E' tutto quello che sai dire, Malik? Patetico.

di Darcy Tomlinson
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Io non sono come le altre. ***
Capitolo 2: *** Non è possibile. ***
Capitolo 3: *** Hot Lime. ***
Capitolo 4: *** Bacio Malikzioso. ***



Capitolo 1
*** Io non sono come le altre. ***


  << Mangiare, dormire e ancora mangiare e dormire... Ecco cosa mi piace, a te invece? >>.
Ero seduta su una scomoda sedia, in una biblioteca a Londra con un conoscente di nome Niall Horan. Frequentavamo la stessa classe, ma non ci avevo mai fatto caso di quanto era simpatico. Di solito, moti ragazzi non mi calcolavano molto, perché ero scontrosa e perfino fredda.
Ero la disgrazia degli uomini. Facevo scappare tutti i ragazzi di Londra per il mio brutto caratteraccio nei loro confronti.
Non ero bellissima, ma neanche troppo brutta. Ero una ragazza di 19 anni di nome Adrian che amava bere alcolici, fumare e anche ubriacarsi tutta la notte; insomma, non ero il sogno erotico di nessuno, anzi forse ero il loro incubo.
<< Beh, adoro leggere, dipingere e suonare >>. Mentivo e anche alla grande. Finalmente avevo trovato qualcuno con cui chiacchierare e se gli avessi detto che mi piacevano queste cose, ovviamente se ne sarebbe filato a gambe levate. Chi avrebbe voluto fare amicizia con una ubriacona che beve non per fare la figa di turno, ma bensì per catapultarsi in un mondo tutt'altro diverso da quello attuale?
Beh, sì. Il mio "mondo" in realtà era bruttissimo. Ero circondata dalla testa ai piedi di persone false e soprattutto di codardi. Uno fra questi? Mio padre. Sì, proprio lui, colui che avrei dovuto amare per tutta la mia vita. Ma lui non c'è e non c'è mai stato.
Dopo aver ingravidato mia madre, ovviamente se ne è scappato via, per mettere incinta anche le altre pollastre che trovava in giro. Un vero stronzo, tornava a casa solo per chiedere i soldi e non per occuparsi delle sue due figlie. Evidentemente aveva altro da fare, invece di fare il padre ad una ragazzina di 15 e di 19 anni.
<< Che bello! Sei una ragazza particolare lo sai? >>
<< Cosa vorresti dire? >>. Il mio tono di voce si fece, naturalmente, acido peggio della candeggina e soprattutto freddo.
<< No, in senso buono non ti preoccupare... >>.
Il biondino, probabilmente ossigenato continuava a scusarsi e diventò quasi noioso. Gli feci alcuni sorrisini finti, solo per farlo stare zitto.
Continuava a parlare e a parlare, solo di robe assurde. Sapevo che era un bravo ragazzo, ma voleva solo portarmi a letto, era sicuro.
<< Comunque, sei dolcissimo ma no! >>. Gli risposi senza che lui mi domandasse qualcosa.
<< Cosa vorresti dire? >>
<< Beh sì... Sai le cose si sanno, tu cerchi di conoscermi, io che mi prendo una cotta e poi finiamo a letto... Tu te ne vai e io sono la sfigata che se ne starà da sola per tutta la sua vita. Quindi, ora sparisci vattene evapora! >>. Gli ringhiai contro, sapevo la loro tattica, erano sempre così... Gli sciupa femmine. Ma non ero un'oca come tutte le ragazze di Londra, ero un po' scema ma non di certo una puttana.
<< Tu sei tutta matta! Me ne vado.. >>. Il ragazzo prese tutte le sue cose e mi guardò.
<< Beh? Che cazzo vuoi ancora? Te ne vai? >>
<< Acidella.... >>. Alzò i tacchi per poi andare all'uscita di quel luogo, che non sapevo come mai ero lì.
Cosa pensava che volessi fare? Fermarlo e dirgli "I'm an actor, those all actor and you are on Disaster Date?". Di certo, mi sarebbe piaciuto farlo, per poi urlargli che era tutta una farsa e che era su Prunked. Due scherzi un uno. Roba geniale, ma non adatta in quel momento e soprattutto in bibilioteca.
Uscii da quel manicomio e mi ritrovai da sola per le strade di Londra da sola, ovviamente.
Nessuno mi voleva, solo mia sorella, mia madre e il mio migliore amico Frankie; Non vi fate viaggi mentali, lui è gay e non ci sarà mai nulla con lui. E' più femmina lui di me, e questa è una cosa alquanto preoccupante.
Mi tappai le orecchie con un paio di cuffie e sfilai il mio iPod o come si chiama, dal mio zaino e cliccai play.
"Mamma mia" la canzone che mi partii su quel aggeggio, rimbombò nei miei timpani. Gli Abba erano la mia vita e non potevo stare un momento senza di loro. Era droga e ossigeno nello stesso momento.
Cercavo di alzare il volume con iPod e tenevo il capo abbassato e mi scontrai con un individuo.
<< Stai attenta, cazzo! >>. Il ragazzo, altrettanto scontroso, mi urlò contro. Era moro con una capigliatura strana, il ciuffo all'insù sorretto da 5 litri di lacca e due occhi color merda con riflessi verdi color erba.
<< Hai gli occhi color merda, non ti atteggiare... >>. Gli risposi ridendo.
<< E' tutto quello che ti viene in mente? Scusati immediatamente... Sai chi sono io? >>. Il tizio presuntuoso, alzò il soppraciglio sinistro, come se volesse sfidarsi. Purtroppo si è sfidato con la migliore.
<< Sì! E' tutto quello che mi viene in mente, perché è l'unica cosa che ho notato di te; ovviamente, oltre al tuo ciuffo da gallo alto 7 metri e mezzo >>. Mi allontanai dal ragazzo facendo piccoli passi. << Erm.... Non te la menare Malik, non sei nessuno.... >>. Aggiunsi facendomi strada per andarmene.
<< Come sai il mio nome deficiente? >> Rispose ancora più scontroso di prima. Lo stavo irritando e mi piaceva questa cosa.
<< Hai l'intelligenza di un maiale che gioca con un topo. La tua maglia, dietro c'è scritto il tuo nome... In più frequentiamo lo stesso istituto.. >>. Gli risposi facendo finta di come mi aveva definito.
Lo conoscevo e come; era famoso per le sue cazzate notturne che mattutine. La mattina lo vedevi, seduto sui gradoni dell'istituto circondato dalle sue ochette e dai suoi amici stupidi fra cui Niall Horan, che sembrava diverso da loro. Faceva il figo al bar della scuola perché si poteva permettere tutto, mentre le sera... Beh cosa poteva fare un figlio di papà? Ovviamente divertirsi nei pub più popolari di Londra, per poi sgattaiolare in hotel e portarsi una ochetta per poi mollarla con un bigliettino romantico con scritto "Sei stata magnifica, ti richiamo" quel "ti richiamo" non lo avrebbe mai fatto.. Bella la vita di questo Zayn Malik, non trovate?
<< Ah! Ma tu sei Sharps! Quella che scappa via in ogni lezione.... Hei.... Fermati dove vai? >>. Urlò per le strade di quel viale per avere un dialogo con me e poi ovviamente... Beh che ve dico a fare se sapete già come finirà?
<< Lontano da te Malik.... E deficiente sarai tu... Un bel vaffanculo ciaaaaaoooo! >>. Me ne andai da lui facendo una camminata lesta lesta con la testa bassa. Sapevo che in quel momento mi avrebbe guardato dalla testa ai piedi. << E non guardarmi il culo, coglione! >> aggiunsi "salutandolo".
<< Sei strana! >> Rispose.
Tirai dritto senza girarmi, perché se mi fossi girata si sarebbe fatto un'idea sbagliata di me. Sarei stata la sua preda di quel caldo pomeriggio del 18 settembre. Ma invece, non poteva finire così, perché io non ero come le altre.

