Love & Adventure Part 1

di 3spadeZORO
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** A Normal Day ***
Capitolo 2: *** The Most Important Thing ***
Capitolo 3: *** Changes & Fun ***
Capitolo 4: *** Emotions Storm ***
Capitolo 5: *** Confessions & Lies ***
Capitolo 6: *** The End of One Age ***
Capitolo 7: *** A New Beginning ***
Capitolo 8: *** The Legend ***
Capitolo 9: *** Let's & Go ***
Capitolo 10: *** Betrayals and New Sensations ***
Capitolo 11: *** Between Dream & Reality ***



Capitolo 1
*** A Normal Day ***


aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa -Navigando per il Grande Blu-

Era ormai mattina e la Sunny era in rotta verso l’isola piu vicina. I membri dell’equipaggio erano per la gran parte nella propria cabina ancora sotto coperta, facevano eccezione solo quattro membri: Zoro, Sanji, Robin e Nami. Il cuoco dal calcio letale era infatti in cucina a preparare la colazione, come di consueto si era svegliato abbastanza presto dato la quantità di cibo che doveva soddisfare soprattutto l’insaziabile appetito del capitano. L’archeologa sebbene fosse nella propria cabina era sveglia, impegnata come sua consuetudine nella lettura di quello che sembrava essere un libro interessantissimo dato che la ragazza si perdeva per ore tra le sue pagine. Zoro come sua abitudine era apparentemente appisolato all’ombra dei mandarini di Nami, dalla serenità che trasmetteva sembrava che lo spadaccino ci stesse davvero bene li. La navigatrice era intenta a controllare la rotta che la nave seguiva, per costatare se tutto andasse secondo i piani. Una volta svolto il suo compito fissò lo spadaccino e gli si avvicinò.

<< Ma come fai a dormire sempre, sfaticato di uno spadaccino >> disse lei con tono provocatorio.

<< Magari stessi dormendo almeno non sentirei la tua voce mocciosa impicciona >> rispose lui, restando con gli occhi chiusi.

I due iniziarono così a battibeccarsi come sempre accadeva ormai da anni, sembrava proprio non potessero fare altrimenti. Nel frattempo l’archeologa aveva finalmente messo da parte il libro e si recò in cucina.

<< Buongiorno Robin mio tesoro gradisci un caffè?? >> domandò il cuoco con la solita enfasi e gli occhi come a forma di cuore.

<< Una buona giornata a te cuoco, è già pronta la colazione? >> rispose lei sorridendo e sedendosi al tavolo

<< Quasi mia regina, vai a chiamare quelli sfaticati? Io ho quasi finto >> disse il cuoco iniziando ad imbandire la tavola di ogni squisitezza.

<< Certamente vado subito >> 

Tutti ormai erano svegli e molti avevano già finito di mangiare 

<< Sanjiiiiiii ho ancora fameeee >> urlò il capitano

<< Ma sei proprio insaziabile ma come fai ad ingerire tanto cibo, rimango basito ogni giorno >> disse Usopp mentre sbadigliava ancora pien di sonno 

<< Anch’io muoio di fameeee >> urlò Chopper sbattendo le posate sul tavolo 

<< arrivo, arrivo ma con questo basta o non vi farò pranzare >> disse il cuoco portandogli altre prelibate pietanze 

<< yohohohoho, ammiratemi io si che sono informa >> affermò allora ironico Brook

<< tu? Ma se sei solo pelle e ossa >> disse assecondandolo Franky 

<< solo ossa in realtà >> dissero poi insieme scoppiando a ridere

<< ma non vi stancate mai di questa frase >>  dissero quasi in coro Usopp e Nami mentre Rufy e Chopper ridevano di gusto 

Nami si alzò dal tavolo << ragazzi ascoltatemi entro domani saremo a destinazione quindi è meglio stabilire i vari compiti già da ora, non credi capitano? >>

<< sisi certo ha ragione Nami >> disse ingoiando l'ultimo boccone << Chopper Usopp Franky e Brook con me in perlustrazione, Sanji e Robin penseranno alle provviste>>

<< io devo fare delle commissioni e mi servirebbe una mano  >> disse la navigatrice interrompendo il capitano

<< bene allora tu Zoro andrai con Nami>> concluse Rufy

<< ma-mah, va bene >> accettò infine la navigatrice un po spiazzata

<< bene mi toccherà farti da balia mocciosa >> disse lo spadaccino uscendo dalla cucina

La giornata trascorse velocemente e tutti si prepararono allo sbarco della mattina seguente

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Capitolo 2
*** The Most Important Thing ***


abcd -Porto di Spherya-

Era ormai quasi mezzoggiorno quando finalmente l'equipaggio sbarcò sull'isola e come prestabilito i membri si dividettero. Nami e Zoro si diressero al settore commerciale dell'isola e la navigatrice come suo solito voleva fare spese folli cercando di non spendere quasi nulla, esigendo sconti  esagerati.

<< certo che sei proprio spilorcia >> esordì allora lo spadaccino

<< cosa? certo che hai proprio una bella faccia tosta sbaglio o mi devi ancora parecchio?  >> disse infastidita

<< brutta strega da me non avrai un soldo >>

<< ci credo sei solo uno spadaccino squattrinato che sa solo dormire >> rispose allora soddisfatta delle sue parole

Mentre i due discutevano Nami si distaccò leggermente da Zoro e si ritrovò ad un tratto in una zona deserta che non lasciava presagire nulla di buono

<< perchè è cosi calmo? dove sono finiti tutti? >> si interrogò stranita la ragazza

A quel punto la rossa fu circondata da dei tipi loschi

<< ehi bella ragazza tu fai parte della ciurma di cappello di paglia, vero? >> domandò allora uno di loro

<< e se anche fosse? >> rispose lei indietreggiando ma con tono spavaldo

Fu sorpresa però alle spalle da un altro di  quei briganti che con un affondo trafisse la coscia della ragazza con la sua spada per poi estrarla e puntargliela alla gola

<< sai potremmo farci tante cose con il denaro della tua taglia carina, e anche con te>>

mentre il tizio pronunciò questa frase li raggiunse Zoro << lasciatela andare o ve ne pentirete >> disse allora deciso mentre la ragazza lo guardava immobile

<< ma quello è Roronoa Zoro lo spadaccino>>

<< sulla cui testa pende una taglia di 120.000.000 di danari >> confabularono i pirati spaventati

<< calma lo abbiamo in pugno non ci attaccherà finchè avremo in mano la ragazza >> disse quello che teneva Nami prigioniera

<< se non vuoi che le tagli la gola getta le tue spade a terra spadaccino >>

Nami dolorante non pensava che lui lo avrebbe fatto, sapeva bene quanto Zoro fosse legato alle sue spade ma egli le lasciò cadere subito dopo

<< ecco fatto ora lasciatela >> disse mentre si avvicinava

<< ahahah povero stolto credevi davvero di cavartela cosi riscuoteremo le vostre taglie e ci arricchiremo >> disse sicuro di se quello sembrava essere il capitano di quei brutti ceffi

così dicendo estrasse una pistola e sparò tre colpi a Zoro che sensa difese ne riusci a schivare solo uno. nonostante i colpi subiti però Zoro si avvicino rapido e mise al tappeto gran parte di loro anche senza spade. gli altri allora si dedero alla fuga portando però via le sue spade

<< maledetti >> disse allora lo spaccino portando la mano ad una delle ferite mentre si diresse da Nami

<< Zoro ma le tue spade, non corri a riprenderle? >> domandò allora lei dolorante

<< adesso non pensarci >> disse prendendola in braccio 

<< non occorre riesco a camminare e poi tu sei ferito >>  disse preoccupata

<< forza su non fare la bambina, ce la facco benissimo che credi >> disse sorridendo mentre la guardava negli occhi

<< grazie Zoro >> disse allora persa nel suo sguardo

<< su mocciosa lascia perdere, guardati stai perdendo molto sangue >> disse fermandosi e adaggiandola piano a terra

<< dobbiamo fermare l'emorragia >> disse per poi sciogliere la bandana che teneva legata al braccio, la usò così per bloccare la perdita di sangue della ragazza. 

la navigatrice rimase sconcertata da quel gesto, conosceva Zoro da svariati anni ormai e non lo aveva mai visto separarsi dalla sua bandana e adesso la stava sporcando del suo sangue per aiutarla. lo spadaccino percorreva la strada deciso cosa che di solito non accadeva mai, il suo senso dell'orientamento faceva schifo in genere ma non in quel momento, forse solo perchè non poteva permettersi di perdere tempo. arrivarono così in breve tempo alla sunny e lo spadaccino si diresse subito verso la propria cabina e una volta entrato stese la ragazza sul suo letto. corse in infermeria e prese delle garze e uno straccio bagnato, tornato dalla ragazza le tolse la bandana dalla coscia e dopo aver pulito la ferita la medico nuovamente con la garza.

<< ecco adesso dovrebbe andare meglio credo >> disse per poi avviarsi alla porta

<< Zoro >> lo chiamò debolmente lei facendolo bloccare sulla soglia della porta

<< non credevo che avresti lasciato le tue spade con così tanta facilità credevo fossero la cosa più importante per te >>

le sue parole fecero riflettere lo spadaccino, infatti anche lui era stranito dal suo comportamento ma infine rispose << lo credevo anch'io >>

<< adesso è meglio che tu riposi >> uscì dalla stanza portando con se la bandana e si diresse in infermeria e sopportando il dolore si estrasse le pallottole e medicò come potè le ferite.

Nella camera di Zoro, Nami continuava a pensare al comportamento dello spadaccino e di come avesse rischiato la sua vita e sacrificato gli oggetti a cui più teneva per salvare la sua vita. lo spadaccino poco più tardi tornò nella propria cabina e guardò la ragazza dormire e le si avvicino e guardandola da vicino le carezzò il viso con fare affettuoso e sguardo perso in un sentimento per lui indefinibile. 

<< notte >> sussurrò soltando per poi uscire e stendersi come suo solito sotto i mandarini della ragazza.

Nel frattempo la sera era sopraggiunta e il resto della ciurma fece ritorno alla Sunny, Zoro spiegò loro la situazione e dopo che Chopper controllò nuovamente i due feriti senza però poter fare nulla oltre ciò che lo spadaccino aveva gia fatto non restò a tutti altro da fare se non aspettare. Dopo una cena abbondante tutti andarono sotto coperta mentre Zoro rimasto digiuno si recava di tanto in tanto nella notte a controllare la ragazza quasi come non potesse farne a meno.


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Capitolo 3
*** Changes & Fun ***


3
-Thousand Sunny, porto di Spherya-

Era ormai pomeriggio inoltrato e sulla Sunny vi era un insolita tranquillità. A bordo della nave l'equipaggio discuteva degli ultimi avvenimenti in specie quelli del giorno prima che riguardavano Zoro e Nami. La navigatrice ormai in piedi, anche se zoppicante, aveva raccontato l'accaduto. Zoro che non aveva chiuso occhio decise prima del sorgere del sole di andare a recuperare le sue spade e non aveva ancora fatto ritorno.

