulla tempia.
Ti do una gomitata talmente forte da farti girare su te stesso.
-Sta lontano da me! Baka!- nonostante sia riuscita a liberarmi finisco subito con le spalle al muro.
-I nostri figli saranno bellissimi!- dici mentre strisciando dolorante mi afferri una gamba.
-Ma che dici?!- la scuoto violentemente senza risultato.
-Bellissimi…- inizi una sorta di arrampicata verso l’alto.
-Lasciami BAKA- ti do un pugno talmente forte da farti volare dall’altra parte della stanza.
-Sakura-chan perché?!- piagnucoli tenendoti la testa fra le mani.
-Perché sei un… cosa?- tutta la mia rabbia svanisce.
Ora capisco cos’è successo… non ero io a prendermi gioco di te… ma il contrario.
Mi sorridi rialzandoti.
-Sarò anche un idiota… ma non fino a questo punto ti pare?- ti avvicini.
Paralizzata e imbarazzata per la figuraccia fatta riprendo le mie sembianze.
-Tu…- sussurro iniziando a tremare.
-Io?- rispondi posandomi una mano sulla spalla.
L’afferro e la stringo con tutta la forza che ho.
-Tu sei un… BAKA!- nonostante la vergogna mi limito a stritolarti la mano.
Cerchi di mantenere il sorriso nonostante sia una semi smorfia di dolore.
-Dai è stato divertente’ttebayo- ribatti.
-Per niente!- sbuffo lasciandoti la mano.
-Sei tu che volevi provocami o sbaglio? Sai che non voglio nessun’altra che non sia tu’ttebayo- mi abbracci.
-Lo so… ma volevo vendicarmi… infondo mi hai vista in un momento scomodo, piuttosto come hai fatto a capire che ero io?- chiedo ricambiando l’abbraccio.
-Puoi camuffare la voce quanto ti pare… ma ti riconoscerei in ogni caso’ttebayo- mi baci dolcemente.
-Come ho potuto dubitare solo per un secondo di te… baka- ricambio il bacio.
-Saresti più tranquilla se mi regalassi quella famosa foto…- sussurri sulle mie labbra.
-BAKA- ti spingo via.
-Devi sempre rovinare tutto vero?- incrocio le braccia al petto.
-Dai Sakura-chan scherzavo!- cerchi di riabbracciarmi.
-Inutile, non sono più dell’umore- vado in camera tua.
-Che fai adesso?- mi segui.
-Preparo il letto per stanotte… no?- ti sorrido.
-Ah giusto… beh perché non andiamo a letto subito? Io e te… soli soletti’ttebayo- sorridi malizioso.
-No, è troppo presto- ti liquido con un gesto della mano.
-Va bene, aspetterò… e quando calerà il buio…- ridacchi.
-Dormiremo tranquillamente- ribatto.
-A volte credo proprio che tu sia davvero crudele Sakura-chan- sospiri sconfitto.
-Ma ti piaccio anche per questo di la verità mister masochismo- ti do un bacio a fior di labbra.
-Anche vero- fai spallucce.
Passiamo il resto della serata tranquilli sul divano a guardare la tv.
Non vedo l’ora che inizi il week end tanto agognato!










Ecco arrivato il tanto atteso Sabato!
Ci siamo alzati decisamente presto e noto che sei ancora mezzo addormentato.
-Naruto sbrigati tra dieci minuti dobbiamo trovarci davanti all’entrata del villaggio con Ino e Sai!- ti chiamo da fuori casa.
-Arrivo…- dici sbadigliando.
Finalmente riesco a trascinarti con me verso l’uscita del villaggio.
Ino e Sai sono già li ad aspettarci, freschi come non mai oserei dire.
-Sakura! Naruto!- Ino ci saluta con un entusiasmo da far venire i brividi.
-Ino! Sai!- rispondo con altrettanto entusiasmo.
-Sakura-san… Naruto- Sai è sempre inquietante.
-Ino… Sai- anche tu non scherzi.
-Aehm- ti do una gomitata.
-Che bello vedervi’ttebayo- dici con poco entusiasmo.
-Si è notato…- risponde Sai con tono ironico.
-Bene ragazzi! Siete pronti per una bella passeggiata? Il centro non è molto distante… ci impiegheremo circa un oretta- dico prendendoti sottobraccio.
-O di più se pensi di camminare normalmente- Ino mi trascina via riportandomi al mio posto.
-Giusto…- sbuffo.
-Potrai stare appiccicata al tuo ciccio bello quando arriveremo fronte spaziosa- ridacchia divertita.
-Ciccio cosa?- fai una smorfia.
-Meglio andare…- ci incamminiamo verso il nostro week end piccante.
Almeno credo.
Dopo un viaggetto di circa un ora siamo finalmente arrivati alla pensione termale.
-Finalmente, finalmente!- Ino è quasi più su di giri di me.
E pensare che era riluttante all’inizio.
-Beh mi pare mica male- Sai sembra piuttosto contento, beh come dargli torto visto che Ino finalmente si è dichiarata.
-Già, non vedo l’ora dei bagni misti’ttebayo!- non ti smentisci mai.
-Che aspettiamo? Entriamo!- Ino prende la borsa e si fionda dentro lo stabile.
Dopo aver trovato le nostre stanze sistemiamo le borse e ci prepariamo per andare sulla spiaggia.
-Sakura-chan, ho dimenticato la protezione solare’ttebayo- dici mentre frughi nella borsa.
-Fortunatamente c’è l’ho io, sapevo che avresti dimenticato qualcosa- dico mentre indosso un vestitino bianco sopra il bikini rosso.
-Grande!- rispondi prendendo l’asciugamano e le bibite.
Prendo un codino e tiro su i lunghi capelli rosa legandoli in uno chignon.
-Abbiamo tutto?- chiedi.
-Protezione solare, bibite, asciugamani… ho portato anche un ciambellone e un pallone, abbiamo tutto- porti il pollice in su sorridendo.
Usciamo dalla stanza e troviamo la coppietta ad aspettarci.
Guardare Sai in costume con quel fisico bianco come il latte mi fa venire i brividi.
Ci incamminiamo verso la spiaggia e una volta stesi gli asciugamani pensiamo a metterci la crema solare.
-Naruto non è che me la spalmeresti sulla schiena?- chiedo sdraiandomi sulla pancia.
-Certo!- ti siedi accanto a me e spruzzi un po’ di crema sulla mia schiena, il contatto con la consistenza fredda della protezione mi fa rabbrividire.
-Hai proprio una bella pelle Sakura-chan- dici mentre spalmi bene la lozione.
-Grazie- arrossisco.
-Vorrei essere al posto di questa crema…- dici in tono malizioso.
-Baka!- nascondo la testa fra le braccia per non far vedere il mio evidente rossore.
Una volta finito mi siedo sull’asciugamano.
-Ora tocca a te!- dico prendendoti la lozione dalle mani.
Ti giri dandomi le spalle.
Devo dire che hai proprio un bel fisico, non posso far a meno di pensare quanto sia sexy toccare la tua pelle nuda.
Riprenditi Sakura!
-Ecco fatto- ci alziamo e aspettiamo che anche gli altri siano pronti.
-Mare?- chiede Ino pronta a scattare.
-Ce bisogno di chiedere?- rispondo.
Ci fiondiamo finalmente nell’acqua limpida e fresca.
-È come stare in paradiso- dico riemergendo da sott’acqua.
-Vero? Fa davvero troppo caldo!- Ino non si è buttata del tutto, sta entrando poco alla volta.
Sai approfittando di questo fatto le schizza scherzosamente un po’ d’acqua addosso.
-Che fai? Scemo- gli prende le mani fermandolo.
-Scusa e che non resisto a stuzzicarti- ride.
Sì… Sai sta ridendo.
Ho appena assistito ad un miracolo!
Improvvisamente afferra Ino per i fianchi e si tuffa sott’acqua.
Riemergono subito dopo, per sua fortuna lei non sembra prenderla a male.
-Sapevo che l’avresti fatto!- gli sposta i capelli da sopra gli occhi.
-Già, ormai per te sono prevedibile- le da un bacio a fior di labbra.
Mi volto un po’ imbarazzata.
Ma piuttosto… tu dove sei finito?
-Naruto?- mi guardo in giro senza però riuscire a vederti.
A un certo punto emergi dall’acqua alle mie spalle e mi abbracci.
-Spaventata?- ridi divertito dal mio spavento.
-Beh un po’… non ti si vedeva più- ti schizzo un po’ d’acqua in faccia.
-Bleah è salata! Non farlo mai più- mi dai un pizzicotto su un fianco.
-Scusa… fa sentire- ti bacio.
-Sì è decisamente salata!- rido della tua espressione schifata.
-Che ti aspettavi? Il mare ha i suoi pro e i suoi contro- prendo una ciocca di capelli fra le dita, ormai sono diventati secchi.
-Non sono molto attraente così immagino- appoggi il mento tra l’incavo del collo e la mia spalla.
-Non è vero… sei sempre bellissima’ttebayo- mi dai un bacio sulla guancia.
-Anche tu- mi giro verso di te.
-Allora… dove sono finiti Sai e Ino?- chiedo guardandomi in giro.
-Non per essere scortese ma… non me ne potrebbe importare di meno- ti avvicini stringendomi ancora di più.
-Dai infondo siamo venuti con loro- appoggio le mani sul tuo petto, evito il tuo sguardo è così intenso che potrei perdermi.
-Non credo che a loro interessi cosa stiamo facendo noi…- le tue labbra sono a pochi centimetri dalle mie.
-Dici?- sussurro riuscendo finalmente a guardarti negli occhi.
-Lo so per certo- finalmente la poca distanza viene colmata e sostituita da un bacio passionale.
-Però c’è anche altra gente, non sarebbe opportuno rimandare certe cose a dopo?- soffio sulle tue labbra.
-Non credo che qualcuno ci stia guardando… e se lo fa sarebbe meglio che pagasse il biglietto non ti pare?- mi mordi il labbro inferiore riprendendo a baciarmi.
Sento le tue mani scendere dalle mie spalle fino ai fianchi.
Inizio a pensare che infondo potrei anche lasciarmi andare… certo non davanti a tutti in un luogo pubblico.
-E se ci fossero dei bambini?- sono forse troppo paranoica?
-Sai cosa penso davvero? Che tu ti stia preoccupando inutilmente- cerchi di riacciuffarmi.
-No seriamente e se … non lo so… proviamo prima a vedere se stiamo dando spettacolo?- cerco di guardarmi nuovamente intorno ma mi fermi posandomi una mano sulla guancia.
-L’unica cosa evidente è che tu stai parlando troppo dattebayo- riprendi da dove ti eri interrotto.
Chiudo gli occhi è provo a non pensarci troppo.
Intreccio le dita nei i tuoi capelli umidi e mentre ti bacio sento il sapore amaro dell’acqua di mare, che in questa circostanza non mi infastidisce affatto.
Improvvisamente sento una mano afferrarmi per la caviglia e veniamo tirati sott’acqua, senza pensarci spalanco gli occhi e noto la tua espressione irritata mentre mi prendi per la vita e risali in superficie.
-Fantastico mi mancava lo scherzetto del tira e molla dattebayo- dici guardando male Sai che sta sogghignando.
-Andiamo Naruto-kun, non dirmi che non ti sei divertito?- sfoggia il suo fantastico sorriso vuoto.
-Sì una favola, tanto che ho inghiottito un bel po’ di quest’acqua così dolce- sorridi ironico.
-Mi fa piacere- risponde lasciandoti perplesso.
-Shannaro! Perché ho aperto gli occhi?- dico mentre strofino i palmi delle mani sulle palpebre.
-Tutto bene fronte spaziosa?- Ino mi affianca.
-Sì ho solo aperto gli occhi sott’acqua e ora bruciano un po’- rimango con gli occhi chiusi aspettando che passi.
-Scusate volevamo farvi uno scherzetto, e poi ci sono dei bambini curiosi che vi stavano fissando un po’ troppo- ridacchia parecchio divertita.
-Lo sapevo cosa ti avevo detto!- ti punto un dito contro toccandoti il petto, sono soddisfatta pure da cieca ho un ottimo orientamento.
-Cosa mi avevi detto Sakura?- con orrore scopro che sto toccando Sai.
-Non dicevo a te scusa- ritraggo il dito.
-Scusa Sakura-chan, ma è colpa dei bambini- piagnucoli.
Finalmente riesco ad aprire gli occhi.
-Vi va di fare una partita a pallone?- chiede Ino aggrappandosi al braccio di Sai.
-Certo, sarà sicuramente meglio che sorbire gli scherzetti del tuo fidanzato- sorridi a Sai con fare minaccioso.
-Andiamo era solo uno scherzo, non sai stare al gioco?- risponde ironico.
-Certo che so stare al gioco- più che un sorriso ora pare una smorfia.
-Allora non sei poi tanto una femminuccia senza pisello- a lui invece non glielo toglie nessuno il sorriso.
-Cosa hai detto?!- stringi le mani a pugno mentre ti avvicini a lui.
-Amore perché non andiamo a prendere la palla?- chiede Ino trascinando via il suo ragazzo.
-Giusto andate, intanto noi stiamo qui ad aspettarvi- ti prendo per un braccio portandoti vicino a me.
-Ha iniziato lui!- sbuffi.
-Non mi risulta- alzo gli occhi al cielo.
-Uffa- metti il broncio.
-Su dai, siamo qui per divertirci… prova ad andarci d’accordo, fallo per me- ti do un bacio a fior di labbra.
-D’accordo… ma solo perché me l’hai chiesto tu, però se dice altre cose sconvenienti non so quanto riuscirò ad andarci d’accordo- sospiri.
Passiamo una parte del pomeriggio in acqua poi dopo un po’ decido che è meglio uscire.
-Io vado a bagnarmi un po’ con l’acqua della doccia- dico indicando una doccia all’aperto poco distante dai nostri asciugamani.
-D’accordo, tu che fai Naruto resti con noi?- chiede Sai sorridendoti.
-Ehm no penso che seguirò Sakura-chan- rispondi sorridendo di rimando.
Ma che bravi ragazzi.
Usciamo dall’acqua e andiamo verso la doccia.
-Però poi la doccia vera e propria la fai anche con me?- chiedi in tono malizioso.
-Uhm non saprei, già farò un bagno nell’acqua termale con te… pensavo ti bastasse- ti stuzzico un po’.
-Giusto… però a fare il bagno insieme andiamo ad un ora tarda…- ci posizioniamo sotto il rubinetto.
-Perché?- chiedo ingenuamente mentre giro il manico di metallo.
-Perché più tardi andiamo, più abbiamo la possibilità di rimanere soli dattebayo- rispondi mentre un getto d’acqua fredda ci investe.
-Ah ecco- arrossisco.
Rimango rapita nel vedere la scia d’acqua fredda percorrere il tuo corpo, arrossisco lievemente ma non riesco a distogliere lo sguardo dal tuo fisico così virile.
-Sakura-chan- mi distogli dai miei pensieri –se stai così lontana non ti bagnerai molto- mi prendi per la vita facendo aderire i nostri corpi.
Insomma ci starebbe una bella battuta sulla frase “non ti bagnerai” ma è troppo squallida e poco appropriata per dirtela.
Mi vergogno di quest’ultimo pensiero.
Appoggio le mani e la testa sul tuo petto, il getto d’acqua è davvero piacevole sia per lavar via l’acqua di mare sia perché fa un caldo pazzesco.
-Tu forse non te ne rendi conto ma ci vuole davvero un grande autocontrollo per poterti solo abbracciare in questo modo- abbassi lo sguardo in cerca del mio, alzo leggermente la testa –Davvero?- arrossisco ancora di più.
-Certo… soprattutto perché a separare i nostri corpi sono solo dei miseri costumi da bagno’ttebayo- arrossisci anche tu.
-Già… mi dispiace- sussurro timidamente.
-Non importa, ormai ho capito che sono proprio masochista- ridi.
-Credo di esserlo anch’io- sospiro.
-Mi sono dimenticato di dirti che questo costume ti sta davvero bene dattebayo- aumenti il getto d’acqua.
-Grazie- rabbrividisco, ora è più fredda di prima ma a contatto con la tua pelle calda il contrasto è piacevole.
-Dici che se ti bacio diamo spettacolo?- chiedi ridacchiando.
-Credo che lo stiamo già dando quindi…- alzo il viso verso di te –abbiamo fatto 20…- mi avvicino alla tua bocca –facciamo 21- esiti un attimo –non si diceva in un altro modo?- sorrido –non importa- dischiudo la bocca che finalmente incontra la tua per un bacio un po’ più audace.
-Mamma guarda si stanno mangiando!- un bambino che sta giocando con i secchielli e la sabbia ci indica urlando.
Mi stacco velocemente e a malincuore da te.
-Sì stiamo dando spettacolo, anche troppo- rido imbarazzata.
-Peccato- rispondi anche tu rosso come un pomodoro.
-E se io ti proponessi quelli’ttebayo- indichi gli spogliatoi.
-Ah ehm… non so se…- vorrei sprofondare nella sabbia.
-Altrimenti ci sono le docce chiuse… mi sembrava una bella atmosfera quella di prima- cerchi di nascondere il sangue che cerca disperatamente di uscirti dal naso.
-Con questo caldo in uno spogliatoio morirei… ma in una doccia no…- distolgo lo sguardo e giocherello con le mani.
-Davvero?- chiedi incredulo.
-Davvero- rispondo debolmente.
-Oddio, allora doccia chiusa?- mi afferri una mano.
-Sbrigati prima che mi torni il buon senso- mi mordo il labbro inferiore.
Senza penarci troppo mi trascini dentro una doccia a caso.
-Sono scioccato, mi hai sconvolto positivamente- deglutisci mentre chiudi la porta.
-Beh non… non ti ho mica de… detto che faremo qu… quello cioè tu capisci che… che non lo farei mai qui…- metto subito in chiaro le cose.
-Ovvio non pensavo a quello… ma sai… anche le altre cose non sono male’ttebayo!- sei rossissimo in viso.
-All… allora accendi la doccia o c… cosa- dico nervosamente.
-Ah sì chiaro- di nuovo il piacevole getto d’acqua fresca ci investe.
-Quindi…- distolgo di nuovo lo sguardo.
-Quindi…- mi prendi per i fianchi e i nostri corpi aderiscono nuovamente l’uno all’altro.
Sussulto.
-Sei nervosa?- chiedi dandomi un bacio sul collo.
Di nuovo, sussulto.
-No cosa te lo fa p… pensare?- rido un po’ istericamente.
-Il fatto che ad ogni mio gesto- mi sfiori la schiena con una mano e sussulto ancora –scatti come una molla!-
-P… perché tu non sei nervoso?- chiedo guardandoti di sfuggita.
Il tuo viso è un po’ arrossato ma non fa trasparire alcun segno di nervosismo.
-Io sto bruciando dentro… vuoi sentire?- mi porti una mano sul cuore.
Nonostante sembri così tranquillo il tuo cuore martella velocemente.
-Oddio è… cavoli- ho un blocco anche nel parlare.
Abbasso la testa, sono troppo agitata.
-Sei davvero adorabile quando sei nervosa- sento le tue dita sotto il mio mento, mi fai alzare lentamente la testa verso di te e poi mi baci dolcemente.
Ti circondo il collo con le braccia cercando di lasciarmi andare, mentre mi accarezzi la schiena.
Ad un tratto sento le tue dita tra i miei capelli, sfili l’elastico che li teneva legati in uno chignon, disfandolo e facendo si che ricadano lungo la mia schiena, poi sento la tua mano accarezzarmi la nuca dolcemente.
Il bacio inizia a farsi più intenso, dischiudo le labbra e lascio che la tua lingua invadi la mia bocca in un gioco malizioso ed eccitante.
Mi prendi per i fianchi facendo si che le mie gambe si avvinghino alla tua vita e fai aderire la mia schiena al freddo muro della doccia.
Porto una mano dietro la tua testa, accarezzandoti i capelli ormai bagnati, mentre con l’altra mi aggrappo alla tua spalla.
Sento le tue mani sotto il mio sedere che mi stringono forte e mi scappa un gemito.
È tutto davvero molto piacevole ma mi chiedo se non dovrei smettere.
-Sakura-chan- soffi sulle mie labbra che cercando di riacciuffare velocemente le tue ma senza successo.
Sorridi malizioso mentre inizia baciarmi il collo scendendo fino al mio petto.
Una sensazione di calore e eccitazione mi pervade ma cerco comunque di rimanere concentrata.
I tuoi occhi brillano di malizia mentre sposti con la bocca una spallina verso il basso.
Arrossisco ancora di più ma non riesco a distogliere lo sguardo.
Procedi anche con l’altra spallina del costume finché le due coppe non si abbassano leggermente facendo intravedere un po’ di pelle in più, ma senza arrivare fortunatamente al centro…
Inizia a baciarmi e a lasciare succhiotti dove prima c’era il costume da bagno, cerco di trattenermi aggrappandomi a te ma sento che potrei esplodere da un momento all’altro.
-Sakura? Naruto? Dove siete finiti!- la voce di Ino mi riporta alla realtà, mi irrigidisco di scatto.
SHANNARO!
Alzi leggermente la testa e mi fissi stranamente rilassato.
-Dicevi? Abbiamo fatto 20 facciamo 21? Non possiamo far finta che non ci siamo’ttebayo?- ti inumidisci le labbra e mi guardi ammiccante, capisco che il gesto significa procedere senza farci problemi.
Scuoto la testa.
-Siamo venuti con loro… non possiamo…- mi mordo il labbro inferiore.
-Ma eravamo ad un punto così bello- rispondi appoggiando la testa sul mio petto.
-Lo so- ti accarezzo la testa.
-Uffa Sakura-chan… come faccio a uscire adesso? Non sarebbe meglio continuare?- supplichi strofinando la guancia sul mio petto.
-No… non possiamo lo sai…- sospiro.
-Lo senti vero? Spiegami come farò… non è che mi calmo è sparisce subito- fai una smorfia.
-Sì decisamente lo sento, ma capisci che dobbiamo…-
-SAKURA?!- Ino è davvero impaziente.
-Dobbiamo stare anche con loro infondo… la notte sarà tutta nostra- ti sorrido dolcemente.
-Tutta?- chiedi.
-Tutta- ti allontani facendomi finalmente mettere i piedi per terra.
-Bene quindi… oh- distolgo velocemente lo sguardo da quello.
-Ecco bene adesso?- ti volti.
-Beh non capisco, ci hanno interrotti… non dovrebbe… cioè…- gesticolo imbarazzata.
-Lo so è che sei così sexy… con quello sguardo imbarazzato, gli occhi lucidi… le labbra gonfie… il seno semi scoperto- deglutisci.
La cosa non aiuta.
Cerco di ricompormi in fretta sistemando il costume.
-D’accordo sto per dire una cosa molto brutta…. Tu sei consapevole che lo dico solo per il tuo bene… è una cosa davvero pessima e il solo pensiero mi fa stare male… ma lo faccio per te….- prendo un lungo respiro.
-Ho già paura- rispondi.
-Pensa a Sasuke che se la spassa con Sai!- dico tutto d’un fiato.
-Non funziona… che roba brutta sarebbe? Due che si divertono al bar o altro non fa schifo- rispondi ingenuamente.
-Mi stai costringendo a dirlo… sappilo!-
SHANNARO!
-Pensa a Sasuke che…- non riesco a dirlo dannazione! –Che?- chiedi confuso…
-Che… pensa a lui che… - deglutisco –cheinculaSai!- lo dico talmente veloce che non so nemmeno se si è capito.
Dalla tua espressione e dal fatto che non c’è più pericolo direi che ho centrato il punto.
-OH MIO DIO- in tutta risposta inizi a dare di matto.
-Dai era solo per…- cerco di calmarti –NO! È terribile! Cosa mi hai fatto pensare’ttebayo!- scuoti violentemente la testa.
-Calmati!- non riesco a non ridere.
-ODDIO! Toglimi quest’immagine dalla mente!-
-Scusami...- la tua espressione e disgustata -dove sono finite le tipiche frasi "pensa hai gattini morti" o "a un incidente aereo" chessò qualcosa di meno trash'ttebayo?!-
Improvvisamente la porta si apre e Sai ci appare davanti con un sorriso ambiguo.
-Beccati- dice tranquillamente.
-OH MIO DIO!- appena lo vedi scappi fuori dalla doccia.
-Cosa gli prende a Naruto?- chiede Ino confusa sbucando dietro di lui.
-Ecco… credo che il racconto dell’orrore che gli stavo raccontando poco fa l’abbia sconvolto- dico cercando di non scoppiare a riderle in faccia.
Poverino, credo che questo week end non lo scorderai mai nonostante sia appena iniziato.










Hello people! Eccomi di nuovo qui con un capitolo scoppiettante, un po’ piccante e sempre comico :)
L’ho fatto un po’ più lungo del solito :D sono soddisfatta! Spero lo siate anche voi!
Per la parte con Sakura trasformata in Miyu dove Naruto fa il pervertito mi sono ispirata alle tipiche reazioni di Ataru Moroboshi di Urusei Yatsura (Lamù) che sto riguardando ultimamente xD (mi fa morire)
Come andrà a finire questo week end iniziato così bene (o no?) scopritelo nel prossimo capitolo! Kiss :3

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Capitolo 18
*** Tu, io, lei e il suo ragazzo: da piccante a disastroso? ***


-Naruto? Dove ti sei cacciato?- gironzolo per la spiaggia invano, sembra proprio che ti sia andato a nascondere chissà dove e solo perché ti ho detto che Sasuke…

Beh non credo che ora devo ripensarci, so cosa ho detto.

SHANNARO!

-Naruto-kun esci fuori, vogliamo giocare allo spaccacocomero- Sai è venuto con me a cercarti, mentre Ino è andata a procurarsi l’occorrente per giocare.

-Naru-chaaaan, avanti non fare il bambino! Era solo una stupida scenetta priva di ogni logica, andiamo- sbuffo irritata fermandomi di scatto.

-Non so cosa gli hai raccontato, ma sembra che l’abbia turbato molto… quindi, di cosa si trattava?- rabbrividisco iniziando a ridacchiare nervosamente.

-Gu… guarda non me lo ricordo nemmeno talmente era una cosa stupida! Ahah- mi volto e riprendo a camminare.

SHANNARO!

-Se lo dici tu- fortunatamente non si fa altre domande e prosegue insieme a me.

Passa una buona mezzora e io già non ne posso più.

-Uff, l’ho combinata grossa mi sa… è possibile che non voglia farsi vedere?!- incrocio le braccia al petto irritata.

-Io personalmente avrei un’idea, ma non so se tu sei d’accordo- mi posa una mano sulla spalla conducendomi non so bene dove.

-Che fai?- chiedo senza oppormi.

-Abbiamo bisogno di un esca, non so bene perché i ragazzi ci caschino ma ho letto in un libro che la gelosia è infallibile in questi casi- sorride mostrando i suoi denti bianchissimi, forse ancora più bianchi della sua stessa pelle.

-È una buona idea ma dubito che vederci insieme lo renderebbe geloso, sa benissimo che stai con Ino- sospiro chiedendomi perché diavolo non la smetti di essere così infantile e non ritorni semplicemente da noi.

-Ma non parlavo di me- ci fermiamo davanti a un gruppo di cinque ragazzi seduti a giocare a carte sui propri asciugamani.

Avranno qualche anno più di me ma sembrano piuttosto carini.

Cioè, se dov’essi dare un mio parere.

-Che intenzioni hai?- gli sussurro preoccupata.

Incuriositi dalla nostra apparizione si voltano a fissarci.

-Ragazzi a qualcuno di voi piace la mia amica?- chiede Sai guardandoli tutti da cima a fondo.

-Cosa dici?!- arrossisco vistosamente trattenendo l’istinto omicida di dargli un pugno in testa.

-A me molto, perché?- chiede uno di loro con naturalezza.

Mi volto verso di lui per cercare di riparare all’enorme figuraccia che stiamo facendo quando noto che è davvero un bel ragazzo.

Già, ho solo fatto un’altra constatazione, che c’è di male?

-Fantastico, se nessuno contesta pel di carota… è tutta sua- ribatte Sai senza preoccuparsi di dare spiegazioni.

-Non chiamarlo così maleducato, poi non vedi che non ha i capelli arancioni ma rosso scuro?!- e aggiungerei un fisico mediocre, dei mediocri occhi marroni, un mediocre sorriso accecante… tsk tutto in lui è assolutamente mediocre.

Giusto? Giusto.

-Se Shin l’ha adocchiata nessuno di noi si opporrà, ma tu sei piuttosto bizzarro amico… vai in giro a vendere la tua amica senza problemi?- osserva un bravissimo ragazzo molto acuto.

Anch’io penso che quello che sta facendo sia una grandissima stupidata.

-Infatti Sai, andiamocene prima che ti uccida- faccio un sorriso tirato.

-Sì più o meno- risponde senza problemi –bene allora goditela- mi da uno spintone facendomi cadere sopra il ragazzo mediocre.

-Uh, grazie strano individuo- risponde quello iniziando a ridere.

Mi allontano velocemente -Scusa non volevo, e scusa pure per quell’idiota di…- mi volto per iniziare una specie di ramanzina ma noto con orrore che Sai è sparito.

SHANNARO!

-Senti ma il tuo amico è tutto normale?- mi sorride gentilmente.

-No, è pazzo- rispondo ricambiando il sorriso.

-Ora è tutto chiaro, ma dimmi tu sei qui con lui o… - rifletti Sakura, rifletti… dovresti riuscire a toglierti velocemente dai piedi dando meno informazioni possibili, altrimenti potrebbe agganciarsi ai dettagli.

-Sono con degli amici- mi alzo in piedi cercando di allontanarmi piano piano.

-Bene- si alza a sua volta azzerando la distanza.

SHANNARO!

-Tu sai come mi chiamo quindi… tu come ti chiami?- nonostante si sia avvicinato apprezzo il fatto che non allunghi le mani.

-Sakura- intanto gli altri ragazzi hanno ripreso a giocare.

-È davvero un bel nome, che ti si addice parecchio aggiungerei- vorrei tanto sbagliarmi ma non mi sembra che questa conversazione non stia continuando in modo amichevole.

Ma in modo flirtevole, mettiamola così.

-Grazie, Shin? Giusto?- cerco di sorridere nonostante vorrei tanto andarmene.

-Esatto, senti… mi pare di capire che tu non hai il ragazzo giusto? No perché se ti va potremmo conoscerci meglio, di solito non sono il tipo che ci prova ma il fatto che sei apparsa in modo bizzarro insieme al tuo amico mi ha incuriosito- sorrido talmente forzatamente che potrei quasi rimanere paralizzata.

-Ahem veramente io… cioè so che il modo con cui sono stata diciamo “presentata” potrebbe farti pensare che io non abbia il ragazzo, ma in realtà…- prima che possa, finalmente, chiarire la situazione, una bella ragazza in bikini, con due lunghi codini biondi e gli occhi azzurri luminosi ci corre incontro.

Dire che la mia espressione è un misto tra l’incredulo, il deluso e l’irritato è dire poco.

-Sakuuuu-chaaan finalmente ti ho trovata’ttebayo!- la tua femminile persona mi prendere amorevolmente sottobraccio con fare possessivo.

Ripeto: la tua FEMMINILE persona.

SHANNARO!

-… dicevo io non c’è l’ho il ragazzo- dico secca trattenendo l’istinto omicida di picchiarti.

-Che dici Saku-chan- ridacchi nervosamente.

Appena ti vedono, i ragazzi ci circondano.

-Chi è questa bellissima creatura?- chiede uno di loro guardandoti maliziosamente.

T’irrigidisci di colpo.

-Ahah io sono la migliore amica di Sakura’ttebayo mi chiamo ehm..- ti aggrappi come una sanguisuga al mio braccio.

-Già lei è Bakita-chan, non è adorabile?- dico con tono ironico.

-Bakita? Che nome interessante- osserva Shin inarcando un sopracciglio scettico.

-Io l’ho trovo bellissimo- dice un ragazzo.

-Anch’io, bellissimo come lei- eccone un altro.

-Vero? Ha un che di idiota… proprio come lei-  sorrido forzatamente e senza farmi vedere ti do un pizzicotto forte sulla schiena.

-Ahio- sussurri cercando di tenere il sorriso.

-Sapete lei è una ragazza molto sola, ha bisogno di un uomo che la faccia sentire una vera donna, non è vero Bakita-chan?- nonostante il sorriso, il mio sguardo ti sta letteralmente fulminando.

-Ch… che dici Saku-chan- ridacchi nervosamente.

-Io sono il più adatto a te Bakita-chan! Sono un bravo ragazzo- un ragazzo si avvicina e ti prende una mano stringendola al petto.

-Eh.. eheh… ehm veramente- mi artigli il braccio.

Fa dannatamente male.

-No, io sono il più adatto!- un altro ti prende per un braccio staccandoti pian piano da me.

Ma tu continui ad aggrapparti ficcandomi le unghie nella pelle.

Questo fa più male.

-Sciocchi, io sono un vero uomo- ecco che questo invece ti prende per l’altro braccio, facendo si che sulla mia povera pelle si formino dei graffi.

-Ma veramente…- sei davvero in difficoltà.

Non sai quanto la cosa mi faccia ridere.

-Allontanatevi idioti, non vedete che la spaventate!- l’ultimo del gruppo ti prende la mano che era disperatamente attaccata al mio povero arto… e così inizia un tira e molla senza pietà.

-Non dovremmo fare qualcosa per aiutare la tua amica?- chiede Shin dispiaciuto.

-No, le sta bene… è una femminuccia senza pisello- dico irritata.

-Che?- chiede confuso.

-Lascia perdere…- sbuffo iniziando a sentirmi in colpa per averti messo in una situazione così brutta.

Presa dalla compassione mi avvicino al gruppetto di quattro pervertiti.

-Smettetela di tirarla, così me la uccidete- cerco di riprenderti invano, dal canto tuo sei talmente spaventato che non reagisci, e penso anche di capire perché… dopo la mia uscita di poco fa alle docce...

-Dai Sakura tu intanto spassatela con Shin, ci pensiamo noi alla tua amica- mi spingono verso di lui, e in quel momento tutta la mia rabbia si scatena.

-Quando dico di lasciarla…- prendo per il braccio due di loro.

-Intendo dire letteralmente!- con tutta la forza che ho in corpo gli spingo via facendoli cadere a qualche metro di distanza.

I due rimasti ti lasciano subito andare.

-Andiamo calmati, stavamo solo scherzando… poi l’hai detto tu che cercava un vero uomo- replica uno di loro.

-Ho mentito perché mi ha fatto arrabbiare, lo fa sempre… non si rende conto che se vuole riprendersi la sua ragazza basterebbe semplicemente dirlo senza fare questa messinscena- sospiro prendendoti per mano.

-Scusa Sakura-chan… pensavo che se avessi attirato l’attenzione su di me saresti potuta andare via senza problemi’ttebayo- dici abbracciandomi.

Sospiro.

-D’accordo, infondo sono io quella che ti ha fatto scappare prima… scusami- ricambio l’abbraccio.

-Fatemi capire… voi state insieme?- Shin e tutti i suoi amici ci fissano increduli.

Oh fantastico, ora siamo diventate una coppia di lesbiche, non che io abbia qualcosa contro di loro ma… insomma.

SHANNARO!

-Sì- rispondo arrossendo vistosamente.

-Ah- sembra un po’ deluso.

-Oh mio dio ma è fantastico! Due belle ragazze che stanno insieme! Che ne direste di darvi un bacio?- ecco che ritorna la setta dei pervertiti.

-No, ce ne andiamo- dico prendendoti per mano e iniziando a camminare verso la nostra postazione.

-Andiamo, solo un bacio che ti costa- uno di loro mi tira indietro prendendomi per un braccio.

-Ho detto di no, lasciami!- cerco di liberarmi invano.

La cosa più brutta è che è proprio il braccio che mi hai massacrato prima, quindi il fatto che mi stia tirando con la mano proprio sui graffi mi fa davvero male.

E mi scappa una lacrima per il dolore.

Appena la vedi digrigni i denti e il tuo bel faccino viene deformato dalla rabbia.

-Non vedi che non vuole’ttebayo?!- tiri un pugno in faccia al ragazzo facendolo cadere a terra.

-Ehi calmati, e io che credevo che tu fossi quella che fa la parte della femmina- uno ti blocca per un polso, evidentemente arrabbiato per il fatto che hai picchiato il suo amico.

-Smettetela, sono solo delle ragazze insomma!- Shin si intromette invano, non viene calcolato di striscio.

-Vuoi sapere perché faccio io la parte del maschio?- chiedi mentre ghigni divertito.

-Sentiamo- ti stringe ancora di più il polso.

-Perché io…- prepari il pugno -… sono un uomo dattebayo!- riprendi le tue sembianze e lo colpisci sotto il mento facendolo cadere all’indietro.

-Addio al mio paradiso di scene lesbo- sussurra un tizio che è rimasto in disparte.

Dal canto suo Shin è l’unico che si è messo a ridere di gusto.

-Mi fate morire, siete la coppia più strana che abbia mai incontrato!- fa quasi fatica a rimanere in piedi.

-Già… e ora togliamo subito il disturbo! Scusate per il casino!- ti prendo per mano e inizio a correre il più velocemente possibile.

-Sakura-chan non avevo ancora finito!- sei talmente arrabbiato che riesci a bloccarmi e a trascinarmi indietro.

-No per favore, accontentati- con i talloni cerco di frenare sulla sabbia bollente ma sei dannatamente forte.

-Me ne mancavano ancora due- replichi arrabbiato.

-No, lascia perdere… ti scongiuro- mi stringo al tuo braccio, implorando.

-D’accordo- sospiri rassegnato.

Senza farmelo ripete due volte ti trascino nuovamente via e finalmente arriviamo vicino ai nostri asciugamani.

-Nonostante ti avrei ucciso per esserti presentato da donna… sei stato davvero fantastico quando hai preso a pugni quei tizi- senza lasciarti il tempo di ribattere ti prendo la testa tra le mani e ti do un bacio.

-Questo è per avermi difesa…- arrossisco lievemente.

-Sakura-chan…- i tuoi occhi si illuminano e tutta la tua rabbia si placa di colpo.

Dopodiché ti do un pugno in testa.

-Questo è per avermi soccorsa con la tecnica dell’erotismo, tsk- mi allontano andando incontro a Sai e Ino.

-… perché?!- piagnucoli raggiungendoci.

-Finalmente ragazzi, non ne potevo più di aspettare- Ino ci riprende un po’ irritata.

-Scusaci- diciamo all’unisono.

Sai mi si avvicina sussurrandomi –Allora com’è andata?-

Gli tiro un orecchio –Se potessi ti picchierei a sangue, ma fortunatamente grazie alla tua mente malata sono riuscita a recuperarlo- lo lascio andare.

-Bene- si massaggia l’orecchio.

-Allora, ho preparato tutto per il gioco dello spaccacocomero!- Ino elettrizzata ci mostra la scatola dove è posata una grande e succosa anguria.

-Bello!- dico esaltandomi anch’io.

Mi piace un sacco questo gioco.

-Visto che abbiamo aspettato tanto per colpa di Naruto sarà lui a doverla spaccare!- senza che tu possa replicare ti bendiamo e ti diamo la mazza.

-Sei pronto?- chiedo mentre ti facciamo girare su te stesso.

-Non ho molta scelta’ttebayo- deglutisci.

-Bene… uno… due… tre… VIA!- ti lasciamo andare iniziando a darti indicazioni sull’ubicazione dell’anguria.

Sai dal canto suo e quello che ci sta mettendo meno passione di tutti, ma tralasciamo questo fatto.

-A sinistra, sinistra!- Ino ti saltella intono mentre ti da indicazioni, quasi faccio fatica a non mettermi a ridere nel vederti super concentrato per trovarla.

Stupidamente mi avvicino all’anguria mentre tutta soddisfatta ti urlo di colpire.

E così procedi, dai un colpo secco al frutto schizzandomi un sacco di polpa in faccia e sul collo.

SHANNARO!

-L’ho presa’ttebayo?- chiedi togliendoti la benda dagl’occhi.

-Centrata in pieno- ribatte  Sai.

Il tuo sorriso svanisce subito nel vedermi.

-Ops…- posi la mazza a terra e indietreggi.

-Non sono arrabbiata, è colpa mia… vado a lavarmi- dico semplicemente andando verso una doccia chiusa visto che quella aperta è occupata da dei bambini.

-Oh, okay- dici sollevato.

-Intanto sistemo l’anguria per quando torni- Ino non vede l’ora di mangiarla, glielo si legge in faccia.

-Tranquilla ci metto poco-

Entro nella doccia e faccio per aprire l’acqua, quando ad un tratto apri la porta e ti chiudi dentro.

-Che stai combinando?- chiedo preoccupata.

-Niente, dato che mi sento responsabile per il tuo viso pieno di polpa… beh pensavo di aiutarti’ttebayo- sorridi sornione.

-Veramente c’è poco da fare… basta aprire l’acqua e sciacquarla via… non vedo come..- mi posi un dito sulle labbra.

-Sshh ssh- inarco un sopracciglio scettica, mentre mi prendi dolcemente il viso tra le mani e avvicini la bocca alla mia guancia.

-Non oserai…- mi irrigidisco di colpo al contatto della tua lingua sulla mia pelle.

-Che cavolo Naruto!- cerco di spingerti via, invano.

-Buona- dici leccandoti le labbra.

-Nemmeno mi avesse leccata un cane…- commento sentendo la guancia più bagnata di prima.

-A me è piaciuto e se vuoi sarò il tuo cane’ttebayo!- inizi ad abbaiare per poi leccarmi nuovamente la faccia.

-Sme… smettila- non riesco a non ridere, sei proprio un baka.

-Woof!- mi lecchi anche il collo facendomi solletico.

-Dai basta per favore- rido di gusto mentre inizi a farmi il solletico sui fianchi.

-Woof woof!- quasi rischio di piegarmi in due, è davvero troppo.

-Cuccia!- ti ordino cercando di avere un tono autoritario.

Fortunatamente mi ubbidisci.

-Io direi che basta così…- accendo l’acqua e mi sciacquo per bene.

-D’accordo, direi che il mio lavoro è finito dattebayo-

Usciamo dalla doccia e torniamo dagli altri.

-Ecco qui! Una gustosa fetta di anguria- ci sediamo sugli asciugamani passandoci le fette.

-Itadakimasu!- dici prima di dare un morso al frutto.

-Buon appetito anche a te- ridacchio nel vederti la faccia piena di polpa.

Ti pulisci con un braccio.

-Rozzo- bisbiglio scherzosamente.

A un certo punto ghigni e ti volti verso Sai.

Dal canto suo ti fissa curioso.

-Non farlo- sospiro sapendo che lo farai comunque.

Inizi a sputargli i semi dell’anguria in faccia.

-Ah vuoi giocare?- anche lui fa lo stesso.

Ed ecco che una pacifica merenda si trasforma in una battaglia di semi.

-Smettetela siete disgustosi- commenta Ino che però diventa il nuovo bersaglio.

-Come osate- si unisce anche lei alla guerra.

-Oddio- bisbiglio sperando che mi risparmino.

Cosa che però non succede, infatti mi sputi un seme dritto nell’occhio.

Ti penti subito della pessima mira nel vedermi strofinare violentemente l’occhio per il dolore.

-Sha…- mordo l’anguria-… nna- preparo la mira -…ro!- inizio a martellarti la faccia di semi.

Dire che sembriamo un gruppo di bamboccioni e dire poco.

-Ragazzi ragazzi ragazzi… momento-  Ino si alza in piedi.

-Cosha?- biascichi con la bocca piena.

-Chi arriva per ultimo in mare è una femminuccia senza pisello!- inizia a correre.

Non ve lo fate ripetere due volte e vi alzate per correrle dietro.

-A… aspettate- mi alzo anch’io inciampando però nell’asciugamano.

-Shannaro- sbuffo mettendomi a sedere.

Ormai siete già dentro l’acqua.

-Infondo io sono una femminuccia senza pisello- constato sollevata.

Sistemo l’anguria e gli asciugamani per poi raggiungervi con un ciambellone.

-Fronte spaziosa sei una femminu… no aspetta… con le donne non funziona- sospira pentendosi di non aver elaborato un insulto più azzeccato.

-Già non ho proprio il pisello- rido entrando in acqua con il ciambellone.

-Per fortuna’ttebayo- dici appoggiandotici sopra con le braccia.

-Voglio tuffarmi da quello scoglio!- Ino prende sottobraccio  Sai portandoselo via.

-Sakura-chan devi fare attenzione, sai che il mare è pieno di creature pericolose?- dici facendo un sorrisino per nulla rassicurante.

-Ma io sto attenta- sorrido per poi lasciarmi trascinare dall’acqua.

Chiudo gli occhi.

-Perché hai paura che mi accada qualcosa?- chiedo ingenuamente.

Nessuna risposta.

-Naruto?- apro gli occhi e non ti trovo.

-Na… Naruto?- mi guardo intorno.

Diamine, ma dove cavolo sei finito adesso?

Qualcosa mi sfiora una gamba.

-Ah, divertente andiamo, pensi che ci cascherò sul serio?- cerco di allontanarmi.

Ancora la stessa cosa.

-Guarda che se continui ti do un calcio sai?- a un certo punto ti vedo emergere dall’acqua poco distante da me.

-Scusa dovevo rinfrescarmi un po’ttebayo- sorridi avvicinandoti.

-Okay… ma certi scherzi non fanno ridere- replico sbuffando.

-Scherzi?- chiedi confuso.

Quella cosa mi sfiora di nuovo.

-Ah- rimango paralizzata.

-Cosa succede Sakura-chan?- posi una mano sul gommone, fissandomi.

-Qualcosa…- stavolta sento non una ma due sfiorate in punti diversi.

È più di una?!

-Qualcosa mi sta…- balbetto spaventata.

-Cosa?- chiedi guardandomi preoccupato.

Ecco che mi accarezza una gamba, poi l’altra… ora ci sono due cose che mi accarezzano le gambe.

-AH AIUTAMI QUALCOSA MI STA TOCCANDO LASCIVAMENTE- urlo agitando le gambe.

-Che dici io non vedo niente- replica spaventato.

Ecco che una mi accarezza il sedere, ma che diavolo è?

Una mano! È una schifosa mano!

Oddio sono quattro!

-MOLESTATORI- urlo cercando di scansarmi.

-Che?- ti guardi nervosamente in giro vedendo che la gente ci fissa, o meglio, ti fissa male.

-Calmati Sakura-chan!- dici –vado a controllare- sparisci sott’acqua.

Mi stanno toccando, mi stanno toccando dannazione.

Riemergi e mi guardi spaventato.

-Sakura-chan non muoverti- dici lentamente.

-P… perché?- chiedo ansiosa.

-Perché quella cosa non è umana…- sei sbiancato di colpo e mi stai facendo davvero paura.

-Ch… che cosa?- mi irrigidisco.

-Calmati ora, allontanati lentamente prima che…- qualcosa ti afferra e vieni trascinato sott’acqua.

Non riemergi e la cosa mi afferra per la caviglia.

Inizio a urlare disperatamente.

-Naruto?! Naruto?!- mi agito ancora di più.

A un tratto riemergi e non sei solo, vicino a te ci sono due copie.

Rimango spiazzata.

Tutti e tre ridete di gusto.

Sono talmente spaventata che invece di arrabbiarmi mi metto a piangere come una bambina.

 Smettete subito di ridere.

-Sa… Sakura-chan scherzavo scusami- mi sfili il ciambellone poggiandolo da parte a te e mi abbracci.

Continuo a piangere, si sono scioccata.

-Scusaci- le altre due copie si uniscono a te.

In pratica sono circondata dalla tua idiozia.

-Sei un baka- ti fisso male, non so nemmeno se sei l’originale.

-Lo so- sussurri.

-Pensi davvero che sia stato divertente?- chiedo acidamente.

-No- rispondi sinceramente dispiaciuto.

-E che io possa realmente piangere?- inizio a riderti in faccia.

Lacrime da coccodrillo ben riuscite.

-Ah!- ti allontani e mi additi.

-Baaaka- ti faccio la linguaccia.

I tuoi sosia, credo, mi sono rimasti appiccicati.

-E voi due non dovreste sparire?- mi giro a fissarli.

-Dopo lo shock ricevuto’ttebayo- sorride quello a destra –Abbiamo in mente altro- conclude quello a sinistra.

Eh?

Iniziano a farmi il solletico.

Tento di liberarmi senza risultato.

-Ma che cavolo Naruto!- dico tra le risate e le lacrime.

-Non è colpa mia’ttebayo- dici ridendo.

-Bugiardo, sei sempre tu anche se non ti sei unito a… te stesso-

Li spingo via facendoli scomparire in una nuvola di fumo.

-Di la verità, il fatto di essere circondata da tre ragazzi affascinanti ti piaceva’ttebayo- dici lanciandomi il ciambellone che afferro.

-Tsk presuntuoso- dico schizzandoti un po’ d’acqua in faccia.

-Bleah ancora!- dici strofinandoti la bocca.

Mi infilo nel ciambellone e inizio a sbattere velocemente le gambe.

-Vorresti scappare eh?- dici rincorrendomi.

-Già sai qualcuno mi ha detto che il mare è pieno di creature pericolose- dico ironicamente mentre vengo subito raggiunta.

-Spiritosa- afferri il ciambellone e lo fai girare velocemente.

-Mi verrà da vomitare!- urlo mentre continui con la centrifuga.

-Na, non preoccuparti- ridi.

Lo lasci andare di scatto e finisco per allontanarmi un bel po’ da te.

-Baaaaka!- ricomincio a nuotare.

-Ah! Non mi scapperai’ttebayo!- riprendi a rincorrermi.

-I soliti bambinoni- dice Ino fissandoci dalla famosa scogliera.

-Anche tu non sei da meno- risponde Sai sorridendole.

-Quanto sei dolce… non ti sprecare troppo- lo butta in acqua con uno spintone.

-Visto?- dice tornando in superficie.

-Ma allora le vuoi proprio prendere!- replica tuffandosi in mare e aggrappandosi a lui.

-Ah così affonderemo- ride cercando di togliersela dalla schiena.

-Almeno lo faremo insieme, non è romantico?- gli da un pizzicotto sulla guancia.

-Secondo me dovresti pensare di più alla sopravvivenza che al romanticismo, se ti trovassi davvero in pericolo saresti così spensierata da dire una cosa simile? Ho letto da qualche parte che…- gli tappa la bocca con la sua.

-Sei troppo tecnico a volte… lascia perdere la mia era ironia- sorride senza replicare.

-Eeehi!- urlo agitando le braccia.

-Sakura!- si avvicinano.

-Dov’è Naruto-kun?- chiede Sai notando la tua assenza.

-Passa qui il gommone!- dice Ino, glielo lancio.

-Sotto di me- rispondo con naturalezza.

-Come?- chiede confuso.

Da sott’acqua posizioni la testa in mezzo alle mie gambe e afferrandomi le gambe riemergi prendendomi sulle spalle.

-Uh!- mi sono un po’ spaventata, non me l’aspettavo.

-Ora fa freddino- commento essendo quasi del tutto fuori dall’acqua.

-Mi è venuta un’idea- Ino sussurra qualcosa a Sai e anche lui la prende sulle spalle.

-Una battaglia tra donzelle?- chiedi avvicinandoti a loro.

-Bravo!- sorride premendo le contro le mie.

-Sai le regole fronte spaziosa?- chiede sorridendomi.

-Certo, spingi finche una delle due non cade- rispondo posizionandomi meglio.

-Pronti, partenza… VIA!- urli tenendomi ben salda.

Cerchiamo di metterci tutta l’energia possibile, ma nessuna delle due sembra essere più forte dell’altra.

-Non sei poi tanto una pappamolla- commenta senza però cedere.

-Nemmeno tu- dico cercando di metterci tutta la forza che ho.

-Sakura-chan se perdi voglio una tua foto audace all’istante’ttebayo!-

Una vena inizia a pulsarmi sulla fronte.

-B…- digrigno i denti.

SHANNARO!

Perché proprio davanti a tutti?!

-Ah, Naruto sei sleale!- si lamenta Ino.

-BAKA!- presa dalla rabbia riesco a buttarla in acqua con un colpo ben assestato.

-Ecco appunto- torna in superficie e ti spintona facendo si che cadiamo entrambi.

-Ino!- mi strofino gli occhi arrossati.

-Scusa ma ha barato- ti schizza ancora.

-Basta mi dispiace’ttebayo- ti copri la faccia con le braccia –ma se non fossi intervenuto avreste continuato in eterno- ti giustifichi.

-Sarà- sbuffa.

-Chi vuole un gelato?- chiedo uscendo dall’acqua.

-Oh sì!- mi segue a ruota prendendomi sottobraccio.

-Voi ragazzi?- chiede senza però fermarsi, decisa ad andare a prendersi un meritato gelato.

-Arriviamo!- risponde Sai raggiungendoci insieme a te.

-Ma offre Naruto visto che ha barato!- ti manda un occhiataccia.

-D’accordo dattebayo- non ti opponi.

Ed è così che passammo la mattinata e una buona parte del pomeriggio.

 

 

 

 

 

 

Una volta tornati in camera sistemo la borsa in un angolo spoglio, si sa che in ogni ryokan* che si rispetti la stanza è priva di mobili tranne un tavolino basso al centro.

-Naruto se vai prima tu a fare la doccia lasciami il costume da bagno, lo stendo insieme al mio così per domani sono asciutti- mi guardi pensieroso, come se la mia richiesta non sia del tutto logica.

-E se andassimo insieme a…- cerchi di fare la tua proposta ma ti blocco subito –No, vorrei poter accogliere i nostri amici in camera per la cena, in orario, non finire bloccata con te la dento- dico ironica.

-Ricevuto’ttebayo- sospiri e mi fai segno di voltarmi.

-Non che la cosa m’interessi ma almeno sai dove si trova il bagno? La signora oggi c’è l’ha mostrato ma mi pareva che tu avessi la testa altrove- ti do le spalle per permetterti di spogliarti.

-Uhm beh sono praticamente attaccati alla nostra camera quindi direi che li troverò’ttebayo- mi lanci il costume che fortunatamente prendo al volo.

-D’accordo se lo dici tu… la prossima volta avverti prima di buttarmi indumenti addosso- mi giro a guardarti e noto che hai già messo lo yukata**.

-Cavoli come sei veloce… mica è facile da indossare- osservo sinceramente stupita.

-Sai come si dice… bisogna allenarsi se lo si vuole sfilare velocemente- dopo quest’allusione che mi ha fatto diventare rossa come un pomodoro lasci la stanza.

-Baka- sussurro imbarazzata.

Mi siedo sul tatami*** e appoggio i gomiti sul tavolino.

Se penso che più tardi andremo insieme a  fare il bagno mi sento male, non sono ancora psicologicamente pronta per la cosa, in più dobbiamo rispettare le regole del hadaka no tsukiai (comunione in nudità Nda) e se facciamo atti osceni le bruciamo praticamente tutte… beh solo se c’è gente…

Fermi tutti, se c’è gente non potrai farmi nulla, sarò più tranquilla e dovremmo per forza stare tranquilli e goderci l’acqua termale.

Andremo all’orario che preferisci ma spero che altri abbiano la nostra stessa idea.

Fantastico sono davvero crudele.

Mentre mi faccio questi trip mentali di altissimo livello… passa il tempo e mi dai il cambio per andare in bagno.

-E ricordati mia cara che se avessi bisogno di una mano io non tarderei a volare da te- mi rassicuri mettendomi un braccio intorno alla vita.

-Non ne dubito- dico ironica liberandomi dalla tua presa insistente e uscendo dalla stanza.

-Acidona- bisbigli.

-Ti ho sentito- ti riprendo prima di sparire dentro il bagno.

Dopo una bella doccia finalmente torno in camera e ti trovo steso sul tatami a leggere una rivista.

-Giuro che se è quella rivista morirai prima di poter dire “dattebayo”- sussurro glaciale.

-No ma figurati dattebayo!- replichi facendomi vedere che è una rivista di katane.

-Sarà meglio- prendo posto dall’altro lato del tavolo.

-Sei sempre la solita gelosona- mi stuzzichi sorridendomi sornione.

-Tsk perché mai dovrei?- ribatto.

-Andiamo l’hai dimostrato in diverse occasioni- ridacchi divertito.

-Se lo dici tu- non riesco a non risponderti male.

Non so perché, sarà l’agitazione per stasera?

-No è successo e lo sai’ttebayo- non ridi più.

-Ah, era solo per stuzzicarti baka!- ti canzono.

-Ma si può sapere che ti prende? È da quando siamo tornati che mi tratti male- metti il broncio sedendoti composto.

-Non è vero- sbuffo.

-Sì invece, se è perché hai paura di stanotte dimmelo chiaro e tondo e lascerò perdere- incroci le braccia al petto.

-Non è per… cioè ammetto che sono un po’ nervosa ma… sei solo tu che pensi che io sia acida verso di te- cambio discorso.

-No, non sono io, è una cosa palese basta vedere come mi rispondi- sbuffi.

-Ma cosa dici io ti tratto sempre benissimo- alzo un pochino la voce.

-Certo e per questo che per la maggior parte del tempo vengo malmenato amorevolmente- marchi l’ultima parola.

-Se ti picchio è perché ti comporti come un idiota- sbatto le mani sul tavolo.

-Se mi comporto come un idiota è perché stare insieme a miss saccente mi fa sentire tale’ttebayo- mi segui a ruota e alzi anche tu la voce.

-Non è colpa mia se sei tutto muscoli e niente cervello- mi mordo il labbro inferiore, questa volta l’ho sparata grossa.

-Ah bene- giri la testa dall’altra parte, indignato.

-No dai… non litighiamo- sussurro rimettendomi a sedere.

-Io non sto litigando- replichi testardo senza guardarmi.

-Scu…- veniamo interrotti dalla cameriera venuta per apparecchiare la tavola.

-Faccia pure- ci allontaniamo dal tavolino senza degnarci di uno sguardo.

Baka permaloso… sei tu che hai iniziato.

Sospiro.

D’accordo sono stata un po’ acida ma… cavoli, perché è finita così?

-Sakura!- Ino e Sai, in yukata, fanno il loro ingresso nella camera.

-Buonasera!- saluto sorridendo.

Ti limiti a fare un cenno con la testa.

-Tutto bene?- chiede Ino preoccupata.

-Certo, nessun problema- rispondo poco convinta.

-Accomodatevi pure, tra poco servirò la cena- la signora si congeda un momento.

-Bene allora…- Ino si siede vicino al suo ragazzo, ha un’aria così radiosa e rilassata che mi dispiacerebbe rovinarla per uno stupido litigio… causato per colpa mia.

Mi siedo vicino a te che come sempre volgi lo sguardo altrove.

-C’è una strana tensione tra di voi- osserva Sai squadrandoci.

-Ma che dici, noi siamo sempre noi- ridacchio nervosamente aggrappandomi al tuo braccio, che per fortuna non ritrai..

-Già siamo il baka e la noiosa come sempre- bisbigli acidamente.

-Ma che simpaticone sei- dico cercando di scherzarci su.

-Naruto sei per caso arrabbiato?- chiede fissandoti confusa.

-No, sono un po’ assente perché ho delle capacità mentali limitate’ttebayo- rispondi con una vena ironica.

-Sono felice che hai preso coscienza della cosa- Sai ti sorride sinceramente contento.

Gli mandi un’occhiataccia.

-Perché non cerchi la parola “sottile ironia” su uno di quei tuoi libri da psicopatico?-

-Sono due parole Naruto-kun, non una- osserva.

-Io ti…- ti trattengo per il braccio.

-Non iniziate voi due- Ino cerca di riprendere in mano la situazione.

-Se il tuo carissimo fidanzato la smettesse di mandarmi frecciatine forse potrei anche considerare la cosa dattebayo- mormori.

-Ma le mie sono solo amorevoli attenzioni verso il mio caro amico Naruto-kun- sorride mostrando i suoi bianchissimi denti.

-Fai paura, meglio se non li mostri affatto- fai una smorfia.

-Cosa ti è successo stasera? Avete litigato?- non risponde alla provocazione ma continua imperterrito a stuzzicarti.

-Non sono affari tuoi- rispondi semplicemente.

-Abbiamo la conferma che hanno litigato- Ino mi guarda preoccupata.

-Ho detto una cosa brutta e me ne pento…- bisbiglio mandandoti un occhiata.

Non ti volti.

-Mi dispiace tantissimo davvero, sai che non lo penso-

-Mh!- rimani sulle tue.

-Potresti almeno guardarmi quando ti parlo!- ti prendo il viso tra le mani, obbligandoti a voltarti verso di me.

-Mh!- chiudi gli occhi.

-Ma allora sei proprio testardo, ti ho detto che ti chiedo scusa- non tolgo le mani dal tuo viso per paura che tu possa rigirarti.

Non dici niente.

-Mi dispiace tanto, non lo pensavo davvero- scandisco bene le parole.

Cerchi di liberarti dalla mia presa.

-Sei un bambinone su questo non puoi dire niente!- fai una smorfia.

-Uffa- ti tiro le guance per dispetto.

-Ahfipahfica- biascichi aprendo finalmente gli occhi.

Ti faccio la linguaccia.

-Due bambini… ecco cosa sono- sussurra Ino disperata.

-Io mi sto divertendo- Sai si sta godendo lo spettacolo.

Io non mi diverto affatto.

-Facciamo pace- dico.

-Nhgo- tiro di più.

-Facciamola- cerco di essere più autoritaria.

-Gggghno’ttehahio- mollo di colpo la presa.

-Aiho- ti massaggi la faccia

Hai le guance rossissime e gli occhi leggermente lacrimanti per il dolore.

Mi avvicino a te tanto che i nostri nasi si sfiorano.

-Ti ho anche chiesto scusa quindi perché no?- ho un tono di voce un po’ seccato.

-Perché no- replichi imitando il mio stesso tono.

-Non devi fare così…- una vena inizia a pulsarmi sulla tempia.

Sorride sornione –Indovino? Mi vuoi picchiare?-

-Se fai così… ti mordo!- ti mordo il naso con foga.

-Aiho- ti scansi coprendotelo con una mano –Sei pazza! Pazza e violenta’ttebayo- piagnucoli.

-Ragazzi la cosa si sta facendo ridicola- protesta Ino con un mezzo sorriso.

-Silenzio- le intimiamo all’unisono.

-Oddio…- bisbiglia intimorita.

-Sei una testa dura sai tesoro- sorrido forzatamente.

-Anche tu sei parecchio cocciuta amore-  tieni la debita distanza.

-Davvero? Bene allora vorrà dire che cercherò qualcun altro con cui andare nei bagni misti stasera- volto la testa dall’altra parte e incrocio le braccia al petto.

-Fai come vuoi, anch’io cercherò un’altra- mi imiti.

-Ma perché non fate semplicemente pace?- chiede Ino.

-Mh!- rispondiamo all’unisono, di nuovo.

-Siete davvero interessanti- Sai dal canto suo non è preoccupato.

-Ecco qui la cena signori- la cameriera entra con un carrello.

-Finalmente, ho una fame- dici sedendoti composto a tavola.

-Ah maiale- bisbiglio irritata.

-Anche di questo vuoi lamentarti?- ribatti mandandomi un occhiataccia.

-No affatto, spero solo che non ti farai fuori tutta la cucina- ghigno malefica.

-Ah! Carina davvero, molto carina ma non mi rovinerai la cena’ttebayo- rispondi al mio ghigno con un altro ghigno.

-A me la state già rovinando- sospira rassegnata.

-Io ho sempre apprezzato la cena con spettacolo- commenta Sai sorridendole.

-Tu sei un caso a parte- lo liquida con un gesto della mano.

 Ci viene servito un generoso piatto di tempura****.

-Amo il pesce- ti fiondi subito sul tuo piatto.

-Attento a non strozzarti- cerco di essere gentile, infondo continuare a fare i bambini non serve a nulla.

-Ti piacerebbe- digrigno i denti… okay al diavolo.

Prendo il mio piatto e inizio a mangiare esattamente come te.

-Certo ne sarei felice- divoro le verdure e il pesce ad una velocità quasi impressionante.

Posiamo il piatto perfettamente vuoto nello stesso tempo e ci fissiamo con aria di sfida.

-Non so tu ma io ho ancora fame- fai un mezzo sorriso.

-Anch’io…- fortunatamente la cameriera e pronta con altre porzioni e senza farcelo ripete due volte riprendiamo la gara.

-Stai attenta non vorrai ingrassare’ttebayo- dici tra un boccone e l’altro.

-Figurati io ho un metabolismo perfetto!- replicò mandando giù una grossa fetta di pesce.

-La cena è assolutamente deliziosa non trovi amore?- chiede Ino ormai rassegnata dal nostro comportamento infantile.

-Sì, è davvero piacevole- risponde probabilmente alludendo a noi due.

-Beh che peccato, se non ingrassi nemmeno le tette cresceranno- mi lanci una frecciatina pesante, molto pesante.

Eppure dicevi che erano grandi, cioè non come Hinata ma comunque.

SHANNARO! Maledetto…

-Sicuramente qualcun altro le apprezzerà meglio di te- dico soddisfatta.

Appoggiamo nuovamente i piatti sul tavolo, nello stesso tempo.

-Davvero? Voglio proprio vedere chi sarà il fortunato- mi mandi un’occhiataccia.

-Tranquillo, quando arriverà sarai il primo a conoscerlo- faccio un largo sorriso.

-Ah bene- rispondi secco.

-Perfetto- ribatto.

Ci diamo nuovamente le spalle.

-La parte che preferisco durante una cena tra amici sono le conversazioni piacevoli… tu no tesoro?- Ino alza gli occhi al cielo.

-Sì amore, ma anche questo è parecchio piacevole- dice versandosi un po’ di coca cola.

-Vuoi?- le porge la lattina.

-Sì grazie volentieri- ne versa un po’ nel suo bicchiere.

-Vedi? Questa si chiama galanteria- dico indicandoli.

-Sarà… ma vedi- indica Ino –questa si chiama femminilità-

Cerco di trattenere i pugni.

-Oseresti forse insinuare che sono poco femminile?!- ti prendo per il colletto dello yukata.

-Sei talmente intelligente che dovresti arrivarci da sola dattebayo- mi prendi le mani cercando di liberarti.

-Mi fa piacere che lodi così tanto la tua povera ragazza- non mollo la presa.

-La mia ragazza mi ha dato praticamente dell’idiota- dici irritato.

-Ti ho già chiesto scusa- replico.

Non avrei mai creduto che potessimo realmente litigare.

Mai.

Ti lascio andare, prendo la lattina di coca e la scolo.

-Vedi, femminilità fatta persona- commenti poco gentilmente.

-Tsk, fatti gli affari tuoi- faccio un grosso rutto.

Proprio così, ho ruttato.

-Ah questa poi!- mi guardi sconvolto.

-Sono sicura che siete entrambi nervosi perché non vi direste mai queste cose- dice Ino cercando di calmarci.

-Esattamente, Naruto-kun è praticamente un cagnolino quando c’è Sakura-san, non farebbe mai così, ma a quanto pare è stufo di stare a cuccia- Sai non è decisamente d’aiuto.

Ino gli da un pugno in testa.

-Idiota- sussurra.

-Scusa amore, ma mi è stato insegnato di dire sempre la verità- le sorride.

-Sarà- replica.

-Vedi? vengo paragonato a un misero cane- prendi un'altra porzione e ricominci a mangiare decisamente con troppa foga.

-A me piacciono i cani!- prendo le bacchette e ti tolgo di bocca il pezzo di pesce che stavi per divorare.

-Anche il cibo proibisci al tuo cane’ttebayo?- cerchi di riprenderlo ma me lo mangio.

-Non mi sembrava che ti dispiacesse fare il mio cagnolino, prima, dentro la doccia- sorrido maliziosa.

-T… taci- arrossisci vistosamente e riprendi a mangiare.

-Ma guarda che sporcaccioni- Sai inizia a ridacchiare.

-Taci pure tu- gli intima Ino.

-Desiderate un dolce signori?- chiede la cameriera.

-No grazie noi siamo apposto così- Sai posa i piatti sul vassoio.

-Per me no grazie- dico imbarazzata, non mi sono resa conto che era rimasta con noi.

-Nemmeno io- dici poggiando il piatto sul tavolo.

-Bene… gradite un digestivo? Del sakè*****?- ci sorride gentilmente.

-Sì volentieri! A volontà- precisa Ino sperando che ci calmi.

Il sakè ci viene servito e beviamo tutto d’un fiato.

-Avrei voluto fare un brindisi ma date le circostanze…- sbuffa la poverina.

-Amore non preoccuparti, faranno pace- le da un bacio sulla fronte.

Che carini.

-Uffa vedi?! Dovevamo essere esattamente come loro stasera!- sospiro.

-Tsk, difficile data la tua elevata acidità- ti versi un altro po’ di vino.

-Vacci piano- ti riprendo.

-Perché? non reggi l’alcol?- ghigni divertito.

-Vedrai se non lo reggo…- me ne verso ancora.

-Bene…- mi lanci una sfida.

–Bene- accetto.

Iniziamo a bere un bicchierino dopo l’altro sotto gli occhi sconsolati della mia povera amica e del suo, al quanto divertito, ragazzo.

-Ditemi che è un incubo- dice appoggiandosi al petto di Sai.

-No, è una fantastica realtà- l’abbraccia.

Dopo circa una quantità spropositata di bicchieri inizio a vacillare.

Sento la faccia bollente e ho lo stomaco sottosopra.

-Naruto sei assolutevolmente… uno sfonsio- ti ficco quasi un dito nell’occhio.

-Un cosa?- chiede Ino allontanando il vino da noi.

-Credo intenda dire stronzo- delucida Sai.

-No, tu sei ubriaca e io reggo perfettamente l’alcol dattebayo- hai le gote leggermente arrossate ma non sei messo male come lo sono io.

-Tu pensi che sia bello sentirsi dire certe cose?! Pensi che io non ti ami?! Stupido!- sposto il dito sul tuo petto.

-Sakura hai bevuto troppo- replichi prendendomi la mano e allontanandola.

-Da quando mi chiami Sakura? Perché?- porto le mani alla bocca coprendo la mia indignazione.

-Da quando abbiamo litigato- dici serio.

-Non è vero tu non mi ami più- inizio a piangere a dirotto.

-Oh no per pietà- si gira dall’altra parte.

-Ma cosa dici’ttebayo- la tua espressione è confusa.

-Non mi ami più è per questo che non vuoi fare la panacea con me- strillo.

Intanto la cameriera sbarazza il tavolo e gentilmente non commenta.

-La cosa?- chiedi ancora più confuso.

-La pace- bisbiglia Ino.

-Non è vero e che ci sono rimasto davvero tanto male- replichi senza cattiveria.

Continuo a piangere.

-Insomma fai qualcosa- Ino è decisamente a un livello più alto della semplice esasperazione.

-Perché sempre io? È lei che ha iniziato- sbuffi mettendo il broncio.

-Idiota, lei ti ha chiesto scusa già prima… basta per favore- replica.

-… beh ma… sì hai ragione- ti rassegni.

-Scusami Sakura…- dici serio.

-Davvero?- chiedo placandomi.

-Davvero, mi dispiace… facciamo pace?- sorridi tornandomi vicino.

-Uhm non saprei- inizio a ridacchiare.

-Come no?- sospiri.

-Se mi dai un bacio ci sto- ti prendo per lo yukata, avvicinandoti a me.

-Non c’è problema’ttebayo!- mi dai un bacio a stampo.

-Ecco qui, più di così no che sei davvero tanto ubriaca- mi accarezzi la testa.

-Non vale- metto il broncio.

-Dai fa la brava bambina’ttebayo- mi coccoli un po’, come se avessi cinque anni.

-Faccio da sola- ti bacio infilandoti letteralmente la lingua in bocca.

-mmh!- non te l’aspettavi proprio.

-Oh beh meglio così che a litigare- bisbiglia Ino godendosi il tepore del corpo del compagno.

-Sì, diciamo che prima era più divertente- replica accarezzandole dolcemente la testa.

Non accenno a lasciarti andare e mi sa tanto che stai per perdere i sensi.

-Mmmh! Mmmh!- decisamente non ti sto dando modo di respirare.

Ti stacchi per miracolo e fai un lungo respiro.

-Sei pericolosa, davvero tanto pericolosa’ttebayo- inizi a ridacchiare nervosamente.

-Ma io ti amo tanto- mi attacco al tuo collo a mo’ di sanguisuga.

-Lo so, anch’io- rispondi abbracciandomi.

-Dammi un altro bacio… un altro- cerco di baciarti.

-No, meglio di no sei ubriaca!- continui a insistere scappando dalle mie labbra.

-Cattivo!- ti salto letteralmente addosso finendo distesa sopra di te.

