You're holding my heart.

di ilostmynickname
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1. ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2. ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3. ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4. ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5. ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1. ***


1-
E' un normale e caldo giorno d'estate, e io non so cosa fare, sono stesa sul letto con le cuffiette alle orecchie che penso al perché in una bella giornata come questa io non sia ancora uscita. 
La verità però è che non sono uscita perché non mi andava, non mi andava di vedere le mie amiche e sentir solo parlare di come loro siano felici di sentirsi e vedersi con la persona che gli piace, non che io sia gelosa, e non che io non sia contenta per loro, anzi quando una mia amica è felice lo sono anche io. 
Il problema è che mi sento automaticamente sola quando sento loro parlare delle loro storie, perché so che per me non è così. 
Sono una ragazza che sorride, e ride, anche troppo credetemi, non mi mostro quasi mai triste perché non voglio annoiare gli altri, scherzo quasi sempre, e anche se la maggior parte delle volte i miei scherzi non hanno senso tutti ridono. 
Ma una volta che arrivo a casa, quella risata scompare, perché anche se c'è la mia famiglia, che molto spesso mi stuzzica facendomi ridere, sento che c'è qualcosa che mi manca, o meglio, qualcuno. 
Questo qualcuno è un ragazzo che io conosco, se così si può dire, da 4 anni ormai, frequenta la mia stessa scuola, solo che è più grande di me.
E' alto, un bellissimo fisico, capelli castani e ricci, occhi verde smeraldo, labbra carnose,quasi impossibili da resistere, e dannatamente bello. 
Il suo nome? Harry, Harry Styles. 
Ah quasi dimenticavo, io mi chiamo Frannie, Frannie Edwards.
Sono nata in Inghilterra, abito a Londra. Amo Londra, dire che è bellissima sarebbe troppo poco.
Ma la verità è che sono per metà Americana, mio padre è nato e cresciuto a Manhattan, è li che i miei si sono conosciuti, e sposati, innamorarsi a Manhattan è così bello secondo me.
Sono una ragazza semplice, bassa, capelli castani, occhi verdi, e carina, o perlomeno così dicono. E innamorata,perdutamente innamorata.
Volete sapere come i miei occhi hanno incontrato i suoi? Una lunga storia credetemi.

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Capitolo 2
*** Capitolo 2. ***


2-
Era giugno, la scuola stava per finire, ma era una giornata abbastanza fredda, il giorno prima aveva piovuto molto. Io non avevo nessuna voglia di andare a scuola quella mattina, ma ero obbligata a farlo. E il fatto che mancava poco alla fine mi consolava abbastanza da farmi alzare alle 07.00 di mattina.
Ero scazzata, di mattina lo sono sempre. Sinceramente non so come facciano le persone che conosco a sopportarmi tutte le mattine, io non ce la farei. L' amicizia si vede soprattutto in questo secondo me.
 Mangiai la colazione, mi lavai i denti, mi preparai e mi avviai verso la scuola;mentre entravo, alzai lo sguardo, e i miei occhi incontrarono i suoi, due occhi verde smeraldo irresistibili, con mia grande sorpresa anche lui notò che lo stavo guardando, ricambiò e sorrise. Il mio cuore cominciò a battere forte,sentivo una strana sensazione allo stomaco. 
Arrossi più che mai,fuori faceva freddo, ma credetemi io stavo morendo dal caldo da quanto ero arrossita. Non mi era mai successo prima d'ora. Mi sentivo strana, ma cercai di ignorare questa sensazione.
Tutta la gionata pensai a lui, a occhi color-smeraldo, come lo avevo soprannominato al momento non sapendo il suo nome. Era più forte di me, non riuscivo a rimanere concentrata infatti la professoressa di chimica e quella di inglese mi rimproverarono ben due volte per il fatto che non le stessi degnando di nemmeno uno sguardo. Tutti i miei compagni di classe si misero a ridere. La mia solita figura giornaliera insomma.
Tutto di lui lo rendeva irresistibile. Quindi dovevo immedesimarmi in una detective e scoprire qualcosa di più, ma non scoprii molto. 
Dopo un po' di giorni che investigavo venni a sapere solo che si chiamava, Harry. Ma era già abbastanza. Il nome mi piaceva. 
Lo vidi spesso l' ultima settimana di scuola; i miei occhi incrociavano i suoi occhi, come se si cercassero tra di loro. 
Ma la scuola finì, forse è stato l' unico anno in cui veramente mi dispiaceva per la fine della scuola. 
Cominciò l' estate e io cercavo di convincere me stessa che sarebbe stato quasi impossibile ridederlo di nuovo. Chissà dov'era. Hawaii? New York? Parigi con la sua ragazza? L' ultima ipotesi non mi piaceva poi così tanto, ma dopo tutto cosa ne potevo sapere io.
Ma come si dice di solito? Mai dire mai giusto? 

