Figlia di chi?!

di Without_Loved
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1: Incontri e desideri. ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2: Nuovi incontri. ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1: Incontri e desideri. ***


Figlia di chi?!
 

Questi personaggi non mi appartengono, ma sono proprietà di Masashi Kishimoto e di Stephen Sommers ; questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro'.
 

 

Capitolo 1: Incontri e desideri.

 

-Sakura... il piano A è fallito... ora passiamo con il piano B- disse una voce mentre correva verso l'ingresso inseguita da una mandria di persone con occhi ignettati di sangue, vampiri logicamente, pronti ad azzannare con le loro preda, che ovviamente era un suo collaboratore, certo perché lei era una cacciatrice, colei che aiutava il più grande di quel tempo nella ricerca del capo di costoro: il famoso Conte Dracula, ovvero colui che trasforma le sue vittime in morti viventi per l'eternità; quando vide il suo amico correre verso la porta capì che tutto quello escogitato dal maestro non era sufficiente per ucciderli tutti, per cui doveva saltar fuori dal suo nascondiglio e cercare di assassinarne il più possibile, prima che questo succedesse a lei. Con un abile salto raggiunse la grande assemblea di vampiri iniziando ad ammazzarli con la sua balestra, regalatale dal suo insegnante: il maestro scozzese Van Helsing, ovvero il suo tutore legale dalla morte della madre, una famosa cantante dell'opera londinese, uccisa da un colpo di pistola quando lei era ancora piccola; riuscirono a sterminarli quasi tutti, ma alcuni riuscirono a scappare, ritrovando il loro creatore per comunicarli la scoperta appena fatta.
-Uffy... Non è giusto... continuiamo a inseguirli e coloro che vogliamo catturare scappano lasciandoci le mezze cartucce- sospirò Sakura rivolta al suo amico Utakata, erano inseparabili, anche se lui aveva molti più anni di esperienza e di età; percorsero insieme i lunghi chilometri che li dividevano dal covo del nemico alla loro sede di stazionamento, quando arrivarono si trovarono il loro master pronto ad accoglierli, parlarono di tutto quello che era successo, con un risultato positivo, come ogni volta, per cui si complimentò con loro confermandoli che la preda più ambita si avvicinava sempre di più. Il giovane si distaccò dai due, per lasciarli soli a parlare, in fondo l'uomo era il padre adottivo della ragazza, che aveva perso la madre all'età di due anni e visto che lui era l'unico più vicino alla donna, decisero di affidargliela, così passarono il resto della loro vita insieme, intanto imparava tutto sulle arti oscure e come uccidere le creature della notte, tanto che il loro era diventato uno scopo comune; Sakura era molto abile nell'uccidere i vampiri, era scattante e veloce, segno di tanti allenamenti di giorni e giorni che la stremavano, per cui l'uomo non aveva paura di cosa potessero farle se la catturassero, ma se avesse incontrato il famoso conte vampiro, poteva succederle qualsiasi avvenimento.
-Sakura! Io ero molto legato a tua madre, era mia amica da anni, per cui io ho paura di che cosa potesse succederti nel caso ti trovassi di fronte a Dracula, ha già ucciso molte persone e non voglio che tu sia una di queste. Per cui ho deciso di assegnarti a una squadra d'assalto, molto abile nel rintracciare e uccidere i vampiri, sono i migliori del loro genere, saranno loro ad aiutarti e difenderti... Ho già parlato con il capo di questo gruppo e sono felici di prenderti sotto la loro ala insieme a Utakata, stai tranquilla, siete una coppia formidabile e non vi distacco. Domani arriveranno a prendervi, io partirò stanotte per antecedervi in Transilvania- disse posandole una mano sulla testa scuotendole i capelli rosa, un po' innaturali, ma pur sempre fantastici, proprio come i suoi occhi verdi smeraldo; lei le sorrise dolcemente, sapeva che prima o poi doveva succedere il distaccamento con il suo mentore, la cosa la rattristava tanto, il suo sguardo si spense lentamente, per poi essere innondato di lacrime, non lo accettava proprio, voleva che succedesse, ma in un momento diverso, quando un uomo bello e aitante l'avrebbe chiesta in sposa e avrebbero vissuto la vita insieme; si abbracciarono, stando così per un paio di minuti, finché lei non si addormentò tra le sue braccia, così dovette portarla nel letto, lasciandola da sola, o almeno con l'amico che ronfava al suo fianco; prima di uscire le bisbigliò di stare attenta e che avrebbe sempre sorvegliato su di lei.
Quando la mattina si alzarono trovarono già un gruppo pronto a prenderli e iniziare con loro la missione affidatagli: stanare Dracula e lasciare il colpo finale al maestro; ma in cuor suo sapeva che non poteva sussistere questa cosa, era imperscrutabile, quasi maledetto, o forse non sapevano realmente quale fosse il suo punto debole, da quello che sapeva nessuno le aveva mai testate su di esso, per cui potevano anche non dare effetto, ma la cosa che più la attanagliava era la voglia di vederlo in faccia, capire che cosa attirasse di lui per aver tanti seguaci e tre mogli, eppure lei non riusciva a trovarsi uno straccio di uomo che la amasse veramente, forse il motivo più valido era quella che non stava in un posto per più di tre giorni o al massimo una settimana, per cui non aveva potuto farsi amicizie e tutto il resto.
