Where I would be if you didn't believe

di fedfaith_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Chapter 1 ***
Capitolo 2: *** Chapter 2 ***
Capitolo 3: *** Chapter 3 ***
Capitolo 4: *** Chapter 4 ***
Capitolo 5: *** Chapter 5 ***
Capitolo 6: *** Chapter 6 ***
Capitolo 7: *** Chapter 7 ***
Capitolo 8: *** Chapter 8 ***
Capitolo 9: *** Chapter 9 ***
Capitolo 10: *** Chapter 10 ***
Capitolo 11: *** Chapter 11 ***
Capitolo 12: *** Chapter 12 ***
Capitolo 13: *** Chapter 13 ***
Capitolo 14: *** ------ ***
Capitolo 15: *** Chapter 14 ***
Capitolo 16: *** Chapter 15 ***
Capitolo 17: *** Chapter 16 ***
Capitolo 18: *** Chapter 17 ***
Capitolo 19: *** Chapter 18 ***
Capitolo 20: *** Chapter 19 ***
Capitolo 21: *** Chapter 20 ***
Capitolo 22: *** Chapter 21 ***



Capitolo 1
*** Chapter 1 ***


                                                                               

"Queste gioie violente hanno violenta fine e muoiono nel loro trionfo come il fuoco e la polvere che si consumano in un bacio. Il miele più soave nausea per la troppa dolcezza, e basta assaggiarlo per non averne più desiderio" Una buca improvvisa fece sobbalzare l'autobus, e non solo. Sgranai gli occhi di colpo, fantastico ora sognavo anche le frasi, e per giunta prima di un'esame importante di economia. Doppio promemoria per me: mai e dico MAI più leggere "Romeo & juliet", secondo se mi venisse in mente di leggerlo ricordarsi i miei tre validi motivi per non farlo:

1) È una storiella da quattro soldi fatta da Shakespeare per andare a letto con diverse cortigiane dei suoi tempi;

2) la trama non è per niente interessante;

3) ti sogni le frasi e di conseguenza un Romeo che NON ESISTE.

Presi lo specchietto per controllare che la matita, come il resto della mia faccia, fosse a posto. La matita era leggermente migrata sotto i miei occhi, mi affrettai a ripulirla e notai con stupore che avevo gli occhi più verdi del solito, erano color smeraldo. Unica cosa positiva di tutta la giornata, almeno fino a quel momento. Mancavano ancora due fermate ma ormai non riuscivo più a prendere sonno, non volevo che qualche altra frase senza senso scritta da un ubriacone mi venisse in mente. Così decisi di tirar fuori il mio taccuino pieno delle foto più belle che avevo fatto: mi soffermai sui paesaggi di montagna, il tramonto sul mare e improvvisamente la calma iniziò ad impossessarsi della mia mente. Fin quando non  girai il polso e mi accorsi che erano le 8 meno 10. Cazzo, proprio oggi doveva arrivare tardi!!? Guardai fuori dal finestrino e vidi kensington gardens, perfetto l'università distava da li solo 5 minuti a piedi, quindi sarei riuscita ad arrivare prima se mi fossi decisa a scendere e a proseguire a piedi. Quasi come se l'autista avesse sentito il mio pensiero, aprii le portiere e io mi fiondai a dir poco sulla strada. Presi il cellulare e misi su gli auricolari, misi uprising dei muse e iniziai a camminare a passo sostenuto. Tanta gente come me si dirigeva verso la propria destinazione, quasi come tante formiche che vanno a cercare le provviste da portare al formicaio. Senza neanche accorgemene, ero già arrivata all'angolo prima dell'università, wow tempo record, che bello! 'Dopo che finisco l'esame vado a fare delle foto vicino alla ruota panoramica' dissi tra me e me. Girai l'angolo e attraversai la strada, mi avviai all'entrata dell'università quando però, vidi un ragazzo che mi venne in poche parole addosso. Non capii come, ma mi ritrovai neanche dopo mezzo secondo a terra sdraiata.

'Ehi stai bene?' mi chiese subito lui spostandosi vicino a me per vedere se fossi ferita. 'Ma dico io ma sono modi?! Cioè che cazzo fai, corri senza vedere chi sta camminando di fronte a te?!' 'Si, a quanto pare stai fin troppo bene.' mi disse lui iniziando a ridere a crepapelle. Sarà stata la mia espressione a farlo ridere ancora di più, ma io iniziai a non vederci più dal nervoso 'i maschi tutti gli stessi!! Grazie mille per avermi fatto perdere ancora tempo, davvero non ero abbastanza in ritardo.' mi limitai ad affermare furibonda, tanto da diventare a dir poco nera in viso, e lui invece sembrava esserne divertito, infatti non smise nemmeno mezzo secondo di ridere. Eppure quella risata mi ricordava qualcuno, ma ero troppo irritata e nervosa per pensare chi fosse il padrone di quella risata. Raccolsi tutti gli oggetti caduti dalla mia borsa, mi alzai velocemente iniziando ad andarmene. Quando però, il mio interlocutore mi fermò 'grazie, per aver visto come stavo. ma non c'e di che.' disse con tono divertito, ma era coglione, o cosa? Si, sicuramente lo era. Guardai l'orologio e mancavano solo 2 minuti all'inizio dell'esame, iniziai a dirigermi verso l'entrata,dovevo entrare e basta. Mi girai un ultima volta verso quello strano ragazzo 'ah, la prossima volta magari gira con un cartello di pericolo attaccato al collo; così le persone ti vedono e si scansano prima." dissi con tono acido prima di girarmi ed entrare definitivamente. Lo sentii ancora ridere 'Ok miss antipatia!' urlò ancora ridendo, prima che le porte si chiudessero. Una volta dentro sentii tante voci sopraggiungere vicino al ragazzo che mi aveva appena investita 'Per favore un autografo ti prego' dicevano alcune, 'Mamma mia ma sai che sei il mio idolo' esultavano altre. Ripensandoci bene, quegli occhi, quella voce e quella risata li avevo già visti e sentiti da qualche parte, ma dove?? Boh non riuscivo proprio a pensarci, presi l'ascensore facendo spalluccie. Non avevo tempo di pensare a un perfetto idiota, che mi stava facendo arrivare tardi. Dovevo pensare al mio esame e basta. Presi i miei capelli corvini lunghi e ricci e li legai in uni chignon alto, mi controllai un ultima volta allo specchio, le porte si aprirono ed entrai. caro sistema pre-capitalistico e spread a noi due!







-Fed

ciao a tutti, spero vivamente che vi piaccia. è la mia prima fanfiction, quindi vorrei tanto sapere cosa ne pensate, a patto che ci andiate piano con le accuse. kisses!

mi raccomando, scrivete tante recenzioni.

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Capitolo 2
*** Chapter 2 ***


                                                                          

Uscii completamente distrutta dalla sala dove avevo appena tenuto l'esame. Ero a dir poco sfinita, quelle formule erano ardue ma riuscii lo stesso a finire tutto in tempo, speravo solo che fosse andato tutto bene. Mandai un messaggio a Victoria, la mia sorellina di 16 anni nonché mia migliore amica da sempre, -Finito tutto. Il cervello ormai è diventato poltiglia ahha, a tra poco dear, love ya-.


'Allora Faith come ti è andata?' disse Ashley, mentre mi mise un braccio intorno alle spalle. Alzai lo sguardo e le sorrisi "Bene, almeno credo. comunque ora non ci voglio pensare sono distrutta, mi sa che  il mio cervello sarà fuori uso per almeno due giorni" dissi ironicamente, mentre mi sciolsi i capelli. 'Ahhahaah a chi lo dici! Anzi grazie mille per avermi aiutata, non so proprio cosa avrei fatto se non ci fossi stata tu!' disse mentre mi sistemò i capelli, come faceva sempre. 'Ahhaahahah lo so, neanche io so come farei senza di me!' 'Spiritosa come sempre, stasera si festeggia vero?'  'Of course, dove andiamo?' 'Pensavo a quel nuovo locale in che hanno appena aperto sotto la ruota panoramica, che ne dici?' 'Dici quel locale pieno di vip? Ma sei sicura che ci faranno entrare?' 'Sisi tranquilla ci lavora quello che viene a scienze politiche con noi, ti ricordi Josh? Quello che ti veniva dietro come un pazzo?' 'Ehm no. Comunque ok va bene' dissi con un grande sorriso. 'Allora andiamo a casa?' mi chiese lei sistemandosi il trucco. 'No, prima devo passare a fare una cosa!' 'Uhm, foto immagino!? Non fare tardi mi raccomando!' disse apprensivamente 'Si mammina!' dissi facendole l'occhiolino.




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Decisi di passare, come mi ero prefissata di mattina, davanti alla ruota panoramica per fare un paio di foto. Il sole stava tramontando e il cielo era irto di diversi colori: dal blu scuro della notte che si avvicinava, al giallo, al rosso color sangue, all'azzurro nitido della mattina. Quell'azzurro, mi riportò alla mente il ragazzo che mi era caduto addosso poco prima di entrare all'università. Non so il perché, ma mi sembrava di conoscere già quel ragazzo, ma soprattutto mi ritornarono alla mente quei suoi occhi, pieni di sfumature, come il tramonto che avevo davanti in quel momento. Sentivo di conoscerlo, cioè avevo una strana sensazione, come se già l'avessi visto da qualche parte, ma dove!? Boh, fatto stava che era una persona piuttosto stramba, correre in quel modo e poi ridere così tanto. Al solo pensiero mi senti salire la rabbia, seguita subito da un sorriso ingenuo. No, no e no! Scacciai quel pensiero prima che mi assalisse del tutto. Aprii la borsa alla ricerca della macchina fotografica e del taccuino, al che capii che il mio taccuino non c'era. Impossibile, l'avevo riposto dentro con sicurezza prima di scendere dall'autobus. Ma dove diamine era finito?! non ci badai un granchè, presi la macchina fotografica, misi su le cuffie e addio mondo.


Avvolte desideravo di dissolvermi e riapparire nella realtà perfetta e immutata delle foto che facevo, Peccato che non fosse possibile.




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Dopo 120 scatti decisi di ritornare a casa, erano le 6 e 30 di sera, e Ash si sarebbe infuriata se avessi ritardato. Camminai fino alla fermata più vicina, rimanendo in contatto con il mio mondo perfetto: quello della musica. Mi guardai intorno, e con mia grande sorpresa vidi intorno a me diverse coppie sia etero che omosessuali. Tutti con la loro metà perfetta, la cosiddetta anima gemella. Io, da tempo avevo smesso di credere al vero amore, quello di cui ti parlano tutto e tutti, quello delle fiabe insomma. Ho avuto 3 diverse storie, tutte che dovevano durare per sempre, ma che alla fine non sono durate. Per carità io ci ho provato, a resistere, a lottare. Ma niente è servito, soprattutto con l'ultima. Il mio ex, Ethan, mi aveva giurato amore eterno, e io, beh, gli avevo creduto. Tutto sembrava andare per il meglio, avevamo iniziato anche a vivere insieme. Poi la svolta: lui mi tradisce non una, non due, ma ben tre volte ma non con ragazze normali, con quelle che credevo fossero le mie migliori amiche. L'ho lasciato in tronco ma da quel momento, oltre a non piangere più, non mi sono fidata più delle persone fossero esse amiche, amici o parenti. Non mi fidavo nemmeno della mia stessa ombra. Ashley, Victoria e i miei genitori sono stati gli unici a rimanermi vicin,i e dei quali mi fidavo ancora ciecamente. Da quel preciso momento, mi sono issata un muro tra la vera me e il mondo circostante; facendo apparire un'altra Faith sicura, bella, ma astuta e soprattutto determinata. Determinata a non avere impacci nella vita, a realizzarsi a pieno nel lavoro, e soprattutto che non credeva più alle moine degli uomini. Sono diventata una femme fatale che fa credere all'uomo 'x' di averla in pugno, per poi ,invece, lasciarlo solo con un pugno pieno di mosche . Finalmente arrivai alla fermata dell'autobus e dopo poco arrivó l'autobus. Mi sedetti cercando di non pensare più a niente tranne che ad una cosa: che cavolo mi sarei messa quella sera!?




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Il dilemma sembrava esser diventato più grande del normale, era riuscito ad occupare la mia mente fino all'arrivo a casa. Scesi dell'autobus con ancora le cuffie messe, quando la mia attenzione venne catturata dalla sagoma riconoscibile che si aggirava vicino al mio giardino. Questo riuscì a riportarmi alla cruda e veritiera realtà: mia zia Juddith era li, messa vicino al mio cancello, aspettava qualcuno; aspettava me! 'Per quale strano e inconciliabile motivo!?' pensai tra me e me, sarà morto qualcuno!? Fatto stava, che dopo la nostra 'litigata' non aveva più provato a cercarmi. Al suo dire, ero stata troppo scortese e brusca nei suoi confronti. Mentre lei no: aveva semplicemente detto che mio padre era un fallito poichè era costretto a fare un lavoro che odiava per mantenere la sua famiglia; non si era presa cura della nonna che stava vivendo un periodo nero a causa della sua malattia; e dulcis in fundo aveva detto che mia sorella era brutta e che sicuramente soffriva di qualche disturbo. Potete ben immaginare la scena come si sia articolata: le dissi che se la poteva prendere con chiunque ma non doveva per nessuna ragione al mondo toccare vick, perché lei non si doveva ritenere migliore di mia sorella visto che lei non era nessuno, e che se doveva venire a casa mia a prendere in giro la mia famiglia tanto valeva che se ne stesse a casa. Lei mi rispose che ero pazza, che la mancanza di Ethan mi faceva male, e che sicuramente ero stata io a cacciarlo con quel mio brutto atteggiamento. Al che non ci vidi più dalla rabbia, la cacciai da casa e le dissi che non si doveva più scomodare ne a chiamarmi ne a salutarmi visto che da quel momento per lei sarebbe stato come se io non fossi mai esistita. Ma ora perché era qui!? Mi diressi verso casa sempre con le cuffie messe su, l'avrei ignorata come sempre. 'ciao Faith cara' disse rivolgendosi a me, cosa cosa cosa!? Faith cara!? Quale parte del -per te sono morta- non ti è chiara!? 'Che vuoi?' risposi più gelida e acida del solito. 'Volevo sapere come stavi' disse abbozzando un mezzo sorriso. 'Una meraviglia, ma non credo che questo ti interessi, visto che ha 2 anni che non ti sei degnata di venire a casa nostra per constatarlo di persona. comunque, devo andare' la spinsi di lato ed entrai a casa. Non mi voltai nemmeno a vedere che faccia avesse fatto, se il passato voleva tornare avrebbe trovato solo questo: una porta sbattuta in faccia.




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'Ehi Esme come è andato l'esame?' dissero i miei genitori in coro con un sorriso enorme in faccia, erano venuti a farci visita, come ogni giovedi. Da quando mi ero lasciata con Ethan, ero andata a vivere con Ashley in una casa poco distante dal centro. Dopo poco, i miei genitori si decisero a far venire anche Vick, poichè si fidavano di me. Così, ogni giorno uscivamo tutte insieme, e andavamo chi all'università chi alla scuola superiore.'Bene bene, sono distrutta ma sono riuscita a fare tutto' dissi con voce contenta. 'oh poor dear, vatti a fare una doccia così ti rilassi' disse mia mamma abbracciandomi teneramente. 'Ehm non credo che avrò il tempo di rilassarmi mummy, devo uscire con Ashley. Tranquilla però che vick se la saprà cavare.' 'Ok Esme ma ricorda..' iniziò a dire mio padre 'Sisi stai attenta! Lo so daddy, ti preoccupi sempre troppo' conclusi al suo posto dandogli un bacio sulla guancia. 'Va bene noi andiamo, mi raccomando ragazze!' dissero i miei di nuovo in coro. 'Ok tranquilli, ci sentiamo.' li accompagnai alla porta, li abbracciai e infine chiusi la porta. Salii sopra in camera mia, iniziai a preparare l'occorrente ma ecco di nuovo quel dilemma : che diamine mi sarei messa!? A quel punto, sentii un peso dietro le spalle 'Sistah, sei tornata e non mi dici niente? Brava brava!' disse Vick, saltandomi sulle spalle 'Sorry, ma devo fare un bel po' di cose prima di uscire!' le dissi buttandola sul letto e facendole il solletico 'No no ti prego bastaaaaaaaaaa!' disse lei tra le risa e le lacrime. 'Ok, a patto che mi aiuti a scegliere qualcosa da mettere per stasera e che mi aiuti anche con i capelli.' dissi puntandole il dito con tono ironico 'Ahah ok!' disse lei ancora ridendo. Mi soffermai a guardarla; con che coraggio i miei parenti e i suoi amici avevano provato a dire che forse brutta?! Era così bella: aveva due occhi più verdi di uno smeraldo, la carnagione bianca da far invidia a Biancaneve, e i capelli rossi. Era bellissima, La gente secondo me non ci vedeva un granchè bene! 'Ok allora stile? Casual, casual chic, chic, sexy chic oppure bella pupa?!' disse lei aprendo il mio armadio 'Non lo so! Qualcosa di fashion, così posso fare uno dei miei trucchi yeah.' 'Ok allora scelgo io per te: tu oggi ti vestirai da bella pupa punto. Uhm metti questo vestito, scarpe queste, e per i capelli ci pensiamo dopo la doccia.' disse mentre gettava sul letto il tubino rosso molto anni 50 con una scollatura abbastanza evidente sulla schiena, la cintura nera da mettere in vita e le scarpe semplici nere. 'Ok, ma non sarà un po' troppo eccessivo!?' chiesi dubbiosa. 'Uhm nah. Farai colpo, e tutti ti diranno -a bella pupa!-' 'Ahah ok convinta tu, convinti tutti. Ora vado, che sennò non arriviamo a fare niente' dissi correndo verso il bagno. Incrociai Ashley, era quasi pronta 'Come è finalmente sei tornata?! Ti prego, non dirmi che ti devi ancora fare la doccia!?' disse lei guardandomi con sguardo sconsolato 'Ehm, invece si. Sorry, aspettami ti trucco io, ci metto mezzo secondo promesso!' dissi ridendo e lei non riuscì a replicare.




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Uscii dalla doccia correndo come sempre, mi vestii e iniziai a truccarmi. Decisi per un trucco piuttosto semplice ma d'effetto, un mio cavallo di battaglia: trucco anni 50 stile Marylin Monroe. Finii più in fretta del solito, mi sedetti sul letto e mi feci acconciare dalla mia sorellina Vick. Eravamo molto simili io e lei, le uniche cose in cui ci differivamo erano la carnagione ,perché io ero un po' più rosea rispetto a lei, e per il carattere lei era molto più buona e paziente di me. Optò per un acconciatura semplice ma ad effetto, che richiamasse il trucco e il look. Sentii qualcuno bussare alla porta 'finito?!' disse Ashley già vestita, aspettando che la truccassi. 'Sisi siediti!' dissi io riprendendo tutto l'occorrete. Anche Ashley era bellissima : aveva i capelli castani scuri ondulati, gli occhi color nocciola e grandi come quelli di un cerbiatto, e la carnagione olivastra. Decisi di truccarla semplice, perché lei era già bella così, al naturale. Si era vestita semplice: con un paio di pantaloncini neri, una maglietta dorata e la giacca molto yeah e dei tacchi vertiginosi. Lei era l'unica ad essere rimasta delle mie vecchie amiche, era l'unica che nonostante tutto mi disse la verità sin dal principio, e per questo l'apprezzavo sempre tanto. Quando finii, la feci specchiare 'ti piace?' chiesi un po' ditubbante, era una ragazza semplice, ma con dei gusti molto difficili da soddisfare. Mi sorrise 'Si, è davvero troppo carino. Ok, allora possiamo andare?' mi chiese agitata, era già arrivata l'ora di andare, e come al mio solito avevo perso la cognizione del tempo. 'Un secondo e arrivo.Vai a prendere la macchina e scendo!' 'Ok anche se e dubito che riuscirai a scendere tra 5 minuti' disse con tono sarcastico 'Donna di poca fede! Arrivo, tranquilla' dissi facendole la linguaccia. Lei sorrise, prima di iniziare a scendere. Dopo aver messo a posto i pennelli, misi su le scarpe e andai a controllarmi allo specchio. 'Wow!' sussurrai, per non farmi sentire da Vick. non abbastanza piano, visto che lei comparve da dietro con lo sguardo stile -ahha finalmente l'ha detto- 'cosa!? Non ho sentito bene!?' si limitò a dire, con sguardo soddisfatto. 'Ehm, ho detto grazie!' 'Si come no! Tu hai detto -Wow-. Comunque si, stasera farai strage, ne sono più che sicura.' disse facendomi l'occhiolino 'Ahah e non lo so, non credo proprio.' dissi sarcastica, prima che la nostra discussione venne interrotta da un messaggio. Controllai, era Ash -Sono sotto! Muoviti!!-. le risposi subito -Sisi sto scendendo- 'Devo andare.. Ah, grazie!' dissi a Vick abbracciandola forte 'Di niente esme, le sorelle minori servono anche a questo.' . Scendemmo insieme, mi passò il cappotto e la borsa, e poco prima che arrivassi al cancello la sentì esclamare ' Mi raccomando, cerca di essere un pò meno acida del solito.' ' Ci proverò.' dissi ridendo. Salii in macchina, chiusi la portiera e guardai Ash 'Sono abbastanza puntuale Ash?' dissi ridendo 'Sisi darling, stai benissimo! Possiamo andare, adesso?' 'Of course! Yeeeeeeaaaaaah buddy.'








ok, ecco il secondo capitolo, domani arriverà il terzo. grazie a tutti, spero vivamente che vi piaccia! xoxo

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Capitolo 3
*** Chapter 3 ***


                                                                          

Niall:

Era stata una giornata piena e intensa, le fan mi avevano inseguito tutta la Santa giornata. Ero a dir poco distrutto, ma i ragazzi volevano uscire, quindi mi sacrificai volentieri. Misi qualcosa di semplice: una polo verde, un paio di pantaloni beige, e le scarpe Nike bianche. Misi su la polo e mi tornò alla mente la ragazza che avevo investito la mattina appena trascorsa. Ricordai subito i suoi occhi così verdi, e la sua faccia incazza. E non riuscì a non scoppiare a ridere, aveva una faccia incredibile, davvero. Ahhahh spero vivamente di rincontrarla, prima o poi.



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Arrivate alla ruota panoramica, cercammo un posteggio per la macchina, e iniziamo a dirigerci verso il locale. C'era una fila immensa, tanta gente famosa e non, aspettavano il loro turno con grande pazienza. Noi ci mettemmo in coda, Ash sperava di intravedere presto Josh, così da garantirsi un'entrata sicura e veloce sia per me che per lei. Io, invece, speravo solamente di non essere vista e magari riconosciuta da questo individuo; non avevo voglia di essere scocciata da uno dei tanti. Quella sera volevo solo divertirmi, e basta.

