What my heart tells me to do. di YUIandAI (/viewuser.php?uid=145018)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Incontro. ***
Capitolo 2: *** JELLO! ***
Capitolo 3: *** Arrabbiato? ***
Capitolo 4: *** Palla da bowling. ***
Capitolo 5: *** Ok, ti piace Maki. ***
Capitolo 6: *** Stupido Moon Jong Up. ***
Capitolo 7: *** Cattive notizie. ***
Capitolo 8: *** Messaggi. ***
Capitolo 9: *** Impossibile. ***
Capitolo 10: *** La finta ribelle. ***
Capitolo 11: *** MISSIONE COMPIUTA. ***
Capitolo 12: *** Lascia perdere. ***
Capitolo 13: *** Confusi? ***
Capitolo 14: *** SICURA. ***
Capitolo 15: *** Sola con Jong Up. ***
Capitolo 16: *** Forse, un po' mi piace. ***
Capitolo 17: *** Scusami. ***
Capitolo 18: *** Quadrifoglio. ***
Capitolo 19: *** Mi piaci tantissimo. ***
Capitolo 20: *** Doccia... ***
Capitolo 21: *** Scandalo. ***
Capitolo 22: *** Intervista. ***
Capitolo 23: *** Mi vuoi lasciare? ***
Capitolo 24: *** Il compleanno di Zelo! + Epilogo ♥ ***
Capitolo 1 *** Incontro. ***
1. Incontro.
Sto correndo, con gli occhi così pieni di lacrime da non vederci niente, così veloce da non sapere dove sto andando. Voglio solo allontanarmi dalle fiamme, ho una mano un po’ bruciata, mi sembra, però non credo sia una scottatura grave.
Non lo so.
Sono completamente persa.
Non so dove andare, non so cosa fare, mamma… papà…
…sono a terra.
Perché?
Sono caduta, mi sono scontrata contro qualcuno, ma non ci vedo ancora bene.
Mi levo un po’ di lacrime dagli occhi, per capirci qualcosa.
-Ya, fai attenzione a dove vai!- un ragazzo dai capelli castani mi sta rivolgendo la parola in modo scocciato, cerco di dire “scusa” ma non mi esce la voce.
Si sta chinando verso di me: -Yaaa, che hai? Perché piangi? Rispondi almeno!
Continuo a piangere ancora, non riesco nemmeno a rispondere. Non capisco la situazione.
Chi è?
-Ok, ho capito, vieni con me, andiamo a prenderci qualcosa da bere.
Mi porge una mano per alzarmi, io la afferro confusa, come involontariamente, e lo seguo senza esitazione.
Mi ha portato in un bar, c’è un sacco di gente che sorride e scherza. Come fanno ad essere così felici? Come? È inammissibile. Non si curano della tristezza degl’altri?
Il ragazzo mi sta cercando di dire qualcosa ma non lo ascolto, sto ancora pensando a tutta questa gente allegra.
Mi ha preso la mano: -Aigoo, ascoltami almeno! Siediti qui, ti porto qualcosa da bere e poi mi dici il tuo nome.
Mi ritrovo una tazza di cioccolata calda davanti agli occhi. Per fortuna, sentivo giusto freddo e le uniche cose che ho addosso, le uniche cose che ho in generale, sono una felpa, una tuta, una sciarpa, un paio di ciabatte e il cellulare.
Ho paura, sono completamente sola… sono persa, perché non sono bruciata anch’io?
-Aigooo!- La sua voce mi riporta alla realtà.
Mi stava parlando ancora e non me n’ero accorta.
-Allora, come ti chiami?
-Rhee… Maki… Rhee…
-Cosa sei? Un piatto di sushi? Maki! Ahahahah!
Perché ride? Quel nome me l’ha dato mia madre… la mia mamma… mi scendono ancora lacrime.
Non riesco proprio a smettere di piangere.
-Calma, calma, stavo scherzando! Dai, non piangere.- Ora nel suo viso c’è un velo di preoccupazione, o così sembra. Mi asciuga le lacrime con la manica della maglietta e aspetta che io finisca di bere.
-Dove abiti? Ti riporto a casa!- mi dice appena vede che ho poggiato la tazza sul piattino. Dove abito? Io una casa non la ho più… sto per mettermi nuovamente a piangere.
Lui sbuffa: -Okok, ho capito, per sta sera vieni da noi, ma domani devi sipiegarmi tutto. Comunque credo tu non abbia capito chi sono. Io sono Moon Jong Up, main dancer e vocalist dei B.A.P.
Annuisco, ma quello che ha detto non l’ho ascoltato, e lo seguo fuori dal bar.
Camminiamo per una decina di minuti, sino ad arrivare davanti ad una casa molto grande, il ragazzo ha aperto la porta.
-Jong, chi è questa bella ragazza? Hai fatto conquiste?- dice uno dai capelli sul nero in modo ironico, che intravedo appena.
-Ma sta piangendo!- dice un altro che non mi volto nemmeno a guardare, nella sua voce c’è sorpresa.
Il ragazzo che mi ha portato in questo posto, “Jong quindi”, penso tra me, fa loro segno di tacere e mi porta in una stanza.
-Per oggi dormirai qui, io mi siederò sulla poltrona. Se ti serve qualcosa chiedi pure, ora torno un attimo dagli altri, a dopo.
Dopo aver detto questo esce dalla stanza ed io rimango sola.
Fiamme dappertutto, cerco di scappare ma le fiamme mi trattengono in casa e non riesco ad andarmene. Brucia, ho paura. Mamma! Papà! Dove siete? Devo uscire di qui, devo scappare!
Urlo.
È buio, sono in una stanza che non conosco… ah, il posto di ieri…
-Che c’è??? Che è successo?- mi dice Jong, che è già vicino a me allarmato.
Scoppio a piangere, tremando.
-Va bene, va bene, mi siedo vicino a te- dice e si siede a terra, mi prende la mano e appoggia la testa al letto.
-Domani mi spieghi- dice ancora, dopodiché si addormenta.
È mattina, Jong si sta infilando la maglietta… Oddio! Copro la faccia con le mani e arrossisco.
Si è girato e sta ridendo di me!
-Tieni!- mi lancia una felpa pulita e dei jeans -La felpa è di Zelo, anche i jeans, spero non ti dispiaccia mettere vestiti da uomo per oggi.-
-Grazie.-
-Vedo che finalmente parli! Quando hai finito di vestirti esci, sul comodino c’è anche una spazzola se vuoi.- detto ciò esce dalla stanza e chiude la porta.
10 minuti dopo sono vestita ed esco con i miei vestiti in mano.
-Ya! Jong, perché i miei vestiti?- dice un ragazzo dai capelli blu, che quindi è Zelo, dato che ho i suoi vestiti.
-Perché gli altri le stanno larghi, genio.-
-Però le stanno bene… ha un certo stile con i miei vestiti. Beh, ovvio, sono i miei vestiti!-
-Taci nanerottolo- dice quello dai capelli neri, sembra un po’ presuntuoso.
Io rimango imbambolata in piedi, li guardo come se fossero alieni.
-Buongiorno, dicci un po’, come mai stavi piangendo?- dice un altro in tono gentile. Questo qui fa un po’ paura, quindi indietreggio.
-Ahahahah! La tua faccia spaventosa le ha fatto paura. Non preoccuparti, ragazzina, lui sembra cattivo ma in realtà è il più buono- dice un altro dai capelli castani, mentre uno dai capelli più corti degli altri ride.
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Capitolo 2 *** JELLO! ***
2. JELLO!
Mi stanno ancora guardando tutti, aspettano spiegazioni ma io non so esattamente cosa dire.
-Prima di tutto, dovete sapere che lei non ci conosce! Non conosce i B.A.P!- esordisce Jong -E credo che ieri quando le ho detto chi ero non mi ha nemmeno ascoltato, perciò ora per farla sentire un po’ più a suo agio presentiamoci. Parla tu, Guk.
Il ragazzo con la faccia spaventosa si alza e io faccio una smorfia di spavento, infatti se ne accorge e sorride: -Io sono Bang Yong Guk, il leader.
Chino la testa un pochino per rispetto e lui indicando il ragazzo dai capelli neri continua: -Questo gran simpaticone è Kim Him Chan! Quanti Kim conosci? Io ho perso il conto, sono davvero tanti in Corea.
Chino nuovamente la testa e lui indica un altro ragazzo, con i capelli castano chiaro: -Questo ragazzo è Jung Dae Hyun. Saluta, Dae.- Dae Hyun mi fa un cenno con la testa e sorride, io ricambio il sorriso.
Prima che Yong Guk possa continuare a parlare il ragazzo dai capelli blu che mi ha prestato i vestiti lo interrompe: -Ya! Guk-hyung* fai parlare anche me. Io sono JELLO. JE-LLO. JELLOO! Figo il mio nome vero? Però puoi chiamarmi Jun, se vuoi!- dice sorridendo, è davvero simpatico e non riesco a trattenermi dal ridere.
-Guarda, sta ridendo di te. Comunque io sono Yoo Young Jae- dice il ragazzo dai capelli più corti -piacere!-.
-E io sono…- inizia Jong e io continuo sorridendo: - Tu sei Jong…- lui mi guarda con la speranza che io mi ricordi il suo intero nome. Speranza vana perché non lo ricordo e quindi abbasso lo sguardo iniziando a fare mugugni.
-Sono Moon Jong Up, certo che hai proprio poca memoria!- dice lui tutto offeso.
-È perché non sei così importante, Jong- ironizza Him Chan, Jong Up lo guarda male.
–Cosa hai detto?-
-La verità!-
-Sei tu quello non importante, Him Chan!-
-Ma io canto di più!- Jong Up fa per avvicinarsi ad Him Chan con un sorriso tra il malefico e il giocoso ma Yong Guk si mette tra loro -Basta, basta, non vorrete mica spaventarla ancora- poi si gira verso di me sorridendo di nuovo -Ora tocca a te parlare, dongsaeng*!-
Bene, credo che ora dovrò parlare per forza. Anche Jong Up si è seduto ad ascoltare, sono l’unica rimasta in piedi.
-Io sono Rhee Maki...-
Vedo che Jong Up sta per parlare -No, non sono sushi.- ha chiuso nuovamente la bocca e ha sbuffato.
-Ho un nome giapponese perché mia madre è… era… giapponese. Ieri sera… a casa mia è scoppiato un incendio e sono l’unica che è riuscita a… scappare…- non riesco più a dire nulla, ho la voce spezzata dal pianto. Mi accascio a terra e nascondo la faccia tra le mani.
Dopo qualche singhiozzo sento le mani di qualcuno che mi cingono le spalle, alzo lo sguardo e vedo Yong Guk che mi guarda in modo apprensivo e mi accarezza. Non so se sono arrossita o è solo la circostanza.
-Puoi restare qui quanto vuoi, non è un problema, abbiamo una stanza libera, Zelo la pulirà.-
-Io?!- dice Zelo, ma viene subito zittito da una manata di Young Jae che lo rimprovera con lo sguardo.
Yong Guk mi da una mano per alzarmi: -Grazie, oppa*-
-Di nulla, Maki- dice lui accarezzandomi ancora la testa.
-Ragazzi, guardate il lato positivo!- dice Jong Up -Ora avremo una ragazza che può accompagnare Zelo a fare la spesa, dato che lui è un completo impiastro! Non sei contento Zelo?-
-No, per niente, almeno prima potevo far andare qualcun altro- sorrido, è di certo una persona simpatica. Sono stata fortunata a trovare Jong Up per strada. Certo, è una situazione difficile, mi sento sola e persa… ma credo che i miei genitori non vorrebbero che io sia triste. Asciugo le lacrime.
-Dai, vai a sciacquarti la faccia. Il bagno è dopo la porta in fondo al corridoio.- mi dice Yong Guk, e io faccio quello che ha detto.
Quando entro in bagno lo sento dire: -Ragazzi, non parlate dei suoi genitori… Capito Zelo? E quando avrà finito andrete a fare la spesa così si distrarrà un po’. Portala a comprare anche qualche vestito, io invece chiamerò il nostro manager e gli chiederò di avvertire la sua scuola che sta bene e che tornerà presto a studiare.- che brava persona che è Yong Guk…
-Okok- dice Zelo.
Uscita dal bagno, Zelo mi viene in contro: -Ya! Maki! Accompagnami al supermercato.
-O…ok- dico io e mi ammutolisco.
-Zeloo, non metterla a disagio- dice Young Jae nuovamente rimproverandolo.
-Tranquillo, non mi ha messo a disagio- lo rassicuro io.
Usciti di casa Zelo inizia a farmi un paio di domande.
-Quindi quanti anni hai?
-Ho 16 anni, tra qualche mese 17.
-Ah, quindi sei una noona*!- mi dice sopreso -non credevo di essere più piccolo! A che scuola vai?-
-Una vicino alla mia vecchia casa, non è molto lontano da qui, credo-
-Aah, io ho abbandonato la scuola per continuare a fare l’idol-
Lo guardo un po’ male: ha sacrificato lo studio per fare l’idol, ce ne vuole di coraggio.
-I tuoi genitori come hanno reagito?-
-Erano d’accordo!- dice lui sorridendo.
-Devi essere molto bravo, allora-
-Prima o poi mi sentirai, eheheheh!- sta volta il suo tono è un po’ imbarazzato. Quante sue facce potrò ancora vedere?
Le parole nel testo sono (se non le conoscete!):
Hyung: termine usato dai ragazzi più piccoli verso quelli più grandi.
Dongsaeng: termine usato dai più grandi verso i più piccoli.
Oppa: termine usato dalle ragazze più piccole verso i ragazzi più grandi.
Noona: termine usato dai ragazzi più piccoli verso le ragazze più grandi.
Alla prossima :3
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Capitolo 3 *** Arrabbiato? ***
3. Arrabbiato?
Zelo mi ha accompagnato a
comprare i vestiti, dopodiché siamo andati al supermercato e
abbiamo preso un po’ di cose, ho detto a Zelo che avrei
cucinato io, come ringraziamento per tutto quello che stanno facendo
per me.
-Siamo tornaaati!- urla Zelo appena entriamo in casa.
Nessuno risponde.
Ci guardiamo intorno e ci rendiamo conto che non
c’è nessuno in salotto. Zelo apre le camere,
nessuno; entra in cucina, nessuno.
-C’è qualcuno?- urla. No, nessuno.
-Ma dove sono finiti?- chiedo curiosa.
-Non ne ho idea! Vabbè, tu se vuoi puoi preparare da
mangiare, io mi guardo la TV, tra poco c’è il mio
programma preferito.
-Va bene!-
Chissà come mai non c’è
nessuno… ah, forse Yong Guk è andato dal suo
manager, e forse gli altri lo hanno accompagnato.
Vabbè, poggio le buste della spesa sul tavolo e inizio a
preparare gli onigiri.
-Ahahah! Questa dobbiamo raccontarla a Zelo.- si sente da fuori la
porta, subito dopo si apre e compare un Him Chan sorridente:
-Nanerottolooo!-
-Non chiamarmi così!
-Ok, pulce, adesso senti che è successo.
-Ya! Non davanti a Maki.- dice Jong Up scocciato da dietro.
-Oh, Maki! Vieni qui, senti anche tu!
Tutti gli altri membri stanno già ridendo.
-Che è successo?- diciamo io e Zelo all’unisono.
-Siete già in perfetta sintonia, vedo!- dice Yong Guk che
è appena entrato e si è tolto il cappellino. Io
arrossisco un po’ e mi ammutolisco di nuovo.
-Tra nanerottoli- prosegue Him Chan.
-Ya! Non chiamarmi più nanerottolo o ti pesto!- Him Chan
ride divertito e continua a parlare: -Lasciamo stare,
piuttosto…
-Piuttosto niente- esordisce Jong Up -non è successo proprio
niente.
Him Chan ormai non ascolta più nessuno e continua a parlare:
-C’era una signora con un bastone in mano, Jong non stava
guardando dove camminava, come sempre.
-Questa è diffamazione!- lo interrompe Jong Up.
-Stai un po’ zitto?- dice Dae Hyun dando una botta a Jong Up
dietro il collo.
-Stavo dicendo- cerca di dire per l’ennesima volta Him Chan
-in pratica, stava camminando senza guardare ed è andato a
finire sul bastone della donna!- Tutti stanno ridacchiando, ma io e
Zelo ancora non capiamo.
-E quindi?-
-E quindi è caduto faccia a terra davanti a tutti!!- dice
Him Chan e scoppia a ridere.
Credo che Zelo abbia immaginato la scena perché si
è messo a ridere anche lui, io riesco a malapena a
sorridere, perché non riesco ad immaginarmi Jong Up che cade
inciampando in un bastone. Dev’essere divertente.
-Jong Up, un giorno mi farai vedere come cadi!- gli dico ironica, lui
mi guarda male e fa il muso anche a me.
Tutti hanno apprezzato gli onigiri che ho preparato, ne sono molto
felice. Yong Guk ha addirittura detto che erano buonissimi.
Non sono riuscita a togliergli gli occhi di dosso, spero non se ne sia
accorto nessuno.
-Ragazzi, ora che ci penso, avevo già sentito il nome B.A.P!
-Best Absolute Perfect- sussurra Young Jae.
-Una mia compagna è vostra fan- continuo senza badare molto
a lui.
-Best Absolute Perfect- sussurra ancora.
-B.A.P! B.A.P! Yes, sir!- dice Zelo all’improvviso quasi
urlando. Sono un po’ tutti matti in questa band.
-A proposito di scuola!- dice Guk col suo solito sorriso -da
lunedì ricomincerai ad andarci. Abbiamo due cose da
chiederti: non dire in giro con chi vivi e stai attenta quando torni a
casa, che non ci sia nessuno con macchine fotografiche e robe simili!
-D’accordo oppa!- ogni volta che dico
“oppa”, Zelo mi guarda male.
-Aigo…- tutti ci giriamo verso Zelo.
-Che c’è?
-Niente, piuttosto, che cosa stavate facendo? Come mai non eravate a
casa?
-Siamo andati dal manager per regolare le cose con la scuola di Maki e
le abbiamo preso un regalo all’agenzia!- dice Him Chan.
Mi guardo intorno, Jong Up non ha più parlato, è
possibile che se la sia presa così tanto? Dopo voglio
parlarci.
-Che regalo?- dico girandomi verso Him Chan.
-Tutti i nostri CD- fanatici.
-Ah, quindi dovrò sentire soltanto voi?-
-Beh, questo mi sembra ovvio- dice Zelo.
-Ma io sono fan degli SHINee!-
-Ma chi se ne frega? I migliori siamo noi!- ribatte Zelo.
-Beh, questo si vedrà, ancora non vi ho sentiti nemmeno
cantare.
-Warrior!- dice Zelo.
-Taeyangarae neoreul matgyeobwa (Lasciati
andare sotto al sole)
Nae gaseume bureul jipyeobwa (Fai prender fuoco al mio cuore)
- continua Dae Hyun.
-Digidigideom digidigideom- canticchiano in coro.
-Così non vale, alla vostra prossima esibizione voglio
venire a vedervi.
-Affare fatto- dice Yong Guk.
È pomeriggio, tutti i ragazzi sono nelle loro camere e io
dopo aver finito di sparecchiare mi sono seduta sul divano a pensare.
Più penso, più sto male, so che dovrò
superare questa situazione, che non ci posso fare niente.
Ma vorrei davvero essere morta con loro.
Sto piangendo di nuovo.
So che non dovrei avere questi pensieri, lo so, ma si può
davvero chiamare fortuna il fatto di essere sopravvissuti ad un
incendio mentre tutta la tua famiglia è bruciata davanti ai
tuoi occhi?
Non credo.
Sento una porta aprirsi e di scatto, per non far vedere che sto
piangendo, mi giro dalla parte opposta.
Sento dei passi dirigersi verso la cucina, il rumore di un fazzoletto
che viene strappato e i passi tornare verso di me.
Una persona mi si è seduta a fianco e ora mi sta tendendo il
fazzoletto. Lo prendo, mi soffio il naso e mi giro verso di lui
trovandomi faccia a faccia con…
-Ah, sei tu, Jong Up- per un attimo speravo fosse Yong Guk.
-Sì, sono quel noioso di Jong Up e ti ho portato un
fazzoletto. Visto che non sei soddisfatta, ridammelo!
-Se ci tieni- gli dico, porgendogli il fazzoletto pieno di moccio, lui
lo guarda inorridito.
-No, ok, lascia stare.
Sorrido, ma è un sorriso triste.
-Senti, a proposito, per caso prima ti sei arrabbiato per quello che ti
ho detto?
Attimo di silenzio.
Jong Up sta guardando il vuoto con un'espressione corrucciata.
-No.
-Mmh… sicuro?
-Sì.
-Allora mi fai vedere come cadi?
-No assolutamente no!- dice mentre si gira verso di me
-Perché dovrei?- si alza e se ne va.
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Capitolo 4 *** Palla da bowling. ***
4. Palla da
bowling. (:'D)
Mi sveglio in preda al
panico.
Ho rifatto il sogno della notte scorsa, solo che ora sono da sola in
questa stanza. Tremo. Non riesco a smettere di tremare.
A poco a poco il mio viso si riempie di lacrime.
Jong Up. Voglio andare da Jong Up.
Mi guardo intorno, la stanza è buia.
Cerco di alzarmi piano senza sbattere da nessuna parte.
Mi dirigo verso la porta e la apro piano, anche qui è tutto
buio, fa un po’ paura. Cammino velocemente verso la camera di
Jong Up e busso piano alla porta sussurrando “Jong
Up” per paura di svegliare anche gli altri.
Non si sente niente.
-Jong Up, ti prego, aprimi…
Ancora nessuna risposta.
Mi appoggio alla porta con la schiena, perché non me la
sento di tornare nella mia stanza e ogni tanto continuo a sussurrare
“Jong Up”.
-Insomma, che c’è?- sento provenire da dietro la
porta -non stai zitta!
-Jong Up!
-Sì, Jong Up- dice infastidito -ho provato ad ignorarti ma
continuavi a parlare.
Detto questo apre la porta e io mi alzo in fretta.
Quando vede la mia faccia inzuppata di lacrime, la sua espressione si
trasforma da scocciata a… preoccupata?
-Che hai?- dice lasciandomi entrare in stanza.
-Ho fatto un brutto sogno… lo stesso della scorsa volta.
-Ah…- dice a disagio sedendosi sul letto e facendomi segno
di sedermi.
-Sul comodino c’è un pacchetto di fazzoletti.
Prendo i fazzoletti e mi asciugo la faccia.
Lui fa qualcosa che proprio non mi aspettavo. Mette una mano sulla mia
spalla e mi stringe a sé.
-Va tutto bene, era solo un sogno.
Credo che si sia reso conto del gesto che ha fatto perché
ora ha levato la mano in modo maldestro e si è disteso al
bordo del letto.
Io mi giro e lo guardo. Mi viene ancora da piangere.
Lui lo nota e si gira dandomi le spalle: -Aigoo, dormi qui se vuoi.
Che?? Questa me l’aspettavo ancora meno. Vabbè,
nella mia stanza non ci torno.
-O…ok, se non ti do fastidio…
-Tanto so che non te ne vai e io voglio dormire.
-Va bene- dico sdraiandomi verso di lui.
-Quindi, buonanotte.
-Buonanotte- dico anche io e istintivamente lo abbraccio. Lui si
irrigidisce ma dopo un po’ torna rilassato.
È mattina, apro piano gli occhi e metto a fuoco
ciò che ho davanti. Il mio braccio è ancora su
Jong Up. Però ora anche quello di Jong Up è su di
me.
Alzo lo sguardo e… mi ritrovo la faccia di Jong Up ad appena
10 centimetri dalla mia. Richiudo gli occhi e torno a sonnecchiare.
No, aspetta un’attimo…
Riapro gli occhi di scatto e penso alla situazione, cerco pian piano di
allontanarmi dalla sua faccia.
Piano piano… piano piano...
Eh? Sto scivolando all’indietro e in men che non si dica mi
ritrovo a terra accompagnata dal rumore della mia caduta, come una
palla da bowling che cade sul pavimento.
Jong Up si alza di scatto.
-Che succede?
-Credo di essere caduta.
-Come hai fatto?
-Mi stavo allontanando da…- inizio a dire ancora confusa,
per poi correggermi -Non lo so! Assolutamente, non lo so!