-Ino, Sai.. una mano?- ti volti per cercare aiuto ma vedi che i due non prestano alcuna attenzione, sono troppo intenti a scambiarsi effusioni.

-Maledetti…- bisbigli.

-Naru-chan! Il mio adorato Na-chan- mi struscio sul tuo petto.

-Sa… Sakura-chan stasera stiamo davvero andando da un estremo all’altro’ttebayo!- sei rosso come un pomodoro al sentire i nomignoli affettuosi che ti sto dando.

-Na-chan è il mio ragazzoooo- inizio a canticchiare.

-Olè- replichi ironico.

-Hokage-sama non deve fare così, offende i sentimenti della sua donna- dico con voce, almeno io sono convinta che lo sia, sensuale mentre disegno dei cerchi immaginare sul tuo petto.

-Oddio- sibili.

-Facciamo la panacea come si deve- ti mordo un lobo dell’orecchio.

-Asp… che fai!- inizi ad agitarti.

-Se i signori non hanno più bisogno io andrei- la cameriera ci fa un leggero inchino, ricordandoci che resta a nostra disposizione, e lascia la stanza.

-A… aspetti- troppo tardi è già sparita.

-Na-chan- ti soffio nell’orecchio.

Fai un leggero scatto dovuto ai brividi che ti ho causato con questo mio gesto avventato.

-Sakura-chan, pietà- sospiri.

-Na-chan! Na-chan! Nananananana(batmaaaan batmaaaan Nda XD)_chan!- canticchio muovendomi tranquillamente sul tuo corpo inerme.

-No, è tutto sbagliato, non doveva andare così- piagnucoli.

-Naru-chan… ti amo- ti do un bacio sulla fronte.

-Uh- non rispondi per paura di una mia reazione.

-Ti amo tanto- ti do un bacio sul naso.

-Beh almeno stavolta non me l’hai morso- sorridi.

-E qui…- ti poso un dito sulla bocca facendolo passare su tutto il contorno delle labbra.

Deglutisci.

-Qui è dove io ti do tutto il mio amore!- ti do un bacio a stampo.

-D’accordo ora che ne dici di fare una siesta? Il tempo di smaltire e poi riprendiamo!- cerchi di alzarti, invano.

-E qui…- faccio passare le dita sul tuo collo.

-No li niente dattebayo!- cerchi di replicare.

-Qui è un punto che piace tanto- ti do una serie di baci sul collo.

-Pietà, pietà- ricominci ad agitarti.

-Poi…- ti scopro il petto.

-Poi vai a fare un pisolino’ttebayo?- chiedi debolmente.

-Qui si inizia a sentire caldo- sto per baciarti quando riesci a rialzarti.

-Qui…- mi posi una mano sul collo -… e quando Sakura-chan fa la nanna- sussurri.

-Come?- chiedo ingenuamente.

Premi un punto dietro il mio collo e diventa tutto buio.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Apro gli occhi e mi ritrovo stesa sul tatami accanto al tavolino.

Mi metto a sedere un po’ intontita.

-Che diavolo…- noto che Ino e Sai non ci sono più e che tu sei disteso vicino a me.

-Naruto?- ti poso una mano sulla spalla.

-Sakura-chan sai che ore sono’ttebayo?- mi chiedi mettendoti a sedere.

-Ah… no- bisbiglio.

-Sono le dieci di sera… le dieci… di sera- dici in tono malizioso.

-Non avevamo litigato?- dico per prendere tempo.

-Sì, ma mi sono scusato per la mia testardaggine e abbiamo fatto pace- sorridi accarezzandomi una guancia.

-Oh capisco- ricambio il sorriso –sono contenta che abbiamo risolto- poso una mano sulla tua.

-Già, mi dispiace, abbiamo litigato davvero per una sciocchezza- ti alzi in piedi –ma infondo l’amore non è bello se non è litigarello, dico bene’ttebay?- mi porgi la mano.

-Giusto- l’afferro e mi alzo anch’io.

-Dicevo mia cara, è ormai giunta notte- mi prendi per la vita stringendomi a te.

-Già- sussurrò.

-Sei pronta per i bagni misti?- i tuoi occhi sono così luminosi da mettermi inquietudine.

-Leviamoci questo pensiero- sospiro.

-Andiamo, rilassati non devi essere nervosa- il tuo sguardo torna serio.

-Non ti salterò addosso, te lo prometto- mi dai un bacio sulla fronte.

-Bene… andiamo… ehm posso chiederti in quale delle due?- ci incamminiamo verso la porta.

-Pensavo rotenburo******… è più romantico non trovi? La luna… le stelle… noi- mi prendi per mano.

-Bene, ci sto- almeno con la luce fievole mi sentirò più a mio agio.

Arriviamo agli spogliatoi.

-Eccoci qui, cavoli sono un po’ agitato- ridacchi grattandoti la testa.

-Tu agitato? Non l’avrei mai detto- dico scherzando, anche se sono un fascio di nervi.

-Bene, dovremmo spogliarci- constati posizionandoti davanti a un armadietto aperto.

-Già- sussurro imbarazzata prendendone uno dall’altra parte della stanza.

-Non sbircerò giuro’ttebayo!- prometti iniziando a spogliarti.

-Ci conto!- mi spoglio completamente e indosso l’asciugamano.

C’è la puoi fare Sakura… c’è la puoi fare…

-Bene ora una bella doccia!- entri dentro i bagni.

Mi ero dimenticata che prima di poter accedere alla vasca bisogna lavarsi, infondo l’igiene viene prima di tutto per noi fieri giapponesi.

Entro anch’io e mi blocco di scatto alla vista di te seduto nudo su un sgabello di legno.

Mi copro gli occhi.

-Non devi preoccuparti Sakura-chan, cioè non sei obbligata a guardarmi ovviamente’ttebayo- inizi a insaponarti il corpo.

-Io non sono preoccupata, cosa te lo fa pensare ahahah- cercando di limitare il campo visivo mi siedo su uno sgabello non molto distante da te.

SHANNARO!

È imbarazzante! Troppo!

-No… non guardarmi- dico tenendomi stretta l’asciugamano.

-Non lo farò tranquilla…- dici arrossendo.

-Pro… promettilo!- insisto.

-Lo prometto solennemente!- chiudi gli occhi.

-D’accordo- faccio un lungo sospiro e lascio cadere l’asciugamano.

Mi lavo molto velocemente, cercando di non guardarti.

È una situazione difficile, dannatamente difficile.

Fortunatamente il sapone fa in modo di non mostrare le mie nudità nel caso tu non stessi mantenendo la promessa.

Ma non mi sento osservata, anzi.

-Vuoi che ti insaponi la schiena?- chiedi tranquillamente senza guardarmi.

-Ma… di solito non sono le donne a chiederlo?- mi mordo il labbro inferiore mentre prendo un secchio d’acqua e me lo rovescio addosso risciacquandomi.

-Beh sì ma non credo me l’avresti mai chiesto’ttebayo- dici timidamente.

Anche se sono imbarazzata mi sento ancora in colpa per averti trattato male e quindi credo che una ricompensa te la meriti.

Cioè, lo faccio solo perché non voglio sentirmi una stronza per tutta la sera sia chiaro.

-E se io…- cerco di farmi forza.

-Sì?- la tua voce fa trasparire la tua ansia.

-Se io ti…- mi schiarisco la voce –ti lavassi la schiena?- dico tutto d’un fiato.

-D… davvero?- sei decisamente sorpreso.

-Davvero- confermo.

-Per me va benissimo’ttebayo- dici entusiasta.

Mi alzo avvolgendomi nuovamente nell’asciugamano.

-Bene allora…- mi posiziono dietro di te e ringrazio lo strato di sapone che ti copre le parti intime.

-Oddio è una sogno che diventa realtà- bisbigli emozionato.

-Non ti eccitare troppo- prendo la spugna e la insapono.

Il fatto che tu sia apparentemente tranquillo mi fa venire voglia di stuzzicarti.

-Sei pronto Hokage-sama?- ti sussurro all’orecchio.

Deglutisci e il tuo viso prende fuoco.

Inizio a strofinarti la schiena.

-Ora potrei anche morire…- sussurri.

Sorrido divertita mentre passo la spugna sulla tua schiena, che devo dire è proprio una bella schiena.

Già, sto solo facendo delle osservazioni… perché arrossire?

-Senti Sakura-chan- la tua faccia è diventata quella di un perfetto pervertito –non è che ti piacerebbe… cioè, se vuoi tu…- deglutisci –tu potresti strofinare qualcos’altro sulla mia schiena… che dici?- il tuo viso è in fiamme.

-Tipo un pugno- rispondo secca.

Sospiri –d’accordo come non detto’ttebayo-

-Non è che non voglia ma se lo facessi non arriveremmo nemmeno nella vasca- osservo seria.

-Hai ragione- annuisci.

Finito di lavarti la schiena aspetto che ti sciacqui per bene.

Finalmente è arrivata l’ora del bagno nell’acqua termale!

Il cielo notturno è semplicemente stupendo e la vasca da vedere ti fa già sentire meglio.

-Allora…- dici immergendo le gambe.

-Allora…- ti seguo a ruota e una volta dentro lasciamo gli asciugamani sul bordo perché in alcuni ryokan non si possono portare dentro l’acqua, è una questione igienica.

Rimango con il corpo immerso fino al mento, per paura che tu possa vedermi.

Dal canto tuo, essendo un uomo, non hai problemi a stare a petto nudo fuori dall’acqua.

-Cavoli quanto è piacevole, sembra quasi che ti lavi via ogni preoccupazione’ttebayo- osservi godendoti il tepore delle terme.

-Già… è assolutamente fantastico- dico cercando di rilassarmi.

-Sakura-chan…- ti avvicini piano posandomi un braccio sulle spalle.

-Naruto…- bisbiglio debolmente.

-Siamo finalmente qui… da soli- avvicini il viso al mio e mi preparo chiudendo gli occhi.

Sta per succedere… lo so, questa notte sarà la notte decisiva.

Almeno credo.

 

 

 

 

 

 

 

 

*albergo tradizionale giapponese

**è un tipo molto informale di kimono, che viene indossato anche dopo il bagno nei ryokan, gli alberghi tradizionali giapponesi, infatti, yukata letteralmente significa abiti da bagno.

***tradizionale pavimentazione giapponese composta da pannelli rettangolari affiancati fatti con paglia di riso intrecciata e pressata

**** è un piatto della cucina giapponese a base di verdure e pesce, impastellati separatamente e fritti.

*****vino di riso

******vasche all’aperto

 

Angolo dell’autrice 

Ecco qui con questo particolare capitolo :D giàgià lo so, hanno litigato v.v che dire? Sarebbero stati una coppietta troppo pallosa se non fosse successo non credete? XD a parte questo mi scuso se ho interrotto proprio sul punto delle terme… sì, l’ho fatto a posta v.v ahahhahahahAHAHAHAHAHAHAAH *coff coff* wherever grazie a tutti quelli che mi seguono e che lasciando recensioni!!!! GRAZIE ^_^ al prossimo capitolo :3 nyah

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Capitolo 19
*** Noi e una serata improbabile ***


Questa notte sarà quella decisiva?
Non riesco a lasciarmi andare, sono troppo agitata.
Le nostre labbra si sfiorano, ci stiamo solo per baciare e già vado nel pallone?
Rilassati Sakura, rilassati per kami!
Ti ritrai di colpo facendomi sussultare.
-Naruto?-
Apro gli occhi e vedo che la tua faccia da bianca è diventata rossissima e che ti stai tenendo la pancia mentre digrigni i denti.
Oh no, ho un fortissimo deja-vu della stessa scena già vissuta anni fa con te nelle sembianze di Sasuke.
Ti faccio segno di andare e corri fuori dalla vasca prendendo al volo l’asciugamano.
Stupendo, non poteva succedere in un momento migliore… poi sapere cosa stai andando a fare non è che mi invogli a continuare.
Sospiro e immergo il corpo fino al mento, mi rilasso godendomi l’acqua calda.
Ad un tratto sento delle risate femminili provenire dagli spogliatoi.
Panico, panichissimo! Se torni e ci vedono insieme capiranno che siamo dei depravati!
SHANNARO!
-Henge no Jutsu- sussurro muovendo le mani sott’acqua velocemente.
In un attimo ecco che mi trasformo in un ragazzo.
Un ragazzo con i capelli corti e rosa, sono decisamente originale.
Due ragazze fanno la loro entrata e appena mi vedono arrossiscono vistosamente.
Meglio vedere un ragazzo che una coppietta giusto?
Sorrido e saluto gentilmente, come farebbe ogni fiero giapponese che rispetta le regole della vasca mista.
Aspetta un attimo, un ragazzo solo in una vasca… fa tanto pervertito.
SHANNARO!
Mi mordo il labbro inferiore con foga per non imprecare.
Le due mi salutano di rimando e un po’ imbarazzate entrano e si sistema dall’altra parte della vasca.
Però se ci penso bene anche due ragazze sole in un bagno misto non è normale.
Mi devo preoccupare?
Torni tutto soddisfatto dalla tua impresa e appena vedi le due ragazze e la mia figura maschile ci rimani secco.
Già, sei completamente paralizzato e la tua mascella quasi tocca il pavimento.
Ti faccio segno di entrare e chiudere il becco.
Ubbidisci e ti riposizioni accanto a me, stavolta lasciando un po’ di distanza.
-Che succede’ttebayo?- chiedi confuso fissandomi da cima a fondo.
-Mi vergognavo a farmi vedere da due ragazze, avrebbero capito le nostre intenzioni- mi giustifico arrossendo leggermente.
-Ma non c’era bisogno, adesso che facciamo?- replichi grattandoti la testa.
-Beh credo che potremmo tentare di allontanarci con discrezione, sai siamo solo all’inizio e questa vasca e abbastanza grande, se ci spostiamo da un'altra parte saremo tranquilli- dico indicando la cascata d’acqua calda più in la.
-Funzionerebbe se fossimo una coppia, ma dato che ora sembriamo due amici come spieghi due ragazzi che si allontanano da due belle ragazze? Te lo dico io cosa sembreremmo…. Una coppia di g…- freni sull’ultima parola, ê troppo brutta per te suppongo.
-G?- chiedo stuzzicandoti.
-Di ga- ti stai davvero impegnando non c’è dubbio.
-Di ga?- non mollo.
-Di gagliardi giovincelli omossessuali- rispondi abbozzando un sorriso.
-Giusto, ma andiamo anche se lo pensassero che ti importa? Dopo torno ad essere una gagliarda giovincella eterosessuale- mi avvicino, forse un po’ troppo, e ti do un pizzicotto sulla guancia.
-Beh si ma, e se un giorno capitassero a Konoha ed esclamassero “guardate quello è il ragazzo gay delle terme!”- sbuffi arrossendo vistosamente.
-Ma dai non accadrà mai, per favore- ti supplico sbattendo un po’ troppo gli occhi.
-Piantala, forse tu no te ne rendi conto ma sei praticamente la coppia di Sasuke solo con i capelli rosa e gli occhi verdi’ttebayo! Mi fai paura- cerchi di prendere le distanze ma ti blocco prendendoti per un braccio.
-Dici? Sembro davvero Sasuke?- mi avvicino al tuo viso e ti guardo con insistenza.
-Sì sei la sua copia sputata!- socchiudi gli occhi per limitare la visuale.
-Oddio- ti mollo e arrossisco di colpò portandomi le mani al viso e chiudendo gli occhi.
Sì ora sembro davvero un ragazzo dell’altra sponda e vorrei precisare che non ho nulla contro di loro, ma viste le circostanze è imbarazzante.
-Quindi se fossi un maschio sembrerei lui?! Cioè io credevo di distinguermi un po’non stavo neanche pensando a lui quando mi sono trasformata- piagnucolo coprendomi la faccia con le mani.
-No non è che sei proprio lui cioè sei… sei abbastanza diversa, sei un bel ragazzo dai non ti abbattere’ttebayo!- mi dai un amichevole pacca sulle spalle per consolarmi.
-Non è vero, sono Sasuke- continuo con la mia lagna.
-Ma che dici! Tu sei molto più bello di lui’ttebayo- replichi prendendomi le mani e portandotele al petto –Guardami e capirai che dico la verità!- ci fissiamo intensamente per alcuni minuti.
Ad un tratto le nostre espressioni cambiano da serie a disperate…. Perché di fatto non siamo soli.
Infatti ci voltiamo molto lentamente verso le due ragazze che, rossissime in viso, ci stanno fissando.
-Shannaro- sussurro staccandomi da te.
-Puoi anche bestemmiare se vuoi- dici sconsolato.
-Scu… scusate!—una delle due, la più tettona, ci viene vicino.
-Sî?- dico in tono stridulo.
-Voi siete davvero una bella coppia- dice guardandoci maliziosamente.
-Come?- bisbigli ancora paralizzato per lo shock.
-Noi siamo delle fan sfegatate dei manga yaoi! È voi siete la rincarnazione perfetta del Seme (attaccante Nda)- ti indica –e dell’uke(ricevente Nda)- il suo sguardo torna su di me.
-No non è come pensi- dico arrossendo ancora di più.
-Se ci vedessi in altre situazioni diresti che sono io l’uke….- bisbigli seccato per poi protestare –Cioè non volevo dire che io sono… ah basta io non farò mai parte di una storia yaoi- ribatti guardandola malissimo.
-Ma siete così belli e insieme state così bene!- replica la meno tettona avvicinandosi anche lei.
-No è tutto sbagliato- mugugni disperato.
-Tu in particolare sei davvero bellissimo- dice tettwoman avvinghiandosi al mio braccio.
-Grazie- faccio un sorriso tirato cercando di staccarmi.
-Sei così delicato e femminile da vedere… sei proprio un uke!- appoggia la testa al mio petto premendo le sue mostruosità sul mio povero arto, e il pensiero che le abbia più grosse delle mie mi fa ribollire il sangue.
-Ma sono vere?- sussurro mentre una vena inizia a pulsarmi sulla fronte.
-Certo che sì!- ribatte mettendo il broncio.
-Volevo solo esserne certo- replico cercando di staccarmela di dosso.
-Non fare così!- si struscia sul mio petto.
Raggelo.
-Che cavolo fai’ttebayo?- dici tirandomi per un braccio.
-Nulla, tanto non state insieme giusto?- ribatte spiaccicandosi completamente sul mio petto.
-Sì ma in ogni caso…- replicò debolmente.
Perché questa tizia mi sta sbattendo addosso quello che in parte vorrei avere io?
Cioè sono decisamente enormi, quindi non le vorrei proprio avere… perché ho questi pensieri proprio ora?!
SHANNARO!
-Anche tu sei carino!- la piccola lolita si avvinghia direttamente alla tua vita.
E vorrei precisare che sei nudo…. nudo.
Oggi morirà qualcuno.
-Che fai tu- replico prendendoti per un orecchio e tirandolo forte per sfogarmi.
-Io non c’entro’ttebayo- piagnucoli.
-Siamo due ragazze, voi due ragazzi… perché non ci appartiamo da qualche parte?- noto con orrore che sta cercando di baciarmi e mi allontano il più possibile, anche se invano.
-Lascial…. o!- ti sforzi di non farmi scoprire.
-Anche tu lo vuoi- anche la lolita prova a baciarti.
Mi sta salendo l’omicidio.
-Avete ragione siamo schifosamente gay- la butto lì seccata spingendola via.
-Lo sapevo!- si allontanano.
-Come?- chiedi spiazzato.
-Volevamo che l’ammetteste, noi non siamo eterosessuali infatti stiamo insieme- dice la mostruosa tettona prendendo sottobraccio la fidanzata.
-Ah ma davvero?- chiedi sollevato e stranamente interessato.
-Certo, eravamo venute qui per passare una serata romantica ma a quanto pare non siamo le uniche a pensarla così- ci fa l’occhiolino la meno pericolosa.
-Capisco- dico sospirando.
-Siamo state fortunate a trovare una coppia così bella!- esultano abbracciandosi.
Che situazione ambigua.
-Beh allora posso anche tornare normale- dico riprendendo le mie sembianze.
La tua espressione è tutto tranne che contenta.
Le due mi fissano sconvolte.
-Non siete omosessuali… ma eterosessuali!- ci additano.
-Mi dispiace di avervi mentito ma ero un po’ agitata e senza riflettere ho usato una tecnica ninja per trasformarmi- dico mortificata.
-Beh possiamo capire, non sai mai chi puoi trovare in una vasca….- mi sorride la più dotata.
-Bene, sono felice che ci siamo chiariti- mi stiracchio un po’ e osservo con attenzione l’enorme differenza tra le mie e le sue… cose.
Disumane, ecco cosa sono.
SHANNARO!
-Io sono Miyu- si presenta la tet… lei.
Miyu… quel maledetto nome mi perseguita!
-E io Hana!- ci fa l’occhiolino.
-Io sono Sakura- sorrido e ti prendo per un braccio avvicinandoti –e lui è Naruto-.
-State insieme da molto?- chiede Miyu fissandoti.
-No da pochissimo a dire il vero- dico arrossendo lievemente.
-Quindi non avete mai…- fa un gestaccio che fa intendere perfettamente cosa intende dire.
-No- rispondi secco facendo una smorfia.
-Poverino per te dev’essere durra- osserva Hana ridacchiando.
-Beh in teoria stasera…- ti blocco tappandoti la bocca con una mano.
-Baka- bisbiglio irritata.
-Stasera sarebbe stata la gran sera vero?- termina lei per te.
-Mmh!- annuisci energicamente obbligandomi a togliere la mano.
-Baka!- ti do un pugno in testa.
-Per una volta so il perché’ttebayo- sbuffi massaggiandotela.
-Ma non è un problema dico bene? Ci sono molte occasioni per consumare- ti consola Miyu.
-Non se la tua ragazza è questa qui- sospiri allontanandoti un po’ per paura di ricevere un altro pugno.
-Insomma non è una cosa che si fa su due piedi- replico mettendo il broncio.
-Non sarai vergine?- chiede Hana sorpresa.
-Beh…- sento che le gote hanno preso fuoco.
SHANNARO!
-Anche lui scommetto- replica l’altra guardandoti divertita.
-E allora? Mi sono sempre detto che tutte le prime volte di Sakura me le sarei prese io, quindi non vedo perché avrei dovuto andare con un’altra’ttebayo- mandi un occhiataccia alle due.
-Ma quanto è tenero- replicano sinceramente stupite.
-Uno così ti capita una sola volta nella vita, e tu non vuoi buttarti?- mi chiedono confuse.
-Non è che non voglia… è solo che è la prima volta… ci sono delle tappe da rispettare- sussurro imbarazzata.
-Ti capisco- dice Hana facendo un mezzo sorriso.
-Non vedo come potreste, cioè voi siete due donne- ribatti ingenuamente.
Non credo siano contente di sentire questi commenti.
Infatti si scambiano un occhiata non molto rassicurante.
Hana mi affianca prendendomi per un braccio –Beh posso capire la tua frustrazione insomma… è davvero una bella ragazza- mi sorride maliziosa.
-Ti ringrazio, credo- dico nervosamente mentre Miyu mi prende per l’altro braccio.
-Hai una pelle liscia e morbida- dice accarezzandomi il ventre.
-Okay, ora sono a disagio- sussurro sforzandomi di sorridere.
Miyu ti fissa con aria di sfida mentre continua ad accarezzarmi lascivamente.
La cosa mi mette i brividi.
-Hai anche un bel seno dopotutto!- Hana mi abbraccia strofinando la faccia sul mio petto.
Ti stai arrabbiando, lo posso vedere dalla tua espressione corrucciata e dal fatto che ti stai trattenendo dal fare qualcosa di spiacevole.
-So bene com’è’ttebayo- replichi seccato.
-Davvero? Allora dovresti farlo più spesso perché ha davvero un buon profumo- Miyu mi lecca una guancia e io vorrei tanto andarmene.
-Smettetela- dico.
Mi ignorano.
-Non c’è bisogno che me lo ricordi- bisbigli digrignando i denti.
-E sono sicura che ha un buon sapore- sussurra Hana avvicinandosi pericolosamente alla mia bocca.
-Non oserai- dici in tono minaccioso mandandole un occhiataccia.
-Mettimi alla prova- replica prendendomi il viso.
-Non oserai perché io non ci tengo- replico allontanandola e spingendo via pure la fidanzata.
Sbuffo e mi avvinghio al tuo braccio.
-Tu smettila di fare il geloso, sono delle ragazze mica dei ragazzi- dico irritata.
-E voi non dovete prendervela per così poco, è un ragazzo un po’… ehm… avete capito- sorrido notando la tua espressione semi arrabbiata.
-Mi stai dando nuovamente dello stupido’ttebayo?- chiedi fissandomi male.
-Non intendevo quello- replico tornando seria.
-Sì invece, intendevi proprio quello- sei più testardo di un mulo.
-Ma se andassimo in camera?- Miyu prende Hana sottobraccio.
-Forse la parola che stavo cercando era ingenuo?! Che dici?- dico ironica.
-Sarà- non ti pronunci oltre.
-Beh se continuano così direi che la tua proposta è molto più allettante che rimanere a guardare- escono dalla vasca.
-Eri così agitato quando eravamo nelle docce, ma vedo che ora il fatto che ti stia spiaccicando il seno contro il braccio non ti fa ne caldo ne freddo! Non è abbastanza grande per te?!- ti stritolo il braccio mentre noto un lieve rossore sulle tue guance.
-Non è vero, sono molto agitato ma dato che ci sono altre persone non lo do a vedere’ttebayo- distogli lo sguardo.
-Ciao ciao- ci salutano, ma siamo talmente presi che non notiamo la loro uscita.
-Certo come no- faccio la stessa cosa.
-Mh!- sbuffi.
-Mh- mi mordo il labbro inferiore con foga.
Riprendo il buon umore e mi guardo in giro per verificare che non ci sia nessuno.
-Quindi? Nulla da dire?- chiedi tornando a guardarmi.
Ti salto letteralmente addosso mettendoti le braccia al collo.
-Siamo soli!- esulto abbracciandoti.
-Ma che?- chiedi confuso ricambiando l’abbraccio e arrossendo vistosamente.
-Ho pensato che iniziare a litigare sarebbe servito… infatti se ne sono andate!- sorrido felice.
-Hai fatto apposta…. Brava’ttebayo- decisamente non sei più arrabbiato.
-Spostiamoci laggiù!- ti prendo per un braccio trascinandoti dietro la cascata d’acqua calda.
-Come sei audace Sakura-chan- osservi allegramente.
-Non è come pensi! Non voglio che succedano altre situazioni simili- sussurro abbassando lo sguardo.
-Tranquilla, scherzavo- ti appoggi con la schiena contro il margine della vasca e mi fai segno di avvicinarmi.
Mi siedo in mezzo alle tue gambe e appoggio la schiena al tuo petto.
-È proprio bello questo posto- osservi giocherellando con una mia ciocca di capelli.
-Già, davvero rilassante- mi cingi la vita con un braccio.
-Lo sai che non farei nulla senza il tuo consenso- dici appoggiando la testa sulla mia spalla.
-Lo so- sussurrò chiudendo gli occhi.
-Però mi concederesti…- inizi a chiedere.
-Fallo è basta- giro la testa verso di te.
Senza fartelo ripetere due volte mi baci posandomi una mano sulla guancia.
Mi giro completamente stringendomi a te.
Il bacio si fa più intimo, sento la tua lingua intrufolarsi tra le mie labbra.
Incrocio le mani dietro la tua testa, intrecciandole fra i tuoi capelli umidi.
Senza nessun preavviso, sempre che ci dovesse essere, mi accarezzi un seno.
Sto bene, posso farcela, non è la morte anzi è piacevole.
Cerco di convincermi che questo posto è perfetto e che non ci troverà nessuno.
Ma il tuo gesto avventato mi ha resa paranoica.
Nonostante ciò non mi oppongo e ti lascio libero di fare ciò che vuoi.
Sarei crudele se ti fermassi proprio ora e poi non c’è ne motivo.
Noto la tua esitazione, nonostante il gesto.
Mi faccio coraggio e ti prendo l’altra mano portandola al seno.
-Ma dai?- una voce, anzi, quella voce ci paralizza e ci voltiamo lentamente.
-Ma perché hai dovuto commentare maledetto?!- Sai ci sta fissando con sguardo molto interessato da dietro la cascata e con lui c’ê una più che imbarazzata Ino.
Mi allontano velocemente nascondendo le mie nuditâ.
-Io ti uccido’ttebayo!- dici alzandoti di scatto e non preoccupandoti minimamente di avere quello in bella vista.
Pure Sai si alza di scatto e io a quel punto mi volto coprendomi la faccia rossissima.
Ino mi affianca cercando di non guardare.
-Perché siete qui?- chiedo gentilmente mentre sento dei rumori poco rassicuranti provenire da voi due.
-Perché volevamo fare sesso- dice senza tanti problemi –vi abbiamo visti circa cinque secondi fa e lui ovviamente ha dovuto farsi scappare un commento…. Mi dispiace- si scusa sinceramente dispiaciuta.
-Non è colpa tua- dico sorridendole.
-Forse mi sbagliavo su di te, vedo che c’è l’hai il pisello- i rumori strani continuano, ma di voltarmi proprio non se ne parla.
-Anche tu vedo che ne possiedi uno, non so se mi fa più incazzare il tuo commento o il fatto che sei decisamente ben messo, ma sicuramente non mi superi’ttebayo!- l’acqua calda ci investe, sicuramente staranno cercando di picchiarsi o roba del genere.
Idioti.
-Ma se andassimo a farci una doccia fresca? Sai che bella sensazione- propone Ino alzandosi e coprendosi con l’asciugamano.
-Perché no? Arrivo!- faccio lo stesso e prendendola sottobraccio ci allontaniamo lasciandovi soli.
-Sakura-chan!- rimani di sasso.
-Ino aspetta- anche Sai non sembra felice.
Sprofondate nell’acqua calda riprendendo un minimo di decenza.
-È tutta colpa tua’ttebayo- bisbigli fissandolo male.
-Vorrà dire che passeremo un po’ di tempo insieme Naruto-kun, come due veri uomini- sorride affiancandoti e mettendoti una mano sulla spalla.
-Ch… che cosa? No, no, no, no sei troppo vicino, troppo vicino!- gli metti una mano in faccia cercando di allontanarlo.
-Così la fai sembrare una cosa gay- replica.
-No sei tu che sei strano’ttebayo!-
Un po’ dispiaciuta, ma consapevole del fatto che se fossi restata, in ogni caso non avremmo concluso nulla, chiudo la porta degli spogliatoi e vado a farmi una doccia.
Possiamo sempre riprendere il discorso in camera…. No?





Angolo dell’autrice
Buondì!
Scusate se ci ho messo tanto, so che non ho sfornato un gran capitolo ma ho scritto diverse situazioni, una peggio dell’altra, e alla fine ho deciso che questa era la più divertente e meno triste (per il povero Naruto xD) ma non temete… come dice Sakura, il discorso si può riprendere in camera no? SARÀ LA VOLTA BUONA? Scopritelo nel prossimo, spero avvincente, capitolo! Kiss :*

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Capitolo 20
*** Tu, io e una notte speciale ***


Dopo una bella e lunga doccia fredda, saluto Ino e mi dirigo verso la nostra camera.
Apro la porta con una certa titubanza e sbircio velocemente per vedere se sei già tornato.
Sei seduto sul futon, accuratamente preparato per due, e mi stai dando le spalle.
Noto che anche tu ti sei dato una sistemata e stai indossando nuovamente lo yukata.
Entro piano, cercando di non fare rumore e richiudo altrettanto delicatamente la porta alle mie spalle.
Una luce soffusa proviene da una candela che hai riposto vicino al futon.
Mi inginocchio e, notando che non ti sei accorto della mia presenza, inizio a gattonare verso di te cercando di prenderti di sorpresa.
Improvvisamente ti volti e mi afferri per la vita facendomi cadere in mezzo alle tue gambe.
-Naruto?- sussurrò intimorita da quel gesto.
-Sakura-chan finalmente sei arrivata’ttebayo- mi mandi un occhiataccia di disapprovazione, probabilmente dovuta alla mia fuga con Ino nelle docce.
-Scusami per prima ma… non avremmo comunque combinato nulla quindi ho pensato di lasciarti divertire con Sai- cerco di giustificarmi sdrammatizzando la situazione.
La tua espressione mi fa capire che non hai apprezzato il gesto.
-Divertire non è il termine che userei- sibili glaciale.
-Che ne dici di… spassoso?- provo a rabbonirti facendo un largo sorriso.
-Non provare a fregarmi usando dei sinonimi- inarchi un sopracciglio e fai una smorfia.
-D’accordo, mi dispiace davvero tanto, protrai mai perdonarmi?- chiedo implorandoti con gli occhi.
-Beh…- accenni un sorriso -… hai infranto la tua promessa quindi direi che ti meriti una bella punizione- il sorriso diventa presto un ghigno divertito e i tuoi occhi si illuminano.
-Come?- chiedo confusa cercando di scappare dalle tue grinfie, ma mi tieni ben stretta.
-Avevi promesso che la notte sarebbe stata tutta nostra… e non è stato così’ttebayo- avvicini il viso al mio –quindi hai infranto le regole- porti una mano sulla mia guancia obbligandomi a fissarti dritto negli occhi –dovrai essere punita- arrossisco vistosamente mentre inizio a preoccuparmi seriamente.
-Cioè?- mi mordo il labbro inferiore e prego che le tue intenzioni siano delle migliori, anche se so che la cosa è alquanto improbabile.
Ti alzi di scatto lasciandomi sul futon e ti allontani verso un angolo della stanza dove hai lasciato la tua borsa.
-Naruto?- ti osservo incuriosita quanto intimorita, mentre prendi da essa una corda e una benda.
-Perché ti sei portato quelle cose?- cerco di rilassarmi, invano, ho paura di capire le tue perverse intenzioni.
-Sai, ho pensato a lungo a come poteva essere questa serata- sussurri avvicinandoti con la corda ben tesa tra le mani –vuoi sapere il risultato? Finiva sempre male… in un modo o nell’altro avevo capito che non avrei potuto passare una bella nottata con te, o per i nostri amici, o per altre circostanze spiacevoli- sospiri –non ho portato queste cose perché volevo obbligarti a fare qualcosa di spiacevole, ma bensì perché sapevo che avresti promesso e, come sempre, non mantenuto’ttebayo- ti inginocchi di fronte a me –quindi ho pensato che poteva essere divertente pensare a una situazione dove saresti stata messa alle strette e guarda caso hai fatto esattamente come pensavo- mi sorridi –non preoccuparti sai che ti amo e che non ti farei mai nulla di male ma… comprendimi… sono davvero al limite- sottolinei l’ultima parola fissandomi dritta negli occhi.
Non so cosa dire, infondo hai ragione prometto sempre e non mantengo mai, ma non posso fare a meno di pensare che avevi pianificato tutto fin dall’inizio.
Presa da questi pensieri non mi accorgo di star abbassando le mie difese, infatti ti fiondi velocemente dietro di me e mi leghi i polsi con la corda, immobilizzandomi.
-Aspetta Naruto! Non credi che sarebbe bene parlarne?- cerco di convincerti senza successo.
-Ecco fatto- dici soddisfatto facendo un bel nodo stretto.
-Naruto per favore- dico con tono lagnoso cercando di divincolarmi.
-Di un po’ come te la senti la corda? No perché ho fatto diverse prove ma non vorrei averla stretta troppo forte, sai non è facile… probabilmente te la senti male forse sono una frana pure in questo- dici tranquillamente in tono amichevole.
-No che dici, la sento bene non mi da fastidio, anzi direi che ci sai proprio fare non riesco nemmeno a liberarmi, hai fatto un gran bel lavoro- stupidamente mi lascio trasportare dalla tua gentilezza.
SHANNARO!
-Grazie Sakura-chan sono felice di esserci riuscito’ttebayo- rispondi allegramente.
-No aspetta, in realtà sì fa un male assurdo, per pietà slegami!- cerco di fare la vittima ricominciando a divincolarmi.
-Inutile che ci provi- rispondi passandomi accanto e prendendo la benda.
-Non mi piacciono i giochi bondage- dico secca mettendo il broncio.
-Se fosse stato davvero così saresti legata con molta più cura e in diversi punti… ma nemmeno io sono un amante del genere, quindi tranquilla- mi dai un veloce bacio sulla fronte prima di infilarmela.
-Non… non mi piacciono i giochini sadomaso!- ritento con un tono indignato.
-Assolutamente no! Figurati se mi piacciono- replichi ridendo.
-Non mi piacciono i giochi fetish- sbuffo.
-Non è una cosa fetish, non inizierò a leccarti i piedi o simili’ttebayo- cerchi di trattenere le risate.
-Mi metterò a urlare- affermo stizzita.
-Se lo farai mi costringerai a chiuderti la bocca con un fazzoletto e non sarebbe affatto bello perché così mi priveresti di poter assaporare le tue dolci labbra- mi sussurri all’orecchio in tono malizioso.
-Baka! Ma non ti preoccupi della mia… del mio timore!- arrossisco vistosamente e giro la testa dall’altra parte.
-Non devi averne, fidati di me… ti ho solo dato qualche handicap- mi abbracci da dietro.
-Qualche? Non potersi muovere e non poter vedere è terribile- abbasso la testa rassegnata.
-Facciamo così, se nei prossimi 10 minuti lo troverai ancora terribile mi fermerò e ti libererò’ttebaoy- mi dai un bacio sul collo.
-D’accordo, te lo concedo solo perché mi sento in colpa per prima- replico nervosamente.
-Grazie- non te lo fai ripetere due volte e sento una tua mano percorrermi la gamba nuda fino ad arrivare alla coscia, rabbrividisco.
-Cerca di non essere… cioè… non toccare dove non devi- mi trema leggermente la voce ma cerco di non farti capire quanto sia nervosa.
-Ci proverò- mi prendi il lobo dell’orecchio tra le labbra e lo mordicchi leggermente.
Mi irrigidisco di colpo.
Ti sposti dal mio orecchio fino all’incavo del collo, lasciando una scia di baci umidi.
Rabbrividisco ma non riesco a rilassarmi, il fatto di essere completamente alla tua mercé mi mette a disagio.
Mentre una tua mano sosta sulla mia coscia, accarezzandola, l’altra si infila nello yukata sfiorandomi il ventre.
-Non…- provo a replicare ma mi mordo subito la lingua, infondo non sono ancora passati 10 minuti… anzi, non saprei dirlo con esattezza sembra che il tempo si sia fermato.
Sento le tue dita accarezzarmi lo stomaco e risalire poco prima del seno.
Mi accorgo sorpresa che sto trattenendo il respiro.
Intanto i tuoi baci risalgono fino alle mie labbra e in un attimo le catturi con le tue in un bacio da prima innocente poi sempre più audace, mi lecchi le labbra e senza preavviso mi prendi il labbro inferiore mordicchiandolo.
Sento il cuore aumentare i battiti e una sensazione mai provata prima prende possesso del mio corpo.
Giochi ancora un po’ con le mie labbra prima di insinuare la lingua e iniziare a rincorrere la mia.
La tua mano, che prima sostava poco sopra il mio stomaco, sale piano e mi afferra dolcemente il seno destro, mentre l’altra continua imperterrita ad accarezzarmi la gamba.
Mi succhi la lingua facendomi sussultare per poi scendere nuovamente con la bocca sul mio collo e lasciare una scia di succhiotti.
Il piacere che provo nel sentire le tue calde labbra sulla mia pelle nuda è indescrivibile, vorrei tanto non avere le mani legate.
Sento le tue dita massaggiarmi gentilmente il seno e il mio cuore pare impazzire.
Inclino il collo per facilitarti il compito e anche se non ti vedo sono sicura che ti sei lasciato sfuggire un sorriso di soddisfazione nel vedere quanto sono docile sotto le tue carezze.
-Sakura-chan- sussurri con voce roca –sono passati 10 minuti… vuoi smettere?- chiedi con un tono divertito.
-Slegami- dico debolmente.
Con un po’ di titubanza mi sleghi, una volta liberata mi tolgo la benda e la lancio lontano per poi sfilare la tua mano dal mio yukata.
Ti sento irrigidire di colpo, come se sapessi che sto per darti l’ennesimo due di picche.
Ciò però non accade, infatti mi giro posizionandomi a cavalcioni su di te.
-Non penserai di essere l’unico a potersi divertire- sussurro a pochi centimetri dalle tue labbra.
Ti sfugge un sorriso compiaciuto –Diciamo che come punizione può bastare’ttebayo-
Intreccio le dita fra i tuoi capelli e ti spingo la testa in avanti finché le nostre labbra non aderiscono perfettamente.
Mi accarezzi le gambe fino ad arrivare alle cosce, mentre ci baciamo con passione sento le tue mani risalire fino al ventre e abilmente mi slacci lo yukata.
-Non perdi tempo…- soffio sulle tue labbra gonfie riprendendo a baciarti con trasporto.
Fai scivolare il mio yukata fino a scoprirmi le spalle e una buona parte del seno.
Ti allontani dalle mie labbra per riprendere a baciarmi il collo e lasci una scia di baci fino ad arrivare all’incavo del seno.
Ti accarezzo la testa e non mi oppongo, non stavolta.
Prima di proseguire alzi leggermente il viso per potermi guardare negli occhi, noto che i tuoi brillano di desiderio e credo proprio che stavolta non sei l’unico a provare questo sentimento.
Ti sorrido dandoti il muto consenso di andare avanti.
Chiudi gli occhi e prendi a baciarmi anche in quel punto così delicato.
Inarco la schiena e trattengo un gemito.
Improvvisamente un lieve bussare alla porta ci blocca di colpo.
Chi diavolo potrebbe mai essere a quest’ora tarda della notte? Poi proprio sul più bello…
SHANNARO!
Posso sentire la tua palese rabbia nonostante non osi muoverti dalla tua posizione.
-S… Sî?- chiedo cercando di darmi un tono.
-Sakura scusa se ti disturbo… - la voce di Ino ci trapassa come un vento gelido.
-Un attimo- dico debolmente.
-Dannazione- sibili irritato.
Sospiro e faccio per alzarmi ma mi blocchi subito.
-E no mia cara… sai che facciamo? Andiamo ad aprirle in questo modo’ttebayo- ti alzi di scatto prendendomi con te, incrocio le gambe alla tua vita per non cadere e mi aggrappo alle tue spalle.
-Se… sei pazzo? Vuoi aprirle così?- chiedo arrossendo di colpo.
-Certo e poi non posso fare altrimenti… ho sempre quel problema che capita quando pensi che stai per fare quella cosa- replichi stizzito avanzando a passo deciso verso la porta.
Vorrei sprofondare dalla vergogna.
La apri e ritroviamo una Ino sconsolata che ci fissa da prima stranita per poi diventare imbarazzata.
-Scusate! Scusate non volevo disturbarvi mentre… si insomma… però ho un problema- prima di spiegarsi oltre ci fissa incuriosita –ma siete uniti … cioè siete… cioè…- gesticola nervosamente.
-No per tua fortuna e in quel caso non ti avrei aperto- rispondi seccato.
-Bene… mi avete aperto comunque in una posizione che insomma se avessi una fotocamera, oddio è una cosa davvero… - la interrompo subito.
-Cos’è successo? Problemi con Sai?- chiedo preoccupata cercando di rimettere i piedi a terra, ma inutilmente dato che me lo impedisci stringendomi con forza.
-No non è questo ma… ecco… abbiamo finito i preservativi e mi chiedevo se voi ne avete- ci sorride arrossendo lievemente.
A quella richiesta sbianchi di colpo.
-Beh penso di sì, cioè Naruto sicuramente ne ha uno… perché tu li hai vero tesoro?- ti osservo per bene mentre la tua espressione cambia da irritata a sconvolta.
-Io ho…- inizi con voce tremula.
-Sì?- chiedo inarcando un sopracciglio scettica.
-Io ho …- prendi un lungo respiro –dimenticato i preservativi’ttebayo-
Cala un pesante silenzio.
-Capisco… beh allora io ehm… vado- Ino si allontana ma prima di sparire oltre il corridoio si volta e ci sussurra –esistono altre cose piacevoli da fare, non temete- ci fa l’occhiolino e se ne va.
Sospiro sconsolata cercando di non darti del baka, per quanto la mia mente lo urli a squarcia gola.
Riesco a scendere facilmente, dato il tuo stato di shock, e chiudo la porta.
-Ho dimentico i preservativi- sussurri sconsolato mentre i tuoi occhi diventano lucidi.
-Oh no per pietà- mi porto una mano alla testa.
-Ho fatto tutto alla perfezione… Ino era venuta solo per una sciocchezza, se ne sarebbe andata… avrei finalmente fatto l’amore con te… e stupidamente io… ho dimenticato… i preservativi…- ti inginocchi a terra e poggi le mani sul tatami, sconsolato.
-Dai non è grave… potremmo fare qualcos’altro- cerco di consolarti inginocchiandomi vicino a te e posandoti una mano sulla spalla.
-Hai ragione Sakura-chan! Passiamo al piano B!- ti riprendi tornando in posizione eretta e mi fissi con occhi luminosi –il coito interrotto’ttebayo!- esulti alzando il pollice nella mia direzione.
Ti do un sonoro pugno in testa mentre una vena inizia a pulsarmi sulla fronte.
SHANNARO!
Ma perché sei così baka?!
-Non provarci, non finirò incinta per colpa di una tua dimenticanza- mi alzo di scatto incrociando le braccia al petto.
-Scusa Sakura-chan… hai ragione sono un disastro, non sono bravo nemmeno a preparare tutto per una serata romantica… sono davvero un’idiota- ti demoralizzi tornando cupo.
Sospiro e ti prendo per mano facendoti rialzare.
-Non prendertela, può succedere capito?- ti do un bacio a stampo e ti trascino nuovamente sul futon.
-Passeremo comunque una bella notte insieme- sorrido divertita dalla tua espressione stupita.
-Co… cosa?- chiedi arrossendo come un pomodoro mentre ti lasci sdraiare sul futon.
-Rilassati- presa da una strana euforia o forse dalla tua contagiosa perversione, ti sussurro all’orecchio –stavolta è per davvero… e non guardarmi così che mi vergogno già abbastanza da sola-
-Sto sognando o forse sono già morto- bisbigli piano deglutendo.
-Baka…- ti do un bacio che viene subito ricambiato con trasporto.
E fu così che presi in mano la situazione.
E per una volta devo dire che sono stata davvero brava!
Cosa succederà questa notte?
È un segreto.





Mi sveglio decisamente di buon umore, come non accadeva da tempo, e faccio per mettermi seduta quando mi accorgo di essere imprigionata fra le tue braccia.
Mi sfugge un sorriso e, molto lentamente, provo a sgusciare via, senza risultato.
-Sakura-chan buongiorno- sussurri dandomi un bacio sulla guancia.
Mi volto e ti sorrido –buongiorno-
-Volevi già abbandonarmi’ttebayo?- dici stringendomi forte –ma non ti lascerò scappare-
Rido –no, veramente devo andare in bagno-
-Uhm potrei valutare di lasciarti andare- mi dai un bacio sulla fronte –forse…-
-Beh… qualcuno una volta mi disse “non credo che vorresti trovare inconvenienti spiacevoli come l’alito pesante, la saliva secca ai lati della bocca… le caccole?”- scimmiotto la tua voce e la reazione è immediata, mi lasci e ti metti a sedere fissandomi colpevole.
-Ma per me sei bellissima anche così lo sai, lo dicevo per te’ttebayo- abbozzi un sorrisino per nulla convincente.
Mi siedo anch’io e scuoto la testa –No, lo so quando hai ragione e.. seppur con riluttanza ammetto che, sì, anche li avevi ragione… quindi vado a farmi una bella doccia- mi alzo e ti lascio con un espressione perplessa.
Quando ritorno ti ritrovo nella stessa identica posizione di poco prima.
-Tutto bene?- chiedo divertita.
-Più ci rifletto sopra… più non capisco le donne’ttebayo- dici alzandoti e stiracchiandoti.
-Ah, sei rimasto li a pensare a una cosa tanto… inutile?- fai spallucce e ti dirigi in bagno.
-Ma perché…- mi rassegno e preparo la borsa per il mare.
Dopo una mezzora rispunti sorridendo.
-Ho già fatto tutto, quando vuoi possiamo andare da Ino e Sai, sempre che siano già svegli…- allaccio il sopra del due pezzi e mi guardo allo specchio.
Forse avrei dovuto mettere quello intero… osservo critica la mia pancia, non che ne abbia ma… non scherziamo quel rigonfiamento è la mia pancia.
Sbuffo.
Mi abbracci da dietro sorridendo al mio riflesso.
-Stavo pensando…- ti schiarisci la voce -stavo pensando che non ci siamo detti nulla di ciò che dovevamo dirci appena svegli- ti fisso confusa.
-Cosa dovevamo dirci?- poso le mani sulle tue braccia.
-Sai tipo… buongiorno amore dormito bene? l’altra notte è stata assolutamente magnifica…. Oppure….- ti interrompo –Ti è piaciuto? Anche a me, ti amo tanto?- ridacchio.
-Sì, tipo… voglio farlo ancora è stata una notte fantastica’ttebayo- poggi la testa sulla mia spalla.
-Poi mi avresti guardata con ardente passione e afferrandomi violentemente per i fianchi mi avresti detto con voce carica di voglia repressa “Sakura-chan…- mimo la scena guardandomi nello specchio con occhi ardenti -… rifacciamolo finché non crolliamo’ttebayo!” e mi saresti saltato addosso baciandomi con passione e abbracciandomi forte a te, i nostri corpi avrebbero aderito perfettamente l’uno all’altro- mi auto abbraccio recitando bene la scena.
Scoppi a ridere e nascondi il viso nei miei capelli.
-“Sakura-chan non ho più bisogno di quella foto ora che ho esplorato il tuo corpo! Appena torniamo a casa butterò via quella schifosa rivista priva di ogni fascino, te lo prometto dattebayo!”- dico con voce drammatica.
-Ehi non esagerare la foto la voglio lo stesso’ttebayo- dici trattenendo le risate.
-D’accordo, vedrò di provvedere- mi giro e abbracciandoti a mia volta ti sussurro all’orecchio –ad ogni modo sono felice di aver passato una notte stupenda con te… ti amo- mi sorridi –anch’io sono felice, così tanto felice da aver creduto per un attimo che fosse solo un sogno… ma non lo è stato… anch’io ti amo- mi baci dolcemente.
-Il prossimo passo sarà il sesso- mentre lo dici ti brillano gli occhi.
-Vacci piano cowboy… non ti può bastare questo per ora?- chiedo sciogliendo l’abbraccio e indossando il vestito del giorno prima.
-Cioè tu vorresti prendere tempo facendo solo quelle cose ma non… quello?- chiedi scioccato rimanendo con le braccia a mezz’aria.
-Non è che voglio prendere tempo… cioè … dai ehm… ti permetto di fare quelle cose non ti basta per ora? Poi ci arriviamo… piano… ma ci arriviamo- dico rossissima in viso prendendo la borsa.
-Piano… piano?!- ti porti una mano alla testa –per te è facile parlare, non è che solo facendo quelle cose io sto buono al mio posto… anzi, vorrei proprio saltarti addosso ancor più del solito’ttebayo- sospiri e indossi il costume.
-Beh, lo so che non è facile ma… in un certo senso ti sei ecco… sistemato anche così no? Ti prego, dammi ancora un po’ di tempo- chiedo implorandoti.
Sbuffi –va bene, ma quando torniamo a casa ti do due giorni di tempo per darmi quella famosa foto, altrimenti niente da fare e non è finita….- sorridi malizioso.
-Oddio… cosa?- chiedo titubante.
-Visto che devo aspettare preparati, perché ora che qualcosa è stato fatto si ripeterà molte volte’ttebayo- concludi soddisfatto uscendo dalla camera.
-Ci… cioè passi per la foto… e so che lo rifaremo ma… con ripeterà tante volte intendi..?- ti seguo a ruota chiudendo la porta.
-Tipo tutti i giorni e sicuramente più di una volta- sentenzi incrociando le braccia dietro la testa.
-Cosa? Io ho anche un lavoro… una vita! Una volta ogni tanto non va bene?- mi mordo il labbro inferiore.
Ti volti e mi sorridi sornione –No-
-No?- ripeto stizzita –cioè… morirò… prima o poi- rifletto ad alta voce.
-Di piacere- aggiungi facendomi arrossire.
-Non dire certe cose in mezzo al corridoio!- mi guardo intorno nervosamente.
Finalmente arriviamo davanti alla porta dei nostri amici.
Ino mi apre raggiante e mi invita ad entrare.
Sai non è ancora tornato dal bagno, così ci fermiamo da lei ad aspettarlo.
-Allora piccioncini… com’è andata l’altra notte?- chiede in tono malizioso.
-Benissimo’ttebayo- rispondi sorridendo raggiante.
-Davvero? scommetto che siete arrivati alle nostre stesse conclusioni- dice dandomi una gomitata.
-Cioè?- chiedo confusa.
-Cioè siete andati a comprare i preservativi nella macchinetta dei bagni… no?- ci fissa e comprende dalle nostre espressioni che, no non siamo arrivati alle loro brillanti conclusioni.
-SHANNARO!- sbotti prendendoti la testa fra le mani.
-Ecco noi, ehm, abbiamo fatto altro- le sussurro all’orecchio.
-Ah… è comunque una piacevole alternativa- osserva.
-Quindi non avete concluso, peccato… mi ritengo un po’ responsabile visto che lo stavate per fare nei bagni pubblici- ed è così che fa il suo ingresso Sai.
-Un po’ responsabile? UN PO’?- chiedi irritato.
-Già… dai non l’avreste fatto comunque… anche li in ogni caso non li avevi- ti sorride affabile.
-Fottit- ti poso una mano sulla bocca –d’accordo non iniziate a litigare-
Metti il broncio.
-Andiamo a divertirci invece di restare qui a discutere di queste cose- ti prendo sottobraccio e ti trascino fuori dalla stanza.





Arrivati in spiaggia vi mandiamo subito a prendere dei gelati, mentre io e Ino sistemiamo gli asciugamani.
-Fronte spaziosa ti vedo parecchio rilassata nonostante hai fatto i giochini sporcaccioni- Ino mi stuzzica mentre si sdraia sul suo asciugamano.
-Beh, ammetto che mi è ancora difficile credere a cosa ho fatto la notte scorsa… però sono felice e ti dirò di più, sono contenta di aver superato l’imbarazzo- mi siedo sul mio mettendomi la crema solare.
-Sono contenta per te, ma non credi che il tuo ragazzo ora vorrebbe andare fino in fondo? E se lo meriterebbe poverino-
-Lo so, ma non sono ancora mentalmente pronta, mi serve solo un po’ di tempo- sospiro.
-No, non ti serve tempo sei pronta eccome, infondo ti sono piaciuti i preliminari quindi…- mi guarda con insistenza.
-Sì mi sono piaciuti ma non è la stessa cosa!- ribatto.
-Non puoi sapere come sarà, mica fa male a tutte… io non ho sentito niente, è andato tutto liscio come l’olio- ridacchia alla vista della mia espressione scioccata.
-Non voglio saperlo- state tornando con i gelati –continuiamo il discorso un’altra volta, sono tornati-
-Fifona- sussurra.
-Allora Naruto-kun… se dovessi paragonarlo a un gelato tu saresti questo- Sai ti mostra il ghiacciolo al limone che ha chiesto Ino.
-Tsk nemmeno per idea, se mai questo- dici mostrandogli il mio cono al cioccolato.
-Troppo grande per te- risponde gentilmente.
-Zitto, tu saresti un misero bastoncino di legno’ttebayo- ci raggiungete.
-Non è così e lo sai- da il ghiacciolo a Ino.
-Quanto ti odio- rispondi sedendoti vicino a me.
-Sareste entrambi dei coni contenti?- dico seccata prendendo il gelato.
Mi fissate sconvolti.
-Come fai a saperlo’ttebayo?!- chiedi mandandomi un occhiata scioccata.
-Ma ha cosa pensi baka?! Era per farvi contenti!- la mia faccia prende fuoco e inizio a mangiare il gelato.
-Quello che accade nello sgabuzzino rimane nello sgabuzzino- dice Sai guardandoti malizioso.
-Muori- rispondi scandendo bene la parola.
-C’è qualcosa che devo sapere?- chiede Ino irritata.
Sai sbianca di colpo e scuote violentemente la testa –No, stavo solo scherzando-
-Sarà bene per te che sia così- risponde con voce tagliente.
-Ti assicuro che non è successo niente- ribatto seria.
-Se fossi in te lo punirei… privalo del sesso almeno per un mese’ttebayo- ghigni perfidamente.
-Così almeno saprei come ti senti Naruto-kun- risponde con un largo sorriso.
Decapiti, letteralmente, il tuo cono alla fragola.
-Calmatevi- cerco di intervenire.
-Io non so come hai potuto metterti con un tizio del genere- dici a Ino.
-Scommetto che se fossi stato al tuo posto a quest’ora avrei già consumato- continua Sai.
Mi irrigidisco di colpo e sento che mi sta salendo il nervoso.
Inghiotti il cono per intero e ti alzi di scatto.
-Perché non ne parliamo lontano da qui? Possiamo risolvere la faccenda…- sorridi sforzatamente.
-Non credo, mi pare che tu voglia picchiarmi- osserva senza scomporsi.
-Cosa te lo fa pensare?-
-Il fatto che hai entrambe le mani chiuse a pugno e un’espressione omicida-
Ti prendo per un braccio facendoti sedere.
-Smettetela… siamo qui per divertirci… anche se una cosa me la devi Ino- dico mandandole un occhiata che afferra al volo.
Da un pugno in testa a Sai.
-Non chiederò il perché, credo di aver compreso- dice massaggiandosi la testa.
-Già, stavolta sei stato un po’ troppo cattivo- si giustifica.
-Ti ringrazio- dico e noto con piacere che ti sei calmato.
-Scusa Naruto-kun e che mi diverte troppo stuzzicarti-
-D’accordo scusa anche tu- ti sforzi di sorridere.
Dopo la vostra, diciamo, riconciliazione passiamo una tranquilla mattinata a scherzare e prendere il sole.
Non sono preoccupata di come si svolgerà la giornata… ma più di come vivrò i prossimi giorni dopo aver saputo come vorresti spendere il nostro tempo.
Ma questo lo scoprirò solo quando saremo tornati a Konoha… aihmè.





Angolo dell’autrice
Hello!
Eccomi qui :D spero come sempre che il capitolo vi sia piaciuto ^_^
Mi sentivo davvero troppo in colpa con il povero Naruto xD così gli ho dato il contentino xD già…
Confesso che scrivere questo capitolo non è stato affatto facile! Quindi mi scuso se è uscito ancora corto :( ho cercato di allungarlo il più possibile!
Ringrazio chi recensisce e chi segue senza recensire! :)
Inoltre ringrazio tutti quelli che l’hanno messa tra i preferiti, i ricordati e i seguiti *_* grazie!
Al prossimo capitolo :3

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Capitolo 21
*** Noi e un giorno di ordinaria follia ***


Sono sdraiata sul mio asciugamano a prendere beatamente un po’ di sole.
Vista la mia carnagione bianca ne ho proprio bisogno.
Improvvisamente un ombra mi copre metà del corpo, per la precisione la tua.
-Sakura-chan andiamo a nuotare’ttebayo?- chiedi sventolandoti un giornale sul viso per rinfrescarti.
-Sì un attimo- mugugnò senza alzare la testa.
Passano alcuni minuti e non muovo un muscolo.
-Ho caldo- sbuffi nel constatare che non ho intenzione di alzarmi –mi sto sciogliendo… andiamo- ti accovacci vicino a me –Dai Sakura-chaaaaaan- cerchi di smuovermi iniziando a toccarmi ripetutamente il fianco con un dito.
-Un attimo- ripeto esasperata.
-Dai… andiamo… dai… andiamo.. dai… andiamo… daaaaaaai- velocizzi il “tocca e fuggi” e sento che potrebbe crearsi un buco profondo nella pelle.
-Smettila di pizzicarmi con quel maledetto dito- sbuffo.
-Sakura-chan- dici in tono lagnoso –Sakura-chaaan- continui –Sakura-chaaaaaan-
-Che c’è?!- mi scappa un semi urlo.
-Andiamo a nuotare… adesso?- smetti finalmente di torturarmi il fianco.
-Se ti sposti di due o tre passi verso destra-
Ubbidisci e ritrovo il caldo sole sulla pelle.
-Quindi? Nuotiamo?- insisti.
-Sì, un minuto- mi giro sulla schiena.
-Un minuto è troppo’ttebayo- replichi irritato.
-No, lasciami godere questo minuto…- cerco di persuaderti.
-D’accordo… goditi questo minuto… goditelo intensamente…- scandisci bene l’ultima parola e ti alzi lasciandomi con un espressione perplessa.
Faccio spallucce… oh beh, d’accordo, mi godrò il minuto.
Dopo un minuto esatto torni da chissà dove con un secchio pieno d’acqua che mi rovesci addosso.
SHANNARO!
Salto letteralmente in aria.
-Cosa fai baka?!- mi alzo di scatto.
-Ora possiamo andare- senza lasciarmi il tempo di replicare mi prendi in braccio e corri verso il mare.
-Aspetta… non sono psicologicamente pronta- cerco di persuaderti, invano.
Ti dirigi verso il ponte di legno, quello che usano i ragazzini per tuffarsi.
-Se lo fai ti uccido- ti minaccio.
-Hai fatto i tuoi porci comodi, ora facciamo i miei’ttebayo!- ti fiondi sopra il ponte e, senza lasciarmi neanche il tempo di mandarti al diavolo, ti tuffi.
Prendo un lungo respiro giusto un secondo prima di finire sott’acqua.
Dopo pochi secondi, dove ho giustamente gli occhi chiusi, non accenni a risalire in superficie.
Presa dal panico mi costringi ad aprire gli occhi che prontamente iniziano a bruciare.
Dal canto tuo mi stai fissando con un’aria soddisfatta e un largo sorriso a bocca chiusa.
Il mio sguardo dice “Sei un dannato BAKA risali!”.
Il tuo ribatte “Non ti sei alzata? Tiè”.
Inarco un sopracciglio scettica “Ma sei pazzo? Mi bruciano gli occhi!”.
Fai spallucce “Ancora un minuto”.
Faccio una smorfia “Touché”.
Mi sta per mancare il respiro, e te lo faccio chiaramente capire gesticolando a una velocità impressionante.
Dopo un secolo, finalmente, capisci cosa sto cercando di dirti e prima che perda completamente i sensi, mi baci per soffiarmi dentro la bocca un po’ d’aria e mi riporti in superficie.
-Sei… un…- cerco di prendere fiato –maledetto… baka- tossisco aggrappandomi alle tue spalle.
-Scusami, volevo vendicarmi’ttebayo- ti giustifichi dandomi dei colpetti sulla schiena.
-Ammetto che hai avuto i tuoi buoni motivi- apro e chiudo ripetutamente gli occhi, che sono sicura sono super arrossati.
-Tienili chiusi- ubbidisco e passandoci sopra la mano cerchi di darmi sollievo.
-Grazie- sussurro un po’ imbarazzata.
-Come fai a non avere problemi a tenerli aperti?- chiedo notando che stai benissimo.
-Sono un essere superiore- rispondi ironico.
-Potrebbe anche darsi- ridacchio.
-Allora Sakura-chan… quel tuffo era da premio oscar, non sono mai sceso così in basso, dev’essere merito del tuo dolce pe- ti fulmino con lo sguardo –della tua dolce presenza- ti correggi subito.
-Può essere- replico abbozzando un sorriso.
Mi accorgo che siamo ancora abbracciati e mi guardo velocemente intorno sperando che nessuno ci stia guardando.
-Ora ti senti meglio?- chiedo intrecciando le dita fra i tuoi capelli umidi.
-Sì, qui si sta decisamente bene- avvicini il viso al mio –soprattutto se ci sei anche tu- mi baci sulla fronte.
-Ah sempre lì… mai dove dovresti- sbuffo.
-Sai che adoro la tua fronte spaziosa… davvero tanto- replichi baciandola nuovamente.
-Però preferisci le mie labbra- osservo sorridendoti maliziosamente.
-Anche… non so decidermi’ttebayo- mi prendi in giro.
-Finché non ne sei sicuro non avvicinarti- replico girando il viso da un'altra parte.
-D’accordo lo ammetto, amo di più le tue labbra- mi sussurri all’orecchio.
-Bene, allora baciami- chiudo gli occhi e attendo quel contatto tanto desiderato, che tarda ad arrivare.
Apro un occhio per sbirciare e noto che ti sei imbambolato a guardarmi.
-Non mi baci?- chiedo trattenendo una risata.
-Ah, s… sì certo… io… ehm… allora… eh…- ti avvicini rossissimo in viso.
-Chiudi gli occhi però!- ti riprendo dolcemente.
-Sì, scusa…- finalmente le tue labbra si uniscono alle mie.
Mi stringo di più a te, accarezzandoti i capelli.
-Sakura-chan… perché mi fai quest’effetto?- soffi sulle mie labbra prima che catturino di nuovo le tue.
-Non so, forse perché sono il tuo crucio da una vita?- mi lascio sfuggire un sorriso.
-Probabile’ttebayo-
-Seguendo la logica è normale che Sakura-san ti affascini fino a questo punto, perché dato che la tua cotta per lei è nata fin da quando eri bambino, portandola avanti negl’anni è come se fosse diventata il tuo desiderio proibito, che però ora, vista la vostra relazione, non lo è più, quindi il tuo corpo ne è ancora più attratto visto che finalmente puoi soddisfare i tuoi istinti sessuali sull’unica donna che hai mai amato- la voce calma di Sai ci riporta alla realtà.
-Tu, perché sempre tu?- chiedi mandandogli un’occhiataccia.
-Non volevo interrompervi, ma hai fatto una domanda talmente banale che volevo aiutarti a trovare la risposta- si giustifica facendoci uno dei suoi enigmatici sorrisi.
-Mi dispiace… in realtà volevamo chiedervi se vi andava di cenare da me stasera, una volta tornati a casa- Ino spunta da dietro la schiena di Sai.
-Certo, ci farebbe piacere- rispondo contenta di non dover riassaporare il ramen.
Almeno, di non doverlo subito riassaporare.
-Sakura-chaaaaan- una voce femminile mi chiama a gran voce e in meno di un secondo due tette mostruose si spiaccicano sulla mia schiena.
Mi volto molto lentamente e cerco di rilassarmi mentre faccio un largo sorriso a Miyu.
Tettwoman… il ritorno.
-Ciao Miyu- riesco a spiccicare.
Dal canto tuo hai un espressione che dice “Perché?”.
-Sakura!- una voce maschile mi chiama a gran voce e in meno di un secondo, di nuovo, pel di carota mi sta accanto.
Maniaci sessuali… la vendetta.
-Ciao Shin- sibilo nervosamente.
La tua espressione non mi piace affatto.
-L’alleanza diabolica- sussurri immergendo il mento sott’acqua.
-Ah c’è anche il tuo ragazza alias ragazzo- osserva Shin divertito.
-Pensa te… era lei la ragazza alias ragazzo- osserva Miyu.
-Oh! ma tu sei la modella famosa…- dice pel di carota osservandola stupito –quella della rivista… beh… sai che rivista… ma sei diversissima! Quasi non ti riconoscevo! Da quando sei diventata bionda?- chiede sconcertato.
Il mio cervello sta ricollegando molto velocemente i fatti.
Tettwoman è Miyu… Miyu della rivista… Miyu della rivista zozza.
-Cosa?!- Riemergi con la bocca spalancata e gli occhi fuori dalle orbite.
-Sei Miyu Oniwa vero?- chiede per sicurezza.
-Beccata, sì sono proprio io… beh visto che gli editori non volevano cambiare stile mi fanno mettere una parrucca- sorride un po’ in imbarazzo.
Sono sbiancata di colpo.
-Tu… io… con la rivista…- sbiascichi.
-Non osare formulare correttamente la frase- ti minaccio ancora sotto shock.
-Ho paura a chiedervi chi siete e cosa sta succedendo- osserva Ino.
-Vediamo un po’… questa ragazza è una modella, probabilmente di una rivista per sporcaccioni… e Naruto-kun pippava tranquillamente sulla sua foto- Sai non poteva uscirsene con una frase più corretta, nel momento più sbagliato.
-SHANNARO- ti do un pugno in testa seguito da un altro rivolto a Sai.
-Sì, hai fatto bene- osserva Ino.
-Davvero? beh che onore- ridacchia la tettwoman.
-Ehi anch’io lo facevo- se ne esce Shin.
-Adesso hai smesso? Che bravo- osservo irritata.
-No è che le riviste se le fregano tutte i miei amici- precisa.
-Potevi anche evitare di dircelo- commenta Ino.
-Comunque piacere bella signorina, io mi chiamo Shin- si presenta stringendo la mano ad Ino.
-Oh, piacere mi chiamo Ino- risponde arrossendo leggermente.
-E io sono Sai, il ragazzo che non si fa le pippe perché ha una donna in carne e ossa- precisa riemergendo dall’acqua e sorridendo sadicamente al poverino mentre le cinge la vita.
-Mi ricordo di te- fa qualche passo indietro.
-Anch’io ho una ragazza in carne ed ossa’ttebayo- specifici massaggiandoti la testa.
-Ma con la quale non riesci a concludere?- chiede Miyu ridendo.
-Maledetta- sibili –e pensare che io ti ho donato del tempo prezioso-
Ti do un altro pugno.
-Poverino… se vuoi ti ricompenso, mi dispiace tanto che sei finito in bianco- replica guardandoti come si guarda un cucciolo abbandonato.
-Vieni qui- apre le braccia facendo vibrare quelle palle di carne indescrivibili.
Mi sta salendo l’omicidio, di nuovo.
Ti circondo la testa con le braccia con fare protettivo mentre la guardo in cagnesco.
-Ops, non volevo farti arrabbiare Sakura-chan- si porta le mani alla bocca per poi fare un mini salto.
Boing, boing, boing.
Non aggiungo altro.
-Giusto, rimani lì- faccio una specie di risata per farle credere che sto scherzando.
-Se vuoi ci sono io- si propone pel di carota.
-Sì, Shin è single … che dici?- lo spingo verso di lei dandogli un calcio sulla schiena.
-Ma lo sai che sono già impegnata- replica spingendolo indietro con forza.
Boing, boing, boing, boing, boing… boing… boing.
SHANNARO.
-Giusto scusa- tiro un sospiro di sollievo.
-Con chi?- chiede curioso.
Ride spasticamente facendo rimbalzare quelle cose, prima di dire –è un segreto- e fare l’occhiolino.
Sento che sto per vomitare.
-Dai, dimmelo…- prova a persuaderla.
Mentre tettwoman e aiutante dei maniaci parlano mi dirigo altrove, cercando di non farmi notare.
Riusciamo a scappare e torniamo agli asciugamani
Stranamente Ino e Sai non ci hanno seguito.
-Sakura-chan… mi hanno rovinato la rivista’ttebayo- piagnucoli sedendoti sull’asciugamano.
Prendo posto accanto a te e con un asciugamano ti friziono la testa per asciugarti i capelli.
-Lo so, mi dispiace… scusa se ti ho colpito- ti do un bacio sulla guancia.
-Fa niente, tanto mi darai quella foto, vero?- chiedi con sguardo da cucciolo bastonato.
-Sì, te la darò entro due giorni, come promesso- ti sorrido.
-Se mi dessi anche qualcos’altro entro due giorni..- dici in tono malizioso.
-Baka!- ti butto l’asciugamano in faccia e ne approfitto per asciugarti il viso.
-Saguma-an sfasie doduna ce…- cerchi di dirmi qualcosa ma non capisco una virgola.
Ti tolgo l’asciugamano dalla faccia e riprendi fiato.
-Sakura-chan, grazie, fortuna che ci sei tu’ttebayo- mi abbracci.
-Aspetta, ti bagnerai di nuovo così- mi scanso e mi asciugo a mia volta.
Mi rivolgi quell’occhiata che di solito mi fai quando stai per baciarmi.
Chiudo istintivamente gli occhi e aspetto.
Anche se non vedo, so dove stai per baciarmi, quindi ti blocco subito sussurrando –non osare puntare alla fronte-
Ubbidisci e finalmente mi baci.
Passiamo così un piacevole e tranquillo pomeriggio, cercando di evitare Sai, Shin ma soprattutto tett-mostruosa-woman.





