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CAPITOLO 2
Ansy non poteva crederci:
davanti ai suoi occhi si stagliava un favolosa BMW X5 nero metallizzato. Non
solo lei, ma anche Francesco se ne stava con la bocca aperta a fissare l’auto.
*Alla faccia dei soldi!* pensò Angela.
“ Ehm, scusatemi ragazzi
meglio se ci muoviamo! Sapete, a mezzogiorno la squadra finisce l’allenamento
e quindi dobbiamo essere a casa prima che arrivi Lara.” - disse Domenico ( il
padre di Ilaria) mentre precedeva i ragazzi verso la macchina. Angela e
Francesco si scambiarono un’occhiata d’intesa, mentre Sissy continuava a non
capire ciò che le succedeva. Da quando aveva visto quel ragazzo non riusciva a
staccargli gli occhi di dosso... era davvero molto carino, era da tanto che non
provava quella sensazione, da quando aveva lasciato Antonio.
“ Ma guarda chi c’è!” - con
un ghigno dipinto sulla faccia Genzo andò incontro ad una ragazzo poco più basso
di lui, dai lunghi capelli castani e la carnagione scura. Portava una maglia
aderente con le maniche rivoltate che gli dava l’aspetto di fosse in giro a
bighellonare, ma metteva in risalto i pettorali che sembravano scolpiti.
“Oh, ma ciao portiare dei
miei stivali! Che ci fai qui, non dovresti essere al campo per gli allenamenti!?
Oh, ma guarda! E’ accompagnato dalla femminuccia! Ma lo sapete che fate proprio
una bella coppia?” - con un atteggiamento pieno di sé l’altro si avvicinò al
gruppetto passando lo sguardo da una ragazza all’altra - “ E queste chi sono?
Il vostro nuovo passatempo?! Invece di giocare! Lo sapete che poi
il signor Mikami
si arrabbia!”.
Prima che Genzo
avesse la possibilità di controbattere, una figura accanto a lui fece qualche
passo avanti e si parò di fronte al ragazzo. Era notevole la differenza dei due,
sembravano il tappo al confronto con la bottiglia di due litri.
“ Senti tu
,tizio, chi ti credi di essere? Passatempo a chi? Vedi di andartene che abbiamo
fretta!” disse Sissy con la voce un po’ incrinata, come se avesse avuto una
delusione *Ma guarda un po’ sto tizio, se prova a dire ancora una cosa del
genere gli faccio fare un viaggio diretto per il cimitero!*. Si voltò e
prendendo una scioccata Angela sottobraccio s'infilò nella macchina chiudendo
con poco garbo lo sportello.
“ Ma devi essere
sempre il solito Kojiro, non cambierai mai! Comunque loro non sono i nostri
passatempi, ma le amiche di Lara. Ti ricordi che oggi è il suo compleanno e loro
sono la sopresa di questa sera?” - disse Taro, un po’ offeso per l’affermazione
di Kojiro, e anche lui salì in macchina sedendosi al sedile di fianco al posto
del guidatore.
“ Ma che
permalosi!” - Kojiro si voltò e se ne andò per la sua strada, mentre Genzo,
Francesco e Domenico entrarono in macchina.
Per tutto il
viaggio nessuno aprì bocca.
Sissy non capiva
perchè si sentiva così delusa. Forse si sarebbe dovuta ricredere su quel
ragazzo.
Angela ammirava
dal finestrino il paesaggio che aveva sempre sognato sfogliando i libri sul
Giappone della sua scuola. Finalmente tutto era reale, non riusciva a crederci,
aveva paura che da un momento all’altro si sarebbe risvegliata. Avrebbe rivisto
Lara, la sua migliore amica. Chissà se era cambiata, chissà se si sarebbero
divertite insieme come una volta in quei tre mesi?!
Francesco
pensava a Krizia: si erano lasciati come al solito per colpa sua. L’aveva
tradita con una ragazza, durate la festa di fine anno scolastico della sua ex
classe, e Angela gli aveva proposto un viaggio in Giappone per fare una sopresa
a Lara. Lui aveva accettato, voleva distrarsi un po’, magari smettere di pensare
a lei.
Non solo i nuovi
arrivati erano assorti nei loro pensieri, il più imabarazzato di tutti era il
signor Domenico che non sapeva come sciogliere quell’aria così tesa.
Arrivarono a
casa, una bellissima villetta molto graziosa in stile occidentale che non aveva
niente di giapponese. Più in là Domenico avrebbe spiegato che l’aveva fatto
costruire apposta. Lui in realtà non amava il Giappone come la figlia, si era
dovuto trasferire a causa del suo lavoro. Non si sarebbe mai sognato di venirci
e neppure di visitarlo.
