Tell Me I’m a screwed up mess

di tommoshorts
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Chapter One ***
Capitolo 2: *** Chapter Two ***
Capitolo 3: *** Chapter Three ***
Capitolo 4: *** Chapter Four ***
Capitolo 5: *** Chapter Five ***
Capitolo 6: *** Chapter Six ***
Capitolo 7: *** Chapter Seven ***
Capitolo 8: *** Chapter Eight ***
Capitolo 9: *** Chapter Nine ***
Capitolo 10: *** Chapter Ten ***
Capitolo 11: *** Chapter Eleven ***
Capitolo 12: *** Chapter Twelve ***
Capitolo 13: *** Chapter Thirteen ***
Capitolo 14: *** Chapter Fourteen ***
Capitolo 15: *** Chapter Fifteen ***
Capitolo 16: *** Chapter Sixteen ***
Capitolo 17: *** Chapter Seventeen ***



Capitolo 1
*** Chapter One ***


Tell Me I’m a screwed up mess



Chapter One

Zayn Malik.

Auricolari nelle orecchie e sigaretta in bocca, niente di più rilassante prima di una nuova e noiosissima giornata di scuola. Me ne stavo appoggiato al muro appena fuori dall’entrata dell’edificio scolastico con lo sguardo fisso in un punto non ben precisato verso il cielo che si stava pian piano rannuvolando, probabilmente oggi avrebbe piovuto. Ero immerso nel mio mondo senza fare molto caso a ciò che accadeva intorno a me. Afferrai la sigaretta con due dita e espirai il fumo che si disperse nell’aria. Mi voltai con estrema lentezza e iniziai a osservare ciò che mi circondava. Tutte le ragazze mi passavano davanti e mi lanciavano dei piccoli sguardi speranzose in un mio sorriso che puntualmente non compariva sul mio volto. Ero un tipo abbastanza stronzo in generale e molto irritabile, con tutti.

-Ehi Zayn tutto a posto? Pronto per una nuova fantastica giornata?- con tutti meno lui, Niall. Quell’ingordo di un irlandese era il mio migliore amico da ormai quattro anni, era stato l’unico a cercare di capirmi da quando ero arrivato in quella scuola e effettivamente era l’unico ad esserci riuscito, sapevo di potergli dire tutto, era il mio confidente. Ormai conosceva il mio carattere e sapeva come prendermi. E quindi eccolo li, il biondino tutto sorridente.

-Come fai sempre ad esser così felice..- non era una vera e propria domanda, era più che altro un’affermazione. Tolsi gli auricolari spegnendo la musica, lasciai cadere a terra la sigaretta ormai finita e la spensi del tutto con la punta della suola delle scarpe. –..allora ci tocca entrare- proprio in quel momento, però, dietro di noi qualcuno iniziò a gridare. Io e Niall ci voltammo e osservammo la scena che si svolgeva in fondo alla scalinata.

-Dai Lou! Ridammelo ti prego..- un ragazzo da una chioma di ricci castano scuro stava saltellando intorno a un ragazzo poco più alto di lui con i capelli castano chiaro, quasi biondo, con addosso una maglia a righe e delle bretelle, che teneva il braccio teso verso l’alto con stretto in un pugno qualcosa che non riuscivo a identificare con precisione.

-Dai Liam aiutami anche tu!- continuava il riccio rivolgendosi a un altro ragazzo di fianco a loro con i capelli dello stesso colore del ragazzo con le bretelle, solo più lunghi e mossi, che se la rideva tutto divertito.

-Te l’ho già detto se vieni sta sera a mangiare da me te lo ridò se no puoi dire addio a Oliver- Oliver? Chi era questo Oliver? Mi voltai verso Niall con sguardo interrogativo e vidi che era lo stesso anche per lui, ritornai a osservare lo spettacolo che ormai si era formato.

-Ok, va bene, verrò! Ora ridammi Oliver- il ragazzo biondiccio sorrise e abbassò il braccio aprendo la mano che fece comparire un piccolo peluche a forma di gatto. Sul viso del riccio si dipinse un sorriso gigantesco, afferrò il gattino tutto felice. –Oh Oliver!- poi si voltò e si accorse solo in quel momento di aver dato spettacolo davanti a tutta la scuola. Il suo sguardo raggiunse il mio per un millesimo di secondo, in quel momento mi scappò un mezzo sorriso che il riccio ricambiò per poi voltarsi nuovamente verso i suoi amici alzando le spalle come segno che ora andava tutto bene.

Suonò la campana di inizio lezione e come se non fosse successo nulla tutti entrarono nella scuola. -Dai Zayn, andiamo- Niall mi diede una pacca sulla spalla dopo di che ci avviammo anche noi all’interno dell’edificio.

***

Prima ora, letteratura, dopo aver salutato Niall mi avviai verso l’aula. Spalancai la porta, appena entrato mi diressi verso il posto più nascosto in fondo all’aula vicino alla finestra, il più nascosto così da poter passare l’ora a riposare senza che la professoressa Parker si accorgesse. I ragazzi iniziavano a entrare creando un chiacchiericcio quasi fastidioso, almeno per me, che avrei tanto voluto essere ancora a casa sdraiato a letto. Lasciai cadere a terra lo zaino e mi sedetti appoggiando la testa sulle braccia incrociate sul banco guardando fuori dalla finestra i nuvoloni che si facevano sempre più scuri. –Sei pregato di toglierti dal mio posto, pakistano- alzi lo sguardo e mi ritrovai davanti Mark, il capitano della squadra di calcio della scuola.

-E perché dovrei di grazia, non c’è scritto il tuo nome- dissi rimanendo sempre nella stessa posizione fissandolo in maniera impassibile. Il ragazzo sbuffo irritato, mi prese per il collo della maglia facendomi alzare in piedi. Tutti i presenti si avvicinarono per veder che stava succedendo –Non toccarmi..- sibilai con disprezzo. Mark lasciò la presa e mi sorrise strafottente –Oh Malik, se no che mi fai? Chiami paparino? Oh già.. non puoi- Ok.. quello era un tasto che non doveva toccare.  Non poteva permettersi di nominare o anche solo pensare a mio padre o qualunque altro componente della mia famiglia. Sentii la rabbia pervadermi tutto il corpo e in uno scatto, senza quasi accorgermene, strinsi la mano in un pugno che finì dritto sul naso di quel bastardo che indietreggiò appoggiandosi ad un banco e portandosi la mano sul viso. Il sangue aveva iniziato a uscire a fiotti e un po’ era finito pure sulle mie nocche, poco importava, avevo solo voglia di sfogarmi ma, proprio quando stavo per avventarmi nuovamente sul mal capitato, entrò la professoressa Parker che, appena vista la scena, iniziò a sbraitare.

-Che succede qui!- tutti i presenti si sedettero ai loro posti, in piedi eravamo rimasti solo io e Mark che perdeva sempre più sangue. –Oh santo cielo! Anderson accompagna subito Tigger in infermeria e chiama una bidella grazie..- un ragazzo rossiccio al primo banco si alzò, aiutò Mark e uscirono dalla classe. Poi la donna si rivolse a me –Malik! Che ti salta in mente!- non risposi. Una signora sulla cinquantina, la bidella, fece il suo ingresso in classe preoccupata, probabilmente per aver visto il naso di Mark. La professoressa si voltò verso di lei –Oh grazie, senta accompagnerebbe questo ragazzo in presidenza?- la signora annui. Osservai la classe ammutolita. Presi lo zaino e lo infilai su una spalla per poi uscire dalla classe senza aprir bocca seguendo la bidella.

***

-Malik, non è la prima volta che ti ritrovo qui nel mio ufficio, che è successo?- sbuffai sprofondando sulla poltroncina posizionata di fronte alla grossa scrivania in mogano del preside. –ho preso a pugni un ragazzo..- andai dritto al punto senza giri di parole. Il preside rimase abbastanza basito da quelle parole. Solitamente le professoresse, soprattutto la Parker, esageravano nel mandare gli alunni in presidenza, io ci ero stato già due o tre volte per esser stato beccato a fumare in bagno ma questa volta non era proprio una cazzata, me ne rendevo conto anche io, ma quel Mark se l’era meritato e di certo se avessi potuto tornare indietro nel tempo avrei fatto esattamente la stessa cosa.

-Zayn.. penso di conoscerti abbastanza bene ma questo non è un fatto da sottovalutare e richiede una punizione, questa volta non basta un semplice richiamo e.. penso di aver già una mezza idea..- ascoltai le parole dell’uomo attentamente.. cosa avrei dovuto fare? Lavare cessi, pulire le lavagne dopo la lezione? -.. il corso di canto.- spalancai gli occhi e riuscii quasi a sentire le mie pupille restringersi –Come scusi?!- chiesi sperando di aver capito male ma il preside si mise a ridere –oh, che c’è Malik.. pensi che il corso di canto ti rovinerà la reputazione? Beh mi dispiace ma la mia decisione è presa..- frugò dentro un cassetto della scrivania e ne tirò fuori un foglio -..questi sono gli orari delle lezioni, sono nel pomeriggio e ovviamente, non ci sarebbe nemmeno bisogno di dirlo, è obbligatoria la frequenza per te- mi alzai dalla poltroncina afferrando il foglio. –Arrivederci signor Malik- sbuffai nuovamente –Arrivederci..-.

***

E ci mancava solo questa.. pure i corsi pomeridiani di coro. Che rottura.. nemmeno il sorriso di Niall, che proprio in quel momento si stava avvicinando, mi avrebbe tirato su di morale. Mi porse una merendina ma feci cenno che non ne avevo voglia, non era il momento.

-Oh beh, non preoccuparti la mangio io..- disse scartandola –non avevo dubbi Niall, sei davvero una fogna- mi guardò spalancando quei suoi occhi azzurrissimi da cucciolo –Ma che dici è solo la quinta di oggi!- mi lasciai scappare un mezzo sorriso che venne subito interrotto da quello che mi chiese il biondo -Allora si dice in giro che hai pestato Mark e sei stato in presidenza.. solito richiamo?- chiusi il mio armadietto e iniziai a incamminarmi seguito da Niall verso l’uscita di scuola. –Si, appunto.. nessun richiamo.. ti rendi conto che dovrò andare a quelle stupide lezioni di canto!- spiegai agitandomi facendo gesti plateali con le braccia senza nemmeno accorgermene. –Beh, wow ma.. non sarà poi così male no?- non risposi, non sarà poi così male? No peggio. Non avevo la minima voglia di parlare. –ci si vede..- avevo bisogno di stare da solo, scesi la scalinata e mi avviai verso il cancello del giardino con le cuffie nelle orecchie e la mia adorata sigaretta in mano, ero talmente preso da quel momento di piacere che avrei provato appena accesa quella piccola stecca che non mi accorsi della gente che passava davanti a me e finì addosso a qualcuno, persi l’equilibrio e mi ritrovai con il sedere a terra –cazzo..- sussurrai.

–Ehi amico sei tu che non guardavi dove stavi andando non prendertela con me- alzai lo sguardo e vidi il ricciolino della mattina, quello del gatto. Questo mi tese la mano e mi aiutò ad alzarmi. –Si, scusa è che ho avuto una brutta giornata- -Sai, non ci sono brutte giornate, tutte le giornate ci offrono opportunità- appena in piedi rimasi immobile a fissare il ragazzo sorridente che mi stava di fronte il mio sguardo rimase quasi ipnotizzato da quelle iridi verdi e così profonde.. –allora vuoi stare qui tutto il giorno?- chiese facendo permanere quel sorriso che aveva stampato sulle labbra. Scossi il capo –No, scusa.. devo andare- lo scansai tirandomi il cappuccio della felpa sopra il capo lasciando spuntar fuori il mio ciuffo perfetto e mi incamminai verso casa.

Espirai una boccata di fumo, le note risuonavano nelle mie orecchie, ecco quello che mi faceva davvero stare bene che non mi faceva pensare a tutti i miei problemi.. la musica e la mia fedele sigaretta. All’improvviso sentii qualcosa di umido cadermi sul dorso di una mano. Alzai lo sguardo verso il cielo. Dopo pochi secondi iniziò a piovere a dirotto. Non esistono brutte giornate? Scusa caro ricciolino ma ti devo dare torto.. 




it's my time (?)
Ok bene, eccoci qui alla fine del primissimo capitolo di questa storia.
Prima di tutto volevo dirvi che davvero mi diverto un sacco a scrivere su questi due splendori, non è facilissimo, essendo poi la mia prima Zarry ma ho mille idee per la testa e le sto assemblando pian piano.
Sto scrivendo in contemporanea con la pubblicazione qui, per ora ho scritto quattro capitoli quindi cercherò di pubblicare abbastanza in fretta, si, so cosa vuol dire aspettare per leggere una fan fiction #ohyep
Beh essendo il primo capitolo diciamo che le cose da dire non sono tante se non:
ringraziarvi, ovviamente, di aver letto fino qui.. grazie grazie grazieee! ..Ok scusate, ci sono *piccolo sclero*
e poi ovviamente le recensioni sono ben accette così so se, prima di tutto, vi piace e so se vale la pena continuare e poi mi date qualche consiglio.
Beh allora alla prossima bellezze!
Un bacione, mari c: ps. per qualsiasi cosa se volete chiedermi qualcosa o solo chiacchierare un po' sono qui: @happenin__

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Capitolo 2
*** Chapter Two ***



Chapter 2

Zayn Malik.

Venerdì, erano passati ben quattro giorni da quando avevo pestato Mark e quindi da quando mi ero beccato quella stupida punizione del corso di canto. Sentii vibrare il cellulare in tasca. Lo sfilai e lessi il messaggio che mi era appena arrivato, era di Niall “in bocca al lupo Malik. N” immaginavo il sorriso dell’irlandese in quel momento, lui era convinto che partecipare a un corso del genere mia avrebbe fatto bene e non mi avrebbe fatto pensare ai miei problemi, oh quanto si sbagliava.. certo io adoravo la musica e non mi dispiaceva cantare ma in camera mia tra le mie quattro mura.. nessuno mi aveva mai sentito, neppure Niall. Avevo ancora il cellulare il mano ne approfittai per vedere l’orario. Cazzo, erano le due passate! Ero ufficialmente in ritardo alla prima lezione della mia punizione. Iniziai a correre verso la scuola. Arrivato davanti alla porta dell’aula dove si tenevano le lezioni con il fiatone entrai senza nemmeno prendermi la briga di bussare.

-Oh, tu sei Zayn, giusto?- mi ritrovai davanti un uomo abbastanza giovane, avrà avuto si e no una trentina d’anni, probabilmente.. anzi sicuramente era il professore di canto. Annuii con il capo avvicinandomi –bene, ci degni della tua presenza finalmente- mi sorrise per poi rivolgersi alla classe -..ragazzi lui è Zayn e si unirà a noi per il progetto di coro di quest’anno, bene puoi sederti- solo in quel momento mi voltai verso gli altri presenti. Le sedie erano disposte a ferro di cavallo e ce n’era solo una libera, una vicino a.. –Ehi, ciao “brutta giornata”!- il ricciolino! Anche lui qui!?

***

-Allora ragazzi, oggi possiamo fare una lezione libera, ognuno si mette a coppie o terzetti, vi riscaldate, cantate un po’ vi va?- tutti erano eccitati di quella proposta, che ci trovavano di così esaltante? –..Harry tu puoi provare con Zayn dato che, se ho capito bene, vi conoscete già- mi voltai verso il riccio, allora il suo nome era Harry. Solo in quel momento capì che cosa aveva appena detto il professore feci per rispondere dicendo che non lo conoscevo e non avevo intenzione di fare alcuna prova ma il ragazzo dagli occhi verdi mi precedette –Certo!- rispose entusiasta. Mi voltai verso di lui che mi fissava sorridente.. ormai ero qui.

-Beh, io sono Zayn..- gli porsi la mano, il ragazzo la strinse –lo so, stiamo nella stessa classe di storia..- davvero? Non me ne ero mai accorto. Non ricevendo risposta continuò –..io sono Styles, Harry Styles- sorrisi –Oh, tipo “io sono Bond, James Bond”?- il riccio mise le mani in modo da formare una pistola –Hai scoperto la mia copertura!- mi scappò una mezza risata, era un tipo strano –come sta Oliver?- chiesi senza nemmeno pensarci. Al ricciolino brillarono gli occhi a quella domanda, frugò nel suo zaino e tirò fuori il piccolo gattino –benissimo!- mi rispose, poi si rivolse al peluche -..Oliver guarda chi ti presento, lui è Zayn, un nuovo amico- mosse con una mano la piccola zampina in modo di saluto. Lo guardai abbastanza sconcertato. –Non gli dici ciao?- mi chiese –tu lo sai che è un peluche vero?- chiesi per assicurarmi della sua sanità mentale. Harry ripose il piccolo gattino per poi rivolgersi nuovamente a me sorridendo –certo, comunque si è offeso, non l’hai salutato- -Sai, mi metti abbastanza in soggezione..- eravamo seduti l’uno di fronte all’altro. Harry si chinò leggermente verso di me appoggiando una mano sulla mia gamba. A quel contatto sentii tutti i nervi tendersi –e tu sei un tipo interessante Zayn Malik..- mi alzai dalla sedia facendo così togliere a Harry la mano, passai la mano dietro il capo come per inventarmi qualcosa al più presto. –Senti che ne dici di fare questi stupidi esercizi così finiamo e possiamo andare?- il riccio mi sorrise e si alzò –Non mi va.. che ne dici di uscire prima e fare un giro?- lo guardai sconcertato –Non so se lo sai ma io sono qui per aver pestato un ragazzo, e non penso che mi lasceranno uscir prima mentre sto “scontando” la mia punizione..- -Il professore è mio cugino, vedrai che ci lascerà- disse. Ci pensai un attimo, beh sarei sfuggito prima del previsto a quella noia.. –Facciamo così, usciamo di qui e ognuno per la propria strada?- chiesi anche per chiarire la faccenda del “tipo interessante”, non avevo la minima intenzione di passar un pomeriggio con un ragazzo appena conosciuto e abbastanza strano. –Ok.. andata, comunque, io non lo sono- rispose il riccio sfoggiando uno dei suoi sorrisi migliori –Non sei cosa?- -Gay, non sono gay- lo guardai abbastanza imbarazzato, ma il volto del ragazzo mi rassicurò così ricambiai il sorriso che continuava imperterrito a tenere dipinto sul volto e lo seguii fuori dalla classe.

***

Mi lasciai cadere a peso morto sul letto dietro di me. Erano circa le nove, avevo passato tutto il pomeriggio in giro per Londra, da solo.. avevo riflettuto molto, forse quell’Harry, a parte qualche follia, era un tipo a posto. Certo era un tipo esuberante, diceva qualsiasi cosa gli passasse per la testa e.. insomma non ci assomigliavamo per niente ma forse era proprio per quello saremmo andati d’accordo. Scossi il capo.. perché stavo pensando a Harry? Afferrai il cellulare, undici chiamate perse? In quel momento si spalancò la porta della camera che mi fece sussultare e alzare di scatto per lo spavento. Dalla soglia entrò Niall.

-Zayn, ti ho chiamato tutto il pomeriggio- -ho notato- dissi sventolandogli il cellulare sotto il naso -che fine hai fatto?- mi sistemai meglio sul letto sedendomi lasciando un po’ di spazio anche per il biondino e gli feci, appunto, segno di sedersi –sono uscito..-  pur non guardandolo sentivo i suoi occhi stupiti puntati su di me –ma non avevi un certo corso di coro?- chiese –Si ma un amico mi ha levato dalla tortura, almeno per oggi- risposi –un amico? Ma io non ho fatto proprio niente- gli tirai un piccolo pugno sulla spalla –scemo, non sei mica il mio unico amico, comunque è un ragazzo che ho conosciuto oggi, li a canto.. hai in mente quello del gatto di peluche?- Niall rise –come scordarselo- -ecco, lui..- l’irlandese non rispose e si limitò a fissarmi. Io continuavo a rimaner con lo sguardo sui miei piedi in fondo al letto.

-Sei arrossito Zayn..- mi disse prendendomi il viso con una mano e girandolo verso di lui. –Non è vero Niall, che stai dicendo?- scossi il capo in modo da far staccare la mano di Niall dalla sua presa. Il biondino mi cinse con un braccio appoggiandolo sulla spalla. –Quindi ti ha salvato dalla noia totale e poi?- sbuffai -..e poi niente, mi ha chiesto di fare un giro ma non avevo voglia..- con la coda dell’occhio intravidi le labbra del biondino incresparsi in un mezzo sorriso –Zayn, ti dico solamente una cosa.. non fermarti nel passato, non fermarti ai brutti ricordi.. siamo giovani e abbiamo tutta la vita davanti, mi prometti che se troverai qualcosa che ti farà sentire veramente vivo, veramente felice la seguirai?- non risposi subito, sentivo solo il mio cuore battere in quel momento.. –te lo prometto- si avvicinò ancora di più e mi lasciò un piccolo bacio tra i capelli corvini dopo di che si alzò –ci vediamo domani- lo salutai con un cenno. Chissà che intendeva con quelle parole..
 


it's my time (?)
Lo so, non è lunghissimo sorry! Beh Niall è sempre il più perspicace eh, va beh ecco che pian piano ci stiamo addentrando nel vivo della storia! #yeah
Non voglio dilungarmi troppo quindi niente, volevo ringraziare tutti quelli che hanno recensito il primo capitolo, chi ha messo la storia nelle seguite e chi nelle preferite ** grazie mille davvero.
Se siete arrivati fin qui che ne dite di lasciare un commentino, una recensioncina? Davvero è un piacere leggerle perché è bello vedere se quello che scrivo viene apprezzato. Ogni recensione è un sorriso #smilee (?)
Va bene ok, vi lascio e.. al prossimo capitolo!
Ribadisco che se volete chiacchierare un po’ io sto su twitter qui: @happenin__
E nulla..
Un bacione grande grande ai voi tutti, mari c:

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Capitolo 3
*** Chapter Three ***



Chapter Three

Zayn Malik.