Vabbè, grazie dell’ospitalità, ora me
ne torno in camera mia.
-Grazie un corno!- dice lui rigirandosi dall’altra parte.
Quando entro in cucina per la colazione, sono già tutti
seduti in tavola, tranne Jong Up che è uscito dalla sua
stanza poco dopo di me.
Tutti mi guardano e sogghignano, tranne Yong Guk che è
l’unico normale e Jong Up che già di prima mattina
sta zitto e pensa solo a fare colazione.
Li guardo senza capire, ora stanno passando il loro sguardo da me a
Jong Up.
Jong Up se ne accorge e alza lo sguardo verso di loro, poi verso di me,
non capisce nemmeno lui e la sua faccia è impassibile, come
la mia.
-Che c’è?- dice.
-Sta mattina abbiamo sentito un tonfo e poi la voce di Maki, poi
abbiamo sentito la porta aprirsi e dei passi.- dice Dae Hyun. Oddio!
-E quindi?- dice Jong Up. Fa il finto tonto o davvero non ha capito
nulla?
-Quindi quando siamo arrivati in cucina io ho chiesto agli altri se
avevano sentito e ci siamo chiesti dove fosse Maki- continua Him Chan.
-Nessuno lo sapeva- dice Zelo infastidito.
-Voi sapete qualcosa?- dice invece Young Jae.
-È caduta dal letto- dice Jong Up come se tutto fosse
normalissimo.
Him Chan lo guarda come se gli avesse appena dato il suo piatto
preferito (?): -E tu come lo sai?
-Non c’è niente da sapere- li interrompo io
infastidita perché Yong Guk sta seguendo la scena curioso.
-Non vorrai dirmi che parli da sola e Jong sa tutto quello che fai!- mi
sfotte Him Chan. Perché non sta mai zitto??
-Probabile.
-Aigoo, Jong Up!- lo riprendo io arrabbiata.
-Non è successo niente, che volete sapere? Stanotte Maki era
triste ed è venuta da me, perché aveva paura,
tutto qui.
-E dove ha dormito scusa?- dice curioso Him Chan.
-Da nessunissima parte- mi affretto a dire prima che Jong Up possa dire
qualcosa -Il caso è chiuso.-
Detto questo continuiamo a fare colazione e poi i membri della band
devo andare a provare, perciò per non farmi rimanere da sola
mi portano con loro.
Siamo in macchina.
È il loro manager che è venuto a prenderci.
-Maki, oggi sentirai Zelo e Guk fare rap- dice Young Jae rompendo il
silenzio.
-Così inizierà ad avere davvero paura di Guk-
dice Him Chan ridendo ed imitando la voce di Guk. Tutti ridono.
-Oddio! La imiti benissimo Him Chan!- dice Zelo.
Ha davvero quella voce quando canta? Credo di avere una faccia
terrorizzata.
Ragazze! Io domani parto e sono fuori 6 giorni, quindi torno il 19! Vedrò di pubblicare subito appena tornata, se non il 19, il 20 :3 Non vedo l'ora u__u grazie a chi recensisce e a chi segue!! ♥
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Capitolo 5 *** Ok, ti piace Maki. ***
5. Ok, ti piace
Maki.
Siamo nella sala prove.
Io sono seduta fuori dalla camera di registrazione, il loro manager
è vicino agli addetti alle registrazioni ed i ragazzi
davanti ai microfoni.
Li posso vedere dai vetri trasparenti.
Oggi devono anche registrare le ultime canzoni dell’album per
cui si sono esercitati da mesi, domani uscirà un nuovo
album, ma non vogliono dirmi il nome.
Sento dire dal direttore: -Ora cantate “what the
hell”, dovete essere pronti per il live di stasera. Poi
provate “power” e di seguito le altre e…
Chae Sun, occupati delle registrazioni.-
Tutti annuiscono e iniziano da “what the hell”. La
voce di Yong Guk riecheggia nell’aria. È profonda,
aggressiva e fa un po’ paura ma… il fatto che
abbia questa voce pur essendo così dolce e gentile, lo fa
sembrare ancora più… figo?
Sì, figo.
Non faccio che guardare lui per tutta la durata delle registrazioni e,
quando arriva il momento di provare le coreografie, faccio la stessa
cosa.
È così carino, così dolce, anche
quando canta e pesta i piedi durante le coreografie.
Ma è ancora più bello quando sorride e scherza
con i suoi compagni. Soprattutto con Zelo e Him Chan, credo sia molto
amico di entrambi.
PoV
Zelo
Aigoo, Maki non ha fatto altro che guardare Guk per tutto il tempo.
Come fa a non notarmi? Sono anche il più alto. La cosa non
mi piace, però accidenti, essere addirittura ignorato in
questo modo mi infastidisce.
Mi dirigo verso Guk: - Ya, Guk, Maki non ha fatto altro che guardare
te!!
-Ti piace Maki?
-Cosa?!
-Ti piace Maki?- ripete lui, gentilmente come sempre.
-Sì ho capito, ma no! Cioè!
Sì… No, volevo dire no!
-Ok, ti piace Maki- ride -Perché non esci? Intendo come
appuntamento.
-E come faccio?- chiedo io confuso. In queste cose sono molto inesperto.
-Chiedile di andare da qualche parte, no?
-Ma non è così facile…
-Ci farai l’abitudine. Dai esercitati con me!
-D…dovrei esercitarmi con te?- dico spiazzato.
-Sì! Dì qualcosa tipo…
“Maki, senti, mi piacerebbe molto se andassimo insieme a
prendere un gelato, stasera”… però
questo dovrai chiederglielo un altro giorno ovviamente dato che siamo
davvero molto occupati oggi! Mentre magari domani, potreste andare in
giro da soli!
-Ya! È un’ottima idea! Ti rigrazio Guk- gli dico
abbracciandolo.
-Su, avanti, dimmelo!
-Ah, sì… uhm… Maki, ti andrebbe di
venire con me a prendere un gelato?
-Sì, beh potrebbe andare…- mi dice prendendomi in
giro con un faccia da “so trattare con le donne”.
PoV
Maki
Stasera, a quanto ho capito ci sarà il live.
Non vedo l’ora di vederlo!! Manca davvero poco e i ragazzi
saliranno sul palco. Io sono dietro le quinte con loro.
Dalle tribune si sentono delle urla, i ragazzi entrano in scena,
è pieno di luci, di colori, la musica è altissima
qui.
È la prima volta che vado ad un live.
Guardo la prima esibizione estasiata dalla loro grinta e poi mi giro
intorno. Sono un po’ stanca di stare in piedi.
-Scusi!!- urlo ad un signore che sta passando, per farmi sentire
–dove posso sedermi??
Lui mi indica una sedia per poi tornare a fare quello che stava facendo.
Io la prendo e la avvicino al palco per vedere il live da dietro le
quinte.
Dopo essere usciti di scena, vanno verso il camerino. Io li seguo
saltellando e continuando a dire -l’esibizione è
stata stupenda!!- ma loro sono troppo stanchi per rispondermi.
Entriamo in camerino, è tutto come nei film. Vado a
curiosare in giro mentre i ragazzi si siedono e si riposano.
Dopo aver finito il mio giro d’ispezione mi rivolgo a loro di
nuovo: -Siete stati bravissimi!
Tutti sorridono e Zelo dice anche un “grazie”. Da
quando sono qui non l’avevo mai sentito ringraziare.
Mezz’ora dopo, siamo tutti in macchina, stasera si va al
ristorante per festeggiare il successo che ha riscosso il live e che
stanno riscuotendo i B.A.P.
Quando scendo dalla macchina mi ritrovo davanti un palazzo enorme.
È in questo tipo di posti che mangiano le
celebrità? Mai visto qualcosa di così grande. Mi
sento ancora più piccola.
Faccio per appoggiarmi a Yong Guk ma lui si sposta più
avanti, forse non mi ha visto. Nel frattempo Zelo mi si avvicina e
dice: -Maki è vicino a me!!-
Uff, volevo stare vicino a Yong Guk.
Non che mi dispiaccia stare vicino a Zelo, anzi, ma per una volta avrei
voluto parlare di più con Yong Guk!
Chiedo scusa per
il capitolo più corto! Ma siccome sono già un
giorno in ritardo, non volevo farvi aspettare troppo! Comunque mi
metterò subito al lavoro col nuovo capitolo così
da potervelo postare al più prestoo! Grazie ancora!
♥
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Capitolo 6 *** Stupido Moon Jong Up. ***
6. Stupido Moon
Jong Up.
Durante la cena, parlano di
persone famose, io non so cosa dire perché non è
il mio “mondo”. Credo che Zelo se ne sia accorto
perché ha iniziato a parlarmi: -Maki, qual è il
tuo rapper preferito?- ci penso un po’ su; non mi ero mai
fatta questa domanda.
Tra tutti i rapper che conosco, il più bravo è
indubbiamente… -TOP! Dei BigBang!
-Ogni volta che lo chiedono, la risposta è TOP…
beh, ammetto che sia bravo! Voglio diventare bravo come lui!- dice poi
si gira verso Yong Guk che sta parlando con gli altri e mi dice: -Beh,
ovviamente lo diventerà anche lui!
-Voi due siete molto bravi, Zelo- appena glielo dico…
arrossisce?
-G…grazie! Senti ti va se dopo la cena facciamo una
passeggiata? Non hai mai visto un posto come questo, vero?
-In effetti è davvero immenso…- vedo Yong Guk
sorridere all’improvviso, ma non ci faccio molto caso, magari
sta parlando di qualcosa con gli altri, io non sto nemmeno ascoltando.
-Bene, allora faremo un giro.- annuisco.
Finita la cena, come promesso, ci stacchiamo dagli altri che stanno
ancora parlando tra loro, Yong Guk sorride di nuovo, sta volta rivolto
verso Zelo e quest’ultimo sorride felice. Non ci capisco un
tubo ma va bene.
Mi guardo intorno, è tutto molto particolare qui dentro,
tutto color rosso e oro, le scale sono dorate e il tappeto rosso con
motivi oro.
Ma… quanto costa mangiare in questo ristorante? Anche la
cena era impeccabile e idem per quanto riguarda il servizio!
Saliamo le scale: -C’è anche un terrazzo, vuoi
vedere la vista?- mi dice Zelo, io annuisco di nuovo, rapita
completamente da quello che vedo.
Arrivati al terrazzo, ci sono ancora tavoli, questo ristorante quante
persone può ospitare? C’è tantissimo
spazio!
Zelo mi porta in un posto dove non ci sono tavoli per cenare ma solo
sedie con tavolini e si avvicina al parapetto del terrazzo: -Guarda!
Davanti ai miei occhi vedo l’intera città,
è pieno di luci, di macchine… Zelo mi passa una
mano davanti alla faccia: -Ci sei?
-S…sì! Scusa, mi ero incantata!
-Ahahah, ok, perché era da un po’ che non dicevi
nulla, mi sono spaventato! Credevo avessi perso la voce!
Io sorrido e continuo a guardare il panorama.
-Senti… Maki… non è che domani ti
andrebbe di uscire? Di andare a prendere un gelato…
-Sì! Certo! Tutti insieme!- gli dico entusiasta
dell’idea. Lui mi guarda sorridendo imbarazzato: -No, io
intendevo… noi due, da soli- oddio! Ma è un
appuntamento? Nooo, non credo, sicuramente è
perché gli sto simpatica e vuole stare un po’ con
me.
-È per caso un no?- mi continua a dire.
-No! Cioè… certo, certo che andiamo a prendere un
gelato! Perché no??-
-Ah, ok- dice lui facendo un sospiro di sollievo e ridendo nervoso, che
strano, non l’avevo mai visto così -dai, torniamo
dagli altri- dice poi, e mi prende per mano camminando verso
l’interno.
Zelo è un ragazzo molto alto per la sua età,
è il più alto del gruppo, pur essendo il
più piccolo. Ad occhio e croce direi che è alto
circa un metro e ottanta.
Quando cammina i riccioli dei suoi capelli si muovono, che cosa strana.
Sorrido, è un bravo ragazzo, è buffo ed
è simpatico.
È mattina, sta notte ho sudato molto, non so
perché, ma ora ho bisogno di fare una doccia fredda. Mi alzo
dal letto e prendo l’occorrente per fare la doccia ed esco
dalla mia camera in punta di piedi facendo attenzione a non svegliare
gli altri, è ancora presto. Comunque è
lunedì, quindi oggi tornerò a scuola. La scuola
coreana è molto dura, si sta per 9 ore a scuola.
Fortunatamente io sono molto brava e veloce nel fare i compiti, in
questo modo quando torno a casa non devo fare nulla. Inoltre, apprendo
velocemente ed ho una buonissima memoria, quindi studio relativamente
poco.
Entro in bagno piano e inizio a farmi la doccia cantando una canzone
che hanno cantato ieri al live i ragazzi, però non ricordo
il titolo. Ad un certo punto sento un rumore strano. Mi blocco.
Sento la porta aprirsi lentamente e vedo una sagoma.
Oddio, non dev’essersi accorto che c’ero io in
bagno… ma chi è?
Scosto la tendina della doccia e guardo vero la persona che ormai
è a due passi da me e non ha più la maglietta
addosso e si sta togliendo i pantaloni… oddio…
è: -Jong Up! Cosa ci fai qui??
Lui guarda verso di me mezzo addormentato, ancora non si è
accorto della situazione. Poi spalanca gli occhi, riprende dei vestiti
che aveva poggiato sulla lavatrice appena entrato, li mette davanti
alla faccia, sussurra uno “scusa, non ti ho
sentito”. Finisce il tutto girandosi imbarazzato,
dirigendosi verso la porta e sbattendo contro il lavandino. Cerca la
maniglia, apre la porta e se ne va.
Quando esco dal bagno lo trovo seduto in salotto. Mi vede, si alza di
scatto e si dirige verso il bagno con ancora tutte le cose in mano.
Quando mi passa a fianco, sussurra di nuovo “scusa”
imbarazzato e poi entra veloce in bagno.
Non lo avevo mai visto imbarazzato.
Vado e torno da scuola a piedi. La giornata è stata pesante,
erano 3 giorni che non andavo a scuola e riprendere così mi
ha stancato molto. Tutte le mie compagne (è una scuola
femminile) mi hanno fatto un sacco di domande e io non ho potuto dire
nulla su dove mi trovo. È stato un po’ straziante.
Non ho potuto dire nulla nemmeno ad una mia cara amica
perché ho promesso a Yong Guk di stare zitta.
In più, mi hanno chiesto tutti dei miei genitori,
è stato orribile. Ogni volta mi venivano le lacrime, mi
sentivo debole. Poi ripensavo all’abbraccio di Yong Guk, al
sorriso dei ragazzi, e mi sentivo un po’ meglio.
Secondo i professori è stato un po’ presto per
tornare a scuola, ma io non volevo perdere altri giorni,
perché il mio rendimento non calasse. La mia amica mi ha
dato gli appunti delle lezioni, così potrò
ricopiarli e imparare le cose. Li ho letti, non sono difficili da
imparare, farò presto.
Sono entrata in casa. I ragazzi sono tutti seduti sul divano.
-Com’è andata?- chiede Yong Guk. Jong Up non mi
guarda nemmeno, sicuramente è ancora imbarazzato. Gli altri
invece mi sorridono tutti, soprattutto Zelo.
-Bene, bene, tra quanto si mangia? Ho molta fame.
-Tranquilla, non manca molto alla cena- dice Dae Hyun.
-Hai cucinato tu?
-No, ho ordinato le pizze.- dice Young Jae prima che Dae Hyun possa
dire qualcosa.
Tutti scoppiano a ridere, io compresa.
Dopo aver mangiato, tutti guardano me e Zelo come se sapessero
già che dobbiamo uscire. Anzi, credo proprio che lo
sappiano.
Sorridono come ebeti drogati.
L’unico imbronciato pare Jong Up.
-Che hai Jong Up?- gli chiedo io, perché non ne posso
più, è tutto il tempo che mi evita o fa il muso.
-Niente, perché?- dice scontroso, si alza e va in camera sua.
Tutto si guardano e si chiedono cosa sia successo, ma sinceramente non
mi va di dare spiegazioni, la cosa è fin troppo imbarazzante.
Comunque, ancora non capisco perché è arrabbiato,
dovrei essere io quella arrabbiata.
Stupido Moon Jong Up.
Vabbè, prendo un giacchetto e Zelo anche, però
lui prende anche degli occhiali e una sciarpa per coprirsi e non farsi
riconoscere.
Usciamo di casa.
Ok, come sto andando??
Mi sto diventendo molto a scrivere questa storia. Secondo voi, con chi
finirà Maki? Beh, io lo so già. Ma non ve lo
dico. Non so se la cosa è ovvia o meno. Ringrazio le 5
persone che hanno messo la storia tra le seguite e una tra le
ricordate. Grazie a chi recensisce e grazie a chi semplicemente legge.
Mi rendete molto felice! ♥
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Capitolo 7 *** Cattive notizie. ***
7. Cattive notizie.
Dopo aver camminato per una
decina di minuti mentre parlavamo del più e del meno, siamo
arrivati davanti ad una gelateria. È pieno di gusti diversi.
-Tu cosa prenderai?- mi chiede Zelo, con gli occhi lucenti davanti a
tutti quei giusti.
-Mmh- inizio avvicinandomi per guardarli meglio -Pistacchio, melone
e… mango!- anche lui sta guardando i gusti e sta pensando a
cosa prendere -Non ho mai assaggiato il mango…
com’è?-
-È buonissimo! È dolce!
-Ok, allora io prenderò… panna, limone e mango!
-Non ho mai assaggiato quello al limone!
-Come no?! È comunissimo come gusto!!
-Boh, ho sempre preso gli altri…
-Allora te lo farò assaggiare! Tu in cambio mi farai
assaggiare quello al melone.
Dopo aver preso il gelato ci sediamo su delle panchine. Ci hanno dato
anche dei cucchiaini, così sarà più
facile provare il gelato di Zelo.
Zelo toglie il cucchiaino dal suo e mi avvicina il gelato -Su, prendine
un po’, prima che si squagli- mi dice.
Io ne prendo un po’ e poi avvicino il mio gelato a lui e lui
prova il melone.
-Non è giusto! È migliore il melone- dice lui
scherzando.
-A me piace anche il limone…
-Vabbè, la prossima volta lo prenderò anche io!
Comunque anche il mango è buono.- annuisco e continuo a
mangiare il mio gelato tranquillamente.
Lo sento ridere.
Mi giro e lo guardo con un sopracciglio alzato -Che
c’è?-
-Sei completamente sporca!- dice avvicinandosi a me così
tanto che i nostri nasi sono a 5 cm l’uno
dall’altro.
-Il gelato è arrivato sino al naso- dice ancora ridendo. Poi
si ferma e mi guarda in modo strano, non riesco a decifrare la sua
espressione.
Mi incanto sull’espressione di Zelo.
Tutto ad un tratto mi viene in mente Jong Up.
Torno in me, prendo il fazzolettino del gelato e mi pulisco la faccia:
-Ora sono pulita!- dico e continuo a gustarmi il gelato.
Adesso sta sbuffando!
-Che c’è?- dico girandomi verso di lui.
-Nulla.- dice lui in tono freddo, un’altra espressione di
Zelo?
-Va bene- torno al gelato.
-Ti piace Guk, vero?- appena sento queste parole mi paralizzo.
Perché questa domanda?
-Cioè?
-Lo guardi sempre! E prima stavi pensando a lui, quando mi sono
avvicinato, non è così?- pensando a Yong Guk? Io
stavo pensando… a Jong Up… oddio, beh,
sarà stato un caso.
-Non stavo pensando a nessuno, mi sono semplicemente pulita la
bocca…- sbuffa ancora e si gira dall’altra parte.
Dopo 5 minuti si gira di nuovo verso di me e torna normale come prima,
inizia a parlare normalmente e non tocca più
l’argomento “Yong Guk”.
Non riesco a capirlo proprio… beh, meglio, non volevo
parlarne.
Tornata a casa, vado in camera a prendere i vestiti e le cose per
cambiarmi e mi dirigo verso il bagno per sciacquarmi. Entro in bagno e
mentre mi sciacquo la faccia e mi lavo i denti, penso a quello che
è successo prima. Ho pensato a Jong Up e non a Yong
Guk… ma perché avrei dovuto pensare a Yong Guk?
Non ho capito il senso della frase di Zelo.
Sento la porta del bagno aprirsi di nuovo senza preavviso. Questo
è sicuramente Jong Up, non gli hanno insegnato a bussare?
Mi guarda sorpreso: -Ancora tu?- dice in modo scherzoso. Poi mi guarda
meglio, vede la mia faccia pensierosa e la sua espressione cambia in
una preoccupata.
-C’è qualcosa che non va?
-Nono, nulla di che!- dico io sorridendo.
-Va bene, come ti pare- dice lui tornando lo scorbutico di sempre.
-Io esco dal bagno- gli dico -Buonanotte Jong Up-
-Buonanotte anche a te.
La mattina seguente entro di nuovo in bagno, mi faccio la doccia e mi
vesto, poi sento di nuovo la porta aprirsi all’improvviso.
-Ma ti hanno insegnato a bussare?!- chiedo ormai infastidita dal suo
continuo entrare all’improvviso.
-Pare che questo sia il nostro punto d’incontro privato- dice
ridicolizzando la situazione e guardandomi.
Si avvicina a me e mi guarda ancora.
-Come va oggi?
-Eh?- sono molto sorpresa da questa domanda.
-Ti ho chiesto come va…
-Bene, grazie!- dico sorridendo allegra.
Lui sorride e poi aggiunge: -Chi te lo ha chiesto?- ridendo.
-Tu!!
-No, hai capito sicuramente male.
-Va bene…- dico io prendendolo in giro.
-YA! Non prendermi in giro.
-Va bene, Jong Up. Va bene!- continuo uscendo dal bagno ridendo come
una stupida.
A colazione è imbronciato come al solito e non parla, tutti
si chiedono cosa abbia, io mi limito a fare spallucce e appena finisco
la colazione esco di casa augurando a tutti buona giornata e buon lavoro.
È sera, sto tornando da scuola e mi guardo in giro. Guardo
la casa dove sto vivendo. È molto bella. Guardo il
giardino…
Quelli sono i B.A.P! Sono tornati anche loro adesso! Guardo in giro che
non ci sia nessuno e corro verso di loro.
-Ciao!
-Ciao Maki- mi dice Yong Guk sorridendo. Ma non è il suo
solito sorriso, è spento.
-Che succede?
-Entra, ti spieghiamo- dice Him Chan. Tutti sembrano tristi.
Entrati in casa Him Chan mette a riscaldare del ramen già
pronto e poi lo porta in tavola per ognuno di noi.
-Allora, che c’è?- dico io curiosa.
Tutti si girano verso di me e Yong Guk dopo un respiro profondo mi
comunica qualcosa che mi taglia il respiro.
-Maki, c’è il rischio che tu debba andartene da
qui.
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Capitolo 8 *** Messaggi. ***
8. Messaggi.
“Maki,
c’è il rischio che tu debba andartene da
qui.”
Queste parole mi rimbombano per la testa per almeno un minuto mentre
fisso Yong Guk.
-Cosa?! P…perché?
-Ti ricordi che il nostro manager doveva chiedere il permesso di
tenerti? Beh, ci hanno detto che andava bene ma che dovevamo lasciare
il numero di telefono in caso qualche tuo parente si facesse vivo. Noi
non ti abbiamo detto nulla per non metterti pressione ma…
-Ma…?- chiedo io col fiato sospeso.
-Ma poco prima che tornassimo, una donna ha chiamato il nostro manager,
dicendo di essere la tua zia paterna. E che voleva prenderti con se.
Noi ovviamente non possiamo dire di no, però forse
c’è la possibilità di tenerti: siccome
siamo celebrità, abbiamo sicuramente più soldi di
tua zia, o almeno così si spera… beh, poi ti
faremo sapere. A meno che tu non voglia rimanere con tua zia!
-M…mia zia paterna? Come si chiama? Ne ho due…
-Rhee Soo Min, mi ha detto il manager.
Spalanco gli occhi, sono inorridita. Come ha potuto mia zia chiedere di
me? Lei che non si è mai curata di me, che mi ha sempre
detto le peggiori cose. Che diceva che non studiavo abbastanza, che ero
una buona a nulla e che se fossi stata sua figlia non sarei stata
educata in quel modo? Mi metto a piangere con le mani sulla faccia.
