Se leggi, lo fai a tuo rischio e pericolo

di SvaneH
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Leggere è pericoloso: motivo numero uno ***
Capitolo 2: *** Motivo numero 2 ***
Capitolo 3: *** Motivo numero 3 ***
Capitolo 4: *** Motivo numero 4 ***
Capitolo 5: *** Motivo numero 5 (e ultimo) ***



Capitolo 1
*** Leggere è pericoloso: motivo numero uno ***


Bene, cosa aspetti? Distendi le gambe, allunga pure i piedi su un cuscino, su due cuscini, sui braccioli del divano, sugli orecchioni della poltrona, sul tavolino da tè, sulla scrivania, sul pianoforte, sul mappamondo. Togliti le scarpe, prima. Se vuoi tenere i piedi sollevati; se no, rimettitele. Adesso non restare lì con le scarpe in una mano e il libro nell'altra.

Regola la luce in modo che non ti stanchi la vista. Fallo adesso, perchè appena sarai sprofondato nella lettura non ci sarà più verso di smuoverti. Fa' in modo che la pagina non resti in ombra, un addensarsi di lettere nere su sfondo grigio, uniformi come un branco di topi; ma sta' attento che non le batta addosso una luce troppo forte e non si rifletta sul bianco crudele della carta rosicchiando le ombre dei caratteri come in un mezzogiorno del Sud. Cerca di prevedere ora tutto ciò che che può evitarti di interrompere la lettura. Le sigarette a portata di mano, se fumi, il portacenere. Che c'è ancora? Devi far pipì? Bene, saprai tu.”

(Calvino, “Se una notte d'inverno un viaggiatore”)

Pronti?

Allora, cominciamo.

 

Leggere è pericoloso.

Scommetto che è la prima volta che senti una cosa del genere; eppure, è vero.

Avrai sentito di come “la lettura alimenta l'ingegno” (Seneca); che “ogni rigo letto è profitto” (C. Campo), ma mai che leggere è pericoloso.

Perchè, ti starai chiedendo, perchè mai leggere è pericoloso?

Se è davvero così, perchè tutti esaltano la lettura?

Lascia che ti spieghi le ragioni che mi portano a sostenere questa tesi.

 

Motivo numero 1:

Potresti fare brutti incontri.

Ma che dico; terribili incontri!

Prendi, per esempio, il professor Moriarty o Sauron.

Ti sembrano persone raccomandabili?

Individui così ci mettono poco, molto poco, a portarti dalla loro parte grazie al loro malefico e infausto fascino condito con una buona dose di intelligenza.

E poi, bisogna ammettere che è abbastanza facile immedesimarsi in loro: chi, almeno una volta, non ha sognato di conquistare il mondo?

Faccio un altro esempio: sir Henry Wotton.

Come chi è?!

Hai presente “Il ritratto di Dorian Gray”? Ecco, è l'uomo che porta Dorian sulla via del peccato, per dirla in termini ecclesiastici.

Se ancora non hai capito chi è, sappi che la frase “L'unico modo per resistere a una tentazione è cedervi” è sua.

So che l'hai letta: facebook la ripropone a intervalli regolari.

Comunque: codesto signore non è affatto una compagnia raccomandabile.

Dopotutto, è riuscito a corrompere un giovanotto puro e casto di soli diciotto anni dopo solo due volte che ci aveva parlato, o poco più.

Eppure, è difficile resistervi.

Come a Hannibal Lecter, il famoso cannibale.

No, non è solo un film; prima c'era il libro.

Ammettilo, so che eri felice quando è riuscito a scappare e, al telefono con Clarice, le dice che aspetta un ospite per cena, accennando al caro direttore del manicomio.

Tutti erano felici.

Ma, non è una persona raccomandabile nemmeno lui!

Ecco, nei libri puoi incontrare personaggi del genere, che ti sconvolgono la mente coi loro discorsi perfidamente affascinanti, consapevoli di avere dalla loro il fascino del cattivo, del diverso, dello strano, del malvagio.

