Everything Happens for a Reason di martygleek (/viewuser.php?uid=221164)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Conoscersi ***
Capitolo 3: *** Ricetrasmittente ***
Capitolo 4: *** Interazione XYZ ***
Capitolo 5: *** Bugie ***
Capitolo 6: *** Wonderland ***
Capitolo 7: *** Caccia Grande ***
Capitolo 8: *** La Lettera ***
Capitolo 9: *** La Donna Misteriosa ***
Capitolo 10: *** La Valigetta ***
Capitolo 11: *** La Mappa ***
Capitolo 12: *** Caccia Alla Volpe ***
Capitolo 13: *** Segreto Dottore/Paziente ***
Capitolo 14: *** Incidente ***
Capitolo 15: *** Guardare al Passato ***
Capitolo 16: *** Bugie = Ripercussioni ***
Capitolo 17: *** Vendetta ***
Capitolo 18: *** La Zattera ***
Capitolo 19: *** Mayflower ***
Capitolo 20: *** Il Giorno Dopo ***
Capitolo 21: *** Nuovi Amici? ***
Capitolo 22: *** La Nostra Esperienza ***
Capitolo 23: *** Riunirsi ***
Capitolo 24: *** Ritornare a Casa ***
Capitolo 25: *** Gli Altri ***
Capitolo 26: *** Prigioniero ***
Capitolo 27: *** La Mongolfiera ***
Capitolo 28: *** La Scoperta Sconvolgente ***
Capitolo 29: *** Tornare Al Confine ***
Capitolo 30: *** Una Nuova Realtà ***
Capitolo 31: *** Catturati! ***
Capitolo 32: *** Una Nuova Prigione ***
Capitolo 33: *** Lavori Forzati ***
Capitolo 34: *** Scoprire Il Motivo... ***
Capitolo 35: *** Battiti Accellerati ***
Capitolo 36: *** L'Operazione ***
Capitolo 37: *** La Fuga ***
Capitolo 38: *** Il Patto ***
Capitolo 39: *** Ritornare Al Campo ***
Capitolo 40: *** Chiedere Aiuto ***
Capitolo 41: *** Vecchie Sensazioni ***
Capitolo 42: *** Santana Vs. ***
Capitolo 43: *** Il Nuovo Leader ***
Capitolo 44: *** Virus Mortale ***
Capitolo 45: *** Il Piano Perfetto ***
Capitolo 46: *** La Torre Radio ***
Capitolo 47: *** L'ultimo Atto ***
Capitolo 48: *** Tutto Succede Per Un Motivo ***
Capitolo 1 *** Prologo ***
Prologo
Perchè non unire i miei due telefilm preferiti (Glee e Lost) in
un unica Fanfic? Questa idea mi frullava nella testa da un pò e
finalmente mi sono decisa a scriverla. Alcune scene, gli accaniti fan
di Lost lo noteranno, sono tratte proprio dal telefilm mentre i
personaggi purtroppo non mi appartengono ma sono di proprietà
dei RIB!
N.B ogni capitolo è raccontato sotto il punto di vista di un
personaggi (POV) quindi verrà raccontato in prima persona
e al presente.
Buona lettura e siate buoni è la mia prima FF.
***********
PROLOGO (Santana POV)
Apro gli occhi, una forte luce mi investe e tenere gli occhi aperti è
molto difficile, come quando ti svegli al mattino nel tuo letto e il sole ti
colpisce con tutta la sua lucentezza, soltanto che adesso non mi trovo nel mio
letto.
Mi alzo e cerco di fare chiarezza nei miei pensieri usando un metodo
infallibile che mio padre mi aveva insegnato quando ero piccola e mi trovavo in
difficoltà: “mi chiamo Santana Lopez, ero sull’aereo 737 diretto al Los
Angeles, c’è stata una perturbazione, c’è stato un rumore metallico e poi…..”
non riesco a completare la frase.. dov’ero? E come ho fatto ad arrivare in
questa strana radura circondata da alberi?
Barcollando cerco di rimettermi in piedi, dopo un po’ di tentativi ci
riesco ma mi gira la testa e camminare diventa molto difficile.
Pian piano avanzo verso il luogo da cui provengono urla di
disperazione. E’ una spiaggia bellissima se non fosse stato per le varie
macerie e i corpi senza vita sparsi qua e là.
Avanzo, un ragazzo dai capelli biondi sta facendo la respirazione
bocca a bocca ad una ragazza dai capelli castani aiutato da un altro ragazzo
con strani capelli da moicano. Un altro ragazzo che riconobbi subito come lo
Stewart dell’aereo usciva dall’acqua gelida dell’oceano zoppicando e
sanguinando. Vado a sbattere contro una ragazza dai capelli biondi tagliati
corti che si guarda in giro con fare perso. –scusa- dico, lei non fece molto
caso a me e continuò a guardare in giro senza rispondere.
Una delle turbine dell’aereo emette ancora uno strano rumore che non
promette nulla di buono, infatti, poco dopo, un’esplosione ci fa sobbalzare
tutti e ci scaraventa sulla sabbia dorata.
Sono senza forze ma la mia parte inconscia mi dice di rialzarmi e così
faccio. Sono sotto shock. Devo trovare un posto dove calmarmi e controllare se
sono tutta intera.
Supero una ragazza dai tratti asiatici che sta piangendo consolata da
un ragazzo anche lui asiatico che l’abbraccia e le dice parole di conforto.
Mi dirigo in un tratto di spiaggia coperto da palme che danno un po’
d’intimità ed è lì che la incontro..
-scusami, hai mai rattoppato dei jeans?-
“Che domanda è? Quella biondina dagli occhi blu come l’oceano deve
aver battuto la testa in maniera forte.”
-si, una volta- rispondo con un tono abbastanza gentile per non
sembrare scortese
-perfetto, mi daresti una mano?.. lo farei io stessa, sono un dottore,
ma sai è complicato mettersi i punti da sola.-
Infatti, sulla schiena, un grosso taglio causato da qualche pezzo
staccatosi dall’aereo non smetteva di sanguinare. La guardo e impallidisco.
Non sono un’amante del sangue, perfino i film sanguinolenti il cui
sangue è finto mi fanno venire la nausea. Lei se ne accorge subito perché mi
prende per mano e mi incoraggia; non posso tirarmi indietro.
-Tieni- dice. Erano una scatoletta contenente aghi e fili e una
bottiglietta di vodka, che avevano distribuito durante il pranzo sull’aereo
poche ore prima.
-è per sterilizzare le mani.. lasciane un poco per la ferita..- la
guardo terrorizzata e senza farmi vedere ne bevo un sorso per prendere coraggio
–hai un colore preferito tra questi?-
Mi risponde sorridendo –no il
nero andrà benissimo- le ricambio il sorriso e incomincio a “ricucire” la
ferita .
-Rischio di svenire davanti a te!-affermo
-te la stai cavando benissimo invece- mi risponde facendo delle
smorfie di dolore causate dall’ago
-sembra che tu non abbia paura- le confesso. Come faceva a essere così
calma?
-la paura è una cosa strana…mi ricordo il mio primo intervento da
sola, stavo operando una ragazza che aveva avuto un incidente, nel bel mezzo
dell’operazione lacerai una parte che non dovevo e tutto si fece scuro intorno
a me. Cominciò a fuoriuscire il liquido spinale, non puoi immaginare il terrore
che provai, ma sapevo che dovevo fare qualcosa per salvarle la vita.. così
iniziai a contare fino a cinque. Uno, due, tre, quattro, cinque.. per solo
cinque secondi lasciai che la paura prendesse il sopravvento su di me. Poi mi
rimisi al lavoro e andò tutto per il meglio.
-se fosse successo a me sarei scappata-ammisi
-no non credo, adesso non lo hai fatto!- mi disse girandosi e
guardandomi dritta negli occhi.
*****************
Allora che ne dite? questa parte è solo l'introduzione i capitoli veri e propri saranno un pò più lunghi.
Avete capito un pò chi sono i personaggi? Nel prossimo verranno presentati uffcialmente.
Fatemi sapere tutte le vostre opinioni. Recensite, recensite e recensite. Al prossimo capitolo. :)
Se volete chiarimenti, spoiler, anticipazioni o volete solo insultarmi
perchè ho rovinato due fantastici telefilm questo è il
mio account twitter:
https://twitter.com/MartyGleek
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Capitolo 2 *** Conoscersi ***
capitolo1
Salve a tutti.Come state?
In questo capitolo conosceremo un pò meglio i personaggi della storia.
Ricordo che alcune scene sono tratte proprio da Lost e che i personaggi
non mi appartengono. (Perchè non li ho inventati io? sob!)
N.B da questo capitolo verranno introdotti dei flashback, per distinguerli dal presente ho deciso di usare il corsivo.
Buona lettura. ;)
*************
CAPITOLO 1 (Santana POV)
Ormai era scesa la sera. I pochi sopravvissuti (siamo in dieci) si
erano riuniti intorno ad un falò che il ragazzo dai capelli biondi, Sam così si
chiamava, era riuscito abilmente ad accendere.
Con lui, oltre a me, c’era la coppia di asiatici, il ragazzo con i
capelli da moicano, la ragazza dai capelli castani dall’aria molto familiare
che era stata salvata da Sam poche ore prima, la ragazza misteriosa dai capelli
biondi corti e che adesso se ne stava seduta in disparte, la ragazza che avevo
conosciuto e “rattoppato” poco prima intenta a medicare e fasciare lo Stewart,
Kurt. In più c’era lui; l’uomo che “sedeva di fianco a me” che ora era privo di
sensi e con una lastra conficcata nel petto .
-sarebbero già dovuti arrivare!- dice il ragazzo con i capelli da
moicano.
-chi?- risponde la brunetta
-qualcuno, i soccorsi, ormai sono passate diverse ore-
-esatto, non capisco come mai non siano già arrivati. Ogni aereo
contiene una scatola in grado di farci localizzare dai soccorritori- dice
infine Sam
-e tu che ne sai, biondino?- dico io facendo girare tutti verso la mia
direzione
- sono un collezionista di modellini d’aereo; so tutto su di loro.
Piuttosto dovremmo cercare almeno la cabina del pilota, ogni aereo è attrezzato
con delle ricetrasmittenti e se riuscissimo a recuperarle potremmo chiedere
aiuto-
-io ho visto del fumo proprio in mezzo a quella boscaglia.. dovremmo
fare una spedizione e cercare la cabina- disse il ragazzo moicano
-no no no non posso rimanere qui un minuto di più, a quest’ora dovrei
essere a Los Angeles a tenere un concerto, davanti a milioni di fan urlanti..-
lo interrompe la brunetta alzandosi e facendo gesti drammatici attirando
l’attenzione dell’intero gruppo
-aspetta tu sei Rachel Berry! Lo sapevo che avevi un viso conosciuto,
io sono un tuo grande fan- diceSam con aria emozionata
-esatto- risponde con l’atteggiamento da diva che distingue tutto i
personaggi famosi -e lui è Puck, il mio chitarrista.-
-nonché ex-fidanzato.- precisa lui ricevendo uno sbuffo da parte di
Rachel
Presa da questa strana scenetta non mi accorgo che la biondina dagli
occhi più belli che avessi mai visto mi si era seduta accanto – non sono ancora
riuscita a ringraziarti per quello che hai fatto oggi.. è stato molto coraggioso..-
-figurati.. non potevo lasciarti morire dissanguata..- risposi
scherzando
-a proposito non so ancora il tuo nome, io sono Brittany- mi pone la
mano
-Santana- rispondo tendendo la mia mano e stringendogliela
–allora è il tuo primo disastro aereo, si vede che sei una novellina-
quella battuta mi fece ridere
-e già.. si vede così tanto?-
rispondo ridacchiando – te invece sembri un’esperta–
-sono viva- dice – è questo l’importante.- Rimango sbalordita da
questa frase. Questa biondina ha qualcosa di speciale..
Ormai la stanchezza prende il sopravvento. Kurt distribuisce a tutti
delle coperte prese da uno scompartimento ancora integro dell’aereo e dei
teloni. Era il momento di far fruttare i cinque anni passati al campeggio
estivo delle coccinelle che mio padre mi aveva costretto a frequentare da
quando avevo dieci anni.
Andai a raccogliere della legna e in pochi minuti riuscii a costruire
una specie di tenda in grado di accogliermi per la notte. Mi ci fiondo dentro
trascinando i pochi effetti personali che ero riuscita a salvare. Seduta con le
gambe intrecciate guardo fuori . Solo Sam era riuscito a costruirsi la capanna
per la notte e ora stava aiutando la ragazza “misteriosa” a costruirsi la sua.
Puck sotto le grida di Rachel stava cercando di montare la loro e poi c’era
Brittany.. Stava cercando di issare il telone sopra ad un ramo ma quando lo
metteva da una parte il telone ricadeva dall’altra.. “E’ adorabile”
penso mentre mi alzo andandole incontro.
-serve aiuto?- domando
-si ti prego.. non sono molto abile con queste cose al contrario di
te-mi dice indicando la mia tenda
In pochi minuti costruisco anche una seconda capanna.
-è la seconda volta che mi salvi oggi, direi che sei la mia eroina,
grazie Santana- mi abbraccia, un brivido mi percorre tutto il corpo.
-è stato un piacere, buonanotte Brittany-
-buonanotte –.
Torno nella mia tenda e dopo essermi distesa piombo subito in un sonno
senza sogni.
Mi risveglio quando il sole era già alto, esco dalla tenda e incontro
subito Sam e Kurt che distribuiscono cibo preso dall’aereo, ormai comincia a
scarseggiare e se i soccorsi non arrivano, dovremmo organizzarci per cercare
qualcosa.
La coppia di asiatici, Mike e Tina, che poi asiatici non sono, mi
salutano e mi fanno spazio su un vecchio tronco usato come sedia da noi
sopravvissuti. Incomincio a mangiare guardandomi intorno. La “misteriosa
ragazza” cammina avanti e indietro fumando una sigaretta, Puck e Rachel
continuano a litigare su motivi che non voglio neanche sapere. L’unica persona
che vorrei vedere in questo momento non appare nella mia visuale..
-avete visto Brittany?- chiedo a Mike e Tina
-Si, è laggiù- mi risponde Mike indicandomi il luogo dove c’era
“l’uomo ferito”
Mi alzo e mi dirigo da lei. –Ciao-
-ciao dormigliona- quella parola mi fa arrossire un po’ ma lei era
troppo indaffarata a visitare il paziente per curarsene.
-come sta?- dico con aria indifferente
-è ridotto male, cercherò di fare il possibile per salvarlo, tu lo conosci?-
Flashback di Santana
Ero sull’aereo
-Vuole qualcosa da bere signorina?- chiese l’hostess
-No, grazie sto bene così.- risposi
-e lei signore vuole qualcosa? Una Soda, un Cocktail?-
-un caffè, tesoro.- poi mentre l’hostess si incamminava a prendere
il caffè si rivolge a me –sembri preoccupata Lopez, non è da te, tranquilla c’è
sempre una remota possibilità che i giudici crederanno alla tua assurda storia.
Io ti credo lo sai..-
Si chiamava Cooter, era il detective che mi aveva trovato/arrestato e che
ora mi stava riportando a Los Angeles per essere processata.
-non m’importa quello che pensi te-
-certo che no..- disse ridendo
Mi chinai a bere il succo con molta fatica visto che ero
ammanettata al tavolino reclinabile dell’aereo.
Ci fu la prima scossa dovuta alla perturbazione, seguita dall’annuncio
dello Stewart di ritornare ai propri posti e allacciarsi le cinture di
sicurezza.
-io…- non ebbi neanche il tempo di finire la frase che la seconda
scossa fece sobbalzare i passeggeri e cadere alcune valige, una delle quali
colpì Cooter che svenne.
Stavamo precipitando. Uscirono le mascherine per l’ossigeno, cercai di
afferrarne una ma le manette mi bloccavano e non facilitavano la situazione.
Ero inerme, destinata a morire. Mi sporsi e cercai nella tasca del giaccone del
detective qualcosa che mi potesse salvare. Fortunatamente trovai la chiave e mi
liberai dalle manette riuscendo a mettere prima a Cooter poi a me una
mascherina mentre dietro di me un rumore assordante mi fece capire che la coda
dell’aereo si era staccata trascinando via persone e sparendo chissà dove
nell’oceano.
-sedeva di fianco a me nell’aereo ma non lo conosco- mento, non posso
dire a Brittany chi sono realmente.
**********
Wow che cosa avrà fatto Santana per essere arrestata? E Brittany scoprirà qualcosa su di lei?
Nel prossimo capitolo si saprà qualcosina di più, voi intanto recensite e fatemi sapere se la storia ve gusta!
Per anticipazioni,spoiler e critiche(anche quelle sono bene accette) ricordo la mia pagina twitter: https://twitter.com/MartyGleek
Ringrazio coloro che hanno messo la storia tra seguite,preferite e seguite. Grazie , thank you! :)
A presto!
|
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Capitolo 3 *** Ricetrasmittente ***
capitolo 2
Ciao a tutti. Ecco un nuovo capitolo della storia pronto per voi.
Prima
di lasciarvi alla lettura volevo ricordare che solo una parte della
storia di Lost è stata presa da ispirazione per scrivere questa FF, il resto
è inventato tutto da me, quindi non seguirà precisamente
l'arco delle avventure di Jack, Kate e Co.
Così come non ci
saranno tutti i misteri dell'isola (Es. Fumo Nero che io ritengo
inutile così come lo ritenevo nel telefilm).
Detto questo buona lettura :)
************
CAPITOLO
2 (Santana POV)
Era
passata ormai una giornata e dei soccorsi neanche l’ombra. Puck e Sam stavano
organizzando di andare a cercare la cabina pilota, anche Brittany si è unita al
gruppo dicendo che se c’erano feriti sarebbe stata utile. Non volendomene stare
con le mani in mano o forse per quel senso sicurezza che mi dava quella
biondina, decisi di unirmi al gruppo.
-vi
dispiace se vengo con voi?- dico raggiungendo i tre che si stavano già
addentrando nella boscaglia
-no
nessun problema- mi dice Puck dandomi una pacca sulla spalla mentre Brittany mi
fa uno dei suoi bellissimi sorrisi.
Ormai
era da un paio di ore che camminavamo senza sosta. Durante il tragitto conobbi
un po’ di più i miei compagni di disavventura. Scoprì che Sam insegnava fisica
all’università di Berkley, che Puck oltre che chitarrista era un compositore e
più di ogni altra cosa scoprì che Brittany era appassionata di danza e che
aveva un gatto di nome Lord Tubbington. “Potrei
starla ad ascoltare per ore”…ma che ti sta succedendo Santana tu odi le persone
che parlano troppo!" penso tra me e me scuotendo la testa.
Finalmente
arriviamo al punto in cui Puck aveva visto il fumo e proprio lì troviamo i
resti della cabina di pilotaggio. Alcuni corpi giacciono sul terreno e subito
Brittany va ad accettarsi se qualcuno sia ancora vivo, ma dalla sua faccia
capisco che queste speranze sono molto remote.
Saliamo
con molta difficoltà all’interno di quello che rimaneva della parte anteriore
dell’aereo, apriamo la cabina e cominciamo a cercare le ricetrasmittenti. Sam
non se l’era sentita di venire con noi e ci stava aspettando fuori chiedendo
ogni due per tre se avevamo trovato qualcosa. Non sopportando più quelle
continue e assillanti domande mi affaccio dalla finestrella laterale con
l’intenzione di insultarlo, quando mi accorgo che sotto di me c’è il
comandante dell’aereo ancora in vita.
Prendo uno spavento così grande che mi ritrovo stesa sul pavimento dallo
shock.
Brittany
corre subito ad accettarsi delle condizioni del pilota che respira a fatica e
farfuglia frasi senza senso– ha un trauma celebrale molto esteso, non avendo
strumenti a disposizione c’è poco che posso fare- dice lei alzando la testa del
pilota che inizia a tossire e perdere sangue dal naso
-Quanti
sopravvissuti? chiede lui
-Dieci-
dice Puck
-Quando
eravamo a metà del volo, c’è stato un guasto all’aereo, abbiamo perso i
contatti radio perciò abbiamo deciso di girare verso le Fiji per un atterraggio
di emergenza ma qualcosa è andato storto ….-
-Oh
mio Dio- dice Brittany comprendendo una cosa che io ancora non avevo capito.
-Ci
stanno cercando da un’altra parte- riprende il comandante
Per
una decina di secondi nessuno dice niente, stiamo ancora tutti assorbendo
quella scioccante notizia quando ormai allo stremo delle sue forse il comandante
cerca di alzarsi – la ricetrasmittente, prendetela!- Brittany aiuta il pilota a
raggiungere una scatolina che si trova vicino al posto di comando. Una volta
aperta il comandante accende questo piccolo strumento e lo passa a Puck. –Ora
andate prima che la batteria si scarichi.-
Gli
altri iniziano a incamminarsi verso l’uscita ma io non mi muovo. –Aspettate!
dobbiamo portarlo con noi, non possiamo lasciarlo qui..- mi dirigo verso l’uomo
e cerco di alzarlo –Aiutatemi..- Ormai il capitano respirava a malapena,
Brittany mi si avvicina e mi tira verso di lei –Non c’è più niente da fare, ci
sarebbe solo di intralcio, non arriverebbe al campo-
Esco
di fretta e furia da quel che rimane dell’aereo ed incomincio a piangere e
urlare inginocchiandomi. Puck e Sam sentendosi in imbarazzo e volendomi
lasciare un po’ da sola si incamminano verso la base mentre Brittany non è
della stessa idea infatti la sento inginocchiarsi dietro di me ed abbracciarmi
rimanendo in silenzio lasciandomi liberare di tutte quelle lacrime che non era
ancora uscite dall’incidente.
Quando
finalmente mi calmo Brittany mi aiuta ad alzarmi con sempre quel magnifico
sorriso stampato in faccia.
-Grazie
per essere stata con me-
-Grazie
per cosa? Non potevo lasciarti sola, dopo tutto quello che hai fatto per me era
il minimo che potessi fare. Dai torniamo al campo-
Ci
avviamo per lo stesso sentiero dell’andata, il sole ormai stava tramontando,
Brittany camminava al mio fianco raccontandomi aneddoti divertenti della sua
vita, qualche volta le nostre mani si sfioravano provocandomi una stana scossa
che non provavo da tanto tempo fino a quando qualcosa intorno a noi ci fa
spaventare. Erano dei bisbigli incomprensivi ma spaventosi.
-Corri-
dice Brittany prendendomi per mano e tirandomi per la boscaglia.
Non
faccio a tempo a focalizzare bene tutto perché sto correndo come una matta
trascinata da Brittany tra gli arbusti, l’unica cosa sicura è che qualcuno o
qualcosa ci stava seguendo.
Ormai
è da una decina di minuti che corriamo a perdifiato tra gli alberi e ormai il
rumore di bisbigli si fa sempre più lontano motivo per cui possiamo fermarci a
riprendere fiato continuando comunque a camminare velocemente stando sempre
all’erta prima che quel rumore ricominci.
Arriviamo
finalmente alla base, dove dei preoccupati Puck e Sam ci vengono incontro;
-Dov’eravate?
Eravamo così preoccupati!- dice Sam
-Stavamo
tornando a cercarvi- continua Puck
-Scusateci
eravamo un po’ stanche dopo tutto quello che è successo e ci siamo fermate per
una breve sosta- dice Brittany mentendo. Avevo capito quello che voleva fare,
se dicevamo la verità su quello che avevamo sentito, il panico avrebbe preso il
sopravvento e si creerebbe scompiglio e agitazione.
Sarebbe
rimasto un nostro segreto. Perché allarmare persone che avevano già subito un
forte trauma se non sai neanche te che cosa hai visto e sentito?
-E’
vero. È colpa mia ragazzi. Non ho un buon allenamento nel camminare- dico
prendendomi la colpa, ricevendo un debole cenno di testa da Brittany facendomi
capire che sapeva che avevo capito la parte che dovevamo interpretare.
Quello
che lei non sapeva che io quel gioco sapevo giocare molto bene.
Flashback
Santana
-Signorina Ruthfort
prego si accomodi! – mi disse un uomo sulla cinquantina dall’aspetto molto
elegante. Era il direttore di una delle banche più famose del paese.
Entrai nel suo ufficio
che si trovava al proprio centro della Banca di San Francisco, le pareti di
vetro permettevano di vedere tutto intorno quello che succedeva.
Diedi una rapida
occhiata anch’io mentre mi sedetti; uomini e donne che aspettavano il loro
turno per sbrigare le proprie faccende affollavano a quell’ora la banca e un
paio di guardie si aggiravano per i corridoi controllando che tutto fosse al suo posto.
-Allora.. mi hanno
detto che vuole avere un prestito da noi, non è così? Ma prima di tutto mi
servirebbero i suoi documenti signorina Ruthford.. sa questioni formali!-
-Certamente-
-Mi dica, che lavoro
fa? perché gli serve questo prestito?
-Sono una fotografa,
sto lavorando a un album illustrativo con i paesaggi più belli di tutta la
costa Ovest e mi servono finanziamenti per continuare il lavoro. -
-Oh magnifico anche
mia figlia adora fotografare, è il suo hobby. Quando era piccola, mi fece
costruire una camera oscura proprio nel seminterrato, è molto brava. Adesso sta
studiando a Yale legge ma le sarebbe piaciuto confrontarsi con una vera
professionista.-
-Beh se mi da il suo
numero potrei chiamarla e farci una
chiacchierata un giorno signor Fabrey.-
-Davvero farebbe
questo? La ringrazio moltissimo signorina Ruthford e la prego mi chiami
Russell..- mi disse sorridendomi quando un rumore di spari ci fa spaventare
entrambi.
-Fermi tutti questa è
una rapina, giù a terra e non muovetevi, avanti- tre uomini armati e
incappucciati entrarono nella banca sparando alle guardie, spingendo e
minacciando con i loro fucili la gente –Avanti, non abbiamo tempo da perdere-
entrarono nell’ufficio dove mi trovavo anch’io –E’ lei il direttore? Bene adesso
tu vieni con noi- lo presero per la giacca mentre io fui scaraventata a terra
insieme con gli altri ostaggi.
Passarono alcuni
minuti nei quali uno dei rapinatori si era fatto aprire lo sportello del
deposito banconote mentre gli altri due ci stavano facendo la guardia.
-Adesso io cerco di
immobilizzarne uno, lei gli prenda il fucile- mi disse un uomo che stava seduto
a fianco a me
-Aspetti io non..- non
feci tempo a finire che lui si alzò e andò incontro ad uno dei rapinatori
buttandolo a terra.. il fucile fini proprio vicino a me. Io lo presi in mano e
mi alzai incitata dall’uomo che ora stava lottando con il rapinatore.
-sparagli, sparagli-
gridava mentre io puntai il fucile verso uno di loro
– Io.. Io… non so come
si usa!- fui colpita da uno schiaffo e buttata a terra mentre anche l’altro
uomo finiva a terra privo di sensi.
-E così vuoi fare la
coraggiosa.. vieni con me- mi disse uno degli uomini mascherati –mi tirò su e mi spinse in uno stanzino.
-Avanti entra!- chiuse
la porta alle sue spalle.
-Io non lo so come si
usa?.. questa si che è bella Lizzy! - mi disse ridendo. Si avvicinò e mi baciò
mentre anch’io ridevo a quella battuta.
– Lo sai che adoro i
momenti drammatici Matt.- ricambiando il bacio.
Passarono alcuni
minuti nei quali finsi di essere stata picchiata e mi lasciai trascinare fuori
e portare dagli altri due rapinatori che adesso erano con il direttore Fabrey
nella stanza dei depositi di sicurezza.
-Vi prego vi darò
tutto ma lasciatela andare- disse il direttore
-Non ha ancora capito vero?
È stata lei a organizzare tutto, vi ha ingannato dal primo momento e adesso
io…- Matt non fece tempo a finire la frase che io estrassi la pistola che
portavo nascosta negli stivali e sparai a loro tre, ferendoli,
-Brutta stronza- disse
uno di loro.
-Mi serve la cassetta
di sicurezza numero 1515 adesso!-dissi
-Senza la chiave io
non…- si fermò vedendo che l’avevo in mano -.. se aveva la chiave non capisco…-
lo interruppi di nuovo
-Non sono
l’intestatario.. andiamo..-
-Tutto questo per una
cassetta di sicurezza, faresti meglio a uccidermi Lizzy perché ..- disse Matt
-Il mio nome non è Lizzy… su andiamo- presi per un braccio il direttore.
Arrivata alla cassetta
di sicurezza l’aprii e presi quello che c’era dentro (Un modellino di una
Ducati Monster) , richiusi tutto e uscì dalla banca non prima di aver chiamato
la polizia avvisandoli di una rapina in corso nella banca centrale di San
Francisco.
******
Finalmente abbiamo scoperto una piccolissima parte sul passato di
Santana. Ma solo una piccolissima parte. Il resto si saprà
più avanti!
Ma la domanda è riusciranno adesso che hanno la ricetrasmittente a chiamare i soccorsi?
Non mi resta che ringraziarvi per i vostri commenti e per chi a messo
la storia tra le seguite, preferite ecc. aspetto le vostre recensioni!
Non dimenticatevi di seguirmi su Twitter per sapere spoilers, avere
chiarimenti sulla storia o insultarmi (anche quello va bene!) :
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A presto!! :)
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Capitolo 4 *** Interazione XYZ ***
Capitolo 3
Salve a tutti ecco un nuovissimo capitolo della storia.
Finalmente un pò di azione e movimento.Infatti scopriremo qualcosa di schioccante sull'isola.
Detto questo buona lettura.
**********
CAPITOLO 3 (Santana POV)
Ormai erano quasi tre giorni che eravamo precipitati con l’aereo, la
ricetrasmittente che era quasi esaurita del tutto e non dava segnale di vita
facendo aumentare l’ansia a tutti noi. Oltre al fatto che erano state rinvenute
tra le macerie da Tina delle manette. Le mie manette. Creando panico e
scompiglio nel gruppo. Nessuno però sospettava di me.
-C’è un assassino tra di noi, non posso stare qui un minuto di più, e
se poi finisco ammazzata come John Lennon da un fan psicopatico?- dice Rachel
-Calmati, magari era uno dei cadaveri che abbiamo seppellito!- dice
Puck
-Impossibile, queste manette sono state forzate per aprirle vuol dire
che chi l’aveva addosso era ancora vivo dopo lo schianto- “Bell’intuito Sam”
penso mentre guardo in silenzio la scena.
-Sei te non è vero?- grida Rachel verso la bionda misteriosa andandole
incontro furiosa – Io non ti permetterò di uccidermi-
-Come scusa?- dice la ragazza. Era la prima volta che sentivo la sua
voce.
-Non fare la finta tonta, so che sei te la prigioniera, se no perché
te ne stai tutto il giorno da sola?- riprende Rachel puntandole il dito contro.
-O magari l’ammanettata eri te e ti stavano trasportando in centro
psichiatrico visto che mi sembri un tantino fuori di testa- risponde l’altra
alzandosi in piedi andando verso Rachel che era più bassa di lei di alcune
spanne.
-Come osi? Non so chi ti credi di essere biondina ma ti terrò
d’occhio!- la minaccia Rachel.
-Che paura, la grande “Star” mi sta minacciando, sto tremando!- a
quelle parole Rachel la guarda e se ne va borbottando tra sé.
-Wow, quella tipa è una tosta! È riuscita ad avere l’ultima parola con
Rachel- dice Puck
-Ehi Sam tu la conosci?- domando incuriosita.
-Si chiama Quinn, è l’unica cosa che so e che mi ha detto mentre
l’aiutavo a costruire la capanna. In ogni modo ho avuto un’idea per la
ricetrasmittente. Dovremmo andare in un posto elevato. Magari sono queste colline
a interferire con il segnale. Puck ed io partiamo oggi pomeriggio, sei dei
nostri?-
-Contaci!- dico
Dopo un leggero pasto a base di frutta preparo tutte le cose
necessarie per la spedizione.
Oltre a noi tre questa volta scopro che verrà anche la diva.
-Sicura di venire Rach, non è posto per te quello- dice Puck
-Io vengo dove mi pare e piace, d’altronde se sto troppo al sole mi
scotto.. non vorrei mica rovinarmi la mia pelle superperfetta- sbuffando a
quelle parole mi giro a cercare Brittany e la ritrovo inginocchiata davanti al
“l’uomo sconosciuto”; come un magnete mi ritrovo a camminare senza controllo
verso di lei, che accortasi di me si alza e mi viene incontro.
-Ehi, ho sentito che vai in un’altra spedizione!- mi dice
-Già, sono fatta così, non riesco a stare ferma in un posto troppo a
lungo, tu non vieni? mi salveresti dal continuo blaterare di quella diva da
strapazzo-
La feci ridere – No, non posso,
devo rimanere qui e cercare di estrarre la lastra e contenere l’emorragia se no
è possibile che gli venga la sepsi.-
-Ci vediamo al ritorno allora- dico notando che il gruppo stava
iniziando a partire per la foresta
-Si a presto.. e Santana??- mi girai – Stai attenta ti prego- per non
so quale motivo dopo quelle parole il mio cuore inizia a battere fortissimo,
annuisco e la saluto con la mano.
Eravamo appena partiti, Sam ed io davanti seguiti a pochi passi da
Puck e Rachel quando mi vedo sorpassare da Quinn che si mise davanti a noi
senza dire niente.
-Hai deciso di unirti a noi Quinn?- dice Sam sorridendo
-No, no io quella non la voglio! Ci vuole ammazzare tutti, non voglio
finire come nel libro “dieci piccoli indiani”!- dice Rachel guardando Quinn
-Calmati Rachel più siamo meglio è- dice Puck mentre io non avevo
ancora detto niente
-Io non mi fido di lei!- dice ancora Rachel
-Se per questo nemmeno io di lei, sua altezza!- Risponde Quinn
gridando. Un forte verso di animale ci fa spaventare tutti e vediamo qualcosa
in lontananza che si sta avvicinando a noi a grande velocità. Rachel grida e
Puck la afferra per mano e la trascina via, lo stesso fa con me Sam visto che
mi sono incantata a guardare quel grosso masso che si stava avvicinando sempre
di più.
Cominciamo a correre quando mi accordo che mancava Quinn.
-Aspetta! Quinn! Quinn! E’ rimasta indietro!- mi giro ma nello stesso
momento sento degli spari provenire nella stessa direzione in cui c’era Quinn.
Sentiamo un tonfo e corriamo a vedere cos’è successo perché quel forte
verso era cessato del tutto.
Quello che ci troviamo davanti è sorprendente. Un grizzly grande come
l’armadio giaceva senza vita davanti a noi. Quinn era in piedi impassibile con
la pistola puntata ancora verso il bestione.
-Cosa.. non è possibile..- Sam era scioccato – è impossibile che un
animale come questo viva qui – continua andando più vicino alla bestia.
-Dimmi da dove salta fuori- dico a Quinn
-Dal paese degli orsi, che ne so io!- si stava beffando di me
-La pistola dicevo..- preciso
-L’ho trovata vicino ad un persona- mi risponde sprezzante Quinn
-Non sali in aereo con una pistola- dice Rachel
-Ci sali invece se sei un poliziotto-
-E tu che ne sai?- dico non facendo comparire in me l’ansia che mi
stava crescendo dentro
-Era a terra, aveva una fondina alla caviglia, ho pensato “ Ci sarà
utile” infatti, ho ucciso il bestione-, riprende Quinn
-E come fai a sapere che era un poliziotto?- dovevo scoprire quanto ne
sapeva.
-Dal distintivo sul petto, gli ho preso pure quello mi piaceva- mi
guarda – e poi aiuta a fare colpo!- dice con aria sensuale
-Visto lo sapevo che eri te il prigioniero, solo chi era ammanettato
sapeva della pistola che portava il poliziotto- gridò Rachel verso Quinn
-Ora basta sospetta di me come io sospetto di te- dice Quinn girandosi
verso Rachel e dandomi le spalle. In quel preciso istante non perdo occasione e
le sfilo la pistola dalle mani e la punto verso Quinn.
-Qualcuno sa come si usa?- dico. Mentendo.
-Basta premere il grilletto!- dice Puck prendendosi una sberla sul
braccio da Rachel
-Non lo fare Santana- dice preoccupato Sam.
-La voglio smontare- rispondo io
Sam mi da delle veloci istruzioni, io l’ascolto interessata anche se
in verità sapevo perfettamente come si faceva ad usarla e smontarla. L’avevo
usata fin troppe volte in passato.
Prendo i bossoli della pistola e li do a Sam mentre la pistola la ridò
a Quinn che mentre gliela passo mi tira a se sorridendo maliziosa – So che tipo
sei!- mi dice
-Ne sei sicura?- le rispondo
-Si, ne ho avute come te!- tirandomi più a se
-Non credo come me- dico tirandomi via e riprendendo a camminare
mentre lei continuava a guardarmi con un’aria maliziosa in viso.
Riprendemmo a camminare, ormai erano ore che marciavamo e la fatica
cominciava a farsi sentire ma finalmente eravamo in cima.
Sam sfilò dallo zaino la ricetrasmittente e l’accese. Dopo un po’ di
secondi lo sentiamo urlare
-Una barra! Abbiamo una barra!- Corriamo tutti da lui
Ma quando ci avviciniamo un suono stridulo ci fa accapponare la pelle
- Cos’è?- Dice Rachel
-Un feedback- risponde Sam – dovuto da non so che cosa…-
-Magari è rotta la radio- ipotizza Puck
-No, non è rotta, non trasmettiamo perché qualcuno sta già
trasmettendo da qui vicino.-
- Potrebbero essere i soccorsi, fantastico- esclamo con gioia
guardando Puck
– Possiamo sentire la trasmissione?- domanda lui
Sam gira alcuni tasti per cercare la frequenza e, infatti, poco dopo
si comincia a sentire una voce femminile che parla una lingua diversa dalla
nostra
-E’ Francese! I francesi ci vengono a salvare… Vive la France!- grida
Puck abbracciando Rachel
-Non so il francese qualcuno sa cosa sta dicendo- esclamo guardando
gli altri
-Lei lo sa. Ha vissuto un anno a Parigi. Avanti Rachel- dice Puck
-No, aspettate io, non lo so così bene, sono arrugginita è da
parecchio tempo che non lo parlo-
Rachel e Puck ricominciano a litigare intanto io ascolto la voce e
noto che continuava a ripetersi, infatti, il discorso della donna francese era
seguita da un uomo che diceva dei numeri
-E’ un ripetitore- dice Sam – I numeri significano le volte che questo
messaggio è stato ripetuto, dunque se questo è lungo trenta secondi…- si gira e
comincia a calcolare mentalmente
-Avanti Rachel cosa dice?- riprende Puck dando in mano alla diva la
ricetrasmittente
Rachel la prese con mano tremante e se l’avvicina all’orecchio –Dice….
“Aiutatemi, vi prego aiutatemi, venite a prendermi..-
-O forse no visto che sei arrugginita- grida Quinn verso Rachel
-Stai Zitta!!- urlo a Quinn lanciandogli una occhiata che la fece
indietreggiare di parecchi passi
Rachel continua con le lacrime agli occhi –… Sono sola adesso, gli
altri sono morti, sono tutti morti, li hanno uccisi tutti…- e le batterie della
ricetrasmittente finirono lasciandoci tutti perplessi e spaventati
-Brava- dice Puck accarezzando la schiena di Rachel
-Dieci anni!!- dice Sam ad un tratto
-Di che cosa stai blaterando?- dice Quinn guardando Sam con aria
interrogativa
- Dell’interazione. È una richiesta di aiuto. Il messaggio va avanti a
ripetizione da dieci anni.-
-Magari l’hanno salvata- ipotizza Rachel
-Allora
perché il messaggio gira ancora?- risponde Sam guardando tutti noi con aria
sconfitta.
***********
Questa si che è una brutta notizia per i nostri sopravvissuti!
Chi è la donna francese e cosa le sarà successo?
Finalmente viene rivelata l'identità della ragazza misteriosa
(Anche se scommetto che l'avevate già capito vero?)
e il suo caratterino inizia a venir fuori!
Non mi resta che darvi appuntamento al prossimo capitolo e ricordavi di recensire!
Alla prossima ...
Per ulteriori chiarimenti : https://twitter.com/MartyGleek
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Capitolo 5 *** Bugie ***
capitolo 4
Salve a tutti come state Gleeks/Lostiers?
Ecco un capitoletto molto interessante
che questa volta sarà vissuto da Brittany contemporaneamente al
capitolo precedente.
Buona lettura :)
***************
CAPITOLO 4 (Brittany POV)
Era passata solo un’ora da quando Santana era partita con il gruppo
alla ricerca di un segnale della ricetrasmittente. Quanto avrei voluto andare
anch’io con loro, non molto per il fatto di trovare il segnale ma per
assicurarmi che la latina stesse bene e fosse al sicuro. Non so perché ma non
voglio che le succeda niente sento il bisogno di essere protettiva verso di lei
anche se ci conosciamo da pochi giorni.
Ma non potevo andarci. Dovevo rimanere a medicare e guarire l’uomo con
la scheggia conficcata nel petto.
Chiedo a Kurt di farmi da assistente e lui accetta.
-E’ svenuto?- mi chiede
-Si Kurt - rispondo gentilmente sorridendo mentre ci inginocchiamo io
davanti al petto dell’uomo e lui di fronte.
- E se si sveglia mentre estrai la scheggia?- mi domanda
- E’ un rischio ed è per questo che mi servi te - dico mentre
sterilizzo degli arnesi – si potrebbe svegliare dal dolore mentre la estraggo
perciò lo devi bloccare tenendogli le braccia-
La sua faccia si fa sempre più preoccupata – Ecco, l’unico problema è
che non sopporto la vista del sangue-
-Non guardare!- gli dico sorridendo – Pronto?- Kurt mi fa cenno con la
testa
Con un colpo secco estraggo la scheggia e il sangue comincia a
fuoriuscire dal corpo dell’uomo che fortunatamente non si sveglia
- Kurt passami le bende!.... Kurt? …. Kurt non provare a svenire-
niente da fare cade a terra privo di sensi a fianco all’uomo –Fantastico!- dico
Tutto stava precedendo bene, comincio a ricucire la ferita con quel
poco che avevo quando sento che l’uomo cominciava a muoversi.
Vengo presa dal colletto della mia camicia senza un motivo – Dov’è
lei? – mi dice
-Chi?- ma l’uomo sviene un'altra volta
Di chi stava parlando? E chi
era quell’uomo? La mia esperienza medica mi diceva che un uomo sotto shock
poteva dire cose insensate e quindi non dovrei fare molta caso a quello che
diceva ma dentro di me un senso di curiosità prendeva il sopravvento.
L’uomo si risveglia una buona mezz’ora dopo ripetendo continuamente la
parola “Pericolosa” e “Lei è pericolosa!”
Mi avvicino all’uomo – Chi è pericolosa?- lui mi guarda e mi fa cenno
di prendere la sua giacca
Guardo nelle tasche; scopro che lui era un poliziotto dalla carta d’identità
poi trovo un foglio piegato. Lo apro e la vedo. Lei in una foto segnaletica.
Santana! Era lei la prigioniera che stava riportando negli Stati Uniti.
L’uomo, “Cooter”, riprese a cantilenare le parole “Pericolosa”, “è
pericolosa”.
Kurt finalmente si è ripreso e viene aiutato da Mike a portare l’uomo
dentro una tenda costruita apposta per tenere all’ombra e al fresco l’uomo che
detto da me “stava delirando” dato che non volevo che tutti sapessero di
Santana. Non potevano sapere. Magari era innocente. Dentro di me speravo che
lei fosse innocente. I suoi occhi, il suo sorriso non dava il minimo sospetto
che lei fosse pericolosa.
Verso sera finalmente il gruppo torna alla base .
Santana mi vede e mi viene incontro
– Ciao – le dico – stai bene?- lei mi annuisce e mi racconta tutto che
era successo nel pomeriggio.
-Devi dirmi qualcos’altro? – le chiedo
Sorridendomi scote la testa poi si gira verso la capanna dove stava
Cooter.
- Come sta?...Si è svegliato?- mi chiede senza problemi. Quella
ragazza sapeva recitare la sua parte benissimo. “Bene Santana vuoi giocare,
allora starò al tuo gioco!”
-Si, si è svegliato un attimo durante l’operazione- ed è lì che vedo
un po’ di preoccupazione nei suoi occhi.
-Ha detto qualcosa?- mi chiede
-No!- le dico “Non mi hai detto che sei te la prigioniera se è
questo che vuoi sapere”
Il giorno dopo le condizioni di Cooter erano peggiorate drasticamente
così vado a cercare tra le valigie nella cambusa dell’aereo se c’era qualche
medicina che poteva alleviarli il dolore. Ed è lì che trovo Quinn.
- Buh! Che ci fai qui dottore?- mi dice mentre rovistava anche lei tra
le macerie
- Cerco delle medicine. Te invece? Trovato qualcosa di interessante?-
le chiedo
- Qualche sigaretta, un paio di accendini, qualche Playboy!-
- Capisco, ti saluto Quinn è troppo caldo qui- invento una scusa per
andarmene da li, non mi piaceva quella ragazza.
-A proposito di “caldo” quella “Chica Caliente” non è niente male… non
mi dispiacerebbe… lo sai cosa intendo..- riferendosi a Santana
Io non feci trasparire niente ma dentro di me volevo picchiarla.
Cammino pensierosa fino alla tenda dove sento delle piccole grida e li
vedo Santana presa per il collo da Cooter che la stava strozzando.
Subito corro a staccarli. Faccio ristendere Cooter e guardo Santana. –
Cos’è successo?-
-Stavo… - mentre riprendeva fiato – Stavo controllando se stesse bene,
e mi ha preso per il collo-
Non la guardo. M’inginocchio davanti a Cooter. – Ha la febbre e
l’addome è rigido. Non va bene.. gli serve acqua – mi alzo senza guardarla e mi
dirigo fuori a prendere una bottiglietta. Lei si alza e mi segue. Fuori aveva
iniziato anche a piovere.
- Quanto gli resta?- mi grida Santana. Io mi giro e lei venendomi
incontro continua – Sarà una morte veloce o soffrirà?-
- Non sarà veloce forse due/ tre giorni- le dico
-Non potresti fare in modo che non soffra. Alleviarli questa
sofferenza?- e lì tutte le mie emozioni esplodono. Mi avvicino a lei con aria
arrabbiata e ferita.
- Ho visto la foto segnaletica, Santana! Io non sono un’assassina-
dico allontanandomi mentre lei sgrana gli occhi dalla sorpresa.
L’avevo ferita come lei aveva ferito me.
Arriva la sera e i lamenti strazianti di Cooter si facevano più
insistenti. Niente ormai poteva più salvarlo.
Ogni tanto gli passo sulla testa una pezza bagnata per inumidirlo.
Santana ed io non ci eravamo parlate più da allora.
Cooter alza gli occhi su di me – Ascoltami bene biondina, qualunque
cosa fa, qualunque cosa ti dice non devi ascoltarla. Hai capito?-
- Che cosa ha fatto?- le chiedo
Lui mi sorride – Oh no, ha incantato anche te non è vero?- inizia a
ridere
Un'altra giornata era quasi passata, finalmente era ora di cena. Mi
accomodo vicino a Tina e Puck, Santana non c’era e anche se ci fosse stata non
le avrei parlato. Ero ancora molto arrabbiata con lei.
-Come sta? – mi chiede Tina facendo un cenno con la testa alla capanna
-Molto male- ammetto mentre le urla di dolore di Cooter si
diffondevano per tutta l’isola.
-Grazie a Dio non ho io la pistola. Se no non avrei resistito.. – dice
Puck con naturalezza ricevendo comunque uno schiaffo da Rachel
- Che pistola?- dico perplessa a Puck
-Quella che Quinn a preso dal poliziotto e che adesso ha Santana.-
- Santana ha una pistola? – grido alzandomi in piedi e correndo verso
la capanna
Arrivo proprio di fianco e la vedo uscire dalla capanna –San..- non
faccio a tempo a finire che uno sparo squarcia il silenzio della sera.
Santana non dice niente e continua per la sua direzione.
Dalla tenda esce Quinn con la pistola in mano.
-Che cosa hai fatto?- le urlo andandole incontro e prendendola per la
camicia
-Quello che non hai avuto il coraggio di fare te! – mi risponde
staccandosi dalla presa – Me lo ha chiesto lui!-
Osservo l’orizzonte. Finché non sentiamo entrambi un piccolo lamento
provenire dalla tenda.
-C.. Cosa? – dice Quinn mentre io la guardo e la spingo via entrando
nella tenda e inginocchiandomi di nuovo verso Cooter che sputava sangue.
- Gli hai perforato un polmone!! –
-Io avevo puntato al cuore!- si giustifica Quinn
-Vai fuori… adesso!! – grido non mi rimaneva nient’altro che
reprimergli il dolore soffocandolo
Avevo ucciso un uomo.
Rimasi tutta la notte seduta sulla spiaggia a contemplare le onde.
Osservo il sole sorgere dal mare. Sento alle mie spalle dei passi
- Posso?- sento dire da una voce adesso molto famigliare che mi scalda
il cuore ogni volta.
Non dico niente. Lei si avvicina e si siede accanto a me. Sento i suoi
occhi scuri scrutarmi.
-Voglio dirti cosa ho fatto, perché ero ammanettata- mi dice sincera
-Non lo voglio sapere… quello che eravamo, quello che abbiamo fatto,
ce lo dobbiamo lasciare alle spalle. Cinque giorni fa siamo tutti morti quindi;
è il momento di ricominciare da capo, Ok??-
-Ok- mi dice sorridendomi
Stiamo tutto il giorno così a scrutare il mare. Insieme.
*********
Wow quindi Brittany prova qualcosa per Santana? Questo sentimento sarà corrisposto?
Spero
che la FFcontinui a piacervi e ringrazio chi segue, preferisce e
ricorda la mia storia!! siete tantissimi e io non me lo aspettavo!! Grazieeeeee :')
Fatevi sentire però mi piacerebbe sapere cosa ne pensate... a presto!!! :)
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Capitolo 6 *** Wonderland ***
capitolo 5
Eccoci con un breve capitoletto di transizione ancora riguardante Brittany
Voglio ricordare come sempre che questa storia è liberamente
tratta dal telefilm Lost e non seguirà passo a passo gli
avvenimenti della serie.
Detto questo, Buona Lettura!! :)
**************
CAPITOLO 5 (Brittany POV)
“Ho le allucinazioni.. Brittany tu non stai bene!.. stai diventando
pazza!” continuo a ripetermi.
Da due giorni non chiudevo occhio, da due giorni continuavo a vedere
qualcosa che non poteva essere vero.
L’altro giorno è apparso mentre parlavo con Santana e adesso mentre
osservo la spiaggia. Un uomo con dei capelli bianchi, in giacca e cravatta mi
sta guardando.
Stavo decisamente impazzendo
-Hey Brittany!- Kurt mi guarda dall’alto in basso – sei sicura di
stare bene?-
-Si non ti preoccupare- dico
-Senti abbiamo un problema..- mi porta in un posto lontano da sguardi
indiscreti – abbiamo quasi finito le provviste e soprattutto le bottiglie
d’acqua. Ce ne rimangono dieci. Ossia per due giorni massimo. Se la gente
scopre che manca l’acqua scoppierà il panico. E poi io non voglio sentire
brontolare la Berry, perciò io queste le nascondo così poi tu decidi..-
-No! Io non sono il capo non decido un bel niente- dico a Kurt mentre
vedo avvicinarsi Quinn
-Esatto, chi ti ha nominato nostra salvatrice Barbie? Guardami!- mi
urla Quinn
Ma io non l' ascolto. Eccolo di nuovo. L’uomo in giacca e cravatta.
Comincio a inseguirlo mentre sento dietro di me Quinn che sta imprecando.
La figura mi porta dentro la radura. La riesco finalmente a raggiungere.
E’ a pochi passi da me. Si gira.
Cado a terra dallo spavento. “Non può essere”
-Papà?-
Flashback Brittany
-Tuo padre se n’è andato Brittany!-
-Tornerà mamma, torna sempre lo sai-
-Non questa volta- disse con tono amareggiato
-Non vuole che lo riporti indietro mamma, lo sai che mi odia è da
quando ero bambina che non ha fatto altro che dirmi che non sono come lui, che
non sono un leader, che non ho gli attributi e sono la vergogna della famiglia
Pierce. Mandaci un suo amico.- Risposi arrabbiata
-Lo sai che non ha più amici, ti prego Brittany vai a prenderlo, lo
sai che non è in grado di badare a se stesso- come potevo deludere mia mamma.
-Dove si trova?- domandai
-In Australia-
Presi il primo volo per Sydney. Arrivata all’albergo dove risedeva mio
padre mi feci accompagnare dal direttore in camera sua.
La stanza era tutta sottosopra. C’erano bicchieri sporchi, medicine
rovesciate per tutta la camera e i suoi documenti erano lì ma lui non c’era. Il
proprietario mi disse che tutti giorni usciva presto e rientrava tardi ubriaco
e sempre in piacevole compagnia. Mi consigliò di rivolgermi alla polizia.
Passarono un paio di giorni quando ricevetti la telefonata. Mio padre
era stato trovato. Il suo corpo era stato rinvenuto senza vita in un vicolo di
Sydney.
Mi presentai in obitorio per riconoscere il cadavere.Non c’erano
dubbi era lui.
Mio padre era morto. Chiamai mia madre e organizzai il viaggio per il
ritorno. Tutto era pronto. Al mio arrivo a Los Angeles avrebbero prelevato mio
padre e lo avrebbero portato subito al cimitero per la sepoltura. Peccato che
non arrivammo mai al suo funerale…
Mio padre non dice niente, mi guarda e comincia di nuovo a camminare
verso la boscaglia. Comincio a correre. Solo adesso mi accorgo che sono sola in
mezzo alla radura.
Dalla troppa foga inciampo in un arbusto, comincio a rotolare per
terra e finisco giù in un precipizio. Riesco ad aggrapparmi a delle radici.
Nessuno sapeva dov’ero. Era la mia fine. Comincio a pensare. È questo quello
che fanno i condannati a morte no? Ripensano a tutto quello che hanno fatto
nella loro vita e tutto quello che avrebbero voluto fare. Penso a lei, ai suoi
occhi scuri come la notte, al suo sorriso, a quanto avrei voluto baciare quelle
labbra morbide. Penso a Santana. Non la rivedrò più.
Le mie mani cominciavano a cedere, fortunatamente vedo una mano
sporgersi dal dirupo. –Afferra la mano!- dice Mike che poco dopo mi porta in
salvo.
Mi porge la sua bottiglietta d’acqua–stai bene? Come mai sei qui da
sola? Dovresti essere alla spiaggia. La gente si aspetta che qualcuno gli dica
cosa fare-
-Io? Io non sono un leader. Non posso aiutarli. Non ho gli attributi-
ammetto
-Perché sei qui Brittany?- mi domanda
-Sto diventando pazza!-
-no non sei pazza! I pazzi non ammettono che stanno diventando pazzi.
Non lo sanno. Perché sei qui veramente?- mi richiede, io sorrido a
quell’affermazione
-Inseguo qualcosa… qualcuno!- dico
-Il coniglio bianco. Come Alice nel paese delle Meraviglie.- dice
ridendo Mike
-Esatto come Alice, perché quello che inseguo non può essere
reale. Da medico direi che ho le allucinazioni dovute al forte stress e alla
mancanza di riposo-
-e se non l’avessi? Questo posto e magico. Nessuno lo vuole ammettere
ma siamo capitati qui per una ragione quindi..- dice alzandosi -..adesso tu
continui la tua missione. Devi finire quello che hai iniziato.. trova il
coniglio bianco Brittany!- e a quelle parole mi lascia
Cammino per un breve tratto finché arrivo in una grotta dove al suo
interno sgorgava una piccola cascata di acqua purissima. Mi guardo intorno
mentre bevo un po’ d’acqua. C’erano dei resti dell’aereo. E insiemi a quelli
trovo la bara di mio padre. Era ancora li. Intatta come quando la misero nella
stiva. – Ciao papà, grazie!- sorrido e me ne torno al campo, era scesa la sera
ormai e non ci penso minimamente a rimanere nella foresta di notte.
Arrivo al campo che ormai era già buio. Delle urla giungono a me.
Stavano litigando di nuovo.
-Ora basta- grido facendo girare tutti. Scorgo Santana da un lato la
guardo mentre mi rimetto a parlare – Sono ormai sei giorni che aspettiamo che
qualcuno venga a salvarci, ma se non venissero? Non possiamo più aspettare
dobbiamo iniziare a guardare in faccia la situazione. È il momento di
organizzarci dobbiamo capire come vivere qui. Ognuno si deve dare da fare. Una
settimana fa eravamo estranei ma adesso siamo qui e solo Dio per quanto ancora
dobbiamo rimanerci. Ma se non riusciamo a vivere insieme moriremo da soli- dico
questa ultima frase guardando Santana che mi guarda con le lacrime agli occhi.
Anche gli altri sembrano colpiti dal mio discorso. Sono stanca prendo un po’ di
frutta e mi siedo in riva al mare.
Poco dopo Santana, come ogni altra sera, si siede accanto a me
porgendomi un bicchiere d’acqua che accetto volentieri.
-Dove sei andata oggi? Ero preoccupata- mi dice
-Dovevo occuparmi di alcune cose- rimango vaga.
- non mi dirai di più vero?- dice cercando i miei occhi
La guardo e le sorrido – Mio padre è morto a Sydney una settimana fa –
-Mi dispiace – mi dice
-già.. dispiace anche a me- ammetto mentre lei mi prende la mano e me
la tiene stretta con la sua.
*******
Naturalmente non poteva mancare il più famoso discorso di Lost e Brittany ha avuto l'onore di citarlo anche in questa FF.
Che dite? fatemi sapere come sempre cosa ne pensate e vi avverto che
anche il prossimo è ancora un capitoletto di transizione.
Ringrazio come sempre quelli che leggono il mio delirio. a presto!!
https://twitter.com/MartyGleek
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Capitolo 7 *** Caccia Grande ***
capitolo 6
Salve a tutti gente?
Dunque ecco un altro capitoletto diciamo di transizione visto che il bello arriverà nei prossimi capitoli..
Detto questo come sempre buona lettura :)
*************
CAPITOLO
6 (Santana POV)
Era
notte fonda, un rumore mi fa svegliare. Esco fuori dalla mia tenda e vedo che
non sono l’unica ad essermi alzata. Il rumore proviene dall’abitacolo
dell’aereo.
-C’è
qualcuno la dentro?- domanda Tina
-Ci
sono solo cadaveri- dice Puck
-Ci
sarà Quinn che starà trafugando qualcosa!- conclude Rachel
-Sono
dietro di te, nana!- le risponde Quinn avanzando verso l’abitacolo dell’aereo
insieme a Brittany in quanto tutte e due avevano una torcia in mano.
I
rumori continuavano sempre più forti man mano che ci avviciniamo.
-Avanti-
dice spazientita Quinn – facciamo un po’ di chiarezza..- puntando la torcia
verso l’entrata
-No
aspetta non..- Brittany non fa in tempo a finire la frase. Due occhi luminosi riflettono
la luce della torcia. Erano cinghiali e noi li abbiamo fatti arrabbiare, infatti,
uscendo dall’abitacolo cominciano a venirci incontro incattiviti.
Vedo
tutti scappare in direzioni diverse. Sento Brittany urlare di metterci al riparo ma io
sono troppo scioccata per muovermi.
Vengo
presa per un braccio da Quinn che mi porta sopra un piccolo cumolo di macerie e
mi protegge facendo scudo davanti a me.
Sento
Puck gridare. E’ stato ferito dai cinghiali che però fuggono dentro la
boscaglia.
Passato
il pericolo, mi dirigo verso la tenda di Brittany, non prima di sentire Quinn
mormorarmi all’orecchio –Non c’è di che!- con aria maliziosa.
Sta
medicando la ferita a Puck e insieme a lei c’era anche Sam
-Sono
stati attirati dai resti umani- dice Sam –dovremmo spostare i cadaveri.. magari
seppellirli-
-No,
abbiamo poco tempo prima che tornino di nuovo alla carica. C’è un'unica
soluzione. Bruciarli - dice Brittany mentre applicava un cerotto a Puck sulla
ferita
-Sono
esseri umani. Meritano di meglio- risponde a tono Sam
-Sono
morti Sam, noi no, domani andremo a prendere piccoli arbusti e domani sera
bruceremo la fusoliera- Brittany ormai era decisa.
-Perché
vuole farlo di sera? Chiede Puck a me e a Sam
-Spera
che qualcuno veda il fuoco- Risponde Sam
La
mattina dopo tutto era quasi normale a parte Quinn e Rachel che stavano
litigando furiosamente spingendosi e malmenandosi.
-Dammi
lo zaino ladruncola da strapazzo- grida Rachel cercando di afferrare lo zaino
che teneva stretto Quinn
-Te
lo puoi scordare Lillipuziana- grida in risposta Quinn spingendola
Puck
e Brittany corrono a separarle –Che succede qui?- domanda la bionda
-Quella
lì ha le noccioline e non le vuole condividere con nessuno- dice Rachel
puntando il dito contro Quinn
-Sono
mie, brontola, le ho trovate nell’aereo-
-Calmatevi
avanti!- grida Brittany mentre Puck porta via Rachel per farla calmare
-Tina
dov’è il resto del cibo?- domanda Brittany
-Non
è rimasto più niente-
-Calmatevi
troveremo qualcosa da mangiare!- dico appoggiando Brittany
-Davvero?
E come pensi di trovarlo Barbie?- mi dice divertita Quinn
-Cacciando!-
s’intromette Sam – Ho trovato queste in una valigia. Possiamo andare in gruppo
e cercare di uccidere uno di quei cinghiali-
-Patetico!-
continua Quinn
-Hai
un’idea migliore?- risponde Brittany difendendo Sam
-Fammi
pensare.. addentrarci nella foresta incantata a cercare cinghiali che peseranno
all’incirca cento chili con un paio di coltelli? No, non ho un’idea migliore-
L’ironia di Quinn cominciava a farmi innervosire
Ormai
era deciso saremmo andati a caccia di cinghiali.
Io,
Sam e Mike ci prepariamo.
-A
caccia di cinghiali eh?- mi domanda Brittany affacciandosi nella mia tenda
-Non
è la prima volta che vado a caccia. Potrei aiutare-
-Come
mai ogni volta che c’è una spedizione tu ci vai? È pericoloso!- dice Brittany
-Non
vorrei dire ma sembri preoccupata per me Brittany!- dico. Vedo che lei
arrossisce un po’.
-Non
vorrei dire ma non sembra che mi stai dicendo tutta la verità. Perché ci vai
veramente Santana?-
-Devo
cercare una cosa che ho perso durante lo schianto- ammetto rimanendo sul vago
-Della
caccia quindi non t’importa nulla?
Mi
avvicino a lei con aria sensuale –Sono vegetariana!- le sussurro nell’orecchio
uscendo sogghignando dalla tenda.
Eravamo
partiti da una buona mezz’ora quando dopo varie ricerche e varie tracce sul
terreno sentiamo un rumore che ci indica che eravamo vicini al nostro
bersaglio.
Sam
ci fa segno di fermarci e altri gesti di cui non capisco il significato, Così
come Mike che spazientito si arrabbia urlandogli contro. Il cinghiale a sua
volta sentitosi minacciato, ci viene addosso. Vengo ferita sulla guancia.
Niente di grave. Mike invece è ferito sulla gamba. Zoppica. Decidiamo di
tornare indietro. Sam decide di proseguire da solo la ricerca dei cinghiali e
in nessun modo riesco ad dissuaderlo dall’andare.
Io
e Mike torniamo al campo. Mike si sostiene a me.
Tina
ci viene subito incontro preoccupata –Oh mio Dio Mike stai bene?- mentre si
avventa a lasciargli un bacio appassionato.
Li
lascio con aria disgustata e vado subito a cercare Brittany ma m’imbatto in
Quinn
-Oh
finalmente il ritorno della grande cacciatrice, che c’è per cena?- mi dice
ironicamente
-Non
ora!- le rispondo sorpassandola senza guardarla neanche
Brittany
era seduta davanti alla tomba di Cooter. Infatti, fu proprio lei ad insistere
dopo la morte del poliziotto di seppellirlo vicino al campo per rispetto.