Una volta arrivati a Konoha, porto la borsa a casa e mi preparo per andare da Ino.
Intanto che scelgo cosa mettermi noto che sei già arrivato e mi stai aspettando sotto casa.
Non posso fare a meno di pensare a quanto sia facile per voi uomini preparavi… o forse sei solo tu un raro caso a parte.
Mi sistemo i capelli in una coda di cavallo e scendo, raggiungendoti.
-Eccomi qui- mi prendi sottobraccio.
-Era ora’ttebayo- osservi.
-Scusami… ma dovevo farmi bella per te- ti stuzzico mentre ci incamminiamo verso l’appartamento di Ino.
-Ma tu sei sempre bella- mi lusinghi.
-Anche tu- riesco a farti arrossire.
-Non devi dire così… mi metti in imbarazzo- replichi.
-Da quando fai tu la parte della donna?- chiedo divertita.
-Da quando quella donna mi ha scombussolato- sospiri.
-Tettwoman- mi lascio sfuggire.
-Come?- chiedi perplesso.
-Niente… meglio che alcune cose non le impari- ti faccio l’occhiolino.
Arriviamo a casa della mia migliore amica e ci ritroviamo alla porta Sai.
-Ciao Sai, come va?- chiedo entrando in casa.
-Bene grazie, accomodatevi pure in sala- ci indica il salotto.
-Grazie- ci sediamo sul divano mentre lui sparisce chissà dove.
-Mi raccomando- ti riprendo –fai il bravo-
-Io sono sempre bravo, è lui che mi mette a dura prova- incroci le braccia al petto.
-Lo so, ma devi fare uno sforzo… fallo per me- ti accarezzo una guancia.
-Uhm- sospiri –d’accordo-
-Grazie- ti do un bacio a fior di labbra.
-Eccovi qui!- Ino appare sulla porta con un largo sorriso.
-Già, siamo noi- dico poco convinta.
-Sì… ehm, accomodatevi! Ho preparato la zuppa Misoshiro* con contorno degli Onigiri** e del Sashimi***- prendiamo posto al chabudai**** sedendoci sui cuscini a terra.
-Ti sei davvero data da fare- dico stupita.
-Beh, volevo godermi questa bella serata con voi- risponde andando in cucina a prendere le pietanze.
Sai l’aiuta.
-Che maleducata sono, non ti ho nemmeno chiesto se ti serve una mano- faccio per alzarmi ma mi blocca subito –ti ringrazio ma sei mia ospite, e poi ho già portato tutto- si siede davanti a noi insieme a Sai.
-Non fate complimenti, prendete tutto quello che volete ne ho fatto in abbondanza- dice con tono quasi esaltato.
-Ti ringrazio infinitamente- rispondi entusiasta.
-ITTADAKIMASU!- apri le bacchette e ti precipiti, letteralmente, a divorare il piatto.
Cerco di nascondere l’imbarazzo per le tue buone maniere e inizio a mangiare, educatamente, la zuppa.
-È davvero buonissimo Ino- le faccio i miei più sinceri complimenti.
-Sì, è delizioso- dici con la bocca piena.
-Grazie! Sono contenta- ci sorride felice.
-Dimmi Naruto-kun, hai uno stomaco di ferro o finirai per stare male?- chiede Sai, evidentemente pensando che fosse una domanda normale, non una frecciatina.
-Divertente e tu invece hai uno stomaco da femminu- ti do una gomitata sotto il tavolo –cioè… ho uno stomaco molto resistente- rispondi sforzandoti di sorridere.
-Beato te- replica ricambiando il sorriso.
-Tieni un po’ di spazio per il dessert però… ho preparato dei Taiyaki***** ripieni di cioccolato- sorride felice nel vederti così… famelico.
-Davvero? fantastico- dal canto tuo sembri tranquillo.
-Ino che cara sei, non dovevi- faccio fatica a finire l’Onigiri che ho in bocca, figuriamoci a mangiare ancora.
-Tranquilla, mi fa piacere cucinare per gli altri- mentre lo dice le brillano gli occhi.
Non me la sento di fare la maleducata che mangia poco quindi inghiotto a fatica la polpetta di riso.
-Sakura-chan, quelle non le mangi?- chiedi indicando tre fette di pesce che ho lasciato indietro.
-Ingozzati pure- replico.
Non te lo fai ripete due volte e mangi pure quelle.
Dopo una buona mezzora, dove tu sei riuscito a farti fuori tutti gli avanzi, o meglio, tutto ciò che doveva diventarlo, Ino porta in tavola i Taiyaki.
Ne prendo uno piccolo per farle piacere, ma sento che se mangiassi ancora scoppierei.
Tu non ti fai problemi e ne prendi cinque o sei.
-Sono davvero contenta di constatare che la mia cucina ti piace Naruto- osserva contenta.
-Sì, sei bravissima’ttebayo- biascichi con la bocca piena di cioccolato.
Prendo un tovagliolo e ti pulisco gli angoli della bocca –fai attenzione pasticcione- ti riprendo trattenendo una risata.
-Grazie- arrossisci lievemente.
-Sono contento di vedere che stasera non date spettacolo… peccato però, era divertente- dice, ancora ingenuamente, Sai.
-Ti piacerebbe ridere nuovamente di n- ti do una gomitata nello stomaco –cioè, no, stiamo cercando di smettere’ttebayo- fai una finta risata.
-Peccato- replica.
-Perché ti interessa tanto? Vuoi forse prenderci in gi- stavolta miro nuovamente al fianco –cioè, no non dire così, non è molto meglio poter parlare come veri amici?- sorridi.
-Sono felice che mi reputi tale- mentre lo dice ha uno strano luccichio negli occhi.
Sono contenta che la tua amicizia sia così importante per Sai, nonostante ha uno strano modo di dimostrartelo.
-Se vuoi ti regalo una scatola di preservativi, amico- ti sorride affabile.
Appunto.
-Tsk, lo sapevo, sempre a girare il dito nella piaga, sei il solito stro- ti colpisco lo stinco –cioè, no grazie li ho a casa- ti tremano i lati della bocca, segno che il sorriso sta per cedere.
Dopo aver consumato ogni cosa commestibile in tavola, la tua pancia inizia a brontolare rumorosamente e ti sdrai con la testa sulle mie ginocchia, mentre ti tieni lo stomaco dolorante.
-Hai mangiato troppo- osservo freddamente.
-Mi fa un male assurdo’ttebayo- piagnucoli stringendo i denti.
Ti accarezzo la testa e sospiro.
-Stupidone- sussurro sconsolata.
-Fa male- ti lamenti.
Ino ti porta un digestivo, lo bevi tutto d’un fiato.
-Voglio morire- nascondi il viso nella mia gonna.
Il termine giusto sarebbe “nella mia patata” ma cercherò di essere signorile.
-Su, vedrai che tra poco starai meglio- cerco di consolarti.
-Non sono stato così male in tutta la mia vita’ttebayo- porti le mani ai miei fianchi, stringendomi.
-Oh, povero Naru-chan- cerco di distrarti –chi è il mio ragazzone resistente preferito?- continuo ad accarezzarti la testa –sei tu? Sì che sei tu!-
-Sakura-chan, non aiuti- sibili.
-Scusa- sbuffo.
-Uh, Sakura-chan…- sposti la testa dalla mia pa… gonna al mio ventre.
-Su, su- ti accarezzo la schiena, intanto ti sei avvinghiato ai miei fianchi.
-Dolore acuto- piagnucoli.
-Mi dispiace tantissimo- dice Ino preoccupata.
-Figurati è colpa sua- replico.
-Sakura-chaaan- nascondi il viso nella mia maglietta.
Il termine giusto sarebbe “nel mio seno” ma… vabbè.
-Riesci ad alzarti?- chiedo premurosa.
-No…- stringi i denti.
-Povero Naruto-kun- Sai prova ad accarezzarti la testa ma il semi ringhio che gli rivolgi annulla il suo intento.
Ad un tratto sbianchi di colpo e ti alzi in piedi.
-Ino, dov’è il bagno?- chiedo tranquillamente.
-Infondo al corridoio a destra- dice sorpresa nel vederti in piedi.
Ti fiondi subito alla toilette.
-Ti do un consiglio da amica- dico avvicinandomi a lei –arieggia bene dopo- le sussurro all’orecchio dandole una pacca comprensiva sulla spalla.
-Ah… grazie- risponde con una smorfia.
E fu cosi che trascorremmo una tranquilla serata a casa della mia migliore amica.
Di sicuro le abbiamo lasciato un ricordo permanente… o forse devo dire gli hai?
Sì, è stato divertente.





*Zuppa che prende il nome dal miso, il suo ingrediente principale.
**Polpette di riso.
***Piccole fette di pesce crudo servito con salsa di soia e rapa daikon.
***Tavolino basso giapponese (credo).
*****Una tortina a forma di pesce ripiena di cioccolata.


Angolo dell’autrice
Buonanotte a tutti :D
Eccomi qui con un altro capitolo che voglio dedicare sia ai miei fedeli recensitori che adoro alla follia ^_^ e in particolar modo ad Aoi_ perché beh, mi ha riempito il cuore di gioia T_T.
Voglio precisare che tutti voi mi rendete estremamente felice v.v e se potessi dedicherei a tutti una storia (ma non so se vi renderei onore xD spero :3).
Vi sposerei tutti se non fosse che questo implicherebbe un reato grave nel mio paese v.v (o forse no…) e probabilmente la vostra infelicità XD.
Ringrazio come sempre chi recensisce, chi segue senza recensire e chi passa per caso… GRAZIE!
Al prossimo strambo capitolo :*

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Capitolo 22
*** Io e un grande vuoto ***


Sto dormendo beatamente nel tuo letto.
Dopo le vicende alquanto divertenti della sera prima, quasi mi dispiace pensare che devo tornare a lavoro… quasi.
Sbadiglio sonoramente e allungo un braccio, anche se diciamocelo c’è poco da allungare in uno spazio così ristretto, per cercare il tuo corpo che però non trovo.
Apro un occhio e lo richiudo subito, la luce mi infastidisce, sono come un vampiro… prediligo il buio.
-Naruto?- biascico spostando freneticamente la mano sul materasso.
-Che ore sono…- mi siedo a fatica e apro entrambi gli occhi.
Me li strofino per bene cercando di svegliarmi del tutto.
-Naruto?- urlo un po’ più forte, ma non ricevo nessuna risposta.
-Bakaruto?- provo, ma niente.
Mi stiracchio per bene e finalmente poso lo sguardo sulla sveglia.
Le 9 di mattina.
Sbadiglio nuovamente e mi alzo.
Le 9 di mattina.
Sistemo il letto con cura.
Le 9 di mattina.
Mi rinchiudo in bagno per sistemarmi.
Le 9 di mattina.
Esco e mi vesto con la divisa dell’ospedale.
LE 9 DI MATTINA.
Mi blocco di colpo, conscia finalmente di quella cosa tanto brutta e imprevedibile chiamata… realtà dei fatti.
Sono le 9 di mattina… il mio turno inizia alle 7…
Sono in un fottuto quanto pesantissimo ritardo.
Prendo la borsa e scatto verso la porta, cerco di chiuderla velocemente ma mi cascano le chiavi per la troppa fretta, le raccolgo e ci riprovo ma mi cascano di nuovo, impreco e le riprendo e finalmente chiudo la porta.
Corro disperata verso l’ospedale, ma mi accorgo che ho dimenticato le scarpe e sono a piedi nudi, ritorno verso il tuo appartamento.
SHANNARO!
Cerco di aprire la porta velocemente, ma mi cascano le chiavi, le raccolgo e provo a inserirle di nuovo, ma mi continuano a cascare, impreco sonoramente e le infilo nella borsa… opterò per il piano b: la insostituibile finestra.
Entro dalla finestra, mi infilo le scarpe, osservo velocemente la mia figura allo specchio per vedere se ho dimenticato qualcosa, esco dalla finestra.
Ho dimenticato di chiuderla.
Mi arrampico nuovamente fino alla finestra e la chiudo dall’esterno.
Scendo e prendo un lungo respiro per calmarmi.
Riprendo a correre come una donna isterica verso l’ospedale.
Non mi accorgo di un sasso, lo prendo in pieno e inciampo rotolando per alcuni metri, mi rialzo facendo finta di niente e continuo a correre.
Vado quasi a sbattere contro il banco della frutta, poi riesco a evitare un gatto, un bambino, un tizio qualunque, una palla e una vecchietta dannatamente lenta.
Sbatto contro un tipo che mi insulta peggio di quanto potrei fare io se fosse successo a me.
Rischio di investire un altro bambino, mi fermo per scusarmi con la madre, la signora mi riprende pesantemente, cerco di farle capire che non ho tempo, mi insulta, la mando al diavolo e proseguo.
Lo vedo finalmente… il mio posto di lavoro… sperando che mi tengano ancora.
Presa dalla felicità non noto un cane di almeno 100 kg alto circa 2 metri che corre più veloce di me dalla parte opposta.
Akamaru mi investe, o forse sono io che ho investito lui, talmente forte da farmi volare a metri di distanza e finisco per travolgere due operai che stanno trasportando una lunga e pesante asta di metallo, che inevitabilmente cade sulla mia testa procurandomi un dolore intenso e il buio più totale.





Mi risveglio in ospedale, con un forte dolore alla testa e una voglia pazzesca di vomitare.
Beh, almeno sono arrivata.
Kiba è seduto vicino a me con uno sguardo preoccupato e mortificato.
-Sakura tutto bene?- chiede cercando di farmi un sorriso che pare più una smorfia deforme.
-Diciamo che ho passato momenti migliori- ricambio la smorfia con una altrettanto orrenda.
-Mi dispiace tantissimo… davvero non pensavo che sarebbe finita così… insomma, vederti schiantare contro una casa in costruzione e non riuscire a raggiungerti in tempo prima che quella sbarra ti cada in testa… tutto quel sangue, temevo fossi morta- sussurra seriamente spaventato.
-Da come la racconti pare una cosa eccitante- ribatto ironica.
La sua espressione mi fa pentire di aver tentato di fare una battuta.
-Dai, scherzavo… guarda non preoccuparti, sono io che correvo senza guardare dove andavo… e poi sono ancora qui no? Figurati se schiatto per una cosa così futile- cerco di rassicurarlo e dal suo sorriso sembra che ci sia riuscita.
-Temevo che ti svegliavi con la tipica frase “Chi sono io? Chi sei tu? Dove sono?”, fortuna che stai bene- sospira di sollievo.
-Già, sto da dio a parte il dolore- replico ironica.
La porta della stanza si apre e Ino, seguita da Naruto e Sasuke, fa la sua entrata in scena.
-Sakura, santo cielo che spavento che ci hai fatto prendere- si siede accanto a Kiba, mentre gli altri rimangono in piedi.
-Sakura-chan come stai?- chiede preoccupato.
-Bene Naruto, ho solo un po’ di male alla testa-
-Per fortuna! Non sai quanti istinti omicidi ho dovuto sopprimere stamattina- probabilmente sta alludendo al povero Kiba.
-Non dire così, non è colpa sua- lo riprendo severa.
Sbuffa.
-Allora, facciamo un controllo per sicurezza… come ti chiami?- Ino inizia con il suo interrogatorio… ma io non ho nessuna amnesia!
Sospiro e l’accontento –Sakura Haruno-
-Bene, quanti anni hai?-
-18- mi metto a sedere.
-Cosa fai nella vita?-
-Il ninja medico- il mio sguardo cade su Sasuke, non me lo ricordavo affatto così.
-Con chi sto io?- arrossisce lievemente nel dirlo.
-Ti prego… non farmi domande del cavolo- sbuffo e sposto il mio sguardo su Naruto, nemmeno lui me lo ricordavo così.
Ma che è successo? Hanno fatto tutti un trattamento di bellezza?
-Divertente… va bene allora con chi sta Kiba?- un leggero sibilo di protesta da parte sua invade per un attimo la stanza.
-Con nessuno ma gli piace Hinata- dico tranquillamente.
-Solo Hinata?- chiede Naruto un po’ perplesso.
-No, ma volevo evitare di metterlo in imbarazzo- replico.
-D’accordo… con chi sta Sasuke?- continua.
-Ma perché mi chiedi con chi sta chi? Non dovresti chiedermi della mia vita?- borbotto.
-Certo, ci sto arrivando tu limitati a rispondere- sbuffa, infastidita della mia interruzione.
-Con nessuno-
-Dove lavoro io?-
Alzo gli occhi al cielo.
-Tu lavori in un negozio di fiori e fai il ninja medico come me… Rock Lee è single, Tenten è single, Hinata è single… Temari se la fa con Shikamaru, i miei genitori dicono che sono una pigrona, non ho animali in casa e mi piace dormire, vorrei poter cambiare abitudini alimentari invece di andare sempre a mangiare ramen- mi fermo e attendo.
-Sei decisamente tu…- sospira di sollievo pure lei.
-Con chi sta Naruto?- chiede lo stesso Naruto.
-Che domande fai?- faccio una smorfia.
-Ha chiesto di tutti i presenti tranne me e mi sentivo escluso’ttebayo- replica.
-D’accordo tu sei single caro il mio baka- rispondo seccata.
-Stai scherzando vero?- interviene Ino.
-Cioè?- la guardo confusa.
-Cioè su Naruto… stai scherzando vero?- si è alzata di scatto e mi fissa malissimo.
-Ecco, no? Naruto Uzumaki, 18 anni, rincorre da una vita il sogno di diventare Hokage ma di fatto non lo è perché è un eterno Peter Pan sempre pronto a farmi innervosire… no?- incrocio le braccia al petto, decisamente irritata.
Cala un pesante silenzio
-Io ti faccio innervosire?- sembra alquanto deluso.
-Non è una novità che io e te non andiamo d’accordo… ostacoli sempre i miei tentativi di avvicinarmi a Sasuke-kun, lo fai ormai da quando eravamo piccoli… non dico che ti odio, insomma essendo sempre stati compagni di team ti reputo mio amico ma… dai non dirmi che questa versione ti suona nuova?- cerco di abbozzare un sorriso.
Sembra che gli sia crollato il mondo addosso.
-Parliamo un attimo di Sasuke… lui ha fatto qualcosa che non ti è piaciuto in questi ultimi anni?- Ino continua a indagare.
-No, tipo cosa?- chiedo confusa.
-Tipo tradire il villaggio e chessò… tentare di farti a fettine?-
Inizio a ridere parecchio divertita –Oh mio dio questa si che è bella! Davvero divertente Ino-pig! Ma se siamo sempre stati insieme fino ad ora?- le espressioni di tutti sono allibite.
-Oddio, vado a chiamare il medico- esce ancora più preoccupata di come è entrata.
-Che ho detto di strano?- chiedo ingenuamente.
-Cosa hai fatto questo week end?- chiede nuovamente il baka.
-Ho dovuto passare il week end con… - esito -te? Ho un ricordo confuso di questo fine settimana… te ed Ino… e un tizio lugubre… non lo so d’accordo? Questo non me lo ricordo- mi poso una mano sulla testa ancora dolorante.
-Sakura-chan, perché?!- piagnucola prendendosi la testa tra le mani.
-Questo è strano- commento perplessa.
Il medico entra di corsa insieme a Ino, o meglio, Ino lo trascina di corsa d’entro.
-Si calmi signorina Yamanaka, la spiegazione è semplice non c’è bisogno che le apro la testa- sta borbottando tenendosi stretto la mia cartella medica.
-Ma ricorda tutto, tutto correttamente tranne due cose! È possibile?- quasi gli salta in braccio talmente è agitata.
Notando che la stiamo tutti fissando, cerca di calmarsi.
Il dottore si avvicina sorridendomi e prega ai presenti di non agitarsi.
-Buongiorno signorina Haruno, vedo che si è ripresa bene- osserva.
-Buongiorno, sì perfettamente tranne il dolore alla nuca- sorrido di rimando.
-Bene, le comunico che non ha nulla di strano, la sua memoria pare ottima tranne per qualche dettaglio… che però può recuperare col tempo, non è permanente questa sua dimenticanza- lo interrompo –come sarebbe a dire “dimenticanza?” non soffro di amnesia!-
Sospira –No ma vede, dopo l’incidente ha dimenticato alcuni dettagli della sua vita, modificandoli… è come se una parte dei suoi ricordi fosse stata danneggiata e modificata a suo piacimento, ma stia tranquilla è solo un leggero trauma, come le dicevo prima non è permanente… certo questa situazione potrebbe durare giorni, settimane e addirittura anni ma sono certo che con un po’ d’aiuto entro poco tempo tornerà come prima- conclude.
-Ino-pig spiegami cosa avrei modificato?- cerco di tenere un contegno.
-Prima di tutto hai dimenticato che Sasuke è un traditore, ha davvero fatto quello che scherzosamente ti ho detto poco fa- dice seria.
Non riesco a crederci, è come essere finita in un altro mondo.
-Mi prendi in giro?- chiedo a mezza voce.
-No i dettagli te li spiegherò con calma dopo ma sappi solo che ora sta svolgendo delle missioni per poter avere il perdono di Konoha… e tutto questo grazie al nostro nuovo Hokage…- si blocca di colpo.
-Non è più Tsunade?- chiedo davvero confusa.
-No- ribatte.
-Chi?- li fisso sconvolta uno ad uno finché Naruto non prende la parola –Io-
Lui?
-Cosa?!- cerco di trattenermi.
-Se la cosa ti sconvolge tanto, allora non voglio pensare a cosa dirai quando saprai che…- si blocca pure lui.
-Che cosa?- chiedo un po’ titubante.
-Che noi due stiamo insieme- abbassa lo sguardo.
In pochi secondi il mondo mi è crollato addosso.
Non riesco a dire niente, non riesco nemmeno a pensare a mente lucida.
Nel mio mondo era tutto perfetto, stavo riuscendo, anche se con fatica, ad avvicinarmi a Sasuke, stavo riuscendo a instaurare un buon rapporto d’amicizia con Kiba e anche con Naruto.
In questo invece… Sasuke è un traditore e Naruto è il mio ragazzo.
Sono contenta che sia diventato Hokage, probabilmente la realtà è ben diversa… probabilmente lui non è poi tanto demente.
Però non riesco ad accettarlo… io non provo nulla per lui.
-Mi dispiace- riesco a dire –ma credo che capirai se… beh, finché non riacquisterò la memoria io e te… non staremo insieme- non riesco a guardarlo mentre lo dico.
So che piaccio a Naruto, e in questo le cose non sono cambiate.
Ma mai mi sarei aspettata di farlo soffrire così, insomma, so che non mi sono mai comportata bene con lui ma… non avrei mai creduto di arrivare a tanto.
-Capisco…- sussurra.
-Spero per te che torni tutto normale- già, lo spero per te, perché per me ora va tutto bene.
Mi va bene così.
-Non preoccuparti Sakura-chan, io farò di tutto per farti tornare la memoria’ttebayo- dice rialzando lo sguardo con un luccichio inquietante negli occhi.
-Ah… be.. bene- deglutisco.
-Tutti ci proveremo!- Ino salta al collo del dottore che arrossisce di colpo.
-Io mi chiamo fuori- ribatte Sasuke.
-Ma perché Sasuke? Non fare lo stronzo- mi blocco di colpo, notando le loro espressioni stupite.
-Ehm… scusate ma con il mio Sasuke avevo un rapporto piuttosto schietto, e comunque non mi avrebbe mai abbandonata, nonostante mi ritenesse noiosa- sospiro.
-Beh, è stato divertente ricevere una risposta così diretta proprio da te, d’accordo allora ti aiuto volentieri- dice sorridendomi.
Mi ha sorriso… arrossisco vistosamente.
-Brutto stronzo, non provarci con la mia Sakura-chan! Deve ricordarsi di me non di quanto sei…- si blocca di colpo.
-Di quanto sono figo testa quadra?- chiede divertito.
-Di quanto sei frocio- sibila.
Ridacchio parecchio divertita, infondo in questo non sono poi tanto diversi.
-D’accordo donzelle lasciamola riposare…- Ino gli prende tutti e tre e li porta fuori.
-A chi hai dato della donzella?!- chiede Kiba un po’ irritato.
-Ma non posso tornare a lavoro? Oggi dovevo occuparmi di quel ragazzino… quello che è stato portato qui stamattina, me l’avevano affidato- cerco di alzarmi ma il dottore mi blocca per la spalla rimettendomi a letto.
-Riposi, le farà bene- così dicendo chiude le tende e mi lascia sola.
Questa vicenda è davvero strana…
Mi copro con il piumone, nonostante fuori ci siano più di 20° gradi.
Io e Naruto? Perché lui?
Cerco di essere coerente, sono io che non ricordo il nostro rapporto… magari mi piace da impazzire, infondo è molto più carino di quanto ricordassi.
Però se penso a Sasuke mi batte forte il cuore.
SHANNARO!
Basta pensare… meglio dormirci su!





Angolo dell’autrice
Salve, salvino! :D
Eccoci qui… è finita la pacchia vero? AH AH AH sì è finita v_v
Ma voglio darvi una soddisfazione, creerò in questo preciso momento un personaggio che chiameremo Kya.
“Naruto incontrò Kya per caso e scoprì che era lei la causa dei suoi mali… e fu così che la uccise buttandole addosso il rasengan, usandola come tiro al bersaglio con i kunai e trapassandola con una katana più e più volte, per poi appenderla come trofeo sopra il caminetto di casa sua (se ne avesse uno).”
Fine <3
Scherzi a parte dovevo proseguire con la storia, mi serviva il pretesto finale, AVETE LETTO BENE FINALE, per poi proseguire, dare una chiusura adeguata e felice al pretesto e poi… fine della storia.
Non dico che siamo vicini alla fine ma diciamo che… d’accordo cazzate a parte sì, siamo vicini alla fine v_v
Non a caso Sakura ora si riferisce in modo diverso a Naruto… passando dal “tu” al “lui” perché i suoi ricordi essendo cambiati non lo vedono più come il riferimento principale (come ho tentato di far capire dando a Naruto questo privilegio … sperando che qualcuno ci fosse arrivato xD dato che io non ho spiegato una cippa come mio solito ^^’)
Spero che questo capitolo breve ma intenso vi sia piaciuto! volevo aggiungere dell'altro, anche perché corti non mi piace farli... ma volevo tenervi sulle spine v_v cosa accadrà? e chi lo sa? ahahahah!
Ringrazio chi recensisce, chi legge senza recensire e chi passa per caso.
THANK YOU VERY MUCH!
Al prossimo capitolo! :D

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Capitolo 23
*** Io e la vera Sakura ***


Ed eccomi al primo giorno da smemorata.
È come se il mondo intorno a me sia cambiato improvvisamente, e tutto quello che prima era normale routine si è stravolto portando le persone che conosco a comportarsi stranamente e a sostenere cose che per me non esistono.
Non sarà che sto semplicemente sognando? Magari mi sveglio e tutto torna normale.
Infondo perché dovrebbe cambiare… per me ciò che ricordo è giusto e cercare di essere una Sakura diversa diventa strano… anche se tutti sostengono che quella Sakura sono io.
Allora mi chiedo, se non sono io… come sono veramente?
La vera Sakura come si comporta? Cosa fa? Cosa prova? Chi ama?
A quanto pare l’ultima domanda è facile… Naruto, ma per me non è importante, non in quel senso.
Forse la vera me non l’amava poi così tanto se è riuscita a dimenticarlo così facilmente.
Oppure ci pensava così tanto da aver compromesso proprio quel ricordo così speciale.
Mi siedo sul letto e faccio un lungo sospiro.
È un casino, tutto un grande e confuso casino.
Mi dispiace per Naruto, se davvero è riuscito a conquistarmi allora doveva essere al settimo cielo… certo, ma sono riuscita a rovinargli la festa, come sempre.
Mi alzo e spengo la sveglia, mi sono svegliata giusto mezzora prima che suonasse… ormai con tutti questi pensieri faccio fatica a dormire.
Sasuke un traditore poi… che storia orribile, ma se è vera dovrei come minimo odiarlo, ci deve aver fatto soffrire parecchio…
Vado alla toilette e mi bagno la faccia con l’acqua fredda del lavandino per svegliarmi del tutto.
Se poi è vero che Naruto è il nuovo Hokage allora forse sono solo io che non credevo abbastanza in lui e di conseguenza mi è stato facile cancellare anche questo ricordo.
Mi lavo i denti e mi sistemo i lunghi e vaporosi capelli rosa.
Faccio passare una mano in mezzo a loro e mi stupisco di non averli corti… devo dire che mi stanno bene.
Prendo una maglietta rossa e una gonna nera dall’armadio e gli indosso velocemente, l’ospedale mi ha dato alcuni giorni di libero per riprendermi.
Riprendermi da cosa poi? Da un mondo che non sembra più il mio?
Sospiro e faccio per tornare in bagno quando un foglio di carta attaccato sull’armadio, che prima non avevo notato, cattura la mia attenzione.
Mentre leggo il suo contenuto mi vengono i brividi.
Non puoi dimenticarmi!
Mi guardo in giro, preoccupata, chiunque sia l’autore non si è fatto scrupoli ad infiltrarsi in casa mia…
Noto un altro foglietto sistemato sulla porta del bagno.
Stesso contenuto…
Più esploro il mio appartamento, più emergono questi messaggi.
In totale ne ho trovati una cinquantina, cerco di calmarmi e rileggo la frase, magari capisco chi li ha scritti.
Una nota minuscola nell’estremità di un foglio mi risparmia la fatica.
Una vena inizia a pulsarmi sulla fronte, mi mordo il labbro inferiore con forza per non dire cose spiacevoli.
Dovevo capirlo…
Metto le scarpe e mi dirigo a passo spedito verso l’ufficio dell’Hokage.





Quasi non ricambio i saluti cordiali delle persone al mio passaggio, sono talmente arrabbiata che fatico pure a sorridere.
Finalmente sono davanti alla porta dell’ufficio del nostro carissimo Hokage.
Busso, forse con un po’ troppa foga, ed entro.
Naruto è seduto nella sua scrivania, indossa il solito copri fronte e la consona giacca sopra la tuta arancione.
Rock Lee è in piedi accanto a lui e mi fissa con aria solenne.
-Sakura-chan! Sapevo che saresti venuta- dice sorridendomi e invitandomi ad avvicinarmi.
Ricambio con non poca fatica il sorriso e mi avvicino arrivando a spingermi fino all’inizio della scrivania.
-Rock Lee… Naruto- sibilo.
Rock Lee inizia a tossire pesantemente e mi fa segno verso il baka.
Sospiro ma mantengo la calma –Hokage…- non accenna a smettere di tossire -…sama- biascico alzando gli occhi al cielo.
Annuisce compiaciuto.
-Si?- chiede con un espressione gioiosa.
-Secondo t…- il sopracciglione scuote la testa –voi, come mai mi trovo al vostro cospetto?- chiedo cordiale.
Si gratta per un attimo la testa, segno che è un idiota… no d’accordo, segno che ci sta, forse, seriamente pensando.
-Perché ti sono mancato?- chiede ingenuamente.
-No- mormoro.
-Perché hai capito che ti piaccio’ttebayo?- ritenta.
Scuoto la testa.
-Perché mi trovi attraente?- si morde il labbro inferiore, sta iniziando a esaurire le possibilità.
-No- sbuffo.
-Aiuto da casa- sussurra all’amico.
-Perché ti sta simpatico?- si illumina l’altro.
Inarco un sopracciglio scettica.
-Perché vuoi andare a mangiare ramen!- riprova.
-Per questi!- sbatto violentemente i fogli sul tavolo.
Sbiancano di colpo, entrambi, ma mantengono un discreto sorriso.
-Non capisco…- mormora debolmente il biondino.
-Ah, non capisci?- prendo un foglio e glielo sbatto in faccia –cosa leggi esattamente?- chiedo affabile.
-Non puoi dimenticarmi…- risponde piano.
-E…?- mi tremano i lati della bocca, sta per cedermi il sorriso.
-Niente- dice strizzando gli occhi.
-Sotto… in basso…- gli avvicino di più il foglio.
-Ah… quello… si, non è come sembra…- si allontana piano.
-Leggi- sussurro.
-Non è il caso di arrabbiarsi… possiamo risolver…- mi allungo sulla scrivania e lo prendo per il colletto della tuta mentre con l’altra mano gli spiaccico il foglio in faccia –LEGGI!- ripeto.
Deglutisce e con voce tremante soddisfa la mia richiesta -Naruto…- fa un sorrisino poco convinto
Lo lascio andare e strappo il foglietto in mille pezzi che ricadono sulla scrivania.
-Esattamente… sai cosa significa?- non sorriso più.
-Che non voglio che mi dimentichi?- si ricompone.
-No!- sbatto le mani sul tavolo facendo volare in giro i fogli e sussultare i presenti –violazione di domicilio!- una vena sta ballando sulla mia tempia.
Già, balla.
-Non metterla giù così pesante… è stata questione di tipo…. cinque minuti- cerca di calmarmi.
-Cinque minuti in giro per il mio appartamento mentre io ero indifesa nel mio letto- digrigno i denti.
-Non ti ho fatto niente! Mica dormi nuda, ecco magari in quel caso…- divaga facendomi arrabbiare ancora di più.
-Non ipotizzare!- lo riprendo per il colletto della tuta sballottandolo un po’ –non osare mai più entrare in casa mia di notte e … appendere fogli che non ti aiuteranno affatto a risolvere le cose- stringo di più la presa.
-Di giorno può farlo?- chiede Rock Lee.
-No!- guardo male anche lui.
Mi prende le braccia liberandosi dalla mia stretta.
-È stata una stupidata lo so, ma come pensi che mi senta?!- ora è lui quello arrabbiato.
-Sì, lo è stata- riesco a ribattere nonostante sia rimasta spiazzata dalla sua reazione.
-Non m’importa… perché hai dovuto dimenticare il nostro rapporto? Potevi dimenticare tutto… non so, che ti piace Sasuke, che Kiba è innamorato di te o non saprei… che Sai ti inquieta!- aumenta la stretta sulle mie braccia.
-Chi è Sai?- sono confusa.
-Eh… beh, questo mi fa piacere’ttebayo- sussurra –ma il punto è che non è giusto che dopo tutto quello che abbiamo passato non ti ricordi che stavamo insieme…- continua con un espressione rabbiosa.
Improvvisamente mi viene una specie di flash back, ho già visto questa espressione…
-Non puoi permetterti di dimenticare la nostra relazione con leggerezza!- un ricordo lontano, in mezzo alla neve…
Nevicava e io ho detto qualcosa che lo ha fatto arrabbiare…
-Mi ascolti?- mi smuove ma non reagisco.
Spalanco improvvisamente gli occhi e lo spingo via –Tu… mi ricordo…- sibilo freddamente.
-Cosa?- chiede speranzoso.
-Mi ero dichiarata una volta e tu mi hai rifiutata!- gli punto un dito contro.
-Cos… quando?- corruga la fronte.
-Nevicava e tu stavi andando da Sasuke… io ti volevo portare indietro e mi sono dichiarata…- mi fa male la testa.
-Non conta quello… hai mentito per non farmi andare’ttebayo- sussurri tristemente.
Alla parola “mentito” qualcosa scatta dentro di me, qualcosa che non avevo mai provato prima, non così intensamente… rabbia.
-Ho mentito?- è come se non fossi io a parlare –come puoi solo averlo pensato brutto idiota!- cerco di colpirlo ma schiva il mio pugno.
-Sì, mentivi! Non sono un idiota sai?- replica parando ogni mio colpo.
-No, non mentivo, non l’avevi capito?! Ne abbiamo passate tante insieme e ogni giorno sentivo che c’era qualcosa che cambiava… era come se ti vedessi per quello che eri davvero e non come un semplice amico- vacilla nel dubbio e colgo l’occasione assestandogli un pugno in faccia.
Arretra di qualche passo ma rimane in piedi –No, sei una bugiarda, non ti piacevo io, tu volevi Sasuke e lo sapevano tutti!- si avvicina velocemente cercando di afferrarmi per i polsi ma prima che possa riuscirci salto dall’altra parte della stanza.
Rock Lee rimane fermo, probabilmente un po’ sconvolto dalla nostra reazione.
-Cosa mi tocca sentire- ghigno divertita mentre perdo il controllo delle parole che escono senza che io riesca a fermarle -patetico… cosa credevi? Che fossi ancora innamorata di Sasuke? Cioè fammi capire… - mi avvicino velocemente –credi che solo perché mi piaceva quando ero piccola devo per forza rimanere legata a lui per tutta la vita?!- provo a colpirlo nuovamente ma riesce a evitare anche i calci –In tutto il mondo le persone si innamorano di più persone ma no… Sakura Haruno non può innamorarsi di nessun altro! È la regola, lei deve stare solo dietro a Sasuke… non può provare niente per nessun’altro… cos’è una specie di maledizione?!- miro nuovamente alla faccia ma si sposta velocemente facendomi rompere la parete, creando così un grosso buco.
-Non dico che tu non possa innamorarti di qualcun altro…- mi afferra per un braccio lanciandomi verso la scrivania, ci finisco sopra facendo sussultare il povero spettatore –ma i tuoi sentimenti per Sasuke sono profondi e sinceri, quindi non era proprio possibile che tu…- mi blocca per i polsi –ti innamorassi di me- conclude con rabbia.
-Davvero?! ma allora sei davvero una testa quadra!- gli do una testata talmente forte da farlo cadere a terra –sei un baka! Non ti entra nel cervello nemmeno una cosa tanto semplice, come hai fatto a diventare Hokage?! Come fai a vegliare su questo piccolo paese se non capisci nemmeno i sentimenti degli altri?!- gli assesto un pugno nello stomaco facendolo schiantare contro il muro.
So che non è giusto ma non riesco a frenarmi, non ho il controllo delle mie azioni… sono furiosa.
-Io non capisco i sentimenti? Divertente detto da una che gli ha sempre calpestati senza ritegno!- schiva la sedia della scrivania che gli ho amorevolmente lanciato contro.
-Hai ragione! Sono stata una stronza, ho sempre pensato che fossi un ragazzino debole e stupido che rompeva soltanto le uova nel paniere, odioso piccolo insetto prepotente che credeva di poter diventare qualcosa che era decisamente troppo grande per lui!- urlo rabbiosa facendolo tremare per la rabbia.
-Parla quella che era solo una palla al piede… una zavorra inutile e pesante da portarsi dietro, ma io lo facevo lo stesso perché mi piacevi, anche se eri una ragazzina viziata, prepotente, violenta, piagnona e debole!- mi afferra per la vita sbattendomi nuovamente contro quella maledetta scrivania che non so come mai non accenna a cedere.
-È vero, lo so! Ma almeno io mi lavavo!- replico dimenandomi –e arrivavo puntuale… e avevo un ottima padronanza del chakra mister “diventerò un hokage gne gne gne”- scimmiotto la sua voce.
-Ma togliendo tutto questo nelle battaglie più serie e pericolose non servivi a un cazzo!- mi mordo con foga il labbro inferiore per trattenere le lacrime di rabbia.
Anche se so che ha dannatamente ragione.
-Anche tu eri una caghetta all’inizio!- preciso.
-Sì ma c’è un abissale differenza tra me e te’ttebayo!- mi artiglia i polsi –non c’è nemmeno paragone tra me e te, sappiamo chi è il più forte e il più utile- sibila.
-Bene allora perché non mi lasci perdere? Colpisci invece di continuare a sballottarmi in giro come una mina vagante!- non faccio più resistenza.
-Hai ragione non so perché mi trattengo dal farlo….- alza il braccio destro e chiude la mano a mo’ di pugno, chiudo gli occhi ormai pieni di lacrime e attendo il colpo.
-Ragazzi scusate ma non credo che dobbiate essere così drastici…- lo ignoriamo.
Un tonfo sordo rimbomba per la stanza, apro gli occhi e rimango stupita nel vedere che ha colpito la scrivania.
-In realtà lo so benissimo perché, non m’importa cosa pensi di me… non me ne mai importato- sospira –anche se eri debole, stronza, violenta e piagnona… non riuscivo ad odiarti, anzi, volevo proteggerti e ricevere uno dei tuoi bellissimi sorrisi…. Ma tu guardavi solo Sasuke, sempre e solo lui… anche se continuavo a provarci una parte di me si è rassegnata… e poi quel giorno, sotto la neve, dicesti di amarmi, finalmente avevo sentito quella dichiarazione che aspettavo da tanto tempo ma poi compresi che c’era qualcosa sotto, non so perché ma non potevo crederci, era come se mi stessi prendendo in giro, come se potevi prenderti la libertà di giocare con i miei sentimenti… e non l’avevi mai fatto prima, lo sapevo bene, anche se mi feriva il tuo comportamento, non hai mai finto di amarmi, anzi mi respingevi… forse è per questo motivo che non sono riuscito a crederti- abbassa lo sguardo.
-Io ti odiavo perché tu… riuscivi a stabilire un contatto con Sasuke, anche se come amici-nemici siete sempre stati legati da un legame profondo d’amicizia, qualcosa che io non sono mai riuscita ad avere… ma nonostante questo riconoscevo il tuo valore, nonostante le tue lagne e il tuo vizio di tentare di metterti in mezzo a noi beh, ho sempre pensato che fossi forte e determinato, invidiavo questo tuo lato, questa tua forza e il fatto che eri dannatamente buono… così buono da risultare un baka completo, ma anche un ninja formidabile- distolgo lo sguardo un po’ imbarazzata -… ad ogni modo, anche se non può sembrare… ero sincera, forse non ti amavo profondamente ma… mi piacevi tanto e Sasuke era diventato un pensiero secondario- arrossisco lievemente.
Si alza portandomi con se e rimaniamo in silenzio per un attimo.
-Scusami per prima- sussurro.
-Non fa niente, scusa anche tu…- improvvisamente mi abbraccia, stringendomi forte a se.
Nonostante l’imbarazzo non cerco di liberarmi, mi lascio avvolgere dal suo calore che stranamente mi sembra così familiare.
-Ti ho distrutto metà ufficio- osservo.
-Chissenefrega- replica tranquillamente.
-Lee ci sta guardando- continuo.
-Si sta coprendo la faccia con le mani- precisa.
-Ah…-
-Sono felice che ti sia ricordata… nonostante sia stato pesante’ttebayo- si allontana il tanto che basta per guardarmi negli occhi.
-Ricordata?- chiedo confusa.
-Sì… di noi- senza smettere di guardarmi intensamente negli occhi, si avvicina lentamente.
-Ehm… no, non hai capito- divento rossissima e cerco di allontanarmi.
-Come sarebbe?- sussurra a pochi centimetri dalle mie labbra.
-Mi sono ricordata di quell’episodio… ed è stato come se qualcun altro prendesse il controllo del mio corpo… e poi ora so per certo che quella volta non mentivo, non so è come se lo sapessi… ma non è cambiato nulla- abbozzo un sorriso.
Sbianca di colpo.
-Cosa?!- rimane paralizzato.
-Però devo ammettere che non ti vedo più come prima, ora che ho esternato i miei pensieri inizio a capire come mi sentivo prima dell’incidente…- ammetto.
-Mi consola che c’è un barlume di speranza…- riprende ad avvicinarsi.
-Cosa fai?- chiedo preoccupata.
-Magari un bacio risolve tutto- dice allegramente.
Gli do un pugno in testa.
-Sakura-chan… ma perché finisce sempre così dattebayo?!- piagnucola massaggiandosela.
-Questa è una molestia sessuale, aggiunta alla violazione di domicilio può crearti dei seri problemi, quindi non faccia mosse avventate Hokage-sama!- gli punto un dito contro sorridendo.
-Crudele…- borbotta.
Improvvisamente la porta si apre e fanno la loro entrata Ino e un tizio alquanto lugubre.
-Oh mio dio, cosa è successo?!- chiede preoccupata –chi ha sfondato la parete?! E la scrivania?! E perché Rock Lee si copre la faccia?!- si porta le mani tra i capelli.
-Ecco… è una storia divertente in realtà…- inizio con poca convinzione.
-Sono inciampato e ho sfondato il muro… poi la scrivania beh… si è sfasciata sapete ormai è vecchia- ridacchia.
-E perché la sedia e laggiù?- chiede il tizio.
-Ho visto uno scarafaggio e volevo schiacciarlo- preciso.
-Non me la raccontate giusta… Rock Lee?- si rivolge al poverino che le sorride.
-Io non ho visto niente! Un soldato non parla mai!- fa il gesto di cucirsi la bocca.
-Prima o poi scoprirò la verità- mi minaccia la Yamanaka.
-Sakura-san non è che hai cercato di ucciderlo?- chiede l’albino.
Okay, non è tecnicamente un albino… però…
-Tu saresti?- chiedo abbozzando un sorriso.
-Non ti ricordi di Sai?!- sbotta Ino.
-No, ma qualcosa mi dice che è meglio così- il baka mi mette una mano sulla spalla e annuisce energicamente.
-È il mio ragazzo, nonché sostituto di Sasuke nel vostro team….- dice arrossendo lievemente.
-Ah capisco- non so che altro dire.
Questo ragazzo ha un sorriso inquietante.
-Suppongo che non ti ricordi neanche che nomignolo amichevole ti avevo affibbiato la prima volta che ci siamo conosciuti- ribatte seccato.
-No…- dal canto loro Ino e Naruto gesticolano nervosamente verso Sai, come per fermarlo.
Ora sono curiosa.
-Magari se te lo dico ti aiuto a ricordarti di me- dice sorridendomi gentilmente.
Ricambio il sorriso –Sì, sarebbe carino- infondo è un bravo ragazzo.
-No, non farlo- ribatte il biondino.
-Era qualcosa tipo…brutta racchia- scandisce bene le parole.
Una, ma che dico? Tre vene iniziano a pulsarmi sulla tempia.
-Tu… brutto essere indescrivibile!- cercò di picchiarlo ma vengo fermata da Naruto che mi tiene ben salda.
Finisco così per colpire lui mentre insulto il lugubre individuo maleducato.
Questa scenetta mi ricorda vagamente qualcosa e mi fermo di colpo.
-Effettivamente ho un vago ricordo di te… brutto cesso- sibilo.
-Lo prenderò come un complimento- non smette di sorridere.
-Potevi ricordartene prima’ttebayo- replica massaggiandosi la faccia lesa.
-Scusa…- mi schiarisco la voce e prendo Ino sottobraccio –che dici se mi racconti un po’ di cosette riguardo quello che ho dimenticato… e anche di lui?- indico il suo ragazzo.
-D’accordo, fammi solo parlare svelto con Naruto e poi sono tutta tua- mi sorride.
Sento che piano piano, anche se in modo un po’ drastico, sto iniziando ad abituarmi a questa situazione alquanto bizzarra.
Però spero di uscirne presto!





Dopo la chiacchierata con Ino, sono un po’ più sollevata.
Mi sento al passo coi tempi, ecco, anche se fa davvero strano tutto questo.
Tornando a casa ho trovato un mazzo di rose davanti alla porta con un bigliettino che diceva “Ti amo lo stesso”, strano ma vero so benissimo che si tratta di Naruto.
Non ho potuto fare a meno di pensare che è stato un gesto carino e che infondo è davvero dolce.
Anche se mi vergogno per la sfuriata nel suo ufficio.
Faccio per entrare in casa quando Sasuke spunta da dietro l’angolo insieme a due ragazze sconosciute.
La prima è alta e slanciata, con i capelli rossi da una parte mossi e dall’altra lisci, porta degli occhiali e ha un aria alquanto ostile.
L’altra è minuta e di corporatura esile, ha i capelli lunghi scuri e ribelli e dei grandi occhi verdi, a vederla pare decisamente più tranquilla della prima.
Saluto Sasuke con un gesto della mano e gli sorrido avvicinandomi.
-Ciao Sakura- risponde abbozzando un sorriso.
Intanto la rossa sta riprendendo l’altra ragazza.
-Non posso crederci, ogni volta che incontro Sasuke-kun devo trovare anche te… non so perché ma la cosa mi irrita terribilmente- sibila.
-Se hai dei problemi con me basta dirlo… non è colpa mia, non ho chiesto io di ritrovarmelo come vicino di casa- replica tranquillamente.
-Ti tengo d’occhio- la minaccia.
-Accomodati, mi mancava un'altra psicopatica nella mia vita- sussurra roteando gli occhi, evidentemente seccata.
-Tue amiche?- chiedo.
-Non ti ricordi di Karin?- fa un semi ghigno divertito.
-Peccato, mi dispiace sentirlo- risponde la rossa –anche perché mi volevo scusare per la semi indecente scenata di qualche giorno fa… ma se non te la ricordi- si sistema gli occhiali.
-Mi dispiace- dico sinceramente dispiaciuta, infondo sembra simpatica.
-Non preoccuparti… anzi spero che risolvi con il tuo fidanzato- mi da una pacca amichevole sulla schiena.
-Grazie..- dico un po’ a disagio.
-Hai un tatto pari a quello di un elefante- sussurra la sconosciuta.
-Hai detto qualcosa?- chiede aggrottando la fronte.
-Io? No niente, rilassati- le sorride affabile.
-Lei è Midori ed è la mia vicina di casa- precisa.
-Felice di fare la tua conoscenza- mi sorride.
-Grazie, piacere io sono Sakura- ricambio il sorriso.
Vicina di casa… beata lei!
Non posso fare a meno di pensarlo, so che dopo quello che è successo dovrei smetterla, è chiaro che mi piaceva Naruto… ma non posso!
Sasuke è il mio crucio.
-Stavate andando da qualche parte?- chiedo.
-Ho visto che quei due uscivano insieme e mi sono aggiunta al gruppo- mormora Karin mandando un occhiataccia a Midori.
-In realtà non stiamo uscendo insieme- arrossisce lievemente –dato che è uno scansafatiche e non vuole mai cucinare, una sera l’ho invitato a cenare da me e da quel giorno me lo ritrovo a casa regolarmente per i pasti…- sussurra un po’ imbarazzata.
-Sei tu che non mi scacci mai, pensavo che ti facesse piacere avere un po’ di compagnia- ribatte.
-Compagnia è una parola grossa detta da uno che mangia per poi stare zitto tutto il tempo- sibila.
-Dettagli- incrocia le braccia al petto.
-Fatto sta che stasera non avevo voglia di cucinare così sono uscita fuori per cenare, e mi ha seguita- sospira.
-Mi andava di uscire, non l’ho fatto per seguirti- distoglie lo sguardo, sembra quasi offeso.
-Come vuoi… prima donna- sussurra.
-Ti ho sentita- fa una smorfia.
Non sono gelosa, ma sento che c’è una strana empatia.
-Non parlate con così tanta confidenza!- sbotta la rossa –non è carino- precisa ricomponendosi.
-Te lo regalo se vuoi- lo spinge verso di lei.
-Non ho bisogno della tua carità- lo spinge con più forza facendolo schiantare contro la poverina.
-Non è divertente- replica l’interessato aiutandola a rialzarsi.
-Infatti…- accetta l’aiuto e si ritrova quasi fra le sue braccia, si sposta subito in evidente imbarazzo.
Forse ora potrei essere gelosa.
-Tu hai piani per stasera?- chiede Karin prendendomi sottobraccio –perché più siamo meglio è- sottolinea.
Non vuole proprio che i due rimangano da soli.
-In effetti no-
-Bene è deciso! Si va tutti a mangiare!- esulta.
-Io vado a mangiare all’Ichiraku… poi non so voi- replica Midori allontanandosi.
-Io la seguo- fa spallucce Sasuke affiancandola.
-È chiaro che ci andiamo tutti!- precisa Karin trascinandomi con lei.
Ho il brutto presentimento di essermela andata a cercare.
Arriviamo al chiosco e Midori si siede per prima seguita da Sasuke, me e Karin.
-Non sapevo che fossi una patita del ramen- dico.
-Beh, non è il mio piatto preferito ma ogni tanto mi viene voglia di mangiarlo- prende la ciotola di ramen e ringrazia Teuchi.
-Capisco- mi ritrovo davanti la solita ciotola, cerco di consolarmi pensando che almeno stasera ho una compagnia diversa.
-Ah Sakura-san buonasera- fanno la loro entrata Hinata e Kiba.
-Buonasera!- sorrido.
-Che sorpresa ma non vedo Naruto- osserva Kiba sedendosi con lei.
-È un party privato- replica Karin.
-No è che gli ho incontrati per caso- preciso.
-Siete una coppietta?- chiede Karin guardandoli maliziosamente.
-Tatto da elefante… la vendetta- sibila Midori.
Sasuke trattiene una risata e sul fatto che possa ridere mi stupisco.
-N… no… siamo amici- precisa la poverina prendendo fuoco.
-Esatto- arrossisce pure lui.
-Non fate gli smidollati, stareste bene insieme!- continua senza freni.
-Mmmh che buono questo ramen, Sasuke vuoi che ti imbocchi?- chiede allegramente la mora portando le bacchette vicino alla bocca di lui.
Evidentemente sta cercando di distrarre Karin dalle sue vittime, e ci sta riuscendo molto bene.
-Come osi?! Non provarci neanche- si alza di scatto facendo vibrare il tavolo.
-Aaah- apre la bocca e mangia il ramen della vicina.
Midori rimane di sasso, non pensava di farlo davvero.
Karin è sbiancata di colpo.
Io cerco di riderci su.
-Chi ti ha autorizzato a farlo davvero?- sibila prendendo una generosa porzione dalla ciotola dell’Uchiha.
-Sei tu che hai proposti di.. non rubare dalla mia ciotola- cerca di bloccarla con le proprie bacchette.
-Vi odio- sussurra la rossa tornando a mangiare il suo ramen.
Kiba e Hinata stanno parlando allegramente, cercando di ignorare la nostra stramba combriccola.
Sospiro e cerco di non badare alla semi litigata dei due vicini di casa.
Infondo come primo giorno da smemorata non è andato poi tanto male.





Angolo dell’autrice
Ehilà!
Eccoci con il seguito :) spero che vi sia piaciuto, non so mi è venuto questo “BOOM” di idee malsane su una violenta litigata xD infondo cosa poteva fare Naruto? Cioè io mi sarei sentita malissimo e mi sarei arrabbiata v_v xD spero che non lo troviate troppo estremo ^_^ fatemi sapere!!!
Allora il personaggio di Midori è stato spudoratamente preso dalla carissima _Sunshine liar_ :D spero che ti sia piaciuto come ti ho introdotta nella ff >_< e soprattutto come ti ho chiamata! (scusa e che so già che domani e dopo non potrò postare perché non sono a casa :) e avevo promesso di farlo entro domani! Perdono!!!).
Figuratevi che ho sognato di postare un capitolo orrendo e ricevevo tantissime recensioni di insulti o_o’ è stato bello svegliarmi e sapere di sbagliarmi xD mi vanno benissimo le critiche ma quelli erano proprio insulti pesanti insensati xD
Ringrazio tutti TUTTI, tu che recensisci, tu che leggi, tu che chiudi dopo tre minuti, tu che non la guardi nemmeno!(no aspetta… forse tu no v.v) GRAZIE :D
Al prossimo capitolo! :* :3

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Capitolo 24
*** The baka love song ***


Sto beatamente sonnecchiando nel mio amato letto, i ricordi della sera prima sono confusi, se non mi sbaglio ho lasciato che Midori e Sasuke trasportassero una Karin alquanto ubriaca a casa, ci aveva dato dentro col sakè dopo aver notato che Sasuke era impassibile come sempre.
Sbadiglio sonoramente e mi volto dall’altra parte, il mio braccio sfiora qualcosa di morbido e soffice, apro pigramente un occhio e vedo un orsetto bianco di peluche che mi sorride.
Sono sicura di non avere peluche in camera, non più.
Lo prendo e l’avvicino osservandolo attentamente.
Ha fra le zampe uno di quei patetici cuoricini di stoffa rosso fuoco, odio quel tipo di peluche, sembrano progettati apposta per far sembrare chi te li ha regalati un perfetto idiota che non sapeva che cavolo prenderti e per forza di cose la sua scelta è ricaduta su un banale orsetto col cuoricino.
Leggo il bigliettino che ha attaccato all’orecchio e trattengo una risata. In questo caso non è stato l’orsetto a renderlo un idiota, dato che me l’ha regalato il baka.
Sakura-chan preparati a una giornata all’insegna del romanticismo, è inutile che provi a sottrarti so dove abiti! Stavolta mi limiterò ad aprire la finestra e a lanciare dentro l’orsetto, quindi non può essere considerata violazione di domicilio!.
Sembra più una minaccia che un regalo romantico, però devo ammettere che è stato carino, forse un po’ banale ma comunque…
Forse dovrei sbarrare la finestra… inizia a preoccuparmi il fatto che venga usata così tranquillamente.
Stringo l’orsetto al petto e sospiro. Dovrei iniziare a prendere seriamente in considerazione il fatto di impegnarmi nel recuperare la memoria, vivere così è troppo strano.
Lascio il peluche sul letto e mi alzo iniziando a stiracchiarmi sonoramente.
Butto un occhio sull’orologio del comodino, sono le 9:00, sbuffo e vado in bagno.
Una volta sistemata decido di uscire a farmi una passeggiata.
Una sorpresa mi attende fuori casa, Sasuke.
-Ciao- dico poco convinta fissandolo come se fosse un alieno.
-Ciao Sakura- risponde cordiale, mi mette i brividi.
-Posso fare qualcosa per te?- chiedo titubante senza smettere di fissarlo.
-Smettila di fissarmi come se fossi un cane a tre teste riemerso dagli inferi e forse potrei spiegarti come mai mi trovo qui- commenta facendo una smorfia di disappunto.
-Scusa- distolgo lo sguardo –Quindi… perché sei qui?- chiedo curiosa.
-Sono in missione- risponde semplicemente.
-Davvero? davanti a casa mia? Che cosa curiosa… ci stanno attaccando gli alieni o un ninja terrificante ha lanciato una bomba in casa mia dalla finestra e stai andando a recuperarla?- dico ironica.
-Spiritosa- sospira –ho l’impressione che ti sia inacidita- osserva.
-Senti, smettila di perdere tempo e spiegami che cavolo ci fai davanti a casa mia- replico secca, mi irrito facilmente se non mi rispondono subito.
-Hai le mestruazioni?- inarca un sopracciglio infastidito.
-Che diamine Sasuke… dimmi perché sei qui- dico esasperata.
Non che non mi faccia piacere vederlo, ma sono sicura che c’entra Naruto.
-D’accordo…- indica la strada –andiamo a fare un giro- si volta e inizia a camminare.
-Sc.. scusami?- chiedo ancora più confusa seguendolo.
-Ho una missione ma non posso dirti niente- continua impassibile aumentando il passo.
Riesco ad affiancarlo -Sei sempre così simpatico o è solo un caso questo tuo carattere da caga cazzo? No perché a volte sei davvero impossibile- non so come mai, ma mi irrita.
-Sei sempre così educata o hai del sangue che sgorga a fiumi la sotto? No perché a volte sembri uno scaricatore di porto- replica tranquillamente.
-Scusami, ho sbagliato a dire una cosa poco carina, ma sono nervosa… ho ricevuto una minaccia nel mio letto poco fa- spiego riprendendo la calma.
-Pensavo fosse un bigliettino romantico- riflette ad alta voce –ma accetto le tue scuse- si rilassa.
-Ah! Lo sapevo… stai tramando contro di me- gli punto un dito contro ficcandoglielo quasi nel naso.
-Attenta a dove punti quel coso- mi allontana la mano –beccato, sì è per conto della testa quadra- fa spallucce.
-Sasucio- dico in tono mieloso parandomi davanti a lui –confessa… cosa devo sopportare oggi?- mi avvicino piano sfidandolo con gli occhi –non osare mentirmi- sottolineo.
-Sa…sucio?- chiede facendo una smorfia –non iniziare a darmi nomignoli! Sei peggio di Midori- sussurra.
-Perché lei come ti chiama?- chiedo divertita.
-… non te lo dico- cerca di superarmi invano.
-Dimmelo Suke… Sasuciooooooo- gli sibilo nell’orecchio facendolo innervosire.
-Non ti avvicinare mi fai impressione- mi allontana gentilmente.
-Dimmelo Sasu-chan- continuo –Sasukino dimmelo- inizio a saltellargli intorno, peggio di un coniglio, mentre pronuncio il nome “Sasucio” quasi urlando.
Mi sento una perfetta idiota, ma quanto mi sto divertendo?
I passanti ci fissano confusi e spaventati dalla mia poca serietà, dal canto suo sta passando dal rosso al violaceo.
Cederà… devo saperlo!
-D’accordo, smettila- mi afferra per un braccio bloccandomi.
-Dimmi Sasuke-kun… dimmi…- canticchio.
-Mi chiama Suko- dice secco.
-Suko?- chiedo.
-Hai capito benissimo- mi guarda male.
-Suko Sasucio… Sasucio Suko….- sono diventata rossa in faccia, lo sento, gli occhi sono lucidi e faccio fatica a parlare.
-Non osare- mi minaccia.
-A fare cosa…. Suko?- chiedo con voce incrinata.
-A ridere… e non chiamarmi così- mi supera mentre scoppio in una grossa, grassa, immensa risata.
Mi stanno uscendo le lacrime senza controllo e mi fa male la pancia.
-Aspe… aspetta Sasu…. ke… aspettami… non volevo urtare la tua sensibilità- mi trascino a fatica nella sua direzione, non riesco a tornare seria.
-Non hai urtato la mia …. Smettila di ridere- si ferma ad aspettarmi.
-D’accordo, abbiamo iniziato col piede sbagliato… ricominciamo, vuoi?- chiedo sorridendo mentre mi tengo la pancia dolorante.
-E sia- mi porge la mano per aiutarmi –ma guai a te se osi chiamarmi ancora… sai come… Saku… Saku….. quando troverò il modo per storpiare il tuo nome sta sicura che avrò la mia vendetta- asserisce.
-Ci conto Sasuke-kun- replico divertita afferrandogli la mano con forza –davvero tanto- gli faccio l’occhiolino.
-Tsk da quando sei così infantile?- chiede riprendendo a camminare.
-Da un po’- arrossisco lievemente mentre mi trascina in giro.
Ho sempre sognato di tenerlo per mano in questo modo, sono dovuta quasi morire dal ridere per riuscirci.
A vederci sembriamo una coppia mal assortita, direi ridicola dato che lui cammina a passo spedito con la mia mano nella sua, mentre io ho la schiena piegata perché mi sto tenendo la pancia e quasi inciampo per mantenere il suo passo.
-Così non funziona Sasuke- mi lamento puntando i talloni a terra, cercando di farlo fermare, senza però risultato, continua a camminare facendomi frizionare i talloni.
-Mi sembra vada alla grande- scorgo un semi ghigno sul suo viso.
Brutto furbacchione, hai capito… non mi tiene la mano per aiutarmi ma per dispetto.
-Basta, fermati- mi lascio andare, letteralmente, cadendo a terra.
Non accenna a fermarsi… mi sta praticamente strisciando sull’asfalto.
Prendo un grosso respiro e urlo –SASUCIO- più a lungo che posso.
-Al diavolo- il sorrisino svanisce e si volta di scatto con aria ostile –sei davvero impossibile- si lamenta prendendomi per un braccio e tirandomi su come se fossi una piuma.
-Finalmente ti sei fermato- lo riprendo.
-Sakkuina dei mie stivali- dice serio.
-Sakkuina?- chiedo spalancando gli occhi.
-È così terribile?- chiede sbuffando.
-Impegnati di più, vedrai che la prossima uscirà meglio- lo consolo dandogli una pacca sulla schiena.
-Non sono così idiota da progettare nomi stupidi- replica.
-Lo so, sei come il principe delle tenebre che tutte le ragazzine vorrebbero, il bello e tenebroso… stronzo e dannatamente antipatico, privo di sentimenti e di amore… ma un giorno arriverà la fanciulla che riuscirà a penetrare quel tuo cuore di pietra, a rubartelo e a farti implorare di riaverlo come se fossi una femminuccia indifesa, allora forse, notando questo tuo lato piagnucoloso, deciderà di rinunciare a te e getterà via il tuo cuore come tu hai fatto con molte ragazze di questo villaggio…- concludo soddisfatta.
-Mi chiedo perché sto perdendo il mio tempo con te- riprende a camminare.
-Non capisci niente, è una metafora! Dovresti saperlo- mi avvinghio al suo braccio.
-Cosa stai facendo- chiede senza scomporsi.
-Me lo devi dopo avermi trascinata a terra- aumento la presa –non sai da quanto tempo voglio farlo- distolgo lo sguardo leggermente imbarazzata. La mia euforia mi ha fatto dire una cosa che avrei preferito tenermi per me.
-Lo so- abbozza un sorriso.
-Davvero?- chiedo stupita.
-Non sono una testa quadra- precisa –ma potresti dirmelo chiaramente- conclude.
-Dirtelo chiaramente implicherebbe… chiudere la faccenda, giusto?- chiedo titubante.
-Esatto, è una cosa giusta, sia per te che per me- stavolta sta sorridendo davvero, la cosa mi affascina –dobbiamo darci un taglio Sakura, la cosa sta andando avanti da troppo tempo- si ferma e mi guarda –quindi?-
Mi stacco dal suo braccio e cerco di sostenere il suo sguardo –non so se voglio farlo- replico.
-Non essere codarda, bisogna accettare tutto dalla vita, lo sai- continua serio.
-So cosa mi dirai e non so se voglio sentirlo- mi mordo il labbro inferiore con forza.
-Sei sicura che non è quello che infondo vorresti sentirti dire?- chiede posandomi un dito sulle labbra –smetti di torturarti inutilmente… sono passati tanti anni, dobbiamo essere sinceri l’uno con l’altra-
-Lo so, ma tu distruggerai ogni mia difesa e mi darai la tua risposta con quel tono da saccente testa di cazzo che mi farà salire la rabbia e… la tristezza- sussurro.
-Grazie per il complimento, ma non lo saprai mai se non provi, sei davvero così immatura da evitare uno scontro diretto? Avanti, so che sai fare di meglio- mi stuzzica.
-D’accordo- mi faccio coraggio –anche se la cosa mi mette a disagio… perché all’improvviso dovrei farlo?- non riesco a non lamentarmi.
-Sakura…- mi riprende guardandomi seriamente.
-Va bene… se ci tieni tanto- mi schiarisco la voce –Sasuke-kun, non so dirti con esattezza il perché tu mi piacessi così tanto, forse perché eri bello, forse perché non guardavi nessuna ragazza e questo ti infondeva un aria di superiorità e fascino in più… non lo so, so solo che avrei fatto di tutto per te, mi scuso se sono stata noiosa e appiccicosa in tutti questi anni, ma non potevo farne a meno, volevo entrare nelle tue grazie, starti simpatica e farti innamorare di me… so che non ci sono riuscita, non prendiamoci in giro, tu sei troppo complicato e irraggiungibile per un comune essere umano… ma nonostante questo vorrei aprirti comunque il mio cuore, anche se non l’accetterai… posso dire con certezza di averti amato- lo guardo dritto negli occhi –tu mi piaci- mi metto una mano sul cuore –e il fatto che il mio cuore stia…- mi blocco di colpo, il mio cuore non sta battendo a mille come avevo immaginato –il fatto che… il mio cuore non stia battendo all’impazzata….- lo guardo sconvolta –significa che tu- sono confusa –tu…- corrugo la fronte –possibile che tu…- lo afferro d’impulso per il colletto della tuta, prendendolo alla sprovvista, e lo bacio.
Non sento le farfalle nello stomaco, non sento il cuore battere forte, non sento il rossore tingermi le guance… non provo niente di particolare.
Lo lascio andare.
-Tu non mi piaci più- concludo allibita.
Ritorno a guardarlo e noto che la sua espressione non è più tanto impassibile, un lieve e quasi impercettibile rossore gli tinge le guance diafane e i suoi occhi sembrano più intensi.
-Lo sapevo- sorride –ti ringrazio per la sincerità- sospira e riprende a camminare –il mio lavoro l’ho fatto, grazie per la passeggiata, a presto e… amici come prima Sakucia- mentre si allontana gli scappa una lieve risata.
Rimango immobile, sconvolta… ora mi è tutto chiaro, non ci posso credere e come ricevere uno schiaffo in pieno viso… sono conscia del fatto incredibile, ma che dico? Inspiegabile…. alla fine non gli ero poi così indifferente.
Anche se lo so con certezza, non mi sento felice.
È come se si fosse creato un grande vuoto, una volta avrei esultato e mi sarei fiondata fra le sue braccia a sapere che ho una speranza, ma adesso? Adesso non m’importa.
Cerco di riprendermi, strabuzzo gli occhi e chiudo a fatica la bocca, quasi la mascella mi cede per lo stupore.
Vorrei urlare, urlare di rabbia e di sconforto, è come se fosse tutto sbagliato, cosa c’è che non va in me? Perché non gli corro dietro?
Perché non voglio.
Non è lui… tutto qui.
Lo era prima, ma adesso no, non è difficile da capire… ma maledettamente complicato da accettare.
Voglio trovare quella persona, la vera persona che mi piace e colmare il vuoto orribile che mi opprime lo stomaco.
Voglio tornare com’ero.
Bakalandia mi aspetta, fammi capire se sei tu quello che sto cercando.





Mi ritrovo seduta sullo sgabello dell’Ichiraku, la testa tra le nuvole e l’espressione vuota.
Ingoio il boccone di ramen senza lamentarmi del fatto che beh… si tratta ancora di ramen!
Sono successe troppe cose, mi confondono le idee.
-Ciao Sakura- Kiba si siede accanto a me, facendomi un largo sorriso.
-Ciao Kiba- replico in tono assente.
-Come stai? La testa?- chiede premuroso, ordinando una ciotola di ramen.
-Bene grazie, non ho più male… tu come te la passi?- chiedo riprendendomi.
-Non mi lamento- si schiarisce la voce –sono in missione però- asserisce.
-Tipo che dovrei dichiararmi, scoprire che non mi piaci e poi baciarti per confermarlo?- chiedo scettica.
-N…no che dici- arrossisce lievemente –in realtà dovresti aiutarmi a portarla a termine-
-Davvero? dimmi un po’… come?- sono preoccupata, non voglio un'altra batosta.
-Dovresti stare un po’ con me oggi pomeriggio- cerca di darsi un tono.
-Kiba, te lo dico sinceramente, non mi piaci in quel senso- cerco di essere gentile.
-Lo so, non è mica per te che lo faccio- si giustifica.
-Ah, per chi allora?- sono molto più che confusa.
-Beh… vorrei capire se interesso a Hinata- si gratta la testa nervosamente –dovresti uscire con noi dopo pranzo… e far finta di essere attratta da me….- dice imbarazzato.
-Così Hinata mi pesta e capisce che gli piaci?- sbuffo –ridicolo… non lo farò- finisco la ciotola e mi alzo.
-Perché fai così…non vuoi aiutarmi?- chiede sconsolato.
-Perché è stupido! Non devi fare una cosa tanto sciocca…. Te l’ha consigliata quel genio mancato di Naruto?- indago mentre lascio i soldi sul tavolo.
-No… forse… comunque aiutami dai- mi supplica finendo in un baleno il suo ramen.
-Certo che ti aiuto, ma a modo mio- lo prendo per il braccio e lo trascino con me.
-Cosa stai facendo?- chiede preoccupato.
-Nulla rilassati…- cerco di rassicurarlo.
-Il fatto che stai facendo qualcosa implica che stai mentendo- osserva cercando di fare resistenza.
-Se c’è una cosa che ho imparato è che le stupide tattiche strategiche in amore non funzionano- constato –quindi smettila di fare il bambinone- tiro più forte.
Improvvisamente appare Hinata che mi risparmia la fatica di andare a cercarla.
Prendo bene la mira e con uno strattone ben dosato di forza bruta lo lancio letteralmente verso di lei, facendoglielo volare addosso, gli finisce fra le braccia e inevitabilmente vacilla, ma non cadere.
Poso le mani sui fianchi e annuisco soddisfatta della mia azione.
Hinata, evidentemente impreparata, strabuzza gli occhi più volte per rendersi conto della situazione. Notando il viso di Kiba a pochi centimetri dal suo, che la fissa sconvolto e mortificato, prende letteralmente fuoco e sviene.
-Ecco la tua risposta- urlo divertita. Probabilmente l’avrebbe fatto anche con Naruto, ma provare non nuoce.
La prende istintivamente fra le braccia sventolandole una mano sul viso, cercando di farla riprendere –Non potevi farlo in modo più… gentile?- chiede un po’ irritato.
-No, mi dispiace- sbuffo.
-Hinata… scusami non volevo travolgerti- si scusa mentre lei riprende conoscenza.
-No.. non fa niente Kiba…- sorride gentilmente riprendendo l’equilibrio e scostandosi un po’ imbarazzata.
-Stavi andando da qualche parte?- chiede per cambiare argomento.
-Facevo una passeggiata- si sposta una ciocca di capelli corvini dal viso.
-Brava, ogni tanto è bello staccare un po’…- dice con tono impacciato, in evidente difficoltà.
-Akamaru non è con te?- chiede notando la sua assenza.
-Ah, sì ma l’ho lasciato che dormiva sotto una pianta… in effetti dovrei tornare da lui- osserva.
-Se ti va posso accompagnarti… potremmo fare una passeggiata insieme- dice un po’ in imbarazzo.
-Davvero?- chiede lasciandosi sfuggire un largo sorriso –cioè… mi piacerebbe certo…- cerca di darsi un contegno.
La Hyuuga ridacchia divertita dal suo comportamento bizzarro. Si allontanano sfiorandosi appena, forse troppo imbarazzati per provare ad azzardare di più.
Kiba si gira per farmi un cenno di saluto.
Ricambio sorridendo.
Non so esattamente se a Hinata piaccia davvero, certo il suo sentimento verso Naruto era davvero sincero e profondo… ma come ho detto l’altro giorno al nostro caro baka, i sentimenti possono cambiare anche se sembra impossibile in alcuni casi.
Spero che almeno a loro vada bene.
Improvvisamente appare al mio fianco Rock Lee che senza darmi il tempo di salutare mi dice –Sakura-san! Sono in missione!-
Una vena inizia a ballarmi sulla fronte e senza dargli il tempo di proseguire mi allontano urlandogli –ti piacerebbe-
Mi dispiace per lui ma adesso è davvero troppo….





