Lei, Lui Io

di Banana_Ansy
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


Questa fanfic la dedico a Lara, la mia migliore amica. La dedico a lei perchè è la persona più importante per me e a cui ci tengo tanto. Forse a causa dell’università ci divideremo, ma spero che continueremo a tenerci in contatto.Lei è una persona fantastica, in questi 5 anni mi sono divertita un sacco.  Abbiamo litigato, abbiamo riso, giocato e anche beccato dei favolosi 2 in matematica mente giocavamo a nomi, cose e città ‘_’ ma quelli sono dettagli!! Comunque grazie e lei sono anche un po’ cambiata. E' stata, è e sarà sempre la persona a cui voglio un sacco di bene!! Ti voglio bene amora ^**^



CAPITOLO 1


E così ora ci sono due posti vuoti accanto a me, mi sento così sola.Uno dei due è solo momentaneo, lui fà un lavoro che lo porta a girare il mondo, ritorneremo insieme, ma l’altro?Quello è incerto, non so se la rivedrò, ma non la dimenticherò mai.Le voglio bene.
Mi stendo sul sedile cercando di dormire, ma nn ci riesco e con la mente ritorno al giorno in cui l’ho rivista, quante emozioni...

Bari 3 mesi prima
“Uffa, non riesco a dormire, sento troppo l’ansia!” scompigliando i capelli con una mano,Angela si stava dirigendo verso la cucina, visto che per l’imminente viaggio non riusciva a prendere sonno e per questo aveva passato anche una nottata d’inferno. Con movimenti molto lenti si era seduta sulla prima sedia che le era capitata, osservando con fare incerto il pezzetto di torta al cioccolato che stava sul tavolo.
“ Già alzata? Vai nel letto ancora un po’ è presto.” Disse la madre, una signora sui 53 anni un po’ robustella e con un viso dai lineamente decisi. Si notavano i molti anni di lavoro che si portava sulle spalle, ma era comunque molto dolce. Lasciò per un attimo i fornelli e girandosi verso la figlia .
“ Non ci riesco, lo sai che per me questo viaggio è molto importante! E’ da tanto tempo che lo desideravo e poi a quanto pare non sono l’unica, Fracchio mi ha appena mandato un messaggio anche lui è nella mia stessa condizione” - facendo un accenno di sorrisso e appoggiandosi con i gomiti sul tavolo per stare più comada, Angela senza riuscirci stava ancora mentalmente decidendo se mangiare o meno.
“ Ok, almeno mangia e vestiti così dopo non ci troviamo tutti accalcati nel bagno.”
“ Va bene Arpuccedda mia, almeno così ho qualcosa da fare..uhm ok mangio” disse Angela addentando il pezzetto di torta e finendolo in poco tempo “ Buono, molto buono..sono un genio della cucina” - e con un fare compiaciuto si diresse verso il bagno.
Dopo 2 ore la casa si era trasformata in un via vai di persone...
“ Angela hai preso le ciabatte? E il caricabatteria del cellulare? Anche quello del nokia 3?Sicura?” Ripeteva in continuazione la signora Maria (la madre di Angela) mettendo in crisi la figlia, che invece di curare queste cose, stava vicino al pc pensando di scaricare le canzoni di Gianna Nannini sul telefono.Con fare minaccioso Maria si avvicinò alla figlia e con gli occhi che mandavano scintille  - “ Ora se non lasci quel maledetto computer, non ti faccio più partire!”, Angela che si era fatta piccola piccola e con un sorrisino di circostanza scappò verso il soggiorno per controllare la valigia.
“Sekai no hajimari no hi Inochi no ki no shita de...” “ e adesso chi è che dà fastidio?”
Correndo per il corridoio Angela si diresse verso la stanzetta dove il cellulare senza sosta continuava a suonare, intonando la canzone di Sousei no Aquario.
“ Sissy che c’è?” - disse Angela prendendo a volo il cellulare e rischiando di cadere su un qualcosa di impreciso che stava a terra..
“ Angy, ma devo venire a casa tua o ci vediamo all’aereoporto?”
“Ma Sissy, è la terza volta che mi chiami per lo stesso motivo! Ma sei assurda! E per venire a ripondere stavo anche cadendo” - constatando che era inciampata sul cartone della DeAgostini che doveva contenere i colori della Faber Castel. Mentalmente si stava maledicendo per essere così disordinata e se avesse trovato qualche colore rotto avrebbe ammazzato Sissy...
“Lo so, lo so..è che sono agitata.Mai mi sarei sognata di andare in Giappone! E Fracchio che dice?”
“ Ma non ti viene minimamente in mente che devo preparare le ultime cose, no vero?”
“ Sei noiosa, dai ci vediamo tra un po’ all’aereoporto, ciau ciau Tesoro”
“ Ciau amorucciola” - dopo aver buttato il cell in borsa e aver controllato per l’ennesima volta la valigia, con la famiglia si diresse verso l’aeroporto.

