A very Thadastian week

di amnesiaL1996
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1.Meeting the family ***
Capitolo 2: *** 2.Vacations ***
Capitolo 3: *** 3.Kinks or Kittens ***
Capitolo 4: *** 4.Fighting ***
Capitolo 5: *** 5.Funerals ***
Capitolo 6: *** 6.Wedding Bells ***
Capitolo 7: *** 7.AU ***
Capitolo 8: *** Extra 1: Drunk ***
Capitolo 9: *** Extra 2: Super Heroes ***
Capitolo 10: *** Extra 3: College ***
Capitolo 11: *** Extra 4: Proud ***



Capitolo 1
*** 1.Meeting the family ***


A very Thadastian week

 

1.Meeting the family

 

<< Thad! >>

Il ragazzo in questione alzò la testa di scatto dai suoi compiti fulminandolo con un occhiataccia per il tono decisamente troppo alto per una biblioteca.

Il francesino sembrò fregarsene altamente,dato che si sedette accanto a lui spostando rumorosamente la sedia,fissandolo con uno sguardo strano che al moro non piaceva per niente.

<< Voglio conoscere i tuoi genitori >>

 

<< Seb,sei sicuro che… >>

<< Andiamo Thaddino,ormai siamo qui! Che c’è,hai paura che ti possa mettere in imbarazzo davanti ai tuoi? Perché di sicuro non esiste il rischio che io non gli piaccia,tutti mi adorano… >>

Thad alzò gli occhi al cielo,incerto sul cosa aspettarsi da quell’incontro che per lui non aveva neanche senso.

Insomma,Sebastian gli aveva detto di voler conoscere i suoi senza nessun vero motivo,solo perché stavano insieme ed era curioso di incontrare i suoi genitori.

E dato che anche sua madre a quanto pareva moriva dalla voglia di conoscere il suo fidanzato e che quei due si erano sentiti per messaggio organizzando quella cena,a lui non era rimasto che rassegnarsi e prepararsi a quella che,ne era sicuro,sarebbe stata una serata molto particolare.

Con un sospiro suonò il campanello di casa sua,lanciando un ultimo occhiata d’avvertimento al francesino,che in risposta gli rivolse uno dei suoi sorrisi sghembi che gli facevano perdere un battito e che certamente avrebbero affascinato la sua ignara mamma.

La donna in questione aprì la porta proprio in quel momento,andando subito a stringere tra le braccia il suo bambino (come si ostinava a chiamarlo nonostante quello la superasse di 15 centimetri buoni) per poi voltarsi ad ammirare per la prima volta il fantomatico Sebastian Smythe.

La signora Harwood si prese diversi secondi per squadrare il francese dalla testa ai piedi,soffermandosi forse un po’ troppo sul fisico muscoloso e sui magnetici occhi verdi prima di voltarsi verso il figlio con un occhiata che lasciava ben intendere tutto il suo compiacimento per l’aspetto del genero.

Thad alzò gli occhi al cielo mentre la madre ridacchiando porgeva la mano al ragazzo.

<< Tu devi essere Sebastian,il ragazzo del mio Thad. È un vero piacere conoscerti >>

<< Il piacere è tutto mio,signora Harwood >> ribatté Sebastian baciando la mano della donna e rivolgendole uno dei suoi migliori sorrisi mozzafiato.

<< Chiamami Elain >> fu infatti la risposta quasi balbettata dell’altra prima che li invitasse ad entrare.

Smythe si guardò intorno nell’ingresso per qualche attimo mentre si sfilava la giacca: l’arredamento era elegante ma non esagerato,e un po’ gli ricordava la sua vecchia casa di Parigi.

Tuttavia,la sua “perlustrazione” della casa durò molto poco,dato che non appena ebbero messo piede nell’ingresso comparve un uomo alto e massiccio,coi capelli brizzolati e la carnagione scura che gli si avvicinò con un espressione molto meno amichevole di quella della moglie.

<< Signor Harwood. Sono davvero lieto di conoscerla >>

L’uomo fece giusto un cenno nella sua direzione,facendo alzare di nuovo lo sguardo verso il soffitto al figlio,già esasperato dai suoi per motivi decisamente opposti: la madre perché si stava già sciogliendo ai piedi del suo fidanzato e suo padre perché invece stava tentando di intimorirlo.

<< Ciao papà >>

<< Thad,come stai? Come va la scuola? >>

<< Bene,abbiamo gli esami tra qualche settimana… >>

<< Si,si,ma perché non ne parliamo seduti a tavola? >> li interruppe la madre del moro,spingendo i due verso la porta della Sala e prendendo a braccetto il francesino con un sorriso << Andiamo Sebastian… >>

 

Per fortuna che è quasi ora di andare,pensò Thad con un sospiro.

Non che fosse andata così male,anzi aveva temuto di peggio,ma nonostante fossero passate già un paio d’ore dall’inizio di quella strana serata non riusciva ancora a sentirsi tranquillo nel vedere Sebastian Smythe conversare con i suoi genitori.

E dire che si era anche comportato abbastanza bene,escludendo qualche battutina decisamente allusiva rivolta a lui che per fortuna suo padre non aveva capito,ma che purtroppo gli era valsa qualche sguardo malizioso da parte di sua madre che gli aveva fatto desiderare di potersi sotterrare all’istante.

Forse proprio per quegli attimi o perché sua madre dopo qualche bicchiere di vino stava iniziando ad appiccicarsi al suo ragazzo che fu più che felice di poter dire che dovevano andare per via del coprifuoco e di trascinare via Smythe,che ovviamente non si risparmio un paio di baci a “Elain” che la fecero sciogliere del tutto.

<< È andata bene,no? >> chiese il francesino con un sorrisetto mentre raggiungevano la macchina.

Thad non rispose per non dovergli dare ragione,sedendosi in macchina e non notando quindi l’espressione pensierosa comparsa sul viso dell’altro,che di sicuro l’avrebbe fatto rabbrividire dal terrore.

E infatti…

<< Thaddy? Che ne dici di venire a pranzo dai miei domenica? >>

 

 

 

S.d.A.:

Tralasciando il fatto che questa os fa schifo,vi sarete accorti che questa è una Thadastian (ma dai genio!) mentre questa è la Kurtbastian week. Scusate,avrei voluto davvero scrivere una Kurtbastian,ma poi ho pensato non tanto a Blaine quanto al mio piccolo,povero Thaddino dimenticato in un angolo e niente,l’amore della mia vita (alias la thadastian) è uscita al posto della coppia giusta… Quindi ho deciso che scriverò sui temi della Kurtbastian week,però con questa coppia (anche perché nessuno fa mai una thadastian week u.u)! Spero che vi piaccia comunque… A domani! <3



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Capitolo 2
*** 2.Vacations ***


A very Thadastian week

 

2.Vacations

 

Thad scese dalla macchina sorridendo e respirando a pieni polmoni l’aria di mare.

Quella sarebbe stata la vacanza più bella della sua vita,con il liceo ormai lasciato alle spalle.

Solo lui,un grazioso appartamentino sulla spiaggia bianca,il mare bellissimo della California,il sole e…

<< Ma fa sempre così caldo qui?! >>

…ah si,Sebastian.

Harwood si voltò con un sospiro verso il suo ragazzo,che fissava con disgusto il display della temperatura esterna dell’auto,ancora seduto dal lato del passeggero.