-Ehi,
che fai qui?- dico avvicinandomi a lei
-Niente
di che. Trovo confortante parlare con lui- si alza –Ehi ma sei ferita, fammi
dare un’occhiata!-
Mi
prende il viso tra le mani e mi controlla la ferita. Il mio cuore batte
all’impazzata. Sento le sue carezze sulla pelle e dentro di me non voglio che
smetta mai.
Mi
allontano di malavoglia – Scatta il te l’avevo detto?- Le chiedo ridendo
-No,
ma sono contenta che tu stia bene-
-Sam
non è tornato....- inizio a piangere, lei mi abbraccia
e mi accarezza i capelli dicendomi parole di conforto.
Rimaniamo così per un pò fino a quando sento Brittany alzare la
testa e indicare un punto in lontananza. Un uomo stava trascinando qualcosa.
Era Sam. Aveva preso il cinghiale.
Quella
sera tutti parteciparono alla veglia per i morti mentre il fuoco bruciava
quello che rimaneva di loro.
Guardo
il fuoco. Brittany di fianco a me è come incantata quando Kurt la riscuote
dalla propria trance. –Abbiamo un problema- sento che dice e fa cenno a
Brittany di seguirlo. Li seguo anch’io e arriviamo un una zona ben nascosta –
L’acqua… è sparita! Qualcuno l’ha rubata!- dice Kurt
La
mattina dopo parlo con Sam dell’accaduto ormai la notizia si era diffusa e
tutti erano abbastanza agitati.
Rachel
si avvicina a noi – Io so chi l’ha presa! Capelli biondi, ironia alle stelle,
assassina. Vi dice qualcosa? L’ho vista bere da una bottiglietta dieci minuti
fa-
Io
e Sam decidiamo di tenere d’occhio Quinn. La vediamo addentrarsi nella radura
fino ad arrivare davanti ad un albero dove, ben nascosta, c’era la sua valigia
contenente chissà che cosa.
Aspetto
che si chini e le salto addosso. Lei sembra divertita invece – Finalmente.. il
desiderio che ho espresso un paio di giorni fa si avvera, lo sapevo che mi
desideravi- e con un colpo di reni capovolge la situazione portandosi sopra di
me e tenendomi i polsi ben ferrati sopra la testa – così va meglio- dice
avvicinandosi sempre di più e cercando di baciarmi.
Sento
uno strattone che porta via Quinn da sopra di me. Era Sam
-Avanti
alzati- le grida facendola rialzare e scrollandosi le spalle si avvicina
minacciosa a Sam –Sei un guasta feste biondino, la prossima volta che mi tocchi
saluta pure i tuoi gioielli di famiglia-
Io
mi rialzo e controllo nella valigia. L’acqua non c’era. Ma non mi fidavo ancora
–Dove hai messo l’acqua Quinn?- dico – Ti hanno vista con una bottiglietta in
mano-
Lei
si gira verso di me divertita – E’ la mia! Quando ha piovuto l’altro giorno l’ho
riempita con l’acqua piovana. Sono proprio come Robinson Crusoe. Non trovate??
- dice con aria di superiorità
-Andiamocene,
non c’è niente qui!- dice Sam
Mi
allontano ma Quinn mi ferma prendendomi la mano. – Aspetta.. Dato che sei il
nuovo sceriffo, ti conviene rendere tutto ufficiale – e mi diede il distintivo
di Cooter. Mi allontano silenziosamente verso il campo.
Arriviamo
al campo e sentiamo ancora litigare. Questa volta Quinn e Rachel stranamente
non c’entrano. Mike e Puck stavano facendo a pugni, e una Brittany e un Kurt
disperati cercano di dividerli.
-Aveva
lui l’acqua- grida Mike ripetendo la stessa frase –Sei un ladro- continua
Rachel
guarda Puck – E’ vero quello che dice Puck? Dimmi che non è vero!- ma Puck
abbassa la testa –Perché lo hai fatto?- chiede Brittany
-Non
volevo creare scompiglio tra di noi- dice
-Sei
uno stupido Puckerman- grida Rachel lanciandogli addosso tutto quello che
trovava a disposizione
-Calmatevi
tutti, l’acqua comunque c’è. La fonte che ho trovato un giorno fa è pura e domani
un gruppo verrà con me a raccoglierla. Non abbiate timore, nessuno morirà di
sete!- a quelle parole di Brittany il gruppo sembra calmarsi e tutti tornano
alle proprie tende me compresa
Mi
sdraio sulla sabbia e mi lascio cullare dal rumore delle onde e così mi
addormento.
********
Pensavate che Quinn fosse la responsabile del furto vero? Mai giudicare dalle apparenze...
Mi sto divertendo troppo a scrivere le battute di Quinn e spero che voi
le stiate apprezzando.. Fatemi sapere lasciando una piccola recensione
o scrivendomi sulla mia pagina twitter: https://twitter.com/MartyGleek
Spero anche di aver fatto felice un pò tutte le shipper ( Quinntana, Brittana, Tike ..) !
Ringrazio come sempre chi legge e segue la mia storia.. <3
Al prossimo capitolo :)
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Capitolo 8 *** La Lettera ***
capitolo 7
Salve a tutti
Ecco il primo
punto di vista di Quinn (Premetto che sono i più divertenti da
scrivere..) nel quale scopriremo qualcosina del suo passato.
Ma non dico altro.. Buona Lettura..
P.S Brittana Fans non uccidetemi please!!! :)
***********
CAPITOLO 7 (Quinn POV)
Quanto adoro il mare. È sempre stata una delle mie passioni sin da
quando ero bambina tuffarmi tra le onde e rimanere a mollo guardando il cielo e
le nuvole.
Guardo verso la spiaggia e vedo che la mia bella “chica caliente” si
era messa ad osservare i miei indumenti e il libro che avevo trovato qualche
giorno prima sulla spiaggia.
-E’ un bel libro- le grido – Parla di conigli- esco dalla spiaggia e
mi avvicino a lei
-Potresti prendere freddo senza tutti i vestitii- mi dice con fare
ironico Santana
-Hai ragione, perché non ti avvicini e mi scaldi un po’ - rispondo
guardandola maliziosamente
- Tu sai come affascinare una donna- risponde ancora lei sempre
ironicamente lasciandomi li da sola.
M’incammino dopo essermi rivestita verso il posto dove tenevo
nascosta la mia roba e li vedo che Puck stava rovistando tra le mie cose. –Che
ci fai tu qui?- dico scagliandomi verso di lui.
Gli lascio proprio dei bei graffi sul volto. Sono soddisfatta di me
stessa perciò lo lascio andare e torno nella mia tenda. Guardo il mare, dalla
tasca prendo “la lettera” che conservavo da molto tempo e mi metto a rileggerla
per la millesima volta.
A un certo punto Brittany entra nella mia tenda con aria molto
arrabbiata. Testa a spazzola dev’essere andato a raccontare tutto a quella
biondina.
Comincia rovistare tra le mie cose – Ciao dottore quanto tempo?-
– Dove stanno?- mi chiede
-Che cosa?-
- Le medicine per l’asma, le ricariche che servono per l’inalatore di
Rachel. Hai aggredito Puck che stava cercandole tra la tua roba- dice
arrabbiata
-Io ho solo punito un ladro che guardava tra le mie cose-
-Tue? Non sono tue? Se una persona trova una cosa non vuol dire che
diventa automaticamente sua!- grida Brittany
-Smettila Doc.-
-In piedi- mi dice –Avanti alzati-
-Che c’è? Vuoi vedere chi è più alta tra le due?-
-Alzati in piedi Quinn-
-Sicura? Non hai già abbastanza problemi cui pensare?-
-Si sono sicura, Avanti!- mi minaccia Brittany
-Che succede qui?- sento gridare da dietro da Santana
Io e Brittany non diciamo niente ci guardiamo e basta, poi Brittany si
gira e se ne va seguita da Santana. Senza farmi scoprire le seguo e ascolto
quello che si dicono:
-Io la uccido..- dice Brittany
-Calmati Brittany, non servirà a riprendere le medicine- Santana
continua a inseguirla
-Lo so ma mi sentirò meglio!- risponde Brittany guardandola
-Parlo io con Quinn- suggerisce la latina
-Che cosa ti fa credere che ti ascolterà?- domanda Brittany
-Crede che io e lei abbiamo un feeling!-
-Davvero?-Brittany la guarda sorpresa “Guarda, guarda.. qualcuno si
è presa una cotta a quanto vedo” penso mentre la conversazione andava
avanti e si faceva sempre più interessante.
-Per
favore..non ci starei neanche per tutto l'oro del mondo-risponde
Santana. Mi allontano recuperando l’ascia che serve a tagliare la
legna e mi dirigo a spaccarne un po’.
Flashback Quinn
Ero nella mia camera da letto del campus universitario di Yale. Con me
c’era un’altra persona, una donna sulla trentina, adescata in un bar qualche
settimana prima.
-Sei incredibile Quinn-
-Ti amo, sei bellissima- risponsi baciandola
-Aspetta a che ora iniziano le tue lezioni?- mi chiese lei mentre io
continuavo a baciarla
-Alle 9.30! è presto!-
-Guarda che sono le 9.27 adesso!- disse ridendo
-Oh miseriaccia!- Mi alzai dal letto e incominciai a vestirmi
facendola ridere poi andai a prendere la mia borsa che con un movimento brusco
si aprì facendo cadere a terra varie mazzette di dollari.
-Queste non le avresti dovute vedere-
-A cosa ti servono questi soldi Quinn? Non sembra che servano per
seguire il corso di legge-
-Fidati di me, sono in ritardo- lei si alza e incomincia a rivestirsi
-Ok d’accordo. Sono tutti i soldi che ho… ventimila dollari… ho un affare in
trattativa con affaristi di mio padre.. un piano di estensioni petrolifere nel
golfo del Messico.. con cinquanta mila dollari si compra una quota di azioni ma
subito dopo aver investito grazie ad un fondo governativo si triplica la quota
delle azioni..-
-Cinquantamila?.. ma tu nei hai solo venti..-
- Ho trovato un ragazzo del campus pronto a investire con me il
denaro.. facciamo metà per uno.. due settimane e avremo in tasca quasi duecento
mila dollari.. sai quante porte mi si aprirebbero.. è la mia occasione-
-C’è un'altra possibilità… te li do io i soldi… e poi facciamo metà
noi due- mi suggerì
-E dove li trovi i soldi mia bella??-
-C’è sempre mio marito!-
Il giorno dopo mi ritrovai a cena in un ristorante con la mia amante e
suo marito
Lei s’inventò la scusa che ero la figlia di una sua amica appena
laureata e con una brillante carriera davanti a me.
-Sapete, fare affari con gli amici è sempre una faccenda delicata, io
conosco molto Molly perché ci vediamo spesso visto che amica di mia madre e
quindi non mi sento molto a mio agio- dissi a tutte e due
-Non capisco questo fatto della fonte governativa, cos’è una
scappatoia legale?-disse il marito
- Senta lo so che è restio su questo fatto, lo capisco, lei ha il suo
lavoro non ha bisogno di questo..-
-avanti è un’ottima occasione- le suggerì la moglie
-Senza offesa ma io non ti conosco- disse il marito ma la moglie gli
disse di guardare cosa avevo nella borsa.
-Chi mi dice che siano veri?- mi domandò il marito
-I soldi dice? Li tenga a casa sua sta notte, li controlli voglio che
lei sia certo..- il marito mi squadrò con aria sospetta – va bene sapete che vi
dico?- mi alzai – c’è un altro investitore con cui sono in contatto, parlerò
con lui..- misi dei soldi sul tavolo per la cena – Molly è sempre un piacere ci
vediamo presto- non feci a tempo ad arrivare alla porta che il marito mi
richiamò indietro. Avevano abboccato.
Comincio a tagliare alcuni rami –Che cosa vuoi?- la voce di Santana mi
fa spaventare
-Come scusa?- domando senza girarmi continuando a tagliare
-Che cosa vuoi in cambio delle medicine?-ripete lei
-C’è tante cose che vorrei in questo momento Shakira che non ne ho
idea.. fammi pensare .. sai cosa voglio?.. un bacio!-
-Un bacio?- mi domanda stupita
-Sì un bacio, da te!- rispondo sorridendo
-Non la bevo Quinn, la tua recita.. io ti chiedo di aiutare una
ragazza che non respira e tu mi chiedi un bacio? Sei disgustosa Quinn.. Ti ho
vista sai? Mentre leggi quel pezzo di carta.. quello che hai in tasca.. ho
visto la tua espressione mentre lo leggi, e la cura con cui lo metti via..
significa qualcosa per te.. so che dentro di te c’è un essere umano… dammi le
medicine avanti!-
-Credi di conoscermi?- dico arrabbiata
-Sì credo di aver… - la zittisco gridandogli dietro. Prendo la lettera
che avevo in tasca e gliela metto tra le mani –Leggila! Avanti… guarda che
essere umano sono..-
Lei la prende in mano e comincia a leggerla:
-Cara signorina Quinn, le non mi conosce ma io so chi è lei, e cosa ha
fatto. Lei andava a letto con mia madre, e poi ha rubato tutti i soldi di mio
padre. Lui in uno scatto d’ira ha ucciso mia madre e poi per il senso di colpa
ha tentato il suicidio.. Adesso lui è stato portato in una clinica
psichiatrica e io vivo in un collegio…–
Santana chiude la lettera –Non ti fermare ora viene il bello..- dico facendole
segno di continuare.
-..so solo il suo nome ma un giorno la troverò e le darò questa
lettera, per ricordarmi cosa mi ha fatto .. Ha ucciso i miei genitori signorina
Quinn.- riprendo la lettera
-Quel bacio allora?- le chiedo
.Non mi risponde. –ne ero sicura!-
Era ormai sera e quindi era il momento di andare a prendere un po’
d’acqua nella sorgente trovata dalla dottoressa.
Trovo un po’ di gente li, tra cui la diva che respirava a fatica,
Capelli a Zerbino con un bell’occhio nero e Brittany che mi viene incontro
molto scossa e arrabbiata.
-Ora basta dammi le medicine- dice prendendomi per la maglia
-Vedo che hai rinunciato a chiederlo con gentilezza- dico ricevendo un
pugno in faccia da Brittany
Mi trovo a terra, comincio a ridere cercando di alzarmi – Finalmente
Cowgirl, non ti facevo capace di…- ricevo un altro pugno da Brittany. Cerco di
rialzarmi. –Tutto qua?- mentre lei se ne va scuotendo la testa rassegnata.
Il mattino dopo mi sveglio e qualcuno era nella mia tenda.
–Buongiorno- sento dire prima di perdere i sensi completamente
Qualcuno mi aveva colpito con un bastone.
Apro gli occhi. Mi trovo legata in ginocchio a un albero. Davanti a me
c’erano Brittany e il cinese.
-Complimenti per il coraggio! Colpire una persona che dorme- guardo
Brittany – Sono nei guai vero Doc?- dietro di lei il cinese stava appuntendo un
pezzo di legno
Brittany si avvicina e s’inchina a me. – Quinn, noi l’occasione te
l’abbiamo data, per favore, dove sono le medicine? E la finiamo del tutto –
guardo prima lei poi lui che si avvicina con questi affari appuntiti
-Non è l’unico sistema!- mi dice Brittany con aria compassionevole
-Si invece..- lei si alza e lascia spazio a Mike
- Quando ero a militare, mi hanno addestrato a far comunicare la gente
anche con la forza.. quando questo entra nella carne sotto le unghie tutto
quello che desideri è morire..- dice lui
-Sai cosa penso Jacky Chan che tu non hai mai torturato un uomo!-
-Purtroppo per tutti e due ti
sbagli- risponde lui avvicinandosi a me. Mi prese le mani e incomincio a infilarmi
sotto le unghie quel bastoncino affilato come una lama. Cominciai a gridare ma
non potevo dagliela vinta – Non sai fare di meglio?- . Ormai il dolore era
lancinante. Sento Brittany gridare di smetterla. – E’ tutto quello che avete?-
domando mettendomi a ridere
-Tu sei pazza Quinn!- dice Brittany poi vedo Mike estrarre un coltello
e avvicinarsi minacciosa a me. – E se ti cavassi un occhio?- adesso mi faceva
veramente paura!
-Ok. Basta. L’unica persona a cui dirò dove sono è lei!- dico
-Santana?- chiede preoccupata Brittany
-Esatto.. la tua ragazza- dico con un sorrido sprezzante verso
Brittany
Flashback Quinn
-Dimmi Quinn, vuoi morire?- mi disse Wayne. Era il ragazzone più
temuto del campus. Era con lui che ero
in affari e con cui truffavo le persone – Perché quando uno viene a dirmi che
hai dato la bellezza di ventimila dollari da me vinti in mano ad un estraneo mi
viene da chiedere se non sia il grido disperato di uno che desidera la morte.-
-L’affare è concluso calmati. Con le donne sposate è facile. Due
cocktail, due capriole tra le lenzuola e sono tue. I mariti invece devono
toccare i soldi per fidarsi di te-
- D’accordo se il colpo era tanto sicuro perché avevi bisogno dei miei
soldi?- dove sono quelli della coppia che avevi truffato un mese fa?- mi chiese
Wayne
-Che vuoi che ti dica? Adoro fare shopping-
Lui si avvicinò minaccioso prendendomi il mio viso tra le mani. –
Tieni presente che so come fare soffrire la gente. Rivoglio indietro tutti i
miei soldi più il 20% degli interessi entro domani a mezzogiorno o saranno guai
per te Quinn-
Passano pochi minuti e davanti a me arriva Santana che mi guarda un
po’ con aria di compassione e un po’ con aria di disgusto.
-Eccomi, ora dimmi dove sono- mi dice
-Te lo dirò ma prima voglio quel bacio-
-dici sul serio?- mi guarda con aria interrogativa
- senti chica, sono legata a un albero nella foresta incantata, e sono
stata appena torturata da un medico e dal suo fido cagnolino cinese, per cui
sì, dico sul serio. Non ti chiedo molto in fondo.. rinunceresti a salvare la
diva canterina pur di non darmi un bacio.. e ringrazia che non sono avida –
dissi tutto in un fiato
-Va bene- mi dice inginocchiandosi
Si avvicinò a me e le nostre labbra si toccano. Ci baciamo per alcuni
minuti senza mai interromperci per respirare.
La sento staccarsi. Mi guarda riprendendo fiato.
–Non ce li ho- le dico – non le ho mai avute!-
Mi da un pugno con tutta la forza che ha nel braccio e se ne va. “Ok
Quinn te lo sei meritato” penso
Comincio a strofinare la corda contro il ramo cercando di spezzarla.
Ci sono quasi quando vedo Mike avvicinarsi a tutta velocità con il coltello
puntato contro di me (credo che la latina gli abbia detto tutto!) seguito da
Santana e Brittany che gli urlavano dietro di fermarsi. Mi slego velocemente e
gli vado addosso fermandolo. Cominciamo a lottare quando Mike m’infilza il
braccio con il coltello.
Cado a terra. Brittany e Santana corrono in mio aiuto. Sento Brittany
gridare a Mike di correre a prendere gli strumenti medici e delle bende.
-Gli ha preso un’arteria- dice Brittany
-Riuscirai a salvarla vero?- le dice Santana
-Lascia stare.. Lasciami qui- dico a Brittany
-Non parlare e non ti muovere- mi risponde lei
-Non ti pare vero dottore, puoi fare di nuovo l’eroe sotto lo sguardo
della tua bella..- ora guardo Santana –Dille di mollarmi, Chica Bonita, il
bacio l’ho avuto era tutto quello che volevo- Vedo Brittany irrigidirsi e
fermarsi per un paio di secondi prima di ricominciare a trafficare sotto di me.
-Brittany c’è una cosa che devi sapere… a parti invertite io ti
guarderei morire- ammetto prima di perdere i sensi.
Flashback Quinn
Mi trovavo in casa della mia amante a concludere “l’affare”
-Siamo dei petrolieri- dissi
-Quando gli avremo i soldi? Chiese il marito
-Fra una settimana! Triplicati!- dissi sorridendo
-non è che te la squagli?- replicò il marito ricevendo uno schiaffo
divertito dalla moglie
Presi i loro soldi e mi avviai verso la porta di uscita quando un
bambino all’incirca di sette anni si parò davanti
-Ciao amore!- sentii dire alle mie spalle –Come stai oggi? Ti senti
meglio-
-Mamma mi leggi una favola?- disse il bambino che fu subito preso in
braccio dalla mamma nonché mia amante.
Io mi bloccai a vedere quella scena. Quando mi ricomposi senza alcun
preavviso misi giù la valigia contenente i soldi – L’affare salta!-
-Come? Che vuol dire salta?- mi disse il marito
-Mi dispiace, ma ci ho ripensato, scusatemi me ne vado- ma il marito
mi prese per il braccio
-tu da qui non esci. Sai cosa ho dovuto fare per prendere questi
soldi?- lo spinsi e corsi fuori seguita dal marito che mi riempiva di insulti e
dalla mia amante che piangeva.
Mi risvegliai nella mia capanna. Ero viva.
-Sei viva per miracolo- sento dire da Santana che era seduta di fianco
a me e mi guardava
-Dov’è Brittany?- chiedo
-E’ da Rachel, sta meglio sai? Tina ha trovato delle erbe che
l’aiutano a respirare- si avvicina a me e mi fa vedere cosa ha in mano. La mia
lettera. –L’ho letta e riletta cercando di capire perché hai picchiato Puck
invece di digli che non avevi le medicine. Perché mentire? Stavo quasi
arrivando alla conclusione che lo fai apposta per essere odiata, poi ho
osservato la busta. E’ dei primi anni ’90. Eri una bambina allora.. massimo
nove anni.. l’hai scritta tu la lettera vero? E non ti chiami Quinn…-
La guardo –Era il suo nome, era una truffatrice di professione, fece
invaghire mia madre e le prese i soldi lasciandoci nei casini. Ed io scrissi
quella lettera sicura che un giorno l’avrei trovata. Ma sai qual è l’aspetto
triste? Che per vari casini in cui mi cacciai, diventai io la truffatrice. Non
male come tragedia. Diventai la donna cui davo la caccia. Diventai Quinn. Non
avere compassione per me.- strappo la lettera a Santana –Vattene ora!- Vattene!-
Passano alcuni giorni e mi riprendo del tutto. Finalmente ho preso la
mia decisione. Me ne devo andare da questo campo. Preparo il mio zaino e
m’incammino alla ricerca di aiuto. D’altro canto chi può dire che non lo
troverò.
******
Ok prima che vuoi mi insultiate ricordo che questa storia è Brittana e non Quinntana quindi don't worry.. ;)
Cosa ne pensate? Il passato di Quinn è bello tosto (e non
sarà finita qui..) Ma la domanda principale è... Dove
andrà adesso Quinn? e chi incontrerà?
Fatemi sapere cosa ne pensate, anche una piccola righina, o una parola, mi piacerebbe veramente sapere la vostra opinione :)
Se volete darmi qualche consiglio su come vorreste che la storia continui scrivetemi sul mio account twitter : https://twitter.com/MartyGleek
A presto!!! :)
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Capitolo 9 *** La Donna Misteriosa ***
capitolo 8
Ciao a tutti ecco pronto un altro Quinn POV (Mi diverto troppo a scriverli!)
In questo capitoletto verrà introdotto un nuovo personaggio
fondamentale dell'isola! Avete già capito a chi mi riferisco?
Io non dico niente... Buona lettura
**********
CAPITOLO 8
(Quinn POV)
Ormai sono due
giorni che manco dal campo base. Sono arrivata vicino a una piccola baia e mi
sono istallata qui per riposarmi. Contemplo il mare con le sue onde che vanno e
vengono libere non come me imprigionata in questo stramaledettissimo posto.
Ripenso a tutta la mia vita e a tutto quello che mi è successo da qui ad una
settimana fa. Quando ero andata a Sydney per cercare la donna che mi aveva
rovinato la vita. Penso a mio padre che dopo tutti questi anni è uscito dalla
prigione ed è tornato a fare il suo lavoro come se non fosse successo niente.
Penso al bacio niente male avuto da Santana.
Mi guardo
intorno cercando qualcosa da mangiare e invece trovo vicino a una roccia una
cosa che un’isola disabitata non dovrebbe avere.
Un grosso filo
che sbucava dal mare e s’inoltrava nella boscaglia. Decido di seguirlo. Magari
mi avrebbe portato da qualche posto in modo da poter chiamare i soccorsi. Ormai
è da una decina di minuto che cammino seguendo questo filo fino a quando sento
sotto di me un tic metallico. “Non promette nulla di buono” penso poco prima di
essere catturato da una trappola che mi solleva in aria.
Sono appesa come
un prosciutto a testa in giù quando qualcosa mi colpisce alla testa e perdo i
sensi.
Mi risveglio su
un letto legata mani e piedi dentro ad una piccola stanza costruita a mano con
della legna. Vicino a un muro in penombra c’era la figura di una donna minuta.
-Non voglio
farti del male- dico cercando di convincerla a mostrarsi – Sono una
sopravvissuta del disastro aereo di pochi giorni fa- continuo mentre lei
comincia a borbottare delle cose in francese
-Tu sei la donna
francese del messaggio! Abbiamo sentito la tua richiesta di aiuto- esclamo
mentre lei si avvicina e finalmente riesco a vederla in faccia.
-Sono passati
dieci anni e tu guarda caso senti casualmente il messaggio.. non la bevo so chi
sei realmente- mi da un altro colpo in testa e perdo di nuovo i sensi.
Mi risveglio non
so quante ore dopo e la vedo controllare il mio zaino. Mi guardo in giro per
vedere se c’è qualche attrezzo in grado di liberarmi. Su una specie di
attaccapanni vedo un giaccone con scritto un nome –Motta!- dico facendo girare
la ragazza
-Come sai il mio
nome- mi dice
-L’ho letto su
quella giacca!- lei ritorna a cercare nella mia borsa – Come hai fatto a trasmettere
per tutti questi anni? c’è bisogno una fonte energetica di alto livello..-
-Non ha
importanza… ormai la trasmissione è sotto il loro controllo..-
-Di chi?- chiedo
-Di quello come
te!- non sapevo a chi si stava riferendo
-Senti, io non
sono chi pensi che io sia, sono una dei …-
- Quinn -
m’interrompe
-Come sai il mio
nome?- le domando
-Era scritto su
questa lettera- sorrise ed io ricambio il sorriso.
Vedo che mi
scruta dalla testa ai piedi. -Sei ferita sul braccio-
-Sì, un cinese psicopatico sopravvissuto
al disastro aereo come me mi ha ferito. Ma parlami di te invece..-
Lei cambia subito discorso. –Quindi sei
venuta qui per avere delle risposte?-
-Non immaginavo che fossi ancora viva!-
le rispondo sinceramente
-Balle, come quelle dell’aereo e dei superstiti,
tu sei una di loro!- dopo anni di solitudine devono aver reso la donna
paranoica
-No, non è vero devi credermi.- la
guardo negli occhi e lei sembra credermi
-Devo farti vedere una cosa!- si alza e
va a prendere un carrion che a mia vista sembra rotto
-Posso aggiustarlo se vuoi, sono brava
con queste cose!- dico ma lei come se fosse due persone diverse in momenti diversi si alza e va a
prendere una siringa, in pochi secondi vengo addormentata di nuovo.
Mi ritrovo legata a una sedia vicino a
un tavolo con vari attrezzi da lavoro e il carrion.
-Scusa per il sedativo, era l’unico modo
sicuro per spostarti-
Di fianco a me sopra a un altro tavolo
intravedo una mappa disegnata proprio dalla donna. Eravamo in un’isola.
-Ti sei offerta di aggiustarmi il
carrion. Dopo tutto quello che ti ho fatto.. perché??- mi chiede
Non le rispondo – vuoi che te lo
aggiusti o no madamoiselle?-
-si per piacere- mi guarda con gli occhi
da bambina
-mi dovrai dire il tuo nome però- le
dico
-Sugar!-
-E come sei arrivata qui Sugar?- chiedo
-Sono arrivata con un gruppo di
scienziati, eravamo su una nave, io ero ancora una bambina. Avevo dodici anni,
una notte di tempesta la nostra nave perse i segnali e colpì gli scogli e
naufragammo qui, con me c’erano i miei genitori ed altri scienziati. Passarono
due mesi e uno a uno i miei compagni morirono per uno strana malattia. Non
siamo soli c’è altra gente su quest' isola.- ascolto tutto continuando ad
aggiustare il carrion.
-Mi credi pazza?- mi chiede ad un tratto
-No, credo solo che sei rimasta sola
troppo a lungo-
Finisco di aggiustare il carrion che
riprende a suonare come se fosse nuovo.
Sugar lo prende in mano e lo guarda
sorridendo – Grazie mille-
-Sugar.. è arrivato il momento di
lasciarmi andare- affermo guardandola negli occhi
-No, non posso lasciarti andare, è
troppo pericoloso- mi dice – vado a prendere qualcosa da mangiare- prende uno
dei due fucile ed esce dalla porta.
La lascio uscire e poi mi libero dai
nodi. Riprendo il mio zaino e ci metto dentro la mappa fatta da Sugar. Prendo
anche il fucile rimasto e esco anch’io seguendola.
Quando la raggiungo le punto il fucile
addosso –Metti le mani in alto Sugar!- ma lei fa lo stesso con me.
Non volevo farle del male e per
dimostraglielo sono io la prima che getto il fucile a terra. Cerco di
avvicinarmi a lei.
- Sugar ti prego…non farlo- la imploro
visto che non si decideva a mettere giù il fucile
-Non posso lasciarti andare. Tu non
capisci.. dieci anni sono stata qui da sola non voglio perderti- era questo il
vero motivo per cui non mi voleva lasciare andare
-Vieni con me, non stare più da sola-
lei mi guarda, mi sorride e scuote la testa, si avvicina a farmi una carezza e
se ne va.
Era il momento di tornare dagli altri e
digli cosa avevo scoperto. “Questo farà di me un eroe altro che la biondina ”
penso mentre torno al campo ripercorrendo la strada che avevo fatto all’andata.
Erano molte ore che camminavo e la
stanchezza comincia a farsi sentire ma finalmente vedo il campo base davanti a
me.
-Quinn!- sento gridare da Tina che mi
corre incontro aiutandomi a camminare fino alla mia vecchia tenda ancora
intatta
Vedo tutto il resto del gruppo che pian
piano si avvicina ad ascoltare quello che mi era successo in questi giorni
Ho trovato la francese- dico -Le ho
preso questo- continuo mentre sfilo dallo zaino la mappa fatta da Sugar.
L’unico problema che le scritte erano in francese.
Brittany mi passa un po’ d’acqua ed io
continuo a raccontare la mia avventura
“Ecco chi è il vero leader del gruppo!”
*********
Chi è il vero leader del gruppo secondo voi?
Quinn è proprio una boss ma anche Brittany farà delle
cose degne da leader più avanti nei capitoli e sarà una
bella lotta tra le due non solo per conquistare il cuore di una certa
latina...
Non mi resta che ringraziarvi per chi legge e segue la storia e come
ogni volta vi chiedo di lasciarmi un piccolo commentino che mi faccia
sapere cosa ne pensate ( Mi fareste veramente felice!)
Alla prossima e seguitemi su Twitter :https://twitter.com/MartyGleek
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Capitolo 10 *** La Valigetta ***
capitolo 8
Ciao a tutti
Finalmente in questo capitolo qualcosa sul passato di Santana viene alla luce.
Detto questo buona lettura... :)
*******
Capitolo 9 (Santana POV)
Sto raccogliendo della frutta nella
fitta boscaglia, perché questo era la mia mansione attribuitami dal gruppo, ed
ero anche abbastanza brava poiché riuscivo ad arrampicarmi sugli alberi e
prendere anche i frutti più nascosti. Quando sento un rumore proveniente da un
cespuglio. Magari era un animale ma non potevo rischiare. Prendo una noce di
cocco e la lancio verso quel rumore. Sento un grido di dolore e vedo che dietro
al cespuglio c’era Quinn –Ma sei impazzita?- Mi urla dietro.
-Che fai adesso mi pedini anche?- chiedo
Si avvicina – Ti stavo proteggendo!- mi
metto a ridere per quest’affermazione
-E da cosa? Dai depravati dell’isola?-
dico con tono ironico
-Non dovresti venire qui da sola
comunque- mi dice
Scuoto la testa e comincio ad avviarmi
verso un'altra zona della foresta quando, poco distante, sento un fruscio di
acqua corrente.
-Lo senti?- chiedo a Quinn, lei non dice
nulla e mi segue verso quel rumore.
Arriviamo proprio davanti ad un piccolo
laghetto collegato a una piccola cascata.
Vedo Quinn avvicinarsi incantata e
stupita da questo posto magico, poi girandosi verso di me la vedo spogliarsi e
rimanere con slip e reggiseno.
-Che stai facendo?- le chiedo
-Abbiamo tutti bisogno di un attimo di
svago, avanti lasciati andare- dice guardandomi maliziosamente per poi buttarsi
dentro al laghetto e schizzandomi con l’acqua
-E va bene, mi hai convinta- le dico
togliendomi i pantaloni e buttandomi anch’io nell’acqua ghiacciata
-E’ bello vero?- mi chiede mentre si
avvicina facendomi degli scherzi e proprio per quello finiamo
sott’acqua. E davanti a noi c’è lo spettacolo più sconvolgente che avessi mai
visto.
Sotto di noi c’erano i corpi in via di
decomposizione di due persone ancora legate con le cinture di sicurezza che
facevano parte del nostro volo.
Ritorniamo in superficie. –Stai bene?-
mi chiede Quinn
-Sì e te?- le chiedo. Lei mi fa cenno
con la testa – Vado giù a vedere se riesco a prendere qualcosa-
-Sei disgustosa!- dico ma lei è già
sott’acqua. Mi riemergo anch’io e seguo Quinn e lì finalmente la vedo. La
valigetta che avevo perso e che cercavo da quando eravamo precipitati.
Faccio segno a Quinn di prendere la
valigetta e lei dopo vari sforzi riesce finalmente a prenderla e ritorniamo in
superficie.
-E poi la disgustosa sarei io!- mi dice
-La valigetta è mia!- In realtà la
valigetta apparteneva a Cooper ma dentro conteneva un oggetto a me molto caro.
Arriviamo in riva al laghetto e Quinn mi
passa la valigetta. Mi siedo su un masso e cerco di aprirla ma non avendo la
chiave era molto difficile aprirla
-Questa valigetta non è tua, vero?-
afferma Quinn con aria divertita
-No- le dico con aria disinteressata
mentendo
-Allora non ti dispiacerà se me la
prendo io vero?- mio dice sorridendo rimettendosi i pantaloni e la maglietta
-Prendila pure- non so come, ma lei capì
che non stavo dicendo tutta la verità
-Non hai niente da dire su questa
valigetta chica?-
-No, tienitela- dico e me ne vado “In un
modo o nell’altro riuscirò a riprenderla”
Era ormai notte fonda. Tutti erano
ritornati nelle proprie tende. Era il momento di agire.
Senza farmi sentire entro nella tenda di
Quinn che stava dormendo beatamente con la valigetta tra le sue gambe.
Pian piano mi avvicino e con una mano
stringo la valigetta pronta a sfilagliela dalle gambe. Comincio a tirarla a me
ma Quinn con uno scatto mi prende e mi tira a lei cadendoci sopra.
-Beccata- mi dice – E’ la seconda volta
che ci troviamo in questa posizione sembrerebbe che non sei qui per la
valigetta.. – non le lascio finire la frase e le tiro una testata che fa si che
mi molli i polsi. Cerco di riprendere la valigetta ma lei è più veloce.
-Se volevi giocare duro con me bastava
dirlo- mi dice
-Avanti dammela- le grido ma lei
sembrava divertita
-No, vuoi riprovare?-dice mentre io esco dalla sua teda molto arrabbiata
Il giorno dopo
vedo Quinn cercare di aprire la valigetta in tutti i modi possibili e anche se
in questo momento la sto odiando con tutto il mio cuore sono davvero
affascinata dal impegno e dall’immaginazione che quella ragazza sta usando
per aprire quell’affare.
La
seguo e la vedo recarsi dentro la
radura e arrampicarsi sopra un albero e lanciare giù la
valigetta che non si rompe neanche così ed è li che
decido di agire. Mentre lei è ancora sopra
l’albero, corro e prendo la valigetta e scappo via.
-Fermati- sento urlare da Quinn ma io
correvo a tutta velocità fino a che essendo lei più alta e più veloce mi
raggiunge e mi si butta addosso fermandomi – Come dice il detto non c’è il due
senza il tre- dice ma come le altre volte riesco a togliermela di dosso
-Senti facciamo un patto io ti do la
valigetta se tu mi dici cosa c’è dentro! Voglio solo soddisfare la mia
curiosità a questo punto- io non le rispondo
-Come vuoi- e se ne va un'altra volta
con la mia valigetta. Quinn è davvero tosta, mi servirà aiuto per prendere
quella maledettissima valigetta.
Ritorna alla spiaggia –Brittany abbiamo
un problema!- le dico entrando nella sua tenda senza avvisare e la trovo in
reggiseno davanti a me. Aveva proprio un bel fisico. E che addominali “Wow”
–Scusami io.. non volevo – dico con aria imbarazzata
-Non fa niente- mi dice mettendosi a
ridere –dicevamo?-
-Abbiamo un problema!-
-Abbiamo un problema o tu hai un
problema?- mi domanda
-Brittany solo tu conosci la verità su
di me!- dico guardandola
Ci sediamo nella sua tenda –Prima di
partire da Sydney, il poliziotto che mi aveva in custodia aveva una valigetta-
lei mi guarda incuriosita – Questa valigetta conteneva degli effetti personali,
dei soldi e quattro 9mm con rispettive munizioni-
-9mm? Pistole intendi?- domanda
-Sì-
-E dov’è la valigetta ora?-
-ce l’ha Quinn, non è ancora riuscita ad
aprirla ma prima o poi ce la farà- dico
Lei mi guarda incuriosita – E cosa
dovrei fare io?-
-So dov’è la chiave, lo sceriffo la
teneva nascosta nel portafoglio-
-L’ho sepolto, lo sai!- mi dice
-Lo so ma volevo solo farti sapere che
ho intenzione di riesumare il corpo- ammetto
-Che cos’altro c’è lì dentro Santana?-
mi domanda seria
-Niente perché?-
-E’ questa la verità?-
-Si solo le pistole- mento –nient’altro!-
Lei annuisce con la testa –Ok ti aiuterò
ma in cambio apriremo insieme la valigetta-
Sorrido– D’accordo!-
Arriviamo davanti al posto in cui
Brittany aveva seppellito Cooter e cominciamo a scavare mano a mano che
riesumavamo il corpo l’odore di putrefazione si faceva più costante.
Aiuto Brittany ad alzare il corpo e
prendo il portafoglio il più velocemente possibile scappando via da
quell’odore.
Apro il portafoglio ma lo lancio subito
a terra a causa dei vari vermi che ora risiedevano al suo interno.
Brittany mi guarda e lo raccoglie
aprendolo di nuovo e scrollando via i vari animaletti –la chiave non c’è- dice
-Non c’è?- dico scuotendo la testa
tristemente
-No- risponde per poi guardarmi
intensamente – ma sei stata brava a distrarmi con la storia dei vermi- mi
prende il polso della mano che tenevo serrata a pugno chiuso –aprila!- mi
ordina
Aveva scoperto il mio trucco. Apro la
mano e al suo interno c’è la chiavetta che avevo agilmente sfilato dal
portafoglio poco prima. Mi sento male così come sento il cuore di Brittany
sgretolarsi in mille pezzettini. Avevo tradito la sua fiducia.
-Brittany io..- lei mi guarda arrabbiata
e ferita prendendo la chiave
-No!- e se ne va lasciandomi lì da sola
Quella sera non ci scambiamo parola.
Ogni tanto sento lo sguardo di Brittany su di me ma ogni volta che la guardo
lei distoglie lo sguardo e si rimette a parlare con Mike e Tina.
Poco dopo la vedo alzarsi e dirigersi da
Quinn. Decido di seguirla e di andare a origliare.
Sento delle parole indistinte prima -…fa
sempre fare il lavoro sporco a te, dobbiamo combattere?- dice Quinn
-No, ora tu mi dai la valigetta senza
fare niente Quinn!- risponde Brittany
-E perché dovrei farlo?-
-Semplice, se vuoi che ti curi la ferita
sul braccio dovrai darmi la valigetta!-
-Ti ha detto cosa contiene?- dice ad un
tratto Quinn
-No-
-Neanche a me.. spero che hai un
apriscatole potente perché se no la vedo dura che tu riesca ad aprirla
Biondina-
-Qualcosa m’inventerò- Brittany non glia
aveva detto della chiave
-Qualunque cosa ti abbia detto ti ha
imbrogliato, lo sai questo dottore, tu credi di farle un favore..-
Sento Brittany allontanarsi senza
rispondere a Quinn.
Torno alla mia tenda. Mi comincio a
spogliare degli indumenti quando sento la tenda aprirsi dietro di me.
-Perché ci dobbiamo incontrare sempre
così?- chiedo a Brittany sorridendo
Lei non risponde, mi guarda con aria
ferita –Questa l’apriamo insieme!- dice mostrandomi la valigetta
-Brittany….. perché?-
-Perché questi erano i patti ricordi?-
mi disse – ci vediamo nella mia tenda fra poco- ed esce non dicendo
nient’altro.
Entrai nella sua tenda e lei era lì
seduta ad aspettarmi con le gambe incrociate e la valigetta davanti a lei. Mi
siedo anch’io davanti a lei.
-Hai niente da dirmi?- mi domanda
Non rispondo. Lei mi fa cenno con la
testa e inizia ad aprire la valigetta.
Tira fuori dei contanti, le quattro
pistole, le munizioni e poi una busta arancione con scritto su il mio nome.
-E’ questo che cercavi?- mi domanda
passandomi la busta.
La prendo in mano e la apro. Al suo
interno c’era il modellino della Ducati Monster che avevo prelevato quel giorno
alla banca durante la rapina.
Brittany mi guarda stupita –Che cos’è?-
mi chiede
-Niente- rispondo alzandomi di scatto ed
uscendo dalla sua tenda
Sento Brittany seguirmi –Che cos’è
Santana?-
-Tanto non capiresti!- ma vengo bloccata
da Brittany che si mette davanti a me
-Voglio la verità…solo per questa
volta!- mi dice guardandomi negli occhi –Che cos’è?-
-Apparteneva alla donna che amavo-, dico
-La verità Santana!-
-Apparteneva alla donna che io amavo-
-Basta con le bugie!- mi grida tenendomi
ancora più forte e guardandomi con quegli occhi azzurri
-Apparteneva alla donna che ho ucciso!-
le grido mettendomi a piangere
Lei mi lascia andare senza dire niente
ed io mi rintano nella mia tenda ripensando a quello che avevo fatto tanti anni
fa.
Flashback Santana
Erano ormai cinque mesi che stavo
fuggendo dalla polizia per quello che avevo commesso.
Vivevo nell’anonimato, nuovo nome e
nuova acconciatura quando però mi giunse
notizia che mia madre era stata ricoverata all’ospedale di Lima nello stato
dell’Ohio dov’ero nata e cresciuta
Non potevo non assicurarmi che stesse
bene.
In quell’ospedale lavorava anche la mia
amica Harmony. Eravamo cresciute insieme e mi aveva sempre sostenuto per tutti
i problemi che avevo a casa.
La aspettai nascosta nella sua auto
aspettando che finisse il turno all’ospedale
-Ciao- le dissi appena entrò in macchina
facendola spaventare
-San che ci fai te qui?- mi chiese con
aria sorpresa e preoccupata
-Mamma sta male, la dovevo venire a
salutare-
-Lo so, mi dispiace- mi disse
prendendomi la mano –Senti.. c’è un motivo particolare per cui sei nella mia
macchina?-
-Devi aiutarmi?-
Andammo a casa sua e le spiegai che mia
madre non aveva assistenza sanitaria per cui non potevano curarla e farle le
cure adeguate.
Lei chiamò un suo amico e in pochi
minuti mia madre ebbe la convalida per fare una risonanza.
-Abbiamo tre ore di attesa ora prima che
tua mamma finisca tutti gli esami- mi disse
La ringraziai con lo sguardo poi le
chiesi di andare in un posto che era stato molto importante per noi in passato.
Andammo al parco di Lima, alla nostra
quercia.
Portammo delle pale con noi, contammo
sei passi e incominciammo a scavare.
Era ancora lì. Il piccolo baule che
avevamo seppellito quando avevamo quindici anni.
Lo aprimmo e trovammo dentro di tutto.
La mia figurina, la palla da baseball, un cd e il modellino della Ducati
Monster.
-Il mio modellino!- esclamò Harmony –Non
so come tu abbia fatto a convincermi a seppellirlo-
-Lo sai che io ho vari modi persuasivi-
dissi ridendo
Poi presi il cd– San& Harmony 2005-
Tornammo in macchina e lo sentimmo.- 9
luglio 2005, Siamo Santana e Harmony che vi parlano e questa è la nostra
capsula del tempo - La mia voce era più da ragazza come quella di Harmony – Non
so perché mi hai convinto a farlo……… oh andiamo San vedrai che sarà bellissimo
dissotterrarlo magari tra dieci anni.. chi ti dice che saremo ancora qui insieme?…
saremo sposate San e avremo una bellissima bambina…. Non credo proprio, però
saremo insieme e prenderemo una macchina e scapperemo via… tu vuoi sempre
scappare San… lo so e tu sai perché..- la registrazione terminò.
-Come cambiano le cose!- disse Harmony
-Già- mi girai verso di lei e la baciai.
Era stato il mio primo amore. La persona che mi fece battere il cuore per la
prima volta –Scusa!- le dissi poi
-Dobbiamo tornare in ospedale- mi disse
scuotendo la testa
Tornammo silenziosamente in ospedale e
Harmony mi portò nella sala di aspetto. Quando usci mia madre mi disse che mi
avrebbe aspettata nel suo studio io cominciai a svegliare mia mamma che era
stata addormentata dall’anestesia.
-Ciao mamma volevo solo dirti che mi
dispiace per quello che ti ho fatto passare in questi ultimi mesi- lei mi
guardò sorpresa e cominciò a gridare contro di me in modo da attirare
l’attenzione di qualcuno.
Infatti, poco dopo arrivò una guardia
che mi prese –Signorina chi è lei? Che ci fa qui?- e poi chiamando rinforzi –Attenzione..-
ma non lo lasciai finire gli diedi un pugno e lo spinsi a terra.
Harmony arrivò da dietro- Che hai fatto
San?-
-Prendo la tua macchina- le dissi.
Dovevo scappare.
-No aspetta San- mi corse dietro e salì
su con me nella macchina. Ormai si sentivano le sirene della polizia che
stavano arrivando.
Infatti, un posto di blocco ci stava
aspettando all’uscita del parcheggio dell’ospedale.
-Scendi Harmony- le dissi
-No-
-Scendi adesso-
-No San-
-Sta chiamando rinforzi non posso stare
qui a lungo, scendi!-
-No-
-Avanti ti prego scendi da quest’auto-
-San no!- mi guardò con aria di sfida
come quando eravamo ragazze
La polizia intanto ci aveva puntato
addosso tutte le pistole.
Io la guardai e schiacciai
l’acceleratore. La polizia cominciò a sparare rompendo il finestrino e il vetro
davanti. Li andai addosso e continuai sorpassandoli a tutta velocità fino a
quando arrivai in uno spiazzo e fermai la macchina.
Mi girai verso di lei e la vidi
–Harmony? Harmony?- non rispondeva –No ti prego Harmony? Non mi lasciare ti
prego! Parlami - ma ormai era troppo tardi. L’avevano uccisa con un colpo di
pistola al cuore.
La polizia ormai stava arrivando e non
potevo stare lì ancora. La baciai sulla testa e presi l’unico oggetto che mi
avrebbe ricordato lei per sempre, il suo modellino e scappai via.
Finalmente dopo poche ore di pianto
liberatorio riesco a calmarmi e mi addormento stringendo in mano l’unico
ricordo che ancora ho di Harmony altre a quelli che ho qui nel mio cuore.
******
Capitolo un pò triste e pieno di azione. Spero che vi sia piaciuto.
Adesso Brittany è davvero furiosa con Santana! e in effetti un pò ha ragione! Faranno pace??
Come sempre
ringrazio tutti coloro che leggono e seguono la storia e come sempre
spero che mi lasciate qualche commento in modo da farmi capire se la
storia piace o no!
Come sempre ricordo di seguirmi anche su twitter : https://twitter.com/MartyGleek
alla prossima :)
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Capitolo 11 *** La Mappa ***
capitolo10
Salve
a tutti.. Oggi finalmente lo hiatus di Glee è finito per questo
motivo anch'io volevo contribuire con un nuovo capitolo della FF.
Ecco finalmente il primo Rachel POV.
Buona Lettura... (sopratutto a voi Faberry fans ) ;)
*************
Capitolo 10 (Rachel POV)
Eravamo su questa maledetta isola da più
di una settimana ormai e nessuno era ancora venuto a salvarmi. Una cantante
internazionale come me con più di due milioni di copie vendute in tutto il
mondo, cinque dischi di platino, uno d’oro e due Grammy non può rimanere
bloccata su questo piccolo spazio di terra mentre c’è un tour mondiale da
rispettare. A quest’ora dovrei essere in Europa a esibirmi tra milioni di fans
acclamanti.
Leggo una rivista di gossip per
calmarmi. In fondo adoro sapere cosa combinano altre Star di fama mondiale come
me.
-Usi il tuo tempo per qualcosa di molto
produttivo- mi dice ironico Puck passandomi davanti mentre portava della legna
in mano.
Io e lui eravamo stati insieme per
alcuni anni. D’altronde capita sempre un flirt tra i cantanti e i membri della
propria band. Ora eravamo solo amici anzi solo colleghi.
-Vedo che ti diverti a portare la legna,
quando torneremo a casa ti assumo anche come giardiniere personale- dico
guardandolo
-Almeno io faccio qualcosa e non sto
tutto il giorno a non far niente, sei inutile Rachel lascia che te lo dica- è
la prima volta che mi guarda e mi parla con disprezzo.
Non ci faccio troppo caso però, il sole
deve avergli dato alla testa.
Stendo il mio asciugamano a terra e mi
spoglio rimanendo solo in costume da bagno. Metto i miei occhiali da sole
preferiti e mi stendo anch’io a prendere il sole.
-Siamo vicini all’equatore Puffetta –
sento dire davanti a me – il sole scalda molto di più!- era Quinn. Non mi piace
quella ragazza secondo me ha avuto un passato molto turbolento il mio intuito
non sbaglia mai, perciò non voglio avere niente a che fare con lei. Cattiva
pubblicità.
-Ormai sono abbronzata.. ma grazie per
l’interessamento- le dico tornando a stendermi sull’asciugamano sperando che
se ne andasse ma niente.
La riguardo con aria scocciata – Hai
bisogno qualcosa?-
-C’è una faccenda che ti vorrei parlare-
mi dice avvicinandosi e sedendosi di fianco a me –Potresti aiutarmi a tradurre
la mappa che ho preso da Sugar?-
-Chi è Sugar?- le chiedo
-La ragazza francese che abbiamo sentito
nel messaggio- mi guarda e per la prima volta oltre al fatto che non ci eravamo
ancora stuzzicate a vicenda notai il colore dei suoi occhi, erano di un verde
smeraldo. Era tremendamente bella “Svegliati Rachel a che cosa stai
pensando?”
-Ti ha detto Puck di venire da me?-
chiedo
-Chi il ragazzo con lo scoiattolo in
testa? No!- mi risponde e per la prima volta mi sorride – La mappa contiene
delle equazioni e delle scritte in francese conoscendo il significato magari
troveremo delle risposte e..-
-Scusa non posso…- dico
-Sei l’unica persona che parla francese
Rachel!- era la prima volta che non mi chiamava con nomignoli strani –Ti prego!
Puoi provarci?-
Annuisco con la testa, d’altronde lo
sguardo pieno di speranza di Quinn mi ha intenerito.
-Ti aspetto alla mia tenda- mi dice – A
dopo Puffetta!-
Entro anch’io nella mia tenda e mi
rivesto scegliendo accuratamente i vestiti da indossare.
Era passata una buona mezz’ora e
finalmente dopo aver trovato i vestiti adatti andai davanti alla tenda di Quinn
annunciando il mio arrivo.
-Wow!- sentò dire –Non sapevo dovessimo
andare alla serata degli Oscar- ed ecco la vecchia Quinn di sempre
Mi fa cenno di entrare. Aveva preparato
già tutto. Mi siedo e comincio a guardare la mappa. Lei fa lo stesso ma dalla parte opposta a me.
-Aspetta io in matematica non sono
brava- dico mentre studio la mappa
-Non ti preoccupare!.. Di quello ci
penso io!- mi risponde sorridendo
Comincio a leggere ma la scrittura e le
parole erano troppo complicate per me.
-Non ci riesco. Visto.. che ti avevo
detto-
-Se ti applichi sono sicura che ci
riuscirai Rach- mi sorride di nuovo, e il mio cuore perde un battito. Solo Puck
mi chiamava così e lo odio ma detto da lei… “Concentrati Rachel che ti
succede oggi?”
-Dove hai imparato il francese?- mi
domanda ancora
-Ho vissuto per un anno in Francia
quando recitavo nei più bei teatri del mondo, li ho conosciuto uno che parlava
solo francese-
-Dicono che sia il modo migliore per
imparare una lingua- mi dice Quinn facendomi ridere. Non è male dopotutto.
Riprendo a guardare le mappe sentendo lo
sguardo di Quinn ancora puntato su di me.
Passano diverse ore ed io ancora non ero
riuscita a tradurre niente. Vedo Quinn iniziare a spazientirsi.
Continua a leggere e rileggere la frase
in francese –Dunque… Il mare che risplende,.. no aspetta il mare dai riflessi
d’argento.. è uguale alla frase di prima-
-Ne sei sicura? Vedi questa equazione e
scollegata a quello che dici tu.. non ha senso…guarda questa frase si dovrebbe
riferire alla longitudine o alle stelle…-
-Fammi vedere Quinn.. calmati però-
-allora c’è scritto.. accanto allo
stagno …. No aspetta all’ infinito stagno blu-
-Infinito stagno blu?- mi domanda
scuotendo la testa
-C’è qualcosa che mi suona molto
famigliare- dico guardandola
-E da circa due ore che vai avanti a
dire frasi assurde e ora ti risultano famigliari.. dannazione Hobbit!-
Era spaventoso vedere come cambiava
Quinn da un momento all’altro. Come Dottor Jekyll e Mister Hyde.
-Allora primo: ti ho detto che il mio
francese fa pena, secondo: non sono assurdità che ho inventato io, terzo: non
hai mai pensato che la tua amica dopo dieci anni è diventata una pazza?-
-Ho commesso un errore- dice Quinn
strappando la mappa dalla mia mano
Io mi alzo furiosa e me ne vado – Non te
l’hanno detto Quinn, sono completamente inutile-
Torno nella mia tenda e mi metto a
piangere. Era vero non valevo niente come persona
Mi sono addormentata perché mi risveglio
alla sera tardi. Ed ecco che tutto mi torna. Mi alzo e vado a cercare Quinn. La
trovo seduta come sempre da sola che scruta il mare vicino alla spiaggia.
-Sei una tipa solitaria, vero?- le
chiedo non ricevendo però nessuna risposta da lei
-Il ragazzo con cui stavo, quello
francese aveva un bambino, si chiamava Pierre e ogni sera prima di andare a
dormire si faceva cantare una ninna nanna da suo padre sempre la stessa tutte
le sere-
-Non m’interessano questi aneddoti della
tua vita! – mi disse Quinn
-Quelle frasi sulla mappa sono il testo
di quella canzone, e la tua donna francese è tale e quale a Pierre perché le ha
scritte e riscritte su quel foglio-
Quinn mi guarda confusa –Come fa quella
canzone?-
Iniziai a cantare; cantai quella ninna
nanna in francese che ancora dopo tanti anni mi ricordavo come fosse ieri.
Quinn mi guarda rapita dalla mia voce fino alla fine della canzone.
-Non sei inutile Rachel – mi dice prima
di darmi un leggero bacio sulle labbra
Sono confusa da tutto mi alzo e senza
dire niente torno alla mia tenda.
Mi sveglio il giorno dopo, stordita più
che mai. Non ho sognato tutto. Quinn mi aveva baciato veramente.
Esco dalla tenda e vado a fare
colazione. C’erano Brittany e Sam che parlavano di qualcosa, Santana da un
altro lato che li guardava, era da un paio di giorni che non si rivolgevano la
parola.
-Ciao Rachel, hai fame?- mi dice Kurt
-Si ho una fame da lupi.. e pensa che io
sono vegana!- dico facendo ridere Kurt
Mi passa una noce di cocco, lo ringrazio
e mi siedo sotto un albero senza parlare con nessuno
-Stai bene Rachel? Sei silenziosa non è
da te!- mi dice Santana passandomi accanto per andare alla sua tenda. Non le
rispondo e rimango a scrutare il mare.
-Ciao- sento dietro di me. Quinn si
avvicina timidamente con una scatola in mano – Ti ho portato un piccolo regalo
per il tuo aiuto con la traduzione, avrei voluto impacchettartelo ma..-
Mi passa la scatola e la vedo grattarsi
la testa con aria impacciatissima “E’ adorabile quando fa così”, apro la
scatola e dentro c’era un paio di sandali colorati, molto belli.
-Li ho trovati nell’aereo e io non vado
molto pazza per queste cose quindi…- continua Quinn balbettando
-Sono anche della mia taglia, anzi sono
un numero più grande però questo posto mi fa gonfiare i piedi quindi…- le dico
-Un altro mistero dell’isola..- mi
dice facendomi ridere. –Avanti che aspetti, provali-
Li provo. Mi stavano proprio bene.
–Grazie Quinn- lei si alza e s’incammina a prendere la colazione – a
proposito.. Rachel mi dispiace per ieri sera.. io… non volevo…-
-Non fa niente Quinn- sorrido e lei
ricambia il sorriso “ Dio è stato uno dei baci più belli della mia vita”.
***********
Wow
non ve lo aspettavate vero? Quinn cosa ne penserà
veramente? Tutto al suo tempo... (Il prossimo capitolo saprete
già tutto!)xD
Non mi resta che ringraziare come sempre le persone che recensiscono e seguono la storia.
Aspetto come sempre un vostro commento in modo da sapere se sto
continuando bene o ho preso una direzione sbagliata della storia.
I consigli sono sempre ben accetti e se avete qualche idea scrivetemi su twitter :https://twitter.com/MartyGleek
A presto :)
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Capitolo 12 *** Caccia Alla Volpe ***
capitolo11
Ciao a tutti
Avete visto il primo episodio di Glee della quarta stagione?? se vi state chiedendo
perchè Quinn e Santana non c'erano, bhè la risposta
è ovvia.. erano troppo impegnate qui nella mia FF!!
Comunque ecco un bel capitolo pieno di avvenimenti [ lo sapete
che i Quinn Pov mi ispirano] e rivelazioni [ Brittana shippers....
;)] tutti da scoprire.
Buona lettura
***************
Capitolo 11 (Quinn POV)
“Maledizione a me. Baciare la nana è
stato l’errore più stupido che potessi fare. Che cosa mi sta succedendo? Perché
quella sottospecie di puffo mi ha addolcito così tanto? Io sono Quinn Fabray
per la miseria, io sono una dura.” Continuo a girarmi e rigirarmi nella
stessa posizione tutta la notte. Ripensando a tutto quello che era successo il
giorno precedente. Il bacio. Il regalo. “ Da quando regali le cose? Non hai
mai fatto un regalo a nessuno in vita tua”, un sospiro mi esce prima di
rimmergermi nei miei pensieri. Però che bacio! È stato troppo bello, e il
suo sorriso appena le ho dato i sandali.. awww… no ripigliati Quinn tu non sei
così… non hai mai avuto una relazione
che non sia durata una notte o poco più.. Devi focalizzarti su
qualcos’altro… La chica caliente è più accessibile di lei..Rachel è una Star di
fama internazionale non si metterebbe mai con una come me! Hai già avuto un
bacio da lei... quanti si potrebbero dire così fortunati.. e poi io e Santana
abbiamo un certo feeling non so se mi spiego..” non riuscendo a dormire
esco dalla tenda e vado ad osservare il mare come facevo tutti i giorni in riva
al mare. Tutti stavano ancora dormendo. “ e poi ricordati la minaccia che ti
ha fatto Capelli a spazzola! È ancora innamorato di lei, si vede... non vale la
pena combattere per una cosa irraggiungibile… Dimenticatela Quinn devi
dimenticarla” Ripenso a tutte le relazioni che ho avuto “ non sei capace
di amare Quinn, non sai neanche cosa vuol dire amare qualcuno.. Magari se la
vita non fosse stata così incasinata.. tutto a causa di quella donna, tutto a
causa di mio padre”. Contemplo il mare
Flashback Quinn
Avevo cinque anni, stavo giocando in
camera mia con i soldatini (non mi erano mai piaciute le bambole e tutte quelle
cosa da bambine) quando mia madre entrò tutta spaventata in camera mia.
In salotto sentivo le urla di mio padre
che era rientrato un’altra volta ubriaco ed imprecava contro mia madre e
spaccava gli oggetti.
-Lucy amore vieni con me, facciamo un
gioco adesso vai sotto il letto e rimanici qualunque cosa succeda ok? Ti voglio
bene-
-anch’io mamma!- Mi diede un bacio ed io
mi nascosi sotto il letto
Sentì mio padre arrivare davanti alla
porta e buttarla giù con un calcio.
-Russell che stai facendo, smettila! sei
ubriaco, chiamo la polizia adesso, vattene subito di qui- disse mia madre
-Zitta Judy! sei una sgualdrina devi
marcire all’inferno- sentì uno sparo e vidi mia mamma accasciarsi a terra
morta.
Mi risveglio davanti alla riva, sudata.
Era ancora notte. Dietro di me sento dei rumori che provengono proprio dalla
mia tenda. Vado a vedere e una piccola volpe stava setacciando e scavando tra
la mia roba. Prendo la spranga che mi ero fatta pochi giorni prima in caso di
attacco da parte di qualche animale selvatico e mi lancio al suo inseguimento.
La vedo prendere e strapparmi via il telo della tenda prima di perderla di
vista poco dopo. Era troppo veloce per me.
La mattina dopo guardo i danni alla mia
tenda.. era tutta sottosopra. Comincio a rimetterla a posto quando sento
entrare Sam.
-Ciao- mi dice –è stato un cinghiale a
fare questo?-
-Era buio Bocca Larga ma sono certa che
non era un cinghiale ma una volpe-
-Una volpe? E cosa ci faceva nella tua
tenda?-
-Stava lì a rovistare tra le mie cose e
poi mi ha guardato negli occhi, ha preso il mio telo ed è sparita-
-Magari voleva fare campeggio?- dice
ridendo Sam
-Lo trovi divertente?-
-Si molto- dice mentre continua ridere a
crepapelle
-Ridi pure Nerd ma quando torno con la
volpe e le mie cose sono sparite io me la prenderò con te! Io sono molto
vendicativa!- lo minaccio facendolo deglutire preoccupato.
Flashback Quinn
Ero riuscita a rimorchiare una bella
morettina poco più giovane di me e ora mi trovavo davanti alla mia camera di
Yale. Mi baciava con foga entrammo e la portai davanti al letto.
