Vampire Princess

di _Jane_Doe_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** You Have Keep Our Promise. ***
Capitolo 2: *** The Right Choice ***
Capitolo 3: *** Keep Holding On ***
Capitolo 4: *** Something Worrying ***
Capitolo 5: *** Our Plan ***



Capitolo 1
*** You Have Keep Our Promise. ***


-Michael


Sono passati già due mesi da quando lei è sparita, da quando ho preso il suo posto durante le ronde, da quando….la mia anima è tornata ad essere divisa in due.
Torno ogni giorno in quella stanza, sperando di vederla li.. ma nulla.
È andata via, lasciando solo quel piccolo pezzo di carta.
 
Io comunque mi fido.
So che tornerà.
Quando, non lo so, ma lo farà.
 
Non sarà certo una stupida maledizione a tenerci lontani.
 
Sospiro.
-Qualche problema Michael?
Esco da mio mondo di pensieri e mi concentro su Zero che cammina al mio fianco.
-No! Tutto apposto!! – Sorrido.
Apposto…come no.
Ma Zero è l’ultima persona al mondo a cui posso dire quello che penso-
Soprattutto se si tratta di mia sorella.
Va beh… cerchiamo di pensare al lavoro.
-Ok…
-Beh… pronto ad entrare nel mondo dei vampiri?
Il ragazzo sbuffa. Battuta fuori luogo.
-Come no…ne sono entusiasta.
Già.. immagino.
 
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Dormitorio Luna.
Non so se pensare ”Finalmente” oppure “Cavolo, siamo già arrivati”.
Mi devo rassegnare.
Kaien ha detto di fare solo un controllo veloce no?
 
Veloce un cavolo!! Sono io quello che viene fissato da tutti i vampiri della scuola perché ho un buon profumo!!!!
Odio essere dannatamente invitante!
 
Il portone si apre.
Takuma compare sulla soglia e ci invita ad entrare.
-Vi stavamo aspettando – Zero sospira, superandolo. –E dai Kiryu, quando deciderai a trattarci meglio?
-Quando ne avrò voglia..-Silenzio. Si ferma e si volta verso il biondo- Mai.
Mai. Quella parola è facilmente sostituibile con “Non appena torna Devil”
Sospiro.
Ancora quest’argomento.
Adesso basta!!
Sono stanco di pensare a mia sorella, e poi sembro essere l’unico che lo fa.
È come se gli altri non ci facessero caso.
O forse…. È solamente quello che dimostrano?
 
Adesso che ci penso, hanno tutti dei comportamenti strani.
-Ciao fratellino.
Senri. Da quando Dev è andata via, mi chiama sempre così.
E Hanabusa, mi parla come se fossi uno di loro.. anzi.. come se fossi.. un sangue puro.
Ma quello che mi fa sentire più strano è il comportamento di Kaname.
Non so spiegarmi bene perché, però… sembra quasi.. un senso di colpa.
 
-Mike.
-Si.. Zero?
-Abbiamo finito…possiamo andare.
-Ah…ok.
-Tornate a trovarci quando volete!!!
Esco.
 
Mi blocco.
Una macchina nera, una di quelle che sembrano di diplomatici o di persone comunque importanti.
Un uomo con un paio di occhiali da sole, scende dal lato del passeggero.
Ci guarda e accenna un inchino…rivolto a me!
Poi, si avvicina alla porta posteriore e la apre, lentamente.
 
Il mio cuore comincia a battere forte.
Cosa deve succedere adesso?
Un momento…
 
Una ragazza scende dall’auto.
Scarpe tacco 15, minigonna nera, maglia blu che lascia scoperta una spalla.
I capelli scuri raccolti e un paio di grossi occhiali da sole.
 
Una figura sconosciuta ma allo stesso tempo molto familiare.
 
Le due figure si avvicinano a noi, ancora fermi immobili , sulla porta.
La ragazza si ferma davanti a me e sorride.
-Allora… è così che mi date il bentornato?
Questa voce..
Si toglie gli occhiali scuri mostrando due bellissimi occhi rosso mattone.
Questi occhi..
Sorrido anche io.
Sapevo che saresti tornata.
-Devil.