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Capitolo 3
*** Capitolo 3. ***


3- 

Una settimana dopo la fine della scuola, mi chiamò Crystal, detta Crys, la mia migliore amica, in realtà io e lei non usavamo mai il termine "migliore amica"  troppo scontato, sapevamo di esserlo non avevamo bisogno di termini per confermarlo.
Mi chiamò per dirmi che ci sarà una festa per l' inizo dell' estate.
"Scema indovina un po' perché sono così elettrizzata nel dirti di questa festa?" mi disse ridendo.
-" Non ne ho idea, ma vorrei tanto saperlo, dai non tenermi sulle spine"- una cosa che non mi piace è quando le persone mi tengono sulle spine, lei lo sa quindi lo fa apposta.
-"Dai ti prego dimmi perché, ti prego ti prego ti prego"- le dissi io, con voce supplichevole mentre cercavo di trattenere le risate.
"Praticamente, a questa festa, oltre a tantissimi ragazzi da urlo, ci sarà in particolare un ragazzo da urlo" disse lei trattenendo le risate.
-" Oddio non dirmi che occhi color-smeraldo sarà a questa festa perché muoio qui al telefono, e le mie ultime parole sono decisamente 'ultime parole' "- dissi ridendo come una cretina per la battuta squallida e senza senso.
" Va bene allora non te lo dico che occhi color-smeraldo sarà a questa festa"
-"Oddio muoio non ci posso credere che potrò rivederlo, no non ci credo, oddio, è troppo bello. Cosa MI metto? Anzi cosa TI metti? Facciamo così vieni da me così decidiamo!"- stavo letteralmente impazzendo, ero troppo felice, credevo non l' avessi più rivisto, invece lo rivedrò.
Sentivo che lei continuava a ridere, se ve lo state chiedendo sì le nostre telefonate sono 80% risate e 20% cazzate.
Tra amiche è così.
"Prima di tutto calmati" disse " e poi non mi hai nemmeno chiesto quand'è la festa scema, te lo dico io:
la festa è questo sabato, alle 21.00 alla Villa." 
Pensai a che giorno era, era giovedì, ciò voleva dire che avevamo solo due giorni per decidere cosa metterci e andare a fare shopping una volta realizzato che non avremmo avuto nulla da mettere. 
-"Oddio abbiamo solo due giorni è un disastro! Vieni subito da me, porta quello che pensi di metterti, portati anche un pigiama che dormi da me, così domani andiamo a fare shopping, a dopo scema!"-
Ero decisamente felice, e stavo decisamente sclerando, solo due giorni e avrei visto Harry, avrei rivisto i suoi occhi. Non vedevo l' ora.

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Capitolo 4
*** Capitolo 4. ***


4-

Sentii suonare il campanello di casa, doveva essere Crys, aspettavo solo lei. 
Vivevo in un cottage, amavo stare lì, avevo anche una piscina che in inverno si poteva riscaldare, la mia camera era al secondo piano, ma siccome la soffitta era un posto più privato e più grande due anni fa ho deciso di farla diventare camera mia. E' come se avessi una piccola casa privata. 
Era Crys infatti, con un' enorme borsone pieno di vestiti,e un enorme sorriso. La abbracciai, a dire la verità mi saltò addosso. 
Si vedeva che era felice anche lei. Non solo per me perché avrei rivisto il mio ragazzo occhi color-smeraldo, ma perché il ragazzo che piace a lei,Liam Payne, non che miglior amico di Harry, sarà alla festa. 
 Salimmo subito in soffitta, e comincimmo a parlare di cosa ci saremmo messe, i capelli, le scarpe, se loro ci avrebbero parlato, guardato. Tra una risata e l' altra arrivò l'ora di cena.
 I miei non c'erano, sarebbero stati via tre giorni a Birmingham per lavoro.
Casa libera. Non c'era cosa che amavo di più; non che avessi problemi con i miei che li volevo fuori di casa tutti i giorni, anzi con loro ho un bel rapporto, solo che a volte sono iperprotettivi, e mi trattano come una bambina, anche se ormai ho 17 anni. 
Siccome nè Crys e nè io avevamo voglia di cucinare ordinammo una pizza, e lei ordinò anche il sushi che io odiavo, solo l' odore mi fa venire da vomitare.  
Diciamo che dire ci siamo svegliate un po' tardi essendoci addormentate alle 04.00 del mattino. 
Era venerdì, e mentre facevamo colazione misto pranzo vista l' ora, cominciammo a pensare dove andare a fare shopping, perché ovviamente nulla di quello che avevamo andava bene per una festa dove c'erano i due ragazzi di cui eravamo innamorate.  
Ci preparammo andammo in centro a Oxford Street, primo negozio Abercrombie & Fitch.
Lasciatemelo dire che per entrare lì dentro serve avere una mascherina d'ossigeno da quanti bei ragazzi ci sono.
 Trovammo due vestitini bellissimi, molto semplici, uno blu con l' orlo di pizzo bianco, e l' altro bianco con l'orlo nero. 
A convincerci di comprarli subito sono stati due commessi, ovvero super fighi assurdi che hanno apprezzato molto il modo in cui ci stavano ad entrambe. 
Ho già detto che amo quel negozio? Perché se mi sono dimenticata di dirlo, io amo quel negozio. 
Trovammo anche le scarpe e cominciammo a dirigerci verso casa.
Una volta arrivate a casa abbiamo cominciato a fare una specie di sfilata di moda con i nostri nuovi vestiti e le scarpe,l' unico problema erano i capelli, ma alla fine decidemmo la cosa più semplice: farli lisci tutte e due. 

