Digimon: The Lost Past

di Justice Gundam
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Una soluzione per il conflitto ***
Capitolo 3: *** L'apprendistato ***
Capitolo 4: *** Arrivo nel Mondo Digitale ***
Capitolo 5: *** I Cavalieri Reali ***
Capitolo 6: *** Segni di malcontento ***
Capitolo 7: *** La rabbia di Lucemon ***
Capitolo 8: *** La Dark Area ***
Capitolo 9: *** I Grandi Signori dei Demoni ***
Capitolo 10: *** Preparativi alla guerra ***
Capitolo 11: *** La prima battaglia ***
Capitolo 12: *** Venti di guerra ***
Capitolo 13: *** AVVISO ***
Capitolo 14: *** AVVISO ***
Capitolo 15: *** AVVISO ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


The Lost Past-01

Digimon: The Lost Past

Una fanfiction di Digimon scritta da: Justice Gundam

Ciao, ragazzi! Vi aspettavate che avrei pubblicato un'altra storia della mia saga? Beh, eccola qua! L'idea di scrivere questo 'spin-off', se così lo vogliamo chiamare, mi ronzava in testa già da un bel pò, ma volevo aspettare che Digimon Savers terminasse in Giappone, in quanto avevo bisogno di alcune informazioni da quella serie! (In particolare sui Cavalieri Reali...) Adesso, sono pronto a mettere in moto le mie dita sulla tastiera e, sperabilmente, regalarvi un'altra storia affascinante!

Allora, come potrete già intuire dal titolo, questa storia è ambientata nel passato remoto della mia saga, molto prima che Sho, Yurika e i loro compagni arrivassero per primi nel DigiWorld dell'Est... ed è la mia interpretazione degli eventi di background di Digimon Frontier, con la guerra tra Digimon animali e Digimon umanoidi, l'ascesa al potere di Lucemon, la nascita dei Leggendari Guerrieri... e un sacco di altri eventi! Chiaramente, facendo parte della mia saga, si ricollegherà in un certo modo anche alle mie storie di Adventure e Tamers... e gli eventi che saranno raccontati in questa storia verranno di quando in quando citati nel corso delle altre mie storie! Già nei capitoli che ho precedentemente pubblicato c'è stato qualche riferimento... Oh, e forse vedremo anche qualche personaggio che ritornerà più avanti (MOLTO più avanti) nella mia fanfiction

Un avvertimento: questa storia sarà decisamente più drammatica di ciò che sono abituato a scrivere (sto descrivendo una guerra, dopotutto...), e per questo motivo ho deciso di bollarla come una PG-13. Forse è un pò alto come rating, ma meglio essere prudenti...

Bene, detto questo, c'è il disclaimer da fare... Digimon e tutti i marchi registrati ad esso correlati sono di proprietà di Akiyoshi Hongo, della Toei Entertainment e della Bandai. Tali marchi registrati sono stati usati senza permesso, quindi nessun diritto è riservato... e questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro.

Fatto? Okay, ora non devo più preoccuparmi dell'eventualità che mi venga fatta causa per plagio...

Non mi resta quindi che augurarvi buona lettura. Buon viaggio nel passato!

Ma prima, qualcuno deve fare le dovute introduzioni...

Perciò... buona lettura!

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"La storia umana è fatta di errori, ma ci sono coloro che non vogliono ripeterli." -- Naomi Kimishima, Trauma Center: Second Opinion

Prologo

...

...

I miei omaggi a tutti voi.

Se state leggendo queste righe, allora sappiate che state per leggere di eventi che hanno avuto un impatto finora quasi mai eguagliato nella storia di tutti i Mondi Digitali esistenti. Questa è una storia di guerra, di ambizione sfrenata, di errori che sono costati milioni di vite innocenti... una storia che, in tutta la sua drammaticità, doveva essere trasmessa ai posteri in nome di coloro che si sono sacrificati perchè questi errori non risultassero in un disastro irreparabile. Errori commessi per colpa della testardaggine, dell'arroganza e della supponenza di un singolo, un singolo Digimon ubriacato dal suo potere... privo di senso del limite... e per questo ancora più spaventosi...

State per imbarcarvi in un passato di cui nessun Digimon va fiero. Il nostro passato, così come quello dell'umanità, è stato costellato di errori e pregiudizi... questa è una cosa che abbiamo in comune, per quanto uno dei miei fratelli si ostinasse a negare che noi Digimon avessimo qualcosa in comune con voi uomini...

E invece, anche noi commettiamo i vostri stessi sbagli... con nostro grande rammarico...

Ma immagino che voi non sappiate chi sono io. Dunque, le presentazioni sono dovute.

Il mio nome è Azulongmon, e sono uno dei quattro Digimon Sovrani che sovrintendono alla pace e alla sicurezza dei Mondi Digitali esistenti. Il Mondo Digitale a me assegnato è quello dell'Est, dove tre generazioni di Digiprescelti hanno vissuto la loro storia... anch'essa in qualche modo collegata al racconto che mi accingo a farvi. (Vedete, quanto in là nel tempo possano protrarsi le conseguenze della follia passata? Dopo millenni, ancora i nostri mondi non sono riusciti a liberarsene completamente...)

Comunque, come stavo dicendo... io ho ricevuto il compito di vigilare sul Mondo Digitale dell'Est, laddove i miei fratelli Zhuqiaomon, Baihumon ed EbonWumon sono stati assegnati rispettivamente ai DigiWorld del Sud, dell'Ovest e del Nord. Ho sentito che, nei mondi di voi uomini, esiste una leggenda simile, di quattro divinità che proteggono la città di Kyoto, in Giappone...

Nè questo dovrebbe stupirmi, dal momento che noi Digimon altro non siamo che la materializzazione dei sogni, dei concetti, e delle credenze di voi uomini. Ognuno di noi, infatti, è composto di dati, dati che vengono tenuti assieme e plasmati in determinate forme dai pensieri degli uomini. Ogni sogno, ogni leggenda, ogni credenza che sia mai stata concepita dalla mente umana, ha fornito a questi dati energia sufficiente ad agglomerarsi, e per questo le specie di Digimon esistenti nei Mondi Digitali sono virtualmente infinite...

Come dei semplici pensieri possano dare vita a delle nuove creature, non lo sappiamo nemmeno io e i miei fratelli. Saremo anche dei Digimon Sovrani, ma non siamo onniscienti nè onnipotenti. Tuttavia, una cosa la sappiamo per certa... e cioè che pensieri e dati, da soli, non possono creare un Digimon. C'è bisogno anche dell'intervento di un esterno. Qualcuno che permetta a queste cose di formare un tutt'uno. Ed è qui che ci addentriamo nel mistero della nostra creazione... della nascita di tutti i DigiWorld esistenti.

Huanglongmon-sama.

Sì, anche noi Sovrani rispondiamo delle nostre azioni a qualcuno. Huanglongmon-sama è il Primo Digimon, il nostro padre, il creatore di tutti i Mondi Digitali conosciuti, e noi tutti gli portiamo un rispetto infinito. Le circostanze riguardanti la sua nascita sono sconosciute a chiunque, e si perdono in un passato talmente remoto che in esso il tempo stesso non ha più alcun significato... ma quello che conta, quello che ci interessa ai fini della nostra narrazione, è che è stato lui a dare vita a me e ai miei fratelli, riversando in ciascuno di noi un pò della sua essenza divina. Egli ha usato il suo potere per plasmarci a partire da dati inerti e dalla leggenda delle quattro divinità guardiane di Kyoto, e ci ha affidato la responsabilità di vegliare su quattro dei cinque Mondi Digitali conosciuti... e anche adesso che Huanglongmon-sama è scomparso senza lasciare alcuna traccia di sè, il suo potere continua a dare vita a nuove razze di Digimon, ogni giorno che passa...

Ma nemmeno Huanglongmon-sama, mi addolora dirlo, è esente da errori... e un risultato imprevisto e non voluto della sua opera di creazione dei Mondi Digitali avrebbe dato vita a colui che mai sarebbe dovuto esistere... ma questa è un'altra storia, e vi sarà raccontata in un'altra occasione. Mi basti dire che, se non fosse stato per l'intervento di un eroico ragazzo umano di nome Ryo Akiyama... Huanglongmon-sama stesso sarebbe stato distrutto da questo abominio. Cancellato dall'esistenza, annientato come se non fosse mai esistito...

...

...

Perdonate se sto prendendo le cose alla lontana. Come Digimon Sovrano, io sono virtualmente immortale, a meno di circostanze straordinarie, e tendo a dimenticarmi che voi uomini date al tempo una valenza diversa. Ma questo lungo prologo è stato allo scopo di farvi comprendere meglio il punto della mia narrazione. Il quinto Mondo Digitale, quello a cui non è stato assegnato alcun Sovrano.

Huanglongmon-sama, infatti, creò un Mondo Digitale che facesse da territorio-cuscinetto tra quelli di noi quattro fratelli. Un luogo neutrale che non fosse soggetto al potere di nessuno di noi. Non so quale fosse il motivo che lo spinse a prendere questa decisione, ma sono dell'opinione che lo abbia fatto allo scopo di impedire che le barriere che separavano i nostri Mondi Digitali si assottigliassero troppo, permettendo ad un numero eccessivo di nostri Digimon di riversarsi nel territorio di un altro. Questo fatto avrebbe potuto sconvolgere il delicato equilibrio necessario alla conservazione dei nostri mondi...

Ma fu proprio il Mondo Digitale neutrale, che ora per convenienza personale definirò Mondo Digitale della Frontiera proprio in virtù della sua funzione, quello che diede più da pensare a tutta la razza dei Digimon... Per molto tempo, gli abitanti di quella terra vissero in pace, lavorando fianco a fianco nonostante le loro differenze. Ma lentamente, venne un periodo infausto in cui tutto cambiò, e il Mondo Digitale della Frontiera venne avvolto dalle fiamme della guerra... una guerra stupida e inutile come lo sono tutte... una guerra mossa unicamente dalla pretesa di un gruppo di Digimon di essere intrinsecamente migliori dell'altro...

Ebbene sì, è successo anche a noi. So che nei vostri mondi spesso si sono combattute guerre di religione, o in nome di una presunta superiorità razziale... anche se nella stragrande maggioranza dei casi, queste astratte motivazioni altro non erano che un modo di ammantare interessi più concreti...

Nel nostro caso, però, non c'era nessun interesse dietro a tutta questa ostilità. Il che, nella mia opinione, la rendeva ancora più terribile ed insensata... Digimon umanoidi e Digimon animali si stavano uccidendo a vicenda, ognuno pretendendo di essere l'unica 'vera' razza di Digimon... e per decenni, il Mondo Digitale della Frontiera non conobbe più la pace...

Huanglongmon-sama, stupito e incredulo del fatto che le creature a cui lui aveva dato la vita potessero odiarsi e massacrarsi a vicenda per motivi così futili, decise di porre fine a tutto questo dando vita ad un Digimon dotato di poteri superiori... un Digimon che potesse mettere fine a questo conflitto insensato, e guidare il Mondo Digitale della Frontiera verso un futuro di pace. Un Digimon che potesse mostrare loro la via giusta.

Huanglongmon-sama non immaginava certo che proprio quel Digimon si sarebbe rivelato uno dei suoi errori più terribili, i cui strascichi avrebbero riguardato anche gli altri mondi...

...

...

E questo ci riconduce al motivo per cui vi sto raccontando tutto questo.

Affinchè una simile follia non si ripeta più. Affinchè tutti si rendano conto di quali immani tragedie possano scaturire dalle circostanze più improbabili. Affinchè quanti più possibile, umani e Digimon, possano capire che in certi casi, la cecità del singolo può essere fonte di sofferenze per miliardi. Se anche una sola vita verrà risparmiata grazie alle righe che sto scrivendo, allora potrò dire che i miei sforzi di avvertire la posterità non saranno stati inutili, e avrò la coscienza di aver svolto almeno una parte del mio dovere.

Che dunque le porte del nostro passato dimenticato si spalanchino. Chi di voi ha sempre voluto conoscere la nostra storia, ora ne ha la possibilità.

Vi ringrazio.

CONTINUA...

Note dell'autore: Un breve capitolo introduttivo, con una voce narrante che non è la terza persona a cui sono abituato. Tuttavia, mi sembrava che questa modalità di presentazione fosse più consona a questo 'prequel' della mia saga.

Immagino che alcuni di voi saranno rimasti confusi da alcune menzioni che ho fatto in questa introduzione, in particolare quella del Primo Digimon, Huanglongmon, e di quella misteriosa vicenda che ha coinvolto il buon vecchio Ryo Akiyama... ma tutto sarà spiegato nel corso della mia saga, anche se per simili argomenti ci vorrà un pò più di tempo... Intanto, vi posso dire che qualcosa si è già visto nell'ultimo capitolo di 'Invasion'...

Oh, già, e Huanglongmon non è un Digimon di mia invenzione: fa davvero parte della ormai immensa rosa di Digimon disegnati dalla Toei e dalla Bandai, anche se finora è apparso solo nel Trading Card Game. Comunque, chiunque volesse ma ne può chiedere un'immagine via mail! -_^

Con questo, il capitolo si conclude! Vi ho fatto venire un pò di acquolina in bocca per il resto? Beh, è quello che spero! Ora devo occuparmi delle vicende di Sho e compagni... tra non molto dovrei essere in grado di pubblicare il prossimo capitolo di 'Digimon Zero'! Ciao, alla prossima!

Justice Gundam

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Capitolo 2
*** Una soluzione per il conflitto ***


The Lost Past-02

Digimon: The Lost Past

Una fanfiction di Digimon scritta da: Justice Gundam

Salve a tutti voi che mi seguite da varie parti d'Italia (e, perchè no, magari anche da oltre i confini...). Ho avuto modo di constatare che questa storia, già al suo primo capitolo, ha avuto un discreto successo tra i cultori di Digimon! Perciò, per non deludere quanti mi seguono, eccomi di nuovo a lavorarci su! In questo capitolo, assisteremo a qualche scorcio della terribile guerra tra Digimon umanoidi e Digimon animali che ha scosso il Mondo Digitale della Frontiera, e all'entrata in scena di colui che, nei piani di Huanglongmon e dei suoi seguaci, avrebbe dovuto risolvere ogni problema... ah, beata ingenuità...

Vi avverto subito che numerosi dei personaggi che introdurrò in questa fanfiction avranno poi un ruolo molto importante nella mia saga, in particolare nel mega-crossover finale. Vedrete Digimon ufficiali di proprietà della Toei (usati senza permesso e senza scopo di lucro, non mi riservo alcun diritto, eccetera, eccetera... e tutta la pappardella legale...), oltre che Digimon che ho creato io, e per i quali vi inviterei a chiedere il permesso a me nel caso voleste usarli per qualche vostra fanfiction. Intanto, come al solito, rispondo alle recensioni... già cinque per il primo capitolo! Wow!

 

KillKenny: Come sempre sei tu il primo a recensire! Grazie infinite! Ebbene sì, questo è solo il prequel... e non ho certo intenzione di dire cosa ci aspetta in futuro, quella è una cosa che ti lascio il sottile piacere di scoprire da solo! Heheheheheee...

HikariKanna: Ehilà, Hikari! Era da un pò che non ci si sentiva! Sì, questo è un prequel del prequel, per usare le tue stesse parole!

TopoMouse: Sapevo che avrei trovato entro breve anche una tua recensione... non mi chiiedere come mai mi è venuto in mente di usare Azulongmon come voce narrante, perchè sinceramente non so neanch'io da dove venga. Per quanto riguarda Ryo... hmmm... purtroppo per lui dovrai aspettare ancora un pò. Resisti, perchè lo vedremo presto... molto presto... nella mia fanfiction di Tamers. Il suo segreto, però, avrà un ruolo fondamentale nella mia ultimissima fanfiction, quindi resterà ancora tale per un bel pò...

Smartgirl: Credo che sia la prima volta che leggo una tua recensione. Grazie dei complimenti, e spero che anche il resto della storia ti piaccia, però... ecco... vorrei specificare che sono un ragazzo! ^_^

P.S.: Hai dato una letta anche alle altre mie fanfiction? Ovvero, 'Adventure 02 Reload', 'Lord of Digital Rings' e le altre su Digimon? (Mi faccio un pò di pubblicità... ;p)

Driger: E benvenuta anche a te nel misterioso passato dei Digimon! Spero che la storia che racconterò sia all'altezza di quelle che ho scritto in passato... o, meglio ancora, sia superiore! Grazie ancora della recensione!

 

Non ho altro da dire! Buon divertimento!

 

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Capitolo 2 - Una soluzione per il conflitto

 

La nostra storia comincia molti secoli fa... almeno, secondo il criterio di valutazione di voi umani... in una dimensione fuori dal tempo nel quale risiedevano Huanglongmon-sama e il suo consiglio - Digimon potenti e di comprovata fiducia, che assieme a lui assistevano ai tragici eventi della guerra tra Digimon umanoidi e Digimon animali. Quel giorno, dopo i terribili massacri che si erano succeduti, era apparso loro chiaro che il conflitto non poteva più andare avanti: ogni giorno, la violenza infuriava, e centinaia di Digimon innocenti morivano per la sola colpa di essersi trovati al posto sbagliato nel momento sbagliato...

 

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Un luogo sconosciuto, perduto nei meandri dello spazio-tempo...

In un grande sala del consiglio dalle pareti dorate, nella parte più interna di un palazzo di indescrivibile splendore e dimensioni inimmaginabili, il Primo Digimon Huanglongmon sedeva su una grande piattaforma d'oro massiccio, posta tra due file di seggi in stile classico occupati da potenti e nobili Digimon di vari tipi e dimensioni (giganti, bestie mitologiche, spiriti angelici, e altre creature di questo tipo...) ed in cima ad una breve scalinata i cui gradini erano comunque alti almeno un metro l'uno, davanti alla quale un essere umano sarebbe sembrato davvero ridicolo. Il creatore di tutti i Mondi Digitali era accovacciato su un colossale trono dorato che scintillava ed emanava luce come un piccolo sole - o era la radiosità di Huanglongmon stesso? - , e stava guardando con espressione addolorata le proiezioni che si avvicendavano all'interno di una colonna di luce azzurra che scaturiva dal centro della sala. Erano immagini di guerra, odio e conflitto... immagini di Digimon impegnati ad uccidersi tra loro, per motivi che a quella nobile assemblea apparivano folli e futili...

Una Taomon, una Digimon umanoide simile ad una volpe bipede vestita da sciamana onmyouji (o shugenja, per usare un termine più o meno equivalente), con fredda spietatezza, tracciò un complesso ideogramma nell'aria con il suo enorme pennello e lo scagliò contro un gruppo di Tyrannomon, che ringhiarono di dolore quando il proiettile esplose loro addosso, e li trasformò in altrettanti Digi-Tama rossi. L'inquadratura si spostò sugli occhi della volpe sciamana, nei quali luccicava una scintilla di perfido autocompiacimento per quello che aveva fatto... un sentimento inconcepibile per i Digimon che stavano assistendo...

Come a rispondere alla provocazione contro i Digimon animali, un istante dopo l'immagine venne sostituita da quella di un Digimon di tipo animale, un corazzatissimo Rapidmon dorato, che scagliava un'apparentemente interminabile salva di missili contro una Lillymon, che disperatamente cercava di mettersi al sicuro con agili manovre aeree. I suoi tentativi si rivelarono vani, data la quantità di proiettili sparati, e ben presto la fatina si ritrovò senza più vie d'uscita in mezzo allo sciame infuriato, che la raggiunse e disperse i suoi dati, lasciando di lei solo un Digi-Tama smeraldino decorato con motivi floreali rosa, che fluttuò all'istante verso un Primary Village...

Poi, un gruppetto di Wizardmon che si scontrava con un piccolo branco di Garurumon...

Uno Snimon e un Ogremon impegnati in una lotta furibonda...

E altre ancora, in una orribile sequela di violenza e sofferenza che scuoteva gli animi dei partecipanti all'assemblea.

Ad un certo punto, ritenendo che fosse stato visto abbastanza, Huanglongmon diede un comando mentale, e le proiezioni sbiadirono rapidamente fino a scomparire, mentre la colonna di energia all'interno della quale si erano materializzate si dissolveva nel nulla. Quando la proiezione fu cessata, i membri del consiglio restarono per diversi secondi in silenzio, a riflettere cupamente su quanto avevano visto... poi, si voltarono tutti verso l'immenso trono dorato quando il Primo Digimon si schiarì la gola, chiedendo la loro attenzione.

"Figli miei... avete visto tutti cosa sta succedendo nel territorio di frontiera che ho istituito tra i Mondi Digitali. Da molto tempo ormai, questa guerra sta andando avanti, alimentata dall'odio di entrambe le fazioni... e mi sono finalmente reso conto che è necessario porre fine a questa follia." sentenziò Huanglongmon, con una voce possente che riecheggiava tra le pareti della stanza come una solenne musica d'organo, una voce severa ma al tempo stesso giusta e piena di misericordia. Tutti i partecipanti alla riunione si voltarono verso il loro signore, che diminuì la lucentezza proveniente dal suo enorme corpo e apparve in tutta la sua maestà davanti all'uditorio...

In effetti, soltanto guardare Huanglongmon, in tutto il suo splendore, avrebbe fatto capire che era un Digimon superiore agli altri. Era una figura semplicemente immensa, un drago quadrupede il cui aspetto ricordava un colossale coccodrillo dalle squame dorate che superava abbondantemente i cento metri di lunghezza, con corte zampe grosse come sequoie millenarie ricoperte da piastre di armatura semisferiche, che terminavano in tre lunghi artigli. La sua nuca era armata di una selva di spuntoni che adornavano il suo gigantesco collo, e aveva un paio di lunghe corna che spuntavano dalla fronte, poco sopra le sue due paia di occhi felini e dorati. La sua schiena, larga abbastanza da farci stare un piccolo aereo di linea, era ricoperta da una corazza a piastre più larghe e più spesse, e dai suoi fianchi si dipartivano spuntoni ricurvi che si sollevavano verso l'alto in strutture quasi ad S, tra i quali fluttuavano delle grosse sfere arancio-dorate, dodici in tutto, del diametro di almeno sette metri l'una, mentre la sua coda, che costituiva quasi metà della sua lunghezza totale, era coperta da spuntoni più piccoli e dritti che gli davano un aspetto da guerriero ancora più pronunciato. Dalle sue grandi squame dorate proveniva una luce calda che pulsava lentamente, immergendo l'intera sala del consiglio in un'atmosfera benevola... accogliente... regale... un'aria di pace e tranquillità, che rendeva la sua vista, anzichè terrificante, piacevole e distensiva. Chiunque avesse avuto la ventura di posare lo sguardo su di lui, avrebbe chiaramente percepito la sua bontà anche attraverso quelle dimensioni da capogiro e quell'immenso corpo draconico...

E tuttavia, in quel momento, i fieri occhi del Primo Digimon erano pieni di tristezza per quello che aveva visto. Non c'era rabbia, nè risentimento, in lui... provava soltanto un grande vuoto nel suo cuore per tutte le atrocità a cui aveva assistito, che si erano consumate nel mondo da lui creato...

 

ANALIZZATORE DIGIMON

Nome: Huanglongmon

Tipo: Bestia Divina

Attributo: Dati

Livello: sconosciuto (superiore a Mega)

Attacchi: Taikyoku Kanji

Il Primo Digimon. Ogni ulteriore informazione a suo riguardo è avvolta nel mistero.

 

Huanglongmon si guardò attorno e incrociò gli sguardi di tutti i Digimon seduti nella sala del consiglio, in modo da rendersi conto dell'effetto che le immagini di poco prima avevano fatto su quelli che aveva definito 'i suoi figli'. Come aveva previsto, negli occhi di tutti... tranne che di uno o due... si leggevano le stesse emozioni che lui provava in quel momento. Il problema era della massima serietà, si rendevano conto tutti, e andava affrontato nella maniera più rapida ed efficiente possibile!

"Vedo che non c'è bisogno di reiterare i concetti che ho appena espresso." parlò Huanglongmon dopo un lungo silenzio. "Voi tutti condividete gli stessi pensieri verso questo insensato conflitto, e il motivo per cui vi ho convocati, è per esporvi la soluzione che ho approntato a questo problema... e che coinvolge anche voi."

Sui seggi al lato opposto della stanza, un enorme Digimon simile ad un drago serpentino dalle squame azzurre, con la testa coperta da un elmetto blu con un corno di metallo a forma di fulmine, e due larghi mustacchi bianchi che fuoriuscivano dalla punta del muso, si alzò lentamente per chiedere la parola. "Grande Padre, se posso intervenire..." esordì, con voce serafica che rispecchiava la sua saggezza.

Huanglongmon rivolse lo sguardo verso i seggi dove il drago azzurro sedeva, attorniato da una fenice infuocata, una grande tigre bianca, e una tartaruga a due teste con un grande albero che gli cresceva sul guscio. Ognuno di essi aveva diverse sfere luminose, simili a quelle del loro 'padre' ma più piccole, che orbitavano lentamente attorno a loro. Si trattava dei quattro potentissimi Guardiani Digitali a cui Huanglongmon aveva affidato la tutela dei quattro Mondi Digitali corrispondenti ai punti cardinali. Per quanto Huanglongmon definisse tutti i Digimon presenti suoi figli, teoricamente soltanto loro quattro erano stati creati direttamente dal maestoso drago dorato... gli altri, come tutti i Digimon, erano stati creati dall'agglomerazione di pensieri degli esseri umani e dati, coesi assieme in qualche maniera misteriosa che nessuno di loro conosceva esattamente...

Ed ognuno di loro, nonostante le loro spiccate differenze di carattere, condivideva con i suoi fratelli la devozione incondizionata a Huanglongmon.

Il drago Azulongmon dell'Est, saggio e ponderato, che preferiva avere sempre sotto occhio i punti di vista di tutti prima di prendere una decisione...

La fenice Zhuqiaomon del Sud, suo esatto contrario, aggressivo e capace di serbare rancore per un tempo lunghissimo. Un gigantesco uccello da preda tutto rosso, dall'aria minacciosa, con quattro paia di grandi ali rosse stoccate di giallo in decorazioni simili a fiamme, un elmetto da cui spuntavano i suoi quattro occhi rosso simili a perle di magma, e una lunga coda percorsa da creste arancioni anch'esse simili a fiamme, era considerato il più forte dei quattro, anche se il suo carattere violento ed irriflessivo lo rendeva il meno popolare...

La tigre bianca Baihumon dell'Ovest, serio e coraggioso, dal forte senso dell'onore - un Digimon che incarnava lo spirito nel nobile cacciatore. Si trattava di un colossale felino dai denti a sciabola, dalla folta pelliccia bianca striata di blu, con la parte superiore del volto coperta da una piastra d'acciaio azzurro e quattro occhi dorati. Ciascuna zampa era dotata di tre lunghi artigli, e sulla punta della coda portava un anello di acciaio nero ricoperto di punte affilatissime.

E infine, ultimo ma non certo ultimo, la tartaruga EbonWumon del Nord, una immensa testuggine con due teste allungate in cima ad altrettanti colli squamosi, ognuna di esse ulteriormente protetta da una piastra d'osso. Sul suo guscio, cresceva una quercia secolare della larghezza di una sequoia, completa di una folta chioma verde smeraldo, e ogni zampa, che usciva angolarmente al guscio, aveva tre artigli bianchi. EbonWumon era considerato il Sovrano dal cuore più puro ed era conosciuto per il suo carattere paziente, lento all'ira e dalla risata facile.

Ognuno di questi aveva presenziato alla riunione, abbandonando temporaneamente i rispettivi seggi del potere... e questo era un segno sicuro, nel caso ce ne fossero voluti altri, che la situazione era davvero molto grave. L'ultima volta che una cosa del genere era accaduta era stata... beh, difficile collocarla temporalmente, data la natura del disastro accaduto all'epoca, ma sicuramente era passato molto tempo da quando Ryo Akiyama era stato chiamato per la prima volta nel Mondo Digitale dell'Est...

"Sì, Azulongmon, figlio mio. Parla pure." lo esortò Huanglongmon, voltandosi verso il suo seggio.

Il drago azzurro rispose annuendo leggermente. "La ringrazio. Sono enormemente onorato di essere stato scelto per rappresentare me stesso e i miei fratelli Baihumon, Zhuqiaomon ed EbonWumon in questa nobile assemblea... ma come tale, ho anche il dovere di comunicarle qualsivoglia dissenso sorga tra noi quattro. E in questo senso, vorrei comunicarle che fratello Zhuqiaomon non condivide l'opinione di noi tre sulla guerra nel DigiWorld della Frontiera." disse pacatamente.

Huanglongmon non sembrò deluso da quanto aveva sentito e, dopo aver fatto un cenno affermativo, si rivolse alla fenice dalle piume scarlatte, che abbassò il capo in segno di rispetto. "Sì, capisco... Zhuqiaomon, figliolo, esprimi liberamente il tuo parere. Tu... non condividi l'opinione del resto dell'assemblea sulla guerra in corso nel Mondo Digitale della Frontiera?"

Zhuqiaomon alzò fieramente la testa. "Huanglongmon-sama, lei mi chiede di parlare liberamente, e io così farò. No, sinceramente la vedo in maniera diversa rispetto agli altri Digimon qui presenti, per quanto questo non sminuisca in alcun modo il rispetto per ognuno di loro." rispose il Sovrano Fenice, le ali ripiegate contro il corpo. "Io... sono convinto che questo conflitto aiuterebbe a far evolvere la razza dei Digimon, eliminando i soggetti più deboli ed inadatti, e permettendo solo a quelli migliori e più forti di prosperare. Tuttavia, mi rendo conto di essere l'unico, tra i miei fratelli, a vederla così... e che la guerra tra Digimon umanoidi e Digimon animali rischia di provocare dei gravi scompensi nell'equilibrio dei Mondi Digitali. Perciò, anche se non sono d'accordo, il mio rispetto per lei e per i miei fratelli mi impone di collaborare. Non c'è altro."

Huanglongmon non ebbe nessuna reazione, nè di rimprovero, nè di rabbia. Dopotutto, sapeva bene qual era il punto di vista del bellicoso Sovrano virale... il suo era un Mondo Digitale in cui valeva la legge del più forte, e i Digimon si combattevano e si uccidevano a vicenda per assorbire i dati degli avversari sconfitti e diventare così ancora più potenti. Proprio per questo non era mai andato d'accordo con gli altri Sovrani, che lo consideravano inutilmente violento, e che in cambio erano da lui accusati di non avere abbastanza polso. Tuttavia, non era mai intervenuto personalmente, ritenendo che la politica adottata da ciascun Guardiano Digitale nei confronti del proprio mondo fosse cosa di competenza esclusiva del Guardiano stesso, almeno finchè questa non mettesse in pericolo l'armonia degli altri...

"Capisco." annuì Huanglongmon. "Noi tutti ti siamo grati per aver espresso la tua opinione, Zhuqiaomon. Per raggiungere una soluzione al problema è necessario sentire tutti i punti di vista degli interessati... in quanto sarà grazie ad uno sforzo di gruppo, che potrà essere fatto solo con l'assenso di tutti voi, che porremo fine a questa assurda animosità. Sì? Qualcuno voleva intervenire?" chiese poi, voltandosi verso i seggi alla propria destra.

Seduto lì, al centro della prima fila, stava un enorme gigante dalle fattezze umanoidi, muscoloso, dalla pelle che sembrava fatta di bronzo lucidato, alto non meno di quindici metri e simile ai leggendari Titani. Il suo volto incorniciato da capelli, baffi e barba bianchi era coperto per metà da un largo copricapo a forma di testa di aquila dalle piume argentee, con tanto di becco ricurvo in oro massiccio, e i suoi occhi, due grandi sfere di luce dorata, osservavano fieramente il mondo attorno a sè dai buchi ricavati nell'elmetto. Era a torso nudo, e questo permetteva di ammirare il suo splendido fisico quasi scolpito, senza un filo di grasso, che lo faceva assomigliare ad una gigantesca statua di bronzo scolpita con la massima cura, e indossava un paio di pantaloni di seta bianca, immacolati come la neve appena caduta, stivali d'argento decorati con quelli che parevano essere geroglifici, e bracciali anch'essi argentati attorno ai polsi, mentre un lungo mantello di piume scendeva lungo la sua schiena fino quasi a toccare il suolo. In una mano, reggeva un grande scudo con sopra incisa la testa di una donna con dei serpenti al posto dei capelli... e nell'altra, nella destra, una lunga spada di acciaio blu, la cui lama era stata intagliata in modo da richiamare la forma di un fulmine. La sua figura emanava autorità e giustizia in maniera palpabile, ulteriormente accentuate dalle piume scintillanti che, di quando in quando, si staccavano dal suo mantello e volteggiavano attorno a lui come sospinte da un vento.

Seduti ai suoi lati, c'erano altri due Digimon altrettanto enormi e abbastanza simili, uno dei quali ricordava moltissimo una versione maschile della classica sirena: il suo corpo era ricoperto di scaglie azzurre che davano l'impressione di un giaco di maglia, con piastre di armatura viola sui fianchi e sulle spalle, guanti d'acciaio, e una cintura dorata attorno alla vita. Una lunga sciarpa rossa era legata attorno alla parte iniziale della sua coda da pesce, e la testa era quella di un uomo, con un elmetto blu che la occultava quasi del tutto, e decorazioni simili a pinne ai lati della testa. Numerose pinne ornavano la parte da pesce del suo enorme corpo, attorno alla quale erano legate delle cinghie di cuoio nero a intervalli regolari... mentre in una mano teneva un grande tridente le cui punte erano a forma di testa di squalo.

Infine, il terzo dei giganti era del tutto coperto da un'armatura completa in stile rinascimentale nera come la notte, con qualche riflesso blu che gli dava un'aria ancora più misteriosa. Guanti, stivali e cintura erano tutti dello stesso colore, con lunghe piume di corvo ad ornare i bordi delle manopole e delle ginocchiere, e sulle sue spalle era legato un grande mantello rosso che era una delle poche cose che deviava dal suo schema cromatico. Numerosi spuntoni erano sparsi sulla corazza del Digimon nero, in particolare sul pettorale e sulle spalliere, e tra le mani teneva una falce la cui lama era fatta di luce rossa. Infine, la sua testa era quella di un montone dal pelo anch'esso nero, con corna grigie ricurve e occhi neri dalle pupille verdi che scintillavano di luce propria in maniera decisamente inquietanti. Anzichè mostruoso, tuttavia, l'effetto d'insieme era cupamente attraente, forse anche grazie alla sua aria distaccata...

Questi giganti erano tre fratelli che Huanglongmon aveva messo a capo di un gruppetto di Digimon a lui fedeli chiamato 'le Divinità Olimpie', composto da dodici membri pronti ad eseguire i suoi ordini in qualsiasi momento. In particolare, il gigante con la pelle di bronzo e la testa d'aquila era il leader assoluto dei dodici, il potente Zeusmon, Signore dei Nembi, mentre gli altri due erano i suoi fratelli maggiori Neptunmon e Plutomon... e ciascuno di loro era lì per rappresentare le altre nove divinità e i loro numerosi subordinati in quella riunione.

Zeusmon si schiarì la voce... poi parlò, e per un attimo sembrò che le pareti della sala vibrassero, tanto erano chiare e stentoree le sue parole.

"Perdoni la mia interferenza, Huanglongmon-sama... ma io e i miei fratelli volevamo chiederle cosa esattamente volesse dire con uno sforzo di gruppo. Questo vuol forse dire che ciascuno di noi dovrà collaborare alla realizzazione di questo suo progetto?" chiese, con tono educato e al tempo stesso forte e determinato.

Huanglongmon, le cui incredibili dimensioni facevano sembrare piccoli persino Zeusmon, i suoi fratelli, e le altre quattro Divinità Digitali, annuì solennemente prima di rispondere. "Corretto, Zeusmon... ma solo se voi siete d'accordo. Non deciderei mai niente senza il vostro libero consenso, e voi lo sapete. In ogni modo, sì, la mia idea era proprio quella di creare un nuovo Digimon, dotato di poteri e chiarezza di mente superiori, e inviarlo nel Mondo Digitale della Frontiera a mettere fine al conflitto dilagante e alla violenza che per tanto tempo lo hanno torturato. Ma per realizzare questo mio progetto, ci sarà bisogno che molti Digimon collaborino, mettendo a disposizione ciascuno una scintilla del loro potere. Solo così, nel Digimon che io creerò ci sarà il giusto equilibrio tra i vari elementi, ed egli potrà prendere il posto che gli spetta come guardiano del Mondo Digitale della Frontiera. Lady Verdandimon, tu e le tue sorelle Custodi del Tempo, cosa rispondete? Siete disposte a tentare questo passo?" chiese poi, guardando alla propria sinistra verso tre Digimon femminili dall'aspetto quasi umano... se non fosse stato per le loro dimensioni, quasi pari a quelle delle Divinità Olimpie, e l'aura di sacralità che circondava i loro corpi! Si trattava, quasi a rispecchiamento dei tre fratelli seduti davanti a loro, di tre sorelle di nome Urdmon, Verdandimon e Skuldmon, alle quali, come Huanglong aveva appena detto, era stato affidato il compito di vegliare sulla stabilità del continuum spazio-temporale nei vari DigiWorld esistenti.

Al posto d'onore al centro della fila, era seduta Verdandimon, Custode del Presente, una Digimon che, dimensioni a parte (toccava i dodici metri d'altezza), era uguale in tutto e per tutto ad una ragazza umana sui diciotto anni, con fluenti capelli beige chiaro intervallati da qualche striscia bianca, e con addosso una fluente veste bianco sciamito senza maniche, lunga fino alle caviglie e talmente immacolata da sembrare riflettere i raggi di luce, con un corpetto rosso sul busto dalla cui parte posteriore, in corrispondenza della scapole, fuoriusciva un paio di bianche ali piumate... e un braccialetto dorato con uno smeraldo incastonato al polso destro. Indossava inoltre un paio di sandali dorati, e un copricapo di forma particolare, che ricordava un pò un casco e dal quale calava un velo talmente leggero da sembrare quasi etereo, che schermava i suoi occhi nocciola e il suo viso, sulla cui fronte e sui cui zigomi erano dipinti dei simboli mistici simili a triangolini azzurri.

Ai fianchi di Verdandimon sedevano le sue sorelle: Skuldmon, Erede del Futuro, era alta circa nove metri, e ricordava una bambina dai lunghi capelli neri legati in due code che le fluivano lungo le spalle e la schiena, con gli occhi azzurri e vivaci e la fronte e gli zigomi decorati con strane rune triangolari. Indossava una sorta di aderente tuta intera in stile futuristico, bianca lattice con delle protezioni rosse sui gomiti e sulle ginocchia, un pettorale scarlatto con delle punte sulle spalliere, che sembrava così leggero da non intralciare minimamente i suoi movimenti, una cintura di colore metallico attorno alla vita, e alti stivaletti bianchi sulle cui punte si trovavano delle lucette intermittenti. Tra le mani guantate, teneva un grosso martello piko-piko di plastica rossa, e stava muovendo vivacemente le gambe, come se non riuscisse a stare ferma.

Infine, la Guardiana del Passato Urdmon aveva un aspetto decisamente più elegante, anche se piuttosto dark: dalla pelle scura e dai lunghi capelli bianchi leggermente ricci, portava un mantello nero dall'interno rosso, fissato attorno al collo da una fibbia dorata, e anche il resto dei suoi indumenti - un corpetto da nobildonna dell'Ottocento, decorato di lustrini blu e viola, che le lasciava le spalle nude, un'ampia gonna con lo spacco laterale, e scarpe con il tacco alto - erano di colore scuro, per lo più un lucido nero con riflessi blu in netta contrapposizione con i suoi capelli candidi, e con i segnetti circolari, anch'essi bianchi, che la Digimon aveva disegnati sulla fronte e sotto i suoi occhi verdi dallo sguardo aristocratico. Molto più posata della sorella più piccola, ma senza l'aria di solennità della mediana, era seduta al suo posto con aria tranquilla, quasi annoiata... anche se in realtà, era interessata al problema quanto le altre due.

Dopo aver rivolto uno sguardo di intesa a Skuldmon e ad Urdmon, e aver ricevuto il loro consenso, Verdandimon si schiarì la gola. "Grande padre, anche noi Custodi del Tempo ci dichiariamo d'accordo con la sua decisione. Già abbastanza a lungo è durata questa guerra insensata, ed è anche nostro dovere fare sì che si concluda il più in fretta possibile. Perciò, anche noi tre siamo disposte a rinunciare a parte del nostro potere per dare vita al Digimon che lei ha in mente." disse la Custode del Presente, una voce chiara e melodiosa che sembrava quasi un canto celestiale, e diffondeva un senso di tranquillità per tutta la sala.

Un sorriso gentile apparve sul volto da rettile di Huanglongmon. "Vi ringrazio, mie figlie. Il vostro apporto sarà prezioso. C'è qualcuno, tra voi miei figli, che non è d'accordo la mia decisione, e vorrebbe dire qualcosa in proposito? Se c'è, sarò più che lieto di ascoltare la sua opinione..." disse poi, scrutando il resto dei posti occupati, sui quali sedevano Digimon di ogni forma e dimensione, tutti intenti a riflettere sulla proposta del loro progenitore. Guerrieri di bronzo e basalto che sedevano al fianco di stupendi animali mitologici... angeli guerrieri coperti di armatura che accompagnavano esseri dalle strane forme e composti di pura energia... tutti loro erano in profonda meditazione, ma alla fine nessuno di essi si disse in disaccordo con Huanglongmon.

"Sì, potrebbe essere l'idea giusta..."

"Huanglongmon-sama non ha mai sbagliato, prima d'ora."

"Questa guerra tra umanoidi e animali deve finire."

"Già... e questo mi sembra il modo più rapido e semplice..."

Queste, o su queste righe, erano i commenti più comuni che le acute orecchie del Primo Digimon coglievano, mormorati fra le tribune. Il dragone dorato continuò ad attendere, senza battere ciglio, che eventualmente qualcuno si dicesse contrario alla sua idea... ma alla fine, prima da Zeusmon, poi da Verdandimon, ed infine da Azulongmon, giunse la risposta definitiva.

"Grande padre... da parte nostra e dei nostri compagni è stata raggiunta l'unanimità!" esclamò il leader delle Dodici Divinità Olimpie. "Tutti noi contribuiremo alla creazione del nuovo Digimon di cui lei ha parlato!"

"Lo stesso dicasi per me, le mie sorelle, e i Digimon a noi fedeli." disse Verdandimon, alzandosi in piedi assieme alle sue sorelle. "Ribadiamo la nostra disponibilità."

Fu Azulongmon l'ultimo a parlare. "E anche noi quattro, come Guardiani Digitali... per quanto le nostre opinioni sulla guerra in atto non siano uniformi, lo è comunque la nostra risoluzione. Anche noi, grande padre, collaboreremo al suo progetto mettendo i nostri poteri a sua disposizione."

"Sono lieto di sentire queste vostre parole, figli miei." concluse il Primo Digimon, alzandosi fieramente dal suo trono con una luce di rinnovata speranza nello sguardo. "Se volete, il rituale di creazione può iniziare qui e in questo momento. Se siete tutti d'accordo, possiamo intraprendere un passo decisivo nella risoluzione dei problemi... del Mondo Digitale della Frontiera!"

 

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...

...

Pic...

Una goccia che cadeva, interrompendo l'eterna coltre di silenzio che lo circondava...

Pic... pic...

Altre due gocce... e il luccichio gentile, quasi irreale, dell'acqua pura che veniva illuminata da un pallido raggio di luce bianca...

Furono queste le sensazioni che la nuova vita che stava per nascere provò, mentre si accingeva a spalancare gli occhi. Un primo assaggio del mondo che arrivava ai suoi sensi appena risvegliati. Come se la natura volesse dargli il benvenuto. La sua pelle candida era avvolta da un'aura di luce dorata che emanava tepore, e un dolce vento accarezzava le sue braccia e le sue gambe, facendo muovere quei veli simili a seta che lo avvolgevano...

Una piuma candida come la neve, che gli svolazzava allegramente attorno, fu ciò che accolse i suoi occhi quando il nuovo Digimon li aprì timidamente... subito seguita da una lenta cascata di fuochi fatui dorati che scendevano lenti come fiocchi di polline tutt'attorno a lui, formando una specie di colonna attorno al suo esile corpo. Mentre il Digimon neonato iniziava a muovere i suoi arti, stupefatto da quelle sensazioni così belle che lo circondavano, riuscì a vedere il suo corpo e a rendersi conto del proprio aspetto... e uno strano, indefinibile brivido lo percorse quando si rese conto della propria esistenza... lui... lui stava VIVENDO... non riusciva a spiegarsi meglio... ed era qualcosa di grandioso!

I suoi occhi, azzurri e puri come il cielo estivo, sbatterono un paio di volte, non del tutto abituati alla luce dell'esistenza, mentre ogni particolare del suo aspetto veniva registrato nella sua mente acuta... era un Digimon piccolo, delle dimensioni e dall'aspetto di un bambino umano dai capelli biondi un pò lunghetti, di circa otto-nove anni... ed era vestito soltanto di una scintillante tunica di seta bianca che gli si avvolgeva attorno ai fianchi e copriva il lato destro del suo torace, più leggera di un velo di cipolla. Non indossava altro se non dei braccialetti dorati sui polsi e sulle caviglie, ed era a piedi nudi. La sua pelle candida come l'indumento che indossava, era decorata da alcuni tatuaggi violetti sulle braccia, sul torace, e sul dorso delle mani, e ne aveva altri, più piccoli, sugli zigomi, sotto quel paio di profondi occhi azzurri nei quali chiunque si sarebbe potuto perdere... ma la sua caratteristica più notevole erano le cinque paia di ali da cigno che spuntavano dalla sua schiena, dalle quali di tanto in tanto una piuma si staccava per volteggiargli morbidamente attorno. Sul retro della testa, aveva un altro paio di ali più piccole, a rendere il suo aspetto ancora più angelico... L'effetto di insieme era quello di un Digimon dolce, innocente ed inoffensivo... ma chiunque gli si fosse trovato vicino avrebbe trovato ben difficile ignorare quella... incredibile sensazione di potere che si sprigionava da quel corpo minuscolo! L'aura di sacralità che circondava il cherubino era qualcosa di soverchiante, persino se paragonata a molti dei Digimon che avevano partecipato alla riunione con Huanglongmon di alcune ore prima... e il Digimon neonato la percepiva dentro di sè... una forza quasi illimitata... incalcolabile... un potere che avrebbe potuto creare o distruggere... tutto concentrato in quel suo corpo dall'aspetto innocuo... Un potere talmente grande che il semplice rendersene conto gli fece provare un brivido di gioia... eccitazione... paura... ansia al tempo stesso...

Sì, sentiva di essere forte... fortissimo... e le dita delle sue mani si mossero come dotate di volontà propria, quasi lui volesse trattenere questa sua forza... con questo potere... poteva creare o distruggere interi mondi! Era qualcosa che lo eccitava e lo spaventava al tempo stesso... come doveva usare quel potere? A che scopo gli era stato conferito...?

Lentamente, il bambino angelico fluttuò verso il pavimento dalle piastrelle dorate, e provò una sensazione di freddo quando i suoi piedi vi si poggarono sopra. Mentre la vista gli si schiariva, le forme che lo circondavano iniziavano ad apparire più nitide... e il Digimon riuscì a vedere una gigantesca ragazza vestita di bianco, con un corpetto rosso e fluenti capelli castano chiaro... un gigante dalla testa di aquila e dalla pelle di bronzo... e un drago serpentino dalle squame azzurre, tutti Digimon grandi e potenti quanto lui... ma la cui forza non era certo al livello di quella colossale forma dorata che stava dietro di loro, gli occhi puntati verso il cherubino con aria amorevole. Mentre la sua mente cominciava a funzionare, il Digimon iniziò a guardarsi attorno... a distinguere le cose... a ragionare...

E finalmente, il grande drago dorato gli parlò, e il Digimon neonato percepì un piacevole calore nella sua voce.

"Ben svegliato, Lucemon."

 

ANALIZZATORE DIGIMON

Nome: Lucemon

Tipo: Angelo

Attributo: Anti-Virus

Livello: Rookie

Attacchi: Divine Feat, Grand Cross

Il Digimon prescelto da Huanglongmon per riportare la pace nel Mondo Digitale della Frontiera. Creato dai poteri combinati dei Digimon più fedeli al grande sovrano, è un archetipo di bellezza e virtù senza paragoni e uno dei più grandi difensori che le forze del Bene abbiano mai avuto! Pur essendo soltanto di livello Rookie, il suo potere è superiore a quello di quasi tutti i Digimon di livello Mega.

Il bambino angelico alzò lentamente la testa e, dopo aver riflettuto per un istante, gli rispose con voce melodiosa e rispettosa. Per qualche motivo... sentiva di sapere già qual era il nome del suo interlocutore... chi erano i Digimon che lo circondavano... e cosa era giusto rispondere...

"Huanglongmon-sama..." mormorò gentilmente. "La... la ringrazio di avermi donato la vita... questo è dunque il mio nome... Lucemon...". Ormai del tutto risvegliato, vide chiaramente le labbra della giovane donna, che sapeva chiamarsi Verdandimon, incurvarsi in un gentile sorriso, mentre la Custode del Presente si inchinava verso di lui e gli tendeva una mano gigantesca e al tempo stesso vellutata, in un gesto di affetto. "E tu sei... Lady Verdandimon, vero?"

"Sono io, piccolo Lucemon... benvenuto alla vita!" gli rispose la custode del tempo, serafica. "Immagino che tu ti chieda come mai sei qui... perchè ti abbiamo dato la vita, e perchè tu hai questi poteri che senti dentro di te..."

"Sì..." rispose il piccolo angelo, i suoi grandi occhi azzurri che guardavano dritti in quelli castani e dolci di Verdandimon mentre accettava l'aiuto. "Io... so che Huanglongmon-sama mi ha dato la vita, e questi grandi poteri che sento di avere, per una ragione, una ragione molto importante... è così, vero, mio signore?" L'ultima parte della frase fu una domanda rivolta al grande drago dorato, che annuì in risposta.

"Corretto, Lucemon. Già adesso, a poco dalla tua nascita, ti stai rendendo conto del grande potere di cui ti ho fatto dono, ma non sai ancora a cosa serve, nè come usarlo nel migliore dei modi..." rispose Huanglongmon. "Ebbene, sappi che a te vorrei affidare un compito delicato, della massima importanza. Ognuno dei Digimon qui presenti, e tutti coloro che li seguono, ha utilizzato un frammento della propria essenza per darti la vita, rendendoti più potente di quanto un Digimon del tuo livello potrebbe mai essere... unicamente per questo cruciale obiettivo."

Lucemon si alzò in piedi, ancora un pò incerto sulle gambe... e Zeusmon fu rapido a sorreggerlo con una delle sue enormi, ma gentili, mani di bronzo quando perse l'equilibrio. "Grazie, Lord Zeusmon... Io... uh... io sono onorato che lei mi abbia affidato un compito di così grande importanza... ma di cosa si tratta, esattamente?" chiese, le mani appoggiate contro quella gigantesca del capo delle Divinità Olimpie, che sorrise bonario vedendo i goffi tentativi del Digimon neonato di tenersi in piedi.

Una breve, confortante risata provenne dalla gola di Huanglongmon. "Vedo che sei molto entusiasta, piccolo Lucemon... ma abbi un pò di pazienza! Proprio perchè il tuo compito è così importante, avrai prima bisogno di imparare molte cose su te stesso, sui tuoi poteri e sulla natura del mondo che ti circonda... non può iniziare adesso. Io e i miei figli, qui presenti, ti insegneremo tutto quello che c'è da sapere, in modo che tu possa avere il controllo completo dei tuoi poteri, e sappia come espletare la tua missione nel modo migliore. Azulongmon, figlio mio, tu vorresti assumerti l'incarico di fare da insegnante al tuo nuovo fratello? Nel caso lui voglia accettare, ovviamente?"

Il drago azzurro chinò la testa davanti al suo 'genitore'. "Lo farò, Huanglongmon-sama, grande padre... allora, Lucemon... se vorrai, io, Lord Zeusmon e Lady Verdandimon saremo i tuoi maestri, e ti prepareremo per quanto sta avvenendo nel Mondo Digitale che Huanglongmon-sama ha creato come confine tra i territori miei e dei miei fratelli... il Mondo Digitale della Frontiera, tanto per usare un termine di più immediata accessibilità."

Ora più stabile, Lucemon riuscì a rimettersi in piedi e a stare eretto, e provò a muovere le gambette per compiere i suoi primi, emozionati passi, senza però mai staccare lo sguardo dal suo creatore e dai suoi Digimon più fidati. "Sì, Azulongmon-sama... so già che tra i vostri Mondi Digitali ne esiste un quinto, che contribuisce a rafforzare le barriere dimensionali... ma non so cosa stia succedendo tra i Digimon che lo popolano..." mormorò, rivolgendo poi la sua attenzione alla divinità dell'Est.

Questa volta, fu Zeusmon a dare la risposta. "Lucemon... devi sapere che da molto tempo a questa parte è in corso una terribile guerra tra i Digimon che popolano il DigiWorld della Frontiera." disse austero. "I Digimon umanoidi e i Digimon animali hanno cominciato ad odiarsi a causa delle loro differenze, e stanno cercando di distruggersi a vicenda, ognuno di loro sostenendo di essere l'unica vera razza di Digimon. Questa assurda guerra, fatta per queste ragioni così futili, ha portato innumerevoli morti e sofferenze ad entrambe le parti, e Huanglongmon-sama ha deciso che è il momento di porre fine al massacro."

"Ed è qui che entri in gioco tu, piccolo Lucemon..." riprese Verdandimon. "Huanglongmon-sama e noi suoi fedeli abbiamo pensato che, per porre fine una volta per tutte a questa animosità senza senso, ci sia bisogno di qualcuno che possa guidare i Digimon, e mostrare loro una nuova via di pace e mutua collaborazione. La scelta, piccolo Lucemon, è ricaduta su di te..."

"Ma non ti imporremo nulla senza che tu lo voglia." concluse Azulongmon. "Dunque, Lucemon, la scelta è tua. Sei disposto ad accogliere questo compito che noi vorremmo affidarti?"

Il piccolo angelo rimase in silenzio per qualche secondo, ma dentro di sè sapeva già cosa dire. Huanglongmon-sama gli aveva donato la vita, e tutto quel grande potere che sentiva dentro di sè... quale modo migliore per dimostrargli la sua gratitudine che accettare questo compito? Dimostrarsi degno della sua fiducia? Inoltre, c'era in corso una guerra inutile e stupida tra i Digimon del mondo di cui parlavano... e se lui era in grado di fermarla, era l'unico in grado di fermarla... che senso avrebbe avuto tirarsi indietro? E poi, riflettè Lucemon, questo compito gli avrebbe dato la possibilità di comprendere appieno i suoi poteri... il suo ruolo nel grande schema dell'universo... chi lui fosse e quale fosse lo scopo della sua vita, in poche parole...

Lucemon sorrise gentilmente, alzando i suoi occhi simili a zaffiri verso il suo creatore quel tanto che bastava per guardarlo. Poi, con un movimento elegante e quasi regale, il bambino angelico si mise su un ginocchio e piegò le sue bellissime ali dietro la schiena, in segno di umiltà...

"Huanglongmon-sama... la ringrazio della fiducia che mi ha accordato, e sarò lieto di accettare il compito che lei ha scelto per me. Le prometto che, con i vostri insegnamenti, metterò fine alla guerra, e mostrerò una nuova via ai Digimon del Mondo Digitale della Frontiera." disse sommessamente.

Il drago dorato annuì, ricambiando il sorriso del suo nuovo 'figlio'.

"La tua decisione mi fa immenso piacere, piccolo Lucemon. In tal caso... gli altri miei figli ti aiuteranno ad acquisire il controllo dei tuoi poteri, in vista della tua missione." concluse. "E... sono io che ti devo ringraziare, figlio mio. Il tuo impegno salverà le vite di miliardi di Digimon."

Lucemon si alzò lentamente, accolto da affettuosi gesti di amicizia da parte dei suoi futuri mentori: Zeusmon, Verdandimon ed Azulongmon.

L'aver ricevuto la loro fiducia, in quel momento, lo riempiva di felicità...

 

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Eravamo sicuri anche noi che quell'ultima frase di Huanglongmon-sama corrispondesse a quanto sarebbe poi avvenuto...

E con queste premesse, ci accingevamo, io, Zeusmon e Verdandimon, ad insegnare al piccolo Lucemon tutto quello che avrebbe dovuto sapere...

 

 

CONTINUA...

 

Note dell'autore: E così, riprende la mia storia sul misterioso passato di DigiWorld. Con questo capitolo, ho dato un pò un antefatto, e ho descritto la situazione che ha fatto decidere l'intervento di Lucemon... oltre a farvi finalmente vedere questo fantomatico Huanglongmon, e diversi dei Digimon a lui fedeli! Non li ho descritti tutti perchè la descrizione avrebbe preso troppo spazio, e non volevo annoiarvi troppo. Ad ogni modo, tra questi ci sono Digimon riconosciuti ufficialmente (come i quattro Guardiani, oppure Neptunmon), e altri creati da me (Zeusmon, Plutomon e le tre sorelle custodi del tempo). Le Divinità Olimpie sono un gruppo di dodici Digimon ispirati, come avrete già intuito, agli dei dell'antica Grecia, e di cui sono già stati rivelati sei membri ufficiali: Mercurimon (da non confondere con Mercurymon, Guerriero Leggendario del Metallo), Marsmon, Neptunmon, Apollomon, Dianamon e Minervamon. Per gli altri sei... come potete vedere ci sto pensando io, in assenza di versioni della Toei!

Oh, e se qualcuno, vedendo Verdandimon e le sue sorelle, avesse esclamato 'Oh, Mia Dea!'... beh, ha perfettamente ragione! Le tre guardiane del tempo sono, in effetti, ispirate almeno in parte a Urd, Belldandy (traslitterazione MOLTO libera di Verdandi, il nome della dea del presente nel pantheon asgardiano) e Skuld, le simpatiche dee di Kosuke Fujishima!

Okay, e questo è tutto per questo capitolo! Cercherò di pubblicare il successivo il prima possibile, impegni permettendo. Chiedo anzi scusa per la mancanza di aggiornamenti, ma sto proprio impiegato quasi tutti gli scampoli di tempo libero che posso ritagliarmi per dedicarmi alle mie fanfiction...

Alla prossima!

 

Justice Gundam

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Capitolo 3
*** L'apprendistato ***


The Lost Past-03

Digimon: The Lost Past

Una fanfiction di Digimon scritta da: Justice Gundam

 

Eccomi di ritorno, dopo un duro periodo di esami! Che tra l'altro sono andati meglio di quanto prevedessi... bah, sono semplicemente contento di essermeli tolti di mezzo, una buona volta... e di potermi concentrare un pò sulle mie fanfiction prima di partire per il Giappone!

Ebbene sì, tra il 14 e il 28 di luglio sarò in vacanza nella mitica terra del Sol Levante, per un bel giro turistico da Osaka a Tokyo, regalo per la mia laurea triennale! WOW! E' un sogno che si avvera! Non vedo l'ora di essere là! Ma non devo neanche dimenticare voi lettori, e per non farvi sentire troppo la mia mancanza cercherò di aggiornare qualche mia fanfic con nuovi capitoli prima di partire! Spero che vi permettano di ingannare l'attesa!

Okay, adesso siamo tornati a leggere delle vicende del DigiWorld della Frontiera... e di tutto ciò che è scaturito dalla guerra tra Digimon e dall'avvento di Lucemon. Abbiamo assistito alla nascita del nostro angelo caduto preferito, e nel capitolo che vi offro adesso, che credo sarà relativamente breve, vedremo il suo... per così dire... periodo di formazione sotto la guida dei servitori di Huanglongmon! Sì, per adesso la storia non è poi così drammatica... il vero caos scoppierà più tardi... molto più tardi...

Ma rispondiamo alle recensioni, e lasciamo ai lettori il piacere di scoprire come andranno le cose...

 

KillKenny: Hehehehee... che ti posso dire, le citazioni sono un pò la guarnizione sulla torta per noi sadici fanatici di anime e manga... e 'Oh, Megami-sama!' è uno dei manga che più mi sono rimasti impressi... ricordo ancora i bei tempi delle superiori, quando lo compravo assieme a Rayearth e a Dragon Ball... bei tempi andati...

Ugh, sto divagando come al solito...

L'odore di guai lo sento anch'io, ma come ho detto passerà un pò di tempo prima che scoppi l'incendio...

TopoMouse: Si usa dire che 'la strada per l'inferno è lastricata di buone intenzioni', no? Sono molti i personaggi di anime e manga che potrebbero testimoniarlo, tipo Char Aznable di Gundam, o l'ammiraglio Sadaki Munetake di Nadesico... comunque, il cambio di rotta avverrà decisamente più avanti... prima devo introdurre i Cavalieri Reali!

Oh, e per quanto riguarda il tuo suggerimento... sai, ho pensato che alla fine la tua fosse l'idea migliore. Era solo che 'Iupitermon' non mi convinceva eccessivamente... ma ha finito col piacermi! Quindi, sono andato a correggere il capitolo precedente, e da qui in poi userò il nome che hai suggerito tu! E non preoccuparti, non sei per niente pedante! Piuttosto, sono io che dovrei aggiornare più frequentemente... -_- U

 

In attesa quindi che io torni dal Giappone... godetevi questo breve capitolo!

 

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Capitolo 3 - L'apprendistato

 

Finora, la storia che vi ho raccontato è relativamente confortante. Dopotutto, era nostra intenzione creare un Digimon che meglio di chiunque altro potesse rappresentare la volontà di pace di Huanglongmon-sama, e Lucemon, grazie ai suoi poteri e alla tutela di tutti noi, sarebbe senz'altro stato in grado di porre fine all'insensata guerra tra Digimon animali e Digimon umanoidi nel Mondo Digitale della Frontiera. La nascita di Lucemon, e il fatto che lui avesse acconsentito a compiere la missione che Huanglongmon-sama aveva scelto per lui, non facevano altro che aumentare il nostro ottimismo... e così, con le migliori prospettive, io, i miei fratelli, e gli altri Digimon che formavano il seguito del nostro grande padre ci accingevamo ad insegnare al giovane Lucemon tutto quello che fosse necessario sapere per controllare i suoi immensi poteri ed adempiere al suo dovere...

 

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Una grande sala dalle pareti dorate, abbastanza spaziosa da poter contenere senza problemi una portaerei, in una delle parti più interne della splendente reggia di Huanglongmon, in una dimensione parallela che nessun essere umano aveva mai visto prima... era lì che si svolgeva l'apprendistato di Lucemon, era lì che il piccolo angelo stava imparando, sotto la paziente guida soprattutto di Azulongmon, Verdandimon e Iupitermon, a fare buon uso del suo potere. In quel momento, il cherubino dai capelli biondi era seduto a gambe incrociate al centro di una immensa struttura romboidale di marmo rosso posta al centro della sala e grande almeno quanto un piccolo campo da calcio, di fronte a Verdandimon che, nella stessa posizione, teneva gli occhi chiusi e le mani appoggiate sulle ginocchia, come se stesse facendo yoga. Non un suono proveniva dai due Digimon celestiali, che restavano seduti immobili a meditare sotto i raggi di sole che provenivano dalle grandi finestre dai vetri finemente intagliati e sfaccettati sulle pareti della sala, aperte su un cielo azzurro immacolato, e che si rifrangevano sui rivestimenti dorati, creando giochi di luce iridati che si aggiungevano alla magnificienza della sala. Non c'era alcun arredamento, a parte delle colonne in stile dorico vicino agli angoli della grande sala, e la sensazione quasi vibrante di vita e di colore era ulteriormente accentuata dal marmo variopinto che costituiva il pavimento, e alcune vetrate istoriate dai colori sgargianti, sospese a quelle che sembravano decine di metri da terra.

Lucemon prese un altro, calmo, lento respiro, e le sue piccole ali dalle piume bianche si mossero lievemente come dotate di volontà propria, mentre il piccolo angelo si concentrava e svuotava la sua mente da ogni pensiero superfluo. Stando a quando Lady Verdandimon gli aveva detto, quello che stavano facendo era un allenamento speciale, il cui scopo era quello di aiutare Lucemon a tenere sotto controllo il suo potere nei casi in cui esso non avesse bisogno di essere usato. La relativa sedentarietà di questa routine non pareva disturbare il cherubino più di tanto, anzi Lucemon era contento di doversi sottoporre a questi esercizi... li considerava un tassello in più per cercare di comprendere il suo scopo, e quello del suo potere, e per questo metteva anche in essi il massimo dell'impegno. Oltretutto, doveva ammettere che era gradevole sottoporsi a questi allenamenti sotto la paziente guida della Guardiana del Presente... Verdandimon era un'ottima insegnante, un pò esigente ma paziente, e lo seguiva con la cura e l'attenzione che una madre potrebe avere per il proprio bambino. Di tutti i Digimon che aveva visto fino a quel momento, con l'unica eccezione di Huanglongmon-sama per ovvie ragioni, era proprio Verdandimon quella verso cui Lucemon provava il maggiore affetto...

Ancora per qualche minuto, il silenzioso esercizio di concentrazione a cui Lucemon e la sua maestra si stavano sottoponendo andò avanti, senza che nessuno dei due facesse il benchè minimo movimento, o emettesse anche il rumore più impercettibile... al punto tale che, se uno spillo fosse caduto a terra, molto probabilmente si sarebbe potuto sentire! Se non si fosse saputo fin da prima che quelli erano Digimon (e per giunta due tra i Digimon più potenti mai esistiti!) e non fosse stato per il loro colore, i due avrebbero potuto benissimo essere scambiati per statue, assise nella loro posizione meditativa.

Finalmente, dopo un pò, Verdandimon aprì lentamente i suoi grandi occhi nocciola e scostò di pochissimo le mani dalle ginocchia, interrompendo la sua meditazione. La sua voce melodiosa spezzò il silenzio che per qualche ora ormai aveva regnato sovrano nella sala di meditazione.

"Bene, penso che per adesso possa bastare, Lucemon..." disse, rivolgendo al cherubino tanto più piccolo di lei uno sguardo materno. "Sei stato veramente bravo, lo sai? Molti Digimon anche molto meno potenti di te... non arrivano così presto ad un controllo così perfetto della loro energia! Sinceramente, sono molto sorpresa..."

Anche il piccolo Lucemon interruppe la meditazione, e aprì i suoi limpidi occhi per poi alzare lo sguardo verso la sua mentore. "La ringrazio delle sue buone parole, Lady Verdandimon... e sono onorato di essermi dimostrato degno di esse." rispose pacato, senza permettere alle lodi di esaltarlo. "Ora sento di avere molto più controllo sui miei poteri... i suoi insegnamenti mi sono molto utili, e spero di andare avanti così."

"Mi fa piacere sentirtelo dire." rispose la custode del Tempo. Con un sospiro, Verdandimon rivolse poi lo sguardo verso la finestra, e verso il cielo terso ed infinito che si espandeva oltre le mura della stupenda reggia. Il piccolo Lucemon seguì il suo sguardo, chiedendosi tra sè a cosa stesse pensando la serafica Guardiana del Presente. In quel momento, chissà per quale motivo, l'espressione di Verdandimon, normalmente così dolce... allegra... quasi angelica... sembrava malinconica, gravata da un'ombra di sospetto che il cherubino non ricordava di averle mai visto. Certo, Lucemon esisteva soltanto da pochi mesi... eppure, ogni volta che c'era lui nei dintorni, Verdandimon non aveva mai assunto quell'espressione.

"Lady Verdandimon, mi perdoni se le sembro troppo curioso..." chiese il piccolo angelo, rivolgendo la parola alla Digimon divina, che si voltò lentamente verso di lui con espressione un pò sorpresa.

"Hm? Sì, Lucemon, dimmi pure... no, non mi sembri affatto troppo curioso. Se c'è qualcosa che vuoi chiedermi, fai pure. Dopotutto, io sono una dei Digimon a cui è stato affidato il tuo apprendistato, ed è mio dovere chiarirti ogni dubbio che potresti avanzare..." rispose Verdandimon.

Lucemon annuì, e fece la sua domanda. "Grazie, Lady Verdandimon... ma la mia era solo una semplice curiosità. Vede, l'avevo vista un pò assorta, appena adesso, e mi chiedevo cosa lei stesse pensando. Forse è una domanda un pò troppo indiscreta, ma ero un pò preoccupato per lei..." rispose con sincerità, la testa alzata quel tanto che bastava per guardare la Digimon più grande dritta nei suoi dolci occhi castani. Al sentire quelle parole, Verdandimon non potè fare a meno di provare un pò di commozione, per quel piccolo Digimon talmente puro da riuscire a rendersi conto dello stato d'animo degli altri semplicemente guardandoli negli occhi... E pensare che il compito di riunire il Mondo Digitale della Frontiera, così crudelmente segnato dalla guerra, ricadeva tutto sulle spalle innocenti di quel Digimon.

