Destinazione Bora Bora

di Mudokon
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Questo mondo è sprecato per me! ***
Capitolo 2: *** Tu non me la racconti giusta. ***
Capitolo 3: *** Sei e rimarrai uno stupido verme ***
Capitolo 4: *** Tutto quello che faccio io è giusto! ***
Capitolo 5: *** Maniaco, maniaco pezzente ***
Capitolo 6: *** Lo odio, lo odio! ***
Capitolo 7: *** Ecco cos'hai fatto. ***
Capitolo 8: *** Annuncio. ***



Capitolo 1
*** Questo mondo è sprecato per me! ***


 

Bridgette: -Dai Courtney! Ci divertiremo!-
Courtney: -Quante volte te lo devo dire che la risposta è no?!- sospiro, quella ragazza è troppo insistente!
Bridgette: -Ma siamo io, Geoff, Trent, Owen, Izzy, Alejandro e Du...- si trattiene.
Courtney: -CHE COSA?!- sbraito. 
Bridgette: -Ehm... Sì, vuole venire anche lui, ma ci raggiunge una settimana dopo, a quanto pare ha avuto qualche problema con la polizia- la sua voce e calma e pacata.
Courtney: -Eh va bene!- sospiro ancora più forte di prima. -Ma quando Duncan torna io parto! Non voglio avere a che fare con un verme!- Rispondo seccata, come so fare io.
Bridgette: -Be', almeno sono riuscita a convincerti per una settimana, è già un traguardo. Ci vediamo domani al parco, e prepara le valigie!- sorride ed esce dalla mia casa per tornare nelle propria.
Non pensavo fosse così persuasiva Bridgette. É riuscita a convincermi ad andare con lei, con lei in vacanza. Bora Bora è una meta che non ho mai raggiunto, ma finalmente la vedrò. Navigando su Internet ho appena trovato alcune foto di essa, sembra molto bella. Ho costretto Bridgette a prenotare un albergo a cinque stelle, una persona come me non può di certo dormire in un buco di stanza, pretendo il massimo, proprio come me, sì, io sono il massimo. Sono perfetta, ho tutto in ordine, be', proprio tutto no, devo ammetterlo, il mio cuore è ancora frantumato, ma non posso certo apparire debole agli occhi degli altri, io sono forte, forte e determinata, nessuno è meglio di me!
Mia madre mi ha sempre detto che io sono nata per vincere e che sono la sua preferita. Eh grazie, sono figlia unica. 
Mamma: -Courtney! É pronto in tavola!-
Mia madre che mi chiama, sempre ad urlare, poichè sta diventando un po' sorda con il passare degli anni, mi fa irritare quando grida, ma è anche vero che sono poche le cose che non mi fanno innervosire.
Mi reco in cucina e mi siedo a tavola. Papà, come sempre, è affamato, riesce a mangiarsi due piatti di pasta e due secondi, con il dessert alla fine, ed è magrissimo. Io invece, appena mangio una fetta di torta di troppo, mi si ingrossano i fianchi, questa è una vera ingiustizia!
Mamma: -Hai visto Carl?- Dice indicando la televisione. -Hanno detto che c'è tanta crisi! Chissà dove andremo a finire!-
Courtney: -Ci credo che c'è tanta crisi!- dico alterata. -Quelle persone non sono degne di lavorare nel mondo della politica!- indico la televisione con fare altezzoso. -Se ci fossi io al loro posto di sicuro la situazione sarebbe molto meno critica!- 
Papà: -Sei ancora giovane briciolina, quando sarai più grande potrai entrare nel mondo della politica, ma non sarà facile-
Courtney: -Per me sarà una passeggiata! Sono la migliore!- dico fiera di me.
Papà: -Io e mamma lo sappiamo che sei la migliore briciolina- mi strofina la testa spettinandomi un po'.
Courtney: -Ahhh! Papà! Mi annodi tutti i capelli, poi devo andare in bagno a sistemarli, e non è previsto nella mia agenda!- Eh sì! Io mi segno tutto! E se qualcuno mi confonde i programmi della giornata, mi altero!
Finisco di mangiare, me ne vado in camera mia ed antro su Facebook. Guardo un po' le News e le pagine comiche che ultimamente stanno diventando famosissime sul social network più usato del mondo.
Mi ha scritto qualcuno, guardo, Trent... Che cosa vuole quello sfigato?
/Chat/
Trent: -Ciao Courtney!-
Courtney: -Ciao.-
Trent: -Come va la vita?-
Courtney: -Come al solito.-
Trent: -Allora, ho sentito che vieni in vacanza con tutti noi, è una bella notizia!-
Courtney: -Sì vengo, ma sto solo una settimana, poichè dopo di quest'ultima arriva il maniaco-
Trent: -Anche io avevo pensato di andarmene via prima che arrivasse Duncan, sai, non mi sta molto simpatico, per via di Gwen capisci? Me l'ha portata via, solo perchè sono più simili caratterialmente non vuol dire che debbano stare insieme per forza-
Courtney: -Concordo. Comunque, se proprio vuoi parlare con me, cambiamo discorso, di sicuro non consumo i tasti del mio portatile per scrivere dei due traditori!-
Trent: -Lo so scusa. Solo che, non riesco a dimenticare quello che hanno fatto-
/Chat/
Chiudo la chat, mi disconnetto, lo avevo avvertito! Non consumo i miei preziosi tasti del mio prezioso portatile per parlare di Duncan e Gwen!
Con Itunes aperto, mi ascolto la mia musica Pop preferita e mi sdraio sul letto. 
Il mio palmare squilla... Bridgette...
Courtney: -Pronto?-
Geoff: -Bellaaaa!-
Courtney: -Geoff?-
Bridgette: -Ciao Courtney, ho deciso di fare una chiamata a tre-
Geoff: -Carina l'idea eh Courtney?-
Courtney: -Ceeerto! Io cosa sono?! Il terzo incomodo?!- Che razza di idee idiote.
Geoff: -E andiamo piccola, sei con i tuoi amici più fidati!-
Bridgette: -Hai fatto la valigia? Tra due giorni si parte?-
Geoff: -Io sì piccola!-
Courtney: -Non voglio rivedere gli altri!-
Bridgette: -Ti divertirai dai! Sii ottimista!-
Courtney: -Io non sono ottimista! Sono realista!-
Geoff: -Dai ti diverti amica!-
Courtney: -Be' adesso stacco. Buonanotte.-
Geoff: -Ciao bella!-
Bridgette: -Ciao Courtney-
Mi lavo e mi metto il pigiama, saluto i miei genitori e chiudo la porta della mia cameretta. Guardo la televisione, niente di nuovo, tutte repliche, possibile che in estate fanno solo ed esclusivamente repliche? Continuo a fare zapping, non trovo niente di serio in TV. Programmi televisivi con donne mezze nude, film con il lieto fine scontato, quiz televisivi con i presentatori scemi. 
Courtney: -Ma che diamine!-
Spengo la TV e mi metto a dormire.
Questo mondo è sprecato per me!

Questo mondo è sprecato per me!

 

 

Bridgette: -Dai Courtney! Ci divertiremo!- 

Courtney: -Quante volte te lo devo dire che la risposta è no?!- sospiro, quella ragazza è troppo insistente!

Bridgette: -Ma siamo io, Geoff, Trent, Owen, Izzy, Alejandro e Du...- si trattiene.

Courtney: -CHE COSA?!- sbraito. 

Bridgette: -Ehm... Sì, vuole venire anche lui, ma ci raggiunge una settimana dopo, a quanto pare ha avuto qualche problema con la polizia- la sua voce e calma e pacata.

Courtney: -Eh va bene!- sospiro ancora più forte di prima. -Ma quando Duncan torna io parto! Non voglio avere a che fare con un verme!- Rispondo seccata, come so fare io.

Bridgette: -Be', almeno sono riuscita a convincerti per una settimana, è già un traguardo. Ci vediamo domani al parco, e prepara le valigie!- sorride ed esce dalla mia casa per tornare nelle propria.

Non pensavo fosse così persuasiva Bridgette. É riuscita a convincermi ad andare con lei, con lei in vacanza. Bora Bora è una meta che non ho mai raggiunto, ma finalmente la vedrò. Navigando su Internet ho appena trovato alcune foto di essa, sembra molto bella. Ho costretto Bridgette a prenotare un albergo a cinque stelle, una persona come me non può di certo dormire in un buco di stanza, pretendo il massimo, proprio come me, sì, io sono il massimo. Sono perfetta, ho tutto in ordine, be', proprio tutto no, devo ammetterlo, il mio cuore è ancora frantumato, ma non posso certo apparire debole agli occhi degli altri, io sono forte, forte e determinata, nessuno è meglio di me!

Mia madre mi ha sempre detto che io sono nata per vincere e che sono la sua preferita. Eh grazie, sono figlia unica. 

Mamma: -Courtney! É pronto in tavola!-

Mia madre che mi chiama, sempre ad urlare, poichè sta diventando un po' sorda con il passare degli anni, mi fa irritare quando grida, ma è anche vero che sono poche le cose che non mi fanno innervosire.

Mi reco in cucina e mi siedo a tavola. Papà, come sempre, è affamato, riesce a mangiarsi due piatti di pasta e due secondi, con il dessert alla fine, ed è magrissimo. Io invece, appena mangio una fetta di torta di troppo, mi si ingrossano i fianchi, questa è una vera ingiustizia!

Mamma: -Hai visto Carl?- Dice indicando la televisione. -Hanno detto che c'è tanta crisi! Chissà dove andremo a finire!-

Courtney: -Ci credo che c'è tanta crisi!- dico alterata. -Quelle persone non sono degne di lavorare nel mondo della politica!- indico la televisione con fare altezzoso. -Se ci fossi io al loro posto di sicuro la situazione sarebbe molto meno critica!- 

Papà: -Sei ancora giovane briciolina, quando sarai più grande potrai entrare nel mondo della politica, ma non sarà facile-

Courtney: -Per me sarà una passeggiata! Sono la migliore!- dico fiera di me.

Papà: -Io e mamma lo sappiamo che sei la migliore briciolina- mi strofina la testa spettinandomi un po'.

Courtney: -Ahhh! Papà! Mi annodi tutti i capelli, poi devo andare in bagno a sistemarli, e non è previsto nella mia agenda!- Eh sì! Io mi segno tutto! E se qualcuno mi confonde i programmi della giornata, mi altero!

Finisco di mangiare, me ne vado in camera mia ed antro su Facebook. Guardo un po' le News e le pagine comiche che ultimamente stanno diventando famosissime sul social network più usato del mondo.

Mi ha scritto qualcuno, guardo, Trent... Che cosa vuole quello sfigato?

/Chat/

Trent: -Ciao Courtney!-

Courtney: -Ciao.-

Trent: -Come va la vita?-

Courtney: -Come al solito.-

Trent: -Allora, ho sentito che vieni in vacanza con tutti noi, è una bella notizia!-

Courtney: -Sì vengo, ma sto solo una settimana, poichè dopo di quest'ultima arriva il maniaco-

Trent: -Anche io avevo pensato di andarmene via prima che arrivasse Duncan, sai, non mi sta molto simpatico, per via di Gwen capisci? Me l'ha portata via, solo perchè sono più simili caratterialmente non vuol dire che debbano stare insieme per forza-

Courtney: -Concordo. Comunque, se proprio vuoi parlare con me, cambiamo discorso, di sicuro non consumo i tasti del mio portatile per scrivere dei due traditori!-

Trent: -Lo so scusa. Solo che, non riesco a dimenticare quello che hanno fatto-

/Chat/

Chiudo la chat, mi disconnetto, lo avevo avvertito! Non consumo i miei preziosi tasti del mio prezioso portatile per parlare di Duncan e Gwen!

Con Itunes aperto, mi ascolto la mia musica Pop preferita e mi sdraio sul letto. 

Il mio palmare squilla... Bridgette...

Courtney: -Pronto?-

Geoff: -Bellaaaa!-

Courtney: -Geoff?-

Bridgette: -Ciao Courtney, ho deciso di fare una chiamata a tre-

Geoff: -Carina l'idea eh Courtney?-

Courtney: -Ceeerto! Io cosa sono?! Il terzo incomodo?!- Che razza di idee idiote.

Geoff: -E andiamo piccola, sei con i tuoi amici più fidati!-

Bridgette: -Hai fatto la valigia? Tra due giorni si parte?-

Geoff: -Io sì piccola!-

Courtney: -Non voglio rivedere gli altri!-

Bridgette: -Ti divertirai dai! Sii ottimista!-

Courtney: -Io non sono ottimista! Sono realista!-

Geoff: -Dai ti diverti amica!-

Courtney: -Be' adesso stacco. Buonanotte.-

Geoff: -Ciao bella!-

Bridgette: -Ciao Courtney-

Mi lavo e mi metto il pigiama, saluto i miei genitori e chiudo la porta della mia cameretta. Guardo la televisione, niente di nuovo, tutte repliche, possibile che in estate fanno solo ed esclusivamente repliche? Continuo a fare zapping, non trovo niente di serio in TV. Programmi televisivi con donne mezze nude, film con il lieto fine scontato, quiz televisivi con i presentatori scemi. 

Courtney: -Ma che diamine!-

Spengo la TV e mi metto a dormire.

Questo mondo è sprecato per me!

 

Ciao! Sono ritornata con una nuova FF su Duncan e Courtney! Sono "Raccoon" di EFP, ma non so per quale motivo non riesco più a entrare con quell'account =( Spero di divertirvi ancora! Duncan comparirà presto... molto presto ^^

Buona lettura!

Bacio.

