Il tuo amore epico

di HerDEstiny
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** parte 1. ***
Capitolo 2: *** parte 2. ***



Capitolo 1
*** parte 1. ***


“Dovresti rispondere” quegli occhi verdi stavano risplendendo nell’oscurità del bosco mentre gli occhi azzurro oceano erano fissi sul display del telefono che Damon stava tenendo tra le mani. “Cosa c’è?” Damon saltò i convenevoli, voleva solo sapere se Elena stava bene, se le era successo qualcosa “stai bene?” la voce del maggiore dei Salvatore era profonda e dolce alla stesso tempo. “Io si ma Alaric è stato pugnalato” la voce di Elena non era più di un sussurro, non fu difficile per Damon capire che stava tremendo “Matt mi sta accompagnando all’ospedale, dovresti venire qui subito” “Perché? Non indossava il suo anello?” Ric indossava sempre il suo anello ma allora perché Elena voleva che Damon la raggiungesse all’ospedale? Per dare al loro amico il sangue di vampiro per guarirlo, era l’unica ipotesi che attraversò la mente di Damon. “Lo aveva. Ric sta bene, non ti devi preoccupare” “Allora perché sei così scossa? Perché mi hai chiamato?” Le rassicurazioni di Elena non riuscirono a calmarlo, c’erano solo tre cose che interessavano veramente a Damon: suo fratello che era sano e salvo proprio davanti a lui, l’unico amico che aveva e che era stato pugnalato qualche minuto prima ma che, apparentemente, stava bene e la fragile ragazza dall’altra parte della cornetta. “Caroline mi ha appena chiamata, suo padre è morto” Elena stava trattenendo le lacrime mentre Stefan stava guardando dritto verso Damon. Solo il suo nome lo fece sussultare, l’ultima volta che l’aveva vista era stato prima che partisse con Klaus. “E’ che ho bisogno di te, Damon” le parole di Elena risuonarono per tutti i boschi come una dolce melodia per Damon e, allo stesso tempo, portando una tempesta nella mente di Stefan. “Sto arrivando” gli occhi blu erano puntati su Stefan, il maggiore dei Salvatore non stava parlando con Elena. Non c’era niente che Stefan avesse potuto fare in quel momento, Elena aveva bisogno di Damon e così Stefan scosse la testa in segno di approvazione e lasciò il fratello libero di andare dalla donne che entrambi amavano. Molte cose erano cambiate da quando Stefan aveva lasciato Mystic Falls. C’era stato un tempo in cui Elena chiamava Stefan quando aveva bisogno di una spalla su cui piangere oppure un luogo dove riposarsi dopo una faticosa giornata. Non era più Stefan ormai, era Damon. Elena aveva fatto la sua scelta, anche se inconsapevolmente. Ma per quanto gli occhi verde smeraldo di Stefan sembrassero tristi per una perdita che stava negando da tempo, Stefan sapeva che c’era ancora qualcuno che aveva bisogno di lui: Caroline. Quando Elena nominò il nome della sua migliore amica, il viso dolce e solare di Caroline apparve nella mente di Stefan. Quel sorriso che Caroline aveva sempre sulle labbra era sempre stato uno dei ricordi che Stefan custodiva più gelosamente, una tra le tante memorie che si era fatto prima che Klaus gli portasse via ogni cosa. Matt ed Elena erano all’ospedale, Tyler era lontano dalla città, non era difficile intuire che in quel preciso istante Caroline era da sola a piangere sul corpo senza vita del padre. Stefan non riuscì a sopportare quel pensiero e si diresse a tutta velocità verso la casa dei Forbes. “Tesoro ho preparato del tè” la voce di Liz Forbes non era più di un sussurro, come se avesse paura di ferire Caroline con la sola forza delle parole. Caroline scosse la testa, cercando di trattenere le lacrime che sicuramente le sarebbero scese sulle guance una volta aperto la bocca per parlare. Si chiuse la porta della sua stanza alle