Quando notai qualcuno seduto sulla mia
poltrona
-Ciao Quinn, mi dispiace disturbarti
pensavo che fossi sola- dice quest’uomo
Io mi scagliai contro di lui – Che ci
fai tu qui Nick?- chiesi
-Sono venuto a pagare il mio debito- mi
disse dandomi in mano una busta
-E cosa ti fa pensare che questi fogli
salderanno il tuo debito?- dissi
-Perché lì c’è l’indirizzo della donna
che ti ha rovinato la vita!-
Presi in mano i fogli
-Ti ricordi l’uomo che ci aveva aiutato
a truffare quella famiglia a Boston? Ecco adesso fa l’allibratore a Sydney,
giorni fa una donna sulla cinquantina ubriaca ha iniziato a vantarsi del suo
glorioso passato da truffatrice, questa tizia Carole Hudson adesso è
un’alcolizzata, una venditrice ambulante, ma ai suoi tempi era qualcuno. Questa
Carole truffava le famiglie adescando le donne e poi le convinceva a darle i
soldi tramite i mariti. Una delle sue vittime fu una donna che poi fu uccisa
dal marito, questo davanti alla figlia piccola. Per di più questa tizia si
faceva chiamare Quinn Hudson nome del quale ti sei impadronita se non sbaglio.-
Guardo la foto della donna. Finalmente
aveva un volto.
Mi addentro nella foresta alla ricerca
del mio telo quando finalmente lo trovo e proprio lì di fianco trovo anche la
volpe che, dopo avermi soffiato e mostrato i denti, comincia a corrermi dietro
facendomi poi inciampare e finire dentro una pozza di fango. –Che stronza!-
Tornai arrabbiata al campo sotto gli
sguardi divertiti di tutti gli altri.
Vedo Santana avvicinarsi –Non dirmelo,
il colpevole sarebbe la volpe?- dice mettendosi a ridere
-Prima il telo poi mi attacca senza una
ragione, non so che le ho fatto!-
-Le volpi non attaccano l’uomo senza una
ragione- mi dice ancora
-Ti ringrazio “Donna Esperta in Animali
Selvatici” ma lei l’ha fatto e ora è il momento di prendermi la rivincita- le
mostro la pistola che Brittany mi aveva dato un giorno fa dicendomi di tenerla
in caso di bisogno.
-Ti rendi conto di quello che fai Quinn,
è una volpe lasciala stare..-
-No voglio la mia vendetta…-
-Sei almeno capace di seguire una pista?
Finirai per perderti o per farti uccidere!-
-Perché ti sto a cuore?- le dico
sorridendole
-Non credo proprio-
-Bene allora in questo caso devo andare!
ho una vendetta da compiere-
-Prego- mi dice Santana sorridendo
Comincio a seguire delle orme per terra,
ormai era circa un’ora che scrutavo il terreno alla ricerca d’indizi
-E’ l’orma umana quella.. dal peso e
dalla distanza dire che hai seguito Tina per più di un’ ora!- sento dire da
Santana. La latina mi aveva seguito tutto questo tempo.
-senti Shakirita mi delizia il tuo
interesse verso di me ma posso cavarmela benissimo da sola-
-Voglio carta bianca..-
-Come scusa?- le chiedo non capendo cosa
volesse dirmi
-Senza di me non troverai mai quella
volpa. In un’ora hai seguito Tina, un topo, te stessa senza mai trovare l’orma
della volpe perciò ecco l’accordo, io ti aiuto, in cambio tu mi dai libero
accesso alle tue cose, medicine, sapone, libri, eccetera.. pendere o lasciare-
dannazione quella ragazza ci sapeva fare
-va bene accetto!- dico
Ormai era scesa la sera e decidiamo di
accamparci per la notte ma della volpe ancora niente
Tiro fuori una bottiglietta di vodka che
ho trafugato così come molte altre cose dall’aereo.
-Vodka! Anche Brittany ne aveva presa
una- mi disse
-Fortuna che le altre le ho prese io- mi
sorride
-Ne hai molte altre?-
-Io ho molto di tutto però tu non hai
ancora carta bianca seniorita! facciamo così se vuoi bere devi giocare al gioco
del mai!-
-E che gioco è?-
-Diciamo che è un modo per conoscersi
meglio, devi dire qualcosa con “mai”. Se l’hai fatto bevi, se non l’hai mai
fatto non bevi. Facile no?-
-E un gioco insensato- mi dice
-facciamo una prova…mai baciato una
bionda.. tu devi bere visto che lo hai fatto! – dico ripensando al bacio che mi
diede pochi giorni prima
Lei prende un sorso dalla bottiglietta.
-Mai stata a Disneyland!- dice Santana
ridendo poco dopo vedendomi non bere
-Mai stata innamorata!- dico
-Oh andiamo non sei mai stata innamorata?-
Santana prende un sorso
-Ho forse bevuto?- le chiedo
-Mai avuto un’avventura di una notte-
dice Santana ed io bevo invece e anche molto
-Alla salute marinaio Quinn-
Mi metto a ridere – Un sorso per ogni
avventura.. bene fammi pensare.. è la guerra che vuoi? Ok Mai preso una cotta
per una dottoressa biondina- dico
Vedo Santana bere “Lo sapevo che
c’era del tenero tra quelle due”.
-Mai scaricato i miei problemi personali
su una volpe!- dice di nuovo Santana facendomi bere un’altra volta.
-Mai cercato di ottenere carta bianca
come pretesto per passare un po’ di tempo con l’unica persona che ha il mio
stesso carattere sull’isola!- Santana ride e prende un sorso
-Mai conservato una lettera vent’anni
per non aver superato i problemi del mio passato!- mi dice e io guardandola
prendo un altro sorso
-Mai ucciso un uomo!- ecco la mia
domanda tabù.
Vedo Santana irrigidirsi e poi dopo
avermi scrutato, vedo che prende un sorso dalla bottiglietta e io faccio lo
stesso.
-A quanto pare abbiamo qualcosa in
comune- dico sdraiandomi e mettendomi a dormire. Sento lei fare lo stesso.
Quella notte sogno ancora la stessa
scena che mi tormenta da anni. Mio padre che uccide mia madre. Comincio a
urlare quando sento che Santana cerca di svegliarmi
-Quinn stai bene? – mi chiede –Stavi
urlando!- mi guarda preoccupata
-Sto bene ho solo avuto un incubo- mi
guardo intorno. Le mie cose erano sparse qua e là sul terreno. La volpe aveva
colpito di nuovo. –Ha mangiato le nostre cose! Guarda qui!- il mio zaino era
vuoto
-No ha mangiato le tue cose il mio è
ancora intatto!- mi dice Santana.
Un rumore si fa sempre più forte un paio
di passi vicino a noi. Io estraggo la pistola ma, invece della volpe, appaiono
Tina e Mike intenti a raccogliere frutta.
-Buongiorno- dice Tina
-Ragazze che vi è successo
all’accampamento?- chiede Mike noi non rispondiamo
-Mi sa che avete bisogno di una bella
colazione – suggerisce Tina prendendo della frutta e stendendo una piccola
coperta sul terreno
-Come mai vi siete spinti fino a qui?-
chiede Santana alla coppia
-Cerchiamo nuovi alberi da frutta..
abbiamo visto le vostre tracce e ho detto andiamo a salutarli.. anche se Mike
era restio.. pensava ad una fuga romantica.. non voleva trovarvi in
atteggiamenti sapete…- dice Tina divertita mentre Mike si faceva tutto rosso
-Cosa? No no.. – dice d’un fiato Santana
-Lei è già come dire “Occupata
Sentimentalmente”…- Santana mi guarda torva. Intanto che preparavano la
colazione infilo la roba nel mio zaino – Che brutta stronza.. mi ha pisciato
sulla maglietta..-
Santana si mette a ridere mentre gli
altri due mi guardano e fissano Santana interrogativi
-Crede che la volpe che sta inseguendo
ce l’abbia con lei!- spiega la latina
-Capisco!- Tina sorride e mi guarda
-E’ la terza volta che mi attacca senza
motivo-
-Magari non le piace il tuo odore,
magari non sopporta il profumo che indossi!-Scherza Santana
-Non uso nessun profumo!-
-Si invece!- dice ridendo la latina
-Ad ogni modo quella bestiaccia ce l’ha
con me!-
-E’ una volpe Quinn!- mi rammenta
Santana
-Sapete avevo una sorella, si chiamava
Jean- comincia a raccontare Mike – Morì quando ero un ragazzino, cadde da un
altalena e si ruppe il collo- Io e Santana lo guardiamo allibiti –Mia madre sì
sentì in colpa per tutto quello che era successo perciò smise di mangiare e di
dormire facendo preoccupare tutta la famiglia che era già a pezzi.. insomma sei
mesi dopo il funerale di Jean, una cagnolina bianca entra in casa nostra, si
accuccia per terra e guarda mia madre dritta negli occhi; mia mamma osservando
quel cagnolino scoppia a piangere. Era una cagnolina bellissima, senza
medaglietta, in salute e molto affettuosa. Dormiva nella cameretta di Jean sul
suo letto e non si staccava mai da mia madre fino alla sua morte avvenuta sette
anni dopo, poi sparì nel nulla proprio come era arrivata..-
-Quindi tu pensi che la cagnolina fosse
tua sorella?- chiede Santana
-Mi sentirei uno sciocco se ti dicessi
di si, ma per mia madre era lei! Era tornata per dirle che l’incidente non era
colpa sua, per rasserenarla.- Mike mi guarda
Non poteva essere così.
Flashback Quinn
Una settimana dopo aver ricevuto la
busta arrivo a Sydney e dopo aver comprato una pistola mi reco all’indirizzo
dove Carole esercitava la sua attività di venditrice di oggetti.
Arrivo davanti al banchetto e la guardo
in faccia per la prima volta –Ehi ragazzina trovato qualcosa d’interessante?-
mi disse
Io non le rispondo rimango lì immobile a
osservarla
-Allora? Pronto?
-Non sto ancora osservando!- risposi
-Bene se hai bisogno chiedi pure!- disse
prima di girarsi e sedersi a fare l’inventario
Estraggo la pistola e la carico
-Sei americana vero?- mi chiese –Dove
per la precisione?-
-San Francisco-
-Fantastico io adoro la California, mi
manca la gente di li-
Ero pronta a puntarle la pistola addosso
ma la mia mano tremava molto
-Sei da molto qui in Australia?- mi
ridomanda
-Non da molto-
-Senti questo te lo regala la casa- mi
disse dandomi un braccialetto –trattamento speciale per gli americani!... mi
chiamo Carole e tu?-
-Lucy!- le rispondo prendendo il
braccialetto
-Piacere di conoscerti- mi sorrise ed io
non reggendo quello sguardo la saluto e me ne vado
Arrivai nel primo bar che incontrai e mi
presi una bella bottiglia di amaro allo scopo di ubriacarmi
Vicino a me c’era un uomo anche lui un
po’ alticcio da quanto aveva bevuto.
-Americana eh?- mi domanda – Che ci fai
tu qui in Australia?-
-Affari! E tu invece? Cosa facevi negli
Stati Uniti?-
-Io ero un primario di chirurgia-
-Eri?- le chiesi –Vedo che siamo tutti e
due finiti all’inferno-
-Destino! C’è chi è destinato a soffrire
prima di raggiungere il suo obiettivo. Perciò i Red Sox non vinceranno mai le
World Series!- la guardo incantata da quella frase.
-Sai io ho una figlia, ha più o meno la
tua età, è un chirurgo anche lei, ma non è come me, lei segue il suo cuore ed è
molto brava. Ora come ora crede che io la odi, ma in verità quello che provo è
orgoglio e gratitudine. Laggiù c’è un telefono potrei chiamare mia figlia e
dirle tutte queste cose, potrei dirle che le voglio bene e tutto si
sistemerebbe-
-E perché non lo fai?- le chiesi
-Perché sono un codardo!… Questi affari
che devi fare allieveranno le tue sofferenze?- mi chiese
-Sì-
-E allora che cosa aspetti?-
-Non è così facile!-
-Si che lo è… almeno che tu non voglia
diventare una codarda come me è semplicissimo- mi dice alzandosi e salutandomi.
Quella sera aspettai Carole vicino al
suo banchetto e appena raggiunse la sua macchina la chiamai.
La chiamai -Quinn!- lei si girò ed io le
sparai al petto, facendola inginocchiare per terra ansimante
-Ho una lettera per te!- aprii la
lettera che avevo scritto molti anni prima per questo momento
-Cara signorina Quinn- iniziai
-Chi è?- mi chiese lei
-Anni fa ti facevi chiamare così..-
-Di che cosa stai parlando? Non dovevi
farlo.. Di a Nick che avrei pagato!-
-Come fai a conoscere Nick?.. avevi un
debito con Nick?-
-Non sai cosa hai fatto vero? Volevo
pagare! Ti si ritorcerà contro vedrai- e fu l’ultima cosa che disse prima di
morire.
Riprendiamo il nostro viaggio alla
ricerca della volpe fino a quando non si para proprio davanti a me.
Era lì ferma, davanti a me.. mi guarda
con i suoi occhi scintillanti e io guardo lei. Senza movimenti bruschi prendo
la pistola e gliela punto contro.
Vedo che comincia ad avvicinarsi e a
fare dei movimenti con la testa come per annuire. Guardo le sue iridi marroni,
scure come quelle di Carole. Abbasso la pistola e continuo a fissarla. Mi aveva
perdonato! Era il segnale che mi aveva perdonato. Guardo Santana che era dietro
di me
-Andiamocene è solo una volpe- metto di
nuovo la pistola in tasca e m’incammino per tornare al campo.
Torniamo al campo e dopo aver
accompagnato Santana alla sua tenda, vado a cercare Brittany.
-Mani in alto!- le dico puntandole la
pistola addosso
-Dovrei ridere Quinn?- mi chiede seria
-Sì!... comunque volevo ridarti indietro
questa visto che un paio di giorni fa me l’hai data..- ridandole indietro la
pistola
-In verità te la sei presa da sola senza
dire nulla, Quinn!- rispose divertita Brittany –Come mai devo questo onore?-
-Ho fatto un patto con la tua ragazza!-
dico
-Santana?-
-Interessante dico la tua ragazza e
pensi subito a Santana- rispondo ridendo e vedendo che lei si fa rossa in viso
per l’imbarazzo
-che cosa ti ha dato?- chiede cambiando discorso
-Niente che non volesse darmi
volentieri- rispondo allusiva per farla arrabbiare ma lei invece si mettere a
ridere
-Per questo i Red Sox non vinceranno mai
la World Series!- mi dice facendomi irrigidire
-Come scusa? Che hai detto?-
-Ho detto per questo i Red Sox non
vinceranno mai le World Series.. era una frase che diceva spesso mio padre..-
la guardo ammutolita -..invece di prendersi le sue responsabilità dava la colpa
al destino..-
-E’ un dottore anche lui?- le chiedo
-Era, è morto poche settimane fa a
Sydney!- mi dice sorridendo –Perché mi chiedi di mio padre?-
-Così..- mento
-Sai, se non ci provassi con la ragazza
di cui mi sono innamorata e perciò non fossimo rivali potremmo essere amiche-
mi dice Brittany sorridendo
-E già potremmo..- Sorrido e la saluto
Torno alla mia tenda. Da oggi il mio
cuore è più leggero. E’ come se un grosso peso si fosse liberato. Sono pronta
adesso per lasciare questo posto, occupato prima dal dolore, ad una persona
speciale. Sono pronta per innamorarmi per la prima volta.
*******
Cosa ne pensate? Finalmente scopriamo i sentimenti di Brittany e Santana e un altro pezzo del passato di Quinn!
Ora che succederà? Quinn lotterà per avere Rachel? e
finalmente Brittany e Santana si perdoneranno e riveleranno i
sentimenti che provano l'una per l'altra!
Tutto a tempo debito!! Come sempre ringrazio chi segue e recensisce e
come sempre invito tutti a lasciarmi anche una parolina in modo da
sapere cosa vi interessa di più e su cosa concentrarmi
maggiormente.. ( Io non sono come il nostro caro amico dal cappello
giallo ;)!!! )
Detto questo a presto.. seguitemi su twitter: https://twitter.com/MartyGleek
|
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Capitolo 13 *** Segreto Dottore/Paziente ***
capitolo12
Ehilà Gleeks come state?
E' arrivato il momento dei chiarimenti sull'isola e anche di
qualcos'altro di MOLTO interessante... ma non dico più
niente se no spoilero troppo.. xD
Buona lettura...
***************
Capitolo 12 (Santana POV
Ormai sono un paio di giorni che non
parlo con Brittany e la cosa mi fa impazzire. C’è qualcosa in lei che mi
attira, come la luce con una falena, e non sono solo i suoi occhi azzurri come
il mare, i capelli biondi lisci come la seta, il suo sorriso, le sue labbra e
il suo corpo che mi fanno girare la testa ma il suo carattere buono e dolce. Di
solito Brittany non sarebbe il mio tipo, a parte Harmony che ho amato con tutto
il mio cuore io, preferisco le Bad Girls, stile Quinn per intendersi.
Dopo aver tradito la sua fiducia, non ci
siamo più rivolte la parola e la cosa mi faceva stare male da morire.
In ogni modo lei era sempre con me, quei
suoi occhi azzurri profondi erano con me a proteggermi e osservarmi ogni
momento; mentre mangio, mentre parlo con gli altri, mentre vado a raccogliere
la frutta sento sempre il suo sguardo che è rivolto verso di me.
Anche adesso, mentre sono qui a guardare
il mare e un venticello gelido mi fa rabbrividire, sento il suo sguardo su di
me come se fosse fuoco che mi riscalda in uan notte fredda. Se mi fossi voltata
a cercare quello sguardo non l’avrei visto ma io so che era li con me.
Perciò rimango qui immobile, sorridente
a farmi riscaldare da lei.
-Come mai così pensierosa di prima
mattina?- sento dire da Sam che si era avvicinato portandomi un pezzo di frutta
-Lunga storia..- rispondo sorridendo e
notando una chioma di capelli biondi entrare dentro ad una tenda a caso per non
essere beccata in flagrante.
-Centra per caso una cerca biondina con
gli occhi azzurri?-
-Come?- chiedo
-Ho visto come vi guardate!- Dice
ridendo Sam
-E’ complicato! Non so quello che provo
per lei, e se lei non provasse lo stesso? E poi non ci parliamo da giorni..-
-E cosa aspettate a chiarirvi?-
Sam mi offre la mano e mi tiro su.. lo
ringrazio e visto che non voglio rimanere tutto il giorno con le mani in mano
mi offro per andare a prendere dei sementi visto che Tina stava costruendo un
piccolo orto.
Mi addentro nella boscaglia e come
sempre sento che sono seguita ma non mi preoccupo perché so che è la mia
biondina. M’inginocchio a raccogliere dei semi di papaia.
-Sai che da li riesco a vederti?- le
dico facendola sobbalzare
-Scusami.. non volevo spaventarti e
interrompere quello che stavi facendo- risponde avvicinandosi e
inginocchiandosi
-Non è un segreto quello che faccio-
-Beh conoscendoti non si sa mai!- mi
dice scherzando
-Brittany io volevo scusarmi per… -
-Tranquilla- non mi fa finire la frase –
E’ tutto a posto- mi sorride e mi aiuta ad alzarmi
Mi aveva perdonata. Mi sento al settimo
cielo per questo. Mi aiuta a raccogliere i sementi e intanto chiacchieriamo
non accorgendosi che ormai era ora di pranzo.
-Che ne dici se torniamo al campo San?-
non mi aveva mai chiamato così e proprio in quell’istante credo che la mia
pelle si fosse infuocata così come il mio colorito che lei notò subito.
-mi dispiace non volevo…- dice Brittany
cercando di scusarsi
-No, mi piace che mi chiami così Britt..-
-Britt?.. mi piace!- ride. Dio quando
adoro sentirla ridere.
Arrivati al campo e dopo aver pranzato
insieme, ci salutiamo perché lei doveva aiutare Kurt per un problema allergico
mentre io dovevo portare i semi a Tina.
Arrivo al piccolo orticello e insieme a
Tina, che stava piantando altri semi, c’era anche Quinn. Le sentivo parlare
sottovoce così decido di avvicinarmi –Sei sicura che sia questa la foglia,
perché è quella che sto usando da giorni- dice Quinn a Tina.
-Mi dispiace che non ti aiuti!- le
risponde preoccupata Tina
-Che cosa non aiuta?- chiedo io a tutte
due facendole spaventare
-Niente – risponde un po’ troppo
frettolosamente Quinn alzandosi in piedi – Grazie lo stesso e bell’orto!- dice
a Tina per poi andarsene senza dire un’altra parola.
-Che cosa voleva Quinn?- chiedo allora a
Tina
-Ha il mal di testa!- mi risponde lei
-E non può curarselo con tutte le
aspirine che ha?-
-Dice che non le fanno effetto-
Dopo aver dato tutti i semi a Tina
decido di andare a sentire Brittany per un consulto su Quinn.
Entro nella sua tenda e la trovo a
sonnecchiare. Era così adorabile.
-Ciao Britt, posso farti una domanda?-
La vedo alzarsi e guardarmi intensamente
– Se uno ha il mal di testa.. tutti i giorni..-
-Stai bene?- mi chiede preoccupata
-Si, io sto alla grande – le rispondo
ridendo
-E allora di chi stiamo parlando San?-
-Quinn-
-oh!- la vedo irrigidirsi e vedo anche
che i suoi occhi da azzurro limpido si fanno un po’ più scuri
-Credo che abbia qualcosa, la vedo
sofferente..-
-e lei che dice Santana?- mi chiede
diventando seria all’improvviso
-Che sta bene-
-Allora sta bene!- puntualizza
-Britt credo che stia minimizzando il
problema, potrebbe esser…-
-Senti Santana- m’interrompe – La
visiterei volentieri ma lo sai anche tu che otterrei solo una frase sarcastica
o un altro soprannome quindi..- non riesco a non sorridere a quella frase, mi
ha stregato veramente quella biondina.
La saluto ringraziandola e vado a
cercare Sam che mi aveva chiesto aiuto per costruire delle sbarre di ferro.
Iniziamo a lavorarci su battendo forte le lastre sulla lamiera quando sentiamo
Quinn imprecarci dietro –Avete finito? volete fare meno rumore?- dice
toccandosi la fronte.
Mi avvicino a lei –Dai alzati Quinn,
andiamo da Brittany!-
La costringo ad alzarsi – Me lo darà il
leccalecca?- mi domanda poco dopo con voce sarcastica
Arrivati nella tenda di Brittany, lei fa
sedere Quinn davanti a sè mentre io le osservo entrambi di fronte, seduta.
Brittany prende una penna e comincia a
passarla davanti agli occhi di Quinn
-Quando è iniziato il mal di testa?-
chiede Brittany a Quinn
-Una settimana fa più o meno- poi vedo
che mi guada –Tu devi stare per forza qui?- mi chiede ma io le sorrido con aria
divertita
-Ti viene al mattino normalmente?-
-No di solito a metà giornata!- continua
Quinn rapita dai movimenti della penna di Brittany –Che diavolo fai con la
penna?-
-Vedo come reagiscono le tue pupille
agli stimoli della penna- dice Brittany annuendo
-Che cos’era quel cenno dottore?- dice
preoccupata Quinn mentre Brittany prende un pezzo di carta
-Quinn lasciala lavorare!- m’intrometto
vedendo poco dopo che la biondina accenna un lieve sorriso.
-La lascio lavorare voglio solo sapere
cosa ne pensa Dott. House qui-
-Penso che dovresti stare zitta e
rilassarti- dice Brittany facendo scoccare le dita davanti a Quinn
-Ma che fai?- dice Quinn ancora
-Hai mai fatto una trasfusione?- domanda
Brittany guardando il foglio
-Che cosa? No!- risponde Quinn mentre
Brittany prendeva appunti
-Pillole contro la malaria?-
-No-
-Mai stata con una prostituta?- la
domanda della biondina fece irrigidire Quinn e anch’io ero curiosa della
risposta
-E questo cosa centra?- chiede Quinn
-E’ un si?-
-Si!- dice Quinn guardandomi imbarazzata
-Hai mai contratto malattie trasmesse
per via, diciamo così …- la vedo gesticolare un po’ e non riesco a non
trattenermi mentre Quinn mi lancia un’occhiataccia senza rispondere
-Lo prendo per un altro si!...L’ultima
volta..?- facendo scattare in piedi Quinn
Va all’inferno Dottore!- grida Quinn
mentre esce dalla tenda
-So che se lo meritava ma..- dico prima
di essere interrotta da Brittany
-Ha bisogno degli occhiali- mi dice
facendomi ridere
Quella sera, aiutata da Kurt, andiamo a
cercare nelle valige e borse dei deceduti, che tenevamo in caso di necessità,
tutti i paia di occhiali che troviamo e dopo averne trovati una decina andiamo
a darli a Brittany.
Era il momento di parlarne con Quinn.
Non potevo perdermi quella scena. Brittany ed io andiamo nella sua tenda al
calar della sera e la troviamo intenta a leggere un fumetto.
-Se volete un campione di feci ve lo
potete scordare- ci dice
-Hai letto molto dall’arrivo sull’isola
vero?- le dice Brittany
-Si mi piace leggere e allora?-
-E’ questo il motivo perché sei
diventata presbite!- dice ancora Brittany
-Presbite?-
-Proprio così Quinn- dice ridendo
Brittany -Lo si diventa con gli anni, quando uno sforza molto gli occhi,
leggendo per esempio..-
Brittany s’inginocchia davanti a lei e
le passa i primi occhiali che subito dopo Quinn indossa malvolentieri.
-No non leggo con questi!- dice
ridandoli a Brittany che gliene passa un altro paio.
-Meglio o peggio?-
-Peggio!- dice di nuovo Quinn e Brittany
prende un altro paio rosa
-Eh no, quelli no!- le dice Quinn
scuotendo la testa
-Guarda che non sei in un negozio!- le
risponde Brittany mettendogliele in mano
Dopo una mezz’ora estenuante troviamo le
lenti che fanno al caso di Quinn e con l’aiuto di Sam costruimmo un paio di
occhiali nuovi per Quinn fatti con due pezzi di occhiali di colore diverso.
Appena pronti corsi insieme a Puck e
Brittany a vedere come le stavano.
-Ehi Quinn qualcuno ha rubato gli
occhiali a Harry Potter?- dice scherzosamente Puck facendo ridere me e Brittany
e scattare di imbarazzo e rabbia Quinn
-AhAh simpatici!.. ehi dottore mi piace
quando giochi sporco.. uno a zero per te!- dice Quinn. Io non capisco fino in
fondo il significato ma vedo che Brittany le sorride compiaciuta dandogli una
pacca sulla spalla amichevolmente prima di andare nella sua tenda.
Io la seguo –L’hai capito prima o dopo
della domanda sulle malattie trasmesse…?-
-Vorrei risponderti San ma il rapporto
tra dottore paziente non me lo permette- mi dice in modo scherzoso
-Grazie per averla aiutata,
probabilmente è l’ultima cosa che avresti voluto fare-
-In verità non l’ho fatto per lei- mi
confessa
Le sorrido –Grazie Britt- dico prima di
darle un bacio sulla guancia.
Lei mi sorride mentre io mi alzo. Prima
di riuscire a uscire dalla sua tenda mi sento afferrare per un braccio e vengo
tirata dentro alla tenda.
-Brittany ma che…?- non finisco la frase
che le sue labbra erano sulle mie. Mi stava baciando con tutta la passione che
aveva in corpo e io non la feci attendere a lungo, risposi al bacio subito dopo
stringendole le braccia intorno al collo per non lasciarla scappare.
Rimaniamo così per vari minuti prima di
decidere di staccarci a malavoglia, il bisogno di ossigeno prende infatti la
meglio su di noi.
-Wow- dice sorridente Brittany
spostandomi una ciocca di capelli dietro l’orecchio prima di iniziare a
baciarmi di nuovo e con più foga di prima.
********
Finalmente dite voi vero? E visto che
Lost parla sempre di coincidenze questo è il tredicesimo
capitolo che pubblico e non vi ricorda qualcosa Gleeks? Se vi dico
l'episodio di glee Heart? ;)
Detto questo adesso vediamo come si evolverà la storia tra le due donzelle e ricordiamoci anche del Faberry!
Come sempre grazie a chi mi lascia sempre il suo parere e a chi segue la storia ....A presto!!!
Seguitemi su twitter: https://twitter.com/MartyGleek
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Capitolo 14 *** Incidente ***
capitolo13
Ciao a tutti !
Visto l'episodio di Glee Britney 2.0? Io si, e vedere Brittany
così, mi ha mandato un poco in depressione fatto sta che questo
capitolo che doveva essere tranquillo si è trasformato in una
totale tempesta con fulmini e grandine!
Ma non dico di più... buona lettura!
******
Capitolo 13 (Brittany POV)
“Sto sognando? Se è un sogno nessuno
mi svegli perché è il più bello che avessi mai fatto!” questo è l’unico
pensiero che mi frulla per la testa adesso, tra le braccia della persona che mi
ha fatto battere il cuore dal primo momento che l’ho vista, mentre ci stiamo
baciando con tutta la passione e l’amore che abbiamo in corpo.
Dopo aver preso l’iniziativa, averla
baciata e aver aspettato che ricambiasse non abbiamo perso tempo e ora siamo li
sdraiate con i nostri cuori che battevano allo stesso ritmo facendoli
diventare un tutt’uno, i nostri corpi fusi insieme a baciarci e accarezzarci,
sorridendoci a vicenda come delle ebeti.
Non avrei mai pensato che essere su
un’isola dimenticata da Dio mi facesse sentire così felice come non ero mai
stata.
“Vorrei che il tempo si fermasse in
questo istante, è tutto così perfetto, niente può rovinare questo momento”..
-Ehi Doc. ti ricordo che mi devi
cambiare la medicaz…. O cavolo!- Quinn è
il suo tempismo perfetto, avevo parlato troppo presto.
Vedo Santana che con uno scatto si alza
e si aggiusta la maglietta guardandola imbarazzata
–Non fate caso a me vi prego, continuate
pure, se volete mi posso unire..- continua prima di essere interrotta da
un’impacciata Santana
-Noi non.. cioè non stavamo.. Io.. devo
andare- dice evitando il mio sguardo
-San aspetta per favore- dico alzandomi
e cercando di raggiungerla ma sono bloccata da Quinn che mi guarda con fare
malizioso
-Complimenti Dottor Stranamore, chi
l’avrebbe mai detto! Ormai non c’è più gara, due a zero per te!- dice
scherzosamente Quinn
Quella notte non riesco a dormire
continuo a pensare a lei, alle sue labbra e al modo in cui alla fine si era
comportata.
“E se si fosse pentita di avermi
baciato?” questo dubbio continua a perseguitarmi per tutta la notte e
diventa sempre più fondato perchè la mia moretta cercava di evitarmi in tutti i
modi possibili e immaginabili.
“E se non provasse quello che sento
io per lei?” no, non potevo continuare così le dovevo parlare apertamente,
così decido di aspettarla alla sua tenda dato che, adesso, è andata a raccogliere
la frutta come di consueto.
Aspetto per circa un’oretta, che a me
sembra un’eternità, seduta davanti all’entrata fino a quando sento dei passi e
il suo profumo cogliermi di sorpresa.
-Ciao- le dico alzandomi e sorridendole
La vedo irrigidirsi e distogliere lo
sguardo come aveva fatto la sera prima –ciao- disse timidamente
-Senti ti volevo parlare..- non riesco a
finire la frase dato che un urlo squarciò all’improvviso la tranquillità del
campo. Era la voce di Tina.
Corriamo a vedere cosa succede e quello
che vediamo ci fa irrigidire entrambi.
Sam che sorreggeva Puck, privo di sensi
e sanguinante dalla testa ai piedi. Appena vede che io mi avvicino fa per
metterlo per terra ma io lo guido verso la capanna, dove stava prima lo
sceriffo, e che ora veniva usata come sala medica ed è lì che l’aiuto a
distenderlo.
-Che è successo Sam?- chiedo mentre
intorno a noi si formava una folla di curiosi
-Un incidente! Puck è caduto da una rupe
mentre cacciavamo cinghiali- risponde spaventato Sam
Guardo Puck, gli strappo via la
maglietta e davanti a me si para uno spettacolo atroce, aveva uno squarcio
profondo all’altezza dai polmoni.
Guardo Santana che aveva la faccia
traumatizzata – Mi servono stracci e tanta acqua..- dico mentre lei annuiva
scoccata –Santana adesso sbrigati!-
-Sam spiegami la dinamica… Sam?.. Sam? –
era scomparso lasciandoci lì senza spiegazioni e altro.
Finalmente Santana ritorna con gli
stracci i quali vengono posizionati sopra la ferita tamponandola. Puck era in
stato semi cosciente ma il suo respiro quasi nullo.
-Puck mi senti? andrà tutto bene- dice
la latina
-Che cos’è successo?- urla Kurt
arrivando all’improvviso dietro di noi
-Tenetelo fermo! e tu Santana tieni
premuta la ferita- comando agli altri
-Brittany la sua gamba sanguina molto!-
dice Tina
-Lo so che sanguina voi tenetelo fermo!-
ordino
-Tina, passami le forbici, prendile da
quel contenitore-
Tina non era molto lucida per lo shock
ma deve riprendersi subito, ho bisogno soprattutto di lei in questo momento.
-Tina forza le forbici- grido
-San adesso ti dovrai spostare, Tina
prenderà il tuo posto, Kurt prendi la poltrona di prima classe e delle retine
ci serve qualcosa di sterile..- Kurt sembrava stare male –Kurt giuro che se
svieni un altra volta…-
-No vado subito- risponde barcollando
-Santana vai nella tenda di Quinn,
voglio tutto il suo alcol possibile è chiaro?-
Puck ora è sveglio e sembra soffocare
–Brittany cos’ ha?- mi chiede Tina
-Un polmone è collassato.. va bene..-
corro a prendere del disinfettante ed un grosso ago per cucire a maglia e dopo
averglielo disinfettato, buco il polmone facendolo respirare di nuovo -Bravo
Puck respira ora ti metto un tubicino qui ed è fatta… ancora qui te?- Santana
era in piedi tremante sotto shock – Santana, veloce, l’alcol, vuoi che viva?
Muoviti!-
Strappo via una parte di pantalone a
Puck – Ha una frattura alla gamba! Forse ci riesco a..-
-La frattura al torace, puoi cucire la
pelle?- mi chiede Tina
-Ha perso molto sangue non so quanta
strada abbia fatto Sam per portarlo qui..- mi avvicino a Puck –Ascoltami Puck
tu non morirai hai capito bene? Ti curerò! Te lo prometto!- dissi
Era trascorsa circa un’ora e con l’aiuto
di Kurt e Mike trasformai quella tenda in una sala operatoria ben sterilizzata.
Stavo cucendo la ferita a Puck quando notai il pallore che si era formato su
tutto il suo corpo. –Gli serve sangue- dico
-Cosa?- chiese sorpresa Tina
-Gli serve una trasfusione di sangue!-
-Ma come farai a…-
-Non lo so Tina ci penso dopo.. prima la
gamba- la testa cominciava a girarmi e credo che Tina se ne accorse perché mi
supplica di lasciarla finire lei mentre mi faceva segno di andarmi a distendere
un attimo nella mia tenda
-Brittany, come sta?- mi chiese Mike
-E’ ancora presto per dirlo..-
-Ma come è successo? Dov’è Sam?-
-Non lo so Mike!-
-Dov’è Rachel?-
-Non lo so!- urlai
-E’ stata la sua ragazza non credi
che..-
-Non so dove sia!- urlo più forte
Era passata all’incirca una ventina di
minuti quando torno alla tenda/sala operatoria.
Santana aveva già portato le ultime
quattro boccette di alcol dalla tenda di Quinn e ora si era allontanata perché
la vista del sangue la faceva stare male
Tina mi stava aspettando per continuare
con la parte più dolorosa per Puck, mettergli apposto la gamba.
-Aspetta, usa questa- dice prendendo una
specie di rametto intagliato e mettendoglielo in bocca per il dolore
La ringrazio per tutto quello che aveva
pensato – Gli tieni le spalle?- chiedo poi guardandola
Lei mi fa cenno con la testa ed io dopo
aver contato mentalmente fino a tre gli ruoto la gamba facendo gridare Puck
risvegliandolo dal sonno.
Lo lasciamo calmare alcuni minuti poi
decidiamo che era il momento di pensare alla trasfusione
-Richiediglielo Tina!- dico irritata
-E’ sotto shock!-
-Per questo glielo devi richiedere-
dissi spazientita cercando di intagliare con il coltello un bastoncino di legno
Tina guarda prima me poi Puck – Puck mi
senti? Qual è il tuo gruppo sanguigno? Per favore Puck, rispondi!-
-Maledizione- scattai in piedi piuttosto
arrabbiata
-Un pezzo più piccolo?- chiese Tina
-Bucare una vena non è uno scherzo,
prima devi trovarla poi serve un ago cavo abbastanza appuntito da bucarla ed io
ho solo canne di bambù!- dico lanciando il pezzo lontano da me – discorso
comunque inutile visto che non sappiamo il suo gruppo sanguigno..-
-A…A.. A Negativo- sentiamo dire con un
filo di voce da Puck
-Puck che hai detto?-
-Rachel… Areoplano.. Altri..- continua
Puck
-Ha detto A Negativo vero?- Chiedo
conferma a Tina che mi fa di si con la testa
-Dillo a Mike, che chieda a tutti il
loro gruppo Sanguigno capito? E cerca Rachel!-
Passarono una decina di minuti e Mike
torno con una lista in mano –Niente da fare Brittany! Se ti interessa ho
trovato due B Negativo..-
-E gli altri?- domando –hai chiesto a
solo due persone?-
-Ho chiesto a tutti quelli che sono
rimasti, solo Santana e Tina sanno il loro gruppo, Quinn e Rachel sono sparite
nel nulla, nessuno le ha più viste da ieri sera. Mentre gli altri non lo sanno
proprio, neanche io so il mio!-
Intanto Tina arriva portando con sé un
secchiello – ti ho preso questo!- dice mostrandomi un riccio di mare. – Ti
serve un ago cavo no?- mi domanda sorridendomi
-Perfetto- dico ringraziandola
-Brittany non vorrei fare il guastafeste
ma ti serve un A negativo!- dice Mike
-O uno Zero negativo..-
-Si ma a quanto pare non ce n'è uno!-
-Ti sbagli uno c’è!-
-Tu? E perché allora mi hai fatto…-
-Sono un donatore universale, è simile
il sangue non identico, potrebbe causagli uno shock anafilattico. Fermagli il
cuore.-
-Morirà allora- disse Mike
-Non morirà mi hai capito bene Mike!-
dico preparando il necessario per la trasfusione
Dopo pochi minuti mi ritrovo a
traferire il mio sangue a quello di Puck indebolendomi non poco.
Ormai era scesa la sera e molto del mio
sangue era passato a Puck –Mi sono massacrato proprio bene!- mi dice facendomi
sorridere – La gamba fa male!-
-Non devi muoverti capito?- gli dico
-E’ caduto con me.. l’aereo!-
-Puck, Sam dice che sei caduto da una
rupe!-
-No, è caduto l’aereo... tutto per aver
trovato l’aereo.. –
-Quale aereo.. Che cosa ha fatto Sam?
Puck?-
Ma lui rincomincia a delirare chiamando
il nome di Rachel.
Gli controllai la reazione della pupilla
–Andiamo Puck- ormai gli avevo donato molto sangue e facevo fatica a stare in
piedi
-Non funziona!- dice Tina guardandomi
-Il problema non è il sangue ma la
gamba! Tutto il sangue si concentra li, non è una ferita da caduto, è stata
schiacciata da qualcosa-
Tina mi strappa via la flebo –Che cosa
stai facendo Tina?-
-Hai già donato abbastanza sangue-
Mi allontano da lei e vado a cercare
Kurt
-Ehi Brittany stai bene’ hai un aspetto
gotico! Sembri un vampiro-
-Ho bisogno che mi porti un’accetta-
-Per cosa ti serve?- chiede Tina che mi
aveva seguita
-La gamba richiama troppo sangue, se non
faccio qualcosa non si salverà!-
-Non vorrai?-
-La gamba è andata ormai Tina-
Kurt arriva poco dopo con l’accetta e
tutte e due si allontanarono per non assistere.
Mi posiziono davanti alla gamba e dopo
cerco di reciderla con un colpo secco ma la voce di Puck mi ferma –Non farlo!-
mi supplica
-E la nostra ultima possibilità! Se non
lo faccio..-
-Lascia stare Brittany sono messo male e
tu lo sai-
-Non ho intenzione di abbandonarti-
-Lo so che hai fatto una promessa, ti
sollevo da ogni obbligo! Lasciami morire Brittany..-
Mi siedo di fianco a lui e gli prendo la
mano –Mi dispiace!-
-Non devi!-
-Dì a Rachel che le voglio bene.. Dille
di trovare l’amore e di non lasciarlo scappare..- e poco dopo si spense tra le
mie mani
Quella mattina un’aria diversa si
respira al campo, Kurt e Tina piangono consolati da Mike, Santana siede sulla
spiaggia con aria assente. Sam era scomparso. Finalmente Quinn e Rachel
ricompaiono dalla boscaglia ridendo e scherzando e ancora all’oscuro di tutto.
Sono io a dargli la brutta notizia che
la getta nella disperazione più totale e neanche le rassicurazioni di Quinn la
fanno calmare.
Presa dal dispiacere e dallo sconforto
mi allontano raggiungendo il posto dove incontrai per la prima volta Santana e
mi ci siedo con le poche forze che mi rimanevano causa trasfusione.
Poco dopo sento che qualcuno si siede
vicino a me e dal profumo capisco che si trattava di Santana.
-Ne vuoi parlare Britt?-
-Parlare di cosa?- chiedo
-Puck è morto!-
Scatto in piedi barcollando –Non è così,
è stato ucciso!-
-Brittany cosa...? Dove stai andando?-
-A cercare Sam!-
********
Vi prego non
odiatemi.. mi odio già io per quello che ho fatto! Se dovete
dare la colpa a qualcuno.. datela al mio/nostro caro amico troll dal
giallo cappello!
Ma dove saranno state Quinn e Rachel? E Santana è veramente pentita del bacio? E cosa sarà veramente accaduto a Puck e Sam?
Molto presto le risposte!
Come sempre ringrazio tutti quelli che seguono, recensiscono e anche quelli che leggono e basta!
a presto!!
https://twitter.com/MartyGleek
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Capitolo 15 *** Guardare al Passato ***
capitolo14
Ciao a tutti Gleeks e Lostiers,
Pronti per tornare indietro nel tempo per scoprire cos'è successo tra Quinn e Rachel?
Buona lettura....... Faberry shippers ;)
**************
Capitolo 14 (Rachel POV)
Il mio cuore è dolorante. Non posso
ancora credere a quello che è successo. Puck è morto. Se n’è andato. Guardo il
suo corpo senza vita, tocco il suo volto privo di calore e ripenso a
tutti i momenti passati insieme a lui. È stata una persona importante per me e
non solo dal punto di vista della mia carriera musicale ma anche dal punto di
vista sentimentale. È stato il mio primo amore, il mio primo confidente, il mio
migliore amico.
“E se la causa della sua morte fosse per
colpa mia? Per quello che ho fatto ieri sera?” i dubbi cominciano a tartassarmi
ripercorrendo mentalmente la giornata appena trascorsa “Era ancora innamorato
di me, tutto questo non sarebbe successo se…”
Flashback Rachel
Un giorno Prima.
Ero
seduta a pranzare insieme a
tutti gli altri sopravvissuti. Santana e Brittany finalmente avevano
fatto
pace, Tina e Mike ridevano e scherzavano con Kurt e Sam, Quinn era
seduta poco
distante da me e ogni tanto mi guardava e sorrideva mentre Puck sappava
da me a lei con lo sguardo con un espressione sorpresa e arrabbiata.
-Che fai oggi pomeriggio Rachel?- mi
chiese Puck facendomi interrompere la serie di sguardi che stavo lanciando a
Quinn
-Niente di speciale!-
-Beh potrei dare buca a Sam e passare il
pomeriggio a farti compagni!- propose guardandomi speranzoso
-Puck che intenzioni hai? Lo sai che
ormai io non provo proprio più niente per te!-
-Buono a sapersi- disse arrabbiato
alzandosi – Spero che troverai un nuovo partner anche quando saremo a casa! Sei
un egoista Rachel- furono le ultime parole che mi disse.
Vidi Puck fare un cenno a Sam e insieme
si addentrarono nella boscaglia
Ero abbastanza stizzita da quello che mi
aveva appena detto e gli augurai tutti i mali possibili.
Torno a osservare i miei compagni di
disavventura e noto con molto dispiacere che Quinn non era più al suo posto,
comincio a guardarmi intorno cercandola fino a quando non sentì dei passi
dietro di me.
-Cerchi qualcuno d’interessante
Puffetta?- Domandò una voce che conoscevo abbastanza bene
Diventai rossa dall’imbarazzo –No, stavo
solo.. cioè ..io..- “Da
quando rimani senza parole Rachel?...”
-Tranquilla stavo scherzando- disse
Quinn ridendo della mia faccia preoccupata
Annuii ricambiando il sorriso e
aspettando che lei dicesse qualcosa.
-Ecco mi chiedevo, se ti andrebbe
naturalmente, di venire con me in un posto questa sera? L’ho trovato sulla
mappa di Sugar e se ti va..-
Rimasi titubante per parecchi secondi ma
alla fine mi decisi di buttarmi, Quinn era una brava ragazza scavando molto a
fondo –D’accordo!- le dissi
I suoi occhi s’illuminarono-Perfetto,
allora dopo che Dottor House mi cambierà la medicazione sarò subito da te!-
Quel pomeriggio lo passai a prepararmi
accuratamente per la serata, non so perché ma una parte di me voleva fare colpo
su Quinn.
Arrivata la sera l’aspettai fuori dalla
mia tenda passeggiando nervosamente avanti e indietro. Era in ritardo. Nessuno
mai mi aveva fatto aspettare, ero io che facevo aspettare gli altri. Finalmente
dopo cinque minuti arrivò con un sorriso beffardo in
faccia
-Ciao scusa il ritardo Rach, ma ho
appena assistito a uno spettacolo piuttosto interessante in quella tenda- disse
dandomi un bacio sulla guancia
Credo che la mia pelle fosse diventata
rossa come un pomodoro dopo quel bacio e Quinn lo notò subito –Che c-c-c-osa
hai visto?- domandai curiosa e imbarazzata
-Beh una certa dottoressa stava
visitando in modo poco convenzionale la gola di una certa latina..-
-Finalmente si sono decise!- affermai –
Saranno una coppia fantastica, Santittany!-
-Come?- chiese Quinn guardandomi incerta
–Il loro nome di coppia.. Santana e
Brittany.. Santittany!-
-Io preferisco Brittana! E poi non credo
che siano una coppia, Santana è scappata imbarazzata e..-
-Vedrai.. prima o poi.. sono destinate a
stare insieme.. io ho un sesto senso per quello!-
Quinn mi sorrise e mi portò alla sua
tenda dove prese il suo zaino, la mappa e la torcia –Vogliamo andare?- annuisco
La vedo inforcare gli occhiali e seguire
attentamente la mappa.
-Carini gli occhiali!- le dico ridendo
dopo aver guardato la strana montatura sulla sua faccia
-Non prenderti gioco di me Berry- rispose ridendo
Ormai era da una decina di minuti che
camminavamo senza sosta..
-Dove andiamo Quinn?- le chiedo
-Di qua- disse senza togliere lo sguardo
dalla mappa
-Ok-
Passò altri dieci minuti
-Ti sei persa Quinn?- domandai questa
volta ormai esausta dal lungo camminare
-No assolutamente! Riconosco questa
roccia sulla piantina… è di qua… credo..-
-scusa, hai detto credo??- domandai
spaventata
Lei mi prese la mano e continuò a
guidarmi per un certo tratto –Vedo che hai poca fiducia in me piccoletta..
eccoci arrivati- e mi ritrovai davanti ad una spiaggia immensa illuminata dalla
luce della luna e delle stelle.
-Ti piace?- chiede speranzosa Quinn
ricevendo un gesto d’assenso dalla mia testa
Sempre prendendomi per mano mi conduce
in uno spiazzo e tolto lo zaino dalla schiena comincia a tirarne fuori una
coperta e dei piatti
-Hai organizzato un pic-nic Quinn?-
-Certo! Quante poco persone si possono
vantare di aver mangiato insieme alla famosa Rachel Berry?-
Risi, era da tanto tempo che non mi
sentivo così viva. La serata passò tremendamente bene. Quinn mi faceva sentire
come non ero mai stata da tanti anni a questa parte.
A un certo punto della serata dopo varie
chiacchere e scherzi si avvicinò a me – Rachel.. fra circa dieci secondi non
riuscirò a resistere nel non baciarti.. ti prego non fermarmi..- e così la
lasciai fare. Ci baciammo per molti minuti fino a quando non ci staccammo per
riprendere fiato
-Altro che quelle due là, Faberry è migliore-
disse Quinn tornando a baciarmi
-Aspetta Quinn, c’è una cosa che devi
sapere prima..- dissi fermandola nel bacio –Io e Puck non siamo solo colleghi ma
c’è stato molto di più tra di noi.. diciamo che lui prova ancora qualcosa per
me..-
-Wow- sentì dire da Quinn che si
ritrasse di un poco accomodandosi davanti a me con aria interrogativa –E tu
cosa provi per lui?-
-Proverò sempre qualcosa per lui. Ma
sono innamorata di lui in quel modo? No.. adesso c’è un'altra persona che mi fa
battere il cuore..- dissi sinceramente –Resteremo qui chissà quanto e ci sarà
anche Puck!-
-Forse è meglio rinunciare allora!- mi
disse evitando il mio sguardo
-Quinn guardami.. non voglio
rinunciare!-
-Se sicura?- mi disse
-Si!.. una sola cosa Quinn.. voglio
andarci piano.. a te sta bene?-
-Non avevo nessuna aspettativa Nanetta..-
disse mentre io le feci una faccia alquanto interrogativa guardando tutto
quello che aveva preparato quella sera
-Ah si?- chiesi
-Speranze non aspettative!- disse
abbracciandomi e facendomi ridere
Tornammo a baciarci ancora e ancora e
ancora finche la stanchezza non prese il sopravvento e ci addormentammo insieme
sotto le stelle.
La mattina dopo tornammo scherzando e
ridendo alla spiaggia ma qualcosa non andava, vedevo tutti afflitti e
addolorati.
-Brittany che è successo?- chiesi
vedendola venirmi incontro tristemente
-Rachel, mi dispiace, ho fatto tutto il
possibile.. Puck è stato ferito da non so cosa ed.. non ce l'ha fatta.. mi dispiace..-
Sento qualcuno sedersi di fronte a me.
Era Quinn.
-Ciao!- dice solo prendendomi la mano. Ma
io con uno strattone gliela tolgo -Non fare così ti prego- continua
-Se avessi accettato il suo invito, se
non fossi venuta con te, lui adesso sarebbe ancora vivo..-
-Ti prego Rach, non dirlo!.. non dire
che è stato uno sbaglio dopo tutto quello che è successo ieri notte!-
-Lo è stato Quinn-
-Rachel io credo di essermi innamorata
di te.. ti prego non rifiutarmi..-
-Quinn ti prego vattene voglio essere
lasciata da sola- sento il suo cuore spezzarsi
Sento il cuore di Quinn infrangersi in mille pezzettini mentre si alza e se ne va.
Inizio a piangere. Brittany ha detto che
Sam conosce il motivo per cui si è ferito. Lo devo assolutamente trovare. Lui
mi deve delle spiegazioni.
**********
La rabbia nel perdere qualcuno fa dire cose che non si vogliono dire e Quinn lo sa bene.
Cosa
farà adesso Rachel? E Quinn (Cucciolotta lei <3 ) come
reagirà? Ma soprattutto dov'è andata a finire Brittany?
Le risposte avranno tutte ad una sola conclusione...
Non
mi resta che ringraziare sempre tutti quelli che seguono la storia, la
mettono tra le preferite (E' un onore!! <3) e la recensiscono (Adoro
tutti i vostri commenti)
Alla prossima.. ciao :)
https://twitter.com/MartyGleek
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Capitolo 16 *** Bugie = Ripercussioni ***
capitolo15
Ciao a tutti Gleeks
Prima di augurarvi buona lettura volevo sapere cosa ne pensate del Bram
(Brittany/Sam) come coppia? per sapere cosa ne penso io basta leggere
questo capitolo e vedere il comportamento di Brittany ad un certo punto.
Detto questo buona lettura ...... ;)
**************
Capitolo 15 (Santana POV)
Guardo Brittany allontanarsi barcollante
verso la boscaglia. Dopo avermi detto che voleva trovare a tutti i costi Sam
non immaginavo proprio in quel momento. Ha poche forze in questo momento, non
le permetterò di farsi del male. Decido di seguirla e la ritrovo poco dopo
spaesata che girava a vuoto nella boscaglia.
-San che ci fai qui?- mi chiede
-Cercavo te!-
-Mi hai trovato contenta?- risponde
sprezzante ferendomi anche un poco, non l’avevo mai sentita con questo tono.
-Stai girando a vuoto Britt, per favore
torna con me al campo ti prego..-
-Non senza Sam!-
-Sei stanca adesso. è da un giorno che
non dormi e hai donato tanto sangue a Puck..-
-Sam ci ha mentito San, ho basato la mia
esperienza medica su una bugia!-
-Gli altri sono sconvolti e impauriti,
ti prego torna Britt!- le prendo la mano tra la mia e la accompagno al campo,
dove tutto era già pronto per rendere l’ultimo saluto a Puck.
Mike e Kurt avevano scavato un buco
proprio accanto a dove riposava il Cooter e adesso ci avevano deposto le
spoglie di Puck.
Ci raccogliamo tutt’intorno. Tina e Kurt
continuano a piangere ininterrottamente, Quinn guarda da lontano una Rachel inginocchiata per terra e senza
espressione. Io invece non voglio restare da sola in questo momento così mi
avvicino a Brittany e le stringo la mano. Mi guarda accennando un piccolo
sorriso.
-Rachel.. vuoi dire qualcosa?- chiede
Brittany
Rachel scuote la testa
-Vorrei dire qualcosa io- dice invece
Quinn guardando negli occhi Rachel – non conoscevo Puck molto bene, anzi non lo
conoscevo affatto ….e questo mi dispiace…
ho ammirato molto comunque la persona solare che era e per questo ci mancherà a
tutti..-
Ci guardiamo tutti sbalorditi da quel discorso
quando un'altra voce prende parola – E’ stata colpa mia- Sam prese parola,
ha tutta la maglietta sporca del sangue di Puck -C’era un aereo nella
giungla incastrato tra gli alberi, io volevo arrampicarmi ma la gamba mi faceva
male e lui… c’era una radio all’interno e a tentato di chiamare aiuto ma il suo
peso ha fatto muovere l’aereo che si è schiantato a terra.. ha perso la vita
per aiutarci…era un eroe…-
-Dove sei stato Sam?- comincia a gridare
Brittany lasciandomi la mano e andando contro di lui con rabbia –Dove sei
stato?... dove diavolo sei andato brutto stronzo?….che cosa gli hai fatto?- si
fionda verso Sam e comincia a riempirlo di pugni.
Quinn e Mike cercano di dividerli mentre
io grido a più non posso di fermarsi.
Finalmente riusciamo a separarli tra le
urla e gli insulti di Brittany quando per il troppo sforzo la vedo accasciarsi
a terra stremata e boccheggiante –Britt respira, stai calma- le dico
accarezzandole le guance.
Poco dopo però, la mia alquanto testarda
biondina, era già in piedi a parlare con gli altri.
-Sta mentendo… ha fatto mentire anche
Puck.. voglio che mi dica la verità…- Dice Brittany rivolta a Kurt
-Brittany stammi a sentire, sei l’unica
dottoressa dell’isola, hai bisogno di dormire!-
-Non ho sonno- dice mentendo
La fermo con un braccio –Britt..-
-Devi riposare- le intima Tina
Poco dopo accompagno Brittany alla sua
tenda e la faccio accomodare sul suo
asciugamano.
-Ecco bevi questo..- dico passandole un
beverone fatto da Tina
Brittany ne prende un sorso e me lo
ripassa ma io non sono d’accordo
-Prendine ancora, devi alzare il livello
degli zuccheri..-
-No, per adesso basta così mi sono
riposata…-
-Britt, dove stai andando?-
-A parlare con Sam-
-No adesso tu devi riposare..-
-No non devo..- ma io non sono della
stessa opinione e mi paro davanti
–sei caldamente invitata BrittBritt..-
-Invitata.. ma che..che succede??- dice
prima di barcollare all’indietro sull’asciugamano
-Avanti sdraiati…- le suggerisco aiutandola a
mettersi sull’asciugamano e confessando quello che avevo fatto poco prima –Ti
ho messo del sonnifero nel succo-
Brittany mi guarda mezza addormentata
–Insomma mi hai… drogata?-
-Diciamo di si!- le rispondo
accennandole un sorriso
-D’accordo- dice prima di cadere tra le
braccia di Morfeo
La guardo addormentarsi e prima di
uscire dalla sua tenda le do un bacio sulla fronte –‘notte!-
Questo pomeriggio è un po’ strano, tutti
sono ancora scioccati e dispiaciuti per tutto quello che è successo.
Decido di andare a raccogliere della frutta
per Brittany poiché deve recuperare le forze e che data l' abbastanza
consistente dose di sonnifero che le ho dato, non si sveglierà prima della mattina
successiva.
Prima di entrare nella boscaglia
intravedo Rachel che parla seduta sulla spiaggia con Sam e vedo in loro la
tristezza nei loro occhi e penso a cosa avrei fatto io se per qualche motivo mi
sarei trovata in quella situazione.
Ormai è sera quando ritorno al campo con
un cesto di frutta che taglio e preparo in una bacinella per Brittany.
Entro nella sua tenda e la osservo . “E’ così dannatamente dolce mentre dorme!” penso mentre mi
sdraio accanto a lei senza distogliere lo sguardo dal suo viso angelico finchè
la stanchezza non prende il sopravvento di me e mi addormento accanto a lei.
La mattina dopo mi sveglio sentendo un
profumo ormai famigliare vicino a me. Apro gli occhi e solo allora mi accorgo
dove mi ero risvegliata. Avevo la testa appoggiata sul petto di Brittany, un
braccio a circondarle la vita e le nostre gambe intrecciate tra di loro. Lei
era già sveglia e sentivo le sue mani accarezzarmi i capelli e la schiena.
Alzo la testa e la guardo.
-Buongiorno- mi dice accennando un
grosso sorriso
-Ciao, dormito bene?- chiedo
-Molto, soprattutto dormendo insieme ad
un piccolo koala- dice scherzando
-Mi dispiace io..- dico alzandomi da
sopra di lei
-Ehi.. non ho mica detto che mi davi
fastidio!-
La guardo intensamente negli occhi e
perdo un battito per quello che mi aveva appena detto.
-Tieni mangia questo!- dico passandole
la scodella che le avevo preparato il giorno prima
-Cosa c’è dentro qui stavolta?
Cloroformio?- dice scherzando
-E’ solo frutta tranquilla!- rido mentre
la osservo mangiare
-San per quanto riguarda l’altra sera,
mi dispiace averti baciata..-
-A me no!- la mia risposta sincera la fa
sorridere mentre io mi avvicino sempre di più cercando le sue labbra
La bacio con tutta la passione che ho in
corpo ma proprio in quel momento veniamo interrotte di nuovo.
-Dannazione Quinn!- grida Brittany
alzando le braccia al cielo
-Scusate, cavolo ragazze certo che vi
state dando proprio da fare.. comunque ho bisogno del vostro aiuto… Rachel..-
dice Quinn prima di sentire uno sparo provenire dalla foresta
Ci fiondiamo subito fuori dalla tenda.
-Quinn.. cos’è successo?- le dico mentre la
seguiamo verso la boscaglia.
******
Ebbene si, come
avete capito non sono una fan di quello ship (Brittana 4ever) e credo
che è così anche per la maggior parte di voi...Ryan Murphy sei avvisato!
Ritornando al
capitolo finalmente Santana ha fatto chiarezza di cosa prova per la
nostra Brittany ma la domanda principale è... cosa avrà
combinato adesso Rachel accecata dallla rabbia?
Presto la riposta... ;)
Grazie, come sempre, a tutti quelli che leggono, recensiscono e apprezzano questa storia!
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Capitolo 17 *** Vendetta ***
capitolo16
Ciao a tutti
In questo capitolo tutti i dubbi avranno una risposta quindi non mi resta che augurarvi buona lettura..
*********
Capitolo 16 (Quinn POV)
-Quinn.. cos’è successo?- chiede Santana
-Quinn fermati!!- urla Brittany cercando
di tenere la mia andatura dato che per la preoccupazione che a Rachel fosse
successo qualcosa corro come una lince tra la boscaglia, ma dato che non si è
ancora del tutto ripresa dalla trasfusione la vedo cadere ed essere soccorsa da
Santana un paio di volte. Decido di fermarmi un attimo.
“Dobbiamo andare più veloce! Se
le fosse successo qualcosa io non me lo perdonerei mai e…”
Vengo scossa da Santana insistentemente
– Quinn, guardami, lo so che sei preoccupata ma se non ti calmi non andiamo da
nessuna parte!- dice mentre siamo raggiunte finalmente da una Brittany
affaticata e sudaticcia.
-Io… ha preso una pistola… Sam!-
sentiamo un altro sparo e ricominciamo a correre verso la direzione del suono.
Arriviamo in una piccola radura e li
vedo Sam, in piedi immobile, con le mani alzate a pochi passi davanti a Rachel
la quale puntava una pistola contro di lui tremante
-Non vuole credermi Quinn!- dice Sam
parlando con calma
Flashback Quinn
Un paio di ore prima.
Rachel mi stava evitando. Era da quando
mia aveva detto quelle cose la sera prima che non ci eravamo più rivolte la
parola. Mi aveva ferito ma la potevo capire. Appena si perde qualcuno
d’importante ingiustamente si è arrabbiati con il mondo. Io lo sapevo bene.
L’avevo provato sulla mia pelle.
Avevo aperto il mio cuore con lei. Non
avevo mai espresso i miei sentimenti apertamente figuriamoci a un funerale. Ma
per lei avrei fatto di tutto. Anche se non mi avrebbe ricambiata io l’avrei
protetta lo stesso.
Ormai erano passate alcune ore dal
funerale e lei era seduta sulla spiaggia a parlare con Sam di ciò che era
successo. La osservai prima di entrare nella mia tenda e distendermi ripensando
a tutti gli avvenimenti passati, quando sento entrare qualcuno nella mia tenda
–Se sei venuta a chiedermi la panna montata per fare le "cosacce" con
la tua bella te lo puoi scordare Dottore!- dissi guardando il soffitto con un
ghigno mentre sentì una voce diversa da quella di Brittany parlare:
–Mi hai chiesto se potevi fare qualcosa
per aiutarmi!- Rachel mi guardava speranzosa in piedi davanti a me.
Io mi alzai con uno scatto e le prendo
le mani –Tutto quello che vuoi?-
-Sam ha ucciso Puck! Tu poi fare
qualcosa?- mi chiese facendomi irrigidire la pelle
Non potevo tirarmi indietro, ma non
potevo neanche fare fuori una persona così tanto per fare. Dovevo parlare con
Sam e capire l’accaduto.
Lo cercai per tutta la zona e lo trovai
al ruscello a pulirsi i vestiti sporchi del sangue di Puck. Era a torso nudo e
li potei notare la grossa cicatrice che aveva su un lato dello stomaco.
-E quella cicatrice?- dissi uscendo dai
cespugli facendolo sobbalzare
-Ferita di guerra!-rispose divertito
-A me sembra dovuta da un’operazione
chirurgica!-
-Appunto ferita di guerra!- rise.-Quinn
perché sei qui veramente?-
Io e lui avevamo instaurato un buon
rapporto durante la convivenza sull’isola e ci rispettavamo a vicenda per
questo decisi di andare subito al sodo.
-La radio dell’aereo che avete trovato..
Puck è riuscito a sintonizzarsi?- chiedo
-Ero a terra, ho sentito solo
interferenze!- mi risponde tornando a occuparsi dei vestiti
-Funzionava allora?-
-Si Quinn, ma non sarà sopravvissuta
alla caduta!-
-Alcuni pezzi potremmo usarli per
potenziare la ricetrasmittente che abbiamo.. se mi potessi accompagnare
potremmo lavorarci insieme..-
-Va bene!- rispose
Poco dopo eravamo già in cammino verso
il velivolo, non prima di aver preso una pistola dalla valigetta dello sceriffo
e averla nascosta nella cintura.