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Capitolo 2
*** The Right Choice ***


Devil

Due mesi sono passati da quando sono andata via, da quando, in quella note di luna piena, ho preso la mano di Akio.
Quando avrò mio fratello di fronte capirò se la mia fu una scelta giusta, o solo un altro errore.
La nostra maledizione è solo un brutto ricordo.. o almeno così spero.
In questo tempo ho continuato a cercare un modo per impedire che questo potere ci distruggesse in futuro, e spero di esserci riuscita.
Dopotutto sono partita proprio per questo, per proteggere Michael.
Ho lasciato tutto, l’uomo che amavo e i miei amici, sperando in qualcosa che potrebbe essere la salvezza per tutti loro.
E spero che ne sia valsa la pena.
Maledizione, ho il cuore a mille.
Come avranno preso la mia fuga? E soprattutto.. come prenderanno il mio ritorno? Presto lo saprò. E devo ammettere che ho una paura tremenda.
La macchina si ferma. Sospiro.
Scendo lentamente dopo che Akio mi ha aperto la portiera sempre nello stesso modo, una calma che lo caratterizza.
Comincio a camminare lentamente verso il portone, verso i miei vecchi compagni che stanno li, immobili, sulla soglia del dormitorio. Impietriti.
Ci sono tutti, Ruka, Senri, Mike..  poi c’è lui.. Zero.
Non riesco a guardarlo, ho un’ atroce paura della sua reazione.
Preferisco contare qualche sassolino qua e la nel piazzale piuttosto che pensare che forse ora mi sta odiando.
Fortuna che ho gli occhiali da sole.
Certo, non posso nascondermi. Devo dire qualcosa.
Mi fermo davanti a loro, facendo un respiro profondo.
-Allora – Mi tolgo gli occhiali che quasi mi cadono da quanto le miei mani stanno tremando. –È così che mi date il bentornato?
-Dev..- L’espressione sul volto di Mike è impagabile – Devil! Sei tornata! – Un abbraccio sperato. Il calore fraterno.  – Mi sei mancata sorellina!!!
Michael mi stringe, quasi soffoco – Mike.. – Lo abbraccio anche io.
Poi, il ragazzo si allontana, sorridendomi – Ora.. –Mi prende le spalle e, facendomi fare il giro, mi mette esattamente di fronte a Zero.. – A voi…
I suoi meravigliosi occhi grigio-viola, i capelli argentei, la sua pelle diafana.
-Zero..
Lui non parla. Lo sapevo…
Mi prende la mano e mi attira a se – Non provare ad andartene di nuovo.. chiaro? – La sua voce fredda, che fa trasparire una dolcezza infinita.
Sorrido. – Va bene – lo prendo per il colletto della camicia e lo tiro verso di me, baciandolo.
Tra esclamazioni di adorabile stupore, un ringhio sommesso si disapprovazione da parte di Senri e l’agghiacciante silenzio di Akio alle mie spalle, penso a quanto mi sia mancato Baciarlo.
Avere attaccato a me, il mio ragazzo.
-Fidanzatini.. – Perché? Perché mio fratello deve sempre interrompere?- Che ne dite di entrare così Dev ci racconta?
-Forse dopo Mike, devo andare da Kaien ora .. – Guardo dentro al dormitorio in un . momento. Lui è li, come la prima volta. La camicia scura sbottonata, i capelli spettinati lo rendono ancora più bello. Maledetto Sangue Puro.
Kaname mi guarda, fisso, con quell’espressione di superiorità che lentamente sparisce lasciando il posto ad un dolce sorriso comprensivo.
Che ti è successo, Cugino?
-A fare cosa?
La voce di Michael mi fa uscire dal tunnel di luce in cui c’era solamente la figura di Kaname – A prendermi la divisa.
-Quindi… - Ruka mi sorride . Vuol dire che rimani?
-Certo!  - Le sorrido di risposta prendendole le mani – Almeno fino al diploma – Mi volto a guardare Zero – Il suo.
Lui rotea gli occhi, sorridendo.
Odia quando gli ricordo che abbiamo un anno di differenza.
-Che bello! – Ruka mi abbraccia, lasciandomi un momento senza capire niente. – Grazie Devil..
Ci separiamo e Zero mi prende la mano – Andiamo?
-Si.. – Guardo Akio, già con le mie valige in mano. Accenna un inchino. – Mi fate il favore di indicargli la mia stanza? – Ruka annuisce – Grazie.
-Muoviti sorellina!  - Michael si sta già allontanando verso il cancello.
-Aspettaci Mike – Guardo gli altri, sorridendo – A dopo ragazzi.
Stringo di più la mano di Zero, felice di sentire di nuovo le sue dita fra le mie e mi allontano verso mio fratello.
Sorrido ancora tra me e me.
Ora ne sono sicura.
Quella di partire.. fu la scelta più giusta.

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Capitolo 3
*** Keep Holding On ***


