Il sogno di Ismene

di Russian Sonia 1992
(/viewuser.php?uid=154736)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Il colloquio ***
Capitolo 3: *** La risposta ***
Capitolo 4: *** La partenza ***
Capitolo 5: *** in albergo ***
Capitolo 6: *** La cerimonia d'apertura ***
Capitolo 7: *** Guai in vista! ***
Capitolo 8: *** Scherzi da mago ***
Capitolo 9: *** Ricordi e ripicche ***
Capitolo 10: *** Gerolamo, dove sei? ***
Capitolo 11: *** Futuro incerto ***
Capitolo 12: *** Qualcosa non quadra... ***
Capitolo 13: *** Un'amara vittoria ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


sicily

Il sogno di Ismene






"Isi, c'è una buona notizia per te!"

"Scendo subito, papà! E non chiamarmi Isi: sai che detesto quel soprannome!"

"Mi è arrivato un gufo dal direttore del Profeta di Sicilia; la missiva dice che la redazione sta cercando un cronista per commentare la Coppa Interregionale di Quidditch."

"E io cosa c'entro?"

"So che diventare cronista sportiva è il tuo sogno nel cassetto, ma se non t'interessa più..."

"Certo che m'interessa! Quando ci sono le selezioni?"

"Dopodomani alle nove, e non presentarti senza un articolo su qualche partita scritto da te!"

"D'accordo, papà! Troverò qualcosa che possa fare al caso loro!"

Dopo aver rovistato in ogni cassetto della propria scrivania, Ismene riesce a trovare un commento ad una partita di Quidditch svoltasi quattro giorni prima.

"Questo è il più recente che ho commentato: l'incontro del girone di ritorno tra i Grifoni di Taormina e le Chimere di Agrigento." afferma la giovane, visibilmente soddisfatta.

Poi aggiunge: "Se porto il commento a un incontro disputato dalla mia squadra, crederanno che io voglia cadere nella banalità."

In altre parole, Ismene Todaro è un controsenso munito di braccia e gambe.

Odia il suo nome (sua madre era una patita di mitologia greca), ma odia anche che suo padre lo storpi.

E' una ragazza molto bella, ma i maschi del luogo preferiscono a lei qualche amica più "appetibile" per i loro standard.

Discende da una delle più gloriose stirpi di maghi che la Sicilia abbia mai avuto, ma non disprezza Mezzosangue e Babbanogeni, complice il fatto che lei sia l'unica Todaro di terza generazione a vantare poteri magici (per meglio dire, ha moltissimi cugini maghinò).

E' una tifosa delle Elefanzare di Catania, ma non disdegna le altre squadre, regionali e non.

Per quest'ultima ragione sogna, sin da piccola, di diventare cronista sportiva e la sua più grande ambizione è di commentare, un giorno, la Coppa del Mondo di Quidditch.

E da quella selezione dipende la sua esistenza futura.

Chissà se il Fato sarà abbastanza clemente con lei...






Salve, picciotti!

Non so da dove provenga la smania di realizzare OC, ma ne ho concepita un'altra davvero interessante, sperando di non averla resa una Mary Sue DOC.

Come avete intuito, ho una fissazione per la Sicilia, perciò ho creato un'OC siciliana.

Riguardo alla squadra del cuore della protagonista: l'ho battezzata "Elefanzare di Catania", perchè so che l'elefante è il simbolo di Catania e ho inventato un insolito incrocio con animali fastidiosi, quali sono le zanzare.

Spero che questo prologo piaccia.

Dimenticavo: la posto nella sezione di HP, perchè partecipa al contest "Intanto, nel resto del mondo..." di MagentaRigbie.


RS













































Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Il colloquio ***


sic1La cosa che caratterizza ogni selezione è l'imprevedibilità, vale a dire il non sapere se tu abbia o meno ottenuto quel determinato impiego.

Quel giorno Ismene era accompagnata da una delle sue più care amiche, Agata Catalisano, soprannominata "Agatina" per la sua bassa statura.

"Sei sicura che ti assumeranno?"

"Non lo so, ma terranno in considerazione il mio articolo."

Erano presenti circa una ventina di persone, ognuna con la speranza di poter commentare quel grande evento.

C'era chi sfogliava nervosamente un libro o una rivista, chi approfittava dell'attesa per schiacciare un pisolino, chi fumava, noncurante del grosso cartello di divieto, e chi, come la nostra Ismene, si attorcigliava una ciocca di capelli per l'insicurezza.

"Ma quanto ci metteranno ad esaminare tutti i candidati?"

"Dipende da quanto sia capace o meno di sostenere un colloquio con il direttore." rispondeva serafica Agatina.

La segretaria chiamava uno ad uno gli aspiranti giornalisti/commentatori e li accompagnava nell'ufficio del direttore.

Tre ore dopo, finalmente...

"Signorina Todaro, il direttore la sta aspettando!"

"S-sì, arrivo!" era la risposta della diretta interessata, leggermente stordita.

"Buona fortuna, cara!" le augurava Agatina.

"G-grazie!"

Ismene veniva condotta "nella tana del lupo", pronta per essere sottoposta ad alcune domande.

"Venga avanti!" la esortava il capo.

La ragazza, con una leggera tremarella, avanzava verso la scrivania, prendeva una sedia e vi si accomodava.

"Vedo che il buon gusto nel vestirsi non è il suo forte!" diceva commentando il non accostamento dei colori nella tenuta della ragazza.

"Mi metto sempre i primi stracci che trovo nell'armadio, comunque non sono qui per parlare di questo!"

"Ha ragione! Cosa mi ha portato?"

"Questo commento, risalente a circa una settimana fa."

"Un altro esempio della supremazia delle Chimere sui Grifoni." commentava il capo "Titolo interessante!"

Dopo aver letto l'articolo con molta cura, il direttore si apprestava a parlarle di nuovo.

"Ora devo farle qualche domanda."

"Va bene."

"Ha mai commentato qualche partita, in precedenza?"

"Ho fatto la cronaca di tutte le partite organizzate dalla mia scuola di magia; non so se li ritiene dei precedenti validi."

"Li terrò in considerazione. Lei è imparentata con Achille Todaro, colui che ha combattuto i negromanti nisseni nel 1914?"

"Sì, era mio nonno."

"Sono lieto di conoscere la nipote di un mio caro amico!"

"Per lavorare qui mi devo fare l'accozzata?*"

"Per carità! Sarei l'ultima persona al mondo a usare questo metodo!"

"Bene, procediamo."

"Cosa pensa della legge, in vigore dal 1989, che apre il Quidditch anche ai Nati Babbani?"

"Che sia la cosa più giusta. Lo stato di sangue non fa il giocatore!"

"Schietta e sincera; qualità non trascurabili!"

"Lo so."

"Non ho altro da chiederle. Fra una settimana le comunicherò il risultato via gufo."

"Grazie e a rivederla!"









* La domanda suona più o meno come: "Devo essere raccomandata?"; Ismene ha paura di essere assunta solo perchè suo nonno era un grande amico del caporedattore (cosa che si rivelerà, in seguito, non vera).





Salve!

Ecco scritto il capitolo riguardante il colloquio.

Riuscirà la nostra eroina a diventare commentatrice sportiva per il Profeta di Sicilia?

Lo scoprirete nei prossimi capitoli!

RS
























Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** La risposta ***


sic2La settimana era passata e la lettera decisiva ancora non arrivava.

Ismene aveva raccontato l'accaduto a Padma, la sua amica di penna.

Le due si erano conosciute durante una vacanza in Tunisia e da allora si scrivevano decine e decine di lettere.

