Filosofie di assurda quotidianità

di darkselenian
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Poesia e nicotina ***
Capitolo 2: *** Fredda indifferenza ***
Capitolo 3: *** L'arte del riflettere ***
Capitolo 4: *** Vagabonda senza meta ***
Capitolo 5: *** Mestiere ingrato ***
Capitolo 6: *** Impazzisco per te! ***
Capitolo 7: *** L'arte della guerra ***
Capitolo 8: *** Alea iacta est, diceva qualcuno... ***
Capitolo 9: *** Apologia di madame M. ***
Capitolo 10: *** Ricordi del tempo che fu e che sarà ***
Capitolo 11: *** Inderogabile necessità ***
Capitolo 12: *** Elogio al carnefice ***
Capitolo 13: *** Considerazioni di un povero vecchio ***
Capitolo 14: *** Ambiguità ***
Capitolo 15: *** Nostalgia e amarezza ***
Capitolo 16: *** Voice ***
Capitolo 17: *** Il mio (unico) giorno ***
Capitolo 18: *** Metodicamente melodico ***
Capitolo 19: *** Naturalmente finto ***
Capitolo 20: *** Curiosa similitudine ***
Capitolo 21: *** Eroe mancato ***
Capitolo 22: *** Questione di punti di vista ***
Capitolo 23: *** Eccezioni e necessità ***
Capitolo 24: *** Leggermente effimero ***
Capitolo 25: *** Waiting for... ***
Capitolo 26: *** Un ordinario guazzabuglio ***
Capitolo 27: *** Come un faro nel buio ***
Capitolo 28: *** Cerchiamo di parlare potabile ***
Capitolo 29: *** Il senso del limite ***
Capitolo 30: *** Da vittima a veterano ***
Capitolo 31: *** Il logorio della vita moderna! ***
Capitolo 32: *** Dritto al punto ***



Capitolo 1
*** Poesia e nicotina ***


Filosofia della sigaretta
Nota:questa è una raccolta di poesie/drabble incentrate su cose e oggetti assolutamente banali...potrebbe risultare nonsense.
Questa mia prima poesia è nata dall'osservare questo pomeriggio un mozzicone di sigaretta buttato in starda...spero possiate apprezzate questo mio nuovo esperimento





Poesia e nicotina



Il fumo di sigaretta è un'immagine che trovo poetica, quasi elegante.
Non è il fumare in se nè il piacere illusorio della nicotina ad affascinarmi.
[trovare poetico un mozzicone di sigaretta farebbe impallidire i migliori poeti!]

Ma sapete, come si fa a dire di no alla fine di una vita (quella della sigaretta)?
Vedere il fumo che come  l'anima abbandonare il corpo(il mozzicone) e l'ultima scintilla che alla fine si spegne
oppure voglia la sorte la vittima (sempre la sigaretta intendiamoci) venga travolta dagli eventi(una macchina di passaggio)?

[Quei famosi poeti romantici per una storia così travagliata impazzirebbero!]
Ma in fin dei conti stiamo parlando di una semplice sigaretta fumata a metà buttata in mezzo alla strada.









 
 

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Capitolo 2
*** Fredda indifferenza ***


Filosofia di un cubetto di ghiaccio...


Fredda indifferenza




Lui è li freddo [è proprio il caso di dirlo]
tu lo osservi e lui non osserva te.
però piange  e si consuma di questo suo dolore.
Il perchè piange è ovvio, ma lo stesso ti dispiace,
se lo tocchi ti sfugge è scontroso, non vuole la tua pietà;
eppure tu lo vedi che si indebolisce a poco a poco però preferisce stare lì a piangere di se [in realtà non prova niente]
morirà a breve e non ne è nemmeno consapevole.[la verità è che l'amarezza non è la sua ma la tua]


C'è solo una differenza tra un uomo e un cubetto di ghiaccio,

l'uomo avrà il terrore di sciogliersi,
al cubetto invece è stato dato il privilegio di non provare nulla.

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Capitolo 3
*** L'arte del riflettere ***


Filosofia dello specchio

L'arte del riflettere



Io rifletto, questo è il mio scopo e lo faccio con costanza e dedizione. Rifletto (su) tutto e tutti e non sono un filosofo o un saggio questo è il punto!
Tutti prima o poi vengono da me per appagare il loro desiderio di vanità e ottenere un giudizio.
Sono imparziale nel mio giudicare, tuttavia come il responso della sibilla posso essere interpretato,
e c'è chi lo fa vedendo solo ciò che vuole.

