Hoshi no Naku Koro ni

di TheGreatAndPowerfulZael
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Introduzione ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1 - Il Reclutamento (Parte 1) ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2 - Il Reclutamento (Parte 2) ***
Capitolo 4: *** Capitolo 3 - Il Reclutamento (Parte 3) ***
Capitolo 5: *** Capitolo 4 - Il Superteam e l'ultimo giocatore ***
Capitolo 6: *** Capitolo 5 - Nuovi Manager... e Avversari ***
Capitolo 7: *** Capitolo 6 - Il Superteam Definitivo ***
Capitolo 8: *** Capitolo 7 - Mikael ***
Capitolo 9: *** Capitolo 8 - Rapporti (Parte 1) ***
Capitolo 10: *** ANNUNCIO IMPORTANTE ***



Capitolo 1
*** Introduzione ***


Bene, eccomi qua.
Per prima cosa, buongiorno.
Buongiorno a chi già mi conosce e ha letto/recensito le mie storie.
Ugualmente buongiorno a chi non mi conosce e non ha mai letto una delle mie fic.
In quest’ultimo caso, mi presento: io sono IceWind_Zael, una delle menti del gruppo “Tsuki no hofuku_sha”, ma potete chiamarmi semplicemente Zael. Se proprio volete chiamarmi in altri modi, aggiungere un “-san” o un “-senpai” non è male XD (in fondo ho quasi vent’anni... non so se ci sono scrittori in questo sito più vecchi di me... sul serio, non lo so XD).
 
Sono qui con un progetto molto ambizioso: una fanfiction ad OC crossover fra Inazuma Eleven e... HALO.
“In che senso?”, chiederete. Semplice.
Immaginiamo che gli umani e i Covenant siano giunti ad una tregua dopo aver capito che la guerra era solo uno spreco di vite. Però non tutte le rivalità sono state sanate, quindi è stato inventato un torneo di calcio intergalattico (simile a quello di Galactik Football, ma più figo... perché quella serie è abbastanza noiosa e ripetitiva, a mio parere), in cui partecipano squadre degli umani e dei Covenant.
Dopo molti anni dalla creazione di questo torneo, e dopo una lunga serie di vittorie alternate fra umani e Covenant, questi ultimi, da alcuni anni, riescono sempre a umiliare le squadre umane, monopolizzando il torneo.
“Perché?”, chiederete. Per due motivi.
1) perché le squadre umane erano composte da SPARTAN e quindi da guerrieri veri e propri... ma poi dopo la guerra non ne sono stati prodotti più: questo ha portato al decadimento delle rappresentative umane.
2) perché l’ho deciso io (X’D).
 
Ma ad un certo punto i capi di stato della Terra, storica roccaforte della razza umana, hanno progettato un superteam, composto da ragazzi distintisi in campionati e in tornei mondiali. Ebbene, quei ragazzi saranno i nostri OC! Siete sorpresi? Immagino di no.
Avrò bisogno di molti OC, almeno 16. Uno è il mio, quindi me ne dovete fornire 15... ma se sono di più è meglio. Mi serviranno almeno 2 portieri, ok?
 
Questo è l’OC dell’allenatrice del superteam umano.
 
Nome: Priya
Cognome: Miyo
Nazionalità: Statunitense di origini indiane e giapponesi
Età: 32
Aspetto: Capelli neri raccolti in due lunghe trecce, frangia che copre la fronte. Occhi verdi. Fisico snello ma formoso. Pelle ambrata. Solitamente veste con una tuta da ginnastica piuttosto attillata, ma in occasioni formali usa un raffinato abito da sera bianco di seta con ricami in pizzo.
Carattere: Autoritaria ma comprensiva. Cerca di spremere la squadra al massimo per ripristinare l’onore umano, ma cerca anche di aiutarla psicologicamente. Insomma, l’allenatrice perfetta.
 
Ecco il modulo che mi servirà per il vostro OC:
 
Nome:
Cognome: (NIENTE PARENTELE CON PERSONAGGI DELL’ANIME)
Soprannome:
Età: (massimo 19 anni)
Aspetto: (comprende anche l’abbigliamento casual)
Carattere:
Ragazza/o: (servirà, spiegherò più avanti come)
Scuola: (potete scegliere una qualsiasi da IE e da IE GO, ma non tutti dalla Raimon, altrimenti è noioso. Accetterò comunque due o tre dalla Raimon)
Nazionale: (una qualsiasi delle qualificazioni al FFI o del FFI vero e proprio... non tutti dall’Inazuma Japan o dalla Orpheus, per carità)
Ruolo: (non tutti attaccante, mi serviranno anche difensori e almeno 2 portieri)
Numero di maglia: (da 1 a 99)
Keshin: (obbligatorio, scegliete voi se crearne uno o usare uno di quell dell’anime. Se lo create, descrivetemelo)
Hissatsu: (sia esistenti che inventate da voi... se le inventate, per favore descrivetemele)
 
Chiariamo 5 punti:
1) perché non la storia? Perché essenzialmente non serve in questa fic: non scaverò nel passato degli OC.
2) perché la/il ragazza/o? Perché di sì. Oggettivamente se un personaggio è conteso, lo darò al primo che lo richiede: gli altri cambiano.
3) perché niente parentele? Perché i ragazzi e le ragazze che sceglierete come “compagni” dei vostri OC verranno teletrasportati dal passato... esempio: se una ragazza vuole Shirou come ragazzo, oggettivamente non posso avere una discendente di Shirou fra gli OC... mi scombina tutto. Quindi, è tassativo: NIENTE PARENTELE CON I PERSONAGGI DELL’ANIME. Se volete SOLO usare uno dei cognomi dei personaggi, va bene (pensate a quanti Rossi ci sono in Italia... non sono tutti imparentati con  Valentino o con uno dei tanti calciatori di cognome Rossi, no?). Anche qui, almeno 1 o 2 portieri... capirete più avanti il perché.
4) perché il Keshin? Perché serve. Senza Keshin non posso accettare l’OC... mi spiace ma servirà nel corso della storia.
5) perché la scuola e la nazionale? Perché è un superteam, non un team di calcio qualsiasi. Il superteam è la selezione di giocatori da club e nazionali, quindi ecco perché li ho messi.
 
Vi faccio l’esempio con il mio OC:
 
Nome: Aster
Cognome: Kazetsuki
Soprannome: Zael
Età: 19
Aspetto Fisico: Alto 1.87 metri, snello ma abbastanza muscoloso. L'occhio destro è color grigio cenere, l'occhio sinistro invece è azzurro ghiaccio. I suoi capelli sono molto lunghi e bianchi, con delle striature azzurro ghiaccio verso le punte e un ciuffo argenteo a coprire l'occhio sinistro. Solitamente indossa magliette con i teschi, jeans e scarpe sportive. In occasioni eleganti indossa un gessato grigio scuro con scarpe eleganti e di color nero lucido.
Carattere: All'apparenza è molto freddo, enigmatico, calcolatore e serio: il fatto che sia molto introverso non aiuta. In realtà è simpatico e intelligente, ma preferisce celarsi dietro la sua gelida maschera. Nonostante tutto, quando si fida di una persona, riesce a confidarsi. Se gli viene fatto un torto però è molto vendicativo: non esita a utilizzare metodi sleali, scorretti, crudeli e brutali pur di ottenere la sua vendetta.
Ragazza: Yagami Reina
Scuola: Arakumo Gakuen
Nazionale: Fire Dragon
Ruolo: Attaccante/centrocampista
Numero di maglia: 3
Keshin: Kaosu Kaze no Shihaisha Huayra: dietro Aster compare un uomo in armatura bianca lucente e con sei ali nere, il cui volto è coperto da una maschera inespressiva, che lascia trasparire solo gli occhi, rossi come il sangue. La maschera copre solo il volto, perciò si vedono i capelli, lunghi e dorati. Le braccia sono ricoperte da vortici d'aria, il destro da un vortice d'aria lucente e il sinistro da uno oscuro.
Hissatsu Difensive:
-Air Slash: con un potente calcio Aster fende l'aria creando degli squarci che circondano l'avversario, imprigionandolo in un vuoto d'aria e trasportando il pallone da Aster.
-Wind Blade: Aster crea una lama d'aria con la gamba destra, ed entra in scivolata sull'avversario, che viene sbalzato via dalla pressione del vento, lasciando il pallone fra i piedi di Aster.
-Sonic Curse: Aster con le braccia genera una serie di vibrazioni soniche, le quali, producendo un rumore assordante, accerchiano l'avversario: a causa del rumore, l'avversario è costretto a fermarsi e a coprirsi le orecchie, mentre Aster prende il pallone con uno scatto supersonico.
-Chaotic Wind Madness (Keshin Hissatsu): Aster evoca il suo keshin, grazie al quale sprigiona diversi venti lucenti e oscuri, creando quindi dei venti caotici, in grado di intrappolare l'avversario e sbalzarlo via, lanciando la palla in aria, dove Aster andrà a recuperarla.
Hissatsu Offensive:
-Air Stairway: Aster, dopo aver effettuato una capriola in volo, appena tocca terra genera una scalinata d'aria che gli consente di passare oltre il suo avversario con sorprendente facilità.
-Sonic Wave: Aster fende l'aria con un braccio creando un'onda a velocità supersonica che travolge l'avversario e lascia la strada libera al passaggio di Aster.
-Wind Afterimage: Aster crea alcune copie usando il vento, poi le copie e l'originale si scambiano ripetutamente di posizione, confondendo l'avversario e facilitando il passaggio di Aster.
-Chaotic Hurricane (Keshin Hissatsu): Aster evoca il suo Keshin, il quale genera una quantità di venti lucenti e oscuri, quindi venti caotici, che vanno a formare un tunnel le cui pareti sprigionano la forza di un uragano, impedendo agli avversari di prendere la palla, e consentendo ad Aster di passare tranquillamente.
Hissatsu di Tiro:
-Northern Lights: Aster genera cinque globi ventosi di luce rossa e cinque globi ventosi di luce azzurra, poi spicca un salto. I globi rossi entrano nel pallone, quelli blu nel piede di Aster; quando Aster colpisce il pallone, esso viene sparato con una scia a spirale di luce azzurra e rossa, ed è in grado di cambiare rotazione ogni volta che viene fermato, imprimendo ogni volta più forza.
-Space Cyclone: Aster genera un potentissimo vortice di vento sulla sua gamba, mentre il pallone accumula energia spaziale. Poi Aster calcia il pallone in mezza rovesciata, imprimendo l'energia del vento sul pallone, che quindi crea una scia di energia spaziale circondata da un vortice di vento.
-Cosmos: Aster imprime la forza di un vento spaziale nel pallone, mentre compare tutt'attorno a lui lo spazio cosmico. Poi calcia il pallone e tutto il cosmo viene compresso nel pallone, il quale crea uno squarcio che mostra tutto il cosmo. Più lontano è il tiro, più lo squarcio è grande, e più lo squarcio è grande, più il tiro è potente.
-The Void: Aster crea numerosi vuoti d'aria e ne pone il pallone al centro, creando una sfera di vuoto contenente il pallone. Il vuoto d'aria assorbe energia dall'esterno e si tramuta in vuoto interstellare; successivamente Aster avvolge il suo piede nello stesso modo e calcia il pallone. Lo scontro fra i due vuoti provoca una devastante esplosione che scaraventa la palla in porta con una violenza inaudita.
-Chaotic Pulse (Keshin Hissatsu): Aster evoca il suo keshin, il quale, dopo aver creato due sfere di vento, una lucente e una oscura, le unisce, creando una potentissima sfera caotica. Dopo di ciò, il keshin imprime la sfera caotica nel pallone, mentre Aster genera un impulso di vento nel suo piede. Poi Aster colpisce il pallone mentre il keshin sferra una potentissima raffica di vento caotico a spingere il pallone verso la porta, con una potenza devastante e indescrivibile.
 
Spero che deciderete di partecipare... è il mio primo tentativo di Fic con OC altrui (se non contiamo l’inserimento di uno degli OC di Emy-chan nella fic del mio OC... grazie ancora Emy!)

