I understand that you're everything i need

di Delenaforever
(/viewuser.php?uid=134221)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** I need you but you are not here ***
Capitolo 2: *** I'm coming to you ***
Capitolo 3: *** sei veramente qui con me? ***



Capitolo 1
*** I need you but you are not here ***


PROLOGO : 
I need you but you are not here.

Erano passati due mesi da quando Damon, rispettando la scommessa fatta con suo fratello, era partito lasciando Elena accanto al suo amore storico Stefan.
Elena in quei due mesi non aveva fatto altro che piangere silenziosamente stringendosi il suo orsacchiotto Teddy al petto ripensando a tutti i momenti passati con lui, lui quel vampiro impulsivo che aveva deciso di lasciare andare.
Non era passato un minuto dove lei non avesse sentito la sua mancanza, gli mancava terribilmente e questo le aveva fatto aprire finalmente gli occhi, lei lo amava, lo amava molto di più di quanto amava Stefan.
Ormai non c'era più niente che la poteva salvare da se stessa, si sentiva un mostro, da quando aveva deciso di completare la transizione aveva deciso anche di non volersi nutrire di sangue umano, di non voler fare del male a nessuno seguendo la dieta di Stefan, questa però fino a quando non aveva deciso di lasciarlo perchè si sentiva falsa e meschina a ingannarlo così, lei non lo amava più e l'assenza di Damon le pesava terribilmente, non ne poteva più, doveva trovare una soluzione al più presto, lo avrebbe riportato a casa e gli avrebbe chiesto scusa, lui non merita di essere ancora una volta la seconda scelta e anche se sarebbe stato difficile riportarlo a casa lei ci sarebbe riuscita, sarebbe perfino partita per l'altro capo del mondo per lui.
 
Stiracchiandosi decise che era ora di alzarsi da quel letto e di fare qualcosa per trovarlo, starsene sdraiti a piangere non sarebbe servito a nulla, afferrò al volo il suo cellulare e compose il numero della sua migliore amica Bonnie, sapeva benissimo che se avrebbe saputo che voleva riportare a casa Damon non sarebbe stata molto d'accordo ma doveva provarci e Bonnie doveva aiutarla perchè lui era tutto per lei.
-Bonnie, sono Elena ascolta cosa ti serve per un incantesimo di localizazzione?? - chiesi andando avanti e indietro per la stanza, ero nervosa, ero sicura che non sarebbe stata d'accordo ma dovevo comunque provarci.
-Un oggetto della persona che stai cercando e una mappa, perchè me lo chiedi? e perchè hai una voce così triste ?? Elena è successo qualcosa? - mi chiese notando la mia voce spenta, era così da quando avevo capito di amarlo.
-Grazie arrivo subito, no è che devi farmi un incantesimo di localizzazzione, so che Bonnie non sarai d'accordo ma devo trovare Damon, ho bisogno di lui - dissi sussurando le ultime parole.
-Damon?! perchè mai Elena? se ne è andato e le nostre vite ora scorrono per il verso giusto!
-Bonnie ti prego fallo per me, ho bisogno di parlargli, ti prego non ti chiedo altro.
-Va bene! portami quello che ti ho chiesto, ci vediamo tra 15 minuti a casa mia. - disse riattaccando il telefono.
Dovevo andare al pensionato e prendere un oggetto di Damon, mi vestii, mi misi i miei jeans stretti con un maglioncino rosa e con le mie amatissime converse e scesi le scale di corsa rischiando di inciampare e, salutando mio fratello Jeremy, presi le chiavi della macchina e mi diressi verso il pensionato.
Spensi l'auto e mi guardai intorno, i nuvoloni nel cielo non preannunciavano niente di buono, tra poco sarebbe di sicuro scoppiato un temporale.
Aprii la portiera e scesi velocemente ed entrai nel pensionato, non varcavo quella porta da un mese ormai, da quel giorno, il giorno in cui dissi a Stefan di amare Damon alla follia, il giorno cui la nostra storia finì.
 