-Allora come avete fatto a trovare
l’aereo?- chiesi mentre camminavamo tra la boscaglia
-E’ stata per puro caso-
-Tu e Puck cacciavate?-
-E’ una domanda?- lo guardai senza
rispondere -Non quel giorno, i cinghiali scarseggiavano quindi niente caccia ma
esplorazione!-
-E avete trovato un piccolo aereo sugli
alberi!-
-Già!-
-Al funerale hai detto che la tua gamba
faceva male ..-
-Una contrattura muscolare! Uno
strappo!- si fermò –Quinn è stata Rachel a mandarti vero? Per interrogarmi?-
-E’ una domanda?- gli risposi sorridendo
–Perché dovrei interrogarti Sam?-
-Brittany mi ha dato del bugiardo
davanti a tutte le persone che ho potuto conoscere nelle ultime settimane, e
forse anche tu credi che quell’aereo non esista!-
-Sai se qualcuno mi mente, me ne
accorgo.. L’aereo c’è!
-Sono felice che tu mi creda Quinn-
sorrise e mi mostro uno spiazzo dove effettivamente un piccolo aereo (quelli a
quattro posti) era mezzo distrutto a terra
Mi avvicinai e lo controllai. Al suo
interno non c’erano due scheletri. Questo aereo doveva essere qui da molto
tempo.
-Quindi l’aereo era su quegli alberi?-
chiesi tornando a guardandomi interno
-Esatto la sopra!-
-E Puck si è arrampicato a posto tuo a
causa della contrattura..-
-Si Quinn è andata proprio così!-
Lo guardo interrogativamente –Perché hai
mentito a tutti?-
-Ho commesso un errore!- rimanemmo a
guardarci per pochi secondi prima che ripresi a parlare
-Portiamo via quello che rimane della
radio ok?- entro nell’abitacolo e comincio a staccare dei pezzi
-Quinn non ti fidi di me vero?-
-Ne ho motivo, non hai detto a nessuno
che porti una pistola!- Rispondo secca
-Dovrei dire dello stesso di te Quinn!-
disse sorridendo mentre mi spiegò che la pistola l’aveva trovata nei vestiti
di uno dei due scheletri
Sam prima di rincamminarci verso il
campo mi diede la pistola in mano.
-Ora tu sei armata di ben due pistole ed
io no. Adesso merito la tua fiducia Quinn?-
-Me l’hai data solo perché ho scoperto
che l’avevi. Dimostri solo abilità Prof!-
Fino all’arrivo al campo non ci
rivolgemmo più la parola. Ormai era sera inoltrata.
Andai subito nella tenda di Rachel e la
trovai seduta a piangere con in mano una piccola fotografia di Puck
-Ciao- dissi mentre lei in tutta
velocità mise via la foto –Come ti senti?- continuai accarezzandole una guancia
non facendo troppo caso al gesto di Rachel – Ti va di andare a sederci sulla
riva?-
Fece un debole cenno con la testa e si
lasciò condurre fino al posto dove ero abituata a pensare tutti i giorni.
-Ho parlato con Sam.. ho visto l’aereo e
tutto quello che aveva raccontato! Penso sia stato davvero un incidente!-
-Perché ha mentito allora?-
-Non lo so, non ne ho idea! Ma non
voleva fare del male a Puck!-
-Così gli credi non è vero?-
-Lo so che hai il bisogno di incolpare
qualcuno per l’accaduto ma…-
Rachel scosse la testa e si alzò
tornando alla sua tenda –Lascia perdere che è meglio Quinn!-
-Aspetta.. – gridai seguendola ed
entrando anch’io nella sua tenda –Rach..-
-Non chiamarmi così, solo Puck lo faceva..-
disse rimettendosi a piangere e spingendomi verso l’uscita
Alzai le braccia in segno di resa –Va
bene, ok, però io questa notte non ti lascio sola!-
La feci calmare e poco dopo sia per la
stanchezza accumulata sia per il pianto si addormentò al mio fianco e ben
presto anch’io caddi in un sonno senza sogni.
Mi svegliai di soprassalto che era già
mattina, mi guardai intorno e Rachel non c’era così come nella mia cintura non
c’era più una delle due pistole.
-Oh no….-
-Rachel ti prego ascoltami…- dico cercando
di farla ragionare
-E’ stato lui Quinn.. ne sono sicura!-
dice senza distogliere lo sguardo da Sam
-Non fare sciocchezze Rachel….. non hai
mai usato una pistola!- e Rachel per tutta risposta fa partire un colpo di
fianco a lei sparando su un tronco di un albero.
Sam è terrorizzato e lo sono anch’io
-Rachel tu non lo vuoi uccidere!-
-Si che voglio!-
-Se lo uccidi, credimi, te ne pentirai
per tutta la vita!-
Finalmente Santana e Brittany arrivano
sulla scena e Rachel punta la pistola anche su di loro
-Fermatevi. Non vi dovete avvicinare!-
intima ad entrambe
-Che cosa gli hai fatto?- continua
Rachel disperata
-Te l'ho detto è stato un incidente!-
risponde Sam
-Rachel!- una alquanto affaticata
Brittany cerca di chiamarla e farla ragionare
-Tu hai detto che mentiva Brittany!- le
risponde puntando ancora la pistola verso Sam
Ma mentre si distrae un attimo io mi
butto su di lei e la spingo per terra. Un colpo di pistola parte comunque dalla
canna e sento Sam cadere per terra
Strappo dalle mani di Rachel la pistola
e guardo Sam che per fortuna era stato preso di striscio e aveva solo un
graffio.
-Rachel scusami..- dico
-Lasciami stare Quinn.. Ti odio!- sento
il mio cuore frantumarsi in mille pezzetti mentre la osservo andar via seguita
da Santana che cercava di calmarla.
Ormai era sera, dato che nessuno voleva
avere a che fare con Sam l’aiuto a medicarsi.
-Fa male?- le chiedo
-Passerà…-
-Un'altra ferita di guerra!- scherzo
strappandogli un sorriso
-So quanto ti sia costato intervenire
Quinn…. Grazie!-
-L'ho fatto perché non è colpa tua per
Puck.. ma non perdono la tua condotta e continuo comunque a non fidarmi di
te..- lo lascio e mi dirigo al mio solito posto davanti alla riva. Vedo Rachel
seduta a mangiare da sola. Non mi voleva parlare, era arrabbiata con me.
-Lasciale un po’ di tempo per schiarirsi
le idee- dice Brittany arrivando da dietro e sedendosi di fianco a me
-Non pensavo che facessi le visite a
domicilio Freud! Chissà quanto mi verrà a costare..-
-Tranquilla è gratis.. però se scatta la
seconda ora ci dovremmo accordare!- dice Brittany sorridendo
-Ti ha mai detto nessuno che le tue
battute sono alquanto penose?-
-Si molti!-
-Dov'è la chica caliente?- domando
vedendo che Santana non era li con lei
-E’ a farsi una doccia al torrente!-
-Scusami e tu cosa fai ancora qui con
me? Masochista!- Brittany si mette a ridere per quella battuta –Vorrei farti
notare che la tua ragazza ha due… -
-Quinn!- mi ferma senza smettere di
ridere
-Oh avanti non dirmi che non ci hai
fatto un pensierino..?- le chiedo facendola imbarazzare
-Non siamo mica tutti malati come te
Quinn!- la guardo insistentemente
-E va bene, si l’ho fatto contenta?
Faccio spesso docce fredde per calmare i miei bollenti spiriti è questo che
vuoi sentire?-
Rido di gusto come non succedeva da
tanto tempo
-Ti diverte eh?- dice Brittany
spingendomi sulla sabbia –Ti perdonerà Quinn.. ci tiene veramente a te!- la
guardo e le annuisco in segno di ringraziamento
-Sai di tutta la gente del campo non
avrei mai detto che sarei diventata amica proprio di te!- mi dice Brittany
divertita
-Nemmeno io.. la mia reputazione sta
andando a farsi friggere- dico scherzando
-Buona serata allora.. Santana sarà
tornata.. vado a farle un po’ di coccole!-
-Se volete compagnia…!!-
-Quinnnnnnnnnn!- grida facendomi ridere
di nuovo.
**********
Che ne pensate di Quinn e Brittany (Quitt si chiama giusto?) io le
adoro ed è una delle amicizie che avrei desiderato vedere di
più in glee..
Per il resto il capitolo non ha bisogno di spiegazioni.. l'unica domanda è..... Rachel perdonerà Quinn??
Come sempre ringrazio tutti quelli che mi lasciano un commento, leggono e seguono la storia!!!
A presto!!
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Capitolo 18 *** La Zattera ***
capitolo17
Salve Gleek uniti in questo giorno di tristezza e disperazione.
Per
alleviare un pò le sofferenze di questo episodio di glee ecco un
capitoletto divertente e romantico per i fan di Brittana, Faberry e
Quittana
Buona lettura :)
******
Capitolo 17 (Quinn POV)
Era passata una settimana e Rachel
ancora rifiutava di parlarmi. Il mio cuore soffriva ogni giorni di più. Anche
adesso mentre scruto il mare, non faccio altro che pensare a lei.
Quando un' idea mi passa per la
testa. “Oh mio Dio! Sono un genio!” penso mentre mi alzo e corro a parlarne con
Brittany.
Arrivata alla sua tenda, controllo che
il segnale per le “coccole con Santana” non c’è (Infatti avevamo accordato
che quando c’era il suo cappello attaccato alla tenda dovevo girare al largo
visto che entravo sempre durante le loro sessioni di baci appassionati che a
mio avviso si facevano ogni giorno sempre più roventi) ed entro notando che
stava leggendo il fumetto che le avevo prestato.
-Doc ti devo parlare di una cosa importante….-
-Ehi Quinn avevi ragione questo fumetto
è troppo forte!-
-Te l’avevo detto.. sono un esperta
di fumetti..- dico sedendomi accanto a lei
-Chi l’avrebbe mai detto la grande Bad
Girl in realtà è una nerd!-
-Attenta a come parli Pierce.. – la minaccio
scherzosamente –A proposito com’è andata ieri sera con la tua bella?-
-E’ stato fantastico Quinn, l’ho portata
in quella spiaggetta che mi avevi consigliato..-
-E?..- domando
-Abbiamo mangiato..-
-E?..- continuo
-Ci siamo baciate! molto direi anche..-
-E?..- insisto
-Ci siamo fatte un po’ coccole..-
-E?..- sbuffo
-E.. abbiamo dormito!-
-Dannazione Doc, è da due settimane
ormai che vanno avanti le vostre effusioni e alla fine però non concludete
niente.. Ormai la vostra tensione sessuale la percepisco da un chilometro di
distanza.-
-Non voglio solo quello da lei Quinn,
vogliamo conoscerci prima-
-Ma è una bomba sexy.. se non ti fai
avanti giuro che lo faccio io per te…- ricevo uno schiaffetto giocosa da
Brittany –Ammiro il tuo autocontrollo Bionda, insegnano anche quello al corso
di medicina?- continuo mentre ci mettiamo tutte due a ridere buttandoci per
terra
In quel momento entra anche Santana che
con uno sguardo tra il sorpreso e il divertito si schiarisce la voce per farsi
notare
-Ah è così.. tradita con l’altra
biondina di turno! –
-Beh almeno io mi darei da fare..-
rispondo ricevendo uno scappellotto da Brittany e un occhiataccia da Santana
Brittany prende la mano di Santana e la
fa stendere tra le sue gambe facendo aderire la schiena di Santana con la suo
petto, incastrando la testa di Santana sotto il suo mento.
-Buongiorno!- dice Santana a Brittany
-Buongiorno – risponde dandole un bacio
appassionato tra le labbra
-Buongiorno futuri coniugi Pierce…. Vi
prego però non davanti a me di prima mattina…- dico scuotendo la testa
-In ogni modo di cosa sei venuta a
parlarmi prima..- mi dice sorridendo Brittany
-Ho trovato un modo per andarcene via di
qua… Costruiamo una zattera e andiamo a chiedere aiuto!!-
-Una zattera?- chiede Santana
-Non dirlo in quel modo Chica… ci vuole
un po’ di ottimismo e poi siamo sinceri qui non verrà nessuno a salvarci ormai…
Le poltrone dell’aereo galleggiano, abbiamo un accetta e bamboo a quantità.. si
può fare!-
-Quinn le probabilità di sopravvivere
nell’oceano e di incontrare rotte commerciali sono pochissime…- dice Brittany
tenendo ancora più stretta Santana
-E in più io soffro il mal di mare!- mi
dice la latina
-Porteremmo con noi la ricetrasmittente,
ho trovato alcuni pezzi di sostituzione e Sam potrebbe aiutarmi a ripararla….
D’accordo sappiate comunque che io lo farò lo stesso.. se qualcuno vuole
aiutare è il benvenuto-
A quelle parole mi alzo e le lascio lì
tra loro. Caspita quanto diventano testarde quando sono insieme.
Mi dirigo dove teniamo alcuni pezzi
dell’aereo e li comincio a prendere alcuni oggetti e li trascino in una zona
della spiaggia sotto gli occhi incuriositi di tutti, e per la prima volta vedo
che Rachel mi guarda di nuovo.
-Che fai?- mi chiede Tina avvicinandosi
affiancata da Mike
-Una zattera per andarcene di qui, mi
date una mano?-
-Certo- rispondono insieme entusiasti
Iniziamo a dividerci le mansioni, io e
Mike andiamo a tagliare le canne di bamboo mentre Tina raccoglie altri pezzi di
rottami utili.
Passano le ore e ormai era calata la
sera. Alcuni pezzi erano già assemblati. Potevo ritenermi già in parte
soddisfatta
-Come procede il lavoro?- chiede
Brittany passando incuriosita
-Procede!- le rispondo
-Sta venendo bene Quinn.. sono fiera di
te!- mi da una pacca sulla spalla e si allontana
-Brittany aspetta.. la zattera può
portare al massimo 3 persone.. voglio che oltre a me e Mike ci sia tu!-
-E Tina?- domanda sorpresa
-Mike non vuole che corra pericoli!-
-Quinn non posso lasciare gli altri..-
-Non puoi lasciare lei vorrai dire!- la
correggo
-Anche! E tu come farai con Rachel?-
-Lei non vuole più sapere niente di me.
Io non ho niente da perdere!-
I giorni seguenti passano molto veloci
grazie alla costruzione della zattera che ci porta via molto tempo. Adesso
quasi tutti contribuivano alla sua costruzione. L’unica che non ne prendeva
parte era Rachel.
Finalmente la zattera era quasi pronta
per essere messa in mare. Oltre a me e Mike, Kurt si era offerto di venire con
noi insistendo che sapeva parlare molte lingue e magari un traduttore faceva
comodo.
-Ragazzi scusate se v’interrompo ma devo
dirvi quello che penso.. se non volete morire in mezzo al mare..-
dice Sam
-Perché dovremmo ascoltare te?- risponde
Brittany. Non scorreva buon sangue tra di loro in questo periodo.
-Perché io ho una laurea in scienze naturali
e tu sei un semplice dottore..-
-Te sei un semplice professore
universitario..- Brittany va incontro a Sam ma io la fermo prima
-Doc calmati, lasciamolo parlare..- la
guardo e cerco di calmarla
-Se notate, piove tutti i giorni e
questo significa che siamo vicini alla stagione dei monsoni.. adesso il vento
soffia verso nord e le rotte delle navi sono a nord dove dovete andare voi..-
-Quindi?- chiedo sconcertata
-Quando arriveranno i monsoni il vento
soffierà a sud, la zattera perciò andrà a sud, qualcuno di voi sa dirmi qual è
l’unico pezzo di terra che abbiamo a sud?-
-L’antartico!- risponde Brittany
-Esatto!-
-E quando dovremmo partire?- domando
notando che Rachel si era avvicinata a sentire e mi guardava di sott’occhio
-Il più presto possibile-
Quel pomeriggio parlo con Kurt e Mike.
Decidiamo che poiché la zattera era pronta, il giorno dopo saremmo partiti.
La sera stessa un grosso banchetto è
preparato in nostro onore. Avevo dato un po’ di speranza di nuovo a tutti.
L’unica che mancava al banchetto era Rachel.
Entro nella sua tenda e la ritrovo
seduta in attesa proprio del mio arrivo
-Ciao- dico
-Sei finalmente venuta a scusarti?- mi
chiede non guardandomi però negli occhi
-No non è da me! Dovevo farlo Rachel,
non potevi uccidere una persona innocente..-
-Se ti importasse veramente di me..-
-Sei tu che non tieni a me quanto io
tengo a te.. Ho fatto di tutto per te.. ma non è abbastanza– dico arrabbiata
Ci guardiamo intensamente per alcuni
secondi
-Non c’è altro.. vado a preparare i
bagagli..- esco dalla sua tenda
-Perché vuoi così tanto salire su quella
zattera e andartene?- mi domanda seguendomi fuori
-Perché non c’è niente sull’isola che
valga la pena di restare- dico ferendola. Era l’unico modo che conoscevo per
allontanarla da me. Era l’unica che mi avrebbe convito a rimanere.
La vedo avvicinarmi a me –Auguri Quinn-
dice con voce sprezzante e se ne va via da me per l’ennesima volta.
Torno alla tenda e mi metto a dormire.
Era l’ultima notte che dormivo in quel posto infernale.
La mattina dopo sono svegliata da
Santana che mi aveva portato anche la colazione
-Buongiorno capitano Nemo, tutto è
pronto per la grande partenza, ora mangia e vestiti.. ti voglio in forze oggi.-
-Io lo sono sempre mia cara!- grido
tirandole in cuscino in faccia
Faccio colazione e mi vesto. Dentro di
me qualcuno continuava a gridarmi che stavo facendo la più grossa cazzata della
mia vita. Decido di distrarmi un po’ andando a tagliare un po’ di legna.
-Non ti ho mai chiesto che lavoro facevi
nella vita perciò tiro ad indovinare .. la boscaiola!- dice Brittany
guardandomi tagliare un grosso tronco
-Ho da fare adesso Bionda!-
-Ti ho portato questa- mi passa una
pistola con delle cartucce – sei l’unica della zattera che la sa usare!-
-A cosa mi servirà?-
-Non si sa mai Quinn..- mi sorride
-Se finisce il cibo o l’acqua per non
far soffrire Porcellana?-
-E’ meglio averla..-
-Direi che questo è una specie di
addio..- dico guardandola negli occhi
-Direi di si.. Auguri Quinn! - dice
prima di sparire tra la boscaglia
-Brittany!.. una settimana prima di
partire ho conosciuto un uomo in un bar di Sydney, un dottore, io mi sono
ubriacata un sacco di volte ma quello la stava battendo tutti i record in una
volta sola…Parlando viene fuori che aveva una figlia anche lei dottore, tra i
due c’era stata una brutta lite, lui si sentiva in colpa.. comunque nel bar
c’era un telefono e questo tale, Christian si chiamava, mi dice di voler
trovare il coraggio di chiamare sua figlia per chiederle scusa e per dirle che
l’ammirava ed era fiera di lei e le voleva bene..- Vedo Brittany piangere a
quella rivelazione mentre io continuo –Sono dovuto andare via poco dopo..
qualcosa mi dice che non ha fatto quella telefonata… Piccolo il mondo..-
-Già- dice mentre si asciugava le
lacrime
-Buona fortuna Brittany!-
-Buona fortuna Quinn- mi stringe la mano
-Proteggile entrambe!-
-Lo farò- mi risponde lasciandomi la
mano
Ormai era quasi arrivato il momento di
salpare. Sam mi passa tutto l’occorrente elettronico. –Quinn per risparmiare
energia accendilo solo una volta ogni paio d’ore.. questa invece era nel kit di
emergenza – mi passa una pistola a razzi – Ce ne sono solo uno, giocatela bene
quando usarlo- mi fa un segno con la
testa e mi stringe la mano.
Saluto Tina che non smetteva di piangere
e poi Santana – Hai scelto una persona per bene, tienitela stretta- le dico
abbracciandola –E non farla aspettare troppo..- scherzai ricevendo uno spintone
seguito un altro abbraccio –A presto!- mi risponde
Mi guardo intorno di Rachel neanche
l’ombra. Rassegnata salgo sulla zattera seguita da Mike e Kurt poi appena prima
di partire la vedo correre a tutta velocità verso di me. Mi tuffo in mare e
raggiungo la riva.
Appena mi raggiunge mia abbraccia e mi stringe come non aveva mia fatto prima
-Non partire Quinn, ti prego ho bisogno
di te, sono stata una stupida, sono innamorata di te, rimani con me..-
Il mio cuore non era mai stato così
felice e così triste allo stesso momento –Devo andare Rachel, ma tornerò, te lo
prometto. Tieni gli occhi puntati all’orizzonte. Ti porterò via da quest’isola-
le dico prima di annullare le distanze e baciarla.
Le lascio la mano e torno sulla zattera.
Brittany, Santana, Sam, Tina salutano dalla riva e urlano con tutto il fiato
che avevano in corpo. Rachel invece mi sorride e io la continuo a guardare fino
a quando non diventa un puntino in lontananza.
-Ammainare le vele!- ordino mentre Mike
esegue
Era iniziata per una nuova avventura.
Chissà dove mi avrebbe portata. L’unica cosa certa è che sarei tornata da lei
non importa come.
*********
Quanta
tenerezza e amore... (avete visto che Brittany e Santana hanno
trovato un modo per non essere più interrotte da Quinn senza
usare metodi estremi)
Diciamo che con questo capitolo è come se si chiudesse un arco e ne iniziasse un altro.
Infatti da adesso vedremo i due gruppi separati sempre naturalmente con i POV che contraddistingueranno un capitolo dall'altro.
Ringrazio sempre tutti quelli che seguono e commentano e apprezzano la storia.
Fatevi sentire anche su twitter : https://twitter.com/MartyGleek
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Capitolo 19 *** Mayflower ***
capitolo18
Ciao a tutti Gleek/Lostiers
Questo capitolo è edicato a tutti i Brittana shippers del mondo
Buona lettura..
******
Capitolo 18 (Brittany POV)
Erano passati un paio di giorni da
quando la zattera era partita con Quinn, Mike e Kurt e non l’avrei mai detto ma
un po’ mi mancava quella biondina, avevo trovato una amica anche se non perdeva
occasione di prendermi in giro e darmi soprannomi sempre nuovi.
Adesso sono distesa nella mia tenda e
aspetto che la mia latina venga a farmi le coccole come faceva ormai da un paio
di giorni. Avevamo deciso che ognuno doveva dormire nella propria tenda perché
ormai era sempre più difficile non saltarci addosso a vicenda.
Ma questa mattina è diverso. –Brittany,
Brittany!- sento urlare da Santana appena fuori dalla mia tenda.
Con un balzo mi precipito fuori –San
cosa?- chiedo prima di vedere una ragazza con un fucile in mano avanzare per
tutto il campo verso di noi.
Anche Tina, Rachel e Sam uscono dalle
proprie tende a osservare quella strana ragazza.
-Ma chi è?- Mi chiede Santana all’orecchio
-Dev’essere la francese da come l’ha
descritta Quinn- risponde Rachel avvicinandosi a noi
-Sugar?- le chiedo mentre lei ci
scrutata uno per uno
-Dov’è Quinn?- domanda mentre Rachel la
fulminava con gli occhi
-Non c’è! Che cosa vuoi?- chiede allora
Sam
-Gli Altri stanno arrivando! Stanno
arrivando per voi!
-
-Chi?- chiesi io confusa
-Gli Altri! Avrete tre scelte: Fuggire,
Combattere o morire!-
Santana mi prende la mano terrorizzata
mentre io le faccio un sorriso cercando di incoraggiarla
Decidiamo di parlarne tra di noi mentre
Tina offre da bere alla ragazza
-Quella li ha torturato Quinn e poi
viene a dirci che siamo in pericolo.. per me non ci sta con la testa!- dico a
Sam. Avevo bisogno di lui adesso, anche se non mi fidavo ancora
-Forse ma se quel che dice è vero?-
risponde
-Se tu ragioni con i forse padrone di
farlo Sam, ma io preferisco pensare concretamente e credimi quella nasconde
qualcosa..-
Decidiamo di andarle a parlare di nuovo.
La troviamo mentre puliva il fucile con uno straccio
-Quanti sono gli Altri?- domando
-Ti ho detto quello che so!-
-Sai sicuramente qualcos’altro…
diccelo!- insiste Sam
-Avete un problema maggiore.. io sono da
sola posso fuggire nella foresta voi invece siete in cinque ed è molto più
difficile per voi, perciò l’unica possibilità è che se dovessero arrivare voi
dovrete coglierli di sorpresa!-
-Quinn mi ha detto che tra le tue cose
c’erano degli esplosivi, ne hai ancora?- domanda Sam impaziente
-Dinamite, alla Mayflower! Nel
territorio oscuro! Se volete che vi porto dobbiamo partire entro un’ ora- dice
Ci organizziamo per la spedizione. Io,
Santana e Sam saremmo andati con Sugar mentre Rachel e Tina rimarranno al campo
e in caso di qualche intrusione decido di dare a loro una pistola anche se
entrambe erano titubanti al riguardo.
Partiamo che è quasi ora di pranzo,
camminiamo per un paio d’ore in una zona che non avevamo mai esplorato prima,
fino a quando Sugar non ci fa fermare tutti dato che davanti a lei, legato ad
un albero c’era uno strano laccio che segnava probabilmente qualcosa.
-Le territoire sombre!- dice Sugar
-Il territorio oscuro!- dice Sam con un
espressione emozionata in volto
-La Mayflower non è lontana, tutto è
iniziato li, i miei compagni sono rimasti infettati li. Dobbiamo muoverci in
fretta.-
Camminiamo per un'altra ora fino a
quando Sugar non si ferma di nuovo –Perché ti sei fermata?- chiedo mentre Sugar
indica di guardare davanti a noi.
-Questa è la Mayflower!-
Rimango incantata. Un veliero
probabilmente del XIX secolo era arenato tra la fitta boscaglia ancora però del
tutto integro.
-Non è possibile- dice Santana
scioccata- Com’è possibile, uno tsunami l’avrà portata qui giusto?- continua
Santana guardando Sugar ma lei non le risponde e se ne va
-Fermati dove stai andando?- le grido
-L’esplosivo è nella stiva della nave!-
-Sugar aspetta..-
-Ti ho aiutato, hai la dinamite, non ti
servo più.. buona fortuna e maneggiatela con cura!- la faccio per fermare
-Lasciala andare..- mi dice Sam
-E chi ci porta indietro?-
-Io so la strada!-
-Va bene andiamo!- lo guardo in tono di
sfida
Entriamo nella nave e ci fiondiamo
subito nella stiva. Sembrava una nave fantasma. Calpesto qualcosa e con la
torcia illumino per vedere cos’era. Ossa umane. Mi guardo intorno e ce n’erano
a bizzeffe. Scheletri umani legati da catene.
Santana mi prende per mano spaventata
-Schiavi!- dice Sam –Forse era diretta
in qualche colonia mineraria.-
Apro una porta e mi trovo davanti a
decine e decine di casse contenenti esplosivo
,decidiamo di prendere una cassa e
portarla fuori.
-Prendiamo solo quattro, cinque
candelotti. Il minimo necessario.- dice Sam appoggiando delicatamente la cassa
a terra
-Santana dammi la tua camicia- dice
ancora. Santana gliela porge un po’ titubante mentre lui la intinge in una
pozzanghera lì a fianco –La dinamite è nitroglicerina stabilizzata con argilla.
La nitroglicerina è il più pericoloso e instabile esplosivo al mondo. Avete mai
sentito parlare dell’uomo che inventò la nitroglicerina? Probabilmente non
perché gli esplose in faccia e rimase ferito. Il suo assistente entrò nel
laboratorio vide che il suo mentore che era a terra e disse “Allora quella roba
funziona!”-
Mi avvicino a lui che cerca di prendere
con estrema cautela un candelotto
-Sam.. riflettiamo.. forse c’è un modo
migliore- dico temendo per la nostra incolumità
-E’ l’unica soluzione!- dice prima di
prendere e stendere il primo candelotto nella camicia bagnata.
-Scelgo i candelotti più asciutti meno
rischi per il trasporto- dice mentre io avvolgevo il primo e annuisco
-Hai mai giocato all’allegro chirurgo
Brittany?- mi disse avvicinandosi cautamente a prendere il secondo
-Certo! Non toccare i bordi!-
-Io ero sempre beffato dall’osso del
desiderio…Bzzzz- mi fece spaventare mentre lui sorrise divertito
-ti piace giocare Sam!-
-Da morire!- lo guardo con espressione
severa
Finiamo di avvolgere anche il terzo
candelotto e cominciamo a preparare lo zaino per il trasporto
-Li porterò io nel mio zaino!- dico
-No li porto io!- si offre Santana
-Non se ne parla San, No!- dico autoritaria
-Ci sono venuta apposta!- ammette
-Allora hai perso tempo.. non te lo
permetterò..-
-Li voglio portare!- continua insistente
-Discorso chiuso!- preciso
-Non sei te ha decidere!-
-Decido io invece..- ma sono interrotta
da Sam
-tireremo a sorte! È tardi per discutere
su chi rischierà la vita, deciderà la sorte!- dice mentre si becca una
fulminata con il mio sguardo
-Mi sta bene!- dice Santana soddisfatta
Sam prepara tre bastoncini, uno corto e
gli altri due più lunghi.
-Quello corto la trasporta..-
Prendo il bastoncino così come Santana.
Purtroppo il destino voleva che fosse lei a portarla.
Mi guarda intensamente ed io faccio lo
stesso scuotendo la testa
Preparo il suo zaino e metto dentro la
dinamite o così le faccio credere. Devo recitare la mia parte bene. So che si
arrabbierà ma non voglio che le succeda niente. E’ troppo preziosa per me.
Le metto lo zaino in spalla –scusa!- mi
sussurra all’orecchio
-Che dire.. hai tu tutte le fortune..-
-Bene faremo così io davanti seguito da
Santana e poi te Brittany.. distanti uno dall’altro..- dice Sam
-Bene..- le rispondo poi prendo da parte
la mia ragazza –San se vedi qualcosa o senti qualcosa ti togli lo zaino, lo
posi e scappi.. chiaro?-
-Certo!- cerca di darmi un bacio ma io
mi scosto da lei
-Andiamo!- dico
Iniziamo una lenta marcia seguendo la
direzione dell’andata tra boscaglia fitta e ruscelli d’acqua fino a quando in
una grossa radura sentiamo dietro di noi urla e schiamazzi.
-Via di qui svelti!- grido togliendo il
mio zaino con dentro la dinamite e iniziando a correre.
Mi giro e vedo che Sam si era incantato
a guardare. Gli grido riscuotendolo dai suoi pensieri ma appena fa un passo
qualcosa lo prende ai piedi e lo trascina con forza lungo un sentiero.
Comincio a corrergli dietro e mentre Sam
stava per essere portato dentro ad un buco lo raggiungo tuffandomi e le prendo
le mani non lasciandolo.
Vengo raggiunta poco dopo da Santana.
-Oddio Sam!- grida cercando di tirarlo
insieme a me
-Prendi la dinamite San- grido
-Giusto!- dice togliendosi lo zaino
-No. Nel mio zaino.. forza Santana
corri!- la vedo guardarmi stupita prima che corra a raccattare il mio zaino
-Sam tieni forte.. reggiti..-
-Lasciami andare Brittany!- mi consiglia
-Cosa?.. no Sam non se ne parla!-
-Non mi succederà niente..- continua lui
-No io non ti lascio!- grido mentre
Santana arriva con il mio zaino in mano
-Stai attenta!- le grido mentre lei
prende un candelotto in mano – Buttala dentro al buco San!-
-Cosa? Salteremo in aria tutti- mi dice
lei preoccupata
-Fallo Santana non ce la faccio più a
tenerlo!-
-Non farlo Santana- invece grida Sam
-Santana fai come ti dico fidati!- dico
e lei con un grido getta un candelotto dentro al buco.
Un’esplosione ci colse di sorprese e
finalmente riusciamo a tirare su Sam il quale non era più trascinato giù
insistentemente.
Torniamo finalmente al campo dopo il
calar del sole e dopo aver messo la dinamite in punti strategici in caso di
attacco degli Altri .Decido di andare nella mia tenda a riposare un po’.
Santana è arrabbiata con me perché le avevo mentito perciò mi sono rassegnata
al fatto che non sarebbe venuta a salutarmi quella sera. Non ce la facevo a
stare così. Decido allora di andare da lei.
Mi avvicino alla sua tenda –San posso?-
chiedo prima di entrare lentamente
-Mi hai mentito Brittany, avevi te la
dinamite.. come ti giustifichi?-
-Decisione autoritaria!-
-Avevamo fatto l’estrazione Britt!-
-Non lascio decidere a tre bastoncini
una cosa del genere.. era troppo importate!- dico guardandola negli occhi
-Non avevi il diritto..-
-Io ti amo Santana!- ammetto mentre lei
mi guarda emozionata – Io ti amo.. Ti amo dal primo momento che ti ho vista,
dal primo momento che mi hai parlato, dal primo bacio che mi hai dato.. Sono
innamorata di te e credo che tu sei la cosa più stupenda che mi sia mai
capitata in tutta la mia vita.. Quindi scusami se ti ho mentito in modo che non
ti potesse capitare nulla … e..-
Vengo interrotta da un bacio
appassionato di Santana che dopo avermi preso per i fianchi mi trascina sul suo
asciugamano di fianco a lei. Ci baciamo con foga e passione fino a quando sento
una vampata di calore salirmi in tutto il corpo e li decido di staccarmi, anche
se di malavoglia, da lei.
Santana sorride per la mia reazione,
credo abbia capito il motivo dell’azione. Mi prende per il colletto della
maglietta e mi ritira a lei per un altro bacio appassionato mentre con una mano
mi toglie la maglietta.
La guardo dubbiosa –Sei sicura San?-
chiedo, non volevo fare nulla che non andasse anche a lei.
-Voglio farlo Britt- mi dice sorridendo
e accarezzandomi la schiena nuda -con te!-
La bacio –E’ la cosa più bella che tu
potessi mai dirmi!- e torno a baciarla questa volta non fermandomi più.
In pochi minuti ci spogliammo entrambe
dei nostri vestiti senza smettere di baciarci e di lasciare le nostre mani
intrecciate.
Quella notte fu come se rinascessi. Posso dire finalemente cosa significa l’amore. Ogni bacio,
ogni carezza era un crescere di emozioni.
Ci eravamo unite sia fisicamente che
spiritualmente e questo rafforzava di più quello che provavamo l’uno per
l’altra.
La trattai come un fiore delicato e un
cristallo prezioso. Non volevo farle del male. Volevo trattarla come una
principessa ed è quello che feci.
Ci addormentiamo sfinite, lei tra le mie
braccia. Non l’avrei mai più lasciata andare.
–ti amo anch’io!- mi dice prima di
cadere in un dolce sonno.
Sì, decisamente
quella fu la notte più bella della mia vita!
******
Almeno in questa FF volevo trattarle come si deve.....
Finalmente
Britt&San hanno compiuto quel passo (questo è il vero amore
RIB combattere per quello che si ama e proteggerlo ad ogni costo)
Adesso
che succederà? E Quinn come se la starà cavando sulla
zattera?? (chissà cos'avrebbe detto se fosse stata al campo!)
Vedremo nel prossimo capitolo..
Grazie
mille a coloro che recensiscono ad ogni aggionamento e a coloro che
seguono/preferiscono la storia o leggono solo.. GRAZIE!! <3
https://twitter.com/MartyGleek
|
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Capitolo 20 *** Il Giorno Dopo ***
cap.19
Salve a tutti Gleeks,
Scusate il ritardo non volevo farvi attendere così a lungo ma meglio tardi che mai giusto?
In questo capitoletto tornano i flashback e vedremo finalmente che cosa ha combinato Santana per diventare un fuggitiva...
N.B in questo capitolo la nostra bella latina sarà un pò pazza..
Buona lettura... :)
********
Capitolo 19 (Santana POV)
Mi sveglio la mattina successiva con un
sorriso stampato in faccia. Brittany dormiva ancora. Sentivo il suo respiro
regolare sulla mia pelle nuda della schiena. Un braccio mi cinge la vita e
non mi lascia possibilità di movimento. Come se avesse paura che fossi
scappata via. Faccio leva su me stessa e mi giro a guardarla. Era la donna più
bella che avessi mai visto e quando dormiva, era ancora più bella. Rimango a
osservarla per minuti accarezzandola e lasciando lievi faci sulla guancia.
Un leggero mugolio mi fa capire che si
stava svegliando.
-Buongiorno- mi dice con gli occhi
ancora chiusi ma con un bellissimo sorriso
-Ciao- rispondo baciandola sulle labbra.
Finalmente apre gli occhi che quella mattina erano più azzurri che mai. – Sei
bellissima- ammetto non riuscendo a distogliere il mio sguardo dal suo.
-Tu lo sei di più!- mi da un altro bacio
e la sua faccia diventa più seria -Come ti senti?-
-Perché questa domanda Britt, non ti sei
mica pentita di quello..?- cerco di dire prima di essere bloccata da un altro
bacio
-Stai scherzando… è stato wow.. e tu… tu
sei…wow! È stata la serata più bella della mia vita e tu sei fantastica in
tutti i punti di vista!- dice facendomi arrossire
-Anche per me è stato bellissimo e intenso..
sai sono pochi i momenti felici che ho trascorso nella mia vita quindi..- mi
interrompe con un piccolo bacio
-…Quindi è il momento di recuperare-
dice Brittany facendomi ridere mentre lei torna a baciarmi con la stessa foga
che aveva già usato la sera prima.
Comincia ad accarezzarmi tutto il corpo
mentre io sono succube dei suoi movimenti e dei suoi gesti. Quando sentiamo
proprio fuori della tenda uno schiarimento di voce
–Scusate se v’interrompo.. – una Rachel
imbarazzata sta cercando di trovare le parole giuste da dirci -..ma la frutta è
finita e visto che Santana è l’addetta alla raccolta pensavo.. pensavamo..-
-Perfetto… se non c’è Quinn che ci
interrompe, è la sua fidanzata logorroica..- dico guardando Brittany che rideva
sotto i baffi. –Dacci cinque minuti ok diva?-
-O-Ok!- dice imbarazzata prima di andarsene.
-Maledetta la Berry.. La sto odiando in
questo momento.. – dico cercando i miei vestiti sparsi per la tenda e
infilandomeli
-Possiamo rifarci questa sera- dice
maliziosa Brittany alzandosi e rimettendosi la camicetta
-Non vedo l’ora- rispondo prendendola
per mano e uscendo dalla tenda con un sorriso a trentadue denti.
Ci sediamo a fare colazione senza
smettere di guardarci e sorriderci
-Avanti piccioncini dateci tregua- dice
Rachel tra le risate di Tina e Sam.
Dopo colazione mi preparo ad andare a
prendere la frutta mentre gli altri si davano ad altre attività tra cui la
caccia e le pulizie.
Mi arrampico a raccogliere la frutta
quando dietro di me sento uno strano rumore che mi fa scattare. Quello che vedo
mi lascia di stucco. Un cavallo nero, bellissimo mi guarda immobile per alcuni
secondi prima di sparire tra la radura. La cosa più sconvolgente era che io
l’avevo già visto, ma non su quell’isola.
Flashback Santana
Avevo diciannove anni quando successe il
fatto.
Ero seduta sui gradini di casa che
davano sul cortile aspettando lui. Giochicchiavo con il mio accendino, quando i
fari della sua macchina mi colpirono.
Quando uscii dalla macchina, capii
subito che era ubriaco, come sempre.
-Ehi ragazza cosa fai lì alla porta?- mi
chiese venendomi incontro traballando –Ciao Bellezza!- mi prese per la vita.
-Avanti ti porto dentro, a letto!
Cammina!- dissi io trascinandolo per la porta d’ingresso e portandolo in camera
di mia madre.
Lo buttai sul letto e cominciai a
toglierli gli stivali da cowboy che era solito portare.
-Sei bellissima- mi dice, io non risposi
-Ehi guardami ti ho fatto un complimento!-
-Si ti ho sentito!- gli risposi con
disprezzo togliendoli l’ultimo stivale e mettendogli sopra una coperta.
-Che fai non mi togli i pantaloni?-
Non ci feci caso ma lui mi prese per il
braccio –Sei bellissima Santana! Peccato che tu giochi per l’altra squadra..-
Mi scostai da lui –Buonanotte!-
Usci dalla camera e dalla casa, presi la
mia macchina il più velocemente possibile e partì verso il bar dove lavorava
mia madre.
Guardai nello specchietto retrovisore la
mia casa saltare in aria.
Arrivo al bar e mi siedo a un tavolino
–Caffe, torta o tutte e due?-
-Magari qualcosa di alcolico?- dissi io
-Non se ne parla proprio Santana! Fammi
vedere un documento-
-Eddai mamma!-
-Un caffè andrà bene!- disse mia madre
mentre mi lo versava in una tazza. Notai che aveva il braccio fasciato.
-Che hai al polso?- domandai
-Questo? Sai lo scaffale in cucina ci ho
sbattuto contro.. lo sai che sono un po’ distratta..-
-Non è vero mamma! E’ stato lui! -
-Santana ho fatto la mia scelta ormai…-
-La tua scelta non c’è più!-
-Che cosa?- mi chiede mentre le passo
una busta –Che cos’è Santana?-
-E’ un’assicurazione sulla casa!-
-Ma io non ho mai..-
-L’ho fatta a tuo nome!- risposi con le
lacrime agli occhi
-Che cosa ti è venuto in mentre? Matt lo
sa?-
La guardo negli occhi –ricordati solo
che tu eri qui e non mi hai visto!-
-Santana che è successo?- mi domanda
preoccupata
-L’ho fatto per te mamma! Devo andare
non ci vedremo per un po’ di tempo!-
-Santana che cosa hai fatto? Santana- mi
urla ma ormai io ero già uscita, presi la mia macchina e me ne andai
Tornai verso sera con una strana
espressione al campo e subito Brittany se ne accorse
-Ehi dove sei stata tutto il giorno?
Cominciavo a preoccuparmi!...stai bene?-
-Si, scusami mi sono addentrata un po’
troppo nella boscaglia per cercare i frutti migliori- mento ma ormai la mia
biondina mi conosceva molto bene e aveva capito che c’era qualcos’altro sotto.
-Senti.. che ne dici se continuiamo il
discorso interrotto questa mattina- dico mentre prendo per mano una confusa
Brittany e la trascino nella mia tenda
La spingo sull’asciugamano e
buttandomici sopra inizio a baciarla con una foga mai avuta prima.
La guardo negli occhi per alcuni momenti
lei mi sorride poi i suo occhi cambiano espressione così come il suo volto. Mi
prende per la gola e cerca di strozzarmi.
-Mi hai ucciso! Perché mi hai ucciso?-
sento dire da Brittany
Esco spaventata di corsa dalla tenda e
corro verso la boscaglia confusa e scioccata.
Mi ritrovo davanti Sam che stava
portando al campo un grosso cinghiale appena ucciso.
-Ciao Santana che fai qui a quest’ora?-
domanda –Visto che roba? Questa sera avremo una buona cena! Sembra di essere
nel libro “Il signore delle mosche” non trovi?- ma io non lo sto ascoltando
-Terra chiama Santana- continua
-Pensi che ci siano cavalli qui?-
domando –Credo di aver visto un cavallo!-
-Ho visto un grizzly, sono stato
trascinato da qualcosa di misterioso ma cavalli … no!-
Scuoto la testa e mi addentro di più
nella foresta –Santana dove stai andando?-
Flashback Santana
-Louisville solo andata- dissi al
bigliettaio della stazione dei treni di Columbus.
-Wow, Louisville ci sono stato una
volta, è una città molto bella e in questo periodo c’è il Thunder Over
Louisville, il più grosso spettacolo pirotecnico di tutto il nord America. Che
ci va a fare una ragazza sola come te a Louisville?- chiese un uomo dietro di
me
-Troverò qualcosa da fare!- risposi
senza girarmi
-Scommetto che hai dei parenti, o il
ragazzo!- continuò
-Vado solo a fare un giro!-
Prendo il biglietto e mi allontano
velocemente ma lui mi ferma –Non scappare Santana!- mi sussurra all’orecchio
Gli diedi un pugno nello stomaco e in
faccia ma lui reagì subito e mi butto contro un muro.
-Santana Lopez, sono il detective
Cooter, sei in arresto per omicidio!-
-Io non ho fatto niente!-
-Invece si, tua madre ti ha denunciata
Santana!- mi mette le manette e mi porta nella sua macchina
Ormai era buio e tra la confusione che
era in me e lo spavento credo di essermi persa. Mi siedo su grosso sasso a
meditare e piangere. Avevo molto freddo.
-San!- sento abbracciarmi, la voce di
Brittany mi tranquillizza e il suo corpo mi riscalda –San che è successo? Ci
stavamo baciando quando a un certo punto tu ti alzi e senza dire niente prendi
e scappi! Potresti spiegarti?-
-Mi dispiace!- dico dandogli le spalle
-davvero?- domanda con un pizzico
d’ironia
-Si mi dispiace.. mi dispiace di non
essere perfetta come te, mi dispiace di non essere così buona!- le vado
incontro furiosa
-Che ti sta succedendo San?- alza le
mani in segno di resa
-Lascia perdere- faccio per andarmene ma
vengo bloccata da Brittany
-Non te ne andare San.. no- dice mentre
io strillo e urlo di lasciarmi andare
Inizio a piangere tra le braccia di
Brittany
-San va tutto bene ci sono io.. calmati
ti prego- dice accarezzandomi la schiena dolcemente
-Britt è tutto così assurdo.. sto
impazzendo..-
-Stai tranquilla, va tutto bene… Ok?- mi
dice prima che io inizio a baciarle le labbra, il collo, le spalle con tutto la
passione che avevo in corpo.
Con tutta la forza d’animo che aveva in
corpo Brittany si stacca e mi guarda curiosa.
Senza dire niente io mi stacco da lei e
scappo un'altra volta in direzione spiaggia.
Arrivo al nostro campo e mi dirigo nel
piccolo pezzettino che usavamo come cimitero. Mi siedo davanti alla tomba di
Puck.
Sento avvicinarsi dei passi e una
piccola figura sedersi di fianco a me.
-Cosa ci fai qui?- domando a Rachel
-Potrei chiederti la stessa cosa! Perché
non sei con una certa biondina che muore dalla voglia di stare un po’ con te?-
mi domanda lei
-Perché sto impazzendo…. Tu credi hai
fantasmi Rachel?-
-Vedo Puck ogni volta che chiudo gli
occhi dirmi che non è colpa mia quello che gli è successo… questo fa di me una
pazza?-
Flashback Santana
Ero seduta e ammanettata nella macchina
di Cooter. Mi stava portando alla prima udienza del mio caso a Lima. Era notte
è diluviava.
-Il viaggio è lungo ragazzina, stai
comoda?- mi chiese. Non gli risposi
-Perché adesso?-
-Come?- domando
-Una bella e tranquilla ragazza come te,
niente storie violente, ottimi voti a scuola, nessuna denuncia, solo qualche
multa per eccesso di velocità.. mi incuriosisce perché lo hai ucciso adesso?-
Non rispondo.
-Certo, certo non dirmelo non vorrai
ammettere le tue colpe. .Non dopo quel piano così intelligente…. La fuga di gas
e farlo sembrare un incidente.. –
-Sembra che tu abbia capito tutto!-
ammisi
-Di sicuro ho capito te!-
-Tu non sai un bel niente di me!-
-Davvero? Una madre che divorzia da papà
e si mette con uno che beve.. e che la picchia anche un po’! Comunque lei lo
sposa perché così va il mondo.. e allora questo ubriacone, questo Matt si
trasferisce da voi, e tu sei costretta a sentirlo che passa tutte le notti con
tua madre. Non sarebbe così tanto terribile se non la picchiasse sempre.. E tua madre? Lei lo
ama, lo difende sempre, anche se pian piano le sta succhiando via la vita…-
Una lacrima mi scese dagli occhi
–Questo potrebbe far venir voglia di uccidere
una persona- continua –ma la questione è adesso! Perché adesso? Perché dopo
tutti questi anni hai deciso di farlo saltare in aria- mi guarda e cerca di
scrutarmi mentre io abbasso il viso – E’ venuto a bussare alla tua camera visto
che tua madre ormai non era poi così giovane per lui?-
Cominciai a piangere ricordandomi quei
momenti terribili.
Quando rialza lo sguardo davanti a noi,
sulla strada stava passando un animale indistinto.
-Attento- Urlai facendo inchiodare
Cooter e andare a sbattere contro un palo.
Cooter svenne e perse i sensi così io ne
approfittai per prendere le chiavi delle manette, liberarmi e scappare.
Appena uscii dalla macchina mi guardai
intorno e la prima cosa che vidi fu un enorme cavallo nero che mi guardava
immobile prima di scomparire tra le sterpaglie di un piccolo boschetto
limitrofo.
Mi avvicino alla tenda di Brittany ed
esito alcuni minuti prima di decidermi a entrare.
-Ormai ti hanno preso i fumetti di
Quinn?- le chiedo per smorzare la tensione
Lei mi guarda e senza dire niente torna
a leggere il fumetto.
-Britt io.. mi dispiace…- mi siedo accanto a lei ma lei non accenna il
minimo movimento
- Prima mi hai chiesto cosa mi turbava..
Non mi importa quello che penserai di me, sei importante per me e voglio dirti
tutto.. Ho ucciso il marito di mia mamma.. era una persona cattiva, violenta ..
l’ho ucciso perché ha fatto dividere i miei, picchiava mia madre e ha cercato
di abusare di me… - Brittany adesso mi guardava con le lacrime agli occhi,
anche io ero sul punto di piangere – Ma vuoi sapere una cosa? Lo rifarei
Brittany! Lo rifarei altre trecento volte sapendo che quel verme non farà più
del male a nessuno. Ma la cosa che mi fa più male è il pentimento di non
averglielo detto in faccia. Sei la prima persona a cui lo dico! Ora capirò se
tu non vorrai stare più con me!- dico tutto di u fiato. Lei al contrario mi bacia trasmettendo tutto
l’amore che aveva .
-Grazie per aver condiviso una cosa così
importante con me. Io non ti lascerò mai, hai capito bene San?-
-Ti amo Britt!- l’abbraccio e intanto
piango lacrime di gioia.
-Io di più!- dice asciugandomi le
lacrime
Finalmente dopo tanti anni mi sentivo libera di un peso, sollevata di
poter liberare quel cavallo nero e di farlo correre libero nella
più infinita prateria.
********
Ecco fatto un
pò di chiarezza sul passato di Santana, ho voluto affrontare un
argomento che purtroppo è molto frequente nella nostra
società oggigiorno.
Ora la domanda
è... che fine hanno fatto Quinn, Mike e Kurt e come se la
staranno passando? E perchè tutti continuano a interrompere sul
più bello le nostre donzelle?? XD
Grazie come sempre a chi recensisce, legge, segue ecc la storia
Alla prossima
https://twitter.com/MartyGleek
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Capitolo 21 *** Nuovi Amici? ***
capitolo20
Ciao a tutti
Finalmente
in questo capitolo scopriamo che fine ha fatto Quinn e il resto della
ciurma e preparatevi perchè nuovi personaggi compariranno nella
storia..
Buona lettura a tutti... :)
**********
Capitolo 20 (Quinn POV)
Eravamo partiti con la zattera da un
paio di giorni e secondo i nostri calcoli ormai dovevamo aver lasciato già da
un pezzo l’isola ma stranamente come se fosse una calamita, lei ci ritrascinava
indietro come se non volesse farci andare via.
-Non è possibile dovremmo essere già in
mare aperto adesso! Siamo qui da due giorni, la mia pelle si è quasi squagliata
e di quanto ci saremo allontanati? 3 miglia? - grida esasperato Kurt
-Datti una calmata Porcellana, saremo in
balia di una corrente sbagliata!- dico cercandolo di farlo calmare
-Quinn!- grida Mike attirando la mia
attenzione –Quelle nuvole non promettono nulla di buono!-
Infatti, si stavano avvicinando
insidiosamente delle grosse nuvole da tempesta tropicale, seguite da un forte
vento
-Mike tira giù le vele! Veloce!- ordino
-O mio Dio moriremo! Non siamo morti
sull’aereo moriremo qui!- grida Kurt preso dal panico
-Datti una calmata Kurtina urli peggio
di una femminuccia!- ordino anche a Kurt che non smetteva di urlare.
Ormai il mare si era ingrossato di molto
e il vento sfaceva oscillare la barca a dismisura.
-Tenetevi forte!- grida Mike mentre
un’onda ci colpiva violentemente
Sentiamo un forte tremito sulla zattera
–Guardate- urla Kurt
-Abbiamo colpito una roccia e perso il
timone!- urla Mike mentre cercava di prenderlo ma ormai la corrente lo stava
portando via e dal peso andava a fondo
Non ci pensai due volte e mi butto a prenderlo
–No Quinn- sento urlare da Mike ma ormai io ero già in acqua.
Con tutta la forza che ho raggiungo il
timone mentre un onda mi investe violentemente e mi fa andare a sbattere contro
il timone di ferro.
Sento un dolore atroce. Un pizzo di
timone si era conficcato nel braccio e la ferita che Brittany mi aveva cucito e
medicato si era riaperta e aveva cominciato a sanguinare.
Vengo portata giù dalle onde. Ormai la
mia ora era giunta.
Penso a Rachel, alle sue carezze e ai
suoi baci “Non può finire così, non ora che ho capito cosa vuol dire amare!”
Con tutta la mia forza di volontà torno
a galla e una cima lanciata da Mike mi raggiunge mentre la zattera continua a
essere in balia delle onde e della tempesta.
Ormai il timone era perduto. Vengo
trascinata sulla zattera ma un’altra onda, questa volta più grande delle altre
spacca la metà e noi cadiamo in acqua e cerchiamo di aggrappaci ai resti della
zattera.
Kurt mi tende, dal suo pezzo di zattera,
una corda e ci attacchiamo in modo da non perderci mentre purtroppo Mike era
sparito dalla nostra visuale.
-Mike- urlo mentre cerco di tenermi
attaccata ma nessuna risposta arriva da lui.
Finalmente la tempesta era finita e il
sole è tornato a risplendere sopra di noi.
Devo aver perso i sensi, mi risveglio a
causa di Kurt che continua ad urlare il nome di Mike insistentemente.
-La smetti di urlare Trilli, mi stai
spaccando i timpani- urlo mentre lui mi abbraccia calorosamente
-Quinn, sei viva.. Mike è sparito..
aspetta sei ferita!-
La mia ferita continuava a sanguinare,
credo che si fosse anche infettata dato che usciva anche uno strano pus bianco.
Mi metto un po’ di acqua di mare per
disinfettarla un poco poi mi ristendo sul poco spazio che mi spettava sul
piccolo resto di zattera.
Non ci rimaneva che aspettare che la
corrente ci portasse da qualche parte.
Mi risveglio la mattina molto debole. La
ferita non smetteva di pulsare.
-Ma guarda un po’.. la corrente ci ha
riportati indietro. Siamo tornati a casa!- dico mentre Kurt si mette a remare
con le braccia per avvicinarci più velocemente.
Arriviamo a riva e sfinita mi accascio a
terra. Eravamo su un pezzo di spiaggia mai vista prima.
Quando in lontananza vediamo una figura
che correva verso di noi gridando
-E’ Mike!- dice felice Kurt
Mentre si avvicina vedo che aveva le
mani legate da una corda
-Quinn, Kurt correte, scappate veloci!-
Mike si ferma davanti a noi ed io con
una veloce mossa lo slego –Mike calmati chi ti a legato così?-
Mike sguarda spaventato davanti a noi e
appare un gruppo di quattro persone imbavagliate e con dei grossi bastoni in
mano.
L’ultima cosa che mi ricordo prima di
perdere i sensi e il bastone che mi colpiva con violenza.
Mi risveglio in una fosse scavata nel
terreno, coperta da palme, con Kurt e Mike.
-State bene ragazzi?- chiedo ricevendo
piccoli consensi da entrambi –Mike, quanti sono? E soprattutto chi sono?-
-Non lo so Quinn mi avevano bendato, poi
quando si sono distratti un attimo sono scappato-
-Potrebbero essere anche un centinaio…-
dico guardando verso la nostra unica via di uscita
Mi alzo con molta fatica, tenendomi il
braccio. –Sollevami Mike, voglio provare ad uscire da qui. Aiutaci Porcellana.-
Con molta fatica mi riescono a sollevare
e con un po’ di forza arrivo alle sbarre. –L’hanno bloccato in qualche modo!...
Sollevatemi di più..-
Ma appena cerco di fare forza un
coltello viene infilato proprio a fianco a me facendoci spaventare e rotolare a
terra.
Una donna, dalla carnagione scura ci
guarda con aria di sfida prima di aprire la piccola gabbia e aiutata da un
altro ragazzo con delle strane sopracciglia butta dentro un altro ragazzo
privo di sensi.
Finalmente dopo alcuni minuti il ragazzo
si riprende ma vedendoci si spaventa e si allontana mettendosi in un
angolo. Era un ragazzo abbastanza alto capelli castani scuri, con degli occhi
blu come il mare. Proprio simili a quelli di Brittany.
-Tranquillo! tutto bene?- domanda Kurt
-Chi siete voi?- domanda lui spaventato
-Eravamo su un aereo, e siamo
precipitati, volo Sydney- Los Angeles..- dice Mike mentre al ragazzo si
sgranano gli occhi
-Che cosa?-
-Siamo rimasti in 8..-
-Il volo 737?- domanda lui ancora
-Come lo sai? C’eri anche tu? Eri nella
coda!- dico sorpresa
-Si è spezzata in volo come hai fatto
a..- domanda Kurt
-Non lo so, l’aereo è andato in pezzi,
ho perso i sensi, mi sono risvegliato sott’acqua, ho nuotato fino alla
superficie e ho raggiunto la spiaggia-
-Sei restato qui da solo tutto questo
tempo?- chiedo
-Si a cercare del cibo, a cercare
qualcuno ma ieri loro hanno trovato me invece!- dice
-Chi sono loro?- chiedo incuriosita
-Dimmelo tu!- dice prima di alzarsi ed
aiutami ad alzarmi
-Mi chiamo Brody!- mi stringe la mano
-Quinn, lui è Mike e la fatina li è Kurt
.. e siamo la miglior cosa che ti è capitata bellezza…-
-Davvero? Perché?-
Estraggo la mia pistola –Perché quando
Tyson donna aprirà di nuovo la gabbia si troverà una bella sorpresa!.. Ecco
come faremo Porcellana si finge morto tanto con quella pelle lo crederanno già
in decomposizione e tu chiedi aiuto-
-Il finto morto? È questa la tua
brillante idea?- mi dice Brody divertito
-Hai un’idea migliore?- gli chiedo
-E poi com’è che hai una pistola? Come
l’hai portata a bordo?-
-C’era un detective a bordo contento?-
-Cioè hai trovato solo la sua pistola?-
la sua curiosità mi stava insospettendo
-Si sono fortunata non trovi? Come mai
t’interessa tanto-
-Ragazzi concentriamoci..- dice Mike
distraendomi. Brody con una mossa veloce mi ruba la pistola e ce la punta
contro.
-Indietro.. ho detto indietro tutti..
fatemi uscire ragazzi..- dice mentre la gabbia veniva riaperta e la ragazza
scusa di carnagione e l’altro ragazzo la tiravano fuori.
-Allora chi sono?- domanda la donna
mentre la gabbia veniva richiusa
Passavano le ore e il caldo si faceva
insopportabile. Il mio braccio era indolenzito e la ferita era molto infettata.
-Quanto non darei per un po’ d’acqua!-
dico mentre Kurt e Mike erano distesi a guardare il cielo
-Dobbiamo riprovare a spostare la grata
Quinn…- dice Mike alzandosi
-Per chi mi hai preso? per una
cheerleader? Ora basta sono troppo stanca..-
Kurt scatta in piedi impazzito –Fateci
uscire apriteci, non avete il diritto..-
-Kurt calmati- gli dice Mike mentre lo
faceva risedere a terra
Sentiamo dei movimenti sopra di noi. La
gabbia si apre di nuovo. –Afferra la corda!- dice la donna a Mike –Ti prego!-
dice gentilmente il ragazzo dai capelli scuri.
Esita. Arriva Brody e gli punta la
pistola contro. –Afferra la corda. Poi tocca a te Kurt!-
Mike la prende e viene trascinato
-Kurt non andare.. sta bleffando non ci
sparerà- Brody carica la pistola –C’è una sola pallottola dentro non la
sprecherà con..- un sasso mi finisce sulla testa –Ahia maledetto..!-
-Afferra la corda Kurt!- dice di nuovo e
lui l’ascolta e viene portato fuori.
Brody torna a puntarmi la pistola contro
–Vuoi me Peter Pan? Dovrai venirmi a prendere!- dico prima di venire lasciata
da sola in quella piccola prigione.
Passa un’intera notte prima che la grata
non viene aperta un'altra volta. La donna mi butta giù la corda –Afferrala- mi
grida
-Non faccio niente prima di sapere che i
miei amici stanno bene!- dico
-Così siamo amici?- domanda Kurt
sbucando da dietro
-Datti una mossa dolcezza o ti lasciamo
qui a marcire- dice Brody
Vengo portata fuori dalla
gabbia –Grazie ragazzi per avermi
liberato così in fretta..- dico con una punta di ironia ai miei
due compagni.
Oltre a loro c’erano Brody, la ragazza di carnagione scura, il
ragazzo delle sopracciglia enormi e un altro ragazzo taciturno.
-Va tutto bene Quinn, adesso ci credono
che anche noi eravamo sull’aereo!- mi dice Kurt
-Che bello così possiamo fare tutti
causa alla compagnia aerea!- dico con fare divertita
-Senti bella non hai capito chi comanda
qui. Se io ti dico muoviti tu ti muovi, se ti dico fermati tu ti fermi, se ti
dico salta tu che mi dici?- domanda Brody prendendomi per il colletto
-Dopo di te!- mentre lui mi lascia
andare scuotendo la testa –se non ti stanno bene le regole madame ti rispedisco
nella fossa! Chiaro il concetto?-
-Si signore!-
-Comincia a fare buio, moviamoci- dice
Brody
-Per andare dove? Chiedo
-Hai capito quello che ho detto prima o
no?-
-Scusami pollicino ero distratta..-
-Andiamo..- dice lui mentre noi lo
seguiamo
Percorriamo un lungo tratto dentro la
fitta vegetazione, davanti a me c’era il ragazzo con le grosse sopracciglia, lo
vedo inciampare. –Tutto bene?- domando
-Io sono Blaine! Piacere di conoscerti,
La ragazza è Mercedes mentre lui..- indica il ragazzo che non aveva spiaccicato
una sola parola –Lui è Rory!-
-In quanti siete sopravvissuti qui?-
-Solo noi quattro!-
Arriviamo in una piccola casettina
costruita a mano –Che bella sembra la casa dei sette nani!- dico prima di
essere ripresa da Brody
Entriamo e ci accomodiamo in una angolo
della casetta. La mia ferita pulsava da morire
-Ci dovete spiegare delle cose adesso..-
dice Mike a loro quattro.
Accendono il fuoco e iniziano a
raccontarci.
****
Allora cosa ne pensate dei nuovi acquisti? ;P
Non perdetevi il prossimo capitolo perchè sarà una raccolta di flashbacks dei nostri nuovi amici soppravvissuti!
Come sempre ringrazio tutti quelli che seguono la storia e trovano un minuto per recensirla.
Alla prossima :)
https://twitter.com/MartyGleek
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Capitolo 22 *** La Nostra Esperienza ***
cap.21
Salve a tutti
Ecco qui il capitolo che racconta la storia dei sopravvissuti della
coda.. Ci saranno più di un flashback e il narratori si
alterneranno..
Detto questo Buona Lettura!! :)
*******
Capitolo 21 (Sopravvissuti della coda
POV)
Flashback Brody
La prima cosa che sentii era il freddo “E’ questo che si
sente quando si muore?” pensai mentre aprivo gli occhi. Non ero morto però.
Mi trovavo sott’acqua e quel freddo era l’oceano.