-Che c’è che non va?!- chiede Zelo spaventato
dalla mia reazione.
-I…io non vado d’accordo con mia zia. Lei mi odia
e questo odio è reciproco.
-E allora per quale motivo avrebbe chiesto di te?- domanda Young Jae.
-Perché mi odia! Ha sempre detto che voleva educarmi in modo
diverso da… da come sono stata educata, lei vuole rovinarmi
la vita!
Tutti mi guardano preoccupati per la mia reazione.
-Va bene- dice Him Chan -faremo di tutto per farti tornare qui, ma da
domani dovrai andare a stare da tua zia finché non otterremo
il permesso di farti stare qui.
-Otterrete il permesso vero?- chiedo io con un filo di voce.
-Promesso- mi dice Yong Guk sorridente, con un sorriso un po’
meno forzato di prima, ma sempre triste.
PoV Jong Up
È notte e sono in camera, prima abbiamo dato i nostri numeri
di telefono a Maki, e lei ci ha dato il suo, in questo modo potremo
inviarci messaggi anche da lontani.
Non riesco a dormire.
Quella ragazza, è entrata nella mia vita da… da
quanto? 5 giorni? E se non fosse qui, già mi sentirei un
po’ più triste. È divertente
incontrarla nel bagno, tenerle il muso e vedere che ti chiede
“sei arrabbiato?”.
Vado in terrazzo e prendo una boccata d’aria.
Mi giro intorno.
Il terrazzo è collegato a TUTTE le stanze, quindi se ora io
andassi nella stanza di Maki, nessuno se ne accorgerebbe.
Lei compresa.
Prima di tornare a casa, con una scusa sono andato in giro da solo. Ho
cercato dei porta-cellulare. SOLO perché non vorrei che Maki
si scordasse di NOI.
Beh, comunque non glielo darei mai di persona, quindi ora se andassi
nella sua stanza, lo mettessi al suo cellulare e tornassi, nessuno
sospetterebbe mai di me.
Mi dirigo verso la sua stanza.
Aigoo. La porta finestra della sua stanza è chiusa! Come
faccio? Se la apro farà rumore?
Provo ad aprire lentamente la porta finestra e per fortuna non fa alcun
rumore.
Bene.
Guardo la stanza.
Dove può essere il cellulare?
Non ci metto molto a trovarlo, è proprio sul comodino. Lo
prendo e metto il porta-cellulare. Il ciondolo è un
quadrifoglio. L’ho preso perché il verde
è il mio colore preferito ed era il più carino.
Pur non essendo un regalo per me, deve piacermi, no?
Guardo verso Maki: -Questo ti piacerà sicuramente!- sussurro.
...
Com’è carina quando dorme…
Mi avvicino e le accarezzo una guancia.
-Mmh…- oddio! Levo la mano dalla sua faccia. Chiudo gli
occhi per paura che si svegli.
Li riapro piano, che sollievo, è ancora lì
addormentata.
Forse è meglio se me ne vado.
PoV Maki
È mattina.
Mi sveglio con una strana sensazione addosso. Non so
cos’è…
Ieri ho dovuto preparare le mie poche cose in una borsa così
da poterle portare con me. Non voglio andarmene.
Quando tornerò da scuola, non sarò qui,
sarò a casa della zia.
Sicuramente mi verrà a prendere fuori da scuola
perché dice che i ragazzi dopo la scuola devono subito
dormire.
Entro in bagno per lavarmi la faccia e farmi la doccia.
Come al solito, la porta si apre all’improvviso.
Per fortuna ho già finito di farmi la doccia e mi sto
lavando i denti.
Anche lui ha lo spazzolino in mano, quindi li lava con me.
-Questa, per ora, è l’ultima volta che ci
incontriamo in bagno… vero?- farfuglia con lo spazzolino in
bocca.
Annuisco.
-Beh, allora… ciao…- mi dice
-Aspetterò che tu abbia finito, tanto oggi rimaniamo a casa
di mattina.
Sta per uscire dal bagno…
-Aspetta!- gli dico.
-Sì?- si gira verso di me con aria speranzosa. Speranzosa di
cosa non so.
-Grazie per tutto…
Sorride e si gira di nuovo.
-Di nulla- apre la porta e se ne va.
Sono così triste.
L’unica cosa che posso fare, ora, è sperare.
Mi esce una lacrima.
Come sospettavo, mia zia è venuta a prendermi fuori dalla
scuola.
-Ciao mia cara Maki, da quanto tempo che non ci vedevamo!- dice con un
sorriso falsissimo stampato in faccia.
-Ciao ajumma*- dico io usando il suo stesso tono.
-Com’è andata a scuola?
-Tutto bene- dico chiudendo la portiera della macchina.
-Appena torni a casa non voglio sentire storie come facevi dai tuoi
genitori- la parola “genitori” mi da una fitta al
cuore e gli occhi mi si inumidiscono, ma davanti alla zia non voglio
piangere -niente televisione, vai direttamente a letto.
-Va bene, ajumma.
-Ti ho preparato la stanza di tuo cugino Sang Soo, dato che lui non
vive più a casa con me. Si è fatto una famiglia.
E poi presto andrà al militare. Prego per lui già
da ora!
Ormai non la ascolto più e rispondo con
“mmh”, “sì” o
“no”.
Sono nella camera che mi ha preparato mia zia.
È ben pulita, perché lei è una maniaca
dell’ordine. Metto sul comodino i CD che mi hanno regalato i
B.A.P e il cellulare…
Oh, cos’è?
Non me n’ero accorta. C’è un
porta-cellulare attaccato al mio cellulare.
Come ho fatto a non accorgermene?
Chi può avermelo regalato? È verde, che bel
colore. Mi ricorda Jong Up…
Sento il cellulare vibrare.
Una volta, due… tre, quattro, cinque… sei volte?!
Chi accidenti è?
Guardo il display.
Sono i B.A.P!
Il primo è di Yong Guk: “Ciao Maki, come va? Spero
tutto bene, oggi non abbiamo avuto tempo, ma il nostro manager sta
già preparando un discorso a suo favore per convincere i
servizi sociali ad affidarti a noi, cioè, a lui.
Buonanotte!! ^^”
Poi c’è Him Chan: “Ya! Maki! Non
dimenticarti di noi e ascolta il nostro CD!!”
Dae Hyun: “Aigoo, che noia senza di te e i tuoi
onigiri.”
Young Jae: “Buonanotte Maki, ci vediamo presto.”
Zelo: “Maki! Ci manchi già! Non vedo
l’ora che torni, così possiamo parlare ancora e
uscire di nuovo!”
L’ultimo è di Jong Up: “Maki, quando sta
sera sono entrato in bagno era un po’ vuoto, la tua mancanza
si sente persino lì. Ahahahah, quando torni ad
occuparlo?” sorrido a quest’ultimo messaggio in
particolare e rispondo a tutti con “Grazie, sto bene.
Ascolterò il CD e quando torno vi preparerò tanti
onigiri”.
Non scrivo del fatto del bagno perché ovviamente
è una cosa tra me e lui.
*Ajumma: zia/ zietta!
Spero che il capitolo vi
piaccia *^*~
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Capitolo 9 *** Impossibile. ***
9. Impossibile.
È passata una
settimana da quando sono a casa di mia zia Soo Min.
Ogni sera guardo la TV in camera, vedo i programmi dove ci sono i
B.A.P, sono tutti così sorridenti. Jong Up, quando
è con gli altri è molto solare. Davanti al
pubblico, col microfono in mano, è timido…
mentre, con me, è sgorbutico. Accidenti!
Tutti i giorni ho ricevuto messaggi dai B.A.P, ma oggi ne ho ricevuto
solo uno da Jong Up dove mi chiedeva a che ora avessi la pausa a scuola
e dove diceva che tutti i membri mi salutavano.
È l’ora di pranzo a scuola ed abbiamo una pausa,
mi siedo da sola in cortile perché oggi non
c’è la mia amica e non mi va di stare con le
altre, che fanno sempre commenti sgradevoli sulla famiglia. In
più parlano dei B.A.P, quindi se stessi con loro, potrei
dire cose che farebbero capire che li conosco.
Sento il cellulare vibrare.
È Yong Guk!
Rispondo: -Yong…- lui mi blocca in fretta –Maki!
Non dire il mio nome!
-Ah, già! Comunque come state? Finalmente ti sento a voce!
-Sì stiamo bene. Comunque, c’è una cosa
importante che devo dirti ora.
-Dimmi!!- dico sperando che si tratti del fatto di tornare a vivere da
loro.
-Quando possiamo vederci di persona? Dobbiamo parlarne faccia a faccia,
parlerai col nostro manager anche, così ti
spiegherà tutto.- la mia faccia si rattrista.
-Non ne ho idea. Quell’arpia mi viene a prendere tutte le
sere e mi porta a scuola tutte le mattine.
-Ma è così fastidiosa?- sento la voce di Zelo
sotto.
-Sì lo è… non mi fa fare nulla! Mi
mancate tanto… quando ero con voi ero meno triste- dico io
con la voce spezzata in gola.
-Maki… non fare così… siamo tristi
anche noi…
-S…scusa, non volevo iniziare a piangere! Ora mi riprendo-
dico facendo un respiro profondo.
-Comunque, visto che non sappiamo come vederci…
-Il manager potrebbe parlare con la zia di Maki- questa volta a parlare
è stato Young Jae.
-Vero!- dice Yong Guk –Bene, allora sta sera
all’uscita da scuola il nostro manager chiederà a
tua zia se puoi restare un attimo con lui. Tu fai finta di essere in
buoni rapporti con lui, non ha detto a tua zia che in realtà
vivi con noi.
-Sì, ha fatto bene. Mi avrebbe detto chissà cosa
e avrebbe detto che una ragazzina non può stare nella stessa
casa di 6 ragazzi.
-Ahahah, beh, in parte ha ragione…- dice Him Chan.
-Zitto, Maki deve stare con noi!- dice invece Zelo.
Rido, sono così contenta di sentirli…
-Che fate?
-Siamo ad un servizio fotografico… infatti ora devo chiudere
la chiamata, scusa! A sta sera Maki!
-Va bene, ciao ciao.
È sera. Mia zia, fortunatamente, ha concesso al manager
un’ora per parlare con me. Io ho ringraziato mia zia in modo
che non avesse nulla da ridire e sono entrata nella macchina.
-Dove sono i B.A.P?- chiedo al manager impaziente di rivederli.
-Sono tutti a casa che ti aspettano.
-Ah!
Quando scendo dalla macchina corro in fretta verso la porta e la apro
senza nemmeno bussare, da quanto ci ero abituata.
Tutti saltano in piedi e vengono verso di me urlando
“Makiii”; anche quello sgobutico di Jong Up.
Yong Guk viene verso di me e mi accarezza la testa spettinandomi i
capelli, mentre li risistemo, Zelo mi salta addosso e mi abbraccia
forte.
Jong Up dietro di lui stava venendo verso di me ma, sorpreso da questo
gesto, si ferma gli altri vengono verso di me e mi ciancicano la faccia.
-Ragazzi, abbiamo solo un’ora. Parliamo prima delle cose
serie.
-Sì, mi dica.
-Dunque, l’unico modo perché tu possa stare con
noi, è l’approvazione di tua zia. Ma lei ha
chiesto di tenerti con sé. Quindi, non so come faremo a
convincerla.
Io ascolto attentamente e annuisco.
-Quando torneremo da lei, le chiederò se può
darmi il permesso di tenerti. Non so cosa dirà, comunque in
caso fosse un no, dovremmo lasciar perdere.
-No! Come lasciar perdere?- urla Zelo in preda al panico.
-Beh, non si può fare altro…
-No, Maki! In caso dica di no devi fare qualcosa!!
-Non metterla sotto pressione, Zelo!- dice Yong Guk.
-Comunque- continua il manager –proviamoci e vediamo.
Dopo aver passato un’ora in compagnia dei B.A.P cantando le
loro cazoni (che ormai so a memoria) e scherzando come quando vivevo
lì, il manager mi ha riportato a casa di mia zia.
-Signora Rhee- inizia il manager –la mia famiglia, si
è molto affezionata a Maki. Mia figlia, di qualche anno
più piccola di lei, la considera ormai una sorella maggiore
e mia moglie una figlia. Lei si trova molto bene con noi- dice
mettendomi una mano sulla spalla per rendere meglio la situazione, per
quanto finta essa sia.
-Sì?- dice mia zia con il suo solito sorriso falso.
-Beh, ci chiedevamo se potesse stare con noi, invece che qui. Non le
faremo mancare nulla!- mia zia guarda il manager continuando a
sorridere e stando in silenzio.
Poi prende fiato come se dovesse parlare allungo.
-Non lo so, anche io voglio molto bene a mia nipote…- dice
con una voce finta, finta come la parrucca bionda che porta in testa.
-Ci pensi, la prego.
-Va bene, ci penserò- dice lei continuando ad utilizzare la
stessa voce e lo stesso sorriso.
Quando il manager se ne va, entriamo in casa e lei sbatte la porta. Io
mi giro spaventata.
-Maki, tesoro, preferisci vivere in quella casa?
Io guardo atterra e sussurro un “Sì”
silenzioso, perché lei non mi senta.
-Beh, è impossibile! Sono certa che tuo padre avrebbe voluto
che stessi con me!- stringo i denti, non deve nemmeno nominare mio
padre. Sicuramente mio padre avrebbe voluto che io stessi bene. E con
mia zia non sto bene.
-Ma zia…
-Impossibile. Levatelo dalla testa.
Ciao a tutte. Le cose di
fanno difficili! Sia per me che per Maki. Ahaha! Perché?
Beh, lei ha una zia fastidiosissima, che non vuole farla tornare dai
B.A.P, io non me ne intendo di pratiche legali e sto inventando
ahahahahah! Spero di non uscire troppo dalla realtà e spero,
come al solito che il capitolo vi piaccia. La cosa che mi piace di
più è mettere gif all'inizio del capitolo ahaha!
Sono così carine *-*
... Avete sentito la nuova canzone dei B.A.P?! Crash *-* Comunque
cavolo, dovrebbero dare più spazio alla voce di Jong Up! T_T
Anche se lui è più che altro dancer! xD
Ringrazio tantissimo per le recensioni, le visite e chi mette la storia
tra le seguite, preferite o ricordate, vi amo! *^*~
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Capitolo 10 *** La finta ribelle. ***
10. La finta
ribelle.
È Sabato
pomeriggio, niente scuola. Sono seduta sul letto con le cuffie che
ascolto gli SHINee.
Negli ultimi 2 giorni, da quando mia zia ha detto che è
impossibile che io torni a “vivere col manager”,
non ho fatto altro che piangere.
Sì, è vero, i B.A.P sono praticamente degli
sconosciuti per me. Sono stata con loro giusto 5 giorni.
Ma… in quei 5 giorni, sono stata davvero bene. Per quanto io
senta ancora la mancanza della mia famiglia. Quando stavo con loro non
ci pensavo, mi facevano sorridere.
Invece, mia zia, non fa altro che ricordarmelo e io cerco sempre di non
battere ciglio. È davvero dura. Per questo finisco tutte le
notti in lacrime.
…devo fare qualcosa.
Non voglio continuare a vivere con mia zia. Né ora,
né mai.
Lei è stata tradita da mio zio, il quale, a parer mio ha
fatto bene. Cioè, in realtà non ricordo come
fosse prima che mio zio la lasciasse, dato che è stato
quando avevo all’incirca 5 anni. Comunque, hanno un figlio e
una figlia. Il figlio, Sang Soo, è al militare e la figlia,
Min A, ha 3 anni più di me e ci odiamo. In più il
nome suona come quello occidentale, Mina, e lei se ne vanta sempre
dicendo che è perché il padre ha fatto tanti
viaggi in occidente.
Mia zia però lei l’adora. Non fa altro che dire
quanto sia perfetta e brava, al mio contrario.
È scorbutica con tutti tranne che con lei e mio zio. Quando
lui viene a fare visita alla figlia, mia zia lo
“allecchina” tantissimo, spera ancora che tornino
insieme.
Ho parlato con mio zio, perché se proprio dovessi scegliere,
preferirei stare con lui. È molto gentile. Putroppo
però lui non può prendermi con sé, per
via dei viaggi e non avrebbe tempo e spazio a casa sua.
Comunque…
Tornando a pensare a mia cugina, Min A... mi è venuta una
grandissima idea.
Salto giù dal letto di scatto e apro piano la porta della
camera.
Mi giro intorno.
Bene, a quanto pare mia zia è ancora fuori a fare
“shopping” con le sue presunte amiche.
Entro in salotto, dov’è Min A?
Sicuramente è in camera sua…
Altra idea: preparo del tè e la chiamo per berlo insieme.
Detto fatto, siamo in salotto a prendere il tè.
-Min A… tu mi odi, e quest’odio è
reciproco- inizio a dire.
-E quindi?- mi interrompe lei, con una faccia che dice
“bambinetta, che vuoi da me?”.
-E quindi, lasciami finire- dico io in tono calmo ma molto nervosa
dentro di me -non vuoi che io rimanga in questa casa, o sbaglio?- le
domando guardandola in faccia con un sorriso soddisfatto.
-Sì, esatto. Non voglio! Sei d’intralcio e per
colpa tua mia madre si rovina la salute urlandoti dietro.
Sorrido.
-Bene, che ne dici se mi faccio buttare fuori?
-Ottima idea, idiota!
-Smettila di chiamarmi idiota.
-Ok, idiota. Comunque. Come pensi di fare? Se ci riuscissi, magari
potrei anche volerti un po’ di bene.
-Allora, stavo pensando di combinare guai, non ubbidire e saltare la
scuola per due volte. Tanto, non ho problemi con lo studio, a
differenza tua che sei stata bocciata 3 volte.
-TSK. Almeno io ho una vita sociale più attiva della tua.
-Non è colpa mia se la tua cara mammina non vuole che io
esca dopo la scuola!!
-Vabbè, pensi di riuscire a convincere così mia
madre?
-Non lo so. È qui che arriva la tua parte.
-Cosa dovrei fare?
-Devi far finta che io ti abbia rotto qualcosa mentre pulivo la tua
stanza. Ma questo accadrà come ultima cosa. Sappiamo bene
entrambe quanto tua madre mi detesti e quanto invece adori te. Se
faccio qualcosa a te, non ne potrà più.
-Bene. Sia chiaro, idiota: non lo faccio per farti un favore.
È solo che non ti voglio tra i piedi.
-Ovvio. Affare fatto- dico allungando la mano verso di lei.
Lei guarda prima la mia mano, poi me. Poi di nuovo la mano schifata e
decide di stringerla. Mai l’avesse fatto. La sta toccando
come se fosse piena di germi e quant’altro.
-Cosa intendi fare adesso?- mi chiede curiosa.
Io mi alzo.
-Beh, tanto per cominciare- dico versando altro tè nella mia
tazza e poi buttandolo sul tavolo e sul pavimento -direi che questo
è un buon inizio.
Lei si mette a ridere -Ahahah! Sembri una bambina che fa i capricci.
-È questo quello che pensa di me, tanto.- dico io sorridendo
ancor più soddisfatta.
-Dai, ti aiuto- dice lei aprendo una mensola e buttando a terra dei
crackers.
-Schiacciali, l’effetto è migliore- dico ridendo.
Oddio, non avrei mai pensato di dover fingere di essere una bambina
capricciosa. È alquanto riluttante, però
è divertente questa messa inscena. Inoltre, è la
prima volta che mi diverto con mia cugina.
Dopo aver schiacciato i crackers, Min A è andata a sbattere
le ciabatte, “non voglio essere incriminata” ha
detto.
Siamo tornate entrambe nelle nostre camere e io ho aspettato
pazientemente l’arrivo di mia zia.
Quello che speravo, non ha tardato ad arrivare, infatti meno di
un’ora dopo…
-RHEE MAKIIIII- sento urlare. Sento la porta sbattere forte.
-Sì, ajumma?-
-VIENI IMMEDIATAMENTE QUI. VOGLIO SPIEGAZIONI- dice ancora
più arrabbiata.
-Certo- dico io con lo stesso tono falsamente gentile che è
solita usare davanti agli altri e mi dirigo verso il salotto.
-Cos’è questa roba?- chiede lei, rispondendomi con
il mio stesso tono.
-Non mi andava di pulire.
-Cosa?? Signorinella. Non so cosa tu facessi a casa tua, ma questo
è veramente inammissibile.
-Impossibile, inammissibile. Insomma. Che noia.- dico io con tono
sempre più strafottente. Forse dovrei fare
l’attrice, penso, infondo mi è sempre piaciuto.
-Pulisci.
-Impossibile- dico facendole in verso.
-Come osi!
-Come oso? Ahahah, divertente. Devo stare in questa stupida casa dove
non voglio assolutamente stare e ora… mi stai chiedendo di
fare quello che dici tu? Divertente, ajumma cara- concludo io
girandomi, andando in camera mia e chiudendo la porta a chiave.
Per mezz’ora ha continuato a battere forte i pugni sulla
porta della mia stanza urlando cose come “Maki, brutta
piccola insolente” oppure “Pulisci
immediatamente”. Alla fine, si è rassegnata
perché, essendo una maniaca del pulito, non può
vedere la sua casa sporca. Sicuramente ha già ripulito tutto.
Sorrido soddisfatta e scrivo un messaggio a tutti i B.A.P:
“Ragazzi, vi prometto che riuscirò a farmi
sbattere fuori da questa casa!! Ahahahah!!”.
Poco dopo ricevo le loro risposte.
Yong Guk: “Maki, non metterti nei guai. Buon
fine-settimana.” Sorrido, si preoccupa sempre per
me… che carino.
Dae Hyun: “??? OMO, non vedo l’ora di sapere cosa
combini, ahahahah”
Jong Up: “Hai intenzione di occupare anche il bagno di tua
zia? Sicuramente quello è il modo più efficace
per farti sbattere fuori. Scherzo, buonanotte e…
divertiti?” ancora con questa storia del bagno? Rido.
Young Jae: “Falla scivolare su una saponetta…
però attenta che non si faccia troppo male” rido
ancora di gusto. Buon’idea!!
Zelo: “Maki, siamo tutti dalla tua parte! Nessuno ti
può battere ahahahahah! Non vedo l’ora che
torni…”
Che gentili, sono davvero i migliori.
Ciao ragazze! Per
sfortuna, in questo capitolo non ho potuto mettere praticamente nulla
riguardo i B.A.P e tutto il capitolo si svolge in un pomeriggio. Le
azioni che ho fatto fare a Maki, sono decisamente stupide e lei stessa
lo pensa! Ma è probabilmente l'unico modo che ha per
andarsene da quella casa!!
Spero che vi piaccia e di non avervi annoiato... ci sentiamo al
prossimo capitolo *-*
Annyeong!! ♥
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Capitolo 11 *** MISSIONE COMPIUTA. ***
11. MISSIONE
COMPIUTA.
È
lunedì, mia zia mi porta a scuola. Io faccio per entrare,
lei vede che sto entrando e se ne va.
Appena se n’è andata mi giro e torno fuori. Metto
una mano in tasca. Ho qualche spicciolo con me e poi ho il pranzo che
mi ha preparato mia zia.
Faccio un respiro profondo e faccio una passeggiata lontana dalla
scuola.
È la prima volta che salto la scuola e lo dovrò
fare anche domani. Però ne vale della mia
felicità. Devo farlo.
Per mezza giornata faccio avanti e indietro per le stradine
lì vicino, verso l’ora di pranzo vado in un parco
e mangio seduta su un’altalena. Rimango lì per il
resto del tempo e poi decido di incamminarmi verso la scuola.
Appena arrivo ai cancelli, mi nascondo dietro i cespugli.
Prendo il cellulare e guardo l’ora. Tra 5 minuti
suonerà la fine delle lezioni. Fortuna che mia zia arriva
sempre 10 minuti dopo!
Mi sento tanto una spia!
Vedo tutte le ragazze uscire e, senza che nessuno se ne accorga, mi
intrufolo tra loro facendo finta di essere appena uscita.
Dopo 10 minuti arriva mia zia.
La saluto ed entro in macchina.
Utilizzo lo stesso procedimento il giorno dopo.
