This is my life...

di Aredhel Lia
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo_ ***
Capitolo 2: *** La promessa_ cap 1 ***
Capitolo 3: *** Nuova vita_ cap 2 ***
Capitolo 4: *** Non vorrei essere così schietta, ma per capire la mia storia bisogna viverla in un certo senso_ cap 3 ***
Capitolo 5: *** Risveglio_ cap 4 ***
Capitolo 6: *** Una consapevolezza_ cap 5 ***
Capitolo 7: *** La bestia_ cap 6 ***
Capitolo 8: *** Incomplete_ cap 7 ***
Capitolo 9: *** Vicolo_ cap 8 ***
Capitolo 10: *** Arrivederci_ cap 9 ***
Capitolo 11: *** Buio_ cap 10 ***
Capitolo 12: *** Amicizia_ cap 11 ***



Capitolo 1
*** Prologo_ ***


This is my life…

Prologo


Sedici, sedici durissimi e lunghissimi anni mi hanno segnato nel profondo, una vita strana, piena di dure difficoltà, ma sono qui pronta a raccontare la mia storia.
Mi chiamo Angela Nardeth, ma non è questo il mio vero cognome, sinceramente non so quale sia, ma ora sono abbastanza grande per cercare di scoprirlo.

Undici anni fa ero in macchina con la mia famiglia, avevo solo 5 anni, mio padre era al volante e a fianco c’era mia madre, dietro, con me, mio fratello maggiore. Non ricordo lo schianto, ricordo solo di essermi risvegliata in un letto di ospedale a fianco di mio fratello, non capii subito cosa fosse successo, all’inizio pensavo fosse un sogno, un incubo, ma una realtà orribile mi si presentò subito davanti agli occhi. Il destino era stato clemente con me e mio fratello, rimanemmo feriti certo, ma niente di grave, purtroppo però  i nostri genitori morirono sul colpo.

Non c’è giorno che non passi a cercare di ricordare i loro nomi, i loro volti, purtroppo ho solo pochi ricordi sbiaditi dal tempo; ma mio fratello non posso dimenticarlo, dopo tutto era così simile a me, due occhi azzurri come il mare, capelli castani, magro, era bellissimo, aveva solo 10 anni, eppure era già di una bellezza mozzafiato.  Io ho i suoi stessi occhi, incorniciati da folte ciglia nere come i miei capelli, l’unica differenza forse era questa, lui aveva i capelli chiari e io scuri. Ricordo che eravamo molto uniti, fino all’incidente che ci cambiò la vita, fino a quell’incidente che ci ha separato per tutti questi anni, non so se si ricorda di me, ma voglio trovarlo, voglio trovare il mio Lou … costi quello che costi …


Buooooonsalve!! :3
okkay questa è la mia nuova FF, ma non sono sicura che lo sia...
magari è una mini-long... boh vedremo...
spero di avervi incuriositi, ci saranno parecchi colpi di scena...
coooooooomunque... vi lascio in pace, vi ricordo di recensire :3 
accetto tuuuuuuuutto ... tranne gli insulti xD vabbè spero vi piaccia :3
ciau belli ♥♥♥


P.S. potete seguirmi su twitter : https://twitter.com/GiuliaNarzisi

e chiedermi l'amicizia su FB : https://www.facebook.com/giulia.narzisi.5

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Capitolo 2
*** La promessa_ cap 1 ***


Capitolo 1

La promessa...

Rimanemmo diverse settimane in ospedale, avevo subito un trauma cranico, forse è anche per questo che tutt’ora non ricordo bene il mio passato, quando uscimmo da li venimmo separati, lo adottarono subito, e lo stesso fecero con me, ma mi ricordo ancora oggi la promessa che mi fece, quella che mi disse tra le lacrime l’ultima volta che mi abbracciò …
- Angy…  ti troverò!!! Giuro che staremo di nuovo insieme … -
e se ne andò con la sua nuova famiglia, lasciando un vuoto incolmabile.

La famiglia che mi adottò era semplice ma molto ricca, Jason (40anni), mio padre adottivo,  era un uomo alto e magro, capelli ricci di un biondo quasi platino, due occhi di un nero cupo come la notte, quegli stessi occhi che non dimenticherò mai.

Sua moglie, mia madre adottiva, santa donna, si chiamava Annabelle (37anni), l’adoravo; era di statura nella media, era ben rifornita di curve, aveva capelli lunghi fino alle spalle, lisci e biondi, ma la caratteristica che più colpiva erano gli occhi, due occhi verdi magnifici.

Jason e Annabelle avevano una figlia di nome Jessica di soli 3 anni, mi ci affezionai subito, era una bambina adorabile, aveva due anni in meno di me, ma era intelligente e sveglia rispetto alla sua età, era di una bellezza da far stare male, biondissima con capelli lunghi fino al bacino, che cadevano in morbidi boccoli, era piccola ma tutti la amavano, tutti volevano starle vicino, la cosa che li attirava erano quei suoi occhi, verdi di giorno, e grigi la sera.

All’inizio fu facile, mi portarono nella loro villa vicino a Londra, era enorme, 2 piani di lussuria, sul vialetto si apriva un portico in stile vittoriano magnifico, e sui lati un giardinetto ben curato. Solo dalla porta d’ingresso si capiva la ricchezza della famiglia Nardeth, era finemente lavorata, enorme, sembrava blindata, ma lasciamo stare l’esterno. La casa al suo interno era magnifica, un entrata ampia ben arredata con mobili antichi, stile 600esco, al centro dell’entrata si apriva un enorme scala, di quelle che si vedono solo nei film, con tanto di tappeto rosso, hai lati dell’entrata si aprivano 4 porte, due a destra e due a sinistra che portavano rispettivamente, alla sala da pranzo e alla cucina a destra, invece a sinistra al bagno e a una sala lussuosa, ricordo purtroppo che c’era una porta, un po’ nascosta a lato della scala, la prima volta che la vidi non ci diedi molto peso, pensavo fosse uno sgabuzzino,  la mia intera attenzione era rivolta a cosa c’era al piano superiore.

- Piccola Angela ti va di vedere la tua cameretta?? - mi chiese Annabelle prendendomi per mano e sorridendomi amorevolmente. Ovviamente risposi subito di si a quella proposta, e quando la vidi rimasi a bocca aperta, sembrava la camera di una principessa, fantastica, enorme, un letto a due piazze tutto per me, e avevo addirittura un bagno tutto per me, ero molto eccitata per la nuova casa, la nuova famiglia , la mia piccola sorellina, ma poi ripensai al mio Lou … alla sua promessa, alle sue braccia che mi cingevano, e mi buttai sul letto, piansi tutto il pomeriggio, tutta la sera, mi ricordo che venne diverse volte Anna in camera mia per cercare di consolarmi, ma nessuno poteva, scesi di sotto solo all’ora di cena,  poi tornai in camera  e mi chiusi in me stessa, ritrovandomi  tra lacrime amare e singhiozzi sommessi a pregare Dio che mio fratello tornasse da me.




Ueilà :D 
mmm... che dire (?) spero seriamente vi piaccia...
...vi preannuncio un capitolo un po' particolare... diversi colpi di scena lo accompagnano...
eheheh spero di avervi incuriositi :D 
coooooooomunque... xD mi raccomando recensite, datemi il vostro parere, è davvero importante !!!
grazie mille a chi lo fa ♥ vi voglio bene :D

P.S. come al solito io noiosetta vi chiedo un piccolo favore... please!! *occhioni dolci da cucciolo*
passate a leggere :3
 http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1187831&i=1


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Capitolo 3
*** Nuova vita_ cap 2 ***


Capitolo 2

Nuova vita ...


Piano, piano iniziai ad affezionarmi a tutta la mia nuova famiglia, iniziai a non pensare più a mio fratello, ero coinvolta da quella vita così diversa, a soli sei anni iniziai a suonare il pianoforte, la chitarra classica, iniziai a ballare classica, e con il passare del tempo la mia attitudine nelle arti si faceva sempre più palese e iniziai anche a cantare.