Costei non se la passava tanto bene: il macigno della guerra si faceva sentire ogni giorno di più e le lezioni con i nuovi "insegnanti" non le erano certo d'aiuto.

Padma era pettegola, ma, a differenza della sorella Calì, riusciva a farsi volere bene da chiunque.

"E se si fosse dimenticato del mio colloquio o, peggio,  della  mia esistenza?" era il pensiero che balenava nella testa di Ismene.

"Ti vedo preoccupata, Isi!" le rivolgeva la parola il padre.

"Sono preoccupata, papà!" sbuffava la ragazza.

"Coraggio, Isi, cerca di restare calma!"

"Anche se non lo noti, io SONO calma! Ah, dimenticavo una cosa!"

"Cosa?"

"Niente Isi, Ismi, Meni, Memè e tutti quei nomignoli osceni! Non ho più cinque anni!"

"Come vuoi...un momento: vedo qualcosa all'orizzonte!"

"Arrivo!"

In quel momento, si avvicinava alla loro finestra un gufo grigio, recante una missiva importantissima.

"Non può che essere la risposta del direttore!"

La ragazza sfilava la carta dalle zampe del gufo e ne apriva il contenuto.

"Gentile signorina Todaro,
ho esaminato il suo articolo e le sue credenziali e sono giunto a questa conclusione: lei avrà l'incarico di commentare tutte le partite del Torneo Interregionale di Quidditch, ma non sarà la sola a farlo.
Infatti lei lavorerà fianco a fianco con un altro giovane cronista da me designato.
Lo conoscerà il giorno della cerimonia d'apertura.
Ho preso questa decisione per non farla apparire una "raccomandata" agli occhi della gente, in quanto nipote di un mio caro amico.
Cordiali saluti,
Leone Incatasciato, direttore responsabile del Profeta di Sicilia."



"Ma questa è una bella notizia, Ismenuccia cara!"

"Già, e poi dovrò collaborare con qualcun altro che ha le mie stesse ambizioni!"

"Ma c'è qualcosa che non quadra."

"E sarebbe?" chiede preoccupata la ragazza.

"Tuo nonno, ovvero mio padre, non conosceva affatto il signor Incatasciato."

"Mi stai dicendo che il mio datore di lavoro non è un fautore della raccomandazione, bensì un mitomane?"

"Proprio così, ma non fidarti comunque di lui. Me lo prometti?"

"Te lo prometto! Ora vado da Agata per riferirle la buona notizia e stanotte mando un gufo a Padma per le stesse ragioni."

"Così mi piaci!"










E la nostra Ismene è diventata cronista, anzi, co-cronista!

Precisazioni su questo capitolo:

1) Alla fine ho deciso di utilizzare Padma Patil come personaggio del Potterverse amico dell'OC. Perchè questa scelta?
Perchè ho sempre creduto che lei sia un po' diversa da Calì (OK, sono gemelle omozigote, ma non devono essere per forza uguali in tutto!).

2) Avete visto che, nonostante il divieto, il signor Todaro continua ad appioppare alla figlia i nomignoli più ridicoli?

3) Non so se "mitomane" è il termine giusto, ma ho reso il direttore una di quelle persone che idolatrano così tanto un personaggio famoso al punto di fingersi suo amico.

Nota a margine: ma la mia storia è così bella che la stessa organizzatrice del contest a cui partecipa la mette tra la seguite?

A presto

Russian









Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** La partenza ***


sic3Quella mattina, Ismene si precipitava verso il luogo dell'appuntamento.

"Ben arrivata! La stavamo aspettando!" salutava il direttore dalla lingua mendace, quando era arrivata di fronte alla piazza centrale.

Assieme a costui, si trovava un ragazzo mingherlino, dai capelli castano chiaro a spazzola, con indosso una camicia a quadri azzurra, dei pantaloni color kaki più larghi delle sue gambe e dei mocassini beige.


"Le presento Gerolamo Maugieri, di Ragusa! Signor Maugieri, questa è la signorina Ismene Todaro, di Catania!"

"Puoi chiamarmi Gegè, se ti va!" risponde tremando il ragazzo.

"Lieta di conoscerti! Tra parentesi: Gerolamo va più che bene!"

"E io come devo chiamarti?"

"Semplicemente Ismene! Detesto i nomignoli!"

"Benissimo!" li apostrofava il direttore "Ora che avete fatto conoscenza, direi che possiamo avviarci verso l'arena!"

"Signorsì!" rispondevano in coro i due novelli cronisti.

Per recarsi alla grande arena del Quidditch, situata nella grande capitale, i tre dovevano prendere la Saetta Rombante.

A prima vista, poteva sembrare un normalissimo treno, ma la Saetta Rombante era qualcosa di eccezionale: era lungo il doppio di un treno normale e poteva andare a grandissima velocità anche nei viaggi a lungo raggio; era dotato di oltre 2500 posti a sedere, con sedili regolabili a seconda della stazza del passeggero; gli stessi sedili, durante i tragitti notturni, si trasformavano in comodi letti; durante i pasti, essi si dotavano di tavoli circolari, già ricchi di ciò che offiva il menù; persino i bagni erano dotati secondo le esigenze del passeggero, sempre forniti di tutto ciò che è utile per ogni evenienza e avevano il potere di essere pultissimi in ogni occasione.

"Siete comodi?" chiedeva il direttore.

"E' come stare seduti su un morbido sofà!" risponde sospriando Ismene.

"Quello che ha detto lei!" risponde Gerolamo.

"Benissimo!"

Soffermandomi sulla descrizione del treno, mi sono dimenticata di dire che ogni sedile è dotato di un minimonitor, con il quale ogni passeggero o gruppo di passeggeri digita la propria destinazione.

"R-O-M-A, fatto!" gioisce l'uomo.

Nel mentre della scelta della destinazione, il treno cominciava già a scaldare i motori.

Diciannove minuti dopo, la Saetta Rombante comincia il proprio tragitto.

"Finalmente siamo partiti!" sospira la ragazza.

"Sei emozionata per quest'incarico?" chiede Gerolamo intimidito.

"Oh...sì, abbastanza!"

"Hai già fatto un lungo viaggio, in precedenza?"

"Sì, svariate volte!"

"Parlare con te mi farà molto piacere!"

"Lo spero!"












Ecco un nuovo capitolo!

Precisazioni:

1) Gerolamo è stato descritto come un tipico nerd, ma nel corso della storia questa immagine andrà scomparendo.

2) Avete presente i Frecciarossa? La Saetta Rombante dovrebbe essere la versione magica di tali treni, solo molto più efficienti!

3) non so se esistono i tragitti a corto/medio/lungo raggio anche nei treni, ma alzi la mano chi di voi non ha mai sognato di viaggiare da Roma a New York o a Tokyo in meno di un'ora!


Alla prossima

Russian






















Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** in albergo ***


sic4"Siamo già arrivati?"

A porre questa domanda era un incredulo Gerolamo; evidentemente non era mai salito, prima di quel giorno, sulla Saetta Rombante.

"Certo! Questo è il bello di viaggiare qui!"

A rispondere alla domanda era un'Ismene memore dei vari viaggi su e giù per il mondo.

"Ora prenderemo un taxi e arriveremo in albergo!"

A imporre quest'ordine era un direttore impaziente di assistere alla cerimonia d'apertura.

Entrati nella hall dell'albergo, i tre individui aspettavano il loro turno per prenotare tre stanze.

Dopo sedici minuti, ecco il loro turno:

"Buongiorno! Desidera?"

"Vorrei prenotare tre camere a nome Incatasciato."

"Di che tipo?"

"Una singola per me, un'altra singola per la mia sottoposta e una matrimoniale per il mio sottoposto."

"Abbiamo tre camere libere al sesto piano. Sono esattamente come le ha descritte lei."