Zael

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Capitolo 2
*** Capitolo 1 - Il Reclutamento (Parte 1) ***


CAPITOLO 1 - IL RECLUTAMENTO (PARTE 1)

 
-Dobbiamo fare qualcosa.-
I capi della Terra erano preoccupati per le pieghe che gli eventi calcistici interagalattici avevano preso. Dalla stipulazione della tregua nel 2552 fino al 2637, i risultati degli HFT (Halo Football Tournament) erano stati abbastanza equilibrati, con vittorie sia da parte umana che da parte Covenant. Ma dal 2637 al 2719 i risultati erano preoccupanti: le due squadre umane che riuscivano a qualificarsi per le fasi finali uscivano alla prima partita, e con risultati anche piuttosto pesanti.
-Non c’è da stupirsi se non riusciamo più a vincere! Prima le nostre squadre erano composte da SPARTAN, non da semplici umani! Propongo di realizzare un nuovo piano di addestramento SPARTAN e...-
-NO!-
Una voce femminile zittì uno dei capi di stato, che guardò la donna la quale aveva appena negato fermamente la sua proposta. La voce proveniva dalla coordinatrice della zona Nordamericana della Terra, Lissa Miyo.
-Per ripristinare la nostra serie di vittorie, abbiamo bisogno di giocatori veri, non improvvisati. Osservate.-
Premette un tasto, e immagini di ragazzi e ragazze di massimo 19 anni furono mostrate.
-E loro sarebbero i nostri nuovi giocatori?-
-Li guardi: il calcio per loro è tutto. Vi presento l’allenatrice del nuovo superteam terrestre: mia figlia, Priya Miyo.-
Una trentaduenne dalla pelle ambrata, con i capelli neri e raccolti in due trecce e con gli occhi verdi, mostrò la sua figura.
-Madre, il computer ha selezionato l’élite dei giocatori. Chiedo il permesso al Consiglio di procedere al reclutamento.-
-Concesso.-
Priya uscì soddisfatta dalla sala: avrebbe dato a quei ragazzi la possibilità di giocare un vero e duro torneo. Guardò le prime tre scuole della lista, e si disse:
-Meglio partire subito.-
 
All’Arakumo Gakuen...
La squadra si stava allenando duramente, i campionati scolastici stavano per iniziare e poi sarebbero arrivati i campionati fra le selezioni delle varie regioni della Terra. In particolare tre giocatori si stavano allenando più alacremente degli altri, consapevoli di essere fra i titolari fissi in campo sia nell’Arakumo Gakuen che nelle rispettive nazionali. Essi erano l’attaccante e capitano, il libero e vicecapitano e un centrocampista, ed erano soprannominati “il trio delle meraviglie”.
L’attaccante e capitano dell’Arakumo Gakuen era un ragazzo piuttosto alto, snello ma muscoloso, il quale portava i capelli lunghi e di colore bianco, anche se v’erano delle striature color azzurro ghiaccio verso le punte e un ciuffo argenteo a coprire l’occhio sinistro. Uno dei particolari che più si notavano in lui erano gli occhi: mentre il destro era grigio cenere, il sinistro, nascosto dal ciuffo argenteo, era azzurro ghiaccio. Il suo nome era Aster Kazetsuki, 19 anni d’età, soprannominato Zael e giocava con la maglia numero 3. Date le sue eccelse capacità in campo, era considerato uno fra i migliori (se non IL migliore) attaccante del decennio, nonché uno fra i migliori nella storia dell’Arakumo Gakuen, paragonabile solo a Taiyou Amemiya, vissuto molti secoli prima; inoltre, era anche capitano della sua nazionale, la Fire Dragon, dove anche lì giocava con il numero 3, e certo faceva ricordare, con le sue giocate, altri tre grandi giocatori del passato che avevano rappresentato più volte la Corea con la divisa della Fire Dragon: Afuro Terumi, Haruya Nagumo e Fuusuke Suzuno, i tre più grandi attaccanti che la Fire Dragon ricordi, prima dell’arrivo di Aster.
Compagna di Aster nel “trio delle meraviglie” dell’Arakumo e capitano della sua nazionale, la Orpheus, era la vicecapitano, il libero della squadra con il numero 21. Era una ragazza anch’essa di 19 anni, con i capelli neri moderatamente lunghi, ma con qualche ciocca argentata sparsa qua e là; anche in questo caso la particolarità della ragazza risiedeva negli occhi: sembravano infatti gli occhi di un rettile, a causa della pupilla verticale, circondata dall’iride di color rosso. Per il resto, era uguale a qualsiasi ragazza della sua età, almeno nel fisico. Si chiamava Emily Black.
Ultima componente del “trio delle meraviglie” dell’Arakumo era il capitano dei Little Gigant, una centrocampista di 15 anni, considerata da molti una delle migliori registe dai tempi di Yuuto Kidou, Akio Fudou e Chae Chan Soo, in grado di incantare tutti con le sue giocate; in campo portava la casacca con il numero 11. Né alta né bassa, possedeva un fisico abbastanza snello con tutte le curve al loro posto; un po’ pallida di carnagione, teneva i capelli castani lunghi fino alle spalle e mossi, mentre gli occhi erano abbastanza grandi e di color nocciola. Il suo nome era Kahori Yamamoto.
I tre stavano decidendo le tattiche per il primo match, quando notarono che una giovane donna si era avvicianata all’allenatore, che, dopo un primo momento di stupore, chiamò la squadra a raccolta.
-Ragazzi... i tornei fra scuole e fra rappresentative sono annullati per quest’anno: i capi della Terra vogliono creare un superteam per portarci alla vittoria contro i Covenant.-
Fra i membri dell’Arakumo Gakuen stava per iniziare a serpeggiare il malcontento, ma un’occhiataccia della vicecapitano li zittì, terrorizzati.
-Questa signorina sarà l’allenatrice del superteam: il suo nome è Priya Miyo. Prego, signorina.-
La trentaduenne ringraziò e parlò:
-Il vostro allenatore vi ha detto le cose generali, ma io vi dirò le cose particolari. Dall’Arakumo Gakuen sono stati scelti tre giocatori, chiamati “trio delle meraviglie”. A quanto dicono i miei dati, i giocatori sono Aster Kazetsuki, Emily Black e Kahori Yamamoto. Vi pregherei di farvi avanti.-
I tre ragazzi avanzarono, e Priya iniziò ad esaminarli. Cominciò con Aster, dicendo:
“Aster Kazetsuki, soprannominato Zael. Formidabile attaccante con la maglia numero 3. Capitano dell’Arakumo Gakuen e della Fire Dragon. Possessore del keshin “Kaosu Kaze no Shihaisha Huayra”. Tutto ciò che ho detto è corretto?”
“Sì.”
“Sei stato selezionato: verrai con me.”
“Sì.”
Continuò con Emily:
“Emily Black, soprannominata Amy. Brutale libero con la maglia numero 21. Vicecapitano dell’Arakumo Gakuen e capitano della Orpheus. Possessore del keshin “Infernal Kyuubi Kurama”. Ho fatto qualche errore?”
“No.”
“Sei stata selezionata: verrai con me.”
“Sì.”
Terminò con Kahori:
“Kahori Yamamoto, soprannominata Karin. Geniale centrocampista con la maglia numero 11. Capitano dei Little Gigant. Possessore del keshin “Four Elements Warrior Guardian Galahad”. Esatto?”
“Sì.”
“Anche tu sei stata selezionata: verrai con me.”
“Sì.”
I tre salutarono la squadra e l’allenatore, con la promessa che li avrebbero contattati ogni tanto: seguirono Priya su un Pelican atterrato poco lontano, e la navetta da trasporto, una volta saliti gli occupanti, partì alla volta della scuola seguente.
 
Alla Haruken...
“E per questo motivo la signorina Priya Miyo è qui.”
L’allenatore dell’Haruken spiegò perché la trentaduenne era lì, e i giocatori sembrarono capire. Una dei più interessati era il capitano, una ragazza di 14 anni, Aleta Fubuki: di media statura, aveva i capelli mediamente lunghi e mossi, di colore castano molto scuro tendente al nero; gli occhi erano molto grandi e di colore verde.
“Da questa scuola è stata selezionata una persona per il superteam: si faccia avanti Aleta Fubuki.”
La ragazzina si portò davanti a quella che sarebbe stata la sua nuova allenatrice.
“Aleta Fubuki, porti il cognome di un grande campione, anche se non sei imparentata. Devi esserne orgogliosa.”
La ragazza rispose bofonchiando una sorta di assenso, quindi Priya continuò:
“Aleta Fubuki, soprannominata Aletto. Versatile attaccante con la maglia numero 20. Capitano dell’Haruken e vicecapitano dei Knights of Queen. Possessore del keshin “Butterfly Princess Tisiphone”. Corretto?”
Aleta bofonchiò di nuovo, quindi Priya continuò:
“Sei stata selezionata: verrai con me.”
Senza dire nulla e senza salutare nessuno, la ragazza si incamminò verso il Pelican, che, caricati lei e Priya, partì verso l’ultima scuola da visitare quel giorno.
 
Alla Oumihara...
Dopo le dovute spiegazioni, l’allenatore presentò a Priya il capitano della squadra, una ragazza di 16 anni piuttosto alta, magra ma abbastanza formosa nei punti giusti, dai capelli blu cobalto e dagli occhi verde chiaro; la carnagione era piuttosto pallida, ma la caratteristica principale della ragazza era una lunga cicatrice che dall’occhio destro le giungeva fino a metà guancia.
“Dakota Kawashima, soprannominata Kaza. Buon centrocampista e buon portiere con la maglia numero 77. Capitano della Oumihara e della The Kingdom. Possessore del keshin “Beast Master Tamer Perseus”. Tutto ciò è corretto?”
“Sì, signora.”
“Sei stata selezionata: verrai con me.”
“Sì.”
Le due salirono sul Pelican, dopo che Dakota ebbe effettuato i vari saluti.
 
Il reclutamento era cominciato...
 

L’angolo di Zael

Primo di alcuni capitoli introduttivi, in cui presenterò tutti gli OC. Ringrazio per gli OC di questo capitolo: me stesso XD (Aster Kazetsuki), The Gladiators_ (Emily Black), _Slash (Kahori Yamamoto), Manga elevato 2 (Aleta Fubuki; gli altri due li presenterò nei prossimi capitoli, state tranquilli XD), DaRk_HiRo (Dakota Kawashima). Spero di non deludere le aspettative di nessuno; vi contatterò se dovrò effettuare dei cambiamenti di nome significativi per tecniche o keshin o se dovrò proprio cambiare/togliere/aggiungere tecniche. Ci vediamo al prossimo capitolo!

Zael

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Capitolo 3
*** Capitolo 2 - Il Reclutamento (Parte 2) ***


CAPITOLO 2 - IL RECLUTAMENTO (PARTE 2)

 
-Signora Miyo?-
Lissa si voltò e vide che il coordinatore della zona europea, Mikael Erikssen, l’aveva raggiunta come da lei richiesto.
-Mikael, come sta andando il tuo progetto?-
-Molto bene, grazie per averlo chiesto. Siamo quasi alla fine, entro pochi giorni riusciremo ad avere il nostro superteam.-
Lissa lo guardò e fece di no con la testa.
-Il superteam sarà quello che mia figlia Priya sta assemblando. Il vostro non avrà le minime speranze.-
Questa volta fu Mikael a non essere d’accordo, e rispose:
-Bene, allora: ciò significa che ci sarà un bello scontro... è pronta a perdere credibilità e potere decisionale?-
-Mai quanto te, Mikael.-
L’uomo si congedò, lasciando Lissa da sola. Si versò un bicchiere di cognac, e lo sorseggiò degustandolo. Ma ad un certo punto, le si occlusero le vie respiratorie, ed ebbe un arresto cardiaco. Fu trovata poche ore dopo, a terra, con il bicchiere in frantumi e il cognac avvelenato sul pavimento. Nessuno sapeva dare una spiegazione a quell’accaduto, tranne una persona, che si guardò dal dirlo: in fondo era lui il colpevole. Mikael pensò:
“Ti è piaciuta la sorpresa, Lissa?”
 
Alla Teikoku Gakuen...
Priya Miyo arrivò alla sede della Teikoku Gakuen, e si fece indicare da una segretaria la zona dei campi da calcio: moltissime persone stavano dando il meglio allenandosi, ma in poche sarebbero state arruolate nel superteam. Come all’Arakumo Gakuen, anche qui erano in programma tre reclutamenti, comprendenti i due portieri (in grado però di giocare anche in altre posizioni, rispettivamente attaccante e difensore) e una centrocampista. Priya si avvicinò all’allenatore, che convocò i ragazzi e spiegò loro la situazione, cedendo poi la parola a Priya.
-Ragazzi, mi dispiace che non possiate giocare i campionati, io stessa sono una grande fan del bel calcio e sicuramente quello che insegnano qui è ottimo. Però è una missione troppo importante, riporterà sicuramente la specie umana a dominare nuovamente sui Covenant tramite il calcio: in fondo l’abbiamo inventato noi!-
Si schiarì la voce, e poi convocò i tre candidati:
-Bene, si portino qui davanti a me Milo Ikeda, Hana Ikeda e Seline Smith.-
Seline, 14 anni d’età, giocava sia come portiere che come attaccante: solitamente giocava in attacco, ma non trascurava certo anche l’allenamento da portiere. Di media statura, aveva un corpo ben proporzionato e dalla pelle candida, portava i capelli neri lunghi e lisci, anche spuntava ogni tanto qualche ciocca rossa; gli occhi solitamente erano gialli, ma a volte assumevano sfumature diverse a causa di forti reazioni emotive.
-Seline Smith, soprannominata Line-chan. Eccellente attaccante e discreto portiere, veste la casacca numero 7. Possessore del keshin “Sousha Maestro”. Corretto?-
-Sì.-
-Sei stata selezionata: verrai con me.-
-Sì.-
Poi era il turno dei fratelli Ikeda: entrambi di 15 anni, Milo aveva i capelli biondi molto spettinati e gli occhi blu notte, ed un fisico piuttosto muscoloso, che metteva in risalto la sua altezza, mentre Hana aveva i capelli biondi lunghi e boccolosi, ma portati con le meshes rosse, e gli occhi grandi e grigio-azzurri, il tutto completato da un fisico snello ma prosperoso che era accentuato dall’altezza.
-Milo Ikeda, soprannominato Mill. Buon portiere e buon difensore, veste la casacca numero 12. Possessore del keshin “Lake Sentinel Blue Narcissus”. Tutto ciò corrisponde a realtà?-
-Sì.-
-Sei stato selezionato: verrai con me.-
-Sì.-
-Hana Ikeda, soprannominata Fiore. Vicecapitano della Teikoku Gakuen. Ottimo centrocampista, in grado di fungere sia da regista che da trequartista. Possessore del keshin “Dark Lady of Roses Lyserød”. Giusto?-
-Sì.-
-Sei stata selezionata: verrai con me.-
Hana annuì, ma prima di salire sul Pelican i tre salutarono la loro squadra, facendosi promettere di non perdere una partita in diretta, e quasi costringendo l’allenatore a montare un teleschermo vicino ai campi da calcio.
 