Sono di nuovo in macchina con mia zia.
-Com’è andata a scuola?- mi chiede, come al solito.
-Bene- la conversazione finisce qui.
Siamo tornate a casa da un’oretta e stiamo mangiando.
Il telefono squilla e mia zia va a rispondere.
-Pronto?
-Sì, sono io.
-Cosa?!- dice poi con un filo di nervosismo nella voce ma cercando di
mantenere la sua solita calma e il suo solito contegno falso.
Si gira verso di me con sguardo omicida.
-Ma certo, si è sentita poco bene! Per questo non
è potuta venire! Ma domani tornerà sicuramente.
Grazie per la telefonata!
Attacca.
-Maki cara.
-Sì?
-Dimmi, perché non sei andata a scuola per ben due giorni?-
dice tutto ad un fiato con la voce omicida e dolce allo stesso tempo e
gli occhi arrossati dalla rabbia.
-Non mi andava- dico prendendo tutto il coraggio possibile e cercando
di essere sicura di me.
Sorride dolce e si avvicina a me.
-Maki…- dice dolcemente.
La guardo negli occhi cercando di capire cosa vuole.
Passano uno… due… tre secondi,
dopodiché, l’unica cosa che riesco a sentire
è un rumore secco e un dolore sulla guancia sinistra.
Mi ha dato uno schiaffo.
Mi tocco la guancia e la massaggio.
…per quanto posso ancora resistere? Non sono decisamente il
tipo di persona disobbediente.
Cerco di trattenermi dal non piangere e per fortuna ci riesco.
-Domani torni a scuola, Maki cara- dice con lo stesso tono e sorriso di
sempre.
Questa volta devo andare a scuola. Ma comunque, devo continuare con i
miei piani!
Sono in bagno, prendo la saponetta e la posiziono al centro del bagno.
Non voglio mica ucciderla con qualche spigolo o con la tazza del water!
Comunque, grazie dell’idea Young Jae, penso.
È sera e sono a casa.
A scuola, ho detto a Min A che oggi quando torniamo dovrà
attuare il piano prestabilito.
-Omma*!- dice Min A in tono lagnoso.
-Sì tesoro caro?
-Quella stupida di Maki ha rotto la mia lampada colorata!
-Cosa??
-Sì, l’ha rotta! E ora che faccio? Era la mia
preferita!
Mia zia si gira verso di me, sta volta arrabbiata.
-Senti signorina, finiscila con queste bambinate.- dice e mi guarda
torva. Vede che non dico nulla e continua: -Non puoi fare tutto quello
che vuoi. Questa NON è casa tua- sottolinea bene quel
“NON” con la voce.
Io sto ancora zitta.
-Min A, cara, tranquilla. Te la ricomprerò domani stesso!-
dice alla figlia sorridendo, torna a guardarmi torva e poi annuncia:
-Ora vado in bagno.
Qualche secondo dopo si sente il rumore di un albero che cade al suolo.
Sì, insomma, peggio del mio suono da palla da bowling.
E poi un urlo.
-MAKIII- metto una mano davanti alla faccia tra il divertito e lo
spaventato.
Min A mi guarda velocemente e poi corre da sua madre.
Sento dire -Min A, chiama un’ambulanza, devo essermi slogata
una gamba!-
Appena arriva l’ambulanza la portano via.
Il giorno dopo vado a scuola a piedi perché a quanto pare
mia zia ha deciso di rimanere in ospedale per la notte.
Quando torno a casa la zia non è ancora tornata. Mi siedo e
aspetto pazientemente, Min A ha detto che stavano tornando.
Non devo aspettare molto.
La porta si apre e vedo mia zia su una sedia a rotelle con una gamba
ingessata.
Non dice nulla.
Nemmeno mi guarda, anzi, si dirige verso la mia camera.
Entro anche io in camera mia.
-Che fai?- chiedo con un sorriso davanti alla porta.
Lei mi da le spalle e il suo tono è freddo e non
c’è un filo di “dolcezza”
nella voce. Anzi, acidume al massimo.
-Volevi andartene? Bene!- si gira verso di me e mi lancia la mia borsa
-Finisci di ritirare le tue cose e vattene dalla MIA casa.
Detto questo, esce dalla stanza. Nel salotto sento il cigolio della
sedia a rotelle e lei che dice parole sconnesse come
“gamba” e “rotta”…
sento i tasti del telefono e poco dopo la voce di mia zia, questa volta
chiara e nuovamente calma e normale: -Senta, venga a riprendersi
immediatamente questa piccola insolente perché non voglio
più vederla- e riattacca immediatamente il telefono.
Subito mi metto a saltare per la stanza silenziosamente senza farmi
vedere.
MISSIONE COMPIUTA.
*Omma=mamma
Ciaoooo! Sta volta ho
pubblicato subito perché ero davvero, davvero impaziente di
pubblicare questo capitolo! Spero vi sia piaciuto!! Pensate che l'ho
scritto ieri sera.
Questa storia mi sta prendendo davvero molto e spero che piaccia a voi
quanto piace a me!!
Grazie per le 10 persone che l'hanno tra le seguite, 5 tra le preferite
e 1 le seguite!
Anche se non recensite tutte mi fa sempre molto piacere vedere che
c'è qualcuno che la segue!
Ora vi salutooo!! ♥
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Capitolo 12 *** Lascia perdere. ***
12. Lascia perdere.
Corro verso la casa dei
B.A.P, apro la porta di scatto.
Tutti si alzano in piedi di scatto sopresi di vedermi. Sorrido felice
di rivederli e loro vengono verso di me.
Mi abbracciano, mi scompigliano i capelli e mi fanno le feste. Jong Up
mi da persino un bacio sulla guancia e mi abbraccia finalmente anche
lui.
Zelo è molto sorpreso da ciò, lo vedo dal suo
sguardo sconvolto. Anche io sono sorpresa, infatti arrossisco.
-Ya, Jong, non hai un po’ di pudore? Guarda che sei in
boxer.- dice Zelo.
-Che?- chiede Jong Up disorientato.
Io lo guardo, lui si guarda.
Omo! Non me n’ero accorta! E a quanto pare nemmeno lui.
Jong Up prende per un braccio Zelo bruscamente e se lo mette davanti
arrossendo.
Tutto ad un tratto mi viene in mente la scena di quando facevo la
doccia e arrossisco anche io, ma molto più di lui.
Gli altri mi guardano curiosi e io senza far caso alla faccia che mi va
in fiamme, racconto loro com’è andata con la zia.
Tutti hanno finito col farmi i complimenti.
Sono davvero molto felice di essere tornata qui. Sistemo le mie cose in
camera, com’erano messe prima.
Appoggio il cellulare sul comodino. Il portacellulare pende da esso. Lo
guardo.
È davvero carino. Voglio sapere chi me lo ha regalato dei
B.A.P…
È nuovamente sabato. Sta mattina sono tutti usciti, ad
eccezione di me e Yong Guk.
Volevano uscire, ma visto che Yong Guk stava dormendo e non sono
riusciti a svegliarlo mi hanno chiesto di dirgli dove sono andati
appena si sveglia.
Siccome non so cosa fare accendo la TV e guardo il mio programma
preferito. Dopo una mezz’oretta sento la porta della camera
di Yong Guk aprirsi.
-Buongiorno- mi dice con gli occhi semi aperti per poi dirigersi verso
il bagno.
-Buongiorno, oppa!
Quando esce si prepara la colazione e poi viene a sedersi affianco a me.
-Gli altri sono…- faccio per dire, ma lui annuisce.
-Sì, li ho sentiti, solo che non mi andava di alzarmi.
Però devo sapere dove sono i miei cari dongsaeng!- dice
sorridendo.
Sorrido anch’io, si prende sempre cura di loro. È
davvero ammirevole.
Sono un po’ tesa, è la prima volta che sono sola
con lui. Non stiamo parlando, stiamo entrambi guardando la TV, anche se
io non riesco a concentrarmi sul programma e non sto capendo nulla.
-Quando non c’eri, ci hanno fatto delle foto, vuoi vederle?-
interrompe il silenzio.
Annuisco felice per la proposta.
Lui li va a prendere e torna in fretta.
Guardiamo insieme le foto, mi soffermo sulla sua e lui ride nervoso:
-Sono uscito un po’ male in questa foto…
Mi volto verso di lui di scatto: -Ma no, non è assolutamente
vero, sei uscito molto bene!- dico impacciata.
Lui mi guarda sorpreso.
Mi accorgo di quello che ho detto e torno a guardare le altre foto.
Mi incanto un secondo su quella di Jong Up, l’ultima,
però poi distolgo gli occhi e sposto le foto.
Yong Guk ora mi guarda curioso.
Sicuramente gli sarò sembrata un’idiota!
Sentiamo la porta aprirsi e i ragazzi entrare in modo rumoroso.
-Guk, hai ancora i capelli spettinati!- dice Zelo andando verso di lui.
-Dove?- chiede lui.
Zelo ci passa la mano e glieli scompiglia così tanto che ora
sono davvero spettinati.
-Qui!
Guk si alza ridendo: -Se ti prendo ti faccio vedere io chi ha i capelli
spettinati!
Zelo si mette a correre e Guk lo insegue.
Tutti ridono, io compresa.
-È bello vederli giocare insieme ogni volta, vero?
È davvero divertente- commenta Him Chan rivolgendosi a me.
-Già!- dico sorridendo.
PoV Yong Guk
Finalmente riesco ad acchiappare Zelo e cadiamo a terra. Gli scompiglio
i capelli e rido. Ride anche lui mettendosi le mani intesta e cercando
di fermarmi.
-Zelo, dopo dobbiamo parlare- gli sussurro poi stando attento che
nessuno se ne accorga.
-Di cosa?- dice lui allo stesso modo.
-Maki.
Mi guarda curioso. La sua espressione è qualcosa come
“voglio sapere adesso”. Ormai capisco tutte le sue
espressioni in un attimo.
-Non ora, non ora. Dobbiamo parlarne da soli.
-Quando allora!
-Stanotte in terrazzo. Quando tutti si sono addormentati.
Annuisce e poi riesce a levarmi le mani dai capelli e ad alzarsi.
-Ora siamo pari!- dico io ridendo.
È notte, mi siedo in terrazzo ed aspetto Zelo.
Lo vedo uscire dalla sua camera con un asciugamano in testa che
strofina per asciugare i capelli bagnati.
-Asciugati i capelli, prenderai un raffreddore- gli dico con un tono
tra il premuroso e il severo.
-Sìsì, dopo li asciugo. Ora dimmi quello che devi
dirmi.
-Quanta fretta che hai!- gli dico io ridendo.
Mi guarda serio. E io lo guardo sorpreso da questo suo atteggiamento.
Ride.
-Pensavi davvero fossi serio per davvero?
-In realtà ne dubitavo- dico io ridendo a mia volta.
-Dai, ora parla, inizio ad avere freddo- mi dice.
-Siediti!- gli dico, lui ubbidisce e io lo aiuto ad asciugare i capelli
con l’asciugamano in modo che non prenda freddo. Lui sta
fermo e si lascia fare.
-Allora…- inizio io non sapendo bene cosa dire -credo di
piacere a Maki.
-Sì lo so- non è per niente sorpreso!
-Eh?
-Me ne sono accorto, e le ho chiesto se le piacessi, lei non mi ha
risposto. Anzi era un po’ strana in quel momento.
-Beh, come già sai è troppo piccola per me.
Già ogni volta che le nostre fan si avvicinano mi sento
imbarazzato pensando che abbiano all’incirca
l’età tua e di Jong Up, figurati se vengo a sapere
che una ragazza della vostra età, con la quale vivo,
è “invaghita” di me. Non che mi
dispiaccia, ne sono felice, solo che non posso ricambiare quel tipo di
sentimenti. La vedo come una sorellina, come vedo te come un fratello.
-Sì, infatti…
-Devi sbrigarti a conquistarla al più presto! Non voglio che
rimanga ferita da me, ma se dovesse dichiararsi ci rimarrebbe molto
male.
-Tranquillo, vedrò io cosa dirle- mi dice sicuro di riuscire
nel suo intento.
PoV Maki
Zelo mi ha chiesto di uscire.
Ho accettato e stasera, che è domenica stiamo facendo una
passeggiata.
Prendiamo un gelato nel posto dell’altra volta. Io prendo i
gusti che aveva lui e lui quelli che avevo io.
-Andiamo al parco qui vicino?- chiedo.
-Oh, sì, certo!
Quando arriviamo mi siedo su un’altalena e gusto il mio
gelato. Lui fa come me e si siede su quella a fianco e inizia a
dondolarsi come un idiota.
Sorrido per l’ennesima volta.
Sono sempre felice in loro compagnia.
-Ya, Maki…
-Sì?
-Riguardo ai tuoi sentimenti per Yong Guk…
-Eh? Quali s-sentimenti?- dico io cercando di camuffare la cosa.
-Vabbè, riguardo a quei sentimenti- dice lui deciso -lascia
perdere.
-Che?- mi paralizzo.
-Sì, perché lui ti vede come una sorella. Sei
troppo piccola per lui. Non prenderla a male, eh.
Lo guardo senza dire nulla. Non gli dirò i miei sentimenti,
non per cattiveria, non perché non mi fidi, ma
perché ora che mi ha detto questo sono un po’
ridicoli.
Mi sento triste, non immaginavo che Zelo mi venisse a dire questo,
cioè, non immaginavo che Guk pensasse questo di
me.
Dunque, sa che mi “piace”? Era così
evidente?
-Lui è fatto così. Ti vuole molto bene comunque.
Annuisco: -Anche io gli voglio bene- e cambio discorso.
Ve lo aspettavate?! Io no (?)
Ora vediamo cosa succederà!! Io personalmente non vedo l'ora
di scrivere il capitolo 14. Però non vi dico nulla in
proposito. BUHAHAHAHA!
Domani e dopodomani vado a dormire a casa di una mia amica (kklator,
scrive anche una storia molto carina su efp ->We are destined to be together! Se vi va, passateci!)
perciò pubblicherò sabato! Scusatee! Comunque la
vostra attesa sarà premiata spero xD
Grazie ancora a tutte quelle che leggono la storia, vi
adoro ♥
In ultimo voglio ringraziare kklator, anonimaG e l'amica con cui
condivido l'accout di EFP, Aiko... perché in questo periodo
sto molto bene grazie a loro e mi diverto tanto!
Ora vi saluto, ciao ciao~
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Capitolo 13 *** Confusi? ***
13. Confusi?
Come ogni normalissima
mattina, entro in bagno e mi faccio una doccia.
Esco dalla doccia e mi metto addosso un asciugamano,
dopodiché mi asciugo in capelli con un altro asciugamano e
poi prendo il phon.
Non faccio in tempo ad attaccarlo alla presa che la porta si apre.
Di nuovo Jong Up.
-Quando hai intenzione di imparare a bussare?- chiedo spazientita
tenendo saldo l’asciugamano che ho addosso.
-Oh, che bello poterti ritrovare ad occupare il nostro bagno- dice lui
ironico.
Guarda il phon e poi i miei capelli, mi si avvicina e lo prende dalla
mia mano.
-Girati- mi dice -o non farai in tempo ad arrivare a scuola.
Per una volta, ubbidisco silenziosa e mi giro.
Accende il phon ed inizia ad asciugarmi i capelli.
PoV Jong Up
Ho iniziato ad asciugarle i capelli, ma ho notato soltanto ora che
l’unica cosa che ha addosso è un asciugamano.
Mentre tocco i suoi lisci capelli neri, le mie mani sfiorano le sue
spalle.
Sono lisce e… belle.
Scuoto la testa.
Cosa sto pensando? Assurdo.
Prendo la spazzola e le pettino i capelli quasi asciutti.
Finisco di asciugarli e poggio il phon.
Maki si gira e mi ringrazia sorridente.
I nostri occhi si incrociano e non riesco a distogliere lo sguardo.
Anche lei sembra avere la mia stessa reazione.
Poggio una mano sulla sua spalla e la carezzo, intanto continuo a
guardare i suoi occhi per poi soffermarmi sulle sue labbra.
Mi avvicino a lei senza nemmeno accorgermene e la distanza tra di noi
è meno di una mano…
…un momento, penso cambiando la mia espressione da
imbambolata a shockata.
Che cosa sto facendo? Sono stupido per caso?
E ora che faccio…?
Idea.
Le soffio in faccia.
-Eh?!- chiede lei, che da shockata passa ad un’espressione
indispettita.
-Avevi un ciglio in faccia- dico ridendo nel modo più
naturale possibile.
-La tua espressione non sembrava proprio quella di qualcuno che leva un
ciglio!- dice lei.
-Cosa ne puoi sapere tu della mia espressione!
Sento il viso caldo, come se stessi arrossendo.
-Ora esci, non vedi che non sono nemmeno vestita?
-S…sì, scusa- dico io a disagio ed apro la porta
-fai in fretta- le dico prima di uscire.
PoV Maki
La porta si chiude alle mie spalle ed io mi schiaffeggio la faccia
scossa.
Cosa sarebbe esattamente questa sensazione?
Mi appoggio alla porta e metto una mano sul petto. Il mio cuore non
riesce a calmarsi.
Faccio qualche respiro profondo e poi decido di vestirmi per lasciare
il bagno libero a Jong Up.
Dopo essere uscita dal bagno guardo in salone e trovo Jong Up con la
testa fra le mani.
-E…ecco…- dico impacciata rompendo il silenzio
della stanza.
Lui si gira verso di me confuso per poi mormorare un
“ah” a bassa voce e dirigersi verso il bagno.
PoV Jong Up
Sono alle prove con gli altri membri dei B.A.P. Tutto procede
regolarmente quando durante una pausa Him Chan ci chiede cosa vogliamo
fare di sera.
-Ceniamo fuori- propone Jae.
-Ma facciamo sempre quello!- commenta Dae.
-Allora proponi tu se non ti va bene!!- si lamenta Jae.
Sorrido, fanno sempre così.
-Facciamo scegliere a Maki!- dice tutto ad un tratto Zelo.
Lo guardo.
Ora che ci penso… Zelo parla continuamente di lei!
-Per me va bene il ristorante- dico in fretta.
-Sì anche a me- dice Guk –e poi ricordo che Maki
adorava quel ristorante, o sbaglio?
Zelo annuisce a disagio.
Al termine delle prove chiedo a Zelo di avvicinarsi un attimo.
-Dimmi!- mi dice lui con il sorriso sulle labbra. Io e Zelo andiamo
davvero molto d’accordo, è quello a cui sono
più affezionato e siamo in confidenza, perciò
arrivo dritto al punto:
-Ti piace Maki- non è una domanda, è una completa
affermazione.
Zelo ne rimane di stucco e sta zitto.
Io continuo a guardarlo imperterrito.
-Chi tace accosente- dico soddisfatto dopo qualche secondo.
-Come lo hai capito?- chiede ancora sorpreso ma senza nasconderlo.
-Basta guardarti!
-Ah…- dice lui guardando verso il basso, poi alza lo sguardo
e mi guarda negli occhi.
-Piace anche a te.
…non è una domanda, è una completa
affermazione!
-Ya! Cosa dici? Assolutamente NO!- dico io deciso alzando un
po’ la voce.
Zelo mi guarda come se avesse capito tutto dalla vita.
-Va bene, se lo dici tu- dice quasi per
“accontentarmi” -comunque, non voglio che la nostra
amicizia ne risenta.
-Non mi piace- insisto io senza aggiungere nulla riguardo a quello che
ha detto.
-Ok, ok- finisce per dire lui rassegnato dirigendosi verso gli altri.
Scusate, questo capitolo
è un po' cortino rispetto agli altri mi sa ed è pien di PoV! xD Comunque volevo
farvelo leggere al più presto! Sarà anche corto,
ma ... buahhahahhahahah! Nel prossimo accadrà qualcosa di
davvero inaspettato (?)
Senza nemmeno accorgermene: Guk strofina i capelli a Zelo per
asciugarglieli e Jong Up asciuga i capelli a Maki xD
Comunque ora vi saluto...
Nonono, no mercy! YEAH, WE ARE THE B.A.P! *^*~
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Capitolo 14 *** SICURA. ***
14. SICURA.
Tra qualche giorno
avrò dei giorni di vacanza a scuola e sono strafelice,
perché negli ultimi giorni non sono potuta stare molto con i
B.A.P.
Torno a casa da scuola e apro allegra la porta. Per fortuna i ragazzi
sono già a casa.
-Buonasera a tutti!- dico piena di me -Tra qualche giorno
avrò dei giorni di vacanza da scuola!
-Oh! Per fortuna!- dice Yong Guk in fretta.
-Che?- chiedo io senza capire. I ragazzi mi guardano sorridenti, Yong
Guk mi chiede quali sono i giorni di vacanza e poi sorride felice:
-Bene, perché proprio in quei giorni anche noi abbiamo un
po’ di riposo e stavamo pensando di andare in una casa al
mare per gente famosa in modo da farci una bella vacanza. Vuoi venire
anche tu? Non vogliamo lasciarti qui da sola!
Sorrido. È una cosa stupenda per me! Non sono mai stata in
vacanza, la mia famiglia non è mai stata delle
più ricche e non abbiamo mai avuto una buona occasione.
-Mi farebbe tanto tanto piacere!!- dico entusiasta all’idea!
-Ya, Him Chan- dice Yong Guk rivolgendosi a lui –hai
già prenotato tutte le camere?
-Che bisogno c’è di prenotare le camere?
Dovrebbero essercene quattro disponibili, no? Andrà bene. In
una starà solo Maki e nelle altre tre ci divideremo a due a
due, e il manager starà con te e me!
-Se lo dici tu…- dice Yong Guk poco sicuro.
Sole, mare, vento fresco. Si sente che siamo a metà Maggio.
Dopo essere scesa dal furgone respiro l’aria a pieni polmoni
stendendo le braccia. Zelo fa lo stesso: -Che bello l’odore
del mare. Mi sembra come di tornare a essere una persona comune e non
famosa.
-Ti manca quella vita?- chiedo curiosa.
-Solo in momenti come questi e quando magari sento la mia famiglia-
dice lui senza perdere il sorriso dalle labbra -però ti ci
abitui ed è molto bello e dà soddisfazioni enormi!
-Immagino!- dico.
Non pensavo che Zelo avesse questi pensieri. Ora che ci penso, per me
sarebbe davvero dura abbandonare la mia vita. Abbandonare gli amici, la
scuola come ha fatto lui… Beh, sicuramente non dovrei
abbandonare i miei genitori dato che ormai l’unico posto in
cui sono è il mio cuore.
Il mio sorriso si affievolisce un po’.
Zelo mi sta guardando un po’ a disagio, ma non è
colpa sua. È colpa mia che ci penso. È colpa mia,
perché devo andare avanti.
A scuola ho fatto anche delle visite dalla psicologa
dell’infermeria e ne abbiamo parlato. So che non devo
abbattermi. Lo so, loro non lo vogliono.
Respiro.
Sento un rumore e poi una strana sensazione alla testa… chi
accidenti mi ha colpito… con un giornale?
Mi giro con un espressione corrucciata e infastidita.
Come immaginavo. Jong Up.
-Ya! Ma proprio non vuoi lasciarmi stare un secondo?
-Mmh, ho visto la tua testa abbassarsi, credevo che qualcosa non
andasse allora volevo fartela raddrizzare.
Lo guardo stupita. Che cosa dovrebbe significare? Non capisco se
è un modo per tirarmi su di morale o solo un modo per
infastidirmi e basta.
Lo guardo imperterrita.
-Che vuoi?- chiede lui come se niente fosse. Certo che è
proprio bravo a comportarsi da idiota!
-Nulla! Assolutamente nulla.
Sorride e va verso la casa.
È enorme. Altro che casa, a me sembra un hotel! Guardandomi
attorno vedo palme e cespugli vari, tutti verdissimi, poi ci sono anche
fiori indaco e gialli. È bellissimo! Inoltre
c’è un enorme spiazzo con dei tavoli e delle sedie
bianchi con tovaglie beige e oro.
Questo posto fa per me?
Yong Guk mi mette una mano sulla spalla per farmi avanzare
perché ero rimasta imbambolata. Io mi risveglio dalla trance
e vado verso la porta.
Entriamo.
-Sono il manager dei B.A.P, ci sono quattro camere a disposizione?-
chiede il manager calmo.