Era circondata
da un vasto giardino con dei salici piangenti, a dir poco stupenda. Imboccarono
un vialetto centrale che finiva davanti al portone dove c’era un cameriera ad
aspettarli *hehehe sarà un favoloso soggiorno: niente servizi, niente mamma che
ti dice di mettere ordine, niente di niente! Sarà rilassante e sereno; niente
ragazzi che mi frullano per la testa, niente preoccupazioni mwha* - pensò Angela
quando scesero dalla macchina. Anche Sissy e Francesco rimasero a bocca aperta
constatando in che lusso viveva Lara...
Al campo degli
allenamenti
“Lara, ma che ci
fai ancora qui? Vai a casa e vatti a preparare!” - disse Yayoi che stava
pulendo i palloni mentre Lara li riponeva nelle ceste. Tutte le manager avevo
organizzato una festa a sorpresa per Lara. Avevano invitato tutti i giocatori
della nazionale Giapponese, mentre lei sapeva solo che andavano in qualche
locale per divertisi tra amiche.
“Tanto andremo
solo in qualche locale, quindi anche se facciamo tardi non ci sono problemi,
no?!”
Mise anche l'ultimo pallone nella
cesta, e lo portò nel magazzino che stava lì vicino.
“Si certo,
minimo Kojiro ci ammazza.” – Yayoi la seguì con un sorrisetto nervoso.
“Hai detto
qualcosa?” - aveva avuto l’impressione di aver sentito nominare Kojiro. Per
quale motivo? Lui, mica doveva venire! Ricordava che quella sera sarebbe dovuto
uscire con Maki, visto che negli ultimi giorni non si erano visti molto a causa
dei rispettivi impegni.
“Ehm… ehm no
no!!” - per un pelo, aveva rischiato grosso!
Dopo che ebbero
finito di rassettare il campo e aver sistemato gli attrezzi nel magazzino, le
due ragazze accettarono volentieri il passaggio offerto dalla loro capo-manager,
ed in pochi minuti furono tutte alle respettive abitazioni.
A casa di Ilaria
Finalmente era a
casa. Tatsuo Mikami quel giorno era stato veramente duro con i giocatori.
Stranamente mancavano Genzo e Taro. Aveva chiesto il motivo a Sanae che aveva
risposto dicendo che erano a delle visite mediche. Le era parso un po’ strano,
non erano andati il giorno prima? Bah, poi lo avrebbe chiesto a loro
personalmente. Era stesa sul letto con un braccio piegato sulla fronte,
indecisa su cosa mettersi. Kimi le aveva consigliato di vestirsi elegante. Non
avevano detto dove l’avrebbero portata perchè era una sorpresa. Alla fine aveva
optato per il vestito che le aveva ragalato Angela prima che partisse. Era
bellissimo. Blu oltremare, senza spalline, ai bordi un po’ arricciato,
arrivava un po’ sopra alle ginocchia. Per gli accessori sarebbe uscita nel
pomeriggio con Kimi a fare degli acquisti per la squadra e avrebbe
approfittato per comprare qualcosina.
Strano, sentiva
dei rumori che provenivano dalla stanza degli ospiti, che praticamente era
accanto alla sua.
Francesco in
quel momento era uscito dal bagno, mezzo nudo, avendo solo un asciugamano
attorno alla vita perchè si aveva appena finito di farsi la doccia. Stava
andando nella sua stanza per mettersi l’olio nei capelli, quando in lontananza
vide Lara che si dirigeva verso la stanza dove in quel momento erano Angela e
Sissy. Per fortuna Genzo si trovò a passare dall’altro lato, e vedendo la scena,
gridò tanto forte da non accorgersene lui stesso.
Lara spaventata
si voltò - “Ma che hai da gridare in quel modo?” - con la faccia contorta dalla
rabbia. “ Beh, ecco vedi ehm...avevo visto un topo!” - calcando di più l’
immancabile cappellino e girandosi dall’altra parte. “ Non ci crederò mai, il
grande SGGK che ha paura di un topo!” mettedosi con i pugni sui fianchi. “Guarda
che io sono topifobico!!” - sempre più imbarazzato e indietreggiando. “ Tu sei
cosaaa?” - Lara non poteva crederci. Non credeva a quello che stava sentendo,
ma un rumore alle sue spalle la fece voltare di scatto. Nessuno. Non c’era
nessuno, eppure poteva scommetterci di aver sentito una porta che si chiudeva! “
Hai sentito anche tu la porta che si chiudeva?... Ma che fine ha fatto? E’
scoparso!”. Genzo se l’era data a gambe dopo che Francesco era entrato nella
stanza. Si era reso troppo in ridicolo, dicendo che aveva una fobia per i topi.