"La ringrazio."

"Si figuri."

"Perchè io alloggerò in una camera matrimoniale?" chiedeva Gerolamo, sempre più preoccupato.

La risposta era delle più terribili che si potessero dare.

"Perchè stasera verrà la mia figliola. Le ho parlato di te ed è felicissima di conoscerti."

"Che orr...che piacere che sarà!"

Per qualsiasi individuo di sesso maschile era un piacere conoscerla, ma per Gerolamo è una vera e propria catastrofe.

Era noto che Maddalena Incatasciato si poteva annoverare tra le ragazze più belle del Mediterraneo.

Chiunque cadrebbe ai suoi piedi, vedendo la pelle ambrata, i riccioli neri, ma lucenti e il fisico giunonico.

Quello che suo padre non sapeva, ma il resto della gioventù siciliana sì, era che Maddalena, oltre ad essere bella, era anche di facili costumi.

Non passava notte in cui costei sceglieva accuratamente un "pollo" da rimorchiare e portare tra le proprie grinfie.

Era proprio di quest'ultima cosa che il nostro Gerolamo aveva paura.

"I-Ismene, p-posso v-vedere la t-tua c-camera?"

"Perchè vorresti farlo?"

"Ho b-bisogno di c-confidarti una c-cosa."

"Va bene!"

Entrati in camera, i due iniziavano a meravigliarsi.

"Come mai questa camera è classificata come singola, se poi non c'è praticamente niente?"

"Aspetta e vedrai!" lo raccomandava la ragazza.

Ismene tirava fuori la bacchetta e faceva comparire un letto singolo, con federe e lenzuola color albicocca, vicino alla terrazza; in prossimità del letto, faceva comparire un armadio a tre ante, grande abbastanza da ospitare tutti gli indumenti che aveva portato; a metà strada tra la porta e il bagno, ecco che appariva una meravigliosa scrivania, completa di fogli, penne, lampada e sedia da lavoro.

Dopo questa fatica, Ismene si sedeva sul letto e invitava il suo collega a fare lo stesso.

"Allora, cosa vuoi dirmi?"

"Ecco... io... non voglio dormire con la figlia del capo!"

"Oh, come mai rifiuti di dividere il letto con una ragazza così bella?" chiedeva Ismene sarcastica.

"Perchè lei ha diviso il letto con troppi ragazzi nel corso della sua esistenza? E il bello è che il capo vuole vedermi copulare con lei! Come posso fare per evitare questa iattura?"

"Non ragionar di lei, ma guarda e passa!"

"Cioè, devo studiare letteratura babbana?"

"No, devi semplicemente ignorarla e fare finta che non esista; anche se, considerato lo sprezzo con cui il capo, cioè suo padre, mi ha chiesto della legge dell'89, la tua idea non sarebbe poi così male!"

"Posso mettere in atto uno dei tuoi preziosi consigli?"

"Puoi anche mettere in atto entrambi!"

"Grazie mille! Non so come avrei fatto se non ci fossi stata tu!"















Eccoci qua!

Siamo alla seconda parte di questo macrocapitolo (la prima è la partenza, la terza sarà la cerimonia d'apertura).

Non si legge nulla sugli alberghi dei maghi, ma ho immaginato che le camere si dividono in "singola", "doppia", "tripla", ecc. a seconda della quantità di spazio di esse.

Inoltre ho introdotto l'unica Mary Sue di questa storia; siccome ha come protagonista Isi:

"Ti sei messa d'accordo con mio padre?"

"No, ma mi diverte farti arrabbiare!"

Dicevamo: il personaggio di Maddalena non comparirà attivamente, ma verrà solo nominato nei dialoghi tra Ismene e Gerolamo.

Tutto chiaro?

Eccovi un'altra nota a margine: se c'è qualche pazzoide che legge questa storia a voce alta, dovrà sapere che il cognome di Ismene è sdrucciolo, quindi la sillaba accentata è "To".

Bacioni

Russian






















Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** La cerimonia d'apertura ***


sic5E così si avvicinava l'evento tanto atteso: l'inaugurazione del Torneo Interregionale.

Maghi e streghe erano giunti da tutta l'Italia per assistere alla spettacolare cerimonia.

"Ma quanti sono?" domandava un Gerolamo tra il preoccupato e il terrorizzato.

"Vengono sempre in tanti!" lo rassicurava Ismene.

"Oh, no!"

"Cosa c'è?"

"Vedo il direttore! E si è portato sua figlia! Vorrà sicuramente che io passi la serata assieme a lei!"

"Buona fortuna con il...mostro!"

"Grazie, ne avrò proprio bisogno!"

Dopo aver preso dal carrello qualcosa di commestibile, la giovane Todaro riusciva a trovare un posto tra le prime file, in modo da godersi per bene lo spettacolo.

Dopo qualche minuto, ecco entrare al centro dell'arena un uomo dall'aspetto gioviale, che Ismene deduceva essere l'organizzatore del torneo.

"Un saluto a tutti gli appassionati di Quidditch! Tra pochi istanti assisteremo all'apertura del dodicesimo Torneo Interregionale! Che entrino le squadre delle regioni!"

Man mano che venivano chiamate, si presentavano le venti delegazioni, ognuna con una particolare coreografia.

La delegazione lucana presentava la tipica danza di guerra degli Androliti, massicce creature fatte di pietra, i cui grandi passi echeggiavano per la via circostante.

I calabresi avevano salutato il pubblico con la sfirvilla, una specie di valzer, eseguita dalle splendide Gliminie.

I folletti Nasonigro rappresentavano la Campania con una vivace tarantella.

I maghi emiliano-romagnoli si cimentavano in una vorticosissima mazurka, nella quale vince chi resiste per più giri.

I lepricani padani danzavano in rappresentanza della Lombardia.

I trombettisti sardi intonavano una sinfonia in onore della manifestazione.

E finalmente...

"Che entri la delegazione della Sicilia!"

Ismene, assieme ad un nutrito gruppo di tifosi, si alzava in piedi per applaudire la sua squadra.

Nove danzatrici, rappresentanti le nove province siciliane, eseguivano una cregola, saltellando e lanciando fiori in direzione degli spettatori.

Dopo l'esibizione delle delegazioni rimaste, volava sull'arena un atleta, con in mano una fiaccola rossa.

"Si accende il fuoco della magia! Da questo istante inizia la dodicesima edizione del Torneo Interregionale di Quidditch!"

Echeggiava un boato dalle tribune; ogni regione era entusiasta di questo nuovo inizio, dopo quattro anni d'attesa.



























Buongiorno, buon pomeriggio, buonasera, buonanotte (dipende da quale sia l'ora in cui apriate la mia fic)!

Eccoci alla grande cerimonia d'apertura!

Mettetevi comodi ed ascoltate le mie precisazioni:

1) Gli Androliti, come dice la parola, sono delle grosse statue viventi; li ho assegnati alla Basilicata (anticamente nota come Lucania) per il collegamento coi Sassi di Matera.

2) Le gliminie calabresi sono delle fatine microscopiche; il nome allude allo scintillare delle loro ali.

3) I nasonigri sono dei folletti dalla pelle nera e dal naso pronunciato e sono vestiti più o meno come Pulcinella.

4) Sarà uno stereotipo, ma il collegamento mazurka-Romagna è sempre interessante e ho reso questo ballo una prova di resistenza fisica.

5) Ho abbinato i lepricani alla Lombardia per la moda, ultimamente, di compiere i rituali celtici (che non capisco).

6) Perchè ho affidato dei trombettisti alla Sardegna? Ascoltate la canzone "Spunta la luna dal monte e capitelo da voi!