Il signore ci sta guardando a disagio. Scusate… purtroppo le
camere disponibili sono solo tre! §due da tre persone e
una da due.
I B.A.P si guardano fra loro.
-Va bene, grazie mille- dice il manager rimanendo impassibile e
affittando le camere.
Quando ci distanziamo il manager chiede: -Ok ragazzi, chi sta con Maki?
Visto che nessuno mi dirà “io” molto
probabilmente, faremo ad estrazione.
Annuiscono tutti e io li guardo imbarazzata.
Oddio, cosa? Perché non ci sono le quattro camere? Him Chan,
tutta colpa tua!
Tutti scrivono il loro nome in un pezzetto di carta e poi li mettono
nelle mie mani, non ho il coraggio di guardare né loro,
né i pezzetti di carta.
Il manager mi si avvicina e io chiudo gli occhi nervosa. Prende un
foglietto dalle mie mani e lo apre.
-Maki, apri gli occhi e guarda tu per prima- mi dice.
Apro leggermente un occhio e vedo “ong”. Spalanco
gli occhi: Yong Guk?!
-Scusa, leva le dita, non riesco a vedere tutto il nome.
-Ah? Ah, sì scusa!
Dopo aver levato le dita quell’attimo di felicità
che si stava accendendo si spegne all’istante…
Jong Up?!
Devo essere impallidita perché mi guardano tutti come se
quello che ho letto è la peggiore delle bestemmie.
-J…Jong Up- dico io ancora incredula.
Vedo Yong Guk tirare un sospiro di sollievo, Zelo sorridere amareggiato
e guardare Jong Up e quest’ultimo con lo sguardo uguale al
mio e puntato su di me.
-Perfetto! Credo che sia anche la scelta più coerente.
Infondo avete già dormito nella stessa stanza e avete la
stessa età, quindi non si tratta di qualcuno di troppo
grande.- dice il manager sempre tranquillo.
Perfetto?! Come può dire perfetto? Io, con lui?
Mi viene in mente il momento in cui mi ha asciugato i capelli e
arrossisco… poi penso a dopo… al fatto che si
è avvicinato e… e mi ha soffiato in faccia!
Perché dovevo capitare con Jong Up?
Sospiro. Sarà una lunga, lunghissima vacanza.
Vedo Jong Up che si dirige verso la stanza con le valige in mano e lo
seguo. Sbuffa per tutto il tempo.
-Senti, non è colpa mia- esordisco io ad un tratto,
così, dal nulla. Stufa di sentire i suoi sospiri e lamentii.
-E io ho detto che è colpa tua?- dice… in tono
tornale? Cosa? Sbuffa, sbuffa e sbuffa e poi mi risponde come se non ce
l’avesse con me? SONO SICURA CHE CE L’HA CON ME.
SICURA.
Bene, spero di avervi
accontentato sta voltaa!! Ahahaha chiedo perdono, oggi a casa mia c'era
Ai :3 ...mmmh, che dire? Ve lo aspettavate? Era un po' ovvio! xD
Stupido Him Chan! O forse no?? ♥ BUAHAHAH pensavo di
inserire una certa scena i questo capitolo ma ho deciso di spostarla
sia perché mi piaceva questa fine, sia perché
è tardi e ora non posso continuare! xD
Vi saluto, grazie come sempre ♥
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Capitolo 15 *** Sola con Jong Up. ***
15. Sola con Jong
Up.
Dopo aver finito di mettere
tutto nelle nostre stanze, ci dirigiamo tutti fuori.
-Che ne dite di fare una passeggiata in spiaggia?- propone Young Jae.
-Ci sto!- lo segue Dae Hyun.
Noi altri annuiamo.
-Da dove passiamo?- chiede Zelo.
-Come, da dove passiamo? Il mare è davanti, non lo vedi?
Basta camminare in quella direzione!- lo prende in giro Him Chan.
-Ya! Non prendermi in giro! Quello era ovvio ma…
-Zitto e seguici!
Rido.
-Ya!- mi riprende Zelo arrabbiato.
-Ok, scusa!
Siamo in spiaggia. Guardo in lungo e in largo, è enorme
e… deserta. Beh, a Maggio non ci va molta gente, suppongo.
Mi metto a camminare vicino alla riva, un po’ distanziata
dagli altri che ridono e scherzano tra di loro.
Zelo deve avermi notato perché si è avvicinato.
-Come mai ti sei stanziata?
-Mah, così. È che a volte non so cosa dire in
vostra presenza, mi sento di troppo.
-Non è così, Maki! Tu… piaci
molto… a tutti noi!
Sorrido.
-Grazie, ne sono felice! Anche voi mi piacete molto.
Sembra un po’ a disagio. Gli dò una pacca sulla
spalla amichevolmente e lui torna allegro come al solito.
-Maki, ora che ci penso sei molto più bassa di me- dice
prendendomi in giro.
Lo guardo: -Sei tu quello altissimo! Io sono alta nella norma, vedi?
165 cm!
-Una decina di centimetri ed eri alta quanto Jong Up, ahahahah.
Rido. Mi giro verso Jong Up e noto che ci sta guardando male. Che vuole
ora? Torno a guardare Zelo e rido continuando ad essere più
più naturale possibile.
Zelo mi mette un braccio sulla spalla.
…lo guardo un po’ stupita. Ma poi gli sorrido
perché lo vedo sorridente come sempre.
A differenza di quello che provo quando sono vicino a Jong Up, con Zelo
il mio cuore è calmo e sono a mio agio.
È strano, perché sento queste cose solo per Jong
Up? Nemmeno per Yong Guk avevo tutto questo disagio, anzi lo sento come
un fratello maggiore.
-C’è qualcosa che non va?- mi chiede Zelo un
po’ preoccupato. Accidenti, devo aver cambiato espressione.
-No! Nient’affatto!
Mi metto a correre e Zelo mi segue, sto bene, dopotutto…
È sera e i tavoli all’aperto ora sono
apparecchiati. L’aria è fresca e si sta bene.
Ci dirigiamo verso il nostro tavolo, io mi siedo e subito dopo Zelo si
siede affianco a me. Jong Up lo guarda e viene a sedersi anche lui
affianco a me.
Zelo ride.
-Ya! Jong Up! Non avevi detto che…
-Cosa?! Cosa stai dicendo Zelo?- dice Jong Up con una faccia che dice
“continua a parlare e sei morto”.
Che succede? Guardo prima Zelo, curiosa, ma la sua faccia, dopo aver
visto quella di Jong Up che lo minacciava è sbiancata.
Allora, mi giro verso Jong Up. Mi sorride.
Jong Up che sorride a me? Lo guardo storto: -Che succede?
-C…che succede? Niente! Che vuoi che succeda, Maki?- mi dice
Jong Up sempre con quel sorriso… terrificante?
Lo guardo male e poi mi rigiro verso Zelo: -Che succede, Zelo?
Zelo guarda nuovamente verso Jong Up e poi posa in fretta lo sguardo
verso di me e lui, usando un tono credibile, mi dice: -Tranquilla, non
è nulla! Stavo solo scherzando!
Sbuffo. Non mi dicono mai nulla questi qui!
Ci stanno servendo da mangiare, perciò mi arrendo con le
domande, tanto non ne otterrei nulla comunque.
È tutto di bell’aspetto, ma non avevo mai visto
questi piatti, devono venire dall’estero. Non ho nemmeno idea
di come si chiamino, però questi lunghi e dritti dovrebbero
essere spaghetti europei…
In più, ci è stato servito tutto con delle
forchette, invece che con le bacchette.
Prima di mettere in bocca il cibo lo annuso curiosa, lo osservo
attentamente e poi apro la bocca. Tutti i ragazzi mi guardano in modo
strano.
Li guardo anche io, incuriosita dal loro atteggiamento.
-Maki, forse è meglio che non annusi il cibo e che non lo
guardi come se fosse avvelenato, prima di metterlo in bocca- mi dice
gentilmente Yong Guk.
Io arrossisco.
-Ah, era questo il problema? S…scusate!- dico chinando un
po’ il capo.
Scoppiano tutti a ridere. Che stupida che sono!
Finita la cena Guk, Him Chan vanno nella loro camera, quindi Zelo li
segue, e lo stesso Dae Hyun e Young Jae, seguiti dal manager.
Rimaniamo a tavola io e Jong Up, mi giro verso di lui e lui si gira
verso di me.
-Beh… che facciamo?- chiedo io imbarazzata passando una mano
sulla fronte.
-Non ho voglia di andare in camera, ti va se torniamo alla spiaggia?
Annuisco.
-Dev’essere bella la spiaggia di notte. Non ci sono mai
potuta andare.
-Davvero? Ti garantisco che è molto bella!
Detto questo si alza e mi precede, io lo seguo velocizzando il passo,
dato che è più avanti di me.
Ridacchia.
-Che c’è ora da ridere?- chiedo facendo finta di
essere arrabbiata.
Lui si gira di me stupito.
-Non pensavo che potessi dire qualcosa di simile in tono
così carino- ride -allora anche tu fai di queste cose.
-Cosa?!- chiedo non capendo.
La sua espressione cambia nuovamente tornando normale.
-Ah, ecco, era un evento più che raro, come immaginavo. Sei
tornata ad essere la solita tonta- ridacchia per l’ennesima
volta e torna a girarsi arrivando alla spiaggia.
Sbuffo.
Non lo capisco! Non capisco cosa cerca di dire, non capisco i suoi
atteggiamenti. Solo ora sono un po’ nervosa per quello che ha
detto.
…Perché?
Cerco di scansare questi pensieri e guardo il mare. È tutto
buio e in lontananza si vedono tante luci.
-Che bello- dico meravigliata dalla vista.
-Ancora un tono carino?- mi chiede e mette una mano sulla mia fronte,
il mio cuore prende a battere più forte. Lo guardo
incantata.
-No, non sembra tu abbia la febbre- continua a dire
sfottendomi, poi si accorge della mia espressione e leva la mano dalla
mia fronte imbarazzato.
Io mi accorgo della faccia che sto facendo e scuoto la testa.
Che mi piaccia Jong Up?
Ho sempre pensato che mi piacesse Yong Guk.
Starnutisco dal nulla.
Jong Up si gira nuovamente verso di me.
-Hai freddo?- mi domanda in tono… premuroso?
Lo guardo stupefatta.
-N…no!- mi affretto a dire, poi mi accorgo di tremare.
-Non dire idiozie, si vede da un miglio che hai freddo!- mi dice
cambiando il suo tono con quello solito e si toglie la giacca per poi
metterla sulle mie spalle.
-G…grazie- dico, le mie guance stanno andando in
ebollizione! Fortuna che c’è buio.
Che davvero, mi piaccia Jong Up?
Sospiro.
-Cos’hai? Sei stanca? Se vuoi torniamo indietro- mi chiede.
Un momento… perché sta cambiando continuamente
tono? Perché si comporta in modo così gentile?
Vabbè, ha ragione, non ho più voglia di stare
qui, questo posto mi confonde.
-Sì, possiamo andare dentro?
Annuisce e torniamo indietro in silenzio.
Apriamo la porta della stanza e guardiamo il letto…
matrimoniale.
Mi chiedo perché debba stare in un letto matrimoniale con
lui.
Perché?!
Ci guardiamo.
-Ai bordi- dice senza perdere tempo, come se quella fosse la soluzione
migliore e si sdraia al bordo del lato sinistro. Io faccio la stessa
cosa, sul lato opposto.
-Spengo la luce- mi dice e così fa.
È mattina, ho dormito bene ma ho faticato ad addormentarmi,
inizialmente, perché Jong Up digrigna spesso i denti.
Apro gli occhi assonnata e metto a fuoco.
Davanti a me trovo la faccia addormentata di Jong Up.
Chiudo gli occhi spaventata. Sto ancora sognando. È
sicuramente un ricordo di quando avevo dormito con lui la prima volta.
Un ricordo, ovvio, perché non ci ho pensato prima? Sorrido
tra me e me ed apro gli occhi calma.
…vedo di nuovo Jong Up.
Mi rigiro due volte nel letto in fretta e torno a stare sul bordo
destro.
Per quanto siamo stati così? Lo guardo con la coda
dell’occhio girando leggermente la testa.
Per fortuna non si è accorto di nulla.
Guardo l’ora, devo alzarmi, ieri sera ci eravamo accordati di
essere fuori dalle stanze alle 9 e sono già le 8. Quando
avrò finito di lavarmi e vestirmi sveglierò Jong
Up.
Detto, fatto, mezz’ora dopo sveglio Jong Up.
Lui si alza assonnato e si dirige verso il bagno, non ci impiega
nemmeno un quarto d’ora ed è pronto.
-Lo sai che non sono riuscita ad addormentarmi per colpa tua?- gli dico
scherzando.
-Eh? Perché?
-Digrignavi in continuazione i denti!
-Ah sì?- dice lui avvicinandosi a me. Io indietreggio.
-Sì!
-Ma tu non facevi altro che muoverti, durante la notte, lo sai?- mi
dice ridendo e avvicinandosi ancora. Io indietreggio ancora e vado a
sbattere contro il letto perdendo l’equilibrio e cadendo
all’indietro.
Cerca di prendermi ma perde l’equilibrio anche
lui, finendo sopra di me.
I nostri nasi si sfiorano e posso sentire il suo respiro sulla pelle.
I nostri sguardi sono fissi, l’uno sull’altro.
La sua mano, tiene ancora la mia, quella mano con la quale mi ha
afferrato per non farmi perdere l’equilibrio.
Arrossisco visibilmente.
-Maki…
-S…sì?
Eeeeeeeccoci qui. Quella
poveraccia di Maki, come in ogni storia che si rispetti, deve cadere e
ritrovarsi sopra Jong Up ♥
Non che mi dispiaccia.
Ma ora?!
ORA?!!?
ORA?!?!?!?!?!
Che accadrà?
Chiiii lo sa. Non lo so nemmeno io.
Alla prossima, Yui :3
P.S.: la gif di questo capitolo mi ricorda quando l'unico che
riconoscevo era Guk e infatti era il mio preferito, per questo ora
rimane comunque tra i miei preferiti del gruppo con Jong Up e Zelo
♥
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Capitolo 16 *** Forse, un po' mi piace. ***
16. Forse, un po'
mi piace.
Le nostre labbra sono a un
centimetro l’una dall’altra, Jong Up sposta il suo
sguardo sulle mie e le fissa per un po’. Io fisso le sue.
Lo vedo avvicinarsi lentamente, sempre di più.
L’ansia è tanta dentro di me.
Sento il cuore scoppiare e mi manca il respiro.
Qualcosa sta toccando le mie labbra, è morbido,
caldo e piacevole…
Non passa molto prima che mi accorga del fatto che quella cosa morbida,
calda e piacevole sono le sue labbra.
Mi sta stringendo la mano e non sembra volersi levare.
Perché lo sta facendo? Perché mi sta baciando? Mi
tratta sempre male, eppure ora mi sta baciando.
Chiudo gli occhi, ora non è importante.
Beh, forse sì, un po’ mi piace.
Sentiamo bussare alla porta.
All’improvviso Jong Up si alza da sopra di me e sta in piedi.
-Chi è?- chiede con voce ferma, come se non fosse accaduto
nulla. Non si volta verso di me, non mi parla, non fa nulla nei miei
confronti.
-Maki, Jong Up, siete pronti?- domanda Zelo da dietro la porta.
-Sì!- dico io, usando lo stesso tono fermo,
perché voglio “reggere il confronto”.
Adesso si è voltato verso di me, mi sta guardando sorpreso.
Che c’è? Credeva che mi fossi ammutolita? Io evito
di guardarlo negli occhi, ho paura di arrossire, di cedere o di fare
qualcosa che non dovrei fare.
Mi alzo dal letto, mi sistemo la maglietta, che è
tutta stropicciata, e vado ad aprire la porta sorridente.
-Jong Up? Cos’è quella faccia sconvolta?- chiede
lui molto curioso.
Si volta a guardare me e mi trova sorridente, perciò,
ovviamente, non capisce.
-Che è successo qui? Maki, hai un sorriso strano se
paragonato alla faccia di Jong Up.
Mi volto verso Jong Up facendo la finta tonta e lo vedo in faccia,
senza concentrarmici, poi mi volto velocemente tornando a guardare Zelo.
-Non ne ho idea!
Esco dalla camera e vado verso Yong Guk e gli altri salutandoli felice.
Non ci devo pensare ora. Mi tocco le labbra un po’ stranita e
ascolto le domande che hanno da farmi i ragazzi sulla notte passata da
sola con Jong Up.
Io rispondo che non è successo nulla, che, come dice Young
Jae, “non ha fatto il maniaco” e che è
andata bene.
Mentre mi fanno le domande, però, non riesco a togliere
dalla testa l’immagine del suo viso vicino al mio e la
sensazione che mi hanno trasmesso le sue labbra non si toglie dalle mie.
Guardo Yong Guk, per lui il mio cuore non ha mai battuto
così. Ora inizio a capire, lo trovavo carino, gentile e
premuroso, proprio come un fratello maggiore. Ma niente di
più. Ho confuso questi sentimenti, sono arrivata ad una
conclusione su ciò che provavo troppo in fretta.
Sono felice di questo. Perché in questo modo non
dovrò più pensare a ciò che mi ha
detto Zelo.
Pur avendo sorriso tutta la giornata, Zelo si è accorto del
fatto che ero strana. Infatti, appena siamo stati un attimo da soli mi
ha fatto l’interrogatorio.
-Non ti piace più Yong Guk, vero?- ma come accidenti fa a
capire queste cose?
-No, non mi piace più- dico, sta volta ho deciso di essere
sincera. Mi piace parlare con Zelo.
-Bene…
-Bene?
-Eh? Oh, no, nulla. Dicevo, è un bene che non ti piaccia
più. Non volevo soffrissi.
-Aah…
Sorrido.
-Comunque, cos’hai? Jong Up ha fatto qualcosa, non
è vero?
Lo guardo spalancando gli occhi: -N…no! Assolutamente nulla!
-Va bene, ho capito, non vuoi dirmelo. Beh, sappi che quando ti va di
parlare io ci sono- mi dice mettendo un braccio sopra la mia spalla.
Io lo abbraccio.
-Ti ringrazio veramente tanto, Zelo, ti voglio bene.
Lui sospira: -Sì, ti voglio bene anche io.
PoV Jong Up
È tutto il giorno che penso a quello che è
successo. Ora Zelo ha preso da parte Maki e le sta parlando.
…
YA! Perché le ha messo un braccio sulla spalla?
…
Maki! Cosa stai facendo? Perché lo abbracci?
TI PIACE ZELO?! NON POSSO ACCETTARLO.
Un momento…
Non sono affari miei, non è così?
Ma lei, cosa ha provato quando l’ho baciata? Le è
piaciuto? Non aveva la voce carina di ieri, era calma, come quella che
ho assunto io.
Ma io non ero per niente calmo.
Non so perché. Non lo so, davvero.
So solo che ora vorrei andare lì da loro e separarli! Come
può abbracciare Zelo? Dovrebbe essere almeno un
po’ sconvolta da quello che è successo prima!
Non che mi importi, lo ripeto.
Mi sfioro le labbra, ripensando a quello che è successo
prima.
Sentivo un battito cardiaco mentre ci baciavamo, spero che non fosse il
mio. Sarebbe davvero imbarazzante se lo avesse sentito. Non voglio di
certo perdere il mio orgoglio!
Vorrei continuare a riflettere sul da farsi, ma Him Chan mi sta
chiedendo cosa voglio mangiare per cena, quindi non posso pensarci
oltre.
Finita la cena, Maki è andata subito in camera, dicendo di
star male.
Cos’ha? Forse dovrei raggiungerla e chiederle come si sente?
Dopo aver finito di chiacchierare con gli altri, mi alzo con la scusa
di aver dimenticato qualcosa in stanza e di essere stanco.
Tutti mi guardano come se fossi un criminale, ma io faccio finta di
nulla. So dove vogliono arrivare.
Apro piano la porta della camera, non si sa mai che Maki stia
già dormendo.
La trovo seduta sul letto con le spalle al muro, le cuffie e la testa
nascosta dalle ginocchia.
Mi avvicino e le sfioro un braccio: -Maki?
…non ottengo risposta, è addormentata.
Le levo piano le cuffie e sento cosa sta ascoltando:
“I sentimenti
chiamati amore mi hanno trovato.
Tu, wow, mi sento come
se potessi piangere.
Dal momento che il mio
cuore ti ha visto,
Ha iniziato a sorridere,
sempre sperando in te.
Il tuo cuore attualmente
chiuso che non posso ‘accogliere’.
[…]
Il momento in cui ti ho
visto faccia a faccia,
Da quel momento ero in
uno stato di tensione…”
Basta.
Perché queste parole mi riportano a mente quello che
è successo?
È solo una canzone degli SHINee, mi sembra
si chiami Love should
go on. Nulla di più, una canzone.
Comunque, non può restare in questa posizione, se si sente
male.
La prendo tra le braccia e la distendo piano in modo da non svegliarla.
È la seconda volta che mi soffermo a guardarla dormire. Ogni
volta, mi rendo conto che è bella…
Scuoto la testa: devo smetterla di pensare cavolate.
Beeene, che ve ne pare?
Love should go on è una delle mie canzoni preferite degli
SHINee, sono stata vari minuti a cercare una canzone adatta e tradurre
quel pezzo e a mettercelo! Perciò vi prego di non spacciarlo
per vostro lavoro T_T ♥
Spero che il capitolo vi piaccia, finalmente abbiamo un passo avanti xD
Chiedo scusa per l'ora, ringrazio come al solito tutti quanti e vi
auguro anche buonanotte!!
Volevo anche dirvi che dai 17, io starò a scuola, dunque
chiedo già scusa in caso non dovessi aggiornare come sempre!
Comunque continuerò sicuramente!!
Un bacio, Yui~
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Capitolo 17 *** Scusami. ***
17. Scusami.
Oggi è
l’ultimo giorno di vacanza ed i ragazzi hanno deciso di
passarlo in una piscina riscaldata al coperto.
Dopo essermi messa il costume in un bagno, entro nella stanza dove si
trova la piscina: è enorme!
Mi siedo sul bordo della piscina e metto piano le gambe in acqua,
inizio a muoverle avanti e indietro come una cretina che non ha mai
visto l’acqua in vita sua e Zelo, che è
già in acqua, ride.
-Vieni in acqua!!- mi dice.
Annuisco e mi alzo per tuffarmi.
PoV Jong Up
Parla ancora con Zelo come se nulla fosse? Che nervi.
Ora la chiamo, prima che entri in acqua, così non gli si
avvicina troppo.
-Maki!
Si gira verso di me sorridente, come si comporta con tutti gli altri.
Quindi, io non sono speciale per lei?
-Dimmi!
Mi avvicino a lei e penso velocemente a qualcosa da dirle. La guardo
dalla testa ai piedi, ha un costume a due pezzi, che le posso dire?
-Che guardi?- chiede lei dato che le sto fissando il corpo e si copre
mettendo le braccia davanti al petto.
-Niente, che dovrei guardare?- Dico scontroso facendo un altro passo in
avanti. Lei ne fa uno indietro, ma è troppo lungo e perde
l’equilibro. Cerco di afferrarla, come il giorno sul letto,
ma pensato ciò mi blocco confuso e poi mi accorgo che lei
è ormai caduta all’indietro.
-Idiota!! Perché non l’hai afferrata?- mi dice
Zelo arrabbiato e spaventato -L’acqua è profonda
qui!
Faccio per tuffarmi per soccorrerla ma Zelo mi dice: -Stai fermo, hai
già fatto troppo- e si tuffa per prenderla. Io rimango
lì fermo a pensare solo “stupido idiota che non
sono altro”. Qualche secondo dopo Zelo riemerge
dall’acqua con Maki che spaventata sputacchia acqua e fa
respiri profondi.
-G…grazie Zelo- gli dice abbracciandolo con vigore.
Il mio cuore è come se avesse smesso di battere.
Sono un completo idiota, sono antipatico con lei, sono scontroso,
l’ho fatta cadere e ora lei sta abbracciando Zelo.
Sono un disastro.
Sento gli occhi umidi, mi tuffo in fretta in acqua perché ho
paura che qualcuno se ne accorga. Non dico nulla, non so cosa dire. Se
non avessi fatto l’idiota, Maki non avrebbe bevuto acqua e
non si starebbe abbracciando con Zelo.
