Me, you and the cancer

di VeraGens
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Day 32 ***
Capitolo 2: *** Day 31 ***
Capitolo 3: *** Day 30 ***
Capitolo 4: *** Day 29 ***
Capitolo 5: *** Day 28 ***
Capitolo 6: *** Day 27 ***
Capitolo 7: *** Day 26 ***
Capitolo 8: *** Day 25 ***



Capitolo 1
*** Day 32 ***


Day 32



Caro Diario,
Oggi sono felice per due motivi: il primo è che mia madre mi ha comprato te, mio caro Diario, ed è la prima cosa che mi compra spontaneamente da non so quanto tempo.
Non è giusto che lo faccia solo ora, solo ora che non posso più gioire di quello che ho, perchè è tutto limitato, e anche la mia vita ha un limite, i medici dicono che è un mese, o meglio trentadue giorni, per questo sono partita dal giorno trentadue, spero che non si sbaglino, o non riempirò neanche metà delle tue pagine che invece voglio siano piene tutte, poichè io mi svuoterò man mano di tutto quello che ho, a questo punto già mi sono caduti tutti i capelli, infatti indosso una parrucca che riprende il mio taglio e il mio colore, quelli che avevo prima che scoprissi questo stupido cancro, quelli che avevo prima della chemio.
Il secondo motivo è un po' più importante, domani torna a Brighton il mio migliore amico, Conor.
In effetti ho un po' d'ansia, perchè torna per me.
Mia madre ha contattato la sua quando ha visto che passavo la quasi totalità delle mie giornate con il PC sulle gambe a sentire le sue canzoni e a guardare le sue performance.
Sì, perchè ormai Conor è famoso e l'ultima volta che l'ho visto ancora non avevo scoperto di avere la mia bruttissima malattia.
È sempre stato come un fratello maggiore per me, ha soli tre anni in più e siamo migliori amici da quando avevamo due e cinque anni.
Domani viene, e ho paura, paura che non ci sia più lo stesso rapporto, che le cose siano cambiate, solo per questa stupidissima malattia.
E ho paura che mi veda calva, mi vergogno, credo che incollerò la parrucca al cranio pur di non farla scostare neanche di un millimetro.
Ora devo andare, devo dormire, così magari domani viene prima e Conor viene subito!
Speriamo bene!

Con affetto,
Amanda






Ciao!
Oddio spero vi piaccia questa storia, perchè a me fa quasi commuovere.
In ogni modo, che vi piaccio o che vi faccia schifo, spero mi lasciate una recensione.

With much love,
V.

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Capitolo 2
*** Day 31 ***


Day 31



Caro Diario,
Oggi quasi morivo dall'ansia, subito dopo pranzo mia madre è andata all'aereoporto per prendere Conor e io sono rimasta tutto il tempo affacciata alla finesta.
Appena Conor mi ha vista ha buttato i bagagli a terra e mi ha abbracciata fortissimo, poi ha iniziato a piangere e mi ha sussurrato che ero pallidissima e poi ha detto che gli mancherò.
Io non sapevo che fare, allora gli ho detto la cosa più banale, gli ho detto che ero ancora viva, poi gli ho preso la mano e l'ho poggiata sul mio petto, per fargli sentire che il mio cuore, per quanto debole possa essere, batte ancora.
Conor dorme proprio qui di fianco a me, ha detto che non mi vuole lasciare più.
Ora è in bagno a farsi la doccia, io già sono pronta per andare a dormire.
Tutto il pomeriggio non ha fatto altro che chiedermi tutto sul cancro, mi sono sentita un po' a disagio, non era quello che mi aspettavo, ma è normale, è sempre stato curioso.
Mi guardava con gli occhi lucidi e io cercavo di sorridere più che potevo, volevo tranquillizzarlo.
Mi ha chiesto se ho paura di morire, gli ho mentito, gli ho detto che non la ho, invece ho una fifa matta della morte, soprattutto ora che so quando verrà a trovarmi.
Nonostante tutto oggi è una giornata bellissima, mi ha cantato qualcosa, perchè dopo un po' gli ho chiesto di finirla con le domande.
Mi chiedo perchè siano così gentili, io non voglio pietà, voglio solo sentirmi normale, eppure non lo capiscono.
La parte più bella della giornata è credo ora, perchè stiamo per andare a dormire, ed è la prima volta che dormo con un ragazzo, e sarà la prima volta che dormo con la parrucca, ma mi vergogno troppo a levarla, anche se lui sa che sono calva.
È appena venuto a letto, mi sta chiedendo cosa stia scrivendo, gli ho detto che ti potrà leggere solo quando, beh, solo quando la mia casa sarà una bara e non potrà più chiamare il mio nome.
Ho paura, paura che quel giorno venga prima di quanto io pensi.
Credo che mancherò a tutti, ma non voglio che piangano troppo per me.