 

Anne che era così felice di come amavo la vita che era stata scelta per me, decise di farmi fare dei concorsi, a soli 12 anni facevo concorsi di ogni genere, di ballo, di canto … di bellezza, ero diventata stupenda, ero alta, magra ma con delle belle curve, capelli lunghissimi e liscissimi, un viso ben curato con occhi azzurri fantastici  che spesso valorizzavo con il trucco. Passai  7 anni nel lusso più sfrenato nella comodità più assoluta, avevo amici, tutto andava che era una meraviglia, viaggiavo, cantavo, ballavo (ogni genere oltre che classica) suonavo, tutti mi volevano bene.


Mi ricordo che avevo un ragazzo un anno e mezzo più grande di me, era alto, molto più di me, capelli corti di un nero corvino, che spesso raccoglieva in un ciuffo sbarazzino, mi ero innamorata dei suoi occhi, aveva degli occhi fantastici, del colore del miele, che ogni tanto sfumavano in verde, e le sue labbra erano morbide e carnose, amavo anche quelle, amavo tutto di lui, nonostante avessi solo 12 anni e non voleva dire quasi niente la parola amore.

Solo ora so quanto devo a quel ragazzo, a quel ragazzo che mi ha aiutato tanto, che mi ha insegnato tanto, senza di lui ora non sarei qui a raccontare la mia storia, mi ha salvato.

Avevo solo 12 anni e mezzo quando mia madre adottiva morì, aveva un tumore, diagnosticatogli troppo tardi, era già in fase terminale, piansi tantissimo abbracciata a Je, che era diventata, oltre che un vera e propria sorella, la mia migliore amica.

La mia vita cambiò un'altra volta, questa volta in peggio. Tornati a casa dal funerale e mi chiusi in camera, volevo stare da sola, non accettai nemmeno le chiamate del mio ragazzo, mi lasciai andare semplicemente nel mio letto, e piansi lacrime amare, fino a che non mi addormentai sfinita.  



ecco come mi immagino la protagonista di questa storia, solo un po' più giovane e con i capelli lisci :3 
ovviamente voi potete immaginarla come volete :D viva la fantasia!!!



Saaaaaaaaalveeeeeeeeeee :D
devo chiedervi scusa, questo capitolo è cortissimo... *implora perdono*
ma giuro... sulla mia vita, parola di scout, che il prossimo sarà moooooooooolto più lungooooo e anche un po' particolare...
ok, vi scooooooooooongiurooooooo recensiteeeeeeee ... fatemi sapere cosa ne pensateeeee *implora*
ok va beh ora la smetto di implorare, fatemi sapere bellezze ♥
vi voglio bene :D un grazie particolare a
 
PandaExpress  , _Carrot_ , _Gio_Directioner , Vas_happeningDemetriaJE_  e  Calie_   ♥

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Capitolo 4
*** Non vorrei essere così schietta, ma per capire la mia storia bisogna viverla in un certo senso_ cap 3 ***


Capitolo 3

vi prego di prestare attenzione allo  spazio autrice in fondo  al capitolo!! 
grazie♥


Non vorrei essere così schietta, ma per capire la mia storia bisogna viverla in un certo senso …


Sentii troppo tardi quello scricchiolio, dopo tutto stavo dormendo, pensai fosse un rumore come un altro, non  ci diedi peso fino a quando una pesante mano mi si posò sulla bocca, subito il panico mi invase, non sapevo come reagire.

- stai zitta e ferma!-una voce soffocata mi sussurrò all’orecchio.

Ovviamente non la ascoltai provai ad urlare, mi dimenai, ma nessun movimento mi era concesso, in camera mia il silenzio urlava morte, il buio non mi permetteva di vedere chi era con me nella mia camera, dalla forza con cui mi teneva sembrava un uomo, riuscii a vedere solo gli occhi di quel bastardo, quello sguardo, che mi porterò nella tomba.

Non vorrei essere così schietta, ma per capire la mia storia bisogna viverla in un certo senso …

Quell’uomo mi prese di forza, tenendomi la bocca tappata, pregai solo non prendesse anche Je, aprì la porta della mia camera, nella casa di solito piena di vita ora regnava il silenzio più assoluto, avevo talmente paura che non riuscivo nemmeno a reagire, le luci erano spente, solo una lieve della luna filtrava dalle tende pesanti.

Quel mostro scese le scale con me in braccio, la mano ancora sulla mia bocca, ricordo che mi portò in quella stanza a lato della scala, quella che pensavo fosse uno sgabuzzino, invece al suo interno una lunga scala, che portava nelle viscere della terra, in una stanza altrettanto buia, l’odore di chiuso e muffa faceva rivoltare lo stomaco, ma c’era un altro odore, più dolciastro, ferroso, lo riconobbi subito come l’odore del sangue. Quella stanza era una stanza delle torture, dove, pensai, sarei morta.

Ad un certo punto mi liberò la bocca, per appoggiarmi ad un materasso scricchiolante e maleodorante. Nonostante fossi libera dalle sue mani non riuscii a muovermi ero troppo spaventata la paura mi si iniettava nel sangue come droga, una droga che mi paralizzava. Quando quella mano che fino a poco tempo prima era sulla mia bocca scese fino al seno, già abbondante nonostante i miei dodici anni e mezzo, e me lo strinse fino a farmi salire le lacrime agli occhi, capii le sue vere intenzioni.

I pensieri mi affollavano la testa, ripensavo a mio fratello, al mio ragazzo, alla mia sorellina, pensavo a tutta la mia vita, sapendo di essere vicina alla fine, una fine tanto agognata, per non soffrire, ma temuta al tempo stesso, quella fine che avrei preferito fare al fianco dei miei genitori quel’ormai  lontano giorno.

Fu terribile, quando la sua mano scese, callosa, calda e sudata facendosi spazio nella mia intimità; e purtroppo non solo la sua mano la raggiunse …

Ma quel bastardo non si fermò mai, non si fermò davanti al sangue, le urla, il mio corpo contorto e insanguinato, pregai Dio che mi uccidesse velocemente per non farmi vivere quello che stavo vivendo in quel momento, ma No..! non era ancora giunta la mia ora, dovevo soffrire, e stavo soffrendo pene atroci.
Volevo scappare da quella casa, da quel mondo, volevo più che mai trovare Lou, ma ero troppo piccola e spaventata per riuscirci, quell’uomo era troppo forte e deciso.
Ma gli feci una promessa, gli promisi che gliela avrei fatta pagare, a qualunque costo, ma non diede peso alle mie parole, troppo eccitato nell’essere dentro di me, a logorarmi dall’interno.

Persi lucidità un paio di volte, il dolore era quasi intollerabile, ero legata a quel letto, il volto gonfio di pugni, le lacrime avevano smesso di rigarmi il volto da un po’, le gambe aperte, in un modo innaturale, incrostate di sangue, del mio sangue.

Quello che mi fece fu terribile, atroce, ma fu ancora più atroce scoprire chi mi fece questo, chi mi violentò .

- Angy!! Angy!! - sentii qualcuno chiamare il mio nome quando mi svegliai, ero ancora distesa su quel letto, ancora legata, ogni centimetro di carne doleva. La voce diventava sempre più acuta, sempre più vicina, provai ad urlare ma mi uscì dalla bocca solo un rantolo strano.
- Sono … q … - ma le parole mi morirono in bocca.  La vista si stava offuscando, la testa girava terribilmente e svenni, con la speranza di non risvegliarmi.


Sentii qualcuno scendere le scale, negli ultimi istanti della mia lucidità e pregai mi portasse lontano da quel posto.



Eccomiiiiii ;D
finalmente sono tornata a casa :D scusate, lo so dovevo postare due giorni fa... ma sono andata a Omegna...
lo so lo so non ve ne frega na beata min***a LOL ma li ho incontrato Liam *-* awwwwww ♥ yuppy beh magari non era lui... ma era... UGUALE !!! *-* :Q___ 
woooo comunque vi avevo promesso un capitolo più lungo.. beh questo lo è... ma è molto molto molto... triste ... e fidatevi mi sono incavolta io stessa a scriverlo, perchè le donne/bambine non dovrebbero mai subire certe cose... Mai!!!! U_U 
okkay mi sono sfogata... comunque se recensite lasciandomi il vostro più sincero parere sarei molto felice :)
bene ora tolgo il disturbooooooooo ciau bellezze ♥

P.S. racazze pelle mi raccomando se non avete niente da fare andate a leggere questa mia FF :3
ecco il link :3 http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1187831&i=1

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Capitolo 5
*** Risveglio_ cap 4 ***


Capitolo 4

Risveglio...