Stefy ^_^

 

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Capitolo 2
*** Tu non me la racconti giusta. ***


 

Mi sveglio, sono le 8.00, vado a fare colazione e trovo mio padre con la tazza di caffè in mano e mia madre con un croissant, tipico.
-Ciao tesoro- dice mamma.
-Buongiorno- rispondo. Ovviamente alla mattina sono facilmente irritabile, lo sono anche nel corso della giornata, ma alla mattina maggiormente. Mi ricorda tanto la scuola, quando mia madre mi viene a svegliare e mi dice il suo solito "alzati cara" con la voce pacata, poichè io mi alzo subito, se restassi a letto dopo tanti richiami come fanno molti adolescenti, mia madre iniziarebbe ad urlare, già urla quando parla, figuriamoci quando rimprovera qualche persona...
Papà: -Dormito bene?-
Courtnrey: -Come faccio a saperlo? Dormivo e basta- una delle tante domande che odio, come si fa a sapere se alla notte si dorme bene? Papà è quello che mi fa più arrabbiare. É sempre col sorriso sulle labbra anche di mattina, è quello che mi riempie di domande appena sveglia, o meglio, mi riempiva, quando mi sono lamentata lui mi ha semplicemente detto che avevo ragione. Ah! come se io non lo sapessi già. Io ho sempre ragione, SEMPRE. 
-Vado a far riparare la macchina- sospira papà.
-Si è rotta? Ancora?- ribatto. Oh no! E adesso?
-Purtroppo sì-
-E adesso come faccio ad andare in aereoporto domani?- dico seccata. Come so fare io. 
-Non saprei, potremmo accompagnarti ma prenderemo il bus- mamma si strofina la testa.
-Si dice "autobus" e comunque no! Lo sapete benissimo che detesto salire su quei cosi sporchi e puzzolenti- dico in modo schifato, in effetti sono molto schizzinosa. Io non prenderò l'autobus! Mi fa schifo, è pieno di persone puzzolenti, be', puzzolenti in confronto a me, io sono la più pulita, la più educata, la più forte. Sono meglio di tutti.
-Non sappiamo proprio come aiutarti cara-
Sospiro e vado a lavarmi, mi vesto e preparo la valigia:
Tre costumi.
Quattro pantaloni.
Due pantaloncini.
Sedici magliette.
Mutande a più non posso.
Reggiseni infiniti.
Sei paia di calze corte.
Tre pigiama.
Quattro paia di scarpe.
Cianfrusaglie varie.
Sono pronta, forse, appena mi viene in mente qualcos'altro lo metto in valigia.
Tutta la mattinata non ho fatto altro che preparare la valigia e leggere un libro rosa. 
Preparo da mangiare verso mezzogiorno e io e mamma mangiamo, papà ogni mattina deve andare a lavorare, anche d'estate. Essendo un pezzo importante degli affari deve sempre esserci in qualsiasi riunione.
Vado in camera mia e mi sdraio sul letto, per poco non mi addormento, devo restare sveglia.
Guardo il mio armadio pieno di vestiti. Mi metto una maglietta giallo pulcino con dei ricami raffinati e dei pantaloncini corti fatti di jeans, metto un telo nella mia borsa marrone per sedermi sull'erba. Devo uscire con Bridgette, ieri ci siamo date appuntamento al parco qui vicino. Mi metto un filo di matita ed esco di casa.
Mi avvio verso il parco, e, come se non bastasse avere Geoff e Owen tra i piedi, ci sono anche tutti gli altri.
-Amica!- corre verso di me e mi abbraccia forte. Chi può essere? Geoff naturalmente...
Owen come al solito, sgancia uno sei suoi peti puzzolenti, io lo guardo schifata.
-Owen!- dico ancora più schifata di quando mi hanno parlato dell'autobus.
Ride. Cosa ride? Trova divertente farci morire intossicando l'intero parco?!
-Ciao Courtney! Eheheheh- dice Owen. Mi viene ribrezzo solo a guardarlo.
Sì. Fa proprio schifo.
-Si può sapere cosa ci fanno questi elementi qui? Dovevamo uscire solo io e te, Bridgette!- mi altero.
-Andiamo Courtney! Non è bella un'uscita pre-viaggio con tutti?- pacata e gentile come sempre la bionda.
-No-
La surfista non fa neanche caso alla mia risposta e si mette a cavalcioni su Geoff, i quali iniziano a limonare come due maiali.
Izzy concentrata al massimo, sta facendo vedere al peto vivente che lei riesce a mettere tutto il suo pugno in bocca. Trent sta suonando una delle sue melodie tragiche per la mancanza di Gwen. Mi siedo sul mio telo, a terra, sento delle mani stringermi la vita.
-Hola Courtney!- dice in modo allegro ma allo stesso tempo seducente Alejandro. É un calcolatore come Heather.
So di essermi fatta abbindolare dai suoi modi di fare e dalla sua bellezza durante il reality, ma era solo una piccola strategia per far ingelosire Duncan, o meglio, lo era all'inizio, poi penso di essermi presa una minuscola cotta.
-Ciao Al! Ehm... volevo dire... Alejandro- gli sorrido dolcemente.
-Oh splendore, pronunciato da te il mio soprannome "Al" non mi da fastidio, perchè so che lo sta dicendo una bocca buona- tenta di essere ancora più seducente, quasi sussurra.
-Che cosa vuoi? Perchè sei venuto da me? Mi ero distanziata apposta per stare lontana da tutti voi!- dico seccata.
-Sai, ho capito solo ora di essermi comportato da infantile con te, perdonami- sembrava molto dispiaciuto, ma si vede che è un falso.
-Vai dalla calcolatrice! Così eviti di starmi affianco!-
-Heather non la sento più, e mia mamma mi ha fatto ragionare, mi ha detto che sono stato ingiusto con gli altri del cast- fa una pausa.
-Courtney- mi prende la mano, com'è garbato, com'è dolce, com'è... Courtney! Non lasciarti sedurre! 
-Ti andrebbe di condividere la stanza con me in albergo?- 
Lo guardo con un'espressione interrogativa.
-Le camere sono matrimoniali e ognuno ne ha una per sè, ma se qualche notte vogliamo dormire insieme...-
-Fermati spagnolo! Stai correndo troppo!- dico con fare altezzoso. Se non fosse così garbato l'avrei già denunciato come maniaco. É la prima volta che qualcuno mi chiede queste cose. Dato che a scuola, non ho mia avuto una vera cotta, e nessuno l'ha mai avuta per me. Sono considerata la perfettina, la secchiona, la miss ottimi voti della scuola. Poichè piaccio a tutti i professori, sì, proprio a tutti, anche a quelli che non mi insegnano nessuna materia, ma che ho avuto a che fare. Nella scuola cerco di iscrivermi a tutte le attività e a tutti i progetti, perfino agli Open Day.
-Perdonami, spagnedese-
-Prego?- 
-É un miscuglio tra spagnola e canadese- ride imbarazzato, forse si è accorto della cavolata che ha detto.
-Sta di fatto che io odio condividere le mie cose, anche se sono mie solo in un piccolo arco di tempo!- altezzosa come sempre.
-Quattro settimane e mezzo non mi sembra un "piccolo arco di tempo"- mettendo in evidenza le ultime tre parole con delle virgolette fatte con l'indice e il medio delle due mani.
-Io non sto a Bora Bora così tanto- dico altezzosa, e anche un po' dispiaciuta, dato che Bora Bora viene considerato il "Paradiso terrestre" di molte persone.
-Per via di quel punk senza emozioni?-
-Anche.-
-Se vuoi posso convincerlo a non venire-
-Faresti questo per me?- Davvero? Almeno non avrò Duncan tra i piedi e riuscirò a farmi quattro settimane e mezzo a Bora Bora, so perfettamente dove si trova e com'è esteticamente a grandi linee, ieri mi sono guardata le foto su Internet, ma non sapevo fosse così affascinante. 
-Per te questo ed altro-
-Che gentiluomo- dico emozionata. Devo ammetterlo, quando qualcuno riesce a sedurmi, divento più "dolce" o comunque, apprezzo i suoi pesanti sforzi.
-Ti chiamo questo sera per dirti che Duncan non c'è, oppure ti fidi?-
-No! Mi fido...- In realtà non mi fido di nessuno, ma i miei non vogliono che parlo con un maschio al telefono, e detto molto sinceramente, non ho voglia di sentirlo.
-Perfetto, così mi faciliti le cose- sussurra.
-Cosa?-
-Niente Courtney...-
-Non voglio essere presa in giro un'altra volta da te Al! Adesso me lo spieghi!-
-Eh che... Eh che... Beee' mi faciliti le cose perchè non devo sprecare soldi nel cellulare, dato che ne ho pochi- si gratta la testa.
-Non me la racconti giusta!-
-Fidati di me- mi prende la mano e la porta al suo cuore.
No Al... Nonostante la scenetta romantica e il tuo modo di interpretare gli attori americani, tu non me la racconti giusta.

Tu non me la racconti giusta.

 

Mi sveglio, sono le 8.00, vado a fare colazione e trovo mio padre con la tazza di caffè in mano e mia madre con un croissant, tipico.

-Ciao tesoro- dice mamma.

-Buongiorno- rispondo. Ovviamente alla mattina sono facilmente irritabile, lo sono anche nel corso della giornata, ma alla mattina maggiormente. Mi ricorda tanto la scuola, quando mia madre mi viene a svegliare e mi dice il suo solito "alzati cara" con la voce pacata, poichè io mi alzo subito, se restassi a letto dopo tanti richiami come fanno molti adolescenti, mia madre iniziarebbe ad urlare, già urla quando parla, figuriamoci quando rimprovera qualche persona...

Papà: -Dormito bene?-

Courtnrey: -Come faccio a saperlo? Dormivo e basta- una delle tante domande che odio, come si fa a sapere se alla notte si dorme bene? Papà è quello che mi fa più arrabbiare. É sempre col sorriso sulle labbra anche di mattina, è quello che mi riempie di domande appena sveglia, o meglio, mi riempiva, quando mi sono lamentata lui mi ha semplicemente detto che avevo ragione. Ah! come se io non lo sapessi già. Io ho sempre ragione, SEMPRE. 

-Vado a far riparare la macchina- sospira papà.

-Si è rotta? Ancora?- ribatto. Oh no! E adesso?

-Purtroppo sì-

-E adesso come faccio ad andare in aereoporto domani?- dico seccata. Come so fare io. 

-Non saprei, potremmo accompagnarti ma prenderemo il bus- mamma si strofina la testa.

-Si dice "autobus" e comunque no! Lo sapete benissimo che detesto salire su quei cosi sporchi e puzzolenti- dico in modo schifato, in effetti sono molto schizzinosa. Io non prenderò l'autobus! Mi fa schifo, è pieno di persone puzzolenti, be', puzzolenti in confronto a me, io sono la più pulita, la più educata, la più forte. Sono meglio di tutti.

-Non sappiamo proprio come aiutarti cara-

Sospiro e vado a lavarmi, mi vesto e preparo la valigia:

Tre costumi.

Quattro pantaloni.

Due pantaloncini.

Sedici magliette.

Mutande a più non posso.

Reggiseni infiniti.

Sei paia di calze corte.

Tre pigiama.

Quattro paia di scarpe.

Cianfrusaglie varie.

Sono pronta, forse, appena mi viene in mente qualcos'altro lo metto in valigia.

Tutta la mattinata non ho fatto altro che preparare la valigia e leggere un libro rosa. 

Preparo da mangiare verso mezzogiorno e io e mamma mangiamo, papà ogni mattina deve andare a lavorare, anche d'estate. Essendo un pezzo importante degli affari deve sempre esserci in qualsiasi riunione.

Vado in camera mia e mi sdraio sul letto, per poco non mi addormento, devo restare sveglia.

Guardo il mio armadio pieno di vestiti. Mi metto una maglietta giallo pulcino con dei ricami raffinati e dei pantaloncini corti fatti di jeans, metto un telo nella mia borsa marrone per sedermi sull'erba. Devo uscire con Bridgette, ieri ci siamo date appuntamento al parco qui vicino. Mi metto un filo di matita ed esco di casa.

Mi avvio verso il parco, e, come se non bastasse avere Geoff e Owen tra i piedi, ci sono anche tutti gli altri.

-Amica!- corre verso di me e mi abbraccia forte. Chi può essere? Geoff naturalmente...

Owen come al solito, sgancia uno sei suoi peti puzzolenti, io lo guardo schifata.

-Owen!- dico ancora più schifata di quando mi hanno parlato dell'autobus.

Ride. Cosa ride? Trova divertente farci morire intossicando l'intero parco?!

-Ciao Courtney! Eheheheh- dice Owen. Mi viene ribrezzo solo a guardarlo.

Sì. Fa proprio schifo.

-Si può sapere cosa ci fanno questi elementi qui? Dovevamo uscire solo io e te, Bridgette!- mi altero.

-Andiamo Courtney! Non è bella un'uscita pre-viaggio con tutti?- pacata e gentile come sempre la bionda.

-No-

La surfista non fa neanche caso alla mia risposta e si mette a cavalcioni su Geoff, i quali iniziano a limonare come due maiali.

Izzy concentrata al massimo, sta facendo vedere al peto vivente che lei riesce a mettere tutto il suo pugno in bocca. Trent sta suonando una delle sue melodie tragiche per la mancanza di Gwen. Mi siedo sul mio telo, a terra, sento delle mani stringermi la vita.

-Hola Courtney!- dice in modo allegro ma allo stesso tempo seducente Alejandro. É un calcolatore come Heather.

So di essermi fatta abbindolare dai suoi modi di fare e dalla sua bellezza durante il reality, ma era solo una piccola strategia per far ingelosire Duncan, o meglio, lo era all'inizio, poi penso di essermi presa una minuscola cotta.

-Ciao Al! Ehm... volevo dire... Alejandro- gli sorrido dolcemente.

-Oh splendore, pronunciato da te il mio soprannome "Al" non mi da fastidio, perchè so che lo sta dicendo una bocca buona- tenta di essere ancora più seducente, quasi sussurra.

