La vita è un sogno dal quale ci si sveglia morendo

di Marti Lestrange
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1. Draco Malfoy ***
Capitolo 2: *** 2. Minerva McGranitt ***
Capitolo 3: *** 3. Andromeda Black ***
Capitolo 4: *** 4. Regulus Black ***
Capitolo 5: *** 5. Rodolphus Lestrange ***
Capitolo 6: *** 6. Bartemius Crouch Jr ***
Capitolo 7: *** 7. Tom Orvoloson Riddle ***
Capitolo 8: *** 8. Bellatrix Lestrange ***
Capitolo 9: *** 9. Hermione Granger ***
Capitolo 10: *** 10. George Weasley ***
Capitolo 11: *** 11. Il Barone Sanguinario ***
Capitolo 12: *** 12. Bill Weasley ***
Capitolo 13: *** 13. Lily Potter ***
Capitolo 14: *** 14. Sirius Black ***
Capitolo 15: *** 15. Harry Potter ***



Capitolo 1
*** 1. Draco Malfoy ***


1.
Draco Malfoy


“Lei era solo l’amante da amare senza amore. Seguì i suoi movimenti. Non ne dimenticò nessuno”. 

 


 
Draco fissava Astoria. La ragazza stava in piedi davanti alla finestra socchiusa.
Una leggera vestaglia azzurra non gli impediva di godere della vista del suo corpo snello.
I lunghi capelli neri erano sciolti sulle spalle, e Draco avrebbe voluto immergervi le dita ancora una volta, e assaporare di nuovo quel dolce profumo di mandorle e miele.
Avrebbe voluto seguire ancora una volta la linea del suo fianco, imprimere il suo tocco sulla sua pelle di porcellana, baciare quella dolce bocca rosea.
Pensò di amarla. Pensò di ferirla.
Astoria era solo un’amante. Non c’era amore, tra loro.
Astoria uscì dalla stanza. Draco seguì i suoi movimenti. Non ne dimenticò nessuno.
 


[109 parole]

 

NB per il conteggio delle parole ho utilizzato questo sito. Sono esclusi il titolo e il prompt.

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Capitolo 2
*** 2. Minerva McGranitt ***


2.
Minerva McGranitt

“E la nausea saliva. Si faceva liquido sotto le palpebre.
Diventava lacrime che rapprese perché non scendessero a riaccenderle il cuore”.

 
 


 

Me ne sono andata.
Ti ho lasciato lì, sul ciglio di una strada deserta.
Dentro di me, solo un vuoto al posto del cuore.
Gli occhi erano spenti, aridi.
La tua figura si perdeva all’orizzonte, sbiadiva piano piano.
Con la valigia in mano, me ne sono andata senza voltarmi più. Senza guardarti più.
Me ne sono andata.
Sono scappata via da te, una solitaria lacrima sulla guancia e l’animo pesante.
Lo stomaco mi si è contratto. La nausea saliva.
Si faceva liquido sotto le palpebre.
Diventava lacrime che rapprese perché non scendessero a riaccendermi il cuore.

 
 

[96 parole]
 

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Capitolo 3
*** 3. Andromeda Black ***


3.
Andromeda Black





Il suo nome era ormai solo un ricordo, una bruciatura su un arazzo muffito.
Il suo nome le era sempre pesato sulle spalle come un macigno, come una zavorra che la mandava a fondo,
sempre più giù nell’abisso.
Il suo nome le aveva sempre ricordato quella parte della sua anima che cercava di nascondere, quella parte che persino lei rinnegava.
Quasi al centro del suo petto, leggermente spostato a sinistra, il cuore di Andromeda non l’aveva mai ingannata: lui sapeva riconoscere il bene.
La sua mente invece rischiava di tradirla.
Sempre più giù nell’abisso.

 


[94 parole]
 



N.d.A.
Andromeda ha a che fare con il suo “lato oscuro”, con la parte della sua anima che in qualche modo la rende una Black, nonostante tutto. Come se Andromeda si guardasse in uno specchio e vi vedesse riflessa la parte oscura di se stessa. Una parte che lei cerca di rinnegare, di illuminare con il bene, ma che a volte rischia di emergere in superficie. Vedo la sua mente - i suoi intricati pensieri - come la sede perfetta per la confusione che l’assilla. Il cuore, invece, non dubita mai. E non sbaglia.