“Aaaahhh sento  già l’aria Giapponese , ghnghnghnghng”  - alzandosi gli occhiali da sole.Lei non era per niente il tipo da portarli, ma quel giorno il sole accecava troppo. Stava scrutando  l’entrata alla ricerca dei suoi amici e quando la sua ricerca ebbe esito positivo corse verso di loro, incurante del padre che le ripeteva di prendersi le cose.
“ Ma eccovi ragassuoli”  -  Francesco con gli occhi gonfi e con movimenti pigri si girò verso Angela, la quale vedendo il suo stato si era presa un spavento. “Molto simpatica, ah-ah...andiamo a fare il check in che tra un po’ si parte” -  Sissy che stava salutando i genitori di Angela senza dire una parola e aver salutato solo con un cenno del capo entrò. * Uhm c’è qualcosa che non mi quadra* pensava Angela osservando le spalle di Sissy che la precedeva.
E così dopo i varii saluti e controlli Angela, Francesco e Sissy erono comodamente seduti uno accanto all’altro nei primi posti dell’aereo, Angela colse al volo l’occasione per chiedere a Sissy cosa le fosse preso. “ Sissy tutto bene? Che hai? Ti vedo strana” –“ Secondo te? E’ la prima volta che vado su un aereo, ho paura!” - Angela si sforzò di non scoppiarle a ridere in faccia “ Per favore,dai è come andare sulle montagne russe, vero Francesco?”  - rimase un po’ sconcertata nel vedere che anche Francesco stava avendo la stessa reazione di Sissy, per questo decise di starsene zitta e buona per tutto il resto del viaggio. Magari dopo il primo volo di Bari-Milano si sarebbero ripresi. Lo sperava perchè non aveva la minima intenzione di passare il suo primo viaggio per il Giappone in quella maniera noiosa. Quando arrivarono a Milano Malpensa le sue preghiere furono ascoltate infatti Sissy e Francesco erono euforici e non vedevono l’ora di imbarcarsi per il volo per Tokyo che sarebbe partito da lì a poche ore. Iniziarono le telefonate dei genitori che si volevono assicurare che il viaggio fose andato bene e partirono per l’ennesima volta le varie raccomandazioni. Poco prima del viaggio Angela ricevette un telefonata intercontinentale proveniente dal Giappone “Sarà la madre di Lara... pronto?”
“ Ciao Angela, sono la madre di Ilaria, allora dove state e per che ora arrivate all’aereoporto di Narita?”
“ Ciao signora, stiamo all’aereoporto di Milano e penso che arriveremo verso le 7 di domani mattina” -  rispose trafficando con  i biglietti per vedere se si era ricordata bene.
“Ok, ci sarà mio marito ad aspettarvi e ricorda che quando arrivate a casa non vi dovete far scoprire da Lara. Io non ci starò perchè devo andare a controllare le ultime cose alla villa. Ah,
dimenticavo, con lui ci saranno alcuni amici di Lara, ok?
“ Ah ok, signora non si preoccupi!”
“Allora buon viaggio e a domani!”
“La ringrazio, a domani” -  mentre rimetteva i cellulare nella borsa si accorse che Sissy e Francesco erono lì che aspettavono di sapere ciò che aveva detto la madre di Lara.
“ Uff...ci starà il padre di Lara ad aspettarci con alcuni suoi amici giapponesi - ”e pronunciando  l’ultima parola Angela assunse un’espressione un po’ scocciata, che vedendola sulle loro facce comparve un grosso gocciolone “Non cambierà mai” - pensarono.