Yagari 


Dopo due mesi sei tornata. Sei pronta ad affrontare tutto ciò che ti verrà incontro?
Il mondo da cui provieni è crudele, pronto a farti cadere a ogni singolo segno di cedimento, anche il più piccolo e insignificante.
Hai scelto da che parte stare, Devil?
Bussano alla porta. È lei.
-Avanti – La voce di Kaien sembra nervosa.
Zero, Devil e Michael entrano. Lei si fa avanti – Buonasera direttore – Mi guarda – Ciao Yagari.
Kaien saltella verso di lei, abbracciandola. – Devil, sei tornata finalmente. – Sono solo due mesi, non vent’anni, maledizione – Come stai? Siediti, Siediti!
-La ringrazio direttore ma.. – Fa una pausa sospirando – Avrei delle cose piuttosto urgenti da fare…quindi..
Kaien si allontana dalla ragazza – Sei venuta solo per quella allora.. – Indica la divisa bianca delicatamente appoggiata sopra una sedia in un angolo della stanza. Devil annuisce piano -  Prendila e vai , allora.
Un filo di malinconia nella voce di Kaien. Sapevi che sarebbe successo questo, l’avevi già preparata. E allora perché sei così?
Michael guarda la sorella. Poi, dopo un sospiro e un’alzata di spalle, va a prendere la divisa la quale mi sembra sempre di più il vestito di uno spettro.
Guardo Devil, fissa su Kaien.  I loro sguardi si riflettono l’uno dentro l’altro, sostenendosi.
Ho già visto questa scena, diciotto anni fa. Solo che al posto di Devil c’era Lyla, sua madre. Quel giorno lei gli chiese protezione sia dagli Hunter sia dai vampiri.
Quel giorno Kaien firmò la sua condanna a morte.
Lyla, la figlia del presidente Hunter americano, aspettava i figli di un vampiro. A quella donna non interessava la sua vita, l’unica cosa che riteneva importante erano quei due bambini venissero a mondo e che potessero crescere tranquillamente.
Un miracolo. Questo volevi Lyla. Lo sapevi bene, lo sapeva anche Kaien.
-Kaien – La voce di Devil sembra più rilassata di prima – Mi dispiace per essermene andata così, ma non avevo scelta.
-Lo so Devil –Anche quella di Kaien mi ha dato la stessa impressione. Ma è comunque preoccupato. – Per questo ti ho lasciata andare.
Devil sospira. – Bene, allora tolgo il disturbo.
La ragazza si volta e fa per andarsene – Devil, aspetta.. – Guardo Kaien prendere due lettere dalla scrivania e darle alla ragazza – Sono arrivate ieri.
Lei prende e da una veloce occhiata all’indirizzo di entrambe. Spalanca gli occhi, scioccata, leggendo la seconda – Los.. Angeles?
Michael prende la lettere, dando la divisa a Zero. – È indirizzata a te..
-È di nostro Zio?
-Già.. e questa invece è del Senato. – La voce di Michael è piena di disgusto. E come dargli torto?
Un pesante silenzio.
Cosa vogliono da lei un Hunter e il più alto organo vampirico?
-Devil, ti dico un’ultima cosa. A meno che non ti abbia già informato Michael.
La ragazza guarda il fratello in malo modo – Cosa?
Lui deglutisce incontrando gli occhi ramati della vampira. Riconsegna la lettera alla sorella sorridendo nervosamente – Jessica è qui.
-Jessica?? – Devil è impietrita tutt’un colpo – Che cavolo ci  fa qui?
-Si è stancata dell’ America e…
Devil prende il fratello  per il collo della giacca –Ragazzi, ragazzi – Kaien interrompe la scena. Non credo sarebbe finita bene per Michael. Ma se non li avesse fermati.. non credo sarei intervenuto. – Continuate la vostra discussione fuori da qui – Sorride, molto più rilassato di prima – Sto aspettando qualcuno.
-Si, continuiamo dopo. – La mora prende il fratello per l’orecchio, trascinandolo fuori di peso. Zero li segue sospirando. – Ci vediamo!
-Ciao, Ciao! – Li saluta con la mano, come se fosse un bambino.
I tre ragazzi escono, tra le urla di dolore di Michael.
Un ‘ombra scura si forma sul volto di Kaien non appena la porta si chiude – Yagari.. – La sua voce è dura, fredda. Nemmeno quando Rido si è risvegliato aveva questo tono. Mette i brividi, come tanti anni fa.  – Dovresti uscire anche tu ora.
Lo guardo mentre apre la grande finestra alle spalle della scrivania – Cosa vuoi fare Kaien?
-Devo parlare con una persona – Come un fantasma, un uomo compare sulla soglia. La sua figura, rischiarata dalla luce della luna ormai alta in cielo, si staglia nella notte. I suoi occhi brillano di un rosso cremisi acceso. –Vai Yagari. Adesso.
Prendo il fucile ed esco, dando un ultimo sguardo a quel vampiro già conosciuto in passato.
Quell’uomo… aveva giurato di proteggere Lyla, ma non lo fece fino alla fine.
Rimase al suo fianco solo fino alla nascita di Devil e Michael e poi se ne andò portando con se i gemelli, lasciando Lyla li, a morire, in una pozza di sangue.
Non posso perdonare una cosa del genere e Kaien lo sa.
Per questo mi ha fatto uscire, sapeva che non mi sarei trattenuto.
Pensi che lui possa aiutare Devil, non è vero?
Sapevi che se fossi rimasto avrei ceduto ai miei istinti di Hunter.
Sapevi che, se fossi rimasto in quella stanza, avrei ucciso Akio Kabeyama.

