Il numero che lei ha composto è inesistente.

di Malik31011
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Ilary, dove sei? ***
Capitolo 2: *** Flowers for a ghost. ***



Capitolo 1
*** Ilary, dove sei? ***


Salve a tutti.
Premetto che è la mia prima storia horror, per cui siate clementi.
Come inizio, come mi è di solito fare, il capitolo sarà piuttosto breve.
Lo faccio semplicemente per incuriosirvi (immagino) e per invogliarvi a seguire la storia per sapere come andrà avanti.
La trama non è un granché, lo ammetto.
Spero che come primo capitolo possa essere abbastanza intrigante e spero che possa piacervi.
Se volete recensite, mi farebbe un enorme piacere.
Se siete su Twitter potete seguirmi su entrambi i miei account.

1. https://twitter.com/x_crossfingers_

2. https://twitter.com/iNalik

Ora vi lascio leggere.
Buona lettura! Nalik.




Ilary, dove sei?






Era la solita seratina tranquilla.
Casa di Bex, quattro ragazze, cinque ragazzi, film dell'orrore e popcorn.
Un classico, no?
Jasmine era comodamente accoccolata tra le braccia di Niall; le labbra di Zayn continuavano a bisbigliare nell'orecchio di Amanda, che ridacchiava sommessamente; Harry stringeva forte la mano di Bex, mentre la testa di quest'ultima era poggiata sulla sua spalla.
'Fuori' restavano soltanto Liam, Louis e Ilary. I due ragazzi non sembravano affatto infastiditi da quella situazione, anzi, erano perfettamente a loro agio. Era Ilary che trovava quell'atmosfera piuttosto opprimente, si sentiva spesso fuori luogo. E poi odiava i film horror.
"Chiamata senza risposta. Che diavolo di film è?" continuava a domandarsi. "Un film in cui ti chiamano e ti fanno sentire le tue ultime parole prima di morire. Pff, ridicolo." pensava.
Lo schiocco delle labbra di Zayn su quelle di Amanda infastidirono Ilary, vedere Niall che carezzava dolcemente i capelli di Jasmine la mandava su tutte le furie e, soprattutto, vedere Harry che mordicchiava la spalla di Bex la faceva imbestialire.

Era l'unica a non avere ancora un ragazzo, l'unica ancora single. I ragazzi del suo paese non le piacevano molto, erano tutti un po' montati e lei non sopportava quel tipo di persone. Le interessava Louis un tempo, peccato che lui fosse impegnato con Gwen da mesi ormai.
Le ragazze le chiedevano spesso se non le piacesse Liam, ancora libero.
"Non sarà libero per sempre, dovresti sbrigarti." le diceva sempre Amanda.
"Amanda ha ragione, Ilary, dovresti muovere quelle tue chiappette prima che un'altra ragazza si interessi a Liam." concordava sempre Jasmine.
"Concordo con loro. E poi Liam è un ragazzo così dolce, serio, intelligente e brillante." si affrettava ad aggiungere Bex.
"Se tanto vi piace, perché non mollate i vostri ragazzi e lo sposate tutte e tre?" sbottava sempre Ilary, di conseguenza.
Odiava quando facevano così, le sembrava che volessero spingerla a mettersi per forza con lui. In fin dei conti Liam le piaceva, ma solo come amico.
"Noi lo diciamo per te. Hai ventidue anni ormai e non hai mai avuto una relazione seria. Non credi che sia ora di mettere la testa a posto e lasciar perdere tutte quelle seratine occasionali con i ragazzi che incontri quando vai in vacanza?" ribatteva puntualmente Amanda.
Ilary viaggiava molto, sua madre lavorava in un'agenzia di viaggi, suo padre era un costruttore. Aveva soldi da spendere e le piaceva viaggiare per il mondo.
"Finora ti sei fatta un francese, uno spagnolo, un italiano, un americano, un portoricano, un cubano e persino un russo. Non credi che basti?" diceva Bex, per poi sghignazzare insieme a Jasmine.
"Non dimenticare l'australiano. Quello si che era un gran pezzo di ragazzo." diceva Jasmine con aria sognante.
"Troverò qualcuno, okay? Darò un'occhiata in giro." diceva Ilary per porre fine al discorso.
Ripeteva quella frase ormai da mesi. Aveva avuto qualche appuntamento, ma niente di più.. forse.