<< qualcuno ha visto Zoro? >> domandò allora Chopper << non dovrebbe sforzarsi è ancora debole >> continuò preoccupato

<< in effetti è da questa mattina che non si vede >>  rispose Robin << presumo sia andato a recuperare le sue spade >> ipotizzò poi

<< allora non le recupererà mai, quella testa d'insalata si perde di continuo come crede di poter trovare chi le ha rubate >> disse Sanji sorridendo

<< yohohohoho se anche le trovasse non saprei se saprebbe tornare indietro >> affermò Brook tra le risate

<< forse sarebbe meglio che qualcuno andasse a cercarlo e poi ci farebbe bene un po d'avventura >> continuò euforico Franky

<< beh parla per te, io sto bene dove sono >> disse Usopp mentre si sedette 

mentre il resto della ciurma era riunita in cucina Nami era tornata nella camera dello spadaccino, dove aveva trascorso la notte, e continuava a ripensare allo strano comportamento di quest'ultimo.

<< sembrava così diverso >> sussurrò la ragazza camminando avanti e indietro nella cabina

Sanji si ricordò allora di aver dimenticato di acquistare alcuni ingredienti il giorno prima e si recò nuovamente con l'archeologa al mercato

<< Robin mia dea, grazie per avermi accompagnato anche oggi >> disse il cuoco sorridendo alla ragazza

<< figurati tanto non avevo altro da fare >> rispose lei cordialmente

Ancora sulla propria nave Rufy era alquanto annoiato << uffa non è giusto sono sicuro che Zoro si sta divertendo moltissimo >> sbuffò ad un tratto il capitano

<< io dovrei andare a comperare delle altre medicine, se ti va puoi venire con me >> propose allora il dottore

<< evviva si, speriamo di imbatterci in qualche altro pirata sono >> ribatté il capitano alzandosi trepidante

<< vengo anch'io ho bisogno di rifornirmi di cola e poi non voglio perdermi un eventuale battaglia >> si accodò così dicendo il carpentiere di bordo 

i tre lasciarono la barca che andava sempre più svuotandosi

<< pare che siamo rimasti soli >> Usopp sbadigliando si rivolse a Brook

<< yohohoho si allora vieni >> disse tirando il cecchino per un braccio e abbandonando con lui l'imbarcazione

<< ma che ti sei impazzito? dove stiamo andando? >> domandò poi lui sconcertato

<< a pescare, mi rilassa molto e poi così avrete qualcosa di diverso da mangiare per stasera >>

<< e che ti costava dirlo? comunque va bene >> disse chinando il capo ormai rassegnato per poi seguire il compagno

Nel frattempo Zoro ancora alla ricerca dei pirati che lo avevano derubato delle sue spade, si trovò d'innanzi ad un palazzo che dalle condizioni  faceva pensare non fosse abitato da anni. sentendo provenire delle voci dal suo interno lo spadaccino si addentrò nell'edificio, e dopo aver salito delle scale in condizioni precarie scorse in lontananza alcuni dei loschi individui del giorno prima e le sue spade.  

<< bene bene finalmente vi ho trovato >> disse compiaciuto addentrandosi nella stanza sicuro di se

i pirati s'impaurirono dato come aveva ridotto i loro compagni e gli porsero le spade supplicandolo di non fargli del male

<< sapete vi avrei anche lasciato incolumi se mi aveste solo sparato ma avete fatto due cose a cui non posso passare sopra >> proseguì riprendendosi le spade

<< primo avete osato toccare e portarmi via le mie spade ma cosa più importante >> aggiunse per poi soffermarsi sulle proprie parole << avete ferito Nami e non posso perdonarvi >> concluse poi interrogandosi sul perchè delle sue affermazioni, come se quei pensieri scaturissero in maniera autonoma e non riuscisse a fermarli

sguainò cosi soltanto una spada mettendo fuori gioco tutti gli avversari e lasciando il palazzo compiaciuto mente nella sua testa era come se vi fosse l'eco delle parole da lui pronunciate. il cuoco e l'archeologa avevano ormai recuperato tutto quello che serviva e si accingevano a tornare alla nave quando d'un tratto un uomo dalla corporatura robusta palpò il sedere della ragazza

<< vieni qui dolcezza >> disse afferrandola per un braccio, dal suo tono si capiva che il tale aveva bevuto parecchio

<< lasciami >> disse lei per poi liberarsi dalla presa scagliando l'uomo al suolo

<< come ti permetti >> urlò il tale tirando fuori un coltello riuscendo a coglierla di sorpresa, infatti sebbene se ne fosse accorta Robin non riuscì a evitare il colpo e l'uomo riuscì a sfregiarle lievemente il viso

a quel punto richiamato dall'urlo del tale Sanji, che si trovava ad alcuni metri , si precipitò in soccorso della compagna

<< come hai osato toccare la mia Robin >> urlò allora il cuoco furioso per poi sferrare un calcio prodigioso che scagliò l'uomo a parecchi metri di distanza facendogli perdere i sensi

<< tutto bene? >> chiese poi preoccupato

<< si grazie, non è niente >> rispose lei guardandolo negli occhi

<< sicura? >> insistette ancora il cuoco accarezzandole il viso con una mano

in quel momento e come se l'archeologa vedesse il ragazzo sotto una luce diversa. è vero lui si preoccupava sempre per lei ma in quella circostanza gli diede l'impressione che non si trattasse del solito preoccuparsi per ogni donzella in pericolo, ma fosse qualcosa di più istintivo e profondo. Così , quasi senza rendersene conto, si avvicnò e lo baciò con passione.  il cuoco restò come di sasso, non si aspettava nulla del genere ma ricambiò il bacio più felice che mai.

<< questo che significa >> domandò poi lui come a non voler credere che tutto ciò fosse reale

<< non lo so neanche io ma >> si fermò non riuscendo a trovare il modo giusto di finire la frase << mi andava di farlo >> riprese poi facendosi coraggio

<< è stato fantastico, dai su torniamo alla nave >> disse cambiando discorso accortosi dell'imbarazzo della ragazza

Rufy, Chopper e Franky avevano anche loro terminato di rifornirsi del necessario ed erano delusi di non essersi imbattuti in qualcosa di eccitante

<< uffa mi annoiooooo >> continuava a ripetere Rufy

Non fece neanche in tempo a finire la frase che si trovarono di fronte ad un parco divertimenti

<< forza fate un giro sul fiume della morte, il primo è gratis >> ripeteva a brevi intervalli un banditore all'entrata del parco

<< evvivaaa, forza ragazzi andiamo >> urlò Rufy

<<  de-della morte? >> domandò spaventato il dottore

<< su sarà divertente >> disse rassicurandolo Franky

La renna si lasciò convincere così i tre passarono una piacevole pomeriggio in allegria tre le urla di terrore di Chopper e quelle euforiche del capitano mentre il carpentiere rideva divertito. Usopp e Brook invece riuscirono a pescare una notevole quantità di pesce anche loro cominciarono a incamminarsi verso la nave

<< sono il dio della pesca >> gridò compiaciuto il cecchino

<< ma se avrai preso si e no tre pesciolini minuscoli , è tutto merito mio yohohoho >> rispose lo scheletro ridendo

<< in effetti hai ragione >> 

i due continuarono così a chiacchierare sulla via del ritorno. Zoro fece "miracolosamente" ritorno alla nave ed entrando nella propria cabina notò la rossa addormentata nel suo letto, così dopo averle rimboccato le coperte sorridendo si sedete appoggiato al muro fino a prendere sonno. Tutti fecero rientro alla nave e cenarono senza disturbare i due addormentati, infatti Robin avendoli visti decise di non disturbarli e disse al resto della ciurma che non avevano appetito.



ANGOLO DELL'AUTORE
con questo terzo capitolo ho voluto trattare un po di tutti i personaggi,spero vi piaccia. ringrazio in oltre tutti quelli che hanno recensito positivamente gli altri capitoli ;)

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Capitolo 4
*** Emotions Storm ***


4

-In balia dell’oceano-

Era ormai tarda notte e in quel giorno la Sunny si trovò a dover affrontare una tremenda tempesta, nuvoloni grigi ricoprivano l’immenso cielo soffocando ogni piccolo spiraglio di luce. La nave si perse così nell’oscurità mentre il vento impetuoso causava l’unico rumore udibile nel raggio di svariati chilometri.  Esso portava inoltre anche al violento infrangersi delle onde sull’imbarcazione, l’equipaggio era come inerme in balia della tempesta. Quasi tutti i componenti della ciurma erano già sotto coperta immersi ormai nei propri sogni, tuttavia vi erano alcuni che non riuscivano ad addormentarsi e il motivo era pressoché lo stesso per tutti loro. Erano infatti tutti turbanti dagli avvenimenti degli ultimi giorni che li avevano portati a scoprire dei lati nascosti dei propri sentimenti. I membri in questione erano: Sanji, Zoro, Robin e Nami. Lo spadaccino, come ogni notte, si stava allenando nonostante la pioggia, cercando di porre ordine nella sua mente e nel suo cuore. L’archeologa invece cercava di svagarsi leggendo un libro, ma era troppo agitata per via di quello che era successo con il biondo. La navigatrice non aveva smesso di cercare una spiegazione logica che giustificasse il cambiamento nel modo di fare dello spadaccino. Il cuoco camminava per la cabina cercando di decidere come affrontare la situazione con la mora.

- le andava di baciarmi, cosa significa?
- dovrei farmi avanti?
- perché i miei sentimenti si sono intensificati?
- come mai ultimamente riesco a pensare solo a lei?

si domandava il cuoco con insistenza come a voler capire quello che in verità gli era già chiaro, si era innamorato. Si decise allora a mettere in chiaro la situazione e si recò alla cabina della ragazza per poi bussare.

- avanti-  Disse debolmente l’archeologa come se quel rumore l’avesse risvegliata dallo stato d’incoscienza in cui si stava perdendo.

-sono io, possiamo parlare?-  domandò serio il cuoco dopo aver spalancato la porta, deciso più che mai a delineare la situazione anche se questo avrebbe significato allontanarla

-certo, direi che è necessario a questo punto. Prego accomodati- continuò allora facendogli spazio sul letto

-senti Robin arrivò subito al dunque, so che potrai pensare che tu per me non sei niente di più di tutte le altre. Lo ammetto, in genere faccio come dire il “casca morto con tutte” ma ultimamente non è più così. I miei sentimenti per te si sono come intensificati e non riesco a smettere di pensare a te e di immaginare un noi-  le confidò finalmente il cuoco, dopo essere entrato, chiudendosi la porta alle spalle e raggiungendola sul letto.  

- Sanji anch’io provo qualcosa, ormai già da tempo, ma non volevo ammetterlo neanche a me stessa. Io vorrei provare ad avere qualcosa di più di una semplice amicizia-  affermò avvicinandosi persa nel suo sguardo, le sue parole l’avevano spiazzata ma era proprio ciò che voleva sentirsi dire

-anch’io-  disse soltanto per poi avvicinarsi e baciarla avidamente. Il cuoco così facendo si stese sopra la ragazza iniziando a slacciarle la camicetta per poi scendere a baciarle il collo ripetutamente. Lei lo assecondò iniziando a sfilargli i pantaloni e la maglia, per baciargli a sua volta il collo scendendo per scendere poi verso il petto. Le mani di lui si mossero a spogliarla del tutto per poi scorrere sulla sua schiena nuda –sei fantastica- le sussurrò per poi una volta denudato anche lui completamente passare al vero e proprio atto fisico. Il cuoco così inizio a penetrare la ragazza, sempre più forte, mentre le mani di lei lo tiravano a se. I due si amarono per tutta la notte per poi addormentarsi nella stanza dell’archeologa, era nata così quella che sarebbe stata la prima coppia nata tra i membri della ciurma. La navigatrice ancora nella sua cabina iniziava a perdersi nei suoi pensieri.