Proprio lui, il SGGK *Tzè, io paura di un topo?MAI!*.
*Bah! In questa
casa stanno diventando tutti pazzi! Ma Genzo che ci faceva a casa mia? Forse
sono io… Ok, meno pc!! Uhm... uhm... magari tra un settimana meno pc!* - pensò
Lara aprendo la porta della camera degli ospiti. All’interno non c’era nessuno,
eppure avrebbe scommesso la testa di Kojiro di aver sentito dei rumori. Con
passi molto lenti ritornò nella sua stanza, dicendosi che forse era arrivata
l’ora di stare un po’ lontana dal suo adorato computer, che aveva chiamato Yuri.
Nella stanza
degli ospiti nel frattempo Angela, Sissy e Francesco erano spuntati dai loro
nascondigli provvisori. Angela e Sissy stavano sotto il letto, largo abbastanza,
visto che era ad una piazza e mezzo, mentre Francesco era nell’armadio.
“Ma dico io,
siete impazzite? Che stavate facendo?” - molto arrabbiato, Francesco puntava gli
occhi sulle due ragazze che si erano fatte piccole piccole.
“Beh ecco,
abbiamo pensato... sì, vedi di passare il tempo giocando ad UNO” - disse Sissy
aprendo la porta delicatamente e controllando che Lara se ne fosse andata,
mentre Angela continuava a mischiare le carte senza dar conto alle lamentele di
Francesco.
“Dammi quelle
carte!!” - con fare imperioso Francesco si era avvicinato tendendo una mano.
“Scordatelo, ho
deciso di dare la rivincita a Sissy!!Vatti a vestire, sei mezzo nudo... bleah!”
- senza guardalo in faccia Angela aveva fatto segno a Sissy di sedersi
dall’altro lato del letto, e lei aveva subito eseguito il comando.
“ Voi siete
sceme. Ok... giocate,ma basta che non fate quel casino di prima! Vi ricordo che
la stanza che confina con la vostra è quella di Lara, comprendete?” - mentre
stava per uscire si intrufolò qualcuno.
“Ciaoo
Angelaaa!!” - era un ragazzino sui 12 anni identico a Lara, cambiava solo la
statura e il sesso.
“ Daniloo, ciao
come stai?!”disse Angela andando a salutare il ragazzino.
“Tutto bene, non
posso lamentarmi! Che state facendo? - ”guardando in direzione del letto, dove
c’erano le carte sparpagliate.
“Stiamo giocando
a carte, vuoi unirti a noi?” - lo invitò Sissy, che era un po’ irritata. Era la
dodicesima volta di fila che perdeva contro Angela!
“Ma certo!!! ”
Francesco
battendosi una mano sulla fronte se ne andò, dopo aver ripetuto per la seconda
volta di non fare casino. Passarono tutta la giornata giocando a carte. Dopo
aver sentito Lara che usciva dalla sua stanza, si misero anche a saltare sul
letto .Alla fine non si poteva più definire una stanza, ma un campo di
battaglia.
Al centro
commerciale
Lara come al suo
solito era in ritardo di quindici minuti, ma non poteva farci niente. A causa di
un incidente stradale aveva trovato traffico... almeno quella volta aveva la
scusa.
Kimi ormai era
abituata ai suoi ritardi, infatti nel tempo che la stava ad aspettare si era
scervellata per immaginare la scusa che questa volta Lara avrebbe trovato.
Quando finalmente si incontrarono, Kimi non le disse nulla ma si fiondarono
subito a far compere.
“Hai deciso cosa
metterti questa sera?” - disse Kimi che si era soffermata su una vetrina
sportiva, infatti cercavano della casacche per gli allenamenti.
“Sì, un vestito
blu oltremare che mi ha regalato Angela quando sono partita” – rispose Lara con
la voce un po’ incrinata. Intanto era entrata nel negozio per chiedere se
avevano quel che cercavano.
Ci avevano
impiegato un bel po’ a scegliere il colore, perchè Lara insisteva a prenderle
verde acido, ma Kimi non avrebbe mai fatto una cosa del genere. Poveri
giocatori, potevano sembrare dei segnali stradali!
“Allora, aiutami, devo cercare delle scarpe eleganti ma senza tacco, una borsa
e poi non so…”disse Lara andando verso un negozio che esponeva una vasta
collezione di borse.
Girarono quasi
tutti i negozi del centro commerciale e alla fine Lara aveva trovato quello che
la soddisfaceva. Una borsa di classe sul blu, delle scarpe con il tacco alto
argentate e blu scuro e degli orecchini lunghi a tre fili in argento, con quello
di mezzo terminante con una pietra blu anch’essa.