<< Seb,è estate. E siamo in California. Come ti aspettavi che fosse,gelida e innevata? >>

<< Ma…ma non così! Fa TROPPO caldo! >> ribatté quello con il tono piagnucoloso di un bambino di 5 anni che non voleva andare a scuola.

Il moro alzò gli occhi al cielo,aprendo lo sportello dell’altro per trascinarlo fuori dalla macchina nonostante le sue lamentele sul sole cocente ecc.

Sarebbe stata una luuuuuuuunga vacanza.

 

<< Ma che cos’è,la casa delle bambole? Questa stanza è troppo piccola,per non parlare del letto… >>

<< Bhè,così staremo più vicini… >> fece Thad con un sorrisetto,avvicinandosi al ragazzo e facendo per abbracciarlo,prima che l’altro si scostasse.

<< Con questo caldo? Assolutamente no,nanerottolo,tu dormi sul divano! >>

Il moro ignorò il nodo alla gola che gli si era formato a quelle parole,ripetendosi che avrebbe dovuto essere abituato alla scontrosità di Sebastian dopo più di tre mesi insieme e borbottando a mezza voce:

<< Sbrigati a cambiarti che scendiamo in spiaggia >>

 

Per la prima volta da quando si erano messi insieme,Thad aveva dovuto davvero lottare per non strangolare il suo ragazzo.

Era stato un pomeriggio orribile per colpa del francesino: la spiaggia era bellissima e poco affollata,l’acqua era limpida e fresca,ma Smythe sembrava trovare sempre e comunque qualcosa di cui lamentarsi.

Era stato ore e ore a dire quanto il sole fosse troppo forte per la sua carnagione delicata,la sabbia fastidiosa e un milione di altre cose,facendogli venire un mal di testa talmente forte da convincerlo a coricarsi senza neanche cenare.

Solo una volta uscito dalla doccia e indossato il pigiama si ricordò di un particolare: avrebbe dormito sul divano,tanto per finire bene la piacevole serata.

Per cui si diresse verso il salotto di pessimo umore,con un espressione imbronciata,e si accovacciò sul divano,chiudendo gli occhi per cercare di prendere sonno.

Era già sdraiato da un paio di minuti quando sentì il divano abbassarsi sotto il peso di un'altra persona,mentre una voce fin troppo familiare lo chiamava sottovoce.

<< Thad… >>

Il moro non rispose,fingendo di dormire,arrabbiato per come l’altro l’aveva esasperato per tutta la giornata e per essere stato cacciato dal letto.

<< Thaddy stai dormendo? >> riprovò il francesino.

<< Si >>

La risposta di Harwood fece scappare una risatina al suo ex compagno di stanza della Dalton,mentre lo prendeva per una spalla e lo faceva voltare dalla sua parte.

<< Ehi piccolo,sei arrabbiato con me? >> chiese notando il broncio del moro.

<< Si >>

<< Perché? >>

<< Perché? >> ripeté Thad scattando a sedere << Cavolo,doveva essere la nostra prima vacanza insieme,Sebastian! La nostra prima vacanza come una coppia e la mia prima da diplomato,e invece tu non hai fatto che lamentarti tutto il giorno per il caldo,il sole,l’acqua e qualsiasi altra cosa esista al mondo,e mi hai persino cacciato dal nostro letto perché se no ti faccio caldo! Quindi adesso fammi dormire qui e lasciami in pace! >> detto questo si rimise sdraiato,dandogli le spalle.

Smythe restò un paio di secondi immobile,un po’ sorpreso che l’altro si fosse arrabbiato così tanto. Poi,si chinò leggermente sul suo orecchio.

<< Thaddy… Mi dispiace tanto…per essermi lamentato e per tutto il resto… E poi non voglio dormire di là tutto solo… Posso farmi perdonare? >>

<< No >>

<< Ne sei sicuro? >> chiese Sebastian prendendo a baciargli il collo lentamente,prima di voltarlo e far incontrare dolcemente le loro labbra.

Thad sospirò tra le labbra del ragazzo,ricambiando però il bacio.

Quel tipo era irritante,rompiscatole e stronzo,ma come poteva dirgli seriamente di no?

Bhé,nonostante tutto,qualcosa gli diceva che sarebbe comunque stata la vacanza migliore della sua vita.

 

 

 

S.d.A.:

Ciao!!!!!!!! =D Allora,che ve ne pare di questa seconda giornata? A me non piace tanto la fine,ma non sapevo come terminare il capitolo… Teoricamente ora ci vorrebbe una bella scena di sesso,ma non la so scrivere,quindi lascio a voi il piacere di immaginarvela! xD Comunque…vorrei ringraziare _fancylegs_,Panty96 e Bay24,ovvero le tre fantastiche persone che hanno recensito il primo capitolo di questa raccolta. Grazie mille,spero che anche questo nuovo capitolo vi piaccia! Tornando alla shot,avete presente quelle persone insopportabili che hanno sempre qualcosa di cui lamentarsi,dalla temperatura alla posizione del sole? Ecco,io quando vado al mare con i miei genitori sono proprio così,ma Sebby a quanto pare è peggio di me… Anche se lui non è mai insopportabile… *.*

Mamma mia,ci ho messo ore a scrivere questa cosa minuscola,ma proprio quando avevo avuto un idea e avevo iniziato a scrivere,è iniziata la 3x11 e c’era Seb (*ç*),Thad (inquadrato solo mezzo secondo ma non importa),la Sebtana (che mi piace anche se io vivo per la Thadastian) in Smooth Criminal,Jeff e Nick e tutti i miei usignoli… *ç* Quindi capite se la mia concentrazione è andata a puttane…

Spero comunque in tante belle recensioni,a domani! <3

 

P.s. sto scrivendo una long Thadastian/Niff,se avete tempo e voglia passate a darle un occhiata e magari recensire… Si intitola From Hatred To Love…

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Capitolo 3
*** 3.Kinks or Kittens ***


A very Thadastian week

 

3.Kinks or kittens

 

Sebastian Smythe aveva sempre odiato tutto ciò che poteva anche solo lontanamente essere romantico.

Cene a lume di candela,cuoricini rosa,cornici con su scritto “ti amo”…tutto quello apparteneva a un mondo da cui lui,quasi ne fosse allergico,si teneva assolutamente lontano.

Allora perché il giorno di San Valentino stava scendendo dalla sua macchina con un mazzo di rose rosse,una scatola di cioccolatini a forma di cuore e in tasca due biglietti per l’ultimo polpettone amoroso nelle sale?

Ah si,perché era un idiota.

Bussò,alzando gli occhi al cielo,alla porta della propria stanza,aperta dopo qualche secondo da un sorridente Harwood che,con le guance in fiamme,lo fece entrare.

Il francesino gli consegnò fiori e cioccolato senza una parola,poggiandosi poi davanti alla porta e mangiandosi con gli occhi il suo compagno di stanza che finiva di prepararsi per uscire.

Il suo compagno di stanza,ovvero Thad Harwood,capo consiglio degli Warblers,due grandi occhioni color del cioccolato,capelli neri,pelle ambrata,un fisico da paura e,purtroppo,amante di tutte quelle cose sdolcinate che lui da sempre aborriva.

Purtroppo perché ormai,con suo grande sdegno,Sebastian Smythe era totalmente e involontariamente dipendente da quel ragazzo.

 

<< Non era bellissimo? >>

Il film era appena finito e stavano uscendo dal cinema,all’aria fresca di metà febbraio,quando il moro se ne uscì con questa frase,sicuramente riferita al film dato che aveva ancora gli occhi rossi per le lacrime di commozione che aveva versato durante la proiezione.