Come non detto, ecco che passò Josh! -Oggi dire che è una giornata di merda è dire poco!- pensai tra me e me, cercando di farmi piccola piccola per evitare di essere vista. 'Ehi Josh!' sentii esclamare Ash. Ma è scema o cosa!? -Ecco perfetto, non ci manca più niente??- pensai prima di sbuffare rumorosamente. Si avvicinò, mi riconobbe quasi subito, ed ormai nascondersi non sarebbe più servito a niente. 'Ehi Ash. Ciao Faith! Sei davvero bellissima stasera!' disse con tono pacato rivolgendomi un sorriso. -Incominciamo bene! Non sai fare di meglio!?- pensai, iniziando a corrugare la fronte. 'Grazie' dissi in tono piuttosto inacidito. 'La verità!' disse lui, con tono contento. -Lecchino, lecchino e ancora lecchino!-  'E comunque, che ci fate qui?' chiese lui in tono, piuttosto perplesso. -Tipico solito uomo coglione!- pensai iniziando a dimenarmi dal nervoso, odiavo da matti quando un ragazzo iniziava a fare quelle domande cretine. Stavo per aprire bocca, ma Ash capii subito le mie intenzioni, ovvero che avrei apostrofato per bene quel ragazzo, così decise di prendere parola lei al posto mio. 'Beh, volevamo festeggiare, e poi avevamo visto la pubblicità di questo nuovo posto. Ma peccato che ci sia così tanta fila!' disse lei con tono cortese, facendo spallucce. 'Eh si, ma questo non è problema. Venite con me!' disse, facendoci segno di seguirlo. Ash partì subito in quarta strattonandomi, e io fui semplicemente costretta a seguirla. Iniziammo ad incamminarci verso l'entrata, Josh cercò di mettermi il braccio subito intorno alle spalle, ma riuscì a scansarmi in tempo, neanche fossi una ninja provetto. Riuscimmo ad entrare, e finalmente potemmo vedere il locale anche all'interno. Dire che era immenso era dire poco: molto vintage, ma allo stesso tempo innovativo, aveva un mega spazio al centro adibito e allestito come sala ballo. C'era un sacco di gente, molti vip, che però dopo poco sparivano su per delle scale. Presi Ash sotto braccio, non avevo alcuna voglia ne di perdermi, ne di rimanere sola con quello li! 'Dai ragazze, venite vi offro qualcosa!' disse Josh con uno sguardo che conoscevo fin troppo bene: sguardo stile daichestaserasicucca. 'nono grazie non c'e ne di bisogno!' dissi in tono sprezzante, era arrivato il momento di fargli capire con chi stesse parlando. 'no veramente, insisto!' ribattè lui sorridendomi. -Vuole la guerra!? E l'avrà- pensai io, cambiando a dire poco espressione in viso. 'NO, insisto io. Va bene così.' dissi con tono super-acido, prima di girarmi e dargli completamente le spalle. Rimase scioccato e decise infine di allontanarsi. -Buon per te! Credimi, hai fatto la scelta migliore- pensai guardandolo con aria di sfida. 'Faith! Sempre la solita tu eh?' disse Ash con tono ammonitore. 'Meglio farlo rimanere qui, ed illuderlo?! No grazie! Stasera mi voglio divertire, dai ordiniamo qualcosa?' chiesi con un espressione più tranquilla in viso. 'Ahhahah ok!' disse con faccia sconsolata, prima di seguirmi verso il bancone. 'Due sex on the beach, per favore!' dissi al barista con calma, rivolgendogli un sorriso 'arrivano!' esclamò contento. Aspettammo i cocktail sedute di fronte al bancone, godendoci nel frattempo l'ottima musica di sottofondo. 'Dopo, balliamo vero?' chiesi ad Ash, sfoderando la mia arma infallibile: la faccia da cucciolo. 'Ma certo, spero solo di non cadere con questi trampoli!' disse lei, con tono divertito. 'No proble, mal che va c'e le togliamo!' dissi io iniziando a ridere, e lei con me. Arrivarono, i cocktail, finalmente. Iniziammo a sorseggiare, a parlare e a ridere come due pazze. La serata andava avanti perfettamente,  fin quando non sentii una sensazione di freddo alle spalle, seguita da una sensazione di umido! -Machecazz?!-  'Aaaaaaaah!' gridai un po' confusa, ma soprattutto colpita dal freddo gelido del ghiaccio. E li capii, che l'interlocutore messo dietro di me mi aveva rovesciato il drink sul vestito. No peggio, sulla schiena! Mi girai, nerissima in viso, cercando di mantenere la calma. 'Oh mio Dio. Scusaaaaaaaaaami! Non volevo, davvero è stato un incidente.' disse il tizio, con tono piuttosto dispiaciuto. Mi girai, per capire chi fosse quell'idiota con le movenze tipiche di un esemplare ibrido tra bella swan e un bradipo. 'Ma dico io, stare attento no vero!?' dissi in tono deciso, mentre mi girai, e li, il tempo si fermò. Il ragazzo che mi aveva investito quella mattina all'università! E che cazzo, lo sapevo che io quella sera non sarei dovuta uscire. Lo guardai meglio, e rimasi ancora più basita perché finalmente capiì chi era!



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Ash mi guardò incredula, per poi posare lo sguardo sul ragazzo di fronte a me e rimanere ancora più basita. Sgranò gli occhi, e quando riuscì nuovamente a ricollegare la bocca con il cervello prese parola 'Faith ma quello è...' disse lei, non riuscendo a concludere il discorso.' Niall James Horan?! Si, ah tanto per la cronaca, sei un coglione!' dissi in tono piuttosto secco e nervoso. 'No non ci credo, Miss antipatia! Ahhahhahhahahahahhaahhahahhahahah. O mio dio, Ahhahahahhhahahhaahhaahh scusa. Cioè, non ahahhahahahahahahaahha!' disse in preda alle risa, mentre teneva il dito puntato su di me. -Nervi nervi nervi!! Ma si può essere più idioti!?- pensai in preda alla rabbia più nera. Non capivo cosa avesse tanto da ridere, non ero mica un clown. Ash mi guardò sconvolta 'Lo conosc.. Cioè lui ti conosc.. Cioè vi siete già incontrati?' disse in preda alla confusione più totale. Prima che potessi rispondere, spuntò da dietro niall, che ne frattempo rideva ancora come uno scimpanzè, un altro ragazzo. E li, di nuovo mi disconnessi dalla realtà per qualche secondo, come credo anche Ash. 'Niall ma che modi sono?!' disse il ragazzo riccio, trattenendo a stento le risate, si capiva. 'Scusatelo ragazze, è che quando ha i suoi momenti di pazzia assurda non guarda in faccia a nessuno. Per quanto riguarda il vestito, scusami anche per quello! Niall ha le movenze tipiche di bella swan certe volte!. Ma si può sapere che ti prende??!!' disse alla fine rivolgendosi all'amico. 'Ahhahahahhaha lei è quella di ahhaahahaahahahaah' non riusciva a finire, ci mancava solo che si rotolasse per terra di quanto rideva. Vidi che Ash si stava trattenendo dal ridere, come anche l'altro ragazzo. Alla fine il signorino Horan riuscì a concludere la sua frase 'Miss antipatia!' disse continuando ancora a ridere, e tendendo ancora il dito puntato verso di me. Se prima ero nera per la rabbia, adesso ero diventata un esemplare tipico del Congo. Anzi no, dell'Africa nera! Il ragazzo riccio sgranò gli occhi di colpo, e mi guardò dritto in viso 'No sei tu...' disse con aria sconsolata, prima di iniziare a ridere. 'Quella che lui ha travolto peggio di un TIR?! Si, Harry Edward Styles, Piacere miss antipatia Faith!!' dissi con tono sarcastico, prima di iniziare a ridere. Sorrise alla battuta, mentre Niall risatamongola Horan si stava iniziando a calmare. Ash mi guardò sbigottita, 'Miss antipatia!? Ahahahhahah Niall, scusa la schiettezza, ma sei un mito, ci ha preso in pieno chiamandola così! Poi altra cosa siete bravissimi.' disse Ash completamente euforica. 'Ahha grazie mille!' disse harry, rivolgendole un sorriso mozzafiato. -Non so Ash, perché non gli chiedi nel frattempo quali sono i loro progetti per il futuro.- pensai nella mia mente, facendo una smorfia piuttosto strana. A quanto pareva, ero solo io che stavo vivendo una serata di merda. Dovevo fare qualcosa, dovevo trovare una soluzione per uscirmene da quella situazione scomoda. E all'improvviso ecco un dono dal cielo, il dj mise su 'dance again' e io non volevo di certo farmi scappare l'occasione per evadere. 'Bene, ragazzi noi ci congediamo addio!' Ash mi guardò male, mentre la tiravo per il braccio 'ma Faith..' 'NOI CI CONGEDIAMO, ADDIO.' la tirai per il braccio abbastanza in fretta, da non permettere a nessuno di controbattere, ci buttammo sulla pista letteralmente, lasciandoci trasportare dal ritmo della canzone. Finalmente la mia serata stava iniziando ad andare per il verso giusto, mi stavo divertendo così come Ash, tanto che alla fine, per scatenarci ancora di più, decidemmo di toglierci le scarpe. Finita 'dance again' iniziò 'sexy and i know it', e noi ci scatenammo ancora di più. A metà canzone, però Ash da che stava ballando tranquillamente, si trovò quasi buttata su di me. Aveva la faccia sofferente, ma non riuscivo a capire il perchè . Le chiesi col labiale, cosa fosse successo, rispose che qualcuno le aveva pestato il piede. Dopo neanche due secondi, arrivò un ragazzo, forse il colpevole, e iniziò a scusarsi. Quando lo guardai in viso rimasi paralizzata, e non solo io, Ash non respirava piu. 'Oddio stai bene? scusami davvero, non l'ho fatto a posta' disse il ragazzo moro, con la faccia piuttosto preoccupata 'tranquillo non fa niente, sto bene' disse Ash, rivolgendogli un sorriso timido. 'E non mi sembra che stai bene! Scusami ancora, non volevo è stato un incidente.' disse con lo stesso tono il ragazzo. 'tranquillo, davvero sto bene' disse Ash, cercando di tranquillizzare il 'misterioso' ragazzo con lo sguardo, e per sua fortuna ci riuscì. 'Sono una persona ignobile, non mi sono nemmeno presentato. Ma dove ho la testa oggi? Comunque piacere Zayn' disse il ragazzo porgendole la mano, e anche un grosso sorriso. 'Piacere Ashley' disse prendendogli la mano, e ricambiando il sorriso. Continuarono a parlarre per un altro paio di minuti e io mi soffermai a guardarli, soprattutto per capire cosa si stessero dicendo grazie al labiale. Poi, lui ci salutò perche doveva andare. Una volta che se ne andò, Ash iniziò a saltellare come una pazza. 'Te ne rendi conto? Zayn Malik ha parlato con me e mi ha chiesto anche scusa. Ok, adesso posso anche morire felice!' urlò con tono euforico, tanto da farsi sentire dalle persone vicino a noi. 'Ehm, non credi di esagerare. Non c'è bisogno di arrivare a morire.' dissi con tono ironico, facendola scoppiare a ridere. La canzone finì, così il dj annunciò gli ospiti della serata. 'Ed ora, per voi qui stasera: dj Malik e dj Horan! Un grande applauso, per i nostri ragazzi!' La folla era letteralmene impazzita, poi uno dei due iniziò a parlare. Non distinsi la persona in questione, perché la nebbia di scenografia era troppo fitta, riconobbi la voce di "dj horan" che presentava il remix della serata, molto improvvisato da come ne parlavano. 'Questa la dedichiamo a due ragazze in particolare.' disse Zayn con voce contenta, 'Miss antipatia in vestito rosso, scusa ancora per il vestito!' disse Niall, cercando con lo sguardo tra la folla, fino a trovarmi e farmi l'occhiolino. 'E la sua bellissima amica, si, tu con la giacca sbreggish!' disse Zayn facendo segno ad Ash. Al che iniziò il remix 'We found love' con 'Call Me maybe!'. Due canzoni fantastiche prese singolarmente, ma insieme erano ancora più belle! Ci scatenammo tutte e due e i due ragazzi sorrisero, capendo che la dedica era piaciuta. Ash mentre ballavamo, si avvicinò al mio orecchio 'solo una domanda. La definizione di sbreggish!?' disse tra le risa. 'te lo stavo per chiedere io!' risposi ridendo a crepapelle. Ripensai alla dedica, della canzone. Che coglione che era, però almeno era originale. L'unica cosa che riuscivo a non capire era il perché di quelle due canzoni; potevano fare un altro remix. Perché proprio call me maybe!? I miei dubbi vennero colmati, quando vidi Zayn fare segno ad Ash di guardare nella sua tasca. Ash non capiva il perché, ma decise di assecondarlo. Si mise le mani nelle tasche, e quando le uscii si ritrovò con un bigliettino in mano, lo aprii e mi fece vedere cosa c'era scritto -Hey i just met you, and this is crazy. But here's my number, so call me maybe!- seguito dal numero di telefono, da un xoxo e infine dalla firma di Zayn. Ash era sconvolta, non riusciva proprio a crederci. -Ok poteva starci con Ash, ma io che c'entravo?- mi chiesi dubbiosa tra me e me.





Spazio autrice:

allora ragazzuole\i, ecco il terzo capitolo. però gradirei davvero che magari la leggeste, e mi diceste cosa ne pensate. spero di avere tante recensioni, commenti e magari che la storia vi stia iniziando a piacere. Sappiate che, ancora non avete visto niente. Il meglio deve ancora venire, tralalala. grazie a tutti xoxo

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Capitolo 4
*** Chapter 4 ***


                                                                               

Ballammo un altro po', fin quando non giunse il momento di andarsene. Ash era ancora gasatissima, e io invece mi stavo chiedendo ancora il perchè, il perchè di tutta quella situazione. Andammo a prendere la macchina, ma ahimè non eravamo sole. Due ragazzi, molto ubriachi, ci iniziarono a seguire. 'Ehi bella pupa, dove vai!?' disse uno 'Dai, vogliamo solo parlare!' disse l'altro ridendo sotto i baffi 'Fai l'indifferente!' sussurrai ad Ash. Lei annuì, e insieme iniziammo ad allungare il passo. Ma i due non erano decisi a mollare, 'Daiiiiiii, non lasciateci così. vogliamo solo parlare, lo giuro.' ribadì uno dei due. Alla fine riuscirono a superarci, e si ci pararono davanti. Rimasi neutrale e mi misi davanti ad ash, in posizione di difesa 'Ehi ciao, come stai?' mi disse uno dei due 'Non credo che siano affari tuoi, sai come si dice, chi si fa i cazzi suoi campa 100 anni. e comunque adesso dobbiamo andare!' dissi io con tono di sfida, volevano giocare!? avrebbero trovato pane per i loro denti. Del resto l'umore era quello ideale, e inoltre avevo alle spalle diverse ore di kick boxing, e quei due non mi spaventavano per niente. ' Oh che acidità! rilassati, babe. so io come farti passare questo umore.' disse quello di fronte a me, cercando di prendermi per il braccio. 'Sai, noi donne non camminiamo sui tacchi solo per acquistare altezza. Li indossiamo anche come arma di difesa!' dissi ancora più acida, non capivano proprio che rischiavano grosso con me. 'Ahahhahah si come no.' disse sempre lo stesso, guardandomi con sguardo di sfida, e io logicamente ricambiai lo sguardo, non avrei mollato per nessun motivo al mondo. Ash, impaurita dietro di me, mi dava pizzichi quasi a lanciarmi un messaggio morse dicendo -ti prego lascia stare!-. Ma io non ero per niente convinta di lasciargliela vinta così, meritavano una lezione! Mi tolsi una scarpa e gliela mostrai 'Guarda, ho un tacco 12, e non ho paura di usarlo!' dissi con tono di sfida, se avesse provato a fare qualche passo avanti, gliel'avrei conficcato o sul per il naso o direttamente su per il suo amichetto dei bassi fondi. Però, improvvisamente mi sentii i fianchi attorniati da un braccio, non riuscì a capire chi fosse e soprattutto che intenzione avesse. 'Ragazze ci sono problemi?' sentii esclamare, riconoscendo subito la voce. -E che cazzo, una buona volta che io faccia qualcosa da sola no vero?!- pensai mentre mi voltai. Trovai Niall risataincontrollata che mi cingeva i fianchi con il suo braccio, e dall'altra parte vidi zayn messo davanti ad Ash. 'Le ragazze stavano parlando con noi, quindi perchè non ve ne andate a fanculo?!' disse il ragazzo di fronte a me, piuttosto seccato. Sentii sopraggiungere altri passi, mi voltai e con mio grande stupore vidi il resto del gruppo avvicinarsi: Harry, si posizionò vicino a Niall; Louis vicino a Zayn, e infine Liam si mise al centro 'So, what's up bro?' disse quest'ultimo con tono di sfida, guardando i due ragazzi, come poi anche gli altri. I ragazzi di fronte a noi rimasero sconvolti, e decisero di darsela a gambe levate. Quando se ne furono ormai andati, stavo per esplodere contro quel coglione che , da quella mattina, mi aveva rovinato un'intera giornata. ma fui interrotta da Louis che esclamò 'someone needs help! aaaargh SUPERMAN IS HERE!' scoppiando a ridere, e noi con lui, rincuorati del fatto che ormai fosse tutto finito. 'Lou sempre il solito vero?!' disse Liam con tono divertito. 'Beh, dovevo risollevare il morale dopo questa brutta esperienza!' disse facendo l'occhiolino, prima di ridere di nuovo. Risi anche io, ma i miei pensieri come anche le mie risa, vennero interrotti da una risata piuttosto -rumorosa-. al che, mi voltai, e mi ritrovai ancora con il braccio di una certa persona intorno ai miei fianchi. Mi sciolsi velocemente da quello strano abbraccio, e decisi di rimettermi la scarpa. 'stai bene?' chiese lui con tono un pò preoccupato 'Sisi tranquillo, una meraviglia. Ma ho una cosa da dirti: il mio unico problema sei TU!! Sai, me la sapevo cavare anche da sola non c'era di bisogno che mi facessi da avvocato difensore.' dissi finalmente facendo uscire tutta l'acidità accumulata in quelle poche ore, e lui puntuale come un orologio svizzero iniziò di nuovo a ridere. -Ma che cazzo, una buona volta che non scoppi a ridere no vero?!- pensai piuttosto seccata, quanto potevo odiare quella risata, anche se lo conoscevo da così poco tempo, sapeva come far uscire il peggio dalla sottoscritta. Fatto stava, che dopo un pò iniziarono tutti a ridere, compresa Ash! -Perfetto, ci manca solo che anche il cane randagio che si sta aggirando nei dintorni si mettesse a ridere- pensai nuovamente piuttosto nervosa. 'Comunque grazie davvero a tutti, anche a nome suo' disse Ash, con un sorriso sulle labbra. 'Non c'è di che, sempre a disposizione per delle belle donzelle in pericolo' dissero tutti in coro. 'Si come no, ok, grazie, ciao!' dissi velocemente, prendendo Ash sotto braccio 'Ciao ragazzi, a presto!' disse Ash quasi urlando. iniziai ad incamminarmi a passo veloce, con 10.000 pensieri su tutta la giornata, fin quando non mi sentii a dir poco tirare per l'altro braccio. 'Aspetta, per una buona volta mi faresti finire di parlare, ti prego?' disse Horan tirando per il braccio 'Che c'è?' dissi con tono molto più seccato, l'unica cosa che volevo era andarmene, in quel preciso istante. 'Ha una serata che sto cercando di restituirtelo, tieni. Ti è caduto dalla borsa stamattina.' disse con un mezzo sorriso sulle labbra, porgendomi il tacuino. -Ecco dove era finito- pensai entusiasta, ma decisi di non darglielo a vedere, il solo fatto che me l'avesse portato lui già mi stava facendo salire la bile al cervello. 'Ah, ehm grazie. Ciao!' dissi in fretta e furia, presi il taccuino e scappai letteralmente. Volevo tornare a casa e far finire quella giornata di merda il più in fretta possibile. 'E comunque, fai davvero delle belle foto.' lo sentii urlare, o almeno credetti, visto che già ero fin troppo lontana per sentirlo bene. Arrivammo alla macchina, Ash era ancora incredula, non riusciva a credere che tutti i ragazzi fossero venuti a difenderci. 'incredibile' ripeteva con quello sguardo perso nel vuoto. 'Forse conviene che guido io, sennò finiamo che ci andiamo a sbattere da qualche parte.' dissi con tono divertito. 'Perchè!?' chiese lei, finalmente riconnettendosi con il mondo. 'Perchè hai leggermente lo sguardo perso, e sai come è. Io vorrei vivere un altro pò.' dissi con tono ironico, facendole una pernacchia. Mi misi al volante, e quello riuscì almeno in parte a distrarmi. Che coglione, credeva veramente che io non sapevo difendermi!? Tzz incredibile, ma allora perchè mi ha dedicato quella canzone?! -Boh, chi lo riesce a capirlo è bravo- dissi tra me e me. Arrivammo a casa, Ash era ancora in estasi, io invece ero distrutta. Dopo una giornata cosi piena di sfiga era giunta l'ora di rilassarsi e dormire. Salimmo le scale e una volta arrivate davanti alla mia camera ci salutammo. 'buona notte faith! grazie per la serata!' mi disse ash abbracciandomi 'Grazie a te! Però basta più serate così, ok?' dissi con tono ironic,o anche se in verità non stavo scherzando per niente. 'Ahahha, si concordo.' ci salutammo un'altra volta e ci dirigemmo ciascuna nelle proprie camere. Avevo ancora il taccuino in mano, lo guardai e ripensai alle parole di quel coglione -Mi vuoi stare ad ascoltare?!- Mah che nervi, lo gettai sul letto, presi tutto l'occorrente e me ne andai in bagno. Mi struccai con cura, sciolsi l'acconciatura, tornai in camera. Mi tolsi quel vestito e lo misi subito nel cesto della roba sporca, misi su la canotta e le culotte che usavo come pigiama e mi risistemai la postazione trucco. Li trovai un post-it di Vick -spero che ti sia divertita! ho provato ad aspettarti sveglia ma alla fine non c'è l'ho fatta, domani mi racconti tutto xoxo love ya- Oh che dolce, dopo aver rimesso tutto in ordine mi gettai a capofitto sul letto. Vidi il taccuino aperto su una pagina in particolare, una pagina che non c'era prima. Decisi di controllare che l'alcool, come anche la stanchezza, non mi stesse giocando un brutto scherzo. lo presi nelle mani e iniziai a leggere -Before you came into my life I missed you so bad, And you should know that So, call me, maybe?- seguito da un numero un xoxo e la firma. Rimasi scioccata a fissare quella pagina per 5 minuti, era  davvero coglione o cosa?! Decisi di inviare un messaggio ad Ash e a Vick, è vero stavano dormendo ma almeno non me lo sarei scordato -abbiamo un problema!!- scrissi in fretta. Chiedere di dormire come le persone normali è chiedere troppo per caso?!





