Alfabeto Hungeriano

di GleeAndFinchelSavedMe
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** A come Annie - L'urlo che esplode ***
Capitolo 2: *** B come Boggs - Un sacrificio ***
Capitolo 3: *** C come Cato - Vincere sul serio ***
Capitolo 4: *** E come Effie - Solo cenere ***
Capitolo 5: *** F come Finnick - Un misero respiro ***
Capitolo 6: *** G come Gale - Tutto sbagliato ***



Capitolo 1
*** A come Annie - L'urlo che esplode ***


- Annie Cresta - Un urlo acutissimo mi esplode in testa.
La gola si blocca e lo stomaco mi si stringe, sempre di più, sempre di più... Vuole risucchiarmi. Vuole portarmi via. Vuole portare via Finnick. No, Finnick, no.
Salgo sul palco, tutti mi guardano, la presentatrice ride.
Partiamo per Capitol City... La gente è così strana, mi fa paura. Tutti brindano, tutti festeggiano, ma per cosa?
Entriamo nell'arena: la pedana sale, sale, sale fino a raggiungere la superficie. Tutti corrono verso la Cornucopia, ma io scappo via da lì, lontano. Vedo spade infilzare corpi, coltelli tagliare gole, frecce trapassare cuori, sangue schizzare e spargersi per terra. Vedo l'erba rossa. L'urlo esplode di nuovo, forte. Mi gira la testa e fuggo via, mi addentro nell'arena. Passano giorni, notti, in cui ogni cosa è sbiadita, niente ha senso, tutto ha valore.
Sento un urlo familiare... E' lui, il mio compagno. Corro, corro il più velocemente possibile ma è troppo tardi: lui è lì, steso a terra, con il sangue che lo circonda e gli occhi spalancati, fissi a guardare il vuoto. Eccolo ancora, l'urlo... Stavolta è ancora più potente, potentissimo. Mi tortura la testa.
Voglio morire. Non sono pazza, io. Mi isolo, voglio restare da sola. Lasciatemi in pace, tutti quanti! Non sono pazza. Anzi, no, venitemi a prendere, uccidetemi. No, non sono pazza.
Sento un cannone, uno dopo l'altro. Sono tanti, troppi.
Mi risveglio in una camera bianca... Non uccidermi. Finnick, digli di non uccidermi. Finnick, vattene! Anzi, no, Finnick, resta. Non lasciarmi. Non sono pazza.

Sono a casa mia, nella mia stanza, nel mio letto... BOOM. Cos'è?! Finnick, cos'è?! Finnick, cosa è stato? Finnick, prendimi la mano! Dove sei?
Ah, si. Finnick non c'è, è morto. Ma io lo amo, e lui ama me. BOOM. Eccolo di nuovo. Un cannone... Un cannone! Sì, era proprio un cannone! Non sono pazza. Io l'ho sentito davvero, un secondo fa.
Poi, mi sveglio di soprassalto. - Tranquilla, Annie, era solo un incubo - Sento la voce di Finnick che mi sussurra. Non era solo un incubo... Era un ricordo. Sì, un ricordo, come quello dell'urlo. Oh, no, eccolo di nuovo. Finnick, fallo smettere!! E' troppo forte, silenzio!! Non sono pazza. Non sono pazza, vero Finnick?
Io non lo sono. Me l'ha detto lui. Io non sono pazza.

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Capitolo 2
*** B come Boggs - Un sacrificio ***


Io sapevo di morire. Sapevo che sarei morto preso, molto presto.
Per la Ghiandaia Imitatrice. Per il mio Distretto, per la mia Panem. Sì, quella maledetta Panem. Ma prima, avrei voluto assistere a Katniss che prendeva in mano l'arco e una freccia, che si preparava, che mirava accuratamente e trapassava il cuore del Presidente Snow. Sì, quel fottuto presidente. Quello che ha distrutto la vita, i sogni e la speranza di ogni singolo abitante dei distretti. Ma a lui cosa gliene importa, no? Sta lì, tra le sue rose bianche che odorano di sangue, a godersi la vita, a stringere il potere tra le mani e vedere gli Hunger Games in uno mega schermo al plasma mentre dei ragazzini si massacrano.

Ma Katniss, io credo in te. Credo che tu lo possa fare... Sconfiggerlo. E sai perchè? Perchè tu sei la Ghiandaia Imitatrice. Non scordarlo mai, hai capito? Hai capito, Katniss? Fai quel che ti senti. Fai brillare il tuo coraggio.

Fallo, Katniss, anche per me.