Nel momento in cui quella proposta decisiva era stata fatta, Verdandimon non si era posta il problema, confidando come tutti gli altri Digimon partecipanti all'assemblea nel giudizio assennato di Huanglongmon... eppure, ora che ci pensava meglio, la custode del Presente si chiedeva se davvero fosse stata una buona idea quella di affidare una missione così terribile ad un Digimon così puro, innocente ed inesperto della crudeltà del mondo esterno. Sarebbe davvero stato capace di unificare il Mondo Digitale della Frontiera, come era speranza di Huanglongmon? Davvero sarebbe stato lui la chiave per il raggiungimento della tanto agognata pace? Non c'era la possibilità che, impreparato al caos e alla violenza che si sarebbe trovato davanti, si sarebbe sentito perso e non avrebbe più saputo cosa fare? Erano quelli i momenti in cui Verdandimon, pur rispettando il suo creatore e signore, si chiedeva qualcosa che molti altri Digimon avrebbero considerato un sacrilegio anche soltanto concepire...

"Il Mondo Digitale della Frontiera... tutto questo e forse molto di più sarà responsabilità del piccolo Lucemon. So che è folle anche soltanto pensarlo, ma... a volte non posso fare a meno di chiedermi se davvero Huanglongmon-sama abbia avuto l'idea giusta... Non dovrei mettere in dubbio la sua decisione, tanto più che anch'io mi sono detta favorevole, eppure..."

Verdandimon allungò delicatamente una mano verso il suo allievo più diligente e gli accarezzò la testa bionda con il dito indice, rivolgendogli un sorriso. "Va tutto bene, piccolo Lucemon... è solo che ero un pò preoccupata per te, per il compito che tra poco dovrai assumerti. Tu... sei tuttora sicuro di potercela fare?"

"Sì, Lady Verdandimon..." rispose Lucemon, senza neanche aver bisogno di fermarsi a pensare ad una risposta. "Mi rendo conto che è una grande responsabilità, se è questo che vuole dire... ma sono convinto che Huanglongmon-sama, nella sua infinita saggezza, sapesse quello che stava facendo quando mi ha donato la vita, e saprò fare in modo che la fiducia che egli ripone in me sia giustamente ricompensata. Anche grazie agli insegnamenti che lei, Iupitermon-sama e Azulongmon-sama mi state impartendo..."

La Guardiana del Presente, sentendosi non poco rassicurata, incurvò un pò di più le sue morbide labbra, sorridendo a Lucemon proprio come una madre avrebbe fatto con il figlio piccolo. Chissà perchè la avevano sfiorata quei dubbi così ingiustificati... era chiaro, da come Lucemon prendeva sul serio la sua missione e dalla determinazione che metteva nel suo apprendistato, che non sarebbe successo nulla di spiacevole. Ancora una volta, quindi, si sarebbe rimessa al giudizio di Huanglongmon-sama come in passato...

"E va bene..." proseguì Verdandimon, alzandosi dalla sua posizione con la finezza e la grazia che le era propria. Piuttosto che rimettersi in piedi, sembrava quasi che stesse librandosi senza peso in aria... "Allora, piccolo Lucemon... visto che abbiamo un pò di tempo a nostra disposizione, non vorresti fare un volo assieme a me in questo splendido cielo?" Fece questa domanda camminando lentamente verso una finestra dell'immensa sala, e i suoi bellissimi occhi guardarono, stoici ed estatici al tempo stesso, l'immensa volta celeste dalla quale provenivano gli abbaglianti raggi di sole che filtravano nella reggia di Huanglongmon attraverso i vetri istoriati e creavano quei riflessi dei colori dell'iride che facevano da unico arredamento alla stanza.

Lucemon, anche lui con eleganza quasi eterea, e allo stesso tempo quel tocco di infantile ingenuità che ancora era visibile in quel corpo così giovane, si alzò e raggiunse la sua tutrice alla finestra, muovendo lentamente le sue dodici piccole ali mentre i suoi occhi celesti, nei quali il cielo pareva rispecchiarsi, si perdevano nell'infinito al di là del vetro. Dopo aver guardato Verdandimon negli occhi, e averle risposto con uno dei suoi dolcissimi sorrisi, il cherubino sollevò una esile mano davanti a sè e toccò l'intelaiatura della finestra... che, quasi avesse percepito la volontà di un Digimon così illustre e fosse ansiosa di soddisfarla, si aprì e fece entrare nella sala un forte soffio di vento gelido, che recava con sè il profumo dell'aria pura. Verdandimon chiuse gli occhi, gradendo la sensazione dell'aria fresca nei capelli e sul vestito, e prese un profondo respiro prima che quel paio di ali piumate che teneva ripiegate dietro la schiena si spalancassero. Alcune piume, staccatesi dalle ali della Guardiana del Presente, danzarono nel vento prima di posarsi sul pavimento.

"Credo che... questo volesse essere un sì, vero, Lucemon?" chiese la Digimon angelica, prima che lei e il suo allievo prediletto prendessero il volo e si immergessero nelle dense nubi, simili a un gregge di pecore, che attorniavano la reggia. Visto da fuori, il palazzo di Huanglongmon appariva ancora più incredibile: grande come le più grandi metropoli terrestri, talmente alto che non se ne vedevano nè le fondamenta nè il tetto, entrambi nascosti dalla densa coltre di nembi, sembrava ricoperto di oro e platino, ed ogni raggio di sole che lo irradiava si rifrangeva tutt'attorno, facendolo sembrare un sole in miniatura. In effetti, la luce era talmente intensa che era difficile vedere i particolari, e del resto si trattava di una costruzione talmente immensa che una sola occhiata non sarebbe mai riuscita ad abbracciarla completamente... avrebbe visto ora le superfici splendenti, dorate ed argentate, delle immense torri; ora le guglie gemmate che si protendevano verso il cielo, quasi volessero raggiungerlo (e non sarebbe stato difficile credere che ce l'avrebbero fatta, tale era la magnificienza della reggia...); ora la luce abbagliante che veniva sprigionata dalle mura, e gli stormi di Digimon che volavano tutt'attorno, attirati dall'aura di sacralità del luogo: alcuni Angemon e Piddomon, feroci e nobili Airdramon, qualche Halsemon...

Era uno spettacolo semplicemente indescrivibile nella sua unicità, e Verdandimon e Lucemon non poterono fare a meno di fermarsi a mezz'aria ad ammirarlo estatici. Soltanto pensare che una cosa del genere potesse esistere era abbastanza per rinfrancare i loro spiriti e, nel caso del piccolo angelo, rinnovare ulteriormente la sua decisione di onorare la volontà di Huanglongmon-sama.

"Non dubiti, grande padre..." disse tra sè il cherubino, ma assicurandosi che anche la sua tutrice preferita potesse sentirlo. "Non appena sarò abbastanza preparato... farò in modo che anche il Mondo Digitale della Frontiera diventi un'utopia come questo stupendo posto che lei ha creato..."

 

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"Molto bene, Lucemon... ora concentrati bene e visualizza il tuo bersaglio. Non avere fretta di colpire." consigliò Iupitermon, mentre il piccolo angelo a pochi metri da lui congiungeva le mani e ne puntava i palmi verso una enorme formazione rocciosa che si trovava a diverse decine di metri di distanza, in mezzo all'infinita pianura verdeggiante che circondava la reggia di Huanglongmon, un luogo aperto e sconfinato, ricoperto di erba smeraldina e fiori multicolori, e circondato da montagne dalle pendici ripide e taglienti come lame di coltello. All'orizzonte, la dimora del Primo Digimon sovrastava persino le vette delle catene montuose con i suoi vibranti colori metallici, e si innalzava fino a che la sua cima non si perdeva tra le nuvole. Per quelli che sembravano essere molti metri attorno a dove si trovavano i due Digimon celestiali, non sembravano esserci altre forme di vita digitale, e questo rendeva quella vallata il posto perfetto per addestrare il piccolo angelo nell'uso vero e proprio dei suoi poteri.

Compito che il piccolo Digimon stava prendendo con la sua immancabile serietà: Lucemon, in piedi sull'erba soffice, era avvolto da un'aura luminosa bianca, quasi invisibile a causa della luce che inondava la pianura, e i suoi occhi celesti scrutavano con calma, e al tempo stesso con determinazione, il bersaglio che Iupitermon gli aveva dato. Si concentrò ancora più profondamente, tentando di dosare l'energia che scorreva nel suo piccolo corpo, e sentì delle inebrianti scariche percorrergli la schiena e le braccia, intensificarsi nei palmi delle sue mani e sulle sue dita. Delle minuscole scintille dorate scaturivano crepitando dai suoi polpastrelli. L'immenso potere che il piccolo angelo aveva invocato premeva nel tentativo di liberarsi, e Lucemon si ritrovò a dover ridurre un pò l'energia per evitare che esplodesse. Il suo controllo era aumentato moltissimo, grazie a tutti gli addestramenti che aveva fatto, ma ancora non era perfetto, e se ne rendeva conto...

In disparte, Iupitermon osservava stoicamente il suo allievo preparare l'attacco, e mentalmente si preparava ad intervenire nel caso qualcosa fosse sfuggito al controllo di quest'ultimo, come aveva minacciato di accadere un attimo prima... Comunque, Iupitermon doveva ammettere, anche se Lucemon doveva affinare il modo di gestire, era comunque capace di una forza incredibile... e non soltanto per un Digimon di livello Rookie! Il leader delle Divinità Olimpie avvertiva che in quel piccolo corpo acerbo, guidato da una mente che, pur innocente e devota al bene e alla giustizia, era ancora inesperta ed immatura, risiedeva un potere che avrebbe messo in ginocchio anche un Digimon di livello Mega! Certo, per il momento non era in grado di sfruttarlo tutto... ma se così fosse stato, forse Lucemon sarebbe potuto essere più forte di molte delle Divinità Olimpie... forse addirittura... più forte di Iupitermon stesso?

Rendendosi conto di essersi distratto a pensare, Iupitermon scosse la testa e focalizzò nuovamente la sua attenzione su Lucemon: il cherubino era riuscito a riprendere controllo dell'energia accumulata, ed ora stava alzando i palmi di entrambe le mani davanti a sè e le stava puntando contro la roccia scelta come bersaglio. Tra le sue piccole mani si era formata una sfera di luce bianca che emetteva un rumore acuto, quasi vibrante, che saliva sempre più di intensità man mano che Lucemon si concentrava, e l'erba tutt'attorno veniva illuminata da rapidissime scariche di luce, mentre i lembi dell'impalpabile toga di seta bianca che Lucemon indossava si agitavano nel vento...

Per qualche secondo ancora, Lucemon attese che l'energia si stabilizzasse... poi, quando fu sicuro di poter sferrare il suo attacco, serrò gli occhi ed esclamò due semplici parole.

"Divine Feat!"

L'energia che Lucemon aveva accumulato nei palmi delle mani esplose verso l'esterno, e la sfera di luce bianca si trasformò in un immenso raggio che sfrecciò con velocità inaudita attraverso tutta la pianura, illuminandola come un secondo sole e gettando luci bianche per ogni dove... prima di impattare violentemente contro il suo bersaglio e scatenare una gigantesca esplosione! L'effetto fu tale che le onde sonore scossero le fronde degli alberi che si trovavano anche molto distanti dal luogo dell'impatto, provocando la fuga terrorizzata di tutti gli uccelli appoggiati sui loro rami, e un rombo tremendo, simile ad un terremoto, agitò il terreno sotto i piedi di Lucemon e Iupitermon, che riuscirono a vedere di sfuggita la roccia colpita che si disintegrava in tanti minuscoli frammenti prima che la loro vista fosse obnubilata dalla lucentezza abbagliante! Il leader delle Divinità Olimpie fu anzi costretto a ripararsi gli occhi con una mano e a fare un passo indietro, ma Lucemon rimase fermo al suo posto, quasi per niente disturbato da quella tremenda esplosione...

Dopo diversi secondi di luce e rumore, durante i quali gli elementi del paesaggio rimasero occultati dalla bianca radiosità sprigionata, la visuale iniziò a tornare normale, ed il frastuono si smorzò rapidamente, fino a scomparire del tutto lasciando al suo posto soltanto un rimbombo di tuono lontano. Iupitermon, tirando il fiato che non si era nemmeno accorto di aver trattenuto, si scostò la mano dagli occhi per rendersi conto del risultato dell'attacco di Lucemon... e quando lo vide, non potè impedire che i suoi occhi si spalancassero sotto il copricapo a forma di testa di aquila che indossava!

Lucemon, ansimante ma sereno, le braccia ancora alzate nella posizione di attacco, era sempre là al suo posto... ma il terreno davanti a lui era percorso da una lunga striscia marroncina di erba bruciata, e l'enorme formazione di dura pietra granitica che troneggiava davanti a lui era stata sostituita da una gigantesca, impressionante voragine fumante dai bordi carbonizzati che emanava un fortissimo odore di argilla bruciata, ampia almeno una ventina di metri e profonda la metà... uno spettacolo che avrebbe mozzato il fiato in gola a chiunque, e Iupitermon non faceva eccezione!

Con due semplici gesti delle mani, Lucemon aveva provocato una simile distruzione... e il leader delle Divinità Olimpie era più che convinto che non avesse usato che una parte del suo reale potere! Con meraviglia mista ad un non meglio definito spavento, Iupitermon si rese conto che nemmeno lui o i suoi fratelli sarebbero usciti illesi da un attacco di quella portata...

"Questo... questo è il potere che il supremo Huanglongmon-sama ha donato a Lucemon? E'... semplicemente incredibile! Che... che razza di Digimon è in grado, al semplice livello Rookie, di usare un attacco che potrebbe ferire o distruggere persino un Mega?" pensò tra sè il Signore dei Nembi, osservando incredulo il risultato dell'attacco del suo 'allievo'. Per un attimo, un atroce dubbio attraversò la sua mente, e lo fece rendere conto di che terribile flagello sarebbe stato quel bambino angelico se avesse volto le sue abilità al male e alla distruzione anzichè alla giustizia...

Scosse la testa, distogliendosi da quella linea di pensiero. Perchè gli venivano in mente dubbi così infondati? Sicuramente Huanglongmon-sama aveva preso la decisione giusta, come sempre... perchè temere che una sua azione potesse avere conseguenze negative per qualsiasi cosa? Fino a quel momento, non era mai successo... e non sarebbe iniziato adesso, giusto?

"Anche soltanto il fatto che mi sia venuto questo dubbio è assurdo... io ho fiducia nell'operato del nostro grande padre." concluse il pensiero.

La voce infantile di Lucemon distolse il gigante dalla pelle bronzea dalle sue elucubrazioni. "Ehm... Iupitermon-sama..."

Iupitermon alzò la testa, richiamato alla realtà. "Oh... sì, Lucemon... scusa mi ero distratto per un momento... dimmi pure..." gli rispose, anche se immaginava già cosa volesse chiedergli il piccolo angelo...

E in effetti, un istante dopo, le sue attese furono confermate. Lucemon gli rivolse quel suo sorriso innocente e candido, da bambino, e guardò la voragine che aveva prodotto con il suo attacco, non sapendo esattamente se sentirsi fiero o meno... "Niente... le volevo soltanto chiedere cosa le è sembrato... credo di aver raggiunto una forza notevole, ma il mio controllo poteva ancora essere migliorato..." commentò con tono umile.

Il leader delle Divinità Olimpie tornò ad osservare ciò che rimaneva della sezione di terreno colpita. Pur non avendo più l'espressione meravigliata di poco prima, era comunque molto impressionato da una simile dimostrazione di forza, e la sua testa dall'espressione regale si mosse su e giù qualche volta, lentamente, per esprimere la sua ammirazione. "Sì, Lucemon... la tua è un'analisi corretta... in effetti, ho avvertito anch'io che, per un breve attimo, hai quasi perso il controllo delle energie che hai evocato. Una tale evenienza potrebbe essere molto pericolosa, quindi cerca di lavorare di più su questo aspetto. Tuttavia, ho avuto modo di vedere che la tua potenza è aumentata in maniera esponenziale, da quando è iniziato il tuo apprendistato. Sono molto colpito... veramente molto colpito! Non mi sorprende che Huanglongmon-sama riponga in te così tante speranze. Con ancora un pò di addestramento, auspico che avrai già imparato tutto quello che ti serve." spiegò.

"La ringrazio delle sue buone parole, Iupitermon-sama..." ringraziò il cherubino, piegandosi leggermente su un ginocchio per esprimere deferenza verso il suo maestro. "Tuttavia, se ancora non sono stato in grado di gestire il flusso energetico come avrei dovuto, allora non credo sia il caso di riposarsi. Possiamo ricominciare l'addestramento, per favore?"

Sul volto duro di Iupitermon apparve un'espressione umana, quasi paterna. L'entusiasmo... la volontà che quel piccolo Digimon ancora acerbo metteva in quello che faceva... era qualcosa che riusciva sempre a stupirlo e a commuoverlo. Nonostante il successo conseguito, non si era lasciato prendere la mano, ed era già pronto a tornare al suo addestramento, con devozione ammirevole...

"Come desideri, piccolo Lucemon..." rispose la potente divinità. "Se vuoi, possiamo ricominciare anche adesso..."

 

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Trascorsero così diversi mesi, ed ogni giorno che passava Lucemon faceva progressi incredibili. Io stesso fui testimone dei passi da gigante che compiva... delle vette di potere a cui giungeva e a cui sarebbe potuto giungere. Già allora, la sua forza si avvicinava molto a quella mia, o di mio fratello Zhuqiaomon, ma da ogni sua azione si percepiva la straordinaria bontà che Huanglongmon-sama gli aveva trasmesso. Le nostre speranze crescevano assieme ai suoi poteri, si evolvevano man mano che la sua crescita proseguiva... e noi tutti sapevamo che non le avrebbe disattese...

E così, qualche mese dopo la nascita di Lucemon, arrivò il momento fatidico. Ormai, il nostro emissario di pace era pronto. Non restava che fargli le dovute ultime raccomandazioni, e poi, con un pò di fortuna, la guerra tra Digimon umanoidi e Digimon animali si sarebbe conclusa, e il caos da essa provocato, che minacciava l'equilibrio anche dei nostri Mondi Digitali, sarebbe stato niente più che un triste ricordo del passato...

Così, ci apprestavamo a separarci da quello che era stato il nostro migliore allievo...

 

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Era finalmente giunto il momento decisivo. A sei mesi dalla sua creazione, dopo aver completato il suo periodo di addestramento ed aver acquisito il completo controllo dei suoi poteri, e tutte le nozioni che gli sarebbero state indispensabili, il piccolo Digimon conosciuto come Lucemon, si trovava per l'ultima volta dinanzi ai suoi maestri (Verdandimon, Iupitermon e Azulongmon) e al gigantesco Huanglongmon, per ricevere i loro ultimi saluti e la loro benedizione. Pochi metri dietro il bambino angelico, era già aperto uno scintillante portale di colore celeste, le cui pareti di energia erano percorse da scariche di luce bianca e si perdevano nell'infinito, senza che fosse possibile vederne il limite. Appena oltre quel varco dimensionale, si trovava il DigiWorld che più aveva dato da pensare al sovrano di tutti i Digimon e ai suoi fedelissimi, dove infuriava la guerra che Lucemon si proponeva di concludere.

"Il momento è arrivato, Lucemon. Ora che il tuo apprendistato è finito, e non abbiamo più nulla da insegnarti, puoi scendere nel Mondo Digitale che a te è stato assegnato, e cominciare la tua missione." disse Huanglongmon, i suoi grandi occhi dorati, splendenti come il sole di mezzogiorno, fissi sul piccolo Digimon in un'espressione di fierezza e malinconia al tempo stesso. "Sei convinto di essere pronto per questa grande incombenza? Se non te la senti ancora, per noi non è un problema darti ancora qualche insegnamento, mi auguro che tu lo sappia."

Dopo aver guardato il portale che brillava dietro le sue minute spalle, Lucemon alzò lo sguardo verso il suo creatore e gli rispose con uno dei suoi candidi, innocenti sorrisi, volto a tranquillizzare il grande drago dorato. "Le sono infinitamente grato per quello che avete fatto per me, Huanglongmon-sama... e anche voi, Lady Verdandimon, Lord Iupitermon e Lord Azulongmon... ma credetemi quando vi dico che mi sento pronto. Farò in modo che questa guerra cessi, e che tutti i vostri insegnamenti vengano messi a buon frutto. La pace tornerà a regnare, grazie a voi e alla vostra saggezza e lungimiranza." rispose con un elegante inchino.

Azulongmon sembrò sorridere dietro i folti mustacchi bianchi che nascondevano il suo volto da rettile. "La nostra saggezza e lungimiranza, come dici tu... non servirebbe a molto se non fosse per te, che contribuirai a diffondere il verbo di Huanglongmon-sama tra i Digimon della Frontiera. Vedendo i risultati del tuo addestramento, siamo convinti che farai un ottimo lavoro, piccolo Lucemon..."

Verdandimon, il cui dolce viso presentava un'espressione malinconica a causa della separazione dall'allievo a cui più si era affezionata, si fece avanti, una mano appoggiata all'altezza del cuore. "Vogliamo solo raccomandarti... di ricordare sempre quello che ti abbiamo insegnato, e soprattutto di ricordare chi sei veramente. Sii paziente, perchè non sarà un lavoro facile, e solo con perseveranza e tenacia si potrà sradicare l'odio tra Digimon animali ed umanoidi, che per tanto tempo si è incancrenito."

"Lady Verdandimon ha ragione..." assentì Iupitermon con un cenno della testa, la luce del portale che si rifletteva quasi magicamente sulla sua pelle bronzea. "Nel Mondo Digitale in cui ti appresti ad andare, le cose non vanno come nel reame di Huanglongmon-sama: è un luogo pieno di caos, e in molte sue regioni non vige che la legge del più forte. Il lavoro che ti aspetta, Lucemon, è lungo e faticoso... ma siamo convinti che ce la farai! Non per niente sei il Digimon che noi e il nostro grande padre abbiamo creato sotto la sua guida."

"Vi ringrazio infinitamente..." mormorò commosso Lucemon, e fece un profondo inchino reverenziale, a cui gli altri Digimon risposero, prima di inviare il suo ultimo saluto, agitando la mano ed iniziare ad incamminarsi nel corridoio di luce che separava i due mondi. Immediatamente, l'aura di sacralità che veniva sprigionata dal Digiport aumentò di intensità, e la piccola figura di Lucemon venne avvolta dalla luce e iniziò a scomparire. I suoi occhi celesti guardarono ancora una volta verso i suoi maestri, mandando loro un silenzioso, sentito addio.

"Vai, piccolo Lucemon... io pregherò sempre perchè tutto ti va bene..." disse Huanglongmon.

"E ricordati sempre..." si accomandò Verdandimon, poco prima che il cherubino svanisse del tutto. "Lucemon, a volte il nemico più feroce e terribile... è quello che si nasconde in noi stessi... non dimenticarlo mai..."

Lucemon annuì per l'ultima volta, prima di essere trasferito nel Mondo Digitale della Frontiera.

La sua missione era iniziata.

CONTINUA...

 

Note dell'autore: E finalmente, questa fanfiction ritorna! Capitolo un pò noioso, me ne rendo conto, ma a mio modestissimo parere serviva per darvi il quadro generale della situazione... e per farvi rendere conto dell'altezza da cui Lucemon finirà per cadere...

Nel prossimo capitolo, vedremo il Mondo Digitale della Frontiera, finalmente, e assisteremo ai primi tentativi di Lucemon di porre fine al conflitto tra Digimon umanoidi e Digimon animali. Stanno per entrare in scena alcuni personaggi abbastanza conosciuti, sia di Frontier che di altre serie... e vi lascerò il piacere di vedere da voi di chi si tratterà!

Come ho detto, per due settimane (fino al giorno 27 compreso) non potrò scrivere, dal momento che sarò in vacanza in Giappone. La stesura delle mie storie continuerà a pieno regime il 28 di questo mese, quindi... restate sintonizzati! Da quella data in poi, conto di fare più aggiornamenti!

Ci vediamo al mio ritorno!

 

Justice Gundam

 

 

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Capitolo 4
*** Arrivo nel Mondo Digitale ***


The Lost Past-04

Digimon: The Lost Past

Una fanfiction di Digimon scritta da: Justice Gundam

 

Hmmm... è una mia impressione, o sta diventando sempre più difficile scrivere l'introduzione? No, perchè ogni volta devo farmi venire in mente le parole giuste per iniziare... ^_^

Comunque, a tutti i miei lettori, bentornati a 'The Lost Past'! La volta scorsa, dopo aver visto qualche spezzone dell'apprendistato del piccolo Lucemon, quest'ultimo ha iniziato la sua discesa verso il Mondo Digitale della Frontiera, dove lo aspetta un mare di caos e distruzione in netto contrasto con l'ambiente paradisiaco nel quale è stato cresciuto. Riuscirà a portare un pò di pace in quella terra rovinata dal conflitto? Non mi aspetto di fare un capitolo molto lungo, ma spero che risponderà bene alla vostra domanda...

E come sempre, prima di iniziare, devo rispondere a chi mi lascia gentilmente recensioni...

Ah, per questo aggiornamento ce n'è solo una... beh, KillKenny, non si può dire che il tuo punto di vista sia errato. Poche cose inebriano più del potere, e i Digimon divini se ne accorgeranno a loro spese... ma la ribellione di Lucemon non avverrà subito subito: ci sarà dietro qualcosa di un attimo più sostanzioso della semplice sete di conquista...

Ah, no, non solo una! C'è anche quella di TopoMouse! Beh, vedi, ho voluto sottolineare il fatto che Lucemon non abbia mai conosciuto, almeno fino a questo momento, vere e proprie avversità... e ho voluto anche rendere l'idea di quanto netto, e devastante, sarà poi il suo cambio di carreggiata! Dopotutto, come si suol dire, chi ha fatto esperienza del bene e poi gli ha voltato le spalle, è sicuramente più colpevole - e più crudele - di chi non ha mai conosciuto altro che l'oscurità...

Tutto qui, davvero! Non avevo nulla di particolare da dire, quindi... vi lascio a questo nuovo capitolo! Non mi aspetto che sia nulla di eccezionale, ma... sappiatemi dire come lo avete trovato!

E come sempre, buona lettura!

 

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Capitolo 4 - Arrivo nel Mondo Digitale

 

Il viaggio lungo il passaggio dimensionale si rivelò più corto di quanto Lucemon avesse osato sperare, e ben presto il piccolo angelo giunse nelle vicinanze del Mondo Digitale a cui era stato assegnato.

"Quindi questo... è il Mondo Digitale della Frontiera... non avevo mai visto prima niente di simile." disse tra sè, guardando incuriosito l'enorme globo, avvolto da una calda luce bianca e risplendente del blu dell'oceano e del verde delle foreste vergini. La bianca lanuggine delle nuvole interrompeva a tratti il panorama, come greggi di pecore fluttuanti. Visto da lassù, quel pianeta era davvero uno spettacolo suggestivo, e nulla avrebbe fatto credere che in realtà in esso divampasse una guerra feroce ed insensata...

E tuttavia, grazie ai suoi sensi sovrumani, Lucemon capiva che la tranquillità di facciata nascondeva l'orrore della guerra che si combatteva praticamente ovunque; riusciva a percepire uno sgradevole sentore di odio e desiderio di combattere, che pervadeva quasi tutta la superficie del pianeta... quasi riusciva a sentire le urla, il caos e il frastuono delle battaglie che imperversavano ovunque, e alla sua mente pura queste sensazioni arrivavano come crudeli macigni. Essendo nato e cresciuto nella dimora di Huanglongmon, la roccaforte del Bene assoluto, non era abituato a percepire tanta malvagità, e per quanto fosse preparato ad essa, grazie agli avvertimenti che gli avevano dato il Primo Digimon e i suoi seguaci, si sentì comunque stringere il cuore.

"Huanglongmon-sama e i miei maestri avevano ragione... questo mondo è davvero in preda al caos, riesco a sentirlo anche da questa distanza..." riflettè ad alta voce il cherubino, mentre la sfera di bianca luce sacrale che lo conteneva si apprestava a fare il suo ingresso. "E il mio compito è quello di porre fine a tutto questo, in modo che nessun Digimon debba soffrire mai più... e va bene, allora cerchiamo un punto da dove iniziare..."

I suoi occhi celesti, ora leggermente serrati in un'espressione di assoluta concentrazione, cominciarono a scandagliare attentamente la superficie del pianeta, in cerca di un luogo in cui rivelarsi agli abitanti. Lucemon stava deliberatamente cercando un'area in cui stesse infuriando una grande battaglia, in modo da interromperla e parlare a tutti i Digimon presenti della futilità di quanto stavano facendo... Ci doveva essere un luogo, da qualche parte...

Un momento!

Eccolo lì, infatti! I sensi di Lucemon furono repentinamente investiti da una sensazione negativa ancora più forte, proveniente da un grande continente solcato da grandi catene montuose, che una volta doveva essere stato un luogo idilliaco, ma che la devastazione della guerra aveva visibilmente tramutato in una specie di gigantesco incubo divenuto realtà. Ancora adesso, riusciva a capire il piccolo angelo, la battaglia stava andando avanti tra due eserciti altrettanto enormi e potenti, senza vincitori nè vinti.

Lucemon riflettè per un istante... poi, prese la sua decisione e iniziò a scendere verso il continente in preda alle ostilità. Un brivido pieno di eccitazione, impazienza, determinazione e forse anche un sospetto di paura attraversò il suo piccolo corpo, e il cherubino inspirò profondamente l'aria pura e gelata come se volesse calmarsi e prepararsi mentalmente al suo primo, forse più difficile, giorno di lavoro.

Ad un semplice comando mentale di Lucemon, la sfera di luce nella quale era rinchiuso fece rotta verso il punto da lui designato, muovendosi con la rapidità e la grazia di una cometa, e con il silenzio perfetto di una libellula.

"Andiamo dunque. Il lavoro che mi attende non sarà breve." concluse Lucemon.

 

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In uno degli sterminati campi di battaglia in cui ormai si erano trasformate molte zone di DigiWorld, un enorme esercito di Digimon umanoidi era schierato e in posizione, pronto a ricevere un altrettanto grande battaglione di Digimon animali. Armi manufatte e artefatti tecnologici scintillavano minacciosamente alla luce del sole filtrata dalle nuvole grigie e nere, in opposizione alle zanne e agli artigli che venivano sfoderati dall'altra fazione. Urla di battaglia e ruggiti pieni di animosità squarciavano l'aria, proveniendo da una parte e dall'altra, e immergendo la zona in un frastuono infernale che faceva da preludio al violento scontro che si preparava. Nè stendardi, nè ornamenti venivano esibiti da nessuno dei due eserciti... c'era soltanto la cieca, feroce determinazione a distruggere coloro che stavano loro davanti. O almeno, così sembrava... visto che in quelle marmaglie urlanti l'individualità si perdeva e il soggetto scompariva... Ma se i comandanti dei rispettivi eserciti si fossero presi la briga di controllare il morale delle loro truppe, invece di scagliarle l'una contro l'altra come niente fosse, si sarebbero accorti che non tutti i loro soldati erano esattamente entusiasti di quella battaglia...

Ma ormai, l'odio tra le due tipologie di Digimon andava avanti da così tanto tempo, che già esso da solo forniva alla guerra l'inerzia sufficiente ad andare avanti. Farsi la guerra era diventato quasi un obbligo morale, una parte integrante della vita a DigiWorld senza il quale si sarebbe arrestato tutto... ma questo non significava che i Digimon fossero tutti a favore di questa violenza...

Ciò nonostante, i leader delle due fazioni insistevano a portare avanti le ostilità, per principio o per puro e semplice puntiglio. Uno di essi, a capo dell'esercito dei Digimon umanoidi, era un Silphymon, una creatura umanoide vagamente simile ad un'arpia la cui metà inferiore era quella di un uccello rapace dalle piume rosso mattone, con una larga coda piumata e zampe dotate di grandi artigli bianchi... mentre la metà superiore sfoggiava dei muscoli ben sviluppati e delle braccia leggermente più lunghe della norma dalle quali spuntavano piume bianche dalla punta rossa. Indossava un paio di spalliere, una cintura e un pettorale di metallo, assieme ad un visore grigio che copriva i suoi occhi e scompigliava leggermente i suoi lunghi capelli rossi e le sue orecchie frastagliate... ma anche così, si poteva quasi sentire la scintilla di odio fanatico che bruciava all'interno del suo cuore!

"Digimon umanoidi!" esclamò l'uomo-aquila, squadrando da una posizione di superiorità l'esercito dei Digimon animali schierato a non più di qualche centinaio di metri di distanza. "Voi sapete perchè siamo qui oggi! Dobbiamo difendere la nostra dignità, e il nostro predominio su DigiWorld! Quei barbari senza cultura, i Digimon animali, sono una minaccia per tutti noi, per la nostra civiltà e per la nostra sopravvivenza! Per questo, noi dobbiamo opporci a loro, e farli stare al loro posto, visto che non comprendono la loro posizione di inferiorità! La nostra è una lotta per la giustizia! Noi siamo il progresso, la civiltà! Noi siamo il futuro di DigiWorld, e non abbiamo bisogno di quelle bestie senza cervello per costruire il domani! Siete d'accordo con me, vero?"

Un urlo collettivo si levò dall'esercito dei Digimon umanoidi, proveniente da tutti coloro che detestavano i Digimon animali quanto quel Silphymon... ma molti, che erano lì soltanto perchè ne erano costretti, restarono in silenzio, preparandosi mentalmente all'ennesima battaglia che non volevano combattere. Ignaro del malcontento di molti suoi guerrieri, Silphymon annuì e sfoderò un feroce sogghigno, per poi tornare a scrutare la formazione dei Digimon animali, anch'essi arringati a dovere dal loro comandante...

Il leader dei Digimon animali era una strana creatura che ricordava parecchio un incrocio tra un cavallo e un'aquila: coperto per la metà posteriore da un mantello di corto crine, e per la metà anteriore da morbide piume, entrambi bianco-azzurrini con soltanto qualche striscia blu sulle zampe posteriori e sull'addome, era lungo circa tre metri, e aveva un corpo snello e muscoloso al tempo stesso, con dei lunghi artigli da rapace là dove sarebbero dovuti essere gli zoccoli anteriori, e grandi ali bianche che spuntavano dalle spalle. Portava un campanellino dorato attorno al collo, e la testa era quella di un uccello predatore, con un grosso becco leggermente uncinato, dei segni rossi in stile indiani d'America sugli zigomi, occhi azzurri come il cielo e delle lunghe orecchie triangolari, mentre il resto del corpo era da cavallo, con gli zoccoli posteriori dorati (ma da essi, particolare che sarebbe sembrato fuori posto se non si fosse trattato di un animale mitologico, spuntavano tre lunghi artigli neri) e una folta coda grigia che si agitava nervosamente dietro di lui, esprimendo la sua eccitazione per la battaglia imminente. Questa creatura, un HippoGryphomon, teneva lo sguardo sul comandante dell'esercito nemico, pronto a scagliarsi su di lui...

 

ANALIZZATORE DIGIMON

Nome: HippoGryphomon

Tipo: Animale Mitologico

Attributo: Dati

Livello: Ultimate

Attacchi: Heat Wave, Sonic Voice

Questo raro Digimon ha una personalità feroce e aggressiva, combinata ad una velocità quasi supersonica che lo rende un combattente di tutto rispetto! Si dice che il suo grido di battaglia sia in grado di gettare i suoi nemici nella confusione.

 

"Miei fratelli... le parole sono inutili a questo punto!" esclamò HippoGryphomon, con una voce potente ed imperiosa che risuonava nelle orecchie delle sue truppe, Digimon animali di ogni forma e dimensione, senza che lui neanche fosse voltato verso di loro. "Noi siamo qui per proteggere la purezza della razza dei Digimon da quegli apostati che vorrebbero pervertirla e farci dimenticare le nostre radici! E noi... abbiamo forse intenzione di permetterglielo?"

Ancora una volta, un coro di ruggiti di protesta e urla di battaglia si levò dallo schieramento, unendosi al già assordante frastuono e immergendo quello che presto sarebbe diventato il campo di battaglia in un caos ancora più soffocante.

"Certo che no!" si sentì distintamente una voce ringhiante, in risposta alla domanda di HippoGryphomon. "Noi combatteremo per impedire a quei disgustosi Digimon umanoidi di fare una cosa così mostruosa!"

"Siamo con lei, signor HippoGryphomon!" esclamò un altro Digimon, esagitato dalla foga con cui l'animale mitologico aveva parlato. Ghignando soddisfatto, HippoGryphomon puntò un indice artigliato verso le truppe dei Digimon umanoidi, che avevano deciso di rompere gli indugi e si stavano precipitando lungo il dislivello roccioso che li separava dai loro eterni rivali, in uno sferragliare da incubo di armi e corazze che li faceva sembrare animaleschi quanto loro! Ironia della sorte, pensò il Digimon mitologico, proprio loro che si vantavano della loro intelligenza superiore e della loro inventiva, alla fine si erano fatti talmente accecare dall'odio da ricorrere al metodo più primitivo e semplice... l'attacco frontale! Tuttavia, l'esperienza aveva insegnato ad HippoGryphomon che poteva essere un trucco, e ci poteva essere qualche altro contingente di Digimon umanoidi pronto ad intervenire dai lati o da retro... l'astuzia diabolica di quegli insulti alla razza dei Digimon non conosceva limiti! Perciò, decise di non correre rischi e fece disporre le sue truppe a quadrato, in modo da poter opporre a qualsiasi attaccante una solida fila di difensori.

"Stanno arrivando!" tuonò l'ippogrifo, aprendo le sue maestose ali e librandosi in volo assieme a qualche centinaio di suoi seguaci. Di fronte a loro, anche i Digimon umanoidi avevano fatto decollare i loro attaccanti aerei, tra cui c'era anche il Silphymon comandante... "Mettetevi a quadrato e cominciate ad avanzare! Li prenderemo a metà strada, e gli faremo fare la fine che meritano! Per la purezza della razza dei Digimon, compagni... combattiamo!"

L'ordine di HippoGryphomon venne eseguito con fin troppa solerzia, e in men che non si dica, i Digimon animali erano schierati in una compatta formazione di muscoli, zanne, artigli, tentacoli e innumerevoli altre armi naturali, tutti pronti a ricevere i loro acerrimi rivali e farli a pezzi! La distanza tra i due eserciti si stava assottigliando sempre di più, e assieme alla vicinanza crescevano le grida di battaglia, il clangore e la sete di sangue! Anche i Digimon che non erano contenti di essere là si sentivano percorrere da un feroce desiderio di combattere, se non altro per restare vivi un giorno di più...

Ormai soltanto una ventina di metri separavano Silphymon e HippoGryphomon... e i due comandanti già sfoderavano gli artigli per farsi a pezzi a vicenda...

Quando accadde qualcosa che nessuno aveva previsto!

In mezzo ai due leader degli eserciti nemici, la terra sembrò sollevarsi da sola, proiettando verso il cielo brandelli di argila e fango, mentre una colonna di accecante luce bianca si levava dalle profondità del terreno, come una sorta di enorme geyser luminoso, e separava i due eserciti proprio a pochi istanti dallo scontro! Con un grido di terrore, Silphymon e HippoGryphomon balzarono all'indietro, appena in tempo per non essere inghiottiti dalla scintillante colonna di energia, il cui frastuono aveva coperto persino quello dei due schieramenti! Tutti i Digimon, sia da una parte che dall'altra, si erano fermati di botto, e i loro sguardi seguivano come ipnotizzati la colonna di luce mentre questa proseguiva il suo corso, diradava le nubi di polvere e detriti che ostruivano il cielo, e permetteva così a dei dorati raggi di sole di raggiungere dopo tanto tempo la landa deserta, martoriata dalla guerra. L'intensità della luce fu tale che i due comandanti e le truppe che si trovavano nelle prime file dovettero coprirsi gli occhi!

"Ma che diavolo..." esclamò Silphymon. "Cosa significa tutto questo? E' un vostro trucco, maledetti barbari?"

"Non... non dare la colpa a noi, sgorbio umanoide!" rispose HippoGryphomon con tono offeso. "Non useremmo mai i trucchetti da codardi di cui voi vi fate vanto!"

La luce era diventata così abbagliante, e il rumore dell'impatto così assordante, che Silphymon quasi non riuscì a sentire la risposta, nè a vedere l'esercito nemico che (prendendo giustamente esempio dal suo) si ritirava lentamente. "Ugh... e... e allora... cosa diavolo è questa cosa? Chi osa intromettersi in questa battaglia?"

Tra le esclamazioni delle due fazioni intimorite, e la rabbia dei comandanti, la colonna di luce si espanse ancora di qualche metro, risucchiando verso il cielo ingombro ancora qualche zolla di terra, ma senza fare danni ai Digimon presenti. Il caos, la luce e il frastuono durarono ancora per qualche secondo... prima che tutto, gradualmente, cessasse, lasciando al proprio posto soltanto delle innocue scintille di luce dorata che fluttuavano leggiadramente... e un piccolo Digimon simile ad un grazioso bambino biondo con numerose ali piumate, occhi azzurri e limpidi che risplendevano di vita, e una toga bianca che avvolgeva il suo piccolo corpo, talmente sottile da sembrare quasi trasparente. La meraviglia per quell'apparizione era tale, che entrambi gli eserciti sembravano aver dimenticato la loro sete di sangue, e restavano fermi, increduli, ad osservare il nuovo Digimon che scendeva delicatamente, accompagnato da qualche piuma luminosa. Era uno spettacolo meraviglioso, quasi toccante... una scintilla di purezza ed innocenza in mezzo a quel campo di battaglia dove migliaia di Digimon avevano perso la vita per una causa così futile...

"E... e tu..." riuscì a balbettare HippoGryphomon, non appena lo shock gli ebbe permesso di articolare qualche parola. "Da... da dove sei venuto? Cosa ci fai qui? E soprattutto... chi sei, e come ti permetti di interferire?" Per sottolineare il concetto, il Digimon metà cavallo e metà rapace avanzò minacciosamente verso il piccolo angelo, sicuro di riuscire ad intimorirlo grazie alla semplice differenza di stazza. Inutile dirlo, rimase piuttosto interdetto quando il piccolo 'intruso' si limitò a guardarlo con un'espressione dolce, comprensiva... quasi paterna!

Poi, parlò, e la sua voce suonava limpida come l'acqua di una sorgente alpina.

"Salute a voi, Digimon di questo mondo tormentato. Posso capire che la mia apparizione, così improvvisa, vi abbia sorpreso... perciò, mi presenterò come credo sia giusto." disse, prendendo appena un metro di quota in modo da potersi rivolgere a tutti i Digimon presenti... i quali, da parte loro, continuavano a guardare come ipnotizzato la piccola figura angelica. Istintivamente, sentivano che era lì per dare loro una notizia che li avrebbe riempiti di gioia...

"Il mio nome è Lucemon. Sono un Digimon che è stato creato e istruito per mettere fine a questa insensata guerra tra Digimon, e per condurre questo Mondo Digitale ad un futuro in cui non sarà rovinata la felicità di nessuno." proseguì serafico il bambino angelico. "So che in questo Mondo Digitale, già è molto tempo, voi Digimon animali, e voi Digimon umanoidi... vi state contendendo la supremazia, ognuno di voi pretendendo di essere intrinsecamente superiore alla propria controparte..."

Silphymon, irritato da quei discorsi che sembravano ridicolizzare quella che lui definiva una 'lotta per la giustizia', interruppe bruscamente il piccolo Lucemon. "Noi Digimon umanoidi SIAMO superiori a quelle... quelle... BESTIE!" ringhiò, enfatizzando ogni parola come se volesse far capire che quello che diceva era scontato. "Come potremmo non esserlo? NOI abbiamo costruito abitazioni, strade, città e mercati... NOI abbiamo portato la cultura nel Mondo Digitale, abbiamo promosso la scienza e la comunità, abbiamo collaborato per il miglioramento di DigiWorld! Mentre questi animali senza cervello non fanno altro che cacciare e foraggiare, vivendo alla macchia e soddisfacendo solo i loro bassi istinti! Quei barbari sono inutili per DigiWorld! La loro presenza non fa altro che rallentare il nostro progresso! E' per questo che li dobbiamo eliminare!"

"MENZOGNE!" tuonò inferocito HippoGryphomon, gli occhi dardeggianti d'ira e fissi sul suo rivale, e reso forte di un piccolo gruppo di Pteramon (Digimon simili a pterodattili meccanici con dei missili montati sulle ali) che gli si era avvicinato. "Quegli sgorbi che si fanno chiamare Digimon umanoidi... questi ABOMINII... sono LORO ad essere solo un peso morto per DigiWorld! Con le loro città, le loro strade e le loro fabbriche erodono sempre più le aree naturali, e deturpano questo mondo! Non solo, ma pretendono anche di corrompere la natura di noi Digimon... costringendoci ad abbracciare quella mentalità... quella CULTURA, loro la chiamano... che essi propugnano! A noi Digimon non serve la conoscenza o l'istruzione! Anche senza di esse, noi Digimon animali riusciamo lo stesso a vivere bene, a stare in gruppo, a gioire, a comunicarci i nostri sentimenti! E invece questi farabutti... dicono di essersi elevati ad un livello superiore, quando tutto quello che fanno, in realtà, è andare contro lo scopo per cui i Digimon esistono!"

"E' per questo che voi siete una massa di animali senza cervello!" tuonò Silphymon. "Vi rifiutare di evolvere! Volete continuare a vivere come dei bruti! C'è bisogno di altro, per provare che noi Digimon umanoidi siamo superiori a voi?"

"Smettetela."

Una sola parola, detta senza rabbia e senza rancore, ma con un tono di distacco e al tempo stesso di autorità, fece cessare il battibecco tra i due comandanti, che stava minacciando di infervorare di nuovo gli altri Digimon. Lucemon, considerando deboli le argomentazioni di entrambe le parti, aveva interrotto quella discussione, che in realtà non serviva ad altro che ad imporre il proprio punto di vista all'altro, e svolazzò leggiadramente vicino ai due contendenti, facendosi arbitro tra le fazioni.

"Il punto di vista di entrambi voi... non è sbagliato. E, al tempo stesso, non è nemmeno giusto." dichiarò, in maniera piuttosto sibillina. "Silphymon, tu dici che i Digimon umanoidi hanno contribuito allo sviluppo di DigiWorld con le loro scoperte, la loro cultura, e la loro organizzazione. Mentre tu, HippoGryphomon, sostieni che voi Digimon animali vivete secondo natura, rifiutando di farvi sofisticare da inutili cavilli. Entrambi voi, avete esposto un comprensibile punto di vista e l'avete giustificato secondo quello che ritenevate corretto. Come mi è stato insegnato, la verità sta nel mezzo."

Sotto gli sguardi dubbiosi - per non dire sospettosi - dei due comandanti, Lucemon aprì le sue magnifiche ali piumate, ora rivolto agli eserciti. "Quello che dicono i Digimon umanoidi non è del tutto sbagliato. Nè è del tutto giusto. E lo stesso si può dire dei Digimon animali, non sono nè completamente nel giusto, nè completamente in torto: quello che entrambi voi sembrate aver dimenticato, è che sia i Digimon animali che i Digimon umanoidi hanno il loro ruolo nel mantenimento dell'equilibrio di questo mondo, e nessuno dei due potrebbe esistere senza l'altro. Davvero non c'è altro modo che questa guerra, per conciliare le differenze tra di voi? Davvero l'unica soluzione è l'eliminazione del nemico? Non sarebbe molto più semplice e più giusto risolvere i nostri disaccordi con il confronto pacifico e il dialogo, come dovrebbe fare ogni Digimon che si ritiene davvero moralmente superiore? Già troppo a lungo il Mondo Digitale della Frontiera è stato piagato da questa disputa senza senso... disputa della quale, sono convinto, molti dei Digimon qui presenti farebbero volentieri a meno. E poi, la verità è che sconfiggendo il vostro avversario, in questo caso sconfiggete voi stessi. Non ci avete mai pensato?"

HippoGryphomon grugnì con espressione derisoria. "Hmph! Dì pure quello che vuoi, nuovo arrivato, ma non credo che i miei guerrieri ti ascolteranno! I Digimon animali e i Digimon umanoidi si odiano per principio... e la pace tra loro non sarà mai possibile!"

"Per una volta, sono d'accordo con questi barbari primitivi." sentenziò Silphymon. "Nessuno, nei nostri eserciti, ascolterà mai le tue sciocchezze. Essi vogliono una sola cosa, e cioè annientare il nemico che sta davanti a loro! La tua, angioletto, è una voce che grida nel deserto..."

Anzichè offendersi per quei commenti maleducati, Lucemon sorrise con infinita pazienza. Azulongmon, Verdandimon e Iupitermon lo avevano avvertito, che molti Digimon avrebbero accolto in quel modo il suo annuncio di pace. "Molto bene... voi dite che nessun Digimon qui presente vuole la pace. Voi dite che tutti loro desiderano la guerra... desiderano combattere altre inutili battaglie e rischiare le vite loro e dei loro compagni in scontri senza costrutto..."

"Tanto anche se i Digimon muoiono, si trasformano in un Digi-Tama e rinascono in un Primary Village!" lo interruppe bruscamente Silphymon.

Lucemon gli fece cenno di attendere, alzando il palmo della mano. "Ti inviterei a non interrompere gli altri mentre parlano. Le tue parole, Silphymon, dimostrano che non hai per niente centrato l'argomento, uno... e due, che non ti interessa nulla delle vite dei tuoi uomini, che pure vorresti guidare. Qui non si sta discutendo del fatto che un Digimon rinasca. Anche se è così, credi davvero che i Digimon non soffranno per la perdita di un loro compagno? Tutti i Digimon qui presenti sono dotati di sentimenti ed emozioni, esattamente come te... come te, HippoGryphomon... e come me. Ora, tornando al discorso di prima... vogliamo verificare se davvero tutti i guerrieri qui presenti sono decisi a portare avanti questa infinita battaglia? Avendo scelta, fratelli Digimon, cosa preferireste? Combattere o tornare a casa a vivere la vostra vita di tutti i giorni? Rispondete pure senza sentirvi obbligati... nè da me, nè dai vostri comandanti! Dite semplicemente quello che pensate!"

Quando Lucemon si fermò per osservare le reazioni dei Digimon, sia lui che i due comandanti poterono sentire che diverse voci si levavano dalle due schiere... e soltanto poche sembravano non essere d'accordo con il piccolo angelo!

"Però... devo dire che questo Lucemon ha ragione..." mormorò un Meramon tra le fila dei Digimon umanoidi. "In effetti, io sono qui più che altro per fedeltà alla mia razza, ma non ho nulla contro i Digimon animali!"

"Lo stesso vale per me!" esclamò un Apemon che si trovava lì vicino. "Sono stufo di questa guerra! Sono già stato cancellato, e di conseguenza sono rinato, più volte di quante mi faccia piacere contare... e tutto questo per cosa? Per uno stupido puntiglio dei miei superiori? Niente da fare, non ci sto più!"

"Sì, quel nuovo arrivato ha ragione..."

"Sono stanco anch'io di combattere! Non si può trovare una soluzione pacifica?"

"Hai ragione, Lucemon! Questa guerra è inutile!"

L'espressione di Silphymon, dopo aver sentito la reazione dei suoi 'fedelissimi' alle parole di Lucemon, passò dalla sicurezza all'incredulità e all'oltraggio! Che razza di follia era quella? I suoi soldati... stavano abbandonando il loro comandante... soltanto per le parole senza senso di quello stupido angioletto, che non sapeva niente di come andavano le cose nel Mondo Digitale della Frontiera! No, non poteva permetterlo!

"Che... che... che cosa vi salta in mente di fare, idioti?" sbraitò, rivolto ai numerosi Digimon che si erano già staccati dall'armata. "Avete forse dimenticato il motivo per cui stiamo combattendo? La nostra lotta per salvare DigiWorld da quei selvaggi senza cervello? Noi siamo qui per preservare la nostra cultura... e per consentire al Mondo Digitale di progredire! Non ditemi che ve lo siete dimenticato!"

A rispondergli fu un Garudamon che si era librato in volo in quel momento. "No, comandante Silphymon! Non ce ne siamo dimenticati... solo che ormai, non ci importa più niente di quello che dici tu! Tu non sei mai stato cancellato in battaglia? Non hai mai visto uno dei tuoi amici cancellato davanti ai tuoi occhi? Beh, noi lo abbiamo sperimentato... molti di noi più di una volta, per giunta! E possiamo dirti, in tutta coscienza, che non ci va di proseguire per questa strada, se ce n'è un'altra più pacifica! Finora abbiamo sempre sopportato senza dire nulla... ma ora, questo bambino è venuto ad offrirci qualcosa di diverso! A dare un nuovo significato alle nostre vite! Quindi, di tutto quello che puoi dire sulla presunta superiorità di noi Digimon umanoidi... non ci importa più nulla! Costruiremo un DigiWorld migliore... anche a fianco dei Digimon animali!"

Silphymon si sentì avvampare quando un coro di ovazioni si levò dall'esercito dei Digimon umanoidi... e ancora di più quando HippoGryphomon gli sghignazzò in faccia, deridendo la sua presunta debolezza come comandante!

"Huhuhuhuuu... vedo, come ti sono fedeli i tuoi uomini! Una bella dimostrazione di fedeltà alla causa!" sghignazzò il Digimon mitologico, il becco uncinato sollevato boriosamente verso il cielo. "Beh, nulla a che vedere con i miei, che sicuramente non si saranno lasciati incantare dalla retorica di questo marmocchio. Giusto, fratelli miei?"

Il brusco risveglio dal suo sogno ad occhi aperti arrivò una frazione di secondo dopo. "Sbagliato!" esclamò un gigantesco Kuwagamon verde, spalancando le sue enormi mandibole per dare maggiore enfasi alla sua protesta. "Anche noi ci siamo stufati di combattere, HippoGryphomon! Questa è una guerra a cui ormai crede soltanto un gruppetto di fanatici... per quanti riguarda noi, siamo pronti ad abbandonarla!"

"Siamo con te, Kuwagamon!" ringhiò un Boarmon, un Digimon simile ad un grosso cinghiale dalla pelliccia rosso-arancione che emanava lingue di fuoco. "I nostri comandanti dicono che i Digimon umanoidi vogliono pervertire la natura di noi abitanti di DigiWorld... ma io dico che questa guerra, portata avanti solo per dei vuoti principi, è una cosa che va ancora di più contro il nostro scopo! Noi Digimon animali combattiamo per difenderci o per sopravvivere... non per dimostrare a tutti che siamo migliori!"

Proprio come era successo con i Digimon umanoidi, molti membri dell'esercito dei Digimon animali si staccarono dal corpo principale, esclamando quei cori di protesta contro la guerra che fino a quel momento avevano tenuto dentro di sè per paura di rappresaglie! Da una parte e dall'altra, quella vallata che sarebbe dovuta diventare il luogo dell'ennesimo massacro... stava risuonando, invece che dello sferragliare di armi e artigli, di ovazioni a Lucemon e proteste contro la guerra! Pochi erano i Digimon che non aderivano... la maggior parte si era già, dentro di sè, preparata a seguire Lucemon e la sua offerta di un futuro migliore!

Tuttavia, la cosa non andava per niente a genio ai due comandanti... in particolare ad HippoGryphomon, che aveva visto i suoi guerrieri ammutinarsi proprio dopo essersi vantato della loro devozione alla sua causa! Con il becco spalancato per la rabbia e l'incredulità, il Digimon metà rapace e metà cavallo osservava la torma di Digimon animali che, dopo essersi staccata dalla sua schiera, si univa ai Digimon umanoidi ribelli - delitto inaudito! - e si metteva a protestare contro di lui, contro la loro 'sacra' causa... e contro l'intera guerra umanoidi-animali!

"Siamo stufi di combattere!"

"Sì, Lucemon ha ragione!"

"Basta con le armi... perchè non possiamo vivere assieme in pace?"

Livido in volto per la rabbia, le mani artigliate che tremavano per il desiderio di uccidere qualcuno, HippoGryphomon si voltò verso la causa più immediata di quella intollerabile ribellione... e i suoi occhi da predatore si strinsero minacciosamente non appena si posarono sul piccolo cherubino biondo che, con la semplice parola e la promessa di far cessare la violenza, aveva portato tutti quei Digimon dalla sua parte!

Sì, era sua la colpa di tutto... e avrebbe pagato!

"Tu, miserabile insetto..." sibilò HippoGryphomon, voltandosi ferocemente verso Lucemon che lo osservava impassibile, provando una sorta di distaccata compassione per quella che, ai suoi occhi, appariva come uno scatto di rabbia impotente. "Sei riuscito a far rivoltare i miei fedeli fratelli contro di me grazie alla tua lingua scaltra, eh? Beh, se continui così, qualcuno potrebbe tagliartela, lo sai?"

"Per quanto mi irriti essere d'accordo con un Digimon animale, quello che lui dice corrisponde a quello che penso!" esclamò Silphymon. I due Digimon si erano messi a svolazzare attorno a Lucemon in cerchi sempre più stretti, per trasmettergli il messaggio che ormai per lui non c'era più scampo... ma l'angioletto biondo non cambiava di una virgola la sua espressione pacifica, e non sembrava nemmeno portare rancore verso chi stava cercando di ucciderlo. "Anche se sei riuscito a convincere una manciata di codardi, ci basterà farti fuori per ricordare loro chi è che comanda qui! Dopo che ti avremo tolto di mezzo, l'eco delle tue parole si spegnerà, e noi torneremo alla nostra giusta guerra contro questi barbari!"

Lucemon sospirò e scosse la testa, come un adulto che ascolta i capricci di un bambino viziato senza darci tanto peso. "Sigh... sembra che voi due non abbiate afferrato il concetto... vedete, anche se io venissi ucciso, questo non toglierebbe che i vostri sottoposti sono quasi tutti contrari a questa guerra. Anche senza di me, ora che hanno trovato il coraggio di parlare liberamente, essi continuerebbero a protestare. Come potete vedere, ormai la vostra guerra è agli sgoccioli... come si può portarla avanti, senza nessuno che ci crede più?" chiese retoricamente.

"Non avrai di che preocuparti per questo..." ringhiò HippoGryphomon prendendo fiato. "Visto che adesso sarai cancellato! Heat Wave!"

Congiungendo tra loro le zampe anteriori artigliate, il feroce Digimon alato scagliò dai loro palmi una potente scia di fiamme scarlatte che attraversò l'aria con un sibilo e colpì direttamente il piccolo corpo apparentemente indifeso di Lucemon, esplodendovi contro e tingendo l'aria tutt'attorno di rosso! Con un ghigno, HippoGryphomon ammirò soddisfatto il suo operato, sicuro di essersi tolto di mezzo quel seccatore... e rimase sconvolto quando vide che Lucemon, pur avendo preso in pieno il suo attacco, non aveva nemmeno cambiato espressione! Le fiamme scivolavano sul suo corpo come l'acqua sulle piume di un'anatra, e l'angioletto, in risposta a quell'attacco mal ponderato, si limitò a scuotere la testa.

Talmente sbalordito da essere ormai al di là delle parole, HippoGryphomon interruppe l'attacco separando le mani, e immediatamente la scia di fuoco che si dipartiva da esse cessò, dissolvendosi nell'aria e lasciando dietro di sè solo un lievissimo odore di carbone. Per una frazione di secondo, il comandante dei Digimon animali credette di avere le allucinazioni, e si stropicciò gli occhi... ma anche così, l'immagine dell'impassibile Digimon angelico continuava a pararglisi davanti, quasi volesse prenderlo in giro!

L'incredulità di HippoGryphomon era riflessa sui volti di tutti i Digimon presenti, e anche su quello di Silphymon... Per quanto impossibile la cosa potesse sembrare, quel piccolo Rookie dall'aspetto innocente ed innocuo non si era fatto neanche un graffio dopo aver subito l'attacco di un Digimon di livello Ultimate! Una cosa del genere non si era mai neanche sentita! Era assurdo, impossibile... eppure, lo avevano visto con i loro stessi occhi!

"Hai paura, HippoGryphomon?" chiese Lucemon al Digimon che aveva appena tentato di ucciderlo, come se stesse parlando con un caro amico piuttosto che con un nemico giurato. "Io me ne rendo conto, sai? Hai paura di come potrebbe cambiare DigiWorld, hai identificato la normalità in questo stato di guerra eterna... e adesso, ti riesce difficile pensare ad una vita di pace. Ma non devi temere... perchè io e i Digimon a me fedeli faremo in modo che non venga rovinata la felicità di nessuno."

Silphymon, che per tutto quel tempo era rimasto là senza fare niente, terrificato dalla facilità con cui quel piccolo Digimon aveva respinto l'attacco del suo rivale, decise infine di averne avuto abbastanza e congiunse le mani, creando tra i palmi una sfera di energia rosa per poi scagliarla contro il cherubino biondo! "Basta con i tuoi giochetti e la tua stupida retorica di una pace impossibile, angioletto! Non farai quello che vuoi finchè ci sarò io ad impedirtelo, e non accetterò mai di vivere accanto a quelle bestie senza cervello! Static Force!"

Il proiettile energetico solcò l'aria e colpì in pieno Lucemon... che non fece neanche lo sforzo di spostarsi! Al momento dell'impatto, con un rumore simile a quello di vetro infranto, il colpo di Silphymon si spaccò in un milione di schegge di luce e, come un fuoco artificiale in miniatura, risplendette per un attimo di una spettacolare luce colorata prima di dissolversi innocuamente nel nulla. Ancora una volta, il Digimon angelico non aveva subito nessun danno, e mentre Silphymon si ritirava con il volto distorto in una smorfia di orrore, reagì solamente guardando il suo avversario senza odio nè rancore... soltanto con una scintilla di compassione nei suoi occhi celesti.

Un brivido di paura cieca percorse la spina dorsale dell'uomo-aquila. Se davvero quel piccoletto poteva resistere senza problemi a colpi simili... allora questo voleva dire che il suo potere era veramente ENORME! Ben al di là della portata sua e di HippoGryphomon! Se avesse voluto, quell'angioletto dall'aspetto infantile li avrebbe potuti distruggere in un istante! Ma com'era possibile? Eppure... sembrava soltanto un Rookie!

"Anche tu... anche tu sembreresti aver paura di quello che sono venuto a proporre... vero, Silphymon?" chiese gentilmente Lucemon. "Come ho detto, nessuno sarà infelice una volta che la guerra sarà finita. Io, per conto del nostro grande padre Huanglongmon-sama, voglio offrire a DigiWorld un futuro di pace e prosperità... ma da solo, non posso farlo. Ho bisogno che tutti i Digimon che la pensano allo stesso modo, e so che sono molti, si uniscano a questa causa. Silphymon, HippoGryphomon... come potete vedere, già moltissimi dei vostri uomini non credevano al conflitto eterno che voi propugnavate, e hanno scelto di abbracciare la mia via. Loro saranno i primi di una rivoluzione spirituale che salverà il futuro di DigiWorld... e molti altri si aggregheranno ad essi, poichè questa insensata animosità non può più mettere radici nei loro cuori..."

Un altro grido di giubilo da parte dei Digimon che si erano schierati con Lucemon... e altri Digimon che, staccatisi dalle ormai esigue file dei più fanatici, andavano ad accrescere ulteriormente quelle dei 'ribelli'. Evidentemente, l'aver posto innanzi il nome del Primo Digimon aveva avuto un certo effetto sulle menti dei più radicali...

Quando fu sicuro che non ci fosse più nessuno, nei due eserciti ormai decimati senza vibrare nemmeno un colpo, che volesse unirsi a lui di sua spontanea volontà, Lucemon osservò con soddisfazione l'eterogenea, ma cospicua folla di Digimon che si era schierata sotto di lui - un esercito pacifico sicuramente molto più grande di ciascuna delle due schiere che pochi minuti prima si apprestavano a massacrarsi a vicenda... poi, senza rabbia nè rancore, si rivolse ai due comandanti, e ai pochi Digimon rimasti ancora al loro fianco. "Quanti di voi non se la sentono, sono liberi di fare la loro scelta. Tengano comunque presente, che io sono disposto ad accoglierli in qualunque momento decidano di cambiare idea." disse. "Quanti di voi fratelli Digimon, invece, abbiano deciso di seguirmi, vengano pure con me. Senza timore. Voglio credere che da oggi, qualcosa abbia iniziato a muoversi nel'animo degli abitanti di questo mondo, e sia iniziata una nuova era."

"Siamo con lei, Lucemon-sama!" esclamò una Lillymon, la prima di un coro di voci entusiaste che inneggiavano all'opera di pace dell'inviato di Huanglongmon.

"Lunga vita al nostro salvatore!"

"Lucemon-sama, noi la seguiremo!"

Le esclamazioni di giubilo si susseguirono, e al tempo stesso iniziarono a smorzarsi man mano che il piccolo angelo e il suo esercito di fedeli si allontanavano dalla vasta pianura, lasciandosi dietro soltanto Silphymon, HippoGryphomon, e qualche decina di Digimon ormai troppo sbalorditi per avere ancora voglia di lottare...

Per quanto odiassero ammetterlo, i due comandanti dovevano ammettere che quanto diceva Lucemon era vero... nel bene o nel male, era iniziata una nuova era per DigiWorld...

Neanche loro e neppure Lucemon stesso, bisognava dirlo, immaginavano fino a che punto questo si sarebbe rivelato vero...

 

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E questo, non fu che l'inizio della grande opera di pacificazione che Lucemon avviò... dovunque passasse, migliaia di Digimon stanchi di vivere sotto la continua minaccia della guerra abbandonarono i loro eserciti e si unirono a lui. Per la prima volta dopo tanto tempo, Digimon umanoidi e animali parlavano ad una sola voce, e per la stessa causa.

Certo, non si trattò sempre di un compito semplice. Molti Digimon rimanevano ostinatamente convinti che la guerra fosse giusta, e tentarono di attaccare Lucemon e i suoi fedeli... ma si trattava di una minoranza, che al massimo poteva rallentare il lavoro del nostro allievo prediletto...

E così, pian piano, zone sempre più ampie di DigiWorld venivano pacificate... finchè, circa un anno dopo la creazione di Lucemon, non si potè dire che, a tutti gli effetti, la guerra tra Digimon umanoidi e Digimon animali era finita!

Lucemon era riuscito a fare quello che nessuno, fatti salvi Huanglongmon-sama e i suoi fedeli, avrebbe creduto possibile. Per mano di un unico Digimon di livello Rookie, che aveva combattuto senza armi nè armature, solo con le parole e il buon esempio, la guerra era finita... DigiWorld si apprestava ad entrare nella nuova era di pace, con Lucemon come governatore e guida spirituale, a cui ogni Digimon avrebbe fatto riferimento.

Fin qui, la nostra storia è relativamente edificante. E lo diventerà ancora di più adesso, che vi narrerò di un gruppo di nobili Digimon guerrieri che, per aiutare Lucemon a mantenere la pace, avevano a lui giurato fedeltà...

 

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Un anno dopo l'arrivo di Lucemon nel Mondo Digitale...

Una immensa folla di Digimon festanti era riunita attorno ad una massiccia ziggurat dorata che si ergeva maestosa in mezzo ad uno spettacolare complesso di statue e templi, e tutti loro attendevano con ansia il momento in cui il nuovo governatore del Mondo Digitale della Frontiera, colui che aveva posto fine alla secolare guerra tra Digimon umanoidi e Digimon animali, si sarebbe a loro rivelato. Digimon di tutti i tipi, dai più piccoli ai più grandi, di ogni razza, Virus, Anti-Virus e Dati... finalmente uniti sotto un'unica guida illuminata che ben presto, accompagnato dai suoi seguaci più fedeli, avrebbe preso il posto che gli spettava in cima ai gradini della piramide. Il cielo azzurro e il sole brillante sembravano rispecchiare l'atmosfera di felicità che regnava suprema. Erano ormai secoli che gli abitanti di quel mondo sconvolto dalla guerra non vedevano un giorno come quello, e l'idea che fosse soltanto il primo di una lunga serie sembrava ancora un sogno a tutti loro... un bellissimo sogno da cui non avrebbero mai voluto svegliarsi!