Le luci del salone si accesero, i ragazzi si stiracchiarono. Era finito il film, insieme alle ciotole di popcorn e alle bottiglie di birra e cocacola.
"Credo che per questa settimana non risponderò più al cellulare." disse Louis ridacchiando.
Gli altri risero, Ilary no. Quel film le aveva già riempito la mente di paure inutili.
"Prevedo una notte piena di incubi." disse Liam sospirando.
"Povero Payne, ha paura." lo canzonò Zayn, guadagnandosi un'occhiataccia di Liam. Il cellulare di Louis cominciò a squillare e tutti rimasero col fiato sospeso.
"Oh cavolo." mormorò, tirandolo fuori dalla tasca.
"Ah, è solo Gwen." disse, sospirando di sollievo.
"Potrebbe essere una trappola!" urlò Niall, spaventando Louis.
Il cellulare gli scivolò dalle mani, cadde a terra e tutti risero.
Tomlinson imprecò, riprese il cellulare e rispose.
"Gwen? Si, tutto bene, il film è appena finito. La febbre ti è passata? Ottimo, tra dieci minuti sono da te, okay? A tra poco." la sua conversazione durò poco.
"Come sta?" domandò Bex.
Gwen si era ammalata, aveva la febbre alta, per cui quella sera non si era unita all'inseparabile combriccola.
"La febbre le è passata, ora vado a salutarla. Qualcuno vuole un passaggio?" domandò Louis.
"Vengo io, tanto casa mia è di strada." disse Liam, alzandosi dal divano e scrollandosi qualche popcorn di dosso.
"Ilary? Vuoi che accompagni anche te?" domandò Louis.
"No, rimango ancora, grazie lo stesso." rispose lei.
"Figurati. Possiamo andare, allora." disse. "Beh, buon proseguimento di serata, ragazzi." disse Liam, aprendo la porta.
Quando uscirono, Ilary si voltò verso gli altri e li trovò tutti indaffarati.
"Sto per vomitare." mormorò, alzandosi e uscendo a passo spedito fuori dalla sala.
Si ritrovò in mezzo al giardino, avvolta nell'oscurità. Il cielo era coperto, le stelle e la luna erano nascoste da una buona quantità di nuvole cariche di pioggia. L'aria era fredda, soffiava gelida sul volto pallido di Ilary e le facevano lacrimare gli occhi dello stesso colore del ghiaccio. Il cellulare le vibrò nella tasca, le era arrivato un messaggio.



Ho bisogno di incontrarti al più presto. Vediamoci al solito parco, adesso.


 

Il numero era sconosciuto, ma sapeva di chi si trattasse. Cominciò a correre a perdifiato verso il parco che le era stato indicato nel messaggio. Era stata un milione di volte lì, lo frequentava spesso da bambina. Aveva ricominciato a frequentarlo solo da poche settimane.. Arrivò finalmente.
I piedi di Ilary facevano scricchiolare i rametti, le foglie secce e la breccia mano a mano che avanzava e si addentrava tra gli alberi e seguiva il sentiero. Si stava dirigendo verso la piazzetta con i giochi per i bambini, quella piena di scivoli, castelli e torrette, le altalene. Sentì un fruscio dietro di lei, ma non si voltò e continuò a camminare spedita verso la sua meta predisposta. I capelli scuri e arricciati le ondeggiavano dietro le spalle. Ad un certo punto sentì qualcuno, o qualcosa, afferrarli. Strillò. Si voltò di colpo, pronta a ritrovarsi qualcuno davanti, invece si rese conto che una ciocca si era infilata in un ramo un po' più basso.
Sospirò di sollievo e riprese a camminare. Aveva il fiatone, perciò respirava a bocca aperta. Guardava le nuvolette di vapore che nascevano sulla sua bocca e si disperdevano nell'aria attorno a lei.
Aveva freddo, non aveva nemmeno preso il cappotto nella fretta di andare al parco e ora stava congelando. Finalmente arrivò vicino ad uno degli scivoli. Sospirò sollevata e si diresse verso la solita panchina su cui si sedeva con.. Un sibilo, il sangue si gelò nelle sue vene. C'era qualcuno lì, sapeva bene chi era. Sentì un dolore acuto dietro la nuca. Il respirò le si troncò nella gola e le venne da urlare con tutta la sua forza, ma due mani furono più rapide e le tapparono sia la bocca che il naso. Si sentì svenire, si stava lasciando andare. Fu tutto troppo veloce e non riuscì a vedere niente. Niente se non le tenebre. "Dov'é finita Ilary?" domandò Amanda alzandosi dal divano e lasciando il caldo abbraccio di Zayn. Gli altri la guardarono, incapaci di risponderle.