Apro la porta del suo ufficio senza nemmeno degnarmi di bussare.
-Hokage-sama…- dico esasperata –dobbiamo parl…- mi blocco, notando il suo sorriso smagliante.
-Sakura-chan, buongiorno- mi saluta alzandosi dalla scrivania, riparata alla meglio.
-B… buongiorno- fatico a guardarlo in viso.
-Finalmente sei arrivata, ti stavo aspettando- prende un foglio dalla tasca della tuta e mi fa segno di avvicinarmi.
-Mi aspettavi?- chiedo confusa, la rabbia è svanita di colpo.
-Ho composto una poesia- dice serio –per te- si schiarisce la voce.
Mi rassegno e resto in ascolto.
-Mia amata Sakura, sei così bella che il tuo sorriso scioglierebbe il cuore dell’essere più spietato, i tuoi occhi sono come due gemme di giada, belli e profondi, non so dirti in quanti modi ti amo, perché sarebbero troppi…. Tu sei come un rotolo di… di…- si blocca di colpo e cambia espressione, se prima era raggiante ora pare sconvolto per il contenuto del bigliettino.
Sono arrossita vistosamente per i primi versi… ma l’ultima parola mi ha fatta cadere dalle nuvole.
Straccia il foglio e lo getta via –Insomma Sakura… sei la mia primavera, i fiori di ciliegio sbocciano al tuo passaggio non aspettano il tempo che devono – mima lo sbocciare dei fiori in modo abbastanza ridicolo ma anche convinto di ciò che dice -i girasoli ti seguono con lo sguardo perché sei ammaliante e luminosa come il caldo sole estivo- questa mossa non saprei proprio come descriverla... pare un granchio che sta cercando di prendere il volo -Le tue lacrime sono come gocce di rugiada, troppo preziose per essere sprecate… - si sta sforzando davvero tanto, e il fatto che stia inventando sul momento mi fa arrossire ancora di più.
-Tu… insomma… tante altre frasi di questo tipo- conclude incrociando le braccia al petto.
Rimango stizzita -tante altre frasi di questo tipo?- chiedo irritata.
-Ammetto che è una cosa che va ben oltre le mie capacità’ttebayo- si giustifica abbozzando un sorriso.
-Peccato- lo stuzzico –stavi andando dannatamente bene- sono sincera.
-Grazie- arrossisce anche lui.
Cala un pesante silenzio.
-Dunque… volevi dirmi qualcosa?- chiede appoggiandosi alla scrivania.
-Beh… sì, smettila di mandarmi tutti- dico stizzita.
-Ah quello… scusami forse ho esagerato’ttebayo-
-Se non c’è altro io andrei…- faccio per girarmi ma mi blocca –aspetta, posso chiederti una cosa?- chiede titubante.
Mi appoggio anch’io sulla scrivania, affiancandolo –certo- sorrido.
-Davvero?- chiede sorpreso.
-Sì- asserisco.
Mi fissa un po’ imbambolato –fantastico- commenta.
-Dimmi-.
-Com’è andata con Sasuke?- abbassa lo sguardo.
-Alla grande- commento –direi che io gli piaccio almeno un po’-
-Ah… fantastico- dice per niente entusiasta, sento che si sta alterando ma lo blocco subito.
-Peccato che lui non piaccia a me- concludo incamminandomi verso la porta.
Sfioro la maniglia e mi volto a fissarlo, ha lo sguardo stupito e gli occhi lasciano trasparire in pieno tutta la sua incredulità.
-Quindi mi aspetto che tu ti impegni seriamente per farmi sentire ciò che ho dimenticato- gli sorrido dolcemente –attendo la tua prossima mossa romeo- apro la porta.
-St… sta pronta Sakura-chan… stasera vedrai’ttebayo- sussurra debolmente, ancora un po’ sorpreso.
-Ci conto- esco dal suo ufficio con una strana sensazione di felicità.
Fammi sognare baka.





Sono seduta sul divano con un buon libro a farmi compagnia.
Mi sento un po’ agitata per la prossima mossa di Naruto, ma una parte di me l’aspetta con ansia e questo è leggermente strano.
Qualcuno bussa alla mia porta, poso il libro sul bracciolo e vado a vedere di chi si tratta.
Rimango sorpresa di non trovare nessuno se non un pacchetto abbandonato sul pianerottolo.
Guardo le scale che portano al primo piano, ma non riesco a beccare il corriere di questa sorpresa, ma infondo so di chi si tratta.
Lo prendo e rientro in casa.
Torno sul divano e lo spacchetto, curiosa di sapere cosa contiene.
Un vestitino estivo, corto e senza maniche color bordeaux, fa la sua comparsa, insieme a una rosa rossa con attaccato un bigliettino.
Indossalo e affacciati dalla finestra della camera da letto
Sorrido e mi appresto a fare come da comandi.
Infondo è stato carino a comprarmi un vestito, molto bello devo dire.
Faccio una giravolta su me stessa davanti allo specchio facendo ondeggiare i lunghi capelli rosa sciolti sulle spalle, sono soddisfatta di come mi sta.
Prendo la rosa e la sistemo fra i capelli.
Controllo ancora una volta, per sicurezza, la mia figura allo specchio, poi mi affaccio alla finestra, un po’ emozionata e allo stesso tempo curiosa.
Naruto fa la sua apparizione, è vestito con la solita maglietta nera e i pantaloni arancioni, tiene stretta a se una chitarra e alza il suo sguardo verso di me con un po’ di titubanza.
-Sakura-chan… - si schiarisce la voce –questa canzone l’ho scritta per te… ti prego di ascoltarla..- prende un lungo respiro e inizia a suonare.
Il suono è piacevole, forse ci sono delle cadenze su alcuni accordi che stonano un po’, ma suppongo abbia imparato da poco a suonare.
-Ti ho sempre amata in tutti questi anni sai
Fin da quando ero piccolo sei sempre nei pensieri miei
Ora che hai dimenticato ci sono un po’ rimasto male
Ma confido ancora nel ricordo del tuo cuore-
Appoggio i gomiti sul davanzale e il mento sulle mani, mentre rimango in ascolto, rapita dalla sua voce goffa e impicciata, anche un po’ stridula, ma tanto dolce.
-Ti prego dimmi che ritorni, dimmi che non mi lascerai
Perché non puoi scordare quello che c’è tra di noi- mi guarda intensamente mentre pronuncia l’ultima frase.
Arrossisco lievemente e non riesco a fare a meno di sorridere.
La situazione è così irreale che rende il tutto più gradevole di quanto mi aspettassi, non mi da affatto fastidio che stia richiamando l’attenzione della gente… mi piace, mi fa sentire speciale.
-Sei stata una preda difficile e ora mi sei sfuggita
Non posso proprio arrendermi, ti rifarò nuovamente mia
Anche se non mi ami più lo so che ti ricorderai
Anche se pensi ancora a lui, io non mi arrenderò mai-
Scuoto piano la testa riferendomi al fatto che non penso più a lui…
-Ti prego dimmi che ritorni, dimmi che non te ne andrai Perché non puoi scordare quello che c’è tra di noi- i passanti si sono fermati a guardarlo, ma questo non lo scoraggia.
È talmente concentrato che dubito se ne sia accorto.
-Sakura-chan ti amo e questo non cambierà mai
Non m’importa se mi trovi scemo tanto puoi dir quel che vuoi
Sono stato troppo bene in questo periodo insieme a te
Ti vorrei riabbracciare e stringerti più forte a me- i suoi occhi brillano forse di speranza o forse di passione, non importa, so solo che non riesco a distogliere lo sguardo.
-Ti prego non allontanarti, resto ad aspettarti, torna, fallo almeno per me
Perché sono innamorato di te
Sakura-chan!- urla con un po’ troppa foga, facendo allontanare qualche spettatore spaventato.
Sospiro, ma non per lo sconforto… direi che è decisamente per altro.
Sfilo la rosa dai miei capelli e le poso un bacio lieve sui petali prima di lasciarla cadere nella sua direzione.
Smette di suonare e mi guarda stupito, con il viso in fiamme e gli occhi luminosi.
Afferra la rosa e posa le sue labbra dove prima c’erano le mie, facendomi arrossire ancora di più.
-Sakura-chan- deglutisce –mi faresti l’onore di… uscire con me’ttebayo?- chiede guardandomi intensamente.
Chiudo gli occhi e prendo un lungo respiro, so quello che faccio.
-Sì- dico riaprendoli e tornando a guardarlo.
Stavolta non lo sto prendendo in giro.
Rimane paralizzato, ancora più stupito di qualche minuto prima, si sfila la chitarra e la passa a un Rock Lee commosso, che prima non avevo notato.
Gli faccio segno di aspettare, indosso delle ballerine nere e prendo la borsetta, poi spengo tutte le luci.
Torno alla finestra e mi siedo sul davanzale –allora… andiamo?- chiedo divertita dalla sua espressione indecifrabile.
-Non starai per…- troppo tardi, mi lancio letteralmente giù dal secondo piano, inutile dire che mi afferra subito, prendendomi in braccio.
-Sei pazza- dice divertito.
-No, sapevo che mi avresti presa- replico tornando con i piedi per terra.
-Se dovessi mai prenderti una cotta per me, cerca di essere romantico almeno la metà di quanto lo è stato lui- bisbiglia Midori a Sasuke, non mi ero accorta che si sono fermati a guardarci.
-Tsk, non contarci- replica seccato.
-Suko… hai molto da imparare- sospira abbozzando un sorriso.
-Dove mi porti?- chiedo timidamente mentre la folla si allontana.
-Dove vuoi’ttebayo- dice dandomi carta bianca.
Ci rifletto un attimo.
-Cucinami qualcosa- dico lasciandolo nuovamente spiazzato –ho voglia di assaggiare un tuo piatto-
-Ma… ma il mio appartamento è un disastro..- commenta.
-Vorrà dire che aspetterò pazientemente che lo sistemi- replico prendendolo per mano.
-Bene..- ricambia la stretta e sento che abbiamo entrambi le mani sudate.
Questo è uno dei segni… uno dei tanti.
Ci incamminiamo verso il suo appartamento.
Sarà una bella serata, e stavolta non mi dispiace passarla con lui.
Per niente.





NekoKya presenta: L’improbabile spettacolo che poteva essere ma che non fu più stato (ovvero una scenetta stupida che non ho inserito nella storia… per divertirsi un po’)


*Naruto decide di farle tornare la memoria facendo un mini spettacolo insieme a un Sasuke un po’ contrariato*
-Oggi avrai la possibilità di assistere a uno spettacolo unico e incredibilmente sensazionale…- il baka mi prende per mano e mi fa sedere sul divano mentre Sasuke chiude le tende della sala -… solo per te dal vivo ci esibiremo in un opera di recitazione di altissimo livello!- si toglie la giacca della tuta arancione rimanendo in maglietta –ho quasi dovuto piangere in ebraico per convincere Sasuke ma non preoccuparti, sono sicuro che in questo modo ti tornerà la memoria’ttebayo!- accende le luci.
-Voglio precisare che anche se sono qui la trovo comunque un idea ridicola, e che se oserete raccontarlo a qualcuno vi ucciderò tutti- precisa sistemandosi accanto a Naruto.
-Pensi che ci tenga a farlo sapere in giro?- replica stizzito.
-Se mi concedeste un po’ di tempo andrei a farmi dei pop corn e a prendere una bibita- faccio per alzarmi.
-E magari nei pop corn ci nascondi la telecamera, non provarci- mi ributta sul divano squadrandomi.
-Andiamo Sasuke rilassati- cerca di calmarlo.
-No, lei non si muove da li finché non è finito- conclude.
-Va bene, non mi alzo- gli sorrido.
-Benvenuta allo spettacolo intitolato “Il tradimento e la nascita di un nuovo amore”, regia di Naruto Uzumaki, sceneggiatura sempre io, copione ancora io, attori io e Sasuke Uchiha- quest’ultimo gli da un pugno in testa –Questo dovresti dirlo alla fine dello spettacolo baka-
Trattengo una risata.
-Sì, fa lo stesso… precisino rompipalle- sussurra.
-Cos’hai detto?- corruga la fronte.
-Niente… mio dio rilassati… allora ehm… - prende una parrucca rosa e se la mette, poi prende due cuscini e se li infila nella maglietta.
Giuro che se non rido adesso potrei morire.
-Cosa dovrebbe essere?- chiedo tra le risate.
-Sono Sakura Haruno, tsk, non osare prenderti gioco di me sono bellissima’ttebayo- incrocia le braccia al petto e mi manda un occhiataccia.
-Se lo dici tu- mi asciugo una lacrima.
-Fortuna che non devo guardarti- bisbiglia l’Uchiha.
-Invidiosi- si posiziona dietro di lui e inizia con una vocina stridula –Sasuke-kun… non andare, non devi vendicarti… ehm… cioè resta a Konoha con noi… perché… la vendetta è una cosa stupida e tu non lo sei, anche se in un certo senso non brilli d’intelligenza- lo prende per il colletto della maglietta…. si corregge subito –no volevo dire, sei il ninja più fi… quello del villaggio e sai che io ti amm…iro- lo lascia andare e scuote la testa –d’accordo scusami, ehm volevo dire… sai che ti amo Suko- fa gli occhi sbrilluccicanti.
-Suko?- chiedo confusa.
-Senti io non ho idea di cosa gli hai detto… sto improvvisando- sbuffa.
-Perché non glielo hai chiesto?-
-Non me lo ricordo con esattezza- sibila un po’ imbarazzato il moro.
-Ah… proseguite che è meglio- sono un po’ delusa.
-Suko resta con noi- si aggrappa alla sua maglietta.
Sospira –chiamami Sasuke baka- gli da uno spintone –Non c’è stato contatto fisico-
Lo ignora -Sasuke-kun io ti amo’ttebayo!-
-Dovresti piangere- gli sussurra.
-Ueee- finge, in modo piuttosto pessimo.
Sto cercando di non ridere, davvero.
Sasuke si posiziona dietro di lui –Sakura… grazie- sussurra dandogli un sonoro pugno in testa e facendolo cadere a terra.
-Mi hai picchiata?!- replico alzandomi di scatto.
-No, ma dovevo togliermi una soddisfazione- fa spallucce.
Naruto si rialza e trattenendosi dal picchiarlo si toglie la parrucca e i cuscini.
-E fu così che passarono due anni…- iniziano a raccontarmi del ritorno di lui, della vendetta di Sasuke, dell’akatsuki… di Orochimaru e della guerra, di come è stata vinta e di chi ci ha lasciato.
-E fu così che divenni Hokage- conclude soddisfatto.
-Bene ma non avete recitato- osservo.
-Volevi passare un mese qui dentro a vederci mimare le scene?- chiede Sasuke stizzito.
-Perché no- replico.
-Ma anche no’ttebayo- prende la parrucca e la da a Sasuke.
-Io non me la metto quella roba- precisa.
-Ma devi fare Sakura! Andiamo!- mette il broncio.
-Henge no Jutsu- invece di camuffarsi si trasforma nella sottoscritta.
-Schifoso bastardo avevi promesso che avremmo usato una parrucca’ttebayo!- gli prende la testa con un braccio e inizia a strofinarci sopra un pugno con forza.
-Sapevo che l’avresti indossata per quello ho mentito… lasciami baka non vedi che sono Sakura?!- lo allontana con un calcio.
Mi posiziono a gambe incrociate e attendo che continuino, anche se sentirmi con la voce di Sasuke mi fa davvero senso.
-Allora… Sakura e Naruto si sono frequentati davvero tanto in quegli anni, ma come amici… però c’era qualcosa tra i due, di non ben definito ma c’era… e una sera finalmente chiarirono la questione’ttebayo- la sua faccia a preso fuoco mentre pronuncia l’ultima frase.
-Sakura-chan, tu sicuramente ti metterai con Sasuke, per questo voglio che da ora in poi smettiamo di uscire insieme… - si volta dandogli la schiena.
-No Naruto, non credo di volerlo, anche se mi piace da morire Sasuke perché è un gran figo e mi fa venire i bollori sento che ti sei infiltrato clandestinamente in un piccolo buco del mio cuore- replica con aria impassibile.
Prendo un cuscino e cerco di nascondere le risate mettendomelo davanti alla bocca.
-Cosa dici Sakura… cosa cazzo stai dicendo?!- lo scuote violentemente.
-Quello che ho detto testa q… insomma, in questi anni mi sei stato vicino come una gomma da masticare sotto la scarpa e penso che sia per questo motivo che ho acquisito una tolleranza tale da finire per trasformala in un sentimento più complesso- cerca di fare una voce femminile.
L’atmosfera cambia.
-In pratica tu… mi stai dicendo che ti piaccio?- lo fissa intensamente negli occhi.
-S… sì?- mi sembra in difficoltà.
-Quindi?- chiede prendendolo per le spalle.
-Quindi voglio stare con te- sibila.
-Sakura-chan… sarai la mia ragazza’ttebayo?- gli cinge la vita.
L’espressione di Sasuke è indecifrabile.
-È quello che ho detto- borbotta.
-Sakura-chan!- lo bacia.
Vorrei sottolineare questo fatto: le sue labbra sono incastrate alla perfezione con quelle di Sasuke.
Cala un pesante silenzio, le mie risate sono cessate all’istante.
Si staccano di scatto e inginocchiandosi tossiscono rumorosamente.
-Come hai potuto…- sibila Sasuke.
-Tu non segui il copione… dovevi spingermi via e sottolineare che siamo in prova!- replica cercando di pulirsi la lingua con le mani.
Una scena piuttosto triste.


FINE





Angolo dell’autrice
Eccomi qui :3
Il capitolo è un po’ più dolce del solito… e anche un po’ scemo (in certi punti) spero che la non dichiarazione di Sakura e la serenata di Naruto vi siano piaciute :) (lo inventata .////. La tipica canzoncina del caspio lo so)
E soprattutto spero di avervi tolto un sorriso con la scena tagliata xD che non ho aggiunto perché troppo stupida… ma ci tenevo a farvela leggere xD perché ho riso di cuore alle mie stesse stronzate ._..... *forever alone*.
Ringrazio chi recensisce, chi segue senza recensire, chi passa per caso! Tutti! GRAZIE
Al prossimo romantico capitolo :3

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Capitolo 25
*** Io e il mio baka ***


Arriviamo davanti a casa sua, si gratta la testa nervosamente mentre fissa disperato la porta d’ingresso.
Non posso fare a meno di sopprimere una risata, infondo è sempre il solito ragazzino impacciato di un tempo.
-Vogliamo entrare?- chiedo riportandolo alla realtà.
-Non sono sicuro che sia una buona idea- risponde evitando il mio sguardo.
-Andiamo quanto può essere terribile?- chiedo divertita dalla sua espressione ambigua.
-Beh, diciamo che non ho mai fatto le pulizie in vita mia- la butta li sul vago.
-Davvero? ma i piatti mai lavati?- inarco un sopracciglio scettica.
-Piatti? Chi li conosce i piatti! Io compro le porzioni già pronte al supermercato o mangio all’Ichiraku… non mi servono i piatti’ttebayo- replica convinto.
-Ma che schifo- mormorò facendomi però sfuggire un sorriso.
-Io mi trovo bene, è proprio come a casa- sbuffa un po’ irritato dal mio sincero disgusto.
-Immagino ma non fa bene alla salute vivere in mezzo alla sporcizia… ma io ci venivo qui?- chiedo curiosa lasciandogli la mano.
-Sì, ci sei venuta un paio di volte, non ti sei mai lamentata però- sottolinea guardandomi male.
-L’amore non rende solo ciechi… pure muti- commento sospirando.
-L’amore… già- arrossisce vistosamente.
-Vogliamo aprire questa beneamata porta?- chiedo strattonandolo per la maglietta.
-Snì- tentenna.
-Non fare il codardo- lo stuzzico.
-Non sono un codardo ma tu… non sei più tu… e io non so se sono ancora io, questa cosa mi confonde- temporeggia.
-Io sono sempre io e tu… non inventarti scuse- lo spingo contro la porta.
-D’accordo calma- prende le chiavi e finalmente apre.
Rimango ancora più disgustata dall’interno, montagne di sacchetti, piatti di plastica, confezioni di ramen e altra roba mi si presentano davanti.
-Fortuna che le buttavi le cose…- osservo mettendo cautamente un piede sul parquet.
-Non commentare per favore- sospira e si fa largo fra il pattume.
-Come mi muovevo qui dentro?- chiedo incredula di aver solo potuto passare una mezzora in un posto simile.
-Te la cavavi bene, nemmeno sembrava che ci fosse sta roba, e poi ci hai anche dormito- precisa accendendo la luce.
-Noi… abbiamo fatto- balbettò un po’ imbarazzata.
-Mi piacerebbe poterti dire di sì’ttebayo- scuote la testa.
-Ma il tuo letto è minuscolo- osservo facendo capolino nella sua camera.
-Vero? Immagina quanto sia stato facile dormire senza poter fare nulla…- mi manda un’altra occhiataccia.
-Avrò avuto le mie buone ragioni- bisbiglio tornando in sala.
Improvvisamente uno scarafaggio, precisiamolo, gigante mi taglia la strada facendomi urlare.
-Tutto bene?- chiede divertito.
-Ho appena conosciuto un tuo carissimo inquilino, uno di molti altri- dico disgustata tornando all’ingresso.
-Ti ho convinta a cambiare idea’ttebayo?- chiede avvicinandosi.
-No… anzi, ho una grandissima idea- replicò sorridendo.
-Ho già paura- mormora facendo una smorfia.
-Tu, come promesso, pulirai questa… discarica- occhiataccia da parte sua –insieme alle tue molteplici copie- concludo.
-Che idea geniale- sibila contrariato.
-Ti pregherei di farle apparire perché poi devo comunicare un’altra cosa- ribatto.
-Ma non puoi dirla direttamente a me? Siamo la stessa persona- commenta confuso.
-Non avrebbe lo stesso effetto- scuoto la testa.
-D’accordo- esce dall’appartamento e si sposta dove c’è abbastanza spazio, poi mette le mani in posizione –Kage Bunshin no Jutsu!- una trentina di copie appaiono in una nuvola di fumo fiancheggiandolo.
-Ottimo- mi avvicino –Naruto e simili- mi schiarisco la voce –come sapete il vostro compito è quello di pulire quella che voi osate chiamare casa- mi mandano anche loro delle occhiatacce, non mi fanno sentire esattamente a mio agio –ma mi sento estremamente generosa e vi voglio dare un incentivo- faccio un largo sorriso –il più veloce di voi potrà darmi un bacio dove desidera- concludo soddisfatta.
Cala un pesante silenzio seguito da delle occhiate poco rassicuranti dei presenti.
-Dove desidera? Ma proprio dove vuole’ttebayo?- chiede uno di loro.
-Ma come farai a sapere chi è stato il più veloce?!- replica un altro.
-Sakura-chan ma siamo troppi, qualcuno potrebbe barare- continua un altro.
-Non mi va che uno di questi riesca a baciarti’ttebayo- sbuffa.
-Ma zitto che siamo la stessa persona- replica urlando in faccia al poverino.
-Tu sei la parte peggiore di sicuro’ttebayo!- gli tira un pugno.
-Smettetela idioti!- un altro pugno.
-Non toccherai mai Sakura-chan!- un altro.
-Chiudi il becco’ttebayo!- stavolta è una testata.
-Non illudetevi, non vincerete mai!- l’odissea…
Cercò di mantenere la calma, pensavo che una volta cresciuto certe cose me le avrebbe risparmiate.
-Silenzio!- urlò con un po’ troppa foga, ma ottengo l’effetto desiderato, nessuno muove un muscolo.
-Al mio tre inizierete a pulire, chi rimarrà qui a fare inutili domande o risse senza senso verrà squalificato e lo farò sparire personalmente- dico in tono minaccioso.
Deglutiscono e si rimettono in fila come dei bravi soldatini.
Mi spostò e inizio a contare, arrivata al tre partono come saette dentro e fuori casa, trasportando tutta quella sporcizia.
-Ricordate di pulire dopo aver liberato le stanze e di uccidere gli scarafaggi… altrimenti chiameremo qualcuno per quelli…- sospiro.
Attendo pazientemente che le pulizie di pasqua… oddio dovrebbero chiamarle le pulizie dell’anno… vengano portate a termine.
Dopo una buona mezzora escono esausti e attendono il verdetto.
-Aspettate, prima voglio verificare come si presenta…- entro nell’appartamento e mi stupisco di vederlo lucidato a dovere e soprattutto senza più un singolo sacco in giro.
Esco soddisfatta e mi complimento con tutti quanti.
-Siete stati davvero bravi- annuisco commossa.
-Chi ha vinto?- chiede uno di loro.
-Io vero? Sono io chiaro- si avvicina.
-Che dici?! Sono io’ttebayo!- lo trattengono.
-No, io sono stato più veloce- un altro cerca di raggiungermi.
-Prova a fare un altro passo è morirai!- un paio di loro gli si lanciano addosso.
-Sakura-chan sono stato il più bravo!- riesce a prendermi per un braccio.
-Bugiardo! Hai fatto meno di tutti’ttebayo!- un altro mi afferra per la vita.
-Smettetela- cerco di staccarmeli di dosso.
-Stanno prendendo Sakura-chan!- la folla intera mi travolge.
-Lasciatemi stare!- non capisco più niente, non solo sono circondata ma sento mani ovunque e la cosa non è positiva.
-Non toccatela pervertiti!- urla un clone colpendo l’altro che sparisce.
-Sei tu il maniaco’ttebayo- replica il vicino colpendo lui.
Improvvisamente un Naruto fa capolino nell’ingresso con un sacco in mano.
Ci fermiamo a fissarlo un po’ stupiti.
-Mancava ancora questo… da buttare…- bisbiglia intimorito portando il sacco nella pattumiera.
-Ha vinto lui!- mi libero degli altri e mi avvicino al vincitore.
-Ma non è stato il più veloce- si lamenta uno di loro.
-Invece sì, ho detto chiaramente che il primo che avrebbe terminato le pulizie sarebbe stato il vincitore… lui è stato il primo perché voi non avevate chiaramente finito- asserisco soddisfatta.
Una fila di sbuffi si leva nell’aria mentre piano piano svaniscono tutti.
Con mio grande stupore il vincitore è l’originale.
-Sono stato bravo’ttebayo?- sorride andando a sedersi sul divano.
Chiudo la porta e prendo posto accanto a lui –bravissimo-
-Ora sono esausto- si appoggia contro lo schienale e porta la testa all’indietro chiudendo gli occhi.
-Dev’essere stato faticoso- osservo andando in cucina e prendendo un bicchiere d’acqua.
-Ma almeno ora è tutto pulito- gli do il bicchiere che beve tutto d’un fiato e riprendo il mio posto.
-Grazie- lo posa sul tavolo.
-Figurati, grazie a te- sorrido.
-Allora ho vinto- ricambia il sorriso.
-Sì, puoi ritirare il tuo premio- chiudo gli occhi.
-Aspetta… eri seria? Credevo che scherzassi…- mormora stupito.
-No, ero, anzi, sono seria… avanti- rimango immobile.
-Davvero?- continua.
-Sbrigati prima che cambi idea- dico seria.
-Bene… allora io procedo…- balbetta un po’ imbarazzato.
Lo sono anch’io, tremendamente.
Resto ferma in attesa di un suo segnale, che non arriva.
La cosa mi preoccupa ma non voglio aprire gli occhi, ho promesso di lasciarlo fare.
Sospetto che la parte “colpita” sarà la bocca… forse è per questo che faccio fatica a tenerla chiusa?
Il tempo passa ma non sento assolutamente nulla, non è che sta cercando di capire come alzarmi una parte del vestito per baciarmi in un punto ambiguo? No perché sto prendendo seriamente in considerazione questa possibilità.
Prima che possa dire qualsiasi cosa per capire cosa diavolo sta combinando, le sue labbra si posano sulla mia fronte spaziosa.
Sono molto più che sorpresa.
Il contatto è breve ma non accenno a muovermi.
-Sakura-chan… io avrei fatto- mi sussurra all’orecchio.
Credo che la mia faccia abbia appena preso fuoco.
-Ah sì, fantastico- riapro gli occhi e mi ritrovo proiettata in quelli azzurri di lui.
Non avevo mai notato che fissarlo dritto nei bulbi oculari fosse così difficile.
Sarà perché sono maledettamente belli?
Da quando poi?
-Non te l’aspettavi vero?- mi stuzzica ridacchiando.
-No, stavolta mi hai proprio fregata- sospiro.
Non so più che dire, mi limito a giocherellare nervosamente con le dita ed evitare il suo sguardo come la peste.
-Volevi che cucinassi qualcosa giusto’ttebayo?- si alza e va in cucina.
-Sì… qualsiasi cosa- torno alla realtà e lo seguo.
-Non ho molto in dispensa- ammette aprendo una mensola.
-Ci credo non cucini mai- lo riprendo dolcemente.
-Già… ma ho degli spaghetti- tira fuori un pacchetto con fare trionfante.
-E quello cosa sarebbe?- indico un barattolo dalla dubbia provenienza.
-Del sugo al pomodoro… è ancora chiuso… possiamo tentare? L’ho preso di recente, mi pare- riflette ad alta voce.
-Spero per te di non sentirmi male- sospiro e lo lascio al lavoro.
-Non abbandonarmi- sbuffa.
-Mi siedo qui- prendo posto al tavolino della cucina.
-Mademoiselle! Stasera solo per lei cucinerà un ricco piatto di spaghetti al pomodoro il suo chef privato Narutò Uzumakì!- prende una padella e la fa roteare in modo alquanto pericoloso.
-Narutò Uzumakì?- chiedo trattenendo una risata.
-Fa molto francese non trovi?- ride anche lui.
-Già… ma quella padella quanti anni ha?- chiedo dubbiosa.
-Mai usata signorina, spolverata solo per il suo diletto- la riempie d’acqua e accende un fornello posizionandola sopra.
-O per il mio delitto- commento divertita.
-Solo il meglio per lei madame, mi permetta di chiederle se devo aggiungerci qualcosa’ttebayo- riflette.
-Sale- scuoto piano la testa.
-Giusto! Brava vedo che sa cucinare- dovevo precisare, un pizzico, perché quello che vedo è una valanga di sale…
-Non esageri monsieur- cerco di fermarlo.
-Pardon, a noi piace saporita- ripone le armi, cioè il sale.
-Saporita non è sinonimo di immangiabile- fa spallucce.
-E con questo prelibato sugo al pomodoro?- fa roteare la scatola che sta seriamente per finire a terra.
-Lo aggiungi alla fine- sospiro.
-Volevo vedere se era attenta madame… e alla fine del pasto le assicuro che chiederà anche il dessert- sorride malizioso.
-Ho paura a chiedere di che tipo- mi sfugge un sorrisino.
Mi alzo e lo affianco –un coperchio per la padella?- apro una mensola e cerco.
-Per quale motivo?- me lo porge.
-Per diminuire il tempo d’attesa- lo poso sulla pentola.
-Ah, conosce i trucchi del mestiere, brava- fa il finto esperto.
-Se per lei questi sono trucchi non mi serve sapere altro- lo prendo in giro.
-D’accordo forse non sono proprio uno da cinque stelle- prende l’apriscatole e apre il barattolo.
Ci scambiamo un paio di battute amichevoli finché l’acqua non inizia a bollire.
-Ottimo ora è il grande momento degli spaghetti!- apre il pacco e ci butta dentro tutta la confezione sotto la mia espressione allibita.
-Ma… sono troppi baka- gli tiro una guancia.
-Ma io ho fame’ttebayo- si lamenta.
-Come vuoi, ma ti dico che è troppa- sospiro rassegnata.
-Nah, vedrai che sarà perfetta anche nel quantitativo- alza il pollice convinto.
-Sì, ne sono sicura…- sibilo.
-Mi scusi, la pregherei di tornare al suo posto non vorrei che le altre clienti si ingelosiscano vedendola qui’ttebayo- inarco un sopracciglio scettica –altre clienti? Tsk, credevo di avere l’esclusiva- mormoro.
-Che vuole farci, quando uno è bravo arrivano le ammiratrici- si pavoneggia.
-Quindi non sono la cliente speciale?- bisbiglio con un finto tono dispiaciuto –pensavo di essere l’unica monsieur…- gli poso un dito sul petto e inizio a tracciare piccoli cerchi immaginari –non credevo che altre donne invadessero la sua cucina- sbatto un po’ gli occhi –o mi sbaglio?- sorrido innocentemente.
-Mademoiselle…- si avvicina piano –sta forse cercando di sedurmi?- sussurra a pochi centimetri dalla mia bocca.
-No- replico piano –cosa glielo fa pensare?-
Che strano, all’epoca sarebbe già andato a sangue solo per questo mio gesto.
-Non so, sarà solo una mia impressione- mi prende il mento tra le dita e mi costringe a guardarlo.
-Ora siete voi quello ambiguo- replico smettendo di muovere il dito.
-Può darsi…- mi posa la mano libera sul fianco facendomi avvicinare di più al suo corpo.
-Decisamente- sottolineo un po’ a disagio.
L’atmosfera è certamente cambiata e da un semplice scherzo si è passati a questo.
Non capisco come mai non accenno a muovermi, potrei benissimo dargli un pugno in testa e finirla li, ma non ci riesco.
Sono paralizzata, è come se il mio corpo si trovasse anche troppo bene in questa situazione. La mia testa non la pensa così.
-Dovrebbe tenere d’occhio la pentola- cerco di distrarlo.
-L’abbiamo appena messa… non credo che serva guardarla più di tanto- si sta avvicinando, lentamente, ma lo sta facendo.
Sento le guance tingersi di rosso e uno strano calore all’altezza dello stomaco.
-Ma un bravo chef controlla sempre la sua pentola- insisto.
-Un bravo chef sa quando è il momento di agire’ttebayo- afferra uno spaghetto dalla pentola e me lo mette in bocca –e questo non lo è decisamente… com’è?- chiede lasciandomi andare e ciucciandosi le dita ustionate.
-Crudo- dico seccata sputandoglielo in faccia.
-Ma che modi rudi dattebayo- replica pulendosi il viso.
-Anche i suoi mittebayo!- ribatto incrociando le braccia al petto.
-Mi stai forse prendendo in giro?- fa una smorfia di disapprovazione.
-No’ttebayo- prendo due bicchieri e delle bacchette e inizio ad apparecchiare.
-Sakura-chan smettila’ttebayo- sbuffa mischiando la pasta.
-Non hai contato i minuti dattebayo- continuo ancora un po’ irritata per la mossa di prima.
-Smettila o te ne pentirai- mette il broncio.
-Non so di cosa parli’ttebayo- riprendo il mio posto.
-Shannaro!- impreca con molta poca convinzione.
-Ah ah, ci hai provato usuratonkachi (Sasuke lo dice spesso rivolto a Naruto ovvero:che idiota NdA :3)- sentenzio.
-Ah certo usuratonk…. Cosa?!- ti volti e mi mandi un occhiataccia.
-Non ho detto niente- sorrido angelica –datteba… yo!- gli faccio l’occhiolino.
-Non mi abbasso a certe cose’ttebayo- riprende a controllare la pasta e mi ignora.
Stiamo in silenzio per una buona quindicina di minuti.
Mi guardo intorno senza però accennare a scusarmi, dopo la bassezza di poco prima sarebbe il minimio.
Scola la pasta in un religioso silenzio e mischia il sugo con altrettanta calma.
Mi sa che stavolta ho un pochino esagerato, infondo per quanto sia cresciuto rimane pur sempre Naruto.
Riempie i piatti e li sistema al tavolo, sedendosi accanto a me.
Apre le bacchette e sussurra un tirato –Itadakimasu- per poi iniziare a mangiare.
Mi accingo anch’io a mangiare, prendo un po’ di pasta e la mastico piano.
-È buona- commento gentilmente.
-Grazie- risponde senza tanto entusiasmo e ovviamente senza guardarmi in faccia.
Ci blocchiamo di colpo con le bacchette a mezzaria e l’espressione scioccata.
Si volta lentamente nella mia direzione, ha la bocca piena e gli occhi spalancati.
Faccio un sussulto e lascio una bacchetta per premere la mano contro le labbra serrate mentre ricambio lo sguardo.
La sua faccia sta diventando blu e la cosa non mi piace per niente.
Deglutisco a fatica il boccone che ho in bocca e cerco di fare un lungo respiro, dal canto suo sembra che stia per esplodere.
Gli faccio segno di voltarsi, conscia del fatto che se lo fa adesso finisco nel mirino del colpo.
Non accenna a muoversi e d’un tratto sputa inevitabilmente il boccone che aveva in bocca, mi abbasso ed evito la schifezza che si va a sfracellare sul pavimento.
-Acqua…- sussurra debolmente correndo verso il frigo, lo spalanca e troviamo una sola bottiglia d’acqua da un litro.
Va verso il lavandino e apre il rubinetto, l’acqua esce di uno strano colore… si volta nuovamente verso la bottiglia, l’unica cosa bevibile.
Mi fissa per un secondo e sibila qualcosa che pare un “mi dispiace” prima di fiondarsi verso il frigo.
Mi lancio anch’io, non ho intenzione di rimanere senza acqua, non dopo aver divorato un piatto di pasta salatissimo.
Afferra la bottiglia saldamente ma gli do una gomitata facendola rotolare verso la sala.
Mi scavalca gettandomi a terra e si butta letteralmente sopra ad essa ma lo blocco per un piede facendolo cadere sul pavimento e inizio ad arrampicarmi sul suo torace per sorpassarlo.
Si riprende e gattona tranquillamente verso l’unica fonte d’acqua mentre io rimango aggrappata al suo petto.
-Le signore per prime no?- sibilo a cavalcioni su di lui.
-La galanteria è morta’ttebayo- ribatte scuotendo un po’ il corpo per farmi scendere.
Non accenno a mollare la presa, sono praticamente sdraiata sulla sua schiena.
Allunga una mano e quasi la sfiora, avanzo ancora un po’ e finisco per arrivare alla sua stessa posizione, solo che ora appoggio allegramente il seno sulla sua testa.
-Sakura-chan ne ho bisogno- mugugna mentre riesce a toccarla con l’indice della mano destra.
-Ma io sono una tua ospite- osservo allungandomi a mia volta finendo per coprirgli il viso con il seno.
-È sleale’ttebayo- borbotta mentre viene investito dal mio petto.
-Tsk, dici?- mi butto troppo in avanti e finisco per cadere davanti a lui.
Sbatto la pancia e le ginocchia e questo mi fa imprecare.
Noto però che ha finito la sua avanzata e non ne capisco il motivo, in guerra bisogna giocare il tutto e per tutto.
Mi volto e vedo che ha un espressione da ebete dipinta in viso, il sangue gli rischia di colare dal naso e i suoi occhi sono puntati sul mio… deretano scoperto.
Abbasso velocemente la gonna, imbarazzata, e gli do un calcio sotto il mento facendolo arretrare e urlare per il dolore.
-Pervertito- dico secca mentre riprendo a gattonare.
-Donna violenta- sibila riprendendosi velocemente e superandomi.
-Fermati maledetto!- lo afferro per i pantaloni che finiscono per abbassarsi mostrando i boxer bianchi.
-Sakura-chan sei tu una maniaca’ttebayo!- posa una mano sui pantaloni nel tentativo di rialzarli mentre continua ad avanzare.
-Non ci arriverai mai!- tiro più forte.
-Invece ci sono quasi- sfiora la bottiglia con le dita.
-No- aumento la presa.
-Ancora un po’..- è quasi nella sua mano.
-Ngh- do un forte strattone e finisco per abbassargli anche i boxer.
-Che?!- riesce a prenderla ma la posa davanti al suo…. amico.
-Ma che schifo! Come posso prenderla in mano adesso- sospiro lasciandolo andare.
-Sei tu che fai certe cose da maniaca- mi riprende sistemandosi e mettendosi a sedere.
-Ma ne ho bisogno- mi lamento sedendomi accanto a lui.
-Ne bevo un po’ e dopo te la passo… e ce la scambiamo così d’accordo?- chiede premuroso.
-No… il tuo pi… pipino l’ha toccata- metto il broncio.
-Beh se è successo è solo colpa tua’ttebayo- asserisce arrossendo vistosamente.
-Sì ma non posso prenderla in mano- uno strano sorrisino gli appare sul viso e molto lentamente me l’avvicina, indietreggio schifata –dai che cavolo, non avvicinarti!- inizia a ridere di gusto.
-Tsk come sei riservata, se la tua cosina l’avesse toccata io l’avrei presa comunque in mano- sottolinea fiero della cosa.
-Schifoso!- gli do una sberla lieve sul viso.
-Okay, scusami- sospira.
-Almeno inizia a berla- fa come gli dico e finisce per farla scendere fino a metà.
-Ehi lasciamene un po’- lo fermo prendendolo per il braccio.
-Bene, ho un idea- appoggia il tappo a terra –apri la bocca- mi intima.
-Che? Esistono anche i bicchieri- osservo.
-Ma non sarebbe divertente no?- mi fissa implorante.
-Bene… come desideri, ma solo perché ho una sete pazzesca- apro lievemente la bocca e attendo.
Molto cautamente appoggia il beccuccio della bottiglia sulle mie labbra e la inclina leggermente.
Se mi sento un idiota? C’è da chiedere?
Però è piacevole, ne avevo davvero bisogno e bevo senza replicare chiudendo gli occhi e beandomi dell’acqua fresca.
Ad un tratto me la rovescia addosso.
-Ma che fai?!- quasi mi strozzo.
-Scusami e che sembrava una cosa porno- si giustifica rossissimo in viso.
-Shei tu che hai proposho- dico con ancora un po’ d’acqua in bocca.
-Uffa ora è finita… ma io ho sete’ttebayo- sbuffa.
Mi osserva per un attimo e il suo viso si infiamma ancora di più.
-Cosha?- chiedo non inghiottendo ancora l’acqua, la sensazione in bocca è superba.
-Ancora un po’ d’acqua c’è…- osserva alludendo a me.
Chiudo la bocca e incrocio le braccia al petto.
-Oh andiamo… dovevamo dividerla- si lamenta.
-Mh!- non accenno a demordere.
-Sakura-chan…- fa gli occhi da cucciolo bastonato.
-Mh!- non desisto.
-Sakura-chan….- si avvicina.
Giro la testa dall’altra parte.
-E va bene- fa per lasciar perdere quando ad un tratto mi prende il viso tra le mani e finisce per baciarmi forzandomi ad aprire la bocca.
Inizialmente mugugno per protestare ma poi una strana sensazione mi avvolge, una sensazione familiare e piacevole e finisco per ricambiare il bacio e circondargli il collo con le braccia.
Chiudo gli occhi e mi lascio andare sentendo il corpo rilassarsi, ho la testa come ovattata e lo stomaco sottosopra, mi sembra quasi di fluttuare e per un attimo perdo ogni tipo di contatto con la realtà.
Riapro gli occhi e ti vedo rossissimo in viso a pochi centimetri dalle mie labbra.
-Qualcosa non va?- chiedo divertita giocherellando con i tuoi capelli.
-Tu non vai- rispondi stranito.
-Come sarebbe a dire? Sei tu che hai cucinato una pasta schifosa- replico trattenendo una risata.
-Perché ricambi?- insiste.
-Come perché?- ti do un bacio a fior di labbra –sono la tua ragazza o sbaglio?- sorrido dolcemente fissandoti con altrettanta dolcezza e i tuoi occhi iniziano a brillare.
-Oddio…- sussurri –credo di essermi innamorato nuovamente di te- deglutisci.
Arrossisco anch’io –davvero?- trattengo una risata, hai un espressione davvero tenera.
-Mi dispiace per essermi dimenticata di una cosa tanto importante- soffio sulle tue labbra.
-Non importa, mi hai fatto riscoprire l’emozione di riconquistarti- rispondi avvicinandoti piano.
-Allora qualcosa di positivo c’è stato monsieur- chiudo gli occhi.
-Certo mademoiselle- finalmente le nostre bocche si incontrano di nuovo e ci scambiamo un bacio più passionale.
Ora che è tornato tutto come prima, anche se in un modo un po’ bizzarro, non ho intenzione di farmelo scappare.
Mai più.





Angolo dell’autrice
Salve! :D
Pensavate che fossi scappata in Alaska vero? Ahahahahah no, è che stavolta non ho proprio resistito e ho dovuto metterci delle scene stupide anche se avevo promesso in un capitolo romantico xD beh dai, un po’ romantico lo è stato… vero? T_T vero? ç_ç non è la vostra serata tipo questa? Non lo è? L_L andiamo, chi non vorrebbe che… okay la smetto di importunarvi xD.
Ringrazio _Sunshine liar_ per l’idea della moltiplicazione del corpo :3
Ringrazio come sempre chi recensisce, chi segue e chi mi sopporta!
Al prossimo capitolo :*

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Capitolo 26
*** Io, tu e gli altri: una cenetta indimenticabile ***


È passato un mese dalla mia sfortunata “perdita di memoria”, nel quale ho ripreso a lavorare ed ovviamente a occuparmi della mia vita sentimentale.
Sebbene non ho ancora scattato quella famosa foto che dovrebbe darmi ancora un po’ di tempo prima di quella cosa. Difatti tu prontamente me lo ricordi ogni giorno, minacciandomi di ricomprarti un’altra rivista zozza, dato che quella vecchia è stata rovinata dalla modella tettwoman.
Ho appena terminato l’ultima visita della sera e sto andando nella saletta per il personale quando ad un tratto Ino mi salta al collo prendendomi di sorpresa.
-Ino-pig sei impazzita? Mi hai fatto prendere un colpo- mormorò riprendendola scherzosamente.
-Anche per me è un piacere vederti fronte spaziosa- sorride raggiante –non indovinerai mai cosa è appena successo- gli occhi le sbrilluccicano in una maniera impressionante e pare che il suo viso stia prendendo fuoco.
-Sai ha deciso di lasciar perdere i suoi libri da malato deviato?- chiedo abbozzando un sorriso.
Scuote piano la testa.
-Tua madre ti ha finalmente dato il permesso di andare a convivere con lui?- tento.
-Mia madre non mi deve dare nessun… okay, forse una benedizione ma… no- sbuffa incrociando le braccia al petto.
-Vediamo un po’… sei incinta?- ritento cercando di ignorare la sua occhiataccia –un ricco principe Indiano ha chiesto la tua mano?- mi mordo il labbro inferiore conscia dell’enorme stronzata appena detta.
Riprende a gongolare –no, ma ci sei quasi- bisbiglia emozionata.
Non posso credere che sto per dirlo ma –Sai ti ha chiesto di sposarlo?- sibilo a fatica.
-Beh… a te posso dirlo sei la mia migliore amica…- dondola –sì, guarda! Ho un anello ufficiale!- fa un semi urlo mentre mi avvicina il dito all’occhio quasi volesse accecarmi.
Cerco di mantenere la calma mentre osservo stupita quel coso sbrilluccicoso pieno di pietruzze e decisamente costoso.
-Ma state insieme da quanto? Due mesi? Tre?- mormoro sconvolta.
-Dettagli- sospira –infondo siamo innamorati da molto prima e usciamo già da quasi un anno- precisa portandosi le mani ai fianchi.
-Frena… è da un anno che lo fai stare nel dubbio?!- il mio tono di voce lascia trasparire la mia incredulità e disapprovazione.
-Tsk, non sei nella posizione di giudicare… è da una vita che Naruto è nel dubbio- commenta sarcastica.
-Ahah no mia cara, lui sapeva che non era ricambiato- l’addito –tu invece sei una lurida- concludo.
Fa spallucce e mi prende a braccetto –d’accordo forse non sono il perfetto esempio di “ragazza per bene” ma… è ufficiale! Non capisci? Ufficiale!- scandisce bene la parola.
-Ti rendi conto che alla tenera età di 18… e vorrei sottolinearlo, ripetilo con me, 18 anni… tu ti sposi?!- mi blocco in mezzo al corridoi e la guardo scettica.
-Sciocchina che hai capito- mi prende una guancia pizzicandola –siamo fidanzati ufficialmente ma mica dobbiamo sposarci subito.. probabilmente l’anno prossimo- mi abbandona tornando sui suoi passi.
-Come l’anno prossimo?!- sbianco -tra 4 mesi è l’anno prossimo!- la raggiungo di corsa.
-Già, come vola il tempo- bisbiglia osservando rapita il suo anello.
-Come fai a dirlo con tanta leggerezza… stai parlando di ma.. ma…- freno la lingua nel vederti apparire vicino a lei.
-Di matri- la blocco posandole una mano sulla bocca.
-Di matri?- chiedi curioso fissandoci.
Ino protesta animatamente ma non accenno a lasciarla libera –di matri… matrioska!- esclamo lasciandola andare –ne ho sempre desiderata una- commento con voce sognante.
-Ah, capisco- replichi poco convinto.
-Perché lui dovrebbe non saper…- le mando un occhiataccia e capisce al volo –tesoro sei arrivato in anticipo- dico in tono civettuolo prendendoti per un braccio.
-Già, sai ho staccato prima… domani ho quella riunione importante con Gaara, viene da Suna apposta pensa te che carino… scherzo me la sono giocata a morra cinese l’ultima volta che ci siamo visti’ttebayo- precisi facendomi un largo sorriso.
-Come mai il Ka… il Kagecoso viene qui?- chiede curiosa.
-Il Kazekage…- sospiro –perché amore?- chiedo anch’io con la stessa curiosità.
-Perché non vi fate i cavoli vostri, pettegole- ci liquidi in tono severo.
-Cosa?!- assottiglio gli occhi fissandoti severamente –cioè non puoi dirlo o cosa?- incrocio le braccia al petto.
-È una riunione nulla di che… ormai non succede praticamente più niente di emozionante- ti porti le mani dietro la testa –quindi non preoccupatevi, ogni tanto bisogna mantenere i contatti- la butti li con poca convinzione.
-Non me la racconti giusta- mi rassegno –d’accordo, avrai i tuoi buoni motivi per non entrare nei dettagli-
La tua attenzione si sposta sull’anello di Ino.
-Non dirmelo- la fissi sconvolto –hai lasciato Sai per un altro?-
La sua espressione muta da raggiante a incredula –ma che cosa stai dicendo- mormora.
-Idiota…- sibilo scuotendo piano la testa.
-No geniaccio- lo riprende.
-Uhm… allora vediamo un po’…- le prende la mano e analizza l’oggetto incriminato –questa cosetta qui deve costare… a meno che non sono pietre false, ma dimmi te la preso per cosa? Chiederti di sposarlo’ttebayo?- ridacchi per quella che suppongo doveva essere una battuta.
Le faccio segno di proseguire, infondo è inutile nascondertelo.
-Sì- leva la mano.
-Ah- rimani spiazzato –davvero… siete parecchio giovani- osservi.
-Visto? Visto lo sapevo!- ti do man forte –siete troppo giovani!-
-Ma ci sposiamo tra un anno santo cielo- sbuffa.
-Tipo quanto? 4 mesi?- insisti.
-Bravo! Vedi?! Non è normale- annuisco decisamente con troppa foga.
Si porta una mano alla tempia e cerca di mantenere la calma –non è che a Gennaio mi sposo ragazzi! Calmatevi- fa una smorfia che credo sia un mezzo sorriso –siete davvero dei cari amici, i migliori davvero… mi appoggiate così tanto che quasi quasi mi pento di avervelo detto- si allontana a passo svelto.
-Ino aspetta…- le corro dietro seguita subito da te.
-Sei troppo giovane! Fate l’amore non i bambini’ttebayo- urli incurante dei passanti sconvolti.
SHANNARO!
Vorrei darti un pugno ma sono troppo intenta a inseguirla.
-Ino sai che ti appoggio ma lo dico per te- tento di fermarla invano, sembra che abbia proprio voglia di essere lasciata in pace.
Mi fermo prendendoti per il colletto della tuta e placando la tua corsa.
-Meglio se la lasciamo stare- sussurro tornando sui miei passi.
-Mi dispiace però- commenti seguendomi.
-Non è colpa tua, sono io che ho iniziato- sbuffo prendendo la borsa e avviandomi all’uscita.
-Capisco ma converrai con me che sposare Sai è un suicidio- osservi serio.
-Ma smettila- ti pizzico una guancia.
-Ahio- te la massaggi –Sakura-chan a volte non ti capisco’ttebayo-
-Meglio così- commento divertita dalla tua espressione truce.
-Andiamo a mangiare?- chiedi mentre il tuo stomaco inizia a brontolare sonoramente.
-Va bene, ma non all’ichiraku!- asserisco togliendomi il camice e sistemandolo nella borsa.
-Va bene- sei stranamente arrendevole.
Mentre stiamo camminando per la piazza alla ricerca di un ristorante, che non serva ramen, mi fissi un po’ troppo insistentemente.
-Avresti preferito che mi vestissi in modo elegante?- chiedo alludendo alle tue occhiate.
-Cosa? No, assolutamente… sei bellissima anche in divisa- mi posi un braccio sulle spalle avvicinandomi a te –e sono fiero di poter mostrare al mondo intero che tu sei la mia ragazza’ttebayo- mi dai un bacio sulla guancia facendomi arrossire.
-Adulatore- sorrido dolcemente –allora perché mi fissi così intensamente?- chiedo.
-Beh… mi chiedevo se tu non volessi un anello come Ino- bisbigli nervoso distogliendo lo sguardo.
-Ah, perché?- ti stuzzico facendo l’ingenua.
-Perché magari tu… vorresti un anello e sinceramente ci ho pensato molte volte- ti vedo un pochino in difficoltà –ma sai, pensavo che infondo… non stiamo insieme da molto e magari tu preferisci rispettare i tempi, insomma… un anello ufficiale… impone che poi, se non succede nulla di brutto- incroci le dita –beh… sai cosa intendo- deglutisci –si arriva all’altare?- fai un sorriso tremolante.
Trattengo una risata alla vista del tuo viso rossissimo e della tua espressione nervosa –tranquillo, un anello mi piacerebbe ma non voglio certo obbligarti a legarti a me da subito- concludo.
-Come obbligarmi a legarmi a… cioè ma tu sai con chi stai parlando? Io sono quello che da una vita ci prova spudoratamente fin da quando eravamo piccoli e pensi che mi sentirei obbligato a legarmi a te?!- prendi un lungo respiro –cioè è come dire a un pescatore “sai ho visto che hai pescato quel grosso pesce leggendario che rincorri da una vita ma non voglio obbligarti a sfoggiarlo sul camino di casa tua”- mi fulmini con lo sguardo.
-Un pesce su un camino?- sto cercando di rimanere seria.
-Hai capito in che senso’ttebayo- sbuffi.
Ti do un bacio a fior di labbra –scusami, ho inteso perfettamente… beh allora aspetterò- sussurro.
-C..Cosa?- chiedi timoroso.
-Il pesce sul camino- asserisco sotto il tuo sguardo confuso.
-Intendi dire l’anello?- faccio spallucce –intendo ciò che ho detto-
Ti gratti la testa pensieroso e ti rassegni –d’accordo, sei un po’ complicata ma credo di aver capito- sorridi.
Ad un tratto, poco distanti da noi, fanno la loro comparsa Kiba e Hinata, lei con un vestitino viola chiaro estivo che sfocia dal casual all’elegante, i capelli corvini raccolti in una treccia lasciata sulla spalla destra e un espressione che dire imbarazzata e dire poco.
Lui stranamente con una camicia bianca e dei pantaloni scuri, i capelli forse un po’ troppo sbarazzini ma meglio del solito e lo sguardo agitato, troppo per i miei gusti…. Sembra proprio che qui gatta ci cova.
Nel vederli sembrerebbero una dolce coppietta se non fosse che lui sta cercando disperatamente di avvicinare la mano a quella di lei che però non accenna a nessun tipo di incoraggiamento.
Ci scambiamo un occhiata d’intesa, lasciando trasparire forse un po’ troppa malizia perché una vecchietta passandoci accanto ha iniziato ad aumentare il passo.
Mi prendi per i fianchi e mi trascini dentro ad un vicolo.
-Che c’è?- chiedo confusa.
-Hai visto?- sussurri emozionato –sono Kiba e Hinata… sono insieme?!- chiedi in tono divertito sbirciando.
-Che ti importa?- sbuffo –sei peggio di una ragazzina in cerca di gossip- commento tirandoti un lembo della maglietta –andiamo a mangiare dai- mi lamento.
-Sì andiamo aspetta un attimo- mi prendi la mano e attendi.
-Aspetto cosa?- mi avvicino per capire che stai facendo.
-Guardali stanno entrando in quel ristorante… ecco dove mangeremo’ttebayo!- esulti trascinandomi fuori dal vicolo.
-Naruto ma cosa c’è che non va in te- trattengo una risata alla tua espressione incredula –ma li hai visti?- continui –è fantastico… Kiba che si trova un'altra ragazza è il mio sogno dopo quello che è successo- asserisci.
-Oddio ci pensi ancora?- bisbiglio stupita.
-È stato uno shock, e poi Hinata è carina secondo me stanno bene insieme’ttebayo- prosegui con cautela cercando di non farti vedere.
Il locale è uno di quelli che se non finisci al verde solo ordinando un aperitivo sei fortunato.
Infatti appena entriamo troviamo un cameriere pronto a servici vestito come un damerino e con uno strano accento straniero da mettere i brividi.
-Andiamocene- ti sussurro all’orecchio –non so se hai notato che sono tutti vestiti di tutto punto- mormoro notando le occhiatacce.
-Ma io sono l’Hokage- mi fai l’occhiolino e ti rivolgi al cameriere che, riconoscendoti subito, fa un largo sorriso e ci prega di seguirlo.
Sfortunatamente dobbiamo passare proprio accanto al tavolo dove si sono seduti i due presunti piccioncini.
-Per tanto così potevamo andare a casa a cambiarci- sbuffo mentre mi cingi la vita con un braccio.
-Mi è appena venuta un idea stupida- mi confidi senza perdere quel sorrisino da furbetto che non mi da una grande fiducia.
Senza darmi il tempo di capire mi prendi il camice dalla borsa e te lo sistemi a mo’ di bandana sulla testa, la cosa è abbastanza ridicola, poi tiri giù la zip della tuta e tirando il lato destro di essa me la fai passare attorno alle spalle coprendomi la testa e facendo aderire il mio corpo al tuo, e arrossire non poco, mentre scatti velocemente superando il tavolo dei due.
A due tavoli di distanza dal loro, il cameriere si ferma e prima che possa vedere in che stato siamo ti sfilo il camice e mi libero dalla tua presa.
-Ecco qui il vostro tavolo signori- ci accomodiamo ringraziandolo.
Una volta presi i menù e atteso che se ne andasse per lasciarci scegliere, ti mando un occhiataccia poco amichevole.
-È stato necessario’ttebayo- commenti osservando i due con vivo interesse.
Dal canto mio gli do le spalle, quindi non posso godermi lo spettacolo.
-Se si voltano verso di noi riconosceranno i miei capelli- sospiro.
-Che dici? Queste luci soffuse lasciano vedere ben poco, per questo abbiamo una candela a illuminarci- dici indicando la piccola candela accesa a centro tavola.
-Giusto- mi rilasso e sciolgo la coda di cavallo lasciando cadere i capelli sulle spalle.
-Carina- commenti facendomi arrossire.
-Smettila di dire cacchiate- rispondo d’impulso.
-Aggressiva però- porti la tua attenzione sul menù.
Ti imito e appena i miei occhi si spostano sul prezzo di ogni pietanza gli spalanco incredula. Abbasso il menù con forza sul tavolo e sibilo –andiamocene siamo ancora in tempo- mi trattieni per un braccio prima che possa alzarmi e mi fai segno di restare calma.
-Non per vantarmi ma ho un bel po’ di soldi- dici sventolandomi davanti il tuo borsellino a forma di rana –non senti questo dolce suono’ttebayo?- lo fai tintinnare.
-D’accordo- ritorno composta –se tu sei convinto, non mi oppongo- sentenzio.
-Cosa prendi?- chiedo per cambiare discorso.
-Difficile dirlo dato che a quanto pare siamo finiti in un ristorante italiano e non riesco a leggere il menù- sospiri.
Questo spiegherebbe il terribile accento giapponese di poco fa.
Fortunatamente sotto i vari piatti c’è una spiegazione in giapponese –così si capisce- ti mostro la microscopica traduzione.
-È illeggibile… scegli tu per me’ttebayo- chiudi il tuo menù –sai cosa mi piace-
Analizzo bene le proposte e la mia attenzione si sposta sugli spaghetti –che ne dici di questi?- ti indico quelli alla carbonara.
-Non so… mi fa pensare al carbone’ttebayo- replichi facendo una smorfia.
Cerco di reprimere un pugno –idiota… c’è scritto uova e pancetta- mantengo la calma.
-Quelli allo scoglio?- ritento –se ti piace il genere… io evito il pesce stasera- ti vedo perplesso.
-Cioè.. spaghetti con pezzi di roccia?- dici disgustato.
Trattengo una risata –ma quanto sei baka… no, c’è scritto calamari, vongole… cozze… non uno scoglio nel senso vero della parola- ti pizzico una guancia con forza.
-D’accordo scusami’ttebayo- ti massaggi la parte lesa –ma questi nomi sono assurdi- commenti.
-I classici spaghetti alla bolognese? Sembrano i meno cari- osservo.
-Bologna è mica una città?- chiedi.
Inarco un sopracciglio scettica –non ci serviranno una pasta con dentro i cittadini di Bologna se è questo che intendi- asserisco.
Mi guardi sconvolto –perché esiste un tipo di pasta simile?-
Cala un pesante silenzio.
Mi porto una mano alla tempia cercando di non ucciderti –no…- sospiro.
-Se vuoi cambiamo genere e ci ordiniamo chessò, gnocchi? Pizza? Carne? Dimmi tu- dico esasperata.
-Sono famosi per la pizza no? Vediamo- appoggi i gomiti sul tavolo –non l’ho mai mangiata-
-Nemmeno io… la classica pare la margherita- sto per leggere gli ingredienti ma ovviamente devi uscirtene con una delle tue –quindi ci sono su margherite tipo, decorazione floreale?-
-Mozzarella, pomodoro, basilico…- sibilo.
-Ricevuto- fai un sorriso tirato.
-Faccio prima a chiederti cosa ci vuoi sopra- ti fermo prima di sentire altre cacchiate –no aspetta, ti propongo le seguenti opzioni, formaggio, prosciutto, verdure, carne o la classica margherita?- mi mordo il labbro inferiore mentre ti vedo pensieroso.
-Carne’ttebayo- attendi il nome della pizza –bene, una pizza al carpaccio, c’è su anche un formaggio a scaglie… va bene?- chiedo titubante, sperando di averti convinto.
-Sembra un’imprecazione- osservi –tipo “Carpaccio! Sono in ritardo… per tutti i carpacci!”- dici in tono grave.
Mi scappa una sonora risata, la tua espressione mista a quel tono di voce sono troppo anche per me.
Scaturiamo alcuni sguardi straniti, prendo letteralmente fuoco.
-Hinata e Kiba ci hanno visto?- chiedo preoccupata.
-No, tranquilla’ttebayo- mi rassicuri.
-I signori hanno scelto?- è tornato il cameriere con l’accento improponibile, torno seria e ordino per tutti e due la famosa pizza imprecazione e una bottiglia d’acqua.
-Stiamo andando alla grande- osservi mentre sbirci la coppietta.
-Già.. una meraviglia- sospiro giocherellando con le posate.
-Sakura-chan dove sono le bacchette?- chiedi preoccupato.
-Benvenuto in Italia- sussurro cercando di dirlo correttamente.
-Bevegnuho in Itaria?- chiedi confuso tentando di ripetere.
-Esatto- sorrido.
Ci portano l’acqua e mentre attendiamo le pizze continui a spiare i poveri ignari.
-Allora… che stanno facendo di così interessante?- chiedo cercando di farmi coinvolgere.
-Riesco a vedere solo lui che parla come una macchinetta- commenti.
-Emozionante- bevo un po’ d’acqua.
-Lei sta ridendo, è un buon segno- continui.
-Sono sicura che ha fatto una delle sue stupide battute- faccio passare un dito sul contorno del bicchiere.
-Ah certo, sei sicura… perché le faceva anche a te vero’ttebayo?- sibili irritato.
-Che noioso sei… era tanto per dire- ti do un colpetto con il piede sotto il tavolo.
-Non fare così- ti lagni.
-Piuttosto… è la prima volta che mi porti in un posto del genere- arrossisco lievemente –ma per il motivo sbagliato- mi cala il sorriso –e vestiti in modo inopportuno- ti mando un occhiataccia.
-Andiamo.. mi rifarò!- esclami prendendomi le mani fra le tue –te lo prometto- abbozzi un sorriso.
-D’accordo, mi fido allora…- ricambio un po’ imbarazzata.
-E comunque anche se non siamo vestiti eleganti tu sei sempre bellissima e sono sicuro che nessuno ha notato la tua mise- mormori avvicinandoti piano verso il mio viso.
-Ruffiano- sussurro a pochi centimetri dalle tue labbra.
-Signori ecco le pizze- ci stacchiamo di colpo, rossissimi in viso, e lasciamo che i piatti vengano serviti in tavola.
-Grazie- bisbiglio nervosamente.
Le pizze sembrano invitanti, prendo le posate e inizio a tagliarla a metà.
Sto cercando di darmi delle arie ma in realtà imito la signora a pochi tavoli di distanza che ha ordinato un’altra pizza.
-Per tutti i carpacci come cacchio si mangia questo frisbee?- analizzi le varie possibilità.
Trattengo l’ennesima risata e ti intimo di imitarmi, obbedisci senza opporti.
È come una catena, io seguo la donna e tu segui me, decisamente triste come cosa.
Prendi una fetta e la divori in un attimo –devo dire che non è male…- masticare è diventato un optional a quanto pare, la inghiotti per intero –anzi è buona- ti pulisci con il tovagliolo la bocca piena di scaglie di grana.
-Sei peggio di un bambino, se mangi così in fretta starai male- ti obbligo a rallentare.
-Hanno ordinato una pizza anche loro’ttebayo- annuisci soddisfatto –Kiba sa cosa va preso in questo posto-
-Sì…- mangio con calma incurante dei tuoi commenti per ogni piccola cosa.
Inutile dire che hai spazzato via la pizza in meno di mezzora.
-Ah sì era proprio buona- dici soddisfatto –ma ho ancora fame- osservi il mio piatto.
Appoggio la fetta che sto mangiando e sposto sul tuo gli ultimi tre generosi tranci rimasti.
-Sicura?- chiedi titubante.
-Fidati, non c’è la faccio più- dico riprendendo la fetta in mano.
-Grazie Sakura-chan- ti ci fiondi subito.
Finiamo di mangiare e subito chiedi la carta dei dessert.
-Sei senza fondo- commento scherzosamente.
-Bisogna provare tutto- rispondi semplicemente.
Ad un tratto mi posi una mano dietro la testa e la porti avanti facendomi sfiorare le tue labbra con le mie, per poi aprire la carta e tenerla in sospeso davanti ai nostri visi.
-Che succede?- sussurro mentre il mio cuore inizia a martellare per la troppa vicinanza.
-Hinata sta andando al gabinetto credo… sta per passare’ttebayo- rispondi nervosamente –posami una mano sulla guancia, deve sembrare vero- faccio come mi dici –ma scusa, non possiamo farlo e basta?- chiedo arrossendo vistosamente.
-Poi non controllerei più la situazione- sorridi.
-È passata?- chiedo in evidente agitazione.
-Sì ma tornerà… aspettiamo- soffi sulle mie labbra.
Sei maledettamente vicino e la voglia di baciarti è quasi insopportabile.
Mi lecco le labbra d’impulso e mi rendo conto troppo tardi che è un gesto alquanto equivoco dato che ci stiamo fissando dritto negli occhi.
-Sakura-chan… mi stai invitando?- sussurri in tono malizioso.
-No… io non l’ho fatto con intenzione- deglutisco piano.
-Peccato- le tue labbra sfiorano le mie e mi fanno impazzire.
-Sta tornando- dici continuando a sfiorarle.
-B-Bene!- balbetto cercando di mantenere la calma.
-Pericolo scampato’ttebayo- non mi serve sapere altro, mi sporgo un po’ di più e finisco per baciarti.
-Cosa dovrei pensare secondo voi?- la voce di Ino mi trafigge, ci voltiamo lentamente verso di lei che è comodamente seduta al tavolo da parte insieme a Sai.
-Niente- mi sposto indietro ridendo istericamente.
-Siete venuti a mangiare un po’ di carbone o qualche roccia?- chiedi tornando a consultare il menù dei dessert.
-Non fateci caso- gesticolo nervosamente –Ino piuttosto… mi voglio scusare per oggi- torno seria.
-Tranquilla, ripensandoci avrei detto la stessa cosa a te- sorride –comunque no Naruto, Sai mi aveva promesso che saremmo venuti qui dato che questo locale di cucina Italiana ha aperto da poco- asserisce.
-Capisco- commenti –avete visto chi c’è?- mandi un occhiata al tavolo più avanti.
-Sì li abbiamo pure salutati ma erano in evidente imbarazzo- dice Sai facendo uno dei suoi soliti sorrisini irritanti.
-Quindi sei d’accordo con me nel convenire che… quei due sanno tanto di coppietta’ttebayo- sorridi sornione.
-Certo che sono d’accordo… sono proprio carini insieme… due piccioncini- ricambia il sorriso con altrettanta malizia.
Mi fate venire i brividi, forse più di Sai stesso che stranamente non si unisce.
-Per questo ti sei seduta da quel lato del tavolo- osservo –ammettilo che vuoi spiarli- trattengo una risata.
-Ci puoi giurare fronte spaziosa- mi fa l’occhiolino.
-Bene, visto che è una cenetta romantica vi lasciamo ai vostri civettamenti’ttebayo- annuiscono e tornano sulla scelta della cena.
-Quindi Sakura-chan… dessert?- mi passi la carta –scegli tu-
-Un tiramisù?- chiedo titubante.
-Devo tirarti su?- mi fissi stranito –tipo che sei giù di morale?- ti gratti la testa –non l’avevo notato-
Sospiro e alzo gli occhi al cielo.
-È il nome del dessert- dico mesta.
-Ah, interessante scelta di nominativi- commenti.
-Sembra buono, se ti piace strafogarti di cioccolato- mi sta vendendo voglia di ordinarlo.
-Oppure un profiterole al cioccolato- fai un sorrisino –ne approfitterole volentieri- cerco di ridere alla battuta scadente.
-Idiota- scuoto piano la testa.
-Torta di fragole con panna- esclamo.
-Bene, anche per il signore?- non avevo notato l’inquietante presenza del cameriere, annuisci e porta via le carte.
Sussulti di colpo e fai uno dei tuoi sorrisini sghembi che mi mette i brividi.
-L’hai visto anche tu Naruto?- chiede Ino tornando a guardarti –si stanno tenendo per mano!- esulta riprendendo a parlare con Sai.
Mi volto piano per riuscire a vedere e noto un Kiba rossissimo in viso che ha la mano su quella piccola di Hinata, pagherei per poter vedere la sua espressione.
-Bravo Kiba, sono fiero di te- annuisci con un po’ troppa convinzione.
-Dai però non possiamo continuare così… dovremmo lasciarli in pace- cerco di convincerti.
-Ma non stiamo facendo niente di male- metti il broncio, sospiro –d’accordo-
-Ecco qui i vostri dessert- ci ritroviamo davanti un enorme fetta di torta alle fragole con uno sbuffo di panna generoso con sopra una bella fragolina rosso sangue molto invitante.
-Mmmh un ottima scelta- mi lecco le labbra e prendo la fragola un po’ sporca di panna avvicinandola piano alla bocca, noto che mi stai fissando con uno strano interesse e mi sfugge un sorrisino malizioso mentre faccio passare il frutto molto lentamente sulle labbra gonfie per poi leccarlo con altrettanta calma sotto il tuo sguardo velato di desiderio.
So che probabilmente le mie gote hanno preso fuoco e che se qualcuno posasse per sbaglio la sua attenzione su di me sembrerei una maniaca ma… stranamente non m’importa.
-Sakura-chan non è corretto- prendi un lungo respiro e cerchi di distogliere gli occhi dalla mia figura.
-Scusami- la mangio senza tanti complimenti, interrompendo lo spettacolo.
Mentre mi gusto la torta, senza più cercare di sedurti, noto con stupore e incredulità che a un tavolo abbastanza distante dal nostro è seduto Sasuke.
Quasi mi strozzo con la torta.
-Tutto bene?- chiedi preoccupato.
-No… sembra che tutti i nostri amici abbiano deciso di venire qui stasera- dico indicando il tavolo.
Ti volti e rimani di sasso –ma quello è Sas’ke… con una ragazza mai vista- commenti.
Sto bevendo un po’ d’acqua e quasi rischio di sputartela addosso alla vista di Midori seduta davanti a lui.
-Oddio- commento.
-La conosci?- chiedi divertito.
-Sì praticamente… oddio- non riesco a dire altro.
-Sono sollevato anche di questo, sembra che la fortuna inizi a ripagarmi- commenti facendo un largo sorriso.
-Idiota- sospiro e cerco di non guardarli –chissà da quanto sono li- rifletto ad alta voce.
-Che ti importa? Infondo sono tutte coppiette’ttebayo!- esulti non nascondendo la tua palese approvazione –ora manca solo Rock Lee e siamo apposto-
Ti do un calcio lieve sotto il tavolo e ti vedo sbiancare.
-Quella… non era… la mia gamba…- biascichi con il viso dolorante –era la terza- precisi.
-Oh scusami non volevo- dico dispiaciuta portandomi le mani alla bocca.
-Non importa- cerchi di sorridere.
Muovo il piede sotto il tavolo in cerca della tua vera gamba, una volta convinta di averla trovata lo muovo piano come ad accarezzartela per farmi perdonare –scusami- continuo.
Il tuo viso prende fuoco e scuoti violentemente la testa –No, non…- fatichi a parlare –non farlo’ttebayo- ti guardi in giro nervosamente.
-Non ti ho più dato calci- dico offesa.
-No Sakura-chan quella non è- ti mordi il labbro inferiore con forza –non è quello che pensi tu- sudi freddo.
Sento che la “gamba” reagisce al mio piede e capisco al volo quello che stai cercando di dirmi, lo ritraggo vergognandomi per il gesto –non pensavo che… perdonami- balbetto.
-Tranquilla, non importa- fai un lungo respiro di sollievo.
Ti riprendi e noti che i bersagli, per così dire, stanno uscendo dal locale.
-Beh, meglio così- commento.
Il cameriere ci porta il conto e alla vista del totale non ti scomponi, nonostante siano parecchi soldi.
-Sicuro che va bene? Ti pago la metà- mi offro stranamente accondiscendente.
-No figurati, non è così caro e poi… una bella serata passata con te non ha prezzo’ttebayo- lasci i soldi sul tavolo e mi prendi sottobraccio uscendo dal ristorante.
-Beh, allora grazie per la bella serata… stalker mancato- ti bacio.
-Figurati, grazie a te- ricambi stringendomi forte a te.
Alla fine non è andata poi così male questa giornata… spero solo che Kiba e Hinata non si siano accorti di niente, poverini.