Con affetto,
Amanda






Ciao!
Sto uscendo scema con sta storia, mi commuove troppo, spero vi piaccia.
in ogni caso, scrivere di qualcuno che sta morendo non è facile.
Mi commuovo spesso pensando che persone muoiono così più spesso di quanto possa immaginare.
Okay, basta fare la cretina sentimentale.
Spero apprezziate.

With much love,
V.

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Capitolo 3
*** Day 30 ***


Day 30



Caro Diario,
Oggi sono un po' giù di morale.
Stamattina mi sono svegliata e Conor non c'era, era andato a correre e io non posso farlo, è da tre mesi che sono chiusa in casa, il massimo è andare all'ospedale, non ce la faccio proprio più!
Quando è tornato si è fatto una doccia e subito si è fiondato al PC per stare su Twitter.
So che lui ha una vita, ma vorrei passare questi ultimi giorni con lui.
A volte vorrei poter morire all’istante, è solo uno strazio aspettare.
A volte vorrei solo poter vivere per sempre, anche se fosse sempre lo stesso giorno, come Donnie Darko, almeno sarebbe qualcosa di meglio di aspettare la morte.
Aspettare, ho sempre aspettato, tutta la vita, ho sempre aspettato gli altri, quando qualcuno aspetterà me? Quando?
Caro Diario,
Sono solo una ragazza viziata, forse.
Mia mamma me lo diceva sempre, prima di scoprire il cancro, poi non mi ha mai detto null’altro che ”Sii forte amore”
Io non voglio essere forte, io non sono forte, io sono debole, più debole di quanto si possa immaginare.
Certo, ho tanta rabbia in corpo che potrei rompere tutto, ma poi mi sentirei in colpa.
Perché è così che sono, prima sbaglio, poi mi sento in colpa, o almeno, mi fanno sentire in colpa.
L’unica cosa sulla quale non mi hanno fatto sentire in colpa è questo fottutissimo cancro, ci mancava pure che fosse colpa mia!
L’unica conversazione di oggi è quella con te.
Di pomeriggio Conor mi è venuto vicino e siamo rimasti abbracciati tutto il tempo, senza dire una parola.
Sentivo che doveva dirmi qualcosa, ma me la dirà quando sarà pronto.
Oggi è come se non avessi forze per fare nulla, è come se fosse una fatica pure respirare.
Forse è la morte che avanza, o forse è la mia mente che ha smesso di tentare.
Conor sta dormendo, sento il suo respiro leggero e seguo il ritmo dei suoi battiti, ogni tanto appoggio il mio orecchio sul suo cuore, per vedere se batte come il mio, ma nulla, il mio è più debole, e il rumore sembra un’eco.
Mi sento inutile, come una foglia su un albero che aspetta l’autunno per cadere, mentre tutto il resto del mondo sono foglie di un sempreverde.
Mi manca la mia vecchia vita, mi mancano i miei capelli, mi manca la mia felicità.
Mi manca tutto, mi manca anche la voglia di scrivere.

