Il mio nome è Amber ho 15 anni e vivo a Londra con la mia famiglia.
Nel tempo libero, dopo la scuola faccio la babysitter a due gemelle di otto anni, sono carinissime.
Loro si chiamano Daisy e Phoebe Tomlinson, hanno anche due sorelle, Lotti e Fèlicite (Fizzy per gli amici) e infine Louis, il più grande .
Io e Louis non parliamo molto anche perché è da poco che mi occupo delle gemelle, quasi due settimane e poi io sono una ragazza molto timida.
 
Io e Louis frequentiamo la stessa scuola e quando ci incontriamo ci scambiamo qualche sorriso ma niente di più, nemmeno una parola tra di noi .
 
SCUOLA TIME
 
A: “ Ehy Danielle svegliaaaaa “ urlo cercando di attirare la sua attenzione.
D: “Ehyyy non sono sorda!” mi dice con tono ancora assonnato, poi continua “ieri sono andata a             letto tardi, dovevo finire la relazione, a te com’è venuta?” mi chiede appoggiandosi all’armadietto
A: “Abbastanza lunga, dai ora andiamo in classe” le dico infine tirandola per un braccio
 
Le ore passano abbastanza velocemente
 
“DRINNNNNN “  / Lezioni finite
 
D: “Allora oggi vieni da me” chiede mettendosi d’avanti a me.
A: “ Scusa D ma oggi devo lavorare”
D: “Che tipo è Tomlinson? Ci hai mai parlato?” mi chiede curiosa
A: “ Sembra simpatico e no, non ci ho ancora avuto una vera conversazione”
D: “Potreste diventare grandi amici e magari conoscere il suo gruppo, sono cosi carini” dice guardando il gruppo di Louis formato da altri 4 ragazzi.
A: “Ti piace ancora Liam eh?!” affermo ridendo
D: “Come negarlo, e così carino!” afferma con un sorriso e con un aria un po’ malinconica.
A: “Dai ora andiamo, ti chiamo stasera e ti racconto”
D: “Ok però promettimi che provi almeno a parlarci” poi continua “ ti prego, ti prego, ti pregooo” con occhi  da cucciolo.
A: “ Va bene,va bene ci parlo” dico ridendo
D: “Awww ti amo!” afferma abbracciandomi forte poi continua “Ora però scappo, ci sentiamo dopo” dice dandomi un bacio sulla guancia per poi sparire da dietro al viale della scuola.

Appena tornata a casa
 
Mamma: “Tesoro il pranzo è sul tavolo, ora scappo a lavoro ci vediamo stasera” afferma frettolosa dandomi un bacio sulla fronte per poi svanire dietro la porta di casa.
A: “Perfetto, si mangia il pollo!amo mia madre” dico afferrando la forchetta.
 
Dopo pranzo vado in camera a fare i compiti e dopo aver fatto una bella doccia sono pronta per uscire.
 
( per chi volesse saperlo indosso http://weheartit.com/entry/34316482)
 
“ Pronta per uscire! “ affermo tra me e me
 
Casa Tomlinson
 
Busso, ad aprirmi e Louis che mi sorride e mi fa entrare.
Sul divano noto altri 4 ragazzi, in coro mi dicono “Ciao” ed io accenno un sorriso, poi mi rivolgo a Louis.
 
A: “Dove sono le piccole pesti?” chiedo guardandomi intorno
L: “In giardino che ti aspettano per disegnare” afferma divertito ed indicandomi la porta a vetro che da sul giardino
A: “Allora vado” parlo un po’ a casa,forse per l’imbarazzo, e me ne esco con un “ci si vede”
 
Mentre mi dirigo fuori vedo i ragazzi sorridermi.
 
In giardino
“
D&P: “ Ambeeerrrrr!!” affermano correndo verso di me e abbracciandomi
A: “Ehy bellissime”dico sorridendo “che facciamo oggi?” chiedo guardandole
Daisy mi porge un foglio mentre Phoebe mi trascina vicino al tavolino.
A: “Oh che bello, disegniamo” affermo felice
D&P: “Siiiiii” affermano prendendo i colori
A: “Bene allora io disegnerò il mare” dico afferrando il pastello celeste
D: “Io farò la mia famiglia” afferma felice
P: “Io invece voglio disegnare Lili, il nostro cane”
 
Il tempo passa velocemente Daisy e Phoebe sono delle bambine dolcissime
 
A: “Piccole io vado un attimo in cucina a bere, non fate danni” affermo sorridente e vedendo che erano concentrate sui loro lavori.
 
*In cucina*
 
Zayn: “Ehm, ciao” mi dice sorridendo e … confuso
Amber: “Ciao anche a te” dico ridendo guardando la sua espressione “mi passi la bottiglia d’acqua?” gli chiedo indicandola, era di fianco a lui
Z: “si, certo” -  “ecco” dice passandomela, poi continua “ Allora, come sono le piccole pesti?”
A: “Le adoro,sono dolcissime e simpatiche”
Z: “L’opposto del fratello” afferma Zayn ridendo
Rido anch’io forse per l’imbarazzo, forse perché non so cosa dire.
Zayn è sempre stato un ragazzo ‘strano’ sempre tra le sue, ero curiosa di conoscerlo ma ho sempre pensato che lui non sapeva della mia esistenza e invece eccoci, in una cucina a parlarci per la prima volta.
 
L: “Che ci fate qui” chiede Luois curioso vedendo Zayn non arrivare
Z: “Niente, stavamo parlando” afferma sorridendomi
A: “Già, ora,ora torno dalle piccole” affermo imbarazzata e uscendo dalla cucina “salutandoli” con un sorriso