Arrivò l’ora della partenza, erano tutti e tre molto eccitati, sicuri che il viaggio sarebbe stato molto faticoso ma non importava! Finalmente avrebbero rivisto la loro amica Lara che era partita da quasi un anno e si sentivano solo tramite e-mail. La più contenta di tutti per questo era Angela,la quale aveva sempre voluto visitare quel Paese, il Giappone,essendo anche un asppassionata di manga.
Il viaggio andò bene. Francesco aveva  dormito come un ghiro per quasi tutto il viaggio mentre Sissy e Angela per perdere tempo avevano scritto un paio di capitoli della loro fanfiction su Orlando Bloom e inoltre Angela aveva finito l’ultimo capitolo del suo fumetto. Il problemi si presentò quando si inoltrarono nell’aereoporto di Marita. Beh, più o meno ci si sà orientare, però non ne avevano mai visto uno così grande  e con così tanta gente: chi viaggiava per una vacanza, chi correva per non perdere l’aereo e portava con se solo una ventiquattr’ore. Erano rimasti impressionati e allo stesso tempo affascinati da questo nuovo modo di vivere, tanto è vero che credevono di vivere un sogno. Furono riportati alla realtà solo quando sentirono in lontananza qualcuno che chiamava i loro nomi. Era il padre di Ilaria con altri due ragazzi che non conoscevono. Francesco fù il primo ad andargli incontro,  seguito dalle ragazze che erano immerse parzialmente ancora nella meraviglia.
“ Buongiorno signore, come va?” disse Francesco mentre scrutava gli altri due con fare incerto, pensando di averli già visti da qualche parte ma non ricordandosi.
“Oh ragazzi ben arrivati, come è andato il viaggio?”rispose il signor Ranieri, un uomo sui 40 anni di carnagione scura e dal bell’aspetto, porgendo la mano ai ragazzi.
“ Bene, tutto sommato bene a parte il cibo” -  si intromise Sissy che fino a qual momento era rimasta incantata a fissare un punto, ma suo malgrado fu riportata alla realtà da Angela che ovviamente se n’era accorta e non si faceva mai i fatti suoi.
“ Chi sono questi due?” -  con un ghigno dipindo sul volto Angela non ci penso due volte di scoprire il nome di una certa persona...
“Sì scusatemi, questo è Genzo Wakabayashi”  - un po’ imbarazzato il padre di Ilaria indicò un ragazzo alto, in confronto al quale Angela si sentiva un tappo.Doveva avere anche un bel fisico da quello che poteva notare sotto la maglietta a mezze maniche che metteva in risalto i pettorali e i muscoli ben delineati delle braccia. Aveva un viso dai lineamenti decisi capelli neri e occhi penetranti neri *Uh kawaii come tizio, ma sembra un tipo pieno di sè, tzè* pensò Angela mentre gli porgeva la mano, * Tra un po’ gli sbaverà dietro ci scommetto 10 euro!* pensò Francesco notando lo scintillio che si creava negli occhi di Angela quando vedeva ragazzi giapponesi, belli o brutti che fossero. E così dopo che si furono presentati anche Sissy e  Francesco, il signore passò alla presentazione dell’altra ragazzo di cui Angela era moolto incuriosita.
“ Lui, invece, è Taro Misaki”- così Taro di fece avanti e si prensentò.Era  più basso dell’altro ragazzo, ma anche  lui si vedeva, aveva un notevole fisico, i lineamenti del viso decisi e degli occhi dolcissimi che ti trasmettevano  serenità,.
Quando uscirono dall’aereoporto di Narita i tre ragazzi rimasero a bocca aperta da tanto era magnifico il paesaggio che avevano davanti ai loro occhi. Fu il signore a portarli nella realtà.
“Lì c’è una macchina che ci aspetta, per non farvi vedere da Lara l’abbiamo madata ai campi di allenamento con le manager.” - disse indicando loro la macchina.