L'entusiasmo della folla giunse al culmine quando finalmente, dopo un'attesa durata ore, il piccolo Lucemon apparve sulla piattaforma in cima alle scale della piramide a gradoni, accompagnato da altri due Digimon angelici, e da una enorme creatura dall'aspetto animalesco e nobile al tempo stesso, che torreggiava sugli altri tre. Con un sorriso benevolo, il salvatore di DigiWorld alzò una mano, accogliendo le ovazioni del pubblico mentre si godeva la calda sensazione dei raggi del sole sul suo corpo da bambino, coperto soltanto dalla sua impalpabile toga di seta.

"Digimon di questo mondo!" esordì il bambino angelico. "E' per me fonte di orgoglio e un grandissimo onore annunciare che, grazie agli sforzi di tutti voi, la guerra che per decenni ha imperversato su questa terra... è finalmente giunta ad una conclusione! A coronare quest'opera di pace, come emissario di Huanglongmon-sama, io accetto con gioia, assieme ai miei fedeli MagnAngemon, Angewomon e Antylamon, la vostra preghiera di essere la vostra guida per questa nuova età, in cui DigiWorld guarirà dalle ferite del suo burrascoso passato!"

Altre grida di gioia, che salivano sempre di più fino quasi ad assomigliare al ruggito di un incendio, accolsero le parole del piccolo angelo, mentre quest'ultimo si ritirava di un passo, facendo un rispettoso inchino alla folla, e indicava con la mano destra i suoi tre assistenti. Subito dietro di lui, stava un maestoso angelo vestito di bianco, con otto ali piumate alcune delle quali erano maestosamente avvolte attorno al suo corpo come una sorta di armatura mistica. Due grandi anelli d'oro, intarsiati di rune, circondavano la parte superiore del suo corpo, intersecandosi ad X proprio all'altezza dello sterno, e il suo volto serio era per metà coperto da una sorta di copricapo papale viola, decorato con un paio di piccole ali bianche sulle tempie, mentre tra le mani, il guerriero angelico teneva uno scudo e una spada, entrambi fatti di luce viola. Ai piedi, l'angelo indossava un paio di stivali di acciaio splendente che gli davano ancora di più l'aria del paladino senza macchia e senza paura. Questo era MagnAngemon, rappresentante dei Digimon umanoidi nel nuovo Mondo Digitale!

 

ANALIZZATORE DIGIMON

Nome: MagnAngemon

Anche chiamato: HolyAngemon

Tipo: Angelo

Attributo: Anti-Virus

Livello: Ultimate

Attacchi: Gate of Destiny, X-Calibur, Magna Antidote

Forma Ultimate di Patamon, è un guerriero celestiale temuto da ogni servitore del Male. Combatte con la sua potente spada, in grado di creare varchi dimensionali nei quali i maligni vengono risucchiati... ed è abbastanza potente da sconfiggere anche un Digimon di livello Mega!

 

Alla sinistra di MagnAngemon, si trovava un bellissimo angelo femminile dai lunghi capelli biondi, le cui ali ripiegate dietro la schiena fluttuavano dolcemente ad ogni soffio di vento, accompagnate dall'elegante scialle rosa che la Digimon teneva sulle spalle e attorno alle braccia. Il suo elmetto di metallo, che come il copricapo di MagnAngemon presentava un paio di piccole ali ai lati, non detraeva nulla dalla sua bellezza, ulteriormente accentuata dal suo corpetto aderente bianco, con decorazioni dorate sul seno, e dai suoi guanti bianchi, uno lungo fino al polso e l'altro fino al gomito, che aderivano alle sue braccia come se ci fossero stati dipinti. Anche le sue calzature erano spaiate: lo stivale destro saliva solo fino alla caviglia, ed era ricoperto di piume, mentre l'altro, il sinistro, saliva lungo la gamba fino quasi a congiungersi al corpetto. Un paio di cinghie nere erano avvolte attorno all'addome della creatura angelica, in modo da celare un pò le sue forme e darle un contegno da guerriera, e ce n'erano altre due che le cingevano la gamba destra appena sopra il ginocchio.

Angewomon, la consigliera più fidata di Lucemon, guardò il pubblico festante e, con tutta la delicatezza che le era propria, fece loro un elegante inchino di ringraziamento.

 

ANALIZZATORE DIGIMON

Nome: Angewomon

Tipo: Angelo

Attributo: Anti-Virus

Livello: Ultimate

Attacchi: Heaven's Charm, Celestial Arrow

Forma Ultimate di Gatomon. Angewomon è la controparte femminile di Angemon, e ne condivide il cuore nobile e il desiderio di proteggere i deboli. Il suo attacco speciale, Heaven's Charm, blocca e indebolisce le creature malvagie, che poi vengono finite dalle sue frecce di luce.

 

Infine, il terzo consigliere, Antylamon, era un gigantesco coniglio umanoide, alto non meno di otto metri, dalla corta pelliccia bruna che diventava bianca in mezzo agli occhi e sulla punta delle sue lunghe orecchie, che anzichè drizzarsi in aria o afflosciarsi verso terra erano parallele al terreno. Vestito di un grande pettorale bianco, una sciarpa viola legata attorno al collo, e un paio di lunghi e ampi pantaloni di seta bianca che avvolgevano tutto il suo corpo dalla vita in giù, non aveva l'aria paciosa e tranquilla che di solito era associata ai conigli, e anzi i suoi occhi rossi, oltre che le tre piccole corna appuntite poste in mezzo alle sue orecchie, incutevano una certa soggezione, mentre le mani erano decisamente troppo grandi per il suo corpo ed erano dotate di artigli. Anche così, però, l'effetto di insieme era di un Digimon maestoso e nobile... nè poteva essere altrimenti, visto che Antylamon era il rappresentante scelto dai Digimon animali!

 

ANALIZZATORE DIGIMON

Nome: Antylamon

Tipo: Animale Sacro

Attributo: Dati

Livello: Ultimate

Attacchi: Bunny Blades, Treasure Axe

Questo guerriero di DigiWorld è un esperto nella manipolazione del 'chi', ovvero dell'energia spirituale, che usa come arma d'attacco sotto forma di vere e proprie lame di luce! Un Antylamon fa parte dei dodici Deva al servizio di Zhuqiaomon nel Mondo Digitale del Sud.

 

Mentre Lucemon e i suoi tre consiglieri venivano accolti dagli applausi e dalle esclamazioni entusiaste della folla, un Digimon particolarmente grande che ad essa si era mischiato decise che era venuto il momento di farsi avanti... e un attimo dopo, non appena egli si schiarì la gola, il suo vocione cavernoso spezzò la confusione che gli altri Digimon stavano facendo e attirò su di lui l'attenzione di tutti. Un pò sorpreso da quell'inaspettata intrusione, Lucemon alzò lo sguardo verso colui che aveva parlato, e che in quel momento, tra due ali di folla che si era fatta da parte per permettergli di passare, si stava avvicinando ai gradini della ziggurat: era un immenso Digimon draconico lungo almeno venti metri dal muso alla punta della coda, che ricordava per certi versi una versione ingigantita di ExVeemon, con tanto di squame azzurre e ventre bianco. Tuttavia, le zampe erano protette da una spessa armatura nera con giunture, decorazioni e speroni dorati, e terminavano con lunghissimi artigli ricurvi, anch'essi dorati. Una grossa placca di armatura, anch'essa nera con decorazioni dorate, proteggeva la schiena del nuovo Digimon, e su di essa era montato un cannone cilindrico, ai cui lati spuntavano un paio di enormi e potenti ali rosse. La testa del drago presentava due vibrisse rosse appena sopra la bocca, ed era protetta da un elmetto bianco decorato con due grandi corna ricurve, una sulla fronte e una sul naso, e da sotto il quale fluiva una corta criniera bianca. Con rispetto, e al tempo stesso con sicurezza, l'enorme drago raggiunse finalmente la base della ziggurat e si fermò, chinando la testa di fronte al piccolo angelo che continuava a guardarlo incuriosito.

"Lucemon-sama..." esordì, semplicemente. "Le porto i miei omaggi. Come tutti i presenti, anch'io sono felice che lei oggi prenda il posto che le spetta come governatore di DigiWorld."

Lucemon sbattè gli occhi un paio di volte, chiaramente perplesso. "Ehm... ti... ti ringrazio per le tue buone parole... er... potrei sapere il tuo nome, per favore?" chiese.

Il dragone fece un piccolo sobbalzo, rendendosi conto solo allora di non essersi nemmeno presentato nell'emozione del momento. "Ehm... mi... mi perdoni, Lucemon-sama... ha ragione, è stata una grave scortesia nei suoi confronti non presentarmi prima... il mio nome è Imperialdramon... forse avrà già sentito parlare di me..."

"Imperialdramon." ripetè MagnAngemon, ora anche lui con lo sguardo fisso sul colossale rettile corazzato. "Certamente. Chi è che non ha mai sentito parlare di te? Hai la fama di essere uno dei guerrieri più forti e nobili di tutto DigiWorld. Tant'è che nel corso della guerra non ti sei schierato con nessuna delle due fazioni, non volendo partecipare ad uno scontro per te insensato."

"Sì, sono io... vi ringrazio, anche se temo di non meritare appieno le vostre lodi..." disse Imperialdramon, inchinandosi di nuovo. "Comunque, Lucemon-sama, io vengo qui oggi, al vostro cospetto, e porto con me i miei dodici allievi, per giurarle eterna fedeltà."

 

ANALIZZATORE DIGIMON

 

Nome: Imperialdramon

Tipo: Antico Drago

Attributo: Anti-Virus

Livello: Mega

Attacchi: Positron Laser, Giga Crusher, Splendor Blade

 

Imperialdramon è un antichissimo Digimon della cui esistenza pochi sanno, e che ancora meno hanno visto. Il suo potere è enorme, è talmente veloce da poter fare il giro completo del pianeta Terra in meno di un giorno, e quando la sua forza si manifesta per intero, può assumere forme nuove ed impreviste!

 

"Hai detto, dodici allievi?" chiese Angewomon. L'antico drago alzò leggermente la testa e rispose con un cenno affermativo all'angelo femminile.

"Sì, Lady Angewomon..." confermò. "Mentre la guerra infuriava, io vagavo di zona in zona per cercare Digimon che volessero aiutarmi a far cessare le ostilità, e a riportare un pò di giustizia in questa terra... Ne ho trovati dodici, sei dalla parte degli umanoidi e sei da quella degli animali, e li ho addestrati al fine di farli diventare i protettori di questo mondo. Poichè la guerra è finita prima che io e i miei allievi avessimola possibilità di intervenire, abbiamo pensato che sarebbe stata una buona idea unirsi a lei, Lucemon-sama, e farle da braccio per il mantenimento della pace a DigiWorld."

Lucemon si sfregò il mento con una mano, mentre il resto della platea ammutoliva in segno di rispetto al potente Digimon drago. In effetti, doveva ammettere che l'offerta di Imperialdramon era interessante... ed era ulteriormente lusingato dalla sua volontà di presentarsi spontaneamente e giurargli fedeltà...

Perchè no, decise infine. Sotto la sua guida, Imperialdramon e quei dodici guerrieri sarebbero diventati i più grandi difensori della giustizia che il Mondo Digitale avesse mai visto...

"Imperialdramon." esclamò Lucemon, avvicinandosi all'orlo della piattaforma per guardare negli occhi il grande drago. "Sapere della tua devozione alla causa del bene e della pace riempie il mio cuore di speranza. Dimmi dunque... questi dodici guerrieri di cui parli, di chi si tratta? Me li potresti presentare?"

Imperialdramon fece un lieve, rispettoso sorriso... e subito dopo, una dozzina di misteriose figure in armatura apparve dal nulla ai suoi lati e dietro il suo enorme corpo, tutte armate e dall'aspetto nobile... e tutte piegate in un elegante inchino all'emissario di Huanglongmon!

"Ne sarò onorato, Lucemon-sama..." rispose Imperialdramon. "E' con grande orgoglio che le presento i dodici guerrieri della giustizia. I Cavalieri Reali!"

 

CONTINUA...

 

Nota dell'autore: E così, finalmente, la guerra tra Digimon animali e umanoidi è finita. Spero che questo capitolo sia stato interessante, e sono sicuro che il prossimo lo sarà ancora di più... visto che entreranno in scena i Cavalieri Reali!

A proposito di loro... finora, soltanto nove sono stati ufficialmente rivelati (a partire dalla prima serie di Digimon, per finire con Savers, che è la serie che li utilizza di più). Quindi, tre di essi saranno mie invenzioni, o comunque ripresi da qualche Digimon già esistente. Vi informerò a proposito quando li introdurrò.

Questo è quanto! Alla prossima, che spero sia presto, visto che ho finito gli esami!

 

Justice Gundam

 

 

 

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Capitolo 5
*** I Cavalieri Reali ***


The Lost Past-05

Digimon: The Lost Past

Una fanfiction di Digimon scritta da: Justice Gundam

 

Salve, ragazzi! So che questo capitolo giunge con un discreto ritardo rispetto alla tabella di marcia che mi ero imposto... ma, come al solito, devo portare avanti la mia solita scusa, e cioè che l'università, e gli esami di fine trimestre in modo particolare, hanno il potere di scombinare qualsiasi tabella di marcia uno si possa imporre! Comunque, dopo il 13 di questo mese (il mio ultimo esame dell'anno) avrò almeno un pò più di tempo libero... e vi prometto che lo userò per portare avanti questa e tutte le altre mie storie!

Oltre al fatto che ho il mio rewrite di Super Robot Taisen in cantiere, e cercherei di pubblicarlo entro fine anno...

Questo capitolo non prevede molta azione, o grandi sviluppi, ma credo sarà interessante lo stesso, in quanto finalmente conosceremo i dodici Cavalieri Reali, molti dei quali sono già apparsi in varie serie di Digimon (anche se, all'epoca, non sapevamo della loro appartenenza a tale gruppo...). Sono convinto che li troverete interessanti... oh, a proposito dei Cavalieri Reali, visto che la Toei non li ha ancora resi tutti ufficiali, gli ultimi due che questo capitolo presenterà sono stati 'inventati' da me. Gaioumon è un Digimon già esistente, che pensavo stesse bene nei Cavalieri Reali... mentre Apsaramon è una mia creazione! Se qualcuno volesse usarlo in qualche sua storia, lo autorizzo a farlo, sempre che dica che sono stato io a crearlo.

E adesso, le recensioni...

 

KillKenny: E' questa la fregatura del Pride, ci cadi dentro senza neanche rendertene conto... per adesso, il lato buono di Lucemon è ancora ampiamente prevalente, ma quanto a lungo durerà? I Cavalieri Reali stanno per fare il loro trionfale ingresso in scena, quindi spero che te li godrai! Oh, e grazie ancora per il bel voto!

TopoMouse: Un bel quadretto davvero... come hai detto, siamo di fronte ad alcuni dei Digimon più potenti che siano mai esistiti! Sfortunatamente, come ho già detto, c'è il rischio che questa situazione idilliaca non duri a lungo...

 

E con questo, è tutto per questo capitolo! Buona lettura, e spero che il capitolo sia abbastanza interessante!

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Capitolo 5 - I Cavalieri Reali

 

Con interesse, Lucemon e i suoi custodi volsero lo sguardo verso le dodici figure in armatura che si stagliavano fieramente in controluce, alle spalle del possente Imperialdramon, che aveva fatto loro cenno di farsi avanti. Ognuna di loro proiettava un'aura di fierezza e nobiltà, e anche se il loro aspetto non si era ancora rivelato, si potevano vedere benissimo i riverberi bianchi e dorati del sole sulle loro corazze, e le loro armi stupendamente forgiate ed affilate, sollevate verso il cielo in un gesto di saluto.

"I Cavalieri Reali..." ripetè Lucemon, favorevolmente impressionato. "Molto bene, dunque. Imperialdramon, sono convinto che questi guerrieri saranno un grande aiuto al mantenimento della pace e della stabilità a DigiWorld. Dunque, guerrieri della giustizia, fatevi avanti senza timore. Io sono pronto ad ascoltare la vostra voce, e ad accettarvi come miei aiutanti."

Una voce profonda, nella quale si sentivano fierezza e coraggio, rispose per prima all'invito di Lucemon. "Per noi sarà un grande onore, Lucemon-sama... e quindi, con il suo permesso, ci presenteremo a lei." disse il Cavaliere Reale in testa al gruppo, sollevandosi rispettosamente dalla sua posizione inginocchiata. Lentamente, con tutta la solennità che si confaceva ad un guerriero della sua statura, il cavaliere in armatura emerse dalle ombre, e tutti rimasero meravigliati dal suo aspetto maestoso e regale: era un gigante di dimensioni incredibili, alto almeno una quindicina di metri e completamente coperto da un'armatura bianca come la neve più pura, sulla quale i raggi del sole creavano dei riverberi luminosi che aumentavano ulteriormente la nobiltà della sua postura, e lo rendevano quasi abbagliante a vedersi. Il suo pettorale era decorato con una sorta di bottone dorato circolare, e l'elmo, nel cui cimiero si potevano vedere due grandi occhi azzurri, in quel momento puntati con fierezza e rispetto verso la sommità della ziggurat, era decorato da un paio di affilate 'corna' che spuntavano dai lati, oltre ad un corno più grande più o meno in corrispondenza del 'naso', dandogli un aspetto minaccioso e combattivo... mentre gli stivali, anch'essi bianchi, terminavano con tre lunghi artigli dorati. Sotto questa sua protezione apparentemente impenetrabile, il suo corpo esile appariva come poco più che un'ombra nera di forma umanoide... ma la cosa che si sarebbe notata subito erano le braccia del Digimon: del tutto spaiate, una di esse ricordava la versione meccanizzata della testa di un WarGreymon, mentre l'altra era modellata su quella di un MetalGarurumon, con tanto di orbite vuote nelle quali brillava una luce verde che aveva un pò dell'inquietante. Dalle fauci del braccio WarGreymon, il gigantesco guerriero aveva sfoderato una immensa spada di metallo grigio, intarsiata di rune, e che in quel momento teneva alta sopra la testa in una sorta di saluto militare. Anche le spalliere erano diverse tra loro, una di colore azzurro-blu e una arancione... e sulla prima era inciso un simbolo simile ad un cerchio con due grazie uncinate ai lati, che conteneva il simbolo dello Yin e dello Yang; mentre sull'altra si trovava una runa che ricordava un sole stilizzato! Con il sole che brillava sul suo volto fiero, il cavaliere bianco si presentò, il mantello bianco dall'interno rosso che svolazzava nel vento in maniera spettacolare!

"Io sono stato nominato leader dei Cavalieri Reali da Imperialdramon-sama, e guido i miei compagni in battaglia! Io, Omnimon, pongo la mia spada e la mia vita al servizio di Lucemon-sama!"

 

ANALIZZATORE DIGIMON

Nome: Omnimon

Anche chiamato: Omegamon

Tipo: Guerriero

Attributo: Anti-Virus

Livello: Mega

Attacchi: Grey Sword, Garuru Cannon, All Delete

Un potentissimo Digimon guerriero, nato dalla fusione di un WarGreymon e di un MetalGarurumon! Si dice che venga creato dalla volontà e dalle speranze di due persone dal cuore puro, e che appaia solo quando il Mondo Digitale è in estremo pericolo. E' il leader ufficiale dei Cavalieri Reali, pur non essendo il più potente del gruppo.

 

Dietro Omnimon, apparve una figura più piccola, di non più di due metri d'altezza, che ricordava molto un drago dalle squame azzurre, simile ad un ExVeemon, ma senza le cicatrici sul corpo, ricoperto da una scintillante armatura dorata dall'aspetto dinamico, composta di pettorale, elmetto, spalliere, manicotti, cintola e schinieri: l'elmetto era leggermente allungato, in modo da adattarsi alla sua testa rettiliforme, e un paio di spuntoni affilati spuntavano dal cimiero proprio sopra i suoi occhi verdi, l'unica parte del suo viso che fosse visibile. Le spaliere erano molto allungate, in modo da dare l'impressione che il Digimon si potesse muovere a velocità pazzesche anche con tutto quel metallo addosso... e il pettorale era piccolo e tozzo, un pò ingrossato verso metà, e copriva soltanto le costole lasciando l'addome sguarnito. I manicotti che proteggevano il braccio dal gomito fino al polso erano dotati di piccole lame triangolari sulle estremità, mentre sulla cintola era inciso un simbolo mistico che ricordava vagamente un calice... e per finire, i suoi stivali dorati proteggevano le gambe dal ginocchio in giù, iniziando con un paio di ginocchiere a forma di V e terminando ciascuno con tre corti artigli di metallo sulle punte. Su ogni parte dell'armatura si aprivano diverse bocche lanciamissili, tutte armate e pronte a sparare!

Con grazia felina, il drago corazzato si pose a fianco di Omnimon e si inchinò, appoggiando un ginocchio a terra. "Lucemon-sama... il mio nome è Magnamon, e vengo a nome dei Digimon Animali. Come membro dei Cavalieri Reali, eseguirò ogni suo ordine con la massima dedizione."

 

ANALIZZATORE DIGIMON

 

Nome: Magnamon

Tipo: Guerriero

Attributo: Anti-Virus

Livello: Armour

Attacchi: Magna Punch, Magna Kick, Magna Blast, Magna Explosion

 

Considerato il meno potente dei Cavalieri Reali, Magnamon è comunque abbastanza potente da affrontare molti Mega ad armi pari. Questo nobile guerriero, capace di muoversi a velocità supersoniche, è dotato di una grande quantità di armi nascoste nell'armatura, e può incanalare la luce dell'ambiente circostante in raggi luminosi di elevata potenza distruttiva!

 

Subito dopo Magnamon, un altro guerriero dall'aspetto animalesco e regale al tempo stesso apparve da dietro Imperialdramon. Alto circa nove metri, quasi a voler essere una via di mezzo tra il gigantesco Omnimon e il meno impressionante Magnamon, assomigliava ad un grande drago umanoide dalla pelle ricoperta di sottili squame perlacee, il cui tronco era del tutto ricoperto da una spessa armatura di un vivace colore azzurro, con le spalliere bordate d'oro e una decorazione a forma di V incastonata sul torace, così grande che le sue punte superavano la linea delle spalle del guerriero draconico. Le sue manopole, che coprivano le braccia dal gomito in giù, erano decorate con un fulmine sui polsi, e attaccata al braccio destro stava una scintillante spada di luce azzurrina. L'elmo, anch'esso quasi del tutto azzurro, era altrettanto complesso, e ricordava un pò quello di Omnimon, con il grande corno frontale, e altre due corna, più corte e fatte di acciaio grigio, si protendevano dietro la sua nuca, frastagliandosi un pò verso la fine in modo da ricordare vagamente la criniera di un dragone cinese. Gli stivali erano di metallo grigio che diventava blu sui piedi, e tre lunghi artigli di avorio si dipartivano dalla punta di ogni calzatura.

Il guerriero in blu si chinò rispettosamente, come avevano fatto i suoi compagni... e dietro la sua schiena, si aprirono due grandi ali membranose, azzurre con l'interno viola. "Io, AlforceVeedramon, il più veloce dei Cavalieri Reali... giuro eterna fedeltà agli ideali che lei rappresenta, Lucemon-sama!" disse, con voce morbida e al tempo stesso imperiosa.

 

ANALIZZATORE DIGIMON

 

Nome: AlforceVeedramon

Tipo: Sacro Guerriero

Attributo: Anti-Virus

Livello: Mega

Attacchi: Shining V-Force, Alforce Saber, Saint Great Shield

 

AlforceVeedramon è il più veloce dei Cavalieri Reali, e la sua agilità è quasi pari a quella di molti membri delle Divinità Olimpie! La sua armatura di Chrome-Digizoid offre un'ottima protezione dagli attacchi, senza però ingombrarlo minimamente. Il suo attacco più potente, Shining V-Force, è un potente raggio di energia positiva scagliato dal torace.

 

Il successivo a farsi avanti, non molto più alto di Magnamon, era un guerriero che dava l'impressione dell'archetipico cavaliere medioevale: tutto il suo corpo, dalla testa ai piedi, era coperto da una bianca armatura scintillante in stile europeo, con un lungo mantello rosso a coprire la sua schiena, e ginocchiere, gomitiere, spalliere e cintura dello stesso colore scarlatto. Anche il cimiero dell'elmo, decorato con due strane strutture a forma di ali ai lati, era rosso, e sotto di esso si vedevano chiaramente un paio di luccicanti occhi azzurri. Nella mano sinistra, il cavaliere bianco teneva un largo scudo circolare bianco dai bordi dorati... mentre l'altra brandiva con enorme facilità una lunga lancia dorata da cavaliere, larga come il tronco di un alberello! Delle bordature dorate circondavano ciascun pezzo della sua corazza, e decoravano anche la punta degli stivali... ma la caratteristica più notevole, anche se ad una certa distanza non sarebbe apparsa subito evidente, era un simbolo di contaminazione radioattiva (simile ad un ventilatore stilizzato...) inciso in nero sul pettorale e sulle ginocchiere. A sua volta, il cavaliere bianco si affiancò agli altri tre, abbassò la lancia fino a farle toccare terra con la punta, e si inginocchiò.

"I miei omaggi, Lucemon-sama..." si presentò. "Il mio nome è Gallantmon."

 

ANALIZZATORE DIGIMON

 

Nome: Gallantmon

Anche chiamato: Dukemon

Tipo: Guerriero

Attributo: Virus

Livello: Mega

Attacchi: Lightning Joust, Shield of the Just

 

Un Cavaliere Reale nato da un Digimon di tipo Virus, Gallantmon protegge la rete dalle forze del Male, grazie alla sua potente lancia Graham e al suo impenetrabile scudo Aegis! Pur essendo un Digimon buono e giusto, in lui è insito un potere misterioso che potrebbe provocare una catstrofe se usato in maniera scorretta...

 

Appena dietro Gallantmon, si fece avanti un Cavaliere Reale dall'aspetto draconico che, sia come dimensioni che come aspetto, ricordava parecchio AlforceVeedramon... con la fondamentale differenza che ciò che in AlforceVeedramon esprimeva agilità e dinamicità, nel nuovo arrivato dava un'impressione di forza e potenza! Altissimo, muscoloso, quasi del tutto coperto da un'armatura bianca completa di spalliere e coprifianchi, con innumerevoli decorazioni dorate, le sue mani erano di metallo blu-grigio, con una gemma sferica rossa incastonata su ciascun palmo, e il pettorale recava una decorazione bluastra di forma quasi esagonale, con al centro una sfera d'oro massiccio. Grandi spuntoni dorati emergevano dai suoi stivali di Chrome-Digizoid bianco, e dalla corazza che ricopriva le braccia e le spalle, mentre le sue ginocchiere erano di colore turchese. Due paia di grandi ali viola di pelle spuntavano dalla sua schiena, e si armonizzavano perfettamente con il suo elmo bianco, armato di due corna ricurve che spuntavano dalle tempie e, anzichè sollevarsi verso l'alto, puntavano in avanti. In contrasto con il suo aspetto quasi demoniaco, però, due occhi castani che luccicavano di passione per il suo compito nella vita ardevano sul suo volto. Tra le dodici figure che Imperialdramon accompagnava, era una delle poche a non essere armata... anche se i suoi affilati artigli sarebbero stati più che sufficienti in qualsiasi lotta! Il guerriero draconico spalancò le ali, poi le ripiegò contro il proprio corpo e fece un inchino, con la grazia e la forza di un antico samurai.

"Giuro fedeltà a Lucemon-sama, e giuro di aiutarlo a mantenere la pace a DigiWorld." disse solennemente, la voce che quasi palpitava di eccitazione nonostante si comportasse con impeccabile educazione. "Il mio nome è Dynasmon, Guerriero Appassionato."

 

ANALIZZATORE DIGIMON

 

Nome: Dynasmon

Tipo: Cavaliere

Attributo: Dati

Livello: Mega

Attacchi: Dragon Thrower, Breath of Wyvern

 

Tra i Cavalieri Reali, Dynasmon, anche chiamato il Guerriero Appassionato per la sua impulsività e la sua feroce devozione al dovere, vanta la maggiore forza fisica. E' in grado di assorbire gli attacchi dei suoi avversari per potenziare la sua forza offensiva, il che lo rende quasi inarrestabile! Segue il codice del bushido, ed è disposto a giurare fedeltà a chiunque gli sembri dedito alla sua visione di giustizia.

 

Poi, al lato di Dynasmon si pose un elegante guerriero in armatura rosa, più minuto del suo compagno dall'aspetto draconico, con dei nastri dorati affilati come lame di rasoio che spuntavano un pò ovunque tra le giunture. Le braccia, le gambe, la vita e il visore del suo elmo erano di un rosa allegro e vivace, mentre il pettorale, la parte superiore delle gambe, e il retro dell'elmetto erano colorati di una tinta più scura. Sulle ginocchia, i fianchi e il torace, il Digimon dall'aspetto delicato, quasi femmineo, recava delle decorazioni dorate. Teneva nella mano destra uno scudo dorato, molto grande, di forma ovoidale, completo di una decorazione rosa a forma di croce e una preziosa gemma azzurra circolare, mentre nell'altra mano teneva una bellissima rosa rossa, grande come un girasole, i cui petali scarlatti fluttuavano fieramente nell'aria, creando un effetto poetico, quasi tragico. Il visore che gli nascondeva il volto era ricurvo, e delle decorazioni dorate simili ad ali si protendevano dal retro dell'elmo. L'impressione che dava era quella di un Digimon elegante, fiero e posato... e questa impressione non venne che rafforzata dal modo formale con cui il nuovo Cavaliere Reale si inchinò, tenendo il braccio sinistro davanti a sè, e facendo distaccare alcuni petali sanguigni dalla rosa.

"A lei, Lucemon-sama, io offro la mia fedeltà, e il colore e il profumo di questa rosa." parlò il cavaliere in rosa. Nonostante il suo aspetto un pò effeminato, parlava con una bella voce maschile, chiara e stentorea. "Il mio nome è Crusadermon, e sono conosciuto come 'Il Guerriero Indifferente'."

 

ANALIZZATORE DIGIMON

 

Nome: Crusadermon

Anche chiamato: LordKnightmon

Tipo: Cavaliere

Attributo: Virus

Livello: Mega

Attacchi: Fist of Athena, Spiral Masquerade

Pur essendo conosciuto come 'Il Guerriero Indifferente', Crusadermon è tutt'altro che apatico, e cerca la bellezza in tutto ciò che gli sta attorno. In combattimento, si muove con enorme velocità, facendo a pezzi i nemici con i suoi nastri affilati. Pur essendo un Cavaliere Reale, è spietato verso i deboli, e spesso usa il suo concetto di giustizia come scusa per commettere ingiustizie.

Il successivo a farsi avanti fu un alto, imponente cavaliere ricoperto da un'armatura completa di colore blu-violetto, dagli stivali d'acciaio terminanti in tre corti artigli viola; le sue mani erano relativamente piccole, rispetto alla spessa corazza che ricopriva gli avambracci, le spalle, il torace, l'addome e le gambe. Sul bacino, portava un drappo nero con sopra disegnato un teschio dorato, lo stesso che era inciso sulle sue spalliere. Il suo elmetto recava un paio di corna curvate all'indietro e affilate come lame, mentre la parte facciale ricordava parecchio un teschio umano, con delle inquietanti luci rosse che brillavano nelle orbite, e una 'graticola' sulla bocca che dava l'impressione di denti digrignanti. Il suo corpo, a malapena visibile sotto la corazza che indossava, sembrava piuttosto esile, in contrasto con la pesante bardatura... e questo lo si evinceva dalla magrezza delle braccia dalla pelle grigiastra, rimaste scoperte tra gomito e spalla, mentre nella mano destra teneva una enorme lancia, con una punta simile alla lama di una spada ad entrambe le estremità! Sulla corazza che proteggeva l'avambraccio sinistro, invece, era montato un piccolo scudo a forma di medaglia. Il cavaliere dal viso di teschio si pose a fianco dei suoi compagni e piantò la lancia nel terreno prima di fare un inchino a Lucemon.

"Lucemon-sama, unisco la mia lancia, Claiomh Solais, alle spade e alle mani dei miei compagni. Il mio nome è Craniummon... e sarò onorato di servirla!" esclamò il cavaliere, la luce rossa dei suoi occhi che si smorzava, quasi a volergli dare un aspetto più umile.

 

ANALIZZATORE DIGIMON

 

Nome: Craniummon

Tipo: Sacro Guerriero

Attributo: Anti-Virus

Livello: Mega

Attacchi: End Waltz, God Breath

Tra i Cavalieri Reali, Craniummon è quello che vanta il maggior potenziale difensivo, grazie alla sua armatura quasi impenetrabile! In combattimento, brandisce la sua lancia con impareggiabile abilità, e può scatenare una bufera di vento sui nemici di DigiWorld con il suo respiro. Malgrado l'aspetto crudele, è in effetti uno dei Cavalieri Reali più virtuosi.

 

Più in là, agli occhi di Lucemon apparve un gigantesco Digimon che, al contrario degli altri, non aveva un aspetto umanoide: alto persino più di Omnimon, era simile ad un essere umano dalla vita in su, con l'unico particolare che la testa era di cavallo, mentre la metà inferiore del corpo era quella di un cavallo con sei zampe. Dei simboli azzurri a forma di S rovesciata adornava la fronte del suo elmo allungato e l'armatura sulle sue zampe dagli zoccoli d'ossidiana, con dei braccialetti d'oro puro sulle giunture.Una corda rossa percorreva i lati del suo corpo, riconnettendosi ad un'imbottitura nera che separava la pelle del suo tronco dall'armatura. La sua coda blu, composta da un ciuffo di lungo crine, si dipartiva dall'armatura che copriva i garretti, e un drappo azzurro copriva la parte anteriore del corpo da cavallo. La parte umanoide del suo corpo era coperta da una splendida armatura grigia e rossa, con spuntoni dorati e ricurvi che fuoriuscivano dalle spalle e dagli avambracci. Ai manicotti erano inoltre fissate un paio di balestre, già caricate con frecce argentate che gli davano un aspetto ancora più imponente; per finire, una lunga e splendente criniera viola scendeva dal retro della sua testa equina, e i suoi occhi rossi bruciavano dal desiderio palpabile di difendere il bene dal male.

A sua volta, il gigantesco centauro a sei zampe salutò il nuovo governatore di DigiWorld alzando la balestra montata sul braccio destro. "Salute a lei, Lucemon-sama. Io, Sleipmon, metto le mie frecce al servizio di DigiWorld, e al suo."

 

ANALIZZATORE DIGIMON

 

Nome: Sleipmon

Tipo: Cavaliere

Attributo: Anti-Virus

Livello: Mega

Attacchi: Bifrost, Odin's Breath

 

Uno dei più forti rappresentanti dei Digimon Animali, Sleipmon è coperto da una robusta corazza di Chrome-Digizoid rosso, che lo rende difficile da ferire persino da parte di Mega anche molto forti. Le sue sei zampe, inoltre, gli conferiscono grande mobilità e agilità, e usa le sue balestre, Muspelheim e Niflheim, per scatenare tempeste di fuoco e ghiaccio!

 

Il nono Cavaliere Reale era alto quasi quanto Omnimon, ma aveva un aspetto decisamente più esile ed elegante degli altri. La sua armatura in stile rinascimentale, con piccole spalliere rotonde e protezioni sui fianchi, era quasi completamente nera, tranne una grossa striscia verticale sul pettorale, le gomitiere e le ginocchiere, tutte di colore grigio chiaro, quasi bianco. Anche gli stivali erano neri, e come nel caso di molti dei suoi colleghi, terminavano con tre artigli... che però, nel caso di questo nuovo arrivato, erano di colore argentato, mentre un paio di ali argentate si aprivano dietro la schiena del guerriero. Il suo elmetto, anch'esso nero tranne che per la 'maschera' bianca sulla bocca, era a forma di testa di leopardo, con le orecchie leggermente appuntite e gli occhi rossi senza pupille... ma sotto di esso, brillavano i veri occhi del cavaliere, verdi ed intensi come gli smeraldi più puri. Un lungo pennacchio dorato si dipartiva dal suo elmetto, scendendogli lungo la schiena assieme al mantello scarlatto che gli copriva le spalle; infine, la sua arma era un lungo, esile fioretto argentato, in quel momento tenuto dritto davanti a sè in un perfetto presentat-arm!

"Salute a lei, Lucemon-sama." disse, con una voce che non accennava ad alcuna emozione. "Sarà un onore per me servirla. Il mio nome è Daftmon, e sono lo stratega dei Cavalieri Reali."

 

ANALIZZATORE DIGIMON

 

Nome: Daftmon

Tipo: Guerriero

Attributo: Dati

Livello: Mega

Attacchi: Extinction, Earnest Resistance

 

Come già accennato, Daftmon è lo stratega dei Cavalieri Reali, e grazie alla sua grande forza di personalità, può tenere a freno anche i Digimon più testardi. Pare che sia in grado di assumere una forma alternativa più animalesca, per muoversi con maggiore velocità sul campo di battaglia. Tra i Cavalieri Reali, non è molto popolare, a causa del suo peculiare concetto di giustizia...

 

Subito dopo Daftmon, agli occhi di Lucemon e dei suoi attendenti si presentò, sollevandosi in volo da dietro Imperialdramon, un immenso e spaventoso drago dalle scaglie cremisi, che ricordava vagamente una versione estremamente potenziata di ExVeemon... questo, ovviamente, se ExVeemon fosse stato rosso, avesse avuto due paia di ali anzichè uno solo, e fosse stato così corazzato di metallo da fare paura ad un esercito! La sua testa feroce presentava dei lineamenti quasi felini che contrastavano grandemente con il resto del suo corpo possente, e dalla punta del naso fuorisciva una piccola selva di corni di metallo argentato, mentre un paio di corna a forma di V si dipartiva dal retro del cranio, terminando in due punte capaci di tagliare la roccia! Altri spuntoni argentati fuoriuscivano dalle spalle del dragone, e il bordo delle sue ali, che sbattevano rumorosamente mentre tenevano il loro proprietario sollevato in aria, era ulteriormente rafforzato da un bordo metallico argentato che luccicava crudelmente sotto i raggi del sole, completato da dei lunghi spuntoni d'acciaio sulla parte mediana dell'ala. Una cresta di metallo correva lungo il torace e l'addome del dragone, e gli artigli delle zampe anteriori erano atrofizzati, in modo che gli arti servissero soltanto da mani... mentre quelli delle zampe posteriori parevano abbastanza lunghi e affilati da fare a pezzi un uomo con un solo calcio! Una lunga coda rossa con la parte inferiore grigia e metalizzata si muoveva sinuosamente, come un serpente in cerca di preda, dietro l'immenso corpo muscoloso.

Con un breve movimento ad effetto delle ali, il drago si abbassò rapidamente e toccò terra, mettendosi rapidamente su un ginocchio al cospetto del giovane signore di DigiWorld, prima di parlargli con una voce potente che rimbombava come un tuono! "Lucemon-sama... la mia fedeltà a lei sarà assoluta! Io, Examon, la servirò e la proteggerò con la mia vita!"

 

ANALIZZATORE DIGIMON

 

Nome: Examon

Tipo: Sacro Drago

Attributo: Virus

Livello: Mega

Attacchi: Avalon's Gate, Pendragon's Glory, Draconic Impact

 

Si sa ben poco di questo feroce e misterioso drago guerriero, a parte il fatto che sembra essere il prodotto dell'evoluzione di una razza sconosciuta di Digimon draghi. E' un Digimon potente, leale e intransigente nei suoi giudizi di moralità... e una volta che ha preso di mira qualcuno con i suoi missili, molto raramente fallisce!

 

Il penultimo a farsi avanti fu un Digimon umanoide, di circa sette-otto metri d'altezza, ricoperto da un'armatura nera in perfetto stile orientale, che gli dava l'aria di un nobile e potente shogun. Complessi simboli rossi decoravano la sua ashigaru del colore della notte, e i suoi piedi terminavano in artigli di bronzo, mentre dei pantaloni di tessuto nero, che rendevano il suo aspetto ancora più misterioso, avvolgevano le sue muscolose gambe. Diversi spuntoni d'argento fuoriscivano dai gomiti, dalle ginocchia, e dalla fronte del suo elmo, la cui piastra facciale ricordava un incrocio tra il volto di un oni e quello di un drago, con un lungo naso da tengu, un pò sopra il quale si vedevano i suoi occhi dorati attraverso le aperture dell'elmo, e una bocca digrignante dalle cui labbra fuoriuscivano piccole zanne ricurve. Lunghi capelli bianchi fluivano lungo la schiena del Digimon samurai, che teneva una spada in ciascuna mano: nella destra, aveva una lunga, luccicante spada katana dalla lama ricurva e spaventosamente affilata, mentre nell'altra aveva una spada più corta, una wakizashi con un piccolo spuntone d'argento che fuoriusciva da metà lama.

Con uno stoicismo che bene si addiceva al suo aspetto da samurai, il penultimo dei Cavalieri Reali si inchinò, facendo toccare terra alla punta della sua katana. "Io ho l'onore di essere Gaioumon, seguace del bushido e protettore della legge e dell'ordine. Comandi, Lucemon-sama, la mia vita è sua." disse, senza il minimo cenno di esitazione.

 

ANALIZZATORE DIGIMON

 

Nome: Gaioumon

Anche chiamato: Samudramon

Tipo: Guerriero Draconico

Attributo: Virus

Livello: Mega

Attacchi: Gaia Reactor, Will-o'-the-Wisp Slash

 

Questo Digimon controlla il potere dell'elettricità, e può incanalare scintille distruttive nelle sue spade, per attaccare a distanza o colpire direttamente i suoi nemici. Segue il codice del Bushido, che gli impedisce di prendersi un vantaggio eccessivo sul suo avversario o di combattere scorrettamente. Tra i Cavalieri Reali, sembra essere quello meno interessato al bene e al male, concentrandosi unicamente sull'ordine.

 

Infine, l'ultimo dei Cavalieri Reali, il dodicesimo, era una figura alta, statuaria, con un'espressione stoica sul suo viso umano, coperto in parte da un elmo semisferico bianco con un visore azzurro sugli occhi e un paio di piccole ali bianche ai lati. Sembrava avere una corta barba nera, impeccabilmente tenuta e legata in una piccola treccia che scendeva sul collo verso la fine. Il suo corpo era coperto da un'armatura di bronzo luccicante, con una grossa gemma sferica, bianca e brillante come il diamante più puro, incastonata nel pettorale, dalla quale si dipartivano barbagli di luce iridata. Due manopole d'avorio coperte di rune mistiche proteggevano le mani e gli avambracci, e teneva una grossa spada di bronzo bluastro, dalla lama uncinata e percorsa da lampi di energia rossi e viola, tra le dita. Altre due paia di ali, grandi e maestose, stoccate di spettacolari scie di fuoco blu, si dipartivano dalla sua schiena, rendendo la creatura ancora più imponente dei suoi circa nove metri di altezza, e ai piedi indossava un paio di stivali neri che coprivano la parte inferiore dei suoi larghi pantaloni bianchi in stile mediorientale. Sulle spalliere della sua armatura era inciso un sole stilizzato, e da esse, a dare un notevole realismo a quelle raffigurazioni, si dipartivano di tanto in tanto dei raggi di luce dorata che danzavano tutt'attorno per un po' di tempo prima di dissolversi.

"E per finire, ci sono io." disse il guerriero, piegandosi su un ginocchio e appoggiando a terra la lama della sua spada. "Il mio nome è Apsaramon, ed esprimo il desiderio che la mia forza possa essere utile a lei e a tutto DigiWorld, Lucemon-sama..."

 

ANALIZZATORE DIGIMON

 

Nome: Apsaramon

Tipo: Sacro Guerriero

Attributo: Dati

Livello: Mega

Attacchi: Sun Burst, Nergal's Blade, Wrath of Babylonia

 

Principalmente assegnato a compiti di difesa e protezione, Apsaramon è un valido guardiano, e nessun intruso è mai riuscito a sfuggire al suo sguardo. In combattimento, preferisce attaccare dall'alto, punendo i malvagi con scariche di luce solare, per poi intrappolarli con la sua Wrath of Babylonia, che li sigilla in un'altra dimensione!

 

Finalmente, quando tutti e dodici i Cavalieri Reali si furono presentati, ed ebbero formato una fila ordinata di armature e armi scintillanti, con Imperialdramon al centro, di fronte all'immensa ziggurat, uno scrosciante applauso di ammirazione si levò dai Digimon che costituivano la folla, assieme ad esclamazioni di lode per l'abnegazione di quei tredici nobili guerrieri. Ma Imperialdramon e i suoi allievi, senza farsi prendere la mano dall'emozione, rimasero fermi al loro posto, chi sull'attenti, chi inchinato, e tutti con lo sguardo rivolto a Lucemon e ai suoi tre sacri guardiani, che ricambiavano la loro attenzione con lo sguardo calmo e comprensivo di persone che, pur dovendo ancora decidere se accettare o meno l'offerta, ammiravano comunque il gesto.

Ancora per qualche minuto, gli applausi continuarono a risuonare tutt'attorno, mentre Imperialdramon e i suoi cavalieri attendevano il giudizio del piccolo angelo, che continuava ad osservarli in perfetto silenzio, sotto il sole radioso di quella felice giornata. Finalmente, dopo alcuni minuti, fu Antylamon il primo a spezzare il silenzio.

"Lucemon-sama, mio signore..." iniziò il gigantesco coniglio umanoide. "Se posso dare la mia opinione, credo che faremmo bene ad accettare l'offerta di Imperialdramon-sama. Questi guerrieri... i Cavalieri Reali... hanno tutti delle intenzioni sincere, di questo immagino si sarà reso conto anche lei..."

Lucemon annuì, con tutta calma. "Sì, è vero... riesco a percepire la purezza dei loro animi, e la loro devozione all'ordine e alla giustizia. E anche il popolo di DigiWorld sembra entusiasta della cosa. Ma non voglio prendere decisioni senza aver consultato anche gli altri miei consiglieri... Angewomon, MagnAngemon, voi che cosa pensate? Dovremmo accettare l'offerta di Imperialdramon e dei Cavalieri Reali?"

L'angelo in armatura si voltò verso il suo signore, la testa chinata in segno di rispetto. "La mia opinione è che dovremmo accettare senz'altro la loro buona volontà e la loro abnegazione. Sono convinto che, con i Cavalieri Reali e Imperialdramon-sama al nostro fianco, sarà più agevole mantenere la pace e la legge nel Mondo Digitale."

"Anch'io sono della stessa opinione, mio signore." proseguì Angewomon, con tono gentile. "Oggi sarà un giorno memorabile per tutti i Digimon di questo mondo... anche grazie ai Cavalieri Reali!"

Lucemon disse di sì con un cenno della testa... prima di voltarsi di nuovo verso Imperialdramon e i suoi discepoli, e invitarli a rialzarsi con un cenno della mano. "Molto bene, dunque. Imperialdramon, Cavalieri Reali... la vostra volontà di rendervi utili a DigiWorld, di impedire che altre tragedie come la guerra tra Digimon umanoidi e Digimon animali si ripetano, incontra la mia approvazione. E in nome di questo, accetto la vostra proposta. Sollevatevi dunque, e prendete il vostro posto al mio fianco. Da oggi in poi, voi sarete conosciuti come i Cavalieri Reali, difensori della legge e della giustizia nel Mondo Digitale!" proclamò fieramente, le sue parole seguite da un'altra esplosione di ovazioni e applausi da parte dei Digimon della folla.

Con un sorriso che finalmente graziava il suo volto da rettile, Imperialdramon si alzò, la sua possanza fisica magnificata dalla sua corazza e dalle sue splendide ali, e i suoi occhi dorati scintillarono di gratitudine prima che lui rispondesse all'invito. "Noi... noi la ringraziamo, Lucemon-sama! La sua fiducia ci lusinga, e faremo in modo di esserne degni! Omnimon... miei discepoli... sapete quello che dobbiamo fare ora." esclamò.

Si poteva quasi percepire il lieve sorriso che graziava il volto di Omnimon dietro la sua piastra facciale, mentre lui e i suoi compagni si rialzavano. "Certamente." rispose il cavaliere bianco... e uno alla volta, lui e gli altri Cavalieri Reali avanzarono, fieri e posati, verso la gradinata che si inerpicava sulla ziggurat dorata dalla cui sommità Lucemon e i suoi attendenti osservavano l'intera scena. Giunti alla base della piramide a gradoni, uno alla volta, Imperialdramon e i Cavalieri Reali si fermarono, e si voltarono verso gli altri Digimon, in modo che tutti potessero vedere chiaramente in faccia i nuovi difensori di DigiWorld.

Imperialdramon. Omnimon. Magnamon. AlforceVeedramon. Gallantmon. Dynasmon. Crusadermon. Craniummon. Sleipmon. Daftmon. Examon. Gaioumon. Apsaramon. Senza la minima traccia di paura o di esitazione, tutti loro si schierarono ai piedi della piramide e si presentarono agli abitanti di DigiWorld, armi sollevate e armature scintillanti, ricevendo la loro più calda accoglienza, mentre Lucemon avanzava verso l'orlo della sua piattaforma e, sollevato un braccio in aria, dava a tutti il lieto annuncio.

"Miei fedeli Digimon! Oggi, due volte DigiWorld è stato benedetto! Finalmente, dopo una lunga guerra che lo affliggeva da tempo immemorabile, questo mondo si appresta ad avviarsi verso una nuova età dell'oro! E questo, anche grazie alla generosità di questi eroici guerrieri che, di loro volontà, hanno offerto i loro servigi a tutti noi!" esclamò il piccolo angelo, gettando un'occhiata di gratitudine ai guerrieri in armatura schierati sotto di lui.

"Miei sudditi... diamo quindi la nostra benedizione ai nuovi difensori della pace. Imperialdramon e i suoi Cavalieri Reali!"

 

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Davvero quello fu un giorno glorioso per tutti noi. Con l'apporto che Imperialdramon e i suoi discepoli avrebbero dato, sembrava che davvero nulla avrebbe potuto turbare la pace che era tornata a regnare su quel mondo, per troppo tempo dilaniato dalle ostilità. Nessun nemico avrebbe potuto minacciarlo, ora che simili baluardi della giustizia si ergevano in sua difesa. Nulla poteva andare storto... o almeno, così la pensavamo io, i miei fratelli, i miei stimati colleghi, e anche il nostro grande padre, Huanglongmon-sama.

Ma... siamo stati troppo ottimisti. Non ci siamo nemmeno fermati a considerare la possibilità che il più grande nemico di DigiWorld potesse essere proprio colui che avevamo posto come suo protettore.

E questo ci porta alla parte successiva della nostra storia...

CONTINUA...

 

Note dell'autore: Molto bene, e con questo capitolo, abbiamo conosciuto i Cavalieri Reali. Spero che la loro presentazione sia stata abbastanza interessante, e abbia compensato la mancanza di azione e di sviluppi che ha caratterizzato questo capitolo. Nel prossimo... beh, lo avete letto anche voi... vedremo quali circostanze hanno cominciato a spingere Lucemon fuori dalla retta via, e a farlo diventare il tiranno che abbiamo visto in Digimon Frontier!

Il capitolo 17 di Digimon Zero è circa a metà del suo completamento. Cercherò di finirlo entro martedì... o altrimenti, se non mi sarà possibile causa esami, vedrò di pubblicarlo nel weekend! Intanto, fatemi sapere cosa pensate di questo capitolo... e fatemi gli auguri! ;)

Grazie a tutti voi, e a prima possibile!

 

Justice Gundam

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Capitolo 6
*** Segni di malcontento ***


The Lost Past-06

Digimon: The Lost Past

Una fanfiction di Digimon scritta da: Justice Gundam

Bentornati a tutti! Lo so, lo so, è passato un pò di tempo dall'ultima volta che ho aggiornato questa storia... e ho pensato che fosse il caso di dargli una smossa! Proprio adesso che siamo arrivati alla parte più interessante, non mi posso fermare! E non saranno i miei esami, nè un terremoto di ottavo grado della scala Richter, nè un esercio di Destroy Gundam armati fino ai denti a fermarmi! Dobbiamo ancora capire cosa abbia spinto Lucemon a diventare l'essere malvagio che era in Digimon Frontier, e questo capitolo servirà allo scopo!

Allora, l'ultima volta abbiamo introdotto i mitici Cavalieri Reali, che avranno un ruolo importante in queste vicende... e che saranno a loro volta protagonisti, assieme al loro fondatore Imperialdramon, di una battaglia molto sofferta che li spaccherà letteralmente in due! Ma non precipitiamo gli eventi, e parliamo di cosa accadrà in questo capitolo...

Come ho detto, le cose inizieranno a degenerare, e Lucemon comincerà a rendersi conto di non avere poi la soluzione perfetta a tutti i problemi di DigiWorld... forse è stato affrettato, da parte sua, credere che la guerra sarebbe finita soltanto perchè l'ha detto lui!

E la delusione sarà grande... anche se cercherà di porre rimedio in qualche modo...

Bene, fatte le dovute presentazioni, passiamo a rispondere alle recensioni!

 

TopoMouse: Bene, bene... a quanto vedo, riesco a cavarmela bene anche quando non c'è molta azione! Ed è stato davvero un piacere per me presentare i Cavalieri Reali, uno dei miei gruppi di Digimon preferiti! Certo, due me li sono inventati (Gaioumon e Apsaramon), ma per il resto...

KillKenny: Grazie anche a te dei complimenti, e del voto a cui ormai ho fatto l'abitudine! Per quanto riguarda la 'conversione' di Lucemon, inizieremo già a vederne i segni in questo capitolo... e i risultati non saranno per niente gradevoli! Reggiti forte!

 

Ci siamo tutti? Nessun altro vuole dire la sua? Oh, beh... in questo caso...

Ricomincia il racconto delle origini di tutto! Buona lettura!

 

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Capitolo 6 - Segni di malcontento

 

I Cavalieri Reali erano venuti a giurare fedeltà a Lucemon, offrendosi spontaneamente di servirlo e aiutarlo a difendere la pace nel Mondo Digitale. Sotto la loro guida, l'ordine che Lucemon aveva fatto tornare si rafforzò, ed ognuno di loro dava agli altri Digimon un esempio di coraggio ed abnegazione, oltre che di devozione assoluta alla causa del Bene.

Lucemon stesso era stato accettato e si era fatto benvolere da tutto il Mondo Digitale... o almeno, questo era quello che sembrava... e i suoi tre consiglieri, MagnAngemon, Angewomon e Antylamon, si erano guadagnati il rispetto di tutti.

Le battaglie tra i Digimon umanoidi e i Digimon animali, una volta praticamente costanti, ora erano ridotte a poco più che sparute scaramucce di poco conto... certo, nulla di paragonabile alla devastazione di un tempo. Insomma, sembrava proprio che per il Mondo Digitale della Frontiera fosse arrivato un nuovo periodo di pace e prosperità...

Certo non immaginavamo da dove venisse la nuova minaccia che, poco tempo dopo, avrebbe messo in ginocchio l'intera gerarchia dei Mondi Digitali in maniera peggiore di quanto la guerra umanoidi-animali avrebbe mai potuto fare! Avevamo risolto un problema, soltanto per crearne uno peggiore...

E, come spesso accade in queste cose, l'incendio più devastante si innescò da piccole scintille sparse, che non davano l'idea di nulla di significativo... ma che ebbero il devastante effetto di seminare discordia tra fratelli, e anche tra coloro che arebbero dovuto avere più controllo di tutti...

Ma forse è meglio che vi spieghi le cose come sono andate, fin dal principio...

Erano già passati due anni da quando Lucemon era arrivato nel Mondo Digitale della Frontiera, e tutto proseguiva come era nostra opinione che dovesse proseguire... i Digimon prosperavano e costruivano, e sembrava che le rivalità tra umanoidi e animali fossero state messe da parte...

Ma le vecchie abitudini non si dimenticano tanto facilmente, e di questo sia noi che Lucemon avremmo dovuto tenere conto. Pian piano, le tensioni tra le due razze ripresero, e le ostilità che erano state apparentemente sepolte tornarono a farsi sentire...

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La giornata sembrava essere cominciata come tutte le altre, in un piccolo villaggio di Digimon che sorgeva ai piedi di una collina verdeggiante, sulle rive di un grande fiume che per tanto tempo aveva visto gli abitanti di quella zona uccidersi a vicenda, e che adesso li vedeva collaborare e costruire. Come ogni mattina, non appena i primi raggi di sole si facevano vedere dietro i pendii, gli abitanti del villaggio, un gruppo misto che contava Digimon di tutti i tipi, Virus, Dati e Anti-Virus, e di livello da In-Training ad Ultimate, si erano svegliati e avevano cominciato a raccogliere i materiali per proseguire la costruzione di un grande ponte di legno sopra il fiume; un ponte di robusto legno di quercia, grande e solido come un raccordo autostradale, un'opera che avrebbe simboleggiato la ritrovata collaborazione tra le due tipologie di Digimon... e che già era stata completata per metà, la sua impalcatura che svettava sul corso d'acqua, e le tavole appoggiate e fissate su di essa.

"Aaaaaah... molto bene!" esclamò uno dei Digimon che dirigevano i lavori, un grosso Zudomon corazzato con una fascia bianca con il Sol Levante legata sulla fronte. "Una giornata di sole come questa è la migliore per proseguire la costruzione! Allora, ragazzi, che ne dite? Oggi riusciamo a completare la stesura e il fissaggio delle tavole?"

"Per quello non ci sarebbe alcun problema, signor Zudomon!" rispose un Gargomon, avvicinandosi al Digimon più grande e rimboccandosi un paio di maniche che nemmeno c'era. "I ragazzi sono pronti, sono entusiasti... e credo che non dovremmo avere problemi a completare tutti i lavori entro tre giorni!"

Il gigantesco tricheco corazzato corrugò leggermente la fronte davanti al tono usato da Gargomon, che pareva implicare che ci fosse qualche complicazione. "Hmmm? Perchè dici che non ci 'sarebbe' alcun problema, Gargomon?" chiese incuriosito. "Sembri voler dire che, in effetti, c'è proprio qualcosa che non va..."

Il cane umanoide con le mitragliatrici sulle mani prese un sospiro, e si scostò dagli occhi una delle sue lunghe orecchie frastagliate. Ora veniva il momento di spiegare il problema... "Quello che volevo dire, signor Zudomon, è che potremmo senz'altro riprendere i lavori... se soltanto i materiali ci fossero arrivati! Invece, non so per quale motivo, il legno che ci serviva non è arrivato. Di solito, in questo giorno della settimana, ce lo consegnano puntualmente..."

"Hmmm... sì, hai ragione, Gargomon, è strano davvero..." commentò un Dolphmon, un Digimon animale simile ad un delfino blu dalla pancia bianca, con una cicatrice rossa sulla punta del suo muso a bottiglia, emergendo dalle acque calme del fiume e sbattendo giocosamente la coda contro la superficie dell'acqua. "Non so perchè, ma il villaggio vicino alla foresta, che di solito ci fornisce il legno per la costruzione spaccando il secondo, non si è più fatto sentire da un pò... e devo confessare che sono un pò preoccupato. Non sarà successo qualcosa?"

 

ANALIZZATORE DIGIMON

Nome: Dolphmon

Anche chiamato: Rukamon

Tipo: Mammifero Marino

Attributo: Anti-Virus

Livello: Champion

Attacchi: Dolphin Kick

Un intelligente abitante degli oceani del Mondo Digitale, vive in branchi, i cui membri si coordinano tra loro grazie all'emissione di ultrasuoni. Un nuotatore molto agile, che in combattimento colpisce con rapidità e precisione sia con il muso che con la coda.

 

Zudomon alzò le spalle. "Non ne ho idea, Dolphmon, ma ora che me lo fai notare... sì, in effetti non è una notizia che mi fa stare tranquillo." commentò il gigantesco Digimon animale, sollevando il suo pesante maglio di Chrome-Digizoid argentato e appoggiandoselo sulla spalla come se non pesasse nulla. "Vorrà dire che per oggi lasceremo perdere il lavoro, e manderemo qualcuno a vedere del villaggio della foresta. Chiamate a raccolta gli altri Digimon, e comunicate che..."

Il tricheco umanoide si bloccò di colpo quando vide i suoi due compagni spalancare gli occhi allarmati, e Gargomon indicare un punto sopra e dietro di lui, dal quale incombeva una minacciosa ombra dotata di ali piumate e gambe artigliate! Con un moto di paura, Zudomon si accorse che la misteriosa figura alata stava scendendo ad alta velocità, quasi in caduta libera... e stava puntando su di lui con intenti non certo pacifici!

"Signor Zudomon! Attento!" esclamò Dolphmon.

L'avvertimento giunse proprio al momento giusto. Vedendo lo scintillare dell'acciaio dietro di sè, Zudomon reagì con una prontezza di riflessi incredibile per una creatura della sua stazza, e scattò in avanti, offrendo all'affilata katana che il Digimon alato aveva sfoderato il suo guscio armato di spuntoni! Uno stridio acuto accompagnò l'arco che la lama di acciaio purissimo descrisse nell'aria, dall'alto verso il basso... e la spada ricurva, tanto veloce quanto affilata, si scontrò con la conchiglia di Zudomon, rimbalzando su di essa con un repentino scoppio di scintille azzurrine! Nonostante l'attacco a sorpresa, Zudomon reagì con l'esperienza e la prontezza di un veterano, voltandosi di scatto verso la minaccia e afferrando il suo martello a due mani, mentre Gargomon caricava le sue mitragliatrici e Dolphmon si immergeva rapidamente, nuotando verso il villaggio per cercare rinforzi!

"Resistete, signor Zudomon! Gargomon!" esclamò il Digimon delfino. "Vado a chiamare gli altri!". Zudomon rispose con un cenno affermativo mentre Dolphmon si fermava per un istante per ricevere la risposta, poi alzò lo sguardo verso le creature alate che avevano cercato di aggredirlo...

"COSA?" esclamò il tricheco umanoide, spalancando gli occhi incredulo. "Voi... voi siete..."

Il Digimon che aveva attaccato, ora affiancato da altri quattro o cinque della sua stessa specie, ghignò con disprezzo e fece volteggiare la sua katana davanti a sè, con la fluidità di un maestro spadaccino: si trattava di uno strano uomo-corvo ricoperto di corte, arruffate piume nere, che indossava un corpetto viola con manopole e gambali dello stesso colore, un elmetto decorato con una gemma dorata che proteggeva tutta la parte superiore della sua testa, lasciando scoperti gli occhi sanguigni e il lucido becco nero, e un paio di larghi pantaloni di seta bianca, tenuti fermi da una cintura in vita, che svolazzavano qua e là al minimo soffio di vento. Mani e piedi erano gialli e avevano solo tre dita artigliate, assomigliando così alle zampe di un uccello, e appesi alla cintola stavano un paio di foderi rossi, in uno dei quali era ancora riposta una spada katana uguale a quella che l'essere stava maneggiando con spiazzante destrezza. Lanciando una serie di stridii, il gruppo di Tengu si abbassò e iniziò a volteggiare attorno a Zudomon e Gargomon, come uno stormo di avvoltoi che attendono che la preda muoia, ad ogni giro stringendo il cerchio...

"Voi... voi siete i KaraTenmon del villaggio della foresta!" esclamò Gargomon incredulo. "Non... non dovevate consegnarci il legno per i lavori, come ogni settimana? Che... che state facendo?"

Le creature alate continuarono per un pò il loro minaccioso volo attorno alle loro vittime, tenendo spalancate le grandi ali nere che fuoriuscivano dalle loro scapole, prima di fermarsi con una serie di gracchi che suonavano quasi come risate. "Non è evidente, vile traditore dei Digimon umanoidi?" esclamò il capogruppo dei KaraTenmon, con voce gracchiante e stridula al tempo stesso. "Abbiamo finito di sottostare a questa stupida pace! E siamo stufi di lavorare al fianco di barbari come i Digimon animali! La nostra è una razza superiore! Dovremmo essere noi a dominare il Mondo Digitale, ma Lucemon e i suoi leccapiedi non se ne rendono conto! Quindi, abbiamo deciso di metterci in proprio!"

"Se andaste al nostro villaggio adesso, in questo momento..." proseguì uno dei suoi compagni. "Forse riuscireste ancora a vedere quello che rimane dei Digimon animali che fino a poche ore fa lo ammorbavano! Di comune accordo, noi umanoidi abbiamo deciso di togliere di mezzo quelle bestie disgustose, e di fare la stessa cosa nei villaggi come il vostro, che si sono abbassati a trattarle da pari!"

 

ANALIZZATORE DIGIMON

Nome: KaraTenmon

Tipo: Demone

Attributo: Virus

Livello: Ultimate

Attacchi: Ballistic Feathers, Crow Sword

Questo Digimon, simile ai Tengu della leggenda, vive nelle foreste, ed è molto esperto sia nell'uso della spada che nell'arte della magia. Il suo attacco principale, Ballistic Feathers, consiste in una scarica di piume lanciate come frecce dalle sue ali.

 

Zudomon afferrò il martello ancora più strettamente, al punto che il flusso di sangue alle dita sembrò interrompersi per un istante. "Ugh... che cosa state dicendo, voi? Siete forse impazziti?" ringhiò ferocemente. "Fino... fino a pochi giorni fa sembravate contenti di lavorare a fianco di noi Digimon animali!"

"Appunto! Perchè questo voltafaccia improvviso?" volle sapere Gargomon. "Credevo che ormai aveste capito che tra Digimon umanoidi come me, e Digimon animali come il signor Zudomon ci può essere pace! Anche collaborazione! Lucemon-sama lo ha dimostrato, no?"

Un altro dei KaraTenmon sghignazzò, minimizzando le parole di Gargomon. "Heheheheee... e tu credi che noi ci adattiamo a tutto quello che dice lui?" rispose, la lama della sua spada che brillava sinistramente sotto i raggi del sole. "Era da tempo che non sopportavamo più l'idea che la guerra fosse finita, e noi Digimon umanoidi avessimo perso la nostra chance di dimostrare che siamo noi la razza superiore... e alla fine, abbiamo deciso di ribellarci, e completare quello che è stato interrotto due anni fa! Yaaaaaaah!"

Con un collettivo stridio, acuto e feroce quello del falco pellegrino che si getta sulla preda, gli uomini-corvo si tuffarono contro Zudomon e Gargomon con le spade sguainate, mentre le loro vittime preparavano le loro armi e si apprestavano a riceverli come meritavano...

"Se davvero volete continuare questa guerra insensata... vuol dire che voi Digimon umanoidi non avete proprio capito niente! E sia!" grugnì Zudomon. "Gargomon! Diamo loro quello che meritano! Vulcan's Hammer!"

"Subito e volentieri, signor Zudomon!" rispose il cane-soldato, sparando una raffica contro i KaraTenmon in picchiata. "Gargo Lasers!"

"Morite, bestie ignobili!" esclamò il leader dei Tengu. "Crow Swords!"

E in men che non si dica, nella valle tornarono a risuonare i rumori e le urla di una guerra senza senso...

 

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Pochi giorni dopo, nella sala riunioni del palazzo di Lucemon, il piccolo angelo si apprestava a ricevere il rapporto della situazione a DigiWorld dai suoi Cavalieri Reali, come succedeva ogni mese... ma in quell'occasione, l'evento era patinato da una strana coltre di timore e sospetto. Lucemon poteva quasi percepire la tensione che aleggiava nell'aria, e il nervosismo che pervadeva le menti dei suoi dodici servitori più fedeli, mentre si avvicinava alla tavola rotonda alla quale essi erano seduti, accompagnato come al solito da MagnAngemon, Angewomon ed Antylamon. Anche i tre consiglieri sembravano stranamente cupi e silenziosi, assorti nei loro pensieri riguardanti i preoccupanti eventi che con sempre maggiore frequenza si verificavano nel Mondo Digitale della Frontiera. Da diverso tempo si erano moltiplicate le segnalazioni di disordini tra Digimon umanoidi e Digimon animali, come se la popolazione di DigiWorld non riuscisse più a sopportare la pace che regnava, e volesse tornare ai giorni della guerra.

Lentamente, con l'eleganza e la dignità che era loro propria nonostante i tristi pensieri che si agitavano in loro, Lucemon e i suoi attendenti entrarono nella grande sala in stile medioevale, decorata con variopinti arazzi e stemmi, e ornata da candelabri dorati e da grandi lampadari di cristallo, che ospitava la riunione mensile dei Cavalieri Reali. I dodici nobili guerrieri attendevano rispettosamente, ognuno seduto al suo posto e con le armi appoggiate vicino a sè, che il loro signore prendesse la parola...

Finalmente, il rumore dei passi del quartetto angelico cessò, e Lucemon si fermò vicino al tavolo della riunione, con gli occhi chiusi e un'espressione illeggibile, ma non certo soddisfatta, sul suo volto da bambino. Il cherubino biondo prese un breve respiro, poi iniziò a parlare, con evidente difficoltà nell'affrontare un argomento che tanto lo angustiava. "Omnimon, leader dei Cavalieri Reali... ho già sentito cosa è successo di recente nel Mondo Digitale, e i disordini che stanno riprendendo a scoppiare in numerose sue regioni..." iniziò, sempre tenendo gli occhi chiusi. "Ma volevo sentire da voi i dettagli. Quindi, parla liberamente. Cosa hanno evidenziato le vostre osservazioni e la vostra riunione periodica?"