-Che cosa vuoi? Perchè sei venuto da me? Mi ero distanziata apposta per stare lontana da tutti voi!- dico seccata.

-Sai, ho capito solo ora di essermi comportato da infantile con te, perdonami- sembrava molto dispiaciuto, ma si vede che è un falso.

-Vai dalla calcolatrice! Così eviti di starmi affianco!-

-Heather non la sento più, e mia mamma mi ha fatto ragionare, mi ha detto che sono stato ingiusto con gli altri del cast- fa una pausa.

-Courtney- mi prende la mano, com'è garbato, com'è dolce, com'è... Courtney! Non lasciarti sedurre! 

-Ti andrebbe di condividere la stanza con me in albergo?- 

Lo guardo con un'espressione interrogativa.

-Le camere sono matrimoniali e ognuno ne ha una per sè, ma se qualche notte vogliamo dormire insieme...-

-Fermati spagnolo! Stai correndo troppo!- dico con fare altezzoso. Se non fosse così garbato l'avrei già denunciato come maniaco. É la prima volta che qualcuno mi chiede queste cose. Dato che a scuola, non ho mia avuto una vera cotta, e nessuno l'ha mai avuta per me. Sono considerata la perfettina, la secchiona, la miss ottimi voti della scuola. Poichè piaccio a tutti i professori, sì, proprio a tutti, anche a quelli che non mi insegnano nessuna materia, ma che ho avuto a che fare. Nella scuola cerco di iscrivermi a tutte le attività e a tutti i progetti, perfino agli Open Day.

-Perdonami, spagnedese-

-Prego?- 

-É un miscuglio tra spagnola e canadese- ride imbarazzato, forse si è accorto della cavolata che ha detto.

-Sta di fatto che io odio condividere le mie cose, anche se sono mie solo in un piccolo arco di tempo!- altezzosa come sempre.

-Quattro settimane e mezzo non mi sembra un "piccolo arco di tempo"- mettendo in evidenza le ultime tre parole con delle virgolette fatte con l'indice e il medio delle due mani.

-Io non sto a Bora Bora così tanto- dico altezzosa, e anche un po' dispiaciuta, dato che Bora Bora viene considerato il "Paradiso terrestre" di molte persone.

-Per via di quel punk senza emozioni?-

-Anche.- 

-Se vuoi posso convincerlo a non venire- 

-Faresti questo per me?- Davvero? Almeno non avrò Duncan tra i piedi e riuscirò a farmi quattro settimane e mezzo a Bora Bora, so perfettamente dove si trova e com'è esteticamente a grandi linee, ieri mi sono guardata le foto su Internet, ma non sapevo fosse così affascinante.  

-Per te questo ed altro- 

-Che gentiluomo- dico emozionata. Devo ammetterlo, quando qualcuno riesce a sedurmi, divento più "dolce" o comunque, apprezzo i suoi pesanti sforzi. 

-Ti chiamo questo sera per dirti che Duncan non c'è, oppure ti fidi?- 

-No! Mi fido...- In realtà non mi fido di nessuno, ma i miei non vogliono che parlo con un maschio al telefono, e detto molto sinceramente, non ho voglia di sentirlo. 

-Perfetto, così mi faciliti le cose- sussurra. 

-Cosa?- 

-Niente Courtney...- 

-Non voglio essere presa in giro un'altra volta da te Al! Adesso me lo spieghi!- 

-Eh che... Eh che... Beee' mi faciliti le cose perchè non devo sprecare soldi nel cellulare, dato che ne ho pochi- si gratta la testa. 

-Non me la racconti giusta!- 

-Fidati di me- mi prende la mano e la porta al suo cuore. 

No Al... Nonostante la scenetta romantica e il tuo modo di interpretare gli attori americani, tu non me la racconti giusta.

 

 

Ed eccomi qui, ho aggiornato presto, come l'altra storia del resto. Ho ascoltato il consiglio di Stramboidexsempre, che ringrazio, perchè mi ha consigliato di non mettere i nomi a inizio dialogo. Ho cercato di fare meno lo stile copione, ma col tempo migliorerò! Promesso!

Ringrazio queste persone, che mi sostengono dal primo capitolo :')

anna21

Stramboidexsempre

lale99

Whiteney Black

Grazie, grazie davvero :')

Ringrazio anche tutti quelli che leggono questa FF 

Bacio.

Stefy ^_^

 

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Capitolo 3
*** Sei e rimarrai uno stupido verme ***


 

Recarsi in aeroporto in un autobus, in un lurido autobus! Che schifo! 
-E dai tesoro! Non è la fine del mondo!- dice. Evidentemente avrà notato la mia espressione schifata.
-Manca poco alla fine del mondo! Una ragazza come me non può permettersi di viaggiare in uno scatolone sporco e puzzolente!- Caspita! Sembra di descrivere Owen.
-La mia esagerata- dice dolcemente. Mi ha accompaganto solo mia madre in aeroporto, poichè papà è impegnato con il lavoro.
Sbuffo in modo da farmi sentire apposta da lei e da chi ci sta intorno.
Arriviamo in aeroporto, vedo subito Bridgette con il suo trolley e Trent affianco con i biglietti di tutti in mano.
-Ciao Courtney!- saluta la bionda.
-Ciao Courtney- copia il musicista, ma con meno entusiasmo
-Buongiorno- rispondo ad entrambi.
Mia madre mi abbraccia forte e mi raccomanda tutte le cose possibili ed immaginabili, mi ha fatto un discorso lungo e noioso, non sono riuscita ad ascoltarlo fino alla fine.
-Fai la brava tesoro- dice quasi con le lacrime agli occhi. Detesto questi momenti, non mi piacciono.
Si stacca da me, finalmente respiro, mi ha stretto talmente forte che quasi mi mancava l'aria. Mi saluta ancora una volta e poi se ne va.
Nel frattempo, arrivano gli altri.
Alejandro.
Izzy.
Owen.
Geoff.
Duncan.
DUNCAN? Cosa ci fa qui quel verme schifoso, lurido, maniaco?
Trascino Bridgette un po' a destra.
-Cosa ci fa lì quell'idiota? Voglio delle spiegazioni Bridgette!- Pronuncio il suo nome con un tono di voce abbastanza elevato, sono veramente nervosa.
-Io... Io... Non lo so, te lo giuro Courtney, non so nulla- dice con una voce pacata e con un'espressione spaventata.
-Al diavolo tutti! Io me ne ritorno a casa! Mamma?!- Inizio a cercarla per l'aeroporto. É già andata. 
-Forza Courtney, magari è solo venuto a salutare Geoff- tenta di consolarmi la surfista.
-Ceeerto! É venuto a salutare Geoff con un borsone sulle spalle?- caspita sto urlando tantissimo.
-Courtney! Che piacere vederti!- mi stringe la mano Al.
-Che ci fa qui? Insieme a noi?- ribatto, senza nemmeno salutarlo.
-Non lo so splendore, non so niente-
-Non fare il santo Al! Ieri mi hai chiamato e mi hai chiesto se riuscivo a venire fin dalla prima settimana- rimango perplessa dalle parole di Duncan. Cosa ha fatto Alejandro?!
-Cooosa?!-
-E tu che ci sei ricascata con i suoi modi di fare! Sei veramente stupida!- ghigna.
Stupida? A me? Questo non la passa liscia!
-Brutto verme! Ti consiglio di tacere!-
-Uhhh! Altrimenti che fai? Chiami la polizia?-
Non lo sopporto! Gli tiro tre calci in quel posto, assicurandomi di aver rotto tutti e tre i gioielli.
-Ora calmati Courtney, dai, vieni con me- dice Trent, ci fanno salire sull'aereo.
-A quanto pare Duncan è stato veloce a trovare un accordo con la polizia, o semplicemente sta scappando dalla città.- lo spirito di osservazione del musicista sfigato mi da sui nervi, come molte cose. 
-Non mi parlare più di quel demente!- 
-Ok ok, comunque, se vuoi parlare di qualcosa o vuoi sfogarti, non farti problemi-
Trent è uno sfigato, ma è così buono, il classico ragazzo da sposare, Gwen è stata proprio una sciocca senza cervello, come il metallo pesante, del resto.
Vedo arrivare tutti gli altri sull'aereo, e ovviamente anche altra gente.
Geoff e Bridgette.
Owen ed Izzy.
Io e Trent.
Duncan ed Alejandro.
L'aereo decolla, Geoff e Bridgette limonano, ignorando l'hostess che gli chiede se vogliono da mangiare o da bere.
Trent chiede un thè alla pesca ed io una Sprite. Izzy ed Owen si abbracciano impauriti, sì, hanno ancora paura di volare, non gli è passata questa loro fobia.
Alejandro e Duncan continuano a bestemmiarsi urlando. Non sono mai andati molto d'accordo.
Nessuno li sopportava più. 
-Ragazzi, adesso basta!- la sua voce era sempre dolce, anche se li stava rimproverando, è troppo bravo Trent.
-Ah! E io mi faccio sgridare da uno sfigato che è stato mollato dalla tipa?! Bella questa!- Ride a crepapelle. É proprio scemo quel punk!
-Non fare lo spiritoso, in questa situazione Gwen non c'entra- ribatte lo sfigato.
-Senti Courtney, fai scambio con Duncan di posto, almeno siamo vicini io e te- Alejandro che mi chiede questo? Allora non ha capito proprio niente! D'altronde sono uomini, anzi no! Bambini, o forse neonati, non hanno un cervello, hanno un criceto che continua a correre nella ruota.
-Stare vicino ad una persona che si prende gioco di me? No grazie!- dico altezzosa, ma mi sono accorta di aver detto una cavolata, poichè Trent fa cambio con Duncan, e quest'ultimo me lo ritrovo proprio affianco a me. quattro maledette ore di aereo vicino ad un punk con l'alito che puzza di merluzzo.
-Preferivi stare vicino a me vero? Lo sapevo che sei ancora cotta- sorride. Cosa ride? Non è affatto vero.
-Certo che sono cotta! Mi stai friggendo le parti basse!- Di solito non sono così volgare, ma lui mi fa tirare fuori la bestia che c'è dentro di me.
-Non sapevo eri trans, però avevo qualche dubbio piccola... O forse è meglio che ti chiami piccolo?- ghigna.
-Per tua informazione si dice "fossi trans" e stupido porco!-
-Non sei brava a insulti piccolo-
-E invece la tua ironia è ridicola!-
Ha sempre quel ghigno stampato in faccia! A volte mi domando se la sua faccia è di plastica, non cambia mai! 
Hai proprio la faccia da sciocco Duncan, sei e rimarrai uno stupido verme.

Sei e rimarrai uno stupido verme


Recarsi in aeroporto in un autobus, in un lurido autobus! Che schifo! 

-E dai tesoro! Non è la fine del mondo!- dice. Evidentemente avrà notato la mia espressione schifata.

-Manca poco alla fine del mondo! Una ragazza come me non può permettersi di viaggiare in uno scatolone sporco e puzzolente!- Caspita! Sembra di descrivere Owen.

-La mia esagerata- dice dolcemente. Mi ha accompaganto solo mia madre in aeroporto, poichè papà è impegnato con il lavoro.

Sbuffo in modo da farmi sentire apposta da lei e da chi ci sta intorno.

Arriviamo in aeroporto, vedo subito Bridgette con il suo trolley e Trent affianco con i biglietti di tutti in mano.

-Ciao Courtney!- saluta la bionda.

-Ciao Courtney- copia il musicista, ma con meno entusiasmo

-Buongiorno- rispondo ad entrambi.

Mia madre mi abbraccia forte e mi raccomanda tutte le cose possibili ed immaginabili, mi ha fatto un discorso lungo e noioso, non sono riuscita ad ascoltarlo fino alla fine.

-Fai la brava tesoro- dice quasi con le lacrime agli occhi. Detesto questi momenti, non mi piacciono.

Si stacca da me, finalmente respiro, mi ha stretto talmente forte che quasi mi mancava l'aria. Mi saluta ancora una volta e poi se ne va.

Nel frattempo, arrivano gli altri.

Alejandro.

Izzy.

Owen.

Geoff.

Duncan.

DUNCAN? Cosa ci fa qui quel verme schifoso, lurido, maniaco?

Trascino Bridgette un po' a destra.

-Cosa ci fa lì quell'idiota? Voglio delle spiegazioni Bridgette!- Pronuncio il suo nome con un tono di voce abbastanza elevato, sono veramente nervosa.

-Io... Io... Non lo so, te lo giuro Courtney, non so nulla- dice con una voce pacata e con un'espressione spaventata.

-Al diavolo tutti! Io me ne ritorno a casa! Mamma?!- Inizio a cercarla per l'aeroporto. É già andata. 

-Forza Courtney, magari è solo venuto a salutare Geoff- tenta di consolarmi la surfista.

-Ceeerto! É venuto a salutare Geoff con un borsone sulle spalle?- caspita sto urlando tantissimo.

-Courtney! Che piacere vederti!- mi stringe la mano Al.

-Che ci fa qui? Insieme a noi?- ribatto, senza nemmeno salutarlo.

-Non lo so splendore, non so niente-

-Non fare il santo Al! Ieri mi hai chiamato e mi hai chiesto se riuscivo a venire fin dalla prima settimana- rimango perplessa dalle parole di Duncan. Cosa ha fatto Alejandro?!

-Cooosa?!-

-E tu che ci sei ricascata con i suoi modi di fare! Sei veramente stupida!- ghigna.

Stupida? A me? Questo non la passa liscia!

-Brutto verme! Ti consiglio di tacere!-

-Uhhh! Altrimenti che fai? Chiami la polizia?-

Non lo sopporto! Gli tiro tre calci in quel posto, assicurandomi di aver rotto tutti e tre i gioielli.