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SPOILER.

<< Ed ecco la Sharps che rompe le ovaie a Melissa e le palle a me! Che bello! >>. Intervenne il moro.
<< Ma non mi chiamo Melissa, mi chiamo Marissa! >>. Ribattè la ragazza con una voce alquanto stridula e sottile.
Zayn le sorrise dolcemente come se volesse scusarsi, ma era patetico. La ragazza ricambiò il sorriso e come una brava scema ci cascò. Il ragazzo le mandò un bacio volante mentre le faceva segno che l'avrebbe richiamata, ma evidentemente non lo avrebbe mai fatto.
Zayn rimase appoggiato sul mio armadietto, mentre mi sorrideva quasi sorpreso.
<< Che minchia ti guardi occhi merda? Sposati è il mio armadietto... >>
<< Scommetto che se ti bacio cadrai ai miei piedi... >>
<< Sì, certo... Come ti è caduto quel preservativo dalla tasca. >>. Gli indicai il quadratino argentato che gli era eppena caduto e lui con imbarazzo si chinò e lo prese. Ma rimase nella stessa posizione per alcuni istanti.
<< Hai dele belle gambe, Sharps. >> Mi congratulò.
<< E sai con queste gambe cosa posso farti? >> Gli chiesi avvicinandomi man mano al suo viso mentre mi mordevo il labbro inferiore.
<< Sì? >>. Domandò con un sorriso malizioso con in mano il profilattico.

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Che ve lo dico a fare?
Ovviamente grazie mille per aver letto la mia FF e mi piacebbe sapere cosa ne pensate e se soprattutto dovrei continuare oppure finirla qui. Scrivete tutto in una recensione.
Grazie unicorni, vi voglio bene. Un bacio da un calabrone leopardato.
Sto male, lo so...=D

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Capitolo 2
*** Non è possibile. ***


   Tirai dritto senza girarmi, perché se mi fossi girata si sarebbe fatto un'idea sbagliata di me. Sarei stata la sua preda di quel caldo pomeriggio del 18 settembre. Ma invece, non poteva finire così, perché io non ero come le altre.
Ripresi con velocità le mie cuffie, per poi riattapparmi le orecchie.
Arrivata a casa salutai Connie, la ragazzina ovvero mia sorella di 15 anni e anche mia madre.
Mi feci una doccia e poi telefonai Frankie.
<< Hei scema... Come stai? >>. Le domandai ridendo; non voleva essere chiamata al maschile ed alcune volte insisteva che la chiamassi Michelle.
Le piaceva il nome Michelle e non si sa perché alcune volte non si girava se non la chiamavi in quel modo.
<< Sto bene... Tu? >>. Aveva la voce maschile ed era giù di morale, non sapevo il perché.
<< Dimmi che ti succede? Sputa il rospo, babe.. >>
<< C'è mio padre. >>.
Suo padre non era a conoscenza della sua omosessualità, odiava con tutto il cuore gli omosessuali che lui definiva "Gay di merda" oppure "Checca e finocchio." Se avrebbe scoperto che Frankie era tale, sarebbe andato in tutte le furie. Era figlio unico e se scoprisse che fosse stato così, sarebbe stata la sua disgrazia. Al mio contrario, Frankie aveva una famiglia, ma alcune volte sembrava che non ce l'avesse. Suo padre lo trattava da vero uomo, mentre sua madre che era a conoscenza della sua omosessualità era più che felice. Charlotte, la madre di Frankie, avrebbe voluto avere una femminuccia al posto di un maschietto, ma purtroppo il suo desiderio non era stato esaudito, o quasi.
<< Ah ok, Frankie! >> Gli risposi calcando il suo nome con la mia vocina. << Sai chi ha cercato di attaccare bottone oggi? >>
<< Sentiamo cara...>>
<< Horan! Quel lurido bastardo biondo che... Aaaaaaaaaaaaah! Basta, non voglio pensarci! >>
<< Ok! Dovresti andare in India per trovare la tua pace interiore, così ti calmi.. >>
<< Non mi dire di calmarmi che oggi ho visto quella testa di carciofo... >>
<< Di chi parli? >> Chiese ancora più curiosa.
<< Del tuo sogno erotico proibito... >>
<< Oddio.... Odddioooooo!! MALIK????????????????????????? >>
<< No, guarda il barbone che sta in tangenziale... Sveglia Frankie sembri più accecata di una talpa! >>
<< Scusa ma lui mi fa questo effetto! >>.
Finii la chiamata con la mia migliore amica con un "Ci vediamo domani stronza." Io e lei ci punzecchiavamo sempre, chiamandoci in tutti i modi possibili immaginabili.
Dopo aver cenato ricevetti un messaggio sempre da Michelle.
"Domani ti devo portare da MAC! Devi comprarti un po' di make up, non ti trucchi quasi mai".
In effetti era vero, mi mettevo al massimo un filo di matita, fregata a mia madre, negli eventi più importanti come matrimoni ecc.. Quindi quasi mai. Non ero quelle ragazze che si metteva 4 chili di trucco solo per farsi sembrare più carina per dei coglioni messi in croce.
Mi addormentai presto quella sera, perché sapevo che il giorno stesso sarei andata a fare shopping sfrenato con quella pazza di Michelle.