Baci,
Amanda



Darlin’
Stavo per piangere, questo è un po’ come mi sento io ogni giorno, solo che io non sto per morire
Spero recensiate, è davvero importante per me

Kisses,
V.

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Capitolo 4
*** Day 29 ***


Day 29



Caro Diario,
Oggi è stata una giornata un po' difficile.
Stamattina faticavo a respirare e ho sputato sangue.
Era impressionante vedere tutto quel rosso uscire dalla mia bocca.
Così, beh, mamma mi ha portato in ospedale dove hanno detto che era normale e per respirare meglio avrei dovuto vivere per un po' in montagna.
Così ora ti scrivo da una casa di legno, immersa nel totale silenzio.
L’unica cosa che spezza questo silenzio morboso è la voce di Conor, a volte è per parlare con me, a volte invece semplicemente canta.
Oggi abbiamo litigato. Gli ho urlato contro, è che ogni volta che parla sembra che io sia solo una stupida bambina, gli ho urlato che non deve trattarmi con i guanti, che se lo ho accettato io lo può accettare anche lui.
Si è messo a piangere, è la prima volta che lo vedo piangere così tanto, e tra le lacrime mi ha detto che non sapeva più che fare, che non voleva che me ne andassi, mi sono commossa e ho seppellito l’ascia di guerra, che è immaginaria, poiché non avrei mai litigato seriamente con lui.
Gli ho detto che non deve piangere, che ancora non sono morta e che dobbiamo goderci questi ultimi giorni che mi dividono dalla fine di tutto.
Caro Diario,
Ti ho già detto che in questo posto sperduto tra le montagne, in questa casetta viviamo solo io e Conor?
Beh sì perché mamma deve lavorare e non può stare qui.
Ti chiederai perché non parlo mai di mio padre, beh, lui non c’è più, è morto, 6 anni fa, e indovina per cosa? TUMORE.
Anche lui era diventato calvo, anche lui faticava a respirare, anche lui aveva i giorni contati.
È questa la cosa che mi fa più rabbia, che mia madre ha perso tutto per delle stupide malattie, che io sto morendo come è morto mio padre.
Solo che mio padre non voleva nessuno intorno, io vorrei tenermi stretto per sempre Conor, mia madre, i miei amici e Brighton.
Non lo capisco, ma lo accetto, anche perché non c’è alternativa, c’è solo la rassegnazione a quella che ormai è la mia vita.
Conor sta cercando di sbirciare quello che scrivo, il letto matrimoniale dove dormiamo fa in modo che sia più vicino.
Penso mi piaccia, Conor, o forse è solo che gli voglio troppo bene come amico. Non lo so.
Se potessi gli chiederei un consiglio, ma si tratta di lui.
L’ultima volta che mi diede un consiglio giusto avevo 15 anni, lui 18, e semplicemente aveva detto “Bacialo”.
Non so che fare, ma in fondo non ho nulla da perdere.

Ti terrò aggiornato,
Amanda



Hell-o! (tanto per citare una mia cara amica)
Avete mai sputato sangue? Beh io sì, e vi posso assicurare che è una cosa disgustosa
Avete mai recensito questa storia? Beh, sapete, una recensione non fa male mica! Al massimo rende felice!

I love you all,
V.