Torno in superficie tra grida e lamenti.
Mi guardo intorno, davanti a me un’isola, altre persone nuotano cercando di
arrivare a riva.
Mi trascino con le poche forze verso la
spiaggia e lì mi guardo intorno. Diversi corpi senza vita galleggiavano o
venivano trascinati a riva dal mare. Dopo essermi ripreso, cerco di aiutare
alcune persone ad arrivare a riva.
Vedo un ragazzo che cercava di fare la
rianimare una bambina, corsi in suo soccorso.
-Spostati ci penso io- dissi. Le feci la
respirazione bocca a bocca e finalmente si riprese.
-Dov’è la mia mamma?- mi chiese –doveva
venire a prendere a Los Angeles!-
-Non siamo ancora arrivati piccola, ma
ti prometto che presto torneremo a casa ok?-
La bambina annuì. Passarono alcuni
minuti e finalmente potevo vedere tutti i sopravvissuti. Eravamo in undici
compresi due bambini.
Vidi lo stesso ragazzo di prima aiutare
un uomo a mettere a posto la gamba.
-La mia gamba, è grave non è vero, non
la sento più!- disse l’uomo
-No non è tanto grave, una volta ero a
sciare su una pista su nel Vermont, seguivo un ragazzo carino così acquistai
velocità e bang- gli raddrizzò il ginocchio mentre l’uomo urlo e perse i sensi
–mi ruppi la gamba.. quello si che fece male!- concluse
-Sei un dottore?- gli chiesi
-Ho fatto solo un anno prima di
lasciare… Mi chiamo Blaine!-
-Brody-
-Hai salvato quella bambina prima.. tu
sei un dottore?-
-No- dissi prima di sentire una donna
gridare uscendo dalla fitta boscaglia
-Aiuto, mi serve aiuto! c’è un ragazzo
nel bosco ancora vivo!-
Senza perdere tempo mi alzo e corro
insieme a lei nel bosco. Arrivammo davanti ad un grosso albero e li vidi un
ragazzo con un accento molto strano gridare aiuto
-Dobbiamo arrampicarci sull’albero…-
disse la donna dai capelli lunghi biondi
-No aspetta.. Come ti chiami ragazzo?-
Dopo alcuni momenti di esitazione
rispose –Rory!-
-Andrà tutto bene Rory! Devi slacciare
la cintura di sicurezza e attaccarti al ramo più vicino! Devi concentrarti-
-Io non credo di farcela- disse mentre
si slacciava la cintura
-Rory quel sedile cadrà.. avanti puoi
farcela!-
Rory prese velocemente il ramo e subito
dopo il sedile si schiantò a terra –Bravo Rory tieniti forte adesso vengo a
prenderti!-
Era arrivata la sera e ci organizzammo
per la notte.
-Non si trovano fiammiferi ?-
chiedo alla donna bionda
-Asciutti no! Dobbiamo accendere un
fuoco di segnalazione per farci vedere dai soccorsi!- rispose
-Che cosa sei una coccinella?- chiesi
scherzando
-La versione adulta! Sono nei corpi di
pace!-
-Esistono ancora?- chiesi
-Mi fa piacere che uno della tua età li
conosca! Mi chiamo Cassandra!-
Quella notte mentre stavamo dormendo,
fummo svegliati da delle grida e da delle voci
-Che succede?- chiedo mentre tutti si
svegliavano
-Di qua!- disse Cassandra
-Blaine pensa te hai bambini!- dissi per
poi camminare verso le voci
Quello che trovai davanti fu schioccante
La donna dalla carnagione scura che mi
disse si chiamava Mercedes era inginocchiata con in mano un grosso sasso pieno
di sangue.
Davanti a lei un uomo senza vita. La
cosa strana che l’uomo non era un passeggiero dell’aereo.
-Volete dirci che quel uomo era già
sull’isola?- dice Kurt spaventato
-Si, niente telefono, niente
portafoglio, niente di niente.. la cosa strana è che quella notte da dodici eravamo
rimasti in nove-
-Gli altri- dice Quinn –Sugar aveva
ragione!- continua
-Chi è Sugar?- chiede Rory in modo
incomprensibile
-Lunga storia non è importante.. e poi
r fai bene a non parlare non ti si capisce niente di quello che dici-
rispose Quinn
-Scusate ma adesso siete in quattro e
gli altri?- disse Mike
-Vuoi sentire il racconto o no?- dice
Brody
Flashback Brody
Il secondo giorno eravamo tutti
terrorizzati. Qualcuno aveva preso tre dei nostri senza motivo..
-Dobbiamo spostarci, qui non siamo al
sicuro!- dissi mentre guardavo il resto dei sopravvissuti
-E come credi che facciamo, Ci sono dei
bambini, dei feriti gravi e la ragazza è sotto shock!- disse un ragazzo di nome
Josh riferito a Mercedes che da quando aveva ucciso il ragazzo non disse più
una parola.
-Per non parlare del fuoco di
segnalazione.. se nessuno l’alimenta chi potrà vederci?-
-Individueranno la scatola nera.. non ci
serve un fuoco perché ci trovino!- dissi mentre Cassandra dava ragione a Josh
Il giorno dopo purtroppo perdemmo l’uomo
con la ferita alla gamba visto che l’infezione non era riuscita a sparire.
Rimanemmo in otto.
Cominciammo a crearci delle armi in caso
di attacco e per cacciare. Ormai avevamo fame, non mangiavamo da tre giorni.
Quella notte mentre tutti dormivano
arrivarono di nuovo e rapirono i bambini e un'altra persona. Io però durante
l’aggressione riuscii a ucciderne un altro.
Lo perlustrai, quell’uomo oltre ad un
coltello aveva un foglio di carta. Sul quel foglio c’erano scritti
alcuni nomi. Quella lista conteneva i nomi delle persone da rapire.
Mercedes tornò dal giro d’ispezione.
Erano scomparsi senza lasciare traccia.
Adesso eravamo rimasti in cinque. Più
Cassandra.
Quella notte decidemmo di spostarci
dalla spiaggia.
Passò una settimana tra continui
spostamenti e turni di guardia estenuanti. Ma per fortuna nessun rapimento.
Arrivammo davanti ad un piccolo torrente
e Josh decide di istallarci lì per il momento. Io non mi fidavo di lui.
Comincio così a costruire una buca
profonda per una qualche evenienza o forse proprio per lui.
Alcuni giorni dopo mentre lui era
tranquillo a riposare, lo presi e lo buttai lì dentro tra i suoi continui
lamenti.
-Non era sull’aereo!- dissi a Blaine e
Rory mentre Cassandra era in ascolto
-Cosa?- disse Blaine
-Non l’ho mai visto nell’aereo perché
non era lì!-
-Non vuol dire niente, l’aereo era
grande- disse Cassandra
-Neanche io l’ho visto!- confermò Rory
-In effetti, non parla mai di se, se gli
fai una domanda cambia discorso!- disse Blaine – ma se fosse uno di quelli
perché è ancora qui con noi senza farci del male?-
-Non lo so ma lo scoprirò!- dissi
convinto mentre passavo di fianco a Mercedes che mi guardava con aria curiosa
Quella sera andai da lui. Aprii la
gabbia e gli parlai
-Dove sono i bambini?- non mi rispose
-Da che paese vieni?-domandai di nuovo
-Canada!-
-Che ci facevi in Australia?-
-Avevo vinto un viaggio!-
-Perché nessuno ti ha visto sull’aereo?-
-Perché ero in bagno!-rispose
-Per tutto quel tempo eri in bagno? Sai
una cosa Josh tu non eri su quell’aereo!- dissi prima di richiudere la gabbia
-Brody siamo sicuri che sia lui?- disse
Blaine ad un certo punto
-Di chi è stata l’idea di rimanere sulla
spiaggia per prenderci uno a uno?-
Passarono i giorni. Josh lo tenevo
ancora rinchiuso nella fossa
-Sono preoccupata per te! È quattro
giorni che lo tieni rinchiuso..- disse Cassandra sedendosi di fianco a me
-Avevo promesso a quella ragazzina che
l’avrei riportata a casa dalla madre-
-Tu hai figli Brody?-
-No!- le risposi
-Lo devi liberare, non siamo dei
selvaggi!-
-Se eravamo dei selvaggi gli avrei
tagliato un dito! Domani lo farò!-
La mattina dopo Rory mi sveglio di
soprassalto – E’ fuggito, Josh è fuggito!-
Effettivamente la gabbia era aperta e
vuota. –Brody che facciamo ora?- mi chiese Blaine
-Ci hanno trovato è ora di muoversi!-
Camminammo per giorni interi senza
fermarci per più di qualche ora a dormire.
Arrivammo in questa piccola radura e
trovammo questa casetta.
-Quindi non l’avete costruita voi?-
chiede Kurt
-No, l’abbiamo trovata così! secondo te,
dove li trovavamo gli attrezzi?- risponde Brody
-Quindi chi l’ha costruita?- domanda
Mike
-Non lo so, ma era abbandonata e a noi
serviva un posto da ripararci per la notte, volete farmi finire?-
Flashback Brody
Quel pomeriggio Cassandra decise di
andare a raccogliere della frutta così insistetti per accompagnarla.
Arrivammo sopra una radura bellissima da
cui si poteva vedere gran parte dell’isola.
Facemmo una pausa sistemandoci sopra dei
tronchi.
-Mi dai il coltello?- chiese mentre mi
mostrava una mela da tagliare
Glielo diedi e l’osservai mentre
tagliava a pezzettini la mela e me ne distribuiva metà.
-Dove l’avranno preso, non portano
nemmeno le scarpe e hanno un coltello dell’esercito americano?- dissi
osservandola
Lei guarda il coltello con espressione
confusa, impugnai il coltello –Vedi questa intagliatura, è dell’esercito, non
se ne vede uno così da vent’anni! E adesso è qui su quest’isola!-
precisai -Posso farti una domanda Cassandra?-
-Certo!- disse sorridendomi
-Quando sei corsa fuori dalla foresta,
il giorno dell’incidente, come hai fatto a trovare Rory su quell’albero?-
-L'ho sentito dalla spiaggia!- disse
tranquilla –Perché questa domanda Brody?-
La guardo – Lui ti aveva visto arrivare
non è vero? Per questo hai fatto finta di essere uno di noi?-
Non rispose. –Sei corso fuori dalla
giungla dieci minuti dopo, non eri bagnata, non avevi sentito il freddo
dell’oceano.-
Cassandra ora mi sorride. –Dove sono
ora? I tuoi amici?.. Josh che cosa gli hai fatto?-
-Se tu gli avessi tagliato un dito e lui
continuava a dire che era sull’aereo avresti capito che era la persona
sbagliata..- mi disse
-L’hai ucciso?-
-Non era una brava persona, Per questo
non era sulla nostra lista!- disse sorridendomi
-Dove sono i bambini? Hai ucciso pure
loro?-
-I bambini stanno bene!.. stanno meglio
dove sono ora!-
Cassandra dette quelle parole mi prende
per la gola e cerca di uccidermi. Cominciamo a lottare poi alla fine riesco a
infilzarla con il mio coltello.
Tornai dagli altri. –Dov’è Cassandra?-
chiede Rory
-Ora siamo al sicuro!- risposi
-Quindi era lei?- dice Quinn
-Sorpresa!- dice Brody sarcasticamente
Flashback Mercedes
Seguo Brody che si era seduto davanti al
piccolo ruscello che sgorgava vicino al nostro accampamento.
-che succede Mercedes?- chiese
asciugandosi delle lacrime
-Andrà tutto bene!- dissi sedendomi
accanto
-Com’è mai adesso parli?-
-Dio mi ha perdonato per i miei
peccati!...-
-E ha aspettato tutto questo tempo?-
disse. Cominciammo a ridere e lo abbracciai.
-che cosa tenera! Ora andate avanti col
racconto!- dice Quinn
-Non c’è più niente da dire poi siete
arrivati voi!- dice adesso Blaine
Flashback Blaine
Eravamo alla spiaggia io e Rory a
pescare dopo un violento temporale. Quando Rory mi chiama indicando un punto
poco lontano da noi!
Notammo che c'era un uomo dai tratti
asiatici.
-Respira ancora?- chiese Rory
-Si è vivo, ora vai a chiamare Brody-
dissi mentre lui si precipitava al campo
Lo prendemmo e lo portammo al campo
legandolo e bendandolo
-Chi sei?- chiese Mercedes ma lui non
rispose
-Non parla, e se non capisse?- chiese
Rory
-Capisce benissimo e uno di loro!- disse
Brody
-L’abbiamo trovato sulla riva non
credo..-
-Potrebbe essere un trucco..- rispose
Brody
-Guardate sta scappando!- disse Rory e
iniziamo a seguirlo
-E poi la storia la sapete benissimo-
dice Brody
-Più che bene, il bernoccolo che ho in
testa mi è testimone!- dice Quinn
-Quanti siete voi dall’altra parte dell’isola?-
-Nove!- risponde Kurt
-Bene, forse è arrivato il momento di
congiungerci!- dice Brody guardandoci tutti in faccia
*********
Direi
proprio che la permanenza sull'isola dei quattro è stata un
pochettino più movimentata degli altri sopravvissuti..
Adesso è tempo di tornare al campo... Cosa succederà??.. ricordatevi che Quinn è ferita gravemente....
Come sempre ringrazio chi legge e segue/preferisce/ricorda la storia e
spero che mi farete sapere cosa ne pensate tramite un commento o via
twitter ( https://twitter.com/MartyGleek )
Alla prossima!!! :)
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Capitolo 23 *** Riunirsi ***
capitolo21
Ciao a tutti ecco un capitoletto di transizione dedicato alla nostra povera Quinn...
Buona lettura!:)
*************
Capitolo 22 (Quinn POV)
Tutto era pronto! I pochi rimasti della
coda dell’aereo avevano deciso di congiungersi con il resto dei sopravvissuti
ed io non potevo essere più d’accordo. Avrei rivisto Rachel e magari Brittany
mi avrebbe curato il braccio, se ce l’avessi fatta con quel dolore lancinante ad
attraversare la boscaglia per tutte quelle miglia.
Il mio braccio era messo molto male. Ma
non potevo lamentarmi. Sono Quinn Fabrey dopotutto.
Era arrivato il momento di riposarci un
po’ dato che eravamo partiti all’alba e non ci eravamo fermati fino a sera.
Brody e Mercedes e Rory erano rimasti a
fare la guardia mentre noi riposavamo.
-Forse è il momento di riprendere il
cammino Brody!- dice Mercedes a un tratto
-No lasciamoli riposare ancora un po’!-
-E se quelli arrivano?- riprende lei
mentre il ragazzo esitava un momento
-Si è perso!- dico divertita con gli
occhi ancora chiusi
-Non mi sono perso biondina!-
-Allora dimmi boss da che parte dovremmo
andare?- chiedo ancora divertita
-E va bene tu dove andresti adesso?-
-Ehi io seguo te capo! Ricordi quello
che mi ha detto?-
-La tua ferita… sembra..- dice Blaine
guardandola
-Si lo so! Sto per perdere un braccio..
grazie per avermelo ricordato bel faccino!-
Rory arriva di corsa dalla boscaglia e
comincia a parlare velocemente –Li ho visti dobbiamo andare via in fretta!-
-Calma calma parla più piano io non
capisco ancora bene la lingua dei folletti! Chi hai visto?- dico mentre ricevo
un occhiataccia da Brody
-Gli altri!-
-In che senso li hai visti?- dice Kurt
-Quanti erano?- chiede Mercedes
-Hai visto i bambini?- chiede Blaine
mentre viene ripreso da Brody
-Va bene ci rimettiamo in marcia
subito!- grida Brody guardando soprattutto me.
Mike mi aiuta ad alzarmi e riprendiamo a
camminare. Era notte fonda.
Camminiamo tutta la notte e tutta la
mattina successiva.
Il dolore al braccio era insopportabile
e la testa cominciava a farmi male. Perdo un attimo lucidità è cado a terra.
Blaine mi soccorre. –Sto bene, anzi
benissimo state tranquilli- dico mentre lui mi guarda incerto
-Posso dare un occhiata al tuo braccio?-
mi chiede
-D’accordo ma ti avverto sono già
impegnata!- scherzo per far vedere che stavo bene
-Tranquilla non sei il mio tipo!-
-E’ messa male?- chiedo
-Si, ma non malissimo in fondo! Dai
vieni… te la caverai- mi aiuta a rialzarmi
-Ce la faccio, davvero ce la faccio da
sola!-
Siamo arrivati in parte dell’isola piena
di scogli. Lì la mia forza è messa a dura prova. Sono sfinita e il mio braccio
non fa che peggiorare.
Mercedes finalmente ci fa segno di
fermarci
-Che guardi Blaine?- chiede Brody
-Dobbiamo tagliare all’interno-
-All’interno? I loro compagni sono sulla
spiaggia dietro a quel promontorio!-
-Esatto e potrebbe non essere
praticabile!- insiste Blaine
-Potrebbe!- dice Brody
-Si potrebbe..!-
-Tu lo fai perché vuoi che la Cowgirl
torni più in fretta vero? Per salvarla..- dice Brody
Blaine non risponde e viene verso di me.
Mi porge dell’acqua.
Entriamo di nuovo nella boscaglia e
Brody intima a tutti di stare in silenzio.
-Quinn la tua ferita è piuttosto
brutta!-
-Lo so Kurt!-
-Forse dovresti sciacquarla con un po’
d’acqua!-
-Kurt per favore non..-
-Volete stare zitti?- urla Brody contro
di noi
-Adesso non si può più parlare?- dice
Mike arrabbiato
-Se voi parlate ci farete uccidere
tutti!-
-Chi ci uccide? gli altri? Credevo ce li fossimo
lasciati alle spalle!-
-Perché non chiudi la bocca pure te fai
che i tuoi amici camminino più in fretta?-
continua Brody rivolto a Mike
Ormai non sento più il braccio e le mie
forze sono quasi del tutto esaurite.
Mike e Kurt mi aiutano a sorreggermi in
piedi, cammino ancora per un paio di metri prima di perdere totalmente i sensi.
La mia mente mi riporta alla spiaggia da
Rachel. Vedo il suo sorriso. Sento la sua risata.
Apro debolmente gli occhi.. –Quinn mi
senti?- dice Kurt. Non riesco a rispondere.
-Che possiamo fare?- chiede Kurt a
Blaine
-Ha la febbre alta, è disidratata e ha
un'infezione.. – risponde Blaine molto preoccupato
-Dobbiamo proseguire.. adesso- dice
Brody spazientito
-Non possiamo lasciarlo qui Brody!- dice
Mercedes –Magari se ci fermiamo un attimo riprenderà conoscenza!-
-Fermarci qui.. non vi ricordate quello
che ci hanno fatto?- continua Brody
-Sentite mi dispiace per quello che vi è
successo ma adesso siamo qui, insieme, e dobbiamo aiutarla- dice Kurt
-Rory, Mercedes, Blaine mi aiutate a
costruire una lettiga..- dice Mike. Perdo di nuovo i sensi.
“-Ti amo Quinn torna da me- ”continuavo
a sognare Rachel e il suo volto. Avevo promesso che sarei tornata dovevo
resistere. Adesso mi sentivo leggera, sembrava che fluttuavo nel vuoto. Apro
debolmente ancora gli occhi.
Blaine, Mike e Kurt mi stavano portando
sopra una specie di barella costruita a mano.
Finalmente intorno a me vedo una piccola
radura che conoscevo molto bene. Sono quasi a casa.
-Rory? Rory dove sei?- sento gridare ad
un tratto da Brody
-Era dietro di me un minuto fa- dice
Mercedes preoccupata
-L’hanno preso loro!- dice Blaine
spaventato
-Vado a cercarlo!- dice Brody
-No fermati dobbiamo rimanere uniti, se
ci dividiamo facciamo il loro gioco!- dice Mercedes prendendo Brody per il
braccio
-E’ colpa tua Blaine, hai messo a
rischio le nostre vite per salvare lei! E’ già morta!- urla Brody
-Bene!- sento le sue braccia sollevarmi
–Voi prendetevi tutto il tempo che volete io la riporto al suo campo!-
Quinn andrà
tutto bene ti sto portando a casa!- dice Blaine mentre io perdo i sensi di
nuovo.
*******
Quinn è messa proprio male.. ce la farà?
Adesso
anche i nostri sopravvissuti hanno avuto un primo contatto con gli
altri.. ma chi sono in realtà?.. molto presto avrete tutte le
risposte..
Come sempre ringrazio chi segue la storia.. ed un ringraziamento speciale a coloro che recensiscono.. grazie grazie grazie...
alla prossima
https://twitter.com/MartyGleek
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Capitolo 24 *** Ritornare a Casa ***
capitolo22
Salve a tutti
In questo capitolo prevalgono l'amicizie ma c'è anche un pò di Brittana e Faberry che non guastano mai!
Buona lettura!!
*******
Capitolo 23 (Brittany POV)
Era una mattina come tutte le altre
ormai. Mi sveglio nella tenda della mia ragazza (Non era una novità), tra le
sue braccia dopo una romantica notte di coccole e baci (beh forse anche
qualcosina in più!).
Mi rivesto mentre Santana dorme ancora.
Mi dirigo a fare colazione e poi decido
di portarne un po’ anche a Santana.
-Buongiorno dormigliona!- dico mentre la
vedo stiracchiarsi e sorride rientrando nella tenda
-Ciao!-
-Colazione a letto madame?- dico imitando
un cameriere francese
-Molto volentieri madame!- risponde
ridendo e lasciandomi un piccolo bacio sulle labbra
-Allora piani per questa mattina?-
chiedo facendole il solletico
-Devo andare a raccogliere della frutta!
La diva da strapazzo mangia come un leone in questo periodo!-
Decido di accompagnarla e aiutarla dato
che in quel periodo non avevo molto da fare.
Iniziamo a raccogliere la frutta quando
a un certo punto vedo Santana paralizzata con una faccia impaurita
-San che succede?- chiedo prima di
girarmi e vedere un ragazzo che cammina stanco morto portando in braccio Quinn.
-Dov’è il dottore?- chiede lui mentre si
avvicina a noi barcollando
Mi faccio avanti senza dire una parola.
Lo aiuto a portare Quinn alla tenda che usavamo per infermeria.
Rachel, Tina e Sam appena vista la scena
ci corrono incontro.
-Quinn mi senti? Che è successo?- grida
in lacrime Rachel
-Chi è questo tizio?- dice Sam
-Mike! dov’è Mike?- urla Tina mentre io
cerco di fare stendere Quinn sulla specie di lettino che avevamo costruito per
Puck.
-Adesso voglio tutti fuori da qui avete
capito?- urlo arrabbiata dato che tutto quel baccano non mi faceva concentrare
bene.
-Io non mi muovo di qui!- grida Rachel
piangendo, faccio cenno a Sam di portarla fuori, anche se la diva oppone non
poca resistenza.
Solo Santana è rimasta con me. –Che cosa
posso fare Britt?-
-E’ bollente ho bisogno di tanta acqua
fredda per farle calare la febbre, poi ho bisogno che guardi tra le medicine e
portami delle aspirine, dell’alcol e delle bende. Avanti veloce!-
Santana torna dieci minuti dopo con
tutto il necessario. -Ecco tieni ho trovato tutto! Britt perché sta tremando?
Che cos’ ha?- dice preoccupata mentre accarezza la fronte di Quinn
-L’infezione è entrata in circolo nel
sangue, se gli antibiotici non riducono la febbre avrà uno shock.. dobbiamo
sollevarla San e farle bere la medicina.-
Santana annuisce e mi aiuta a reggerla
mentre cerco di farle ingoiare l’aspirina ma Quinn non sembra collaborare e
sputa fuori la medicina.
-No Quinn mandala giù! Dannazione,
cocciuta anche in fin di vita!- dico
-Ho un’idea!- dice Santana uscendo dalla
tenda e ritornando con Rachel poco dopo.
-San che cosa..?- dico mentre Rachel
prende il posto che occupava Santana poco prima.
-Ci penso io!- mi dice. Mi voglio fidare
di San perciò passo a Rachel la pillola
-Quinn sono Rachel!- dice dandole un
bacio sulla fronte – Mi devi stare a sentire ok? Se vuoi stare bene devi
prendere questa pastiglia, la devi inghiottire va bene?- dice ancora mentre
continuava ad accarezzarle la guancia –Provaci Quinn per favore!- dice per poi
imboccarla –Avanti adesso manda giù!- e Quinn lo fece.
-Complimenti Rachel, non ci hanno
insegnato questa tecnica alla facoltà di medicina!-
Ormai quello che potevo fare l'avevo
fatto e non ci rimaneva altro che aspettare e vedere.
Decidiamo di fare dei turni per
assistere Quinn.
Mentre era il turno di Rachel, al campo
oltre ad il ragazzo che aveva portato Quinn, Blaine, ritornano Mike e Kurt
insieme con altre due persone, un ragazzo e una ragazza.
Quella sera ci raccontano tutto, di come
si sono salvati fino ad arrivare “agli altri”.
Ora è il mio turno di assistere Quinn,
ha ancora la febbre e trema ma molto meno.
-Ehi Bad Girl mi senti? Ti riprenderai
presto.. andrà tutto bene! sei a casa!-
Passano alcuni giorni e finalmente gli
antibiotici cominciano a fare effetto. La febbre è quasi scesa del tutto, anche
se Quinn non aveva ancora ripreso conoscenza. Le disinfetto la ferita.
-Come andiamo oggi Quinn?- dico senza naturalmente
ricevere risposta –Kurt mi ha detto che hai cercato di trascinare il timone
della zattera con il mare in tempesta! A leggere tutti quei fumetti sei
diventata un supereroe pure tu!- dico scherzando
-Dov’è lei?- sento sussurrare da Quinn
-Quinn? Cosa hai detto?- aveva ripreso
conoscenza per pochi secondi e questo mi basta per farmi tirare un sospiro di
sollievo. –Vuoi dire Rachel?.. sta bene Quinn ti ha assistito tutta la notte
adesso è andata a riposare.. anzi l’ho costretta a riposare.. è una testarda la
tua ragazza proprio come Santana.. Le abbiamo scelte bene!- dico ancora
-Io la amo!- dice mentre perdeva di
nuovo i sensi.
Finito il mio turno tocca a Santana
perciò mi dirigo nella mia tenda e mi stendo a pensare.
Passano alcune ore nelle quali io
rimango sempre nella stessa posizione fino a quando sento la mia tenda aprirsi
–Ciao pensavo di trovarti da me!- mi dice Santana stendendosi di fianco a me e
abbracciandomi.
-Scusami io..-
-Va tutto bene BrittBritt?-
-Penso a Quinn..-
-Dici che starà bene?- mi domanda
speranzosa
-Lo spero San! Tutti hanno diritto a un
po’ di felicità! E Quinn se lo merita proprio!-
Ci addormentiamo sfinite pochi minuti
dopo abbracciate come se non volessimo perderci a vicenda.
I giorni continuano a passare e Quinn,
anche se la febbre era sparita del tutto e la ferita quasi rimarginata, non
accennava a riprendere per bene conoscenza.
-Quinn ti prego cerca di svegliarti!-
dico mentre le sciacquo la faccia con uno straccio umido –Ho bisogno di te
Quinn, te lo ripeto un'unica volta e non lo ammetterò davanti agli altri se me
lo farai ripetere ma la verità è che ti considero un amica, anzi la mia unica
vera amica. E non solo io ho bisogno di te ma anche la tua fidanzata
asfissiante. Sai, io e San alla fine abbiamo fatto quel passo Quinn! È stato
fantastico e alla fine avrei voluto raccontati tutto come fanno i veri amici
ma…-
-Dio sia ringraziato!- dice lei
interrompendomi –Quella vostra frustrazione sessuale aveva raggiunto livelli
stratosferici!-
-Aspetta tu stavi fingendo?- dico
sorpresa
-Non potevo interromperti Doc. è stata
la cosa più dolce che io abbia mai sentito!-
-Quinn Fabrey io ti odio- dico
abbracciandola forte
-Calma Bionda mi fai male!- mi dice
mentre ride –Ci hanno salvati alla fine Brittany?-
-No Quinn!-
Aiuto Quinn ad alzarsi e la porto fuori
dalla tenda.
–Ancora qui dannazione!- dice mentre
osserva la spiaggia che non vedeva da ormai tre settimane –Casa dolce Casa!-
dice ancora lei con fare ironico –Ehi Doc cos’è quel sorriso?!-
-Hai i capelli lunghi! Fra poco
assomiglierai a me!-
-Per carità no! Non è che abbiamo un
paio di forbici per...?- dice facendo il segno di tagliarli
-Mi ritengo offesa Quinn..- vado a
prendere le forbici, la faccio accomodare su un pezzo di tronco e inizio a
tagliarle i capelli
-Un po’ troppo vicino all’orecchio Doc.
non è che me la vuoi fare pagare perché ci avevo provato con la tua ragazza?-
-E’ una forte tentazione ma resisto
Quinn..-
-Me li posso tagliare anche da sola i
capelli! Tu adesso non hai di meglio dare fare con la tua bella?-
-Sai non è
che devi fare per forza l’aggressiva solo per il gusto di esserlo, ora ti
vogliono tutti bene!-
-La mia povera reputazione!- scherza
Quinn mentre io continuo a tagliarli i capelli.
Che strani che sono gli scherzi del
destino, ritrovarsi all’inferno e trovare le due cose più belle che esistono al
mondo: L’amore e l’amicizia.
*******
Che dire.. Quinn è un osso duro e si è salvata.. merito anche di Brittany!!
A voi piace l'amicizia Quitt? io l'adoro e credo che anche in Glee dovrebbero farla vedere perchè meriterebbe
Bhe adesso che succederà? Molte altre sorprese attendono i nostri sopravvissuti
Ringrazio come
sempre chi legge/preferisce/segue la storia e chi usa un minutino del
suo tempo per lasciarmi una recensione!! Grazie :) Alla prossima....
https://twitter.com/MartyGleek
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Capitolo 25 *** Gli Altri ***
cap24
Ciao a tutti
Volevate sapere qualcosa sugli "Altri"? E' arrivato il momento di avere alcune risposte!
Buona lettura :)
************
Capitolo 24 (Santana POV)
Sono passate un paio di settimane da
quando ci siamo riuniti con l’altro gruppo di superstiti. Quinn sta guarendo in
fretta, Mercedes e Blaine si sono integrati subito bene nel gruppo e si danno
molto da fare, lo stesso non posso dire di quel Brody. Non lo so ma c’è
qualcosa in lui che non mi piace.
Mi sveglio nella mia tenda e di fianco a
me la mia biondina non c’è. Molto strano ma lì per lì non ci faccio caso fino a
quando Quinn entra nella mia tenda.
-Quinn!!!!!!- urlo mentre mi copro
velocemente con l’asciugamano
-Whoa, adesso posso confermare che
Brittany è una ragazza davvero fortunata!- mi dice facendomi arrossire –Dov’è
adesso?- mi chiede ancora
-Non è con te?- domando preoccupata
-No, doveva venire a cambiarmi la
fasciatura ma non è venuta così ho pensato che stavate facendo ancora..-
-Ma solo a questo sai pensare?...Quinn e
se…-
-Calmati ok? Adesso andiamo a cercarla
magari è alla spiaggia.. vestiti tranquilla!- mi rassicura mentre io mi alzo
con ancora l’asciugamano che mi copriva
-Girati !- le dico afferrando i vestiti
-Non vuoi una mano? Sono più che
disposta ad…-
-Quinn!!- urlo mentre lei si gira
spaventata alzando le braccia
Usciamo a cercarla chiedendo in giro e
scopriamo che anche Brody, Tina e Sam erano spariti.
La tensione inizia a salire in tutto il
gruppo soprattutto in me. Non posso perdere la cosa più preziosa che ho. Ci
organizziamo in vari gruppi per cercarli.
Io, Quinn e Mercedes entriamo nella
radura quando sentiamo dei mugolii molto vicini a noi e lì legati a dei tronchi
troviamo Brittany, Tina e Sam imbavagliati.
Corro ad abbracciare Brittany mentre
Quinn e Mercedes si occupano di Tina e Sam
-Pensavo di averti persa!- dico mentre
delle lacrime cominciano ad uscirmi incontrollate dagli occhi
-San va tutto bene!- mi dice
stringendomi forte
-Che è successo?- domanda Quinn mentre
scioglieva i nodi a Sam
-Non lo sappiamo! Sono andato ad aiutare
Tina con l’orto e poi niente.. buio totale!-
-Io invece ero sulla spiaggia fino a
quando qualcuno non mi ha dato una botta in testa e mi sono ritrovata qui con
loro!- dice Brittany
-Dov’è Brody?- chiede Mercedes
preoccupata
-Manca anche lui?- domanda Tina
-Strano, non è mai successo che gli
altri facessero così, prendervi e poi lasciarvi qui.. non ha senso.. -continua
Mercedes
Torniamo al campo tra i sospiri di
sollievo e le preoccupazioni di tutti
-Dobbiamo andare a cercare Brody!- dice Sam
Annuiamo tutti e ci organizziamo per la
spedizione
Andiamo alla valigetta dove tenevamo le
armi e io e Sam ne prendiamo una.
Quinn prende la terza pistola –Che stai
facendo Quinn? Sei ancora troppo debole!- dice Rachel preoccupata
-Siamo gli unici in grado di usarla!-
dice guardandomi
Torniamo nel punto dove avevamo trovato
Brittany e gli altri e Sam inizia a scrutare il terreno
-Si direbbe che queste impronte siano di
Brody!- dice mentre ci avviciniamo a vedere
-Ce n’è una anche qui!- dice Brittany a
pochi metri di distanza
-Interessante si direbbe che abbiamo
trovato una pista!- dice entusiasto Sam
-Avete una pistola per me?- chiede
ancora Brittany
-Tu non vieni!- dico autoritaria
-Come scusa?-
-Non vieni con noi Britt! Servi qui alla
spiaggia-
-Potreste avere bisogno di me se succede
qualcosa!-
-Brittany tu non vieni è chiaro?- le
grido avvicinandomi a lei. Avevo visto l’infermo quei pochi minuti che avevo
temuto che gli altri l’avessero portata via da me. Non l’avrei sopportato
un'altra volta.
Brittany mi guarda ancora sorpresa
–Ma..?-
-San calmati magari..- dice Quinn
guardando con compassione la mia biondina
-Tu non lasciarti incantare.. andiamo-
le ordino mentre do le spalle alla mia ragazza
Percorriamo un breve tratto di strada in
silenzio fino a quando Quinn non lo spezza
-Perché ce l’hai con lei? Cosa ti ha
fatto?-
-Non mi ha fatto niente Quinn!-
-E allora perché non l’hai fatta venire?
Ci poteva aiutare!-
-Cosa avresti fatto se stamattina a
posto di Brittany ci fosse stata Rachel?-
Non mi risponde e torniamo a camminare in
silenzio.
Camminiamo senza sosta per altre ore
fino a quando Quinn chiede un attimo di riposo
-In che direzione sono diretti?- chiedo
a Sam che aveva una bussola
-Sempre verso nord sembra che sappiano
dove devono andare!.. e tu sai dove stai andando?-
-Come scusa?-
-Supponiamo di raggiungere Brody e gli
altri! Che cosa farai allora?-
-Lo riporteremo indietro!- dico mentre
lui riprende a camminare
Arriviamo a un promontorio molto ripido
e lì con molta fatica iniziamo a scalarlo.
-Siamo sicuri che siano passati di qui?-
chiede Quinn
-Perché lo chiedi?- risponde Sam
-Perché io avrei aggirato il Vesuvio,
non scalato!-
-Perché hai scelto quel nome?-
-Non è evidente? Ho voglia di pizza!-
risponde ironica Quinn
-Non quello, perché hai scelto Quinn
come nome?-
-Perché dici scelto?-
-Kurt mi ha fatto vedere i nomi della
lista passeggeri.. tu ti chiami Lucy Fabrey.. Da chi lo hai scelto?-
-Chi ti dice che l’abbia scelto?-
L’ambiente inizia a surriscaldarsi fino
a quando non sentiamo degli spari non molto lontani da noi.
Inizio a correre a perdifiato verso il
luogo da dove provenivano quegli spari con la mia pistola carica pronta a
sparare. Dietro di me Sam e Quinn mi seguivano velocemente.
-Santana qui!- mi dice Sam facendomi
fermare
-Bossoli, ce ne sono almeno tre, di una
9 mm!- dice Quinn
-Si sta facendo notte ci conviene
muoverci!- dico mentre vado a cercare dei bastoni per crearci delle fiaccole
La notte era ormai calata e noi eravamo
ancora in cerca di qualche segno che ci portasse a Brody.
-Non riesco più a vedere niente ci
conviene tornare indietro è troppo pericoloso- dice Sam
-Avete perfettamente ragione ragazzi!-
dice una voce sconosciuta alla nostre mentre noi puntiamo la pistola verso un
donna alta e grossa come un armadio.
-Chi sei?- chiedo mentre mi avvicinavo
cautamente alla persona per vederla meglio
-Abbassate le pistole- dice mentre un
colpo proveniente da dietro di noi sfiora Quinn
-Che cosa vuoi da noi? Dov’è Brody?-
-Sta bene, per quanto riguarda cosa
voglio credo che sia ora di fare una chiaccherata..-
La vedo avvicinarsi e sedersi su un
tronco davanti a noi –Sedetevi pure.. non vi farò del male.. io vengo in pace
Santana!- dice ancora
-Come sai i nostri nomi?- chiedo mentre
lei mi sorride divertita e non mi risponde
-Volevi parlare, allora parla..- dice
Quinn arrabbiata
-Ditemi un po’ da quanto siete
sull’isola?-
-Due mesi quasi!- dico mentre lei mi
guarda annuendo
-E dimmi quando entrate in casa di
qualcuno per la prima volta ti togli le scarpe, entrate in cucina e prendete il
cibo che non è vostro e cosi via?-
Non rispondiamo –Questa non è la vostra
isola, è la nostra! E l’unico motivo perché siete ancora vivi è perché vi
abbiamo tollerati!-
-Raccontalo a qualcun altro.. credo che
sei solo tu ed un altro uomo armato adesso e che noi siamo più numerosi di te in
questo momento, credo che se vuoi foste così tanto forti non avreste rapito
tutti quelle persone e mandato una spia a controllarci, Cassandra ..- dice
Quinn mentre la donna inizia a sogghignare
-E’ una teoria interessante Quinn… fate
luce!- grida mentre intorno a noi si accendevano dieci fiaccole che ci
circondavano. -Ascoltatemi bene adesso, in questo punto c’è una linea di
confine, se lo attraversate quello che adesso è un malinteso diventerà
qualcos’altro!.. adesso datemi le armi giratevi e tornate subito a casa!-
continua lei
-No!- dico guardandola negli occhi
-Santana forse..- dice Sam
-No!- continuo
-Speravo di non arrivare a questo..
portatela qui!-
Un uomo trascina una figura
incappucciata e imbavagliata. Perdo un battito. Brittany!
-Vi stava seguendo.. qualcuno si
dev’essere innamorato tanto eh Santana?- mi dice mentre io guardo Brittany
schioccata
Quinn mi avvicina alla donna –Non
muoverti!- dice lei mentre punta la pistola verso Brittany
-Ecco la decisione che devi affrontare
adesso Santana.. o accetti il fatto che uccida davanti ai tuoi occhi l’amore
della tua vita o mi date le armi fare dietrofront e ve ne andate al vostro
campo.. dipende tutto da te!-
Brittany stava piangendo mentre mi
guardava con aria di scuse.
-Se le torci anche un solo capello io..-
-Zitta Santana e sbrigati a decidere..-
Buttiamo le armi a terra e Brittany
viene mandata da noi.
-Ti garantisco che non finisce qui!- le
dico mentre la donna sparisce tra la boscaglia e le torce si spengono
contemporaneamente.
Quinn le slega i polsi e le toglie il
bavaglio dalla bocca.
-San io..- dice mentre io le davo le
spalle. Mi aveva disubbidito.
-Stai bene?- le chiedo sempre guardando
un’altra direzione
-Si!- dice ancora tra le lacrime
Era l’alba ormai, mentre noi tornavamo al
campo senza più armi.
Non avevo più parlato con Brittany. Mi
sentivo ferita.
-Santana io volevo solo aiutare, quando
mi hai detto di non venire io… ho commesso un errore…-
Continuo a camminare ma un braccio mi
ferma e mi fa voltare –Potresti parlarmi per favore?- mi chiede –Mi dispiace
San!-
-Dispiace anche a me!- rispondo
riprendendo a camminare voltandole di nuovo le spalle.
**************
Questo angst. non ci voleva proprio......
E adesso? Si perdoneranno le nostre dolzelle? e soprattutto che fine ha fatto Brody?
Come sempre ringrazio tutti quelli che continuano ad aggiungere la
storia tra le preferite (grazie mille è un onore)... e grazie
anche a chi recensisce, fa davvero piacere sapere che la storia
continua ad essere seguita ed apprezzata...
A presto ... e se qualcuno volesse parlare con me su twitter https://twitter.com/MartyGleek
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Capitolo 26 *** Prigioniero ***
cap25
Salve Gleeks,
Happy Glee Day, Glee "finalmente " torna dopo l'episodio devastante e non potevo non pubblicare per l'occasione.
In questo capitolo verrà introdotto un nuovo personaggio .. chi è?
Buona lettura a tutti!
******
Capitolo 25 (Quinn POV)
Una settimana era passata da quando
siamo tornati dalla fallimentare spedizione e la mia coppietta di piccioncini
preferita non si parlava da allora.
Brittany passava tutto il suo tempo con
me mentre Santana passava le sue giornate con Mike e Sam.
L’unica pecca era naturalmente che
passavo pochi momenti con la mia Rachel ed io avevo delle necessità dopotutto.
Quella mattina come tutte le altre da
due mesi a questa parte stavamo facendo colazione quando vedo Santana entrare
nella mia tenda e iniziare a frugare tra la mia roba.
Mi alzo e le vado incontro arrabbiata
–Chica che cosa stai facendo?-
-Queste medicine le hai rubate dalla
scorta, ti ricordo che avevamo un patto-
-Che c’è Santana sei talmente frustrata
con la tua ragazza che te la prendi con tutti!- dico mentre lei accenna un
sorriso ironico
-Che succede qui?- chiede Brittany
arrivando preoccupata ma con uno sguardo triste in volto.
Santana ci guarda e riprende a camminare
portandosi via le medicine senza dire una parola.
Comincio a rimettere via le robe
-Che è successo?- mi chiede Brittany
-La governante si è presa un giorno di
ferie!-
-Santana ti ha ripreso le medicine?-
-Già, non sei l’unica a essere ai ferri
corti con lei, cavoli suoi, un biglietto in meno da spedire a Natale-
Brittany ride –Tieni ti ho portato
questa rivista. L’ho trovata in un bagaglio, so che sei rimasta senza cose da
leggere!-
-Elegant la rivista delle casalinghe!..
bello ho sempre desiderato imparare ad acconciare i capelli ma purtroppo ho
perso i miei occhiali sulla zattera.. Perchè non leggi te?- chiedo speranzosa
Brittany mi guarda sorpresa
-Che c’è non mi sembra che tu abbia
qualche appuntamento con una certa latina!-
-D’accordo vediamo… ecco questa è
interessante.. 10 modi per vedere se sei premurosa con il tuo amore…-
-Promette bene…- dico mentre Blaine ci
passa accanto con in mano della frutta e si avvicina a Kurt
-Buongiorno- ci dice
-Buongiorno Blaine!- dice Brittany
-Ecco lui si che è premuroso!- dico
mentre Brittany accenna un sorriso
-Kurt gli ha chiesto di aiutarlo a
raccogliere la frutta!-
-Andiamo, anche Blaine ha le sue
necessità, come chiunque altro..- dico mentre guardo maliziosa Brittany
-Non sono tutti come te Quinn!- dice
Brittany scuotendo la testa
Ci fissiamo per un momento poi dietro di
noi Blaine e Kurt urlano –Ragazze, ragazze c’è una donna nella boscaglia!-
Io e Brittany ci alziamo e andiamo a
vedere
Era Sugar. – Tornate indietro e non dite
a nessuno cosa avete visto!- dico rivolta a Blaine e Kurt
Spaventati annuiscono mentre io e
Brittany la seguiamo mentre lei continua a camminare verso il campo.
-Che cosa ci fai qui Sugar?- chiedo
facendola sobbalzare
-Ti stavo cercando!- mi dice
-Dove stiamo andando?- chiese Brittany
dopo che lei ci fa segno di seguirla
-Che pensavi di fare Sugar? Hai detto
che mi stavi cercando!-
-Avrei aspettato fino a notte e poi
sarei venuta nella tua tenda!- ammise mentre continuava a camminare spedita
verso l’interno della foresta -Dobbiamo muoverci-
-Perché? Non ci muoviamo finché non ci
dai una spiegazione- continuo io
-Fidatevi di me!-
-L’altri volta sei venuta al nostro
campo e ci hai detto che gli altri stavano arrivando, ma non si è visto
nessuno… perché dovremmo fidarci questa volta?- dice Brittany decisa
-Nel posto in cui vi sto portando c’è
qualcosa che troverete molto interessante!-
Camminiamo per un ora fino a quando
Sugar ci fa fermare e comincia a caricare con una freccia il suo arco
-Siamo arrivati!- dice facendo un segno
con la mano
-Dove esattamente?- chiede Brittany
Indistintamente sentiamo una voce di
uomo chiamare aiuto. Un uomo era rimasto incastrato dentro ad una trappola
piazzata da Sugar.
-Aiutatemi vi prego!- urla vedendoci
-Non credete a quello che dice è uno
degli altri!- continua Sugar
-Non so di che cosa voi state parlando!
È Pazza!- dice l’uomo
-Da quanto tempo è appeso lì?- chiede
Brittany
-Dalla notte scorsa signorina! Vi prego
tiratemi giù!- Era un uomo sulla trentina con degli strani capelli ricci – Mi
chiamo David Field e vengo dal Minnesota, vi prego credetemi!- dice implorando
-Sta mentendo!- continua Sugar
-Io lo libero- dice Brittany mentre
comincia a sciogliere un nodo della
trappola
-State commettendo uno sbaglio!- insiste
Sugar mentre l’uomo cade a terra con un grosso tonfo.
L’aiutiamo ad alzarsi ma lui spaventato
inizia a correre. Sugar lo ferma conficcandogli una freccia nel spalla.
Brittany corre a controllare -E’ vivo!
Lo potevi uccidere..-
-Se lo volevo uccidere l’avrei fatto-
-Hai colpito quest’uomo senza motivo!-
continua arrabbiata Brittany
-Lui è uno degli altri!- dice iniziando
a legarlo per i polsi -Portatelo al campo, curatelo e poi interrogatelo! Quinn
lui mentirà.. per molto tempo lui mentirà!- dice prima di sparire tra la radura
Lo prendiamo per le gambe e le braccia..
Finalmente siamo arrivati al campo e sotto gli occhi di tutti lo portiamo nella
tenda infermeria.
Finalmente riprende conoscenza –Dove mi
trovo?- chiede lui
-Chi sei?- chiedo io invece non
rispondendo alla sua domanda
-Mi chiamo David Field … la mia spalla…-
-Tranquillo te la toglieremo- continuo
io fermando Brittany che cercava di toglierla – ma prima voglio sapere delle
cose!-
-Quattro mesi fa io e mia moglie siamo
precipitati!-
-Con cosa?-
-Con una mongolfiera mentre stavamo
sorvolando il pacifico!-
-E tua moglie dov’è?-
-E’ morta sullo schianto.. vi prego la
mia spalla..- continua lui
Decido che per ora basta così, l’avrei
interrogato dopo.
Brittany inizia a curarlo –Brittany non lo
slegare!- dico prima di uscire dalla tenda
Passano alcune ore e mi ripresento nella
tenda, non prima di aver spiegato al gruppo chi era e come l’avevamo trovato
-Ha detto qualcosa mentre lo curavi?-
chiedo a Brittany
-No è sotto shock!- risponde lei mentre
finisce di mettergli delle bende sulla ferita
-Brittany non mi fido di lui, lo terremo
legato a un albero per un po’, gli altri sono d’accordo-
Brittany sembra contraria ma la
decisione era presa. Lo leghiamo a un albero di accanto al campo.
Finalmente si risveglia dal sonno.
–Hai detto che sei qui da quattro mesi
vero? Rispondi alla domanda!-
-Si quattro mesi più o meno! tu chi
sei?-
Non rispondo alle sue domande –Dove sei
stato tutto questo tempo?-
-Nella parte Nord dell’isola a due
giorni di marcia da dove sono stato catturato!-
-Perché sei rimasto lì così a lungo?-
-Speravo di essere visto da un aereo,
avevo un trasmettitore.. ti prego io non sono quello che pensi..-
-Come si chiamava tua moglie?-
-Jane!. senti non so perché tu mi stia
facendo queste domande e trattando in questo modo.. perchè ti devo dire tutto
di me quando io non so neanche come ti chiami!-
Non gli rispondo –Parlami della
mongolfiera!-
-è alta 42 metri e larga 20. è gialla e
se la vedi dall’alto ha un enorme emoticon sorridente stampata su di essa.
-Perché viaggiavate con un mezzo
simile?-
-Perché era la mia passione!-
-Dove l’hai seppellita tua moglie?-
chiedo ancora non convinta
-Nella giungla vicino alla mongolfiera!-
-Sai una cosa David io non ti credo..
dimmi la verità..- urlo mentre inizio a colpirlo in faccia a suon di pugni..
Brittany arriva di corsa e mi trascina
via
-Che ti prende Quinn?- chiede
-Sta mentendo.. è uno degli altri!-
-Te l’ha detto lui questo? O ti sei
fatta condizionare da Sugar?-
-Lo so e basta Brittany.. è uno degli
altri!-
Brittany scuote la testa .
-Lo è invece- dice Mercedes
avvicinandosi –Lui è uno degli altri!-
********
E' uno degli altri? Non lo è? chissa.... voi cosa ne pensate? sono proprio curiosa di sapere i vostri pensieri
Per quanto riguarda Brittany e Santana sono proprio ai ferri corti.. e adesso cosa suiccederà?
Come sempre ringrazio tutti quelli che seguono e commentano la storia e a chi la legge silenziosamente :)
Alla prossima
https://twitter.com/MartyGleek
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Capitolo 27 *** La Mongolfiera ***
cap.26
Salve a tutti
Questo capitolo è tutto QuittBerry e farà chiarezza sul prigioniero David.. curiosi??
Buona Lettura!:)
******
Capitolo 26 (Brittany POV)
Erano successe un sacco di cose l’ultima
settimana. Brody era stato rapito, un uomo misterioso era nostro prigioniero,
gli altri ci avevano sequestrato le armi per colpa mia e la mia ragazza non mi
parlava più.
Ogni volta che vado per cercare di
parlare con lei mi evita e trova delle scuse per allontanarsi da me.
Mi manca. Ho bisogno di lei per questo
passo tutto il giorno con Quinn e Rachel. Adesso siamo sedute davanti al
prigioniero, David, e ascoltiamo Mercedes che lo interroga per l’ennesima volta
data la sua esperienza con gli altri.
-Allora fammi capire, tu e tua moglie
fate un viaggio intorno al mondo su una mongolfiera, precipitate su
quest’isola, muore e tu dopo alcuni giorni vieni catturato dalla
donna francese e vieni portato qui!- dice Mercedes
-Sembra una sciocchezza detta così!-
risponde lui
-Perché non hai la barba lunga?- chiede
ancora
-Perché mi radevo sempre per sentirmi
ancora a casa!-
-Senti facciamo così, disegnaci una
mappa per andare nel posto in cui è seppellita tua moglie, andremo li, la
troveremo e nessuno dubiterà più di te!-
-E se poi mi sbagliassi? Non credo che
la biondina lì mi risparmierebbe..- dice facendo un cenno a Quinn
-Ha viaggiato per il mondo e non sai
disegnare una mappa? Lo sai o no dov’è David?-
-Si lo so dov’è! Io non sono chi credete
che io sia, voi incolpate me per cose che hanno fatto altre persone..-
-Tu disegna quella mappa..- dice Quinn
facendo cenno a tutti noi di andare via per lasciarlo decidere.
Passano alcune ore nelle quali io mi
sono messa sdraiata nella mia tenda a respirare il profumo che ancora
capeggiava della mia San.
Chiudo gli occhi e ripenso alle notti
trascorse insieme e ai suoi baci.
-Doc sei lì dentro?- chiede Quinn
entrando senza aspettare la risposta tenendo per mano Rachel.
-Ciao ragazze!- dico ributtandomi
sull’asciugamano
-Su con il morale Barbie, ho qualcosa
che ti distrarrà un attimo dalla tua depressione..- dice Quinn mentre mi
passava un foglietto. Lo apro e li trovo disegnato un percorso che portava alla
mongolfiera. –Che dici? facciamo una bella gita?- chiede Quinn sorridendo -Si
trova ad un giorno di marcia, prepara le tue cose, all’alba partiamo-
Preparo lo zaino mettendoci dei viveri e
tutto il necessario per il viaggio prima di mettermi a dormire aspettando
l’alba che arrivò più in fretta del previsto.
Esco dalla tenda e mi avvio al punto di
ritrovo. Tutti dormivano ancora.
-Vieni anche tu?- chiedo a Rachel la
quale aveva uno zaino grande quasi quanto lei
-Si non potrei lasciare un’altra volta
questa scapestrata da sola! La devo proteggere- dice Rachel scherzando
-Ah si? è così che la pensi?- chiede
divertita Quinn mentre si scambiavano un tenero bacio
Guardo la scena un po' malinconica
ricordando i bei momenti passati con Santana. Alzo gli occhi e guardo verso la
sua tenda. Lei era li, che ci guardava a braccia conserte preoccupata. Appena
intuisce che la guardo si ricompone e rientra velocemente nella tenda. Sorrido
tra me. Allora ci teneva ancora a noi.
Camminiamo per diverse ore fino ad
arrivare sopra a una collina dove su insistenza di Rachel facciamo una pausa.
Apro la mappa di David e scruto intorno
a noi, -Guarda quel dirupo laggiù sembra proprio questo che c’è qui!- dico a
Quinn – Un elemento a favore di David!-
-L’accertare un punto non significa che
troveremo la mongolfiera!- risponde scettica Quinn
-Forse no ma almeno siamo sull’isola
giusta!- dice Rachel facendoci ridere
Ricominciamo a camminare quando sento lo
sguardo di Quinn su di me, mi giro e mi accorgo che non mi sbagliavo
-Mi guardi il sedere? Non per dire ma
hai già una ragazza Quinn!-
-Quinn!-grida Rachel
-Guardavo la tua pistola Britt!- mi
aveva scoperto. Senza dire niente avevo preso l’unica pistola rimasta in caso
di necessità –Forse dovresti darla qualcuno che la sa usare..-
Annuisco e sbuffando gliela passo.
Ormai si stava facendo buio così
decidiamo di accendere un fuoco e di accamparci per la notte. Dopo aver
mangiato decido di lasciare un po’ di intimità a Quinn e Rachel e mi metto a dormire sperando
di sognare Santana e che almeno li, nei sogni, mi potesse perdonare.
Vengo svegliata da Quinn la mattina
successiva dato che un temporale si stava per abbattere sull’isola.
-Buongiorno Britt, dobbiamo muoverci-
dice aiutandomi ad alzarmi
-Buongiorno ragazze, volete fare
colazione? ci sono papaie o papaie- dice Rachel arrivando saltellando dalla
boscaglia affianco
-Dobbiamo andare Rach, la faremo in
marcia..- dice Quinn dando un dolce bacio sulle guance a Rachel
Finalmente arriviamo nel punto in cui
David aveva indicato sulla mappa la mongolfiera ma lì non c’era nulla. A
rendere più difficile il tutto aveva iniziato anche a diluviare.
-La mongolfiera non dovrebbe essere
enorme?- chiede Rachel cercando tra gli alberi attorno qualche traccia del
velivolo
-Perché non sono sorpresa?- mi dice
Quinn guardandomi
-Dobbiamo cercare meglio!- dico io
-Brittany lui ha detto che era in questo
punto!- continua Quinn
-Se vuoi il mio appoggio Quinn dobbiamo
averne la certezza!-
-Va bene, dividerò la zona in tre aree e
la setacceremo fino a quando non sarai soddisfatta.. poi però dovrai ammettere
che avrò ragione!- dice arrabbiata Quinn
Passano molte ore ma non troviamo
niente.
-Magari si è sbagliato a disegnare- dico
mentre Quinn scuote la testa
-E’ ore che cerchiamo … Rachel torna
qui!- grida
-Quinn, Brittany venite da questa parte-
urla Rachel
Corriamo verso la sua direzione e li
troviamo una specie di lapide fatta a mano con delle pietre che ricoprivano un
corpo.
-Aveva detto di averla seppellita sua
moglie!- dice Rachel incuriosita
Ci inginocchiamo a osservare meglio
quando mi accorsi di una cosa molto strana
-Perché qui non piove?- chiedo guardando
le altre
Ci alziamo e guardiamo in alto. La
mongolfiera è lì come David aveva detto.
*******
Quindi chi è veramente David? ha detto la verità o è solo un trucco?
Molto presto la risposta intanto fatemi sapere cosa ne pensate lasciando una piccola recensione..
Come sempre ringrazio tutti quelli che leggono e seguono la storia
https://twitter.com/MartyGleek
E per chi avesse Facebook ecco la mia pagina in collaborazione con un
altra autrice di EFP che scrive su Once Upon A Time... dateci un
occhiata :) http://www.facebook.com/MartyGleekMarys2503
A presto!
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Capitolo 28 *** La Scoperta Sconvolgente ***
cap.28
Ciao Gleeks.
Questo capitolo va a collegarsi contemporaneamente al precendente
ed è tutto raccontato dalla nsotra latina preferita.
Buona lettura
*********
Capitolo 27 (Santana POV)
“Stupida
Santana, sei una stupida, tutto per colpa del tuo dannatissimo
orgoglio” penso mentre mi rifugiavo nella tenda dopo essere stata
vista da Brittany.
Ormai erano
giorni che non ci parlavamo più, lei passava tutto il suo tempo
con quelle due fuori di testa e adesso si erano ritrovate
all’alba per andare non so dove.
E se le fosse successo qualcosa? Non me lo sarei mai perdonato.
Mi riaffaccio di
nuovo dalla tenda ma le ragazze non ci sono già più.
–Mierda!- dico mentre, dato che ormai non avevo più sonno,
mi dirigo a fare colazione.
Mentre passo davanti al prigioniero intravedo Sam –Ehi, sai per caso dove sono andate Brittany, Rachel e Quinn?- chiedo
Lui scuote la testa
-Saranno andate a cercare la mongolfiera con la mappa che gli ho dato!- dice il prigioniero di fianco a noi
-Quale mappa?- domando
-Quella per la mongolfiera- ripete di nuovo più deciso
-Tu lo sapevi?- chiedo a Sam
-No…-
-Devo dire che
avete dei seri problemi di fiducia.. strano perché da come ti
guarda la biondina non l’avrei mai detto!- continua divertito
David beffandoci di noi.
Guardo Sam preoccupata .
-Certo che se
fossi uno degli altri, i vostri “Nemici” che cosa farei?..-
disse continuando a guardaci divertito -.. la mongolfiera non
esisterebbe, quindi disegnerei la mappa di un posto fuorimano vicino ad
una fitta vegetazione, l’ideale per una trappola o imboscata, li
le ragazze troverebbero un gruppo dei miei ad aspettarle, per poi
scambiarli con me- continua sfidandoci con lo sguardo –E’
una fortuna che non sia uno degli altri!-
Non ci vedo
più e mi scaglio su di lui -Tu brutto bastardo.. che cosa hai
fatto?- dico mentre inizio a prenderlo a pugni –Se avete torto
anche un solo capello a Brittany giuro che ti ammazzo..- continuo a
prenderlo a pugni trattenuta da Sam che cercava di allontanarmi
-Santana calmati
ci stava solo prendendo in giro!- mi dice Sam mentre David sputava
sangue dalla bocca sempre con un sorriso di sfida
-E se fosse vero?- dico in preda all’agitazione correndo subito nella mia tenda a preparare uno zaino
-Santana calmati
aspettiamo po’ e vediamo… e poi c’è Quinn con
lei e lo sai com’è fatta..- dice Sam abbracciandomi mentre
io scoppiavo a piangere.
Quella giornata
trascorse molto lentamente, Tina, Mike e tutti gli altri continuavano a
darmi mansioni su mansioni in modo da tenermi d’occhi e anche la
sera Sam si accampò fuori dalla mia tenda in modo che non
potessi fuggire.
Quella notte non
riesco a chiudere occhio. Continuo a pensare a Brittany e in vari
momenti la immagino legata e torturata in balia degli altri che invoca
il mio nome.
La mattina dopo mi alzo con delle grosse occhiaie e un forte mal di testa.
Mi guardo intorno e sfortunatamente delle ragazze nessuna traccia.
Anche quella giornata trascorse lunga ed estenuante. Ormai era sera ed io non ce la facevo più.
-Basta io vado a
cercarle- dico alzandomi e dirigendomi alla mia tenda a prendere il mio
zaino già preparato dalla sera prima
-Santana aspetta- grida Kurt indicandomi tre sagome che si avvicinavano in lontananza.
Erano loro. “al diavolo il mio orgoglio” penso tra me e inizio a correre verso Brittany
Appena mi vide che le corro incontro, si stacco dalle altre e mi corre incontro sorridente
L’abbraccio. La stringo forte a me mentre alcune lacrime iniziano a scendermi dagli occhi
-Pensavo di non vederti mai più.. Brittany scusami.. io… sono stata una stupida-
Brittany mi
prende il volto tra le sue mani e comincia a baciarmi sulle guance
raccogliendo le lacrime che scendevano rapide dai miei occhi.
-Va tutto bene San, Ti amo, Ti amo.. mi dispiace di..- non la feccio finire e la bacio con tutta la passione che ho in corpo
Finalmente Quinn e Rachel ci raggiungono e superandoci di gran velocità si dirigono verso il prigioniero.
-Che cosa avete scoperto?- chiedo a Brittany mentre lei prendendomi per mano e non rispondendo si avvicina impaziente a David
Vedo Quinn inchinarsi e prendere per il colletto il prigioniero mentre tutti gli altri si radunavano curiosi intorno a lei.
-Avete trovato
la mongolfiera?- chiese David. Stranamente ora la sua espressione non
era più divertita e beffarda ma impaurita
-Si l’abbiamo trovata- dice Rachel annuendo
-Abbiamo trovato
la mongolfiera David Field, esattamente come l’avevi descritta,
così come il posto dove avevi seppellito tua moglie!- dice Quinn
mentre io guarda Brittany che mi guarda con un espressione sconvolta
-Abbiamo trovato tutto, la storia che ci hai raccontato era
vera…però io non ero convinta che era la verità..
così ho visto chi c’era nella tomba…-Quinn guarda
Rachel che si era impallidita si vede al ricordo della vista di un
corpo in decomposizione – e abbiamo scoperto che dentro alla
tomba non c’era una donna ma un uomo…- continua ancora
tirando fuori dalla tasca dei pantaloni una carta
d’identità – Un uomo di nome David Field.. Che
strane le coincidenze della vita non trovi?- disse Quinn alla fine
spingendo il prigioniero per terra.
Le ore seguenti le passiamo a decidere le prossime mosse da fare.
Decidiamo di parlare chiaramente all’uomo se no avrebbe provato gli strani strumenti di Mike.
-Dicci la verità!- intimò Mike mentre puntava un arnese su di lui
-Era già
morto quando lo trovai quattro mesi fa! Io facevo parte di una squadra
di soccorso e lo trovammo così. Penzolante con il collo
spezzato.-
-Ma davvero era già morto?- chiese Quinn divertita
-Si!-
-E quindi tu l’hai sepolto, hai messo una croce su la sua tomba?- continuò lei
-Si!-
-Sai mio caro
AAA anonimo avresti dovuto controllare il suo portafoglio prima di
farlo perché il caro David Field non avendo carta su cui
scrivere si arrangiò scrivendo qualche riga su questi dollari..