Omnimon si spostò sulla sua sedia, in modo da rivolgere completamente la sua attenzione al governatore di DigiWorld e al terzetto di aiutanti... poi, chinando rispettosamente il capo coperto dall'elmetto, iniziò a fare il suo rapporto. "Lucemon-sama... purtroppo, in questa occasione, io e i miei compagni non veniamo come latori di buone notizie. Come ha già detto, le ostilità tra i Digimon umanoidi e i Digimon animali stanno riprendendo. La settimana scorsa, un villaggio misto, nella zona del Fiume Azzurro, è stato attaccato da un gruppo di Digimon umanoidi guidati da un gruppo di KaraTenmon ribelli, provenienti dal Villaggio della Foresta." spiegò, la voce solenne ma incrinata da una quasi impalpabile tristezza. "Abbiamo in seguito scoperto che molti dei Digimon umanoidi di quest'ultimo villaggio avevano, soltanto la notte prima, dato il via ad una vera e propria epurazione dei Digimon animali dal loro territorio. La conta delle vittime è tuttora incerta, ma temiamo che superi le quattro centinaia. Quasi tutti Digimon animali, e tra essi c'è lo Zudomon che dirigeva i lavori per la costruzione di un ponte sul Fiume Azzurro. Un ponte che, nelle intenzioni, doveva servire per favorire i contatti con altri villaggi..."

Lucemon abbassò lo sguardo verso il freddo pavimento di marmo lucido, sul quale i raggi del sole che penetravano dalle vetrate istoriate creavano vivaci giochi di luce, quasi stessero cercando di tirargli su il morale... e dalle sue labbra uscì un verso che fondeva assieme delusione, compatimento... e una percettibile rabbia. Pareva che quei ribelli si divertissero a vanificare il lavoro che lui aveva fatto... perchè quei Digimon volevano a tutti i costi la guerra? Perchè ostinarsi a portare avanti una lotta scaturita soltanto da uno stupido puntiglio? C'erano tante cose che non avevano senso, in quella situazione...

"Lucemon-sama..." mormorò Angewomon, partecipe del disappunto del suo signore.

Sfortunatamente, le cattive notizie non erano finite... e stavolta, fu il draconico Magnamon a parlare a sfavore della fazione che lui rappresentava. "Quasi volessero dare una risposta a questo evento, numerosi Digimon animali, il giorno dopo, hanno sferrato un attacco in massa ad un insediamento di Digimon umanoidi ai confini con le praterie del Twilight Plateau." annunciò il rettile in armatura dorata, chinando a sua volta il capo davanti a Lucemon. "Erano guidati da un Panjyamon, se i rapporti che abbiamo ricevuto sull'incidente sono accurati... in ogni caso, ormai quell'insediamento non esiste più. Anche in questo caso, purtroppo, le vittime non si contano. E la lista non finisce qui..."

"Sfortunatamente, è vero..." proseguì Sleipmon, il Cavaliere Reale simile ad un centauro a sei zampe e con la testa di cavallo. "Da ogni parte ci arrivano segnalazioni di nuovi disordini, e per quanto cerchiamo di tenerli a bada, noi e i nostri guerrieri, i Knightmon e i Gladimon, non siamo abbastanza numerosi da coprire ogni zona di DigiWorld in cui avvengono."

"Al momento, stiamo cercando di trovare una soluzione che soddisfi entrambe le parti in campo..." fu la volta di Gallantmon. Il Cavaliere Reale virale si era alzato dal suo seggio, e stava leggendo una risma di fogli di carta che teneva in una mano guantata di ferro, assorto nei suoi pensieri. "Ma riteniamo che sarà difficile far incontrare i Digimon umanoidi e animali senza rischiare nuovi disordini. Stiamo cercando di elaborare tutte le dovute precauzioni affinchè il rimedio non sia peggiore del male."

Alle parole di Gallantmon seguì un teso silenzio... poi, facendo appena un pò di rumore con la sedia, un altro rappresentante dei Digimon animali, lo stratega Daftmon coperto di armatura nera e dalle bianche ali piumate, si alzò dal suo seggio e si schiarì la gola. "Se posso esprimere il mio giudizio, Lucemon-sama, la soluzione più sensata sarebbe quella di eliminare fisicamente tutti i dissidenti. Tutti coloro che attentano alla pace, attentano nello stesso modo all'integrità di DigiWorld, e rappresentano delle minacce che vanno rimosse per la preservazione del nostro mondo." propose, senza giri di parole, con una naturalezza fredda e brutale, degna di un computer a cui si fosse chiesto di trovare la soluzione più rapida e più facile. Non necessariamente la più umana.

Chiaramente, questa proposta non poteva lasciare indifferenti i membri di quell'assemblea... e Gallantmon, conosciuto per la sua impulsività, appoggiò le sue carte sul tavolo e si voltò verso Daftmon, parlandogli educatamente ma in tono fermo per esprimere la sua disapprovazione. "Daftmon. Stai proponendo di uccidere tutti coloro che si rendono responsabili di questi disordini, o che li fomentano in qualche modo? Noi Cavalieri Reali dovremmo proteggere la popolazione di DigiWorld, non terrorizzarla come faremmo invece in questo modo. Come puoi chiamare pace una cosa costruita con le minacce e la violenza?"

Daftmon si girò verso Gallantmon, e i loro occhi si incrociarono, trasmettendo al Cavaliere Reale alato l'antipatia che il guerriero in armatura bianca provava per lui. Non era certo l'unico, in questo suo punto di vista... molti Cavalieri Reali guardavano con sospetto il loro stratega. Per quanto la sua abilità fosse indiscutibile, e la sua fedeltà assoluta... Daftmon aveva un concetto di giustizia che Gallantmon, Omnimon ed altri trovavano quantomeno pericoloso.

Senza scomporsi, Daftmon rispose alle obiezioni di Gallantmon. "Quanto sto dicendo, la soluzione che sto proponendo, è funzionale al nostro compito di proteggere il Mondo Digitale." spiegò, diretto come un colpo della sua temuta lama da moschettiere. "La stabilità di DigiWorld sarebbe messa a repentaglio da una nuova guerra, e per rimuovere questo rischio, il metodo più sicuro, rapido ed efficace è quello di distruggere ogni focolaio di rivolta. Non sto facendo altro che proporre la maniera a mio avviso più sensata di risolvere il problema."

"E non ti sembra di eccedere un pò, Daftmon?" chiese Craniummon. "Noi tutti rispettiamo la tua esperienza di stratega e di guerriero, ma a volte ho l'impressione che tu ragioni troppo secondo fredda logica. Se facessimo come dici tu, gli altri Digimon ci vedrebbero come degli oppressori, non come dei protettori. Non saprebbero più se avere più paura di noi, o della guerra che stiamo cercando di evitare. E poi, scusa se lo dico, ma non vedo la logica nel proteggere DigiWorld uccidendone gli abitanti."

Il dragone rosso di nome Examon si alzò leggermente in volo, e dalle sue narici partì una fiamma rossa che illuminò per una frazione di secondo, in maniera quasi ferina, il suo volto da rettile. Dopo aver richiamato l'attenzione con un ruggito sommesso, il Cavaliere Reale dall'aspetto più inumano espose la sua visione dei fatti, con una veemenza che aveva poco da invidiare a quella dell'appassionato Gallantmon. "Io però sono d'accordo con Daftmon! Chiunque si opponga ai desideri di pace di Lucemon-sama è una minaccia per il Mondo Digitale, e va rimosso conseguentemente!" ruggì. "Questi Digimon che vogliono la guerra a tutti i costi devono essere tenuti a freno con la forza, in modo che imparino a stare al loro posto!"

"Il nostro compito, come ha detto Daftmon, è proteggere DigiWorld... e la soluzione che lui propone incontra la mia approvazione." affermò Apsaramon, il cavaliere dall'armatura di bronzo. "Logicamente parlando, se sacrificare alcuni Digimon adesso ci permetterà di impedire che innumerevoli altri muoiano in futuro, non vedo perchè non dovremmo seguire questa via."

AlforceVeedramon non riuscì più a trattenersi e, dimentico di essere alla presenza di Lucemon, scattò in piedi sbattendo fragorosamente sul tavolo il pugno guantato. "Ma tu ascolti mentre parli, Apsaramon? E chi stabilisce quali Digimon abbiano il diritto di vivere e quali no?" esclamò con indignazione. "Vuoi forse metterti ad interrogarli uno ad uno, ed uccidere tutti quelli che secondo te... e sottolineo secondo te... non vanno bene? E questo ci dovrebbe rendere migliori di coloro che vogliono la guerra, e che sacrificano vite innocenti ai loro scopi, come quei KaraTenmon del Villaggio della Foresta?"

"Il mio unico interesse è garantire il mantenimento dell'ordine a DigiWorld. Non mi interessa il mezzo con cui questo sarà fatto." fu la volta di Gaioumon. "Inoltre, se posso esprimere il mio parere personale, sacrificare un milione di Digimon adesso per salvarne un miliardo in futuro è ragionevole, accettabile e giusto."

"Ci sono troppi Digimon, qui in giro, che non si rendono conto della conseguenze che le loro azioni hanno sul nostro mondo." assentì Dynasmon, aprendo appena un pò le sue grandi ali da drago. "E' necessaria una dimostrazione di forza per farli stare al loro posto, in modo che in futuro non ci riprovino più."

Crusadermon, composto come sempre, fece cadere un petalo dalla sua rosa. "Questa è una necessità che incombe su noi Cavalieri Reali. Per far rispettare la giustizia e l'ordine su DigiWorld, è necessario fare anche quello che reputiamo sgradevole. In fondo, le vite di quei Digimon sono più che sacrificabili. Capirei la vostra riluttanza se stessimo parlando di Digimon importanti come i Deva di Zhuqiaomon... ma credo che, in questo caso, i vostri timori siano ingiustificati."

Sleipmon si voltò di scatto verso il cavaliere in rosa. "Tutte le vite sono importanti, Crusadermon... da Lucemon-sama al più umile Digimon di livello Baby! Chi siamo noi per arrogarci il diritto di decidere chi debba vivere e chi no?" esclamò con rabbia. "Non potremmo invece usare la diplomazia per evitare di provocare morti inutili?"

"Quindi, Sleipmon, preferiresti percorrere una via che impiega molto più tempo e non garantisce risultati sicuri?" chiese Daftmon senza battere ciglio. Stava per aggiungere altro, quando un doppio battito di mani, proveniente da Omnimon, richiamò l'attenzione di tutti i membri del gruppo di guerrieri, impedendo loro di proseguire oltre nella loro lite.

"Cavalieri Reali! Contegno!" esclamò severamente il leader dei dodici. "Siete di fronte a Lucemon-sama e ai suoi diretti collaboratori! Non saranno tollerati comportamenti disdicevoli e irrispettosi della buona condotta!"

Il tavolo si zittì all'istante, e l'animata discussione si fermò di botto, così come era iniziata. Mormorando qualche parola di scusa (anche se Omnimon notò che quelle di Dynasmon, Crusadermon, Daftmon ed Examon avevano un tono molto più riluttante rispetto agli altri...), tutti i Cavalieri Reali assunsero di nuovo il loro portamento dignitoso, e si sedettero ciascuno al proprio posto, mentre Omnimon tirava un altro sospiro e si rivolgeva nuovamente al sovrano del DigiWorld della Frontiera, la testa abbassata in segno di scuse. "Lucemon-sama... Lord MagnAngemon, Lady Angewomon, Lord Antylamon... sono mortificato per la condotta riprovevole dei miei compagni. Iniziare un simile diverbio davanti a voi!"

"Non hai di che scusarti, Omnimon. Comprendiamo la situazione, e non vi biasimiamo per le differenze che possono essere sorte tra voi." rispose MagnAngemon, accomodante come si addiceva ad un Digimon angelico. "E comprendiamo altresì che il problema richiede una soluzione rapida, prima che il fuoco di una nuova guerra divampi. Lucemon-sama, perdoni la mia ingerenza... dica, cosa ne pensa di questa situazione?"

L'arcangelo si voltò verso il suo giovane superiore, in attesa di una risposta che sembrava non arrivare mai. In effetti, guardando il loro governatore, sia lui che Angewomon che Antylamon non poterono fare a meno di sentirsi preoccupati: il piccolo Lucemon era rimasto fermo al suo posto, con lo sguardo basso, fin da quando Omnimon aveva iniziato a parlare. Non una parola usciva dalla sua bocca.. quando, in passato, Lucemon sembrava avere sempre la risposta pronta ad ogni problema. Adesso, il Digimon che aveva messo un freno alle ostilità tra Digimon umanoidi e Digimon animali... era perplesso... confuso e arrabbiato! Una condizione in cui nessuno lo aveva mai visto prima, e che tuttavia traspariva visibilmente dalla postura rigida del suo piccolo corpo, e dai suoi puri occhi cerulei nei quali serpeggiava insidioso il dubbio. Le sue ali piumate erano leggermente spalancate, e si muovevano lentamente, quasi volessero esprimere il suo stato d'animo.

"Lucemon-sama..." mormorò Antylamon, il suo volto da coniglio corrugato dall'incertezza.

Lucemon non capiva. Come poteva essere successo tutto questo? Perchè i Digimon non avevano smesso di farsi la guerra? Perchè ancora esistevano dei riottosi che insistevano nel portare avanti quella rivalità insensata? Eppure... eppure lui era sicuro, sicuro... di aver seguito tutti gli insegnamenti di Huanglongmon-sama e dei suoi precettori... ma allora, cosa mancava? Perchè non era stato in grado di fare di DigiWorld il mondo perfetto che sognava, in cui tutti i Digimon vivessero in pace e prosperità? Questi dubbi continuavano a tormentarlo, impedendogli di riflettere su una possibile soluzione. I suoi attendenti aspettavano una risposta... i Cavalieri Reali aspettavano una risposta... eppure lui non riusciva a darla, in quel momento. No, non era quello il momento giusto per darla. Non era in condizioni di farlo. Doveva prendere consiglio... vederci più chiaro...

Senza rispondere a MagnAngemon, Lucemon si alzò dal terreno con un lieve movimento delle sue graziose ali, e rimase sospeso a qualche centimetro da terra, le vesti immacolate che fluttuavano sospinte da un vento invisibile. "MagnAngemon... miei Cavalieri... per adesso non sono in condizioni di rispondere. Ho bisogno di un pò di tempo, e vi prego con tutto il cuore di attendere. Queste notizie che mi recate... turbano molto il mio cuore."

"L... Lucemon-sama!" lo chiamò con voce gentile Angewomon, sbalordita dal modo di agire del suo signore. Lucemon non si era mai comportato in quel modo... ma, senza darle retta, il piccolo angelo dal cuore confuso prese il volo e se ne andò, dirigendosi verso la sala del trono e lasciandosi dietro una candida scia di piume. Senza parole, i membri del trio sacro e i Cavalieri Reali lo osservarono mentre si dileguava, finchè non fu niente più che un puntino bianco ai limiti della loro visuale.

Poi, il silenzio. Terribile, sconfortante silenzio. Il silenzio di chi non sa più cosa fare o cosa dire.

Per diversi secondi, i Digimon presenti nella sala riunioni rimasero fermi al loro posto, scioccati da questi incredibili eventi che stavano scombussolando la ritrovata pace di DigiWorld.

Fu MagnAngemon a far smuovere almeno un pò la situazione. L'arcangelo scosse la testa desolato, e guardò verso il pavimento, mentre dava isruzione ai suoi due compagni di seguirlo. "Lucemon-sama... sembra essere indisposto in questo momento, nobili guerrieri." disse, e per qualche motivo si rese conto che le ultime due parole, per alcuni di loro, cominciavano a suonare fuori luogo. "Chiediamo... scusa per l'interruzione, e vi lasciamo alla vostra riunione. Sono... sono convinto che Lucemon-sama abbia solo bisogno di riflettere un pò..."

"Grazie ancora... per il vostro interessamento..." concluse Angewomon, sperando che non si sentisse troppo il suo imbarazzo. Con compostezza, ma allo stesso tempo con stanchezza, lei e i suoi due compagni fecero un inchino ai Cavalieri Reali, che ricambiarono il gesto, e iniziarono ad allontanarsi, lasciando i dodici guerrieri digitali alle loro discussioni. Non appena si furono allontanati abbastanza, i tre ripresero a sentire le voci di Omnimon e dei suoi compagni che si scambiavano pareri, ora con molta meno veemenza di prima...

...eppure c'era qualcosa che non andava nella loro conversazione. MagnAngemon sentiva che qualcosa si stava incrinando, e che nonostante i loro sforzi, non sarebbero riusciti a rimetterlo a posto. Per quanto le vie del Bene predicassero la fiducia e la speranza, il guerriero angelico non riusciva a scrollarsi di dosso l'idea che qualcosa di brutto stava per accadere.

E, a quanto pareva, Antylamon gli stava leggendo nel pensiero. "Lord MagnAngemon... neanche a me piace questa situazione. Mi... mi sembra che stiamo correndo verso una nuova guerra senza poter fare niente per evitarlo... e la cosa che mi fa più paura, è che anche tra noi non c'è più unità." disse il coniglio gigante.

"Non avevo mai visto Lucemon-sama in quello stato..." proseguì Angewomon. "E non avevo mai percepito tanta tensione fra i Cavalieri Reali. Loro... loro sono sempre stati i nostri più devoti seguaci, e in passato, anche quando c'erano divergenze tra loro, riuscivano sempre a colmarle... ma ora, in questa occasione, ho sentito molti di loro parlare come se ci fosse qualcun altro al loro posto..."

"Ti do ragione, Lady Angewomon..." rispose MagnAngemon. "Daftmon in particolare. Lui ha sempre avuto un modo di vedere le cose diverso dagli altri Cavalieri Reali, ma finora non si era mai spinto a simili estremi... questa situazione sta logorando un pò tutti noi, e ci ha mostrato che nemmeno Lucemon-sama è infallibile... nemmeno lui ha la soluzione a tutti i problemi che affliggono il nostro mondo..."

Antylamon guardò verso il soffitto, ammirando senza davvero guardarle le vetrate multicolore che costituivano le finestre. "Possiamo solo sperare che tutto questo si concluda in maniera pacifica. E' già corso troppo sangue, e vorrei che non ci fosse bisogno di ulteriori sacrifici..."

 

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Nella suasala del trono, Lucemon ora stava in piedi, assorto nei suoi pensieri, davanti ad una grande finestra ad arco che offriva una splendida visuale del cielo terso, percorso da soffici nubi bianche, del Mondo Digitale... uno spettacolo maestoso che però ben poco faceva per calmare il suo conflitto interiore. Il messaggero di pace continuava a non spiegarsi come mai, dopo un breve periodo in cui sembrava che il Mondo Digitale avesse finalmente ritrovato un suo equilibrio, le cose avessero ripreso a precipitare. Nonostante i suoi sforzi, e quelli dei suoi tre consiglieri e dei Cavalieri Reali, le ostilità si stavano accendendo ancora una volta, e Lucemon cominciava a sentirsi impotente davanti a questa realtà.

Il cherubino alzò al cielo i suoi occhi, splendenti dello stesso colore puro, e con il pensiero iniziò a chiedere l'assistenza del suo creatore.

"Grande padre... Huanglongmon-sama... malgrado tutto quello che abbiamo fatto, il Mondo Digitale sta di nuovo sprofondando nel caos. Che cosa significa? Lei che è così saggio, mi guidi in questo momento difficile... Ho sbagliato qualcosa? Che cosa? Perchè la situazione sta cominciando a sfuggire al nostro controllo, e non riusciamo più a recuperarla?"

Era una domanda a cui Lucemon non aspettava di avere risposta... quindi, il piccolo angelo non potè nascondere un moto di sorpresa quando una voca calda e piena di umanità risuonò nella sua mente... una voce che apparteneva senz'altro al supremo Huanglongmon...

"Lucemon, figlio mio..." riecheggiò la voce profonda del grande drago nella mente della sua creatura più perfetta. "Ho sentito il tuo tormento, e la tua tristezza... e ho percepito la tua voce che richiedeva il mio aiuto. Dimmi dunque, figliolo... cosa ti turba? In cosa posso offrirti il mio parere?"

"Huanglongmon-sama..." mormorò Lucemon, sorpreso... poi, l'espressione ansiosa tornò ad affliggere il suo volto innocente. "Immagino... che anche lei sappia già di quello che sta accadendo. I Cavalieri Reali sono disuniti, e nessuno di noi sa come risolvere questo inasprirsi delle tensioni tra Digimon umanoidi e animali... essi stanno riprendendo a combattersi, e le vittime sono ormai migliaia. Sembra che... che il mio intervento non abbia cambiato nulla..."

Huanglongmon fece quello che alle orecchie di Lucemon sembrò quasi un respiro mozzato, che esprimeva sgomento per le sue parole. "Le cose... non stanno così, figliolo, e tu lo sai! Il tuo intervento... ha fatto cessare questo conflitto senza fine che stava radendo al suolo il Mondo Digitale della Frontiera! Non sminuire il tuo valore, piccolo Lucemon... tu hai mostrato a questi Digimon una via migliore, un'alternativa all'odio e alla violenza... senza di te, ora il DigiWorld di cui sei sovrano si troverebbe in condizioni molto, molto peggiori..."

"Lo so, lo so..." ribattè Lucemon, con evidente frustrazione. "ma... ma così non basta, grande padre! Io... io speravo di far cessare i conflitti per sempre! Volevo... volevo creare un Mondo Digitale in cui tutti potessero vivere felici e senza problemi... senza sofferenze... ero... ero sicuro che, vinte le titubanze iniziali degli altri Digimon, sarebbe stato facile raggiungere questo obiettivo... e invece..."

Il Primo Digimon sospirò, come un padre che si appresta a dare un insegnamento al figlio. "Sembra quasi... che tu stia perdendo fiducia, piccolo Lucemon. Sia i Digimon umanoidi che i Digimon animali hanno del buono nei loro cuori. Devi... avere fiducia che questa bontà, alla fine, prevarrà sul loro desiderio di combattere."

Lucemon scosse la testa, poco convinto. "Lei... dice che dovrei avere fiducia, Huanglongmon-sama? Mi... mi perdoni se lo dico, ma la trovo una cosa difficile... Ogni giorno, da qualche settimana a questa parte, sento parlare di violenze tra Digimon umanoidi e Digimon animali, e centinaia di vite vengono perdute senza che sia colpa loro. I Digimon non riescono a gettarsi alle spalle il loro odio... temo che ci sia un'altra guerra all'orizzonte, e non so cosa fare." disse, dando voce a tutte le sue incertezze e paure.

"Lucemon..." replicò Huanglongmon, con tutta la pazienza che lo contraddistingueva. "Vedi anche tu che la via dell'odio può sembrare quella più facile, ma alla fine è quella che porta alla distruzione. Sia i Digimon umnoidi che i Digimon animali hanno camminato su questa strada. La via della reciproca comprensione, d'altro canto, non è essa stessa facile. La verità è che, purtroppo, non è possibile eliminare completamente il conflitto e la sofferenza. Non ci dovrebbero essere, non è giusto che ci siano... ma ci sono, e questa è una realtà con cui non si può contendere. Perchè è così che è fatto il mondo. Ma non per questo dobbiamo restare indifferenti davanti ad esse. Ognuno di noi deve fare quanto è in suo potere per arginarle il più possibile, ed è per questo che io e i miei seguaci più fedeli abbiamo creato te e ti abbiamo conferito tutto questo potere... abbiamo cercato, al meglio delle nostre possibilità, di fare la nostra parte. Tu stesso stai facendo la tua in maniera egregia, ponendo un freno alla violenza, e impedendo che si espandesse ancora di più. E ora che si profila una nuova guerra all'orizzonte, tutti noi cercheremo di impedirlo. Abbi fede, piccolo Lucemon, e invita i Digimon umanoidi e i Digimon animali a discutere delle loro divergenze. A te daranno ascolto, visto il rispetto che tutti hanno per te."

Il piccolo angelo riflettè un momento sulle parole del suo creatore... poi, rinfrancato, alzò di nuovo la testa e sorrise, sicuro che il Primo Digimon potesse vedere la sua espressione rasserenata. "Se lo dice lei, Huanglongmon-sama, so di potermi fidare della sua parola. Va bene... vorrà dire che inviterò i rappresentanti delle due fazioni di Digimon ad un dibattimento, in cui cercheremo di arrivare ad una soluzione che soddisfi entrambe le parti." annunciò. "La ringrazio delle sue buone parole, Huanglongmon-sama... ora mi sento più tranquillo."

Sentì le labbra del grande drago dorato sollevarsi in un sorriso paterno. "Di niente, piccolo Lucemon. Sono io che devo ringraziare te del buon lavoro che stai facendo. Come ho detto, cerca di avere fiducia nel buon cuore dei Digimon... e vedrai che, anche se ci vorrà più tempo, e dovrano essere fatti più compromessi da entrambe le parti, una nuova guerra potrà essere evitata, e il conflitto riportato a livelli controllabili. Ora devo proprio lasciarti, mio giovane allievo... ma ricordati, io e i tuoi maestri veglieremo sempre su di te!"

"Grazie, Huanglongmon-sama... lo apprezzo molto!" rispose il cherubino, prima che il contatto telepatico si interrompesse, e Huanglongmon tornasse alle faccende che lo tenevano costatemente occupato nella sua immensa reggia. Essendo il Digimon creatore di tutti i Mondi Digitali, e Sovrano a sua volta di un altro Mondo Digitale, i suoi problemi erano molto più grandi di quelli degli altri Sovrani, e il Primo Digimon difficilmente aveva un momento di riposo...

Lucemon prese un respiro profondo, e si distaccò dalla finestra, fluttuando lentamente verso il terreno. Le parole di Huanglongmon avevano riacceso la sua fiducia, ed ora era pronto ad riprendere la strada della diplomazia che aveva usato al'inizio, per risolvere i problemi di DigiWorld...

"Farò in modo che le due fazioni si incontrino..." disse tra sè. "E questa volta, appianeranno le loro divergenze. La guerra non scoppierà di nuovo, sarò io a fare in modo che non accada..."

 

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Questo era quanto si auguravano Lucemon, i soi attendenti, e un pò tutti i Cavalieri Reali... e questa sarebbe stata la migliore soluzione a tutta la crisi...

Ma purtroppo, le cose andarono diversamente, come vi spiegherò...

 

CONTINUA...

 

Note dell'autore: E dopo tanto tempo, finalmente pubblico un nuovo capitolo! Spero che l'attesa sia stata ben ripagata! Come vedete, la situazione a DigiWorld non è più tanto tranquilla, e anche i Cavalieri Reali sono disuniti... le ostilità stano scoppiando, e c'è solo da augurarsi che la soluzione diplomatica funzioni...

Come dite? Non ne siete sicuri? Hmmm... era un pò troppo ovvio, vero? -_- U

Beh, ora vi devo proprio salutare... tra non molto avrò gli esami, e spero di superarli, e di potermi prendere un pò più di tempo libero per aggiornare le mie storie. Mentre stiamo parlando, ho iniziato a stendere i capitoli successivi di 'Record of Digital Wars' e 'Tamers Reload', e spero di poter mettere online almeno uno di essi entro fine mese!

Grazie ancora della cortese attenzione... e alla prossima, quando sarà!

 

Justice Gundam

 

 

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Capitolo 7
*** La rabbia di Lucemon ***


The Lost Past-07

Digimon Zero

Una fanfiction di Digimon scritta da: Justice Gundam

 

E anche questa storia torna ai suoi fasti!

Recentemente, mi sono concentrato più su Invasion e Record of Digital Wars, questo è vero... e per questo motivo, ho un pò trascurato il mio prequel! Okay, adesso ho di nuovo l'ispirazione per scrivere qualcosa... e anzi, per giungere ad un punto importante delle vicende! Ora che ha visto che la pace da lui costruita sta vacillando, la fiducia di Lucemon negli altri Digimon ha, allo stesso modo, subito un duro colpo. Ciò nonostante, su consiglio del suo creatore Huanglongmon e andando contro i pareri di alcuni Cavalieri Reali più reazionari, ha deciso di tentare, ancora una volta, di seguire la via della pace, e sta prendendo le contromisure necessarie per impedire un'altra guerra. Tuttavia, forse è stato troppo ottimista... e non ha fatto i conti con chi invece vuole continuare la guerra!

Ci sono un bel pò di guai che bollono in pentola, su questo siamo tutti d'accordo... e tra non molto, assisteremo all'evento che ha decretato il disastro per il Mondo Digitale della Frontiera... Eh, sì, ragazzi, quando è un angelo ad essere corrotto, i risultati non sono mai molto piacevoli!

Ma adesso, rispondiamo alle recensioni!

 

KillKenny: Era abbastanza evidente, vero? Già, per noi che sappiamo già come è andata a finire... e purtroppo, sarà proprio in questo capitolo che cadrà la proverbiale goccia che fa traboccare il vaso!

TopoMouse: In effetti, era proprio questo il mio punto di vista. Una parte di colpa è stata anche dei Digimon divini, che hanno affidato un compito così delicato ad un Digimon che non poteva avere più di tanta esperienza. E' vero che lo hanno avvertito, ma non hanno adeguatamente preparato Lucemon a quello che stava per accadere. Questo sarà il capitolo che darà inizio alla caduta dalla gloria di Lucemon... e nel prossimo...

SpaceQueen13: Benvenuta al mio prequel di Digimon, e grazie dei complimenti! Sì, hai detto bene, la pace che Lucemon ha costruito sarà di breve durata, e i Cavalieri Reali sono spaccati nettamente in due. Il Mondo Digitale è sull'orlo di una nuova guerra, e il bello è che non sa neanche da dove arriverà la nuova minaccia! Per il resto... a me non dà nessun problema! Anzi, mi fa piacere sapere di essere di ispirazione per qualcuno! Grazie ancora del bel voto... e mi scuso per il ritardo con cui la aggiorno, ma come puoi immaginare, sono molto impegnato con tutte le altre fanfic che scrivo! ^_^

Eden89: E benvenuto anche a te! Hehehee... la mia idea, quando ho creato i Digimon divini, era stato proprio quello di richiamare la mitologia, non solo greca (che tra l'altro, è uno dei miei argomenti di cultura preferiti...). Volevo dare al lettore l'impressione di leggere una vera e propria genesi, in modo che si rendesse conto di quanto importanti per la trama della mia saga fossero gli eventi narrati... Ecco qua la mia continuazione, e... hmmm... no, gli altri sei Grandi Signori dei Demoni attenderanno un pò prima di entrare in scena. Nel prossimo capitolo, vedrai invece colui che ha avuto un ruolo determinante nella corruzione di Lucemon... e ti informo che non è un cliente con cui scherzare!

 

Ci siamo tutti? Okay... allora, non mi resta che augurarvi buona lettura, e raccomandarvi di reggervi forte per la rivoluzione che si sta per verificare!

Godetevi questo capitolo!

 

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Capitolo 7 - La rabbia di Lucemon

 

"Hey, ragazzi, avete sentito?"

"Sì, pare che finalmente Lucemon-sama abbia deciso di porre fine a tutto questo..."

"Ci sarà una riunione di Digimon... esponenti di entrambe le razze!"

"Speriamo che serva a qualcosa..."

La notizia aveva fatto rapidamente il giro di DigiWorld. Lucemon, nel tentativo di arginare la violenza che smbrava sul punto di scoppiare, e di appianare le questioni razziali che tenevano divisi Digimon umanoidi e Digimon animali, aveva indetto una riunione tra i capi dei principali insediamenti di ciascuna fazione, in cui ognuno avrebbe espresso la propria opinione, esposto le sue ragioni... e sperabilmente, sarebbero riusciti ad evitare una recrudescenza dei disordini. Questo, almeno, era quello che molti Digimon si auguravano. Una nuova guerra era proprio l'ultima cosa di cui il Mondo Digitale della Frontiera aveva bisogno...

In uno dei più grandi villaggi di Digimon esistenti, in effetti una grande città che circondava la stazione dei Trailmon chiamata Flame Terminal, ovunque si fosse volto lo sguardo non si sarebbe visto altro che Digimon di tutti i tipi che parlavano, chi con gioia, chi con cauto ottimismo, della notizia appena arrivata. Agumon, Elecmon, Gabumon, e numerosi altri Digimon di livello Rookie, assieme a meno frequenti Digimon di livelli più elevati, come Armour, Champion o Ultimate. L'intero terminale risuonava delle loro voci, e delle opinioni che si stavano vicendevolmente scambiando.

"Sì, pare che si terrà all'inizio della prossima settimana, alla Rose Morning Star... e parteciperanno Digimon provenienti da ogni parte del Mondo Digitale!" stava spiegando un Togemon ad un gruppo di Floramon che si erano fermati ad ascoltare una discussione tra lui ed un Gotsumon. "Lucemon-sama vuole sentire quante più opinioni possibile, in modo da vedere il problema sotto più punti di vista. O almeno, così mi è stato detto..."

Uno dei Floramon tirò un breve sospiro. "Uff... beh, mi fa piacere saperlo! Abbiamo temuto davvero che la situazione degenerasse, e non volevamo proprio vederla, un'altra guerra..."

"Non succederà, vedrete..." affermò uno Shurimon apparso quasi dal nulla a fianco del gruppetto. "Mi piace pensare che alla fine sarà il buon senso a prevalere."

"E' quello che speriamo tutti..." concluse Togemon, grattandosi la testa con la mano guantata. "Anche se riconosco che non sarà facile... la guerra tra Digimon umanoidi e Digimon animali è andata avanti molto a lungo, e non sarà facile per loro mettere da parte le mutue inimicizie."

Shurimon alzò le spalle. "D'altro canto, i Cavalieri Reali sono formati in egual misura da Digimon umanoidi e Digimon animali... e anche i consiglieri di Lucemon-sama sono un gruppo misto." disse. "Se non altro, questo servirà a dare il buon esempio, no?"

"Anche questo è vero..." ammise un altro Floramon, del tutto ignaro (come del resto anche Togemon, Shurimon e i suoi compagni) che qualcuno, appollaiato a testa in giù a mò di pipstrello sotto un parapetto della stazione dei Trailmon stava ascoltando con estrema attenzione tutto il loro discorso, in particolare il tempo e il luogo della riunione per le trattative di pace. Scostando appena un pò un'ala membranosa dal suo volto dall'espressione ambigua ed ingannevole, il DemiDevimon che fino a quel momento aveva fatto finta di dormire osservò i Digimon salutarsi e andare ognuno per la propria strada... poi, con un sorrisetto astuto, si staccò dal suo appoggio, spiegò le ali e svolazzò via rumorosamente verso una destinazione conosciuta soltanto a lui...

"Ho sentito abbastanza, per adesso... la prossima settimana alla Rose Morning Star, eh? Il mio signore ne sarà molto contento..." disse tra sè, mentre si allontanava dall'ignara popolazione del Flame Terminal, osservando con indifferenza i Trailmon che andavano e venivano da essa...

 

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"Hmmm... e così, DemiDevimon, mi stai dicendo che Lucemon avrebbe in programma di organizzare questo incontro tra i leader delle due fazioni, in modo da risolvere la situazione con la diplomazia?" chiese una voce ringhiosa e potente, appartenente ad un enorme MetalGarurumon che aveva appena finito di ascoltare il rapporto del DemiDevimon spia presente al Flame Terminal. "Vorrebbe evitare che noi Digimon animali prendessimo il posto che ci spetta come governatori di questo mondo, eh?"

"Precisamente, capo!" rispose all'istante DemiDevimon, chinando il capo davanti al colossale lupo cibernetico, la cui armatura ipertecnologica scintillava minacciosa alla scarsa luce che illuminava in confuso, e solo a spezzoni, l'enorme grotta nella quale i due Digimon e i loro compagni di branco si trovavano. Era una caverna rocciosa, spoglia di qualsiasi comodità, e con soltanto un piccolo falò nella parte centrale a dare un pò di calore e luce... in pratica, era la perfetta rappresentazione di come i Digimon animali ribelli avevano scelto di vivere - lontano da quelle che loro definivano le influenze corruttrici della civiltà, e invece a contatto con quello che a loro parere doveva essere il vero modo di vivere dei Digimon animali.

MetalGarurumon grugnì, con evidente insoddisfazione... e DemiDevimon pensò saggimente di fare qualche passo indietro, mentre attorno al suo capo si riunivano gli altri membri del branco: Digimon insetto, Digimon dinosauro, e altri Digimon animaleschi, o anche di tipo vegetale, dei tipi più svariati. Dovevano essere almeno due dozzine, senza contare quelli che forse, in quel momento, si trovavano in altre parti della tana.

"Così non va... non va bene per niente!" sentenziò infine MetalGarurumon. "Non possiamo permettere ad un debole come Lucemon di far cessare questa guerra. Essa è necessaria per abolire per sempre quegli abominii dei Digimon umanoidi dal Mondo Digitale, e per ripristinare un DigiWorld governato unicamente dalle leggi di natura. E Lucemon non si rende conto che facendo così, sta sconvolgendo le leggi della natura di DigiWorld! Dobbiamo mandare all'aria queste trattative di pace, a qualsiasi costo! Ne va il futuro della nostra razza!"

"Ben detto, capo!" ringhiò un DarkTyrannomon, un grosso tirannosauro nero, mentre si separava dal resto della folla di Digimon animali e si avvicinava al suo leader. DemiDevimon, dal canto suo, una volta terminato il suo rapporto non aveva più alcun motivo per restarsene lì, quindi scelse di volare via e riunirsi al resto dei suoi compagni. "Ma come faremo ad impedire questa eresia? Lei... propone di attaccare direttamente la Rose Morning Star?"

Gli occhi di MetalGarurumon si ridussero a due fessure luccicanti, mentre squadrava ferocemente il suo sottoposto. Le domande banali come quella lo irritavano... "E in che altro modo pensi che potremmo fare? Sì, attaccheremo la Rose Morning Star e spazzeremo via tutti i Digimon umanoidi lì presenti, e i nostri simili traditori che si sono abbassati a discutere con loro!" tuonò. "Nessuno di noi è forte a sufficienza da affrontare Lucemon in persona, o anche soltanto uno dei suoi consiglieri o dei Cavalieri Reali... ma questo atto causerà senz'altro una nuova guerra! Immaginate le facce dei nostri simili, quando verrà fuori che i Digimon umanoidi hanno volutamente contravvenuto alla pace imposta da Lucemon... e immaginate le facce di quelle scimmie quando vedranno che i Digimon animali di cui si fidavano tanto non aspettavano altro che quell'occasione per eliminarli! E Lucemon e i suoi leccapiedi, questa volta, si convinceranno che non possono fare più niente per fermare questa guerra, e se ne andranno, lasciandoci fare quello che vorremo!"

Un Kabuterimon, un Digimon insetto simile ad un mostruoso coleottero dalla corazza blu elettrico, con terrificanti mandibole, sei zampe (quattro delle quali facevano da braccia e terminavano con mani simili a quelle di un uomo) esili ma robuste, e un elmetto con un lungo corno frontale sulla testa, si fece avanti, alzando timorosamente una mano davanti alle rimostranze del suo capo. "Ehm... Signor MetalGarurumon..." disse, con una voce roca che contrastava con il suo atteggiamento pacato. "Non potrei... farle una domanda?"

La coda terminante in una lama ricurva di MetalGarurumon scattò, eseguendo un rapido movimento rotatorio che dava l'idea dell'irritazione del suo proprietario. "Finchè è una domanda intelligente... di cosa si tratta, Kabuterimon?"

"Ecco..." iniziò il Digimon insetto, cercando le parole giuste per discutere con il suo leader senza farlo arrabbiare. "Attaccare la Rose Morning Star proprio durante la riunione, lei vuol dire... giusto? Ma... così facendo... insomma, è sicuro che dobbiamo cancellare anche molti altri Digimon animali? Voglio dire, ci saranno pure i nostri leader e le loro guardie del corpo, e sinceramente non è che mi sento molto a mio agio a sapere che..." si interruppe, lascindo in sospeso la frase, ma facendo ben capire cosa voleva dire.

"Kabuterimon ha ragione!" affermò un Aquilamon che si era fatto avanti solo in quel momento. "Anch'io sono d'accordo che è importante evitare che Lucemon ci trascini nella sua pazzia... ma non è un pò troppo sacrificare dei nostri compagni per questo?"

MetalGarurumon, sfortunatamente, non era dell'umore di sentire ragioni... così, con un gesto della sua zampa artigliata, impose il silenzio ai suoi sottoposti, che indietreggiarono spaventati di fronte all'espressione feroce del suo muso metallico. "SILENZIO! A quanto vedo, voi due non avete proprio capito niente! Non lo stiamo certo facendo per i nostri compagni, questo lo sapete, vero? Noi stiamo combattendo per conservare la purezza della razza dei Digimon animali! E se qualcuno muore... è tutto nella norma! Fa parte della legge della natura! Il singolo individuo non conta, di fronte alla conservazione della specie!" ringhiò. "E quei Digimon animali che finiremo per cancellare... lo meritano, in ogni caso! Visto che si sono abbassati a trattare con quegli abominii dei Digimon umanoidi, non possiamo più considerarli nostri simili! Questo è quanto, e non accetto ulteriori rimostranze! Ora andate a prepararvi! La riunione sarà a giorni, e non tollererò errori!"

Entrambi i Digimon che avevano parlato deglutirono con fatica, davanti alla sfuriata di MetalGarurumon e alla sua 'giustificazione' per quello che stavano facendo... ma la paura sa essere un coercitivo molto forte, e infatti sia Aquilamon che Kabuterimon si zittirono, e tornarono obbedienti nelle fila dei loro compagni, attorniati dalle voci sussurrate di coloro che si dicevano d'accordo con il loro sanguinario leader... e altre, più sparse ma non del tutto assenti, le quali esprimevano la stessa esitazione che loro due avevano espresso.

Il piano sarebbe stato comunque portato a termine secondo quanto era stato stabilito. MetalGarurumon e i suoi seguaci avrebbero attaccato la Rose Morning Star, dove si tenevano i negoziati, e avrebbero mandato tutto all'aria, in modo da far proseguire la guerra. I Digimon animali sapevano bene che era una guerra per il bene della loro gente, e che non avevano altra scelta se volevano salvarsi dalle macchinazioni dei Digimon umanoidi...

Ma il fatto che, per raggiungere questo scopo, fosse necessario far morire tanti Digimon animali loro simili, faceva loro capire che la situazione era davvero degenerata fino all'inverosimile...

 

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E finalmente, era venuto il giorno fatidico. Alla Rose Morning Star, una grande formazione rocciosa la cui forma ricordava parecchio - come diceva il nome stesso - una rosa, e al cui interno era stato costruito un intero complesso adibito per riunioni urgenti come quella, si stavano per avviare le trattative tra la fazione dei Digimon umanoidi e quella dei Digimon animali, con Lucemon stesso e uno dei suoi più stretti collaboratori a fare da ago della bilancia. In una delle stanze più grandi e più interne del complesso, molti Digimon fedeli al piccolo angelo avevano preparato un grande tavolo di marmo bianco, con numerosi seggi di varie dimensioni poste ai lati più lunghi e ad un capo, e avevano preparato ogni cosa in modo che ognuno si potesse mettere più comodo possibile. La stanza era composta a sua volta di un marmo talmente levigato da sembrare quasi scivoloso, di colore verde giada, che sembrava riflettere la luce proveniente dall'esterno... e sul tavolo, nel verso della lunghezza, erano state poste delle ceste di frutta fresca e dei mazzi di fiori colorati, in modo da rendere ancora più accogliente l'atmosfera. La temperatura era un pò più fresca rispetto all'esterno, grazie a delle prese d'aria nel soffitto che facevano spirare un gentile vento nella sala, e alcune lanterne verdi attaccate alle pareti creavano altri, più graziosi, effetti di luce sul soffitto e sulla parte alta dei muri. Insomma, si poteva dire che Lucemon e i suoi attendenti avevano fatto tutto il possibile per fare sì che tutti i partecipanti alla riunione si sentissero a loro agio il più possibile.

I diplomatici, dal canto loro, non si erano certo fatti aspettare: si trattava di un'occasione troppo importante per non partecipare, e inoltre non capitava tutti i giorni di essere convocati da Lucemon in persona! Al lato destro del tavolo, quello riservato ai Digimon umanoidi, sedevano tra gli altri un Mystimon, un guerriero con un'armatura in stile celtico e una spada fiammeggiante portata sulla schiena; un Etemon, un Digimon scimmiesco dalla corta pelliccia arancione e dagli occhiali da sole, che sfoggiava un costante sorrisone da ebete; una Lillymon dal vestito rosa e dalle ali fatte di foglie; e un Pumpkinmon, un pupazzo dal corpo bianco la cui testa era una zucca di Halloween con un'ascia piantata! A fare da portavoce agli umanoidi, c'erano MagnAngemon e Omnimon, seduti vicino a capotavola.

Dall'altra parte, si trovavano numerosi Digimon animali, tra cui un IceLeomon, una versione evoluta di Leomon praticamente identica alla sua forma precedente, tranne che per le dimensioni maggiori e il colore bianco neve del suo corpo; uno ShogunGekomon, un enorme e goffo rospo dalla pelle rossa con un trombone legato attorno al collo; un Triceramon, simile ad un triceratopo che si reggeva in piedi sulle zampe posteriori; e un Garudamon, un gigantesco uomo-aquila vestito come un indiano Navaho. Al loro fianco, si trovavano i portavoce Magnamon e Antylamon, a loro volta tra i servitori più fidati di Lucemon.

Ormai, praticamente tutti i diplomatici si erano radunati, e non restava altro che aspettare l'ora canonica affinchè arrivasse Lucemon in persona e si desse inizio alle trattative. Tuttavia, anche in assenza del principale sostenitore della via diplomatica, i due Cavalieri Reali presenti furono piacevolmente sorpresi di constatare che, anzichè lo sconfortante silenzio carico di tensione che si erano aspettati, o addirittura, nella peggiore delle ipotesi, le frecciate velenose che avrebbero potuto essere scambiate tra le due fazioni, c'era un'atmosfera di equilibrata collaborazione... e addirittura, alcuni diplomatici delle parti opposte si stavano parlando, cercando di definire i problemi prima ancora che la riunione cominciasse ufficialmente. Sembrava che tutti volessero la stessa cosa, arginare quel conflitto prima che il numero delle vittime aumentasse... e sia Omnimon che Magnamon non poterono impedirsi di guardarsi negli occhi e scambiarsi uno sguardo di trionfo. Il fatto stesso che i rappresentanti di Digimon animali e Digimon umanoidi avessero acconsentito ad incontrarsi in termini pacifici era, per loro, uno smacco inflitto ai più draconici tra i Cavalieri Reali, come Dynasmon, Crusadermon o Daftmon. Dimostrava che il loro modo di vedere le cose non era l'unico, e soprattutto che esistevano metodi più efficaci del semplicemente mettere a tacere con la violenza coloro che non si adattavano...

Il vociare dei Digimon si fece più sommesso, e i diplomatici, uno alla volta, si voltarono verso un grande ingresso al lato opposto della sala, da dove stava facendo il suo ingresso proprio colui che tutti stavano aspettando: Lucemon, accompagnato dalla fedele Angewomon e avvolto nella sua scintillante toga, stava svolazzando con lenta grazia verso il suo posto a capotavola, guardando benevolmente tutti coloro che si erano riuniti a quel tavolo. Immediatamente, i diplomatici, gli altri due consiglieri di Lucemon, e i due Cavalieri Reali presenti si alzarono in piedi, in segno di rispetto al benefattore di DigiWorld, che accettò il gesto con un cenno della testa, sorrise amabilmente, e si diresse verso il suo posto, facendo accomodare Angewomon al suo fianco.

"Sono a tutti molto grato per la vostra presenza a questa riunione, in questa importante occasione." esordì il cherubino, alzando una mano e poi abbassandola per dire ai presenti che potevano anche tornare seduti ai loro posti. "Come sapete già, in tempi recenti DigiWorld, che cominciava a godere di un periodo di pace grazie agli sforzi di tutti, sta di nuovo precipitando verso la guerra civile. Nella mente di tutti noi sono ancora freschi i ricordi dei massacri avvenuti durante l'ultima guerra... e immagino che nessuno di noi sia interessato a lasciare che queste tragedie si ripetano. Non è così, forse?"

"Parlando come loro portavoce, posso affermare con sicurezza che non è questa la volontà dei Digimon umanoidi, Lucemon-sama." affermò MagnAngemon. "Tutti i diplomatici qui presenti vogliono fare sì che si giunga ad una soluzione pacifica."

Subito dopo, prese la parola Antylamon, che rappresentava la fazione opposta. "Lo stesso si può dire per i Digimon animali, Lucemon-sama. Tutti noi vorremmo minimizzare inutili spargimenti di sangue. E' quindi di comune accordo che ci siamo presentati qui, a questa riunione."

Con un cenno della testa e un sorriso soddisfatto, Lucemon appoggiò le mani sul tavolo davanti a sè, e si mise a guardare i Digimon seduti alle due ali del tavolo. I loro sguardi erano convincenti, e il piccolo angelo non sentiva la benchè minima traccia di inganno provenire da nessuno di loro. Questo era già un buon inizio, ma bisognava vedere poi come sarebbe andata. Dopo aver ricevuto da Omnimon e Magnamon il segnale che era il momento di cominciare le trattative, Lucemon si schiarì la gola, e un rispettoso silenzio calò sul tavolo delle trattative.

"In tal caso, direi che possiamo anche iniziare. All'ordine del giorno, come ho già detto, ci saranno i dissapori tra le due razze di Digimon... e per cominciare, inizierei parlando della situazione a Rainbow Town..."

 

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Un'ora dopo... le discussioni stavano proseguendo spedite, secondo l'ordine del giorno. I rappresentanti di entrambe le parti avevano continuato, per tutto quel tempo, a parlare di vari problemi, ad esporli a Lucemon in maniera esauriente, e ad ascoltare anche quello che la fazione opposta aveva da proporre, accettando i loro consigli. Neppure lo stesso Lucemon si aspettava che le cose andassero così bene. I presenti, grazie anche all'opera di mediazione di Omnimon, Magnamon, Antylamon e MagnAngemon, stavano cercando con tutte le loro forze di appianare le loro differenze senza ricorrere alla violenza, e Lucemon osservava ammirato la loro dimostrazione di tolleranza.

"E per quanto riguarda il problema del Twilight Terminal..." affermò Mystimon dalla parte degli umanoidi. "I Digimon umanoidi si impegneranno a rispettare gli usi e i costumi dei Digimon animali, e a non imporre i loro. Chiunque contravvenga a questa decisione sarà severamente ammonito, e anche punito nel caso l'infrazione fosse particolarmente seria."

"Da parte loro, i Digimon animali fanno voto di non provocare danni alle costruzioni dei Digimon umanoidi..." proseguì un Okuwamon, un gigantesco cervo volante grigio dalla corazza decorata con segni rossi frastagliati. "E soprattutto, desisteranno da ogni atto denigratorio nei loro confronti..."

"Grande padre Huanglongmon-sama..." pensava tra sè il piccolo angelo. "Sembra proprio... che lei avesse ragione. I suoi consigli sono stati davvero buoni... aveva ragione a consigliarmi di avere fiducia nel buon cuore di questi Digimon! Forse, la guerra potrà essere davvero evitata..."

Ma, sfortunatamente per lui e per tutto DigiWorld, qualcun altro aveva altre idee, tutt'altro che pacifiche!

MetalGarurumon e i suoi scagnozzi, infatti, si erano appostati a qualche decina di metri dalla Rose Morning Star, ed erano riusciti ad individuare la sala in cui si stavano tenendo le trattative a cui il comandante di quel gruppo di sediziosi si opponeva con tutte le sue forze. Quelle lucette che provenivano da alcune aperture nel muro non potevano passare inosservate ai suoi sensibilissimi sensori ottici...

"Ormai ci siamo, miei seguaci..." ringhiò, rivolto a numerosi Digimon animali che lo seguivano a breve distanza. "E lì, nelle sale della Rose Morning Star, che quello sciocco di Lucemon sta cercando di negarci il nostro destino, e di consegnarci nelle mani dei maledetti umanoidi. Noi siamo qui per impedirlo! Prendete posizione come vi ho istruito! Tra non molto, faremo vedere a quei traditori della nostra razza che il nostro onore come guerrieri non teme alcun confronto!"

"Ai suoi ordini, capo!" esclamò un MetalTyrannomon, un tirannosauro grigio coperto da un'armatura futuristica, con la mascella inferiore metallica e sporgente, e dei cavi elettrici che si attorcigliavano attorno alle sue spalle. "Questa volta... Lucemon capirà che la realtà di questo mondo non può essere cambiata da un idealista illuso come lui!". Ad un suo accenno, anche gli altri Digimon animali iniziarono a muoversi, spostandosi silenziosamente verso altre posizioni in modo da tenere sotto tiro la Rose Morning Star da varie direzioni. Era evidente, tuttavia, che le opinioni differivano non poco circa la bontà di quell'idea: mentre MetalGarurumon, MetalTyrannomon e altri sembravano impazienti di iniziare l'assalto, e i loro occhi scintillavano di rabbia fanatica... altri si trascinavano controvoglia verso le loro postazioni, sentendo che arrivare a sacrificare altri Digimon animali per puro e semplice puntiglio era una follia. Ma non potevano farci nulla comunque la pensassero: MetalGarurumon e i suoi seguaci più zelanti erano molto abili a mettere a tacere il dissenso. E soprattutto, molto rapidi.

Il lupo cibernetico osservò con freddo interesse le sue truppe che prendevano posizione, per la maggior parte a terra, ben posizionate in mezzo alle rocce, ma alcuni di loro si erano librati in aria, pronti ad attaccare in picchiata ad un segnale convenuto. In breve tempo, tutti i Digimon, almeno una ventina, furono in posizione, e MetalGarurumon si acquattò tra le rocce con un lieve cigolìo dei suoi arti meccanici, aspettando quello che lui riteneva il momento giusto per attaccare...

"Ancora un altro pò... ancora un attimo..." ringhiò tra sè, vedendo che alcuni dei suoi uomini non avevano ancora preso posizione. "Perfetto, ora sì che ci siamo! ADESSO!"

L'ordine di attacco arrivò come un tuono improvviso, e con un sincronismo spaventoso, tutti i Digimon del branco fecero il fatale, terribile errore: scagliarono i loro attacchi a distanza contro la sala della conferenza, tutti contemporaneamente, e il cielo attorno alla Rose Morning Star si colorò di febbrili tinte rosse e bluastre, un marasma caotico che preannunciava la strage che avrebbe seguito!

MetalGarurumon restò ad osservare, con gelida soddisfazione, i proiettili dei suoi seguaci che volavano verso l'odiata Rose Morning Star come un ordinato sciame di calabroni assassini... e, un istante dopo, una sonora esplosione squarciò l'aria, e la fiancata della sala riunioni venne sventrata letteralmente, in una tremenda raffica di lampi bianchi e rossi! Dalla sua posizione, MetalGarurumon ghignò quando le sue orecchie sensibilissime captarono le urla dei diplomatici colti di sorpresa... e, per non essere da meno, laniò a sua volta un attacco!

"ICE WOLF BITE!" esclamò, e dal suo corpo partirono altri missili che percorsero la stessa strada, e colpirono la costruzione a forma di rosa, aprendo ulteriormente lo squarcio, e coprendo la zona circostante di una fitta patina di ghiaccio! Molti dei diplomatici vennero uccisi all'istante, ritornando ad essere Digi-Tama che volarono via un istante dopo... e i pochi rimasti vennero presi dal panico, cercando di disperdersi e di fuggire attraverso l'apertura che i terroristi avevano spalancato nel muro! Pessimo errore. I più fanatici sostenitori della superiorità dei Digimon animali si erano già avvicinati a loro, e in breve tempo furono addosso ai partecipanti colti di sorpresa, facendoli a pezzi con zanne, artigli e altre armi naturali, con selvaggio abbandono! Nel giro di pochi, fatali secondi, quella che fino a quel momento era stata una pacifica assemblea si era trasformata in uno spaventoso vortice di violenza e odio, con Digimon che sfrecciavano all'attacco da ogni direzione, urla di terrore e dolore che riverberavano tutt'attorno, e grida di battaglia! I pochi diplomatici sopravvissuti cadevano uno dopo l'altro, incapaci di resistere all'attacco del Mega meccanico e dei suoi uomini...

"ADESSO BASTA!"

Un improvviso colpo di vento fece sparire di colpo il fumo che copriva il luogo dell'impatto, e rivelò agli occhi dei Digimon terroristi un decisamente infuriato Lucemon, affiancato da Omnimon, Magnamon, i suoi tre consiglieri... e gli unici due Digimon diplomatici che erano sopravvissuti all'assalto furioso, un MetalGreymon e un Mystimon. Il lupo cibernetico serrò gli occhi con disprezzo... e, terminato il massacro, si voltò lentamente verso il piccolo angelo e i suoi servitori, del tutto disinteressato al fatto che si trovava davanti al Digimon più potente che esisteva nel Mondo Digitale della Frontiera. Gli occhi celesti di Lucemon erano un miscuglio di rabbia, indignazione, confusione e dolore... dopo tutto quello che aveva fatto... dopo tutti gli sforzi che i Digimon presenti all'assemblea stavano facendo per trovare una soluzione pacifica... perchè doveva arrivare quell'ammasso di metallo senza cervello, e rovinare tutto? Perchè?

Un sentimento mai provato prima si faceva strada nella mente del piccolo Lucemon. Un sentimento feroce, che gli faceva sentire il fuoco nel petto e nel cervello.

L'odio.

"Hmph... e così, Lucemon, stavi cercando di impedirci di combattere la nostra giusta guerra contro i Digimon umanoidi?" ringhiò MetalGarurumon, per nulla preoccupato di gettare benzina su un fuoco già abbastanza ampio. "Da quando sei venuto qui, non hai fatto altro che pervertire l'ordine naturale di DigiWorld, con le tue idiozie sul fatto che gli umanoidi e gli animali dovrebbero vivere fianco a fianco!"

Ignorando del tutto le accuse al suo signore, Magnamon si fece avanti, puntando un indice contro il lupo in armatura. "MetalGarurumon! Con quale coraggio osi muovere queste accuse a Lucemon-sama?" esclamò con grave indignazione. "Tu e i tuoi seguaci avete rovinato questa assemblea di pace, rendendo nulli gli sforzi di decine di migliaia di Digimon! E avete assassinato anche dei vostri simili, in nome di questa vostra sporca guerra! Osi cercare anch una giustificazione per quello che hai fatto?"

"Non stavo parlando a te, cagnolino da salotto e traditore della nostra razza!" ringhiò MetalGarurumon al Cavaliere Reale. Sia Magnamon che Omnimon erano sul punto di gettarsi sull'arrogante Digimon animale e dargli la lezione che meritava, ma Lucemon, senza neanche voltarsi verso di loro, fece freddamente segno di fermarsi con un gesto del braccio destro. Con un sobbalzo quasi spaventato, i due Cavalieri Reali obbedirono. Non ricordavano di aver mai percepito tanta rabbia nel loro signore... era talmente teso che sembrava stesse per esplodere, e come dargli torto?

Ignorando tutto questo, MetalGarurumon proseguì. "Nessuno di noi ti ha mai chiesto di venire qui e interessarti delle nostre vite. Noi facciamo la nostra guerra, e tu non ti devi immischiare in cose che non ti riguardano!" ringhiò, convinto di poter dire tutto quello che voleva. Tanto, pensava, Lucemon non avrebbe mai ucciso un altro Digimon. Era troppo un idealista senza spina dorsale per farlo... "Tutto questo per dirti che i tuoi sciocchi ideali di pace non sono accetti in questo mondo! Noi non smetteremo mai di fare la guerra ai Digimon umanoidi! Sono una perversione della razza dei Digimon, e come tali, devono essere eliminati!"

Lucemon non rispose. Non disse nulla per ribattere ai deliri di MetalGarurumon... e il lupo cibernetico lo prese come un segno che il suo discorso aveva fatto effetto, e che finalmente, l'odiato portatore di pace si sarebbe deciso ad abbandonare la sua "sciocca missione". L'angelo in toga bianca si limitò a guardare di rimando MetalGarurumon, uno sguardo che avrebbe fatto paura a chiunque per quanto furente esso era... e in effetti, anche il Digimon corazzato sentì per un istante mancargli il coraggio, e indietreggiò appena un pò.

Ma questo non fu sufficiente per salvarlo.

Mentre Omnimon, Magnamon, i due angeli e Antylamon si chiedevano cosa avesse in mente di fare il loro signore, Lucemon alzò lentamente un braccio... e, nel palmo della sua piccola mano, si formò una piccola sfera di pulsante luce dorata che il bambino angelico puntò contro MetalGarurumon...

"Divine Feat!" esclamò Lucemon.

Il resto avvenne come in un incubo. Quella che era iniziata come un fuoco fatuo si espanse improvvisamente, diventando un enorme fascio di luce distruttiva che investì in pieno MetalGarurumon e lo disintegrò all'istante, lasciandogli solo il tempo di emettere un ululato strozzato prima di trasformarlo nuovamente in un Digi-Tama! Tutti i Digimon presenti, in particolare i due Cavalieri Reali e i tre consiglieri rimasero ammutoliti dall'orrore, mentre osservavano l'attacco di Lucemon disintegrare un Mega così potente come niente fosse, per poi proseguire sulla sua strada fino a perdersi all'orizzonte... e infine incontrare una grossa formazione di roccia, sulla quale esplose provocando un frastuono e un bagliore che faceva scomparire quello del massiccio attacco alla Rose Morning Star di poco prima. Una sorta di orribile sfera di luce bianca inghiottì il costone roccioso e lo sgretolò come se fosse stato fatto di gesso... e nel breve tempo che ci mise il bagliore a spegnersi e a restituire la normale visione, i Digimon videro, con loro estremo spavento, che l'intera struttura naturale era statarasa al suolo, lasciando soltanto un cratere dal quale si levava qualche sbuffo di fumo grigio. Era la prima volta che vedevano con i loro occhi di cosa fosse capace Lucemon... e soprattutto, era la prima volta che lo vedevano usare i suoi poteri contro un altro Digimon! Fino ad allora, era sempre stato così tollerante... e neppure MagnAngemon, Angewomon e Antylamon, per quanto sapessero delle sue recenti frustrazioni, lo avrebbero creduto capace di tanto...

"Lu... Lucemon-sama..." balbetto Antylamon, con gli occhi spalancati e il braccio leggermente alzato. "Era... era davvero... necessario...?"

Il piccolo angelo non rispose al suo consigliere direttamente. Si librò in volo, mettendosi in una posizione da cui potesse tenere d'occhio tutti i Digimon animali che avevano attaccato la conferenza, e che ora erano stati completamente disanimati dalla perdita del loro capo. Li guardò con attenzione, quasi volesse fissarsi nella mente l'ormai evidente paura che essi provavano nei suoi confronti... poi, parlò, con una voce fredda e quasi crudele che non ammetteva contraddizioni.

"Chiunque segua l'esempio di quel MetalGarurumon... farà la stessa fine! Ora andatevene di qua! Subito!"

Sconvolti, senza parole, i restanti Digimon animali scelsero saggiamente di andarsene, correndo via il più velocemente possibile senza neanche voltarsi indietro... e la vallata nella quale si era appena consumata la tragedia tornò spettralmente silenziosa, la desolazione accentuata dal lieve alito di vento che spirò su di essa con un fischio sinistro. Tutto era terminato in un attimo, così come era iniziato... ma quei pochi istanti erano bastati a rovinare tutto.

Nessuno osava fare una mossa. Omnimon, Magnamon, MagnAngemon, Angewomon e Antylamon erano come congelati. Quasi non riuscivano a capacitarsi di quello che era successo. Lucemon aveva ucciso un Digimon. Ucciso un Digimon. Certo, un Digimon crudele e tirannico, ma... ma...

Ma non era così che dovevano andare le cose! Ci doveva essere un modo meno crudele di punire quel MetalGarurumon... Ci DOVEVANO essere degli altri modi per fermare quei fanatici, no? Così... così Lucemon stava facendo la stessa cosa di cui AlforceVeedramon accusava Daftmon - stava mantenendo lo status quo con il terrore!

"Lo dicevo io che non c'era da fidarsi di queste bestie sanguinarie!" sbottò improvvisamente uno dei due diplomatici sopravvissuti, Mystimon, sfoderando la spada, che si incendiò di fiamme scarlatte con un sibilo acuto, e puntandola contro l'altro rimasto, MetalGreymon. Ora che le trattative erano andate a vuoto, appariva evidente che quanto era successo aveva minato irrimediabilmente la sua opinione dei Digimon animali, e stava reagendo alla violenza con la violenza! "Alcune di loro non aspettavano altro che questa occasione per farci fuori! Erano QUESTI i vostri buoni propositi, eh, maledetti mostri?"

Gli occhi del MetalGreymon si incendiarono di rabbia. "Cosa, cosa, cosa? Un momento, quei sediziosi non c'entrano niente con noi! Noi siamo venuti qui in pace! Siete voi umanoidi che trovate ogni scusa per attaccare briga! E adesso, perchè alcuni di noi hanno agito per conto loro, immediatamente giungete alla conclusione che siamo tutti della stessa pasta! Certo che avete una bella faccia tosta, voi umanoidi! Chi è che ha iniziato le ostilità?"

"Lo abbiamo fatto perchè voi ci minacciavate!" rispose lo spadaccino di rimando, brandendo la spada con entrambe le mani. "Voi bestie non aspettavate altro che una scusa per impadronirvi delle nostre terre, che noi abbiamo civilizzato e migliorato!"

Infuriati per quella brutale mancanza di diplomazia, Magnamon e Angewomon decisero di intervenire! Con un battito di mani, la guerriera angelica cercò di richiamare a sè l'attenzione, mentre il Cavaliere Reale dalla corazza dorata tentava di alzare la voce in modo da farsi sentire oltre quelle dei due litiganti. "Non avete proprio capito niente, voi due?" tuonò Magnamon. "E' appena successo un disastro, molti dei vostri compagni sono morti... e la prima cosa che vi viene in mente di fare è dare la colpa l'uno all'altro? Allora che senso ha avuto che voi partecipaste a questo incontro, eh? Me lo spiegate?"

Magnamon constatò, con estrema irritazione, che nessuno dei due gli stava dando retta, e stavano continuando a litigare tra loro. In particolare, MetalGreymon era rimasto piccato dalle accuse infamanti di Mystimon, e stava avanzando verso di lui con l'artiglio metallico sollevato in maniera minacciosa. "'Civilizzato', maledetto abominio? Vorrai dire 'corrotto'! Voi umanoidi non fate altro che... Ugh!"

Angewomon stava per farsi avanti e richiamare entrambi i litiganti all'ordine, quando si fermò di colpo. Il volto di MetalGreymon si era contorto in una maschera di dolore, e la frase che stava per pronunciare gli era morta in gola... il tutto grazie ad un fioretto che, proveniendo da dietro di lui, lo aveva colpito in mezzo alle scapole, trapassandogli il cuore, ed era fuoriuscito dal torace corazzato, penetrando nelle piastre di armatura con la stessa facilità con cui un coltello rovente taglia il burro! Il dinosauro cibernetico fece appena in tempo ad abbassare lo sguardo e a rendersi conto di cosa fosse successo... prima di dissolversi e ridiventare un Digi-Tama davanti agli scioccati attendenti di Lucemon, che videro apparire Daftmon, con la sua armatura nera, le ali spiegate e il fioretto ancora in posizione di affondo, appena dietro al punto in cui si trovava MetalGreymon! L'espressione dello stratega dei Cavalieri Reali non tradiva alcuna emozione. Bastava guardarlo in faccia, e vedere la disumana freddezza dei suoi occhi da felino, per capire che per lui, uccidere quel MetalGreymon con un colpo alle spalle era semplicemente un lavoro come un altro!

Improvvisamente terrorizzato, Mystimon mollò la presa sullasua spada, e indietreggiò alla presenza del Cavaliere Reale alato... ma solo per ritrovarsi davanti un'altra elegante figura umanoide, stavolta in armatura rosa, che scendeva in picchiata su di lui, colpendolo in piena fronte con il pugno caricato di energia!