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il trillo ininterrotto della sveglia mi fece sobbalzare, ero riuscita ad addormentarmi, ma i miei pensieri riuscirono a tenermi sveglia e a stancarmi ancora di più nei miei sogni. Non ricordai un granché, ma per riuscire a togliere via tutta quella confusione e tutto quel sonno, decisi di farmi una doccia. Era presto per essere il giorno dopo una festa, ma avevo un appuntamento che non potevo e non volevo declinare. Mi infilai con forza d'inerzia dentro la doccia , ma l'acqua stava facendo il compito opposto: anzicché svegliarmi, mi stava facendo rilassare ancora di più. Optai per il piano b, molto più drastico del primo. Senza che il mio cervello avesse la possibilità di dibattere, spostai l'acqua da calda a glaciale, sussultai ma alla fine ottenni il risultato desiderato, mi svegliai del tutto. Dopo esser uscita e dopo aver asciugato i miei capelli, tornai in camera mia cercando di fare piano. Nessuno, a parte me, si era svegliato quella mattina. Per fortuna, almeno avrei avuto un altro pò di tempo per pensare a cosa dire e cosa fare di quella  strana situazione. Arrivata in camera, aprii l'armadio e fiondai sul letto ciò che sarebbe stato il mio outfit per la giornata: una maglia larga blu che ricade su una spalla, una top bianco sotto, un paio di jeans a sigaretta e le mitiche superga blu cobalto. Uscii anche la borsa stile mary poppins, visto che dentro riuscivo a far entrare di tutto, anche la mia mitica reflex. Mi misi alla postazione trucco, misi solo un pò di matita e di mascara presi la borsa e scesi giù. Come pensavo, nessuno si era ancora svegliato, perfetto. Preparai la colazione per me e per le altre due coinquiline, che oggi avevano deciso di fare le belle addormentate. Bevvi l'ultimo sorso di caffè, misi su il giaccone, del resto eravamo a Febbraio, e mi diressi fuori da casa. Andai alla fermata dell'autobus, e aspettai tranquillamente il mezzo. Misi su le cuffie e il tempo sembrò volare, una volta salita sembrava che fossero passati pochi secondi e invece ero già arrivata. Mi soffermai a guardare fuori dalla finestra ciò che succedeva all'interno, tutti si stavano già sistemando per la riunione di oggi, se cosi si poteva definire. Eccolo il mio impegno improrogabile: un gruppo di sostegno per ragazzi di età compresa tra i 14 e i 19 anni. Ragazzi all'apparenza diversi l'uno dall'altro, ma ahimè accumunati da problemi simili, i cosiddetti problemi adolescenziali. Problemi che ai loro occhi da teenagers sembrano impossibili da risolvere, ma che invece con un pò di amore in più e di incoraggiamento, alla fine si dimostrano delle sciocchezze. Iniziai a seguire questi ragazzi un anno fa, il ricordo del perchè iniziai bruciava ancora da morire. Vick tornò un giorno da scuola disperata, piangeva, si dimenava come una pazza e tremava tutta. Non mi volle dire cose le fosse successo, è questo mi preoccupò subito, lei non mi nascondeva mai niente, ogni giorno arrivava a casa e mi raccontava sempre tutto. Le chiesi cosa avesse, ma lei non mi rispose, si limitò a salire su in camera e a sbattere la porta con foga. Decisi di prepararle la cioccolata calda perchè sapevo che quello, oltre ai miei grattini speciali, riuscivano sempre a metterla di buonumore. Quando finii, bussai alla sua camera ma lei non c'era, li iniziai a preoccuparmi seriamente. La andai a cercare in bagno, e li rimasi sconvolta. La trovai con due dita conficcate in bocca, mentre cercava di farsi indurre il vomito. Lanciai la tazza a terra, e le andai a togliere le dita dalla bocca. mi arrabbiai inizialmente ma che cavolo le passava per la testa?! le gridai contro dicendole che fosse pazza a fare una cosa del genere, che rischiava di sentirsi male, e soprattutto perchè avesse intenzione di fare una cosa del genere. Lei mi urlò contro che era grassa, e che solo cosi sarebbe riuscita a dimagrire. Poi scoppiò a piangere, mi abbracciò, e mi raccontò che le sue compagne cheerleaders l'avevano presa in giro davanti a tutta la scuola dicendole che era grassa e che nessuno la voleva per quel motivo. Poi se c'ho non bastasse, la presero di peso e la gettarono nella pattumiera pubblica davanti allo sguardo divertito degli altri compagni. Lei era scioccata si capiva, ma nonostante tutto capii che ciò che stava per fare era sbagliatissimo e, grazie al mio aiuto, riuscì a passare completamente quel periodo. Da quel momento in poi, capii come fosse indispensabile aiutare i ragazzi con problemi simili, non perchè io non avessi mai sofferto di questi problemi, ma perchè comunque tutti si meritavano di avere una sorella maggiore al loro fianco come io c'ero stata per mia sorella Vick. Entrai dalla piccola porta di legno dipinta di blu, e trovai seduta al bancone, come sempre con un sorriso enorme in faccia, Helen la proprietaria dei locali, che già da 10 anni si era impegnata in questa nobile causa. Era radiosa più del solito, come ormai da un paio di mesi: era incinta di una bimba. Riusciva a trasmetterti calma e felicità con un solo sguardo, per non parlare dei suoi abbracci che riuscivano sempre a tirarmi su di morale. Appena arrivai al bancone, le sorrisi, e lei venne subito ad abbracciarmi 'Ciao Faith. Puntuale come sempre?' disse lei con tono pacato, con un sorriso gigante in viso. 'Eh si, al dire di Ash, sono puntuale solo quando vengo qui, quando si tratta di fare foto o quando si tratta di mangiare.' dissi abbozzando un grosso sorriso. 'Piuttosto come sta Aurora?' continuai toccandole il pancione 'Bene bene, scalcia e non mi lascia dormire la notte. Sarà una monellina, me lo sento!' 'Ahha, però nonostante ciò sei radiosa. Ma mi spieghi come fai?!' 'Tanto amore, cara Faith. Comunque vai, i ragazzi ti aspettano!' 'Ok, va bene. Se hai bisogno, sai dove trovarmi' dissi facendole l'occhiolino. Stavo per entrare nella stanza, quando la sentii urlare ' Faith!' 'Si dimmi Hel!' 'Vedi che nel tuo gruppo oggi ci saranno degli ospiti. E' un problema se li ho messi con te?' disse lei preoccupata. 'No, nessun problema, ci penso io a farli integrare. Sono già dentro?' 'No, ancora devono arrivare. Tu inizia, appena arrivano ti busso e te li faccio entrare' 'Ok Hel, tranquilla ci penso io'. Chiusi la porta alle mie spalle, in quel luogo, come anche con Ash, con Vick, e mentre facevo le foto, veniva fuori la Esme che da tempo era stata rinchiusa dientro un muro spesso e invalicabile. non riuscivo ad essere quella Faith acida e piena di rancori, riuscivo solo a ridere, essere dolce, apprensiva e simpatica. Mi voltai ,e tutti i ragazzi vennero a salutarmi, mi strinsero in un abbraccio di gruppo. Alla fine, era tutto di ciò di cui avessero bisogno: un'amica, una sorella maggiore alla quale raccontare tutto, senza aver paura di essere giudicati. 'Dai ragazzi, che dite prendiamo posto?' dissi alla fine con un sorriso solare sul viso. ' Buon giorno ragazzi, facciamo il nostro saluto che ne dite?!' dissi entusiasta 'Siiii' li sentii esultare 'HAVE FAITH AND FIGHT!' esultammo insieme. Lo so, poteva sembrare un inno inutile, ma dalla prima volta che lo usai notai che i ragazzi iniziarono a crederci sul serio e ad usarlo come spunto non solo per gli argomenti del gruppo: lo usarono come bio su twitter, facebook, alcuni (i più grandi) si fecero anche il tatuaggio, e questo mi rendeva felice. 'Allora ragazzi, oggi avremmo degli ospiti. Non chiedetemi chi sono, perchè sinceramente nemmeno io lo so. Ahah comunque sia, che ne dite iniziamo a parlare un pò, e in caso dopo vediamo cosa fare?!' 'si va bene!' dissero tutti in coro. 'Ok, perfetto. Allora, un pò di gossip: cosa mi raccontate? news? amori? fortuna? oroscopo?' dissi a raffica stile Giuliana Ransic. Tutti risero, e a turno iniziarono a rispondere: i più grandi mi fecero vedere chi i nuovi tatuaggi, chi la nuova acconciatura; mentre i più piccoli mi parlarono del ragazzo/a che gli piaceva, di quello che avessero fatto durante la settimana, parlarono dei loro progetti per il futuro prossimo, e io restai li ad ascoltarli. Al che, sentii bussare alla porta, e vidi dalla piccola finestrella spuntare Hel che col labiale mi disse -Sono arrivati li faccio entrare?- Le feci segno con la testa che li poteva lasciare entrare, era un pò più esuberante rispetto a prima, ma non gli diedi cosi tanta importanza. 'Ok ragazzi, sono arrivati i nostri ospiti. Mi raccomando, mettiamoli a loro agio e cerchiamo di sostenerli! eccol..' stavo per concludere, quando mi accorsi chi fossero i due ospiti. Rimasi molto sorpresa, non per chi fossero, ma ricordando la sera precendente e mi scappò una piccola risata. 'Ma loro sono..' dissero in coro due ragazze, non riuscendo a finire la frase. Mi affrettai a recuperare i sensi, e a rispondere 'Ehm si, sono Harry e Louis dei One Direction. Benvenuti ragazzi!' dissi in tono cordiale 'Faith?! non ci credo!' disse Harry passando da uno sguardo sorpreso, a uno più felice 'No, tu sei la stessa Faith di ieri?! Ma a me non sembra per niente!!' disse Louis ridendo. I ragazzi del gruppo mi guardarono sbigottiti, come se volessero dire -tu li conosci?!- 'Lunga storia, poi vi dirò' dissi sottovoce 'Ok ragazzi prendete posto, sedetevi dove più vi aggrata. Iniziamo, allora che ne dite facciamo un pò di presentazioni, e proviamo a spiegare la nostra situazione ai nostri ospiti?' dissi in tono amorevole. I ragazzi del gruppo annuirono un pò intimiditi. 'Dai tranquilli ragazzi, non mordono mica! sono persone come noi, allora chi vuole iniziare?' chiesi con tono scherzoso. Calò il silenzio, nessuno sembrava deciso a smorzare quella situazione. 'Ok, parlerò io per prima.' sentii dire dalla più spavalda del gruppo. Le rivolsi uno sguardo entusiasta, e la ringraziai sotto voce. 'Ciao mi chiamo Ellie, ho 16 anni e frequento questo gruppo dalla sua nascita. Prima, credevo che la mia vita fosse una merda: non avevo amici, credevo che i miei mi odiassero, e sostenevo che nessuno mi capisse. Così, all'età di 14 anni iniziai a tagliarmi. inizialmente mi sentivo bene, però un giorno qualcosa andò storto, presi la vena principale del polso e non riuscivo a far risanare la ferita. I miei, mi trovarono a terra accasciata in un bagno di sangue. Fortunatamente, non ero morta ma ci ero arrivata vicino, così capii di aver bisogno di aiuto. E li, incontrai Faith. Io sono figlia unica, ma lei è riuscita ad essere sin da subito la sorella maggiore che tutti desiderano, e grazie al suo aiuto adesso ha 1 anno che ho smesso di tagliarmi, tranne raramente quando mi faccio la lametta!' disse ridendo alla fine 'Nel senso, che mi taglio accidentalmente.' spiegò lei. Dopo Ellie, anche gli altri parlarono dei loro problemi, di come fossero caduti nella depressione e di come , grazie al gruppo, erano riusciti a risolvere il problema. Poi, mi riferii alla nuova arrivata del gruppo, non parlava molto e per questo la feci parlare per ultima 'Allora, hanno detto tutti qualcosa. Sappiamo tutti, che Emma è l'ultima arrivata, quindi ti farò solo una domanda. Pronta a rispondere alla domanda da un milione di dollari!?' dissi cercando di rompere il ghiaccio 'Sisi' disse lei scherzosa. 'Allora, cosa hai mangiato ieri!? Prenditi tutto il tempo per rispondere, ma ricorda che con mangiare intendo anche metabolizzare e digerire!' dissi precisando. Lei si guardò circospetta, ma alla fine rispose 'Pollo con le patate, e la torta al cioccolato. Anche se veramente, ha due settimane che non mi induco il vomito ne prendo lassativi!' disse lei orgogliosa di se stessa. 'Bravissima, vieni qui un abbraccio speciale ci sta proprio.' le corsi incontro e l'abbracciai forte. Tutti le sorrisero, e si complimentarono con lei. Harry e Louis restarono in silenzio, e ascoltarono ogni singola persona incoraggiandola o complimentandosi. 'Ok, ora è il turno dei nuovi arrivati. Pensavate che mi fossi scordata di voi!? E mi sa di no, ahah. Allora, diteci qualcosa' dissi con tono tranquillo 'Ok, allora inizio io!' disse Louis con tono spavaldo 'Beh, tutti credono che siccome faccio parte dei One Direction, io non abbia avuto problemi adolescenziali. E qui, casca l'asino. Io ero, diciamo, il comico nella mia classe, facevo ridere tutti e prendevo in giro i prof; ma, dietro alla maschera di pagliaccio, si nascondeva un ragazzo timido e triste. Era vero, ridevo dalla mattina alla sera, ma nel profondo soffrivo da morire. Tutti i miei compagni mi dicevano che ero gay, solo perchè non avevo mai avuto una ragazza, e più di una volta i ragazzi della squadra di football mi hanno gettato di peso o dentro la spazzatura o dentro i bagni, per non parlare delle umiliazioni quotidiane che ero costretto a sopportare. Un paio di volte, ho pensato di farla finita, sono sincero. Ma alla fine, grazie ai miei veri amici, ai miei genitori e dopo grazie anche ai ragazzi ho capito che errore stupido e madornale avrei commesso se avessi abbandonato la mia vita per colpa di un paio di cretini. Quindi, ragazzi vi dico solo questo: tutti chi più chi meno hanno problemi, l'importante sta nel superarli con le giuste persone affianco. Perchè nessuno mai ,potrà rimpiazzare il vostro al mondo. Ognuno di noi è speciale a modo suo, e se decidiamo di farci prevalere dalle nostre paure non riusciremo mai a vivere la vita fantastica e inaspettata che è stata scritta per noi. quindi lottate!' concluse gridando. Non avrei mai immaginato, che Louis avesse potuto avere tutti questi problemi, ero letteralmente basita. 'Ok, a quanto pare è arrivato il mio turno.' disse Harry un pò tentennante. Lo guardai per fargli coraggio, come anche Louis, e lui ne sembrò rincuorato. 'Anche per quanto riguarda me, tutti credono che siccome faccio parte dei One Direction, sono una delle persone più famose di questo mondo, io non ho mai avuto problemi. Beh, non è cosi. Iniziamo dalla separazione dei miei, è vero sembra da come la racconto che io non ci sia rimasto tanto male ma non è cosi. Poi, anche a scuola i problemi erano tanti: i bulli se la prendevano sempre con me perchè preferivo tacere e fare l'indifferente che rispondere con la violenza. Ma i veri problemi vennero dopo. Quando iniziai a frequentarmi con la mia ex, Nicole, pensavo che la vita stesse prendendo un senso. Fin quando non la trovai che mi tradiva non con un ragazzo, ma con una ragazza. Quello mi colpì fortemente, anche dal punto di vista della mia virilità. Mi chiusi tremendamente in me stesso e , sarò sincero, ho provato anche ad impiccarmi una volta, peccato che ero troppo pesante e quindi caddi a terra. Però, grazie ai ragazzi, ora sono finalmente riuscito a passare quel periodo buio della mia vita. Quindi ,ragazzi, direi che prima di tutti dovreste ringraziare le persone a voi care che ci sono state sempre per voi, e soprattutto Faith che ogni giorno vi aiuta!' concluse con la voce rotta. Io non riuscivo a dire niente, ero sconvolta ancora di più dalla storia di Harry che da quella di Louis. Dopo parlammo un altro pò, fin quando i ragazzi se ne andarono. Io restai a sistemare tutto e , Harry e Louis, mi aiutarono. Parlammo ancora dei loro problemi, dei loro sogni e dei loro progetti. Stranamente, con loro non riuscivo a far uscire Faith, era da tanto tempo che non mi fidavo più delle persone. Ma non capivo il perchè, sapevo che di loro mi potevo fidare, qualsiasi cosa sarebbe successa. 'Grazie ragazzi, per esser rimasti ad aiutarmi. Davvero non c'è n'era di bisogno.' 'Tranquilla, è stato un piacere. Anzi, grazie a te, noi non parliamo di queste cose tanto facilmente, e scoprire che comunque ci fidiamo di un'altra persona è davvero qualcosa di super per noi' disse Louis contento. 'Grazie davvero per tutto, possiamo tornare?' disse Harry con la faccia da cucciolo 'Certo, siete i benvenuti!' dissi facendo un sorriso 'Comunque, eccovi il mio numero. Se avete bisogno di qualcuno, che non siano i ragazzi, con cui parlare, beh, io sono a disposizione 24h su 24.' dissi ironica 'Ah perfetto, allora ti chiamerò sempre alle 3 di notte!' disse Louis iniziando a ridere 'Ahhah anche prima, sai, non mi dispiacerebbe dormire, ogni tanto' replicai ridendo. Uscimmo insieme, ci salutammo e andai verso la fermata. Ripensai alla giornata che avevo appena trascorso, forse non è così sbagliato fidarsi, perchè del resto, non siamo tutti uguali.





hey ragazzi ecco il quarto capitolo. spero che vi piaccia, tranquilli non sarà tutta così. tanti colpi di scena, tante soprese e tante scommesse vi aspettano. ahah lol xoxo

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Capitolo 5
*** Chapter 5 ***


                                                                         


15 giorni dopo:

erano passati 15 giorni da quella riunione, dove avevano preso parte anche Harry e Louis, e le cose erano cambiate. Perchè adesso, le persone di cui mi fidavo erano cresciute di numero, si, perchè dopo quel giorno iniziai a fidarmi, di nuovo. I ragazzi mi venivano a trovare tutti i giorni alle riunioni, e anche il gruppo ormai li aveva integrati alla perfezione. Spesso, Harry trascinava anche Liam e Zayn, mentre Louis faceva venire quasi sempre la sua ragazza, Eleanor. Era una ragazza davvero dolcissima, infatti non tardammo a diventare grandi amiche. Tutto filò liscio per la prima settimana, finivamo le riunioni, sistemavamo e poi tornavamo a casa per continuare a scherzare via messaggi. Ma, ahimè, la calma non potè durare a lungo, infatti la settimana successiva incominciò a venire anche lui: mister risatadascimmia Horan! Che nervi, era l'unico di quel gruppo che non riuscivo a sopportare. Era incredibile, non avevo mai provato così tanta antipatia e acidità per una persona sola prima di quel momento, ma lui riusciva sempre a far uscire il peggio di me. Quel giorno, come consuetudine ormai, andai al gruppo, appena entrata trovai tutti i ragazzi dentro e vidi anche loro: Harry e Louis. Credendo che Niall non fosse venuto, tirai un sospiro di sollievo e sorrisi a tutti, 'ciaooo faith!' disse con un sorriso gigante stile 55 denti, spuntando da dietro Louis. Cercai di restare calma e impassibile, ma Harry, che ormai riusciva a capire le mie espressioni, rise sotto i baffi e mi rivolse uno sguardo di scuse. 'Ciao a tutti!' dissi calma e tranquilla, non avrei permesso che mi rovinasse un'altra giornata, non anche stavolta. Ci mettemmo in cerchio, e iniziammo a parlare, a scherzare. Le due ore passarono, come ormai da giorni, come se fossero secondi, e, infatti, arrivò subito il momento di riassettare la stanza; momento che ormai odiavo, visto che quel coglione lo usava come pretesto o per prendermi in giro o per stuzzicarmi in qualsiasi modo. Iniziai a scherzare con Harry e Louis , dicendo cose senza senso o ricordando vecchie conversazioni futili fatte via messaggi. 'perchè, ieri quella con zayn e liam dove la mettiamo!?' disse Louis ridendo a crepapelle 'Ahhah si, il dilemma esistenziale di zayn : cosa sceglierei tra uno specchietto portatile e uno grandezza naturale piantato a terra? Ahahhahaahhaha stavo morendo, e il bello che ci stava pensando seriamente. AHAHA, e Eleanor che ci reggeva il gioco, oddiooo ahhahahah ' dissi con le lacrime agli occhi, per le forti risa. Le nostre risate vennero interrotte da un rumore assordante, ci girammo di scatto tutti e tre in sincrono, e vedemmo che Niall aveva fatto cadere una sedia. La sistemò e poi con passo deciso e minatorio venne e si posizionò di fronte a me. 'Cioè ora spiegami, tutti nel gruppo hanno il tuo numero, compresa Eleanor. Ma perchè lo hai dato a tutti tranne a me?!' disse con tono piuttosto irritato. -ma che cavolo?! ora una persona non è neanche più libera di dare il proprio numero a chi vuole e quando vuole. ma guarda un pò?! - pensai piuttosto irritata, cavolo neanche fosse il mio fidanzato. 'Beh, forse perchè loro hanno dei problemi!?' mi limitai ad affermare con tono saccente, -guarda un pò se un cretino come lui si doveva mettere a sindacare sulle mie scelte.- pensai prima di sbuffare rumorosamente.  'Ah, quindi solo chi si taglia può avere i tuoi numeri?! bene, OK' urlò infine, prima di andare a  prendere qualcosa nella sua tracolla, non riuscivo davvero a capire cosa stesse architettando. Poi me lo ritrovai nuovamente davanti, con un paio di chiavi in mano che faceva segno di tagliarsi i polsi 'visto?! anche io mi taglio!!' gridò infine. -ma era coglione o lo faceva per passatempo?!- dissi tra me e me. Harry scoppiò a ridere, e a ruota anche Louis, io ero abbastanza seccata, perchè doveva insistere così tanto? Però alla fine non resistetti e risi alla battuta idiota. Finimmo di sistemare, e iniziammo a dirigerci verso l'uscita. Quando stavamo per uscire dalla grande porta blu, mi prese per un braccio tirandomi verso di lui 'Guarda, mi sono tagliato visto!? Ora lo posso avere il tuo numero ti prego??' disse facendo la faccia da cucciolo. 'Cretino, quello è un punto fatto con una puntina.' dissi con sguardo schifato. Ma era davvero scemo?! 'Comunque, devo andare. Ciao ragazzi! Ci sentiamo/vediamo presto.' dissi scappando dalla stanza. 'Mi raccomando, vacci piano con il sacco da boxe!' sentii affermare Harry con voce divertita. 'Tranquillo, non mi faccio mai male.' gridai con tono ironico. E finalmente eccola arrivata, la parte che preferivo: quella del relax assoluto.

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Qui nessuno poteva rompermi le scatole, qui potevo sfogare tutta la mia rabbia repressa e concentrarmi sui miei pensieri. Steve , l'istruttore, lo sapeva bene, infatti mi dava tutte le consegne prima e poi mi lasciava in pace. Misi su gli auricolari e addio mondo, dopo aver fatto 1 ora e mezza di esercizi e macchinari per la forma, mi dedicai alla mia passione: la kick boxing. Lo so, non è uno sport da donne, ma io ci stravedevo lo stesso, riuscivo a scaricare tutta la rabbia e, alla fine dell'allenamento, riuscivo a non pensare a niente per almeno 5 minuti, semplicemente sublime. Iniziai a dare calci intensi al sacco, sembrava una perfetta coreografia di danza: uno due e tre calcio, calcio calcio gancio destro. La sincronia dei miei movimenti faceva paura alle volte, anche a me stessa. Continuai cosi per un'ora, arrivata a un certo punto, però, la mia pace interiore fu interrotta da qualcuno che mi toccava la spalla. Prima feci finta di niente,ma pian piano capii che la persona interessata era più che mai decisa ad attirare la mia attenzione, peccato che lo stesse facendo nel modo sbagliato. -Possibile che steve non l'abbia avvertito/a del potenziale pericolo che divento?!- pensai iniziando a stufarmi sul serio. Mi voltai a dir poco furiosa, chi cazzo si stava permettendo di disturbarmi in quei 5 minuti di libertà assoluta?! Tolsi anche gli auricolari così da poter sentire la motivazione, o meglio le scuse. Quando mi voltai, e finalmente notai la persona che aveva osato disturbarmi, sentii solamente la bile salirmi al cervello. -No, no , no e NOOOO! e non può essere anche qui- pensai, sgranando di colpo gli occhi. 'Ciaooo Faith' disse il cretino biondo di fronte a me, era davvero stupido! Decisi di togliermi i guantoni, non volevo rischiare di fargli fin troppo male con il mio prossimo cazzotto che gli sarebbe arrivato con la posta prioritaria! 'No anche qui!? Che ci fai??' 'Mi sono iscritto oggi, sorpresa' disse a presa in giro, e per tutta risposta iniziò anche a ridere. Non ci visti più, ero furibonda, va bene alle riunioni perchè comunque lo portavano gli altri ma qui no, era il sacro tempio della mia calma e tranquillità e lui con quella risata assordante lo stava distruggendo. 'Ok, chi ti ha detto che vengo qui?!' dissi acidissima. 'Veramente, prima che l'ho saputo c'è voluto un pò. Harry non me lo voleva dire, ma alla fine a furia di rompergli le scatole ha dovuto cedere.' disse fiero di se, ricominciando di nuovo a ridere. Mi voltai, e decisi di dare un pugno a mano nuda al sacco, giusto per evitargli l'operazione di un nuovo setto nasale. Tirai un gancio piuttosto forte, ad occhi chiusi, in quei pochi secondi sentii diversi tipi di dolore, prima lieve per poi diventare più acuto proprio tra le nocche. -Ma che caspio?!- aprii gli occhi di colpo e capii di non aver colpito il sacco, bensì il muro messo proprio di fronte al sacco. 'AHIIIII!' fu tutto ciò che riuscì a dire. Il dolore cominciò ad essere più forte, tanto da farmi tremare anche la mano. 'Oddiooooo, ma sei pazza!? stai bene?' disse quel cretino con voce piuttosto preoccupata 'Si sto bene, sai è nel mio stile dare cazzotti al muro per allenarmi e poi dire -ahi- come grido di incoraggiamento. Ma sarai scemo?!' dissi acida 'Ti fa male?' disse lui prendendomi la mano, per capire quanto grave fosse il danno. 'Secondo te?! Certo che mi fa male!' dissi con tono irritato, perchè continuava a farmi quelle domande idiote! 'Dai vieni acidella, che curiamo questa mano martoriata!' disse con tono dolce, dirigendosi verso il bagno. Lo seguii anche se non volevo, andammo negli spogliatoi, lui prese il kit di pronto soccorso, prima di sedersi di fronte a me. Decisi di guardare in che condizioni fosse la mano: era nera con delle ferite sulle nocche, niente di serio ma faceva male lo stesso. Mi disinfettò le ferite, e feci un salto di 2 metri dalla sedia, quel disinfettante faceva un male cane. 'Dai, non fare la bambina piccola! è solo disinfettante.' disse lui apprensivo e ironico. 'Si ma brucia!' mi limitai ad esclamare, lui sorrise sconsolato e mi iniziò a soffiare sulla mano, per portarmi un pò di sollievo. Poi, prese la crema contro gli ematomi e me la passò con delicatezza su tutta la mano. 'Sai, questo di solito succede a noi ragazzi. Siete voi ragazze a fare da infermiere, e invece con te ogni cosa è sempre alla rovescia.' disse lui ridendo 'Stai zitto!' mi limitai a sussurrare, mi fasciò la mano con una perfezione meticolosa, infine mi prese la mano ormai fasciata e me la baciò. 'Così, guarisce prima.' disse lui dolcemente, guardandomi negli occhi 'Guarda, preferisco aspettare che guarisca da sola e con calma.' dissi sempre con tono acido, era inutile che faceva in carino tanto non attaccava. 'Adesso devo andare, grazie. Ciao.' dissi velocemente per non farmi sentire da lui, presi la tracolla e mi incamminai verso l'uscita. 'Ahah di niente, acidella. Comunque, vedi che devi rifasciartela ogni 4 ore, non te lo scordare!' disse gridando 'Tranquillo, so badare a me stessa.' risposi in fretta e furia, uscendo dalla palestra a dir poco incazzata. Misi su le cuffie, e andai alla fermata, ma poteva mai essere che dove ci fosse lui ci dovevano essere sempre casini?! O mi facevo male o qualche vestito si rovinava, lo dovrebbero chiamare sfigaman! Del resto, dove c'è lui c'è sfiga, salii sull'autobus e cercai di calmarmi. Il telefono squillò, un messaggio di Harry -Scusami, ti giuro che mi ha torturato per sapere dove andavi in palestra, e lo sai come è Niall quando si mette a picchio. Mi dispiace, davvero.- risposi subito - Tranquillo, lo so è davvero una gran seccatura ahah ci sentiamo ciaooo xx- misi un pò di musica rilassante e cosi iniziai a calmarmi. pace interiore...