Angolo dell’autrice
Hello :D
Eccomi qui con un capitolo dedicato un po’ alla SaiIno (per gli avvenimenti) un po’ alla KibaHina (per la stalkerizzazione) un po’ al SasuMido (uau ho inventato un nuovo paring! xD ma giusto per l’apparsa nel locale…. Mica voglio svelarli subito v.v) e soprattutto NaruSaku :3
Ho pensato “come si comporterebbero dei giapponesi in un ristorante italiano?” ovviamente solo per la parte di Naruto xD poverino.
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto :3 era per introdurre un po’ la vita sentimentale di Konoha XD più che introdurre direi delucidare ^-^
Ringrazio chi recensisce, chi segue senza farlo e chi passa per caso.
GRAZIE!
Parto domani per le vacanze e torno domenica quindi… ci si vede tra una settimana ^^
Un bacione :* :3

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Capitolo 27
*** Delirio in casa mia ***


Sono seduta nel salotto di una grande casa famigliare, sorseggio distrattamente un po’ di te caldo mentre accarezzo il mio pancione con orgoglio.
Improvvisamente entri nella stanza insieme a Kiba e Shikamaru, il primo con una bambina in braccio di circa 5 anni, il secondo con una faccia distrutta.
Vi sedete accanto a me e prima di prendere posto mi dai un bacio a fior di labbra.
-Amore siamo venuti per finire la camera del bambino- dici sorridendo.
-Potresti tenere Aki finché non terminiamo? Hinata non poteva proprio starle dietro stamattina- mi passa la bimba dai vispi occhietti viola e i capelli scuri.
-Certo volentieri- la prendo in braccio e subito mi fa un gran sorriso.
-Ti vedo parecchio stanco Shikamaru- commento osservando due profonde occhiaie solcargli il viso pallido.
-Non ho chiuso occhio… ormai con tre figli è difficile, anche se due di loro sono giovani adulti rimane sempre la più piccola che non mi fa dormire la notte, una vera seccatura- sospira.
Poso la tazza sul tavolino basso di legno e annuisco con comprensione.
-Voi invece ve la siete presa comoda vedo- continua ghignando divertito –il primo figlio a 40 anni.. accidenti come vola il tempo-
-Beh dovete capire che Sakura-chan non voleva farlo troppo presto… ho aspettato pazientemente è finalmente insieme a un figlio ho potuto anche fare…. Voi sapete cosa intendo’ttebayo- ti gratti la testa nervosamente distogliendo lo sguardo.
-Sei da premiare Naruto… aspettare 22 anni per farlo… io non ci sarei riuscito e pensare che ho fatto pure un pensierino su Sakura- ride scuotendo piano la testa.
-Kiba fidati, ne è valsa la pena’ttebayo- replichi senza alterarti.
-Ogni cosa a suo tempo no?- sospiro e inizio a giocare con la piccola Aki facendole il solletico.
-È adorabile comunque- commento mentre cerca di prendermi la mano –ha preso tutto da sua madre- sorrido.
-Il caratterino peperino è tutto mio- dice fiero.
-22 anni…- la tua faccia muta da felice a sconvolta.
-Già… ti ho fatto aspettare tanto e non ti ho dato nemmeno la foto- rido.
-22 anni….- ti alzi in piedi.
Passo Aki a Kiba e mi alzo anch’io –In effetti è un po’ troppo…- osservo.
Lo scenario diventa completamente bianco e rimaniamo solo noi due.
-È troppo? È orribile!- dai di matto.
-È vero… finirà davvero così?- dico preoccupata e fisso il mio pancione –oddio a 40 anni il mio primo figlio?!- mi metto le mani fra i capelli.
Mi fissi serio e dici in tono freddo –voglio il divorzio-






Mi sveglio con una morsa allo stomaco e un espressione sconvolta, subito mi metto a sedere e noto che sei nella mia stessa situazione.
-Buongiorno Sakura-chan- mormori fissandomi come un allucinato.
-Buongiorno- rispondo con lo stesso tono di voce.
-Quanti anni hai?- chiedi deglutendo appena.
-Dovrei averne 18- rispondo poco convinta.
Mi sfili la coperta di dosso e osservi la mia pancia piatta, fai subito un sospiro di sollievo.
-Dio grazio- ti lasci andare sul letto.
-Fatto un brutto sogno?- chiedo cercando di far finta di niente.
-Sni… ho solo sognato che tu eri incinta e che insomma… come posso dirlo senza perdere anni di vita’ttebayo?-
-Tipo che hai aspettato 22 anni per fare sesso con me…- la butto li con disinvoltura.
Cala un pesante silenzio nel quale mi guardi sconvolto con gli occhi fuori dalle orbite.
-È Kiba aveva una bambina di nome Aki identica ad Hinata?- sibili.
-Sì, l’ho presa in braccio…. Un vero tesoro- fatico a continuare.
-Shikamaru e i suoi tre figli- prosegui senza smettere di fissarmi.
-Già, ma non sappiamo chi è la moglie- concludo.
Prendi un lungo respiro prima di alzarti con calma, avvicinarti alla finestra, spalancarla e urlare con quanto fiato hai in gola –ROCK LEE!-
Inutile dire che ti sto osservando spaventata e perplessa.
L’interpellato spunta tranquillamente sul davanzale e fa la sua entrata nella mia stanza –Eccomi!- fa il saluto militare mentre rimane ritto in piedi.
-Che diavolo significa?!- mi alzo anch’io.
-Scusa se non ho accettato la tua proposta di vigilare su di me ad ogni ora del giorno ma ora mi rendo conto di quanto mi servi’ttebayo- continui ignorandomi e trascinandolo in salotto.
Sospiro e stringendomi nella mia camicia da notte un po’ troppo corta vi seguo.
-Rock Lee… è successo- ti siedi sul divano e metti le mani tra i capelli con fare disperato.
-Cosa?- chiede confuso.
-Abbiamo sognato entrambi lo stesso orrido futuro….- conclude in tono grave.
Prima che possa ribattere qualcuno bussa insistentemente alla porta.
-Testa quadra so che ti trovi qui, apri questa porta!- la voce irritata di Sasuke ci rende tutti perplessi.
La apro e non riesco nemmeno a salutarlo che si fionda su di te tirandoti per i pantaloni, l’unica cosa che indossi.
-So che ci hai visti a quel maledetto ristorante italiano! Non pensare che te la farò passare liscia, se oserai solo mettere in giro voci riguardanti quello che non c’è tra me e Midori morirai per mano mia!- ti minaccia.
-Allora lei si chiama Midori- ghigni divertito.
-Zitto dobe…- digrigna i denti –non voglio che tu e la tua mente da vecchia pettegola andiate in giro per questo buco di villaggio a dire stronzate sul mio conto-
-Non ho una mente da vecchia pettegola… non è colpa mia se il piccolo Sas’ke ha avuto il suo primo appuntamento con una ragazza’ttebayo- dici in tono malizioso –credevo che ormai fossi un caso perso-
-O un ragazzo gagliardo- si intromette Rock Lee.
-Non è stato un appuntamento- sibila –il problema è che quella donna mi ha incastrato… con i suoi piatti italiani- si guarda in giro furtivamente –lei ha origini italiane…. Cucina dei piatti che non ho mai sentito nominare, spaghetti alla carbonara… cioè che razza di nome è?!- annuisci con molta comprensione –ma il problema è che sono buonissimi- abbassa la voce è ti afferra saldamente per le spalle mentre avvicina la bocca al tuo orecchio –e non li troverò mai da nessun altra parte, potrei imparare a cucinarli ma è possessiva e non mi vuole mai in cucina…- prende fiato –così ho pensato di andare a provare in quel ristorante ma sai quanto costa?- ti lascia andare –troppo- conclude.
-In pratica Midori cucina divinamente e sei rimasto talmente stregato da finire per stare sempre con lei e addirittura portarla in un ristorante italiano per vedere se potevi sbarazzartene?- chiedo cercando di fare mente locale.
-Esatto- si ricompone.
-Davvero?! Tsk, ma sentite il povero Suko… non pensavo che fossi così disperato- la voce glaciale di lei ci fa sussultare, si trova sulla soglia con un mestolo in mano e un grembiule bianco allacciato in vita.
-Midori?!- indietreggia.
-Tra poco è mezzogiorno Suko, sai quanto ci ho impiegato a cucinare il tuo piatto preferito? E tu cos’hai fatto? Appena mi hai vista sei scappato come un ladro…. Ora vieni a casa e mangi invece che piagnucolare e dire un sacco di cavolate- si avvicina con fare minaccioso –io non ti ho obbligato a invadere la mia privacy ogni santo giorno solo perché ti piace la mia cucina- muove il mestolo pericolosamente vicino al suo viso –sei tu che mi costringi a cucinare per due… usuratonkachi!- sibila.
-Sentito? La tua signora ti vuole a tavola, mi piacerebbe restare qui a parlare dei tuoi problemi Sas’ke, ma ne ho di più grandi adesso’ttebayo- gli dai una pacca amichevole sulla spalla.
-Andiamo signorinella- l’afferra per un braccio.
-Non ti scaldare Midori, vorrei solo scambiare due chiacchiere con il mio amico- cerca di liberarsi ma gli punta il mestolo al collo.
-Muoviti o le lasagne si raffreddano- sussurra con uno strano luccichio negli occhi.
-Lasagne? È forse il nome più normale sentito finora- commenti.
-Scusa l’intrusione ma… non era un abusivo?- cerco di calmare le acque ormai mosse.
-Sì, ma ho impiegato tutta la mattina a cucinare quelle maledette lasagne, in più come piacciono a lui, tanta bechamel e poco sugo… ed ovviamente il sugo chi pensi l’abbia fatto?- sospira –se c’è ne troppo fa fatica il poverino- gli manda un occhiataccia.
-Oh allora la cosa cambia- smetto di intromettermi.
-E poi sentiamo… da quando sono un peso?!- continua lasciandolo andare –in pratica mi rompi ogni giorno solo per mangiare?!- la sua espressione cambia da arrabbiata a incredula –mi sono focalizzata sul cibo ma ora che ci penso quello che hai detto prima è molto peggio!- incrocia le braccia al petto.
-Ma non intendevo dire che tu…- è in evidente difficoltà.
-Invece sì!- gli punta un dito al petto –se non vuoi stare con me per la compagnia e cerchi un alternativa per sbarazzarti di me sai cosa? Ti lascio le ricette sul pianerottolo ma in cambio non voglio più vedere la tua brutta faccia da emo depresso in casa mia!- noto i suoi occhi farsi leggermente lucidi –e non preoccuparti per il cibo, la divido a metà e te la lascio con le ricette- si volta ed esce a passo svelto e con molta foga.
Rimane immobile per alcuni minuti, senza parole.
-Ma quindi- ti gratti la testa –cioè la lascia andare cos…- non termini la frase che scatta fuori gridando il suo nome.
Rimaniamo in silenzio a fissare l’uscita.
-Infondo non è poi tanto falso il fatto che siano una coppietta, sembravano addirittura due sposini- sorrido chiudendo la porta.
-Rock Lee- torni a tartassarlo –il sogno fatto da me era identico a quello di Sakura-chan… non abbiamo consumato per 22 anni prima di avere un figlio- fatichi a dirlo ad alta voce.
-È terribile! Naruto-kun ti avevo detto che avresti dovuto usare i miei metodi!- ti posa le mani sulle spalle.
-Lo so, quindi voglio rimediare per questo ti ho chiamato!- fai lo stesso con lui.
-Scusate ma è stato solo un sogno- sospiro –e poi sei tu che alla fine volevi il divorzio-
-La situazione è più grave del previsto!- continua il moro con voce grave.
Mi poso un mano sulla fronte cercando di rilassarmi.
Perché sono così stupidi?
-Non vedo cosa ci sia di così orribile, è solo un sogno e poi perché Rock Lee si trovava sotto casa mia? È inquietante-
-Io seguo solo gli ordini- risponde tranquillamente –non preoccuparti, la giovinezza ci rende determinati e forti, vedrai che risolveremo anche questo problema!- mi sorride con uno strano luccichio che mi acceca.
-Bene… quale problema?- chiedo stufa marcia di questa assurda storia.
Un lieve bussare ci interrompe.
Vado subito ad aprire e mi ritrovo Hinata che si sta trucidando le dita, sulla soglia.
-Ciao Sakura-san- mi saluta abbozzando un sorriso.
-Ciao Hinata- ricambio.
-Posso entrare?- chiede timidamente.
-Accomodati- la lascio passare e richiudo la porta.
-Ciao Hinata- la salutate.
-Ciao Rock Lee… Naruto-kun- fa un cenno del capo.
-Vuoi bere qualcosa?- chiedo mentre prendiamo posto sul divano.
-N-no grazie-
-Allora Hinata, che succede’ttebayo?- le sorridi raggiante.
-Beh… sono venuta qui perché ieri sera…- si ferma di colpo arrossendo leggermente.
-Sei uscita con Kiba- ti lasci sfuggire.
Roteo gli occhi e cerco di non picchiarti.
-Già- la sua espressione mi pare un po’ seccata.
-Noi ti abbiamo visto di sfuggita ovviamente- cerchi di riparare.
-Ovviamente- sbaglio o quello è un sorrisino tirato?
-Non ti abbiamo seguita nel ristorante italiano’ttebayo- ridacchi nervosamente.
Mi sale l’omicidio.
-Non dire altro sciocchino- ti mando un occhiataccia.
-Volevo solo precisare che non li abbiamo seguiti per spiarli e vedere se stavano insieme, tutto qui… ouch- ti do una gomitata nel fianco.
-Ieri sera- prosegue ignorandoti –sono uscita con Kiba-kun- prende un lungo respiro –era iniziata bene come serata, ma poi…- sembra che si stia trattenendo.
-Poi non siete finiti a lett…- te ne do un’altra.
-Poi abbiamo notato che qualcuno ci stava osservando- sibila.
Non so bene com’è Hinata quando si arrabbia, ma credo che mi stia venendo un idea, poi è sempre così paziente e tranquilla…
-Perdonaci- sussurri mordendoti il labbro inferiore.
-Non…- riporta lo sguardo su di noi e sorride dolcemente –non fa niente- sembra tornata come prima.
-Solo che Kiba-kun si è un po’ innervosito- abbassa lo sguardo –e quindi si comportava in modo strano- sospira.
-Mi dispiace tanto- stai cercando di rimanere impassibile.
-Quando poi gli ho chiesto se voleva fare una passeggiata ha risposto di no- di nuovo quello sguardo truce –perché ha detto che Naruto-kun ci avrebbe certamente seguito- chiude le mani a pugno.
-Scusalo a volte lui è un po’…. Infantile- le poso una mano sulla spalla.
-Lo so, anche per questo mi piace- arrossisce leggermente.
Non aggiungo altro, non mi pare il caso.
-Se vuoi che parlo con Kiba, tranquilla, lo faccio volentieri’ttebayo!- esclami andandole vicino.
-No… meglio di no- si alza –però sono venuta perché vorrei chiederti di non…- non riesce a guardarti in viso –di non- prende coraggio, porta le braccia al petto con determinazione e finalmente sposta lo sguardo su di te –non intrometterti e non seguirci più per favore!- si abbassa a mo’ di inchino, come a supplicarti.
Rimani un po’ stupito ma subito inizi a gesticolare –non c’è problema, scusa se la curiosità ha vinto la ragione, non lo farò più promesso!- la imiti.
-Grazie- si ricompone e sorride sollevata.
-Figurati, mi farò perdonare- fai lo stesso e ricambi il sorriso mentre le prendi le mani fra le tue.
-No-non c’è bis-bisogno d-di…- inizia a balbettare in evidente difficoltà.
-Mi sento davvero in colpa’ttebayo!- muovi le mani freneticamente facendo dondolare anche lei che arrossisce vistosamente.
-Naruto-kun…- il suo viso è un falò ardente e cerca di spostare la sua attenzione su altro ma alla vista del tuo petto nudo la situazione peggiora.
Scuoto piano la testa incredula del fatto che non ti renda conto del disagio che le stai dando.
-Potremmo fare un uscita a tre!- esulti stringendogliele più forte.
Non risponde, combattuta tra lo svenire e il resistere.
-Volevi dire a quattro- si intromette Rock Lee.
-Sì intendevo quello’ttebayo- ridi della tua stessa stupidità.
-Sa-sarebbe c..carino!- sorride forzatamente presa dal panico più totale.
Posso capirla, anche se prova a uscire con Kiba non è detto che i suoi sentimenti per te svaniscano così facilmente.
Noto che del fumo pare uscirle dalle orecchie, come se stesse andando in ebollizione. Sospiro e mi alzo avvicinandomi a voi.
-Forse ora sarà il caso che tu la lasc- non riesco a terminare la frase che la porta si spalanca e Kiba fa la sua entrata teatrale puntandoti un dito contro e semi urlando –lasciala andare schifoso spione!-
Alzo gli occhi al cielo e mi trattengo dal commentare.
-Kiba! Stavamo giusto programmando un uscita io e Hinata- dici alzando le mani congiunte alle sue come se nulla fosse.
La sua espressione è rabbiosa –Cosa?! Hinata! Avevi detto che ti piacevo, forse non come Naruto ma…- digrigna i denti.
-K-Kiba-kun… non è come sembra- scuote violentemente la testa e muove le braccia cercando di liberarsi.
-È un nuovo gioco?- chiedi divertendoti ai suoi movimenti compulsivi.
Cerco di prendere tutta la calma che ho in corpo prima che possa scatenare l’inferno.
-Naruto intendeva dire che stanno organizzando un uscita a quattro, io e lui, tu e Hinata- preciso.
-Ah- sembra si sia un po’ calmato –va bene ma, perché si tengono per mano?!- sbotta.
-Perché gliele ho prese io’ttebayo- rispondi semplicemente.
Hinata ha raggiunto il limite di sopportazione e si lascia cadere in ginocchio con il viso ormai pari a un pomodoro.
Dal canto tuo non sembri volergli lasciare quelle maledette mani.
-Hinata? Stai male?- le lasci e la prendi per le spalle scuotendola violentemente –Hinata?-
Non posso guardare.
-Ma sei pazzo? Così la uccidi!- ti sposta e la prende fra le braccia facendogli aria con una mano, come sempre.
-Non morire Hinata-san!- urla Rock Lee con le lacrime agli occhi facendoci ammutolire.
A volte mi chiedo perché non posso frequentare persone normali.
-Non fare il melodrammatico, mica muore- rispondo secca.
-Hinata-sama!- Neji entra di corsa, la mano alla katana e l’espressione truce.
-Qualcun altro vuole invadere la mia proprietà?- chiedo seccata.
-Neji?- Kiba è perplesso, io sono stufa di trovarmi gente in casa e tu… tu sei sempre il solito idiota.
-Hinata-sama sapevo che non dovevo lasciarti nelle mani di questo cane!- sfila la katana e la punta al viso di Kiba.
-Neji-san… non è colpa sua, ho avuto un calo di pressione- cerca di riparare al danno alzandosi in piedi.
-Neji dai andiamo via- Tenten spunta da dietro la sua schiena.
-Oh ma certo, lo sapevo- sibilo.
-Tenten!- Rock Lee la saluta animatamente.
-Scusate l’intrusione, dico sempre a Neji che deve lasciar stare la povera Hinata ma sapete com’è fatto…- sospira prendendolo per un braccio –lascialo stare dai- lo strattona.
-Ma quel cane vuole fare le cosacce con Hinata-sama- sibila irritato.
-E che te ne importa scusa- mette il broncio.
-Ma tu non dovevi ehm con ehm…- sussurro alludendo a Rock Lee.
Mi fa segno di non commentare.
-Avanti Neji andiamo- si lamenta tentando di portarlo fuori.
-Neji-kun! Andiamo! Lasciamo questi giovani alle loro problematiche amorose- le da man forte Rock Lee prendendolo per l’altro braccio e riuscendo a trascinarlo via.
-Aspetta! E il mio sogno?- chiedi disperato.
-Naruto-kun- torna serio –non farti deviare da stupidi sogni in comune, ne avrete certamente altri e sempre diversi… l’importante è godersi la giovinezza e sorridere al tramonto!- alza il pollice nella tua direzione con un largo sorriso accecante.
Annuisci commosso e ricambi il segno.
Mi trattengo dal commentare ad alta voce ma… siete proprio due baka.
Finalmente Tenten e Rock Lee se ne vanno portandosi dietro un Neji alquanto adirato.
-Hinata- Kiba riprende il discorso –hai qualcosa da dire?-
-Non è successo niente- dice semplicemente.
-E le vostre mani?- insiste.
-Me le ha solo prese perché si voleva scusare per ieri sera- spiega con una calma quasi irreale.
-Ah-
-Dai andiamo adesso… abbiamo disturbato abbastanza- lo prende sottobraccio ed escono anche loro facendoci un saluto veloce che ricambiamo.
Mi fiondo sul divano –finalmente, non ne potevo più- ti siedi accanto a me –già quante visite tutte insieme’ttebayo- ridi.
-È colpa tua se ci sono venuti a disturbare- ti pizzico una guancia –sei tu che hai seguito la coppietta e che ti sei fatto sgamare da Sasuke-kun-
-Vero- se la massaggia –scusami-
-E non voglio più che Rock Lee si metta a vigilare su di noi come se fosse un cane… se ne voglio uno me lo compro- sentenzio severa.
-Hai ragione… gli dirò di farsi una vita’ttebayo-
Appoggio la testa sulla tua spalla –però sono contenta che si stiano formando tante coppiette- arrossisco lievemente –almeno non siamo gli unici a far parlare di se-
Mi cingi le spalle con un braccio –Ma noi siamo la coppia più bella di Konoha’ttebayo- mi sussurri a fior di labbra.
-Certo- mi avvicino e faccio per baciarti quando mi blocco di colpo.
-Cosa c’è?- chiedi infastidito dall’interruzione.
-È quasi mezzogiorno- sussurro –tu non avevi una riunione con il Kazekage?-
Sbianchi di colpo –Era un ora fa- deglutisci.
Mi alzo di scatto e corro a prenderti i vestiti mentre vai in bagno a sistemarti.
-Muoviti baka- urlo picchiando i pugni sulla porta per dirti di sbrigarti.
-Sto facendo pipì un attimo!-
Esci e ti infilo la maglietta –sei un baka dovevi mettere la sveglia!- ti tiro i pantaloni per toglierteli.
-Un attimo per pietà mi cadono le mutande- ti lagni cercando di mantenerle in vita.
Finisci di indossarli e ti lancio in faccia i sandali –avanti veloce- intanto che ti infili le scarpe ti lego il coprifronte in testa, stringendo forse un po’ troppo.
-Fai piano’ttebayo- il tuo stomaco inizia a brontolare e mi fiondo in cucina, prendo una fetta di toast ci spalmo su del burro d’arachidi, ritorno da te e te la ficco in bocca mentre ti infili la lunga giacca bianca.
-Ecco fatto, buona riunione- ti do un bacio sulla guancia e ti spingo fuori di casa.
Mi appoggio alla porta e sospiro sperando che non ci siano altri problemi.
Oggi è stata una mattinata all’insegna del delirio.





Sto finendo le faccende domestiche, ne approfitto visto che è il mio giorno di riposo, anche se rimango di picchetto.
Sono quasi le quattro di pomeriggio quando qualcuno mi bussa alla porta.
Appoggio la scopa contro il muro e sospiro, oggi ho ricevuto fin troppe visite.
Mi stupisco di ritrovarmi Gaara davanti, che mi fissa con i suoi inespressivi e freddi occhi azzurri.
-Buongiorno- mormoro.
-Buongiorno- mi sorride e la cosa mi fa rabbrividire.
-Sakura-chan scusa l’intrusione ma dopo averlo fatto aspettare così tanto pensavo di invitarlo a bere qualcosa’ttebayo- spunti da dietro la sua spalla con un largo sorriso.
Shannaro….
-Certo- rispondo atona –entrate pure- mi sposto e vi faccio passare, prima che mi superi ti sussurro –ma non potevi portarlo a casa tua?- in risposta fai spallucce e la cosa mi manda ai pazzi ma cerco di trattenermi.
-Accomodatevi pure sul divano- dico in tono cordiale mentre mi sistemo il grembiule bianco che indosso per le pulizie.
-Grazie per l’ospitalità- risponde il Kazekage prendendo posto accanto a te.
-Figurati- mi sforzo di guardarlo in faccia –volete un te caldo? Oppure qualcosa di freddo?-
-Un bicchiere d’acqua andrà benissimo-
-Anche per me- rispondi gioviale anche se sai benissimo che riceverai una predica più tardi.
Non dico che non voglia ospitare Gaara… ma insomma, non so, mi mette a disagio.
Vado a prendere due bicchieri d’acqua e quando torno state parlando animatamente di non so bene cosa.
-E così ho detto “Tsunade-baachan non ti sembra che il decreto non sia corretto?” e lei risponde “No Naruto, mi pare più che esaustivo” a quel punto non so come hai fatto a non scoppiare a ridere, insomma, più che esaustivo? Era praticamente quello di due anni fa- scoppi a ridere di gusto seguito da una leggera risata dell’ospite.
Inutile descrivere la mia espressione da perfetta ignorante mentre poso i bicchieri sul tavolo di legno e mi siedo sulla poltrona accanto al divano.
-Sakura-chan hai sentito? Che errore grossolano e il bello è che dovevo essere io il baka- scuoti piano la testa.
-Certo… davvero divertente- porto una mano davanti alla bocca e faccio una lieve risatina semi isterica e perfettamente falsa.
Allora anche tu possiedi un cervello.
-Ma allora non eravate solo voi due a questa famosa riunione- cerco di capirci qualcosa.
-No c’erano anche Shizune-neechan, Tsunade-baachan, Iruka- abbassi la voce –in realtà lo voluto io’ttebayo- riprendi -e ovviamente sopracciglione- dici con naturalezza.
-Come mai?- chiedo interessata.
-Era necessaria la consulenza di persone diciamo un po’ più esperte per poter arrivare a rinnovare l’accordo tra i nostri due paesi, bisognava giusto cambiare qualcosina, nulla di davvero serio- precisa Gaara con calma –senza nulla togliere al nuovo Hokage ma è normale che quello precedente sia ancora presente a dar man forte al lavoro svolto da Naruto… anch’io ho chi mi consiglia e segue- conclude.
-Oh capisco- in realtà ci provo ma sì, il concetto è semplice.
Tu sei un baka con una grande responsabilità ed è da poco che conduci il tutto e quindi Tsunade deve farti da babysitter, tutto chiaro.
Anche se non suona a tuo favore sono sicura che sarai, anzi, sei un bravo Hokage.
-Sakura dimmi, come va all’ospedale?- chiede cortesemente bevendo un po’ d’acqua.
-Bene, a volte è faticoso perché non sai mai in che stato possano tornare i ninja in missione ma… per il momento me la cavo, è un lavoro che prende tempo e a volte torno a casa sfinita ma questo è altro per poter aiutare gli altri-
-Sei davvero una brava persona- constata facendomi arrossire.
-Grazie- abbassò lo sguardo un po’ in imbarazzo –anche tu sicuramente stai facendo un ottimo lavoro a Suna- osservo guardandolo appena.
-Grazie, ci provo, se la gente è contenta allora sono contento anch’io- replica semplicemente.
-Mi pare giusto, questo è proprio da te, intendo il fatto di essere così modesto ma allo stesso tempo un ottimo Kazekage… gentile e coerente- credo di averlo messo un po’ in imbarazzo, sarà per il fatto che ha appena posato lo sguardo altrove e un lieve rossore quasi impercettibile è apparso sulle sue gote? Ma, non vorrei dire.
Mi sento una lecchina, ma infondo lo penso davvero!
Il silenzio invade la stanza subito interrotto da una tua frecciatina poco amichevole.
-Cioè, scusate se vi interrompo ma… dovrei preoccuparmi?- chiedi infastidito.
-Di cosa?- so che chiedere peggiorerà la situazione ma… che posso fare?
-Come cosa… non so, forse il fatto che lui ti fa dei complimenti e la tua faccia diventa rossa come un pomodoro come se avessi 15 anni e stessi flirtando- commenti acido.
-La… la mia faccia non è diventata rossa e… non… non è vero- fatico a ribattere, la cosa è davvero imbarazzante.
-Tsk ma sentiti sembri quasi Hinata… e poi anche tu che lo riempi di complimenti e lui? Guardalo! L’hai mai visto così?- sospiri.
-Naruto stai fraintendendo, non mi permetterei mai di flirtare con la tua ragazza- precisa in tono tranquillo.
-Sono contento di sentirlo’ttebayo- assottigli gli occhi e lo fissi intensamente –ma voglio esserne sicuro, cosa ne pensi di lei?- chiedi facendo cenno verso di me.
SHANNARO!
Ti sembrano domande da fare?!
Incrocio le gambe e congiungo le mani stringendole forte, segno che sono nervosa e che vorrei picchiarti.
-Come…- la sua espressione è confusa –come cosa ne penso?-
-Sì insomma… te la faresti?- insisti –pensi che sia bella? Allora?- continua a fissarti stranito –cioè… ti piace la sua figura? La trovi abbastanza, non so, carina? Ti va bene la sua taglia di seno? E i suoi capelli? Lunghi ti piacciono? Gli occhi verdi e grandi? Ti piacciono immagino… Il sedere l’hai guardato? Quello è un bel punto… comunque dimmi, seriamente, non mi offendo sai…-
Ora si che la mia faccia ha preso fuoco, due vene mi pulsano sulla fronte e le mani mi prudono, ho una voglia pazzesca di farti del male.
-Ehm non credo che sia il caso… cioè io non credo proprio di doverle guardare certe parti del corpo, non penso approverebbe- è in netta difficoltà e posso capirlo.
Mi alzo in piedi e poso le mani sui fianchi –Smettila di fare domande sconvenienti non è carino- ti riprendo severa.
-Visto? Il suo modo di aggrottare le sopracciglia quando dovrebbe solo provare del disappunto ma invece si vede subito che è furiosa, il fatto che gli occhi si accendano d’ira, le mani le tremano, si morde il labbro inferiore perché è a disagio e poi porta la figura in avanti come per minacciarmi, anche se pare una semplice ripresa… è bella anche così, anzi, la rende forse più bella… non sei d’accordo?- il suo sguardo passa da me a te e pare stia per sorridere -Ora è imbarazzata, scommetto che si metterà in posizione eretta e si torturerà le mani distogliendo lo sguardo e le gote avranno un colorito più acceso, allora sì che potrai confermarmi che la trovi affascinante e magari la finiamo… che dici?- incredibilmente faccio esattamente come hai detto e mi sento ancora più confusa.
-Questo prova solo che tu sei sinceramente innamorato, tanto da sapere esattamente cosa farà prima ancora che lei lo faccia e da riuscire a interpretare i suoi umori… quindi perché dovrei dirti che mi piace se è evidente che siete una bella coppia molto affiatata?- chiede togliendosi dall’impiccio.
-Beh perché…- arrossisci leggermente ma rimani sulle tue –perché insomma… ho il bisogno di saperlo’ttebayo!- ti alzi fiancheggiandomi.
Sospira e annuisce piano –Capisco… allora va bene te lo dirò- si schiarisce la voce e mi osserva attentamente –bene, allora… trovo la sua figura piacevole, forse un po’ troppo magra… il seno va benissimo, il viso è grazioso, nonostante non sia un amante dei colori particolari direi che con il colore dei capelli insieme a quello degli occhi e alla carnagione chiara nel contesto la renda bella- conclude –ma non per questo mi piace in quel senso dato che io…-
Non lo lasci finire che mi prendi per un braccio –Lo sapevo! Però non mi hai detto se ti piace la sua fronte spaziosa, le sue labbra sottili, il suo naso o le sue braccia fini ma anche piuttosto forti... e soprattutto questo- mi fai girare su me stessa e indichi il mio fondoschiena –questo è forse il pezzo forte di tutto il contesto’ttebayo!-
È troppo anche per me, senza pensarci ti assesto un pugno in testa con tutta la forza che ho in corpo facendoti barcollare sul divano.
-Sei un maledetto baka!- urlo in preda all’ira.
Ti massaggi l’enorme bernoccolo piagnucolando.
Gaara non si trattiene e scoppia a ridere di gusto –Accidenti non mi aspettavo che col passare degli anni sareste arrivati a questo- cerca di ricomporsi e da una pacca amichevole sulla tua schiena –Naruto grazie a questa tua scenata di gelosia sei riuscito a esprimere perfettamente tutto ciò che provi per Sakura, i dettagli di ogni sua singola parte del corpo… solo un innamorato perso potrebbe soffermarsi su di essi- sorride.
La mia rabbia si placa e mi sfugge un sorriso, infondo ha ragione.
Mi siedo accanto a te e ti accarezzo la testa dolcemente –sei proprio un baka- sospiro ormai rassegnata dai tuoi strambi atteggiamenti.
-Già… scusami stavolta ho esagerato- abbozzi un sorriso –scusa anche a te… mi sono lasciato prendere dattebayo-
-Tranquillo, può succedere quando hai paura che ti possano portare via la ragazza- lo rassicura –ma stavo dicendo che non posso proprio provare interesse per Sakura… dato che sto uscendo con un’altra ragazza che mi sta a cuore- conclude.
-Davvero? Chi? La conosco?- i tuoi occhi si illuminano e il tuo fare da curiosone prende il sopravvento.
-Bhe… sì-
-Chi è? Chi?- insisti avvicinandoti a lui che indietreggia finendo al limite del divano.
-Non è importante… stiamo solo uscendo insieme… non è nulla di ufficiale- prova a distoglierti dal chiedere.
-Quindi? Dai Gaara… a me puoi dirlo!- non ti perdi d’animo.
Si alza in piedi e gesticolando nervosamente si avvicina alla porta d’uscita –non è il caso… ne parleremo alla prossima riunione e ovviamente mi aspetto che sia tu a venire stavolta- la apre.
-Non vorrai andartene già? Senza dirmi il nome poi… non è carino- ti alzi anche tu e lo raggiungi alla porta.
-Non voglio disturbare, il ritorno è lungo e mi piacerebbe arrivare a un buon orario- il sorriso è un po' incerto.
-Non disturbi affatto… dai dimmelo- cerchi di acciuffarlo per un braccio ma è più veloce –no davvero… alla prossima, ciao Sakura, grazie per l’acqua- se la svigna.
-Aspetta Gaara, non puoi andartene così’ttebayo!- lo insegui lasciando la porta aperta.
Mi appoggio allo stipite e vi osservo divertita.
-Ho detto che ci vediamo un’altra volta- ripete con calma nonostante il suo passo svelto.
-No, dimmelo dai, dai, daaaai- insisti senza fermarti.
Trattengo una risata e scuoto piano la testa.
Per quanto ne saprai più di me in quanto a Hokage, fortunatamente il tuo lato sciocco non ti lascerà mai.





Angolo dell’autrice
Hello!
Eccomi qui :3 sono ancora in vacanza ma immagino che quando tornerò e posterò (immagina tsk ma lo sa è ovvio v.v) sarò a casa quindi xD eccoci qui .-. (sembro un po’ fuori ma una volta che mi si conosce non ci si fa più caso).
Che dire? Sono stata una stupida a non ringraziarvi tutti TUTTI quelli che hanno recensito T_T grazie:
Soly Dea
Ennychan
Sakura_chan_
SakuNaru
lega4e
pink sweet
lunaticalsole
keiichi
naku_kun94
bellatores
Sayumi_chan
chicca12lovestory
_Sunshine liar_
JHON MELO
Aoi_
NaruSaku123
Misa_Misa_666
Ciao_Amico
GiulyM29
milan94
Anche se alcuni non recensiscono più (non in senso: grazie ne che non recensite xD nel senso che so che ognuno ha i suoi gusti e i suoi impegni :) ) voglio comunque ringraziare tutti perché mi avete aiutata molto! Vi adoro! T_T
Senza i vostri preziosi commenti, consigli e critiche costruttive non sarei mai riuscita a continuare questa strana e improbabile storia… e ad arrivare alle 100 recensioni T_T grazie *piange commossa*… spero di non aver dimenticato nessuno!!! D:
Nella speranza che anche questo capitolo un po’ pazzerello vi sia piaciuto e che le persone qui presenti la smettano di parlarmi in un dialetto che non capisco sconcentrandomi e interrompendomi come adesso… Cavoli non si può più scrivere un ringraziamento… stai in banda? Ma chissenefrega questo dialetto non si può parlare! Che cosa vuol dire ongetfio?! E sarebbe muoviti? Ma che cosa è?! OKAY scusate e che mi stanno mandando al manicomio D:
Comunque GRAZIE! E ricordate “Chi nas de soch sa de legn!” sta a voi scoprire che carpaccio vuol dire.
Un bacione e alla prossima :* :3

PS se volete ridere vi lascio un assaggio di ciò che ho passato nella mia “vacanza”:
-Non c’erano più corriere per il mio paese e ho vagato come un anima in pena per paesini dal nome improponibile “Brozzo” ne è un esempio.
-Sono stata divorata dalle zanzare, i ragni hanno tentato di invadere il mio territorio e ho accidentalmente schiacciato qualche povera chiocciolina e un lumacone che mi sono trascinata in giro sotto le scarpe …. D:
-Una mosca è affogata in un bicchiere di vino e quando ho chiesto scherzosamente al cameriere di seppellirla insieme al bicchiere (per dire “me ne porti uno pulito?”) mi ha guardata malissimo…
-Mi stavo strozzando in chiesa tossendo pesantemente al matrimonio di mia cugina attirando così la mala attenzione di tutti gli invitati
-Prima di questo ho dovuto raggiungere la chiesa sotto un mini ombrello bagnandomi tutta (il vestito per l’occasione D: il trucco da mezz’ora… i capelli D: fortuna che sono ricci)
-Ho riso al sermone del prete (è stato più forte di me… dovevate sentirlo… comunque è da una vita che non vado a messa ._. scusa gesù)
-Mi hanno scambiata per la moglie di mio padre (solo perché sono alta D: ho riso e risposto “sì sto con lui solo per i soldi” ovviamente non l’hanno capita .-.)
-Non riuscivo a non ridere alla vista del calippo di una bambina messo a sciogliere in un bicchiere… la sua forma fallica e rosa… era troppo, non sono riuscita a spiegarlo agli altri invitati risultando così una ritardata
-Stavo per alzarmi dal tavolo per andare in bagno e finire per fare una spaccata della madonna… i pavimenti scivolosi…
-I cessi turchi… li odio, sembra di pisciare in una doccia (scusate questo è uno sfogo)… seriamente come fa una donzella a chinarsi e far andare la sua barzigola su quei cosi?! No ma ci ho pure provato! Ma no… niente… mi sentivo una rana .-. ho optato per il cesso normale e pieno di piscio v.v schifo… scusate ancora il linguaggio da scaricatore xD
Bene ^_^ questo è stato più o meno ciò che per me è chiamata “vacanza” xD scusate ma volevo proprio farmi quattro risate per non piangere D: :3

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Capitolo 28
*** Io e la guerra delle supposte ***


È dalle sette di mattina che sono in piedi e finalmente ho concluso la mia penultima visita del pomeriggio, ho la testa dolorante e la fronte imperlata di sudore, so bene che fa effettivamente caldo per via della temperatura elevata ma nel mio caso è un esagerazione.
Raggiungo a fatica il centralino dell’ospedale, barcollando come se fossi un ubriacona appena uscita da un pub. Cerco di darmi un contegno e chiedo la cartella medica dell’ultimo paziente alla segretaria che me la porge sorridendomi, ricambio a fatica e faccio per afferrarla quando improvvisamente la suddetta mappetta si sdoppia e tutto il mondo inizia a girare pericolosamente.
-Signorina sta bene?- mi chiede cordiale guardandomi preoccupata.
Non riesco a rispondere sono come paralizzata, da una parte vorrei vomitare dall’altra cercare di riprendere il controllo del mio corpo.
Improvvisamente sento le gambe cedere e finisco distesa sul pavimento, intorno a me vedo visi spaventati e conosciuti che parlano di “portare dell’acqua”, “prende un panno bagnato” e altre cose che si mischiano in un unico suono.
Vengo sollevata da terra e trasportata in una stanza dell’ospedale, mi posano delicatamente sul freddo materasso e mi dicono di stare tranquilla.
Non sono nel pieno delle mie facoltà mentali ma almeno capisco cosa succede intorno a me.
Nella stanza entra Ino e si siede al lato del letto posandomi una mano sulla fronte, il tocco è fresco e piacevole.
-Fronte spaziosa ma cosa combini? Vieni a lavorare con la febbre- mormora scuotendo piano la testa.
-Ino-pig… potresti fermare il mondo? Vorrei scendere- sussurrò in stato decisamente confusionale.
-Rilassati ti ho portato qualcosa che ti farà stare decisamente bene- mi sventola davanti agli occhi una scatola di …. Supposte.
-Cosa significa- non credo di poter sbiancare, ma la mia faccia non è decisamente felice.
-Mi dispiace informarti che non siamo provvisti di compresse via orale…- cerca di trattenere una risata –c’è stato un problemino con la fornitura… ecco diciamo che qualcuno potrebbe essersi dimenticato di marcarle quando ha fatto l’inventario- giocherella nervosamente con una ciocca di capelli.
-Mi stai dicendo che l’unica volta che ti è stato chiesto di fare l’inventario per mancanza di personale… le uniche pastiglie che non hai marcato sono quelle per la febbre?!- sbottò.
-Non agitarti! Non ti fa bene- sospira –devi prenderle mi dispiace-
-Vado in farmacia a questo punto- commento irritata.
-Da chi si rifornisce la farmacia?- chiede divertita.
-Ti odio… ma perché siamo l’unico paesino che dipende dall’ospedale per i farmaci?!-
-Avanti prendi- mi posa il pacco di supposte sulla mano –ti portiamo a casa- si alza e apre la porta della stanza.
-Posso andarci benissimo da sola- cerco di alzarmi ma barcollo pericolosamente.
-No, non puoi- Rock Lee fa la sua entrata sorridendomi –Ciao Sakura-san, scusa ma sono stato incaricato di trasportarti a casa-
-Scusa come?- sono allibita.
-Glielo chiesto io, non volevo che ti affaticassi…- dice Ino facendo segno a Lee di procedere.
-Non dovevi… posso farcela- insisto inutilmente.
-Con quaranta di febbre? Ti prego, risparmiami la scenetta della ragazza grande e fatti aiutare-
Non rispondo e lascio che Rock Lee mi prenda in braccio, non senza provare una certa vergogna.
-Grazie- sussurro timidamente e chiudo gli occhi lasciando che mi trasporti fino a casa.





Una volta arrivati nel mio appartamento tolgo il camice e lo butto sul divano mentre barcollo fino alla camera da letto. Dopo essermi lanciata sul materasso e aver buttato le scarpe chissà dove senza ritegno mi rendo conto di aver trascurato un piccolo dettaglio chiamato Rock Lee.
-Sakura-san se hai bisogno di qualcosa potrei restare qui a farti da infermiera- è fermo alla porta della stanza e mi fissa preoccupato.
-No, non c’è bisogno tranquillo… intendevi dire infermiere giusto?- chiedo con poca convinzione mettendomi a sedere.
-Sì intendevo dire infermiera- annuisce con troppa foga.
Sto cercando di capire se sono io ad avere problemi d’udito o se mi sta palesemente prendendo in giro.
-Certo, beh ti ringrazio per l’aiuto davvero… sei stato molto carino- gli sorrido cercando di scacciare la tentazione di sdraiarmi –non voglio comunque distoglierti dai tuoi impegni, quindi puoi andare, io starò bene… ho tutto ciò che mi serve qui come vedi- gesticolo senza una logica precisa, sempre che l’atto di gesticolare ne abbia una –sono io e le mie supposte- sventolo la scatola davanti al viso –e sono sicura che io e le mie amiche supposte presto ci congiungeremo in un rapporto di profonda e penetrante amicizia e capisci che quando questo fatto accadrà vorrei restare da sola con loro per consolidare la privacy che necessito nel concludere questo legame- faccio una semi risata isterica e noto il suo sguardo farsi perplesso.
-Stai delirando? Come puoi legarti a delle supposte?- non accenna a voler capire.
-Beh Lee… sai le supposte devono invadere il mio spazio personale affinché io possa guarire- cerco un'altra via per la spiegazione.
-Sono delle medicine Sakura-san… non delle persone- insiste.
-Perché non vai e basta? Non ha importanza cosa siano per me queste supposte-
-Non posso lasciarti da sola dopo ciò che ho sentito- si avvicina.
-Non capisci, è giusto che io resti da sola con loro… per poterle usare- scandisco bene le parole.
-Stai cercando di confondermi, stai delirando!- ora mi sta fissando con commiserazione.
-Andiamo, devo applicarle… da sola- cerco di non perdere la calma.
-Mi dispiacerebbe sapere che sei rimasta qui tutta sola a parlare con loro-
Non ho parole per descrivere il mio degrado.
-Rock Lee ti assicuro che sto bene e so cosa devo fare con queste- sospiro.
-Si sente che hai qualcosa che non va, non posso proprio lasciarti in questo modo-
-Lee davvero, puoi andare-
-Sakura-san devi capire che non puoi avere un legame con delle supposte- parla come una macchinetta e fatico a dire la mia.
-Era una metafora… non capisci-
-Se Naruto-kun lo venisse a sapere cosa penserebbe? Sono medicamenti-
-Andiamo lo sai che le userò nel modo corretto-
-No non posso proprio..-
-Me le ficcherò su per il culo okay?! E quando arriverà quel momento voglio che tu non sia presente!- sbotto in preda all’ira e a una forte emicrania.
Cala un più che pesante e imbarazzante silenzio nel quale lo fisso come un’assatanata con in mano la confezione delle mie amiche supposte.
-O-okay certo… capisco- si avvicina alla finestra con molta calma.
-Sì infatti ecco.. quindi- arrossisco vistosamente, anche se probabilmente non si nota per via del fatto che il mio viso è già completamente rosso.
-Io andrei allora se tu stai bene… e sicuramente hai da fare con le compresse…- si gratta la testa nervosamente e cerca di non incontrare il mio sguardo.
-Sì tra poco le userò per… poter guarire… comunque non… non c’è problema se poi avrò bisogno ti chiamo- mormoro.
-S-sì urla pure il mio nome e verrò subito da te… quindi buon legame profondo e…- la apre e fa passare una gamba dall’altra parte.
-Grazie… allora magari ci vediamo dopo- cerco di sorridere.
-Certo, bene… buona guarigione- la richiude e si allontana.
Prendo il cuscino e lo premo sul viso prima di lasciare un urlo liberatorio.
È stata in assoluto la più grande figura di merda di tutta la mia vita.
SHANNARO!
Non basta il fatto che mi sento uno straccio e che mi si sdoppia la vista ogni volta che provo a concentrarmi su una figura? Non bastava essere caduta come un salame davanti a tutti in ospedale? Non bastava aver ricevuto un pacco di supposte invece che delle compresse effervescenti o da inghiottire?
Non bastava vero? no, non può succedere perché Sakura Haruno deve per forza finire in situazioni ridicole.
Raggiungo il bagno a fatica e mi lavo il viso con un po’ d’acqua fredda, la sensazione è dannatamente piacevole. Mi tolgo i vestiti e indosso solo la biancheria e una camicia bianca che mi arriva fino al sedere, la sbottono un po’ per via del caldo assurdo che sto provando in questo momento. Ritorno in camera e fisso malamente la confezione di pastiglie –D’accordo… facciamolo- sibilo prima di prenderne una e analizzarla per un attimo –Questa specie di siluro deve penetrare nella mia porta posteriore?!- mormoro sconsolata.
Cerco di farmi forza e di non pensarci, infondo è una semplice supposta… che male potrà mai farmi? Non sarà tanto difficile…
-Ma poi come mi dovrei mettere per… e da soli è possibile riuscire a… e come cavolo dovrei… forse davanti a uno specchio?- rifletto ad alta voce e mi sento ancora più idiota.
SHA-NNA-RO….
Prendo uno specchietto e lo metto sul comodino, mi posiziono a quattro zampe e abbasso le mutande, se qualcuno dovesse usare la mia fottuta finestra per venirmi a trovare credo proprio che lo ucciderei all’istante.
Cerco di infilare la pallottola, perché altro non potrebbe sembrare, ma non ci riesco.
O lei non accetta il fatto di dover finire li dentro, o il mio sedere non accetta il fatto che lei invada il suo territorio.
Ma quanto è difficile? Perché è difficile?
La lascio sul comodino e mi rimetto le mutande.
Adesso che faccio? Che faccio?!
Mi ritrovo con il telefono tra le mani a comporre il numero dei miei.
-Pronto?- la voce di mia madre mi fa trasalire.
-Ciao mamma… come stai?- chiedo con poca convinzione.
-Ciao Sakura, allora ogni tanto ti fai viva… mi fa piacere che chiami per farmi sapere che infondo mi vuoi bene e non per chiedermi qualcosa- il suo tono si è addolcito e mi sento ancora più in ansia.
-Sì, certo, sai che ti voglio bene… ma la tua affermazione sulla mia necessità potrebbe non essere esatta- biascico cercando di farmi forza.
-Se è un’altra richiesta per il bucato la risposta è no, non voglio più vedere una cesta in casa mia…-
-Non è per il bucato…- giocherello nervosamente con il filo del telefono.
-Non osare portarmi ancora sacchi pieni di vestiti… non stirerò di nuovo per te- asserisce.
-Non è nemmeno per quello- mi mordo il labbro inferiore.
-Problemi con le pulizie? Mi chiamo fuori-
-Nemmeno questo- sospiro.
-Allora cosa?- chiede perplessa.
-Ho la febbre-
-Oh cara mi dispiace tanto… potevi dirlo subito! Potrei andare a comprare gli ingredienti per quella zuppa che ti piaceva tanto da piccola… - il tono è tornato dolce e sapere che mia madre mi aiuterà nella mia convalescenza mi fa sentire sollevata.
-Grazie mamma, speravo lo dicessi.. ma dovrei chiederti un altro favore-
-Cosa? non dirmi che hai ancora finito gli assorbenti, te ne avevo comprato una scorta l’ultima volta che mi hai chiamata per…- la interrompo subito –no, non è quello…-
Prendo un lungo respiro e sgancio la bomba.
-Non è che mi aiuteresti a infilare una supposta?- dico in tono disinvolto.
Non ricevo più alcuna risposta e la cosa mi preoccupa.
-Mamma ci sei?-
-Una supposta?- il suo tono è di nuovo ostile –divertente Sakura, davvero… so che esistono le compresse via orale se credi che mi diverta a sprecare il mio tempo dietro a una figlia dal pessimo umorismo ti sbagli di grosso!- riattacca senza lasciarmi il tempo di replicare.
Impreco e sbatto la cornetta con forza.
Mi prendo la testa fra le mani e spremo le meningi… una soluzione… una soluzione…
Eureka!
Chiamo l’ospedale e chiedo di Ino.
-Fronte spaziosa cosa succede?- chiede preoccupata.
Che sollievo sentire una voce amica, lei sicuramente capirà!
-Ino ho un problema con le supposte… non riesco a… insomma… non entra- bisbiglio vergognandomi.
-Oh cavoli… bel problema… se non la prendi non guarisci più… ora non posso staccare dal lavoro ma ho un ottima soluzione! Aspetta li! Vedrai che si risolverà tutto- riaggancia senza darmi il tempo di chiedere.
Mi lascio andare sul divano sperando ardentemente che la sua soluzione sia quella definitiva, magari mi manderà un clone per aiutarmi… sarebbe carino.
Rimango sdraiata per una buona mezzora quando finalmente qualcuno suona alla porta.
Nell’alzarmi quasi inciampo nel tavolino di legno ma fortunatamente riesco a raggiungere il pomello senza troppi problemi.
Una volta aperta mi ritrovo davanti la figura imponente di Sai.
Rimango basita a fissarlo come un ebete.
-Ciao Sakura-san… sono qui per aiutarti- dice sorridendomi cordiale.
Sbatto violentemente la porta e la chiudo usando tutti i sistemi di sicurezza che di solito non tocco mai.
Ditemi che è un incubo…
-Non fare così, sarò delicato e gentile… non guarderò neanche- urla dall’altra parte della porta.
-Sparisci- ribatto cercando di non urlare.
-Ho letto che un rapporto d’amicizia si rafforza se si aiuta qualcuno in un momento imbarazzante- insiste.
-Questo non è solo imbarazzante… è anche inopportuno!-
Si affaccia alla finestra –Vedrai che poi potremmo diventare più che due semplici amici- continua a sorridermi con quell’espressione vuota.
Abbasso la tenda –No, non possiamo… se succederà tu morirai prima di riuscire a toccarmi- digrigno i denti.
Passa all’altra finestra –Avanti non essere timida, voglio davvero aiutarti-
Tiro giù la tapparella –No, non puoi-
Si sposta in un’altra ancora –Aprimi-
Ma perché ho così tante finestre?!
Mi chiudo in camera è cerco di calmarmi.
Prima di tutto Ino deve morire per aver solo pensato che mi avrebbe fatto piacere l’aiuto di Sai.
Mi siedo sul letto e cerco di riprendere il controllo delle mie azioni, devo stare calma.
Improvvisamente una mano si posa sulla mia spalla facendomi sussultare.
-Sakura-san è per il tuo bene- la voce gentile di Sai mi fa venire i brividi.
Scatto come una molla e mi volto additandolo –Come sei… perché tu…. Che ci fai qui!-
-La finestra della tua stanza è aperta-
SHANNARO!
Da ora in poi non voglio più avere una maledetta finestra in camera, giuro che la chiuderò per sempre.
-Senti, parliamone… non voglio che tu lo faccia- cerco di farlo ragionare.
-Ma devo farlo altrimenti starai male- osserva con premura.
-Ti rendi conto di quello che vorresti farmi?- provo con la psicologia.
-Certo, devo aprirti il sedere e infilare una pastiglia su per il tuo cunicolo anale- spiega con una calma surreale e un sorrisino che mi fa venir voglia di scappare il più lontano possibile.
-D’accordo, vedo che sei preparato…- biascico –non puoi farlo… perché io ho una dignità e vorrei che rimanesse integra-
-Ma io voglio essere un bravo amico- commenta.
-Un bravo amico non infila compresse nel deretano dei suoi amici- dico mesta.
-Ma l’hai chiesto a Ino, lei è tua amica- non molla.
-Sì ma lei è una donna… tu sei un uomo- ritento.
-Ma gli amici non si distinguono in questo modo- si avvicina alla supposta che ho lasciato sul comodino e la prende in mano.
-Non avvicinarti a me con quella cosa- lo minaccio anche se mi sto aggrappando alla parete per non finire a terra.
Improvvisamente sento un gran caldo e la stanza inizia a vorticare.
-Sai…- sussurro –non mi sento bene-
Si avvicina sempre con la supposta in mano.
-Tranquilla tra poco andrà tutto bene- la sua immagine si sdoppia e la vista mi si annebbia, sento la sua voce tranquilla che mi rassicura, ma l’unico effetto che mi fa mentre lo vedo avvicinarsi lentamente è quello pari a un film dell’orrore.
-Lontano…- cerco di ribattere mentre sento le forze venirmi meno –lontano dal mio sedere…- cado a terra e il buio mi accoglie.





Mi sveglio sdraiata sul letto, sento i polsi stretti, legati da un fazzoletto, noto con orrore che dietro di me c’è quel maledetto albino di Sai.
-Maniaco che stai facendo?! Non osare toccarmi!- inizio a urlare e a dargli calci sotto il mento, solo in quel momento noto che ha una benda sugli occhi.
Fortunatamente le mie mutande sono ancora al loro posto.
-Sakura-san calmati… come vedi non sto guardando e lo faccio per il tuo bene- dice mentre muove a tentoni la mano, probabilmente in cerca del mio povero sedere.
-Non oserai- insisto cercando di spingerlo via con un piede assestato nel torace.
-Lo faccio per te- replica senza scomporsi troppo.
-Non m’interessa!- mi agito ancora di più.
Riesce a posizionare una mano sul mio gluteo destro.
SHANNARO!
-Non voglio!- mi lagno tartassandogli lo stomaco di calci.
È incredibile come non si smuova di un centimetro.
-Ma tu sei umano o cosa?!- sbotto.
-Rilassati ci metterò poco- continua ignorandomi.
-Ho detto di no, non toccarmi!- mi afferra l’elastico delle mutande.
Pianto un urlo così potente che potrebbe raggiungere anche la luna.
-Sakura-chan!- fai la tua entrata teatrale dalla finestra e alla vista del mio viso arrossato, i miei polsi legati, probabilmente il fatto che indosso una smilza camicia che copre poco e niente, ma soprattutto della mano di Sai intenda ad abbassarmi le mutande, sbianchi e rimani a fissarci allibito.
-Ciao Naruto-kun- saluta alla cieca come se niente fosse.
-Tu….- digrigni i denti –che cosa…- stringi le mani a pugno –diavolo stai- la tua faccia è forse più rossa della mia –facendo?!- con un balzo salti sul letto e lo afferri saldamente per il colletto della tuta.
-Posso spiegarti- il fazzoletto che gli copriva gli occhi scivola via.
-Davvero? perché non lo spieghi al mio pugno’ttebayo!- fai per colpirlo ma mi sento in dovere di fermarti.
Sì, lo sto facendo soprattutto perché è stata Ino a imporre questo compito a Sai e quindi, credo, che infondo non è colpa sua.
-Fermo!- riesco a metterti un piede sul torace, non è la scena più seria del mondo ma… sì, il mio piede è sul tuo torace.
-Sakura-chan questo pervertito ti stava molestando- mormori innervosendoti ancora di più.
-Non è andata esattamente così- si intromette.
-Infatti lui voleva solo aiutarmi- replico a fatica.
-Legandoti mezza nuda e togliendoti le mutandine?- inarchi un sopracciglio scettico.
-Sì, praticamente- sospiro –ho la febbre… e dovrei prendere una supposta, ma da sola non ci riesco così Ino ha chiesto a Sai di farlo al posto suo- concludo vergognandomi.
Lo lasci andare e la tua espressione è alquanto stranita –Ah- è tutto quello che riesci a dire.
-Slegatemi- ordino cercando di ricompormi.
-Quindi tu dovresti metterti questo in quel posto?- chiedi analizzando la supposta.
-Sì…- vorrei sprofondare dalla vergogna.
Siamo tutti e tre seduti sul mio letto.
-Beh, di certo tu non lo puoi fare- ti rivolgi a Sai.
-D’accordo, immagino che ora il compito passi a te- si alza e ti da una pacca amichevole sulla spalla –senza problemi allora… vi lascio al penetrante compito anale- esce dalla finestra.
Cerco di non commentare.
-Allora…- ti gratti la testa nervosamente.
-Allora…- distolgo lo sguardo.
-Questa ehm… dobbiamo sistemarla’ttebayo- mormori.
-Già… dovrei farlo da sola in realtà- giocherello nervosamente con i bottoni della camicia.
-Posso aiutarti io- deglutisci –se me lo permetti…-
Scuoto leggermente la testa –No, non devi… anzi credo di non averne più bisogno- cerco di dissuaderti.
Mi accarezzi la testa e posi la tua fronte sulla mia.
-Sei bollente- sussurri guardandomi e rimanendo in quella posizione.
-Lo so- rispondo arrossendo ancora di più.
-Non puoi rimanere così… bisogna agire- mi sorridi.
-Me ne rendo conto- abbozzo anch’io un sorriso.
-Quindi lo facciamo?- chiedi.
-No…-
-Finché non guarisci non ci sarà alcun tipo di contatto fisico’ttebayo- asserisci scostandoti.
-Nessuno?- metto il broncio.
-Ovviamente no, non posso ammalarmi sono l’Hokage-
-Ma non mi starai vicino?- chiedo tirandoti un lembo della maglietta.
-Non posso, manderò Rock Lee se necessario- continui serio.
-Ma senza pastiglie ci potrebbe volere molto- commento.
-Allora aspetteremo-
-Ma io tutta sola… qui… con gli agguati di Sai- tiro più forte.
-Non te li farà più… ormai è così’ttebayo- non molli.
-Ma… ma…- mi tremano le labbra –ma… ma…- cerco di farti tenerezza.
-Niente ma… meglio che riposi ora- fai per alzarti ma ti afferro per la vita.
-Non andartene- mugugno senza mollarti.
-No, cattiva Sakura-chan… cattiva- mi dai un buffetto sulla testa intimandomi di lasciarti andare.
-Non sono un cane!- sbuffo.
-Allora lascia che ti infili la supposta- ti fermi a fissarmi serio.
-No- replico incrociando le braccia al petto.
-Lascia che te la infili- continui.
-No-
-Fammela infilare’ttebayo- non ammetti repliche.
-No- giro la testa dall’altra parte.
-Fidati di me, andrà tutto bene- mi sorridi.
-No-
-Andiamo ho già visto il tuo sedere-
-Ma non ci hai mai infilato nulla dentro!- esclamo in tono sprezzante.
-Beh, non ancora- ribatti.
-Pervertito!- ti lancio addosso i cuscini.
-Avanti, fai la brava… sistemiamo la cosa!- ti pari il viso con le braccia.
-Non voglio- mi lagno.
Ti avvicini con fare minaccioso –Sakura-chan che tu lo voglia o no… ora ti metterò quella maledetta compressa- la prendi in mano e fai per afferrarmi ma mi scanso in tempo finendo dall’altra parte del materasso –Non oserai..- sibilo.
-Vedremo…- ti butti sul letto e ti allunghi ma schivo la tua mano e cerco di raggiungere la porta, però ad ogni mio movimento mi imiti e finiamo per continuare a spostarci o a destra o a sinistra, senza risultato.
-D’accordo- ti rassegni –mi arrendo…-
-Oh bene- mi rilasso e abbasso le mie difese, errore madornale perché in un attimo mi afferri stringendomi fra le braccia.
-Lasciami stare!- cerco di allontanarti, ma sono troppo debole.
-Avanti, andrà bene- insisti.
-No, non voglio…-
Sento nuovamente i sensi venir meno.
-Sakura-chan- sussurri dolcemente al mio orecchio –non preoccuparti- la tua voce è come un mormorio lontano –andrà tutto…- la vista si annebbia, ancora, e il tuo viso si oscura –bene’ttebayo- di nuovo il buio mi accoglie.





Mi risveglio in camera, sono sdraiata nel letto sotto le coperte, da parte a me ci sei tu che mi stringi forte.
Guardo di sfuggita l’orologio e noto che sono le 4 di mattina, sussulto e mi tocco il sedere, sembra tutto normale.
Mi rigiro verso di te e finisco proiettata nei tuoi grandi occhi cerulei che mi fissano mezzi addormentati –Sakura-chan… come stai?- chiedi premuroso mentre mi accarezzi la testa.
-Meglio… la testa ha smesso di farmi male-
Sorridi e mi dai un bacio leggero sulla fronte –sapevo che la supposta ti avrebbe aiutata- mormori.
-Cosa?!- sbianco –La su… la su…-
-Non preoccuparti… te l’ha messa Ino mentre dormivi- asserisci tranquillizzandomi.
-Ah.. alla fine è venuta- commento sollevata.
-Sì, poco dopo il tuo mancamento’ttebayo- noto che il tuo corpo è ardente e levo subito le coperte –sei caldissimo… siamo in piena estate, non ti fa bene-
-Non preoccuparti… ti serviva calore per stare meglio- osservi.
Mi stringo più forte a te –ma il calore di cui ho bisogno è tutto qui- ti do un bacio a fior di labbra.
-Giusto- sussurri.
-Non avevi detto niente contatto fisico?- ti stuzzico.
-Se non prendevi la supposta- ridi piano –ma ora che si è espansa dentro di te.. direi che posso rischiare- mi prendi in giro.
-Ahah sei stato battuto da una supposta, come ti senti?- ribatto alludendo alla parte in cui “è entrata dentro di me”.
-Crudele- mi lasci e ti volti dall’altra parte.
-Dai… scherzavo!- mi stringo alla tua schiena –dai Naruto…-
-No, questo è troppo… una volta avevo una dignità… ma tu… tu…- dici in tono grave –sei riuscita a uccidere anche quella dattebayo!-
-Ho solo risposto alla tua battuta-
-No, è inutile- sentenzi.
Ti mordicchio la pelle della schiena –daaaai-
-Non toccarmi’ttebayo- insisti.
Traccio dei cerchiolini immaginari con le unghie –andiamo…-
-No-
-D’accordo…- mi fiondo sopra di te.
-Non è leale!- ribatti prendendomi per i fianchi.
-Non ho mai detto di essere una persona corretta!-
-Vorrà dire che dovrai scontare una punizione- inizi a farmi il solletico.
-Non si toccano le persone malate- cerco di liberarmi invano.
-Mi sembri anche troppo energica!-
E fu così che ci addormentammo dopo una lunga notte di punzecchiature e coccole.