Mi svegliai all’ospedale, mi avevano accudito, guarendo le ferite esterne, e operando quelle interne. La testa pulsava ancora terribilmente, la vista era un po’ annebbiata..

La paura che mi assalì al ricordo di cos’era successo mi accecò. L’anima era stata lacerata dal profondo, non solo il corpo, una parte di me era morta, e quella viva gridava vendetta, si quella vendetta che prima o poi mi sarei presa contro quel bastardo.

Sentii qualcosa stringermi la mano lievemente nell’istante esatto in cui aprii gli occhi
Ritrassi subito la mano per paura, di rivedere gli occhi di quel bastardo nella persona che mi stringeva la mano, ma poi questa me la riprese e mi costrinsi a guardarla.

- Amore mio sono stato così in pensiero …! -  disse il mio ragazzo con le lacrime agli occhi.
- Pole … - dissi ma le parole mi morirono in gola, e ci ritrovammo a piangere abbracciati.
- quando ti ho trovata … - disse abbassando lo sguardo - è stato orribile …  se non ci fosse stato Jason, tuo padre … non ti avremmo mai trovata … - disse e una lacrima scese bagnando appena la coperta.
Jason quel nome si ripeté nella mia testa un milione di volte …
E un flashback mi indusse a una momentanea trance …

*flashback*

Correvo nel giardino dietro casa, avevo 10 anni, ma ero già bellissima, Jessica era al mio fianco, pretendeva di essere spinta sull’altalena.
-Angy!!! Angy !! dai sorellona ti prego spingimi un po’, poco, poco … ti prego!- disse facendomi gli occhi dolci a cui non resistetti.
- va bene Je ma solo due spinte, poi fai andare me!! -
- come vuoi !! grazie!! -
Dopo un po’ che dondolava scese dall’altalena e ci salii io, il vento mi accarezzava i capelli scuri, e faceva alzare la gonna del mio vestitino.
Mi diedi una spinta più forte, e raggiungendo una certa altezza i miei occhi vennero catturati da un luccichio, qualcuno mi stava guardando dalla finestra chissà da quanto tempo, quegli occhi neri come la pece mi scrutavano famelici, quegli stessi occhi che …

* fine flashback *

Trasalii da quel ricordo ancora così vivo, quello sguardo, la sensazione che provai immergendomi in esso.
- Jason … - dissi piano.
- Dio mio Annabelle mi ha protetto per tutto questo tempo … - dissi in un sussurro quasi impercettibile.
- Angy , non capisco … - disse Pole alzando lo sguardo  facendolo scontrare contro il mio.

I suoi occhi erano per me la pace, mi bastava solo guardarlo per sentirmi a casa, per sentirmi amata, ma nonostante fossi più tranquilla, non riuscii a trovare la pace.

- Devi aiutarmi … - dissi al suo orecchio .
-devi aiutarmi a fuggire … - implorai .
- solo tu puoi …! - continuai fissando intensamente i suoi occhi, volevo che capisse da se il motivo non volevo essere costretta a raccontare.
-ma perché? Non capisco io ti dovrei riportare a casa tua, da tua sorella e tuo padre!! -
-No Pole, non capisci?? È stato lui!! È stato … J-Ja… - cercai di dire, ma quel nome non voleva uscire, talmente incastonato nella mia gola.
- è stato Jason a farti questo?? - disse con gli occhi sbarrati dall’orrore.
- si … - dissi piangendo ammettendo la sconfitta a quel’essere malvagio tanto più forte di me.
- ti porto via di qui, ce ne andiamo oggi stesso!! - nei suoi occhi giaceva una rabbia repressa che poco a poco veniva risvegliata.

Mi alzai dal letto con il suo aiuto, il mio corpo sembrava un campo minato, ma strinsi i denti e andai avanti, chiusi tutte le mie cose nel borsone, i vestiti, il portafoglio, rimasi però con il pigiama dell’ospedale, infilai le scarpe che mi avevano portato e mano nella mano con Pole uscii da quella camera, quando …




Ciau!! :)
ecco qua il quarto capitolo... ecco svelato il mistero, è stato quel bastardo a farle questo, ah ma fidatevi non la passerà liscia...
lo so sono stronza a lasciarvi così ... in sospeso... ma devo attirare l'attenzione in qualche modo, comunque sia vi aspetta un capitolo... beh non saprei come definirlo se devo essere sincera! :/
vabbè io tolgo le tende, evaporo, insomma me ne vado U_U 
vi ricordo di RECENSIRE!!! U_U
e ringrazio di cuore chi lo fa!! :D
boh vabbbè ora me ne vado sul serio !! :)
Ciau vi amo♥

P.S. se passate vi amo a vita!!!!  

To Success

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Capitolo 6
*** Una consapevolezza_ cap 5 ***


Capitolo 5

Una consapevolezza...



*sbam*
andai a sbattere contro un’infermiera, una di quelle che fanno davvero paura, grossa quanto un armadio, e sul viso un ghigno che non l’abbandonava mai.

- dove state andando voi due? - disse infuriata bloccandoci.
- emm noi, emm cioè io la stavo portando di sotto dalla sorella che vuole vederla - disse Pole mentendo spudoratamente.
- a si? E quella borsa? - chiese riferendosi a quella con tutti i vestiti e effetti personali.
- e beh, emm ecco li devo dare a mia sorella che metterà a lavare questa roba sporca e me ne porterà dell’altra … - dissi anche io mentendo con nonchalance .

Sembrò convincersi e ci lasciò passare,  noi appena svoltato l’angolo ci mettemmo a correre a perdifiato, fino a quando raggiunto un vicolo appartato, appena fuori l’ospedale, ci fermammo per riprendere fiato, e ne approfittai per fargli delle domande.

- prima di tutto … da quanto tempo sono rimasta in ospedale? -
- 9 giorni , hai subito un forte shock che ti ha portato a uno stato di apparente coma, ma neanche i medici capivano cos’avessi -
- 9 giorni … - farfugliai tra me e me  -… bene okay, poi, Ja-Jason … - dissi a fatica
… è venuto in ospedale?-
- si 4 volte, e una volta ha portato anche Jessica -
- Dio mio Jessica!! - dissi colpendomi la fronte con il palmo della mano.
- cosa? - mi chiese confuso lui.
- dobbiamo portarla via di li, subito, prima che quell’essere malvagio le faccia del male!! E poi dovremo scappare! -
- si hai perfettamente ragione ma per andare dove? -
non lo so - dissi affranta chinando il capo in segno di resa.
- facciamo così ! portiamo via Jessica, mettiamo nella borsa alcuni vestiti, prendiamo dei soldi, quelli che tu hai in abbondanza, e scappiamo fino casa di mio padre, a Tadley e li poi decideremo cosa fare ok?? - mi disse in un lampo di genio.
- si, si va bene! - dissi alzando il capo.
- ottimo! Adesso chiamo mio padre e gli dico di venirci a prendere, Tadley è a circa un ora e quaranta, quindi abbiamo un po’ di tempo per sistemare tutto, oggi è venerdì, quindi tuo … “padre” è a lavoro giusto? -
- si, si è ha lavoro ma è meglio che entrerai te per primo … -
- certamente … - mi rispose, successivamente prese il cellulare è chiamo il padre dicendogli di venirci a prendere davanti a casa di sua madre.

Poi ci incamminammo verso casa mia, una volta arrivati davanti alla villa in stile vittoriano, mi bloccai per poi andarmi a nascondere dietro all’angolo, dove, chiunque avesse aperto, non mi avrebbe visto.
Pole suonò il campanello con insistenza fino a che una bambina biondissima gli aprì la porta al quanto allarmata.