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Finalmente ero riuscita a calmarmi, almeno apparentemente. Arrivai a casa, pensando solo a far permanere quella pace interiore finalmente trovata. Aprii la porta e la chiusi con cautela, 'Ciaooo Esme!' sentii gridare dal piano superiore da Vick. Non risposi, mi limitai a salire le scale -pace interiore, pace interiore-. Entrai nella mia camera, scaraventai la tracolla con forza sul letto e dopo poco anche io mi lasciai cadere sul letto. 'Ehiiii, ma non si risponde al tuo paese!?' disse Vick con tono ironico, non risposi - pace interiore-. 'Ma che cazz?!' disse Vick, arrivando in camera mia 'Ma si può sapere che hai!? E quella cosa è?!' disse riferendosi alla mia mano 'Che ti è successo?' disse preoccupata 'Tranquilla, sto bene sono solo i rimasugli della mia mano.' cercai di essere carina, anche se sapevo che ero una bomba ad orologeria pronta ad esplodere, e l'ultima persona con cui me la volevo prendere era Vick. ' Ho notato, ma che è successo!? Hai preso a pugni un orso per caso?!' disse lei cercando di farmi distrarre con una sana risata, ci riuscì 'Ahah quasi. Poi dopo ti racconto, comunque, il bagno è libero?' 'Sisi, ash ha appena finito di farsi la doccia.' disse con un sorriso stampato sulle labbra. 'Ok, allora io vado, a dopo' dissi dandole un bacio sulla guancia. Presi tutto l'occorrente, e mi gettai a capofitto dentro la doccia. L'acqua tiepida, riuscì a portare via con se le rimanenze della mia collera. Fu un pò difficile farsi la doccia, per colpa di quella mano fasciata, cercai invano di non bagnarla; ma ahimè non fu possibile. Una volta uscita, mi sentivo rinata, ma capii subito che avrei perso di nuovo le staffe cercando di medicare quella mano. -Nerviiiii. No, pace interiore!-. Asciugai i capelli lunghi e , dopo aver fatto, li raccolsi tutti in uno chignon, misi su la canotta che usavo come pigiama e un paio di culotte, del resto non aspettavo nessuna visita. Andai a cercare l'occorrente per fasciare la mano, una volta trovato, misi tutto ciò di cui avevo bisogno sul tavolo della cucina e iniziai. Sciogliere le bende fu semplice, ma una volta arrivata la parte di dover mettere quelle nuove, incominciai ad avere problemi, del resto mi ero infortunata la mano destra, e la mia mano sinistra sembrava non volesse collaborare. Mentre stavo cercando disperatamente di medicare quella mano, sentii suonare alla porta. -E chi poteva essere!? non aspettavamo nessuno.- 'Vick, per favore vai ad aprire tu?' mi limitai a gridare. Nessuna risposta, sicuramente stava ascoltando musica. Misi le bende alla bene e meglio, e mi diressi verso la porta sbuffando, ma fui anticipata da Vick, che con outfit molto casalingo (ovvero solo una canotta.) andò ad aprire la porta. Rimasi ferma sullo stipide della porta della cucina, ad assaporarmi quella scena. Lei aprii la porta e con voce cordiale disse 'Chi va la?!', però, una volta aperto, rimase a dir poco scioccata. Chi aveva visto?! Dei fantasmi!? 'Ciaoo' sentii esclamare e riconobbi subito le voci di chi fossero. Cercai di trattenermi dal ridere, non per chi fosse venuto a trovarci, ma nel vedere la scena seguente. Vick, si guardò dall'alto al basso, chiuse la porta e 'No non può essere! Ho le allucinazioni!' disse incredula. Poi, riaprì la porta e di nuovo quelle voci 'Ehii ciaoo, dovremmo entrare quindi non chiudere la porta per favore!' dissero tutti in coro. Io non riuscivo più a trattenermi dalle risate, e alla fine scoppiai in una grossa risata. Vick capii che io avevo visto tutta la scena, ma cercò di non vacillare. Dopo aver capito che quella non era una visione, decise finalmente di parlare 'Ehm si cioè scusate, comunque si certo entrate.' disse imbarazzatissima e li iniziai a ridere ancora di più, solo lei riusciva a fare delle figure di merda così colossali, del resto era un dono di famiglia. I ragazzi entrarono, c'erano tutti: Liam, Harry, Louis, Zayn, Eleanor e anche Niall. Fantastico! 'Ehm prego accomodatevi in salotto, chi vi devo mandare?' chiese tentennante Vick. 'Cerchiamo Faith, e comunque tranquilla non è successo niente prima!' disse Liam amorevolmente cercando di farla calmare, ma ahimè peggiorò solo la situazione visto che Vick venne con passo determinato verso di me 'Ti cercano!' disse con tono incavolato, era a dir poco bordeaux in viso, e io non riuscì a smettere di ridere. Poi, salii su per le scale e infine sentii la porta del bagno chiudersi con foga. Andai ancora ridendo nel salone. 'Ciaoo ragazzi, scusatemi se sto ridendo ma la scena di qualche secondo fa sembrava una scena tratta da qualche film comico ahahah!' dissi ridendo ancora. 'Ahaha tranquilla, anche se è vero! Sembrava davvero la scena di un film ahhaha!' disse Louis iniziando a ridere, tutti gli altri annuirono iniziando a ridere. 'Comunque, ragazzi scusatemi un secondo che vado a reclutare le altre due coinquiline!' dissi divertita, avevo bisogno delle mie due spalle, non potevo tenerli a bada tutti e 5 da sola con Eleanor. 'Vai vai, e chiama se hai bisogno di aiuto!' disse Zayn facendo l'occhiolino. 'Ok Malik, tranquillo!' partii a razzo verso il piano superiore e decisi di andare come prima tappa da Ash. la trovai messa comoda sul letto, mentre leggeva un libro con le cuffie messe. Saltai a dir poco sul letto, le tolsi le cuffie 'Faith ma che cazzo fai!?' disse lei sconvolta dal mio strano comportamento. 'Muoviti scendi!!' dissi io euforica, non capivo del perchè lo fossi così tanto ma mi andava bene così, del resto non potevo essere sempre acida. 'Ma perchè chi c'è?' chiese lei stralunata 'Mr callmemaybe Malik!' gridai già fuori dalla sua stanza 'Ok scendo!' la sentii gridare fiondandosi giù dal letto. Andai dritta al bagno, sapevo che Vick non sarebbe scesa tanto facilmente, ma sapevo anche quali carte giocarmi, ero o no la sua sorella maggiore?! Bussai forte alla porta 'Vick esci, muoviti!' dissi ironica 'No tu sei pazza. Ho già fatto la mia figura di merda giornaliera e mi basta e m'avanza pure. Quindi lasciami stare.' disse lei incavolata nera, non ero decisa a dargliela vinta, fino a prova contraria ero io quella più grande quindi comandavo io. 'Victoria Carly Harvey, vieni fuori subito da quel bagno, non mi costringere ad usare le maniere drastiche, e lo sai che ne sono capace!' dissi io in tono dittatoriale. 'No!' affermò lei subito 'Ah davvero!? Va bene, ok!' dissi fiondandomi dentro il bagno e incominciando a farle il sollettico. 'No, ti prego basta!' disse lei ridendo a crepapelle 'No, fin quando non scenderai!' dissi in tono di sfida. 'Non ci penso proprio!' disse riuscendo a scappare. 'Ah si!? vuoi la guerra!? e che guerra sia!' dissi io iniziando a rincorrerla. Ash era già scesa, e la sentii parlare con i ragazzi. Fin quando, non ci fiondammo io e Vick nel salone, iniziarono tutti a ridere a crepapelle e non credevano all'assurda scena che gli si stava presentando davanti. 'Tanto prima o poi ti prendo, è solo questione di tempo!' dissi sicura della mia imminente vittoria, Vick era veloce ma si stancava velocemente. Iniziamo a correre in tondo per 2 volte. 'E chi se la immaginava cosi a Faith?!' sentii esclamare ad Harry. 'Eh si, sembra un'altra persona!' dissero Liam e Zayn in sincrono, non gli diedi retta, avevo una scomessa da vincere e non mi interessava chi e cosa c'era. Io dovevo vincere e basta, e all'improvviso ecco la svolta: Vick inciampa sul divano, e si ritrova letteralmente sdraiata sopra ad Harry e Liam, ai due non sembrava dispiacere per niente, ma Vick invece divenne rossa peggio di un peperone. 'Ciao!' esclamarono i due ragazzi, lei disse un paio di suoni strani, fece per rialzarsi ma cadde di faccia a terra. Io mi fermai, e iniziai a ridere di gusto, tanto da finire anche sdraiata a terra. 'Vick, ma che ci fai a terra?! Vuoi abbracciare il pavimento!?' disse Ash facendo scatenare la risata di Zayn, e poi quella di tutti. io ancora mi contorcevo a terra dalle risate e , la mia strana risata con risucchio, sembrava dilettare tutti! 'Ahi!' disse Vick trattenendo a stento le risate. 'Lascia che ti aiuti!' disse Liam porgendole la mano. 'Gr-grazie!' disse lei imbarazzatissima, finalmente iniziammo tutti a calmarci e anche la mia risata pian piano stava svanendo del tutto. 'Giuro che ti uccido!' disse Vick guardandomi in cagnesco. 'Maddai lo sai che lo faccio solo per il tuo bene. Love ya!' dissi teneramente 'E io no!' disse lei ancora in collera per la figura di merda fattale fare davanti ai miei amici. 'Comunque ragazzi, io sono Vick piacere. Ormai mi avete conosciuta per quella che sono: una combinagaffe assurda!' disse ironicamente 'Piacere nostro Vick!' dissero i ragazzi in coro. 'Chi se la immaginava così Faith?!' riesclamò Harry ancora incredulo alla scena che aveva appena visto. 'Nah, secondo me è sempre così, cerca solo di trattenersi e sembrare più normale davanti agli altri.' dissero Louis e Eleanor con tranquillità. Caspita, mi conoscevano da così poco tempo ma già avevano centrato in pieno la mia personalità. 'Ok, basta, non dobbiamo fare una questione di stato per il mio comportamento!' dissi ironicamente. 'Comunque, domanda da un milione di dollari: che siete venuti a fare qui?' dissi non capendo ancora il perchè di quella visita. 'Beh, ehm, abbiamo saputo, ehm , del tuo piccolo incidente in palestra.' disse Harry tentennante 'e abbiamo pensato di venire a vedere come stavi!' dissero gli altri. Guardai subito in cagnesco Niall, tenerselo per se no vero!? 'Ma ragazzi non ce n'era di bisogno, sto bene tranquilli. Solo un paio di lividi ma niente di che!' dissi cercando di mantenere la calma. 'Ah davvero, allora perchè tieni la mano mezza chiusa!?' disse subito Niall. 'Perchè la dovevo medicare, come mi aveva detto una certa persona, ma poi siete arrivati voi e allora non ho potuto più fare niente!' dissi con tono di sfida rivolgendomi a lui, farsi i cazzi suoi no vero!? 'Si come no, vieni vah! Che ti aiuto!' disse lui ironico. 'Non ho bisogno del tuo aiuto, grazie!' dissi iniziandomi a spazientirmi, avrei accettato l'aiuto di chiunque tranne il suo. 'Dai muoviti!' disse lui venendo verso di me, si mise seduto a terra di fronte a me e iniziò a fasciarmi la mano con tranquillità. Boh, non lo capivo proprio. 'Ecco fatto, acidella, abbiamo finito!' disse lui contento 'Whm.. grazie!' dissi con tono normale. Del resto era bravo, glielo dovevo riconoscere. Dopo aver finito di medicarmi, rimase seduto vicino a me, iniziammo a parlare tra di noi del più del meno. Ricordammo diversi aneddoti divertenti e cose del genere, poi passarono a far domande a me, Ash e Vick. Anzi no, si concentrarono di più su Ash e Vick, visto che comunque non le avevano viste tanto spesso. Uscì il discorso fidanzati e i ragazzi iniziarono a lanciare frecciatine. 'Beh, delle belle ragazze come voi non mi sorprende che abbiate uno stuolo di ragazzi alla vostra porta per ciascuna di voi!' disse Harry spavaldo. 'Beh, non è proprio cosi!' disse Ash. 'Eh si, ad esempio io a scuola vengo spesso presa in giro perchè non ho un ragazzo. E questo mi fa stare male alle volte!' disse Vick stringendosi nelle spalle, povera la mia cucciola. 'E poi i ragazzi di scuola mia non mi calcolano, ai loro occhi sono trasparente. Quindi in teoria non è nemmeno colpa mia, ma le ragazze mi prendono in giro lo stesso. Quanto vorrei zittirle, una buona volta!' disse Vick con estrema serietà. 'Oh poor dear, tranquilla adesso ci pensa lo zio Harry a te.' disse Harry facendole l'occhiolino. 'Che hai intenzione di fare, Harry!?' chiese Vick un pò sconvolta. 'Tranquilla, poi vedrai!' disse facendo un altro occhiolino. Liam gli diede un pizzicotto su braccio, l'amico non capii e Liam gli sussurrò il perchè di quel gesto 'Bro, è troppo piccola. Un pò di contegno!' disse Liam in tono strano 'Sisi tranquillo, non devo fare niente,' disse Harry zittendolo di colpo. Iniziammo a parlare di cucina, e Niall non perse l'occasione per iniziare a stuzzicarmi, non poteva stare in silenzio come aveva fatto fino a quel momento!? Era più simpatico quando non apriva quella bocca. 'Davvero!? Perchè tu sai cucinare?!' disse lui scoppiando a ridere. 'Che vorresti dire!? Che non ne sono capace!?' dissi io acida. 'No, dico solo che con quella faccia non ti ci vedo proprio a cucinare pazientemente!' disse ridendo a crepapelle. Presi un cuscino e glielo tirai per zittirlo. 'Faith, ma sono modi?! Povero Niall, perchè lo tratti sempre cosi male?' disse Vick, prendendo parola. 'Ecco, visto! Anche tua sorella se n'è accorta, uffa!' disse facendo la faccia offesa. 'E che ci possiamo fare, è fatta così' disse Vick prendendosi gioco di me con il mio peggior nemico. 'Non so, perchè non stipulate un contratto di alleanza contro la sottoscritta mentre ci siete?! Ma guarda un pò!' dissi seccata. Risero tutti e due capendo che erano riusciti nel loro intento 'Beh, del resto, mi devo vendicare in qualche modo!' disse Vick facendomi la faccia soddisfatta. 'Poi dopo facciamo i conti!' mi limitai ad affermare. Parlammo ancora un pò, e senza accorgecene si fecero le 8 e 30 di sera. 'Caspita ma è tardissimo!' disse Eleanor agitata 'Tranquilla tesoro, ci arriviamo a passare ancora all'università. Tanto la segreteria chiude alle 9' disse Louis cercando di farla tranquillizzare. Che erano dolci, lei gli sorrise e gli diede un piccolo bacio sulle labbra. 'Ok, ragazze è stato un piacere stare qui con voi. Ci sentiamo via sms e magari qualche volta organizziamo qualcosa di simile a casa nostra.' disse Louis. 'Ok ci stiamo. Ci vediamo domani al gruppo, ciao ragazzi e ancora grazie per la visita!' dissi amorevolmente accompagnandoli alla porta. 'Visto, non è così difficile essere simpatici. Ci vuole poco!' disse Niall prima di uscire, facendomi una pernacchia. 'Ah ah ah che ridere, ciao vah' dissi in tono acido. Chiusi la porta, e notai che le mie amiche erano piuttosto sconvolte. 'Ok, allora che dite prepariamo qualcosa da mangiare!?' chiesi a tutte e due. 'Sisi, ho una fame da lupi!' affermò Vick. 'Ma a me non va di cucinare, che ne dite se andiamo a prenderci un bel gelato?! Questa casa si deve riprendere dallo shock di una visita dei One Direction al completo ahha!' dissi in tono ironico. 'Ahah ci sto!' affermarono le altre due, ci preparammo in fretta e furia e uscimmo. Andammo in un locale italiano, li il gelato era buonissimo, sapeva davvero di gelato! Ci sedemmo in un tavolo piuttosto appartato, e iniziammo a gustarci il gelato. 'Cioè scioccante, ci sono venuti a fare visita. Che forza!' disse Vick contenta della visita dei ragazzi. 'Sono contenta che vi siate divertite, se non ci fosse stato Niall sarebbe stato sicuramente meglio, ma anzi si è comportato bene!' dissi con tono contento. Continuammo a parlare e a gustarci i nostri gelati, finchè non mi arrivò un messaggio. Era di Harry -Bellissimo pomeriggio, mi sono divertito da morire! Ho una cosa da chiederti, ho avuto un'idea fantastica: domani vorrei andare a prendere tua sorella a scuola con la macchina. Voglio far credere alle sue compagne di scuola che io sono il suo ragazzo, giusto per farle rosicare un pò. Allora ho il permesso? xx-. Era davvero un genio, leggendo quel messaggio mi scappò un sorriso dalla bocca. 'Che ridi!?' disse Vick perplessa. 'Ehm niente,sai quelle pubblicità che ti inviano al telefono? Ecco, me n'è arrivata una simpatica.' dissi tranquillamente 'Ah ok!' disse Vick più tranquilla. Risposi al messaggio di Harry -Sei un genio! Comunque si va bene, in caso poi vieni a casa e ci andiamo insieme al gruppo se non ti dispiace. xx-. Neanche il tempo rispose -Ahah, tranquilla nessun problema, a domani dear xx-. Altro messaggio, ma che succede oggi?! Tutti che mi cercano!? -Hey Faith, senti domani porti tua sorella al gruppo per favore? Grazie mille in anticipo, a domani xx Liam- . Ero perplessa, perchè voleva che portassi Vick con me!? A meno che..!? -Ehm ok, una domanda: perchè?!- gli risposi -Ehm no, così giusto per poterle parlare.- rispose lui -Mmmm ok! Anche se non me la racconti giusta, notte xx- replicai io. Nessuna risposta, avevo colto nel segno, che simpatico però. Altro messaggio, ma che cazzo avevano tutti oggi!? -Hey pupa, domani c'è anche Ash alla riunione!? Dimmi di si please! xx- era Zayn. Ahiahi guarda un pò te, se mi toccava fare da cupido per le mie amiche. -Sisi, viene anche lei, tranquillo Malik. Si ci vede domani, notte xx Ps: avvisa Harry che domani in macchina allora non ci sono solo io ok? Grazie mille xx- risposi. 'Ok, che dici torniamo a casa Miss mutangola!' disse Ash facendomi ritornare alla realtà 'Ehm si ok. Sentite ragazze, domani venite al gruppo? Avrei bisogno di un pò di aiuto in più!' dissi cercando di non far trapelare niente. 'Si certo!' risposero in sincrono tutte e due, perfetto il mio piano era riuscito alla perfezione. Tornammo a casa, e ognuna andò nella propria camera cercando di prendere sonno dopo un pomeriggio piuttosto insolito. Altro messaggio, Harry - Ahahha Malik mi ha detto tutto, tranquille signorine, domani sarò il vostro taxi. Ah, sappi che ci sarà in macchina con noi anche Niall, giusto per avvisarti prima. Nessuno se lo poteva portare. Notte dear xx-. Ah perfetto, va beh avrei fatto un piccolo sacrificio per le mie amiche! Mi coricai e per fortuna mi addormentai subito.


allora?! vi piace?! daiiiiiii lasciate un piccolo parere anche un punto solo per farmi capire che almeno l'avete degnata di uno sguardo. * fa la faccia da cucciolo* xoxo -Fed ps: c'è anche il banner :)

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Capitolo 6
*** Chapter 6 ***


                                                                            