Guardo e rilfetto (su) mille e mille eventi ma i essi non conservo ricordo.
Vivo l'attimo e poi il nulla fino alla prossima riflessione!
Ordunque non sono un saggio, non sono un giudice, non sono un filosofo e non sono un mago,
son solo un povero specchio smemorato!







note:
x pocippa : ti ringrazio moltissimo per le recensioni e per aver agginto alcune mie storie tra i preferiti, cmq mi fa molto piacere se le scrivi nel tuo diario mi sento onorata!
ringrazio  balakovvalerya90 per le splendide recensioni 

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Capitolo 4
*** Vagabonda senza meta ***


Filosofia della biglia


Vagabonda senza meta




Lei rotola avanti e indietro, a sinistra e a destra va dove le pare, senza che nessuno la possa comandare.
 Mai si fermerà e rotolando supererà tutte le difficoltà.

E ride di tutti quegli uomini che incapaci di rotolare preferiscono stare fermi ad aspettare.


Certe volte vorrei essere proprio come una biglia vagabonda,
nessuno la trattiene è libera di andare dove le pare e se incontra un'ostacolo,
semplicemente lo evita e cambia strada, sempre rotolando.

Perchè non resta mai in attesa degli eventi li affronta,
al massimo un giorno si bloccherà e mai più rotolerà,

sarà felice di come ha rotolato.

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Capitolo 5
*** Mestiere ingrato ***


Mestiere ingrato

Mestiere ingrato





Ahimè il mio lavoro nessuno me lo invidia.
Anzi spesso vengo compatito! E non posso certo biasimare chi mi compatisce.
Che vita grama la mia, tutti mi passano sopra, nessuno si preoccupa e quando non servo più vengo buttato via, chi che vorrebbe una vita del genere? Nessuno!
Eppure non mi posso  lamentare ognuno nasce per fare quello che fa.
Posso sembrare fatalista, però non la pensereste così se guardaste le cose dal mio punto di vista!
E poi non mi annoio ogni giorno conosco gente nuova anche se non mi danno attenzione, ma che ci posso fare sono uno zerbino e non in senso metaforico!











grazie a  dreaming_eclipse per la stupenda recensione

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Capitolo 6
*** Impazzisco per te! ***


Impazzisco per te!
Impazzisco per te!
[100 parole]



Eccola qui, la mia piccola ossessione, sempre più bella.
Ho sempre desiderato essere come lei, e non per puro capriccio.
Insomma lei è così bella, utile e anche elegante. E poi è forte e delicata allo stesso tempo. È pura poesia!

Inutile dire che per essere come lei ci vogliono indubbie abilità. Non è da tutti fare quello che fa lei con tanta grazia per giunta!
Però sono certo che un giorno ce la farò, appena mi fanno uscire da questo posto.
Perché la mia passione è sincera, altro che dolci fanciulle dai biondi capelli, io amo solo la mia bella teiera di porcellana!












note:..ok prima di tutto sappiate che questa drabble è stata scritta in un breve ma intenso istante di assoluta follia, spero sia chiaro il riferimento del titolo e dell'ipotetico soggetto che parla, un po somiglia a "Poesia e nicotina"
non sono molto convinta di ciò che ho scritto quindi mi piacerebbe sapere voi come la trovate.
Colgo l'occasione per ringraziare coloro che hanno aggiunto questa raccolta tra i preferiti e i seguiti e inoltre ringrazio chi recensice..grazie per il sostegno!

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Capitolo 7
*** L'arte della guerra ***


L'arte della guerra
L'arte della guerra
[104 parole]



Tutto è pronto, le strategie preparate e i soldati schierati. I duellanti si fissano e la battaglia comincia.
Due le fazioni in lotta,bianco e nero, per la supremazia e l'onore della vittoria, non è tempo per le parole ma per i fatti.
I fanti avanzano, molti cadranno altri saranno sacrificati per la vittoria.
Attacco e difesa, prudenza e azzardo, il vincitore trionferà e il perdente cadrà, come è sempre stato.
 Ed eccola la mossa inaspettata che comunque è parte del copione che tutto deciderà, e poi la fine, vittoria o sconfitta, luce o buio.
 La vita è questo, una continua partita a scacchi, giocata su un'infinita scacchiera.












nota: a  
blackhorse96  e valerya90 per le recensioni grazie!!

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Capitolo 8
*** Alea iacta est, diceva qualcuno... ***


Alea iacta est, diceva qualcuno...
Alea iacta est, diceva qualcuno...
[106 parole]

Beh se si parla di me dovete sapere che ho molte facce, indubbiamente, però non sono un mistificatore!
Sono bravo a contare ma non sono un matematico o un ragioniere, più che con la matematica io vado d'accordo con la statistica.
Non sono brutto, però c'è qualcuno a cui piace truccarmi.
Il mio mestiere mi piace molto, sapere di avere in mano l'esito di qualcosa da una certa soddisfazione.

Certo per fare il mio lavoro ci vuole resistenza, sono un po uno stuntman, spesso vengo "lanciato" con una certa irruenza.
Ma non mi lamento, dopotutto noi dadi, fin dai tempi antichi siamo amanti del rischio.