-Io sono Itachi Uchiha, capo di questo gruppo, voi due dovreste essere Sakura e Utakata, non starete con me ma bensì con mio fratello Sasuke, che è quello là in fondo... Andremo in diversi posti per rintracciare meglio il nostro bersaglio, Van Helsing conta su di noi quanto su di voi, per cui cercate di non far stupidate e di litigare tra di voi, sapete ha un carattere molto freddo, ma spero che si comporti bene, si no riferitemi tutto al nostro punto d'incontro, che sarà di fronte al castello di Dracula- il ragazzo che stava parlando era un tipo abbastanza alto, nella media per quell'epoca, capelli lunghi legati in una coda del color moro e occhi castani, il suo sguardo era penetrante tanto da sembrare essere in realtà un vampiro, come in fondo aveva fatto lo stesso effetto il parente di quest'ultimo; la rosa lo stava ad ascoltare in silenzio, cercando il conforto nell'amico, che le stava stringendo la mano, non riusciva proprio a sopportare la distanza che la separava da colui che l'aveva sempre cresciuta, per cui osservò un punto qualsiasi della foresta pensando a quale fosse stata la strada da cui lui l'aveva abbandonata per la prima e forse unica volta, poi tornò a fissare il suo nuovo capo-squadra, certo che era carino, i suoi capelli corvini e quegli occhi li stavano d'incanto, rimase incantata per così tanto tempo che dovettero scrollarla per farla riprendere.
-Piacere, anche se per me non molto, ma sono Sasuke Uchiha, dovete chiamarmi capo, mai in nessun altro modo, si no troverò io il metodo giusto per uccidervi, sono stato chiaro?- appena il corvino iniziò a parlare il parere di Sakura cambiò radicalmente, ora pensava sempre che era carino, ma anche uno tra i più cattivi, di solito era abituata alla dolcezza di Van Helsing, ora si ritrovava, oltre che a perderlo, anche con qualcuno che cominciava a darle ordini; appena riuscì a far finire i suoi discorsi mentali si portò vicino a Utakata, che in quel momento si era messo vicino al ragazzo, iniziando a camminare, per fortuna che non erano tanto distanti, per cui riuscì a raggiungerli in meno di pochi secondi; fu a questo punto che il loro master, o se così lo volessero chiamare, iniziò a lagnarsi del suo comportamento, in quanto lui non amava i ritardatari, ma visto che quella era la sua prima volta disse che poteva chiudere un occhi e niente più, non avrebbe più accettato nessun altro comportamento che si sarebbe rivelato fuori luogo o contro le sue regole che avrebbe appena messo.
-Allora, le regole sono fondamentali per me, la prima ve l'ho già detta che è quella del mio nome, la seconda sarà quella che dovete fare ogni cosa che vi dirò io, anche se non vi va di farla, ormai la vostra vita é la mia, sarò io a decidere anche quando dormirete. Queste sono le regole basilari, piano piano ne aggiungerò di nuove e spero che voi le rispettiate- fu la prima cosa che disse non appena trovarono uno spiazzo in mezzo a tutti gli alberi, certo che doveva essere molto crudele verso i suoi aiutanti, ma Sakura sperava con tutto il cuore che cambiasse un po', anche perché lei provava una certa attrazione, in fondo le erano sempre piaciuti gli uomini così, soprattutto se erano come lui, e questa cosa non sfuggì all'occhio di Utakata che si avvicinò all'amica e le bisbigliò di non arrossire ancora, anche perché stava diventando color bordeaux e non voleva mai che la scoprisse. Continuarono il loro viaggio cercando sempre di mantenere il passo con Sasuke che sembrava non affaticarsi mai, in tutto il tragitto non parlarono mai, solo lei e il suo amico qualche volta osavano scambiarsi delle occhiate, almeno per conforto, ma venivano sempre intercettate prima del dovuto dal capo; a questo punto si rassegnò lasciando che il tempo trascorresse, ma in cuor suo continuava a mancarle il suo mentore; quando arrivò mezzogiorno decisero di fare una pausa, anche perché il corvino iniziava a sentire il mormorii della fame, almeno sarebbe stata una buona occasione per conoscere i loro nuovi compagni di avventura.
-Allora, parlatemi di voi, delle vostre preferenze e soprattutto perché siete diventati cacciatori- ecco, l'incubo di Sakura stava per avverarsi, infatti non voleva parlare del suo passato, in quanto non ne conosceva molto, poi il fatto di catturare e uccidere i vampiri era una cosa che aveva sempre fatto, fin da quando ne aveva memoria; mentre lei ricordava il suo passato Utakata stava parlando cercando di esaurire tutti gli argomenti proposti da Sasuke, solo che la cosa più difficile era spiegarli il perché aveva scelto quella via e non un'altra, per fortuna riuscì a trovare l'appiglio dei suoi genitori uccisi perché erano ritenuti vampiri, anche se in realtà non era vero, ma questo l'avevano scoperto solo dopo la loro morte e da quel giorno li aveva odiati con tutto il suo cuore.