Mi svegliai di soprassalto, era da tempo che non facevo sogni strani, contorti e che nemmeno ricordavo. Boh, secondo me anche Freud, padre della psicoanalisi, avrebbe gettato la spugna con me. Mi girai a guardare la sveglia, erano le 9 e mezza. Ricordai che quel giorno ci sarebbe stata all'università una lezione di ripasso su un argomento di economia che io avevo già trattato, quindi potevo benissimo stare a casuccia. Yeeeeep che bello, mi stiracchiai ben benino e scesi giù dal letto con gli occhi metà chiusi metà aperti, e scesi giù in cucina. Trovai un bigliettino -Hey bella addormentata, noi torniamo verso le 16, e poi andiamo insieme al gruppo. Mentre ci sei perchè non riassetti un pò casa? xx Vick e Ash.- Che simpatiche, i lavori più sporchi e tosti li lasciavano sempre a me. Decisi di optare per una colazione veloce e leggera: uno yogurt alla frutta con 30 grammi di cereali. Una volta finito, decisi che fosse giunto il momento di trasformarmi in Cinderella: mi armai di aspirapolvere, prodotti di ogni genere e incominciai. Sistemai, dapprima, le stanze di sopra, per poi passare alle camere immense del piano terra, nel frattempo messaggiavo con Eleanor. Era una ragazza dolcissima e molto simpatica, e, ogni volta che sentivo delle cattiverie su di lei, mi si rimpiccioliva il cuore. Parlammo un pò di tutto, e grazie alle sue battute, anche riassettare casa sembrò diventare più facile! -Sai, parlare con te è di una facilità assurda. Tu non sei come le altre, ascolti veramente, e questa è una cosa che apprezzo tantissimo. Non sempre venivo ascoltata dalle mie vecchie amiche, grazie mille! xx- mi scrisse. -Aww dear ma non c'è di che, io sono fatta così, non riesco a far finta di ascoltare. Infatti, preferisco dire ad una persona 'Sono stanca non mi va di ascoltarti' e magari sembrare scortese, piuttosto che ascoltare controvoglia, pensando magari a tutt'altro. Comunque, mi fa piacere di essere diventata tua amica, grazie a te e ai ragazzi sto riniziando a fidarmi un pò delle persone sai!?- scrissi con dolcezza. Con lei, sapevo che il segreto, come tutto il resto, era al sicuro, lei era una persona di cui mi potevo fidare al 100%. Finii di pulire il bagno e subito mi arrivò un nuovo messaggio da El. -Oh che bella cosa! Ne sono davvero felice, love ya babe xx ci vediamo al gruppo xx- Carina lei, una volta aver riposto tutto al posto giusto mi fiondai dentro la doccia, asciugai i capelli e mi preparai qualcosa da mangiare. Senza accorgemene si fecero già le 4 meno un quarto, orario in cui di solito tornava Vick. Chissà come sarà andata l'idea di harry, chissà che faccia avrà fatto. Neanche il tempo di finire di pensarlo, sentii la porta dell'ingresso sbattere. Eccola: camminava per forza d'inerzia, aveva lo sguardo strabuzzato e perso nel vuoto. Io cercai di trattenermi, dovevo sembrare totalmente ignara di tutto. Lasciò scivolare lo zaino a terra, sembrava che avesse visto un fantasma, si voltò verso il salotto 'Ciao Faith.' disse con la stessa passività del suo sguardo. Cacchio, Harry aveva centrato in pieno. Salii le scale, e andò nella sua stanza, la seguii su per le scale cercando di camuffare quella risata cretina che mi stava spuntando sul viso. Aprii la porta della sua stanza, e la ritrovai che camminava avanti e indietro come in trance e ripeteva a se stessa -Non è possibile, non l'ha potuto fare!-. Mi gustai la scena per qualche secondo, e infine decisi di parlare. 'ma si può sapere che ti prende!? Non mi dire che ti hanno ributtato dentro il cassonetto?' dissi cercando di sembrare seria. 'Nono macchè!' disse lei ancora stralunata 'E allora che è successo!?' dissi io recitando la parte della sorellona preoccupata. 'Cioè io credo di averlo immaginato ma comunque. Stavo uscendo fuori da scuola, come al mio solito, ma fuori dal cancello c'era una Range Rover nera ad aspettare qualcuno. Pensai subito che fosse il padre di qualche cheerleader straricca. Poi dalla macchina è sceso ehm.. Harry, mi è venuto incontro con un sorriso grande stampato in faccia. Non ho capito il perchè, ma è venuto davanti a me e mi ha detto -Ciao tesoro!- e mi ha abbracciato. Ero sconvolta, poi si è sciolto dall'abbraccio e mi ha detto - E' andato tutto bene a scuola,oggi?- mettendomi il braccio intorno alle spalle. Io, come anche le cheerleader e il resto dei miei compagni, eravamo sconvolti; risposi -Ehm si grazie!- lui sorrise di nuovo -Ah, meno male mi fa piacere. Allora principessa andiamo?!- disse lui facendomi segno di andare in macchina. Annuì senza capire nemmeno quello che stessi facendo, poi si guardò dietro e vide tutte le mie compagne sconvolte che lo guardavano e con fare spavaldo si è tolto gli occhiali e gli ha detto a tono -Beh, che avete da guardare!?- e niente mi ha accompagnato in macchina e mi ha portato a casa. Ora, è giù che posteggia dice che voleva salutarti. Cioè, dimmi che non è possibile e che me lo sono sognato?!' disse lei ancora incredula. Alla fine, non riuscì più a resistere e scoppiai a ridere, lei non capii inizialmente era sconvolta dalla mia reazione. 'Ahahhaha hai presente il messaggio di ieri, quello della pubblicità?!' dissi io ancora in preda alle risate 'Eh!' disse lei sconvolta. 'Ecco, Harry voleva dare una lezione ai tuoi compagni e mi ha chiesto il permesso di farlo. Io già sapevo tutto!' dissi ridendo, lei rimase ferma immobile. Andai per abbracciarla 'No, ora scordatelo! Ma cioè, sei scema, anzi siete scemi!? Che mi fate prendere dei colpi cosi!?' disse lei incavolata. 'Maddai, almeno hai ottenuto il risultato sperato. Ora nessuno più ti prenderà in giro, hai finalmente azzittito i tuoi compagni di liceo!' dissi contenta, lei era perplessa, non sapeva che dire. 'Hai ragione, ma sappi che mi vendicherò quando meno te l'aspetti!' rispose con tono minatorio. 'Ahaha, ne hai tutto il diritto! Love ya, babe.' le dissi abbracciandola forte. 'Anche io scema, ma la prossima volta avvisami, capito mi hai!?' disse lei ridendo. 'Ahah ok, promise!' dissi facendomi la croce sul cuore. Scendemmo giù, e dopo poco entrò Harry, dire che era felice era dire poco. 'Dear, sei un genio!' gli dissi battendogli il cinque. 'Ahha lo so, scusa ancora Vick. Siamo ancora amici vero!?' chiese lui con la faccia da cucciolo. 'Ahah certo, però la prossima volta avvisatemi!' disse lei ancora un pò seccata. 'Ahah promesso. Allora signorine, possiamo andare? La carrozza vi attende.' disse lui ridendo 'Ahah, dobbiamo aspettare ad Ash!' esclamai. Neanche il tempo di finire la frase,entrò Ash. 'Ahha eccola, possiamo andare Ash?' chiesi ironica. 'Ahah ok andiamo!' disse lei con un sorriso rassegnato. Uscimmo tutti insieme e salimmo nell'immenso Range Rover nero di Harry. Appena entrati, fummo accolti da una voce famigliare 'Ciaooooo ragazze!' disse Niall. Cacchio, mi ero dimenticata che ci fosse anche lui. -Calma Faith, calma!- 'Ehi ciao bradipo!' dissi cercando di rimanere calma. 'Sempre simpatica tu eh!?' disse ridendo. 'Eh già!' mi limitai ad affermare. 'Niall non la tormentare. Allora, ragazze ci siete tutte? possiamo andare? Ah, solo per sapere vi piacciono i One Direction!? Perchè sapete, in macchina mia si ascoltano solo loro.' disse ridendo 'Ahah certo, lascia pure!' dissimo in coro. Il tragitto sembrò breve, lo passammo tutto a cantare come matti, a ridere e a scherzare. Finalmente arrivammo al gruppo, e trovammo già gli altri ad aspettarci fuori dalla porta. Ci salutammo ed entrammo tutti insieme, anche quel giorno le ore sembrarono volare, e senza neanche accorgecene arrivò già il momento di riassettare. Prima di iniziare però, ahimè, Niall ci informò che doveva andare prima perchè aveva un impegno. 'Oh che peccato!' dissi con tono sarcastico-saccente. 'Ahah, lo so che sentirai la mia mancanza acidella. Ciao ragazzi, ci sentiamo dopo!' 'Non ne sarei cosi sicura, Horan.' urlai prima che lui uscisse e si chiudesse la porta alle sue spalle. Lo sentii ridere, ma non ci badai un granchè. 'Aaah, ora si che si ragiona.' esclamai come se mi fossi liberata da un enorme fardello. 'Maddai, poverino!' affermò Harry. 'Poverino un corno. Dai forza ragazzi, sistemiamo qua! forza e coraggio.' dissi con tono allegro. Iniziammo a riassettare, a parlare, a scherzare, e con mia grande sorpresa trovai Liam che parlava con Vick e Ash che scherzava con Malik. Ma che erano carini, io El, Lou ed Harold ci limitammo a stuzzicare un pò tutti, era la nostra specialità. Parlammo dei nostri passatempi, e alla fine uscì l'argomento foto. 'Io ho la passione per la foto.' dissi contenta. 'Davvero!? che bella cosa!' disse El con un sorriso gigante in faccia. 'Hai qualche foto da farci vedere!?' chiese curiosa. 'Ahah certo. Non esco mai senza il mio taccuino pieno di foto, eccolo! divertitevi, ah Vick, Ash le ultime che ci sono, sono le ultime che ho fatto, spero vi piacciano!' dissi con tono euforico. Mi emozionava ogni volta far vedere le mie foto a qualcuno, mi soffermavo soprattutto nel guardare le loro facce sorprese, felici o semplicemente entusiaste. Guardarono tutto il taccuino e , alla fine, eEeanor me lo porse 'Sei davvero brava, qualche volta vengo con te e mi insegni un pò' disse con tono amorevole 'Certo ci conto!' dissi contentissima. 'Ehm.. Faith. Ehm, non vorrei fare la guastafeste ma queste foto, ehm noi le abbiamo già viste!' disse Ash imbarazzata, rimasi sorpresa, iniziai a sfogliare il taccuino per capire se avessi sbagliato io 'Ma come!? Ae le avevo fatte 3 settimane..' non conclusi. Le mie mani si fermarono, come anche lo sguardo, su una pagina, quella pagina! Sapevo perfettamente di averle messe, e sapevo anche chi le avesse prese. Iniziai a tremare dalla collera. -Ma come cazzo si permetteva!?- 'Faith!? stai..' provò a dire Liam, ma lo interruppi subito. 'Nonono vabbe io lo ammazzo, anzi no lo uccido. Lo stermino. Lo TRUCIDO!' dissi gridando mentre con passo spedito mi diressi verso la porta. La aprii con forza, ma venni risucchiata dentro la stanza da qualcuno 'No fermatiii, ma chi? Che è successo!?' si limitarono a dire tutti. Erano loro che mi fermavano dal trucidare quel coglione. Presi il taccuino e glielo mostrai 'Lui! LUI HA PRESO LE MIE FOTO! MA COME CAZZO SI E' PERMESSO! IO LO AMAZZO!' dissi in preda ad un istinto omicida. 'Ah ma noi già lo sapevamo. Cioè, ehm ce le ha già fatte vedere, ehm cioè mi dispiace davvero' disse Harry piuttosto in imbarazzo. 'Cosa?!' mi limitai a dire 'Calmati Faith, ora si risolve tutto. Del resto, abbiamo il suo numero no!? Quindi, ora lo chiami e con calma gli chiedi se ti può portare le foto.' disse Vick cercando di calmarmi, e per sua fortuna ci riuscì. 'Ok, passami il cellulare!' dissi ad Ash con tono pacato. Me lo passò, anche se sapeva bene che quella calma sarebbe svanita tempo niente. 'Ah questa me la voglio vedere tutta!' dissero i ragazzi in sincrono. Si sedettero tutti in cerchio vicino a me, feci il numero segnato e premetti il tasto della chiamata 'Metti il vivavoce!' disse Eleanor iniziando a ridacchiare. la ascoltai, misi il vivavoce, il telefono era libero. Tuuuuuuu, tuuuuuuu... 'Pronto!' disse Niall contento, non ci vedevo più dal nervoso. 'Dove.Sono.Le.Mie.Foto?' dissi senza convenevoli, ero fin troppo furiosa per fare la parte della simpatica. Aveva fatto uscire la bestia che era in me. 'Ehi acidella, ma al tuo paese non si saluta'' disse divertito, non aveva capito che il suo amichetto dei bassi fondi era in serio pericolo. 'Ciao. Come stai? Bene e tu? Non c'è male. Ah mi fa piacere. Contento!? E ora dimmi: DOVE SONO LE MIE FOTO!?' dissi perdendo le staffe. 'Ma così non vale!' disse lui con tono sconsolato, quando si ci metteva era peggio di mio cugino di 3 anni. 'Non mi interessa, dove cazzo sono le mie foto!?' 'Ahhaha c'è le ho io. Sono al sicuro.' disse lui divertito dalla mia voce. Ash e Vick mi fecero segno di calmarmi, ma no le diedi retta. 'E muoviti, portamele subito, all'ISTANTE!' dissi in tono dittatoriale. 'Ahahah no. Ti ridarò le foto, ad una sola condizione!' disse lui con tono di sfida 'Che vuoi!?' dissi seccata, quel prendere tempo mi faceva salire la bile al cervello. 'Devi uscire con me, allora!?' disse lui speranzoso. 'NO, TU ME LE PORTI ORA E BASTA. HAI CAPITO!?' dissi con tono più alto. Stavo letteralmente perdendo la pazienza. 'E' inutile, questa è la mia condizione. E dovrai anche essere simpatica, perchè senno le foto verranno bruciate. Sono già pronto con l'accendino di Zayn, anche se lui non sa che gliel'ho fregato.' disse spavaldo, non sapendo che si era tirato la zappa sui piedi. 'Bro, vedi che sono qui.' disse Zayn con tono pacato 'Ah. Ehm, bro appena torni a casa te lo restituisco, te lo giuro.' disse con tono più basso. 'Ahah, ben ti sta.' dissi con tono euforico. 'Più fai così, peggio sarà. Aumenterò le condizioni.' disse lui di nuovo con tono di sfida. 'Faith, dai escici. Tanto, quanto potrà durare, un'ora massimo due. E così avrai le foto indietro.' disse piano Vick, non abbastanza visto che Niall tiricattocomedicoio la sentii 'Oh visto, anche tua sorella lo dice. Dai, non costa nulla.' disse ironicamente 'Non so, perchè non fate una vera e propria coalizione tutti e due!' dissi seccata. 'Dai Faith, fallo per le tue foto!' disse Harry, cercando di farmi ragionare. Che fastidio, che nervi, sapevo già che sarebbe stata una serata di merda. 'Dove e quando?' dissi incavolatissima. 'Davvero!? fantastico, alle 9 ti vengo a prendere io. Ci si vede a più tardi, ah ma questo è il tuo numero!?' disse lui superfelice. 'Si, ma sappi che verrò vestita casual. Ne vestitini ne tacchi, ecco le mie condizioni!' dissi incavolata 'Ahah ok, permesso accordato. A dopo ciaooooo!' disse lui felice come un bambino dentro un negozio di giocattoli. Chiuse la chiamata, quanto vorrei dissolvermi e riappararire nei paesaggi tranquilli delle mie foto! Si preannunciava una serata orrenda, a dire poco.

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Capitolo 7
*** Chapter 7 ***


                                                                                    

