Another same story.

di SunBeat
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** New knowledge ***
Capitolo 2: *** Letters? ***
Capitolo 3: *** First time of everything. ***
Capitolo 5: *** Goodbye my darling ***
Capitolo 6: *** Years Later. ***



Capitolo 1
*** New knowledge ***


12 Aprile 1380

 

Un'altra faticosa giornata svanisce così, così come è arrivata.Un altro giorno buoi della mia vita finisce. Una vita interminabile, una vita immortale.Mi chiedo spesso se mai troverò qualcuno come, o almeno capace di accettarmi per come sono, ma in ogni momento delle mie giornate trovo la risposta a questa domanda.Si, no, forse.Oggi ho conosciuto una ragazza, bella, bella da matti.Alta, con i capelli simili alle fragole, quel rosso bellissimo. Gli occhi verdi come questo fantastico prato d'Inghilterra. Le gote di quel rosa leggero, come se fosse perennemente imbarazzata.Mi ha rubato il cuore, da quando l'ho vista non riesco a distogliere il pensiero da lei. Ha sbloccato qualcosa in me, delle sensazioni che non ho mai provato nella mia vita.Quando la vedo dimentico quello che sono e ricomncio a vivere. Mi mancava quella sensazione di essere umane, avevo dimenticato cosa si prova ad essere presi di una persona, avevo dimenticato il male delle ginocchia sbucciate, è da 40 anni che non sento male in qualche punto del mio corpo, compreso il cuore. E' bella, mi piace. Voglio conoscerla. Domani ci proverò.

12 Aprile 1380

Ciao diario, oggi è stata una giornata diversa. Sono uscita dopo tanto tempo, e la vita mi è sembrata meravigliosa, piena di colori, piena di profumi.E poi c'era lui. Quello sguardo color nocciola, quei capelli color oro, quelle labbra rosa, adorabili.Adorabile lui.Oggi il medico mi ha detto che sto meglio, che posso ricominciare a vivere.Spero sia così, e comincierò a farlo con quel ragazzo.Si si.. Lo farò..

 

-Bella giornata oggi vero?-Thomas si voltò ed incontrò per la prima vera volta gli occhi verdi di Juliette.
-Si, bellissima, molto calda per essere il 13 Aprile-
-Si l'ho notato anch'io, è da un paio di giorni che ti vedo sempre qui. Cosa ci trovi di bello in questo posto?- chiese la dolce Juls.
Thommy scosse la testa, ricordava, quando 50 anni prima, li, in quell'esatta posizione regnava la sua dimora. Distrutta dalla popolazione di Crashville, quando scoprirono le persone che erano.
-Niente, in realtà. Mi piace la tranquillità che c'è in questo determinato punto-
Juls annuì. -Capisco, ti dispiace se mi siedo anch'io, ho le gambe deboli, non posso stare molto in piedi, in realtà non dovrei neanche stare qui-
-Oh, certo Madame-
Juls sorridendo i sedette e rimasero li a parlare per ore ed ore.
-Juliette!-
-Oh è mia madre, scusa devo andare. E' stato un piacere conoscerti Signor Thomas-
-Piacere mio Madame Juls-
Si scambiarono un'occhiata veloce, piena d'emozione, prima di volatilizzarsi nella depressione di Crashville.

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Capitolo 2
*** Letters? ***


13 Aprile 1380

Ci ho parlato! Ci ho parlato! Ok, no. E' venuta prima lei, ma l'avrei fatto anch'io.
Va bene, va bene. Non l'avrei fatto, forse paura, ma come biasimarmi!
Sono quello che sono, chi vorebbe conoscermi?
Forse lei, Juls è diversa, non ha pregiudizi, lei capirebbe, saprebbe che non sono poi così mostro come credo, perchè con lei, sono libero di sognare, libero di volare..
Mi fa sentie qualcosa di eccezionale, qualcosa che non so neppure spiegare, mi fa sentire bello. Ecco, si, bello.
Bello, come lo è lei.


13 Aprile 1380

Ok, ok, ok.
Sono pazza, fuori di testa. Chissà cosa penserà di me ora! Oddio ho rovinato tutto, ma potevo risparmiarmelo il discorso sul mio problema di salute. Ma, santo Dio se è stato liberatorio.
E' stato bellissimo parlare con qualcuno, con uno sconosciuto, che non giudicasse, che non mi trattasse così per pena, per solidarietà.
E' così dolce, così misterioso, mi attira così tanto.
Il dottore dice che sto migliorando, ma secondo me non è così. Ho continui attacchi di tosse, che spesso mi portano a vomitare sangue. Lui mi dice sempre che è normale, che è giusto dopo la malattia che mi ha afflitto, riconosco lo sguardo di mia madre, capisco quando qualcosa no va, quando qualcosa la turba. E sotto c'è qualcosa, lo so. Devo solo capire cosa.