-Bene, io non so molto del mio passato, solo che mia madre mi ha lasciata da sola dopo la sua morte, così un tribunale mi destituì a Van Helsing, che da quel giorno si prese cura di me, così, continuando a stare in sua compagnia mi sono appassionata all'occulto, di cui lui è un grande esperto, ed ecco perché sono qui- mentre parlava osservava il suo nuovo capo intento a sentire ogni sua minima parola; aveva sempre sentito parlare della ragazza dai capelli rosa che andava in giro con il cacciatore e non vedeva l'ora di incontrarla, tutti l'avevano sempre descritta come una ragazza al quanto strana, non molto carina, ma ai suoi occhi sembrava tutt'altro, tanto che la trovava bellissima e con un sorriso radioso, però, essendo il suo responsabile non poteva esprimere i suoi sentimenti così, oltre che non era da lui farlo; per cui lasciò perdere cercando di non pensarci più, intanto lei aveva appena annunciato di non conoscere il padre e il fatto di viaggiare la faceva sentire sempre più vicina a lui.
-Anche io, come voi ho perso i genitori, è stato il Conte Dracula a ucciderli, perché non volevano diventare come lui. Io e mio fratello non ci siamo mai dati pace e cerchiamo di ucciderlo- Sakura era sempre più ammaliata da lui, non sapeva il perché, ma ad ogni sua parola diventava sempre più cotta, doveva liberarsi di quella situazione così scomoda e molto umiliate, anche perché da quello che le aveva detto il suo insegnante non poteva avere relazioni, perché avrebbero compromesso troppo il suo lavoro da cacciatrice e anche per il fatto che era stata promessa da sua madre anni prima della sua morte a un ragazzo che nemmeno lei aveva mai visto; per cui se la sognava una relazione con lui; osservava il terriccio, che piano piano si stava muovendo, cercò di avvertire i suoi compagni, ma evidentemente nessuno l'aveva vista dimenarsi e in men che non si dica si ritrovarono circondati da vampiri assetati di sangue.
-Molto piacere, io sono una delle mogli di Dracula, benvenuti nel suo territorio, vi avverto, non uccidete nessuno dei suoi figli e non vi succederà niente, ma se disubbidirete vedrete scagliavi su di vuoi la sua furia- la donna che stava parlando era molto magra, dai capelli rosso fuoco, e portava i vestiti tipici dell'epoca, era posata e composta, come una vera donna nobile; a quella visione Sakura rimase incantata, non pensava che esistessero donne così belle, mentre lei era bruttina, con capelli strani e occhi verdi, che forse erano l'unica cosa che la salvavano dal baratro dell'orrebilezza; la donna si avvicinò alla ragazza e le bisbigliò qualcosa per poi mostrare i suoi denti aguzzi, sparendo nel buio della foresta.
-Strano che siano uscite a quest'ora... ma che ti ha detto?!- chiese Sasuke preoccupato per la ragazza che aveva assunto un'espressione strana e il suo colore era diventato cadaverico; forse era dovuto alla frase che aveva appena sentito uscire dalle labbra della donna; si stava preoccupando per lei, in fondo era una sua sottoposta e non poteva rischiare di perderla già al primo giorno, era la sua priorità portarla al punto d'incontro con Van Helsing, si no una sorte orribile l'avrebbe aspettato al suo arrivo; intanto Utakata non sapeva più che fare, cercava di risvegliarla, ma sembrava proprio non volergli dare ascolto, era come immersa in uno stato catatonico, da cui non voleva uscire; per cui il corvino decise di prenderla in spalla e continuare la loro camminata per non perdere il ritmo e per arrivare puntuali alla prima tappa. Quando arrivarono ormai era già tramontato il sole e la ragazza non dava più segni vitali, a quel punto Sasuke si preoccupò seriamente e la portò dal primo dottore libero, per fortuna che il suo ambulatorio rimaneva aperto fino a tardi in quei giorni, per cui poté visitarla; questa durò circa dieci minuti e dentro con lei c'era Utakata, in quanto il corvino non se la sentiva di entrare; appena uscì il dottore annunciò che la ragazza stava bene e che era in uno stato di shock da cui si stava risvegliando; così corse dentro allo studio e accarezzò i capelli della rosa che stava iniziando ad aprire gli occhi, la prima cosa che fece fu chiedere dove fossero, ma nessuno dei due volle risponderle.
-Beh, vede signorina... lei è nel mio studio, non si è sentita molto bene e i suoi amici l'hanno accompagnata fino a qui- il primo a parlare fu il dottore, che le stava misurando la febbre: era molto alta e per questo gli impedì di muoversi per due o tre giorni, a quelle parole Sasuke sussultò, non poteva mancare all'incontro con il fratello e Van Helsing, per cui si preoccupò di mandare una lettera ad ambe due per avvertirgli della situazione; quando tornò vide la ragazza con le lacrime agli occhi, per cui le si avvicinò chiedendo a Utakata di uscire per prendere del cibo alla locanda di fronte, almeno avrebbe potuto parlare tranquillamente con lei.
-Ehi, che succede? Che ti ha detto?!- chiese posandole una mano sul volto seguendo il delineamenti di esso; si stava preoccupando per lei, ma la cosa che più gli opprimeva era quella di scoprire che cosa le aveva detto la famosa moglie di Dracula, purtroppo lei continuava a piangere e a chiederli di non farle più domande di quel genere e che voleva solo il suo maestro e nessun altro, si no non si sarebbe mossa da quel posto; Sasuke non sapeva più che fare, per cui le prese il volto con la mano e le sussurrò di tacere, perché doveva starla ad ascoltare, la loro lotta continuò per un po', finché lei si addormentò e lui scese a trovare il compagno che stava ancora decidendo cosa prendere da cena per tutti.