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Capitolo 5
*** Day 28 ***


Day 28



Caro Diario,
Oggi è successa una cosa molto strana, e voglio raccontartela per filo e per segno quindi tieni le orecchie (o pagine) ben aperte.
Questa è una baita di famiglia, qui son venuti pure i miei nonni, ai tempi, e qui si sposò mia madre.
Mettendo a posto le valigie ho trovato il suo abito da sposa, e lo smoking di mio padre.
Li ho messi sul letto e li guardavo ammirata, persa nella perfezione dl bianco e del nero, opposti che combaciano perfettamente.
Forse io e Conor siamo così, siamo opposti, ma combaciamo perfettamente.
Ricordo quando da piccoli io giocavo con le Barbie, lui con Action Man, non andavamo quasi mai d’accordo, ma a volte fingevamo fossimo una famiglia, la Barbie presa dai suoi cambi di vestiti, Action Man preso dalle sue missioni, ma vivevano insieme, erano sposati.
Sto perdendo il punto centrale di quello che ti devo dire.
Ero seduta ad osservare i vestiti poggiati sul letto quando Conor torna dalla sua corsa mattutina e rimane sulla porta a fissarmi.
Gli dico di andarsi a fare una doccia e mente si sta lavando mi propone di indossare quei vestiti.
Mi ha spiazzata, non sapevo che rispondere, e gli ho detto che quei vestiti hanno un significato, e che si indossano solo quando ci si sposa.
Ha insistito, dicendo che mi voleva vedere con quell’abito, ho rimesso i vestiti in armadio e l’ho chiuso a chiave, gli ho negato in ogni modo di potermi obbligare a fare qualcosa che non volevo fare.
Poi si è arreso e mi ha fatto cenno di sedermi vicino lui sul letto e io l’ho fatto.
Mi ha guardata negli occhi dicendo queste esatte parole “Voglio che tu non possa scordare questo momento, nemmeno tre metri sotto terra, voglio che tu possa portarmi sempre nel tuo cuore, come io porterò te per sempre nel mio, ma soprattutto voglio che tu sappia una cosa che mi tengo dentro da quattro anni, io, Conor Paul Maynard, beh, io ti amo, Amanda Cheryl Walker”.
Giuro solennemente che il mio cuore, per quanto debole possa essere, ha iniziato a battere all’impazzata, le mani mi sono iniziate a tremare e gli occhi si sono riempiti di lacrime.
In quel momento, tutto quello a cui riuscivo a pensare era a quel ti amo, al mio nome pronunciato per intero, e ad un consiglio. “Bacialo”.
Mi guardava, perso, non davo segni di vita.
“Bacialo”
Quel consiglio mi rimbombava nella mente.
Così ho affondato le mie mani nelle maniche del maglione e le ho poggiate sul suo volto, le mie dita toccavano le sue guance fredde mentre il palmo era bloccato dal maglione.
Mi ero avvicinata al suo viso, sentivo il suo respiro e i battiti del suo cuore.
Per un secondo che a me è parso un’eternità ho sentito le nostre anime fondersi.
Dopo un battito di ciglia le sue labbra erano sulle mie, e il mio cuore continuava a battere, quasi impazzito.
Eppure credevo di non poter amare il mio migliore amico. Eppure lo amo.
Per la seconda volta, un suo consiglio si era rivelato efficace, ho capito cosa provo.
Dopo mi sono staccata dal bacio per dirgli “Anche io, Amanda Cheryl Walker, anche io ti amo, Conor Paul Maynard” .
Ci siamo addormentati abbracciati, dopo una lunga serie di baci, ora sono le 4, lui sta dormendo e mi sono appena rimessa il pigiama.
Curiosa, ho indossato l’abito di mia madre, sembro una donna vera, con quell’abito, non una ragazzina col cancro.
Sposarmi è sempre stato il mio sogno, ora lo posso mettere anche da parte, mi restano solo 28 (anzi 27) giorni da vivere, e li voglio vivere felicemente, abbracciata al mio Conor, nulla di più, se c’è lui, questa malattia sembra non esistere, appena se ne va è buio, e sembra che la morte sia più vicina, mentre quando c’è, mi da’ la sensazione di potercela fare, io, contro il cancro.

Con affetto,
Amanda






Eppure mi sono innamorata di te.
Chiedo scusa per la troppa sdolcinatezza ma un po’ di romanticismo non ha mai fatto morire nessuno, no?
Non so come abbia fatto ad essere così dolce, sono reduce da due puntate di Dottor House!
Il ricordo, quello delle Barbie, è veramente un mio ricordo, solo che con me giocava mio fratello c’: BEI TEMPI
Ora vi lascio, sperando che recensiate.