“Che ne dici di
andarci a prendere qualcosa di fresco, oggi fa abbastanza caldo!” - propose Lara
sventolandosi una mano sul viso. Kimi accettò molto volentieri, stava sudando e
lei odiava sudare!. Decisero di andare alla yoguteria per prendere il gelato
allo yogurt greco con sopra la nutella fusa e si fermarono su una panchina che
era nel parco lì vicino, al cui centro si trovava una fontana.
Possibile che
avesse delle allucinazioni? Eppure le sembrava così reale!! Era lei, no… era
impossibile che Angela fosse in Giappone!
Kimi si accorse
che Lara stava osservando un punto dietro la fontana. Seguendo la direzione
rimase un po’ allibita. E adesso che fare? Dall’altra parte della fontana
c’erano Angela, Francesco, Sissy e Genzo. Ne era sicura. Erono loro, li aveva
riconosciuti. Per prima cosa erano con Genzo. Secondo, aveva visto le foto di
Angela nel minialbum che Lara portava sempre con se, e quella ragazza era
sicuramente lei.
“Hihihihi,
guarda che bella quella formica rossa!” - indicando un punto indefinito dietro
la panchina.
Lara la guardò
stranita. “Ma che avete oggi?” “P...Perché?” con un sorriso forzato Kimi si era
alzata. “Prima Genzo che mi dice che è topofobico. Poi tu che mi indichi una
formica che dovrebbe essere bella…”. Kimi stava per scoppiarle a ridere in
faccia .“Andiamo...che… è ...tardi!” - riuscì a dire sforzandosi di non ridere.
Lara prima di
alzarsi guardò di nuovo dove prima c’erano i suo amici italiani. Niente. Pensò
fosse stata un allucinazione.
Era una
bellissima villa. Si chiamava villa Quercia, perchè la sua caratteristica erano
le querce che ornavano il viale che conduceva all’entrata. Guardando l’esterno
non si poteva minimamente immaginare com’era l’interno. Tutto bianco, sembrava
di stare in paradiso. I lampadari erano in cristallo a forma di goccia, la cui
la luce riflessa formava sulle pareti candide i giochi di colore
dell’arcobaleno. L’entrata era formata da un ampio atrio, sulla destra un
camino spento ed attorno delle poltrone in velluto bianco. Era circolare, aperto
sull’esterno da tre finestre ornate da candide tende di seta che davano su dei
balconi.
Angela e Sissy
erano a dir poco incantate. Mai visto tanta eleganza e raffinatezza insieme.
Era... sublime. Invece a Francesco non interessava nulla di quella villa, la sua
attenzione era catturata dai prensenti. Ora ricordava tutto, quelli erano i
giocatori della nazionale Giapponese e i ragazzi di prima erano Genzo
Wakabayashi, l’ SGGK, e Taro Misaki , che con Tsubasa Ozora formava la Coppia
d’Oro!
Tutti erano
vestiti elegantemente e aspettavono l’ingresso della festeggiata. Nell’atrio
avevano preparato tutto per la sorpresa iniziale...
Lara era ancora
a casa. La madre aveva preparato tutto. Per il suo ventesimo compleanno le aveva
regalato il servizio di una parrucchiera personale (non so da dove mi sia uscita
sta cosa V_V ndA), che ora le stava raccogliendo i lunghi capelli lasciando solo
che due ciocche arricciate scendessero ai lati del viso.
Dopo quasi
un’ora era pronta. Le sue amiche la stavano aspettando nell’atrio della casa.
“Lara sei
bellissima” - le aveva detto Sanae, che non era da meno.
“Ragazze mi dite
dove andiamo?” - dalla voce si capiva che era un po’ annoiata. Lei odiava
truccarsi e stare ore ore a prepararsi.
“Dai, è una
sopresa!! Ora mettiti questo!” - Kimi le stava porgendo una fazzoletto lungo.
“E che ne devo
fare?” - borbottò quella, guardando il fazzoletto.
“ Beh, copriti
gli occhi abbiamo, una sorpresa per te che vedrai tra un po’!”
“Va bene, eseguo
solo per questa volta i vostro ordini!” - e si coprì gli occhi. Le altre, dopo
aver fatto dei gesti in modo da esser certe che non vedesse nulla, la guidarono
in macchina. Lara per tutto il viaggio diventò insopportabile, fece mille
domande per capire quale fosse la sorpresa
Quando le
tolserò il fazzoletto davanti a sé era tutto buio. Non vedeva, sentiva solo dei
movimenti attorno a sé.
Uno schermo.
Calde lacrime.
Il volto straziato dal dolore.
Il dolore della separazione.
Mi manchi...
Ringrazio maki_chan per la
correzione di kawaii; la prossima volta dirò kakkoi!*O*
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