spalle, con delicatezza. Non aveva neppure le forze per respirare in quel momento. Liz comprendeva il dolore della figlia, sapeva che aveva bisogno di tempo per affrontare questa disgrazia, ma voleva essere d’aiuto, essere finalmente una madre presente. Ma Caroline non voleva nessuno accanto a lei in quel momento e con un flebile “voglio stare da sola” congedò lo sceriffo. Stefan aveva sentito quelle parole forti e chiare. La stava osservando dalla finestra, la sua amica, probabilmente la sua unica amica, distesa sul letto con il viso nascosto tra i cuscini, stava piangendo. Avrebbe voluto introdursi nella stanza, prenderla tra le braccia come il giorno in cui Caroline si era trasformata in vampiro, tenerla stretta fino a che non avesse ritrovato la forza per vivere. Ma non lo fece. Che diritto aveva? Era colpa sua se il padre di Caroline era morto, se lei stava piangendo, se le braccia di Damon attorno al corpo tremante di Elena cercavano di scacciare i suoi demoni. Da quando lui era ritornato a Mystic Falls la vita tranquilla della piccola cittadina era diventata una continua lotta per la sopravvivenza. Stefan credeva che fosse tutta colpa sua, tutto il dolore che le persone che amava stavano provando. Ma non era così, Klaus sarebbe giunto a prendere Elena prima o poi, ma Stefan doveva sentirsi colpevole per sopperire al quel pensiero di non poter fare nulla per ridare ai suoi amici una vita tranquilla. Così passo tutta la notte ad osservare Caroline dalla finestra, non poteva esserle accanto ma non aveva alcuna intenzione di abbandonarla, non quella notte, non di nuovo. E probabilmente neanche per quelle successive. “Ci andrai?” Caroline chiese mentre si stava portando una tazza di caffè alla bocca. “La famiglia reale dei vampiri da una festa, che probabilmente sarà la più bella ed elegante mai tenuta a Mystic Falls e tu mi chiedi se ci andrò? Non posso mancare” Caroline alzò gli occhi al sarcasmo di Elena “e con questo voglio dire che noi non possiamo mancare” L’ultima parte non mancava di ironia ma era sicuramente più dolce, Elena sapeva che gli ultimi giorni non erano stati facili per Caroline e voleva solo che si divertisse. Quella era l’occasione perfetta: una festa con bei vestiti e cose luccicanti in perfetto stile Caroline Forbes. “Non cambiare discorso signorina. Con chi ci andrai?” un sorriso beffardo apparve sulle labbra di Caroline. “Damon” fu poco più di un sussurro, Elena sapeva che la sua migliore amica non era una grande fan di Damon, anzi lei era molto.. team Stefan e non mancava di mostrarlo. “Penso che uno dei fratelli Salvatore sarebbe molto più bello in smoking e con questo mi riferisco a Stefan” ancora quel sorrisino. “Non ho intenzione di andare con Stefan” Elena era decisa, voleva Damon al suo fianco, avrebbe sempre voluto Damon al suo fianco. “Calmati Elena, sto solo dicendo che dovresti dare a Stefan una possibilità, ne ha passate tante a causa di Klaus” Caroline era decisamente team Stefan “e poi lui è il tuo amore epico” sul viso della vampira bionda apparve un dolce sorriso ma il consiglio dell’amica non piacque ad Elena. “Ogni tanto penso che Stefan sia il tuo amore epico” Caroline rimase basita e, se non fosse stata un vampiro, si sarebbe notato il rossore che si faceva largo sulle sue guance. Elena sapeva che Caroline aveva avuto qualche problema con Damon, soprattutto quando lei era ancora umana ed era anche a conoscenza del fatto che Stefan e Caroline avessero un legame molto forte. Eppure sarebbe stato carino che la sua migliore amica fosse ben disposta nei confronti di una persona fondamentale nella sua vita. “Mi dispiace, Elena. Lo so quanto Damon sia importante per te, so che è lui