Smythe lo guardò con un sorrisetto. Dovendo essere sincero a lui quel film aveva fatto schifo,ma Thad sembrava così felice che preferì non commentare,limitandosi a camminare al suo fianco in silenzio verso la Dalton.

Harwood però sembrava conoscerlo abbastanza da intuire i suoi pensieri,dato che gli diede una gomitata e,con una linguaccia,esclamò:

<< Sei un insensibile! Non hai proprio idea di che cosa sia il romanticismo… >>

<< Ne sei sicuro? >> e prima che l’altro potesse rispondere Sebastian lo fece fermare tirandolo appena per un polso e facendolo voltare in modo da trovarsi faccia a faccia.

Poi intrecciò delicatamente le loro mani,facendo un passo avanti per sussurrare a pochi centimetri dalla bocca del moro.

<< Ti ho portato fuori la sera di San Valentino,ho visto con te una commedia romantica,ti ho regalato rose e cioccolatini… >>

<< Ma… >> fece per interromperlo il capo consiglio,tacendo quasi all’istante,non sapendo cosa dire.

<< E ho fatto tutto questo contro la mia natura. Solo che adesso ho un problema,Thad >>

<< Quale? >> quell’unica parola uscì in un debole sussurro dalle labbra di Harwood,le cui facoltà mentali iniziavano a svanire a causa della vicinanza eccessiva del bel francese dagli occhi verdi.

<< Credo di starmi innamorando di te >>

Poi finalmente Sebastian annullò completamente la distanza tra loro,baciandolo dolcemente,come non aveva mai fatto con nessun altro.

<< A me non pare un gran problema >> fece Thad quando si staccarono.

Smythe scoppiò a ridere e mentre riprendevano a incamminarsi passò un braccio intorno alle spalle del ragazzo,stringendolo al petto.

Chissà,forse persino il cinico Sebastian Smythe avrebbe potuto abituarsi alle coccole e alle smancerie…

 

 

 

S.d.A.:

Scusate,ma non sono riuscita a inventare di meglio per questa giornata! Il tema era un po’ particolare: o perversione pura o coccole e dato che io sono negata a scrivere la prima ho dovuto scegliere la seconda,nonostante è ovvio che Sebby ispiri solo tanto tanto sesso… Comunque,anche “coccole” non è proprio un tema chiarissimo,quindi ho cercato di arrangiarmi con questo capitolo,che a me non sembra granché ma spero che almeno voi piaccia!

Un bacio,nessie <3

 

P.s. Ripeto l’invito a dare un occhiata alle altre mie storie,in particolare la mia Thadastian “From hatred to love”,ma anche “We are young” e tutte le mie altre raccolte e one-shot…

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Capitolo 4
*** 4.Fighting ***


A very Thadastian week

 

4.Fighting

 

<< Sei un idiota >>

Harwood fece questa constatazione,mentre si sedeva accanto a lui sul letto e prendeva a medicargli le ferite.

<< Non è stata colpa mia,ha cominciato quel tipo >>

Il moro alzò gli occhi al cielo,ignorando i mugolii di dolore del suo compagno di stanza.

<< Vuoi dire che un armadio è entrato allo Scandals e come ti ha visto ha deciso di picchiarti? Senza che tu prima gli dicessi qualcuna delle tue frasi sarcastiche da stronzetto? >>

Smythe aprì la bocca per difendersi,per poi richiuderla subito in un espressione imbronciata.

<< Mi fai male… >> mugugnò dopo qualche secondo.

<< Peggio per te che te ne vai in giro a fare risse nei locali >>

Questa volta fu il turno del francesino di alzare gli occhi al cielo.

<< Ok,sono un idiota,contento ora? >>

Thad gli carezzò dolcemente una guancia.

<< Non tanto. Mi dispiace troppo vedere il tuo bel viso rovinato da questi orrendi segni rossi e da un occhio nero >>

<< Il mio bel viso,eh? >> ridacchiò Seb,facendo arrossire il capo consiglio.

<< Ok,Smythe,la prossima volta medicateli da solo i graffi! >>

<< Ma Thaddino… >>

 

 

 

<< Chi è l’idiota questa volta,mister “quando la smetterai di farti coinvolgere nelle risse”? >> lo canzonò il francese,tenendo per un braccio mentre entravano nella loro stanza un Harwood dolorante per averle appena prese da un ventenne almeno 30 centimetri più alto di lui.

Il moro non rispose e anzi si buttò sul proprio letto dando le spalle al suo compagno di stanza,che subito si sdraiò alle sue spalle.

<< Ehi…Thaddy…Thaddino…Thadduccio… >> prese a dire picchiettandogli sulla spalla in modo davvero irritante.

<< È che ti ha insultato! >> esclamò finalmente il ragazzo,voltandosi verso di lui << Ti ha dato della puttana e quindi… >>

<< E quindi tu da buon principe azzurro ti sei fatto prendere a pugni per difendere il mio onore >> terminò il suo ragazzo per lui,facendo comparire sul suo volto un espressione di disappunto.

Detta così era una cosa molto meno romantica di come l’aveva pensata all’inizio.

Sebastian a quell’espressione si lasciò sfuggire un sorriso dolce e gli accarezzò delicatamente una mano cercando di non fargli male.

<< Grazie. È stato molto dolce da parte tua difendermi,ma non ce n’era bisogno e soprattutto non devi farti male per me,non ne valgo la pena… E poi,preferisco quando sei tu la damigella in pericolo e io il tuo principe che ti viene a salvare >> ridacchiò.

<< Si che ne vali la pena >> fu la risposta di Thad mentre anche lui si lasciava scappare un sorriso << Però hai ragione,anch’io preferisco il contrario. Ora perché non vieni a consolare la tua damigella in pericolo? >> chiese risdraiandosi sul letto e facendo il broncio.

Sebastian sorrise,chinandosi per catturare le labbra del suo fidanzato in un bacio.

<< Ai suoi ordini principessa… >>

 

 

 

 

S.d.A.:

Ciao! Allora,il tema di oggi era fighting,che può essere tradotto come combattimento,rissa o semplicemente come un litigio tra loro due. Ma siccome nella long Thadastian che sto scrivendo,From Hatred To Love,quei due non fanno altro che litigare e io sono stufa di scrivere di loro che si urlano contro ecc. ho deciso di cambiare un po’. Ed ecco il risultato.

All’inizio avevo pensato a Sebastian che si picchiava in un locale per difendere Thad,ma poi ho pensato “e perché mai qualcuno dovrebbe insultare il dolce e tenero Thaddy?” e quindi ho lasciato perdere e ho deciso di scrivere semplicemente che Sebby si picchiava con un tipo allo Scandals per colpa della sua boccaccia e che la dolce crocerossina Harwood lo medicava appena tornava in stanza.

E quella è infatti la prima parte del capitolo,dove secondo me quei due non stanno ancora insieme (se no perché Seb era allo Scandals da solo?) ma c’è qualcosa tra loro (magari vanno a letto insieme) e di sicuro il capo consiglio si è già dichiarato.