Ed eccoci qui..la fine del primo capitolo. Che ne pensate?
Bene ringrazio prima di tutti Eos e Sakura_chan per avermi aiutato in questo capitolo, poi Sanae che è da tanto tempo che mi chiedeva di scrivere un fanfic e ancora Minigo per avermi dedicato quella parte nella sua storia!!
In fine ringrazio Lara che è la mia musa ispiratrice xDD

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


Nuova pagina 1

 

CAPITOLO 2

 

Ansy non poteva crederci: davanti ai suoi occhi si stagliava un favolosa BMW X5 nero metallizzato. Non solo lei, ma anche Francesco se ne stava con la bocca aperta a fissare l’auto. *Alla faccia dei soldi!* pensò Angela.

“ Ehm, scusatemi ragazzi meglio se ci muoviamo! Sapete, a mezzogiorno  la squadra finisce l’allenamento  e quindi dobbiamo essere a casa prima che arrivi Lara.”  - disse Domenico ( il padre di Ilaria) mentre precedeva i ragazzi verso la macchina. Angela e Francesco si scambiarono un’occhiata d’intesa, mentre Sissy continuava a non capire ciò che le succedeva. Da quando aveva visto quel ragazzo non riusciva a staccargli gli occhi di dosso... era davvero molto carino, era da tanto  che non provava quella sensazione, da quando aveva lasciato Antonio.

“ Ma guarda chi c’è!” -  con un ghigno dipinto sulla faccia Genzo andò incontro ad una ragazzo poco più basso di lui, dai lunghi capelli castani e  la carnagione scura. Portava una maglia aderente con le maniche  rivoltate che gli dava l’aspetto di fosse in giro a bighellonare, ma metteva in risalto i  pettorali che sembravano scolpiti.

“Oh, ma ciao portiare dei miei stivali! Che ci fai qui, non dovresti essere al campo per gli allenamenti!? Oh, ma guarda! E’ accompagnato dalla femminuccia! Ma lo sapete che fate proprio una bella coppia?” -  con un atteggiamento pieno di sé l’altro si avvicinò al gruppetto passando lo sguardo da una ragazza all’altra -  “ E queste chi sono? Il vostro nuovo passatempo?! Invece di giocare! Lo sapete che poi il signor Mikami si arrabbia!”.

Prima che Genzo avesse la possibilità di controbattere, una figura accanto a lui fece qualche passo avanti e si parò di fronte al ragazzo. Era notevole la differenza dei due, sembravano il tappo al confronto con la bottiglia di due litri.

“ Senti tu ,tizio, chi ti credi di essere? Passatempo a chi? Vedi di andartene che abbiamo fretta!” disse Sissy con la voce un po’ incrinata, come se avesse avuto una delusione *Ma guarda un po’ sto tizio, se prova a dire ancora una cosa del genere  gli faccio fare un viaggio diretto per il cimitero!*. Si voltò e prendendo una scioccata Angela sottobraccio s'infilò nella macchina chiudendo con poco garbo lo sportello.

“ Ma devi essere sempre il solito Kojiro, non cambierai mai! Comunque loro non sono i nostri passatempi, ma le amiche di Lara. Ti ricordi che oggi è il suo compleanno e loro sono la sopresa di questa sera?” -  disse Taro, un po’ offeso per l’affermazione di Kojiro,  e anche lui salì in macchina sedendosi al sedile di fianco al posto del guidatore.

