Love in Age of social network.

di Frz
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 01_ Appuntamento. ***
Capitolo 2: *** 02_ Richiesta d'amicizia. ***
Capitolo 3: *** 03_ Bacio. ***



Capitolo 1
*** 01_ Appuntamento. ***


PRIMO CAPITOLO; 
Appuntamento.

__ Questo capitolo parla di ciò che succede dopo che i due ragazzi si sono conosciuti, nei prossimi si parlerà di come è accaduto. ***

Dovevo sbrigarmi, fra pochi minuti sarebbe arrivata e non ero ancora pronto.
In frigo c’erano delle bevande,  le versai su due bicchieri in vetro, mettendoci  due cubetti di ghiaccio in ciascuno, e nel frattempo che facessero effetto andai nella mia stanza a cercare nell’armadio qualcosa che avrebbe attirato l’attenzione e che mi avrebbe fatto stare fresco.
Scelsi una camicia azzurra - era il suo colore preferito – e me la indossai sfacciatamente, non c’era tempo.
Ritornai in fretta in cucina, e appoggiando un dito ai bicchieri notai che le bevande si erano rinfrescate, dopodiché abbassai la luminosità del lampadario e accesi tre candele che emanavano un profumo celestiale.
Mi stesi sul divano per riposarmi qualche minuto prima che sarebbe arrivata - era tutto io giorno che ero fuori per  fare servizi ai miei genitori -, però non ebbi nemmeno il tempo di chiudere gli occhi che sentii
per uno squillo  che si ripeté per tre volte, era il suo modo di suonare alla porta; in quel preciso istante fui colto da uno stress incredibile,  inizio a battermi il cuore due volte più del normale ma cercai di calmarmi, non dovevo assolutamente sudare.
Mi presi coraggio ed aprii la porta, prima però controllai l’orologio e notai che era arrivata in anticipo di dieci minuti; questo mi faceva credere che non vedeva l’ora di vedermi, poi però pensai che sicuramente mi sbagliavo, dato che ero stato io ad insistere molto per farla venire.
Aperta la porta eravamo l’uno difronte all’altra, e iniziammo a squadrarci a vicenda: lei indossava delle Blazer grigie, un paio di jeans molto aderenti, una maglietta  grigia raffigurante Marilyn Monroe.
I suoi capelli alla francese erano cupi e le scendevano fino all’altezza delle spalle, gli occhi come sempre erano grandi e di un azzurro in cui ho sempre sognato perdermi.
Notai che aveva messo del burro cacao sulla bocca, e questo mi fece davvero confondere molto..
E se l’aveva messo perché quella sera avrebbe volute baciarmi? Era una cosa molto improbabile, ma io come uno sciocco decisi di illudermi, e di vedere cosa sarebbe successo; fu una cosa davvero stupida visto che ci sarei rimasto davvero molto male se non sarebbe successo niente quella sera.
- Credo che dovremmo sederci–disse lei, ed io accettai con un cenno della testa senza farmelo ripetere due volte: quell’attesa difronte lei mi stava uccidendo.
- Devi parlarmi di un paio di cose.. – le dissi,  appena ci fummo accomodati.
- Ah, sì? Cosa dovrei dirti? – rispose – Perché hai lasciato il tuo ex? – Il nostro rapporto non poteva andare avanti, lui rubava, e come se non bastasse usava il ricavato dai furti per comprarsi la droga, e mia madre è venuto a saperlo – mi spiegò lei, fredda  - Quindi, tua madre ti ha ordinato di lasciarlo, e tu l’hai fatto, giusto? – le chiesi sperando che rispondesse in tutt’altro modo – Non proprio, io ho fatto una chiacchierata con mia madre ed entrambe abbiamo pensato che doveva finire, né a me né a lei piacciono i ‘cattivi ragazzi’ – questa sua risposta mi diede un grande sollievo, quindi a lei non interessava più del suo ex, ed era aperta a nuove storie.
Mi presi coraggio e dissi - ..Secondo te sono un ‘cattivo ragazzo’? – cercai di non diventare rosso dall’imbarazzo – Se i cattivi ragazzi supplicano una ragazza per svariate volte di avere un appuntamento con tanto di candele profumate, sì, sei un cattivone – detto questo mi si illuminarono gli occhi e lei abbozzò un sorriso, che però durò per pochi secondi.
- Ti va di vedere un film? Ho i popcorn e delle bevande fresche, che ne dici?- proposi io – Che tipo di film? Se è uno di quelli smielosi, no grazie, passo – disse, per poi fare una risatina provocante – Ma no, nemmeno io sono il tipo che vede quei film – dissi, cercando di non mostrarle il cofanetto di ‘Baciami ancora’ che avevo tra le mani – Vediamo un bell’horror? Ho S. Valentino di sangue, ti va bene? – chiesi, era il film non smieloso  più romantico che avevo, ed era un horror – Perfetto! – e mi fece un grande sorriso, mostrando i suoi denti bianchissimi e le sue labbra, prima o poi sarebbero state mie, lo avrei giurato.

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Capitolo 2
*** 02_ Richiesta d'amicizia. ***


SECONDO CAPITOLO;
Richiesta d’amicizia.

