What my heart tells me to do.

di YUIandAI
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Incontro. ***
Capitolo 2: *** JELLO! ***
Capitolo 3: *** Arrabbiato? ***
Capitolo 4: *** Palla da bowling. ***
Capitolo 5: *** Ok, ti piace Maki. ***
Capitolo 6: *** Stupido Moon Jong Up. ***
Capitolo 7: *** Cattive notizie. ***
Capitolo 8: *** Messaggi. ***
Capitolo 9: *** Impossibile. ***
Capitolo 10: *** La finta ribelle. ***
Capitolo 11: *** MISSIONE COMPIUTA. ***
Capitolo 12: *** Lascia perdere. ***
Capitolo 13: *** Confusi? ***
Capitolo 14: *** SICURA. ***
Capitolo 15: *** Sola con Jong Up. ***
Capitolo 16: *** Forse, un po' mi piace. ***
Capitolo 17: *** Scusami. ***
Capitolo 18: *** Quadrifoglio. ***
Capitolo 19: *** Mi piaci tantissimo. ***
Capitolo 20: *** Doccia... ***
Capitolo 21: *** Scandalo. ***
Capitolo 22: *** Intervista. ***
Capitolo 23: *** Mi vuoi lasciare? ***
Capitolo 24: *** Il compleanno di Zelo! + Epilogo ♥ ***



Capitolo 1
*** Incontro. ***


1. Incontro.

JONGUP


Sto correndo, con gli occhi così pieni di lacrime da non vederci niente, così veloce da non sapere dove sto andando. Voglio solo allontanarmi dalle fiamme, ho una mano un po’ bruciata, mi sembra, però non credo sia una scottatura grave.
Non lo so.
Sono completamente persa.
Non so dove andare, non so cosa fare, mamma… papà…
…sono a terra.
Perché?
Sono caduta, mi sono scontrata contro qualcuno, ma non ci vedo ancora bene.
Mi levo un po’ di lacrime dagli occhi, per capirci qualcosa.
-Ya, fai attenzione a dove vai!- un ragazzo dai capelli castani mi sta rivolgendo la parola in modo scocciato, cerco di dire “scusa” ma non mi esce la voce.
Si sta chinando verso di me: -Yaaa, che hai? Perché piangi? Rispondi almeno!
Continuo a piangere ancora, non riesco nemmeno a rispondere. Non capisco la situazione.
Chi è?
-Ok, ho capito, vieni con me, andiamo a prenderci qualcosa da bere.
Mi porge una mano per alzarmi, io la afferro confusa, come involontariamente, e lo seguo senza esitazione.
Mi ha portato in un bar, c’è un sacco di gente che sorride e scherza. Come fanno ad essere così felici? Come? È inammissibile. Non si curano della tristezza degl’altri?
Il ragazzo mi sta cercando di dire qualcosa ma non lo ascolto, sto ancora pensando a tutta questa gente allegra.
Mi ha preso la mano: -Aigoo, ascoltami almeno! Siediti qui, ti porto qualcosa da bere e poi mi dici il tuo nome.
Mi ritrovo una tazza di cioccolata calda davanti agli occhi. Per fortuna, sentivo giusto freddo e le uniche cose che ho addosso, le uniche cose che ho in generale, sono una felpa, una tuta, una sciarpa, un paio di ciabatte e il cellulare.
Ho paura, sono completamente sola… sono persa, perché non sono bruciata anch’io?
-Aigooo!- La sua voce mi riporta alla realtà.
Mi stava parlando ancora e non me n’ero accorta.
-Allora, come ti chiami?
-Rhee… Maki… Rhee…
-Cosa sei? Un piatto di sushi? Maki! Ahahahah!
Perché ride? Quel nome me l’ha dato mia madre… la mia mamma… mi scendono ancora lacrime.
Non riesco proprio a smettere di piangere.
-Calma, calma, stavo scherzando! Dai, non piangere.- Ora nel suo viso c’è un velo di preoccupazione, o così sembra. Mi asciuga le lacrime con la manica della maglietta e aspetta che io finisca di bere.
-Dove abiti? Ti riporto a casa!- mi dice appena vede che ho poggiato la tazza sul piattino. Dove abito? Io una casa non la ho più… sto per mettermi nuovamente a piangere.
Lui sbuffa: -Okok, ho capito, per sta sera vieni da noi, ma domani devi sipiegarmi tutto. Comunque credo tu non abbia capito chi sono. Io sono Moon Jong Up, main dancer e vocalist dei B.A.P.
Annuisco, ma quello che ha detto non l’ho ascoltato, e lo seguo fuori dal bar.
Camminiamo per una decina di minuti, sino ad arrivare davanti ad una casa molto grande, il ragazzo ha aperto la porta.
-Jong, chi è questa bella ragazza? Hai fatto conquiste?- dice uno dai capelli sul nero in modo ironico, che intravedo appena.
-Ma sta piangendo!- dice un altro che non mi volto nemmeno a guardare, nella sua voce c’è sorpresa.
Il ragazzo che mi ha portato in questo posto, “Jong quindi”, penso tra me, fa loro segno di tacere e mi porta in una stanza.
-Per oggi dormirai qui, io mi siederò sulla poltrona. Se ti serve qualcosa chiedi pure, ora torno un attimo dagli altri, a dopo.
Dopo aver detto questo esce dalla stanza ed io rimango sola.

Fiamme dappertutto, cerco di scappare ma le fiamme mi trattengono in casa e non riesco ad andarmene. Brucia, ho paura. Mamma! Papà! Dove siete? Devo uscire di qui, devo scappare!

Urlo.

È buio, sono in una stanza che non conosco… ah, il posto di ieri…
-Che c’è??? Che è successo?- mi dice Jong, che è già vicino a me allarmato.
Scoppio a piangere, tremando.
-Va bene, va bene, mi siedo vicino a te- dice e si siede a terra, mi prende la mano e appoggia la testa al letto.
-Domani mi spieghi- dice ancora, dopodiché si addormenta.


È mattina, Jong si sta infilando la maglietta… Oddio! Copro la faccia con le mani e arrossisco.
Si è girato e sta ridendo di me!
-Tieni!- mi lancia una felpa pulita e dei jeans -La felpa è di Zelo, anche i jeans, spero non ti dispiaccia mettere vestiti da uomo per oggi.-
-Grazie.-
-Vedo che finalmente parli! Quando hai finito di vestirti esci, sul comodino c’è anche una spazzola se vuoi.- detto ciò esce dalla stanza e chiude la porta.

10 minuti dopo sono vestita ed esco con i miei vestiti in mano.
-Ya! Jong, perché i miei vestiti?- dice un ragazzo dai capelli blu, che quindi è Zelo, dato che ho i suoi vestiti.
-Perché gli altri le stanno larghi, genio.-
-Però le stanno bene… ha un certo stile con i miei vestiti. Beh, ovvio, sono i miei vestiti!-
-Taci nanerottolo- dice quello dai capelli neri, sembra un po’ presuntuoso.
Io rimango imbambolata in piedi, li guardo come se fossero alieni.
-Buongiorno, dicci un po’, come mai stavi piangendo?- dice un altro in tono gentile. Questo qui fa un po’ paura, quindi indietreggio.
-Ahahahah! La tua faccia spaventosa le ha fatto paura. Non preoccuparti, ragazzina, lui sembra cattivo ma in realtà è il più buono- dice un altro dai capelli castani, mentre uno dai capelli più corti degli altri ride.



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Capitolo 2
*** JELLO! ***


2. JELLO!

ZELO


Mi stanno ancora guardando tutti, aspettano spiegazioni ma io non so esattamente cosa dire.


-Prima di tutto, dovete sapere che lei non ci conosce! Non conosce i B.A.P!- esordisce Jong -E credo che ieri quando le ho detto chi ero non mi ha nemmeno ascoltato, perciò ora per farla sentire un po’ più a suo agio presentiamoci. Parla tu, Guk.
Il ragazzo con la faccia spaventosa si alza e io faccio una smorfia di spavento, infatti se ne accorge e sorride: -Io sono Bang Yong Guk, il leader.
Chino la testa un pochino per rispetto e lui indicando il ragazzo dai capelli neri continua: -Questo gran simpaticone è Kim Him Chan! Quanti Kim conosci? Io ho perso il conto, sono davvero tanti in Corea.
Chino nuovamente la testa e lui indica un altro ragazzo, con i capelli castano chiaro: -Questo ragazzo è Jung Dae Hyun. Saluta, Dae.- Dae Hyun mi fa un cenno con la testa e sorride, io ricambio il sorriso.
Prima che Yong Guk possa continuare a parlare il ragazzo dai capelli blu che mi ha prestato i vestiti lo interrompe: -Ya! Guk-hyung* fai parlare anche me. Io sono JELLO. JE-LLO. JELLOO! Figo il mio nome vero? Però puoi chiamarmi Jun, se vuoi!- dice sorridendo, è davvero simpatico e non riesco a trattenermi dal ridere.
-Guarda, sta ridendo di te. Comunque io sono Yoo Young Jae- dice il ragazzo dai capelli più corti -piacere!-.
-E io sono…- inizia Jong e io continuo sorridendo: - Tu sei Jong…- lui mi guarda con la speranza che io mi ricordi il suo intero nome. Speranza vana perché non lo ricordo e quindi abbasso lo sguardo iniziando a fare mugugni.
-Sono Moon Jong Up, certo che hai proprio poca memoria!- dice lui tutto offeso.
-È perché non sei così importante, Jong- ironizza Him Chan, Jong Up lo guarda male.
–Cosa hai detto?-
-La verità!-
-Sei tu quello non importante, Him Chan!-
-Ma io canto di più!- Jong Up fa per avvicinarsi ad Him Chan con un sorriso tra il malefico e il giocoso ma Yong Guk si mette tra loro -Basta, basta, non vorrete mica spaventarla ancora- poi si gira verso di me sorridendo di nuovo -Ora tocca a te parlare, dongsaeng*!-

Bene, credo che ora dovrò parlare per forza. Anche Jong Up si è seduto ad ascoltare, sono l’unica rimasta in piedi.
-Io sono Rhee Maki...-
Vedo che Jong Up sta per parlare -No, non sono sushi.- ha chiuso nuovamente la bocca e ha sbuffato.
-Ho un nome giapponese perché mia madre è… era… giapponese. Ieri sera… a casa mia è scoppiato un incendio e sono l’unica che è riuscita a… scappare…- non riesco più a dire nulla, ho la voce spezzata dal pianto. Mi accascio a terra e nascondo la faccia tra le mani.
Dopo qualche singhiozzo sento le mani di qualcuno che mi cingono le spalle, alzo lo sguardo e vedo Yong Guk che mi guarda in modo apprensivo e mi accarezza. Non so se sono arrossita o è solo la circostanza.
-Puoi restare qui quanto vuoi, non è un problema, abbiamo una stanza libera, Zelo la pulirà.-
-Io?!- dice Zelo, ma viene subito zittito da una manata di Young Jae che lo rimprovera con lo sguardo.
Yong Guk mi da una mano per alzarmi: -Grazie, oppa*-
-Di nulla, Maki- dice lui accarezzandomi ancora la testa.

-Ragazzi, guardate il lato positivo!- dice Jong Up -Ora avremo una ragazza che può accompagnare Zelo a fare la spesa, dato che lui è un completo impiastro! Non sei contento Zelo?-
-No, per niente, almeno prima potevo far andare qualcun altro- sorrido, è di certo una persona simpatica. Sono stata fortunata a trovare Jong Up per strada. Certo, è una situazione difficile, mi sento sola e persa… ma credo che i miei genitori non vorrebbero che io sia triste. Asciugo le lacrime.
-Dai, vai a sciacquarti la faccia. Il bagno è dopo la porta in fondo al corridoio.- mi dice Yong Guk, e io faccio quello che ha detto.
Quando entro in bagno lo sento dire: -Ragazzi, non parlate dei suoi genitori… Capito Zelo? E quando avrà finito andrete a fare la spesa così si distrarrà un po’. Portala a comprare anche qualche vestito, io invece chiamerò il nostro manager e gli chiederò di avvertire la sua scuola che sta bene e che tornerà presto a studiare.- che brava persona che è Yong Guk…
-Okok- dice Zelo.


Uscita dal bagno, Zelo mi viene in contro: -Ya! Maki! Accompagnami al supermercato.
-O…ok- dico io e mi ammutolisco.
-Zeloo, non metterla a disagio- dice Young Jae nuovamente rimproverandolo.
-Tranquillo, non mi ha messo a disagio- lo rassicuro io.

Usciti di casa Zelo inizia a farmi un paio di domande.
-Quindi quanti anni hai?
-Ho 16 anni, tra qualche mese 17.
-Ah, quindi sei una noona*!- mi dice sopreso -non credevo di essere più piccolo! A che scuola vai?-
-Una vicino alla mia vecchia casa, non è molto lontano da qui, credo-
-Aah, io ho abbandonato la scuola per continuare a fare l’idol-
Lo guardo un po’ male: ha sacrificato lo studio per fare l’idol, ce ne vuole di coraggio.
-I tuoi genitori come hanno reagito?-
-Erano d’accordo!- dice lui sorridendo.
-Devi essere molto bravo, allora-
-Prima o poi mi sentirai, eheheheh!- sta volta il suo tono è un po’ imbarazzato. Quante sue facce potrò ancora vedere?




Le parole nel testo sono (se non le conoscete!):
Hyung: termine usato dai ragazzi più piccoli verso quelli più grandi.
Dongsaeng: termine usato dai più grandi verso i più piccoli.
Oppa: termine usato dalle ragazze più piccole verso i ragazzi più grandi.
Noona: termine usato dai ragazzi più piccoli verso le ragazze più grandi.

Alla prossima :3

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Capitolo 3
*** Arrabbiato? ***


3. Arrabbiato?

YONGGUK


Zelo mi ha accompagnato a comprare i vestiti, dopodiché siamo andati al supermercato e abbiamo preso un po’ di cose, ho detto a Zelo che avrei cucinato io, come ringraziamento per tutto quello che stanno facendo per me.
-Siamo tornaaati!- urla Zelo appena entriamo in casa.
Nessuno risponde.
Ci guardiamo intorno e ci rendiamo conto che non c’è nessuno in salotto. Zelo apre le camere, nessuno; entra in cucina, nessuno.
-C’è qualcuno?- urla. No, nessuno.
-Ma dove sono finiti?- chiedo curiosa.
-Non ne ho idea! Vabbè, tu se vuoi puoi preparare da mangiare, io mi guardo la TV, tra poco c’è il mio programma preferito.
-Va bene!-
Chissà come mai non c’è nessuno… ah, forse Yong Guk è andato dal suo manager, e forse gli altri lo hanno accompagnato.
Vabbè, poggio le buste della spesa sul tavolo e inizio a preparare gli onigiri.


-Ahahah! Questa dobbiamo raccontarla a Zelo.- si sente da fuori la porta, subito dopo si apre e compare un Him Chan sorridente: -Nanerottolooo!-
-Non chiamarmi così!
-Ok, pulce, adesso senti che è successo.
-Ya! Non davanti a Maki.- dice Jong Up scocciato da dietro.
-Oh, Maki! Vieni qui, senti anche tu!
Tutti gli altri membri stanno già ridendo.
-Che è successo?- diciamo io e Zelo all’unisono.
-Siete già in perfetta sintonia, vedo!- dice Yong Guk che è appena entrato e si è tolto il cappellino. Io arrossisco un po’ e mi ammutolisco di nuovo.
-Tra nanerottoli- prosegue Him Chan.
-Ya! Non chiamarmi più nanerottolo o ti pesto!- Him Chan ride divertito e continua a parlare: -Lasciamo stare, piuttosto…
-Piuttosto niente- esordisce Jong Up -non è successo proprio niente.
Him Chan ormai non ascolta più nessuno e continua a parlare: -C’era una signora con un bastone in mano, Jong non stava guardando dove camminava, come sempre.
-Questa è diffamazione!- lo interrompe Jong Up.
-Stai un po’ zitto?- dice Dae Hyun dando una botta a Jong Up dietro il collo.
-Stavo dicendo- cerca di dire per l’ennesima volta Him Chan -in pratica, stava camminando senza guardare ed è andato a finire sul bastone della donna!- Tutti stanno ridacchiando, ma io e Zelo ancora non capiamo.
-E quindi?-
-E quindi è caduto faccia a terra davanti a tutti!!- dice Him Chan e scoppia a ridere.
Credo che Zelo abbia immaginato la scena perché si è messo a ridere anche lui, io riesco a malapena a sorridere, perché non riesco ad immaginarmi Jong Up che cade inciampando in un bastone. Dev’essere divertente.
-Jong Up, un giorno mi farai vedere come cadi!- gli dico ironica, lui mi guarda male e fa il muso anche a me.

Tutti hanno apprezzato gli onigiri che ho preparato, ne sono molto felice. Yong Guk ha addirittura detto che erano buonissimi.
Non sono riuscita a togliergli gli occhi di dosso, spero non se ne sia accorto nessuno.
-Ragazzi, ora che ci penso, avevo già sentito il nome B.A.P!
-Best Absolute Perfect- sussurra Young Jae.
-Una mia compagna è vostra fan- continuo senza badare molto a lui.
-Best Absolute Perfect- sussurra ancora.
-B.A.P! B.A.P! Yes, sir!- dice Zelo all’improvviso quasi urlando. Sono un po’ tutti matti in questa band.
-A proposito di scuola!- dice Guk col suo solito sorriso -da lunedì ricomincerai ad andarci. Abbiamo due cose da chiederti: non dire in giro con chi vivi e stai attenta quando torni a casa, che non ci sia nessuno con macchine fotografiche e robe simili!
-D’accordo oppa!- ogni volta che dico “oppa”, Zelo mi guarda male.
-Aigo…- tutti ci giriamo verso Zelo.
-Che c’è?
-Niente, piuttosto, che cosa stavate facendo? Come mai non eravate a casa?
-Siamo andati dal manager per regolare le cose con la scuola di Maki e le abbiamo preso un regalo all’agenzia!- dice Him Chan.
Mi guardo intorno, Jong Up non ha più parlato, è possibile che se la sia presa così tanto? Dopo voglio parlarci.
-Che regalo?- dico girandomi verso Him Chan.
-Tutti i nostri CD- fanatici.
-Ah, quindi dovrò sentire soltanto voi?-
-Beh, questo mi sembra ovvio- dice Zelo.
-Ma io sono fan degli SHINee!-
-Ma chi se ne frega? I migliori siamo noi!- ribatte Zelo.
-Beh, questo si vedrà, ancora non vi ho sentiti nemmeno cantare.
-Warrior!- dice Zelo.
-Taeyangarae neoreul matgyeobwa (Lasciati andare sotto al sole)
  Nae gaseume bureul jipyeobwa (Fai prender fuoco al mio cuore) - continua Dae Hyun.
-Digidigideom digidigideom- canticchiano in coro.
-Così non vale, alla vostra prossima esibizione voglio venire a vedervi.
-Affare fatto- dice Yong Guk.

È pomeriggio, tutti i ragazzi sono nelle loro camere e io dopo aver finito di sparecchiare mi sono seduta sul divano a pensare.
Più penso, più sto male, so che dovrò superare questa situazione, che non ci posso fare niente.
Ma vorrei davvero essere morta con loro.
Sto piangendo di nuovo.
So che non dovrei avere questi pensieri, lo so, ma si può davvero chiamare fortuna il fatto di essere sopravvissuti ad un incendio mentre tutta la tua famiglia è bruciata davanti ai tuoi occhi?
Non credo.
Sento una porta aprirsi e di scatto, per non far vedere che sto piangendo, mi giro dalla parte opposta.
Sento dei passi dirigersi verso la cucina, il rumore di un fazzoletto che viene strappato e i passi tornare verso di me.
Una persona mi si è seduta a fianco e ora mi sta tendendo il fazzoletto. Lo prendo, mi soffio il naso e mi giro verso di lui trovandomi faccia a faccia con…
-Ah, sei tu, Jong Up- per un attimo speravo fosse Yong Guk.
-Sì, sono quel noioso di Jong Up e ti ho portato un fazzoletto. Visto che non sei soddisfatta, ridammelo!
-Se ci tieni- gli dico, porgendogli il fazzoletto pieno di moccio, lui lo guarda inorridito.
-No, ok, lascia stare.
Sorrido, ma è un sorriso triste.
-Senti, a proposito, per caso prima ti sei arrabbiato per quello che ti ho detto?
Attimo di silenzio.
Jong Up sta guardando il vuoto con un'espressione corrucciata.
-No.
-Mmh… sicuro?
-Sì.
-Allora mi fai vedere come cadi?
-No assolutamente no!- dice mentre si gira verso di me -Perché dovrei?- si alza e se ne va.

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Capitolo 4
*** Palla da bowling. ***


4. Palla da bowling. (:'D)

HIMCHAN


Mi sveglio in preda al panico.
Ho rifatto il sogno della notte scorsa, solo che ora sono da sola in questa stanza. Tremo. Non riesco a smettere di tremare.
A poco a poco il mio viso si riempie di lacrime.
Jong Up. Voglio andare da Jong Up.
Mi guardo intorno, la stanza è buia.
Cerco di alzarmi piano senza sbattere da nessuna parte.
Mi dirigo verso la porta e la apro piano, anche qui è tutto buio, fa un po’ paura. Cammino velocemente verso la camera di Jong Up e busso piano alla porta sussurrando “Jong Up” per paura di svegliare anche gli altri.
Non si sente niente.
-Jong Up, ti prego, aprimi…
Ancora nessuna risposta.
Mi appoggio alla porta con la schiena, perché non me la sento di tornare nella mia stanza e ogni tanto continuo a sussurrare “Jong Up”.
-Insomma, che c’è?- sento provenire da dietro la porta -non stai zitta!
-Jong Up!
-Sì, Jong Up- dice infastidito -ho provato ad ignorarti ma continuavi a parlare.
Detto questo apre la porta e io mi alzo in fretta.
Quando vede la mia faccia inzuppata di lacrime, la sua espressione si trasforma da scocciata a… preoccupata?
-Che hai?- dice lasciandomi entrare in stanza.
-Ho fatto un brutto sogno… lo stesso della scorsa volta.
-Ah…- dice a disagio sedendosi sul letto e facendomi segno di sedermi.
-Sul comodino c’è un pacchetto di fazzoletti.
Prendo i fazzoletti e mi asciugo la faccia.
Lui fa qualcosa che proprio non mi aspettavo. Mette una mano sulla mia spalla e mi stringe a sé.
-Va tutto bene, era solo un sogno.
Credo che si sia reso conto del gesto che ha fatto perché ora ha levato la mano in modo maldestro e si è disteso al bordo del letto.
Io mi giro e lo guardo. Mi viene ancora da piangere.
Lui lo nota e si gira dandomi le spalle: -Aigoo, dormi qui se vuoi.
Che?? Questa me l’aspettavo ancora meno. Vabbè, nella mia stanza non ci torno.
-O…ok, se non ti do fastidio…
-Tanto so che non te ne vai e io voglio dormire.
-Va bene- dico sdraiandomi verso di lui.
-Quindi, buonanotte.
-Buonanotte- dico anche io e istintivamente lo abbraccio. Lui si irrigidisce ma dopo un po’ torna rilassato.

È mattina, apro piano gli occhi e metto a fuoco ciò che ho davanti. Il mio braccio è ancora su Jong Up. Però ora anche quello di Jong Up è su di me.
Alzo lo sguardo e… mi ritrovo la faccia di Jong Up ad appena 10 centimetri dalla mia. Richiudo gli occhi e torno a sonnecchiare.
No, aspetta un’attimo…
Riapro gli occhi di scatto e penso alla situazione, cerco pian piano di allontanarmi dalla sua faccia.
Piano piano… piano piano...
Eh? Sto scivolando all’indietro e in men che non si dica mi ritrovo a terra accompagnata dal rumore della mia caduta, come una palla da bowling che cade sul pavimento.
Jong Up si alza di scatto.
-Che succede?
-Credo di essere caduta.
-Come hai fatto?
-Mi stavo allontanando da…- inizio a dire ancora confusa, per poi correggermi -Non lo so! Assolutamente, non lo so! Vabbè, grazie dell’ospitalità, ora me ne torno in camera mia.
-Grazie un corno!- dice lui rigirandosi dall’altra parte.