Se poi il personaggio cattivo in questione è anche fisicamente attraente, allora passerai al lato oscuro in quattro e quattr'otto.

E senza ricevere l'offerta dei biscottini.

Perciò, in sintesi, non leggere se non vuoi incontrare persone del genere.

Ti potrebbero causare un lavaggio del cervello irreversibile, e addio senso morale, etico e gentilezza.

E tu non vuoi ridurti come Voldemort, vero?

Insomma, il naso è importante.

E anche i capelli.

Gli occhi rossi, poi, fanno molta impressione.

Quindi, ricordati: non leggere se non vuoi fare terribili incontri.

 

 

 

 

 

Angolo autore:

Salve, lettori!

Allora, questa idea è nata per un compito scolastico, saggio breve sul piacere della lettura. Ho deciso, perciò, di mettere come avvisi di pericolo quei casi che, in realtà, spronano una persona a leggere, e poi di fare una sintesi generale e spiegare perchè la lettura è bella.

Quindi, visto che l'idea mi piace, ho deciso di postare come storia, diciamo, perchè è bello leggere, facendo proprio così. In ogni capitolo ci sarà un motivo per cui è pericoloso leggere, ovviamente in chiave ironica e con qualche battua (che spero non risulti stupida).

Spero che vi piaccia; lasciatemi qualche recensione per dirmi cosa ne pensate :)

A presto!

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Capitolo 2
*** Motivo numero 2 ***


Motivo numero 2:

 

I libri vi portano lontano da casa, contro la tua volontà.

Sono creature infide, i libri.

Leggi una riga, o anche solo poche parole, e BAM!

Sei in un altro mondo.

Ed è difficilissimo tornare indietro.

Che bello, dici?

Ti permette di fuggire dalla realtà?

Oh, sarà bello quando ti ritrovi coricato su un fungo gigante a fumare narghilè con il Brucaliffo, ma se sei nella valle di Mordor, circondato da orchi, dubito che la pensi ancora così.

Come naturale conseguenza del ritrovarsi “lontano da casa, contro la tua volontà”, c'è la possibilità che questi luoghi siano pericolosi.

Per esempio, come già detto, Mordor.

Oppure la reggia della Regina Rossa.

O la navicella spaziale in cui mamma Alien depone le uova.

O l'isoletta sperduta popolata da dinosauri sopravvissuti e ominidi sociopatici del “Mondo Perduto” di Doyle.

Inutile dire che in questi luoghi pericolosi farai brutti, anzi terribili!, incontri.

Perciò, ci ricolleghiamo al motivo numero 1.

Pensi ancora che sia bello, fuggire dalla realtà?

Se proprio vuoi, fatti una bella dormita.

Vai ai Caraibi.

Guardati “The House of Mouse” su Disney Channel.

Sono tutti ottimi metodi, e senza rischiare la propria salute mentale.

Sennò, se proprio sei testardo e vuoi leggere, comprati i libri per bambini.

Ma bambini piccoli.

Quelli (i libri, non i bambini) scritti a caratteri cubitali, che permetterebbero anche a un novantenne con le cataratte di leggere a una distanza di 500 metri e con i disegni che occupano mezza pagina, una parola ogni due illustrazioni.

Ecco, quelli sono libri innocui.

Trattano solo di avventure di animali o piante, niente di che.

Ma sta' attento a non incontrare un leone, un orso o altri animali pericolosi.

Potrebbero mangiarti.

Alla larga dall'orso Yoghi, quindi.

Ok?

Perciò, in sintesi:

non leggere se non vuoi fare terribili incontri e se non vuoi ritrovarti lontano da casa contro la tua volontà (con tutte le conseguenze del caso).

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Capitolo 3
*** Motivo numero 3 ***


Motivo numero 3:

 

I personaggi.

Ci sono quelli a cui ti affezioni subito, tipo colpo di fulmine, e quelli che appena compaiono in scena vorresti uccidere.