La sveglia continuava a suonare mentre cercavo di aprire lentamente gli occhi.
Mi catapultai immediatamente in bagno per lavarmi e vestirmi. Mi guardai allo specchio e facevo più schifo di prima. Mi venne una pazzia, presi la matita nera kajal di mia madre e tirai una linea di eye -liner tanto per migliorare il mio aspetto, anche se peggio di così non si poteva stare.
Scesi in fretta e furia e misi qualcosa sotto i denti. Qualcuno suonò il clacson fuori casa ed era Michelle con la sua nuova Bentley rossa fuoco, la rispecchiava molto.
<< Come mai con l' eye-liner oggi? >> Mi chiese stupida e allo stesso tempo scioccata.
<< Lascia stare, che appena siamo a scuola mi strucco immediatamente... >> Le risposi scioccata e ancora addormentata.
Arrivammo a scuola e mi diressi nel mio armadietto per appoggiare le cose, ma la sfiga quel giorno mi perseguitava.
C'era il "favoloso"Malik appoggiato con poca classe sul mio armadietto, mentre accarezzava le ciocche di  una bionda altamente tinta e il viso stra truccato. Mi misi in mezzo alla bionda e al ragazzo e mentre li guardavo, sorridevo ad entrambi come se volessi scacciarli.
<< Ed ecco la Sharps che rompe le ovaie a Melissa e le palle a me! Che bello! >>. Intervenne il moro.
<< Ma non mi chiamo Melissa, mi chiamo Marissa! >>. Ribatté la ragazza con una voce alquanto stridula e sottile.
Zayn le sorrise dolcemente come se volesse scusarsi, ma era patetico. La ragazza ricambiò il sorriso e come una brava scema ci cascò. Il ragazzo le mandò un bacio volante mentre le faceva segno che l'avrebbe richiamata, ma evidentemente non lo avrebbe mai fatto.
Zayn rimase appoggiato sul mio armadietto, mentre mi sorrideva quasi sorpreso.
<< Che minchia ti guardi occhi merda? Sposati è il mio armadietto... >>
<< Scommetto che se ti bacio cadrai ai miei piedi... >>
<< Sì, certo... Come ti è caduto quel preservativo dalla tasca. >>. Gli indicai il quadratino argentato che gli era eppena caduto e lui con imbarazzo si chinò e lo prese. Ma rimase nella stessa posizione per alcuni istanti.
<< Hai delle belle gambe, Sharps. >> Mi congratulò.
<< E sai con queste gambe cosa posso farti? >> Gli chiesi avvicinandomi man mano al suo viso mentre mi mordevo il labbro inferiore.
<< Sì? >>. Domandò con un sorriso malizioso con in mano il profilattico.
Lui cercò di avvicinarsi ancora di più, mentre io guardavo i suoi occhi. Eravamo a pochi millimetri di distanza e sentivo il suo respiro di fragola, probabilmente aveva masticato una Big Babol prima di andare a scuola.
<< Questo! >>. Gli tirai una calcio dritto nei suoi cari gioiellini  ed immediatamente il ragazzo si piegò in due per il dolore, probabilmente troppo doloroso. Mentre lo guardavo soffrire, gli presi il viso con entrambe le mani e lo baciai nel naso.
Lo volevo stuzzicare, ma sapevo che lui voleva di più di un semplice bacio sul naso. E mentre me ne andavo e lasciavo Malik quasi ferito, la ridarola prese il sopravvento che perfino nell'ora di biologia continuavo a ridere e ridere, tanto che la fottutissima professoressa Sprite mi mandò fuori dalla classe, mentre tutti mi guardavano con la bocca aperta.
All'intervallo mi sedetti vicino a Michelle in un tavolo in fondo alla mensa, mentre il pollo di Zayn e i suoi amici  se ne stavano in mezzo a ridere con le oche.
Stavo divorando il mio panino con qualche bevanda gassata e notai che Harry Styles, amico di Niall, mi stava guardando anzi fissando.
<< Il riccio mi sta guardando. >> Dissi a Michelle continuando a mangiare.
<< Mi spaventi così... >>
<< No, in realtà, a me spaventa lui e i suoi amici. Ho dato un calcio nei gioielli a Zayn, lo sapevi? >>
<< Lo sa tutta la scuola... Stai facendo la monellina Adrian eh? >>.
Risi a crepapelle ed per mia sfortuna attirai l'attenzione di tutti i presenti della mensa. << Lui si merita questo ed altro >>.
Ci salutammo, per poi andare nelle nostre rispettive classi. Purtroppo non ero in classe con lei, quindi mi dovevo accontentare dei amici scemi di Zayn, comprese le sue amiche ochette fra cui Marissa. Ebbene sì, quella oca tinta, era più stupida di un cane che si morde la coda. Aveva una famiglia ricchissima, una delle più ricche di Londra, fra cui anche quella di Malik. Passava ogni anno scolastico, non perché aveva cervello, ma solo per i soldi. Marissa e le sue leccaculo, Melanie e Maria la pedinavano ogni singolo secondo.
Io e Michelle le chiamavamo le M di merda. Tutte e tre con la stessa iniziale; assurdo tanto che stupido.
Mi sedetti dopo il lungo incessante suono di quella stupida campanella, che quando volevo che suonasse non suonava mai oppure l'inverso.
Il professore di educazione civica, entrò con uno strano abbigliamento. D'altronde tutti i prof del mondo, si vestono in un modo assurdo. Ma mai quanto quest'ultimo; Era un 45enne se non di più zitello che viveva probabilmente con i suoi. Sapete i pantaloni di Arlecchino? Ecco, invece conoscete la maglia di Superman? Non aggiungo altro, se no qui finiamo domani mattina.
Il prof prese un cappello e ci mise alcuni bigliettini bianchi. Interrogazione a sorpresa ne ero sicura.
<< Buongiorno! Bene, oggi ho preparato un test per voi. In questo cappello ho messo i vostri nomi; io ne estrarrò due e questa coppia dovrà fare un compito ben preciso. I genitori. Vi darò delle bambole telecomandate, che si comportano proprio come dei neonati, quindi vietato perdere.
Avrete due settimane, per accudire e convivere con vostro marito/moglie. Alla fine di queste settimane, dovrete scrivere un tema riguardante il periodo che avete passato ok? Sia chiaro, i genitori sono sposati e quindi dovranno passare tutto il tempo insieme. Intesi? >>.
Tutti gli scolari annuirono e sorrisero, ovviamente non avevano capito una parola di cosa stava parlando, ma pur di farlo stare zitto quel professore, gli davano ragione anche se aveva torto; questo test mi sapeva tanto di "Lizzy Mcguire" tanto che chiesi al mio compagno di banco, Bryan se si fosse ispirato a quella serie e lui ovviamente, come un cretino mi guardò a bocca aperte, come se fossi un marziano appena venuto nella terra.
<< Bene,, ottava coppia... Erm..... Aspettate..... >>. Stavo fissando il professore, che cercava di prendere quel maledettissimo biglietto, mentre pregavo che fossi in coppia con uno che avrei sopportato, una cosa impossibile, ma ci speravo. << Sharps..... >>. Ripeté a voce alta il citrullo; le mie mani si fecero all'improvviso fredde e sudavo freddo non sapevo cosa mi prendeva in quel momento, ma non ci davo tanto peso, finché. << E Malik....>>. Venne una doccia fredda, anzi gelata. Il silenzio in classe piombò all'improvviso, come se fossimo nel far West e delle balle di fieno attraversavano la strada deserta oppure il suono imbarazzante delle cicale.. *Cri cri* o roba simile.
Alle parole del prof mi irrigidì, non sapevo se piangere dalla disperazione oppure ridere maleficamente. L'unica cosa che feci, ovviamente era la cosa più stupida che mi capitasse.
Mi alzai in piedi dal banco, mentre tutti gli occhi erano puntati su di me, tranne quelli color merda di Malik.
<< Mi piacciono i treni. >>. Urlai contro al professore, che si era messo davanti al mio banco.
Figura di merda, improvvisamente diventai paonazza per l'imbarazzo e in quel momento cercavo di sorridere ma volevo morire, sotterrarmi o almeno scomparire. Mentre mi sedevo, il silenzio incessante di alcuni istanti prima, si trasformò in un boato di risate; tutti che ridevano, tranne Malik. Evidentemente, era molto più disperato di me. L'unica cosa che mi salvò in quel momento era la campanella e per fortuna era il momento di andare a casa, finalmente.
Arrivata a casa mangiai subito e finito, andai ad accendere il computer per poi connettermi su Facebook. Ero drogata di quel social network, passavo più ore là che a studiare oppure a dormire. Non aveva niente di interessante, ma mi piaceva farmi i cazzi degli altri, soprattutto di Michelle che condivideva cose assurde, ad esempio di come utilizzare un cucchiaio per il make up ecc... Altra cosa che facevo, era giocare con quei giochi stupidi ma che mi divertivano, tipo "Pet Society" che dovevi curare un cucciolo di alieno; un'imitazione del famoso "Tamagoci".
Ma quel giorno, mi soffermai su una richiesta di amicizia. Cliccai la richiesta rossa e mi ritrovai "Zayn Jawaad Malik".
Rimasi a bocca aperta per più di 5 minuti. Non sapevo se accettarlo o meno. Avevamo più di cento amici in comune, ma volerlo tra quelli non sapevo se era una buona idea. Mi alzai dalla scrivania e mi catapultai a letto e chiusi lentamente gli occhi, finendo per addormentarmi, lasciando il computer acceso.