Nuoto lontano, fino alla sponda opposta della piscina e appoggio le
braccia sul bordo e mi metto a pensare.
Forse dovrei fare qualcosa per farmi perdonare…
Tutti sono andati a riposare alla casa al mare, eccetto Maki che ha
detto che voleva restare in piscina perché non ci era mai
stata in una così e io che mi sono dissociato.
Esco dalla piscina e mi asciugo.
Forse dovrei comprarle qualcosa di caldo per farla stare meglio? Le
darà fastidio la gola?
Vado verso il “bar” che si trova sempre nella
stanza della piscina e chiedo: -Due cioccolate calde per piacere- senza
farmi vedere da Maki, la quale sta ancora nuotando in piscina.
Quando le cioccolate sono pronte le poggio su un tavolino con una
panchina a fianco.
-Maki, puoi venire in attimo?- dico, mi vergogno tantissimo.
-Uh? Certo- dice lei, con il solito tono gentile che usa con tutti e
anche con me, quando non faccio nulla di male.
Sì, lo ammetto, è colpa mia per tutto.
Esce dalla piscina e fa per sedersi sulla panchina, io la fermo con un
asciugamano tra le mani.
-Che fai?- mi chiede lei sulla difensiva.
-Ti do un asciugamano, per non farti prendere freddo- dico io
imbarazzatissimo appoggiandoglielo sulle spalle.
-Oh… g…grazie- dice lei a disagio con le guance
un po’ rosse e si siede.
Mi siedo anche io, di fianco a lei e le avvicino la cioccolata.
-Grazie!- dice lei sorridente e inizia a berla, poco dopo tira fuori la
lingua -ho la lingua in fiamme!!
Rido.
-Tutto questo mi ricorda qualcosa… eri molto carina quel
giorno, anche se non facevi che piangere e avevi la faccia tutta
contorta- dico per poi arrossire violentemente, essendomi accorto di
quello che mi è appena uscito spontaneamente dalla bocca.
Lei sorride guardando in basso.
-B…beh, ora che ci penso sei molto carina anche quando
sorridi, anzi, l…lo sei molto di più- dico io,
ancora più imbarazzato di prima. Ma è quello che
mi sento di dire e so che se non lo faccio ora, sarà uno
spreco.
Lei poggia la tazza di cioccolata e alza lo sguardo verso di me
sorridendo, mai mi aveva rivolto un sorriso simile prima
d’ora.
-Grazie, sei molto gentile. Sono contenta che finalmente mi tratti in
modo gentile, io credevo ce l’avessi con me! Se ho fatto
qualcosa che non va, dimmelo. Voglio rimediare!
Più la guardo, più il mio cuore batte forte.
Siamo qui da soli e preso dal momento apro le braccia verso di lei e la
abbraccio forte, vorrei che l’unico a poterla avere tra le
braccia fossi io, ma purtroppo non è così, a lei
piace Zelo.
-Scusami- le dico io dispiaciuto, non so dove trovo tutto questo
coraggio, sono sicuramente la persona più timida del
pianeta. Ma… il fatto che finalmente siamo un po’
da soli senza litigare mi fa sentire bene.
So che il battito cardiaco che sento è il mio, ma mi sembra
quasi che i battiti siano due perciò, dentro di me, spero
davvero che sia anche il suo cuore a battere come batte il mio.
Lei ricambia l’abbraccio: -Non importa, può
capitare.
PoV Zelo
Ho dimenticato gli occhiali in piscina! Devo andare a prenderli, non mi
va di essere senza.
-Manager, scusa. Ho scordato gli occhiali, posso andare a riprenderli
un attimo?- chiedo al manager mentre tutti stanno entrando in macchina.
-Va bene, ma fai in fretta!
-Sì certo- dico io chinando la testa e tornando in fretta
dentro.
Corro verso la stanza ma arrivato all’entrata mi fermo, ci
sono Jong Up e Maki seduti che parlano. Fortuna che da qui non possono
vedermi.
Quello che vedo non mi piace per nulla, sono vicinissimi. Jong le sta
dicendo qualcosa e lei gli sta sorridendo… ma…
non è il solito sorriso gentile che è solita
rivolgere a me. È il sorriso di una persona…
innamorata?
Non ci posso credere. Prima Guk, ora Jong? Perché non me?
Sono il più alto! Sono il più simpatico e sono
anche il più giovane! Perché?
Ora si stanno abbracciando.
Mi esce una lacrima dagli occhi, sento un dolore lancinante nel petto.
Eppure io sono sempre gentile con lei, invece Jong è sempre
scontroso e prima l’ha fatta cadere! Vorrei andare
lì e interromperli ma tengo molto a Jong, non posso
fargli una cosa simile. In più non sarebbe giusto. Lui non
ha mai interrotto me eppure l’ho visto varie volte accorgersi
della vicinanza tra me e Maki.
Non posso nemmeno prendergliela, chi sono io per infastidire gli altri?
…l’unica cosa che posso fare per Maki è
essere suo amico. È l’unica cosa che potevo fare
prima ed è l’unica cosa che posso continuare a
fare.
Le lacrime ormai scendono dai miei occhi senza controllo. Nascondo la
faccia tra le mani e mi siedo per terra. Piango, piango, non so quanto
tempo è passato, però io continuo a piangere.
Sento dei passi.
-Zelo?!- è la voce di Yong Guk.
Mi asciugo in fretta le lacrime e lo guardo.
-Perché stai piangendo?!- mi chiede preoccupato.
-N…nulla è che… prima le piacevi tu,
ora le piace Jong Up…- tra i singhiozzi e le lacrime gli
racconto tutto.
Guk mi guarda dispiaciuto, ha capito subito di cosa parlavo. Si siede
di fianco a me e mi abbraccia.
-Passerà. Io l’avevo già capito, lei ti
vede solo come un amico. Comunque sono con te, passerà.
È un gesto davvero nobile, da parte tua, essere rimasto qui
senza dire nulla.
Annuisco e mi asciugo meglio le lacrime. Guk si affaccia per guardare
cosa succede: -Vado a prenderti gli occhiali, ok? Tanto ora non si
stanno più abbracciando, anzi sono ai lati opposti della
panchina.
-Ti ringrazio Guk, ti voglio bene.
-Anche io ti voglio bene Zelo, tanto.
Ciao a tutti, scusate i
2 giorni di ritardo!! Davvero!! xD Ma putroppo, non ho potuto domenica
perché dovevo fare delle cose e lunedì ho dovuto
finirmi dei compiti delle vacanze per oggi e poi di sera sono andata a
cena fuori, quindi non ho avuto tempo per nulla!!
ç_ç
Chiedo scusa e spero che la vostra attesa sia stata ricompensata! u.u
Vi saluto e vi ringrazio come al solito! xD
Un beeeeso (?), Yui~
|
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Capitolo 18 *** Quadrifoglio. ***
18. Quadrifoglio.
Sono
passati circa 2 mesi da quando Jong Up mi ha abbracciato alla piscina e
ora è un po’ più gentile, direi quasi
dolce, per come mi trattava prima.
Prima di entrare in bagno continua a non bussare, per fortuna non mi ha
più trovato con l’asciugamano addosso, infatti ho
iniziato ad entrare in bagno 10 minuti prima: in questo modo avevo ogni
volta già finito di fare la doccia.
Fa tremendamente caldo e, per fortuna, ho un po’ di vacanze.
Sono seduta con la testa nascosta tra le braccia a sonnecchiare.
Domani ci sarà un nuovo live dei B.A.P, con nuove canzoni!
Sono così contenta che la loro carriera stia andando per il
meglio.
Tornando a un mesetto fa:
era sera ed eravamo
rimasti io e Jong Up in terrazza a parlare, mentre tutti gli altri
erano già rientrati. Avevamo mangiato fuori. Per la prima
volta ci siamo messi a scherzare come se tra noi non ci fosse mai stata
alcuna tensione e l’abbiamo finita a rincorrerci come degli
idioti, finché non mi ha preso e mi ha abbracciato da dietro.
Il mio cuore in quel
momento aveva letteralmente smesso di battere (o forse batteva troppo
forte?) e in più sentivo un battito cardiaco rimbombare
prepotentemente sulla mia schiena. Non so, credo fosse quello di Jong
Up.
Lo spero tanto anche ora.
Comunque sia, dopo
essere rientrata, mi sono trovata davanti i ragazzi: tutti tranne Jong
Up, ovviamente.
Cosa mi aspettava? Una
semplicissima domanda, ma talmente imbarazzante da sembrare
più difficile di mille.
“Ti piace Jong
Up, vero?” mi chiedevano tutti e cinque all’unisono.
La mia risposta
è stata un semplicissimo annuire imbarazzato, per poi
scappare in camera mia.
Credo dovessero dirmi
qualcosa, ma ero così imbarazzata da non volerli guardare in
faccia nemmeno un minuti di più.
Mentre penso a tutto ciò e ancora mi imbarazzo un
po’ a pensarlo, Zelo dice improvvisamente: -Oggi andiamo al
Luna Park!
Scatto in piedi spaventatae mi volto verso Zelo. Lui ride come al
solito.
Io lo guardo indispettita.
-Allora, preparati!- mi dice lui tutto contento.
-O…ok…- dico io spazzata.
-E me lo dici così? Non dimenticherai mai nella tua vita
questo giorno!
Sorrido.
-Va bene, allora mi preparo!
Alle 20 circa arriviamo al luna park. I ragazzi sono tutti con occhiali
e cappello per non farsi riconoscere. Anche io, però, non si
sa mai che riconoscano loro, potrebbe nascere uno scandalo e
sicuramente non voglio che i B.A.P vengano coinvolti in uno scandalo!
-Oddio! Guardate lì! Una ruota panoramica enorme!- dice
Young Jae andando verso la ruota panoramica e guardando Yong Guk, Him
Chan, Dae Hyun e Zelo in modo strano.
Tutti andiamo verso a ruota panoramica.
-Oh no! In una possono salire solo 5 persone!!- dice con un tono
stranissimo, come se stesse recitando.
Lo guardo strano, come per dire “a cosa vuoi
arrivare?”.
-Quindi!!- continua lui -Noi 5- dice indicando tutti tranne me e Jong
Up -andremo in una.
Lo guardo ancora più stranita.
-Voi due!!!- dice indicando noi due -andrete nella prossima!- Dice
spingendo tutti gli altri dentro la ruota.
Arrossisco violentemente.
Ora ho capito dove vuole arrivare.
Entrati nella ruota panoramica, siamo uno davanti all’altro,
stiamo in silenzio. Molti imbarazzati dalla situazione.
Cerco di distogliere lo sguardo al di fuori e mi accorgo di quanto
è bello il panorama. Io amo le luci, questo posto
è stupendo.
So sicuramente sorridendo come un’ebete davanti al vetro
perché Jong Up si è messo a ridere.
-Ya!- dico io alzandomi in piedi. Ma non faccio in tempo a finire di
arrabbiarmi che una forte scossa mi fa perdere l’equilibrio e
mi fa cadere addosso a Jong Up.
La ruota di è fermata a metà del suo corso, ma
per me si è fermato il tempo.
I nostri nasi si sfiorano e i nostri sguardi sono, come la volta in
vacanza, l’uno incatenato all’altro.
Le sue mani mi sorreggono la vita, per non farmi scivolare e le mie
mani sono sulle sue spalle, per tenermi in equilibrio.
Mi alzo lentamente e mi siedo al mio posto. Chino il capo in segno di
scusa e rimango zitta.
-Allora?!?!?!- chiede Young Jae quando scendiamo dalla ruota panoramica.
-Allora cosa?- chiede Jong Up … irritato?
Accidenti, si sarà arrabbiato! Gli avrò fatto
male! Voglio dimenticarmi in fretta di tutto questo. Voglio tornare a
casa presto.
Dopo aver passato metà della notte insonne, devo essermi
addormentata perché ora sono le 9 del mattino e mi sono
appena svegliata.
Mi stiracchio e mi tiro su. Guardo sul comodino, come ogni mattina e
controllo il cellulare. Mi soffermo a guardare il portacellulare e lo
stringo in mano.
Non avevo più pensato a scoprire di chi fosse.
Poggio nuovamente il cellulare sul comodino ma noto un foglio.
Come ci è finito?
Devo averlo poggiato io senza accorgermene? Lo leggo.
“Dato che ti piacciono gli SHINee…
I sentimenti chiamati
amore mi hanno trovato.
Tu, wow, mi sento come
se potessi piangere.
Dal momento che il mio
cuore ti ha visto,
Ha iniziato a sorridere,
sempre sperando in te.
Il tuo cuore attualmente
chiuso che non posso ‘accogliere’.
Farò
qualsiasi cosa per completarti.
La sincerità
immutabile è più profonda di qualsiasi altra cosa,
Il tuo immutabile
profumo è più forte di qualsiasi altro.
Il momento in cui ti ho
visto faccia a faccia,
Da quel momento ero in
uno stato di tensione…”
Arrossisco. Queste parole, leggendole ora, mi ricordano Jong Up. Mai
questa canzone mi aveva fatto portare alla mente qualcuno.
Rileggo le parole più volte e mi soffermo su ogni singola
frase.
Mi alzo di scatto, mi vesto in fretta e corro in bagno per lavarmi la
faccia. Bene, nessuno in giro. Lascio un biglietto in cucina con su
scritto che sto uscendo a fare una passeggiata e corro fuori con il
foglio in tasca.
Dev’essere un’allucinazione. Questo foglio, che non
è con la mia scrittura, dev’essere sicuramente
scritto da me ieri sera, quando ero stanca.
Vado al parco e mi nascondo in uno scivolo.
Prendo di nuovo il foglio, lo guardo meglio. C’è
disegnato un quadrifoglio nell’angolo del foglio.
Voglio restare qui, da sola, finché non sarà ora
di andare a vedere il live. Non voglio parlare con nessuno. Vorrei solo
sapere chi accidenti è che mi regala cose con i quadrifogli,
perché ora il mio cuore non smette di battere e
l’unica cosa che ho in mente è il volto di Jong Up
sorridente, quel sorriso che mi fa sciogliere.
Hola! Sinceramente non
vedo l'ora di scrivere il prossimo!! Il titolo sarà "what my
heart tells me to do" come dal'omonimo titolo dell'intera FF. Infatti,
siamo a poco più do 2/3 dell'intera storia!
Vabbè, spero che questo vi piaccia almeno un po'! Non
succede più di tanto, ma ci sono degli interrogativi e un
live alle porte. Cosa accadrà?! BUAHHAHAHA... boh, alla
prossima.
Vi voglio bene *^*Yui~
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Capitolo 19 *** Mi piaci tantissimo. ***
19. Mi piaci
tantissimo.
Continuo
a guardare il foglio, finché non decido di girarlo.
Lo guardo da cima a fondo e faccio bene, in basso
c’è scritto qualcosa…
“So che ti
piacciono gli SHINee, ma stasera al live ascolta bene
l’ultima canzone.”
Guardo quelle parole con aria interrogativa ma non faccio in tempo a
rifletterci su che sento qualcuno parlare.
-Dove accidenti si sarà cacciata? E perché cavolo
devo cercarla io? Quando la trovo mi sente.
Tiro fuori la testa dallo scivolo e vedo Him Chan che si china di qua e
di là per cercare… me? Alza la testa e si guarda
nuovamente intorno, mi vede.
-Ciao Maki!- dice, e continua a guardarsi intorno. Pochi secondi dopo
torna a guardare verso di me.
-Maki!!! Perché cavolo esci così il giorno del
live?! Tra un’ora dobbiamo partire! Preparati!
Scendo in fretta dallo scivolo e gli dico: -Che stai aspettando allora?
Andiamo!!
Lui mi guarda arrabbiato e poi vede che ho un quadrifoglio attaccato al
cellulare.
-Cos’è? Anche a Jong Up piacciono molto i
quadrifogli!
Quando dice queste parole il mio cuore ha una fitta… che sia
davvero Jong Up?
Ci incamminiamo verso casa e cerco di non pensarci.
Sono al live. Sta volta ho un posto in prima fila, davanti al palco.
È stupendo. È la prima volta che vedo un live
dalla prima fila. Fa strano, è come vedere i proprio idoli,
ma per me sono anche degli amici.
Sorrido e loro ogni tanto guardano verso di me e mi sorridono a loro
volta.
Ecco il momento dell’ultima canzone, si chiama “DANCING IN THE RAIN”,
nessuno dei ragazzi l’ha mai cantata a casa e non
l’ho mai sentita nemmeno quando andavo a vederli provare,
come se me la tenessero nascosta.
Mentre cantano, Jong Up non fa altro che guardarmi:
“Stiamo
ballando in pista,
Continuo ad innamorarmi
di te,
Stiamo ballando sotto la
pioggia.
Non appena ti ho visto,
il battito del cuore
è esploso.
Vieni con me stasera,
restiamo svegli tutta la
notte.
Immersi nelle luci di
questa
città,
città, città, città.
Sei tu che vieni vicino
a me,
tu, tu, tu, tu.
Le tue labbra sottili,
i tuoi capelli bagnati.
Mi sto innamorando.
Stiamo ballando in pista,
Continuo ad innamorarmi
di te,
Stiamo ballando sotto la
pioggia.
Gli occhi con cui mi
guardi sono così hot.
Io sono già
pronto,
Sei molto brilla Baby.
Anche tu mi vuoi.
Io sono già
pronto.
Fammi salire in alto,
amami…
stanotte.
Guardami, fatti
abbracciare,
oggi non devi
preoccuparti di niente.
Oh, baciami
baby, dammi il tuo amore.
Lasciati trasportare dal
ritmo, andrà bene.
[…]
Sono sempre vicino a te,
vieni vicino a me senza
preoccuparti degli altri.
Ti proteggerò
da questi lupi, quindi vieni qui.
Tu risplendi dalla testa
ai piedi.
Ma poi non siamo
così diversi.
Non andare via dalle mie
braccia stanotte.
[…]”
Appena finita la canzone i B.A.P si ritirano dal palco. Io corro via e
vado dietro le quinte.
Arrivata, vedo Young Jae uscire dal palco ma di Jong Up non
c’è traccia.
-Dov’è Jong Up?!- gli chiedo di fretta.
Young Jae mi sorride e dice: -È un camerino, ti aspetta.
Credo volesse dirmi anche qualcos’altro ma io non ci ho fatto
caso e mi sono diretta verso il camerino.
Quando arrivo mi fermo un attimo sulla porta, ripensando a cosa dovesse
dirmi Young Jae, ma poi decisa la apro e trovo Jong Up, che si
è appena tolto la maglietta, che mi guarda esterrefatto e si
copre con la maglietta davanti al petto.
-Ma che fai?? Si bussa prima di entrare!
-Ma se sei il primo che entra un bagno senza bussare?!
Prendo il cellulare dalla tasca e glielo metto davanti, lui rimane
paralizzato. Prendo il foglio e gli metto anche quello davanti.
Lui imbarazzato si copre la faccia con la maglietta.
Il mio cuore batte forte, ma davvero forte e senza dire niente, lo
abbraccio.
-Grazie, è la mia canzone preferita, Love should go
on… grazie anche per il portacellulare, è
bellissimo… ma perché non me lo hai dato di
persona?
Jong Up mi sta abbracciando a sua volta, mi stringe forte.
-Scusa, lo so che ti piace Zelo ma…
Eh?
Mi stacco da lui: -Cosa?! A me non piace Zelo!
-Ma non mi hai fatto finire!- replica lui.
-S…scusa- dico io chinando la testa.
Lui mette un braccio attorno alle mie spalle e mi avvicina a lui
abbracciandomi: -Non ti ho detto che potevi smettere di abbracciarmi.
Arrossisco violentemente. Fortuna che non può vedermi, ma
sicuramente sente il battito del mio cuore.
Dopo un po’ di silenzio, Jong Up mi fa restare senza fiato.
Dice qualcosa che mai mi sarei aspettata. Che pensavo impossibile ma
che fino a quel momento ho sperato di udire.
-Mi piaci tantissimo.
Lo guardo negli occhi e sto zitta, sono paralizzata, mi sembra che sia
un sogno, mi sembra di aver capito male.
Lui, non vedendo alcuna reazione da parte mia, mi si avvicina un
po’. I nostri visi sono vicinissimi.
Chiudo gli occhi e spero.
In un istante, uno solo mi basta, sento le sue morbide labbra sulle
mie. Come la prima volta, sono calde, piacevoli… ma sta
volta sono anche umide.
Mette una mano sul mio viso e lo accarezza, mentre continua a baciarmi.
Vorrei che questo momento durasse per sempre. Vorrei poter restare
così per sempre.
La maglietta che teneva davanti al suo petto è ormai caduta
a terra da un po’, ma questo non mi impedisce di abbracciarlo
e di toccargli la schiena, le sue spalle sono grandi e la sua pelle
è morbida. Non pensavo l’avrei mai toccata in
questo modo.
Non smette un secondo di stringermi a sé, come se mi stesse
dicendo “sei soltanto mia”.
Non smette un secondo di baciarmi, come per farmi capire quanto lo
desiderava.
E lo stesso vale per me.
Mi torna in mente il bacio nella camera della casa dove siamo andati in
vacanza, i momenti in cui ho potuto tenere la sua mano, quando mi ha
abbracciato… quando il primo giorno che ci siamo incontrati
ho sbattuto contro di lui e nemmeno sapevo che era famoso.
Quando le nostre labbra di separano io ho gli occhi lucidi,
dall’emozione. Lui ha uno sguardo felice ed entrambi abbiamo
le guance rosse.
-I…io…- inizia lui.
Sta volta sono io ad avvicinarmi a lui e a baciarlo, è un
bacio corto, forse è durato un secondo.
-Scusa, ma il primo bacio me lo hai rubato tu, sta volta volevo
baciarti io. Lo sai, quello nella casa al mare era il mio primo bacio.
E tu me l’hai rubato. E se io non avessi voluto?
Lui mi guarda stupito e torna ad avvicinarsi a me, mi prende una mano e
me la stringe forte, ma allo stesso tempo dolcemente, guardandomi negli
occhi.
Torna a baciarmi.
Adesso lo so, il battito cardiaco che sentivo era il mio,
però c’era anche il suo.
Hellooooooooooooo spero
che questo capitolo vi sia piaciuto!! Finalmente!!! Non riesco a
crederci. Dopo 19 capitoli ho scritto questa scena, finalmente!!!
♥ Spero che vi piaccia, come piace a me :3
Al prossimo. *^*Yui~
|
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Capitolo 20 *** Doccia... ***
20. Doccia...
Uscire
dal camerino tendendosi la mano, era qualcosa che non mi aspettavo.
Jong Up, dopo essersi deciso a staccarsi da me, a malincuore
si cambia e poi dolcemente mi prende la mano ed apre la porta del
camerino.
Ho un po’ di paura, non può esserci qualche
giornalista nei paraggi? A Jong Up non interessa la sua reputazione?
Cerco di fermarlo dicendo: -I giornalisti-, lui si gira verso di me e
mi sorride gentile, quel sorriso mi infonde tanto coraggio e decido di
seguirlo.
Quando gli altri membri ci vedono urlano felici.
-Finalmente!- esclama Dae Hyun.
Zelo ci guarda felice, ne sono contenta. Ad un certo punto stavo
iniziando a pensare di potergli piacere, mi sarebbe dispiaciuto
tantissimo per lui.
Vado verso di lui e lo abbraccio forte: -Ti ringrazio per essermi stato
vicino per tutto questo tempo. Ti voglio tanto bene!
Lui ricambia l’abbraccio: -Anche io ti voglio bene, Maki. Non
sai nemmeno quanto.
Per tutto il tempo ho visto dei flash, ma non mi sono minimamente
curata di chi fosse, Jong Up era tranquillo, lo ero anche io.
Siamo andati in un albergo e resteremo qui la notte.
-Voi andate in questa camera!! Poi Zelo, Guk e Him Chan andranno in
questa e noi due- dice Young Jae indicando lui e Dae Hyun -andremo in
quest’altra!!
Io e Jong Up arrossiamo e ci guardiamo. Che cosa stanno facendo questi
idioti? Beh, non è la prima volta che dormiamo insieme
ma… mi vergogno ancor di più ora.
Entriamo nella stanza e ci guardiamo attorno, è magnifica.
Il letto è un’altra volta matrimoniale,
però.