-E quindi ti dicevo che hanno deciso di fare questa specie di gara dei talenti per la festa di Natale della scuola, in fondo è una bella idea- come faceva a essere così entusiasta per tutto quel piccolo biondino.

Chiusi l’armadietto dopo aver preso il mio libro di storia per l’ultima ora della giornata -Guarda Niall sinceramente mi sembra una cazzata madornale, si presenteranno migliaia di ragazzi pensando di aver qualche talento sovrannaturale che arriveranno, faranno la loro figura di merda e chi s’è visto s’è visto..- l’irlandese mi guardò con disappunto –io penso che sia una bella idea..- lo squadrai –e hai intenzione di partecipare?- -può darsi- chiuse anche lui il suo armadietto e continuò -..ma penso che è ora di lasciarti solo, a dopo bellezza- guardai stranito il biondo che mi salutò con un occhiolino per poi avviarsi lungo il corridoio. Vallo a capire. Non feci in tempo a voltarmi per muovermi da li che mi ritrovai qualcuno praticamente addosso. Feci d’istinto un passo indietro, davanti a me c’era Harry che continuava a sventolarmi un foglio sotto il naso. –leggi..- mi disse –beh, buongiorno anche a te.. se tenessi fermo il foglio riuscirei a leggere..- gli sfilai il volantino dalle mani e lo lessi, era l’avviso della gara dei talenti. –e questo che significherebbe scusa?- le sue labbra si incurvarono in un’enorme sorriso –noi canteremo li insieme-.

Cosa? Ma.. cazzo diceva quello? Manco lo conoscevo, quasi, e aveva deciso di sua spontanea volontà di partecipare a quello stupido concorso? Questa si che era bella.. –No- risposi semplicemente –e perché no scusa?- lo scansai e mi avviai verso l’aula di storia, il ricciolo mi seguì, oh.. è vero che avevamo storia insieme.. non sarei riuscito a levarmi dalle palle quello strano ragazzo dagli occhi smeraldo più belli che avessi mai visto.. emm.. Zayn? Beh ritornando a noi. No, non volevo partecipare a quella vaccata. Mi sedetti al banco libero in seconda fila vicino alla finestra e, ovviamente, Harry si sedette a fianco a me. Avevo sempre maledetto le classi con i banchi a coppie.. odiavo aver qualcuno vicino          –Senti ricciolino.. punto primo noi quasi non ci conosciamo.. ho scoperto la tua esistenza si e no lunedì e lo stesso vale per te, punto secondo perché dovremmo cantare insieme.. non sai nemmeno se lo so fare non mi hai mai sentito..- ed ecco puntualmente quel suo sorriso, non che mi desse fastidio, anzi aveva davvero un bel sorriso contagioso quasi, ma era peggio di Niall, ed era davvero grave, non la smetteva proprio di incurvare quelle labbra facendo impazzire tutti o per lo meno facendomi impazzire –punto primo, signor Malik, io so della tua esistenza da molto più tempo di quello che tu pensi e.. punto secondo sono certo che hai una voce splendida-.

Cosa intendeva dire con quel “più tempo di quello che tu pensi”? mi stava mettendo davvero a disagio. Non so il perché mi sentivo quasi privato di una privacy che pensavo di avere.. certo, ero conosciuto nella scuola come quello che si portava a letto tutte le ragazze per poi lasciarle senza alcuna spiegazione ma.. ma quelle parole pronunciate dal riccio erano diverse.. sembrava conoscere più dello Zayn stronzo che ero o che per lo meno facevo vedere agli altri.. –comunque mi dispiace deluderti ma non parteciperò..- in quel momento il professore fece il suo ingresso, calò il silenzio, Harry però continuava a fissarmi.

-Mi dispiace ma ti ho già iscritto insieme a me- spalancai gli occhi –tu cos’hai fatto!?- chiesi alzando un po’ troppo la voce ricevendo uno sguardo di disappunto dal professore che, per fortuna, non disse niente. Harry si avvicinò e mi spiegò bisbigliando –senti ti conviene partecipare, soprattutto per la tua media in fondo questa cazzata, come la definisci tu, dà crediti scolastici-.

Riflettei per tutta la lezione, perdendomi un po’ negli occhi smeraldo magnetici del riccio e nei suoi movimenti, e presi una decisione. Uscimmo dalla classe. –E sia.. partecipiamo.. ma solo perché ho bisogno di alzare la mia media chiaro? Niente di più..- Harry sgranò gli occhi incredulo –Oh si! Lo sapevo!- gridò a gran voce gettandosi su di me abbracciandomi. –Allora.. si vediamo.. vengo a casa tua.. oggi, si, oggi alle cinque! Oh si ho grandi idee.. Ci si vede!- detto questo se ne andò senza nemmeno lasciarmi proferir parola o almeno acconsentire all’incontro del pomeriggio. Che poi, a pensarci, il riccio non sapeva dove abitavo.. non gliel’avevo detto e non avevo nemmeno il numero del suo cellulare per dirglielo. Beh poco male se non fosse venuto non avrei dovuto cantare o almeno avrei potuto rimandare chissà quale strana idea che passava nella testa del ricciolino.

***

Spalancai gli occhi di scatto, mi era sembrato di sentire un rumore. Ero sdraiato sul divano del salotto di casa mia. Stropicciai gli occhi e.. ad un tratto di nuovo quel fastidiosissimo rumore.. era, un clacson? Qualcuno continuava a suonare un clacson proprio sotto il condominio in cui abitavo. Ma chi cazzo era così deficiente. Sprofondai nuovamente nel divano aspettando che le acque si calmarono.

Finalmente, dopo qualche minuto, la via ritornò nella sua tranquillità. Ancora per poco. –Zayn!- strabuzzai gli occhi. Qualcuno aveva chiamato me? Qualcuno così deficiente da suonare per dieci minuti buoni un clacson aveva appena urlato il mio nome? –Zayn!- ancora. Mi alzai da quel comodo divano e mi affacciai alla finestra. Chi vidi? –Harry! Che ci fai qui?- il riccio mi salutò a grandi bracciate dal centro della via –eravamo d’accordo o no? Sono le cinque!- giusto.. le prove. –Sali, sono al terzo piano- vidi quell’ammasso di ricci incamminarsi verso il portone. Chiusi la finestra e andai ad aprirgli la porta d’entrata. –ho una domanda prima che tu possa entrare- dissi –come facevi a saper dove abitavo? io non te l’ho detto..- Harry mi sorrise –diciamo che ho le mie fonti- certo che mi sorprendeva ogni giorno di più.. -vuoi qualcosa da bere?- il riccio annuì così gli feci strada fino alla cucina dove presi dal frigo una lattina di coca-cola. Quando mi avvicinai al ricciolino per dargliela, quest’ ultimo fece un respiro profondo socchiudendo gli occhi, lo guardai stranito mentre lui mi sorrise afferrando la lattina. –hai un buon odore.. un misto di tabacco e menta- incurvai le labbra in un mezzo sorriso –oh, beh.. se lo dici tu mi fido..- ritornammo in salotto –allora tu, uomo dalle mille idee, dimmi cos’avevi in mente di fare- dissi mentre lui si lasciava abbracciare dai grossi cuscini del divano. –Prima di rivelarti la mia idea, carissimo Malik, vorrei sentirti cantare, che ne so che non lo sai fare?- ma guarda questo! E dire che era lui che diceva che era sicuro avessi una bella voce senza nemmeno avermi mai sentito. –dai, cantami qualcosa- rieccolo quel sorriso. –Ok, stai a vedere..-

-Baby I just don’t get it
Do you enjoy being hurt?
I know you smelled the perfume, the make-up on his shirt
You don’t believe his stories..-

 
E avevo iniziato a cantare, tenevo gli occhi chiusi, mi aiutava e mi sentivo bene a cantare così.

-..You know that they’re all lies
Bad as you are. You stick around and I just don’t know why..
 
You should let me love you
Let me be the on..-

 
Ad un tratto sentii qualcosa toccarmi il petto. Spalancai gli occhi di scatto e indietreggiai. Harry si era alzato senza che me ne fossi accorto e aveva appoggiato la mano sul mio petto. –Ehi, tranquillo, mica mordo..- ero teso –comunque non sei niente male.. anzi direi che sei davvero bravo.. solo un consiglio, posso?- annuii –spingi di più con il diaframma, qui- detto questo posò, appena sopra il mio ombelico, la mano passandola sotto la maglia. La tensione continuava a farsi sentire, la mia mascella era contratta e non riuscivo a muovermi. Gli occhi di Harry erano fissi nei miei. Nessuno proferiva alcuna parola. Pian piano il riccio avvicinò sempre di più il suo viso al mio. Ero come pietrificato.. E fu solo un attimo, un millesimo di secondo e ritrovai le sue labbra sulle mie. Mi sembrò di perdere un battito e una specie di scarica mi pervase per tutto il corpo. Chiusi d'istinto gli occhi e mi lasciai cullare da quelle labbra così piene e morbide.. D’improvviso Harry si staccò da quel contatto e sentì una sensazione di vuoto come se mi mancasse qualcosa. Riaprii gli occhi. Sul viso del riccio non ritrovai il suo solito sorriso anzi sembrava essere abbastanza confuso e agitato. –oh.. emm.. scusami Zayn..- detto questo mi scansò e uscì di casa.

Non riuscii a dire niente, a fare niente.. avrei dovuto mandarlo affanculo? Avrei dovuto fermarlo? Mille domande mi riempirono la testa. Mi affacciai alla finestra vedendo nuovamente quell’ammasso di ricci che si agitava entrando in macchina per poi andarsene. 


it's my time (?)
Eccomi di nuovo qui! Beh un po’ di musica ci stava o no?
 E soprattutto un bel bacetto *w* awww. Si, non è uno dei baci più romantici che ci sono ma è il loro primo di questa storia..
ok bene non mi soffermo troppo perché non ho voglia di annoiarvi, piuttosto fatemi sapere cosa ne pensate. Dai dai così continuo!
Ogni volta che mi viene qualche idea mi metto li a scrivere eeh già
Ora vi saluto, spero che mi lasciate qualche recensione da leggere, mi fareste tanto felice e poi già che siete qui, sono un minutino del vostro tempo vi chiedo *fa occhioni dolci*
Ok,ok ora vi saluto seriamente!
Alla prossima
Ciaoooooooooooo, mari c:
(Twitter: @happenin__ )


 

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Capitolo 4
*** Chapter Four ***




Chapter Four

Harry Styles.

Perché ero così stupido? Perché il mio cervello non riusciva a connettere ciò che pensavo con quello che facevo? Riuscivo solo a rovinare sempre tutto, come avrei potuto anche solo pensare che Zayn avrebbe cantato con me.. probabilmente non mi avrebbe più parlato. Io gliel’avevo detto, non ero gay ed era vero, anche se da quello che avevo fatto non si sarebbe detto, io amavo le ragazze ma quel ragazzo dagli occhi colore del miele, con quel profumo di tabacco misto menta, con quel ciuffo sempre perfetto.. insomma Zayn era diverso. Era scoccato qualcosa sin dal primo momento che l’avevo visto..

Era stato al mio primo anno di liceo, lui stava al secondo, alla gara di atletica, io partecipavo ai cento metri ad ostacoli ed ero caduto rovinosamente a terra proprio sull’ultimo. Si erano tutti raggruppati intorno a me per vedere che era successo e, appena tirato su il viso dal pista, mi ero trovato davanti una mano, l’avevo afferrata e mi aveva aiutato a rialzarmi. –Tutto bene?- quella voce era una cosa davvero.. paradisiaca. Avevo alzato lo sguardo e una freccia mi aveva colpito proprio li, dritta nel cuore. Cupido arriva quando meno ci si aspetta. Diciamo che quella sensazione di felicità, di stare quasi in paradiso pensando a lui mi aveva aiutato in quel periodo “nero” della mia vita. Ecco come avevo conosciuto Zayn, o almeno scoperto della sua esistenza. Lui non si ricordava ma da quel momento ormai il mio cuore gli apparteneva e ora che ero riuscito a entrare nella sua vita.. bam, cazzata.

-Harry? Ci sei o sei ancora nel mondo dei sogni? Va tutto bene?- passai una mano sul viso levando un ciuffo di ricci che mi era cascato sugli occhi. Già, non dovevo perdermi nei miei pensieri.. stavo andando a scuola insieme a Louis e Liam che in quel momento mi guardavano preoccupati –già, Louis ha ragione, sei strano oggi.. c’è qualcosa che non va?- cercai di sorridere, il che non mi riusciva tanto male, ero abituato a farlo, cercavo di sorridere sempre anche quando niente andava per il verso giusto. –Ehi tranquilli ragazzi va tutto bene- Louis mi diede una pacca sulle spalle –forse sei solo agitato per la selezione di nuoto di oggi?- pure quello, è vero. Potevo aver avuto dei problemi durante la gara del primo anno di atletica ma ero molto bravo nello sport ed era da ormai due anni che il capitano della squadra di nuoto della scuola. –Figurarsi, sono sicuro di restare come capitano.. sono o non sono il migliore?- Liam scosse la testa –Se ne sei sicuro, comunque verremo a vederti- -ci conto ragazzi!- ed eccoci arrivati a scuola.

Spalancai il portone d’entrata spingendolo con un braccio, appena misi piede nei corridoi affollati della scuola in lontananza, al suo armadietto lo vidi, mentre parlava con il suo amico biondino. Ok, dovevo far qualcosa, qualsiasi cosa. –Scusate ragazzi devo..- e senza completare la frase lasciai i miei due migliori amici con nessuna spiegazione. Passo dopo passo raggiunsi il moro. –Emm.. Zayn?- salutai alzando una mano. Zayn si voltò verso di me, il suo viso era impassibile. Nessuno dei due apriva bocca che avrei dovuto dire? –Ehi, piacere io sono Niall- il biondino mi tese la mano tutto sorridente, la strinsi –Piacere Harry, Harry Styles- mi sentivo a disagio, gli occhi della nuova conoscenza mi scrutavano, erano azzurri ma non un azzurro normale era un celeste acceso –scusate ragazzi, mi sembra che dovete parlare, sono di troppo.. ci si vede in giro eh- mi fece un cenno di saluto, diede una piccola pacca a Zayn e se ne andò. Doveva aver capito che non era una delle situazioni migliori. –Zayn..- -Che vuoi?- chiese lui con estrema freddezza –senti volevo parlare di quello che è successo l’altro giorno.. io..- chiuse gli occhi sbuffando –cosa? Non è successo niente, senti noi dobbiamo per forza vederci per quel concorso.. ho davvero bisogno di alzare la media e questa è un’opportunità più unica che rara..- il moro mi fissò e increspò appena le labbra mostrandomi uno splendido, se pur piccolo sorriso, lo ricambiai con uno dei miei, insomma uno di quelli grandi a trentadue denti. Non so perché lo feci o dove trovai il coraggio di farlo sta di fatto che lo feci.. –senti Zayn oggi ho le selezioni di nuoto vuoi venire a vedere?- il moro annuii per poi allontanarsi lasciandomi li da solo con un sorriso ebete in viso. Forse non era tutto rovinato.

***

Zayn Malik.

Avrei tanto voluto mandarlo via, volevo insultarlo ma non ce l’ho fatta. Appena l’ho visto con quegli occhi scrutarmi volendo chiedermi quasi scusa.. non sono riuscito. E quello che mi ha fatto più strano è che, mentre cercavo di rispondergli con freddezza, mi sentivo una vera merda, quel ricciolino non se lo meritava.. non meritava di esser trattato così. Mi avviai dove mi aspettava Niall, cioè appena dietro l’angolo del corridoio. Non gli avevo raccontato cos’era successo ma vedendo avvicinarsi Harry aveva preferito lasciarmi solo e appena prima che il riccio arrivasse mi aveva avvertito dove mi avrebbe aspettato. Quel biondo sapeva più di quello che sapevo io?

Eccolo li appoggiato a un muro tutto intento a usare il cellulare –Carissimo, oggi andremo a vedere le selezioni di nuoto- affermai sorridente raggiungendolo. Il biondo alzò lo sguardo dal piccolo schermo con uno sguardo non molto rassicurante. –Che c’è? Stavi guardando un porno e sei rimasto scandalizzato?- scherzai, Niall sospirò, non mi sembrava niente di buono. –Senti Zayn..- -Che succede, seriamente bello mi stai preoccupando..- dissi poggiando una mano sulla sua spalla per tranquillizzarlo. –avevo già sentito da qualche parte il nome Harry Styles e ora mi è venuto in mente dove..- che intendeva dire? Lo guardai chiedendo con lo sguardo spiegazioni. –hai in mente quel ragazzo che quattro anni fa ha.. tentato il suicidio.. era lui.- sentii il cuore quasi fermarsi per quell’affermazione, mi raggelò il sangue. Com’era possibile? Un ragazzo con così tanta gioia che ne donava agli altri con quello splendido sorriso, un ragazzo con quella voglia di vivere.. ok, non lo conoscevo da una vita, anzi, ma era una di quelle persone che riuscivi a capire in poco tempo. Non risposi.. non risposi perché non c’era niente da dire.

***

Erano le undici, le selezioni di nuoto stavano per iniziare. –Niall corri o arriveremo in ritardo!- entrammo nella piscina al coperto all’interno della scuola. C’era davvero tanta gente, non l’avrei mai detto. Mi feci strada fino alle panchine intorno alla piscina seguito dal biondo. Mi guardai in giro in cerca di Harry e eccolo li a parlare con due ragazzi, quelli con cui stava il giorno in cui l’avevo visto. Aveva una piccola fascetta bianca che gli tirava indietro i ricci lasciando il suo viso completamente scoperto e pronto per essere ammirato. Era in costume, aveva davvero un bel fisico, beh in fondo se era uno sportivo era poi il minimo. In quel momento il ricciolino si voltò e incrociò il mio sguardo. Si bloccò un attimo sorridendomi e facendomi un cenno di saluto con la mano, lo ricambiai ma vedendolo non potevo far a meno di pensare a ciò che mi aveva detto Niall.

***

Harry Styles.

Quando incrociai il suo sguardo sentii il cuore battermi a mille, era venuto davvero. In un certo meandro della mia testa pensavo che mi avesse solo illuso ma invece era davvero qui. Beh non avrei dovuto far brutta figura anche se non penso sarebbe stato difficile ero davvero bravo, e non ero modesto. Liam mi diede una piccola spinta che mi fece voltare nuovamente verso di loro –Senti Harold io e il qui presente Payne abbiamo notato un certo feeling tra te e il moretto sexy li in fondo.. da quando vi conoscete- -e soprattutto perché non ci hai detto niente!?- finì la frase Liam –ragazzi, non è come pensate e comunque viene al mio stesso corso di coro- mi guardarono stupiti –Zayn Malik ad un corso corale?- annuii –è una storia lunga- il professore iniziò a chiamare i primi alunni che dovevano prepararsi alle pedane. –è meglio che vada, tra poco tocca a me- li salutai e andai a riscaldarmi. Il tutto della selezione consisteva in un giro di vasca in stile libero cercando di fare il miglior tempo possibile. Si gareggiava in cinque quindi, si poteva dire, che un po’ di competizione c’era. Partì il primo gruppo.

-Si preparino Welling, Anderson, Smith, Hudson e.. Styles- toccava a me.. Ok Harry, tranquillo sei grande, ce la puoi fare. Mi sto incoraggiando da solo? ok.

Mi posizionai sulla pedana numero cinque. –Tre.. due.. uno..- eccolo il fischietto aveva dato il via. Mi tuffai e iniziai a nuotare a grandi bracciate, sentivo il cuore che batteva a un ritmo irregolare. Il tifo dei ragazzi era appena percepibile dato la testa sott’acqua. Raggiunsi il lato opposto della piscina, mi voltai e ripresi a nuotare. Mancava poco, pochissimo, allungai la mano e.. fine. Emersi dall’acqua stropicciandomi gli occhi con le mani. –Styles primo con un tempo davvero impressionante!- sorrisi e mi avvicinai al bordo della piscina. Louis e Liam mi raggiunsero subito e mi aiutarono ad uscire –e grande il nostro Styles!- li ringraziai. Mi voltai verso la panchina dove era seduto Zayn ma.. di lui nessuna traccia. Sinceramente? c’ero rimasto seriamente male ma.. avrà avuto i suoi motivi.. credo.


it's my time (?)
Tam, tam, tam! chissà dov'è finito il nostro Zayn.. si scoprirà. lo so vi lascio sulle spine ma tranquilli che posterò presto.
Beh ringrazio ovviamente tutti quelli che seguono la storia chi la preferisce e un grazie speciale a voi che recensite: Ha_Za_Li_Lo_Ni_ ovvero Sara, The Love Hurt Loke Hell, Niam_, _FiveDiamond, giuli@ e haroldismine_x
spero di non aver dimenticato nessuno ** vi adoro! :3
il prossimo capitolo è uno dei più.. come dire.. abbastanza pesantino ma si scopriranno molti "perchè". non so se mi sono spiegata, va beh lo scoprirete!
Se non ci sono problemi dovrei postare domani sera o forse anche prima, boh dipende quanto mi occupa lo studio e così via (lunedì e mercoledì ho esami.. #help) va beh a parte questo, che per ora non voglio pensarci #smileeee
vi saluto! un bacione a tutti voi, siete stupendi!
mari c:

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Capitolo 5
*** Chapter Five ***




Chapter Five

Harry Styles.