-Madre-
-Si, Juliette-
-Vorrei capire cosa sta succedendo-
Mia madre mi guardò con occhi sgranati. -Di cosa stai parlando?- rispose con voca tremante.
-Madre non sono stupida. Capisco che c'è qualcosa che non va. Il dottore dice che sto bene, non è così vero?-
-Ma certo tesoro che è così. Smettila di dire certe cose-
-Madre, per favore!- ribattei con voce così acuta, che sussultai io stessa.
-Oh Juliette, la malattia era passata, ma a forza di gironzolare per il paese il dottore pensa che tu possa aver riscontrato un virus, e siamo solo preoccupati che questo possa abbatterti. Non hai ancora del tutto ripreso le forze, questo virus potrebbe farti stancare troppo, quindi i tuo corpo potrebbe non reggere-
-Capisco-
Uscii dalla cucina per dirigermi in camera, dato che per un paio di giorni non potevo uscire.
Mi affacciai alla finestra e, non so come, capii che lui era li che mi stava aspettando, ed io in casa, li alla finestra a pensarlo.
-Oh Thommy-

-Oh Juls- sibilai. -Ma dove sei?-
Erano ormai le 17.40 circa, era troppo tardi. - Non verrà- continuai a ripetermi.
Il tempo scorreva veloce ed era chiaro che lei non sarebbe arrivata.
Mi alzai da quella panchina diretto casa. Passai la via centrale, e diretto nella mia piccola casa, sentii il dottor Miles, parlare con mia madre.
-La giovane Juliette Korls non sta di nuovo bene, ha appena finito la tubercolosi, salva per un pelo e adesso, credo proprio che abbia preso nuovamente un altro virus che potrebbe distruggerla-
-Santa Madre di Dio. Non c'è nulla da fare?-
-Dovrebbe restare in casa, noon uscire per non essere infettata ancora-
-Povera ragazza, è così giovane-
-Già-

Povera Juls, quindi è malata, ancora.
Ecco perchè non c'era, una cosa positiva in una cosa brutta. Non c'era non perchè non mi voleva conoscere, bensì per via della malattia che l'affligge ancora.Povera ragazza.
-Le scriverò lettere, moltissime, finchè non potremmo rivederci- ripetei più volte.
Mi misi a correre sulle scale velocissimamente, presi della carta da lettere e delle buste.
Mi sedetti, con la mia carta davanti e la mia penna in mano intento di scirvere.
Ma cosa potevo dirle?
“Ciao sono Thommy, ho saputo della tua malattia quindi ti scrivo” ??No, accidenti. Cose le scrivo? Stracciai diversi fogli di carta, non sapevo cosa scrivere. Non ne avev o idea, quindi decisi di aprire il cuore. A sarebbe andata come doveva andare.

O la va o la spacca.

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Capitolo 3
*** First time of everything. ***


15 Aprile 1380

Voglio uscire.


-Juliette, c'è una lettera per te!-
Una lettera per me? Chi mai potrebbe scrivermi una lettera?
Scesi le scale e trovai quella bellissima busta sul mobiletto dell'ingresso.
-E' firmata Thomas Janes- sorridendo cosrsì in fretta le scale, ancora, per poi buttarmi sul letto e a leggere la lettera.

 

                                                                                                                                                          14 Aprile 1380

Ciao Juls,
ho saputo della tua malattia quindi, siccome non puoi uscire, ho deciso di scriverti.
Ieri avevo paura che tu non fossi venuta per me, perchè non ti piacevo abbastanza, sono stato li fino alle 18.00 circa ad aspettarti, ma tu non c'eri, ed io soffrivo.
Avrei voluto coglia di parlarti, di vederti, ma ciò non è più possibile, al meno per un periodo. Ci scriveremo, lo giuro, ed anche tanto. Ma solo se lo vorrai anche tu.
So che non è colpa tua se ieri non c'eri. Ma mi è dispiaciuto lo stesso tantissimo.
Attendo una tua risposta se vorrai sentirmi ancora.
Un abbraccio caldo.

                                                                                                                                                                     Thommy

 

-Che dolce che è! Mi ha scritto una lettera perchè aveva paura di un mio rifiuto! Devo risponergli, assolutamente-

 

                                                                                                                                                                   14 Aprile 1380

Ciao Thommy,
Come avrai già capito, tu mi interessi, ed anche molto.
Purtroppo questo è stato un incidente, di cui non si poteva sospettare, che mi rinchiuderà a casa per tempo.
Io voglio sentirti, ma voglio anche vederti..
Dovrai venire tu a casa mia, perchè i miei genitori non acconsentirebbero.
Magari di notte, potresti passarla qui, e potremmo parlare, parlare e parlare ancora fino all'alba. Mi dispiace di non essere venuta o quanto meno di non avertelo fatto sapere, non sapevo cosa fare.
Stavo li alla finestra a guardare verso il tramonto, pensando che al di la di quegli alberi c'eri tu, che stavi apettando me.
Mi dispiace tanto,
Con affetto..

