A love stronger than an Irish Coffee

di Il Saggio Trentstiel
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** St Lawrence ***
Capitolo 2: *** Saoire Bainc Lùnasa ***
Capitolo 3: *** Oìche Shamhna ***
Capitolo 4: *** Nollag ***
Capitolo 5: *** Bhliain Nua Là ***
Capitolo 6: *** Prom, bainise, amach anseo ***



Capitolo 1
*** St Lawrence ***


-Com'è l'Irlanda?-
La domanda di Sugar giunse improvvisa a spezzare il filo dei pensieri di Rory.
Il giovane fissò la ragazza: non ricambiava il suo sguardo, impegnata nella vana perlustrazione della volta celeste in cerca di uno straccio di stella cadente.
Quasi impossibile.
Troppe luci, troppo... Si chiamava inquinamento luminoso?
verde, come dicono tutti?- proseguì, strizzando gli occhi contro l'ennesimo paio di fari che intralciava ulteriormente la sua ricerca -A capo del governo c'è un birraio?-
Rory strappò un ciuffo d'erba rinsecchita dall'aiuola in cui erano seduti, mentre dei clacson e gli sbuffi spazientiti di Sugar diventavano la temporanea colonna sonora della serata.
-In Irlanda, se ti sdrai su una collina di trifogli, riesci a vedere il cielo.- mormorò.
Sugar si voltò verso di lui, improvvisamente interessata.
-Il prossimo anno andremo in Irlanda, è deciso!- dichiarò, stendendosi poi sul prato ingiallito.
Rory sorrise, sdraiandosi a sua volta.
Quello voleva dire un altro anno con Sugar.









Amo la Flamotta, questo mi pare evidente.
Questo vuole essere una sorta di piccolo omaggio alla coppia, visto che non è mai stata trattata in maniera decente nel telefilm e, pare, Damian McGinty non parteciperà alla quarta serie.
Ogni "capitolo" è ambientato durante una particolare festività: non chiedetemi perché, mi è venuto in mente così.
I titoli, in Irlandese, verranno spiegati alla fine di ogni flashfic.
Che altro? Un semplice "spero vi piaccia" dovrebbe bastare ;)


St Lawrence = San Lorenzo

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Capitolo 2
*** Saoire Bainc Lùnasa ***


Rory Flanagan non era mai stato un grande bevitore.
Riusciva a bere una birra senza problemi, ma poi preferiva fermarsi.
Conosceva i suoi limiti, e non aveva alcuna intenzione di superarli.
Sugar Motta non aveva mai bevuto alcolici.
Sugar Motta non conosceva i suoi limiti.
E lo stava ampiamente dimostrando.
-Guarda, Rrrory!- biascicò, rischiando di rovesciare il suo quinto bicchiere di birra -Sono un gatto!-
Emise un miagolio molto poco convincente e strofinò il naso sul volto dell'Irlandese, facendolo arrossire di botto.
Nessuno nell'affollato e caotico parco sembrò far caso a loro -tre quarti dei presenti erano ubriachi quanto e più di Sugar-, ma il ragazzo si guardò comunque attorno, sperando di non incontrare lo sguardo di qualcuno che conosceva.
Intanto Sugar perseguiva imperterrita la sua convinzione di essere un felino.
-Miao...- cominciò a sussurrare nell'orecchio di Rory, procurandogli dei brividi lungo la spina dorsale -Miao...-
-Dio, che orrore!-
La voce di Santana Lopez fece sobbalzare entrambi i ragazzi: l'ispanica, con indosso un abitino molto colorato e molto scollato, squadrò la coppia con aria disgustata.
-Che ne dite di andare da qualche altra parte? Non credo che tutti abbiano lo stomaco abbastanza forte da poter reggere la vista di un trifoglio umanoide che amoreggia con una pessima imitazione di un felino!-
Sugar si allontanò di scatto da Rory e, seppur malferma sulle gambe, si alzò in piedi per fronteggiare Santana: con sguardo spiritato le puntò un dito sul petto e la fece arretrare.
-Non. Parlare. Così. A. Rory.- sillabò minacciosa -Altrimenti ti pianto questi artigli da gatto...- mosse le dita, le cui unghie lunghe e dipinte di rosa sembravano scintillare pericolosamente -... In quelle tette fasulle che ti ritrovi!-
Santana era, incredibilmente, a corto di parole.
Lanciò un'occhiata invelenita ai due e si allontanò dal loro angolo, ancheggiando e attirando su di sé diversi sguardi avidi.
Sugar la osservò allontanarsi, poi tornò ad accomodarsi soddisfatta direttamente sulle gambe di Rory: gli appoggiò la testa sulla spalla ed emise un verso riconducibile alle fusa di un gatto.
-Coccole?-
Il ragazzo, ancora piacevolmente colpito dalla scena di poco prima, annuì appena.
-Coccole.-