 
1 mese prima
Con le lacrime agli occhi aprii la porta del pensionato ed entrai cercando Stefan con lo sguardo, avevo finalmente capito, avevo mentito a me stessa per tutto questo tempo e ora ne stavo pagando le conseguenze, amavo Damon, molto di più di quanto abbia mai amato Stefan e lo avevo lasciato andare, quel mese insieme a Stefan mi aveva fatto capire quanto fosse importante il fratello per me.
-Stefan - sussurrai prima di trovarmelo davanti con il suo sorriso allegro, però appena vide in che stato ero svanì.
-Amore che succede? - cercò di sfiorarmi il viso per ripulire le mie lacrime ma allontanai istintivamente la sua mano dal mio volto.
-che succede? - mi chiese non capendo il motivo del mio comportamento freddo e distaccato.
-Stefan dobbiamo parlare.... - dissi sedendomi sulla poltrona di Damon.
-Ti ascolto - disse sedendosi anche lui sul divano.
-Ho capito molte cose in questo mese stando insieme a te, mi dispiace molto dirtelo così ma io amo Damon.. Stefan ti giuro quando ti ho scelto credevo di amare te... credevo che eri l'unico che faceva per me... ho mentito a me stessa, lo amo e non so che fare - dissi scoppiando a piangere davanti all'espressione ferita di Stefan, il suo viso era diventato pallido come se gli avessi appena tolto una parte di sè stesso con quella verità.
-Vattene Elena! lasciami solo.. - Mi alzai di scatto, non volevo soffrisse per me, mi avvicinai a lui e cercai di accarezzargli una guancia ma si scostò.
-Vattene di qui ti prego.... - disse abbassando lo sguardo e allontanandosi da me.
Con il capo chino e le lacrime che mi sgorgavano dagli occhi lasciai quella casa piena di ricordi e uscii correndo verso la mia macchina.
Nel frattempo un forte temporale era scoppiato inzuppandomi i vestiti ma non mi importava, ormai niente aveva più senso.



Ciaoooo :D
Se siete arrivate fin qui vuol dire che avete letto questo prologo e anche se non lo reputo granchè spetta a voi giudicare :)
La nostra Elena ha finalmente capito di amare Damon e di non riuscire a stare senza di lui.
Nel prossimo capitolo vedremo lei e Bonnie insieme per ritrovarlo.
Spero vi sia piaciuto come prologo.
Lasciate un commentino, mi farebbe piacere sapere cosa ne pensate!
un bacione al prossimo aggiornamento.
Delenaforever :D

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** I'm coming to you ***


POV ELENA:

 

Entrai nel Pensionato camminando lentamente e guardandomi intorno, non c'era traccia di Stefan per fortuna, non me la sentivo ancora di vederlo, nonostante fossero passati due mesi esatti da quel giorno non me la sentivo ancora di rivederlo e molto probabilmente nemmeno lui voleva vedermi visto che mi aveva cacciato da casa sua col dolore negli occhi.

Salii lentamente le scale e mi diressi verso la camera di Damon, quanti ricordi che avevo di quella camera, ricordi che mi portavano immediatamente a pensare alla morte di Rose e a quanto Damon ci stette male.

Aprii la porta e sbirciai al suo interno forse con la speranza che lui fosse tornato per me ma di lui non vi era alcuna traccia.

Mi avvicinai al letto sfatto e presi in mano il suo cuscino annusandolo, sapeva ancora di lui, nonostante fossero passati due mesi aveva ancora l'odore del vampiro, all'improvviso mi venne voglia di piangere, vedere tutte quelle cose che mi ricordavano che lui non era lì mi facevano stare peggio.

Decisi che per non stare male ulteriormente dovevo affrettarmi a trovare quello che stavo cercando, aprii un cassetto a caso e tirai fuori un braccialetto, pensai subito che poteva andare benissimo.

Mi allontanai mettendo il braccialetto in tasca ma, prima di chiudere la porta, mi guardai per l'ultima volta intorno ricordando tutti i bei momenti passati insieme a lui.

Scesi di corsa le scale quando mi scontrai con qualcuno, sapevo già chi fosse ma non volevo alzare lo sguardo ed incontrare ancora una volta il suo sguardo deluso e sofferente.

Alzai piano piano gli occhi dal petto fino al suo viso incontrando gli occhi verdi che un tempo mi avevano fatto innamorare.

-Elena.. che ci fai qui? - mi chiese in maniera sorpresa e come se fosse felice di vedermi dopo tutto quel tempo.

-Ecco io... ero venuta per prendere una cosa che avevo dimenticato al piano di sopra.. scusami adesso me ne vado.. - dissi allontanandomi da lui che prontamente mi fermò afferrandomi per il polso.