Però quella parte era troppo corta e troppo poco tenera,quindi è nata l’altra: so che è inverosimile Thad in una rissa (non per niente le ha prese di brutto) ma per difendere Seb (e con il suo passato da troietta non è difficile trovare qualcuno che lo insulti) questo e altro! Qui invece stanno insieme e infatti c’è il finale che a me piace tanto,almeno quanto mi piace l’idea di Thad damigella in pericolo e Sebby principe azzurro che lo va a salvare… *ç*

Un bacio,ness

 

P.s. Voglio ringraziare chiunque abbia recensito (10 recensioni!!!!! <3)… Non è che voi care anime pie avreste voglia di commentare anche le mie povere altre storie abbandonate? Vi prego,si sentono trascurate!!!

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Capitolo 5
*** 5.Funerals ***


A very Thadastian week

 

5.Funerals

 

Thad non aveva mai saputo molto della famiglia di Sebastian e,un po’ perché aveva notato che ogni volta che l’argomento veniva toccato il ragazzo si oscurava,un po’ perché,dato che la suddetta famiglia viveva in Francia e quindi lontano,non gli sembrava una questione che lo toccava o che l’avrebbe toccato in un futuro prossimo,non aveva mai chiesto niente.

Per questo si stupì nel sentire dire per caso da un insegnante che Smythe sarebbe andato via dalla scuola per dei problemi di famiglia e corse fino alla camera che dividevano,in cerca di spiegazioni.

Quando aprì la porta notò subito il francese praticamente infilato nell’armadio e un piccolo trolley aperto sul suo letto.

<< Parti? >> fu l’unica cosa che riuscì a dire,poggiandosi alla porta.

Sebastian si voltò verso di lui,con un espressione vacua che non gli aveva mai visto.

<< Devo andare in Francia >>

<< Perché? >> chiese il capo consiglio con calma.

Non voleva forzarlo a parlare ma allo stesso tempo non voleva che partisse,non senza sapere cosa succedeva di così grave da farlo tornare alla sua patria.

<< Mia nonna…è morta. Lei era forse l’unica persona della mia famiglia a cui sono sempre stato legato e…niente. Ora posso andare solo al funerale >>

<< Oddio,Seb,mi dispiace tantissimo! >> in un secondo Thad fu al fianco del suo ragazzo abbracciandolo stretto.

Restarono così,stretti uno all’altro per interminabili secondi,forse addirittura minuti,prima che il francesino sciogliesse la presa,fissandolo con due occhi pieni di dolore.

<< Vieni con me… Ti prego… Non voglio andare da solo… >>

La carezza del moro arrivò sulla guancia dell’altro quasi istantaneamente,accompagnata da un sorriso dolce e protettivo.

<< Certo,non ti lascerei solo ad affrontare tutto questo per niente al mondo… Devo solo chiamare i miei… >>

Sebastian si buttò tra le sue braccia nonostante la differenza d’altezza,facendosi stringere e consolare per ore,fino all’arrivo in Francia.

E proprio quando l’aereo atterrò Smythe strinse più forte la mano del moro per catturare la sua attenzione e dirgli l’unica cosa che poteva esprimere appieno quanto contasse quello che stava facendo per lui.

<< Ti amo >>
E quelle due parole,lo sapeva,valevano più di mille grazie.

 

 

 

S.d.A.:

Funerale: tema spinoso non trovate? Ho cercato di arrangiarlo in questo modo,una doppia sfida per Seb perché non solo ha perso una persona a cui voleva bene,ma anche perché deve incontrare la sua famiglia con cui,si capisce,non ha un buon rapporto. E Thad è ovviamente pronto a stare al suo fianco… Comunque non mi piace tanto il capitolo,ma non sapevo cos’altro fare con questo tema orribile!

Un bacio,nessie <3

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Capitolo 6
*** 6.Wedding Bells ***


A very Thadastian week

 

6.Wedding Bells

 

Una luminoso giornata di fine giugno.

Una piccola chiesetta di campagna.

Lui con uno smoking candido.

E infine Sebastian,il suo Sebastian,che lo guardava e lo aspettava sorridendo felice ai piedi dell’altare…

<< Ehi Thad,ci sei?! >>

Harwood si riscosse dalle sue fantasie a quella che doveva essere l’ennesima chiamata e si voltò verso il suo ragazzo col viso rosso dall’imbarazzo per essere stato beccato a immaginare certe cose.

<< Che c’è? >> chiese cercando di darsi un contegno e quindi tentando di ignorare il sorrisetto divertito dell’altro.

<< Ti ho chiesto se hai visto la mia cravatta blu,sono in ritardo per il colloquio di lavoro… >>

<< Ehm,deve essere tra la roba che ho stirato ieri… >> e mentre il francesino andava a cercare quella benedetta cravatta,il moro si alzò dal tavolo della cucina,mettendo nel lavello la tazzina da caffè che doveva aver svuotato già da un bel pezzo.

Nel giro di pochi secondi,giusto il tempo di riempire il lavello per lavare i piatti,Sebastian fu di ritorno nella stanza,perfettamente vestito,e fece un giro su sé stesso per farsi ammirare.

<< Li conquisterai… >> fu il commentò dell’altro ragazzo,mentre Smythe gli scoccava un dolce bacio sulla guancia con un gran sorriso.

<< Ci vediamo dopo! >> urlò,prima di sbattere la porta.

Thad sospirò,poggiandosi al mobile della cucina e permettendosi di ripensare a quel sogno ad occhi aperti.

O meglio,a quella che era diventata la sua ossessione: da un paio di mesi a quella parte non riusciva a non pensare e ad immaginare in continuazione il suo matrimonio.

Insomma,si disse mentre prendeva a lavare le stoviglie,era una cosa normale dopotutto. Lui e Sebastian stavano insieme da ben 7 anni e convivevano da quasi 6 e,da una parte,era come se fossero sposati a tutti gli effetti dato che dividevano tutto e litigavano perfino come una coppia sposata.

Ma questo,il fatto che sembrassero sposati,non poteva proprio impedire a Thad di desiderare di esserlo davvero e di avere la sua bella cerimonia,classica (per quanto poteva essere classico un matrimonio gay) ed elegante,con tutti i loro amici e parenti.

Si immaginava tutto,dai fiori della chiesa al menù del ricevimento e,proprio grazie a questo suo sognare così tanto,era sicuro che avrebbe potuto organizzare il matrimonio anche in poco tempo,ma c’era un unico problema,un problema dagli occhi verdi incredibilmente sexy che a quanto pareva non era affatto intenzionato a chiedere la sua mano,né ora né mai.

E Harwood sapeva anche perché ed era qualcosa che assomigliava a “siamo già felici così” o “il matrimonio è solo una stupida formalità,l’unica cosa che conta è solo il nostro amore”,frasi che aveva sentito dire al suo ragazzo mesi,forse addirittura anni prima e a cui,al tempo,non aveva dato poi così tanto peso.

Ma ora,bhé ora voleva la sua stupida formalità.

La voleva,la desiderava con tutto il cuore,ma…l’avrebbe mai avuta?

Purtroppo,pensò amaramente il moro,la risposta non dipendeva da lui.

 

 

Sebastian uscì dallo studio legale con un sorriso enorme stampato in viso.

Aveva ottenuto il lavoro e non vedeva l’ora di dirlo a Thad,ma soprattutto,ora che vedeva in modo più chiaro (e roseo) il loro futuro,non vedeva l’ora di fare quello che aspettava da tempo: chiedere al suo ragazzo di sposarlo.

Fino a qualche mese prima non ci avrebbe mai neanche lontanamente pensato,ma qualcosa (forse vedere come Thad a lavoro fosse sempre circondato da aitanti specializzandi in medicina) gli aveva fatto desiderare ardentemente di poter mettere l’anello al dito al moro,in modo da dimostrare a tutto il mondo a chi appartenesse.