                                                                                                                                                                            Juls

 

-Thomas una lettera per te, è da Juliette Korls-
-Grazie mamma, ma questa la prendo io-
-Thommy, lo sai cosa pensiamo noi della relazione tra esseri come noi e umani?-
-Si mamma, ma acnhe tu eri umana, prima di conoscere papà, quindi io sono un mezzosangue, e poi con Juls non è proprio una relazione da fidanzati. Siamo solo due amici che si mandano lettere-
-Thomas, lo so che..-
-No madre, non sai nulla. Per favore non giudicare-
-Ok, Thomas va bene, io lo dico solo per te, poi sta a te decidere.
Presi la lettera, mi rifugiai sul divano della sala e cercai di preparami mentalmente alla lettura.
-Quanto sei bella Juls- sussurrai alla fine della lettura.

 

 

                                                                                              ***

 

Era tardissimo, quando Thomas scavalcò la staccionata di Juliette.
Il ragazzo si arrampicò sugli alberi fino alla stanza di lei, quasi fosse una scimmia.
Juls aprì la finestra per farlo entrare, quindi Thommy entrò e si adagiò sul letto vicino a lei.
-Sei bellissima Juls- sussurrò.
Lei arrossì prima si rispondere -Tu di più-
-Come stai?-
-Bene Thommy, il virus, da quando sono in casa, non si è più manifestato-
-Sono felice, quindi potrai di nuovo uscire da domani?-
-Non credo, mia madre non sarebbe molto d'accordo-
-Capisco, beh ti scriverò ancora-
-E ci vedremo di notte, qui-
Lui sorrise e lei lo abbracciò.
I due ragazzi si gurdarono negli occhi, poi come d'incanto, le loro labbra si incontrarono, quasi ci fosse stata una calamita per attirarle.
Le loro lingue giocavano insieme, si scontravano, scherzavano, gioivano.
La mano di Thomas scivolò sotto la sua veste da notte, accarezzava i polpacci, le ginocchia, le cosce, fino a giungere alla sua intimità.
Juls sussultò, nessuno l'aveva mai toccata così, in quei punti li poi.
Thomas, iniziò a giocherellare con il suo clitoride, mentre Juls gemeva.
Lei gli mise la mano fra i capelli e lo tirò verso di se..
Ora erano l'uno sopra l'altro. Thomas ancora con la mano nella sua vagina, e lei che godeva, come non aveva mai fatto prima. Le si inarcava la schiena talmente il piacere era tanto.
-Thomas più veloce, ti prego!- disse lei mentre ansimava sempre più forte.
Lui non se lo fece ripetere due volte, ora la sua mano andava velocissima con il clitoride tra le dita. Lui si è disteso sopra di lei e la baciava.
Lei urlava dal piacere, era il suo primo ditalino, e godeva da matti.
Lei stava venendo, quindi gli puntò le unghie nella schiena, lui accellerò ancora con il movimento della mano, la baciava sul collo, per farla eccitare ancora di più.
Lei non riusciva più a resistere, il piacere che provava era così grande che non riusciva a trattenerlo, quindi urlava, come se quello era il suo unico modo per “svuotarsi”.
-Oh, Thomas, non ti fermare-
-Ti faccio venire fino all'alba- rispose lui ancora più eccitato di lei.
Lei, finalmente, raggiunse il suo massimo punto di goduria, e, respirando molto affannosamente cercò di fare accasciare Thomas al suo fianco.
-Concedimi una pausa, queste sono le mie prime volte-
-Non ti preoccupare, abbiamo ancora 3 ore prima che l'alba apra il cielo- rispose baciandola dolcemente.
-Non vedo l'ora di riiniziare-
Concluse rispondendo al bacio.

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Capitolo 5
*** Goodbye my darling ***


Erano giorni che non sentivo Juls, erano notti che non passavo con lei.
Non avevo idea di cosa fare per sentirla, o per vederla, quindi presi la mia decisione, andai da lei.
-Salve Signora Korls, sono Thomas Janes, un amico di Juls, potrei parlarle? Guisto un minuto-
I suoi occhi erano pieni di lacrime, il dolore era totalmente scavato nel suo viso, le occhiaie erano ben in vista ed i suoi zigomi erano molto all'infuori, come se non mangiasse da settimane, era stanca molto.
-Non è possibile questo, caro-
-Solo un minuto, la prego è importante-
-Juliette mi ha lasciato questa da darti-
Una lettera.
La Signora Korls aveva in mano una busta, era strana, di un colore troppo scuro rispetto alle altre che Juls mi mandava.
Erano bianche, questa quasi gialla.
-Grazie-

Mi incamminai verso la nostra solita panchina, quella vicino a casa sua.
Sentivo che era il posto ideale per leggerla.
Tenevo quella busta in mano, e sentivo il peso di quello che stavo per leggere.
Aprii la busta e mi accorsi che era datata una settimana fa.