- c’è tuo padre? - chiese Pole con il fiato corto.
- no è al lavoro, perché ? è successo qualcosa? - sentii appena la voce soffocata di Jessica.
lasciaci entrare! - rispose in maniera ferma Pole.
- si , ma aspetta, lasciaci?- chiese lei titubante apostrofando il plurale.
Quando udii quelle parole mi catapultai al fianco di Pole sotto lo sguardo stupito e allo stesso tempo felice di Jessica.
- dio mio pensavo non ti saresti mai più svegliata!- disse salandomi addosso.

La abbracciai dolcemente, poi tutti e tre entrammo, gli spiegai tutto, cosa mi aveva fatto quel mostro, e le spiegai il piano di Pole, gli dissi che sarebbe venuta con me, perché non volevo le succedesse lo stesso. Sembrò approvare fin da subito le nostre intenzioni e ci aiuto a prendere più roba possibile, svuotammo anche la cassa forte, poi quando tutto fu pronto ci avviammo verso casa della madre di Pole dove ci stava aspettando suo padre.

Quando arrivammo li una BMW nera tirata a lucido era di fronte alla casa, nella mia testa iniziavano a farsi spazio diverse certezze.
Quella non era la macchina del padre del mio ragazzo, mi era troppo familiare,  quando la riconobbi mi salì un groppo alla gola, e le lacrime affollarono i miei occhi, quella macchina, era la macchina da lavoro di Jason, possibile che fosse già uscito da lì?
Di solito lavorava fino alle 8 di sera ed erano appena le 5, poi una consapevolezza si fece strada nella mia testa, per fare un po’ di chiarezza, giusto in tempo, perché in quel preciso istante …



Salveeeeeeee!!!
Tadà ecco qua il nuovo capitolo!!! :D
spero vivamente non faccia cagare xD  ma dovrete dirmelo voi con le vostre recensioni !!! u_u
quindi RECENSITE!!! ditemi cosa ne pensate...!! U_U comunque grazie a chi ha recensito gli altri capitoli vi amo ♥
cosa succederà in quell'istante??? chi lo sa???  eheheh... 
amo lasciarvi in sospeso... così vi incuriosisce di più u.u 
okok basta la smetto di rompervi e sparisco... ma prima vi lascio in compagnia...
del fratello della protagonista :D 

si sei sezzi da morire!!! contento ?? U_U  xD

okkkay me ne vado amori miei ♥♥♥

P.S. da bravi fate contenta questa povera ragazza passate a leggere e recensire l'altra mia FF :D ricambio anche U_U
fate un bel clic qui --->
To Success

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Capitolo 7
*** La bestia_ cap 6 ***


Capitolo 6

La bestia...

Perché in quel preciso istante la bestia scese dall’auto, alto come sempre, i capelli ricci di un biondo quasi platino e gli occhi neri come la pece, bello all’esterno, ma mostro all’interno.

La testa iniziò ad affollarsi di pensieri, come sapeva che eravamo lì? Poi mi ricordai dell’infermiera, sicuramente lo aveva chiamato, e gli aveva detto che ero fuggita con il mio ragazzo, era ovvio che sarebbe andato a cercarmi subito a casa sua, ed infatti eccolo lì davanti alla porta di casa McLoler, in attesa di una risposta.
Ma quando non la ricevette iniziò a sfogare tutta la sua rabbia contro la porta, tirandole calci, pugni, fino che questa non cedette.

- o mio dio! - ansimò Jessica impietrita al mio fianco.
- quello non è mio padre, quello è un mostro!! - continuò in un sussurro.
- ti prego Pole, dimmi che tua madre non è in casa!!! - chiesi quasi tra le lacrime al solo pensiero che quella donna, dolce e sincera potesse subire la mia stessa condanna.
- no, no stai tranquilla, è andata a Wolverhampton dai miei nonni …  e starà lì per un bel po’ da quanto ho capito …- disse facendomi rilassare appena.

 Il mostro era ormai entrato, e fortunatamente non ci aveva visti, ne sentiti.

Ma quell’istante, nell’istante in cui salimmo sulla macchina di Jonathan, il padre di Pole, quell’essere uscì dalla casa e mi vide, anzi, ci vide, e nella tenebra dei suoi occhi ardeva una rabbia incontrollabile,  una rabbia che presto avrebbe sfogato.

Non parlammo per tutto il viaggio, troppo assorti dai nostri pensieri, solo quando arrivammo a casa di Jonathan si decise a chiederci cosa fosse successo.

- Allora ragazzi mi volete spiegare? - chiese sedendosi sulla poltrona di fronte a noi tre seduti sul divano.
- quell’uomo … - presi un respiro - … quell’uomo mi ha violen … - ma non feci tempo a finire che affogai nella consapevolezza della gravità della situazione, le lacrime scendevano copiose sul mio viso e i miei singhiozzi si stagliavano nel silenzio che era caduto nella stanza.
- povera piccola, - mi disse Jon - emm Pole, puoi venire un attimo in cucina con me?-
Continuò dirigendosi in cucina con al suo seguito il mio ragazzo .

Le lacrime continuavano a scendere, mentre la piccola Je si stringeva a me dicendomi che era finita, che dovevo stare tranquilla, che non lo avrei più rivisto, e io in quel momento disperato ci credetti, con tutta me stessa.

Quando Pole uscì di lì mi sembrava visibilmente sconvolto, aveva quei suoi magnifici occhi color caramello arrossati, segno che aveva pianto, ma non mi disse mai cosa si erano detti, si limitò anche lui a sedersi a fianco a me e ad abbracciarmi.

I giorni iniziarono a susseguirsi monotoni e tranquilli, vivevamo nell’enorme villetta di Jon, che si era dimostrano un uomo dolce e premuroso oltre che forte e autoritario.  Si era dimostrato un vero padre, quello che avrei sempre voluto.

Avevo ripreso a suonare, cantare, ballare … avevo ripreso a vivere piuttosto serenamente in quella cittadina , ero ancora bellissima, ma non facevo più niente per valorizzarmi, mettevo sempre felpe larghe e jeans , non mi truccavo o mettevo tacchi, nonostante tutte le ragazze di 14 anni, come me, lo facevano.

Avevo ripreso ad andare a scuola e ad avere amici; mentre Jessica era ancora alle medie io iniziavo a frequentare le superiori, e lì incontrai il mio migliore amico, me lo fece conoscere Pole, erano già amici loro, subito non mi fece ne caldo ne freddo quel ragazzo, anzi all’inizio mi dava anche un po’ fastidio ma un giorno che Pole non c’era passammo la giornata insieme, conoscendoci meglio e apprezzandoci davvero.

Aveva la mia stessa età e per la maggior parte delle ore lo avevo in classe con me, e anche come compagno di banco, era molto simpatico e gentile, ma molto testardo in certe cose.

 Mi ricordo ancora quel giorno in cui Pole ammalato era rimasto a casa e io ero indifesa davanti a quel ragazzo bello da stare male e scemo al tempo stesso.

- Ciao Angy!! - mi salutò abbracciandomi, o meglio,  stritolandomi e poi poggiando le sue morbide labbra sulla mia guancia, lievemente rossa di vergogna.
- ehm ciao - dissi accennando un sorriso e sciogliendo l’abbraccio per prendere il libro di biologia nell’armadietto.
- come stai splendore? Come mai il tuo ragazzo non c’è? - chiese facendomi voltare per guardarmi negli occhi e scrutare la mia anima dal profondo, si immerse nei miei pensieri nella mia vita, nei miei sogni, nelle mie speranze, perché quelle non erano ancora morte, quelle erano racchiuse chissà dove pronte a saltare fuori.
- io sto, sto bene, tu? Pole ha la febbre …- dissi cercando di sfuggire a quegli occhi fantastici, di un colore  a dir poco fantastico … di un …


 

 

MUhahahah CIAO!!! XD                                                  
Chi sarà mai questo bell’imbusto?? ;) eheheh chi lo sa alzi la mano … !* silenzio tombale , passa un cespuglio rinsecchito *
Beh non vi vedo molto attive D: secondo me qualcuno lo sa … ahahah …
Ehehehe non potevo scrivere il colore degli occhi sennò capivate subitissimissimissmo … e voi sapere che amo tenervi sulle spine!!
Allora … cos'altro volevo dirvi?? ah già Grazie :D di tutto a chi recensisce... chi legge in silenzio chi mi mette tra seguiti/preferiti ecc.
GRAZIE!!! :D
spero che questo capitolo... vi sia piaciuto... nei prossimi... beh tantissimi colpi di scena... 
fatemi sapere cosa ne pensate!!! :D recensiteeeeeeeeee :3
Adios xS 


P.S. passate qui !! :D To Success

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Capitolo 8
*** Incomplete_ cap 7 ***


Capitolo 7

Incomplete...