Angolo dell’autrice
Salve!
Scusate il ritardo… spero che questo capitolo vi sia piaciuto ^^ spero che le parole pesanti come “culo” o altro non vi abbiano disturbato… xD era giusto per farla un po’ più divertente .///.
Ringrazio come sempre chi recensisce, chi segue senza farlo e chi mi sostiene :3
Grazie a tutti! Un bacione e alla prossima :* :3

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Capitolo 29
*** Io, tu, lui e lei: una situazione imbarazzante ***


Oggi è il gran giorno. Succeda quel che succeda, non m’importa, ho fatto una promessa e intendo mantenerla.
Sono le otto di sera e sto andando a passo spedito verso l’abitazione di Ino, una borsa piena di vestiti da una parte e la fotocamera dall’altra, so che sarà difficile, ma non posso più farti aspettare.
È arrivato il momento della famosa foto.
Una volta arrivata davanti alla vistosa casa rosa salmone fatico a suonare il campanello, ma mi faccio coraggio e con un dito tremante premo il pulsante che darà il via a un assurda serata.
Ino mi apre subito, la sua espressione mi fa capire perfettamente che non vede l’ora di iniziare.
-Ciao fronte spaziosa! Finalmente sei qui, c’è ne hai messo di tempo- mi riprende scherzosamente scostandosi per farmi entrare.
-Taci Ino-pig, ricordati che sono ancora arrabbiata per la storia della supposta- replico mesta andando verso il salotto.
-Lo so, scusami ma non ho pensato lucidamente, ero entrata in panico! Mettiamoci una pietra sopra vuoi?- la chiude e mi prende per un braccio trascinandomi in camera da letto.
-Aspe… dove vai?!- chiedo confusa lasciandomi trasportare.
Noto con orrore il letto a una piazza e mezza di Ino rivestito con lenzuola bianche e petali di rosa sparsi su tutta la superficie.
-Perdonami ma… non pensavo che tu fossi… cioè io non… non ti voglio bene in quel senso- dico ironica mandandole un occhiataccia.
-Tsk spiritosa… non vedi che è uno scenario perfetto per una foto sexy?!- sbuffa prendendomi la fotocamera di mano.
-Certo, mi sembra più lo scenario perfetto per una bella notte d’amore- ribatto piano, posando la borsa sul letto.
-Anche sì… bah, sei proprio una verginella- scuote piano la testa e fruga nella mia borsa –Vediamo un po’ che hai portato… oddio… scherzi vero? cioè ma questo?- tira fuori un vestitino estivo nero –Cosa ci trovi di sexy? L’etichetta?!- lo lancia lontano sotto il mio sguardo stizzito.
-Quello è il più corto che ho!- ribatto prendendolo al volo.
Mi ignora e prosegue -Oddio… una camicia da notte anti-sesso come questa glielo farà mettere su una sedia a rotelle mica a razzo- sospira lanciando anche quella che fortunatamente riesco ad afferrare.
-Non dire così!- mi mordo il labbro inferiore per non rischiare di dire cose poco piacevoli.
-Okay continuiamo- tira fuori altri vestiti –Orrore, orrore, che cosa sarebbe?- gli scarta tutti –No, assolutamente no- tira fuori un completino intimo -Uh questo…- riflette un attimo -… scherzavo- me lo butta in faccia.
-La smetti?!- inizio ad irritarmi mentre cerco di recuperare tutto quello che ho portato.
-Se avessi portato un pezzo di spago avrebbe avuto più successo- porta le braccia al petto e fa una smorfia mentre risistemo tutto dentro la borsa.
-E sarebbe stato più eccitante- apre il suo armadio e tira fuori alcuni indumenti –fortuna che hai un amica che sa cosa vogliono i ragazzi altrimenti il povero Naruto si sarebbe ritrovato con una foto addir poco agghiacciante-
-D’accordo, forse non ho vestiti eccitanti… ma non è importante, infondo ho già il ragazzo- mi siedo sul letto rassegnata.
-Cioè fammi capire, solo perché hai un manganello devi smettere di picchiare i cattivoni?- alza gli occhi al cielo mentre sceglie accuratamente cosa farmi indossare.
-Non credo di aver afferrato il concetto- sussurro confusa portandomi le braccia al petto.
Prende un lungo respiro prima di spiegarmelo -Solo perché hai un ragazzo non significa che devi lasciarti andare- sottolinea l’ultima parte.
-Ah beh… forse sì… comunque cosa proponi?- cambio discorso conscia del fatto che ha pienamente ragione.
Fa un sorrisetto malizioso che mi fa venire la pelle d’oca mentre mi lancia un pezzo di stoffa blu chiaro non identificato.
L’afferro e rigiro tra le dita curiosa –Che sarebbe?- chiedo osservandolo.
-Un pezzo di paradiso- commenta sarcastica prendendomi per un braccio e facendomi alzare.
-Ahah certo… come no- non riesco a capire per quale parte del corpo è stato creato.
-Avanti muoviti che vorrei anche andare da Sai più tardi…- mi fa segno di spogliarmi.
-Davanti a te?- chiedo timidamente distogliendo lo sguardo.
-Andiamo scherzi? Certo che sì!- la sua espressione è parecchio incredula.
-Mi vergogno… voltati- sussurro arrossendo vistosamente.
-Oh certo, scusami tanto se ho pensato che….- sospira –andiamo non fare la pudica!- mi afferra la maglietta levandomela senza problemi.
SHANNARO!
-Ino!- urlo coprendomi il reggiseno con le braccia.
-Risparmiami Sakura, siamo amiche da quanto? Una vita! Ci siamo già viste nude- mi prende la gonna abbassandomela facilmente e facendomi sussultare.
-Okay ho capito, faccio da sola- mi spoglio completamente. Mi copro le parti intime come posso sotto il suo sguardo esasperato.
-Bene, mettiti questo- mi ripassa il pezzo di stoffa.
-Come esattamente?- proprio non capisco dove va messo.
-È un tanga Sakura…- sibila squadrandomi male.
-Ah, cioè questo filo devo infilarmelo tra le…- faccio una smorfia.
-Ti muovi o vuoi che te lo metta io?- inarca un sopracciglio scettica.
Lo indosso subito, per paura che possa tagliarmi in due se solo osasse infilarmelo.
-Bene, ora questa- mi passa una camicetta blu scuro, con uno scollo molto profondo a V, senza maniche che mi copre a mala pena il sedere.
-Sei sicura che questa…- mi squadra –okay, la metto- non oso ribattere.
-Perfetto!- mi scioglie la coda di cavallo e mi sistema i capelli facendoli ricadere sbarazzini sulle spalle.
-Non mi sento a mio agio… mi si vede gran parte del seno- osservo timidamente cercando di chiudere tutti i bottoni, ma mi ferma subito.
-Certo è questo il bello fronte spaziosa! Una camicetta semi trasparente che fa intravedere il seno ma non del tutto… capisci? Il vedo-non vedo che piace tanto e lascia poco spazio alla fantasia- le si illuminano gli occhi mentre cerca di rassicurarmi.
-O-okay- deglutisco.
Rimane un attimo a fissarmi e la sua espressione non mi piace affatto, quando fa quella semi smorfia significa che non è convinta. Infatti cambia subito idea -Fermi tutti! Non va bene, questo abbigliamento è estremamente banale…- mi tira via la camicia senza darmi il tempo di replicare e facendomi girare su me stessa –Cosa potrebbe mai eccitare un idiota come Naruto? insomma dai... non è poi tanto semplice…- mi trattengo dal riderle in faccia, in realtà andrebbe bene qualsiasi cosa per te, sei estremamente poco esigente.
Le si illuminano gli occhi e uno strano luccichio fa la sua apparizione nelle iridi chiare -Oh mio dio ho avuto un idea pazzesca!- fa un largo sorriso che mi mette i brividi.
-Cosa?- chiedo titubante.
-Vieni con me- mi prende per mano trascinandomi in cucina.
-Vorrei ricordarti che sono in mutande- sospiro posandomi le braccia sul petto nudo.
-Dettagli.. okay chiamalo- mi passa il telefono.
-Come scusa?- il mio sguardo passa dalla cornetta alla sua espressione trionfante.
-Chiamalo subito!- mi spinge il telefono contro il petto obbligandomi a prenderlo.
-Ma perché?!- non voglio chiamarti senza sapere il motivo.
-Fronte spaziosa… vuoi la tua foto sexy sì o no? Fallo è basta!- quando usa quel tono di voce autoritario e semi isterico capisco al volo che se non lo faccio ne patirò le conseguenze.
-Okay ma non capisco come possa aiutarci- compongo il tuo numero e attendo che rispondi.
Dopo un paio di squilli sento la tua voce un po’ assonnata –Pronto?-
-Ciao Naruto- il mio tono è un po’ forzato –come stai?- chiedo ingenuamente.
-Sakura-chan, non avevi detto che eri da un amica?- indaghi sorpreso.
-Infatti sono da Ino- ti rassicuro –ma volevo chiamarti perché…- la guardo in cerca di aiuto.
Mi sussurra cosa dirti a una velocità inumana, ma riesco a capire abbastanza bene –per caso indossi ancora la tua tuta?- le mando un occhiata stranita ma mi fa segno di continuare.
-No l’ho tolta perché’ttebayo?- chiedi confuso.
-La indosseresti adesso?- inizio a gesticolare senza uno scopo logico, o forse solo per farle caprie che quello che sto dicendo è strano.
-Perché dovrei indossarla?- insisti.
-P-perché è…- mi sussurra una parola che mi rifiuto di dire, ma dopo vari pizzicotti e attentati al mio seno mi arrendo –Perché la trovo estremamente…- non riesco a dirla e finisce per pizzicarmi involontariamente un lembo di pelle sensibile –Ahia!- impreco.
-La trovi ahia?- mi mordo il labbro inferiore con forza.
-No… cioè io dicevo ahia per dire che la trovo sexy- mi sento un idiota.
-Ah- commenti stupito.
Ino quasi mi strozza per farmi concludere la chiamata –A-allora mi piacerebbe che tu la indossassi subito e ti precipitassi qui da Ino va bene?- biascico in evidente difficoltà.
Cala un pesante silenzio.
-Naruto?- chiedo preoccupata non ricevendo alcun suono dall’altra parte.
-Non capisco Sakura-chan- rispondi atono.
-Ecco… tu fallo se non vuoi finire in bianco per 22 anni!- sbotto ancora più a disagio.
-Cosa?!- replichi a gran voce.
-Hai capito! BAKA!- appendo la cornetta sotto le proteste di Ino.
-Non avevo finito!- sbuffa tirandomi una guancia.
-Piantala mi hai fatto fare una cosa stupida!- replico tirandole una ciocca di capelli.
-Sei tu che non mi ascolti!- ci pizzichiamo per un po’ finché non suona il campanello.
Rimaniamo ferme per alcuni secondi.
-Oddio non dirmi che…- mi precipito alla porta, dimenticandomi del fatto che sono praticamente nuda, e la spalanco.
Il mio sguardo incontra quello scuro di un certo albino, il contatto visivo non dura molto visto che i suoi occhi finiscono sul mio esile corpo semi nudo.
-Sakura-san cosa stai facendo?- Sai mi fissa perplesso e la cosa sorprendente è che le sue guance diafane rimangono perfettamente bianche… mentre le mie prendono fuoco.
Senza riflettere sbatto violentemente la porta.
-Sakura!- Ino mi riprende andando a recuperare il suo ragazzo.
SHANNARO!
La sento mentre gli chiede cortesemente di aspettare e farfuglia altre cose incomprensibili.
Sospiro e mi lascio cadere sul divano chiedendomi se per una volta non posso passare un po’ di tempo con i miei amici in modo normale.
Ino prende posto accanto a me –Avanti non è grave… infondo ha cercato di infilarti una supposta in quel posto, se ti ha vista un po’ nuda mica è la morte… tanto sta con me, visto il mio splendido corpo il tuo passa decisamente in secondo piano- dice soddisfatta, un po’ per sdrammatizzare, un po’ perché lo pensa davvero.
-Non preoccuparti non mi farei mai un cadavere- rispondo facendole la linguaccia.
-Ah! Simpatica… ma a quanto pare non ti faresti neanche il tuo raggio di sole- mi punzecchia tornando a pizzicarmi una guancia.
-Almeno lui ha il sangue caldo- non so esattamente cosa sto dicendo, ma finisce sempre così quando inizio un battibecco leggero con lei.
-Il sangue gli scorre anche da un’altra parte sai? Peccato che tu non lo voglia vedere- sorride sorniona.
-Non temere l’ho visto perfettamente- sibilo pizzicandole anch’io una guancia.
-Oh ma davvero? sono contenta per lui-
Ci tiriamo la pelle per un po’ finché non risuona il campanello.
Stavolta va lei ad aprire e si ritrova davanti te insieme a Sai, di nuovo.
-Eccoti finalmente!- esulta nel vederti e abbassa la zip della tua tuta senza lasciarti il tempo di capire cosa stia succedendo.
D'altronde non lo capisco nemmeno io.
Ti sfila il sopra e me lo lancia –Sakura-chan sei lì?- chiedi confuso cercando di scrutare oltre la sua figura.
Ino ti impedisce di guardare oltre -Grazie per essere passato! Ci serviva un cambio sai… ecco… andate a farvi un giro- dice alludendo a Sai e sbattendoti la porta in faccia.
-Asp.. aspetta! Sakura-chan!- protesti dietro la porta.
La voce di Sai sovrasta la tua e dai rumori poco raccomandabili suppongo vi siate allontanati “a forza”.
Si volta verso di me sventolando l’indumento soddisfatta -Andiamo fronte spaziosa… ora vedrai- mi trascina nuovamente in camera e mi infila a forza la tua tuta allacciandola appena sotto il seno che fuoriesce leggermente.
-Vedi questo è molto meglio perché indossi un suo indumento senza niente addosso e si vede parte del seno ma non i capezzoli… è sexy!- esulta saltellando per tutta la stanza.
Rimango stizzita a dir poco, sbianco di colpo e cerco di trattenere la rabbia -Cioè tu mi hai fatto chiamare Naruto per la sua tuta?! Potevo andare a prenderla senza tanti problemi! Sei proprio impossibile- sibilo irritata.
Si ferma e posa le mani sui fianchi -Tsk, sono un genio è diverso- replica liquidandomi con un gesto della mano.
Prende un beauty case dal cassetto del comodino e si avvicina -Ora lasciami solo…- prende un lucidalabbra rosa chiaro e mi afferra saldamente per il mento –non ti truccherò troppo, tranquilla- me lo passa sulle labbra.
Non ribatto, ma la sensazione mi da parecchio fastidio, infatti non uso molto i trucchi.
-E questo- tira fuori un mascara –una passata solo per accentuare, niente di eccessivo- applica pure quello.
-Non mi sento molto a mio agio- osservo timorosa.
-Invece sei stupenda, se non fossi la mia migliore amica ci farei un pensierino- mi fa l’occhiolino facendomi arrossire.
-Ino!- sbottò irritandomi.
-Scherzavo… mio dio quanto sei irascibile- mi spinge sul letto –avanti fai una posa sexy- dice in tono autoritario, come se mi vengano a comando!
Mi siedo a gambe incrociate e sorrido.
-Che sarebbe il cerchio alle elementari?- scuote la testa –ho detto sexy!-
Provo in ginocchio.
-Oddio… non sei una suora- si siede vicino a me per aiutarmi.
Riflette un attimo -Facciamo così, sdraiati- mi prende le gambe trascinandomele sul materasso –Così fronte spaziosa! No non lì… stai ferma!- sospira –Andiamo collabora!-
-Lo sto facendo!- sbottò nervosa rischiando quasi di darle un calcio in faccia.
Ruota gli occhi –Non mi pare che lo stai facendo… okay dai mettiti in questo modo… bene- contempla il suo lavoro e sulla sua faccia appare di nuovo quell’espressione insoddisfatta -No, non mi piace cambiamo-
Trattengo un imprecazione e non commento.
-Okay sai cosa? siediti e lascia penzolare le gambe fuori dal letto, bene… nonono, una tienila su!- mi aiuta a sistemarmi -Ora porta indietro le braccia e appoggia le mani sul materasso… così… inclina leggermente la testa verso destra… perfetta- prende la fotocamera e si mette davanti a me –Mi raccomando non ti muovere- fa qualche scatto cambiando angolazione.
Scuote piano la testa -Voglio un sorriso sexy!- mi intima esaltandosi ad ogni scatto.
-Così?- chiedo titubante cercando di farne uno decente.
-No, più sciolta! Come se dicessi “sono tua!”- sussurra maliziosa.
-No-non so se ci riesco!- sbuffo.
-Avanti! Deve leggerti in viso “ti desidero!” oppure chessò “prendimi!” quello che vuoi ma fa qualcosa- dice esasperata.
-Ci sto provando!- mi lamento facendo solo delle strane smorfie.
Improvvisamente sento il tuo profumo invadermi le narici e un senso di calore all’altezza dello stomaco, arrossisco lievemente e sorrido inebriandomi della tua essenza.
-Perfetto!- dice soddisfatta facendo gli ultimi scatti.
Faccio un sospiro di sollievo e gattono verso di lei -Fa vedere!-
-Oddio le ultime sono assolutamente erotiche!- commenta felice mostrandomele.
-Oh mio dio- sussurro incredula –ho davvero fatto quell’espressione?!- mi porto le mani sul viso prendendo fuoco.
-Quando si pensa al proprio amore succede- mi abbraccia –dai che abbiamo fatto un gran bel lavoro! Te le devo solo stampare-
-Già… grazie Ino-pig!- ricambio l’abbraccio.
-Figurati, infondo mi devi aiutare a scattare le foto per il calendario che voglio regalare a Sai per natale- asserisce sciogliendo l’abbraccio.
-Che tipo di calendario?- tento, nonostante sappia già la risposta.
-Un calendario molto particolare- mi fa l’occhiolino.
-Non devi aggiungere altro- ridacchio divertita dalla sua espressione.
-Hai molto da imparare fronte spaziosa, ma sei sulla buona strada- mi da una pacca sulla spalla e mi porge i vestiti.
-Non vorrai lasciarmi sola?- metto il broncio mentre mi rivesto lentamente.
-Scusami ma io ho ben altro da fare stasera… e per farlo devo ripescare Sai- mormora soddisfatta.
-Pervertita!-
-Eheh vedrai se non lo diventi anche tu!- scuoto piano la testa.
-Beh, lo scoprirai quando aprirai il tuo vaso di pandora- mi fa l’occhiolino.
Ogni cosa a suo tempo… spero solo che la foto ti piaccia e che non ti sia arrabbiato per stasera.





Sto tornando a casa con la famosa foto in una busta e lo sguardo soddisfatto di chi si è tolta un peso. Indosso la tua tuta sopra i vestiti come giacca, mi dispiace di averti fatto scomodare per una sciocchezza simile ma non potevo prevedere i piani della mia migliore amica. Cerco di scacciare questo pensiero e passo davanti a casa di Sasuke, le luci della sala sono accese e accanto alla sua ombra c’è ne una femminile. La cosa mi incuriosisce molto e finisco per fermarmi e pensare al da farsi.
Da una parte vorrei spiare per togliermi il pensiero e per colmare la curiosità, dall’altra no perché mi ricordo perfettamente la reazione di Hinata quando ci ha beccati. Sospiro e mi scosto una ciocca di capelli rosa dalla fronte.
Spiare o non spiare? È questo il problema!
Scuoto piano la testa e torno sui miei passi, improvvisamente con la coda dell’occhio vedo le due figure avvicinarsi sempre di più e senza rendermene conto finisco tra i cespugli sotto la finestra.
SHANNARO!
Perché ho fatto una cosa così stupida?!
Ormai sono qui… quindi…
Alzo leggermente il viso per riuscire a guardare e vedo Sasuke in piedi di fronte a Midori, sembra che stiano parlando animatamente. Lui è in evidente difficoltà, riesco a sentire poco e niente ma sembra che stiano parlando di “nascondere qualcosa”. Lei ha le guance arrossate e lo sguardo truce mentre gli punta un dito sul petto e porta una mano sul fianco destro.
Solo ora mi rendo conto del loro abbigliamento, lei è in camicia da notte, una di quelle corte e particolarmente provocanti, e lui indossa un paio di pantaloni sfatti. Perché sono vestiti in quel modo così facilmente equivocabile? Che mi nascondano qualcosa? Devo saperlo!
Cerco di capire cosa stanno dicendo e nella concentrazione generale non mi rendo conto di due braccia che mi cingono la vita facendo aderire la mia schiena contro il petto del presunto maniaco.
Sto per urlare ma una mano mi copre le labbra appena in tempo.
-Vedo che non sono l’unico a cui piace spiare- mi sussurri malizioso all’orecchio facendomi sussultare.
-Mi hai fatto prendere uno spavento- mormoro calmandomi all’istante.
-Scusami… ma perché ti serviva la mia tuta’ttebayo?- riprendi l’argomento tenendomi sempre stretta a te.
-Lo scoprirai domani tranquillo- mi volto leggermente dandoti un bacio a fior di labbra –Scusa se ti ho fatto venire da Ino senza spiegazioni-
-Non fa niente… ora però voglio sapere cosa stai guardando di così impo…- ti blocchi di colpo e le tue gote prendono fuoco.
Non capisco subito il perché ma appena mi volto per guardare nuovamente i due presunti piccioncini la scena che mi si presenta davanti mi fa ribollire il sangue, e non per la rabbia.
Sasuke sta tenendo i polsi di Midori con forza mentre è chinato su di lei e le sue labbra si incastrano alla perfezione con le sue, a un primo impatto tenta di divincolarsi, ma per poco dato che subito si lascia andare e risponde al bacio con altrettanto trasporto.
-Oddio, oddio, oddio- mormoro imbarazzatissima ma super curiosa di sapere come andrà avanti, sono come una gazza ladra attirata dal luccichio affascinante di un qualche ninnolo luminoso.
-Non dovremmo spiare, non voglio ritrovarmi quella ragazza in casa…. Non è come Hinata, potrebbe malmenarmi’ttebayo!- deglutisci piano.
-Ma che dici baka… aspetta ancora un po’!- sono io stavolta quella che non vuole muoversi e continuare a guardare.
Le lascia i polsi e porta le mani sulla sua schiena accarezzandogliela e spingendola verso di se con forza facendo aderire i loro corpi. Dal canto suo ha lasciato scivolare le dita fra i suoi capelli corvini giocando con alcune ciocche ribelli mentre le loro lingue si scontrano velocemente e con molta passione.
Sento che potrei andare in ebollizione talmente sono eccitata! Ma non dovrei guardare… ma non posso non guardare… ma non devo… ma è troppo interessante!
SHANNARO!
-Sakura-chan non possiamo restare qui’ttebayo- mi sussurri all’orecchio.
-Perché no? Solo un pochino…- ti intimo mentre sento una strana morsa attanagliarmi lo stomaco, è una sensazione dolorosa ma allo stesso tempo piacevole.
-L’atmosfera si sta facendo troppo calda… non so se capisci- insisti posandomi la testa sulla spalla e sospirando.
-Lo so, è proprio per questo che voglio…- mi fermo di colpo nel vedere che Sasuke l’ha afferrata per le gambe facendogliele stringere intorno al suo bacino per poi farla sdraiare sul divano e sovrastarla con la sua figura.
-Andiamo via- strofini il naso contro la mia guancia per cercare di attirare la mia attenzione ma è inutile, quelli stanno facendo le sozzerie!
-Solo un po’- mormoro con una voce alquanto ambigua che non sapevo di riuscire a fare.
Le accarezza una guancia mentre con l’altra mano le sfila piano la camicia da notte, sta per scoprirle i seni e io non riesco a non guardare… lo sta per fare… lo sta per… mi posi una mano davanti agli occhi impedendomi di guardare.
-SHANNARO!- senza accorgermene ho piantato un urlo della madonna….. fantastico.
Inutile dire che mi prendi in braccio e inizi a correre velocemente verso casa mia mentre Sasuke spalanca la porta d’entrata e si guarda in giro come un pazzo assassino.
-Ci ucciderà- bisbiglio terrorizzata –Anzi, mi ucciderà! Questa è la volta buona!- mi copro la faccia con le mani.
-Può darsi, infondo volevi spiarli mentre… ehm- non sei decisamente d’aiuto.
-Dovresti consolarmi- osservo stizzita mentre mi lasci andare davanti a casa mia.
-No, stavolta ho ragione’ttebayo- dici fiero puntandoti un dito al petto.
-D’accordo hai vinto tu- sospiro –vuoi entrare?- chiedo ingenuamente aprendo la porta.
Improvvisamente sentiamo entrambi una forte aurea omicida provenire da qualche isolato più indietro, ci fissiamo per un attimo terrorizzati.
Sasuke ha subito collegato l’imprecazione alla mia povera persona e sta sfrecciando più rabbioso che mai verso casa mia, deglutisco a fatica ma non mi arrendo, ti prendo per un braccio e ti trascino dentro casa. Chiudo la porta a chiave e non solo, per poi lanciare la borsa sul divano.
-Sakura-chan, arrenditi è talmente evidente che eri tu- fai spallucce sospirando.
Ti fisso come un allucinata è un idea geniale mi balena nella testa.
Okay forse geniale non è il temine esatto.
Mi spoglio velocemente finendo in biancheria intima sotto il tuo sguardo allibito e imbarazzato.
-Pensi che non farà nulla a una donna semi nuda? Stiamo parlando di Sas’ke…- ribatti credendo di aver capito, ma non è così.
Ti prendo per mano e ti sbatto violentemente sul letto, l’aura omicida è quasi arrivata, la percepisco chiaramente! Sono talmente terrorizzata che ti strappo letteralmente i vestiti di dosso lasciandoti in boxer e ti salgo sopra con tanta furia da farti imprecare per aver urtato i tuoi poveri gioielli di famiglia.
-Sakura-chan calmati, mi fai paura! Sembri un invasata!- non riesci a guardarmi in faccia probabilmente perché ho gli occhi fuori dalle orbite e un’espressione di puro terrore.
Ecco i fatidici colpi da assassino ben assestati alla mia povera porta d’ingresso, così potenti da rischiare seriamente di romperla in mille pezzettini.
-Mi dispiace, sopporta, è per la mia salvezza!- mi fiondo sulle tue labbra con tanta foga da farti annaspare mentre infilo la lingua che subito raggiunge la tua, immobile e stizzita quanto te. Non sembrerà mai vero! morirò!
SHANNARO!
Mi slaccio il reggiseno e lo lancio lontano, ti afferro una mano e la poso sopra il seno destro intimandoti di collaborare, ma sei evidentemente sotto shock e non riesci a reagire.
-Fa qualcosa baka! non senti quanto risentimento arriva da dietro quella porta?!- quasi urlo disperata scuotendoti violentemente.
So che è assurdo ma Sasuke mi spaventa a morte! Per di più ha tutte le ragione di questo mondo per uccidermi… non voglio!
-SAKURA! So che sei in casa maledetta!- sbraita da dietro la porta continuando a dare colpi senza fermarsi.
SHANNARO!
-Ho un idea- sussurro trionfante.
Riprendi conoscenza –Cioè? Spero sia meglio di ciò che stai facendo adesso!- dici in evidente imbarazzo.
-Sì! Fingiamo di farlo!- mi brillano gli occhi in una maniera assurda e il tuo viso ora è più che spaventato.
-Cosa?!- sbotti incredulo.
-Fallo per me! Se ci sente forse se ne andrà- mi mordo con forza il labbro inferiore.
-No fidati è meglio affrontarlo’ttebayo- cerchi di farmi ragionare.
-No mai!- so che è colpa mia ma non voglio! Mi sentirei più maniaca di quanto non sono ammettendo il fattaccio.
-Apri subito la porta!- continua accrescendo il suo odio.
-Okay ehm fai qualche verso…- ti ordino senza tanti problemi.
-Scusami?- inarchi un sopracciglio scettico e scuoti piano la testa.
-Fallo!- saltello sopra il tuo stomaco e finisci per gemere di dolore.
-La cosa non funziona baka! deve sembrare sesso!- sto andando fuori di testa.
-Testa quadra apri tu se ci tieni alla vita della tua ragazza!- eccolo di nuovo all’attacco.
SHANNARO!
-Sakura-chan ascoltami ti prego!- mi afferri i polsi e ti metti seduto.
-No, non voglio ascoltare la mia coscienza!- mi lagno alzandomi dal letto e cercando un'altra soluzione.
-Sakura-chan… avanti!- mi posi le mani sulla schiena spingendomi verso la sala.
-No… perché?!- cerco di imputarmi sui talloni senza successo, non riesco a frenarti.
-Avanti…- sei proprio il ritratto della brava persona, quanto ti odio!
Chiudo gli occhi e attendo l’inevitabile mentre apri la porta e lasci entrate un più che infuriato Sasuke che senza riflettere mi prende per un braccio squadrandomi malissimo e avvicinando il viso al mio per dirmi chissà quale minaccia in tono poco cordiale.
-Sakura… cosa stavi cercando di fare fuori da casa mia?!- chiede furioso posandomi l’altra mano sulla spalla e artigliandola per impedirmi qualsiasi via di fuga.
-Niente, giuro che non era mia intenzione- bisbiglio nervosamente apprendo a mala pena gli occhi.
-Bugiarda!- digrigna i denti –Cosa hai visto?- insiste.
-Non ho visto niente giuro!- non demordo.
-Perché ti ostini a mentire… brutta spiona!- mi scuote leggermente e finisco per percepire quella sensazione sgradevole dovuta alla mancanza di reggiseno.
Credo che se ne sia accorto visto che ho urtato il suo petto con le mie povere… si quelle.
Il suo sguardo finisce su di loro e vorrei dire che non sia una situazione imbarazzante ma dalle sue gote leggermente arrossate, il mio viso scandalizzato e la tua espressione omicida, non posso camuffare l’inevitabile.
-Perché sei nuda?- la sua rabbia sembra placarsi mentre cerca di guardarmi negli occhi, con molta fatica.
Stai per intervenire quando la figura di Midori appare dietro di lui.
La sua espressione preoccupata si trasforma in furiosa alla vista di lui che mi tiene stretta per le braccia semi nuda e mi fissa il seno.
-Sasuke….- sibila mentre i suoi occhi brillano di una strana luce omicida.
-No Midori! Non è come sembra- mi molla facendomi cadere all’indietro, finisco tra le tue braccia che grazie al cielo, si apprestano a coprire le mie nudità.
-Tako… (=Pervertito o schifoso NdA :3)- alza la gamba destra e la muove velocemente verso il suo stomaco assestandogli un calcio potente che lo fa volare sopra il mio divano.
-È un equivoco- sussurro timidamente cercando di riprendere in mano la situazione.
Inutile si è avvicinata nuovamente a lui e prendendolo per un braccio inizia a ruotare su se stessa mollandolo di colpo e facendolo volare fuori di casa.
La sua precisione nella mira mi affascina e mi terrorizza allo stesso tempo.
-L’avevo detto che se ci avesse scoperto ci avrebbe malmenato- sussurri piano al mio orecchio, terrorizzato quanto me.
-Midori aspetta! Era venuto per uccidermi!- l’afferro coraggiosamente per un braccio e istintivamente, presa dall’ira, cerca di darmi un pugno ma la blocco con una mano.
-Un equivoco?!- sbotta cercando di spingere il pugno verso di me –Sì! Vi stavo spiando per pura curiosità e mi sono lasciata prendere, mi dispiace tanto!- spingo anch’io la mano verso di lei.
-Ci stavi spiando! Che diamine Sakura- la rabbia è diventata disappunto.
-Lo so, mi vergogno tanto… scusatemi… ma sono felice di sapere che state insieme- sospiro sinceramente dispiaciuta.
Molla la presa e scuote piano la testa –D’accordo… non fa niente- abbozza un sorriso.
-Co-come non fa niente?! Non può passarla liscia!- Sasuke rispunta dolorante sull’uscio della porta.
-Ha ragione lui…- sbuffo.
-Bene… direi che ci devi una scena imbarazzante anche tu- dice soddisfatto alludendo a me e te.
Il mio sguardo passa da te a Midori, entrambi leggermente irritati.
-Smettila di dire cazzate!- l’afferra per un braccio –Mi dispiace di averti picchiato… però come vedi ci hanno già mostrato una scena imbarazzante visto che sono praticamente nudi- sentenzia soddisfatta.
Mi fiondo subito dietro di te per coprirmi.
SHANNARO!
-Mi dispiace Sas’ke-kun- sussurro terrorizzata dalla sua possibile reazione.
Sospira e si rassegna –D’accordo, ma tenete la bocca chiusa!- dice in tono minaccioso.
-Non vuoi annunciare al villaggio la tua confermata eterosessualità?- chiedi divertito dalla sua espressione irritata.
-Taci dobe… almeno io la verginità l’ho persa- mormora soddisfatto.
-Brutto…- ti tengo per la vita onde evitare altre risse.
-Andiamocene Sucio- ci saluta con un gesto della mano e lo trascina via.
Faccio un lungo sospiro di sollievo e mi lascio andare sul divano che si è leggermente sposato di qualche centimetro indietro.
-Sakura-chan stasera ne hai davvero combinate troppe’ttebayo!- ti fiondi vicino a me –Prima mi chiami per chiedermi una cosa strana e ora questo… mi chiedo se non hai ancora la febbre- dici appoggiandomi una mano sulla fronte fresca.
-No sto decisamente bene!- mi stringo a te –Scusami- ti do un bacio sulla guancia.
-Non ti farai perdonare così facilmente- metti due dita sotto il mio mento alzandomi il viso quanto basta per posare le tue labbra sopra le mie.
Mi lascio scappare un sorriso mentre chiudo gli occhi e rispondo al bacio posando le mani sulla tua schiena nuda e stringendoti a me.
Mi accarezzi la testa e con una mano fai passare le mie gambe sopra le tue accarezzandomi una coscia.
Mi lascio sfuggire un gemito mentre mi sdraio lentamente sul divano portandoti con me.
-Sei una pervertita- soffi sulle mie labbra prima di catturarle nuovamente.
La tua mano arriva fino al mio seno, accarezzandolo piano e provocandomi dei brividi di piacere.
Mi lascio scappare alcuni gemiti di piacere mentre porto le dita fra i tuoi capelli.
Stai per spostare la mano verso il mio interno coscia quando ti blocchi di colpo.
-Cosa c’è?- chiedo un po’ delusa dandoti un bacio a fior di labbra per intimarti di riprendere.
-Non so ho come la sensazione che… sarà una mia impressione- riprendi da dove ti eri fermato con più passione di prima.
Sento la testa ovattata e una sensazione piacevole all’altezza dello stomaco.
Ribalto la situazione e mi posiziono sopra di te –Ora tocca a me divertirmi- mormoro prima di catturare nuovamente le tue labbra. Appoggi le mani sui miei fianchi accarezzandomi piano.
Stavolta sono io a fermarmi quando noto con orrore l’espressione soddisfatta di Sasuke che senza problemi ci sta spiando dalla finestra.
SHANNARO!
Prendo il sopra della tua tuta e me lo infilo mentre esco di casa.
-SASUKE!- urlo imbarazzata.
-Ora siamo pari!- ribatte correndo via.
-Sakura-chan… chissenefrega torna qui’ttebayo!- mi riacciuffi e chiudi la porta.
-No sono troppo agitata adesso- mi lamento cercando di rivestirmi sotto le tue proteste.
-No non puoi farmi questo- mi abbracci da dietro baciandomi il collo, sperando di farmi cambiare idea.
-No, non posso… e se ci spiasse ancora?- sono troppo nervosa per continuare.
-Non lo farà te l’assicuro… si è ripreso la sua rivincita- sussurri tra un bacio e l’altro mentre mi accarezzi il ventre.
-Non lo so…- sto per cedere.
-Dai… per una volta fammi contento- mi mordi il lobo dell’orecchio facendomi il solletico.
-Va bene… andiamo di la- mi giro e poso le mani sul tuo petto alzandomi leggermente sulle punte dei piedi per riuscire a raggiungere le tue labbra.
Non te lo fai ripete due volte, mi cingi la vita e mi baci mentre ci spostiamo lentamente verso la camera da letto.
Sai bene che non ti concederò il tanto agognato vaso di pandora… ma almeno per una volta non interrompo nemmeno il contorno.
Spero solo che la mia foto ti piaccia… ma lo scoprirò solo domani.





Angolo dell’autrice
Eccomi qui con un capitolo un po’ hot :D ma non troppo spero ;)
È stato difficile scriverlo… no, non per le scene xD ma per via della mia gatta che ogni due per tre cercava le coccole :3 dopo un po’ volevo farla in padella v_v… scherzo xD
Eccola di nuovo… D: la vecchiaia fa questo effetto.
*Dopo averle impedito di mordicchiare il cavo del pc sacrificando la mia mano* dunque spero come sempre che il capitolo vi sia piaciuto ^_^ fatemelo sapere, se volete, con un commentino.
Ringrazio chi recensisce, chi segue senza farlo e chi l’apprezza ogni tanto :)
Grazie e al prossimo capitolo :D (che sarà uno dei più importanti)
XoXo NekoKya :3

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Capitolo 30
*** Tu, una foto sexy e... ***


Un raggio di sole filtra dalla finestra illuminandomi il viso. Mugugno irritata per poi cercare di voltarmi, mi rendo presto conto che l’azione è impossibile dato che mi cingi saldamente la vita con un braccio mentre l’altro mi immobilizza per le spalle.
Apro un occhio e sbircio la situazione, siamo praticamente intrecciati, perfino le tue gambe si incastrano con le mie, bloccandole. La cosa più imbarazzante è che siamo nudi e fa un caldo insopportabile.
Sospiro limitandomi ad osservare il tuo viso, stai leggermente russando e producendo un sacco di saliva che finisce prontamente sul cuscino e fortunatamente lontana dal mio viso o dai miei capelli. Non riesco a vedere che ore sono, la sveglia si trova dietro di te. Mi muovo leggermente tentando di farti girare, senza successo. Inizio a soffiarti piano sulla faccia e fortunatamente la cosa pare infastidirti, infatti togli il braccio dalle mie spalle e ti porti la mano sulla fronte. Colgo l’occasione per allungarmi verso il cuscino e, molto lentamente, liberarmi dalla tua presa.
Sono quasi riuscita a sgusciare via quando improvvisamente mi abbracci, l’unico problema è che i miei fianchi sono all’altezza del tuo viso e la situazione è parecchio imbarazzante ed equivoca. Quasi cado all’indietro mentre stringi il mio ventre sul tuo viso e lo imbratti di saliva appiccicaticcia sotto le mie proteste appena sussurrate.
Shannaro…
-Naruto?- mormoro sperando di svegliarti.
-Mmmh-
-Naruto?!- insisto tirandoti piano una ciocca di capelli.
-Un ghiacciolo al limone…- biascichi iniziando a leccarmi l’ombelico.
-No ti prego che schifo!- mi agito e tento di fermarti tirandoti per i capelli.
Se penso che quella fine l’avrebbe fatta la mia faccia… orrore.
-Mmh non si scioglie’ttebayo- ti lamenti iniziando a mordicchiarmi la pancia.
Mi fai un solletico pazzesco e non riesco a trattenere le risate mentre tiro più forte.
Fai uno scatto all’indietro liberandomi e finendo per terra.
Corro subito in bagno a farmi una doccia fredda.
Quando torno stai ancora dormendo, ma stavolta sul pavimento. Mi infilo la biancheria intima e un vestito rosso simile alla tuta che portavo quand’ero più piccola. Mi avvicino con cautela al tuo giaciglio e con molta pazienza cerco di ritirarti sul letto afferrandoti per le spalle. Sei decisamente pensate, ti lascio andare e rifletto un attimo.
Faccio apparire cinque coppie e insieme riusciamo a trascinarti sul letto, quando spariscono mi sento ancora più sudata di prima e torno a farmi un'altra doccia.
Esagerata? Può darsi.
Vado in sala a riprendere la borsa con i vestiti e mi ricordo improvvisamente della foto che dovrei consegnarti, un idea geniale mi frulla in testa e finisco per andare in cucina a preparare la colazione. Poso su un vassoio una tazza di cereali e un paio di fette biscottate con un po’ di marmellata, vicino ad esse la busta con la foto. Mi precipito in camera e ti ritrovo semi sveglio che ti guardi in giro spaesato.
-Buongiorno dormiglione- ti saluto sorridendoti dolcemente.
-Buongiorno Sakura-chan- ricambi il sorriso –Ti stavo cercando tastando disperatamente il materasso… ma a quanto pare ti sei alzata prima di me’ttebayo- sbuffi mettendoti a sedere.
-Già… ti ho portato la colazione!- esulto avvicinandomi con il vassoio.
Ti si illuminano gli occhi –Sakura-chan… grazie-
-Figurati… ma prima potresti ehm…- faccio cenno al tuo amichetto in bella vista.
-Ops- ti copri con il lenzuolo.
Ti poso il vassoio sulle gambe e ti do un bacio a fior di labbra –Spero di non aver dimenticato niente Hokage-sama- dico in tono scherzoso.
-Solo di servirmela sul tuo corpo nudo- commenti ingenuamente.
Una vena inizia a pulsarmi sulla fronte, appena la noti ti correggi –V-volevo dire che è tutto perfetto!- ti porti le braccia sulla testa per evitare un possibile pugno.
Non so perché ma ha un che di nostalgico questo gesto.
-È da un po’ che non ti picchio- sospiro tristemente sedendomi accanto a te.
-Vero… non che la cosa mi manchi’ttebayo- replichi prendendo il cucchiaio e immergendolo nel latte.
-A me un po’ sì…- osservo facendo passare una mano fra le tue ciocche color grano –Quella sensazione di liberazione… e la morbidezza dei tuoi capelli che attutiscono il colpo… prendere la mira e affondare esattamente nel centro della tua nuca…- mentre lo dico mi brillano gli occhi e la cosa ti spaventa alquanto.
-B-beh, vedrai che prima o poi l’occasione per rifarlo la trovi- mormori facendo un sorriso tirato.
-La scarica d’adrenalina che scende velocemente ad ogni colpo- ti sto accarezzando morbosamente la testa –una sensazione assolutamente divina- sussurro leccandomi le labbra.
Deglutisci e cerchi di cambiare discorso –Ehm… Sakura-chan tu non mangi?-
Finalmente ritorno alla realtà e riporto le mani al loro posto –No, ho bevuto un caffè e sono apposto così-
-Poco fa, mentre mi accarezzavi come un allucinata… stavi dicendo delle cose che.. si rispecchiano un po’ con l’atto sessuale… l’adrenalina… la sensazione di liberazione… divina- sorridi sornione fissandomi ammiccante.
-Come fai a dirlo? L’hai mai fatto?- indago seria.
-N-no ma posso immaginarlo’ttebayo- fai spallucce e riprendi a mangiare.
-Se lo dici tu- sospiro.
Improvvisamente ti accorgi della busta e la prendi curioso.
Ti fermo subito –Quella è per dopo- dico arrossendo vistosamente.
-Okay- la riponi sul vassoio e finisci la colazione.
Sono estremamente nervosa, ma cerco di non darlo a vedere parlando del più e del meno.
Una volta che hai finito riprendo il vassoio e faccio per portarlo in cucina, mi fermi per un braccio e ti alzi lasciando cadere la coperta a terra.
Distolgo lo sguardo imbarazzata.
Prendi la busta e l’appoggi sul comodino –Faccio una doccia veloce e poi vedo di che si tratta’ttebayo- dici tranquillamente sparendo dietro la porta del bagno.
Prendo un lungo respiro e torno in cucina a pulire.
Sento che sei uscito dalla doccia, l’ansia aumenta nel pensare a quando aprirai quella famosa busta.
Finisco di lavare la tazza e la sistemo nella mensola per poi riporre l’asciuga piatti, quando improvvisamente fai la tua apparizione in cucina. Hai i capelli leggermente umidi e qualche goccia che scende dal tuo viso, scivolando verso il basso e percorrendo il petto scolpito. Indossi solo un asciugamano legato in vita e tieni la busta stretta in una mano.
-Sono proprio curioso di sapere di che si tratta’ttebayo- dici ingenuamente mentre ti appoggi contro il bancone della cucina e inizi a strappare la carta.
-N-Non preferiresti (dei deliziosi cereali cheerios? Nda XD) vestirti prima?- chiedo titubante portandomi le mani alla bocca e mangiucchiandomi le unghie senza accorgermene.
-Hai ragione, torno subito- vai a vestirti con mio grandissimo sollievo.
Mi sventolo le mani davanti al viso arrossato cercando di riprendermi.
Fai subito la tua riapparsa, ci hai messo pochissimo a infilarti la tuta.
SHANNARO!
-Non vedo l’ora di sapere di cosa si tratta’ttebayo!- mi cingi la vita con un braccio e mi dai un bacio sulla fronte –Se è un tuo regalo sono certo sarà bellissimo, qualsiasi cosa sia- mi stupisco della tua stupidità, parliamoci chiaro, è da mesi che mi rompi per quella foto… e adesso non pensi che possa essere proprio lei?!
-Naruto…- ti afferro per il colletto della tuta facendoti chinare su di me –Sei sicuro di non averlo già capito?- sussurro a pochi centimetri dal tuo viso.
-N-non saprei- replichi nervosamente incuriosito dalla mia strana reazione –Perché dovrei saperlo?- chiedi prendendomi le mani e tenendole strette.
-Sì, dovresti eccome- deglutisco appena e allontano il viso.
-Okay, allora apriamo questa busta!- mi lasci e la prendi in mano iniziando ad aprirla piano.
Sento che potrei morire.
-Oh ma è una tua foto!- osservi nel vedere un pezzetto del mio viso uscire dalla carta.
-S-sì- incrocio le braccia al petto e attendo il seguito.
Scarti ancora un pezzetto e nel vedere il mio viso e un pezzo di tutta ti blocchi per un attimo.
Riesco a vedere chiaramente la consapevolezza farsi largo nei tuoi occhi cerulei mentre gli spalanchi piano per poi finire di spacchettarla del tutto.
La stai osservando, scandalizzato e probabilmente incredulo. Continui a muovere gli occhi freneticamente per tutta l’immagine, spalanchi piano la bocca come del resto i tuoi occhi in precedenza.
-S-sa-sak- balbetti senza freni mentre le tue guance diventano rossissime e i tuoi occhi si fanno lucidi, ma non per il pianto, temo in un altro senso.
Vorrei sprofondare, non so che dire e mi limito a indietreggiare di qualche passo.
-Q—q-q-q—que-que-questa… è la fo-fo-fo-fo-fo- fatichi a parlare e dal tuo naso sta uscendo un fiume in piena di sangue.
-Na-naruto ehm s-sì è la fo-foto- biascico abbozzando un sorriso.
-I-indossi la m-mia tu-tu-tuta’ttebayo- commenti sorpreso.
-S-sì!- distolgo lo sguardo.
-È sei n-n-n- non riesci a proseguire.
-Te l’avevo promesso- riprendo un po’ di calma –Così ho chiesto aiuto a Ino e… lei ha detto che ti sarebbe piaciuta di più se avessi usato un tuo indumento- giocherello nervosamente con le mani.
Appoggi la foto sul bancone, ti asciughi il sangue da naso e fai un lungo respiro.
La cosa mi inquieta parecchio.
Ti avvicini sorridendomi e mi abbracci dolcemente –È fantastica… tu sei fantastica, grazie- sussurri con altrettanta dolcezza prendendomi alla sprovvista.
Ricambio timidamente l’abbraccio portando le mani sulla tua schiena.
Ti scosti leggermente per sussurrarmi a fior di labbra –Ti amo- e baciarmi con passione.
Sono davvero sorpresa, credevo che la tua reazione sarebbe stata tutt’altra, ma questa è decisamente meglio!
Intreccio le dita fra i tuoi capelli leggermente umidi e ricambio il bacio con trasporto.
-Anch’io ti amo- riesco a dire tra un bacio e l’altro.
Fai un passo indietro e ti schiarisci la voce –Che ne diresti se…- giocherelli nervosamente con due dita –Se ricreassi questo capolavoro’ttebayo?- fai un sorrisino da maniaco.
-Intendi… come la foto?- chiedo titubante.
-S-sì!- osi dove prima non avresti mai tentato, sai bene come reagisco…
Il mio viso prende fuoco e mi porto le braccia al petto –Beh…-
-Se non vuoi ti capisco…- abbassi il tono di voce e fai una smorfia.
Mi mordo il labbro inferiore con foga, conscia delle spiacevoli conseguenze… ma non posso deluderti ancora…
-V-va bene- rispondo secca sotto il tuo sguardo sorpreso e felice –M-ma solo perché mi va di farlo, non certo per farti un piacere- sottolineo.
-YATTA!- esulti provocandomi ancor più imbarazzo.
Mi avvicino velocemente e ti sfilo il sopra della tuta con altrettanta fretta mentre sparisco nella camera da letto.
-Sakura-chan sei la migliore’ttebayo!- continui dalla cucina.
Vorrei davvero sprofondare nel pavimento… ma come ho fatto a cedere così facilmente?!
SHANNARO!
Mi spoglio restando in mutande e mi infilo l’indumento, tirando la cerniera un po’ più su di quanto fosse nella foto.
Mi vergogno troppo!
Apro piano la porta e ti vedo intento a guardare la foto con un metro di saliva che ti cade dalla bocca.
Maiale
Esco e faccio finta di niente, affiancandoti.
-Ecco fatto- mormoro non riuscendo a incontrare il tuo sguardo.
-Sei bellissima- dici mentre una scia di sangue ti esce nuovamente dal naso.
-C-certo, lo so- replico nervosamente portandomi le braccia al petto per coprirlo.
-Ti va di dire una cosuccia per me?- chiedi non riuscendo a trattenere l’eccitazione.
-Dipende- sono davvero sorpresa di questa tua audacia, di solito non osi così tanto.
-Diresti “Sakura-chan vuole che Naruto faccia i giochi sporcaccioni con lei nyah!”- mentre lo dici fai una vocina orribile mentre muovi le mani come se fossi un gatto.*
Rimango stizzita a fissarti malissimo, la cosa ti scoraggia subito –Hai ragione immagino sia eccessivo’ttebayo- sospiri.
Faccio un lungo respiro e annuisco piano.
-D-davvero?- sei il ritratto della felicità.
-S-sì…- prendo tutto il coraggio che mi è rimasto e ti guardo dritto negli occhi mentre cerco di fare un sorriso malizioso, tralasciando le mie gote rossissime, e posiziono le mani a mo’ di zampe.
-Sa-sakura-chan vuole che Naruto fa-faccia i giochi sporcaccioni con lei… nyah!- chiudo istintivamente gli occhi mentre attendo l’inevitabile.
-B-be-be-bene d-da quale vuoi iniziare dattebayo?- chiedi con uno sguardo da pervertito mentre gli occhi ti brillano in un modo assurdo e inquietante.
-C-cosa?!- faccio qualche passo indietro.
-Giochiamo al dottore? O preferisci iniziare dagli allegri sposini? O magari potremmo provare a fare la domestica e il padrone? Che dici… Sakura-chan- non ti ho mai sentito usare un tono di voce così schifosamente da maiale!
-N-non voglio- sussurro intimorita continuando a indietreggiare spaventata.
Finisco per colpire il muro della cucina con la schiena e istintivamente tolgo le braccia da davanti il seno per massaggiarmi la testa, che ha sbattuto contro l’orologio appeso.
Non ci vuole molto prima che il tuo cervello smetta di funzionare e il sangue ti affluisca da un’altra parte.
-Naruto! Non oserai!- sibilo mordendomi con troppa foga il labbro inferiore che sento finirà per sanguinare.
-Sakura-chan…- ti fiondi verso di me e riesco a schivarti in tempo facendoti sbattere a tua volta contro il muro, ma stavolta con la faccia.
-Oddio, ti sei fatto male?- mi inginocchio vicino al tuo corpo inerme steso a terra.
-Ahia che dolore!- imprechi strofinandoti il viso con le mani.
-Stupido è colpa tua se è successo…- ti accarezzo dolcemente la testa posandola sulle mie ginocchia.
-Sakura-chan…- sussurri malizioso osservando il mio seno scoperto.
SHANNARO!
-B-baka! Non vorrai provarci di nuovo!- sbotto nervosamente.
-Sakura-chan!- mi abbracci strofinando il viso sull mio petto.
Prendo letteralmente fuoco e ti do un pugno in testa, ma questo non sembra smuoverti di un centimetro.
-Lasciami baka!- faccio per alzarmi ma cado a terra trascinandoti con me.
-Sakura-chan- mi dai un bacio sopra il seno destro –Ti amo-
-B-baka!- sospiro accarezzandoti i capelli –Perché fai sempre il pervertito?!-
Alzi lo sguardo e incontri i miei occhi –Perché mi piaci troppo… non mi basta poter stare con te… voglio avere tutto… tutto ciò che riguarda Sakura-chan! Perfino il tuo corpo’ttebayo!- sentenzi serio.
Mi lascio scappare un sorriso –Baka-
Ti metti a sedere e mi afferri per un braccio facendomi finire in mezzo alle tue gambe.
-Naruto!- sbotto irritata ma mi calmo subito appena mi cingi la vita con le braccia stringendomi a te e facendo aderire la mia schiena al tuo petto.
-Ormai dovresti averlo capito che ti amo troppo per comportarmi seriamente- sussurri al mio orecchio baciandomi il collo.
-Già, ma anch’io ti amo troppo per permetterti di avermi troppo presto- ribatto accarezzandoti una guancia.
-Non è giusto…- mi mordi il lobo dell’orecchio facendomi sussultare.
-Porta pazienza!- mi volto ritrovandomi a pochi centimetri dalla tue labbra.
-La pazienza è la virtù dei forti infondo…- mormori avvicinandoti piano.
-Esattamente- le nostre labbra si incontrano nuovamente in un semplice bacio che diventa pian piano più passionale.
-Aspetta- ti scosti leggermente e sorridi –Ho anch’io un regalo per te…-
Ti fisso stupita –Davvero?-
-Certo, avrei voluto dartelo in un modo più romantico ma… credo che ormai hai capito che sono un tipo fuori dagli schemi’ttebayo- frughi nella tasca dei pantaloni e tiri fuori un pacchettino.
-Oddio… sono proprio curiosa di sapere cosa ti sei inventato stavolta- dico prendendo il pacco e iniziando a scartarlo velocemente.
Mi blocco di colpo –Non sarà una tua foto sexy?- chiedo divertita.
-No… non hai bisogno di una mia foto, ogni volta che lo desideri puoi saltarmi addosso- osservi dandomi un bacio sulla guancia.
-Mmh okay… allora..- finisco di scartarlo e ne esce fuori una matrioska raffigurante un gatto della fortuna.
-Che carino- mi volto dandoti un bacio a fior di labbra –Grazie-
Scuoti piano la testa –Devi aprirlo tutto prima di ringraziarmi’ttebayo- dici stringendomi più forte a te e posando il mento sulla mia spalla.
-Oh…- sorpresa apro la matrioska finché non arrivo all’ultima forma che però non contiene un gattino della fortuna minuscolo, ma bensì, un anello.
Rimango paralizzata a fissarlo per alcuni minuti.
-Oh mio dio…- sussurro incredula –Tu davvero… oddio..- sento il cuore accelerare a mille senza freni.
-Una volta mi dissi “Ne ho sempre desiderata una!” anche se suppongo non fosse vero… ma mi è venuta un idea diversa dal solito- prendi l’anello e mi sussurri all’orecchio –Sakura-chan, vuoi essere la mia fidanzata ufficiale?-
Annuisco velocemente e lascio che me lo infili.
Finisco per esultare e girarmi fra le tue braccia, stringendoti forte e riempiendoti di baci.
-Sono felice che ti piaccia’ttebayo- commenti a fatica dato che non ti lascio un attimo di respiro.
-Ti amo- sussurro sulle tue labbra gonfie.
-Anch’io…- le ricatturi infilando la linguetta che subito cerca la mia con impazienza.
Rimaniamo seduti in cucina ad amoreggiare per un tempo che non saprei definire, felici di aver fatto uno dei tanti passi successivi.
Sento l’anello al dito ed è una sensazione stupenda.
Ti amo baka.





Angolo dell’autrice
Eccomi qui!
Spero che il capitolo vi sia piaciuto v_v XD non è particolarmente lungo ma è interamente incentrato sulla coppietta <3
Spero davvero tanto di non essere ricaduta sul banale sia con la foto che con la proposta di fidanzamento :P
*La scena della richiesta è stata presa spudoratamente da “Zero no Tsukaima F” v.v anime che adoro (è la 4 serie) ma ovviamente ho modificato molto! Il resto nell’anime non succede T_T si fermano subito *ehm* cioè per fortuna! xD
Ringrazio chi recensisce, chi segue senza farlo e tutti gli altri! :3
Sarò assente dal 10 agosto fino al 18 agosto v.v torno nel mio paesello again :D
Ci vediamo al prossimo capitolo! UN BACIONE :*

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Capitolo 31
*** Noi non siamo una coppia normale ***


È quasi mezzogiorno e ho solo una mezzora scarsa di pausa per pranzare, ma prima devo trovare Ino per darle la fantastica notizia. Arrivo al centralino e chiedo gentilmente a una delle segretarie dove posso trovarla, mi dice di andare al terzo piano, prendo un lungo respiro e vado verso le scale.
Mi inoltro nel reparto di medicina e aumento il passo sfrecciando per i corridoi. Passo accanto a una porta semi aperta e scorgo la sua chioma bionda china su una cartella clinica. Mi fermo di colpo e attendo la sua uscita. Non passa molto tempo che esce dalla stanza richiudendo la porta alle sue spalle.
-Buongiorno Ino- sorrido radiosa bloccandola subito.
-Oh, buongiorno Sakura- risponde ricambiando il sorriso.
-Come va? Tutto bene?- chiedo affiancandola mentre si incammina verso il centralino.
-Benissimo… posso dire con certezza lo stesso di te- si guarda furtivamente in torno per poi prendermi sottobraccio e sussurrarmi maliziosa all’orecchio –Allora birichina dimmi… com’è andata ieri? Gli hai dato la famosa foto?-
Arrossisco lievemente –Molto bene direi…- mi schiarisco la voce –Così bene che quasi mi chiedo se non abbia sognato-
-Davvero?- esulta –Fantastico, sapevo che la mia idea avrebbe avuto successo- gongola lasciandomi il braccio.
-Già, ti ringrazio molto- giocherello nervosamente con le dita percependo l’anello che non ho mai tolto.
-Avete fatto quella cosa?- indaga con un tono di voce decisamente troppo alto facendomi sussultare.
-Ssht! Abbassa la voce…- controllo che nessuno abbia sentito –Comunque no- dico secca.
-Ma Sakura… bah- fa un gesto con la mano, come a smuovere l’aria, per indicarmi che ho fatto una pessima scelta nel non concedermi.
Cerco di cambiare argomento -Senti Ino… non noti nulla di diverso in me?- chiedo ingenuamente guardandola con la coda dell’occhio.
-Non mi pare… hai tagliato i capelli?- chiede osservandomi attentamente.
-No…- mormoro.
-Ti sei truccata? No, non mi sembra- gli assottiglia per vedere meglio.
Scuoto piano la testa.
-Stai usando un nuovo shampoo?- ritenta.
Faccio segno di no col dito, sventolandole davanti l’anello.
Mi afferra subito la mano e spalanca gli occhi azzurri, incredula.
-Oh mio dio…- bisbiglia a dir poco sconvolta –Non dirmi che Naruto...-
Annuisco piano.
Rimane in silenzio per alcuni minuti, sento la sua eccitazione salire a dismisura per poi esplodere.
-KYAAAAAH- urla facendo sussultare tutti i passanti e abbracciandomi forte iniziando a girare su se stessa trascinandomi con lei.
-Fronte spaziosa sei fidanzata! Sei fidanzata!- canticchia facendomi vergognare a morte. Ma infondo è quello che volevo.
-Già…- mormoro imbarazzata.
-Sei fidanzata ufficialmente! Proprio come…- si blocca di colpo.
-Ino-pig?- chiedo confusa mentre mi lascia andare e posa le mani sui fianchi.
-Chi era quella del “siete troppo giovani” e bla bla bla?!- chiede stizzita corrucciando la fronte.
Non posso che sentirmi colpevole… infondo come darle torto?
-Hai ragione… perdonami…- sospiro e cerco di recuperare la situazione –So che ho reagito male alla tua notizia, e mi dispiace tanto di non aver invece esultato subito come hai fatto tu… ma non ero sicura che fosse maturo passare al fidanzamento in così poco tempo nonostante ci conoscessimo da anni e nonostante tu.. frequentassi Sai da più di 1 anno- la sua espressione pian piano muta ad ogni mia parola, da truce a comprensiva.
-Mi dispiace di averti delusa- dico sinceramente mortificata.
Scuote piano la testa smuovendo i lunghi capelli biondi –Non preoccuparti, infondo è vero che stiamo correndo troppo… ma non importa, sono sicura che le nostre scelte saranno quelle giuste… e poi si potrà parlare più avanti di matrimonio- mi sorride e mi da una pacca amichevole sulla spalla, rassicurandomi.
-Giusto- sorrido di rimando e l’accompagno fino al centralino.
Almeno la questione “anello” è stata risolta… ma sarà davvero la scelta giusta?





È arrivato l’inverno, abbiamo concluso l’estate in modo tranquillo e non ci sono state altre novità importanti dopo il famoso anello…
Mancano dieci giorni a Natale e io sono nel panico completo, non so cosa regalarti… cosa potresti mai volere? Delle scatole di ramen istantaneo? Na, patetico.
Sto tornando a casa dopo una giornata impegnativa di lavoro all’ospedale, sono raffreddata, il freddo dell’inverno mi è penetrato nelle ossa e nonostante indossi un cappotto bello pesante sembra non volermi abbandonare.
Tento di non scivolare sulle lastre ghiacciate che percorrono la strada e soprattutto di non finire sotterrata dalla neve fresca che continua a cadere.
Odio questa stagione…
-Sakura!- Midori sta correndo verso di me, imprigionata nella sua giacca blu scuro.
-Ciao Midori- mi fermo ad aspettarla.
Frena di colpo e quasi rischia di cadere dentro un cumulo di neve.
-Dannazione, questa maledetta neve- borbotta sfregandosi le mani e alzando quasi fino al naso la sciarpa nera.
-Ti capisco- annuisco comprensiva.
-Comunque… come stai? Ti ho intravista l’altro giorno all’Ichiraku ma Suko non voleva fermarsi, maleducato- mormora nascondendo le mani nella giacca per riscaldarsi.
-Bene, non mi lamento… non preoccuparti non importa- sorrido –Piuttosto ho un problema… non so cosa regalare a Naruto per Natale- le confido sperando di trovare una soluzione.
Sospira e mi posa una mano sulla spalla per pochi secondi prima di cambiare idea e rinfilarla nella tasca.
-Avevo anch’io lo stesso problema… ma ho risolto in fretta la questione- dice soddisfatta –Gli sto cucendo un berretto di lana per ripararsi quella testa da porcospino dal freddo- sentenzia fiera –Ho paura che se si raffredda pure il cervello finirà per perdere i pochi neuroni che gli sono rimasti- noto che non c’è un velo di sarcasmo nella sua voce e questo mi fa pensare molto sul rapporto che ha con Sasuke.
Non pensavo che potesse essere considerato un idiota, ma forse il suo è un modo giocoso per parlare del suo ragazzo… credo.
Sono confusa ma passo oltre.
L’idea mi piace, ma non voglio copiarla… sono indecisa.
-È una cosa davvero carina- commento complimentandomi.
-Potresti cucirli qualcosa anche tu- si toglie un po’ di neve dai capelli ricci –Potresti ispirarti al suo stile… beh con quella tuta da spazzino* non so cosa potresti fargli- riflette ad alta voce.
-A lui piace l’arancione…- rifletto anch’io, mi illumino di colpo –Potrei cucirli una sciarpa con il simbolo del suo clan, ed ovviamente di colore arancione- dico posando il pugno sulla mano, come a dire che ho trovato l’idea più originale del mondo, nonostante in realtà sia la più banale.
-Certo, io stavo pensando a un cappellino arancione rossiccio con le orecchie da volpe visto che è un Jinchuuriki ma va bene anche una sciarpa-
Improvvisamente l’immagine di te con un assurdo cappellino con le orecchie da volpe e un espressione ambigua in volto rischia quasi di farmi scoppiare a ridere.
-Hai una fervida immaginazione- osservo divertita.
-Ti ringrazio, quando mi impegno so creare delle ottime alternative- dice battendosi una mano sul petto soddisfatta.
La neve aumenta e mi lascio sfuggire un imprecazione, ho i capelli rosa completamente bagnati e pieni di puntini bianchi fino alla schiena.
SHANNARO!
-Bene ora devo proprio andare, mi aspetta un bel bagno caldo- mi strofino le mani sulle braccia gelate –Grazie per l’aiuto e buona fortuna con il cappello-
-Figurati quando vuoi! Grazie e buona serata- mi saluta correndo via e sparendo dietro una coltre di nebbia.
Mi incammino anch’io a passo svelto verso casa. Durante il tragitto scorgo la figura di un cane alto, robusto, bianco e conosciuto in avvicinamento. Mi paralizzo di colpo terrorizzata, l’ultima volta che Akamaru mi è passato accanto ho quasi rischiato di perderti. Con uno scatto mi butto di lato contro la staccionata di una casa e attendo il suo passaggio. Va decisamente troppo veloce e nel sorpassarmi mi lancia una valanga di neve addosso ricoprendomi fino alla testa.
SHANNARO!
Mi agito parecchio e riesco a liberare la visuale, sto per uscire dal cumulo gelido quando mi blocco nuovamente. Kiba sta correndo velocemente dietro al suo cane, la giacca grigia piena di neve e il cappuccio di pelliccia scura sopra la testa a proteggerlo.
-Aspetta Akamaru… fermati!- urla senza successo.
Sono così concentrata nell’osservarlo che non mi accorgo subito della sua mano stretta in quella guantata di Hinata. Ha il viso arrossato e i capelli corvini imprigionati in un berretto bianco. -Akamaru!- urla anche lei col fiatone mentre cerca di tenere il passo di lui.
Mi passano accanto, lui senza accorgersi della mia presenza, lei mi manda un occhiata sorpresa per poi sorridermi e proseguire.
Rimango ferma, realizzando pian piano la scena appena passata. Starnutisco e ritorno alla realtà, restare qui sotto non aiuta. Mi libero della neve e, fradicia, cerco di raggiungere il mio appartamento.
Sento le gambe pesanti e rigide, le ossa congelate e la faccia insensibile.
SHANNARO!
Sto finalmente per arrivare davanti a casa mia quando ad un tratto sento una voce femminile parecchio irritata.
-Perché quando pensavo di essermi liberata di te riappari senza farti problemi?!- Karin ha le mani sui fianchi e lo sguardo truce mentre parla animatamente con un ragazzo che mi ricorda vagamente qualcuno.
-Rilassati, guarda che lo so che ti sono mancato- risponde divertito dalla sua rabbia.
-Suigetsu… risparmiami!- gli tira una guancia con forza.
Ora ricordo!
-Bambini- sussurra Sasuke che sta assistendo alla scena, non mi ero accorta di lui.
Effettivamente gli manca un berretto… la sua testa sembra un profiterole al cioccolato pieno di zucchero a velo.
Rischio di strozzarmi con la saliva dopo questo pensiero sciocco… infondo io cosa dovrei sembrare? Un cupcake?
-Oh ma quella non è la tua amichetta!- mi indica fissandomi con i suoi inquietanti occhi viola.
Ecco, altro che Sai, lui si che è un vero albino! Circa.
-Ciao Sakura- mi saluta Karin sorridendomi.
Mi avvicino cercando di non far notare il mio pessimo stato, anche se è impossibile.
-Ciao- mormoro infreddolita.
-Che ti è successo?- indaga Sasuke inarcando un sopracciglio.
-Lascia perdere- sibilo secca strofinandomi le mani.
Non commenta oltre e di questo gli sono grata.
-Come vanno le cose?- chiedo per cambiare discorso.
-Bene finché non è arrivato lui- mormora Karin scocciata mandando un occhiataccia al suo ex compagno di squadra.
-È un piacere rivederti, e constatare che sei viva e vegeta! Non mi sono interessato molto ai sopravvissuti dopo la guerra- commenta grattandosi la testa distrattamente.
-Capisco…- abbozzo un sorriso incerto scacciando subito le immagini raccapriccianti del dopo guerra.
Dimenticare è un bene, ricordare ti manda al manicomio...
Il panico di non ritrovarti in mezzo ai cadaveri mi ha fatta impazzire, se ci penso ancora oggi mi vengono i brividi nonostante siano passati 3 anni. Eppure siamo ancora qui, quasi tutti vivi.
-Speravo che fossi deceduto ma a quanto pare la fortuna non è mai dalla mia- commenta acida lei facendomi tornare alla realtà con il suo black humor piuttosto inadeguato al tema delicato che stiamo affrontando.
-Andiamo non fare l’offesa, infondo mi vuoi bene- replica senza arrabbiarsi.
Gira la testa dall’altra parte con fare stizzito –Presuntuoso-
-Beh consolati, visto che in amore non ti è andata bene- continua senza problemi facendola sussultare.
-Cosa vuol dire che in amore non mi è andata bene?!- indaga irritata avvicinandosi minacciosa.
-Beh… non dirmi che non lo sai, pure io che son qui da pochi giorni ho già capito che Sasuke è…- l’interessato gli posa rudemente una mano sulla bocca, zittendolo.
Shannaro… deve averlo visto con Midori.
Certo che pure lui non sa nascondersi quando è con lei?!
-Cosa fai… mi stai nascondendo qualcosa?- chiede incredula dalla mossa del moro.
-Vaneggia è confuso…- mormora l’altro senza lasciare la presa sulle sue labbra.
-Che atteggiamento sospetto…- commenta per nulla rassicurata.
-Non sono sospetto, semplicemente credo che Suigetsu abbia qualche problema… tutto qui- precisa senza scomporsi –Credo che sia meglio che l’accompagni a casa, non vorrei che il freddo gli abbia dato alla testa- si allontana cautamente portandosi dietro il poverino che tenta invano di liberarsi.
-Ti tengo d’occhio Sasuke- sibila glaciale.
-Fa come vuoi- replica indifferente scomparendo insieme all’albino.
-Quel brutto deficiente se crede di potermi nascondere una possibile tresca di Sasuke si sbaglia di grosso… non centrerà forse quella invasata di Midori… quella maledetta ragazzina…- si mangiucchia le unghie con insistenza mentre borbotta i suoi pensieri ad alta voce.
Temo si sia scordata della mia presenza.
Decido di lasciarla sola, non voglio certo finire sotto interrogatorio. Con molta pazienza e calma riesco a sgattaiolare via senza farmi sentire e arrivo finalmente a varcare la porta d’ingresso.
Lancio la borsa sul divano e mi tolgo scarpe e cappotto. A piedi nudi a cuore aperto dicono… i miei sono gelati e rischio un ipotermia! D’accordo forse no, ma comunque sono congelata. Coi piedi in stile cartavetrata cammino a fatica verso il bagno, apro l’acqua della vasca e attendo che si riempia mentre mi spoglio in tutta fretta e porto i vestiti in sala lasciandoli penzolare dal davanzale per farli asciugare.
I denti battono l’uno contro l’altro velocemente, ho dimenticato di accendere il riscaldamento e ho lasciato la finestra semi aperta… fa un freddo polare!
Do un occhiata alla vasca e fermo l’acqua che traballa pericolosamente vicina al bordo, forse l’ho riempita troppo.
Un insistente bussare alla porta mi blocca di colpo, sbuffo e m’infilo un accappatoio celeste prima di avvicinarmi e chiedere pazientemente di chi si tratta.
-Sono io!- una voce maschile risponde con una certa urgenza.
-Io chi?- chiedo seccata posando le mani sui fianchi.
-Naruto!- quasi urli esasperato.
Chissà cosa ti è successo per rispondere in questo modo.
Apro la porta e non riesco nemmeno a salutarti che sfrecci verso il bagno.
La richiudo e ti corro dietro preoccupata che tu possa intasare il mio unico bagno con… sappiamo benissimo cosa.
-Cosa devi fare?! Perché vai in bagno?!- chiedo bloccandoti per un braccio e sentendolo subito fradicio.
-Akamaru mi è venuto addosso e mi ha fatto rotolare per metri e metri di strada facendomi diventare una palla di neve umana’ttebayo!- dici battendo violentemente i denti.
Rimango stizzita ringraziando il cielo che non è successo a me.
-Mi dispiace tanto… ma perché sei…- mi interrompi subito –Casa tua è più vicina e io sto morendo congelato!- ti spogli velocemente obbligandomi a coprirmi gli occhi.
-Non puoi lasciare i vestiti a terra! Almeno stendili- ti ordino obbligandoti a trovare un posto dove metterli. Farti girare nudo per casa non è esattamente il mio hobby preferito, ma date le circostanze.
Colgo l’occasione della tua distrazione per controllare l’acqua della vasca, appena immergo la mano il calore mi manda ai pazzi provocandomi un brivido di piacere… voglio entrare in questa maledetta vasca!
-Sakura-chan sei un mito hai già preparato la va…- ti blocchi di colpo notando il mio stato –Non dirmi che Akamaru ha investito anche te- osservi basito.
-No… non esattamente, comunque prima le signore!- sbotto chiedendoti di uscire.
-Non puoi lasciarmi qui a congelare!- ti lamenti senza dare segni di volermi obbedire e sfregandoti ripetutamente le mani sulle braccia intorpidite.
-Vai a casa tua!- cerco di spingerti fuori e soprattutto di non guardare il tuo amichetto.
-Non voglio, ormai sono nudo in casa tua’ttebayo- sentenzi incrociando le braccia al petto.
SHANNARO!
-B-baka! Non è colpa mia se necessito il bagno- osservo stizzita.
-Potremmo condividerlo- sorridi malizioso –Nudi, insieme….- un rivolo di sangue ti scende dal naso.
Una vena inizia a pulsarmi sulla tempia –Cosa dici…- preparo il pugno –Brutto..- lo rilascio colpendoti all’altezza dello stomaco –BAKA!- sfortunatamente non ho calcolato bene le distanze e finisco per farti volare dentro l’unica fonte di calore disponibile.
Riemergi dalla vasca annaspando e tenendoti lo stomaco dolorante –Preferivo i colpi in testa- biascichi a fatica. Ti riprendi subito al contatto con l’acqua calda e finisci per sdraiarti completamente e goderti la pelle che riprendere sensibilità –Grazie per la spinta…- sussurri ironicamente.
SHANNARO!
-Esci!- ti ordino digrignando i denti e posando le mani sui fianchi.
-Non ci penso proprio- sbotti mettendo il broncio –È una sensazione divina, dovresti provarla- mi fai l’occhiolino senza scomporti per le mie minacce e occhiatacce furibonde.
-Non è giusto- sbuffo incrociando le braccia al petto –L’avevo preparata per me-
Sembra di essere tornati all’asilo.
-Ma non ti voglio scacciare- precisi senza vergogna –Unisciti a me invece di piagnucolare’ttebayo- mentre lo dici un altro rivolo di sangue percorre la via dal tuo naso al tuo labbro inferiore.
Vorrei picchiarti… con molta più forza di prima!
Inizio a starnutire e sento gli occhi lucidi e pesanti. Fa troppo freddo per arrabbiarmi…
SHANNARO!
-Tsk, fai come vuoi ma se crepo congelata ricordati di sottolineare che è tutta colpa tua, BAKA!- esco dal bagno in modo teatrale sbattendo violentemente la porta.
Dal canto tuo non ti scoponi di un centimetro e inizi a contare alla rovescia.
-Tre… due… uno…- mormori con la bocca sotto il pelo dell’acqua.
-Maledizione!- spalanco nuovamente la porta e torno davanti alla vasca.
-Ripensamenti?- chiedi divertito dalla mia furia.
-Ti odio- sibilo riflettendo sul da farsi.
-Lo dici solo perché stai per diventare un ghiacciolo’ttebayo- rispondi soavemente facendomi salire il nervoso.
Con una riluttanza palese ti intimo di chiudere gli occhi. Obbedisci subito, probabilmente incredulo di quello che sta accadendo. Faccio cadere la vestaglia a terra e infilo cautamente un piede nella vasca, tentando di non sfiorarti. Prendo un lungo respiro e finisco in piedi davanti a te, le gambe sommerse e una gran voglia di scomparire.
Due varianti mi si presentano… una peggio dell’altra:
Se mi siedo davanti a te rischio di poter ammirare le tue parti basse in tutta la loro maestosità….
Se mi siedo sopra di te rischio solo di sentirle in tutta la loro potenza ma almeno non le vedo, e poi è già successo altre volte…
Faccio spallucce e opto per la seconda opzione, infondo come si dice in questi casi? Occhio non vede cuore non duole? Anche se non ha molto senso per questa situazione.
Al contatto con la tua pelle calda e l’acqua altrettanto tiepida mi sento come rinata. È una sensazione bellissima e mi rilasso quasi subito.
-Sakura-chan…- sento la tua voce da perfetto pervertito sussurrare lascivamente al mio orecchio –Potrei morire felice’ttebayo- continui rischiando seriamente di farmi arrabbiare.
Mi cingi la vita con le braccia e sento che le tue mani stanno cercando di arrivare al mio seno, ma sono più veloce di te e ti blocco subito prendendoti i polsi.
-Cuccia- sibilo glaciale facendoti irrigidire di colpo.
Deglutisci e rilassi le braccia –Scusami…-
Sospiro e prendo una ciotola di legno riempiendola d’acqua calda, per poi buttarmela addosso. Tossisci e sputacchi un po’ d’acqua, stupidamente mi son dimenticata di avvertirti e quasi ti affogo.
-Ops… scusa- mormoro timidamente posandola nuovamente a terra.
-Non importa- mi rassicuri riprendendo a respirare regolarmente.
Prendo un gel doccia e inizio a passarmelo sulle braccia, mentre dal canto tuo mi posi una mano sul ventre e mi dai un bacio sulla nuca.
-Com’è andata in ufficio?- chiedo distrattamente mentre passo la lozione sulle gambe per poi tentare di insaponare anche te, con uno sforzo abbastanza arduo degno di una vera contorsionista.
-Bene, mi sono dovuto sorbire una ramanzina da Tsunade-baachan solo perché mi sono appisolato un momento’ttebayo- sussurri posando la testa sulla mia spalla.
Trattengo una risata –Ti sta bene- mormoro voltandomi leggermente e baciandoti sulla punta del naso.
-Cattiva- mi prendi lo shampoo dalle mani e me lo schizzi addosso facendomi agitare e provocando una buona fuoriuscita d’acqua.
-Baka!- commento senza riuscire a trattenere le risate.
-Ti è finito sui capelli- osservi giocando con una ciocca rosata.
-Non importa e anche per la testa- ribatto prendendone un bel po’ e iniziando a frizionarti i ciuffi ribelli.
-Attenta mi finisce negli occhi’ttebayo- stai per coprirteli con le mani ma quando noti che il mio seno è in bella vista lasci perdere e l’osservi con le gote rossissime.
-Pervertito!- ti riprendo divertita facendo passare le braccia attorno alla tua nuca e stringendo forte, nascondendoti il viso sul mio petto mentre continuo a lavarti la testa con un po’ troppa energia.
Ti agiti rischiando quasi di soffocare.
Mollo la presa e rido dalla tua espressione scandalizzata.
-Sakura-chan non si fa!- mi schizzi un po’ d’acqua in faccia.
-Tsk sentilo l’Ero-sennin- rido pizzicandoti una guancia, per poi prendere il secchio e gettarti l’acqua calda in testa.
-Spiritosa- me lo togli di mano lanciandolo a terra e facendomi tornare a sedere –Ora tocca a me!- prendi lo shampoo e mi spruzzi una quantità industriale sui capelli prima di iniziare a grattarmi la nuca con troppa forza sotto le mie proteste.
-Fai male baka! Me li tiri- mi lagno prendendoti per i polsi e rallentando lo scorticamento della mia cute.
-Scusa- inizi a massaggiarla piano e la cosa mi fa piacere, mi rilassa.
-Hai un futuro come parrucchiere- commento ironica mentre mi togli il sapone gettandomi sopra un secchio d’acqua.
-È uno dei tanti hobby dopo quello di chef- replichi soddisfatto.
-Davvero? dopo la pasta salata?- ti stuzzico.
-Tsk, non apprezzi i piatti raffinati’ttebayo- sbuffi.
-Raffinati e pericolosi- appoggio la testa sul tuo petto.
-Forse…- mi circondi le spalle con le braccia e appoggi la guancia sulla mia nuca.
-Sei più abbronzato di me… ma è inverno… come fai?- chiedo posizionando un braccio accanto al tuo e notando la tua pelle scura in confronto alla mia bianchissima.
-Mi alleno sotto il sole cocente, non nevica tutti i giorni sai- spieghi accarezzandomi l’avambraccio.
Ti tasto piano un bicipite sinceramente colpita -Sei forte… io sono fuori allenamento- commento lasciandomi scivolare verso il basso e sprofondando la bocca nell’acqua, emettendo delle bollicine.
-Beh non con le arti mediche… quindi… poi dopo il pugno allo stomaco ricevuto ti posso assicurare che sei anche troppo in forma dattebayo- mi rassicuri.
-Non mi alleno quasi mai… l’ultima volta è stato un mese fa- sospiro e ti prendo una mano fra le mie, giocherellando con le tue dita –È che ultimamente c’è troppo da fare… anche noi due ci vediamo poco- osservo tristemente.
-Già… beh infondo è giusto così, voglio dire che quando abbiamo accettato il nostro attuale ruolo eravamo consapevoli del fatto che ci avrebbe preso parecchio tempo- mormori scostandomi una ciocca umida dal viso, scoprendomi un orecchio.
-Giusto, ma 3 anni fa non sapevamo che saremmo finiti insieme- arrossisco leggermente nel dirlo ad alta voce.
-3 anni fa non sapevo dell’enorme fortuna che mi sarebbe capitata… ma che importa? Finché riusciamo a ritagliare un po’ di tempo va bene- concludi mordicchiandomi il lobo e provocandomi un po’ di solletico.
-Hai ragione- poso una mano sulla tua guancia –Anche se siamo una strana coppia- osservo.
-Se ti riferisci al fatto che giochiamo nudi nella vasca e non abbiamo ancora fatto sesso sono d’accordo- ridi piano della tua stessa battuta mentre mi prendi la mano baciando il palmo.
-Almeno non mi vergognerò a mostrarmi nuda- esclamo voltandomi e appoggiandomi sul tuo ampio petto.
-Tsk, sfacciata pensi di risollevarmi il morale con questo misero dettaglio?- sei tu stavolta a pizzicarmi una guancia.
-Ci provo- ti faccio l’occhiolino mentre avvicino le labbra alle tue.
-Attenta non va bene concedersi così al cacciatore…- osservi divertito dischiudendo la bocca.
-Più che cacciatore pensavo fossi un predatore- preciso appena prima di baciarti.
Mi cingi la vita con un braccio mentre fai scivolare una mano dalla mia schiena al mio sedere. Ti accarezzo distrattamente i capelli mentre sento la lingua farsi spazio tra le mie labbra.
Rimaniamo per un po’ a scambiarci baci passionali e carezze lascive, quando a un tratto mi allontano piano e inarco un sopracciglio scettica guardandoti divertita.
Arrossisci vistosamente e ti copri il viso con un braccio sussurrando –Dai non fare così, lo sai che può succedere’ttebayo-
Rido di gusto e mi alzo abbandonando la vasca sotto le tue proteste.
-Sakura-chan non lasciarmi qui…- commenti mettendo il broncio.
Mi copro con un asciugamano e ti faccio segno di seguirmi –Calma i bollenti spiriti e vieni ad asciugarti- ti faccio l’occhiolino e dopo essermi strizzata per bene i lunghi capelli rosa, esco dalla stanza con in mano l’asciugacapelli.
Attacco l’apparecchio nella presa vicino al comodino e mi siedo sul letto in attesa.
Non mi fai aspettare molto e con un asciugamano stretto in vita fai la tua apparizione sulla soglia della camera.
Ti faccio segno di sederti accanto a me e subito ti fiondi sul letto.
-Cosa vogliamo fare per asciugarci Sakura-chan?- chiedi in tono malizioso avvicinandoti piano.
Accendo il phon e te lo punto sul viso facendoti arretrare e voltare –Dai, non è corretto..- ti lagni mentre ti asciugo i capelli accarezzandoli con una mano.
-Zitto e lasciami fare- ti intimo in tono scherzoso.
-Va bene… ma dopo tocca a me’ttebayo- commenti rilassandoti.
Una volta terminato ti osservo cercando di trattenere una risata. I tuoi capelli appena asciutti sembrano un esplosione in piena regole, sono sparati tutti in aria…
-Non osare ridere di me!- dici sistemandoteli alla meglio e facendoli tornare decenti.
-Scusami… ho sempre pensato che fossi raggiante ma vederti con quei capelli mi ha fatto pensare a un girasole esploso- commento tra una risata e l’altra.
-Ah! Spiritosa… vedremo se ti andrà ancora di ridere’ttebayo!- afferri l’asciugacapelli e lo accendi al massimo della sua potenza prendendomi per i fianchi e togliendomi l’asciugamano.
-Guarda che i miei capelli sono un po’ più su- osservo senza riuscire a smettere di ridere.
-Lo so bene…- mormori prima di puntare l’apparecchio sul mio viso e sul mio petto facendomi chiudere a riccio.
-Smettila baka!- tento di riprendermi, ma non ci riesco, l’immagine di prima era troppo assurda!
-Non ti diverti più eh?- continui solleticandomi la pelle con l’aria calda e facendomi rotolare sul letto.
-Sei un maledetto baka- dico con le lacrime agli occhi riuscendo a fermarti per il polso.
-Asciugami i capelli dai- sussurro piano tornando per un attimo seria.
-D’accordo- sorridi e mi dai un veloce bacio sulla fronte prima di farmi tornare seduta e iniziare ad asciugarmi le ciocce umide.
Mentre mi godo l’aria calda sulla nuca penso a come rimediare il tempo necessario per cucirti la sciarpa.
Sperando ovviamente di riuscire a finirla in tempo!