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Capitolo 9
*** Apologia di madame M. ***


Apologia di madame M.
Apologia di madame M.


Oh a quanto pare qualcuno si è degnato di nominarmi, una volta tanto!
Passo inosservata mentre faccio il mio lavoro, tutti mi usano e mai un ringraziamento, quasi come il povero signor zerbino!
Ma ora non sto qui a lamentarmi per la poca considerazione che avete di me, non sarebbe proprio il caso,
vi voglio solo ricordare che senza di me non si potrebbe vivere! E non sto affatto esagerando!
Perché la signora chiave può dire quello che le pare e altrettanto messer lucchetto,
ma senza di me da nessuna porta (o parte è relativo!) si può entrare.
Vorrei vedere io, se noi maniglie non ci fossimo, il mondo come girerebbe!














note:
spero che il titolo non risulti stupido o strano, non mi convince molto, però non sapevo che mettere per renderlo ad effetto.
Credevo che con la teiera avevo raggiunto il fondo però a quanto pare si può sempre scavare..

x blackhorse96  sono stata scoperta! Mi drogo! ebbene sì...ma non so di cosa..magari lo sapessi..chissà di che si fanno i miei 4 neuroni nella loro solitudine! cmq grazie per le tue recensioni.. la mia voglia di scrivere aumenta in maniera esponenziale dopo che le ho lette. Grazie mille!
x
valerya90: grazie per i complimenti...spero che anche questa ti piaccia(è un poco delirante),  alla prossima!
x
Luca_sto:troppi complimenti...così il mio ego raggiunge l'Everest... l'idea di scrivere una poesia sulla panchina come testimone del tempo che scorre l'avevo da molto..e se devo essere sincera non sono molto soddisfatta di come l'ho scritta...sono convinta che potevo fare meglio..chissà










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Capitolo 10
*** Ricordi del tempo che fu e che sarà ***


Ricordi del tempo che fu e che sarà
Ricordi del tempo che fu e che sarà
[104 parole]


Lei è lì immobile, testimone del passato e spettatrice del presente, porta su di se le tracce dei giorni passati.
La prima volta che l'ho vista ero un bambino lei era già lì e ci accoglieva per giocare,
un giorno impersonava un veliero, l'altro un fortino. Ha visto molte stagioni passare e molti bambini crescere.
Ha conosciuto poeti, nobiluomini e barboni e di tutti indistintamente conserva un ricordo.
 E ora lei che è stata la spettatrice della mia infanzia, sarà il luogo di riposo della mia vecchiaia.
Perché anche una semplice panchina è dimostrazione silenziosa dei ricordi del tempo che scorre.













grazie mille per le recensioni a
valerya90
blackhorse96  

x
Luca_sto scusa se non ti ho risposto nella precedente capitolo..cmq metto le parole perchè questi componimenti li considero drabble cioè tecnicamente di 100 parole..

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Capitolo 11
*** Inderogabile necessità ***


Inderogabile necessità
Inderogabile necessità
[114 parole]


Anche se mi vedete così piccola e delicata sono già pronta alla partenza!
Non mi giudicate dalle dimensioni, sono molto determinata e anche se so già come finirà il mio viaggio non vedo l'ora di cominciare![è bene essere ottimisti]
E poi il più delle volte non viaggio sola, parto con le mie sorelle e tutte siamo determinate a raggiungere la vetta. Di questo mio singolo viaggio ne ho fatto lo scopo della mia vita perché dopo di esso io non ci sarò più.[anche in queste situazioni disperate]
Ma non mi compatite! La mia è una scelta e una necessità (inderogabile) e poi sono una bollicina, cos'altro potrei fare se non risalire e scomparire?















note:
qui rischiamo di diventrare monotoni, comunque un grazie di cuore a chi recensisce, spero che questa poesia vi possa piacere,
credo che possa essere interpretata in vari modi..a voi il giudizio!





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Capitolo 12
*** Elogio al carnefice ***


Elogio al carnefice
Elogio al carnefice
[128 parole]

Lui oscilla [avanti e indietro] e il tempo scandisce in un moto perpetuo. Lo fa senza pensare, riflettere o indagare il perchè del suo oscillare.
Non tesse le sue lodi o espone i suoi perchè, [a dire il vero non ne ha] semplicemente fa ciò che faceva ieri e che farà anche domani e io che lo guardo so che tesse la mia condanna perchè un giorno io non potrò più seguire il suo [ipnotico] oscillare e lui cieco alla mia fine continuerà il suo disinteressato mestiere.
Lui oscilla e sono certo che continuerà a farlo anche quando non ci sarà nessuno a guardarlo.
 Perchè un pendolo non ha sentimenti o ripensamenti a differenza di me che sono qui a contare ogni istante aiutato da un disinteressato aiutante.