Saoire Bainc Lùnasa = Ferragosto

 

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Capitolo 3
*** Oìche Shamhna ***


Dalla cucina di casa Pierce proveniva uno sgradevole odore di bruciato.
Rapido come la folgore, Rory aprì lo sportello del forno, solo per essere investito da una notevole quantità di fumo nero e puzzolente.
Tossendo e lacrimando si affrettò ad aprire le finestre, appoggiandosi poi ansante al lavello.
Qualcosa non era andato come previsto...
Mentre il fumo si diradava lentamente, avvicinò a sé il libro di ricette irlandesi che gli aveva spedito sua madre, ricontrollando con attenzione le dosi di ingredienti e i passaggi per la preparazione.
Strano, aveva fatto tutto alla perfezione...
Forse era lui ad essere negato per la cucina?
Tossì nuovamente e contemplò con aria amareggiata l'immagine riportata sul libro: un'avvenente massaia teneva tra le braccia un vassoio carico di invitanti biscottini a forma di zucca, pipistrello e ragno, cosparsi di glassa e zuccherini.
Il forno di casa Pierce ospitava dei grumi informi di pasta frolla bruciata e maleodorante e macchie di cioccolato ovunque.
Era un completo fallimento...
Qualcuno bussò alla porta e Rory, sfilandosi il grembiule da cucina della madre di Brittany, si diresse verso l'ingresso: aprì la porta e, istantaneamente, la sua aria afflitta mutò in una felice.
Davanti a lui c'era Sugar in un impeccabile completo da strega, un grosso sacchetto rigonfio tra le mani.
Si sorrisero, poi lei gli porse il sacchetto.
-Buon Halloween!-
Rory aprì il sacchetto mentre Sugar continuava a parlare.
-Ti ho portato dei dolcetti! Ho pensato che ormai siamo grandicelli per andarcene di casa in casa a fare “Dolcetto o scherzetto”, quindi...- ammiccò -... Potremmo rimanercene a casa, con questi e altri dolcetti!-
Udendo quell'involontario sfoggio di malizia da parte della ragazza, Rory arrossì: per celare il suo imbarazzo arretrò fino ad entrare in casa, seguito da Sugar.
La ragazza storse il naso e tossicchiò.
-Cos'è questa puzza?-
Rory abbassò lo sguardo, ulteriormente a disagio.
-Ho... Ho provato a cucinare dei biscotti.-
La ragazza sgranò gli occhi.
-Per il “Dolcetto o scherzetto”?-
-Per te.- esalò l'altro, sollevando il capo e tentando di sorridere.
Sugar gli si avvicinò e appoggiò la testa sul suo petto: chiuse gli occhi e, avvicinando le mani alle sue, lasciò che le loro dita si incrociassero.
L'odore di bruciato era meno penetrante, adesso.
-Sei un disastro.- sentenziò con tono divertito -Ma profumi di cioccolato.-
Mentre il ragazzo tentava ancora di assimilare quell'informazione, Sugar si alzò in punta di piedi per poggiare le labbra sulle sue: Rory rispose al bacio, lasciando che si protraesse per un tempo indefinito.
Quando si separarono, le schioccò un bacio sulla punta del naso: Sugar chiuse gli occhi e sorrise con una punta di malizia.
Voluta, stavolta.
-Hai anche lo stesso sapore del cioccolato...- sussurrò, posandogli le mani sul petto e cominciando a sbottonargli la camicia.
Rory, rosso come un peperone, non si oppose minimamente.
Quella sera a casa Pierce nessuno rispose alla fatidica domanda “Dolcetto o scherzetto”.