 

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Capitolo 4
*** Something Worrying ***


Devil



Entro nella mia stanza. Non posso credere che mi sia mancata davvero così. Non ci ho passato chissà che tanto tempo.
La luce della luna la illumina facendomi provare un senso d’angoscia.
C’era una luna come questa due mesi fa.
Mi butto sul letto dopo aver appeso la divisa all’armadio.
Fino a quando Akio non è qui, posso mettermi come voglio. Odio dover comportarmi da “brava ragazza”.
Sospiro, prendendo le due lettere appena ricevute.
Los Angeles è sicuramente più importante di loro.
Butto la lettera del Senato con non curanza sul comodino e apro quella di mio zio.
Respiro profondamente, chiudendo gli occhi.
Coraggio, non sarà così male, Spero. Al massimo mi lancerà delle maledizioni totalmente inefficaci.

“ Cara Devil,
So che ricevere questa lettera ti sorprenderà molto, ma sentivo il bisogno di scriverti. Ho impiegato quasi quattro anni per decidermi a farlo e dieci prima di accorgermi che, in realtà, io ti volevo bene. Forse l’ho sempre saputo ma non volevo ammetterlo. Orgoglio.
Qui a Los Angeles dopo la tua partenza la mia casa è caduta in un silenzio deprimente, dopo la tua fuga nulla è rimasto lo stesso.
Michael si è chiuso in se stesso smettendo perfino di parlarmi. È diventato una persona completamente diversa da quel dolce ed indifeso bambino che era quando abitavamo insieme.
La stessa cosa successe anche a Jessica. Arrivò perfino a dirmi che mi detestava perché ti avevo lasciato andare via senza fare niente.
Ti ho scritto anche per chiederti scusa per non averti protetta abbastanza.
Ma il motivo principale di questa lettera è la mia preoccupazione per Michael.
Appena ha saputo che eri in Giappone dal mio vecchio amico Kaien, ha preparato in fretta le valige per raggiungerti però, quando ha saputo che con te c’era anche vostro cugino, è rimasto al poligono di tiro per due giorni interi.
Quando finalmente è uscito aveva una faccia terribile. Gli occhi gonfi e le mani arrossate, il sangue gli scivolava dalle nocche e un grosso buco in una delle pareti aveva i contorni macchiati dello stesso intenso colore.
Aveva sfogato la sua rabbia in quel modo, rabbia repressa che non aveva consumato in questi anni,
Tuo fratello ha passato veramente dei brutti periodi. L’ho dovuto tirare fuori di prigione tre volte negli ultimi anni per colpa delle risse che aveva causato. Non sapevo più che fare Devil e lui non voleva essere aiutato.
Così gli ho dato il permesso di venire da te contro il volere degli altri.
Due mesi dopo, Jessica è tornata da New York dove si è trasferita con la madre, solo per chiedermi il permesso di raggiungervi.
Ho accettato. Forse fu un probabile errore.
Lei non è un Hunter, è solo un semplice essere umano.
Perciò ti chiedo di proteggerla. So che puoi farlo ora che la natura vampirica della tua famiglia scorre nuovamente nelle tue vene.
Devil, non c’è molto tempo, forze al di sopra del mio potere hanno iniziato a muoversi. Forze, che non potrò assolutamente fermare.
Non userò mezzi termini, ormai non sei più una bambina: Vogliono eliminarvi.
Come ben sai, tuo padre non è stato molto amato da noi essendo un vampiro, perciò quando ci giunse la notizia della sua morte, venne organizzata una festa grandiosa. Mi finsi malato per non andare.
Non mi sentivo di festeggiare, dopo tutto era l’uomo che la mia adorata sorella aveva amato dal primo giorno.
Ci tenevo a fartelo sapere.
Devil, ti chiedo un’ultima cosa prima di chiudere.
Proteggi tuo fratello dall’oscurità che ha dentro, e perdomani per quello che non sono riuscito ad essere in questi anni.
Tuo Zio, in preda ai sensi di colpa,
Ian Hemsworth.
P.S.: Tu, Michael e Jessica siete le uniche persone rimaste della nostra famiglia che non sono state logorate dal potere. Spero, continui così per sempre.”