 

                                                                                                                                           21 Aprile 1380

Caro Thomas,
se stai leggendo questa lettera vuol dire che è finita.
La mia malattia è peggiorata molto da quando sei venuto qui la scorsa notte, è molto probabile che tu abbia avuto addosso un batterio che sta causando la mia morte.
Non sto dando a te la colpa per questo, infatti voglio che tu sappia che sei la miglior cosa che mi sia capitata da quando sono nata, sei tutto ciò che aspettavo da tempo..
Nel mio cuore so che se io fossi vissuta abbastanza a lungo ci saremmo sposati un giorno e avremmo avuti dei bellissimi bambini, ma questo non è possibile, ma in me resterà per sempre questo fantastico sogno.
Non rimpiango nulla di ciò che abbiamo fatto, ma forse ho il rimorso di non averti detto che ti amo, incondizionatamente da ciò che sei. Io lo so che non sei umano, lo sempre saputo e mi hai sempre affascinato.
Avrei voluto dirtelo, ma, forse, aspettavo fossi tu a dirmelo..
Questo è l'unico modo che avevo per dirti il perchè io non ci sarò più quando tu mi cercherai.
Mi manchi già, ma io ti guarderò, e sarò sempre al tuo fianco.
Quando avrai bisogno di me guarda il cielo, punta una stella ed io sarò li, per te.
Ci rincontreremo un giorno.
Lo aspetto con ansia.

Tua PER SEMPRE.

                                                                                                                                                      Juls

 

Le mie lacrime cadevano a dirotto dal miei occhi, non poteva essere vero.
Non potevo averla persa senza averle detto che anch'io l'amavo.
-Ti aspetterò Juls, sempre e comunque-

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Capitolo 6
*** Years Later. ***


Erano passai diversi anni dall'ultimo incontro con Juls, forse decenni.
Avevo perso il conto ormai.
L'unico pensiero fisso che avevo era quello di ritrovarla e stare con lei tutta la vita. 
Avevo bisogno di lei al mio fianco per stare bene.
L'avevo cercata in ogni luogo di questo paese: attraversando guerre e rivoluzioni, ma nonl'avevo mai trovata. Credevo non tornasse più.
Poi un giorno accadde l'impensabile.. Era riapparsa.

Stavo passeggiando per New Orleans quando la vidi di nuovo per la prima volta.
Era esattamente uguale, quindi per forza di cose seppi che era proprio lei.
Me la ritrovai davanti ed io mi pietrificai.
Speravo di rivederla un giorno, anzi lo sapevo, ma trovarmela li di fronte era ausa di un
grande shock.

-Juls sei tu! Sei tornata!- le dissi abbracciandola.
-Scusi, credo che lei abbia sbagliato persona- mi rispose lei -Io mi chiamo Kate-
A questa risposta mi cadde il mondo addosso.
A questa evenienza non ci avevo mai pensato, sarebbe rinata, con un altro nome e non si sarebbe ricordata di me. Era ovvio.
-Si scusi, ha ragione. Io sono Adam-

Avevo mentito, non era il mio nome, ma di fronte a lei non ricordavo molto della mia vecchia vita.
Non se lei non ne faceva parte.



                                                                                                                           18 Aprile 1578.

Caro diario,
oggi ho rivisto Juls, o meglio Kate.
Non si è ricordata di me, non sapeva neanche chi ero.
Questa situazione mi distrugge dentro, non avrei mai potuto immaginare che sarebbe potuto succedere.
C'è solo una cosa che posso fare ora..
Farla riinnamorare di me.
                                                                                                                        Il nuovo Adam



                                                                                                                         18 Aprile 1578.

Caro diario,
oggi ho conosciuto un ragazzo nuovo, Adam.
In realtà mi ha scambiata per un'altra ragazza, forse una sua amica che non vede da 
molto tempo.
Detto ciò, mi ha fatto uno strano effetto, perchè ha mosso in me uno strano sentimento 
che stava dormendo da chissà quanto tempo.
Aveva una faccia famigliare ed ho avuto l'impressione di averlo già conosciuto.
Chiamiamolo flashback.
Spero di rincontrarlo un giorno o l'altro.
                                                                                                                                        Kate

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