Oìche Shamhna = Halloween

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Capitolo 4
*** Nollag ***


Se c'era una cosa che Rory non sarebbe mai riuscito a capire degli Americani, era la frenesia per il Natale.
Certo, era una bellissima ricorrenza, pregna di significati profondi, tradizioni interessanti e via discorrendo... Ma perché lì negli Stati Uniti tutti preferivano concentrarsi sull'apparire e sullo stupire?
Brittany girava da giorni a scuola con un cappello dotato di corna da renna -sebbene lei affermasse che si trattava di un travestimento da Unicorno della Groenlandia-, Blaine esibiva papillon a fantasie di stelle o palle di Natale, Mercedes vestiva quasi esclusivamente di rosso...
Anche Sugar non faceva eccezione.
Abiti verdi e rossi, collane di agrifoglio, fiocchi su fiocchi.
Cos'era tutta quella voglia di esibizionismo?
Lei era perfetta anche senza bisogno di tutti quei fronzoli!
Fu con la testa piena di cupi pensieri che Rory entrò nella sala prove del Glee Club, quel pomeriggio.
Il suo umore meditabondo -e l'accozzaglia di abiti natalizi dei membri delle Nuove Direzioni- gli impedì di individuare immediatamente Sugar, ma quando lei gli gettò le braccia al collo non poté non riconoscerla.
Sorrideva felice, come una bambina che ha appena ricevuto il regalo che da tempo desiderava: Rory si ritrovò a sorridere con lei, accingendosi a parlare e rimanendo senza fiato.
Un bizzarro cappello, una giacca, un papillon svolazzante e dei pantaloni lunghi componevano il look della ragazza quel giorno.
Ogni singolo capo era cosparso di lustrini, natalizi quanto un pugno nell'occhio.
Ogni singolo capo era verde, come un albero di Natale.
Come una collina di trifogli.
Era armonia pura.
Sugar sorrise ancor più radiosa.
-Volevo vestirmi da elfo di Babbo Natale, ma mi hanno detto che così assomigliavo più a un Lepricano...- esclamò -... Ed è proprio per questo che mi piacciono questi vestiti!-
Porse al ragazzo un pacchettino, la cui carta smeraldina e il fiocco rosso fecero venir voglia a Rory di ridere di cuore, baciandolo poi di slancio.
Se c'era una cosa che Rory non sarebbe mai riuscito a capire degli Americani, era la frenesia per il Natale.
Avrebbe però imparato a farsela piacere.










Nollag = Natale

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Capitolo 5
*** Bhliain Nua Là ***


Piangeva Sugar, mentre luci colorate esplodevano sopra la sua testa.
Sedeva in giardino, incurante della neve e del freddo pungente.
Rory era in piedi accanto a lei, silenzioso, spaventato.
Le lacrime scorrevano gelide anche sul suo volto.
Mezzanotte in punto.
-Mi mancherai.- esalò Sugar, la voce rotta, il corpo scosso da tremiti.
Il ragazzo sentì di doverle rispondere qualcosa.
Magari un lacrimoso e banale "Anche tu".
Magari un poetico "Non saremo mai troppo lontani".
Magari la verità.
-Ho mentito.- sussurrò Rory, determinato, ancora spaventato.
La ragazza alzò lo sguardo, sconvolta.
Raggelata.
O era forse speranzosa?
-Non dovrò ripartire per l'Irlanda.-
Inspirò, mentre Sugar si alzava lentamente in piedi, aggrappandosi a lui come ad un'ancora di salvezza.
-L'ho detto per conquistarti.- concluse laconico, vergognandosi come un ladro.
Rammentarono entrambi l'infantile competizione scatenatasi tra lui e Artie.
Rory si rese conto che si era innamorato di Sugar già da prima di San Valentino.
Sugar realizzò che dal loro primo ballo il suo cuore aveva preso a battere per Rory.
Le urla festose, i brindisi, i fuochi d'artificio.
Tutto scivolava loro addosso, come se non esistessero neanche.
La mano di Sugar scattò in avanti, incontrollata.
Dopo un sonoro schiocco, la guancia di Rory si arrossò.
Non per il freddo, non per la vergogna.
Il ragazzo rimase immobile.
La ragazza lo fissò intensamente, la mano ancora levata.
Si lanciò poi a stringerlo come se temesse di vederlo svanire sotto una coltre di neve, lasciandosi baciare e cullare da lui.
-Scusami...- mormorò lui, tra un bacio e l'altro.
Sugar non disse nulla.
Lo aveva perdonato fin dall'inizio di quella conversazione.
Mezzanotte e dieci.
Meglio tardi che mai.