Tornammo a casa, ci accompagnarono Liam e Zayn questa volta, chissà perchè. Parlarono tutto il tempo con Ash e Vick, ridevano, scherzavano, e io invece sembravo un imprigionato che stava per essere portato alla sedia elettrica. Anzi no, alla ghigliottina. Misi su le cuffie, e cercai di non pensare a niente. Odiavo fare le cose solo per compiacere le persone, prima me la dovevo sentire io e poi forse gli altri. Quel viaggio, al contrario dell'andata, sembrò durare un'eternità, mi limitai ad osservare il paesaggio fuori dal finestrino, cercando di pensare ad eventuali foto da fare, ma tutto sembrava inutile, ero troppo amareggiata da quella situazione. Mi faceva un'antipatia incredibile quando si comportava cosi, era vero, poteva essere simpatico, originale e persino carino; ma quando si metteva a picchio, lo odiavo da morire. I miei pensieri furono interrotti da una mano che, con estrema finezza, mi tolse una cuffia dall'orecchio. 'Ehi ma si può sapere che hai!? Sembri che stai andando ad un funerale, ci manca solo la marcia funebre e poi siamo apposto!' disse Ash cercando di farmi ridere, peccato che non ci riuscì 'Ah ah ah spiritosa!' dissi con tono seccato. Rimisi su l'auricolare, ma ecco che di nuovo venne tolto con forza dal mio orecchio, quella volta fu Zayn. 'Ehm lasciarmi stare no vero?!' dissi con tono imploratore. 'Dai, ne stai facendo una tragedia! Magari andrà bene, ti divertirai e la serata passerà più velocemente. Ma sappi che, se ti presenti con questo umore, Niall si metterà ancora di più a picchio. C'è l'ha per vizio, deve sempre risollevare il morale, anche se spesso fa spazientire.' disse Zayn in tono pacato e convincente. Non aveva tutti i torti, se avessi fatto l'antipatica non avrei ottenuto niente. -Ah che seccatura, ma guarda un pò se doveva toccare a me il rompipalle di turno!!- Arrivammo a casa, salutammo i nostri taxisti ed entrammo. 'Eh brave brave, tutte due ormai.' dissi cercando di risollevarmi il morale. 'Brave per cosa?|' chiese Vick perplessa. 'Avete fatto colpo!' dissi con sguardo stile -Ah ve l'avevo detto io!- 'Ahah ma anche no. Ti pare quanto abbiamo parlato, mi ha fatto solo due domande!' disse Vick paonazza in viso. 'E quanto sono durate queste domande!? Tre ore!?' dissi ridendo, stavo iniziando a vedere tutto con uno sguardo più positivo, almeno me lo ero imposto. 'Ma.. Ma.. Uffaaaaaaaaaa!' disse lei facendo l'imbronciata. 'E tu invece col signorino Malik!?' dissi rivolgendomi ad Ash 'Bah niente di che, abbiamo solo scherzato che ti pare!' disse lei con tono un pò deluso. 'E lo chiami niente!? E' dal niente che nascono le migliori storie!' dissi per tirarla su di morale. 'Si come no, una minchiata più grossa perchè non te la spari!?' disse lei divertita. 'Ti dico solo una cosa: have faith and fight! Comunque ora seriamente, tra un pò arriverà quel coglione, cosa mettere già lo..' non mi diedero nemmeno il tempo di finire. 'No no no ferma. Vogliamo vedere che hai in mente di metterti, e sappi che se non ci piacerà sceglieremo noi al posto tuo, punto.' disse Vick in tono dittatoriale. 'Ehm e non lo so, comunque ok venite su!' dissi rassegnata, ne ero certa, avevano firmato qualche alleanza a mia insaputa con Niall mistersotuttoio, ci avrei scomesso le palle che non avevo! Salimmo in camera mia e uscii fuori l'outfit che avevo pensato per la serata: maglia larga verde, jeans attillati e infine le superga blu scuro. 'Ma che è questa roba?!' disse Vick disgustata. 'Ha ragione Vick, che schifo è?!' disse Ash ancora più disgustata. 'Ehm vestiti!?' dissi io iniziando a spazientirmi, anche loro no! qualsiasi cosa ma tranne questa scena! per favore!! 'Nah nah non ci siamo, forza metti questa, con queste scarpe e i jeans forse sono l'unica cosa giusta di tutto l'outfit!' disse Vick ironica. Anche se io non avevo alcuna voglia di ridere: mi uscii una maglia senza spalline con la scollatura a cuore color azzurro intenso, jeans attillati e ballerine bianche. 'No tutto tranne le ballerine, per favore ti supplico, risparmiami!!' dissi prendendo Vick dalle gambe implorandola. 'Non esigo nessun cambiamento. vatti a fare la doccia, ai capelli ci pensiamo dopo!' disse Ash con tono scontroso. 'Uffa siete ingiuste!' dissi infine prima di entrare in bagno. Dopo esser uscita dal bagno, le trovai già pronte con piastre, prodotti e roba del genere, che cavolo avevano intenzione di fare!? Vick mi sistemò i capelli in un'acconciatura semplice, stile hippie chic. Non mi truccai tantissimo, non stavo mica incontrando Jake Gyllenhall: misi su un pò di matita sfumata e giusto un pizzico di blush, un pò di burrocacao ed ero pronta, per la mia esecuzione! Suonarono alla porta, e io non riuscì a trattenere un piccolo lamento, non volevo, non volevo e non volevo. 'Ecco il cavaliere, forza Faith, muoviti!' disse Vick contenta. Mi avviai alla porta, quelle ballerine erano scomodissime, si preannunciava una serata orrenda! Presi il cappotto, la borsa. Ash mi aprii la porta facendomi segno di uscire, le guardai implorando col mio sguardo pietà, per l'ultima volta. 'Muoviti!' fu la risposta da parte di tutte e due. 'Uff siete ingiuste! Ci vediamo dopo, ah tanto per la cronaca, VI ODIO!' dissi con tono ironico, anche se non stavo scherzando per niente! 'Buona serata, e mi raccomando, non fare l'acida!' dissero in coro. 'Ok mammine!' dissi con tono sarcastico. Mi avviai verso la macchina, era una Range Rover grigia metallizzata. -Ma tutti con la stessa macchina uscivano?! che cosa strana.- pensai un pò perplessa. Mi assicurai che fosse la macchina giusta, guardai dal finestrino e vidi lui. Aveva un sorriso gigantesco stampato in faccia, abbozzai un mezzo sorriso, prima di salire presi un bel respiro e mi ricordai di essere cordiale. 'Ciaoooo acidella!' mi disse lui felice. 'Ciao bradipo!' dissi in tono pacato, dovevo restare tranquilla. Misi la cintura, e cercai di concentrare la mia attenzione su qualsiasi altra cosa che non fosse il coglione con il quale dovevo uscire per forza. 'Allora, segnorita. Possiamo andare?' chiese con tono ironico, cercando di farmi ridere con la sua battuta; peccato che non ci riuscì. 'Ok!' dissi sempre pacata, per chiudere la conversazione. 'Wow che eloquenza, sicura di non aver perso la lingua durante il tragitto di ritorno a casa!?' chiese lui per stuzzicarmi. 'Nono, tranquillo la lingua è al suo posto, sto cercando di trattenerla piuttosto!' dissi con tono saccente. 'Sai, che se hai quest'umore ti puoi scordare le foto? Dai ,cerca di rilassarti e divertirti!' disse lui con tranquillità. 'Agli ordini capo!' dissi ironica, sorrise alla battuta 'Ecco, cosi già va meglio!'. Decisi di mettermi un pò più comoda e misi i piedi sul sedile in modo tale da avvicinare le ginocchia al petto, le scarpe facevano già un male cane. 'Ehm, posso vero!?' chiesi insicura, non volevo che facesse chissà qualche scenata stile -La mia macchina è un tempio perciò rispettalo! Non respirare, non ridere, non ti toccare i capelli!-. 'Certo, fai come se fossi in macchina tua!' disse lui con tono simpatico. 'Ah, ok. Grazie!' dissi sconvolta, che fosse qualche razza di alieno tramutatosi in essere umano!? Noh non lo capivo. 'Di niente!' disse lui cordiale. Poi calò il silenzio, non ci si addiceva proprio quel silenzio. Di solito, ci litigavamo sempre o passavamo tempo a stuzzicarci a vicenda, e invece adesso, silenzio. Sentii la canzone alla radio, la mitica 'Part of me' di Katy Perry. Dovevo fare qualcosa, del resto anche se non sembrava, ero una chiaccherona assurda. Decisi di interrompere quel silenzio iniziando a canticchiare la canzone 'This is the part of me that you never gonna ever take away from me NO!' cantai battendo il tempo con la mano sul ginocchio. Lui rise e poi iniziò a cantare con me, e alla fine iniziammo a gridare come tanti pazzi. La sua voce era ancora più bella dal vivo, glielo dovevo riconoscere. 'Now look at me I’m sparkling a firework, a dancing flame You’ll never put me out again I’m glowin’ oh whoa So you can keep the diamond ring It don’t mean nothing anyway In fact you can keep everything yeah yeah Yeah yeah, Except for meeee' gridammo infine facendo anche le movenze tipiche di Katy. Iniziai a ridere, era davvero buffo. Rise anche lui e quando finalmente la canzone finì sembrava che il ghiaccio si fosse sciolto. 'Non sapevo che sapessi anche cantare. Ma qualcosa che non riesci a fare c'è?!' disse lui ironico. 'Ahha certo, non so fare la simpatica!' dissi facendogli il verso, risi della mia battuta, e lui con me. 'Ah davvero!? Beh, senti bradipo ti ho detto di portarmi le foto hai capito!?' disse imitando la mia voce. 'Ah ah ah spiritoso!' dissi saccente. 'Occhio a quello che fai, ti ricordo che ho ancora le tue foto!' disse lui scherzoso. 'Ora troppo chiedi, una non può mica passare da acida a simpatica in tempo niente! Aono fatta così, quindi qualche rimasuglio di acidità ci deve essere.' dissi io ironizzando sulla mia acidità. Era vero, alle volte nemmeno io mi sopportavo per la mia troppa acidità, ma era un meccanismo di difesa che attuavo con tutti, quindi era difficile da togliere radicalmente. 'Ahah giusto. Allora questi te li concedo!' disse lui con tono permissivo. 'Aah e meno male!' dissi con tono risollevato. 'Si, ma non esagerare!' disse ammonendomi. 'Ma non ho detto niente!' dissi facendo la voce innocente. 'Ora no. Ma conoscendoti, so che questa carta te la giocherai meglio dopo!' disse lui in tono saccente. Beh, non aveva tutti i torti. Finalmente arrivammo al locale, appena parcheggiò mi venne ad aprire la portiera. 'Oh sai c'è la faccio da sola!' dissi con tono inacidito 'Ehehehe occhio al tono!' disse lui riprendendomi, neanche la mia maestra delle elementari mi riprendeva così spesso. 'Mi ammonirai ogni volta!?' chiesi con tono spazientito. 'Ehm si, ahah!' disse lui iniziando a ridere, non riuscì a resistere e alla fine anche io scoppiai. Una volta arrivati davanti al locale, ecco che la mia acidità iniziò a venire di nuovo fuori. 'Nando's!? seriamente!?' dissi in tono acido cominciando a ridere. 'Perchè che avresti da dire contro nando's?! Le foto ti ricordo!' disse lui seccato, si capiva che quel locale gli stava più a cuore di quanto dicessero. 'No niente, va benissimo!' dissi con tono tranquillo, un pò imbarazzato. -Imbarazzo!? Ok ora mi sto preoccupando seriamente!- Ci sedemmo e, dopo aver ordinato, iniziammo a parlare. Scherzammo, ci lanciammo frecciatine e lui non perse occasione di ammonirmi. Finalmente arrivò il cibo, morivo letteralmente dalla fame, cena molto fast food ma a me andava benissimo: alette di pollo fritto con patatine fritte come contorno. Iniziai letteralmente a divorare le alette e il mio accompagnatore non fu di meno. 'Sai, è la prima volta che vedo una ragazza mangiare le ali di pollo così, con le mani! ahah' disse con la bocca piena iniziando a ridere. 'Perchè scusa come si dovrebbero mangiare!? Il bello di mangiare le ali di pollo è mangiarle con le mani, sennò non c'è gusto! Ti fa sentire una cannibale in piena regola argggh!' dissi facendo il verso di cane che sbrana un osso di pollo. 'Ahhaha hai ragione. Ma ci sono le miss perfettine che pur di non sporcarsi le mani, mangiano le ali di pollo con coltello e forchetta. Che scempio!' disse lui disgustato 'Già davvero uno spreco!' dissi ironizzando sulla battuta precedente. La serata continuò pressappoco così, continuammo a parlare di cibo, hobby e cose del genere. 'Senti ti va di prenderti un gelato!?' mi chiese con la faccia da cucciolo. 'Certo, io sono sempre disponibile per un gelato!' dissi simpaticamente. 'Ah bene, questo lo terrò ben a mente!' disse lui con la faccia tipica di chi avesse scoperto un segreto indispensabile. 'Ehm ok, lo prendiamo qui?' 'Nah, andiamo al bar qui vicino, vendono il gelato della Lindt che io adoro. Se per te va bene!' 'Ehm certo, anche io adoro quel gelato.' risposi abbozzando un sorriso, anche se in verità non volevo spiccicare nemmeno mezzo passo. Ci alzammo lui pagò il conto, nonostante io mi sia battuta per fare metà ciascuno, e ,una volta usciti, ci incamminammo per andare a comprare il gelato. Odiavo sempre di più quella serata, questa volta non per colpa del bradipo, piuttosto per colpa delle mie scarpe! Mi stavano decisamente uccidendo i piedi, non mi accorsi che il mio accompagnatore aveva smesso di parlare e aveva iniziato a fissarmi. 'Come mai quello sguardo perso nel vuoto?' mi chiese curioso. 'Ma niente, sto solo mandando le maledizioni a mia sorella.' dissi stringendomi nelle spalle ironicamente. 'Perchè mai!?' disse lui divertito dalla mia battuta. 'Perchè è per colpa sua se io non ho indossato le comodissime superga, e sono stata costretta ad indossare questi scempi! I miei piedi stanno implorando pietà!' dissi con estrema ironia, anche se in verità stavo gridando dal dolore dentro, nemmeno quando andavo a danza provavo così tanto dolore nel mettere le scarpette da ballo. 'Ahah, non dico che ho mai indossato ballerine, quindi non posso dire che ti capisca. Ma qualche volta, mi è capitato di dover indossare in qualche concerto delle scarpe nuove, e le vesciche non tardavano a venire, come anche i dolori!' disse lui cercando di sdrammatizzare. Risi al racconto 'si, peccato che non sia la stessa cosa di dover indossare un paio di queste. Sono peggio delle scarpette da ballo classico!' dissi con voce un pò disperata. 'Ahha se vuoi possiamo fare cambio!' disse lui serio. 'Ok ci sto.' dissi scherzando, non credevo che dicesse sul serio. Iniziò a togliersi le supra rosse. 'Ehi ehi, vedi che scherzavo cretino.' dissi divertita, iniziando a ridere. 'Lo avresti fatto seriamente!?' chiesi sconvolta. 'Certo.' disse lui incredibilmente serio. 'Ma se io ho il piede mooolto più piccolo del tuo!?' dissi ancora ridendo. 'Vabbe dettagli, questo ed altro.. sempre a disposizione!' disse lui stringendosi nelle spalle. 'Ahah grazie, ma non ce n'è di bisogno, sul serio!' dissi tranquillizzandolo. Per un attimo interminabile i nostri sguardi si incontrarono, i miei occhi si persero in quei due oceani blu.Nnon riuscivo a capire perchè, ma sembrava che non volessi distogliere lo sguardo, il mio cervello si rifiutava. 'Oh eccoci arrivati, madamoiselle!' disse aprendo la porta del bar. 'Merci monsieur!' dissi con perfetto accento francese. 'Maddai, io che volevo fare colpo tu mi spegni così. Ora mi spieghi come fai a conoscere il francese, eh sentiamo!' disse lui con tono divertito. 'lLho studiato per qualche anno alle superiori, niente di che!' dissi facendo spallucce. 'Allora, ordiniamo?' mi chiese. Andammo per due coppe super, del resto a quanto fame sembravamo due pozzi senza fondo. Io andai per caffe e cioccolata fondente; lui scelse cioccolato e nocciola. Ci sedemmo in un tavolino in disparte, e ci gustammo il gelato. Continuammo a parlare, a scherzare, e una volta aver finito, iniziammo a dirigerci verso la macchina. Peccato che quella poca distanza sembrasse enorme per i miei piedi, cercai di non darglielo a vedere, ma stavo già zoppicando. 'Ehi, ma c'è la fai a camminare? Mi stai sembrando un dromedario!' disse lui ridendo. 'Ahah certo che c'è la faccio!' dissi ironica, forse non troppo credibile. 'Uhm ok forza salta!' disse lui piegando il busto in avanti. 'Machecazz?!' mi limitai ad affermare. 'Forza, salta su che ti porto a calvalcioni fino in macchina!' disse lui serio. 'No davvero, c'è la faccio a camminare!' dissi incredula, non poteva dire sul serio. 'Muoviti! Non mi costringere a prenderti di peso, vedi che ,anche se non sembra, ne sono più che capace!' disse lui in tono mafioso, lo guardai interdetta non poteva dire sul serio. Si spazientì, si sistemò e iniziò a venirmi incontro. 'Okok, salto su!' dissi spaventata alla sua reazione, non lo credevo capace di tanto. La sua bocca si aprii in un sorriso vittorioso e si mise nella posizione precedente. Presi la rincorsa e gli saltai sulle spalle. 'Sicuro che non sono troppo pesante!?' dissi imbarazzatissima, nemmeno Ethan aveva mai provato a fare qualcosa del genere per me, se mi vedeva stanca si limitava a dire -L'hai voluto tu, la prossima volta mettiti un paio di scarpe più comode- con la sua solita finezza da camionista. 'Ahah tranquilla, sei un peso piuma!' disse lui ridendo. Appoggiai il mento sulla sua spalla e iniziai a calmarmi. Era originale, taanto originale! 'Signorina, pronta a volare!?' disse divertito. 'Come scusa!?' chiesi impaurita, che cosa aveva intenzione di fare?! Iniziò a fare il rumore dell'aereo e ad ondeggiare a destra e a sinistra aprendo le braccia e imitando le ali dell'aereo. Risi senza pensarci due secondi. 'Ahha ma perchè fai tutto questo!?' mi venne da chiedergli, era la prima volta che mi trovavo in una situazione del genere. 'Perchè si, solo per sentirti e vederti ridere!' disse lui serio. 'Ah, grazie!' dissi imbarazzata. Arrivammo alla macchina, mi mise seduta al mio posto, per poi salire lui al posto guida. Continuammo a scherzare come avevamo fatto verso fine serata, una volta arrivati a casa mia, scese e mi riprese di nuovo sulle spalle, nonostante io l'avessi pregato di lasciarmi camminare. Mi fece scendere davanti alla porta. 'E' stata una bella serata, visto che quando fai la normale sei più bella del solito!?' disse lui ridendo. 'E già devo dire che mi sono divertita, grazie per tutto. Ci sentiamo ciaoo e buonanotte! Ah, e riporta l'aereo all'aereoporto prima che lo dichiarino per disperso!' dissi ridendo. 'Ahah ora ci vado, ciao Faith! Buona notte, ci sentiamo!' disse lui andando verso la macchina. 'Ah dimenticavo..' disse tornando indietro. 'Eccoti le foto, sono bellissime!' 'Oh beh grazie!' dissi sorridendo. 'Ci sentiamo presto ciaoo!' disse incamminandosi per la seconda volta verso la macchina. Entrai a casa ancora ridendo, e davanti all'androne c'erano le ragazze con un sorriso stile -Ahah meno male che non ci volevi andare!- 'Allora come è andata la serata!?' chiese Vick 'Voglio i dettagli e subdettagli!' continuò Ash. 'Ma niente di che una serata carina, non memorabile, ma carina! E' stato divertente, dettagli non ce n'è sono. Ora ho le foto, e da domani torna tutto come prima!' dissi acida. 'Si come no, dilla la verità che ti è piaciuta la serata, le abbiamo sentite le risate dietro la porta!' 'Ma che dici, se mi fosse davvero piaciuta la serata non ci sarebbe stato lui, ma Jake Gyllenhall!' dissi ridendo. 'Dai ragazze ora andiamo a dormire che sono stanca, notte!' le salutai dirigendomi verso la camera. 'Notte acidella!' dissero imitando al cretino, risi al ricordo della sua imitazione. Mi struccai, mi cambiai ma soprattutto gettai via quelle ballerine, poi andai a coricarmi. Un messaggio prima di addormentarmi, un numero sconosciuto -Bella serata, davvero. Mi sono divertito, e credo che anche tu ti sia divertita. Giuro che non ti romperò le scatole con i messaggi, o forse no. Muahah, ok ora ti lascio dormire notte xx <3 Niall.- Ero sconvolta, da quando in qua tutta questa confidenza?! Boh, non lo capivo e non l'avrei mai capito!



ciaoooo ragazzuole/i come potete vedere sono ritornata e ho postato non uno, ben DUE capitoli :3 spero che vi piacciano
tanti colpi di scena vi aspettano, tante risate e tante news ;)
grazie se passate/leggete/recensite
xoxo
-Fed

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Capitolo 8
*** Chapter 8 ***


                                                                           