”Jane, avevi ragione! Attraversare il pacifico non è
facile, vorrei essere lì con te in questo momento, se leggi
questo biglietto vuol dire che non ce l'ho fatta. Ti amo e ti
amerò per sempre, David!” .. che romantico non trovi? Ora
dimmi, come ha fatto David a scrivere questo con il collo spezzato?-
-Non sono stato io va bene.. non l’ho ucciso io!-
-Come sapevi di sua moglie?.. Lo hai catturato, interrogato e poi ucciso?- chiese Mercedes
-Ascoltatemi io ….-
- Dimmi in quanti siete?- chiese Sam minaccioso
-Se ti parlo di loro non puoi immaginare quello che potrebbero farmi..-
-Vuoi dire la donna armadio e compagnia?- chiese Quinn
-Loro!.. non posso, voi non capite..-
-Dimmi in quanti siete!- disse Mike avvicinandosi minaccioso con la pistola -Hai tre secondi!- disse mentre Tina cercava di calmarlo -Uno-
-Mike che fai?- chiede Tina
-Due!- Mike toglie la sicura
-Aspetta non farlo non sono una persona cattiva!- implora l’uomo
-Tre!- grida Mike prima di premere il grilletto ma Tina più veloce spostò il braccio verso l’alto
-Che ti ha preso Mike?- continua Tina
-E’ un bugiardo!- intima lui mentre Tina lo porta sulla riva per calmarsi
-Qual è il tuo nome?- chiede Brittany
-Perché non continuate a chiamarmi David?-
-Ti sei fatto
catturare apposta vero? tu e la tua gente siete qui da non so quanto
tempo e tu cadi in una trappola così? Non credo!- dice Sam
-Che ragioni avrei dovuto avere per sottopormi a tutto questo?- chiese “David” al gruppo
-Forse la tua gente voleva conoscerci, studiare il nemico!- dico con aria di sfida
L’uomo
scuote la testa e da quel momento non parla più. Ci accordiamo
per fare turni di guardia all’uomo. Il primo sarebbe toccato a Sam
Vedo Brittany andare verso la sua tenda così la fermo –Dove stai andando?-
-Vado a riposare un po’!- dice sorridendomi
-Ti andrebbe di
venire da me?- chiedo speranzosa mentre Brittany intreccia le sue mani
con le mie per poi essere trascinata nella mia tenda
La bacio e poi la faccio sdraiare accanto a me, abbracciandola forte.
-Non provare mai
più a disobbedirmi Britt, non sai l’inferno che ho passato
vedendoti legata e imbavagliata e lontano da me!- dico mentre le lascio
un lieve bacio sulla fronte
-Te lo prometto San- dice mentre cade in un sonno profondo ed io con lei..
*****
Hanno fatto pace finalmente.. ma quanto durerà?
David non è veramente David ma allora chi è? Idee al riguardo?
Fatemi sapere tutti i vostri pensieri e i vostri commenti nelle recensioni o su twitter https://twitter.com/MartyGleek o sulla mia pagina facebook http://www.facebook.com/MartyGleekMarys2503?ref=hl . Sapete non mangio mica anzi mi farebbe molto piacere sapere cosa ne pensate della storia.
Detto questo ringrazio tutti quelli che seguono, peferiscono e ricordano la storia e un grazie speciale a Strapelot che recensisce ogni capitolo con tanta passione.
A presto!! :)
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Capitolo 29 *** Tornare Al Confine ***
cap28
Ciao Gleeks
Ecco un piccolo capitoletto tutto avventuroso targato Brittana.
Buona Lettura.
********
Capitolo 28 (Santana POV)
Tutto finalmente era tornato alla normalità o quasi.
-Ciao Blaine, ha mangiato oggi il prigioniero?- chiedo andandogli incontro visto che era lui che gli faceva il turno di guardia
-No è da due giorni che non tocca cibo, né acqua e non dice più una parola!-
-Non so te ma io
sono stufa di aspettare!- mi avvicino all’uomo all’ uomo
-Allora David…o come ti chiami tu, stavo pensando a una cosa che
hai detto poco prima che noi scoprissimo chi fossi…hai detto che
se fossi stato uno degli altri ci avresti attirato in una trappola per
far catturare alcuni di noi e proporre uno scambio.. noi per te! Una
bella idea! E dato che sei uno degli altri forse è il momento di
usarti.. andrò dove si trova il confine con il tuo popolo e
dirò che sei nostro prigioniero e per riaverti indietro ci
vorrà un prezzo!- dico tutto d’un fiato prima di alzarmi e
dirigermi a prendere l’unica pistola rimasta.
Non potevo comunque andare lì da sola. Avevo comunque bisogno di una spalla.
Vedo in lontananza Quinn e Brittany che cercavano di raccogliere delle ostriche in riva al mare
-Ciao- dico rivolgendomi soprattutto a Brittany
-Ciao anche a te mi chica bonita!- dice Quinn ricevendo un pugno da Brittany.
-Io torno nella giungla a parlare con Miss Armadio, le propongo uno scambio..-
-Fantastico il
vecchio scambio di prigionieri.. e mi inviti ad accompagnarti
perché sai che sono una bad girl!- dice tutta orgogliosa Quinn
-Non sto
invitando te ma la mia paperotta!- dico sorridendo guardando la mia
ragazza. L’avevo fatta rimanere senza parole così come
Quinn boccheggiava sconvolta.
-Certo- dice sorridendomi –Prendo la mia roba!-
Ormai erano un
paio di ore che camminavamo senza sosta. Ero così contenta che
Brittany era con me. Non mi sarei mai più separata da lei.
-Sono lusingata!- mi dice prendendomi la mano
-Perché?-
-Perché hai scelto di portare me anziché Quinn!-
-Avevo chiesto
prima a Sam ma non ha accettato..- dico facendola ridere –Ho
scelto te perché gli altri non ti vogliono, ti avevano catturata
ma poi ti hanno lasciata andare e poi perché così so che
sei al sicuro!- continuo rubandole un veloce bacio sulle labbra
–E comunque non volevano neanche me!-
-Siamo merce
avariata!- scherza lei mentre si incanta a vedere un oggetto vicino ad
un albero. Era una piccola bambolina –Che cos’è
San?- chiede mentre si avvicinava a prenderla
-No Britt no,
non toccarla!- corro più veloce possibile ma non faccio a tempo
a fermarla che veniamo catturate entrambe in una rete che ci solleva a
un metro da terra
–Scusa!- dice lei mortificata
-Stai bene?- chiedo guardandola negli occhi, eravamo appiccicate l’una all’altra
-Si!-
-Allora non sei sorda!- dico cercando di muovermi -Non è una loro trappola!-
-No non è
abbastanza sofisticata, sembrerebbe una di Sugar!- mi dice mentre mi
guarda interrogativa sui miei movimenti –San che stai facendo? lo
so che sembrerebbe allettante in questa posizione ma ti pare il
momento?-
-Sto cercando di prendere la pistola che ho nella tasca laterale dei pantaloni ma non riesco a muovere le braccia!-
-Ok aspetta
provo io!- mi cinge i fianchi con le mani e cerca di tirare su la
pistola tirandomi su un po’ la maglietta –Non ti eccitare
San!- dice mentre io scoppio a ridere –Eccoci l’ho presa!-
dice facendomela vedere
-Bene adesso passamela-
-Che cosa vuoi fare?- chiede Brittany
-Provo a sparare alla corda che ci sostiene!- mi guarda e poi scuotendo la testa
-Ci provo io!- Brittany spara un colpo ma lo manca. –Maledizione!-
-E adesso gli altri sanno dove siamo!...Su avanti biondina passami la pistola- dico mentre mi guarda con aria di sfida
-Comunque sei in una posizione più favorevole!- mi dice lei con il broncio
-E’ questa
la scusa che userai BrittBritt quando farò centro?- lei sorride,
sparo e fortunatamente prendo il filo. Cadiamo a terra con un tonfo.
Brittany sopra di me –Bel colpo- dice baciandomi
Riprendiamo a camminare per un paio di ore ripercorrendo il tragitto fatto da me, Quinn e Sam qualche settimana prima.
-Ci siamo!- dico raggiungendo uno spazio che mi era molto famigliare
-Sei sicura San?-
-Si! Lì
è dove è sbucata la donna gigante, li è dove
abbiamo deposto le armi e li è ……- faccio un
respiro profondo, non volevo ripensare all’inferno che avevo
provato quel momento -..E’ dove ti stavano per sparare!-
Brittany sembra capire il mio stato perché mi prende la mano per rincuorarmi
Mi avvicino al punto dove ci aveva minacciati la donna lasciando Brittany poco dietro di me
-Ehi sono
tornata! Vi sono mancata?- chiedo gridando con tutta la voce che avevo
–Avete detto che ci sorvegliate! Mi sentite?-
-San forse dovresti..- dice preoccupata Brittany mentre io non l’ascolto
-Abbiamo uno dei vostri.. se lo rivolete dovete venire qui a parlarmi! So che mi sentite!-
-San non c’è nessuno!-
-So che ci
siete.. Resterò qui finché non venite a parlare con me ..
non mi muoverò da qui è chiaro?-
Ormai era scesa
la sera e degli altri neanche l’ombra. Brittany aveva acceso un
fuoco e, mentre il mangiare si cuoceva, mi avvolge nella sua coperta
abbracciandomi
-Quanto vuoi aspettare San?- chiede sorridendomi
-Finché
non mi torna la voce, poi urlerò ancora un po’..- rispondo
con l’ultimo filo di voce rimasto facendo sorridere la mia
biondina
-Forse non ti sentono!-
-Si che mi sentono Britt! Tutti sentono Santana Lopez!-
Brittany scuote la testa e si accoccola su di me quando dei passi veloci ci fanno riscotere e alzare in piedi
Prendo la pistola e la punto verso il rumore di passi in avvicinamento.
Vediamo una fiaccola avvicinarsi fino a quando un uomo cade a terra stremato davanti a noi.
Pian piano ci avviciniamo a vedere chi fosse e rimaniamo schioccate dalla scoperta
-Brody!- dice Brittany guardandomi spaventata.
******
Ve lo aspettavate questo colpo di scena? Brody è tornato! chissà cos'avrà da raccontarci..
Come sempre ringrazio tutti quelli che leggono la storia e recensiscono.
Volevo informarvi che ho iniziato anche una nuova Mini-Long sempre
Brittana (Molto meno complicata di questa FF xD) da titolo Marry You dateci un occhiata se vi va!
Twitter: https://twitter.com/MartyGleek FB: http://www.facebook.com/MartyGleekMarys2503?ref=hl
A presto!
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Capitolo 30 *** Una Nuova Realtà ***
cap29
Ciao a tutti Gleeks
Siete pronti per questo capitolo che chiude un altro segmento della storia?
Buona Lettura!
*******
Capitolo 29 (Brittany POV)
Con non poca
fatica io e Santana riportiamo Brody al campo e lo portiamo alla solita
tenda infermeria così che io possa controllarlo per accertarmi
che stesse bene
-La mia testa!- si lamenta lui mentre noi lo facciamo distendere sul lettino
-Ben tornato!- dice Sam che incuriosito s’intrufola nella tensa insieme a Quinn e Blaine
-Sono riuscito a scappare.. dopo che mi hanno preso mi hanno portato al loro campo..-
-E come sono?- chiedo incuriosita
-Sono semplici.. senza scarpe, vestiti sudici, vivono in tende come gli indiani e mangiano pesce secco.. quasi peggio di noi..-
-Quante persone c’erano?- chiede Santana
-Ne ho contate una ventina.. per la maggior parte donne e vecchi!-
-E tutte le altre persone, i bambini?- chiede Blaine
-Non li tengono
lì, loro hanno un'altra base più avanti.. e la cosa
fondamentale hanno poche armi dato che sono riuscito a rubagliene
alcune- Brody apre lo zaino e ci mostra quattro pistole.. -Appena
sarò di nuovo in forze vi condurrò al loro campo e li ci
prenderemo la nostra vendetta!- dice ancora guardandoci uno ad uno
Lo lasciamo riposare e organizziamo una riunione con il resto del gruppo
-Avevate ragione, David non è quello che credevamo!- dico rivolgendomi a Santana e Quinn
-Avete sentito Brody, li possiamo sconfiggere!- dice Santana euforica –Sono a malapena armati!-
-La donna cannone ci ha detto però di non oltrepassare il confine!- l’ammonisce Quinn
-Non hai ancora capito Quinn? Sono dei bugiardi!- dice Santana
Quinn annuisce con la testa –Quindi ora che facciamo?-
Santana non fa tempo a rispondere che due spari squarciano il silenzio del campo.
Corriamo subito verso il prigioniero e troviamo Mercedes e Brody sanguinanti per terra e il prigioniero sparito
Per fortuna erano stati entrambi solo feriti ad un braccio ed una gamba.
Li portiamo alla tenda e comincio a medicarli –Cos’è successo?- chiedo mentre tamponavo la ferita di Brody.
Mercedes aveva perso i sensi ed era curata da Tina sotto i miei comandi.
-Io.. non lo so
per certo.. ho visto un ombra così sono uscito dalla tenda e
qualcuno a sparato a Mercedes e poi a me e ha liberato il prigioniero!-
-Non sono lontani possiamo raggiungerli se corriamo!- dice Santana a Sam e Quinn
-no!- grida Rachel sbarrando la strada a Quinn
-San no!- dico
prendendole la mano –Ti prego non andare.. ha sparato a due di
noi.. non penso che ci penserebbe due volte prima di sparare di
nuovo! Non voglio che vi succeda niente.. organizziamoci prima
d’accordo?- Santana e Quinn annuiscono tranquillizzandosi un
po’.
-Quante armi abbiamo?- chiede Brody rivolgendosi a Quinn
-Cinque in totale!- risponde lei
-Quanto dista il loro campo da qui?- chiede Santana
-Un giorno e
mezzo circa di marcia!- dice Brody –Sentite li coglieremo di
sorpresa.. non sanno quello che abbiamo intenzione di fare! Quindi
prendiamo le armi e andiamo.. Io, il dottore, la sua fidanzata carina,
la mia amica biondina e bocca larga.. solo noi-
-Non credo che bastino cinque persone dovremmo almeno..- dico prima di essere interrotta da un alquanto arrabbiato Brody
-Senti, io so
quello che ho visto, bastiamo solo noi, se andiamo in troppi ci
potrebbero sentire.. Fate come vi dico è chiaro.. partiremo
domani mattina all’alba-
Usciamo dalla tenda lasciandoli riposare entrambi
-Allora è vero? Sono stati gli altri a sparare?- chiede Mike allarmato
-Si Mike- risponde Santana
-E’ arrivato il momento di vendicarci! Quando partiamo?-
-Domani mattina all’alba!- le dice Quinn
-Tu non vieni Mike!- dico io con fare autoritario
-Come prego?-
-Tu non vieni! Brody vuole che siamo in pochi per questa spedizione! Andremo solo Io, Sam, Santana e Quinn-
-Si ma vedi Doc, ci farebbe comodo portare anche Sole d’oriente qui!- dice Quinn
-Spetta a Brody decidere lui conosce la strada!- insisto
-Non spetta a lui decidere Brittany! Spetta a noi!- continua Mike
-Ben venuto a bordo Jacky Chan!- dice Quinn con aria di sfida verso di me
Faccio un respiro profondo e riprendo a camminare verso la mia tenda. Quanto avrei voluto strangolare Quinn dannazione.
Entro nella mia tenda e sono raggiunta poco dopo da Santana che si accomoda a fianco a me tenendomi forte.
-Mai che si possa stare un po’ tranquilli!- dice facendomi ridere
-Già,
dannati altri, è la terza volta che rinunciamo alla nostra
sessione di coccole per colpa loro!- dico facendo il broncio
Santana ride e
comincia a lasciarmi lievi baci sul collo, sulla mandibola e sulle
labbra quando sentiamo fuori dalla nostra tenda uno granchirsi di una
voce.
-Andiamo Quinn, c’è il cappello, lo sai cosa vuol dire!- dice Santana nervosa
-Brittany, Santana è Importante.-
-Ma la tua ragazza non ti soddisfa?- chiede Santana facendola accomodare ricevendo uno sguardo d’odio da Quinn
-Posso chiedervi perché ci avete messo così tanto a tornare dalla spedizione dell'altro giorno?- chiede Quinn
-Sei venuta qui per questo?- chiedo sorpresa e confusa
-No ma muoio dalla curiosità..-
-Io e Brittany siamo caduti in una trappola!- dice velocemente Santana
-E’ così che si dice ora?- dice Quinn divertita
Sia io che Santana scuotiamo la testa. Ormai conoscevamo il suo modo di fare.
-Quinn perché sei qui veramente?- chiedo
La sua faccia diventa molto seria e preoccupata. -Credo che Brody sia stato compromesso!-
-Compromesso?- chiedo stupita
-Non sta dicendo la verità, prima è andato da Mike e l’ha pregato di non venire con noi -
-Perché dovrebbe mentirci?- chiede Santana
-Perché
farebbe qualsiasi cosa per andarsene da quest’isola,
perché credo che sia stato lui a liberare David e perché
credo che ci stia attirando in una trappola!-
-Credi a molte cose Quinn!- dico
-Credevo anche che David fosse uno degli altri!-
-Andiamo a parlare con lui!- dico alzandomi ma vengo buttata di nuovo a sedere da Quinn
-No! Deve pensare di avere il controllo della situazione!-
-Ma perché non dovremmo dirglielo o spaccargli la faccia?- dice Santana arrabbiata
-Per avere un vantaggio su di lui!-
-Come?- chiedo io
-Non lo so ancora.. ma abbiamo tutta una notte per pensarci!- dice Quinn seria
Ormai era
arrivata mattina e il piano era stato fatto. Quinn sta consolando
Rachel che piangeva disperata per la paura di perderla di nuovo. Iniziamo
a salutare tutti quelli che rimangono al campo. Io prendo da parte Mike
e Blaine e gli do istruzioni in caso succedesse qualcosa.
Prima di partire
Santana distribuisce a tutti un’arma (Quella di Brody era senza
munizioni!) ma Sam era titubante. A lui non avevamo detto niente
-E se volessero farci credere che sono dei poveracci?- chiede lui
-Senti
ragazzino, io sono stato li, vivono dentro delle tende, mangiano pesce
e probabilmente hanno più paura di noi e soprattutto non sanno
che stiamo andando li!-
Guardo Quinn che mi guarda e mi fa un cenno con la testa
-Va bene, non perdiamo tempo.. Andiamo!- dice Santana permettendo a Brody di fare l’apri pista.
Non sappiamo
dove stiamo andando. Non sappiamo cosa ci sarebbe successo.
L’unica cosa che sappiamo è che gli altri non ci avrebbero
trovati impreparati!
*****
Brody è una spia!! Chi è che lo aveva già intuito?
Come ho già detto questo capitolo è come se fosse la fine
di una stagione. Capirete perchè dal prossimo capitolo.
Non mi resta che ringraziare tutti quelli che seguono la storia e la commentano sperando di sentirvi tutti.
Ho aggiornato Marry You capitolo 1 e domani aggiungo anche il capitolo 2!! dateci un'occhiata
Facebook ; Twitter
A presto!! :)
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Capitolo 31 *** Catturati! ***
cap30
Ciao a tutti,
Eccomi con il nuovo capitolo che fa iniziare un nuovo segmento della storia molto diverso da tutti i capitoli precedenti.
Buona lettura
**********
Capitolo 30 (Santana POV)
Eravamo pronte
per qualsiasi attacco da parte degli altri. Non ci saremmo fatte
cogliere impreparate. Ormai ci eravamo addentrati nella foresta
seguendo Brody che era all’oscuro che noi sapevamo tutto.
Procediamo in fila indiana; prima lui, poi Brittany seguita da Sam, poi io e Quinn a chiudere la fila.
A un certo punto Quinn nota qualcosa per terra. È una delle tante bamboline lasciate da Sugar. La fermo appena in tempo
-Non toccarla, Sugar le ha posizionate in tutta l’isola!-
-E tu come fai a saperlo?- chiede incuriosita
-Brittany ne ha
fatta scattare una quando siamo andate in spedizione e ci siamo finite
dentro!- dico sorridendo al ricordo di quell’esperienza
Anche Quinn sorride –Io pensavo che voi quando me l’avevate detto intendevate un'altra cosa..-
-Non siamo tutti come te.. –rispondo riprendendo a camminare
-Perché
me lo dite tutti!- quella battuta mi fece sorridere ma il sorriso
sparisce subito quando sentiamo dei rumori provenire da davanti a noi.
Estraiamo tutti la pistola.
Un grosso uccello si libra in volo venendoci incontro. Brody inizia a sparagli ma dalla sua pistola non esce niente.
Brody ci guarda tutti con aria sorpresa prima di sfilare il caricatore della pistola e notare che è vuoto
-Scusami mi sono
dimenticata di caricarla, rimedio subito!- dico prendendogli la pistola
e mettendogli dentro un caricatore. Dannato uccello una parte del piano
era saltata adesso che lui aveva una pistola carica.
Ormai era scesa
la sera e dopo aver raccolto un po’ di legna ci raccogliamo tutti
intorno al fuoco per riposarci e mangiare qualcosa.
Faceva un po’ freddo quella sera così prendo la coperta che avevo portato ed io e Brittany ci avvolgiamo dentro.
-Dimmi che andrà tutto bene San!- mi dice preoccupata la mia biondina
-Andrà tutto bene paperotta. Non lascerò che tu facciano del male. Hai capito?- dico guardandola negli occhi
Brittany non risponde. Mi bacia soltanto facendomi capire tutti i sentimenti che provava in quel momento.
Ci addormentiamo abbracciate una all’altra con la paura che non ci fosse un domani per noi.
La mattina dopo mi sveglio di buon'ora e trovo già tutti in piedi già pronti per partire
Mi vesto velocemente e dopo aver fatto una colazione veloce ci rimettiamo in marcia
Adesso io e Brittany chiudevamo la fila mentre Quinn parlava con Brody
-Secondo te chi
sono gli altri?- chiede Quinn a Brody –Secondo me sono degli
alieni che hanno costruito questa isola per fare degli esperimenti
sulle persone, per questo le rapiscono…- dice Quinn decisa
facendoci sorridere tutti
-Nerd Quinn in azione!- mi sussurra Brittany all’orecchio continuando a camminare
-Aspetta!- dico
rivolta a Brittany fermandola per il polso – Qualcuno non mi ha
dato un buongiorno come si deve questa mattina- dico sporgendomi con le
labbra per farmi dare il solito bacio mattutino
Brittany scuote
la testa e si avvicina dandomi un dolce bacio sulle labbra
–Buongiorno Principessa!- dice intrecciando poi le nostre mani e
riprendendo a camminare quando poco dopo noto dietro di noi dei
movimenti strani vicino a degli alberi. Erano loro. Con una scusa
faccio allontanare Brittany.
-Sam potresti aiutarmi un attimo?- chiedo mentre Sam si avvicina sorpreso dalla domanda
-Santana cosa..?- chiede mentre io mi abbassavo facendo finta di allacciarmi le scarpe
-Ci stanno
seguendo! Fa finta di niente- dico mentre lui cominciava ad agitarsi
-Ci sono due di loro nascosti dietro a quegli alberi.. Tra cinque
secondi inizio a sparare – dico guardandolo e prendendo la mia
pistola –Sei pronto?-
Sam mi fa un
cenno con la testa e iniziamo a sparare contro quei due uomini.
Sfortunatamente riusciamo a colpirne solo uno, l’altro sparisce
dalla nostra visuale poco dopo.
-E’ morto- dico mentre Brittany correva ad accettarsi delle sue condizioni –Dobbiamo prendere l’altro!-
-No- dice Brittany
-Sam vieni con me!- dico mentre Brittany ci ordina di fermarci
-Sei impazzito! se non lo prendiamo avvertirà loro che..- sbraita Sam contro Brittany
-Non importa se lo prendiamo o no. Lo sanno che stiamo arrivando!- Brittany guarda Brody che adesso se ne stava in disparte
-E come fanno a saperlo Brittany?- continua Sam
-Perché non glielo dici tu Brody?- domanda Brittany
-Non so di che parli dottore!- risponde lui
-Smettila di mentire!- riprende Quinn spingendo Brody contro un tronco –Di' la verità!-
-Non avevo altra
scelta! Mi hanno dato una lista con tutti i vostri nomi, devo portavi
lì da loro se no non avrei più abbandonato
quest’isola!-
-Chi sono loro?- chiede Brittany
-E’ come
vi ho detto vivono nelle tende in un campo e..- Quinn non
l’ascolta più gli prende la pistola e se la mette in tasca
-David lo hai liberato tu?- chiedo arrabbiata
Lui annuisce
–E poi hai sparato a Mercedes e ti sei auto ferito da solo!- dice Sam abbassando lo sguardo
-Mi dispiace ok, mi dispiace ma ho dovuto farlo!-
-Io torno indietro!- dice Sam raccogliendo il proprio zaino
-No Sam aspetta..- dice Brittany fermandolo
-Tu lo sapevi e ci hai fatto venire lo stesso!- grida Sam arrabbiato
-E’ troppo tardi, se capiscono che non ci fidiamo di Brody ci uccideranno..- risponde lei
Ci rimettiamo in marcia consapevoli del fatto che da adesso in poi avremmo dovuto tenere gli occhi aperti.
Arriviamo in uno
spiazzo gigantesco e li sentiamo dei rumori tutto intorno a noi.
Estraiamo le pistole –Ci avevi detto che eravamo diretti alla
spiaggia!- grido rivolta a Brody
-E’
così.. io non so..- ma viene interrotto perché Quinn cade
a terra con mille scariche dovute dal fatto che ha ricevuto un dardo
avvelenato.
-Quinn!- grida Brittany correndole incontro
Anche Sam cade a
terra tramortito. Io non ci penso due volte prendo la mano di Brittany
e comincio a correre a più non posso ma anche Brittany è
colpita sulla spalla e cade in avanti tramortita. Inizio a sparare a
più non posso alla cieca prima di girarmi prendere con le poche
forze che mi rimanevano Brittany tra le spalle e correre via. Ma non
sono abbastanza veloce. Un dardo mi colpisce alla gamba e cado a terra.
Comincio ad
avere spasmi incontrollati in tutto il corpo. Prendo la mano della mia
ragazza e l’ultima cosa che mi ricordo sono degli uomini che mi
incappucciano e mi legano mani e piedi.
Mi sveglio dopo non so quanto e tutto intorno a me è buio. Sono inginocchiata sopra a qualcosa di duro.
Finalmente dopo
un po’ di tempo ci tolgono i cappucci e posso notare che siamo
sopra un molo su il mare. Intorno a noi ci sono un sacco di persone
armate compresa la donna armadio che avevamo incontrato un paio di
settimane fa. Brittany è di fianco a me con le lacrime agli
occhi.
-Brutta stron..- cerca di dire Quinn ma una mazzata sulla pancia da parte di un uomo la fa cadere a terra
-Ehi!- dice Sam mentre io fulmino con gli occhi Brody tranquillo tra quella gente come se non fosse successo niente.
-Cerchiamo di
calmarci tutti!- dice la donna gigante mentre un motoscafo arriva a
tutta velocità di fianco al molo, e sopra di esso ci sta David.
Egli scende
dalla nave e si avvicina a noi con un sorriso in faccia –Ci si
rivede!- poi si gira verso Brody –Concludiamo il nostro accordo
ok? Hai mantenuto la parola data e noi manterremo la nostra.. sai
condurre una barca?- chiede mentre Brody annuisce –Allora segui
le coordinate 244 e presto verrai salvato da qualche nave di passaggio!-
Brody salta
sulla nave e accende i motori –Buon voyage Brody!- dice David
mentre guardandoci Brody lascia il molo e si allontana.
La donna armadio adesso prende Sam e lo fa alzare –Sam tu sei libero!-
-Come scusa?- chiede lui sorpreso
-Il tuo compito è tornare al campo e dire ai tuoi compagni che se si azzardano a venire qui loro tre moriranno!-
-E che ne sarà di loro?- chiede a David
-Loro verranno a casa con noi!- dice sorridendo
Sam guarda Quinn che gli fa cenno con la testa di non preoccuparsi
-Avanti rincappucciateli!- ordina David
Velocemente
do un breve bacio a Brittany e faccio un grosso sorriso in modo da
farle capire che andrà tutto bene. Ormai ci rimaneva solo la
speranza. Dopo di che buio.
******
Credo che
non ci sia molto da dire.. Quinn, Santana e Brittany sono state
catturate e adesso inizia una nuova avventura per loro tre.
Vi aspettavate questa svolta?
Non
mi resta che ringraziare tutti quelli che recensiscono (Vi
adoro!!!) e tutti quelli che preferiscono/ricordano e seguono la storia
(siete sempre di più e a me fa molto piacere)
A presto
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Il capitolo Due di Marry you è online e domani aggiorno con il capitolo 3!!
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Capitolo 32 *** Una Nuova Prigione ***
cap.31
Ciao a tutti Gleeks
Ecco il
capitolo che da inizio a nuove avventure. Sarà tutto diverso
d'ora in poi capirete più avanti perchè.
P.S Verranno introdotti anche nuovi personaggi
Buona lettura! :)
*******
Capitolo 31 (Brittany POV)
Mi risveglio su
un tavolo di una strana stanza che a mia vista sembra di un qualche
laboratorio scientifico. Mi alzo ancora frastornata togliendomi dal
braccio il cerotto che mi avevano messo per prelevarmi del sangue.
Comincio ad aggirarmi per quella piccola stanza e noto che non
c’è niente al di fuori di quel tavolo. La porta è
bloccata e la stanza è separata da un'altra da un vetro molto
spesso.
-Santana!- comincio a urlare –Santana riesci a sentirmi?-
Comincio a preoccuparmi per la mia ragazza e per Quinn. Anche lei era
stata catturata come noi.
Decido di prendere il tavolo e usarlo come ariete contro il vetro per romperlo.
Lo getto contro il vetro una, due volte quando una voce al di là del vetro mi fa fermare.
-Smettila!- dice una ragazza dai capelli castani e dai vistiti un
po’ strani. Si avvicina al vetro –Ciao Brittany sono
Marley!-
Non l’ascolto e continuo a gettare con forza il tavolo contro il
vetro –Brittany mi senti?- chiede regolando l’audio che
proveniva da un microfono posizionato sopra la stanza.
Io per tutta risposta continuo a gettare il tavolo contro il vetro
–Era un si quello?- chiede divertita mentre io la guardo con
disprezzo
-Dove sono Santana e Quinn?- grido
-Ascoltami Brittany.. se vuoi parlare io sono ben ..-
-Dimmi dove sono!- urlo gettando il tavolo con più violenza contro il vetro
-Te lo dico se smetti di usare il tavolo come arma di distruzione!- continua convinta
-Mi prendi per stupida?-
Lei non dice niente e con un sorriso fa un cenno con la testa
–Non credo che tu sia stupida, credo solo che tu sia testarda!-
La fisso negli occhi e con aria di sfida continuo quello che stavo facendo
Ormai sono sfinita, non mangiavo e bevevo da chissà quanto e la mia testa cominciava a girarmi.
Una luce illumina la stanza e dall’altra parte del vetro la
ragazza compare con un vassoio con un toast e dell’acqua.
-Sei affamata Brittany? Questo è quello che faremo. Tu ti siedi
laggiù lontano dalla porta, io l’aprirò,
metterò il vassoio sul tavolo e tu ti potrai alzare solo quando
sarò uscita di nuovo. Hai capito?-
-Non voglio il tuo cibo!- le urlo
-Il toast è molto buono l’ho preparato io- dice sorridendo
-Mangialo tu!- dico guardandola minacciosa negli occhi
-Che fai nella vita Brittany?- mi chiede incuriosita prendendo il toast e dandogli un morso
-Lavoro per una compagnia di assicurazioni- mento non volevo raccontarle il mio passato
-Sei insieme a qualcuno?-
-No!- mento di nuovo –E invece tu? Cosa fai oltre a fare i toast?-
-Non l’ho fatto io! Ho messo solo gli stuzzicadenti per abbellirlo!- dice divertita
Le sorrido
-L’aereo in cui eri e che poi si è precipitato da dove era partito?- domanda ancora
-Sydney!-
-E cosa facevi lì?- chiede incuriosita
-Dovevo recuperare mio padre!-
-Perché andare in Australia per..-
-Perché era morto!- la interrompo gridando
-Mi dispiace Brittany!- dice mettendo una mano sul vetro
-Certo non ne dubito.. grazie comunque…-
-Puoi fidarti di me Brittany, non ti farò del male!- dice guardandomi negli occhi
-Cosa ci facciamo qui?- chiedo supplicandola con gli occhi
Lei mi guarda ed esce dalla stanza senza rispondere
Mi stendo di nuovo sul tavolo e chiudo gli occhi. Non so quanto passa
ma finalmente sento la porta riaprirsi e la ragazza rientrare.
-Brittany i sedativi che vi abbiamo dato per portarvi qui hanno un
effetto collaterale che è la disidratazione, la testa ti
farà male, la tua gola è secca e se non cominci a
mangiare e bere qualcosa presto avrai delle allucinazioni!- dice tutto
di un fiato
-E così sei un medico!- dico mettendomi a sedere sul tavolo
-No lavoro per una compagnia di assicurazioni!- scherza lei facendomi ridere
-Non devi fare niente di che, per favore permettimi di portarti da
mangiare, ti metti seduta lontano dalla porta ed io ti lascerò
il mangiare sul tavolo!- dice prima di avvicinarsi ancora verso il
vetro –So che questo può sembrare una sconfitta e un segno
di sottomissione, ma non è così! Hai bisogno di
mangiare.. Ok?-
Ci penso un po’ su poi mi viene in mente un idea. Annuisco.
Faccio come mi viene detto. Lei esce dalla porta e proprio nel momento
in cui apre quella della mia stanza le vado addosso immobilizzandola
sul tavolo.
La privo della arma che usava e con un ciocco del piatto la minaccio
per la gola –Come si esce da qui?- sussurro al suo orecchio
-Non farlo Brittany! Ti uccideranno!-
La trascino fuori e comincio a cercare una via di fuga quando David, o come si chiamava lui, ci sbarra la strada.
-Lasciami passare o la uccido!- minaccio puntando sempre di più il coccio nella gola della ragazza
-Va bene fai pure ma se apri quella porta moriremo tutti!- dice lui con aria beffarda
Io allontano la ragazza e inizio a aprire quella porta e poco dopo mi ritrovo travolta da un getto d’acqua potentissimo.
Il corridoio comincia a riempirsi velocemente e presto saremo sommersi.
Marley mi fa cenno di seguirla e li entriamo nella mia cella e
,schiacciando un bottone, l’acqua viene risucchiata via.
Marley mi guarda e mi tira un pugno facendomi svenire.
Mi risveglio di nuovo sul quel maledettissimo e freddissimo tavolo. Tutto era tornato come prima.
-Siamo dentro una gabbia per animali aquatici vero?- dico rivolta a
Marley che si trovava seduta dall’altra parte del vetro a
sfogliare dei figli
-Si per delfini e squali!- dice lei. Il suo tono adesso era più serio
-Siamo sott’acqua quindi!-
-Si Brittany!-
-Quindi voi siete degli scienziati?- chiedo incuriosita
-Non importa chi siamo noi.. comunque noi sappiamo tutto su di te Brittany S Pierce!-
-Vuoi non sapete niente di me!-
-So che lavori come chirurgo presso l’ospedale di Los Angeles, so
che hai studiato medicina a Yale e so che tuo padre è morto a
Sydney e lo so perché ho una copia del suo certificato di morte
qui davanti a me –
-Come avete fatto a..-
-Ce l’abbiamo!- risponde seria interrompendomi
-Cosa sono tutti quei fogli?- chiedo allora
-Qui Brittany c’è tutta la tua vita!- mi risponde
–Ora ti vorrei portare da mangiare e da bere ma questa volta devo
sapere che ti comporterai bene!- mi dice avvicinandosi al vetro
Io faccio un cenno con la testa e mi vado a posizionare contro il muro lontano dalla porta
-Posso fidarmi di te?- mi chiede guardandomi
-Si!- rispondo mentre lei ripete l’operazione di prima ed entra
nella mia stanza con un vassoio in mano e una bottiglietta
d’acqua. Appena entra, un profumo buonissimo mi investe le
narici. La guardo mentre lei con un sorriso mi augura un buon appetito.
******
Quindi sappiamo che Brittany sta bene ma le altre due ragazze? Cosa ne pensate di Marley? E' brava o cattiva?
Queste e molte altre risposte nei prossimi capitoli.
N.B siete pronti a conoscere la vera identità di David? qualche idea?
Come sempre ringrazio tutti quelli che seguono la storia e spero di leggervi e sapere cosa ne pensate e le vostre idee.
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Il capitolo 3 di Marry You è online e domani arriva il cap. 4
A presto!!!!!
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Capitolo 33 *** Lavori Forzati ***
cap31
Ciao a tutti
Allora prima che iniziate a leggere un avvertimento. Adesso i capitoli
andranno a due a due ossia questo capitolo è collegato a quello
precendente dato che avviene contemporaneamente a quello prima quindi
rileggetelo bene anche se le cose importanti avverranno nei prossimi capitoli.
Buona lettura
******
Capitolo 31 (Santana POV)
Sento degli
schizzi d’acqua sulla faccia. Mi risveglio di scatto guardandomi
intorno incuriosita. Sono in uno spogliatoio vicino ad una doccia e
proprio a fianco di essa c’è un ragazzo su una sedia a
rotelle che mi guarda con un sorriso maligno.
-E’ ora di svegliarsi Santana!- mi dice avvicinandosi a me
-Dove mi trovo?- chiedo spaesata
-Non crederai veramente che risponda alla tua domanda!- mi risponde lui
-Dove sono Brittany e Quinn?
Mi sorride
–Facciamo così, perché non ti fai una bella doccia
calda così ti svegli del tutto, qui puoi trovare del sapone e
dello shampoo!- dice osservandomi
-Non mi faccio la doccia davanti a te!- dico mentre lui scuote la testa
-Peccato..- dice allontanandosi
Lo guardo uscire poi comincio a spogliarmi togliendomi dal braccio il cerotto che avevano messo per non so che motivo.
Rimango più di mezz’ora sotto il getto di acqua calda rilassando tutti i miei muscoli.
Finita la doccia
mi lego intorno al mio corpo un asciugamano e vado a riprendermi i
vestiti ma con mia sorpresa non c’erano più.
-ehi i miei
vestiti.. Quattro ruote non è divertente..- urlo mentre osservo
un bigliettino attaccato in un armadietto affianco.
-“Indossa
questi”- ripeto quello che c’è scritto e con aria
sorpresa apro lo sportellino. Al suo interno altre all’intimo
c’è un abito abbastanza carino.
Indosso tutto osservandomi allo specchio quando sento dietro di me un fischio di approvazione.
-Andiamo Santana ti sta aspettando!- dice il ragazzo sulla sedia a rotelle facendo segno di seguirlo.
Fuori ci aspettano due guardie armate e insieme a loro percorriamo una lunga strada che porta fino alla spiaggia.
Ad attendermi sotto un gazebo con un tavolo e delle sedie c’è David.
Il ragazzo mi fa
cenno di andare e io mi avvio sorpresa verso di lui e sono ancora
più sorpresa quando David si alza e mi fa accomodare,
scostandomi la sedia, davanti a lui.
Noto che sul
tavolo ci sono vari piatti che facevano venire un certo languorino solo
ad osservarli. Noto inoltre che c’è un paio di manette di
fianco al mio posto.
-Devo chiederti di indossarle Santana!- dice David
-E se non lo faccio che fai?- lo sfido
-Allora niente caffè!- dice scherzando lui
Me le metto stringendole fino a farmi male –Che avete fatto a Brittany e Quinn?-
-Perché Brittany?- mi chiede allora
-Perché Brittany cosa?- rispondo non capendo dove voleva andare a parare
-Perché
hai scelto lei tra le due.. io avrei scommesso tutto su te e Quinn.
Avete un sacco in comune più di Brittany sicuramente!-
-Tu non sai niente di me!- dico dando un pugno sul tavolo
-Ovviamente no- risponde lui
-Rivoglio i miei vestiti!-
-Mi spiace li abbiamo bruciati!-
-Perché
sono qui David? Perché al posto mio non c’è
Brittany o Quinn? Perchè mi offri il tuo cibo-
-Ti ho fatto
venire qui perché la vista del mare ti fosse di conforto e
perché volevo darti qualcosa di bello su cui aggrapparti..
perché vedi Santana le prossime settimane saranno molto dure per
te.. e ti prego chiamami William- si alza e se ne va.
Il ragazzo con
la sedia a rotelle mi scorta fino ad una gabbia e di fianco alla mia,
in un'altra gabbia simile c’è Quinn.
-Santana!- mi urla vedendo che avevo le manette
Appena la vedo
inizio a piangere e senza storie entro nella gabbia –Metti fuori
le mani così ti tolgo le manette!- dice il ragazzo -Ti hanno
lasciato dei bei segni, ti porterò del disinfettante!- dice
ancora
-A me potresti portare un divano?- chiede Quinn.
Aveva in mano una specie di biscotto che si danno agli animali per sgranocchiare
-Ehi.. hai ottenuto un biscottino al pesce!- dice divertito il ragazzo –Come ci sei riuscito?- chiede
-Risolvendo il vostro complicato giochetto.. tutto qui!- dice altezzosa Quinn oltre le sbarre
-Gli orsi ci hanno impiegato solo due ore!- dice il ragazzo andandosene
-Si ma quanti erano?-
Quinn torna a guardami –Tutto ok chica?-
Non rispondo le sorrido solo e faccio cenno di si con la testa –E tu?-
-Avevo richiesto
quella gabbia ma non fa niente! Appena c’è il direttore mi
faccio sentire!- scherza Quinn facendomi ridere -Carino il vestito! Mi piace!- continua ancora –Hai fame?- chiede
Faccio cenno di si e Quinn mi lancia metà biscotto e data la molta fame che avevo lo divoro subito.
Ormai sento la stanchezza della giornata e ci addormentiamo entrambe poco dopo.
Ormai è
mattina quando una musichetta mi sveglia di soprassalto. Era Quinn che
era riuscita ad ottenere un altro biscottino. Infatti nella sua gabbia
c’è un dispositivo che facendo leva su una spranga e
schiacciando un bottone rilasciava un biscotto per animali
-Bel modo di svegliarsi!- dico ironica
-Ne ho avuto di peggiori!- mi dice lei –Vuoi un biscotto al pesce?- chiede divertita
Ad un
tratto il ragazzo con la sedia a rotelle insieme con la donna armadio
ed un altro ragazzo seguiti da una scorta armata ci aprono le sbarre.
-Buongiorno splendori!- dice la donna armadio con ironia
Il ragazzo nuovo ci da una specie di valigetta –Che cos’è?- domanda Quinn
-Il pranzo! dovete tenervi in forze!- dice prima di fare cenno di muoverci
Comincia a
percorrere un sentiero quando un altro gruppetto di uomini armati con a
capo una ragazza bionda ci fa cenno di fermarci
-Sebastian,
William vuole che partiamo per un'altra missione mi serve la Beiste!-
dice facendo avanzare verso di loro la donna armadio
-Ok però
stai attenta Kitty!- dice il ragazzo dandole un lieve bacio sulle
labbra. Ci rimettiamo in marcia e arriviamo fino ad uno grosso cantiere.
Sebastian ci
guida in una piccola cava –Ecco come funziona, vedete quelle
pietre, tu lei estrai- riferito a me -E tu le porti laggiù-
riferito a Quinn
-Dovrei lavorare con questo vestito?- chiedo scioccata
-Fai come vuoi..
puoi farlo anche nuda per me va bene!- dice malizioso lui seguito da
Quinn che annuiva contenta. Le lancio un occhiataccia – Ehi come
osi!- risponde poco dopo Quinn ritornando in lei.
-Se vi serve qualcosa alzate la mano.. la pausa e 10 minuti fra tre ore!-
Quinn alza subito la mano –Una domanda padrone!-
-Niente domande per te!- risponde lui
-Ma a lei l’hai concessa!- risponde contrariata Quinn
-Che sia chiaro
se provate a scappare avrete una scarica elettrica, se parlate tra di
vuoi un'altra scarica, se vi toccate scarica, se siete lenti
scarica… in pratica vi beccate una scarica per tutto se non
eseguite gli ordini!.. ora forza al lavoro!-
-Non inizio fino a quando non vedo Brittany!- dico io minacciosa
Sebastian si avvicina con il caricatore elettrico e da una scarica a Quinn sul petto
Quinn si accascia a terra dolorante –Questo era un avvertimento! Avanti al lavoro- dice Sebastian rivolto a me
Ormai sono un paio di ore che lavoriamo senza sosta in quel campo quando sento lo sgaurdo di Quinn su di me.
-Piantala di guardarmi il sedere!- dico
-Non c’è altro da guardare qui!- dice raccogliendo i sassi che avevo appena estratto
Oltre a
Sebastian c’era una ragazza con dei capelli castani che
gesticolava animatamente con il ragazzo e stranamente aveva i vestiti
bagnati, Marley l’avevano chiamata, e il ragazzo con la sedia a
rotelle Artie.
-Ehi non le parlare!- grida Sebastian
-Si padrone!- risponde Quinn divertita
Ormai era il tramonto e sono esausta. –Ora basta!- dice Quinn
Non ho neanche
il tempo di rispondere che la vedo correre contro Sebastian e dargli un
pugno potentissimo. Poi si fionda contro Artie e li toglie il fucile di
dosso.
-State indietro!- grida ma la voce della ragazza la fa girare
-Butta la pistola Lucy!- dice Marley puntando la sua pistola contro la mia tempia –Subito!-
Quinn senza
pensarci due volte butta a terra il fucile e li Sebastian le da una
scarica potentissima che la stende a terra in preda agli spasmi
Ci riportano alle nostre gabbie.
–Quinn stai bene?- dico vedendola stesa a terra che cercava di rialzarsi
-Mai stata meglio bellezza!-
-Perché lo hai fatto?- chiedo curiosa
-Ascoltami: solo
uno di loro ci sa fare veramente, quella faccia da cavallo . Lui
conosce le arti marziali. E per tua informazione quegli aggeggi hanno
la sicura!-
-Quindi hai fatto tutto questo per scoprire il loro punto debole?-
-Certo che si Shakirita, sono o non sono Quinn Fabray?
Sorrido –Sei stata molto coraggiosa!- dico
-Nessuno di loro
ha fatto sul serio ma la ragazza che ti ha puntato la pistola contro..
quella ti avrebbe sparato senza problemi!-
-perché ti ha chiamato Lucy?-
-Perché il mio nome!- mi dice
Rimango sorpresa da quel affermazione –E adesso che facciamo?- chiedo
-Aspettiamo che
commettano un errore, prima o poi abbasseranno la guardia e quando lo
faranno gliela faremo pagare!- dice guardandomi seria
******
Allora chi si aspettava che David in realtà fosse William?
Credo di aver fatto un pò di chiarezza con i personaggi , ma
adesso la domanda è... a che gioco sta giocando Marley?
Come sempre
ringrazio tutti quelli che seguono la storia, la preferiscono (Crescete
sempre di più e io non so davvero come ringraziarvi) e
recensiscono e mi dicono le loro teorie che mi fanno morire dal ridere.
Ho aggiornato Marry You capitolo 4.
A presto!!
Vi aspetto anche su qui: Twitter ; Facebook
E per chi avesse Tumblr venite a dare un occhiata al mio Blog contro il nostro amico pelato e le sue bugie. http://murphytheliar.tumblr.com/
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Capitolo 34 *** Scoprire Il Motivo... ***
cap.32
Ciao Gleeks,
Ecco un bel capitoletto pronto per voi.. Torniamo da Brittany e vediamo come se la passa nella sua prigione.
Buona lettura.
********
Capitolo 32 (Brittany POV)
Non so quanto
tempo è passato da quando ci hanno portato qui. I miei unici
pensieri vanno a Santana e il pensare che magari le abbiano fatto del
male mi fa ribollire il cervello.
Ora mi trovo seduta per terra a fissare il vuoto davanti a me.
-Ciao Brittany- mi volto di scatto e David era davanti a me –Non
è straordinario.. una settimana fa le nostre posizioni erano
invertite.. io ero imprigionato mentre tu eri quella che mi faceva
visita .Lo so che tu eri arrabbiata perché non ti avevo detto
chi io fossi veramente ma mi puoi biasimare? Se vi avessi detto che ero
uno “degli altri” come ci chiamate voi saremmo passati a
Mike e alle sue torture!- dice sedendosi davanti a me
-Che cosa vuoi da me?- chiedo
-Voglio che tu cambi il tuo punto di vista su di noi! Per questo
permettimi di ricominciare tutto da capo..- dice lui alzandosi in piedi
porgendomi la mano – Piacere il mio nome è William
Shuester e ho vissuto tutta la mia vita su quest’isola!-
Lo guardo ma non gli tendo la mano
–Non me la vuoi stringere?- chiede allora
-Dove sono Santana e Quinn?- chiedo
-Stanno bene!-
-Tanto puoi dirmi quello che vuoi come posso sapere che dici la verità?-
-Infatti ti dovrai fidare…. Brittany se collaborerai con noi ti rimanderemo a casa!-
-Collaborare a fare cosa?- chiedo
-Tutto al suo tempo Brittany-
-No dimmelo adesso!- urlo
-Pazienza, mia cara Brittany, pazienza! Sappi solo che ti riporteremo a casa.. –
-Certo come no! Se aveste un modo per andarvene perché siete ancora qui?-
-Bella domanda.. Lo sapevo che eri una ragazza sveglia!- mi dice sorridendo
-Tutte storie.. siete imprigionati qui come tutti noi..-
-Il vostro aereo si è schiantato su quest’isola ll’8
luglio 2012 sono passati esattamente sessantaquattro giorni dallo
schianto.. in questi mesi sono successe molte cose!- Lo guardo sorpresa
-Si abbiamo contatti con il mondo esterno- e con un telecomando accende
un televisore portato da due uomini e comincia a mostrarmi tutte le
cose successe in questi mesi: le olimpiadi, la guerra in Siria, Obama
vs. Romney.
–Casa!- dice lui avvicinandosi a me –E se farai come ti
dico ci andrai molto presto!- detto questo William esce dalla stanza
sempre con un sorriso stampato in faccia.
Adesso le procedure della mia prigionia erano cambiate infatti
ogni paio d’ore sono costretta a vedere un cartone animato in
quella dannata televisione
-Come stai oggi Brittany?- chiede Marley portandomi come di consueto il mangiare
-Bene!- rispondo secca
-Sembri contrariata!- dice sorridendo
-Devo continuare a guardare i cartoni o mi dici perché sono qui?-
-Spero che ti piaccia il mio hamburger se no posso..-
-Devo parlare con William?- la interrompo
-Come scusa?- mi domanda lei sorpresa
-Devo parlare con William perché inizio a pensare che tu sei soltanto quella che mi porta da mangiare!-
-Gli puoi parlare quanto vuoi ma lui non ti dirà niente..- mi dice sedendosi sul tavolo
-Tu lavori per lui? lui è il tuo capo?-
-Non è così che funziona qui! Prendiamo tutti le decisioni insieme-
-Davvero? Perché quando io ti tenevo il coccio premuto alla gola lui non ha esitato a lasciarti morire…-
-Non sai quello che dici!- risponde Marley distogliendo lo sguardo dal mio
Nel frattempo William entra tutto allarmato nella stanza
-Marley ho bisogno di te! La spedizione è tornata
c’è un emergenza- dice e spariscono tutti e due
frettolosamente
Passano diverse ore quando sento delle urla. E quella voce era molto conosciuta. Quinn.
-Quinn!- inizio a urlare dando dei pugni al vetro. Stavano facendo del male alla mia amica.
Inizio ad agitarmi quando da di là del vetro appare Marley con un vestito da chirurgo sporco di sangue.
-Brittany abbiamo bisogno del tuo aiuto- mi dice
-Che cosa avete fatto a Quinn? Hai tutto il vestito sporco di sangue- chiedo guardandola
-Non è il suo.. Brittany ho bisogno di te!-
-Dimmi di chi è il sangue!-
-E’ di una donna che sta morendo! Ho bisogno il tuo aiuto!-
Accetto. Proprio in quell’istante arrivano due uomini armati e mi
mettono un cappuccio per non farmi vedere dove stavamo andando. Mentre
vengo trasportata fuori delle sirene iniziano a suonare fastidiosamente
facendomi confondere ancora di più. Ma una cosa la sento ben
distinta. La voce di Santana che mi chiamava. Mi fermo ma vengo subito
spinta via dagli uomini. L’avevo sentita. Era ancora viva.
Arriviamo in una sala pre-operatoria e Marley mi toglie il cappuccio.
-Sei impazzita Marley la porti qui?- chiede William alla ragazza
-E’ un medico Will, vuoi che muoia? Lei ci può aiutare- risponde prendendomi poi per il braccio
Comincio a sterilizzarmi e mentre lo faccio noto delle radiografia attaccate ad un muro.
-Brittany seguimi!- dice facendomi entrare nella vera sala operatoria
dove una ragazza era distesa priva di sensi su un lettino e un ragazzo
le teneva la mano piangendo
-Com’è successo?- chiedo
-Ferita d’arma da fuoco all’addome!-
-E lei che vuole?- chiede il ragazzo
-Sebastian è qui per aiutarci!- risponde Marley
-Sono stati il suo gruppo.. le hanno sparato!- continua lui
-Mandatelo fuori!- ordino prima di avvicinarmi alla ragazza
-Quella è la mia ragazza!- dice lui
Ma viene spinto via dalle guardie
-Ho estratto il proiettile ma la ferita sanguina ancora!-
-Ho bisogno che mi aiuti- le dico mentre osservo la serietà della ferita
-Non sono un chirurgo!- mi dice impaurita
-Lo so ma devi aiutarmi lo stesso!- Lei mi guarda e annuisce -Ha un
emorragia vicino al fegato, mi servono dei tamponi.. veloce..- ma
purtroppo il monitor segnala che ormai il cuore aveva smesso di battere
-Mi serve un defibrillatore Marley!- dico
-E’ guasto! Noi non..-
Senza pensarci due volte inizio a premere le mani sul petto della
ragazza cercando di farla riprendere ma ormai non c’è
più niente da fare. Dopo due minuti dichiaro l’ora del
decesso.
La ragazza viene coperta con un lenzuolo e io vengo ammanettata di fianco a lei.
Poco dopo Marley ritorna sconvolta in viso –Mi dispiace che
abbiano dovuto ammanettarti, io non sono abituata a vedere le persone
morire, sono una scienziata..-
-Come si chiamava?- chiedo incuriosita
-Kitty!.. non avrei dovuto aspettare avrei dovuto chiamarti prima-
-Non sarebbe servito.. sarebbe morta ugualmente! Non c’era
più niente da fare- Marley mi sorride poi avvicinandosi prende
le chiavi delle manette ma io la fermo
-Di chi sono quelle lastre?- chiedo –Nell’altra stanza ci
sono delle radiografie della colonna vertebrale di un uomo di circa
quarant’anni.. chiunque sia ha un tumore molto esteso e guarda
caso io sono un chirurgo specializzato in quelle cose, quindi Marley
dimmi… chi sono venuta a salvare?-
******
Quanti colpi di scena.. La spedizione (se vi ricordate partita nel
capitolo precedente) è tornata con una tragedia e Brittany forse
ha capito perchè è stata rapita.
Mi raccomando tenete d'occhio alcuni particolari di questo capitolo (I
cartoni animati,L'urlo di Quinn, la voce di Santana) saranno spiegati
tutti nei prossimi capitoli.
Ringrazio come sempre tutti quelli che leggono la storia e che continuano a seguirla e preferirla e ricordarla.
Grazie a tutti quelli che recensiscono.. vorrei davvero sapere le opinioni di tutti!!!
Domani aggiorno Marry You. se non avete letto il capitolo precedente http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1447771
E in occasione del Natale ho postato una mini long ovviamente Brittana
per non pensare al disastroso episodio di Glee. Date un occhiata al
primo capitolo Wonderful
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A presto!!!
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Capitolo 35 *** Battiti Accellerati ***
cap33
Ciao a tutti
Da quanto tempo non facevo un Quinn POV? Sono passati 8 capitoli.. troppi.
Vi ricordo che questo capitolo bisogna collegarlo nello stesso periodo
temporale del precedente. Perciò rileggete il Brittany POV
perchè alcuni punti combaceranno su quello che sente la nostra
dottoressa. (Vi ricordate le urla di Quinn? e la voce di Santana?)
Buona lettura
***
Capitolo 33 (Quinn POV)
Era mattina quando le sbarre della mia cella si aprono facendomi sobbalzare dato che stavo dormendo profondamente.
Sebastian (il
quale aveva un paio di lividi in faccia dovuti ai miei pugni) e altri
due uomini entrano nella mia gabbia facendomi gesti di alzarmi.
-Al lavoro forza!-
-Buongiorno
anche a te Padrone, vedo che ci siamo svegliati con una brutta cera
questa mattina!- dico guardando divertita i lividi di Sebastian
-Dammi solo una scusa Fabray!- mi minaccia stringendomi per il braccio
-Credevo di
averlo fatto…- dico mentre lui mi stringe per il colletto ma il
richiamo della sua ricetrasmittente lo fa bloccare
-Sebastian mi
ricevi….. la spedizione è tornata…C’è
stata una sparatoria… Kitty è ferita!-
-Come? Dov’è?- chiede lui schioccato
-La stanno trasportando li adesso..- dice ancora la voce
Nello stesso
momento arrivano di corsa la ragazza che aveva puntato la pistola verso
Santana e David o come si chiamava lui – E’ grave Marley-
dice lui a lei
Vengo spinta di
nuovo dentro la gabbia. Io e Santana assistiamo alla scena senza
parole. La ragazza bionda era priva di sensi su una piccola lettiga e
veniva trasportata non so dove.
-Che sarà successo?- chiede Santana
-Sono stati i nostri!- dico io fiera sorridendo
-Queste persone non si uccidono tra di loro, siamo stati noi, i nostri amici!-
-E questo ti fa sorridere?- chiede Santana
-Certo che mi fa sorridere è il nostro biglietto per uscire da qui- dico fiera
In questi giorni di permanenza avevo costruito una trappola grazie al dispositivo per il cibo che avevo nella gabbia.
-Che stai facendo?- chiede Santana mentre io preparavo l’ultimo necessario la nostra fuga
-Sono un genio Chica! La ragazza sulla barella era la compagnia di faccia lividosa-
-Si chiama Sebastian- dice lei
-Bene, Sebastian
adesso è sconvolto… vedi questo dispositivo del cibo?
Emette scariche elettriche.. appena qualcuno viene a prendermi e mette
i piedi a mollo nella pozzanghera io lo afferro e zap. Prende la scossa
e io gli prendo le chiavi!-
-Ma così non la prenderai anche tu?- chiede incuriosita la latina
-Io ho già preso la scossa, non mi farà niente… Che c’è pensi che sia matta?-
-No al contrario
sono ammirata invece..- dice divertita lei –E non hai pensato a
Brittany? è la mia ragazza non posso..-
-Lo sai quanto voglio bene a Brittany ma qui ognuno pensa per se.. non sappiamo neanche se è viva!-
-E’ viva, lo sento!- dice sorridendo e i suoi occhi si illuminano. La doveva amare veramente
Dopo pochi
minuti sentiamo dei passi avvicinarsi –Oh il grande capo ci fa
visita!- dico preparandomi per la trappola -Già ora di pranzo?-
chiedo mentre David si avvicina alla mia gabbia.
Santana dalla sua mi guardava speranzosa
-Quanto pesi Quinn?-
-Più o meno cinquanta chili!-
-Quanti anni hai?- chiede ancora
-Non si chiede
l’età ad una signora.. non è buona educazione!- Mi
guarda intensamente -Ventidue va bene?- rispondo
-Non mentire Quinn- dice David serio
-Venticinque!-
-Perfetto- dice
prima di mettere i piedi nella pozzanghera, io senza pensarci due volte
gli afferro il braccio e con un calcio cerco il dispositivo per farmi
dare la scossa ma qualcosa va storto.
-Che cosa avete fatto?- chiedo a David
-Abbiamo tolto la corrente!- mi dice lui prima di darmi un colpo in testa facendomi perdere i sensi.
Mi risveglio su
un tavolo operatorio legata mani e piedi da cinghie. –Dove mi
trovo?- chiedo a David. Insieme a lui c’era la donna chiamata
Bestie e il ragazzo sulla sedia a rotelle –Liberatemi subito-
ordino mentre David fa un cenno alla donna
–Mordilo per favore!- mi dice la Beiste dandomi un bastoncino
-Mordilo tu!- le dico mentre lei me lo in ficca in bocca
-E’ per il dolore!- dice il ragazzo sulla sedia a rotelle
Infatti poco
dopo la donna mi inserisce un lungo ago sullo sterno facendomi gridare
dal dolore. Urlo come non ho mai urlato in vita mia, prima di svenire
di nuovo
Mi risveglio poco dopo con un grosso cerotto sulla base del cuore. Li di fianco c’è la Bestie con David
-Cosa diavolo..- dico mentre loro mi mostrano una gabbietta con dentro un coniglio
-Avanti
muoviti!- dice David al coniglio iniziando a scuotere violentemente la
gabbietta e pochi secondi dopo il coniglio è a terra morto.
-Sai
cos’è il peacemaker? Lo mettono nel cuore delle persone
che hanno subito un by-pass che necessita di una piccola spinta, una
scarica. Il coniglio ne aveva uno in modo da produrre una scossa in una
fase di sovraeccitazione o paura. Supponendo che tu abbia detto la
verità sul tuo peso ed età il tuo battito regolare a
riposo dovrebbe essere 70 battiti al minuto, sotto sforzo salirebbe a
120 battiti al minuto frequenza nella quale il tuo peacemaker
provocherà l’esplosione del tuo cuore- dice mettendomi
attaccato al mio polso un orologio–Ora so che inizierai a
comportarti bene!- dice ancora divertito –L’orologio rileva
il tuo battito, se ti avvicini alla soglia del pericolo inizierà
a suonare! E se si mette a suonare ti consiglio di cercare di calmarti.
Fai dei respiri profondi o un po’ di yoga magari..-
-Se mi vuoi morta perché non mi spari e la facciamo finita!-
-Perché non siamo assassini Lucy! ah un'altra cosa… Santana!-
-Provate a toccarla e io..-
-Se le dirai qualsiasi cosa.. noi faremo la stessa cosa pure a lei!-
Annuisco prima di venire riportata nella mia gabbia dove ad attendermi nell'altra gabbia c'era una preoccupata Santana
-Quinn stai bene?- mi chiede
Non rispondo. Una guarda ci porta un secchio pieno d’acqua ad entrambe e dei vestiti puliti per Santana
-Che è successo Quinn? Che ti hanno fatto?-
-Niente, solo delle domande!-
-Perché menti Quinn? ti prego raccontami..-
-Non è successo niente ok? Non chiedermelo più!- dico cercando di trattenere le lacrime di rabbia
Guardo Santana che si avvicina al sacco pieno di vestiti e comincia s spogliarsi
-Girati- dice.
Io faccio come dice mentre osservo la cicatrice lasciata dall’operazione
però la curiosità è troppa, mi giro un attimo e la
vedo. La sua pelle ambrata, il suo fisico perfetto e …
BIP BIP BIP BIP
Il mio orologio segnava centodieci battiti. Troppi.
-Che cos’è sto rumore?- chiede Santana con le braccia a coprire il seno
-E’ un orologio. Non funziona!-
-Da quando hai un orologio?- chiede
-Non devo raccontarti tutto maledizione- urlo mentre i battiti accelerano di più – E mettiti qualcosa addosso!-
Prendo il secchio pieno di acqua fredda e me la getto addosso. Dovevo calmare i miei bollenti spiriti.
Mentre ci
stavamo riposando dopo mangiato il sistema di allarme inizia a scattare
e David e la ragazza castana portano un incappucciata ragazza con loro
-E’ Brittany!- grido
-Brittany!!- grida Santana con le lacrime agli occhi
La vediamo fermarsi un attimo ma poi viene trascinata subito via. Speriamo che non le facciano niente di male.