7) La cregola siciliana è un ballo a metà strada tra la polka e la taranta (non la tarantella napoletana, la taranta pugliese!); i gesto di lanciare fiori è un'allusione all'Infiorata di Noto (SR).

8) Narro la storia dal punto di vista di una siciliana, perciò non mi sono soffermata sulle delegazioni della Toscana, del Trentino, dell'Umbria, della Valle d'Aosta e del Veneto.

9) Ho immaginato che il Torneo si svolgesse ogni quattro anni (come le Olimpiadi), con tanto di tedoforo volante.


Buona lettura!

Russian
























Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** Guai in vista! ***


sic6"Allora, come è andata ieri sera?"

"E' una tragedia, una catastrofe, un cataclisma!"

"I miei consigli non hanno funzionato?"

"Quella non mi ha neanche dato il tempo di metterli in atto!" protesta Gerolamo, ancora in preda allo sconforto.

"E' risaputo che di fronte ad un letto, occupato da qualunque uomo, LEI sia una specie di mostro famelico." lo rincuora Ismene, mentre si serviva la colazione.

"Di fronte ad un letto? LEI era famelica già da metà inaugurazione!"

"Ah, sì?"

"Esatto! LEI ha cominciato a perquisirmi per intero, poi (quando si esibivano le nostre danzatrici) ha cominciato a privarmi di tutti i miei indumenti, dal primo all'ultimo. Ma il peggio doveva ancora venire!"

"Racconta!"

"Mi ha portato a fare una passeggiata!"

"E cosa c'è di male?"

"C'è che eravamo entrambi nudi! E ho notato una coppia di genovesi che rideva di me!"

"Oh, sono così dispiaciuta per te..."

"Non so come sopravviverò a LEI nei prossimi giorni!"

"Il mio consiglio di usare la letteratura babbana contro di LEI è ancora valido!"

Dopo aver fatto colazione, Ismene e il suo compare si recano allo stadio per assistere al primo incontro del girone A: Fruli-Venezia Giulia contro Lazio.

I giornalisti delle principali testate magiche (Il Gufo Messaggero, Il Resto dello Zellino, La Magia 24Ore e soprattutto Il Profeta dello Sport) commentavano le azioni salienti.

Stesso discorso per l'altra partita del girone A: Sardegna contro Toscana.

"Dobbiamo commentare tutte le partite?" chiede un preoccupatissimo Gerolamo.

"No, solo quelle in cui giocano i nostri." gli risponde Ismene "La loro prima partita si svolgerà domani pomeriggio contro la Lombardia."

"E noi vinceremo contro di voi!" afferma una voce stridula provenire da dietro.

"Come fai ad esserne sicura?" le domanda Ismene, essendo il più garbata possibile.

"Ne sono sicura e basta!" risponde inacidita la proprietaria dell'orribile voce, una donna sulla cinquantina, bionda e dal naso pronunciato, prima di andarsene per la propria strada.

"Ismene, conosci quella donna?"

"L'ho incontrata otto anni fa durante una partita. Costei è Annalaura Rochira, l'arpia milanese del giornalismo; io e mio padre la soprannominiamo "Acidalaura" perchè è più cattiva di un limone ammuffito."

"Naturalmente è qui per sostenere la propria regione!"

"Già, ma noi siamo più forti! E in questa stagione l'abbiamo dimostrato un sacco di volte, fidati di me!"





Ed eccomi di ritorno con le mie note e le mie precisazioni!

1) Apostroferò Maddalena come "lei", utilizzato al maiuscolo perchè per Gerolamo costituisce una minaccia.

2) Fisicamente, il suddetto non è certo un adone, per cui viene reso oggetto di scherno (avrà capito che i due tizi sono genovesi dal dialetto che utilizzavano).

3) Rigurdo ai nomi delle testate:

- Il Gufo Messaggero è la testata principale;

- Il Resto dello Zellino, già citato nelle "Cronache", è un'altra testata importante, idem La Magia 24Ore (considerato che il corrispettivo babbano è un giornale principalmente economico), dove lavora la milanese snob incontrata dai protagonisti;

- Il Profeta dello Sport, che tratta principalmente di Quidditch (il nome corretto sarebbe La Gazzetta del Quidditch, ma ho immaginato che in Italia non fosse l'unico sport praticato dai maghi).

4) Altra similtudine con i mondiali di calcio: la divisione delle suadre partecipanti in gironi.

Come scritto nella storia, nel girone A giocano Friuli, Lazio, Sardegna e Toscana.

Ismene dice a Gerolamo che la loro Siclia giocherà il pomeriggio del giorno seguente, quindi gioca nel girone C assieme a Lombardia, Piemonte e Basilicata.

Sarò un po' sadica, ma vi svelerò gli altri gironi!

Girone B: Valle d'Aosta, Campania, Trentino-Alto Adige e Molise.

Girone D: Liguria, Puglia, Umbria ed Emilia Romagna.

Girone E: Marche, Abruzzo, Veneto e  Calabria.


5) Il personaggio di Anna-acida-laura Rochira (che avrà un ruolo più importante nel prossimo capitolo) è il prototipo della vecchia zitella malvista da tutti.

A presto!

Russian











Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** Scherzi da mago ***


sic7Si avvicinava il giorno del match Sicilia-Lombardia.

Per l'occasione, Ismene si era procurata il kit della brava cronista: taccuino (rigorosamente Wizeskine) in pelle nera sintetica, penna a sfera blu che scrive senza l'ausilio delle mani della proprietaria, un correttore roller (anch'esso autosufficiente) per gli evantuali errori di scrittura e una bandierina (era pur sempre una tifosa) con su scritto "Sicilia bedda, sarò sempre cu ttia!".

Anche l'abbigliamento (tralasciando il pessimo accostamento dei colori) era professionale: camicia color salmone con maniche a tre quarti, pantaloni a zampa color melanzana, a vita altissima e corredati di una cintura color avorio, sulla cui fibbia erano incise le iniziali IT, stivali verde oliva con un misero tacco e delle stringhe nere, blazer blu scuro gessato; completava l'opera un cappello rosso a tesa larghissima, ideale per occultare (almeno in parte) i "riccioli alla Todaro" di cui andava abbastanza fiera.

D'altro canto, riusciva a scorgere il suo compare, ovviamente in compagnia di LEI e i giornalisti della Magia 24Ore, tra cui la vecchia zitella conosciuta il giorno prima.

Quelle donne erano diventate un incubo per la nostra Ismene.

LEI aveva una mise consona alla sua indecorosa reputazione e tormentava il povero Gerolamo a più non posso.

Acidalaura (ormai era opportuno chiamarla con tale epiteto) aveva una mise che faceva dire a chiunque "Stiamole alla larga!".

Indossava una pelliccia di Grosba albino, che faceva inorridire qualche Magianimalista, scarpe bianche con tacco talmente alto e sottile che potrebbe spezzarsi da un momento all'altro e un cappello nero con delle piume di Drofta del Montenegro.


Finalmente lo speaker annuncia l'inizio del match.

La Pluffa ed i Bolidi venivano lanciati in aria ed i giocatori di entrambe le squadre entravano in azione.

La penna di Ismene trascriveva man mano le azioni salienti della partita e lo stesso faceva la pacchiana penna d'oca fuxia di Acidalaura.

La partita procedeva regolarmente, con i siciliani in netto vantaggio (90 a 70).

Nell'arena cominciava a fare caldo ed entrambe le giornaliste si toglievano l'una il blazer, lasciando visibili le maniche della camicia, l'altra la pelliccia, rivelando un abito marrone scuro.

Ad un certo punto, lo speaker grida: "Guglielmo Raciti ha preso il Boccino! La Sicilia vince!"