Quando entro in cucina per la colazione, sono già tutti seduti in tavola, tranne Jong Up che è uscito dalla sua stanza poco dopo di me.
Tutti mi guardano e sogghignano, tranne Yong Guk che è l’unico normale e Jong Up che già di prima mattina sta zitto e pensa solo a fare colazione.
Li guardo senza capire, ora stanno passando il loro sguardo da me a Jong Up.
Jong Up se ne accorge e alza lo sguardo verso di loro, poi verso di me, non capisce nemmeno lui e la sua faccia è impassibile, come la mia.
-Che c’è?- dice.
-Sta mattina abbiamo sentito un tonfo e poi la voce di Maki, poi abbiamo sentito la porta aprirsi e dei passi.- dice Dae Hyun. Oddio!
-E quindi?- dice Jong Up. Fa il finto tonto o davvero non ha capito nulla?
-Quindi quando siamo arrivati in cucina io ho chiesto agli altri se avevano sentito e ci siamo chiesti dove fosse Maki- continua Him Chan.
-Nessuno lo sapeva- dice Zelo infastidito.
-Voi sapete qualcosa?- dice invece Young Jae.
-È caduta dal letto- dice Jong Up come se tutto fosse normalissimo.
Him Chan lo guarda come se gli avesse appena dato il suo piatto preferito (?): -E tu come lo sai?
-Non c’è niente da sapere- li interrompo io infastidita perché Yong Guk sta seguendo la scena curioso.
-Non vorrai dirmi che parli da sola e Jong sa tutto quello che fai!- mi sfotte Him Chan. Perché non sta mai zitto??
-Probabile.
-Aigoo, Jong Up!- lo riprendo io arrabbiata.
-Non è successo niente, che volete sapere? Stanotte Maki era triste ed è venuta da me, perché aveva paura, tutto qui.
-E dove ha dormito scusa?- dice curioso Him Chan.
-Da nessunissima parte- mi affretto a dire prima che Jong Up possa dire qualcosa -Il caso è chiuso.-
Detto questo continuiamo a fare colazione e poi i membri della band devo andare a provare, perciò per non farmi rimanere da sola mi portano con loro.
Siamo in macchina.
È il loro manager che è venuto a prenderci.
-Maki, oggi sentirai Zelo e Guk fare rap- dice Young Jae rompendo il silenzio.
-Così inizierà ad avere davvero paura di Guk- dice Him Chan ridendo ed imitando la voce di Guk. Tutti ridono.
-Oddio! La imiti benissimo Him Chan!- dice Zelo.
Ha davvero quella voce quando canta? Credo di avere una faccia terrorizzata.


Ragazze! Io domani parto e sono fuori 6 giorni, quindi torno il 19! Vedrò di pubblicare subito appena tornata, se non il 19, il 20 :3 Non vedo l'ora u__u grazie a chi recensisce e a chi segue!! ♥

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Capitolo 5
*** Ok, ti piace Maki. ***


5. Ok, ti piace Maki.




Siamo nella sala prove.
Io sono seduta fuori dalla camera di registrazione, il loro manager è vicino agli addetti alle registrazioni ed i ragazzi davanti ai microfoni.
Li posso vedere dai vetri trasparenti.
Oggi devono anche registrare le ultime canzoni dell’album per cui si sono esercitati da mesi, domani uscirà un nuovo album, ma non vogliono dirmi il nome.
Sento dire dal direttore: -Ora cantate “what the hell”, dovete essere pronti per il live di stasera. Poi provate “power” e di seguito le altre e… Chae Sun, occupati delle registrazioni.-
Tutti annuiscono e iniziano da “what the hell”. La voce di Yong Guk riecheggia nell’aria. È profonda, aggressiva e fa un po’ paura ma… il fatto che abbia questa voce pur essendo così dolce e gentile, lo fa sembrare ancora più… figo?
Sì, figo.
Non faccio che guardare lui per tutta la durata delle registrazioni e, quando arriva il momento di provare le coreografie, faccio la stessa cosa.
È così carino, così dolce, anche quando canta e pesta i piedi durante le coreografie.
Ma è ancora più bello quando sorride e scherza con i suoi compagni. Soprattutto con Zelo e Him Chan, credo sia molto amico di entrambi.

PoV Zelo
Aigoo, Maki non ha fatto altro che guardare Guk per tutto il tempo. Come fa a non notarmi? Sono anche il più alto. La cosa non mi piace, però accidenti, essere addirittura ignorato in questo modo mi infastidisce.
Mi dirigo verso Guk: - Ya, Guk, Maki non ha fatto altro che guardare te!!
-Ti piace Maki?
-Cosa?!
-Ti piace Maki?- ripete lui, gentilmente come sempre.
-Sì ho capito, ma no! Cioè! Sì… No, volevo dire no!
-Ok, ti piace Maki- ride -Perché non esci? Intendo come appuntamento.
-E come faccio?- chiedo io confuso. In queste cose sono molto inesperto.
-Chiedile di andare da qualche parte, no?
-Ma non è così facile…
-Ci farai l’abitudine. Dai esercitati con me!
-D…dovrei esercitarmi con te?- dico spiazzato.
-Sì! Dì qualcosa tipo… “Maki, senti, mi piacerebbe molto se andassimo insieme a prendere un gelato, stasera”… però questo dovrai chiederglielo un altro giorno ovviamente dato che siamo davvero molto occupati oggi! Mentre magari domani, potreste andare in giro da soli!
-Ya! È un’ottima idea! Ti rigrazio Guk- gli dico abbracciandolo.
-Su, avanti, dimmelo!
-Ah, sì… uhm… Maki, ti andrebbe di venire con me a prendere un gelato?
-Sì, beh potrebbe andare…- mi dice prendendomi in giro con un faccia da “so trattare con le donne”.

PoV Maki
Stasera, a quanto ho capito ci sarà il live.
Non vedo l’ora di vederlo!! Manca davvero poco e i ragazzi saliranno sul palco. Io sono dietro le quinte con loro.

Dalle tribune si sentono delle urla, i ragazzi entrano in scena, è pieno di luci, di colori, la musica è altissima qui.
È la prima volta che vado ad un live.
Guardo la prima esibizione estasiata dalla loro grinta e poi mi giro intorno. Sono un po’ stanca di stare in piedi.
-Scusi!!- urlo ad un signore che sta passando, per farmi sentire –dove posso sedermi??
Lui mi indica una sedia per poi tornare a fare quello che stava facendo.
Io la prendo e la avvicino al palco per vedere il live da dietro le quinte.
Dopo essere usciti di scena, vanno verso il camerino. Io li seguo saltellando e continuando a dire -l’esibizione è stata stupenda!!- ma loro sono troppo stanchi per rispondermi.
Entriamo in camerino, è tutto come nei film. Vado a curiosare in giro mentre i ragazzi si siedono e si riposano.
Dopo aver finito il mio giro d’ispezione mi rivolgo a loro di nuovo: -Siete stati bravissimi!
Tutti sorridono e Zelo dice anche un “grazie”. Da quando sono qui non l’avevo mai sentito ringraziare.

Mezz’ora dopo, siamo tutti in macchina, stasera si va al ristorante per festeggiare il successo che ha riscosso il live e che stanno riscuotendo i B.A.P.
Quando scendo dalla macchina mi ritrovo davanti un palazzo enorme. È in questo tipo di posti che mangiano le celebrità? Mai visto qualcosa di così grande. Mi sento ancora più piccola.
Faccio per appoggiarmi a Yong Guk ma lui si sposta più avanti, forse non mi ha visto. Nel frattempo Zelo mi si avvicina e dice: -Maki è vicino a me!!-
Uff, volevo stare vicino a Yong Guk.
Non che mi dispiaccia stare vicino a Zelo, anzi, ma per una volta avrei voluto parlare di più con Yong Guk!



Chiedo scusa per il capitolo più corto! Ma siccome sono già un giorno in ritardo, non volevo farvi aspettare troppo! Comunque mi metterò subito al lavoro col nuovo capitolo così da potervelo postare al più prestoo! Grazie ancora! ♥

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Capitolo 6
*** Stupido Moon Jong Up. ***


6. Stupido Moon Jong Up.

YoungJAe


Durante la cena, parlano di persone famose, io non so cosa dire perché non è il mio “mondo”. Credo che Zelo se ne sia accorto perché ha iniziato a parlarmi: -Maki, qual è il tuo rapper preferito?- ci penso un po’ su; non mi ero mai fatta questa domanda.
Tra tutti i rapper che conosco, il più bravo è indubbiamente… -TOP! Dei BigBang!
-Ogni volta che lo chiedono, la risposta è TOP… beh, ammetto che sia bravo! Voglio diventare bravo come lui!- dice poi si gira verso Yong Guk che sta parlando con gli altri e mi dice: -Beh, ovviamente lo diventerà anche lui!
-Voi due siete molto bravi, Zelo- appena glielo dico… arrossisce?
-G…grazie! Senti ti va se dopo la cena facciamo una passeggiata? Non hai mai visto un posto come questo, vero?
-In effetti è davvero immenso…- vedo Yong Guk sorridere all’improvviso, ma non ci faccio molto caso, magari sta parlando di qualcosa con gli altri, io non sto nemmeno ascoltando.
-Bene, allora faremo un giro.- annuisco.

Finita la cena, come promesso, ci stacchiamo dagli altri che stanno ancora parlando tra loro, Yong Guk sorride di nuovo, sta volta rivolto verso Zelo e quest’ultimo sorride felice. Non ci capisco un tubo ma va bene.
Mi guardo intorno, è tutto molto particolare qui dentro, tutto color rosso e oro, le scale sono dorate e il tappeto rosso con motivi oro.
Ma… quanto costa mangiare in questo ristorante? Anche la cena era impeccabile e idem per quanto riguarda il servizio!
Saliamo le scale: -C’è anche un terrazzo, vuoi vedere la vista?- mi dice Zelo, io annuisco di nuovo, rapita completamente da quello che vedo.
Arrivati al terrazzo, ci sono ancora tavoli, questo ristorante quante persone può ospitare? C’è tantissimo spazio!
Zelo mi porta in un posto dove non ci sono tavoli per cenare ma solo sedie con tavolini e si avvicina al parapetto del terrazzo: -Guarda!
Davanti ai miei occhi vedo l’intera città, è pieno di luci, di macchine… Zelo mi passa una mano davanti alla faccia: -Ci sei?
-S…sì! Scusa, mi ero incantata!
-Ahahah, ok, perché era da un po’ che non dicevi nulla, mi sono spaventato! Credevo avessi perso la voce!
Io sorrido e continuo a guardare il panorama.
-Senti… Maki… non è che domani ti andrebbe di uscire? Di andare a prendere un gelato…
-Sì! Certo! Tutti insieme!- gli dico entusiasta dell’idea. Lui mi guarda sorridendo imbarazzato: -No, io intendevo… noi due, da soli- oddio! Ma è un appuntamento? Nooo, non credo, sicuramente è perché gli sto simpatica e vuole stare un po’ con me.
-È per caso un no?- mi continua a dire.
-No! Cioè… certo, certo che andiamo a prendere un gelato! Perché no??-
-Ah, ok- dice lui facendo un sospiro di sollievo e ridendo nervoso, che strano, non l’avevo mai visto così -dai, torniamo dagli altri-  dice poi, e mi prende per mano camminando verso l’interno.
Zelo è un ragazzo molto alto per la sua età, è il più alto del gruppo, pur essendo il più piccolo. Ad occhio e croce direi che è alto circa un metro e ottanta.
Quando cammina i riccioli dei suoi capelli si muovono, che cosa strana. Sorrido, è un bravo ragazzo, è buffo ed è simpatico.

È mattina, sta notte ho sudato molto, non so perché, ma ora ho bisogno di fare una doccia fredda. Mi alzo dal letto e prendo l’occorrente per fare la doccia ed esco dalla mia camera in punta di piedi facendo attenzione a non svegliare gli altri, è ancora presto. Comunque è lunedì, quindi oggi tornerò a scuola. La scuola coreana è molto dura, si sta per 9 ore a scuola. Fortunatamente io sono molto brava e veloce nel fare i compiti, in questo modo quando torno a casa non devo fare nulla. Inoltre, apprendo velocemente ed ho una buonissima memoria, quindi studio relativamente poco.
Entro in bagno piano e inizio a farmi la doccia cantando una canzone che hanno cantato ieri al live i ragazzi, però non ricordo il titolo. Ad un certo punto sento un rumore strano. Mi blocco.
Sento la porta aprirsi lentamente e vedo una sagoma.
Oddio, non dev’essersi accorto che c’ero io in bagno… ma chi è?
Scosto la tendina della doccia e guardo vero la persona che ormai è a due passi da me e non ha più la maglietta addosso e si sta togliendo i pantaloni… oddio… è: -Jong Up! Cosa ci fai qui??
Lui guarda verso di me mezzo addormentato, ancora non si è accorto della situazione. Poi spalanca gli occhi, riprende dei vestiti che aveva poggiato sulla lavatrice appena entrato, li mette davanti alla faccia, sussurra uno “scusa, non ti ho sentito”. Finisce il tutto girandosi imbarazzato,  dirigendosi verso la porta e sbattendo contro il lavandino. Cerca la maniglia, apre la porta e se ne va.
Quando esco dal bagno lo trovo seduto in salotto. Mi vede, si alza di scatto e si dirige verso il bagno con ancora tutte le cose in mano. Quando mi passa a fianco, sussurra di nuovo “scusa” imbarazzato e poi entra veloce in bagno.
Non lo avevo mai visto imbarazzato.

Vado e torno da scuola a piedi. La giornata è stata pesante, erano 3 giorni che non andavo a scuola e riprendere così mi ha stancato molto. Tutte le mie compagne (è una scuola femminile) mi hanno fatto un sacco di domande e io non ho potuto dire nulla su dove mi trovo. È stato un po’ straziante. Non ho potuto dire nulla nemmeno ad una mia cara amica perché ho promesso a Yong Guk di stare zitta.
In più, mi hanno chiesto tutti dei miei genitori, è stato orribile. Ogni volta mi venivano le lacrime, mi sentivo debole. Poi ripensavo all’abbraccio di Yong Guk, al sorriso dei ragazzi, e mi sentivo un po’ meglio.
Secondo i professori è stato un po’ presto per tornare a scuola, ma io non volevo perdere altri giorni, perché il mio rendimento non calasse. La mia amica mi ha dato gli appunti delle lezioni, così potrò ricopiarli e imparare le cose. Li ho letti, non sono difficili da imparare, farò presto.
Sono entrata in casa. I ragazzi sono tutti seduti sul divano.
-Com’è andata?- chiede Yong Guk. Jong Up non mi guarda nemmeno, sicuramente è ancora imbarazzato. Gli altri invece mi sorridono tutti, soprattutto Zelo.
-Bene, bene, tra quanto si mangia? Ho molta fame.
-Tranquilla, non manca molto alla cena- dice Dae Hyun.
-Hai cucinato tu?
-No, ho ordinato le pizze.- dice Young Jae prima che Dae Hyun possa dire qualcosa.
Tutti scoppiano a ridere, io compresa.
Dopo aver mangiato, tutti guardano me e Zelo come se sapessero già che dobbiamo uscire. Anzi, credo proprio che lo sappiano.
Sorridono come ebeti drogati.
L’unico imbronciato pare Jong Up.
-Che hai Jong Up?- gli chiedo io, perché non ne posso più, è tutto il tempo che mi evita o fa il muso.
-Niente, perché?- dice scontroso, si alza e va in camera sua.
Tutto si guardano e si chiedono cosa sia successo, ma sinceramente non mi va di dare spiegazioni, la cosa è fin troppo imbarazzante.
Comunque, ancora non capisco perché è arrabbiato, dovrei essere io quella arrabbiata.
Stupido Moon Jong Up.
Vabbè, prendo un giacchetto e Zelo anche, però lui prende anche degli occhiali e una sciarpa per coprirsi e non farsi riconoscere.
Usciamo di casa.



Ok, come sto andando?? Mi sto diventendo molto a scrivere questa storia. Secondo voi, con chi finirà Maki? Beh, io lo so già. Ma non ve lo dico. Non so se la cosa è ovvia o meno. Ringrazio le 5 persone che hanno messo la storia tra le seguite e una tra le ricordate. Grazie a chi recensisce e grazie a chi semplicemente legge. Mi rendete molto felice! ♥

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Capitolo 7
*** Cattive notizie. ***


7. Cattive notizie.

JONG UP :'D


Dopo aver camminato per una decina di minuti mentre parlavamo del più e del meno, siamo arrivati davanti ad una gelateria. È pieno di gusti diversi.
-Tu cosa prenderai?- mi chiede Zelo, con gli occhi lucenti davanti a tutti quei giusti.
-Mmh- inizio avvicinandomi per guardarli meglio -Pistacchio, melone e… mango!- anche lui sta guardando i gusti e sta pensando a cosa prendere -Non ho mai assaggiato il mango… com’è?-
-È buonissimo! È dolce!
-Ok, allora io prenderò… panna, limone e mango!
-Non ho mai assaggiato quello al limone!
-Come no?! È comunissimo come gusto!!
-Boh, ho sempre preso gli altri…
-Allora te lo farò assaggiare! Tu in cambio mi farai assaggiare quello al melone.
Dopo aver preso il gelato ci sediamo su delle panchine. Ci hanno dato anche dei cucchiaini, così sarà più facile provare il gelato di Zelo.
Zelo toglie il cucchiaino dal suo e mi avvicina il gelato -Su, prendine un po’, prima che si squagli- mi dice.
Io ne prendo un po’ e poi avvicino il mio gelato a lui e lui prova il melone.
-Non è giusto! È migliore il melone- dice lui scherzando.
-A me piace anche il limone…
-Vabbè, la prossima volta lo prenderò anche io! Comunque anche il mango è buono.- annuisco e continuo a mangiare il mio gelato tranquillamente.
Lo sento ridere.
Mi giro e lo guardo con un sopracciglio alzato -Che c’è?-
-Sei completamente sporca!- dice avvicinandosi a me così tanto che i nostri nasi sono a 5 cm l’uno dall’altro.
-Il gelato è arrivato sino al naso- dice ancora ridendo. Poi si ferma e mi guarda in modo strano, non riesco a decifrare la sua espressione.
Mi incanto sull’espressione di Zelo.
Tutto ad un tratto mi viene in mente Jong Up.
Torno in me, prendo il fazzolettino del gelato e mi pulisco la faccia: -Ora sono pulita!- dico e continuo a gustarmi il gelato.
Adesso sta sbuffando!
-Che c’è?- dico girandomi verso di lui.
-Nulla.- dice lui in tono freddo, un’altra espressione di Zelo?
-Va bene- torno al gelato.
-Ti piace Guk, vero?- appena sento queste parole mi paralizzo. Perché questa domanda?
-Cioè?
-Lo guardi sempre! E prima stavi pensando a lui, quando mi sono avvicinato, non è così?- pensando a Yong Guk? Io stavo pensando… a Jong Up… oddio, beh, sarà stato un caso.
-Non stavo pensando a nessuno, mi sono semplicemente pulita la bocca…- sbuffa ancora e si gira dall’altra parte.
Dopo 5 minuti si gira di nuovo verso di me e torna normale come prima, inizia a parlare normalmente e non tocca più l’argomento “Yong Guk”.
Non riesco a capirlo proprio… beh, meglio, non volevo parlarne.

Tornata a casa, vado in camera a prendere i vestiti e le cose per cambiarmi e mi dirigo verso il bagno per sciacquarmi. Entro in bagno e mentre mi sciacquo la faccia e mi lavo i denti, penso a quello che è successo prima. Ho pensato a Jong Up e non a Yong Guk… ma perché avrei dovuto pensare a Yong Guk? Non ho capito il senso della frase di Zelo.
Sento la porta del bagno aprirsi di nuovo senza preavviso. Questo è sicuramente Jong Up, non gli hanno insegnato a bussare?
Mi guarda sorpreso: -Ancora tu?- dice in modo scherzoso. Poi mi guarda meglio, vede la mia faccia pensierosa e la sua espressione cambia in una preoccupata.
-C’è qualcosa che non va?
-Nono, nulla di che!- dico io sorridendo.
-Va bene, come ti pare- dice lui tornando lo scorbutico di sempre.
-Io esco dal bagno- gli dico -Buonanotte Jong Up-
-Buonanotte anche a te.

La mattina seguente entro di nuovo in bagno, mi faccio la doccia e mi vesto, poi sento di nuovo la porta aprirsi all’improvviso.
-Ma ti hanno insegnato a bussare?!- chiedo ormai infastidita dal suo continuo entrare all’improvviso.
-Pare che questo sia il nostro punto d’incontro privato- dice ridicolizzando la situazione e guardandomi.
Si avvicina a me e mi guarda ancora.
-Come va oggi?
-Eh?- sono molto sorpresa da questa domanda.
-Ti ho chiesto come va…
-Bene, grazie!- dico sorridendo allegra.
Lui sorride e poi aggiunge: -Chi te lo ha chiesto?- ridendo.
-Tu!!
-No, hai capito sicuramente male.
-Va bene…- dico io prendendolo in giro.
-YA! Non prendermi in giro.
-Va bene, Jong Up. Va bene!- continuo uscendo dal bagno ridendo come una stupida.
A colazione è imbronciato come al solito e non parla, tutti si chiedono cosa abbia, io mi limito a fare spallucce e appena finisco la colazione esco di casa augurando a tutti buona giornata e buon lavoro.

È sera, sto tornando da scuola e mi guardo in giro. Guardo la casa dove sto vivendo. È molto bella. Guardo il giardino…
Quelli sono i B.A.P! Sono tornati anche loro adesso! Guardo in giro che non ci sia nessuno e corro verso di loro.
-Ciao!
-Ciao Maki- mi dice Yong Guk sorridendo. Ma non è il suo solito sorriso, è spento.
-Che succede?
-Entra, ti spieghiamo- dice Him Chan. Tutti sembrano tristi.
Entrati in casa Him Chan mette a riscaldare del ramen già pronto e poi lo porta in tavola per ognuno di noi.
-Allora, che c’è?- dico io curiosa.
Tutti si girano verso di me e Yong Guk dopo un respiro profondo mi comunica qualcosa che mi taglia il respiro.
-Maki, c’è il rischio che tu debba andartene da qui.