 
Chiudo la lettera, sospirando.
Zio, ti stai dando delle colpe inutili per problemi che nemmeno non esistono. Mia madre, fece le sue scelte, sapeva che non sarebbe stato per niente facile. Stai perfino pensando che non sappia nulla di quello che succede fuori dal Giappone? Nulla di più sbagliato.
Però.. quello che hai scritto su Mike mi preoccupa molto. Se veramente potrebbe diventare pericoloso per se stesso devo tenerlo sotto controllo. E poi c’è anche Jessica.
 Mia cugina è venuta qui, nel nulla più totale. Per cosa?
Non penso sia solo per stare con Michael, altrimenti poteva benissimo rinunciare a New York. Ma lasciare quella vita per questo…. non è da lei. Dev’esserci dell’altro.
La porta si apre.
Sospiro. Proprio adesso doveva arrivare. Che tempismo cugino.
-Kaname.
-Ciao Devil – Chiude la porta e si avvicina alla finestra – Non sei passata a salutarmi.
E tu non hai bussato. Sbuffo, mettendomi seduta – Sarei venuta.. non appena mi fosse venuta la voglia di vederti.
Guardo il vampiro con la coda dell’occhio. Con la luce della luna ad illuminargli i lineamenti sembra ancora più bello.
Più di quanto ricordassi.
-Hai letto la lettera del Senato?
Do una veloce occhiata alla busta bianca sul comodino.
L’elegante scrittura con cui è stato tracciato il mio nome mi mette una malinconia inspiegabile.
-No.
-Vogliono che ci presentiamo entrambi ad un ricevimento. La tua ufficiale presentazione alla società per così dire.
Sbuffo. Come se fosse necessaria. Che loro vogliano o no, io sono una Kuran e questo non cambierà. – Sai che figata.
Hanno tentato di uccidermi e poi mi invitano. Che nascondono?
-È Domani.
Mi guarda, per l’ultima volta in modo strano prima di uscire chiudendosi la porta alle spalle.
Sospiro.
Non ho scelta mi sa, dovrò abituarmici.
Anche Kaname è strano, e non mi piace. Di lui mi preoccupo.
-Akio. -  Quel vampiro mi farà impazzire – So che sei li fuori, entra . La porta si apre di nuovo e la figura di Akio si fa nitida. – Devo andare ad un ricevimento domani – L’uomo si avvicina. Prende la lettera che gli porgo, ancora sigillata . –Pensaci tu.
La apre e comincia a leggere. Non sembra molto interessato.
-Lasciate fare a me, principessa.
Fa per andarsene – Akio. – Si blocca. –Cosa ha detto il direttore? Immagino lo sapesse già.
Stringe i denti – Principessa..
-Pensavi che non lo sapessi?
-Kaien Cross manderà il signor Yagari e vostro fratello come controllore Hunter – Fa una pausa. – Non avrà alcun problema ad inviarvi anche il signor Kiryu se voi richiedere la sua presenza come accompagnatore.
Annuisco  Avere Zero vicino a me mi darà sicurezza, il problema sarà convincerlo.
-Grazie Akio, a lui ci penso io.
-Si, mia signora – S’inchina e s’allontana, uscendo dalla stanza.
Accidenti, il Senato è una bella gatta da pelare, ma non devo dar loro troppo peso. Se proveranno a fare qualcosa di sconsiderato li ucciderò con le miei mani. Però, ho bisogno di un alleato potente, che si trovi all’interno.
Sospiro. Mi toccherà chiedergli aiuto. È inevitabile.
Ma ora è Mike il mio pensiero principale. Per il momento mi limiterò ad osservarlo, ma se la sua situazione peggiorerà, sarò costretta ad intervenire.
 