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Capitolo 13
*** Considerazioni di un povero vecchio ***


Considerazioni di un povero vecchio
Considerazioni di un povero vecchio
[100 parole]

Beh non siate sorpresi, anche io voglio dire la mia e se premettete ne ho tutti i diritti!
Nessuno si cura di me e della mia categoria, veniamo rapidamente soppiantati [da altro], noi che per generazioni abbiamo rappresentato l'emblema stesso della civiltà e della cultura, non sto esagerando so quello che dico.
Ora ci lasciano lì ad ammuffire e ad ingiallire! Che scempio!
Ah i giovani d'oggi non hanno rispetto, [come quelli di una volta]!
Lo so parlo come un vecchio bisbetico ma non biasimatemi, oggigiorno come dovrebbe sentirsi un povero libro se non vecchio, decrepito e abbandonato?




















nata mentre osservavo la mia libreria(è da un po che non leggo qualcosa ç.ç),la trovo molto stupida, non per ciò che voglio comunicare ma per la parole che ho usato, mi sembra quasi i offendere i libri! solo che mi serviva riprendere in mano questa raccolta dopo questo periodo di stasi, non è al pari delle altre di questa raccolta almeno secondo me, ma meglio di niente XD
grazie a valerya90 e a blackhorse96 per aver commentato l'altro capitolo

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Capitolo 14
*** Ambiguità ***


ambiguità

Ambiguità
[101 parole]



Mi definiscono un tipo ambiguo, non pensate subito male però!
Solo dicono che il mio "carattere" sia un po' ambiguo, o almeno queste sono le (poche) chiacchiere che ho sentito sul mio conto.
Non è che io sia un tipo famoso che sta sulla bocca di tutti [forse nelle mani], qui come tutti i miei "colleghi" sono un tipo molto usato ma poco considerato.
Eppure, a ben pensarci, io sono utilissimo, posso essere utilizzato per contenere, intrappolare o conservare [dipende dai punti di vista] quasi di tutto.
Tuttavia non sono qui a tessere le mie lodi, bensì per ricordarvi, cari lettori, che anche noi barattoli abbiamo la nostra dignità!




ecco cosa succede a contemplare un barattolo vuoto quando si ha il mal di testa, vengono fuori queste drabble di 101 parole, secondo me un giorno mi verranno a prendere degli uomini in camice bianco e mi metteranno la camicia di forza, tuttavia in attesa di quel giorno io continuo a scrivere 'ste cose, 

ringrazio  blackhorse96 per aver commentato il precedente capitolo

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Capitolo 15
*** Nostalgia e amarezza ***


Nostalgia e amarezza
Nostalgia e amarezza
[95 parole]


Ormai io sono da collezionare come rarità [o peggio da buttare], come un vecchio cimelio ormai caduto in quel pozzo buio che è il dimenticatoio.
Non sono più utile ormai da molto e come un povero stolto ancora ricordo come fu decretata la mia condanna!
E pensare che ero talmente utile, senza di me poco concludevi a forza di spiccioli!
E ora  non posso far altro che lasciarmi trascinare da questo fiume che inesorabilmente mi porterà in quel pozzo.
In questo mondo noi gettoni non siamo più utili e gli uomini dimenticano ciò che non serve.












penso sia chiaro che mi riferisco ai gettoni che si usavano nelle cabine telefoniche, non parlo di qualche annetto ma almeno una decina di anni,
non so quanto questa drabble possa risultare chiara e nemmeno lo stile è un granché ma sono in un periodo di blocco semantico, ho le idee ma mi mancano le parole,
non si può avere tutto dalla vita.
Ringrazio di cuore blackhorese96 e Valeria per le recensioni..grazie ragazze!

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Capitolo 16
*** Voice ***


Voice
Voice
[85 parole]


Durante la mia (davvero) lunga vita ho raccontato molte storie e ho cantato molte canzoni
e anche se oggi  ormai son superata ancora per un po vi posso parlare di storie, amori e realtà
e lo faccio con tante voci diverse, ma tutte intrise di una dolce malinconia.
Perché per tanto tempo ho unito persone lontane parlando anche per chi non aveva abbastanza voce.
Ma non illudetevi non son un bravo cantore o un valido bardo son solo una semplice e ormai vecchia radio!













Grazie a ireat, blackhorse96 e a Valeria per aver recensito il capitolo precedente!

















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Capitolo 17
*** Il mio (unico) giorno ***


Il mio (unico) giorno
Il mio (unico) giorno
[136 parole]


Ebbene parliamo un po di me! Sono un tipo mattiniero e molto ligio al mio dovere! Son ben consapevole dell'importanza della mia categoria e guai a saltar un giorno! Potrebbe succeder il finimondo e nessuno ne verrebbe informato e questa sì che sarebbe una disgrazia da raccontare.
Come il più informato dei messaggeri rapido e preciso parlo per molti, discuto per pochi ma cosa più importante racconto per tanti.
Utile per un sol giorno fino alla fine, la mia memoria inizia e finisce in quella giornata riporto fatti,cronaca, opinioni
e notizie senza giudicare niente e nessuno [questo ingrato compito lo lascio ben volentieri ad altri].
Infondo io sono un semplice giornale, quando il (mio) giorno è passato e non son più necessario di me non resta altro se non carta e l'inchiostro ivi stampato.