“ Ma che permalosi!” -  Kojiro si voltò e se ne andò per la sua strada, mentre Genzo, Francesco e Domenico  entrarono in macchina.

Per tutto il viaggio nessuno aprì bocca.

Sissy non capiva perchè si sentiva così delusa. Forse si sarebbe dovuta ricredere su quel ragazzo.

Angela ammirava dal finestrino il paesaggio che aveva sempre sognato sfogliando i libri sul Giappone della sua scuola. Finalmente tutto era reale, non riusciva a crederci, aveva paura che da un momento all’altro si sarebbe risvegliata. Avrebbe rivisto Lara, la sua migliore amica. Chissà se era cambiata, chissà se si sarebbero divertite insieme come una volta in quei tre mesi?!

Francesco pensava a Krizia: si erano lasciati come al solito per colpa sua. L’aveva tradita con una ragazza, durate la festa di fine anno scolastico della sua ex classe, e Angela gli aveva proposto un viaggio in Giappone per fare una sopresa a Lara. Lui aveva accettato, voleva distrarsi un po’, magari smettere di pensare a lei.

Non solo i nuovi arrivati erano assorti nei loro pensieri, il più imabarazzato di tutti era il signor Domenico che non sapeva come sciogliere quell’aria così tesa.

Arrivarono a casa, una bellissima villetta molto graziosa in stile occidentale che non aveva niente di giapponese. Più in là Domenico avrebbe spiegato che l’aveva fatto costruire apposta. Lui in realtà non amava il Giappone come la figlia, si era dovuto trasferire a causa del suo lavoro. Non si sarebbe mai sognato di venirci e neppure di visitarlo.

Era circondata da un vasto giardino con dei salici piangenti, a dir poco stupenda. Imboccarono un vialetto centrale che finiva davanti al portone dove c’era un cameriera ad aspettarli *hehehe sarà un favoloso soggiorno: niente servizi, niente mamma che ti dice di mettere ordine, niente di niente! Sarà rilassante e sereno; niente ragazzi che mi frullano per la testa, niente preoccupazioni mwha* - pensò Angela quando scesero dalla macchina. Anche Sissy e Francesco rimasero a bocca aperta constatando in che lusso viveva  Lara...

 

Al campo degli allenamenti

“Lara, ma che ci fai ancora qui? Vai a casa e vatti a preparare!” - disse Yayoi  che stava pulendo i palloni mentre Lara li riponeva nelle ceste. Tutte le manager avevo organizzato una festa a sorpresa per Lara. Avevano invitato tutti i giocatori della nazionale Giapponese, mentre lei sapeva solo che andavano in qualche locale per divertisi tra amiche.

 “Tanto andremo solo in qualche locale, quindi anche se facciamo tardi non ci sono problemi, no?!” Mise anche l'ultimo pallone nella cesta, e lo portò nel magazzino che stava lì vicino.

“Si certo, minimo Kojiro ci ammazza.” – Yayoi la seguì con un sorrisetto nervoso.

“Hai detto qualcosa?” - aveva avuto l’impressione di aver sentito nominare Kojiro. Per quale motivo? Lui, mica doveva venire! Ricordava che quella sera sarebbe dovuto uscire con Maki, visto che negli ultimi giorni non si erano visti molto a causa dei rispettivi impegni.

“Ehm… ehm no no!!” - per un pelo, aveva rischiato grosso!

Dopo che ebbero finito di rassettare il campo e aver sistemato gli attrezzi nel magazzino, le due ragazze accettarono volentieri il passaggio offerto dalla loro capo-manager, ed in pochi minuti furono tutte alle respettive abitazioni.