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Capitolo 5
*** Our Plan ***


Zero
Eccomi qui, allo sfarzoso ricevimento vampirico. Ancora mi chiedo come ho fatto a farmi coinvolgere. Per una volta che Kaien non mi obbliga ci pensa Devil, ed è tornata solo da due giorni!
Sospiro.
Mi ha pregato con quei suoi meravigliosi occhi e quelle labbra fin troppo invitanti e io ci sono cascato come un cretino. Quella donna…
Che fine ha fatto la mia eterna freddezza?
-Molto interessanti i tuoi pensieri. – Guardo Michael al mio fianco, appoggiato a una delle bianche colonne in marmo, sorridente.
Ha di nuovo letto nella mia mente. Lo odio, lo sta facendo troppo spesso in questo periodo. – Piantala di usare i tuoi poteri.
-Si, si scusa, ora la smetto. – A malapena riesce a trattenere una risata. – Ah, ecco Devil.
Mi volto verso la scalinata principale. Lei è lì, bellissima. I capelli scuri raccolti in una meravigliosa acconciatura, decorata da brillanti e il vestito nero, con quello spacco vertiginoso che mi fa ingelosire non poco.
Devil comincia a scendere le scale con una grazia infinita. Mi chiedo come possa essere così bella ogni giorno che passa.
Gli sguardi di tutti sono puntati su di lei.
Mi sento appoggiare un paio di mani sulle spalle. Un brivido mi corre lungo la schiena. – Vai. –Michael mi spinge – Prima che finisca di scendere, vai a prenderla.
Annuisco, dirigendomi verso di lei.
-Meno male che sei qui… - Devil mi vede e accenna un sorriso. Mi porge delicatamente la mano, che io prendo prontamente. Le sorrido mentre vicino a noi si piazzano Kuran e Yuki. Lei, ha una semplice acconciatura che le toglie i lunghi capelli dal viso e indossa un candido vestito bianco. Semplice, delicato, come la neve appena caduta al suolo. Sembra una donna vissuta, non la ragazzina che è cresciuta con me.
Le luci si spengono, lasciando solo un faro a metà della scalinata dove un’altra di queste sanguisughe di sangue nobile sorride. Nagamichi Aidou, il padre di Hanabusa.
-Benvenuti cari ospiti a questa meravigliosa serata in onore della nostra ormai ufficiale principessa, Kuran Devil. Questa serata è solo per voi, mia signora. – Accenna un inchino verso Devil, che risponde con un accenno del capo. – Per farvi conoscere personalmente alla nostra società, anche se la vostra fama vi precede. – è una mia impressione, o non sa più cosa dire? – Comunque, questa è una festa. Divertiamoci!
Le luci si riaccendono e mi ritrovo in viso di Kaname a pochi centimetri dal mio. – Non farle fare brutte figure, Kiryu. Iniziano le danze.
-Cercheremo di metterti in ombra, Kuran. – Sorrido, prendendo l’altra mano di Devil. – Ora, se vuoi scusarci…
La musica parte e noi con lei. Un romantico valzer. – Le hai proprio suonate a Kaname. – Sorride.
È incredibile. Sto ballando, come se fosse la cosa più normale del mondo, in mezzo a un mucchio di sanguisughe che eliminerei a vista. Ma sono insieme a Devil, e questo mi basta. – Sono il tuo cavaliere questa sera. Non posso permettermi di farti fare brutta figura, ma non posso stare zitto con lui, lo sai.
La vedo abbassare lo sguardo. -Mi sento a disagio in mezzo a queste persone, non è il mio luogo. Tutti sperano che faccia qualcosa di sbagliato. E poi, questo vestito… è troppo, non trovi.
Cerco di non pensare alla scollatura vertiginosa che ho davanti, facendole fare un giro su se stessa. Le riprendo entrambe le mani e sorrido. – Per me sei perfetta. – Mima un “grazie” con le labbra e poi sorride. – Ti va di uscire un po’? Comincio ad avere caldo.
Sospira sollevata mentre il ballo si ferma. Mi prende la mano e mi trascina verso la terrazza.
Usciti, tira un altro sospiro di sollievo appoggiandosi alla balaustra. – la dentro è tutto così strano. Ho gli occhi di tutti puntati addosso e si continua a parlare di me. Non ne posso più.
-Sei la più bella, è d’obbligo parlare di te.
Mi guarda sorridendo per poi stringermi a se. – Me lo dai un bacio?
-Sei sicura che posso?
Le prendo il viso tra le mani avvicinandomi ancora a lei. Gioco un po’ con le sue labbra, gliele mordo un po’ togliendole un po’ di rossetto. – Zero! - Rido baciandola. Le sue labbra sono calde, morbide e rassicuranti, proprio quello di cui avevo bisogno ora. – Quando finisce questa tortura, voglio stare sola con te. Abbiamo delle cose di cui parlare.