-perché me ne sto qui a pensare a lui senza riuscire a chiudere occhio?
-come mai quel suo comportamento così irritante mi spinge a cercarlo?

si interrogò la ragazza, quando ad un tratto una vocina nella sua testa si fece largo fino a venir fuori
 -sveglia Nami ti stai innamorando-  la ragazza allora decise di provare a capire se anche per lui ci fosse qualcosa di più che una conoscenza. Determinata lasciò la cabina recandosi, sotto la pioggia, verso i suoi mandarini dove Zoro era solito passare il suo tempo.

-non hai ancora finito?-  domandò sorridente
-non dovresti essere qui, non sei ancora in forma e in più piove potresti prenderti un brutto raffreddore- disse lo spadaccino ignorando la domanda della ragazza

-perché così tanto interesse per me?-  chiese allora la ragazza sperando di capire qualcosa dei suoi sentimenti dalla risposta

-veramente non saprei-  concluse chinando il capo

la navigatrice decise allora di fare il primo passo e si avvicinò scrutando il suo sguardo, arrivata ormai faccia a faccia con lui lo baciò dolcemente

-credo che mi sto innamorando di te Zoro- ammise infine per poi smettere di guardarlo per l’emozione. lo spadaccino rimase sorpreso dal suo gesto e dalle sue parole
-io, io non posso renderti felice mi spiace- disse lo spadaccino per poi incamminarsi verso la propria stanza. Uno volta entrato si appoggio con la schiena alla porte e si lasciò cadere, scivolando lentamente fino a raggiungere il suolo.

-ti amo anch’io- sussurrò soltanto per poi chiudere gli occhi mentre una lacrima gli solcava il viso, una lacrima che sul suo viso era come un oceano nel bel mezzo di un deserto. Anche la ragazza tornò nella propria cabina scoppiando in un pianto liberatorio fino a perdere coscienza.

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Capitolo 5
*** Confessions & Lies ***


5


- Solcando l’oceano-

Erano ormai trascorsi svariati giorni dalla tempesta e i sentimenti che essa aveva portato a galla hanno unito alcuni ma diviso altri. Sanji e Robin affrontano la loro nuova condizione di coppia alternando momenti di pura passione a dolci dichiarazioni. Non tutti però erano così felici a bordo, Zoro e Nami si evitavano da quel giorno mentre il resto dell’equipaggio era allo scuro di tutto. La navigatrice non faceva altro che ripensare al rifiuto dello spadaccino e quando tutti dormivano si abbandonava a dei pianti liberatori nella propria cabina.

- sono stata una stupida a pensare che per lui fosse lo stesso
- dopotutto sono stata io a fraintendere tutto
- non può rendermi felice, che cosa voleva dire? Gli costava troppo dirmi che non prova nulla per me?

la navigatrice era tormentata da questi pensieri ricorrenti cercando di trovare risposte per i suoi quesiti. Lo spadaccino non faceva altro che allenarsi da quel giorno, saltava parecchi pranzi e non dormiva neanche di giorno. Continuava a ritornare con la mente alle parole pronunciate debolmente nella sua stanza da lui stesso. Parole che non gli appartenevano, parole che quando pensava a lei sembrava fosse impossibile mettere a tacere.

- mi sono innamorato, di quella mocciosa
- mi rende felice ma non posso permettermi distrazioni
- diamine Zoro vai da lei
- hai un sogno da realizzare pensa solo a quello

lo spadaccino era combattuto, nella sua testa era come se vi fossero due diverse correnti di pensiero. Voci che ascoltavano solamente il cuore, altre che invece ritenevano i sentimenti solo un intralcio. Sanji e Robin avevano già informato la ciurma della propria relazione e in particolare la ragazza si confidò con l’amica.  La navigatrice di tutta risposta le raccontò quanto successo con lo spadaccino e di come, sebbene ci stesse provando, non riusciva a smettere di pensare a lui. Tutta la ciurma aveva preso la notizia del rapporto tra il cuoco e l’archeologa positivamente, dopo aver superato però lo stupore iniziale. Nami però si lasciò convincere da Robin ad affrontare nuovamente lo spadaccino. Nel pieno della notte la ragazza lasciò allora la propria cabina recandosi da Zoro.

- ciao, potrei parlarti un momento –  domandò la ragazza distogliendo di tanto in tanto lo sguardo da lui
- se proprio devi -  rispose allora lo spadaccino fingendosi disinteressato
- tu non provi niente per me? Cosa significavano le tue parole dell’altra sera? Perché dovresti farmi soffrire?

la ragazza gli rivelò nuovamente i suoi sentimenti e gli fece presente i suoi dubbi.

- non provo niente per te che vada oltre la stima per le tue capacità di navigatrice.
- Non voglio darti false speranze, intendevo questo quando ho detto che avresti sofferto

lo spadaccino pronunciò quelle parole anche se ormai sapeva che erano solo un mare di bugie. Menzogne a cui neanche lui credeva ma di cui provava a convincersi. La ragazza non proferì parola e scoppiò in un silenzioso pianto mentre tornava nella propria stanza. I due passarono la notte a tormentarsi entrambi per le parole proferite dallo spaccino che credeva di fare la cosa giusta a mettere i loro sogni, non solo il suo, davanti ai propri sentimenti. La mattina seguente attorno al tavolo da pranzo l’aria era abbastanza tesa tra i due mentre il resto della ciurma si divertiva come di consueto.

- ho ancora fameeeeeeee - 
Urlò rufy
- piantala ingordo, avrai mangiate le provviste dell’intero mese - 
rispose Usopp
- io sono pieno – disse Chopper portando le zampe alla pancia
- era pure ora avrai mangiate quasi quanto il capitano -  
sentenziò allora Franky
  
Zoro si alzò dal tavolo al quanto silenzioso e il capitano avendo percepito che qualcosa non andava lo seguì

- ehi Zoro tutto bene? - 
chiese Rufy sorridente
- come mai me lo chiedi? - 
domandò sorpreso lo spadaccino
- ti conosco da parecchio ormai e credo di capire quando qualcosa ti turba -
- beh non credo capiresti - 
riprese Zoro spiazzato dalla serietà del capitano
- mettimi alla prova, so essere serio quando serve. Non sono l’ingenuo che voi tutti pensate, non sempre almeno – 
disse dapprima seriamente per poi sorridere nell’ultima affermazione facendo riemergere il solido spensierato Rufy

- in questo caso perché no, forse mi farebbe bene un sfogo. Mi sono innamorato Rufy, mi sono innamorato e non riesco a pensare ad altro che non sia lei. Lei mi ha già dimostrato di provare lo stesso ma io l’ho respinta più volte. Sai non so davvero come comportarmi con lei, mi fa male sapere di farla soffrire ma non posso nemmeno abbandonarmi a ciò che provo perdendo di vista il mio obbiettivo. Sento che se vivessi questo sentimento finirei per metterle di diventare la mia debolezza –  
si sfogò così lo spadaccino

- Nami ti ha davvero rubato il cuore –  
sorrise allora il capitano dimostrando di aver capito di chi l’amico parlasse
- tuttavia non posso darti ragione, io credo che non sarebbe una debolezza ma una forza. Combattere per qualcuno che ami così intensamente a mio parere può solo renderti più forte di fronte alle avversità – concluse allora il ragazzo dal cappello di paglia

Zoro non riusciva a credere che quelle parole fossero uscite dalla bocca di Rufy, tuttavia ascoltandole non trovò nulla da ridire. Forse aveva davvero commesso un errore ma cosa fare a quel punto?

- sai forse hai ragione ma non credo ormai possa fare più nulla, adesso vado-
rispose lo spadaccino incamminandosi verso gli alberi di mandarino dove era solito trascorrere il suo tempo, forse perché gli ricordavano l’odore della ragazza

- non è ancora troppo tardi - 
insistette il capitano per poi tornare dal resto della ciurma. La serata trascorse così tra dubbi, sofferenze ma in special modo amore. Amore che poteva essere vissuto o nascosto ma era alimentato da qualcosa di forte e puro.



ANGOLO DELL’AUTORE                                                              

Spero che questo capitolo sia di vostro gradimento e ringrazio per le recensioni positive ricevute. Volevo chiedere se il metodo di scrittura utilizzato in questi ultimi due capitoli vi sembra più appropriato e cosa ne pensate dello svolgimento dei fatti. Sarei curioso di leggere i vostri pensieri e le vostre aspettative.    3spadeZORO


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Capitolo 6
*** The End of One Age ***


6

- Approdati su un isola misteriosa  -

Era un giorno felice per la ciurma di cappello di paglia, o almeno così sembrava. L’equipaggio aveva raggiunto un isola che non era riportata sulle mappe. I pirati allora lasciarono la nave e si mossero alla perlustrazione dell’isola, spinti da una forte curiosità si prepararono all’avventura. Molte erano le cose che non avrebbero mai potuto immaginare, altrettante quelle che non avrebbero potuto evitare. L’isola era rivestita di una fitta nebbia che soffocava anche gli alberi più alti. La vegetazione era pressoché inesistente, gli alberi e le piante erano privi di foglie e il terreno era completamente arido. Cappello di paglia e la sua ciurma giunsero, dopo svariati chilometri di cammino, di fronte ad una grotta. Molta la voglia di entrare dei più coraggiosi, altrettanta la paura di alcuni.

- forza che aspettiamo, entriamo –
esordì all’ora Rufy entusiasta
- vai pure io ti copro le spalle –
rispose Usopp impaurito
- io lo aiuto –
aggiunse allora Chopper rimanendo dietro il cecchino
- yohohoho perché non ci dividiamo – propose allora Brook
- siamo su un’isola deserta e sconosciuta che non conosciamo, separarci non mi sembra un idea brillante –
disse Robin
- concordo, sarebbe meglio restare uniti
– continuò Sanji prendendo la mano dell’archeologa sorridendola
- allora andiamo o restiamo qui? –
domandò Franky
- potrebbe essere una miniera – affermò Nami speranzosa
- ma pensi solo ai soldi tu? –
disse Zoro per poi rendersi conto dell’errore appena commesso
la ragazza gli rivolse soltanto uno sguardo – magari fosse così -
- allora forza in marcia –
gridò il capitano

quando però egli fece il primo passo, premendo una roccia, fece scattare una trappola aprendo così un tunnel sotterraneo nel quale tutti caddero.  Ad un tratto si accesero le luci di quello che sembrava essere un laboratorio sotterraneo

- bene bene bene la ciurma di cappello di paglia, quale onore – 
esclamò un energumeno che comparse improvvisamente

- non può essere –
affermò Robin riconoscendo il volto dell’uomo – è Gykto il leggendario, sul quale pende una taglia di 480.000.000 di danari.

- che cosa? 480 che? –
domandò Usopp indietreggiando

- la mia fama mi precede bene, salve a tutti membri della ciurma di cappello di paglia e benvenuti nel mio show –  
- cosa vuoi dire? –
chiese il cuoco sconcertato
- silenzio, il gioco sta per iniziare. Vi spiego le regole brevemente – esclamò Gykto
- voi morirete tutti e io riscuoterò le vostre taglie, semplice no? –
continuò divertito

L’uomo allora scomparve per poi riapparire alle spalle del capitano e trafiggerlo, era come invisibile e nel giro di poco tempo riuscì a mettere tutti fuori gioco. Quando tutto ormai sembrava perduto Zoro riuscì tagliare una parete della grotta facendo crollare enormi massi che imprigionarono l’avversario che tuttavia riuscì a liberarsi e con uno scattò veloce si portò alle spalle del carpentiere e gli tagliò via la testa uccidendolo.

