Grab your six-gun from your back.

di Dark_Shine
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1. ***
Capitolo 2: *** Saviour, will be there. ***
Capitolo 3: *** Now your nightmare comes to life. ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1. ***


Salve!
Premetto che non so come continuerà di preciso questa storia e nemmeno con quanta regolarità aggiornerò.
Era da una vita che pensavo di scrivere qualcosa del genere, ed eccomi qua!
Sperò vi piaccia e che lascietere almeno una piccola recensione :3

Grab your six-gun from your back.

Ore 23,06.
Era ormai un'ora che stava viaggiando verso Las Vegas, il luogo del peccato.
Gli veniva da ridere a pensare che quella volta il suo capo, che lui chiamava l'Uomo Giusto, gli aveva assegnato "l'incarico" proprio in quella città.
Dai, tutti sapevano che Las Vegas era la città del peccato.
Si ritrovò a pensare a quando aveva conosciuto l'Uomo Giusto.
L'aveva preso sotto la sua ala quando non aveva ancora 16 anni e gli aveva affidato un nomignolo.
Party Poison.
Party Poison perchè la prima volta che lo aveva incaricato di un omicidio, lui lo aveva supplicato di fargli usare qualche veleno.
E da li l'Uomo Giusto aveva capito che aveva un'innata arte nel saper uccidere.
Arrivò a destinazione che era quasi mezzanotte, tutto come previsto.
Guardò quella citta. Non gli erano mai piaciuti luoghi così "pacchiani". Preferiva di gran lunga le grandi città e le città d'arte.
Entro in uno dei famosi bar di Las Vegas e si guardò davanti al grande specchio che c'era nell'entrata. Per "l'occasione" si era tinto di un nero pece, vestito sempre di nero, con una giacca in pelle e dei grossi anfibi.
Stile Las Vegas, no?
Spostò lo sguardo in cerca della sua prossima vittima.
Da quel che sapeva, era una donna molto alta e biondissima, con dei grandi occhi azzurri truccati di nero e vestita in modo provocatorio.
Fece una smorfia. Non gli piaceva uccidere le donne, soppratutto se erano delle gran gnocche.
Ma ehy, è il suo "lavoro".
Si avvicinò alla donna e finse di spintonarla per sbaglio. A lei cadde il cellulare mentre Party Poison, senza farsi vedere e fingendosi mortificato, le versava del cianuro nel drink scuro della donna.
Si scusò ancora e uscì con calma dal bar, fino ad arrivare alla macchina che l'avrebbe portato nel suo hotel preferito.

 



okay, questo è il primo capitolo.
Ringrazio la Rebs per averlo letto prima che lo pubblicassi.
E naturalmente tutti quelli che la leggeranno.
Ah! Il termine "l'Uomo Giusto" l'ho preso dal libro di Anne Rice "Angel" che ha ispirato questa ff :3
Alla prossima!

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Capitolo 2
*** Saviour, will be there. ***


Buonsalve!
Eccovi il secondo capitolo :3
Non succede niente di sconvolgente ma a me piace :3
Il titolo è preso da Saviour (ma va?) dei Black Veil Brides che è adorabile :3


Quando vide l'insegna quasi gli venne da ridere.

Ehy, quello era l'hotel “Bella Muerte. E quale altro hotel per un sicario?

Parchegggio l'auto nel solito posto e salì nella solita suite.

Entrato nella stanza prese subito un foglio e le sue varie matite e cominciò a disegnare.

Cavoli, se era da tanto che non disegnava.

Iniziò con degli occhi, il viso, le labbra, i capelli disordinati, il corpo esile e... un paio d'ali.

Grandi e maestose.

Disegno ogni particolare.

Con ogni sfumatura al posto giusto in modo che il disegno sembrasse reale, le ali soffici e potenti.

Ai piedi dell'angelo si disegno lui stesso.

Non riusciva a capire perchè lo stesse facendo solo...

Andava bene così.

Il cellulare squillò e vide nello schermo il nome del suo capo.