-Non vedo l’ora…
Mi avvicino di nuovo al suo viso per rubarle un altro bacio, ma Devil mi allontana. – Hai sentito? Sta succedendo qualcosa la dentro.  – Sto odiando ancora di più questi vampiri. -  Michael.
Rientriamo di corsa, facendoci spazio tra la folla che circonda Michael. – Oh, scusate tato, non volevo. Mi dispiace, davvero!
Un uomo è a terra e Mike lo sta aiutando ad alzarsi. Che è successo?
Akio compare dietro di noi, portando con se un’aria gelida che mi penetra nelle ossa. - Credo che il signorino abbia ascoltato i pensieri di quell’uomo e l’abbia fatto cadere di proposito.
Devil procede verso il fratello, lasciandomi indietro. – Chiedo anch’io perdono. Mio fratello è così sbadato a volte.
Vedendo Devil, il vampiro si alza di scatto. Gli occhi rossi brillano assetati di sangue.
Devil si rivolta verso di me mentre il vampiro dietro di lei si trasforma in cenere tra le fiamme.  Dovevo aspettarmelo, si è avvicinata apposta per ucciderlo.
Mentre cerco di avvicinarmi a lei, qualcuno inizia a battere le mani.
-Sapevo che questa prova sarebbe stata molto facile per voi, principessa.
Chi è quest’uomo? Non l’ho mai visto prima.
– Avete deciso di invitarmi per poi uccidermi?
Il tono di Devil è agghiacciante. Non è solo arrabbiata, vorrebbe staccare la testa a qualcuno in questo momento.
-No mia signora, era solo una prova. – Il vampiro si avvicina lentamente a noi, mentre la folla si apre per lasciarlo passare come se fosse uno spirito etereo e intoccabile. È più alto di me, capelli scuri e occhi ametista brillanti di luce demoniaca. – Se viveva, sarebbe stata degna di essere ufficializzata alla nostra società. E poi non permetterei mai che qualcuno le faccia del male, sono io che l’ho invitata.
Perché questo schifoso vampiro parla con questo tono di superiorità a Devil? Perché mi sento improvvisamente impotente davanti a lui? –Voi siete…
-Ootori Toshiro, il presidente del Senato Vampirico, mia signora.
Devil serra la mascella, è più nervosa che mai. Mi nasconde qualcosa, e non è certo piacevole.
Vorrei portarla via, adesso. Questo posto non le fa bene, queste persone la disturbano.
-È un piacere fare la vostra conoscenza. – Sorride forzatamente. Sta nascondendo meglio che può, un odio profondo per quell’uomo.  – Vi ringrazio per questa meravigliosa festa e non vorrei guastare il divertimento a nessuno.
-Ma certo, questo episodio non impedirà ai miei ospiti di divertirsi ancora.
-Con permesso, Ootori-dono.
Detto questo, Devil prende Kaname per un braccio e insieme si dirigono all’esterno.
Mi sento tirare dietro le fredde colonne bianche. Yagari si piazza davanti a me spingendomi indietro come per nascondermi. –Sensei...
-Come stai?
È strano, si guarda intorno come se cercasse qualcuno. – Male, ho la nausea.
-Anch’io. Zero, vai da Devil, stai con lei e non lasciarla per nessun motivo. Michael è riuscito a sentire i pensieri di quel vampiro ed è intervenuto. Ora sta cercando qualcun altro.
-Yagari… - Mike ha un’aria preoccupata e irritata allo stesso tempo. – Al momento, non ho sentito nessun altro.
-Bene. Tornate ai vostri posti, io faccio un giro.
Detto questo, si allontana da noi attraversando la sala seguito dagli sguardi di tutti i presenti.
Michael tira un pugno alla colonna. Irritato, stringe a mascella chiudendo gli occhi.
-Maledetti vampiri nobili… i loro pensieri sono così difficili da leggere, sono distorti, incomprensibili – Allora c’è una limitazione nei suoi poteri. Non sono come quelli di un vampiro, non può usarli a suo piacimento e questo gli crea una grande frustrazione. – Meglio che tu vada da Devil, non mi fido per niente di Kaname e in più, non posso nemmeno leggere i suoi pensieri. – Un profondo sospiro, mentre alza gli occhi verso il presidente del senato. – Io cerco di scoprire qualcos’altro su quell’uomo.
-Fammi sapere. –Mi saluta con un veloce gesto della mano, per poi mettersi a camminare pensieroso nell’ombra.
Spero che tu riesca a trovare qualcosa Mike, lo spero tanto. Ne vale della vostra salvezza.