- Frankyyyy – urlarono allora tutti sconvolti
- vi ucciderò tutti –
continuò allora mentre tutti quelli che avevano mangiato i frutti del diavolo perdettero le forza all’improvviso per via dell’algamatolite presente nel laboratorio.
- dobbiamo scappare – urlò allora Sanji
- amici ci penso io a lui, voi andate –
affermò Usopp  - per me non c’è più niente da fare ormai addio -  urlò il cecchino per poi andare il conto al nemico con una carica esplosiva che li seppellì entrambi sotto le macerie.

Sanji e Zoro erano gli unici rimasti coscienti – portali via di qui -  urlò lo spadaccino al cuoco
egli allora inizio così a trarre in salvo Chopper, Robin, Rufy e Brook.
- qui sta crollando tutto, sbrigati ad uscire –
intimò il cuoco
- dov’è Nami? - 
chiese lo spadaccino urlando
- non la vedo, credo sia rimasta vittima delle macerie -
- dobbiamo trovarla –
disse disperato lo spadaccino
i due continuarono a cercare freneticamente ma nulla da fare
- Zoro dobbiamo uscire o moriremo –
urlò il cuoco correndo verso l’uscita

lo spadaccino non si arrese, continuò a cercare ma il passaggio si stava chiudendo e rischiava di rimanere sepolto vivo. All’improvviso udì qualcosa e corse verso quello che sembrava un debolissimo colpo di tosse.

- Nami, per fortuna stai bene –
sussurrò lo spadaccino tra le lacrime
- Zo Zoro –
rispose lei prima di perdere i sensi

il ragazzo la prese in braccio e corse verso l’uscita oltrepassandola appena in tempo. La ciurma raggiunse la nave e lasciò l’isola, lasciando però anche un pezzo di se. Usopp e Franky hanno perso la vita e questo rappresenterà un immenso dolore per tutti i sopravvissuti. Quella notte nessuno proferì parola, qualcuno si abbandonò a dei lunghi pianti altri si persero nel silenzio.




ANGOLO DELL’AUTORE
Molti probabilmente mi odieranno per questa mia scelta, vorrei precisare soltanto una cosa e cioè che: l’ho fatto solo per dare una svolta insolita che abbia un impatto su tutti e possa portare a nuovi riscontri. Recensite come più credete opportuno io continuerò su questa linea sperando di non deludervi.
3spadeZORO

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Capitolo 7
*** A New Beginning ***


7

 

-Navigando senza meta -

Erano trascorsi alcuni mesi dal tragico evento e la ciurma di capello di paglia faceva tuttora  i conti con il dolore. La perdita di Franky e il successivo sacrificio di Usopp, avevano spezzato l’armonia e l’unione guadagnati con il corso del tempo. Sarebbe mai potuto ritornare tutto come prima? Probabilmente la risposta a questa domanda, che tutti si ponevano sulla nave, era no.
Come affrontare la tragica morte di chi non era solo un compagno ma anche un fedele amico?
Tuttavia il dolore fa parte di questa vita e per quanto possa fare schifo questa realtà dobbiamo rassegnarci e cercare di andare avanti. Dopotutto che vita sarebbe senza il dolore? Cosa ci renderebbe felici in una vita senza sofferenza? Probabilmente niente, perché solo conoscendo il dolore possiamo distinguere la gioia e tutti i sentimenti positivi. Ognuno a bordo cercava di non far trapelare le proprie emozioni, ne avevano già discusso, avevano già pianto ma tutti dovevano dimostrare agli altri di essere forti. Il singolo provava ad apparire forte per la collettività ed è questo che li rendeva una ciurma e che li aveva fatti rimanere tale anche dopo che l’equilibrio era stato spezzato.

è pronto in tavola ripeteva il cuoco ogni mattina mettendo fine a quel triste silenzio
 
Quelle poche parole erano quasi uno degli unici suoni che si udivano. Tutti non erano molto loquaci da molto tempo o almeno non lo erano stati fino a quel giorno.

ragazzi” esordì alzandosi il capitano 
forza dobbiamo andare avanti e cercare di realizzare i nostri sogni dopotutto e quello che tutti noi vogliamo e volevano anche Usopp e Franky

 Il capitano aveva sofferto la perdita dei suoi uomini forse più di tutti ma era ormai arrivato alla conclusione che non si poteva cambiare il passato ma poteva realizzare il futuro che la sua ciurma sognava, così da rendere orgogliosi gli amici scomparsi.

volete che il loro sacrificio non sia valso a niente? Credo non ce lo perdonerebbero mai
sentenziò allora sicuro di se

giusto, dobbiamo farlo per loro disse Chopper alzandosi con le lacrime agli occhi.

Tutti allora si alzarono, avevano capito che il capitano aveva ragione ed erano determinati forse più di prima ad andare avanti.

siete con me?”
chiese urlando il capitano
sirisposero tutti urlando e mettendo una mano su quella di Rufy
allora andiamo alla conquista del mondoconcluse con un ultimo grido

Il capitano aveva riportato nell'equipaggio la voglia di lottare per raggiungere i propri scopi. Quella perdita aveva si stroncato l'armonia del gruppo ma lo aveva fatto unire ancora di più fornendogli la spinta necessaria per vincere ogni avversità.


ANGOLO DELL'AUTORE

Spero che questo capitolo vi piaccia, è vero che è notevolmente ridimensionato rispetto ai precedenti ma mi sembrava opportuno dedicare un capitolo intero all'accettazione, per così dire, di quanto successo. Inoltre forse noterete che ho messo a questo capitolo il titolo che inizialmente aveva il primo, cambiando poi nome ad esso. Il motivo di tale scelta è abbastanza palese, credo che questo titolo rappresenti molto meglio questo capitolo . Un ringraziamento a tutti quello che mi seguono,fatemi sapere cosa ve ne pare dell'ennesimo cambiamento nel modo di scrivere, credo che sia quello definitivo 3spadeZORO



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Capitolo 8
*** The Legend ***


8

-         L’isola di ghiaccio -

Il viaggio della ciurma di cappello di paglia era ripartito ed ora l’intera ciurma era mossa da qualcosa di ancora più forte. Infatti l’incessante desiderio di realizzare i propri sogni era alimentato dalla voglia di farlo anche per i membri dell’equipaggio che non potranno realizzare più i loro. La Sunny era sempre pronta a salpare verso nuove avventure e questa volta porterà i pirati ad una svolta decisamente importante. Sbarcati su quella che viene denominata Ice Island l’intero equipaggio era proprio curioso di scoprire cosa si nascondesse dietro la leggenda che gli era stata narrata da Robin prima dell’arrivo. L’archeologa infatti aveva letto, in uno dei suoi tanti libri, qualcosa che l’aveva veramente incuriosita. Tuttavia non si tratta di una vera e propria leggenda, essa viene denominata così solo da chi non è mai stato sul luogo perché sull’isola tutti sanno che essa è vera. Si dice che l’isola di ghiaccio nasconda un potenziale enorme, alla sua sommità vi è situato un tempio dove monaci devoti insegnano a dominare l’arte del ghiaccio. Essa però è riservata solo a pochissimi eletti e solo nella sua forma più semplice. Vi è una scritta sul frontone del tempio ed è anche il compito che i monaci devono portare a compimento. Questa incisione recita così: l’individuo il cui cuore puro lo spinge verso il giusto, la cui forza non si lascia impaurire neanche da chi è più potente di lui, che segue solo gli ideali non facendosi contaminare da nulla e deve questo solo alla fatica sarà colui che avrà accesso all’immensa sapienza che il ghiaccio nasconde.

“allora andiamo al tempio” urlò deciso il capitano non appena messo piede sull’isola
“non essere precipitoso Rufy, dobbiamo essere cauti” sentenziò allora Nami
“giusto non sappiamo quale insidie può celare quest’isola” aggiunse Robin
“non dobbiamo farci cogliere nuovamente impreparati” continuò Sanji
“ l’ultima volta ci è costata cara tanta avventatezza” affermò triste Chopper
“yohoh su con la vita andrà tutto bene” disse Brook cercando di rasserenare i compagni

Zoro invece, come spesso era solito fare, restò in silenzio seguendo il gruppo. Ogni tanto cercava con lo sguardo la navigatrice per poi sorridere. Aveva ormai ammesso a se stesso ciò che provava però non credeva giusto farsi avanti adesso che gli aveva già causato parecchio dolore.

“Bravo Brook, è così che si parla. Adesso rechiamoci al tempio e facciamogli sapere che il loro prescelto è qui e il suo nome è Rufy” disse sorridente il capitano
“non ti smentisci mai, sei sempre il solito” esclamò la navigatrice seguendolo
“beh sono proprio curioso di saperne di più” ruppe cosi il suo silenzio lo spadaccino

Il dottore e lo scheletro affiancavano il capitano mossi dal loro spirito avventuriero mentre l'archeologa e il cuoco si tenevano teneramente per mano scambiandosi dolci sguardi. Arrivati ormai in prossimità del tempio vengono però interrotti da un ragazzo che non sembra essere intenzionato a farli passare.

“mi dispiace ma non vi è possibile proseguire, vi prego di tornare indietro e non vi verrà fatto alcun male” esordì allora egli

“mi spiace ma non possiamo farlo, sono qui per annunciare ai monaci che il loro prescelto è arrivato” gli rispose sicuro di se Rufy
“ahah ma guarda in tal caso dovrete affrontarmi” rispose divertito il ragazzo
“il mio nome è Sako e sono il guardiano del tempio” aggiunse allora per poi gelare i piedi ai pirati impedendogli di muoversi.
“forte ma prova questo, pugno gum gum” gridò il capitano sferrando il suo colpo

Il ragazzo lo schivò e con degli scatti velocissimi mise ai polsi di coloro che avevano mangiato un frutto del mare dei bracciali.

“sono di algamatolite, so chi siete. Cappello di paglia e i suoi uomini” disse il ragazzo facendo dissolvere il ghiaccio che li teneva fermi
“potete proseguire, scusate ma non è permesso l’accesso a chi ha mangiato un frutto del diavolo se non è privato dei loro poteri” aggiunse poi conducendoli al tempio

Arrivati alle porte di esso li raggiunse un monaco “benvenuti” disse allora cordialmente
“cosa vi porta qui?” domandò pronto ad ascoltare la risposta
“semplice voglio sapere se sono io il prescelto” esclamò il capitano
“Rufy” lo rimproverò la navigatrice solo pronunciando il suo nome con tono alto

Il monaco allora sorrise per poi tornare a rivolgersi a loro
“allora siete a conoscenza della profezia” sentenziò allora
“si la conosciamo e siamo qui per capire cosa ci sia di vero” gli rispose Robin
“beh mia cara ma è tutto vero, tutti possono provare a sostenere la prova che può far capire se si è o no il predestinato”
“allora vogliamo sottoporci alla prova” disse eccitato il capitano
“a quanto pare non avete inteso il significato delle parole della profezia”
continuò il monaco
“cosa intende dire?” chiese allora Sanji
“cosa non abbiamo capito?” domandarono Chopper e Brook straniti
“le parole sono chiare il prescelto deve la sua forza solo alla fatica, quindi non può essere qualcuno che ha ingerito un frutto del diavolo” rispose prontamente il monaco
“avremmo dovuto arrivarci” esclamò l’archeologa
“che peccato” dissero in coro Rufy, Brook e Chopper demoralizzati

Il monaco li guardò ancora per poi chiedere al ragazzo di predisporre tutto per la prova
“Sanji, gamba nera; Nami, la gatta ladra; Zoro, lo spadaccino” disse guardando i tre
“volete sottoporvi alla prova?”
 