Quella mattina non fui svegliata dai miei incubi, stranamente. Infatti, dopo la serata, avevo preso subito sonno e non avevo sognato niente, anzi meglio non ricordavo COSA avessi sognato. Fui svegliata di soprassalto dal continuo suonare della suoneria dei messaggi. 'chi cavolo potrà mai essere che mi cerca a quest'ora e con così tanta insistenza poi!?' dissi seccata. Una buona volta che potevo dormire senza sognare niente, dovevo essere svegliata da qualche messaggio. Mi stroppicciai gli occhi, presi il cellulare dal comodino e iniziai ad aprire i messaggi, anche se inizialmente venni completamente accecata dalla luce dello schermo. Il primo di tutti era di Niall -Buon giorno dormigliona. Come stai? Spero bene, senti oggi dovremmo fare un'audizione per scegliere il nuovo chitarrista per la band. Ti va di venire? Daii non dire di no, ci divertiremo tanto! Aspetto una tua risposta xx <3- Non capivo tutta quella confidenza chi gliel'avesse data, ma comunque, andai avanti con i messaggi, il secondo era di Harry -Hey honey, come stai!? Andata bene la serata? Da quello che ha detto Niall, sembrerebbe di si. Ahah poi mi racconti, comunque oggi dovremmo scegliere il nuovo chitarrista per la band, ti andrebbe di venire? Dai che ci divertiamo. Ah, e per favore chiedilo anche alle altre, guarda un pò se ci doveva finire a fare i cupidi a tutti e due ahah. Aspetto una tua risposta! xx-. Terzo messaggio: Liam - Hey Faith. Come stai? Tutto bene? Lo spero! Senti, oggi dobbiamo scegliere il nuovo chitarrista per la band vi andrebbe di venire!? Dai che ci divertiremo, ah non ti dimenticare di portare a Vick, mi raccomando! Ok a dopo xx -. Quarto messaggio: Zayn - Hey pupa! Senti, oggi c'è l'audizione per il chitarrista della band. Ci verrai!? Ash verrà!? Ci verrete Tutte!? Lo spero tanto, rispondi please xx-. Quinto messaggio: Louis - Hey dear, ma sei sveglia!? Perchè i ragazzi sono preoccupati visto che non riescono a mettersi in contatto con te! Comunque, oggi ci saranno le audizioni per scegliere il nuovo chitarrista per la band. Vieni!? Dai che ci sarà da ridere, sarà una cosa stile x factor! Ahha con la differenza che questa volta saremo noi i giudici! Daiiiii ci conto, rispondi presto! xx-. Ma si erano messi d'accordo o cosa!? Avevano scritto tutti la stessa cosa. Ed infine ecco l'ultimo messaggio: Eleanor - Hey honey, come stai? Spero bene, senti, lo so che già sarà l'ennesimo messaggio che ti ritrovi, ma volevo sapere se venivi all'audizione!? Dai, che almeno mi fate compagnia visto che sarò l'unica ragazza li, rispondi presto, love ya xx-. Ok, finalmente avevo smesso di leggere i messaggi, ero troppo addormentata per cercare di scrivere anche solo un messaggio quindi optai per una chiamata. Presi un numero a caso di quella lista e chiamai. Il telefono era libero, tuuuu tuuuuu 'Pronto!?' disse una voce abbastanza famigliare. No, non poteva essere, avevo chiamato proprio il numero che non dovevo nemmeno vedere. 'Ohi ciao Niall.' dissi con voce da zombie. 'Faith!? Ahhaha non ci posso credere, mi hai chiamato!'disse lui esultando al telefono con la sua voce squillante. Dovetti allontanare il telefono dal mio orecchio per evitare una perforazione del timpano. 'Ma ti sei svegliata adesso!? Ahahha certo che una persona con te potrebbe morire nel frattempo e tu staresti ancora dormendo! Ahhaha' disse lui cercando di stuzzicarmi. Quel giorno non avevo nemmeno la voglia di arrabbiarmi, ma in quei casi l'acidità uscita diretta.. senza censura. 'Allora mettiamo subito in chiaro le cose: numero uno ti ho chiamato per puro caso; secondo non gridare perchè i miei neuroni sono ancora nella fase catartica; terzo veniamo, a che ora ci dobbiamo vedere!?' dissi con la voce da zombie, un pò incespicando nelle mie stesse parole. 'Ahahhahaha mi fai morire, comunque alle 16 e 30 passiamo io, Zayn e Liam ok? Ahahah e comunque non ci credo che hai fatto il mio numero solo per caso, questo è il tuo subconscio che ha deciso di chiamarmi. Perchè in fondo lo so che non mi puoi resistere!' disse lui con quella voce ironica che tanto odiavo. Già me lo vedevo figurare davanti, con quello sguardo spavaldo che mi faceva salire la bile al cervello. 'No! forse non hai capito, il mio subconscio è più addormentato di me. E comunque, ok alle 16 e 30 davanti casa. Avvisa gli altri della chiamata. Ciao e buona notte!' dissi acidamente iniziando a prendere coscienza. 'Ahahha sai che se ti riaddormenti ti torturerò fin quando non ti sveglierai!?' disse lui con tono di sfida. 'Il problema non sussiste, basta che spengo il telefono. Ciaoooo!' dissi cercando di chiudere la chiamata, e alla fine ci riuscì. Spensi il telefono per sicurezza e mi riappisolai, fin quando, dopo nemmeno 5 minuti arrivarono Vick ed Ash, mi saltarono letteralmente addosso e iniziarono a torturarmi. 'Buooooooooooon giorno bella addormentata, o dovremmo dire Miss Horan!?' dissero in coro. -Io, dormire, come le persone normali no vero!?- pensai tra me anche se dalla mia bocca uscii un urlo. 'Ahhahaha nooooo! Tu devi svegliarti perchè te lo diciamo noi, e non costringerci ad usare le maniere forti!' dissero loro in tono di sfida. 'Si si come no, ora scendete e lasciatemi dormire. Il mio cervello ha bisogno di ricaricarsi, ah sappiate che oggi pomeriggio siamo con i ragazzi..' non mi diedero nemmeno il tempo di finire. 'Sisi lo sappiamo. Zayn e Liam ci hanno mandato dei messaggi, dicendoci che avevano provato con te ma che tu non avevi risposto. Comunque muoviti, alzati.' dissero in tono dittatoriale. 'No!' mi limitai ad esclamare. 'Ok, va bene!' dissero in coro molto furiose. Le sentii allontanarsi dalla stanza, e presi un sospiro di sollievo, finalmente potevo godermi la pace di quell'attimo. Fin quando, non sentii dei passi dirigersi verso la mia porta, non capivo che cosa stessero facendo, dopo nemmeno mezzo secondo mi sentii investita letteralmente da una sensazione di freddo e di umido su tutto il corpo. Sgranai gli occhi per capire cosa fosse successo, e vidi Vick ed Ash con un secchio nelle mani, io ero zuppa a dir poco, visto che avevano avuto la bellissima idea di bagnarmi per farmi svegliare. 'Sorridi, che facciamo una bella foto da mandare ai ragazzi!' disse Vick prendendo il cellulare, fece la foto e iniziò a sbellicarsi dalle risate. 'Ti conviene correre!' dissi guardandola con sguardo d'odio. Aahahha non mi fai paura! Ahahah sembri un barboncino bagnato, ahahah' continuò a ridere. Scesi dal letto e iniziai a inseguirle, iniziammo a correre per tutta la casa e alla fine riuscì a metterle all'angolo. Gli saltai addosso e iniziai a fargli il solletico, fin quando mi implorarono di smetterla. Iniziammo a ridere tutte di gusto e quando ci fummo calmate andammo tutte di sopra a sistemare il macello che avevamo combinato in camera mia. 'Mamma mia, speriamo che prima di stasera si asciuga il letto. Non vorrei ritrovarmi a nuotare mentre dormo!' dissi ironica. 'Ahhhaah ma si dai, sarà già asciutto. Ahahahhahahaha!' iniziò a dire Ash, non capivo perchè ridesse così tanto. 'Ma che hai!?' chiesi incuriosita. 'Ahahahhaha niente niente un messaggio divertente!' disse lei cercando di smettere di ridere, anche se non ci riuscì. 'Ok, allora perchè non lo leggi!?' chiesi curiosa. Vick si avvicinò ad Ash e iniziò anche lei a ridere a crepapelle. 'Ma si può sapere perchè ridete così tanto!?' chiesi iniziando a spazientirmi. 'No niente, tranquilla. Piuttosto prepariamoci, che tra qualche ora ci verranno a prendere!' disse Vick in preda ad una vera e propria crisi. 'Ok, tranquilla. Non è mica la prima di qualche film! Quindi, possiamo anche andarci vestite casual!' dissi cercando di calmarla, riuscendoci. 'Ok, però sempre un casual chic!' disse Vick puntualizzando come sempre. 'Ok, forza ragazze!' dissi incoraggiando le altre. Andai per prima a fare la doccia anche se per la verità , grazie alle mie amiche, mi ero già fatta una pre-doccia. Una volta finito asciugai i capelli e li sistemai per bene, non volevo che si gonfiassero più del solito, visto che comunque la giornata minacciava pioggia. Dopo aver finito, mi diressi verso la mia camera, e iniziai a prepararmi. Avevo letteralmente perso la cognizione del tempo, come sempre, decisi per quell'outfit che le mie amiche avevano snobbato la sera prima, del resto non stavo mica uscendo! Decisi di truccarmi come sempre molto semplice: giusto un pò di matita marrone sfumata sull'occhio, un pò di blush e giusto un pò di burrocacao alla ciliegia, così da far diventare le mie labbra più colorate. Anche le altre erano già pronte e quando mi videro vestita in quel modo non riuscirono a trattenere lo sguardo disperato della sera prima 'Davvero!? Faith, seriamente uscirai così?!' disse Vick ormai disperata. 'Perchè!? Ma si può sapere che problema avete con questa maglietta!? Non stiamo andando a qualche appuntamento, quindi non si discute!! Esco come dico io punto.' mi limitai a dire, per una buona volta che potevo essere me stessa già non andavo bene. 'Ok, sempre tu sei!' dissero in coro ormai rassegnate. Sentimmo qualcuno strombazzare fuori dalla porta e iniziammo a scendere. Io presi la borsa da mary poppins, mal che andava potevo fare qualche foto se mi fossi annoiata, indossammo i cappotti e uscimmo dalla porta. I nostri taxisti erano già fuori, riconobbi la macchina della sera prima e capii chi stava guidando, fantastico. Le altre due guardarono dentro, riconobbero Niall e iniziarono a fare battutine alla sottoscritta. -Ma si poteva sapere che male avevo fatto nella mia vita!? Eh, cosa!?- 'Dai noi saliamo dietro, ahah non ti vogliamo togliere mica il posto d'onore!' dissero tutte e due in preda alle risate. 'Ah ah ah che ridere, ma anche no, comunque ok. Io starò comoda davanti, ad ascoltarmi la musica del mio cellulare, e voi non potrete farci niente!' dissi in tono di sfida. 'Non oserai!' disse Vick ricambiando il tono. 'Si che lo farò, stai a guardare!' dissi cogliendo la sfida. 'Ciao ragazzi!' esclamammo tutte in coro una volta aver preso posto nella macchina del cretino. 'Ciaooo ragazze, ah Faith fantastica quella nuova acconciatura, stile barboncino sotto la pioggia. Poi mi insegni come farla please!?' disse Zayn iniziando a ridere, perfetto! Ci mancava solo lui che ironizzava sulla faccenda dello scherzo. 'Ahahha già poi la insegni a tutti!' dissero Liam e Niall in sincrono. Ah bene, a quanto sembrava, quella foto l'avevano vista veramente tutti, tranne la sottoscritta! Che nervi, forse era meglio che restassi a casa. Non risposi, cercai di non essere scortese. 'Ahhahaha maddai stiamo scherzando, non fare il muso da cucciolo, perchè tanto non incanti nessuno!' disse infine Niall cercando di farmi ridere, peccato che quella strana battuta non mi fece ridere per niente. 'Non sto cercando di compiacere nessuno, ok!?' dissi in tono pacato, ma che sotto sotto tagliava peggio delle unghie di X-men. 'Ah siamo di cattivo umore oggi eh!? Perfetto, so io come tirarti su di morale!' disse lui in tono contento. Ma che cazzo!? Tutti gli altri, di solito, sarebbero scappati a gambe levate, non mi avrebbero rivolto nemmeno mezza parola per paura di finire sbranati. E invece lui, con molta calma e tranquillità, restava e non mollava. Boh, sicuramente era qualche alieno che si era impossessato di un corpo umano qualsiasi. Non gli risposi, preferii la strada del silenzio, e stranamente lui lo rispettò. Si limitò a parlare con gli altri in macchina, scherzarono e io mi limitai ad ascoltarli fino ad un certo punto. Poi iniziai a concentrarmi sulla musica, e li iniziai a sognare. Si, mi addormentai in macchina proprio come facevo da bambina. Era tanto che non riuscivo ad addormentarmi con estrema facilità, mio padre mi raccontava sempre che io riuscivo ad addormentarmi solo quando mi fidavo veramente della persona che guidava, o semplicemente quando ero sull'autobus. Che mi fidassi di lui!? Nah, non poteva essere, lo odiavo, e questo era tutto! Feci un sogno strano, contorto, insomma un sogno normale per la mia mente. Nonostante stessi dormendo, riuscivo a sentire le voci dei miei compagni di viaggio. 'Ma sta ascoltando la musica del cellulare davvero!?' disse Vick con voce insospettita. 'Nono, tranquilla, sta solo dormendo.' disse Niall sottovoce per evitare di svegliarmi, che simpatico però! no esme stai calma, a cuccia sitzt. 'Davvero!?' ora la voce di Vick aveva assunto un tono incredulo. 'Si, perchè sei così sconvolta!?' chiese Liam, con il suo solito tono pacato. 'Perchè lei non dorme mai in macchina, cioè dorme solo con le persone di cui si fida, ovvero Ash, papà e mamma. Mi raccontava, che anche con il suo ex aveva iniziato ad addormentarsi in macchina, ma dopo che si sono lasciati si è rinchiusa ancora di più, non dormiva nemmeno con papà! Quindi, Niall, credo che dovresti essere contento di questo, sembra una cosa idiota, però non lo è per niente!' concluse Vick con tono serio. -Non so vick perchè non gli raccontavi anche il fatto di Ethan mentre c'eri!?-. Lui rimase in silenzio, immaginavo già la sua faccia: quello sguardo da cacciatore che finalmente ha conquistato la sua preda, era uno sguardo tipico di tutti gli uomini, lo conoscevo bene. 'Beh, lo ero già prima che tu mi raccontassi questa storia, ma adesso lo sono ancora di più!' disse con tono calmo, ma riuscivo a decifrare una nota di felicità in quel tono. Sorrisi senza rendermene conto, sicuramente stavo sognando non c'erano vie di fuga. Caddi in un sonno più profondo, tanto da non sentire neanche la macchina parcheggiare. 'Bella addormentata!? Forza è l'ora di svegliarsi!' disse lui toccandomi i capelli, cercando invano di farmi svegliare. 'Con lei ci vogliono le maniere forti!' sentii esclamare a Vick mentre scendeva dalla macchina. 'Uhm, questa te la faccio pagare!' dissi iniziandomi finalmente a svegliare. Aprii gli occhi e mi ritrovai a Niall a qualche centimetro dal mio viso. 'Buon giorno, dormigliona!' disse in tono pacato e sottovoce. 'Buongiorno cretino, grazie per non aver ascoltato i consigli di mia sorella!' dissi con estrema sincerità. 'Non c'è di che, allora che dice signorina scendiamo!?' chiese lui porgendomi la mano dalla portiera. 'Uhm ok, però tranquillo scendo da sola!' dissi con tono tranquillo. 'Ahah sempre la solita!' disse lui con tono rassegnato iniziando a ridere. Ridemmo insieme e andammo incontro agli altri, ci salutammo con gli altri componenti del gruppo e finalmente entrammo dentro l'edificio. Era davvero immenso, notai subito una macchina del caffè e cercai di memorizzare la posizione precisa, così da poterci tornare dopo. Camminammo lungo il corridoio che era letteralmente strapieno di ragazzi e ragazze che accordavano le chitarre, o che cercavano di tenersi impegnati per far passare velocemente il tempo. Infine, arrivammo davanti ad una porta immensa, entrammo tutti e con nostra grande sorpresa trovammo Josh e gli altri ragazzi che facevano parte della band messi li ad aspettare, e proprio di fronte a loro c'erano 10 sedie stle Hollywood. Il manager dei ragazzi, ci informò che da li a poco avrebbero iniziato a far entrare i candidati, quindi prendemmo posto. Vick si sedette vicino a Liam, Zayn vicino ad Ash, io decisi di mettermi vicina ad Harry, Eleanor e Louis, peccato che al mio fianco ci fosse un altro posto libero, che fu subito occupato da Niall. Stranamente agli altri giorni, la sua presenza non sembrava disturbarmi, anzi. Ok mi stavo iniziando a preoccupare seriamente. Iniziarono ad entrare i chitarristi, i ragazzi furono molto cordiali, chiesero nome cognome da quanto tempo suonavano e quale fosse il loro sogno più grande poi, gli davano l'attacco e partiva la musica. Niall era attentissimo, annotava ogni singolo errore, correzione, sembrava veramente un giudice di X Factor. Zayn, non era di meno, ascoltava con attenzione e cercava di notare se il chitarrista avesse carattere anche mentre suonava la sua canzone. Gli altri si limitavano a parlare tra di loro, a cantare, o come nel caso di Louis a sdrammatizzare. Si, infatti Lou appena capiva che i ragazzi erano agitati iniziava a fare il burlone come al suo solito, facendogli domande senza senso del tipo - Tu uccideresti mai Kevin?- o cose del genere, così da riuscire a far rilassare il chitarrista e farlo sentire più a suo agio. Andammo avanti così per un'ora, e senza neanche accorgecene sentimmo all'incirca 20 persone. Io, però avevo un incredibile bisogno che il mio cervello reclamava a gran voce: assumere caffeina! 'Andiamo a prenderci un caffè?' chiesi ad Eleanor, visto che le altre due erano impegnate in conversazioni moolto appartate con i signorini Payne e Malik. -Ma guarda un pò tu!?- 'Sisi certo, mi hai letto nel pensiero!' disse El con tono contento. 'Honey, se non ti dispiace me ne porteresti uno anche a me!?' chiese Lou ad El con la faccia da cucciolo. 'Certo tesoro, ma non te ne approfittare!' disse lei in tono scherzoso, prima di dargli un piccolo bacio sulla guancia. 'Dear, senti non ti seccare ma me ne porteresti uno anche a me ,please?' disse Harry rivolgendosi a me. 'Certo Harold'  dissi con tono tranquillo. 'Grazie mille, sei un tesoro!' disse lui con tono felice 'Per così poco!? Ahah!' dissi prima di incamminarmi insieme ad Eleanor verso la porta. 'Faith!' sentii gridare da Niall, tornai indietro per capire cosa volesse. 'Visto che non hai niente da fare, me ne prenderesti uno anche a me please?' disse con la faccia da cucciolo ma con tono spavaldo. Odio 'Hai due gambe no!? usale, e comunque non posso perchè devo prendere già quello mio e di Harry, sorry!' dissi facendo spallucce. 'Sei ingiusta!' disse lui mettendo su il broncio. 'Ahha capita, anche nei migliori paesi!' dissi con tranquillità iniziando a ridere. Sentii in lontananza anche la sua risata, era simpatico vero, ma quando faceva quel tono spavaldo scattava in me un meccanismo che faceva uscire solo acido dalla mia bocca. Una volta uscite, Eleanor si rivolse a me con sguardo sconsolato 'Non capirò mai perchè lo tratti sempre male! Poor Nialler!' disse con tono divertito. 'Perchè non lo sopporto, è più forte di me!' dissi con sincerità. 'Ma come!? E' così carino, dolce e simpatico.' disse lei cercando di giustificarlo. 'Si, peccato che tutto ciò si rovini non appena inizia a fare il saccente e lo spavaldo. Potrà essere dolce quanto vuoi, ma quando fa così non lo sopporto!' dissi chiudendo l'argomento. 'Però è strano, perchè agli altri non li tratti così.'disse lei tranquilla.'Perchè con loro comunque mi fido, mentre lui quando fa così mi sento strana, non lo so. E' come se non mi fidassi, ecco.' dissi con molta calma, arrivammo alla macchinetta del caffè ed El iniziò a fare tutti i caffè. Continuammo a parlare, fin quando la mia attenzione venne colpita da lui. -No, non poteva essere, che ci faceva qui!?- 'Faith!? Tesoro stai bene!? Sei sbiancata di colpo!' disse Eleanor con tono preoccupato. 'Stammi vicino, ti prego, ti dirò tutto dopo!' dissi sottovoce. Lui mi riconobbe subito, e con fare deciso venne verso di me, che razza di pezzente! 'Esme!?' disse Ethan con voce incredula. 'Per te non sono più Esme già da un bel pezzo!' risposi con tono acido, più di quello che usavo con Niall. 'Come stai!?' disse lui incuriosito. 'Ma guarda, una favola tu!? Hai finito di scoparti le mie amiche, già ti sei stufato!? Perchè non ci provi anche con Ashley mentre ci sei, del resto ti manca solo lei, e poi hai fatto la collezione!' dissi con un tono diverso dal solito, con ethan veniva fuori il peggio di me, e io non avevo alcuna intenzione di fermarlo. 'Beh, ehm come dire.. Veramente ho capito l'errore che ho fatto ehm,..' non lo lasciai finire, possibile che fosse così pezzente da fare proprio quello che stava facendo. Risposta immediata del mio subcoscio: Si, lo era eccome! 'Frena frena, non mi dire!? Ti è venuta qualche illuminazione o cosa? Ah no ho capito, la fiamma di passione si è spenta e ora il tuo amichetto dei bassi fondi sta cercando qualcuna con cui sfogare la sua ira funesta. Sai, esiste la masturbazione per questo. Sai come si dice, Federica la mano amica.' dissi con lo stesso tono, non avevo alcuna intenzione ne di compatirlo ne di dimostrarmi debole. Sentii Eleanor ridere sotto i baffi. 'No, ma dai non dire così, sono serio. Mi sono pentito di averti trattato così, non te lo meritavi proprio, Esme.' disse lui sfoderando quello sguardo da cacciatore, era coglione o cosa!? 'Ahahhahahh cambia spacciatore che è meglio. Lo sai che non riesci proprio a recitare quel ruolo, neanche se ti ci metti d'impegno. Comunque, è inutile che fai tutti questi preamboli, le tue possibilità te le sei giocate per ben tre volte.' dissi continuando ad incalzare, voleva la guerra!? Beh eccomi qua, sempre a disposizione. 'Dai, ma sai come si dice, una seconda possibilità non si nega a nessuno!' disse lui iniziando a farmi piccoli grattini sul braccio. 'Togli.Quella.Lurida.Mano.Dal.Mio.Braccio, ORA!' dissi urlando. Come si permetteva, io avevo sofferto per 2 anni per colpa sua, e lui con tutta quella indifferenza credeva di poter ritornare a far parte della mia vita. Ma chi si credeva di essere!? Mentre pensavo a tutte quelle cose, sentii la mia mano presa da qualcuno, questui la intrecciò alla sua, e poi esclamò con tono di sfida 'Ci sono problemi dear!?'. Riconobbi subito la voce, mi voltai e trovai Niall che, con sguardo di odio immenso, mandava maledizioni ad Ethan. -Anche lui!? Ma che cazzo, riesco a cavarmela da sola-. Cercai di non vacillare, guardai Ethan che era totalmente sconvolto dalla scena che gli si era proposta qualche secondo prima, decisi, allora, di approfittarmene. Avrei chiarito una volta per tutte con Niall dopo. 'No tesoro, tranquillo, possiamo andare.' dissi con tono saccente, ci girammo in sincrono ed Eleanor venne dietro di noi. Non mi voltai nemmeno a guardarlo, ma si capiva che quella scena l'aveva colpito nel suo lurido orgoglio da maschio. Continuammo a camminare così mano nella mano, cercai di sembrare tranquilla anche se dentro sentivo che di li a poco sarei scoppiata. Mi poteva 'aiutare' con tutto, tranne quando capitassero quelle cose, non lo accettavo per niente. Entrammo di nuovo nella stanza, e una volta entrati notai gli sguardi sconvolti di tutti i presenti. Che fossimo così strani insieme!? Credo proprio di si! Sciolsi la mano con fare deciso e mi parai davanti a lui, volevo guardarlo negli occhi mentre gli dicevo tutto quello che pensavo. 'Non avevo bisogno del tuo aiuto.' dissi con tono acido, molto più normale rispetto a quello usato prima con Ethan. 'Maddai che intanto, se non ci fossi stato io..' non lo lasciai finire, non si doveva permettere e basta. 'No, non mi dovevi aiutare. C'è la facevo da sola, non sono ne Giulietta, ne una cortigiana del Medioevo che non riusciva nemmeno a scendere dalla carrozza. Quindi, gradirei che nei miei fatti personali mi lasciassi stare e mi facessi fare tutto da sola ok? Mi puoi aiutare con il resto, ma li no!' dissi in tono pacato ma deciso. 'Ok, scusami.' si limitò a dire abbassando la testa, sembrava un bambino che era stato appena rimproverato dalla mamma perchè aveva combinato qualche pasticcio. Mi si strinse il cuore vederlo così, tutti ci fissavano e la cosa mi dava abbastanza fastidio, non volevo sembrare sempre la cattiva di turno. Perchè in fondo, moooolto infondo non lo ero per niente. Mi allontanai, non volevo crollare, non sarei crollata. Avevo passato 2 anni a crearmi quella prigione per la vera me, e adesso non si poteva sgretolare per colpa di uno dei tanti. Presi posto e tutti gli altri pian piano tornarono alla realtà e alla calma, ascoltammo altri ragazzi, fin quando io Harry, Louis ed Eleanor ci stancammo di stare dentro e uscimmo per star un pò fuori. Mancavo pochi chitarristi da ascoltare, tra i quali Ethan. era bravo con la chitarra, peccato che trattasse meglio la sua chitarra che le ragazze con cui stava. 'Te la posso fare una domanda!?' disse Harry interrompendo il mio silenzio e i miei pensieri. 'Dimmi!' dissi in tono tranquillo. 'Ma perchè lo tratti così male a Niall? Anche se non sembra, lui ci sta male.' disse con sguardo da attento scrutatore. 'Non lo so, è simpatico, ma quando cerca di fare lo spavaldo, o si mette a picchio o come oggi cerca di aiutarmi in situazioni in cui lui non centra niente, mi da fastidio. E' vero, questa non è una buona scusa per trattarlo male, specialmente come l'ho trattato oggi e devo dire che mi è dispiaciuto. Ma io ho anche un altro problema fondo: io non riesco a fidarmi. E' più forte di me.' dissi con estrema tranquillità, sapevo che loro 3 avrebbero mantenuto il segreto e non avrebbero detto niente ad anima viva. 'Ma da dove è nata questa insicurezza? Cioè la vera te non è questa, cosa ti ha portato a diventare cosi?' chiese Louis apprensivo. 'Beh, ecco è nata diciamo per colpa di una persona in particolare: il mio ex, Ethan. Ethan mi aveva detto di amarmi alla follia, e io come una cretina gli avevo creduto, eravamo andati anche a vivere insieme, ma peccato che lui mentre diceva di essere impegnato si scopava le mie migliori amiche. L'ho beccato solo l'ultima volta, le prime due volte diciamo che furono degli estranei ad avvisarmi e infatti inizialmente per le prime due ci passai sopra. Ma quando scoprii l'ultima, poichè tornai a casa prima e li trovai li che si contorcevano come serpenti, non riuscì più a sopportare niente. Lo lasciai in tronco, dandogli, come regalo d'addio, un bel calcio al suo amichetto in basso loco. Da quella volta, non mi fidai nemmeno della mia stessa ombra, ora sono migliorata, cioè testo le persone e se resistono inizio a mostrarmi pian piano. Ma dal punto di vista sentimentale, ho deciso di metterci una croce sopra grande quanto una casa. Perchè ogni volta che uscivo con qualche ragazzo, mi tornavano alla mente quelle scene e iniziavo a dire - Chi dovrebbe essere lui per non trattarmi allo stesso modo!?- Quindi, alla fine decisi di erigere un muro tra la vera me, e le persone che mi circondavano, e ogni volta che mi sento minacciata uso questo carattere acido per allontanare le persone. Così da non poter più soffrire.' dissi seriamente, stringendomi nelle spalle. Guardai intorno e vidi Ashley che stava andando a prendere un caffè, e dopo poco vidi che Ethan le si avvicinò. 'E infatti, non ha perso occasione, che pezzente!' dissi alzando un pò il volume della voce, i ragazzi si voltarono a vedere cosa fosse successo, cosa avesse scatenato quella mia risposta. Sgranarono subito gli occhi. 'No, ma non può essere, ma è davvero così coglione!?' disse Harry spazientito. 'Eh già, del resto ho sempre avuto un debole per i coglioni. Ma con lui ho toccato l'apice veramente.' dissi cercando di sdrammatizzare, ci soffermammo a vedere la scena come si stesse articolando e alla fine notammo che Ashley iniziò a fare la snob e se lo tolse di torno in nemmeno 3 secondi. Stava per ritornare dentro quando la fermai. 'Ash, ma che ti ha detto?' chiesi curiosa. 'Ma niente, mi ha chiesto se mi ricordavo di lui e io gli ho risposto -Certo, sei quel coglione che ha fatto soffrire la mia migliore amica. Tanto per la cronaca, sei un pezzente.- ho preso il caffè e ho girato i tacchi, l'ho azzittito per bene eh?' disse lei fiera di se. 'Hai fatto benissimo dear!' dissi contenta. 'Lo so, ora torno dentro, prima che Zayn chiami Scotland Yard, per cercarmi, ahah.' disse ironica. 'Ok, noi entriamo tra un pò.' dissi prima che entrasse. Quando finalmente si fu chiusa la porta, Eleanor prese parola. 'Sai, anche io prima di mettermi con Louis non mi fidavo nemmeno di me stessa. Anche i miei ex, visto che ho questa indole mansueta, hanno ben pensato di mettermi più volte le corna, e alla fine io smisi di credere al vero amore. Poi arrivò Lou, che con il suo humor e la sua insistenza mi fece capire che non siamo tutti gli stessi a questo mondo. E così iniziai a fidarmi di nuovo, e se adesso sono la persona che hai conosciuto tu è solo merito suo! Quindi, l'unica cosa che ti dico che in fin dei conti fidarsi ogni tanto non è male, anzi. A volte ne vale davvero la pena!' disse guardando prima amorevolmente Louis, e poi tornando a guardare me. 'Beh, è vero. Magari ne varrà la pena, ma seriamente? Io e lui!? Dai!' dissi in tono ironico, anche se si capiva che in fin dei conti stavo cercando di non pensarci. 'Si, invece. Ti dico solo una cosa: Niall se si innamora è pericoloso, non molla mai la presa, sarebbe disposto anche ad andare su Nettuno se la ragazza in questione glielo chiedesse. Ma c'è da dire, che con te è diverso, in questi casi, avrebbe già mollato la presa. Ma con te persiste, arrivando anche a comportarsi in modo diverso dal normale solo per compiacerti! Quindi, io ci rifletterei su. Perchè si capisce che, nonostante tu lo tratti male, ti interessa sapere che stia bene. Forse lui sarebbe una buona ragione per credere finalmente in qualcosa, per credere che non tutti sono gli stessi a questo mondo!' disse Lou con tono serio. Che avesse ragione!? Che fosse il giunto il momento di fidarsi!? Non lo sapevo, ma sentii una strana sensazione all'altezza del cuore, come se Esme non stesse aspettando altro. 'Grazie ragazzi, siete mitici!' dissi abbracciandoli tutti. 'Di niente dear, siamo qui anche per questo.' dissero tutti in coro. Neanche il tempo di scioglierci dall'abbraccio, vedemmo passare di fronte a noi Ethan, mi squadrò dalla testa ai piedi, prima di entrare dentro la porta. 'Peccato che non ti abbia conosciuto prima, signor melafacciocontutteletueamiche Ethan. Sennò le tue palle non te le saresti più ritrovate.' disse Harry con tono seccato. 'Harold! Ma perchè queste affermazioni?' dissi sconvolta. 'Che c'è!? Ha fatto soffrire la mia migliore amica, e se lo meritava di finire senza i suoi gingilli!' disse serio. 'Aww dolce, ti voglio tanto bene lo sai!?' dissi abbracciandolo di nuovo. 'Certo che lo so, e anche io te ne voglio, tanto! Dai forza, entriamo a vedere mister sciupafemmine Ethan.' disse Harry facendogli il verso. 'Ahahha s,i mister sciupafemmine ci aspetta, e lo aspettano anche taaante domande per metterlo in difficoltà.' disse Lou ridendo con la risata malefica. 'Mi fai paura!' disse El fingendo di spaventarsi. 'Ahahha dai ragazzi ,veramente entriamo, non vorremo perderci mica lo spettacolo!' dissi ironica. Una volta dentro, i ragazzi furono di parola, non dissero niente ma iniziarono a fargli domande strane per metterlo in difficoltà. Peccato che lui, con la sua solita faccia da coglione, sembrava riuscire a risolvere ogni cosa con qualche battuta cretina o semplicemente vacillando. -Mah, che pezzente!- Lo ascoltammo mentre suonava, e lui non perse occasione di guardarmi con il suo solito sguardo da conquistatore. Non gli diedi alcuna importanza, gli rimaneva solo quello, guardarmi mentre stavo con i miei amici e me la spassavo. Mi voltai un secondo verso Niall, ascoltava con attenzione meticolosa, ma si capiva che nonostante tutto ci fosse rimasto male per la mia sfurriata di prima. Forse era vero, dovevo iniziare a fidarmi. Ma prima di ogni cosa, dovevo escogitarmi qualcosa per farmi perdonare, lo so, sembrava strano anche a me sentire dire quelle cose, ma alla fine, ero buona pure io. Ethan finì l'audizione, e noi ragazze lasciammo i 'giudici' dentro a prendere l'ardua scelta. 'Brave complimenti.' dissi ad Ash e Vick, che solo in quel momento, iniziarono a parlare con me ed El. 'Brave per cosa!? Lo so, non ti abbiamo calcolato tanto e questo mi dispiace.' disse Vick con voce dispiaciuta e cercando di abbracciarmi. 'Brave, ormai avete fatto colpo, e io non servo più. Mi avete spezzato il cuore!' dissi facendo finta di iniziare a piangere. 'Si come no!' disse Ash scettica. 'Nooooo, ero io quella che parlava con Malik tutto il tempo.' dissi ironizzando sulla sua battuta precedente. 'Ahahha, sempre la solita sei. Pensi sempre male.' disse Ash sconsolata. 'Ahahah, non sarei me stessa se non facessi così.' dissi facendole l'occhiolino. Continuammo a parlare per un bel pezzo, i ragazzi ci impiegarono tanto prima di scegliere. Passò all'incirca un'ora, quando finalmente si aprii quella porta gigante e vidi uscire a razzo Harry e Louis, vennero verso di me, mi presero in disparte, erano piuttosto preoccupati non capivo il perchè. 'Ragazzi che succede!?' dissi insospettita. 'Dear, abbiamo una cosa da dirti. In poche parole: i ragazzi sono rimasti completamente colpiti dalla bravura e presenza scenica di Ethan, e tutti a maggioranza hanno votato per farlo entrare nel gruppo. Ora, lo so che ti stiamo chiedendo tanto, forse troppo, ma possiamo farlo entrare nel gruppo, per favore? E' l'unico davvero bravo qui dentro.' disse Harry con la faccia da cucciolo. Il mio peggior incubo si stava per avverare: rivedere ogni santo giorno ad Ethan, però riflettendoci attentamente non è che l'avrei visto sempre, perchè comunque non avevo il tempo materiale di andare sempre alle prove, e poi se mai fossi dovuta andare a qualche loro concerto, sarebbe stato di certo impegnato. Io non ero nessuno per rovinare la carriera a lui. 'Ok, vi chiedo solo una cortesia: quando ci sono io cercate di tenermelo il più lontano possibile.' dissi in tono normale, in effetti non era nel mio stile rovinare qualcuno fino a quel punto, e poi se lo meritava perchè era bravo, a suonare ovviamente. 'Grazie tesoro, promesso, ti potrà vedere solo col binocolo!' disse Lou cercando di sdrammatizzare. 'Ok, andate avete il mio consenso!' dissi facendo finta di recitare un dramma, iniziarono a ridere e andarono di nuovo dentro. Ritornai dalle ragazze, cercando di rimanere tranquilla. 'Che è success!?' dissero tutte all'unisono. 'Niente tranquille, dovevano dirmi solo una cosa.' dissi tranquilla. Dopo neanche 3 minuti riuscirono di nuovo, insieme agli altri componenti e chiamarono ad Ethan. 'Congratulazioni, sei il nuovo chitarrista dei One Direction!' disse Liam con la sua solita voce pacata. 'Davvero!? Grazie ragazzi non vi pentirete, ci potete scomettere!' disse iniziando a gridare dalla gioia, poi riposò di nuovo lo sguardo su di me e poi su Ashley. Capace che stesse architettando qualcosa, lo conoscevo fin troppo bene, e quello sguardo non mi piaceva per niente. 'Allora stasera dobbiamo festeggiare!' dissero tutti i ragazzi. 'Si concordo bro, andiamo in quel locale yep vicino alla ruota panoramica e magari poi ci facciamo anche quattro balli che ne dite!?' disse Zayn, rivolgendosi anche a noi. 'Sh perchè siamo invitate anche noi?' chiese Ash piuttosto sconvolta. 'Certo, siete fondamentali per il gruppo. Allora venite!?' disse Liam rivolgendosi di più verso Vick. 'Ehm, ma io non posso entrare, sono ancora minorenne.' disse Vick, cercando di trovarsi una scusa. 'Nah tranquilla, entri con noi. Noi possiamo far entrare anche i pinguini se vogliamo!' disse Louis iniziando a ridere. 'Ahhah ok allora vengo!' disse infine Vick convinta. Io, approfittai di quell'attimo di distrazione collettiva, per andare vicino a Niall, dovevo fare qualcosa, anche chiedere scusa. Era messo in disparte, stava ascoltando musica con una cuffia, ma nel frattempo ascoltava anche il discorso in corso. Gli andai dietro e gli toccai la spalla, e li sentii il mio cuore accelerare. -Ma che mi stava prendendo!? Avevo detto che avrei provato a fidarmi, nient'altro-. 'Hey!' dissi per attirare ancora di più la sua attenzione, lui si girò e appena notò che ero io, il suo solito sorriso lasciò spazio ad una smorfia di antipatia. -Che ero cogliona! Eeeeh, Esme calmiamoci!- 'Sei ancora arrabbiato, vero?' dissi facendo la voce da bambina. 'Secondo te!?' disse lui in tono acido, che si fossero invertiti i ruoli? A quanto sembrava: si. 'Lo so, sono stata una cretina a trattarti così male, e non mi giustifico per il mio comportamento, perchè non si dovrebbe trattare così nessuno, nemmeno il nostro acerrimo nemico! Quindi, ehm, come dire.. Mi dispiace, ecco.' dissi con tono dispiaciuto, e un pò imbarazzato. Ok, iniziavo a preoccuparmi seriamente di me, e delle mie reazioni. 'C'è qualcosa che possa fare per farti capire, che davvero mi dispiace e magari riuscirmi a farmi perdonare?' dissi con tono impaziente, odiavo quando prendeva tempo. Notai che non riuscì a trattenere uno dei suoi sorrisi ingenui, e io sussultai, -No cazzo, calma-. 'Beh, ci sarebbe una cosa.' disse lui con tono distaccato. 'Dimmi!' dissi risollevata. 'Stasera, vieni anche tu in discoteca e dovrai fare la carina con me. E magari, anche potremmo ballare..' disse lui iniziando a prendere il solito tono ironico. 'Ehm calmiamoci, vedremo stasera ok?' dissi con il mio solito tono prepotente. 'Ahahhaha ok!' disse lui scoppiando in una grossa risata, e io insieme a lui. Ci dirigemmo dagli altri, ci mettemmo d'accordo per la serata, decidemmo l'orario appropriato e tornammo a casa. Una volta arrivat,i salutammo i ragazzi e corremmo letteralmente su a casa. E ora si dia inizio all'inizio della fine yeaaaaah.



