As a dream comes true.

di andrea_dallora
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Dreaming London. ***
Capitolo 2: *** Merda, le patatine per terra! (?) ***



Capitolo 1
*** Dreaming London. ***


Cara Dianne,
Qui a Londra è tutto magnifico, ti piacerebbe un sacco, lo so. 
Le persone sono fantastiche, tutti molto cordiali, ma ancora non ho conosciuto bene nessuno, tranne in treno.. Un ragazzo strano, era molto agitato, lo vedevo che grondava di sudore.. Arriva dall'Irlanda, a giudicare dall'accento, ma non ho capito bene come si chiama, da quello che ho capito deve fare un audizione o qualcosa del genere.
Tra poco arriverò nell'appartamento che condivido con una certa Emma, speriamo sia simpatica!
I primi giorni, prima di trasferirmi con lei, ho deciso di stare in albergo, sai, per abituarmi un po' a questa vita qui.
Sai, ho visitato tanti posti solo in questi pochi giorni di permanenza.. Avevi proprio ragione: il museo delle cere è fantastico! Come potrai immaginare, mi sono fatta un sacco di foto solo con la statua di Daniel Radcliffe!
Bene, ora ti lascio, sto andando a mangiare qualcosa in un bar qui vicino all'hotel. 
A presto!
Rose.


Gli immensi campi del Galles mi sfuggivano di lato come immagini sfocate, guardavo il paesaggio, quell'infinita tranquillità che tutti sognano, e intanto pensavo a come sarebbe stato quando, entro poche ore, sarei arrivata alla stazione di King's  Cross, a Londra.
Mi stavo dirigendo li per uno stage.
Mi piaceva viaggiare in treno e poi, a Londra, non ci ero mai stata prima, quindi per me sarebbe stata un'esperienza fantastica.
Tenevo stretta tra le mani la mia copia di 'Harry Potter e i Doni della Morte'. Era nuovo di pacca e non vedevo l'ora di leggerlo. 
Ero, e sono tuttora, un'appassionata dei magici libri che la Rowling cominciò a scrivere proprio dove, in quel momento, ero seduta io. La mia curiosità non aveva limiti, così, durante il lungo viaggio, lo cominciai.
Quando il treno arrivò alla stazione io ancora ero come ipnotizzata, più che altro era come se mi trovassi dentro la storia.
Ad attirare la mia attenzione e distoglierla dal libro fu  un ragazzo sui sedici anni, che balbettava parole che non riuscivo a comprendere, nonostante parlasse la mia lingua. Aveva capelli biondissimi e degli occhi blu cielo che avrebbero fatto incantare qualsiasi ragazza.

Feci per alzarmi, ma notai che questo non scendeva, continuava a ripetersi frasi del tipo 'tu sei forte' o 'puoi farcela' e a dondolarsi come un cretino. 

Mi avvicinai a lui, fissandolo leggermente spaventata e iniziai a strattonargli il braccio, nella speranza che questo smettesse di comportarsi in quel modo assurdo e fosse sceso come una persona normale dal treno.
Dopo svariati tentativi il giovane era ancora li, imbambolato; mi voltai, in cerca di qualcuno o qualcosa che potesse aiutarmi finche il mio occhio si andò a posare su un bicchiere d'acqua abbandonato li, mezzo pieno.
Lo presi con cautela e lo tirai in faccia al ragazzino, convinta. L'avevo visto fare in migliaia di film, ma non ci avevo mai provato e speravo davvero funzionasse, perché dopo pochi minuti il treno avrebbe dovuto ripartire.
-AAH! Che d-diavolo succede? Chi sei tu? M-miseriaccia!
-Prima di tutto, calmati! Secondo, piacere, sono Rose e vengo dal Galles per fare uno stage di fotografia qua a Londra!
Vedendo che il ragazzo mi stava fissando confuso e leggermente impaurito gli feci cenno di seguirmi fuori dal treno e gli spiegai meglio:
-Sai, tu eri li, imbambolato da far paura e così ho deciso di farti reagire in qualche modo, altrimenti saresti tornato indietro!
Il biondo continuava a guardarmi leggermente scosso, nonostante ciò, mi ringraziò, più o meno.
-Ah, ehm.. G-grazie... Sai, di solito non sono così strano- e stentavo a crederci- ma tutto questo è perché oggi devo fare un audizione importante... Sono Niall, comunque!
Strinsi la mano che il ragazzo mi aveva avvicinato pochi istanti prima e mi congedai da lui.
Continuando a camminare, sfilai la mia macchina fotografica dalla borsa e cominciai a fare fotografie a ogni cosa che mi trovavo davanti.
I miei occhi si illuminarono quando notai, in un angolo dell'immensa stazione, una rappresentazione del Binario 9 e 3/4. Feci parecchie foto e, mentre mi allontanavo, dato che il mio sguardo era fisso sulla macchina fotografica, non mi accorsi di essere sbattuta contro qualcosa o, meglio, qualcuno.
-S-scusa...- dissi stringendo al petto la mia Canon e voltandomi.
-Ei! Stai più attenta!-mi rispose sgarbatamente un ragazzo, anche lui doveva avere circa sedici anni.
I suoi capelli ricci gli coprivano quasi il volto e mentre camminava li scostava più volte con un veloce movimento del capo che li faceva ondeggiare di lato.
Lo guardai correre via seguito da svariate persone, che, a occhio, dovevano far parte della sua famiglia. 
Accelerai il passo, evitando di fermarmi ancora per immortalare immagini dentro quella stazione del treno.
Finalmente all'aperto, respirai quell'aria autunnale che avvolgeva la città e mi guardai attorno, gli occhi persi nel bellissimo panorama di quella città che da tempo sognavo: finalmente ero arrivata a Londra.