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Capitolo 8
*** Messaggi. ***


8. Messaggi.

ZELO


“Maki, c’è il rischio che tu debba andartene da qui.”
Queste parole mi rimbombano per la testa per almeno un minuto mentre fisso Yong Guk.
-Cosa?! P…perché?
-Ti ricordi che il nostro manager doveva chiedere il permesso di tenerti? Beh, ci hanno detto che andava bene ma che dovevamo lasciare il numero di telefono in caso qualche tuo parente si facesse vivo. Noi non ti abbiamo detto nulla per non metterti pressione ma…
-Ma…?- chiedo io col fiato sospeso.
-Ma poco prima che tornassimo, una donna ha chiamato il nostro manager, dicendo di essere la tua zia paterna. E che voleva prenderti con se. Noi ovviamente non possiamo dire di no, però forse c’è la possibilità di tenerti: siccome siamo celebrità, abbiamo sicuramente più soldi di tua zia, o almeno così si spera… beh, poi ti faremo sapere. A meno che tu non voglia rimanere con tua zia!
-M…mia zia paterna? Come si chiama? Ne ho due…
-Rhee Soo Min, mi ha detto il manager.
Spalanco gli occhi, sono inorridita. Come ha potuto mia zia chiedere di me? Lei che non si è mai curata di me, che mi ha sempre detto le peggiori cose. Che diceva che non studiavo abbastanza, che ero una buona a nulla e che se fossi stata sua figlia non sarei stata educata in quel modo? Mi metto a piangere con le mani sulla faccia.
-Che c’è che non va?!- chiede Zelo spaventato dalla mia reazione.
-I…io non vado d’accordo con mia zia. Lei mi odia e questo odio è reciproco.
-E allora per quale motivo avrebbe chiesto di te?- domanda Young Jae.
-Perché mi odia! Ha sempre detto che voleva educarmi in modo diverso da… da come sono stata educata, lei vuole rovinarmi la vita!
Tutti mi guardano preoccupati per la mia reazione.
-Va bene- dice Him Chan -faremo di tutto per farti tornare qui, ma da domani dovrai andare a stare da tua zia finché non otterremo il permesso di farti stare qui.
-Otterrete il permesso vero?- chiedo io con un filo di voce.
-Promesso- mi dice Yong Guk sorridente, con un sorriso un po’ meno forzato di prima, ma sempre triste.


PoV Jong Up
È notte e sono in camera, prima abbiamo dato i nostri numeri di telefono a Maki, e lei ci ha dato il suo, in questo modo potremo inviarci messaggi anche da lontani.
Non riesco a dormire.
Quella ragazza, è entrata nella mia vita da… da quanto? 5 giorni? E se non fosse qui, già mi sentirei un po’ più triste. È divertente incontrarla nel bagno, tenerle il muso e vedere che ti chiede “sei arrabbiato?”.
Vado in terrazzo e prendo una boccata d’aria.
Mi giro intorno.
Il terrazzo è collegato a TUTTE le stanze, quindi se ora io andassi nella stanza di Maki, nessuno se ne accorgerebbe.
Lei compresa.
Prima di tornare a casa, con una scusa sono andato in giro da solo. Ho cercato dei porta-cellulare. SOLO perché non vorrei che Maki si scordasse di NOI.
Beh, comunque non glielo darei mai di persona, quindi ora se andassi nella sua stanza, lo mettessi al suo cellulare e tornassi, nessuno sospetterebbe mai di me.
Mi dirigo verso la sua stanza.
Aigoo. La porta finestra della sua stanza è chiusa! Come faccio? Se la apro farà rumore?
Provo ad aprire lentamente la porta finestra e per fortuna non fa alcun rumore.
Bene.
Guardo la stanza.
Dove può essere il cellulare?
Non ci metto molto a trovarlo, è proprio sul comodino. Lo prendo e metto il porta-cellulare. Il ciondolo è un quadrifoglio. L’ho preso perché il verde è il mio colore preferito ed era il più carino. Pur non essendo un regalo per me, deve piacermi, no?
Guardo verso Maki: -Questo ti piacerà sicuramente!- sussurro.
...
Com’è carina quando dorme…
Mi avvicino e le accarezzo una guancia.
-Mmh…- oddio! Levo la mano dalla sua faccia. Chiudo gli occhi per paura che si svegli.
Li riapro piano, che sollievo, è ancora lì addormentata.
Forse è meglio se me ne vado.

PoV Maki
È mattina.
Mi sveglio con una strana sensazione addosso. Non so cos’è…
Ieri ho dovuto preparare le mie poche cose in una borsa così da poterle portare con me. Non voglio andarmene.
Quando tornerò da scuola, non sarò qui, sarò a casa della zia.
Sicuramente mi verrà a prendere fuori da scuola perché dice che i ragazzi dopo la scuola devono subito dormire.
Entro in bagno per lavarmi la faccia e farmi la doccia.
Come al solito, la porta si apre all’improvviso.
Per fortuna ho già finito di farmi la doccia e mi sto lavando i denti.
Anche lui ha lo spazzolino in mano, quindi li lava con me.
-Questa, per ora, è l’ultima volta che ci incontriamo in bagno… vero?- farfuglia con lo spazzolino in bocca.
Annuisco.
-Beh, allora… ciao…- mi dice -Aspetterò che tu abbia finito, tanto oggi rimaniamo a casa di mattina.
Sta per uscire dal bagno…
-Aspetta!- gli dico.
-Sì?- si gira verso di me con aria speranzosa. Speranzosa di cosa non so.
-Grazie per tutto…
Sorride e si gira di nuovo.
-Di nulla- apre la porta e se ne va.
Sono così triste.
L’unica cosa che posso fare, ora, è sperare.
Mi esce una lacrima.

Come sospettavo, mia zia è venuta a prendermi fuori dalla scuola.
-Ciao mia cara Maki, da quanto tempo che non ci vedevamo!- dice con un sorriso falsissimo stampato in faccia.
-Ciao ajumma*- dico io usando il suo stesso tono.
-Com’è andata a scuola?
-Tutto bene- dico chiudendo la portiera della macchina.
-Appena torni a casa non voglio sentire storie come facevi dai tuoi genitori- la parola “genitori” mi da una fitta al cuore e gli occhi mi si inumidiscono, ma davanti alla zia non voglio piangere -niente televisione, vai direttamente a letto.
-Va bene, ajumma.
-Ti ho preparato la stanza di tuo cugino Sang Soo, dato che lui non vive più a casa con me. Si è fatto una famiglia. E poi presto andrà al militare. Prego per lui già da ora!
Ormai non la ascolto più e rispondo con “mmh”, “sì” o “no”.

Sono nella camera che mi ha preparato mia zia.
È ben pulita, perché lei è una maniaca dell’ordine. Metto sul comodino i CD che mi hanno regalato i B.A.P e il cellulare…
Oh, cos’è?
Non me n’ero accorta. C’è un porta-cellulare attaccato al mio cellulare.
Come ho fatto a non accorgermene?
Chi può avermelo regalato? È verde, che bel colore. Mi ricorda Jong Up…

Sento il cellulare vibrare.
Una volta, due… tre, quattro, cinque… sei volte?!
Chi accidenti è?
Guardo il display.
Sono i B.A.P!
Il primo è di Yong Guk: “Ciao Maki, come va? Spero tutto bene, oggi non abbiamo avuto tempo, ma il nostro manager sta già preparando un discorso a suo favore per convincere i servizi sociali ad affidarti a noi, cioè, a lui. Buonanotte!! ^^”
Poi c’è Him Chan: “Ya! Maki! Non dimenticarti di noi e ascolta il nostro CD!!”
Dae Hyun: “Aigoo, che noia senza di te e i tuoi onigiri.”
Young Jae: “Buonanotte Maki, ci vediamo presto.”
Zelo: “Maki! Ci manchi già! Non vedo l’ora che torni, così possiamo parlare ancora e uscire di nuovo!”
L’ultimo è di Jong Up: “Maki, quando sta sera sono entrato in bagno era un po’ vuoto, la tua mancanza si sente persino lì. Ahahahah, quando torni ad occuparlo?” sorrido a quest’ultimo messaggio in particolare e rispondo a tutti con “Grazie, sto bene. Ascolterò il CD e quando torno vi preparerò tanti onigiri”.
Non scrivo del fatto del bagno perché ovviamente è una cosa tra me e lui.




*Ajumma: zia/ zietta!
Spero che il capitolo vi piaccia *^*~

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Capitolo 9
*** Impossibile. ***


9. Impossibile.

Guk *-*


È passata una settimana da quando sono a casa di mia zia Soo Min.
Ogni sera guardo la TV in camera, vedo i programmi dove ci sono i B.A.P, sono tutti così sorridenti. Jong Up, quando è con gli altri è molto solare. Davanti al pubblico, col microfono in mano, è timido… mentre, con me, è sgorbutico. Accidenti!
Tutti i giorni ho ricevuto messaggi dai B.A.P, ma oggi ne ho ricevuto solo uno da Jong Up dove mi chiedeva a che ora avessi la pausa a scuola e dove diceva che tutti i membri mi salutavano.
È l’ora di pranzo a scuola ed abbiamo una pausa, mi siedo da sola in cortile perché oggi non c’è la mia amica e non mi va di stare con le altre, che fanno sempre commenti sgradevoli sulla famiglia. In più parlano dei B.A.P, quindi se stessi con loro, potrei dire cose che farebbero capire che li conosco.
Sento il cellulare vibrare.
È Yong Guk!
Rispondo: -Yong…- lui mi blocca in fretta –Maki! Non dire il mio nome!
-Ah, già! Comunque come state? Finalmente ti sento a voce!
-Sì stiamo bene. Comunque, c’è una cosa importante che devo dirti ora.
-Dimmi!!- dico sperando che si tratti del fatto di tornare a vivere da loro.
-Quando possiamo vederci di persona? Dobbiamo parlarne faccia a faccia, parlerai col nostro manager anche, così ti spiegherà tutto.- la mia faccia si rattrista.
-Non ne ho idea. Quell’arpia mi viene a prendere tutte le sere e mi porta a scuola tutte le mattine.
-Ma è così fastidiosa?- sento la voce di Zelo sotto.
-Sì lo è… non mi fa fare nulla! Mi mancate tanto… quando ero con voi ero meno triste- dico io con la voce spezzata in gola.
-Maki… non fare così… siamo tristi anche noi…
-S…scusa, non volevo iniziare a piangere! Ora mi riprendo- dico facendo un respiro profondo.
-Comunque, visto che non sappiamo come vederci…
-Il manager potrebbe parlare con la zia di Maki- questa volta a parlare è stato Young Jae.
-Vero!- dice Yong Guk –Bene, allora sta sera all’uscita da scuola il nostro manager chiederà a tua zia se puoi restare un attimo con lui. Tu fai finta di essere in buoni rapporti con lui, non ha detto a tua zia che in realtà vivi con noi.
-Sì, ha fatto bene. Mi avrebbe detto chissà cosa e avrebbe detto che una ragazzina non può stare nella stessa casa di 6 ragazzi.
-Ahahah, beh, in parte ha ragione…- dice Him Chan.
-Zitto, Maki deve stare con noi!- dice invece Zelo.
Rido, sono così contenta di sentirli…
-Che fate?
-Siamo ad un servizio fotografico… infatti ora devo chiudere la chiamata, scusa! A sta sera Maki!
-Va bene, ciao ciao.

È sera. Mia zia, fortunatamente, ha concesso al manager un’ora per parlare con me. Io ho ringraziato mia zia in modo che non avesse nulla da ridire e sono entrata nella macchina.
-Dove sono i B.A.P?- chiedo al manager impaziente di rivederli.
-Sono tutti a casa che ti aspettano.
-Ah!

Quando scendo dalla macchina corro in fretta verso la porta e la apro senza nemmeno bussare, da quanto ci ero abituata.
Tutti saltano in piedi e vengono verso di me urlando “Makiii”; anche quello sgobutico di Jong Up.
Yong Guk viene verso di me e mi accarezza la testa spettinandomi i capelli, mentre li risistemo, Zelo mi salta addosso e mi abbraccia forte.
Jong Up dietro di lui stava venendo verso di me ma, sorpreso da questo gesto, si ferma gli altri vengono verso di me e mi ciancicano la faccia.
-Ragazzi, abbiamo solo un’ora. Parliamo prima delle cose serie.
-Sì, mi dica.
-Dunque, l’unico modo perché tu possa stare con noi, è l’approvazione di tua zia. Ma lei ha chiesto di tenerti con sé. Quindi, non so come faremo a convincerla.
Io ascolto attentamente e annuisco.
-Quando torneremo da lei, le chiederò se può darmi il permesso di tenerti. Non so cosa dirà, comunque in caso fosse un no, dovremmo lasciar perdere.
-No! Come lasciar perdere?- urla Zelo in preda al panico.
-Beh, non si può fare altro…
-No, Maki! In caso dica di no devi fare qualcosa!!
-Non metterla sotto pressione, Zelo!- dice Yong Guk.
-Comunque- continua il manager –proviamoci e vediamo.
Dopo aver passato un’ora in compagnia dei B.A.P cantando le loro cazoni (che ormai so a memoria) e scherzando come quando vivevo lì, il manager mi ha riportato a casa di mia zia.
-Signora Rhee- inizia il manager –la mia famiglia, si è molto affezionata a Maki. Mia figlia, di qualche anno più piccola di lei, la considera ormai una sorella maggiore e mia moglie una figlia. Lei si trova molto bene con noi- dice mettendomi una mano sulla spalla per rendere meglio la situazione, per quanto finta essa sia.
-Sì?- dice mia zia con il suo solito sorriso falso.
-Beh, ci chiedevamo se potesse stare con noi, invece che qui. Non le faremo mancare nulla!- mia zia guarda il manager continuando a sorridere e stando in silenzio.
Poi prende fiato come se dovesse parlare allungo.
-Non lo so, anche io voglio molto bene a mia nipote…- dice con una voce finta, finta come la parrucca bionda che porta in testa.
-Ci pensi, la prego.
-Va bene, ci penserò- dice lei continuando ad utilizzare la stessa voce e lo stesso sorriso.

Quando il manager se ne va, entriamo in casa e lei sbatte la porta. Io mi giro spaventata.
-Maki, tesoro, preferisci vivere in quella casa?
Io guardo atterra e sussurro un “Sì” silenzioso, perché lei non mi senta.
-Beh, è impossibile! Sono certa che tuo padre avrebbe voluto che stessi con me!- stringo i denti, non deve nemmeno nominare mio padre. Sicuramente mio padre avrebbe voluto che io stessi bene. E con mia zia non sto bene.
-Ma zia…
-Impossibile. Levatelo dalla testa.





Ciao a tutte. Le cose di fanno difficili! Sia per me che per Maki. Ahaha! Perché? Beh, lei ha una zia fastidiosissima, che non vuole farla tornare dai B.A.P, io non me ne intendo di pratiche legali e sto inventando ahahahahah! Spero di non uscire troppo dalla realtà e spero, come al solito che il capitolo vi piaccia. La cosa che mi piace di più è mettere gif all'inizio del capitolo ahaha! Sono così carine *-*
... Avete sentito la nuova canzone dei B.A.P?! Crash *-* Comunque cavolo, dovrebbero dare più spazio alla voce di Jong Up! T_T Anche se lui è più che altro dancer! xD
Ringrazio tantissimo per le recensioni, le visite e chi mette la storia tra le seguite, preferite o ricordate, vi amo!
*^*~

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Capitolo 10
*** La finta ribelle. ***


10. La finta ribelle.

HIMCHAN


È Sabato pomeriggio, niente scuola. Sono seduta sul letto con le cuffie che ascolto gli SHINee.
Negli ultimi 2 giorni, da quando mia zia ha detto che è impossibile che io torni a “vivere col manager”, non ho fatto altro che piangere.
Sì, è vero, i B.A.P sono praticamente degli sconosciuti per me. Sono stata con loro giusto 5 giorni.
Ma… in quei 5 giorni, sono stata davvero bene. Per quanto io senta ancora la mancanza della mia famiglia. Quando stavo con loro non ci pensavo, mi facevano sorridere.
Invece, mia zia, non fa altro che ricordarmelo e io cerco sempre di non battere ciglio. È davvero dura. Per questo finisco tutte le notti in lacrime.
…devo fare qualcosa.
Non voglio continuare a vivere con mia zia. Né ora, né mai.
Lei è stata tradita da mio zio, il quale, a parer mio ha fatto bene. Cioè, in realtà non ricordo come fosse prima che mio zio la lasciasse, dato che è stato quando avevo all’incirca 5 anni. Comunque, hanno un figlio e una figlia. Il figlio, Sang Soo, è al militare e la figlia, Min A, ha 3 anni più di me e ci odiamo. In più il nome suona come quello occidentale, Mina, e lei se ne vanta sempre dicendo che è perché il padre ha fatto tanti viaggi in occidente.
Mia zia però lei l’adora. Non fa altro che dire quanto sia perfetta e brava, al mio contrario.
È scorbutica con tutti tranne che con lei e mio zio. Quando lui  viene a fare visita alla figlia, mia zia lo “allecchina” tantissimo, spera ancora che tornino insieme.
Ho parlato con mio zio, perché se proprio dovessi scegliere, preferirei stare con lui. È molto gentile. Putroppo però lui non può prendermi con sé, per via dei viaggi e non avrebbe tempo e spazio a casa sua.
Comunque…
Tornando a pensare a mia cugina, Min A... mi è venuta una grandissima idea.
Salto giù dal letto di scatto e apro piano la porta della camera.
Mi giro intorno.
Bene, a quanto pare mia zia è ancora fuori a fare “shopping” con le sue presunte amiche.
Entro in salotto, dov’è Min A?
Sicuramente è in camera sua…
Altra idea: preparo del tè e la chiamo per berlo insieme.
Detto fatto, siamo in salotto a prendere il tè.
-Min A… tu mi odi, e quest’odio è reciproco- inizio a dire.
-E quindi?- mi interrompe lei, con una faccia che dice “bambinetta, che vuoi da me?”.
-E quindi, lasciami finire- dico io in tono calmo ma molto nervosa dentro di me -non vuoi che io rimanga in questa casa, o sbaglio?- le domando guardandola in faccia con un sorriso soddisfatto.
-Sì, esatto. Non voglio! Sei d’intralcio e per colpa tua mia madre si rovina la salute urlandoti dietro.
Sorrido.
-Bene, che ne dici se mi faccio buttare fuori?
-Ottima idea, idiota!
-Smettila di chiamarmi idiota.
-Ok, idiota. Comunque. Come pensi di fare? Se ci riuscissi, magari potrei anche volerti un po’ di bene.
-Allora, stavo pensando di combinare guai, non ubbidire e saltare la scuola per due volte. Tanto, non ho problemi con lo studio, a differenza tua che sei stata bocciata 3 volte.
-TSK. Almeno io ho una vita sociale più attiva della tua.
-Non è colpa mia se la tua cara mammina non vuole che io esca dopo la scuola!!
-Vabbè, pensi di riuscire a convincere così mia madre?
-Non lo so. È qui che arriva la tua parte.
-Cosa dovrei fare?
-Devi far finta che io ti abbia rotto qualcosa mentre pulivo la tua stanza. Ma questo accadrà come ultima cosa. Sappiamo bene entrambe quanto tua madre mi detesti e quanto invece adori te. Se faccio qualcosa a te, non ne potrà più.
-Bene. Sia chiaro, idiota: non lo faccio per farti un favore. È solo che non ti voglio tra i piedi.
-Ovvio. Affare fatto- dico allungando la mano verso di lei.
Lei guarda prima la mia mano, poi me. Poi di nuovo la mano schifata e decide di stringerla. Mai l’avesse fatto. La sta toccando come se fosse piena di germi e quant’altro.
-Cosa intendi fare adesso?- mi chiede curiosa.
Io mi alzo.
-Beh, tanto per cominciare- dico versando altro tè nella mia tazza e poi buttandolo sul tavolo e sul pavimento -direi che questo è un buon inizio.
Lei si mette a ridere -Ahahah! Sembri una bambina che fa i capricci.
-È questo quello che pensa di me, tanto.- dico io sorridendo ancor più soddisfatta.
-Dai, ti aiuto- dice lei aprendo una mensola e buttando a terra dei crackers.
-Schiacciali, l’effetto è migliore- dico ridendo. Oddio, non avrei mai pensato di dover fingere di essere una bambina capricciosa. È alquanto riluttante, però è divertente questa messa inscena. Inoltre, è la prima volta che mi diverto con mia cugina.
Dopo aver schiacciato i crackers, Min A è andata a sbattere le ciabatte, “non voglio essere incriminata” ha detto.
Siamo tornate entrambe nelle nostre camere e io ho aspettato pazientemente l’arrivo di mia zia.
Quello che speravo, non ha tardato ad arrivare, infatti meno di un’ora dopo…
-RHEE MAKIIIII- sento urlare. Sento la porta sbattere forte.
-Sì, ajumma?-
-VIENI IMMEDIATAMENTE QUI. VOGLIO SPIEGAZIONI- dice ancora più arrabbiata.
-Certo- dico io con lo stesso tono falsamente gentile che è solita usare davanti agli altri e mi dirigo verso il salotto.
-Cos’è questa roba?- chiede lei, rispondendomi con il mio stesso tono.
-Non mi andava di pulire.
-Cosa?? Signorinella. Non so cosa tu facessi a casa tua, ma questo è veramente inammissibile.
-Impossibile, inammissibile. Insomma. Che noia.- dico io con tono sempre più strafottente. Forse dovrei fare l’attrice, penso, infondo mi è sempre piaciuto.
-Pulisci.
-Impossibile- dico facendole in verso.
-Come osi!
-Come oso? Ahahah, divertente. Devo stare in questa stupida casa dove non voglio assolutamente stare e ora… mi stai chiedendo di fare quello che dici tu? Divertente, ajumma cara- concludo io girandomi, andando in camera mia e chiudendo la porta a chiave.
Per mezz’ora ha continuato a battere forte i pugni sulla porta della mia stanza urlando cose come “Maki, brutta piccola insolente” oppure “Pulisci immediatamente”. Alla fine, si è rassegnata perché, essendo una maniaca del pulito, non può vedere la sua casa sporca. Sicuramente ha già ripulito tutto.
Sorrido soddisfatta e scrivo un messaggio a tutti i B.A.P: “Ragazzi, vi prometto che riuscirò a farmi sbattere fuori da questa casa!! Ahahahah!!”.
Poco dopo ricevo le loro risposte.
Yong Guk: “Maki, non metterti nei guai. Buon fine-settimana.” Sorrido, si preoccupa sempre per me… che carino.
Dae Hyun: “??? OMO, non vedo l’ora di sapere cosa combini, ahahahah”
Jong Up: “Hai intenzione di occupare anche il bagno di tua zia? Sicuramente quello è il modo più efficace per farti sbattere fuori. Scherzo, buonanotte e… divertiti?” ancora con questa storia del bagno? Rido.
Young Jae: “Falla scivolare su una saponetta… però attenta che non si faccia troppo male” rido ancora di gusto. Buon’idea!!
Zelo: “Maki, siamo tutti dalla tua parte! Nessuno ti può battere ahahahahah! Non vedo l’ora che torni…”
Che gentili, sono davvero i migliori.





Ciao ragazze! Per sfortuna, in questo capitolo non ho potuto mettere praticamente nulla riguardo i B.A.P e tutto il capitolo si svolge in un pomeriggio. Le azioni che ho fatto fare a Maki, sono decisamente stupide e lei stessa lo pensa! Ma è probabilmente l'unico modo che ha per andarsene da quella casa!!
Spero che vi piaccia e di non avervi annoiato... ci sentiamo al prossimo capitolo *-*
Annyeong!! ♥

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Capitolo 11
*** MISSIONE COMPIUTA. ***


11. MISSIONE COMPIUTA.

DAEHYUN!!


È lunedì, mia zia mi porta a scuola. Io faccio per entrare, lei vede che sto entrando e se ne va.
Appena se n’è andata mi giro e torno fuori. Metto una mano in tasca. Ho qualche spicciolo con me e poi ho il pranzo che mi ha preparato mia zia.
Faccio un respiro profondo e faccio una passeggiata lontana dalla scuola.
È la prima volta che salto la scuola e lo dovrò fare anche domani. Però ne vale della mia felicità. Devo farlo.
Per mezza giornata faccio avanti e indietro per le stradine lì vicino, verso l’ora di pranzo vado in un parco e mangio seduta su un’altalena. Rimango lì per il resto del tempo e poi decido di incamminarmi verso la scuola.
Appena arrivo ai cancelli, mi nascondo dietro i cespugli.
Prendo il cellulare e guardo l’ora. Tra 5 minuti suonerà la fine delle lezioni. Fortuna che mia zia arriva sempre 10 minuti dopo!
Mi sento tanto una spia!
Vedo tutte le ragazze uscire e, senza che nessuno se ne accorga, mi intrufolo tra loro facendo finta di essere appena uscita.
Dopo 10 minuti arriva mia zia.
La saluto ed entro in macchina.