Ismene, Gerolamo e gli altri tifosi erano entusiasti; qualcun altro, invece, era tutt'altro che contento...

"Vengo là e ti sgrano le vertebre, scribacchina da strapazzo!"

Acidalaura avanzava barcollando verso la giovane Todaro.

"Dovrò prendere questo provvedimento; è da tanto che volevo farlo!"

In men che non si dica, la penna di Ismene spruzzava una copiosa quantità d'inchiostro in direzione della zitella, nella fattispecie della sua faccia e della sua pelliccia.

"Oh, no! La mia faccia! La mia pelliccia nuova! Rovinate dall'inchiostro di una piovra da quattro soldi! Non ci posso credere!"

**********

"Hai davvero sporcato d'inchiostro quella donnaccia?" chiedeva Gerolamo quella sera.

"Oh, sì! Peccato che tu non abbia assistito alla scena, altrimenti ti saresti unito al coro delle risate!"

"Già, ma vuoi sapere come sono riuscito ad allontanare LEI da me?"

"Perchè non dovrei? Gli aggiornamenti in tempo reale sono il mio pane quotidiano!"

"Ho usato un espediente abbastanza geniale: le ho detto una cosa come: "Ho conosciuto un gruppo di turisti corsi che non vede l'ora di conoscerti e di passare la notte con te!"; e il bello è che LEI ci è cascata con tutte le scarpe!"

"Questo è un vero spasso!" replicava Ismene, pur continuando a spanciarsi dalle risate.

"Come procede l'articolo?"

"Ho appena mandato un gufo al tipografo e domani il mio gioiellino aprirà la pagina sportiva del Profeta di Sicilia!"

"Sono orgoglioso di te! E immagino lo saranno pure tuo padre, i tuoi zii, i tuoi cugini e, dai piani alti, anche tua madre."

"Lo saranno di certo!"





Chi non vorrebbe una penna che spruzza l'inchiostro in faccia a chi ci sta sulle scatole?

Altre precisazioni:

1) Tornano altri termini facilmente riconducibili ai nomi orignali (Wizeskine = Moleskine).

2) Sulla questione "riccioli alla Todaro": alcuni di voi avranno dei riccioli sottili, che smebrano dei fusilli strambi, ma per Ismene quei riccioli sono un marchio di famiglia.

3) il Grosba albino è un orso zannuto e il Drofta del Montenegro un incrocio tra un corvo, un pavone e una cinciallegra; entrambi questi animali sono originari dei Balcani e la pelle dell'uno e le piume dell'altro sono molto pregiate.

4) La madre di Ismene "sta ai piani alti" nel senso che è morta prima della vicenda che sto narrando.

Ultima cosa: non è che qualcuno può farmi un disegno di Ismene (ovviamente basato su questa descrizione)? Lo metterò all'inizio del prossimo capitolo!

Un bacio,

Russian



















Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** Ricordi e ripicche ***


sic8Cara Ismene,
inizio col dirti che sono contenta per il tuo bellissimo articolo e per la vittoria della tua regione.
Qui ad Hogwarts la situazione è più infernale di quanto immagini.
Ieri la professoressa Carrow ci ha insegnato a uccidere i Babbani; sei fortunata a non conoscerla, perché dice sempre che i Babbani sono stupidi, inferiori, arretrati e chi più ne ha più ne metta.
Spero che ogni tanto pensi alla situazione in cui io e i miei compagni stiamo vivendo, un'orribile atmosfera di morte e distruzione.
Ti mando il mio più grande abbraccio.
Con affetto,
Padma.


"Allora, cosa ti scrive la tua amica?"

"Che è contenta per me e che sta vivendo una situazione difficile." risponde una contrita Ismene al suo compare.

"Che situazione sarebbe?"

"Mi ha raccontato di una specie di dittatore che stermina i Mezzosangue, i Nati Babbani, i Maghinò e i traditori del proprio sangue e minaccia la popolazione magica."

"E' una situazione grave?"

"Eccome! Alcuni suoi amici hanno perso i genitori o delle persone a loro care!"

"Posso farti una domanda, diciamo...personale?"

"Spara!"

"Come vi siete conosciute?"

"Avevo quindici anni ed ero andata in Tunisia con alcune amiche. Ad un tratto inciampo su dei giocattoli..."

"E cosa c'entra questo fatto con la tua amica?"

"Adesso ci arrivo..."


*********


Otto anni prima...


"Quante volte vi è stato detto di non lasciare i vostri giocattoli in giro?"

"Qualcosa non va, signore?" chiedeva una ragazzina in canotta e pantaloncini, mentre si rialzava.

"Queste piccole pesti" rispondeva seccato il proprietario dell'albergo indicando due gemelline indiane "Hanno lasciato i loro  giocattoli disseminati sul pavimento della hall!"

"Va bene, ma sono pur sempre bamibine..."

"Non cercare di difenderle! Con i loro strumenti diabolici l'hanno fatta cadere!"

"Ti sei fatta male?" chiedeva una delle due bambine, la quale indossava un vestitino rosa.

"No, niente di rotto!" rispondeva sorridendo la ragazza.

"E meno male che non si è fatta niente!" sbraitava l'uomo, mentre s'incamminava verso il suo ufficio.

"Sentite, piccole, perché siete qui e non nella vostra camera?"

"Mamma e papà stanno dormendo e per non svegliarli siamo scese giù." rispondeva l'altra bambina, la quale indossava un vestitino azzurro.

"E tu perché sei qui?" chiedeva la bambina in rosa.

"Io ed alcune amiche siamo qui per visitare qualche sito archeologico interessante... e magari per incontrare qualche animale buffo!"

Le due bambine scoppiavano in una risata fragorosa.

"Come vi chiamate? Mi piacerebbe sapere i vostri nomi!"

"Io sono Padma e questa è mia sorella Calì." rispondeva la bambina vestita d'azzurro "Tu invece come ti chiami?"

"Ismene."

"Hai un nome buffissimo!" faceva notare Padma.

"L'ho sempre pensato anch'io! Quanti anni avete? Io quindici e voi?"

"Quasi dieci!" rispondevano all'unisono le due bimbe.

"Quindi siete gemelle?"

"Esatto!" rispondevano ancora in coro.

"Non ho mai conosciuto una coppia di gemelli prima d'ora!"

"Ora hai conosciuto noi!" gridava Padma.


**************

"Se hai conosciuto entrambe le gemelle, come mai sei amica di una sola?" domandava Gerolamo incuriosito.

"Perché Calì crescendo è cambiata. Ora pensa solo ai ragazzi, mentre Padma è più preoccupata per le sorti del mondo magico."

Improvvisamente, un gufo reale si avvicinava al tavolo dei due novellini.

"Cosa tiene tra le zampe?"

"Deve essere qualcosa d'importante!" affermava Ismene.

Infatti era qualcosa di grosso: si trattava di una copia de "La Magia 24Ore".

E alla pagina sportiva...

"Ci hanno umiliati!
Un'offesa per la nostra squadra.


Ieri è accaduto un evento che ha scombussolato le nostre sinapsi: siamo stati sconfitti per la prima volta!
Avete letto bene: i Siciliani ci hanno battuto, rendendoci ridicoli di fronte a trentamila persone!
Che cosa vergognosa!
Ma la cosa che mi è successa dopo mi ha lasciata ancora più basita.
Dovete sapere che i Siciliani mandano SEMPRE pivellini che non sanno mettere in piedi un buon articolo.
Ebbene, questa pivellina, che risponde al nome di Ismene Todaro, mi ha sporcato la pelliccia nuova di zecca con l'inchiostro della sua orribile penna.
Che onta! Che scempio! Che tortura!
Ho un messaggio per lei: tornatene da dove sei venuta, ragazzina, altrimenti ti rompo la testa!
Ah! Ah! Ah!
Annalaura Rochira"

"C'è da dire che costei è tutto fuorché professionale!" affermava Gerolamo.