Alla Gen’ei Gakuen...
Priya arrivò e si trovò davanti una scuola semideserta. Poche persone camminavano per la scuola, nonostante fosse il periodo dedicato ai club. Visto una donna sulla cinquantina indossare una tuta da ginnastica, le si avvicinò e cordialmente si presentò. Anche la signora si presentò, e Priya scoprì che lei era l’allenatrice della squadra di calcio.
-Perché c’è così poca gente?-
-Purtroppo siamo in lutto per la morte del marito della preside... ha detto che è interessata a uno dei miei giocatori? Almeno la squadra anche oggi è al gran completo. Mi segua, prego.-
I giocatori non si stavano allenando con gran convinzione, tranne due, un ragazzo e una ragazza. Il ragazzo aveva i capelli non molto lunghi, di color castano scuro e mossi all’indietro, era di corporatura media e abbastanza alto; gli occhi erano di un verde profondo. Lui era Francesco Rossi, anni 14, difensore con il numero 99. La ragazza invece aveva la maglia numero 10 e giocava come attaccante: il suo nome era Xenya Hill, di anni 16. Alta e magra, portava i capelli in maniera piuttosto insolita: sul lato sinistro erano corti, mentre sul lato destro erano decisamente più lunghi, ed erano di color azzurro ghiaccio, anche se sul lato destro si potevano notare una serie di piccole ciocche blu notte. Gli occhi, che lei teneva quasi sempre socchiusi, erano di un blu scurissimo, quasi del colore degli abissi marini; tutto ciò era condito da una carnagione abbastanza pallida.
-Ragazzi, venite tutti qui, c’è un annuncio!-
L’allenatrice chiamò tutta la squadra vicino a lei e a Priya, e poi disse:
-So che siete tristi per la recente scomparsa del marito della preside, che qui era sempre benvoluto nonché tifoso capo della squadra di calcio, ma ci sono delle buone notizie: quest’anno un superteam di umani ci riporterà dove dovremmo stare di diritto, cioè sopra i Covenant, nell’HFT! E sono stati scelti due candidati per la selezione. Lei è la signorina Priya Miyo, e sarà l’allenatrice del superteam. A lei la parola, allenatrice.-
Priya ringraziò ed esordì:
-Noi sconfiggeremo i Covenant. Li umilieremo, come loro hanno fatto con noi per troppo tempo. A questo proposito, due giocatori dovranno venire con me. Prego Francesco Rossi e Xenya Hill di farsi avanti.-
I due avanzarono e Priya iniziò:
-Xenya Hill, soprannominata Xenì. Capitano della Gen’ei Gakuen e della Desert Lion. Eccelsa attaccante con la maglia numero 10. Possessore del keshin “Black Magician Girl Skadi”. Ho sbagliato qualcosa?-
-No, signora.-
-Sei stata selezionata: verrai con me.-
-Sì, signora.-
Poi continuò:
-Francesco Rossi, soprannominato Frank. Vicecapitano della Gen’ei Gakuen e della Orpheus. Ottimo difensore con la maglia numero 99. Possessore del keshin “Arashi no Kami Susano’o”. Giusto?-
-Sì.-
-Sei stato selezionato: verrai con me.-
-Sì.-
I due salutarono i compagni e l’allenatrice, e si diressero al Pelican.
 
Alla Kidokawa Seishuu...
-Ragazzi, questa è l’allenatrice Priya Miyo: è stata incaricata di formare un superteam, ed è stata selezionata una delle nostre giocatrici!-
I membri del club di calcio erano entusiasti, compresa quella che non sapeva essere lei la candidata: era una ragazza di 17 anni, capelli piuttosto mossi e di un colore misto fra biondo e castano, legati in una coda alta. Una particolarità avevano gli occhi: se infatti quasi tutta l’iride era color verde pino, la parte più vicina alla pupilla era color nocciola; il fisico era piuttosto slanciato, ma ben proporzionato, con una carnagione piuttosto pallida. Il suo nome era Rachel Levine.
-Rachel Levine, per cortesia si porti di fronte a me.-
Stupita, fece come richiesto da Priya.
-Rachel Levine, soprannominata Firefly. Capitano della Kidokawa Seishuu e della Big Waves. Fenomenale difensore con la maglia numero 5. Possessore del keshin “Sora ni Kagayaku Tenshi Astraea”. Tutto ciò che ho appena detto è corretto?-
-Certamente!-
-Sei stata selezionata: verrai con me.-
-Sì!-
I compagni si radunarono intorno a lei con la promessa di sostenerla da casa guardando ogni singola partita, e lei, prima di salire sul Pelican, diede un ultimo incoraggiamento alla squadra a continuare gli allenamenti anche senza di lei.
 
Il reclutamento continuava, ma qualcosa di grosso stava per accadere...
 

L’angolo di Zael

Eccomi con il secondo capitolo introduttivo! Altri OC fanno la loro comparsa, mentre Lissa viene assassinata da Mikael, che sembra avere un “altro” tipo di superteam in mente. Ringrazio per gli OC, in ordine: Meme_Chan Boo Bear (Seline Smith), Manga elevato 2 (Milo Ikeda e Hana Ikeda... vi avevo detto che li avrei fatti apparire presto!), C U C C I O L A (Xenya Hill), Flock (Francesco Rossi) e, ultima, ma non la meno importante, Western (Rachel Levine)! Al prossimo capitolo!

Zael

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Capitolo 4
*** Capitolo 3 - Il Reclutamento (Parte 3) ***


CAPITOLO 3 - IL RECLUTAMENTO (PARTE 3)

 
Mikael si diresse verso il laboratorio, ed entrò all’aprirsi delle porte dopo lo scanner della retina. Vide una ragazza, all’incirca sui 18 anni, con i lunghi capelli color argento e gli occhi viola. Sulla fronte aveva tatuata una piccola falce di luna. I corpo della ragazza era piuttosto formoso nonostante l’età, e vestiva con degli abiti da gothic lolita, anche se sopra aveva un camice bianco da laboratorio.
-Signorina Jinguji, come procede l’esperimento?-
-Grazie ai suoi soldi decisamente bene.-
Lei lo odiava: cercava sempre di sminuirlo, in ogni situazione. Jinguji Kuesu, figlia adottiva di Priya Miyo, e perciò elemento scomodo a Mikael. Sapeva benissimo che era stato lui a uccidere la nonna adottiva, e a uccidere anche suo padre, Jinguji Crowley. Aveva l’hobby dell’omicidio il bastardo, eliminava sempre chi gli era d’intralcio... ma dopo la riuscita dell’esperimento l’avrebbe estromesso denunciandolo.
-Beh, sono contento... da suo padre non mi aspettavo granché, ma vedo che lei l’ha decisamente superato.-“Maledetto... tanto la tua carriera finirà qui.”
 
Alla Zeus...
Priya era arrivata con il Pelican, e aveva incontrato l’allenatore della Zeus:
-Mi serviranno alcuni giocatori della squadra per il superteam che il consiglio della Terra ha deciso di formare per contrastare i Covenant. Mi auguro che lei sia d’accordo.-
-Se è per sconfiggere i Covenant, sappia che ha la mia più piena collaborazione. Ragazzi, tutti qui!-
Convocati i ragazzi e spiegata la situazione, l’allenatrice Priya Miyo chiamò uno ad uno i giocatori scelti. La prima a farsi avanti fu una ragazza di 15 anni, abbastanza alta e magra, dalla pelle leggermente abbronzata e dagli occhi color zaffiro; portava i capelli lunghi e lisci, castani, ma con una treccia azzurra. Una particolarità era che indossava una maschera a forma di corvo che le copriva la metà superiore del volto.
-Diana Raven, soprannominata Crow. Capitano della Zeus e della Unicorn. Centrocampista fenomenale con la maglia numero 9. Possessore del keshin “Mikadzuki no Megami Selene”. Corretto?-
Diana annuì.
-Sei stata selezionata: verrai con me.-
Annuì nuovamente.
Poi fu il turno di una ragazza di 16 anni, dagli occhi azzurro ghiaccio molto profondi, dalla carnagione pallida e dai capelli color biondo grano. Aveva un fisico ben bilanciato, e una cicatrice sull’occhio sinistro.
-Alexandra Khan, soprannominata Alex. Vicecapitano della Zeus. Buon attaccante e difensore con la maglia numero 8. Possessore del keshin “Akuma no Tora Taiga”. Esatto?-
-Sì.-
-Sei stata selezionata: verrai con me.-
-Ai suoi ordini.-
Arrivò il turno di un’altra ragazza di 16 anni, alta e magra, con i capelli castani di media lunghezza e gli occhi nocciola.
-Ilary White, soprannominata Lì. Capitano dei Knights of Queen. Ottimo difensore con la maglia numero 23. Possessore del keshin “Machine Assault Kraken Njord”. Corretto?-
-Certamente.-
-Sei stata selezionata: verrai con me.-
-Va bene.-
Arrivò poi il turno di una ragazza di 13 anni, dai capelli biondo lucente ma con delle piccole ciocche azzurrine che le incorniciavano il volto. Il fisico era piuttosto esile e proporzionalmente rapportato alla sua altezza, abbastanza bassa.
-Luna Histor, soprannominata Lulù. Discreto difensore e centrocampista in grado di esprimersi al meglio sulla fascia, con la maglia numero 2. Possessore del keshin “Kaze no Shāman Tanit”. Corretto?-
-Sì.-
-Sei stata selezionata, verrai con me.-
-Sì.-
Infine fu il turno di una ragazza di 17 anni, che fu altamente stupita della sua chiamata. Era una ragazza mediamente alta e con un fisico piuttosto snello, con degli accenni curvosi nelle zone giuste. Aveva i capelli lunghi e del color dell’oro, mentre gli occhi erano di un profondo verde smeraldo.
-Alice Standberg, soprannominata Lys. Eccezionale manager e in grado di reperire informazioni su ogni squadra avversaria. Esatto?-
-I..io??? Comunque sì, ma non sapevo di essere così brava...-
-Evidentemente sì. Sei stata selezionata: verrai con me.-
-Va bene!-
Le cinque ragazze, salutati i compagni e l’allenatore, si diressero verso il Pelican, mentre Priya controllava la scuola successiva.
 
All’Aliea Gakuen...
Da moltissimo tempo l’Aliea Gakuen era stata rifondata e diretta come se fosse una scuola normale. Non c’erano più tracce di tutte quelle squadre o dell’Aliea Meteorite, ma una sola squadra, che si allenava con impegno e dedizione. Priya non era sorpresa infatti che fossero stati selezionati dei giocatori anche da lì. Parlò con l’allenatore, spiegandogli la situazione. L’allenatore dell’Aliea rispose con una battuta:
-Non è ironico?-
-Cosa?-
-Che per sconfiggere degli alieni si ricorra all’Aliea?-
-In effetti...-
I due risero brevemente, poi i ragazzi furono chiamati, e l’allenatore esordì:
-Ragazzi, due di voi sono stati selezionati per entrare in un superteam che avrà il compito di sconfiggere le varie squadre Covenant. Questa signorina è l’allenatrice e selezionatrice del superteam, Priya Miyo.-
-Salve a tutti, ragazzi. Ora chiamerò i due convocati. Si facciano avanti Shinobu Aizawa e Xelina Histor.-
La prima era una ragazza di 16 anni, con i capelli neri tagliati corti a carré, con un fisico piuttosto snello, ma non particolarmente alto. Gli occhi erano di color azzurro molto intenso. La seconda invece era una ragazza di 13 anni con i capelli biondi e gli occhi azzurro cielo, ma aveva l’occhio destro completamente occultato da una ciocca azzurrina che le ricadeva sopra.
-Shinobu Aizawa, soprannominata Shin. Capitano dell’Aliea e vicecapitano dei Fire Dragon. Eccellente centrocampista con la maglia numero 14. Possessore del keshin “Shi no Ryūda Jörmungandr”. Ciò che ho detto è corretto?-
-Sì, signora.-
-Sei stata selezionata: verrai con me.-
-Sì.-
-Xelina Histor, soprannominata Sele. Vicecapitano dell’Aliea. Ottimo portiere con la maglia numero 12. Possessore del keshin “Winged Unicorn Cerastes”. Giusto?-
-Sì.-
-Sei stata selezionata: verrai con me.-
-Sì.-
Le due, dopo i saluti di rito, salirono sul Pelican con Priya, alla quale ora mancava solo una scuola.
 