Come previsto ero stato scelto dal coach come capitano della squadra, ero felice, si. Mi sentivo davvero importante in questi momenti. –Ciao Harry ci vediamo agli allenamenti- mi salutò Jackson uscendo dagli spogliatoi. Ero rimasto per ultimo, come sempre, ero abbastanza lento nel cambiarmi e oggi più del solito. Stavo pensando al perché Zayn se ne era andato così di punto in bianco. Infilai la maglietta e feci per chiudere il borsone quando un foglietto uscì da una tasca e cadde a terra. Mi chinai e lo presi perplesso. Mi sedetti sulla panchina e lo lessi.

“Sapevo che avresti fatto una gara fantastica, complimenti. Ti aspetto all’ingresso. Z” ma, ma era un biglietto scritto da Zayn! Lo misi nel borsone che poi mi infilai in spalla. Corsi fuori dagli spogliatoi fino all’ingresso. Mi guardai intorno ma quello che vidi non mi piacque per niente.

Una ragazza bionda stava avvinghiata a Zayn, lo stava baciando. Rimasi di sasso a fissare quella scena. –Mi hai fatto venir qui per questo?- dissi simulando disinteresse. I due si voltarono, appena Zayn mi vide sussurrò qualcosa alla ragazza che in tutta risposta gli tirò uno schiaffo e se ne andò. –Qualunque sia il motivo di questo gesto sono d’accordo con lei..- dissi avviandomi verso il portone d’ingresso, sentì qualcuno trattenermi per il braccio. –Zayn lasciami stare, non ho voglia di parlare..- non mollava la presa –Harry, ho bisogno di parlarti seriamente- mi prese una mano e mi trascinò fuori dall’edificio. Quei pochi ragazzi che c’erano ancora in giro ci fissavano perplessi. Il moro continuava a camminare imperterrito finche si blocco appena arrivati sulle scale anti incendio sul retro della scuola. Si sedette.

-Perché lo fai Zayn?- mi guardò perplesso –perché fai lo stronzo con tutte quelle ragazze? Io so che c’è qualcosa di più in te di quello che vuoi fare vedere ma, il problema, è che riesci a nasconderlo davvero bene..- questa era una domanda che volevo fargli già da molto tempo, finalmente avevo avuto il coraggio di farlo –Sei la prima persona a cui sto per raccontare questo, beh effettivamente il primo è Niall ma lui è come un fratello non conta- si bloccò un attimo. Il suo sguardo era fisso a terra sembrava non riuscir ad alzarlo. –Vedi, qualche anno fa stavo con una persona, si chiamava Scott..- Scott? Ma.. -era una persona davvero speciale per me ma questa mia relazione doveva essere un segreto.. per mio padre sapere che stavo con un ragazzo sarebbe stato davvero un colpo.- si fermò e alzò lo sguardo, i suoi occhi erano lucidi. -..un giorno ci ha sorpresi in camera e.. hai capito insomma e da quel momento il mio rapporto con mio padre andò solo a peggiorare, non parlavamo più.. un anno dopo è morto.. la cosa che più rimpiango è di non aver avuto un buon rapporto con lui, ho lasciato Scott addossandogli un sacco di colpe che in realtà lui non aveva, nemmeno io le avevo.. quelle colpe non esistevano. Cambiai completamente e decisi che non avrei mai fatto nulla che mio padre non avrebbe voluto. Ho iniziato a sfogarmi con le ragazze e a chiudermi in me stesso. Poi un giorno ho conosciuto Niall. In un certo senso mi ha aiutato a rialzarmi da quel baratro in cui ero caduto. Ma non del tutto.. poi sei arrivato tu e tutta questa storia della canzone, del bacio.. e sono abbastanza confuso.-

Ero rimasto a bocca aperta, non mi ero mai immaginato uno Zayn così fragile, così pieno di problemi.. -Mi, mi dispiace.. sai anche io vivo solo con mia madre, beh in effetti mio padre è ancora vivo ma se ne è andato via di casa, ora mia madre si vede con un uomo e..- ero agitato, i nostri sguardi si incrociarono per un tempo non ben definito, il moro prese un bel respiro –senti Harry.. Niall mi ha detto una cosa.. non voglio risvegliare brutti ricordi o qualsiasi altra cosa ma sento che lo devo sapere, devo sapere se è la verità o se è tutto un equivoco- -dimmi- -eri tu quel ragazzo che qualche anno fa.. ha tentato di suicidarsi?-

Quelle parole furono quasi come un pugno in faccia, non l’aveva fatto apposta ovviamente ma quel ricordo.. –Si ero io- dissi sorridendo, non era un sorriso finto perché, a parte l’impatto iniziale della frase, io avevo superato quel periodo e ora stavo bene, avevo lottato e ne ero uscito vincente. –Credo di dover raccontarti pure io qualcosa, in fondo anche tu sei stato sincero- mi fissò per un attimo –sicuro di volerlo fare?- le mie labbra si incurvarono in uno dei sorrisi più sinceri che avessi mai fatto –vedi, io ho una sorella, si chiama Gemma.. qualche anno fa mi ero fissato sul voler imparare a guidare e dopo molta insistenza l’ho convinta ad accompagnarmi. Non so bene cosa successe quel giorno sta di fatto che feci un’incidente. Mi risvegliai in ospedale con una gamba ingessata. Chiesi subito di mia sorella ma i medici non mi risposero. Venni poi a sapere dai miei che Gemma era in una situazione critica. Passò circa una settimana e i sensi di colpa continuavano a torturarmi così.. ho provato a farla finita diciamo..- mi bloccai, non avrei mai pensato di raccontare di nuovo questa mia storia.. non pensavo di avere abbastanza fegato per ricordare. – per fortuna Louis e Liam mi hanno trovato e mi hanno salvato appena in tempo.. una settimana dopo le condizioni di Gemma erano migliorate ma da allora fino ad oggi è restata in coma farmacologico. Non ho più pensato al suicidio, in fondo avrei solo fatto qualcosa che mia sorella non avrebbe voluto.. lei stava lottando per riprendersi e perché non avrei dovuto farlo anche io?- Zayn mi sorrise –E ora eccoti qui pieno di vita raggiante tutti i giorni- -Beh diciamo che da quel momento mi son reso conto di quanto sia preziosa la vita- il moro si alzò in piedi allargando le braccia –vieni qui. Sussurrò appena. Lo feci e venni subito circondato da quelle braccia che mi davano sicurezza, da quel profumo inebriante. –Mi vien voglia di non lasciarti più andare via- mi disse Zayn. –Mi dispiace ma penso che dovrai farlo, Louis mi sta aspettando per andare da lui a mangiare- dissi sorridendo restando però abbracciato a lui. –Vorrà dire che sta sera vieni da me- sentivo la felicità pervadermi ogni singola parte del corpo. Zayn si allontanò allentando l’abbraccio fino a scioglierlo del tutto. Mi sentivo pieno di gioia ma allo stesso tempo vuoto, senza quel contatto. –Allora ti lascio andare, ti aspetto questa sera..- detto questo si avvicinò, mi lasciò un piccolo bacio sulla guancia e si allontanò.

***

Harry Styles.

Erano le dieci di sera passate, avevo passato tutto il pomeriggio con Louis, poi ci aveva raggiunti pure Liam e avevo perso la concezione del tempo. Speravo solo di non esser di troppo a casa di Zayn a quest’ora. Arrivai al condominio del moro, il portone d’ingresso era aperto così entrai senza citofonare. Salii le scale fino al terzo piano ed eccomi li. Lessi per la seconda volta il nome sulla targhetta appesa alla porta: Malik. Feci un respiro profondo e suonai il campanello.

Dopo pochi secondi una donna alta dai capelli scuri mi aprì. –Oh ciao..- mi disse sorpresa, beh in effetti non l’avevo mai vista prima d’ora, doveva esser la madre del moro, e soprattutto un ragazzo che si presenta a casa tua ad un orario abbastanza discutibile –Buona sera io sono Harry, un amico di Zayn, è in casa?- chiesi, lei mi fece cenno di accomodarmi e appena entrai chiuse la porta –Zayn, vieni c’è un tuo amico- chiamò il ragazzo e si sedette sul divano. –Non ti ho mai visto da queste parti, di solito Zayn porta sempre a casa solo il suo amico Niall, da quanto vi conoscete?- io rimasi in piedi abbastanza scocciato dalla situazione, non mi piacevano queste specie di interrogatori. –Beh, vede ci conosciamo da qualche giorno, siamo nella stessa classe di storia e coro..- -coro?- chiese lei.. oops, forse Malik non gli aveva detto niente della punizione. –Beh si c’è non è che, vede l’ho visto una volta mentre andavo a coro e.. scusi mi sono confuso solo storia- sorrisi forzatamente. In quel momento, per fortuna, Zayn fece capolino in stanza con una coperta sotto braccio. Il mio sorriso, da finto quale era, si trasformo in un sorriso estremamente vero che contagiò anche il moro –Ehi Styles, non ci speravo più..- poi si rivolse a sua madre -..noi andiamo di sopra dobbiamo fare una cosa per scuola.- detto questo mi prese la mano e mi trascinò fuori dall’appartamento, salimmo qualche rampa delle scale del condominio fino ad arrivare alla cima –dove stiamo andando? E perché hai una coperta?- chiesi –vedrai..-

Il moretto aprì una porta che dava su un gigantesco terrazzo pieno di vasi con fiori di tutti i tipi dal quale si aveva una perfetta visuale di una parte di Londra. –Ma.. questo è fantastico- esclamai –è davvero la cosa più bella che io abbia mai visto!- il moro si sedette a terra appoggiandosi al muro –se fossi venuto prima avremmo potuto vedere il tramonto da qui ma anche le stelle andranno bene- mi voltai verso di lui –che romanticone..- che cazzata avevo appena detto? Volevo tirarmi un pugno in testa da solo in quel momento.. ma rispetto alla reazione che mi aspettavo, il moro iniziò a ridere –sei proprio stupido, dai vieni qui- disse indicandomi il posto di fianco a lui. Mi sedetti. Lui aprì la coperta e ricoprì se stesso e me –ecco a che serviva dissi ridacchiando- -beh, siamo quasi a ottobre, un po’ di freschino c’è- per i minuti seguenti nessuno dei due disse niente, eravamo troppo intenti nell’osservare le stelle che brillavano riempendo il cielo. Era davvero bello. –Secondo me quello è tuo padre, digli qualcosa- dissi indicando una stella alla nostra destra che brillava appena più delle altre –cosa scusa?- mi chiese Zayn –Si, vedi secondo me le persone care che perdiamo comunicano con noi la notte, ogni stella è una persona diversa è quello è tuo padre, sai io a volte parlo con Gemma..- si voltò verso di me –ma Gemma non è..- si bloccò –si, non è morta.. ma penso che per metà sia una stella e per metà sia ancora qui come noi, è una cosa complessa- mi sorrise –penso di capire cosa intendi, ma non credo che parlerò con la stella di mio padre..- ancora silenzio a osservare il cielo. Era ormai passata mezzanotte ma né io né Zayn eravamo intenzionati ad andarcene da li.

–Harry..- mi sussurrò ad un orecchio all’improvviso –Si Zayn?- -posso baciarti?- me l’aveva chiesto seriamente o me l’ero solo immaginato. Mi diedi un pizzicotto ad una gamba senza farmi notare. No, no era davvero così, sorrisi, semplicemente –Tranquillo non stai sognando, comunque lo prendo per un si- mi aveva visto quando mi ero dato il pizzicotto.. che figura.

Pian piano Zayn si avvicinò al mio viso iniziò a lasciarmi piccoli baci sulla guancia fino a raggiungere le mie labbra che aspettavano solo quello. Sentivo la sua lingua chiedere l’accesso per aver di più di un semplice bacetto, un accesso che ovviamente ebbe subito approvazione da parte mia. Le nostre lingue si incontrarono inizialmente un po’ timorose per quello che stava accadendo ma un attimo dopo subito più complici che mai. il profumo di menta misto tabacco mi inebriò le narici. In quel momento esistevamo solo noi due, nient’altro e nessun’altro.

Appena ci staccammo mi sentii mancare l’aria anche se probabilmente sarebbe successo veramente se ci fossimo continuati a baciare. Non dissi niente e nemmeno Zayn. Il moro si limitò a cingermi con le braccia e a coprirmi meglio con la coperta. Appoggiai la testa alla sua spalla e chiusi gli occhi.


it's my time (?)
Posso dirvi che l'ultima scena è una delle mie preferite che ho scritto fino ad ora c'è sono troppo dolci Zayn, Harry hdsfkgfah. ok basta sclero.
ora capite cosa intendevo con: si capiranno molti "perchè" e già ora si sa perchè si comportano così e un po' della loro storia (tutta immaginata ovviamente :3) beh mi sembra ovvio.
Non finirò mai di ringraziarvi per tutte le recensioni, scusate se non vi rispondo, ma davvero le leggo sempre e ognuna mi fa sorridere.
Continuate pure che mi rendete davvero felice, e ovviamente sono troppo contenta che vi piaccia questa ff *sono orgogliosa*
ok, beh allora alla prossima!
vi adoro siete stupendi tutti quanti.. vi regalo un biscotto! *lo porge*
ok dai sto davvero impazzendo del tutto. vi saluto
ciaoooooooo bellissimi, un bacione
mari c:

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Capitolo 6
*** Chapter Six ***





Chapter Six

Zayn Malik.

 

All’improvviso sentii qualcosa di umido bagnarmi il viso. Spalancai gli occhi e mi ritrovai un piccolo gattino che mi leccava. –Ma che cazz..- non riuscii a finir la frase che mi accorsi che il micio era tra le braccia del riccio.  Eravamo ancora sul terrazzone. –Buongiorno Zayn! Guarda chi mi ha svegliato sta mattina- disse il ricciolino tutto eccitato. Mi stropicciai gli occhi ancora mezzo rintronato -Sarai felice tu io sinceramente avrei preferito dormire ancora un po’..- Harry, che si era alzato in piedi probabilmente mentre ancora ero nel mondo dei sogni si riaccomodò a fianco a me sempre tenendo l’animaletto in braccio. –Mi dispiace ma tra poco dovremmo pensare di andare a scuola..- è vero..  la scuola. –Beh allora lascia quel gatto e andiamo- mi alzai e presi la coperta. Mi avviai verso la porta ma non sentendo i passi di Harry mi voltai. Lo vidi li fermo con il micetto a fianco al suo viso mentre lui stesso faceva gli occhioni dolci. –che vorresti dire con questo?- dissi increspando le mie labbra in un piccolo sorriso. –vuoi lasciare il piccolo, povero Jawaad qui da solo a lottare per la sua sopravvivenza?- Jawaad? –perché gli hai dato il mio secondo nome scusa?- si avvicinò e mi sorrise –i suoi occhi mi ricordano tanto i tuoi- lo presi per i fianchi e lo attirai a me.

Ero abbastanza confuso per quello che era successo la sera prima, beh di certo non stavamo insieme ma in un certo senso Harry era una persona a cui tenevo.. in fondo sentivo di tenerci davvero tanto. Strofinai il naso contro il suo –e allora adottiamo questo Jawaad- gli stampai un piccolo bacio sulle labbra. Lo sentii sorridere sul mio viso. Appena ci staccammo, il ricciolino sistemo il micio tenendolo con un braccio e con la mano libera afferrò la mia. Era una cosa.. dolce. –e hai intenzione di portarlo a scuola?- chiesi –ovviamente no, lo terrai tu a casa tua.. mia mamma non mi permette di tenere animali, è allergica- sbarrai gli occhi –cosa? Ma io non posso prendermi cura di un gatto.. non..- Harry si bloccò, mi voltai verso di lui. Diede un piccolo bacio sul capo del piccolo nuovo intruso –guardalo, è il nostro cucciolo- disse. “Il nostro”, quelle parole mi girarono per la mente ma non potevo mia madre non avrebbe voluto e io non sarei riuscito a occuparmene.. –Ok, va bene- risposi infine. Il riccio mi saltò addosso lasciandomi un bacio sulla guancia. –prima baci il gatto e poi me? Ma grazie..- scherzai –Oh Malik, abbiamo appena chiarito le cose e sei già geloso di un gatto.. oserei dire un gatto molto affascinante?- -Senti questo!- chiarito le cose? Ogni frase in più che sentivo quella mattina mi faceva andare ancora più in confusione ma non dissi niente. Arrivammo alla porta d’ingresso di casa, Harry lasciò la presa dalla mia mano, in effetti era meglio non farsi vedere da mia madre.. forse si sarebbe arrabbiata ricordando quello per cui io e mio padre avevamo distrutto il nostro rapporto. Lo stavo tradendo in un certo senso.

-Giorno mamma- dissi entrando seguito da Harry con il nuovo amichetto. –Allora avete passato tutta la notte su in terrazza? Vi doveva proprio interessare quella cosa per scuola. Harry non erano preoccupati i tuoi genitori?- il riccio alzò lo sguardo che era fisso su Jawaad e sorrise –no, non si preoccupi- -e quel gattino? Che ci fa qui?- mi avvicinai a mia madre –ecco, mamma di questo, può restare qui da noi?- -Si, signora Malik, il piccolo Jawaad ha bisogno di una casa- aggiunse Harry. Mia madre mi guardò incuriosita –Jawaad?- chiese. Gli feci uno sguardo come dire.. lascia stare. –Comunque va bene, così ci sarà qualcuno che mi fa compagnia quando Zayn non c’è- sorrise, ricambiai. Harry lasciò a terra il micio –vedi che lo puoi tenere, oh sono al settimo cielo Jaw ha una casa!- detto questo mi salto addosso abbracciandomi –Si, bravo adesso dobbiamo andare- dissi cercando, a mal in cuore, di staccare il riccio. –ma non avete fatto nemmeno colazione- -mangiamo qualcosa la a scuola, siamo in ritardo-.

 

Harry Styles
.

-Che cosa siamo Harry?- mi voltai verso il moro –Che intendi?- -Vedi, ci siamo baciati, ci comportiamo come se fosse tutto normale e quindi ti chiedo.. cosa siamo?- gli sorrisi, sembrava estremamente confuso e non ero abituato a vedere uno Zayn Malik così. –Ci frequentiamo Zayn, si.. ci frequentiamo- mi sorrise come, quasi rassicurato. –Vorrei che lo tenessimo per noi, almeno per ora..- disse –sono d’accordo con te.. non penso di esser pronto nemmeno io- in realtà ero d’accordo soprattutto per la paura della reazione dei miei amici, non tanto Liam e Louis, ma i miei compagni di nuoto e di mia madre. –allora siamo ok..- -a quanto pare.. però, prima di arrivare a scuola.. dammi un bacio, non penso di poter resistere tutto il giorno senza- Zayn si morse un labbro, e lo trovavo estremamente sexy.. –e sia..- si guardò intorno, nessuno in vista. Mi prese il viso tra le mani e appoggiò le sue labbra sulle mie scoccando un piccolo bacio. –grazie splendore- -grazie a te-.

***

Entrammo dal cancello della scuola e ci avviammo verso l’entrata quando sentii qualcuno chiamarmi. –Harry Styles fermati subito!- mi girai, Zayn mi guardò stranito per poi voltarsi pure lui. –Louis facciamo tardi!- eccolo li correre verso di noi sventolando le mani in segno di saluto. –Ehi e Liam?- chiesi –non è stato molto bene per oggi non viene- annuii. Louis si voltò verso il moro –Tu sei il famoso Zayn, piacere Louis- sentii il mio viso accaldarsi sempre di più, stupido Tomlison, non doveva dire queste cose. Zayn sorrise –Oh, la mia fama mi precede, piacere- non l’aveva presa malissimo, o almeno spero. –Malik che fa comunella con qualcuno che non sono io?- un biondo si fece largo tra gli latri ragazzi e ci raggiunse. –Ciao Niall!- disse tutto sorridente Zayn –Senti amico, mi dispiace interrompervi ma dobbiamo andare che abbiamo algebra e se arriviamo tardi sai com’è fatto il prof.- il moretto annuì poi si rivolse a me –allora ci vediamo..- mi scoccò un occhiolino, fece un cenno a Louis e si allontanò con l’irlandese.

-Ok, piccolo Styles, ora devi raccontarmi tutto..-
 

Zayn Malik.