quello che ti da la forza di andare avanti, che ti fa sentire al sicuro perché non lascerà mai il tuo fianco ma quello che Damon è per te, Stefan lo è per me” la voce triste che stava parlando si fermò per un attimo, gli occhi si spostarono da Elena alla porta del Grill “Lui è l’unico che si è fidato di me quando sono diventata un vampiro, mi ha aiutata a diventare quella che sono, sarei morta se non fosse stato per Stefan” “Non ti ho ancora ringraziato per avermi salvato da Jules, sarei morta se non fosse stato per te, Stefan” profondi occhi verdi la stavano osservando. “Ti ho detto che non avrei permesso che ti succedesse nulla di male giusto?” Caroline ricevette il sorriso più dolce che aveva mai visto dipinto sulle labbra di Stefan. “Giusto” Caroline ripose con un sorrisetto giocoso, stava visibilmente fingendo di stare bene. “Come stai?” era una domanda superflua ma Stefan voleva vedere se la sua migliore amica sarebbe stata sincera con lui. “Sto bene, Stefan. Non devi preoccuparti per me” “Io mi preoccupo sempre per te” ancora quella voce dolce come il miele, ancora quel sorriso appena accennato dal quale traspariva tutta la preoccupazione di Stefan. “Quando la mia vita stava andando a rotoli, quando la mia nuova personalità dovuta al bisogno del sangue mi stava uccidendo, Stefan è stato l’unico in grado di farmi ridere, mi ha aiutato con Matt e a rimettere in sesto la mia vita. L’ha resa degna di essere vissuta. Non che volessi morire, quello no, ma non ero molto soddisfatta di quello che stavo diventando. Un mostro. Ma poi guardavo Stefan negli occhi, i miei stessi occhi rosso sangue, e non vedevo in lui un mostro, scorgevo un vampiro che voleva indietro la sua umanità e ne era alla disperata ricerca” “Che cosa stiamo cercando esattamente?” “Adesso stiamo cercando di cacciare piccoli coniglietti indifesi per saziare la tua sete di sangue” Stefan cercava di essere simpatico, di smorzare la tensione. Non gli era riuscito molto bene. “E dopo?” Caroline voleva sapere cosa l’aspettava in seguito, nell’eternità successiva. “Dopo cerchiamo la nostra umanità” non stava scherzando, Stefan avrebbe volentieri preso per mano Caroline per andare scovare il bene più prezioso che la vampirizzazione li aveva sottratto. “Pensi che potremmo mai ritrovarla?” Caroline desiderava sentire un‘si’ più di ogni altra cosa. “Non lo so, ma la cercheremo insieme” Quelle parole erano ancora più rassicuranti di quel ‘si’ tanto sperato, perché forse non avrebbero mai riavuto la loro umanità indietro ma sarebbero stati insieme. Non c’era cosa che la rassicurava più della presenza di Stefan. Lui l’avrebbe protetta, sempre. “Lui mi protegge, sempre. Mi sento al sicuro, vorrei che anche tu ti sentissi al sicuro” Caroline sorrise ad Elena, ritornando alla realtà. “Io mi sento al sicuro, con Damon” Caroline annuì senza proferire parola “Vorrei che Stefan tornasse quello di prima, non per me però. Vorrei che tornasse per te” Vorrei che tornasse per te. Queste parole continuavano a fluttuare nella mente di Caroline, avrebbe voluto dire tante cose. Che se Stefan fosse tornato, lo avrebbe fatto per Elena, che anche se aveva fatto tante promesse a Caroline non ne avrebbe mantenuta nessuna, che anche se Stefan era stato la sua prima scelta, lei non sarebbe mai stata la sua. C’era tristezza e rassegnazione negli occhi di Caroline, sentimenti che da tanto tempo ormai stava nascondendo nelle profondità del suo cuore, lontani da Elena, lontani da Stefan, lontani da se stessa. Avrebbe potuto dire tante cose in quel momento ma fu in grado di dire solo l’unica parola che sembrava giusta. “Tornerà” Caroline ne era convinta, solo che non sarebbe tornato per lei.