Solo che,con unico lavoro quello di Thad in ospedale e lui che finiva di preparare la tesi di laurea,non se l’era sentita di complicare tutto e il bell’anellino d’oro bianco era rimasto nella tasca della sua giacca per secoli,in attesa di un giorno che,finalmente,era arrivato.

Ora doveva solo chiederglielo.

 

 

<< Thad? >> stavano guardando un film,uno di quei polpettoni romantici che tanto piacevano ad Harwood,sul divano quando decise che era arrivato il momento di parlargli,tanto più che si stava annoiando a morte e che il moro era addormentato sulla sua spalla,anche lui dimentico del film.

Harwood sbatté appena le palpebre,soffocando uno sbadiglio e borbottando:

<< Non stavo dormendo >>

<< No,certo che no >> fece Sebastian con un sorriso,prendendogli una mano e stringendola per catturare completamente la sua attenzione.

L’altro sembrò captare qualcosa di strano perché subito si risvegliò completamente.

<< Ehi Bas,va tutto bene? >>

<< Sono solo contento di essere riuscito a ottenere il lavoro… E poi…volevo parlarti di una cosa >>

Il cuore di Thad perse un battito mentre si ripeteva mentalmente di stare calmo e non illudersi.

<< Sai io e te stiamo insieme da tanti anni ormai,ma mi sono reso conto che nonostante sappia perfettamente che tu mi ami e vedi solo me,sono parecchio geloso dei tuoi colleghi >> ammise il francesino,facendo sorridere il suo ragazzo.

<< Vorrei fare in modo che tutti sapessero che sei mio e che io e te ci amiamo da morire e… Vabbé,lasciamo perdere,non sono bravo con le parole >> fece,stufo di cercare di mettere in piedi un bel discorso. Voleva andare dritto al punto,voleva una risposta subito. Quindi prese un bel respiro e si decise a chiedere con la scatoletta di velluto in una mano: << Thad Harwood,mi vuoi sposare? >>

Passò un secondo,poi due. Dieci. Trenta. E Sebastian iniziò a preoccuparsi seriamente.

<< Thad? >> lo chiamò per risvegliarlo dallo stato catatonico in cui sembrava essere caduto.

Il moro sbatté gli occhi,mentre finalmente la frase di Smythe riusciva ad arrivare al suo cervello.

“Mi vuoi sposare?” Non riusciva a crederci,il suo sogno si era realizzato.

Presto avrebbe avuto il suo matrimonio da favola con Sebastian e…Aspetta.

Perché diavolo non gli aveva risposto?

In un secondo si buttò al collo del francesino,facendogli perdere l’equilibrio sul divano e quasi strozzandolo.

<< Lo prendo come un sì… >> commentò infatti ridendo Smythe.

<< Sebastian? >>

<< Si? >>

<< Ti amo >>

<< Ti amo anch’io,futura signora Smythe >> e,prima che Thad potesse tirargli qualsiasi tipo di colpo,catturò le sue labbra in un bacio dolcissimo,mentre gli infilava l’anello al dito.

E si,pensò il moro,nonostante fosse uno stronzo e lo prendesse sempre in giro era più che felice di poter passare tutta la vita con lui.

Fino a che la morte non li avrebbe separati e oltre.

 

 

 

S.d.A.:

Ok,scusate,non è un granché,ma ieri ne ho scritto solo un pezzo e oggi,anche perché non ero proprio d’umore adatto a parlare di matrimoni,non sapevo come continuare,quindi la fine secondo me è uscita proprio male…

Ma comunque,è il matrimonio Thadastian! *.*

A domani con l’ultima giornata della week…

Un bacio,ness <3

 

P.s. Idea: che ne dite se facessi dei capitoli extra? Dato che per la week vera e propria ho usato i prompt della Kurtbastian week,posso usare qualcuno dei prompt della Faberry week a cui non avevo partecipato per mancanza di tempo… Siete d’accordo o dovrei finirla con domani? Fatemi sapere!

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Capitolo 7
*** 7.AU ***


A very Thadastian week

 

7.AU

 

Quella era di sicuro l’idea peggiore che Jeff Sterling avesse mai avuto.

Il che era tutto dire dato che durante il lungo periodo della loro amicizia quella specie di biondino col cervello ossigenato aveva organizzato,tra le tante cose,una gita al mare il 29 Dicembre con una tempesta di neve,una festa con tema “i travestiti” (e no,non intendeva dei costumi) e un concerto in un ricovero per sordi.

Ma uno spin date gay…ma da dove accidenti se l’era tirato fuori?!

Ringraziava il cielo che Nick si fosse ammalato e Jeff avesse deciso di restare a casa con lui invece che accompagnarlo a quella follia perché,nonostante ora si sentisse parecchio a disagio da solo,presentarsi con quel pazzo sarebbe stato sicuramente molto più imbarazzante.

Thad sospirò,andando a sedersi al tavolo che gli era stato assegnato e attaccandosi al petto il cartellino col nome,mentre aspettava tristemente che quella serata iniziasse e,soprattutto,finisse.

Per circa un’oretta davanti a lui continuarono ad alternarsi diversi ragazzi,tutti decisamente poco attraenti o con qualche altro difetto (tipo che abitavano dall’altra parte del mondo ed erano lì solo in visita o che erano disoccupati per “non farsi sottomettere dalla società e non fare quello che si aspettavano facesse” e quindi erano mantenuti dai genitori a trent’anni) che gli impediva anche solo di provare a immaginarli come possibili ragazzi.

Non che lui si aspettasse chissà che cosa (c’era un motivo se quei ragazzi erano a uno spin date,o no?) ma nonostante non credesse di essere un granché,riteneva che nessuno di loro fosse alla sua altezza: ok,aveva quasi 32 anni ed era singol praticamente da sempre,ma si teneva in forma e,a quel che gli dicevano sempre le sue amiche,era carino con quell’aria dolce e tenera da bambi.

Quindi perché avrebbe dovuto accontentarsi del primo che passava?

Proprio mentre pensava a questo,ignorando il discorso di un tipo che aveva davvero bisogno di mentina,la campanella che annunciava il cambio suonò e una voce annunciò che quello sarebbe stato l’ultimo cambio della serata.

Era ora,pensò con sollievo il moro,prima che il suo cervello andasse in tilt alla vista del ragazzo che gli si era seduto davanti e che gli stava rivolgendo un sorriso dannatamente sexy.

<< Ciao,io sono Sebastian >>

Poteva farcela. Dopotutto Sebastian non era poi così carino. Un secondo,come che si chiamava lui?

<< Piacere,io sono…Thad >>

Ah si,giusto,Thad Harwood.

<< Wow Thad,sai che sei il ragazzo più carino che abbia visto in tutta la serata? >>

Ovviamente il moro arrossì,balbettando in risposta.

<< Grazie…Anche tu >>

Il sorriso sul volto di Sebastian sembrò ampliarsi ancora di più.

<< Allora,che lavoro fai? >>

<< Ehm…Sono un avvocato. Ho uno studio con un paio di soci qui a Lima… E tu? >>

Il ragazzo coi capelli castano sembrò ignorare totalmente la sua domanda,dato che a sua volta chiese:

<< E quanti anni hai,Thad? >>

Perché il suo nome sembrava dannatamente sexy pronunciato da quelle labbra chiare?