"Fist of Athena!" esclamò Crusadermon. L'attacco andò a segno, spezzando in due l'elmetto di Mystimon come se fosse stato di latta... e il guerriero-mago rimase fermo al suo posto per un secondo, prima di disintegrarsi a sua volta e tornare ad essere un Digi-Tama! Con gelida compostezza, Crusadermon atterrò vicino a Daftmon e tirò fuori la sua rosa rossa, indifferente alle espressioni sconvolte di Omnimon, Magnamon e dei tre assistenti di Lucemon.

"Ahimè, a quale inutile spreco di vita dobbiamo assistere..." affermò il cavaliere dall'armatura rosa. "Sciocchi che non conoscono il loro posto e che pensano di saperne più di Lucemon-sama, hanno portato a questa conclusione. Se ti perdi, tuo danno. Così si dice."

Per nulla impressionato dalle abilità poetiche di Crusadermon, Omnimon decise che per quel giorno ne aveva avuto abbastanza. Non solo doveva assistere allo spettacolo di quei terroristi senza onore che attaccavano Digimon inermi, non soltanto doveva vedere quegli ultimi due diplomatici gettare al vento ogni parvenza di equilibrio e cercare di scannarsi... ma ora, anche i suoi compagni e Lucemon-sama si mettevano ad ammazzare senza una plausibile giustificazione? Eh, no! Qui si stava passando ogni limite!

"Perchè avete fatto questo, voi due?" tuonò il leader dei Cavalieri Reali. "Che motivo avevate per uccidere quei due Digimon? Si stavano comportando in maniera arrogante e razzista, questo lo ammetto... ma è questa una ragione che legittima la loro uccisione così brutale?"

Con tutta calma, Daftmon eseguì un paio di fendenti con il suo fioretto, ed eseguì un elegante presentat-arm... la cui formalità però strideva con quanto affermò in seguito, in grave spregio dell'autorità di Omnimon. "La sua politica è in tutta franchezza superata, Omnimon-sama. Lei spera davvero che sia possibile convincere questi ribelli a deporre le armi? La verità è che più cerchiamo di dissuaderli in maniera pacifica, più essi prosperano e si diffondono." spiegò. "La soluzione migliore, per salvaguardare la pace a DigiWorld, è eliminare qualunque dissenso come abbiamo appena fatto io e Crusadermon. Una strategia basata sul dialogo e il confronto farebbe perdere tempo, e non offrirebbe risultati garantiti."

"Quindi, stai dicendo che va bene uccidere altri Digimon in maniera così brutale... perchè fa perdere meno tempo?" esclamò un'incredula Angewomon. "Questo modo di pensare è aberrante, e non c'è altro da aggiungere!"

MagnAngemon si disse d'accordo con la sua controparte femminile. "Sì, è come dice Angewomon. Il fatto che un gruppo di sediziosi abbia mandato all'aria le trattative... non significa che la diplomazia sia per forza la via perdente!" affermò. "Il dialogo e la comprensione reciproca sono, obiettivamente, delle scelte più impegnative che semplicemente distruggere chiunque non la pensi come noi... ma quest'ultima strada, dove ci porterà? Non avete visto quello che hanno fatto MetalGarurumon e i suoi uomini? Prendendo esempio da loro, non faremmo altro che distruggerci da soli! Solo venendoci incontro a vicenda potremo sperare di ottenere risultati sicuri e duraturi."

"Certo che abbiamo visto cosa hanno fatto i ribelli." affermò Crusadermon. "Ed è proprio per questo che proponiamo di eliminarli tutti. Una volta dato l'esempio con loro, tutti i Digimon che covano ancora sentimenti di rivolta, sapranno qual è il posto in cui devono stare, e obbediranno al nostro ordine, senza fare discussioni!"

"Questo modo di pensare è inqualificabile..." ringhiò Omnimon, scuotendo la testa. "Quella che proponete è pura e semplice tirannia! Non è csì che otlerremo la pace duratura, e..."

"Andate via."

Queste semplici due parole, pronunciate con rabbia e dolore dal piccolo Lucemon, posero fine al dibattito. I tre assistenti di Lucemon e i Cavalieri Reali gelarono all'istante. E il piccolo angelo, la mente offuscata dal risentimento per quello che era appena successo, si voltò lentamente, quasi minaccioso. C'era qualcosa di diverso in lui... non era più l'angelo puro e innocente che conoscevano... i due angeli e Anylamon, in particolare, temevano che fosse era rotto qualcosa in lui... qualcosa che non poteva più essere riparato!

"L-Lucemon-sama?" si azzardò Antylamon dopo un pò di silenzio, mente i quattro Cavalieri Reali cessavano la loro discussione e si ritraevano. Il tono in cui aveva pronunciato quelle parole non faceva ben sperare... e neanche il silenzio che seguì la domanda del Digimon coniglio...

"HO DETTO ANDATE VIA!" esclamò improvvisamente Lucemon, in uno scatto di rabbia quasi terrificante a vedersi. "VOGLIO ESSERE LASCIATO SOLO! ANDATEVENE, E' UN ORDINE!"

Terrificati, i tre attendenti si ritirarono prontamente, facendo un inchino rispettoso nonostante tutto, e dirigendosi con rapidità verso lesale più interne della Rose Morning Star. I Cavalieri Reali si inchinarono a loro volta, e se ne andarono in silenzio, lasciando il piccolo angelo solo, e in balia dei suoi cupi pensieri. Una puzza di morte continuava ad aleggiare nell'aria, unita alla vista desolante della sala riunioni sventrata.

"Huanglongmon..." mormorò un deluso e incattivito Lucemon. Già il fatto che non avesse usato un onorifico per parlare del Primo Digimon era in sè inquietante... "Tu... mi hai detto di avere fiducia in loro... di credere nel loro buon cuore... E io... io, stupidamente, ti ho creduto! Ho creduto davvero che questo mondo in preda al caos potesse essere guarito... Ho creduto davvero che potesse essere salvato... Pensavo che la nostra razza sarebbe potuta vivere in pace, e che l'odio sarebbe stato dimenticato... e invece guarda dove siamo finiti... E' forse nostro destino combattere per l'eternità? Tutto quello che abbiamo fatto... è stato farci del male a vicenda, e perdere altre vite! Dobbiamo per forza vivere così, eh? E' questo ciò a cui dobbiamo rassegnarci? Non è giusto! Come può essere giusto, tutto questo?"

Lucemon abbassò lo sguardo verso il terreno, ricordando con disprezzo le parole con cui Huanglongmon lo aveva lasciato la volta prima...

 

"La verità è che, purtroppo, non è possibile eliminare completamente il conflitto e la sofferenza. Non ci dovrebbero essere, non è giusto che ci siano... ma ci sono, e questa è una realtà con cui non si può contendere. Perchè è così che è fatto il mondo."

 

Quindi, questa era la struttura fondamentale del mondo... Un ciclo di sofferenza e distruzione...

Lucemon spalancò gli occhi, come se qualcosa gli fosse balenato in mente... e qualche secondo dopo, sorrise, elaborando l'epifania che lo aveva illuminato. Ma non era un sorriso gentile... c'era qualcosa di malvagio nel modo in cui celebrava tra sè la sua intuizione!

"Ma certo..." mormorò. "E' tutto così ovvio, adesso... La soluzione era lì, davanti ai miei occhi... e io non me ne sono mai accorto! Ora mi è tutto più chiaro! Se... se è vero che il conflitto e la sofferenza non si possono eliminare da questa realtà... se è vero che il mondo è fatto così... allora qualcuno deve cambiarlo!"

Ormai trascinato dal principio di quella folle realizzazione, Lucemon alzò gli occhi al cielo e aprì le ali, quasi volesse lanciare una sfida al suo divino creatore! "Sì! Qualcuno deve cambiare il mondo... e quel qualcuno sarò io! La razza dei Digimon non può far cessare guerre e conflitti, la natura della guerra non può essere cambiata... quindi, è la natura stessa del mondo che va cambiata per salvare la nostra specie! Ormai... ormai ho capito tutto, Huanglongmon! Vedrai... io ti supererò! Riuscirò là dove tu stesso hai fallito! Eliminerò per sempre il male e la sofferenza! E l'intera razza dei Digimon... mi eleverà a suo salvatore, e dimenticherà la tua inefficienza!"

Con un battito d'ali, Lucemon si sollevò in aria, salendo verso il suo nuovo obiettivo... e verso la sua discesa nella corruzione...

 

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Quale follia. In qualche modo, Lucemon si era convinto di poter cambiare tutto da solo. Si era convinto, lui, un singolo, di aver trovato la soluzione al più grande problema che ha afflitto la nostra razza fin dalla notte dei tempi.

Se solo fossimo stati più avveduti, o più attenti... forse questo non sarebbe successo...

Ma questo ci porta alla parte successiva della nostra storia. La dannazione di Lucemon stava per iniziare, così come la sua guerra a tutto il creato!

 

CONTINUA...

 

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Note dell'autore: Per dirla con Cesare, il dado è tratto. Lucemon ha preso la sua decisione fatale. E a cosa lo porterà la sua cieca convinzione di aver capito tutto... lo scoprirete nel prossimo capitolo, al quale inizierò a lavorare una volta tornato dalle vacanze. Parto giovedì e torno il 24... quindi, temo che ci vorrà un pò prima che io aggiorni di nuovo! Ma consolatevi, perchè una volta tornato avrò più di un mese da dedicarvi, miei cari lettori! E poi, ho tanti di quei progetti che non vedo l'ora di completare queste storie di Digimon per iniziare a lavorarci!

"La natura della guerra non può essere cambiata... quindi, è la natura stessa del mondo che deve essere cambiata per eliminare le guerre." Purtroppo, questa frase che ho messo in bocca a Lucemon non l'ho inventata io... ma l'ha detta, con la massima convinzione, una persona che prima stimavo, e che si è rivelata essere una sorta di nazista. Oltre che un ipocrita.

Hmmm... vediamo un pò, c'è altro da dire? No, non mi sembra... allora... spero che questo capitolo sia stato di vostro gradimento, e arrivederci al prossimo! Spero di riprendere il lavoro il prima possibile dopo queste vacanze! ^_^

Buon proseguimento d'estate!

 

Justice Gundam

 

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Capitolo 8
*** La Dark Area ***


The Lost Past-08

Digimon Zero

Una fanfiction di Digimon scritta da: Justice Gundam

Sono tornato dalle vacanze! E sono state tra le più belle che io abbia mai passato! Certo, non sono state favolose come il mio viaggio in Giappone dell'anno scorso, ma... mi sono divertito molto ugualmente, e ho visto un sacco di cose interessanti! Il fondale del mare delle Maldive ne offre, di spettacoli!

Comunque, dopo un periodo di pausa e riposo, sono tornato a scrivere le mie fanfiction! E sto cercando di completare il prima possibile Invasion, in modo da dedicarmi poi al mio crossover, e alle storie di MegaMan NT Warrior, Digimon Tamers Reload e Record of Digital Wars! Inoltre, tra non molto riprenderò anche con Sonic X e, con un pizzico di fortuna, Pokèmon!

Per adesso, continuo con la mia storia sulle origini di DigiWorld e sulla caduta di Lucemon... che ormai è vicinissima a diventare una realtà! Sfortunatamente, il nostro angioletto preferito ha preso la strada dell' "estremista ben intenzionato" che hanno imboccato altri personaggi come Char Aznable, Magneto, Zagato di Rayearth... e come potete ben immaginare, le conseguenze di questo atto di tracotanza non saranno lievi...

Questo capitolo sancirà una volta per tutte la nascita dello spietato tiranno che conosciamo... e ci permetterà anche di dare un'occhiata dietro le quinte, in modo da farvi vedere quali orrori cosmici sono in gioco! Ebbene sì, tutto questo fa parte di un gioco ancora più grande, ma avrete modo di rendervene conto da voi...

Per adesso, le recensioni!

 

Eden89: Bentornato a questa fanfiction! Sì, in effetti forse potevo dilatare un pò i tempi, ma ho pensato che forse la cosa sarebbe stata inutilmente prolissa, e avrebbe finito con l'annoiare alcuni... e poi, non è neanche passato così poco tempo da quando Lucemon è arrivato a DigiWorld! In ogni caso... sì, volevo proprio richiamare Lucifero, e la sua convinzione di poter fare meglio del suo creatore, anche se in questo caso il tutto è partito dal fatto che Lucemon è deluso da come va il mondo, e si è convinto che il mondo possa essere cambiato da un singolo. E... sì, hai detto la frase giusta. Alcuni dei crimini peggiori derivano dal fatto che il colpevole è convintissimo di fare la cosa più giusta...

KillKenny: Heee, purtroppo le cose non sono andate come tutti speravano, ma come noi sapevamo già che sarebbero andate. Questa, come hai detto bene, è stato l'inizio della caduta di Lucemon, e le conseguenze saranno tremende per tutti! Hmmm... sì, credo che sia una buona idea. Magari se ci aggiungi anche Garv stiamo più tranquilli...

TopoMouse: Era proprio questo il mio obiettivo. Far vedere che Lucemon ha progressivamente perso la sua fiducia negli altri. Certo, con questo non voglio giustificare nè lui nè quello che farà più avanti (e credimi, ne farà di cose!), però volevo far vedere che c'è stato un motivo molto serio dietro la sua caduta.

SmartGirl: E bentornata anche a te! Scavare nel passato di una serie apparentemente semplice, ma in realtà molto complessa, come Digimon è sempre stato interessante, almeno per me... e questa storia mi serve anche come collante per quello che si verificherà più avanti, e per le altre storie che scriverò! Invece la Toei si è sempre tenuta sul vago, soprattutto per la storia di Ryou... e pensare che ci sono tanti di quei retroscena! Per quanto concerne Lucemon... beh, non amo troppo usare cattivi che vogliono conquistare il mondo perchè non hanno niente di meglio da fare (come Myotismon...), e non credo che una persona diventi un criminale tutt'a un tratto, senza un motivo ben preciso. La mia storia voleva proprio esplorare i motivi che hanno portato Lucemon a corrompersi, senza volerlo però giustificare (un rischio che si corre quando si esplora il passato dei cattivi). Le conseguenze della sua decisione saranno davvero spaventose, e ne vedremo un assaggio in questo capitolo!

 

Ci siamo tutti? Credo di sì... e allora, cominciamo con il nuovo capitolo, e facciamo un tuffo nel male più assoluto!

Allacciate le cinture di sicurezza e prendete un bel respiro. Non ci aspetta un viaggio di piacere.

 

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Capitolo 8 - La Dark Area

 

E con quanto era accaduto, Lucemon aveva iniziato la sua caduta dalla gloria, e aveva iniziato a cercare il modo di imporre la sua visione su tutto il Mondo Digitale della Frontiera. Il suo potere era già formidabile, e aveva una folta schiera di seguaci che sarebbero stati pronti a dare la vita per lui... ma sapeva bene che questo non sarebbe stato sufficiente. Gli serviva più potere, e sapeva anche dove trovarlo...

Ma per comprendere appieno quanto sarebbe accaduto in seguito, è il caso di parlare di cosa si nasconde al di là dei Mondi Digitali conosciuti.

Perchè, vedete, non sono stato del tutto esauriente nella mia presentazione. I Mondi Digitali governati da me e dai miei fratelli, e quello della Frontiera, non sono esattamente gli unici Mondi Digitali esistenti. Esistono altre due dimensioni, in qualche modo cotangenti ad ognuno di essi. Una di queste è il mondo dove vivono il nostro grande padre, Huanglongmon-sama, e i membri della sua corte, che avete conosciuto nei primi capitoli di questa narrazione. L'altro... beh, non è un luogo di cui amiamo parlare, poichè è in esso che si nascondono orrori indescrivibili e demoni malvagi il cui unico scopo è diffondere morte e sofferenza, e che fortunatamente rimangono confinati là per divino decreto di Huanglongmon-sama... Ciò nonostante, molti di essi tramano costantemente per esserne liberati, e in più di un'occasione ci sono quasi riusciti...

Questo posto si chiama Dark Area, o Dark Ocean. Ma se non vado errato, voi umani lo conoscete anche come Inferno, Ade, Geenna, Abisso, Pandemonio... un luogo di eterna punizione dove le anime dei maligni vengono inviate dopo la morte a ricevere eterna dannazione per i crimini di cui si sono macchiate in vita.

Questo vi avrà già dato un'idea di cosa sia possibile trovare in quel luogo maledetto. Pochi hanno avuto il coraggio di recarsi fin lì, e ancora meno ne sono usciti vivi e con ancora almeno una parvenza di sanità mentale. Molto semplicemente, quel posto non è fatto per dei mortali, è al di là della loro capacità di sopportazione, e soltanto gettare una breve occhiata nei suoi oscuri recessi porta follia e distruzione. Stiamo parlando del Male per definizione...

E tuttavia, era proprio in quel posto spaventoso, al di là di ogni più folle incubo umano, che Lucemon si apprestava a recarsi, nella sua sfrenata corsa al potere...

 

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Un posto di tenebre eterne, soffocanti e senza fine. Ma prima ancora di questo, un luogo di sofferenza e disperazione, dove ogni speranza non è altro che una crudele illusione, e ogni ottimismo è soltanto un maldestro tentativo di nascondere la realtà a sè stessi. Un luogo dominato dalla morte. Questo è il Dark Ocean, l'abisso più nero che inghiotte le anime stesse... e che tuttavia, nel suo orrore e paradosso, non è privo di forme di vita. O forse sarebbe meglio dire, di una miriade di perversi abominii che rappresentano un affronto a tutto ciò che è vivo. Spiriti dannati e demoni deformi che infestano cielo, terra e l'infame liquido nero che potrebbe passare per una sorta di acqua densa e viscosa come petrolio... alcuni dei quali attivamente complottano per portare anche in altri mondi il male che li circonda!

Tra questi, il più noto agli sfortunati abitanti di quell'orribile mondo è un terrore antico quanto i primi Mondi Digitali, una manifestazione delle pulsioni più oscure di tutti gli esseri intelligenti: Dragomon, lo spietato tiranno davanti al quale ogni creatura del Dark Ocean si inchina in preda ad un primordiale senso di paura. Egli decide la vita e la morte di tutto ciò che sta nel Dark Ocean... tranne di alcuni, che riescono a restare al di fuori della sua 'giurisdizione' grazie ai loro poteri superiori. Queste mostruosità ancestrali hanno dei domini personali nel Dark Ocean, con interi eserciti di Digimon demoniaci a loro fedeli, e pronti a muovere guerra contro i servitori degli altri demoni in qualsiasi momento. Forse il motivo principale per cui i Mondi Digitali sono costantemente al sicuro dall'orrore del Dark Ocean è il fatto che, nella loro prigione oscura, i maligni si scannano a vicenda, resi folli dal desiderio di sfogare la loro sete di sangue contro qualcuno.

Tra questi enigmatici, inconoscibili signori del Male, ce n'era uno che avrebbe presto ricevuto una visita inaspettata...

Nella sala più interna di un gigantesco, opprimente complesso scavato nelle rocce fredde e senza colore delle montagne del Dark Ocean, l'essere chiamato GranDracmon rimuginava, riflettendo con ira a malapena trattenuta sui recenti sviluppi. L'attacco che le sue truppe avevano sferrato contro uno dei suoi rivali più temibili, il mortale demone Orcusmon, non era andato come aveva sperato. I seguaci del suo rivale, nonostante la superiorità strategica delle sue truppe, gli avevano inflitto una sonora sconfitta grazie alla loro pura superiorità numerica, e GranDracmon aveva perso molte posizioni importanti. Era già da parecchio tempo, forse misurabile addirittura in ere, che quell'altalena di vittorie e sconfitte si ripeteva, senza che nessuna fazione riuscisse a riportare una vittoria definitiva... e la cosa irritava parecchio GranDracmon, che si girò repentinamente per osservare, da una feritoia sul muro di roccia, l'immensa distesa di acqua plumbea che si estendeva oltre i confini del suo covo.

Se qualcuno avesse potuto vedere GranDracmon in quel momento, ammesso di poter distinguere qualcosa nel muro di oscurità che lo avvolgeva, lo avrebbe ritenuto, nella migliore delle ipotesi, una creatura strana ed inquietante: era una sorta di mostruoso centauro la cui metà inferiore, anzichè essere di cavallo, apparteneva ad un qualche animale predatore non meglio identificato, ricoperta com'era di fasci di muscoli guizzanti ricoperti a malapena da una cortissima, innaturalmente lucida pelliccia rosso sangue che lo ricopriva quasi del tutto, lasciando nude soltanto le zampe grigie a quattro dita, dalle quali spuntavano artigli affilati del colore dell'avorio. Su ogni zampa, la creatura indossava una sorta di braccialetto di metallo di un rosso più vivace. Aveva una coda gialla di ruvido crine, simile a quella di un cavallo, che frustava l'aria senza alcun apparente criterio... e. cosa ancora più inquietante, dal punto in cui la metà animale si congiungeva alla parte umanoide fuoriuscivano due orribili teste affusolate come quelle di uno squalo, protette da una spessa corazza nera, con terrificanti fauci armate di denti triangolari da cui gocciolava lentamente un liquido verdastro, e all'interno delle quali si agitavano lingue rosse biforcute come quella di un serpente, ma carnose come quella di un bue. La metà umanoide, per contrasto con l'aspetto bestiale del resto del suo corpo, aveva un aspetto elegante, per quanto un pò decadente: un torso umano dalla pelle color grigio piombo, con degli strani riflessi blu, e lunghi capelli biondi che fluivano dietro la schiena da un elmetto dalla visiera azzurra a tre punte, con corte corna grigie ai lati. Indossava un elegante vestito di un cupo rosso sangue, con cinghie nere lgate attorno alla vita, e risvolti azzurri sul torace, disposti in modo da ricordare un pipistrello con le ali spiegate. Le mani erano piccole e artigliate, con una placca di metallo chiodata sopra ciascun palmo, e cinghie rosse di colore più chiaro avvolgevano i suoi avambracci, come vene esposte. Infine, aveva un paio di grigie ali da pipistrello sulla schiena, che fuoriuscivano dalla congiunzione tra la parte umanoide e quella animalesca... e tutto il suo corpo emanava un'aura di fredda malvagità, dando a chiunque si fosse avvicinato una desolante sensazione di vuoto e disperazione. Sarebbe bastato uno sguardo a quell'orrore colossale per fermare il cuore anche dell'essere umano più coraggioso...

Rabbiosamente, l'abominio ancestrale mosse qualche altro passo pesante nella sua camera, rimuginando tra sè mentre i suoi corti artigli segnavano il pavimento di roccia grigia. Il suo umore nero si sentiva chiaramente dall'energia rabbiosa che metteva in ogni suo movimento... le cose, decisamente, non stavano andando come dovevano, e la cosa lo indisponeva non poco. Non c'era quindi da stupirsi del fatto che, quando alcuni dei Digimon suoi servitori fecero per presentarsi a lui, si avvicinarono con estrema circospezione e timore. Sarebbe bastato un niente per scatenare la furia distruttiva del terrificante vampiro.

GranDracmon continuò a vagare qua e là senza apparente meta, guardando solo, di tanto in tanto, verso l'arcata d'ingresso della sua sala, e più esattamente verso la colonna dietro la quale i suoi servitori, piccoli demonietti dalle zanne acute che in quella ristretta zona del Dark Ocean erano conosciuti come Dracmon, si erano nascosti, in attesa di un momento favorevole per parlare. Ancora per qualche secondo, il gigantesco demone vagò su e giù... prima di fermarsi con le spalle al gruppo di Dracmon, e iniziare a parlare con una voce morbida, ma fredda come il ghiaccio, che mal celava i suoi intenti diabolici!

"So che siete là, schiavi. Venite fuori. Avete qualcosa da comunicarmi?" sibilò, facendo sobbalzare dal terrore i piccoli vampiri, che uscirono dal loro nascondiglio con degli acuti squittii da ratto, atterrando in un groviglio di arti e corpi dai colori cupi di fronte all'arcata di ingresso. Con evidente disgusto, il demone si voltò, le braccia conserte, e osservò la disordinata montagnola di suoi servitori che cercava disperatamente di rimettersi in piedi. Il primo Dracmon a rialzarsi si spolverò con la piccola mano artigliata e offrì al suo signore un sorrisetto forzato.

"Ehm... sì, sommo GranDracmon-sama..." squittì il piccolo Digimon oscuro, con voce da topo impaurito. "Ecco... noi... ehm... siamo venuti qui... per riferirle una cosa molto importante!"

GranDracmon grugnì con irritazione. Quando i suoi schiavi la prendevano così alla lontana, di solito voleva dire che c'era una brutta notizia in arrivo... "Di che notizie si tratta, allora? Oltre ad Orcusmon, anche Demogorgomon sta avanzando? Quei due si odiano con tutte le loro forze, più di quanto odino me... quindi non vedo cosa ci sia di allarmante. Molto presto, inizieranno a scannarsi tra loro, e potrò approfittarne per reclamare i territori che mi hanno sottratto!" esclamò. Rimase leggermente sorpreso quando il Dracmon che aveva parlato scosse la testa, per indicargli che non era così.

"Ehm..." iniziò, evidentemente incerto. "A... a dire la verità, GranDracmon-sama, le cose non sono proprio così... Il fatto è che... beh..." Si interruppe, non sapendo esattamente come comunicare il resto senza irritare ulteriormente il suo signore e padrone.

Il mostruoso Digimon simile ad un centauro incrociò le braccia sul petto, picchiettando sul pavimento con uno dei suoi artigli per esprimere la sua impazienza. Era già di cattivo umore, e non aveva voglia di giri di parole. "Il fatto è che...? Spiegatevi!" tuonò ferocemente. L'ingiunzione fu tutto quello di cui i piccoli Digimon vampiri avevano bisogno per prendere coraggio, e il Dracmon che aveva parlato per primo si mise sull'attenti, irrigito dalla paura, e proseguì con il discorso.

"Ecco... un... un Digimon è venuto qui a chiedere udienza, GranDracmon-sama!" squittì come un topo terrorizzato. "Si... si tratta... di Lucemon in persona... mio onnipotente signore!"

Gli occhi di GranDracmon si spalancarono vistosamente dietro il suo elmetto, e la sua bocca si contorse in un'espressione di sorpresa. "COSA? Lucemon stesso? Il Digimon angelico che Huanglongmon ha posto al governo del Mondo Digitale della Frontiera?" esclamò.

 

ANALIZZATORE DIGIMON

Nome: GranDracmon

Tipo: Bestia Demoniaca

Attributo: Virus

Livello: Mega

Attacchi: Crystal Revolution, Eye of the Gorgon

Misterioso Digimon, tanto antico quanto malvagio e potente, che vive in uno dei meandri più remoti della Dark Area, al di là della giurisdizione di Dragomon. La sua voce suadente induce sul sentiero della perdizione. Si dice che sia immortale, che la sua esistenza sia in qualche modo collegata con il Dark Ocean stesso, e che conosca antichi segreti sulla creazione dei Mondi Digitali, la cui conoscenza è proibita a chiunque!

 

GranDracmon mosse un passo verso il gruppetto di suoi servitori, ripetendo la sua domanda come se volesse essere sicuro che avessero capito. "Mi state dicendo... che Lucemon in persona è venuto qui, nel Dark Ocean, per conferire con me? Perchè vuole... discutere con uno dei Digimon più potenti dell'intera Dark Area, se non del multiverso?" ribadì. Tra sè, non credeva che i suoi servitori gli avessero mentito. Non solo i suoi Digimon erano troppo terrorizzati dalle possibili conseguenze di un tale gesto, era anche convinto che, se avessero voluto mentirgli, avrebbero detto qualcosa di un pò meno assurdo...

"S-sì... GranDracmon-sama..." squittì un altro Dracmon, un pò più coraggiosamente del suo compagno. "Lui.. si è fatto strada tra le file dei nostri uomini, che hanno cercato di fermarlo... e si sta avvicinando alla sua fortezza, dicendo... che voleva conferire urgentemente con lei! Che... che cosa dobbiamo fare, onnipotente GranDracmon-sama?"

L'antico orrore storse il naso dietro il suo elmetto. Questa era una cosa che non si aspettava... un Digimon sacro, creato da Huanglongmon in persona, era venuto a parlare con lui? C'era qualcosa sotto... qualcosa che, se lui fosse stato abbastanza abile, gli sarebbe potuta valere molto. Un ghigno malefico gli incurvò le labbra, rivelando un paio di canini affilati, bianchi immacolati e crudelmente lucenti. Sì... quell'inaspettato sviluppo poteva valergli molto... improvvisamente, l'idea che i suoi nemici, Orcusmon, Demogorgomon o chiunque altro, potesse venire a bussare alle porte dell sua fortezza perse di importanza. La 'visita' di Lucemon, se sfruttata bene, avrebbe potuto valergli molto di più che semplicemente riprendersi dei territori, o anche distruggere i suoi rivali...

"Che cosa aspettate, schiavi? Fatelo venire da me!" rispose GranDracmon, estendendo un braccio verso i suoi sottoposti con il fare di un imperatore che dava un ordine irrevocabile. Obbedienti alla sua autorità, i Dracmon squittirono quello che sembrava essere un verso affermativo, e si precipitarono fuori dall'arcata di ingresso per eseguire il suo comando.

GranDracmon incrociò le braccia sul petto, mantenendo il suo ghigno diabolico. "Lucemon... cosa sei venuto a fare qui? Non importa... sarai un'utile pedina, e mi varrai molto, una volta che avrò saputo cosa vuoi da me..."

 

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GranDracmon non dovette attendere a lungo. Dieci minuti dopo che i Dracmon ebbero lasciato la sua sala principale, il mostruoso vampiro percepì chiaramente una forte, fortissima concentrazione di energia positiva che si avvicinava... e pochi attimi dopo, vide entrare nella sua sala principale un grazioso Digimon simile ad un bambino scalzo vestito di una toga bianca come la neve, dai corti capelli biondi, occhi azzurri decorati con delle strane rune azurre, e corte ali da cigno che gli spuntavano dalle scapole. I suoi vestiti diafani sembravano scintillare, illuminati da una luce sacra che proveniva dal loro stesso interno e che dava una sensazione di fastidio al Digimon malvagio. Era la prima volta forse da quando il Dark Ocean era esistito che un Digimon rappresentante del Bene, come Lucemon, scendeva in quell'abisso di caos e malvagità... e lo spiccato contrasto tra lui e i suoi dintorni era chiaramente avvertibile, e creava un effetto abbastanza inquietante. Tuttavia, anche da quella distanza, GranDracmon riusciva a vedere che negli occhi luccicanti come zaffiri del piccolo angelo brillava una strana luce, un'ombra di malizia che contrastava con il suo aspetto innocente. Qualcosa rodeva il messaggero di Huanglongmon... qualcosa che lo stava portando su una strada oscura...

Comunque, GranDracmon mantenne la sua espressione distaccata, quasi neutrale, e osservò il Digimon angelico che si avvicinava a piccoli passi, senza fare rumore, camminando con sicurezza sul pavimento di fredda pietra grigia. La curiosità dell'antico orrore fu ulteriormente stimolata da questa dimostrazione di sicurezza, anche davanti ad una potenza cosmica di quella portata... e raggiunse il culmine quando, anzichè lanciare una sfida come GranDracmon aveva immaginato, Lucemon si fermò a pochi metri da lui, e dopo averlo guardato negli occhi per qualche istante, si mise su un ginocchio, in segno di sottomissione! Pareva quasi che volesse chiedere un favore alla temibile creatura vampirica, che nascose abilmente la sua sorpresa, e parlò a Lucemon come se avesse previsto quello che aveva appena fatto.

"Sei venuto fin qui, nel Dark Ocean, il luogo più tenebroso e privo di speranza di tutto il creato, per chiedere udienza a me, GranDracmon, uno dei dominatori di questo luogo." affermò. "Cosa può spingere un messaggero celestiale come te, giovane Lucemon, a fare questa scelta? Voi Digimon angelici non andate esattamente d'accordo con noi demoni... o sbaglio?"

Per nulla intimorito dal tono mellifluo, dietro il quale si nascondevano intenti diabolici, di GranDracmon, il bambino angelico si profuse in un inchino ancora più profondo, prima di alzare la testa e guardare il suo interlocutore dritto negli occhi, parlandogli poi con un rispetto che nessun Digimon angelico, in circostanze normali, avrebbe mai accordato ad una creatura così chiaramente malvagia. "Lei mi chiede per quale motivo sono qui, GranDracmon-sama... e io gliene parlerò volentieri." rispose, con un sorriso malizioso. "Sono venuto qui... per chiederle di introdurmi al potere delle tenebre, il potere che rappresenta la stessa essenza di voi abitanti del Dark Ocean!"

Questa volta, GranDracmon non potè fare a meno di corrugare la fronte, in segno di perplessità. "Conoscere... il potere delle tenebre, eh?" chiese retoricamente, come volendo essere sicuro di aver capito bene. "Oh.... tutto questo è molto interessante, senza dubbio... ma per quale motivo, reitero la mia domanda, un Digimon come te dovrebbe volere una cosa simile?" tuonò, mischiando curiosità e spregio in una sola domanda. "Sei già molto potente di tuo... come mai desideri aumentare ancora il tuo potere? E' forse una tua necessità che ti spinge a fare questa richiesta, o un tuo capriccio?"

Prestando anche soltanto un pò di attenzione alla domanda, si capiva chiaramente che GranDracmon aveva già capito qual era la vera risposta a quella domanda, e stava in effetti soltanto facendo qualche gratuito giochetto psicologico con il suo inaspettato 'ospite'. Lucemon stesso aveva capito che era questo il suo scopo, ma decise di stare alle regole del mostruoso demone... e rispose in tutta sincerità, la testa inclinata da un lato a mò di uccello. "Non si tratta soltanto di una mia necessità, GranDracmon-sama... quello che le sto chiedendo risponde alle esigenze del Mondo Digitale a cui sono stato assegnato, il Mondo Digitale della Frontiera. In particolare, alla sua necessità di avere un governo stabile, che gli impedisca di sprofondare ancora una volta nel caos della guerra civile, come è accaduto molto tempo fa. Quello che chiedo non è per me, ma per la razza dei Digimon nella sua interezza."

Divertito, GranDracmon fece cenno al suo interlocutore di andare avanti. "Hmmm... una buona risposta. Sì, praticamente tutti sanno della guerra tra Digimon umanoidi e Digimon animali a cui tu hai cercato di porre fine. Senza eccessivi risultati, se mi è consentito fare una considerazione personale." tuonò.

L'espressione di Lucemon si incupì leggermente. Anche lì, nel Dark Ocean, le notizie si erano diffuse in fretta, e non gli faceva molto piacere che gli venisse ricordato il suo fallimento. Tuttavia, sapendo che non era il caso di provocare il Digimon che poteva aiutarlo a realizzare il suo ideale di utopia, non reagì e continuò con la sua spiegazione. "Quello che lei dice è corretto, GranDracmon-sama." affermò. "In effetti, io ho per molto tempo cercato di porre un freno alla violenza dilagante. Ma i risultati che ottenevo erano sempre temporanei. Quando ormai sembrava che le ostilità fossero cessate, immediatamente qualcuno ha riacceso le fiamme dell'odio per il suo personale fanatismo, e il Mondo Digitale che è mio compito tutelare sta ora scendendo di nuovo nella confusione."

Fece una pausa, forse per meglio organizzare il discorso. "Osservando il comportamento di tutti coloro che hanno fatto precipitare il Mondo Digitale della Frontiera in questa crisi... rendendomi conto del modo sconsiderato in cui trattano i loro simili, e delle decisioni che prendono con tanta leggerezza, sono giunto ad una conclusione. Ovvero, che le creature non sono in grado di prendere le decisioni giuste per la loro vita, e per il futuro degli altri e del loro stesso mondo. Affinchè DigiWorld si conservi, è necessario cambiarne la natura stessa. Spazzare via il vecchio, e fare posto al nuovo. Un nuovo mondo in cui, a prendere le decisioni per tutti, sia una mente superiore che sa per certo cosa è meglio per la nostra intera stirpe. Solo allora si potrà creare quella che fino ad ora è stata chiamata 'utopia', il 'non-luogo' dove ognuno potrà trovare la felicità perfetta."

GranDracmon represse una risata. Discorsi simili non gli erano nuovi... quanti Digimon, facendo gli stessi ragionamenti, avevano finito per dannarsi! Tuttavia, il Digimon che aveva davanti era particolarmente potente. Certo, non tanto quanto lui, però... sicuramente, se era in grado di arrivare nel Dark Ocean e fare ritorno, non solo voleva dire che aeva dei poteri straordinari, ma anche che poteva essere un utilissimo tramite per i suoi piani...

"E... questa mente superiore di cui parli, saresti tu... vero, Lucemon?" chiese il demone, continuando a mostrarsi interessato. L'angioletto allargò il suo sorriso, che ora si fece quasi feroce, e proseguì il suo discorso.

"E' così, GranDracmon-sama. Io, come emissario di Huanglongmon, non posso commettere errori. Sono moralmente superiore a qualsiasi altro Digimon esisente nel Mondo Digitale della Frontiera, e solo sotto il mio dominio totale, DigiWorld potrà conoscere la morte e la rinascita che gli permetteranno di purificarsi per sempre..." rispose. "Tuttavia, al momento il mio potere non è sufficiente. Ho bisogno di impadronirmi del potere delle tenebre, e aggiungerlo a quello della luce, per poter sottomettere l'intero DigiWorld, e dargli la pace che merita. Ho bisogno di più potere... e imparare ad usare il vostro potere oscuro mi permetterà di raggiungere questo scopo, e finalmente compiere la missione che Huanglongmon mi ha affidato, senza curarsi del fatto che potessi portarla a termine con le mie forze, o meno o meno. Sotto il mio dominio, DigiWorld sarà in pace per sempre. Dopodichè, rovescerò Huanglongmon, ne prenderò il posto come Digimon più potente mai esistito... e cancellerò ogni forma di malvagità dal multiverso. Farò quello che Huanglongmon non è riuscito a fare, ed eliminerò qualunque nemico di DigiWorld, chiunque devii dalla via della giustizia."

GranDracmon annuì. Esattamente la giustificazione che si aspettava... "Hm. Quello che tu dici è perfettamente logico, Lucemon. Il tuo ragionamento è corretto... tuttavia, abbracciare il lato oscuro non significa semplicemente imparare e usare tecniche violente, basate sulle tenebre o di origine demoniaca." rispose, con suadente calma. "Vedi, Lucemon... per conoscere il lato oscuro... per impadronirti del suo potere... quello che devi fare prima di tutto è comportarti e pensare in maniera negativa. E' l'intenzione, in questo caso, quella che conta... non il mezzo con cui essa viene portata a termine. Capisci quello che voglio dire...?"

Lucemon ci pensò su un istante. "Hmmm... sì. Sì, credo di sì. E ovviamente, io sono più che disposto a pagare questo prezzo, altrimenti non mi troverei qui, davanti a lei." rispose, i suoi occhi azzurri e puri, sporcati dall malizia, che guardavano direttamente in quelli rossi del mostruoso centauro demoniaco. Quasi volesse assicurarsi della veridicità delle parole di Lucemon, GranDracmon lo osservò a lungo, ricambiando il suo sguardo... poi, sghignazò e fece cenno al piccolo angelo di alzarsi.

"Ottimo, dunque. Sì, mi hai convinto, Lucemon. Ti insegnerò a dominare il potere delle tenebre, affinchè tu possa realizzare il tuo desiderio." affermò. "Ora, alzati pure. Il tuo nuovo apprendistato comincia ora... e ti assicuro che, se ti applicherai come si deve, non durerà molto."

Fremendo di gioia, Lucemon si alzò in piedi, mentre GranDracmon alzava una mano, facendo comparire delle scintille elettriche violacee sulle punte delle dita artigliate. "La... la ringrazio immensamente, GranDracmon-sama! Sono pronto a cominciare anche adesso!"

"Bene, perchè era questa la mia intenzione." tagliò corto l'orrore, concentrando sulle unghie una quantità di energia ancora maggiore. "Ricevi il mio potere, Lucemon... e conosci il tuo vero destino! HA!"

Con uno scatto del braccio, GranDracmon scagliò l'energia davanti a sè... e la scarica elettrica investì in pieno Lucemon, avvolgendolo in un bozzolo di colori cupi e al tempo stesso febbrili! Uno stridio, come di metallo tagliato, pervase l'aria, e Lucemon emise un breve gemito di dolore quando sentì la potente scarica percorrerlo da capo a piedi. Ma il dolore durò solo per pochi istanti. In breve, le scariche elettriche cessarono... Lucemon, dopo aver tirato un sospiro di sollievo, si guardò le mani... e ghignò, sentendo un nuovo potere che lo pervadeva!

"Hehehee... sì, è proprio questo che volevo, GranDracmon-sama!" esclamò estasiato, muovendo le dita delle mani come se volesse abituarsi alla sua nuova condizione. "Con questo e con i suoi insegnamenti, sarò in grado di creare il mondo perfetto che sogno! Sarà un giorno glorioso, per l'intera razza dei Digimon!"

GranDracmon annuì con chiara soddisfazione, mentre sentiva nella sua mente una voce senza corpo che si congratulava con lui, riecheggiando sinistra nei meandri della sua anima maligna.

Una scelta eccellente, GranDracmon, mio fedele servitore... Lucemon... sarà molto utile al nostro scopo...

 

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E così, il momento fatale era venuto. Con quella terribile decisione di affidarsi alle alte potenze del Dark Ocean per aumentare il suo potere, Lucemon aveva mosso il primo passo sulla strada della dannazione. E fu da allora che Lucemon iniziò a muovere guerra allo stesso Mondo Digitale della Frontiera...

Con conseguenze che, lo vedrete, saranno spaventose...

 

CONTINUA...

 

Note dell'autore: Non molto da dire qui, se non che abbiamo fatto conoscenza con qualche simpatica creaturina del Dark Ocean... in particolare con GranDracmon, uno dei Digimon malvagi più potenti mai esistiti, e uno dei più antichi e spaventosi esseri del creato. Cavolo, qui si sta arrivando a livelli di orrore cosmico lovecraftiano! Oh, beh, non fino a questo punto, però...

Per questo capitolo, mi sono inspirato ad una teoria del fanon di Digimon che dice che Lucemon è stato "aiutato" nella sua caduta proprio da GranDracmon. Nella serie Frontier, non si parla di quest'ultimo Digimon, tuttavia ho pensato che sarebbe stata una buona idea espandere il discorso iniziato dalla serie, e che la fandom ha cercato senza troppo successo di portare avanti. Oh, e per quanto riguarda quei due nomi, Orcusmon e Demogorgomon... li conoscerete più avanti! Per adesso, mi basti dire che sono le versioni Digimon di Orcus e Demogorgon, i due principi demoniaci più potenti nella versione 3.5 di Dungeons & Dragons... quindi, vi lascio immaginare che razza di clienti potrebbero essere!

Con questo ho finito, almeno per ora. Restate sintonizzati, perchè il nuovo capitolo di Invasion sta per arrivare! I Digiprescelti contro l'esercito di Daemon, Round 2!

Grazie ancora, e a presto!

 

Justice Gundam

 

 

 

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Capitolo 9
*** I Grandi Signori dei Demoni ***


Lost Past-09

Digimon: The Lost Past

Una fanfiction di Digimon scritta da: Justice Gundam

Ehilà! Bentornati al mio prequel! E' passato un pò di tempo dall'ultima volta che ci siamo visti in questa storia, non è vero? E' che in questo periodo mi sono concentrato molto di più sulla mia storia principale, e volevo anche raccogliere un pò di idee per questa storia, per come proseguirla e per come sviluppare certe idee che mi erano venute in mente... e spero che la cosa mi riesca come si deve!

Come immagino ricorderete, nello scorso capitolo ci siamo addentrati in quel postaccio chiamato Dark Ocean, dove Lucemon si è recato alla ricerca del potere che gli serve per rendere realtà la sua visione di un nuovo mondo. E, disgraziatamente, il nostro angioletto si è imbattuto in uno dei Digimon oscuri più terribili che siano mai esistiti - il misterioso GranDracmon, che si è preso volentieri una pausa dalla guerra contro i suoi vicini, e si è preso il "disturbo" (che per lui non è poi tanto un disturbo...) di addestrare Lucemon e svelargli il lato oscuro della Forza... ehm, volevo dire, il potere del Male! Se pensate che andrà a finire molto male... beh, non posso certo darvi torto! Il nostro Lucemon ha perso di vista il suo scopo originale, e si sta perdendo senza scampo...

E le conseguenze per DigiWorld, di cui cominceremo a dare un'occhiata in questo capitolo, saranno disastrose! Ma... prima di vedere a cosa porterà questo gesto sconsiderato di Lucemon, devo ancora rispondere alle vostre recensioni... come sempre graditissime e puntualissime!

 

KillKenny: E ci hai proprio azzeccato! Sì, dai... credo che le precauzioni che ti sei preso siano quantomeno adeguate! Se non altro, non potranno mai dire che non ti sei preparato al caos totale! Il Mondo Digitale della Frontiera conoscerà un'apocalisse in confronto alla quale la guerra tra umanoidi e animali sembrerà una zuffa tra scolaretti!

Eden89: Heheheee... grazie! Sai, avevo pensato che, visto che non era un capitolo molto lungo, non sarebbe stato molto apprezzato dai fan dell'avventura e dell'azione! GranDracmon sarà un giocatore importante nella partita che si sta giocando... a livelli ancora più alti di quelli che abbiamo visto finora! E la voce che si sente alla fine? Beh, per quello... credo che si dovrà aspettare ancora! Ma le danze cominceranno presto, e spero che tu riesca a tenerne il ritmo! ^_^

SmartGirl: Purtroppo è vero... ormai Lucemon si è consegnato alle forze dell'oscurità, e le conseguenze, come ho detto, saranno terribili! Come si suol dire, la via per l'inferno è lastricata di buone intenzioni... dopotutto, Light Yagami di Death Note non ha iniziato allo stesso modo? E per quanto riguarda il fatto che Lucemon sia in grado di usare questi due tipi di potere... beh, come hai detto, ormai in questa storia può accadere di tutto! Vedrai... prima che tutto finisca, avrai modo di vedere cose che prima d'ora neanche ti saresti immaginata! Sono sicuro che non resterai delusa!

 

Okay, possiamo ripartire alla scoperta del passato di DigiWorld! In questo capitolo, conosceremo un pò di simpatiche personcine... e alcune di queste potrebbero essere familiari a voi fan di Digimon!

Buona lettura!

 

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Capitolo 9 - I Grandi Signori dei Demoni

La situazione non era delle più chiare, doveva ammettere Iupitermon mentre, accompagnato dai suoi fratelli maggiori Neptunmon e Plutomon, attraversava con passo lento le grandi porte placcate in oro che portavano alla sala delle riunioni nell'immenso palazzo di Huanglongmon. Il Primo Digimon aveva convocato d'urgenza i suoi figli e i suoi servitori più fidati, in risposta a degli eventi allarmanti che riguardavano - guarda caso - proprio il Mondo Digitale della Frontiera... era già da troppo tempo che Lucemon non dava notizie di sè, e che trapelavano delle voci inquietanti riguardo certi eventi che si erano verificati a DigiWorld. Addirittura, sembrava che la squadra dei Cavalieri Reali si fosse ridotta a sei membri... e questi ultimi sembravano addirittura essersi resi colpevoli di atrocità inaudite nei confronti della popolazione del Mondo Digitale! Una cosa inaudita... erano tutti convinti che i Cavalieri Reali fossero un esempio di virtù, con tutto che erano stati addestrati da Imperialdramon, Digimon che a sua volta era rinomato per la sua saggezza ed equilibrio...

Ma in questi ultimi tempi, con le voci che circolavano, era sempre più difficile crederlo... e tra i diretti servitori di Huanglongmon serpeggiava una strana inquietudine. Il problema andava affrontato il prima possibile... e soprattutto, chiarito!

Il gigante dai muscoli bronzei tirò un lungo sospiro, e si girò verso i suoi fratelli maggiori, incontrando l'espressione cupa del nero Plutomon dalla testa di ariete, e quella pensierosa del più anziano, Neptunmon... e in esse, il Signore dei Nembi lesse la stessa necessità, e la stessa sensazione di un dovere che andava sbrigato il prima possibile, per quanto potesse essere sgradevole.

"Molto bene, miei fratelli..." disse il leader delle Divinità Olimpie. "Questa è un'incombenza che tocca anche a noi... quindi, non perdiamo altro tempo, e andiamo a sentire da Huanglongmon-sama cosa sta succedendo..."

I suoi fratelli maggiori, che accettavano di buon grado la sua leadership nonostante fosse più giovane di loro, si dissero d'accordo con un movimento della testa... e Iupitermon, con una lieve spinta, aprì le porte della sala riunioni, dove le tre Divinità Olimpie vennero accolte dall'intera congrega, arrivata lì prima di loro, dei fedeli di Huanglongmon... e dallo stesso Huanglongmon, che non riusciva a tenere celata un'espressione di preoccupazione sul suo enorme viso da rettile.

Con lentezza e austerità, Iupitermon, Neptunmon e Plutomon avanzarono nella sala e si inchinarono una volta giunti in piena vista, guardandosi attorno per ricevere dai loro colleghi un saluto adeguato. Di sfuggita, riuscirono già a vedere le tre sorelle Digimon che presiedevano al controllo del flusso temporale, Urdmon, Verdandimon e Skuldmon... e, vicino al grande drago dorato, c'erano le quattro Divinità Guardiane, silenziose e maestose come loro si addiceva.

"Huanglongmon-sama, grande padre..." esordì Iupitermon, restando chinato a terra. "Siamo arrivati anche noi. Con il suo permesso, noi prenderemmo posto nell'assemblea."

 

ANALIZZATORE DIGIMON

Nome: Iupitermon

Tipo: Divino

Attributo: Anti-Virus

Livello: Mega

Attacchi: Smiting Thunder, Radiance Pulsar, Aegis Wall

Il leader delle Divinità Olimpie, anche conosciuto come 'il Tonante' o 'il Signore dei Nembi'. Scelto come comandante per la sua dimostrazione di saggezza e potenza, governa l'energia del fulmine, con la quale può incenerire un nemico a distanza... e la sua abilità nel manipolare le correnti d'aria gli consente di camminare nel vento! Il suo scudo, Aegis, rappresenta la difesa definitiva, ed è praticamente impenetrabile!

 

Nome: Plutomon

Tipo: Divino

Attributo: Virus

Livello: Mega

Attacchi: Lachesis Spin, Atropos Cutter

Il mediano tra i tre fratelli che rappresentano e guidano le Divinità Olimpie, Plutomon è un Digimon estremamente misterioso, il cui controllo sulla vita e sulla morte lo rende temuto da tutti. Si dice che la sua falce, Thanatos, possa tagliare qualsiasi cosa... persino il filo invisibile e intangibile che rappresenta la vita di una persona!

 

Nome: Neptunmon

Tipo: Divino

Attributo: Anti-Virus

Livello: Mega

Attacchi: Wave of Dephts, Vortex Penetrate

Il più anziano dei fratelli di Iupitermon, governa i mari e gli oceani del Mondo Digitale. La sua corazza è costituita da un Chrome-Digizoid speciale che gli permette di nuotare con estrema velocità senza pregiudicare la sua protezione. Il suo tridente, King Bite, è un'arma leggendaria dotata di intelligenza propria, e può provocare enormi vortici e tsunami quando Neptunmon lo scuote!

 

Le tre Divinità Olimpie presero posto nell'assemblea, seguite da molti occhi che non nascondevano tensione ed inquietudine... e poi, dopo qualche momento in cui non si sentì altro che il brusìo di sottofondo, Huanglongmon abbassò la testa e iniziò il discorso che voleva fare.

"Ringrazio tutti voi per essere venuti, e mi scuso per avervi sottratto ai vostri affari... ma la situazione è molto seria, e necessita un chiarimento immediato." affermò il colossale drago dorato, guardandosi attorno in modo da essere sicuro che tutti stessero ascoltando. "I recenti eventi che si sono verificati nel Mondo Digitale della Frontiera hanno dell'inquietante. Voi tutti sapete cosa è successo tempo fa... un'assemblea pacifica che Lucemon aveva cercato di far riunire è degenerata in una deplorevole esplosione di violenza e odio razziale... e da allora, non abbiamo più ricevuto notizie di Lucemon stesso. Soltanto i suoi tre più stretti collaboratori, MagnAngemon, Angewomon e Antylamon, hanno continuato a mantenere i contatti con noi, e ci hanno parlato del fatto che Lucemon sia scomparso dopo quel tragico evento... ma di recente, anche loro sembrano scomparsi nel nulla!"

"Come se non bastasse..." continuò Azulongmon. "Ci sono arrivate notizie frammentarie che parlano di soprusi perpetrati ai danni della popolazione di DigiWorld da parte di alcuni dei Cavalieri Reali... in particolare Dynasmon, Crusadermon e Daftmon! Di altri del gruppo, invece, non sappiamo più nulla... sta succedendo qualcosa di poco chiaro e potenzialmente pericoloso, e non possiamo restarcene a guardare oltre."

"E' strano, però..." affermò Verdandimon, con un sospiro addolorato. Dopotutto, la Digimon divina che rappresentava il Presente si era molto affezionata a Lucemon, considerandolo come una madre avrebbe potuto considerare un figlio, e il fatto che adesso non si sapesse più nulla di lui e dei suoi più stretti collaboratori la riempiva di angoscia. "Perchè non siamo stati in grado di vedere cosa sta succedendo nel Mondo Digitale della Frontiera? Ci eravamo pure riusciti, quando c'era la guerra tra i Digimon umanoidi e i Digimon animali... quindi, perchè adesso i nostri tentativi non hanno dato frutto? Lei... ha qualche idea, Huanglongmon-sama?"

"Anche la mia ultima invenzione non è servita a niente!" esclamò contrariata Skuldmon, la minore delle tre sorelle. "Eppure l'avevo controllata un sacco di volte, e sarebbe dovuta andare benissimo, accidenti!"

Huanglongmon scosse la testa, mentre guardava le tre guardiane del tempo. "Verdandimon ha ragione, è un fenomeno tanto peculiare quanto allarmante." rispose. "Non era mai successo prima d'ora, ed è un altro elemento sul quale è necessario fare luce. Qualcuno di voi... ha qualche proposta da fare?"

Negli spalti, Plutomon alzò la mano con gesto lento e misurato, e subito gli sguardi di tutti si voltarono verso la Divinità Olimpia in armatura nera. "Se mi è concesso, Huanglongmon-sama... proporrei di inviare uno di noi nel Mondo Digitale della Frontiera tramite un Digi-Port, e fare in modo che si renda conto di cosa sta succedendo... per poi fare rapporto a noi." La Divinità Olimpia parlava con una voce sussurrante che ricordava molto il sibilo del vento, e che non ci si sarebbe aspettati da una creatura così grossa e imponente.

Huanglongmon annuì. "Hmm... questa potrebbe essere un'idea. E... hai già idea di chi potrebbe assolvere a tale compito?" chiese.

 

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La discussione non era andata avanti a lungo... alla fine, era stata presa la decisione di seguire il consiglio di Plutomon, e mandare qualcuno nel Mondo Digitale della Frontiera a fare da controllore. Al resto ci avevano pensato Iupitermon e i suoi fratelli, che avevano selezionato tra i loro sottoposti la persona giusta per quel particolare compito... persona che ora, dopo soltanto alcune ore dalla riunione, aveva già accettato l'incarico e si stava apprestando a raggiungere il Mondo Digitale della Frontiera tramite un portale che Huanglongmon aveva aperto in quel momento...

Mercurimon sospirò, con un pizzico di impazienza. Certo, il compito in sè non doveva essere niente di difficile, ma c'era un piccolo particolare che non gli tornava esattamente...

"Minervamon..." borbottò la muscolosa Divinità Olimpia con voce profonda, tenendo le braccia incrociate e picchiettandosi nervosamente con un dito sull'avambraccio. "Capisco tutto, ma... come mai devi per forza venire anche tu con me? Pensavo che questa missione sarebbe toccata a me, e a me soltanto..."

Mercurimon, effettivamente, era un Digimon davvero impressionante: un uomo gigantesco e dai muscoli robusti e guizzanti, con la testa coperta da un copricapo a forma di testa di lupo dal pelo verde-azzurrino, tra le cui fauci spalancate spiccava il volto dall'espressione severa e dai lineamenti quasi aquilini. I suoi capelli erano verdi come l'erba di primavera, e scendevano lungo la schena in quella che appariva come una folta criniera, emergendo da dietro il suo animalesco copricapo. Era vestito di quella che sembrava essere una tuta nera aderente che metteva in mostra il suo fisico statuario, e portava delle spalliere di cuoio e un gioiello azzurro di forma circolare attorno al collo. Le sue braccia erano ulteriormente protette da un paio di manicotti in pelliccia, assicurati attorno agli avambracci da delle cinghie di ferro, e attorno alle gambe portava delle protezioni simili, coperte dalla stessa pelliccia di inusuale colore del copricapo, e i suoi piedi erano neri, a quattro dita e dotati di corti artigli rossi. In una mano, reggeva una corta spada dalla lama larga, affilata e splendente, il cui manico sembrava essere stato fatto con le ossa di qualche animale. Soltanto a guardarlo, si sarebbe potuto capire che era un guerriero formidabile, e un avversario con cui non era il caso di scherzare... ma in quel momento, la sua immagine era leggermente rovinata da un piccolo particolare che lo rendeva un attimo più rassicurante...

Ovvero, la Digimon simile ad una gigantesca bambina, dell'apparente età di undici o dodici anni, e dell'altezza di almeno nove metri, che gli si era affettuosamente avvinghiata attorno alle spalle, come se gli stesse chiedendo di essere presa in braccio!

"Heheheee..." rise lei, strusciandosi contro il colossale Mercurimon come un cagnolino affettuoso. "E lasciarti andare tutto solo, zietto Mercurimon? Non se ne parla proprio! Minervamon viene con te! Dopotutto, posso sempre esserti utile, no?"

In confronto al fiero e maestoso gigante, Minervamon aveva un aspetto quasi ridicolo! A parte le dimensioni, in effetti, sembrava in tutto e per tutto una bambina umana vestita in maniera strana, con un corpetto squamoso di pelle di serpente che copriva la parte superiore del suo torso, lasciando scoperto l'addome, un ampio gonnellino bianco con sotto un paio di bloomers neri, delle protezioni per avambracci fatti dello stesso materiale dell'armatura, e un elmetto a forma di testa di serpente, con un paio di alette bianche ai lati, che celava la parte superiore del suo volto. I suoi capelli erano azzurrini, ed erano pettinati in due lunghe trecce che le arrivavano fino alla vita, e portava ai piedi un paio di stivaletti rossi, alti soltanto fino alla caviglia. Sulla sua schiena erano fissati un piccolo scudo dorato circolare, con uno spuntone di ferro che fuoriusciva dal centro, e una spada enorme decorata con un'incisione dorata, rappresentante due serpenti che si avvinghiavano tra loro, sulla lama! In effetti, l'arma era talmente grande che pareva impossibile che una creatura così (relativamente) minuta potesse brandirla, figuriamoci poi portarla sulla schiena con tale nonchalance! Eppure, la Digimon di nome Minervamon ci riusciva senza alcuno sforzo...

Le plateali dimostrazioni di affetto di Minervamon strapparono un sorriso all'austero Mercurimon, che scosse la testa e si rassegnò all'inevitabilità dei fatti. "Sigh... e va bene, Minervamon, immagino che a Iupitermon-sama non darà problemi se vieni con me..." affermò. "Però... cerca di comportarti bene, okay? E tieniti lontana dai guai, perchè temo che ne troveremo un pò, nel Mondo Digitale dove stiamo andando..."

"Sissignore!" esclamò allegramente Minervamon, staccandosi finalmente dalla schiena di Mercurimon e facendo una sorta di saluto militare! "Non si preoccupi, sempre ai suoi ordini! Le prometto che farò la brava bambina!"

 

ANALIZZATORE DIGIMON

Nome: Mercurimon

Tipo: Divino

Attributo: Virus

Livello: Mega

Attacchi: Thousand Fists, Spiritual Enchantment

Il messaggero delle Divinità Olimpie, e uno dei Digimon più veloci mai esistiti... al punto che a volte, tutto quello che si riesce a vedere di lui sono le immagini residue che si lascia dietro. La sua spada corta, Azteca, è la sua arma principale, ma può anche assalire il nemico con una velocissima scarica di pugni. E' un Digimon saggio ed equilibrato, che non abusa mai dei suoi poteri.

 

Nome: Minervamon

Tipo: Divino

Attributo: Virus

Livello: Mega

Attacchi: Strike Roll, Madness Merry-Go-Round

Membro delle dodici Divinità Olimpie, possiede una forza fisica incredibile, nonostante l'aspetto innocente. Ha un carattere irruento e passionale, ed è in grado, sia pure involontariamente, di provocare delle tempeste con i suoi scoppi d'ira. La sua arma preferita è la sua enorme spada, Olympia, con la quale provoca l'effetto di un terremoto!

 

Soddisfatto, Mercurimon annuì rivolto alla dea-bambina... poi, si voltò nuovamente verso il Digi-Port che gli altri membri del consiglio, tra cui Iupitermon, stavano aprendo: un ammasso turbinante di vapore bluastro, che sembrava perdersi nel nulla in un vortice caotico di barbagli di luce. Le due Divinità Olimpie si rivolsero ai loro superiori, che avevano ancora qualche istruzione da dare loro.

"Mercurimon, Minervamon... credo che sia tutto chiaro, giusto?" chiese retoricamente Iupitermon, più per avere conferma che per altro. "Dovete andare a vedere che cosa è successo, e fare rapporto direttamente a noi. Di qualsiasi cosa si tratti, cercate di non intervenire, a meno che non sia una questione di importanza vitale o di autodifesa. Sono già capitate abbastanza cose nel Mondo Digitale della Frontiera, e non c'è bisogno di aggiungere ulteriori problemi. Soprattutto tu, piccola Minervamon... cerca di controllare la tua impulsività! A volte agisci prima di pensare... e le conseguenze, considerando i tuoi poteri, possono essere gravi..."

Minervamon fece un sorrisetto nervoso, e si sfregò la nuca con una mano, mentre Mercurimon sorrideva gentilmente... e poi, tornando serio, rispondeva affermativamente all'esortazione di Iupitermon. "Sì, Iupitermon-sama! Può contare su di noi, porteremo a termine questa missione come stabilito."

"Ottimo." concluse Zhuqiaomon, con l'aria di voler tagliare corte quelle lungaggini. Con un ampio gesto di una delle sue numerose ali, la fenice fiammeggiante fece cenno ai due sottoposti di Iupitermon di partire. "Allora potete iniziare adesso. Buona fortuna."

Un augurio decisamente laconico, rifletterono i due rappresentanti di Iupitermon, ma in fondo c'era da aspettarselo da un tipo come Zhuqiaomon. perciò, senza scomporsi, Mercurimon e Minervamon si inchinarono e si accinsero ad entrare nel passaggio dimensionale... quando vennero chiamati da una cristallina voce femminile, appartenente a Verdandimon.

"Aspettate. Perdonate se vi disturbo, signori, ma... avrei bisogno di chiedervi una cosa che per me è molto importante!" affermò la dea del Presente. Quando Mercurimon e Minervamon si voltarono verso di lei, la graziosa Digimon chinò leggermente la testa, come se volesse di nuovo chiedere scusa... e infine parlò, educatamente e senza fretta. "Se... se poteste accertarvi anche delle condizioni di Lucemon... se sta bene e continua a comportarsi saggiamente come ha fatto finora... beh, ve ne sarei infinitamente grata. Potreste... accertarvi di questo anche per me?"

Mercurimon premette le labbra l'una sull'altra. Tra le Divinità Olimpie e i diretti collaboratori di Huanglongmon, non era un segreto che la gentile Verdandimon provasse un grande affetto per il piccolo Lucemon, e fosse, dell'assemblea, quella più interessata al suo bene. E certo Mercurimon e Minervamon non erano gente da rifiutare un favore ad una collega...

"Certamente, Lady Verdandimon." rispose Minervamon, il cui contegno si era fatto più posato. "Può stare certa che lo faremo..."

 

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Dall'altra parte del portale, Minervamon e Mercurimon atterrarono su una grande altura, sulla quale sorgeva un enorme edificio che ricordava una sorta di commistione tra un castello medievale e un tempio dorico, con complesse decorazioni in stile rinascimentale, e delle grandi colonne scanalate davanti alle doppie porte in legno che vi davano accesso. Era davvero una dimora enorme, che superava di molto la settantina di metri in altezza ed era composta quasi interamente di un materiale debolmente luccicante che ricordava marmo di colore nero-bluastro, con tetti spioventi alti e sottili che non facevano altro che aumentare la sensazione di oppressione che persino due titani di quella dimensioni sentivano dinnanzi a quella incredibile visione. Chiaramente, quello era il castello di Lucemon... e tutt'attorno, sulle collinette che circondavano l'altura, sorgevano delle ziggurat dorate a gradoni... esattamente del tipo di quella attorno a cui, diverso tempo prima, innumerevoli Digimon si erano raccolti per dare il benvenuto al loro nuovo signore.

Che strano... quella volta c'era un'atmosfera di festa e gioia... e adesso, invece...

Non erano state molte le occasioni in cui Mercurimon, Minervamon, o comunque un altro membro delle dodici Divinità Olimpie si era recato nel Mondo Digitale della Frontiera... e quelle rare volte che era successo, il paesaggio che si erano trovati davanti era stato perlo più quello di un mondo in guerra, con campi di battaglie fumanti e cieli costantemente rannuvolati... insomma, quello che ci si sarebbe potuti aspettare da un mondo in cui la guerra era infuriata per così tanto tempo. Invece, quello che Mercurimon e Minervamon si trovarono davanti quando emersero dal Digi-Port fu uno scenario decisamente più ordinato... la terra sembrava ben tenuta, il cielo era tranquillo, e l'aria non era pervasa dalle grida di battaglia e dal cozzare delle armi l'una sull'altra... quindi, da questo punto di vista, sembrava che un miglioramento ci fosse davvero stato.

"Mercurimon... zietto... non so perchè, ma questo... Mondo Digitale della Frontiera non mi sembra molto rassicurante!" commentò la dea-bambina, afferrando per riflesso l'elsa della sua enorme spada. "C'è... qualcosa che non mi piace in tutto questo..."

Mercurimon corrugò la fronte, e represse un brivido. In effetti, doveva ammettere che la vivace piccola dea non aveva tutti i torti. Anche lui non era molto convinto dell'atmosfera che regnava in quel Mondo Digitale. Per quanto sembrasse tutto quieto, non era una tranquillità che dava sicurezza. Era come se... i dintorni stessi avessero paura di qualcosa di indefinito... era un'atmosfera opprimente, carica di tensione e timore... "Hmmm... In effetti è vero, Minervamon, c'è qualcosa che non mi piace in tutto questo..." disse, ignorando il nomignolo che la piccola dea gli aveva affibbiato. "E' tutto... troppo calmo. Non è una calma che mi piace. Se davvero il Mondo Digitale della Frontiera è diventato così prospero dopo l'ascesa di Lucemon, allora perchè adesso mi dà come l'impressione che non ci sia quasi vita? Guarda che roba... la tensione si taglia con un coltello!"

Era vero... anche troppo vero... la vivacità che normalmente caratterizzava il Mondo Digitale della Frontiera sembrava essere sepolta, sostituita da quella coltre di cupo silenzio che sembrava annunciare qualcosa di terribile...

Ricodandosi per cosa erano andati fin lì, Mercurimon e Minervamon staccarono finalmente lo sguardo dallo strano paesaggio privo di colore... e si diressero verso le porte della dimora di Lucemon: doppie porte in legno abbastanza grandi da poter far passare facilmente persino un Digimon delle dimensioni di Mercurimon, alle quali era ancorato un grosso anello dorato che il titano dal mantello di lupo afferrò con mano decisa. Una, due, tre volte Mercurimon picchiò sullo spesso legno dell'entrata, creando un cupo rimbombo... e poi indietreggiò e si rimise al fianco della sua graziosa accompagnatrice, attendendo una risposta.

Risposta che non tardò più di tanto ad arrivare. Con uno scricchiolìo, la porta si aprì, e dietro di essa apparve l'enorme e muscolosa figura di Examon, il Cavaliere Reale dall'aspetto di drago, i cui occhi rettiloidi dalle pupille ellittiche squadrarono con un certo sospetto le due Divinità Olimpie, quasi non fossero ospiti graditi. Mercurimon e Minervamon percepirono l'ostilità a malapena repressa di quello sguardo, e per un attimo si ritrovarono spiazzati... Si erano permessi di sperare che, in quanto emissari di Huanglongmon, l'accoglienza che sarebbe stata loro riservata sarebbe stata un attimo migliore...

"Voi... chi siete? Identificatevi!" ringhiò Examon da dietro la porta. Un lungo silenzio seguì questa rapida sequenza di domanda-ordine, dimostrando una volta di più che le due Divinità Olimpie si sentivano a loro disagio in quell'ambiente così sottilmente ostile...