 
Kaname
Mi lascio trasportare dalla furia di Devil fino alla terrazza che da sulle luci della città. Mi aspettavo che Ootori facesse qualcosa a Devil, ma non pensavo un avvenimento di questa natura. Ha tentato di ucciderla, e questo è palese, e nessuno ha detto niente. Sarà anche il presidente, ma questo gesto è stato estremo.
-Hanno tentato di uccidermi Kaname! Hanno messo a rischio anche la vita di mio fratello, questo vorrà dire qualcosa!
È arrabbiata, per niente sorpresa. Si aspettava qualcosa, ma nulla che coinvolgesse anche Michael. Ma perché prendersela con me?
-Calmati, così non risolverai niente. Peggiorerai le cose.
-No che non mi calmo! Non ha detto niente quando quel… - Ha alzato troppo la voce, e se ne è resa conto. – Non mi sono preparata per questo, lo sai. Mi hai portato tu a fare quella scelta, pensavo che le cose fossero migliorate e invece è tutto l’opposto.
-Devil... – Le accarezzo la guancia, spostandole un ciuffo di capelli dietro l’orecchio. –Vedrò di risolvere la situazione come posso…
-Possiamo andare via?
La voce quasi rotta da un pianto nervoso, gli occhi lucidi.  L’ho vista solo poche volte con questo sguardo e non mi piace. Non voglio stia male, non è nei miei piani.
-Devi darmi ancora un po’ di tempo. Torno presto.
Mi volto e inizio a camminare verso la finestra. Kiryu mi ferma. – Spero che tu abbia una buona scusa per farla stare in quel modo… non ti perdono Kuran, chiaro?
-Non preoccuparti. Devil sa qual è il suo posto e ciò per cui siamo qui. Era pronta ad una cosa del genere. –Sospiro. – Il suo stato d’animo attuale, è solo una conseguenza alla tensione di poco fa.
Mi allontano, guardando con la cosa dell’occhio l’hunter che si avvicina a Devil. L’abbraccia stretta a se, baciandole la fronte.
Vorrei essere io quello che...
Un sussulto al cuore.  Cosa sto pensando? Da quando vedo mia cugina in questo modo?
-Kaname-sama! – Yuki si avvicina a me, preoccupata. – Cosa sta succedendo?
-Nulla che non possa risolvere Yuki. – Incrocio lo sguardo di Ootori, che mi fissa dalla cima della scalinata. Con la testa, mi fa cenno di seguirlo. – Aspettami Yuki, torno tra poco. – Le do un veloce bacio sulla fronte e inizio a salire le scale. In cima, do un’occhiata alla sala. Kabeyama Akio mi sta fissando dall’angolo opposto, sistemandosi di tanto in tanto, gli occhiali sul naso.
Raggiungo Ootori in una piccola sala, dove altri vampiri nobili ci stanno aspettando seduti intorno ad un tavolo in legno di mogano, tra i quali il padre di Hanabusa e Takuma.
Il ragazzo è seduto accanto a una sedia vuota, probabilmente la mia e sta sbattendo nervosamente le dita sul tavolo. Da quando suo nonno è morto e Ootori ha preso il suo posto, ho chiesto io di farlo entrare nel Senato. Come erede degli Ichijo mi sembrava d’obbligo.
Mi siedo accanto a lui.
-Kaname-sama, come sta Devil?
-Si riprenderà…
Anche Ootori si siede. Incrocia le dita delle mani, appoggiando i gomiti sul tavolo di legno scuro e inizia a sorridere.
-Bene, signori. Mi scuso per avervi portato via dalle vostre bellissime mogli, ma questa festa è stata fatta per una sola ed unica ragione, per questo motivo ora ci troviamo qui. – La sua voce fredda, penetra nelle ossa di tutti i presenti mettendo i brividi, anche a me. Ci sono solo tre persone al mondo in grado di farmi sentire così: lui, Devil quando è arrabbiata e Akio. Quel vampiro mi mette addosso una strana pressione pur non dicendo nulla. –Ora, voglio sapere i vostri pareri sulla proposta avanzata da Kaname-sama. Volete o no che la principessa Devil diventi una di noi o no? - Silenzio – Aidou-san?
Aidou sospira – Come molti hanno visto, Devil ha ottimi riflessi, una meravigliosa freddezza tipica dei Kuran, tuttavia è comunque il suo sangue a preoccuparmi.
-Devil è un livello A, un sangue puro a tutti gli effetti. – tutti zittiscono al mio intervento. –Pensavo che questo si fosse capito.
-Kaname-sama, quello che volevo dire, è che la principessa potrebbe risultare un pericolo se decidesse di compiere qualche azione sconsiderata in nome di suo fratello. Quel giovane Hunter potrebbe…ecco…
-Aidou-san – Ootori interrompe l’uomo – Non siate così nervoso. È vero che Kaname-sama è più importante di noi, ma seduti a questo tavolo... - Sorride, aumentando sempre di più la sensazione di gelo intorno noi - Sono io che comando.
Distolgo lo sguardo dal presidente – Continui Aidou-san ...
-Quel ragazzo, potrebbe mettersi in testa di avere lo stesso diritto di comandare sui vampiri che avete voi, Kaname-sama, e Devil-sama potrebbe accettare qualunque cosa, anche la nostra distruzione da parte degli Hunter.
-Aidou-san... – Takuma interviene. Nessuna esitazione nella sua voce. -Devil non farebbe mai una cosa del genere. Sa qual è il suo posto e quali i suoi doveri. Non dovete azzardarvi a parlare così di una Kuran!
L’aria si sta facendo pesante. Dobbiamo chiudere le cose in fretta o il mio piano rischia di saltare.
-Signori, signori… calmatevi. – Di nuovo Ootori, con il suo sorriso beffardo stampato in faccia. – Anche se non siamo tutti convinti, dobbiamo prendere una decisione. Siamo in undici qua dentro, vogliamo o no il dodicesimo membro ufficiale?
-A me, personalmente, l’idea non piace … però lei è comunque una rappresentante del casato perciò… - Guarda gli altri sette vampiri che per tutta la riunione non hanno proferito parola. Annuiscono appena, un gesto che segna la mia vittoria. – Noi tutti accettiamo.
Ootori batte le mani – Ottimo! – Si alza sempre applaudendo. – Visto che Kaname-sama e Ichijo-san sono assolutamente a favore e io ho richiesto questa riunione, vi annuncio che questo consiglio ha ufficialmente il suo dodicesimo membro, Kuran Devil.
Con questa frase, tutti i presenti si alzano e, salutando Ootori, escono dalla stanza scura.
Abbiamo vinto, ci siamo riusciti. Il piano può iniziare, come avevamo progettato.  Distruggeremo il controllo del senato proprio dall’interno, come volevano fare i nostri genitori.
Siamo all’alba di un duro cammino Devil, spero solo tu sappia cosa stai facendo.

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