And the reason is you.

di M_Buddy
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1° capitolo. ***
Capitolo 2: *** 2° capitolo ***
Capitolo 3: *** 3° capitolo. ***



Capitolo 1
*** 1° capitolo. ***


Era intenta a camminare lungo i corridoi del liceo Ambercrobie alla ricerca della classe di Austin, il suo migliore amico che frequentava il quarto anno mentre lei il secondo. 
Era Novembre, e il gelido vento si faceva sentire anche lungo i corridoi pieni zeppi di adolescenti che approfittavano dei trenta minuti di ricreazione per fumare una sigaretta o per scambiare quattro chiacchiere con altri coetanei. 
Christina arrivò fuori la classe dell'amico e lo vide parlare con un altro ragazzo che non aveva mai visto prima di allora. 
Era alto circa un metro e ottanto con una corporatura media. Aveva i capelli neri con un taglio di capelli che i genitori di Christina avrebbero definito "particolare". Non erano né troppo lunghi e né troppo corti, in avanti aveva un ciuffo che a quanto pare teneva rivolto verso l'alto lateralmente, e i suoi occhi erano azzurri come il ciel sereno privo di soffici nuvole che si rispecchia sulla superfie del mare.
Indossava dei semplici jeans scuri,un maglione bianco a collo alto e delle semplici scarpe da skater nere con dei disegni simili a graffiti ai lati esterni di esse.
Austin era alto anche lui un metro e ottanta con una corportatura media. I suoi capelli erano biondo scuro e con il  ciuffo sul lato destro, e spesso teneva a rimetterseli a posto con un piccolo scatto del capo. I suoi occhi erano di un verde smeraldo che al sole tendevano a diventare azzurri. 
Lui indossava una maglia nera a collo alto e una felpa a quadrettoni rossi e neri, probabilemte di due o tre taglie in più, abbottonata solo in basso (a lui piaceva portale così) e in più indossava dei semplici jeans e delle converse rosse.
Christina era alta un metro e sessantacinque, e per questo Austin la chiamava "la mia piccola". Non era una di quelle ragazze dal fisico perfetto, ma non era neanche troppo grassa... era normale. I suoi capelli erano castano chiaro lunghi fin sopra alla vita in un taglio scalato, e gli occhi erano dello stesso colore dei capelli. Magari non aveva il fisico perfetto, ma molte ragazze le invidiavano i lunghi capelli lisci e il suo sorriso. 
Indossava una maglia bianca dell' Hard Rock di tre taglie in più che le arrivava a metà coscia e dei pantaloni aderenti neri di velluto con delle vans a scacchi neri e bianchi.
Quando vide Austin e quel ragazzo esitò per un attimo ad avvicinarsi fermandosi sul posto, ma poi vide entrambi guardare nella sua direzione e Austin sorrise facendole cenno di avvicinarsi.
« E lei è Christina, la mia piccola. Christina, lui è Mike! »
Mike le si avvicinò con un mezzo sorriso e le strinse la mano. Christina gli rivolse un tenero sorriso accigliando le labbra, e in quel momento Mike pensò che le sue fossero le labbra più belle che avesse mai visto. Avrebbe voluto poterle sfiorare con le sue anche solo per un attimo, ma non poteva.
Nel frattempo Austin le si avvicinò come di soppiatto e lentamente le strinse le mani e le avvolse le proprie braccia al suo corpo dandole un bacio sulla guancia.
« Da dove vieni, Mike? » la sua voce era calda e amichevole...
« Valencia, ma sono nato a Boston. Sono venuto a New York perché mia madre è stata trasferita qui per lavoro. »
« E come... Austin, guarda, c'è Ashley Fisher col suo gruppo che già gli hanno messo gli occhi addosso. »
Austin guardò la ragazza parlare con le amiche e lanciare occhiate al povero Mike, intanto lui spostava lo sguardo da Austin e Christina ad Ashley e le sue amiche confuso, poi si avvicinò ai due e sussurrò: « Ehm... Chi è? » , Austin lo guardò divertito e gli rispose: « Lo scoprirai fra tre, due, uno... »
« Ciao, tu devi essere Mike Anderson, il ragazzo nuovo... Io sono Ashley Fisher, sono al terzo anno.»
Christina guardava la ragazza con un'espressione strana, come se stesse pensando a quanto fosse ridicola, poi sorrise e si avvicinò all'orecchio dell'amico per sussurrargli: « Scommetto che conosce anche l'indirizzo di casa e dov'è nato... Magari conosce anche il nome dell'ospedale. »
Il suo mormorio arrivò anche a Mike, il quale non potè far almeno di sorridere divertito, poi si schiarì la voce e rispose alla ragazza: « Sì, sono io,piacere. » 
La ragazza gli sorrise e gli diede un fogliettino rosa, gli diede un bacio sulla guancia e andò via, ma appena si allontanò il ragazzo gettò via il foglietto senza neanche leggerne il contenuto.