Mi svegliai a causa dell'incessante vibrazione che faceva il mio cellulare. Qualcuno mi stava chiamando, mi alzai subito di scatto.
Ma poi mi fermai subito, perché mi girava la testa. Dopo alcuni minuti, ripresi il cellulare, con la paura di non perdere la chiamata, ma come sempre sono una sfigata e cosa feci? Ovvio! Persi la chiamata... Era Michelle che dopo 19 chiamate mi aveva svegliato.
Provai a richiamarla subito, ma non rispondeva. Come era possibile che neanche due secondi da quando mi aveva chiamato non rispondeva? Il mistero nella mia vita, non cessa mai.
Mi chiamò una ventesima volta e finalmente riuscì a rispondere. Mi aveva dato appuntamento da Starbucks alle 16 ed ero in estremo ritardo.
Dovevo lavarmi e persino piastrarmi i capelli; avevo i capelli mossi lunghi fino alle spalle, ma ci tenevo ai miei capelli, però non ero al livello delle M di merda.
Arrivata da Starbucks, vidi Michelle vestita, finalmente da donna... Era raggiante e alquanto preoccupante. Mi diede una pacca nel culo per scherzo, come se volesse dirmi che dovevo svegliarmi prima. Andammo da MAC per prendere qualche trucco, non per la mia felicità, ma bensì per la sua, perché evidentemente sembravo uno zombie ambulante fino ai miei 19 anni.
<< Tu c'è l'hai un blush? >>. Mi chiese Michelle porgendomi una scatoletta argentata.
<< Cos'è? Una marca di guanti? >>. Risposi ridendo. La mia migliore amica, tanto pazza, era scatenata in quel momento e metteva tutti i prodotti che trovava in un piccolo cestello nero. << Ma sai quanto costano tutte queste cose scema? Non posso permettermelo! Costano troppo, un rossetto costa 18 sterline?!? >>. Michelle mi porse una mano sulla spalla e disse un "No Problem". Sfilò dalla sua Louis Vuitton una carta, la carta di credito di suo padre... Una American Express d'oro. *Luce dei miei occhi.*
Presi la carta dalle mani di Michelle e la annusai. La toccai ripetutamente che sembravo un cavernicolo che aveva appena preso in mano un accendino. << Ok, Tarzan... Dammi qua che andiamo in cassa... >>.
Ci avviciniamo alla cassa e c'era una lunga fila. Scrutai nella fila una capigliatura famigliare.
Beh, sì.. Ovviamente la sfiga ha giocato di nuovo le sue carte quel giorno! << Sharps? Che ci fai qua? >>.
<< Ma sì... Buongiorno anche a te Malik occhi merda. >>. Risposi sarcasticamente.
Notai Michelle che aveva la bocca abbastanza spalancata, aveva visto per la prima volta il suo sogno erotico da molto vicino. Le diedi una lieve gomitata, perché si era incantata. Non che fosse una persona bellissima oppure un gran figo, ma a lei faceva questo effetto.
<< Parla piano, ricorda che adesso sono tuo marito adesso... >>.
Doccia fredda alla seconda, quel ragazzo mi stava alterando abbastanza. Mi avvicinai a lui scontrosa per dargli una seconda mossa mortale, ma Michelle mi fermò il braccio.  << Come mai tuo marito adesso? Mi sono persa qualcosa? >> Ribatté la mia migliore amica incredula.
<< Wow! C'è anche Williams qui, ciao Frankie, o come ti devo chiamare.... Erm Michelle? >> Rispose ridendo.
Stava istigando sia me che lei e questo era troppo. Mi avvicinai a lui pericolosamente, ma qualcuno si mise davanti a me.
<< Fratellone, il mascara lo dovrei prendere? >>.
Una ragazza mora con occhi verdi scuri, si avvicinò al suo presunto fratello. Quella persona che si chiamava Safaa Malik era sua sorella, il suo opposto in tutto. Era decisamente molto più bella di lui e molto più solare, ma tutti non la pensavano così. Spesso Safaa era vittima di bullismo, ed era costretta a studiare in casa per questo. Poi interveniva sempre il fratello ne che gonfiava di botte, con i suoi 4 deficienti di turno, i bulli e le bulle che tentavano di toccarla. Un gesto molto tenero da parte sua.
<< Erm, sì dai.... Aspettami là.. >> Rispose il moro.
<< I bambini me li hanno portati a casa. Sono due gemelli, uno maschio ed uno femmina. >> Aggiuneìse Malik.
<< Come si chiamano? >>
<< Dovremmo dare noi il nome... Ma il maschio si chiamerà Zayn Junior. >>
<< Patetico! Ahahaha >>.
<< Prova ancora a ridere che ti tolgo il sorriso per 50 anni. >>
<< Malik, provochi eh? >> Risposi facendo un mezzo sorriso.

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SPOILER.

"Il prof mi ha mandato un' e-mail e ha detto che i bimbi dovranno stare una volta da te e una da me. Se staranno con noi due insieme, ci daranno più punti. Quindi, ti conviene venire da me un pomeriggio oppure io da te. Ci ha dato 60 sterline per comprare pannolini e omogenizzati. Non ti preoccupare, pagherò tutto io. Un bacio, tuo marito.
P.S: tratta bene Zayn junior, se no chiederò il divorzio, cioè vuol dire una F per entrambi."

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Salve unicorni miei! Grazie ancora per avere letto questa storia, ho ricevuto un paio di recensioni e sono davvero felice!
Un ringraziamento speciale a:
Jwowwjoshua Marco
Horan_Marry_Me1D Angie
Fairy tale
Vi mando un grosso bacio e spero che seguirete anche i prossimi capitoli.
Grazie ancora unicorni.. Un bacio da un calabrone leopardato! 

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Capitolo 3
*** Hot Lime. ***


   Salutammo quel odioso Malik con una bel "Vaffanculo" ed un "Ciao cara" alla sorellina più piccola.
Ritornammo a casa e ritrovai il mio computer acceso. Era ovvio, non è che si poteva spegnere da solo. Schiacciai alcuni tasti a caso e quel maledetto computer mi accettò automaticamente la richiesta di amicizia.
La sfiga, eh la sfiga. Non volevo accettare la sua richiesta, o almeno in quel momento no... Ma purtroppo la mia migliore nemica, la sfiga, mi aiutò.