-Aspetta ti devo dire una cosa, io so dov'è andato Damon anche se ho promesso che non te lo avrei mai detto .. - disse serio fissandomi negli occhi, ebbi un tonfo al cuore, lui sapeva, sapeva e non mi aveva detto niente nonostante sapesse quanto stessi soffrendo per la sua assenza, era vero che lo avevo fatto soffrire ma meritavo almeno di sapere.

-Cosa? dov'è e perchè hai deciso di dirmelo solo ora? - sbottai furiosa scostandomi dalla sua presa ferrea.

-E' a Las Vegas Elena, ha deciso di dimenticarti visto che tu avevi scelto me, quando è partito gli ho promesso che non ti avrei detto nulla, mi aveva detto di aver scelto quella città perchè si poteva divertire, non so in quale parte della città si trovi precisamente, potresti chiedere a Bonnie di localizzarlo se vuoi. Comunque ho deciso di dirtelo perchè ho capito che non posso forzarti ad amarmi se ami lui e anche se questo mi fa soffrire tantissimo ho deciso di lasciarti andare.

-Grazie Stefan - corsi ad abbracciarlo e prima di precipitarmi fuori dal pensionato mi girai un ultima volta verso di lui dicendogli - Mi dispiace davvero Stefan...

Detto questo aprii la porta e mi fiondai guidando velocemente per raggiungere casa Bennet.

Scesi dall'auto e suonai al campanello della mia migliore amica che mi aprì con un sorriso stampato in volto.

-Ciao Elena- mi abbracciò.

-Bonnie so dove si trova Damon, Stefan sapeva tutto - dissi entrando e chiudendo la porta alle mie spalle.

-Bene allora ci sarà più facile rintracciarlo - disse salendo le scale ed entrando in camera sua.

-Hai portato quello che ti ho chiesto? - disse chiudendo la porta in modo che nessuno ci vedesse.

-Si tieni - dissi estraendo dalla tasca dei jeans il braccialetto e porgendoglielo.

-Perfetto, Siediti! - disse e io mi sedetti accanto a lei.

-in quale città si trova Elena? - mi chiese.

-A las Vegas.

Prese la cartina geografica e cominciò a recitare frasi in latino e ad un certo punto posò il braccialetto sulla cartina che si incendiò trasformandosi in cenere.

La cenere molto lentamente si unì formando un cerchiò che si mosse lentamente fino a posarsi sull'hotel "Las Vegas Primary Hotel 5 Stelle".

Poi Si scostò dicendo " perfetto ora sappiamo dov'è e come al solito si è permesso il lusso più assoluto, l'hotel più costosto della città.

-E' pur sempre Damon - dissi sorridendo raggiante, finalmente lo avrei raggiunto e finalmente avremmo potuto coronare il nostro sogno d'amore.

-Grazie Bonnie - aggiunsi abbracciandola prima di uscire dalla casa e immettermi con la mia auto sulla superstrada per arrivare più velocemente possibile all'aereoporto di Mystics Falls.

Superai tutti i limiti di velocità e quando arrivai parcheggiai malamente per poi correre all'interno dell'aereoporto per vedere i prossimi voli disponibili per Las Vegas.

Sul tabellone c'era una volo per Las Vegas disponibile tra 20 minuti e un altra tra 4 ore e mezza.

Non ci pensai due volte e corsi al Check In e non avendo il biglietto decisi di soggiogare le guardie.

Dopo neanche dieci minuti mi trovavo seduta su quell'aereo che presto mi avrebbe riportato dall'amore della mia vita.

Ero eccitata, non facevo altro che pensare a che cosa avrebbe detto appena mi avrebbe visto.

Volevo fargli una sorpresa, appena sarei arrivata lì avrei preso il doppione delle chiavi della sua camera e mi sarei fatta trovare in camera.

Mancavano ancora 3 ore però all'arrivo, forse avrei dovuto riposarmi un pò.

"amore mio sto arrivando" pensai prima di addormentarmi sul sedile.

 

POV DAMON

 

Erano due mesi che ero partito da Mystics Falls, avevo fatto un patto con mio fratello, colui che Elena non avrebbe scelto sarebbe partito lasciandosi Mystics Falls alle spalle.

Erano due mesi che vivevo nell'hotel più lussuoso di Las Vegas, però nonostante tutto non ero per niente felice, mi mancava da morire Elena, ancora oggi mi chiedo il perchè di quel patto, avrei potuto provare a starle accanto da amico e invece io e Stefan siamo stati così stupidi da fare quel patto altrettanto stupido.