I tre si guardarono per pochi secondi e decisero infine di sottoporsi alla prova non avendo nulla da perdere, anche se non speravano in niente.


“forse però conviene rimandare a domani, dopo un bagno caldo ed un buon pasto. Sarete miei ospiti e domandi sosterrete al meglio la prova, chissà che non sia la volta buona” concluse sorridendo

Dopo aver cenato, ospiti del monaco, andarono a dormire mentre Zoro si recò all’aperto per il suo allenamento notturno.


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Capitolo 9
*** Let's & Go ***


9 -Il paese del Gelo-

La notte era trascorsa così velocemente che quasi sembrava non fosse mai sopraggiunta. L’alba però confermava la fine di una notte che, a differenza delle ultime della ciurma di recente, era stata tranquilla e ristoratrice. Da quelli parti la quiete pareva farla da padrona, il sibilo dello scorrere di un piccolo torrente nelle vicinanze del tempio era quasi il rumore più imponente che si potesse udire. Il paesaggio era a dir poco splendido, infatti il monastero si trovava su di una montagna. Dalla vetta di essa si poteva godere di una vista strabiliante di quello che era un luogo ameno e incontaminato. Lo spadaccino dai capelli verdi fu il primo a svegliarsi e raggiungere quella vetta, godendo così di uno spettacolo che provocava una bellissima sensazione di benessere anche a lui che non era certo il tipo che si soffermava su queste piccole cose. L’uomo spesso non apprezza ciò che ha e vede solo le cose che attirano il proprio interesse, giudicando molte cose fittizie. Questo è il maggior limite dell’umanità perché se non vi fossero le piccole cose non ci sarebbe nulla. È dall’unione di tutte queste che ha origine la totalità del nostro mondo. Appare strano anche solo crederlo ma questi pensieri si insediarono nella testa di Zoro come Rufy si intrufola in cucina a sgraffignare qualcosa da mangiare quando Sanji è distratto. Questo pensiero dello spadaccino si ampliò poi portandolo a fare un paragone che, di li a poco, avrebbe cambiato la sua concezione della vita. Egli accostò, in questo paragone, l’uomo al mondo. Così come non esisterebbe il mondo senza ogni piccola cosa non esiste la vita senza ogni sentimento. Fu così che Zoro arrivò alla conclusione che il suo voler rinnegare, in maniera decisa, ciò che prova nei riguardi della navigatrice era come un volersi ostinare a non vivere. Il vivere inteso nel suo senso più completo, con tutto il dolore che ne consegue ma anche con i momenti più belli che si possano desiderare. Proprio in quel momento la profonda riflessione dello spadaccino viene interrotta dal lieve rumore di passi. Egli si girò, e come a voler annientare ogni sua singola difesa il destino volle che si trattasse proprio della ragazza dal profumo di mandarino. Il rapporto tra i due era stato, per restare in tema con l’isola, gelido nei giorni passati. Quindi lo spadaccino decise di sciogliere quel ghiaccio in cui aveva riposto il suo cuore e mosso dal sentimento puro, ormai senza filtri, si rivolse alla ragazza.

“Nami” sussurrò cercando di vincere quel nodo alla gola che aveva ogni qual volta le parlasse “so di averti fatto soffrire”.
“non occorre che continui” lo interruppe la ragazza “sei stato abbastanza chiaro, sono solo stata un illusa, e per quanto io vorrei darti la colpa la verità è che tu non hai proprio fatto nulla di male” continuò allora con gli occhi lucidi.
“lasciami finire” la bloccò a sua volta lo spadaccino “Nami io” il ragazzo era finalmente pronto ad aprire il suo cuore ma fu a quel punto che il destino sembrò volesse prendersi gioco di lui. Venne infatti interrotto dall’arrivo di Sanji e Robin, che tenendosi per mano, raggiunsero la vetta. Era come se si volesse sbattere in faccia allo spadaccino a cosa avesse rinunciato. Egli pensò che era la giusta punizione per aver soffocato le proprie emozioni e aver respinto per ben due volte la ragazza. Fu in quell’istante che i quattro vennero raggiunti da Sako.

“padre Tizio mi manda a dirvi che è tutto pronto per la prova, se volete che i vostri amici assistano sarà meglio che li chiamate” esordì il ragazzo.
“dobbiamo per forza o Rufy non ci perdonerebbe mai” affermò Nami.
“si infurierebbe direi” confermò il cuoco.
“va bene allora vado io a chiamarli voi andate pure a prepararvi per la prova” disse l’archeologa per poi baciare il suo cuoco e dirigersi verso il punto di ristoro dove avevano trascorso la notte.

Una volta raggiunto l’edificio si trovò davanti Rufy, Chopper e Brook.
“oh bene, siete già svegli” esclamò la ragazza raggiungendoli
“buongiorno Robin” la salutò sorridente il dottore
“ciao Robin, dove sono finiti tutti?” chiese curioso il capitano
“sono qui per questo in effetti, la prova sta per iniziare” rispose l’archeologa
“beh cosa aspettiamo allora? Yohohoh in marcia” disse Brook con la sua solita risatina allegra

I quattro raggiunsero il resto dell’equipaggio
“così è qui che avrà luogo la prova?” domandò proprio in quel momento Nami al monaco
“no, non essere impaziente ragazza” rispose lui “conduci cappello di paglia e gli altri sulla torre di vedetta” ordinò allora a Sako “mentre voi, partecipanti alla prova, seguitemi “ continuò rivolgendosi ai tre che non avevano mangiato un frutto del diavolo.
Il gruppo si divise seguendo le indicazioni del monaco
“dove siamo diretti?” domandò curioso il cuoco
“porta pazienza ragazzo, lo vedrai presto”

Zoro invece restò in silenzio ripensando a quello successo poco prima con la navigatrice.  Camminarono per un altro breve tratto fino a giungere ad una concavità nel terreno che vista da li sembrava un pozzo senza fondo.
“eccoci arrivati, è qui che avrà luogo la prova” affermò il monaco
“co-cosa?” domandò preoccupata la ragazza
“non preoccuparti tesoro, ci sono io a proteggerti” esclamò il cuoco
“perché non pensi alla tua ragazza” disse allora spontaneamente lo spadaccino, stupendosi delle sue stesse parole, per poi saltare nel cratere per non trovarsi nuovamente a discutere con il cuoco
la risposta dello spadaccino confuse e spiazzò allo stesso tempo la ragazza e fece tornare serio il cuoco che poi saltò a sua volta nella voragine, Nami allora si decise e saltò insieme al monaco.

Lo spadaccino, sebbene fosse atterrato con i piedi ben fermi, scivolò e cadde.
“ ma che cazzo..” imprecò per poi aprire gli occhi. Ciò che vedeva non gli sembrava vero, si trovava in un immensa valle sotterranea interamente coperta di ghiaccio. La cosa più strana era però che il ghiaccio non ricopriva solo il terreno, infatti contro ogni logica vi era una ricca vegetazione. Alberi e piante di ogni genere, anch’essi ricoperti di ghiaccio.
“ma è impossibile” esclamò lo spadaccino alzandosi per poi ricadere nuovamente quando l’amico cuoco gli piombò addosso “deficiente di un damerino” lo insultò subito
“sei tu che sei sempre in mezzo alle palle, testa d’alga” rispose il cuoco per poi alzarsi e rimirando il paesaggio si ammutolì meravigliato dalla bellezza insolita di quel luogo. Lo spadaccino, ipotizzando che anche la ragazza potesse piombargli addosso, si spostò, anche se non gli sarebbe dispiaciuto se la navigatrice lo avesse messo sotto.

 Proprio in quel momento, udendo l’urlo della rossa (arancione non se po’ sentì), il cuoco guardò verso l’alto.
“niente paura, ti prendo io” gridò per poi venire schiacciato, da quello che non era di certo l’esile ragazza, ma il monaco. “ahi” si lamentò alzandosi insieme al monaco e alla navigatrice che nel frattempo era atterrata poco più in là. “ahahahahah” scoppiò Zoro in una fragorosissima risata, nel vedere le chiappe del monaco che pressavano contro il viso del biondino prima che egli si rialzasse. “eccoci, questo è il Paese del Gelo” disse allora il monaco

 Nel frattempo Sako aveva condotto il resto dell’equipaggio sulla torre di vedetta, che si ergeva proprio al centro della valle, in modo che fosse possibile loro vedere l’intero svolgersi della prova.
“insomma, ma quando inizia?” sbuffò Rufy
“yohohohoh, ne vedremo delle belle” affermò Brook
“speriamo non si facciano male” continuò Chopper preoccupato
“silenzio, stanno per iniziare” esclamò Sako indicando verso il basso




ANGOLO DELL'AUTORE


Rileggendo i capitoli precedenti e grazie anche ad alcune recensioni mi sono detto "cazzo, faccio schifo" quindi con questo capitolo spero di essere andato più affondo nelle cose , esaminando sentimenti  e descrivendo nel dettaglio gli ambienti. Vi prego di recensire, se è il caso anche negativamente, perchè solo se mi vengono fatti notare degli errori posso migliorare. tranquilli io non agisco mai per vendetta, non recensirei mai negativamente solo perchè voi avete recensito male la mia e non farei neanche il contrario. giudicate come meglio credete, Grazie a chi mi segue. Il titolo di quest'ultimo capitolo mi è venuto perchè ero intento a guardare la mia Sonic e la mia Magnum di quando ero più piccolo. per chi non lo sapesse sono le macchinine dei protagonisti (Ricky e Ghigo anche conosciuti come fratelli pronti-via) di Let's & Go sulle ali di un turbo. ok so che non ci azzecca un TUrBO ma mi sono lasciato trasportare dal bambino che è in me e amava quel cartone XD
3spadeZORO


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Capitolo 10
*** Betrayals and New Sensations ***


Paese del Gelo
Cappello di paglia e la sua ciurma continuano il loro viaggio per i mari al fine di realizzare i propri sogni. Un tragico evento destabilizza l'equilibro, la scomparsa di Franky e Usopp ha certamente lasciato il segno ma dopo alcuni mesi il resto dell'equipaggio cerca per quanto possibile di tornare alla normalità in modo di poter dare un significato al sacrificio degli amici. Arrivano così all'isola di ghiaccio dove venuti a conoscenza di una profezia decidono di soffermassi. Al tempio si parla di un individuo destinato a dominare la potenza del ghiaccio, un entità che ha saputo andare avanti grazie alle proprie forze e che conosce i veri valori. La ciurma è più che mai determinata a sottoporsi alla prova che può identificare il prescelto. Quasi tutti devono pero rinunciarvi dato che come la stessa profezia lascia intendere il potere non può essere destinato a chi ha incrementato la sua forza grazie ad un frutto del mare. Vengono dunque esclusi: Rufy, Chopper, Robin e Brooke. Rimangono dunque solo tre i membri che affronteranno la prova: Zoro, Sanji e Nami. I tre sono costretti prima dell'inizio a depositare le loro armi, dunque Zoro si separa con riluttanza dalle sue spade mentre Nami consegna il suo Perfect Clima Sansetsukon. Sanji usando per i suoi attacchi principalmente le gambe non si vede costretto a liberarsi di qualcosa. I tre ragazzi sono del tutto ignari di ciò che sta per accadere, ne sono a conoscenza di ciò che accadrebbe se uno di loro si rivelasse il prescelto.