"Il cappotto e la borsa sono ancora qui." disse Bex.
"Controlla se c'é il cellulare dentro." disse Harry, cercando di mantenere la calma.
"Forse è fuori in giardino a prendere una boccata d'aria." suggerì Zayn.
Amanda andò a controllare, ma tornò poco dopo.
"Ho fatto il giro della casa, non c'é. E fuori si gela, il suo cappotto è ancora qui." disse Amanda, rientrando nella stanza.
"Prova a chiamare Louis, forse lui e Liam l'hanno accompagnata a casa." disse Jasmine.
Ci pensò Zayn stavolta, parlò al telefono per pochi secondi.
"Non l'hanno accompagnata loro." disse.
"Prova a chiamarla sul suo cellulare, qui non c'é, deve averlo per forza con sé." disse Bex, frugando tra gli oggetti nella borsa di Ilary.
Zayn compose il numero di Ilary e mise il vivavoce.

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Capitolo 2
*** Flowers for a ghost. ***


Ringrazio di cuore le nove persone che hanno recensito il primo capitolo eubfgavbubef
Di solito, quando inizio a pubblicare una storia, i primi capitoli sono sempre piuttosto corti.. diciamo che è nel mio stile. 
Anyway, spero che vi piaccia. 
Se volete, lasciate qualche bella recensioncina che apprezzerò con tutto il cuore vjdsbauf

Annalisa xx



 
Flowers for a ghost.
 