Alla Raimon...
Tutti si ricordavano delle imprese leggendarie della Raimon di Endou Mamoru e della Raimon di Matsukaze Tenma e Shindou Takuto, e il club di calcio era ancora piuttosto fiorente nello sfornare ottimi giocatori, che spesso erano chiamati a fare parte delle varie rappresentative nazionali. Arrivata lì, Priya si mise subito d’accordo con l’allenatore, un veterano delle partite contro i Covenant, per avere alcuni giocatori nel superteam. La prima era una ragazza di 16 anni, piuttosto alta e formosa, con i capelli ricci lunghi fino a metà schiena e mori, legati quasi sempre in una coda alta. Gli occhi erano di color ghiaccio ma con delle piccole striature viola.
-Rika Ryuu, soprannominata Riri. Capitano della Raimon e vicecapitano dell’Orpheus. Eccellente centrocampista ed attaccante con la maglia numero 26. Possessore del keshin “Blood Red Demon Morrigan”. Giusto?-
-Sì.-
-Sei stata selezionata: verrai con me.-
-Sì.-
La seconda era una ragazza di 18 anni, alta, magra e molto poco formosa. I capelli castani lunghi fino alle cosce erano legati in una coda, aveva la carnagione chiara e il viso sottile; infine aveva gli occhi grigioazzurri.
-Sofia Belmonte, soprannominata Fia. Vicecapitano della Raimon. Ottimo portiere con la maglia numero 1. Possessore del keshin “Shi no Megami Hecate”. Tutto ciò è corretto?-
-Sì.-
-Sei stata selezionata: verrai con me.-
-D’accordo.-
Poi toccava a una ragazza di 15 anni, con i capelli neri dalle sfumature blu lunghi fino alle spalle, alta, magra e con gli occhi grandi e di color azzurro.
-Mizuka Fudoshima, soprannominata Mika. Capitano dell’Inazuma Japan. Eccellente difensore con la maglia numero 8. Possessore del keshin “Seishun no Megami Ebe”. Giusto?-
-Sì!-
-Sei stata selezionata: verrai con me.-
-D’accordo!-
Infine toccò a una ragazza di 14 anni, mediamente alta, con i capelli lisci, molto lunghi e rossicci; poi aveva due occhi grandi e marroni, ed un fisico snello.
-Federica Angel, soprannominata Fedì. Buon centrocampista e attaccante con la maglia numero 25. Possessore del keshin “Shizen no Megami Isis.” Esatto?-
-Sì.-
-Sei stata selezionata: verrai con me.-
-Ok!-
Le quattro si fecero promettere dai compagni di guardare ogni singola partita del HFT, e, una volta siglato il patto, salirono con Priya sul Pelican.
 
La squadra era completa, ora bastava solo sistemarla...
 

L’angolo di Zael

Ecco qua l’ultimo capitolo di reclutamenti! Fate attenzione che nel prossimo ci saranno già attriti per chi deve essere titolare e chi no. Sappiate però che a rotazione farò giocare tutti, quindi se il vostro OC non gioca in una partita, giocherà in un’altra! Ma parliamo d’altro: molti lo sanno già, altri no, quindi lo ripeto, sono in ospedale perché mi sono incrinato due costole, quindi ho meno tempo per aggiornare... dovrebbero dimettermi fra due giorni comunque. State attenti a Kuesu, che si rivelerà importante nella fic, anche perché ho deciso di mettere come ragazza del mio OC lei e lasciando stare Reina, visto che una Aster*Reina è già la fic “Soffia il freddo vento del Nord”. Al prossimo capitolo!
 

Zael


P.S.: Kuesu è lei, direttamente dal manga e anime Omamori Himari!

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Capitolo 5
*** Capitolo 4 - Il Superteam e l'ultimo giocatore ***


CAPITOLO 4 - IL SUPERTEAM E L’ULTIMO GIOCATORE

 
-Signorina Priya!-
Il messaggero aveva un volto decisamente affranto e triste.
-Sua madre è stata uccisa! E lei è stata appena nominata per la sua successione al consiglio!-
Priya fu distrutta da quelle rivelazioni, ma avvertì il messaggero di riferire al consiglio poche semplici parole:
-Io sono l’allenatrice del superteam. E non prenderò il posto che era di mia madre. In sua memoria.-
Il messaggero ripartì alla volta del consiglio, mentre Priya tornava dai ragazzi: doveva dar loro la divisa e i ruoli.
 
-Che vuoi, Mikael?-
-Per te non sono Mikael, sono il consigliere Erikssen. Ad ogni modo, sei sollevata dal tuo incarico. Ora devo solo risvegliarli, non mi servi più. Se decidi di andartene ora, non ti succederà nulla.-
Kuesu si tolse il camice e lo gettò a terra.
-Andrai nel superteam, vero?-
-Non credo ti debba interessare ciò che farò d’ora in poi.-
Ma in fondo, Kuesu era stata convocata dalla madre adottiva: non poteva non rispondere alla chiamata.
 
-Allenatrice, abbiamo saputo. Se vuole lasciar perdere e annullare il progetto ne saremo consapevoli.-
Aster cercò di capire le intenzioni di Priya, ma la trentaduenne lo guardò intensamente.
-Pensi davvero che io voglia abbandonare l’ultimo progetto di mia madre, Kazetsuki Aster?-
-Non ho detto questo.-
-Mi piace il tuo atteggiamento, sai? Forse potresti allenare tu al mio posto...-
L’intera squadra era stupita da quella affermazione.
-Quando deciderò di ritirarmi. Torna nel gruppo, manca ancora un membro.-
Aster fece come detto, e dal teletrasportatore della stazione spaziale orbitante sul quale si trovava il superteam comparve una ragazza dai capelli argentei, abbastanza alta e snella ma prosperosa, con dei profondissimi occhi viola. Kuesu.
-Mamma!-
-Kuesu, sei arrivata. Dov’eri?-
-Non posso dirtelo... scusa. Mi dispiace per nonna.-
Aster, che evidentemente non aveva imparato la lezione, s’intromise di nuovo:
-Mi scusi, allenatrice, ma...-
-Kazetsuki Aster, chiudi la bocca prima di finire quella frase. Non è mia figlia naturale. Ed è lei l’ultimo membro del team. Procediamo con la presentazione.-
Priya guardò la figlia adottiva e disse:
-Jinguji Kuesu, soprannominata Valkea. Eccelsa attaccante con la maglia numero 18. Possessore del keshin “Kaosu Kasai no Shihaisha Amaterasu”. Corretto?-
-Sì.-
-Sei stata selezionata: verrai con me.-
-Sì.-
Priya poi sembrò ricordarsi una cosa, e disse:
-Kuesu, lo sai? In questo team c’è un giocatore con il keshin speculare al tuo... i keshin Shihaisha sono i più rari e potenti... siamo fortunati!-
-E chi è?-
-Eccolo, è lui. Ma aspetta... dov’è finito?-
Aster, zitto zitto e quatto quatto, era andato alla macchinetta automatica e si era preso una birra.
-KAZETSUKI ASTER! PORTA SUBITO QUI IL CULO!-
Capendo di essere desiderato altrove, Aster con tutta calma e tranquillità finì la birra e gettò via la bottiglia, dirigendosi verso l’allenatrice, che gli tirò contro un pallone a velocità elevatissima. Senza fare una piega, Aster non si fece pregare e lo bloccò in rovesciata, accompagnando poi il pallone a terra con delicatezza.
-Allenatrice, lei stava parlando e io avevo sete. Che c’è di male se mi sono assentato per due minuti?-
Tutti gli altri membri erano stupiti dalla reazione di Aster, ma lo furono ancora di più alle successive parole dell’allenatrice.
-E così sembri essere in grado di contrastare le mie decisioni, eh?-
-Non è mia intenzione farlo.-
-Mi piacciono i tipi ribelli. Kazetsuki Aster, prendi.-
Aster prese al volo ciò che Priya gli aveva lanciato.
-Mi può chiamare anche solo Aster, sa? Ad ogni modo, che è questo?-
-Quella è la tua fascia. Ho bisogno di qualcuno con le palle sul campo. Sei il capitano.-
Aster fece spallucce e sorrise: non aveva bisogno d’altro per far capire all’allenatrice che aveva accettato.
-Bene, ragazzi, dividetevi secondo le rappresentative nazionali. Kuesu, tu sei per un quarto inglese, un quarto giapponese e per metà coreana. Scegli la nazionale che vuoi.-
Comparvero degli ologrammi con gli stemmi delle varie nazionali. Ogni giocatore si diresse verso lo stemma della sua nazionale e alla fine risultarono in questo modo divisi:
- Orpheus: Emily Black, Rika Ryuu, Francesco Rossi, Sofia Belmonte
- Inazuma Japan: Milo Ikeda, Hana Ikeda, Xelina Histor, Mizuka Fudoshima
- The Kingdom: Dakota Kawashima
- Knights of Queen: Aleta Fubuki, Ilary White
- Unicorn: Seline Smith, Diana Raven, Federica Angel
- Little Gigant: Kahori Yamamoto
- Desert Lion: Xenya Hill
- Big Waves: Rachel Levine
- Fire Dragon: Aster Kazetsuki, Shinobu Aizawa, Alexandra Khan, Luna Histor
Non schierate rimanevano solo Kuesu e Alice. Kuesu, dopo aver preso una lunga decisione, si diresse verso il simbolo dei Fire Dragon, mentre Alice rimaneva ancora ferma.
-Alice, lo so... sei svedese, vero? Non importa: sarebbe stato un problema se tu avessi giocato, ma visto che fai la manager non dovremmo avere problemi.-
Guardò tutti i componenti ed esclamò:
-Ma guarda un po’! Con Kuesu siamo giusti in 22. Non avrò problemi con le riserve allora.-
Un robot entrò e consegnò ad ogni persona una pacco specifico: tutti li aprirono e trovarono la tuta e la divisa della nuova squadra. Priya indicò gli spogliatoi e tutti corsero a cambiarsi la maglia, compresa Alice che aveva ricevuto la divisa da manager. E fu proprio lei la prima ad uscire, con una camicetta dorata contornata da linee rosse e una gonna di media lunghezza bianca con ricami in rosso. Poi uscirono i vari giocatori, in testa Aster. La maglia era dorata con le maniche rosse, mentre i pantaloncini erano bianchi. Il numero e il soprannome sopra di esso sul retro delle maglietta erano di colore rosso, così come il numero al centro del davanti della maglietta e il numero sui pantaloncini. Il simbolo della squadra, posto all’incirca sopra il polmone sinistro raffingurava il muso dorato di un cobra su sfondo rosso, con occhi del serpente del medesimo colore, e racchiuso da una linea bianca. La fascia di Aster era di color bianco.
-Bene, ragazzi. Vi do ufficialmente il benvenuto nel superteam umano, i Golden Cobra! Ora il computer annuncerà la formazione titolare: per chi non sarà scelto, sappiate che io farò giocare tutti, anche se non nella stessa partita. Dato che nessuno di voi ha il numero uguale, avrete lo stesso numero che avete nelle vostre squadre.-
Il computer calcolò la formazione ideale, e ne venne fuori un 3-2-3-2 formato da:
- portiere: Sofia “Fia” Belmonte (n°1)
- terzino sinistro: Alexandra “Alex” Khan (n°39)
- difensore centrale: Rachel “Firefly” Levine (n°5)
- terzino destro: Mizuka “Mika“ Fudoshima (n°8)
- regista/centrocampista sinistro: Rika “Riri” Ryuu (n°26)
- libero/centrocampista destro: Emily “Amy” Black (n°21)
- ala sinistra: Shinobu “Shin” Aizawa (n°14)
- trequartista: Xenya “Xenì” Hill (n°10)
- ala destra: Diana “Crow” Raven (n°9)
- punta sinistra: Kuesu “Valkea” Jinguji (n°18)
- punta destra: Aster “Zael” Kazetsuki (n°3)
-Bene, questa sarà la formazione titolare. Cercate di seguire le indicazioni mie e del vostro capitano se volete puntare alla vittoria. Per gli undici giocatori che faranno da riserve: avrete anche voi il vostro turno, ricordatelo e non siate depressi.-
Priya stava per dire chi sarebbe stato il primo avversario nelle qualificazione fra i pianeti terrestri quando una voce ben conosciuta da Priya stessa e da Kuesu parlò:
-E quello sarebbe il superteam? Bah.-
-Mikael!-
-Mamma! Ha ucciso lui la nonna!-
-Bastardo... ti ho sempre odiato... pagherai per quello che hai fatto.-
-Ma la tua preziosa figliola adottiva ha riportato in vita i giocatori del mio superteam.-
-Cosa hai fatto, Kuesu?-
-Ha ucciso lui anche mio padre... e rischiavo lo stesso se non lo aiutavo.-
Aster, vedendo che la situazione stava degenerando, s’intromise, seguito a ruota dalla squadra.
-Allenatrice, lasci che ce ne occupiamo noi.-
Il capitano si voltò verso il consigliere, e disse:
-Una partita. Noi Golden Cobra contro la sua squadra. Chi vince parteciperà come superteam. Abbiamo un accordo?-
-Benissimo. Vi presento il mio superteam... cioè il vero superteam umano: ecco a voi i Legendary Heroes!-
Dal teletrasportatore comparve quel team. Formato da 21 membri, erano tutti giocatori del passato, tutti molto forti. La divisa del team era completamente nera, tranne per i numeri e i cognomi in bianco.
-Fidio Ardena, Fuusuke Suzuno, Haruya Nagumo, Ichirouta Kazemaru, Jean Baker, Bjorn Kyle, Hiroto Kiyama, Akio Fudou, Ryuuji Midorikawa, Koujirou Genda, Jousuke Tsunami, Itsuki Koori, Ranmaru Kirino, Afuro Terumi, Fey Rune, Kazuya Ichinose, Hikaru Kageyama, Haruna Otonashi, Yuuto Kidou, Touko Zaizen, Shirou Fubuki: saranno loro i vostri avversari.-
Aster sorrise:
-Affrontare giocatori del passato? Non mi tiro certo indietro. Se siamo stati scelti per il superteam un motivo ci sarà.-
-Mi piace il tuo atteggiamento, Aster.-
Il commento proveniva dall’allenatrice, la quale premette un pulsante, facendo comparire un campo da calcio nascosto sotto la palestra degli allenamenti.
-Che la partita abbia inizio.-
Fu questo l’unico commento di Aster, determinato come tutti i Golden Cobra a vincere quella partita.
 