Utilizzo lo stesso procedimento il giorno dopo.
Sono di nuovo in macchina con mia zia.
-Com’è andata a scuola?- mi chiede, come al solito.
-Bene- la conversazione finisce qui.

Siamo tornate a casa da un’oretta e stiamo mangiando.
Il telefono squilla e mia zia va a rispondere.
-Pronto?
-Sì, sono io.
-Cosa?!- dice poi con un filo di nervosismo nella voce ma cercando di mantenere la sua solita calma e il suo solito contegno falso.
Si gira verso di me con sguardo omicida.
-Ma certo, si è sentita poco bene! Per questo non è potuta venire! Ma domani tornerà sicuramente. Grazie per la telefonata!
Attacca.
-Maki cara.
-Sì?
-Dimmi, perché non sei andata a scuola per ben due giorni?- dice tutto ad un fiato con la voce omicida e dolce allo stesso tempo e gli occhi arrossati dalla rabbia.
-Non mi andava- dico prendendo tutto il coraggio possibile e cercando di essere sicura di me.
Sorride dolce e si avvicina a me.
-Maki…- dice dolcemente.
La guardo negli occhi cercando di capire cosa vuole.
Passano uno… due… tre secondi, dopodiché, l’unica cosa che riesco a sentire è un rumore secco e un dolore sulla guancia sinistra.
Mi ha dato uno schiaffo.
Mi tocco la guancia e la massaggio.
…per quanto posso ancora resistere? Non sono decisamente il tipo di persona disobbediente.
Cerco di trattenermi dal non piangere e per fortuna ci riesco.
-Domani torni a scuola, Maki cara- dice con lo stesso tono e sorriso di sempre.

Questa volta devo andare a scuola. Ma comunque, devo continuare con i miei piani!
Sono in bagno, prendo la saponetta e la posiziono al centro del bagno. Non voglio mica ucciderla con qualche spigolo o con la tazza del water! Comunque, grazie dell’idea Young Jae, penso.

È sera e sono a casa.
A scuola, ho detto a Min A che oggi quando torniamo dovrà attuare il piano prestabilito.
-Omma*!- dice Min A in tono lagnoso.
-Sì tesoro caro?
-Quella stupida di Maki ha rotto la mia lampada colorata!
-Cosa??
-Sì, l’ha rotta! E ora che faccio? Era la mia preferita!
Mia zia si gira verso di me, sta volta arrabbiata.
-Senti signorina, finiscila con queste bambinate.- dice e mi guarda torva. Vede che non dico nulla e continua: -Non puoi fare tutto quello che vuoi. Questa NON è casa tua- sottolinea bene quel “NON” con la voce.
Io sto ancora zitta.
-Min A, cara, tranquilla. Te la ricomprerò domani stesso!- dice alla figlia sorridendo, torna a guardarmi torva e poi annuncia: -Ora vado in bagno.
Qualche secondo dopo si sente il rumore di un albero che cade al suolo. Sì, insomma, peggio del mio suono da palla da bowling.
E poi un urlo.
-MAKIII- metto una mano davanti alla faccia tra il divertito e lo spaventato.
Min A mi guarda velocemente e poi corre da sua madre.
Sento dire -Min A, chiama un’ambulanza, devo essermi slogata una gamba!-

Appena arriva l’ambulanza la portano via.

Il giorno dopo vado a scuola a piedi perché a quanto pare mia zia ha deciso di rimanere in ospedale per la notte.
Quando torno a casa la zia non è ancora tornata. Mi siedo e aspetto pazientemente, Min A ha detto che stavano tornando.

Non devo aspettare molto.
La porta si apre e vedo mia zia su una sedia a rotelle con una gamba ingessata.
Non dice nulla.
Nemmeno mi guarda, anzi, si dirige verso la mia camera.
Entro anche io in camera mia.
-Che fai?- chiedo con un sorriso davanti alla porta.
Lei mi da le spalle e il suo tono è freddo e non c’è un filo di “dolcezza” nella voce. Anzi, acidume al massimo.
-Volevi andartene? Bene!- si gira verso di me e mi lancia la mia borsa -Finisci di ritirare le tue cose e vattene dalla MIA casa.
Detto questo, esce dalla stanza. Nel salotto sento il cigolio della sedia a rotelle e lei che dice parole sconnesse come “gamba” e “rotta”… sento i tasti del telefono e poco dopo la voce di mia zia, questa volta chiara e nuovamente calma e normale: -Senta, venga a riprendersi immediatamente questa piccola insolente perché non voglio più vederla- e riattacca immediatamente il telefono.
Subito mi metto a saltare per la stanza silenziosamente senza farmi vedere.
MISSIONE COMPIUTA.



*Omma=mamma

Ciaoooo! Sta volta ho pubblicato subito perché ero davvero, davvero impaziente di pubblicare questo capitolo! Spero vi sia piaciuto!! Pensate che l'ho scritto ieri sera.
Questa storia mi sta prendendo davvero molto e spero che piaccia a voi quanto piace a me!!
Grazie per le 10 persone che l'hanno tra le seguite, 5 tra le preferite e 1 le seguite!
Anche se non recensite tutte mi fa sempre molto piacere vedere che c'è qualcuno che la segue!
Ora vi salutooo!! ♥

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Capitolo 12
*** Lascia perdere. ***


12. Lascia perdere.

youngjae


Corro verso la casa dei B.A.P, apro la porta di scatto.
Tutti si alzano in piedi di scatto sopresi di vedermi. Sorrido felice di rivederli e loro vengono verso di me.
Mi abbracciano, mi scompigliano i capelli e mi fanno le feste. Jong Up mi da persino un bacio sulla guancia e mi abbraccia finalmente anche lui.
Zelo è molto sorpreso da ciò, lo vedo dal suo sguardo sconvolto. Anche io sono sorpresa, infatti arrossisco.
-Ya, Jong, non hai un po’ di pudore? Guarda che sei in boxer.- dice Zelo.
-Che?- chiede Jong Up disorientato.
Io lo guardo, lui si guarda.
Omo! Non me n’ero accorta! E a quanto pare nemmeno lui.
Jong Up prende per un braccio Zelo bruscamente e se lo mette davanti arrossendo.
Tutto ad un tratto mi viene in mente la scena di quando facevo la doccia e arrossisco anche io, ma molto più di lui.
Gli altri mi guardano curiosi e io senza far caso alla faccia che mi va in fiamme, racconto loro com’è andata con la zia.

Tutti hanno finito col farmi i complimenti.
Sono davvero molto felice di essere tornata qui. Sistemo le mie cose in camera, com’erano messe prima.
Appoggio il cellulare sul comodino. Il portacellulare pende da esso. Lo guardo.
È davvero carino. Voglio sapere chi me lo ha regalato dei B.A.P…   

È nuovamente sabato. Sta mattina sono tutti usciti, ad eccezione di me e Yong Guk.
Volevano uscire, ma visto che Yong Guk stava dormendo e non sono riusciti a svegliarlo mi hanno chiesto di dirgli dove sono andati appena si sveglia.
Siccome non so cosa fare accendo la TV e guardo il mio programma preferito. Dopo una mezz’oretta sento la porta della camera di Yong Guk aprirsi.
-Buongiorno- mi dice con gli occhi semi aperti per poi dirigersi verso il bagno.
-Buongiorno, oppa!
Quando esce si prepara la colazione e poi viene a sedersi affianco a me.
-Gli altri sono…- faccio per dire, ma lui annuisce.
-Sì, li ho sentiti, solo che non mi andava di alzarmi. Però devo sapere dove sono i miei cari dongsaeng!- dice sorridendo.
Sorrido anch’io, si prende sempre cura di loro. È davvero ammirevole.

Sono un po’ tesa, è la prima volta che sono sola con lui. Non stiamo parlando, stiamo entrambi guardando la TV, anche se io non riesco a concentrarmi sul programma e non sto capendo nulla.
-Quando non c’eri, ci hanno fatto delle foto, vuoi vederle?- interrompe il silenzio.
Annuisco felice per la proposta.
Lui li va a prendere e torna in fretta.
Guardiamo insieme le foto, mi soffermo sulla sua e lui ride nervoso: -Sono uscito un po’ male in questa foto…
Mi volto verso di lui di scatto: -Ma no, non è assolutamente vero, sei uscito molto bene!- dico impacciata.
Lui mi guarda sorpreso.
Mi accorgo di quello che ho detto e torno a guardare le altre foto.
Mi incanto un secondo su quella di Jong Up, l’ultima, però poi distolgo gli occhi e sposto le foto.
Yong Guk ora mi guarda curioso.
Sicuramente gli sarò sembrata un’idiota!

Sentiamo la porta aprirsi e i ragazzi entrare in modo rumoroso.
-Guk, hai ancora i capelli spettinati!- dice Zelo andando verso di lui.
-Dove?- chiede lui.
Zelo ci passa la mano e glieli scompiglia così tanto che ora sono davvero spettinati.
-Qui!
Guk si alza ridendo: -Se ti prendo ti faccio vedere io chi ha i capelli spettinati!
Zelo si mette a correre e Guk lo insegue.
Tutti ridono, io compresa.
-È bello vederli giocare insieme ogni volta, vero? È davvero divertente- commenta Him Chan rivolgendosi a me.
-Già!- dico sorridendo.

PoV  Yong Guk
Finalmente riesco ad acchiappare Zelo e cadiamo a terra. Gli scompiglio i capelli e rido. Ride anche lui mettendosi le mani intesta e cercando di fermarmi.
-Zelo, dopo dobbiamo parlare- gli sussurro poi stando attento che nessuno se ne accorga.
-Di cosa?- dice lui allo stesso modo.
-Maki.
Mi guarda curioso. La sua espressione è qualcosa come “voglio sapere adesso”. Ormai capisco tutte le sue espressioni in un attimo.
-Non ora, non ora. Dobbiamo parlarne da soli.
-Quando allora!
-Stanotte in terrazzo. Quando tutti si sono addormentati.
Annuisce e poi riesce a levarmi le mani dai capelli e ad alzarsi.
-Ora siamo pari!- dico io ridendo.

È notte, mi siedo in terrazzo ed aspetto Zelo.
Lo vedo uscire dalla sua camera con un asciugamano in testa che strofina per asciugare i capelli bagnati.
-Asciugati i capelli, prenderai un raffreddore- gli dico con un tono tra il premuroso e il severo.
-Sìsì, dopo li asciugo. Ora dimmi quello che devi dirmi.
-Quanta fretta che hai!- gli dico io ridendo.
Mi guarda serio. E io lo guardo sorpreso da questo suo atteggiamento.
Ride.
-Pensavi davvero fossi serio per davvero?
-In realtà ne dubitavo- dico io ridendo a mia volta.
-Dai, ora parla, inizio ad avere freddo- mi dice.
-Siediti!- gli dico, lui ubbidisce e io lo aiuto ad asciugare i capelli con l’asciugamano in modo che non prenda freddo. Lui sta fermo e si lascia fare.
-Allora…- inizio io non sapendo bene cosa dire -credo di piacere a Maki.
-Sì lo so- non è per niente sorpreso!
-Eh?
-Me ne sono accorto, e le ho chiesto se le piacessi, lei non mi ha risposto. Anzi era un po’ strana in quel momento.
-Beh, come già sai è troppo piccola per me. Già ogni volta che le nostre fan si avvicinano mi sento imbarazzato pensando che abbiano all’incirca l’età tua e di Jong Up, figurati se vengo a sapere che una ragazza della vostra età, con la quale vivo, è “invaghita” di me. Non che mi dispiaccia, ne sono felice, solo che non posso ricambiare quel tipo di sentimenti. La vedo come una sorellina, come vedo te come un fratello.
-Sì, infatti…
-Devi sbrigarti a conquistarla al più presto! Non voglio che rimanga ferita da me, ma se dovesse dichiararsi ci rimarrebbe molto male.
-Tranquillo, vedrò io cosa dirle- mi dice sicuro di riuscire nel suo intento.

PoV Maki
Zelo mi ha chiesto di uscire.
Ho accettato e stasera, che è domenica stiamo facendo una passeggiata.
Prendiamo un gelato nel posto dell’altra volta. Io prendo i gusti che aveva lui e lui quelli che avevo io.
-Andiamo al parco qui vicino?- chiedo.
-Oh, sì, certo!

Quando arriviamo mi siedo su un’altalena e gusto il mio gelato. Lui fa come me e si siede su quella a fianco e inizia a dondolarsi come un idiota.
Sorrido per l’ennesima volta.
Sono sempre felice in loro compagnia.
-Ya, Maki…
-Sì?
-Riguardo ai tuoi sentimenti per Yong Guk…
-Eh? Quali s-sentimenti?- dico io cercando di camuffare la cosa.
-Vabbè, riguardo a quei sentimenti- dice lui deciso -lascia perdere.
-Che?- mi paralizzo.
-Sì, perché lui ti vede come una sorella. Sei troppo piccola per lui. Non prenderla a male, eh.
Lo guardo senza dire nulla. Non gli dirò i miei sentimenti, non per cattiveria, non perché non mi fidi, ma perché ora che mi ha detto questo sono un po’ ridicoli.
Mi sento triste, non immaginavo che Zelo mi venisse a dire questo, cioè, non immaginavo  che Guk pensasse questo di me.
Dunque, sa che mi “piace”? Era così evidente?
-Lui è fatto così. Ti vuole molto bene comunque.
Annuisco: -Anche io gli voglio bene- e cambio discorso.




Ve lo aspettavate?! Io no (?)
Ora vediamo cosa succederà!! Io personalmente non vedo l'ora di scrivere il capitolo 14. Però non vi dico nulla in proposito. BUHAHAHAHA!
Domani e dopodomani vado a dormire a casa di una mia amica (kklator, scrive anche una storia molto carina su efp ->We are destined to be together! Se vi va, passateci!) perciò pubblicherò sabato! Scusatee! Comunque la vostra attesa sarà premiata spero xD
Grazie ancora a tutte quelle che leggono la storia, vi adoro ♥
In ultimo voglio ringraziare kklator, anonimaG e l'amica con cui condivido l'accout di EFP, Aiko... perché in questo periodo sto molto bene grazie a loro e mi diverto tanto!
Ora vi saluto, ciao ciao~

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Capitolo 13
*** Confusi? ***


13. Confusi?

upup


Come ogni normalissima mattina, entro in bagno e mi faccio una doccia.
Esco dalla doccia e mi metto addosso un asciugamano, dopodiché mi asciugo in capelli con un altro asciugamano e poi prendo il phon.
Non faccio in tempo ad attaccarlo alla presa che la porta si apre.
Di nuovo Jong Up.
-Quando hai intenzione di imparare a bussare?- chiedo spazientita tenendo saldo l’asciugamano che ho addosso.
-Oh, che bello poterti ritrovare ad occupare il nostro bagno- dice lui ironico.
Guarda il phon e poi i miei capelli, mi si avvicina e lo prende dalla mia mano.
-Girati- mi dice -o non farai in tempo ad arrivare a scuola.
Per una volta, ubbidisco silenziosa e mi giro.
Accende il phon ed inizia ad asciugarmi i capelli.

PoV Jong Up
Ho iniziato ad asciugarle i capelli, ma ho notato soltanto ora che l’unica cosa che ha addosso è un asciugamano.
Mentre tocco i suoi lisci capelli neri, le mie mani sfiorano le sue spalle.
Sono lisce e… belle.
Scuoto la testa.
Cosa sto pensando? Assurdo.
Prendo la spazzola e le pettino i capelli quasi asciutti.
Finisco di asciugarli e poggio il phon.
Maki si gira e mi ringrazia sorridente.
I nostri occhi si incrociano e non riesco a distogliere lo sguardo.
Anche lei sembra avere la mia stessa reazione.
Poggio una mano sulla sua spalla e la carezzo, intanto continuo a guardare i suoi occhi per poi soffermarmi sulle sue labbra.
Mi avvicino a lei senza nemmeno accorgermene e la distanza tra di noi è meno di una mano…
…un momento, penso cambiando la mia espressione da imbambolata a shockata.
Che cosa sto facendo? Sono stupido per caso?
E ora che faccio…?
Idea.
Le soffio in faccia.
-Eh?!- chiede lei, che da shockata passa ad un’espressione indispettita.
-Avevi un ciglio in faccia- dico ridendo nel modo più naturale possibile.
-La tua espressione non sembrava proprio quella di qualcuno che leva un ciglio!- dice lei.
-Cosa ne puoi sapere tu della mia espressione!
Sento il viso caldo, come se stessi arrossendo.
-Ora esci, non vedi che non sono nemmeno vestita?
-S…sì, scusa- dico io a disagio ed apro la porta -fai in fretta- le dico prima di uscire.

PoV Maki
La porta si chiude alle mie spalle ed io mi schiaffeggio la faccia scossa.
Cosa sarebbe esattamente questa sensazione?
Mi appoggio alla porta e metto una mano sul petto. Il mio cuore non riesce a calmarsi.
Faccio qualche respiro profondo e poi decido di vestirmi per lasciare il bagno libero a Jong Up.

Dopo essere uscita dal bagno guardo in salone e trovo Jong Up con la testa fra le mani.
-E…ecco…- dico impacciata rompendo il silenzio della stanza.
Lui si gira verso di me confuso per poi mormorare un “ah” a bassa voce e dirigersi verso il bagno.

PoV Jong Up
Sono alle prove con gli altri membri dei B.A.P. Tutto procede regolarmente quando durante una pausa Him Chan ci chiede cosa vogliamo fare di sera.
-Ceniamo fuori- propone Jae.
-Ma facciamo sempre quello!- commenta Dae.
-Allora proponi tu se non ti va bene!!- si lamenta Jae.
Sorrido, fanno sempre così.
-Facciamo scegliere a Maki!- dice tutto ad un tratto Zelo.
Lo guardo.
Ora che ci penso… Zelo parla continuamente di lei!
-Per me va bene il ristorante- dico in fretta.
-Sì anche a me- dice Guk –e poi ricordo che Maki adorava quel ristorante, o sbaglio?
Zelo annuisce a disagio.

Al termine delle prove chiedo a Zelo di avvicinarsi un attimo.
-Dimmi!- mi dice lui con il sorriso sulle labbra. Io e Zelo andiamo davvero molto d’accordo, è quello a cui sono più affezionato e siamo in confidenza, perciò arrivo dritto al punto:
-Ti piace Maki- non è una domanda, è una completa affermazione.
Zelo ne rimane di stucco e sta zitto.
Io continuo a guardarlo imperterrito.
-Chi tace accosente- dico soddisfatto dopo qualche secondo.
-Come lo hai capito?- chiede ancora sorpreso ma senza nasconderlo.
-Basta guardarti!
-Ah…- dice lui guardando verso il basso, poi alza lo sguardo e mi guarda negli occhi.
-Piace anche a te.
…non è una domanda, è una completa affermazione!
-Ya! Cosa dici? Assolutamente NO!- dico io deciso alzando un po’ la voce.
Zelo mi guarda come se avesse capito tutto dalla vita.
-Va bene, se lo dici tu- dice quasi per “accontentarmi” -comunque, non voglio che la nostra amicizia ne risenta.
-Non mi piace- insisto io senza aggiungere nulla riguardo a quello che ha detto.
-Ok, ok- finisce per dire lui rassegnato dirigendosi verso gli altri.



Scusate, questo capitolo è un po' cortino rispetto agli altri mi sa ed è pien di PoV! xD Comunque volevo farvelo leggere al più presto! Sarà anche corto, ma ... buahhahahhahahah! Nel prossimo accadrà qualcosa di davvero inaspettato (?)
Senza nemmeno accorgermene: Guk strofina i capelli a Zelo per asciugarglieli e Jong Up asciuga i capelli a Maki xD
Comunque ora vi saluto...
Nonono, no mercy! YEAH, WE ARE THE B.A.P!
*^*~

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Capitolo 14
*** SICURA. ***


14. SICURA.

ZELO


Tra qualche giorno avrò dei giorni di vacanza a scuola e sono strafelice, perché negli ultimi giorni non sono potuta stare molto con i B.A.P.
Torno a casa da scuola e apro allegra la porta. Per fortuna i ragazzi sono già a casa.
-Buonasera a tutti!- dico piena di me -Tra qualche giorno avrò dei giorni di vacanza da scuola!
-Oh! Per fortuna!- dice Yong Guk in fretta.
-Che?- chiedo io senza capire. I ragazzi mi guardano sorridenti, Yong Guk mi chiede quali sono i giorni di vacanza e poi sorride felice: -Bene, perché proprio in quei giorni anche noi abbiamo un po’ di riposo e stavamo pensando di andare in una casa al mare per gente famosa in modo da farci una bella vacanza. Vuoi venire anche tu? Non vogliamo lasciarti qui da sola!
Sorrido. È una cosa stupenda per me! Non sono mai stata in vacanza, la mia famiglia non è mai stata delle più ricche e non abbiamo mai avuto una buona occasione.
-Mi farebbe tanto tanto piacere!!- dico entusiasta all’idea!
-Ya, Him Chan- dice Yong Guk rivolgendosi a lui –hai già prenotato tutte le camere?
-Che bisogno c’è di prenotare le camere? Dovrebbero essercene quattro disponibili, no? Andrà bene. In una starà solo Maki e nelle altre tre ci divideremo a due a due, e il manager starà con te e me!
-Se lo dici tu…- dice Yong Guk poco sicuro.


Sole, mare, vento fresco. Si sente che siamo a metà Maggio.
Dopo essere scesa dal furgone respiro l’aria a pieni polmoni stendendo le braccia. Zelo fa lo stesso: -Che bello l’odore del mare. Mi sembra come di tornare a essere una persona comune e non famosa.
-Ti manca quella vita?- chiedo curiosa.
-Solo in momenti come questi e quando magari sento la mia famiglia- dice lui senza perdere il sorriso dalle labbra -però ti ci abitui ed è molto bello e dà soddisfazioni enormi!
-Immagino!- dico.
Non pensavo che Zelo avesse questi pensieri. Ora che ci penso, per me sarebbe davvero dura abbandonare la mia vita. Abbandonare gli amici, la scuola come ha fatto lui… Beh, sicuramente non dovrei abbandonare i miei genitori dato che ormai l’unico posto in cui sono è il mio cuore.
Il mio sorriso si affievolisce un po’.
Zelo mi sta guardando un po’ a disagio, ma non è colpa sua. È colpa mia che ci penso. È colpa mia, perché devo andare avanti.
A scuola ho fatto anche delle visite dalla psicologa dell’infermeria e ne abbiamo parlato. So che non devo abbattermi. Lo so, loro non lo vogliono.
Respiro.
Sento un rumore e poi una strana sensazione alla testa… chi accidenti mi ha colpito… con un giornale?
Mi giro con un espressione corrucciata e infastidita.
Come immaginavo. Jong Up.
-Ya! Ma proprio non vuoi lasciarmi stare un secondo?
-Mmh, ho visto la tua testa abbassarsi, credevo che qualcosa non andasse allora volevo fartela raddrizzare.
Lo guardo stupita. Che cosa dovrebbe significare? Non capisco se è un modo per tirarmi su di morale o solo un modo per infastidirmi e basta.
Lo guardo imperterrita.
-Che vuoi?- chiede lui come se niente fosse. Certo che è proprio bravo a comportarsi da idiota!
-Nulla! Assolutamente nulla.
Sorride e va verso la casa.
È enorme. Altro che casa, a me sembra un hotel! Guardandomi attorno vedo palme e cespugli vari, tutti verdissimi, poi ci sono anche fiori indaco e gialli. È bellissimo! Inoltre c’è un enorme spiazzo con dei tavoli e delle sedie bianchi con tovaglie beige e oro.
Questo posto fa per me?
Yong Guk mi mette una mano sulla spalla per farmi avanzare perché ero rimasta imbambolata. Io mi risveglio dalla trance e vado verso la porta.
Entriamo.
-Sono il manager dei B.A.P, ci sono quattro camere a disposizione?- chiede il manager calmo.
Il signore ci sta guardando a disagio. Scusate… purtroppo le camere disponibili sono solo tre! §due da tre persone e una da due.
I B.A.P si guardano fra loro.
-Va bene, grazie mille- dice il manager rimanendo impassibile e affittando le camere.
Quando ci distanziamo il manager chiede: -Ok ragazzi, chi sta con Maki? Visto che nessuno mi dirà “io” molto probabilmente, faremo ad estrazione.
Annuiscono tutti e io li guardo imbarazzata.
Oddio, cosa? Perché non ci sono le quattro camere? Him Chan, tutta colpa tua!
Tutti scrivono il loro nome in un pezzetto di carta e poi li mettono nelle mie mani, non ho il coraggio di guardare né loro, né i pezzetti di carta.
Il manager mi si avvicina e io chiudo gli occhi nervosa. Prende un foglietto dalle mie mani e lo apre.
-Maki, apri gli occhi e guarda tu per prima- mi dice.
Apro leggermente un occhio e vedo “ong”. Spalanco gli occhi: Yong Guk?!
-Scusa, leva le dita, non riesco a vedere tutto il nome.
-Ah? Ah, sì scusa!
Dopo aver levato le dita quell’attimo di felicità che si stava accendendo si spegne all’istante…
Jong Up?!
Devo essere impallidita perché mi guardano tutti come se quello che ho letto è la peggiore delle bestemmie.
-J…Jong Up- dico io ancora incredula.
Vedo Yong Guk tirare un sospiro di sollievo, Zelo sorridere amareggiato e guardare Jong Up e quest’ultimo con lo sguardo uguale al mio e puntato su di me.
-Perfetto! Credo che sia anche la scelta più coerente. Infondo avete già dormito nella stessa stanza e avete la stessa età, quindi non si tratta di qualcuno di troppo grande.- dice il manager sempre tranquillo.
Perfetto?! Come può dire perfetto? Io, con lui?
Mi viene in mente il momento in cui mi ha asciugato i capelli e arrossisco… poi penso a dopo… al fatto che si è avvicinato e… e mi ha soffiato in faccia!
Perché dovevo capitare con Jong Up?
Sospiro. Sarà una lunga, lunghissima vacanza.

