---->Flashback<-----
10 Gennaio 2012
Finalmente il gran giorno
è arrivato.
Una serata unica che,nel migliore dei
casi,cambierà per
sempre la mia vita,o almeno così spero…
Il salone dell’albergo si
sta, poco alla volta, riempiendo
ospitando l’elite di Manhattan.
Per tutti loro si tratta della solita
serata di gala dove
ostentare la propria ricchezza e i meravigliosi abiti,per me si tratta
di
un’occasione unica in cui presentare il mio lavoro.
Sono una giovane laureanda in
medicina veterinaria,mi trovo
in America per la specializzazione e collaboro nello studio di alcuni
virus e
le possibili cure.
Ovviamente questa sera non
tedierò nessuno con questi lunghi
discorsi scientifici,del resto penso che a nessuno degli invitati
potrebbero
davvero interessare.
Diciamo che questa sera sono qui
più investe di
ambasciatrice per la campagna di sensibilizzazione sugli animali di cui
mi
faccio carico.
Gentilmente vengo presentata dal mio
professore ad alcuni
degli invitati,che sorridendo si complimentano per il nostro lavoro.
Sono un po’ in imbarazzo
con tutte queste persone sorridenti
e raffinati,in fin dei conti sono una ragazza semplice.
La sala si è finalmente
riempita,ci viene fatto un cenno di
prepararci a salire sul palco.
“Buona sera a tutti,egregi
amici dell’upper east side di
Manhattan sono Robert,l’ideatore della serata e non voglio di
certo
annoiarvi,ma solo presentarvi i miei due ospiti speciali della
serata,il dottor
Richard Stevenson e la dottoressa Anne Lamberti.
è arrivato il momento di
salire sul palco e l’idea di avere
tutti quegli occhi puntati a dosso a breve,non mi piace per niente.
Il dottor Stevenson inizia a
parlare,introducendo
l’argomento,ma dopo poco smetto di ascoltare le sue parole e
guardo le persone
sedute ai tavoli.
Osservo i loro
volti,c’è chi ascolta davvero interessato,chi
parla sottovoce con il compagno di tavolo,chi manda sms e chi ha
l’espressione
chiaramente annoiata e non vorrebbe nemmeno essere lì.
“Signorina Lamberti ora le
cederei la parola,se gradisce” a
quel punto mi riscuoto dai miei pensieri e lo guardo accennando un
sorriso.
Un caloroso applauso si leva per il
dottor Stevenson e mi
avvicino al microfono.
“Buona sera a tutti
voi,gentili ospiti” dico con un sorriso “grazie
per essere qui questa sera a sostenere la nostra causa”.
Guardai la platea cercando di farmi
coraggio per cercare ti
entusiasmarli un po’.
“Signori e signore questa
sera non voglio tediarvi con
lunghe chiacchiere sulla scienza,vorrei solamente ricordarvi che ogni
tanto è
bello andare oltre le apparenze e l’egoismo,vorrei chiedervi
di fare un gesto
col cuore ed aiutarci nella nostra opera per salvare molte vite di
povere
creature indifese. Probabilmente molti di voi a casa avranno pellicce
ed
accessori fatti con animali,non sono qui neanche per
questo,non voglio cercare di dissuadervi
dall’indossarli,so che sarebbe impossibile però so
anche che molti di voi amano
gli animali e proprio a voi chiedo un aiuto per salvarli. ”
le parole sgorgano
spontanee,quasi senza tatto e logica ma voglio cercare di arrivare ai
loro
cuori.
“Quindi,gentili
ospiti,firmate i nostri moduli di adesione
associativa e aiutateci nella nostra ricerca,grazie”.
Breve e concisa,come sempre del resto.
Un applauso si leva anche per me ed
è una bella sensazione.
Scendo dal palco cercando il dottor
Stevenson ma vedo che è
già impegnato in una fitta conversazione.
Non conosco nessuno e mi sento a
disagio,così mi avvicino
alla parete,avvicinandomi al bar.
“Un
martini,dottoressa?Ho apprezzato il suo discorso e il suo tatto in particolar modo...” mi volto un po’ sorpresa verso
la
voce alle mie spalle e mi ritrovo davanti a un ragazzo
giovane,avrà la mia età
ad occhio,che mi osserva con un sorrisino divertito sul viso.
So che non si giudica dalla apparenze
ma questo ragazzo non
mi ispirava simpatia.
“No,grazie,sto bene
così” risposi cordialmente
“insisto”
sussurra con voce bassa fissandomi negli occhi.
Il suo sguardo non ammette repliche e
probabilmente il
ragazzo non è abituato ai rifiuti.
“Mi spiace ma ora dovrei
andare,non ho il tempo di fermarmi”
dico cercando di defilarmi garbatamente.
“Non potevi trovare una
scusa più banale e patetica di
questa” risponde con aria quasi disgustata.
“Senti bello,io non so chi
tu sia ma se ti dico no è e
rimarrà sempre no,chiaro?So che probabilmente non sarai
abituato ai rifiuti e
la tua arroganza di certo non ti aiuta…” non
faccio in tempo a finire la frase
che venni presa per un braccio dal dottor Stevenson che mi sussurra
“no,non
litigare proprio con lui…senza il suo appoggio la ricerca
è finita,Chuck Bass è
molto influente”.
Mi giro e guardo il giovane che alza
il suo bicchiere nella
mia direzione con un ghigno stampato sul viso e dal suo labiale mi
sembra di
capire “non finisce qui Anne Lamberti ”.
Hello
girls
& boys!!
Come state?mi auguro che sia tutto
ok! ;)
Vi posso assicurare che non mi ero
scordata della
storia,solamente pensavo che non interessasse a nessuno e quindi
l’avevo
lasciata in sospeso nell’attesa di un’anima buona
che commentasse l’inizio e mi
desse la fiducia e lo stimolo per continuare,per questo ringrazio
davvero molto
battufolo85 per le sue meravigliose parole
e l’incoraggiamento!!
Grazie mille davvero,dedico a te
questo capitolo sperando
che ti sia piaciuto e che tu abbia ancora più voglia di
leggere il resto della
storia!!
A tutti voi dico grazie,anche solo se
avete letto e
gradito(certo una piccola recensione non mi dispiacerebbe!!)e vi do
appuntamento al prossimo capitolo!
Un bacione!
Fata desi :)
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