Di un verde magnifico, incorniciati da folte ciglia, in un viso a dir poco perfetto, era sempre sorridente, e il suo sorriso perfetto metteva allegria, poi con quelle fossette tenere, faceva cadere ai suoi piedi tutte le ragazze, senza contare i morbidi ricci che incorniciavano il tutto rendendolo perfetto nella semplicità della sua bellezza.

- sto alla grande - mi rispose facendomi l’occhiolino e prendendomi per mano per accompagnarmi in classe.

La prima ora avevamo entrambe biologia e come al solito l’avrei sopportato come vicino di banco.
Non ci conoscevamo bene ma quella mattina qualcosa cambiò, sentii un legame profondo nascere tra noi dopo la stramba conversazione che facemmo con i bigliettini.

 - ciao bellaaaaaaaaaaa-
-ciao bruttoooooooooo xD -
-che noia sta lezione di biologia! Non trovi?-
- si hai proprio ragione D: -
- ti va di tagliare con me le prossime ore?? ;) -
- mmm e che facciamo?? - gli porsi il biglietto con aria sospetta e lui ricambiò con un sorrisone magnifico.
-ti fidi di me?? :D -
- no xD dovrei Harry?? Non ti conosco così bene!! -
- è proprio per questo che lo faccio!! :D per conoscerci meglio … sai, sei davvero molto simpatica, potremmo diventare buoni amici … -
- okkay okkay va bene tanto le prossime ore non ho verifiche o interrogazioni, ma mi vuoi dire dove andiamo? -
- te lo dico dopo- lessi  il suo ultimo bigliettino, e in quel preciso istante la campanella suonò, mi prese la mano e di nascosto uscimmo dall’istituto scolastico.

Mi portò a casa sua, mi spiegò che i suoi genitori erano via e che poteva fare tutto quello che voleva, mi offrì da  bere, e poi salimmo in camera sua.
E prese coraggio per parlare …

- allora contenta? - mi chiese speranzoso.
- si dai, qualsiasi cosa pur di non ascoltare la Cavazzuti spiegare le scomposizioni dei trinomi - dissi facendo una faccia schifata pensando alla prof di matematica.
- grazie eh - disse offeso per il mio poco entusiasmo
- dai scherzavo mi fa piacere essere qui … - risposi accennando ad un sorriso.
- posso farti una domanda? - chiese poi all’improvviso dopo un silenzio al quanto imbarazzante.
- certo - dissi pensando già cosa mi avrebbe chiesto.
- tu sei diversa dalle altre ragazze, e fidati è un bene, ma perché?? Hai un fisico stupendo, ma non metti niente per valorizzarlo, hai un viso stupendo, come i capelli ma non fai niente per metterti in mostra … perché?- disse poco convinto.
Quando vide che non rispondevo si affrettò a dire …
- scusa non avrei dovuto chiedertelo, perdonami, sono affar … - ma non lo feci terminare la frase che lo interruppi .
- ecco vedi … mi porto un duro passato alle spalle … - e iniziai così a raccontare la mia storia come sto facendo ora, ma non potevo di certo immaginare che le mie disgrazie non erano ancora finite.

Rimase sconvolto, continuava a guardarmi negli occhi, incapace di parlare, incapace di reagire, sul mio volto le lacrime si erano asciugate, lasciando spazio alla libertà dell’anima, non mi sentivo più un peso sulle spalle, anzi, mi sentivo in un certo senso rinata, mi ero liberata del mio segreto, in tutti i suoi particolari.

Harry era rimasto pietrificato, eravamo seduti uno di fronte all’altro sul suo enorme letto matrimoniale, fino a che non mi attirò a se per abbracciarmi, non era un abbraccio come quelli di Pole, non c’era malizia, o altro, era semplicemente l’abbraccio di un amico, un amico appena trovato, quello che è stato e sempre sarà.

- mi dispiace - fu l’unica cosa che riuscì a dire, sussurrandomela all’orecchio, mentre ero ancora tra le sue braccia.

Poi lentamente si slacciò da me e si alzò diretto verso una porta ricoperta di poster, la aprì dando visione di una stanza fantastica, al suo interno un pianoforte a coda nero laccato, una chitarra classica, una acustica e una elettrica, e poi una piccola cabina per registrare …

- Harry!!- dissi sorpresa.
- mi hai detto che suoni no?? Canti pure ne?? Dai.. fammi sentire qualcosa - disse facendomi segno di entrare.

Mi sedetti al piano e iniziai a scaldarmi con ‘Incomplete’ dei Backstreet boys.

Mi stupii quando nel ritornello Harry mi accompagnò con la chitarra classica, e ci trovammo entrambi a cantare …

I pray for this heart to be unbroken but without you all I’m going to be is INCOMPLETE …

Aveva una voce magnifica, bassa e calda, e un po’ roca in alcuni pezzi, era particolare, ma bellissima, e si fuse subito alla mia alta e cristallina, in un duetto mozzafiato.

- Cavolo Styles canti benissimo!! - mi lasciai sfuggire sorpresa.
- tu canti da Dio, e suoni anche davvero bene … dovresti fare un provino da qualche parte sul serio … dovresti … - dissi mostrando le sue fossette allegate a un sorriso magnifico.
- anche tu non sei da meno … sei bravissimo!! - dissi convinta ricambiando il sorriso.

Eravamo ancora in quella sala,  a cantare a squarcia gola canzoni che amavamo entrambi, quando il telefono squillò, sul display del mio cellulare apparve il viso di Jessica, mi affrettai a rispondere, nonostante sarei dovuta essere a scuola.

- dimmi Je!! Che è successo?? - dissi quasi urlando al cellulare.

Una consapevolezza si stava facendo strada nella mia testa, non poteva durare per sempre la mia pace.


questi magnifici occhi *-*
 

 


Holaaaaaaaaa :D
ecco, qui il capitolo number 7 xD
boh spero vi sia piaciuto, è un capitolo di passaggio questo :)
sorpresi che fosse Harry?? :)
beh nel prossimo capitolo ... NON potete immaginare cosa succede... !!! ehhhhh ...
vorreste saperlo eh?? ;)
*silenzio* non cagatemi troppo eh u.u
boh vabbuò ho na scema qua al mio fianco...
Lucia ... cagatela se vi va... scrive meglio di me u.u
boh tolgo le tende... adiossss :3 vi amo e grazie ♥♥♥♥


ahahahaahah xD !♥♥ sezzi ♥
 

Recensite!!! *minaccia*

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Capitolo 9
*** Vicolo_ cap 8 ***


Capitolo 8

Vicolo...


Finalmente Jessica parlò.

- ci ha trovate … - furono le uniche parole che sentii, perché poi il cellulare, si sfracellò a terra dopo essermi scivolato di mano, una lacrima mi rigò il volto, mentre ripetevo ad alta voce le parole che mi rimbombavano nella testa …

- ci ha trovate … - dissi sconvolta, immobile …

Harry che capì al volo il senso delle parole mi prese per mano e mi trascinò in garage con lui, poi iniziò a frugare da tutte le parti, imprecando continuamente perché non riusciva a trovare ciò che cercava, ad un certo punto lo vedi correre verso di me con una valigetta in mano.

- ti prego …. Ti scongiuro … sei una persona fantastica a cui sono capitate cose orribili, sei stupenda … e ti voglio un mondo di bene, ti prego, accetta questo, e non aver paura di usarla … - disse porgendomi la valigetta, che lentamente aprii.