-Ora calmati Courtney, dai, vieni con me- dice Trent, ci fanno salire sull'aereo.

-A quanto pare Duncan è stato veloce a trovare un accordo con la polizia, o semplicemente sta scappando dalla città.- lo spirito di osservazione del musicista sfigato mi da sui nervi, come molte cose. 

-Non mi parlare più di quel demente!- 

-Ok ok, comunque, se vuoi parlare di qualcosa o vuoi sfogarti, non farti problemi-

Trent è uno sfigato, ma è così buono, il classico ragazzo da sposare, Gwen è stata proprio una sciocca senza cervello, come il metallo pesante, del resto.

Vedo arrivare tutti gli altri sull'aereo, e ovviamente anche altra gente.

Geoff e Bridgette.

Owen ed Izzy.

Io e Trent.

Duncan ed Alejandro. 

L'aereo decolla, Geoff e Bridgette limonano, ignorando l'hostess che gli chiede se vogliono da mangiare o da bere. 

Trent chiede un thè alla pesca ed io una Sprite. Izzy ed Owen si abbracciano impauriti, sì, hanno ancora paura di volare, non gli è passata questa loro fobia.

Alejandro e Duncan continuano a bestemmiarsi urlando. Non sono mai andati molto d'accordo. 

Nessuno li sopportava più.  

-Ragazzi, adesso basta!- la sua voce era sempre dolce, anche se li stava rimproverando, è troppo bravo Trent. 

-Ah! E io mi faccio sgridare da uno sfigato che è stato mollato dalla tipa?! Bella questa!- Ride a crepapelle. É proprio scemo quel punk! 

-Non fare lo spiritoso, in questa situazione Gwen non c'entra- ribatte lo sfigato.

-Senti Courtney, fai scambio con Duncan di posto, almeno siamo vicini io e te- Alejandro che mi chiede questo? Allora non ha capito proprio niente! D'altronde sono uomini, anzi no! Bambini, o forse neonati, non hanno un cervello, hanno un criceto che continua a correre nella ruota. 

-Stare vicino ad una persona che si prende gioco di me? No grazie!- dico altezzosa, ma mi sono accorta di aver detto una cavolata, poichè Trent fa cambio con Duncan, e quest'ultimo me lo ritrovo proprio affianco a me. quattro maledette ore di aereo vicino ad un punk con l'alito che puzza di merluzzo. 

-Preferivi stare vicino a me vero? Lo sapevo che sei ancora cotta- sorride. Cosa ride? Non è affatto vero. 

-Certo che sono cotta! Mi stai friggendo le parti basse!- Di solito non sono così volgare, ma lui mi fa tirare fuori la bestia che c'è dentro di me. 

-Non sapevo eri trans, però avevo qualche dubbio piccola... O forse è meglio che ti chiami piccolo?- ghigna. 

-Per tua informazione si dice "fossi trans" e stupido porco!- 

-Non sei brava a insulti piccolo- 

-E invece la tua ironia è ridicola!- 

Ha sempre quel ghigno stampato in faccia! A volte mi domando se la sua faccia è di plastica, non cambia mai!  

Hai proprio la faccia da sciocco Duncan, sei e rimarrai uno stupido verme. 

 

Ciao! Eccomi qui con un altro capitolo, non è un granchè ma migliorerò ^^

Ringrazio di cuore:

Stramboidexsempre

Whiteney Black

anna21

lale99

Grazie di aver recensito ♥

Ringrazio anche tutti i lettori della mia FF

Bacio.

Stefy ^_^

 

 

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Capitolo 4
*** Tutto quello che faccio io è giusto! ***


 

Mi sveglio, sono ancora sull'aereo, caspita mi sono addormentata!
-Prima mi insulti in tutte le lingue del mondo e poi ti addormenti sulla mia spalla? Sì, ti piaccio ancora, e anche tanto!- 
Oh mamma! Mi sono addormentata sulla sua spalla? Be', sono inconsapevole di tutto questo poichè dormivo, quindi deve evitare di farsi i film mentali!
-Per tua informazione mi sono addormentata! Quindi non so nulla di quello che succede intorno a me, non mi sono accorta di questo malinteso! E poi, scommetto che sei stato tu a mettere la mia testa sulla tua spalla per farmi credere di aver invaso il tuo spazio!- dico convinta e fiera di me.
-Oh! Adesso il piccolino cerca di arrampicarsi sugli specchi?- ghigna. 
Cosa ride? Mi da tremendamente fastidio.
-Finiscila! Oppure ti consiglio di procurarti un paragioielli!-
Continua a infastidirmi, mi stuzzica, mi provoca, mi insulta. 
Ho già in mente un piano. Mi rilasso per dieci minuti sul mio sedile, con la testa dalla parte opposta di Duncan. Devo ammettere che quest'ultimo continua ad innervosirmi nonostante non lo stessi ascoltando. Sì, è peggio di un bambino.
Mi giro verso di lui dopo dieci minuti abbondanti. Lo guardo, con aria assolutamente rilassata, anche se mi è costata cara questa fatica, dato che guardare un verme con un'aria tranquilla non è facile, specialmente se quel verme ti ha tradito con la tua migliore amica; mi trovavo talmente bene con lei, poi si è rivelata una sporca, lurida bugiarda, senza cuore, peggio di Heather. Lasciando perdere i brutti pensieri e ritornando alla realtà, continuo a fissare Duncan, che si gira con una faccia interrogativa e mi fissa a sua volta. Gli stritolo la guancia sorridendo, come se fosse un segno d'affetto, ma la mia mano stringeva forte, facendogli dire un "Ahia" poi con tutta la mia forza, con l'altra mano gli tiro via il piercing dal naso, facendogli uscire un po' sangue, ma non poi così tanto come speravo.
-Ma... ma sei impazzita?!- urla, gemendo anche un po'.
-Così impari a stuzzicarmi!-
Chiede a Trent un fazzoletto e il musicista glielo porge.
-Pff! Sei così ingenuo che non porti neanche un fazzoletto in tasca!- dico con aria da superiore.
-Portare fazzoletti in tasca a da bravi ragazzi, quelli sfigati tipo Trent!- urla.
Trent si gira.
-Ah sì? Allora vorrei riavere quello che ti ho dato- dice con le braccia conserte.
-Ha ha ha! Sì amico, aspetta!- ride.
Sputa sul fazzoletto pieno di sangue e lo lancia sui capelli neri di Trent.
-Ehi!-
-Amico! Se uno sfigato con la "S" maiuscola!- ghigna.
-Ora finitela!- mi intrometto.
-Piccolo ghiro stai zitta- Quanto mi fa irritare Duncan!
-Smettila! Sei insopportabile!-
-Sei un ghiro! Hai dormito quattro ore!-
Davvero ho dormito quattro ore? Be', questa mattina mi sono alzata presto! Sono giustificata, tutto ciò che faccio io è giusto!
Mancano altre cinque ore, cinque ore di aereo. 
-Ragazzi io una fifa tremenda- dice Owen abbracciato ad Izzy, che per poco non respira.
-Eh! Amico! Ci facciamo una partita?!- ride.
-Le tue freddure sono squallide- ribatto senza speranze.
-Come si chiama la dea dei libri? DEA-GOSTINI- si mette a ridere di gusto. Io Trent ed Alejandro ci facciamo le condoglianze, poichè il signor "Alito di merluzzo" potrebbe andare avanti per tutto il viaggio.
-Grande Duncan! Raccontane altre!- Owen ride.
Tutti noi in coro, diciamo al grassone il suo nome come se dovessimo sgridarlo.
Ora Duncan non finisce più...
-Scoppia di salute: 2 morti e 9 feriti!
Ragazza stufa scappa di casa! I genitori sono morti dal freddo!
Ho visto astronauti al ristorante chiedere il conto alla rovescia!
Papera dove vai? Qua!
Chi sono i nemici degli americani? Gli ameriGatti!...-
Continuava.
Chiudo gli occhi, cercando di non ascolatare il delinquente che ho affianco, i miei timpani si rifiutano di sentire tutte quelle ridicole freddure.
Penso. Penso a quando sono stata nei tre reality. 
I nuovi membri, Bridgette e Geoff che si sono sempre piaciuti,  il mio primo bacio, il tradimento, la mia vendetta nel secondo reality, Heather pelata, la gatta morta senza cervello... Quanti ricordi, tutti schifosi.
Ho partecipato al primo reality solo per farmi conoscere, specialmente da qualche pezzo grosso, specialmente nel mondo politico, e poi è logico, ho partecipato per la ricompensa finale. Lo sfigato di Harold mi ha eliminato truccando i voti, per fare un dispetto a Duncan, non poteva eliminare lui?! Io che c'entravo, brutto magrolino sfigato, sì è uno sfigato. A volte mi piacerebbe ritornare indietro nel tempo, nella finale di "A tutto reality l'isola", quando tutti noi concorrenti ci sfidavamo per prendere la valigetta con dentro tutti quei soldi, quest'ultimi, non mi mancano di certo, ma tutti sono un po' esosi. Avrei potuto aspettare Duncan quando si è stortato la caviglia, datoc he è stato proprio lui a consegnarmi la valigetta lottando contro un alligatore... No Courtney! Ogni tua azione è un successo! Tutto quello che faccio io è giusto! 

Tutto quello che faccio io è giusto!

 

Mi sveglio, sono ancora sull'aereo, caspita mi sono addormentata!

-Prima mi insulti in tutte le lingue del mondo e poi ti addormenti sulla mia spalla? Sì, ti piaccio ancora, e anche tanto!- 

Oh mamma! Mi sono addormentata sulla sua spalla? Be', sono inconsapevole di tutto questo poichè dormivo, quindi deve evitare di farsi i film mentali!

-Per tua informazione mi sono addormentata! Quindi non so nulla di quello che succede intorno a me, non mi sono accorta di questo malinteso! E poi, scommetto che sei stato tu a mettere la mia testa sulla tua spalla per farmi credere di aver invaso il tuo spazio!- dico convinta e fiera di me.

-Oh! Adesso il piccolino cerca di arrampicarsi sugli specchi?- ghigna. 

Cosa ride? Mi da tremendamente fastidio.

-Finiscila! Oppure ti consiglio di procurarti un paragioielli!-

Continua a infastidirmi, mi stuzzica, mi provoca, mi insulta. 

Ho già in mente un piano. Mi rilasso per dieci minuti sul mio sedile, con la testa dalla parte opposta di Duncan. Devo ammettere che quest'ultimo continua ad innervosirmi nonostante non lo stessi ascoltando. Sì, è peggio di un bambino.

Mi giro verso di lui dopo dieci minuti abbondanti. Lo guardo, con aria assolutamente rilassata, anche se mi è costata cara questa fatica, dato che guardare un verme con un'aria tranquilla non è facile, specialmente se quel verme ti ha tradito con la tua migliore amica; mi trovavo talmente bene con lei, poi si è rivelata una sporca, lurida bugiarda, senza cuore, peggio di Heather. Lasciando perdere i brutti pensieri e ritornando alla realtà, continuo a fissare Duncan, che si gira con una faccia interrogativa e mi fissa a sua volta. Gli stritolo la guancia sorridendo, come se fosse un segno d'affetto, ma la mia mano stringeva forte, facendogli dire un "Ahia" poi con tutta la mia forza, con l'altra mano gli tiro via il piercing dal naso, facendogli uscire un po' sangue, ma non poi così tanto come speravo.

-Ma... ma sei impazzita?!- urla, gemendo anche un po'.

-Così impari a stuzzicarmi!-

Chiede a Trent un fazzoletto e il musicista glielo porge.

-Pff! Sei così ingenuo che non porti neanche un fazzoletto in tasca!- dico con aria da superiore.

-Portare fazzoletti in tasca a da bravi ragazzi, quelli sfigati tipo Trent!- urla.

Trent si gira.

-Ah sì? Allora vorrei riavere quello che ti ho dato- dice con le braccia conserte.

-Ha ha ha! Sì amico, aspetta!- ride.

Sputa sul fazzoletto pieno di sangue e lo lancia sui capelli neri di Trent.

-Ehi!-

-Amico! Se uno sfigato con la "S" maiuscola!- ghigna. 

-Ora finitela!- mi intrometto. 

-Piccolo ghiro stai zitta- Quanto mi fa irritare Duncan! 

-Smettila! Sei insopportabile!- 

-Sei un ghiro! Hai dormito quattro ore!- 

Davvero ho dormito quattro ore? Be', questa mattina mi sono alzata presto! Sono giustificata, tutto ciò che faccio io è giusto! 

Mancano altre cinque ore, cinque ore di aereo.  

-Ragazzi io una fifa tremenda- dice Owen abbracciato ad Izzy, che per poco non respira. 

-Eh! Amico! Ci facciamo una partita?!- ride. 

-Le tue freddure sono squallide- ribatto senza speranze. 

-Come si chiama la dea dei libri? DEA-GOSTINI- si mette a ridere di gusto. Io Trent ed Alejandro ci facciamo le condoglianze, poichè il signor "Alito di merluzzo" potrebbe andare avanti per tutto il viaggio. 

-Grande Duncan! Raccontane altre!- Owen ride. 

Tutti noi in coro, diciamo al grassone il suo nome come se dovessimo sgridarlo. 

Ora Duncan non finisce più... 

-Scoppia di salute: 2 morti e 9 feriti! 

Ragazza stufa scappa di casa! I genitori sono morti dal freddo! 

Ho visto astronauti al ristorante chiedere il conto alla rovescia! 

Papera dove vai? Qua! 

Chi sono i nemici degli americani? Gli ameriGatti!...- 

Continuava. 

Chiudo gli occhi, cercando di non ascolatare il delinquente che ho affianco, i miei timpani si rifiutano di sentire tutte quelle ridicole freddure. 

Penso. Penso a quando sono stata nei tre reality.  

