I hope you're happy

di Nano
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** One. ***
Capitolo 2: *** Two. ***



Capitolo 1
*** One. ***


 
Wicked è la mia filosofia di vita. La storia di Elphie, così tragica nel libro ma così terribilmente magnifica e romantica nel Musical creato, è semplicemente perfetta. Lei, con la sua tenacia e la sua forza, è riuscita ad ottenere con le sue forze ciò in cui credeva e a sfidare - ovviamente - la gravità e tutto credendo sempre fermamente in lei stessa. La sua forza d’animo è sempre stata una ispirazione per me. Spero vi piaccia questo estratto del musical (che personalmente ritengo perfetto) e spero i personaggi non siano troppo fuori dalle righe. Elphie x Fyiero for evaah


 
I hope you’re happy
.

 
Elphaba alzò gli occhi al cielo.

Era successo di nuovo.

Ogni volta che si arrabbiava e si sentiva impotente, l’unico modo che conosceva per sistemare le cose era usare la magia. Aveva alzato leggermente le braccia e all’improvviso ecco tutta la classe in preda a spasmi, ballando e saltando per la stanza. Elphaba si guardò intorno, confusa, ed incontrò gli occhi chiari e spaventati di Fyiero.

“Che sta succedendo?” Le gridò.

“Non lo so, mi sono arrabbiata!” La ragazza lo guardò mentre si ritraeva da lei, intimorito.

“D’accordo. Ehm.. non ti muovere.”  Si avvicinò piano alla gabbia del leone.

“Non ti arrabbiare con me.” La pregò, mentre velocemente afferrava la gabbia e correva fuori dalla classe. Elphaba lo seguì, il cuore che batteva forte e i compagni di classe ancora in delirio. Seguì la sottile figura del ragazzo lungo i corridoi e infine lungo le strade.

“Stai attento, non scuoterlo!”

Gridò a Fyiero, davanti a lei.

“Non lo sto scuotendo!” Le gridò di rimando.

“.. dobbiamo trovare un posto sicuro..” Farfugliò.

“Lo so, credi che sia così stupido?!” la guardò negli occhi, limpidi, verdi, come tutto il resto di lei. I lunghi capelli neri le ricadevano sulle spalle e il ricordo di come li aveva sistemati a inizio lezione, solo pochi minuti prima, gli provocò un brivido lungo la schiena. Lei non era Glinda,  non lo sarebbe mai stata. Nei suoi occhi risplendeva una ferocia e una determinazione che arrivarono al suo cuore.

“No, non troppo stupido.”
Affermò Elphaba strappandogli la gabbia di mano e appoggiandola a terra.

“Mi spieghi perché diavolo ogni volta che ti vedo tu provochi dei casini?” Le domandò, fissandola.

“Non faccio casini, io sono il casino!”

“Questo di sicuro.” Vide i suoi occhi illuminarsi mentre si alzava furiosa per affrontarlo.

“Quindi dovrei semplicemente tenere la bocca chiusa, stai dicendo questo?” Sventolò il suo dito indice verde davanti a me.

“No, sto solo..”

“Credi che mi piaccia essere così? Credi che mi piaccia avere così tanto a cuore queste..”

“Lasci mai parlare qualcun altro?” Fyiero le gridò in faccia, lasciandola per la prima volta da quando la conosceva, senza parole.

“Mi dispiace.” Fyiero sorrise vittorioso, prima che la ragazza si voltasse ancora una volta verso di lui, il dito indice  alzato.

“Posso dire solo un’ultima cosa?”

La guardò sottecchi.

“Saresti potuto andartene da la.” Lo guardò dritto negli occhi.

“E quindi..?” la ragazza lo guardò esterrefatta.

“Quindi, non importa quanto superficiale fingi di essere..”

Fyiero la bloccò.

“Uho-oh. Nessuno finge qui! E' capitato che fossi un pò egoista e superficiale tutto qui.”

Le labbra di Elphaba si aprirono in un sorriso, il primo che le vedeva sul volto.

“No, non lo sei. Sei solo così.. infelice.” Affermò, guardandolo attentamente.

Le parole lo colpirono.

“Bene.. se non vuoi il mio aiuto..” Si voltò e fece per andarsene, ma Elphaba fu più  veloce.

“No, no, lo voglio.” Gli catturò una mano nelle sue fresche mani verdi. La sensazione di quella stretta arrivò dritta al cuore di Fyiero che non riuscì a staccare gli occhi dal bellissimo contrasto che la sua pelle abbronzata faceva con il verde della bellissima ragazza al suo fianco. In un istante Elphaba lasciò la sua mano e tornò ad inginocchiarsi davanti alla gabbia del leone. Fyiero la fissò prendersi cura dell’Animale, cercando di rassicurarlo.

“Non avevo intenzione di spaventarlo..”

“Cosa avevi intenzione di fare?” Le chiese dolcemente. “Perché qualsiasi cosa fosse, sei l’unica che può farlo.”

Delicatamente si inginocchiò al suo fianco, fissandola.

Elphaba sollevò la mano e la avvicinò al suo viso. Era calda, e profumata. Era la mano più delicata che avesse mai visto.

“Stai sanguinando!”

“Davvero?” Non distolse lo sguardo dai suoi occhi. Non ne era capace, e nemmeno lo era lei.