O, più gentilmente, cancellare il loro nome dalle pagine con un pennarello indelebile nero.

Ovviamente, il problema sono proprio loro.

Più precisamente, di solito questi personaggi che suscitano antipatia a pelle (o a pagina?! Vabè) sono gli antagonisti della storia, ma non è sempre vero.

Diciamocelo: a tutti, almeno una volta, è stato sulle balle Harry, con tutte le pippe mentali che si fa.

Per non parlare di quando, con la sua idiozia, permette l'omicidio di Sirius (devo ancora perdonarlo per questo!).

E no, non è colpa dell'autore.

Perchè sono i personaggi che fanno quello che vogliono!

Chi scrive lo sa bene: parti con un'idea in mente, e ti ritrovi a fine pagina che hai scritto tutt'altro perchè il protagonista si è divertito a stravolgere tutto e fare i cavoli suoi.

Ergo, il povero autore è in balia di quelle primedonne che sono i suoi personaggi.

Gli antagonisti, specialmente, non ascoltano e ti ignorano bellamente; ma anche i protagonisti non scherzano.

E il povero lettore è lì, che si impegna a dare consigli (“Non fare quello!” “Non andare là!” “Non ascoltarlo!” “Ma non vedi che ti ama?!”) che vengono puntualmente ignorati.

Non è per nulla simpatico, da parte loro.

Dio solo sa quante volte ho scongiurato Holmes di non andare alle cascate di Reichenbach, ma mi ha mai dato retta?!

No!

E Dorian, quando lo pregavo (SPOILER) di non uccidere Basil?!

Idem!

Lasciamo perdere Harry Potter poi, per piacere, che mi viene l'orticaria solo a pensarci.

E Gandalf?!

“Fuggi, non rimanere lì a lottare conl Balrog!”

Niente.

Ad un certo punto, ti stanchi di fare da balia a persone che non ti ascoltano manco a pagarle.

E molli tutto; lasci al loro destino quei caproni cocciuti di Frodo, Aurelio (*), Alice, Henry (**) … e semplicemente te ne freghi.

O meglio … cerchi di fregartene.

Perchè in fondo in fondo ti importa.

E ci stai male quando il tuo personaggio preferito muore o si caccia nei guai perchè non ti ha dato retta.

Tu, che potevi aiutarlo e l'hai fatto, non hai cambiato la situazione.

E soffri come un cane bastonato.

Quanti di noi hanno pianto, leggendo “La risata non gli si era ancora spenta sul viso, ma il colpo gli fece sgranare gli occhi. (…) Sirius parve impiegare un'eternità a toccare terra: il suo corpo si piegò con grazia e cadde all'indietro oltre il velo logoro appeso all'arco.”

E “(...) Laggiù, nel fondo di quell'orrendo calderone di acque turbinose e spuma sibilante, giaceranno per sempre il peggior criminale e il miglior difensore della legge della loro generazione. (…) Colui che considererò sempre il migliore e il più saggio degli uomini che io abbia mai conosciuto.”

Impossibile contarli.

Magari non piangi, perchè riesci a trattenere le lacrime; ma avverti un fastidioso bruciore agli occhi e un groppo alla gola.

E sei arrabbiato perchè tu sapevi come evitare tutto ciò, e se ti avessero ascoltato, quegli stupidi, ora sarebbero vivi, e io non avrei voglia di affogare in una vasca di cioccolato per tirarmi su il morale! Brutti egoisti!

La scena è più o meno questa, per tutti.

Insomma: i personaggi dei libri ti fanno venire l'ulcera dalla rabbia e dalla disperazione perchè non ti ascoltano.

Non agiscono come vorresti tu e come dovrebbero.

Sia i protagonisti, che gli antagonisti.

Perciò, se vuoi evitare l'ulcera, fai altro.

Non leggere.

Ma proprio nulla, perchè c'è sempre il personaggio bastardello che ti farà dare di matto.

Fai altro.

Evita anche i film, così sei sul sicuro.

Dormi.