 

A casa di Ilaria

Finalmente era a casa. Tatsuo Mikami quel giorno era stato veramente duro con i giocatori. Stranamente mancavano Genzo e Taro. Aveva chiesto il motivo a Sanae che aveva risposto dicendo che erano a delle visite mediche. Le era parso un po’ strano, non erano andati il giorno prima? Bah, poi lo avrebbe chiesto a loro personalmente. Era stesa sul letto con un braccio piegato sulla fronte,  indecisa su cosa mettersi. Kimi le aveva consigliato di vestirsi elegante. Non avevano detto dove l’avrebbero portata perchè era una sorpresa. Alla fine aveva optato per il vestito che le aveva ragalato Angela prima che partisse. Era bellissimo. Blu oltremare, senza spalline,  ai bordi  un po’ arricciato,  arrivava un po’ sopra alle ginocchia. Per gli accessori sarebbe uscita nel pomeriggio  con Kimi a fare degli acquisti per la squadra e  avrebbe approfittato per comprare qualcosina.

Strano, sentiva dei rumori che provenivano dalla stanza degli ospiti, che praticamente era accanto alla sua.

Francesco in quel momento era uscito dal bagno, mezzo nudo, avendo solo un asciugamano attorno alla vita perchè si aveva appena finito di farsi la doccia. Stava andando nella sua stanza per mettersi l’olio nei capelli, quando in lontananza vide Lara che si dirigeva verso la stanza dove in quel momento erano Angela e Sissy. Per fortuna Genzo si trovò a passare dall’altro lato, e vedendo la scena, gridò tanto forte da non accorgersene lui stesso.

Lara spaventata si voltò -  “Ma che hai da gridare in quel modo?” - con la faccia contorta dalla rabbia. “ Beh, ecco vedi ehm...avevo visto un topo!” - calcando di più  l’ immancabile cappellino e girandosi dall’altra parte. “ Non ci crederò mai, il grande SGGK che ha paura di un topo!” mettedosi con i pugni sui fianchi. “Guarda che io sono topifobico!!” - sempre più imbarazzato e indietreggiando. “ Tu sei cosaaa?”  - Lara non poteva crederci. Non credeva a quello che stava sentendo, ma un rumore alle sue spalle la fece voltare di scatto. Nessuno. Non c’era nessuno, eppure poteva scommetterci di aver sentito una porta che si chiudeva! “ Hai sentito anche tu la porta che si chiudeva?... Ma che fine ha fatto? E’ scoparso!”. Genzo se l’era data a gambe dopo che Francesco era entrato nella stanza. Si era reso troppo in ridicolo, dicendo che aveva una fobia per i topi. Proprio lui, il SGGK *Tzè, io paura di un topo?MAI!*.

*Bah! In questa casa stanno diventando tutti pazzi! Ma Genzo che ci faceva a casa mia? Forse sono io… Ok, meno pc!! Uhm... uhm... magari tra un settimana meno pc!* -  pensò Lara aprendo la porta della camera degli ospiti. All’interno non c’era nessuno, eppure  avrebbe scommesso la testa di Kojiro di aver sentito dei rumori. Con passi molto lenti  ritornò nella sua stanza, dicendosi che forse era arrivata l’ora di stare un po’ lontana dal suo adorato computer, che aveva chiamato Yuri.

Nella stanza degli ospiti nel frattempo Angela, Sissy e Francesco erano spuntati dai loro nascondigli provvisori. Angela e Sissy stavano sotto il letto, largo abbastanza, visto che era ad una piazza e mezzo, mentre Francesco era nell’armadio.

“Ma dico io, siete impazzite? Che stavate facendo?” - molto arrabbiato, Francesco puntava gli occhi sulle due ragazze che si erano fatte piccole piccole.

“Beh ecco, abbiamo pensato... sì, vedi di passare il tempo giocando ad UNO” - disse Sissy aprendo la porta delicatamente e controllando che Lara se ne fosse andata, mentre Angela continuava a mischiare le carte senza dar conto alle lamentele di Francesco.