I nuovi membri, Bridgette e Geoff che si sono sempre piaciuti,  il mio primo bacio, il tradimento, la mia vendetta nel secondo reality, Heather pelata, la gatta morta senza cervello... Quanti ricordi, tutti schifosi. 

Ho partecipato al primo reality solo per farmi conoscere, specialmente da qualche pezzo grosso, specialmente nel mondo politico, e poi è logico, ho partecipato per la ricompensa finale. Lo sfigato di Harold mi ha eliminato truccando i voti, per fare un dispetto a Duncan, non poteva eliminare lui?! Io che c'entravo, brutto magrolino sfigato, sì è uno sfigato. A volte mi piacerebbe ritornare indietro nel tempo, nella finale di "A tutto reality l'isola", quando tutti noi concorrenti ci sfidavamo per prendere la valigetta con dentro tutti quei soldi, quest'ultimi, non mi mancano di certo, ma tutti sono un po' esosi. Avrei potuto aspettare Duncan quando si è stortato la caviglia, datoc he è stato proprio lui a consegnarmi la valigetta lottando contro un alligatore... No Courtney! Ogni tua azione è un successo! Tutto quello che faccio io è giusto! 


Eccomi di nuovo qui! Quarto capitolo, spero vi sia piaciuto. Il prossimo capitolo si svolgerà ancora sull'aereo e su un traghetto xD
Ringrazio di cuore queste persone:
Ringrazio anche i lettori che seguono solamente questa FF.
Bacio.
Stefy ^_^

 

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Capitolo 5
*** Maniaco, maniaco pezzente ***


 

-Acidella siamo arrivati- il signor "Naso distrutto" mi spinge la spalla con la mano sinistra.
-C-cosa?- dico con un'espressione addormentata e con la voce un po' rauca.
Mi sono addormentata di nuovo? Mi guardo intorno, e vedo che la gente è entusiasta del fatto che quel viaggio è finito.
-Quanto ho dormito?- domando sempre con un'espressione uguale a quella di Gwen quando ha vinto la sfida de "Il grande sonno". 
-Mmmh... Più o meno mezz'ora, però hai il viso più riposato- mi sorride. Sa essere così tenero a volte Trent.
Duncan avvisa Bridgette e Geoff che si stavano coccolando che devono scendere, Owen ed Izzy appena sono scesi dall'aereo si sono messi a saltare e ad abbracciarsi.
Con il mio trolley scendo anch'io, e quando scende Trent molta gente va verso di lui per chiedergli autografi, vita sentimentale, famiglia e molto altro.
Che nervoso! Trent al centro dell'attenzione di tutti?! Devo esserci io al suo posto! Lui è uno sfigato! 
-Avete proprio dei pessimi gusti! Chiedete l'autografo a uno sfigato e non ha una ragazza perfetta in tutto, con doti e pregi fantastici!- Esclamo indicandomi con l'indice della mia mano destra. 
-Io sono quella da fotografare e autografare! IO DEVO ESSERE FAMOSAAA!- urlo così tanto che l'attenzione ricade anche su di me. Perlomeno le mie grida sono servite a qualcosa! Qualcuno chiede autografi anche a me.
Dopo aver firmato quindici autografi, ritorno dagli altri, i quali anche loro, hanno accontentato i propri fan, donadogli la loro firma. Usciamo dall'areoporto e, da una biglietteria, prendiamo dei biglietti per un traghetto che porta a Bora Bora, fortunatamente, il viaggio inizia tra cinque minuti, quindi iniziamo a sederci sui tavolini da picnic presenti in quella minuscola nave, che farà almeno ottanta viaggi al giorno. Il traghetto si riempie, ma molte persone devono aspettare il prossimo, poichè è già pieno al massimo. Gli sgabelli e i tavoli sono attaccati, fatti con un legno non molto pregiato e riverniciati in marrone, messi in senso verticale. Il traghetto è al coperto, ma una parte è senza tetto, puoi prendere il sole e vedere il mare, ma c'è piuttosto vento. Mi siedo vicina a Bridgette, vicina a Bridgette c'è Izzy. Di fronte ho Geoff, rispettivamente Owen e Duncan. Alejandro e Trent sono in un altro tavolo, vicini ad altre persone.
Il traghetto inizia a muoversi verso la nostra meta.
-Eeehm... Ragazzi?- Owen si rivolge a noi con questa frase piuttosto innocua, ma quando sentiamo la sua puzzetta e la tanfa che emana, ci accorgiamo subito qual'era la cosa che voleva dirci.
-Grande amico!- Esclama Geoff, seguito da quel brutto punk svitato.
-Io le so fare più rumorose... E più puzzolenti!- Izzy si concentra.
-Izzy, stai scherzando vero?- dice Bridette guardandola perplessa.
Dopo esattamente tre secondi la pazzoide sgancia un peto allucinante. Che schifo.
-Izzy fai schifo, siete tutti schifosi!- dico infastidita.
Noto che molte persone si mettono a ridere, altre la guardano incredule, addirittura tre persone, compreso Owen, si congratulano.
-Non sceglierò mai una ragazza come Izzy, mi stende a letto- ride Duncan.
-Ah! Se è per questo faresti ribrezzo anche alla ragazza più schifosa del mondo!-
-E tu sei come il fumo piccola- Duncan inarca un sopracciglio con un'espressione vittoriosa.
-Come sarebbe a dire?-
-Danneggi te stessa e chi ti sta intorno con la tua acidità- ride a crepapelle.
-Brutto idiota! Sei insopportabile! Io sono rilassata!- urlo, ma so che non sono tranquilla.
-Tutte le persone che ti stanno vicino diventeranno limoni acidi- ride ancora di più.
-Io non trovo divertenti le tue battute da bambino dell'asilo- dico altezzosa.
Con un altoparlante, uno dei proprietari del traghetto ci avvisa che siamo quasi arrivati a destinazione e ci consiglia di iniziare a prendere i nostri bagagli.
Tutti fanno come viene detto e ci prepariamo. Una volta ferma la navicella, ognuno scende e si dirige verso l'albergo. Alcuni vengono aiutati dai proprietari a scendere.
-Trent, Geoff, Izzy, Alejandro, Owen, Courtney, Duncan... Duncan?- Bridgette sta facendo "l'appello". Che idea.
-Ragazzi dov'è Duncan!- dico seccata.
-Perchè così tanto interesse?- Alejandro mi prende la mano con aria preoccupata.
-Perchè sono stufa di aspettare, voglio andare in albergo!-
Improvvisamente sentiamo una voce famigliare alle nostre spalle.
-Dai bellezza, sgancia il numero- Duncan ci prova con una cubana. 
Che pezzo di maniaco! É uno scemo! Stupido!
Lo chiamiamo in coro e lui viene verso noi senza ottenere il numero di quella cubana dagli occhi scuri.
-Porco!- lo schiaffeggio.
-Che vuoi te? Gelosa?- ghigna, proprio come sa fare lui.
-Finiscila Duncan!- ci avviamo verso l'albergo.
Maniaco, maniaco pezzente.

Maniaco, maniaco pezzente


-Acidella siamo arrivati- il signor "Naso distrutto" mi spinge la spalla con la mano sinistra.

-C-cosa?- dico con un'espressione addormentata e con la voce un po' rauca.

Mi sono addormentata di nuovo? Mi guardo intorno, e vedo che la gente è entusiasta del fatto che quel viaggio è finito.

-Quanto ho dormito?- domando sempre con un'espressione uguale a quella di Gwen quando ha vinto la sfida de "Il grande sonno". 

-Mmmh... Più o meno mezz'ora, però hai il viso più riposato- mi sorride. Sa essere così tenero a volte Trent.

Duncan avvisa Bridgette e Geoff che si stavano coccolando che devono scendere, Owen ed Izzy appena sono scesi dall'aereo si sono messi a saltare e ad abbracciarsi.

Con il mio trolley scendo anch'io, e quando scende Trent molta gente va verso di lui per chiedergli autografi, vita sentimentale, famiglia e molto altro.

Che nervoso! Trent al centro dell'attenzione di tutti?! Devo esserci io al suo posto! Lui è uno sfigato! 

-Avete proprio dei pessimi gusti! Chiedete l'autografo a uno sfigato e non ha una ragazza perfetta in tutto, con doti e pregi fantastici!- Esclamo indicandomi con l'indice della mia mano destra. 

-Io sono quella da fotografare e autografare! IO DEVO ESSERE FAMOSAAA!- urlo così tanto che l'attenzione ricade anche su di me. Perlomeno le mie grida sono servite a qualcosa! Qualcuno chiede autografi anche a me.

Dopo aver firmato quindici autografi, ritorno dagli altri, i quali anche loro, hanno accontentato i propri fan, donadogli la loro firma. Usciamo dall'areoporto e, da una biglietteria, prendiamo dei biglietti per un traghetto che porta a Bora Bora, fortunatamente, il viaggio inizia tra cinque minuti, quindi iniziamo a sederci sui tavolini da picnic presenti in quella minuscola nave, che farà almeno ottanta viaggi al giorno. Il traghetto si riempie, ma molte persone devono aspettare il prossimo, poichè è già pieno al massimo. Gli sgabelli e i tavoli sono attaccati, fatto con un legno non molto pregiato e riverniciati in marrone, messi in senso verticale. Il traghetto è al coperto, ma una parte è senza tetto, puoi prendere il sole e vedere il mare, ma c'è piuttosto vento. Mi siedo vicina a Bridgette, vicina a Bridgette c'è Izzy. Di fronte ho Geoff, rispettivamente Owen e Duncan. Alejandro e Trent sono in un altro tavolo, vicini ad altre persone.

Il traghetto inizia a muoversi verso la nostra meta.

-Eeehm... Ragazzi?- Owen si rivolge a noi con questa frase piuttosto innocua, ma quando sentiamo la sua puzzetta e la tanfa che emana, ci accorgiamo subito qual'era la cosa che voleva dirci.

-Grande amico!- Esclama Geoff, seguito da quel brutto punk svitato.

-Io le so fare più rumorose... E più puzzolenti!- Izzy si concentra.

-Izzy, stai scherzando vero?- dice Bridette guardandola perplessa.

Dopo esattamente tre secondi la pazzoide sgancia un peto allucinante. Che schifo.

-Izzy fai schifo, siete tutti schifosi!- dico infastidita.

Noto che molte persone si mettono a ridere, altre la guardano incredule, addirittura tre persone, compreso Owen, si congratulano.

-Non sceglierò mai una ragazza come Izzy, mi stende a letto- ride Duncan.

-Ah! Se è per questo faresti ribrezzo anche alla ragazza più schifosa del mondo!-

-E tu sei come il fumo piccola- Duncan inarca un sopracciglio con un'espressione vittoriosa.

-Come sarebbe a dire?-

-Danneggi te stessa e chi ti sta intorno con la tua acidità- ride a crepapelle. 

-Brutto idiota! Sei insopportabile! Io sono rilassata!- urlo, ma so che non sono tranquilla. 

-Tutte le persone che ti stanno vicino diventeranno limoni acidi- ride ancora di più. 

-Io non trovo divertenti le tue battute da bambino dell'asilo- dico altezzosa. 

Con un altoparlante, uno dei proprietari del traghetto ci avvisa che siamo quasi arrivati a destinazione e ci consiglia di iniziare a prendere i nostri bagagli. 

Tutti fanno come viene detto e ci prepariamo. Una volta ferma la navicella, ognuno scende e si dirige verso l'albergo.  Alcuni vengono aiutati dai proprietari a scendere. 

-Trent, Geoff, Izzy, Alejandro, Owen, Courtney, Duncan... Duncan?- Bridgette sta facendo "l'appello". Che idea. 

-Ragazzi dov'è Duncan!- dico seccata. 

-Perchè così tanto interesse?- Alejandro mi prende la mano con aria preoccupata. 

-Perchè sono stufa di aspettare, voglio andare in albergo!- 

Improvvisamente sentiamo una voce famigliare alle nostre spalle. 

-Dai bellezza, sgancia il numero- Duncan ci prova con una cubana.  

Che pezzo di maniaco! É uno scemo! Stupido! 

Lo chiamiamo in coro e lui viene verso noi senza ottenere il numero di quella cubana dagli occhi scuri. 

-Porco!- lo schiaffeggio. 

-Che vuoi te? Gelosa?- ghigna, proprio come sa fare lui. 

-Finiscila Duncan!- ci avviamo verso l'albergo. 

Maniaco, maniaco pezzente. 