Ecco qui il primo capitolo di questa storia SasuSaku, spero che questo breve primo capitolo vi abbia un po' incuriosito, lo so che Van Helsing e Dracula non sono del manga Naruto, ma ho rivisto il film e ho voluto tentare questa storia. Ah, il film preso in considerazione è “Van Helsing” del 2004, che per di più è un bellissimo film, ma questi personaggi non compariranno per molto, solo all'inizio e alla fine della storia, per non andare in contro al Copyright.
Spero che vi piaccia, come sta appassionando me a scriverlo, si no amen, continuerò lo stesso. Da quando sono su questo sito è la prima fanfic che faccio con la coppia SasuSaku e spero che esca qualcosa di un po' decente.
Lo so che come primo capitolo non si capisce un granché ma è questa la parte bella dell'inizio, si no che gusto c'è?! Beh, ora vado a finire il capitolo di “University Dream”.
Vi prego commentate, per me la vostra opinione è importate e non importa come sarà, se positiva o no non me la prenderò.
Baci baci.
Without_Loved.
Shannaro.

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Capitolo 2
*** Capitolo 2: Nuovi incontri. ***


Figlia di chi?!
 

Questi personaggi non mi appartengono, ma sono proprietà di Masashi Kishimoto e di Stephen Sommers ; questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro'.
 

 

Capitolo 2: Nuovi incontri.

 