Rimasi scioccata, all’interno c’era un revolver (clicca qui)  con il silenziatore e 5 pallottole, Harry voleva che la usassi … per uccidere Jason, l’idea mi attirava pericolosamente, volevo farlo soffrire, volevo che vedesse i miei occhi prima di morire … volevo vendicarmi, torturarlo, dopo tutto per un certo senso mi  aveva uccisa, da dentro, chi mi vietava di fare lo stesso?? Dopo tutto la legge non mi aveva aiutato, avevo provato a denunciarlo ma niente, nessuno aveva mai mosso un solo dito per aiutarmi, e chi avrebbe mai condannato una ragazza di 14 anni per aver ucciso il suo stupratore??
Ma per quanto lo volessi non sarei mai diventata un mostro, non avrei mai ucciso un altro essere umano.

- Harry non posso … - dissi con la voce che tremava.
- si che puoi!! Devi!! Non voglio perderti Angy!! Sei diventata importante per me!! -  disse e mi abbracciò lasciandosi andare a un pianto.

Le sue lacrime bagnavano il mio collo, e bruciavano al contatto con la mia pelle, stava piangendo per me … lo stavo facendo soffrire, ma non potevo uccidere una persona per quanto lo volessi … ma avrei combattuto, si avrei … combattuto …

- Ti prego Harry!! Non piangere, sistemerò tutto … - dissi poco convinta.
- no cazzo!! Lo capisci?? Quello è venuto fin qui … per … per ucciderti!! - disse sconvolto dalla verità delle sue parole.
- lo so … - dissi abbassando il capo per non fargli vedere quelle stupide lacrime che rigavano silenziose il mio volto.
- non lo permetterò … mai! - urlò
- se non lo fai tu …  lo farò io … - continuò, questa volta in un sussurro.
- non dire sciocchezze Harry … mi trasferirò … e non mi cercherà più … gli faremo credere che sono morta … -
- ma lo capisci che lasceresti solo un mostro libero?? - disse, e le sue parole erano affilate come coltelli, quanto erano vere.
- hai ragione … - dissi mentre la testa si affollava di pensieri …

Non volevo che qualcun altro subisse ciò che avevo subito io, e volevo sinceramente vendicarmi, così senza pensarci presi la pistola, la osservai attentamente, era lucida, probabilmente nuova … caricai tutti e cinque i proiettili, e la riposi nel suo astuccio, poi alzai lentamente lo sguardo vino a far scontrare il mio con quello di Harry, sapevo cosa ci vedeva … sicurezza e rabbia … tanta rabbia, quella rabbia che lo spaventò e lo fece arretrare di un passo.
Poi chiusi gli occhi cercando di calmarmi e ci riuscii, quando gli riaprii avvinghiai il mio sguardo a quello sicuro di Harry.

- Styles … ma di chi è questa pistola?? - chiesi perplessa.
- dio mio nonno, faceva il poliziotto, e ha lasciato quest’arma a me … -
-  okay, andiamo a cercare quel bastardo … - dissi avviandomi verso la porta con al mio seguito Hazza, determinato come non mai.

Sapevo benissimo dove lo avrei trovato … era sicuramente andato a casa di Pole, dove c’erano Jessica e Pole ammalati … ma Jon era al lavoro, quindi erano soli e indifesi.

Arrivammo tranquillamente  davanti casa io e il mio amico, la pistola ben nascosta sotto l’enorme felpa che mi copriva, le mani in tasca sul manico dell’arma, pronta ad usarla ad ogni evenienza.

Non mi accorsi subito della BMW nera sull’altro lato della strada, me ne accorsi solo quando quell’essere scese dalla sua macchina, sul volto sfigurato dalla malvagità un ghigno di vittoria, mi aveva trovata, e stava per mettere fine alla mia vita.

Istintivamente mi lancia in una disperata corsa … avrei dovuto portarlo in un vicolo ceco, era rischioso ma potevo farcela, come immaginai si lanciò all’inseguimento, e mi fu dietro proprio nel momento esatto in cui mi spinsi nel vicolo, mi voltai di scatto sentendo il suo respiro corto dietro alle mie spalle, si spinse contro me fino a che le mie spalle non toccarono il muro, mi bloccò i polsi sopra la testa, sentivo il peso della pistola, volevo raggiungerla, ma non riuscivo a muovermi, non dovevano andare così le cose.

- ti ho trovata brutta stronza … - disse ridendo.
- e ora la facciamo finita … - continuò .

Capii di essere spacciata, non ci sarei mai riuscita, con una mano mi teneva ferme le braccia e con l’altra mi sferrò un pungo allo stomaco, mi tolse il fiato … ma in quel momento …


Ciaooooooooo :)
oddeo cosa succederà??? eh chi lo sa?? ahaah io lo so xD
lo so mi state odiando perche volete sapere cosa succede ... 
ve lo avevo promesso ... il colpo di scena ;) ahahha il prossimo capitolo, lo volete??
dai datemi il vostro parere in una piccola recensioncina :3 
contionuo a 6 recensioni perchè sono buona :3

Grazie mille a chi recensisce, mette tra le preferite, seguite ecc la mia storia , davvero GRAZIE ♥♥♥

P.S. se vi va passate qui :3 

To success :3

su twitter sono
@GiuliaNarzisi 
ciauuuuuuu baci ♥♥♥

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Capitolo 10
*** Arrivederci_ cap 9 ***


Capitolo 9

Arrivederci...


Ma in quel momento una voce lo fece sussultare.

- hey tu brutto bastardo! - disse la voce, l’avrei riconosciuta tra milioni …

Jason si girò appena per vedere chi era, e mi basto quel istante in cui la sua presa era minore per sfuggirgli e sferrargli un calcio nei “paesi bassi”, si accasciò a terra riportando i suoi occhi famelici su di me …

Tirai fuori la pistola e gliela puntai contro, volevo che morisse di una morte dolorosa …
Nei suoi occhi la consapevolezza della fine, e la paura per chi gliela stava per concedere era davvero alta e mi decisi.

- muori bastardo! - dissi ringhiando a detti stretti.

Un solo colpo, un solo colpo allo stomaco.

Si accasciò lentamente a terra, gli occhi iniziarono a perdere vita, non urlò, non disse niente, si limitò a seguire i miei movimenti con lo sguardo.

Passai oltre il suo corpo, e mi buttai tra le braccia di Harry e scoppiai a piangere.
Mi prese in braccio, cullandomi dolcemente.

- è finita piccola è finita … -
- grazie, mi hai salvato la vita! - dissi stringendomi di più a lui.

Tornammo a casa di Pole, e li trovammo in piedi ad aspettarci … visibilmente preoccupati.
- è finita … per sempre … - annunciò Harry.
Nessuno parlò per tutto il giorno, Harry sopportava pazientemente mia sorella e i suoi capricci mentre io mi occupavo di Pole.
Sembrava essersi ripreso, la febbre non l’aveva più e il viso aveva ripreso colore, eravamo da soli in camera sua quando mi fece la fatidica domanda.

- cos’è successo? Ti prego dimmi la verità!! - disse incollando il suo dolce sguardo al mio.
- è finita non ci darà mai più fastidio … - dissi sperando che non mi chiedesse altro, e con mia grande sorpresa non lo fece, si avventò però famelico sulle mie labbra, un bacio caldo e appassionato, mai sperimentato prima, iniziò anche ad alzarmi piano la felpa, e ad infilare le mani sotto, ma lo bloccai, le immagini di quella notte lontana era ancora vive nella mia mente, e una lacrima corse lungo il mio viso, non ero ancora pronta per certe cose, già non ancora …

Si allontanò di scatto capendo i miei pensieri …
- scusa - mi sussurrò all’orecchio, facendomi rabbrividire.

Poi uscimmo dalla camera giusto in tempo per vedere  entrare Jonathan, il viso preoccupato, e triste al tempo stesso.
- Pole, mi ha chiamato tua madre … - disse con gli occhi arrossati.
- tua zia Selena ha avuto un incidente, partiamo tra un ora per Wolverhampton, andiamo da tua madre, e voi ragazze venite con noi- disse d’un fiato.