<< 31,quasi 32… >>

<< Oh,io ne ho 24… Ah,e faccio lo spogliarellista,qualche volta anche il gigolò se serve… >> e Sebastian gli fece un occhiolino,che accompagnato al suo sorriso malizioso e alla sua ultima frase,fece praticamente cascare la mascella a terra al moro,che per un secondo (ma solo uno) si dimenticò anche di arrossire.

Spogliarellista? GIGOLÒ??

<< Che? >>

<< Faccio lo spogliarellista. E il gigolò,ma solo per clienti interessanti… Tipo te diciamo,per te lo farei… >> rispose quello,facendogli una radiografia per quello che il tavolino gli permetteva.

Harwood sentì quei magnetici occhi verdi scivolargli sulla pelle da capo a piedi e nonostante quella situazione fosse decisamente strana per lui doveva ammettere che era anche parecchio eccitante.

Fece per aprire bocca e dire qualsiasi cosa (“scopami” ad esempio non gli sembrava inappropriato alla situazione) quando quella maledetta campanella suonò per l’ultima volta della serata e Sebastian si alzò in piedi,infilando la giacca lentamente per farsi ammirare per bene.

Poi si chinò su di lui,sussurrandogli all’orecchio:

<< Se vuoi ti aspetto fuori >> ed il corpo del moro (volontariamente dato che il suo cervello era andato a puttane o,per restare in tema,a caccia di gigolò) annuì,facendo sorridere l’altro.

Harwood prese tempo nel mettere la giacca e uscire.

Per quanto quella situazione lo eccitasse,allo stesso tempo lo destabilizzava: lui era abituato ad avere il controllo di tutto,ma quel ragazzo,i suoi occhi verdi e il suo fisico perfetto il controllo glielo facevano perdere completamente.

E non sapeva ancora se in senso positivo o negativo.

Comunque,uscì fuori,trovando il ragazzo poco lontano dall’ingresso.

In un secondo,senza neanche sapere come,si ritrovò con la schiena poggiata al muro e le labbra dell’altro attaccate alle sue.

Non che gli dispiacesse,anzi…

<< Casa tua? >> fu il sussurro di Sebastian dopo un paio di minuti.

 

 

Thad si svegliò quando un raggio di sole entrato dalla finestra gli sfiorò il viso.

Sbadigliò,scostandosi un ciuffo di capelli dagli occhi e strofinando il viso sul petto nudo di Sebastian,ancora addormentato,che emise un mugolio.

<< Thad… Fammi dormire… >>

Ma il moro,per niente d’accordo,prese a baciargli lentamente il collo,risalendo sul collo.

<< Ok,ok,sono sveglio. Sai che sei proprio un rompipalle? >> fece il più giovane dopo qualche minuto di quella dolce tortura.

<< Ah si? Allora puoi anche andartene da casa mia! >> ribatté il moro,rotolando all’altro lato del letto.

Nel giro di mezzo secondo Sebastian fu al suo fianco e prese a baciargli dolcemente una scapola.

<< Thaddy… Sai che non me ne voglio andare… E che odio essere svegliato presto di sabato mattina… >>

Harwood si voltò verso di lui,con un debole sorriso sulle labbra rosse.

<< E poi questa è anche casa mia fino a prova contraria! >> aggiunse il più alto.

Thad sorrise,passando una mano tra i capelli chiari di quel ragazzo bello come quando l’aveva conosciuto,quattro anni prima.

<< Sai,credo di non aver mai ringraziato Jeff per avermi costretto ad andare a quello spin date… >>

<< Mmm… Preferisco che tu ringrazi me per aver portato il sottoscritto e averti convinto a scopare con me… >>

Il moro ridacchiò,ripensando a quella sera,iniziata per lui come una serata sprecata e diventata una delle più importanti della sua vita.

<< E come credi che dovrei ringraziarti? >> chiese con un sorrisetto malizioso.

<< Bhé,io un’idea ce l’avrei… >> fece il suo fidanzato,chinandosi a baciarlo.

Si,decisamente quella era stata la migliore idea che Jeff Sterling avesse mai avuto.

 

 

 

S.d.A.:

Questa shot è per la mia migliore amica,Silvia (alias mikaela),dato che quando le ho chiesto consigli per la mia long Thadastian mi ha risposto di lasciar stare tutta la trama e farli scopare direttamente… Bhé,e invece io ho creato solo per te Sebastian il gigolò!!! Poi dici che non ti voglio bene… u.u

Coooooomunque,cosa ve ne pare? Questa dovrebbe essere l’ultimo capitolo di questa raccolta,ma sono sempre più decisa a mettere un paio di extra coi prompt della faberry week…

Voglio ringraziare chiunque abbia letto/recensito/inserito questa storia nelle preferite ecc.. Grazie mille,vi adoro! <3

Un bacio e,credo,a domani! =D

E W Thadastian! xD

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Capitolo 8
*** Extra 1: Drunk ***


A very Thadastian week

 

Extra 1: Drunk

 

Thad Harwood era ubriaco.

Lui,il bravo ragazzo,il perfettino,il serissimo capo consiglio degli Usignoli,era completamente fuori di sé,sotto gli effetti di una bottiglia di vodka che aveva deciso di scolarsi da solo.

E quindi ora,alle 2 e mezza del mattino,si ritrovava a vagare per i corridoi della Dalton nel tentativo di arrivare alla sua stanza.

La cosa non era per niente da lui: per quanto gli Warblers fossero soliti a organizzare feste in cui finivano sempre per bere tantissimo (e vomitare l’anima in seguito),Harwood era sempre l’unico a restare sobrio e lucido e che quindi teneva sotto controllo la situazione.

Ma quella notte…bhé,quella notte aveva voluto bere a tutti i costi.

Bere per dimenticare,aveva detto tra sé e sé afferrando la bottiglia.

Per dimenticare,per dimenticarLO.

LUI,il ragazzo che aveva fatto crollare tutte le sue convinzioni (prima fra tutte la sua eterosessualità),di cui era innamorato ma che neanche lo considerava,e che,in fin dei conti,poteva essere considerato il responsabile del suo stato di quella sera.

Ma soprattutto,il ragazzo che malauguratamente era il suo compagno di stanza.

Quindi,quando il moro riuscì finalmente a raggiungere la porta della sua stanza e ad aprirla (operazione che durò parecchi minuti),il colpevole di tutto ciò si mise seduto sul letto,un po’ intontito dal sonno,svegliato dal casino che il capo consiglio aveva fatto con la serratura e la maniglia e dalla luce che aveva acceso.

<< Cazzo,Harwood,ma che stai facendo? Sono quasi le 3! >>

Poi squadrò da capo a piedi la figura dell’altro ragazzo,soffermandosi sul fatto che non si reggesse in piedi,e si alzò,avvicinandoglisi.

<< Ehi,ma sei ubriaco? >>

<< Forse un pochino… >> ammise Harwood.

Smythe storse il naso alla zaffata di alcool che gli arrivò quando il suo compagno di stanza aprì la bocca e subito lo prese per un braccio,accompagnandolo verso il letto.

<< Si,certo,come no. Meglio se vai a dormire nanerottolo,prima di svegliare tutta la scuola… >>

Il moro si lasciò docilmente sdraiare sul materasso,scalciando le scarpe per toglierle,ma appena Smythe fece per allontanarsi e andare a ricaricarsi nel proprio letto lo afferrò per un braccio,trattenendolo.