Vedo Jong Up che si dirige verso la stanza con le valige in mano e lo seguo. Sbuffa per tutto il tempo.
-Senti, non è colpa mia- esordisco io ad un tratto, così, dal nulla. Stufa di sentire i suoi sospiri e lamentii.
-E io ho detto che è colpa tua?- dice… in tono tornale? Cosa? Sbuffa, sbuffa e sbuffa e poi mi risponde come se non ce l’avesse con me? SONO SICURA CHE CE L’HA CON ME.
SICURA.







Bene, spero di avervi accontentato sta voltaa!! Ahahaha chiedo perdono, oggi a casa mia c'era Ai :3 ...mmmh, che dire? Ve lo aspettavate? Era un po' ovvio! xD Stupido Him Chan! O forse no?? ♥ BUAHAHAH pensavo di inserire una certa scena i questo capitolo ma ho deciso di spostarla sia perché mi piaceva questa fine, sia perché è tardi e ora non posso continuare! xD
Vi saluto, grazie come sempre ♥

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Capitolo 15
*** Sola con Jong Up. ***


15. Sola con Jong Up.

jpo


Dopo aver finito di mettere tutto nelle nostre stanze, ci dirigiamo tutti fuori.
-Che ne dite di fare una passeggiata in spiaggia?- propone Young Jae.
-Ci sto!- lo segue Dae Hyun.
Noi altri annuiamo.
-Da dove passiamo?- chiede Zelo.
-Come, da dove passiamo? Il mare è davanti, non lo vedi? Basta camminare in quella direzione!- lo prende in giro Him Chan.
-Ya! Non prendermi in giro! Quello era ovvio ma…
-Zitto e seguici!
Rido.
-Ya!- mi riprende Zelo arrabbiato.
-Ok, scusa!

Siamo in spiaggia. Guardo in lungo e in largo, è enorme e… deserta. Beh, a Maggio non ci va molta gente, suppongo.
Mi metto a camminare vicino alla riva, un po’ distanziata dagli altri che ridono e scherzano tra di loro.
Zelo deve avermi notato perché si è avvicinato.
-Come mai ti sei stanziata?
-Mah, così. È che a volte non so cosa dire in vostra presenza, mi sento di troppo.
-Non è così, Maki! Tu… piaci molto… a tutti noi!
Sorrido.
-Grazie, ne sono felice! Anche voi mi piacete molto.
Sembra un po’ a disagio. Gli dò una pacca sulla spalla amichevolmente e lui torna allegro come al solito.
-Maki, ora che ci penso sei molto più bassa di me- dice prendendomi in giro.
Lo guardo: -Sei tu quello altissimo! Io sono alta nella norma, vedi? 165 cm!
-Una decina di centimetri ed eri alta quanto Jong Up, ahahahah.
Rido. Mi giro verso Jong Up e noto che ci sta guardando male. Che vuole ora? Torno a guardare Zelo e rido continuando ad essere più più naturale possibile.
Zelo mi mette un braccio sulla spalla.
…lo guardo un po’ stupita. Ma poi gli sorrido perché lo vedo sorridente come sempre.
A differenza di quello che provo quando sono vicino a Jong Up, con Zelo il mio cuore è calmo e sono a mio agio.
È strano, perché sento queste cose solo per Jong Up? Nemmeno per Yong Guk avevo tutto questo disagio, anzi lo sento come un fratello maggiore.
-C’è qualcosa che non va?- mi chiede Zelo un po’ preoccupato. Accidenti, devo aver cambiato espressione.
-No! Nient’affatto!
Mi metto a correre e Zelo mi segue, sto bene, dopotutto…

È sera e i tavoli all’aperto ora sono apparecchiati. L’aria è fresca e si sta bene.
Ci dirigiamo verso il nostro tavolo, io mi siedo e subito dopo Zelo si siede affianco a me. Jong Up lo guarda e viene a sedersi anche lui affianco a me.
Zelo ride.
-Ya! Jong Up! Non avevi detto che…
-Cosa?! Cosa stai dicendo Zelo?- dice Jong Up con una faccia che dice “continua a parlare e sei morto”.
Che succede? Guardo prima Zelo, curiosa, ma la sua faccia, dopo aver visto quella di Jong Up che lo minacciava è sbiancata.
Allora, mi giro verso Jong Up. Mi sorride.
Jong Up che sorride a me? Lo guardo storto: -Che succede?
-C…che succede? Niente! Che vuoi che succeda, Maki?- mi dice Jong Up sempre con quel sorriso… terrificante?
Lo guardo male e poi mi rigiro verso Zelo: -Che succede, Zelo?
Zelo guarda nuovamente verso Jong Up e poi posa in fretta lo sguardo verso di me e lui, usando un tono credibile, mi dice: -Tranquilla, non è nulla! Stavo solo scherzando!
Sbuffo. Non mi dicono mai nulla questi qui!
Ci stanno servendo da mangiare, perciò mi arrendo con le domande, tanto non ne otterrei nulla comunque.
È tutto di bell’aspetto, ma non avevo mai visto questi piatti, devono venire dall’estero. Non ho nemmeno idea di come si chiamino, però questi lunghi e dritti dovrebbero essere spaghetti europei…
In più, ci è stato servito tutto con delle forchette, invece che con le bacchette.
Prima di mettere in bocca il cibo lo annuso curiosa, lo osservo attentamente e poi apro la bocca. Tutti i ragazzi mi guardano in modo strano.
Li guardo anche io, incuriosita dal loro atteggiamento.
-Maki, forse è meglio che non annusi il cibo e che non lo guardi come se fosse avvelenato, prima di metterlo in bocca- mi dice gentilmente Yong Guk.
Io arrossisco.
-Ah, era questo il problema? S…scusate!- dico chinando un po’ il capo.
Scoppiano tutti a ridere. Che stupida che sono!

Finita la cena Guk, Him Chan vanno nella loro camera, quindi Zelo li segue, e lo stesso Dae Hyun e Young Jae, seguiti dal manager.
Rimaniamo a tavola io e Jong Up, mi giro verso di lui e lui si gira verso di me.
-Beh… che facciamo?- chiedo io imbarazzata passando una mano sulla fronte.
-Non ho voglia di andare in camera, ti va se torniamo alla spiaggia?
Annuisco.
-Dev’essere bella la spiaggia di notte. Non ci sono mai potuta andare.
-Davvero? Ti garantisco che è molto bella!
Detto questo si alza e mi precede, io lo seguo velocizzando il passo, dato che è più avanti di me.
Ridacchia.
-Che c’è ora da ridere?- chiedo facendo finta di essere arrabbiata.
Lui si gira di me stupito.
-Non pensavo che potessi dire qualcosa di simile in tono così carino- ride -allora anche tu fai di queste cose.
-Cosa?!- chiedo non capendo.
La sua espressione cambia nuovamente tornando normale.
-Ah, ecco, era un evento più che raro, come immaginavo. Sei tornata ad essere la solita tonta- ridacchia per l’ennesima volta e torna a girarsi arrivando alla spiaggia.
Sbuffo.
Non lo capisco! Non capisco cosa cerca di dire, non capisco i suoi atteggiamenti. Solo ora sono un po’ nervosa per quello che ha detto.
 …Perché?
Cerco di scansare questi pensieri e guardo il mare. È tutto buio e in lontananza si vedono tante luci.
-Che bello- dico meravigliata dalla vista.
-Ancora un tono carino?- mi chiede e mette una mano sulla mia fronte, il mio cuore prende a battere più forte. Lo guardo incantata.
 -No, non sembra tu abbia la febbre- continua a dire sfottendomi, poi si accorge della mia espressione e leva la mano dalla mia fronte imbarazzato.
Io mi accorgo della faccia che sto facendo e scuoto la testa.
Che mi piaccia Jong Up?
Ho sempre pensato che mi piacesse Yong Guk.

Starnutisco dal nulla.
Jong Up si gira nuovamente verso di me.
-Hai freddo?- mi domanda in tono… premuroso?
Lo guardo stupefatta.
-N…no!- mi affretto a dire, poi mi accorgo di tremare.
-Non dire idiozie, si vede da un miglio che hai freddo!- mi dice cambiando il suo tono con quello solito e si toglie la giacca per poi metterla sulle mie spalle.
-G…grazie- dico, le mie guance stanno andando in ebollizione! Fortuna che c’è buio.
Che davvero, mi piaccia Jong Up?
Sospiro.
-Cos’hai? Sei stanca? Se vuoi torniamo indietro- mi chiede.
Un momento… perché sta cambiando continuamente tono? Perché si comporta in modo così gentile?
Vabbè, ha ragione, non ho più voglia di stare qui, questo posto mi confonde.
-Sì, possiamo andare dentro?
Annuisce e torniamo indietro in silenzio.

Apriamo la porta della stanza e guardiamo il letto… matrimoniale.
Mi chiedo perché debba stare in un letto matrimoniale con lui.
Perché?!
Ci guardiamo.
-Ai bordi- dice senza perdere tempo, come se quella fosse la soluzione migliore e si sdraia al bordo del lato sinistro. Io faccio la stessa cosa, sul lato opposto.
-Spengo la luce- mi dice e così fa.

È mattina, ho dormito bene ma ho faticato ad addormentarmi, inizialmente, perché Jong Up digrigna spesso i denti.
Apro gli occhi assonnata e metto a fuoco.
Davanti a me trovo la faccia addormentata di Jong Up.
Chiudo gli occhi spaventata. Sto ancora sognando. È sicuramente un ricordo di quando avevo dormito con lui la prima volta.
Un ricordo, ovvio, perché non ci ho pensato prima? Sorrido tra me e me ed apro gli occhi calma.
…vedo di nuovo Jong Up.
Mi rigiro due volte nel letto in fretta e torno a stare sul bordo destro.
Per quanto siamo stati così? Lo guardo con la coda dell’occhio girando leggermente la testa.
Per fortuna non si è accorto di nulla.
Guardo l’ora, devo alzarmi, ieri sera ci eravamo accordati di essere fuori dalle stanze alle 9 e sono già le 8. Quando avrò finito di lavarmi e vestirmi sveglierò Jong Up.

Detto, fatto, mezz’ora dopo sveglio Jong Up.
Lui si alza assonnato e si dirige verso il bagno, non ci impiega nemmeno un quarto d’ora ed è pronto.
-Lo sai che non sono riuscita ad addormentarmi per colpa tua?- gli dico scherzando.
-Eh? Perché?
-Digrignavi in continuazione i denti!
-Ah sì?- dice lui avvicinandosi a me. Io indietreggio.
-Sì!
-Ma tu non facevi altro che muoverti, durante la notte, lo sai?- mi dice ridendo e avvicinandosi ancora. Io indietreggio ancora e vado a sbattere contro il letto perdendo l’equilibrio e cadendo all’indietro.
Cerca di prendermi ma perde l’equilibrio anche lui, finendo sopra di me.
I nostri nasi si sfiorano e posso sentire il suo respiro sulla pelle.
I nostri sguardi sono fissi, l’uno sull’altro.
La sua mano, tiene ancora la mia, quella mano con la quale mi ha afferrato per non farmi perdere l’equilibrio.
Arrossisco visibilmente.
-Maki…
-S…sì?









Eeeeeeeccoci qui. Quella poveraccia di Maki, come in ogni storia che si rispetti, deve cadere e ritrovarsi sopra Jong Up ♥
Non che mi dispiaccia.
Ma ora?!
ORA?!!?
ORA?!?!?!?!?!
Che accadrà?
Chiiii lo sa. Non lo so nemmeno io.
Alla prossima, Yui :3

P.S.: la gif di questo capitolo mi ricorda quando l'unico che riconoscevo era Guk e infatti era il mio preferito, per questo ora rimane comunque tra i miei preferiti del gruppo con Jong Up e Zelo ♥

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Capitolo 16
*** Forse, un po' mi piace. ***


16. Forse, un po' mi piace.

channie


Le nostre labbra sono a un centimetro l’una dall’altra, Jong Up sposta il suo sguardo sulle mie e le fissa per un po’. Io fisso le sue.
Lo vedo avvicinarsi lentamente, sempre di più.
L’ansia è tanta dentro di me.
Sento il cuore scoppiare e mi manca il respiro.
 Qualcosa sta toccando le mie labbra, è morbido, caldo e piacevole…
Non passa molto prima che mi accorga del fatto che quella cosa morbida, calda e piacevole sono le sue labbra.
Mi sta stringendo la mano e non sembra volersi levare.
Perché lo sta facendo? Perché mi sta baciando? Mi tratta sempre male, eppure ora mi sta baciando.
Chiudo gli occhi, ora non è importante.
Beh, forse sì, un po’ mi piace.
Sentiamo bussare alla porta.
All’improvviso Jong Up si alza da sopra di me e sta in piedi.
-Chi è?- chiede con voce ferma, come se non fosse accaduto nulla. Non si volta verso di me, non mi parla, non fa nulla nei miei confronti.
-Maki, Jong Up, siete pronti?- domanda Zelo da dietro la porta.
-Sì!- dico io, usando lo stesso tono fermo, perché voglio “reggere il confronto”.
Adesso si è voltato verso di me, mi sta guardando sorpreso.
Che c’è? Credeva che mi fossi ammutolita? Io evito di guardarlo negli occhi, ho paura di arrossire, di cedere o di fare qualcosa che non dovrei fare.
 Mi alzo dal letto, mi sistemo la maglietta, che è tutta stropicciata, e vado ad aprire la porta sorridente.
-Jong Up? Cos’è quella faccia sconvolta?- chiede lui molto curioso.
Si volta a guardare me e mi trova sorridente, perciò, ovviamente, non capisce.
-Che è successo qui? Maki, hai un sorriso strano se paragonato alla faccia di Jong Up.
Mi volto verso Jong Up facendo la finta tonta e lo vedo in faccia, senza concentrarmici, poi mi volto velocemente tornando a guardare Zelo.
-Non ne ho idea!
Esco dalla camera e vado verso Yong Guk e gli altri salutandoli felice.
Non ci devo pensare ora. Mi tocco le labbra un po’ stranita e ascolto le domande che hanno da farmi i ragazzi sulla notte passata da sola con Jong Up.
Io rispondo che non è successo nulla, che, come dice Young Jae, “non ha fatto il maniaco” e che è andata bene.
Mentre mi fanno le domande, però, non riesco a togliere dalla testa l’immagine del suo viso vicino al mio e la sensazione che mi hanno trasmesso le sue labbra non si toglie dalle mie.
Guardo Yong Guk, per lui il mio cuore non ha mai battuto così. Ora inizio a capire, lo trovavo carino, gentile e premuroso, proprio come un fratello maggiore. Ma niente di più. Ho confuso questi sentimenti, sono arrivata ad una conclusione su ciò che provavo troppo in fretta.
Sono felice di questo. Perché in questo modo non dovrò più pensare a ciò che mi ha detto Zelo.

Pur avendo sorriso tutta la giornata, Zelo si è accorto del fatto che ero strana. Infatti, appena siamo stati un attimo da soli mi ha fatto l’interrogatorio.
-Non ti piace più Yong Guk, vero?- ma come accidenti fa a capire queste cose?
-No, non mi piace più- dico, sta volta ho deciso di essere sincera. Mi piace parlare con Zelo.
-Bene…
-Bene?
-Eh? Oh, no, nulla. Dicevo, è un bene che non ti piaccia più. Non volevo soffrissi.
-Aah…
Sorrido.
-Comunque, cos’hai? Jong Up ha fatto qualcosa, non è vero?
Lo guardo spalancando gli occhi: -N…no! Assolutamente nulla!
-Va bene, ho capito, non vuoi dirmelo. Beh, sappi che quando ti va di parlare io ci sono- mi dice mettendo un braccio sopra la mia spalla.
Io lo abbraccio.
-Ti ringrazio veramente tanto, Zelo, ti voglio bene.
Lui sospira: -Sì, ti voglio bene anche io.

PoV Jong Up
È tutto il giorno che penso a quello che è successo. Ora Zelo ha preso da parte Maki e le sta parlando.

YA! Perché le ha messo un braccio sulla spalla?

Maki! Cosa stai facendo? Perché lo abbracci?
TI PIACE ZELO?! NON POSSO ACCETTARLO.
Un momento…
Non sono affari miei, non è così?
Ma lei, cosa ha provato quando l’ho baciata? Le è piaciuto? Non aveva la voce carina di ieri, era calma, come quella che ho assunto io.
Ma io non ero per niente calmo.
Non so perché. Non lo so, davvero.
So solo che ora vorrei andare lì da loro e separarli! Come può abbracciare Zelo? Dovrebbe essere almeno un po’ sconvolta da quello che è successo prima!
Non che mi importi, lo ripeto.
Mi sfioro le labbra, ripensando a quello che è successo prima.
Sentivo un battito cardiaco mentre ci baciavamo, spero che non fosse il mio. Sarebbe davvero imbarazzante se lo avesse sentito. Non voglio di certo perdere il mio orgoglio!
Vorrei continuare a riflettere sul da farsi, ma Him Chan mi sta chiedendo cosa voglio mangiare per cena, quindi non posso pensarci oltre.

Finita la cena, Maki è andata subito in camera, dicendo di star male.
Cos’ha? Forse dovrei raggiungerla e chiederle come si sente?
Dopo aver finito di chiacchierare con gli altri, mi alzo con la scusa di aver dimenticato qualcosa in stanza e di essere stanco.
Tutti mi guardano come se fossi un criminale, ma io faccio finta di nulla. So dove vogliono arrivare.

Apro piano la porta della camera, non si sa mai che Maki stia già dormendo.
La trovo seduta sul letto con le spalle al muro, le cuffie e la testa nascosta dalle ginocchia.
Mi avvicino e le sfioro un braccio: -Maki?
…non ottengo risposta, è addormentata.
Le levo piano le cuffie e sento cosa sta ascoltando:
“I sentimenti chiamati amore mi hanno trovato.
Tu, wow, mi sento come se potessi piangere.
Dal momento che il mio cuore ti ha visto,
Ha iniziato a sorridere, sempre sperando in te.
Il tuo cuore attualmente chiuso che non posso ‘accogliere’.
[…]
Il momento in cui ti ho visto faccia a faccia,
Da quel momento ero in uno stato di tensione…”
Basta.
Perché queste parole mi riportano a mente quello che è successo?
È solo una canzone degli SHINee, mi sembra si chiami Love should go on. Nulla di più, una canzone.
Comunque, non può restare in questa posizione, se si sente male.
La prendo tra le braccia e la distendo piano in modo da non svegliarla.
È la seconda volta che mi soffermo a guardarla dormire. Ogni volta, mi rendo conto che è bella…
Scuoto la testa: devo smetterla di pensare cavolate.









Beeene, che ve ne pare? Love should go on è una delle mie canzoni preferite degli SHINee, sono stata vari minuti a cercare una canzone adatta e tradurre quel pezzo e a mettercelo! Perciò vi prego di non spacciarlo per vostro lavoro T_T ♥
Spero che il capitolo vi piaccia, finalmente abbiamo un passo avanti xD
Chiedo scusa per l'ora, ringrazio come al solito tutti quanti e vi auguro anche buonanotte!!
Volevo anche dirvi che dai 17, io starò a scuola, dunque chiedo già scusa in caso non dovessi aggiornare come sempre! Comunque continuerò sicuramente!!
Un bacio, Yui~

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Capitolo 17
*** Scusami. ***


17. Scusami.

daeee


Oggi è l’ultimo giorno di vacanza ed i ragazzi hanno deciso di passarlo in una piscina riscaldata al coperto.
Dopo essermi messa il costume in un bagno, entro nella stanza dove si trova la piscina: è enorme!
Mi siedo sul bordo della piscina e metto piano le gambe in acqua, inizio a muoverle avanti e indietro come una cretina che non ha mai visto l’acqua in vita sua e Zelo, che è già in acqua, ride.
-Vieni in acqua!!- mi dice.
Annuisco e mi alzo per tuffarmi.