Erano tutti in piedi attorno alla lapide. 
Era passato un anno ormai dalla scomparsa di Ilary. 
Le ricerche erano durate per interi mesi, dopodiché tutti avevano gettato la spugna. Non c'erano sue tracce, il cellulare era andato distrutto e non avevano nessuna pista da seguire. Era stata messa sottosopra l'intera villa dei Johnson, i genitori di Ilary. Non c'era niente di significante che potesse aiutare nelle ricerche della ragazza scomparsa.
I ragazzi erano tutti vestiti di nero, disposti a semicerchio attorno alla lapide, tutti ancora troppo sconvolti per accettare il fatto che la loro amica fosse sparita nel nulla. Erano stati interrogati più volte, ed ogni volta raccontavano la stessa versione dei fatti agli agenti di polizia alla centrale. Loro non sapevano assolutamente niente e tutte quelle domande non facevano altro che aumentare il dolore dei ragazzi. 
"Per non dimenticare." disse Jasmine, abbassandosi e posando un mazzo di fiori bianchi contro la lapide commemorativa. Un tuono in lontanza fece scuotere i ragazzi, che si voltarono spaventati contro il cielo. Cupo e minaccioso, un temporale era molto vicino. Si affrettarono a superare le lapidi e le tombe del cimitero di York e tornarono alle loro auto. 
"Ci vediamo a casa mia." disse Louis, salendo sulla sua auto. Alcuni di loro annuirono debolmente, altri ancora non riuscivano a liberarsi di quello sguardo vuoto dagli occhi. Amanda si sedette vicina a Zayn, mentre Harry e Bex occupavano i posti anteriori. Erano tutti troppo silenziosi, tenendo conto del fatto che erano i più rumorosi del loro gruppo. Bex teneva lo sguardo perso fisso oltre il parabrezza, il riccio ogni tanto lasciava che la sua bocca emettesse qualche sospiro. Amanda continuava a torturarsi le dita, mentre qualche lacrima attraversava il suo viso tristemente incurvato. Il moro le bloccò le mani, prendendole tra le sue e baciandole, come per rassicurarla. Lei, per risposta, poggiò la fronte sulla sua spalla e si lasciò andare in un pianto silenzioso. 
Nel frattempo, nell'altra auto Jasmine, Gwen e Liam continuavano a lanciarsi delle occhiate spente di tanto in tanto. Louis cercava di non pensarci, cercava di concentrarsi sulla strada, Niall era incapace di emettere qualsiasi suono. 
"Sembra passato così poco tempo." disse Niall a bassa voce. 
"Non posso credere che non ci sia più." commentò Gwen, con un tono appena udibile e frustrato. 
Jasmine si strinse ancora di più nel suo cappotto ed evitò di commentare. Era ancora convinta che Ilary fosse ancora viva da qualche parte. Non poteva essere scomparsa così, senza lasciare un indizio, una traccia. Era diventata misteriosa prima che scomparisse, quello si, ma non pensava che tutta quella segretezza avrebbe comportato la sua scomparsa. O rapimento. 
Ci avevano pensato molte volte, ma non avevano la più pallida idea di chi potesse essere tanto in conflitto con Ilary da rapirla. Avevano controllato qualsiasi casa abbandonata che fosse nei dintorni della città; avevano cercato nomi nel suo computer, ma era stato inutile visto che la casella di posta era completamente vuota. 
Le auto si parcheggiarono sul ciglio della strada difronte casa Tomlinson. Gwen si affrettò lungo il vialetto seguita dagli altri, facendo attenzione a non inciampare. Tirò fuori le chiavi dalla tasca e aprì, lasciando che gli altri entrassero dentro al caldo. Il cane spelacchiato di Gwen le saltò in braccio, abbaiando rumorosamente. Bex scappò verso l'angolo più remoto della stanza, terrorizzata. 
"Porto il cane di là, torno subito. Lou, prendi qualcosa per gli altri, fruga nel mobile in cucina." disse, attraversando la stanza a grandi passi. Erano tutti ancora scossi, si rivolgevano sguardi disperati. 
"Adesso basta!" urlò Jasmine, scattando in piedi. "Non può essere scomparsa così ragazzi, pensateci." continuò, mettendosi al centro della stanza. 
"Se non è scomparsa dov'é?" chiese Amanda debolemente. 
"E' proprio quello che dobbiamo scoprire!" ribattè l'altra. 
"Non possiamo metterci a giocare ai detective, siamo troppo vecchi ormai. E non è una questione su cui possiamo scherzare.." disse Bex, alzando leggermente la testa dalla spalla di Harry. 
"Questo non è un gioco, è la realtà. Una delle nostre migliori amiche è scomparsa e voi sembrate dei vegetali!" disse Jasmine infuriata.
"E da dove dovremmo partire? Non abbiamo alcun indizio.. un nome, un indirizzo, niente." disse Zayn. 
"Deve esserci qualcosa, per forza." disse Niall. 
"Finalmente qualcuno che mi appoggia." commentò Jasmine acida. Amanda restava in silenzio, cercava di non prendere parte al discorso. I ragazzi continuarono a discutere, tornò Gwen e Louis intanto portò qualcosa da mettere tra i denti. Amanda continuava ad essere assente, la mente da tutt'altra parte. 
Improvvisamente le venne in mente una cosa. 
"Ragazzi." disse. Gli altri smisero di parlare e si voltarono verso di lei non appena la sentirono. "Qualche tempo prima che Ilary.. sparisse" - prese un respiro profondo e continuò a parlare - "lei mi raccontò una cosa." disse. 
"Continua." la incitò Harry. 
"Be', ecco, lei stava frequentando qualcuno." disse Amanda in un sussurro. 
"Ilary frequentava qualcuno e non ce l'ha detto?" chiese Bonnie. 
"Aveva paura della nostra reazione, così diceva." disse. 
"Della nostra reazione?" chiese Louis storcendo il naso, senza comprendere. 
"Non so cosa intendesse. In verità, è già stato tanto che me lo ha detto. Non ha voluto aggiungere altro.. nome, età, niente di niente." disse abbattuta. 
"Quindi non abbiamo nessuna pista da seguire." disse Niall, schioccando la lingua. 
Ci fu un attimo di esitazione e il silenzio calò nella stanza, quando improvvisamente si sentì la suoneria di un cellulare. Tutti si guardarono confusi, in attesa che il proprietario del cellulare rispondesse, ma nessuno si mosse. 
"Be', non rispondete?" chiese Gwen scocciata. 
"Il mio non è." disse Zayn. 
"Nemmeno il nostro." disse Harry, indicando Bex. 
"Io non ho dietro il cellulare e non è quello di Jasmine." disse Niall. 
Liam scosse la testa per far capire che non era il suo, così come Louis. Tutti presero a fissare Amanda, che frugò nella tasca con mano tremante. 
"Ma non è la mia suoneria." disse confusa. Lo schermo del suo cellulare era illuminato e la suoneria diabolica proveniva proprio dal suo cellulare. 
"Rispondi, cosa aspetti?" chiese Jasmine. Amanda rivolse uno sguardo allo schermo e i suoi occhi si spalancarono, completamente terrorizzati. Zayn osservò spaventato la sua espressione e guardò il cellulare. Una maschera di terrore si dipinse sul suo volto. 
"Ma come cazzo è possibile?" urlò Amanda con voce isterica. 
"Che diavolo succede?" domandò Jasmine, mentre tutti gli altri avevano il fiato sospeso. Amanda girò il cellulare in modo che tutti potessero vedere lo schermo. 
"La chiamata in arrivo è da parte di Ilary!" urlò.

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