A quanto pareva i guai non erano ancora finiti, anzi altre difficoltà presto si sarebbero presentate ai nostri occhi.

Pole rimase impietrito dalla notizia, poi come un robot iniziò a preparare le valige senza degnare nessuno di uno sguardo o una parola.
Jessica e Jonathan fecero lo stesso, iniziarono semplicemente a preparare le valige, invece io rimasi con Harry in sala.

- non puoi andartene!!- disse abbracciandomi stretta a sé.
- Hazza non voglio andarmene, ma Pole, ha fatto tanto per me e ora ha bisogno di me … non complicare le cose ancora di più ti prego!! -
- allora verrò con te!! Con voi!!!- disse convinto mentre mi schioccava un bacio sulla fronte.
- non puoi, non puoi lasciare la tua casa, la tua famiglia, gli amici, la scuola, la tua musica … per noi … - dissi con voce triste.
- hai ragione ma … - provò a protestare.
- niente ma Styles!!! Ci rincontreremo … ci terremo in contatto, chiamami ogni volta che puoi amico mio!! - dissi baciandogli dolcemente la guancia e posandogli una carezza, poi sparii in camera, preparai la valigia e la depositai in macchina, con quelle degli altri, che erano già in macchina, Harry era ancora sulla soglia, salii in macchina e lo salutai dal finestrino mentre i suoi occhi verdi ardevano nei miei, mi sarebbe mancato tantissimo, ma in quel momento tra le braccia di Pole mi sciolsi e mi addormentai con la consapevolezza di aver ucciso il mio stupratore.


Ciauuuuuuu :3
Tanta gente sarà soddisfatta immagino!! :D ahahah :P
beh grazie a Harry tutto sembrerebbe filato liscio... ma ragazze la storia non è ancora finita!! 
si stanno per trasferire ... chissà cosa succederà alla zia .. come evolverà ... beh io ovviamente lo so xD
ma non vi dico niente perchè sono cattiva xD ... state certi che i colpi di scena non mancheranno ...!! ;)
beh ora vado va, ho già rotto abbastanza!! :D ♥♥♥




UN CIAO !!! :D E UN GRAZIE IMMENSO PER TUTTE QUELLE DOLCI E AMABILI CREATURE CHE SEGUONO, RECENSISCONO, METTONO TRA STORIE PREfERITE ECC...
GRAZIE AMORI MIEI ♥♥♥♥

 

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Capitolo 11
*** Buio_ cap 10 ***


Capitolo 10

Buio...


Correvo lungo un tunnel buio, sentivo dei passi dietro di me, qualcuno che mi chiamava alla fine del tunnel, la voce era calda, la riconobbi all’istante.

- Angy … Angy!! Presto corri!! Vieni da me!! - disse la voce.
- Louis!! - tentai di dire ma la gola era secca ed emisi solo un rantolo strano.

Continuavo a correre nella speranza di arrivare alla fine, nella speranza di liberarmi del mio inseguitore che continuava a seguirmi guadagnando sempre più terreno.

- Louis salvami ti prego!! - tentai di urlare, ma niente, dalla mia bocca non usciva alcun suono.
Ad un certo punto ci fu silenzio e buio, la voce che mi chiamava era scomparsa, il rumore dei passi dietro di me era svanito, come se non fosse mai esistito.

Tentai di urlare, ma il silenzio era infernale, fino a quando non sentii una mano sulla mia spalla, mi girai di scatto, e tutto quello che vidi furono due enormi occhi neri, porte del male.

Mi svegliai di scatto, ci misi un po’ a capire.
Ero ancora in macchina tra le braccia di Pole, avevo la bocca impastata dalla lunga dormita ma mi decisi a fare la fatidica domanda.

- Quanto manca? - chiesi con innocenza.
- un quarto d’ora e siamo a casa di Alexandra - rispose pacato Jonathan
- grazie! - dissi.


***
Andammo subito in ospedale a trovare Selena la zia di Pole, sembrava che le condizioni stessero migliorando e che presto si sarebbe ripresa, ma non avremmo comunque fatto ritorno a Tadley, saremmo rimasti li a Wolverhampton, per studiare.
***


La vita era tornata la solita monotona, avevo ormai 15 anni e frequentavo il secondo anno di superiori, avevo ripreso un po’ di fiducia in me stessa, non portavo più le felpe larghe, capelli raccolti  e niente trucco, finalmente mi sentivo sicura e riuscivo a mostrare di nuovo la mia bellezza.
Harry per i primi giorni mi aveva chiamata, anzi, per i primi mesi, ma poi ci eravamo persi per chissà quale motivo, mi ricordo ancora la lettera che gli scrissi …

 
Caro Harry,
ti scrivo queste poche parole per dirti quanto ti voglio bene, sei l’amico a cui devo di più, sei l’unico che sa cosa mi è realmente successo, l’unico che c’era in quel vicolo, l’unico che ha cantato a squarcia gola con me, l’unico che mi ha voluto davvero bene anche se per poco …
l’unico amico che ora vorrei qui …
ora che con me non c’è più nessuno,
si Jessica … Pole … ma voglio te, anche se non ho il coraggio di dirtelo, anche se ci sono chilometri a dividerci …
ti voglio bene amico mio! grazie di tutto! Ti devo la vita!!

Baci, Angela.


 
Non ebbi mai il coraggio di inviargliela, troppo orgogliosa per esternare così i miei sentimenti, così la chiusi nel cassetto del comodino, con un pezzo del mio cuore.
I ragazzi avevano ripreso a guardarmi, a provarci con me, ma io da brava ragazza fedele avevo sempre gentilmente rifiutato, amavo Pole e gli dovevo tutto.
 
Ero diventata autonoma, lavoravo in una scuola di musica, suonavo, e altro, insomma coltivavo le mie passioni e i miei sogni senza abbandonare la scuola.
Un giorno al lavoro arrivò un ragazzo stupendo, aveva due occhi nocciola bellissimi, capelli corti raccolti in un ciuffetto spettinato un fisico invidiabile e una voglia di imparare a suonare il piano che avrebbe fatto invidia a Beethoven.

- ciao scusami sai mica dirmi dove posso trovare la signorina Nardeth ?? - mi chiese mostrandomi un sorriso fantastico.
- sono io! Come posso aiutarti? - chiesi gentilmente.
- wow … ma … tu non sei Angela? - chiese perplesso.
- si sono io, tu sei? -
- sono Liam James Payne!! Non ti ricordi di me? - chiese un po’ offeso.
- ah Liam!! Abbiamo laboratorio di canto insieme!! Ecco dove ti avevo già visto!! - dissi battendomi il palmo della mano sulla fronte.
- ahahaha !! mi hanno detto che qui c’è una bravissima insegnate, deduco che sei tu! - disse con uno sguardo serio e intenso.
- eggià mi hai beccata, allora vuoi seguirmi in sala musica così iniziamo?? -
 
Ci avviammo in sala musica e lo feci accomodare accanto a me sulla seggiola del piano forte, iniziammo a scaldarci le mani con semplici scale e accordi, dopo due ore di lezione estenuanti, ci fermammo e uscimmo da lì, dato che io il mio turno di lavoro lo avevo finito, chiusi la sala e uscii dalla struttura con Liam.

- Ehy grazie mille davvero!! - disse sorridendomi gentile.
- figurati tranquillo ho fatto solo il mio dovere! - dissi tranquilla.
- ti va se ci andiamo a prendere qualcosa da bere?? Che ne so una cioccolata calda?? Inizia a fare freddo! - disse fermandosi e agganciando il suo sguardo al mio.
- mmm si sono solo le sei … va bene! - dissi guardando l’orologio.
- ottimo! - disse e ci incamminammo verso un bar vicino a casa sua.

Entrammo nel locale e iniziammo a conversare allegramente, scoprii che aveva solo 3 in più di me e che aveva una vera e propria passione per la musica e il canto, mi disse anche che una volta aveva provato a partecipare a xFactor ma non gli era andata bene.

- posso accompagnarti fino a casa se vuoi!! - disse prendendomi a braccetto appena fuori dal bar.
- se non è di troppo disturbo … - dissi arrossendo appena per la vicinanza.
- certo che no!! - disse allegramente.