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Capitolo 4
*** 4. Regulus Black ***


4.
Regulus Black




 

La sua anima era rotta. Irrimediabilmente.
Aveva aspettato troppo a lungo, Regulus.
Aveva aspettato troppo prima di tornare nella luce.
Aveva vissuto per troppo tempo al buio.
Si era lacerato prima di arrivare a comprendere.
Aveva manipolato la sua anima cento volte e cento volte ancora.
Si era inchinato al volere di un uomo, senza riuscire a rialzarsi.
Alla fine, la luce prevale sempre sul buio. Anche nell’anima di un uomo.
La frattura è stata sanata, la ferita ricucita.
Quella dolorosa lacerazione è stata richiusa.

Regulus aveva vissuto per troppo tempo al buio. Era morto nella luce.

 


[97 parole]
 

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Capitolo 5
*** 5. Rodolphus Lestrange ***


5.
Rodolphus Lestrange


“Un giorno, Dio disegnò la bocca di Jun Rail.
É lì che gli venne quell’idea stramba del peccato”.

 
 


 

Quando l’aveva vista, Rodolphus aveva deciso: sarebbe stata sua.
Lei e nessun’altra, perché solo lei sapeva farlo tremare.
Gli passava accanto e lo ammaliava con quel suo profumo di mistero e uva spina.
Lo guardava, e quelle iridi scure si fondevano con le sue in un’unione perfetta e letale.
Le loro mani si cercavano nel buio, esplorando gli angoli più nascosti.
Le loro labbra si univano frenetiche, bramose di un contatto, desiderose di carpire l’altrui respiro.
Prima di quel momento, Rodolphus non aveva mai conosciuto il peccato.

 
 

[87 parole]

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Capitolo 6
*** 6. Bartemius Crouch Jr ***


6.
Bartemius Crouch Jr


“Se ne stava lì, come una candela accesa in un granaio che brucia”.

 
 

Le fiamme quasi raggiungono le stelle.
Il rosso si mischia al nero della notte.
Il crepitio del fuoco interrompe la pace artefatta della campagna.
Alcune urla si perdono in quell’immensità di campi di grano maturo e cieli blu cobalto.
Barty fissa il fuoco.
I suoi occhi riflettono l’imprevedibilità.
Le sue mani tremano per l’eccitazione.
La sua bocca si apre in un sorriso accennato.
Allora è così che ci si sente: come una candela accesa in un granaio che brucia.
La fiamma dell’odio divora la sua anima. La cenere si disperde nel vento.

 


[92 parole]

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Capitolo 7
*** 7. Tom Orvoloson Riddle ***


7.
Tom Orvoloson Riddle




 

Tom odiava quella lezione.
Non sopportava tutte quelle bestie inutili.
Quel giorno studiarono gli unicorni.
Belli, vanitosi, ma sostanzialmente banali.
Luccicavano sotto il sole di maggio, perlacei e splendenti.
Fatti di luce.

Tom amava l’oscurità. Il buio gli era sempre stato amico.
I rami della Foresta Proibita frusciavano al leggero vento autunnale.
Sbucò in una radura: eccolo lì, più lucente della luna, più bianco della neve.
Beveva da un ruscello, ignaro della sua sorte.
Tom gli concesse ancora un soffio di vita.
Gli regalò un ultimo atto di clemenza. Sorrise.
La luce si spense.

 


[94 parole]

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Capitolo 8
*** 8. Bellatrix Lestrange ***


8.
Bellatrix Lestrange




 

Bellatrix odiava il silenzio.
Tutto era innaturalmente calmo, in quel luogo d’inferno.
Tutto procedeva con un ritmo odiosamente cadenzato e lento, come un ticchettare d’orologio.
Sentiva le voci nella sua testa: urlavano.
I fantasmi che scorgeva negli angoli bui le sussurravano cose.
Le anime di chi aveva ucciso le apparivano in sogno, la guardavano severamente, per poi gridare contro di lei.
I muri la soffocavano. Il cielo si intravedeva appena attraverso le grate arrugginite.
I Dissennatori scivolavano, lievi come fumo, ma pesanti come piombo.
Faceva freddo, ma Bellatrix non sentiva niente. Non più.
Aveva imparato ad attendere.
Tic tac.
L’orologio procedeva, il tempo si dilatava.
L’attesa sarebbe finita.