Erano passate ormai già tre ore di scuola. -Ecco tutto, non è successo nient’altro- Niall spalancò gli occhi –Come no! Avete già un piccolo a cui badare.. oh, sono diventato zio- mi scappò un risata. –Horan, Malik.. volete deliziarci con il vostro discorso, sembra così divertente..- girammo tutti e due lo sguardo verso la professoressa Parker. –non si preoccupi per noi..- dissi –signor Malik, ha intenzione di andare nuovamente dal preside?- -mi creda, nemmeno lui saprebbe che punizione darmi- la donna scosse il capo. –non so più che fare con te..- alzai le spalle –me lo dicono in tanti..-. in quel momento, per fortuna, suonò la campanella. Io e Niall sgattaiolammo di fuori per primi. –Sei sicuro che Harry sarà li adesso?- il biondo affermò con il capo –ovvio, se no perché te lo avrei detto..- -grazie mille, ti devo un favore- -Ah lo sai!-.

Corsi per mezza scuola e arrivai davanti a quella porta dal quale uscì un ragazzo che non avevo mai visto prima d’ora. –Scusa..- gli chiesi –hai visto Styles?- il ragazzo si voltò, non mi aveva visto –Si, è dentro, è sempre l’ultimo a cambiarsi- annuii e aprii la porta degli spogliatoi. Sentii un rumore di acqua e una voce provenire dai bagni. Era la voce di Harry ne ero sicuro e stava cantando. Entrai nel locale da dove proveniva la voce e mi ritrovai un Harold completamente nudo mentre si faceva la doccia. Non si era accorto di me, così mi appoggiai con una spalla al muro e mi limitai ad osservarlo. Aveva davvero una voce pazzesca, ti entrava dentro proprio come il suo carattere, ti rendeva partecipe di tutto quello che faceva e che sentiva. Ad un tratto provò a muovere qualche passo di danza ma.. diciamolo, era negato. –Ti preferisco come cantante sai?- dissi. Il ricciolo si voltò di scatto afferrando un asciugamano legandoselo in vita –Zayn, sei tu! Mi hai spaventato!- -e tu che ci fai tutto nudo, non si può far la doccia così a scuola- mi sorrise asciugandosi –Beh per questo rimango per ultimo, preferisco farla così- spense l’acqua e si avvicinò.

Passò le mani tra i miei capelli allungando le braccia intorno al mio collo. Lo presi per i fianchi e lo avvicinai a me con uno strattone. Ammiccò e si avvicinò con le labbra alle mie, volevo baciarlo ma il riccio iniziò a leccarmi  il labbro inferiore per poi morderlo facendomi impazzire. Ok.. dovevo far qualcosa.. lasciai cadere lo zaino che avevo in spalla, Harry si allontanò leggermente lasciandomi appena lo spazio per potermi togliere la maglietta. –Sexy Malik..- gli sorrisi riprendendolo tra le mie braccia –Sei tu che provochi caro Styles- detto questo abbassai il capo fino alla sua spalla e iniziai a lasciare una piccola scia di baci salendo per il collo fino alle labbra per poi concludere con un bacio. Sentivo la sua lingua danzare con la mia, con sempre più foga. Passai le mani tra i suoi ricci bagnati per poi abbassare la presa fino al suo fondoschiena. Attirandolo sempre di più verso di me sentii una sporgenza sotto l’asciugamano di Harry che spingeva contro i miei jeans. –Siamo eccitati eh?- scherzai. Il riccio mi diede un altro bacio.

Proprio in quel momento sentimmo la porta dello spogliatoio aprirsi –Ehi Styles sei qui?- ci staccammo di scatto –Cazzo, cosa faccio?- sussurrai –tieni prendi le tue cose e nasconditi li dietro!- disse lui raccogliendo e dandomi la maglia  e lo zaino che erano a terra e indicandomi  gli armadietti. Corsi dietro a quelli e cercai di non fare rumore.

-Ehi Styles, perché non hai risposto?- ma quella voce.. –oh, Mark non avevo sentito ho appena fatto la doccia ho ancora le orecchie piene d’acqua- Mark, quello stronzo.. che ci faceva li.. origliai.

-Ho visto che sei capitano della squadra di nuoto.. anche quest’anno..- -Beh sarà perché sono bravo- sapevo che in quel momento Harry stava sorridendo, era ovvio. –su questo non ci sono dubbi ma ho chiesto al coach se potevo fare anche io la selezione per essere il capitano- cosa cazzo..? –ma sei già capitano della squadra di calcio cosa t’importa del nuoto?- -non mi va di vederti ancora messo al mio stesso livello.. cosa c’è Styles, hai paura?- stavo stringendo i pugni -fottiti.. posso batterti quando vuoi- sarei potuto intervenire da un momento all’altro se solo quel fottutissimo stronzo avesse anche solo sfiorato il riccio. –bene, ti farò sapere allora..- sentii dei passi allontanarsi e ad un tratto da dietro gli armadietti ecco comparire Harry con il suo solito sorriso. –Attento a quel tipo..- dissi. Mi scompigliò appena i capelli, si avvicinò –tranquillo me la so cavare- e detto questo mi stampò un piccolo bacio a fior di labbra. –Mh.. Harold mi fai impazzire- -lo so- sorrisi.


it's my time (?) 
waaaah Harold e Jawaad sono dolcissimi si, si.
non ho molto tempo quindi cercherò di restringere i commenti finali. vi è piaciuto il capitolo?
gli altri sono in fase di scrittura ma ci saranno vari sconvolgimenti, varie scene zarry ecc, ecc non vi preannuncio niente.
ringrazio come sempre tutti sopratutto chi ha la pazienza di lasciarmi le recensioni, vi ringrazio davvero tanto perchè mi fate felicissima *lacrimuccia* 
non finirò davvero mai di ringraziarvi.
spero di riuscire a postare il più presto possibile e niente
se avete anche solo un minutino di tempo mi fareste un regalino lasciandomi una recensione
e io vi regalo pure un biscotto *porge un biscotto* guardate che è buono eh!
vi saluto splendidi!
un bacione grande grande per voi!
mari c:

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Capitolo 7
*** Chapter Seven ***




Chapter Seven

Zayn Malik.


-Allora mi avevi detto di avere delle idee sulla canzone da portare al concorso- dissi raggiungendo il riccio che se ne stava completamente sdraiato su due banchi intento a scrivere qualcosa su un foglio. Erano le due del pomeriggio ed eravamo a lezione di coro, Harry aveva informato suo cugino della gara così ci aveva lasciato del tempo per prepararci. Il riccio si voltò –Si, vieni qui..- mi sedetti mentre lui si tirò su in ginocchio –che stai facendo?- chiesi. Lui, ovviamente, come risposta mi sorrise –vedi Zayn, noi siamo persone speciali e come tali dobbiamo fare qualcosa di speciale..- continuavo a fissarlo non capendo –spiegati meglio- -semplice.. scriviamo noi una canzone!- presi il foglio su cui stava scrivendo il riccio –“Tell me a lie” questo è il titolo?- -esatto, solo che ho bisogno anche del tuo aiuto per scriverla- gli sorrisi –mi sembra ovvio, ma vedo che le idee non ti mancano- aveva già scritto una strofa e iniziato il ritornello –si, ma non mi convince dovremmo modificarlo un po’, ti va di venire da me dopo coro?- annuii. –perfetto-.

***

-Tu hai una sala di registrazione in casa!?- esclamai lasciando per un attimo, senza nemmeno accorgermi, la bocca spalancata. –Non è una sala di registrazione, è una mini sala di registrazione- precisò –qui sto a registrare le mie canzoni e le basi- -e dici poco scusa?- Harry si lanciò sul suo letto a pancia in giù –dai vieni e mettiamoci al lavoro che dopo voglio andare a fare un giro in centro- mi sdraiai accanto a lui sulla schiena così da poterlo vedere in faccia –io preferirei andarci subito..- -se ti metti giù così non mi aiuti a pensare però- e detto questo si mise a cavalcioni su di me stendendosi sopra il mio petto e iniziando a baciarmi e baciarmi. –amo i tuoi ricci- dissi in uno dei momenti di pausa da tutti quei baci che ci servivano per riprendere fiato –me lo dicono tutti, ma se lo dici tu mi fa più piacere- e si rilanciò sulle mie labbra. Avevamo ancora bisogno di respirare, ci staccammo ma io lo volevo ancora così iniziai a mordergli il collo a baciarlo, a leccarlo. Harry stava mugugnando qualcosa di incomprensibile.

Ad un tratto sentimmo la porta dell’appartamento aprirsi –Harry, sono a casa- il riccio si alzò di scatto in piedi –mia mamma..- ci sistemammo come se non fosse successo niente, come se fossimo due semplici amici che scrivevano una canzone. Dopo qualche minuto entrò in camera una donna dai capelli corvini e gli occhi verdi, ecco da chi aveva preso quei suoi splendidi occhi Harry-ciao ma, lui è Zayn, stavamo.. scrivendo una canzone per una gara- -buongiorno- dissi io –oh, piacere io sono la mamma di Harry.. non mi avevi detto niente di nessuna gara- la donna si avvicinò al letto sbirciano il foglio che avevamo di fronte. Harry si tirò su a sedere –Ehi mamma.. stiamo lavorando potresti lasciarci pensare?- -scusate, non pensavo di disturbarvi così tanto- disse sorridendo, la sua espressione però cambiò da divertita a perplessa –Harry ma cos’hai sul collo?- merda.. si avvicinò al figlio e passò la mano su una parte arrossata sul collo. –cos’è? Un succhiotto?- Harry sbarrò gli occhi –no, no è solo che..- -si è bruciato con il phon- mi affrettai a rispondere. Sembrava una scusa plausibile –Ok, beh.. allora attento la prossima volta e dai vi lascio lavorare- se ne andò chiudendo la porta. –merda c’è sempre qualcuno che ci interrompe..- dissi ridacchiando. Harry però era preoccupato –secondo te sospetta di qualcosa?- -non penso comunque, ti ho lasciato un bel regalino eh- mi spintonò facendomi quasi cadere dal letto –deficiente! Comunque mi è passata del tutto la voglia di far sta canzone.. usciamo?- -e me lo chiedi!- gli diedi un piccolo bacio –andiamo-.

***

Erano quasi le cinque del pomeriggio. Harry ed io stavamo passeggiando per Londra, mi piaceva passare tempo con lui mi sembrava quasi di non avere più problemi. –Ehi Zayn guarda la!- mi voltai verso il punto che stava indicando il riccio –una giostra?- chiesi –ti prego, ti supplico, facciamo un giro?- passai la mano tra i capelli –ma quanti anni hai?- mi guardò con quello sguardo da cucciolo che solo lui sapeva fare –aah! Ok andiamo su quella giostra!- Harry iniziò ad esultare e corse verso quel gigantesco trabiccolo per bambini. Lo raggiunsi e mi porse un piccolo rettangolino di plastica, il biglietto. Salimmo sulla giostra, Harry mi prese per mano, probabilmente senza nemmeno rendersene conto talmente era eccitato, e mi trascinò fino a un cavallo, ci salì sopra. –scusa e io dove vado?- chiesi. –Sali con me ovvio!- -ma..- niente ma dai!- oltre al fatto che il cavallo era piccolo, dato l’età di chi solitamente saliva, c’era solo un posto così appena salii ero praticamente appiccicato con il petto alla schiena di Harry. –vuoi fare una cavalcata con me Malik?- gli tirai uno scappellotto, ovviamente nelle sue parole il doppio senso era palese.

La giostra iniziò a girare piano piano e la musica partì. Un signore sulla quarantina passò a ritirare i biglietti e ci squadrò da capo a piedi, probabilmente più preoccupato che non rompessimo il cavallo che altro. E via! La giostra partì seriamente. Eravamo circondati da bambini che avranno avuto si e no un’età massima di sette anni. Appoggiai la testa contro la schiena di Harry che nel frattempo giocava a fare il cow-boy. Feci scivolare con discrezione le mani verso il suo fondoschiena e gli diedi una palpatina –che fai!- disse sobbalzando dal cavallo –sei o non sei il mio sexy vaccaro?- il riccio scoppiò a ridere –preferisco il sexy cow-boy, è più eccitante- lo abbracciai. –e dove mi porta sexy cow-boy?- -ovunque lei voglia bella damigella- spalancai gli occhi –scusa ma non penso di essere il tipo da interpretare la damigella- -oh, bene allora.. ovunque lei voglia bel sexy ragazzone-.
La giostra tutto un tratto iniziò a rallentare fino a fermarsi del tutto. –Oh è già finito!- -Dai, ci torneremo un altro giorno se mai- dissi scendendo dal cavallo seguito dal riccio.

Appena misi piede giù dalla giostra mi saltò in groppa urlando –dai cavallo!- iniziai a ridere, mi scappò lo sguardo verso la gente, i vari genitori dei bambini sulla giostra ci guardavano storto e si allontanavano preoccupati, di cosa poi.. fino a che incrociai lo sguardo di un gruppetto di ragazzi seduti ad una panchina, appena si accorsero che li stavo fissando iniziarono a ridere –Ehi John, guarda quei due froci la, sono quelli della giostra!- appena sentii quelle parole lasciai scendere Harry dalle mie spalle e mi rivolsi a loro –cazzo volete voi?-  il gruppetto di ragazzi seguito anche da alcune ragazze si avvicinò -hai il coraggio di rispondere finocchio- Harry cercò di tenermi per un polso ma mi scansai prima che lo potesse fare. –taci stronzo..- il ragazzo si mise a ridere divertito dalla situazione –altrimenti che fai, vai dal tuo amico frocetto a piangere?- Harry mi mise una mano sulla spalla, ok.. non dovevo esser troppo impulsivo, sbuffai -sei solo una testa di cazzo. Sai che ti dico.. non mi interessa il tuo parere- mi voltai per andarmene. –si, vai pure con il tuo fidanzato frocetto e inculatevi per bene.- mi voltai, sorrisi –sai, non mi piace ripetermi, ma ti ho detto che non mi interessa davvero cosa pensa quel tuo piccolo cervello del cazzo, si, vado con il mio ragazzo e..- sentivo un ghigno formarsi sul mio viso –perché no, magari potremmo davvero far qualcosa che comprende l’incularsi..- l’espressione di tutti i ragazzi si tinse di disgusto. Presi la mano di Harry e ce ne andammo lasciando quei deficienti e tutte le altre persone che facevano da spettatori esterrefatti.
 

Harry Styles.
 

Stavamo su una panchina, Zayn era seduto, io sdraiato con la testa appoggiata sulle sue gambe. Mi stava accarezzando i ricci. Chiusi gli occhi. –sei stato grande prima- dissi –si ma penso di aver esagerato, se ci fosse stato qualcuno che conoscevamo avrebbe scoperto tutto- alzai la mano e lo accarezzai e calò nuovamente il silenzio. Uno, due, tre minuti. –prima.. hai detto che sono il tuo ragazzo.- dissi. Zayn continuò a passarmi le mani tra i capelli –beh, diciamo che.. non lo so ero abbastanza teso in quel momento- gli sorrisi –ho notato ma.. tranquillo, io non ho fretta Zayn, io sono qui e ti aspetto- ad un tratto sentii una vibrazione sotto la testa. –scusa è il mio cellulare- mi disse. Mi alzai appena per lasciarglielo sfilare dalla tasca. Lo vidi osservare lo schermo per poi sbuffare –mia madre, devo andare a cena..- sbuffai anche io –vorrei passare tutto il tempo con te- -anche io piccolo- Zayn si chinò appena e mi baciò.

***

Era ora anche per me di rientrare per cena. Spalancai la porta di casa –ciao ma! Sono a casa- sentii dei rumori dalla cucina, entrai e la vidi cucinare con un uomo, Jason, il suo fidanzato –oh.. ciao Harry!- disse lei, l’uomo si avvicinò e mi scompigliò i capelli –Ciao ragazzo come va?- risposi con un mezzo grugnito. Jason non mi piaceva ma faceva star bene mia madre quindi non avevo mai detto niente. –Harry senti puoi andare i salotto che ti devo chiedere una cosa mentre Jason finisce di cucinare, resta qua da noi a mangiare- sbuffai e annuii. Mi sedetti sul divano, mia madre mi raggiunse chiudendo la porta dietro di sé –c’è qualcosa che dovrei sapere?- -di che tipo scusa?- -penso di conoscerti abbastanza bene, sei mio figlio e so che mi stai nascondendo qualcosa- si avvicinò e mi passò la mano sul collo –hai ancora il segno.. e non è un segno di bruciatura Harry. Quello Zayn? Non me lo avevi mai presentato non è che..- -mamma..- cercai di interromperla ma mi bloccò –sei un bel ragazzo, piaci a tante ragazze sai..- -mamma! Zayn è solo un amico cazzo!- stavo negando la mia relazione con Zayn e questa cosa mi faceva stare malissimo. Mia madre restò di stucco, non avevo mai parlato con quel tono. –Scusa ma.. sono stanco, non ho voglia di parlare- mi alzai e mi avviai verso camera mia sbattendo la porta sprofondando nel letto.

***

Era passata una mezz’oretta, doveva essere ormai pronto da mangiare. Non avevo voglia di vedere mia madre e sopra tutto Jason ma avevo un certo languorino e la mia pancia continuava a brontolare. Uscii dalla camera e sentii mia madre parlare mi avvicinai alla porta della cucina e origliai la conversazione.

-Jason, ho paura che Harry si stia impicciando in cose in cui non dovrebbe centrare, non mi aveva mai parlato così e guarda caso dopo aver conosciuto quello Zayn.. e poi la storia del succhiotto, se fosse gay?- senti il mio cuore batter sempre più veloce, che male c’era nell’essere innamorato di un ragazzo? Non avrei pensato che mia madre fosse omofoba. Jason iniziò a parlare –tranquilla ci parlerò io.. se quello Zayn centrasse qualcosa basta impedire a Harry di vederlo- cazzo no, non sapevo davvero che fare. Non potevano non permettermi di vedere Zayn! Entrai in cucina –al posto di parlarmi dietro alle spalle, se volete proprio saperlo.. ho una ragazza.- dissi con freddezza. Che cazzo stavo facendo? Seriamente non lo sapevo. –e non impicciatevi più nella mia vita privata ok!?- ritornai in camera e mi accucciai a terra con la schiena appoggiata alla porta. Presi il cellulare e scrissi un messaggio.

 
Zayn Malik.

 

Un nuovo messaggio di Harry.. “Scusa.”



it's my time (?)

ecco qui il settimo capitolo! come vi sembra? spero vi sia piaciuto. la scena della giostra è una delle mie preferite, c'è sono troppo dolci!
vi avverto subito che fino a mercoledì purtroppo non riuscirò ad aggiornare dato che da domani inizio gli esami #sonoinpanico
quindi se tutto va per il verso giusto.. dovrei aggiornare giovedì sera! beh dai non è tantissimo pensiamo positivo.
Ora devo scappare, vi ringrazio davvero tanto per tutti i commenti, i preferiti, seguiti, ricordati che avete messo. siete splendidi! tutti quanti
se avete tempo lasciatemi una recensioncina da leggere *^*
un bacione bellissimi, al prossimo capitolo!
mari c:

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Capitolo 8
*** Chapter Eight ***


 

Chapter Eight.

Zayn Malik.

-e mi ha scritto “scusa”, perché avrebbe dovuto scrivermi “scusa”, Niall. Non sarò molto sveglio a volte ma penso che abbiamo passato una bella serata insieme-  stavamo camminando sul marciapiede vicino a scuola –senti bello, secondo me devi parlarne con lui, c’è di certo qualcosa sotto, guardalo è la- disse il biondo indicando l’ammasso di ricci che saliva le gradinate della scuola –Ehi Harry!- urlai. il riccio si voltò ma appena mi vide aumentò il passo entrando nell’edificio –che cazzo sta succedendo?-.

Era tutta la giornata scolastica che non vedevo Harry, io e Niall avevamo passato tutto il tempo a cercarlo, avevamo pure chiesto a Louis e Liam ma niente. Ma ero sicuro di trovarlo almeno in un posto, non avrebbe saltato una lezione per non vedermi.. l’ora di storia. Arrivai prima di tutti in classe e appena vidi il ricciolino entrare mi sedetti accanto a lui.