Sono sicuro che tutti vorrete sapere l’inizio di questa storia, dunque perché tenervi sulle spine?
Spero che questo capitolo vi piaccia come il primo.
11:45am. Appena aprii gli occhi, intuii che era giunto il mattino, non avevo più sonno però non mi andava di alzarmi subito dal letto, quindi mi rigirai nel letto due o tre volte per trovare una posizione comoda per rilassarmi, però girandomi l’ultima volta, notai che sul mini-calenderio sul comodino, c’era la data 11 settembre.
Dannazione. Il giorno dopo sarei dovuto andare a scuola, e questo significava che quel giorno l’avrei dovuto dedicare a comprare materiale per il giorno dopo, visto che l’ultima volta che l’avevano fatto i miei genitori al posto mio non erano 3m sotto terra, ma ormai l’essere orfano non mi recava più dolore come i primi quattro mesi.
E’ già passato un anno da quando ebbi quella telefonata mentre ero da solo a casa.
Ricordo ancora l’intera conversazione, completamente a memoria.

“- Salve, ehm.. Lei è Jeb, Jeb Johnson vero? –Sì, sono io, chi parla? Qualche amante segreto? – No, mi dispiace figliolo, solo Amanda, ti ricordi di me giusto? – Certo Amanda! Quante ne abbiamo passate insieme.. L’ultima volta che ci siamo visti mi avevi beccato a sporcare i muri della scuola e io ti implorai di non portarmi in commissariato, beh, cosa vuole da me agente? – Figliolo, non volevo essere io a dirtelo ma.. i tuoi genitori hanno avuto uno scontro più che ravvicinato con un pirata della strada..”

Decisi di non starmene lì fermo e immobile a ricordarlo, anche perché mi dava parecchio fastidio.

20:00pm. Appena finii la spesa, feci il conto dei soldi e con soddisfazione notai di non aver speso molto.
Finalmente potevo rilassarmi. Appena arrivato a casa andai nella mia stanza e accesi il computer, nel frattempo che caricasse andai in bagno a sciacquarmi la faccia, ero sudatissimo.
Tornai in stanza e andando al pc apri Facebook, c’erano 7 notifiche, sicuramente non era nulla di importante. Le controllai ed infatti erano due richieste di giochi, quattro mi piace ad un mio commento e una persona che aveva accettato la mia richiesta d’amicizia.
La persona in questione si chiama Bell, per una mezzoretta non la riconobbi e svarionai nella home cercando qualcosa di interessante, poi però mi venne un colpo.
 Le avevo richiesto l’amicizia tre mesi fa, lei era una ragazza a cui piacevo in seconda media, ci ero uscito due volte, piaceva molto anche a me ma poi lei si trasferì a causa del divorzio dei suoi genitori.
Aveva sicuramente accettato solo ora la richiesta perché a casa del padre – dove si era trasferita – non aveva internet, e questo poteva significare solo una cosa: era tornata in città!
La felicità che mi prese in quell’istante fu enorme, era tornata, e a me piaceva ancora, decisi di inviargli un messaggio con scritto che avevo bisogno di parlargli, poi andai sul suo profilo e un fulmine mi squarciò il cuore: tre giorni fa era passata da “in una relazione” a “single”; questo significava che si era dimenticata di me.. Era andata da un altro ragazzo, anche se ora si sono lasciati.. Le chiesi più volte - ad intervalli di mezz’ora - un appuntamento, anche se era offline, volevo sembrare convincente, dimostrare che ci tenevo a lei, e anche tanto.
04:00am. Ero ancora sveglio perché volevo aspettare che lei mi rispondesse, anche se alle 8:00 mi sarei dovuto alzare per la scuola.
 Ad un tratto, un arcobaleno di emozioni mi perforò l’anima: era online.
Non le scrissi niente, aspettando una sua risposta e.. dopo un quarto d’ora mi scrisse:
Se insisti così tanto, va bene, ci vengo ahahah.
Lasciando alla fine del messaggio uno smile sorridente.

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Capitolo 3
*** 03_ Bacio. ***


TERZO CAPITOLO;
Bacio.

Il film stava giungendo al termine, mentre lo guardavamo non avevamo parlato per niente, o almeno di noi. Le uniche frasi che ci siamo detti erano riguardanti il film, che non mi interessava per niente; volevo vederlo solo per poterla guardare senza che lei se ne accorgesse mentre lei intanto aveva gli occhi sulla tv.
Era bellissima, quanta era la tentazione di prenderla e abbracciarla, non potevo aspettare, lei doveva essere mia ora.
- E’ stato proprio un bel film – mi disse, ero fra le nuvole e non mi ero accorto che c’erano i titoli di coda.
- Già, mi è proprio piaciuto! – le dissi mentendo, in realtà non avevo seguito una singola scena, ero occupato a vedere un altro film che speravo sarebbe stato programmato al più presto chiamato ‘La mia vita’.*
- Adesso che si fa? -  le chiesi sperando in una risposta che mi avrebbe sorpreso, positivamente.
- Non voglio mentirti – mi disse diventando seria, ed un gelo di paura mi attraversò la schiena
– mi sei mancato, fin troppo. Non mi sembra vero di essere qui con te ora, e non immagini quanto io sia felice  –  non esistono parole per descrivere ciò che provavo in quel momento, ma era una cosa stupenda.
Non dissi una parola. Ci guardavamo fissi negli occhi, il tempo passava lentamente.  Stavo morendo.
Ad un certo punto mi ordinò – baciami, e non ti fermare, voglio vivere in un nostro paradiso prima di morire soffocata tra le tue labbra -.
Non obbedii subito al suo ordine, infatti prima le dissi – Hai avuto un ragazzo –  il suo sorriso invitante si spense,  dopo qualche secondo mi disse – Acqua passata – ed io ribattei – Un giorno lo sarò anche io. Non prendere impegni che non puoi, anzi, non sai mantenere -.
Cosa stavo facendo? La ragazza che amavo era lì, che desiderava un mio bacio e io le parlavo del suo ex.



*Si riferisce a Bell. 

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