L’angolo di Zael

Ci ho messo un po’ ad aggiornare, ma mi serviva un po’ ti tempo per organizzare ruoli, numeri, posizioni e sistemare le tecniche XD Chiedo scusa per il ritardo estremo per questo capitolo, anche perché è un capitolo di raccordo e non pensavo di avere così tanto lavoro. Ma vabbé, ora è qua e spero che vi piaccia.

Zael

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Capitolo 6
*** Capitolo 5 - Nuovi Manager... e Avversari ***


CAPITOLO 5 - ALTRI MANAGER... E AVVERSARI

 
Priya esordì nel dire che non avrebbero usato la formazione titolare nel primo tempo. Aster replicò subito:
-Sono d’accordo... per caso ha intenzione di farci giocare nel secondo, vero?-
-Certamente: valuteremo la loro forza nel primo con le riserve, e poi scateneremo su di loro l’inferno. Mi leggi nel pensiero, Aster?-
-No, è lo stesso sistema che l’allenatore dell’Arakumo aveva usato nella finale dell’anno scorso.-
Priya sorrise, e chiamò le undici riserve che avrebbero giocato nel primo tempo.
-Allora, la formazione sarà la stessa, ma non i giocatori.-
I giocatori chiamati dall’allenatrice erano, in ordine:
- portiere: Xelina “Sele” Histor (n°15)
- terzino sinistro: Milo “Mill” Ikeda (n°12)
- difensore centrale: Ilary “Lì” White (n°23)
- terzino destro: Francesco “Frank” Rossi (n°99)
- regista/centrocampista sinistro: Kahori “Karin” Yamamoto (n°11)
- libero/centrocampista destro: Federica “Fedì” Angel (n°25)
- ala sinistra: Dakota “Kaza” Kawashima (n°77)
- trequartista: Hana “Fiore” Ikeda (n°6)
- ala destra: Luna “Lulù” Histor (n°2)
- punta sinistra: Aleta “Aletto” Fubuki (n°20)
- punta destra: Seline “Line-chan” Smith (n°7)
Priya ottenne l’assenso da tutti, e Aster diede la fascia di capitano ad Aleta, dicendole:
-Sei tu il capitano delle riserve. Dacci dentro.-
-Non ho bisogno che sia tu a dirmelo... vedremo chi segnerà più gol e merita di stare nel team titolare.-
Aster sorrise divertito:
-D’accordo allora. Dimostrami che il computer si sbaglia.-
Priya notò che gli avversari si stavano disponendo, ma Kuesu la avvertì:
-Useranno due formazioni. Hanno anche loro due portieri. Ma ne ho contati solo 21... perché sono 10 in campo?-
Priya la guardò interrogativa, ma Kuesu indicò due figure che stavano emergendo dal portale di teletrasporto.
-Merda... ecco l’altro attaccante e la manager della squadra...-
Mikael salutò i due nuovi arrivati e li chiamò per nome: Sakuma Jirou e Ono Fuyuka. Nel frattempo, dagli spogliatoi del superteam di Priya erano usciti altri due manager per la squadra, che avevano ottenuto il permesso di ricercare informazioni da Priya sulle altre squadre umane per le qualificazioni dell’HFT.
-Deren “Clock” Higashi, Akane “Aka-chan” Hojo, siete arrivati.-
Deren era un ragazzo mediamente alto di 18 anni con gli occhi neri, i capelli bruni e un fisico normale, proveniente dalla Teikoku Gakuen; Akane era una ragazza di 15 anni della Haruken, dai cortissimi capelli rossi con un codino sulla nuca e una frangia che andava quasi a coprire l’occhio destro tenuta ferma da due forcine gialle, così come gialli erano i suoi occhi. Anch’essa mediamente alta, possedeva un fisico slanciato ma formoso, con la carnagione scura. I due si scusarono e l’allenatrice li presentò alla squadra. Una volta fatto ciò, il team delle riserve dei Golden Cobra scese in campo, e così fece il primo team dei Legendary Heroes, che si presentava con una formazione distribuita ordinatamente in un 3-1-2-1-3, che comprendeva:
- portiere: Jean Baker (n°12)
- terzino sinistro: Haruna Otonashi(n°13)
- difensore centrale: Itsuki Koori (n°14)
- terzino destro: Touko Zaizen (n°15)
- libero/regista: Kazuya Ichinose (n°16)
- centrocampista sinistro: Akio Fudou (n°17)
- centrocampista destro: Yuuto Kidou (n°18)
- trequartista: Hikaru Kageyama (n°19)
- punta sinistra: Haruya “Burn” Nagumo (n°20)
- punta centrale: Afuro “Aphrodi” Terumi (n°21)
- punta destra: Fuusuke “Gazel” Suzuno (n°22)
Aster, vista la formazione, andò dall’allenatrice e le disse:
-Quella formazione d’attacco... è quella dei Fire Dragon di alcuni secoli fa. Era il secondo attacco d’Asia, secondo solo a quello dell’Inazume Japan... che immagino sarà quello del loro team titolare. Ma loro non credo abbiano i keshin... abbiamo un vantaggio, dobbiamo sfruttarlo.-
-Bravo Aster... ragazzi, USATE I KESHIN. Fetegli vedere di che cosa siamo capaci!-
Mikael si avvicinò al campo, e dichiarò:
-Che la partita abbia inizio.-
La palla era dei Legendary Heroes, e Afuro la passò indietro a Hikaru. Una rete di passaggi si creò attorno ai giocatori dei Golden Cobra, mentre la palla arrivava fra i piedi di Akio, che chiamò Yuuto.
-Diamoci dentro! KILLER FIELDS!-
La hissatsu fu eseguita contro Kahori, la quale non riuscì a bloccarla. Aster, a bordo campo, osservò:
-Stanno giocando meglio di quanto pensassi... RIPRENDETE PALLA CAZZO!-
La palla da Akio arrivò ad Afuro, che usò l’hissatsu multipla con Haruya e Fuusuke:
-CHAOS BREAK!-
La palla era troppo veloce per Xelina, che non riuscì a pararla. 1-0 per i Legendary Heroes. Aster si alzò dalla panchina, e urlò alle riserve:
-Loro sono abituati a giocare assieme! Per questo hanno quel centrocampo e quell’attacco, per usare le hissatsu combinate! Non fatevi imbambolare e giocate come sapete!-
Priya commentò:
-Avrai la tua occasione di brillare, Aster. Però un capitano si vede anche da come incita i compagni: sono contenta della mia scelta.-
Toccava alla Golden Cobra battere il calcio d’inizio. Seline passò ad Hana, che avanzò tranquillamente scambiando il pallone con Luna e Dakota, e poi passò il pallone ad Aleta, che si trovava vicino alla difesa avversaria e, con quel passaggio filtrante, la superò, ritrovandosi davanti al portiere.
-Vieni a me, Butterfly Princess Tisiphone!-
Una donna dai capelli corvini e dagli occhi rosso sangue, vestita con un lungo abito bianco e con una maschera a forma di farfalla che le copriva la parte superiore del viso tranne gli occhi, armata con uno scettro d’oro, comparve dietro ad Aleta, che urlò il nome della sua tecnica:
-DEMONIC BUTTERFLY!-
Dal keshin s’alzarono in volo moltissime farfalle di luce rossa e nera, che andarono a fondersi in una farfalla sola, la quale alzò in volo Aleta che calciò il pallone, facendo spuntare a quest’ultimo due ali da farfalla di luce rossa e nera e dirigendolo verso la porta. Il portiere Jean Baker tentò di parare la palla con la sua hissatsu:
-TRUE GREAT BARRIER REEF!-
Nonostante la tecnica fosse al massimo della sua potenza, non riuscì comunque a fermare la corsa della palla, che entrò in rete. 1-1, ora tutto stava nella squadra che avrebbe retto meglio la pressione. Afuro batté il calcio d’inizio, passata a Hikaru di nuovo, che la passò a Yuuto. Aster urlò alle riserve:
-Attenti dannazione!-
-HISSATSU TACTICS: DUAL TYPHOON!-
Due cerchi di quattro giocatori con al centro uno Yuuto e uno Akio continuavano a passarsi la palla, creando due vortici dai quali non si riusciva a prendere la palla. Con questa tattica i Legendary Heroes avanzarono fino alla porta avversaria, dove il tiro d’attacco tentò di segnare ancora:
-CHAOS BREAK!-
Ma questa volta Xelina era pronta:
-Vieni a me, Winged Unicorn Cerastes!-
Un enorme e bianchissimo unicorno alato comparve alle spalle di Xelina, circondato da un’aura azzurra e con delle piccole ali aggiuntive ai piedi. Xelina utilizzò la sua keshin hissatsu:
-WINGED STORM!-
L’unicorno alato batté forte le ali, lanciando moltissime piume verso la palla, che venne letteralmente stritolata da esse, e terminò senza alcuna forza nelle mani del portiere di riserva dei Golden Cobra, che passò subito a Milo, il quale superò i tre attaccanti avversari evocando il suo keshin:
-Vieni a me, Lake Sentinel Blue Narcissus!-
Alle spalle del ragazzo comparve un uomo vestito con un bianco chitone alla romana, con i lunghi capelli blu e gli occhi azzurri, che permise a Milo di effettuare la sua tecnica:
-WATER MIRROR!-
Il keshin fece alcuni gesti con le mani e creò uno specchio d’acqua dal quale comparve un sosia di Milo, che tenne occupati i tre attaccanti mentre il vero Milo correva verso il centrocampo e lanciava lungo per la gemella Hana. Itsuki e Haruna si lanciarono contro di lei, ma anche lei evocò il suo keshin:
-Vieni a me, Dark Lady of Roses Lyserød!-
Alle spalle della ragazza apparve una donna con i capelli rosa, ai quali erano intecciate rose di molti colori, e gli occhi verdi; indossava un abito rosa.
Anche lei utilizzò una tecnica con keshin:
-DIABOLIK ROS!-
Hana saltò in aria ruotando su sé stessa dopo aver sollevato il pallone, e lo colpì in rovesciata, mentre la sua keshin faceva comparire un turbine di rose che andavano ad avvolgere la ragazza. Le rose passarono dalla ragazza al pallone al momento del tiro, mentre il pallone diventava nero e lasciava una scia di petali di rosa.
Era un tiro perfetto, ma Hana era troppo lontana: perciò fu Seline a continuare il tiro, ma prima evocò il suo keshin:
-Vieni a me, Sousha Maestro!-
Colpì la palla con la sua keshin hissatsu di default:
-HARMONICS!-
Il tiro così potenziato fu in grado di battere senza problemi la difesa di Jean Baker, che non riuscì nemmeno a usare la sua hissatsu. 2-1 per i Golden Cobra. Priya si complimentò con Hana e Seline, per aver combinato due tiri:
-Così gioca una squadra! Abbiate fiducia nei vostri compagni!-
Afuro calciò l’inizio, passando ancora ad Hikaru la palla, ma ricevendola subito dopo aver superato il centrocampo della Golden Cobra, anche se fu fermato da Ilary, la quale evocò il suo keshin:
-Vieni a me, Machine Assault Kraken Njord!”
Un kraken in armatura meccanica viola comparve alle spalle della ragazza, che usò dunque la sua keshin hissatsu:
-KRAKEN CHAINS!-
Il keshin intrappolò Afuro con i suoi tentacoli, mentre Ilary fece comparire due catene con le quali fermò le gambe di Afuro e gli rubò palla.
-Il primo tempo sta per finire, perciò dobbiamo segnare ancora! TSUNAMI BOOST!-
Arrivato a centrocampo il tiro fu rinforzato da Kahori, che evocò il suo keshin:
-Vieni a me, Four Elements Warrior Guardian Galahad!-
Un cavaliere in armatura simile al leggendario keshin “Kensei Lancelot” del famoso giocatore del passato Kyousuke Tsurugi comparve alle spalle della ragazza: l’unica differenza era che l’armatura del divisa in 4 colori, cioè azzurro, rosso, verde e marrone chiaro.
-SWORD STYLE!-
Kahori lanciò la palla in alto, e il suo keshin la colpì con un potente colpo di spada, aggiungendo una scia dei quattro colori che componevano la sua armatura al pallone. La palla arrivò ad Aleta, che, evocato ancora una volta il suo keshin Butterfly Princess Tisiphone, usò di nuovo la sua tecnica:
-DEMONIC BUTTERFLY!-
-TRUE GREAT BARRIER REEF!-
Per il portiere non ci fu nulla da fare, e fu scaraventato in porta con la palla. 3-1 per la Golden Cobra, e suonò il fischio della fine del primo tempo.
 