Grazie a ireat per aver recensito il precedente capitolo :)

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Capitolo 18
*** Metodicamente melodico ***


Metodicamente melodico
Metodicamente melodico
[170 parole]



Eccolo qui, proprio come lo avevo lasciato, il mio amico speciale che per tanto mi ha fatto compagnia.
Lui è un tipo davvero singolare, racconta a tutti la stessa storia eppure nessuno mai se ne è lamentato, anzi tutti lo ascoltano affascinati.
Per questo una volta pensavo fosse un mago perché con una sola melodia era in grado creare tante storie e legare tante vite.
Come un abile pifferaio incanta chi lo ascolta, e non fa di certo preferenze, a tutti narra senza mai fermarsi con il sui incedere melodico (o metodico come voi preferite) e a volte in questo suo raccontare è accompagnato da una dolce ballerina, che seguendo le sue mute parole danza creando quella bizzarra magia.
Mentre per noi il tempo passa e con esso i nostri anni il mio vecchio amico, sordo al ticchettio degli orologi, imperterrito racconta la stessa storia e continuerà a farlo fino a quando avrà memoria per ricordare la sua melodia, perché infondo i carillon  altro non sono che collezionisti di ricordi fatti per esser ascoltati.
















nota: piccola notina dunque quando parlo di "memoria" ci sono due chiavi di lettura una classica: cioè la memoria vera e propria un altro è che il tamburo dei carillon(quello con le puntine per chi sa come è fatto un carillon) è la "memoria" dove è "scritta" la melodia, con le varie note. ringrazio ireat e ilarione per le bellissime recensioni grazie mille :D

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Capitolo 19
*** Naturalmente finto ***


Naturalmente finto
Naturalmente finto
[114 parole]


E' il bugiardo annuncio di un'eterna primavera che mai verrà.
Come un ammiratore sciocco rincorre quella fuggevole bellezza che vorrebbe avere sempre con sé, ne imita le forme e i colori con incredibile maestria.
Anche se lui sa che mai ne potrà prendere il posto ma di ciò non si cura e in realtà poco o niente gli interessa.
Vive in un mondo statico dove anch'egli è fermo e mai appassirà o proverà il vivo dolore della fine, in attesa di una primavera che mai lo raggiungerà. Tuttavia per noi  è confortante che anche nei gelidi inverni ci sia un finto spiraglio di primavera anche se questo è solo un piccolo e sterile fiore di plastica.













Per rimanere in tema con la festa della donna, e non abusare sempre delle povere mimose, ecco che ho deciso di far parlare i fiori finti, che di solito sono di plastica, alla fine anche loro sono oggetti. Buona festa delle donne a tutte!


Ringrazio infinitamente berry345 e blackhorse96 per aver recensito il precedente capitolo!

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Capitolo 20
*** Curiosa similitudine ***


Curiosa similitudine
Curiosa similitudine
[144 parole]


La morte, si sa, non piace a nessuno e non posso certo biasimarvi nessuno vorrebbe mai discutere di tali argomenti però io voglio proprio parlare della morte secondo il mio modesto punto di vista, non fate quelle facce!
Solo perché sono un oggetto non significa che io non possa avere le mie idee e poi per quello che faccio io di morti e vite bruciate ne vedo a bizzeffe tutti i giorni! Raccolgo anche le loro ceneri e se permettete ho acquisito una certa esperienza, forse sarà per il mio animo poetico ma ogni morte ha qualcosa di affascinante e particolare ma alla fin fine, poesia a parte, il morto è morto e la sigaretta è bruciata e tutti e due diventeranno cenere.
Noi posacenere non siamo altro che la grottesca imitazione in miniatura di tombe un po più grandi, infondo entrambi custodiamo la stessa cosa.















ho molti dubbi su questa poesia un po per il tema trattato un po per le similitudini che ho deciso di usare, spero che il messaggio risulti chiaro e il paragone non troppo macabro o peggio banale.

ringrazio
  ireat ,  valerya90 per aver recensito l'altro capitolo

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Capitolo 21
*** Eroe mancato ***


Eroe mancato
Eroe mancato
[125 parole]



Un grande sogno e dei grandi ideali, sembrava tutto così perfetto: avrei fatto il mio dovere, salvato delle vite e invece ormai sono diventato un pezzo dell'arredamento!
Non ci posso pensare! I miei colleghi riderebbero di me se lo sapessero!