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Capitolo 2
*** parte 2. ***


“Dov’è il tuo smoking? Non puoi presentarti senza smoking fratellino” Stefan era seduto sul divano davanti al camino, nella fredda residenza dei Salvatore. E non era ancora vestito per l’occasione. “Io non vengo Damon” Non era forse ovvio? Elena e Damon sarebbero andati insieme alla festa dei Mikaelson, Damon l’avrebbe protetta da ogni pericolo. Che bisogno c’era che andasse anche lui? Damon capiva, e, anzi, non gli dispiaceva passare una serata da solo con Elena ma suo fratello aveva bisogno di uscire, di rimettere in sesto la sua vita. “Dovresti venire invece” la dolce voce di Elena proveniva dal piano superiore, era ancora intenta nei preparativi. “Non ho nessuna dama con cui andare comunque” quel sorrisino sulle labbra di Stefan voleva punire Damon, farlo sentire in colpa ma Damon non era il tipo che non reagiva alle provocazioni. “Potresti chiedere a Caroline” lo stesso sorrisino apparve sulle labbra di Damon. Ma non si trattava solo di ripagare Stefan con la sua stessa moneta, non gli era sfuggito il viso preoccupato del fratello quando, qualche notte addietro, Elena aveva nominato Caroline. Sapeva bene che l’amore di Stefan per Elena non era facilmente rimpiazzabile con una bella vampira bionda e del buon sesso ma sicuramente non avrebbe fatto male. Potresti chiedere a Caroline. Presentarsi davanti alla porta di Caroline con un mazzo di rose, in smoking, e portarla a un ballo. Sarebbe stato esagerato anche per Stefan Salvatore ma l’avrebbe fatto se Elena non avesse interrotto il turbine dei suoi pensieri con solo quattro parole che turbarono il vampiro dagli occhi verdi in modo sorprendente. “Caroline non è disponibile” “Con chi ha intenzione di andare?” Fu Damon a parlare, mente Stefan aspettava la risposta. “Andrà da sola ma qualcuno la aspetta al ballo” chi fu la domanda silenziosa di Stefan e mentre Elena stava scendendo le scale in tutto lo splendore del suo vestito da sera, pronunciò l’ultimo nome che Stefan credeva di poter sentire “Klaus”. Stefan era senza parole, stava guardando Elena con i luminosi occhi verdi sbarrati. Anche Damon, ma gli occhi blu oceano erano incollati ad Elena per la sua bellezza. Negli occhi di Damon c’era amore, in quelli di Stefan sgomento e preoccupazione. “Perché? Perché Klaus?” Servì qualche istante ad Elena per rispondere, anche i suoi occhi cioccolato erano fissi su Damon. “Non lo so. Ma non c’è nulla di cui preoccuparsi” Stefan ripeté la domanda precedente ma questa volta fu Damon a rispondergli “Perché Klaus ha un debole per Caroline” C’era qualcosa nella voce di Damon: sfida. Stava sfidando Stefan, gli stava dicendo ‘se vuoi la tua donna vai e conquistala’ non fu difficile cogliere quell’allusione nella sua voce, né per Elena né per Stefan. Elena guardò il viso contratto di Stefan, prese Damon sottobraccio e lo fece incamminare verso la porta, si fermò, si girò ad osservare Stefan nuovamente e con un lumino sorriso gli disse “Ci vediamo al ballo” ed uscirono. “Mi vuole concedere questo ballo, signorina?” “No” una parola chiara e decisa, non importa quanto fosse dolce e seducente il tono che Klaus aveva appena usato, Caroline non aveva intenzione di mettere piede nella pista da ballo, e sicuramente non con l’uomo che le aveva rovinato la vita. “E’ solo un ballo Caroline. Non ti ruberò altro tempo, solo quello di un ballo” Klaus cercava di conquistarla con il suo sguardo profondo, ma certe avance non avevano effetto sulla bella vampira. “Mi hai già privato di abbastanza Klaus. Solo un ballo” gli tese la mano avvolta da un guanto di seta bianco e senza esitazione Klaus l’afferrò trascinandola nella pista. Era un ballo lento, e il vampiro più potente della storia la stava tenendo stretta vicino a lui, così vicino che quando Klaus aprì la bocca per parlare, Caroline riuscì anche a sentire il suo alito. Era dolce, troppo dolce. “Poco fa hai detto che ti ho portato via abbastanza. Di cosa ti ho privata esattamente Caroline?” lo sapeva benissimo, quello sguardo malizioso lo provava, ma voleva sentirlo con le sue orecchie. “La mia vita, quella dei miei amici, il mio fidanzato” Caroline fece una breve pausa, aveva bisogno di qualche secondo per raccogliere il fiato necessario per dire quel nome, il ricordo