Sarebbe andato tutto bene

di DrPepperIsTheWay
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Non sarebbe stato poi così male. ***
Capitolo 2: *** Attendeva che tornasse per far rapporto. ***
Capitolo 3: *** I sentimenti smettono di giocare a nascondino ***



Capitolo 1
*** Non sarebbe stato poi così male. ***


Sarebbe andato tutto bene
Un infinito numero di Akuma si era raggruppato intorno all'Innocence. "Il recupero dell'innocence ha la priorità."
Così era iniziata quella missione, ma chi l'avrebbe mai detto che sarebbe finita in un bagno di sangue?!
L'Innocence era stata recuperata, ma a che prezzo? Finder morti e tre esorcisti su quattro feriti, uno in modo grave.
L'illeso non poteva non essere altro che Kanda. Doveva ringraziare la dote di cui poteva avvalersi, la rigenerazione.
Lavi su questo aveva un suo modo di vederla. Non doveva essere facile per Yuu, vedere i suoi compagni a terra. E lui si rialzava.
Sempre. Nonostante venisse colpito, nonostante sentisse anche lui il dolore. Straziante, quel potere che gli dava la forza di rialzarsi.
Straziante, ecco cosa era quel potere, ecco come la vedeva Lavi. Per questo aveva deciso di condividere un po' del suo dolore.
Quasi come se quello che stava già provando non fosse abbastanza. Non ci pensò un attimo a difendere le spalle del compagno.
Lavi era pazzo, questo aveva pensato Yuu, avrebbe dovuto incassarlo lui quel colpo, e non sarebbe successo niente di tutto questo.
Il sangue che non smetteva di fluire, il rientro immediato all'Ordine, la barella che conduceva Lavi verso l'infermeria. Imprudente.
E ora, lungo il corridoio e steso sulla barella, Lavi cercava il suo volto, voleva incrociare lo sguardo con quello di lui, rassicurarlo.
Donargli un sorriso, lui stava bene. Sarebbe andato tutto bene. Ma il suo sguardo non trovò quello dell'altro, il suo sorriso si perse nel vuoto.
L'unica cosa che vide prima di chiudere l'occhio fu un Kanda dagli occhi chiusi, le braccia lungo i fianchi e le mani strette in pugni. Poi il buio.
Ora iniziava il sogno che tentava di portarlo lontano, il conflitto tra la vita e la morte. Bastava non cedere, anche se continuare quel sogno in eterno...

Non sarebbe stato poi così male.



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Capitolo 2
*** Attendeva che tornasse per far rapporto. ***


Sarebbe andato tutto bene 2
Lavi non capiva niente. Voleva risparmiargli un po' di dolore? Sciocchezze. Un mucchio di schiocchezze.
Non aveva mai provato così tanto dolore come quello che stava provando in questo preciso momento.
Dove? Dove la trovava la forza poi di sorridere nella situazione in cui si trovava? Era ovvio che non stava bene!
Messo come era non aveva molte possibilità di farcela, e questo Lavi lo doveva sapere meglio di lui.
Ma allora, perchè sorrideva? Era forse felice di andarsene? No, non era questo, il suo occhio verde trasmetteva vita.
Era impossibile che il motivo fosse quello. Lavi amava la sua vita. Era sicuro che avrebbe fatto di tutto pur di rimanerne attaccato.
Che il motivo fosse lui, che Lavi stava lottando contro la morte per il semplice fatto che lui esisteva, questo non poteva proprio immaginarlo.
Così si ridomandò perchè in quel momento critico Lavi sorrideva? Era felice di aver protetto le sue spalle? le spalle del suo compagno?
Anche a costo della vita?! Difendere lui, che di morti ne aveva passate, e sacrificare la propria vita.. Lavi era davvero stupido, e a volte non riusciva a capirlo.
Si ritrovò a pensare al se esistesse un Dio. Se esisteva davvero non poteva lasciare che Lavi venisse portato via, non poteva essere arrivato già il suo momento.
Ma forse questi erano solo pensieri egoistici, forse era davvero giunto il momento per Lavi di andare. E lui cosa avrebbe fatto una volta successo ciò?
In queste circostanze mantenere la calma non era facile. Stringere i pugni e chiudere gli occhi, distaccandosi un attimo dalla realtà, e poi un respiro.
Il buio lo abbracciò, e gli sembrò di provare questa sensazione per la prima volta, una vita senza Lavi. Subito riaprì gli occhi, scuotendo il capo sconcertato.
Sapeva che Lavi stava affrontando una battaglia, probabilmente la più dura di tutte, ma non accettava sconfitte da parte sua..

Attendeva che tornasse per far rapporto.

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Capitolo 3
*** I sentimenti smettono di giocare a nascondino ***


Sarebbe andato tutto bene 3
Ora la situazione si era stabilizzata. A Lavi bastava svegliarsi entro 24 ore per superare quel momentaccio.
Kanda aveva preso la decisione di rimanere lì, paziente, ad aspettare il suo risveglio. Sapeva che si sarebbe svegliato.
Anche se il cuore gli faceva provare un angoscia terribile, minuto dopo minuto, sapeva che ce l'avrebbe fatta. Lavi era forte.
In situazioni come queste i sentimenti smettono di giocare a nascondino e si dimostrano per quel che sono.
Anche se non si vuole ammettere di provare il sentimento più bello che esista, lui c'è, e ci sarà sempre.
L'amore è più forte di ogni ostacolo, spinge ad andare avanti, a credere che sia possibile e a farlo diventare possibile.
Neanche la morte può mettere i bastoni fra le ruote se è un amore inteso.
Due cuori che amano, che battono l'uno per l'altro. Nessuno dei due accetta un separazione. Semplicemente non possono.
Lavi aveva qualche possibilità di vincere questa battaglia, doveva solo svegliarsi, era tutto cìò che serviva per vincere.
Quindi sconfisse la morte, aprì gli occhi e in quel momento fu davvero certo di essere vivo. "Pensavo che questa volta ti avrei perso."
A quelle parole il giapponese si irritò. Come poteva aver pensato la stessa cosa che lui stava pensando?
Come poteva aver pensato a lui che poteva rigenerarsi, e non a se stesso? Perchè Lavi a volte era così folle?
Questi pensieri però si persero nel dolce sguardo di Lavi. A cosa serviva irritarsi in un momento come questo? Infondo il peggio era passato.
Lavi aveva dovuto intuire i pensieri del giapponese perchè in quel momento sorrise.

"Sai Yuu?! Mi hanno dignosticato una malattia. si chiama voglia di vivere. Spero di contagiare tutti."

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