<< No… Resta con me… >>

Il francesino alzò gli occhi al cielo,sdraiandosi al suo fianco e borbottando qualcosa sul fatto che non gli avrebbe mai e poi mai permesso di bere per il resto della vita.

Per qualche secondo regnò il silenzio nella camera,ma Thad teneva gli occhi spalancati e non riusciva a prendere sonno,continuando a pensare solo a una cosa che desiderava dire a Sebastian da mesi e che forse solo i fumi dell’alcool gli avrebbero dato il coraggio di rivelare.

Si girò di scatto,trovandosi di fronte la schiena muscolosa dell’altro ragazzo e decidendo così di parlare.

<< Sebastian? >>

Il francese sollevò leggermente le palpebre.

<< Harwood… Si può sapere cosa c’è? Muoviti a parlare e poi lasciami dormire in santa pace,ok? >>

Il moro si sollevò appena,incontrando quegli occhi verdi e assonnati che lo stavano fissando.

<< Allora? >> lo incalzò l’altro.

<< Sebastian…io…sono innamorato di te e… >> ma il suo compagno lo interruppe.

<< E c’era bisogno di ubriacarsi per dirmelo? Come se poi non me ne fossi accorto… Bene,ora me l’hai detto: dormi >> e si voltò dall’altra parte,dandogli le spalle.

<< Ma Seb,tu sei sempre così stronzo con me… >> aggiunse Thad con voce piagnucolosa.

Un secondo. In un secondo Sebastian si voltò verso di lui per farlo stare zitto. Con un bacio.

Quando le loro labbra si lasciarono,Harwood lo fissò a bocca aperta,mentre la sua mente,già poco lucida per l’alcool,si inceppava di nuovo.

<< Senti,anch’io sono innamorato di te,ma non faccio tutto questo casino alle 3 di notte,quindi: buonanotte >> fece il francesino,ributtandosi al suo fianco,questa volta sdraiato sulla schiena e non sul fianco.

Thad stette in stato catatonico ancora qualche attimo,poi si voltò silenziosamente su un fianco,poggiando la testa sul petto ampio del ragazzo e chiudendo gli occhi con un sorriso leggero sulle labbra,sentendo già il sonno che cominciava ad arrivare.

In fondo,se c’era voluta una sbronza per far confessare i propri sentimenti a Sebastian,forse non era stato così inutile…

Sperava solo di poter ricordare tutto quello il giorno dopo.

 

 

 

S.d.A.:

Come avevo anticipato,ecco il primo extra di questa week. E,sempre come avevo anticipato,il prompt di questo capitolo era uno dei prompt della Faberry week. In teoria,prima di questo ce n’erano altri due: Road Trip e Zombie Apocalypse,che però ho deciso di non fare,il primo perché è un viaggio e già nella seconda one-shot si è parlato di una vacanza e il secondo…bhé,perché nonostante mi piaccia tanto Death Valley,gli zombie non sono tanto il mio genere e non sapevo che metterci! Quindi,direttamente Drunk che,sinceramente,non mi piace molto alla fine com’è uscito,soprattutto il finale… Spero che a voi piaccia di più e che torniate a lasciarmi qualche recensione (dal quinto capitolo mi avete abbandonato) per farmi sapere cosa ne pensate…

Un bacio,nessie <3

 

P.s. Anticipo già che salterò i prompt 4 (Skank Quinn and Goth Rachel) e 5 (World War II),mentre sono indecisa sul 6 (Super Herpes)… Quasi sicuramente però scriverò il 7 (College) e il BONUS (Pride),quindi in 2 o 3 capitoli questa storia finirà…

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Capitolo 9
*** Extra 2: Super Heroes ***


A very Thadastian week

 

Extra 2: Super Heroes

 

Thad uscì dal cinema con un sorriso estatico dipinto in volto.

<< La smetti di sorridere così? Sei inquietante >> ribatté Sebastian,visibilmente scocciato.

A quell’esclamazione l’altro si girò a guardarlo con un sorrisetto,aggrappandosi al suo braccio.

<< Sebby,non sarai mica geloso?! >>

<< Chi,io? Di quegli attori super pompati e assolutamente finti? Ma per favore! >>

Harwood scoppiò una risatina nel vedere l’espressione infastidita che il suo ragazzo non riuscì a trattenere nonostante le sue parole.

<< Andiamo Seb! Era solo un film! >>

Il francesino mise il broncio,mentre camminavamo verso la Dalton.

<< Si,ma tu non hai fatto altro che sbavare per gli addominali di questo o quell’altro attore! >> sbottò alla fine.

<< Bhé,non è mica colpa mia se erano tutti bellissimi! E    poi ho un debole per Chris Evans dai tempi di Push… >> aggiunse piano dopo un po’.

Il broncio dell’altro si accentuò e quello si liberò del braccio del ragazzo più basso,prendendo a camminare più velocemente per distanziarlo.

<< Seb! Seb! Cazzo Seb,non è giusto,tu hai le gambe molto più lunghe delle mie! >> lo rincorse il capo consiglio.

Quando riuscì a raggiungerlo si riaggrappò al suo braccio costringendolo a rallentare e ignorando la sua espressione offesa.

<< Sebastian,io amo solo e soltanto te,capito? Quelli lì sono solo attori ma il mio supereroe sei solo tu… >>

Finalmente il francese si voltò a guardarlo,con un leggero sorriso sulle labbra.

<< Meglio del tuo Chris Evans,o meglio,di Captain America? >>

<< Molto meglio. E anche di Thor,Iron Man e tutti gli altri >>

<< Batman? >>

<< Mmm >> annuì il moro.

<< E… >>

<< Si,anche di Spiderman. Sei il mio supereroe preferito e,soprattutto,il mio supereroe personale >>

Sebastian finalmente sorrise,passandogli un braccio intorno alla vita per stringerlo a sé e riprendendo a camminare verso la scuola.

Dopo qualche minuto in silenzio,fu proprio lui a parlare di nuovo?

<< Thad? >>

<< Si? >>
<< Comunque non guarderemo mai più “The Avengers” >>

 

 

 

S.d.A.:

Sinceramente,ancora non ho avuto il piacere di vedere The Avengers,ma le mie compagne 3 giorni dopo averlo visto erano ancora con la bava alla bocca e gli occhi sognanti e conoscendo bene Chris Evans (ed avendo appunto una cotta per lui da quando ho visto Push) ho provato a immaginare Thad e Seb che vedevano il film. Thaddy ovviamente si è sciolto alla vista di tutti quei muscoli e invece Sebby…era troppo occupato ad essere geloso per goderseli!

Che ne dite del mio adattamento del prompt Supereroi? Dopotutto,Sebastian è il supereroe di Thad,no?

E poi,stranamente questa one-shot mi piace,mi è uscita proprio come la volevo…

Un bacio,nessie <3

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Capitolo 10
*** Extra 3: College ***


A very Thadastian week

 

Extra 3: College

 

Un anno. Era passato un anno da quando il liceo si era chiuso alle sue spalle e lui si era lasciato indietro tutto quello a cui teneva per iniziare quell’esperienza straordinaria che si prospettava essere il college.

Aveva creduto fosse meglio rompere i ponti con tutto e tutti,per non soffrire quando si sarebbe trovato a sentirli solo per telefono stando dall’altra parte del paese,a Seattle.

E così aveva salutato la sua famiglia e ai suoi amici,ma soprattutto aveva detto addio al suo fidanzato.