"Già, ma non la passerà liscia!"

"E cosa penserai di fare?"

"Non lo so, ma sarà qualcosa di eclatante. Qualcosa che si ricorderà a vita!"

Ma cosa...








Salve a tutti e scusatemi per il grosso ritardo!

Ho impostato e reimpostato più volte la struttura del capitolo e alla fine è venuto fuori questo.

Ho inserito un flashback (unico momento in cui le gemelle Patil compaiono attivamente, per restare in regola con il contest); da qui si presume che la nostra eroina, al momento della narrazione attuale, abbia ventitré anni.

Ho inserito l'articolo della vecchia zitella per far capire quanto ce l'abbia con la nostra eroina (non vi ricorda Rita Skeeter?).

Avevo promesso un disegno della protagonista all'inizio del capitolo.

Sapete cosa è successo?

Circa un mese fa, qualcuno mi ha scritto "Tra pochi minuti avrai il disegno!"; sapete che non mi è ancora arrivato niente!

Chiederò a qualcuno di Fastidious se può farmene uno.

HOPE YOU LIKE IT!

Russian

PS che non c'entra nulla: stasera c'è Italia-Germania e non dico altro, se non: FORZA AZZURRI!






















Ritorna all'indice


Capitolo 10
*** Gerolamo, dove sei? ***


sic9Il Torneo Interregionale procedeva a gonfie vele.

Ogni squadra si dava da fare per riuscire a qualificarsi ai quarti di finale.

Dopo molti giorni, gli organizzatori annuciano che le sfide saranno le seguenti:

Primo quarto: Sardegna-Trentino Alto Adige.

Secondo quarto: Molise-Toscana.

Terzo quarto: Lombardia-Emilia Romagna.

Quarto quarto: Puglia-Sicilia.

Eliminatorie per le semifinali:

Prima sfida: Veneto-vincitrice terzo quarto.

Seconda sfida: Abruzzo-vincitrice quarto quarto.


Naturalmente la nostra eroina era contenta della qualificazione della sua squadra.

Ma non era felice per un'altra cosa...

Da una settimana, il suo compare non si fa più vivo, nemmeno per scambiarci quattro chiacchere.

L'aveva cercato ovunque, nella sua camera, nell'arena, persino in qualche bar, ma di Gerolamo non vi era traccia.

Così si era recata alla sezione "persone scomparse" del Dipartimento di Giustizia Magica.

Lì viene accolta da un Auror dai baffi ispidi.

"Si accomodi, signorina!"

"La ringrazio, signor La Frasca!"

"Mi dia le generalità della persona che sta cercando!"

"Maugieri Gerolamo, anni 25, caucasico, capelli castani, occhi grigi, molto magro, alto 1,62."

"Da quanto non ha notizie di lui?"

"Da venerdì scorso."

"Qualcun altro ne è a conoscenza?"

"Sì, il nostro (mio e di lui) datore di lavoro e sua figlia."

"Aspetti, ma lei è la giornalista del Profeta di Sicilia?"

"Certo, ma cosa c'entra col caso?"

"Ha ragione, mi scusi, ma avevo trovato i suoi articoli molto interessanti..."

"Lo so, ci metto il cuore in ciò che scrivo." rispondeva la ragazza, mentre si scostava un ricciolo dalla fronte.

Dopo un'altra serie di domande, l'Auror rassicurava Ismene, dicendole: "Ho mandato una pattuglia alla ricerca del suo amico e contattato via gufo le pattuglie degli altri paesi. Faremo il possibile per trovarlo."

"La ringrazio."

Quella sera, Ismene non aveva quasi toccato cibo, perciò si era recata nella hall per leggere un po' di riviste.

"Posso accomodarmi?" chiedeva una voce perentoria.

"Certo, direttore!" rispondeva la ragazza rassegnata.

"Riguarda il signor Maugieri..."

"La ascolto."

"Penso che dovrei licenziarlo."

"Licenziarlo?!?"

"Cacciarlo via, buttarlo fuori, quello che preferisce..."

"So cosa vuol dire "licenziare", ma perché vuole farlo?"

"Per prima cosa, non ha scritto neanche mezza riga sulle nostre partite..."

"Ma gli dia un'altra possibilità..."

"E la settimana scorsa è sparito senza lasciare tracce! Proprio la goccia che ha fatto traboccare il vaso!"

"Gli Auror faranno di tutto per ritrovarlo." sospirava la nostra amica.

"E che facciano presto! Mia figlia è disperata e minaccia di suicicarsi; lo ama così tanto..."

"E' certo che lei lo ami?"

"Ne sono più che certo, che diamine!"

"Io invece non ne sono convinta..."

"Cosa vorrebbe insinuare?"

"Da quello che mi ha detto Gerolamo, ci sarebbe una simpatica parolina per definire la sua figliola adorata."

"E sarebbe?" chiedeva sprezzante il direttore.

"Trattasi di una parolina che inizia per "P" e finisce per "ana"... e non è "pantegana"*!"

"COME OSA?!? COME OSA DIRE QUESTO DI MIA FIGLIA? IO LA..."

"Intende licenziarmi solo perché ho detto la verità? Si vede che non conosce sua figlia così bene."

"E va bene! Per questa volta lascio correre, ma la prossima volta..." annunciava l'uomo, con un tono minaccioso.

"Dubito che ci sarà una prossima volta." si rassegnava Ismene.



* Frase presa da una recensione su Fastidious, scritta da Abigale.




Eccoci al nono capitolo!

Come avrete letto, il nostro Gerolamo è sparito dalla circolazione e la povera Ismene si è rivolta ad un Auror affinché possa ritrovarlo vivo.

E il direttore man mano diventa sempre più malvagio! E non vuole accettare la verità su sua figlia!

Anche se mi è giunta in ritardo, ringrazio TheGreyLady per questa splendida fanart! (Non corrisponde abbastanza alla descrizione, mai hai fatto del tuo meglio, brava!)



Un bacione!

Russian



















Ritorna all'indice


Capitolo 11
*** Futuro incerto ***


sic10Mancavano tre giorni alla finale, che sarà tra la Lombardia (450 a 230 contro la Toscana, squadra campione del torneo passato) e la Sicilia (che ha sconfitto la Sardegna 670 a 400 nel Derby delle Isole).

Per festeggiare tali vittorie, gli organizzatori avevano allestito una grande cena, alla quale partecipavano solo ed esclusivamente persone legate all'una o all'altra delegazione.


"Signorina Todaro, ha finito o no di prepararsi?" sbraitava il direttore, bussando continuamente alla porta della camera.

"Il tempo di prendere la borsa e arrivo!" si sentiva dall'altra parte.

"Era ora!" ringhiava l'uomo.

Ismene non si sentiva a proprio agio nella mise consigliata (o meglio, imposta) dal direttore: soffocava in un abito a tubino color rugiada e i suoi piedi erano oppressi da un paio di sandali alti dello stesso colore; inoltre, a causa della Tricopozione Lisciariccio, aveva rinunciato ai riccioli di famiglia.

"Vogliamo andare o no?"

"Andiamo pure!" sbuffava la ragazza.

Camminando (o meglio, barcollando) lungo il viale che portava al ristorante, Ismene aveva un pensiero che la assillava: e se il suo collega fosse morto?

Ma una voce stridula le faceva dimenticare quel pensiero.

"Bell'abito, peccato che non sia adatto ad una scribacchina come te!"