Sferruzzo senza sosta seduta sopra la piccola poltrona di sala. Sono quasi alla fine della sciarpa ma le mani iniziano a farmi male è da sei giorni che lavoro a maglia non stop dopo il turno in ospedale.
Hinata è seduta sul divano e mi fissa divertita, dovevamo uscire insieme questa sera ma le ho spiegato il mio piccolo problema di tempo e mi ha chiesto se poteva venire a casa mia per aiutarmi, è davvero gentile.
-Sakura-san quel punto non ti è uscito devi tornare indietro- osserva aiutandomi a disfarla un po’.
-Grazie, uffa credo che la maglia non sia la mia vocazione- osservo stanca cercando di riprendere il ritmo.
-È carino da parte tua- commenta sorridendo –Io non farò regali materiali quest’anno… ho pensato di preparare la cena a Kiba-kun, una cosuccia intima…- mormora timidamente mentre le gote si tingono di rosso –Ovviamente siamo solo buoni amici… cioè non saprei… credo- giocherella nervosamente con due dita.
-Mi pareva di aver capito che non volevi che Naruto si intromettesse proprio perché state uscendo insieme- constato fermandomi un attimo per posare la mia attenzione su di lei.
-Be-beh… non è che sia andata proprio così, cioè io e Kiba-kun stiamo uscendo insieme… ma non credo che siamo più di quello che facciamo intendere- si porta le ginocchia al petto stringendole con le braccia esili –Cioè io non ho mai pensato a lui in quel senso… però non saprei… è che Naruto-kun mi piace ancora… senza rancore- sussurra piano.
Scuoto piano la testa –Tranquilla infondo ti è sempre piaciuto, non puoi certo dimenticarlo così facilmente- osservo.
-Eppure Sakura a te Sasuke non piace più ed eri sinceramente innamorata di lui- ribatte titubante distogliendo lo sguardo per un attimo.
-Certo, ma devi tener conto di un fatto importante, e non lo dico per farti un dispetto, ma io e Naruto ci siamo frequentati moltissimo in questi anni ed è normale che i miei sentimenti siano cambiati, mentre tu e Naruto non avete avuto molto da dirvi e immagino che sia per questo motivo che nonostante ti abbia rifiutata non riesci a dimenticarlo, perché semplicemente sei sempre rimasta per le tue, cioè, non hai mai trascorso del tempo da sola con un ragazzo- concludo sperando di non averla offesa.
Annuisce e sospira –Hai ragione, forse è proprio per questo che ho sempre pensato a lui, non ho mai provato a cercare un alternativa- arrossisce vistosamente colta da chissà quale pensiero –Però io non so se sia giusto ripiegare su Kiba-kun, non mi sembra corretto… e poi non so nemmeno se possa mai succedere che noi… insomma…- il suo viso prende fuoco e lo nasconde subito dietro le ginocchia.
-Non devi sforzarti, queste cose vengono da se- osservo sperando di rassicurarla un po’.
Rimaniamo per un po’ in silenzio, solo il rumore dei ferri che si scontrano ogni tanto riempie la stanza.
-Però è strano- prosegue riprendendo la calma –Infondo non mi dispiace affatto- riflette ad alta voce alzando finalmente il viso verso di me –Mi è sempre piaciuto parlare con lui, passare un po’ di tempo insieme al mio team e divertirci… forse abbiamo trascurato un po’ Shino-kun… lui si sentiva escluso da noi, come se non lo calcolassimo- sorride al pensiero del vecchio team 8 –Però non ci ho mai fatto caso, mi veniva naturale rispondere a Kiba-kun e lasciarmi prendere dal discorso che finiva sempre in modo imbarazzante con lui che mi prendeva in giro e se ne andava e io che lo rincorrevo lasciando il povero Shino-kun da solo- ride piano e lascia penzolare le gambe lungo il divano, rilassandosi.
-Ti prendeva in giro?- chiedo divertita.
-Un po’… per gioco- sorride –Se ne usciva con un “Hey Naruto!” fingendo che lui fosse dietro di me, e io che ci cascavo ogni volta agitandomi inutilmente… che sciocca- abbassa leggermente lo sguardo –Credo che l’abbia sempre saputo… della mia cotta- sussurra.
-Fidati, tutti lo sapevamo- ribatto convinta facendola sussultare.
-Io non pensavo fosse così evidente…- commenta a voce bassa –Credevo di essere abbastanza discreta in queste cose- sospira e si sposta una ciocca scura dal viso –Però dev’essere stata dura tifare per finta per il proprio rivale-
-Che intendi?- chiedo curiosa riprendendo a sferruzzare.
-Lui ha sempre detto “Hinata non sei cambiata per niente! Ti lasci ancora trasportare da Naruto… ma verrà il giorno vedrai”- scuote piano la testa –Si sbagliava… però mi ha sostenuta a suo modo… anche se alla fine gli piacevo- riporta lo sguardo sul pavimento, incupendosi –Mi ha colpita la sua forza d’animo e il fatto che non perdesse mai il sorriso, nemmeno nei momenti difficili, non mi sono mai accorta della sua grande volontà e pazienza… credo che sia lodevole riuscire a sopportare senza far trasparire le proprie frustrazioni, penso che avrei voluto più di tutto riuscire ad avere queste abilità che poi chiamarle tali non è esatto… come potrei spiegarmi… è una capacità che mi manca e che trovo sia fonte di una grande forza- conclude abbozzando un sorriso.
-In pratica potremmo dire che ti sei sempre trovata a tuo agio con lui e che in un certo senso ora che sai come stanno le cose lo ammiri?- cerco di riassumere.
-Sì, esattamente- annuisce e si alza, posizionandosi dietro di me e osservando la sciarpa –Però una cosa la posso ammettere senza troppi problemi- bisbiglia avvicinandosi al mio orecchio –Kiba-kun è carino- sussurra a voce bassissima, così tanto che fatico a capire se quello che ho sentito è corretto.
Rido divertita dalla sua improvvisa timidezza, le guance sono diventate nuovamente rosse ed è corsa subito sul divano a chiudersi a riccio.
-Hinata, sei proprio strana lo sai?- dico scherzosamente –Mi sorprendi ogni giorno che passa-
-No-non lo sono- mormora imbarazzata coprendosi il viso con le mani –Era solo un osservazione innocente-
-Certo, non lo metto in dubbio- le faccio la linguaccia.
-Ma… Sakura non provare a prenderti gioco di me!- mi lancia un cuscino in testa.
-Ah, questa poi…- lascio la sciarpa sulla poltrona e salto sul divano –Non credo proprio che tu te lo possa permettere- dico scherzando e muovendo le dita sui suoi fianchi, provocandole il solletico.
-Non è giusto! Il mio era un cuscino inoffensivo- protesta tentando di scansarsi senza risultato.
-Invece di protestare ammettilo che stai iniziando a fare pensieri zozzi su Kiba!- insisto mentre cerca di sgusciare via dal divano, invano.
-Non è vero!- prende un cuscino e inizia a picchiettarmelo in testa.
-Questa tua resistenza e imbarazzo mi fa pensare al contrario!- non demordo.
-Non sono una sporcacciona come te- continua tentando di spingermi il cuscino sul viso.
-La figura dell’innocentina la conosciamo tutti, confessa!- cerco di resistere e aumento la velocità delle dita.
La porta viene aperta facendoci bloccare di colpo.
Ci fissi con uno sguardo perplesso e un po’ incuriosito, probabilmente dovuto dal fatto che sono a cavalcioni sopra di lei e le sto tenendo i fianchi mentre la sua tuta si è leggermente slacciata scoprendole il top sportivo, e lei ha uno sguardo imbarazzato e acceso.
-Na-Naruto-kun- sbotta mettendosi a sedere composta.
-Scusate io non volevo interrompere… qualsiasi cosa fosse… cioè… hai dimenticato la borsa a casa mia e te l’ho riportata…- appoggi la borsa vicino all’entrata e ti schiarisci la voce –Bene, allora vi lascio ai vostri giochini strani e perversi… ci si vede’ttebayo- chiudi la porta sotto lo sguardo di una più che schioccata Hinata.
Sei un baka senza speranza.
-Na-Naruto-kun mi ha presa per una pervertita- sussurra prendendo fuoco e svenendo sul divano.
-Hinata… ma perché deve sempre finire così- sospiro e le sventolo la mano davanti al viso.
Sono circondata da persone strane, non c’è niente da fare.





Angolo dell’autrice
Buondì!
E siamo arrivati quasi a natale! (nella ff xD) olè! Come avrete notato c’è un cambio di tempo abbastanza velocizzato…. Questo accadrà anche nel prossimo capitolo v.v devo iniziare a chiudere questa storia :) sperando di strapparvi un sorriso fino alla fine ^-^ e perché no, anche qualche risata :3
Sono in vacanza, è mercoledì :D e questo bel capitolo è stato sfornato in pochi giorni, spero che vi sia piaciuto ^^ ho preso ispirazione da questa fan art molto carina: NaruSaku<3
Nei prossimi giorni scriverò anche il resto dei capitoli e se riuscirò ad avere una buona ispirazione potrei terminare la storia entro la fine di settimana prossima (o alla peggio fine mese, non manca molto) postando i capitoli con almeno due giorni di distanza per non attaccarli insieme...
Non sono impaziente di chiuderla… forse un pochino xD ma solo perché è venuto il suo momento ^_^ (e so già come farla finire *-*).
Cercherò di fare gli ultimi capitoli lunghi e, spero, molto piacevoli.
Ci tengo a precisare che la battuta sulla tuta di Naruto “da spazzino” mi è venuta in mente grazie a una conversazione avvenuta con la mia amica (Fabi) che mi ha proprio detto “Io e il ragazzo che lavora alla fumetteria sfottiamo Naruto chiamandolo spazzino perché ha una tuta che pare quella degli addetti alle strade”… ho riso di cuore xD effettivamente è vero xD è uguale o_o…. *muore un pochino dentro* XP
Ringrazio come sempre chi recensisce, chi segue senza recensire e chi ci butta un occhio ogni tanto ^^
Grazie e al prossimo capitolo :* :3

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Capitolo 32
*** Noi e il nostro primo Natale insieme ***


Le festività sono arrivate, la vigilia l’ho passata con i miei genitori incluso il pranzo di Natale, ma sono felice di poter passare la serata con te, soprattutto se penso che hai sempre trascorso questo periodo da solo.
Sono le 16 di pomeriggio e sto aiutando mia madre a lavare i piatti.
-Sakura dimmi cosa regalerai al tuo ragazzo?- chiede distrattamente interrompendo il silenzio che si era venuto a creare e passando una spugna sulla superficie liscia di un bicchiere.
Lascio passare un po’ di tempo prima di azzardare la mia risposta -Che tu ci creda o meno ho cucito una sciarpa- rispondo incerta, forse quella cosa non può essere definita sciarpa…
-Oh mio dio- si ferma di colpo poggiando il bicchiere sul lavandino e guardandomi stupita –Tu che fai qualcosa per qualcun’altro? A stento mi aiutavi nelle faccende domestiche qui a casa e ora cuci? Incredibile- mormora facendo uno dei suoi ghigni irritanti.
-Spiritosa- sibilo aprendo il rubinetto e sciacquando un piatto.
-No sul serio, è prodigioso questo tuo nuovo ragazzo- continua senza freni –Ho sempre tifato per Naruto, non che te lo facessi intendere ovviamente, dovevi vederti… sempre a mormorare il nome dell’Uchiha- scuote piano la testa trattenendo una risata –Seriamente cara a un certo punto avrei voluto che la lingua ti cedesse spontaneamente- asserisce facendomi raggelare.
-Disgustoso, come puoi dire una cosa tanto crudele alla tua povera figlia… e unica vorrei precisare- borbotto asciugando un piatto.
-Andiamo, non ti ricordi più?- appoggia delle posate sul bordo del lavandino e si schiarisce la voce -Mamma voglio preparare dei biscotti per Sasuke-kun, mamma puoi stirarmi questa maglietta, la voglio indossare per vedere Sasuke-kun, mamma non mettermi in imbarazzo se durante la spesa incontriamo Sasuke-kun, mamma voglio un reggiseno imbottito… così magari Sasuke-kun mi noterà!- scimmiotta la mia voce.
Prendo fuoco e le pizzico un braccio –L’ultima te la sei inventata!- commento secca.
Ride di gusto e annuisce –È vero ma quando ti accompagnai a comprare l’intimo ti fermasti a fissare insistentemente un reggiseno imbottito… ho solo dato luce hai tuoi pensieri- spiega fiera.
-Ero una ragazzina immatura- sibilo aprendo una mensola e sistemando i bicchieri.
-Certo… nonché piatta come una tavola da surf- mi stuzzica facendomi saltare i nervi mentre mi passa l’asciuga piatti.
SHANNARO!
-Avevo solo 12 anni, mica dovevo portare una terza di reggiseno!- sbotto poggiando le mani sui fianchi.
-È un miracolo che tu ne porti una proprio adesso… quasi non ci speravo- commenta sarcastica.
Digrigno i denti –Guarda che neanche Tsunade-sama aveva seno da piccola!- ribatto soddisfatta.
-Già ma guarda ora- alza gli occhi al cielo –Ino di certo non ne aveva ma ha iniziato presto… invece la figlia degli Hyuga… Hinata no? lei ne ha sempre avuto, si notava sotto quella felpa troppo larga, mi sa che è un fetish perché anche ora ne indossa una, bah- insiste senza darmi pace.
-Tenten non ha molto seno- replico mentre una vena mi pulsa sulla fronte.
-Dici?- prosegue senza troppi complimenti schernendomi –Non eri tu quella che si vergognava a stare nella stessa vasca con le tue amiche? Ho sentito che ne parlavi con Ino- ridacchia chiudendo il rubinetto.
-Forse 3 anni fa, ora è diverso… e comunque senti da che pulpito… le grandi pianure- mormoro alludendo al suo petto.
Stringe una mano a pugno e assottiglia gli occhi –Cosa vorresti dire piccola ingrata? Che è colpa mia se da ragazzina eri una tavola da stiro?- sbotta fulminandomi con lo sguardo.
Ricambio con molto fervore –Proprio così, è come se a concepirmi fossero stati due uomini- sibilo.
-Spiritosa, almeno io non scimmiottavo ininterrottamente il nome di un ragazzo irraggiungibile… “Sasuke-kun, Sasuke-kun gne gne”, una lagna- stringe il bicchiere che ha in mano con troppa foga finendo quasi per romperlo.
-Ah! Ma come osi- sbotto irata.
-D’accordo fermi tutti!- papà si mette in mezzo cercando di placare la nostra lite, come sempre.
-Ma è lei che ha osato darmi dell’uomo- replica a mezza voce.
-Tu mi hai fatto pesare la mia mancanza di seno!- ribatto.
-Basta smettetela! Siate responsabili… Mebuki chiedi scusa a Sakura- ordina serio, ed è raro che lo diventi.
Incredula ma coerente, sbuffa per poi borbottare una scusa appena udibile.
-Ecco bene- dico soddisfatta incrociando le braccia al petto.
-Sakura chiedi scusa a tua madre- mi manda un occhiataccia che mi fa intendere il mio errore.
Prendo un lungo respiro e mi arrendo –Mi dispiace mamma-
Sospira per poi sorride e tirarmi a se in un caldo abbraccio di ricongiungimento.
-Non importa, infondo sono io che ti stavo stuzzicando- ammette divertita.
Ricambio l’abbraccio –Ah almeno lo confessi…- replico scherzosamente.
-Così mi piacete, ecco le mie donne forti- ci abbraccia anche lui stringendoci.
-Papà ha una grande pazienza- dico ridendo.
-Certo, per questo l’ho sposato, mi serviva un compagno paziente con il mio caratterino- mormora dandogli un bacio sulla guancia e facendolo arrossire vistosamente.
-A proposito di uomini pazienti… non dovevi andare dal tuo ragazzo per la cena di Natale?- chiede mio padre lasciandoci andare.
-Ah! Sì giusto…- cerco di finire di sistemare la cucina il più velocemente possibile ma vengo subito fermata da mia madre –Non preoccuparti, ci penso io… piuttosto vai da lui, non dev’essere bello passare il giorno di Natale da solo- mi sorride dandomi una pacca sulla spalla.
Sono stupita e felice allo stesso tempo, faccio un largo sorriso e annuisco –Grazie! Siete i migliori!- do ad entrambi un bacio sulla guancia e mi preparo per uscire.
Sto arrivando Naruto!





Sono davanti a casa tua, una sensazione stranissima mi invade lo stomaco… è come se un gruppo di farfalle si fosse intrufolato e stessero tenendo una gara di volo.
Perché è ovvio no? le farfalle tengono gare di volo…
Mi do due colpi sul viso con i palmi della mano per riprendermi dai miei stupidi pensieri.
Prendo la seconda chiave in mio possesso e apro la porta del tuo appartamento ritrovandomi immersa nel buio più totale.
-Naruto?- chiamo a voce semi alta accendendo la luce.
Mi tolgo le scarpe e poggio la borsa e il cappotto all’ingresso. Inoltrandomi per la sala, con mio grandissimo orrore, finisco per immergere i piedi in quello che io definisco: caos da dopo festa. Il pavimento è pieno di bottiglie di vetro e bicchieri di plastica per non parlare delle confezioni di ramen lasciate a marcire insieme ad altre pietanze per mezzo consumate.
Raggelo e passo oltre non notando segni di vita. Schiaccio involontariamente una strana sostanza verdognola che mi ricorda vagamente una zuppa di piselli, schifata ma ormai sporca mi rassegno e proseguo. Arrivo davanti alla tua stanza e cerco di pensare positivo mentre apro la porta con molta cautela.
La scena che mi si presenta è piuttosto grottesca.
Disteso sul tuo letto ci sei tu, in boxer, avvinghiato a Sai, in boxer pure lui, mentre Rock Lee ti abbraccia per la vita, mi piacerebbe dire in boxer ma no… indossa delle discutibili mutande bianche. Per terra ci sono Shikamaru che dorme sul pancione nudo di Choji e Kiba che sta mordendo la gamba di un Neji ignaro mentre Akamaru gli fa da cuscino. E, sì, indossano tutti solamente i boxer.
Come possono tre persone stare su quel letto? Come può un cane enorme stare nella stanza con tutte quelle persone?
Perché mi faccio ancora domande?
-Sakura…- una voce roca sussurra al mio orecchio facendomi saltare in aria, letteralmente.
-Maniaco!- sbotto girandomi e preparando il pugno che viene però fermato da un Sasuke appena sveglio e dall’aria distrutta.
-Sakura…- continua atono –Che giorno è?- chiede grattandosi la testa e guardandosi in giro.
Rimango allibita per alcuni minuti –È Natale- mormoro.
-Ah bene… che ore sono?- il suo alito è infernale, ma cerco di non farglielo capire.
-Quasi le 17- faccio qualche passo indietro.
Spalanca gli occhi e sbianca di colpo –Cosa?! Così tardi!- il suo sguardo ricade verso il basso per poi tornare a guardarmi e subito chiede –Hai visto i miei vestiti?-
Ci fissiamo in silenzio per alcuni minuti, io allibita, lui rilassato.
I miei occhi subito si spostano dal suo viso pallido al suo torace diafano fino ad arrivare sotto il ventre piatto e li si bloccano sostando su qualcosa che non avrei dovuto vedere.
Solo ora mi rendo conto della sua nudità.
Mi copro gli occhi con le mani mentre la mia faccia prende fuoco –No-non lo s-so- balbetto in evidente difficoltà.
La cosa non sembra averlo turbato, come se fosse un nudista convinto o semplicemente sa di avere un bel corpo e quindi… se così si può dire.
Si sposta e perlustra la stanza finché non li trova per terra a pochi passi da Akamaru.
Mentre si riveste cerco di capire come mai sono tutti li.
-Ah beh- sembra che mi abbia letto nel pensiero –Abbiamo deciso che avremmo passato il Natale con Naruto, così che non rimanesse da solo… sia lui che io diciamo- spiega sorpassandomi e andando in bagno.
-È una cosa carina- commento abbozzando un sorriso.
Hai proprio dei bravi amici.
-Già ma puoi immaginarti che casino per Neji, la sua famiglia non è stata molto contenta- dice mentre fa qualche gargarismo con un collutorio dalla data discutibile.
-Capisco- sono disposti proprio a tutto… sono contenta.
-Io devo andare, ci pensi tu a svegliarli?- chiede mentre si sistema velocemente i capelli.
-Certo… appuntamento galante con Midori?- lo stuzzico scherzando.
-Tsk, non sono affari tuoi- si ferma un attimo e girandosi leggermente sussurra –Comunque… buon Natale- per poi andarsene.
-Anche a te- sorrido mentre sento la porta chiudersi.
La mia attenzione torna sull’allegra combriccola. Noto con orrore che ti stai strusciando su Sai e mentre lo fai, con intenzioni chiaramente lascive, mormori un –Sakura-chan…- perdendo metri di saliva dalla bocca.
Il poverino apre piano gli occhi imbattendosi nella tua chioma bionda e li richiude subito ricambiando la stretta e accarezzandoti la schiena, mormorando –Ino...- mentre la sua mano finisce sul tuo sedere.
Questo sembra incoraggiarti perché subito sposti una mano sul suo petto, palpandolo con insistenza.
Dal canto suo pure lui ti tocca il fondo schiena con molta passione.
Intanto Lee ti sta letteralmente slinguando la schiena, e non voglio sapere a cosa pensa.
-Sakura-san…- bisbiglia.
Appunto…
Quanto vorrei avere una telecamera…
Tornando a voi… state per fare qualcosa di cui potreste seriamente pentirvi, le vostre labbra sono a pochi centimetri l’una dall’altra e mi sento in dovere di agire.
-SVEGLIA!- urlo con tutto il fiato che ho in gola.
Tu e Sai spalancate gli occhi all’unisono, fissandovi scioccati.
Appena realizzate cosa sta accadendo, vi separate urlando mentre Rock Lee viene scaraventato contro il muro.
-Sai! Cosa cazzo stavi cercando di fare?! Maniaco’ttebayo!- sbotti rabbrividendo.
-Naruto-kun sei tu che tentavi di spacciarti per Ino, ma dalla poca rotondità del tuo sedere avrei dovuto capirlo- commenta alzandosi in piedi.
-Beh anche tu ti spacciavi per Sakura-chan! E anche fin troppo bene…- osservi muovendo ancora la mano, come se stessi palpando… le grandi… pianure…
-SHANNARO!- sbotto mentre tre vene pulsano sulla mia fronte ampia –BAKA NARUTO!- corro verso di te e ti do un pugno talmente forte da farti girare su te stesso prima di colpire il muro.
-Che seccatura…- commenta Shikamaru sbadigliando sonoramente.
-Ma che ore sono?- si unisce Choji mentre il suo stomaco inizia a brontolare sonoramente.
-Sa-Sakura-chan!- biascichi contro la parete.
-IDIOTA COME OSI DARMI DELL’ASSE DA STIRO!- continuo in preda all’ira mentre ti prendo per le spalle e inizio a scuoterti violentemente.
-Sa-ku-ra-chan no-non vol-ev-o- tenti di spiegarti senza successo, non ho intenzione di fermarmi.
-Cosa stai cercando di fare?!- Neji si alza in piedi scuotendo violentemente la gamba e Kiba che lascia subito la presa.
-Che schifo- commenta pulendosi la bocca con il braccio.
-Questo dovrei dirlo io cane schifoso- replica mandandogli un occhiataccia.
-Possiamo metterci una pietra sopra, ciò chiamarmi cane, mica sei mio fratello- ribatte debolmente grattandosi la testa.
-No, devi lasciare in pace Hinata-sama!- sentenzia non ammettendo repliche.
-Bene, conviverò con questo fatto- fa spallucce.
-Cosa vorrebbe dire “conviverò”? Credi davvero che Hinata-sama voglia un cane come te?! Non lo permetterò!- si lancia letteralmente addosso a Kiba e iniziano a picchiarsi senza preoccuparsi di ciò che incontrano nel loro cammino.
Ti lascio andare e incrocio le braccia al petto, alquanto seccata.
Rock Lee riprende conoscenza e si alza fronteggiandomi, appena realizza che sono davanti a lui strabuzza gli occhi per poi sorridere come un ebete –Sakura-san…- li richiude e si avvicina pericolosamente al mio viso con le labbra protese verso le mie.
Rabbrividisco e cerco di reagire, ma prima che possa fare qualsiasi cosa ti alzi di scatto e gli dai un pugno in testa.
Rimango in silenzio a fissarti per alcuni minuti, dispiaciuta per Lee ma soprattutto stranamente contenta di un gesto di gelosia.
Ti giri a fissarmi e mi sorridi, sperando di ricevere il mio perdono. Ingenuo… subito volto il viso indignata.
-Sakura-chan- sospiri per nulla contento.
-Ragazzi io dovrei andare- Sai ci riporta alla realtà, si è rivestito velocemente e sosta davanti alla porta della camera –Buon Natale comunque- sorride per poi lasciare la stanza. -Anche a te- replichiamo debolmente.
-Sakura?- Kiba mi squadra confuso per poi prendere Neji per le spalle e spostarlo davanti a lui, come a coprire il fatto che è solo in mutande.
-Sakura-san!- Rock Lee arrossisce vistosamente, mentre si massaggia la testa dolorante, ma non tenta di coprirsi, anzi, inizia a fare pose strane che credo vogliano evidenziare la sua massa muscolare.
Shikamaru e Choji non dicono niente, rimangono basiti ad osservare la triste scena di Lee.
Scuoti piano la testa e gli posi una mano sulla spalla, fermando il suo spettacolo –Amico, ti rendi conto che stai cercando di sedurre la mia ragazza davanti a me’ttebayo?- chiedi sorridendo.
-Scusa Naruto-kun è più forte di me…- asserisce –Però solo un uomo in grado di farla impazzire con il suo corpo può essere degno di lei!- dice in tono di sfida fissandoti serio.
Annuisci piano –Capisco…- ricambi lo sguardo e indietreggi di alcuni passi.
Perché sento che finirà male?
-Allora fammi vedere quanto puoi essere uomo!- esclami dando il via a una scena ancora più triste. Iniziate a mettervi in diverse pose a caso, probabilmente la maggior parte non sono nemmeno pose da culturista.
-Ragazzi andiamo…- Shikamaru sospira mentre prende i suoi vestiti e scompare oltre la porta del bagno.
-Per favore… cosa dovrebbe essere?- chiede Kiba posando le mani sui fianchi e facendo una smorfia di disappunto.
Neji è completamente paralizzato.
-Naruto hai qualcosa da mangiare?- chiede Choji mentre si massaggia la pancia.
-Solo il necessario per la cena amico, mi sa che devi cercare altrove- rispondi senza fermarti un attimo.
-Bene- prende i suoi indumenti e aspetta che Shikamaru esca dal bagno.
-Basta- sibilo senza però riuscire a fermarvi.
-Non siete abbastanza selvaggi per fare delle vere mosse da duro!- continua Kiba mettendosi in mezzo a loro e contraendo i bicipiti sotto il vostro sguardo stupito.
-Questa posa è stupenda!- esclama Lee con gli occhi lucidi.
-Non ho mai provato una tecnica simile- rifletti ad alta voce –Non mi farò sconfiggere da te!- ribatti puntando un dito contro Kiba.
-Battermi?- chiede confuso.
-Questa è una gara per Sakura-chan, schifoso- sbotti aggrottando la fronte –Non volevi Hinata?!-
Neji si ridesta e corre verso Kiba prendendolo per le spalle –Cosa?! Vuoi tradire Hinata-sama?!-
-Cos… NO! Non avevo capito che era per Sakura!- cerca di spiegare invano, ormai l’hanno sotterrato.
Sospiro e mi rimbocco le maniche.
-Muori cane maledetto!-
Scrocchio le dita.
-Non osare toccare Sakura-chan!-
Chiudo la mano a pugno.
-Sakura-san non ha bisogno di altri spasimanti!-
Mi avvicino piano…
-Io non volevo!-
Prendo la mira e do un pugno in testa a tutti e tre, salvo Kiba.
-Sakura… mi ha picchiato- osserva Neji stizzito toccandosi la testa –Sakura picchia solo gli idioti…- sbianca di colpo iniziando a deprimersi.
-Sakura-chan perché?!- piagnucoli avvinghiandoti alla mia vita –Perché non mi apprezzi’ttebayo- mi squadri.
-Cosa? non ho mai detto di non apprezzarti- commento basita.
-Sakura-san immagino significhi che ha vinto Kiba- osserva Lee amareggiato.
Cerco di trattenermi dal picchiarlo di nuovo –No, non ha vinto nessuno, era una gara stupida- concludo soddisfatta.
-Sakura-chan potresti dire a questi signori di lasciare l’appartamento’ttebayo?- chiedi nascondendo il viso nel mio pullover rosso.
-Perché non tu- cerco di capire come mai inizi a farmi domande stupide.
-Perché sei più autoritaria di me- replichi semplicemente.
Alzo gli occhi al cielo e aspetto che Choji e Shikamaru ritornino in stanza, non attendo molto.
-Avete lasciato un casino in sala da pranzo alias cucina- sbuffo –Potreste rimettere in ordine?- chiedo incerta.
Rock Lee si mette subito sull’attenti –Certamente, sarò così veloce che non farai in tempo a dire…- sparisce oltre la porta senza lasciarci il tempo di comprende la fine della frase.
-Io vorrei sapere una cosa, perché finisce sempre così quando appare una donna?- domanda Shikamaru trattenendo uno sbadiglio –L’ho sempre detto che sono solo seccature-
-Se ti sentisse Temari- borbotta Choji ridendo.
-Non è colpa mia, io ho un appuntamento con lui- ribatto sospirando.
-Capisco, allora forse è meglio aiutare Lee a…- non riesce a finire la frase che il soggetto in questione torna tutto pimpante con un sacco pieno di rifiuti.
-Impressionante- commento sorridendo –Bravissimo!- mi trattengo dall’applaudire ma devo dire che è stato davvero veloce.
-Grazie Sakura-san- sorride raggiante mentre intravedo uno strano luccichio nei suoi occhi scuri –Questo e altro per te-
Ti schiarisci la voce –Amico forse dovresti anche cambiarti- osservi sarcastico.
-Anche tu sei in mutande!- replica arrossendo e cercando subito la sua tuta verde.
-Ma io prevedo il futuro’ttebayo- commenti in tono malizioso –Perché vestirmi se tanto poi…- noti il mio sguardo omicida e deglutisci piano –Scherzavo, mi vesto anch’io-
Esco dalla stanza e aspetto che siate tutti pronti.
-Allora noi andiamo- dice Kiba entrando nella sala con gli altri al seguito –Grazie Naruto per la bella serata- ti da una pacca sulla spalla –Divertiti-
-Grazie a voi ragazzi- rispondi sorridendo –È stata una vigilia magnifica…-
Non riesco a fare a meno di sorridere mentre il gruppo esce dalla porta d’entrata –Buon Natale- mormoro salutandoli.
Chiudi la porta e ti stiracchi per bene prima di voltarti e appoggiarti contro il legno freddo di essa –Dunque Sakura-chan, eccoci qui- fai un largo sorriso che ricambio.
-Già...- sussurro avvicinandomi piano e portando le braccia dietro il tuo collo –Siamo già arrivati a Natale-
Mi cingi la vita –Sorprendentemente sì- constati allegramente –Allora non mi resta che augurarti un buon Natale’ttebayo- avvicini piano il viso al mio.
-Anche a te- soffio sulle tue labbra prima che si scontrino con le mie.
È come se per tutto il tempo non aspettassi che questo momento e la cosa mi fa arrossire parecchio, sono davvero così irrecuperabile?
Un pensiero fastidioso mi fa cambiare subito umore e mi scosto di poco lasciandoti sorpreso.
-Sakura-chan?- chiedi infastidito dalla mia interruzione.
-Non senti niente?- replico assottigliando gli occhi e guardandoti male.
Ricambi lo sguardo con un’espressione confusa e scuoti piano la testa.
Cerco di trattenermi dal picchiarti e mi stringo più forte a te –Davvero?- sibilo.
Deglutisci piano –Non capisco-
Mi allontano di qualche passo sciogliendo l’abbraccio e incrocio le braccia al petto –Capisco-
-Andiamo Sakura-chan, dimmi cosa c’è che non va?- cerchi di sorridere e mi posi una mano sulla spalla.
In tutta risposta ti mando un’occhiataccia –Oh nulla sai… stavo solo pensando a quello che hai detto a Sai poco fa- borbotto contrariata al solo ricordo.
-Cioè?- ti gratti la testa in evidente agitazione.
Faccio un lungo sospiro e ti punto un dito al petto mentre pronuncio con astio –Del fatto che mi “imitasse” molto bene… con il suo petto-
Il tuo sorriso si inclina e tenti di nascondere lo stato d’ansia che stai provando al ricordo di quel dettaglio così terribilmente importante.
-Io non volevo dire che tu non hai le te… cioè tu sei bellissima così come sei, se avessi davanti due meloni sarebbero solo un peso no? mi pare di avertelo già spiegato’ttebayo!(vedi la scenetta con Tsunade in… non ricordo la puntata xD Nda)- incroci le braccia al petto.
-Ma io… io ho…- mi mordo il labbro inferiore con foga –Io ho superato la prima da un paio d’anni…- sussurro cercando di convincermi più che di provare l’evidenza.
Annuisci –Ma certo non preoccuparti- ora mi posi entrambe le mani sulle spalle –Lo so benissimo è solo che in quel momento avevo in mente la Sakura-chan di qualche anno fa, non chiedermi perché- provi a rassicurarmi.
Porto il mio sguardo da te al mio seno –Forse mi preferivi prima?- chiedo mettendo il broncio –Forse non si vedono? Lo so che non si vedono…- inizio a farmi le solite seghe mentali che mi porto dietro da quando avevo 12 anni…
-N… no ma che dici! Anche così stai molto bene! Anzi sai cosa? mi sembri anche dimagrita, sei una favola- mi dai un bacio sulla guancia, ignaro del pasticcio in cui ti sei appena ficcato.
Mi volto verso di te e ti fisso incredula –Perché prima ero grassa?- sibilo.
Sbianchi di colpo e, cosciente del peggioramento radicale della situazione, scuoti violentemente la testa –No che dici? Prima eri troppo esile’ttebayo!-
Continuo a fissarti allibita –Vuoi dire che ora sono grassa?-
Cade un pesante silenzio in cui tu sei paralizzato e io ti fisso come un allucinata.
Abbassi la testa e inizi a piagnucolare –Sakura-chan non usare questa violenza psicologica su di me, non sono pronto per affrontare quest’argomento’ttebayo-
Sospiro e cerco di trattenermi –Allora dimmi cosa c’è che non va in me?!- sbotto incrociando le braccia al petto.
-Nulla! Nulla non va in te!- ti riprendi in fretta –Hai messo su un po’ di ciccia è vero- mi volto di scatto con sguardo omicida –MA, sui punti giusti…- ti salvi.
-Davvero?- chiedo tornando di buon umore –Dove?-
Noto che il tuo sorriso fatica a rimanere stabile, ma non demordi e mi assecondi.
-Qui- mi posi le mani sui fianchi –Qui…- le sposti sulle cosce –Ovviamente sul petto- fortunatamente non sposti le mani li –E dulcis in fundo…-
Non faccio in tempo a preoccuparmi che mi stai tastando il sedere –Questo è sempre stato perfetto’ttebayo- una vena inizia a pulsarmi sulla fronte e prima ancora che finisci l’elenco ti ritrovi steso a terra con la testa dolorante.
-Perché?!- piagnucoli massaggiandotela.
-Ti sembrano cose da dire alla tua ragazza?! Si più romantico BAKA!- sbuffo e ti aiuto a rialzarti.
-Ma è un complimento- sospiri.
-Anche tu sei ingrassato- ribatto prendendo il tuo regalo e posandolo sotto a un mini alberello che hai decorato un po’ a casaccio.
-Dove?- chiedi stupito.
Mi avvicino, ti alzo la maglietta nera e… cerco disperatamente un punto da poter toccare dove risieda un po’ di ciccia, invano –Ma perché hai un fisico maledettamente scolpito con tutto il ramen che ti mangi?!- sbotto tirandoti giù la maglia –Ti odio-
-Ho le guance paffute- tenti di rimediare.
-Non è vero- sospiro.
-Ho le maniglie dell’amore!- riprovi.
-Ti prego risparmiami- sbuffo.
-Se ti fa stare meglio metterò su qualche chilo’ttebayo!- esulti sorridendomi.
Trattengo una risata e scuoto piano la testa –Ma che dici, stavo solo scherzando… vai benissimo così- ti do un buffetto sulla guancia.
-A proposito di ingrassare…- tiro fuori dalla borsa un pacchetto –Ho fatto i biscotti- te lo porgo. L’afferri subito e senza darmi il tempo di fiatare, lo apri –Grazie Sakura-chan, sembrano…- li guardi per un attimo, cercando un aggettivo adatto –Sembrano… originali’ttebayo- osservi sorridendo a fatica.
Ammetto che mi sono usciti un po’ bruciacchiati e che probabilmente hanno più l’aspetto di un opera d’arte degna di Picasso più che degli orsetti sorridenti… ma ci ho messo tanto amore nel prepararli, magari è solo l’aspetto ad essere sbagliato.
-Beh… perché non ne provi uno?- dico timidamente giocherellando con una ciocca di capelli.
Mi fissi per un attimo arrossendo di rimando, probabilmente per il mio atteggiamento docile, e ne prendi uno con titubanza –Bene allora…- lo avvicini lentamente alla bocca, facendomi salire l’ansia, e lo mangi in un sol boccone.
Inizi a masticare piano e più assapori il mio duro lavoro, più il tuo viso cambia colore.
SHANNARO!
-È buonissimo Sakura-chan- menti spudoratamente a mezza voce mentre le tue labbra si sono gonfiate.
-Oddio perché stai diventando rosso?!- ne afferro uno e cerco di mangiarlo ma mi blocchi prendendomi il polso –No, credimi… è meglio rimanere nel dubbio- mormori con la poca voce rimasta.
Ti ignoro e me lo ficco in bocca, subito un forte aroma di cioccolato si sprigiona e in breve tempo le mie papille gustative vanno in estasi, ma la sensazione dura poco, improvvisamente il gusto si trasforma in un qualcosa di amarognolo ed estremamente piccante e la mia lingua prende fuoco, come del resto le mie labbra.
Mi giro lentamente verso di te, che capisci subito la mia muta domanda –Stavolta ho la scorta di bottiglie d’acqua… dopo l’ultima volta mi sono preparato al peggio- subito ci fiondiamo in cucina a placare l’inferno provocato da un errore grossolano, invece dello zucchero ho messo il peperoncino, come ci sono riuscita? Non ne ho idea.
Dopo aver consumato un’intera bottiglia d’acqua, insieme alla tua più che voluta collaborazione, mi sento decisamente meglio.
Afferro il pacco dalle tue mani e lo getto nella spazzatura –Mi dispiace tanto- sussurro sfregandomi la bocca ormai rossa e gonfia.
-Tranquilla- replichi trattenendo una grassa risata nel vedere come mi sono conciata.
-Guarda che anche tu sei orribile- sbuffo cercando di rimanere seria.
-Sei bellissima anche così- dici a fatica tra le risate mentre due lacrime ti scendono lentamente sulle guance arrossate.
-Tsk baka- mi porto una mano sugli occhi e mi unisco a te.
Ti volti per cercare di fermare le risate, ma alla vista del tuo riflesso in una pozza d’acqua venutasi a creare per colpa della nostra urgenza riprendi senza sosta, tenendoti la pancia con le mani.
-Smettila di ridere per pietà- ti supplico con le lacrime agli occhi, aggrappandomi al frigo per non collassare.
-Non ci riesco, mi fa male la pancia!- sbotti cadendo letteralmente a terra.
-Non riesco a fermarmi- piagnucolo ridendo ancora di più alla vista della tua caduta.
-Aiuto’ttebayo- ti copri la faccia con le mani –Basta… basta…- pian piano ti calmi e ti rialzi fiancheggiandomi –Su finiscila- mi premi una mano sulla bocca –Non voglio morire dalle troppe risate- sentenzi.
-Aunga a ia- biascico sul tuo palmo.
-Che?- mi liberi.
-Allunga la vita in genere… mica l’accorcia- osservo sorridendo.
-In questo caso stava per uccidermi- borbotti.
Ti do un altro buffetto sulla guancia e scuoto piano la testa –Beh sarà meglio preparare la cena…-
-Ci penso io!- mi prendi per le spalle e mi fai uscire dalla cucina –È una sorpresa’ttebayo- mi fai l’occhiolino per poi intimarmi di andare a occupare il mio tempo altrove.
-Bene allora…- dico piacevolmente stupita –Aspetterò- mi siedo sul piccolo divano e prendo una rivista iniziando a sfogliarla distrattamente.
Mentre leggicchio qualche articolo di gossip dalla rivista scivola fuori una foto, il che mi incuriosisce parecchio, l’afferro e noto che si tratta della mia foto… quella particolarmente sconcia. Arrossisco vistosamente e la infilo nuovamente tra le pagine della rivista, chiedendomi come mai con tutti i posti possibili tu l’abbia infilata proprio qui.
Mi immergo nella lettura di un articolo che parla di come trascorrere la vigilia di Natale con il proprio partner, cosa che avrei dovuto fare anch’io se non fosse che ho deciso di invertire il giorno delle coppiette*.
Non mi accorgo che mi stai chiamando, troppo presa a leggere un altro articolo.
-Sakura-chan… avrei finito- soffi dentro il mio orecchio facendomi rabbrividire.
-Bene!- salto su come una molla lasciando la rivista sul divano.
Noto con stupore che hai già apparecchiato il tavolo, che sosta a pochi passi dal divano… ma non me ne sono proprio accorta!
-Hai fatto le cose in grande- dico alludendo all’enorme candela rossa posta nel centro tavola e alle due coppe di champagne davanti ai piatti di nikujaga**.
-Questo è altro per te- rispondi prendendomi una mano e posandovi un leggero bacio sul palmo prima di farmi sedere nel kotatsu***.
-Come sei galante stasera- commento arrossendo vistosamente.
-Devo recuperare vista la partenza pessima- dici sedendoti davanti a me e sorridendomi.
-Stai andando bene- sorrido di rimando –per ora- ti faccio la linguaccia.
-Sakura-chan- fai una specie di smorfia.
-Scherzavo… allora, vediamo come te la cavi in cucina- dico apprendo le bacchette.
-No, prima proporrei un brindisi- mi fermi subito lasciandomi di stucco, dove sono finite le mie buone maniere? Che imbarazzo…
-C-certo scusami- mi sposto una ciocca di capelli dal viso e prendo la coppa di champagne alzandola verso il tuo bicchiere.
-A cosa brindiamo?- chiedo mentre le superfici di vetro si incontrano in un leggero tintinnio.
-A noi due- esulti –Alla fortuna di averti conquistata e…- allontani piano la coppa –Al nostro primo Natale insieme- mormori.
-Al primo di molti altri- aggiungo dolcemente prima di berne un po’.
Dal canto tuo lo bevi tutto d’un fiato e appoggi con forza il bicchiere sul tavolo –Grazie Sakura-chan- mi afferri le mani fra le tue –Non sai quanto sono felice in questo momento’ttebayo- mi fissi intensamente mentre i tuoi occhi sono belli e luminosi.
-Credo di saperlo invece, perché sento la stessa cosa- replico ricambiando lo sguardo e arrossendo vistosamente.
Il tuo stomaco inizia a brontolare ma non accenni a lasciarmi.
-Forse è meglio iniziare a mangiare- dico interrompendo il silenzio venutosi a creare.
-Già… ma ho ancora paura di svegliarmi da un sogno- mormori abbassando lo sguardo –Non sono sicuro di riuscire a incassare il colpo- sospiri.
Ritraggo le mani e ti fisso dolcemente –Non lo è affatto- sorrido –Lo sai benissimo-
Torni a guardarmi incerto –Dici?-
Annuisco –Certo… altrimenti non sentiresti questo- senza rifletterci ti do un calcio alla cieca sotto il kotatsu.
Ti pieghi subito dal dolore –Sakura-chan… non… di nuovo…te…ba..- digrigni i denti e capisco che ho colpito un punto alquanto sensibile.
Porto le mani alla bocca –Oddio scusami… non volevo- biascico.
-Va… va bene, non è decisamente un sogno- alzi il pollice e fai un finto sorriso.
-Sono felice che tu te ne renda conto- osservo divertita e dispiaciuta allo stesso tempo.
-Avrei preferito in un altro modo ma… infondo si tratta di te- commenti ricomponendoti.
-Cosa vorresti dire?- ti squadro posando le mani sui fianchi.
-Be-bene mangiamo!- mi ignori e apri le bacchette –Itadakimasu!- senza aspettarmi ti fiondi sul piatto.
-Itadakimasu…- sospiro e inizio a mangiare anch’io.
-Com’è?- chiedi con la bocca piena di carne, mentre la risucchi in un verso abbastanza grottesco sotto il mio sguardo divertito.
-Stavolta è uscito bene, bravo- rispondo gentilmente prendendo il tovagliolo e pulendoti la bocca piena di salsa.
-Grazie- arrossisci al mio gesto premuroso.
Mentre consumiamo la cena rimaniamo in silenzi, scherzando di tanto in tanto.
-Sono soddisfatto del mio operato, ho cucinato questo piatto per più di due settimane… giusto per non deluderti’ttebayo- asserisci posando le bacchette nella ciotola.
-Davvero?- chiedo stupita –Sei davvero incredibile…- mi sporgo piano verso di te e ti do un bacio pericolosamente vicino alla bocca –Grazie- sussurro prima di tornare al mio posto.
-Se questa è la tua gratitudine dovrei cucinare più spesso’ttebayo!- esclami gongolando.
-Baka- sorrido imbarazzata.
Sparecchiamo e laviamo i piatti insieme per poi sederci sul tappeto davanti all’alberello di Natale.
-Sei stata brava quest’anno?- chiedi posandomi un braccio sulle spalle e tirandomi a te.
-Io sono sempre brava!- esclamo appoggiando la testa sul tuo petto.
-Mmmh davvero…- sussurri stuzzicandomi mentre giochi con una mia ciocca di capelli.
-Certo, Hotei-osho**** mi ha sicuramente portato i regali anche quest’anno- ti faccio la linguaccia.
-Certo certo- mi dai un bacio sulla fronte –Chissà cosa ti ha portato-
-Tu cosa pensi?- chiedo ingenuamente alzando il viso verso il tuo.
-Sicuramente qualcosa ti ha già donato… un bel giovane perdutamente innamorato di te- rispondi senza vergogna.
-Davvero? dove?- ti prendo in giro mentre metti il broncio.
-Avresti preferito un ragazzo che non ti calcola? Uno che dal nulla ti dice “mettiamoci insieme” ma in realtà non ti ha mai voluta davvero’ttebayo?- chiedi sinceramente offeso.
-Riferimenti a fatti e persone non sono del tutto casuali vero?- chiedo divertita accarezzandoti una guancia.
-Uno con cui avrai un figlio depresso e una vita monotona e solitaria- continui insistente.
-Oh ma quanto sei tenero… baka- replico senza perdere il sorriso.
-Uno che ti lascerà mentre tu resterai a casa a fare l’allegra casalinga frùfrù (No, non è un riferimento casuale xD Nda)- borbotti facendo una smorfia.
-Lo so bene- dico con calma –Sono felice di avere invece un allegro baka innamorato che non mi fa mancare niente- mormoro facendoti voltare verso di me.
-E tu sei felice di avere una pazza violenta come fidanzata?- chiedo dolcemente.
Arrossisci lievemente e torni a sorridermi –Mi piacciono le ragazze che hanno carattere- sussurri avvicinandoti piano al mio viso –Che sono forti e coraggiose ma allo stesso tempo nascondono un’infinita dolcezza che difficilmente mostrano- prosegui mentre le mie guance si tingono nuovamente di rosso –E quando riesci a vederla capisci all’istante di aver trovato un tesoro dal quale difficilmente riusciresti mai a separarti- concludi a pochi centimetri dalle mie labbra, prima che si scontrino in un bacio più intenso, più passionale ma allo stesso tempo dolce e delicato, che mi fa battere forte il cuore e che mi svuota la mente da ogni pensiero se non quello dei sentimenti che da tempo provo per te.
Restiamo così per un po’ di tempo prima di sciogliere quello scambio di tenerezza.
-Ti amo- sussurro senza imbarazzo mentre i miei occhi incontrano i tuoi, che brillano di una forte passione –Anch’io- rispondi catturando nuovamente le mie labbra, facendomi nuovamente perdere il senso del tempo.
-Aspetta…- ti fermo e prendo il pacchetto da sotto l’albero –Buon Natale- te lo porgo.
Lo prendi ringraziandomi ed esitando un attimo.
Sospiro –Non sono altri biscotti…- ti rassicuro.
-Bene- trattieni una risata e lo scarti velocemente, rivelando la sciarpa arancione al suo interno, con ricamato sul fondo il simbolo del tuo clan.
-Grazie Sakura-chan, è bellissima’ttebayo!- esulti abbracciandomi.
-Sono contenta che ti piaccia, mi ha aiutata Hinata- rispondo ricambiando l’abbraccio.
-Allora devo ringraziarla per il sostegno- mi dai un bacio sulla fronte.
Gongolo felice che la mia sottospecie di sciarpa ti piaccia e non mi accorgo subito che hai nascosto qualcosa dietro la schiena.
-Chiudi gli occhi- sussurri piano.
Obbedisco e sento la tua mano sulla fronte che mi scosta piano la frangia ormai troppo lunga per poi fermarla sul lato destro con quella che suppongo sia una molletta.
-Ora puoi aprirli- mormori allontanandoti.
Li riapro e stranamente quella che mi appare davanti non è la tua immagine, ma bensì uno specchietto che riflette la mia. La spilla che mi hai regalato è argentata a forma di fiore di loto e risplende sotto la luce soffusa della candela poggiata sul kotatsu alle nostre spalle.
Subito le mie gote si tingono di rosso mentre sposti lo specchio e mi sorridi dolcemente.
-Sei bellissima’ttebayo- osservi accarezzandomi una guancia.
Porto la mano sulla tua e sorrido di rimando –Grazie, è meravigliosa- mormoro.
-Proprio come te- rispondi rimanendo imbambolato a fissarmi e mettendo in evidente imbarazzo.
-Smettila di dire certe cose… baka- borbotto vergognandomi e spingendoti via.
-Sakura-chan…- replichi infastidito dalla mia timidezza.
Prendo la sciarpa e te l’avvolgo intorno al collo spingendola con troppa forza verso di me, finendo per farti cadere sopra la mia figura, sdraiati a terra.
-Se dici cose troppo imbarazzanti finirai per farmi assomigliare a un pomodoro… Sai la nostra relazione mi piace proprio perché sappiamo comunicare i nostri sentimenti senza bisogno di esprimerli apertamente, è sempre stato così- soffio sulle tue labbra, a pochi centimetri dalle mie.
-Anche quando non stavamo insieme, bastava uno sguardo per capirci… bastava un gesto per risponderci… le parole non contavano perché eravamo in sintonia- chiudo gli occhi e sorrido nostalgica –Tu forse non l’hai ancora capito, ma tutto ciò che ho fatto, che sono riuscita a fare e che ho portato a termine… è avvenuto in maggioranza grazie a te- sospiro –La mia forza l’ho trovata grazie alla tua, perché sei capace di infondere sicurezza anche alla persona più insicura, felicità a quella più depressa, amore a quella più fredda- li riapro finendo per perdermi nelle tue iridi cerulee che mi guardano come ammagliate mentre continuano a brillare sotto la luce tenue della candela per mezzo consumata –I tuoi difetti vengono sotterrati dalla moltitudine di pregi che possiedi, anche se credo di essermi innamorata principalmente per i primi… anche se ho subito riconosciuto i secondi- porto le mani fra i tuoi capelli ribelli, intrecciando le dita tra le ciocche chiare –Forse sto divagando, è proprio vero che chi si innamora si ubriaca a tal punto da vaneggiare- osservo imbarazzata senza però distogliere lo sguardo.
-Non stai vaneggiando, mi stai solo facendo assomigliare ad un pomodoro- rispondi ironico per poi tornare serio –Non sai quanto ti sia grato Sakura-chan, mi dipingi fin troppo bene… quando invece dovresti dare più credito a te stessa- sorridi.
Esito per un istante prima di azzardare a chiederti –Con tutte le ragazze che ci sono a questo mondo… perché hai sempre e solo amato me?-
Mi fissi stupito per un attimo prima di rispondermi –Davvero me lo stai chiedendo?- ridacchi –Beh, come dire…- rifletti -Ti amo perché ti amo- esclami sotto il mio sguardo insoddisfatto –D’accordo allora… ti amo perché fingi di essere insensibile quando invece sei fragile, perché sei determinata e vuoi aiutare gli altri anche spingendoti oltre i tuoi limiti… mi hai conquistato fin da quando eri piccola, il tuo sorriso mi ha rapito facendomi battere il cuore e da quel momento ho capito che stava nascendo un sentimento profondo che non poteva cambiare facilmente- ti blocchi scuotendo piano la testa –Ma insomma quante volte vorrai farmi dire queste smielate’ttebayo! È imbarazzante…-
Distolgo lo sguardo sentendo gli occhi farsi lucidi.
Mi fissi stranito –Non piangere, dovresti farmi un bel sorriso- mormori posandomi le labbra sulle palpebre chiuse, raccogliendo le poche lacrime sfuggite.
-Lo so, ma tu sei troppo per me- biascico a fatica cercando di frenare l’emozione.
-Non è vero- mi baci la fronte –Tu sei sempre stata troppo per me, eppure eccoci qui’ttebayo-
-Così non mi aiuti- replico debolmente.
-Allora piangi, fai uscire la gioia che provi perché finora hai versato solo lacrime amare… lo so bene, sei sempre stata la più sensibile di tutte le kunoichi- ribatti.
-La più debole vorrai dire- osservo tristemente.
-Piangere non è segno di debolezza, anzi, è qualcosa che non tutti sanno fare… alcuni si tengono dentro i sentimenti e non fa bene, trovo che le tue lacrime siano più che giuste- commenti dolcemente facendomi sentire meglio.
-Grazie…- riapro gli occhi trovandomi un vischio davanti al volto.
-Magari adesso passiamo a sentimenti espressi in modo più fisico?- chiedi malizio sventolandomi davanti il pezzetto di vischio.
-Baka- ridacchio sentendo le lacrime ritirarsi.
-Infondo è quello che vogliamo entrambi…- sussurri nuovamente vicino alle mie labbra.
-Vieni qui baka- dico premendo le labbra sulle tue.
E fu così che passammo un dolce Natale insieme.





*In Giappone solitamente la vigilia di Natale viene passata con la dolce metà per scambiarsi doni e tenerezze (un po’ come il giorno di San Valentino).
**Piatto a base di carne, patate e cipolle stufate. Viene preparato solitamente nei mesi invernali accompagnandolo con una ciotola di riso e zuppa di miso.
***è un tavolino in legno avvolto da una coperta pesante o futon con una fonte di calore all’interno e un ripiano nella parte superiore, che permette di usarlo come un normale tavolino. Il kotatsu viene utilizzato esclusivamente in Giappone, tanto che all’estero è un oggetto praticamente sconosciuto.
****un monaco buddista: versione giapponese di Santa Claus o Babbo Natale.


Angolo dell’autrice
Salve! :D
Eccomi qui con un altro capitolo! Scusate l’attesa ma purtroppo il mio PC era in riparazione (e in esso c’erano alcuni capitoli di altre FF inclusa questa T_T).
Sono finalmente tornata a pubblicare questa mia prima lunghissima storia xD questo capitolo è un po’ smielato spero vi piaccia ^_^
Sappiamo tutti che il manga è finito (-_-‘) se qualcuno vuole parlarmi del suo pensiero sul finale può farlo mandandomi un messaggio :3
Questo per chiedervi gentilmente di non scrivere nulla a riguardo nelle recensioni ^^ non per altro ma perché andremmo fuori tema >_<.
A titolo puramente informativo accetto che la NaruHina, SasuSaku, ChojiKarui, Saino, RockTen, KibaBho (xD chi è? Se lo sapete mi mandereste un messaggio? Perché io non l’ho capita XD) e ShikaTema siano coppie Canon v.v MA QUESTO NON VUOL DIRE CHE SMETTERÒ DI SHIPPARE LA NARUSAKU, per me sarà sempre la coppia migliore (e anche la KibaHina!) scriverò FF anche se il finale non è a mio favore, cercherò immagini su internet e parteciperò ai forum e gruppi su di loro, perché anche se non è andata come volevo loro saranno sempre la coppia che amo di più al mondo (insieme alla KibaHina T_T).
Personalmente l'ho trovato un po' forzato e sensa un vero senso logico, forse un po' troppo Shojoso per uno Shonen, ciò non vuol dire che solo perchè a me non è piaciuto per niente voi non possiate dirmi che lo avete adorato, sia chiaro... accetto anche opinioni positive :) ma secondo me ci son troppi punti interrogativi ^_^
Okay delirio finito v.v
Ringrazio chi recensisce, chi legge senza recensire, che ha inserito questa storia tra le seguite/ricordate e preferite.
GRAZIE INFINITE A TUTTI VOI.
NaruSaku fino alla morte nonostante tutto, al prossimo capitolo e… un grande bacione!
NekoKya :* :3

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Capitolo 33
*** Promettimi che tornerai ***


Il venticello di Febbraio invade la stanza, infiltratosi dalla finestra semi aperta della tua camera. L’aria fredda penetra nella tua maglietta, usata spudoratamente da me come camicia da notte, e mi fa subito venire la pelle d’oca. Prendo il lembo della coperta e lo sollevo fin sopra la testa, nascondendo la zazzera di capelli rosa sparsa ovunque per l’intero cuscino. Mugugno qualcosa d’incomprensibile che dovrebbe essere un –Chiudi la finestra Naruto- che però si disperde senza trovare risposta.
Alzo la testa il tanto che basta per osservare il lato del letto vuoto, le lenzuola stropicciate, segno della tua presenza fino a poco prima, e i tuoi pantaloni del pigiama lasciati a terra insieme alla canotta bianca, segno che probabilmente eri di fretta, non che tu sia un tipo ordinato.
Sbadiglio sonoramente e allungo una mano fino al comodino, prendendo la sveglia a forma di rana e osservando allibita l’ora, sono le 5 e mezza di mattina. La ripongo malamente sulla superficie di legno e avvolgendomi nella coperta chiara mi alzo, strisciando piano verso il bagno. Sistemo alla meglio il groviglio di nodi e doppie punte che sono ormai i miei capelli, trascurati come il mio aspetto. Mi tolgo i vestiti e subito, presa dal freddo pungente che alberga nel tuo bagno privo di riscaldamento, mi infilo sotto la doccia beandomi dell’acqua calda che finalmente mi sveglia completamente.
Una volta finito mi strofino la testa con un asciugamano e mi accingo a vestirmi, riflettendo un attimo su che giorno sia e come dovrei impiegarlo.
Lancio l’asciugamano sul letto e con i capelli ancora umidi mi inoltro nella cucina, noto che sul tavolo c’è una tazza vuota e dello zucchero, mi avvicino e vedo un bigliettino lasciato accanto alla macchina del caffè “Buona giornata” riconosco la tua scrittura tremolante e sorrido alla vista di un cuoricino scarabocchiato alla fine della frase.
Dopo le feste non abbiamo avuto un attimo di pace, ci sono stati dei problemi che non hai voluto rivelarmi e in più le ore di lavoro in ospedale sono notevolmente aumentate… mi sento ansiosa e ho paura che qualcosa stia nuovamente turbando la pace del villaggio.
In più non ho avuto modo di chiederti chiarimenti, non ci sei mai, ti alzi prima di me e raramente mi accorgo della tua presenza la notte… oltretutto non permetti visite nel tuo ufficio lasciando Rock Lee di guardia, come se fosse il tuo mastino.
Accendo la macchina e prendo la tazza, riempiendola quasi fino all’orlo di caffè.
Prendo un bel respiro e lo bevo tutto d’un fiato, amaro e bollente, non proprio come piace a me ma… mi serve una bella carica.
Finisco di prepararmi ed esco di casa, avrei dovuto svegliarmi tra un’ora ma.. non mi dispiace nemmeno essere così mattiniera.
Le strade sono deserte, mi stringo nella giacca rossa sperando di trovare un po’ più di calore, fa davvero freddo.
Cammino a passo svelto, ma non sono diretta all’ospedale, non ancora… arrivo di fronte al tuo edificio situato ai piedi della montagna, alzo lo sguardo verso il tuo viso scolpito nella roccia lasciandomi sfuggire un sorriso. Alla fine era questo quello che tanto bramavi, l’unico motivo che ti teneva in vita, se non anche il fatto di aiutare i tuoi amici… ma il sogno irrealizzabile è da tempo diventato realtà. Allora perché la cosa non mi fa piacere come pensavo? Dovrei essere felice di vederti seduto a quella scrivania, di osservarti mentre gestisci le sorti del nostro villaggio, di notare la tua maturazione e il tuo impegno costante per mantenere la pace e aiutare il prossimo…
Forse perché mi rendo conto di quanto in realtà possa essere un compito pericoloso, il pensiero costante che possa sorgere un’altra guerra, che possa tornare quella sensazione di ansia e tensione che mi ha accompagnata lungo quella faticosa battaglia di 3 anni fa… durante la quarta grande guerra ninja.
Sospiro e scuoto piano la testa, scacciando questo triste pensiero e cercando di tornare di buon umore.
È inutile preoccuparsi di qualcosa che non dovrebbe più accadere, giusto?
Cammino lentamente verso l’ospedale con aria pensierosa.
Riflettendo meglio, non credo che la tua vocazione fosse quella di diventare un burocrate… ma alla fine c’è poco da fare, se la pace rimane… bisogna accontentarsi di quello che si ha, e personalmente spero che duri a lungo.
Se poi dovessimo metter su famiglia avresti più tempo da passare con i nostri futuri figl… mi blocco di colpo diventando rossissima in viso e dandomi mentalmente dell’idiota. Poso le mani guantate sulle guance rosse e cerco di darmi un contegno.
SHANNARO! Che diavolo vado a pensare?!
Davanti a me compare improvvisamente una figura esile che cammina a passo veloce e deciso dentro la sua giacca chiara simile al colore dei suoi occhi, lasciando i lunghi capelli neri liberi svolazzare nell’aria fredda, trattenuti da un cerchietto bianco che evidenzia il colore particolare dei riflessi bluastri delle ciocche lisce come seta.
Cammino a passo svelto verso di lei con un grande sorriso –Hinata!- sbraito alzando un braccio in segno di saluto.
Si ferma e mi sorride dolcemente –Sakura-san, buongiorno- stringe le esili braccia al corpo, per riscaldarsi, mentre le guance si tingono di un leggero rossore.
-Come mai in piedi a quest’ora?- chiedo curiosa.
-Stamattina ci sarà una riunione importante indetta da mio padre… e quando capita faccio fatica a dormire perché ho sempre paura di svegliarmi troppo tardi e recargli dispiacere- confessa timidamente giocherellando con le dita.
Annuisco piano –Capisco… beh direi che sei in perfetto orario- sdrammatizzo posandole una mano sulla spalla.
-Tu invece?- cambia discorso tornando un po’ più serena.
-Io… beh… non riuscivo a dormire- la butto li sul vago portandomi una mano fra i capelli.
Mi fissa per un attimo senza dire nulla, per poi constatare –Non c’entrerà il fatto che N-Naruto-kun è spesso chiuso nel suo ufficio?-
Ammutolisco anch’io.
-Ah!- si porta le mani alla bocca, come se si fosse appena resa conto di un fatto assurdo –Ovviamente lo so perché tutti ne parlano… non abbiamo più avuto problemi dopo la guerra e così l’unico compito che era rimasto all’Hokage era quello di burocrate, ma ora si pensa che qualcosa sia cambiato- confida timorosa scostandomi una ciocca di capelli dietro l’orecchio e avvicinando il viso al mio –Non ho saputo molto dalle voci che circolano, ma si vocifera di un problema a Suna, ma non vorrei sbagliarmi- si morde il labbro inferiore distogliendo lo sguardo.
Un problema… che riguarda il Kazekage?
Vedendo che non reagisco mi posa le mani sulle spalle in segno di conforto –Non devi preoccuparti Sakura-san, sono certa che si tratta di una sciocchezza… non volevo assolutamente recarti preoccupazioni!- esclama cercando di convincermi mentre un dolce sorriso prende posto sulle sue labbra.
Abbasso lo sguardo e trattengo un sospiro per poi sorriderle –Non preoccuparti Hinata, non mi hai affatto creato preoccupazioni, anzi, ti ringrazio per avermelo detto-
–So che non siamo mai state grandi amiche, ma se hai qualche problema sentiti libera di parlarmene- mormora timidamente ritraendo le mani.
Sento una grande felicità invadermi, queste parole gentili e la sua voglia di essermi amica mi confortano togliendomi un po’ il peso della tua assenza.
-Grazie- esclamo prendendole le mani fra le mie –Ovviamente lo stesso vale per te- le faccio l’occhiolino mentre le sue guance si tingono di rosso.
-Grazie a te- ribatte allegramente, stringendo le dita fini con le mie.
-Ora sarà meglio che torni a casa…- sospira per poi farmi un cenno con la mano –Ci vediamo Sakura-san-
Ricambio il saluto –Buona riunione- la guardo correre via, lasciando i lunghi capelli ancora una volta svolazzare ribelli contro il vento incessante, finché non scompare dalla mia vista.
Sono contenta che nonostante tutto siamo riuscite ad essere amiche.