-Ei Bel fustacchione che ne dici se ti offro un drink! - mi voltai per vedere chi mi avesse parlato, era una donna sulla trentina, alta circa 1,75, capelli biondi e occhi verdi.

-Grazie ma non mi sembra il caso - dissi freddo, da quando ero andato via da Mystics Falls non avevo più toccato nessuna donna, non avevo più avuto neanche una relazione da una notte e via.

-Dai insisto, non ti chiedo altro, solo un drink insime - insistette la donna.

-Va bene dai - accosentii, dopotutto non dovevo stare tutta la mia vita dietro al fantasma di Elena, non mi ha voluto lei, io le avrei offerto tutto l'amore possibile.

-Nick una Techila per me e per il fustacchione qua accanto! - disse rivolgendosi al barista che in meno di 30 secondi ci posò sul bancone i due bicchieri colmi d'alcool.

-Allora che ci fa uno bello come te qua a Las Vegas ? - mi chiese la donna sorseggiando il suo drink.

-Diciamo che non sono il tipico bravo ragazzo e ho deciso di divertirmi un pò in questa assurda vita, te invece? che ci fa una bella bionda come te in uno squallido bar pieno di ubriachi? - chiesi finendo ad un fiato tutto il mio drink.

-Lavoravo per un agenzia di modelle ma poi mi innamorai del mio capo.. Lui mi vedeva solo come una delle sue modelle e così mi ha cacciato e ora eccomi qua a crogiolarmi nel mio dolore in uno squallido bar - disse finendo anche lei il drink e sorridendomi con malinconia.

-L'amore fa schifo .. - dissi io ravvivandomi i capelli.

-Anche tu soffri per amore? - chiese la donna avvicinandosi con lo sgabello al mio incuriosita.

-Si e la donna in questione è mia cognata.. - dissi abbassando lo sguardo.

-Lei non vi ricambia ? - chiese.

-Diciamo che lei ha dovuto scegliere tra me e mio fratello e ha deciso di passare il resto della sua vita con lui e io me ne sono andato, solo che non faccio altro che pensarla. - dissi amaramente abbassando lo sguardo.

-Vi capisco, fa schifo amare ed non essere ricambiati. - disse la donna abbassando a sua volta lo sguardo.

-Dai non pensiamoci, che ne dici di venire con me a fare un giro ? - chiesi sorprendendo la donna.

-Certamente ho bisogno di un amico in questo momento. - disse alzandosi dallo sgabello e pagando il conto.

La fermai dicendole " per questa sera pago io" e diedi i soldi a Nick o come si chiamava e la presi per un braccio trasciandola fuori da quel squallido locale.

-Sai avevo un solo amico ma è morto, nessuno oltre a quella ragazza mi è mai stato amico - dissi alla donna che nel frattempo era salita nel sedile accanto al mio.

-Anche io non avevo molte amiche, tutte erano invidiose di me e molto spesso a causa della mia bontà mi usavano per i loro scopi. - disse la donna.

Guidai per circa 20 minuti prima di arrivare in un ristorante dove fermai la macchina.

Scesi e aprii la portiera facendo scendere galantemente la donna.

-Scusami ma non mi hai ancora detto come ti chiami - le dissi prendendola a braccetto.

-Elise Stuart e tu ? - chiese.

-Damon, Damon Salvatore! 

Scelsi un tavolo per due e cominciammo a mangiare, dopo sentimmo la musica e decidemmo di ballare.

Cominciammo a ballare e all'improvviso vidi il suo viso mutare, non erano più occhi verdi quelli che vedevo ma marroni, non erano più capelli biondi quelli che vedevo ma erano capelli castani lisci come la seta e sopratutto non era più Elise quella che vedevo ma Elena.

Le presi il volto e la baciai convinto che fosse Elena, lei ricambiò con passione e senza accorgermene eravamo nella mia suite e lei era incollata al mio corpo.

La spogliai velocemente dei suoi vestiti e la feci mia lì su quel letto, non significava niente per me, era solo del semplice sesso.

La mattina quando mi svegliai decisi che era ora di farle dimenticare tutto, avevo esposto troppo di me stesso a quella ragazza che conoscevo da così poco tempo.

Quando si svegliò mi sorrise e io le presi il volto tra le mani.