Sakura sorrise appena si svegliò, sapeva di trovare Utakata pronto a urlarle contro di tutto e di più, per questo fece quel piccolo movimento con le labbra, quando se lo trovò a pochi centimetri dal suo volto; era un bravissimo amico, però anche lui aveva i suoi difettucci, non erano tanti, ma alcuni valevano come mille, come quello che stava mostrandole: quando era nervoso urlava; lentamente Sakura si sedette sul letto facendo attenzione a non cadere, per poi osservare con accuratezza la stanza in cui era stata portata.
-Utakata, ora dobbiamo andare... Sakura ci raggiungerà con un gruppo di supporto non appena sarà dimessa, per il momento noi andremo più avanti, per non perdere altro tempo- disse imperterrito Sasuke varcando la soglia della stanza, mettendosi proprio di fronte a lei, che piano piano stava sprofondando sempre di più per non far vedere che il suo volto aveva assunto una tonalità accesa; intanto l'amico le si avvicinò per darle un bigliettino scritto appositamente per quella occasione, anche perché aveva occupato tutta la notte per buttarle giù quelle poche righe e non voleva mai dimenticarselo, per cui l'aveva messo nella sua manica.
-Sasuke, ma Sakura potrà uscire tra due giorni, non possiamo aspettarla? In fondo che vuoi che siano?- chiese Utakata portandosi di fronte al corvino che si stava avvicinando sempre di più alla rosa per consegnarle anche lui un biglietto con un marchio impresso sull'angolo destro: un ventaglio bianco e rosso, ma sussubito non ci fece caso nessuno, anche perché non conoscevano apparentemente di che casata fosse; purtroppo colui che aveva appena parlato fu scaraventato contro il muro, cosicché l'altro poté farsi strada per fare quello che doveva.
-Sakura, spero che a te non dispiaccia stare qui da sola, anche se tecnicamente non lo sarai, in quanto tra poco arriverà una squadra di supporto chiamata Akatsuki, li riconoscerai in quanto avranno uno strano mantello nero con delle nuvole rosse, proprio come Itachi, saranno loro ad accompagnarti per tutto il viaggio. Hanno già tutto loro, sia la strada da prendere che dove ci incontreremo tra due settimane.- detto questo si allontanò dalla ragazza e, seguito da un Utakata alquanto triste per la separazione, si allontanò dalla stanza; nel mentre la ragazza continuava a biascicare all'amico di non andarsene, odiava stare da sola e in meno di due giorni aveva già perso le persone a lei più care, si che le avrebbe rivisti, ma non sopportava il fatto di rimanere da sola. Rimase immobile finché il dottore non varcò la stessa soglia nella quale i suoi compagni erano spariti, la visitò accuratamente cercando di vedere se avesse qualche emorragia interna, per fortuna sua non le era successo niente; si sedette vicino alla ragazza, mettendole puntata davanti agli occhi una semplice candela accesa per osservare qualche anomalia di riflessi oculari; sembrava che stesse benissimo, ma per precauzione le disse di restare a riposo, solo che non era lui a dirglielo, ma era stato proprio Sasuke a chiederglielo come favore personale, per cui non poté rifiutare.
-Signor dottore, ma se io sto bene, perché mi sta trattenendo qui? C'è forse qualcosa che non dovrei sapere?- chiese lei, cercando di non martoriare la coperta che fin quel momento l'aveva coperto; ultimamente era tutto così strano, come se non volessero renderla partecipe del piano escogitato, osservò il panorama che si stagliava di fronte a lei dalla sola e unica finestrella, finché il suo sguardo non fu attirato da strane persone vestite in modo bizzarro che stavano tranquillamente in piedi sul tetto della casa di fronte alla casa dove l'avevano segregata; notando bene, avevano indosso la stessa casacca descritta da Sasuke non poco tempo prima, infatti si potevano intravedere le nuvolette rosse spiccare sopra a uno sfondo nero; socchiuse un attimo gli occhi tanto per non continuare a fissare di fuori, ma quando li riaprì notò che non vi era più nessuno, che avesse avuto un'allucinazione?! Impossibile, era certa, anzi sicurissima che qualcuno in quel punto ci fosse stato, per questo non poteva crederci quando il medico le disse che lui non aveva visto niente, anche se sotto sotto sapeva che la ragazza non mentiva, ma purtroppo era costretto a mentirle, il perché era una storia troppo lunga e complicata.
-Buon giorno! Io mi chiamo Yahiko e loro sono Konan e Nagato, siamo qui per prelevare una certa Sakura, che, da quanto ci hanno detto dovrebbe essere qui- disse un ragazzo dai capelli arancioni seguito a ruota di collo da altre due persone: una ragazza dai capelli blu e occhi color ambra e l'altro era rosso con occhi nocciola; la stavano cercando in quanto Itachi li aveva avvertiti non appena li era arrivato il bigliettino di Sasuke, per fortuna che conoscesse la loro posizione, per cui non fu difficile per lui individuare il gruppetto nel quale vi era il suo capo; Sakura, dalla sua stanza, sentiva tutto quello che veniva detto dall'altra parte della porta, che era stata accuratamente chiusa dal medico prima di uscire, anche perché sperava che nessuno ne venisse a conoscenza.
-Sì, ma il signorino Sasuke ha chiesto di aspettare altri due giorni... Per farle capire che non è ancora pronta ad affrontare i vampiri- cercò di bisbigliare l'uomo, spiegando le motivazioni per cui la ragazza non potesse ancora uscire dal suo letto; Yahiko e gli altri a quella affermazione fecero una faccia interdetta, come se non capissero realmente il motivo per cui dovevano tardare così tanto il loro cammino, in fondo, molti dei loro sottoposti erano già molto avanti, e per il pel di carota era una vera tortura arrivare dopo di loro, in fondo era il capo e non poteva tardare; poi guardò i suoi compagni che fecero le spallucce per poi tornare sul dottore, che nel mentre stava cercando di chiudere a chiave la porta che dava sulla stanza della rosa.