"Noi... noi veniamo da parte di Huanglongmon-sama, il nostro divino creatore!" esclamò Minervamon, ritrovando la decisione dopo un breve istante di timore. "Il nostro grande padre ci ha chiesto di appurare quale fosse lo stato degli eventi nel Mondo Digitale della Frontiera... e di conferire con il suo signore, Lucemon, in proposito di questo!"

"I nostri nomi sono Mercurimon... e Minervamon." proseguì il muscoloso gigante, indicando prima sè stesso, poi la sua vivace accompagnatrice. "E facciamo parte delle dodici Divinità Olimpie. Siamo qui come messaggeri del divino Huanglongmon-sama, e chiediamo udienza con Lucemon riguardo i fatti recenti."

Il Cavaliere Reale dall'aspetto di drago corrugò la fronte. Sembrava quasi che non desiderasse altro che gettare al vento ogni forma di rispetto e sbattere semplicemente la porta in faccia ai due, ma alla fine, se non altro, le regole del decoro ebbero la meglio, e con riluttanza Examon si decise ad aprire del tutto la porta e a farli entrare. Un ampio colpo delle sue ali fece la parte dell'invito esplicito ad accomodarsi, e le due Divinità Olimpie, non senza un pò di esitazione di fronte all'atteggiamento apertamente maldisposto di Examon, entrarono in un grande corridoio dall'aspetto riccamente decorato, con numerosi arazzi appesi alle pareti, decorazioni in marmo, avorio ed oro, e numerose candele e torce fissate ai muri, in qualche modo perennemente accese. Era una visione decisamente spettacolare... ma Minervamon trovò che ci fosse qualcosa di decadente nell'architettura di quel posto. Non era esattamente il luogo dove ci si sarebbe aspettati che vivesse un potente Digimon del Bene...

"Seguitemi. Vi porterò da Lucemon-sama. Vi stava giusto aspettando." affermò Examon, prendendo la testa del terzetto e incamminandosi verso le sale più interne del castello. Ancora piuttosto interdetti dalla sua ostilità, Minervamon e Mercurimon iniziarono a seguirlo. Se si fosse trattato di un Digimon qualsiasi, senza dubbio lo avrebbero rimproverato e punito per la sua insolenza... ma trattandosi di uno dei dodici Cavalieri Reali, e di uno dei servitori di Lucemon, decisero di ingoiare il proprio orgoglio, e lasciarono correre, almeno per stavolta. Ad ogni modo, la sensazione che ci fosse qualcosa che non andava cresceva ogni secondo di più...

Senza una parola, i messaggeri di Huanglongmon seguirono Examon lungo un dedalo di corridoi e porte, che si addentravano nelle viscere di un edificio sempre più somigliante ad un labirinto che ad una reggia vera e propria. Ovunque volgessero lo sguardo, a parte squadroni silenziosi di zelanti Knightmon in armatura scintillante, che guardavano senza dire una parola la singolare processione, non c'era davvero nulla di fuori posto... sembrava tutto meticolosamente ordinato... addirittura irregimentato! Come se in quel castello, così come in quella parte di DigiWorld che avevano visto, non si muovesse foglia senza che Lucemon lo volesse...

Finalmente, dopo quasi un quarto d'ora di svolte, scalinate e corridoi, i tre arrivarono in una grande sala vuota di forma circolare, il cui tetto era costituito da una grande cupola di vetro istoriato, decorato di sfumature di innumerevoli colori diversi, in stile cattedrale gotica. In lontananza, i due Digimon divini riuscirono a vedere, pur solo di sfuggita, sette enormi arcate decorate con gargolle e altre statue mostruose, che tuttavia erano immerse nell'oscurità al punto tale che non si riuscivano a vedere i particolari. Tuttavia, uno strano presentimento faceva sì che le Divinità Olimpie non fosseo molto tranquille a riguardo...

Prima che potessero esprimere i loro dubbi, comunque, Examon si rivolse a loro e ruppe il pesante silenzio con la sua voce potente. "Lucemon-sama vi riceverà qui, entro breve. Vogliate avere la cortesia di attenderlo." tuonò, in un modo che, ancora una volta, faceva pensare che stesse facendo un'affermazione incontrovertibile piuttosto che un invito...

"Cosa?" chiese Minervamon, voltandosi verso il cavaliere draconico che iniziava già ad allontanarsi. "Hey... Hey, aspetta un momento, tu! Non ci hai neanche detto..."

Ma fu come parlare al vento, e Minervamon si interruppe nel momento in cui si rese conto che Examon non stava minimamente prestando attenzione a loro. La dea-bambina scosse la testa e si mise in attesa accanto al suo 'zietto', aspettando che Lucemon arrivasse... e un attimo dopo, i due messaggeri di Huanglongmon rimasero soli nell'enorme salone completamente spoglio, in ansiosa attesa che arrivasse il piccolo angelo e desse loro delle spiegazioni su quanto stava accadendo...

Senza dire una parola, attesero. Un minuto. Poi due... che in breve tempo divennero cinque... e ancora non si presentava nessuno, e i due non si erano scambiati una sola parola...

"Zietto..." mormorò Minervamon, cercando di attaccare bottone in qualche modo. L'atmosfera cupa e opprimente di quel luogo aveva avuto effetti negativi anche sulla sua normale vivacità. "Tu... tu che dici? Sarà soltanto... che a Lucemon piacciono gli scenari un pò tetri... giusto?"

Mercurimon non rispose, limitandosi a guardarla intensamente per un secondo... e poi, guardando verso le sette arcate avvolte dalle ombre, dalle quali percepiva chiaramente un sentore di minaccia, odio e malvagità... come se si trattasse di un colpo di vento gelido che gli penetrava nelle ossa! Sì, ormai non c'erano più dubbi... stava accadendo qualcosa di sinistro, in quel posto, e il pensiero lo ancorò a terra per un istante...

E poi, la luce fievole presente nella stanza si intensificò di colpo, e le arcate apparvero in tutta la loro terribile magnificienza! Decorate da strani, eleganti motivi a foglia, con diverse colonne ai lati che formavano una sorta di corridoio, erano sovrastate da statue grottesche e mostruose che rappresentavano demoni animaleschi con alcune caratteristiche umane! Serpenti con testa umana, iene a tre teste che avevano mani artigliate al posto dei piedi... e soprattutto, cosa che attirò subito l'attenzione degli sbalorditi Mercurimon e Minervamon, sette targhe di marmo poste sopra le arcate, su ognuna delle quali era inciso qualcosa...

"Ah! Mer... Mercurimon, guarda là! Cosa c'è scritto su quelle..." esclamò Minervamon, indicando le targhe. Si interruppe quando i suoi occhi, ora abituati alla luminosità scarsa, riuscirono a leggere le sinistre diciture a caratteri cubitali...

Sopra le tre porte alla loro sinistra, campeggiavano le parole 'GREED', 'LUST' ed 'ENVY', poste ai piedi, rispettivamente, di un serpente con la testa umana e una fila di aculei sulla schiena; una sensuale demonessa dai lunghi artigli, piccole corna ricurve che uscivano dalle tempie, e le gambe che erano le zampe di una capra; e una grossa idra, un serpente a nove teste dalle lunghe zanne velenifere ricurve...

Alla loro destra, altre tre targhe, poste sopra altrettante arcate, presentavano le diciture 'GLUTTONY', 'WRATH' e 'SLOTH'... e sopra di esse, si vedevano le immagini di un corto umanoide panciuto dalla testa di mosca; un grosso umanoide dalle fattezze rettiloidi che brandiva un affilato tridente in entrambe le mani; e un mostruoso cinghiale dal volto umano e dalle ali da pipistrello!

Infine, la porta centrale, quella più grande, era decorata con la statua di un uomo bellissimo con numerose ali piumate che gli spuntavano dalla schiena, nudo tranne che per una tunica che avvolgeva la metà inferiore del suo corpo, e con le braccia spalancate in una sorta di abbraccio... che però dava l'impressione di qualcosa di infido, una seducente tentazione che non portava da altra parte che nel nulla eterno...

E la parola che troneggiava sulla lastra di marmo sopra l'arcata, 'PRIDE', non era molto più rassicurante...

"Questo posto... questo... cosa significa?" esclamò Mercurimon, inquieto. In quell'istante, la percezione malvagia che proveniva da quelle sette porte aumentò... e cinque figure ombreggiate si profilarono dietro di esse, avanzando in maniera lenta e cadenzata verso i messaggeri di Huanglongmon... e subito dopo, una voce dura e arrochita penetrò nella sala, come un insidioso soffio di vento...

"Ma bene..." sibilò, proveniendo dal corridoio con sopra scritto 'GREED'. "Finalmente, i leccapiedi di Huanglongmon si degnano di farci visita! A cosa dobbiamo questo onore, eh?"

Una mano ossuta e dotata di lunghe unghie nere emerse dall'oscurità, come a voler afferrare la Divinità Olimpia e trascinarla dentro... e subito dietro essa, apparve un Digimon dall'aspetto inquietante: un vecchio mago dalle ampie vesti grigie e rosse, la pelle giallastra e incartapecorita, con una lunga barba grigia che scendeva quasi fino a terra. Indossava una collana di perle rosse attorno al collo, e dietro la sua schiena si aprivano numerose ali da pipistrello, tutte di colore scarlatto, che davano l'impressione che il suo corpo fosse molto più grande di quanto già non fosse. Portava inoltre un paio di pantaloni di velluto verde-grigio, e dei corti stivaletti neri, e in una delle sue mani ossute e dagli artigli neri e minacciosi, stringeva un bastone nodoso decorato con il teschio di qualche animale, tra le cui fauci si trovava una sfera di cristallo rossa. I suoi occhi cremisi, senza pupille, guardavano con bramosia i due messaggeri di Huanglongmon... e sotto un naso aquilino esageratamente lungo, si vedeva una bocca ghignante dalle cui labbra sottili spuntavano dei minacciosi denti triangolari.

Allarmati da quella vista, Minervamon e Mercurimon si allontanarono rapidamente, mettendosi in posizione di guardia mentre il Digimon simile ad un vecchio mago avanzava, puntando lo scettro contro di loro. L'energia negativa che defluiva dal suo corpo era tale, che non c'era nemmeno bisogno dei loro sensi soprannaturali per capire che si trattava di un Digimon malvagio...

"Tu... tu chi sei, demone?" esclamò Minervamon, la mano stretta sull'elsa del suo spadone. "Che ci fai qui, nel palazzo di Lucemon? Come ci sei entrato?"

Il mago non rispose subito. Avanzò ancora un pò, e si fermò a pochi metri dai Digimon divini, senza mai perdere il suo ghigno atroce. "Nel palazzo di... Lucemon-sama, volete dire? Heheheheee... beh, mi sembra fin troppo ovvio! Io ci sono nato, qui, visto che è stato lui a crearmi!"

"Certo non ti aspetti che noi crediamo a queste menzogne, non è vero?" tuonò Mercurimon, sguainando la sua corta spada. "Un Digimon puro come Lucemon non può avere niente a che fare con uno come te..."

Si interruppe quando altre due figure emersero dagli ingressi di sinistra: dalla porta che recava scritto 'LUST' avanzò una donna gigantesca, di non meno di dieci metri d'altezza, e bellissima, avvolta in eleganti vesti nere che comunque non lasciavano troppo all'immaginazione riguardo alle sue forme seducenti, e con un drappo viola di squisita fattura avvolto attorno ai fianchi. Aveva la pelle bianca come alabastro, che risaltava sugli abiti scuri che la avvolgevano, sulle sue sei ali nere da pipistrello, e sugli alti stivali di cuoio nero che indossava, e le sue mani, appenavisibili sotto il suo drappo viola, avevano le unghie lunghe e laccate di viola. Il volto era di una bellezza quasi crudele, con gli occhi azzurri come il cielo e i capelli dello stesso colore nero degli abiti, legati dietro la nuca e tenuti fermi da un diadema dorato e riccamente decorato. La sua espressione seducente ma non complice, noncurante, tentatrice e beffarda al tempo stesso, era acuita dalle sue lucide labbra tinte con il rossetto blu...

Dalla porta con sopra scritto 'ENVY', invece, apparve un gigantesco coccodrillo dalle robuste squame rosso sangue e dal muso esageratamente lungo, con una bocca simile ad una mastodontica tagliola piena di denti triangolari, con una placca di piombo grigio che ne proteggeva la parte superiore, e delle lunghe vibrisse dai colori iridati, simili a quelle di un drago cinese, che spuntavano sotto il suo naso. Aveva delle zampe corte, che spuntavano dal suo corpo muscoloso ad angolo retto, e terminavano con piedi palmati e dotati di artigli, mentre la schiena era percorsa da due creste parallele di aculei bianchi. Seguendole lungo tutto il corpo del mostro, che superava abbondantemente i quindici metri di lunghezza, si sarebbe visto che l'enorme rettile aveva due code a frusta, che si agitavano come serpenti impazziti dietro di lui!

"Ma sentiteli..." disse la donna, avvicinandosi a Mercurimon con fare seducente. "Quindi, voi dite che Barbamon starebbe mentendo, vero? Non è una cosa buffa, mio caro Leviamon?"

"Heheheheee... puoi dirlo forte, Lilithmon!" esclamò il coccodrillo gigante. "Perchè mentire, quando la verità è di gran lunga più interessante... e divertente, potrei aggiungere?"

Mentre Minervamon e Mercurimon si ritiravano, la sensazione di allarme che aumentava sempre di più, un'altra voce si aggiunse alla discussione, una voce cupa e profonda che, questa volta, proveniva dalle arcate di destra! "La verità, messaggeri di Huanglongmon, è che siamo noi il nuovo ordine di DigiWorld. E non abbiamo nessuna intenzione di accettare la vostra autorità!" tuonò un nuovo Digimon, che stava uscendo in quel momento dalla porta corrispondente a 'WRATH': si trattava di un essere umanoide alto circa due metri e mezzo, quasi completamente avvolto in una tunica rossa dalle ampie maniche, con in testa un cappuccio dello stesso colore. Sulla fronte era incisa una sorta di stella rovesciata, un paio di corna ricurve spuntava dalle tempie, e la sola parte del volto visibile erano quei lucenti e diabolici occhi senza pupille. Il demone aveva due grandi ali da pipistrello, portava un medaglione circolare al collo, e un lungo triangolo di tessuto grigio, decorato con simboli mistici, scendeva sul suo petto. Le maniche della tunica erano decorate con orlature grigie, sulle quali erano intarsiati simboli a forma di occhio, e altre due strisce grigie orlate di giallo si avvolgevano attorno alle braccia, vicino alle spalle. Infine, la creatura portava un paio di scarpe viola senza lacci. Di per sé, non aveva un aspetto particolarmente impressionante, ma un’aura quasi palpabile di potere maligno circondava il suo corpo...

E dalle due porte che affiancavano la sua, emersero altre due creature demoniache - la porta corrispondente a 'GLUTTONY' rivelò un impressionante mostro simile ad un uomo-lucertola tutto nero, vestito da motociclista e coperto di cuoio borchiato dalla testa ai piedi: indossava una giacca di pelle aperta sul davanti, con sotto un corpetto aderente che metteva in mostra il suo fisico muscoloso, pantaloni attillati, e grandi stivali d'acciaio dalle cui punte fuoriuscivano dei lunghi artigli ricurvi, e una grossa pistola era infilata in una fondina attaccata alla sua gamba sinistra. I suoi avambracci erano protetti da delle piastre di ferro, e indossava dei guanti, anch'essi di metallo, dai quali era stata tagliata via la punta delle dita, in modo che i suoi artigli sporgessero dalle protezioni... e numerose cinghie di cuoio erano avvolte attorno alle braccia e alle gambe! L'unica nota dissonante, in tutto quel nero, era il fazzoletto rosso che portava legato vicino alla spalla sinistra. Il suo casco dai bordi zigzaganti copriva del tutto la parte superiore della sua testa, lasciando soltanto due fessure per i suoi occhi viola... e un'ulteriore fessura sulla fronte, per un terzo occhio che spuntava da lì... mentre il resto del volto era scoperto, e faceva vedere un ghigno cupo e feroce!

Infine, dalla porta 'SLOTH' uscì, fluttuando senza peso a diversi metri da terra, una buffa creatura che non avrebbe potuto sembrare più inoffensiva. Più piccola di alcuni dei suoi colleghi - non raggiungeva i tre metri di statura - sembrava una sorta di animaletto non meglio identificato, un incrocio tra un topolino e un ghiro, con una testa enorme che costituiva quasi la metà del corpo, grandi orecchie a sventola dai bordi frastagliati e dall'interno viola, delle piccola corna bianche che fuoriuscivano dalla fronte, formando una sorta di corona e due corna più grandi e ricurve, simili a quelle di un camoscio, che spuntavano in mezzo a questo cerchietto e scendevano lungo la schiena per quasi tutta la lunghezza della creatura. Teneva gli occhi chiusi, ed era ovvio che stava dormendo, con un'espressione beata dipinta sul suo volto vagamente felino. Il resto del suo corpo era in buona parte celato da una serie di catene fosforescenti che lo avvolgevano, lasciando fuori solo le punte degli artigli sulle sue zampe, e portava uno strano ninnolo simile ad una sveglietta dorata legato attorno al collo. Nonostante l'aspetto grazioso e inoffensivo, Mercurimon e Minervamon percepivano una potentissima aura maligna provenire dalla strana creatura... un'energia che superava di molto quella degli altri demoni dall'aspetto più combattivo!

I due messaggeri erano senza parole. Tutto si erano aspettati, meno un comitato di benvenuto come quello... prima Examon che li trattava con sufficienza... ed ora questo gruppetto di mostri che si stava avvicinando minaccioso! Ed erano abbastanza forti da dare dei problemi anche a Digimon del loro livello... In particolare, il mostriciattolo dormiente raggiungeva un livello simile a quello di Iupitermon stesso... no, forse era addirittura superiore! Stringendo i denti e brandendo le loro armi, Mercurimon e Minervamon indietreggiarono verso la porta d'entrata...

"Noi... noi siamo venuti come messaggeri di Huanglongmon-sama! L'abbiamo detto prima, e lo ribadiamo adesso!" esclamò Mercurimon, la mano salda sull'elsa di Azteca, mentre Minervamon afferrava il suo enorme spadone con entrambe le mani. "Un attacco rivolto a noi... sarebbe un affronto verso il creatore di tutti i Digimon!"

Dopo un attimo di tensione e silenzio, inaspettatamente, i demoni si allontanarono un pò, spezzando l'accerchiamento attorno ai due messaggeri, che sembravano non essersi aspettati nemmeno loro questo risultato... e nello stesso tempo, una imponente e statuaria figura alata si profilò sulla porta centrale, quella con scritto 'PRIDE'!

"Li avete sentiti, miei fedeli servitori. Lasciateli. Ci penserò io a discutere con loro."

Aveva una voce imperiosa e stentorea, che dava già l'idea di un governatore severo ed inflessibile... e l'incedere nobile con cui avanzava rafforzava questa impressione. I sei mostri si fecero da parte, creando una sorta di corridoio per quello che doveva essere il loro capo... e quest'ultimo uscì dalla porta, accompagnato soltanto dal suono dei suoi passi sul pavimento di marmo...

E nel momento in cui uscì del tutto, Mercurimon e Minervamon riuscirono a vedere il suo aspetto.

Si trattava di un Digimon non tanto grande - appena due metri, decisamente poco in confronto agli altri - ma dall'aspetto glorioso, potente e intimidatorio, che sembrava una sorta di impossibile commistione tra un angelo e un diavolo: vestito di una tuta intera nera che diventava bianca sul corpo, con un gioiello dorato simile ad un sole incastonato sul pettorale e il bordo delle maniche rosso, alti stivali bianchi con le ginocchiere e le cavigliere dorate dalle quali spuntavano ali piumate anch'esse in oro massiccio, e guanti bianchi aderenti, sembrava un bellissimo giovane dai lunghi capelli biondi e penetranti occhi azzurri, dalla cui schiena si dipartivano cinque paia di ali... delle quali, quelle sul lato destro del corpo erano bianche e piumate, come quelle di un angelo normale... ma quelle sul lato sinistro erano nere e membranose, come quelle di un pipistrello! In questo modo, il suo corpo sembrava equamente diviso in due parti, una angelica e una demoniaca, e questo incredibile contrasto era acuito ulteriormente da altre quattro ali spaiate che spuntaano dai lati della testa. Il suo volto era decorato con alcuni tatuaggi azzurri appena visibili, uno dei quali attraversava il suo occhio sinistro... e il suo aspetto sinistramente splendido ed attraente era completato da dei complessi glifi scarlatti e dorati incisi sulle sue maniche e sulle gambe! C'era qualcosa di incredibilmente fuori posto in quel Digimon, e la malvagità che era in lui era chiaramente percepibile anche dalla posizione in cui erano le due Divinità Olimpie... un'energia fredda e crudele di intensità soverchiante, ancora più terribile di quella dell'esserino dormiente... e ciò nonostante, il misterioso Digimon rimaneva una figura splendida e sottilmente attraente...

Increduli, i due messaggeri attesero che il nuovo arrivato uscisse del tutto e si parasse loro davanti, in mezzoagli sguardi rispettosi dei sei mostri usciti prima di lui... e finalmente, quando fu loro davanti, l'essere metà angelo e metà demone sorrise, un gesto che sarebbe sembrato amichevole, se non avesse reso chiari i suoi intenti malvagi...

"Vi aspettavo." disse, con fredda decisione. "Sapevo che prima o poi sareste venuti... Mercurimon e Minervamon!"

"Cosa?" esclamò la dea-bambina, allentando un pò la presa sul suo spadone. "Come fai a conoscere i nostri nomi? Ci siamo appena incontrati!"

"E soprattutto... cosa è successo a Lucemon? Perchè sei qui, ad occupare un posto che non ti spetta? E... cosa sono questi mostri che ti affiancano! Esigiamo una spiegazione, e subito!" intimò Mercurimon. Se il nuovo arrivato era rimasto impressionato dalla minaccia, non sembrava esserlo...

Sempre con quel suo sorriso di sufficienza, il Digimon metà angelo e metà demone si schiarì la gola e rispose. "Lucemon? Mi sorprende che voi facciate questa domanda... credevo che i messaggeri mandati dalle Dodici Divinità Olimpie fossero un pò più intuitivi. Ancora non ve ne siete accorti, invece... beh, non importa, vi risponderò io..."

Fece silenzio per un attimo, rivolgendo lo sguardo al pavimento... e quando lo alzò, Mercurimon riuscì a vedere una folle luce di trionfo nel suo sguardo!

"IO sono Lucemon. IO sono colui che voi cercate."

Un moto di sorpresa e orrore si impossessò dei due messaggeri, e Mercurimon fece involontariamente un passo indietro... cosa che sembrò deliziare i restanti sei Digimon malvagi! "Che... che cosa? Che scherzo è questo?" tuonò Mercurimon. "Tu non puoi essere Lucemon! Lucemon è un Digimon puro... e tu, invece, sei un demone! Non percepisco altro che malvagità in te! Dunque rispondi, e questa volta dì la verità, se non vuoi subirne le conseguenze... dov'è Lucemon? Che cosa ne avete fatto, voi demoni?"

"Z-Zietto... Mercurimon..." balbettò Minervamon, i cui occhi si erano spalancati dietro l'elmetto a forma di testa di serpente che indossava. "Temo... temo... che abbia detto la verità! Quello... quello è davvero Lucemon! Ha... ha un aspetto diverso... ma è proprio lui! Non ci sono dubbi... questa sensazione che provo... è la stessa che provavo in presena di Lucemon!"

La presa di Mercurimon sulla sua spada si allentò... e per poco Azteca non gli cadde a terra, mentre il muscoloso cacciatore si girava verso la sua piccola amica! "C-Cosa? Minervamon... sei sicura di quello che dici? Quello... quello sarebbe davvero Lucemon? Non è... non è possibile! Quello... è un Digimon malvagio... e Lucemon... Lucemon..." mormorò, non ben sicuro di come proseguire. Quello che Minervamon gli stava dicendo aveva davvero dell'incredibile... eppure, il modo sicuro con cui la piccola dea stava parlando non lasciava dubbi sulla veridicità delle sue parole!

Era... era proprio vero, si rese conto Mercurimon, mentre i suoi occhi lupini si spalancavano per l'orrore... Quello... quello era DAVVERO Lucemon!

"Lucemon..." bisbigliò Mercurimon, con palpabile terrore. Poi, scosse la testa e si costrinse ad assumere un tono più aggressivo! Doveva andare a fondo di quella faccenda... anche se era abbastanza chiaro che la situazione era molto più di quanto lui e Minervamon potessero gestire! "Lucemon! Che cosa hai fatto? Come... come è stato possibile? Ti... ti sei convertito al Male, e hai permesso ai demoni di corromperti? Rispondi! Che significa questo voltafaccia? Ti sei dimenticato... di quale fosse la tua missione? Huanglongmon-sama... ti aveva affidato il compito di riportare la pace nel Mondo Digitale della Frontiera! Perchè... perchè adesso hai..."

L'essere che si era rivelato essere Lucemon fece un ghigno diabolico, confermando una volta per tutte i peggiori timori delle due Divinità Olimpie! "Dimenticato? No, non ho affatto dimenticato la mia missione! Ho solo... trovato il modo più rapido e più efficace per portarla a termine!" rispose, sollevando una breve risata da parte dei demoni che lo affiancavano.

"Più rapido... e più efficace?" ripetè Minervamon con voce non ben ferma. "Di... di cosa stai parlando?"

"Con calma, con calma..." ribattè Lucemon, muovendo un braccio per far vedere il suo gruppo di mostruosi seguaci alla piccola dea e al cacciatore. "E prima di tutto, lasciate che vi presenti i nuovi signori di DigiWorld, e presto di tutto il creato... i sette Grandi Signori dei Demoni!"

Mentre i due messaggeri di Huanglongmon ascoltavano, troppo agghiacciati per fare qualsivoglia commento, Lucemon riprese, presentando uno ad uno i suoi seguaci. "Prima di tutto... alla mia destra ci sono Barbamon, Lilithmon e Leviamon!" disse, indiando rispettivamente il vecchio mago, la gigantessa vestita di nero e il coccodrillo a due code, ognuno dei quali fece una breve risata mentre veniva presentato.

 

ANALIZZATORE DIGIMON

Nome: Barbamon

Tipo: Signore dei Demoni

Attributo: Virus

Livello: Mega

Attacchi: Pandemonium Lost, Death Lure, Greedy Wand

Il Grande Signore dei Demoni collegato all'Avarizia, brama tutti i tesori che esistono nella rete, e fa qualsiasi cosa per soddisfare il suo desiderio di possesso. Crudele e avido, è lo stratega dei Grandi Signori dei Demoni, e i suoi attacchi sono basati sulla magia, e sull'uso del suo micidiale scettro, che può intrappolare gli avversari in un'altra dimensione!

Nome: Lilithmon

Tipo: Signora dei Demoni

Attributo: Virus

Livello: Mega

Attacchi: Phantom Pain, Nazar Nail

Unico membro femminile dei sette Grandi Signori dei Demoni, è collegata alla Lussuria, e usa il suo aspetto per indurre in tentazione i suoi avversari e corromperli con la sua magia oscura. I suoi artigli possono dissolvere qualsiasi cosa tocchino se lei lo vuole, e il suo Phantom Pain è una delle torture più crudeli conosciute nel Mondo Digitale!

 

Nome: Leviamon

Tipo: Signore dei Demoni

Attributo: Virus

Livello: Mega

Attacchi: Rostrum Crush, Duo Cauda Strike

Conosciuto come 'la Bestia del Diavolo' a causa della sua ferocia e dei suoi enormi poteri, Leviamon è il Grande Signore dei Demoni legato all'Invidia, vive negli oceani abissali della Dark Area, e tra i suoi simili, vanta la maggiore forza fisica! Le sue fauci e le sue code possono triturare qualsiasi cosa... ciò nonostante, è un codardo, e fugge di fronte a nemici che potrebbero impensierirlo.

 

"E alla mia sinistra..." proseguì Lucemon, indicando gli altri tre mostri. "Abbiamo Beelzemon, Daemon... e il pigrone di noi sette, Belphemon!"

 

ANALIZZATORE DIGIMON

Nome: Beelzemon

Anche chiamato: Beelzebumon

Tipo: Signore dei Demoni

Attributo: Virus

Livello: Mega

Attacchi: Double Impact, Darkness Claw

Grande Signore dei Demoni della Gola, è un combattente feroce che si getta in battaglia senza esitazioni. Vaga nel Mondo Digitale a bordo della sua motocicletta, Behemoth, e armato della sua fidata pistola Berenjena, in cerca di avversari degni. Ha un forte senso dell'onore, nonostante tutto, e si rifiuta di combattere contro avversari indifesi o troppo deboli.

 

Nome: Daemon

Anche chiamato: Creepymon

Tipo: Signore dei Demoni

Attributo: Virus

Livello: Mega

Attacchi: Evil Inferno, Chaos Flare

Questo Digimon immensamente potente, membro dei sette Grandi Signori dei Demoni e associato all'Ira, porta avanti misteriosi e sinistri piani, e può radere al suolo un’intera città con un solo colpo delle sue fiamme infernali. Si dice che la sua vera forma sia celata dal suo mantello, e che se esso gli dovesse mai essere tolto, potrebbe raggiungere il suo vero potenziale...

 

Nome: Belphemon

Tipo: Signore dei Demoni

Attributo: Virus

Livello: Mega

Attacchi: Lampranthus, Eternal Nightmare

Un Digimon dormiente dai miosteriosi poteri, membro dei sette Grandi Signori dei Demoni e associato all'Ignavia. E' completamente passivo, e si solito non fa niente se gli non viene ordinato... il che è una fortuna, se si pensa che tra i suoi simili, è secondo come potenza! Con uno sbadiglio, può radere al suolo una città, e le sue catene intrappolano i nemici in incubi senza fine...

 

"E per finire..." concluse Lucemon, ergendosi in tutta la sua statura di fronte a Mercurimon e Minervamon, e aprendo di scatto le sue numerose ali. "Per finire ci sono io. Lucemon Falldown Mode, leader di questo gruppo, e unico degno sovrano del Mondo Digitale!"

 

ANALIZZATORE DIGIMON

Nome: Lucemon Falldown Mode

Tipo: Signore dei Demoni

Attributo: Virus

Livello: Ultimate

Attacchi: Paradise Lost, Ultimate Sacrifice, Grand Cross

Il Digimon più puro e benefico si è corrotto, e si è trasformato nel Grande Signore dei Demoni della Superbia, il più crudele dei demoni! Possiede il potere della luce e delle tenebre, e persino gli dei tremano di fronte alla sua irrefrenabile potenza e alla sua ambizione infinita. Il suo scopo ultimo è creare un nuovo universo a sua immagine, imponendo il suo nuovo ordine su tutti, accecato dalla convinzione di essere l'unico dalla parte del giusto...

 

"Noi sette..." riprese Lucemon FM, tornando a terra e ripiegando le sue ali spaiate. "Noi sette abbiamo formato un nuovo governo... un nuovo governo che ha bandito per sempre le guerre dal Mondo Digitale della Frontiera, e ha ripristinato la pace e l'armonia! Dove tutti gli altri, persino il vecchio Lucemon, hanno fallito... noi siamo riusciti alla fine! E questa pace... si estenderà presto a tutti i mondi esistenti, ponendo fine per sempre al conflitto e alla sofferenza!"

Ancora sconvolti dall'enormità di ciò che avevano scoperto, Minervamon e Mercurimon non riuscirono a rispondere per qualche istante... poi, il messaggero delle Divinità Olimpie prese un pò di respiro e rispose. "Lucemon... di cosa stai parlando? E... comesei riuscito ad evolvere in questa forma? Non... non potresti averlo fatto... a meno che, ovviamente..." mormorò, cercando di mascherare la paura.

Gli occhi celesti di Lucemon incrociarono quelli di Mercurimon, e il Digimon angelico e diabolico al tempo stesso sorrise, inuendo quello che il suo interlocutore stava pensando. "A meno che... non mi sia rivolto a qualcuno degli Abissali relegati nel Dark Ocean, non è vero?" rispose. "Heh... e se così fosse? Sì, è proprio questa la verità! Mi sono reso conto... che i miei poteri, da soli, non sarebbero bastati ad assolvere al compito che mi era stato assegnato! Huanglongmon mi ha mandato qui, mi ha assegnato una responsabilità che pure mi sono assunto con gioia... ma mi sono reso conto che non ero in grado di portarla a termine! All'inizio, quando sono diventato il governatore di DigiWorld... le cose sono andate anche bene, ed ero sicuro che così sarebbero proseguite! Ma col tempo, mi rendevo conto che tutto quello che facevo era solo una soluzione temporanea! Come la guerra cessava da una parte di DigiWorld... qualcun altro la faceva esplodere da un'altra, vanificando tutto quello che avevo fatto fino a quel momento! Come potevo permettere che le cose andassero avanti così? Non era possibile, molto semplicemente! E così... così ho preso la mia decisione! Non avrei potuto garantire la pace con i poteri che avevo prima... così, ho deciso di rivolgermi ai poteri oscuri, affinchè mi insegnassero ad usare anche il potere dell'oscurità, unirlo a quello della luce... e ottenere così un'energia ineguagliabile!"

Mercurimon e Minervamon continuarono a tacere, terrificati... e Lucemon FM fece una breve pausa, assicurandosi che i suoi interlocutori avessero capito, per poi continuare. "GranDracmon, uno dei tredici Abissali, mi ha accolto al suo fianco, e mi ha insegnato a gestire il potere delle tenebre... cosa che ho imparato con grande rapidità, grazie al mio talento innato, e che mi ha permesso di digievolvere in questa forma perfetta che ora vedete dinnanzi a voi!" spiegò, aprendo le ali ancora una volta. "Dopodichè, sono tornato nel Mondo Digitale della Frontiera, che avevo affidato temporaneamente ai miei tre fedeli collaboratori... e ho preso il potere assoluto, estromettendo MagnAngemon, Angewomon, Antylamon... e tutti coloro tra i Cavalieri Reali che non erano d'accordo con me! Dynasmon, Crusadermon, Daftmon, Examon, Gaioumon e Apsaramon... loro sono rimasti al mio fianco, per aiutarmi in questa mia nobile nuova missione! Ma... loro da soli non sarebbero stati sufficienti, vedete... ed è qui che entrano in gioco i sei Grandi Signori dei Demoni che mi stanno al fianco, coloro che vedete davanti a voi! Tutti loro... li ho creati io, con le mie mani e il mio nuovo potere!"

"E mentre Huanglongmon e i suoi leccapiedi continuavano a crogiolarsi nella loro tranquillità, ignorando ciò che accadeva qui..." proseguì Lucemon, carico di disprezzo verso il suo stesso creatore. "...io e i miei seguaci, vecchi e nuovi, abbiamo iniziato ad imporre il nuovo ordine su tutto il Mondo Digitale! Chiunque fomentasse una battaglia, in qualunque zona di DigiWorld... è stato prontamente scovato e cancellato, in modo da non costituire più una minaccia per questo mondo! Tutti i focolai di ribellione sono stati schiacciati, tutti coloro che si opponevano alla mia opera sono stati spazzati via... e alla fine, troppo spaventati dal mio potere per opporsi, e troppo deboli per fare qualsiasi cosa contro di me, i Digimon di questo mondo si sono arresi, e si sono rassegnati a concedermi il potere assoluto sopra di loro! Ora sono io, qui, a prendere le decisioni per tutti! E' questo il mio dovere, capite? Gli altri Digimon non sono in grado di capire... non sono capaci di prendere le decisioni giuste per il bene di tutti! La loro mente è così ristretta... guardano solo al loro piccolo, e non sono in grado di vedere il grande schema delle cose! Solo io sono in grado di prendere le decisioni giuste per il futuro di DigiWorld... e di tutti noi! Il mio punto di vista... e solo quello... è quello corretto! Sono io a decidere cosa è giusto e cosa è sbagliato! E sotto il mio giusto dominio... non solo il Mondo Digitale della Frontiera tornerà ai fasti di un tempo... ma questo benessere si estenderà anche a tutti i mondi esistenti! Pensate al bene che farò! Potrò salvare tutto il creato dalla guerra, dalla morte... dalla sofferenza! Tramite il mio potere assoluto, una volta che avrò sostituito Huanglongmon come sovrano di tutti i Mondi Digitali... potrò finalmente creare... il mondo perfetto! UN'UTOPIA!"

Lucemon alzò la voce verso la fine, e spalancò le braccia in un gesto glorioso, accompagnato da un breve grido esultante da parte di cinque dei suoi sei servitori... mentre Mercurimon e Minervamon ascoltavano agghiacciati le sue parole! No, quello non era più il Lucemon che conoscevano loro... non più! Lucemon aveva smarrito sè stesso... era diventato un tiranno senza scrupoli e un megalomane! Non potevano... non potevano permettere che continuasse così!

"No." disse Mercurimon, semplicemente, una volta che le esclamazioni di gioia si furono quietate.

Lucemon, con tutta calma, abbassò le braccia, e guardò Mercurimon con un ghigno di superiorità. "No?" ripetè, la testa inclinata da un lato.

"No, Lucemon." riprese Mercurimon. "Tu credi... che quello che stai facendo sarà davvero la cosa migliore per tutti? Ti sbagli... quello che stai facendo non renderà felice nessuno! Tu pensi che il bene che farai supererà il male... ma non è così! Stai... semplicemente costringendo tutti a fare quello che vuoi tu, contro la loro volontà! E questa... non è la via per la vera pace!"

"Usare il potere per manipolare gli altri è sbagliato... e noi non lo permetteremo, qualsiasi sia il tuo scopo!" continuò Minervamon, ora con la spada sguainata e sollevata davanti a lei! "Lucemon... rinuncia alla tua ambizione, sigilla i Grandi Signori dei Demoni, e libera il Mondo Digitale della Frontiera! Non vogliamo che le cose peggiorino ulteriormente!"

Lucemon fece una breve, selvaggia risata a denti stretti. "Heheheheee... dovevo aspettarmelo, che la vostra risposta sarebbe stata questa! Siete tutti un branco di stupidi, voi seguaci di Huanglongmon!" rispose. "E ne ho avuto abbastanza delle vostre assurde idee, e del vostro tanto decantato libero arbitrio! E' ora che una mente superiore, come la mia, prenda il controllo di questo mondo alla deriva e gli mostri cosa è giusto! E se avete intenzione di ostacolarmi... vi distruggerò tutti quanti!"

Lucemon alzò di scatto una mano... e un istante dopo, un'ondata di potere, invisibile ma travolgente, investì in pieno Mercurimon e Minervamon, sollevandoli da terra con un breve grido di sorpresa, e mandandoli a schiantarsi contro il muro alle loro spalle con un tremendo rombo! Le due Divinità Olimpie, bloccate dalla sorpresa e dal dolore, scavarono un profondo solco nel muro con i loro corpi, sollevarono una nuvola di polvere... e infine scivolarono al suolo, respirando affannosamente mentre le loro spade atterravano miseramente sul pavimento! Gli altri Signori dei Demoni - Belphemon escluso, visto che continuava a dormire come niente fosse - ammiravano la potenza del loro signore, fieri di essere i suoi servitori.

"Mbeh? Tutti qui, i leccapiedi di Huanglongmon?" commentò Lilithmon con voce melodica, leccandosi brevemente il labbro superiore. "Bah, dovevo aspettarmelo, che il nostro signore li avrebbe surclassati!"

"E che cosa ti aspettavi?" chiese retoricamente Beelzemon, il motociclista nero, agitando dietro di sè una lunga coda segmentata. "Nessun Digimon è in grado di competere con Lucemon-sama, in tutti i Mondi Digitali esistenti!"

Anche Mercurimon e Minervamon si erano più o meno resi conto che le cose stavano così... e mentre se ne stavano a terra, già esausti dopo quell'attacco semplice ma micidiale, pensavano disperatamente ad un modo di fuggire e tornare dai loro superiori! Quanto avevano visto era al di là delle previsioni più pessimistiche... e dovevano riferire l'accaduto il prima possibile, per evitare che accadesse ancora di peggio!

"Ugh... Mer... Mercurimon..." mormorò la piccola dea, recuperando la sua spada e alzando leggermente lo sguardo verso il suo 'zietto' mentre i due si rialzavano... e vedevano Lucemon che, sempre tenendo il braccio teso, si avvicinava lentamente a loro. "Qui... qui si mette molto male! Ormai Lucemon... è troppo forte per noi due messi assieme! Che... che cosa facciamo?"

"Dobbiamo fuggire in qualche modo... dobbiamo parlare a Iupitermon-sama e a Huanglongmon-sama di questo disastro!" esclamò Mercurimon con Azteca ben stretta nella mano, guardandosi attorno in cerca di una possibile via d'uscita! Per puro caso, guardando verso l'alto, si accorse della vetrata istoriata che faceva da cupola... e agì, veloce come un fulmine, facendo onore alla sua fama di più veloce tra le Divinità Olimpie! Prima che Lucemon avesse il tempo di prendere la mira e scagliare un altro impulso distruttivo, Mercurimon prese Minervamon per la vita e se la mise letteralmente sotto braccio... per poi scattare a tutta velocità verso l'alto con un solo balzo delle sue potenti gambe! I Signori dei Demoni alzarono lo sguardo e assunsero un'espressione sorpresa... ma Lucemon non sembrò per niente preoccupato, e li lasciò fare senza tentare di fermarli. Un attimo dopo, l'enorme Mercurimon colpì la vetrata con una velocissima raffica di pugni sferrati col solo braccio sinistro, mandandola in frantumi!

"THOUSAND FISTS!" esclamò la Divinità Olimpia. Con un clangore assordante, i vetri colorati andarono in mille pezzi, esponendo il cielo grigio sopra di esso. Lo slancio di Mercurimon continuò, finchè lui e la sua piccola amica non si ritrovarono sospesi a mezz'aria, ad osservare i Signori dei Demoni che schivavano, più irritati che veramente allarmati, le pericolose lame di cristallo che piovevano loro addosso. Lucemon, in una frazione di secondo, aveva eretto uno scudo energetico attorno al proprio corpo, difendendosi dalla pioggia di detriti senza nemmeno doversi spostare... e in quel momento stava guardando Mercurimon con espressione divertita, quasi gli stesse chiedendo cosa avesse intenzione di fare...

"LUCEMON!" esclamò Mercurimon. "Quello che hai fatto è pura follia! Schiavizzare l'intero Mondo Digitale della Frontiera, e addirittura cercare di sostituirti a Huanglongmon-sama... la tua presunzione non resterà impunita! Sappilo, non passerà molto prima che tu venga gettato giù da quel trono!"

Detto questo, Mercurimon scattò via ad altissima velocità, accompagnato solo da un breve grido di sorpresa da parte di Minervamon... e dagli sguardi irati dei Grandi Signori dei Demoni. In tutto questo, l'unico che non si era nemmeno mosso era stato Belphemon, ancora beatamente addormentato vicino alla sua galleria...

"Sommo Lucemon... non dovremmo inseguirli e distruggerli?" ringhiò Leviamon, alzando lo sguardo verso lo squarcio nel vetro. Ma Lucemon lo calmò con un gesto della mano, mantenendo comesempre la sua calma innaturale.

"Non ce ne sarà bisogno, Leviamon..." affermò. "In fondo, quello che è successo non sarebbe potuto restare un segreto ancora a lungo... e anche se li uccidessimo, il risultato sarebbe lo stesso! Il tempo delle parole è finito, miei fedeli... adesso, è il momento di muovere guerra a Huanglongmon e buttarlo giù da quel trono di cui non è degno! La guerra sta per iniziare... e noi faremo in modo di essere i vincitori!"

"Ho già dato disposizioni affinchè i nostri soldati... i Nightmare Soldiers... occupino le posizioni chiave!" ringhiò Barbamon, sfregandosi le mani nodose. "Quando Huanglongmon ci manderà contro i suoi guerrieri... loro troveranno il nostro esercito ad attenderli, e mostreremo loro la nostra superiorità!"

"Perfetto, Barbamon!" esclamò Lucemon, voltandosi per guardare in volto i suoi seguaci più potenti. "Allora, ormai la decisione è stata presa! Da oggi, e per tutta l'eternità, comincerà la nuova era dell'oro di DigiWorld! Questa, ora e per sempre... sarà... L'ERA DI LUCEMON!"

 

CONTINUA...

 

Note dell'autore: Un nuovo capitolo, per augurarvi buona fine d'anno e buon anno nuovo! Spero che il 2009 sia un anno migliore per tutti noi, dopo la mezza delusione che è stato questo 2008... e faccio a tutti voi, amici lettori, i miei più sentiti auguri di buon inizio!

Spero che questo capitolo, dopo questa interruzione, sia stato all'altezza delle vostre aspettative! Ormai, è chiaro che Lucemon è diventato un tiranno... ed è pronto a scatenare la guerra contro i suoi creatori, e contro l'intero Mondo Digitale! Anzi, contro tutti i mondi! Questo non può che essere l'inizio di una terribile battaglia, che comporterà innumerevoli perdite per tutti... e l'inizio di questa crisi vi verrà raccontato più avanti, nel prossimo capitolo! Per adesso, non ho altro da dire se non... ripetervi che vi auguro un felice anno nuovo!

Buon proseguimento!

 

Justice Gundam

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Capitolo 10
*** Preparativi alla guerra ***


Lost Past-10

Digimon: The Lost Past

Una fanfiction di Digimon scritta da: Justice Gundam

Era da un pò che non riprendevo in mano questa fanfiction, e me ne scuso con tutti coloro che hanno atteso tutto questo tempo per un aggiornamento. Sfortunatamente, considerazioni di vario tipo hanno contribuito a rallentare la realizzazione di questa storia... che comunque, oserei dire, è già arrivata ad un certo punto... e solo adesso ho la possibilità di riprenderla in mano. Ancora una volta, chiedo scusa a tutti coloro che hanno aspettato invano per tutto questo tempo, e prometto di darmi più da fare d'ora in poi. Anche perchè ci sono ancora un pò di cose da raccontare...

Come ricorderete, nello scorso capitolo i messaggeri di Iupitermon hanno avuto una pessima sorpresa, una volta arrivati nel Mondo Digitale: Lucemon si è votato al male e si è corrotto in uno sviato tentativo di portare la pace nel Mondo Digitale della Frontiera... e ora non si accontenta più di aver imposto il suo tirannico nuovo ordine su di esso. Ha infatti creato i Sette Grandi Signori dei Demoni e ha lanciato una vera e propria sfida al suo creatore, Huanglongmon, convinto nella sua arroganza di poter fare un lavoro migliore. Non importa quanto dovrà essere sacrificato.

Ovviamente, i vertici delle gerarchie celestiali non potranno starsene zitti, vedendo tutto questo. Mercurimon e Minervamon sono stati rimandati indietro dopo che il loro tentativo di diplomazia è stato sommariamente ignorato... e Lucemon, ora conosciuto come Lucemon Falldown Mode, non aspetta altro che i suoi ex-mentori e i Cavalieri Reali rimasti fedeli al bene muovano contro di lui! Il risultato, come potete immaginare, sarà... quantomeno caotico!

Ehm, sì, lo so, dire semplicemente 'caotico' è davvero dire poco!

Ma in ogni caso... gli eventi dello scorso capitolo daranno inizio ad una guerra senza precedenti, che avrà conseguenze finora mai immaginate nella storia dei Mondi Digitali. E pensare che, all'inizio, sembrava una buona idea...

E questa sarà appunto la guerra che cercherò di raccontare in questo e nei successivi capitoli. Dopo che, ovviamente, avrò risposto alle vostre recensioni...

 

Eden89: Beh, se devo dire la verità, anch'io ho sempre trovato un pò strano il modo in cui la Toei ha reinterpretato la mitologia greca... però non posso dire che mi dispiaccia! Vedrai altri membri delle Divinità Olimpie in questi prossimi capitoli. Per il resto... beh, ho cercato di essere abbastanza fantasioso nella caratterizzazione dei vari Signori dei Demoni, grazie anche ai suggerimenti che mi sono stati dati dal mio amico e recensitore KillKenny! E per quanto riguarda Lucemon, beh... da quanto dici nella tua recensione, vedo che ho ottenuto il mio scopo... ovvero, quello di far vedere quanto sia pericolosa la sua filosofia del "tiranno buono" che "domina e governa gli altri per il loro bene". Sigh... mi piacerebbe che anche certe persone se ne rendessero conto...

KillKenny: Non credo ci sia molto da aggiungere... sì, è così, la guerra è cominciata, e non finirà tanto presto. Se le cose miglioreranno in qualche futuro... beh, credo proprio che questa sia la classica domanda da un milione di dollari! Grazie ancora per la recensione, e buon proseguimento!

TopoMouse: Immagino che tu abbia già visto abbastanza anime, manga e altre storie fantasy per capire come vanno queste cose, giusto? Hehehee... sì, in effetti Huanglongmon non potrà intervenire personalmente. E per quanto riguarda il resto della sua corte... beh, questo è tutto da vedere! Dopotutto, c'è qualcuno che ha tutto l'interesse a fare in modo che il piano di Lucemon riesca. O, quanto meno, a prolungare la guerra il più a lungo possibile...

 

E finalmente ci siamo! Dopo una lunga attesa, finalmente questa fanfiction torna in auge! Quindi... vi auguro buona lettura, e vi raccomando di allacciarvi saldamente la cintura di sicurezza, non vorrei mai che ci siano problemi...

Questo è tutto!

 

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Capitolo 10 - Preparativi alla guerra

 

"E questo... conclude il nostro rapporto, Iupitermon-sama..."

Minervamon sospirò e tenne la testa bassa, quasi sentendo sulla propria pelle l'atmosfera di tensione, incredulità, orrore e sgomento che le rivelazioni appena fatte da lei e dal suo compagno Mercurimon avevano provocato. In quel momento, Minervamon e Mercurimon si trovavano nel bel mezzo di una nuova assemblea straordinaria che Huanglongmon aveva indetto nel proprio palazzo... e i numerosi membri della corte di Huanglongmon avevano ascoltato il loro rapporto fino all'ultima parola, senza poter tuttavia credere alle loro orecchie. Il loro campione più fidato, il Digimon che ognuno di loro aveva contribuito a creare per portare un pò di meritata pace nel Mondo Digitale della Frontiera... si era trasformato da governatore benevolo in spietato tiranno, e aveva posto l'intera dimensione sotto il giogo di una crudele oppressione. Non solo, ma grazie all'esercito che si era costruito, meditava di fare la stessa cosa anche agli altri Mondi Digitali esistenti... e, cosa inaudita, a sostituire Huanglongmon come governatore di tutti i Mondi Digitali esistenti! Un progetto mostruoso che non aveva mai avuto precedenti!

"Quello... quello che mi state dicendo, miei discepoli, è estremamente grave." disse Iupitermon, dopo qualche secondo di incredulo silenzio. "Lucemon... ha voltato le spalle a tutto ciò che Huanglongmon-sama rappresentava, e si è trasformato da salvatore del Mondo Digitale della Frontiera in suo distruttore. Quanto sta accadendo... provocherà degli squilibri finora mai neanche ipotizzati nella lunga storia dei Mondi Digitali."

"E' inevitabile. Dobbiamo raccogliere la provocazione e muovere guerra contro Lucemon." tuonò suo fratello maggiore Plutomon. "Se aspettiamo troppo a lungo, il suo esercito di demoni diventerà sempre più potente e pericoloso... e potrebbe davvero realizzare quello che si è proposto, se è vero che ha l'appoggio di uno degli Abissali."

Negli spalti posti di fronte alle due Divinità Olimpie, un'allarmata Verdandimon si alzò impulsivamente in piedi e chiese la parola con un cenno del braccio destro. "Ma... signor Plutomon, è sicuro di quello che dice? Sta... sta cercando di dirci che dovremmo radunare un esercito di Digimon, e attaccare il Mondo Digitale della Frontiera?" chiese. La tua tipica flemma, in quell'occasione, era turbata da una notevole apprensione, che la Guardiana del Presente non riusciva a nascondere. "Io... con tutto il dovuto rispetto, credo che quest'idea potrebbe essere controproducente. Non... non crede che prima dovremmo tentare in un altro modo?"

Fu Neptunmon, il terzo della triade olimpica, a rispondere alle rimostranze di Verdandimon. "Lady Verdandimon, lei mi dà l'impressione di non capire quale sia la situazione." affermò severamente. "Lucemon non è un Digimon come tutti gli altri... già quando era a livello Rookie, il suo potere era incommensurabile, e adesso che ha raggiunto uno stadio evolutivo superiore ed imprevisto tramite la perversione dei poteri che ha da noi ricevuto, non è possibile prevedere a quali vette possa giungere! Potrebbe persino diventare potente quanto... quell'essere abominevole e mostruoso che non oso nemmeno nominare!"

"Lady Verdandimon, mi sta dando l'impressione che le sue parole siano dettate da una mal guidata preoccupazione per l'incolumità di Lucemon." disse Iupitermon, senza prima misurare le parole. "Le devo ricordare cosa sta facendo il suo... allievo preferito... in questo momento? Ha accolto con minacce ed intimidazioni due dei miei servitori più fedeli, e ha annunciato a loro, personalmente, le sue intenzioni di dominio! E potrei aggiungere che è stato anche mio allievo. Non è lei l'unica ad essere emotivamente coinvolta in questa vicenda."

La Guardiana del Presente sussultò, colpita da quelle parole... ma prima che potesse rispondere, fu Huanglongmon a redarguire Iupitermon per il suo comportamento: il drago dorato alzò leggermente la testa colossale e guardò verso il leader delle Divinità Olimpie, esclamando un rimprovero.

"Bada alle tue parole, Iupitermon! Quello che tu e tuo fratello Neptunmon avete detto è stato puramente gratuito!" esclamò il Primo Digimon. Quando le due Divinità Olimpie si sedettero di nuovo, mormorando parole di scusa, Huanglongmon si voltò verso la Guardiana del Presente e le sue sorelle. "Verdandimon, ti prego di scusare quanto è successo... sono sicuro che Iupitermon e Neptunmon non intendevano essere irrispettosi nei tuoi confronti. In ogni caso, se hai qualcosa da dire... prego, esprimiti liberamente."

"Ehm... la ringrazio, grande padre..." rispose Verdandimon, piazzandosi una mano sul cuore. "Ecco... in effetti io mentirei se dicessi che in tutta questa situazione io non sono emotivamente coinvolta. Dopotutto... sono stata io la responsabile di buona parte dell'addestramento di Lucemon, e il fatto che adesso... beh... sia successo quello che è successo... mi sconvolge più di ogni altra cosa!"

La dea del Presente terminò il discorso abbassando la testa e guardando verso il pavimento immacolato, sul quale era addirittura possibile vedere il suo riflesso, che le restituì un'espressione triste e depressa. E le sue sorelle Urdmon e Skuldmon sapevano bene cosa questo voleva dire... ancora una volta, Verdandimon stava ricadendo nella sua abitudine di assumersi più responsabilità di quante fosse ragionevole attribuirle.

"Onee-san..." mormorò la piccola Skuldmon, guardando verso di lei. Urdmon non disse nulla, ma mostrò il suo supporto appoggiando una mano sulla spalla della sorella di mezzo.

Il silenzio dominò l'assemblea ancora per qualche secondo, prima che Verdandimon riprendesse la parola. "Ma, grande padre, la prego di credere che non è soltanto questo il motivo per cui vorrei evitare di arrivare ad una guerra." proseguì. "Troppi Digimon hanno già perso la vita, e il Mondo Digitale della Frontiera ha già visto abbastanza battaglie. Io... credo che sarebbe più giusto, almeno finchè non siamo sicuri che non ci sia altra alternativa, aspettare e chiedere a Lucemon di cessare le ostilità. Questo... credo che alla fine sarebbe molto più sensato che semplicemente mandare al massacro tanti Digimon. Non dimentichiamo... che questi Grandi Signori dei Demoni, come Lucemon li ha chiamati, sono stati capaci di tenere facilmente testa a due Divinità Olimpie..."

Iupitermon sospirò. Quello che diceva Verdandimon non era sbagliato, però... nulla gli toglieva dalla testa che in tutto questo c'era troppo coinvolgimento emotivo da parte della guardiana del tempo...

Comunque, fu Huanglongmon ad esprimere per primo un giudizio sulla situazione. Il gigantesco drago dorato annuì cupamente per poi rivolgersi al resto dell'assemblea. "Sì... quello che dice Verdandimon è giusto. Non è il caso di ricorrere alla violenza, a meno che le circostanze non lo rendano inevitabile. Dopotutto, non abbiamo inviato Lucemon nel Mondo Digitale della Frontiera proprio per porre un freno a questa follia? Quello che dobbiamo fare, per quanto sembri che la situazione sia degenerata, è cercare di discutere con Lucemon. Forse siamo ancora in grado di dissuaderlo, e di farlo tornare sulla retta via. Quindi... Lady Verdandimon, mi occuperò io stesso di inviare un messaggio a Lucemon e cercherò di discutere pacificamente con lui. Non preoccuparti, se esiste un modo di risolvere questa delicata situazione senza usare la violenza, lo userò senz'altro."

Queste parole riuscirono a rasserenare un pò l'animo di Verdandimon, che si appoggiò una mano sul cuore e tirò un sospiro. "Sì... la ringrazio, Huanglongmon-sama. Le sue parole vogliono dire molto per me."

"E come sue sorelle, noi ringraziamo a nostra volta." proseguì Urdmon, riavviando i suoi lunghi capelli bianchi, che spiccavano rispetto alla sua carnagione scura.

Alcuni Digimon, in particolare il belligerente Zhuqiaomon, non furono molto d'accordo con quella decisione, e si trovavano d'accordo con Iupitermon... ma visto che sapevano di essere in minoranza, decisero che anche se avessero protestato, le cose non sarebbero cambiate. Quindi, anche loro diedero segni di assenso alla proposta di Huanglongmon.

"Molto bene." disse infine Huanglongmon, ergendosi in tutta la sua ragguardevole statura. "La seduta non è ancora aggiornata, ma mi assenterò per un breve periodo di tempo. Cercherò di parlare a Lucemon in questo momento... e anche se in cuor mio spero di indurlo alla ragione, non posso escludere a priori la possibilità che Lucemon rifiuti il dialogo e ci costringa alla guerra. Quindi, che l'assemblea si mantegna disponibile. Cercherò di impiegare meno tempo possibile."

Tutti i Digimon, nel loro rispetto verso il "genitore", si inchinarono formalmente mentre Huanglongmon iniziava a dirigersi, con calma e dignità, verso un'arcata laterale riccamente decorata, le sue squame robuste come diamanti che rifrangevano fantasiosamente la luce, creando delle sfumature iridate sul suo immenso corpo. Gli occhi di tutta l'assemblea rimasero su di lui, almeno fianchè anche la punta della sua coda non fu scomparsa nel corridoio laterale. Poi, con incredibile disciplina, tutti i Digimon si accomodarono ai loro posti e si misero pazientemente ad aspettare. La speranza di ognuno di loro era che Lucemon volesse davvero ripensarci e rinunciare ai suoi propositi.

Ma, dentro di sè, tutti loro temevano il peggio. Se c'era una cosa che tutti loro sapevano fin troppo bene, era che nessuno ottiene il potere per abbandonarlo in seguito... e che l'esito più probabile sarebbe stato una guerra con Lucemon...

 

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Nel Mondo Digitale della Frontiera...

Lucemon Falldown Mode guardò con orgoglio e soddisfazione lo stuolo di Digimon oscuri che, rispondendo alla sua chiamata, si erano riuniti nello spiazzo roccioso vicino alla sua inespugnabile fortezza per giurargli fedeltà. Le sue numerose ali, metà da angelo e metà da demone, si piegarono leggermente dietro la sua schiena, aggiungendo un tocco di teatralità alla sua già impressionante figura, mentre i suoi occhi gelidi si deliziavano con il panorama di intere guarnigioni, eterogenee ma potenti, disposte in righe perfettamente ordinate. Sì, era così che il Mondo Digitale della Frontiera doveva essere... ordinato, irregimentato... un macchinario perfetto che funzionava costringendo tutti a seguire l'unica via giusta, e scartando immediatamente tutti gli ingranaggi che non lavoravano come dovevano. Ogni Digimon era una singola cellula dell'organismo... e affinchè tutto funzionasse come doveva, era necessario estirpare subito tutti i potenziali focolai di disordine! Poco importava se qualcuno doveva essere sacrificato... in fondo, era giusto, come diceva sempre Daftmon, uccidere qualche milione per salvare qualche miliardo.

Riscuotendosi dai suoi pensieri, Lucemon fece una rapida valutazione delle nuove reclute che gli si erano presentate. Numerosissimi Digimon di livello Rookie, talmente tanti che non osava provare a contarli nemmeno lui, e per di più appartenenti ad un sacco di specie diverse. Dalla sua posizione, riusciva a vedere che c'erano parecchi Goblimon, molti dei quali montati su dei Garurumon neri o su altri tipi di Digimon simili a lupi... poi c'erano dei Phascomon, Digimon simili a piccoli koala neri con ali da pipistrello rosse e lunghi artigli sulle mani, che avrebbero probabilmente costituito il grosso dell'esercito di Belphemon... e, più in là, c'era un intero reggimento dei soldati che, lui aveva già deciso, avrebbero preso ordini da Barbamon: erano dei piccoli Digimon drago bipedi, alti la metà di un uomo comune e vestiti di una divisa militare di colore neutro, con rinforzi in metallo grigio scuro attorno al collo, ai polsi e alle gambe, un eelmetto semicircolare in testa e un grosso fucile stretto tra le zampe. Tra le loro fila, c'erano anche esemplari più grandi, più alti e meno tozzi, e completamente coperti da una complessa armatura che nascondeva persino i loro volti, con tanto di maschera antigas e visore a raggi X, un paio di ali rudimentali sulla schiena, e un affilato coltello da combattimento stretto nella mano destra. Lucemon sorrise soddisfatto. Quelli erano gli squadroni d'elite di Commandramon e Sealsdramon, soldati di primo ordine che avevano già dato abbondante prova di sè nel sopprimere le ribellioni, e che avrebbero sicuramente svolto un ottimo lavoro nel corso della guerra ormai inevitabile.

 

ANALIZZATORE DIGIMON

Nome: Commandramon

Tipo: Cyborg

Attributo: Virus

Livello: Rookie

Attacchi: M16 Assassin, DCD Bomb, Strike Claw

Soldati semplici della Digital Brigade, un esercito di Digimon cibernetici al servizio di Barbamon, Grande Signore dei Demoni dell'Avarizia. Il suo corpo è costituito da dati molto particolari, che gli consentono un camuffamento perfetto in qualsiasi ambiente, e per questo motivo si dice che molti dei loro bersagli siano stati terminati senza neanche rendersi conto di essere in pericolo.

 

Nome: Sealsdramon

Tipo: Cyborg

Attributo: Virus

Livello: Champion

Attacchi: Death Behind, Scouter Monoeye

Il risultato di uno speciale programma di addestramento per i Commandramon, la temuta "Selezione D", i Sealsdramon sono al comando di divisioni dei loro parenti non evoluti. Si muovono con velocità e fluidità, e grazie alla loro speciale attitudine alla segretezza, sono capaci di condurre attacchi lampo senza avere nemmeno bisogno di armi. Il loro Scouter Monoeye non è una mossa offensiva, ma serve a prendere le misure dell'avversario.

 

Poi, in altre direzioni, Lucemon passò in rassegna il resto dei Rookie: c'erano creature quali Gazimon, Gizamon, Dracmon, DarkOtamamon (dei grossi girini rossi che si muovevano a quattro zampe sulla terraferma), ModokiBetamon (dei Betamon gialli con la cresta dorsale arancione e delle striature azzurre sulla testa), Agumon neri, e molte altre creature di tipo simile. Certo, soldati semplici di ben poco conto, ma comunque una forza considerevole. Dopotutto, anche la quantità faceva parte della qualità...

Più in là, erano schierati i Digimon di livello Champion, le cui specie erano, se possibile, ancora più variate di quelle dei Rookie: tra animali reali e mitologici, insetti di vario genere, macchine da combattimento (tra cui spiccavano in particolare i Tankmon e i Mekanorimon), mutanti disgustosi (Cyclonemon, Raremon, Tuskmon e altri...) e vegetali mobili (Vegiemon, Weedmon, Woodmon...), non c'era che l'imbarazzo della scelta... e quasi lo stesso si poteva dire per i Digimon di livello Ultimate, che pur essendo in numero relativamente inferiore - comunque, superiore alle centomila unità! - possedevano una potenza d'attacco molto superiore.

Già, un esercito quasi perfetto, nonostante tutte le specie diverse che ne facevano parte. Lucemon si sentiva particolarmente orgoglioso di questa sua incredibile impresa... finalmente, era riuscito a far tacere le puerili dispute tra Digimon umanoidi e Digimon animali, e questo, nella sua mente ubriacata dal potere, non era altro che un ulteriore conferma del fatto che aveva saputo svolgere il suo lavoro meglio di Huanglongmon. Il risultato era che adesso più nessuno osava parlare ancora della rivalità tra le due razze di Digimon... sapevano fin troppo bene che il prezzo da pagare sarebbe stato l'annientamento!

Intento com'era ad ammirare l'esercito che lo avrebbe portato alla conquista di tutti i mondi, Lucemon quasi non si accorse di Crusadermon che si avvicinava da dietro di lui e si metteva su un ginocchio, la sua immancabile rosa tra le dita della mano destra e la testa chinata in un segno di sottomissione e rispetto. L'angelo caduto voltò appena lo sguardo verso il Cavaliere Reale dall'armatura rosa, e gli fece cenno di parlare.

"Aspettavo il tuo rapporto, Crusadermon." disse. "Cos'hai da riferire?"

"Lucemon-sama, mio signore." proseguì Crusadermon. "Per quanto riguarda le nostre truppe, le posso riferire che non si sta verificando alcun contrattempo. L'afflusso di soldati è costante, e ben presto il nostro esercito sarà grande a sufficienza da muovere guerra a Huanglongmon e ai suoi fedeli. Ma... era a proposito di questo che sono venuto. Ci è arrivata da poco una comunicazione."

Gli occhi di Lucemon brillarono maliziosamente. Immaginava già di cosa potesse trattarsi. "Una... comunicazione, eh? Immagino che si tratti di... Huanglongmon-sama, dico bene?" chiese retoricamente, enfatizzando il suffisso rispettoso per far capire che di rispettoso non era rimasto proprio niente.

Crusadermon non ebbe alcuna reazione. "Sì, padron Lucemon. Sembrava che Huanglongmon abbia intenzione di parlare con lei circa le sue ultime iniziative." rispose. "Vorrebbe... giungere ad un accordo senza che ci sia bisogno di fare la guerra. O almeno, questo ci è stato comunicato."

Lucemon sogghignò di nuovo e fece cenno di alzarsi al Cavaliere Reale. "Huhuhuuu... ma guarda, quindi è questa la sua intenzione? Molto bene, immagino che dopo tutto il disturbo che si è preso, sarebbe maleducazione non degnarlo almeno di una risposta! E anzi, avevo giusto voglia di parlare con lui... bene dunque, verrò a conferire con Huanglongmon-sama. Beelzemon!"

"Mi ha fatto chiamare, Lucemon-sama?" ringhiò il Grande Signore dei Demoni della Gola, apparendo dalle ombre della sala dietro di lui. L'angelo caduto annuì e indicò al suo servitore la folla di Digimon malvagi riunita sotto di loro.

"Certamente, Beelzemon. Devo assentarmi momentaneamente. Occupati tu di tenere sott'occhio le nostre reclute." lo istruì Lucemon. Borbottando tra sè qualcosa circa il fatto che, in quel momento, avrebbe di gran lunga preferito essere fuori, nelle terre selvagge, a sfidare qualche Digimon potente per divorarne i dati, il rettile motociclista alzò le spalle e si piazzò dietro alla ringhiera, mettendosi a controllare l'esercito di Digimon del suo capo, mentre quest'ultimo si allontanava nei meandri della sua tetra fortezza di pietra e acciaio...