-senti bellezza, tu ora stai qui e mi ascolti ok?- non ricevetti risposta. Entrò il professore e come suo solito iniziò subito a fare lezione. Harry non mi aveva ancora rivolto nemmeno uno sguardo da quando era iniziata l’ora –Harry.. ho fatto qualcosa di sbagliato? Scusami non mi sono reso conto..- sussurrai ma nemmeno li mi diede risposta. Continuai a riempirlo di domande fino a che non alzai troppo la voce snervato da quel silenzio –sai che puoi andare a farti fottere.- tutta la classe si voltò verso di noi. –Malik, Styles questa volta basta.. fuori dalla classe immediatamente- urlò il professore diventando bordeaux in viso. Tutti e due prendemmo i nostri zaini e uscimmo. Harry si sedette a terra appoggiando le spalle agli armadietti. Lo guardai estremamente irritato –allora Styles a che cazzo di gioco stai giocando? Non è divertente.- ancora niente, sentii una rabbia pervadermi tutto il corpo, ma non era una rabbia come se volessi prendere a pugni qualcuno ma una rabbia perché sapevo che avrei potuto perdere una persona importante. –cazzo Harry parlami!- urlai. –mia madre..- sussurrò –tua madre cosa?- il riccio finalmente alzò lo sguardo e iniziò a parlare. –mia madre sospettava di qualcosa ne ha parlato con il suo fottutissimo fidanzato e hanno detto che se per caso tu ed io stavamo insieme non mi avrebbero più permesso di vederti così.. gli ho detto che avevo una ragazza.. e adesso mi sento una merda perché non riesco ad essere me stesso nemmeno con mia madre che dovrebbe supportarmi per qualsiasi mia decisione.. ecco tutto- ecco perché quelle scuse.
Mi sedetti a fianco a lui e lo abbracciai lasciando che appoggiasse la testa sulla mia spalla. –hai fatto bene Harry, si, dobbiamo pur uscire allo scoperto prima o poi ma non dobbiamo rovinare la nostra vita facendolo. Non preoccuparti avrei fatto anche io la stessa cosa- -ti voglio bene Zayn, non lasciarmi mai promettilo.- -non te lo prometto Harry, te lo posso giurare.- ci guardammo intorno e vedendo che non stava passando nessuno ne approfittammo. –baciami deficiente- dissi. Unimmo le nostre labbra. Quelle labbra che mi mancavano da ormai tutta la giornata erano finalmente sulle mie erano morbide, piene, perfette. –cazzo Styles, baci sempre meglio- scoppiammo a ridere e proprio in quel momento suonò la campanella.
 

Harry Styles.


Erano passati ormai alcuni giorni. Bussarono alla porta dell’aula di storia. Stranamente oggi ne io ne Zayn avevamo disturbato durante quasi tutto il tempo della lezione. Dalla porta entrò un uomo, il coach di nuoto. –scusi professore se interrompo la lezione ma devo dare un avviso importante a Styles- -oh faccia pure professore- ascoltai con molta attenzione –Oggi al posto dell’allenamento normale ci sarà la prova contro Mark per chi sarà capitano della squadra, era solo per avvisarti, in bocca al lupo ti aspetto più tardi- annuii –perfetto coach- confermai di aver capito così il coach uscì. Mi voltai verso il moro –Ehi Zayn, tu vieni con me oggi vero?- sussurrai -certo tesoro che ci sarò!- mi disse all’orecchio prendendomi la mano da sotto il banco. –andrà tutto bene sei o non sei il migliore- -hai ragione bello-.

***

-Harry, respiri profondi e spacca il culo a quel Mark siamo intesi?- Zayn era una persona davvero diretta –agli ordini! Allora io vado a cambiarmi tu inizia ad andare in piscina- il moretto annuì, mi fece un occhiolino e se ne andò. Entrai negli spogliatoi e iniziai a svestirmi per indossare il costume. –Ehi Styles..- da dietro gli armadietti comparve Mark tutto sorridente –non dovresti essere già in piscina?- chiesi -si, ma prima dovevo assicurarmi la vittoria, insomma non posso permettermi di fare una brutta figura davanti a tutti no?- lo guardai storto –che vuoi fare?- feci un passo indietro, Mark si avvicinava sempre di più, da dietro le spalle, dove un attimo prima teneva le mani, tirò fuori un mazza da baseball. –che.. tu sei pazzo, che vuoi fare?-

Non capii bene cosa successe, so solo che sentii un dolore lancinante alla caviglia. Quel bastardo. Mark rideva vedendomi a terra. -sei solo un vigliacco- -questa è furbizia e non provare a dir niente al coach o potrei fare si che succeda qualcosa al tuo amichetto Zayn..- -Zayn che centra Zayn!?- sorrise –pensi che non vi abbia visto per la scuola, e.. sulla giostra?- mi pietrificai a quelle parole.. aveva visto. –si, ho visto quanto siete finocchi e ovviamente non posso perdere contro un frocio- si avviò verso la porta d’uscita –sai Styles, me lo sarei immaginato da Malik, ma da te proprio no.. preparati- no, era solo un incubo. Mi alzai in piedi. La caviglia faceva davvero male ma.. dovevo vincere.. dovevo vincere a tutti costi per me ma soprattutto per Zayn. Non potevo darla vinta a quel lurido bastardo.

Passo dopo passo entrai in piscina ero, deciso più che mai a portarmi a casa quella vittoria.. qualunque cosa fosse successa. Zayn mi  raggiunse –sei carico Styles?- -non sai quanto..- lo superai ma sentii la sua mano poggiarsi sulla mia spalla. –ehi bello va tutto bene? Sembra che zoppichi..- feci uno dei miei solito sorrisi senza però rispondere. Mi avviai verso la piattaforma da dove sarei dovuto partire e aspettai. Il coach spiegò in cosa consisteva la gara erano quattro vasche in quattro stili diversi nel minor tempo possibile. E tre, due uno.. fischio. Appena mi tuffai in acqua sentii una fitta tremenda alla caviglia ma cercai di non farci molto caso. Prima vasca ok. Sentivo Zayn, Louis, Liam e Niall fare il tifo per me. Seconda vasca ok. La caviglia iniziava a far male.. era quasi insopportabile ma strinsi i denti non potevo farlo vincere, Harry Styles non poteva! Terza vasca ok. Dovevo farcela.. per Zayn. Quarta vasca.. ok.

Salii in superficie e mi aggrappai al bordo della piscina tirandomi su. –E Styles si conferma capitano!- gridò il coach. –Grande Harry!- tutti i compagni di squadra, i miei amici e Zayn mi corsero in contro –sei il migliore!- -bella Styles!- tirai fuori i piedi dall’acqua e la caviglia destra era diventata viola –cazzo Harry che hai fatto!?- mi chiese Zayn –ho visto che zoppicavi, avevo ragione!- -tranquillo non è niente- Mark uscì in quel momento dall’acqua, era irritato glielo si poteva leggere in faccia e fece una delle cose più spregevoli che una persona potesse fare.

-Ma non vedete che il vostro amichetto Styles è un frocio di merda!- Zayn sbiancò, si alzò di scatto –Cazzo dici?- Mark rise di gusto il coach cercò di fermare la lite ma senza successo –oh, giusto ecco l’altro.. non vi sembra strano che questi due sono sempre insieme.. sono due finocchi e basta.. li ho pure visti che se la spassavano, cosa che avrei preferito non vedere diciamo..- Zayn era in piedi con i pugni stretti che guardava dritto verso Mark –Taci stronzo..- -Basta cazzo!- intervenni io sotto gli sguardi basiti di tutta la gente. Mi alzai in piedi aiutato da Liam, dato che la caviglia mi doleva ancora quando la mettevo a terra, e mi avvicinai a Zayn. Mi misi davanti a lui e gli poggiai le mani sulle spalle. Gli sorrisi e lui capì subito dove volevo arrivare. Ci avvicinammo pian piano, il cuore mi batteva all’impazzata. Stavo facendo la cosa giusta? Di certo a scuola sarebbero cambiate molte cose.. unii le mie labbra alle sue e ci baciammo come se ci fossimo solo noi in quel momento. Le nostre lingue erano complici e danzavano insieme. Aprimmo gli occhi in contemporanea e ci staccammo. Gli sguardi di tutti ovviamente erano puntati tutti su di noi, tutti esterrefatti, tranne ovviamente i nostri amici. –allora si, il bastardo qui presente ha ragione..- dissi rivolgendomi a tutti i presenti –io sono gay qualche problema?- nessuno rispose. Poco importava. E in quel momento stavo bene, mi sentivo quasi libero da quel peso che mi premeva nel petto. Zayn sorrise -..e se ne avete, fottetevi- concluse il moretto. Mi prese la mano e ci avviammo verso gli spogliatoi.

***

Il coach aveva chiamato l’infermiera che mi aveva bendato la caviglia, era solo una storta sarebbe guarita con qualche giorno di riposo, non avrei dovuto sforzarla troppo, alla fine stavo già meglio. La donna dopo avermi detto tutto ciò che dovevo fare per non aggravare la situazione se ne andò dallo spogliatoio.

-ragazzo mio abbiamo fatto una cosa fantastica!- disse entusiasta Zayn –c’è che coming out era quello? Uno dei più pazzeschi della storia!- era davvero entusiasta –si, ma ora cambieranno molte cose non pensi?- chiesi mentre mi levavo il costume per potermi cambiare. –non preoccuparti, i veri amici resteranno e di certo non ci giudicheranno- -lo spero- Zayn si avvicinò e mi abbracciò –ehi bello, sono nudo e bagnato- mi sorrise –secondo te perché ti abbraccio?- -pervertito!- scoppiammo a ridere. Gli scoccai un bacio sulla sua guancia.


it's my time (?)
e come promesso puntualissima sono stata giovedì sera eccomi qui!
finalmente ho finito gli esami penso siano andati bene ;) saprò l'esito sabato ma va beh ora non parliamo di questo!
eccovi qui il nuovo capitolo, oggi seriamente non mi dilungo tanto.
voglio davvero ringraziarvi, lo so che lo faccio sempre, ma ogni volta che leggo le vostre recensioni sono davevro felice! perchè sto scrivendo qualcosa che vi piace *si commuove*
ok,ok asciugo le lacrime (?)
spero continuiate a leggere e recensire e niente
vi mando mille baci
grazie mille!
al prossimo capitolo, mari c:

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Capitolo 9
*** Chapter Nine ***



 


Chapter Nine.

Zayn Malik.


-dammi un bacio dai- Harry mi squadrò –Zayn, te lo darò quando finiamo di scrivere questa canzone , sto impazzendo faccio tutto da solo- mi lanciai sul letto prendendo un cuscino e appoggiandomelo sul petto. Iniziai a fissare Harry che se ne stava seduto alla scrivania scervellandosi. –Sei bellissimo- dissi. Si alzò di scatto. –non pensare di toglierti le tue colpe, se ti do questo bacio mi aiuti?- -promesso- dissi poggiando la mano sul cuore. Il riccio si avvicinò e mi lasciò un piccolo bacio a fior di labbra e si allontanò di nuovo. –ti sei davvero sprecato eh..- mi alzai e lo raggiunsi. Appoggiai le mani sulle sue spalle e fissai il foglio appoggiato sopra il portatile. –mentre penso ti faccio un bel massaggio che dici?- -ok..-  in quel momento si spalancò la porta. –Harry.. oh ciao Zayn- mi venne spontaneo abbassar le mani dalle spalle di Harry –buongiorno signora Styles..- dissi –che state facendo?- chiese lei entrando in stanza con un po’ di esitazione –Stiamo scrivendo la canzone Ma..- -Oh, perché non venite di la, c’è anche Jason..- -Ok.. arriviamo tra un attimo- rispose il riccio. La donna uscì dalla stanza, Harry si alzò –ci vuole controllare, stiamo al suo gioco..- mi sussurrò, annuii e lo seguì nella stanza accanto.

Jason e la madre di Harry stavano seduti sul divano a chiacchierare, io e il riccio eravamo sdraiati a terra scervellandoci per quella canzone. -..Dimmi che non vuoi un mio bacio..- dissi. –Zayn ma come ti salta in mente! Harry è fidanzato!- la madre del riccio si era alzata in piedi. Io mi voltai –era una proposta per un pezzo della canzone signora..- la donna si riaccomodò di fianco a Jason  mentre io mi voltai verso Harry –però.. dimmi che non lo vuoi.- sussurrai ammiccandogli con un occhiolino. Il riccio fece finta di niente ma era abbastanza soddisfatto della gaffe che aveva fatto sua madre e dalla mia risposta.
-Di cosa staranno confabulando quei due?- chiesi. Eravamo li da circa una mezzoretta e avevamo portato avanti un bel pezzo di canzone. –non lo so ma gli sguardi che ci lanciano non mi piacciono per niente..-. Jason schiarì la voce alzandosi in piedi insieme alla signora Styles –Harry, volevamo avvisarti che per questo week-end andremo a fare una piccola vacanza e per quando torneremo ci piacerebbe conoscere la tua ragazza, perché non la inviti a cena domenica?- vidi Harry sbiancare ma cercò di non dare nell’occhio –emm.. si, le chiederò se può..-.

***

-Allora che hai intenzione di inventarti per domenica?- stavamo percorrendo il corridoio della scuola per raggiungere gli spogliatoi della piscina. Stavo accompagnando Harry  per l’ultima ora della giornata, dopo avrei raggiunto l’aula di fisica, finalmente potevamo stare mano nella mano e non mi sarei perso per nessun motivo al mondo quei momenti per stare con lui. –Ho chiesto a Louis e Liam hanno trovato una loro amica che farà da “attrice” spero solo che vada tutto bene- gli sorrisi, gli scoccai un bacio sulle labbra –Ci vediamo più tardi buon allenamento!-

 
Harry Styles.

 

Entrai nello spogliatoio con un sorriso da ebete dipinto sul viso. Ero arrivato per ultimo, ma quella non era una novità. Appoggiai il mio borsone di fianco a quello di Jackson –Ehi amico tutto bene?- gli chiesi allungando il braccio per il nostro solito saluto a mo’ di “give me five”. Il ragazzo mi fece solo un cenno con il capo –Va tutto bene Jacks?- lui annuii. Bah, iniziai a levarmi i pantaloni e la maglietta restando solo in boxer quando sentii una voce in fondo alla fila di armadietti –attenti che si spoglia e vi incula tutti!- Mark.. –taci stronzo!- ribattei senza nemmeno sforzarmi troppo.. in fondo non mi interessava. Ma appena aveva detto quelle parole tutti gli altri ragazzi, i miei compagni, i miei amici con cui avevo davvero dei buoni rapporti si allontanarono, anche Jackson. –è questo il problema ragazzi? Perché sto con un ragazzo?- nessuno rispose -pensate davvero che passo il tempo a strusciarmi con ogni maschio della scuola? Siete fuori strada- -Beh, i gay sono imprevedibili..- quelle parole.. erano uscite proprio dalla bocca di Jackson uno dei migliori amici e compagno di squadra che avevo. –sapete.. ero gay già da prima che lo scoprisse voi e sono sempre lo stesso Harry Styles di prima.. non pensavo che proprio voi mi avreste abbandonato per una cazzata simile..- detto questo presi l’asciugamano e mi avviai verso l’entrata della piscina. –cos’era questo discorso Styles? Te l’ha suggerito il tuo fidanzato finocchio? Sai.. penso sia un deficiente, è seriamente una testa di cazzo con quelle sue movenze da frocetto, seriamente Styles il tuo compagno Malik è una lurida checca..- mi voltai di scatto e senza rendermene nemmeno conto ero corso addosso a Mark.

Cademmo rovinosamente a terra, io stavo sopra di lui e lo stavo prendendo a pugni in faccia. Continuai finche non sentii la voce del coach che iniziò ad urlare e finche i ragazzi della squadra mi tolsero dal ragazzo –Non provare più a parlare di Zayn in questo modo coglione!- gli urlai addosso con tutta la cattiveria che non mi apparteneva. –Styles, rivestiti e in presidenza.. subito-.

***

-Ehi Harry cos’è successo ho saputo che sei stato in presidenza!- Zayn corse verso di me sedendosi sulla poltroncina a fianco alla mia. Ero in segreteria, appena fuori dalla presidenza. –mi hanno sospeso fino alla fine della settimana, sono solo due giorni.. però.. e ora mia madre verrà a prendermi, la sto aspettando- sentii la mano calda di Zayn passarmi tra i capelli –ma perché hai reagito così cazzo?- -Mark..- e pronunciai quel nome con disprezzo –ti ha insultato..- Zayn appoggiò la testa sulla mia spalla –non devi compromettere tutto per me.. non me lo merito- -taci Zayn.. Sei l’unica persona davvero sincera con me che fa di tutto per il mio bene.. pure Louis e Liam a volte sono troppo presi dalle loro cose e mi trascurano.. tu ci sei sempre, ci frequentiamo da ormai due mesi e.. sto bene con te.. ti ho raccontato cose che non avrei mai pensato di dire a nessuno mai più in vita mia..- -non sono una persona così buona come mi dipingi tu.. e lo sai- sorrisi –per me si, sei perfetto..-.

 
Zayn Malik.


Quei due giorni senza Harry a scuola erano stati una vera tortura, certo c’era Niall a tirarmi su di morale e cercava di farmi divertire ma come se la sospensione non bastasse la madre del riccio l’aveva messo in punizione.. non poteva vedere nessuno, nessuno e ovviamente soprattutto me. Ma quella era solo una mia supposizione in fondo non penso che i genitori di Harry sospettassero di qualcosa.
Mark si era rotto il naso e aveva dovuto mettere svariati punti su un sopracciglio, ero felice di vederlo ridotto così sinceramente ma sapendo che era stato il riccio e per questo era stato sospeso.. preferivo averlo fatto io.
Oggi, comunque, era sabato e questo voleva dire week-end libero. Raggiunsi il portone d’ingresso di casa Styles  e suonai il campanello. Erano circa le otto di sera e di certo il piccolo Harold in quel momento era tutto solo a casa. Il portone si aprì e mi ritrovai davanti quel bellissimo ragazzo di Harry Styles. Mi era mancato non poterlo vedere, poterlo accarezzare, passare le mani tra i suoi ricci e soprattutto.. mi avvicinai e gli lasciai un piccolo bacio a fior di labbra. –mi sei mancato splendore- il riccio sorrise e mi abbracciò –che ci fai qui?- entrai lanciandomi sul divano come se fosse casa mia. –sono venuto a prenderti, avrei un programmino per sta sera quindi tu.. vai subito a cambiarti tra cinque minuti usciamo- -agli ordini capitano- disse lui facendomi il saluto militare e correndo verso la sua stanza per cambiarsi.

***

Stavamo camminando mano nella mano per le strade di Londra tenendoci stretti nei nostri cappotti. Faceva abbastanza freddo, dicembre era alle porte. –allora dove mi vuoi portare?- mi limitai a sorridere e continuare a fare un passo dopo l’altro guardando fisso davanti. –odio quando fai il misterioso-.

Camminavamo ormai da una decina di minuti e eccolo li.. –il London eye! Vaffanculo Zayn è una cosa stupenda!- -devo prenderlo per un ringraziamento o per cosa?- ci avvicinammo a quell’enorme ruota luminosa. Una signora ritirò i nostri biglietti e ci disse di accomodarci all’interno di uno dei.. cubicoli. Eravamo soli. –speriamo non salga nessun’altro così passiamo un bel giro solo io e te e..- facciamo finta che Harry non avesse parlato. Proprio mentre diceva quelle cose entrarono un ragazzo e una ragazza che si tenevano per mano e una coppietta di vecchietti. –si Harry bravo..- mi tirò uno scappellotto.

La ruota iniziò a girare, ero abbastanza in imbarazzo in compagnia di quelle altre quattro presenze, Harry sembrava solamente fregarsene era talmente preso dall’osservare Londra in tutto il suo splendore. –grazie Zayn..- sentii il riccio pronunciare quelle parole mentre teneva lo sguardo fisso nelle luci di tutti i palazzi e le case della città. Scrutai con la coda dell’occhio le altre due coppie, fanculo Zayn che stai facendo.. sei li con Harry l’unica cosa che dovresti fare è fregartene di tutto.. ok stavo iniziando a parlare con me stesso, ma.. avevo ragione. Eravamo fermi in cima alla ruota. Mi avvicinai al riccio e lo abbracciai dal dietro appoggiando la testa sulla sua spalla e guardando quella meraviglia insieme a lui. –è tutto così magico da qua- mi sporsi appena e gli lasciai un bacio tra il collo e la mascella –è magico perché siamo insieme Harry..- il riccio alzò la mano e prese la mia. Si girò e afferrò pure l’altra. Le nostre dita combaciavano insieme sembravano fatte esattamente per stare insieme. Le guardai dopo di che spostai lo sguardo su quegli splendidi occhi smeraldo –posso perdermi nei tuoi occhi ogni voltai che li guardo?- -e io posso baciarti?- non era una domanda che aspettava risposta quella del riccio infatti quest’ultimo si avvicinò pian piano e mi baciò il labbro inferiore per poi poggiare le sue labbra sulle mie e cercare più spezio con la lingua. –mi sei mancato- fece appena in tempo a dire il riccio prima di riprendere con un nuovo bacio ancora più intenso del primo. Intanto la ruota aveva finito tutto il giro e si fermò a terra. Si aprì lo sportellone. Io e Harry ci staccammo proprio in quel momento e ci guardammo intorno con il sorriso sulle labbra. La coppietta di ragazzi ci guardava abbastanza in imbarazzo e sgattaiolarono fuori in fretta mentre i vecchietti ci fissavano tranquillamente. –siete una bella coppia- disse la donna prendendo per mano l’uomo che doveva essere suo marito. –grazie signora- rispose il riccio, io feci solo un gesto con il capo per poi prendere la mano di Harry e trascinarlo fuori.