Dormire risolve tutto, ricordalo!

Oppure porta a spasso il cane; o il gatto.

Comprati un criceto, una tartaruga.

Ascolta la radio.

Ma, per l'amore del cielo, non leggere!

 

Quindi: non leggere se non vuoi fare terribili incontri, se non vuoi ritrovarti lontano da casa contro la tua volontà (con tutte le conseguenze del caso) e se non vuoi farti venire l'ulcera per colpa dei personaggi che non ti ascoltano.

 

 

Angolo autore:

Buon salve, lettori! Bene, mi fa piacere sapere che ci sono altre persone che si rispecchiano in quello che dicono xD Ovviamente, ricordate che è tutto in chiave ironica e che con quello che scrivo intendo dire l'esatto contrario ;)

Grazie a tutti i lettori e a chi recensisce :)

Alla prossima!

 

P S Le recensioni sono sempre ben accette; anche le critiche costruttive :)

 

P P S Aurelio (*) è il protagonista di una collana di libri gialli ambientati nell'antica Roma, una specie di Sherlock Holmes ante litteram ma più “umano”; l'autrice è Danila Comastri Montanari. Ve li consiglio, sono meravigliosi! Anzi, no: non leggeteli. Ricordate, non leggete! XD

Henry (**) è il protagonista della saga “La guerra degli elfi” di Herbie Brennan; bellissima anche questa.

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Capitolo 4
*** Motivo numero 4 ***


Motivo numero 4:

 

Leggere fa perdere il senso della realtà.

Mentre leggi, accade questo strano evento in cui ti senti trasportato in una realtà parallela, in cui esisti solo tu e il libro e, dopo poco, nemmeno quello: esiste solo la realtà nel libro, e tu ci sei dentro; non sei più tu ma il protagonista, o l'osservatore esterno o il narratore onnisciente.

Bello, certo.

Affascinante, come no, ma ci sono spiacevoli effetti collaterali.

Il primo: di solito, appena accade tutto ciò, le tue orecchie captano, come da una grande distanza, una voce familiare che ti chiama.

Molto spesso questa voce appartiene a tua madre che ti chiede di fare qualcosa per lei, per favore, dove quelle due ultime parole stanno in realtà a significare “fallo, subito, o perderai l'uso del collo perchè ti staccherò la testa”.

E cosa accade, a questo punto?

Che tu rispondi “sì, certo, subito!” o, più spesso, grugnisci in modo neutro, perchè non vuoi distrarti a sprecare parole o perchè proprio non ci riesci, immerso come sei nel tuo mondo fatato.

E, dopo aver risposto, rimani lì a leggere.

Non ti muovi nemmeno: stai lì, punto.

Di conseguenza vieni raggiunto da tua madre, che nel migliore delle ipotesi in quel momento è posseduta da una delle Erinni, e se ti va male da Cerbero in persona, che a furia di urlare “perchè non mi ascolti mai, muoviti” ecc ecc ti manda poco gentilmente a fare quel favore che ti aveva cortesemente domandato (cioè ordinato) in precedenza.

Ah, dimenticavo di specificare che di solito tutto questo avviene appena cominci a leggere, proprio quando trovi la posizione perfetta sul divano o, peggio ancora, quando hai raggiunto un punto cruciale della vicenda (per esempio, senti il richiamo materno nel momento in cui Voldemort sbraita Avada Kedavra nei “Doni della morte”) perciò è ovvio che sarà ancora più complicato (leggi: impossibile) staccarsi dalle pagine e obbedire, facendo avvenire quello che ho già descritto.

Il secondo spiacevole effetto collaterale è che potrebbe accadere qualsiasi cosa che tu non te ne accorgi.

Se il primo era un effetto volontario, per così dire, di non risposta agli stimoli esterni, questo è ancora peggiore, perchè proprio non senti nulla.

Il tuo cervello è talmente scollegato dalla realtà che non percepisce nulla di ciò che accade.