Bhliain Nua Là = Capodanno

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Capitolo 6
*** Prom, bainise, amach anseo ***


-E la Regina del Ballo di quest'anno è...-
Gli occhi di tutti all'interno della sala sono fissi sul preside Figgins, in attesa di conoscere il nome della fortunata.
Anche se, va detto, circola da giorni la voce di un quasi completo monopolio dei voti.
Sugar stringe la mano di Rory, accostando poi la bocca al suo orecchio.
-E se chiamassero il mio nome?-
Rory trattiene una risatina divertita.
-Non ti sei candidata, credo sia piuttosto improbabile...-
La ragazza mette su il broncio, strappando un sorriso intenerito a Rory.
L'abito rosa pastello che indossa è orrendo, ma neanche quello riesce a farla sembrare brutta, il ragazzo ne è convinto.
Figgins riaccosta il microfono alla bocca e dà l'annuncio tanto atteso.
-Brittany Pierce!-
Esplodono gli applausi mentre Brittany, favolosa nel suo abito azzurro, riceve corona e scettro dal preside e si accinge a ringraziare chiunque l'abbia votata, a cominciare dal suo Lord Tubbington.
-Se ha truccato i voti, vi prego, non prendetevela con lui: soffre di cleptomania, quindi potrebbe aver rubato qualche foglietto dalle urne!-
Rory ridacchia e si accorge che Sugar, l'espressione irritata, si è allontanata da lui.
La raggiunge davanti al tavolo delle bevande, ignorando il punch che Sue Sylvester sta ampiamente reclamizzando da giorni.
-Ehi...- esordisce, mettendo una mano sulla spalla della ragazza -Cosa ti è...?-
-Hai votato Brittany.-
Non è una domanda, è un'affermazione.
Sugar non si è neanche voltata, sembra quasi che stia parlando -e fulminando con lo sguardo- con le pile di bicchieri rossi posizionate sul tavolo!
Rory tace, a disagio.
Non può negarlo, ha votato per Brittany: d'altronde era l'unica delle tre candidate che conoscesse, l'unica a cui volesse davvero bene e a cui dovesse mille favori.
Come farlo capire a Sugar?
La ragazza si volta, i capelli svolazzanti tenuti da un nastro dello stesso colore del vestito.
-Avresti dovuto votare me!-
Rory continua a rimanere in silenzio, certo che ogni sua risposta ragionevole non farebbe altro che indisporre ulteriormente la ragazza: prima o poi, comunque, sa che dovrà parlare...
Sugar si incupisce e incrocia le braccia.
-Non hai niente da dire a tua discolpa?-
L'Irlandese abbassa lo sguardo, sperando di intenerire almeno un po' la fidanzata: speranza vana.
Lei gli schiocca le dita a pochi centimetri dal volto, costringendolo a sollevare nuovamente il capo e a fissarla negli occhi.
-Sai una cosa? Io ti ho votato, anche se non ti sei candidato.-
Rory si sente d'un tratto come se qualcuno gli avesse rovesciato l'intera ciotola di punch della Sylvester addosso.
Lei ha votato per lui che, invece, non ha fatto nulla per dimostrare quanto tenesse a lei.
-Perché?- è tutto quello che gli esce detto.
Sugar si stringe nelle spalle.
-Perché quando avresti visto lo spoglio dei voti esposto nei corridoi, ti saresti accorto di quel piccolo numero uno accanto al nome Rory Flanagan, e avresti capito che ero stata io.-
Ciò detto, si allontana a passo spedito dalla sala, proprio mentre le Nuove Direzioni cominciano a intonare una canzone scatenata: non ha per niente voglia di cantare, ballare o rientrare lì dentro, per quella sera.
Sugar non sa che rimarrà fuori da quella sala per poco più di cinque minuti.
Sugar sa solo che, mentre era intenta a compiangersi nei bagni della ragazze, Tina è sbucata all'improvviso e l'ha trascinata di peso verso la sala del ballo, senza una spiegazione.
Sugar è affannata, preoccupata che il suo costoso abito possa essersi rovinato.
Sugar spalanca gli occhi quando vede chi è da solo sul palco.
Gli amplificatori cominciano a diffondere una musica ritmata e con cadenze vagamente R&B: sul palco, Rory comincia a muoversi con fare seducente.
-It's goin' out tonight... You're so confused, you know I'll treat you right...
It seems that I'm making you wonder if I'll even call!
Feel like seein you, oh!
Baby I'm worth the time, I think the mood is right...-
Sugar arrossisce, soprattutto quando lui la indica.
Soprattutto quando tutti la guardano.
Soprattutto quando comincia il ritornello.
-Baby if you wanna find, I will be outside to your turn...
You know...
You're my queen...
Only seventeen...
We're in love!-
Qualcuno ammicca al suo indirizzo, altri applaudono Rory, altri ancora si limitano a ballare.
Sugar è immobile, lo sguardo fisso su Rory che, adesso, le sta sorridendo mentre termina la canzone con l'ausilio di Sam.
-You're my queen...
Only seventeen...
We're in love!-