Ciao! Eccomi con un altro capitolo, non è bellissimo. Volevo scusarmi per aver postato un giorno dopo questo capitolo, non ho avuto molto tempo, inoltre volevo scusarmi per le minuscole risposte che vi ho scritto nelle vostre magnifiche recensioni, non ho avuto molto tempo, scusatemi ç_ç 

Ringrazio tutti quelli che leggono la mia FF, ma in particolare:

WhitneyVanity

Whiteney Black

lale99

anna21

Stramboidexsempre  (la tua recensione mi ha fatto commuovere (':)

Bacio.
Stefy ^_^

 

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Capitolo 6
*** Lo odio, lo odio! ***


 

Mi sono addormentata, eh sì, dopo questo viaggio abbastanza straziante abbiamo deciso di dormire tutti al pomeriggio.
Mi sveglio, sono le sei di sera. Mi faccio una doccia veloce e mi metto un abito da sera, un abito blu scuro scintillante, con una spallina. Devo ammettere che mi stanno molto scomodi i vestiti senza spallina, ma ormai l'ho comprato ed io sono perfetta, quindi mi sta benissimo. 
L'albergo è molto bello, o perlomeno la mia stanza, non ho ancora girato tutto l'albergo, solo la hall. La mia stanza è gigante, ha una porta-finestra, mi affaccio sul balcone e vedo il mare cristallino, il pavimento è di un legno pregiato e il letto è tutto bianco con dei ricami di pizzo. L'armadio è pulito e bianco, situato a lato della porta finestra. i comodini sono ai lati del letto con una lampadina abbastanza raffinata; il tappeto bianco ai piedi del letto è pulitissimo, con ricami dorati ai bordi. Proprio una bella stanza. Mi metto delle scarpe con il tacco blu e vado a chiamare Bridgette. 
Non faccio in tempo ad uscire che mi ritrovo Alejandro in giacca e cravatta.
-Posso accompagnarti fino alla hall?- Alejandro è piuttosto galante, ma non mi faccio prendere in giro un'altra volta.
-Non ci pensare nemmeno Al! Sei solo uno sbruffone- dico guardandolo negli occhi.
Vedo uscire dalla sua stanza Trent con una camicia bianca e dei pantaloni neri.
-Buonasera ragazzi!- Trent ci guarda e saluta con la mano sinistra.
-Sono stanca di aspettare!- irrigidisco le braccia e la mie mani si trasformano in pugni.
-Ma sei appena uscita dalla tua stanza Courtney- Alejandro mi guarda con i suoi occhi seducenti.
-Non è vero!- ribatto con un tono di voce più alto.
Nel frattempo, vedo uscire Bridgette e Geoff vestiti eleganti, Bridgette ha un vestitino corto giallo pulcino, Geoff una giacca bianca e un papillon nero, pantaloni scuri e scarpe di cuoio bianche. 
-Come sei bella amica!- Geoff mi prende in braccio e mi fa girare.
Quando mi rimette a terra, mi gira la testa, ma un misero "Grazie" gliel'ho detto.
Vediamo spuntare Izzy e Owen a braccetto. Rispettivamente indossano un vestito rosso fuoco con un fiocco alla vita arancione abbastanza chiaro, mentre Owen, indossa una camicia beige con i fiori bianchi, pantalonicini corti marroncini e le infradito bianche.
-Bella amici!- ruttando. Sì, Owen con i suoi rutti schifosi ha detto "Bella amici", farò finta di non conoscerlo.
Infine arriva Duncan dal lontano corridoio, sì, arriva perchè lo ha dovuto chiamare Geoff, altrimenti quello stava ancora in camera a fare non so cosa, si può imaginare, ma è meglio non pensarci. Viene evrso di noi con il festaiolo e non saluta nemmeno.
-Non si saluta?! Brutto maleducato!- dico furiosa con il dito puntato verso il suo naso, detesto chi non saluta.
-Maleducato ci sta ma brutto lo dici a qualcun altro piccola- risponde in modo superficiale, alzando il sopracciglio.
Indossa una camicia aperta fino all'ombelico color nero lucido, più o meno come i sacchetti della spazzatura. Dei jeans strappati blu scuro e delle scarpe slacciate nere, con dei teschi qua e là.
-Non chiamarmi con i tuoi soliti nomignoli stupidi!- altezzosa, stringo i pugni e mi incammino verso la sala da pranzo dell'albergo, accompagnata da Alejandro, il quale, nonostante lo avessi rifiutato un migliaio di volte quella sera, lui continua a starmi vicino.
-Ti ho detto mille volte di non rivolgermi la parola!- dico in modo superiore.
-Perdonami per essere stato così maleducato nei tuoi confornti Courtney- dice mettendo il mio braccio sotto il suo.
-Maleducato? Tu sei stato falso, bugiardo, maniaco e anche incivile!- alzo il tono di voce.
-Perdonami- dice ancora più sincero, ma solo esteriormente, perchè interiormente è ancora il solito falso, diciamo che è un bravo attore, forse il più bravo.
-Perchè Duncan è venuto din dalla prima settimana?- stacco il mio braccio da lui e mi fermo, indicando Al con l'indice destro.
-Perchè avrei voluto che tu fossi tremendamente gelosa di lui, così avreste litigato sempre e ti saresti affezionata un po' di più a me- dice con aria sconfitta, ma senza togliere da me lo sguardo seducente dei suoi occhi.
Ah! Affezionarmi a lui? É impazzito allora!
-Courtney, tu mi sei sempre piaciuta- dice prendendomi le spalle.
-Al sei veramente un cascamorto!- Duncan si intromette.
-Cosa c'entri tu?- dico stringendo i pugni.
-E dai! Ti ho visto in aereo che mandavi messaggi a Heather dicendogli di amarla- alza il sopracciglio destro.
-Heather è una femmina! Quindi si dice "dicendole"! Sei proprio ignorante!- mi lamento.
-Non sappiamo se è femmina o maschio, come te- mi indica. 
-Tu puoi sembrare femmina ma sotto può esserci la sorpresina- ride di gusto.
-Ora finiscila!- lo alimento di schiaffi.
-Ma dobbiamo per forza farci riconoscere amici?- dice Geoff, con la faccia un po' triste ma fiero di aver detto una cosa sensata.
-Sveglia Geeeeoff?! Anche se non facciamo cinema ci riconosceranno ugualmente- Bridgette con gli occhi socchiusi guarda Geoff, che subito ritira la sua faccia "fiera".
-Ehm Ragazzi? Il mio stomaco emette dei boati eheheh- ride.
Nel frattempo, io smetto di prendere a schiaffi il delinquente con il naso distrutto.
-Andiamo a mangiare!- la grinta di Izzy mi ha fatto sobbalzare.
Ci avviamo verso la sala da pranzo. Mi siedo affianco a Bridgette e Izzy, mentre di fronte ho Trent. Affianco a quest'ultimo c'è Geoff e Duncan, poi segue Owen e infine Alejandro.
Ordiniamo del cibo e guardando negli altri tavoli, devo dire che ha un bell'aspetto.
-Guarda che bella topolona... mhmm- Duncan si gira a guardare la cameriera.
La cosa mi da tremendamente fastidio.
-Hai ragione amico!- dice con entusiasmo Geoff, che si gira a sua volta.
Quando però, si rivoltano verso il nostro tavolo, notano l'espressione di Bridgette e la mia, abbastanza nervose.
-Che vuoi tu?- Duncan ghigna.
-Ti strappo l'altro piercing!- gli rispondo irritata.
-Gelosa eh?- alza il sopracciglio.
-Non sono gelosa!- inizio a infuriarmi.
-Se non fossi gelosa a quest'ora non ci faresti caso amica- Owen si intromette.
-Ehi Courtney! Vuoi vedere come riesco ad ingoiare questa forchetta?- Izzy si gira verso di me con entusiasmo.
-Evita!- Non faccio in tempo a dirlo che la sua forchetta era già nella sua gola.
-Che schifo Izzy!- mi lamento.
-Izzy sei disgustosa- Trent si intromette.
-Izzy sei fantastica- dice Owen con occhi sognanti.
Bridgette, Geoff e Alejandro la guardano infastiditi mentre Duncan è isolato con il suo cellulare.
-Gwen vi saluta- dice Duncan, evidentemente quel punk senza cervello sta messaggiando con la darkettona.
-Non accetto saluti da Heather due- dico altezzosa.
-Cos'hai contro Heather?- si intromette Alejandro.
-Cos'hai contro Gwen?- ribatte il delinquente.
Stavo per rispondere a tutti e due ma ci interrompe una cameriera che ci porta i piatti ordinati.
-Ehi piccola, hai bisogno di qualcuno in stanza? Perchè se vuoi, io sono libero- Duncan ferma la cameriera ghignando.
La ragazza non risponde ma sorride, poi torna in cucina a fare il suo lavoro.
-Sei un porco!- gli dico.
-Duncan, non ti permetto di trattare così Gwen. La stai prendendo in giro, e lei non se lo merita- dice Trent con dolcezza ed educazione.
-Non rompere musicista sfigato- ride.
-No, Gwen è una ragazza fantastica, non devi trattarla così- ripete.
-Senti- lo prende per la camicia.
-Non dirmi quello che devo o non devo fare perchè non accetto ordini da nessuno- lo lascia e continua a mangiare.
Trent sta zitto, come tutti gli altri, a parte Izzy, che ogni tanto dice qualche frase senza senso.
Quando tutti noi finiamo di mangiare, andiamo a fare una lunga passeggiata fuori dall'albergo, sul lungomare.
-Ragazzi? Ho mangiato tantissimo- dice Owen con il sorriso, seguito da una risata.
-Che novità amico!- ride Geoff, tutti a ridere, tranne la perfetta Courtney, io.
-Perchè sei sempre seria?- Mi chiede Alejandro.
-Perchè non vedo l'ora che questa vacanza finisca!- dico infuriata.
Nel frattempo, Izzy ed Owen tornano in albergo, ma non so se dormiranno insieme. Trent va nella sua camera a suonare, o almeno, così ha detto, Alejandro fa un salto in discoteca mentre Geoff e Bridgette vanno a dormire, forse.
-Be', me ne vado anch'io, non voglio passare la serata sola con te!- dico con un'espressione schifata. Duncan sospira in modo rumoroso.
-Principessa- fa una pausa.
-Perchè sei sempre acidella con me?- dice con la sua solita faccia da schiaffi.
-Perchè mi fai innervosire!- gli dico urlando.
-Trovare un accordo non è tra i tuoi obiettivi?- ghigna.
-Pff! Preferisco tuffarmi nella gelatina verde piuttosto che trovare un accordo con te!- dico in modo superiore.
Mi schiocca un pizzicotto sulla guancia.
-Leva le tue manacce dal mio viso! Non ti lavi mai le mani!- Dico disgustata.
-Io vado principessa- dice dandomi un bacio. Un bacio lì.
Si avvia in discoteca.
Come ha potuto? Perchè l'ha fatto? Lo odio, lo odio!

Lo odio, lo odio!

 

Mi sono addormentata, eh sì, dopo questo viaggio abbastanza straziante abbiamo deciso di dormire tutti al pomeriggio.

Mi sveglio, sono le sei di sera. Mi faccio una doccia veloce e mi metto un abito da sera, un abito blu scuro scintillante, con una spallina. Devo ammettere che mi stanno molto scomodi i vestiti senza spallina, ma ormai l'ho comprato ed io sono perfetta, quindi mi sta benissimo. 

L'albergo è molto bello, o perlomeno la mia stanza, non ho ancora girato tutto l'albergo, solo la hall. La mia stanza è gigante, ha una porta-finestra, mi affaccio sul balcone e vedo il mare cristallino, il pavimento è di un legno pregiato e il letto è tutto bianco con dei ricami di pizzo. L'armadio è pulito e bianco, situato a lato della porta finestra. i comodini sono ai lati del letto con una lampadina abbastanza raffinata; il tappeto bianco ai piedi del letto è pulitissimo, con ricami dorati ai bordi. Proprio una bella stanza. Mi metto delle scarpe con il tacco blu e vado a chiamare Bridgette. 

Non faccio in tempo ad uscire che mi ritrovo Alejandro in giacca e cravatta.

-Posso accompagnarti fino alla hall?- Alejandro è piuttosto galante, ma non mi faccio prendere in giro un'altra volta.

-Non ci pensare nemmeno Al! Sei solo uno sbruffone- dico guardandolo negli occhi.

Vedo uscire dalla sua stanza Trent con una camicia bianca e dei pantaloni neri.

-Buonasera ragazzi!- Trent ci guarda e saluta con la mano sinistra.

-Sono stanca di aspettare!- irrigidisco le braccia e la mie mani si trasformano in pugni.

-Ma sei appena uscita dalla tua stanza Courtney- Alejandro mi guarda con i suoi occhi seducenti.

-Non è vero!- ribatto con un tono di voce più alto.

Nel frattempo, vedo uscire Bridgette e Geoff vestiti eleganti, Bridgette ha un vestitino corto giallo pulcino, Geoff una giacca bianca e un papillon nero, pantaloni scuri e scarpe di cuoio bianche. 

-Come sei bella amica!- Geoff mi prende in braccio e mi fa girare.

Quando mi rimette a terra, mi gira la testa, ma un misero "Grazie" gliel'ho detto.

Vediamo spuntare Izzy e Owen a braccetto. Rispettivamente indossano un vestito rosso fuoco con un fiocco alla vita arancione abbastanza chiaro, mentre Owen, indossa una camicia beige con i fiori bianchi, pantalonicini corti marroncini e le infradito bianche.

-Bella amici!- ruttando. Sì, Owen con i suoi rutti schifosi ha detto "Bella amici", farò finta di non conoscerlo.

Infine arriva Duncan dal lontano corridoio, sì, arriva perchè lo ha dovuto chiamare Geoff, altrimenti quello stava ancora in camera a fare non so cosa, si può imaginare, ma è meglio non pensarci. Viene evrso di noi con il festaiolo e non saluta nemmeno.

-Non si saluta?! Brutto maleducato!- dico furiosa con il dito puntato verso il suo naso, detesto chi non saluta.

-Maleducato ci sta ma brutto lo dici a qualcun altro piccola- risponde in modo superficiale, alzando il sopracciglio.

Indossa una camicia aperta fino all'ombelico color nero lucido, più o meno come i sacchetti della spazzatura. Dei jeans strappati blu scuro e delle scarpe slacciate nere, con dei teschi qua e là.

-Non chiamarmi con i tuoi soliti nomignoli stupidi!- altezzosa, stringo i pugni e mi incammino verso la sala da pranzo dell'albergo, accompagnata da Alejandro, il quale, nonostante lo avessi rifiutato un migliaio di volte quella sera, lui continua a starmi vicino.

-Ti ho detto mille volte di non rivolgermi la parola!- dico in modo superiore.

-Perdonami per essere stato così maleducato nei tuoi confornti Courtney- dice mettendo il mio braccio sotto il suo.

-Maleducato? Tu sei stato falso, bugiardo, maniaco e anche incivile!- alzo il tono di voce.

