I'm in love with a criminal.

di _julele
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Hey, I just met you. ***
Capitolo 2: *** Tuo fratello ti amerà sempre, Jas. ***



Capitolo 1
*** Hey, I just met you. ***


Lo conoscevano tutti ma nessuno aveva il coraggio di avvicinarglisi. Ogni tanto veniva a scuola gonfiato di botte, ma nessuno ci faceva caso. Sapevano tutti la sua storia, chi era, dove abitava e con chi stava.

Frequentavo la maggior parte dei corsi con lui. Non si interessava a nulla. Solo in chimica, in quello faceva letteralmente fuochi d'artificio. A volte lo salutavo, e venivo ricambiato con un misero gesto della mano, mentre buttava a terra la sigaretta, la spegneva con la punta della scarpa e si allontanava scuotendosi i capelli.

Era un gran bel ragazzo, c'è da ammetterlo. Ma le ragazze non gli interessavano, né a loro interessava lui. Era preso da altri problemi.

Sentivo i professori parlare di lui come un delinquente senza futuro, e quando mancava per parecchi giorni da scuola si diffondevano le più strane voci. Sarebbe stato arrestato più di quindici volte, dicono loro. Non ci ho mai creduto comunque.

In quel ragazzo non ci vedevo nulla di così spaventoso. Era solo difficile da trattare, irritabile, silenzioso e distaccato con tutti.

Bassino, piccolo, il ciuffo spostato di lato, i tratti del viso dolci, quasi infantili, la tristezza nei suoi occhi dorati, le sue dita consumate, callose, perennemente attorno ad una sigaretta.

Avrei voluto vederlo sorridere, ma il suo viso tumefatto, i suoi lividi, i suoi brutti squarci nascondevano anche il minimo sospetto di un sorriso. Nemmeno una scintilla, niente.

Un volto spento. Questo la gente ricordava di lui.

Jason, si chiamava.

Jason McCann.

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Capitolo 2
*** Tuo fratello ti amerà sempre, Jas. ***


Apro la porta di casa e arrivo a scuola a piedi. Shirley mi corre addosso insieme alle solite due oche che le fanno da scorta.
- Ciao amore! - si avvicina, mi bacia, mi sistema i capelli, il colletto della giacca e se ne va sculettando, salutandomi con un gesto delle dita.
- Ryan! - chiamo il mio amico e lui si avvicina – ricordami perchè è la mia ragazza.
- Perché ha le tette grosse.
- Rifatte – correggo io.
- Però sono grosse.
Sospiro. - Ci vediamo in classe – e si dilegua.
Cammino per i corridoio ingegnando con il cellulare nuovo anche se i touch screen mi facevano altamente schifo. Erano impossibili da capire, i tasti così piccoli, tutte quelle lucine.

Urto qualcosa, o qualcuno. Mi arriva una testata in pieno petto, un tonfo e qualche libro a terra. Mi abbasso a raccoglierli ma qualcuno me li strappa via di mano.
- Faccio da solo, grazie – sento, con la voce più inacidita del mondo.
- Ti sei fatto male? - lo aiuto ad alzarsi tenendogli un braccio, lo guardo negli occhi, lo riconosco. Con un movimento brusco del braccio si tira via da me.
- Lasciami in pace, ce la faccio.
- Ci vediamo in classe Jason.
- Seh, ok.
Lo guardai schizzare via e entrare in bagno. Era sempre solo, così triste, avrei voluto fare qualcosa, davvero. Ma non mi permetteva nemmeno di toccarlo, figuriamoci conversare, o addirittura rendermi affidabile ai suoi occhi. Mi avrebbe respinto.

Corro in classe ed entro poco prima del suono della campanella. Mi siedo vicino al mio amico, apro i libri ma noto qualcosa incastrato nella copertina trasparente sul libro. Lo tiro fuori, lo esamino e mi accorgo che porta il nome di Jason sul davanti. Un buon motivo per rivolgergli la parola. Non ci faccio caso, lo appoggio sul quaderno e il foglio si apre, rivelando una misera scritta a lato. Il resto del foglio è completamente bianco.

 

Tuo fratello ti amerà sempre, Jas.

- Alex.

Qualcuno lo amava, allora.

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