 


[108 parole]

 


 

N.d.A.

Una delle drabble emotivamente più sentite, questa su Bellatrix Lestrange. Ho cercato di immaginare Azkaban, le immani sofferenze che si provano in quel luogo, l’assenza di sentimenti e di emozioni. L’immagine ha evocato in me la disperazione. É disperata, la Bellatrix da me descritta. Ho voluto coglierla in uno dei rari momenti rubati alla follia, nei quali forse arriva a comprendere la sua situazione e la sua sorte, in cui i fantasmi del passato vengono a farle visita. Non ne sono molto sicura... a voi la parola!

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Capitolo 9
*** 9. Hermione Granger ***


9.
Hermione Granger


“Coltello”.

 
 


 

La lama era fredda contro la pelle.
Quel contatto la teneva sveglia, quando Hermione avrebbe solo voluto addormentarsi, cadere nell’oblio e nel sogno, per poi risvegliarsi dall’incubo.
La lama era incandescente contro la pelle.
La segnava, la scavava, cercava la via verso la sua anima.
Ricamava strani segni, impressi come fuoco; rossi come il sangue che colava piano sull’antico pavimento di pietra. Hermione non aveva più forza per gridare.
La voce si era rintanata nelle profondità della sua anima, recisa dalla disperazione.
Un singhiozzare appena udibile fendeva il silenzio della notte.
Vedeva la luna, Hermione.
Quella luce le dava la forza di aggrapparsi alla speranza, per poi risvegliarsi dall’incubo.

 


[109 parole]

 

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Capitolo 10
*** 10. George Weasley ***


10.
George Weasley


“La morte verrà all’improvviso,
avrà le tue labbra e i tuoi occhi,
ti coprirà di un velo bianco,
addormentandosi al tuo fianco”.

 
 


 

Il giorno in cui sei venuto a prendermi faceva caldo.
Stavo seduto fuori, in giardino, su una vecchia poltrona sdrucita.
Era una giornata tranquilla, tutti sarebbero arrivati per cena.
Ti sentivo accanto a me, ancora più del solito.
Il mio cuore mi ha sussurrato un segreto, e io ho sorriso.
Mi sono girato a guardare Angelina, che stava in piedi davanti a un cespuglio di rose selvatiche.
Lei mi ha sorriso, con quel suo amore caldo e confortante, e si è seduta accanto a me, un’ultima volta.
E poi sei arrivato tu e mi hai sorriso, prendendomi per mano.
Ho chiuso gli occhi, felice.
Ora sei a casa, George”.

 
 

[109 parole]

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Capitolo 11
*** 11. Il Barone Sanguinario ***


11.
Il Barone Sanguinario


“Bianca come la neve. Rossa come il sangue”.

 
 


 

Fuori nevicava ancora. La notte avanzava.
Sarò stato lì per parecchio tempo, non ricordo nemmeno quanto.
Stavo lì e ti guardavo. Eri così bella…
La tua pelle era bianca proprio come quella neve che cadeva fuori, candida e delicata.
La tua pelle era rossa proprio come il sangue che ricopriva le mie mani.
Il sangue che avevo appena versato.
E che macchiava la mia anima.
Sarò stato lì a guadarti per ore, accanto al tuo corpo vuoto.
La tua anima era volata via.
La mia invece sarebbe rimasta per sempre lì, ferma in quell’attimo.

Fuori ha smesso di nevicare . Il mio sangue si è mischiato con il tuo.

 


[108 parole]

 



N.d.A.
Giusto due precisazioni al volo: il Barone ha appena assassinato Helena Corvonero, osserva il suo corpo senza vita e poi si suicida. 

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Capitolo 12
*** 12. Bill Weasley ***


12. Bill Weasley

“Bocca di rosa”.