 

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Lucemon conosceva bene quella stanza. Quante volte, quando era ancora uno sciocco Rookie idealista, quella stanza era stata luogo delle discussioni con il suo creatore e il luogo in cui si illudeva di aver trovato la saggezza che gli serviva per mantenere in pace il Mondo Digitale della Frontiera... allora, era una grande stanza luminosa e piena di colore, ma se qualcuno l'avesse vista adesso, avrebbe fatto veramente fatica a riconoscerla - non c'era più un raggio di colore o di luce, tutto sostituito da una cupa, onnipresente semioscurità che tingeva ogni cosa di nero, blu e viola, e che permetteva di vedere soltanto le sagome indistinte degli oggetti d'arredamento. La sola fonte luminosa nella sala, che in effetti ricordava più un santuario o una piccola chiesa abbandonata, era una grande sfera luminosa di colore verde pallido che risplendeva debolmente, sfarfallando di tanto in tanto, come se al suo interno ardesse un fuoco verde che minacciava di spegnersi all'improvviso. Con espressione sicura di sè, Lucemon avanzò nel suo santuario e appoggiò la mano sulla sfera luminosa, aspettandosi già quello che Huanglongmon gli avrebbe detto. Si concentrò per un istante, e sentì la propria mente entrare in contatto con quella del suo creatore...

"Lucemon... Lucemon, sei tu? Riesci... a sentire la mia voce?"

I pensieri di Huanglongmon gli arrivarono, angosciati e pieni di preoccupazione... e Lucemon non trattenne un ghigno di crudele trionfo. Sembrava proprio che quello che era accaduto avesse sconvolto il Primo Digimon, e l'idea di aver provocato sconforto al suo creatore fece molto piacere a Lucemon.

"Sento molto bene la sua voce... Huanglongmon-sama!" rispose l'angelo corrotto, con lo stesso sarcasmo di prima. "Immagino che lei si sia preso il disturbo di contattarmi... perchè ha qualcosa da ridire sul mio modo di gestire il potere che mi è stato conferito! Sono nel vero o no?"

Huanglongmon esitò per un momento prima di rispondere. Quello che diceva Lucemon era fin troppo corretto... "Lucemon. Quando i miei figli, Minervamon e Mercurimon, hanno riferito alla nostra nobile assemblea di quanto stava accadendo nel Mondo Digitale della Frontiera, molti di noi non volevano crederci. E' davvero così, invece... Ti sei venduto alle forze del Male e hai permesso ad uno degli Abissali di fare quello che voleva del tuo potere... per quale motivo? Non riesco davvero ad immaginare perchè tu abbia potuto fare una cosa simile..."

Lucemon, senza perdere il sorriso di trionfo, sgranò leggermente gli occhi, come se quella frase gli giungesse inaspettata... e poi gettò indietro la testa e scoppiò in una breve ma sardonica risata, che fece rimanere ancora più perplesso il drago dorato...

"Huhuhuuu... HAHAHAHAHAAAAA! Questa sì che è divertente!" rise l'angelo caduto, come se avesse appena sentito la barzelletta più ridicola mai raccontata. Tuttavia, era una risata piena di rabbia e amarezza, che aveva anche del rimprovero per Huanglongmon. "Tu... il Primo Digimon, l'essere più potente della realtà conoscibile... non riesci ad immaginare il motivo per cui avrei dovuto rivolgermi a GranDracmon-sama e imparare a sfruttare il mio potere per scopi che voi adesso definite mavagi? Heh, piuttosto ipocrita da parte tua, soprattutto se consideriamo che in questo momento non sto facendo altro che adempiere al compito che mi è stato affidato!"

"Di cosa stai parlando, Lucemon? Cosa intendi dire con questo? Io non ricordo di averti mai autorizzato a ridurre in schiavitù il Mondo Digitale!" esclamò severamente il dragone dorato.

"Heheheee... immaginavo che sarebbe stata questa la tua risposta, Huanglongmon... quindi, vedrò di spiegarmi meglio." rispose Lucemon. "Voi... tu e i tuoi leccapiedi, intendo... mi avete mandato qui, in questo mondo alla deriva, affinchè io ponessi fine alla guerra tra Digimon umanoidi e Digimon animali, non è così? E io, nella mia obbedienza, ho fatto del mio meglio per adempiere a questo compito! Sulle prime non mi era sembrato tanto difficile... i Digimon che avevano combattuto tanto a lungo senza un motivo per loro comprensibile, avevano trovato in me una guida che gli aveva mostrato un altro modo di vivere... e le cose sono soltanto migliorate quando i Cavalieri Reali si sono presentati spontaneamente a me e mi hanno offerto la loro fedeltà..."

"Sì, sappiamo già quello che è successo... ma a poco tempo da allora, le tensioni tra le due specie di Digimon sono tornate a salire, e si sono verificati sempre più disordini." proseguì Huanglongmon. "Mi ricordo bene che me ne hai parlato... e io ti ho anche detto che non sarebbe stato possibile per nessuno creare un mondo perfetto... che le inimicizie e le competizioni ci sarebbero sempre state. Ma che l'importante era non perdere la fiducia nei Digimon, e continuare a promuovere la via del dialogo e della tolleranza. Non è forse questo che ti ho raccomandato?"

Lucemon restò in silenzio per un pò... poi, le sue labbra si sollevarono in un ghigno satanico, e quando parlò di nuovo, la sua voce conteneva una tale malizia che persino il Primo Digimon ne fu scioccato.

"Sì, me lo ricordo bene. Tu... mi hai consigliato questo. E sbagliavi. Sbagliavi di grosso."

La prima reazione di Huanglongmon fu soltanto un paio di profondi respiri rabbiosi... ma poi, evidentemente tenendo a freno la rabbia per l'evidente arroganza con cui Lucemon parlava, fece un'altra domanda. "Sbagliavo? Allora dimmi in che cosa... perchè se quello che dici è vero, allora ho qualcosa da imparare."

"Il tuo modo di fare le cose non potrà mai funzionare." ribattè Lucemon. "Ho visto con i miei occhi che la natura dei Digimon è irredimibile. Ognuno di loro non guarda che a sè stesso. E' incapace di considerare il grande schema delle cose, e quindi compie scelte egoistiche, interessate... non sa guardare al di là del proprio naso. E' da qui che nascono le guerre e i conflitti, ed è così per ogni creatura in tutti i mondi e le dimensioni esistenti! Il tuo modo di fare le cose è destinato a fallire. Perchè è sempre stato così... e così sempre sarà! Ma io... io ho trovato un sistema migliore! Ho trovato la soluzione che è sfuggita persino a te, e la userò per creare un nuovo mondo, libero da ogni guerra, da ogni dissidio e da ogni sofferenza! Sottraendo alle altre creature il libero arbitrio... costringendole a fare quello che voglio io, senza discutere, dietro la minaccia di una forza schiacciante... oh, allora sì che si ottiene la pace e l'armonia che abbiamo a lungo cercato! Io solo so cosa è meglio per tutti... io solo posso realizzare un mondo migliore, cancellando quello attuale e ricostruendolo come è giusto che sia! Sotto il mio dominio illuminato, i Digimon... anzi, tutte le creature del multiverso... conosceranno un nuovo modo di vivere! Un mondo pacifico, sicuro, dove nessuno discriminerà mai più contro nessun altro, e dove ognuno avrà il suo posto... il posto che decideremo io e i miei servitori più fedeli!"

"Ma davvero?" lo riombeccò Huanglongmon. "E chi ha deciso che quello che pensi tu è la soluzione migliore? Nel corso delle ere, innumerevoli hanno cercato di porre fine al problema della guerra e dell'odio... ma nessuno di loro è mai giunto ad un risultato definitivo! Pensi davvero di aver trovato una soluzione migliore della loro?"

Uno scintillìo malvagio fece splendere gli occhi di Lucemon. "Io non lo penso, Huanglongmon... ne sono sicuro!" ribattè spietato. "Come puoi vedere, il mio sistema ha funzionato meglio della tua ridicola proposta di dialogo e accettazione! Ora, nessun Digimon osa ribellarsi a me! Sanno bene che non li attende altro che una rapida morte, e quindi stanno buoni e zitti, e fanno tutto quello che io desidero. Da quando ho ricevuto la conoscenza di GranDracmon... sono davvero riuscito ad eseguire il compito che voi mi avete assegnato, e non sono più scoppiate ribellioni, da nessuna parte!"

"E questa dovrebbe essere la prova che il tuo metodo funziona?" proseguì il Primo Digimon. "La tua è tutta un'illusione, Lucemon... la verità è che non protestano perchè non osano... sono troppo spaventati dal potere dei tuoi demoni... ma come pensi che si sentano tutti i Digimon che stai opprimendo? Sono infelici, e covano pensieri di ribellione... di libertà... di vendetta contro colui che ha reso le loro vite così cupe! Secondo te... questa può essere definita vera pace? Quando ci sono migliaia di persone pronte a scatenare una guerra non appena gliene sarà data la possibilità? Io non credo proprio... come puoi vedere, il tuo metodo non è poi tanto efficace! E che mi dici, poi, dei Cavalieri Reali che ti hanno abbandonato quando hai voltato le spalle al bene e alla giustizia?"

"Huhuhuhuuu... non smetti mai tu, di dire queste cose ridicole, vero?" chiese retoricamente Lucemon. "Se qualcuno non è d'accordo con quello che faccio io, tutto quello che devo fare è distruggerlo. Che vengano pure, quelli che non vogliono sottomettersi al mio volere! Li distruggerò tutti, poichè quello che io faccio è giusto per principio! Io ti distruggerò, Huanglongmon, prenderò il tuo posto, e inaugurerò una nuova era di pace su tutti i mondi esistenti! Questo universo fallimentare sparirà, e farà spazio ad un nuovo ordine... e sarò io ad inaugurarlo! Io, il supremo Lucemon!"

La voce del Demone della Superbia riecheggiò potente nella mente di Huanglongmon, che per qualche secondo rimase in silenzio, come se quella dichiarazione da parte di uno dei suoi prediletti lo avesse scioccato al punto da lasciarlo senza fiato... Ma riprese controllo di sè quasi subito, e le sue parole successive, nonostante il rammarico, furono pronunciate con assoluta compostezza.

"Se è davvero così che la pensi, Lucemon, allora non mi offri alternativa." disse. "Come desideri. Vorrà dire che la guerra si farà, anche se avrei preferito che questa fosse l'ultima opzione. Non ti permetteremo di estendere il tuo dominio su tutti i mondi. La tua tirannia non porterebbe altro che sofferenza e dolore ad innumerevoli altre creature. Esseri umani, Digimon... nessuno sarebbe escluso. In nome di tutti loro, tu dovrai essere fermato."

Inutile dirlo, Lucemon Falldown Mode non venne minimamente intimorito da una simile prospettiva, e la sua unica reazione fu uno sghignazzo divertito a denti stretti. "Huhuhuhuuu... bene, Huanglongmon, vedo che almeno sull'inevitabilità del conflitto ci intendiamo! Molto bene, allora... questa sarà l'ultima guerra, la più tremenda di tutte. Dopodichè, sul creato regnerà per sempre la pace, per mio volere!"

"Tu canti vittoria troppo presto, Lucemon." affermò Huanglongmon. "Sarà anche vero che sei uno dei Digimon più potenti mai esistiti... ma sappilo, anche tu hai i tuoi limiti. Come li ho anch'io."

Il contatto telepatico si interruppe, e Lucemon rimase solo nel santuario avvolto dalle tenebre. L'angelo caduto raccolse le sue ali, il cui aspetto era un chiaro segno della sua natura duale, attorno al corpo, e si incamminò nuovamente verso le sale principali della sua fortezza, continuando a sorridere crudelmente tra sè. Come veva immaginato, ormai non si poteva più tornare indietro, e la guerra era inevitabile. Beh, poco male. Sarebbe costata le vite di milioni... forse miliardi... di Digimon, ma il risultato finale sarebbe stato tale che ne sarebbe valsa la pena!

"Huanglongmon, vedremo molto presto quale delle nostre filosofie è quella giusta..." mormorò l'angelo caduto. "Prima che questa disputa finisca, tu mi implorerai di risparmiare la tua miserabile vita, e mi consegnerai spontaneamente il tuo posto al vertice della razza dei Digimon!"

 

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Quando Huanglongmon tornò dai suoi fedeli, non ci volle loro molto per capire come era andata la discussione con Lucemon: nonostante il grande drago dorato si portasse ancora con grande maestà e dignità, tutti i membri della sua assemblea si erano accorti che una sorta di ombra cupa era scesa su di lui, e che sembrava che stesse pensando intensamente a qualcosa di molto importante...

E le loro supposizioni furono confermate quando il Primo Digimon riprese posto sul suo seggio, e riprese il discorso, dopo aver guardato tutti i suoi seguaci con espressione addolorata. "Figli miei... è con grande dolore che vi informo che Lucemon ha rifiutato ogni mio tentativo di pacificazione, e ha giurato di distruggermi e prendere il mio posto al comando di tutti i Mondi Digitali esistenti." affermò. "Quello che noi ci eravamo ripromessi di fare... trovare un modo per far cessare l'odio e la violenza nel Mondo Digitale della Frontiera, ci si è dolorosamente ritorto contro. E ben presto, Lucemon e il suo esercito di Digimon demoniaci saranno pronti ad attaccarci. La diplomazia ha fallito."

Verdandimon sospirò e guardò verso il basso, in preda allo sconforto. Azulongmon scosse la testa. Iupitermon si mise una mano sul fianco e sospirò cupamente... e Huanglongmon, percependo i sentimenti di praticamente tutta la sua assemblea, volle aggiungere qualcosa. "Posso capire che tutti voi siate sconvolti da questa notizia, e lo sono anch'io, credetemi... Ma sappiate che quanto sta succedendo nel Mondo Digitale della Frontiera in questo momento ha per noi anche del rimprovero. Per quanto Lucemon non possa essere giustificato per quello che sta facendo, molto probabilmente non saremmo giunti a questo punto, se non fossimo stati troppo arroganti e sicuri di noi stessi."

"Cosa? Che... che cosa vuol dire con questo, grande padre?" chiese EbonWumon, la gigantesca tartaruga a due teste.

Huanglongmon guardò verso il soffitto mosaicato, sul quale si rifrangevano gli innumerevoli effetti di luce delle sue scaglie dorate. "Le parole che Lucemon mi ha rivolto, pur nella loro sfrontatezza, mi hanno fatto capire che noi tutti, me compreso e anzi me in modo particolare, abbiamo contribuito a questo caos. Abbiamo presuntuosamente pensato che un Digimon da solo fosse in grado di prendere le giuste decisioni per l'intero Mondo Digitale della Frontiera, abbiamo preso un singolo e gli abbiamo conferito il potere di decidere del futuro di innumerevoli altri... senza considerare l'impatto che le nostre decisioni avrebbero potuto avere, e senza prevedere tutte le possibili conseguenze. E ora, tutto quello che possiamo fare è rimediare a questo errore come meglio possiamo, prima che possano essere fatti ulteriori danni."

L'uditorio fece silenzio, meditando sulle parole del Primo Digimon. In effetti, non si poteva dire che avesse torto. L'idea era partita da lui, ma nessuno dei Digimon suoi sottoposti si era opposto o aveva sollevato obiezioni - con l'unica eccezione di Zhuqiaomon, e anche lui, alla fine, aveva ritirato tutto per rispetto verso l'assemblea. Nessuno aveva pensato a cosa sarebbe potuto accadere se ad un singolo Digimon fosse stato conferito tanto potere, e questo potere gli avesse poi dato alla testa. E anche se la responsabilità di quello che aveva fatto al Mondo Digitale della Frontiera ricadeva su Lucemon, tutto questo si sarebbe potuto evitare se solo Huanglongmon e i suoi seguaci fossero stati più accorti nelle loro azioni.

La quiete venne interrotta bruscamente dall'arrivo precipitoso di Minervamon: la dea-bambina entrò di corsa nella sala dell'assemblea, quasi inciampando su uno scalino mentre correva, e si fermò in mezzo alle tribune, attirandosi dietro gli sguardi interrogativi di tutti i presenti e dello stesso Huanglongmon... poi, dopo essersi appoggiata le mani sulle ginocchia, prese fiato per un pò, si drizzò in piedi, e salutò Huanglongmon con una sorta di saluto militare!

"Huanglongmon-sama, grande padre..." iniziò. "E tutti i membri di questa nobile assemblea... chiedo scusa per l'intrusione! Vengo... vengo per portare delle notizie molto importanti, riguardanti il Mondo Digitale della Frontiera!"

"Minervamon..." disse Iupitermon, guardando la sua sottoposta con l'aria di un padre che si scusa con i presenti per il comportamento troppo ribelle di un bambino piccolo. "Che sta succedendo? Come mai sei arrivata qui all'improvviso? E' davvero così importante?"

"Credo proprio di sì, Iupitermon-sama..." rispose la piccola dea, mettendosi a riposo. "Sono... si sono presentati qui, proprio un attimo fa, i tre ex-aiutanti di Lucemon, e i sei Cavalieri Reali che hanno lasciato il Mondo Digitale della Frontiera... Omnimon, Magnamon, Gallantmon, Craniummon, Sleipmon ed AlforceVeedramon! E anche... e anche Imperialdramon! Hanno espresso tutti la volontà... di unirsi a noi per combattere contro Lucemon!"

"Dici davvero, piccola Minervamon?" ribattè Huanglongmon, sorpreso e sollevato di sapere che lui e la sua assemblea avevano qualche alleato in più. "Comunica loro che hanno il mio permesso. Li riceverò immediatamente."

"Volo!" rispose la dea-bambina, che si alzò di scatto e corse verso il corridoio nel quale gli ex-alleati di Lucemon attendevano. Pochi minuti dopo, tornò, accompagnata dai sei Cavalieri Reali rimasti fedeli al Bene, dal loro mentore Imperialdramon e da MagnAngemon, Angewomon ed Antylamon, tutti disposti in una fila ordinata che si mise su un ginocchio non appena fu giunta abbastanza vicino al Primo Digimon.

"Voi, Cavalieri Reali rimasti fedeli... e voi, Lord MagnAngemon, Lady Angewomon, e Lord Antylamon..." esordì Huanglongmon. "Sapere che almeno voi siete riusciti a sfuggire alle mire espansionistiche di Lucemon mi rincuora non poco. Dunque ditemi... siete venuti qui... per unire le vostre forze alle nostre in questa guerra ormai inevitabile?"

Omnimon, come leader e portavoce dell'ordine dei Cavalieri Reali, rispose a nome di tutti. "E' così, Huanglongmon-sama. Quando... quando Lucemon-sama è tornato dal suo periodo di assenza, a seguito delle trattative andate male tra i Digimon umanoidi e i Digimon animali, abbiamo capito subito che c'era qualcosa di strano in lui. E... quando ha cominciato ad erogare quelle nuove leggi oppressive, limitando progressivamente i diritti dei Digimon e iniziando a sterminare quelli che a suo parere rappresentavano una minaccia per l'ordine costituito... abbiamo capito che non potevamo, in buona coscienza, continuare a supportarlo. Sei di noi hanno accettato di buon grado, lo dico con mia grande vergogna, il nuovo punto di vista di Lucemon-sama... e, sotto la guida di Dynasmon e Crusadermon, hanno continuato a prestare servizio presso di lui."

"Sì... capiamo..." rispose Azulongmon. "I Cavalieri Reali erano già divisi prima che accadesse tutto questo, ma la corruzione di Lucemon ha esacerbato i contrasti al punto da renderli insanabili... in ogni caso, siamo contenti di sapere che siete dalla nostra parte, almeno voi..."

"Infatti..." rispose Imperialdramon. "Temo che avremo bisogno dell'aiuto di tutti per fermare tutto questo... Lucemon ha perso il lume della ragione, e se gli verrà permesso di fare quello che vuole, sarà la fine di tutti noi. Vi aiuteremo a fermarlo, con tutte le nostre forze!"

"Giuriamo la stessa cosa anche noi, Huanglongmon-sama!" rispose MagnAngemon, a nome dei tre guardiani di Lucemon. "Il voltafaccia di Lucemon-sama ha colto di sorpresa anche noi... e come tutti voi, non possiamo tollerare quello che sta facendo. Perciò... anche noi daremo una mano secondo le nostre possibilità."

Tutti i membri dell'eterogenea alleanza si inchinarono in segno di rispetto davanti all'assemblea... e dopo aver valutato per un pò le loro parole, Huanglongmon annuì e fece loro segno di alzarsi.

"A riposo, fedeli compagni. La vostra richiesta è accolta, con grande piacere."

 

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"Hmmm... quindi, questo è il risultato delle macchinazioni di GranDracmon... devo ammetterlo, anche se è mio nemico, sono ammirato. A me non era mai venuta in mente un'idea simile... maledizione!" ringhiò una creatura gigantesca con due orribili teste di scimmia, le braccia tentacolari e una lunga coda rettiloide e biforcuta, il cui orribile aspetto era, per fortuna, in gran parte nascosto dall'assoluta oscurità che regnava nel Dark Ocean. Il mostro occupava un posto attorno ad un grande tavolo di forma regolare, intagliato in un enorme blocco della roccia grigio piombo di quel luogo inospitale... e attorno a lui, erano sedute altre creature dall'aspetto spaventoso e dall'aria tremendamente pericolosa!

"Le nostre dispute non hanno gran peso in questa situazione, soprattutto se messe a confronto con quanto sta per accadere nel Mondo Digitale della Frontiera, non credi anche tu, Demogorgomon?" ringhiò un gigante obeso con un orrendo teschio di capra al posto della testa. Il suo tono era educato, ma aveva una percettibile punta di sarcasmo... stava velatamente prendendo in giro il suo "collega".

"Quello che dice Orcusmon è corretto." disse freddamente un altro Digimon dall'aspetto inumano, simile ad un colossale ragno alieno dalla corazza chitinosa tutta nera e dalle zampe artigliate. "Stiamo per assistere ad un cambiamento epocale. Chiunque vinca delle due fazioni, sicuramente favorirà la nostra parte... e comunque, in ogni eventualità, nulla sarà più lo stesso dopo un simile sconvolgimento degli equilibri."

Con un basso rumore vibrante, qualcosa apparve sopra il centro della "tavola rotonda"... era una gigantesca sfera di oscurità pura, talmente nera da spiccare persino nella penombra di quel lugubre posto... un vuoto senza fine che emanava una terrificante aura di gelo e malvagità, e proiettava raggi neri sui mostri seduti attorno al tavolo, ognuno dei quali si era messo in piedi e guardava quello strano oggetto con riverenza.

"Il nostro leader è qui." affermò il colosso a due teste di nome Demogorgomon. "Abissali, rendiamo omaggio al nostro signore!"

La sfera nera pulsò lentamente un paio di volte... poi, venne attraversata da uno scintillante lampo di energia rosso e iniziò a parlare... una voce rimbombante, che si avvicinava sempre di più, come uno spaventoso ruggito proveniente dalle viscere della Terra!

"E' INIZIATA... LA GUERRA CONTRO LUCEMON STA PER INIZIARE... E NOI, GRAZIE ALL'IDEA BRILLANTE DI GRANDRACMON, NON DOBBIAMO FARE ALTRO CHE GODERCI LO SPETTACOLO!"

 

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CONTINUA...

 

Note dell'autore: Un capitolo non particolarmente eccitante, e in cui non è avvenuto molto... ma mi serviva per far capire che ormai la situazione è degenerata al punto che non sarà più attuabile una soluzione pacifica! Lucemon vuole prendere il posto di Huanglongmon... i Digimon celestiali preparano la controffensiva, con l'aiuto dei rifugiati... e gli Abissali, le forze del Male che stanno dietro a tutto, hanno un posto d'onore per assistere alle danze! Se credete che sarà un massacro... ripensateci, perchè sarà ancora peggio!

La dannazione di Lucemon continua nel prossimo capitolo, mentre inizia una guerra che farà impallidire quella tra umanoidi e animali!

Non ho nient'altro da dire se non... scusate ancora per il ritardo! Il prossimo capitolo sarà pubblicato in un arco di tempo minore! Grazie ancora per la gentile attenzione, e arrivederci alla prossima!

 

Justice Gundam

 

 

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Capitolo 11
*** La prima battaglia ***


The Lost Past-11

Digimon: The Lost Past

Una fanfiction di Digimon scritta da: Justice Gundam

Bentornati!

Si', lo so, e' passato molto tempo dall'ultima volta che ho aggiornato questa fanfiction. Decisamente troppo, per molti di voi. E tuttavia... proprio non riuscivo a continuare! E'... stato un periodo in cui proprio non mi volevano venire nuove idee per proseguire con questa storia. Sigh... lo so, lo so, probabilmente a voi sembra tutta una scusa, ma vi assicuro che e' cosi'. Succede a molti di non sapere piu' come proseguire... e meno male che io non faccio come Tite Kubo (l'autore di Bleach), che ogni volta che ha bisogno di superare il blocco dello scrittore si inventa nuovi personaggi. Seriamente, dalla marea di personaggi che introdotto - tutti molto interessanti, sia ben chiaro! - si puo' dedurre che l'amico Kubo ha dei grossi problemi in questo senso!

Okay, okay, non restiamo qua a discutere di quisquilie. Siamo qui per continuare con questa storia, giusto? E in particolare, quello che tutti noi vogliamo vedere e' come se la caveranno i Digimon divini contro la ribellione di Lucemon, soprattutto considerando che il nostro angioletto preferito e' spalleggiato da alcune delle mostruosita' piu' terrificanti che i Mondi Digitali abbiano mai conosciuto: i tredici Abissali, entita' malvagie incredibilmente potenti che stanno manipolando la guerra da dietro le quinte - e uno di loro, GranDracmon, e' il responsabile, almeno in parte, del cambiamento di Lucemon...

Questo significa che, ora che Lucemon sta radunando il suo esercito e i suoi seguaci, anche i Digimon divini dovranno fare la stessa cosa, se non vorranno essere sopraffatti. Ovviamente, Digimon del loro calibro potranno contare su un sacco di armi e stratagemmi, ma anche gli Abissali hanno dalla loro parte risorse inimmaginabili - qualcosa mi dice che non sara' uno scontro dall'esito scontato.

Bene, e intanto che le due fazioni fanno tutti i dovuti preparativi, io rispondo alle vostre recensioni ed eventualmente alle vostre domande! Un po' in ritardo, lo so, ma tant'e'...

Eden89: Nella scorsa recensione di Digimon Zero avevi detto che aspettavi con ansia il momento in cui avrei aggiornato Digimon The Lost Past... e come vedi, quel momento e' giunto! Innanzitutto, ti devo ringraziare per la tua recensione, e scusarmi per essermi preso come al solito in ritardo... spero che con questo capitolo, riusciro' a farmi perdonare! Comunque, mi fa piacere che tu abbia trovato interessante lo scorso capitolo, e... si', effettivamente gli Abissali sono delle vere e proprie personificazioni del Male, e tramano in continuazione contro i Digimon divini. Lucemon altro non e' che il loro complotto piu' recente e probabilmente di maggior successo... i Digimon del Bene dovranno faticare non poco per fermarlo! E tuttavia, sappi che anche gli Abissali temono qualcuno...

Darkroxas92: Anche tu immagino che avrai atteso fin troppo a lungo per questo capitolo, vero? Okay, chiedo scusa ancora... e spero di riuscire a recuperare! Come hai potuto leggere, ho cercato di essere piu' chiaro possibile nel delineare la situazione, e in particolare la corruzione di Lucemon e lo scisma che e' avvenuto all'interno dei Cavalieri Reali... scisma che, come si e' visto in Frontier, ha avuto conseguenze piu' avanti nella storia. (A proposito, com'e' che adesso il modo di pensare di certi Cavalieri Reali mi ricorda quello di Danzo in Naruto? Capirai cosa voglio dire piu' avanti...) Per quanto riguarda Huanglongmon e Imperialdramon, anche per loro cerchero' di dare una spiegazione convincente! Grazie ancora, e buona lettura!

Killkenny: Okay, e finalmente la mia storia continua! Gia', in effetti quando c'e' una guerra in corso, ci sono sempre altre parti che ne vogliono approfittare... e' praticamente una costante! Verdandimon... beh, le idee che mi hai dato per lei sono molto interessanti, e questo... qualcuno a caso... non tardera' ad essere introdotto nella storia. Magari gia' dal prossimo capitolo... Comunque, grazie per la recensione, e spero che questo capitolo, che dettagliera' l'inizio delle battaglie, ti piaccia. Ho cercato di fare del mio meglio, anche se e' un po' che sto lontano da questa fanfic!

Ooookay, e credo che con questo siamo a posto. Non mi resta altro da fare che augurarvi una buona lettura, e darvi appuntamento a fine capitolo per ulteriori informazioni! Grazie ancora, e a dopo!

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Capitolo 11 - La prima battaglia

L'apparizione della sfera nera in mezzo alla riunione dei cosiddetti "Abissali" mise subito a tacere ogni chiacchiericcio, e ognuno dei demoni presenti nell'enorme sala si inchino' al cospetto di quello che evidentemente era il loro leader. Cosi' facendo, fu possibile intravedere per qualche breve istante l'aspetto di alcuni dei mostri: a parte le oscene figure di Demogorgomon ed Orcusmon, il gigantesco corpo da centauro di GranDracmon e il colossale ragno gigante che aveva parlato un attimo prima, si riuscivano a vedere anche altri orrori... e delle figure umanoidi che, fortunatamente, avevano un aspetto molto piu' sopportabile del resto del gruppo. In ogni caso, nessuna di quelle creature dava l'impressione di qualcosa di naturale, o addirittura di mortale. Tutte loro avevano attorno una terrificante aura di potere, segno sicuro che pochissimi avrebbero potuto affrontarli e sperare di uscirne vivi.

La sfera di pura oscurita' continuo' ad orbitare su se' stessa a mezz'aria per un breve periodo di tempo... poi, lentamente, un volto minaccioso comincio' a comparire su di esso, un volto che esprimeva odio e animosita'... e che contemporaneamente pareva crudelmente divertito da cio' che stava per accadere.

"NOTO CON PIACERE CHE SIETE TUTTI PRESENTI... ANCHE COLORO CHE NON HANNO POTUTO ESSERE FISICAMENTE QUI PER MOTIVI DI SPAZIO... E' SEMPRE STATA UNA SCUSA POCO CONVINCENTE, IN OGNI CASO..." disse il leader degli Abissali, squadrando con un pizzico di sarcasmo una figura dall'aspetto di bambino dai capelli neri e con gli occhi dorati, che indossava un'insolita armatura di foggia germanica. Quest'ultimo fischietto' innocentemente, strisciando un piede per terra, e il misterioso Digimon malvagio, dopo aver sospirato con l'aria di chi ha gia' visto quella scena innumerevoli volte, giunse al motivo per cui aveva indetto quella riunione straordinaria. "HO AVUTO MODO DI VEDERE CHE, DI RECENTE, SONO ACCADUTE DELLE COSE MOLTO INTERESSANTI NEL MONDO DIGITALE DELLA FRONTIERA... E TUTTO QUESTO LO SI DEVE AD UNA TROVATA INGEGNOSA DI GRANDRACMON, CHE HA SAPUTO SFRUTTARE A NOSTRO FAVORE IL CONFLITTO CHE REGNAVA IN LUCEMON... IL DIGIMON CHE HUANGLONGMON E I SUOI FEDELI HANNO CREATO E MANDATO AD APPIANARE I CONTRASTI TRA I DIGIMON UMANOIDI E I DIGIMON ANIMALI... UNA MOSSA DETTATA DA UN IDEALISMO E DA UNA PRESUNZIONE ALQUANTO MAL RIPOSTI!"

"La mia rete di informatori... se cosi' la vogliamo chiamare... mi ha riferito che Huanglongmon e i suoi fedeli stanno gia' radunando un'enorme armata con la quale dare battaglia alle forze di Lucemon!" affermo' il Digimon simile ad un immenso ragno. Ora che lo si poteva vedere un po' meglio, era possibile notare un particolare alquanto spaventoso - sull'addome rigonfio della bestia si intravedevano dei volti umani, contorti in indicibili espressioni di terrore! "Dalla loro parte sono rimasti sei dei dodici Cavalieri Reali. Omnimon, Magnamon, Gallantmon, Craniummon, Sleipmon ed AlforceVeedramon... oltre che, ovviamente, altri Digimon graduati di minore importanza. Lucemon, dal canto suo, ha ammassato un esercito notevole, sotto il comando degli altri sei Grandi Signori dei Demoni e di Cavalieri Reali che gli hanno giurato fedelta' - Dynasmon, Crusadermon, Daftmon, Examon, Gaioumon ed Apsaramon. Tutto considerato, credo che le forze in campo si equivalgano, almeno per il momento."

"LA TUA CAPACITA' DI RACCOGLIERE INFORMAZIONI E' STRAORDINARIA COME AL SOLITO, DARKGUUMON!" disse la "sfera nera", congratulandosi con il ragno gigante. "GRAZIE ALLA TUA... RETE... POSSIAMO SEGUIRE QUESTA GUERRA IN TEMPO REALE... E QUANDO NE VEDREMO LA POSSIBILITA', POTREMO INTERVENIRE E... DICIAMO COSI'... DARE UNA SPINTARELLA ALLA BILANCIA NELLA DIREZIONE CHE A NOI FA PIU' COMODO. A QUESTO PROPOSITO..."

"RAAAAAAARGH!" un ruggito spaventoso si levo' dalle due bocche di Demogorgomon, il mostro rettiliforme con due teste, che si era alzato di scatto dalla sua sedia e aveva sollevato entrambe le sue braccia tentacolari sopra la testa, per poi abbatterle con violenza sul tavolo al quale sedevano lui e gli altri Abissali! Nonostante il materiale di cui era fatto il tavolo fosse uno dei piu' resistenti in assoluto in tutto il Dark Ocean - e probabilmente in tutti i Mondi Digitali conosciuti - Demogorgomon riusci' comunque ad aprirvi una crepa, facendo saltare frammenti di roccia per ogni dove! Poi, il mostro a due teste inizio' a sfogare la sua inspiegabile ira sul tavolo, frustandolo con sempre maggiore foga... ma, incredibilmente, gli altri Abissali rimasero quasi del tutto impassibili, al massimo sfoggiando un'espressione di vaga irritazione... come se quella fosse una scena a cui assistevano di frequente! Demogorgomon ruggi' di nuovo... poi, quando gia' si accingeva a sollevare di nuovo le braccia per sferrare un altro colpo, la sua ira si spense all'improvviso, con la stessa rapidita' con cui era venuta! Demogorgomon si schiari' entrambe le gole e torno' a sedere al suo posto, scusandosi per l'interruzione. "Eh-hm... grande Akumon-sama, chiedo scusa. La mia... personalita' violenta ha temporaneamente asserito il suo pieno controllo su di me. Un'altra volta." affermo' Demogorgomon, confermando che, in effetti, questo non era un episodio isolato.

La "sfera nera" di nome Akumon sospiro' di nuovo. "SGRUNT... DEMOGORGOMON, LO SAI CHE E' QUESTO IL MOTIVO PER CUI OCCUPI UNA POSIZIONE PIU' BASSA RISPETTO A QUELLA CHE DOVRESTI, VERO?" disse. "QUESTA... DOPPIA PERSONALITA' TI CREA NON POCHI PROBLEMI, E TI IMPEDISCE DI RAGIONARE COME ALTRIMENTI POTRESTI."

"Lo so, lo so... Akumon-sama..." ribatte' il mostro a due teste, chiaramente imbarazzato dalla sua temporanea perdita di controllo. "E... sto facendo il possibile per risolvere questo problema, ma come lei ben sa, le mie personaliita' opposte non possono sopravvivere separate..." affermo'. "Sto... cercando di trovare una soluzione, ma per il momento ho incontrato soltanto strade senza uscita."

Orcusmon, seduto dall'altra parte della tavola rotonda, sghignazzo' con disprezzo, guadagnandosi una doppia occhiata rabbiosa da parte di Demogorgomon, che si rodeva il fegato per il fatto di non poter saltare addosso a quel "grassone" e riempirlo di botte come avrebbe voluto. Per fortuna, la questione mori' li', nel momento in cui Akumon prese fiato e richiamo' a se' l'attenzione di tutti gli Abissali. "BENE... METTENDO DA PARTE QUESTE SCIOCCHEZZE... ABISSALI, MI ASPETTO MOLTO DA QUESTI ULTIMI SVILUPPI, E MI ASPETTO CHE VOI TUTTI SAPPIATE SFRUTTARLI NELLA MANIERA PIU' CONSONA! MAI COME ADESSO CI E' STATA DATA L'OPPORTUNITA' DI SCONVOLGERE UNO STATUS QUO CHE DURAVA DA FIN TROPPO TEMPO; E SE NON BATTIAMO IL FERRO FINCHE' E' CALDO, NON AVREMO UN'ALTRA POSSIBILITA'! MI AFFIDO ALLE VOSTRE CAPACITA', E SO CHE VOI TUTTI FARETE UN BUON LAVORO."

"Stia tranquillo, Akumon-sama!" rispose una voce femminile, calda e dal tono seducente e insidioso, appartenente ad una figura di donna in armatura d'argento e dall'aspetto angelico che avrebbe tratto in inganno chiunque se non fosse stato per il fatto che si trovava nel luogo dove aveva origine ogni forma di malvagita'... "Molte delle mie truppe sono gia' mobilitate, e scenderanno in campo al momento giusto, per dare man forte a Lucemon e ai suoi fedeli. Ho scelto personalmente le truppe da mandare e i comandanti a loro assegnati... e soprattutto, ho fatto in modo che i miei soldati fossero in grado di colpire bersagli distanti più di qualche metro! Quelli che non si sono rivelati all'altezza sono stati usati come bersagli per fare pratica da quelli piu' abili. Insomma, mi ero stufata di vedere quegli Stormtroopers che non farebbero centro neanche gli avversari gli stessero davanti al naso..."

"Ancora una volta, dobbiamo ringraziare il tuo... essere una otaku, vero, ChaosOphanimon?" rispose il bambino dagli occhi dorati che Akumon aveva additato un attimo prima. "Non ho ben presente cosa sia uno Stormtrooper, ma l'importante e' che i tuoi soldati sappiano fare il loro lavoro! Per i miei, posso garantire io stesso!"

"BENE, BENE... VEDO CHE ANCHE TU SEI MOLTO SICURO DI TE, JORMUNGANDRMON! CONFIDO CHE VI DIMOSTRERETE DEGNI DELLA MIA FIDUCIA COME SEMPRE!" rispose Akumon. "ANDATE DUNQUE, ABISSALI... E PORTATEMI BUONE NOTIZIE!"

"SI', AKUMON-SAMA!" risposero in coro gli altri Abissali, mentre la sfera nera che rappresentava il loro signore e padrone si rimpiccioliva per poi scomparire nell'oscurita' della sala...

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I preparativi erano stati ultimati, e c'era voluto anche meno tempo del previsto, riflette' Lucemon Falldown Mode, sedendo con aria autoritaria e sicura di se' su un trono di cristallo nero nella sala principale della sua fortezza. Il Demone della Superbia teneva in una mano una coppa dorata, riempita fino a meta' di una aromatica bevanda color rubino che doveva essere un vino di grandissima qualita', e si stava godendo un attimo di tranquillita' nella frenesia dei preparativi. Il suo esercito era ben fornito, formato da una raccolta eterogenea ma potente di Digimon provenienti da ogni famiglia e classificazione, e in grado di affrontare qualsiasi tipo di avversario Huanglongmon e i suoi leccapiedi gli avessero mandato contro. Si era gia' fatto delle buone idee di quale sarebbe stata la composizione dell'armata nemica, e di quali alleati avrebbe portato con se'... e aveva gia' elaborato un po' di strategie su come contrattaccare. E se poi si aggiungeva il fatto che GranDracmon aveva promesso rinforzi provenienti dal Dark Ocean stesso... poteva benissimo dire che le probabilita' erano a suo favore.

Tuttavia, l'angelo caduto era troppo intelligente per non considerare tutte le possibilita'... e sapeva che i Digimon divini avrebbero sempre potuto tirare fuori qualche trucchetto inaspettato con il quale ribaltare all'ultimo momento la situazione. Era una costante... ogni volta che la situazione sembrava sotto controllo, doveva accadere qualcosa di inaspettato. Quindi, riflette', era meglio tenere in serbo qualche sorpresa a sua volta, giusto per essere tranquilli...

"Lucemon-sama, mio signore..."

Una voce femminile languida e grondante di persuasione annuncio' l'arrivo di Lilthmon nella sala del trono di Lucemon, e l'angelo caduto mosse un pochino la coppa di vino che teneva in una mano e sorrise lievemente, facendo cenno alla demonessa di venire avanti. Quest'ultima non se lo fece ripetere e avanzo' nella sala con aria sicura, raggiungendo il trono del Demone della Superbia senza alcun timore. Con un dito laccato di nero, la Demone della Lussuria traccio' una leggera linea sui robusti pettorali del suo leader, che non si oppose e la lascio' fare, sorridendo languidamente a sua volta.

"Mio signore, la vedo molto sicura di se'." affermo' Lilithmon, il volto pericolosamente vicino a quello di Lucemon, in modo che l'angelo caduto potesse vedere bene le sue labbra tinte di nero e i suoi canini affilati simili a quelli di un vampiro. "Si deve al fatto... che non vede l'ora di affrontare i suoi ex-superiori in battaglia e mostrare loro quanta strada e' riuscito a fare anche senza di loro? O... c'e' qualcosa in piu' che la mette di buon umore?"

L'ultima frase venne detta con un leggero ammiccamento, che Lucemon non manco' di notare e di assecondare almeno in parte. Con un sorrisetto ironico, il Demome della Superbia sfioro' il mento affilato della sua fedele servitrice e sfrego' la sua pelle liscia e bianca come il latte. "Hmm... direi che in questo momento, vedo qualcos'altro che mi mette di buon umore, mia cara Lilithmon... e in effetti, non disdegnerei un po' della tua gradita compagnia, se capisci cosa voglio dire!"

"Oh, oooh, siamo un po' aggressivi, eh?" rispose la Demone della Lussuria, afferrando il polso di Lucemon come una mamma tiene il polso del figlio piccolo che cerca di rubare la marmellata. "Mi piace questa qualita' nei miei uomini... e ovviamente, il fatto che abbiano un bell'aspetto non e' da passare in secondo piano. Ma... tralasciando queste cose, Lucemon-sama, per quando e' previsto l'arrivo dei seguaci di Huanglongmon?"

"Avranno bisogno di un po' di tempo per organizzarsi, e se vogliono tenderci una trappola come sospetto, dovranno ritardare ancora un po' per preparare il tutto a dovere." rispose Lucemon, finalmente interrompendo il contatto con Lilithmon, ma continuando a guardarla sensualmente negli occhi. "Quindi... fai in modo che i tuoi Nightmare Soldiers siano pronti. Daremo loro l'accoglienza che meritano."

Lilithmon ridacchio' sommessamente, facendo scorrere un dito artigliato lungo la guancia di Lucemon. "Huhuhuu... Non ne dubiti, Lucemon-sama, mio signore. Al momento della battaglia decisiva, io e i miei Nightmare Soldiers saremo li' per vincere!"

"Zzzz..."

Un sonoro ronfare, come quello di un uomo addormentato, rovino' l'atmosfera... anche se a Lucemon la cosa non sembro' dare piu' di tanto fastidio. Lilithmon, dal canto suo, si stacco' dal suo amato signore e alzo' leggermente gli occhi al cielo, evidentemente sapendo di cosa si trattava. In effetti, come la Demone della Lussuria aveva immaginato, Belphemon stava fluttuando verso di loro, beatamente incosapevole di dove si trovava, con gli occhi chiusi e l'espressione trasognata. La strana creatura, che sembrava incapace di fare del male ad una mosca, continuo' a procedere verso Lilithmon e, d'istinto, le si accoccolo' contro come un gatto interessato. Sembrava quasi che volesse farsi accarezzare...

"Chiedo scusa, Lucemon-sama..." disse Lilithmon con un sospiro. "Ma... per qualche motivo, Belphemon mi ha riconosciuto come una specie di sorella, o cose del genere... me e Beelzemon, non mi chieda il perche'... Belphemon, non credo sia questo il momento giusto... stavo... ehm... stavo parlando con Lucemon-sama di importanti strategie, e..."

Belphemon non stava ascoltando, evidentemente, visto che continuo' imperterrito a strofinarsi sulla Digimon demoniaca, che sospiro' rassegnata e lo lascio' fare... per quanto la sua corta peluria minacciasse di farle venire un attacco di allergia! Lucemon, sinceramente divertito dalla scena, si mise una mano davanti alla bocca per trattenere una risata, poi si alzo' dal suo trono e spiego' le ali. Per quanto ancora nel suo stato di torpore, Belphemon si stacco' da Lilithmon e si mise sull'attenti - o meglio, quello che per lui era l'equivalente di mettersi sull'attenti - in attesa di ordini da parte del suo diretto superiore.

"Hm. Vedo che anche in Sleep Mode, sai riconoscere il momento di essere serio. Buon per te." commento' Lucemon. "Perche' tra non molto dovrai dare prova dalla tua forza in una vera battaglia. Le forze di Huanglongmon saranno ben organizzate, e non ci concederanno tregua... anche perche' io certo non ne chiedero' ne' ne concedero'. Voglio che le cose vadano comedevono andare. Nonostante il potere che GranDracmon mi ha concesso, ho ancora bisogno di tempo per poter competere con Huanglongmon."

"E a questo proposito, Lucemon-sama..." si intromise Lilithmon, ammicando maliziosamente. "Come procede la ricerca di... quella cosa? Lo sa di cosa sto parlando, ovviamente..."

Lucemon ripiego' un po' le ali contro il corpo e alzo' le spalle. "Ancora nessun risultato concreto, ma i miei devoti maghi stano restringendo il campo di ricerca." affermo'. "Ad ogni modo... ironicamente parlando... e' solo questione di tempo, e le mie forze, assieme a quelle di GranDracmon, saranno piu' che sufficienti a tenere a bada i nostri nemici finche' non giungeremo al nostro obiettivo."

"A questo proposito..." si intromise una voce tonante, appartenente alla figura ammantata che stava entrando in quel momento da un ingresso alternativo, accompagnata da alcune fiammelle fluttuanti che danzavano in aria. Lucemon guardo' in quella direzione, e vide Daemon che, tenendo le ali da pipistrello estese, stava avanzando verso di lui. Pareva rispettoso, ma Lucemon percepiva un vago tono di sfida nel suo modo di portarsi...

"Siamo proprio sicuri che possiamo fidarci di GranDracmon, grande Lucemon-sama?" chiese Daemon. "Dopotutto, dei Tredici Abissali, e' uno di quelli che si e' maggiormente fatto la fama di ingannatore e manipolatore. Cosa spera di ottenere favorendo la nostra campagna?"

"Gli Abissali si muovono per sostenere i loro interessi, e' ovvio." rispose Lucemon, tranquillo. "E per il momento, non hanno motivo di opporsi a noi, dal momento che i nostri obiettivi coincidono. Anche quando riusciremo a sconfiggere Huanglongmon, e io mi saro' sostituito a lui, Akumon e i suoi seguaci non avranno motivo di cercare di liberarsi di noi... ma vale comunque la pena di tenerli d'occhio. In ogni caso, una volta che il potere assoluto sara' mio, neanche Akumon rappresentera' piu' una minaccia per me. Il nostro nuovo ordine dominera' tutto il creato, e offrira' una nuova vita ad ogni creatura."

Belphemon si struscio' ancora su Lilithmon, che strizzo' un occhio vagamente irritata, ma accetto' le attenzioni del Demone dell'Ignavia... mentre Daemon mosse le dita artigliate delle mani, afflosciate ai suoi fianchi. Il Demone dell'Ira stava gia' pensando a come volgere la situazione a suo vantaggio... e i suoi Daemon Corps, in ogni caso, erano pronti a sostenerlo. Stava giocando ad un gioco molto pericoloso, e questo lo sapeva... ma sapeva anche che i potenziali risultati sarebbero valsi la candela! Si trattava solo di giocare bene le proprie carte...

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"Tutto e' pronto, Iupitermon-sama... il nostro esercito e' pronto a marciare sul Mondo Digitale della Frontiera!" esclamo' Omnimon, mettendosi sull'attenti davanti al padre delle Divinita' Olimpie. "Confido... che lo stesso si possa dire del resto dei nostri alleati."

Iupitermon guardo' silenziosamente Omnimon, poi fece spaziare il suo sguardo lungo tutta l'immensa pianura nella quale gli eserciti del Bene erano riuniti: era una visione davvero impressionante, tutti quei Digimon riuniti in un unico posto formavano un fiume di guerrieri scintillanti di varie forme e colori, e davano l'impressione di potenza e coraggio, di un intero esercito di difensori pronti a rischiare tutto per proteggere il creato da Lucemon. Molti di loro si apprestavano a svolgere il loro compito con un cuore pesante, visto che ritenevano che Lucemon sarebbe stato un valido alleato... ma in quel momento, il loro pensiero principale era fare il loro dovere. Iupitermon riusciva a leggerglielo negli occhi... poteva contare su tutti loro!

"Anche le nostre truppe sono pronte a combattere." tuono' il Signore dei Nembi. Con un minuscolo sforzo di volonta', il re delle Divinita' Olimpie materializzo' una spada a forma di fulmine, crepitante di energia elettrica, nella mano destra, mentre con l'altra imbracciava uno scudo circolare con sopra inciso il volto incorniciato di serpenti della famosa Medusa. Dietro di lui si stavano avvicinando i suoi fratelli maggiori, Neptunmon e Plutomon, armati rispettivamente di tridente e falce... e i loro eserciti erano poco lontani da li', anch'essi schierati e pronti alla lotta. "Credo di poter dire tranquillamente che questo e' il momento della verita'. Il momento in cui potremo ovviare all'errore che abbiamo commesso... e impedire a Lucemon di estendere a noi la sua sete di conquista. Posso solo sperare che i nostri guerrieri si riveleranno all'altezza..."

"Omnimon-san? Iupitermon-san?" li chiamo' una voce femminile. Verdandimon si era avvicinata agli altri due generai dell'esercito di Huanglongmon, e sembrava voler discutere di qualcosa di molto urgente. Le sue sorelle, Skuldmon e Urdmon, erano li' vicino come sempre, ma non sembravano voler intervenire direttamente, lasciando alla mediana ogni discorso.

"Oh... Verdandimon-sama..." disse Omnimon, inchinandosi leggermente in segno di rispetto. "Perdoni la nostra distrazione, stavamo discutendo sull'imminente attacco... ehm... comunque, mi dica. C'e'... qualcosa in cui noi potremmo esserle utili?"

Verdandimon sorrise un po' tristemente, annuendo in direzione di Iupitermon, che rimase li' senza battere ciglio. "A dire la verita', si', Omnimon-san, c'e' una cosa che vorrei chiederle e che mi sta molto a cuore." affermo'. "Lucemon e' stato il Digimon che io ho addestrato con piu' dedizione, e l'allievo a cui, meglio che a chiunque altro, ho cercato di trasmettere i valori che Huanglongmon-sama rappresenta. Come ho gia' detto una volta... credo che la responsabilita' sia anche mia se Lucemon ha finito per rivoltarsi contro di noi: non ho saputo insegnargli bene, e ho fallito come insegnante e come mentore. Quindi... reputo che sia mia responsabilita' porre fine alla sua campagna distruttiva."

"In altre parole... affermo' Iupitermon. "Lady Verdandimon, lei ci sta chiedendo di occuparsi personalmente di affrontare Lucemon e sigillarlo... o distruggerlo."

"E che cosa ci sarebbe di male, scusa tanto?" chiese Skuldmon, con una certa insolenza. "La mia sorellina sente che questo e' suo dovere, e non sarai certo tu ad impedirle di farlo, e' chiaro...?"

Urdmon freno' i bollenti spiriti della piccola dea del Futuro, mettendole una mano davanti. "Calma, Skuldmon, calma. Essere presuntuosi nei confronti di Lord Iupitermon non servira' a niente, e comunque non siamo qui per combattere tra di noi. Non sei d'accordo anche tu?"

"Er... si', ma..." cerco' di protestare Skuldmon, per poi arrendersi e soffiare infastidita quando si rese conto di non avere piu' argomenti da opporre. Urdmon annui' soddisfatta, mentre Verdandimon proseguiva il suo discorso.

"Si', esatto... e poi, io conosco Lucemon meglio di chiunque altro... credo di avere delle migliori possibilita' di farmi ascoltare o di fermarlo." affermo'. "Se... se riuscissimo a concludere questa guerra limitando la perdita di vite... credo che sarebbe la soluzione preferibile."

Iupitermon ed Omnimon si guardarono per un po', e lo stoico cavaliere bianco annui' lentamente, riconoscendo i meriti del ragionamento della dea del Presente. Al che anche Iupitermon si convinse, e sospiro' con aria rassegnata... e quasi apologetica. "Quello... quello che lei dice e' ragionevole, Lady Verdandimon... e anzi, credo di doverle ancora delle scuse per la mia condotta impropria dell'altro giorno. Non avrei dovuto fare simili insinuazioni ad hominem." affermo', in un raro momento in cui ammetteva i suoi eccessi. "Quindi... mi sembra giusto concederle questa possibilita'. Mi sembra che anche Omnimon sia d'accordo..."

Verdandimon sorrise timidamente. "Grazie, Lord Iupitermon... Omnimon-san... cerchero' di non deludere le vostre aspettative." affermo'. Poi, diede un'occhiata all'esercito di Digimon schierato dietro di loro: cavalieri in armatura, bestie mitologiche, dinosauri, draghi, robot... praticamente ogni tipo di Digimon era rappresentato. "Allora... direi che possiamo iniziare a marciare sul Mondo Digitale della Frontiera. Sara' una battaglia molto dura, lo so... ma vinceremo!"

Urdmon anui' impressionata, vedendo una luce quasi furiosa accendersi negli occhi della sorella minore. Di solito Verdandimon era una Digimon dolce e tranquilla... ma quando c'era qualcosa che la faceva arrabbiare davvero, non c'era proprio niente che potesse mettersi sulla sua strada.

Un potente ruggito di battaglia ruppe ogni indugio, mentre vari Digiport si spalancavano davanti all'esercito dei Digimon divini, e la potente figura di Azulomgmon si libro' in aria leggera come una nuvola. "A tutti i Digimon a noi fedeli! Mantenete saldi i vostri cuori e preparatevi a colpire! Questa sara' una guerra lunga e difficile... e la posta in gioco non potrebbe essere piu' alta! Che ognuno di noi si impegni al massimo per fermare l'avanzata di Lucemon e dei suoi demoni! Cavalieri Reali a me! Esercito a me! Si dia inizio alla battaglia! AVANZATE!"

"Lo scontro decisivo e' iniziato... e il nostro nemico piu' terribile e' un Digimon sul quale avevamo riposto le nostre speranze..." disse tra se' Iupitermon, mentre l'esercito del Bene iniziava a marciare verso i varchi dimensionali che si stavano aprendo...

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Dall'altra parte del passaggio dimensionale, anche l'esercito di Lucemon era gia' schierato, sotto stendardi dall'aspetto truce e con armi di metallo scintillante sollevate in aria. L'esercito dell'angelo caduto era eterogeneo quanto quello dei suoi avversari, ma in questo caso, i Digimon che lo componevano erano molto piu' sinistri e spaventosi. Per la maggior parte, i Digimon che componevano i Daemon Corps, l'armata di dimensioni maggiori assieme a quella di Barbamon, erano Goblimon, Bakemon,Vilemon e altri Digimon malvagi di basso rango come quelli... ma mischiati ad essi c'erano terrificanti mostruosita' come Raremon, MetalTyrannomon, Phantomon e altri Digimon che sembravano piu' macchine da assedio che soldati semplici. Al contrario della disciplina e dell'ordine che regnava nelle fila dei Digimon divini, l'esercito di Daemon era una marmaglia urlante che riusciva a restare coesa soltanto grazie all'autorita' e al potere del Demone dell'Ira. Lance, artigli, cannoni e altre armi terrificanti si agitavano in aria, brandite da Digimon malvagi che non vedevano l'ora di iniziare il massacro. Osservandoli da un costone di roccia che guardava direttamente sull'immensa pianura, Daemon ghigno' soddisfatto dietro il suo inquietante cappuccio. Altri Grandi Signori dei Demoni si vantavano del fatto che il loro esercito fosse cosi' silenzioso e disciplinato, ma per Daemon queste erano quisquilie insignificanti. L'unica cosa che contava era che i suoi guerrieri sapessero fare bene il loro lavoro... e questa era una cosa che lui aveva fatto in modo che i suoi uomini fossero molto bravi a fare!

Poco piu' in la', si vedeva il piu' tranquillo, ma altrettanto terrificante esercito dei Nightmare Soldiers, le divisioni dell'esercito oscuro comandate da Lilithmon e composte da una gamma ancora piu' ampia ed eterogenea di soldati: tra questi era possibile vedere dei Soulmon, Digimon simili a Bakemon ma con in testa un cappello da strega a larghe falde, qualche Mammothmon, numerosi Ogremon, alcune Youkomon (Digimon simili a Kyuubimon, ma con il mantello di colore azzurro-argentato), dei Karatenmon, e anche due o tre Digimon simili a donne-gatto vestite da danzatrici del ventre, con tanto di velo sulla bocca e braccialetti e cavigliere con dei campanellini dorati... in ogni caso, il gruppo sembrava molto piu' controllato, ed era chiaro che non era dovuto soltanto al fatto che temevano la loro comandante.

E subito dietro, si trovavano le truppe corazzate e l'artiglieria pesante della divisione Metal Empire, comandata da Barbamon... a quella distanza, era impossibile vedere da che Digimon fosse composta, ma si vedeva fin troppo bene la marea di acciaio, cemento, spie luminose e scariche elettriche che annunciava l'arrivo di un esercito di mostri meccanici! Interi sciami di robot alati sciamavano sopra l'esercito principale, pronti a scendere in picchiata... e sopra di loro, il cielo era tempestoso e ingombro di nubi, come se anche la natura volesse dare a quella battaglia apocalittica un paesaggio adatto. Sullo sfondo, si poteva vedere il maniero di Lucemon, una volta un maestoso simbolo di ordine e giustizia, e ora diventato niente piu' che la dimora di un tiranno...

La tensione era palpabile nell'aria, sottolineata dal vento gelido che ululava tra i dirupi, e dai fulmini che ditanto in tanto guizzavano tra le nuvole. I servitori di Lucemon tenevano lo sguardo fisso davanti a loro, disposti in falangi ordinate che controllavano il futuro campo di battaglia a 360 gradi, in modo da evitare attacchi alle spalle. Era un momento snervante... sembrava che l'esercito di Huanglongmon stesse puntando proprio su questo, per far perdere la concentrazione all'esercito nemico e attaccarlo nel momento in cui avesse la guardia abbassata.

Poi, tutt'a un tratto, i Signori dei Demoni che stavano presenziando ai preparativi sobbalzarono. Un suono basso, cupo e vibrante risuono' tutt'attorno, soffocando anche il botto dei tuoni... e una leggerissima, quasi impercettibile distorsione fece vibrare l'aria attorno all'esercito dell'oscurita'! Immediatamente, tutte le divisioni si prepararono e puntarono le loro armi verso lo strano fenomeno, ansiosi di accogliere le forze nemiche...

Ancora per qualche secondo non successe nulla...

E, tutt'a un tratto, si apri' il primo dei Digital Gate, e una sfera energetica luminosa ne usci' a tutta velocita', schiantandosi contro un'ala della divisione del Metal Empire con un sibilo assordante! Alcuni dei robot demoniaci vennero cancellati all'istante, e altri vennero scagliati in aria, ma la maggior parte riusci' ad evitare il grosso del colpo e a rimettersi in posizione per rispondere all'attacco! Altri attacchi, energetici e non, piovvero dai cancelli digitali che si aprirono a ripetizione attorno all'esercito di Lucemon... e pochi istanti dopo, i guerrieri di Huanglongmon fecero irruzione nella pianura, scontrandosi con il nemico in un'impressionante dimostrazione di coraggio e abilita' strategica! I servitori di Lucemon erano ancora un po' disorientati dalla scarica iniziale, e dovettero cedere un po' di terreno... ma il vantaggio non duro' tanto a lungo, in quanto le divisioni Metal Empire e Nightmare Soldiers si riorganizzarono rapidamente e tapparono i buchi. Alcuni dei Digimon malvagi piu' grossi, tra cui Mammothmon e Sethmon, fecero da barriera contro l'impeto dei soldati di Huanglongmon, composti principalmente da Knightmon e Dracomon... poi, l'esercito di Lucemon riprese ad avanzare, creando uno stallo! Un terrificante sferragliare di armi e clangore di armature inizio' a risuonare nella vallata... mentre dagli altri Digital Gates, altri guerrieri al servizio di Huanglongmon e dei Digimon divini cominciavano ad attaccare, nel tentativo di chiudere le forze nemiche in una morsa!

"Eccoli! Non vanno certo per mezze misure, vedo!" esclamo' Daemon, creando un paio di fiamme sui palmi delle mani e poi librandosi in volo per dare supporto ai suoi Daemon Corps. Vide, con la coda dell'occhio, che anche Leviamon e Beelzemon stavano attaccando, fiancheggiando altre divisioni dell'esercito di Lucemon, ma lascio' perdere e si concentro' unicamente sulla divisione nemica piu' grande che gli fosse possibile vedere in quel momento: era una falange di Knightmon che marciava compatta, spazzando via Goblimon, Vilemon, Devimon e altri Digimon malvagi di questo tipo con notevole facilita'. Alcuni dei Knightmon usavano gli scudi per aprirsi un varco nelle file dei nemici piu' numerosi ma meno organizzati, e i Digimon in armatura che stavano dietro li facevano a pezzi con i loro spadoni. Tuttavia, quelle loro precauzioni non avrebbero potuto proteggerli da un Mega cosi' potente...

"Bene, nemmeno noi! EVIL INFERNO!" ringhio' Daemon. Le fiammelle che teneva sui palmi delle mani si espansero, creando una gigantesca palla di fuoco sopra la testa del demone incappucciato, che poi la scaglio' con tutte le sue forze contro i Knightmon! Impacciati dalle armature e dalla formazione compatta, i cavalieri corazzati non poterono fare altro che guardare con orrore la gigantesca fiammata che si avvicinava rapidamente...fino ad inghiottirli ed esplodere con un fragore colossale!

L'effetto fu devastante - non soltanto quasi la meta' della formazione di Knightmon venne annientata, assieme ai servitori di Lucemon che si trovavano troppo vicini al luogo dell'impatto... ma i superstiti furono costretti a disperdersi nel bel mezzo delle truppe nemiche, che si riebbero molto piu' velocemente e, ignorando del tutto la fine dei loro compagni - tanto, avrebbero potuto essere facilmente rimpiazzati -, partirono al contrattacco. Non piu' ammassati in falange in modo da proteggersi gli uni con gli altri, i Knightmon si ritrovarono assaliti da tutte le parti da nemici molto piu' numerosi, e nonostante cercassero di difendersi con valore, alla fine furono costretti a soccombere, e il resto dell'esercio di Huanglongmon a retrocedere. La battaglia era iniziata da poco, altri Digimon continuavano a riversarsi sul campo dai varchi dimensionali, e cio' nonostante, gia' le sorti dello scontro pendevano ora da una parte ora dall'altra!

Leviamon, il gigantesco Demone dell'Invidia, era deciso a fare in modo che la situazione non restasse incerta a lungo. Emise un lungo grugnito nasale, richiamando a se' alcune delle truppe, e carico' un altra divisione dell'esercito del Bene, aprendosi un varco in un gruppetto di Greymon e Garurumon! Le sue fauci scattarono, chiudendosi sul Greymon piu' vicino come una sorta di tagliola gigantesca... e schiacciandolo come una patatina fritta! Il dinosauro si dissolse in una pioggia di pixel, che sparirono un istante dopo nelle fauci voraci del Demone dell'Invidia... e subito dopo, anche Beelzemon e un branco di Vilemon si gettarono sul gruppo di Digimon animali.

Uno dei Garurumon prese fiato e scaglio' una enorme fiammata azzurra contro i Vilemon, cancellandone un paio... ma i dati in cui i demonietti vennero trasformati si diressero inaspettatamente verso Beelzemon, che li assorbi' attraverso il suo braccio corazzato. Con un ghigno, il Demone della Gola si scaglio' contro i suoi avversari e inizio' a colpire con i pugni a destra e a sinistra, facendo il vuoto attorno a se'. Poi, distanziatosi abbastanza dal nemico, tiro' fuori due luccicanti pistole nere e le punto' contro i Digimon del Bene... per poi premere entrambi i grilletti contemporaneamente!

"Double Impact!" esclamo' Beelzemon. Con due scoppi quasi simultanei, due pallottole eruppero dalle canne delle sue enormi pistole e colpirono rispettivamente un Ikkakumon e un Tyrannomon, cancellandoli all'istante... e ancora una volta, i dati che componevano i due Digimon caduti vennero assorbiti da Beelzemon ed incorporati nella sua struttura! Gli altri Digimon retrocedettero inorriditi, e Beelzemon si volto' verso di loro, sfoderando una serie di lunghi artigli affilati!

"Heheheee... sorpresi?" ringhio' Beelzemon. "Non mi chiamano il Demone della Gola per nulla... ogni volta che cancello un Digimon, sono in grado di assorbire i suoi dati, per diventare piu' forte! Certo, visto che siete tutti soltanto dei Champion, non fate molta differenza... ma e' comunque una soddisfazione! Allora, c'è qualcun altro che vuole provare a misurarsi con me... o con il mio collega? Nessuno? Oh, beh, nessun problema, mi faccio avanti io!"

I Digimon Champion si dispersero in preda all'orrore, mentre Beelzemon cominciava a fare strage tra loro... e Leviamon e un gruppo di SangLoupmon (Digimon simili a lupi con delle lame sulle zampe e i denti da vampiro) arrivavano a dare loro man forte!

I Digimon al servizio di Lucemon stavano iniziando, seppur con lentezza, a recuperare il vantaggio perduto all'inizio, e anzi a far pendere l'ago della bilancia dalla loro parte! Ma le forze del Bene non erano conosciute per essere gente che si lasciava scoraggiare dalla prima avversita'... e infatti, per ogni soldato che cadeva, altri ne prendevano il posto emergendo dai Digital Gates in numero apparentemente infinito. Le maree di Digimon spingevano ora da una parte ora dall'altra, e il frastuono delle urla, dei ruggiti, del metallo su metallo riempiva l'aria creando un'eco terrificante!

Ad un certo punto, un gruppo di soldati del Metal Empire, guidato da un gigantesco MetalTyrannomon, riusci' ad aprirsi una breccia nel fianco sinistro dell'esercito di Huanglongmon, e innumerevoli Digimon macchina malvagi iniziarono a bombardare la divisione dei Knightmon, che cercarono di opporsi quanto piu' possibile alzando i loro scudi e bloccando gli attacchi. Ma non poterono nulla contro il respiro infuocato del MetalTyrannomon, che sciolse i loro scudi e li avvolse, trasformandoli in una pioggia di dati inutili! Con una risata di trionfo, il tirannosauro meccanico sprono' i suoi guerrieri a penetrare ancora di piu' nelle file nemiche, spargendo morte e distruzione...

"HEAVENLY THUNDER!"

Almeno finche' non accadde l'imprevisto. Prima che i soldati del Metal Empire potessero rendersi conto di quello che stava succedendo, una sorta di ombra calo' sul campo di battaglia... e un fulmine abbagliante discese dal cielo e si schianto' addosso al MetalTyrannomon, che ebbe appena il tempo di spalancare gli occhi per la sorpresa prima che la massiccia scarica elettrica lo disintegrasse e facesse volare in aria i Digimon robotici che gli stavano piu' vicini! Immediatamente, il Metal Empire cesso' la sua avanzata... e molti di loro guardarono verso l'alto, giusto in tempo per vedere che, da un Digital Gate che si era aperto molto piu' in alto rispetto agli altri, era apparso Iupitermon! Il padre delle Divinita' Olimpie era su un maestoso carro di bronzo circondato da un'aura elettrica azzurra che illuminava la volta celeste tutt'attorno a lui, e in una delle sue possenti mani brandiva la sua terribile spada a forma di fulmine, ancora crepitante di energia! Un paio di ali piumate si agitavano selvaggiamente nel vento dietro di lui, mentre il suo carro descriveva ampi cerchi sopra il campo di battaglia, spaventando molti dei Digimon malvagi! A trainare la biga, c'erano due Gryphomon - enormi Digimon simili ad uno strano incrocio tra un leone e un'aquila, con un potente corpo scattante e muscoloso, ricoperto da una corta pelliccia dorata con delle striscie nere sui quarti posteriori... e le zampe anteriori e la testa da aquila, completi di un elmetto di bronzo che copriva tutta la parte superiore della testa, lasciando solo uno spazio per gli occhi! Le loro ali erano nere e membranose, come quelle di un drago, le loro code erano serpenti vivi, che si contorcevano ferocemente, e le loro grida di battaglia erano talmente forti che riuscivano a sentirsi anche oltre il frastuono di quella battaglia! I Digimon al servizio di Huanglongmon lanciarono della grida di vittoria alla vista di uno dei loro generali piu' potenti che interveniva in maniera cosi' spettacolare... ed efficace!