-Signore, sta forse nascondendo la ragazza? Noi non siamo cattivi, solitamente agiamo per il bene, ma se ci fanno arrabbiare, come sta facendo lei ora, possiamo diventare molto, ma molto perfidi- in quel momento il volto di Yahiko diventò molto tetro, per cui l'uomo si spaventò cadendo al suolo, era peggio di un vampiro quando voleva, intanto Konan si era portata davanti alla porta e aveva iniziato a far roteare la chiave nella serratura, per poi aprirla e scoprire che la ragazza era sparita: forse aveva sentito quello che si erano detti, per cui era riuscita a fuggire, anche se non aveva capito dalle loro parole che loro patteggiavano per il bene.
-Yahiko, la ragazza è scappata- annunciò Konan rientrando nella stanza con gli altri, per cui tutti e tre uscirono di corsa dalla casa dove c'era il dottore, avviandosi verso il centro della cittadina, per fortuna che non era tanto grande, ma, visto che non sapevano da quanto tempo fosse scappata, potevano solo dedurre che, o era ancora lì nascosta da qualche parte oppure si era già lasciata alle spalle il paesino e si stava avviando verso il punto di incontro; solo che Nagato sfaldò la tesi del compagno affermando che la rosa non conosceva la strada per raggiungere gli altri, per cui era più probabile che si trovasse ancora lì; decisero di dividersi per rintracciarla meglio per poi sparire.
-Mamma mia, rivoglio qui Utakata... Ho tanta paura di quella gente, nessuno mi ha mai parlato di questo gruppo- Sakura stava tremando dalla paura, era vero, nessuno, neanche il suo tutore le aveva mai accennato questo famigerato gruppo per cui era restia se aggiungersi a loro oppure no; fece un lungo sospiro, per poi immergersi nell'ombra creata da un edificio, in quel momento si sentì la ragazza più fortunata del mondo solo per aver trovato un angolino dove ripararsi, intanto cercava di ragionare su che cosa fare con gli altri, in fondo nemmeno lei sapeva quale fosse la strada per arrivare al punto di incontro e se poi erano amici di Sasuke poteva fidarsi, certo come no, proprio lui che l'aveva lasciata lì nonostante avesse il dovere di sorvegliarla e di portarla dal suo curatore, non ci pensava proprio ad andare con quelli lì, purtroppo non si accorse che qualcuno le stava proprio alle spalle.
-Ragazzina, non si scappa da noi, anche perché siamo qui per te... Lo facciamo solo come favore personale a Itachi...- a quelle parole Sakura scattò subito fuori, prendendo immediatamente il coltellino che portava sempre con sé da quando le era stato regalato dall'amico; osservando bene notò che era proprio quel ragazzo che aveva visto dalla finestra, non era nemmeno tanto sicura se attaccarlo oppure chiederli scusa; ma proprio in quel momento sopraggiunsero anche gli altri due componenti dell'Akatsuki, che la presero di peso per poi portarla in un luogo più sicuro.
-Sentite, io non vi ho mai sentito nominare da nessuno, solo stamane mi hanno detto della loro esistenza, ma voi chi siete?- chiese Sakura non appena venne lasciata giù su un letto a baldacchino finemente lavorato, mentre gli altri si erano sistemati su delle poltrone che erano nella stanza, mentre Konan si era portata vicino a lei e continuava a scrutarla; fu Yahiko il primo a parlare, anche se non era andato a rispondere alla domanda principale che le era stata fatta dalla ragazza, anzi, aveva soltanto detto che erano stati mandati da Itachi per aiutarla a raggiungere il punto d'incontro senza incorrere ad altri attacchi di vampiri.
-Piccola, noi dell'Akatsuki siamo un gruppo di cacciatori di vampiri, siamo stati addestrati nello stesso posto del tuo tutore, anche se abbiamo lo stesso compito. Abbiamo fondato questo gruppo solo perché non vogliamo fare del male a nessun essere, vivo o morto che sia, ma vogliamo solo parlare, per cui non usiamo armi, anche se li portiamo dietro... Per il momento siamo in una quindicina, tra cui c'è anche Itachi, anche se i nostri sottoposti si trovano in altri posti, cercando di attirare dalla nostra parte più vampiri possibili, anche se molto spesso non funziona- a parlare questa volta fu Konan a parlare, mentre osservava sia la ragazza al suo fianco che i suoi amici di fronte; Nagato sembrava un tipo a cui non piacesse molto parlare, infatti si trovava seduto come un perfetto gentiluomo ma non aveva ancora aperto bocca, nel mentre gli altri due aveva appena iniziato a bisticciare, anche perché Yahiko non voleva che nessuno venisse a conoscenza dei piani della sua organizzazione, si no sarebbero stati radiati dall'albo dei cacciatori; ma appena finirono di litigare fecero giurare a Sakura di non farne parola con nessuno, nemmeno sotto tortura.
-Per cui nessuno deve sapere che non volete uccidere nessun vampiro... Ma come fate? Cioè, qualcuno vuole sapere se gli avete uccisi, voi che scusa trovate? Io so che Van Helsing deve fare rapporto al Vaticano ogni volta che uccide qualcuno...- voleva sapere tutto di quella organizzazione, anche perché era sempre stata una ragazza curiosa, fin da piccola, quando andava in giro con il suo tutore o a fare compere o in missione; per cui faceva sempre un casino di domande una dopo l'altra per conoscere sempre più cose: da quanto le avevano raccontato, da piccola, mentre il suo custode era nel bel mezzo di un combattimento, lei aveva iniziato a porre una serie di quesiti all'avversario di quest'ultimo che esso scappò via; intanto Nagato stava riflettendo sulle risposte possibili, anche se aveva la piena certezza che non avrebbe aperto bocca, neanche sotto tortura, se non con i suoi amici e raramente con i sottoposti.