-andiamo a casa mia Zayn..- disse stringendomi più forte la mano. Io semplicemente annuii.


its my time (?)
ok ok ok chiedo venia! lo so dovevo pubblicare molto tempo fa ma mio padre mi ha ritirato il pc e diciamo che in questo momento lo sto usando di straforo quindi.. capitemi.
beh gli esami sono andati bene (solo per informarvi ;))
spero che il capitolo vi piaccia, sinceramente a me è piaciuto scriverlo, scusate per eventuali errori e spero di riuscire a pubblicare presto. 
lasciatemi tante recensioncine che adoro leggerle mi fate davvero felice grazie a tutte quelle che mi avete scritto.
vi mando tanti baci ee..
alla prossima!
mari c:

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Capitolo 10
*** Chapter Ten ***






Chapter Ten.

Zayn Malik.
 

Ero completamente rilassato, sigaretta in bocca e mano nella mano con Harry. Ok, non potevo desiderare di meglio in quel momento.  –dovresti smettere, lo sai che il fumo fa male..- sorrisi –mi aiutano a tirare avanti- mi strinse la mano –ehi, ci sono io ora ti posso aiutare per qualsiasi cosa- -lo so, ma ci sono cose che preferisco risolver da solo.- arrivammo a casa Styles.

Uscimmo sul balcone della stanza da letto di Harry. Il cielo era pieno di stelle, era una bella nottata. Sospirai e poggiai un braccio intorno alle spalle del riccio. –Papà..- dissi. Harry si voltò verso di me sorridendo. -..non so se puoi sentirmi e penso sinceramente che non sia una cosa molto intelligente parlare con te tramite una stella ma devo raccontarti una cosa, ho incontrato questo ragazzo, Harry Styles. È una persona davvero speciale che mi fa sentire bene con me stesso. So che questa cosa non ti sarebbe andata giù se fossi ancora qui ma posso dirti semplicemente che non penso che lo lascerei.. spero che starai sempre accanto a me e scusami per tutte le delusioni che ti ho dato.. ti voglio bene..- silenzio, io smisi di parlare e Harry si limitò ad abbracciarmi. –è stato bello..- dissi –è stato come togliermi un peso.. grazie- il riccio sorrise e mi baciò.

La sua lingua si attorcigliò alla mia. Quel bacio era pieno di passione e.. amore. Presi  per le spalle il ragazzo e ci incamminammo continuando a baciarci all’interno dell’appartamento. Feci sdraiare lentamente, e con una delicatezza che non mi apparteneva, Harry sul letto per poi posizionarmi sopra di lui. Slacciai pian piano la sua camicia  sfilandogliela e lasciandola cadere ai piedi del letto. Mi tolsi la felpa e la maglietta restando anche io a torso nudo e mi lanciai sul petto del riccio. Iniziai a lasciare una scia di piccoli baci partendo dall’ombelico fino al capezzolo destro che iniziai a torturare con piccoli morsi. Harry si lasciò scappare dei piccoli gemiti di piacere. Sulle mie labbra comparve un piccolo sorriso soddisfatto. Continuai poi la scia di baci dal capezzolo, passando per il collo fino a arrivare alle labbra concludendo il tutto con un bacio. Harry porto le mani sui miei fianchi, prese il bordo dei miei pantaloni e li calò con uno strattone. Poi il suo sguardo si soffermò sulla mia erezione pulsante dei boxer, gli scappò una mezza risatina. Per ripicca anche io, dopo avergli aperto la zip, gli levai i pantaloni e subito dopo pure i boxer. Mi ritrovai davanti al suo membro eccitato. Insomma eravamo pari, mi lanciai nuovamente sulle sue labbra mentre sentivo le sue mani afferrare i miei boxer facendo strusciare il leggero tessuto contro la sua lunghezza. Poi con un colpo secco li tirò giù lanciandoli chissà dove per al stanza. –cazzo Styles mi fai impazzire!-

Passai le mani tra i suoi morbidi ricci e lo baciai. Mi abbassai di scatto fino all’ombelico e pian piano mi abbassai. Sempre di più fino a raggiungere il membro di Harry. Lasciai piccoli baci su tutta la lunghezza. Il riccio era teso e iniziò a stringere le lenzuola con forza. Senza aspettare altro tempo circondai la sua erezione tra le mie labbra, iniziai a muovere la testa dall’alto verso il basso. Il riccio afferrò il mio capo e lo fece muovere sempre più veloce eccitandosi sempre di più finche non venne lanciando un gemito molto più forte di quello di prima. Mi staccai dal suo membro. Sentii il suo sapore sulle labbra, era una sensazione stupenda. Mi avvicinai nuovamente al suo viso e lo baciai lentamente per riuscire a godere di ogni singolo attimo di quel momento. –te la senti?- chiesi continuando a baciargli e leccargli il collo. –s..si!- sospirò a gran voce lui. Allora mi leccai un dito e lo infilai pian piano nell’apertura del riccio cercando di non fargli troppo male, ma sapevo che non sarebbe stato facile. Vidi i suoi occhi inumidirsi –se non te la senti..- -vai- mi bloccò lui sorridendo. Feci la stessa cosa che avevo fatto con il primo dito prima con due e poi con tre.
Mi alzai e afferrai i miei pantaloni. Tirai fuori un preservativo. –faccio io..- disse il riccio ammiccandomi. Afferrò il profilattico e lo aprì. Lo infilò con una lentezza infinita che quasi mi fece impazzire sulla mia lunghezza. –vado- conclusi io. Pian piano mi avvicinai nuovamente all’apertura del riccio ma questa volta con il mio membro.  Quando entrai dentro di lui mi sentii quasi in paradiso e sapevo che lo stesso era per Harry. Iniziò a gemere più forte e a urlare il mio nome e io il suo –Za.. Zayn!- -Harry!- -Ti amo!-.
 

Harry Styles.
 

Aprii gli occhi, mi ritrovai davanti quello splendore di Zayn. Stava ancora dormendo. Avevamo passato una serata davvero stupenda. Ero felice e lo ero davvero, non avevo preoccupazioni. Gliel’avevo detto.. gli avevo detto che lo amavo ed era stato uno dei momenti più belli di tutta la mia vita. Mi avvicinai al viso del moro e gli lasciai un bacio –buongiorno splendore- Zayn sbadigliò –buongiorno- mi alzai non pensando di esser completamente nudo, anche perché solitamente non mi facevo problemi in casa e soprattutto in camera mia a girar così. –io vado a fare la doccia- Zayn si alzò di scatto –aspetta, vengo anche io- sorrisi mentre lui mi raggiunse e mi abbracciò. –ora.. c’è Harry.. cosa siamo di preciso?- mi chiese –beh.. io pensavo che.. stiamo insieme- lo baciai. Non c’era nient’altro da dire.

***

-Dai vieni a prendermi!- corsi verso il bagno e entrai nella doccia. Dopo qualche secondo ecco arrivare anche Zayn. Aprii l’acqua e lo bagnai tutto, in fondo eravamo già pronti per fare la doccia. Iniziammo a baciarci sotto il getto caldo d’acqua. Passai le mani su tutto quel corpo perfetto, sembrava essere scolpito. Sentii le mani di Zayn percorrermi i fianchi fino arrivare al sedete. Lo strinse , spalancai gli occhi, e mi avvicinai sempre di più al suo petto. Lo baciai sul collo pian piano.

Zayn prese lo shampoo e iniziò a insaponarmi i ricci e tutto il resto del corpo, appena finì feci lo stesso poi lo abbracciai appoggiando la testa sulla sua spalla. –sono felice di esser qui con te Zayn, ti amo..- non mi rispose. Mi abbracciò più forte. Chiusi gli occhi e mi lasciai cullare dal suo calore e dall’acqua che scorreva sulla nostra pelle che toglieva il sapone dal nostro corpo.
 

Zayn Malik.
 

-Hai sentito?- strabuzzai gli occhi –cosa?- -hanno suonato il campanello- mollai la presa dall’abbraccio con Harry e spensi l’acqua. –penso sia l’amica di Louis e Liam è arrivata presto però.. è ancora mattino- in effetti erano solo le dieci. –boh, allora che facciamo- -puoi andare tu che mi sciacquo bene i capelli e arrivo, digli di spettare un attimo- -ok bellezza- annuii e gli lasciai un bacio sulle labbra. Uscii e presi un asciugamano. Lo legai in vita e uscii dal bagno. Avevo stampato sul viso un sorriso a trentadue denti. Lo sentivo perché erano poche le volte che mi capitava di farlo. Raggiunsi la porta, afferrai la maniglia, girai le chiavi nella fessura e aprii.
-Oh santo cielo! Cosa ci fai qua Zayn!- -Signora Styles!-


its my time (?)
Ehila! eccomi qui dadaaaa che ve ne pare di questo capitolo? lo so è corto ma va beh *^*
ok lascio a voi i commenti perchè vado abbastanza di fretta! 
beh come al solito, lo so che mi ripeto ma lo voglio fare sempre, grazieeee, grazie mille a tutti per le recensioni, per i preferiti, seguiti, ricordati!
grazie mille davvero e continuate a lasciarne perchè mi fate davvero felice!
vi saluto bellissimi!
alla prossima, ciaoo
mari c:
 

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Capitolo 11
*** Chapter Eleven ***





Chapter Eleven.

Zayn Malik.

Avevo gli occhi sbarrati e non sapevo cosa fare, rimasi immobile, con solo un asciugamano a coprirmi, davanti alla madre di Harry e al suo compagno che mi fissavano sbigottiti. In quel momento la porta del bagno si aprì e uscì il riccio. –Ehi, Zayn che succede ti stavo aspettan.. oh cazzo..- questa era di certo una delle situazioni in cui nessuno di noi avrebbe voluto trovarsi.

Uscii passo dopo passo dalla stanza di Harry dopo essermi rivestito. Dal salotto si sentivano le urla della signora Styles. –Ritorniamo prima, non troviamo le chiavi e ci viene ad aprire un ragazzo mezzo nudo!- -Mamma.. posso spiegare..- mi avvicinai sempre di più alla stanza dov’erano riuniti gli altri –no! Non puoi spiegare.. Harry.. tu non sei gay..- -e invece si mamma! È questo che devi capire..- entrai, cadde il silenzio e tutti gli sguardi si spostarono verso di me. –tu!- la donna si alzò dal divano puntandomi il dito contro –tu, gli hai fatto il lavaggio del cervello, lui non è mio figlio!- il volto di Harry divenne cupo e delle lacrime iniziarono a scivolare sulle sue guance. Non potevo vederlo così, non se lo meritava, era una delle persone più buone e sincere del mondo.. non poteva. –lo guardi cazzo!- sbraitai contro la donna che indietreggiò –quel ragazzo è stato, è e sarà sempre suo figlio! È lo stesso Harry Styles di sempre! Cazzo.. non può decidere lei come una persona deve essere! Suo figlio è gay? Non cambia proprio un cazzo di niente è lo stesso ragazzo che lei ha amato da quando è venuto al mondo!- nella stanza ricadde il silenzio.
Guadai il riccio che provava a sforzarsi di non lasciar cadere le lacrime poi spostai lo sguardo verso sua madre –e se lei per prima non riesce ad accettarlo.. bene, sa che le dico, che mi fa davvero pena.- detto questo mi voltai e raggiunsi la porta d’uscita dell’appartamento. Appena la aprii sentii una mano sulla spalla, mi voltai di scatto, era Harry.
Senza dire una parola mi abbracciò –Ti amo Zayn..- gli diedi un bacio sulla guancia e mi avviai fuori senza una meta ben precisa.

***

L’aria che stava diventando sempre più fredda, dato l’inizio di dicembre, mi arrivò dritta in faccia facendomi venire i brividi. Presi una sigaretti, l’accesi. Non era possibile essere così chiusi mentalmente, si non ero di certo la prima persona che doveva parlare dato quello che pensava mio padre ma quella ormai era acqua passata e seppur mi sentissi in colpa io stavo bene con Harry, mi sentivo completo con lui e.. lo amavo? Lui me lo aveva detto.. mi aveva detto che mi amava ma io non ero riuscito a dire che lo ricambiavo e questa cosa continuava a frullarmi per la testa già dal giorno prima.
Lasciai cadere a terra la sigaretta e la spensi del tutto con un piede. Ma ero ancora teso.. ne accesi un’altra.

 
Harry Styles.

-vaffanculo- sussurrai tra me e me. Lasciai sbattere la porta dietro di me e mi lanciai sul letto. Le lacrime ormai continuavano a scendere dai miei occhi rendendoli ancora più verdi e lucidi. Non mi piaceva vederli così, mi faceva sentire ancora più debole, più fragile. Mia madre non aveva intenzione di parlare, era tutta la mattina e tutto il pomeriggio che cercavo di chiarire ma non mi rivolgeva parola. Mi aveva detto solo di stare lontano da Zayn. Si Zayn. Mi scappò un mezzo sorriso e effettivamente non potevo a non pensare a tutto quello che avevamo passato insieme.
Presi un foglio che avevo appoggiato sul comodino. Era il testo della canzone che avevamo scritto io e il moro insieme. Era incompleta.. mancava un ultimo pezzo di una strofa.

-Tell me i'm a screwed up mess.. Tell me you don’t want my kiss..-

Gli avevo detto di amarlo ed era la prima volta che lo dicevo ad una persona.. a nessun altra.. ragazza lo avevo mai detto. Pensavo realmente che mi avesse detto la stessa cosa ma.. non lo aveva fatto.. magari non era pronto o magari.. no Harry.. non pensarci. Chiusi gli occhi e dopo pochi minuti mi addormentai con il viso ancora umido.
 

Zayn Malik.

Ora di storia.. non avevo l’intenzione e la voglia di seguire. Harry non c’era. Mi aveva scritto la mattina dicendomi che sua madre aveva preferito tenerlo a casa, almeno per oggi. Ma quella non era la cosa a cui stavo pensando in quel momento. Mi stavo torturando ormai da un giorno e mezzo sul fatto che mi sentivo una vera merda a non aver detto ciò che provavo a Harry.. poteva benissimo aver frainteso tutto. Dovevo dirglielo ma non potevo fare una cosa semplice.
No.. Harry era una delle persone più importanti di tutta la mia vita e.. dovevo assolutamente dare qualcosa di grandioso.. qualcosa.. alla Styles, non di certo alla Malik. Potevo cambiare, almeno un po’,  per lui? In effetti.. stavo già cambiando.

***

Mi sdraiai sul divano. Mi raggiunse con passo felpato saltandomi sulla pancia il piccolo Jawaad, che ormai era diventato un bel gattone adulto. –ciao bellissimo..- dissi accarezzandolo. –è ora di fare una bella sorpresa al tuo padroncino Harold- il micio iniziò a fare le fusa. Presi il cellulare e feci scorrere la rubrica. L, M, N.. Niall Horan.

-Pronto Zayn?- sorrisi -Caro il mio irlandese chiama Louis e Liam e venite subito a casa mia, ho bisogno di voi-
 


Its my time (?)
Lo so lo so lo so lo so sono in ultra ritardo! *chiede perdono in ginocchio* (?)
No, ok a parte tutto ho provato a scrivere qualcosa ma non avevo ispirazione e tutto quello che scrivevo mi faceva letteralmente schifo. Non è uno dei capitoli più belli.. anzi.. ed è pure corto
ma è necessario per congiungere tutta la storia.
Per il prossimo capitolo so già cosa scrivere quindi il tempo di completarlo e lo posterò subito (spero il prima possibile due o tre giorni)
Spero comunque che vi sia piaciuto eeee… un bacione a tutti grazie delle recensioni, lasciatemene ancora eh, ci conto :3
Ciaoooooooo, mari c:

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Capitolo 12
*** Chapter Twelve ***





Chapter Twelve.

Zayn Malik.

-Da quanto non vi vedete?- mi voltai verso il biondo che stava seduto a fianco a me. Eravamo nella macchina di Louis insieme a quest’ultimo e a Liam. –Da ormai una settimana e mezzo.. oh almeno.. lo vedo a volte a scuola ma non si può mai sapere.. ci scriviamo solamente- stavamo andando a casa di Harry. Era arrivato il giorno in cui avrei dimostrato davvero al ricciolo quando davvero tenevo a lui.. non mi interessava di sua madre, di Jason.. non mi interessava niente oltre a me e lui, insieme. Liam si girò verso me e il biondo –sei sicuro che Harry non sia a casa ora?- annuii –mi ha detto che sarebbe dovuto andare da sua nonna, tornerà solo verso l’ora di cena- -perfetto- ero teso, speravo solo che tutto andasse per il verso giusto. –Zayn, abbiamo preso tutto vero?- -Si Niall tranquillo, sei più agitato di me- ridacchiai –ci tengo al mio migliore amico- -ah lo so-. La macchina in quel momento si fermò Louis si girò verso di noi –siamo arrivati ragazzi, è ora di mettersi al lavoro!-


Harry Styles.

Avevo una miriade di pensieri che mi giravano per la mente mentre mi stringevo nel mio cappotto per ripararmi dal freddo. Stavo camminando fianco a fianco con mia madre, stavamo tornando a casa dopo la giornata passata da mia nonna, adoravo mia nonna.. era una persona così gentile e soprattutto mi capiva, capiva che c’era qualcosa che non andava ma ovviamente non potevo dirgli che la causa era un ragazzo in fondo era pur sempre una donna anziana e non abituata a queste cose soprattutto se riguardava un suo nipote.

Le gare di nuoto e tutti gli allenamenti erano sospesi fino a fine gennaio quindi non avevo impegni ben precisi per quanto riguarda la scuola a parte.. la gara di Natale dove avrei dovuto cantare con Zayn. Anche se mia madre non voleva avrei dovuto vedere il moro almeno per le ultime prove, avevo concluso la canzone da solo e dovevo fargliela leggere e preparare tutte le parti e la base. Ok, non avrei dovuto pensare a quello. Dovevo cercare di pensare a qualcos’altro mi facevo solo del male. Presi il cellulare, nessun nuovo messaggio. Ormai gli scrivevo pochissimo, forse avrei dovuto dimenticarlo e sarebbe stato meglio anche per Zayn non volevo farlo stare male per colpa solo ed esclusivamente di mia madre.

Arrivammo sotto casa e sulla strada appena sotto le finestre del nostro appartamento che andavano da un lato all’altro della via erano appese delle lucine tipo quelle degli alberi di natale, tutte spente. –Hai visto Harry? Stanno già installando le luci per Natale- le guardai perplesso –ma non ti sembrano messe.. male? C’è sono quasi tutte sotto il nostro appartamento- -non avranno ancora finito- alzai le spalle e seguii mia madre all’interno dell’edificio.

***

Ero sdraiato a pancia in giù sul letto, erano si e no le nove di sera. Mia madre mi aveva chiamato che era pronta la cena ma sinceramente non avevo la minima voglia di mangiare, non avevo fame.

Qualcosa attirò la mia attenzione, fuori dalla finestra si erano appena accese delle luci, probabilmente quelle che avevano messo come addobbo natalizio. Le fissai per un attimo dopo di che risprofondai con il capo nel cuscino. Ad un tratto però iniziai a sentire un sottofondo musicale provenire dalla strada e qualcuno iniziò a cantare.

-I was wondering if you and me could spend a minute
On the floor up and close getting lost in it
I won’t give up without a fight…-


Avrei riconosciuto quella voce dappertutto! Scattai in piedi e mi affacciai alla finestra.

-I just wanna, oh baby
I just want you to dance with me tonight
So come on, oh baby
I just want you to dance with me tonight..-


Mi ritrovai davanti uno spettacolo stupendo.. La musica proveniva da una macchina parcheggiata a lato della strada, era la macchina di Louis e ovviamente seduti su questa c’erano Liam, Niall e Lou. Una serie di luci natalizie brillavano sopra gli edifici più vicini al mio appartamento, nella via scura brillavano a terra un sacco di candele accese di tutti i colori e in centro ad esse c’era Zayn.. che cantava con lo sguardo fisso alla finestra dove mi ero appena affacciato. Gli sorrisi.

-We’re getting sweaty, hot and heavy in the crowd now
Loosen up and let you hands go down, down
Go with it girl, yeah just close your eyes, yeah

I feel the music moving through your body
Looking at you I can tell you want me
Don’t stop keep going till the morning light, yeah

When I saw you there, sitting all alone in the dark acting like you didn’t have a care
I knew right then, that you’d be mine, and we’d be dancing the whole damn night right-


Zayn mi fece un cenno e capii subito che intendeva.. “vieni da me”. Intanto i vicini di casa e degli altri condomini e villette iniziarono ad affacciarsi. Gli mandai un bacio e rientrai in casa. Uscii di corsa da camera mia. –Ehi Harry, sai cos’è tutto questo rumore?- non risposi e continuai il mio percorso fino al portone d’ingresso lo aprii e mi bloccai vedendo ancora li Zayn, che continuava a cantare.

- Oh baby, I just want you to dance with me tonight
So come on, oh baby
I just want you to dance with me tonight

Break it down now,
Shake it like that,
Now bring it all back
To dance with me tonight
One more time, one more time, come on now
Do your thing, Everybody sing-


Il moro si avvicinò pian piano a me a ritmo di musica. Mi porse una mano. La strinsi e subito lui mi attirò a se portandomi in centro alle candele. Iniziammo a ballare insieme. Mi sembrava quasi di sognare era tutto così, così.. così surreale. Sentivo che mi sarei messo a piangere dalla gioia da un momento all’altro.