Ma è mai possibile? Ci sono tanti begli incendi nel mondo e in questo stupido palazzo non è mai successo!
Ho passato tutta la mia vita ad aspettare, un  piccola fiamma, un mozzicone di sigaretta e invece niente di niente!, immaginate come mi sono sentito frustrato!
E intanto il tempo passava e io mi impolveravo io questa teca di vetro che una volta era stata il mio orgoglio ora è diventata la mia prigione.
Purtroppo non tutti gli estintori hanno la possibilità di diventare dei veri eroi.












ringrazio  ireat per aver recensito e risolto i miei dubbi su quello che avevo scritto :D

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Capitolo 22
*** Questione di punti di vista ***


Questione di punti di vista
Questione di punti di vista


A ben vedere tutto si riduce sempre a una questione di parole, pure per la questione più semplice se ci si mette di mezzo la dialettica diventa davvero ingarbugliata.
Tutti sono sempre pronti a classificare, definire e puntualizzare, personalmente noi tutti questi giri di parole (giusto per restare in tema) proprio non li capiamo!, non ne abbiamo bisogno, noi siamo e basta!
Se proprio volete questionare andate dagli articoli. "Il" o "La" come accompagnatore e il biglietto da visita (e non solo quello!) cambia.
Visto così è un gran bel guazzabuglio ma in verità il problema poco si nota.
Vorremmo ben vedere se non si distingue una boa in mezzo al mare da un boa di piume!
















ehm sì , questa cosa è davvero molto contorta, a parlare sono un boa di piume e una boa...spero che il senso generale possa essere compensibile.

ringrazio ireat per le recensioni e per aver continuato a seguire questa raccolta!

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Capitolo 23
*** Eccezioni e necessità ***


Eccezione

Eccezioni e necessità
[90 parole]


Come si potrebbe fare a meno di me? Non voglio essere egocentrico per carità!
Però dovete ammettere che senza di me nessuno esce più di casa; è proprio vero i tempi cambiano il mio povero bis nonno lui si che ha vissuto in tempi duri!
Lui è stato un vero pioniere e forse non avrebbe mai nemmeno immaginato quanto siamo diventati importanti, quasi vitali.
 Ad esser completamente onesti noi non saremmo poi così indispensabili, ma da che mondo è mondo le necessità non esistono s'inventano e noi telefonini non facciamo eccezione.












spero che questa poesia abbia abbastanza senso, spero che si comprenda quello che intendevo comunicare e che il titolo possa essere coerente


ringrazio berry345 e ireat per aver recensito il precedente capitolo :)




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Capitolo 24
*** Leggermente effimero ***


leggero ed effimero
Leggermente effimero
[114 parole]


Dicon che sono un tipo volubile, che sempre più in alto sale e tiene davvero poco i piedi per terra, e in effetti questa è la verità ma davvero poco m'importa di cosa pensate voi ben piantati a terra, zavorrati a sufficienza per non poter salire.
Il mio mondo e fatto di soffici e candide nuvole, inafferrabili sogni e alte ambizioni, e in basso proprio non so scendere se non da morto, eh sì, nel mio mondo tutto funziona al contrario, che poi visto da qua su è proprio il verso giusto!
Dopotutto se noi palloncini non salissimo a colorare tutto quel mondo esisterebbero dei buoni motivi per restare con i piedi per terra.












Salve, allora penso di dover dare qualche spiegazione per facilitare la comprensione di questa poesia. I palloncini sono leggeri e se lasciati liberi salgono sempre più su, quindi ho collegato questa "leggerezza" fisica con un altro tipo di leggerezza, penso si noti il gioco di parole all'inizio, quel "volubile" non è messo a caso. Questa leggerzza tuttavia non è sempre negativa, è quella leggerezza che ci porta a sognare a essere creativi, e quindi il conflitto terra(materialismo) e cielo (ideali). Spero di essere riuscita farmi capire un po di più. Ovviamente anche il tiolo segue la stessa logica.

Ringrazio ireat che continua a seguire questa raccolta, nonostante i miei aggiornamenti irregolari. Grazie!


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Capitolo 25
*** Waiting for... ***


waiting for...
Waiting for...
[100 parole]



Aspettare, questo è un concetto che secondo me meriterebbe di essere preso più in considerazione dalle grandi menti.
Nel mio piccolo mi sono soffermata spesso a pensare all'attesa, dopotutto io vedo ogni giorno gente che aspetta, e mi sono fatta la mia modesta opinione a riguardo.

Aspettare è scomodo, delle tante impressioni questa è quella che più salta all'occhio, almeno dal mio punto di vista, se vi soffermate a pensarci un attimo anche voi vi ritroverete d'accordo.
Comunque non pensiate che questa mia idea sia di parte, di certo non è solo una rigida poltroncina a rendere così scomoda l'attesa.














penso che non si può neanche parlare di ritardo ormai, sono tremendamente dispiaciuta di tutto il tempo che è passato, ma proprio non riuscivo a buttare giù qualcosa di decente per questa raccolta, spero che questo capitolo possa valere come scuse. Grazie a chi legge e recensisce!