Passano un po’ di tempo e dalla porta da cui è entrata Brittany esce Sebastian in lacrime
Arriva davanti alla mia cella la apre e dopo avermi preso a pugni senza apparente motivo mi trascina davanti a Santana
-Tu ami questa ragazza?- chiede a Santana
-Che cosa?- chiede lei
-Ti ho chiesto se la ami!- riprende lui mentre vengo sbattuta davanti alla sua cella. Il battito era troppo forte adesso
-La ami?- chiede lui mentre Santana urla di fermarsi -Allora la ami?- chiede ancora
-Si la amo! Ti prego lasciala io la amo!- continua Santana allungando le mani verso il mio viso
Vengo ripresa e rimessa nella mia cella e li cado in un sonno profondo.
Mi risveglio che ormai era quasi sera –Come va Quinn?- chiede Santana
-Alla grande dolcezza!- dico sorridendo
-Ma perché l’ha fatto?-
-Che ne so! Non li capisco!-
Vedo Santana arrampicarsi sulla grata della cella e dato che era abbastanza minuta riuscire ad uscire dalla cella
-Non è il momento di scappare!- dico rivolta a lei
-Ma se sta mattina volevi evadere te..- replica lei
-Era prima che..-
-Prima di cosa?
non so cosa ti abbiano fatto Quinn ma ti hanno cosi terrorizzato da
farti mentire e questo mi spaventa ancora di più!-
Vedo Santana raggiungere la mia cella –Che vuoi fare Santana?- chiedo
-Ti faccio uscire!-
-No! Tu sei già fuori.. vattene lasciami qui..- le ordino. Lei mi guarda sorpresa
-Cosa?- chiede sorpresa
-Te ne vuoi andare?- le dico spingendola via ed ecco il mio battito accelerare
-Cos’è quell’affare? Perché prima non ti sei difesa?.. Dimmelo Quinn!-
-Se mi ami veramente vattene..- dico guardandola negli occhi
-L’ho detto solo perché smettesse di colpirti.. Io sto con Brittany! non cambieranno le cose fra noi!-
-Scappa Santana!- sussurro con un filo di voce -E adesso che fai?- dico mentre lei tornava nella sua gabbia
-Si vive insieme si muore soli!- dice lei usando le parole di Brittany
La notte incombe su di noi mi stendo a dormire. Ormai è l’alba sento qualcuno svegliarmi. È David.
-Buongiorno andiamo a fare due passi!- mi dice sorridendo sollevandomi e facendomi strada seguito da due guardie
Mi porta su un
altopiano. Il mio battito era al massimo. –Mi avete portato qui
per farmi fuori?- domando –Così che il mio cuore
scoppiasse?-
-Il tuo cuore
non scoppierà Lucy!.. L’unica cosa che ti abbiamo messo
dentro è il dubbio! L’orologio è un monitor
cardiaco man nulla di più.. guarda!- mi mostra il coniglietto
che sembrava morto nella gabbia.. gli abbiamo dato un sedativo..-
Gli tiro un
pugno dritto in faccia –Bastardo!- dico guardandolo in faccia ma
le guardie mi tirano indietro violentemente. –Non ti ho portato
qui per mostrarti il coniglio..- mi fa cenno con la mano. Davanti a me
c’è un isola. Noi eravamo su un'altra isola. –Mai
stata ad Alcatraz in gita?- mi chiede –Adesso ti trovi in un
isolotto all’incirca grande due volte Alcatraz e quella che vedi
laggiù e l’isola che hai imparato a conoscere ed ad
amare… Volevo soltanto che tu sapessi che non c’è
via di fuga!-
-Avete fatto tutto questo per tenermi in una gabbia?- chiedo
-Per guadagnarsi
il rispetto di un truffatore bisogna truffarlo a sua volta!- dice
divertito lui dandomi una pacca sulla spalla –Sei brava Quinn ma
noi di più! Ma la cosa che ti ha fatto rigare dritto è
stata la minaccia verso Santana.. – dice ridendo –“
se non ha qualcuno, un essere umano impazzisce, non importa di chi si
tratta, conta solo che sta li con te.. un uomo che soffre troppo la
solitudine si ammala” Uomini e topi.. Mai letto il libro?- chiede
Lo guardo con odio. –Andiamo devi tornare in gabbia!- dice ancora
Lo eravamo veramente. Ormai non c’è più nessuna speranza per noi.
*****
Sembra
proprio che ormai non ci sia più speranza per le nostre tre
donzelle o forse no? Anche se oltre a questo ostacolo c'è
qualcuno che le vuole morte e non si darà pace finchè
questo non avverrà.
Credo che non
ci sia più niente da dire. Ah Se vi chiedete perchè Quinn
chiama William ancora David è presto detto.. lei non sa ancora
il suo vero nome.
Ringrazio tutti quelli che seguono/ricordano e preferiscono la storia e quelli che la recensiscono.
#MarryYou e #Wonderful saranno aggiornate in settimana.
P.S Chiedo
scusa a tutti i Brittana e Faberry shippers che per un momento mi
avranno maledetto in questo capitolo e che mi malediranno anche
in futuro. xD
Comunque sappiate che io il Quinntana non lo shippo proprio per niente detto questo alla prossima.
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Capitolo 36 *** L'Operazione ***
cap.35
Ciao a tutti
Eccomi di ritorno con un capitoletto ricco di avvenimenti.. Vi
ricordate le lastre che Brittany ha trovato nel capitolo "Scoprire
il motivo"?
Buona lettura.
*******
Capitolo 34 (Brittany POV)
Stavo
facendo ginnastica per tenermi in allenamento e non diventare pigra
dato che la mia vita ormai era dentro una cella lunga dieci metri
quando sento la porta aprirsi e William entrare con una camicetta
bianca in mano. Anche lui la indossava e appena mi si para davanti mi
fa un grosso sorriso.
-Buongiorno Brittany-
-Buongiorno William!- dico senza smettere di fare quello che stavo facendo
-Speravo che ti unissi a me per una passeggiata!- mi dice senza smettere di sorridere
-So già che se ti dico di no mi metterai un cappuccio e mi costringerai a farlo lo stesso vero?-
-Allora non dire di no Brittany.. perché non indossi questa?
– chiede –Io ti aspetto fuori!- e si incammina verso la
porta
-Ti fa male il collo vero William?- dico guardandolo negli occhi
-Come scusa?-
-Il collo ti fa male, hai formicolii nelle mani e nei piedi costanti?- continuo
-Perché mi fai queste domande?- chiede divertito
-Perché tu William hai un tumore maligno nella colonna
vertebrale e se non lo curi in tempo morirai.. non so a quando quelle
radiografie risalgano ma almeno che non siano molto recenti non farai
passeggiate ancora per molto-
-Non so di che cosa stai parlando Brittany!-
-Ok mi sono sbagliata! Ci vediamo fra poco- dico sorridendo mentre
la sua faccia si fa seria. Mi infilo la camicetta ed esco dalla porta
per la prima volta.
Arriviamo sulla spiaggia e davanti a noi tutto il gruppo “degli
altri” vestiti tutti allo stesso modo dava l’ultimo saluto
alla ragazza uccisa da un proiettile.
Mi da ordine di rimanere in fondo al gruppo mentre lui si apprestava a commemorare la defunta.
-Odio i funerali!- dice una voce alle mie spalle. Era Marley. –Ti ha fatto uscire?- mi dice
La guardo senza dire niente. Assisto a tutta la funzione poi vengo
riporata dentro alla mia cella da una delle guardie. Ero riuscita a
turbarlo molto.
Mi sdraio sul tavolo. Penso a Santana e penso a quanto voglia toccarla
e baciarla. Penso ai momenti passati insieme. Mi manca. Un battito
della porta mi fa tornare al presente. Mi alzo e mi metto al solito
posto di quando Marley mi porta da mangiare.
-Indovina cosa c’è per pranzo!- dice lei divertita entrando con un enorme vassoio
-Non sono brava ad indovinare!- dico mentre lei scuote la testa divertita e alza il vassoio.
-Non mi dire.. un cheeseburger e patatine!- dico sorpresa e contenta
-Non hai idea di quanto ci abbia messo a preparartelo.. ho ucciso la
mucca, macinato la carne, tostato i panini, raccolto la verdura
nell’orto e le patatine scolate bene bene!-
Mi avvicino a guardarlo meglio –Niente Ketchup?- dico scherzando facendola ridere
Proprio in quel momento entra William –Devo parlare con Brittany!-
-Bene parlale!- dice seria Marley
-Da solo!-
-Per me può restare!- dico seria
-Sono felice di sentirlo, ma è una cosa privata!-
Marley mi guarda e poi esce dalla porta
-Avevamo un piano infallibile Brittany- dice mentre io assaporavo quel
gustoso cheeseburger –Volevamo che prima o poi avresti capito che
noi non eravamo i nemici e che quello che ti avremmo chiesto di fare
fosse una tua scelta-
-Perché mi dici questo?- chiedo allora incuriosita
-Perché il mio paino infallibile è andato in fumo quando
tu hai visto le mie radiografie e hai capito che sto morendo!-
-E’ per questo.. tu ci hai portato qui in modo che io ti operassi non è vero? Tu volevi che ti salvassi la vita-
-No io volevo che tu avresti voluto salvarmi la vita ma ormai siamo
andati oltre perciò ti chiedo solo di pensarci- detto questo
esce dalla stanza senza dire più niente
Comincio a pensarci su. Perché avrei dovuto farlo? Però
ero anche un medico. Quanti dubbi che mi attanagliavano la mente.
Mentre penso dalla porta a fianco, nell’altra stanza attigua alla
mia entra Marley e si avvicina al vetro.
-Che c’è?- chiedo –Adesso non ti fidi più?-
-Certo che mi fido di te Brittany!- dice sorridendo –Volevo solo mostrarti questo video!-
-Non è il momento..- dico prima di essere interrotta da Marley
-Fidati ti piacerà!- dice accedendo la televisione ed abbassando
l’audio –Sento che devo dirti molte cose Brittany..
soprattutto mi devo scusare di quello che abbiamo fatto a te ed ai tuoi
amici.. eravamo disperati.. lo abbiamo fatto solo per salvargli la
vita..- continua mentre sulla televisione appariva Marley con in mano
dei cartelloni che dicevano di ignorare tutto quello che stava dicendo.
-William è una brava persone e non farebbe del male a nessuno,
fidati di me Brittany lo sai che puoi fidarti ed per questo ti chiedo
di operarlo!- guardo di nuovo la tv e Marley adesso diceva che William
mentiva e che era molto pericoloso e che dovevo operarlo e durante
l'operazione di lasciarlo morire e che mi avrebbe protetto lei.
-Spegni il televisore!- urlo mentre lei mi guarda facendo un cenno con
la testa. Toglie la cassetta e si avvia alla porta. –Ti prego
pensa a quello che ti ho detto!- dice prima di uscire e lasciarmi
più confusa di prima.
Mi aveva chiesto di uccidere William.
La mattina dopo William e Marley si presentano nella mia stanza con la cartella sua clinica
-Avete la sala operatoria con tutti gli strumenti necessari?- chiedo guardando Marley
Lei annuisce mentre io ricontrollo le lastre – Dovevi essere operato prima!- continuo
-Va bene Brittany, cosa vuoi? Potrai avere tutto quello che vuoi!-
-Io non ti ho detto che ti opererò! Volevo solo che sapessi come
morirai! Pensavate che io mi fido di gente come voi? Pensavate che
avrei fatto un operazione per poi sperare che mi avreste liberata?-
-Brittany!- dice Marley ma io non l’ascolto e le lancio i fogli davanti –Lasciatemi in pace!-
-Sono molto deluso dalla tua decisione- mi dice William
-Non lo sarai ancora per molto William!- dico divertita mentre gli faccio segno di uscire
Passano alcune ore quando sento la porta a fianco della mia aprirsi di
nuovo . Mi alzo in piedi per vedere chi c’era ed insieme a
Marley c’è una figura incappucciata.
Marley le toglie il cappuccio
–Santana!- dico avventandomi al vetro
Santana si guarda intorno poi si avvicina al vetro appoggiando le mani
in modo che potessimo combaciarle attraverso il vetro –Ehi!- dice
piangendo
Marley intanto esce dalla stanza per lasciarci un po’ di privacy
-Ciao San, stai bene?- chiedo preoccupata mentre una lacrima cominciava a cadermi dagli occhi
-Si! E tu?-
-Adesso si!- rispondo convinta-Dove ti tengono?- chiedo ancora
-Qua fuori in una gabbia!-
-E Quinn?-
-Anche lei e sta bene! Ci fanno lavorare!-
-Lavorare a che cosa?-
-Non lo so! Ma è grande.. trasportiamo pietre e…- non finisce la frase perché inizia piangere
-Ti hanno fatto del male?- chiedo preoccupata –San ti prometto che andrà tutto bene e..!-
-Britt lo devi fare!-
-Che cosa?- non capisco quello che mi vuole dire
-Quello che ti hanno chiesto di fare-
-Che cosa ti hanno detto per convincerti San? Che cosa ti hanno fatto?- urlo dando dei pugni sul vetro
-Uccideranno Quinn!- dice piangendo –Se invece fai quello che dicono ci lasceranno andare!-
-E tu gli credi?- chiedo
-Brittany ti prego!- dice mentre io annuisco verse le telecamere di osservanza
-Abbiamo finito qui!- dico mentre lei si accascia a terra piangendo
Vedo Marley tornare a prendere Santana mentre lei mi guarda per un
ultima volta mimando con la bocca un “ti amo” prima di
essere incappucciata di nuovo.
Quella sera nessuno si fa vedere per la cena però qualcosa non
andava. La porta si apre da sola così io ne approfitto per
uscire da li. Arrivo davanti ad una stanza piena di armi e prendo una
pistola poi uscendo mi imbatto nella stanza di controllo generale, dove
si poteva vedere tramite piccole televisioni tutto l’intero campo
visto che era sorvegliato da telecamere. Osservo e la cosa che vedo
davanti a me fa infrangere il mio cuore in milioni di pezzettini.
Santana stava baciando Quinn appassionatamente.
–Gli scherzi del destino!- dice William –Io avrei puntato
tutto come coppia del secolo!- gli punto la pistola contro
–Questo è il colpo di grazia alle mie speranze vero!-
chiede lui guardando lo schermo e vedendo ancora il bacio tra Quinn e
Santana
-Domani!- dico –E voglio tutti gli strumenti necessari e qualcuno
in grado di aiutarmi!- lui annuisce soddisfatto –Toglierò
il tumore, ti salverò.. ma poi tu manterrai la tua promessa.. Mi
farai andare via da questa maledetta isola!- dico ancora prima di
ridagli la pistola.
Sono stata ferita. Torno nella mia stanza con un bel piano pronto per domani mattina.
Dopo aver passata la nottata a ripassare tutto quello che avevo in mente ecco arrivato il momento della verità.
Due guardie entrano nella mia stanza a prendermi e arriviamo nella sala
pre-operatoria e li come miei assistenti trovo Il ragazzo sulla sedia a
rotelle e Marley. Che si stavano lavando per l’intervento.
Guardo tutte e due –Sarà un operazione complesso,
qualunque cosa vi dica di fare voi la farete, è chiaro?-
Annuiscono entrambi.
-Bene andiamo!- dico mentre oltrepasso la soglia della sala operatoria
e li ad attendermi già pronto c’è William
-Sei mai nervosa Brittany, prima di un intervento?-
-Una volta adesso non più!-
William mi sorride poi Artie lo fa addormentare.
-Perfetto… Bisturi!- Marley me lo passa ed io inizio a incidere la parte interessata
Ormai era trascorsa quasi un ora quando decido che era venuto il
momento di agire. Gli faccio una piccola incisione nel sacco renale.
Il battito cardiaco sul display inizia ad accelerare –Che
succede?- chiede Artie mentre Marley controlla –E’ normale
che sanguini così?- chiede
-No, non è normale! Allontanatevi tutti dal tavolo, sei contenta
Marley? il tuo desiderio di uccidere William si sta avverando - dico
prima di tirare un pugno ad Artie e farlo svenire per terra.
Nella stanzetta di osservazione c’era la Beiste che mi guardava
sconvolta –Mi senti?- chiedo. Lei mi fa cenno di si con la testa
–Bene.. mi serve la tua ricetrasmittente! Se non fai quello che
ti dico entro un ora lui morirà-
La Beiste arriva giù e io le do degli ordini –Sebastian mi
senti? Per caso sei vicino alle gabbie?- chiede alla radiolina
-Sì sono vicino alle gabbie perché?-
-Bene adesso passa la ricetrasmittente a Santana?- dice agitata la Beiste
-Perché mai dovrei farlo?- risponde lui
-Perché se no il dottore ucciderà William!-
******
Ok lo so che i Brittana e i Faberry fans mi vorranno fare fuori ma mi giustifico dicendo che le apparenze ingannano ;)
Detto questo vi anticipo solo che la parte finale è molto
importante quindi tenetela bene a mente perchè nel prossimo
capitolo sarà ripresa ma dal punto di vista di Santana.
Ringrazio come sempre tutti quelli che seguono/ricordano e preferiscono la storia e a coloro che recensiscono.
Domani aggiorno #MarryYou e per chi non l'avesse ancora letta vi consiglio la mia FF natalizia #Wonderful
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A presto!!!! :)
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Capitolo 37 *** La Fuga ***
cap.
Ciao Gleek, eccoci con un nuovissimo capitolo della storia..
Vi ricordate il bacio tra Quinn e Santana? Ebbene vediamolo dal punto
di vista della latina così capirete alcune cose ;) e in più
continuamo da dove avevamo interrotto nello scorso capitolo...
Buona lettura!
*******
Capitolo 35 (Santana POV)
Flashback alcune ore prima.
Era un'altra giornata di duro lavoro e come tutti i giorni a me e Quinn toccava spaccare pietre su pietre.
Feci una pausa e la ragazza che mi aveva puntato la pistola alla tempia, Marley, si avvicinò a me.
-Vorrei che ti mettessi questa e venissi con me per favore!- disse sorridendo
-Credi che se dici per favore io lo farò?-
-No Santana credo che lo farai per
via di Sebastian!- disse calma –Lui ucciderà Quinn! Ma se
fai come ti dico, se vieni con me, potrai salvarle la vita-
Guardai Quinn e poi Marley ed annuii. Lei quindi mi incappucciò
Durante la strada mi
spiegò la situazione di William e che se convincevo Brittany ad
operarlo ci avrebbero fatto andare via tutti.
Finalmente Marley mi tolse il
cappuccio e per la prima volta dopo tanto tempo rividi Brittany. La
tenevano rinchiusa dentro ad una piccola stanza, il suo volto era
stanco ma comunque bellissimo.
Le dissi quello che mi avevano detto e lei capì che era un inganno e mi fece andare via.
“Ti amo” mimai con la bocca prima di essere rincappucciata e rimessa nella gabbia.
-Peccato che non sei riuscita ad aiutarci – disse Marley
Finalmente anche Quinn tornò
dal lavoro seguita da Sebastian che per farla entrare in cella le da un
colpo alla schiena –Se devi dire qualcosa alla tua ragazza, ti
conviene diglielo presto!- disse andandosene
Quinn non sembrava preoccupata però –Allora dolcezza come ti è andata la giornata?-
-Ho visto Brittany, vogliono che operi William!-
-Chi è William?- domandò lei
-Quello che ci ha portati qui, è malato e dicono che se lo opera ci lasceranno andare!-
-E io e te cosa siamo? Delle esche?-
-In pratica si!-
-Fortuna che la tua ragazza non è così stupida da farlo!-disse Quinn sorridendo
-Io le ho detto che deva invece!-
-Per quale motivo hai fatto una stupidaggine simile?-
-Per salvarti la vita Quinn!-
-La mia vita non deve essere salvata Santana!-
-Tu vuoi morire?- gridai –Non
pensi a Rachel? Non pensi a Brittany? no pensi a me? Lo sai cosa ti
farà Sebastian?- mi arrampico di nuovo sulla gabbia ed esco per
l’ennesima volta
-Scendi da li Santana!- gridò Quinn ma io non l’ascoltai
-Non vuoi che Brittany ti salvi la vita allora lo farò io- dissi poi aprendole la cella –Avanti Quinn scappa!-
-Anche se volessimo non potremmo
Santana siamo su un isola distante due miglia dalla nostra, come
Alcatraz e a meno che tu non sia una sirena o non avessi un delfino
ammaestrato, siamo bloccate qui!-
-E quando aspettavi a dirmelo?- chiedo arrabbiata
-Mai Santana!-
-Perché- dissi piangendo
-Perché volevo che speravi che avessimo ancora una possibilità!-
La baciai per tutta la rabbia che avevo dentro. Ci staccammo quasi subito e Quinn sorrise
-E questo per che cos’è?- chiede accarezzandomi la guancia
-Perché ti voglio bene e non ti voglio perdere!-
Rimasi nella sua gabbia a dormire quella notte.
Ormai era mattina e la voce di
Sebastian ci fa svegliare. –Bene bene i due piccioncini hanno
passato la notte insieme, dovevate approfittarne prima per scappare..
Vieni qui Quinn- disse sorridendo malignamente
-No ti prego!- dissi mettendomi davanti a lei
-Lei vieni come me e non ci poi fare niente.. allontanati!- disse Sebastian spingendomi contro le spranghe della cella
Quinn reagisce e colpisce
l’uomo di guardia con Sebastian prendendogli la pistola e
puntandola contro di lui ma l’uomo di guarda aveva nascosto un
coltello e rialzandosi me lo puntò in gola –Lascia
la pistola Quinn o morirà anche lei!- Quinn buttò a terra
la pistola prima di venire presa e portata davanti alla gabbia e
inginocchiata
-No Quinn ribellati ti prego! No.. ti prego lasciala stare!- dissi piangendo –Farò tutto quello che vuoi!-
-Voglio che tu rimani a guardarla morire!- disse Sebastian
-Chiudi gli occhi chica!- disse Quinn accennando un lieve sorriso
-Quinn..- piansi come non avevo mai fatto fino ad allora
Sebastian caricò la pistola
–Questo è per Kitty, per vendicare la su morte!- ma fu
interrotto dal richiamo della sua ricetrasmittente
-Sebastian mi senti? Per caso sei vicino alle gabbie?- disse una voce femminile alla radio.
Sebastian sbuffò prendendo la radio -Sì sono vicino alle gabbie perché?-
-Bene adesso passa la ricetrasmittente a Santana?- dice agitata la voce
-Perché mai dovrei farlo?-
-Perché se no il dottore ucciderà William!-
_______
Sebastian mi guarda sorpreso e mi passa la ricetrasmittente –Britt!- grido
-Santana avete un ora di vantaggio prima che inizino ad inseguirvi!- dice Brittany alla radiolina
-Aspetta tu dove sei Brittany?-
Brittany non rispose per un paio di secondi –San
ricordi quello che ti raccontai la prima volta che ci siamo visti sulla
spiaggia? Mentre mi ricucivi la ferita dopo lo schianto? – domanda ancora
-Si me la ricordo!!- dissi piangendo
-Quando sarai al sicuro, sul molo, e
prenderai la barca a remi che è ormeggiata li, mi chiamerai e mi
racconterai quella storia e li saprò che stai bene!-
-Brittany ti prego..-
-Se non ti sento entro un ora saprò che qualcosa è andato storto e allora lascerò morire William!-
-Non posso andare senza di te!- gridai piangendo tutte le lacrime che mi erano rimaste in corpo
-Si che puoi San vai! Ora!- continuò Brittany
-Non posso! Ti amo Brittany!-
-Santana scappa dannazione!- e li chiuse la comunicazione.
Mentre gli altri si guardano allibiti prendo a pugni la guarda mentre Quinn si occupa di Sebastian.
Poi li mettiamo nella gabbia chiudendola e scappiamo via.
Entriamo dentro la radura giusto in tempo di sentire le sirene suonare
e un gruppo di persone compreso Sebastian inseguirci e sparare.
Ci nascondiamo dietro a degli alberi per riprendere fiato quando
vediamo un ragazzo dai capelli a rasta lunghi farci cenno di seguirlo
–Venite presto!- dice il ragazzo facendoci nascondere dentro ad
una piccola fossa mimetizzata da dei rami
-Grazie ragazzo! –dice Quinn mentre sentiamo tutte le guardie passarci di fianco correndo
-Mi chiamo Joe!- dice lui
-Joe sai per caso la strada più veloce per il molo?- chiedo
mentre lui mi sorride e fa cenno di si -Andiamo presto!- e ci guida
velocemente attraverso i boschi
Arriviamo al molo e cominciamo slegare le cime che tengono la barca.
-Sebastian!- grida spaventato Joe
Infatti lui era li, con un fucile puntato su Quinn che respirava a
fatica per la lunga corsa ma con sempre quel ghigno malefico in faccia.
-No!- gridai io mentre correvo verso Quinn ma una voce dietro di lui lo
chiama –Sebastian!- dice Marley e due spari partirono dalla sua
pistola uccidendolo.
Io, Quinn e Joe siamo basiti.
-Andate forza, andatevene via!- grida Marley
Ci guardiamo soprese e poi saltiamo sulla piccola barchetta insieme a Joe.
-Joe tu no! Tu resti!- dice Marley
-Perché?- chiede lui
-Conosciamo entrambi come è fatto tuo padre, ti verrà e
ti riprenderà comunque.. mi dispiace Joe!- dice Marley
aiutandolo a salire di nuovo sul molo. Era il figlio di William.
Faccio un cenno a Marley ma lei mi ferma di nuovo dandomi la ricetrasmittente –Aspettate!-
-Brittany ci sei?- chiedo mentre aprivo la radiolina
Dopo alcuni secondi Brittany rispose – Sono qui, tutto bene San?-
-Si, ci lasciano andare, la ragazza ci ha salvato la vita!-
-Siete al sicuro te e Quinn?- chiede ancora
-Si Britt!-
-Allora raccontami la storia..-
-Britt io..-
-Raccontamela!- - grida
Inizio a piangere -Tu.. stavi operando una ragazza.. e hai fatto uno
sbaglio, le hai lacerato qualcosa nella schiena e tutti i nervi sono
saltati fuori e mi hai detto che hai avuto paura.. e che la paura era
così forte che non sapevi più che fare…
così hai contato fino a cinque e non hai più avuto
paura… e così l’hai guarita!..-
-San devi farmi una promessa!
Promettimi che non tornerai mai indietro a cercarmi, promettimi che
quando avrai paura per qualcosa conterai fino a cinque e combatterai
contro di essa. Ti amo Santana come non ho mai amato nessuno in tutta
la mia vita...-
-Brittany dove sei? Ti prego aspetta!- dico ma lei aveva già spento la conversazione
Comincio a piangere buttandomi a terra disperata
-Si sta alzando il vento dovete andare!- dice Marley
Salgo sulla barca aiutata da Quinn e iniziamo a remare. Guardo
l’isola allontanarsi. Penso a Brittany. Farò di tutto per
rivederla. Questa è una promessa.
*******
Brittany si è comportato in modo altruistico ma adesso quale sarà il suo destino?
Almeno sappiamo che non c'è niente tra Quinn e Santana! :) Ma Brittany questo l'ha capito?
Come sempre ringrazio tutti quelli che continuano a seguire la storia e la recensiscono... grazie mille a tutti!
Mi raccomando fatemi sapere cosa ne pensate di questa svolta inaspettata!
In questi giorni aggiornerò #MarryYou
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Adesso mi trovate anche su Tumblr
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Capitolo 38 *** Il Patto ***
cap.
Ciao a tutti
Primo capitolo dell'anno e partiamo già con tanti avvenimenti.
Buona lettura :)
******
Capitolo 36 (Brittany POV)
Ormai
l’operazione era quasi terminata. Avevo tolto il tumore e
ricucito tutto, quando Marley rientrò in sala operatoria facendo
un cenno con la testa.
Aveva aiutato Santana e Quinn a scappare. Le ero riconoscente per questo.
Il mio unico
pensiero va a Santana. Lei era libera. Non mi importa cosa
succederà a me adesso so solo che la donna che amo
continuerà a vivere.
Metto una benda sulla ferita e mi dirigo verso l’altra saletta per sciacquarmi e li vengo raggiunta da Marley.
-Voglio sapere la verità Marley. Su di te. Perché prima mi chiedi una cosa puoi fai il contrario?-
-Sono su
quest’isola da tre anni Brittany. Tre anni due mesi e venti
giorni. Lui miha detto che se io l’avessi aiutato, se ti avessi
convinta, sarei potuta tornare a casa.- dice in lacrime scappando via
senza lasciarmi in tempo di replicare.
Vengo riportata
nella mia cella/stanza e li dalla stanchezza della giornata mi
addormento in un sonno senza sogni pensando solo a Santana.
Vengo svegliata
dalla porta della stanza aprirsi di scatto –Sveglia Brittany oggi
ti trasferiamo!- dice la Beiste entrando velocemente nella stanza.
Marley non c’era.
-Dove mi trasferite?-
-Da qualche altra parte Brittany!-
-Perché?- domando ancora senza ricevere una risposta. Inizio a ridere –Allora è arrivato il momento vero?-
-Cioè?- domanda curiosa la donna
-Ormai le ho
salvato la vita, se volete uccidermi abbiate un po’ di rispetto e
non chiamatelo trasferimento!- urlo arrabbiata
-E perché mai dovremmo ucciderti?-
-Perché ormai non vi servo più!- rispondo sincera
-Che razza di persone pensi che siamo Brittany?-
-Non lo so... Persone che rapiscono bambini e trascinano gente nella giungla ecco che persone penso che siate!-
-Guardando attraverso un vetro non si può giudicare le persone Brittany!- dice sorridendo la Beiste
Vengo
ammanettata e scortata da due guardie fuori dalla stanza e nello stesso
istante Marley, ammanettata pure lei, viene scortata dentro alla cella
prendendo il mio posto –Ciao!- mi dice sorridendo.
Dietro di lei
c’era una donna alta con dei capelli biondi e un espressione
severa in volto che continua a fissarmi malamente.
Vengo messa
nella gabbia che prima era occupata da Quinn. Comincio a guardarmi
intorno mentre la Beiste mi raggiunge con in mano un piatto con un
panino dentro.
-Marley me lo tostava!- dico ironica –Chi era quella donna?- chiedo ancora curiosa
-Quella è lo sceriffo!-
-Avete anche uno sceriffo?-
-Quando serve si Brittany!-
-Perché avete messo Marley nella mia stanza?- chiedo ancora
-Perché si trova in un brutto guaio! Adesso non fare stupidaggini e rimani buona nella gabbia zuccherina!-
-Certo lo dici come se non so che mi controllate attraverso quella telecamera!-
-Ah giusto William mi ha detto che sei entrato nella camera di sorveglianza e hai visto ..-
-Smettila!-urlo, non voglio ricordare
Ormai era sera quando sento dei passi avvicinarsi alla gabbia. E' Marley. Mi alzo in piedi e la guardo negli occhi
-Credevo che eri imprigionata!-
-Mi hanno fatto
uscire per esaminare William! I parametri vitali sono alterati e ha la
febbre, i punti di sutura sono infettati! vieni a visitarlo?-
-No!-
-Brittany..!-
-No- continuo
-Non farlo per loro, fallo per me ti prego!-
-Perché vuoi aiutare William? Solo perché ti ha detto che potevi tornare a casa-
-Non solo per quello! Mi trovo nei guai Brittany, ho ucciso una persona.-
-Non intendo aiutarlo di nuovo!- dico arrabbiata verso Marley che poco dopo viene portata via da due guardie
-Ciao Brittany!-
una voce nuova irrompe il silenzio pochi minuti dopo –Mi chiamo
Sue Sylvester, se ora vieni con me potrò farti qualche domanda!-
Percorriamo un
lungo corridoio prima di arrivare in una stanza. All’uscita
incontriamo un ragazzo con i capelli a rasta scortato anche lui da due
guardie –Joe perché non vai a trovare tuo padre so che gli
farebbe piacere!- dice la donna prima di fare cenno alle guardie di
scortarlo nella stanza di William
Entrando nella stanza noto che non sono sola, c’era anche Artie e ammanettata ad una sedia Marley.
-Accomodati pure
Brittany, come avrai capito noi non viviamo su questa isoletta, anzi fa
altamente schifo. Brittany c’è stato un incidente su cui
sto indagando e devo farti delle domande, quindi speravo che mi potessi
aiutare a fare luce su alcuni fatti- dice guardando dritta negli occhi
Marley
-Ora correggimi se sbaglio Artie ma tu hai detto che durante
l’intervento, Brittany ha detto che Marley voleva lasciare
morire William! E così?-
-Si esatto!- risponde Artie
-E’ vero questo Brittany? Marley ti ha chiesto di uccidere William?-
Non rispondo
–La domanda è semplicissima Brittany, Marley ti ha chiesto di uccidere William?-
Ci penso un
attimo e inizio a ridere –No stavo mentendo, avrei fatto di tutto
per far scappare la mia ragazza e mettervi l’uno contro
l’altro era il modo migliore per creare il caos!-
Sue mi guarda torva avvicinandosi a me –Perché menti per lei Brittany?-
Non rispondo
–Ora vorrei tornare nella mia gabbia o avere un avvocato!- dico
mentre Sue fa cenno ad una guardia di venirmi a prendere e riportarmi
nella cella.
Mi addormento
nel punto in cui sento un forte odore molto famigliare che mi faceva
sentire a casa. Quinn. Mi mancava parlare con lei. La mattina dopo un
rumore mi fa spavenatare svegliandomi di scatto.
Il figlio di William aveva rotto la telecamera di sorveglianza e adesso si avvicina alla mia gabbia
-Non ci stanno più ascoltando adesso puoi dirmi la verità!-
-Va bene!- dico tirandomi in piedi e avvicinandomi a lui
-Perché
hai salvato la vita a William? Dopo tutto quello che ti ha e vi ha
fatto?Dovresti odiarlo però l’hai operato comunque-
-E tu sei suo figlio!- dico io sorridendo ironica
-Rispondi alla mia domanda- urla
-Risponderò alla tua domanda se tu rispondi alla mia. Dov’è Marley?-
-E’ al
processo. Emetteranno un verdetto! E sappiamo tutti quale
sarà… Siamo piuttosto severi su chi uccide uno dei
nostri! Occhio per occhio.-
-Chi ha ucciso?-
-L’uomo
che stava per assassinare la tua ragazza e la tua amica!- dice lui
–Se non fosse stato per te non l’avrebbe mai fatto!-
continua –Adesso tocca a te darmi la risposta!-
-Ho salvato tuo padre perché l’avevo promesso!- dico distogliendo lo sguardo.
Marley era in pericolo. Dovevo fare qualcosa.
-Aspetta!- urlo mentre lui se ne stava andando –William comanda ancora lui? Sue segue ancora i suoi ordini?- chiedo
-Si perché?-
-Fammi uscire da qui!-
Joe scassina la cella e insieme corriamo nella stanza di William dove adesso Artie stavva medicando i punti
-Io mi fermerei se fossi in te!- ordino avvinandomi
-Va bene basta che non mi picchi ancora!- dice Artie allontanandosi con la sedia a rotelle
-E’ arrivata la cavalleria finalmente!- dice William guardando prima me poi Joe
Guardo la ferita
–Hai un infezione molto grave!- dico sedendomi davanti a lui
– il tessuto infetto deve essere riaperto e ripulito di nuovo e
hai bisogno di un controllo costante. Potrebbero esserci altre
complicazioni, potresti non camminare più-
-Le tue maniere con i pazienti lasciano molto a desiderare!- dice scherzando William
-Ti serve un medico, qualcuno che si occupi di te e che ti faccia guarire..-
Mi scruta –Ci risiamo Brittany.. cosa vuoi questa volta? Hai già un biglietto per lasciare l’isola-
-In questo momento i tuoi uomini sono in una stanza a decidere se giustiziare Marley! Tu devi fermarli!-
-A Marley non
importa niente di te Brittany!Non importa quello che ha fatto, non
importa quello che tu pensi di sapere, lei è una di noi!-
-Chiudiamo l’accordo o no?-
William annuisce –Sue ha una ricetrasmittente con lei?- chiede a Joe
-La riunione è già iniziata!-
-Allora datemi un pezzo di carta!-
Io e Joe corriamo verso la sala riunioni –Stai indietro non dovresti essere qui!- dice lui
Mi faccio da parte mentre Joe bussa alla porta.
La Beiste
esce –Joe che ci… Brittany? perché lai
portata qui?- dice la donna spingendomi contro il muro
-Lasciala andare Shannon!- dice Sue dietro di lei –Che succede Joe?-
Joe le passa la lettera –Da parte di William!- dice mentre Sue la legge
-William ha
deciso di commutare la sentenza su Marley! L’esecuzione è
fuori questione non ci sono regole applicabili. Però ha dato
ordine che venga marchiata!-
Joe e la Beiste si guardano dispiaciuti e spaventati mentre Sue sorrideva compiaciuta.
La Beiste mi riporta alla cella e li aspetto, non so per quanto, che qualcuno mi dica che Marley sta bene.
Finalmente verso sera vedo arrivare proprio lei molto pallida in viso e sofferente.
-Ho sentito che ti piace tostato!- mi dice sorridendo porgendomi un piatto con un panino
Sorrido –Mi mancavano anche gli stuzzicadenti!-
Mi guarda negli occhi
–Fammi vedere ..- dico ancora
-Brittany!-
-Ti hanno marchiata! fammi vedere!- ordino
Lei si gira e
alza appena la maglietta che portava, vicino alla zona lombare
c’era un grosso segno marcato a fuoco. Imbarazzata riabbassa
subito la maglietta
-Stacca una foglia da quella pianta di aloe!- dico
-No Brittany è tutto apposto!-
-Ti prego fallo!-
Si avvia faticosamente a raccogliere una foglia e poi me la passa –Avanti voltati!-
Le sollevo la maglietta e strofino l’interno della foglia sulla sua ferita. Un brido parte dal corpo di Marley
-Perché mi hai aiutata Brittany?-
-Ti ha detto che saresti potuta tornare a casa, a me a detto la stessa cosa, ci assicureremo che mantenga la parola-
-E come ci riusciremo?-
-Insieme!- dico guardandola negli occhi
Annuisce
–Loro verranno a prenderti fra pochi minuti! I tuoi amici sanno
dove siamo quindi potrebbero tornare. Ce ne andiamo da qui-
-E dove andiamo?-
-William la chiama casa!-
Ed infatti pochi minuti dopo vengo prelevata dalla Bestie e scortata al molo dove saliamo su una barca.
Era notte fonda
ormai. Mi siedo sulla prua guardando le stelle nel cielo e per quale
motivo spero che Santana stia facendo la stessa cosa in modo da
sentirla più vicina a me. Persa in questo momento vedo una
stella cadente e l’unico desiderio che esprimo è che lei
fosse di nuovo qui al mio fianco.
*******
Povera Marley! Questi "altri" sono proprio cattivi ;)
Comunque abbiamo scoperto che cosa pensa la nostra Brittany di questa situazione e che ama ancora Santana (Avevate dubbi?)
Nel prossimo capitolo scopriremo che fine hanno fatto le altre due ragazze..
Non mi resta che ringraziare tutti quelli che leggono la storia e la recensiscono.. siete sempre di più!
Presto arriverà anche l'epilogo di #MarryYou
Ciao!!! :)
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Capitolo 39 *** Ritornare Al Campo ***
cap
Ciao a tutti,
Finalmente un nuovo Quinn POV dove scopriremo che fine hanno fatto le
altre due donzelle. Ricordo che gli avvenimenti di questo capitolo
vanno collocati contemporaneamente a quello prima.
N.B - Volevo solo dirvi che Brittany non è libera (Ancora?),
viene solo trasferita da un posto (Alcatraz 2.0) ad un altro (??).
Buona lettura :)
***********
Capitolo 37 (Quinn POV)
“Yoho Yoho,
A pirate’s life for me…
We pillage, we plunder, we rifle and loot..”
Canto mentre
remo la piccola barchetta che il ragazzo stile Bob Marley ci aveva dato
per scappare dall’isoletta degli altri.
Ormai eravamo vicina all’altra isola. Alla nostra isola.
-Fermati Quinn- mi urla Santana ad un tratto
-Voi remare te Dolcezza?-
-Torniamo indietro!-
-Sei impazzita Chica?- chiedo scoccata
-Inverti la rotta Quinn!-
-Non ci penso proprio!- urlo
-Fallo e basta!- dice quasi in lacrime
-Dammi una buona ragione per farlo?-
-Non possiamo abbandonare Brittany!- le lacrime cominciavano a scendere sul suo viso
-Si invece, ce
l’ha chiesto lei e poi Brittany è in gamba e se la
caverà, rifletti.. che farà Capitan Riccioli d’Oro
se torniamo li? Ci ucciderà tutte e due!-
Santana mi guarda arrabbiata e disperata allo stesso tempo
-Scusa piccola!- dico riprendendo a remare
Ormai dopo molte ore arriviamo quasi a riva
-Come sono contenta di arrivare qui..-
-Che stai
facendo Quinn? Se costeggiamo l’isola presto arriveremo al campo
e diremo a Sam e Mike quello che è successo!-
-Ma davvero? Hai
nascosto una mappa nel reggiseno Magellana?- Santana mi guarda confusa
– Non abbiamo ne cibo ne acqua e non so navigare di notte!-
-Allora lo farò io!- insiste Santana
-No tu verrai a
riva con me e ci accamperemo! Vuoi essere utile? raccogli della frutta
mentre io accendo un fuoco!... E’ bello andare d’accordo!-
dico infine ironica
-Come farei senza di te Quinn?- dice sprezzante Santana
-Ti toccherebbe inventarmi!- rispondo io ricevendo un occhiataccia dalla latina
Finalmente
tocchiamo terra e nascondendo la barca tra gli alberi ci addentriamo
nella giungla accampandoci poco dopo in uno spiazzo poco lontano.
Non avevamo più parlato. Accendo il fuoco e aspetto che Santana torni con qualche provvista.
Finalmente dopo
più di un ora la vedo tornare con qualche frutto. Aveva gli
occhi gonfi e il viso arrossato. Doveva aver pianto.
Si siede molto lontano da me guardando il cielo sopra di lei
-Sicura di non avere fame?- chiedo porgendole una mela
-Si Lucy sono sicura!-
Comincio a sgranocchiare la mia mela osservandola –Che stai facendo?-
Lei senza
distogliere lo sguardo dal cielo inizia spiegarmi quello che pensava
-Questa notte è una notte senza luna! Si possono notare
più stelle.-
-Che cosa
romantica!- dico stendendomi e augurando buonanotte a Santana che non
accennava a smettere di fissare il cielo sorridente
Mi risveglio il
mattino dopo e Santana non c’era. Il panico comincia a prendere
il sopravvento. Comincio a correre quando sento un pianto poco distante
da me. Santana stava piangendo.
Mi avvicino, notandomi Santana si pulisce velocemente le lacrime e mi guarda
-Non pensavo che eri così una pappamolla!- dico sedendomi accanto
-Io non sono una pappamolla!- dice dandomi un pugno sul braccio molto forte
-Come dici te Santana! Torniamo al campo avanti-
La vedo esitare
–Devo camminare di fianco a te o dieci metri dietro? Sei cosi
brava a dirmi cosa devo fare che non so più pensare da sola-
-Non prendertela con me perché ti senti in colpa!-
-Non mi sento in colpa-
-Ti ci senti eccome mia cara!-
-Abbiamo abbandonato la mia ragazza e..!-
-Non parlo di
quello…Ma quello che è successo tra te e me! So che mi
hai baciato perché credevi che mi avrebbero ucciso quindi non ti
preoccupare, lo capisco. Io ho Rachel ricordi?-
-Non mi sto affatto tormentando!- dice Santana in lacrime
-Ma certo che no
Cowgirl. Adesso, dopo questo chiarimento andiamo!- dico mentre lei mi
precedeva. A un certo punto la fermo per i polsi -Comunque io sono
stata con tanta gente, con qualcuna è valsa la pena e con
qualcuna no. Il fatto è che di tanto in tanto c’è
una persona che ti fa talmente girare la testa che guardi le stelle
pensando a lei- dico pensando a gesto che aveva fatto Santana la sera
prima - Brittany tu la ami veramente?-
-Più di qualsiasi altra cosa!- dice lei convinta. La guardo e sorrido annuendo
Camminiamo senza
sosta per delle ore –Se questo posto è quello che penso il
nostro campo non è tanto lontano- dice tristemente Santana
-Non ti entusiasmare troppo zuccherino!-
-Perdonami se non mi rallegra l’idea di dover spiegare perché torniamo solo in due Quinn!-
-In effetti..
– non finisco la frase perché un grosso dardo,
probabilmente un'altra trappola di Sugar, si infilza sotto il mio
piede. Inizio ad urlare di dolore.
-Che succede?- chiede Santana avvicinandosi spaventata
-Ho pestato questa roba- urlo sedendomi sopra ad un tronco caduto
-Certo che Sugar
è ingegnosa!- commenta Santana – Dai te lo estraggo, cerca
di rilassarti va bene?- dice sorridendo –Al mio tre.. Uno- e
senza preavviso mi estrae il dardo. Urlo di dolore.
-Non avevi detto al tre?-
-Si ma ti ho voluto risparmiare l’attesa…è la parte peggiore!-
Ci mettiamo a ridere insieme e lei mi aiuta a tirarmi su. –Bentornata a casa Quinn!- dice dandomi una pacca sulla spalla.
-Bentornata a casa Santana!-
Raggiungiamo la
spiaggia e tutti iniziano a venirci incontro felici abbracciandoci e
stringendoci le mani. Vedo Rachel in lontananza e appena i nostri
sguardi si incontrarono i nostri corpi si attraggono come due calamite.
Inizio a correre con tutta la forza che mi rimaneva in corpo.
Appena la
raggiungo la sollevo da terra in un abbraccio che non volevo mai
più sciogliere. –Ciao piccola Rachel!- dico asciugandole
le lacrime che scendevano copiose sul viso
-Pensavo di non vederti più Quinn, Sam aveva detto che vi avevano catturati e io volevo venire a prenderti ma..-
–Va tutto
bene Rach, sono qui e giuro che non ti lascerò più! Te lo
prometto!- La zittisco con un bacio sulle labbra che vale più di
mille parole. Ero a casa con la persona che amavo. Era tutto quello che
contava adesso.
******
Rachel è Quinn finalmente di nuovo insieme. Scusate Faberry fans se vi ho fatto attendere tanto per questo momento.
Per il resto Santana non si da pace per aver lasciato da sola Brittany! Cosa farà adesso? Qualche idea?
Come sempre ringrazio tutti quelli che seguono la storia e che la
recensiscono. Vorrei sentirvi tutti e sapere cosa ne pensate di come si
è evoluta la FF!
Se vi interessa ho pubblicato l'epilogo di #MarryYou dateci un occhiata! ;)
A presto!!
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Capitolo 40 *** Chiedere Aiuto ***
cap.
Ciao a tutti
Eccoci con un nuovo capitolo pieno di avvenimenti e qualche piccolo shock ;)
Buona Lettura! :)
******
Capitolo 38 (Santana POV)
Mi sveglio nella
mia tenda sudata dopo aver fatto un brutto incubo riguardante Brittany.
La vedevo urlare mentre gli altri la torturavano e io non potevo fare
niente. Erano passati alcuni giorni da quando eravamo tornati.
Mi alzo e inizio
a preparare la mia roba. Non mi interessa cosa Brittany mi ha detto,
non mi interessa se questa missione la compirò da sola, io la
devo ritrovare e portare al sicuro.
Mi precipito fuori dalla tenda e vado a prendere alcuni viveri per il viaggio. Li incontro Mike e Sam
Iniziano a farmi alcune domande:
-La barca con cui siete arrivate su quest’isola era l’unica che avevano?- domanda Mike
-No, non credo che sia l’unica, avevano dato anche un motoscafo a Brody per fuggire!- rispondo io
-Santana il posto dove vi tenevano, in quella specie di zoo, è li che vivono?- chiede Sam
-No! vivono su questa parte dell’isola!- dico allontanandomi verso la boscaglia
-Santana dove stai andando?-
-Vado a liberare la mia ragazza con l’aiuto di una persona!- dico senza smettere di camminare
-Chi?- chiede Mike
Non rispondo.
Ormai era buio.
Avevo camminato tutto il giorno ed ero quasi vicina al suo rifugio
quando sento dei passi dietro di me e scorgo che Mike e Sam mi
avevano seguita.
-Se volevi aiuto perché non hai chiesto a noi?- domanda Mike
-Per due motivazioni: non sapete dove cercare e perché non siete motivati!- dico guardando prima uno poi l’altro
-Certo che lo siamo.. anche noi vogliamo bene a Brittany!- dice Mike
-Davvero?- chiedo guardando dritto negli occhi Sam
-Abbiamo avuto le nostre divergenze ma anch’io voglio bene a quella ragazza!- risponde Sam convinto
Annuisco quando dei colpi di fucile ci fanno abbassare tutti
-Va tutto bene, non ti vogliamo fare niente Sugar puoi venire fuori!- dico
Vedo muoversi dei cespugli e Sugar uscire lentamente –Che fate voi qui?-
-Sono venuta a chiederti aiuto!-
-Per fare cosa?- chiede lei
-Voglio trovare il campo degli altri e solo te conosci l’isola come le tue tasche!-
-Perché pensi che ti aiuterò?-
-Perché so che anche te vuoi vendetta!- rispondo schietta
Annuisce. Decidiamo di riposare per la notte rimettendoci in viaggio il mattino dopo.
Camminiamo per due giorni consecutivi senza sosta. Tutti ormai cominciavano ad essere provati dal viaggio.
Siamo in mezzo
ad un altopiano quando Sugar ci fa fermare di colpo –Qualcuno ci
segue!- dice allarmata e puntando con il fucile in un punto e
velocemente spara un colpo ferendo la gamba ad un ragazzo. Era uno
li loro. Era uno degli altri.
Corriamo a
vedere chi fosse. Non mi ricordavo di averlo visto al campo di lavoro.
Era un ragazzo di carnagione scura. –E’ uno di loro!- dice
Sam
-Bene adesso tu
vieni con noi! Ti portiamo dai tuoi amici- dice Mike alzandolo in piedi
e strattonandolo. Non prima di avergli legato le braccia con una corda
spessa.
-Come ti chiami?- domando mentre riprendevamo a camminare
-Jake!- dice osservando un punto in alto nel cielo
-Bene Jake perché non fai il collaborativo e mi dici se è la strada giusta?- dico
-Si è giusta!- dice lui digrignando i denti
-Sai per essere uno di loro non sei molto furbo!- ammette Sam
-Come fanno gli altri ad andare e venire dall’isola?- chiede Mike
-Tramite il sottomarino! Ma da un paio di mesi siamo bloccati anche noi e nessuno può tornare qui-
-Perché tornare?- chiedo io ironica
-Non capiresti!-
-Spiegamelo!- lo sfido
-Ho sbagliato a parlare.. quello che intendo è che tu non puoi capire.. non sei nella lista!-
Cerco di replicare quando Sugar si intromette indicando un punto poco lontano da noi.
Ci sono dei pali alti almeno cinque metri, uno affianco all’altro che si estendono per vari chilometri
-Bene siamo arrivati!- dice Sam entusiasta
Mi avvicino
curiosa ai pali ma Mike mi ferma –Non farlo, sono un sistema di
allarme o una trappola, ci conviene aggirarli!-
-Hai ragione, era un perimetro di sicurezza ma come altre cose non funziona più da anni!- dice Jake annuendo
-Ma veramente?- chiede ironico Mike
-Se vuoi sprecare tempo fa pure.. i piloni circondano interamente la base.. aggirarli non è possibile!-
Vedo Sam mettere giù lo zaino e spingere Jake tra un palo e l’altro
Jake che per un primo momento sta bene si accascia a terra privo di vita poco dopo senza una spiegazione
-Credo che mentiva!- dice Sam soddisfatto
-O mio dio!- rimango senza parole
-Sembra abbia avuto un emorragia celebrale!- dice Mike avvicinandosi un poco senza però oltrepassare i piloni.
-Perché l’hai fatto Sam? ci serviva!- urlo
-Non l’avrebbero comunque scambiato con Brittany!- dice lui
-Potevamo consultarci prima!- dice quindi Mike
-Mi dispiace va
bene? Cosa ne sapevo io che avevano una recinzione ad armi soniche, non
immaginavo che sarebbe morto!- si giustifica Sam
-Perché sei qui veramente Sam?- chiedo curiosa –Sei qui per Brittany?-
-Non vedo per quale altro motivo!- stava mentendo
-Bene.. ne parliamo dopo!- dico ancora
-Mi dite come facciamo a superare questa barriera?- domanda Sugar
-Non la superiamo.. la scavalchiamo!- rispondo convinta –Mike dov’è l’ascia?-
-Nello zaino di Sam!- risponde lui avvicinandosi e prendendolo
-No aspetta lo prendo io!- dice frettolosamente Sam
Mike è più veloce e ci guarda dentro. Al suo interno c’era della dinamite.
-Perché hai questi con te Sam?- chiede Mike
-Può sempre servire!- dice lui con fare disilluso
-Dovrai essere più convincente Sam!- dico io allontanandomi da lui
Mike inizia tagliare un albero li accanto e dopo lo posizioniamo come leva su un pilone
-La trappola
emette un onda sonica quando un oggetto si interpone tra i due piloni..
quindi finchè non interrompiamo il contatto staremo bene!- dice
Mike raccogliendo le proprie cose
-Perché non usiamo la dinamite e ne facciamo esplodere uno?- domanda Sugar
-Ci vai tu a piazzarlo?- chiede Sam ironico
-Vado prima io!-
dico cominciandomi ad arrampicare scavalcando il palo. Mi tuffo
dall’altra parte e sorridendo comunico che era tutto ok. Ad uno
ad uno anche gli altri sorpassano la recinzione.
Camminiamo per un altro poco quando Mike ci fa fermare. Siamo arrivati.
Ci nascondiamo tra i cespugli e osserviamo. Davanti a noi delle piccole casettine sovrastavano un intero spiazzo.
Ci guardiamo
intorno. Gente che andava in bicicletta, gente che andava a passo con
dei cani. Come se fosse un normale paesino di campagna. Quando vedo in
lontananza una chioma bionda. –Brittany!- urlo prima di essere
fermata da Mike.
Quello che vedo dopo mi lascia senza parole. La mia ragazza rideva e
giocava a baseball con Artie. –Home run!- urla lei correndo a
dare un cinque al ragazzo sulla sedia a rotelle.
-Brittany- poi urla Marley e l’abbraccia
-E’ lei che ha aiutato me e Quinn a scappare- dico agli altri mentre guardo ingelosita e arrabbiata quella scena
Continuiamo ad
osservarli. Marley conduce Brittany in una casetta e li bussano ad una
porta. La porta dopo pochi secondi viene aperta e William esce in
carrozzina sorridente.
Non capisco
quello che si stanno dicendo ma la cosa che mi fa rimanere scioccata e
che alla fine Brittany stringe la mano a William.
-Sarà più complicato di quanto pensassimo!- dice Sam guardandoci
Torniamo a nasconderci bene nella radura e li inizio a caricare la pistola che avevo.
-Che cosa proponi esattamente Santana?- mi chiede Mike
-Siamo venuti a salvare Brittany e lo faremo!- dico convinta
-La situazione è chiaramente cambiata… forse non vuole essere salvata!-
-Quella non
è Brittany, non è lei, le devono aver fatto qualcosa,
l’avranno drogata o fatto qualcos’altro-
-Non mi sembrava drogata Santana!- continua lui
-Non la lascio qui, Mike!-
-E’
Brittany!- ci interrompe Sam –Se stringe la mano a William
dovrà avere una buona ragione! Dobbiamo solo andare li e
scoprire qual è!-
-Cosa suggerisci?- chiedo
-Aspetteremo che
faccia buio, poi l’avvicineremo quand’è sola! Io e
Mike faremo da copertura e tu le andrai a parlare!-
-Perfetto!- dico sedendomi su un tronco ed aspettando che faccia buio.
******
Che cosa
sarà successo a Brittany? Si è alleata con gli altri? E
Sam qual'è il vero motivo per cui è li?
Non ci resta che aspettare il prossimo capitolo dove tutte le vostre domande avranno una risposta.
Ringrazio come sempre tutti coloro che leggono e recensiscono la storia.
Come vi avevo promesso presto arriverà una nuova FF e vi dico
solo che sarà molto diversa dalle altre che ho precedentemente scritto.
Intanto fatemi sapere cosa ne pensate nel capitolo.
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A presto!!!
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Capitolo 41 *** Vecchie Sensazioni ***
cap
Ciao Gleeks come state?
Non è stata una bella settimana per noi Brittana Shippers e
purtroppo questo capitolo non allieterà questo dolore (Forse un
pochino si però!!!!) ma serve per la storia.
Buona Lettura. :)
N.B ricordatevi che questo capitoletto bisogna collegarlo con l'ultimo
pezzetto del capitolo precedente (Per intendersi quando Santana arriva
nel campo degli "altri :)
*******
Capitolo 39 (Brittany POV)
Ormai è una settimana che risiedo nel villaggio degli altri.
Mi avevano dato una casetta tutta per me con acqua calda e un frigorifero pieno di cibo.
Tutto sommato le
persone che ho conosciuto non sono poi affatto cattive.
L’unica persona di cui non mi fido è William. In lui
c’è qualcosa che mi fa sospettare ma mi aveva promesso che
mi avrebbe lasciato andare a casa e quindi li lascio il beneficio del
dubbio.
Adesso sono nel
grande prato che circonda le case a giocare a Baseball con Artie. Adoro
giocare a Baseball, è la mia grande passione. Quanto vorrei
tornare a vedere una partita della MBL magari portandoci pure Santana.
-Brittany- sento chiamare da Marley prima di essere abbracciata –William ci vuole vedere!-
Insieme a lei mi
dirigo alla dimora di William dove dopo l’operazione e per il
recupero era stata preparata in modo che lui potesse girare senza
problemi in carrozzina.
-Buongiorno-
dice lui guardandoci –Allora è tutto pronto per la vostra
partenza! Avrete presto notizie!- continua mentre mi porge la mano per
stringerla.
Senza problemi gliela porgo e gli sorrido.
La giornata passa velocemente e dopo essere andata a mangiare da Marley ritorno alla mia casetta. Ormai era notte.
Dopo essermi fatta una doccia veloce decido di mettermi a suonare il pianoforte, era un altro dei miei passatemi preferiti. Con
gli occhi chiusi mi lascio trasportare dalle varie melodie che produco
e intanto immagino la donna che amo. Immagino il suo sorriso e la sua
risata.
Quando un
profumo mi invade le narici. Il suo profumo. Mi giro di scatto e lei
è li. In piedi con le lacrime agli occhi ma sorridente.
Chiudo gli occhi
“Sto sicuramente sognando” penso mentre riaprendoli lei
è ancora li.Ero così felice di vederla ma in cuor mio
speravo che era solo un sogno.
-Ciao- mi dice timidamente
-Che ci fai tu qui?- chiedo sorpresa
-Sono venuta a prenderti!-
-Vattene subito!.. Vattene!- urlo
-Brittany…-
-San mi sorvegliano!- urlo indicando le telecamere
-Io non ti lascio Britt!-
-Vattene ho
detto!- comando mentre lei mi prende la mano. Un brivido mi scorre per
le vene. -San..- urlo ancora mentre la Bestie e un'altra guardia
entravano armati nella mia casa –Non fatele del male!- continuo
mentre loro facevano inginocchiare a terra la mia ragazza.
Io faccio per avvicinarmi ma la Beiste mi punta la pistola davanti –Stai indietro dottore!-
Intanto oltre a Santana le guardie avevano catturato anche Mike e adesso erano tutte e due inginocchiati per terra davanti a me.
-Britt, Britt! – urla Santana spaventata
-Chi altro c’è con voi?- chiede la Beiste
-Britt?- dice ancora Santana guardandomi speranzosa
-Rispondi alla domanda San!- dico io con tono serio
Mi guarda
sorpresa -Nessuno, non c’è nessun altro, siamo solo noi
due!- dice prima di essere presa e portata via non so dove.
Il mio cuore
batte all’impazzata. Corro subito da Artie chiedendo di poterla
vedere visto che nessuno voleva concedermi
quell’opportunità.
Artie ci pensa su e alla fine si lascia convincere
Mi conduce in una specie di garage e li, la trovo ammanettata che cercava di liberarsi.
Appena mi vede si ferma subito incantata.
-Fai attenzione qui dentro- mi dice Artie indicandomi le telecamere di sorveglianza
-Grazie!- dico poggiandogli una mano sulla spalla in segno di riconoscenza
Artie chiude la porta dietro di me.
Non parliamo ci scrutiamo e basta.
-Ti hanno fatto del male?- domando interrompendo quel silenzio
-No, e a te?-
Sorrido –No!-
-Che posto è questo Britt?- chiede ancora scrutando in giro
-E’ il luogo dove vivono!-
-E le persone che hanno preso? I bambini?-
-Stanno bene San! Sono al sicuro- rispondo convinta
-Al sicuro?- dice in modo ironico mentre sentivo il suo sguardo scrutarmi l’anima
-Si!-
-Quindi tu stai dalla loro parte adesso?-
-Non sto dalla parte di nessuno!-
-Brittany che ti hanno fatto?- chiede avvicinandosi a me
-Niente!-
-E allora perché ti comporti così?-
-Io…-
-Sono venuta qui per aiutarti, mi spieghi..-
-Ti avevo detto di non tornare qui per me Santana- urlo interrompendola
-Non credevo che parlassi sul serio!-
Io la guardo negli occhi e alcune lacrime iniziano a scendermi dagli occhi
Santana si avvicina e prontamente mi asciuga le lacrime con i polpastrelli poi mi prende la mano
-Che cosa ti hanno fatto Britt?-
-Ho un patto con loro! Mi lasceranno andare-
-Dove?- chiede lei curiosa
-A casa!-
Santana mi guarda annuendo e cominciando a piangere –Quando?-
-Fra poche ore!- rispondo mentre lei presa dallo sconforto mi da le spalle iniziando a piangere
Mi avvicino a lei –Tornerò con i soccorsi e la cosa migliore!- le sussurro all’orecchio
Santana si gira arrabbiata –Ti fidi di loro Brittany? sono dei bugiardi!-
-Mi fido di loro
perché me lo hai detto tu di farlo!- mi guarda non capendo a
cosa mi riferivo –Quando mi hai chiesto di salvare la vita a
Quinn!-
-Britt che cosa ti hanno detto?- domanda curiosa
Veniamo
interrotte da Marley che entra precipitosamente nella stanza
–Scusatemi, Brittany dobbiamo andare!- mi dice sorridendo
-Arrivo subito!- annuisco mente torno a guardare la mia Santana la quale torna a piangere inginocchiandosi a terra.
-Ti avevo
chiesto di non tornare e avrei voluto che tu non l’avessi fatto!-
dico avvicinandomi a lei e mettendomi davanti alzandole il viso
–Ma io tornerò qui per te!- dico dandogli un bacio sulle
labbra mentre lei continuava a piangere disperata.
Mi alzo con
tutta la forza che avevo in corpo dato che il mio cuore mi comandava di
rimanere li ed esco dal quella specie di garage non voltandomi indietro.
Vedo Marley che
mi stava aspettando ma io la supero e mi dirigo da William. Entro in
casa sua. Lui sta leggendo un libro –Ti devo chiedere un ultimo
favore!- dico mentre Marley mi raggiungeva col fiatone
-Non si bussa?- chiede William
-So che non mi devi nulla ma ti supplico di lasciare i miei amici quando me ne sarò andata!-
-Se non lo facessi rinunceresti a partire?- domanda lui
-Certamente!-
-I tuoi amici sono venuti a salvarti ma tu sei in grado di salvarti da sola, quindi si, li lascerò andare!-
-Mi dai la tua parola?- chiedo dubbiosa
-Ti do la mia
parola!- dice stringendomi la mano –Li libererò appena tu
avrai lasciato l’isola!- poi guarda Marley –Credo che sia
un addio questo!- dice
-Grazie William per aver mantenuto la promessa!- risponde lei sorridendo
Usciamo dalla sua casa e ci dirigiamo al molo dove è ormeggiato il sottomarino che ci porterà via di qui
Nel mentre
incontriamo Sam che viene subito fermato dalle guardie –A terra!