bruciava ancora. “..Stefan” Stefan. Klaus le aveva portato via Stefan. Quel nome lo colpì in pieno viso, non se lo aspettava. Rimase a guardare Caroline negli occhi per i 10 secondi successivi, cercando di scoprire cosa si nascondeva dietro quel blu. C’era odio, tanto. Aveva passato i mesi peggiori della sua vita per colpa sua, sapere che Stefan poteva essere morto per mano di Klaus e non potere fare nulla. E per quanto ripeteva ad Elena che doveva andare avanti con la sua vita, lei non era in grado di seguire il suo stesso consiglio. Ma ci riuscì, in qualche modo, con Tyler al suo fianco, eppure la notte i ricordi di Stefan la tormentava ancora. “Pensavo che fossi innamorata di Tyler, a quanto pare mi sbagliavo” era la volta di Klaus di colpire Caroline dritto al cuore con le sue parole. Caroline non ebbe il tempo di rispondere, e poi che cosa avrebbe risposto? Che cosa provava veramente? Forse non lo sapeva neanche lei, oppure si ma non aveva il coraggio di dirlo a voce alta. I suoi pensieri, qualunque fossero, non riuscirono a formulare una risposta perché delle forti braccia la strapparono da quelle di Klaus. Riconosceva quegli occhi, erano sempre dello stesso verde e quelle braccia erano le stesse che l’avevano stretta quando tutto il mondo sembrava darle contro. “Stefan” “Caroline” sorrise pronunciando quel nome dopo tanto tempo. Un sorriso, un semplice sorriso che avrebbe fatto accelerare il battito del cuore di Caroline, se il suo cuore fosse stato ancora in grado di pompare sangue. “Cosa ci fai qui?” “Avevo voglia di fare quattro salti in pista” Caroline non riuscì nemmeno ad apprezzare il sarcasmo di Stefan per quanto era contenta e scioccata di vederlo. “Allora perché stai tenendo me tra le braccia e non Elena?” Caroline non voleva sentire la sua risposta, l’avrebbe ferita, avrebbe semplicemente voluto stare tra le sue braccia fino alla fine della canzone, vedersi riflessa nei suoi occhi ancora un po’. “Perché non sono venuto al ballo per lei, sono qui per te. Mi sei mancata Caroline” un altro sorriso. Sono qui per te. Mi sei mancata. Quelle parole avrebbero dovuto renderla felice ma le riportarono alla mente tanti ricordi: la conversazione avuta qualche ora prima con Elena al Grill, tutto quello che aveva passato quando Stefan non c’era e la fecero impazzire. Stefan non era tornato per lei, era tornato per Elena e per uccidere Klaus una volta per tutte. Caroline non si illudeva di essere così importante per Stefan. “Per me? Dov’eri quando avevo veramente bisogno di te Stefan? Quando la mia vita stava andando a rotoli, quando Tyler se n’è andato, quando mio padre è morto, dov’eri?” Caroline si era liberata dalla morsa gentile di Stefan e con le lacrime agli occhi se ne andò lasciandolo da solo in mezzo alla pista. “Dovresti andare a parlarle” “Come facevi a sapere che ero qui?” “Perché quando sei turbato o ferito ti rintani sempre in luoghi bui e tenebrosi ..come uno studio della dimora Mikaelson” la dolce voce sfociò in una tenue risata “okay, ti ho visto entrare” “E come fai a sapere cos’è successo tra me e Caroline?” “Damon me l’ha detto” Stefan non capiva “vi stavamo osservando e, conosci Damon, è molto più ficcanaso di una donna” “Stavate origliando” Elena ammise le sue colpe e quelle di Damon con un cenno del capo. “Dovresti andare a parlarle, Stefan. Caroline sta affrontando un brutto periodo, Tyler, suo padre. E’ rimasta sola, per quanto io e Bonnie cerchiamo di esserle vicine non basta. Bonnie ha abbastanza problemi con sua madre e io, beh, io sono Elena Gilbert e tutti mi vogliono morta” doveva essere una battuta per sdrammatizzare la situazione ma non fece ridere affatto Stefan “Lei ha bisogno di te, tanto quanto tu ne hai di lei” “Cosa vorresti dire?” gli occhi verdi fissi su quelli di Elena. “Voglio dire che qualsiasi cosa tu provi per Caroline, che sia amicizia o qualcosa di più, ti rende una persona migliore. Prima che Klaus piombasse nelle nostre vite ti osservavo quando eri con Caroline. Non eri lo Stefan che conoscevo io, sorridevi di più, accanto a lei eri meno preoccupato. Pensavo che derivasse dal fatto che Caroline è un vampiro e non ha bisogno di essere protetta ma non era quello, tu la proteggevi comunque. Ti sentivi semplicemente a tuo agio accanto a lei” Le parole di Elena non aiutarono Stefan a