Continuavo a saltare qua e là, per scaricare un po' della mia rabbia che si era formata in quel momento.
Ridiedi un'occhiata allo schermo del mio computer e vidi un "Zayn ti ha inviato un messaggio..." che continuava a lampeggiare.
Aprii la finestrella e lessi il suo messaggio.
"Ciao come va?" ore 19.30
"Così, normale. Tu?"  ore 19.45. Beh, sì, lo avevo fatto aspettare... Ovviamente le donne si devono far sempre aspettare.
"Ok pure io. Che combini?" 19.45.
Il ragazzo dalla pelle ambrata si stava facendo gli affari miei, cosa che prima non mi cagava e non sapeva neanche della mia esistenza.
"Nulla di che... Tu?" 19.47
"Anche io..." 19.49
E dopo la conversazione emozionante con Zayn, Connie bussò in camera mia. Le pregai di entrare e mi mostrò una busta.
Aprii velocemente una busta, alquanto grande e pesante.
Trovai i due bambolotti, Zayn Junior e l'altro. Come potevo chiamare il secondo? Adrian Junior? Oppure Adrian e basta?
Mi sedetti sul letto e mi rotalai avanti e indietro con in braccio i piccoli Malik, se così si potevano definire.
Avevo trovato finalmente il nome e posai i piccoli aggeggi sul letto.
Telefonai Michelle per dirle che stavo bene e che avevo due bambolotti sul letto.
<< Adesso come ti devo chiamare? >>
<< Semplicemente, Adrian. Punto e basta, con lui non ci sarà nulla! >> Risposi scocciata.
<< E come farete per le commissioni? >>
<< Bella domanda........... >>. Finimmo la nostra telefonata con un "Scusa, ma i miei piccoli stanno piangendo"  e in realtà era vero.
Quei bambolotti robot stavano piangendo, tanto che mia madre si era presa un colpo e pensava che avessi partorito. Avevo solo 19 anni come potevo partorire? Poi chi sarebbe il padre; se fossi stata tale potevo andare su "Teen Mom" o altri programmi assurdi che riguardano le ragazze madri. Cercai di cullare i bambini, ma nulla. Mentre li prendevo in braccio sentii qualcosa di umido sul fondo schiena di entrambi i bambini.
Ero spaventata, magari avevano fatto la cacca addosso o pipì. Non avevo mai toccato un pannolino prima d'ora. Cercai di sollevarli e vedere di cosa si trattare e proprio quello che pensavo. Chiamai mia madre per aiutarmi e per fortuna ci riusci.
Ma mentre stavano cambiando baby Zayn vidi un bigliettino. : "Il prof mi ha mandato un' e-mail e ha detto che i bimbi dovranno stare una volta da te e una da me. Se staranno con noi due insieme, ci daranno più punti. Quindi, ti conviene venire da me un pomeriggio oppure io da te. Ci ha dato 60 sterline per comprare pannolini e omogenizzati. Non ti preoccupare, pagherò tutto io. Un bacio, tuo marito.
P.S: tratta bene Zayn junior, se no chiederò il divorzio, cioè vuol dire una F per entrambi."
A
bbazanta ridicolo vero? Zayn Malik che chiedeva il divorzio anche se non eravamo sposati e per di più fidanzati. Quel ragazzo aveva di certo una rotella fuori posto. Dovevo badare ad entrambi i mocciosi quella sera e lui invece si sarebbe divertito con altre.
Ovviamente lui è Malik, si può permettere tutto. Mentre io potevo marcire in casa con due mocciosi.
Non potevo uscire e divertirmi con gli amici; per quale motivo? Semplice, dopo che mio padre arrivò in casa e prosciugò tutti i soldi, non mi potevo neanche permettere di uscire a fare un semplice Happy Hour.
Mia madre cambiò i bambolotti mocciosi mentre io cercavo qualche annuncio di lavoro su internet. Ne trovai alcuni e il primo mi incuriosì.
"Baby sitter solo per due ore al giorno. Paga 90 sterline, Piazza Harlfmoon". Una bellissima paga direi, ma era sicuramente una bella cazzata. Halfmoon è uno dei posti più malfamati di Londra e come era possibile che una persona poteva pagare uno sconosciuto con un prezzo così alto? Di certo era una bella cagata. Il secondo, per fortuna, era molto più rassicurante dell'altro. "Barista solo per 4 ore la sera. Paga 45 sterline a serata. Pub Hot Lime".
Bingo! Quel pub lo conoscevo molto molto bene. Ci avevo passato la mia gioventù, come se fossi vecchia e decrepita, a bere alcolici su alcolici tanto che scatenai una rissa con una riccia rossa e labbra rifatte. Contattai il tizio o tizia che aveva messo l'annuncio e conclusi l'e-mail con un fasullo e leccaculo "Cordiali saluti Adrian". Era di certo, il modo migliore per far colpo soprattutto in campo di lavoro.
Mi addormentai, o quasi con i due mocciosi accanto a me, ma era una missione impossibile. Continuavano a strillare e farsi la pipì sotto. Era ovvio, mi volevano morta quel giorno.