“Dammi quelle carte!!” -  con fare imperioso Francesco si era avvicinato tendendo una mano.

“Scordatelo, ho deciso di dare la rivincita a Sissy!!Vatti a vestire, sei mezzo nudo... bleah!” - senza guardalo in faccia Angela aveva fatto segno a Sissy di sedersi dall’altro lato del letto, e lei aveva subito eseguito il comando.

“ Voi siete sceme. Ok... giocate,ma basta che non fate quel casino di prima! Vi ricordo che la stanza che confina con la vostra è quella di Lara, comprendete?” -  mentre stava per uscire si intrufolò qualcuno.

“Ciaoo Angelaaa!!” - era un ragazzino sui 12 anni identico a Lara, cambiava solo la statura e il sesso.

“ Daniloo, ciao come stai?!”disse Angela andando a salutare il ragazzino.

“Tutto bene, non posso lamentarmi! Che state facendo? - ”guardando in direzione del letto, dove c’erano le carte sparpagliate.

“Stiamo giocando a carte, vuoi unirti a noi?” - lo invitò Sissy, che era un po’ irritata. Era la dodicesima volta di fila che perdeva contro Angela!

“Ma certo!!! ”

Francesco battendosi una mano sulla fronte se ne andò, dopo aver ripetuto per la seconda volta di non fare casino. Passarono tutta la giornata giocando a carte. Dopo aver sentito Lara che usciva dalla sua stanza, si misero anche a saltare sul letto .Alla fine non si poteva più definire una stanza, ma un campo di battaglia.

 

Al centro commerciale

Lara come al suo solito era in ritardo di quindici minuti, ma non poteva farci niente. A causa di un incidente stradale aveva trovato traffico... almeno quella volta aveva la scusa.

Kimi ormai era abituata ai suoi ritardi, infatti nel tempo che la stava ad aspettare si era scervellata per immaginare la scusa che questa volta Lara avrebbe trovato. Quando finalmente si incontrarono, Kimi non le disse nulla ma si fiondarono subito a far compere.

“Hai deciso cosa metterti questa sera?” - disse Kimi che si era soffermata su una vetrina sportiva, infatti cercavano della casacche per gli allenamenti.

“Sì, un vestito blu oltremare che mi ha regalato Angela quando sono partita” – rispose Lara  con la voce un po’ incrinata. Intanto era entrata nel negozio per chiedere se  avevano quel che cercavano.

Ci avevano impiegato un bel po’ a scegliere il colore, perchè Lara insisteva a prenderle verde acido, ma Kimi non avrebbe mai fatto una cosa del genere. Poveri giocatori, potevano sembrare dei segnali stradali!
 “Allora, aiutami, devo cercare delle scarpe eleganti ma senza tacco, una borsa e poi non so…”disse Lara andando verso un negozio che esponeva una vasta collezione di borse.

Girarono quasi tutti i negozi del centro commerciale e alla fine Lara aveva trovato quello che la soddisfaceva. Una borsa di classe sul blu, delle scarpe con il tacco alto argentate e blu scuro e degli orecchini lunghi a tre fili in argento, con quello di mezzo  terminante con una pietra blu anch’essa.

“Che ne dici di andarci a prendere qualcosa di fresco, oggi fa abbastanza caldo!” - propose Lara sventolandosi una mano sul viso. Kimi accettò molto volentieri, stava sudando e lei odiava sudare!. Decisero di andare alla yoguteria per prendere il gelato allo yogurt greco con sopra la nutella fusa e si fermarono su una panchina che era nel parco lì vicino, al cui centro si trovava una fontana.

Possibile che avesse delle allucinazioni? Eppure le sembrava così reale!! Era lei, no… era impossibile che Angela fosse in Giappone!