Potrebbe bruciare la casa, venire un terremoto, uno tsunami; il gatto potrebbe morire di fame tra atroci miagolii che tu non senti assolutamente niente.

Questo perchè sei talmente immerso in una realtà inesistente che quella vera per te non esiste.

In pratica, tu stai vivendo nell'illusione, pensado che sia la vera realtà, e ignori quella reale!

Comprendi?

É un ragionamento un po' contorto, ma non al livello di Inception, quindi puoi farcela.

Quindi, tu potresti rischiare la vita nella vera realtà e non accorgertene.

Non è bello.

Arriviamo al terzo e ultimo, direi, effetto collaterale: non avverti nessuno stimolo che ti manda il tuo corpo. E, se lo senti, lo ignori.

Ecco, questo è sia volontario che involontario, perchè subito non te ne accorgi ma poi, quando accade, lo ignori bellamente.

La tua vescica ti sta urlando da mezz'ora che deve essere svuotata?

Pazienza, aspetta che Jane abbia finalmente ritrovato il suo adorato Mr Rochester.

Il tuo stomaco protesta perch ha fame?

Mangerò più tardi, dopo aver scoperto se Dracula viene sconfitto.

La tua gola secca quanto il Sahara richiede dell'acqua?

Berrò dopo aver saputo cosa succede al Visconte Dimezzato.

In sintesi, non te ne frega una cippa dei tuoi stimoli fisici o esterni, perchè tu in quel momento vivi dentro al libro, non c'è nulla al di fuori di quel mondo e tu non lo lascerai finchè non avrai scoperto cosa succede nella pagina successiva, fino alla fine.

Non è proprio il massimo, perdere sempre il senso della realtà.

Dopo finisce che devi andare dallo psicologo perchè sei convinto di essere Frodo e se qualcuno si avvicina all'anello che porti al dito ti metti a urlare “É il mio tessssoro!” (verso la fine, non era solo prerogativa di Gollum questa frase, a volte anche il piccolo e tenero Hobbit era un po' ossessionato); e non credo che questo sia l'obiettivo della tua vita, no?

Rischi seriamente una, o più, crisi di identità.

 

Perciò, riassumendo:

Non leggere se non vuoi fare terribili incontri, se non vuoi ritrovarti lontano da casa contro la tua volontà (con tutte le conseguenze del caso), se non vuoi farti venire l'ulcera per colpa dei personaggi che non ti ascoltano e se non vuoi rischiare crisi d'identità per colpa della perdità del senso della realtà.

 

 

Angolo autore:

Sono ritornata! Spero che vi piaccia; volevo ringraziare tutti i lettori :)

Lasciate pure qualche commento, giusto per sapere cosa ne pensate ;)

Alla prossima!

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Capitolo 5
*** Motivo numero 5 (e ultimo) ***


Motivo numero 5:

 

Leggere è come una droga.

E cosa fa la droga? In poche e banali parole: fa male.

Cominci a leggere, ed eccoti entrare nel tunnel della lettura; quasi impossibile uscirne.

Smetti di leggere, vai in crisi d'astinenza.

Per non parlare di quando ti affezioni molto ad un libro: dopo che hai girato l'ultima pagina, non riesci più a leggere altro per almeno tre giorni, poiché il tuo cervello è ancora rimasto nostalgicamente attaccato all'ultimo libro.

Ovviamente, i libri non si possono spacciare, ma si comprano.

E in libreria, luogo adibito alle compere letterarie, ci perderai montagne di soldi.

Perchè appena entri, la scena è più o meno questa: “Oh, guarda, è uscito l'ultimo libro della Tal saga! Ovviamente, devo prenderlo, sennò come faccio a capire?! … Ehi, e questo? Sì, mi piace, lo compro. … Oh mio Dio, ma questo lo cercavo da secoli! Devo averti. Amore mio, da quanto tempo! … Oh cielo, l'opera omnia del mio autore preferito. Ho già tutti i suoi libri, però, così ben raccolti … e la copertina così ben disegnata … al diavolo, lo compro.”