Quando finalmente riuscii a dormire, ecco la mia fottutissima sveglia suonò più forte di ieri. Andai in bagno per lavarmi e fare le solite cose che facevo. Misi qualcosa sotto i denti e presi i due bambolotti che ancora dormivano. Purtroppo dovevo portarli anche a scuola.
Trovai Michelle in fondo al mio vialetto e cercai di attirare la sua attenzione, ma non mi calcolò. Cosa mai stava facendo quella ragazza? Mi avvicinai con un passo lesto lesto, ma anche cauto per paura di far cadere i bimbi.
<< Beh? Sei diventata sorda? >> Le domandai mentre mi avvicinavo a lei.
<< Ho perso il mio mascara...... >> Rispose quasi disperata. << Cristo! E ti preoccupi per quella cosa? Sai quanti mascara ci sono in questo mondo! >>
<< No! Ma quello era il mio preferito! Va beh.... Allora sono questi i piccolini Malik, sono bellissimi... Hanno preso tutto dal padre. >>.
Nonostante avevo ancora la faccia addormentata, spalancai gli occhi, come se volessi dire: ed io? Scusa, ma guarda quanta bellezza hai davanti! << Suuuu, scherzavo! >> Aggiunse ridendo.
Ci recammo a scuola e come sempre trovai il mio presunto marito circondato da pollastrelle che ridacchiavano a crepapelle, sicuramente per una battuta scadente di quello scemo di Malik.
Mi avvicinai al gruppetto di ragazze con entrami i bambini in braccio e queste mi fecero spazio per poi andare dritta a Malik.
<< Tieni Malik. Il tuo Zayn junior e Marissa. >>. Gli tirai i bambini così forte che indietreggiò poco e mentre dissi Marissa, guardai le oche Maria e Melanie lanciandogli una fulminata.
Quel giorno per fortuna, Marissa non era nei paraggi anche perché se lo fosse stato avrebbe assaggiato la mia amara presenza.
<< Ah, Marissa allora? Beh, un nome troppo comune.... >>.
<< Erm, cosa dovrei dire? Zayn junior non è un nome molto originale... >>.
<< Ma il tuo sì.... >>. Inclinò piano piano la testa mentre diceva quel fottutissimo "sì" come se volesse istigarmi o cose simili.
<< Ebbene ti chiami Adrian, non è vero? >>. Gli spuntò un sorrisino, il quale fece scatenare una risata squillante alle tipe dietro le mie spalle mentre mi guardavano, fulminavano dalla testa ai piedi. La loro presenza, compresa quella di Malik era troppo troppo soffocante tanto che non riuscivi a guardare neanche altrove per distaccare i loro sguardi.
<< Fatti i cazzi tuoi, Malik. >>. Lo riproverai sotto gli occhi delle sue spasimanti, che nonostante lo abbia sgridato d'avanti a loro rimasero zitte, ammutolite a vita. Con un sorrisino fasullo e quasi idiota, lasciai le pollastre di quell'imbecille e i marmocchi nelle sue mani, che li guardava ancora stupito dalla mia reazione.
Andai in classe dopo un saluto breve a Michelle che mi guardava stupita e sopratutto scioccata dopo la reazione di Malik, lo avevo "spento" alla grande, così come diceva lei.
Nonostante i rimproveri che mi faceva la professoressa di biologia per il quale non seguivo la lezione, i miei pensieri erano altrove.
Non erano di certo su quei appunti copiati da Bryan o Alex, un altro secchione nerd di turno. Anzi, ero completamente fiera di aver fatto azzittire quel Malik che si meritò un po' della mia attenzione. Eppure lui non era un ragazzo scontroso nei miei confronti, lo ero io.
Ma vederlo atteggiarsi da farfallone e soprattutto illudere le ragazze innamorate di lui non era di certo un bel comportamento per stringere amicizia con lui. Finita la noiosissima lezione di biologia, la scuola si svuotò e tutti andarono a casa.
Salutai ancora una volta Michelle per poi dirigermi al Hot Lime per parlare a quattro occhi con il proprietario.
Vidi dietro al bancone una testolina bionda che spignattava dentro ad un contenitore e provai a presentarmi.
<< Sono qui per un suo annuncio su Internet. Mi chiamo Adrian Sharps e volevo.... >>. Ed ecco un altro maleducato che mi precedette un la sua frase poco sensata. Si girò piano piano mentre si puliva entrambi le mani con il suo asciugamano legato in vita.
<< Io ti conosco, non c'è bisogno di presentarti. Sta sera se vuoi vieni e starai per prova... Va bene? Ti daremo 20£ per la prova... >>.
Il ragazzo biondo occhi color marroni, non di merda come quelli di Malik, cioccolato si avvicinò a me con uno sguardo di quelli da farti venire un pieno orgasmo. Gli volevo saltare addosso, ma non mi avrebbe sicuramente presa per quel lavoro. Forse per un leone in calore, questo probabilmente sì.
<< Sono Mark, il proprietario e Dj di questo pub... Piacere di conoscerti Adrian... >>. Occhiolino da infarto.
Cosa potevo fargli mai a questo? Era veramente affascinante e sembrava anche dolce. Ma, ehi, era il mio capo e non era il caso di flirtare.
Salutai l'affascinante capo e uscii dal pub, alquanto lussuoso per i miei gusti.
Presi l'iPod per poi ascoltare un po' di musica. "Waterloo" la canzone che partii ad altissimo volume.
La cuffia si staccò lentamente dal mio orecchio sinistro, che in tutti i modi non voleva aderire. Provavo e riprovavo ma nulla cadeva sempre. Io e le cuffie in quel momento eravamo più che nemiche. Mentre nel mio orecchio destro si stava scatenando un "Party Hard", sentii alcuni passi dietro le mie spalle che si fecero sempre di più veloci.
Quei passi mi spaventavano; uno, due e ancora uno e due.
Mi girai di scatto con l'intenzione di trovare la persona che mi stava seguendo anzi pedinando. Scatto felino, giravolta con capelli che faceva "Swish", ma  nulla. Neanche l'ombra di una formica che trasportava il piccolo pezzo di cracker, fregato al piccolo bambino che li stava sgranocchiando su un'altalena.
Un altro passo e sentii la persona che mi stava stalkerando (?) che calpestò un ramo essiccato.
Proprio uno sfigato, questo mi faceva pensare che mi stava veramente seguendo.
Un secondo scatto felino e.... Che sfiga di merda, nulla ancora.

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SPOILER.

Grazie alla sua presenza, non solo mi aveva quasi fatto cadere in pieno viso sul marciapiede, ma mi stava irritando anche troppo.
<< Malik, sparisci immediatamente! >>. Lo rimproverai alzandomi sulle punte per avvivare alla sua altezza, ma ero troppo bassina, quindi anche dieci centimetri non mi sarebbero bastati.

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Lol, sono cattiva anzi cattivissima muaahauauha. Vi ho messo un corto, anzi cortissimo Spoiler tanto per mettervi sulle spine.
YOOOOOO! Bella gente(?) ok, ritorno in me stessa, come se fossi seria anche da normale. Buahahha.
E rieccomi con il terzo capitolo! Spero che vi sia piaciuto così come il secondo e il primo.
RINGRAZIO SPECIALMENTE QUESTE PERSONE:
 
Jwowwjoshua Unicorno rosa Marco. lol :)
Fairy tale
Shammygingdong99
Sole_Luna_
Horan_Marry_Me1D Angie. xx
Un bacio a tutti loro e un bacio anche a voi che leggete questa FF di nascosto. :)
Scrivetemi se vi è piaciuto ecc... Se dovrei continuare o finirla qui.. Un secondo bacio grosso grosso da un calabrone leopardato.
:*

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Capitolo 4
*** Bacio Malikzioso. ***


    Camminai ancora, dritta a testa alta e mi ero promessa che non mi sarei girata una terza volta.
Qualcosa però attirò la mia attenzione, c'era un qualcosa che luccicava in fondo alla strada. Era qualcosa che luccicava più di qualsiasi altra cosa in quel momento, più del faro che stava a poche miglia da casa mia. Velocizzai una trecentesima volta il passo, per poi curiosare e forse raccogliere quella cosa che si fece così interessante. Finalmente mi trovai davanti al luccichio e mi piegai per vedere o forse anche per raccogliere.
Una botta forte contro al mio amatissimo e poco apprezzato dalla gente, colpì il mio culo.
Chi sarebbe mai stato il fortunato, ma per lui sfigato che si era permesso di toccarmi anche involontariamente il mio caro culo?
<< Ma stai attenta, cavolo! >>. Ringhiai allo sconosciuto che aveva avuto quella preziosa occasione di fare ciò.
<< Stai calma Sharps. >>. Era ovvio, il Malik di merda mi aveva  spinto come lo avevo spinto io l'altro giorno.
<< Chiedimi scusa.... Immediatamente, tu sai chi sono? >>.
Doccia fredda. Come mai avevo avuto l'idea di iniziare un dialogo con quel deficiente, che pronunciò le stesse parole quel pomeriggio? Poca fantasia, dovevo avere quel istante.
Il ragazzo montato, alzò il Sopracciglio sinistro, proprio come faceva lui per stuzzicare qualcuno o fare a botte. Ma non avrebbe mai avuto il coraggio di toccarmi, anche perché avrei strillato come una bambina, che vedeva il gelato cadere lentamente dal suo cono.
<< Ragazzina, non si rubano le battute. >>. Ribatté lui ridendo a crepapelle. Che minchia si rideva in quel momento? Poi.... Ragazzina a chi? Avevo la sua età, ma ero poco più piccola di lui... Beh, dai... Almeno di 11 mesi.. Ma stava il fatto che non potevo dargli ragione, mai! E soprattutto in quel momento.
<< E comunque so chi sei... Adrian Sharps o meglio Malik... >>. Ok, ora basta! Aveva esagerato e stava esagerando.
Grazie alla sua presenza, non solo mi aveva quasi fatto cadere in pieno viso sul marciapiede, ma mi stava irritando anche troppo.
<< Malik, sparisci immediatamente! >>. Lo rimproverai alzandomi sulle punte per avvivare alla sua altezza, ma ero troppo bassina, quindi anche dieci centimetri non mi sarebbero bastati.
<< E' una minaccia, mia cara mogliettina? Ah? >>. Basta, qui qualcuno doveva prenderlo a calci nelle palle o nel culo.
<< Senti Malik, non vorrei prenderti a calci nel culo o qualcosa di simile. Quindi smamma... Sempre se non vuoi trovarti piegato in due a maledire tutti i santi... >>. Lo rassicurai indietreggiando un po' e ritornando alla mia statura naturale.
<< Fai bene ad abbassarti perché adesso io ti prendo in braccio... >>. Con un movimento velocissimo che neanche Bolt sapeva batterlo, mi prese a modo di sposa che usciva dalla cattedrale con lo sposo.
<< METTIMII..... >>. *Neanche il tempo di finire*
<< Se non la smetti di strillare ti porto sulle spalle, come facevo a mia sorella.... Finiscila Sharps. >>.
Aspetta cosa? Finiscila Sharps? Che cazzo si crede di essere questo...
<< Malik, dove minchia mi stai portando? Mettimi subitissimissimo giù. Non tollero le tue scemate. >>. Mentre cercavo di ribattere, il tizio con la pelle ambrata continuava a camminare con passi lenti anzi lentissimi che attirò l'attenzione di tutto il piccolo quartiere.
<< Le tue eroicate se mai. Ti porto a casa piccola. >>.
PICCOLA. Ok, va bene tutto ma piccola no.  << Tappati la bocca o se no dico a tutti che stai portando un tanga verde mela... >>. Aggiunse facendo l'occhiolino. Come faceva quel ragazzo a farmi incazzare in così poco tempo? Cos'era?
Su tutte le persone del mondo probabilmente, in quel momento Malik era il mio inferno. Pregavo in tutti i modi che mi portasse in fretta e furia a casa, ma il tempo sembrava che passasse lentissimo, come quando mi misuravo la febbre con il termometro; quei fottutissimi minuti non passavano mai e sembrava che casa mia fosse in Sud Africa o paesi simili.