"sin da quando questo tempio è stato costruito noi monaci guardiani ci tramandiamo ciò che rappresenta il pezzo mancante della profezia, grazie ad esso e alla prova che voi stessi state per affrontare spero di essere in grado di trovare l'eletto prima della mia morte" sentenziò il monaco prima di dare il via alla prova.

"e in che cosa consisterebbe questa prova?" domandò allora il cuoco curioso

"pazienta ragazzo, pazienta. Prima di tutto lo straordinario potere del gelo risiede già nel prescelto quindi il mio compito è quello di spingerlo al limite per far si che egli possa attingervi. Dovrò dunque contrastare per prima cosa i vostri sensi."aggiunse il monaco prima che tutto diventasse scuro agli occhi dei tre, non riuscivano a vedere ne percepire alcun tipo di gusto o odore ne tantomeno riuscivano a parlare o sentire qualcosa. Sembrava come se ogni senso di colpo li avesse abbandonati ad eccezione del tatto, riuscivano infatti a percepire il ghiaccio sotto i loro piedi e i loro stessi arti. Oltre al pezzo finale della profezia infatti i monaci guardiani si tramandano la kypea, una pietra azzurra che conferisce la facoltà di manipolare i sensi. È per questo che dalla torre di vedetta il resto del gruppo non riesce a comprendere la dinamica di quanto accade ai loro compagni. Nel frattempo nell'enorme distesa di ghiaccio la situazione precipita. I tre vengono colpiti da frecce che non sentono ne vedono arrivare e cominciano ad accusare gli svariati colpi. Capiscono di dover far qualcosa, ognuno di loro non sa se è lui il prescelto ma capisce che l'unica cosa che può fare è cercare di attingere a quel potere se gli è possibile. Ogni tentativo sembra ormai vano quando ormai perso nei meandri di se stesso Zoro viene sorpreso dal forte odore di mandarino che difficilmente confonderebbe. Inizia a correre in quella direzione quando sbatte contro Sanji, lo tira con se e insieme raggiungono la ragazza. Lo spadaccino sapeva di non poter comunicare con loro ma pensava fosse meglio restare uniti. Sanji venne colto alla sprovvista da qualcosa che gli andò a sbattere contro per poi tirarlo da qualche parte. Anche se non poteva vedere era certo si trattasse di Zoro e non appena sfiorò anche la mano delicata di nami capii di essersi ricongiunto agli altri. Nami una volta venuta in contatto con i due si sentii rassicurata anche se si interrogava sul perché della fine dell'attacco. Fu proprio in quel momento che una grande fiamma iniziò a divampare su di loro, ed ecco qualcosa di unico accadde. Le fiamme si gelarono non appena un vento gelido scaturito dai tre le avviluppò. Il monaco ristabilì l'equilibrio dei loro sensi stupefatto ma compiaciuto, aveva finalmente trovato l'eletto. Il problema era che dato che i tre quasi si tenevano la mano a vicenda non era riuscito a capire chi fosse tra essi. Sako rimase come pietrificato alla vista di quanto accadeva e alla torre di vedetta il resto del gruppo iniziava a porsi mille domande. Fu proprio in quel momento che del gas soporifero li fece svenire. Nessuno era al corrente di quanto accaduto sulla torre e i tre ragazzi erano più concentrati sul cercare di capire cosa fosse successo.

"beh arrivati a questo punto della mia vita non pensavo più di poterlo fare" disse il monaco per poi rompere la pietra liberando così un piccolo ciondolo.

"questo è il cuore del potere del prescelto, solo per mezzo di esso potrà controllare davvero il gelo" disse il monaco prima che una spada gli trafiggesse il cuore.

"bene bene, attendevo questo momento da anni" sentenziò Sako stupendo tutti.

"se permetti questa la prendo vecchiaccio" Continuò strappando il ciondolo dalle mani del monaco.

"farabutto come hai potuto" disse Nami

"attaccare alle spalle è l'atto più vile che possa essere compiuto" esclamò Zoro.

In quel momento Sako iniziò a correre per fuggire per poi essere fermato da un potente calcio sul volto

"dove pensavi di andare?" chiese Sanji sorridente.

Nel frattempo Nami corse dal monaco ormai in fin di vita che in un ultimo sussurro le disse qualcosa che per la ragazza non aveva alcun senso.

"diamine e adesso? Calmati Sako ti basterà attendere il momento propizio per poi prendere la ragazza in ostaggio e costringerli a lasciarti andare" pensò il traditore ma appena tento di mettere in pratica il suo piano un ultimo calcio senza pietà da parte della gamba nera gli tolse la vita.

Le ore scorrevamo velocemente e il testo della ciurma si era ormai svegliata da tempo. Cappello di paglia ed i suoi donarono una degna sepoltura al povero monaco e all'infame traditore prima di tornare alla nave.

"brucerà un po" disse Chopper alla ragazza quando ormai in tarda serata si apprestava a guarire le sue ferite.

Nami non fece nemmeno caso alle parole del dottore tanto era persa nei suoi pensieri ma si lasciò andare ad un "grazie" non appena egli ebbe finito.

"hai visto Zoro?" domandò allora Chopper riportando i pensieri di
Nami alla realtà

"Credo si stia allenando perché me lo chiedi" rispose allora la ragazza

"beh conoscendo Zoro avrei dovuto aspettarmelo, tuttavia non si è neanche fatto medicare e alcune ferite sono piuttosto serie" sentenziò la renna prima di ritirarsi nella sua cabina.

"che diamine Sanjiiiiii muoio di fame" urlò allora il capitano squarciando quell'alone di silenzio che si era formato.

"credo che sia impegnato al momento ma guarda Cosa ho trovato in frigo" esclamò Brooke portando in tavola alcune prelibate pietanze mentre Chopper li raggiunse.

"credo che oggi ceneremo solo noi tre, gli altri sembrano presi da altre cose" esordii la renna

"meglio così, io mangio" concluse il ragazzo di gomma cominciando ad ingozzassi insieme a Chopper.

"se non resti fermo mi rendo le
Cose più difficili io non sono mica Chopper" disse Robin mentre cercava di ripulire le ferite di Sanji

"con tutto il rispetto per lui preferisco di gran lunga le tue mani sul mio corpo" aggiunse lui con fare malizioso.

A quel punto l'archeologa pressò su una ferita dopo averle bendate facendo così scappare una parola liberatoria al cuoco.

"così ci pensi due volte prima di fare il cascamorto con Nami ancora una volta. Sai ho visto tutto sala torre prima di perdere i sensi"

"ma Robin, tesoro io scherzavo lo sai che non desidero altro che te" si giustificò il ragazzo prima di tirarla a se e baciarla.

"ti odio" disse lei poco convinta mentre ricambiava il bacio.

I due continuarono a baciarsi, senza andate oltre per via delle bende, fino a che la ragazza non si addormentò sul petto del cuoco. Egli si lasciò sfuggire un sorriso guardandola per poi addormentassi a sua volta. Dopo un l'auto pranzo e divertenti scenette anche il Luffy, Chopper e Brooke crollarono nella cucina stessa dando il via ad una sinfonia di russi.

Nel frattempo sul ponte di comando Zoro si allenava come sempre perso nei suoi pensieri che non si soffermavano sulla prova e la legenda o quello accaduto al paese del gelo ma erano tutti rivolti a ciò che provavo per Nami. Il fatto di essere riuscito a percepire il suo odore anche se privato dei sensi, quel suo perversi nel suo sguardo e l'effetto che gli causava un contatto con lei per lo spadaccino erano sensazioni completamente nuove. "non posso lasciarlo distrarre dal mio obiettivo, se mi lasciassi andare a ciò che provo però..ma che per poi diventare come quel rammollito del cuoco? Forse però Luffy ha ragione, magari potrebbe spronarmi ancora di più donandomi la forza che mi occorre" ecco che i pensieri del ragazzo tornavano ad essere contrastanti e fastidiosi quando finalmente si decise e dopo aver rinfoderato le spade si recò alla cabina di Nami. Bussò con quattro colpi decisi come sua consuetudine ma nessuno sembrava rispondere quindi fece per volterai quando la porta si spalancò.

"Zoro?" domandò stupita la navigatrice

"devo parlarti" disse per poi addentrassi nella cabina senza chiedere il consenso

"se è per quella storia tranquillo non occorre che tu dica nulla probabilmente é solo una cottarella, mi passerà" rispose la ragazza con fare sereno

"ho mentito, non lo faccio in genere anzi si può dire che non lo faccio mai ma mi sento strano Nami. Cosa dovrei dirti? Che il solo vederti mi accelera il battito cardiaco? Ce mi rifugio sotto i tuoi mandarini perché mi ricordano il tuo odore? O che sento di dover proteggere te prima di ogni altra cosa" disse lo Spadaccino tutto d'un fiato.

"mi sento così..debole e non posso permettermelo" concluse prima di chinare leggermente il capo.

"io..non so che dire" la ragazza stupita pronuncio a mala pena

"non dire nulla" sussurrò il ragazzo per poi andarle in contro, la sua mano le scostò una ciocca di capelli dal viso per poi fermarsi dietro la sua testa. Così preso dal momento Zoro si avvicinò alle labbra carnose di lei lasciandosi andare al suo primo bacio. Lei rispose con decisione e il bacio divenne sempre più lungo e passionale finchè la ragazza non si staccò e guardandolo negli occhi disse. "mi spiace ma non posso, è meglio che tu vada adesso" disse la ragazza per poi abbandonassi ad un pianto liberatorio dopo che il ragazzo se e andò.

"cosa ti succede Nami era quello che volevi no? Non posso privarlo del suo sogno, non voglio rappresentare una distrazione" si ripeteva in continuazione la ragazza prima di addormentarsi.