"Odio doverlo dire, ma sono d'accordo con lei! Questo vestito non è il mio genere, idem le scarpe!" rispondeva la giovane all'acida cronista della Magia 24Ore.

Durante la cena, con la classica scusa del naso da incipriare, Ismene aveva avuto il tempo di cambiarsi le scarpe. Infatti nella borsa aveva portato un paio di sandali alla greca senza tacco, più adatti ai propri standard.

"Quelle scarpe basse rovinano il vestito, cara la mia mezza calzetta!" criticava la vecchia zitella.

"Ma il suo abito è veramente disgustoso!"

La donna indossava un tubino nero, tempestato di brillantini, dalla scollatura generosa; decisamente inadatto ad una "signora" di mezz'età.

"Tu, piccola...* come osi?"


"E' inutile che si scomodi per pestarmi: non vorrà rovinare il suo bellissimo vestito?"

"Ha ragione." si rassegnava la donna.

La festa diventava sempre più barbosa, almeno per la nostra amica.

Finché...

"Vuole concedermi questo ballo, signorina?"

Ismene si voltava ed era esterrefatta davanti a quella visione.

Le era apparso un ragazzo dai capelli castani, con indosso un completo elegante; lo immaginava con gli occhiali e...

"Ge...Gerolamo, sei davvero tu?!?"

"Non mi riconosci?"

"Certo che no! Dove sono i tuoi occhiali spessi?"

"Sostituiti dalle lenti a contatto! E dove sono i tuoi riccioli di famiglia?"

"Appiattiti mediante una pozione di cui non so la durata dell'effetto!"

"Allora, vogliamo ballare?"

"Perché non dovremmo?"

Partiva una musica dolce ed i due colleghi dondolavano (perché nessuno dei due sapeva ballare) lungo la pista.


Ad un certo punto, a Ismene veniva la domanda che lui si aspettava: "Perché sei sparito senza dirmi nulla?"

"Non so da dove iniziare..."

"Non essere timido - come sei sempre stato - parlami!"

"Tu sai benissimo come mi opprime quella..."

"...Donna scarlatta della figlia del direttore!"

"Giusto! Come lo sai?"

"Intuisco che sia anche per causa sua!"

"Intuisci bene! Voleva che io la sposassi!"

"Addirittura?"

"E' così!"

"E tu come hai reagito?"

"Le ho detto che ci avrei pensato..."

"...E allora sei fuggito!"

"Già."

"E perché non mi hai lasciato nemmeno un biglietto? Perché non hai avvertito il direttore?"

"Perché non volevo far soffrire nessuno..."

"Ma io ho sofferto e non poco!"

"E poi perché...sono...ecco...sono innamorato di te!"

"Sei cosa?!?"

"Sono innamorato di te, Ismene Todaro! E intendo dimostrartelo!"

Gerolamo cercava di baciare la ragazza, ma lei lo bloccava.

"Lasciamo la decisione all'esito della finale!"

"Cosa...cosa vorresti dire?" chiedeva disperato.

"La finale sarà tra noi e i Lombardi ed entrambe le squadre si sono rivelate forti durante questo torneo."

"Ma questo cosa c'entra con il nostro rapporto?"

"Dipenderà solo da come andrà a finire: se ti voglio ancora bene, vinceremo, se non te ne voglio, perderemo*."



* due citazioni simpsoniane: la prima è la traduzione letterale del "Why, you little..." che Homer dice a Bart prima di strangolarlo; la seconda si riferisce alla puntata in cui Lisa indovinava tutti i risultati del Super Bowl e per questo aveva paura di essere usata dal padre.









E il decimo capitolo è giunto!

Dipenderà dall'esito della finale anche come finire la storia: se la Sicilia vince, finirà al prossimo capitolo, se la Sicilia perde, finirà tra due capitoli.

Intanto spero vi sia piaciuto questo.

Russian















Ritorna all'indice


Capitolo 12
*** Qualcosa non quadra... ***


sic11Finalmente era arrivato il giorno che tutti aspettavano: la finale del torneo!

La folla era in delirio e c'era sempre qualche individuo poco raccomandabile pronto a scommettere sull'una o sull'altra squadra.

Tutti davano più o meno importanza al risultato, ma c'era qualcuno in particolare a cui premeva molto.

Qualcuno che aveva puntato tutto sui propri sentimenti...

L'unica strega della terza generazione della gloriosa stirpe dei Todaro, infatti, doveva dimostrare di voler bene al suo collega, nonostante il comportamento tenuto negli ultimi giorni.

"Ma quel bacio che ha cercato di darmi era sincero o voleva prendermi in giro?" pensava la ragazza, nel mentre di accomodarsi in tribuna.

Quel giorno indossava una camicia grigio scuro e dei pantaloni blu, aveva ai piedi un paio di scarpe nere col tacco e decorate con un fiocco giallo e teneva i capelli (ora tornati ricci) sciolti sulle spalle.

Gerolamo sedeva a poche gradinate da lei ed anch'egli era perso nei propri pensieri.

"Ismene ha ragione: ho fatto male a sparire. Ma i miei sentimenti verso di lei sono sinceri! Ha detto di provare lo stesso per me, ma solo se vinciamo! Sono rovinato!"

Finalmente la Pluffa e i Bolidi venivano lanciati in aria: "Che la finale abbia inizio!"

I giocatori, sia dell'una che dell'altra squadra, davano il massimo per accumulare punti.

"Vuoi vedere che quell'arpia non è venuta a sostenere la propria squadra?" si chiedeva la nostra amica, vedendo un posto vuoto nella tribuna lombarda.

Intanto il Boccino fluttuava in aria ed entrambi i Cercatori tentavano di prenderlo.

Ma qualcosa stava per accadere...

Uno per uno, i giocatori della Sicilia cadevano dalle loro scope, come palazzi in demolizione.

"Cosa sta accadendo ai miei campioni? Perché non reagiscono?" si chiedeva la ragazza allibita.

"Per 360 a 340 e...l'inerzia dei giocatori siciliani, la Lombardia vince il Torneo Interregionale di Quidditch!"

Da una parte c'erano i lombardi che festeggiavano, dall'altra c'erano i sicliani che si rassegnavano alla sconfitta.

Gerolamo era afflitto da un lugubre pensiero: "Abbiamo perso: Ismene mi odia!"

Ma il pensiero della ragazza era il seguente:

"Vorrei essere nei panni dei...come si chiamano quegli Aguamenti Babbani? Pompieri? Questa faccenda puzza di bruciato!"






Buondì!

Come potete vedere, questo è il penultimo capitolo.

I sicliani hanno perso, ma la nostra eroina non è convinta...

La vittoria della Lombardia è onesta oppure c'è tutto un imbroglio dietro?

Lo scoprirete nel prossimo capitolo!

Russian













Ritorna all'indice


Capitolo 13
*** Un'amara vittoria ***


sic12"Questa faccenda puzza di bruciato..."

Ismene ripeteva quella frase come se fosse un mantra, come per dare loro un'importanza maggiore del solito.

Incurante della marea di giornalisti, lombardi e non, la nostra eroina si recava di corsa verso gli spogliatoi.

"Qui non può passare, signorina!" gridava un vigilante all'entrata.

"Sono della stampa e devo parlare col Medimago di campo, mi faccia entrare!"

"E va bene, passi pure!" protestava il vigilante.

La giovane donna andava quindi dal Medimago per chiedere una precisa informazione:

"Ha effettuato un test antidoping sui giocatori?"

"No, signorina! Il mio capo ha la spruzzolosi ed io lo sostituisco, ma non sapevo che c'erano degli esami da fare..."

"Male, malissimo! Se lei avesse fatto quegli esami, questa babele non sarebbe successa!"