Arrivati nel portone di casa finalmente, Malik mi riportò per terra e mi sorrise. Il suo solito sorriso da ebete che faceva impazzire sia Michelle che Marissa.
<< Ok Malik. Ci si becca domani... >>. Alzai i tacchi lentamente, ma qualcosa mi frenava.
Guardai in basso e vidi la sua mano che reggeva il mio polso. Mi aveva praticamente placato e non potevo muovermi.
<< Aspetta..... >>. Disse sospirando per poi respirare a pieni polmoni.
Si avvicinò pericolosamente vicino al mio viso, mi trovavo a pochi centimetri dal suo volto e mentre guardavo i suoi occhi color merda, vidi il mio riflesso nelle sue iridi. Il suo respiro sapeva di fragola e il suo profumo abituale da uomo, faceva un mix perfetto.
Vedevo ogni minima cosa sul suo viso, dal piccolo brufolino vicino alla guancia destra, alle sue labbra soffici che si posarono sulle mie.
SI POSARONO SULLE MIE. Il mio viso si fece incandescente e il mio cuore continuava a battere come un tamburo, che faceva *BOM, BOM,BOM* senza nessuna pausa. Sarei presto deceduta in quel piccolo portone.
Mentre posava le sue labbra sulle mie, vidi i suoi occhi socchiudersi piano piano, lentamente. Mentre le mie erano più aperte di un Chihuahua in calore o di un gufo che si stava accoppiando. (Es. O.O)
<< Ma.... Ma... >>.  Continuava con il suo malizioso bacio mentre io non riuscivo a malapena a dire il suo cognome.
<< ADRIAN!!! >>.
<< Ma..... Maaaaa... MAMMAAAA! >>. Incredula, spostai con entrambi le mani il Malik che si era incollato sulle mie labbra con l'Attack.
Mia madre; Già mia madre, con tutte le persone che dovevo beccare in quel momento, proprio mia madre doveva capitare.
<< Cosa fai con questo? >> Chiese mia madre incredula, mentre raccoglieva le buste che le erano appena cadute dalle mani.
<< Ahahahahaahahaahahah Cristooo! Crepoooo!. >>. Malik intervenne con una delle sue risate, inutili e inappropriate.
Nonostante io sia stata sgamata a baciare un ragazzo che avevo praticamente dichiarato guerra, Malik doveva proprio ridere? Ridere? Ridere?.
<< Ragazzo, vai a casa. >>. Disse mia madre con un tono arrogante, quasi come i tizi del far West.
<< Certo Signora Sharps. Ci si vede domani signora Malik.. >>. Egli salutò nel suo modo facendo l'occhiolino a mia madre e mandandomi un bacio volante.
Imbarazzatissima, cercai di aprire il portone e mentre cercavo nervosamente le chiavi, mi caddero.
<< Signora Malik eh? Chi è quello? E per la miseria Adrian, è la chiave piccola! Quella piccola!. >> Intervenne mia madre che fece cessare quel silenzio imbarazzante.
Annuii senza dire nulla e quando finalmente eravamo a casa le spiegai tutto quello che era successo.
<< E così è Zayn Malik.. Quella della Malik Channels? Quelli della radio? >>. Domandò mia madre.
<< Sì mamma, i loro genitori sono i proprietari della famosissima Malik Channels. >>. Risposi scocciata, mentre cercavo la pasta.
<< Perbacco! E' un bel ragazzo e pure ricco... Muahahah. >> Concluse con una risatina malefica.
<< Mamma con quello là... Non ci sarà mai NIENTE! >>.
<< Beh, ma da quello che ho visto... Qualcosa c'è e come! >>,
Ditemi... Perché? Perché mia madre doveva farmi quelle domande cretine? Soprattutto in quel momento...
Sorrisi scocciata e andai in bagno. Mi ritrovai davanti allo  specchio enorme del bagno. Mi  accarezzai lentamente le labbra e pensavo..  Come mai mi ha baciata? Cosa diamine avevo fatto per meritarmi tutto questo?
Sorridevo e non sapevo per quale motivo. Avevo sul viso, le gote tutte rosse e una voragine calda mi avvolse la schiena fino ad arrivare al mio viso. Le gambe a malapena si reggevano, tremavo e sudavo freddo. Qualcosa stava andando storto in me.... Qualcosa di strano, qualcosa dentro il mio stomaco. Mi accarezzai la pancia lentamente e mi avvicinai il mio viso vicino al water.