-Perdonami- dice ancora più sincero, ma solo esteriormente, perchè interiormente è ancora il solito falso, diciamo che è un bravo attore, forse il più bravo.

-Perchè Duncan è venuto din dalla prima settimana?- stacco il mio braccio da lui e mi fermo, indicando Al con l'indice destro.

-Perchè avrei voluto che tu fossi tremendamente gelosa di lui, così avreste litigato sempre e ti saresti affezionata un po' di più a me- dice con aria sconfitta, ma senza togliere da me lo sguardo seducente dei suoi occhi.

Ah! Affezionarmi a lui? É impazzito allora!

-Courtney, tu mi sei sempre piaciuta- dice prendendomi le spalle.

-Al sei veramente un cascamorto!- Duncan si intromette.

-Cosa c'entri tu?- dico stringendo i pugni.

-E dai! Ti ho visto in aereo che mandavi messaggi a Heather dicendogli di amarla- alza il sopracciglio destro.

-Heather è una femmina! Quindi si dice "dicendole"! Sei proprio ignorante!- mi lamento.

-Non sappiamo se è femmina o maschio, come te- mi indica. 

-Tu puoi sembrare femmina ma sotto può esserci la sorpresina- ride di gusto.

-Ora finiscila!- lo alimento di schiaffi.

-Ma dobbiamo per forza farci riconoscere amici?- dice Geoff, con la faccia un po' triste ma fiero di aver detto una cosa sensata.

-Sveglia Geeeeoff?! Anche se non facciamo cinema ci riconosceranno ugualmente- Bridgette con gli occhi socchiusi guarda Geoff, che subito ritira la sua faccia "fiera".

-Ehm Ragazzi? Il mio stomaco emette dei boati eheheh- ride.

Nel frattempo, io smetto di prendere a schiaffi il delinquente con il naso distrutto.

-Andiamo a mangiare!- la grinta di Izzy mi ha fatto sobbalzare.

Ci avviamo verso la sala da pranzo. Mi siedo affianco a Bridgette e Izzy, mentre di fronte ho Trent. Affianco a quest'ultimo c'è Geoff e Duncan, poi segue Owen e infine Alejandro.

Ordiniamo del cibo e guardando negli altri tavoli, devo dire che ha un bell'aspetto.

-Guarda che bella topolona... mhmm- Duncan si gira a guardare la cameriera.

La cosa mi da tremendamente fastidio.

-Hai ragione amico!- dice con entusiasmo Geoff, che si gira a sua volta.

Quando però, si rivoltano verso il nostro tavolo, notano l'espressione di Bridgette e la mia, abbastanza nervose.

-Che vuoi tu?- Duncan ghigna.

-Ti strappo l'altro piercing!- gli rispondo irritata.

-Gelosa eh?- alza il sopracciglio.

-Non sono gelosa!- inizio a infuriarmi.

-Se non fossi gelosa a quest'ora non ci faresti caso amica- Owen si intromette.

-Ehi Courtney! Vuoi vedere come riesco ad ingoiare questa forchetta?- Izzy si gira verso di me con entusiasmo.

-Evita!- Non faccio in tempo a dirlo che la sua forchetta era già nella sua gola.

-Che schifo Izzy!- mi lamento.

-Izzy sei disgustosa- Trent si intromette.

-Izzy sei fantastica- dice Owen con occhi sognanti.

Bridgette, Geoff e Alejandro la guardano infastiditi mentre Duncan è isolato con il suo cellulare.

-Gwen vi saluta- dice Duncan, evidentemente quel punk senza cervello sta messaggiando con la darkettona.

-Non accetto saluti da Heather due- dico altezzosa.

-Cos'hai contro Heather?- si intromette Alejandro.

-Cos'hai contro Gwen?- ribatte il delinquente.

Stavo per rispondere a tutti e due ma ci interrompe una cameriera che ci porta i piatti ordinati.

-Ehi piccola, hai bisogno di qualcuno in stanza? Perchè se vuoi, io sono libero- Duncan ferma la cameriera ghignando.

La ragazza non risponde ma sorride, poi torna in cucina a fare il suo lavoro.

-Sei un porco!- gli dico.

-Duncan, non ti permetto di trattare così Gwen. La stai prendendo in giro, e lei non se lo merita- dice Trent con dolcezza ed educazione.

-Non rompere musicista sfigato- ride.

-No, Gwen è una ragazza fantastica, non devi trattarla così- ripete.

-Senti- lo prende per la camicia.

-Non dirmi quello che devo o non devo fare perchè non accetto ordini da nessuno- lo lascia e continua a mangiare.

Trent sta zitto, come tutti gli altri, a parte Izzy, che ogni tanto dice qualche frase senza senso.

Quando tutti noi finiamo di mangiare, andiamo a fare una lunga passeggiata fuori dall'albergo, sul lungomare.

-Ragazzi? Ho mangiato tantissimo- dice Owen con il sorriso, seguito da una risata.

-Che novità amico!- ride Geoff, tutti a ridere, tranne la perfetta Courtney, io.

-Perchè sei sempre seria?- Mi chiede Alejandro.

-Perchè non vedo l'ora che questa vacanza finisca!- dico infuriata.

Nel frattempo, Izzy ed Owen tornano in albergo, ma non so se dormiranno insieme. Trent va nella sua camera a suonare, o almeno, così ha detto, Alejandro fa un salto in discoteca mentre Geoff e Bridgette vanno a dormire, forse.

-Be', me ne vado anch'io, non voglio passare la serata sola con te!- dico con un'espressione schifata. Duncan sospira in modo rumoroso.

-Principessa- fa una pausa.

-Perchè sei sempre acidella con me?- dice con la sua solita faccia da schiaffi.

-Perchè mi fai innervosire!- gli dico urlando.

-Trovare un accordo non è tra i tuoi obiettivi?- ghigna.

-Pff! Preferisco tuffarmi nella gelatina verde piuttosto che trovare un accordo con te!- dico in modo superiore.

Mi schiocca un pizzicotto sulla guancia.

-Leva le tue manacce dal mio viso! Non ti lavi mai le mani!- Dico disgustata.

-Io vado principessa- dice dandomi un bacio. Un bacio lì.

Si avvia in discoteca.

Come ha potuto? Perchè l'ha fatto? Lo odio, lo odio!

 

Eccomi qui, il capitolo è un po' più lungo, Duncan da il bacio a Courtney, ma la storia sarebbe troppo corta se finisse così LOL

Ringrazio in particolare queste persone:

WhitneyVanity

dgcourt

Whiteney Black

Stramboidexsempre

lale99

anna21

Vorrei ringraziare anche coloro che hanno messo la storia tra le preferite

delenalove

dgcourt

lale99

Stramboidexsempre (in particolare)

Whiteney Black 

e tutti quelli che hanno messo la FF tra le seguite e ricordate.

Bacio.

Stefy ^_^

 

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Capitolo 7
*** Ecco cos'hai fatto. ***


 

Mi sveglio verso le sei e mezza, sono abbastanza mattiniera. Alzo la tapparella color cioccolato della mia stanza e noto con grande entusiasmo che la giornata è magnifica, limpidissima, senza nuvole, solo un bel sole che ha quasi raggiunto l'altezza del cielo. É ancora un po' basso, ma non ci mette molto ad alzarsi. Mi lavo e mi vesto, mi metto una canottiera color bianco sporco, si adatta molto alla mia carnagione, dei pantaloncini giallo delicato e delle scarpe da tennis bianche. Esco solo con il mio palmare in tasca e faccio la mia solita passeggiata mattutina. É d'abitudine fare quattro passi alla mattina presto. Faccio la passeggiata intorno all'albergo, c'è una piccola pineta e decido di avviarmi verso essa. Il sole è cocente già a quest'ora. Ovviamente gli idioti staranno dormendo ancora, e per "idioti" intendo i miei compagni di viaggio e vacanza. Dai! Infondo chi non è idiota? Solo io! Io sono perfetta.
Izzy - pazza, idiota.
Owen - Schifoso, idiota.
Trent - Sfigato, idiota. Una persona con un po' di cervello non perderebbe di certo la testa per una gotica traditrice.
Geoff - Casinista, idiota, non sa fare un complimento.
Bridgette - idiota. Insomma, non mette nemmeno un po' di entusiasmo a eventi importanti o abbastanza allegri, sa solo limonare con il festaiolo, oh sì! Lì sì che è entusiasta, del resto, è una brava amica per ora.
Alejandro - Traditore, idiota. 
Duncan - Traditore, idiota, delinquente, orco, superficiale, bello... Brutto!
Sì è brutto, no è bello... No! É brutto e idiota!
Continuo a camminare per la pineta.
-Guarda chi si vede nel verde- Mi giro, Duncan.
-Che cosa vuoi ancora!- dico con tono scorbutico.
-Passeggiavo e mi sono ritrovato una principessa tra i pini- alza il sopracciglio.
Non apro bocca, gli volto le spalle di proposito e continuo a camminare.
-Sono andato a comprarmi un nuovo piercing per il naso, dato che qualcuno quando me l'ha strappato se l'è tenuto- dice con tono scontato.
-Ah! Il tuo stupido piercing l'ho buttato quando sono scesa dall'aereo!- dico sorridendo e soddisfatta.
-Non fare tanto la scorbutica, ieri quando ti ho baciato avevi gli occhi sognanti- ghigna, sempre con il sopracciglio alzato.
-Gli occhi sognanti ce li avrò solo quando ti vedrò in carcere!- dico abbastanza fiera.
-Dillo che ti piaccio, tanto ormai lo sanno tutti- 
-Preferisco farmi rubare il mio palmare pittosto che essere la tua ragazza!- altezzosa come me, non c'è nessuno, è logico! Io sono unica.
-Però lo sei stata- mi guarda con occhi curiosi. Con i suoi magnifici occhi... Voglio dire, con i suoi orrendi occhi azzurri!
-Piantala!- dico furiosa.
-Non ho il seme per piantarla- ghigna. Un'altra delle sue freddure. 
-Sei squallido- dico rassegnata per le sue "barzellette".
-E tu sei acida principessa- ride.
Gli tiro uno schiaffo e ritorno in albergo, nella mia stanza.
Mi metto il costume viola, quello che portai in tutti e tre i reality, stupidi reality! Sopra esso metto gli stessi pantaloncini e la stessa canottiera bianco sporco e mi avvio nella sala da pranzo per fare colazione. Trovo già Bridgette, Geoff e Owen.
-Ciao Courtney!- Bridgette mi saluta con la mano sinistra.
-Buongiorno- rispondo.
Ordino una brioche e un cappuccino. 
-Proprio bello quest'albergo!- entusiasma il festaiolo.
-Caspita Geoff! Che buona che era la tua fetta di tor...- Owen si è appena accorto che ha detto qualcosa che non doveva dire.
-Amico! La mia torta!- Geoff si rivolge a Owen con un'aria sorridente, è sempre allegro.
-Mentre limonavi con Bridgette mi sono permesso di prendere un pezzetto della tua torta eheheh- ride Owen.
-Amico, non ti sei preso un pezzetto, ma l'intera fetta! Grande!- Geoff e Owen si battono i pugni.
-Andiamo in spiaggia?- Bridgette mi prende la mano.
Io non dico una parola e la seguo. Finalmente un po' di mare.
-Ho tutto io in borsa! Teli, creme solari e cruciverba- Bridgette mi lascia la mano.
Ci avviamo verso il nostro ombrellone già prenotato di un bagno proprio di fronte all'albergo, e ci sediamo sulle due sdraio.
In lontananza vediamo arrivare Geoff che trascina Owen verso di noi, dall'altra parte vediamo Izzy che ci raggiunge facendo la ruota, Trent pronto in costume ci saluta e Duncan sta arrivando.
-Buongiorno ragazzi!- Trent mi fissa.
-Buongiorno- diciamo io e Bridgette.
-E dai amico! Hai già mangiato abbastanza!- Geoff tira Owen che vuol ritornare nella sala da pranzo, forunatamente, Izzy lo prende in braccio e lo porta in acqua, peserà una tonnellata, ma da Izzy, ci si può aspettare di tutto.
-Bella amici!- Geoff saluta Trent con una stretta di mano e si mette in costume.
-Buongiorno bellissime- Alejandro saluta me e Bridgette con un bacio sulla mano a testa.
Io non gli rispondo! Mi rifiuto di parlare con un falso! Mentre Bridgette, gli dice un misero "Ciao".
-Ragazzi, vado a farmi una nuotata- Trent ci sorride.
-Vengo anche io! Voi venite piccole?- i nomignoli che ci da Geoff sono insopportabili, ma ancora di più lo sono quelli di Duncan, mi stuzzica in continuazione!
-Io no!- rispondo seccata.
-Arrivo!- con il suo costumino verde chiaro, Bridgette segue Geoff e Trent.
-Vengo anch'io a farmi un bagno- Alejandro sempre con la sua voce seducente segue il musicista sfigato.
Rimango sola. Non mi interessa, sto benissimo. Prendo il mio libro rosa e continuo a leggerlo da dove sono arrivata.
Urlo disperata. 
-É bellissimo spaventare le persone!- Duncan compare da dietro la mia sdraio.
-Duncan! Sono tutta bagnata!- Eh sì, il punk mi ha appena rovesciato una bottiglia d'acqua ghiacciata. Quanto lo odio! Speravo che oggi fosse una giornata tranquilla.
Mi alzo per dargli un ceffone ma mi blocco subito. Tra le braccia di Duncan c'è una ragazza bionda con gli occhi azzurri, magra ma con una bella sesta di reggiseno. Rimango a bocca aperta, e anche un po' delusa.
-Ti presento Bessie, è canadese come noi- Duncan ha l'aria piuttosto soddisfatta. Ha l'aria di qualcuno che ha appena vinto denaro, o ancora meglio, un'aria vittoriosa, sembra quasi che si è appena vendicato di qualcuno. 
-Piacere Courtney- le allungo la mano con aria sconfitta. Lei copia la mia azione e mi sorride. Cos'ha da sorridere?
Mi risiedo sulla sdraio, guardandoli con la coda dell'occhio mentre leggo il romanzo rosa. Si scambiano parole dolci e Duncan sembra piuttosto irritato. Anche io se è per questo. Sempre più vicini... Si baciano. 
COS'HA FATTO DUNCAN DAVANTI A I MIEI OCCHI?! Si sono baciati! Non la passa liscia. Non immaginate, e non immaginerete mai la mia rabbia in questo momento, oh no, no, no. Urlo, urlo per la rabbia, per la sconfitta, per il dolore e soprattutto, urlo perchè provo ancora qualcosa per il delinquente; io lo sapevo, l'ho sempre saputo, l'ho sempre negato a me stessa, ma so che in fondo provo ancora forti sentimenti per Duncan. Per un punk con i capelli verde fosforescente! Mi alzo dalla sdraio furiosa e lancio il mio libro tra la sabbia, spacco tutto quello che è situato intorno a me, ma la testa di quella barbie, non sono riuscita a spaccarla. Duncan corre verso di me e tenta di immobilizzarmi, ci riesce per pochi secondi poichè io sono molto più forte, sono la più forte di tutti. Il traditore mi immobilizza nuovamente, le gambe riesco a muoverle e con esse tento di liberarmi ma la parte superiore è completamente bloccata. Con le sue possenti braccia mi ha immobilizzata. Bessie mi guarda con una faccia spaventata.
-I-io v-vado, ci sentiamo D-Duncan- corre verso il suo ombrellone, il quale, è molto distante da noi.
Duncan mi fa sedere sulla sdraio e tenta di calmarmi.
-Si può sapere che ti è preso?- dice un po' scocciato.
I maschi non capiscono niente. Inizio a schiafferggiarlo sperando di lasciargli il segno.
-Ok basta basta!- mi trattiene i polsi dopo avergli dato venticinque schiaffi su entrambe le guance.
-Che ti è successo principessa?- osa chiamarmi in quel modo? Mi bacia, poi bacia la barbie umana davanti ai miei occhi e infine mi chiama principessa? Lui ha finito di vivere!
-Finiscila brutto idiota! Non mi parlare mai più!- grido.
-Ma si può sapere cosa ho fatto?- dice con un'aria interrogativa.
-Non mi rivolgere più la parola per tutta la vacanza! Non strami tra i piedi, Sparisci!- urlo l'intera frase.
"Ma si può sapere cosa ho fatto?" Si può sapere cosa hai fatto? Mi hai spezzato il cuore Duncan! Mi hai spezzato il cuore! Ecco cos'hai fatto.