 

 

 

 

 

 

 

 

 

-Questa storia non la sapevo!- commenta Rachel, infastidita dal fatto di essere stata l'ultima a venire a conoscenza di quell'aneddoto, ma comunque intenerita dal gesto di Rory.
Sugar gongola, lisciandosi le pieghe dell'abito candido: Quinn sospira, sistemandosi i capelli.
-Sei fortunata, il massimo che Puck ha fatto per me è stato chiamare il nostro cane Lucy!-
Mercedes annuisce comprensiva, mentre al suo fianco Santana sbuffa per l'ennesima volta osservando il suo abito verde.
-Era proprio necessario vestirci come delle ambientaliste sfegatate?- domanda pungente, ignorando le occhiatacce di Tina.
Sugar sorride.
-È il mio giorno, o sbaglio?-
Brittany sgrana gli occhi, stupita.
-Non dirmelo... Oggi è Santa Sugar?-
Il suono di un organo interrompe le chiacchiere delle ragazze: Sugar scatta in piedi, improvvisamente nervosa.
Mercedes le posa una mano sulla spalla.
-Andrà tutto bene, vedrai!-
Inutile dirlo, Rachel è già davanti la porticina che dà accesso alla navata principale della chiesa.
-Andiamo?-
Sugar annuisce e, scortata dal suo esercito di damigelle, fa il suo ingresso trionfale.
Ovunque sorrisi, lacrime di commozione, sussurri eccitati.
Lo sguardo della giovane è però tutto per una persona, un ragazzo che in piedi davanti all'altare sembra nervoso ed eccitato quanto lei.
Lo smoking gli dona un'aria importante, ma quel ciondolo con un quadrifoglio d'argento, donatogli diversi Natali prima da lei stessa, lo fa sembrare sempre lo stesso.
Il solito Rory Flanagan.
Il suo futuro marito.











Prom = Ballo studentesco di fine anno
Bainise = Matrimonio
Amach anseo = Futuro


La canzone che Rory dedica a Sugar è "You're my queen" degli Scenes And Sirens.
La raccolta è terminata, andate in pace.
I ringraziamenti sono d'obbligo a chiunque abbia recensito, preferito, ricordato o seguito almeno una volta questa storia, dunque...
Grazie, mille volte grazie a Faithfully, Honest, KeepCalmAndDreamOn01, sebanana_abrams, love mojito iwashere per le recensioni.
Grazie a Duncney96 e KeepCalmAndDreamOn01 per aver messo la storia tra le preferite, a Faithfully per averla messe tra le ricordate e a glenn, HexRose 110, Honest, love mojito e mintheart per averla messa tra le seguite.
Alla prossima Flamotta, gente :3

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