Dopo una lunga pausa, uscì dal bagno facendo piccoli passi e mia madre mi guardava dall'altra stanza stranita.
<< Tesoro, stai bene? Hai per caso visto un fantasma? Sei pallida... >>. Si avvicinò a me con cautela e mi posò il dorso della mano sulla fronte.
<< Ma scotti! Ti sei presa una bella febbre da cavallo! Mettiti subito a letto che ti porto il termometro e qualcosa di caldo. >>.
Perfetto! Dopo tutto quello che mi era successo quel pomeriggio, doveva proprio capitarmi una bella febbre. Eppure non ero una di quelle ragazze che si ammalavano sempre, anzi avevo la difesa immunitaria più forte di un leone pur non bevendo le vitamine o altre robe simili.
Mi coricai sul letto e mi coprii tutto il mio corpo con una coperta pesante.
Nonostante il mio malessere pensavo solo ad un'unica cosa... Malik. Le parole di Malik, ovvero le sue battutine stupide rimbombavano nella mia testa e le sue calde e possenti braccia le sentivo ancora avvolte nel mio corpo, come se volesse proteggermi anche se non era lì, in quella stanza vuota e fredda.
Dopo che mia madre mi curò per bene, decisi di prendere il telefono e scrivere a Michelle tutto quello che era accaduto in quel pazzo, strano pomeriggio.
"Michelle! Tu non sai cosa è successo ooggiiiii!"
Dopo alcuni istanti ricevetti la sua risposta.
"Tesoro mio bello, dimmi cosa è successo.. Racconta!".
"
Beh, il tuo sogno erotico proibito mi ha baciata. Mi ha accompagnato a casa e poi lì si è permesso di baciarmi"
"No, aspetta. Tu cosa? Lo hai baciato tu? Come mai ti ha accompagnato a casa? Sono alquanto gelosa. Adrian, non dirmi che hai fatto di nuovo la scorbutica e lo hai trattato male!! Ti ricordo che lui è mio. :P"
"
Cretinaaa! Con lui non ho fatto proprio nulla, è stato quello stupido di Malik che ha attaccato bottone. Comunque, ho la febbre domani probabilmente non verrò a scuola. Ti chiamo domani io, ciao stronza. :)".
Finimmo col salutarci con un "Vaffanculo, ma ti amo". Mi addormentai con il dubbio in mente, come se il gesto che avesse fatto fosse stato tutto architettato o robe simili. Ero quasi certa che mi voleva prendere per il culo, ma questo io non dovevo farglielo fare.
Era Malik che mi stava mandando in palla e che mi stava trasformando in una paranoica schizzata con la febbre? 
Beh, sì. A dire la verità, era lui che mi faceva quell'effetto negativo e forse anche l'unico.

*POV Zayn*
Lasciai Adrian con sua madre, le quali mi stavano maledicendo in tutte le lingue. Mentre camminavo nelle strade di Londra, sorridevo come uno scemo. Beh sì; tutti in quel periodo mi chiamavano scemo, per chi mi odiava, oppure il rubacuori, per chi mi amava ovviamente.
Ripensavo al gesto che feci ad Adrian ed ero sicuro al centodieci percento che la stavo facendo morire dalla rabbia.
Ma d'altronde mi piaceva stuzzicarla, la trovavo dannatamente carina quando si incazzava, più di quando era seria. Non avevo mai trattato una ragazza in quel modo, cioè voglio dire.. Non ridevo e prendevo per i fondelli nessuna ragazza, anzi. Tutte le ragazze che incontravo le trattavo come regine, così come mi aveva insegnato mia madre. Le riempivo di complimenti, messaggi sdolcinati e anche di cioccolatini se mi andava. Poi però le scaricavo, dopo una settimana se non due.
Ma con lei era diverso, se le facevo qualche complimento diventava una bestia e la cosa mi piaceva molto anzi moltissimo. Era l'unica ragazza in quel periodo che trovavo interessante; l'unica che forse si sarebbe incazzata se uno le avrebbe fatto i complimenti.
Da i racconti del mio Niall, Adrian eme l'ha descritta come una ragazza acida e schizzata, una cosa vera in realtà.
Ma ero sicuro che se l'avrei lavorata per bene, avrei aggiunto il suo nome in uno dei miei quadernini. Già, proprio così. Tenevo più di un quadernino sotto il materasso e lì non scrivevo le ragazze che mi portavo a letto anzi, scrivevo quelle che erano più interessanti di carattere. Poi ovviamente c'era anche quello delle ragazze dotate e non.

Arrivato a casa, telefonai Marissa e la riempii di complimenti come mio solito fare.
<< Ti ho visto con Adrian. Che hai fatto con quella? Eh? Zayn, tesoro... Mi stai tradendo? >>. Marissa alzò un poco il tono di voce, come faceva sempre quando le parlavo di alcune ragazze che incontravo per strada. Un segno evidentissimo di gelosia, che quasi mi dava fastidio.
<< Marissa, cazzo. Finiscila! Sai che con quella non ci sarà niente. E' brutta, cessa e pure sfigata. Che cazzo dovrei fare con lei? Non ha un minimo di curve, neanche un ottantesimo delle tue. La voglio solo far illudere tutto quaa..Tu sei più bella, sei l'unica per me Melissa. >>.
La assicurai, inventandomi quelle cose.
<< Mi chiamo Marissa Zayn.... MARISSA! >>.
Il mio timpano, dopo che Melissa o come diamine si chiama, si spaccò o quasi.
Salutai la presunta Marissa con un saluto sdolcinato che faceva sciogliere le ragazze, ma che faceva letteralmente schifo.
Ad esempio: "No riattacca tu...", "Senza di te, non so come farei", "Adoro sentire il modo in cui dici il mio nome.... Ripetilo", "E' troppo presto per salutare un angelo e lasciarlo scappare via" E così via.
Mi alzai a malavoglia dal mio divano a forma di letto posizionato a lato della mia camera da letto e mi avvicinai allo specchio.
Quella sera non era il massimo, quindi presi un po' di lacca e incominciai ad alzarmi il ciuffo... O come diceva Adrian "Hai un ciuffo da pollo".
Le sue battutine isteriche continuavano a frullarmi nella testa, tanto che non mi accorsi che i due bambolotti che casualmente erano da me, incominciavano a piangere.
Accarezzai Zayn Jr e diedi un bacio alla piccola Marissa. Guardai il bambolotto femmina per alcuni minuti.
<< Anche se non sei la nostra figlia biologica, sei bellissima quanto tua madre. >>.

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COLPO DI SCENA! BOOOM!
Dico in tutte le lingue possibili: scusate per il ritardissimo(?) Ho avuto molto anzi moltissimo da fare in queste settimane.. Maaaaaa passiamo al dunque.. *Batte le mani*
Sono davvero felice di aver aggiornato questa FF! Ci tengo moltissimo a questa e spero che vi sia piaciuto questo capitolo così come gli altri.
jrbjbtgktbg cioè ma l'avete letto che diamine vuole fare Malik? Cioè il badboy from Bradford vuole prendere per i fondelli la nostra Adriaaaaan! D:
*Urla: per Adrian a modo di Narnia* Dobbiamo far cambiare l'idea a Malik e sciogliere il cuore della povera Sharps! Mi aiutate vero?
SPETEGULEZZZ. YOO(?) Passiamo ad altro... Erm... MA lo avete visto quanto diamine è bella LWWY?!?! Cioè lo avete visto Dj Malik che se la mena in quel video? Ahahah. Ok, basta.
E Niall? Oddio a torso nudoooo :Q______
Ok, basta... Riprenditi.
Ahahahaha. Scusate è che mi sono un po' liberata, non scrivo da un'eternità su questo sito. *w*
Scusatemi otra vez. Hoy hablo espanol, porque Malik es un guapo de mierda. Ahahahah okkk! Ciao Belliiiii.
RINGRAZIAMENTI SPECIALEZZZ:

Jwowwjoshua Unicornooo roshaaa! :) xxxx

Fairy tale
 Shammygingdong99
Sole_Luna
Horan_Marry_Me1D Angieeeeeee! :) xxx
Baciozzi e
cuoriciuzzi a tutti voiii e continuate a seguire questa FF! Per tutti gli altri che seguono questa storia, senza lasciare una recensione, potreste farlo! E potrestre finire anche nei ringraziamentiiiii!
Tattaratttaaaraa circo afro circo afro... Ballo la conga con Malik che beve il Milk... See youuuu or read me?! next timeee! Bacioooo da un calabrone leopardatooooooo! :*

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