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Capitolo 2
*** 2° capitolo ***


« Ehi Mike, hai già attirato l'attenzione di Miss Mondo... Come ti senti a riguardo? »
Austin smise di abbracciare Christina ed entrambi si avvicinarono al ragazzo sorridendo divertiti, mentre sul suo viso si aprì un dolce e tenero sorriso divertito scuotendo e chinando leggermente il capo.
« Miss Mondo? A me sembrava più "Miss sono bona ma ho scambiato il cervello per un fondotinta" ... ».
Christina accennò una piccola risata mordendosi il labbro inferiore catturando l'attenzione di Mike. 
Fece per parlare, ma il suono della campanella glielo impedì.
Austin l'abbracciò e le diede un bacio sulla fronte, e lei ricambiò con un semplice sorriso. « Ciao bimba. »
« Ciao Austin, ciao Mike... » gli rivolse un timido sorriso che lui automaticamente ricambiò, senza neanche rendersene conto.
Era concentrata a disegnare sul banco di scuola mentre la professoressa era impegnata a parlare con un' altra docente, quando d'un tratto Christina sentì il telefono vibrare nella tasca dei pantaloni: era un messaggio da parte di Austin.
" Questa sera passo a prenderti alle nove, metti quel vestitino col corpetto bianco e la gonna nera. Non dimenticare i TACCHI!! "
Chiristina si lasciò scappare un piccolo sorriso divertito e rispose all'amico chiedendogli quale sarebbe stata la loro meta. Lui non tardò a risponderle, spiegandole che un suo amico avrebbe dato una festa e che lei era "obbligata" ad andarci. 
« SISSIGNORE! E non dimenticare i PRESERVATIVI!!"

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Capitolo 3
*** 3° capitolo. ***