-I just wanna, oh baby
I just want you to dance with me tonight
Everybody everybody come on now
Girl, just close your eyes
We can dance all through the night,
I just want you to dance with me tonight
And everybody sing
Girl just close your eyes, we can dance all through the night
I just want you to dance with me tonight
So come on girl just close your eyes
We can dance all through the night
I just want you to dance with me tonight-


Si era riunita intorno un sacco di gente e dai balconi altrettanto ma in quel momento non ci feci per niente caso. Era come se esistessimo solo io e Zayn, era il nostro momento. Sorrise e subito ricambiai.

-Harry.. non avrei mai pensato di poter fare una cosa del genere per qualcuno.. non pensavo che avrei mai trovato il fegato di farla nemmeno per te.. ma stando insieme a te ho imparato molte cose e un po’ della tua spontaneità, della tua energia mi ha contagiato.. il vecchio Zayn non avrebbe mai fatto una cosa simile. E.. se sono qui adesso circondato da queste stupidissime candele, idea di Niall ovviamente..- mi scappò una mezza risatina vedendo con la coda dell’occhio il biondo che gesticolava -..è perché devo dirti una cosa che per me è davvero importante..- il moro prese un lungo sospiro. Sorrise –Harry.. io..- si bloccò un attimo – Harry io ti amo!-

Ok. Non riuscivo a respirare in modo regolare, il mio cuore stava battendo all’impazzata e tutto per due parole che stavo aspettando e che iniziavo a pensare che non le avrei mai sentite, o per lo meno mai sentite pronunciate da quella voce, da quella persona.

-Anche io Zayn.. anche io ti amo!- e lo abbracciai, gli saltai praticamente addosso. Mi mancava tutto di quel ragazzo. Dalla sua voce, al suo profumo, al poterlo abbracciare.. al poterlo baciare. Mi allontanai giusto quel poco che bastava per poterlo guardare in quegli splendidi occhi nocciola. –Grazie..- e detto questo, lo baciai.


its my time (?)
ok, ok, ok dire che ho preso spunto dal video di Olly Murs è poco ma io lo amo seriamente e mi è sembrata un'idea carina quella di Zayn che cantava sotto casa di Harry.
Non so di preciso quanti capitoli possano mancare alla fine vi dico solo che pian piano ci stiamo avvicinando.
aaallora spero che il cpaitolo vi sia piaciuto e.. avete ascoltato LWWY!! *^* è una cosa stupenda sdfghjkl scusate ma dovevo scriverlo davvero sono fiera di quei cinque ragazzi e sono fiera di essere una Directioner :')
beh se avete voglia lasciatemi qualche recensione, mi fa sempre piacere leggerle! grazie a tutti quelli che sono arrivati a legger fino a qui e..
alla prossima!!
un bacione grande grande
mari c:

ps. se vi va di chiacchierare un po' su twittah sono @happenin__

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Capitolo 13
*** Chapter Thirteen ***






Chapter Thirteen.

Zayn Malik.

Eravamo seduti tutti nel salotto di casa Styles. Liam e Niall su un divano, io e Harry sull’altro, Louis sul bracciolo a fianco a me e la madre di Harry in piedi che girava a vanti e indietro per la stanza. Non sapevo esattamente cosa potesse girare per la testa della donna in quel momento ma potevo capire, invece, ciò che provava il riccio. Era teso e non sapeva come comportarsi. Mi decisi, allungai il braccio e gli strinsi la mano. Harry si voltò e ricambiò il mio sorriso. In quel momento la madre di Harry si bloccò e ci fissò per un attimo. –Zayn..- momento di silenzio -..lo ami davvero?- strinsi più forte la presa che avevo con la mano del riccio. –signora Styles.. mi creda.. non penso di aver mai fatto cose simili a quelle che ho fatto per lui mai nella mia vita.. se questo non è amore non so cosa sia e può stare tranquilla.. non voglio veder soffrire Harry tanto quanto non lo vuole lei..- sul volto della donna comparve un sorriso che rassicurò sia me sia il ricciolo. –sapete, non è una cosa facile per me.. ma se questo vi fa stare bene.. cercherò di.. accettarlo..- Harry si alzò in piedi di scatto e andò addosso alla donna abbracciandola –grazie mille mamma!- non potei fare a meno di lanciare un sospiro di sollievo. –datemi del tempo però..- concluse la signora Styles. Harry sorrise alla madre e in pochi secondi me lo ritrovai addosso che mi stringeva in un abbraccio –ti amo- detto questo mi baciò. Louis saltò di scatto in piedi urlando –abbraccio di gruppo!- e i tre ragazzi che fino a quel momento erano rimasti a osservare tutta la scena pronti a prendere le nostre difese ci saltarono sopra.

***


-Jawaad vieni qui dai..- il gatto era fermo immobile sopra le mie gambe, ero seduto sul divano osservando il riccio -dai incoraggialo anche tu Zayn se no non si sposterà mai da li- mi scappò una risata. Harry sbuffò, prese il gatto in braccio e si sdraiò  sul divano appoggiando la testa sulle mie gambe. -non dovevo lasciarti qui da Zayn guarda come sei diventato pigro- passai le mani tra i suoi capelli -oh parla l'altro. tu lo vizi troppo. ogni volta che vieni qui porti quintali di cibo solo per lui- -ci tengo al nostro cucciolo- presi la mano di Harry e la strinsi -ehi che c'è?- il riccio su tirò su dalla sua posizione lasciando scappar via Jawaad -voglio vedere Gemma..- ci fu' un bel momento di silenzio -Zayn.. c'è una cosa che dovrei dirti..- non risposi ma feci cenno di parlare -da quando Gemma è in coma..- una lacrima rigò la guancia -..io non.. non sono mai andato a trovarla.. ho troppa paura di vederla li sdraiata su quel letto di ospedale per colpa mia..- -Harry..- lo cinsi in un abbraccio -non devi aver paura.. ci sono qua io. tranquillo.- sentivo le mani di Harry premere forte contro la mia schiena -ok..- il riccio si staccò appena dall'abbraccio -ok?- -domani.. dopo scuola andiamo da Gemma..- posò le sue labbra sulle mie e mi baciò. Presi il suo viso tra le mani e lo fissai dritto negli occhi -guardami Harry. Ascolta, finche siamo insieme niente potrà farti del male, io ci sarò sempre per te e tu lo sai vero?- il ricciolo annuii.

***

Ero rimasto per ultimo nello spogliatoio. Mi stavo vestendo lentamente perché avevo voglia di stare un po' da solo. Stavo riordinando i vestiti nel mio armadietto con gli auricolari nelle orecchie, non sentivo il minimo rumore. Ad un tratto sentii una mano afferrarmi una spalla, ancora nuda dato che non avevo ancora indossato la maglietta. L'individuo mi fece girare verso di lui e mi sbatté contro l' armadietto. Mark.. tolsi gli auricolari. -che cazzo vuoi da me?- il ragazzo sorrise beffardo -non mi sentivi, ho dovuto attirare la tua attenzione in qualche modo anche se.. vederti fare quella specie di balletto da frocio era divertente- mi voltai e afferrai la maglietta –ripeto, che cazzo vuoi da me?- Mark si avvicinò, appoggiò una mano sull'armadietto a fianco a me e con l'altra iniziò a passarmi un dito sul petto. -levami subito le mani di dosso altrimenti vedi dove te le infilo..- il ragazzo si bloccò per un attimo poi si avvicinò sempre di più con il viso al mio. In quel momento scattai. Alzai le braccia e prima che potesse succedere qualcosa spinsi via quell'energumeno che andò a sbattere contro l'altra fila di armadietti per poi cadere a terra. Lo fissai per un attimo disgustato. -non eri tu che mi insultavi, che mi davi del frocio cazzo! ma che fottutissimi problemi hai!?- Mark mi guardò con uno sguardo impassibile -Malik non voglio vederti con Styles..- scoppiai in una fragorosa risata -ah perché pensi che se lasciassi Harry mi metterei con te? stai sbagliando strada. Nemmeno se tu fossi l'ultima persona sulla terra starei con te e.. leggi bene il labiale..- indicai le mie labbra -..mai- sottolineai. Infilai la maglietta e feci per andarmene quando Mark si alzò in piedi. -se non posso averti io non ti avrà nemmeno lui..- mi voltai -..sai conosco tre o quattro persone che a solo una mia parola potrebbero prendere il tuo amato Styles e mandarlo insieme alla sorellina- a quelle parole mi si raggelò il sangue nelle vene -tu.. tu sei pazzo- -lascia Styles e non gli succederà niente.. ti lascio tempo fino a lunedì..- deglutii fissando quello spregevole ragazzo. Come poteva anche solo pensare di fare una cosa simile. Scossi la testa confuso e me ne andai sapendo di lasciare nello spogliatoio un Mark sorridente e soddisfatto.

Harry Styles
 
Uscii dall'edificio e intravidi, seduto in fondo alla scalinata intento a fumarsi una sigaretta, il moretto. Lo raggiunsi di soppiatto e gli arrivai dal dietro coprendogli gli occhi con le mani -Ehi chi sono?- chiesi cercando di camuffare la voce -ti riconoscerei sempre Harry, riconosco il tuo profumo- alzai il viso al moro e lo baciai. L'aroma di menta misto tabacco mi pervase la bocca. -allora riccio, andiamo?- -andiamo- annuii. Ci alzammo, afferrai la mano di Zayn, a quel contatto sembro agitarsi -ehi sei teso.. va tutto bene?- -si, tranquillo-.

***

-la stanza di Gemma Styles? è la numero F4- -grazie mille- rispose il moro. Non avevo ancora proferito parola da quando ci eravamo anche solo avvicinati all'ospedale. -Scusate ma voi chi siete? non vi ho mai visto qui..- chiese l'infermiera. Zayn fece per rispondere quando però lo bloccai. Presi un respiro profondo -sono suo fratello, il fratello di Gemma..-

Stanza F4. Appena la vidi mi passarono per la testa mille ricordi, mille pensieri. -sei pronto?- mi chiese Zayn prendendomi una mano. Semplicemente annuii, cercando di farmi forza. Afferrai il pomello della stanza e la spalancai. Davanti a me stava una bellissima ragazza mora.. era Gemma. Strinsi più forte la mano del moro e entrammo. Mi avvicinai al letto su cui era sdraiata mia sorella e qualche lacrima iniziò a scendere e rigarmi il viso, lo sentivo. -guarda Zayn. Sorride, sembra che stia dormendo- Zayn si avvicinò e mi poggiò le mani sulle spalle. -forse sente che sei qui. prendigli la mano- Restai immobile per qualche secondo che sembrò un'eternità. Alzai la mano tremante e la allungai pian piano verso quella di Gemma. Avevo paura di toccarla. Si, perché.. avevo paura di potergli fare del male.. ancora. Chiusi gli occhi e in quel momento sentii afferrarmi la mano. Era la mano di Zayn.. calda e rassicurante come sempre. Mi aiutò ad avvicinarmi sempre più a Gemma fino a farmi afferrare la sua mano. Sorrisi. Le lacrime iniziarono a scendermi sempre di più e sempre più velocemente. Zayn mi lasciò un piccoli bacio sulla guancia -vi lascio da soli. ti aspetto fuori- annuii senza togliere lo sguardo dalla mano di Gemma e dalla mia unite.

Zayn era uscito da qualche minuto e non mi ero ancora mosso dalla posizione in cui stavo. Continuavo a fissare quella stupenda ragazza che era mia sorella. Le sue labbra increspate in quel piccolo sorriso mi rassicuravano molto rispetto a quello che mi sarei aspettato di trovare. I capelli lunghi e mori ricadevano sulle spalle e una piccola ciocca era caduta sopra gli occhi. Gliela spostai con la massima delicatezza e non potei far a meno che sorridere e stringere la presa con cui tenevo la mano della mia Gemma. Ricordavo ancora la sua voce che gridava il mio nome prima dell’incidente, mi pervase un brivido per tutta la schiena ma.. poi rividi quel piccolo sorriso.. –finalmente sono qui.. e ho davvero tante cose da raccontarti..-


Zayn Malik

 
Uscii dalla stanza e mi appoggiai con la schiena contro il muro a fianco alla porta. Iniziai a giocherellare con i lacci della mia felpa "..solo una mia parola potrebbero prendere il tuo amato Styles e mandarlo insieme alla sorellina.." mi continuavano a girare per la testa queste parole. Era una cosa da pazzi e non sapevo davvero come comportarmi. -cosa faccio adesso?..- sussurrai. Mi lasciai scivolare a terra e, provai a trattenermi ma non ci riuscii, strofinai le mani sul viso per poi scoppiai a piangere.
 
Its my time (?)
Ok ok ok vi chiedo perdono lol ma posso spiegarvi il mio ritardo prima di tutto con la scuola e tutte ste cose sono stra presa e non ho il tempo materiale per pensare a cosa scrivere e scrivere. Insomma non volgio scriver la prima cagata che mi viene in mente. E secondo il pc lo uso di straforo ewe infatti questo capitolo l’ho scritto con il cellulare (e riguardo questo scusate per eventuali errori) ok. Non voglio farvi perdere altro tempo. Cercherò di postare prima possibile!
Lasciatemi recensioni che mi fanno tanto piacere :3
Un bacioneeee, alla prossima. mari c:
ps. Se volete sto su twittaah @happenin__

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Capitolo 14
*** Chapter Fourteen ***



 


 
Chapter Fourteen.

Harry Styles.
 
Un rumore assordante di clacson proveniva dall’esterno dell’edificio. Corsi fuori e iniziai a sbracciarmi verso la macchina di Louis per farlo smettere di suonare. Appena mi vide cessò tutto il trambusto. Corsi verso l’auto –Lou ma sei scemo sei sotto un ospedale!- il ragazzo mi sorrise –Oops.. comunque dov’è Zayn?- -arriva, arriva ha lui i borsoni- e ecco arrivare il moro con due grosse sacche, una sulla spalla destra e l’altra su quella sinistra. –dai Zayn corri! O arriveremo tardi- il ragazzo sbuffò –facile da dire, cos’hai messo nel tuo borsone Styles pesa tantissimo- -che esagerato- lo raggiunsi e lo aiutai a appoggiare tutto nel bagagliaio dell’auto dopo di che salimmo insieme agli altri tre ragazzi. –allora siete pronti per il weekend più indimenticabile della vostra vita?- urlò Louis –ovvio!- rispondemmo in coro- ebbene si stavamo per andare fuori città per un piccolo fine settimana tra amici nella casa sul lago di Liam.
Cinsi con un braccio Zayn che si era addormentato dopo pochi minuti dalla partenza. In quell’ultimo periodo era strano. Quando eravamo insieme era sempre teso come se avesse paura che potesse succedere qualcosa da un momento all’altro. D’altro canto era grazie a lui se avevo iniziato ad andare spesso a trovare Gemma e questo mi faceva bene. Di certo avremmo parlato. Ma non adesso. Ci voleva un momento tranquillo, un momento da soli senza nessun orecchio indiscreto.

***

-Ti prego Liam togli quel maledetto cd o credo che Niall mi spaccherà un timpano fra poco- il moro che fino a quel momento era stato tranquillamente addormentato appoggiato sulla mia spalla si alzò lentamente stiracchiandosi –ben svegliato- dissi –Zayn Malik, cos’hai contro Justin!- urlò il biondo tutto sovra agitato –contro di lui niente ma contro un’irlandese che canta a squarcia gola le sue canzoni mentre sto dormendo a fianco a lui mi scoccia e non poco..- ridacchiai senza farmi vedere da Niall che di certo avrebbe avuto qualcosa da ridire. La musica si fermò e così anche la macchina –ragazzi potete smettere di litigare, siamo arrivati!-.

Era ormai tardo pomeriggio, avevamo sistemato i nostri borsoni e tutto il resto. Niall, Liam e Louis erano impegnati in un interessantissimo gioco in scatola. Io e Zayn eravamo fuori in cortile a osservare il lago quasi completamente ghiacciato. –allora che ti va di fare?- chiesi prendendolo dal dietro per la vita. –andiamo a fare un giro..- sorrisi -ok aspetta che vado a chiamare gli altri- feci per allontanarmi quando sentii la mano calda e morbida di Zayn afferrare la mia –no, solo io e te- ritornai sui miei passi verso il moretto. Mi avvicinai e gli lasciai un piccolo bacio a fior di labbra. Sorrisi. –non facciamoci vedere mentre andiamo via- presi la mano di Zayn e insieme corremmo via dalla piccola casa.

***
Dieci minuti e eravamo al centro della città. Eravamo arrivati fino a una grandissima piazza piena di bancarelle di ogni genere.
Camminavamo mano nella mano sotto sguardi accusatori della gente. Ormai ci eravamo abituati ma era fastidioso sempre e comunque.
 
Zayn Malik.
 
-guarda la Zayn!- il riccio strattonò la mia giacca indicando con l’altra mano una bancarella in fondo alla piazza. Ci avvicinammo. Tutto il tavolino era agghindato da braccialetti e braccialettini di tutti i tipi. Sinceramente non capivo che ci trovava di così stupefacente in quei laccetti Harry. –prendiamone due, uno per me e uno per te- il riccio ne prese in mano una decina di mille colori con tantissimi soggetti diversi e appariscenti. Osservai per bene ciò che offriva la bancarella e li vidi.. –Harry che ne dici di questi?- afferrai due semplici braccialetti composti da un intreccio di lacci rossi e gialli. –oh ottima scelta per un regalo alla propria ragazza- un’alta signora spuntò da dietro il bancone. Io e il riccio ci girammo di scatto verso di lei –sapete quei colori messi insieme hanno un significato di luce, bontà, energia, passione e amore.. ripeto è un perfetto regalo- concluse sorridendo. Incrociai lo sguardo di Harry –ne prendiamo due- dissi senza distogliere i miei occhi da quegli splendidi smeraldi. –si, li prendiamo- confermò il riccio.

Pagammo i bracciali e non appena la signora ce li diede afferrai il braccio di Harry, il riccio fece lo stesso con il mio. Allacciammo i bracciali ai rispettivi polsi. Presi un bel respiro profondo –questo è per te Harry, te che mi hai fatto capire davvero quello che è importante nella vita e sappi che qualunque cosa succeda io ti vorrò sempre bene, anche se può non sembrare sappi che.. insomma Harry io ti amo e ti amerò sempre!-  il riccio sorrise e mi abbracciò –ti amo anche io Zayn- e ce ne andammo sotto lo sguardo imbarazzato della signora che ci aveva appena venduto i braccialetti.

 
***


Harry Styles.
Si era fatto tardi. Il cielo era completamente buio e pieno di stelle. –sta iniziando a fare freschino- disse Zayn –siamo quasi arrivati-.
Raggiungemmo dopo pochi minuti il giardino della casa sul lago di Liam. Il moro fece per entrare nel piccolo abitacolo ma lo bloccai. –senti Zayn.. dovrei parlarti di una cosa..- dissi –puoi aspettare prima di entrare?- chiesi.
Arrivammo sul retro della casetta e ci sedemmo su una panchina. Zayn accese una sigaretta.. significava che era teso.. o almeno che voleva rilassarsi. –dimmi..- sussurrò espirando tutto il fumo che aveva appena ispirato. –in questo ultimo periodo mi sembri strano- -in che senso?- chiese guardandomi storto –nel senso che sembri sempre in tensione, senti.. c’è qualcosa che non va? Puoi dirmelo.. lo sai..- si voltò verso di me e tutto il fumo che aveva in bocca mi arrivò addosso tutto d’un colpo. Odiavo il fumo, per Zayn avevo fatto uno strappo, ma quello era troppo.. lo aveva fatto apposta? –Zayn scusa puoi non fumarmi addosso lo sai che..- si alzò di scatto. –adesso basta cazzo..- lo squadrai sconcertato –che c’è?- -non ti va mai bene niente di quello che faccio e se sono così, se ho qualche problema come dici tu e non te lo dico ci sarà un motivo..- -Zayn io non..- -zitto.. non dire altro.. sono stufo di tutte queste scuse.. “stiamo insieme è ovvio che ti faccio certe domande”.. sai come sono e.. forse.. basta me ne vado a letto.. buonanotte- -Zayn..- se ne andò senza dire nient’altro ma..  Perché se l’era presa così tanto per una cazzata simile? ma che avevo fatto di sbagliato?



 
Its my time (?)
Sono in mega ultra iper non so quanto in ritardo e mi scuso.. lo so.. ma seriamente trovare il tempo di scrivere è difficilissimo in questo periodo e sto facendo i slati mortali per poter pubblicare. Quindi cercherò davvero di mettere il prossimo capitolo al più presto, spero vi sia piaciuto questo e continuate a seguire la storia che non manca ancora molto eh!
Grazie mille per le recensioni. Vi voglio bene ragassuoli!
Alla prossima, mari c:
twitter: @happenin__

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Capitolo 15
*** Chapter Fifteen ***





Chapter Fifteen.

Harry Styles.

 

Camminavo per i corridoi. Liam e Louis chiacchieravano a fianco a me ma non li ascoltavo. Avevo un unico pensiero.. Zayn. Dalla sera in cui avevamo litigato non avevamo più parlato infatti lui se n’era andato il mattino dopo senza dire niente a nessuno, senza svegliarci. Probabilmente era tornato a casa con i mezzi pubblici. Gli altri ragazzi mi avevano chiesto cos’era successo ma a dirla tutta.. non lo sapevo nemmeno io. Forse aveva solo bisogno di stare solo, forse passavamo troppo tempo insieme.