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Capitolo 5
*** Capitolo 5. ***


5-
 
Era già sabato, ci eravamo già svegliate, avevamo fatto colazione, avevamo guardato Sex and The City 1 e 2, e ovviamente Love Actually, il mio film preferito. 
Senza nemmeno che ce ne accorgessimo erano le 19.00. Avevamo solo due ore per prepararci. 
Dovevamo fare la doccia, dovevamo vestirci, farci i capelli, truccarci e prepararsi. 
Panico assoluto, io in soffitta e Crys giù in camera che urlavamo per parlarci.
-"Porca troia Crys non ce la faremo mai"- dissi io mentre mi vestivo. 
"Non è vero ce la faremo, e poi ad una festa è sempre meglio arrivare in ritardo"
-"Sei sicura di non confonderti con i matrimoni?" Sentii Crys cadere e  scoppiare a ridere, automaticamente cominciai a ridere anche io.
Che due sceme.
"Io sono vestita e truccata, mi mancano solo i capelli, tu come sei messa?" mi chiese lei.
-"Anche a me mancano solo i capelli, mi aiuti con la piastra please?"- le dissi io con la faccia da cucciolo.
Ci eravamo truccate,vestite, l'unica cosa che mancava erano i capelli. Io avevo i capelli mossi, quindi Crys mi aiutò a lisciarli, e io li lisciai a lei, anche se lei non ne ha bisogno.
Eravamo pronte, e lasciatemelo dire, eravamo davvero carine. 
Presi la mia reflex e con l'autoscatto ci scattammo un sacco di foto prima di andare. 
Una cosa che non vi ho detto di me è che io amo la fotografia. Porto sempre la mia macchina fotografica con me: una Nikon D90 con 2 obiettivi. 
Dopo aver finito il servizio fotografico fai da te chiamammo un taxi visto che nessuna di noi due aveva la patente. 
Erano le 21.15 eravamo in ritardo come al solito, ma non era poi così grave. Anzi meglio, così non saremmo state le prime ad arrivare.
La Villa, era una discoteca all' aperto, con due piscine. La discoteca più in di Londra, tra noi giovani ovvio.
 C'era già molta gente. E tra tutte quelle persone i miei occhi cercavano solo i suoi, ma non riuscivano a trovarli. 
Ormai erano passate delle ore, erano le 23.30, e io ancora non l' avevo visto.
Un ragazzo mi si avvicina, alto, carnagione scura, capelli neri, ciuffo, e occhi marroni, dalle ciglia lunghissime, molto bello devo dire. 
" Ehi, io sono Zayn, Zayn Malik, piacere.."
-"Frannie" dissi io -" Mi chiamo Frannie Edwards, piacere"
" Frannie, bel nome, mi piace, posso offrirti un drink?" disse lui sfoggiando un sorriso brillante. Gli occhi e il sorriso di Zayn avrebbero fatto innamorare qualsiasi ragazza, ma non una ragazza già innamorata di occhi e sorriso ben più belli.
-" No grazie Zayn, sto aspettando una persona"- mentii, non stavo aspettando nessuno, Crys era scomparsa chissà dove, e ci eravamo perse di vista, ovvio si stava divertendo, e suppondo che abbia trovato Liam, perché per quei pochi secondi in cui l' ho intravista aveva un grandissimo sorriso e mi fece l' occhiolino.
"Dai solo un drink, non ti mangio mica, sono un bravo ragazzo" disse avvicinnandosi sempre di più, aveva bevuto, un bel po' visto l' odore di alcool che sentivo.
Lo fermai dicendogli di no, di non avvicinarsi, ma lui non si fermava. Non pensavo che fosse un cattivo ragazzo, forse non lo era, ma l' alcool diceva il contrario.
Mentre lui mi stava per baciare nonostante i miei forzi di allontanarlo, mi sentii presa da dietro, e sentii che qualcuno diceva a Zayn di allonanarsi, senza rabbia, senza urlare.
Io mi girai. E non potevo essere più felice e sorpresa in quel momento.




Ciao a tutte,
spero la storia vi stia piacendo, e siccome ci terrei a sapere se vi piace o no,
se questo capitolo arriva a 5 recensioni continuo.
Non lo faccio per avere recensioni, ma solo per capire se  vi piace o  no ;D
Se volete dirmi qualcosa, qualsiasi cosa potete farlo su twitter sono: @sayhitoHarreh . 
-F xx

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