PoV Jong Up
Parla ancora con Zelo come se nulla fosse? Che nervi.
Ora la chiamo, prima che entri in acqua, così non gli si avvicina troppo.
-Maki!
Si gira verso di me sorridente, come si comporta con tutti gli altri. Quindi, io non sono speciale per lei?
-Dimmi!
Mi avvicino a lei e penso velocemente a qualcosa da dirle. La guardo dalla testa ai piedi, ha un costume a due pezzi, che le posso dire?
-Che guardi?- chiede lei dato che le sto fissando il corpo e si copre mettendo le braccia davanti al petto.
-Niente, che dovrei guardare?- Dico scontroso facendo un altro passo in avanti. Lei ne fa uno indietro, ma è troppo lungo e perde l’equilibro. Cerco di afferrarla, come il giorno sul letto, ma pensato ciò mi blocco confuso e poi mi accorgo che lei è ormai caduta all’indietro.
-Idiota!! Perché non l’hai afferrata?- mi dice Zelo arrabbiato e spaventato -L’acqua è profonda qui!
Faccio per tuffarmi per soccorrerla ma Zelo mi dice: -Stai fermo, hai già fatto troppo- e si tuffa per prenderla. Io rimango lì fermo a pensare solo “stupido idiota che non sono altro”. Qualche secondo dopo Zelo riemerge dall’acqua con Maki che spaventata sputacchia acqua e fa respiri profondi.
-G…grazie Zelo- gli dice abbracciandolo con vigore.
Il mio cuore è come se avesse smesso di battere.
Sono un completo idiota, sono antipatico con lei, sono scontroso, l’ho fatta cadere e ora lei sta abbracciando Zelo.
Sono un disastro.
Sento gli occhi umidi, mi tuffo in fretta in acqua perché ho paura che qualcuno se ne accorga. Non dico nulla, non so cosa dire. Se non avessi fatto l’idiota, Maki non avrebbe bevuto acqua e non si starebbe abbracciando con Zelo.
Nuoto lontano, fino alla sponda opposta della piscina e appoggio le braccia sul bordo e mi metto a pensare.
Forse dovrei fare qualcosa per farmi perdonare…

Tutti sono andati a riposare alla casa al mare, eccetto Maki che ha detto che voleva restare in piscina perché non ci era mai stata in una così e io che mi sono dissociato.
Esco dalla piscina e mi asciugo.
Forse dovrei comprarle qualcosa di caldo per farla stare meglio? Le darà fastidio la gola?
Vado verso il “bar” che si trova sempre nella stanza della piscina e chiedo: -Due cioccolate calde per piacere- senza farmi vedere da Maki, la quale sta ancora nuotando in piscina.
Quando le cioccolate sono pronte le poggio su un tavolino con una panchina a fianco.
-Maki, puoi venire in attimo?- dico, mi vergogno tantissimo.
-Uh? Certo- dice lei, con il solito tono gentile che usa con tutti e anche con me, quando non faccio nulla di male.
Sì, lo ammetto, è colpa mia per tutto.
Esce dalla piscina e fa per sedersi sulla panchina, io la fermo con un asciugamano tra le mani.
-Che fai?- mi chiede lei sulla difensiva.
-Ti do un asciugamano, per non farti prendere freddo- dico io imbarazzatissimo appoggiandoglielo sulle spalle.
-Oh… g…grazie- dice lei a disagio con le guance un po’ rosse e si siede.
Mi siedo anche io, di fianco a lei e le avvicino la cioccolata.
-Grazie!- dice lei sorridente e inizia a berla, poco dopo tira fuori la lingua -ho la lingua in fiamme!!
Rido.
-Tutto questo mi ricorda qualcosa… eri molto carina quel giorno, anche se non facevi che piangere e avevi la faccia tutta contorta- dico per poi arrossire violentemente, essendomi accorto di quello che mi è appena uscito spontaneamente dalla bocca.
Lei sorride guardando in basso.
-B…beh, ora che ci penso sei molto carina anche quando sorridi, anzi, l…lo sei molto di più- dico io, ancora più imbarazzato di prima. Ma è quello che mi sento di dire e so che se non lo faccio ora, sarà uno spreco.
Lei poggia la tazza di cioccolata e alza lo sguardo verso di me sorridendo, mai mi aveva rivolto un sorriso simile prima d’ora.
-Grazie, sei molto gentile. Sono contenta che finalmente mi tratti in modo gentile, io credevo ce l’avessi con me! Se ho fatto qualcosa che non va, dimmelo. Voglio rimediare!
Più la guardo, più il mio cuore batte forte. Siamo qui da soli e preso dal momento apro le braccia verso di lei e la abbraccio forte, vorrei che l’unico a poterla avere tra le braccia fossi io, ma purtroppo non è così, a lei piace Zelo.
-Scusami- le dico io dispiaciuto, non so dove trovo tutto questo coraggio, sono sicuramente la persona più timida del pianeta. Ma… il fatto che finalmente siamo un po’ da soli senza litigare mi fa sentire bene.
So che il battito cardiaco che sento è il mio, ma mi sembra quasi che i battiti siano due perciò, dentro di me, spero davvero che sia anche il suo cuore a battere come batte il mio.
Lei ricambia l’abbraccio: -Non importa, può capitare.

PoV Zelo
Ho dimenticato gli occhiali in piscina! Devo andare a prenderli, non mi va di essere senza.
-Manager, scusa. Ho scordato gli occhiali, posso andare a riprenderli un attimo?- chiedo al manager mentre tutti stanno entrando in macchina.
-Va bene, ma fai in fretta!
-Sì certo- dico io chinando la testa e tornando in fretta dentro.
Corro verso la stanza ma arrivato all’entrata mi fermo, ci sono Jong Up e Maki seduti che parlano. Fortuna che da qui non possono vedermi.
Quello che vedo non mi piace per nulla, sono vicinissimi. Jong le sta dicendo qualcosa e lei gli sta sorridendo… ma… non è il solito sorriso gentile che è solita rivolgere a me. È il sorriso di una persona… innamorata?
Non ci posso credere. Prima Guk, ora Jong? Perché non me?
Sono il più alto! Sono il più simpatico e sono anche il più giovane! Perché?
Ora si stanno abbracciando.
Mi esce una lacrima dagli occhi, sento un dolore lancinante nel petto.
Eppure io sono sempre gentile con lei, invece Jong è sempre scontroso e prima l’ha fatta cadere! Vorrei andare lì e interromperli ma tengo molto a Jong, non posso fargli una cosa simile. In più non sarebbe giusto. Lui non ha mai interrotto me eppure l’ho visto varie volte accorgersi della vicinanza tra me e Maki.
Non posso nemmeno prendergliela, chi sono io per infastidire gli altri?
…l’unica cosa che posso fare per Maki è essere suo amico. È l’unica cosa che potevo fare prima ed è l’unica cosa che posso continuare a fare.
Le lacrime ormai scendono dai miei occhi senza controllo. Nascondo la faccia tra le mani e mi siedo per terra. Piango, piango, non so quanto tempo è passato, però io continuo a piangere.

Sento dei passi.
-Zelo?!- è la voce di Yong Guk.
Mi asciugo in fretta le lacrime e lo guardo.
-Perché stai piangendo?!- mi chiede preoccupato.
-N…nulla è che… prima le piacevi tu, ora le piace Jong Up…- tra i singhiozzi e le lacrime gli racconto tutto.
Guk mi guarda dispiaciuto, ha capito subito di cosa parlavo. Si siede di fianco a me e mi abbraccia.
-Passerà. Io l’avevo già capito, lei ti vede solo come un amico. Comunque sono con te, passerà. È un gesto davvero nobile, da parte tua, essere rimasto qui senza dire nulla.
Annuisco e mi asciugo meglio le lacrime. Guk si affaccia per guardare cosa succede: -Vado a prenderti gli occhiali, ok? Tanto ora non si stanno più abbracciando, anzi sono ai lati opposti della panchina.
-Ti ringrazio Guk, ti voglio bene.
-Anche io ti voglio bene Zelo, tanto.







Ciao a tutti, scusate i 2 giorni di ritardo!! Davvero!! xD Ma putroppo, non ho potuto domenica perché dovevo fare delle cose e lunedì ho dovuto finirmi dei compiti delle vacanze per oggi e poi di sera sono andata a cena fuori, quindi non ho avuto tempo per nulla!! ç_ç
Chiedo scusa e spero che la vostra attesa sia stata ricompensata! u.u
Vi saluto e vi ringrazio come al solito! xD
Un beeeeso (?), Yui~

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Capitolo 18
*** Quadrifoglio. ***


18. Quadrifoglio.

jaeee


Sono passati circa 2 mesi da quando Jong Up mi ha abbracciato alla piscina e ora è un po’ più gentile, direi quasi dolce, per come mi trattava prima.
Prima di entrare in bagno continua a non bussare, per fortuna non mi ha più trovato con l’asciugamano addosso, infatti ho iniziato ad entrare in bagno 10 minuti prima: in questo modo avevo ogni volta già finito di fare la doccia.
Fa tremendamente caldo e, per fortuna, ho un po’ di vacanze. Sono seduta con la testa nascosta tra le braccia a sonnecchiare.
Domani ci sarà un nuovo live dei B.A.P, con nuove canzoni! Sono così contenta che la loro carriera stia andando per il meglio.

Tornando a un mesetto fa:
era sera ed eravamo rimasti io e Jong Up in terrazza a parlare, mentre tutti gli altri erano già rientrati. Avevamo mangiato fuori. Per la prima volta ci siamo messi a scherzare come se tra noi non ci fosse mai stata alcuna tensione e l’abbiamo finita a rincorrerci come degli idioti, finché non mi ha preso e mi ha abbracciato da dietro.
Il mio cuore in quel momento aveva letteralmente smesso di battere (o forse batteva troppo forte?) e in più sentivo un battito cardiaco rimbombare prepotentemente sulla mia schiena. Non so, credo fosse quello di Jong Up.
Lo spero tanto anche ora.
Comunque sia, dopo essere rientrata, mi sono trovata davanti i ragazzi: tutti tranne Jong Up, ovviamente.
Cosa mi aspettava? Una semplicissima domanda, ma talmente imbarazzante da sembrare più difficile di mille.
“Ti piace Jong Up, vero?” mi chiedevano tutti e cinque all’unisono.
La mia risposta è stata un semplicissimo annuire imbarazzato, per poi scappare in camera mia.
Credo dovessero dirmi qualcosa, ma ero così imbarazzata da non volerli guardare in faccia nemmeno un minuti di più.

Mentre penso a tutto ciò e ancora mi imbarazzo un po’ a pensarlo, Zelo dice improvvisamente: -Oggi andiamo al Luna Park!
Scatto in piedi spaventatae mi volto verso Zelo. Lui ride come al solito.
Io lo guardo indispettita.
-Allora, preparati!- mi dice lui tutto contento.
-O…ok…- dico io spazzata.
-E me lo dici così? Non dimenticherai mai nella tua vita questo giorno!
Sorrido.
-Va bene, allora mi preparo!

Alle 20 circa arriviamo al luna park. I ragazzi sono tutti con occhiali e cappello per non farsi riconoscere. Anche io, però, non si sa mai che riconoscano loro, potrebbe nascere uno scandalo e sicuramente non voglio che i B.A.P vengano coinvolti in uno scandalo!
-Oddio! Guardate lì! Una ruota panoramica enorme!- dice Young Jae andando verso la ruota panoramica e guardando Yong Guk, Him Chan, Dae Hyun e Zelo in modo strano.
Tutti andiamo verso a ruota panoramica.
-Oh no! In una possono salire solo 5 persone!!- dice con un tono stranissimo, come se stesse recitando.
Lo guardo strano, come per dire “a cosa vuoi arrivare?”.
-Quindi!!- continua lui -Noi 5- dice indicando tutti tranne me e Jong Up -andremo in una.
Lo guardo ancora più stranita.
-Voi due!!!- dice indicando noi due -andrete nella prossima!- Dice spingendo tutti gli altri dentro la ruota.
Arrossisco violentemente.
Ora ho capito dove vuole arrivare.

Entrati nella ruota panoramica, siamo uno davanti all’altro, stiamo in silenzio. Molti imbarazzati dalla situazione.
Cerco di distogliere lo sguardo al di fuori e mi accorgo di quanto è bello il panorama. Io amo le luci, questo posto è stupendo.
So sicuramente sorridendo come un’ebete davanti al vetro perché Jong Up si è messo a ridere.
-Ya!- dico io alzandomi in piedi. Ma non faccio in tempo a finire di arrabbiarmi che una forte scossa mi fa perdere l’equilibrio e mi fa cadere addosso a Jong Up.
La ruota di è fermata a metà del suo corso, ma per me si è fermato il tempo.
I nostri nasi si sfiorano e i nostri sguardi sono, come la volta in vacanza, l’uno incatenato all’altro.
Le sue mani mi sorreggono la vita, per non farmi scivolare e le mie mani sono sulle sue spalle, per tenermi in equilibrio.
Mi alzo lentamente e mi siedo al mio posto. Chino il capo in segno di scusa e rimango zitta.

-Allora?!?!?!- chiede Young Jae quando scendiamo dalla ruota panoramica.
-Allora cosa?- chiede Jong Up … irritato?
Accidenti, si sarà arrabbiato! Gli avrò fatto male! Voglio dimenticarmi in fretta di tutto questo. Voglio tornare a casa presto.

Dopo aver passato metà della notte insonne, devo essermi addormentata perché ora sono le 9 del mattino e mi sono appena svegliata.
Mi stiracchio e mi tiro su. Guardo sul comodino, come ogni mattina e controllo il cellulare. Mi soffermo a guardare il portacellulare e lo stringo in mano.
Non avevo più pensato a scoprire di chi fosse.
Poggio nuovamente il cellulare sul comodino ma noto un foglio.
Come ci è finito?
Devo averlo poggiato io senza accorgermene? Lo leggo.

“Dato che ti piacciono gli SHINee…

I sentimenti chiamati amore mi hanno trovato.
Tu, wow, mi sento come se potessi piangere.
Dal momento che il mio cuore ti ha visto,
Ha iniziato a sorridere, sempre sperando in te.
Il tuo cuore attualmente chiuso che non posso ‘accogliere’.
Farò qualsiasi cosa per completarti.
La sincerità immutabile è più profonda di qualsiasi altra cosa,
Il tuo immutabile profumo è più forte di qualsiasi altro.
Il momento in cui ti ho visto faccia a faccia,
Da quel momento ero in uno stato di tensione…

Arrossisco. Queste parole, leggendole ora, mi ricordano Jong Up. Mai questa canzone mi aveva fatto portare alla mente qualcuno.
Rileggo le parole più volte e mi soffermo su ogni singola frase.

Mi alzo di scatto, mi vesto in fretta e corro in bagno per lavarmi la faccia. Bene, nessuno in giro. Lascio un biglietto in cucina con su scritto che sto uscendo a fare una passeggiata e corro fuori con il foglio in tasca.
Dev’essere un’allucinazione. Questo foglio, che non è con la mia scrittura, dev’essere sicuramente scritto da me ieri sera, quando ero stanca.
Vado al parco e mi nascondo in uno scivolo.
Prendo di nuovo il foglio, lo guardo meglio. C’è disegnato un quadrifoglio nell’angolo del foglio.

Voglio restare qui, da sola, finché non sarà ora di andare a vedere il live. Non voglio parlare con nessuno. Vorrei solo sapere chi accidenti è che mi regala cose con i quadrifogli, perché ora il mio cuore non smette di battere e l’unica cosa che ho in mente è il volto di Jong Up sorridente, quel sorriso che mi fa sciogliere.








Hola! Sinceramente non vedo l'ora di scrivere il prossimo!! Il titolo sarà "what my heart tells me to do" come dal'omonimo titolo dell'intera FF. Infatti, siamo a poco più do 2/3 dell'intera storia! 
Vabbè, spero che questo vi piaccia almeno un po'! Non succede più di tanto, ma ci sono degli interrogativi e un live alle porte. Cosa accadrà?! BUAHHAHAHA... boh, alla prossima.
Vi voglio bene *^*Yui~

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Capitolo 19
*** Mi piaci tantissimo. ***


19. Mi piaci tantissimo.

up   upp


Continuo a guardare il foglio, finché non decido di girarlo.
Lo guardo da cima a fondo e faccio bene, in basso c’è scritto qualcosa…
So che ti piacciono gli SHINee, ma stasera al live ascolta bene l’ultima canzone.
Guardo quelle parole con aria interrogativa ma non faccio in tempo a rifletterci su che sento qualcuno parlare.
-Dove accidenti si sarà cacciata? E perché cavolo devo cercarla io? Quando la trovo mi sente.
Tiro fuori la testa dallo scivolo e vedo Him Chan che si china di qua e di là per cercare… me? Alza la testa e si guarda nuovamente intorno, mi vede.
-Ciao Maki!- dice, e continua a guardarsi intorno. Pochi secondi dopo torna a guardare verso di me.
-Maki!!! Perché cavolo esci così il giorno del live?! Tra un’ora dobbiamo partire! Preparati!
Scendo in fretta dallo scivolo e gli dico: -Che stai aspettando allora? Andiamo!!
Lui mi guarda arrabbiato e poi vede che ho un quadrifoglio attaccato al cellulare.
-Cos’è? Anche a Jong Up piacciono molto i quadrifogli!
Quando dice queste parole il mio cuore ha una fitta… che sia davvero Jong Up?
Ci incamminiamo verso casa e cerco di non pensarci.

Sono al live. Sta volta ho un posto in prima fila, davanti al palco. È stupendo. È la prima volta che vedo un live dalla prima fila. Fa strano, è come vedere i proprio idoli, ma per me sono anche degli amici.
Sorrido e loro ogni tanto guardano verso di me e mi sorridono a loro volta.
Ecco il momento dell’ultima canzone, si chiama “DANCING IN THE RAIN”, nessuno dei ragazzi l’ha mai cantata a casa e non l’ho mai sentita nemmeno quando andavo a vederli provare, come se me la tenessero nascosta.
Mentre cantano, Jong Up non fa altro che guardarmi:
Stiamo ballando in pista,
Continuo ad innamorarmi di te,
Stiamo ballando sotto la pioggia.

Non appena ti ho visto,
il battito del cuore è esploso.
Vieni con me stasera,
restiamo svegli tutta la notte.
Immersi nelle luci di questa
città, città, città, città.
Sei tu che vieni vicino a me,
tu, tu, tu, tu.
Le tue labbra sottili,
i tuoi capelli bagnati.
Mi sto innamorando.

Stiamo ballando in pista,
Continuo ad innamorarmi di te,
Stiamo ballando sotto la pioggia.
Gli occhi con cui mi guardi sono così hot.

Io sono già pronto,
Sei molto brilla Baby.
Anche tu mi vuoi.
Io sono già pronto.
Fammi salire in alto,
amami… stanotte.

Guardami, fatti abbracciare,
oggi non devi preoccuparti di niente.
Oh, baciami
baby, dammi il tuo amore.
Lasciati trasportare dal ritmo, andrà bene.
[…]
Sono sempre vicino a te,
vieni vicino a me senza preoccuparti degli altri.
Ti proteggerò da questi lupi, quindi vieni qui.
Tu risplendi dalla testa ai piedi.
Ma poi non siamo così diversi.
Non andare via dalle mie braccia stanotte.
[…]

Appena finita la canzone i B.A.P si ritirano dal palco. Io corro via e vado dietro le quinte.
Arrivata, vedo Young Jae uscire dal palco ma di Jong Up non c’è traccia.
-Dov’è Jong Up?!- gli chiedo di fretta.
Young Jae mi sorride e dice: -È un camerino, ti aspetta.
Credo volesse dirmi anche qualcos’altro ma io non ci ho fatto caso e mi sono diretta verso il camerino.

Quando arrivo mi fermo un attimo sulla porta, ripensando a cosa dovesse dirmi Young Jae, ma poi decisa la apro e trovo Jong Up, che si è appena tolto la maglietta, che mi guarda esterrefatto e si copre con la maglietta davanti al petto.
-Ma che fai?? Si bussa prima di entrare!
-Ma se sei il primo che entra un bagno senza bussare?!
Prendo il cellulare dalla tasca e glielo metto davanti, lui rimane paralizzato. Prendo il foglio e gli metto anche quello davanti.
Lui imbarazzato si copre la faccia con la maglietta.
Il mio cuore batte forte, ma davvero forte e senza dire niente, lo abbraccio.
-Grazie, è la mia canzone preferita, Love should go on… grazie anche per il portacellulare, è bellissimo… ma perché non me lo hai dato di persona?
Jong Up mi sta abbracciando a sua volta, mi stringe forte.
-Scusa, lo so che ti piace Zelo ma…
Eh?
Mi stacco da lui: -Cosa?! A me non piace Zelo!
-Ma non mi hai fatto finire!- replica lui.
-S…scusa- dico io chinando la testa.
Lui mette un braccio attorno alle mie spalle e mi avvicina a lui abbracciandomi: -Non ti ho detto che potevi smettere di abbracciarmi.
Arrossisco violentemente. Fortuna che non può vedermi, ma sicuramente sente il battito del mio cuore.
Dopo un po’ di silenzio, Jong Up mi fa restare senza fiato. Dice qualcosa che mai mi sarei aspettata. Che pensavo impossibile ma che fino a quel momento ho sperato di udire.
-Mi piaci tantissimo.
Lo guardo negli occhi e sto zitta, sono paralizzata, mi sembra che sia un sogno, mi sembra di aver capito male.
Lui, non vedendo alcuna reazione da parte mia, mi si avvicina un po’. I nostri visi sono vicinissimi.
Chiudo gli occhi e spero.
In un istante, uno solo mi basta, sento le sue morbide labbra sulle mie. Come la prima volta, sono calde, piacevoli… ma sta volta sono anche umide.
Mette una mano sul mio viso e lo accarezza, mentre continua a baciarmi.
Vorrei che questo momento durasse per sempre. Vorrei poter restare così per sempre.
La maglietta che teneva davanti al suo petto è ormai caduta a terra da un po’, ma questo non mi impedisce di abbracciarlo e di toccargli la schiena, le sue spalle sono grandi e la sua pelle è morbida. Non pensavo l’avrei mai toccata in questo modo.
Non smette un secondo di stringermi a sé, come se mi stesse dicendo “sei soltanto mia”.
Non smette un secondo di baciarmi, come per farmi capire quanto lo desiderava.
E lo stesso vale per me.
Mi torna in mente il bacio nella camera della casa dove siamo andati in vacanza, i momenti in cui ho potuto tenere la sua mano, quando mi ha abbracciato… quando il primo giorno che ci siamo incontrati ho sbattuto contro di lui e nemmeno sapevo che era famoso.

Quando le nostre labbra di separano io ho gli occhi lucidi, dall’emozione. Lui ha uno sguardo felice ed entrambi abbiamo le guance rosse.
-I…io…- inizia lui.
Sta volta sono io ad avvicinarmi a lui e a baciarlo, è un bacio corto, forse è durato un secondo.
-Scusa, ma il primo bacio me lo hai rubato tu, sta volta volevo baciarti io. Lo sai, quello nella casa al mare era il mio primo bacio. E tu me l’hai rubato. E se io non avessi voluto?
Lui mi guarda stupito e torna ad avvicinarsi a me, mi prende una mano e me la stringe forte, ma allo stesso tempo dolcemente, guardandomi negli occhi.
Torna a baciarmi.
Adesso lo so, il battito cardiaco che sentivo era il mio, però c’era anche il suo.

 





Hellooooooooooooo spero che questo capitolo vi sia piaciuto!! Finalmente!!! Non riesco a crederci. Dopo 19 capitoli ho scritto questa scena, finalmente!!! ♥ Spero che vi piaccia, come piace a me :3
Al prossimo. *^*Yui~

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Capitolo 20
*** Doccia... ***


20. Doccia...

   zelo


Uscire dal camerino tendendosi la mano, era qualcosa che non mi aspettavo.
 Jong Up, dopo essersi deciso a staccarsi da me, a malincuore si cambia e poi dolcemente mi prende la mano ed apre la porta del camerino.
Ho un po’ di paura, non può esserci qualche giornalista nei paraggi? A Jong Up non interessa la sua reputazione?
Cerco di fermarlo dicendo: -I giornalisti-, lui si gira verso di me e mi sorride gentile, quel sorriso mi infonde tanto coraggio e decido di seguirlo.
Quando gli altri membri ci vedono urlano felici.
-Finalmente!- esclama Dae Hyun.
Zelo ci guarda felice, ne sono contenta. Ad un certo punto stavo iniziando a pensare di potergli piacere, mi sarebbe dispiaciuto tantissimo per lui.
Vado verso di lui e lo abbraccio forte: -Ti ringrazio per essermi stato vicino per tutto questo tempo. Ti voglio tanto bene!
Lui ricambia l’abbraccio: -Anche io ti voglio bene, Maki. Non sai nemmeno quanto.

Per tutto il tempo ho visto dei flash, ma non mi sono minimamente curata di chi fosse, Jong Up era tranquillo, lo ero anche io.
Siamo andati in un albergo e resteremo qui la notte.
-Voi andate in questa camera!! Poi Zelo, Guk e Him Chan andranno in questa e noi due- dice Young Jae indicando lui e Dae Hyun -andremo in quest’altra!!
Io e Jong Up arrossiamo e ci guardiamo. Che cosa stanno facendo questi idioti? Beh, non è la prima volta che dormiamo insieme ma… mi vergogno ancor di più ora.