Quella sera mi accompagnò a casa, e dopo avermi schioccato un bacio sulla guancia se ne andò dicendomi che ci saremmo visti il giorno seguente.
Quando entrai in casa ero sola, jessica era andata a dormire da una sua amica, Jonathan il padre di Pole era tornato a Tadley e Alexandra, la madre era andata via 5 giorni per lavoro, lasciando me e Pole a casa da soli.
Ma in quel momento neanche Pole era in casa, avrebbe fatto la notte in pizzeria.

Mi ero appena coricata sul letto quando un rombo assordante mi costrinse a guardare fuori per capire cosa fosse successo, un ragazzo scese da una moto rosso fiammante, una moto italiana, una ducati.

Aveva parcheggiato proprio di fronte a casa mia, e si era avvicinato alla porta di ingresso.

*dlindlondlindlondliiiindlooooon*

Il campanello suonò e mi fiondai giù per le scale per aprire la porta.

Quando capii chi avevo di fronte il mio cuore si fermò, perse uno, due, tre battiti, per poi tornare a battere più forte di prima …

Gli occhi mi si inumidirono, le mani si contraevano in contemporanea dei polmoni che cercavano ossigeno, rimasi immobile di fronte a quella figura alta di fronte a me, fino a che …




HEYYYYYYYYYYY :D
finalmente ho avuto il tempo di aggiornare!! :D



cosa ne pensate di questo capitolo?? :)
voglio assolutamente sapere il vostro parere :D
chi sarà mai questo ragazzo??? :D
va beh io tolgo le tende!! Mi raccomando recensite!!! :D
baci♥♥♥ vi amo ♥♥♥ e grazie ♥♥♥




UGUALI XD ♥


P.s. tu siii tu!! tu che stai leggendo!!!


passa qui :3 

to success :3

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Capitolo 12
*** Amicizia_ cap 11 ***


Capitolo 11

Amicizia



Gli occhi mi si inumidirono, le mani si contraevano in contemporanea dei polmoni che cercavano ossigeno, rimasi immobile di fronte a quella figura alta di fronte a me, fino a che questa non mi strinse a sé.

- dio quanto mi sei mancato!!-
- tu quanto mi sei mancata!!!- disse scostandosi appena e allacciando i suoi occhi magnetici ai miei, mi erano mancati tantissimo, quegli occhi così profondi, dolci.
- pensavo che, che non ci saremmo più rivisti!!! - dissi tra le lacrime, mentre lui tornava a stringermi forte a sé.
Il suo profumo dolce, quello della sua pelle morbida, la stessa del nostro ultimo abbraccio.
- non potevo perderti!! - disse in un dolce sussurro nel mio orecchio, piccoli brividi salirono lungo la schiena.
Rimanemmo lì sul portico abbracciati per un momento che sembrò un eternità, fino a che una leggera pioggerellina iniziò a bagnare tutto ciò che ci circondava.
- vieni entra, avrai sicuramente fame!- dissi prendendogli la mano e conducendolo all’interno.
- beh si in effetti … - disse leggermente imbarazzato.

Gli preparai un hamburger, e dopo aver mangiato in silenzio andammo in salotto.
Ci sedemmo vicini e dopo poco ero tra le sue calde braccia, le sue morbide e calde labbra lievemente posate sull’incavo del mio collo scoperto, un attimo magico.

- mi sei davvero mancata tantissimo … - disse agganciando di nuovo il suo sguardo al mio come un ora prima.
- non immagini quanto tu a me … - dissi in un sussurro.
- a dir la verità lo so … - disse lui mostrandomi il suo dolce sorriso.
- in che senso? - chiesi senza capire.
- beh la lettera che mi hai inviato … - disse con tono ovvio e risoluto.
- lettera?? Quale let … !? ah la lettera!! - dissi mentre le guance avamparono.
- scusa se non ci siamo recentemente tenuti in contatto … ma ho avuto parecchio da fare … - disse chinando il capo.
- tranquillo, anche io ho avuto parecchio da fare … -

E così iniziammo a parlare di tutto quello che era successo, di tutto quello che era cambiato, gli confidavo i miei segreti e lui faceva lo stesso con me, gli raccontai del lavoro che avevo trovato, del ragazzo moro dalla voce stupenda di nome Liam, della bellezza di Jessica, dell’amore di Pole, di tutto.
Parlammo fino alle 2 di notte quando sfiniti, ancora seduti sul divano ci addormentammo davanti alla tv accesa.

Mi risvegliai la mattina seguente, ero nel mio letto, mi chiesi come ci ero finita, ma non mi importò più di tanto la mia attenzione era tutta rivolta al dolce profumo che invadeva la casa, scesi di sotto e scoprii il mio migliore amico ai fornelli intento a preparare una colazione con i fiocchi!

- buongiorno dolcezza! - mi disse avvicinandosi a me e schioccandomi un dolce bacio sulla guancia.
- buongiorno! - dissi sorridendo felice …
- Pole? - chiesi incerta.
- non so, non è in casa … - rispose lui .
- strano … - dissi mentre la preoccupazione saliva sempre più.
- prova a chiamarlo … magari si è fermato da qualche amico … - propose Harry.
- giusto! - dissi prendendo il cellulare e componendo il numero.

Nessuno rispose, solo la voce metallica della segreteria che mi chiedeva di lasciare un messaggio.

- strano non risponde … -
- dai starà ancora dormendo sono appena le 8 … - mi sorrise e abbracciò dopo aver messo in tavola la torta al cioccolato.

Mangiammo tra una chiacchiera e l’altra e presto si fecero le dieci quando il campanello suonò.
Corsi velocemente verso la porta sicura che fosse Pole, la aprii ma mi trovai di fronte un'altra persona.

- ciao dolcezza!- mi disse.
- hey ciao che ci fai qui? - chiesi mentre mi perdevo in due caldi occhi nocciola.
- sono venuto a portarti la colazione! - disse allegro Liam mostrandomi un pacchettino da cui proveniva un buonissimo odore.
- dai entra, che stai a fare li fuori?? - dissi prendendogli la mano e conducendolo in cucina dove c’era ancora Harry.
- ciao Pole …- disse Harry , ma si bloccò non appena vide che non era Pole.
- … cioè ciao Liam! - disse salutando con la mano.
- emm ciao, ci conosciamo?? - chiese insicuro Liam
- in realtà no, ma Angy mi ha parlato molto di te! - disse Harry mostrando la sua fossetta.
- wow e che ti ha detto?? - chiese Liam mentre nei suoi occhi scintillava un emozione nuova.
- un bel po’ di cose … - iniziò Harolduccio.

Così che alla fine ci trovammo tutti e tre a spettegolare come comari in salotto, poi iniziammo pure a cantare e a suonare nella mansarda, scoprendo un amicizia fantastica, un amicizia che durerà per sempre …

La chiamata non tardò ad arrivare, corsi a prendere il cellulare mentre ancora Payne e Styles suonavano e cantavano.

Ero convinta fosse Pole, ma il presentimento che mi attanagliava il petto ormai da ore diventò reale …

- pronto? -
- parlo con la signora Nardeth ?-
- si sono io, lei chi è? -
- sono il dottor Pavel … -
- - una consapevolezza nuova si fece spazio tra i miei pensieri, la mia vita stava diventando troppo felice, troppo bella e tranquilla.
- volevamo informarla...



tatata taaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa D:
WTF?? what is this shit??? D:
loool cosa sarà successo?? D:
sono riuscita ad aggiornare yeeeahhhh :D
sorratemi ma non ho avuto tempo D: 
troppe coseeeeee D: mi dite che ne pensate?? :3 *occhi da cucciolo*
una recensione pleaseeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee :3
vabbuò vado :3 se vi va date una lettura qui !!!
Here ♥
goooooooood  bye bye babe :3


GIURO SOLENNEMENTE DI RICOMINCIARE A LEGGERE LE FF CHE SEGUIVO, E A RECENSIRLE COME FACEVO PRIMA!!

GRAZIE MILLE DI TUTTO VI AMO ♥

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