L’angolo di Zael

Mi sono arrivati due OC in ritardo, e, non potendo avere nuovi giocatori, li ho messi come manager. Ringrazio però _Soul97_ e deren per i due OC. Questo era il primo tempo. Le riserve si sono comportate bene, nel prossimo capitolo vedremo come se la caverà la squadra titolare. Scusatemi per il ritardo! Al prossimo capitolo!

Zael

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Capitolo 7
*** Capitolo 6 - Il Superteam Definitivo ***


CAPITOLO 6 - IL SUPERTEAM DEFINITIVO

 
-Buon lavoro... state imparando a giocare come una squadra. Complimenti per i tiri concatenati, sono sicura che con il tempo riuscirete a eseguire anche voi delle hissatsu combinate e delle hissatsu tactics.-
Priya si congratulò con le riserve, che, nonostante avessero preso un gol, avevano perforato la difesa delle riserve dei Legendary Heroes per ben tre volte.
-Comunque non adagiatevi sugli allori: quelle erano le riserve. Ora manderanno in campo i titolari.-
-Ma siamo anche noi i titolari, no, mamma?-
Il commento che tutti si aspettavano arrivasse da Aster arrivò invece da Kuesu, la quale evidentemente aveva un carattere simile a quello del capitano. Aleta si tolse la fascia e la schiaffò in mano ad Aster, dicendo:
-Prova a fare di meglio.-
Aster sorrise chiudendo gli occhi:
-Stai a guardare.-
Era entrata in campo la formazione titolare dei Legendary Heroes, così formata:
- portiere: Koujirou Genda (n°1)
- terzino sinistro: Ichirouta Kazemaru (n°2)
- difensore centrale: Byorn Kyle (n°3)
- terzino destro: Jousuke Tsunami (n°4)
- libero/regista: Ranmaru Kirino (n°5)
- centrocampista sinistro: Ryuuji Midorikawa (n°6)
- centrocampista destro: Fey Rune (n°7)
- trequartista: Jirou Sakuma (n°8)
- punta sinistra: Shirou Fubuki (n°9)
- punta centrale: Hiroto “Gran” Kiyama (n°10)
- punta destra: Fidio Ardena (n°11)
La formazione titolare della Golden cobra si era già disposta sul campo, secondo lo schema dato in precedenza:
- portiere: Sofia “Fia” Belmonte (n°1)
- terzino sinistro: Alexandra “Alex” Khan (n°39)
- difensore centrale: Rachel “Firefly” Levine (n°5)
- terzino destro: Mizuka “Mika“ Fudoshima (n°8)
- regista/centrocampista sinistro: Rika “Riri” Ryuu (n°26)
- libero/centrocampista destro: Emily “Amy” Black (n°21)
- ala sinistra: Shinobu “Shin” Aizawa (n°14)
- trequartista: Xenya “Xenì” Hill (n°10)
- ala destra: Diana “Crow” Raven (n°9)
- punta sinistra: Kuesu “Valkea” Jinguji (n°18)
- punta destra: Aster “Zael” Kazetsuki (n°3)
Fu fischiato il calcio d’inizio in favore dei Golden Cobra, e Kuesu passò subito ad Aster, che lanciò la palla a Diana, la quale superò Jirou con una delle sue hissatsu:
-SILVER WINGS!-
Alla ragazza spuntarono due ali d’energia di colore argenteo, le quali generarono un turbine che spazzò via l’avversario, permettendo il passaggio di Diana verso Aster.
-Vai, capitano!-
Aster non se lo fece ripetere due volte, ma non aveva intenzione di usare il keshin, non ancora: avrebbe mostrato che era il migliore anche senza di esso.
-THE VOID!-
Aster creò numerosi vuoti fendendo l’aria, e mentre i vuoti si univano ingigantendosi in un enorme vuoto  interstellare, il capitano dei Golden Cobra raccolse lo stesso tipo di energia nel sul piede: lo scontro fra quest’ultimo e il pallone provocò una gigantesca esplosione che lo scaraventò in porta.
-BEAST FANG G5!-
Nonostante sembrasse intrappolare il pallone, la mossa fallì miseramente, e Aster segnò il quarto gol per il superteam di Priya. Aster si girò, e diede il cinque ai sue due vice: Shin nei Fire Dragon e Amy nell’Arakumo Gakuen. Puoi guardò verso la panchina, mostrando uno sguardo saccente verso Aleta, come a dire:
“Non credo ci sia bisogno di dire chi è il migliore qui dentro.”
La ragazza, per tutta risposta, tentò di fulminarlo con lo sguardo. Il gioco riprese con la palla passata da Hiroto a Shirou, e poi lanciata indietro per Ichirouta.
-HISSATSU TACTICS: ROUTE OF SKY!-
I giocatori della Legendary Heroes avevano giocato il loro asso nella manica, e si passavano la palla senza che essa toccasse terra. Confusi, i giocatori della Golden Cobra non sapevano come fermarli, perciò la palla arrivò al trio d’attacco, e più precisamente a Hiroto che eseguì una hissatsu combinata con Shirou.
-THE BIRTH V3!-
Ma Sofia faceva buona guardia alla porta del superteam di Priya, ed evocò il suo keshin:
-Vieni a me, Shi no Megami Hecate!-
Una donna in armatura parziale da amazzone con sei braccia e il volto dipinto a foggia di teschio, dai capelli nerissimi parzialmente raccolti in uno chignon e tenuti fermi da due bacchette e parzialmente sistemati in tre lunghe trecce, comparve alle spalle della ragazza, che urlò il nome della sua keshin hissatsu:
-DEATH FLOWER!-
Il keshin portò tutte e sei le braccia in avanti disponendole come se fossero la corolla di un fiore, e facilmente fermò il tiro dei due attaccanti. Poi Sofia rilanciò la palla verso Mizuka, che la passò poi a Rika, la quale lasciò la palla a Sinobu che avanzava velocemente. Poi chiamò il suo capitano nei Fire Dragon:
-Tua Aster!-
-COSMOS!-
L’energia del cosmo avvolse Aster e il pallone, mentre il ragazzo imprimeva nella palla la potenza di un vento spaziale. Appena il piede toccò il pallone si creò uno squarcio che mostrava l’immensità del cosmo, mentre la palla, avvolta da una quantità impressionante di energia, si dirigeva in porta.
-BEAST FANG G5!-
Ancora una volta l’hissatsu fallì e il risultato era chiaro: 5 a 1 per i Golden Cobra. Ma mancava ancora molto tempo prima della fine della partita, e il risultato di certo non sarebbe rimasto questo. I Legendary Heroes usarono ancora una volta la loro hissatsu tactics per portare i tre attaccanti davanti alla porta, che questa volta eseguirono una hissatsu tripla:
-SUPERNOVA V3!-
Ma Sofia evocò nuovamente il suo keshin e usò ancora la sua keshin hissatsu:
-DEATH FLOWER!-
E la palla fu abilmente fermata. Dopo un’altra serie di passaggi, la palla terminò ancora nei micidiali piedi di Aster, che ormai si era stufato dei patetici tentativi dei suoi avversari. Evocò dunque il suo keshin:
-Vieni a me, Kaosu Kaze no Shihaisha Huayra!-
Un uomo in armatura bianca con sei ali nere e i lunghi capelli color oro comparve alle spalle di Aster. Portava una maschera che gli copriva tutto il viso, tranne gli occhi di un agghiacciante rosso sangue, mentre sul suo braccio sinistro si era formato un vortice di vento oscuro e su quello destro uno di vento lucente.
-CHAOTIC PULSE!-
Il keshin creò due sfere di vento, una lucente e una oscura, e le unì generando una sfera che racchiudeva la potenza del caos stesso: lanciò quella sfera verso la palla, che ne fu avvolta, mentre Aster generava un impulso di vento nel suo piede. Aster colpì la palla, mentre il keshin lanciava due potentissimi venti, uno oscuro e uno lucente, che si unirono generando un vento caotico il quale lanciò la palla verso la porta avversaria.
-SHIN MUGEN NO KABE!-
Fu tutto inutile: anche la tecnica che aveva imparato nella Neo Japan non gli servì a nulla. 6-1 per i Golden Cobra. Aster fu laconico:
-Se questo è il meglio che sapete fare, non dovevate nemmeno sfidarci.-
Si diresse verso il cerchio di centrocampo, e disse a Kuesu:
-L’ultimo tiro è tuo, io mi sono stancato di fare il tiro al bersaglio.-
Palla ai Legendary Heroes, che fecero appena in tempo a battere il calcio d’inizio: Aster rubò subito palla lanciandosi in avanti con Kuesu al suo fianco. Arrivati davanti a Ranmaru, Aster lo beffò passando palla alla ragazza, che evocò il suo keshin:
-Vieni a me, Kaosu Kasai no Shihaisha Amaterasu!-
Una donna dai capelli lunghi e rossi come il fuoco comparve alle spalle di Kuesu. Portava un’armatura nera come la cenere, e sulla sua schiena erano comparse sei ali di fuoco; il volto era coperto da una maschera che lasciava trasparire solo gli occhi, rossi come il sangue. Sul suo braccio sinistro si generò un vortice di fuoco oscuro, e su quello destro uno di fuoco lucente. Priya commentò:
-I keshin del genere Kaosu Shihaisha sono tutti molto simili e hanno keshin hissatsu molto simili. Questo è un bene, anche perché solo chi ha un keshin del tipo Kaosu Shihaisha può fermare un altro keshin dello stesso tipo.-
-CHAOTIC EXPLOSION!-
La tecnica era molto simile a quella di Aster, proprio come aveva detto Priya: l’unica differenza era che al posto dei venti, c’erano le fiamme. La palla fu scaraventata in porta, e anche questa volta, Koujirou usò la sua hissatsu:
-SHIN MUGEN NO KABE!-
Ma fu inutile: 7-1 per la Golden Cobra, e fu decretata la fine dell’incontro. Il superteam risultato vincitore era quello di Priya.
 

L’angolo di Zael

Dato che ieri sera EFP si era impallato, ho dovuto rimandare la stesura del capitolo (che per altro avevo già iniziato) a questa mattina/primo pomeriggio. Quindi eccolo qua. Mi sono accorto di non aver fornito la scheda di Kuesu, così ve la fornisco ora!
 