With much love,
V.

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Capitolo 6
*** Day 27 ***


Day 27



Caro Diario,
Io e Conor sembriamo una coppia di giovani sposi e questo mi piace tanto, mi sembra carina come cosa.
Stamattina mi ha convinta ad uscire e il nostro vicino ci ha detto che gli ricordiamo i miei genitori qualche giorno prima che si sposassero, io sono arrossita come una stupida e ho sorriso più che potevo, gli occhi di Conor si sono illuminati d’improvviso, e ha ringraziato il vecchio.
Avrei tanto voluto sapere cosa gli passasse per la testa in quel momento.
Siamo andati a fare la spesa, non c'è cosa più banale ma stare con la persona che si ama rende tutto più speciale.
Dopo è tutto degenerato.
Siamo tornati a casa felicissimi, eravamo l'incarnazione della felicità, ma purtroppo la mia malattia mi ricorda sempre che non ho niente per cui essere felice.
Infatti all'improvviso, mentre mettevo a posto la spesa, ho avuto una crisi respiratoria, non riuscivo più a respirare e ho sputato di nuovo sangue.
Conor ha chiamato il medico e subito dopo sono svenuta.
Mi sono risvegliata nel letto, con lui che mi fissava.
Senza che io potessi neanche fiatare mi ha detto che i miei polmoni stanno male e che per almeno una settimana devo stare a riposo.
Ma se devo morire lo stesso, perchè devo curare la mia salute?
Sono stata tutto il tempo a letto, appena cerco di alzarmi Conor mi fulmina con lo sguardo.
Ho pensato per tutto il pomeriggio alle parole del vicino, "Sembrate Alexandra e Morgan prima di sposarsi".
I nomi dei miei genitori vicini mi aveva fatto ricordare di tutto quello che avevano affrontato insieme, la gravidanza imprevista, la mia nascita, la malattia di papà.
Sì, io ero indesiderata perchè mia mamma aveva appena 19 anni quando è risultata incinta, mio padre 21, ma hanno deciso di sposarsi, poi sono nata e per undici anni si sono sempre presi cura di me con affetto e amore, poi c’è stato il tumore di papà, e non l’ho visto per circa cinque mesi, era spempre chiuso in camera e non voleva nessuno, aveva vergogna, e lo capisco, ma io piangevo ogni giorno.
Dopo la morte di papà per sei anni ci simo prese cura l’una dell’altra, poi abbiamo scoperto che avevo il cancro.
Ricordo ancora il giorno in cui arrivò la lettera dell’ospedale, per Alexandra Bryce Walker.
Fu uno dei giorni più difficili della mia vita, da allora sono seguite chemio, ma non sono guarita, e sono arrivata ad ora.
La più brutta però è stata la malattia di papà.
Dopo quella non c'erano più "Morgan e Alexandra", ma "Alexandra e Amanda", e tra un po' sarebbe rimasta sola, senza neanche Amanda.
O forse già non c'è più quell' "Alexandra e Amanda" perchè Amanda è diventato "Conor e Amanda".
O forse coesistono.
Perchè tutto in questo mondo coesiste, tutti gli opposti coesistono, come il nero dello smoking e il bianco del vestito da sposa, che quando sono vicini uniscono qualcosa di magnifico, di unico e immortale, l'amore.
Perchè l'amore non muore mai, quello per Conor lo proverò all'infinito, anche se sarò morta.
Non riesco ancora a credere che a 27 giorni dalla mia morte io sia fidanzata con un ragazzo e viviamo da soli, mi sembra surreale.
Forse sta con me solo perchè gli faccio pena.
Gliel'ho appena chiesto e mi ha risposto, con molta finezza.
"Pena un corno! Tu sei bellissima e ti amo da quando avevo 16 anni".
Ho un ragazzo molto simpatico, lo ammetto.
E anche dolce.
E anche bello.
E anche fantastico.
Insomma, è Conor, il mio Conor.
E sta iniziando a baciarmi sul collo e sta sbirciando in una maniera esagerata. Quindi chiudo.