comprendere la situazione, ancora non sapeva quello che voleva da Caroline. Non l’aveva mai saputo. Veramente all’inizio si, quando Caroline aveva flirtato con lui alla prima festa scolastica un anno prima, lui l’aveva rifiutata brutalmente. Ma poi le cose iniziarono a cambiare quando Caroline divenne un vampiro, non era come se l’era immaginata. Era forte, matura, un po’ nevrotica ma divertente, solare, bellissima. “Lei è la mia unica amica, l’unica di cui possa veramente fidarmi. Lo so che è egoista da parte mia, ma anche tu e Damon mi avete tradito in qualche modo. So che ti ama e che tu ami lui, ma io amo te e lui è mio fratello” “Mi ami veramente Stefan?” Avrebbe dovuto dire di si, senza esitazioni ma non lo fece. “E’ solo che quando la guardo è come se non fossi in grado di amarti come meriteresti, come se il mio cuore non appartenesse esclusivamente a te. Vorrei amarti come meriti Elena, tu meriti un cuore tutto tuo” “Ho quello di Damon, Stefan ed è l’unico di cui ho veramente bisogno” “Lo so. Ma questo non cambia il fatto che ti amo, che ti amerò sempre” “Come io amerò sempre te ma non sarai innamorato di me per sempre” un dolce sorriso sulle labbra di Elena. “Lei ha bisogno di te e tu hai bisogno di lei. Vai..” “Non credo che abbia più bisogno di me, ho aspettato troppo per tornare. Le avevo promesso che non le sarebbe mai successo nulla, che sarei stato al suo fianco.” “E’ per questo che dovresti andare da lei, non dovresti lasciarla sola di nuovo. Torna da lei” “Dovresti rientrare, fa freddo qui fuori” “Sono un vampiro, non sento il freddo” la sua voce era fredda e pungente, Stefan era un vampiro ma poteva sentire benissimo il gelo nelle vene. La luna era alta in cielo, piena e luminosa quasi come gli occhi azzurri di Caroline. “Ero fuori dalla tua finestra. Quando tu padre è morto, ero fuori dalla tua finestra” lo sguardo di Caroline si spostò dalle stelle a Stefan in un secondo “Non che questo migliori la mia posizione. Stavo architettando un piano per uccidere Klaus quando Tyler ti ha lasciata sola e quando ti ha ridotta in fin di vita con un morso, Klaus glielo aveva ordinato per punire me. Avrei voluto entrare da quella finestra e stringerti ma sono il responsabile, direttamente o indirettamente, di tutte le cose negative della tua vita, non sapevo se mi avresti voluto” “Ti vorrei sempre. Anche sapendo tutto quello che avresti portato nella mia vita, avrei voluto conoscerti comunque. Non potrei mai immaginare la mia vita senza di te, Stefan” le lacrime che Caroline stava trattenendo da mesi finalmente uscirono e le rigarono le guance fino a che la fredda mano di Stefan non le asciugò con un gesto delicato. “Non so cosa potrò offrirti Caroline, non adesso, dopo quello che ho provato per Elena, ma ti voglio al mio fianco, sarai tu a decidere se per sempre oppure no” “Sempre è un’eternità Salvatore ma credo di potercela fare” quello dipinto sulle labbra di caroline era il primo sorriso sincero dopo tanto tempo ed era tutto per Stefan. “Sei tornato per sempre?” “No, sono tornato per te” e mentre gli occhi di Caroline si perdevano nel mare di smeraldo, Stefan si avvicinò alle sue labbra e la baciò. Fu un bacio dolce ma pieno di passione sotto il cielo stellato. “Non pensavo che Stefan potesse essere così sdolcinato, neanche con te è mai stato così sdolcinato” la voce di Damon era piena di disgusto, non c’era sarcasmo, era veramente disgustato da tutto quel miele. “Si chiama romanticismo Damon, dovresti farne uso anche tu. E comunque potresti abbassare la voce? Non vorrei che ci scoprissero” la voce di Elena era un sibilo. “Non penso che mio fratello si stia concentrando molto su quello che gli accade intorno quando la sua lingua è avvinghiata a quella di Caroline” Elena fece una smorfia “Ti da fastidio?” Sapeva che Elena era innamorata di lui ma non si illudeva che i suoi sentimenti per Stefan fossero spariti da un giorno all’altro. “No, sono felice per loro. Vorrò sempre bene a Stefan ma lui non era il mio amore epico, non lo è mai stato. Caroline è l’amore epico di Stefan” “E a te cosa rimane di tutto questo amore epico?” un sorrisino sarcastico si aprì sul viso di Damon mentre Elena gli portava le braccia al collo per mostrargli il sorriso più luminoso di tutti. “Tu”

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