Entriamo nella stanza e ci guardiamo attorno, è magnifica. Il letto è un’altra volta matrimoniale, però.
Sentiamo le risate dei ragazzi fuori dalla stanza.
-Aish!- dice Jong Up -brutti bastardi, l’hanno fatto apposta!
Rido.
-Comunque- continua lui -io devo farmi la doccia- mi dice.
-Oh, sì, anche io dovrei farmela!- dico io, ma poi mi rendo conto di quello che ho detto e mi tappo la bocca.
Lui ride come uno scemo: -Se vuoi la facciamo insieme!
Io impallidisco e indietreggio velocemente, fino ad arrivare al muro, lui mi raggiunge. Cerco di scappare ma lui, ridendo, mi blocca in un angolo della stanza e mi bacia.
-Non ti credevo così!- gli dico io un po’ offesa.
Lui stacca subito le mani da me.
-Sì, hai ragione, scusa. È solo che ho aspettato di baciarti per mesi… e solo ora mi rendo conto che mi sei sempre piaciuta.
Sembra tutto così perfetto stasera…
Jong Up si allontana e va in bagno. Ci penso una, due, anche tre volte.
Corro verso il bagno e apro la porta di scatto.
-Che fai?!- mi chiede quasi urlando e coprendosi con la prima cosa che trova: è in boxer.
Arrossisco e mi metto una mano avanti alla faccia.
-Allora, che vuoi?- mi chiede arrossendo anche lui.
-F...facciamo la doccia insieme? Con il reggiseno e le mutande, dico.- sussurro io imbarazzata.
Lui si mette a ridere: -Sì, certo, però devi prestarmi un reggiseno, perché io non lo ho!
Rido anche io.

Dopo esserci guardati negli occhi per un po’, io mi sono tolta il vestito che avevo addosso e siamo entrati nella doccia con le mani incrociate tra di loro.
Mi vergogno un po’.
Jong Up apre l’acqua e un getto di acqua calda al punto giusto ci cade addosso, prende il sapone e me lo passa.
-Che ne dici di lavarmi la schiena?- chiede lui come se fosse una normale routine.
Io prendo il sapone e lo metto su una spugna, la bagno con un po’ d’acqua e dopo che Jong Up si è girato inizio a strofinargli la schiena.
-Hai già fatto la doccia con qualcuna, per caso? Sembra che tu sappia già cosa fare…- gli chiedo io curiosa ma con la voce un po’ nervosa, ho paura che la sua risposta sia sì.
-Non ho mai toccato una donna in vita mia- mi dice lui. Il mio cuore si calma.
-E… sono maledettamente nervoso di essere mezzo-nudo in un posto così piccolo con te.
Sta volta il mio cuore prende a battere più velocemente. Inizio a strofinargli la schiena in modo irregolare, tant’è che ogni tanto mi blocco. Il braccio non riesce a muoversi proprio a dovere.
Smetto di strofinargli la schiena e lo abbraccio da dietro. È un così bravo ragazzo. Tutti quelli della sua età, in questa situazione, non sarebbero stati così. Avrebbero perso la ragione, si sarebbero lasciati andare…
Forse quella che vuole lasciarsi andare sono io…
Jong Up si gira e mi abbraccia forte. Quando mi stacco sono io a girarmi.
-Tocca a te lavarmi la schiena- dico timida.
Dopo aver iniziato, cerca di passare la spugna sotto il reggiseno, ma non riesce a lavarmi.
Il mio cuore batte forte, ma faccio un gesto coraggioso, sgancio il reggiseno e lo tengo davanti con le mani. Lui per un attimo rimane spiazzato, poi continua a lavarmi la schiena. Quando finisce mi giro verso di lui e gli sorrido.
Faccio per riallacciare il reggiseno, ma esso cade a terra.
Tempestivamente, Jong Up porta le mani sul viso, per non guardarmi. Io rimango paralizzata un secondo, poi, non sapendo cosa fare ed essendo tremendamente imbarazzata, faccio l’unica cosa che mi fa stare bene.
Lo abbraccio forte.
Lo sento rigido e sento anche “qualcuno” sotto le sue mutande ribellarsi, ma lui mantiene la sua solita calma e dopo un po’ si lascia abbracciare, ricambiando l’abbraccio dolcemente. Mi dispiace, mi sembra quasi di essere cattiva ad abbracciarlo così.
Dopo esserci sciacquati dandoci le spalle, usciamo dalla doccia e ci mettiamo l’accappatoio.
-N…non hai visto nulla, vero?- chiedo io più imbarazzata che mai.
-Assolutamente nulla- dice lui con un filo di voce.

Ci vestiamo e ci mettiamo sotto le coperte.
Mi giro e rigiro nel letto, non riesco a dormire, è tutto così strano…
-Che accidenti c’è?- mi chiede lui stanco.
-Non lo so, mi sento strana, è strano!
Si gira verso di me e mi guarda negli occhi.
-Cosa è strano?
-Tutto questo. È bello stare nello stesso letto…
Lui si gira di nuovo dall’altra parte e io allora delusa mi giro dall’altra.
Non passa nemmeno un minuto che mi ritrovo circondata dalle sue braccia.

Mi calmo un po’ e chiudo lentamente gli occhi, riuscendo finalmente a prendere sonno.


 





E dopo mezz'ora che EFP ha fatto i capricci, sono riuscita a pubblicare. ACCIDENTI. SPERO VI PIACCIA! *^* Spero che non sia arancione questo capitolo D: ...non mi so regolare...
Vabbè, alla prossima! Grazie mille a tutti quelli che recensiscono, seguono, mettono tra le ricordate e le preferite e anche a quelli che aprono per caso! Vi voglio tanto bene, mi motivante tanto uwu ♥
Yui~

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Capitolo 21
*** Scandalo. ***


21. Scandalo.

   GUK


Devo aver avuto per diverso tempo un’aria da mongola perché dopo qualche giorno dal ritorno da scuola, la mia più cara amica mi guarda attentamente.
-Che c’è?- le chiedo spaventata dal suo sguardo, come se avesse capito qualcosa sui B.A.P. Infondo mi conosce bene, ci conosciamo da anni.
-Che succede?- mi chiede -non me la racconti giusta, Maki.
-Yaa, non dire cavolate! Cosa dovrebbe succedere?- le dico io, non può aver scoperto nulla, è impossibile.
-Non dire cavolate! Sono o non sono la tua amica Kim Cho Hee?- mi dice convinta di ciò che sta dicendo -e sono anche sicura del motivo…- continua a dire con tono misterioso.
-Cosa?!- le rispondo io quasi urlando. Tutte le mie compagne si sono girate verso di me, io mi metto le mani in faccia dalla vergogna.
Lei ride: -Stai calma!
Io la guardo, un po’ più calma, perché non sembra debba dirmi qualcosa di troppo serio.
-Ti piace qualcuno.
A quell’affermazione scatto in piedi con gli occhi spalancati e la guardo pietrificata. Oh mamma, ci ha azzeccato.
-Ci sei fidanzata!- esclama alzandosi anche lei. Io indietreggio sbattendo al muro della classe.
-È così. Non è vero?- continua lei anche se non ha ricevuto risposta.
Inghiotto la saliva e annuisco lentamente senza guardarla negli occhi.
-Kyaa!- urla felice -ne ero sicura!!
Io non so se essere felice o meno. Vorrei tanto dirgli chi è, farglielo conoscere. Ma come faccio?
-Chi è??- mi chiede sempre più entusiasta.
-I…io devo chiedergli se posso dirtelo… ma in quel caso dovrai venire nella casa dove sto vivendo…- dico io balbettando. Lei mi guarda con aria interrogativa e sbuffa. Le sorrido a disagio e scrivo un messaggio a Yong Guk.
“Ciao Yong Guk oppa, scusa se te lo chiedo, ma ho una cara amica e vorrei tanto portarla a casa. Di lei ci si può fidare, è mia amica da anni e non mi ha mai tradito. È una persona semplice, non è vanitosa e non le piacciono gli scoop, quindi non farebbe niente di male.”
Dopo diversi minuti di attesa e di silenzio tra me e Cho Hee, arriva la tanto sperata risposta:
“Va bene, se ne sei convinta allora dev’essere così, ma questa sarà l’unica.”
Sorrido finalmente a Cho Hee: -Puoi fermarti un po’ a casa mia sta sera?
Lei annuisce radiosa.

All’uscita da scuola le faccio cenno di seguirmi e ci dirigiamo verso la casa dei B.A.P.
-Ti avverto, non fare facce scandalizzate o roba simile- le dico io.
-Perché dovrei?- chiede lei, come se tutto ciò che dico è stupido e inutile.
-Lascia stare, solo… tienilo a mente per piacere.
Lei annuisce un po’ incerta e mi segue verso la casa dei B.A.P.

PoV Cho Hee
Maki entra in una casa enorme e io la seguo, la vedo poggiare lo zaino sul divano, perciò mi avvicino ad esso per poggiarlo anch’io. Più mi avvicino più vedo un cespuglio di capelli blu e biondi spuntare dal divano: è un ragazzo. Ha una rivista in faccia, perciò non lo posso vedere in volto.
Maki prende la rivista e la toglie dal suo volto.
-Zelo, questa è la mia amica- dice tranquillamente.
Io spalanco gli occhi: ho il mio bias dei B.A.P davanti e Maki è sua amica.
Quest’ultima ha rivolto il suo sguardo verso di me: ecco a cosa di riferiva quando ha detto di non sconvolgermi…
-È lui il tuo ragazzo?- gli chiedo, sono un po’ gelosa.
-No! Non è lui- di affretta a dire lei. Tiro un sospiro di sollievo.
Un ragazzo esce da una camera: i capelli sono castani… omo! È Jong Up! Maki si gira verso di lui: -È lui!
Jong Up guarda verso di noi e saluta cortese. Io mi ammutolisco.
-Maki, ma tu non sei fan dei B.A.P… quando te ne ho parlato tu mi hai detto che non li conoscevi- le dico io incredula.
-Appunto, io non li conoscevo- mi dice lei dispiaciuta -poi Jong Up mi è venuto in contro il giorno che la mia casa è… insomma… quel giorno…- continua lei triste.
Le accarezzo una spalla per confortarla: -Non preoccuparti, capisco che non hai potuto dirmelo.
Maki scoppia a piangere e mi abbraccia scusandosi, io ricambio l’abbraccio e la stringo a me.

-Dove sono gli altri??- dico quando già sono seduta sul divano e mangio delle patatine che Maki ha portato dalla cucina. Ho guardato attorno a me per tutto il tempo. La casa è splendida e spaziosa.
-Credo siano andati a fare la spesa- mi dice Zelo.
Non riesco a crederci: sto parlando con il mio bias.
Prendo dallo zaino un quaderno e glielo porgo.
-Sono tua fan… potresti farmi un autografo?- chiedo guardando a terra, mi vergogno tantissimo di questa richiesta.
-Certo!- risponde lui entusiasta prendendomi il quaderno dalle mani e sfiorandomele. Sono agitatissima.
-Come ti chiami?
-Kim Cho Hee!- dico io alla svelta, come per paura di dimenticarmelo.
Mi rida il quaderno indietro: “Alla ragazza davvero carina di nome Kim Cho Hee che mi ha fatto il grande piacere di essere mia fan. Continua a seguirci! Zelo.”
Mi sembra di avere oro tra le mani. Lo guardo sorridente e stringo il quaderno tra le braccia.
-Grazie!
-Grazie a te, Cho Hee!

PoV Maki
Dopo aver cenato con lui e fatto conoscenza con tutti i B.A.P, Cho Hee è tornata a casa felice. Sono contenta che non l’abbia presa male.
Vado in bagno per sciacquarmi la faccia prima di andare a dormire.
Sento delle braccia avvolgermi dolcemente da dietro: -Buonanotte- mi sussurra Jong Up all’orecchio.
Faccio un salto spaventata e arrossisco.
-Quando sei entrato!?- chiedo ancora con il cuore a mille.
-Non ha importanza! Grazie della buonanotte, eh- dice lui offeso staccandosi da me.
-Oh, sì, buonanotte- dico per aprire la porta del bagno.
Lui mi ferma e mi prende il viso tra e mani baciandomi.
Quando si stacca inizio a balbettare frenetica: -I…io ora vado a letto… b…buonanotte.
-Buonanotte- dice lui calmo e sorridente. Come fa ad essere così calmo? Aish. Sembro l’unica idiota.

La mattina mi sveglio per via di alcune voci in salone.
-Cos’è questo?- chiede… il manager, che dalla voce sembra shockato.
-L’amica di Maki…?- sta volta è Yong Guk a parlare.
Esco in fretta dalla mia camera in pigiama: -Che c’entra Cho Hee?
Yong Guk mi porge un giornale e io guardo la foto di copertina, del giorno in cui siamo usciti dal camerino mano nella mano, e i ciò che c’è scritto: Jong Up e una ragazza delle superiori! Sconvolgente relazione.
Cos’è questa cosa? Non è opera della mia Cho Hee.






Scusate davvero il ritardo! Ma tra pochi giorni mia sorella si sposa e tra scuola, cene con  la nostra famiglia strana e roba varia non ho davvero avuto tempo di scrivere! Spero che il capitolo sia di vostro grandimento e grazie come al solito... :D ♥
Yui!

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Capitolo 22
*** Intervista. ***


22. Intervista.

chanie chan 


Dopo che è finita la scuola ho portato nuovamente Cho Hee a casa mia. Abbiamo parlato e sono fermamente convinta che non sia colpa di Cho Hee. Non l’avrebbe mai fatto. Inoltre nella foto ci tenevamo per mano e lei non aveva foto! Quella foto è stata scattata il giorno del live.
Questi pensieri mi rendono triste, se non avessi seguito Jong Up fuori dal camerino, nessuno avrebbe saputo nulla. Mi sento come se avessi rovinato tutto.
Arrivate a casa, i ragazzi guardano Cho Hee come delusi.
-Cho Hee, non pensavo che avresti spifferato tutto alla stampa- dice Zelo guarandola negli occhi.
Cho Hee scuote la testa: -Non ho parlato a nessuno di ieri! Lo giuro!
Riesco perfettamente a sentire la sua tensione, infondo siamo amiche da tanto tempo e so tutto di lei. Le prendo la mano, sento che sta per piangere.
-Zelo, ti ho detto che non è stata lei. Mi credete?
-Ma Maki, noi a te crediamo. È a lei che non crediamo- dice Yong Guk, gentile come sempre. Le sue parole, però questa volta mi infastidiscono.
-Sono certa della sua innocenza!- guardo Jong Up che per tutto il tempo è rimasto zitto. Lui guarda il pavimento, perciò i nostri occhi non si incontrano nemmeno una volta.
-Vi ricordate quando siamo usciti dal camerino?- continuo allora io -quella foto viene da lì! Ho anche sentito i flash. Vero, Jong Up?- cerco di attirare la sua attenzione e lui alla fine alza la testa e annuisce.
È un po’ strano, ma non ci do troppo peso ora.
Zelo guarda Cho Hee scettica e lei non riesce a reggere il suo sguardo e si mette a piangere.
-Zelo! Guarda che hai fatto!- lo rimprovero io.
-Io??- dice lui alzandosi di colpo, cambiando la sua espressione delusa in una dispiaciuta e venendo verso di noi.
-M…mi dispiace- cerca di dire, penso sia davvero dispiaciuto, non si aspettava una simile reazione.
Cho Hee guarda verso di lui e continua a piangere disperata.
Vedo Zelo alzare un braccio verso di lei per poggiarglielo su una spalla: -Va bene, va bene, ti credo… non piangere però.
Sorrido, dev’essere felice, è pur sempre il suo bias. Forse è per questo che si è addirittura messa a piangere.
Vedo che anche l’espressione degli altri è cambiata, tranne quella di Jong Up, che sembra ancora assente.
-Ora le credete?- chiedo io con tono deciso, loro annuiscono e parlano del da farsi, mentre io vado in camera mia con Cho Hee. Oggi dormirà da noi.

È mattina, Cho Hee ha dormito in un letto che, con l’aiuto dei B.A.P, abbiamo messo in camera mia.
I B.A.P non ci sono, avevano un’intervista sulla notizia del giornale. Accendo la TV e vedo i ragazzi che parlano ad una giornalista.
-Sì, ci stiamo impegnando molto per diventare bravi- le dice Him Chan sorridente. La donna si rivolge a Jong Up.
-Moon Jong Up, recentemente in un giornale è apparsa una tua foto in compagnia di una ragazza misteriosa. Era di spalle, perciò non sappiamo l’identità della ragazza… ma è vero che avete una relazione?
Le telecamere riprendono il viso di Jong Up, ho come una brutta sensazione, la sua faccia non promette niente di buono. È sempre la stessa, ma il suo sguardo è come quello di ieri. Non è il solito sguardo timido davanti ai riflettori o quello che rivolge a noi.
-No, non è vero, quella foto non è vera.
Oh…
Non che mi aspettassi che dicesse il contrario.
La giornalista sta continuando a parlare ma io non la sto ascoltando.
Cho Hee guarda preoccupata verso di me, ma io non riesco a fare altro che continuare a fissare la faccia di Jong Up nello schermo, che è sempre la stessa.
Sì, ci sono rimasta male.
Lo so, non poteva dire il contrario, ma… non mi aspettavo una faccia così fredda. Forse davvero non gliene frega nulla e mi sono sognata tutto. Mi sono sognata i baci, mi sono sognata il suo sorriso caldo nei miei confronti. Forse mi sono sognata anche gli abbracci e la sua voce che dolcemente mi diceva “mi piaci tantissimo”.
Mi sento gli occhi umidicci, ma le lacrime non vogliono scendere.
Cho Hee mi abbraccia: -Mi dispiace, Maki.
Ricambio l’abbraccio stringendola forte.
-È tutto ok- le dico, anche se non è la verità.

Di sera, Cho Hee se n’è andata e io, essendo sola sono andata in camera mia ad ascoltare musica nelle cuffiette.
Sento dei rumori, anche se ho le cuffie, devono essere tornati i B.A.P.
Qualcuno bussa alla mia porta e apre: è Jong Up.
Gli rivolgo uno sguardo freddo e lui ne rimane evidentemente spiazzato.
Si siede sul mio letto: -Come va?- mi chiede.
-Bene, perché?- continua a guardarmi, però sta volta il suo sguardo è quello gentile che io conosco bene.
-N…no, niente, mi sembravi strana. C’è qualcosa che non va?
Io rimango zitta, mi sembra stupido dirgli qualcosa tipo: “sai, il fatto che tu abbia detto che quella foto era finta mi ha reso triste”; sarebbe egoismo.
-Puoi dirmi tutto, lo sai…- dice lui prendendomi la mano.
Guardo verso di lui e non resisto più, le lacrime mi scendono. Il suo viso è preoccupato e mi asciuga le lacrime con le mani: -Cos’hai?
-I…io… per te non sono niente- dico piangendo ancor di più e tirando su con il naso.
-Cosa?!- domanda lui, come se non credesse a ciò che sto dicendo.
-Hai capito- continuo piangendo.
-Come puoi pensare una cosa simile?- domanda incredulo -tu per me vali più di qualunque altro!
-No, la nostra relazione non è vera… lo hai detto tu- mi accorgo della cavolata che ho detto e giro la faccia dall’altra parte.
Lui mi prende il viso tra le mani e fa dirigere il mio sguardo verso il suo: -È per quello che ho detto alla tv?
Annuisco.
-Cosa potevo dire? Il manager mi ha detto di dire così, perché credi fossi pensieroso ieri? Non sapevo come l’avresti presa. Ammettendo la nostra relazione, la popolarità dei B.A.P sarebbe potuta scendere. Vuoi questo? Io penso di no. So che te la sei presa, ma le cose non possono andare diversamente e so che tu vuoi solo del bene per noi del gruppo.
Annuisco nuovamente, ho capito ma sono molto ferita, anche se so che non dovrei.
So che Jong Up si è accorto di questo.


Ciao a tutte, chiedo scusa se questo capitolo è forse un po' cortino, ma come vi avevo detto, si sposava mia sorella e non ero a casa. In più mi sono anche beccata l'influenza e non ho potuto scrivere di più, quindi spero che vi piaccia lo stesso e che il testo sia corretto >__<
Grazie a tutti e buon inizio settimana çwç
Yui~
Ah, volevo avvertirvi che, ancora 2-3 capitoli e la storia è conclusa!!

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Capitolo 23
*** Mi vuoi lasciare? ***


23. Mi vuoi lasciare?

UPPIE



È passato un altro mese.
Non ho fatto capricci.
Non mi sono lamentata.
Ho cercato di essere il più gentile possibile con Jong Up ma il fatto è che proprio sono triste.
A scuola, capita spesso di parlare di ragazzi e se le mie compagne mi rivolgono domande in proposito mi innervosisco a tal punto da risponder loro male. Cho Hee ogni volta mi conforta ed è gentile con me, non è cambiata. È sempre la buona amica che mi sta accanto. Mi dispiace così tanto di averle tenuto tutto nascosto per mesi.
Non dico di non essere felice, anzi.
Il mio amore per Jong Up non ha fatto altro che amplificarsi, giorno per giorno… so che non è colpa sua e a me piace davvero tanto. I B.A.P sono tutti gentili con me, come lo sono sempre stati.
Con Zelo facciamo una squadra: se ci sono da fare dispetti agli altri io e Zelo siamo sempre pronti ad unirci e a pianificare qualsiasi cosa.
Yong Guk è il mio oppa preferito ed è un vero e proprio fratello maggiore per me. È sempre premuroso e non giudica mai le mie scelte, mi appoggia sempre. Era venuto a sapere della mia discussione con Jong Up, come anche Zelo, entrambi mi sono stati vicini e Yong Guk mi ha davvero confortato. Probabilmente è per quello che continuo ad essere sorridente ogni giorno.
Him Chan è il solito, cerca sempre di dare ordini pur sapendo perfettamente che il leader è Yong Guk. Malgrado ciò Yong Guk non gli dice nulla, anzi lo lascia fare. Penso che sia davvero molto paziente.
Per finire, Dae Hyun e Young Jae mi fanno morire insieme. Sono davvero comici e si vede lontano un miglio quanto siano amici. Sono sempre vicini, non li ho mai trovati un momento separati. Penso che anche loro abbiano capito quello che è successo con Jong Up, forse glielo hanno detto Zelo e Yong Guk perché da quel giorno Young Jae ha sempre cercato di creare momenti carini tra me e Jong Up, anche se io mi distanziavo ogni volta. Dae Hyun mi ha fatto ridere in continuazione: appena vedeva che la mia faccia si rattristava iniziava a fare battute senza senso e io mi mettevo a ridere.
Sono davvero molto grata a questi idioti. Li adoro.
Alla TV ci sono i B.A.P! Hanno fanno l’ennesima canzone, questa mi piace tantissimo, si chiama CRASH. È allegra e le parole mi piacciono tanto! Fa un po’ strano sentire Jong Up che dice “I tuoi occhi, le tue labbra, tutto di te mi ha lasciato scosso” ad un pubblico così ampio. Mi dispiace che non dica altro nella canzone. Mi piacerebbe sentirlo cantare un intero verso… una canzone… come Yong Guk, insomma.
So che il suo ruolo principale è quello di ballerino ma a me piace tanto la sua voce.
Credo di essere diventata fan dei B.A.P, poco a poco, conoscendoli per quello che sono e anche per quello che mostrano sul palco. Mi dispiace per Jong Up ma i miei bias nel gruppo sono Yong Guk e Zelo. Sorrido tra me e me. Se lo sapesse mi ammazzerebbe come minimo. Soprattutto per Zelo, penso.