A domani,
Amanda








Cancer! Damn!
Ok, ora sapete la storia di Amanda
E sapete anche i nomi dei suoi genitori
E sapete che quei due si amano da tanto
E sapete che sono troppo sdolcinata
E sapete che fa bene recensire?
E sapete che vi amo? No, non ve l’ ho ancora detto.

I love you all,
V.

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Capitolo 7
*** Day 26 ***


Day 26,



Caro Diario,
Oggi siamo tornati a Brighton e abbiamo detto a mia madre del nostro fidanzamento.
Era commossa e quasi piangendo ha detto "Lo sapevo che eravate fatti l'uno per l'altra, lo sapevo fin da quando vi siete salutati la prima volta, mi dispiace lo abbiate capito così tardi".
Conor è diventato rosso peperone e io mi sono commossa.
Mamma sa sempre cosa dire e cosa fare, io a stento so cosa sento.
Lei è sempre stata forte, ha sempre fatto tutto per aiutare gli altri e trova sempre un motivo per sorridere, anche se ce ne sono milioni per piangere.
Mi sarebbe tanto piaciuto diventare come lei.
Solo di una cosa non puoi parlare senza vedere i suoi occhi gonfiarsi di lacrime.
Di mio padre.
Al mio quattordicesimo compleanno mi raccontò tutta la loro storia, fu il suo regalo, visto che io chiedevo sempre senza risposta.
Mi disse di come incontrò mio padre.
Era in un negozio di attrezzi sportivi e non trovava alcune cose così un ragazzo l'aiutò.
Alla fine le chiese il numero e lei glielo diede.
Poi uscirono insieme, fecero amicizia e dopo due mesi si baciarono per la prima volta.
L'anno dopo mia madre lo portò con lei nella baita in montagna.
Era ottobre.
Il mese dopo mamma scoprì di essere incinta e lo disse a mio padre.
Lui scomparì per un giorno e mamma pianse tutto il tempo, poi ritornò e chiese a mia madre di sposarlo.
Dopo due mesi erano all'altare.
A sentire quella storia io piansi e mamma con me.
Papà sapeva prendere decisioni importanti, e su questo ho preso da lui.
Comunque oggi siamo usciti per fare un po' di shopping.
Mentre passeggiavamo abbiamo incontrato alcuni nostri amici e ci hanno fatto gli auguri e i complimenti.
Se lo aspettavano tutti che prima o poi ci saremmo fidanzati.
Solo noi non sospettavamo nulla.
Mi ha fatto mettere le buste che, ammetto, erano tante e piene, nel cofano e mi ha coperto gli occhi con una benda dicendo "Dove dobbiamo andare è una sorpresa".
Per tutto il viaggio ho avuto gli occhi coperti e ho capito dove eravamo solo quando ho sentito un rumore assordante. Mi sono levata la benda e ho urlato "Conor perchè mi hai portata in aereoporto?"
Lui si è stampato un sorrisetto furbo in viso e ha esclamato "Sorpresa! Londra solo io e te per tre giorni!"
Io ero pietrificata.
Io a Londra, la città che amo, con Conor, il ragazzo che amo. Da sogno.
Beh ci sei anche tu a Londra, fortunatamente ti porto sempre con me.
Siamo in una suite di albergo che da' sul Big Ben, Conor domani mi porta a visitare la città, lui la conosce meglio di me ma è stranamente felice per domani.
Sembra un bambino che deve andare al luna park.
Mi dimenticavo di dirti una cosa molto importante, se non la più importante!
Appena arrivati qui io e Conor, beh, abbiamo "consumato" il nostro rapporto.
La mia prima volta, a Londra.
Mi sa che sono fortunata.
Quel tanto che basta.