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Capitolo 3
*** C come Cato - Vincere sul serio ***


Mi sono preparato anni e anni per affrontare gli Hunger Games. Secondi, minuti, ore, giornate di allenamenti asfissianti. Ho imparato a maneggiare qualsiasi arma e mi sentivo prontissimo.
Poi è arrivata lei, una certa Katniss Everdeen, La ragazza di fuoco...
Io volevo vincere, volevo vincere sul serio. Per tornare a casa vincente, soddisfatto, fiero. Per dimostrare che io valgo qualcosa, che io posso fare ogni cosa. Io sono una macchina da guerra, ecco.
Ce l'avevo lì, di fronte a me, e potevo ucciderla. Far fuori lei e quel suo stupido fidanzatino fornaio. Ero a tanto così dal vincere... Mi sarebbe bastata una lama nel collo di lui e nel cuore di lei.
Ma la sua astuzia prevalse e mi buttò tra le fauci della morte.


Dolore, rabbia, pietà, rabbia. La ragazza di fuoco mi ha bruciato.

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Capitolo 4
*** E come Effie - Solo cenere ***


Ogni anno è così... Passo tra la luccicante Capitol City allo squallido Distretto 12. Chiamo come sempre i tributi e come sempre mi ritrovo l'unica a sorridere eccitata tra una folla di ammutoliti sguardi vuoti.
E poi, c'è Haymitch, con la sua immancabile bottiglia alcolica da cui sgorga birra nauseante. Ancora ricordo quando lo sorteggiai per gli Hunger Games... Era così bello, forte, coraggioso. Ed ora, guarda cosa ne è rimasto... Nulla. Solo cenere che odora di liquore.
Ma è possibile che ogni anno mi devo sopportare un ubriacone che barcolla e cade dal palco?
Oh, andiamo, otterrò mai un Distretto migliore? Anche a me piacerebbe vedere i miei tributi tornare, insanguinati ma con il sorriso della vittoria stampato in faccia. Poter dire "Ce l'abbiamo fatta!" ancora una volta... Invece no, loro muoiono sempre. Li vedi girare per l'arena con sguardo perso e farsi uccidere il primo giorno senza neanche provare a tenere un'arma in mano. E mi dispiace.
Infondo, non sono così superficiale come appaio... E' mio compito far sembrare eccitante essere sorteggiati per gli Hunger Games, anche se ne sono sempre meno convinta, guardando le loro vite ancora giovani, velocemente affievolirsi per poi spegnersi, per sempre.

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Capitolo 5
*** F come Finnick - Un misero respiro ***


Io non sono solo un bel ragazzo con la battuta sempre pronta che ha vinto gli Hunger Games e ne è uscito vivo una seconda volta... No, io sono molto di più. Sono un ragazzo che sà amare una persona più della propria vita, e che sà sacrificarsi per la giustizia del proprio mondo.
Ma questo non lo sà nessuno... Solo Annie. Vero, Annie? Tu lo sai come sono fatto veramente, e sai quanto ti amo. Hai capito? Io ti amo, tantissimo, lo giuro. Tu per me sei tutto... Ogni notte ti sogno, e mi ricordo quando tu ti svegliavi inquieta ed io ti accarezzavoi capelli, tranquillizandoti, assicurandoti che andava tutto bene.
Mi manchi, e vorrei urlare al mondo, ma è inutile.
Tu sei forte, io lo so. Non ascoltare la gente, tu sei forte.

Vi prego, vi supplico, vi scongiuro... Lasciatela stare, lasciatela vivere. Non vedete il terrore nei suoi occhi? Siete così ciechi? Non toccatela, non portatemela via. Prendete me in cambio, ma non lei, non la mia Annie. Uccidete me, non lei, la cui vita avete già annientato tanto tempo fa, facendo rimanere quel poco che mi basta per vivere.

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Capitolo 6
*** G come Gale - Tutto sbagliato ***


Io non ho nulla... Non ho soldi, felicità, giustizia, dignità. Ho solo Katniss.
Dentro di me sò che lei mi ama... Lei è mia ed io sono suo. E' così bello averla accanto... Noi siamo uguali, una cosa sola, e nessuno distruggerà mai quel legame che ci unisce.
Nonostante ciò, voi mi avete portato via anche lei, che il solo averla accanto mi rincuorava. L'avete presa e l'avete trasformata per sempre, cercando di cancellare ciò che è puro, sincero e vero in lei. Io la conoscevo meglio di chiunque altro al mondo, ma ora fatico a riconoscerla.
Adesso, nella sua vita c'è quel Peeta Mellark... Vorrei odiarlo, odiarlo a morte, ma non riesco. Se solo fosse così facile.
Ma ho capito ormai da tempo che nella vita niente è mai facile: mio padre è morto in miniera, devo sostenere la mia famiglia che sguazza tra la povertà, devo sfidare la legge per poter portare a casa un po' di carne e devo vedere ciò che amo di più baciarsi con un altro. Vogliamo aggiungere qualcosa?

Per questo, per tutto questo, non perdonerò mai Capitol City. Ha annientanto tutte le nostre vite ed ha lanciato bombe su interi Distretti, su ospedali che pullulavano di feriti, di reduci di guerra. Ho visto gente morire e luccicare rassegnazione nei loro occhi.
Cosa c'è di sbagliato in questo mondo? Forse io lo so: tutto.

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