“Devi esserti tagliato.”

Elphaba esitò con la mano a mezz’aria.

“Si? Oppure tu mi hai tagliato o qualcosa del genere.”

Un secondo dopo la mano di Elphaba sfiorò il volto di Fyiero. Fu un tocco gentile, che mandò brividi lungo le schiene di entrambi. Gli occhi di Fyiero erano incatenati a quelli di Elphaba e poteva sentire il suo cuore battere. Troppe emozioni lo assalirono e Fyiero si alzò di scatto, contemporaneamente a Elphaba.

“Beh, vado a vedere se…”

Elphaba annuì e si avvicinò per prendere la gabbia.

“Prendo la..” Fyiero si scontrò con lei, confuso.

“Si, si, certo.”

Elphaba si voltò, e Fyiero giurò di aver visto le sue guance verdi arrossire.

Afferrò la gabbia e corse lungo la strada. Dopo pochi secondi corse indietro, dove Elphaba era ferma indicandogli la giusta via. Un dolce sorriso era sul suo volto.

“Fyiero..” Fyiero sentì che lo chiamava. La sua dolce voce, il suo dolce tocco, il suo dolce verde. Doveva fuggire. 

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Capitolo 2
*** Two. ***


 Eccoci alla fine di "As long as you're mine". Elphie e Fyiero sono finalmente insieme, e io impazzisco (come sempre). Ho cercato di riportare discorsi, pensieri, gesti. La mia Elphie è e sempre sarà Lisa Brescia. Questo è importante, perchè tutto in lei è perfetto, e il fatto che incarni questo personaggio, così imperfetto, rende il tutto straordinario ai miei occhi. Elphie è sempre stata il mio eroe, la cattiva che in realtà has a point e crede in se stessa molto più di quanto chiunque altro nel mondo di Oz.
Questo capitolo è per la mia piccola socia in affari, che deve diventare grande e conoscere il fantastico mondo di Oz. Spero che questo ti aiuti a capire quanto e perchè amo questa storia / questa coppia / questa ragazza. Ti voglio bene, Lara :)
Lara. 



I hope you're happy


 

“Che c’è?”

La guardò spaventato. Desiderava toccare quelle labbra ancora una volta, assaggiarle, accarezzarle, gustarle. Per infinite notti aveva fantasticato su Elphaba, immaginando il suo dolce sapore di erba, di menta  di qualsiasi cosa gli venisse in mente che fosse in gradazione di verde. Ma niente l’aveva preparato a questo. Elphaba sapeva di… Elphaba. Il suo profumo era il più dolce e misterioso che avesse mai sentito su una ragazza, ed era così naturale, così giusto.

“E’ solo che..”

Gli occhi della ragazza brillavano di nuove scoperte e di nuove emozioni. Fyiero cercò confuso una spiegazione nei suoi occhi.

“Per la prima volta, mi sento..”

Le labbra di Elphaba tremarono mentre pronunciava attentamente l’ultima parola.

“Malvagia.”

Allacciò le braccia al collo di Fyiero, e lasciò che le baciasse le labbra, che la inondasse con il suo sapore e che la stringesse con le sue grandi mani. Fyiero annusò il delicato odore dei suoi lunghi capelli neri e le accarezzò la schiena fasciata nel lungo vestito nero.
Finalmente era sua.
Quella creatura così perfetta e bellissima era sua, e di nessun’altro.
Non si sentiva in colpa per aver ferito Glinda, perchè nel suo cuore sapeva di appartenere a quella ragazza fin dal momento in cui era incappato in lei il primo giorno di scuola.
Sospirò felice, intrecciando la lingua a quella di Elphaba e lottando con la sua naturale tendenza a dominare che lo mandava in bestia. Si sarebbe occupato lui di lei adesso. Lei era sua.
La fissò dolcemente negli occhi.

“Ecco..”

La ragazza si ritrasse violentemente, prendendosi la testa tra le mani.

“Cosa?”

Elphaba sembrava improvvisamente tristissima e inconsolabile. Nei suoi occhi Fyiero poteva leggere la paura che per anni l’aveva perseguitata, la paura di non essere abbastanza, per suo padre, per Nessa, per lui.

“Vorrei solo poter essere bella per te..”

Disse piano, timorosa.

Ma non capiva? Lei era l’essere più terribilmente bello di tutta Oz, era intelligente, caparbia, simpatica, forte, e aveva un cuore enorme e gentile.

“Elphaba..” La pregò.

“No, non dirmi che lo sono! Non devi mentirmi.”

I suoi occhi chiari si illuminarono. Per tanti anni le avevano mentito, sul suo aspetto, sulla sua provenienza, sul suo futuro. Fyiero decise in quell’istante che non sarebbe stato così con lui. Lui la amava per quella che era, con ogni difetto e con ogni prolema.

“Non è mentire. E’ vedere le cose secondo una diversa prospettiva.”

Fyiero le strinse la mano, fissandola dolcemente negli occhi. Sarebbe stato sempre così, da quel momento in poi. Non c’era più bisogno di fingere, Elphaba gli apparteneva.

Un grido lontano risuonò nel cielo.



E poi ovviamente arriva Dorothy a fare i suoi bei casini.. ;)

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