Ora vado a dormire, sono stanchissima.
Amanda








Welcome to London
Okay fa schifo come capitolo, ma ho poco tempo.
Sto leggendo "Cose che nessuno sa" di Alessandro D'Avenia, lo conoscete?
Beh e contemporaneamente do' ripetizioni ad una mia amica e non sto tanto a casa.
Chiedo scusa.
Voglio ringraziarvi, lo scorso capitolo ha ricevuto ben NOVE recensioni.

Love ya readers,
V.

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Capitolo 8
*** Day 25 ***


Day 25



Caro Diario,
Oggi è stato un giorno importante nella storia della mia vita.
Eravamo fuori il Big Ben e io facevo fotografie mentre Conor firmava autografi alle fan.
Ne ha davvero molte, e le rende felici anche solo sorridendo, come fa con me.
Lo avevo lasciato alle sue fan e continuavo a guardare ammirata la torre quando me lo ritrovo dietro che mi abbraccia e mi fa girare.
Mi sfila la macchina fotografica e la da' ad una ragazza, sul momento ho pensato fosse pazzo, ma poi ho capito il perchè.
All'improvviso mi si inginocchia davanti e tutti iniziano a fissarci, poi dalla giacchetta tira fuori uno scatolino nero e lo apre, dentro c'era un anello che brillava in una maniera esagerata, ci guardano tutti e lui mi dice "Amanda Cheryl Walker, vuoi sposarmi? ".
Mi sono sentita male, il cuore fortissimo, le mani tremolanti e una risposta in testa, ho avuto una specie di de ja vù.
Mi sono portata la mano alla bocca e ho iniziato a piangere dalla gioia, poi mi sono inginocchiata e gli ho urlato "Si" in faccia per poi ripeterlo a bassa voce nell'intervallo tra ogni bacio.
Ci hanno applaudito, come se stessimo mettendo in scena un'opera teatrale, invece no, è il giorno più bello della mia vita.
La ragazza ci ha riempito di foto con la mia macchina fotografica e ora mi ritrovo a guardarle.
Avrò questo giorno stampato in mente per il mio sempre.
C'è una foto che mi piace troppo, io e lui a baciarci con lo sfondo dello Big Ben.
Se chiudo gli occhi riesco ancora a provare le stesse emozioni, certo solo una settimana fa neanche stavamo insieme, ma abbiamo poco tempo, e ormai ci conosciamo da una vita.
Abbiamo sprecato quattro anni ad essere migliori amici mentre desideravamo di essere fidanzati, ma con la paura di non essere ricambiati. Quindi in pratica stiamo solo recuperando.
Mi ricordo un giorno in cui aveva il morale sotto i piedi perchè la sua ragazza l'aveva lasciato - ragazza demente - e io gli dissi che un giorno sarebbe arrivata la ragazza per lui, quella che lo avrebbe preso e non lo avrebbe lasciato mai più.
Non avrei mai immaginato potessi essere io, con la differenza che tra poco lo lascerò, ma non per mia volontà.
È stata una giornata piena, e non so che altro scriverti, se non che sono felice.
Penso che forse questo è l'amore, essere felici, sempre, dovunque, e comunque.
C'è chi dice che l'amore è sofferenza, invece no, è solo gioia e forza per andare avanti.
E credo anche che tutti debbano avere un amore, quello che ti riempie le giornate e ti fa sperare che all'angolo ci sia la persona amata, e che tu possa essere così fortunato da poterla guardare negli occhi e sorridere, come solo le persone innamorate sanno fare. L'amore è sorridere.

Buonanotte,
Amanda Cheryl Walker Maynard.






I think I wanna marry you
Questo capitolo è una merda, lo so, ma è tutto quello che sono riuscita a fare, quindi, non accanitevi vi prego.
Per qualunque parere, lasciate una recensione, mi farà solo felice.
Non so che altro dire e sto diventando monotona, quindi schiao beddi.

With much love,
V.

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