E ti ritrovi alla cassa con minimo cinque libri.

Senza contare gli allettanti segnalibri posti vicino al banco, o le lucine da attaccare al libro per leggere meglio, i libriccini un po' stupidi ma esilaranti …

La libreria è un luogo di tentazione impossibile da contrastare, per i drogati della lettura; e di corruzione per quelle anime pure che si sono appena affacciate sui libri.

Le vetrine sono il canto delle Sirene, e il profumo di carta che ti avvolge appena entri è un balsamo per il tuo naso abituato allo smog; mentre le orecchie ringraziano, beandosi dell'atmosfera di silenzio e tranquillità presente lì dentro.

Le poltroncine, poi, imbottite e comodissime, richiamano meravigliosi pomeriggi passati a leggere, senza essere disturbati.

Insomma: il Paradiso.

Ma tu devi evitare quel luogo come la Peste.

Ovviamente, per i motivi elencati in precedenza, per cui leggere fa male.

E tutti questi motivi si riassumono in uno solo, già detto prima: è una droga.

Non riuscirai a smettere d'evadere in altri mondi, in universi paralleli, a vivere le vite degli altri; insaziabile di emozioni esaltanti e sconfortanti, per sentirti vivo, per vivere migliaia di vite in una sola, per vedere luoghi che altrimenti non potresti neanche immaginare, per conoscere persone incredibili di cui innamorarsi o da odiare.

Non ci riuscirai mai a smettere.

Ma allora, viene spontanea una domanda: se leggere è così pericoloso … perchè tutti esaltano la lettura?

Anche qui, ci sono svariati motivi.

Potrei dirti perchè amplifica la tua capacità di ragionamento, perchè ti apre la mente, ti permette di conoscere molteplici punti di vista, anche quelli sbagliati; ti insegna come comportarti in alcune occasioni, ti fa conoscere personaggi importanti tramite le biografie …

Potrei elencare tantissimi altri motivi, ma, anche qui, posso riassumerli in uno solo.

Perchè leggere è bello.

É bello immedesimarsi in qualcuno di totalmente diverso da noi fino a dimenticarsi della propria vita solo per un attimo; è bello viaggiare in posti sconosciuti al di fuori del tempo e dello spazio, è bello sognare la notte ciò che si è appena letto, è bello sperare che anche a te capiti quello che accade nel tuo libri preferito, è bello innamorarsi profondamente di un personaggio inesistente e dispiacersi perchè ci lascia appena finito il libro, è bello provare emozioni sconosciute che forse non proveremo mai, è bello essere un eroe, è bello anche piangere, la testa china sulle pagine, cercando di non farsi vedere perchè è imbarazzante disperarsi per la morte di una persona che non esiste, ma che a noi ha dato così tanto … è bello.

“Ma non sono i motivi per cui è pericoloso leggere, quello che hai appena detto?!” dirai tu.

Già ,proprio così.

Perchè vedi: leggere è pericoloso perchè è bello; o forse è bello perchè è pericoloso.

Chi lo sa?

A te decidere.

E sai come fare?

Prendi un bel libro, e siediti comodo.

Apri alla prima pagina.

Chiudi la mente e le orecchie al mondo che ti circonda.

E lasciati trasportare dalle parole.

 

 

 

 

Angolo autore:

Ebbene, cari lettori, eccoci alla fine! Non potevo non concludere con una specie di ode alla lettura; forse è un po' melensa, ma è l'unico argomento su cui sono un minimo poetica, quindi concedetemelo xD Spero vi sia piaciuto, e grazie per aver letto/recensito!

Vi saluto con questa magnifica citazione di Umberto Eco:

Chi non legge, a 70 anni avrà vissuto una sola vita: la propria! Chi legge avrà vissuto 5000 anni: c'era quando Caino uccise Abele, quando Renzo sposò Lucia, quando Leopardi ammirava l'Infinito … perchè la lettura è un'immortalità all'indietro.”

 

Adieu :)

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