Aveva appena finito di studiare quando Christina prese l'i-pod e si lasciò cadere a peso morto sul letto con le cuffie nelle orecchie immergendosi nel suo "mondo".
Lasciò che tutti i pensieri e i dubbi che viaggiavano nella sua mente sostassero in un angolino, lasciando spazio alla musica e permettendole di rilassarsi.
Ben presto arrivò il momento di iniziare a prepararsi per la festa, per cui si alzò e si diresse in bagno a fare una doccia calda e rilassante. Il getto violento dell'acqua calda a contatto con la sua morbida pelle la rilassò completamente.
Chiuse gli occhi per un attimo lasciando che tutti i problemi scivolassero via, proprio come le infinite gocce d'acqua l'accarezzavano scivolando lungo il suo corpo.
Uscì dalla doccia, si avvolse un asciugamano intorno al corpo e si diresse in camera.Indossò l'intimo e si passò le mani sulla vita... "troppo grassa" pensò. 
Odiava il suo corpo. Spesso le capitava di chiudersi in casa e di non voler uscire perché si vergognava. Certo, non aveva il fisico perfetto di una modella, ma non era grassa... Eppure era convinta di esserlo.
Sospirò e si avvicinò alla cambina-armadio e prese quel vestitino tanto carino che l'amico le aveva chiesto di indossare. Era un corpetto bianco panna,semplice e aderente. Lungo la schiena portava l'intreccio di un nastro nero, il quale serviva per tenerlo ben aderente al corpo. A questo era legata una gonna nera non aderente lunga fin sopra al ginocchio. Indossò dei tacchi a spillo neri e si truccò con un trucco leggero, non troppo appariscente. I capelli li asciugò normalmente, e per sua fortuna non ebbe bisogno di piastrarli perché erano già perfettamente lisci. Andò in salotto e quì trovo la nonna con i propri genitori.
« Pronta? » sussurrò il padre;
« Ma hai visto allo specchio quanto sei ingrassata? » disse in tono acido la madre;
« Ah, però ti sta bene il vestito! » disse la nonna;
« Sembri una balena. » disse nuovamente la madre con lo stesso tono acido.
Christina prese un bicchier d'acqua mentre faceva grand respiri lentamente per trattenere le lacrime e la rabbia.
Dopo pochi minuti, finalmente bussarono alla porta, Christina andò ad aprire e, vedendo il viso dell'amico, lo si precipitò tra le sue braccia avvolgendo le proprie braccia al suo collo. Lui le cinse i fianchi facendole staccare i piedi da terra sollevandola lievemente, e lei sorride sollevata.
« Diventi sempre più bella,principessa mia. Oh guarda, ora sei alta quasi quanto me!»
A quelle parole rispose con un semplice "gn-gn", poi si avviarono alla festa.
Arrivati alla casa in cui si sarebbe svolta la festa, Austin e Christina presero subito da bere. Entrambi presero una birra e subito dopo si accomodarono sulla prima poltroncina libera che trovarono, e Christina fu costretta a sedersi sulle gambe dell'amico. Si gurardarono intorno e quel che videro erano adolescenti che si ubriacavano, che si "slinguazzavano" in ogni angolo della casa, ragazze con vestitini talmente corti da mettere quasi in bella mostra la loro biancheria intima, altre che ballavano ormai già ubriache, strusciandosi ai ragazzi o immaginando di avere un palo al centro della sala.
« Christy, vado a vedere se qualcuna vuole giocare. Ci sentiamo dopo, piccola... Fai la brava, mi raccomando.»
Appena l'amico andò via intravide Mike camminare verso la sua direzione, mentre sorseggiava della Vodka guardandosi intorno. « Ehi! Mike,giusto? » Prima di parlare rimase in silenzio per qualche frazione di secondo. Lei sorrideva, lui era rimasto incantato dalla sua semplice bellezza. Il suo corpo emanava una dolce fragranza, ma non seppe decifrarne il tipo.
Lui indossava una semplice camicia nera e dei jeans scuri, ma Christina fu troppo impegnata a perdersi nell' azzurro dei suoi occhi per accorgersi che, nel frattempo, Ashley si era avvicinata, impedendo loro di poter iniziare una conversazione. Mentre Ashley parlava, Mike le rispondeva con risposte fredde, e Christina notò rabbia e sofferenza nei suoi occhi. 
Senza dir niente si allontanò dando loro le spalle, e si scontrò con Justin: un diciottenne che frequentava l'ultimo anno di un liceo a pochi passi dal loro.
Indossava una camicia azzurra con dei jeans scuri e ai piedi aveva delle vans. I suoi occhi erano di un azzurro simile a quello dei pastelli... Era un azzurro acceso e i suoi capelli erano di un biondo simile al color del grano.
Christina aveva sempre avuto una cotta per lui, come tutte le altre ragazze. 
Justin le rivolse la parola, ed entrambi si accomodarono su un divanetto a due posti ed iniziarono a parlare del più e del meno.
« Sei bellissima... » 
Justin le si avvicinò lentamente e le accarezzò il viso con il dorso della mano.
« Ti sbagli ... » 
Christina restò ferma a guardarlo e gli sussurrò quelle parole, restando come ipnotizzata da quegli occhi azzurri che facevano impazzire ogni ragazza. Justin si avvicinò al suo viso poggiandole una mano sul fianco e poggiò le soffici labbra sulle sue. Quel semplice e piccolo bacio finì per diventare uno lungo e dolce, ed entrambi permisero alle loro lingue di danzare un ballo lento seguito  da varie carezze. 
Continuarono  a baciarsi per un bel po',fino a quando non arrivò Austin e la strappò dalle braccia del ragazzo.
« Scusa, ma Cenerentola deve tornare a casa! E' mezzanotte! » 

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