Quando finiscono l’esibizione, viene mostrato un piccolo retroscena: vedo Jong Up e Hyosung delle Secret seduti vicini in una stanza e tutti gli altri che parlano. Sono molto vicini e le telecamere si avvicinano a loro.
-Uuh, tu e Hyosung siete molto intimi, vedo!- dice il cameramen.
Loro alzano lo sguardo e sorridono. Hyosung si avvicina a Jong Up e gli da un bacio sulla guancia: -Tratto bene i miei donsaeng!- dice sorridente.
La scena mi lascia di sasso.
Spengo la TV di scatto ed esco di casa.
Sono un attimo smarrita ma poi mi riprendo e corro verso il parco.
Entro nello scivolo e rimango lì con la testa nascosta tra le braccia, che sono poggiate sulle mie ginocchia. Rannicchiata lì inizio a piangere.
Era solo un innocente bacio sulla guancia. Ma è triste.
È triste che lei possa baciarlo in pubblico e io no.
Che lei possa stargli vicini pubblicamente perché sono entrambi famosi.

PoV Cho Hee
Mi sta chiamando Zelo.
Sì, ho il suo numero. Ce lo siamo scambiati qualche giorno dopo esserci conosciuti.
Rispondo.
-Zelo, che c’è?
-Cho Hee, sai dov’è Maki?
-Sì, è tornata a casa, perché?
-Non c’è.
-Come non c’è?!- rispondo allarmata -Arrivo.

Dopo aver fatto una lunga corsa fino alla casa dei B.A.P trovo Zelo in giardino che si guarda intorno e Him Chan pensieroso.
-Hai idea di dove possa essere?- chiedo col fiatone a Zelo.
-No, non ne abbiamo idea!- risponde lui preoccupato quanto me.
Dopo un po’ di silenzio Him Chan sembra essersi ricordato di qualcosa: -Ma certo!
-Cosa?- diciamo io e Zelo all’unisono.
-Al parco!
…è vero! Andava lì ogni volta che era triste, l’unica volta che non c’è andata è quando è scoppiato l’incendio, era troppo scioccata, me lo ha raccontato.
Zelo fa per andare verso il parco, ma io lo fermo prendendolo per una mano.
-Zelo, penso che debba andare Jong Up. Credo di aver capito perché è andata lì.
Him Chan annuisce.
-Jong Up!- dopo averlo chiamato, è uscito in fretta dalla porta: -È tornata?- chiede impaziente.
-No, ma penso che dovresti andare al parco a cercarla. Crediamo sia lì, ma sei la persona più adatta per andarla a cercare.
Mentre Jong Up corre verso il parco la mano di Zelo stringe forte la mia, è rassicurante.

PoV Jong Up
Ho il cuore a mille.
Ho capito cosa è successo.
L’ho capito.
Ha sicuramente visto il retroscena alla TV.
Corro al parco e la cerco.
Non la chiamo, sicuramente non risponderebbe.
Vedo dei capelli spuntare dallo scivolo, fanno su e giù, come se ci fosse una persona che ha il singhiozzo.
Mi avvicino piano, senza far rumore e sento qualcuno che piange.
Riconosco quel qualcuno, si tratta di Maki.
Salgo sullo scivolo e, anche se non sono certamente il più bravo, inizio a cantare un pezzo di “What my heart tells me to do”.
-“Hai sofferto molto?
Eri davvero esausta?
Ho reso le cose difficili per te?
Ero abituato a ricevere solo amore e pensavo solo a me stesso.
So cosa provi,
lo so.
Conosco il tuo amore.
Mi fermo un secondo perché lì c’è un pezzo di canzone che dice “ma penso che non faccia per me”, ed è meglio che non lo canti. Lei continua a singhiozzare e mentre singhiozza canta proprio quel pezzo.
Io continuo: -“Questo è quello che il mio cuore mi dice di fare,
ecco perché fa ancora più male.
Io ti amo ma…
Mi fermo di nuovo titubante ma lei continua per me: -“Devo rompere con te”- e la voce le si strozza in gola.
Continuo ancora con la voce tremante: -“Tu mi ami,
ne sono grato e allo stesso tempo mi dispiace.
-“Io non sono capace,
quindi perdomani se ti sto lasciando
-Lasciamo perdere la parte di Guk, dico ridendo, ma non sono per niente allegro.
Maki si alza dallo scivolo e rimaniamo in piedi tra le quattro mura di legno della costruzione.
-È molto triste questa canzone, mi stai per caso lasciando?- domanda con il viso ormai solcato di lacrime.
-Sei tu che continuavi a cantare quei pezzi, non io- dico serio -mi vuoi lasciare? So che è difficile essere fidanzati con un idol, so che forse ti avrei dovuto confortare di più.
Rimane in silenzio.
-Non hai paura?- le chiedo.
-Se sono con te non ho paura. Come quando ti ho scontrato quella notte in cui correvo senza meta. Non mi hai lasciata lì. Mi hai portata con te. Mi hai salvato. Sarei stata triste senza di voi, senza di te. Jong Up, io ti amo.
Ha detto così fermamente queste parole che sentirle è strano.
Sto per fare la cosa più coraggiosa della mia vita.
Forse me ne pentirò amaramente, ma devo farlo, perché anche io la amo.
La prendo per mano e la trascino fuori dallo scivolo.
Mi metto a correre stringendole la mano.
Vado in un luogo affollato e mi fermo.
-Maki, ora sto provando tantissima vergogna.
-Che fai?! Ci vedranno tutti!!
-Non mi interessa ora- dico con voce tremante.
-Ma così sarà stato tutto inutile!
-Maki, ti amo anch’io.
La sua espressione è stupita, non se lo aspettava. Nemmeno io. Non credevo di avere così tanto coraggio.
La bacio dolcemente, ha le labbra socchiuse e così mi permette di allungare la lingua, fino a portarla nella sua bocca. Incontro la sua e tutto quello che sento è solo il mio cuore che batte forte. È la prima volta che do un bacio del genere, non sono nemmeno sicuro che si faccia così.
La abbraccio mentre continuo a baciarla ed intanto, attorno a me, sento che la folla si sta avvicinando. Delle fan urlano deluse e dei giornalisti fanno foto.
Sta volta mi importa ancor meno.
L’importante è che Maki stia bene.





Penultimo capitoloo~
Spero vi sia piaciuto.
Spero che vi sia preso un colpo per titolo e parte centrale.
Spero che la fine vi abbia soddisfatto.
Spero che leggerete anche il prossimo!
Ora vi saluto, ci si sente al prossimo ed ultimo~
Yui~

P.s. In questo capitolo ci sarebbe dovuta essere un'immagine di Dae Hyun, seguendo l'ordine, ma ho voluto metterne nuovamente una di Jong Up dato che è il penultimo x°°

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Capitolo 24
*** Il compleanno di Zelo! + Epilogo ♥ ***


24. Il compleanno di Zelo!

BAP     


Ebbene sì, è passato un altro mese.
È ovviamente capitato ciò che mi aspettavo, le fan più accanite dei B.A.P erano (anzi, sono) furiose con me.
Non le biasimo. Infondo, quando il mio adorato Jong Hyun degli SHINee si era fidanzato ci ero rimasta malissimo. Però hanno esagerato!
Per non parlare delle mie compagne, alcune si sono rifiutate di parlarmi per due settimane.
Ora la situazione si sta stabilizzando.
Oggi è il 15 Ottobre ed è il compleanno di Zelo e Cho Hee è eccitatissima. Sono giorni e giorni che non fa che parlare di questo. Mi ha chiesto cosa piace a Zelo, cosa odia, cosa è meglio che lei gli regali, cosa gli regalerò io e cosa faranno i B.A.P in merito. Quando mi ha fatto tutta questa serie di domande, per di più una dopo l’altra senza aspettare risposta, io le ho detto qualcosa di vago come “non so, poi ti dico”.
Sempre oggi, è tornata da me a parlare del compleanno.
-Ya! Maki! Allora? Ho comprato a Zelo un accessorio che gli copre comodamente il mento. Dato che non gli piace mostrarlo! Anche se io trovo che sia carinissimo! Però lasciamo stare…
La guardo spaventata, perché quando parla di Zelo non prende mai fiato?
-Allora?!- mi domanda impaziente.
-Allora cosa?- le domando esasperata.
-Ma insomma! Maki!! Mi stai ascoltando?- piagnucola lei -Ti sto chiedendo un parere sul regalo!
-Aaah! Tranquilla, gli piacerà sicuramente dato che glielo fai tu.
È da quando sono tornata a casa il giorno che ho fatto definitivamente pace con Jong Up e li ho trovati mano nella mano che mi chiedo cosa sia successo tra loro. Sono più intimi! Sono carini tra loro e Zelo mi chiede sempre di portare Cho Hee a casa.
Alle mie parole Cho Hee è arrossita velocemente e ora sta cercando di cambiare discorso: -Tu che gli regali comunque?
-Io ho organizzato la festa e ho già preparato la torta, non è abbastanza?
Mi guarda male, come per dire “come puoi dare così poco a qualcuno di così figo?”.
Sbuffo: -La vuoi smettere? Non sono io quella che vuole fare colpo su di lui.
Emette una risatina isterica: -Ma che dici?! Io? Ma quando mai!- e mi da una botta sulla spalla.

Sto tornando a casa, ovviamente con Cho Hee che mi segue impaziente.
-Quindi staremo a casa vostra?- fa un po’ strano sentir dire “vostra” ma ormai ci vivo da mesi, quindi penso sia normale.
-Sì, mi sono consultata con gli altri, siccome ci siamo anche noi è meglio non andare in giro, sai com’è.
-Sì sì, avete ragione.
Entriamo e sistemiamo delle buste piene di addobbi festivi che abbiamo preso al market sul tavolo.
-Cominciamo ad addobbare la casa! I B.A.P saranno qui tra due ore, non abbiamo molto tempo.
Annuisce e prende dalla busta le cose iniziando a metterle in salone.

-Finito!- esclamiamo all’unisono esauste dopo un’ora e mezza di duro lavoro.
-Ancora un minuto con le braccia sollevate per appendere questa stoffa enorme e si sarebbero staccate!
Guardo la grande stoffa con scritto “Tanti auguri Zelo, ti vogliamo bene”: -L’idea è stata tua, poi ha anche insistito per scrivere quel “ti vogliamo bene” enorme coi cuori attorno.
-Ya!!
Rido divertita e mi siedo sul divano esausta.

-Maki! Sei a casa?- sento una voce familiare provenire da fuori, ma manca mezz’ora, com’è possibile che i B.A.P siano già qui?
Io e Cho Hee scattiamo in piedi spaventate quando vediamo la porta aprirsi di scatto: è Zelo!
-Ya!!- urlo al povero Zelo che tramuta la sua espressione da felice a scioccata dal mio grido -Jong Up! Dove sei? Perché non mi hai avvertito del vostro arrivo?
-Scusa!- un Jong Up mortificato appare dietro Zelo che è ancora scioccato dalla mia espressione al suo arrivo -è voluto venire qui in fretta e ci ha chiesto di non avvertirti.
-Ma la festa a sorpresa!- esclamo io arrabbiata.
La faccia di Zelo sta volta passa da scioccata a entusiasta e ha anche gli occhi lucidi dalla commozione.
-Grazie!- urla felice venendo ad abbracciarmi. Ricambio l’abbraccio e guardo verso Cho Hee che è ancora vicino al divano paralizzata dall’entrata di Zelo.
-Di nulla, Zelo, ma devi ringraziare anche Cho Hee. È lei che ha fatto quella cosa lì- indico la stoffa appesa al muro.
Zelo si volta verso Cho Hee ancora più felice e va ad abbracciare anche lei baciandola ripetutamente sulle guance. Povera ragazza, immagino come si senta.
Insomma, che poi “povera” non è, dato che è tra le braccia del ragazzo di cui è follemente, e sottolineo FOLLEMENTE, innamorata.
Entra dalla porta anche un Him Chan raggiante con una busta piena di…
-Ragazze! Ho portato anche le birre!
-Birre?! Him Chan, guarda che loro solo ancora minorenni- esclama Yong Guk al suo seguito parlando sia di me e Cho Hee, che di tutti gli altri.
-Eddai, mica si devono ubriacare!
Yong Guk continua a guardarlo male e rivolge a me e Maki uno sguardo da “vi tengo d’occhio, ragazzine”.

Him Chan ha già aperto le birre e le ha distribuite a tutti i ragazzi, per accertarsi che la bevano. Ne ha passate anche a me e Cho Hee e noi, curiose, non abbiamo saputo dire di no.
Ho bevuto qualche sorso e sembra andar bene, non è male il gusto. Jong Up mi guarda divertito ma sono sicura che non è un bevitore accanito, si vede perfettamente, direi.
Vado a prendere la torta e Zelo la guarda affamato: -Finalmente si mangia!
-Da quanto non toccavi cibo?- gli chiede Cho Hee scherzando.
-Tu scherzi, ma io non ho mangiato tutto il giorno!
Ridiamo e io passo il coltello a Zelo: -Vuoi tagliarla tu?
Yong Guk si affretta a prendermi il coltello dalle mani: -Dai qui, se facciamo tagliare a lui, finisce che si prende metà torta tutta per se e le nostre parti le taglia male.
-Ya! Pensi questo di me?!- gli chiede Zelo offeso ma allo stesso tempo consapevole che è la verità.
Mentre io e Cho Hee ridiamo come matte Yong Guk taglia la torta.

PoV Cho Hee
Forza! Coraggio! Intraprendenza! Azione istantanea! Prontezza! Carisma!
Sono o non sono Kim Cho Hee?
Esatto.
Lo sono.
E, proprio per questo, non possiedo queste strabilianti doti che in questo momento mi sarebbero di grande aiuto.
Ho lasciato il regalo di Zelo sul divano.
Vorrei darglielo, è nella mia borsa, ma mi vergogno davanti a tutti i membri… quindi… devo prenderlo da parte…
Magari fuori in terrazzo, così se sono rossa come un pomodoro o se ho caldo, ci sarà aria fresca e buio!
-Zelo- gli sussurro all’orecchio poggiandogli timidamente una mano su un braccio, sento già la voce farsi insicura e le gambe tremare.
-Sì?- mi risponde lui con il suo solito sorriso stampato sulle labbra e mettendo la sua mano sulla mia dolcemente.
Se fa così finisce che muoio. In quest’ultimo periodo mi sento come se provasse i miei stessi sentimenti.
-Possiamo parlare in privato? Magari andiamo fuori in terrazzo? C’è anche poca aria qui, no?
Le sue guance sembrano avvampare e vedendole così rosee, sento che le mie sono dello stesso colore: -Certo.- dice alzandosi e sbattendo contro il tavolo in modo imbranato –Oddio, che idiota- continua a dire ridendo nervoso.
Prendo la borsa e ci dirigiamo in terrazzo, mentre cammino verso il terrazzo sento Maki che parla con Jong Up: -Sta sera dormiamo insieme?- questo mi fa ridere come un’idiota e Zelo mi sta guardando storto. Ma mi fa ancora più ridere la risposta che gli ha appena dato Jong Up: un “certo” un po’ incredulo e un qualcosa tipo “ma sei ubriaca?”.

Siamo in terrazzo.
-Dimmi!- dice meno impacciato di prima.
Prendo una grande boccata d’aria e inizio: -Allora… innanzitutto- dico cominciando a rovistare nella borsa -questo è per te!
Tiro fuori da quest’ultima il pacchetto e glielo porgo.
I suoi occhi si illuminano ed inizia a scartarlo.
-Volevo dirti ancora una cosa…- Zelo torna a guardarmi, curioso di quello che devo dirgli.
-Cosa?
-Zelo… cioè, J…Jun Hong…
Lo vedo ancora rosso e l’emozione mi va in gola: -Sì…?- mi domanda curioso mentre ha già il regalo tra le mani e lo sta indossando felice -Grazie comunque!
-Jun Hong, tu… mi piaci!
Ora mi sta guardando sorpreso, ma il suo sorriso non è mutato, anzi, è più grande, i suoi occhi sembrano più felici. Ho le mani vicino al petto, come per proteggermi dalla sta risposta.
Lui me le stringe e si avvicina a me.
Non riesco più a capire nient’altro, sento solo la sua voce sussurrarmi un “grazie” e poi le sue labbra poggiarsi sulle mie.
 
PoV Maki
Avrò bevuto una o due lattine, penso, non sono mica ubriaca! Stupido Jong Up, mica gli chiedo di dormire con lui perché sono ubriaca.
Però, ora che ci penso mi sento un po’ brilla…
Vabbè, poco importa, muoio di sonno, io me ne vado già in camera di Jong Up.
-Ragazzi, io vado a dormire, buonanotte, salutatemi quei due che sicuramente si staranno sbaciucchiando al chiaro di luna- dico alzandomi dalla sedia e dirigendomi barcollando verso la stanza di Jong Up.
-Maki, guarda che stai andando dalla parte sbagliata!- esclama Dae Hyun.
-Stai zitto!- lo riprende Young Jae.
-Sì- dico io -appunto, stai zitto, sto andando dalla parte giusta.
-Aspettami- mi dice Jong Up con voce preoccupata.
-Uff, sto bene, posso camminare da sola!

Siamo in stanza, inizio a levarmi la maglietta e i pantaloni.
-Che fai?!- mi domanda imbarazzato e coprendosi la faccia con le mani.
-Mi preparo per dormire, non è ovvio?
-Non vorrai mica dormire così!
-Uff, quanto sei noioso…
Mi rimette veloce la maglietta e i pantaloncini e mi trascina velocemente in bagno sotto gli occhi increduli di tutti i ragazzi.
-Ya!
-Maki, sciacquati la faccia e ti sentirai meglio.
Ok, forse non era così inesperto in fatto di alcool?
Faccio come dice e mi riprendo.
-Ora sto meglio, grazie.
Mi riporta in fretta in camera imbarazzatissimo e mi fa sedere sul letto.
-Vado a farti un caffè, così ti passa.
Annuisco e mi ritolgo i vestiti.
…sì, ero lucida!
Mi metto sotto le coperte e aspetto con calma che arrivi Jong Up.

Poco dopo, eccolo entrare in camera con il caffè in mano.
-Bevi.
Mi metto seduta sul letto e mi ritrova nuovamente mezzo nuda.
-Ma che fai?
-Cosa?
-Perché non sei vestita?!
-Che vuoi? Toglili anche tu se sei così geloso che io non abbia i vestiti.
-Ma stai bene Maki? Non ti ho mai sentito parlare così!
Bevo in fretta il caffè e poggio la tazzina sul comodino.
Mi alzo, sta volta sono completamente in equilibrio.
-Sto benissimo, solo, togliti questi vestiti.
Lo vedo arrossire violentemente ma, siccome non accenna a levarsi i vestiti, mi avvicino a lui e gli levo la maglietta.
-L…lascia stare, faccio io- mi dice ormai rassegnato.
Torno ad infilarmi sotto le coperte e lui mi segue imbarazzato.
Mi giro verso di lui e gli carezzo i fianchi.
-Sbaglio o hai più muscoli?
-Maki, smettila, sei mezzo ubriaca, se continui così non penso riuscirò a rispondere delle mie azioni.
Torno completamente in me.
-Jong Up…
-Sì?
-È… quello che voglio…
Sbarra gli occhi stupito: -COSA?!
-Hai… hai capito…
-Sei sicura?
-Sì! Certo, perché dovrei dirti una cavolata? Voglio fare qualcosa per te, per una volta tanto!
-Ma non devi farlo per me…
-lo faccio perché ti amo.
A quelle parole si avvicina di più a me e mi da un dolce bacio sulle labbra, mi abbraccia teneramente e il resto si può solo immaginare…

Non è qualcosa di stupido o banale, il ragazzo che ho davanti a me, il ragazzo con cui ho deciso di fare la mia prima esperienza è il mio primo amore. Che è anche quello vero, lo scoprirò solo col passare del tempo, perché non ho ancora idea di quanto lui si farà amare e mi farà stare bene come lo sta facendo in questa notte del 15 ottobre, ci stiamo amando silenziosamente, ci stiamo amando come mai lo abbiamo fatto e come mai lo avremmo immaginato.



Epilogo.

Sono Rhee Maki, una ragazza di 17 anni, anzi 18 in Corea.
Figlia di Tsukasa Yukino e Jun Ho Rhee, i quali riposano in pace.
Vivo da ormai una decina di mesi con i B.A.P, un gruppo sud corano che ormai ha preso piede più che bene.
Ho un ragazzo fantastico e dolcissimo e oggi mi sta dando un grande supporto morale.
Stiamo andando mano nella mano verso la mia casa.
Quella vera, quella che è bruciata prima che conoscessi Jong Up, quella dove ho lasciato tutto: la mia adorata madre, il mio amato padre e tutti i miei oggetti più cari.
Arrivati, troviamo il luogo pieno di cenere. Voglio andare a guardare da vicino, per vedere se trovo qualche cosa intatta.
Vedo qualcosa luccicare tra la cenere: è la collana d’oro di mia madre! Quella che si apriva! La mia preferita!
Che fortuna, mi vengono le lacrime agli occhi.
Corro verso di essa con Jong Up al seguito curioso.
La prendo in mano e ci soffio sopra per pulirla, apro il ciondolo: oltre alle solite 3 foto (la mia, la sua e quella di mio padre) trovo un biglietto minuscolo.
Il cuore mi batte forte.
Sarà un messaggio da parte sua?
Mi tremano le mani, Jong Up se ne accorge e mi stringe a sé.
Apro il biglietto, sono così felice che sia intatto.
“Nostra cara Maki, non essere triste per noi. Siamo così contenti che tu sia in salvo, quindi non avere rimpianti. Pregheremo per te, affinché troverai qualcuno disposto a stare al tuo fianco e ad aiutarti. Ti amiamo.”
La scrittura è tremolante e quasi non sembra quella di mia madre, è scritto così piccolo, ma in modo così accurato, seppur tremolo, che mi stupisco.
Si è sforzata di scrivere per me, tra le fiamme, solo per farmi sapere questo.
Le lacrime mi bagnano il viso.
Jong up mi abbraccia forte e mi sussurra di stare calma.
Ripongo il foglietto all’interno del ciondolo e mi metto la collana al collo.
Abbraccio forte Jong Up, continuando a piangere ormai tranquilla, perché ormai sto bene. Perché anche se mi mancano sono felice di averli potuto “sentire” e ora posso vivere in pace e posso far vivere in pace anche loro.


Fine.



Hooola!!! Ecco l'ultimo capitolo!! *piange fiumi di lacrime*
Vi è piaciuto? Io vi giuro che mentre scrivevo il prologo avevo le lacrime agli occhi!! xD
Comunque spero che vi abbia soddisfatto, odio quando le cose finiscono.
Mi dispiace che non avrò pi le vostre recensioni a farmi sorridere, quindi spero che seguirete anche le mie prossime storie, se vi va vi avverirò u.u
Ora vi lascio, non so proprio che dire su questo capitolo... solo... mi sono divertita tanto, è la mia prima FF ed è la prima storia che scrivo e che CONCLUDO soprattutto xD
Quindi grazie a tutti per il supporto, grazie a quelle che hanno seguito, recensito, ricordato e preferito!
Quindi...

Preferito:
1 - Ahrya
2 - BaekYeol 
3 - BlueDiamond 
4 - debby87 
5 - Kklator 
6 - SweetGiggle 
7 - Taeya_
8 - tALIXIA 

Ricordato:
1 - CL_Kiki 
2 - Kklator
3 - Momo1312 
4 - tALIXIA 
Seguito:
1 - anonimaG 
2 - BabyAlien 
3 - BellaChoi 
4 - debby87 
5 - Eli_Maknae
6 - ils95 
7 - Kklator 
8 - KpopFan
9 - MonkeyCrys
10 - Soulmates 
11 - SuJu_ELF 
12 - tALIXIA 
13 - trullallerotrullala 
14 - Yukicchan 

E le 91 recensioni (spero di arrivare a 100!! *^*), tra cui quelle di MiyoshiCross, AnonimaG, Kklator, tALIXIA, debby87, Ahrya & Eli_Maknae!! Grazie Mille, davvero!!

BAP
 
Bye bye ♥

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