-Allora, vediamo come spiegartelo... Semplicemente diciamo che lo abbiamo fatto fuori oppure che ci è scappato, intanto sappiamo che nessuno verrà mai a controllare se abbiamo svolto il lavoro oppure no- fu questa la risposta che uscì dalla bocca di Yahiko, semplice e schietta, proprio come piaceva alla rosa; in fondo era solo un semplice quesito, mica la pappardella che faceva in certe situazioni, per il momento voleva solo sapere come potevano riuscire a illudere il “quartier generale”, anche se, in quell'istante, nella sua mente iniziavano a frullarle altre domande da proporre, solo che decise di stare zitta e continuare a sentire quello che si stavano dicendo gli altri; da quello che riuscì a capire stavano pronunciando una serie di nomi, tra cui un certo Sasori, di cui aveva già sentito nominare, ma non si ricordava dove, in fondo per lei era difficile ricordarsi tutti i nomi, per via dei continui spostamenti, però quel nome continuava a riecheggiare nella sua testa, per fortuna ci arrivò in poco tempo, infatti erano amici di penna, fin da quando erano piccoli, dopo aver stretto amicizia in Vaticano nel periodo in cui si allenavano, anche se lui era un po' più grande di lei di un paio di anni, soltanto che avevano smesso di scriversi da quando lei aveva compiuto sedici anni.
-Sasori... Che bello risentire il tuo nome, meno male che non sei morto... Da quando ho iniziato le missioni non ci siamo più sentiti...- sorrise tra sé e sé la rosa, mentre Nagato la stava osservando si soppiatto, senza che la diretta interessata lo notasse; anche lui stava sorridendo a notare che l'allegria si era impossessata del volto della ragazza, che fino a quel momento era cupa e imbronciata; intanto gli altri due avevano segnato su una mappa quali fossero i movimenti dei loro sottoposti, rivelando che stavano procedendo molto bene, tanto che il gruppo di Hidan e Kakuzu si stava avvicinando alla loro meta molto prima di quanto avessero previsto, mentre Itachi e Kisame erano a un quarto della strada da percorrere, ma tutti stavano procedendo molto bene; a loro si unì anche Sakura, che dopo aver avuto il consenso dal capo, si mise a studiare attentamente gli avanzamenti di tutti.
-Bravissimi, sono molto orgoglioso di loro, stanno procedendo alla grande, meglio di quanto avessi mai sperato- in quel momento Yahiko si stava pavoneggiando, solo che non aveva ancora capito che lui non c'entrava niente, ma che erano gli altri gli artefici di tutto quello; Konan lo stava pendendo a pugni sulla testa, cercando di riportarlo alla realtà, anche perché lei aveva fame e non sopportava quando il ragazzo iniziava a fare così; quando il capo ritornò alla realtà decise che era ora di mangiare, per cui, insieme agli altri andò a mangiare in una piccola locanda non poco distante, la opzionò solo perché da quanto si diceva in giro si gustavano i migliori piatti del mondo e lui era sempre stato un buon gustaio.
-Konan... Scusa se interrompo i tuoi pensieri, però mi stavo chiedendo se quel ragazzo dai capelli rossi parla mai... Da quando sono con voi non l'ho mai sentito...- Sakura aveva preso coraggio, cercando di non farsi sentire dai due ragazzi che si trovavano proprio davanti a loro; fortunatamente la diretta interpellata le rispose che era difficile farlo parlare subito, ma con il tempo si sarebbe aperto lui, bastava solo dargli fiducia; a quelle parole la rosa tirò un sospiro di sollievo, pensava che era lei a mettergli soggezione, ma non era così. Quando arrivarono nel luogo in cui poterono mangiare qualcosa si accorsero che non c'era quasi nessuno dentro, tanto che Yahiko si sconcertò non poco, tanto che si chiedeva se fosse quello il posto che avesse sentito nominare, magari aveva sbagliato, ma purtroppo per loro era giusto; si sedettero a un tavolo e aspettarono che qualcuno venisse a prendere la loro ordinazione, almeno Sakura avrebbe potuto udire la voce del rosso; ma per sua sfortuna fu il pel di carota a parlare per tutti, ordinando un bel piatto di bistecche con contorno di insalata.
-Grazie mille e arrivederci- dissero tutti in coro uscendo dal locale, avevano mangiato tanto e anche bene, ma ora era tempo di tornare nella stanza e dormire; per fortuna che avevano affittato due stanze, una per le ragazze e l'altra per gli uomini, almeno potevano cambiarsi senza essere disturbati; appena si mise in vestaglia Sakura uscì sul balcone, per prendere una boccata d'aria, così avrebbe dato del tempo all'altra di cambiarsi in santa pace: adorava uscire e prendersi la frescura della sera, per fortuna in quel momento c'era un'arietta non troppo gelida, ma le bastava per riflettere un attimo, intanto stava pensando a quello che stavano facendo Utakata e il suo tutore in quel momento, ma tutto si fermò non appena le comparve nella mente il volto di Sasuke, tanto che diventò rossa; in quell'istante Konan si affacciò dalla porta che dava sul balconcino e la stava chiamando per entrare, quando l'altra si girò poté notare il viso colorato della ragazza.
-Su, andiamo a dormire, domani però mi racconterai di chi ti sei presa una bella cotta- detto questo si sdraiò dalla parte destra del letto, lasciando l'altra alla rosa, che era arrossita ancora di più, intanto si chiedeva come avesse fatto a capire di chi si fosse innamorata, ma per il momento le bastò pensare che potessero diventare grandi amiche, almeno avevano uno scopo in comune; quando la blu spense la candela che fino a quel momento stava illuminando la stanza, Sakura poté ripensare alle parole dette dalla vampira il giorno prima, era strano che non ci avesse pensato fino ad ora, per fortuna si addormentò quasi subito, almeno non dovette stare tanto a rimuginare su quella storia.