L’orologio posto sul comodino segna le 2 di notte, sono rannicchiata in un angolo del tuo letto aspettando pazientemente il tuo rientro.
Giocherello con il peluche di Kakashi, lanciandolo in aria e fingendo che mi parli, per tenermi sveglia.
-Quando torna quel dannato Hokage?!- sbotto strapazzando le guance di pezza del povero mini Kakashi.
-Tornerà subito Sakura! Non devi essere così impaziente, sta solo svolgendo il suo lavoro- scimmiotto la sua voce, stranamente senza sentirmi una perfetta idiota.
-Non è che in realtà è in giro a divertirsi con qualche donna…- mormoro assottigliando gli occhi e artigliando la faccia del poveretto.
-Ma che dici! Eretica!- sbotta mandandomi un’occhiataccia, o almeno è quello che io penso che stia facendo.
-Magari ha trovato una dolce compagnia… per questo non rientra presto- continuo imperterrita –Solo perché non facciamo sesso non vuol dire che deve fare così- sto facendo tutto da sola –Non è poi così importante!- concludo mettendo il broncio.
-In realtà è molto importante- replica il mini sensei –Lo sai benissimo che è una parte fondamentale in un rapporto- la sua voce si fa saccente –Perché l’amore unisce in tutto e per tutto due persone, facendole diventare una cosa sola- osserva.
Ora inizio a sentirmi un po’ un’idiota.
-Non contraddire una povera ragazza come me!- gli do un calcio che lo manda dritto contro il muro, più precisamente contro la finestra aperta della camera dove appollaiato sul davanzale a fissarmi con un’espressione divertita ci sei tu.
Mi metto a sedere composta sul bordo del letto e cerco di nascondere l’evidente rossore che alberga sulle mie guance solitamente pallide, ringrazio il buio e la poca luce lunare che mi aiutano nell’intento.
-Naruto- sbotto con voce stridula incrociando le braccia sotto il seno e facendo un finto cipiglio di disappunto –Sei maledettamente in ritardo- osservo.
Inclini la testa di lato e fai un sorriso sghembo –Perché? Avevamo un appuntamento?- chiedi ironico sfilandoti la lunga giacca bianca e posandola su una sedia accanto alla finestra.
-N-no- mormoro piano –Però…- distolgo lo sguardo notando che ti stai sfilando anche il sopra della tuta, probabilmente perché non vedi l’ora di andare a dormire –Però non puoi sempre rientrare così tardi- mugugno sbirciando con la coda dell’occhio la tua figura atletica che sotto i raggi lunari appare ancora più marcata –Cioè…- arrossisco vistosamente e cerco di darmi un contegno mentre ti sfili il copri fronte e lo posi sul resto dei vestiti per poi infilarti i pantaloni del pigiama –Non si fa- concludo con un sospiro.
Ti stiracchi sonoramente e prendi posto accanto a me –Scusami, purtroppo non è un bel periodo- mi accarezzi la testa dolcemente –Ma questo discorso l’abbiamo già affrontato giusto? Insomma… sapevamo a cosa andavamo incontro accettando i nostri incarichi’ttebayo- commenti posando la schiena nuda contro il muro freddo.
-Lo so…- sussurro restando sul bordo del letto –Però- abbasso lo sguardo un po’ imbarazzata –Però mi manchi- mormoro senza riuscire a guardarti negli occhi.
Mi afferri una mano strattonandomi verso di te, facendomi sedere tra le tue gambe e stringendomi la vita con le braccia forti, mentre affondi il viso nell’incavo del mio collo ispirando profondamente il mio profumo –Anche tu- soffi sulla mia pelle sensibile, provocandomi dei brividi lungo la schiena.
-Voglio solo sapere- continuo imperterrita –Cosa ti porta a trascorrere tanto tempo in ufficio- giro il viso verso il tuo, incontrando i tuoi occhi stanchi.
-Non posso dirtelo- rispondi in tono dispiaciuto –Purtroppo ci sono cose che non devono uscire dall’ufficio dell’Hokage- sottolinei serio.
-Sono solo preoccupata per te- mi mordo il labbro inferiore con forza, cercando di rimanere calma –Per la tua salute-
Sorridi avvicinando le labbra alle mie –Mi dispiace, non voglio farti preoccupare- mormori prima di posarle sulle mie.
Ricambio il bacio lasciandomi andare, una sensazione da tempo assopita si impossessa del mio corpo, quella sensazione di pace e felicità che da un paio di mesi non sentivo.
Porto una mano fra i tuoi capelli ribelli mentre mi prendi per la vita e mi posi sul freddo materasso, sovrastandomi col tuo corpo e facendomi dimenticare per un istante il perché sono rimasta ad aspettarti.
-Naruto- sussurro al tuo orecchio mentre mi posi dei leggeri baci sul collo –Aspetta, non è per questo che ho atteso il tuo ritorno- ribatto debolmente picchiettando i pugni sulla tua schiena, indebolita dalla troppa lontananza… la voglia di stringerti è più forte.
-Quando ti ho vista sveglia- mormori tra un bacio e l’altro –Sono rimasto piacevolmente sorpreso… ti confesso che speravo succedesse’ttebayo- sorridi sulla mia pelle.
Poso una mano sulla tua guancia, sollevando il viso all’altezza del mio –Aspetta ti dico- insisto –Ti prego, dimmi almeno che non devo preoccuparmi- ti guardo dritto negli occhi chiari che ora mi fissano incerti.
Non rispondi e fai forza contro il mio palmo, per liberarti e raggiungere le mie labbra che però non si fermano –Dimmelo- sibilo severa artigliandoti la guancia con le unghie lunghe.
-Sakura-chan, perché non vuoi passare una piacevole mezzora con me invece di sprecarla inutilmente?- chiedi prendendomi la mano e allontanandola dal tuo viso.
-Perché mi nascondi qualcosa di grosso… lo sento- replico seccata.
Distogli lo sguardo –Non ti basta ciò che ti ho detto?- sospiri stanco.
Scuoto piano la testa e prendo coraggio –Non si tratterà forse di Suna?- oso chiedere.
La tua espressione muta, quasi impercettibilmente, lo nascondi bene non c’è dubbio ma sono un’attenta osservatrice, non puoi mentirmi.
-Sciocchezze, non so proprio come mai hai pensato a Suna- replichi distrattamente tornando a fissarmi, catturandomi nei tuoi occhi che ora sembrano più intensi.
-Invece lo sai benissimo- sbotto liberando la mano e afferrandoti la testa con entrambe –Non voglio che ti accada nulla quindi esigo sapere…- tento disperatamente di convincerti.
Sorridi e ti avvicini piano alla mia fronte, posandoci un leggero bacio a fior di labbra –Sono felice che ti preoccupi per me Sakura-chan- mi accarezzi una guancia con una mano mentre l’altra si posa sulla mia spalla –Ma non posso proprio dirtelo- sussurri mentre le dita percorrono la mia pelle fino all’incavo del collo –Sarà meglio che ora vai a dormire, domani ti aspetta un’altra giornata di lavoro- capisco troppo tardi quello che stai per fare e senza che possa fermarti sento che premi le dita su un punto preciso del collo, facendomi perdere i sensi.





Apro gli occhi di colpo, la sensazione di raggiro ben impressa nella mia mente, la rabbia sempre più pressante. Constato di trovarmi ancora nel letto, da sola, con un bigliettino lasciato sul comodino come unico saluto.
Non c’è nulla di cui tu debba preoccuparti… oggi sono in riunione, prometto di ritornare prima, ti amo” prendo il pezzetto di carta e lo stropiccio con foga, ancora delusa per lo scarso successo della conversazione notturna.
Vado in bagno per sistemarmi, ignorando l’orologio che segna le 9 di mattina. Mi guardo allo specchio e osservo curiosa una sfilza di succhiotti che se uniti formano un piccolo cuore poco sotto la mia spalla destra. Prendo letteralmente fuoco e sibilo un “baka” appena accennato.
Mi sistemo in fretta ed esco di casa, anche se il mio turno inizia poco dopo mezzogiorno, non ho sonno.
Mi fermo nel parco giochi deserto e mi siedo su una panchina, sospirando sonoramente.
Non ho ricavato nulla e non ho idea di come trovare una risposta decente, di certo tu non me la darai.
I miei pensieri vengono interrotti da un guaito, alzo lo sguardo e un qualcosa di peloso e bianco mi passa davanti velocissimo, facendomi sussultare e indietreggiare contro la panchina.
-Akamaru ridammela!- la voce di Kiba si fa più forte e lo vedo passarmi accanto mentre sfreccia verso l’enorme palla di pelo e gli salta in groppa fermandolo.
Rimango immobile ad osservarli curiosa.
-Ridammi subito la foto- sbotta nervosamente mentre sento la risata bassa di Hinata dietro di me.
Mi giro e la ritrovo sorridente alle mie spalle –Buongiorno Sakura-san- saluta raggiante.
Intanto Akamaru ha iniziato a correre verso di noi, o meglio verso di lei, che rimane però impassibile.
Mi alzo di scatto –Hinata dovremmo spostarci e alla svelta!- constato spaventata dalla possibile collisione con il cane.
Mi rivolge uno sguardo calmo –Non preoccuparti non ci farà alcun male- mi rassicura alzando una mano verso l’animale che subito frena e si ferma esattamente davanti a lei.
Rimango paralizzata dalla sorpresa.
Gli accarezza il muso portandoselo sul petto generoso, mentre Akamaru scodinzola contento.
-Bravo Akamaru, chi è il cane più dolce del mondo?- sussurra strofinando il viso sul pelo bianco, in tutta risposta abbaia leccandole poi una guancia –Sì esatto, sei tu!- esulta abbracciandolo.
Sono pietrificata, letteralmente, se la mia mascella potesse raggiungere il terreno a quest’ora sarebbe già caduta.
Kiba mi affianca col fiatone e le guance leggermente rosse.
-Non devi…- cerca di parlare –Non devi farlo rammollire, lui è il cane più selvaggio del mondo…- conclude tornando a respirare regolarmente.
Ride di gusto alle sue parole e lascia andare Akamaru –A me pare un giocherellone dolcissimo- sottolinea –A proposito…- si china a raccogliere una foto –Cercavi questa?- chiede mentre i suoi occhi incontrano il contenuto della suddetta, prendendo letteralmente fuoco.
-K-Kiba-kun- mormora con una certa difficoltà mentre gli sottrae la foto dalle mani tremanti.
-Non è come pensi!- cerca di rimediare nascondendola dietro la schiena.
Rimango ad osservarli, troppo curiosa per intromettermi.
-A-Akamaru… vieni, andiamo via- dice imbarazzata allontanandosi con il cane sotto lo sguardo pietrificato di Kiba che protrae una mano verso di lei, inutilmente, per fermarla.
Trattengo una risata e sposto la mia attenzione su di lui –Che cosa hai combinato?- chiedo.
Mi fissa stranito per alcuni secondi –Ah Sakura, non ti avevo visto- dice senza vergogna mentre trattengo un commento spiacevole –Nulla di che- va sul vago.
Inarco un sopracciglio scettica –Non mi pare sia nulla di che- osservo seria trattenendo un ghigno.
Fa un sorriso incerto –Fidati, è una sciocchezza- insiste arretrando di qualche passo.
-Non tenermi all’oscuro!- sbotto camminando a passo deciso verso il poveretto.
-Fatti gli affari tuoi- sibila nervosamente.
Una vena inizia a pulsarmi sulla fronte ampia, sono stufa delle persone che mi nascondono le cose.
-Solo una sbirciatina!- borbotto allungando le mani verso di lui.
-Sta ferma!- la tiene ben stretta tra le dita senza lasciarmi la possibilità di prenderla.
-Che state facendo?- la voce di Kankuro ci fa sussultare, è fermo dietro di noi con altri ninja della sabbia e ci guarda stranito.
-Ciao- saluto incerta facendo un cenno col capo e ricomponendomi.
-Nulla di che- risponde Kiba nascondendo la maledetta foto nella tuta –Piuttosto che ci fai da queste parti? È passato più di un anno dalla tua ultima visita!- chiede curioso sorridendo.
-Ah beh, nulla ho accompagnato mio fratello alla riunione con l’Hokage qualche ora fa, ma a quanto pare la mia presenza non era necessaria quindi…- rimane anche lui sul vago facendomi salire l’ansia.
Il Kazekage si trova a Konoha… una riunione speciale… un’altra a tempo perso o stavolta qualcosa di serio?
Temo per la risposta.
-A che proposito?- oso chiedere avvicinandomi al gruppetto.
Mi fissa per un po’, squadrandomi da capo a piedi –Sakura ma guardati, sei più femminile, a stento ti riconoscevo!- esclama additandomi.
SHANNARO!
Cerco di mantenere la calma, la mia risata la dice lunga –Quindi?- insisto fulminandolo con lo sguardo.
Fa un sorriso tirato, forse un po’ irritato per il mio comportamento –Tutto quello che posso dirti è che alcuni ninja scelti seguiranno l’Hokage domattina verso Suna con noi e Gaara- conclude.
Sono molto più che sorpresa –Ah…- non riesco a dire altro.
Kiba nota il mio improvviso cambio d’umore e interviene –Non avresti dovuto dirlo- osserva severo aggrottando la fronte.
-Scusami tanto ma non capisco- replica serio –Infondo era stata proposta come supporto medico per la missione, cosa c’è che non va? Prima o poi l’avrebbe scoperto e poi non ho rivelato nulla che già non si sapesse- osserva –Il rapporto è stato completato stamattina, tutti hanno ricevuto le direttiva dall’Hokage, Gaara ha valutato le sue scelte e sono state approvate, lei dovrebbe già sapere tutto- lo addita severo.
Kiba porta il suo sguardo su di me –No- mormora –Lei stamattina non è stata chiamata…- mi posa una mano sulla spalla –Non preoccuparti Sakura, non è una cosa tanto grave- cerca di rassicurarmi ma ormai il dado è tratto, tutti lo sanno. Sono l’unica a non capire.
-Voglio sapere di cosa si tratta!- sbotto prendendolo per il colletto della tuta con fare rabbioso –Esigo saperlo adesso!- quasi urlo strattonandolo con forza, facendo uscire tutta la frustrazione trattenuta finora.
Kankuro sospira –Non puoi chiederlo a lui- replica –Devi chiederlo all’Hokage, se lui ti ha tolta dalla missione, lui può spiegarti meglio di tutti perché e soprattutto di cosa si tratta, noi non abbiamo il permesso di divulgare informazioni, metteremmo scompiglio per niente-
Lo lascio andare e mi concentro sul ninja della sabbia –Ma io sono riservata, non lo dirò in giro, ho il diritto di saperlo visto che ero inclusa tra i ninja scelti!- lo supplico con lo sguardo sperando di ricevere ciò che voglio.
Scuote la testa –Sakura smettila di chiedere alle persone sbagliate, vai direttamente dalla fonte, è inutile che insisti- continua imperterrito e con tono calmo mentre io sento una forte agitazione risalire all’altezza dello stomaco, cerco di aggiungere altro ma vengo fermata dal suo sibilo –Basta così- si gira e richiama i compagni di squadra, allontanandosi.
Intanto Akamaru è tornato al fianco del padrone e Hinata supera il gruppo della sabbia, fronteggiandoci –Sakura-san- mormora piano.
La fisso per un po’, indecisa sul da farsi, mi avvicino e sussurro a pochi passi da lei –Non era un sentito dire… tu lo sapevi- per poi allontanarmi a passo deciso.
-Mi dispiace- sento le sue scuse riecheggiare nel vento e infrangersi per il parco, mentre la mia attenzione e tutta concentrata sulla tua maledetta mania di escludermi da qualsiasi cosa, dal recupero di Sasuke, dall’uccisione di Sasuke, dall’aiutare te e Sasuke contro Kaguya… e ora anche da questo.
SHANNARO! Mi metto a correre verso il palazzo degli Hokage, con la voglia pazzesca di prenderti a pugni ma soprattutto di capire che diavolo sta succedendo.





Arrivo davanti all’imponente palazzina, so benissimo che non devo fare scenate…. Voglio solo risposte. Entro e subito raggiungo il piano dell’Hokage, percorro il lungo corridoio a passo deciso mentre vedo l’espressione seria di Rock Lee osservarmi dall’altro lato, sa per cosa sono venuta… sappiamo entrambi che non sarà facile superarlo.
-Ciao Lee- saluto cordiale sfoggiando un sorriso tirato.
-Sakura-san- fa un mini inchino come saluto e rimane impassibile.
-Posso vederlo?- arrivo subito al sodo, porto le mani sui fianchi e resto in attesa della risposta che già conosco.
-Al momento non è possibile, mi è stato chiesto di non far entrare nessuno- replica gentilmente restando al centro esatto della porta.
Mi mordo il labbro inferiore con foga, reprimendo la rabbia, cercando di non sfumare l’unica possibilità di oltrepassarlo –Devo chiedergli qualcosa d’importante per l’ospedale- mento spudoratamente cercando di rilassarmi.
Mi fissa scettico –D’accordo allora… dov’è il modulo dell’ospedale?- chiede senza perdere il sorriso.
Sudo freddo –Che sbadata, l’ho scordato in segreteria- devo mantenere la calma.
-Purtroppo senza autentificazione non puoi passare… lo sai- asserisce incrociando le braccia al petto.
Gli mando un’occhiataccia –Per chi mi hai presa, certo che lo so- rifletto un attimo sul da farsi prima di ritentare –La verità è che non mi ha dato abbastanza dettagli sulla missione per il Kazekage e vorrei capire meglio la situazione- ennesima bugia, ora devo solo sperare che Rock Lee non sia stato ancora informato sulla formazione scelta.
Lo vedo dubbioso, mi fissa serio, forse cerca di capire se dico la verità –Mi pareva di aver capito che eri stata scartata- sussurra incerto –Oppure ha cambiato idea…- vacilla, colgo l’occasione per argomentare –Sì, voleva lasciarmi da parte ma poi ha capito che il mio intervento è necessario al fine di portare a termine la missione, chi meglio di me sa usare le arti mediche? Ino non sarebbe altrettanto brava… serve qualcuno di valido- azzardo il nome di Ino, sperando di non aver toppato.
Mi guarda stupito e capisco di aver fatto centro –Ah sì… mi sembra giusto- dalla sua espressione scioccata riesco a capire che dev’esserci stata una lunga discussione dietro alla mia ammissione e poi cancellazione… la cosa non può far altro che infastidirmi, probabilmente Lee ha ribattuto a mio favore. Sorride –Caspita, sono davvero… ecco… mi fa davvero piacere che alla fine… tu- si interrompe un po’ impacciato e porta lentamente una mano sula maniglia della porta.
-Beh era ovvio che mi avrebbe ammessa, infondo il nemico è piuttosto forte, non bisogna sottovalutare l’importanza di un ninja medico in squadra- mi sento sicura di me, così tanto da iniziare a parlare senza rendermene conto, con aria rilassata, fiera e soprattutto spavalda –Il Kazekage deve proteggere il suo villaggio da minacce simili, e deve poter usufruire dell’aiuto migliore che Konoha possa dargli, non dico che non abbia ninja validi nella sua cerchia ma noi potremmo fiancheggiarli e dargli man forte!- concludo soddisfatta.
Si blocca di colpo mentre la porta si apre di poco, si gira lentamente verso di me e il sorriso si inclina. La mia sicurezza svanisce e ben presto mi rendo conto di aver fatto scattare qualcosa in lui, il dubbio… o peggio, la certezza della mia menzogna.
-Sakura-san…- mormora mentre il movimento della mano cambia, pronta a chiudere quella maledetta porta.
È tardi per riprovarci.
Faccio uno scatto felino e passo accanto a lui che prontamente mi blocca per un braccio –Sakura-san per favore- cerca di farmi ragionare, inutilmente.
Porto un piede in mezzo alla porta semi aperta –Sono stufa- sibilo facendo forza verso l’entrata, nonostante mi stia tenendo ben salda.
-Non devi prenderla a male, c’è un motivo se tu…- le parole cadono nel vuoto, non sento, non voglio sentire, non voglio capire da lui il perché ma da te.
-Lee…- lo fisso lasciando posto a un’espressione di sconforto, rilasso i muscoli e rimango immobile, un chiaro segnale di resa.
Si rilassa quasi subito e la sua presa si fa meno pressante, mi sorride –Sakura-san, non devi preoccuparti- ripete l’ennesima frase che mi sta dando la nausea.
-Ne sono sicura- dico dolcemente ricambiando il sorriso.
La presa si fa sempre più debole.
-Penso che andrò ad aspettarlo a casa per salutarlo- continuo arrendevole facendo un passo indietro, mentre la porta è ancora semi aperta davanti a me.
Appena la sua mano sta per lasciare il mio braccio mi preparo, faccio un altro scatto felino verso la porta e stavolta riesco a entrare aprendola con una spallata sotto lo sguardo sorpreso di Lee che protrae una mano verso di me senza però riuscire a prendermi.
-Naruto!- sbotto poggiando le mani sulla scrivania, trovandola vuota.
La tua sedia e rivolta verso le vetrate e gira su se stessa, la finestra è spalancata, il vento riempie la stanza e fa volare i fogli che stanno danzando davanti ai miei occhi, il sole penetra dalla finestra e mi infastidisce, porto una mano sopra le palpebre e osservo il paesaggio fuori dal tuo ufficio… ed è li che la vedo, la tua figura ora sosta sui tetti, stai correndo… correndo il più lontano possibile da me.
-Sakura-san!- Lee mi si avvicina cautamente, ma non basta la sua presenza a fermarmi. Salto sulla scrivania facendo cadere altre pratiche per terra sotto l’imprecazione di Rock Lee. Mi abbasso di poco per poi fare un altro salto e buttarmi direttamente giù dalla finestra, atterro su una tettoia portando la mano sulle tegole scure per attutire la caduta… poi inizio a correre verso la tua figura. Salto di tetto in tetto, cerco di mantenere un buon ritmo non posso perderti di vista.
-NARUTO!- urlo con tutto il fiato che ho in gola, ti giri a guardarmi e la tua espressione mi spiazza, i tuoi occhi sono freddi il tuo viso è dannatamente serio mentre scendi verso la folla del villaggio per seminarmi.
SHANNARO!
Mi lascio scivolare verso l’estremità del tetto e scatto in avanti finendo sulla strada, la gente mi fissa preoccupata ma non me ne preoccupo e continuo a correre. Mi concentro e cerco di percepire il tuo chakra, non puoi scappare. Vedo la tua zazzera bionda risaltare tra la gente e subito aumento la velocità schivando alla meglio le persone e cercando di non perderti d’occhio.
Corro, senza sosta, senza preoccuparmi dei pettegolezzi, senza freni finendo per sentire tutti i muscoli del corpo farsi pesanti, sento le gambe faticare per lo sforzo… da troppo tempo non mi alleno, da troppo.
-Shannaro…- sibilo cercando di resistere, non sarà una banale corsetta a sfiancarmi.
Svolti l’angolo e scompari, subito prendo la curva e ti seguo finendo però in un vicolo cieco. Salto su un bidone della spazzatura e poi sul tetto e mi guardo in giro, di te non c’è traccia, non sento nemmeno la tua presenza.
Mi porto le mani fra i capelli e impreco lasciandomi cadere a terra. Perché diavolo non vuoi dirmi di cosa si tratta? Perché pensi che debba essere l’unica a non saperlo? Che opinione hai di me?! Perché mi fanno sempre sentire un essere inutile.
Perché questa sensazione d’impotenza continua a perseguitarmi… Perché…
Una serie di flashback si insinua nella mia mente e i ricordi riaffiorano senza che io possa fermarli.
Sakura, grazie
Lo ripoterò indietro’ttebayo!
Sakura non puoi affrontarlo da sola!
Odio le persone che mentono a se stesse!
Sasuke-kun voleva uccidermi…
Sakura-chan non devi preoccuparti, ci pensiamo io e Sasuke!
Tutto quello che posso fare è piangere… che patetica che sono
Tu sei proprio insopportabile
Via dalla mia testa… via…
stringo i pugni scacciando le lacrime e mi rialzo.
Mi sono stufata di piangere.
Mi sono stufata di rimanere a guardare, se è così che la metti… allora farai meglio a prepararti, non lascerò che te ne vada senza avermi dato una spiegazione valida.
Non stavolta.





Sono davanti all’entrata del villaggio, ben nascosta e in attesa. È presto dannatamente presto ma sono qui a più di due ore, pronta a ricevere spiegazioni.
I vecchi team dal 8 al 10 si presentono sulla soglia, tutti pronti a partire, insieme a loro noto anche Sasuke, Karin e Suigetsu.
Tutta questa gente mi preoccupa.
Il mio sguardo passa su tutti loro fermandosi su Ino, la mia migliore amica che è stata dannatamente brava a non far trapelare nulla… poi a Hinata che si guarda furtivamente intorno, nervosa, nascondendosi dietro a Kiba che le sussurra qualcosa di incomprensibile all’orecchio facendola sorridere.
Arriva Kankuro e i suoi, accompagnato da Temari. Si salutano e rimangono in attesa mentre vedo la tua figura vicino a quella di Gaara avvicinarsi.
-Sakura non dovresti spiare- la voce bassa di Kakashi mi fa sobbalzare e mi giro a fissarlo intimorita –Kakashi-sensei… anche lei…- bisbiglio.
Scuote la testa –No, io resto qui a fare le veci di Naruto finché non torna- precisa posandomi una mano sulla spalla –Non credi che se sei rimasta all’oscuro di tutto è perché infondo sei una persona molto cara al nostro Hokage? Così tanto da non volerti coinvolgere- cerca di spiegare il tuo odioso comportamento, ma non attacca.
-Sensei deve smetterla di cercare di controbattere, dopo mesi di discussioni dovrebbe averlo capito che ho la testa dura- sbotto incrociando le braccia al petto.
Mi guarda confuso, cosa alquanto giustificata visto che mi sto riferendo inconsciamente al mini Kakashi che vive nella tua camera.
-Ad ogni modo, scusi ma ho altro a cui pensare- gli sposto la mano con un po’ di arroganza e m’incammino a passo svelto verso il gruppo pronto a partire.
Mi vedi arrivare e inspiegabilmente mi sorridi, voltandoti verso gli altri e chiedendo di aspettare un attimo.
Finalmente mi ritrovo con te, faccia a faccia –Naruto…- mormoro perdendo un po’ di coraggio davanti al tuo sguardo disarmante.
-Sakura-chan, scusa se sono scappato- mi blocchi subito prendendomi le mani fra le tue –Ma c’è un motivo preciso per cui non ti ho scelta- asserisci fissandomi serio.
Aggrotto la fronte e prontamente ribatto –Certo solo perché sono la tua preziosa Sakura-chan e non sia mai che partecipi ad una missione pericolosa!- sbotto artigliandoti le mani.
Scuoti piano la testa –Quella è una ragione ma, non è una cosa coerente, non sarebbe stato giusto da parte mia trattenerti solo per questo’ttebayo- ammetti senza lamentarti della mia stretta.
La mia espressione di rabbia diventa confusa e resto zitta, pronta ad ascoltare.
Ti schiarisci la voce –Devi sapere che a Suna si è creato un gruppo di ribellione contro il Kazekage, ci sono stati degli incidenti negli ultimi tempi e ancora non si sapeva chi fossero i membri… purtroppo si è poi scoperto che la sua cerchia di ninja più fidati siano dei traditori che stavano cospirando da tempo contro di lui per prendere possesso della sua carica ma non solo…- prendi un po’ di tempo prima di proseguire –Quindi da come avrai capito non si scherza, si sono alleati al gruppo altre persone, alcune purtroppo le conosciamo bene… non mi soffermo sui dettagli ma la situazione è piuttosto critica… fortunatamente sono in buoni rapporti con Gaara e quindi ha potuto contare sul mio sostegno, in più abbiamo un’informazione estremamente importante che potrebbe però non essere del tutto vera, almeno lo speriamo altrimenti…- fai un’altra pausa, stavolta indeciso sul da farsi –Beh, almeno questo posso tenermelo per me… in ogni caso dobbiamo aiutare il villaggio della sabbia- concludi.
Annuisco piano, cercando di frenare la curiosità riguardante “l’informazione non certa” che potrebbe essere il vero motivo per cui debba preoccuparmi ancora di più di quanto già non lo sia.
-E qui arriviamo a te- prosegui –Non posso assolutamente lasciarti venire con noi- asserisci –So che sto mettendo in pericolo la vita dei miei fidati compagni nonché amici, so che è comunque un motivo egoista… ma non puoi venire perché tu sarai la donna con cui vorrò mettere su famiglia, la persona più importante insieme ai miei compagni, la ragazza che mi ama e che al mio ritorno mi accoglierà quando tornerò a casa… perché sei tu la mia casa- ti inginocchi e mi tieni una mano fra le tue –Sakura-chan, grazie a te mi sono posto un obiettivo per cui non morire… prometto che al mio ritorno ti sposerò- esclami serio –Non morirò finché non ti avrò sposata’ttebayo!-
Una sensazione di stupore e gioia mi invade, non riesco subito a rispondere, sento gli occhi farsi lucidi, ma trattengo le lacrime, non mi vedrai piangere prima di partire.
Senza pensarci un attimo ti prendo per il colletto della tuta strattonandoti verso di me –Che motivo pessimo… BAKA!- urlo prima di lanciarti verso le mie labbra che si scontrano con le tue, semi aperte per lo stupore.
Ti abbraccio forte mentre una piccola lacrima scappa, riuscendo a scendermi sulla guancia rossa per l’imbarazzo. Mi allontano di poco e porto la bocca vicino al tuo orecchio sussurrando –Ti aspetto all’altare… baka-
Ricambi l’abbraccio stringendomi forte a te –Te lo prometto- mormori.
Rimaniamo immobili, assaporando i pochi secondi che ci rimangono prima della tua partenza verso l’ignoto.
Non vedo Kiba che porta un braccio sulle spalle di Hinata, attirandola coraggiosamente a se senza che lei ribatta, facendole posare il viso sul suo petto. Non vedo Sai sbucare da dietro Ino e sorriderle incoraggiante, mentre lei gli posa un bacio sulla guancia. Non vedo Shikamaru stringere la mano a Temari, Rock Lee scambiarsi un sorriso d’intesa con TenTen che trattiene Neji per un braccio, intento a guardar male Kiba.
Non vedo Sasuke rivolgere lo sguardo verso la casa di Midori ne tanto meno Karin accennare un leggero sorriso verso Suigetsu.
Non lo vedo ma sento che in questo villaggio ci sono molte persone come te che vorrebbero sistemarsi e tornare vive per mettere su famiglia.
E soprattutto ci sono molti amici con cui voglio condividere momenti felici, che voglio rivedere sani e salvi.
Sciolgo l’abbraccio e ti do un ultimo bacio prima di augurare a tutti buon viaggio.
Ti giri verso gli altri, pronto a partire.
-Bene ragazzi… andiamo a prenderli dattebayo!- alzi il pugno in aria seguito dall’urlo generale di tutti.
Sorrido verso il gruppo che si appresta ad andare e prima di vederli sparire del tutto sento l’ansia assalirmi. Kakashi si ferma accanto a me e mi porta una mano sulla spalla –Andiamo Sakura, ci sono tante cose da fare prima del loro ritorno… e soprattutto devi essere forte quando presterai loro soccorso- sussurra cautamente.
-È solo che vorrei tanto andare con loro, perché qui in qualche modo mi sento inutile- sospiro, ripetendo sempre la stessa lagna.
Sorride sotto la maschera scura –Inutile? Vuoi forse abbandonare i poveri pazienti dell’ospedale? Abbiamo bisogno di te qui, Ino è andata via e tu sei uno dei nostri ninja medici migliori!- sbotta allegramente spingendomi verso il villaggio.
-Kakashi-sensei… grazie- sorrido dando un’ultima occhiata all’entrata vuota.
Promettimi che tornerai… Naruto.





Angolo dell’autrice
Hello! :D
Da un sacco che non ci si vedeva vero?
Per l’idea del capitolo ringrazio Lega4e e Lady Igraine, grazie mille per avermi supportato e soprattutto sopportato in questo periodo di crisi NaruSakuriana!
So che è un po’ diverso dal solito ma a me piace chiudere con un certo effetto xD NO, manca un solo capitolo e poi è finita (Affrettatevi amici da casa! L’offerta sta per scadere! Chiamate lo 0-800xxxx è potrete ricevere anche voi il maggiordomo Sasukkia direttamente a casa vostra! La prima telefonata riceverà in omaggio Narutto l’apri porte sempre pronto a servirvi! Dove c’è una porta chiusa… mancano evidentemente le chiavi).
Spero come sempre che la ff continui a piacervi e che questo capitolo vi sia piaciuto!
Non sono ancora pronta per le battaglie quindi Sakura gioca in casa v.v xD
Grazie a chi continua a seguire questa mia pazzia e chi lascia una recensione! Anche chi legge senza lasciarla ed ovviamente chi ha inserito la storia tra le seguite/ricordate/preferite.
UN BACIONE NekoKya :* :3

PS: Ho avuto un momento di riappacificazione con me stessa dove cercavo foto dolciose di Sakura e Hinata (come amiche) … ho trovato immagini scioccanti e perverse che fanno una cippa a tutte le fan art NaruHina e NaruSaku ecc. ecc.… non esagero… il SakuHina invaderà il mondo! O_O ma per il momento mi piacerebbe ricordarle così:

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Capitolo 34
*** Ogni inizio ha la sua fine ***


Sono passati quattro lunghi mesi dalla tua partenza, non saprei dire con esattezza quando ho smesso di contare i giorni ma so solo che l’ansia si fa sempre più pressante rendendo il lavoro l’unico rifugio dai brutti pensieri. Mi lego i lunghi capelli in un’alta coda di cavallo e indosso il camicie bianco sistemandomi la targhetta con il nome sul lato destro, cercando di raddrizzarla.
Chiudo l’armadietto a chiave e me la infilo in una piccola tasca interna prima di avviarmi a passo svelto fuori dagli spogliatoi, dirigendomi subito verso la reception.
Sai è appoggiato al bancone bianco, gli occhi persi in un libro dal titolo ambiguo. È diventata un abitudine ormai vederlo quasi ogni giorno ad aspettarmi al centralino.
-Cerchi qualcuno?- dico ironica affiancandolo e posando le mani sui fianchi.
Chiude il libro di scatto e sorride fissandomi per un attimo con i suoi inquietanti occhi scuri –Una dottoressa dall’aria arrogante- risponde gioviale –Ho letto che la lontananza dal proprio amato può rendere le donne suscettibili e facilmente irritabili- inizia uno dei suoi discorsi da strizzacervelli che mi tocca sorbirmi ogni santa volta che lo incontro –Nel tuo caso direi che è evidente la mancanza di Naruto… sei sempre così fredda con me- commenta senza scomporsi.
Faccio un sorrisetto tirato e scuoto piano la testa mentre chiedo una cartella medica a un’infermiera –No ti sbagli, sono sempre fredda con te- sibilo –Non stai ricevendo nessun trattamento speciale, fidati- prendo una penna e i documenti per poi incamminarmi verso l’ascensore.
-Sakura-san dovresti smetterla di parlarmi così, in questo momento sono l’unico amico che ti sta più vicino- osserva entrando velocemente con me nell’ascensore.
Premo il pulsante del terzo piano con un po’ troppa forza –Dato che quasi tutti sono partiti direi che è ovvio- gli faccio notare.
-Proprio per questo dovresti essere più cordiale, potrei abbandonarti- mi manaccia con il solito sorrisetto beffardo.
Ammetto che è divertente punzecchiarlo e quasi mi scappa una mezza risata –Hai ragione… scusami- sospiro dandogli una pacca sulla spalla –In più non dovresti parlare solo di me, infondo anche Ino è partita… e per quanto siamo preoccupati per tutti direi che tu concentrerai i tuoi pensieri su di lei- cambio argomento uscendo nel corridoio.
-Certamente, ma sono sicuro che se la sta cavando bene… sarebbe inutile stare qui a struggersi per l’ansia- mormora.
Annuisco e porto una ciocca sfuggita dall’elastico dietro l’orecchio –Spero solo che tornino presto… è da un mese che non ricevo più notizie- sospiro fermandomi davanti a una porta.
Sai mi sorpassa e si affaccia ad una finestra poco distante –A dire tutta la verità- si interrompe un attimo, facendo passare pochi secondi i quali mi da le spalle e sembra parecchio pensieroso –Non sono venuto per annoiarti come sempre- precisa voltandosi di poco e guardandomi dritto negli occhi, mettendomi non poca ansia –In realtà delle visite di routine dovresti occupartene in un altro momento- si avvicina prendendomi la cartella dalle mani –Perché loro sono tornati circa mezzora fa- conclude facendomi cenno di seguirlo.
Rimango paralizzata per qualche istante, prendendo coscienza della notizia appena ricevuta, sento una scarica di adrenalina percorrermi il corpo e una voglia pazzesca di urlargli contro per non avermelo detto subito, anzi di rimproverare tutta l’equipe per non aver proferito parola.
-Come mai non sono stata informata subito?!- sbotto prendendolo per il colletto della tuta, mentre il suo sorriso si accentua senza un apparente motivo.
-Mi è stato chiesto di aspettare- risponde tranquillamente –Prima volevano essere sicuri di sistemarsi- lo lascio andare cercando di mantenere la calma.
-D’accordo- faccio un lungo respiro –Fammi strada- sorrido dimenticandomi presto della rabbia e lasciando posto al desiderio irrefrenabile di rivederli tutti sani e salvi.
Mentre saliamo un paio di piani, perché di aspettare l’ascensore non se ne parla, sento il cuore martellarmi in petto come se potesse saltare fuori da un momento all’altro.
-Sono tornati tutti vero?- chiedo ansiosamente giocherellando con il camice.
-Diciamo di sì- mi si gela il sangue -Interi più o meno- mormora facendomi sussultare.
Aumento il passo e lo affianco –Come sarebbe? Cosa intendi dire?- inizio a tempestarlo di domande che non vengono considerate.
-Sai insomma- sbotto finendo per sbattergli contro, non mi ero accorta che si era fermato.
Mi ritraggo velocemente mugugnando qualcosa che dovrebbe significare “scusa”.
-Eccoci qui- prende con decisione la maniglia di una delle stanze più grandi dell’ospedale ed entra subito seguito da me.
Appena entro noto Kakashi e Tsunade parlottare in mezzo alla stanza mentre una fila di letti è occupata da alcuni compagni.
-Ah Sakura- mi saluta l’ex Hokage facendomi segno di avvicinarmi.
Nonostante la voglia di cercarti in mezzo a tutta questa gente sia più importante, vado verso di loro e saluto entrambi.
-Immagino tu voglia subito parlare con i tuoi amici, ma ritengo sia importante discutere prima- precisa posandomi una mano sulla spalla –La missione del nostro coraggioso Naruto ha portato buoni risultati sebbene la questione non sia stata esattamente risolta- spiega tornando seria –Purtroppo alcuni membri della ribellione sono scappati e non si sa tutt’ora dove siano finiti nonostante i ninja della sabbia siano ancora sulle loro tracce- sospira –Credo che il Kazekage debba stare ancora in allerta ma grazie all’aiuto del villaggio della foglia per ora non deve più preoccuparsi- conclude soddisfatta.
-Tuttavia alcuni ragazzi hanno riportato ferite da non sottovalutare- interviene Kakashi spegnendo l’entusiasmo generale –Anche se non mortali… non per tutti- il suo sguardo si fa cupo e sento una stretta al cuore.
-Come sarebbe?- chiedo con voce tremante.
Distoglie lo sguardo –Purtroppo abbiamo subito una perdita- mormora spostandosi di poco e indicando una tenda tirata infondo alla stanza.
Rimango paralizzata, nonostante tutti i letti abbiano le tende tirate sapere che dietro a quella ci sia un cadavere mi fa raggelare il sangue e soprattutto mi fa realizzare che uno dei miei amici non c’è più… ho paura a scoprire chi.
Ci avviciniamo alla postazione dove si inizia a sentire una ragazza che piange copiosamente.
Tsunade scosta di poco il tendaggio rivelando la figura di Hinata inginocchiata davanti al letto con la testa china su di esso, il volto rigato dalle lacrime e gli occhi rossi, le mani tremanti stringono forte il lembo di stoffa nero che copre il cadavere.
-Neji nii-san…- mormora a fatica. Poco distanti da lei ci sono Rock Lee e TenTen, il primo girato di schiena e tremante per i singhiozzi causati dallo stesso dolore, la seconda con il viso coperto dalle mani… nello stesso stato.
Faccio qualche passo indietro e la tenda viene richiusa davanti ai miei occhi.
Non riesco a dire una parola, forse non ho nemmeno il diritto di proferirla, chi sono io per dire “Mi dispiace”? Non ero così vicina al giovane Hyuga… nonostante la brutta situazione è meglio se rimando le condoglianze in un momento più opportuno, non hanno bisogno di altre persone che gli ricordino la perdita del ragazzo… anche se la cosa mi dispiace.
Era un bravo ninja nonché un premuroso cugino.
-È successo per proteggere Hinata che a sua volta voleva proteggere Naruto- mormora Tsunade senza prolungarsi in ulteriori spiegazioni.
-Mi dispiace- sussurro distogliendo lo sguardo, ancora incredula per la brutta notizia.
Il destino ha preso con se un altro compagno… non si ci può mai rilassare.
Restiamo in silenzio per alcuni attimi.
Kakashi mi da una pacca sulla spalla –So che non è opportuno cambiare argomento ma… credo che tu debba andare a far visita al tuo futuro sposo- accenna un sorriso sotto la maschera.
Annuisco e ricambio con decisamente meno brio, per poi allontanarmi e iniziare a girare per la stanza alla ricerca del tuo letto.
Sento una voce squillante e parecchio contrariata provenire dall’altro lato della camera e ci metto poco a riconoscere la chioma rossa di una Karin alquanto rabbiosa che rinfaccia ogni singola mossa sul campo di battaglia a un Suigetsu bendato quasi da capo a piedi che ascolta parecchio annoiato.
Mi sfugge un sorrisino e decido di non disturbarli.
-Sono così felice di rivederti- la voce gioviale di Midori mi fa sussultare e senza pensarci due volte mi accingo a sbirciare, scostando di poco il tessuto verdognolo.
Midori è seduta accanto a un Sasuke dal torace interamente fasciato e la faccia abbastanza concia da farmi preoccupare.
-Non è passato poi molto- mormora facendo il finto duro come suo solito.
Alza gli occhi verdi al cielo e trattiene un sospiro –Andiamo… non sei contento di rivedermi?- chiede dolcemente sorridendo.
-Tsk- arrossisce leggermente e distoglie lo sguardo imbarazzato –Non fare la presuntuosa- sbotta.
Scuote i lunghi capelli scuri, sconsolata –Sei sempre il solito… non posso proprio sperare in qualcosa di più suppongo- ridacchia dandogli un bacio veloce sulla guancia che lo fa decisamente arrossire.
-Non mi pare un luogo adatto per fare certe cose- sibila irritato, o forse è la vergogna a parlare.
-E dove sarebbe adeguato? A casa tua?- lo punzecchia beccandosi un occhiataccia.
-Può darsi- azzarda prendendola alla sprovvista.
Si porta una mano sulla bocca e reprime una risata prima di buttargli le braccia al collo –Smettila di fare l’orgoglioso e lasciati andare- esclama abbracciandolo forte.
Sasuke sorprendentemente sorride posandole un braccio intorno alla vita –D’accordo se questo ti farà calmare- mormora.
Lascio andare la tenda, leggermente rossa in viso, e mi riprometto di perdere il brutto vizio di farmi gli affari altrui.
Marcio a passo spedito fra i compagni di squadra, intravedo Ino seduta sul letto insieme a Sai che spulcia il suo libro, Kiba e Shino con qualche fasciatura parlare tra di loro, Shikamaru e Temari disinfettare una ferita sul faccione di un Choji alquanto agitato e infine la tua testa a porco spino spiccare fra le ombre di una tenda.
Mi infilo nella tua postazione senza tanti complimenti e finisco per trovarti sdraiato sul letto con il torace fasciato e la testa coperta da una benda.
-Sakura-chan!- esclami facendomi un largo sorriso che non ricambio.
Tutta la felicità si tramuta presto in ansia che sovrasta ogni mio pensiero… nonostante questo qualcosa scatta dentro di me e finisco inevitabilmente per scoppiarti a piangere in faccia mentre ti abbraccio senza troppa forza.
-Finalmente sei tornato- sussurro felice.
Non reagisci subito, ma sento il tuo cuore aumentare i battiti e un attimo dopo mi cingi la vita con forza –Sakura-chan… sono contento di rivederti’ttebayo- sussurri posandomi un bacio sulla testa.
-Mi sei mancato tanto- dico alzando lo sguardo verso il tuo.
-Anche tu, ma come promesso sono tornato’ttebayo- replichi dolcemente avvicinando il viso al mio, subito chiudo gli occhi e lascio che le nostre labbra si incontrino.
Mi scosto di poco -Sono contenta che siate tornati… quasi tutti- sospiro sentendo le lacrime scendere senza freni.
-Già… non avrei mai creduto che potesse morire davvero qualcuno… ma infondo siamo ninja, anche questo fa parte dei rischi… forse ero troppo sicuro di me, convinto che sotto la mia guida nessuno sarebbe morto… che stupido sono, davvero un immaturo- sibili cambiando subito umore e distogliendo lo sguardo.
Il rimpianto è palese sul tuo viso, riesco a specchiarmi nei tuoi occhi chiari che non nascondono il dolore che vorresti far uscire… ma che non osi mostrare.
La debolezza non è un lusso che ci si può concedere quando la nostra vita potrebbe essere sempre appesa a un filo, soprattutto se nasci come ninja, eppure siamo esseri umani, le lacrime non possono essere trattenute per sempre.
Forse di quest’ultimo punto ammetto di aver abusato… ma non posso cancellare la mia debolezza e tu non puoi nascondere per sempre la tua.
-Non dire così- ti poso entrambe le mani sulle guance, obbligandoti a guardarmi –Tu sei un ottimo Hokage e la tua maturazione è evidente, ti sei sempre preoccupato per gli altri, hai sempre dato il meglio di te… non è colpa tua se Neji è morto- cerco di rincuorarti, ma in risposta mi afferri un polso bruscamente, allontanandomi.
-Tu non c’eri, non puoi sapere com’è andata… sono stato sciocco e ho lasciato che i miei compagni mi difendessero… - il tuo viso si fa cupo e il tuo corpo trema di rabbia.
-Hai ragione io non c’ero…- mormoro senza aggiungere altro.
Shannaro… sono davvero una stupida.
Ho parlato senza riflettere, non riesco proprio a vederti in questo stato.
-Non voglio litigare Sakura-chan… è solo che la verità la conosce solo chi era presente- cerchi di farmi sentire meno inetta.
-Però io c’ero- la voce bassa di Hinata ci fa sussultare, fa la sua entrata avvicinandosi al letto, non l’abbiamo sentita arrivare.
-Naruto-kun, non è colpa tua se Neji-san è morto- osserva seria mentre ti fissa con determinazione, gli occhi arrossati ma privi di lacrime.
-Ne abbiamo già parlato Hinata- ribatti testardo –Non provare a dire il contrario, anche tu hai rischiato grosso per colpa mia- continui.
-Smettila di darti colpe che non hai!- sbotta corrucciando la fronte -Io ho voluto mettere a rischio la mia vita per proteggere il ragazzo che ho sempre ammirato, che mi ha sempre dato la forza di andare avanti, il ragazzo solo che veniva evitato da tutti ma che donava più di chiunque altro!- esclama –E non lo dico perché ero innamorata di te ma perché chiunque dei tuoi compagni di squadra avrebbe fatto lo stesso, tu hai sempre dato il massimo per aiutare gli altri, per dare sostegno morale quando in realtà eri tu ad averne davvero bisogno! Sei sempre stato la nostra guida, la nostra motivazione e il nostro esempio nonostante non te ne rendessi conto, posso tranquillamente parlare a nome di tutti i presenti, chiunque avrebbe rischiato la vita per te Naruto-kun, perché tu sei l’amico e l’alleato più prezioso al mondo!- conclude senza vergogna, con una determinazione davvero ammirevole e la sincerità che trapela dai suoi occhi viola non può che colpirmi nel profondo.
-Se Neji-san è morto è perché purtroppo non ho pensato che il mio amato cugino avesse il dovere morale e affettivo di proteggermi- i suoi occhi si fanno lucidi –So che non bisogna incolpare nessuno perché di fatto Neji-san ha preso la sua decisione da solo… però… se proprio dobbiamo trovare il suo assassino… allora mi prenderò io tutta la responsabilità perché di fatto sono io il motivo che l’ha spinto a sacrificarsi, non solo tu- scoppia a piangere nuovamente, cercando disperatamente di trattenersi ma senza risultato.
Distogli lo sguardo senza protestare, anche se si vede che vorresti farlo ma per rispetto della piccola Hyuga resti in silenzio.
-Hinata…- allungo una mano verso di lei ma mi respinge gentilmente.
-No… volevo solo che Naruto-kun smettesse di darsi una colpa che non ha… scusatemi- sparisce com’è apparsa, lasciando dietro di se il dolore di una perdita.
Rimaniamo in silenzio, scossi.
-Mi dispiace…- abbassi lo sguardo, sentendoti forse ancora più in colpa dopo averla vista piangere.
Ti accarezzo una guancia –Ora basta, l’hai sentita… per lei è un momento difficile ma nonostante questo è venuta a rincuorarti anche se la prima a dover essere rassicurata è lei stessa- commento –Ha dimostrato di essere diventata la ragazza forte e determinata che il suo amato cugino avrebbe sempre voluto vedere… la futura erede degli Hyuga ha parlato, ora basta piangersi addosso… dobbiamo lasciarle il tempo di sfogare il dolore… e di riprendersi- concludo.
Annuisci piano senza però ribattere.
Non aggiungo altro e mi metto all’opera, aiutando dove è necessario.





Il funerale di Neji Hyuga è decisamente duro da affrontare, ma una degna sepoltura è il minimo.
Il clan Hyuga si è riunito in religioso silenzio e ha pregato la morte di un valido membro ormai perduto.
Hinata non ha proferito parola, è rimasta immobile, rigida e composta, davanti alla tomba del cugino. Il viso pallido e asciutto, gli occhi puntati sul nome inciso nella lapide, lo sguardo triste e malinconico di chi sa che prima o poi deve lasciarsi tutto alle spalle.
Il vestito nero la rende ancora più pallida e minuta, le dona un aria spettrale che accentua il suo stato sofferente.
Kiba le stringe la mano con forza cercando di infonderle coraggio mentre resta in assoluto silenzio.
Anche tu sei vicino a lei, la mano nella sua, stesso gesto d’incoraggiamento, stessa solidarietà.
Io ti sono accanto, silenziosa come tutti. Non ti sfioro, ho paura di intromettermi in un gesto di forza che solo chi ha vissuto il momento può permettersi. Forse sono esagerata ma credo che sia giusto lasciare spazio a chi ha sofferto maggiormente, anche se la sua scomparsa rattrista molto anche me.
Il pomeriggio passa lento, tra pianti e preghiere, per ricordarci del gesto di coraggio e amore che ha dimostrato un ragazzo dal cuore d’oro.





I mesi passano in fretta e siamo arrivati ad Agosto, uno dei periodi più caldi di sempre.
Sto sistemando gli ultimi preparativi per il mio matrimonio che è ormai alle porte, ancora non ci credo che sta accadendo davvero.
Dopo il periodo di lutto è stato difficile tornare alla vita di tutti i giorni, soprattutto per il clan Hyuga, ma alla fine il ricordo di Neji ha preso il suo posto senza più rimpianti.
È da più di una settimana che mia madre fa avanti e indietro da casa mia per intromettersi in ogni singola decisione presa… non voglio una cosa sfarzosa, voglio solo passare una bella serata con i miei parenti e amici fidati.
Mi dirigo a passo svelto verso l’armadio della camera da letto e lo apro con uno scatto secco rivelando il kimono di seta rosso fiammante appeso al centro di esso. Percorro con lo sguardo i fiori rosa ricamati con cura per tutta la lunghezza del tessuto e il pensiero che questo bellissimo vestito mi accompagnerà durante la cerimonia del nostro matrimonio mi fa arrossire. Sta succedendo davvero…
Prendo un lungo respiro e cerco di calmarmi, ho sempre pensato che mi sarei sposata con Sasuke-kun ma sapere che il futuro mi ha riservato altro mi rende stranamente felice, infondo la mia vita non era poi così scontata alla fine.
Sposarmi proprio con te, se potessi tornare indietro nel tempo e raccontarlo alla me stessa di 12 anni penso che mi avrebbe urlato addosso di tutto.
Rido al buffo pensiero e chiudo le ante.
Meglio una vita ricca di sorprese che una pianificata nei minimi dettagli.
Due braccia forti m’imprigionano circondandomi la vita, sussulto leggermente ma mi rilasso subito posando le mani su di esse.
-Proprio non ti piace usare la porta- commento divertita sorridendo.
-Credo che rispondere sia scontato- sussurri al mio orecchio mordicchiandolo.
Mi dimeno un po’ –Mi fai il solletico- ribatto trattenendo una risata.
-Cosa stavi guardando? Il vestito’ttebayo?- chiedi curioso allungando una mano verso l’armadio.
Ti blocco subito rigirandomi fra le tue braccia e afferrandoti il viso fra le mani –Non osare aprirlo… voglio che sia una sorpresa- dico seria mentre sento la mano tornare a cingermi la vita.
-Come vuole la mia futura mogliettina- gongoli nel dirlo e arrossisci vistosamente.
-Bravo- ti do un bacio leggero sul naso.
-Temo che sarò un uomo sottomesso per tutta la vita- fingi di lamentarti.
Inarco un sopracciglio scettica –Non mi pare di essere una dittatrice, al contrario… riesci sempre ad averla vinta- mormoro spostando le mani verso le tue spalle e intrecciandole dietro il tuo collo.
-Perché so come sciogliere la terribile donna di ghiaccio- ridacchi ignorando la mia occhiataccia.
-Non sono mica una donna terribile!- sbotto mettendo il broncio. Scuoti piano la testa –Non ho mai pensato che tu lo fossi… sei semplicemente la ragazza vivace e un po’ manesca di cui mi sono innamorato anni fa… e se ti si conosce bene la tua dolcezza non può di certo sfuggire- sussurri avvicinando le labbra alle mie.
Sorrido sulle tue prima di ricambiare il bacio.
-Beh anche tu non scherzi in quanto a baka- replico facendoti la linguaccia.
-Sakura-chan- ora sei tu a guardarmi male.
-Ma l’apparenza inganna… sei un baka molto coraggioso e altruista, forse un po’ troppo ingenuo ma… ti amo anche per questo- ti attiro nuovamente verso il mio viso senza lasciarti il tempo di replicare.
-Sakura-chan- cerchi di parlare tra un bacio e l’altro –Mi stavo chiedendo- non ti do molta tregua –Sei consapevole del significato della prima notte di nozze… vero?- sento il viso prendere letteralmente fuoco e prima che tu possa riacciuffare le mie labbra ti blocco.
-Certo- rispondo tranquillamente sorridendoti.
-Sai che non ti forzerei mai a fare nulla che tu non voglia- ti poso un dito sulle labbra, zittendoti.
-Ti sto per sposare perché ho capito di amarti, prima ero insicura e spaventata… ma ora che i miei sentimenti sono chiari e soprattutto ora che ho capito quanto sei importante per me non ho intenzione di rovinare tutto, ci tengo davvero a te e voglio che la nostra relazione come marito e moglie sia completa perché solo così posso dimostrarti quanto ti amo- le parole escono da sole sovrastando l’enorme imbarazzo che provo a confessarti questi miei sentimenti impacciati.
Non distolgo lo sguardo dal tuo che si è fatto subito più intenso.
Mi accarezzi una guancia –Sakura-chan… credo che potrei scoppiare dalla felicità- replichi serio –Non avrei mai sperato tanto… ci stiamo per sposare e tu mi stai davvero rendendo l’uomo più felice del mondo’ttebayo!- esulti stringendomi forte a te, prendendomi un po’ alla sprovvista.
-B…baka non dire cose così imbarazzanti- sussurro a fatica ricambiando però l’abbraccio.
-Tu sei stata più imbarazzante di me- replichi sorridendo.
Mi allontano un po’, giusto il poco che basta per guardarti negli occhi –Giusto…- ricambio il sorriso –Sono davvero contenta che sia andata a finire così- commento sincera –Ma non montarti troppo la testa- ti faccio l’occhiolino.
Annuisci –Non preoccuparti, sto cercando di trattenermi dal diventare esagerato- confessi.
I tuoi occhi si spostano dai miei verso la mia fronte spaziosa e ti vedo diventare stranamente pensieroso.
-Qualcosa non va?- chiedo confusa, convinta che avresti ripreso a baciarmi.
-Stavo pensando a un vecchio ricordo di tanti anni fa… a quel tempo ero a tanto così dal baciarti- rifletti ad alta voce.
Cerco di rievocare il ricordo –Non capisco…- sospiro –Quando mai?-
Ti schiarisci la voce e mi guardi dritto negli occhi prima di pronunciare delle parole che non mi sarei mai aspettata di udire da te –Che bella fronte spaziosa che hai, mi viene voglia di baciarla-
Non capisco subito il significato di quella frase che mi ripetevo spesso da piccola sognando di sentirla dire da Sasuke-kun che alla fine mi aveva davvero sorpresa pronunciandola, ma poi pian piano mi accorgo di quanto in effetti fosse stato strano il suo comportamento e del fatto che avesse aggiunto “Almeno questo è quello che direbbe Naruto”.
Spalanco di poco gli occhi e ti fisso incredula sotto il tuo sguardo divertito –Non ci credo…- sussurro –Eri tu-
Annuisci piano –Non era stata una delle mie uscite più brillanti ma… in quel momento ho capito perché tu mi piacessi così tanto’ttebayo- mormori con un po’ d’imbarazzo.
Non riesco a trattenere una risata –Oddio… per tutto questo tempo ho pensato che Sasuke-kun quel giorno volesse realmente baciarmi e invece… invece eri tu! Dannazione avresti dovuto dirmelo subito! La maggior parte delle mie illusioni si erano create a causa di quel malinteso!- osservo dispiaciuta.
Sospiri –Mi avresti ucciso se te l’avessi detto- commenti-
-Anche questo è vero- distolgo per un attimo lo sguardo prima di riportarlo nuovamente su di te –Però sai…- prendo un lungo respiro –Non mi dispiace affatto sapere che fossi tu- sorrido –Anzi… la cosa mi rende estremamente felice- confesso.
Ti vedo un po’ sorpreso dalle mie parole ma torni subito sereno –Che ne dici se ora mi donassi il bacio che ho cercato di rubarti anni fa?- chiedi malizioso.
-Ma mi pare che tu ne abbia già ricevuti molti- osservo divertita.
Fai spallucce –Non ne avrò mai abbastanza- sussurri prima di baciarmi.
Sono contenta che nonostante il mio pessimo carattere tu ti sia innamorato di me sovrastando ogni avversità e riuscendo a farmi scoprire quanto può essere bello stare con qualcuno che ti ama davvero.
Grazie Naruto.





Il grande giorno è finalmente arrivato, sono nervosa e molto ansiosa ma non vedo l’ora di diventare la signora Uzumaki.
Il solo pensiero m’imbarazza.
Sono davanti alla porta d’ingresso, pronta per andare a sposarmi. Ino è da parte a me, vestita a dovere per il grande evento, che mi sistema con cura la crocchia di fiori e pendenti che mi tiene in alto i vaporosi capelli rosati, anche se alcune ciocche mi ricadono inevitabilmente sul viso.
-Sei bellissima fronte spaziosa- commenta quasi commossa guardandomi da cima a fondo.
Arrossisco vistosamente –Grazie Ino-pig, anche tu- sussurro facendo per abbracciarla, ma mi frena subito.
-Ti ho preparata così bene che non posso proprio permetterti di rovinarti il vestito e in più il mio stato intralcerebbe l’impresa- osserva accarezzandosi dolcemente il pancione.
Sorrido comprensiva –Hai ragione- il mio sguardo passa dal suo viso sereno al vistoso fagotto che porta in grembo, sono davvero felice dell’unione tra lei e Sai.
-Sakura-san vieni un attimo qui!- Hinata, vestita di tutto punto e con i capelli raccolti in uno chignon, mi trascina per un braccio verso la specchiera del bagno –Ti stavi dimenticando un ornamento importantissimo- precisa allegramente prendendo la famosa spilla a forma di loto argentata che mi avevi regalato lo scorso natale.
-Giusto!- sospiro –Grazie Hinata- le sorrido nello specchio mentre me la sistema con cura.
-Figurati, non sfugge niente al mio occhio attento- ricambia il sorriso con brio.
Mi fisso ancora un po’ incredula, le mie amiche mi hanno aiutata moltissimo e l’immagine allo specchio è molto più curata dell’originale il che mi strappa una risata.
-Cosa c’è?- chiede Ino sbucando da dietro Hinata.
-Nulla… stavo pensando che sarà probabilmente l’ultima volta che la gente mi vedrà così ben truccata e pettinata- esclamo parecchio divertita.
Hinata fissa stranita Ino che in tutta risposta le fa segno di lasciar perdere –Beh non è il momento di ridere… non osare rovinare il trucco!- mi minaccia stringendomi bene la cintura.
-Allora quanto ci vuole? Sapete che ore sono?!- sbotta TenTen dall’ingresso mentre si sistema la lunga treccia castana su un lato.
-Arriviamo!- urla la piccola Hyuga prendendoci per mano e correndo verso la porta d’entrata.
-Non vi scaldate troppo vorrei che arrivassimo presentabili!- sottolinea per l’ennesima volta la mia migliore amica.
-Ti preoccupi troppo Ino-pig- ridacchio alla sua espressione stizzita.
L’agitazione mi assale nuovamente mentre ci avviamo insieme ai miei genitori al tempio degli Uzumaki.



Arriviamo giusto in tempo per il rito di benedizione, ti vedo davanti all’entrata del tempio, teso come una corda di violino e decisamente… sbagliato!
Noto con una certa confusione che indossi la tua solita tuta, o forse una delle migliori, con la consueta giacca da Hokage. Dove hai lasciato il kimono tradizionale?!
Rilassati Sakura è un dettaglio dannatamente irrilevante…
Ti affianco sotto lo sguardo eccitato dei presenti.
Sento il tuo sguardo posarsi su di me per tutto il rito e la cosa mi mette ancora più in agitazione, finalmente entriamo nel tempio della tua famiglia e per un breve attimo le nostre mani si sfiorano sussulto per la sorpresa mentre sento dei brividi percorrermi tutto il corpo. Devo rilassarmi.
Mentre il sacerdote inizia a dare le consuete benedizioni poso gli occhi sulla tua figura e noto che ricambi lo sguardo con la coda dell’occhio.
-Che succede?- sussurro a voce bassissima sperando ardentemente che la voce dell’uomo sovrasti la mia.
Deglutisci per poi sbiascicare qualcosa che dovrebbe essere un “Sei bellissima”.
Arrossisco vistosamente e torno a fissare il banco davanti a me.
Restiamo in silenzio fino alla fine per poi scambiarci le fedi, con movimenti impacciati ma decisi, per poi suggellare la nostra unione con un bacio che mi fa quasi dimenticare la situazione in cui mi trovo.
Usciamo dal tempio con al seguito i nostri amici e i miei genitori, sono ancora troppo emozionata per rendermi conto di essere diventata tua moglie.
-Congratulazioni ai novelli sposi!- esulta Kakashi sbucando dietro di noi e posandoci le mani sulle spalle facendoci sussultare per la sorpresa.
-Grazie sensei- replichiamo sorridendo.
-Mia figlia non diventerà una zitella- mia madre deve sempre rovinare tutto.
Sospiro e annuisco –Esatto mamma… evviva- sibilo mentre il sorriso si inclina.
-Mebuki per favore, almeno al suo matrimonio- mi viene in aiuto mio padre riprendendola in modo scherzoso.
Annuisce –Giusto… è solo che sono così felice che mia figlia si sia sposata… e di aver acquisito un nuovo membro della famiglia!- replica stringendoci le mani con le sue –Sono davvero felice per voi-
-Grazie signora Haruno- rispondi imbarazzato ma dannatamente felice.
La cosa non può che farmi piacere.
-La cosa vale anche per me- precisa mio padre facendoci l’occhiolino –Beh credo che avremmo tutto il tempo stasera per dirvi quanto siamo felici della vostra unione- osserva spingendo mia madre verso la folla sotto le sue proteste –Non vorrei ritardare la festa-
Respingo una risata –Non si smentiscono nemmeno in un giorno simile-
Approfitto del momento per farti notare il tuo abbigliamento.
Distogli lo sguardo e fai un sorrisino per nulla rassicurante –Beh ecco… diciamo che è successo un certo fatto che ha portato il mio vestito a… ehm... svanire ecco diciamo così’ttebayo- ti gratti la testa e cerchi di riderci sopra.
Una vena inizia a pulsarmi sulla fronte ampia –Ma mi ero assicurata giusto ieri che fosse in ordine- replico.
Ridacchi nervosamente –Già, non so davvero come sia potuto finire in mezzo a un cumulo di scatole di ramen istantaneo e per metà strappato… non l’avevo provato ieri sera davanti ai miei amici- assottiglio gli occhi –Mentre bevevamo del sakè… e Rock Lee fingeva di essere te…- un pugno ti arriva dritto in testa mentre pronuncio il consueto –BAKA!- che non manca mai in queste situazioni.
-Sakura-chan scusami!- piagnucoli prendendoti la testa fra le mani.
Sospiro e scuoto piano la testa –Tranquillo… non m’importa come sei vestito- dico dolcemente prendendoti il braccio e trascinandoti vicino a me –L’importante è che tu sia qui, sano e salvo, e che siamo diventati una famiglia- mormoro sotto il tuo sguardo sorpreso mentre ti do un bacio sulla guancia –Grazie-
Restiamo a fissarci per un paio di secondi prima che Iruka si avvicini titubante e tossicchiando non attiri la nostra attenzione.
-Iruka-sensei!- esulti sorridendo.
-Naruto… Sakura… volevo farvi le mie più sincere congratulazioni- dice sorridendo di rimando –Sono davvero felice della vostra unione…- i suoi occhi sono lucidi e la sua voce non riesce a trattenere l’emozione –Mi ricordo ancora quand’eri piccolo, è passato davvero tanto tempo ma partecipare al tuo matrimonio mi ha fatto ricordare il tuo percorso di crescita… ne combinavi di tutti i colori e ora guardati, sei diventato Hokage e sei riuscito a sposare la ragazza che hai rincorso per anni, sono fiero di te- una lacrima sfugge dai suoi occhi e subito cerca di rimediare strofinando la mano sulla palpebra chiusa –Scusatemi, sono un vecchio sentimentale-
Scuoti la testa –Affatto.. anzi sono stato fortunato a crescere con una guida come lei sensei!- esclami –La ringrazio-
-No, grazie a te- ti stringe la mano trattenendosi dall’abbracciarti, mi sfugge un sorriso.
-iruka! Se continui a piagnucolare finirai per far piangere questa gioventù fresca di matrimonio!- Gai si avvicina alquanto allegro –Lascia che si inebrino dell’amore giovane sotto questo orizzonte pieno di vita!- lo prende per le spalle trascinandolo via sotto il nostro sguardo allibito.
-C’era del sakè dentro e non me ne sono accorta?- chiedo reprimendo l’ennesima risata.
-Quello della cerimonia di sicuro- commenti.
Sasuke ci fa cenno di muoverci, gli ospiti si stanno spostando per continuare la celebrazione.
-Arriviamo Sas’ke! Non preoccuparti che il tuo matrimonio è ormai alle porte’ttebayo!- in tutta risposta alza il dito medio rimediando però uno dei tuoi migliori sorrisi.
Ti prendo sottobraccio –Allora signor Uzumaki vogliamo andare?- chiedo parecchio divertita dal tuo improvviso rossore.
Porti la mano sulla mia –Certo signora Uzumaki, non aspetto altro-
-Mi piace come suona- sussurro mentre ci incamminiamo.
-Anche a me’ttebayo- replichi dandomi un bacio a fior di labbra.
Ti prendo per il colletto della tuta prolungando il bacio.
-Naruto! Avrai tutto il tempo per certe cose, maniaco!- la voce di Kiba ci ridesta e subito gli corriamo incontro.
-Scusa amore non volevo farti ingelosire- dici scherzosamente provocandogli una smorfia.
-Almeno stasera cerca di non fare lo sciocco- sussurra Hinata dandogli un pizzicotto sulla guancia.
-Ha iniziato lui- borbotta senza perdere il sorriso.
Ci scambiamo uno sguardo d’intesa mentre i nostri amici ci riempiono di congratulazioni.
Lo sappiamo entrambi che questo è solo l’inizio, e sinceramente non vedo l’ora di scoprire cosa mi riserverà il futuro.
O meglio, il nostro futuro.





Angolo dell’autrice
Salve!
Oddio non ci credo che ho finito xD … ho davvero finito questa fanfiction e sono tipo “… cosa?”
Ma andiamo con ordine:
Sapete ormai che non sono e mai sarò convinta di questa ff (anche se mi sono divertita molto a scriverla) ma ormai queste paranoie affliggono la maggior parte degli autori.
Voglio ringraziare tutti quelli che l’hanno seguita fino alla fine!
GRAZIE INFINITE per il supporto, l’aiuto e la pazienza che avete avuto con me ^_^
Voglio ringraziare Lega4e e Lady Igraine (di nuovo) per avermi consigliato e seguito negli ultimi capitoli.
In più sono davvero molto commossa perché dovete sapere che Lady Igraine è stata così carina da disegnare delle fan art basate su gli ultimi due capitoli della storia… ed è la prima volta che qualcuno disegna basandosi su una mia storia… sono davvero commossa T_T grazie di cuore per i capolavori che hai creato!




Spero tantissimo che la fine sia stata all’altezza delle vostre aspettative, volevo restare un po’ in tema Kishimoto (Sì lo so che ho fatto morire Neji… perdonatemi >_<).
Questo non è il finale che avrei voluto per il manga ma… per questa storia sì ^^ (ovviamente un finale NaruSaku non mi avrebbe schifato xD intendiamoci ;)).
Vi ringrazio ancora moltissimo per essere rimasti fino alla fine :D essendo la prima ff lunga che concludo sono un po’ esaltata :P
Un bacione e ci sentiamo, spero, in un’altra storia (o magari nelle recensioni di una vostra ;))
NekoKya :3 :*

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