 
 


 

Bill osservò Fleur.
Stava sistemando i fiori del giardino e il leggero venticello estivo le scompigliava i lunghi capelli argentei.
I suoi occhi guardavano ancora il mondo con curiosità.
La sua bocca era leggermente dischiusa.
La sua bocca.
A Bill tornò in mente il loro primo bacio, la morbidezza di quelle labbra, succose come pesche e morbide come petali di rosa.
La dolcezza di quel primo bacio aveva ancora il potere di sconvolgerlo, profondamente e inaspettatamente.
Fleur si girò a guardarlo e gli sorrise.
Amava sedere sotto il portico di Villa Conchiglia e guardarla sistemare i fiori.
La bocca di sua moglie si aprì in un sorriso.

 


[107 parole]

 



N.d.A.
Inaspettatamente, questo prompt è stato quello che mi ha dato più da fare... Non riuscivo a trovare un personaggio decente, nessuno mi ispirava... Poi, come una folgorazione, l'ho trovato: Bill Weasley. E chi meglio di Fleur avrebbe potuto rappresentare la sua "bocca di rosa"? Ho immaginato Bill e Fleur da anziani, seduti nel loro giardino di Villa Conchiglia. Bill osserva la moglie e ricorda il loro primo bacio. 

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Capitolo 13
*** 13. Lily Potter ***


13.
Lily Potter


"Risate".

 
 


Quella sera doveva essere una delle tante sere passate insieme.
Lily aveva cucinato e lei e James avevano mangiato seduti accanto alla portafinestra socchiusa, per lasciar entrare i profumi del giardino.
La Londra Babbana splendeva di tutte le zucche accese nelle strade.
A Godric’s Hallow le stelle erano spente.
James aveva riso forte prima di portare Harry di sopra, nella sua nuova stanzetta che profumava di sapone.
Lily aveva sempre amato la sua risata.
E James le diceva sempre che adorava farla ridere.
Quella sera, Lily e James avevano guardato Harry volare sul suo manico di scopa.
Quella sera, Lily e James avevano riso insieme, per l’ultima volta.
 


[108 parole]


 

N.d.A.
Un’ultima risata prima di quella fatale notte di Halloween del 1981: la morte di Lily e James Potter.

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Capitolo 14
*** 14. Sirius Black ***


14.
Sirius Black


“È una cosa strana.
Quando ti accade di vedere il posto in cui saresti salvo, sei sempre lì che lo guardi da fuori.
Non ci sei mai dentro. È 
il tuo posto, ma tu non ci sei mai”.

 
 


Quando ti accade di vedere il posto in cui saresti salvo, sei sempre lì che lo guardi da fuori.
È il tuo posto, ma tu non ci sei mai.
È così che mi sono sentito, per tutta la vita.
Ho rincorso un miraggio. Ho combattuto per un ideale. Sono morto per difendere un sogno.
Il nostro sogno.
Lasciare quel luogo ostile che era la terra è stato veloce.
Repentino.
Ho visto il volto di Harry un’ultima volta, e dentro di me ho capito.
Ho capito di aver finalmente trovato il mio posto sicuro.
Accanto a te, amico mio.
E nel cuore di tuo figlio. Nel cuore di Harry.
 


[107 parole]

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Capitolo 15
*** 15. Harry Potter ***


15.
Harry Potter


“Viaggio”.

 
 


A volte, l’unica cosa che ti resta da fare è tirare le somme e partire.
Ho intrapreso molti viaggi nella mia vita, quasi tutti dolorosi.
Adesso non voglio andarmene. Mai più.
Ho promesso che sarei stato accanto a te, per sempre. E tu sarai accanto a me.

Forse ho solo immaginato i tuoi capelli setosi e le tue labbra morbide?
Ho solo immaginato la tua mano nella mia, il tuo vestito bianco e il tuo sorriso innamorato?
Ho capito di aver viaggiato tanto solo per arrivare a te.
Forse scoprirò che è stato tutto un sogno?
In fondo, la vita è solo un sogno, dal quale ci si sveglia morendo.
 


[110 parole]

 

 


N.d.A.
In questa drabble ho cercato di trasmettere alcune riflessioni di Harry su Ginny, sul futuro e sulla vita stessa.


Spero che la raccolta vi sia piaciuta. A me è piaciuto molto scriverla, ci ho messo davvero l’anima. Ringrazio tutti coloro che sono arrivati fino alla fine.

Vostra, Marti ♥︎

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