Nome:Kuesu
Cognome: Jinguji
Soprannome: Valkea
Età: 19
Aspetto Fisico: Alta 1.79 metri, snella ma piuttosto prosperosa. Gli occhi sono di un profondissimo colore viola, e ha un tatuaggio a forma di mezzaluna sulla fronte. I capelli sono molto lunghi e di colore grigio argento. Si veste sempre con abiti da gothic lolita. In occasioni eleganti indossa un abito da sera di seta nero con molti ricami in pizzo e scarpe con il tacco, nere anch’esse.
Carattere: Ha la tipica personalità da tsundere, anche se dimostra un forte attaccamento alle persone che più le sono care
Ragazzo: Aster Kazetsuki
Scuola: Nessuna (alla fine della storia Arakumo Gakuen)
Nazionale: Nessuna (alla fine della storia Fire Dragon)
Ruolo: Attaccante
Numero di maglia: 18
Keshin: Kaosu Kasai no Shihaisha Amaterasu: dietro Kuesu compare una donna in armatura nera cenere e con sei ali di fuoco, il cui volto è coperto da una maschera inespressiva, che lascia trasparire solo gli occhi, rossi come il sangue. La maschera copre solo il volto, perciò si vedono i capelli, lunghi e rossi come il fuoco. Le braccia sono ricoperte da vortici di fiamme, il destro da un vortice di fuoco lucente e il sinistro da uno oscuro.
Hissatsu Difensive:
-Fire Abyss: con un potente calcio Kuesu crea uno squarcio nel terreno che va a circondare l’avversario; poi dallo squarcio emergono delle fiamme altissime che bloccano l’avversario e portano la palla da Kuesu.
-Laval Zone: Kuesu salta in aria e atterra poggiando una mano sul terreno: la lava sgorga dal terreno e imprigiona Kuesu e il suo avversario: Kuesu entra in scivolata e ruba palla all’avversario. Una volta presa la palla, la lava scompare.
-Flame Angel: Kuesu salta in aria facendo una giravolta e sprigionando un turbine di fiamme che avvolge l’avversario, facendo arrivare la palla ai piedi di Kuesu, che corre e supera l’avversario. Una volta superato l’avversario, le fiamme si estinguono.
-Chaotic Fire Madness (Keshin Hissatsu): Kuesu evoca il suo keshin, grazie al quale sprigiona diverse fiamme lucenti e oscure, creando quindi delle fiamme caotiche, in grado di intrappolare l'avversario e sbalzarlo via, lanciando la palla in aria, dove Kuesu andrà a recuperarla.
Hissatsu Offensive:
-Flame Run: Kuesu lancia il pallone in alto e lo colpisce in aria scaraventandolo a terra, dove sprigiona un turbine di fiamme che fa correre il pallone sotto le gambe dell’avversario, mentre Kuesu atterra appena dietro l’avversario riprendendo la palla.
-Ignis Fatuus: Kuesu tira la palla verso l’avversario, ma il pallone s’incendia e si divide in quattro fuochi fatui, che si riuniscono dietro l’avversario, dove Kuesu riprende palla.
-Fire Mirage: Kuesu scatta incendiando il terreno, e da esso esce una copia di Kuesu fatta di fuoco, la quale si getta contro l’avversario mentre la vera Kuesu lo supera.
-Chaotic Inferno (Keshin Hissatsu): Kuesu evoca il suo Keshin, il quale genera una quantità di fiamme lucenti e oscure, quindi fiamme caotiche, che vanno a formare un tunnel le cui pareti sprigionano il calore dell’inferno, impedendo agli avversari di prendere la palla, e consentendo a Kuesu di passare tranquillamente.
Hissatsu di Tiro:
-Northern Darkness: Kuesu calcia il pallone avvolto nell’oscurita verso l’alto, lo raggiunge in aria e lo calcia ripetutamente con dei colpi infuocati. Una volta che uno strato di fiamme si è formato sopra a quello di oscurità, Kuesu colpisce il pallone con entrambi i piedi avvolti nell’oscurità, scaraventando il pallone in porta.
-Space Vortex: Kuesu genera un potentissimo vortice di fuoco sulla sua gamba, mentre il pallone accumula energia spaziale. Poi Kuesu calcia il pallone in mezza rovesciata, imprimendo l'energia del fuoco sul pallone, che quindi crea una scia di energia spaziale circondata da un vortice di fuoco.
-Solar Drive: Kuesu calcia il pallone in aria, dove viene avvolto da fiamme solari dalla potenza inaudita. Poi Kuesu salta e comprime il pallone in una sfera di fuoco, e lo calcia verso la porta: la sfera diventa sempre più grande man mano che si avvicina alla porta, nella quale giunge un vero e proprio sole. Più lontano è il tiro, più il sole è grande, e più il sole è grande, più il tiro è potente.
-The Void: Kuesu crea numerosi vuoti di fuoco e ne pone il pallone al centro, creando una sfera di vuoto contenente il pallone. Il vuoto d'aria assorbe energia dall'esterno e si tramuta in vuoto interstellare; successivamente Kuesu avvolge il suo piede nello stesso modo e calcia il pallone. Lo scontro fra i due vuoti provoca una devastante esplosione che scaraventa la palla in porta con una violenza inaudita.
-Chaotic Explosion (Keshin Hissatsu): Kuesu evoca il suo keshin, la quale, dopo aver creato due sfere di fuoco, una lucente e una oscura, le unisce, creando una potentissima sfera caotica. Dopo di ciò, il keshin imprime la sfera caotica nel pallone, mentre Kuesu genera un’esplosione di fuoco nel suo piede. Poi Kuesu colpisce il pallone mentre il keshin sferra una potentissima raffica di fuoco caotico a spingere il pallone verso la porta, con una potenza devastante e indescrivibile.
 
Sì, le tecniche con keshin sono praticamente identiche, ma Priya ha spiegato perché. In compenso mi ci è voluta un’ora e mezza per pensare alle altre. Altre tecniche sono simili a quelle di Aster perché le impara dopo averle viste usate dal ragazzo, ma modificate. La “The Void” è uguale ma invece di usare il vento usa il fuoco: scoprirete più avanti il perché (un po’ come la God Hand di Yuuki che invece di essere gialla è blu). Al prossimo capitolo, con la definitiva sconfitta di Mikael e si spiega cosa è successo ai giocatori della Legendary Heroes!

Zael

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Capitolo 8
*** Capitolo 7 - Mikael ***


CAPITOLO 7 - MIKAEL

 
-NO!-
Dopo il triplice fischio Mikael schizzò in piedi dalla sua panchina, con uno sguardo da folle.
-DOPO TUTTO QUELLO CHE HO FATTO!-
Kuesu replicò:
-Cioè? Uccidere mio padre, uccidere Lissa, fare il lavaggio del cervello ai giocatori che mi hai costretto a portare qui? Sei solo un sadico bastardo assassino, Mikael!-
Mikael sorrise come solo un folle poteva fare. Iniziò a ridere, in preda alla follia, ed estrasse, nascosta nella giacca, una M6C, e la puntò verso Kuesu. Il tempo sembrò fermarsi, quando Mikael esplose il colpo. Le urla di Priya invocando il nome della figlia adottiva, lo sgomento dei giocatori dei Golden Cobra in campo e la disperazione di quelli in panchina si univano allo stupore dei Legendary Heroes in campo e alla sorpresa di quelli in panchina. Attimi interminabili erano quelli nei quali il proiettile fendeva l’aria roteando e aprendosi una strada attraverso la resistenza dell’attrito aereo. Il proiettile colpì Kuesu alla spalla, entrando ed uscendo, non provocando danni importanti ai vasi sanguigni, ai nervi o alle ossa: si aprì una strada attraverso il tessuto molle, facendo però uscire il sangue dalla ferita. E tutto era accompagnato dal silenzio, rotto solo dalle risate di Mikael, che ora puntava la pistola verso Priya. Ma non aveva fatto i conti con la rabbia di una persona, del capitano. Prima che riuscisse a sparare un altro colpo, Aster si fiondò contro di lui, disarmandolo con un calcio, e colpendogli la guancia con un calcio rotante, atterrando Mikael.
-Allenatrice, soccorra Kuesu!-
Subito Priya si fiondò a sincerarsi delle condizioni della figlia, a terra per il colpo ricevuto. Subito i membri della Golden Cobra accorsero ad aiutare l’allenatrice, mentre i membri della Legendary Heroes rimanevano fermi, confusi. Kuesu, ancora dolorante ma cosciente, sentì la domanda posta da Alexandra:
-Ma che gli prende a quelli?-
Non esitò a rispondere, utilizzando le energie che ancora aveva in corpo:
-Mikael ha fatto loro una specie di lavaggio del cervello... li ha ipnotizzati, per questo non sembrano loro stessi. Ma quando Aster l’ha colpito, sembra che l’ipnosi si sia indebolita... magari è quello il segreto per liberarli.-
Aster non accennava a fermarsi, pugno dopo pugno, colpo dopo colpo, non dava tregua a Mikael. Quando Mikael collassò  a terra nuovamente, e notò un bagliore sinistro negli occhi del capitano della Golden Cobra. Lo vide allontanarsi, raccogliere qualcosa da terra e avvicinarsi di nuovo.
-Che cosa vuoi fare? Io sono un consigliere, rappresentante dell’Europa, sono intoccabile!-
-Sei un criminale, questo mi basta.-
Aster guardò Priya e le chiese:
-Quante persone ha ucciso?-
L’allenatrice, che non aveva notato le azioni di Aster, rispose senza guardarlo:
-Mia madre, Lissa e il padre naturale di Kuesu... ma chissà quanti altri ne ha uccisi. Perché?-
Aster non rispose, ma, tenendo impugnata la M6C, esplose due colpi mirando alla testa. Il fragore provocato dai colpi fece puntare a tutti lo sguardo su Aster e su Mikael, e videro Aster buttare a terra la pistola ancora fumante per i due colpi esplosi.
-Che hai fatto, Aster?-
Aster guardò l’allenatrice, e le rispose:
-Ho fatto quello che doveva essere fatto. Ha quasi ucciso Kuesu, e ha cercato di uccidere anche lei. Inoltre ha ucciso altre persone prima. Chi non valuta il valore della vita degli altri non ha il diritto di avere una vita propria.-
Le parole di Aster caddero come macigni sulla conversazione. Priya non seppe cosa risondere al ragazzo dagli occhi eterocromi, che continuò:
-Se permette però ora porto io Kuesu in infermeria. Dubito che quei ragazzi e quelle ragazze sappiano che cosa stia succedendo.-
Aster indicò i componenti della Legendary Heroes, evidentemente confusi e smarriti. Priya guardò male il capitano, ma poi acconsentì:
-Aster, io vengo con te, ti mostro dov’è l’infermeria. Golden Cobra, occupatevi di loro, spiegategli la situazione.-
Mentre Aster si caricava la figlia adottiva dell’allenatrice in spalla e gli altri componenti della Golden Cobra andavano a spiegare la situazione e a calmare i Legendary Heroes, Priya disse ad Aster:
-Appena arriviamo nell’infermeria, tu esci. Dovrò preparare Kuesu per un delle vasche di rigenerazione, e credo tu sappia che vuol dire.-
Ovviamente Aster lo sapeva: era proibito entrare in una vasca di rigenerazione se non completamente nudi. Il liquido all’interno captava la composizione del corpo e le specifiche di esso, per poi procedere alla rigenerazione delle ferite: l’ingresso di corpi estranei poteva avere effetti molto negativi.
-Non te ne andrai, Aster. Quando uscirò voglio trovarti lì, perché tu torni con me sul campo. Dobbiamo parlare di quello che hai fatto.-
-Ai suoi ordini.-
Entrata nell’infermeria, Priya denudò la figlia, le sistemò la maschera per respirare e la immerse nella vasca di rigenerazione. Chiuse la vasca, e chiese alla dottoressa di avvertirla non appena il processo fosse finito. La dottoressa rispose affermativamente, e Priya si diresse verso l’armadio delle sostanze chimiche. Prese alcuni prodotti e poi uscì.
-Che cosa ha preso, se posso chiedere?-
-Lo vedrai.-
Arrivati sul campo, Priya ordinò ai membri della Golden Cobra di portare i Legendary Heroes da un’altra parte. Doveva rimanere da sola con Aster. Intimiditi dal tono altisonante della voce dell’allenatrice, tutti se ne andarono tranne, ovviamente, il capitano. Una volta usciti tutti, Priya bloccò le uscite, e porse ad Aster una maschera antigas, simile agli elmetti degli SPARTAN, che prontamente il ragazzo si mise come aveva visto fare all’allenatrice. Si infilarono dei guanti, e Priya prese la pistola M6C e la fissò: Mikael la voleva usare per uccidere lei e Kuesu, invece è stato ucciso da essa grazie ad Aster.  La mise a terra, e ci versò sopra una delle sostanze chimiche: subito si sprigionò un gas tossico, che però Aster e Priya non poterono sentire grazie alle maschere antigas. Sui materiali della pistola, principalmente polimeri sintetici e metallo, iniziarono a comparire delle bolle, e i componenti iniziarono a sciogliersi e poi a evaporare.
-Questo è un piccolo residuato delle mie lezioni di chimica, un potente acido in grado di sciogliere e di dissolvere nel nulla metalli e materiali sintetici... l’unico problema è la sua alta tossicità.-
Dopo circa dieci minuti della M6C non rimaneva più nulla. Ora toccava al cadavere di Mikael: Priya aveva in mente qualcosa anche per quello.
-Aster... sappi che come tua allenatrice non approvo quello che hai fatto. Molto probabilmente dovrei espellerti dalla squadra e denunciare il fatto: finiresti in prigione per un bel po’. Ma dal punto di vista personale... ti devo ringraziare. Quello non era un uomo, era un maledetto mostro. Le tue parole mi hanno colpito molto. Perciò tu rimani in squadra e rimani il capitano. Questa volta te lo concedo. Ma al prossimo errore, potresti non solo non essere più il capitano: potresti essere rimandato a casa.-
-Ho capito. Mi impegnerò affinché situazioni del genere non accadano più.-
-Ottimo. Ora occupiamoci del corpo.-
Priya prese delle ciotole e le riempì con un liquido giallastro.
-Immergi le sue mani qui dentro... cancellerà le impronte digitali.-
Mentre Aster faceva ciò che gli era stato richiesto, Priya versò lo stesso liquido anche sul volto di Michael, e Aster vide la faccia del cadavere sciogliersi fino a diventare una sorta di poltiglia informe.
-E anche questa è fatta. Dobbiamo soltanto far sparire il corpo ora... di questo se ne occuperanno i robot.-
Priya ordinò a due robot di rinchiudere il corpo in un sacco e di lasciarlo nello spazio.
-Difficilmente lo troveranno, e se succederà comunque non lo riconosceranno. Andiamocene: Aster, sei congedato fino al prossimo allenamento.-
-Agli ordini, allenatrice.-
 