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Capitolo 2
*** Merda, le patatine per terra! (?) ***


Il giorno 12 settembre 2008, probabilmente il più bello della mia vita, mi svegliai verso tarda mattinata, ignara di ciò che mi sarebbe capitato quel pomeriggio.
Pranzai in un piccolo bar in Trafalgar Square e, verso le due del pomeriggio, mi diressi con tutti i miei bagagli verso il mio nuovo appartamento. Non vedevo l'ora di conoscere la ragazza con cui l'avrei condiviso: sarebbe diventata, probabilmente, la mia prima amica in questa magnifica città.
Controllai un paio di volte l'indirizzo che avevo segnato su una mappa presa alla reception dell'hotel: era giusto. Aprii il cancelletto che conduceva ad un portone, accanto al quale vi erano innumerevoli campanelli. Alcuni erano senza nome, sicuramente uno di quelli era il mio. Controllai: era così. Il campanello che avrei dovuto suonare era l'ottavo, totalmente bianco, perfetto, come nuovo.
La portinaia mi aprì e mi accolse con un grande sorriso che partiva da un orecchio e giungeva sino all'altro.
-Tu devi essere la piccola Rose!- era una dolce signora, sulla sessantina, con un grembiule rosa lungo fino alle caviglie e una specie di cappellino a fiori sul capo. -la signorina Emma in questo momento non si trova in casa.. È andata alle prove!
Continuò, concludendo la sua frase come se avessi dovuto sapere di che 'prove' si trattasse.
Salii le scale e mi ritrovai davanti ad una porta ai cui piedi giaceva un accogliente tappeto di velluto rosso fuoco.
La aprii e strabuzzai gli occhi: ero appena entrata nell'appartamento più grande e figo del mondo, assomigliava piu che altro all'ingresso di una villa.
Rigirai per la casa alcune volte, incantata dai meravigliosi mobili che l'arredavano, finché, appeso ad una porta trovai un biglietto che diceva:
'Ecco, questa è la tua stanza, spero sia tutto abbastanza in ordine. Io starò via fino a tardi! Mi auguro di tornare abbastanza presto per vederti oggi, altrimenti ci conosceremo domani.
Un bacio, 
Emma.'
Quella ragazza aveva una calligrafia meravigliosa, tanto che, mi venne la brillante idea di scattare una foto persino a quel piccolo bigliettino.
La mia stanza era a dir poco stupenda, indescrivibile, direi.
Mi guardai attorno, con le maniglie dei bagagli ancora strette tra le mani; li gettai a terra, senza scrupoli, e mi lanciai sul letto, osservando il soffitto nero.
-Merda! Non potrò mai permettermi tutto questo!- urlai alzando di scatto il busto da quella superficie morbida; improvvisamente, tutti i pensieri su quanto sarebbe stata meravigliosa la vita lì svanirono, come una nuvola di fumo che si dissolve nell'aria.
Decisi che sarei stata sveglia anche fino alle 5.00, se fosse stato necessario, per parlare con questa 'Emma'.
Cercai per la casa qualcosa da fare, l'idea iniziale era quella di disfare i bagagli, ma la eliminai dai miei pensieri pensando che forse non sarei potuta rimanere a lungo in quell'appartamento paradisiaco.
Accesi il televisore e, afferrata una coperta e un pacchetto di patatine, mi sedetti educatamente sul divano, come se avessi potuto romperlo con il solo sguardo e iniziai a cambiare canali alla velocità della luce, non trovando nulla di interessante. 
Fermai la mano che continuava a schiacciare tasti sul telecomando quando vidi che, su un canale di musica, c'era un ragazzino biondo che stava facendo i provini per XFactor. Lo riconobbi quando iniziò a cantare: era Niall, l'irlandese!
Aveva una bellissima voce, pensai che tutti l'avrebbero fatto passare con un 'sì'. Finita l'esibizione i giudici commentarono con delle parole di approvazione o dei complimenti, tranne una, che sembrava essere un po' indecisa. 
Due sì e un no, mancava solo la decisione di una persona.
Non sembrava sicura sulla risposta da dare, sembrava piuttosto preoccupata, anzi. 
Incrociai le dita e iniziai a comportarmi come Niall in treno, pronunciando parole nel tentativo di salvarlo solo con le mie preghiere.
Il biondo venne infine salvato dal 'sì' di Katy Perry.
-SI!- un grido di felicità uscì dalla mia bocca quasi senza che me ne accorgessi, mi alzai di scatto buttando le patatine in aria.
Mi guardai attorno, imbarazzata, come se ci fosse stato qualcuno che mi avesse vista fare una figuraccia e mi affrettai a sistemare tutto quel casino, gettando la coperta sul divano.
-Cazz...-dissi buttandomi a terra e unendo le patatine sparse sul tappeto in un solo punto.
Ero talmente presa dal 'lavoro' che persi l'esibizione di circa cinque ragazzi, ma non mi interessava granché, in realtà.
Avevo appena iniziato a rimettere le briciole nella ciotola che era caduta li accanto, quando una voce, una bellissima voce, una voce che ipnotizzava, una voce calda, dolce, attirò la mia attenzione, facendomi spostare lo sguardo sul televisore, non riuscivo a distoglierlo, quel ragazzo aveva qualcosa di speciale.

 
SPAZIO AUTORE:

Tantarataaaaaan! Chi sarà questo 'cantante' misterioso?
Lo scopriremo prossimamente, quando posterò il capitolo. LOL
Aprofitto per 'ringraziare' tutti coloro che hanno avuto la, chiamiamola così, pazienza, di leggere questo mio primo capitolo.. Devo dire che mi sono sentita davvero lusingata nel vedere che una di voi l'ha anche aggiunta tra i preferiti. Ciao, a presto ;)
 

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