Sentiamo le risate dei ragazzi fuori dalla stanza.
-Aish!- dice Jong Up -brutti bastardi, l’hanno fatto apposta!
Rido.
-Comunque- continua lui -io devo farmi la doccia- mi dice.
-Oh, sì, anche io dovrei farmela!- dico io, ma poi mi rendo
conto di quello che ho detto e mi tappo la bocca.
Lui ride come uno scemo: -Se vuoi la facciamo insieme!
Io impallidisco e indietreggio velocemente, fino ad arrivare al muro,
lui mi raggiunge. Cerco di scappare ma lui, ridendo, mi blocca in un
angolo della stanza e mi bacia.
-Non ti credevo così!- gli dico io un po’ offesa.
Lui stacca subito le mani da me.
-Sì, hai ragione, scusa. È solo che ho aspettato
di baciarti per mesi… e solo ora mi rendo conto che mi sei
sempre piaciuta.
Sembra tutto così perfetto stasera…
Jong Up si allontana e va in bagno. Ci penso una, due, anche tre volte.
Corro verso il bagno e apro la porta di scatto.
-Che fai?!- mi chiede quasi urlando e coprendosi con la prima cosa che
trova: è in boxer.
Arrossisco e mi metto una mano avanti alla faccia.
-Allora, che vuoi?- mi chiede arrossendo anche lui.
-F...facciamo la doccia insieme? Con il reggiseno e le mutande, dico.-
sussurro io imbarazzata.
Lui si mette a ridere: -Sì, certo, però devi
prestarmi un reggiseno, perché io non lo ho!
Rido anche io.
Dopo esserci guardati negli occhi per un po’, io mi sono
tolta il vestito che avevo addosso e siamo entrati nella doccia con le
mani incrociate tra di loro.
Mi vergogno un po’.
Jong Up apre l’acqua e un getto di acqua calda al punto
giusto ci cade addosso, prende il sapone e me lo passa.
-Che ne dici di lavarmi la schiena?- chiede lui come se fosse una
normale routine.
Io prendo il sapone e lo metto su una spugna, la bagno con un
po’ d’acqua e dopo che Jong Up si è
girato inizio a strofinargli la schiena.
-Hai già fatto la doccia con qualcuna, per caso? Sembra che
tu sappia già cosa fare…- gli chiedo io curiosa
ma con la voce un po’ nervosa, ho paura che la sua risposta
sia sì.
-Non ho mai toccato una donna in vita mia- mi dice lui. Il mio cuore si
calma.
-E… sono maledettamente nervoso di essere mezzo-nudo in un
posto così piccolo con te.
Sta volta il mio cuore prende a battere più velocemente.
Inizio a strofinargli la schiena in modo irregolare,
tant’è che ogni tanto mi blocco. Il braccio non
riesce a muoversi proprio a dovere.
Smetto di strofinargli la schiena e lo abbraccio da dietro.
È un così bravo ragazzo. Tutti quelli della sua
età, in questa situazione, non sarebbero stati
così. Avrebbero perso la ragione, si sarebbero lasciati
andare…
Forse quella che vuole lasciarsi andare sono io…
Jong Up si gira e mi abbraccia forte. Quando mi stacco sono io a
girarmi.
-Tocca a te lavarmi la schiena- dico timida.
Dopo aver iniziato, cerca di passare la spugna sotto il reggiseno, ma
non riesce a lavarmi.
Il mio cuore batte forte, ma faccio un gesto coraggioso, sgancio il
reggiseno e lo tengo davanti con le mani. Lui per un attimo rimane
spiazzato, poi continua a lavarmi la schiena. Quando finisce mi giro
verso di lui e gli sorrido.
Faccio per riallacciare il reggiseno, ma esso cade a terra.
Tempestivamente, Jong Up porta le mani sul viso, per non guardarmi. Io
rimango paralizzata un secondo, poi, non sapendo cosa fare ed essendo
tremendamente imbarazzata, faccio l’unica cosa che mi fa
stare bene.
Lo abbraccio forte.
Lo sento rigido e sento anche “qualcuno” sotto le
sue mutande ribellarsi, ma lui mantiene la sua solita calma e dopo un
po’ si lascia abbracciare, ricambiando l’abbraccio
dolcemente. Mi dispiace, mi sembra quasi di essere cattiva ad
abbracciarlo così.
Dopo esserci sciacquati dandoci le spalle, usciamo dalla doccia e ci
mettiamo l’accappatoio.
-N…non hai visto nulla, vero?- chiedo io più
imbarazzata che mai.
-Assolutamente nulla- dice lui con un filo di voce.
Ci vestiamo e ci mettiamo sotto le coperte.
Mi giro e rigiro nel letto, non riesco a dormire, è tutto
così strano…
-Che accidenti c’è?- mi chiede lui stanco.
-Non lo so, mi sento strana, è strano!
Si gira verso di me e mi guarda negli occhi.
-Cosa è strano?
-Tutto questo. È bello stare nello stesso letto…
Lui si gira di nuovo dall’altra parte e io allora delusa mi
giro dall’altra.
Non passa nemmeno un minuto che mi ritrovo circondata dalle sue
braccia.
Mi calmo un po’ e chiudo lentamente gli occhi, riuscendo
finalmente a prendere sonno.
E dopo mezz'ora che EFP
ha fatto i capricci, sono riuscita a pubblicare. ACCIDENTI. SPERO VI
PIACCIA! *^* Spero che non sia arancione questo capitolo D: ...non mi
so regolare...
Vabbè, alla prossima! Grazie mille a tutti quelli che
recensiscono, seguono, mettono tra le ricordate e le preferite e anche
a quelli che aprono per caso! Vi voglio tanto bene, mi motivante tanto
uwu ♥
Yui~
|
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Capitolo 21 *** Scandalo. ***
21. Scandalo.
Devo
aver avuto per diverso tempo un’aria da mongola
perché dopo qualche giorno dal ritorno da scuola, la mia
più cara amica mi guarda attentamente.
-Che c’è?- le chiedo spaventata dal suo sguardo,
come se avesse capito qualcosa sui B.A.P. Infondo mi conosce bene, ci
conosciamo da anni.
-Che succede?- mi chiede -non me la racconti giusta, Maki.
-Yaa, non dire cavolate! Cosa dovrebbe succedere?- le dico io, non
può aver scoperto nulla, è impossibile.
-Non dire cavolate! Sono o non sono la tua amica Kim Cho Hee?- mi dice
convinta di ciò che sta dicendo -e sono anche sicura del
motivo…- continua a dire con tono misterioso.
-Cosa?!- le rispondo io quasi urlando. Tutte le mie compagne si sono
girate verso di me, io mi metto le mani in faccia dalla vergogna.
Lei ride: -Stai calma!
Io la guardo, un po’ più calma, perché
non sembra debba dirmi qualcosa di troppo serio.
-Ti piace qualcuno.
A quell’affermazione scatto in piedi con gli occhi spalancati
e la guardo pietrificata. Oh mamma, ci ha azzeccato.
-Ci sei fidanzata!- esclama alzandosi anche lei. Io indietreggio
sbattendo al muro della classe.
-È così. Non è vero?- continua lei
anche se non ha ricevuto risposta.
Inghiotto la saliva e annuisco lentamente senza guardarla negli occhi.
-Kyaa!- urla felice -ne ero sicura!!
Io non so se essere felice o meno. Vorrei tanto dirgli chi
è, farglielo conoscere. Ma come faccio?
-Chi è??- mi chiede sempre più entusiasta.
-I…io devo chiedergli se posso dirtelo… ma in
quel caso dovrai venire nella casa dove sto vivendo…- dico
io balbettando. Lei mi guarda con aria interrogativa e sbuffa. Le
sorrido a disagio e scrivo un messaggio a Yong Guk.
“Ciao Yong Guk oppa, scusa se te lo chiedo, ma ho una cara
amica e vorrei tanto portarla a casa. Di lei ci si può
fidare, è mia amica da anni e non mi ha mai tradito.
È una persona semplice, non è vanitosa e non le
piacciono gli scoop, quindi non farebbe niente di male.”
Dopo diversi minuti di attesa e di silenzio tra me e Cho Hee, arriva la
tanto sperata risposta:
“Va bene, se ne sei convinta allora dev’essere
così, ma questa sarà l’unica.”
Sorrido finalmente a Cho Hee: -Puoi fermarti un po’ a casa
mia sta sera?
Lei annuisce radiosa.
All’uscita da scuola le faccio cenno di seguirmi e ci
dirigiamo verso la casa dei B.A.P.
-Ti avverto, non fare facce scandalizzate o roba simile- le dico io.
-Perché dovrei?- chiede lei, come se tutto ciò
che dico è stupido e inutile.
-Lascia stare, solo… tienilo a mente per piacere.
Lei annuisce un po’ incerta e mi segue verso la casa dei
B.A.P.
PoV Cho Hee
Maki entra in una casa enorme e io la seguo, la vedo poggiare lo zaino
sul divano, perciò mi avvicino ad esso per poggiarlo
anch’io. Più mi avvicino più vedo un
cespuglio di capelli blu e biondi spuntare dal divano: è un
ragazzo. Ha una rivista in faccia, perciò non lo posso
vedere in volto.
Maki prende la rivista e la toglie dal suo volto.
-Zelo, questa è la mia amica- dice tranquillamente.
Io spalanco gli occhi: ho il mio bias dei B.A.P davanti e Maki
è sua amica.
Quest’ultima ha rivolto il suo sguardo verso di me: ecco a
cosa di riferiva quando ha detto di non sconvolgermi…
-È lui il tuo ragazzo?- gli chiedo, sono un po’
gelosa.
-No! Non è lui- di affretta a dire lei. Tiro un sospiro di
sollievo.
Un ragazzo esce da una camera: i capelli sono castani… omo!
È Jong Up! Maki si gira verso di lui: -È lui!
Jong Up guarda verso di noi e saluta cortese. Io mi ammutolisco.
-Maki, ma tu non sei fan dei B.A.P… quando te ne ho parlato
tu mi hai detto che non li conoscevi- le dico io incredula.
-Appunto, io non li conoscevo- mi dice lei dispiaciuta -poi Jong Up mi
è venuto in contro il giorno che la mia casa
è… insomma… quel giorno…-
continua lei triste.
Le accarezzo una spalla per confortarla: -Non preoccuparti, capisco che
non hai potuto dirmelo.
Maki scoppia a piangere e mi abbraccia scusandosi, io ricambio
l’abbraccio e la stringo a me.
-Dove sono gli altri??- dico quando già sono seduta sul
divano e mangio delle patatine che Maki ha portato dalla cucina. Ho
guardato attorno a me per tutto il tempo. La casa è
splendida e spaziosa.
-Credo siano andati a fare la spesa- mi dice Zelo.
Non riesco a crederci: sto parlando con il mio bias.
Prendo dallo zaino un quaderno e glielo porgo.
-Sono tua fan… potresti farmi un autografo?- chiedo
guardando a terra, mi vergogno tantissimo di questa richiesta.
-Certo!- risponde lui entusiasta prendendomi il quaderno dalle mani e
sfiorandomele. Sono agitatissima.
-Come ti chiami?
-Kim Cho Hee!- dico io alla svelta, come per paura di dimenticarmelo.
Mi rida il quaderno indietro: “Alla ragazza davvero carina di
nome Kim Cho Hee che mi ha fatto il grande piacere di essere mia fan.
Continua a seguirci! Zelo.”
Mi sembra di avere oro tra le mani. Lo guardo sorridente e stringo il
quaderno tra le braccia.
-Grazie!
-Grazie a te, Cho Hee!
PoV Maki
Dopo aver cenato con lui e fatto conoscenza con tutti i B.A.P, Cho Hee
è tornata a casa felice. Sono contenta che non
l’abbia presa male.
Vado in bagno per sciacquarmi la faccia prima di andare a dormire.
Sento delle braccia avvolgermi dolcemente da dietro: -Buonanotte- mi
sussurra Jong Up all’orecchio.
Faccio un salto spaventata e arrossisco.
-Quando sei entrato!?- chiedo ancora con il cuore a mille.
-Non ha importanza! Grazie della buonanotte, eh- dice lui offeso
staccandosi da me.
-Oh, sì, buonanotte- dico per aprire la porta del bagno.
Lui mi ferma e mi prende il viso tra e mani baciandomi.
Quando si stacca inizio a balbettare frenetica: -I…io ora
vado a letto… b…buonanotte.
-Buonanotte- dice lui calmo e sorridente. Come fa ad essere
così calmo? Aish. Sembro l’unica idiota.
La mattina mi sveglio per via di alcune voci in salone.
-Cos’è questo?- chiede… il manager, che
dalla voce sembra shockato.
-L’amica di Maki…?- sta volta è Yong
Guk a parlare.
Esco in fretta dalla mia camera in pigiama: -Che c’entra Cho
Hee?
Yong Guk mi porge un giornale e io guardo la foto di copertina, del
giorno in cui siamo usciti dal camerino mano nella mano, e i
ciò che c’è scritto: Jong Up e una ragazza delle
superiori! Sconvolgente relazione.
Cos’è questa cosa? Non è opera della
mia Cho Hee.
Scusate davvero il
ritardo! Ma tra pochi giorni mia sorella si sposa e tra scuola, cene
con la nostra famiglia strana e roba varia non ho davvero
avuto tempo di scrivere! Spero che il capitolo sia di vostro
grandimento e grazie come al solito... :D ♥
Yui!
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Capitolo 22 *** Intervista. ***
22. Intervista.
Dopo
che è finita la scuola ho portato nuovamente Cho Hee a casa
mia. Abbiamo parlato e sono fermamente convinta che non sia colpa di
Cho Hee. Non l’avrebbe mai fatto. Inoltre nella foto ci
tenevamo per mano e lei non aveva foto! Quella foto è stata
scattata il giorno del live.
Questi pensieri mi rendono triste, se non avessi seguito Jong Up fuori
dal camerino, nessuno avrebbe saputo nulla. Mi sento come se avessi
rovinato tutto.
Arrivate a casa, i ragazzi guardano Cho Hee come delusi.
-Cho Hee, non pensavo che avresti spifferato tutto alla stampa- dice
Zelo guarandola negli occhi.
Cho Hee scuote la testa: -Non ho parlato a nessuno di ieri! Lo giuro!
Riesco perfettamente a sentire la sua tensione, infondo siamo amiche da
tanto tempo e so tutto di lei. Le prendo la mano, sento che sta per
piangere.
-Zelo, ti ho detto che non è stata lei. Mi credete?
-Ma Maki, noi a te crediamo. È a lei che non crediamo- dice
Yong Guk, gentile come sempre. Le sue parole, però questa
volta mi infastidiscono.
-Sono certa della sua innocenza!- guardo Jong Up che per tutto il tempo
è rimasto zitto. Lui guarda il pavimento, perciò
i nostri occhi non si incontrano nemmeno una volta.
-Vi ricordate quando siamo usciti dal camerino?- continuo allora io
-quella foto viene da lì! Ho anche sentito i flash. Vero,
Jong Up?- cerco di attirare la sua attenzione e lui alla fine alza la
testa e annuisce.
È un po’ strano, ma non ci do troppo peso ora.
Zelo guarda Cho Hee scettica e lei non riesce a reggere il suo sguardo
e si mette a piangere.
-Zelo! Guarda che hai fatto!- lo rimprovero io.
-Io??- dice lui alzandosi di colpo, cambiando la sua espressione delusa
in una dispiaciuta e venendo verso di noi.
-M…mi dispiace- cerca di dire, penso sia davvero
dispiaciuto, non si aspettava una simile reazione.
Cho Hee guarda verso di lui e continua a piangere disperata.
Vedo Zelo alzare un braccio verso di lei per poggiarglielo su una
spalla: -Va bene, va bene, ti credo… non piangere
però.
Sorrido, dev’essere felice, è pur sempre il suo
bias. Forse è per questo che si è addirittura
messa a piangere.
Vedo che anche l’espressione degli altri è
cambiata, tranne quella di Jong Up, che sembra ancora assente.
-Ora le credete?- chiedo io con tono deciso, loro annuiscono e parlano
del da farsi, mentre io vado in camera mia con Cho Hee. Oggi
dormirà da noi.
È mattina, Cho Hee ha dormito in un letto che, con
l’aiuto dei B.A.P, abbiamo messo in camera mia.
I B.A.P non ci sono, avevano un’intervista sulla notizia del
giornale. Accendo la TV e vedo i ragazzi che parlano ad una
giornalista.
-Sì, ci stiamo impegnando molto per diventare bravi- le dice
Him Chan sorridente. La donna si rivolge a Jong Up.
-Moon Jong Up, recentemente in un giornale è apparsa una tua
foto in compagnia di una ragazza misteriosa. Era di spalle,
perciò non sappiamo l’identità della
ragazza… ma è vero che avete una relazione?
Le telecamere riprendono il viso di Jong Up, ho come una brutta
sensazione, la sua faccia non promette niente di buono. È
sempre la stessa, ma il suo sguardo è come quello di ieri.
Non è il solito sguardo timido davanti ai riflettori o
quello che rivolge a noi.
-No, non è vero, quella foto non è vera.
Oh…
Non che mi aspettassi che dicesse il contrario.
La giornalista sta continuando a parlare ma io non la sto ascoltando.
Cho Hee guarda preoccupata verso di me, ma io non riesco a fare altro
che continuare a fissare la faccia di Jong Up nello schermo, che
è sempre la stessa.
Sì, ci sono rimasta male.
Lo so, non poteva dire il contrario, ma… non mi aspettavo
una faccia così fredda. Forse davvero non gliene frega nulla
e mi sono sognata tutto. Mi sono sognata i baci, mi sono sognata il suo
sorriso caldo nei miei confronti. Forse mi sono sognata anche gli
abbracci e la sua voce che dolcemente mi diceva “mi piaci
tantissimo”.
Mi sento gli occhi umidicci, ma le lacrime non vogliono scendere.
Cho Hee mi abbraccia: -Mi dispiace, Maki.
Ricambio l’abbraccio stringendola forte.
-È tutto ok- le dico, anche se non è la
verità.
Di sera, Cho Hee se n’è andata e io, essendo sola
sono andata in camera mia ad ascoltare musica nelle cuffiette.
Sento dei rumori, anche se ho le cuffie, devono essere tornati i B.A.P.
Qualcuno bussa alla mia porta e apre: è Jong Up.
Gli rivolgo uno sguardo freddo e lui ne rimane evidentemente spiazzato.
Si siede sul mio letto: -Come va?- mi chiede.
-Bene, perché?- continua a guardarmi, però sta
volta il suo sguardo è quello gentile che io conosco bene.
-N…no, niente, mi sembravi strana. C’è
qualcosa che non va?
Io rimango zitta, mi sembra stupido dirgli qualcosa tipo:
“sai, il fatto che tu abbia detto che quella foto era finta
mi ha reso triste”; sarebbe egoismo.
-Puoi dirmi tutto, lo sai…- dice lui prendendomi la mano.
Guardo verso di lui e non resisto più, le lacrime mi
scendono. Il suo viso è preoccupato e mi asciuga le lacrime
con le mani: -Cos’hai?
-I…io… per te non sono niente- dico piangendo
ancor di più e tirando su con il naso.
-Cosa?!- domanda lui, come se non credesse a ciò che sto
dicendo.
-Hai capito- continuo piangendo.
-Come puoi pensare una cosa simile?- domanda incredulo -tu per me vali
più di qualunque altro!
-No, la nostra relazione non è vera… lo hai detto
tu- mi accorgo della cavolata che ho detto e giro la faccia
dall’altra parte.
Lui mi prende il viso tra le mani e fa dirigere il mio sguardo verso il
suo: -È per quello che ho detto alla tv?
Annuisco.
-Cosa potevo dire? Il manager mi ha detto di dire così,
perché credi fossi pensieroso ieri? Non sapevo come
l’avresti presa. Ammettendo la nostra relazione, la
popolarità dei B.A.P sarebbe potuta scendere. Vuoi questo?
Io penso di no. So che te la sei presa, ma le cose non possono andare
diversamente e so che tu vuoi solo del bene per noi del gruppo.
Annuisco nuovamente, ho capito ma sono molto ferita, anche se so che
non dovrei.
So che Jong Up si è accorto di questo.
Ciao a tutte, chiedo
scusa se questo capitolo è forse un po' cortino, ma come vi
avevo detto, si sposava mia sorella e non ero a casa. In più
mi sono anche beccata l'influenza e non ho potuto scrivere di
più, quindi spero che vi piaccia lo stesso e che il testo
sia corretto >__<
Grazie a tutti e buon
inizio settimana çwç
Yui~
Ah, volevo avvertirvi che, ancora 2-3 capitoli e la storia è conclusa!!
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Capitolo 23 *** Mi vuoi lasciare? ***
23. Mi vuoi
lasciare?
È
passato un altro mese.
Non ho fatto capricci.
Non mi sono lamentata.
Ho cercato di essere il più gentile possibile con Jong Up ma
il fatto è che proprio sono triste.
A scuola, capita spesso di parlare di ragazzi e se le mie compagne mi
rivolgono domande in proposito mi innervosisco a tal punto da risponder
loro male. Cho Hee ogni volta mi conforta ed è gentile con
me, non è cambiata. È sempre la buona amica che
mi sta accanto. Mi dispiace così tanto di averle tenuto
tutto nascosto per mesi.
Non dico di non essere felice, anzi.
Il mio amore per Jong Up non ha fatto altro che amplificarsi, giorno
per giorno… so che non è colpa sua e a me piace
davvero tanto. I B.A.P sono tutti gentili con me, come lo sono sempre
stati.
Con Zelo facciamo una squadra: se ci sono da fare dispetti agli altri
io e Zelo siamo sempre pronti ad unirci e a pianificare qualsiasi cosa.
Yong Guk è il mio oppa preferito ed è un vero e
proprio fratello maggiore per me. È sempre premuroso e non
giudica mai le mie scelte, mi appoggia sempre. Era venuto a sapere
della mia discussione con Jong Up, come anche Zelo, entrambi mi sono
stati vicini e Yong Guk mi ha davvero confortato. Probabilmente
è per quello che continuo ad essere sorridente ogni giorno.
Him Chan è il solito, cerca sempre di dare ordini pur
sapendo perfettamente che il leader è Yong Guk. Malgrado
ciò Yong Guk non gli dice nulla, anzi lo lascia fare. Penso
che sia davvero molto paziente.
Per finire, Dae Hyun e Young Jae mi fanno morire insieme. Sono davvero
comici e si vede lontano un miglio quanto siano amici. Sono sempre
vicini, non li ho mai trovati un momento separati. Penso che anche loro
abbiano capito quello che è successo con Jong Up, forse
glielo hanno detto Zelo e Yong Guk perché da quel giorno
Young Jae ha sempre cercato di creare momenti carini tra me e Jong Up,
anche se io mi distanziavo ogni volta. Dae Hyun mi ha fatto ridere in
continuazione: appena vedeva che la mia faccia si rattristava iniziava
a fare battute senza senso e io mi mettevo a ridere.
Sono davvero molto grata a questi idioti. Li adoro.
Alla TV ci sono i B.A.P! Hanno fanno l’ennesima canzone,
questa mi piace tantissimo, si chiama CRASH. È allegra e le
parole mi piacciono tanto! Fa un po’ strano sentire Jong Up
che dice “I tuoi occhi, le tue labbra, tutto di te mi ha
lasciato scosso” ad un pubblico così ampio. Mi
dispiace che non dica altro nella canzone. Mi piacerebbe sentirlo cantare un
intero verso… una canzone… come Yong Guk, insomma.
So che il suo ruolo principale è quello di ballerino ma a me
piace tanto la sua voce.
Credo di essere diventata fan dei B.A.P, poco a poco, conoscendoli per
quello che sono e anche per quello che mostrano sul palco. Mi dispiace
per Jong Up ma i miei bias nel gruppo sono Yong Guk e Zelo. Sorrido tra
me e me. Se lo sapesse mi ammazzerebbe come minimo. Soprattutto per
Zelo, penso.
Quando finiscono l’esibizione, viene mostrato un piccolo
retroscena: vedo Jong Up e Hyosung delle Secret seduti vicini in una
stanza e tutti gli altri che parlano. Sono molto vicini e le telecamere
si avvicinano a loro.