Fantastico” pensò.

-Gerard, ho un nuovo incarico per te.-

-Mi dica, capo.-

-Oh, è da anni che ci conosciamo, lo sai che puoi darmi del tu.-

-Non importa.- aveva tagliato corto -Allora? Chi è la prossima vittima?-

-Uhm... Frank Iero- disse dopo aver smistato dei fogli, a quanto pare – Non è molto alto, è giovane e un po' punkettone. Lo riconoscerai.-

-Va bene capo, la informerò presto-

-Sicuro Gerard.-

E la chiamata si chiuse così e Gerard riprese a disegnare quell'angelo che tanto lo incuriosiva.




 

Ecco qua XD
Intanto ringrazio Maylene che mi ha aiutato con questo capitolo <3
ricordatevi di lasciarmi una piccola recensione che sono le mie giuoie (?)
alla prossima!


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Capitolo 3
*** Now your nightmare comes to life. ***


Si trovava nel giardino di una grande villa piena di fiori e siepi, era seduto sullo sgabello del pianoforte, posizionato al centro del giardino.

Si divertiva a suonare il Notturno di Chopin, quella canzone ti rilassava, e per un sicario cosa c'era di meglio?

Ad un certo punto vide una figura che gli si avvicinava, pur essendo ancora lontana da lui, ma abbastanza vicina da vederla con la coda dell'occhio.

Alzo lo sguardo e vide una ragazza, giovane, con dei lunghi capelli mossi e scuri e che alla mano teneva un... pugnale. E si, si stava avvicinando proprio a lui.

Si alzo in piedi di scatto e cominciò a correre. Quando arrivò al cancello, lo scavalcò senza problemi. Se c'era una cosa che aveva imparato negli anni da sicario, oltre ad uccidere, era scappare.

La villa si trovava nella periferia di Bellville, sua città natale, e anche la città dove doveva commettere l'omicidio di Frank Iero.

Mentre correva sentiva la nota più alta del pianoforte su cui prima stava suonando che rieccheggiava nell'aria come il rumore delle lancette dell'orologio, a ricordargli che non importava quanto tempo, ma lei lo avrebbe trovato.

Continuò a correre e quando trovò la prima casa, si catapultò a suonare il campanello.

Il proprietario aprì subito e Gerard spiegò velocemente cosa gli era accaduto mentre cercava di riprendersi dalla corsa. Poi guardò attentamente l'uomo, o meglio il ragazzo, e si accorse di una cosa.

Quello era l'angelo che aveva disegnato qualche giorno prima.

Si svegliò all'improvviso, tutto sudato.

Quel sogno era fin troppo reale.

Ripensò alla ragazza. Perchè avrebbe dovuto ucciderlo? Non lo aveva mai visto.

Poi pensò al ragazzo... cavoli, era proprio l'angelo che aveva disegnato.

Non c'erano dubbi, avevano gli stessi occhi da cerbiatto.

Decise di non pensarci, aveva un omicidio da compiere.

Chiamò l'uomo giusto per farsi dire il numero civico della prossima vittima.

Poi penso con cosa ucciderlo... una classica pistola andava più che bene.

Prese la macchina e andò alla casa.

Pensò fosse solo una coincidenza.

Scavalcò il cancello ed entrò nella casa con passi felini cercando la vittima.

Passò un corridoio, restando a come gli aveva detto il suo capo, li vicino ci dovrebbe esserci una scala.

Infatti.

Si scontrò con la vittima, ovviamente spaventata.

E Gerard non ci poteva credere.

Non era solo una coincidenza.

Quegli occhi li avrebbe riconosciuti dappertutto.






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Lo so, ci ho messo tanto ad aggiornare ma vabbèèè. Scusatemi.
L'incubo di Gerard non me lo sono inventata, è stato l'incubo che ho fatto qualche settimana fa XD con persone diverse, ma vabbè.
Spero di aggiornare presto la prossima volta.
Recensite, mi faccomando :3

 

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