Kimi si accorse che Lara stava osservando un punto dietro la fontana. Seguendo la direzione rimase un po’ allibita. E adesso che fare? Dall’altra parte della fontana c’erano Angela, Francesco, Sissy e Genzo. Ne era sicura. Erono loro, li aveva riconosciuti. Per prima cosa erano con Genzo. Secondo, aveva visto le foto di Angela nel minialbum che Lara portava sempre con se, e quella ragazza era sicuramente lei.

“Hihihihi, guarda che bella quella formica rossa!” - indicando un punto indefinito dietro la panchina.

Lara la guardò stranita. “Ma che avete oggi?” “P...Perché?” con un sorriso forzato Kimi si era alzata. “Prima Genzo che mi dice che è topofobico. Poi tu che mi indichi una formica che dovrebbe essere bella…”. Kimi stava per scoppiarle a ridere in faccia .“Andiamo...che… è ...tardi!”  - riuscì a dire sforzandosi di non ridere.

Lara prima di alzarsi guardò di nuovo dove prima c’erano i suo amici italiani. Niente. Pensò fosse stata un allucinazione.

 

Era una bellissima villa. Si chiamava villa Quercia, perchè la sua caratteristica erano le querce che ornavano il viale che conduceva all’entrata. Guardando l’esterno non si poteva minimamente immaginare com’era l’interno. Tutto bianco, sembrava di stare in paradiso. I lampadari erano in cristallo a forma di goccia,  la cui la luce riflessa formava sulle pareti candide i giochi di colore dell’arcobaleno. L’entrata era formata da un ampio atrio, sulla destra  un camino spento ed attorno delle poltrone in velluto bianco. Era circolare, aperto sull’esterno da tre finestre ornate da candide tende di seta che davano su dei balconi.

Angela e Sissy erano a dir poco incantate. Mai visto tanta eleganza e raffinatezza insieme. Era... sublime. Invece a Francesco non interessava nulla di quella villa, la sua attenzione era catturata dai prensenti. Ora ricordava tutto, quelli erano i giocatori della nazionale Giapponese e i ragazzi di prima erano Genzo Wakabayashi, l’ SGGK, e Taro Misaki , che con Tsubasa Ozora formava la Coppia d’Oro!

Tutti erano vestiti elegantemente e aspettavono l’ingresso della festeggiata. Nell’atrio avevano preparato tutto per la sorpresa iniziale...

 

 Lara era ancora a casa. La madre aveva preparato tutto. Per il suo ventesimo compleanno le aveva regalato il servizio di una parrucchiera personale (non so da dove mi sia uscita sta cosa V_V ndA), che ora le stava raccogliendo i lunghi capelli lasciando solo che due ciocche arricciate scendessero ai lati del viso.

Dopo quasi un’ora era pronta. Le sue amiche la stavano aspettando nell’atrio della casa.

“Lara sei bellissima” - le aveva detto Sanae, che non era da meno.

“Ragazze mi dite dove andiamo?”  - dalla voce si capiva che era un po’ annoiata. Lei odiava truccarsi e stare ore ore a prepararsi.

“Dai, è una sopresa!! Ora mettiti questo!” - Kimi le stava porgendo una fazzoletto lungo.

“E che ne devo fare?” - borbottò quella, guardando il fazzoletto.

“ Beh, copriti gli occhi abbiamo, una sorpresa per te che vedrai tra un po’!”

“Va bene, eseguo solo per questa volta i vostro ordini!” - e si coprì gli occhi. Le altre, dopo aver fatto dei gesti in modo da esser certe che non vedesse nulla, la guidarono in macchina. Lara per tutto il viaggio diventò insopportabile, fece mille domande per capire quale fosse la sorpresa

 

Quando le tolserò il fazzoletto davanti a sé era tutto buio. Non vedeva, sentiva solo dei movimenti attorno a sé.
Uno schermo.
Calde lacrime.
Il volto straziato dal dolore.
Il dolore della separazione.
Mi manchi...

 

 

Ringrazio maki_chan per la correzione di kawaii; la prossima volta dirò kakkoi!*O*

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