L’angolo di Zael

Capitolo un po’ più corto ma con più parole XD (meno dialogo, più descrizione). Lo so, avevo promesso anche un capitolo di “As Cold as the Northern Wind” e uno di “The Ice in my Heart”, ma oggi sono passato di nuovo in ospedale per la febbre che non accenna a scendere... boh. E sono stato lì praticamente l’intero pomeriggio, perché ho approfittato per un altro check-up completo. Le medicine, come il fumo e l’alcol, hanno poco effetto su di me XD Mi rifarò domani, lo prometto. Già domani mattina mi metterò al lavoro.
 

Zael

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Capitolo 9
*** Capitolo 8 - Rapporti (Parte 1) ***


CAPITOLO 8 - RAPPORTI (PARTE 1)

 
Emily stava passeggiando per la struttura diventata il loro centro di allenamento e di vita. La partita con i Legendary Heroes era finita decisamente bene, ma non riusciva a capire perché Mikael fosse giunto a tanto. E al perché Aster lo avesse ucciso: non le aveva dato quell’impressione, ma l’aveva impressionata. Uccidere a sangue freddo è una cosa che risulatava difficile persino ai killer, ma lui non aveva battuto ciglio.
-Tutti vivono dietro una maschera, è inutile... chissà quante ne ha lui.-
Si diresse verso uno degli atrii, per rilassarsi sui divanetti. Non aveva la minima voglia di tornare subito in camera, nessuno l’aveva fatto. Le venne sete, e prese una bottiglietta d’acqua dal distributore automatico. Si sedette e bevve un sorso, guardando il cielo notturno. Notò che non era l’unica a farlo: con una mano posata alla vetrata, in piedi, c’era un ragazzo dai capelli castani e dagli occhi azzurri: Fidio Ardena.
-Ehi tu.-
Fidio si girò, cercando con lo sguardo la voce femminile che l’aveva chiamato, e la trovò nella ragazza seduta sui divanetti, dai capelli neri e dagli occhi rossi da rettile.
-Tu sei...-
-Emily Black.-
Fidio si avvicinò e indicò il posto vicino a lei, per poi chiedere:
-Posso?-
Amy non rispose, si limitò ad annuire. La situazione era strana: un ragazzo dal passato era seduto vicino alla ragazza, la quale non aveva mai saputo rapportarsi con le persone in modo normale. Lei posò una mano sul divanetto, e lui, non accortosi, la posò sopra quella della ragazza. In quella situazione, nessuno osava togliere la mano, e i loro sguardi alla fine finirono per incontrarsi. Fra loro si era creata un’attrazione magnetica, non riuscivano più a non fissarsi nelle pupille. Il silenzio più totale dominava quella situazione, dove i due erano troppo imbarazzati per continuare ma anche per tornare indietro. E rimasero così, mano nella mano, fissandosi gli occhi: si dice che osservando profondamente gli occhi di un’altra persona si possa vedere l’anima di quella persona. Non si sa cosa si dissero le loro anime, ma è un dato di fatto che non riuscissero a non guardarsi.
 
Shinobu odiava il suo nome. Non le piaceva: fin dal primo giorno non le era mai piaciuto. Era rinchiusa nella sua camera, e aveva intenzione di rimanere lì. Non capiva però perché l’allenatrice avesse assegnato camere con due letti a ogni persona.
-Dobbiamo forse dormire una notte in uno e una nell’altro?-
Shinobu pensò ad alta voce e ridacchiò. Le piaceva stare sola. Evitava in questo modo gli incontri indesiderati, evitava le situazioni pericolose: non come faceva il suo capitano dei Fire Dragon, Aster, che invece si buttava a capofitto in esse.
-Ed è arrivato persino ad uccidere... certo, per una giusta causa, ma era pur sempre un omicidio.-
Shinobu parlava molte volte da sola. Aveva pochi amici, ma le bastavano: preferiva averne pochi ma fidati che tanti ma di cui non si poteva fidare. Qualcuno bussò alla porta: Shinobu, distesa sul letto in pigiama, si alzò di controvoglia e andò ad aprire. Si trovò davanti un ragazzo dai capelli chiarissimi, con gli occhi verde acqua scuro.
-Mi hanno detto di stare in camera qui.-
Shinobu capì perché c’erano due letti.
-Quello vuoto è il tuo.-
-Tu sei... Shinobu...-
Shinobu lo fulminò con lo sguardo.
-Mi chiamo Shin Aizawa. Non osare più chiamarmi con quel nome. Tu sei Fuusuke Suzuno... come ti sntiresti se qualcuno riprendesse a chiamarti Gazel?-
Fuusuke deglutì alle parole della ragazza.
-Anche se siamo nel futuro, la storia della mia scuola e della mia nazionale la conosco. Quindi non provare più a chiamarmi Shinobu.-
Fuusuke annuì, e si sistemò sull’altro letto, mentre Shinobu si rintanò sotto le coperte del suo. Fuusuke, capendo di aver combinato un casino, disse:
-Ehi... Scusami, Shin. Non lo sapevo. Spero che potrai perdonarmi.-
La ragazza dai capelli neri e dagli occhi azzurri sorrise.
-D’accordo... ma in cambio voglio che ogni giorno mi dai le fragole della tua colazione. E VOGLIO LA PANNA.-
-No! Le fragole no! Io ADORO le fragole!-
I due si guardarono e risero. Forse quella convivenza non sarebbe stata niente male.
 
Seline si era ritrovata nella sala giochi, dove si stava divertendo a massacrare orde di zombie con fucili ed esplosivi in uno dei videogiochi arcade.
-Morite, maledetti sacchi di carne marcia!-
Colpi su colpi, ma quei non morti non la volevano sapere di ritornare alla terra e ai vermi, e c’era bisogno di eliminarli in fretta per non morire e dover ricominciare daccapo il livello.
-Ecco che arriva... GRANATAAAAAA!!!-
E dopo l’orda di zombie, ovviamente, arriva il boss. Ed ecco arrivare uno zombie grosso almeno venti volte gli altri pararsi davanti a Seline.
-Muori bastardooooo!!!-
Ma nulla: per la quattordicesima volta, Seline venne sconfitta dal boss.
-Ah, vaffanculo!-
-C’è qualcosa che non va?-
La ragazza con i capelli neri dalle piccole ciocche rosse e con gli occhi gialli si voltò, e vide un ragazzo dai capelli rossi e con gli occhi verdi che la stava guardando.
-Io sono Seline Smith. Tu chi cazzo sei?-
-Il mio nome è Hiroto Kiyama... ti piacciono i videogiochi con gli zombie?-
-Direi di sì... mi diverto a far saltare le cervella a quei cadaveri ambulanti.-
-Però hai perso ancora.-
-Da quanto cazzo di tempo sei qua, tu?-
-Più o meno da quando hai iniziato. Ti va di giocare in coppia? Faresti meno fatica, e dovresti riuscire a sconfiggere quel boss.-
Seline valutò la proposta e poi gli indicò l’altro controller.
-Muoviti.-
-Agli ordini.-
Mentre Seline continuava a giocare con il suo solito metodo da casinista, con granate e fucili a pompa, Hiroto aveva scelto un approccio più tattico, con fucile di precisione e lanciarazzi.
-Attenta a sinistra!-
Hiroto salvò Seline dall’attacco in salto di uno zombie, ma Seline si sdebitò facendo saltare in aria un gruppo di zombie davanti a Hiroto. E arrivarono velocemente al punto in cui Seline si era sempre bloccata: l’ultimo boss del gioco. Fu una battaglia intensa, con granate, razzi, proiettili e pallettoni che volavano tutti addosso al boss, che finalmente cadde dopo circa 15 minuti di bombardamento.
-CAZZO SÌ!-
Seline era piuttosto contenta, tanto che saltò in braccio a Hiroto, il quale, decisamente sorpreso dalla reazione, cadde a terra, e la ragazza sul suo torace.
-Seline... scusa... ti potresti togliere? Non respiro...-
Una volta che Seline si fu seduta a terra, Hiroto riuscì ad alzare il torace per sedersi a terra. I due si guardarono e, contemporaneamente, si misero a ridere.
 
Diana si era diretta verso il terrazzo, e, quando uscì, sentì il fresco vento che faceva rabbrividire leggermente la sua pelle. C’era un ragazzo lì, dai capelli azzurri e dagli occhi nocciola. Il ragazzo si girò, e vide la ragazza con la maschera che si avvicinava al luogo dove lui si trovava. Si rigirò e posò le braccia sulla ringhiera, cosa che fece anche la ragazza dai capelli castani sui quali spiccava una traccia azzurra, mentre dalla maschera il ragazzo potè solo notare gli occhi che sembravano due zaffiri.
-Tu sei Kazemaru Ichirouta, vero?-
-Sì. Perdonami, ma non conosco ancora il tuo nome.-
-Diana Raven.-
Il ragazzo la osservò, e poi le chiese:
-Come mai la maschera?-
La ragazza non rispose, ma Ichirouta riprese subito:
-Scusa, non volevo indagare il tuo passato. Mi dispiace.-
Diana, sopresa dalle scuse immediate del ragazzo, che lei sapeva aver avuto nel suo tempo problemi anche piuttosto grandi, gli posò una mano sulla spalla:
-Non mi piace parlarne, tutto qui. Forse è perché parlo poco che tutti mi evitano.-
-Ma io sono qui, no?-
Diana fissò gli occhi del ragazzo, capendo che era sincero.
-Se mai vorrai parlarmene, io sarò qui.-
Diana non disse nulla, ma prese il braccio di Ichirouta e le lo mise sulle spalle. Capì di aver trovato qualcuno che l’avrebbe capita.
 

L’angolo di Zael

Finalmente ce l’ho fatta. Primo capitolo di coppie, dovrebbero essere 5 capitoli (contando questo), quindi per un po’ ci sarà tanto romanticismo. Faccio presente a tutti che ho scritto una fanfic su HighSchool DxD, dal nome “Birth of a True Dragon”; questo è il link al prologo (ho già scritto e postato anche il primo capitolo, ci terrei che lo leggeste e lo recensiste in tanti... specialmente Luna ed Emy): http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1265599. Al prossimo capitolo!

Zael

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Capitolo 10
*** ANNUNCIO IMPORTANTE ***


Allora, da dove posso cominciare?

Beh, inizio dalle scuse. Mi scuso con tutti voi che mi avete dato gli OC, che avete aggiunto la fic fra le preferite, le ricordate o le seguite. Mi scuso con tutti coloro che hanno recensito, perché è anche grazie a voi se riuscivo a portare avanti questa fic.
E non posso fare altro che scusarmi, considerando anche lo sfogo avuto nell'altra fic. Mi dispiace sul serio per tutti, ma non riesco a continuarla. Una trama troppo densa e troppi OC. Cioé, o scrivo una fic con una trama profonda e ben strutturata e con pochi (e soprattutto buoni e non scopiazzati) OC, o scrivo una puttanata con OC che sembrano tanti piccoli cloni.

Oltre alle scuse, però ringrazio tutti per tutto, e mi scuso ancora per la fine improvvisa della fic.

Avanti, potete insultarmi come volete.

Zael

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