"E quindi?"

"E quindi faccia il test antidoping sui giocatori! Ora!"

"Ma non ne sono capace..."

"Lo faccia e basta!"

"Va bene, come vuole lei!"

Dopo due ore e quarantacinque minuti di accertamenti, arrivavano i risultati del test; e negli organismi dei giocatori c'era...

"Filtro dell'Inerzia!"

"Filtro di cosa?"

"Filtro dell'Inerzia, cara la mia ingenuotta! Si tratta di una pozione particolarmente illegale!"

"E cosa possiede di così illegale?"

"Porta la persona che la beve in uno stato di confusione, con conseguente catalessi."

"E' Incanto Confundus in bottiglia!"

"A prima vista può sembrare così, ma se noti bene, si ricordano l'incidente, se così possiamo definirlo!"

"In pratica metterebbe fuori combattimento anche un giocatore di Gobbiglie!" concludeva Ismene.

"Esatto!"

"E sa per caso chi l'ha maneggiata?"

"Certo! Ora faccio un controllo!"

"Bene!"

Dopo un Incantesimo d'Identificazione, il responso del Medimago era il seguente:

"Beatrice Lorenzulli!"

"E chi sarebbe?" domandava preoccupata la ragazza.

"Strega ricercata per traffico di pozioni illegali; a quest'accusa se ne aggiunge un'altra più succulenta..."

"Quale? Muoio dalla curiosità!"

"Dieci anni fa, precisamente ad ottobre, la Lorenzulli aveva ucciso una giovane reporter della Magia 24Ore. Vuole sapere il nome di questa sventurata?"

"Certo!"

"Annalaura Rochira!"

"Dunque mi riferisce che..." proseguiva incredula "Quella donna non è chi dice di essere?"

"Esatto! Dopo aver ucciso la vera Annalaura, quella falsa prima nasconde il corpo e poi..."

"...Prende l'aspetto di quella vera! Ma come hanno fatto gli altri giornalisti a non accorgersi della differenza?"

"Probabilmente avrà studiato i comportamenti e le abitudini della Rochira prima di compiere il delitto!"

"La ringrazio!"

"Si figuri!"

Ismene arrivava trafelata verso il centro dell'arena, dove si svolgeva la premiazione, e con il poco fiato che le era rimasto gridava: "Fermate la cerimonia!"

"Chi è quella?"

"Ma è impazzita?"

"Come avrà fatto ad eludere la sorveglianza?"

"Che ci fa qui?"

Ma le domande dei presenti sembravano non contare nulla per la giovane donna.

"Cosa è venuta a fare? Fuori dai piedi!"

"E' inutile che usi uno Schiantesimo! Le ragioni per cui devo interrompere la premiazione sono più che valide!"

"E sia!" sbuffava l'organizzatore.

"Signore e signori del comitato, sono qui per dimostrarvi che la delegazione lombarda non ha vinto onestamente!"

"E' inaudito!"

"Lasci perdere! Mi occuperò io di questa ragazzina senza spina dorsale!" rispondeva la vecchia zitella.

"Questo riguarda anche lei, ma andiamo con ordine!" replicava la ragazza, che aveva un po' di spina dorsale.

"Parla finché vuoi, tanto nessuno ti crederà!"

"Prima di scendere in campo, i miei giocatori hanno ingerito un Filtro dell'Inerzia, che li ha messi K.O. durante la finale!"

"Questa è una bugia! Io non drogherei mai dei miei avversari!"

"E' lei a mentire, signora Rochira...aspetti, devo chiamarla signora Lorenzulli?"

"COSA?!?" gridavano tutti i presenti.

"Non è possibile, non puoi affermarlo, scarafaggia!"

"E' la verità ed io la dimostrerò!"

Ismene puntava la bacchetta verso la donna e recitava: "Formam Revelio!"

"Come...come osi?"

La luce violacea danzava attorno alla donna, fino a rivelare l'aspetto di Beatrice Lorenzulli.

Al posto della bionda con la pelliccia era apparsa una donna bruna, tarchiata e con gli abiti trasandati.

"Ecco, signori, la truffatrice che avete cercato per molto tempo!"

"OOOOOOOH!" si meravigliavano i presenti.

"Allora, ci credete o no?"

"E va bene!" protestava Beatrice "Confesserò tutto:


Quando ero andata a Zagabria per concludere un affare, avevo una marea di Auror alle calcagna; ad un tratto, mi era venuta quella che definivo l'idea del secolo.

Ho prenotato una stanza nello stesso albergo dove alloggiava lo staff della Magia24Ore, testata in cui sognavo di lavorare, ed ho studiato le abitudini della Rochira.

Ma come potevo sostituirmi a lei e fare in modo che nessuno se ne accorgesse?

Poi mi arrivò il colpo di genio: dovevo ucciderla!

Così decisi di darle un falso appuntamento, fingendomi un testimone oculare.

Individuai il punto in cui nascondere il corpo e poi rubai una scimitarra in un negozietto di anticaglie ancora chiuso.

Commesso l'omicidio, mi sostituii a lei, modificando pure la voce, e la nascosi dove nessuno poteva trovarla.

Ma quest'anno si era riaccesa in me l'antica passione per le truffe...

Quale occasione migliore, se non il Torneo Interregionale?

La Lombardia non ha mai vinto una coppa, perciò dovevo cercare una squadra sulla quale accanirmi più delle altre.

Ma contro chi devo combattere? La scelta era davvero ardua...

Poi mi sono ricordata di un amore del passato: Orlando Todaro.

Costui aveva respinto la mia proposta di matrimonio ed io ho reagito male.

Poi ho saputo che lui aveva sposato una Sanguesporco, tale Miriam Di Santo, con la quale ha concepito questa mentecatta - indicando Ismene - così ho versato il Filtro dell'Inerzia nel succo di zucca dei siciliani e...il resto ormai lo sapete!"

Allora l'organizzatore, dopo essersi consultato con il comitato, esprimeva il verdetto definitivo.

"Stando agli ultimi avvenimenti, dichiaro la Sicilia vera vincitrice del Torneo Interregionale di Quidditch!"



************

"Sei contenta di questa vittoria?" chiedeva Gerolamo alla sua collega.

"Certo che sì!" rispondeva Ismene amareggiata.

"E allora perché hai quell'aria triste?"

"Ho ricevuto una lettera da Padma."

"E...?"

"Mi ha scritto che c'è stata una battaglia."

"Il dittatore è stato sconfitto?"

"Sì, ma entrambi gli schieramenti hanno subito gravi perdite."

"Mi dispiace."

"Dispiace tanto anche a me."

Ismene non perdeva tempo e, seppur ancora in lacrime, abbracciava forte il suo compare, il quale domandava:

"Ti ricordi del patto?"

"Potevo dimenticarmene? Sapevo di volerti tanto, forse troppo bene."

Dopo questa frase, la nostra eroina poggiava le proprie labbra su quelle del collega; era un bacio molto breve, senza pretese nè secondi fini.

"Questa cosa non piacerà affatto al capo!" si lamentava Gerolamo.

"Ho saputo affrontare un'imbrogliona: perché non dovrei sfidare l'ira del capo?" sentenziava Ismene.

"L'ho sempre immaginato!"

"Che cosa?"

"Che dentro di te si nasconde un'autentica eroina."














Oggi terminano due cose: le Olimpiadi e questa storia!

Sono proprio orgogliosa di averla scritta, non c'è che dire!

Ringrazio tutti coloro che hanno letto questo capolavoro e... magari potrei decidere di scriverne un sequel, ambientato durante la Coppa del Mondo! :D

Un bacio.

Russian











Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=1024859