"ma che le prende adesso? Diamine non avrei dovuto farlo anche se... È stato magnifico" riflettè lo spadaccino per poi portassi due dita alle labbra sfiorandole. Poco dopo decise di sfogare la sua frustrazione riprendendo gli allenamenti per tutto il resto della notte. Ecco che l'equipaggio si trovava così diviso in tre parti, una che si perdeva nei meandri di un nuovo sentimento lasciandosi andare ad esso. Un altra che invece si lasciava logorare dal sentimento, e si ritrovava a far i conto con se stessa mentre l'ultima viveva ogni giorno con massima spensieratezza. L'amore all'inizio può essere vissuto facilmente o può essere estremamente complicato da raggiungere ecco perché finchè non ci fai i conti vivi serenamente, ma una volta che lo affronterai potrai dire realmente di vivere. Fino ad allora Beata Ignoranza...To Be Continued

ANGOLO DELL'AUTORE
E dopo quasi 10 mesi eccomi tornato con un nuovo capitolo spero di ritrovare vecchi "amici" e incontrante di nuovi. Sfortunatamente questo capitolo l'ho realizzato e postato dal telefono quindi non ho potuto apportare le solite modifiche al testo. Vi comunico che ho moltissime idee per i prossimi capitoli quindi ci sarà un buon riscontro continuerò, a più presto il prossimo capitolo. Non vi resta che valutare e recensire ;) 3SpadeZoro

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Capitolo 11
*** Between Dream & Reality ***


Verso il cambiamento

Era ormai notte fonda e come spesso accadeva non riuscivo a prendere sonno. Mi lasciavo così trasportare dal rumore delle onde che si infrangevano sulla nave e dal riecheggiare del vento che faceva si che mi perdessi sempre più trai miei pensieri, nei meandri della mia mente. Pensieri che anche se con esso non avevano alcuna correlazione, convergevano sempre in un unico chiodo fisso che accompagnava ormai la mia vita nello scorrere di ogni suo attimo. Vedevo la felicità dei miei compagni, ne ero partecipe e gioivo per loro ma avevo sempre l'impressione che mi mancasse qualcosa. Sapevo bene cosa fosse, mai con nessuno avevo discusso di questo desiderio che con il passare del tempo si intensificava. Dopotutto perché farlo? Non volevo che si dispiacessero per me, per l'irrealizzabilità di questo sogno. Così nascondevo spesso le mie emozioni e non lasciavo trapelare nulla come se avessi creato una sorta di barriera impenetrabile che mi avvolgeva. Continuai a farlo per svariato tempo, almeno fino a quella notte in cui trattenere tutto non mi fu più possibile.  Avevo da poco abbandonato l'infermeria della nave per recarmi sul ponte di comando, avevo infatti rinunciato all'idea di immergermi per l'ennesima volta nel lavoro così da non soffermarmi su ciò che desideravo. Ciò che desideravo non era di certo dettato dal fatto che rinnegassi il mio passato o ciò che ero sempre stato, si  trattava per lo più di un continuo senso di vuoto, come se la mia vita mancasse di qualcosa che realmente mi spettava. Mi ero convinto che era sciocco anche solo pensarlo ma era vero, sentivo l'esigenza di avere un corpo, uno vero e proprio, un corpo umano. Qualcosa mi diceva che la mia attuale forma di renna era solo una parte di me, così mentre continuavo a pensare venni interrotto da un rumore di passi che diveniva sempre più forte. Proprio il quel momento intravidi Brooke avvicinarsi e un sorriso si insinuo sul mio volto, forse lui avrebbe capito ciò che provavo anche se non del tutto dato che lui aveva già avuto fattezze umane prima.

"ehi Brooke come mai ancora sveglio?" Domandai allora

"non riuscivo a chiudere occhio, forse perché non li ho, Yohohohoho" rispose lui strappandomi un altro sorriso 

Si fece però serio quando notò la mia espressione cambiare. 

"qualcosa non va?" domandò per poi sedersi di fianco a me.

"se te lo dicessi allora si che cominceresti a ridere" affermai 

"non sottovalutarmi, so essere un ottimo confidente" rispose spiazzandomi 

"beh ok, forse mi farà bene parlarne con qualcuno. Da anni ormai convivo con un desiderio che so non potrà mai divenire realtà e ciò mi impedisce di essere realmente felice. Vorrei avere sembianze umane" confessai infine senza ulteriori tergiversazioni. 

"credo che nessuno possa capirti meglio di me, non passa giorno senza che mi soffermi su quanto mi manca il mio vero aspetto, maschero il tutto con gli altri grazie all'ironia ma vorrei tornare quello di una volta"  mi rivelò allora lui. 

Proprio in quel momento un ulteriore rumore attirò la mia attenzione e voltandomi a sinistra vidi Robin osservarci con aria seria. 

"scusate non volevo origliare ma non ho potuto evitare di sentire ciò di cui stavate parlando e forse non è impossibile quello in cui sperate. Ho letto di un anziana donna conosciuta  per la sue capacità magiche, si dice che possa tirar fuori la tua parte più nascosta mutando così anche l'aspetto. Non voglio darvi false speranze ma credo che valga la pena di provare, la donna abita in un isola poco distante e invertendo la rotta potremmo arrivarci in pochi giorni" affermò allora l'archeologa

Le sue parole riaccesero in me un barlume di speranza, anche se cercavo di restare con i piedi per terra per non ricevere poi una delusione. Anche Brooke era visibilmente contento di questa notizia e così decidemmo di comunicare il tutto al resto dell'equipaggio la mattina seguente. Tutti presero la notizia di buon grado e furono felici di cambiare rotta per permetterci di raggiungere l'isola. //Chopper Pov//

Erano ormai trascorsi tre giorni da quando avevamo invertito la rotta per permettere a Chopper e Brooke di raggiungere l'isola di cui Robin ci aveva parlato. Quando ci spiegarono il motivo di questa decisione ne fui colpito, non immaginavo che soffrissero per via del loro stato attuale anche se ne capivo le motivazioni. Non si trattava di non gradire il proprio aspetto ma dell'essere consapevole delle cose che esso gli impediva di fare e provare. Questa riflessione si insinuo nella mia mente distogliendomi da ciò che ormai da tempo era il mio unico pensiero. Pensavo a lei ogni attimo ormai da molto tempo e la cosa era peggiorata da quando l'avevo baciata. Non potevo far altro che avercela con me stesso per questo data la sua reazione ma al contempo ricordavo quell'istante carico di sentimenti con piacere. Ormai non potevo continuare a negarlo ne a lei, ne sopratutto a me stesso. La desideravo, ma non dal lato fisico o almeno non solo. Ambivo tutto di lei, ma ciò che più avrei voluto era il suo amore, sapevo di averla respinta in precedenza e forse questa era la giusta risposta del karma. Non capivo tuttavia le sue parole che mi ricordavano un po le mie. Come mai non poteva? Cosa era cambiato? Deciso a scoprirlo mi diressi nella sua cabina e dopo aver bussato aprii la porta per poi entrare. 

"hai un secondo? Ho bisogno di parlarti" dissi per poi richiudere la porta 

"buffo stavo giusto per venire da te" rispose lei con un sorriso

"Nami so cosa puoi pensare ma per me non è un gioco, non ho mai provato niente di simile ne tantomeno ho immaginato di provarlo, ma con te qualcosa è scaturito sin dal principio. Quando ci siamo conosciuti mi era più difficile di adesso fidarmi di qualcuno tuttavia mi gettai con mani e piedi legati in acqua, quel giorno da Arlong. Qualcosa nei tuoi occhi mi diceva di fidarmi, che non eri quella pirata fredda e manipolatrice che si pensava.  Con il passare del tempo non potevo far altro che legarmi a te ancora di più, allenandomi sotto i tuoi alberi di mandarino che mi ricordavano il tuo odore, passando dalla tua cabina ogni notte per verificare che tutto fosse apposto. Ti amo Nami, questa è la verità e non posso più negarlo" dissi tutto d'un fiato

Lei si avvicinò e senza proferir parola mi baciò, ricambiai il bacio e ci lasciammo prendere dalla passione. Ci spostammo sul letto e lei si mise a cavalcioni sopra di me fino a fermarsi per parlare. 

"io non ti amo Zoro" 

Quelle parole furono come un fulmine a ciel sereno, d'un tratto mi ritrovai seduto e sudato. Mi portai una mano ai capelli scostandoli in un lato, era solo un sogno eppure sembrava tutto così reale e vivido. Abbandonai  la mia cabina per recarmi sul ponte con le mie spade, come di consueto presi ad allenarmi sotto i suoi mandarini ma qualcosa era cambiata, avevo deciso di dirle ogni cosa proprio come nel sogno ma per farlo avrei aspettato il momento più adatto. //Zoro Pov//

Era appena l'alba del quarto giorno dal cambio di rotta e non mancava molto all'arrivo. Mi trovavo steso sul letto quando aprii gli occhi e voltandomi di lato vidi la mia Robin che ancora dormiva. Scesi dal letto cercando di non far rumore per non svegliarla, le diedi un leggero bacio sulla fronte e lasciai la cabina per raggiungere la cucina. Dopo appena due ore avevo finito di preparare la colazione e tutti erano ormai svegli, eravamo arrivati e avevamo attraccato al porto così dopo un abbondante colazione lasciammo la nave. 

"allora dove si trova la casa della vecchietta?" domandò Rufy tutto eccitato

"è poco distante ma dimenticavo di avvisarvi che riceve solo tre persone per volta, quindi solo uno di noi può accompagnare Chopper e Brooke." affermò la mia Robin bella come non mai

"se è possibile vorrei accompagnarli io" sentenziò lo Spadaccino

Trovai strano che quello stupido marimo si fosse offerto, era sempre così taciturno e distaccato ma percepivo in lui il bisogno di riflettere su qualcosa. 

"si così fai perdere anche loro" affermai allora ridendo e procurando la risata dell'intera ciurma 

Ancora più strano fu non ricevere una risposta alla mia provocazione ma decisi di lasciar perdere e così ci separammo. Chopper, Brooke e Zoro si diressero dalla donna mentre io Nami, Robin e Rufy continuammo a girovagare per l'isola. Poco dopo ci fermammo ad una bancarella che vendeva alcuni ingredienti che avevo terminato in cucina. Voltandomi notai due bellissime ragazze e mi trattenni a stento dal commentare, era più forte di me quando vedevo una bella donna perdevo la testa, ma per Robin cercai di controllarmi.  Questo mi fu impossibile quando dopo che rivelai al  venditore, che cercava di rifilarmi del pesce scadente, di essere un cuoco esperto venni circondato dalle ragazze che con fare accattivante mi chiesero di aiutarle nella scelta. 

"sarei onorato di aiutare delle belle fanciulle come voi" affermai allora tornando ad essere il donnaiolo di sempre, notai lo sguardo infastidito di Robin mentre le ragazze presero a tastarmi il petto. Quando la vidi allontanarsi correndo la raggiunsi insieme a Nami e Rufy. 

"sta lontano da me, non voglio vederti" singhiozzò tra le lacrime

"tesoro ascolta non è successo niente, io desidero solo te" dissi dispiaciuto nel vederla piangere

"tesoro un corno, torna da loro non ho più voglia di sentire le tue scuse." affermò per poi chiedere a Nami e Rufy di seguirla. 

"diamine Sanji sei davvero un idiota" pensai tra me e me prima di iniziare a camminare nella direzione opposta calciando di tanto in tanto una pietra lungo il sentiero. //Sanji Pov// 

Un illusa, ecco cos'ero, soltanto una povera illusa se realmente credevo che potesse essere cambiato. Dopotutto cosa mi aspettavo, si trattava di Sanji che non appena vede una ragazza carina perde il lume della ragione. Chi mi credevo di essere per poterlo cambiare, pensai tra me mentre con i miei compagni raggiunsi una locanda. 

"ho proprio bisogno di bere qualcosa, mi fate compagnia?" chiesi allora aprendo la porta

"Ma certo e poi anche a me farebbe bene qualche drink" rispose Nami sorridendomi

"che ne dite di una gara di resistenza?" domandò Rufy come per tirarmo un po su

"perché no, rispondemmo in coro io e Nami per poi addentrarci  nella locanda e sederci con il capitano al bancone del bar" 

Avevo ormai perso il conto dei drink che avevamo ordinato, proprio quando finimmo l'ennesimo giro notai Nami alzarsi barcollando un po

"ragazzi adesso io devo proprio tornare alla nave a finire una cosa, a dopo" disse per poi lasciare il locale

"bene bene, siamo rimasti solo tu ed io" disse Rufy dopo che entrambi salutammo Nami

"proprio così" risposi fissandolo intensamente 

"se ti svelo un segreto prometti di mantenerlo?" domandò visibilmente stordito dall'alcool

"certamente" affermai euforica anche io ormai più che brilla

"mi si è spezzato il cuore quando ho saputo della tua storia con Sanji, ho sempre creduto di amarti anche se io dell'amore non so niente. So solo che quando ti vedo sento il cuore battere forte e il desiderio di stringerti a me" disse tra un singhiozzo e l'altro spiazzandomi completamente. 