-Adesso dimenticherai tutto, non ci siamo mai conosciuti e non sei mai stata qui e sopratutto non soffrirai più per il tuo capo perchè non ti merita e vivrai una vita serena e troverai l'uomo giusto per te.

La soggiogai e vidi le sue pupille dilatarsi per poi tornare normali.

-Non ci siamo mai conosciuti, non sono mai stata qua e non soffrirò più e vivrò serenamente con qualcuno che mi ama - disse prima di prendere le sue cose ed andarsene.

Sospirai, ancora una volta mi ero mostrato debole a causa dell'amore per Elena.

Come avrei potuto continuare ad andare avanti così.

 

Ciaoo :) Spero che vi piaccia questo capitolo ringrazio chi l'ha messa nelle preferite e nelle seguite.

Spero in qualche recensione perchè se non vi piace non la continuo :)
ciao =D fatemi sapere!

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** sei veramente qui con me? ***


 POV ELENA: 

Le luci dell'alba mi svegliarono facendomi aprire gli occhi, mancavano solo 10 minuti e sarei finalmente atterrata a Las Vegas, Damon sto arrivando.
Scesi velocemente e recuperai i miei bagagli e dopo mi diressi fuori dall'aereoporto alla ricerca di un taxi.
C'enerano a centinaia, presi il più vicino e mostrai il nome dell'Hotel al tassista, un ragazzo biondo ventenne con occhi verdi, molto simili a quelli di Stefan.
-Non mi sembri una ragazza da hotel di lusso - disse il ragazzo cercando di iniziare una conversazione con me, mi aveva detto che per arrivare a quell'hotel ci volevano almeno 15 minuti di strada ma se trovavamo traffico anche mezzora.
-Sto andando dal mio ragazzo. - affermai secca, non avevo assolutamente voglia di flirtare con uno sconosciuto e poi io amavo Damon, solo lui.
-Ah sei fidanzata! peccato! - disse facendo una smorfia - come ti chiami?- chiese dopo un 5 minuti di silenzio.
-Elena e tu? - chiesi facendo la gentile.
-Mark Honneycut - disse sorridendomi dallo specchietto retrovisore.
-Come mai hai deciso di fare il tassista? - chiesi improvvisamente incuriosita.
-Mio padre è capo di una ditta e ovviamente mi ha obbligato a seguire le orme della famiglia, ecco siamo arrivati. - disse accostando la macchina di fronte all'hotel.
Aprii la portiera e scesi dal taxi guardando a bocca aperta l'enorme Hotel, era bellissimo, una favola, era uno degli hotel più belli che abbia mai visto nella mia vita, tipico di Damon pensai sorridendo.
-E' l'hotel più bello della citta, spero di rivederti Elena - disse chiudendo la porta.
-Aspetta ti devo pagare - dissi correndo e aprendo la sua portiera prima che partisse.
-No giro gratis per una bella ragazza - disse ammiccando prima di partire lasciandomi sola davanti quello splendido hotel.
Entrai lentamente e mi guardai attorno, era pieno di divanetti bianchi lussuosi ma non mi interessava guardare l'arredamento e quindi mi diressi velocemente verso la Hall.
-Che desidera signorina? - chiese un uomo sulla cinquantina.
-Vorrei sapere in che camera alloggia il Signor Damon Salvatore - chiesi sperando mi desse le chiavi.
-Mi dispiace ma non posso dare informazioni private. - disse il signore che sul cartellino si chiamava "Daniel".
-La prego Signor Daniel è importante, è il ragazzo che amo, l'ho lasciato e lui ora è fuggito qua per dimenticarmi, la prego ho bisogno di lui mi dia questa informazione - chiesi pregandolo con gli occhi.
-E va bene, tenga, questa è la chiave, si trova nella suite 124, piano 4 - mi porse le chiavi e ringraziandolo mi diressi verso l'ascensore e pigiai il numero 4.
Quando le porte si aprirono tirai un lungo sospiro e mi avviai alla ricerca della suite, 122,123 e 124. Trattenni il respiro, speravo di non trovarlo in compagnia di qualche donna, non lo avrei potuto sopportare.
Misi le chiavi nella toppa e aprii la porta, mi guardai intorno alla mia destra c'èra una saletta con un divanetto blu e alla mia sinistra c'erano due porte, ansiosa di trovarlo aprii la prima porta trovandomi nel bagnetto della suite, era immenso e c'era anche una piccola piscina per due persone con acqua calda al suo interno.
Uscii velocemente e aprii l'altra ed ebbi un tonfo al cuore, lo vidi sdraiato sul letto matrimoniale, dormiva beatamente a pancia in giù, si sa se gli sono mancata pensai prima di correre incontro a lui.
Mi sedetti sul letto accanto a lui, mi abbassai e posai un lieve bacio sulla sua guancia e lo sentii cominciare a muoversi, si stava svegliando.
Mi salirono le lacrime agli occhi, quando mi era mancato, ancora non ci credevo di trovarmelo così vicino.
All'improvviso aprì gli occhi e si girò.
Spalancò gli occhi e notai una lieve sorpresa nel mio oceano personale.
-Elena.. - sussurrò - sto forse sognando ?? - disse alzandosi e mettendosi seduto accanto a me.
All'improvviso con la mano sfiorò la mia guancia.
-Sei qui! - sussurrò.
-sono qui - dissi lanciandomi sulle sue labbra per poi baciarle appassionatamente, quando mi erano mancate.
-Aspetta fermati - disse scostandosi da me, subito sentii una brutta sensazione invadermi.
-Elena che ci fai qui? non avevi scelto Stefan... che cosa vuoi da me? - sussurrò passandosi una mano tra i capelli come se vorresse svegliarsi da un sogno.
-Io e Stefan non stiamo più insieme.. - gli sussurrai avvicinandomi ulteriormente a lui.
-Cosa? perchè e come mi hai trovato? mi devi delle spiegazioni Elena!!
-Damon sono qui per te, nulla ha importanza ora - dissi cercando di baciarlo nuovamente.
-No fermati, non voglio illudermi nuovamente, ti prego dimmi le cose come stanno - disse implorandomi con lo sguardo.
-Me lo ha detto Stefan dov'eri, non prendertela con lui, l'ho lasciato perchè ho capito di amare solo te, mi dispiace di averlo capito solo ora - dissi sorridendogli.
-No Elena tu devi stare con Stefan, lui è il meglio per te! Io non vado bene per te - disse alzandosi e rivestendosi, solo allora mi accorsi che era nudo.
-Damon che significa? perchè sei nudo? sei stata con un altra? - chiesi alzando il tono di voce.
-Si Elena, ho cercato di dimenticarti, per un attimo ho sperato che scegliessi me, ma poi quando hai scelto Stefan, mi è crollato il mondo addosso, mi sentivo perso senza di te ma poi ho capito che niente avrebbe mai potuto rompere il vostro legame e che era lui quello giusto per te, lo è sempre stato.
-No ti sbagli Damon - dissi mettendogli le mani sulle spalle e abbracciandolo da dietro.
-Mi dispiace Elena - disse Damon prima di fuggire con la supervelocità fuori dalla suite.
-Damon noooo! - urlai accasciandomi a terra piangendo interrottamente, perchè non capiva, perchè pensava che non fosse quello giusto per me.
Lo avrei aspettato, ero convinta che tra non molto sarebbe tornato a casa.
 