Girammo l’angolo e in fondo al corridoio intento a prendere libri dall’armadietto eccolo li. Il mio moretto –scusate ragazzi..- dissi ai miei due migliori amici che mi sorrisero capendo la situazione. Raggiunsi il moro –Ehi Zayn!- fece finta di non sentirmi, chiuse l’anta azzurra e si incamminò dalla parte opposta alla mia. Lo rincorsi e lo fermai tenendolo per una spalla. –Zayn ho bisogno di parlarti- il ragazzo si voltò e mi fissò dritto negli occhi con le sue iridi profonde. –non ho niente da dirti- sibilò lui levando la mia mano dalla sua spalla con uno scossone. –non ho capito ancora perché ti stai comportando così..- dissi –bene, allora lasciami stare non ho voglia di vederti in questo momento- fece per andarsene ma lo fermai nuovamente –non vuoi vedermi ma ti ricordo che sabato ci sarà il concerto di Natale e dobbiamo cantare insieme se non ricordi. Dobbiamo incontrarci uno di questi giorni..- Zayn non si voltò ma non mi guardò negli occhi, teneva lo sguardo basso. –vorrà dire che farai a meno di me.- -come scusa!?- chiesi sperando di aver capito male –non canterò con te..- detto questo si allontanò lasciandomi immobile, lasciandomi di sasso in mezzo al corridoio.

***

Sentii il portone della piscina aprirsi e sbattere con un tonfo rumoroso. –Ah ma allora sei qui- -Si, Harry ti abbiamo cercato da tutte le parti- erano le voci di Liam e Louis. Non alzai il capo. Lo tenevo stretto tra le braccia appoggiato alle ginocchia. Ero seduto a terra, ancora in costume.

-Tutto ok bello?- alzai lo sguardo e mi ritrovai i due ragazzi di fronte. Lo sentivo avevo gli occhi gonfi e sicuramente ormai rossi. –dobbiamo parlare Harry- Liam si sedette alla mia sinistra e Louis alla mia destra –che succede?- chiese il maggiore. –Zayn..- -che ha fatto?- le lacrime rincominciarono a scendere rigandomi il viso –Zayn non vuole più vedermi, non vuol e più cantare con me e la cosa che più mi distrugge e non sapere il perché di tutto questo! Cos’ho fatto di sbagliato?- tutti e due i ragazzi iniziarono a accarezzarmi i ricci per tranquillizzarmi ma non sarebbe servito a molto.
-Harry tu sei il ragazzo più dolce e sincero che io conosca- iniziò Liam –e sappiamo tutti che non faresti mai del male a qualcuno e di certo non hai fatto niente di sbagliato con Zayn- concluse Louis.

-E allora perché ragazzi?-

Le lacrime iniziavano ad asciugarsi. Louis e Liam mi accompagnarono nello spogliatoio dove mi cambiai. Poi uscimmo da scuola. Almeno mi avrebbe aspettato un pomeriggio in compagnia.

 

Zayn Malik

 

Ero seduto sulla panchina del cortile della scuola in compagnia della mia fedele sigaretta e dei miei pensieri. Mi voltai di scatto appena sentii delle voci avvicinarsi. Vidi arrivare Louis e Liam insieme a Harry. Non si accorsero della mia presenza. Li osservai. E più guardavo il riccio più sentivo stringermi lo stomaco. Faceva male vederlo triste ed era completamente colpa mia. Avevo bisogno anche io di qualcuno. Non potevo tenere tutto il peso che portavo da solo. Lasciai cadere a terra la sigaretta e corsi all’interno della scuola.
Arrivai all’aula di arte. Per fortuna Niall era molto lento a uscire da lezione. Entrai in classe, era solo. Chiusi la porta –Niall..- non lo lasciai fiatare. Gli arrivai addosso stringendolo in un fortissimo abbraccio. avevo bisogno di qualcuno in quel momento.
-va tutto bene Zayn?- -niente va bene Niall..- sciolsi l’abbraccio e mi sedetti su uno sgabello. Il biondo fece lo stesso. –ho detto a Harry che non lo volevo più vedere e che non avrei più cantato con lui- gli occhioni azzurri del ragazzo si allargarono dallo stupore –tu hai fatto cosa! Perché!?-
Gli spiegai del ricatto di Mark. Niall mi fissò per un attimo dopo di che si alzò e mi cinse tra le sue braccia. Nascosi il capo sul suo petto. Le lacrime iniziavano a scendere.
 

                                                                                                                                                                                             Harry Styles

-rivoglio Zayn-
 

Zayn Malik

-rivoglio Harry.. ma non posso-
 
 
Its my time (?)
Eccomi qui. lo so è corto e quindi.. scusate bellezze! comunque Io ve lo dico ci metterò un po’ a scrivere causa scuola ma cercherò comuqnue di pubblicare il prossimo capitolo in settimana.
Hey! Sapete una cosa!? Mancano si e no solo due capitoli! Eeh si stiamo arrivando alla fine purtroppo.
Ma non pensiamoci e piuttosto fatemi sapere che ne pensate di questo capitolo! Cercherò di aggiornare presto!
Grazie davvero a tutti :)
Un bacione grande grande bellezzee
Sciaooo, mari c:

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Capitolo 16
*** Chapter Sixteen ***





Chapter Sixteen.

Harry Styles


 
Uscii da scuola solo con lo zaino in spalla. Non c’era tanta gente. Erano circa le quattro del pomeriggio. Ero rimasto per preparare le ultime cose per la serata di Natale. Ebbene proprio quella sera si sarebbe tenuta la festa in cui io e Zayn avremmo dovuto cantare insieme. Non sapevo ancora se andare o meno, certo, avevamo dato i nominativi ma se non si presentava nessuno dei due forse..
Il vento freddo del pomeriggio di dicembre mi sbatteva addosso penetrandomi fino alle ossa. Camminavo solo, con le mani nelle tasche del giubbotto ascoltando un po’ di musica con li auricolari.
Dopo una decina di minuti circa arrivai a quel grande edificio bianco al quale, da ormai qualche settimana, visitavo ogni giorno.. l’ospedale. Entrai nella stanza di Gemma, lasciai cadere lo zaino a terra, appesi la giacca all’attaccapanni e mi sedetti su una sedia a fianco al letto dove stava riposando.. o almeno così mi piaceva pensare, mia sorella.

-Ciao Gemma..- sussurrai afferrandoli la mano –non so proprio che fare questa sera.. non so se andare a quello stupido concerto, non senza Zayn.. ma ormai..- mi bloccai per un attimo osservando un punto non ben preciso della parete bianca, poi spostai nuovamente lo sguardo verso Gemma, le sorrisi -sinceramente penso che a Zayn non importi più niente di me.. solo che.. io non riesco a smetter di pensare a lui e a come poter stare ancora con lui. Anche solo un attimo per poter chiarire. Ma ormai non mi rivolge nemmeno più il saluto. Cosa faccio Gemma.. dimmelo tu- chiusi li occhi e appoggiai il capo sul letto.

L’unico rumore nella stanza era il ticchettio dell’orologio appeso alla parete. Tutto calmo, tutto fermo. Ad un tratto sentii qualcosa stringermi la mano. Alzai pian piano la testa non capendo ancora ciò che stava succedendo. La mano di Gemma stava stringendo la mia più forte, sempre più forte. Spalancai li occhi. il macchinario a fianco al letto iniziò a suonare producendo dei “bip”. –Oh.. oh mio Dio..- osservai la scena ancora incredulo. Gli occhi di Gemma si aprirono pian piano lasciando visibile le sue fantastiche iridi caffè. Li aprì e li richiuse due o tre volte probabilmente per abituare lo sguardo.

-Harry?- sentii gli occhi scoppiarmi in una cascata di lacrime.. –Ge.. Gemma.- Stavo tremando, non riuscivo a dire niente. Non stavo sognando vero? Era tutto semplicemente così reale e così.. bello. –Gemma.. ti voglio bene, Gemma.. ti voglio bene- ripetei più volte circondando mia sorella in un abbraccio pieno di gioia e di amore.

***

Gli avevo raccontato tutto, ogni singola cosa successa in quell’ultimo periodo che avevo dovuto passar senza di lei. Dall’incidente fino a raccontargli di Zayn. I dottori erano passati per assicurarsi che andava tutto bene e dalle prime analisi sembrava davvero che tutto fosse regolare. In quel momento entrò mia madre già in lacrime. Corse subito verso Gemma per abbracciarla. –Io esco un attimo- dissi. Volevo lasciarle sole e soprattutto dovevo avvisarlo. Si dovevo avvisare Zayn. In fondo lui mi aveva dato il coraggio di credere nella ripresa di mia sorella proprio nel periodo in cui stavo quasi per pensare al peggio, mi ha fatto venir qui lui, me l’ha fatta vedere lui li sdraiata su quel letto ed è stato lui a starmi accanto.
Presi il cellulare con le mani ancora tremanti, aprii la rubrica e avviai la chiamata. Lasciai suonare più e più volte. Provai a chiamarlo più e più volte ma niente. Mi si strinse quasi il cuore. Ma dovevo farglielo sapere in qualche modo.

***

Ritornai in stanza e mi avvicinai al letto dove Gemma e nostra madre stavano parlando. Mia sorella mi sorrise. –Devi andare.. vai e canta che è quello che sai fare meglio.. il resto arriverà da sé. Tranquillo fratellino.- le mie labbra si incresparono in un enorme sorriso, le lacrime rincominciarono a scendere. Abbracciai Gemma e le scoccai un bacio sulla guancia. –ti voglio bene sorellona, ricordalo sempre- lei sorrise –lo stesso vale per me- presi la giacca e corsi via infilandomela.
 

 
Zayn Malik.

Ero sdraiato sul divano a riposare. Quello era uno dei soliti pomeriggi noiosi senza niente da fare. Tra qualche ora sarebbe iniziato il concerto di Natale e non avevo la minima intenzione di andarci. Non volevo vedere Harry. Un gatto saltò sopra il divano e di accoccolò sul mio petto. Mi tirai seduto per poterlo accarezzare meglio. Sorrisi. –Jawaad..- sussurrai osservando il piccolo micetto. Una miriade di ricordi mi passarono per la testa. Harry mi mancava davvero.

Presi il gatto in braccio e lo portai in cucina. Presi la sua ciotola e la riempii di latte. Appena il cucciolo vide il cibo si lanciò a capofitto bagnandosi tutto. Lo osservai. Iniziai a ridere, mi sentivo davvero un idiota ma non potevo davvero smettere. Ad un tratto sentii qualcosa vibrare sul bancone. Era il mio cellulare. Lo presi. Sette chiamate perse e un messaggio vocale. Era Harry! Portai subito il telefonino all’orecchio e ascoltai il messaggio.

-Ehy.. ciao Zayn senti.. ho provato a chiamarti ma.. non hai risposto.. ma dovevo avvertirti- la sua voce era strana.. –senti.. sono in ospedale e.. Gemma.. Gemma si è ripresa! Sta bene. È tutto così strano volevo avvertirti per ringraziarti di tutto, non mi interessa se cancellerai il messaggio senza nemmeno ascoltarlo, perché ti ringrazio comunque e.. mi manchi, mi manca davvero tanto sentire la tua voce, poterti toccare.. volevo solo fartelo sapere. Insomma.. ora possiamo dire di aver davvero chiuso o non lo so, quello che voglio davvero dirti è.. Grazie di aver reso quest’ultimo periodo il migliore della mia vita. E sappi che.. ti amo.-

Guardai il messaggio vocale era arrivato circa una ventina di minuti fa. Ma che cazzo ci fai ancora qui Malik!? presi un respiro profondo e senza nemmeno prendere il giubbotto uscii di casa correndo. Correndo verso l’ospedale, verso la persona che amavo per poterglielo semplicemente dire.  
 


Its my time (?)
Aaaah ragazzi! Il prossimo è l’ultimo capitolo come farò senza di voi!?
Aaallora questo capitolo beh, sinceramente mi è piaciuto davvero tanto c’è dai.. Gemma che si sveglia e Harry e Zayn sdfhjsda insomma si sta tutto risolvendo?
Boh non lo so.. o almeno.. io lo so ma non voglio rovinarvi la sorpresa. Saprete il resto nel prossimo non che ultimo capitolo. Che posterò molto presto! Vi avverto!
Lasciatemi qualche recensioncina da leggere se arrivate fino a qui dai c: ps. non mi funziona bene la lettera "g" forse qualche parola è sbagliata ;3

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Capitolo 17
*** Chapter Seventeen ***


Its my time (?)
Oh ma vi rendete conto questo.. è l’ultimo capitolo e.. è l’ultima volta che scrivo questo mio “its my time(?)” (nome stupido lo so.. :3) va beh oggi l’ho voluto mettere all’inizio così poi non vi rompo più seriamente. Io vi consiglio di ascoltare “tell me a lie” quando nel capitolo cantano (lo so è un piccolo spoiler) è un consiglio perché io l’ho fatto mentre lo scrivevo e mi sono davvero emozionata. Bene volevo davvero ringraziarvi tutti di cuore. Questa è la prima long che scrivo dall’inizio alla fine e pubblicandola pure! Lol grazie a chi l’ha recensita grazie a chi l’ha preferita, chi l’ha seguita, chi l’ha ricordata e chi semplicemente l’ha letta. Grazie inifinite a tutti davvero :3
E qui è il momento di salutarvi.. nooo non voglio :( mi mancherete.. ma chissà magari inizierò a scriver qualcos’altro e tornerò a rompervi le palle. Beh almeno per questa storia comunque devo salutarvi. Mi dispiace davvero finirla ma.. non poteva durare all’infinito no? Beh ragazzi miei vi lascio alla lettura,
vi voglio bene, un bacione. mari c:




 

 

Chapter Seventeen.

Zayn Malik

 
Arrivai finalmente all’ospedale e entrando sentii una folata di calore ricoprirmi. Mi fece davvero bene dato che con tuta la fretta e l’adrenalina che avevo addosso in quel momento mi ero dimenticato la giacca e indossavo solo una maglia a maniche lunghe. Percorsi quei corridoi in cui passavo molte volte con Harry. Ma questa volta ero solo. Giunsi fuori dalla stanza dove era stata ricoverata la sorella del riccio. Presi un bel respiro profondo e aprii la porta.

Nella stanza trovai Gemma seduta sul letto mentre parlava con la madre. –oh.. scusate io.. stavo cercando Harry- -Zayn he ci fai qui?- chiese la madre ma subito la ragazza la interruppe –tu sei il famoso Zayn..- annuii timidamente –vieni qui.- mi avvicinai a Gemma. Era davvero impressionante quanto era simile al riccio, i lineamenti e i colori degli occhi. mi prese la mano –Harry è andato a scuola per il concerto.- -quindi canterà?- chiesi sorpreso –si, tu sai cos’è giusto fare- mi soffermai a osservare il suo sorriso. Lo ricambiai e strinsi la sua mano –grazie-. Mi avvia verso la porta.

-Zayn aspetta..- disse la madre del riccio, mi voltai di scatto. La donna si avvicinò –hai intenzione di far soffrire ancora mio figlio?- sentii una stretta allo stomaco e la mia mascella si contrasse –no..- sussurrai correndo poi via verso un’unica meta.. la scuola.
 

 
Harry Styles
 
-allora tutto bene?- mi voltai e distolsi lo sguardo da tutta la gente che stava prendendo posto in sala. Ero dietro le quinte del teatro della scuola –niente va bene Louis.. vorrei solo che ci fosse Zayn..- in quel momento ci raggiunsero pure Liam e Niall. –tranquillo Harry, noi saremo qui a fare il tifo per te e per qualsiasi cosa conta su di noi..- disse Liam cercando di tranquillizzarmi –si e possiamo anche venire a fare le comparse mentre tu canti- suggerì l’irlandese –no ragazzi ce la devo fare..- rivolsi nuovamente lo sguardo verso la sala sperando, alla fine ci speravo davvero, che comparisse il moro proprio in quel momento. Ma niente.

***

Lo spettacolo era iniziato da una ventina di minuti e si erano già esibiti alcuni ragazzi. Il presentatore, non che il bidello della scuola, era salito sul palco. –E’ ora di un duetto.. Harry Styles e Zayn Malik! un applauso per questi due giovanotti- la folla iniziò ad esultare –vai Harry siamo con te- disse Louis. Li guardai uno per uno e sorrisi. Mi voltai e mi incamminai verso il centro del palco, solo, quasi come se stessi andando verso il patibolo.

E la musica era partita. Toccava a me, solo a me.
 

 
Zayn Malik
 
Dal teatro della scuola provenivano dei boati di gente che incitava i ragazzi, applausi. Entrai dall’entrata principale e vidi salire proprio in quel momento il bidello che avrebbe detto chi si sarebbe esibito. –E’ ora di un duetto.. Harry Styles e Zayn Malik! un applauso per questi due giovanotti- merda. Ero arrivato troppo tardi. Il riccio si avvicinò pian piano al centro del palco con lo sguardo fisso sui suoi piedi.

Quando si fermò, alzò il capo e anche dal punto più lontano da lui, proprio dov’ero io in quel momento nella sala potevo vedere i suoi occhi lucidi fissare un punto non ben preciso.

E la musica partì.

H -Can’t ever get it right
No matter how hard I try
And I’ve tried
I put up a good fight
But your words cut like knives
And I’m tired..


As you break my heart again this time..-

E io dovevo fare assolutamente qualcosa. Presi un microfono dal tavolo dei tecnici dell’audio che stava in fondo alla sala e lo feci accendere. Appena in tempo.

Z -Tell me I'm a screwed up mess
That I never listen listen
Tell me you don't want my kiss
That you're needing distance distance..-


L’espressione del riccio in quel momento era la cosa più bella che avessi potuto vedere. Le lacrime che aveva tenuto fino a quel momento il moretto che rendevano così lucidi i suoi occhi avevano iniziato a scendere.

-..Tell me everything but don't you say he's what you're missing baby
If he's the reason that you're leaving me tonight
Spare me what you think
Tell me a lie..-


Cantando mi avvicinai pian piano al palco e salii raggiungendo Harry. Mi sorrise, ricambiai.

Z -Well, you're the charming type
That little twinkle in your eye
Gets me every time
-


H -And well there must have been a time
I was a reason for that smile
So keep in mind.
As you take what’s left of you and I..-


E iniziammo a cantare insieme e le nostre voci si unicano e si compleatvano l’uno con l’altra.

H&Z -Tell me I'm a screwed up mess
That I never listen listen
Tell me you don't want my kiss
That you're needing distance distance

Tell me everything but don't you say he's what you're missing baby
If he's the reason that you're leaving me tonight
Spare me what you think
Tell me a lie..-


Mi avvicinai sempre di più al riccio..

Z –Tell me a lie.. Tell me a lie.. Tell me a lie..
Tell me I'm a screwed up mess
That I never listen listen.-


Sorrisi e afferrai la sua mano. La strinsi.. mi mancava.. mi mancava davvero quel piccolo ragazzo perfetto.

H&Z -Tell me you don't want my kiss
That you're needing distance distance

Tell me everything but don't you say he's what you're missing baby
If he's the reason that you're leaving me tonight
Spare me what you think..

 
Tell me a lie.-


Un boato partì dal pubblico. Tutti erano davvero entusiasti ma a dirla tutta io e Harry avevamo tutt’altro per la testa. E nessuno, nessun Mark, nessuno, davvero nessuno avrebbe rovinato quel momento. Io e il riccio ringraziammo il pubblico e sgattaiolammo dietro le quinte dove ci aspettavano i nostri amici.

-Siete stati grandi ragazzi- ci saltò addosso Louis. –grazie ma.. potete scusarci un attimo- chiesi sorridendo. I nostri tre amici se ne andarono di scena.

-Harry scusami.. non avrei mai voluto farti soffrire e so che qualsiasi cosa mi abbia spinto a farti questo non è una buona scusa.. sono un casino..- il riccio mi interruppe –tu.. sei il ragazzo che mi ha spinto a esser più forte, mi hai fatto rivedere Gemma, credere in me stesso e in quello che sono.. sei il ragazzo che mi ha sorpreso sta sera facendo un’entrata in scena spettacolare.. sarai pure un casino, mi avrai pure fatto soffrire ma tu, proprio tu sei il ragazzo che io amo..-

Non avevo davvero parole.. non ce n’era bisogno.. ecco perché non ne trovavo.

-Harry io ti amo..- -Zayn io ti amo- ci avvicinammo l’uno con l’altro e finalmente dopo tanto tempo unimmo le nostre labbra in un piccolo, semplice.. ma probabilmente il più importante bacio di sempre.

E da dietro chissà dove proprio in quel momento tre deficienti spuntarono fuori e ci abbracciarono. Avremmo dovuto lottare sempre perché non è questo che si deve fare nella vita? Ma il fatto è che io avrei sempre avuto Harry, Harry avrebbe sempre avuto me. Noi avremmo sempre avuto i nostri amici.

E tutto era finito bene, quasi come era iniziato. In un abbraccio Niall, Louis, Liam, Harry e Zayn. Con le mani di questi ultimi unite grazie a quello che avevano passato e grazie a quello che provavano l’uno per l’altro.
 
 

the end.

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