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Capitolo 26
*** Un ordinario guazzabuglio ***


Un ordinario guazzabuglio Un ordinario guazzabuglio
[144 parole]



Dunque, da dove vogliamo iniziare?, francamente io vi consiglierei dal principio.
Il punto è trovarlo, già, il principio, gran bella cosa, deve essere sembrata una bella idea, dare un bell'inizio. Dopotutto ai più interessa iniziare, c'è chi addirittura si ferma alle premesse!, e pochi si preoccupano della fine, molti si perdono, in tanti millenni ancora non hanno imparato, e dire che quello è stato un ottimo utilizzo, molto eroico oserei dire. Stiamo divagando, ammetto che è nella mia indole, ma rischiamo di perdere il filo e questo io non me lo posso permettere, insomma, il punto è iniziare ad arrotolare o a srotolare, ognuno ha le sue metafore, e casomai usare un po di cervello, che non fa mai male, e cercare di non perdersi. Questo sì che sarebbe un ottimo inizio, perché il punto è che noi gomitoli siamo degli ordinari guazzabugli in attesa di essere districati.














ebbene, come vi sembra questo saggio gomitolo? Ho cercato di rendere il suo pensiero chiaro, benché nella mia ottica i gomitoli siano abbastanza contorti e tendano a perdersi in discorsi chilometrici, il riferimento al passato è ovviamente ad Arianna e al labirinto, inoltre il discorso del gomitolo a mio parere può essere applicato alla nostra vita quotidiana.

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Capitolo 27
*** Come un faro nel buio ***


un faro nel buio
Come un faro nel buio



Il buio non è affatto male come la gente pensa...certo è oscuro (perdonate il gioco di parole) e anche un po incerto lo ammetto, ma sapete, come tutte le cose, se lo si guarda da un altra prospettiva ha il suo fascino, se siete capaci di vederci qualcosa ovviamente.
Al buio, indipendentemente da quante persone ci siano, si è soli con le proprie chimere, e con tutta onestà di queste cose ne capisco più di quanto possiate immaginare, di pensatori solitari ne ho visti un infinità, certo a volte solo solitari e poco pensatori...
Comunque il punto è che il buio serve a tutti prima o poi, sia dentro i cuori che fuori per le strade. E noi, beh noi lampioni, nei cuori non ci arriviamo così ci limitiamo a illuminare le strade, ci piace pensare che nel nostro piccolo siamo dei fari che danno un po di speranza nell'incertezza della notte.












dopo un periodo di assenza vergognosamente lungo ecco qui una riflessione che avevo scritto da un po ma che non mi decidevo a postare, non altro da aggiungere alle considerazioni del lampione, che per inciso reputo un oggetto molto poetico...e quindi non avrei mai citato l'immonda consuetudine che hanno i cani con i lampioni!

Ringrazio davvero tantissimo ireat, che è l'unica che continua a seguire questa raccolta (o perlomeno è l'unica che lo dimostra), le tue recensioni mi danno un motivo in più per continuare(anche in maniera discontinua) questa raccolta, Grazie di cuore!



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Capitolo 28
*** Cerchiamo di parlare potabile ***


Cerchiamo di parlare potabile Cerchiamo di parlare potabile


Ebbene sì, più del portafogli e dei suoi variegati inquilini, a pari merito con l'immancabile cellulare ecco colei che ormai è diventata di fatto l'inseparabile compagna di tutti giorni.
Saranno i tempi (atmosferici e non) che cambiano, sarà che l'immagine dell'omino assetato nel deserto ha colpito profondamente l'inconscio collettivo, oppure molto più probabilmente, sarà che in un tempo in cui pure l'acqua potabile si paga, ci siamo ormai adattati a questa nuova compagna del quotidiano che fedele ci accompagna, ci sostiene e sopratutto, per la gioia dei dietisti, ci idrata.






Quanto è chiaro che ho ironicamente tessuto le lodi dell'ormai onnipresente bottiglina d'acqua(ma sì, quella che tutti si portano in giro, mezza piena, anche quando non fa così ragionevolmente caldo)? Spero abbastanza, datemi qualche conferma.
 Ovviamente l'ironia è in senso buono, la mia è solo una riflessione, sulle nuove "mode" e abitudini e sopratutto quanto i messaggi mediatici(anche quelli sulla salute) ci influenzino. Il titolo è un aforisma che ho trovato in giro, si riferisce al parlare in maniera comprensibile.