 
 
 POV DAMON
Ero sicuro fosse tutto frutto della mia immaginazione non potevo credere che Elena mi stesse baciando, lei aveva scelto Stefan, lei doveva stare con Stefan, quello buono e giusto per lei nonostante il periodo da Rippah!
La scosto da me e faccio di tutto per andermene, le sue parole mi fanno troppo male perchè penso che non siano veritiere, come può amare un mostro come me?
Fuggo da quella stanza lasciandola lì con il suo dolore e le sue lacrime, non me la sento ancora di parlarle, non dopo tutto quello che è successo.
Scappo nel primo pub che incontro per bere qualcosa di molto forte che mi aiuti a dimenticarti.
Ordino tre Bourbon in solo un quarto d'ora e poi ne prendo altri due cercando di soffocare tutto quello che provo.
Ormai ubriaco cerco di alzarmi dalla sedia ma cado rovinosamente al suolo, mi rialzo con molta fatica e, sotto lo sguardo di molte persone che si sono fermate per vedere la scena, apro la porta del locale e fuggo sentendo la fresca aria estiva di questa meravigliosa città.
Decido di tornare all'albergo, ormai convinto che l'alcool mi abbia fatto immaginare tutto e che tu non sei lì con me ma col mio fratellino a Mystics Falls.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=1186561