-Uuh, tu e Hyosung siete molto intimi, vedo!- dice il cameramen.
Loro alzano lo sguardo e sorridono. Hyosung si avvicina a Jong Up e gli
da un bacio sulla guancia: -Tratto bene i miei donsaeng!- dice
sorridente.
La scena mi lascia di sasso.
Spengo la TV di scatto ed esco di casa.
Sono un attimo smarrita ma poi mi riprendo e corro verso il parco.
Entro nello scivolo e rimango lì con la testa nascosta tra
le braccia, che sono poggiate sulle mie ginocchia. Rannicchiata
lì inizio a piangere.
Era solo un innocente bacio sulla guancia. Ma è triste.
È triste che lei possa baciarlo in pubblico e io no.
Che lei possa stargli vicini pubblicamente perché sono
entrambi famosi.
PoV
Cho Hee
Mi sta chiamando Zelo.
Sì, ho il suo numero. Ce lo siamo scambiati qualche giorno
dopo esserci conosciuti.
Rispondo.
-Zelo, che c’è?
-Cho Hee, sai dov’è Maki?
-Sì, è tornata a casa, perché?
-Non c’è.
-Come non c’è?!- rispondo allarmata -Arrivo.
Dopo aver fatto una lunga corsa fino alla casa dei B.A.P trovo Zelo in
giardino che si guarda intorno e Him Chan pensieroso.
-Hai idea di dove possa essere?- chiedo col fiatone a Zelo.
-No, non ne abbiamo idea!- risponde lui preoccupato quanto me.
Dopo un po’ di silenzio Him Chan sembra essersi ricordato di
qualcosa: -Ma certo!
-Cosa?- diciamo io e Zelo all’unisono.
-Al parco!
…è vero! Andava lì ogni volta che era
triste, l’unica volta che non c’è andata
è quando è scoppiato l’incendio, era
troppo scioccata, me lo ha raccontato.
Zelo fa per andare verso il parco, ma io lo fermo prendendolo per una
mano.
-Zelo, penso che debba andare Jong Up. Credo di aver capito
perché è andata lì.
Him Chan annuisce.
-Jong Up!- dopo averlo chiamato, è uscito in fretta dalla
porta: -È tornata?- chiede impaziente.
-No, ma penso che dovresti andare al parco a cercarla. Crediamo sia
lì, ma sei la persona più adatta per andarla a
cercare.
Mentre Jong Up corre verso il parco la mano di Zelo stringe forte la
mia, è rassicurante.
PoV
Jong Up
Ho il cuore a mille.
Ho capito cosa è successo.
L’ho capito.
Ha sicuramente visto il retroscena alla TV.
Corro al parco e la cerco.
Non la chiamo, sicuramente non risponderebbe.
Vedo dei capelli spuntare dallo scivolo, fanno su e giù,
come se ci fosse una persona che ha il singhiozzo.
Mi avvicino piano, senza far rumore e sento qualcuno che piange.
Riconosco quel qualcuno, si tratta di Maki.
Salgo sullo scivolo e, anche se non sono certamente il più
bravo, inizio a cantare un pezzo di “What my heart tells me to do”.
-“Hai sofferto
molto?
Eri davvero esausta?
Ho reso le cose
difficili per te?
Ero abituato a ricevere
solo amore e pensavo solo a me stesso.
So cosa provi,
lo so.
Conosco il tuo amore.”
Mi fermo un secondo perché lì
c’è un pezzo di canzone che dice “ma penso che non faccia per me”,
ed è meglio che non lo canti. Lei continua a singhiozzare e
mentre singhiozza canta proprio quel pezzo.
Io continuo: -“Questo
è quello che il mio cuore mi dice di fare,
ecco perché
fa ancora più male.
Io ti amo ma…”
Mi fermo di nuovo titubante ma lei continua per me: -“Devo
rompere con te”- e la voce le si strozza in gola.
Continuo ancora con la voce tremante: -“Tu mi ami,
ne sono grato e allo
stesso tempo mi dispiace.”
-“Io non sono
capace,
quindi perdomani se ti
sto lasciando”
-Lasciamo perdere la parte di Guk, dico ridendo, ma non sono per niente
allegro.
Maki si alza dallo scivolo e rimaniamo in piedi tra le quattro mura di
legno della costruzione.
-È molto triste questa canzone, mi stai per caso lasciando?-
domanda con il viso ormai solcato di lacrime.
-Sei tu che continuavi a cantare quei pezzi, non io- dico serio -mi
vuoi lasciare? So che è difficile essere fidanzati con un
idol, so che forse ti avrei dovuto confortare di più.
Rimane in silenzio.
-Non hai paura?- le chiedo.
-Se sono con te non ho paura. Come quando ti ho scontrato quella notte
in cui correvo senza meta. Non mi hai lasciata lì. Mi hai
portata con te. Mi hai salvato. Sarei stata triste senza di voi, senza
di te.
Jong Up, io ti amo.
Ha detto così fermamente queste parole che sentirle
è strano.
Sto per fare la cosa più coraggiosa della mia vita.
Forse me ne pentirò amaramente, ma devo farlo,
perché anche io la amo.
La prendo per mano e la trascino fuori dallo scivolo.
Mi metto a correre stringendole la mano.
Vado in un luogo affollato e mi fermo.
-Maki, ora sto provando tantissima vergogna.
-Che fai?! Ci vedranno tutti!!
-Non mi interessa ora- dico con voce tremante.
-Ma così sarà stato tutto inutile!
-Maki, ti amo
anch’io.
La sua espressione è stupita, non se lo aspettava. Nemmeno
io. Non credevo di avere così tanto coraggio.
La bacio dolcemente, ha le labbra socchiuse e così mi
permette di allungare la lingua, fino a portarla nella sua bocca.
Incontro la sua e tutto quello che sento è solo il mio cuore
che batte forte. È la prima volta che do un bacio del
genere, non sono nemmeno sicuro che si faccia così.
La abbraccio mentre continuo a baciarla ed intanto, attorno a me, sento
che la folla si sta avvicinando. Delle fan urlano deluse e dei
giornalisti fanno foto.
Sta volta mi importa ancor meno.
L’importante è che Maki stia bene.
Penultimo capitoloo~
Spero vi sia piaciuto.
Spero che vi sia preso un colpo per titolo e parte centrale.
Spero che la fine vi abbia soddisfatto.
Spero che leggerete anche il prossimo!
Ora vi saluto, ci si sente al prossimo ed ultimo~
Yui~
P.s. In questo capitolo ci sarebbe dovuta essere un'immagine di Dae
Hyun, seguendo l'ordine, ma ho voluto metterne nuovamente una di Jong
Up dato che è il penultimo x°°
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Capitolo 24 *** Il compleanno di Zelo! + Epilogo ♥ ***
24. Il compleanno
di Zelo!
Ebbene
sì, è passato un altro mese.
È ovviamente capitato ciò che mi aspettavo, le
fan più accanite dei B.A.P erano (anzi, sono) furiose con
me.
Non le biasimo. Infondo, quando il mio adorato Jong Hyun degli SHINee
si era fidanzato ci ero rimasta malissimo. Però hanno
esagerato!
Per non parlare delle mie compagne, alcune si sono rifiutate di
parlarmi per due settimane.
Ora la situazione si sta stabilizzando.
Oggi è il 15 Ottobre ed è il compleanno di Zelo e
Cho Hee è eccitatissima. Sono giorni e giorni che non fa che
parlare di questo. Mi ha chiesto cosa piace a Zelo, cosa odia, cosa
è meglio che lei gli regali, cosa gli regalerò io
e cosa faranno i B.A.P in merito. Quando mi ha fatto tutta questa serie
di domande, per di più una dopo l’altra senza
aspettare risposta, io le ho detto qualcosa di vago come “non
so, poi ti dico”.
Sempre oggi, è tornata da me a parlare del compleanno.
-Ya! Maki! Allora? Ho comprato a Zelo un accessorio che gli copre
comodamente il mento. Dato che non gli piace mostrarlo! Anche se io
trovo che sia carinissimo! Però lasciamo stare…
La guardo spaventata, perché quando parla di Zelo non prende
mai fiato?
-Allora?!- mi domanda impaziente.
-Allora cosa?- le domando esasperata.
-Ma insomma! Maki!! Mi stai ascoltando?- piagnucola lei -Ti sto
chiedendo un parere sul regalo!
-Aaah! Tranquilla, gli piacerà sicuramente dato che glielo
fai tu.
È da quando sono tornata a casa il giorno che ho fatto
definitivamente pace con Jong Up e li ho trovati mano nella mano che mi
chiedo cosa sia successo tra loro. Sono più intimi! Sono
carini tra loro e Zelo mi chiede sempre di portare Cho Hee a casa.
Alle mie parole Cho Hee è arrossita velocemente e ora sta
cercando di cambiare discorso: -Tu che gli regali comunque?
-Io ho organizzato la festa e ho già preparato la torta, non
è abbastanza?
Mi guarda male, come per dire “come puoi dare così
poco a qualcuno di così figo?”.
Sbuffo: -La vuoi smettere? Non sono io quella che vuole fare colpo su
di lui.
Emette una risatina isterica: -Ma che dici?! Io? Ma quando mai!- e mi
da una botta sulla spalla.
Sto tornando a casa, ovviamente con Cho Hee che mi segue impaziente.
-Quindi staremo a casa vostra?- fa un po’ strano sentir dire
“vostra” ma ormai ci vivo da mesi, quindi penso sia
normale.
-Sì, mi sono consultata con gli altri, siccome ci siamo
anche noi è meglio non andare in giro, sai
com’è.
-Sì sì, avete ragione.
Entriamo e sistemiamo delle buste piene di addobbi festivi che abbiamo
preso al market sul tavolo.
-Cominciamo ad addobbare la casa! I B.A.P saranno qui tra due ore, non
abbiamo molto tempo.
Annuisce e prende dalla busta le cose iniziando a metterle in salone.
-Finito!- esclamiamo all’unisono esauste dopo
un’ora e mezza di duro lavoro.
-Ancora un minuto con le braccia sollevate per appendere questa stoffa
enorme e si sarebbero staccate!
Guardo la grande stoffa con scritto “Tanti auguri Zelo, ti
vogliamo bene”: -L’idea è stata tua, poi
ha anche insistito per scrivere quel “ti vogliamo
bene” enorme coi cuori attorno.
-Ya!!
Rido divertita e mi siedo sul divano esausta.
-Maki! Sei a casa?- sento una voce familiare provenire da fuori, ma
manca mezz’ora, com’è possibile che i
B.A.P siano già qui?
Io e Cho Hee scattiamo in piedi spaventate quando vediamo la porta
aprirsi di scatto: è Zelo!
-Ya!!- urlo al povero Zelo che tramuta la sua espressione da felice a
scioccata dal mio grido -Jong Up! Dove sei? Perché non mi
hai avvertito del vostro arrivo?
-Scusa!- un Jong Up mortificato appare dietro Zelo che è
ancora scioccato dalla mia espressione al suo arrivo -è
voluto venire qui in fretta e ci ha chiesto di non avvertirti.
-Ma la festa a sorpresa!- esclamo io arrabbiata.
La faccia di Zelo sta volta passa da scioccata a entusiasta e ha anche
gli occhi lucidi dalla commozione.
-Grazie!- urla felice venendo ad abbracciarmi. Ricambio
l’abbraccio e guardo verso Cho Hee che è ancora
vicino al divano paralizzata dall’entrata di Zelo.
-Di nulla, Zelo, ma devi ringraziare anche Cho Hee. È lei
che ha fatto quella cosa lì- indico la stoffa appesa al muro.
Zelo si volta verso Cho Hee ancora più felice e va ad
abbracciare anche lei baciandola ripetutamente sulle guance. Povera
ragazza, immagino come si senta.
Insomma, che poi “povera” non è, dato
che è tra le braccia del ragazzo di cui è
follemente, e sottolineo FOLLEMENTE, innamorata.
Entra dalla porta anche un Him Chan raggiante con una busta piena
di…
-Ragazze! Ho portato anche le birre!
-Birre?! Him Chan, guarda che loro solo ancora minorenni- esclama Yong
Guk al suo seguito parlando sia di me e Cho Hee, che di tutti gli altri.
-Eddai, mica si devono ubriacare!
Yong Guk continua a guardarlo male e rivolge a me e Maki uno sguardo da
“vi tengo d’occhio, ragazzine”.
Him Chan ha già aperto le birre e le ha distribuite a tutti
i ragazzi, per accertarsi che la bevano. Ne ha passate anche a me e Cho
Hee e noi, curiose, non abbiamo saputo dire di no.
Ho bevuto qualche sorso e sembra andar bene, non è male il
gusto. Jong Up mi guarda divertito ma sono sicura che non è
un bevitore accanito, si vede perfettamente, direi.
Vado a prendere la torta e Zelo la guarda affamato: -Finalmente si
mangia!
-Da quanto non toccavi cibo?- gli chiede Cho Hee scherzando.
-Tu scherzi, ma io non ho mangiato tutto il giorno!
Ridiamo e io passo il coltello a Zelo: -Vuoi tagliarla tu?
Yong Guk si affretta a prendermi il coltello dalle mani: -Dai qui, se
facciamo tagliare a lui, finisce che si prende metà torta
tutta per se e le nostre parti le taglia male.
-Ya! Pensi questo di me?!- gli chiede Zelo offeso ma allo stesso tempo
consapevole che è la verità.
Mentre io e Cho Hee ridiamo come matte Yong Guk taglia la torta.
PoV
Cho Hee
Forza! Coraggio! Intraprendenza! Azione istantanea! Prontezza! Carisma!
Sono o non sono Kim Cho Hee?
Esatto.
Lo sono.
E, proprio per questo, non possiedo queste strabilianti doti che in
questo momento mi sarebbero di grande aiuto.
Ho lasciato il regalo di Zelo sul divano.
Vorrei darglielo, è nella mia borsa, ma mi vergogno davanti
a tutti i membri… quindi… devo prenderlo da
parte…
Magari fuori in terrazzo, così se sono rossa come un
pomodoro o se ho caldo, ci sarà aria fresca e buio!
-Zelo- gli sussurro all’orecchio poggiandogli timidamente una
mano su un braccio, sento già la voce farsi insicura e le
gambe tremare.
-Sì?- mi risponde lui con il suo solito sorriso stampato
sulle labbra e mettendo la sua mano sulla mia dolcemente.
Se fa così finisce che muoio. In quest’ultimo
periodo mi sento come se provasse i miei stessi sentimenti.
-Possiamo parlare in privato? Magari andiamo fuori in terrazzo?
C’è anche poca aria qui, no?
Le sue guance sembrano avvampare e vedendole così rosee,
sento che le mie sono dello stesso colore: -Certo.- dice alzandosi e
sbattendo contro il tavolo in modo imbranato –Oddio, che
idiota- continua a dire ridendo nervoso.
Prendo la borsa e ci dirigiamo in terrazzo, mentre cammino verso il
terrazzo sento Maki che parla con Jong Up: -Sta sera dormiamo insieme?-
questo mi fa ridere come un’idiota e Zelo mi sta guardando
storto. Ma mi fa ancora più ridere la risposta che gli ha
appena dato Jong Up: un “certo” un po’
incredulo e un qualcosa tipo “ma sei ubriaca?”.
Siamo in terrazzo.
-Dimmi!- dice meno impacciato di prima.
Prendo una grande boccata d’aria e inizio:
-Allora… innanzitutto- dico cominciando a rovistare nella
borsa -questo è per te!
Tiro fuori da quest’ultima il pacchetto e glielo porgo.
I suoi occhi si illuminano ed inizia a scartarlo.
-Volevo dirti ancora una cosa…- Zelo torna a guardarmi,
curioso di quello che devo dirgli.
-Cosa?
-Zelo… cioè, J…Jun Hong…
Lo vedo ancora rosso e l’emozione mi va in gola:
-Sì…?- mi domanda curioso mentre ha
già il regalo tra le mani e lo sta indossando felice -Grazie
comunque!
-Jun Hong, tu… mi piaci!
Ora mi sta guardando sorpreso, ma il suo sorriso non è
mutato, anzi, è più grande, i suoi occhi sembrano
più felici. Ho le mani vicino al petto, come per proteggermi
dalla sta risposta.
Lui me le stringe e si avvicina a me.
Non riesco più a capire nient’altro, sento solo la
sua voce sussurrarmi un “grazie” e poi le sue
labbra poggiarsi sulle mie.
PoV
Maki
Avrò bevuto una o due lattine, penso, non sono mica ubriaca!
Stupido Jong Up, mica gli chiedo di dormire con lui perché
sono ubriaca.
Però, ora che ci penso mi sento un po’
brilla…
Vabbè, poco importa, muoio di sonno, io me ne vado
già in camera di Jong Up.
-Ragazzi, io vado a dormire, buonanotte, salutatemi quei due che
sicuramente si staranno sbaciucchiando al chiaro di luna- dico
alzandomi dalla sedia e dirigendomi barcollando verso la stanza di Jong
Up.
-Maki, guarda che stai andando dalla parte sbagliata!- esclama Dae Hyun.
-Stai zitto!- lo riprende Young Jae.
-Sì- dico io -appunto, stai zitto, sto andando dalla parte
giusta.
-Aspettami- mi dice Jong Up con voce preoccupata.
-Uff, sto bene, posso camminare da sola!
Siamo in stanza, inizio a levarmi la maglietta e i pantaloni.
-Che fai?!- mi domanda imbarazzato e coprendosi la faccia con le mani.
-Mi preparo per dormire, non è ovvio?
-Non vorrai mica dormire così!
-Uff, quanto sei noioso…
Mi rimette veloce la maglietta e i pantaloncini e mi trascina
velocemente in bagno sotto gli occhi increduli di tutti i ragazzi.
-Ya!
-Maki, sciacquati la faccia e ti sentirai meglio.
Ok, forse non era così inesperto in fatto di alcool?
Faccio come dice e mi riprendo.
-Ora sto meglio, grazie.
Mi riporta in fretta in camera imbarazzatissimo e mi fa sedere sul
letto.
-Vado a farti un caffè, così ti passa.
Annuisco e mi ritolgo i vestiti.
…sì, ero lucida!
Mi metto sotto le coperte e aspetto con calma che arrivi Jong Up.
Poco dopo, eccolo entrare in camera con il caffè in mano.
-Bevi.
Mi metto seduta sul letto e mi ritrova nuovamente mezzo nuda.
-Ma che fai?
-Cosa?
-Perché non sei vestita?!
-Che vuoi? Toglili anche tu se sei così geloso che io non
abbia i vestiti.
-Ma stai bene Maki? Non ti ho mai sentito parlare così!
Bevo in fretta il caffè e poggio la tazzina sul comodino.
Mi alzo, sta volta sono completamente in equilibrio.
-Sto benissimo, solo, togliti questi vestiti.
Lo vedo arrossire violentemente ma, siccome non accenna a levarsi i
vestiti, mi avvicino a lui e gli levo la maglietta.
-L…lascia stare, faccio io- mi dice ormai rassegnato.
Torno ad infilarmi sotto le coperte e lui mi segue imbarazzato.
Mi giro verso di lui e gli carezzo i fianchi.
-Sbaglio o hai più muscoli?
-Maki, smettila, sei mezzo ubriaca, se continui così non
penso riuscirò a rispondere delle mie azioni.
Torno completamente in me.
-Jong Up…
-Sì?
-È… quello che voglio…
Sbarra gli occhi stupito: -COSA?!
-Hai… hai capito…
-Sei sicura?
-Sì! Certo, perché dovrei dirti una cavolata?
Voglio fare qualcosa per te, per una volta tanto!
-Ma non devi farlo per me…
-lo faccio perché ti amo.
A quelle parole si avvicina di più a me e mi da un dolce
bacio sulle labbra, mi abbraccia teneramente e il resto si
può solo immaginare…
Non è qualcosa di stupido o banale, il ragazzo che ho
davanti a me, il ragazzo con cui ho deciso di fare la mia prima
esperienza è il mio primo amore. Che è anche
quello vero, lo scoprirò solo col passare del tempo,
perché non ho ancora idea di quanto lui si farà
amare e mi farà stare bene come lo sta facendo in questa
notte del 15 ottobre, ci stiamo amando silenziosamente, ci stiamo
amando come mai lo abbiamo fatto e come mai lo avremmo immaginato.
Epilogo.
Sono Rhee Maki, una ragazza di 17 anni, anzi 18 in Corea.
Figlia di Tsukasa Yukino e Jun Ho Rhee, i quali riposano in pace.
Vivo da ormai una decina di mesi con i B.A.P, un gruppo sud corano che
ormai ha preso piede più che bene.
Ho un ragazzo fantastico e dolcissimo e oggi mi sta dando un grande
supporto morale.
Stiamo andando mano nella mano verso la mia casa.
Quella vera, quella che è bruciata prima che conoscessi Jong
Up, quella dove ho lasciato tutto: la mia adorata madre, il mio amato
padre e tutti i miei oggetti più cari.
Arrivati, troviamo il luogo pieno di cenere. Voglio andare a guardare
da vicino, per vedere se trovo qualche cosa intatta.
Vedo qualcosa luccicare tra la cenere: è la collana
d’oro di mia madre! Quella che si apriva! La mia preferita!
Che fortuna, mi vengono le lacrime agli occhi.
Corro verso di essa con Jong Up al seguito curioso.
La prendo in mano e ci soffio sopra per pulirla, apro il ciondolo:
oltre alle solite 3 foto (la mia, la sua e quella di mio padre) trovo
un biglietto minuscolo.
Il cuore mi batte forte.
Sarà un messaggio da parte sua?
Mi tremano le mani, Jong Up se ne accorge e mi stringe a sé.
Apro il biglietto, sono così felice che sia intatto.
“Nostra cara Maki, non essere triste per noi. Siamo
così contenti che tu sia in salvo, quindi non avere
rimpianti. Pregheremo per te, affinché troverai qualcuno
disposto a stare al tuo fianco e ad aiutarti. Ti amiamo.”
La scrittura è tremolante e quasi non sembra quella di mia
madre, è scritto così piccolo, ma in modo
così accurato, seppur tremolo, che mi stupisco.
Si è sforzata di scrivere per me, tra le fiamme, solo per
farmi sapere questo.
Le lacrime mi bagnano il viso.
Jong up mi abbraccia forte e mi sussurra di stare calma.
Ripongo il foglietto all’interno del ciondolo e mi metto la
collana al collo.
Abbraccio forte Jong Up, continuando a piangere ormai tranquilla,
perché ormai sto bene. Perché anche se mi mancano
sono felice di averli potuto “sentire” e ora posso
vivere in pace e posso far vivere in pace anche loro.
Fine.
Hooola!!!
Ecco l'ultimo capitolo!! *piange fiumi di lacrime*
Vi è piaciuto? Io vi giuro che mentre scrivevo il prologo
avevo le lacrime agli occhi!! xD
Comunque spero che vi abbia soddisfatto, odio quando le cose finiscono.
Mi dispiace che non avrò pi le vostre recensioni a farmi
sorridere, quindi spero che seguirete anche le mie prossime storie, se
vi va vi avverirò u.u
Ora vi lascio, non so proprio che dire su questo capitolo... solo... mi
sono divertita tanto, è la mia prima FF ed è la
prima storia che scrivo e che CONCLUDO soprattutto xD
Quindi grazie a tutti per il supporto, grazie a quelle che hanno
seguito, recensito, ricordato e preferito!
Quindi...
Preferito:
1
- Ahrya
2
- BaekYeol
3
- BlueDiamond
4
- debby87
5
- Kklator
6
- SweetGiggle
7
- Taeya_
8
- tALIXIA
Ricordato:
1
- CL_Kiki
2
- Kklator
3
- Momo1312
4
- tALIXIA
Seguito:
1
- anonimaG
2
- BabyAlien
3
- BellaChoi
4
- debby87
5
- Eli_Maknae
6
- ils95
7
- Kklator
8
- KpopFan
9
- MonkeyCrys
10
- Soulmates
11
- SuJu_ELF
12
- tALIXIA
13
- trullallerotrullala
14
- Yukicchan
E le 91 recensioni (spero di
arrivare a 100!! *^*), tra cui quelle di MiyoshiCross,
AnonimaG, Kklator, tALIXIA, debby87, Ahrya & Eli_Maknae!! Grazie Mille,
davvero!!
Bye bye ♥
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