Fermo!- urlano mentre lui tranquillamente si inginocchia senza opporre
resistenza
-Che ci dai qui Sam?- domando
-Mi dispiace Brittany!-
-Di che cosa?- domando prima di vedere un esplosione davanti a noi.
La nostra unica speranza era svanita proprio in quel momento, Sam aveva fatto saltare il sottomarino.
*****
Spero che alcune delle domande che vi siete fatti hanno avuto una risposta!
La cosa più importante è questa... Brittany ama ancora Santana! (Avevate dubbi?)
Non mi resta che ringraziarvi come sempre per coloro che recensiscono e seguono la storia.
Sto ultimando i preparativi per la mia nuova FF e fra poco avrete qualche notizia in più!
A presto e ricordatevi che Miss Heather Morris è un super Troll. ;)
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Capitolo 42 *** Santana Vs. ***
cap
Ciao a tutti
Ecco il nuovo capitolo della storia che metterà Santana in
competizione con qualcuno! Avete già capito di chi sto parlando
vero?
Buona lettura!
*******
Capitolo 40 (Santana POV)
Era sicuramente
successo qualcosa perché vedo dalla piccola finestrella del
garage tutti gli uomini correre verso un luogo ben preciso. Sembrano
anche tutti agitati.
Non ci faccio troppo caso fino al mattino dopo quando il ragazzo con la sedia rotelle entra a portarmi il cibo.
-Ciao Santana sono venuta a salutarti! Mi mancherai in fondo!- dice sorridendomi
-Che cosa significa? Dov’è andata Brittany?-
-Brittany non
è andata da nessuna parte, rimarrà qui con te!- dice
ancora criptico-Buona fortuna Santana!- continua uscendo dalla porta
-Aspetta dove sono Sam e Mike?-
Comincio a mangiare il pranzo quando sento delle discussioni provenire da fuori.
Vedo gente che prendeva zaini, sacche e che indossava delle maschere antigas
Poi accadde tutto così velocemente.
Nel garage viene buttata dentro una bomboletta fumogena.
Prendo il
tovagliolo per il pranzo e mi copro la bocca intanto cerco di sfondare
inutilmente la porta e in pochi secondi diventa tutto buoi
intorno a me.
Apro gli occhi, davanti a me la fitta boscaglia. Come ci ero arrivata lì?
Mi tiro a sedere ma qualcosa non andava. Mi guardo il polso della mano sinistra. Era ammanettato.
Ma la parte
più interessante doveva ancora venire. Insieme a me ammanettata
dall'altro capo delle manette c'era Marley.
Lei adesso era
ancora prima di sensi però vedo che da una delle sue tasche dei
jeans sbucava un piccolo coltellino svizzero.
Lo faccio per prendere ma la sua mano mi blocca
-Che cosa si faccio qui?- mi domanda
-Perché non me lo dici te?- urlo arrabbiata
-Non lo so-
-Bhe non lo so neanche io, quindi che dici di lasciarmi il polso?- le chiedo con lo stesso tono di voce
Le mi guarda negli occhi e lentamente mi lascia andare, poi inizia a guardarsi in giro incuriosita e spaventata
-Allora
cos’è successo?- domando con voce più calma mentre
cercavo con il coltellino di fare leva sulle manette
-Stavo preparando il thè, e da una finestra è entrata una bomboletta!-
-Che hai combinato per farli arrabbiare?- domando ironica
Lei non mi risponde ma osserva quello che faccio –ti serve qualcosa di più piccolo!-
Scuoto la testa –Torniamo indietro!-
-Che cosa? Perché mai dovremmo farlo?Loro ci hanno..-
-Dici loro come
se tu non mi avessi guardato spaccare pietre tutti i giorni- lei
distoglie lo sguardo – E poi perché anche i miei amici
saranno stati narcotizzati e comunque i tuoi compagni sono partiti, li
ho visti fare i bagagli e sparire- dico mentre la sua faccia si fa
più seria
-Come? Dove andavano?-
-Non lo so!-
urlo spazientita mentre lei mi guardava speranzosa –Benvenuta nel
meraviglioso mondo di non sapere mai cosa succede!-
Iniziamo a seguire una pista dato che chi ci aveva trascinato fino a li aveva lasciato degli indizi.
Camminiamo fianco a fianco senza rivolgerci la parola poi decido interrompere quel silenzio
-Perché ci hanno trascinato fino a qua?- chiedo
-William adora questi giochetti psicologici-
-E’ per questo che ti ha abbandonata?-
-Dobbiamo per forza parlare?- chiede
-No!- dico mentre sorrido felice di averla fatta arrabbiare
In quel momento inizia anche a piovere. Non me ne andava giusta una ultimamente.
-Svelta se no la pioggia cancella tutte le tracce!-
-Spero che non mi stai trascinando li solo per lei!- dice Marley
-Come hai detto scusa?-
-Spero che non
mi stai trascinando li per Brittany, perché io ero proprio di
fianco a te quando ti ha detto di non tornare, e ora le hai anche fatto
perdere l’occasione di lasciare l’isola..-
Non la lascio finire. Le tiro un pugno dritto in faccia.
Iniziamo a
picchiarci anche se ammanettate non era molto facile fino a quando
strattonandola non le slogo la spalla facendola gridare dal dolore.
-Mi dispiace non volevo farti del male.. io…- mi metto seduta non capendo la rabbia che si era scatenata in me.
La aiuto a rialzarla e insieme troviamo un posto nascosta tra gli alberi per accamparci per la notte
Stava soffrendo –Dammi la mano!- mi supplica
-Perché?- chiedo preoccupata
-Devi mettermi a posto la spalla!-
-No io non posso farlo..-
-Invece si, sembra di avere delle lame conficcate sotto la pelle, se non fosse per te adesso sarei sulla via di casa-
-Brittany mi ha detto di non tornare per proteggermi, è la mia ragazza non voleva che mi capitasse qualosa.-
Marley scuote la testa –E’ questo che pensi Santana?-
-Si!- dico convinta
-Abbiamo delle
telecamere nell'altra isola e alcune inquadrano le gabbie Santana, lei
ti ha visto, te e Quinn, il motivo per cui ti ha detto di non tornare
è perché tu lei hai spezzato il cuore!-
Alcune lacrime iniziano a scendermi dal volto
-Adesso prendimi il polso, gira verso l’alto e ruotalo. Avanti me lo devi!- urla ancora lei
Faccio quello che dice e poi mi metto a dormire con il cuore che faceva male.
La mattina dopo
ci rimettiamo in marcia e mentre camminiamo a passo veloce le chiedo la
domanda che mi frullava tutto la notte nella testa
-Te l’ha detto lei? Che le ho spezzato il cuore?-
-Non ce n’era bisogno!- dice guardandomi negli occhi
-Tu non sai niente di lei..-
-So dove
è nata e quando, so che mestiere facevano i suoi genitori, la
scuola che ha frequentato, i suoi passatempi, so quanto è alta e
quanto pesa. E tu quanto sai di lei Santana?- chiede
Non rispondo, ricomincio a camminare in silenzio
Arriviamo
davanti ai piloni che delimitavano la zona degli altri e lei mi dice di
proseguire. Io, ricordandomi quello che era successo a Jake, rifiuto
trattenendola e li che vedo che dalla tasca laterale dei pantaloni
estrae la chiave delle manette e si libera oltrepassando la recinzione
-E’ stata disinserita la protezione vedi?- dice
-Tu!- urlo mentre la spingevo con tutta la forza che avevo –Avevi la chiave!-
-E va bene, sono
stata abbandonata, le persone con cui ho passato gli ultimi tre anni
della mia vita mi hanno abbandonato, ho pensato che forse se pensavi
che eravamo nella stessa situazione non sarei stata abbandonata di
nuovo-
La riguardo senza dire niente e comincio a rincamminarmi verso la loro base.
Arriviamo poco
dopo davanti a quelle casette che poco tempo prima erano piene di gente
e di vita. Adesso non c’è anima viva.
-Sam e Mike sono dietro quel cortile laggiù- dice Marley –Tu pensa a Brittany!-
Annuisco e mi dirigo verso la casetta nella quale risiedeva
Entro e vedo tutto sotto sopra. E li stesa per terra priva di sensi c’è Brittany.
-Britt svegliati,ti prego, svegliati sono io, sono San!- dico dandogli alcuni schaiffetti per farlo riprendere
Brittany si sveglia tutto di colpo facendomi spaventare –Che è successo?-
-Sono andati via tutti!-
-Andati via?- chiede –Perché?-
-Per colpa mia!-
ammetto guardandola ma lei distoglieva lo sguardo –Avrei dovuto
darti retta, io volevo aiutarti Britt, ma tu non avevi bisogno di me!-
inizio a piangere –Mi dispiace tanto Brittany, mi dispiace!- vedo
per la prima volta i suoi occhi azzurri su i miei
-Sono andati via tutti?- mi chiede
Annuisco con la testa
-Anche Marley?- chiede
-No! lei è qui! Che facciamo adesso Brittany?-
-Adesso torniamo indietro!- dice lei
L’aiuto a rialzarsi e la prendo per i fianchi aiutandola ad uscire dalla casetta.
Appena fuori vedo Brittany andare incontro a Marley che stava conducendo Mike e Sam davanti alla casetta
-Ciao!- le dice sorridendo
-Stai bene?- chiede Marley
-Si e te?- Marley le sorride
Brittany poi guarda Mike e Sam facendoli un cenno del capo
-Prendiamo quello che ci occorre e avviamoci subito!- dice Brittany
-Lei non viene con noi Britt!- dice Mike
-Invece si!-
-Perché?- chiede ancora lui. Io rimango ferma a guardare la scena
-Perché hanno abbandonato anche lei!- dice convinta prima di fare cenno a Marley ed iniziare ad incamminarsi verso casa.
******
Santana vs. Marley chi vincerà? Credo che abbiamo appena visto un gioco sporco da parte di Marley o forse no!
Se vi state
chiedendo che fine hanno fatto gli altri sopravvissuti al campo non
disperate, il prossimo capitolo sarà dedicato tutto a loro.
Come sempre ringrazio tutti quelli che continuano a leggere la storia e un grazie immenso per chi la commenta!
A presto :)
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Capitolo 43 *** Il Nuovo Leader ***
cap
Ciao a tutti
Questo capitolo è un bonus per smorzare un pò la tensione e l'angst. dei capitoli precedenti.
Tutto dedicato a voi Faberry shippers.
Buona lettura! :)
********
Capitolo 41 (Quinn POV)
Sono a casa. Mi risveglio nella mia tenda e il mio corpo e la mia mente non sono mai stati cosi felici.
Santana è ripartita per salvare Brittany ma io non potevo
aiutarla questa volta. Avevo promesso alla mia Rachel che non mi sarei
più avventurata per nessuna missione.
Mi giro a guardarla. E’ così dolce mentre dorme. Avevo tutto in questo momento.
Lei, la mia tenda e la mia roba… La mia roba! Mi alzo di scatto guardandomi in giro. "Dov’è la mia roba?"
Esco fuori dalla tenda cercando di non svegliare Rachel.
Vedo Kurt parlare con Mercedes poco lontano –Dov’è la mia roba?- urlo ad entrambi
-Quale roba?- chiede lui
-Lo sai benissimo Bambolina quale roba! Avevo cibo, libri, riviste porno e dell’alcol!-
-Ehm, ti chiedo scusa per l’alcol!- dice Mercedes
-Non ci posso credere!- dico andandomene via mentre gli altri due se la ridevano beffardamente.
Proprio in quel momento Blaine mi passa davanti sorridendo con in mano un mio fumetto.
-Ehi quello è mio. Dove l’hai preso?- chiedo
-Era nel mucchio dei giornali, ora condividiamo le cose!-
-Senti, Ciglia Giganti, era tra la mia roba, roba che avete preso pensando che fossi morta!-
Torno arrabbiata nella mia tenda e ritrovo Rachel ad aspettarmi –Ciao!- dice lei sorridendo
-Ehi.- sbuffai andando a cercare il mazzo di carte che mi era rimasto
-Quinn, che fai? Non ti stai dimenticando qualcosa?- chiede sporgendosi per avere un bacio da me
-Puffetta hanno preso la mia roba! Che gli ha dato il diritto?-
Rachel rotea gli occhi e si risdraia sbuffando –Oh andiamo Quinn, è giusto che sia così.-
-Giusto un paio
di ciufoli! Ho intenzione di indire una riunione- dico uscendo dalla
tenda e arrivando nella zona dove solitamente consumavamo i pasti,
mentre Rachel mi seguiva curiosa e rassegnata. Trovo tutti intenti a
fare la colazione.
-Buongiorno Quinn!- dice sorridendo Tina
-'Giorno sta cippa!-
-Vedo che sei di cattivo umore oggi- dice sorridendo Kurt
-Lo so che sono
stata via e quindi pensavate che l’emporio facesse una svendita
ma sono di nuovo qui, e rivoglio la mia roba!-
-Ma in realtà non era roba tua Quinn!- dice Blaine
-A) era mia dal
momento che l’ho presa, B) chi sei il paladino della legge? e C)
vista la mia onestà sono disposto a giocarmela con tutti vuoi!-
dico tirando fuori un mazzo di carte
Rachel scuote la testa mentre gli altri mi guardano incuriositi.
-Vuoi dire a carte?- chiede Mercedes
-Esatto Oprah, a
Scopa d’Assi precisamente! Mandatemi il vostro miglior giocatore,
una partita, e quando l’avrò schiacciato mi dovrete
restituire tutta la mia roba!-
-E se perdi?- chiede Blaine
-Tranquillo non
perderò, ma se dovesse succedere, facciamo così, ditemelo
voi cosa volete!- vedo Tina sorridere –A quanto pare Sole
d’Oriente ha una proposta da fare!-
-Niente soprannomi, per una settimana, per nessuno!- propone lei
-Bello!- dice Rachel entusiasta
-Ci sto! Scegliete il giocatore.. torno tra un ora e inizierà il massacro!-
Passa un’ora e mi ripresento al luogo prefissato e vedo tutti in piedi, solo Kurt era seduto al tavolo
-Allora saresti tu il campione Porcellana?- chiedo
-Si!-
-Contenti voi..Diamo inizio al gioco!-
-Solo una cosa- mi dice lui –Vale la Napoleone?-
-Ossia?-
-Cioè se prendo tutti gli ori vinco automaticamente!-
Rido –Tu che riesci a prendere tutti gli ori?-
-No, intendevo dire tutti e due!- dice con aria di sfida
-Usiamo la Napoleone!- dico convinta
-Vediamo chi inizia?- chiede
-Facciamo così, lascio a te il vantaggio!-
Dietro di noi il tifo su Kurt era alle stelle, perfino Rachel tifava per lui.
E la partita inizia....
Sono seduta davanti alla riva e osservo il mare, Rachel si siede affianco a me
-Mi dispiace che tu abbia perso Quinn!-
-Sono stata imbrogliata. Potevate dirmi che era un campione a livello nazionale!-
-Dai in fondo perdere 21 a 3 non è male, ti sei impegnata. Sempre meglio di zero no?-
Non rispondo. Io odio perdere.
-Comunque ho pregato agli altri di ridarti almeno i fumetti. So che ci tieni molto!-
Le sorrido
-Ma le riviste porno no!- dice lei seria
-Grazie per la roba puff..-
-E no Quinn. Mi chiamo Rachel o anche Rach mi piace, quando lo pronunci te!-
-Ti odio Rachel- dico mentre inizio a schizzarli dell’acqua addosso facendola ridere di gusto
Passiamo la nottata insieme a coccolarci ma senza fare cose strane, voleva andarci piano e io rispetto la sua decisione.
Il mattino dopo
mentre sono sotto ad un l’albero a leggere il mio fumetto vedo
Rachel passarmi d’avanti facendo finta di non vedermi.
-Non farti vedere che parliamo, io non mi dovrei trovare qui!-
-Bene allora fammi continuare a leggere in pace- dico ridendo
-Devi sapere che stanno girando delle voci su di te, sul tuo carattere e comportamento, e presto ci sarà una votazione.-
-Votazione per cosa?- chiedo curiosa
-Per decidere se bandirti o no!-
-Bandirmi?- rido –E dove?-
-Lontano dal
campo naturalmente, Quinn io ti amo ma comunque non ti seguirò
tra la boscaglia umida ti avverto, quindi potresti fare ammenda-
-Io non faccio ammenda!-
-Avanti Quinn
fallo per me!- dice facendo la faccia da cucciola abbandonata
–Forse dovresti considerare i vantaggi di fare parte di questa
comunità! Non sai procurarti da mangiare, bevi l’acqua che
portiamo qui tutte le mattine, usi la nostra latrina.-
-Sai che per ancora sei giorni devo usare i vostri nomi veri?-
-Si!- dice Rachel contenta
-Bene Madame
Rachel, tu anche se sei la mia ragazza, sei odiosa, manipolatrice e mi
stai impedendo la visuale. Ti piace come ammenda?-
-Stai commettendo uno sbaglio Quinn!- dice prima di andarsene stizzita
-Bandirmi..
L’avete voluto voi, vediamo chi non sa arrangiarsi- dico tra me
prima di andare a prendere una canna da pesca e cercare di acciuffare
un pesce.
Sono immobile da
quasi un’ora e nessun pesce ha ancora abboccata, a pochi passi da
me, Tina ne aveva già presi una dozzina.
Finalmente ne
prendo uno dopo quasi tre ore di agonia e lo sfoggio come trofeo agli
altri –Lo so, lo so, sono un boss!- dico prima di stendermi a
terra cercando un modo di pulirlo.
Lo apro a
metà e estraggo alcuni organi –Che schifo!- dico prima di
dirigermi verso la tenda di Rachel che in questo momento stava
stendendo dei panni
-D’accordo ci sto!-
-A fare che cosa Quinn?- chiede come se non lo sapesse
-A fare ammenda, a cambiare il voto! Non voglio essere bandita, va bene?-
-Quinn cos’è sto odore, sembra pesce?-
Mi gratto la testa imbarazzata
-Hai cercato di pulire un pesce da sola? Non sei ancora capace Quinn? Siamo qui da quasi tre mesi!-
-Possiamo farlo e basta? ottenere la grazia!- dico dangdogli un bacetto sulla guancia –Forza diffondiamo l’amore!-
Arriviamo davanti alla tenda di Tina dove stava preparando da mangiare per tutti noi
-Non mi va di
andare a parlare con lei, è colpa sua se non posso dire i miei
amati soprannomi e poi odio le sue zuppe! Mi fanno schifo-
-Tina è amata da tutti, se lei vota di farti rimanere sei a cavallo! avanti ce la puoi fare!-
Mi faccio coraggio e mi avvicino alla cinese
-Ciao Tina!- dico mentre lei mi guarda sorpresa –Come stai?- chiedo gentimente
-Bene! c’è qualcosa che posso fare per te?-
-No volevo solo dirti … che io adoro le tue zuppe!.. e poi volevo darti questo-
-Grazie!- dice mentre sorride per la sorpresa
-Allora a dopo!- dico guardando poi Rachel che mi faceva il segno del ok da lontano
La mattina dopo Rachel mi spinge a caccia con Blaine
–Perché
ci siamo dovuti svegliare così presto?- chiedo mentre siamo
accovacciati a terra aspettando chissà chi.
-I cinghiali escono alla mattina presto!- dice lui
-Oggi hanno
deciso di fare festa!- rispondo io sbuffando spazientita visto che non
ce n’erano neanche l’ombra di animali in giro
-Perché sei voluta venire con me Quinn? mi odi di solito!-
-Perché
devo ingraziarmi le persone, e la politica è fatta di
corruzione, e visto che i soldi non servono a niente su
quest’isola, devo procurarmi qualcosa che ha la gente piaccia.. e
alla gente piace mangiare!-
Blaine spara facendomi spaventare e uccide un cinghiale.
Torniamo al campo e organizzo una grande festa. Cinghiale allo spiego, frutta fresca
Sembrano tutti contenti di quella giornata. Kurt si avvicina sorridente –E’ buonissimo Quinn!- dice contento
-Spero che nella riunione vi ricorderete di questo barbecue!-
-Quale riunione?- chiede curioso
-Rachel mi ha parlato della votazione-
-Votazione? Quando mai si è votato qui?-
Mi aveva incastrato. Quella piccola nana da giardino mi aveva imbrogliato.
Vado verso la sua tenda. Lei era seduta fuori a mangiare tranquilla.
-Sei una megera, non c’è nessuna votazione!-
-Ma non è stato bello essere gentile?- chiede sorridendo
-Mi hai fatto fare la brava ragazza con l’inganno! E' la truffa più nauseante che esita!-
-Nessuna truffa Quinn se ci devi fare da leader per un po’ devi avere un certo comportamento!-
-Leader?- che cosa hai bevuto Rach?-
-Brittany non
c’è, Sam Santana e Mike neppure...ci resti solo te!- mi
guarda prendendomi la mano –Guardati attorno Quinn, hai resto
tutti felici! Almeno per oggi posso mangiare cinghilale, ridere e
dimenticare le proprie sventure ed è tutto merito tuo- dice
prima di darmi un dolce bacio sulle labbra
-E se non mi andasse di fare il leader!-
-Neanche
Brittany ne aveva voglia, però l’ha fatto!- dice prima di
andare a sedersi con Tina e Mercedes lasciandomi da sola con i miei
pensieri
Dovevo essere una leader ed è quello che farò in assenza di Brittany.
***********
Quante
volte ho detto che adoro scrivere i Quinn POV?
Questo
capitolo spero che vi abbia divertito.
Comunque abbiamo capito tutti che Quinn
è una tenerona in realtà!!! :)
Ringrazio come sempre chi legge la storia e a chi la commenta.
Aspetto le vostre recensioni.
Alla prossima!!! :)
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Capitolo 44 *** Virus Mortale ***
cap.
Ciao a tutti
Questo capitolo sarà molto particolare perchè oltre ad
essere dal punto di vista di Marley conterrà Flashbacks sul
suo passato.
Non eravate curiosi di sapere chi era??
Buona lettura
*******
Capitolo 42 (Marley POV)
Il viaggio verso
l’accampamento di Brittany è molto silenzioso e pieno
di tensione fra i ragazzi. Camminiamo uno dietro l’altro fino a
quando Brittany non ci fa fermare vicino ad un ruscello per accamparci
visto l’ora.
-Vado a prendere della legna!- dice Brittany sorridendomi
-Ti accompagno!-
propone Santana che in tutti i modi cercava di riappacificarsi con
Brittany lasciandomi con i due ragazzi che continuavano a guardarmi
torvo
-Va bene chiedete pure!- dissi rivolta a loro due aspettando che le ragazze si fossero addentrate nella foresta
-Voglio sapere
che cosa fa la tua gente su quest’isola!- dice Mike
–Perché ci terrorizzate, fate le liste e rapite i
bambini?- continua
-Vogliamo sapere tutto!- si intromise Sam – Ma prima chi sei tu?-
Flashback Marley
-Mamma ho una notizia incredibile da darti!-
-Marley tesoro che è successo?- chiese sorridente mia madre mentre correvo ad abbracciarla
-La
mia ricerca sulle cellule staminali funziona, un certo Dottor Shuester
mi ha proposto un contratto per lavorare nel suo studio vicino a Denver
e avrò a disposizione un team e tutti gli strumenti necessari.-
continuai felice
-Sono così fiera di te Marley!-
-Dici
che dovrei accettare? Forse sto facendo un errore, non posso
lasciarti!- chiesi mentre mi sedevo su una sedia a fianco del suo letto
di ospedale.
Infatti mia madre soffriva di una strana malattia ancora
incurabile e io avevo iniziato a fare ricerche e studiare proprio per
lei.
-Marley
grazie a te io ho speranza e se la tua ricerca funzionasse non
salveresti solo me ma molte altre persone. Tu sei speciale Marley-
-Tonerò presto mamma te lo prometto!-
-Non stare in pensiero per me ok? Io me la cavo! Hai lavorato anni per questa ricerca quindi non sciupare tutto-
-ti
voglio bene!- l’abbracciai e tornani a casa a preparare i bagagli
dato che il giorno dopo mi sarei dovuta incontrare con i collaboratori
del dottore che mi avrebbero portato a Denver.
La mattina dopo arrivai presso il posto dell’appuntamento e li trovai due persone ad aspettarmi
-Salve
dottoressa io sono Artie Abrams mentre lei è Shannon Beiste le
dispiace se prima di partire le misura la pressione?- chiese il ragazzo
sulla sedia a rotelle
-Non c’è problema!- risposi un po’ incuriosita
-Sa
il dottor Shuester non vede l’ora di conoscerla- disse la donna
mentre mi porgeva un bicchiere con uno strano liquido dentro
-Che cos’è?- chiesi
-E’ aranciata con una dose di tranquillante!- rispose sincera la Beiste
-E vuole chi io lo beva?-
-Si,
le conviene dormire durante il viaggio!- rispose il ragazzo che intanto
mi misurava la pressione –Sarà un po’ movimentato!-
continuò
-Sentite
ho accettato di firmare le vostre carte e di non parlare con nessuno di
questa società anche se nessuno ha mai sentito parlare del
dottor Shuester..-
-Allora perché ha accettato?- chiese la Beiste
-Io..-
-Io credo che le abbia accettato perché sa che il posto dove la stiamo portando è speciale!- rispose per me Artie
-Marley
la sua ricerca è perfetta. Lei ha un dono.- disse convinta la
donna -Dove stiamo andando lei lo potrà sfruttare!-
-E dove stiamo andando?- chiesi curiosa
-Non posso diglielo ancora!-
Io annui e iniziai a bere l’aranciata addormentandomi poco dopo
Mi svegliai non so quanto tempo dopo su un lettino –Buongiorno zuccherino siamo arrivati!- disse felice la Beiste
Mi resi conto che ero in un sottomarino –Prego!- disse la donna facendomi segno di uscire dal boccaporto
Sali sulle scale e uscì accecata dalla luce del sole. Quello che vidi dopo fu scioccante.
-Questa non è Denver!- disse a me stessa mentre un uomo si avvicinava sorridente
-Salve
dottoressa Rose sono William Shuester! non vedo l’ora di lavorare
con lei! Prego venga!- disse prendendomi la mano e aiutandomi a
scendere e mostrandomi tutto il villaggio
-Allora chi sei?- continuò Sam
-Se te lo dicessi, se vi dicessi tutto voi mi uccidereste!-
-E cosa credi che faremo se non lo dirai!- continua il ragazzo biondo
-Lasciala stare!- dice Brittany arrivando da dietro con una pila di legna seguita da Santana
-Prima o poi Brittany, lei risponderà alle mie domande!- dice sincero Sam
-Risponderà
quando si sentirà pronta! E tu aspetterai fino ad allora, Marley
è sotto la mia protezione!- lo ammonisce Brittany
La notte passa lentamente ma finalmente la luce comincia a sorgere e Brittany ci fa rimettere in marcia.
Santana di fianco a me non aveva un bell’aspetto –Ti senti bene?- chiesi mentre Brittany si voltava preoccupata
-Si, sono solo un po’ intontita! Non ho dormito bene!- mi risponde lasciandomi poi sola con Brittany
-Lasciagli un po’ di tempo!- mi disse sorridendo
-La mia gente ha
tenuto Sam e Mike incatenati per due giorni e io ho trascinato Santana
nella giungla. Di quanto tempo avranno bisogno?-
-Saremo alla spiaggia in un paio di ore per allora gli sarà passata!- scherza Brittany facendomi ridere -Sei nervosa?-
-Si!- rispondo sincera
Arriviamo
finalmente al loro campo. Vedo la loro gente correre felice ad
abbracciare Brittany. Io rimango indietro a vedere. Nessuno degli altri
mi aveva mai trattato così. Si volevano molto bene.
Quinn arriva
urlando di gioia e la alza in braccio –Mi sei mancata Doc- grida
mente Brittany ride e la intima di metterla giù poi i miei occhi
si incontrano con quelli di Quinn –Che ci fa lei qui?- dice
mentre tutti si girano a guardarmi.
Da quello che
capisco Quinn organizza una riunione speciale per discutere di me
mentre io vengo lasciata da sola ma questo non mi toglie il diritto di
sentire quello che dicono
-..Non mi fido di lei Brittany!- dice Mike –Perché non risponde alle nostre domande?-
-Datele un po’ di tempo ragazzi- risponde Brittany convinta –E’ spaventata?-
-E quanto tempo?- chiede Sam
-Il fatto che mi fido di lei dovrebbe bastare!- continua Brittany
–Santana ti senti bene?- chiede Tina dato che Santana di fianco a Brittany non aveva un bell'aspetto.
-E invece no Brittany, non mi basta!- risponde Sam
-Gli altri dove sono andati?- chiede Blaine
-Non lo so.
Hanno preso le loro cose e sono spariti lasciandoci li con Marley. Se
qualcuno non avesse distrutto il sottomarino adesso sarei a chiedere
aiuto.-
-Ti avrebbero lasciato andare?- chiede Rachel
-Si!-
-Chi te l’ha detto?- chiede Quinn
-William!- risponde Brittany
-William? Il quale è ancora vivo grazie a te!- continua arrabbiata Quinn
-Quinn!- la richiama Santana con la poca voce che le rimaneva. Era pallida in volto
-Dovevi lasciarlo crepare quello stronzo!-
-L’ha fatto per noi Quinn!- dice ancora la latina barcollando
-Secondo me l’hai fatto per se stessa- dice arrabbiata Quinn
-Vuoi dirmi qualcosa Quinn?- chiese Brittany
-Si Doc, voglio sapere perché ti metti contro di noi per proteggere quella ragazza!-
-Io sono stata
con loro per…- ma è interrotta dal grido di Tina che
sorreggeva una Santana priva di sensi e pallida.
-San!- urla impaurita Brittany
Aiutata da Mike la portano nella tenda operatoria e li Brittany inizia a visitarla
Mi avvicino per vedere –Che è successo?- chiedo a Kurt
-Che ti importa a te?- risponde Mercedes arrabbiata
Corro da Quinn –Quinn devo parlare con Brittany!-
-Direi che è impegnato adesso!- dice la ragazza con un viso preoccupato
-Ti prego ho bisogno di parlarci!-
-Perché?-
-Perché credo di sapere cos’ha Santana!- rispondo convinta
-Come mai lo sai?-
-Perché sono stati gli altri a causarglielo!-
Quinn corre subito a chiamare Brittany che correndo e tremando arriva subito da me
-Il suo sistema
immunitario le si sta rivoltando contro.. reagisce al siero che vi
abbiamo dato appena arrivati nel nostro campo-
-E perché ha noi non è successo niente?- chiede Quinn
-Perché
capita ad una persona su cento!- Brittany la guarda quasi in lacrime
–Se non intervengo subito potrebbe morire! Brittany io la posso
curare! Mi serve solo il siero e io so dove trovarlo. Vicino alle
grotte dove vi siete stabiliti c’è una piccola base con
tutto il necessario, se parto subito sarò di ritorno prima che
sia troppo tardi!-
Brittany guarda Quinn e poi annuisce – Vai Marley per favore!-
Corro a
perdifiato fino al luogo che sapevo avrei trovato tutto il necessario.
Prendo la valigetta con il siero e mi avvio alla spiaggia
-Non così in fretta ragazza!- mi dice Sam che mi aveva seguito con Mike
-Allontanati della valigetta!- mi dice Mike
-Contiene i medicinali per Santana, Brittany ne è al corrente..-
-Brittany non è qui adesso!- dice Sam
-Vi sto dicendo la verità..-
-Tu ci hai detto
che se avresti raccontato tutta la verità ti avremmo ucciso.
Vediamo se è vero!- dice ancora Sam puntandomi la pistola contro
-Vuoi parlare o no?- chiede Mike
-Non abbiamo
tempo per questo, Santana sta morendo! Sapete una cosa? è molto
bello che fate voi adesso i moralisti del gruppo ma io so tutto del
vostro passato e non vi conviene fare tanto le brave persone. Quindi
adesso io prendo questi sieri e vado al campo e voi non oserete
fermarmi!- dico tutto di un fiato prendendo la valigetta e lasciandoli
li da soli
Arrivo correndo
al campo. Brittany non aveva mai lasciato Santana da sola. Adesso le
stava rinfrescando la faccia con uno straccio bagnato tenendole la mano.
-Se proprio sicura di crederle?- chiese Rachel che la stava aiutando
-Mi fido di lei! Rachel tu ti fidi di me?-
Rachel ci pensa su -Si certo!-
-Marley quanto ci vorrà prima che faccia effetto?- chiede Brittany mentre accarezzava il viso di Santana
-I risultati si vedranno fra qualche ora- dico infilando un ago nel braccio di Santana
Ormai era scesa
la sera. Brittany non si era allontanata neanche un minuto dalla latina
e adesso che finalmente si era risvegliata e stava di nuovo bene potevo
rivedere la felicità negli occhi della bionda.L’amava
veramente.
Brittany corse
verso di me felice mentre mi portava un telo, delle coperte e un
cuscino per permettermi di fare una tenda –Non è molto ma
è un inizio!-
Le sorrido –Sono brave persone Marley. Ti concedono il tuo tempo ma prima o poi vorranno delle risposte!-
-Perché tu no? Perché tu ti fidi di me?-
-Perché
ho visto il dolore nei tuoi occhi quando il sottomarino è
esploso! Voi lasciare l’isola più di quanto ne vogliamo
noi..- dice Brittany salutandomi poco dopo.
Flashback Marley
-Ripetiamolo un'altra volta Marley!-
-So quello che devo fare William!- risposi stanca
-Ripetiamolo un'altra volta per sicurezza!-
-Trascino la Lopez in mezzo alla giungla, mi ammanetto insieme a lei e poi le dico di essere stata narcotizzata come lei!-
-E se scopre che hai mentito?- chiese William
-Ammetto di averlo fatto perché volevo guadagnarmi la sua fiducia-
-Bene e poi?- sorrise William ancora
-Mi porteranno alla spiaggia con loro! Ma non sarà facile che mi accettino dopo tutto quello che abbiamo fatto!-
-Abbiamo
iniettato un virus alla Lopez, appena arriverai al campo dovrai
risolvere una bella crisi.. il materiale per curarlo è nel luogo
prestabilito! Di a Brittany che puoi salvarla.. Lei si fida di te e in
più è la sua ragazza farebbe di tutto per lei..-
-Perfetto!- dissi mentre lui mi passava una maschera per non svenire asfissiata dalle bombolette narcotizzanti
-Ci vediamo presto Marley!- disse contento William
-Brittany aspetta ti devo dire una cosa!!-
******
Musica di suspence! Tatatatan!!!!
A che gioco sta giocando Marley? Doppiogiochista o triplo?
Spero di aver fatto un pò di chiarezza sul suo passato e ho
voluto aggiungere la mamma di Marley perchè in Glee mi fa tanta
tenerezza!!
E non dimentichiamoci quei piccoli momenti Brittana. Lo so sono
davvero pochi ma fidatevi di me!!! ;) (Sembro il pelato malefico
dicendo così ma io vi assicuro che non sto mentendo!)
Detto questo ringrazio coloro che dopo tanto tempo continuano a leggere la storia e a coloro che commentano!!
A presto!!! :)
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Capitolo 45 *** Il Piano Perfetto ***
cap
Ciao a tutti
Ecco un piccolo capitoletto di transizione prima del grande BOOM!!
Non dico nient'altro..
Buona Lettura!!
******
Capitolo 43 (Brittany POV)
-Brittany aspetta ti devo dire una cosa…- mi dice Marley prendendomi per il polso e costringendomi a girare.
Mi racconta tutto, del fatto che William l’abbia mandata al
nostro campo per spiarci ed che presto sarebbero venuti a rapirci.
-Quindi tutto quello che hai detto.. era una falsa?- chiedo dispiaciuta e arrabbiata
-Mi dispiace
Brittany ma sono qui ora e ti chiedo di fidarti di me quando ti dico
che io non farò quello che mi ha chiesto di fare!-
-Perché dovrei crederti?- chiedo indignata
-Perché
mi piaci Brittany!- ammette avvicinandosi e prendendomi la mano
–E non ti farei mai del male!- si avvicina a me e mi bacia
Io mi stacco subito dal bacio –Mi dispiace.. io..-
-Lo so!- dice sorridendo allontanandosi da me
Passano i giorni
ormai la data in cui gli altri sarebbero arrivati si avvicinava e io
lavoravo giorno e notte per far funzionare il piano che avevo in mente.
Una sera decido
di raccontare a tutti, insieme a Marley, la verità
rassicurandoli poi che grazie alle informazioni che mi aveva dato la
ragazza avevo un piano.
La mattina dopo trascino tutti in uno spiazzo poco lontano dalla spiaggia dove ci stava aspettando Sugar.
-Perché ci hai portati qui Brittany?- chiede Quinn ancora non convinta della sincerità di Marley
-Sugar fagli
vedere!- dico mentre la ragazza si riparava dietro una roccia e
sparando in un punto vicino ad un albero faceva esplodere un candelotto
di dinamite distruggendo un albero intero
-Quando Marley
mi ha detto che stavano arrivando..- dico mentre gli altri mi
guardavano spaventati dall’esplosione -.. ho pensato a dove ci
saremmo potuti nascondere questa volta! Ma nasconderci non è la
soluzione giusta, non ci lasceranno mai in pace, così ho deciso
di cercare aiuto.. Gli ultimi giorni li ho passati a prelevare dinamite
dalla Mayflower. Per la prima volta sappiamo cosa vogliono e quando
verranno al campo loro non sospetteranno che saremo li ad aspettarli.
Quindi Marley contrassegnerà delle tende ma all’interno
non ci saranno persone ci sarà l’esplosivo che abbiamo
usato per buttare giù quell’albero. Domani notte la
smetteranno di rapirci, terrorizzarci e spiarci perché quando
arriveranno li faremo saltare in aria!-
Vedo sguardi di assenso ma anche di preoccupazione ma ormai il piano era fatto.
Quel pomeriggio torniamo al campo e Marley e Sugar mi aiutano a posizionare la dinamite in alcune tende
-Brittany
c’è un altro problema- dice Sam -La ricetrasmittente che
Quinn è riuscita a salvare dalla zattera è quasi scarica.
se Sugar mi darebbe la frequenza della sua richiesta la potrei
cancellare e provare a chiedere aiuto!-
-Purtroppo no!- interviene Marley
-E perché no?- chiede Sam
-C’è
un blocco, c’è una torre radio in cima ad una di queste
colline e William la sta usando per bloccare tutte le trasmissione
radio tranne le nostre e per questo che il segnale di Sugar non veniva
captato al di fuori dell’isola-
Guardo Sam e capisco quello che voleva fare ma per il momento lo prego di rispettare il piano
Ormai era qusi il tramonto e tutti si stavano preparando per la cena.
Il rapporto tra
me e Santana era diventato più distaccato ultimamente anche se
lei cercava in tutti i modi di far pace con me.
Sto parlando con Mercedes quando Blaine mi fa segno di guardare la
riva. Una piccola barchetta era arrivata alla spiaggia e un ragazzo ci
stava venendo incontro correndo.
Sam gli corre incontro bloccando la sua corsa mentre io e Quinn seguiti dagli altri corriamo per vedere chi fosse.
-Lascialo Sam!- urlo tirando indietro e liberando il ragazzo
-E’ uno degli altri!- urla lui
-Lo so ma è apposto, che cosa ci fai qui Joe?- chiede Quinn
-Stanno arrivando i miei compagni- dice il ragazzo con il fiatone
-Hai fatto tutta questa strada per dirci una cosa che sapevano già ragazzo!- continua Quinn
-E allora perché siete ancora qui?- chiede lui
-Perché domani notte quando arriveranno saremo pronti a riceverli!- dice orgogliosa Quinn
-Domani? No.. Loro arriveranno questa notte.. stanno venendo adesso!- dice Joe urlando
Raduno tutti per una riunione generale
-Saranno qui fra poche ore! E la dinamite è posizionata solo in poche tende!- dico
-Faremo bastare
quelle che abbiamo!- rispose Sam –Abbiamo una pistola, spareremo
alla dinamite quando loro saranno abbastanza vicini alla tenda dalla
boscaglia qui vicino-
-Tenete anche la mia pistola!- dice Joe
-Io mi nasconderò qui vicino e li colpirò!- dice Sugar convinta
-Useremo le tue
armi ma tu non starai qui!- le dico –Condurrai tutti alla
stazione radio dove cercheremo di mandare un messaggio disattivando il
sistema di William!-
Sam, Mike e
Blaine si offrirono volontari per rimanere insieme a me a sparare alla
dinamite mentre gli altri sarebbero andati con Sugar alla torre radio.
-Tu non resti nelle retrovie!- dice Mike ad un tratto mentre preparavo le armi
-E’ una mia idea Mike!-
-E siamo in grado di eseguirla perfettamente..-
-No Mike io..-
-Che cosa ti
interessa di più salvarci o uccidere gli altri? Hai detto che
sei il nostro leader Brittany.. dimostralo! Conducili alla torre radio,
proteggili e poi riportaci a casa, voglio che tu li porta sani e salvi
in quella stazione e qualunque cosa succeda qui, non tornare indietro
per nessun motivo..sono stato chiaro?-
Annuisco e lo
abbraccio mentre informo tutti gli altri che sarebbero dovuti venire
con me e Sugar e di preparare velocemente le loro cose.
-Ciao – dice Santana entrando nella mia tenda
-Ciao- dico distogliendo lo sguardo
-Si ricomincia?- dice scherzando
-Si Santana si ricomincia!- rispondo prima di essere interrotta da Marley
-Scusate.. volevo solo informarti che ho contrassegnato alcune tende..-
-Perfetto!- dico sorridendo mentre uscivo seguita dalle due ragazze.
Ormai era buio
ed era il momento di partire, permetto a Tina e Mike di salutarsi
così come Kurt e Blaine che stranamente si erano legati, in un
certo senso, e insieme al resto della compagnia ci incamminiamo
seguendo Sugar nella boscaglia.
Non so cosa sarebbe successo, so solo che era l’inizio della fine.
*****
Ed è così veramente! Siamo quasi arrivati alla fine di questa lunga storia. Mancano pochissimi capitoli.
Gli altri stanno arrivano.. Mi sembra tanto la battaglia finale di un film epico tipo "signore degli anelli" o "Harry Potter"
Come sempre ringrazio tutti quelli che seguono, preferiscono e ricordano la storia e tutti quelli che la recensiscono.
A presto!!!
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Capitolo 46 *** La Torre Radio ***
cap
Ciao a tutti
Ormai mancano pochissimi capitolo alla fine della storia per questo
motivo è il momento di iniziare a rimettere le cose a posto..
Buona lettura.. sopratutto ad un certo Fandom.. ;)
******
Capitolo 44 (Santana POV)
Ormai camminiamo da due ore e la notte era scesa silenziosa.
Cammino a fianco
di Quinn e Rachel mentre Brittany e Sugar fanno da apri pista, dietro
di noi Kurt, Tina, Mercedes, Joe hanno la faccia molto preoccupata.
Ad un certo punto sentiamo delle esplosioni seguiti da alcuni spari che ci fanno capire che lo scontro era iniziato.
-Perché
ci sono stati solo due esplosioni? Marley ha detto che le tende
contrassegnate erano tre!- dice Tina quasi in lacrime
Vedo la gente guardare Brittany preoccupata
-Non ha funzionato!- dico
-Perché solo due esplosioni?- chiede Rachel
-Forse la terza non è stata necessaria!- risponde Brittany
-E cosa vogliono dire quegli spari?- continua Tina ora in lacrime
-Sono sicura che Mike sta bene Tina!- cerca di confortarla la mia biondina
-Ne sei convinta?- dice Kurt con una voce flebile
-Sentite loro
non sapevano che noi li avremmo teso una trappola. Sam, Mike e Blaine
sono in gamba e sono sicura che ci raggiungeranno- continua Brittany
-Allora dovremmo aspettarli qui! Vuoi proseguite e io e Kurt rimaniamo..- continua Tina
-No Tina nessuno
rimane indietro. Abbiamo un piano da rispettare e così
faremo.Andrà tutto bene, ora però dobbiamo andare!- la
interrompe Brittany facendo poi segno di riprendere il cammino
Neanche a me convincono quegli spari e guardano la faccia di Quinn non convincono pure lei.
Ormai era quasi l’alba e Brittany ci fa fermare ad un ruscello per riposarci e riempire le nostre bottiglie di acqua
-Quinn qualcosa non va!- dico preoccupata
-Parecchie cose non vanno qui Santana!-
Rachel ci guarda incuriosita
-Mike, Sam e Blaine dovrebbero essere già tornati a quest’ora! voglio tornare all’accampamento Quinn-
-C’è sempre qualcuno per cui tornare indietro- dice guardando Rachel
-Non ti importa dei nostri amici?- chiedo sorpresa
-Se la caveranno Santana- risponde prima di prendere la mano di Rachel e trascinarla via da me
Riprendiamo il cammino quando Quinn interrompe la spedizioni bloccando la strada a tutti
-Io torno indietro!- dice
-Che cosa?- dice sorpresa Rachel dandole un pugno sul braccio
-No non se ne parla Quinn!- dice Brittany
-Non ti ho
chiesto il permesso Doc.- dice guardando prima me, poi Rachel poi
Brittany –Tu hai un compito qui e non intendo ostacolarti, ma non
hai certo bisogno di me!-
-Cosa vorresti fare da sola e disarmata?- chiede Rachel indignata
-Non sarà sola io vado con lei!- dico guardando Brittany
-No!- dicono Quinn e Brittany insieme
-Venti minuti fa la cosa non ti interessava affatto e adesso dici a Brittany che vuoi andarci da sola- protesto contro Quinn
-Non volevo andarci con te o con Rachel!-
-Quinn senza armi è una missione suicida!- continua Rachel che era quasi in lacrime
-So dove trovare
delle armi- dice Marley che fin ora aveva ascoltato in silenzio il
dibattito –Sono a due miglia da qui, in un nascondiglio che gli
altri usano per la caccia!-
-Marley non sei tenuta a farlo!- dice Brittany preoccupata
-Si invece si!- dice sorridendo
-Andiamo!- dice allora Quinn alla ragazza prima di baciare con tutta la passione che aveva Rachel che piangeva disperata
Lascio Brittany
a parlare con Marley e li osservo da lontano ma la gelosia si instaura
in me quando vedo Marley lasciare un tenero bacio sulla guancia alla
biondina
Proseguiamo la
lunga spedizione quando un sassolino entra nella mia scarpa facendomi
gridare di dolore –Accidenti!- dico sedendomi su un tronco per
toglierla
-Tutto bene?- mi chiede preoccupata Brittany. Era la prima volta dopo giorni che mi rivolgeva la parola
-Si ho solo un sasso nella scarpa!- dico sorridendo mentre lei ricambia il sorriso
-Sai prima Quinn, non diceva sul serio quando non voleva che tu andassi con lei..-
-E allora perché l’ha detto?-
-Tiene a te
Santana e voleva proteggerti!- dice sorridendo –Come quando io
non volevo che tu tornassi per me- adesso mi parla guardandomi negli
occhi
-Perché giustifichi Quinn? lei non lo farebbe con te!-
-Perché
ti amo più di ogni altra cosa al mondo San!- ammette prima di
riprendere a camminare facendomi perdere un battito
-Britt aspetta!-
urlo correndo verso di lei e cingendo le mie braccia attorno a
suo collo e attirandola a me per un bacio che avevo desiderato
così tanto in questi ultimi giorni
-Ti amo, ti amo, ti amo.- continuo a ripetere mentre alterniamo baci a carezze –Lo sapevo che non mi avevi dimenticata!-
-Come potrei dimenticarti San, mi hai stravolto la vita, sei la cosa più bella che ho mai avuto-
Le prendo la mano e continuiamo insieme il cammino continuando a sorriderci come due stupide.
-Sugar quanto manca?- chiede Brittany ad un certo punto
-Almeno un ora!- dice la ragazza –Vi condurrò alla torre ma non verrò via con voi!-
-Perché no?- chiedo io
-Non ho un posto dove tornare.. è questa ormai la mia casa!- dice tristemente
Arriviamo
finalmente alla torre radio e Sugar conduce me e Brittany
all’interno. Vedo che inizia a maneggiare con dei tasti e
finalmente la sua trasmissione che durava da dieci anni viene bloccata.
-Ora non
ci resta che disinnescare il sistema protettivo di William!- dico
guardando gli altri pulsanti e non sapendo cosa toccare. Poi notiamo un
foglio con scritto una filastrocca:
“Nel paese
dove sono nato, c’era un uomo, navigò il mare così
mi imbarcai verso il sole finchè trovai il verde mare. Se la
trasmissione voi bloccare, quella canzone devi cantare”
-Che significa?- chiedo guardando le altre due ragazze
Brittany ci
pensa un po’ su e poi la vedo sorridere –Yellow Submarine,
il codice.. i numeri sono come note, William adora i Beatles, aveva
tutti i dischi in casa sua..-
Si avvicina alla
tastiera dove c’erano i numeri e dopo aver canticchiato il
motivetto inizia a premere dei pulsanti. Il motivetto riecheggia per
tutta la stanza seguito da un suono che ci fa intendere che Brittany
era riuscita a sbloccare il codice.
Usciamo dalla
torre sotto gli sguardi incuriositi di tutti, Brittany accende la
ricetrasmittente cerca una frequenza quando sentiamo delle voci
dall’altro capo della linea
-Mi sentite? SOS!- urla Brittany
-Ti sentiamo forte e chiaro ragazza, Tu chi sei?-
-Sono uno dei
sopravvissuti del volo 737, siete in grado di localizzarci?- chiede
speranzosa la mia ragazza mentre io le tengo la mano in lacrime dalla
felicità
-Certo, tenete
duro.. veniamo a prendervi!- dice l’uomo alla radio mentre io
abbraccio Brittany che mi solleva e mi fa girare contenta.
Vedo gente
urlare e gridare contenta. Stavamo tornando a casa. Ora dovevamo solo
tornare alla spiaggia e recuperare i nostri amici.
******
I soccorsi stanno arrivando!!!!!!
Brittany e Santana si sono riappacificate!!!!!
Cosa volete di più dalla vita?? (Adesso tutti staranno rispondendo "un Lucano!!") ;)
Manca solo
sapere cos'è successo alla spiaggia tra gli altri e "la
resistenza" (chiamiamoli così) ma questo ce lo dirà Quinn
nel prossimo capitolo.
Come sempre
ringrazio tutti quelli che continuano a seguire la storia dopo
così tanto tempo.. ed un grazie speciale a chi recensisce la
storia!!!
A presto :)
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Capitolo 47 *** L'ultimo Atto ***
cap
Ciao a tutti,
Eccoci arrivati al capitolo finale prima del grande Epilogo.
Capitolo un pò movimentato..
Buona lettura
******
Capitolo 45 (Quinn POV)
Avevo deciso di
tornare indietro per salvare i miei amici dato che non erano ancora
tornati e questo voleva dire che erano in pericolo.
Avevo lascito
Rachel di nuovo da sola ma non potevo rischiare che si facesse
uccidere, così come Santana, se per caso si fosse soltanto
tagliata la mia amica biondina mi avrebbe fatto a fettine.
Stranamente Marley si era offerta volontaria e ora stavamo andando a prendere delle pistole nel nascondiglio degli altri
-.. E quando ci
avete portate a fare i lavori forza tutto il giorno a cosa serviva
spaccare quelle pietre?- domando mentre procediamo a passo veloce per
la radura
-Per una pista d’atterraggio!-risponde Marley
-Una pista? Per chi?-
-Gli alieni!- dice scherzando Marley con un sorriso
La guardò
confusa mentre lei riprende a parlare –Non lo so perché
neanche io… non mi dicevano tutto! Eseguivo solo gli ordini-
-Se se- dico –Quanto manca per il nascondiglio delle armi?-
-Non ci sono armi!- dice lei ovvia
-Come prego?- chiedo bloccandola
-Ho mentito.. Brittany non ci avrebbe lasciate andare altrimenti!- continua Marley
-Perché vuoi tornare alla spiaggia?- chiedo curiosa
-Karma.. e tu?-
Non rispondo e continuo a camminare procedendo silenziosamente per il resto del tragitto.
Come avremmo fatto adesso? Adesso si che la missione si stava trasformando in un suicidio.
Arriviamo finalmente alla spiaggia e ci nascondiamo dietro un cespuglio.
Guardiamo la situazione e un colpo al cuore mi sovrasta quando vedo Sam per terra senza vita in mezzo al campo.
Mike e Blaine invece erano legati e inginocchiati poco più in la.
Mi faccio
prendere dal panico e dalla tristezza per alcuni minuti poi ripenso a
tutto quello che ci avevano fatto in questi mesi e la rabbia prende il
sopravvento di me.
-Sono rimasti tre con tre pistole compresa la Beiste- dico scrutando la situazione
-E noi siamo in due senza armi!- mi dice Marley
-Allora aspetteremo il buio- propongo io
-Il buio non cambia il fatto che siamo disarmati.. se vuoi farti uccidere Quinn fai pure! Dobbiamo trovare un modo-
-Il fattore sorpresa!- la interrompo
Marley accenna
un cenno con la testa poi dalle calze estrae un coltello e con una
mossa veloce lo lancia contro uno degli altri. Poi a tutta
velocità si scaglia contro esso finendolo del tutto e rubandole
la pistola.
Intanto il
ragazzo che tiene prigionieri i miei amici si avvicina per vedere che
cosa fosse successo quindi io lo distraggo facendo si che Mike gli
faccia lo sgambetto e poi con una mossa veloce delle gambe gli rompa
l’osso del collo.
Prendo la pistola al ragazzo morto e mi dirigo a cercare la Beiste che aveva cercato di scappare.
-Ferma li Shannon- dice Marley puntando la pistola contro trovandola rannicchiata in un nascondiglio poco vicino
La donna la guarda per poi guardare me che arrivo poco dopo affianco a Marley
-D’accordo mi arrendo!- dice la Beiste alzando la mano
Ma io sono preso
da una rabbia inaudita e le sparo dritto al petto –Questo
è per averci torturato e per aver ucciso Sam!- dico guardandola
crollare morta a terra
-Quinn ormai si era arresa!- dice Blaine avvicinandosi
-Non mi aveva convinta!- rispondo poi allontanandomi dalla scena
Ormai dovevamo aspettare che l’altro gruppo tornasse da noi.. in nostro compito era finito.
Aiuto gli altri
a scavare delle fosse e a seppellire i cadaveri, dopotutto erano sempre
delle persone e meritavano la giusta sepoltura.
Aspettiamo ore che per me sono interminabili quando vediamo alcune sagome in lontananza avvicinarsi alla spiaggia.
Erano i nostri.
Comincio a correre a perdifiato verso di loro cercando la mia Rachel la
quale vedendomi sana e salva mi corre incontro felice come un
paio di settimane prima.
La sollevo in aria prima di baciarla –Ce l’abbiamo fatta Quinn. Torniamo a casa..-
Io sorrido e
l’abbraccio con tutta me stessa. Poco dopo arrivano anche tutti
gli altri, Santana e Brittany in primis, e aspettiamo tutti i soccorsi.
E’ sera
quando sentiamo un rumore di eliche avvicinarsi all’isola.
Corriamo tutti in riva al mare e appena le distinguiamo ci sbracciamo
per essere visti.
Vedo Brittany e
Santana baciarsi dalla felicità e io presa dalla stessa emozione
bacio Rachel che ricambia immediatamente il bacio.
Eravamo salvi e saremmo tornati a casa. Ero pronta ad iniziare questa nuova avventura con la mia piccola al mio fianco.
*****
Eccoci arrivati al momento finale. Tutto è finito bene o quasi.. Povero Sam (O forse no!!!)
Il prossimo capitolo che chiuderà questa FF avrà un salto
temporale molto ampio e porterà una degna conclusione alla
storia.
Un pò devo dire che mi mancherà questa storia... la mia
avventura di scrittrice è iniziata proprio con questa storia
è un pò mi mancherà..
Ringrazio come sempre coloro che hanno seguito la FF fino a qui (dai un
ultimo sforzo!!) e coloro che l'hanno recensita.. Grazie mille a tutti!!
Volevo informarvi che in settimana pubblico un nuovo racconto
(Ovviamente Brittana e in stile #MarryYou) e spero che mi seguitate
numerosi anche in quello :)
A presto :)
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Capitolo 48 *** Tutto Succede Per Un Motivo ***
cap
Siamo arrivati alla fine..
Spero che questo salto temporale di due anni faccia felici tutti...
Buona lettura :)
*******
Epilogo (Santana POV)
-Sei pronta
Santana?- mi chiede Quinn che era seduta con me sul sedile posteriore
guardando la folla di fotografi e di gente che ci aspettava da ore.
-Non c’è un entrata sul retro?- chiedo spaventata
-Si, ma tu
entrerai dall’entrata principale a testa alta, fidati del tuo
avvocato!- mi disse sorridendo e prendendomi la mano facendomi coraggio
-Solo perché mi fai lo sconto!- scherzo mentre infilo i miei occhiali da sole e mi preparo ad uscire
Vengo assalita
da milioni di fotografi e giornalisti mentre attendo che Quinn mi aiuti
ad oltrepassarli urlando che non rilasceremo nessuna dichiarazione o
intervista.
Entriamo nel
tribunale dove si sarebbe svolta l’udienza che mi vedeva
coinvolta in omicidio, incendio doloso, aggressione a pubblico
ufficiale e furto di auto.
-Signorina Lopez come si dichiara?- chiese il giudice
-Non colpevole!- dico mentre ricevo un assenso da Quinn
La giuria si riunisce in consiglio mentre Quinn comincia ad espormi delle tattiche per cercarmi di abbassarmi almeno la pena.
-Il giudice
distrettuale è un osso duro e chiederà una pena per
quindici anni ma si potrebbero ridurre a sette se..-
-No Quinn scordatelo!-
-Santana ne rischi molti di più e quindi..-
-No io non posso scontare tutti quegli anni..-
-Hai confessato
a tua madre di aver ucciso suo marito perciò adesso lei è
il testimone chiave dell’accusa.. dimmi te cosa devo fare
Santana?-
-Ci dev’essere un'altra possibilità..-
-Potremmo puntare sul carattere per questo ho già provveduto a ..- provò Quinn
Fummo interrotte dal giudice che riprese la seduta
-Bene la difesa ha dei testimoni?- chiede lui a Quinn
-Si la difesa chiama a testimoniare i coniugi Mike e Tina Chang e Mercedes Jones-
Guardo scioccata i miei tre compagni di disavventura e mi ricompongo mentre ad uno ad uno rispondevano alle domande di Quinn
-Signora Chang
mi può dire come ha conosciuto l’imputata per quelli che
non leggono giornali o vedono la tv?- chiese Quinn all’asiatica
-Bhè
eravamo su un volo diretto per Los Angeles quando il nostro aereo
è precipitato su un isola deserta e sconosciuta.-
-E sapeva che la signorina Lopez era scortata da un poliziotto che la stava riportando qui per un processo?- chiese Quinn a Mike
-Lo sono venuto a sapere, si, me lo disse la signorina Lopez dato che il poliziotto morì poco dopo lo schianto!-
-Le avete mai chiesto se fosse colpevole?- chiese a Mercedes
-No mai!-
-E signora Chang cosa pensavate di lei?-
-Pensavamo che
ci fosse uno sbaglio. Sopravvivemmo in pochi allo schianto e subito dal
primo giorno la signorina Lopez aiutò e contribuì molto
nel campo-
La giuria si
prese ancora dei minuti quando un tonfo ci fece girare tutta la sala
notando che una donna sulla sedia a rotelle si stava avvicinando al
giudice.
-Mamma?- dissi guardando Quinn che anche lei appariva visibilmente scoccata.
La malattia ormai la stava consumando di giorno in giorno ma non volle mancare alla mia udienza
-E’
cambiato tutto- disse –Non so quanto potrò vivere ancora
ma sono qui per risolvere allo sbaglio più grande che io abbia
mai fatto per questo io non testimonierò contro mia figlia!-dice
suscitando clamore in aula.
Poi come fu entra uscì dopo avermi guardato per un ultima volta.
-Allora adesso cosa ci proponete?- chiese Quinn al capo d’accusa
-Quattro anni!- replicò
-Neanche un giorno.. Santana Lopez è un eroina –
-D’accordo
allora dieci anni di libertà condizionata e il divieto di
lasciare lo stato!- propose di nuovo l’accusa
-Accetto!- dico senza pensarci un attimo ricevendo una fulminata da Quinn –Voglio che tutto questo finisca in fretta!-
Quinn annuisce mentre il giudice dichiara finita la sentenza
-Ottimo lavoro Avvocato Fabray!- dico abbracciandola mentre ci dirigiamo all’uscita laterale
-In effetti la
classe non è acqua… ora scappo sta sera ci sono i Grammy
e se faccio tardi Rachel mi uccide.. sta sera è candidata a tre
premi!-
-Falle i miei auguri e ringrazia Tina, Mike e Mercedes da parte mia!- dico salutandola
Mi dirigo
all’uscita laterale dove un taxi mi stava aspettando quando
però una voce dietro di me molto famigliare mi fa sorridere
-Va da qualche parte Miss Lopez?-
-Si stavo andando dalla mia fidanzata..- dico sorridendo
-Davvero? Dev’essere una ragazza molto fortunata!-
-Direi di si.. a stare con una bomba sexy come me!- scherzo avvicinandomi e prendendole le mani intrecciandole con le sue
-Congratulazioni San!- dice Brittany mentre mi baciava –Andiamo a casa!-
Quella sera io e Brittany festeggiammo a modo nostro la mia libertà tra coccole e qualcos’altro in più.
Ora sono abbracciata a Brittany ma qualcosa non andava in lei era strana e tutta la sera sembrava con la testa altrove
-Britt che succede? Non sarai preoccupata per la Berry e i suoi premi spero..-
-No San
io… oggi mentre tu eri in aula io mi sono fermata a comprare una
cosa con Kurt e Blaine e c’è voluto un po’ per
sceglierla..- dice vaga
-Tutto bene?- chiedo preoccupata
-L’altra
sera mentre guardavamo Marley con la sua bambina mi hai detto che fra
un po’ avresti voluto anche te una famiglia e io mi chiedevo se
lo pensi veramente?-
-Si Britt ma mi ..-
-Per favore
fammi finire.. mi sono preparata un discorso ma adesso me lo sono
dimenticato.. allora.. Avrei tante cose da dirti in questo momento ma
è un vuoto quello che c’è dentro di me, un silenzio
che urla tutto il mio amore per te, tutte le sensazioni che non posso
spiegare, fantasie che non posso raccontare e in tutte questo ci sei
tu.. mi sono innamorata di tutto.. delle tue labbra, dei tuoi occhi, ti
amo Santana per questo ti chiedo… vuoi sposarmi?-
Lacrime di felicità scendono dai miei occhi e Brittany è veloce ad asciugarle.
-Si, si certo
che lo voglio! si ti sposo Brittany!- dico abbracciandola e infilando
l’anello che Brittany mi aveva mostrato poco prima.
Eravamo tornati da due anni ormai e da quella sera ricominciai a vivere veramente. Insieme a lei.
Precipitare con
l’aereo, finire su un isola misteriosa tutto sommato non mi
è dispiaciuto. Mi a permesso di incontrarla.
Mi accoccolo stretta alla mia ragazza felice come non sono mai stata. Avevamo uno splendido futuro davanti a noi.
Chiudo gli occhi con un unico pensiero in testa.
Tutto avviene per un motivo.
The End
*****
Happy endings!!! Questo è il mio motto e spero che questo finale abbia soddisfatto tutte le ships!!
Che dire.. è stata un avventura lunga ben sette mesi..Iniziata
nelle ore di Marketing all'università fino ad arrivare ad oggi!!
:) Volevo ringraziare tutte le persone che hanno seguito fino alla fine
la storia senza mai abbandonarla, commentandola anche. GRAZIE A TUTTI!!
(Sembra un discorso da serata degli Oscar!!)
Ringrazio pure la mia fan #1 che mi ha spinto ha scrivere questa storia e pubblicarla.. Grazie Giada!! :)
Se vi interessa ieri ho pubblicato la nuova FF stile #MarryYou!! Dateci un'occhio se vi va!! #LikeAMovie
A presto :)
Brittana 4EVER!!!
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