Ecco cos'hai fatto.

 

Mi sveglio verso le sei e mezza, sono abbastanza mattiniera. Alzo la tapparella color cioccolato della mia stanza e noto con grande entusiasmo che la giornata è magnifica, limpidissima, senza nuvole, solo un bel sole che ha quasi raggiunto l'altezza del cielo. É ancora un po' basso, ma non ci mette molto ad alzarsi. Mi lavo e mi vesto, mi metto una canottiera color bianco sporco, si adatta molto alla mia carnagione, dei pantaloncini giallo delicato e delle scarpe da tennis bianche. Esco solo con il mio palmare in tasca e faccio la mia solita passeggiata mattutina. É d'abitudine fare quattro passi alla mattina presto. Faccio la passeggiata intorno all'albergo, c'è una piccola pineta e decido di avviarmi verso essa. Il sole è cocente già a quest'ora. Ovviamente gli idioti staranno dormendo ancora, e per "idioti" intendo i miei compagni di viaggio e vacanza. Dai! Infondo chi non è idiota? Solo io! Io sono perfetta.

Izzy - pazza, idiota.

Owen - Schifoso, idiota.

Trent - Sfigato, idiota. Una persona con un po' di cervello non perderebbe di certo la testa per una gotica traditrice.

Geoff - Casinista, idiota, non sa fare un complimento.

Bridgette - idiota. Insomma, non mette nemmeno un po' di entusiasmo a eventi importanti o abbastanza allegri, sa solo limonare con il festaiolo, oh sì! Lì sì che è entusiasta, del resto, è una brava amica per ora.

Alejandro - Traditore, idiota. 

Duncan - Traditore, idiota, delinquente, orco, superficiale, bello... Brutto!

Sì è brutto, no è bello... No! É brutto e idiota!

Continuo a camminare per la pineta.

-Guarda chi si vede nel verde- Mi giro, Duncan.

-Che cosa vuoi ancora!- dico con tono scorbutico.

-Passeggiavo e mi sono ritrovato una principessa tra i pini- alza il sopracciglio.

Non apro bocca, gli volto le spalle di proposito e continuo a camminare.

-Sono andato a comprarmi un nuovo piercing per il naso, dato che qualcuno quando me l'ha strappato se l'è tenuto- dice con tono scontato.

-Ah! Il tuo stupido piercing l'ho buttato quando sono scesa dall'aereo!- dico sorridendo e soddisfatta.

-Non fare tanto la scorbutica, ieri quando ti ho baciato avevi gli occhi sognanti- ghigna, sempre con il sopracciglio alzato.

-Gli occhi sognanti ce li avrò solo quando ti vedrò in carcere!- dico abbastanza fiera.

-Dillo che ti piaccio, tanto ormai lo sanno tutti- 

-Preferisco farmi rubare il mio palmare pittosto che essere la tua ragazza!- altezzosa come me, non c'è nessuno, è logico! Io sono unica.

-Però lo sei stata- mi guarda con occhi curiosi. Con i suoi magnifici occhi... Voglio dire, con i suoi orrendi occhi azzurri!

-Piantala!- dico furiosa.

-Non ho il seme per piantarla- ghigna. Un'altra delle sue freddure. 

-Sei squallido- dico rassegnata per le sue "barzellette".

-E tu sei acida principessa- ride.

Gli tiro uno schiaffo e ritorno in albergo, nella mia stanza.

Mi metto il costume viola, quello che portai in tutti e tre i reality, stupidi reality! Sopra esso metto gli stessi pantaloncini e la stessa canottiera bianco sporco e mi avvio nella sala da pranzo per fare colazione. Trovo già Bridgette, Geoff e Owen.

-Ciao Courtney!- Bridgette mi saluta con la mano sinistra.

-Buongiorno- rispondo.

Ordino una brioche e un cappuccino. 

-Proprio bello quest'albergo!- entusiasma il festaiolo.

-Caspita Geoff! Che buona che era la tua fetta di tor...- Owen si è appena accorto che ha detto qualcosa che non doveva dire.

-Amico! La mia torta!- Geoff si rivolge a Owen con un'aria sorridente, è sempre allegro.

-Mentre limonavi con Bridgette mi sono permesso di prendere un pezzetto della tua torta eheheh- ride Owen.

-Amico, non ti sei preso un pezzetto, ma l'intera fetta! Grande!- Geoff e Owen si battono i pugni.

-Andiamo in spiaggia?- Bridgette mi prende la mano.

Io non dico una parola e la seguo. Finalmente un po' di mare.

-Ho tutto io in borsa! Teli, creme solari e cruciverba- Bridgette mi lascia la mano.

Ci avviamo verso il nostro ombrellone già prenotato di un bagno proprio di fronte all'albergo, e ci sediamo sulle due sdraio.

In lontananza vediamo arrivare Geoff che trascina Owen verso di noi, dall'altra parte vediamo Izzy che ci raggiunge facendo la ruota, Trent pronto in costume ci saluta e Duncan sta arrivando.

-Buongiorno ragazzi!- Trent mi fissa.

-Buongiorno- diciamo io e Bridgette.

-E dai amico! Hai già mangiato abbastanza!- Geoff tira Owen che vuol ritornare nella sala da pranzo, forunatamente, Izzy lo prende in braccio e lo porta in acqua, peserà una tonnellata, ma da Izzy, ci si può aspettare di tutto.

-Bella amici!- Geoff saluta Trent con una stretta di mano e si mette in costume.

-Buongiorno bellissime- Alejandro saluta me e Bridgette con un bacio sulla mano a testa.

Io non gli rispondo! Mi rifiuto di parlare con un falso! Mentre Bridgette, gli dice un misero "Ciao".

-Ragazzi, vado a farmi una nuotata- Trent ci sorride.

-Vengo anche io! Voi venite piccole?- i nomignoli che ci da Geoff sono insopportabili, ma ancora di più lo sono quelli di Duncan, mi stuzzica in continuazione!

-Io no!- rispondo seccata.

-Arrivo!- con il suo costumino verde chiaro, Bridgette segue Geoff e Trent.

-Vengo anch'io a farmi un bagno- Alejandro sempre con la sua voce seducente segue il musicista sfigato.

Rimango sola. Non mi interessa, sto benissimo. Prendo il mio libro rosa e continuo a leggerlo da dove sono arrivata.

Urlo disperata. 

-É bellissimo spaventare le persone!- Duncan compare da dietro la mia sdraio.

-Duncan! Sono tutta bagnata!- Eh sì, il punk mi ha appena rovesciato una bottiglia d'acqua ghiacciata. Quanto lo odio! Speravo che oggi fosse una giornata tranquilla.

Mi alzo per dargli un ceffone ma mi blocco subito. Tra le braccia di Duncan c'è una ragazza bionda con gli occhi azzurri, magra ma con una bella sesta di reggiseno. Rimango a bocca aperta, e anche un po' delusa.

-Ti presento Bessie, è canadese come noi- Duncan ha l'aria piuttosto soddisfatta. Ha l'aria di qualcuno che ha appena vinto denaro, o ancora meglio, un'aria vittoriosa, sembra quasi che si è appena vendicato di qualcuno. 

-Piacere Courtney- le allungo la mano con aria sconfitta. Lei copia la mia azione e mi sorride. Cos'ha da sorridere?

Mi risiedo sulla sdraio, guardandoli con la coda dell'occhio mentre leggo il romanzo rosa. Si scambiano parole dolci e Duncan sembra piuttosto irritato. Anche io se è per questo. Sempre più vicini... Si baciano. 

COS'HA FATTO DUNCAN DAVANTI A I MIEI OCCHI?! Si sono baciati! Non la passa liscia. Non immaginate, e non immaginerete mai la mia rabbia in questo momento, oh no, no, no. Urlo, urlo per la rabbia, per la sconfitta, per il dolore e soprattutto, urlo perchè provo ancora qualcosa per il delinquente; io lo sapevo, l'ho sempre saputo, l'ho sempre negato a me stessa, ma so che in fondo provo ancora forti sentimenti per Duncan. Per un punk con i capelli verde fosforescente! Mi alzo dalla sdraio furiosa e lancia il mio libro tra la sabbia, spacco tutto quello che è situato intorno a me, ma la testa di quella barbie, non sono riuscita a spaccarla. Duncan corre verso di me e tenta di immobilizzarmi, ci riesce per pochi secondi poichè io sono molto più forte, sono la più forte di tutti. Il traditore mi immobilizza nuovamente, le gambe riesco a muoverle e con esse tento di liberarmi ma la parte superiore è completamente bloccata. Con le sue possenti braccia mi ha immobilizzata. Bessie mi guarda con una faccia spaventata.

-I-io v-vado, ci sentiamo D-Duncan- corre verso il suo ombrellone, il quale, è molto distante da noi.

Duncan mi fa sedere sulla sdraio e tenta di calmarmi.

-Si può sapere che ti è preso?- dice un po' scocciato.

I maschi non capiscono niente. Inizio a schiafferggiarlo sperando di lasciargli il segno.

-Ok basta basta!- mi trattiene i polsi dopo avergli dato venticinque schiaffi su entrambe le guance.

-Che ti è successo principessa?- osa chiamarmi in quel modo? Mi bacia, poi bacia la barbie umana davanti ai miei occhi e infine mi chiama principessa? Lui ha finito di vivere!

-Finiscila brutto idiota! Non mi parlare mai più!- grido.

-Ma si può sapere cosa ho fatto?- dice con un'aria interrogativa.

-Non mi rivolgere più la parola per tutta la vacanza! Non starmi tra i piedi, Sparisci!- urlo l'intera frase.

"Ma si può sapere cosa ho fatto?" Si può sapere cosa hai fatto? Mi hai spezzato il cuore Duncan! Mi hai spezzato il cuore! Ecco cos'hai fatto.

 

Eccomi qui! Allora, prima di tutto, chiedo scusa, il capitolo dovevo postarlo ieri sera, ma purtroppo, mentre mettevo l'HTML l'ho cancellato tutto, e non ho fatto in tempo a riscriverlo. Per favore scusatemi.

Vorrei ringraziare in particolare Stramboidexsempre, le sue recensione mi fanno sempre emozionare, e poi, naturalmente tutti gli altri, i quali, mi rendono davvero felice!

betta9819

WhitneyVanity

lale99

Stramboidexsempre

anna21

Inoltre ringrazio chi ha messo la mia storia tra le preferite, seguite e ricordate, grazie davvero :')

Bacio.

Stefy ^_^

 

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Capitolo 8
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Allora, ragazzi, non voglio creare altri disagi ma purtroppo per dieci giorni non posso più andare avanti con la mia FF, poichè vado in vacanza e non ho Internet, vi chiedo subito scusa, ma ho solamente Intenet sul cellulare e non riesco a scrivere (il mio cellulare è un po' vecchiotto). Spero che continuerete a seguire questa FF e non vi stuferete di aspettare dieci giorni. Poi, ovviamente, questo "capitolo" lo modificherò e ci scriverò il seguente, quest'ultimo, lo scriverò durante queste vacanze su carta e poi lo mostrerò su EFP ^^. 

Scusate ancora per il disagio.

Bacio.

Stefy ^_^

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