"Maledetti trasgressori!" impreco' Iupitermon, la spada puntata contro i Digimon al servizio dei Grandi Signori dei Demoni. "Osservate la gloria di Iupitermon e delle Dodici Divinita' Olimpie! Vi pentirete di averci sfidato! Chi ha cuore si faccia sotto... saro' lieto di spedirli nelle profondita' del Dark Ocean!"

ANALIZZATORE DIGIMON

Nome: Iupitermon

Anche chiamato: Zeusmon

Tipo: Divino

Attributo: Anti-Virus

Livello: Mega

Attacchi: Heavenly Thunder, Aegis Defence, Titan Crusher

Il Signore dei Nembi, il Re Tonante, il padre delle Dodici Divinita' Olimpie! Un guerriero che non ha mai conosciuto la sconfitta, e che solca i cieli di DigiWorld su un carro che reca tempeste ovunque vada. I suoi fulmini e i suoi pugni non mancano mai il bersaglio... e il suo scudo, Aegis, e' una delle difese piu' impenetrabili di tutto DigiWorld!

Nome: Gryphomon

Anche chiamato: Griphonmon

Tipo: Bestia Fantasma

Attributo: Virus

Livello: Mega

Attacchi: Solar Roar, Moebius Bite

Un Digimon mitologico dai poteri incredibili, con le ali e il becco di un uccello da preda, il corpo di un felino e la coda simile ad un serpente vivo! Pare che i rapporti tra la testa e la coda non siano molto buoni... ma questo non pregiudica in alcun modo la sua abilita' in combattimento! Grazie alle sue onde ultrasoniche, puo' sorpassare quasi tutte le barriere!

I Digimon del Metal Empire ruggirono per la rabbia e la paura e cercarono di rispondere con una raffica di proiettili: un gruppo di Tankmon, Digimon simili a carri armati con le braccia terminanti in mitragliatrici e il naso costituito da un lungo cannone, puntarono verso l'alto e aprirono il fuoco contro la biga trainata dai Gryphomon... ma i due Digimon mitologici riuscirono a virare in tempo, e i proiettili esplosero vicino a Iupitermon senza fargli alcun danno! Un istante dopo, i due grifoni scesero in picchiata e aprirono i loro affilati becchi mentre piombavano addosso ai Tankmon, che allinearono i loro cannoni per un'altra raffica...

"Solar Roar!"

I due Gryphomon scagliarono contemporaneamente il loro attacco sonoro, e dalle loro bocche usci' una potentissima scarica di onde sonore a frequenza inimmaginabile, che travolse i missili che si dirigevano verso di loro, facendoli esplodere, e poi investi' in pieno la divisione di Tankmon, penetrando le loro corazze come se fossero state di carta! Uno dopo l'altro, i Digimon carro armato si disintegrarono e i loro dati si dispersero, e Iupitermon scese ancora un po' per sferrare un fendente micidiale con la sua spada lampeggiante! Un Andromon del Metal Empire venne tagliato a meta' all'altezza del torace, e i due pezzi, emettendo alcune scariche elettriche, si dissolsero nel nulla un secondo dopo... ma fu allora che il Signore dei Nembi si trovo' di fronte un avversario molto piu' pericoloso, che si mise a scagliargli contro delle raffiche di fiamme azzurre!

"Pandemonium Lost!" la voce di un vecchio, dal tono freddo e crudele, annuncio' l'arrivo della potente scarica di fuoco soprannaturale, e Iupitermon alzo' il suo impenetrabile scudo, Aegis, e paro' l'attacco. La sua biga sali' nuovamente, e Iupitermon guardo' nella direzione da cui era provenuto l'attacco... Barbamon, il Grande Signore dei Demoni dell'Avarizia, aveva preso il volo da un costone di roccia vicino, e ora che il leader delle Divinita' Olimpie era sceso in campo, era deciso a dimostrare cosa era capace di fare!

"Hehehee... aspettavo di vederti scendere in campo, Iupitermon! I tuoi poteri eguagliano la tua fama!" esclamo' l'antico mago, le ali spiegate e il bastone magico puntato verso il Signore dei Nembi. "Ma questa volta... non vi sara' tanto facile vincere! Avete di fronte i fedeli servitori di Lucemon, il Digimon che creera' un nuovo ordine... di cui noi saremo i padroni!"

"Folle! Ambizioni come quelle di Lucemon non portano che a morte e rovina! Siamo stati ciechi a pensare che un solo Digimon potesse cambiare le sorti del Mondo Digitale della Frontiera... ma e' un errore a cui possiamo ancora porre rimedio! Distruggeremo il vostro esercito e imprigioneremo voi e il vostro capo nel Dark Ocean, dove sara' pianto e stridore di denti! TITAN CRUSHER!" esclamo' Iupitermon con grave indignazione. Con il braccio che reggeva la spada, il leader delle Divinita' Olimpie sferro' un pugno in aria... e un istante dopo, davanti a lui apparve l'immagine di un gigantesco pugno serrato avvolto da un alone di energia dorata, piu' grande del suo carro e dei suoi Gryphomon messi assime, che discese su Barbamon come una meteora! Il Signore dei Demoni dell'Avarizia strinse i denti, allarmato, e creo' uno scudo energetico attorno al proprio corpo, proteggendosi dal tremendo impatto... o se non altro limitando i danni, dal momento che il terrificante colpo riusci' comunque a farlo indietreggiare di decine di metri premendo sulla sua barriera invisibile! Un'esplosione immensa squarcio' il cielo tempestoso, e Barbamon venne scagliato indietro, ma riusci' a contenere la violenza del colpo. Si rimise in guardia con notevole rapidita' e afferro' stretto il suo scettro magico, creando attorno a se' altre sfere di fuoco blu-grigiastro che gli orbitarono attorno per diversi secondi, prima di volare contro Iupitermon e i suoi destrieri! La Divinita' Olimpia riusci' a proteggersi, ma alcuni dei proiettili magici colpirono i corpi e le ali dei Gryphomon, danneggiandoli seriamente e facendo loro perdere l'assetto di volo per un secondo! Iupitermon afferro' le redini e riusci' a rimettere in riga i Digimon mitologici, ma Barbamon, volando con grande agilita' grazie alle sue numerose ali da pipistrello, riusci' a portarsi sopra di lui e ad indirizzargli contro un'altra scarica di fuoco, questa volta colpendolo in pieno! Iupitermon strinse i denti e condusse il suo carro in modo da caricare il Demone dell'Avarizia a mezz'aria, pregando tra se' che i suoi fratelli maggiori riuscissero a tenere a bada le altre fazioni dell'esercito di Lucemon...

"Se desideri il gioco duro, Barbamon... saro' lieto di dartelo!" sentenzio' Iupitermon, brandendo di nuovo la sua terribile spada folgorante...

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Nell'oceano vicino al primo campo di battaglia, infuriava un'altra battaglia! Una delle piu' importanti divisioni dell'esercito di Huanglongmon, l'unita' anfibia denominata Deep Savers, aveva colto di sorpresa le truppe acquatiche di Lucemon, appostate vicino al castello... e ora il mare sciamava di vivaci Dolphmon, Octomon e Tylomon che si gettavano a capofitto contro le bestie acquatiche dell'angelo caduto! Si trattava per la maggior parte di Gesomon, Shellmon, WaruSeadramon, Scorpiomon e altri mostri marini che sembravano usciti dagli abissi piu' profondi! Le acque ribollivano e schiumavano, mentre i Digimon lottavano strenuamente per guadagnare una posizione di vantaggio... un Submarimon scaglio' un paio di missili con propulsione ad ossigeno verso un DrenHolmon, un Digimon simile ad un enorme scarabeo smeraldino, con un serpente che spuntava dalla sua schiena, che camminava sul pelo dell'acqua, facendogli perdere l'equilibrio ma senza riuscire a buttarlo giu'... un gruppo di Seadramon, serpenti marini dalle squame verdi, attaccarono con violenza una colossale Archelomon dell'esercito di Lucemon, una testuggine corazzata dal guscio percorso da lame affilate e dal becco crudelmente uncinato... un Tylomon, un Digimon simile ad un enorme squalo, era impegnato in un corpo a corpo con un disgustoso Raremon dal corpo viscido...

Ma nonostante la violenza dello scontro e la determinazione di entrambe le parti, sembrava che nessuna riuscisse a prendersi abbastanza vantaggio da sopraffare l'altra... e sopra di loro, si stava svolgendo un altrettanto frenetico scontro fra le forze aeree delle due fazioni!

Lord MagnAngemon e Lady Angewomon, alla testa di un'intera divisione di truppe aeree, diedero istruzioni ad un gruppo di Birdramon di bloccare l'offensiva di uno squadrone di Pteramon, Digimon simili a rettili alati preistorici dalla pelle metallica con dei missili installati sulle ali. I micidiali rettili eseguirono una virata e scagliarono i loro proiettili, che si diressero contro i giganteschi volatili con un sibilo malefico... ma i Birdramon risposero sbattendo con decisione le loro ali e scatenando un attacco Meteor Wing, una raffica di palle di fuoco che parti' dalle punte delle loro ali ed intercetto' i missili a meta' del loro percorso, facendoli esplodere senza dare loro la possibilita' di fare danni. Lord MagnAngemon annui' soddisfatto e uso' la spada montata sul suo braccio destro per bloccare l'attacco di un Hornetmon, un Digimon malvagio simile ad un gigantesco calabrone meccanico. Il pungiglione della bestia cozzo' violentemente contro la lama, e un attimo dopo MagnAngemon, con un'abile finta, spinse il mostro lontano da se'... dando la possibilita' alla sua collega di colpirlo in pieno con una freccia di luce!

"Heaven's Charm!" esclamo' Lady Angewomon, creand un arco di luce nelle proprie mani e scagliando un dardo luminoso contro il Digimon insettoide, che venne colpito in pieno petto e si disintegro' a mezz'aria con un ronzio furioso! La donna angelica, con un agile colpo d'ali, si avvicino' al suo compagno, usando il suo arco per tenere lontani i Digimon malvagi che si avvicinavano...

"C'e' qualcosa che non mi convince, in tutto questo..." affermo' Lord MagnAngemon, osservando la battaglia che infuriava attorno a lui. Ancora, le due fazioni sembravano piu' o meno alla pari, e nessuna delle due riusciva a prendersi un vantaggio duraturo sull'altra... "E' impossibile che l'esercito di Lucemon sia tutto qui, altrimenti non sarebbe riuscito a sottomettere DigiWorld..."

"Sono d'accordo." rispose Angewomon. "Lucemon ha qualcosa in mente... teniamoci pronti a tutto!"

La guerra era appena iniziata... e molto presto, sarebbe esplosa in tutta la sua violenza!

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CONTINUA...

Nota dell'autore: E cosi', comincia la guerra contro le forze di Lucemon... e gia' dall'inizio, vediamo che entrambi gli schieramenti sono messi a dura prova! Scusate ancora per il tempo che ci ho messo ad aggiornare... e spero che i prossimi capitoli varranno l'attesa! KillKenny, ti interessera' sapere che implementero' molte delle idee che mi hai dato gia' a partire dal prossimo capitolo! Tra qualche giorno dovrei mandarti una mail per proporti alcune mie idee...

Okay, questo e' quanto! Spero che vi siate divertiti... e lasciatemi una recensione! ^_^

Justice Gundam

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Capitolo 12
*** Venti di guerra ***


The_Lost_Past_12

Digimon: The Lost Past

Una fanfiction di Digimon scritta da: Justice Gundam

Ancora una volta, credo di dovermi scusare con tutti coloro che già da molto tempo aspettano la prosecuzione di questa mia storia - purtroppo, con tutto quello in cui mi sono imbarcato in questi ultimi tempi, ho finito per metterla da parte, e non ho piu' trovato l'ispirazione per proseguirla... ma adesso sono riuscito a riorganizzarmi un minimo e a rimetterci mano, e questa volta credo proprio che non dovrete piu' aspettare cosi' tanto tra un capitolo e l'altro. Tranquilli, stavolta sono convinto che questa storia va in porto, in un modo o nell'altro!

La guerra e' iniziata, e per adesso sembra che le forze in campo si equilibrino. Nonostante le immense risorse su cui Huanglongmon e la sua corte possono contare, Lucemon ha dalla sua degli alleati altrettanto potenti, e gia' adesso si avverte che l'esito della battaglia e' molto incerto! Ovviamente, pero', nessuna delle due parti ha ancora iniziato a far scendere in campo le armi segrete, e prima che la guerra abbia fine, ci saranno un bel po' di sorprese da parte di entrambe le fazioni!

E già in questo capitolo, i colpi di scena inizieranno a fioccare... ma non facciamo troppi spoiler, senno' poi chi lo legge, il capitolo? ^_^

E piuttosto, pensiamo... a scusarmi nuovamente con i lettori che hanno atteso tanto tempo per vedere la conclusione di questa storia - e ancora un po' ci sara' da aspettare - e rispondere alle recensioni che mi hanno lasciato...

DarkRoxas92: Beh, in effetti io cerco di essere piu' imprevedibile che posso, e con una guerra di questa portata, che coinvolge gli esseri piu' potenti dell'universo di Digimon, non potevo esimermi dal fare qualcosa di grandioso ed epico! Comunque, grazie per i complimenti, e spero che questa lunga attesa sia stata soddisfacente, visto che per piu' di un anno non ho piu' toccato questa storia! Grazie ancora, e a presto!

Eden89: Grazie anche a te per i complimenti! Gia', per Iupitermon questa era l'occasione migliore per mostrare i suoi poteri, e credo checi stia riuscendo benissimo! E Beelzemon non sarebbe Beelzemon, se non facesse anche lui la sua bella figura! E anche gli altri Signori Dei Demoni, beh... in fondo, visto che Lilithmon rappresenta la Lussuria, dovevo renderla un po' seducente ed adescatrice, e Daemon... lui lo conosciamo bene da Adventure 02 e dal mio Reload! Ma vedo che i Tredici Abissali hanno lasciato il sego piu' di ogni altro, eh? C'e' un motivo ben preciso se Demogorgomon si comporta cosi', e per quanto riguarda DarkGuumon, beh... devo dire che ti sei avvicinato abbastanza! E... si', e' Akumon il boss degli Abissali, anche se per il momento non sembra che si faccia coinvolgere personalmente nella guerra. La somiglianza di Jormungandrmon con Death The Kid, devo essere sincero, non so se e' stata voluta o meno, dal momento che e' stato il mio amico KillKenny a suggerirmi questo Digimon, assieme alla maggior parte degli Abissali! Comunque, grazie mille della recensione, e spero di risentirti presto!

KillKenny: Hehehee.. gia', immaginavo che ti avrebbe fatto piacere il debutto degli Abyssal Lords! Non credo che faranno questo errore che dici tu, ma non si puo' mai sapere... e si', ci sono discrete possibilita' che Hildmon e Urdmon si incontrino sul campo di battaglia! Mi ricordo che mi hai mandato, un po' di tempo fa, un Digimon ispirato al piu' figo degli eroi di Super Robot Wars, e dovrei ancora averlo da qualche parte! Comunque, grazie ancora per il voto, e a risentirci a presto!

Okay, ci siamo tutti! Ora, non mi resta che salutarvi, augurarvi buona lettura del mio nuovo capitolo... e darvi appuntamento alla prossima volta! Spero che sia valsa la pena di aspettare cosi' tanto... e a presto!

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Capitolo 12 - Venti di guerra

La terribile battaglia tra le forze del Bene e quelle del Male stava scuotendo la desolata pianura e stava facendo ribollire il mare, mentre ogni divisione dei due eserciti cercava di fare sempre piu' pressione sugli avversari, circondarli e precludere loro ogni via di fuga. Le disciplinate forze guidate da Gallantmon e Omnimon avevano formato un quadrato compatto, e i Knightmon che componevano la formazione ricacciavanoia a colpi di scudo e spada tutti quelli che cercavano di aprirsi una strada in quella selva di acciaio e muscoli. I due Cavalieri Reali ancora fedeli a Huanglongmon stavano dando un ottimo esempio a tutti i loro sottoposti, esponendosi in prima persona sul campo di battaglia e proteggendo i loro soldati dai Digimon piu' pericolosi, in modo che le forze del Bene potessero continuare ad avanzare.

Un ruggito terrificante provenne dalle file dell'esercito guidato da Barbamon, e i due Cavalieri Reali si voltarono appena in tempo per vedere che dei nemici particolarmente grossi e minacciosi si stavano facendo strada tra i ranghi della D-Brigade, la divisione capeggiata dal Demone dell'Avarizia. Dopo aver spazzato via alcuni Knightmon che avevano eroicamente cercato di trattenerli, si stavano avvicinando pericolosamente alla divisione dei Virus Busters: si trattava di alcuni Digimon cibernetici dall'aspetto orribile ed inquietante, che dalla vita in su assomigliavano molto a dei draghi dalle squame azzurro-violacee, con un complesso elmetto di Chrome-Digizoid dorato sulla testa e sul muso, la bocca spalancata e irta di denti aguzzi come quella di uno squalo, e una enorme, quasi sproporzionata, piastra di metallo a proteggergli il collo, mentre le braccia muscolose terminavano ciascuna in tre bocche di cannone nelle quali erano caricati dei lunghi aculei di metallo, come a voler imitare una mano umana nella maniera piu' grossolana ed inquietante possibile. Ma questo corpo era inserito in un macchinario terrificante consistente in un paio di robusti cingoli da carro armato che permettevano ai terrificanti Digimon cibernetici di muoversi sul terreno accidentato come se fossero stati in piano - un macchinario enorme, sbilanciato, apparentemente montato a caso, e dal quale spuntavano minacciosamente oggetti come lame e mitragliatrici. I terribili mostri meccanici squadrarono la formazione di Knightmon e lanciarono un acuto grido di battaglia, mentre si avvicinavano per ingaggiare combattimento, attorniati dalle grida di giubilo di innumerevoli Commandramon!

"Gallantmon, quelli devono essere..." disse Omnimon, puntando gia' il suo braccio Garurumon contro i Digimon cingolati. Il Cavaliere Reale di tipo Virus preparo' il suo scudo e la sua lancia, e si appresto' a ricevere l'attacco.

"Si', comandante Omnimon, non c'e' dubbio... sono l'arma segreta della D-Brigade di cui i nostri informatori ci hanno avvisato!" affermo'. "Sono i Tankdramon, la guardia scelta di Barbamon..."

ANALIZZATORE DIGIMON

Nome: Tankdramon

Tipo: Macchina

Attributo: Virus

Livello: Ultimate

Attacchi: Striver Cannon, Blast Gatling

Digimon macchina utilizzato dalla D-Brigade come forza di soppressione delle rivolte e per distruggere rapidamente vasti schieramenti nemici. Vanta una potenza di fuoco incredibile, ed e' in grado di mirare a piu' di trenta bersagli contemporaneamente grazie ai radar installati nella sua armatura.

Omnimon e Gallantmon diedero ordine ai Knightmon e agli altri Digimon che militavano sotto di loro di tenersi alla larga da quelle terribili macchine... appena in tempo, visto che i mostri simili a carri armati sollevarono le teste, puntandole verso l'alto, e da quelle orrende fauci spalancate uscirono degli enormi cannoni telescopici, che si estesero verso l'alto con un inquietante rumore di metallo che strideva sul metallo. I Tankdramon presero la mira per un secondo... poi, ognuno di loro esplose una bomba ad altissimo potenziale che sali' verso l'alto, percorse un breve tratto, e comincio' a scendere giu' in picchiata verso i ranghi dei Virus Busters!

"Quello e' senza dubbio l'attacco Striver Cannon!" esclamo' Omnimon, visibilmente allarmato. "Gallantmon... dobbiamo fermarli, o dei nostri compagni restera' ben poco!"

"Sono dietro di lei, comandante Omnimon!" rispose Gallantmon, mentre i due Cavalieri Reali si alzavano in volo per intercettare il terribile attacco. Il suo scudo si stava illuminando di una strana luminescenza bianca, e si potevano percepire le scariche di energia che ne percorrevano la superficie, mentre il braccio Garurumon di Omnimon cominciava a sua volta a raccogliere energia, e dal suo braccio Greymon appariva una lunga, affilata spada incisa di rune... "Blocchiamo questo attacco prima che sia troppo tardi!"

Il Cavaliere Reale di tipo Vorus volo' davanti al suo comandante e tenne alto lo scudo, piazzandosi giusto sulla traiettoria di alcuni dei missili, che sfrecciarono sibilando verso di lui. Senza farsi intimorire, Gallantmon punto' il suo scudo carico di energia contro i missili e li paro' abilmente, facendoli esplodere sulla superficie della sua protezione senza subire alcun danno! Omnimon scatto' in avanti a sua volta, raggiunse i missili restanti e, prima che questi potessero colpirlo, sferro' un colpo spettacolare con la sua spada, tagliandoli tutti in due parti nette! I missili fatti a pezzi restarono per un attimo sospesi in aria... poi, si dissolsero in stringhe di dati innocue e scomparirono nel nulla! Per il momento, la formazione dei Virus Busters era salva, e stava continuando a resistere agli assalti di Goblimon, Vilemon, Bakemon e altri Digimon malvagi... ma se Omnimon e Gallantmon non fossero riusciti a fermare i Tankdramon, avrebbero potuto sferrare un ltro attacco come quello da un minuto all'altro!

"Adesso, Gallantmon! Non lasciamo che quei mostri attacchino di nuovo! Supreme Cannon!" esclamo' Omnimon, per poi sparare un laser potentissimo dal suo braccio Garurumon, illuminando a giorno l'intera area e colpendo in pieno diversi dei Tankdramon, che stridettero in preda ad una furia impotente prima di dissolversi a loro volta. I rimanenti draghi cibernetici scatenarono immediatamente il loro attacco Blast Gatling, scatenando un inferno di fuoco e proiettili dalle numerose mitragliatrici sparse qua e la' sui loro corpi metallici, al punto che per un attimo il fragore della battaglia venne coperto dal suono delle armi automatiche che vomitavano quintali di piombo! Immediatamente, Omnimon e Gallantmon si chiusero in difesa - il leader dei Cavalieri Reali uso' il suo mantello per deflettere le innumerevoli pallottole che gli grandinavano addosso, mentre Gallantmon si protesse ancora con il suo scudo...

Dopo qualche interminabile secondo in cui i Tankdramon continuarono a martellare i due Cavalieri Reali con tutta la loro potenza di fuoco, finalmente l'assalto cesso', e i Digimon cibernetici si fermarono e attesero che il polverone che avevano sollevato si dissolvesse, per vedere cosa fosse rimasto. Barbamon, in disparte rispetto al resto della battaglia, corrugo' la fronte dubbioso, mentre le sue mani ossute grattavano con espressione pensierosa il suo bastone nodoso. Se fosse davvero riuscito ad eliminare i due Cavalieri Reali, questo sarebbe valso una bella promozione alla D-Brigade... ma in effetti, non pensava che quell'attacco cosi' grossolano e approssimativo sarebbe stato abbastanza da sconfiggerli...

I Tankdramon, invece, sembravano pensarlo davvero... ragion per cui rimasero assolutamente scioccati quando Omnimon e Gallantmon emersero dal polverone completamente illesi, al punto che non ebbero il tempo di fare nulla quando Gallantmon si concentro' per un attimo...

"Shield of the Just!"

...e l'energia che aveva accumulato sul suo scudo si scarico' su di loro come un torrente in piena, sotto forma di un poderoso raggio laser bianco che colpi' in pieno i mostri draconici, cancellandoli all'istante tra le grida di giubilo dei Virus Busters! Barbamon scosse la testa, vedendo che la sua D-Brigade ora cominciava ad indietreggiare... e, con un unico gesto della mano, si teletrasporto' davanti alle sue truppe, scomparendo e riapparendo in uno sbuffo di vapore bluastro! Omnimon e Gallantmon, che stavano cercando di incalzare i Commandramon e i Sealsdramon in ritirata, si fermarono all'improvviso, spalancando gli occhi quando il terribile Signore dei Demoni alzo' lo scettro.

"Combattete bene, Cavalieri Reali... ma non abbastanza da impensierire me, Barbamon, comandante della D-Brigade e tesoriere di Lucemon-sama!" esclamo' il demone con voce roca, mentre un vortice di energia blu appariva sul pomo del suo bastone magico. Immediatamente, i due Cavalieri Reali sentirono come un vento che cercava di trascinarli verso il loro avversario, e si ritrassero con prudenza, rendendosi conto che questa volta avevano a che fare con un avversario molto pericoloso...

"Gallantmon, qui ci penso io!" affermo' Omnimon, sfoderando di nuovo la sua Grey Sword... per poi scattare ad alta velocita' contro Barbamon, che fu costretto ad interrompere l'incantesimo che stava lanciando e a sollevare il bastone per parare il fendente dall'alto verso il basso che il leader dei Cavalieri Reali gli stava per sferrare. Con un grugnito, il demone dall'aspetto decrepito indietreggio' di qualche passo, ma ben presto riusci' a rimettersi in guardia e a contrastare il suo avversario, spingendo con tutte le sue forze! "Tu... occupati di guidare le truppe! Dobbiamo aprire un varco nella D-Brigade! E state attenti agli attacchi dall'alto! Vai! Ci penso io a Barbamon!"

"Ricevuto, comandante Omnimon! Stia attento!" rispose il cavaliere in armatura bianca, per poi prendere il volo verso le sue truppe, che erano alle prese con la D-Brigade e altre divisioni dell'esercito di Lucemon. Un Gigadramon scese giu' dal cielo, emergendo dalle nubi temporalesche che sovrastavano l'immensa pianura, e cerco' di afferrare Gallantmon tra le fauci, ma il nobile guerriero evito' con agilita' l'attacco e, prima che il serpente alato potesse voltarsi, gli trafisse il cranio con la sua lancia, cancellandolo sul colpo!

"Hehehehee... non siamo un po' troppo sicuri di noi stessi, mio caro Gallantmon?" lo scherni' l'antico mago, che ora stava cominciando a guadagnare un po' di terreno. "Voglio dire... come puoi pensare di cavartela cosi' facilmente conto di me, che sono uno dei sette Grandi Signori dei Demoni? Al punto da chiedere al tuo compagno di andare a combattere da un'altra parte... Pandemonium Lost!"

Una sfera di vapore rosso si formo' sul pomo dello scettro di Barbamon, per poi espandersi con la violenza di un fiume in piena, travolgendo il leader dei Cavalieri Reali e creando una enorme sfera vorticante attorno ai due... una sorta di uragano in miniatura che inizio' a roteare sempre piu' velocemente e violentemente, inviando scariche energetiche in ogni direzione... e un attimo dopo, l'enorme sfera esplose letteralmente, inghiottendo sia il Grande Signore dei Demoni che il suo avversario! Diversi dei soldati semplici, che erano troppo vicini al luogo dell'esplosione, vennero letteralmente vaporizzati dall'immensa energia sprigionata, mentre altri, un pochino piu' lontani, se la cavarono semplicemente venendo sollevati in aria e scagliati via dalla potenza dello scoppio!

Tuttavia, quando la luce provocata dall'esplosione si dirado' abbastanza da permettere di vedere, tutti i presenti scoprirono che, anche se Barbamon era prevedibilmente uscito illeso da quella catastrofe, Omnimon stesso non aveva subito grossi danni: era riuscito all'ultimo momento a ripararsi con la falda del suo mantello, e il terribile incantesimo era stato per la maggior parte inutile contro di lui.

Barbamon, che probabilmente non si aspettava di distruggere Omnimon cosi' facilmente, ma sperava almeno di infliggergli dei danni consistenti, sogghigno' amaramente mentre il leader dei Cavalieri Reali si rimetteva in guardia. "Heh... avevo sottovalutato le tue capacita' di difesa, inrigante Cavaliere Reale... non e' un caso se facevi parte della guardia d'onore di Lucemon-sama. Peccato che tu non sia stato capace di capire la grandezza del suo ideale, a quest'ora potresti essere al suo fianco a dominare DigiWorld."

Omnimon sembro' non curarsi eccessivamente delle parole di Barbamon. "Lo stesso si potrebbe dire di te, Demone dell'Avarizia." affermo' con tutta calma. "Nemmeno a te importa molto di rendere l'universo un posto... migliore, come il tuo capo si illude di poter fare... lavori per lu soltanto perche', una volta che Lucemon avra' il dominio su tutti i mondi esistenti, questo ti permettera' di mettere mano a piu' ricchezze di quanto tu stesso possa immaginare... non e' forse cosi'?"

Barbamon getto' indietro la testa e rise, una risata gracchiante e acuta che confermo' ad Omnimon quello che aveva appena insinuato. "HAHAHAHAAA! Indovinato, Omnimon, complimenti per le tue capacita' deduttive!" gracchio' il Demone dell'Avarizia. "Si', per essere sinceri non mi interessa molto di quello che vuole fare Lucemon-sama con i vari Mondi Digitali... a me interessa impadronirmi di quante piu' ricchezze possibile, ed essere al servizio di Lucemon-sama mi da' la possibilita' di farlo senza tanti problemi! Se poi il dominio di Lucemon-sama rendera' davvero migliori i vari Mondi Digitali, hey, questo e' un bonus! Ma tornando a noi... non e' un po' imprudente da parte tua ordinare al tuo compagno di andare da un'altra parte e non intromettersi?"

I due contendenti si scagliarono di nuovo l'uno contro l'altro, scambiandosi colpi terrificanti ma senza mai riuscire a superare la guardia dell'avversario: ogni volta che uno dei due sembrava in procinto di mandare a segno un fendente, l'altro si proteggeva con uno scudo di energia o alzava la sua arma piu' rapidamente di quanto l'occhio umano potesse vedere, parando il colpo! Entrambi i contendenti erano troppo abili perche' l'altro riuscisse a mandare a segno un colpo serio...

"E' questo il modo di fare di noi Cavalieri Reali... le nostre battaglie contro avversari alla nostra altezza... le combattiamo da soli!" replico' Omnimon. "Intervenire nella battaglia di un compagno significherebbe mancare di rispetto alla sua abilita' in combattimento. Immagino che tra voi servitori di Lucemon questo concetto non valga, vero?"

"Hehehee... ma guarda, un modo di pensare alquanto originale! E vantaggioso per noi! Senza l'aiuto dei tuoi amichetti, non riuscirai mai a sconfiggermi! Death Lure!" esclamo' il mago malvagio, alzando il suo bastone magico e puntandolo verso il cielo. Un fulmine saetto' in lontananza, accompagnato da un poderoso rombo di tuono, e Omnimon si senti' trascinare verso l'alto da una violenta folata di vento, il suo mantello che svolazzava selvaggiamente verso l'alto. Un vortice energetico si apri' in mezzo alle nuvole con un sinistro ululato, e inizio' a risucchiare i Digimon che si trovavano nelle vicinanze, senza fare distinzioni tra gli alleati e i nemici di Barbamon!

"Uuuuugh... tu sei pazzo, Barbamon!" esclamo' Omnimon, cercando di tenersi stretto al terreno. Quando si rese conto che non sarebbe riuscito a farlo, pianto' per terra la sua spada e la uso' per ancorarsi saldamente. "Che diamine stai facendo? Sei disposto a sacrificare anche i tuoi uomini pur di vincere? Che razza di esercito puo' sperare di durare a lungo, se i comandanti hanno un'attitudine cosi' sprezzante verso i loro sottoposti?"

Barbamon rise di nuovo, un suono acuto ed inquietante che, mischiato con l'ululare del vento, rendeva lo scenario ancora pu' terrificante. "Hahahahahaaa! Vedo che non sai come vanno le cose, per noi dell'esercito di Lucemon! Tutti questi Digimon... sono nati dalla materia grezza del Dark Ocean! Possiamo crearne quanti ne vogliamo per rimpiazzare quelli che perdiamo! Si puo' dire lo stesso del tuo esercito? Non mi sembra proprio..." lo prese in giro il Demone dell'Avarizia, indicando con la mano ossuta una delle sue divisioni di Virus Busters, in quel momento impegnata in una mischia con una divisone della D-Brigade. Trascinati via dalla terribile forza del vento, i Knightmon al servizio dei Virus Buster venivano inesorabilmente risucchiati nel vortice, e scomparivano all'interno come granelli di polvere nella bocca di un gigantesco e mostruoso aspirapolvere! Era uno spettacolo spaventoso, e forse quello che sconvolse di piu' Omnimon fu il vedere come a Barbamon sembrasse dare gioia quello spettacolo, senza neanche farlo preoccupare del fatto che erano i suoi uomini quelli che venivano aspirati assieme ai Knightmon!

Con un grugnito rabbioso, Omnimon si ancoro' al terreno con tutte le sue forze... e mentre Barbamon ancora rideva follemente, il cavaliere bianco riusci' a sollevare il suo braccio Garurumon e caricare di nuovo una notevole quantita' di energia al suo interno, puntandolo contro il suo avversario. Barbamon si accorse del pericolo appena in tempo e, con un'esclamazione di sorpresa, creo' una barriera energetica tutt'attorno al suo corpo, un attimo prima che Omnimon potesse aprire il fuoco...

"Supreme Cannon!" esclamo' Omnimon, esplodendo un enorme fascio di energia dal suo braccio a testa di lupo. Barbamon impreco' e concentro' tutta la sua energia nel mantenere lo scudo attorno al suo corpo, ma cosi' facendo fu costretto ad interrompere il suo Death Lure, facendo cadere al suolo tutti i Digimon che erano stati risucchiati in precedenza - anche se la semplice caduta da una simile altezza fu sufficiente a cancellare molti di loro. Con rabbia, Barbamon comincio' a premere contro il raggio energetico di Omnimon, mentre il Cavaliere Reale riprendeva ad avanzare, mettendo sempre piu' pressione al crudele Signore dei Demoni...

"Uuuuugh..." ringhio' Barbamon. "Non... non male, Omnimon... non male davvero! Ma se pensi che io possa essere sconfitto cosi' facilmente... ti sbagli di grosso..."

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In tutt'altro luogo, lo scontro stava volgendo a sfavore dei Nature Spirits, soprattutto grazie al fatto che Beelzemon era intervenuto personalmente nella battaglia, facendo a pezzi tutti coloro che osavano mettersi sulla sua strada! Il terribile Demone della Gola era una furia scatenata, e i suoi artigli si muovevano come lampi di luce nera, facendo in pratica una vittima ad ogni fendente! Nulla poteva opporsi a lui, e i pochi che ancora tentavano di resistere venivano rapidamente ridotti in dati e assorbiti da Beelzemon...

"Hah! Questi Digimon non vanno neanche bene come riscaldamento!" esclamo' il Demone della Gola, dopo aver trafitto un malcapitato Togemon con i suoi letali artigli e averne assorbito i dati. "Non c'e' neanche gusto a combatterli, vanno giu' troppo facilmente!"

"Davvero? Allora che ne diresti se io ti offrissi una sfida piu' adeguata, demone?" Beelzemon venne interrotto da una voce maschile profonda ed imperiosa, e da una potente fiammata che, proveniendo da un punto non meglio identificato sopra la testa del demone, quasi gli piovve addosso come una meteora! Per sua fortuna, Beelzemon era troppo abile per farsi cogliere di sorpresa cosi', e riusci' a balzare indietro appena in tempo, facendo in modo che la palla di fuoco riducesse il terreno sul quale si trovava un attimo prima in una macchia di cenere! Alzando rapidamente la testa, il Demone della Gola corrugo' lafronte sorpreso quando vide di chi si trattava - un guerriero umanoide che risplendeva come un sole in miniatura, circondato da un'aureola di fiamme dorate che aveva origine da una strana sfera arancione posta sopra la sua testa. Completamente coperto da un'armatura rossa che permetteva di vedere soltanto i suoi occhi dorati, aveva una chioma di lunghi capelli biondi che ondeggiava selvaggiamente nel vento che infuriava attorno a lui, e le sue mani e i suoi piedi erano armati di lunghi artigli dorati, con degli spuntoni ricurvi ad ornare le ginocchiere. Dei gioielli rossi di forma circolare erano visibili sul dorso delle sue mani, e da essi venivano costantemente spruzzate fiamme dello stesso colore di quelle che circondavano il guerriero scarlatto. Era una visione gloriosa, e nonostante Beelzemon fosse stato incontrastato fino a quel momento, anche lui si rendeva conto che questo Digimon era di tutt'altra classe rispetto a quegli avversari indegni che gli si erano parati di fronte finora.

Non che questo lo preoccupasse veramente, in ogni caso. Anzi, l'idea di confrontarsi con un guerriero in grado di farlo impegnare seriamente sembrava far fremere di gioia Beelzemon. "Heheheheee... ma guarda, vedo che tu sei molto diverso da quelli che ho affrontato finora!" sghignazzo', mentre il fiammeggiante guerriero atterrava davanti a lui e si metteva in posizione. "Bene... tu si' che sei un avversario degno di me! E se riusciro' a sconfiggerti e ad assorbire i tuoi dati, la mia forza aumentera' in maniera esponenziale! Posso sapere chi sei, prima che combattiamo?"

"Il mio nome e' Apollomon." tuono' il nuovo arrivato. "Comandante supremo della divisione Dragon's Roar dell'esercito di Huanglongmon-sama, membro delle Dodici Divinita' Olimpie e fratello di Dianamon."

ANALIZZATORE DIGIMON

Nome: Apollomon

Tipo: Divino

Attributo: Anti-Virus

Livello: Mega

Attacchi: Sol Blaster, Phoebus Blow, Arrow of Apollo

Questo Digimon rappresenta la potenza del sole stesso, una fiammata violenta ed incontenibile che ridurrebbe in cenere tutto cio' che lo circonda se la volonta' che la anima non la tenesse costantemente sotto controllo. Normalmente e' un Digimon pacifico, ma una volta che viene spinto a combattere, la sua furia e' terribile a vedersi!

Ancora una volta, Beelzemon non sembro' particolarmente impressionato: sembrava pensare solamente a quanto sarebbe stato soddisfatto di combattere contro un avversario di tale portata. "Apollomon, eh? Una delle Dodici Divinita' Olimpie... non vedevo l'ora di misurarmi con uno di voi in battaglia! Heheheheee... divertimi, Apollomon, diventa il mio nutrimento!"

"E va bene, Beelzemon... vedremo chi cadra' per mano di chi! Phoebus Blow!"

Le fiamme che venivano emanate dai manicotti di Apollomon esplosero letteralmente, circondando le sue braccia di una scintillante aura infuocata, e la fiammeggiante Divinita' Olimpia scatto' verso Beelzemon, congiunse le mani sopra la testa, e sferro' un poderoso colpo a mani unite che il Demone della Gola riusci' per un pelo ad evitare, e che sfondo' letteralmente la roccia, facendo volare frammenti infuocati per ogni dove! Beelzemon si allontano' di un breve tratto, ma poi vide un'apertura nella difesa di Apollomon e scatto' di nuovo in avanti per aggredirlo, sfoderando i suoi artigli e mirando al torace... ma questa volta non si trovava di fronte ad un semplice Digimon di basso rango, e la divinita' del sole non perse tempo a ricordarglielo!

Un poderoso pugno, sferrato con una tale rapidita' che Beelzemon non lo vide muoversi finche' non fu troppo tardi, centro' il Signore dei Demoni al torace e blocco' la sua carica, facendo barcollare Beelzemon e lasciandolo senza fiato per un momento! Apollomon cerco' di proseguire l'attacco, sferrando un altro Phoebus Blow che questa volta colpi' in pieno il nemico, scagliandolo ad una grande distanza per poi sbatterlo al suolo con abbastanza violenza da aprire una breccia nella pietra! Beelzemon, dando dimostrazione di notevoli capacita' di ripresa, si rialzo' e si sollevo' in aria un istante dopo, poi tiro' fuori le sue pistole ed esplose una raffica di colpi contro Apollomon!

"Double Impact!" esclamo' il Demone della Gola. Due proiettili velocissimi, circondati da cerchi concentrici di pura energia sonora, vennero esplosi dalle pistole del demone e sfrecciarono verso Apollomon, che si mosse in tempo per evitarli... ma subito dopo, si ritrovo' sotto attacco di numerosi altri proiettili, che lo costrinsero ad un folle zigzag. Alla fine, uno dei colpi gli arrivo' troppo vicino, e il guerriero di fuoco venne colpito dall'esplosione di onde sonore e incespico'. Beelzemon ghigno' e scese a terra, per poi scattare verso il suo avversario... che pero' si riprese piu' velocemente di quanto il demone non avesse previsto e lo respinse con un deciso gesto del braccio, tracciando una scia di fuoco nell'aria! Beelzemon fece un'agile capriola all'indietro e riusci' ad allontanarsi appena in tempo. Atterro' su un ginocchio e appoggio' a terra una mano artigliata, cercando di riprendere fiato... ma ancora una volta, il ghigno di soddisfazione non tardo' a riapparirgli di nuovo sulla faccia!

"Perfetto! Assolutamente perfetto! Sei proprio tu l'avversario che volevo!" esclamo' il Demone della Gola. "Finalmente qualcuno che mi permetera' di esprimere tutto il mio potere! Questa battaglia... sara' molto piu' divertente di quelle che ho sostenuto finora!"

"Davvero? Allora faro' in modo di non deluderti, demone!" tuono' la Divinita' Olimpia con espressione ferocemente determinata. La battaglia era appena iniziata, e gia' Apollomon si rendeva conto che non poteva permettersi di non fare sul serio...

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La battaglia nel profondo dei mari di DigiWorld e sulla costa non stava andando molto diversamente: intere divisioni di Digimon acquatici appartenenti ad entrambe le fazioni in lotta premevano disperatamente le une sulle altre, facendo in modo che il mare prima calmo e terso ribollisse come una pentola a pressione. Ogni tanto, alcuni Digimon acquatici emergevano e lottavano sopra la superficie delle onde per un attimo prima di esserne risucchiati... e infatti, proprio in quel momento, un Dolphmon emerse, avvinghiato nei tentacoli di un Octomon al servizio di Lucemon... e poco dopo, si videro le pinne dorsali di un gruppo di Tylomon che si scagliavano tutti assieme contro un WaruSeadramon, una versione malvagia di MegaSeadramon... e poi, alcune Mantaraymon, Digimon simili a grandi mante dalla pelle blu, che si scagliavano tutte assieme contro un enorme Raremon, un orrido Digimon costituito di grigia fanghiglia tossica. La battaglia stava andando parecchio per le lunghe... e Neptunmon, il Signore delle Maree, che stava guidando la sua divisione, i Deep Savers, in quella battaglia, si rendeva conto che cosi' non poteva andare avanti...

Un Divermon infuriato si scaglio' sulla Divinita' Olimpia dei mari, che rispose all'istante, trafiggendolo con il suo tridente senza neanche degnarlo della sua attenzione. L'uomo-pesce si dibatte' per un attimo sui rebbi del tridente, poi si immobilizzo' e venne cancellato. Neptunmon ritiro' la sua arma, scuotendo la testa per commentare la follia di quel Digimon, poi guardo' in direzione della mischia piu' vicina... un gruppo di Digimon acquatici suoi seguaci se la stava vedendo molto brutta contro una divisione molto piu' numerosa e potente di Gesomon, Octomon e altri Digimon di questo tipo, e il Signore delle Maree non perse tempo ad intervenire a loro favore!

"Resistete, miei fedeli sudditi... Vortex Penetrate!" esclamo' la Divinita' Olimpia, puntando il suo tridente contro il nemico e sparando un dirompente vortice che sfreccio' ad altissima velocita' e pressione contro i Digimon tentacolari, che non ebbero la possibilita' di fare nulla per difendersi! Il terribile gorgo li travolse, spazzandoli via come foglie morte in un uragano... e la stragrande maggioranza di loro venne scomposta in stringhe di dati prima ancora di essere espulsa dal vortice! Altri ancora vennero scagliati qua e la' e si dissolsero non appena impattarono sulle rocce o vennero scagliati fuori dall'acqua... soltanto alcuni riuscirono per pura fortuna a sopravvivere al micidiale attacco, e anche questi decisero che la cosa piu' saggia fosse abbandonare il combattimento e scappare il piu' lontano possibile! Dai superstiti della divisione di Deep Savers provennero esclamazioni di giubilo dirette alla Divinita' Olimpia, che ringrazio' con un cenno del capo, prima di voltarsi verso un gruppo di suoi soldati che stavano arrivando a dare man forte alle truppe ancora impegnate nel combattimento - si trattava di un gruppo misto di Submarimon, Digimon simili a sottomarini viventi, con la corazza esterna di colore grigio, un paio di larghe pinne pettorali, la coda fatta come un motore ad eliche, e una lama affilata, simile al corno di un narvalo, sulla punta del muso; e Seahomon, Digimon dall'aspetto di cavallucci marini giganti ricoperti da una corazza argentata decorata con rune dorate, il muso terminante in quello che sembrava essere un enorme megafono, una cresta azzurra sulla testa, e delle strane ali azzurre a strisce rosse che avvolgevano i loro corpi come se fossero state un mantello. Nuotavano con rapidita' grazie alle loro lunghe code a frusta,e l'espressione sui loro volti era di durezza e di determinazione, un'espressione che difficilmente si sarebbe associata ad una creatura cosi' docile. Questo gruppo misto nuotava verso le forze acquatiche di Lucemon, e gia' puntava loro contro le armi di cui disponevano...

ANALIZZATORE DIGIMON

Nome: Submarimon

Tipo: Animale Marino

Attributo: Anti-Virus

Livello: Armor

Attacchi: Oxygen Torpedo, Submarine Attack

Il risultato dell'evoluzione di un Armadillomon tramite il Digimental dall'Affidabilita', e' chiamato non a caso "l'affidabile guardiano dei mari". Dimostra la sua vera potenza sott'acqua, dove si muove con grande agilita' e puo' essere contrastato solo da avversari che hanno familiarita' con l'elemento.

Nome: Seahomon

Tipo: Animale Marino

Attributo: Anti-Virus

Livello: Armor

Attacchi: Prism Rainbow, Dragon Noise

Digimon acquatico lontanamente imparentato con i Digimon draghi, nato dall'evoluzione di un Armadillomon tramite il Digimental della Luce. Vive a grandi profondita', e si e' adattato perfettamente alle condizioni estreme degli abissi marini.

"Meno male che sono arrivati i rinforzi, cominciavo ad essere un po' preoccupato." commento' Neptunmon, permettendosi un piccolo sorriso quando i primi Submarimon scagliarono i loro attacchi Oxygen Torpedo, scatenando una raffica di bolle d'aria contro i nemici. Alcuni Seahomon si fecero avanti un attimo dopo, scagliando contro i seguaci di Lucemon il loro attacco Dragon Noise - una potente scarica di onde sonore che coprirono una vasta area, scuotendo con violenza i nemici che vi restarono intrappolati, e cancellandone una buona parte. Incoraggiati dal successo, i rinforzi dei Deep Savers avanzarono ancora...

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Lontano dal luogo dove si stava svolgendo la battaglia, Lucemon osservava con interesse gli sforzi dei suoi generali e dei Digimon divini, segretamente godendosi l'esito incerto della battaglia. Per essere soltanto la prima battaglia, entrambe le fazioni stavano dando dimostrazione di possedere enormi risorse, e il fatto che questo scontro fosse cosi' imprevedibile dava sapore alla sfida. Doveva ammetterlo, non immaginava che Huanglongmon potesse contare su Digimon cosi' forti e abili... Apollomon, per esempio, stava dando parecchio filo da torcere al potente Beelzemon...

Tuttavia, l'angelo caduto immaginava che non fosse il caso di sottovalutare troppo la situazione. Certo, era una battaglia interessante a vedersi, ma qui in ballo c'era il futuro del suo esercito, la possibilita' di creare un multiverso migliore sotto il suo dominio, e lui non voleva giocarsela soltanto per assistere ad un bello spettacolo.

"Bene... direi che mi sono divertito abbastanza. Se questo e' il massimo di cui Huanglongmon e i suoi seguaci sono capaci, allora non ho nulla da temere." disse tra se' Lucemon, piegando leggermente le sue ali contro il corpo. "Comunque, non e' il caso di giocare troppo con la fortuna. Adesso voglio far vedere a Huanglongmon di cosa e' davvero capace la mia armata."

Un semplice ordine mentale da parte dell'angelo caduto, e le nubi temporalesche che coprivano il campo di battaglia iniziarono a turbinare, con fulmini di vari colori che saettavano in mezzo ad esse...

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"Un momento! Che sta succedendo lassu'?" esclamo' allarmato Craniummon, alzando lo sguardo verso le nubi nere che si muovevano in maniera inquietante, descrivendo dei cerchi nel cielo rabbuiato sopra di lui. Per un istante, la furiosa mischia nella quale tutti i Digimon erano impegnati si smorzo', mentre tutti volgevano la loro attenzione allo strano fenomeno. Ma le reazioni delle due fazioni erano agli antipodi - mentre i Digimon al servizio di Huanglongmon erano allarmati, e cercavano di stringersi a quadrato per far fronte a qualsiasi cosa potesse accadere, l'esercito di Lucemon sembrava estasiato: grida di giubilo e di vittoria si levavano dal gruppo di Digimon demoniaci, che ben presto rinnovarono l'attacco ai seguaci di Huanglongmon, che fecero del loro meglio per riorganizzarsi e respingerli.

"Non fatevi prendere dal panico! Restate uniti e formate un quadrato!" esclamo' AlforceVeedramon, cercando di tenere uniti i suoi uomini, che stavano affrontando un micidiale assalto da parte di una divisione dei Nightmare Soldiers. I draghi che militavano sotto di lui cercarono di eseguire l'ordine e ricacciare indietro i nemici, ma proprio in quel momento, accadde l'evento che decise una volta per tutte l'esito del combattimento!

Con un sinistro ululato, diversi Digital Gate si aprirono qua e la' sul campo di battaglia, emanando una strana luce violacea che immerse ogni cosa nel suo bagliore innaturale... e una terribile risata cavernosa riecheggio' per tutta la desolata pianura, facendo quasi tremare la terra con la sua potenza! Immediatamente, delle figure terrificanti iniziarono a materializzarsi nei cancelli dimensionali, e numerosi Digimon demoniaci di varie forme, colori e dimensioni si riversarono sul campo di battaglia, come un fiume in piena!

Barbamon interruppe il suo combattimento con Omnimon, sottraendosi appena in tempo ad un fendente micidiale che il Cavaliere Reale stava per mettere a segno... e dopo aver dato un'occhiata ai rinforzi che stavano apparendo per ogni dove, esplose in una risata di scherno! "Hehehehee... niente male, Cavaliere Reale, davvero niente male... il vostro esercito ci stava dando del filo da torcere, devo ammetterlo... ma come puoi vedere, Lucemon-sama ha pensato ad ogni possibilita'! Non avevate nessuna possibilita' di contrastarci, fin dall'inizio! Osserva come il nostro esercito fa a pezzi le vostre raffazzonate truppe!" esclamo'.

"Che cosa?" esclamo' Omnimon, voltandosi con evidente orrore verso i portali che si stavano aprendo. Lo spettacolo era talmente terrificante che avrebbe finito per essere quasi spettacolare, se solo lui e i suoi compagni non si fossero trovati proprio in mezzo: torme di Digimon demoniaci stavano emergendo dai Digital Gates e si stavano letteralmente tuffando nel bel mezzo della mischia, agitando furiosamente zanne e artigli e scagliando lampi energetici di vari, febbrili colori tutt'attorno! Enormi Devidramon dalle squame nere facevano a pezzi tutto quello che gli capitava sotto tiro. Banchi di Divermon, Scorpiomon e altri mostri marini si tuffavano nelle acque in preda al maremoto, facendo a pezzi i soldati di Neptunmon, che si ritirarono il piu' velocemente posssibile, solo per trovarsi di fronte ad altri branchi di nemici. Mostruosi Hornetmon, Digimon simili a giganteschi calabroni robot, con pungiglioni grandi come spade e micidiali mandibole seghettate, sfrecciavano sulle coorti dei Virus Busters, per poi gettarsi in picchiata come falchi e abbattere un avversario ad ogni passaggio. Creature mostruose e malvagie si aggiungevano all'armata di Lucemon ad ogni secondo, sopraffacendo le forze del Bene con la pura e semplice superiorita' numerica.

"Non... non e' possibile! Lucemon puo' fare una cosa del genere?" esclamo' Omnimon, spaventato dalla strage che si stava facendo dei suoi uomini. "Ha... ha aperto dei portali... direttamente dal Dark Ocean al Mondo Digitale?"

"Hehehee... questo dovrebbe farti capire di cosa e' capace Lucemon-sama!" affermo' Barbamon. "Ora che i poteri della Luce e delle Tenebre sono amalgamati in lui, non c'e' praticamente nulla che lui non possa fare! E come vedi, aprire dei portali dal Dark Ocean fino a qui, per trasportare le forze degli Abissali fino nel Mondo Digitale... per Lucemon-sama non e' certo un problema! Adesso... che cosa avete intenzione di fare? Se restate qui, non credo che del vostro esercito restera' molto!"

Omnimon non lo degno' di una risposta. Barbamon non aveva neanche finito di parlare, prima che il cavaliere bianco puntasse il suo braccio-Garurumon contro il terreno ai piedi dell'antico mago ed esplodesse un colpo, sollevando frammenti di roccia e polvere dappertutto! Barbamon emise un breve grugnito di sorpresa e fece qualche passo indietro, il che diede ad Omnimon il tempo di prendere il volo e dirigersi nuovamente verso le sue truppe, dove Gallantmon stava in qualche modo cercando di contenere l'orda di demoni in emersione. Prima che Barbamon potesse riorganizzarsi ed attaccare, Omnimon si era gia' allontanato abbastanza, e stava dando l'ordine di ritirata.

"Gallantmon! Richiamiamo le truppe, questa battaglia e' persa! Dobbiamo cercare di ritirarci e limitare le perdite!" esclamo', volando in mezzo ad uno sciame di Hornetmon e cominciando a fare a pezzi gli insetti robotici con la sua spada. Gallantmon si volto' rapidamente verso il suo compagno... e un enorme WaruMonzaemon, un Digimon simile ad un gigantesco orsacchiotto di peluche grigio piombo, dall'espressione crudele e pieno di rattoppi, cerco' di colpirlo con i suoi artigli di ferro contorto. Per fortuna, Gallantmon respinse l'attacco con il suo scudo, senza alcuno sforzo, e poi trafisse l'avversario con la sua lancia, cancellandolo all'istante.

"Ricevuto, Omnimon... ma temo che non sara' facile, con tutti i Digimon che ci stanno sciamando addosso!" esclamo' il cavaliere virale, vedendo che i loro soldati venivano assediati da ogni direzione da mostri del Dark Ocean di tutti i tipi. "Dovremmo cercare di toglierci di mezzo tutti questi mostri, prima di tentare una ritirata..."

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Apollomon e Beelzemon stavano proseguendo la loro battaglia, senza lasciarsi rallentare neanche un po' dalla mischia che stava infuriando attorno a loro... tuttavia, era abbastanza eviidente che la Divinita' Olimpia non stava piu' mettendo tutta se' stessa nella battaglia, e si stava guardando attorno per controllare come se la stessero cavando i suoi compagni. Non molto bene, a giudicare da tutti i Digimon malvagi che stavano abbattendosi su di loro, tra risate maligne e grida di gioia folle... entro breve, i Digimon al servizio di Huanglongmon sarebbero stati decimati, se non si fosse trovata una soluzione.

Apollomon fu sorpreso di vedere che anche Beelzemon non sembrava per niente contento del fatto che fossero arrivati cosi' tanti rinforzi... soprattutto quando un gruppetto di Vilemon e Keramon urlanti si arrampico' fino all'altopiano dove lui e la Divinita' Olimpia stavano combattendo, e si lancio' come un branco di piranha affamati addosso ad Apollomon, che sollevo' il suo pugno avvolto dalle fiamme e si preparo' a spazzarli via... soltanto per rimanere sorpreso quando il Demone della Gola estrasse le sue pistole ed esplose una raffica di colpi contro i Digimon di basso rango!

"Toglietevi di mezzo, stupide bestioline!" ringhio' Beelzemon. "Double Impact!"

Due colpi vennero esplosi dalle pistole gemelle del demone, e i proiettili esplosero addosso al branco di servitori del Male, cancellando all'istante quelli che si erano spinti piu' avanti... i cui dati Beelzemon non si degno' neanche di assorbire. Mentre Apollomon osservava sbalordito quello che il suo avversario aveva fatto, i restanti Vilemon e Keramon si fermarono sotto lo sguardo severo del Signore dei Demoni e decisero saggiamente di tagliare la corda, gettandosi alla ricerca di avversari un attimo piu' abbordabili...

"Cosa? Perche' l'hai fatto? Non sono tuoi sottoposti anche quelli?" chiese sbalordito Apollomon, mentre Beelzemon si voltava di nuovo verso di lui e si rimetteva in guardia.

La risposta di Beelzemon fu un grugnito disgustato. "Hmph! Non ho certo bisogno di palle al piede, io! Ne' che quei mostriciattoli senza valore interferiscano nel mio combattimento. Voglio che questa battaglia sia fra te e me, Apollomon... non accetto che qualcuno si intrometta in uno scontro con un degno avversario!"

"Non immaginavo che anche tra i Signori dei Demoni ci fossero persone con un tale senso dell'onore... ti ho un po' rivalutato, lo devo ammettere." affermo' Apollomon, facendo accendere un anello di fuoco attorno al proprio corpo. "Ma... questo non cambia il fatto che siamo nemici, e che e' mio dovere combattere contro di te finche' avro' fiato in corpo!"

"Hehehee... se bastasse una sciocchezza come questa a farti provare compassione per un demone come me, allora non saresti degno del tuo posto tra le Divinita' Olimpie!" sghignazzo' Beelzemon. "Ottimo... allora riprendiamo, e vedi di non distrarti! Non hai tempo di guardarti attorno!"

Con uno scatto improvviso, Beelzemon si scaglio' contro Apollomon, sferrando un colpo micidiale con i suoi artigli che la Divinita' Olimpia riusci' per un pelo a deviare. Apollomon volo' all'indietro, nel tentativo di mettere un po' di distanza tra se' e il crudele demone, che pero' prsegui' incalzante il suo attacco, del tutto indifferente a quello che stava accadendo tutt'attorno a loro...

"Maledizione..." mormoro' Apollomon, eseguendo un ubriacante zigzag tra i fendenti del suo avversario. Non era in una bella posizione... se solo non ci fosse stata la situazione delicata delle truppe sue alleate a distrarlo, allora avrebbe potuto combattere al meglio delle sue forze contro questo temibile avversario...

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"Grande padre, Huanglongmon-sama..." esclamo' EbonWumon da entrambe le sue teste, osservando con orrore lo spettacolo che si vedeva da una sorta di schemo olografico nell'immensa sala del trono del Primo Digimon: la battaglia, che fino a quel momento sembrava alla pari, altalenante tra una fazione e l'altra, ora stava chiaramente volgendo a favore delle forze di Lucemon! Le forze nemiche si stavano riversando ad ondate addosso ai Digimon del Bene, minacciando di travolgerli e annientarli... e Huanglongmon strinse i denti con evidente disappunto. Neanche lui si aspettava che il nemico fosse capace di tanto... "I nostri Cavalieri Reali e i nostri compagni stanno per essere sopraffatti. Che cosa possiamo fare? Dobbiamo aiutarli, in qualche modo..."

Huanglongmon, nonostante il suo apparente stoicismo, era stato anche lui sorpreso da questa piega inaspettata. Non credeva ch il potere di Lucemon potesse mai arrivare a simili estremi... gli Abissali, sfortunatamente, avevano scelto bene quale Digimon manipolare per i loro scopi. Bisognava trovare una soluzione al piu' presto... anche se, nell'immediato, la cosa migliore da fare era non sprecare inutilmente le vite di migliaia di altri Digimon. Solo in seguito avrebbero potuto elaborare una strategia migliore per sconfiggere Lucemon...

"LO VEDO, EBONWUMON, FIGLIO MIO... MA ANCHE LUCEMON SEMBRA NON SAPERE FINO A CHE PUNTO POSSONO ARRIVARE I MIEI POTERI, E ORA GLIENE DARO' UNA PICCOLA DIMOSTRAZIONE." affermo' il Primo Digimon. Un'aura dorata appena visibile inizio' a risplendere attorno al suo corpo, ed EbonWumon pote' giurare di aver visto uno strano, inquietante effetto di distorsione che fluttuava attorno a lui per qualche secondo. Era passato molto tempo dall'ultima volta che il Digimon testuggine aveva visto fare una cosa del genere al suo progenitore... e la cosa, per quanto lo meravigliasse, gli incuteva anche un po' di timore. Ogni volta che Huanglongmon usava i suoi poteri per distorcere lo spazio e il tempo, era perche' la minaccia era cosi' terribile che soltanto un suo intervento diretto poteva rimettere a posto le cose.

"NON TEMERE, FIGLIO... NON HO INTENZIONE DI PROVOCARE UNO SCOMPENSO NEL FLUIRE DEL TEMPO E DELLO SPAZIO." affermo' Huanglongmon, capendo per empatia i pensieri di EbonWumon. "MOLTO SEMPLICEMENTE, VOGLIO SALVARE QUANTI PIU' POSSIBILE DEI NOSTRI COMPAGNI... E AL TEMPO STESSO, FAR VEDERE A LUCEMON CHE NON CI PIEGHEREMO A LUI TANTO FACILMENTE. CHE LE PORTE DIMENSIONALI SI APRANO... E CHE LUCEMON POSSA VEDERE CON I SUOI OCCHI A CHI HA FOLLEMENTE LANCIATO UNA SFIDA!"

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"Transcendent Sword!"

Omnimon sferro' un ennesimo fendente con la sua spada, facendo a pezzi alcuni Golemon che si erano imprudentemente parati davanti a lui nel tentativo di fermarlo. I Digimon di pietra vennero ridotti in dati un istante dopo, ma Omnimon sapeva che questo non voleva dire assolutamente niente: i servitori di Lucemon continuavano a piombare loro addosso da tutte le direzioni, senza dare loro un istante di tregua. Le file dei Virus Busters e delle altre divisioni stavano disperatamente cercando di rimanere unite, ma davanti ad una tale disparita' numerica, anche soltanto sopravvivere appariva un'impresa sempre piu' ardua. Molto presto, non avrebbero potuto fare altro che arrendersi...

O almeno, questo era quello che sembrava.

Nel momento in cui Omnimon sembrava in procinto di scagliarsi di nuovo contro il nemico, cercando almeno di portarsi dietro quanti piu' avversari possibile prima di soccombere, le nuvole nere che coprivano la volta celeste si squarciarono di colpo, e una luce dorata, dirompente e abbagliante, scaturi' da un posto non meglio precisato nel cielo sopra di loro, come se il sole si stesse ribellando al risultato di quello scontro! I seguaci di Lucemon, colti di sorpresa, lanciarono un collettivo urlo di rabbia e paura, mentre cercavano di ripararsi da quella luce sacra che bruciava loro gli occhi e la pelle... e nel giro di pochi secondi, il massacro che si stava facendo dei seguaci di Huanglongmon cesso' allorche' le divisioni dell'esercito del Male venivano respinte. I comandanti di Lucemon, anch'essi disturbati dalla luce che feriva loro gli occhi, furono costretti a ritirarsi con delle espressioni rabbiose, e a richiamare i loro soldati proprio adesso che la vittoria sembrava assicurata.

"AAAARGH!" esclamo' Barbamon, cercando di proteggersi gli occhi con una delle ampie maniche della sua tunica da mago. "Maledizione... non mi aspettavo che Huanglongmon in persona sarebbe intervenuto! Cosi' non possiamo proseguire... per questa volta accontentiamoci di quello che abbiamo fatto! A tutte le truppe, ritirata! A tutte le divisioni della D-Brigade, restate indietro e coprite! Via di qui, tutti quanti!"

Grida di rabbia e di frustrazione accolsero l'ordine di Barbamon. I maligni stavano gia' assaporando la loro vittoria su Huanglongmon e il suo esercito, e una grande vittoria per il loro signore Lucemon, e ora se la stavano vedendo soffiare da sotto il naso! Molti di loro erano decisi a disobbedire all'ordine e restare il piu' a lungo possibile, disposti a morire pur di portarsi dietro quanti piu' possibile dei loro nemici, ma alla fine tutti i nemici furono costretti a cedere, e uno alla volta, le divisioni della D-Brigade seguirono i loro comandanti verso le vie di fuga che si stavano aprendo.

Beelzemon, irritato all'idea di dover interrompere il suo scontro con Apollomon, si protesse da un poderoso pugno fiammeggiante sferrato dalla Divinita' Olimpia, respingendola con un gesto del braccio... poi, spiego' un paio di grandi ali nere e piumate che si aprivano dietro la sua schiena e prese il volo, guardando con rabbia il suo avversario. "Maledizione, proprio adesso che avevo trovato un avversario davvero capace di soddisfarmi... e va bene, per questa volta va cosi', Apollomon! Ma la prossima volta... o tu o un altro dei tuoi colleghi, non riuscirete a sottrarvi ai miei artigli! Ricordati le mie parole... e a presto!"

Apollomon strinse i denti, vedendo Beelzemon che si ritirava seguendo gli altri mostri di Lucemon. Nel giro di pochi minuti, le forze nemiche si erano ritirate, e sulla pianura desolata che aveva visto quell'apocalittica sfida tra Bene e Male scese un silenzio terribile... il silenzio della natura che aveva visto un'orribile cataclisma, e che adesso restava come attonita, incapace di credere che fosse finito tutto cosi', come era iniziato.

Uno alla volta, i comandanti dell'esercito del Bene radunarono i soldati che erano loro rimasti - non molti, rispetto all'armata che si era presentata all'inizio di quell'infausta giornata. Iupitermon fece atterrare il suo cocchio trainato da Gryphonmon, e Apollomon spense l'anello infuocato che aveva acceso attorno a se'. Omnimon e Gallantmon radunarono i Cavalieri Reali rimasti fedeli attorno a se'. Verdandimon e le sue sorelle stavano in piedi su un picco isolato, ad osservare la luce che, pian piano, si smorzava e dissolveva le nubi temporalesche.

Questa volta, la battaglia si era conclusa con un nulla di fatto... ma si era lasciata dietro la consapevolezza che Lucemon era capace di molto piu' di quello che avevano visto, e che se non fossero riusciti anche loro a fare di piu'... molto di piu' di quello che avevano fatto oggi... la vittoria finale sarebbe spettata a Lucemon e, per estensione, agli Abissali...

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"Hmm... molto bene, per oggi puo' bastare." affermo' Lucemon soddisfatto, con Lilithmon al suo fianco, mentre muoveva indifferente una mano sulla sfera di vetro che aveva usato per osservare la battaglia. "D'accordo, forse questa volta non eravamo organizzati al meglio. Ma sono sicuro che la prossima volta, Huanglongmon e i suoi servitori non potranno opporsi a noi... il nosto obiettivo si avvicina sempre di piu', miei fedeli... e tra non molto, l'universo intero dovra' piegarsi al nostro volere!"

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E, nei meandri piu' oscuri del Dark Ocean, Akumon sghignazzo' con gioia maligna. "Huhuhuhuuu... per essere un semplice diversivo, e' stato molto divertente! D'accordo, Lucemon mi sta convincendo! Vorra' dire che nella prossima battaglia, gli daremo una mano anche noi Abissali, per quello che sara' possibile! Quello che pensavamo era vero... sta per iniziare una nuova era, e noi saremo tutti testimoni di questi eventi!"

Un coro di risate cavernose, provenienti dall'intero uditorio degli Abissali, fece eco alla proclamazione di Akumon, prova dell'impazienza che i signori del Male provavano all'idea di vedere il loro piano giungere a compimento...

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CONTINUA...

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Capitolo 13
*** AVVISO ***


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Da oggi, 17 Luglio 2011, fino al 5 Agosto, sarò in vacanza. Le mie fanfiction riprenderanno per un breve periodo dal 6 al 10 di Agosto, e poi in maniera definitiva a partire dal 21 Agosto.

Faccio a tutti voi i migliori auguri di una buona estate, e spero di rivedervi tutti presto!

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Capitolo 14
*** AVVISO ***


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Le mie fanfiction vengono interrotte dal 17 al 29 agosto, visto che sarò all'estero per una vacanza! La stesura delle mie storie riprenderà il 30 agosto!

Buon proseguimento a tutti!

Justice Gundam

 

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Capitolo 15
*** AVVISO ***


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Le mie fanfiction vengono interrotte dal 17 al 29 agosto, visto che sarò all'estero per una vacanza! La stesura delle mie storie riprenderà il 30 agosto!

Buon proseguimento a tutti!

Justice Gundam

 

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