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Capitolo 29
*** Il senso del limite ***


Il senso del limite
Il senso del limite


Sono l'eterna spettatrice della bellezza altrui, me ne sto lì ai margini e cerco di essere il meno appariscente possibile, perché dev'essere come se non ci fossi.
Nessuno mi tributa onore, nessuno si ferma mai a guardare me, a onor del vero sarebbe ben strano se lo facesse!
L'importante è il contenuto, sì questo è vero ma se non ci fossi tanta bellezza si perderebbe nel vasto mondo
perché nonostante tutta la scoppiettante energia di un quadro ci vuole sempre una rigida cornice che ne definisca il limite.

















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Capitolo 30
*** Da vittima a veterano ***


Da vittima a veterano Da vittima a veterano


Piove.
E potrebbe anche non essere un problema, se lei decidesse una buona volta di starsene all'asciutto, che senso ha uscire quando tutte quelle goccioline piombano giù sentendosi delle novelle granate?
Beh io non lo so, ma sicuramente sono quello che ci perde di più. Forse dovrei chiederle il conto dei danni.
Che poi non è la pioggia il vero problema, almeno lei si limita a cadere e a bagnare, l'altra lei invece è davvero un disastro, più dannosa di un acquazzone e sbadata come pochi.
Ormai son rimasto solo io, e presto o tardi farò la fine dei miei compagni, periti in un giorno di pioggia, caduti sul lavoro li potremmo chiamare, ma io resisto e ne vado fiero perché per un ombrello pieghevole non è facile passare da vittima a veterano!










Ogni anno con l'arrivo delle piogge decine di ombrelli(che sembrano fatti di cartapesta) vengono impietosamente sacrificati nelle mani di sbadati individui(me compresa), mi sembrava giusto dar loro voce.
Ultimo appunto sul titolo che si riferisce ad un cambiamento di prospettiva, tecnica utilizzata sopratutto nei disturbi post-traumatici da stress, e giocosamente riadattata a questo impavido ombrello.

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Capitolo 31
*** Il logorio della vita moderna! ***


Il logorio della vita moderna Il logorio della vita moderna!


Lo dicono anche gli esperti: l'uomo va troppo di fretta.
Dobbiamo avviare una decrescita felice. Sembra la sigla di una qualche panacea universale e miracolosa, ma si sa, anche gli esperti lo sanno, che è troppo difficile fermare il tempo una volta che gli hai messo fretta. Prendete me ad esempio, personalmente non ho alcun motivo per andare di fretta eppure anche io, mio malgrado, vengo coinvolto in quella quotidiana maratona che prende tutti. Perché non c'è tempo.
Buffo che la vostra vita sia simile a quella di cucchiaino che gira frenetico (e in tondo) in una tazzina di caffè; tutta questa fretta giusto per addolcirci un po la vita.










Dda(ovvero Deliri dell'Autrice)
Beh, questo capitolo racchiude tante di quelle riflessioni che se mi mettessi a spiegarle non finirei più, quindi prendetelo così com'è. Il titolo è tratto da una famosa pubblicità di un amaro.

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Capitolo 32
*** Dritto al punto ***


dritto al punto Dritto al punto

Come dico sempre: è bene imparare a prendere le giuste misure, immaginate di tracciare un quadrato senza prendere per bene le misure: niente vi toglie una carriera da cubisti ma di sicuro non otterrete un quadrato.
Nella vita è sempre così: si parte con due centimetri di errore e vi (voi, perché io difficilmente sbaglio) trovate con due metri di disastro.
Il problema in verità non è voler essere precisi ma capire quanto non lo si deve essere, tuttavia di questioni così poco esatte me ne intendo poco, infondo per noi righelli il mondo è sempre dritto e al massimo vi possiamo aiutare a tracciare un quadrato non a diventare artisti.










Dda(ovvero Deliri dell'Autrice)
Oh, quanto tempo che non scrivo qualcosa in questa raccolta, a mia discolpa posso dire che questo benedetto righello mi ha creato più problemi di quanto mi aspettassi, no ok è anche colpa della maledetta vita reale che mi fagocita e della scarsa ispirazione, spero che chi segue questa raccolta, come quella cara ragazza di ireat, abbia la pazienza di attendere un po per ogni aggiornamento (perché questa raccolta ancora non è conclusa). Ora che ho finito la spartizione delle colpe passiamo al righello, ammetto che una volta scritta(non vi tedio su questo) non avevo la più pallida idea per il titolo, ed è davvero brutto scrivere una cosa e non sapere che titolo darle, poi mentre stressavo l'anima a quel pover'uomo di giudark per qualche consiglio a e lui ma detto che il righello va dritto al punto e lì è arrivata l'illuminazione, confesso che adoro il titolo (non si notava eh?). Bon ho straparlato, mi sono più o meno giustificata per la latitanza e ho citato chi doveva essere citato quindi ora vi lascio(spero per meno tempo stavolta). Alla prossima!

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