Che cosa avrebbe potuto fare altrimenti? Avere una relazione a distanza,sentirsi solo per telefono e stare male quando l’altro,inevitabilmente (perché sapeva che l’avrebbe fatto,era semplicemente nella sua natura),l’avrebbe tradito?

Non poteva dire che non sentisse la sua mancanza,né che l’avesse dimenticato o che non l’amasse più,perché era stato il suo primo vero amore,il suo primo ragazzo e non poteva smettere di amarlo così facilmente.

Ma ormai era passato un anno dall’ultima volta che si erano visti o sentiti e si era rassegnato al fatto che non c’era più futuro per loro.

Sebastian non l’avrebbe più cercato,ormai,era una certezza.

Non che avesse davvero creduto che volesse di nuovo parlargli dopo che gli aveva comunicato la sua decisione.

Ricordava come se fosse stato ieri lo sguardo ferito del suo ragazzo mentre gli diceva,con quel tono gelido che faceva più male delle urla,che allora finiva lì,in quello stesso istante e che se ne doveva andare.

Ricordava poi le lacrime che aveva versato quando,salito sull’aereo,aveva visto l’Ohio allontanarsi definitivamente e diventare un puntino sempre più piccolo,un puntino che un tempo era stato tutto il suo mondo e ora non era altro che un sacco di ricordi,alcuni belli,altri meno ma tutti malinconici da riportare alla mente.

Seattle era bella. Più fredda,più caotica di Westerville ma per lui,abituato al caos made Warblers,tutto quel casino di rumori,luci e persone lo facevano sentire a casa,lo facevano sentire parte della città.

Tutto sommato,quindi,stava bene lì. Aveva un appartamentino più o meno in centro,vicino all’università dove frequentava giurisprudenza,e si era fatto un paio di amici al college. Era diverso da come era stato prima,ma quella era la sua nuova vita e,poco a poco,ci si era abituato.

E quindi non sapeva neanche perché,quel giorno,stesse rimuginando così tanto sul passato.

Forse perché era un anno esatto che il passato era diventato tale.

Forse perché avvertiva che c’era qualcosa che ancora non poteva sapere.

E mentre faceva colazione quel qualcosa suonò alla porta.

Thad si alzò e si diresse lentamente verso l’entrata dell’appartamento con uno sbadiglio.

Chi diavolo poteva essere a quell’ora del mattino?

Forse qualcuno dei suoi compagni di università,anche se la maggior parte di loro era partita per le vacanze…

Forse era la vicina che aveva ricevuto la sua posta per sbaglio.

Forse,forse. Forse si aspettava chiunque,tranne la persona che si trovò davanti quando aprì la porta e alzò lo sguardo,sentendo l’aria sparire dai polmoni e il passato avvolgerò di nuovo,come mai prima d’ora.

<< Ti odio >>

Per quanto quelle due parole furono come un colpo,Harwood sostenne lo sguardo verde dell’altro,per poter godere della sua vista fin quanto poteva.

Fece per aprire bocca e ribattere,dire qualsiasi cosa,ma ancora una volta il ragazzo fu più veloce.

<< Ma ti amo >>

Restarono in silenzio,lì sulla porta per secondi,minuti,forse addirittura ore,semplicemente a fissarsi negli occhi.

Gli era mancato tutto questo.

Thad sorrise appena.

<< Sei venuto da me… >>

<< Per restare >>

Sebastian mostrò la valigia e in un attimo tutto sembrò scomparire: il litigio,l’anno passato separatamente…

Perché ora erano solo loro due,Thad e Sebastian,e il loro amore indelebile.

 

 

S.d.A.:

Fa davvero schifo,non trovate? Ma che cosa potevo scrivere sul tema college,quando Sebby è più piccolo e non possono andarci insieme? Se non si è capito però alla fine lui si trasferisce a Seattle per stare con Thad e frequentare l’università lì…

Comunque,davvero,non mi piace per niente. Forse perché non avevo neanche un’idea precisa in mente mentre lo scrivevo e quindi è uscita sta cosa incasinata che per me non ha nessun senso…

Spero che non mi uccidiate comunque,cercherò di farmi perdonare con l’ultimo capitolo della raccolta,Pride…

Un bacio,ness <3

 

P.s. Non per giustificarmi,ma ho un altro motivo per cui fa così schifo: ho appena visto le foto klaine della prossima stagione. E ho scritto a Ryan Murphy che ci ha spezzato il cuore. E sono così triste che ho addirittura pensato di non mettere il finale in cui Thad e Seb tornavano insieme!!! =’’’’’(

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Capitolo 11
*** Extra 4: Proud ***


A very Thadastian week

 

Extra 4: Proud

 

<< Guarda >>

Un’unica parola,un unico sguardo,e il mondo era cambiato.

Ora aveva un'altra luce,un altro centro.

Ora il mondo aveva lei,sua figlia.

Sebastian la guardò per la prima volta e pensò che era l’essere più perfetto che potesse esistere.

E che avrebbe potuto passare tutta la vita ad ammirare quel piccolo visino delicato,quella boccuccia socchiusa,il modo in cui quei pugnetti minuscoli si stringevano alla camicia di suo marito o quei sottili ciuffi di capelli chiari sulla testolina.

Quando distolse lo sguardo,lo sollevo,incontrando subito i grandi occhi scuri del suo uomo,che stringeva la piccola al petto.

Si incatenò anche a quegli occhi che conosceva alla perfezione e in cui sapeva leggere tutta la felicità di quel momento.

Poi Thad sorrise,facendo un passo verso di lui.

<< Vuoi prenderla? >>

E gliela poggiò sulle braccia,mostrandogli come tenerla.

E,bhé,mai nessun peso era stato più piacevole di quello leggero della piccola tra le sue braccia.

Poteva sentire il suo cuoricino battere vicino al suo petto e si sentì felice come non mai.

Perché era padre,erano padri.

<< Benvenuta al mondo,Adèle >> sussurrò il moro,poggiando la testa sul suo braccio,accanto a quella di loro figlia.

E Sebastian sentì che ora,come non mai,era tutto perfetto.

Ed era davvero orgoglioso della sua famiglia,perché non avrebbe potuto desiderarne una migliore.

 

 

 

S.d.A.:

Adèle Sylvie Smythe-Harwood. Adèle come la piccola del libro di Bianca Pitzorno,la bambinaia francese,così posso chiamarla Dédé e Sylvie in onore della mia migliore amica. Spero che questa os riesca a farti tornare il sorriso dopo lunedì! <3

Che dire? Sono triste e non solo per gli spoiler della 4° stagione,ma anche perché questa raccolta è finita e anche se l’ho iniziata solo 10 giorni mi ci ero già affezionata… Spero però che tutte voi lettrici che siete stati così buone da seguirmi in questa week,continuerete a farlo nella mia long thadastian e nelle mie future raccolte e one-shot,soprattutto perché vorrei fare un continuo di quest’ultima fic.

È molto corta,neanche una pagina di word,ma a me piace perché è davvero dolce. Insomma,è la prima volta che Sebastian vede sua figlia! E siccome il tema era proud,orgoglio,lui è orgoglioso della famiglia che ha…

Spero che vi piaccia come è piaciuta a me scriverla e che mi lasciate una recensione,anche solo per salutarmi,dato che la raccolta è finita.

Detto questo,vi ringrazio tutti,chiunque abbia letto,recensito,ecc. e vi auguro un buon ferragosto! =D

Un bacio,nessie <3

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