Le sue parole non mi lasciarono indifferente e forse sollecitata anche dall'alcool mi avvicinai a lui senza proferir parola per poi baciarlo. Lui assecondò il bacio che non mi dispiacque affatto, anzi mi fece provare forti sensazioni. Mi staccai poco dopo da lui e voltandomi notai lo sguardo di Sanji su di noi, lo vidi voltarsi ed uscire dalla locanda. Mi sentivo terribilmente in colpa e capii che era così anche per Rufy che subito disse

"mi dispiace io.."

"ho fatto tutto io non so cosa mi sia preso" risposi per poi incamminarmi con lui verso la nave nel più gelido dei silenzi. //Robin Pov// 

Stavamo ormai camminando già da un po e avvistammo in lontananza quella che ci era stata presentata come la dimora della donna che cercavamo, lungo il cammino però un  uomo ci avvisò che stanca delle continue richieste la donna si era circondata di guardie che impedivano il passaggio a chiunque così che solo i più meritevoli avrebbero usufruito dei suoi poteri. Non ci passò neanche per la mente l'idea di rinunciare e una volta raggiunta la villa osservai Zoro sguainare le spade. 

"Zoro apprezziamo il tuo aiuto, davvero ma dobbiamo essere noi a meritarci il suo aiuto" disse Chopper guardandolo 

"capisco, allora rimarrò solo a guardare" disse rinfoderando le sue spade

"bene allora diamoci da fare" affermai per poi sguainare la mia spada

Affrontammo dei nemici non troppo difficili da battere fin quando giungemmo all'ultimo ostacolo che ci separava dalla donna. Si trattava di due possenti uomini dotati di una grande forza . Il primo aveva lunghi capelli biondi e una grande cicatrice in fronte, i muscoli delle braccia molto sviluppati e portava dei semplici abiti neri. L'altro al contrario era vestito di bianco ed aveva corti capelli neri, una lettera greca tatuata sul collo, l'ultima per l'esattezza, l'omega simbolo della fine. Anche lui aveva grandi e possenti braccia ed un fisico più definito. Osservai Zoro sedersi per gustarsi lo spettacolo, i due inizialmente sembravano avere la meglio ma noi eravamo determinati e quello doveva bastare. Chopper dovette raggiungere il suo ultimo stadio per riuscire a togliere di mezzo il moro, questo però gli costo innumerevoli ferite. Io dovetti affrontare il biondino, che riuscì a sconfiggere solo dopo aver bevuto la mia scorta di latte. Ecco che così si spalancò l'enorme porta. 

"entrate pure" intimò allora una voce

Zoro si alzò ed insieme entrammo, era buio e non si vedeva molto fin quando una luce non inondò la stanza rivelando l'aspetto di una piccola bambina. 

"benvenuti nella mia dimora membri della ciurma di cappello di paglia" affermò sedendosi 

Eravamo spiazzati dal suo aspetto e dalle sue parole e restammo in silenzio fin quando Zoro prese la parola. 

"come fai a conoscerci piccola?" chiese infatti 

"ti stupirebbe sapere quello che so su di voi, Roronoa Zoro. Io sono Kirma, colei che stavate cercando. 

"noi credevamo tu fossi molto più anziana" esclamò Chopper 

"infatti é così, questa che vedete adesso è solo la parte più nascosta di me, quella che anche voi vorreste tirare fuori ed ecco perché siete qui. Ma vi avverto non sempre il risultato  è quello sperato, nel tuo caso non dovrebbero esserci sorprese scheletro e riotterai la tua vera forma  mentre per quanto riguarda te piccola renna non ci sono garanzie, emergerà l'aspetto di te che è più nascosto. Siete disposti a rischiare?" ci spiegò tutto per poi fare la sua domanda

"assolutamente" rispondemmo insieme io e Chopper 

"benissimo ma c'è ancora un cosa della quale dovete essere a conoscenza. Purtroppo il mio potere va scemando per cui la trasformazione  non può essere permanente, posso legare il cambiare del vostro aspetto al dualismo rappresentato da giorno e notte. Di giorno terrete il vostro attuale aspetto fino al tramontare del sole, di notte fino all'alba successiva quello che otterrete adesso. Va bene?" continuo a spiegare per poi porre un altra domanda 

È perfetto "affermammo" 

" bene allora diamoci da fare" disse per poi posizionare delle candele intorno a noi e dare il via al rituale con delle strane parole pronunciate in chissà quale lingua.

Passò circa un ora e credevo che non avrebbe mai finito quando all'improvviso smise di parlare. 

"il mio lavoro é stato svolto, adesso vi prego di andarvene" disse risedendosi 

Non feci in tempo a proferir parola che d'un tratto ci ritrovammo a bordo della Sunny. 

"ma che diavolo è successo" disse Zoro sorpreso 

"deve essere stata lei, quella donna è dotata di grandi capacità" affermai alzandomi da terra

"secondo voi ha funzionato?" domandò Chopper 

"non ci resta che aspettare il tramonto per scoprirlo" risposi osservando l'orizzonte //Brooke Pov// 

Erano passate ormai svariate ore e cominciavo a tornare lucido mentre camminavo con Robin verso il porto.  Proprio quando fummo quasi arrivati intravidi Sanji seduto su un gradino con la testa tra le mani così mi avvicinai. 

"scusami, ero ubriaco e non so cosa mi sia preso. Un capitano non dovrebbe mai tradire la fiducia dei suoi uomini, lo so bene ma sono ancora più dispiaciuto per aver tradito un amico" dissi cercando di rimediare

"non è colpa sua, si è vero eravamo entrambi ubriachi e lui mi ha detto alcune cose ma sono stata io a baciarlo. Non hai idea di come mi sento per quel che ho fatto io.." Robin disse per poi essere interrotta 

"lui ti piace? Provi qualcosa per lui non è vero? E lo stesso vale per te Rufy non è così? L'ho capito dal vostro sguardo e si ci sto male per ciò che è successo sopratutto perché mi sono sentito un verme per aver fatto il cascamorto con quelle ragazze. Ma sai che c'è? Forse era destino e non voglio che voi vi freniate a causa mia, non cambierà il nostro rapporto e tornerà tutto normale prima o poi devo solo abituarmi all'idea" disse con gli occhi lucidi mentre una lacrima solcava il suo volto

Le sue domande mi spiazzarono ma ci aveva preso e non me la sentivo di mentirgli, così risposi 

"tutto quello che le ho detto è vero ma non voglio essere il responsabile della vostra rottura, Sanji io.." dissi prima di essere anch'io interrotto 

"è tutto okay, ho solo bisogno di sapere ciò che Robin vuole" disse guardandola 

"Credo di provare qualcosa, qualcosa di forte e intenso per Rufy ma quel che c' è stato tra noi è stato stupendo e sincero. Mi dispiace non avrei voluto finisse così" disse lei tra le lacrime 

"ehy non piangere, sono io quello che viene mollato" rispose lui strappandole un sorriso

"anche per me è stato importante ma forse è momento di voltare pagina, vi auguro di essere felici ma prima una cosa" continuò per poi sferrarmi un fortissimo pugno in volto per poi guardarci prima di avviarsi verso la nave.

"io credo di amarti Robin, so che non è questo il momento e aspetterò finchè non sarai pronta per un altra storia, ti aspetterò per sempre se sarà necessario" dissi fissandola intensamente 

Mi abbraccio improvvisamente e potei stringerla forte a me, potevo sentire il suo inebriante profumo, il suo calore ed il battere del suo cuore contro il mio petto e questo mi rendeva felice. 

"grazie Rufy" disse per poi baciarmi la guancia fino a che decidemmo di tornare anche noi alla nave 
//Rufy Pov// 

Barcollando parecchio camminai fino a raggiungere la Sunny, credevo non ci fosse nessuno a bordo così mi addentrai in bagno. Mi chiusi la porta alle spalle per poi voltarmi e rimanere di sasso. Zoro era li, nudo sotto la doccia proprio sotto i miei occhi, avrei dovuto voltarmi o uscire ma mi sentivo inerme così rimasi a fissare l'acqua scorrere sul suo corpo perfetto. Le sua braccia muscolose che mi infondevano un senso di sicurezza , il suo petto scolpito pieno di numerose cicatrici  tra cui la mia preferita quella procuratagli da Occhi di Falco anni fa. Il suo volto perfetto e virile, i suoi splendidi capelli verdi e quegli occhi che mentre si insaponava teneva chiusi. Curiosa decisi dopo un attimo di titubanza di abbassare lo sguardo per guardare al di sotto del bacino ma proprio in quel momento si voltò dandomi le spalle. Il mio sguardo finii così sul suo splendido fondoschiena fin quando il buio sopraggiunse, riaprii gli occhi ed ero tutta sudaticcia ed eccitata su di un prato. Capii che si trattava solo di un sogno, ebbene si avevo fantasie erotiche su Zoro e non mi dispiaceva affatto. Mi alzai per poi incamminarmi e raggiungere così tutti gli altri a bordo della nave, notai Zoro seduto come al solito sotto i miei mandarini. Senza prestare attenzione a cosa avrebbero potuto pensare gli altri mi sedetti accanto a lui poggiando la testa sulla sua spalla. 

"ehy, dove sei stata?" mi chiese tenendo gli occhi chiusi

"non importa, adesso sono qui con te e voglio vivere il momento" risposi anch'io tenendo gli occhi chiusi. 
 
"sai che dovremmo parlare e affrontare tutto vero?" mi domadò serio 

"certo e lo faremo ma non oggi" risposi per poi addormentarmi con lui

Il tempo continuava a scorrere e così poco dopo ci svegliammo per via delle voci degli altri che aspettavano ormai trepidanti. Il tramonto era ormai arrivato e il solo era quasi scomparso e noi tutti ci ritrovavamo accanto a Chopper e Brooke ansiosi quasi quanto loro.
 //Nami Pov// 

Nel prossimo capitolo di Love & Adventure vedrete: 

Zoro e Nami alle prese con i loro sentimenti. 
Il nuovo aspetto di Chopper e quello ritrovato di Brooke. 
Rufy e Robin più vicini che mai.
La sofferenza di Sanji.  
L'arrivo di Vecchie conoscenze. 

Angolo dell'Autore: 

Eccomi tornato con l'unducesimo capitolo. Avrete notato che ho cambiato nuovamente metodo di scrittura usando quello a me più congeniale tipico dei giochi di ruolo che faccio. Ho messo di chi è il punto di vista dopo e non prima del testo in modo da non anticipare niente e non togliere il piacere a chi legge. Mi sono dilungato di più e ho verificato più volte di non aver commesso errori che scommetto ci saranno comunque xD in questo che reputo il mio miglior capitolo. Ora non vi resta che farmi sapere la vostra opinione riguardo al triangolo che si è formato e poi subito rotto tra Rufy/Robin/Sanji. Gli ingannevoli sogni di Zoro e Nami con cui mi sono voluto prendere un po gioco di voi ma sopratutto mi interessa cosa ve ne pare dell'idea di donare un aspetto più umano a Chopper e Brooke. A presto 3SpadeZoro.

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