Ecco qui il secondo capitolo, lo so che è da due settimane che non lo aggiorno, solo che in questo periodo sono poco presente e non ho mai dietro il pc, per cui devo usufruire del favore della notte per dedicarmi alle storie, tanto che ora sto cercando un modo per portarmi avanti con tutte le storie che ho e riprendere una vecchia storia lasciata in sospeso da tre anni (oddio, così tanti, mi devo mettere subito al lavoro).
Beh, che dire di questo capitolo, Sasuke e Utakata se ne sono andati, ma al loro posto sono arrivati Yahiko, Konan e Nagato, devo dire che non ho modificato molto per quanto riguarda l'Akatsuki in base al manga originale, solo che ora sono cacciatori di vampiri; ora Sakura ha trovato una nuova squadra, ma spera tanto che non la lascino almeno loro. Ora a scoperto qualcosa su questa nuova organizzazione e che il suo amico di penna non è morto, saprà indagare su chi sia realmente con il loro aiuto?! Oppure saranno un ostacolo?! Ma soprattutto, scoprirà qualcosa di più su di loro o si fiderà?!
Ok, ho finito di blaterare, ma vorrei tanto ringraziare coloro che hanno recensito il primo capitolo: HellGirl_ e Saku88s , mi ha fatto molto piacere leggere le loro impressioni. Inoltre colgo l'occasione per rendere grazie a chi l'ha messa tra le preferite: fukofull, love_anime, luce_chan ti vi mi bi, Saku88s e chi l'ha messa tra le seguite: Saku88s, shiva85, TheLadyVampire97 e le 90 visite che sono avvenute fino a questo momento.
Beh, che dire... Spero che anche questo capitolo vi sia piaciuto, recensite in tanti, e colgo l'occasione per confermarvi che tra non poco riaggiornerò, dopo tanti secoli, Per te... questo ed altro, sperando che non vi siate dimenticati di questa storia, ma prima devo rileggerla, per cui non prima di una settimana sarà tutto a posto.
Anche per questa fanfic ci impiegherò una settimana per aggiornarla, almeno così saprò stare al passo con tutte le altre: inoltre, invito tutti voi a leggere l'altra mia storia su Naruto: University dream.
Ora vi lascio stare, e mi metto all'opera per recuperare le idee sulla vecchia storia.
Baci baci, alla prossima settimana.
Without_Loved.
Shannaro.

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