ecco un nuovo capitolo ragazzuole/i, spero che vi piaccia. la serata che seguirà sarà MOOOLTO movimentata, ma non voglio preannunciarvi niente TRALALA
grazie se seguite/recensite/leggete
xoxo
-Fed

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Capitolo 9
*** Chapter 9 ***


                                                                              


La casa si era trasformata in una vera e propria bolgia, se Dante ci avesse viste, sicuramente avrebbe preso spunto da noi per la Divina Commedia. Eravamo esaltate, ma anche nervosissime, neanche fosse il giorno delle nostre nozze, oddio, non osavo immaginare che avremmo combinato in un giorno del genere.  Alla fine, decisi di prendere in mano le redini della situazione. 'Allora, Ash calmati, Vick basta farti paranoie. Ora decidiamo insieme cosa metterci, Ash andiamo prima da Vick, scattare!' dissi neanche fossi un comandante di una ciurma di indisciplinati. 'Signorsi, signora.' risposero a tono le ragazze, ridemmo e nel contempo ci fiondammo in camera di Vick. Aprii l'armadio, e iniziai a scrutare attentamente l'armadio, bingo! Avevo trovato un vestito perfetto. 'Vick mettiti questo, muoviti.' dissi in tono dittatoriale. 'Ma non mi piace, è così orribile! L'ho indossato mezza volta per la mia cresima e non me lo metterò mai più, fine della discussione.' disse ricambiando il tono, si vedeva che eravamo sorelle! 'Ahha, aspetta che ci pensa zia Ash a sistemartelo.' disse Ash prendendo l'abito. La vedemmo tornare con un paio di forbici e tutto l'occorrente per il cucito, sferruzzò, tagliò e cucì il suo nuovo capolavoro, ed ecco che in men che non si dica un vestito nuovo di zecca. Eh già, adesso sembrava più bello: era verde, color smeraldo; il corpetto stretto la fasciava fino all'altezza del diaframma, per poi aprirsi dolcemente sui fianchi. Era semplice, ma efficace. 'Oh ma è stupendo, grazie Ash!' disse Vick più contenta di una bambina a natale. 'Fuori una, Vick andiamo da Ash!' dissi continuando a fare da comandante. 'Ok.' dissero in coro. Arrivammo nella camera di Ash, aprimmo l'armadio e insieme, io e Vick, ci fiondammo sullo stesso vestito: era rosso a monospalla, stile impero; attillato nella zona del seno, fermato da un nastrino nero per poi ricadere più morbido fino a metà gamba. 'Ehm, proprio della serie o faccio colpo o faccio colpo?!' disse Ash incerta. 'Si!' esclamammo io e Vick. 'Fuori due, e ora la parte più difficile.' disse Vick prendendo il comando. 'Uhm ok.' dissi incerta seguendole nella mia stanza. Entrai e mi posizionai sul mio letto, in attesa del mio giudizio. Aprirono con foga l'armadio e iniziarono a scrutare con attenzione, e alla fine eccolo, il vestito per la serata: era blu elettrico, con la scollatura a cuore; stretto fino al diaframma per poi ricadere sulle gambe con tanti volant di tulle dello stesso blu. Era piuttosto corto, infatti arrivava a metà gamba e inoltre l'avevo indossato solo una volta per la cerimonia della consegna del diploma. 'Ehm un vestito di riserva no vero!?' dissi cercando di trovare una via di fuga a quello scempio. 'No, tu devi fare colpo sul biondo, capito?!' dissero tutte e due in coro. Si, avevano firmato qualche alleanza contro di me, per forza. 'Ok, allora chi si va a fare la doccia per prima? Vick, tu sei la più piccola vai tu.' dissi riprendendo il comando. 'Per il trucco e capelli ci pensiamo dopo. Poi vai tu Ash, e io andrò per ultima' esclamai con lo stesso tono di prima. 'Ok, però non fare troppo il dittatore che tanto non comandi tu, capito Mrs Horan!?' disse Vick per stuzzicarmi. 'E non lo so Mrs Payne!' dissi ricambiando la stoccata, 1 a 0 per me. Andò a farsi la doccia, così come Ash e infine toccò a me. Asciugai i capelli, cercando di evitare di mettere prodotti, Vick non mi avrebbe mai perdonato. Una volta aver messo il vestito e sistemato la borsa, arrivò il tempo delle acconciature e dei trucchi. Io mi dedicai ai trucchi, Vick alle acconciature. Per Vick scelsi un trucco semplice: sui toni del marroncino e eyeliner marrone, un pò di blush, rossetto roseo e, tadan, ecco una piccola donna secsi. Anche per Ash scelsi qualcosa di semplice: trucco sul bronzo con sfumature più scure, mascara, illuminante dorato e burro cacao alla fragola, et voilà, una dea greca. Per me fu più difficile, ma alla fine optai per qualcosa di semplice: lo stesso trucco della sera in cui tutto incominciò, sperando soltanto che non portasse con se la stessa sfiga. Poi passammo alle acconciature: Vick capelli sciolti ondulati con una treccia continua che le prendeva tutte le ciocche del ciuffo fino ad arrivare a metà testa; Ash sempre con i capelli sciolti ondulati e con una piccola treccia messa a metà testa a mo' di cerchietto; per me invece Vick optò per i capelli miei naturali messi solo di lato, che fortuna. Senza accorgecene, si era già fatta l'ora di andare, misi le scarpe, presi la borsa e il cappotto, e iniziai a scendere dalle scale. Anche le altre fecero lo stesso, erano davvero fantastiche, decisi di non controllarmi allo specchio, non volevo prendermi un colpo. 'Ok possiamo andare? Avete preso tutto!?' dissi iniziando ad essere nervosa, senza capire il perchè. 'Sisi tranquilla, possiamo andare. Piuttosto, hai chiamato al taxi vero!?' disse Ash con tono a stile -Ti prego fa che non se ne sia dimenticata!- 'Sisi, donna di poca fede, l'ho chiamato ed è già fuori.' dissi ironica. Uscimmo tutte insieme e ci dirigemmo verso il taxi, e finalmente la serata stava per iniziare!!

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Arrivati al locale, diedi i soldi al taxista e ci avviammo all'entrata. Avevamo i pass, quindi ci fecero entrare subito, con nostra grande sorpresa, trovammo paul ad aspettarci dentro. 'Hey ragazze, andiamo, i ragazzi sono già arrivati e sono nella zona vip e vi stanno aspettando.' disse lui in tono cordiale. 'Ah ok, grazie.' esclamammo all'unisono. Ci dirigemmo con paul per tutto il locale, salimmo le scale ed eccola finalmente, la cosiddetta zona vip. Cacchio di lusso, a differenza del piano sottostante non c'era molta gente, meno male. Una volta entrati, dei ragazzi addetti al guardaroba ci chiesero i cappotti, e notai che i nostri amici ci stavano già fissando da un pezzo. La prima a togliersi il cappotto fu Ash, in men che non si dica scatenò subito la reazione di Zayn, che da totale tranquillità passò a diventare stile pesce lesso con la bocca aperta. E fuori uno! L'altra che si tolse la giacca fu Vick, e anche li ,in men che non si dica, Liam passò dalla sua solita faccia calma ad una faccia sconvolta, peggio dell'urlo di Munck. Notai che Harry si avvicinò a Liam, dicendogli all'orecchio -Bro, ma non era troppo piccola!? Se è piccola per me, figuriamoci per te!-. La risposta fu immediata, un semplice -Ssssshhhh!-, ahahha facevano morire. Poi fu il mio turno, e notai che Harry richiamò l'attenzione di Niall che, nel frattempo, stava parlando con Louis. Decisi di fare l'indifferente, non dovevo vacillare, dovevo essere forte. Tolsi il cappotto porgendolo al ragazzo, che per primo sgranò gli occhi, poi passai a vedere lo sguardo che aveva assunto Niall, beh lo definirei stile -ehm, ehm, ehm, ehmm-. Harry gli chiuse la bocca, che nel contempo si era apert,. anche se fu vano, visto che non appena Harry lasciò la presa, la bocca tornò a penzolarci peggio di un cane. 'Wualcuno ha fatto no colpo,STRACOLPO!' disse Vick divertita dall'espressione di Niall. 'Vedi che siamo tutte sulla stessa barca, quindi TACI.' dissi sottovoce cercando di non farmi sentire dai ragazzi. 'Buonaseraaa!' dissi in tono cordiale. 'Faith, ma sei davvero tu!?' chiese El sconvolta, 'Quasi quasi, non ti riconoscevo!' disse Lou ancora più sconvolto della ragazza. Ah bene, promemoria per me: mai più uscire con un vestito del genere. 'No maddai, si capiva lontano un miglio che era lei. Dear stai benissimo, veramente. Comunque ragazzi scusatemi ma per me, quale unico esemplare single presente in questo gruppo, è giunto il momento di andare a cercarmi qualcuna. Con permesso.' disse Harry iniziando a pavoneggiarsi, prima di allontanarsi. 'Ahahha ok, mi raccomando, non cacciarti nei guai.' dissi con tono ironico. 'Sisi tranquilla dear, starò attento.' disse incamminandosi verso la pista. 'Occhio a non fare troppo colpo.' disse Louis, recitando la parte del ragazzo geloso. 'Ahha tranquillo, cercherò di nascondere un pò del mio fascino. Anche se so che è impossibile!' disse Harry divertito. Una volta che si allontanò, salutammo il resto del gruppo e prendemmo posto. Eravamo seduti tutti davanti al bancone e, come il pomeriggio appena trascorso, le coppiette non tardarono a riformarsi: Vick prese posto vicino a Liam, che riprese subito conoscenza dopo lo shock subito qualche minuto prima; Ash si posizionò vicino a Malik che tra qualche -ehm- di troppo riuscì a riprendersi; e infine io decisi di mettermi alla sinistra di El, e alla mia sinistra si trovava lui che, ancora sconvolto, cercò di intrattenere una conversazione con la sottoscritta. Iniziammo a parlare del più del meno, a scherzare come ormai era consuetudine, decidemmo di ordinare qualcosa da bere e le battutine tra me e Niall non tardarono di certo a venire. 'Per me uno shortino di tequila secca, grazie.' dissi convinta, non mi davo spesso all'alcool, ma sapevo dove arrivava il mio limite, quindi diciamo che riuscivo sempre a tornare a casa in uno stato decente. 'Heyyy, abbiamo deciso di darci alla pazza gioia eh!?' disse Niall iniziando a ridere. 'Sai che non potrai guidare?' disse lui per stuzzicarmi. 'E qui ti sbagli. Abbiamo preso il taxi, quindi nessun problema per la guida. E inoltre, reggo piuttosto bene l'acool, quindi è inutile che ti preoccupi!' dissi in tono ironico con una sottile sfumatura acida. 'Ahhaha davvero!? Secondo me non reggi.' disse lui in tono di sfida. 'Hey acido, ma te la stai prendendo con me ancora per la storia di questo pomeriggio?' dissi in tono spavaldo, imitandolo alla perfezione. 'Uhm e non lo so, può essere.' disse lui facendomi il verso. 'Comunque, visto che vuoi fare la Wonderwoman della situazione, ti propongo una sfida, anche se già so che non reggerai.' disse riprendendo il tono di sfida. Aguzzai lo sguardo, quando si parlava di sfide ero sempre la prima a partire. 'Ti ascolto.' dissi ricambiando il tono. 'Allora, visto che dici che reggi l'acool ti sfido a bere: chi beve più drink secchi o cocktail vince.' disse guardandomi negli occhi. 'Ci stai?' chiese ancora con quel tono. 'Ci sto, iniziamo adesso. Barista mi porti 3 shortini di tequila secca, per favore.' dissi cogliendo la sfida a pieno. La serata andava avanti, e io continuavo la mia sfida con Niall, lui era già arrivato a scolarsi 3 birre e 2 cocktail, ed era tranquillo come una Pasqua. Io ero arrivata a 3 shortini di tequila, 2 di vodka alla fragola, o forse erano 4. Fatto stava, che la testa iniziò a girarmi da morire. Gli altri parlavano, scherzavano o ballavano, e io cercavo di fare tutto il mio possibile per sembrare normale, anche se già iniziavo a capire veramente poche cose. Mi accorsi dell'arrivo di Ethan, ma non gli diedi nessuna importanza, e lui sembrò ricambiare visto che iniziò a stuzzicare a Vick. -Perfetto, non so perchè non ci provi anche con mia madre mentre ci sei!? Porco pervertito schifoso!- Notai che Vick era sempre guardata a vista da Liam, quindi mi tranquillizzai, decisi di uscire per prendere un pò d'aria, mi girava troppo la testa, e la musica assordante non aiutava. Una volta uscita nella piccola terrazza, mi diressi verso uno dei puff messi a disposizione dal locale per sedersi, e mi ci immersi completamente. Misi la testa tra le mani, per cercar di calmare quei vortici, fin quando quel silenzio fu interrotto da passi assordanti di tacchi che camminavano avanti e indietro. 'No, ma io non lo capisco proprio.' disse Ash con tono scettico e preoccupato. 'Chi?' dissi non capendo a chi si riferisse. 'Faith!? Ma che ci fai qui!?' disse Ash sconvolta. 'Prendo un pò d'aria, allora a chi ti riferisci?' chiesi per cercare di cambiare discorso, non volevo che si preoccupasse per me. 'Zayn!' disse con tono spazientito. 'Perchè?' chiesi nuovamente, si capiva che non ero in me, non riuscivo più a capire nemmeno la cosa più ovvia. 'Perchè prima mi cerca -tesoro di qua, tesoro di là-, mi parla sempre anche quando usciamo, e poi non mi chiede mai di uscire da soli. Secondo me, gli sto sul cazzo.' disse Ash sconsolata. 'Ma che dic? Lascialo perdere, vivi la vita, tanto è destino che vi dovete mettere insieme. Basta solo aspettare, tu fagli capire che ti piace e poi il resto verrà da se.' dissi con tono confuso, l'alcool stava già iniziando a far sentire i suoi effetti. 'Hai ragione, non devo mollare. Grazie, tesoro.' disse con tono felice. 'Di niente' risposi tranquilla. Rientrò e ritornò il silenzio, peccato che fu interrotto di nuovo da passi che andavano avanti e indietro per la terrazza, al giudicare dal rumore sembravano passi maschili. 'No, ma io non la capisco!' disse Zayn in preda ad una crisi nervosa. 'Chi?' chiesi di nuovo. 'Faith, ma che cazzo. Mi hai fatto prendere un colpo.' disse lui facendo un salto di 2 metri. 'Che ci fai qui!?' chiese incuriosito. 'Niente prendo aria, tu chi non capisci?' dissi per l'ennesima volta. 'Ashley!' rispose lui seccato, cioè fatemi capire, ma si erano messi d'accordo o cosa!? 'qual è il problema?' 'Non riesco a dirle che mi piace, e lei sembra essere sempre così tranquilla, non capisco cosa prova, non so che fare.' disse in preda alla disperazione, se mai un giorno dovessi diventare così, pregherò i miei amici di rinchiudermi in manicomio. 'Ma baciala e fregatene, vivete la vostra vita, si capisce che vi piacete a vicenda. Basta solo una minima cosa per far scattare tutto, don't worry be happy. Yolo bro!' dissi alla fine. 'Hai ragione, dear sei un mito, grazie mille.' disse entusiasta. 'Non c'è di che, sempre a disposizione.' mi limitai ad affermare. Tornò di corsa dentro quasi saltellando dalla gioia, -che fossi capace di fare la consulente matrimoniale solo quando ero brilla!? A quanto pareva si!- Ritornai dentro, la musica si fece sempre più alta, notai Niall che stava finendo il suo ennesimo drink, era felice come una pasqua, era una spugna. Beveva ma nessun effetto collaterale, mah proprio non lo capivo. Non potevo perdere, dovevo fare qualcosa; andai al bancone e ordinai un rum e pera e altri 3 shortini di tequila bum bum. Inghiottì il rum e pera di colpo, era una vera e propria cannonata allo stomaco, povero fegato, stai pagando il prezzo di una scommessa cretina. Buttai giù anche il primo shortino, ahahha e i restanti. Ooooooh ma guarda le luci! girano.. Ahahhaha che sono belle. Ooooh anche le mie mani girano, sono flessibili...

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Niall:

Ma che cazzo mi salta alla mente, certe volte!? Promemoria per me: mai e dico MAI più fare sfide con l'acool con Faith. Punto primo perchè non lo regge, e punto secondo perchè la prende troppo seriamente. E' pazza, però è anche molto simpatica, fa scompisciare. La tengo sott'occhio, prima che combini qualcosa di cui poi si potrebbe pentire, e non solo lei. E' in questi casi, che ringrazio il cielo di essere irlandese, perchè a furia di bere, ogni volta sempre di più il mio corpo si è abituato all'alcool e riesco a reggerlo benissimo. Sto sorseggiando la mia ultima birra, quando mi sento tirare dal gomito 'Bro, non esagerare! Che poi rischi davvero di sentirti male, si che lo reggi, ma non fino a 'sto punto.' disse Liam con la sua solita voce apprensiva. 'Si papino, tranquillo.' dissi riprendendo la birra e controllando Faith da lontano. 'Mia sorella è pazza, l'ho sempre detto.' disse Vick a disagio per il comportamento insolito della sorella. 'Nah tranquilla, finalmente sta facendo uscire la sua vera se. L'alcool si dice che faccia miracoli, e poi fin quando ci siamo noi non devi stare in pensiero, la sorveglio io tua sorella.' dissi cercando di tranquillizzarla, per mia fortuna ci riuscii. Ero rimasto con loro visto, che El e Louis si erano andati a scatenare in pista, Harry era in dolce compagnia di una ragazza che già baciava con tanto ardore, e infine Ash e Zayn stavano ballando pure loro. Eravamo seduti, loro due in un tavolino in disparte, e io nella sedia vicino al bancone, distavamo gli uni dagli altri solo qualche centimetro. 'Scusatemi, mi volto mezzo secondo per controllare meglio Faith! a tra poco.' dissi facendogli l'occhiolino a tutti e due, mentre mi giravo, che erano simpatici! -Io avere qualcosa del genere magari con quella acida li non poteva esistere vero!?- Mah vabbe, neanche il tempo di girarmi che sentii alle mie spalle delle voci sconosciute. Decisi di non voltarmi, preferivo ascoltare la conversazione da dietro. 'Hey ciao Vick, ma guarda un pò dove ci dovevamo incontrare.' disse una voce femminile piuttosto pungente; già la immaginavo: alta, bionda, la solita cheerleader antipatica. 'Hey ciao Emy!' disse Vick contro voglia, si capiva che la sua interlocutrice non la sopportava per niente. 'Ma sicura di non esserti persa!? Sai, qui non siamo nella biblioteca della scuola, e poi come ti hanno fatto passare ancora non l'ho capito, visto come sei conciata e soprattutto visto che sei da sola.' disse incalzando con lo stesso tono. Che nervi, ma chi cavolo si credeva di essere? Non era lo stesso tono di Faith, perchè comunque la scema lo adattava per difendersi, il tono di quella ragazza era mirato a far soffrire, che meschina. 'Ehm, veramente è entrata grazie a me e, come puoi ben vedere, è in mia compagnia. Quindi, sloggia, prima che chiami la sicurezza e vi faccia cacciare per esservi intrufolati nella zona vip!' disse Liam in tono protettivo. Bingo, Vick mi sa che sei riuscita a tirare a segno sin dall'inizio con Liam. Non sentii più quelle voci, capii che quei ragazzi si erano letteralmente dileguai. Mi voltai, diedi il cinque a Liam. 'Bro sei stato un mito, non c'è che dire.' dissi felicissimo, aveva fatto no bene, benissimo. 'Ahahah grazie bro. Dai, adesso vado a prendere qualcosa da bere per me e la mia accompagnatrice, ahah ok Vick? Cosa vuoi?' le chiese in tono dolce. 'Ehm, non so, fai tu. L'importante che non sia alcolico, io già mi ubriaco con la Coca-Cola, figuriamoci con gli alcolici!' disse ironica. 'Ahah non ci credo, anche io sono così. Ok, allora oggi ci diamo alla pazza gioia, ci ubriachiamo a Coca-Cola!' disse lui ridendo a crepapelle. 'Ahahah ok, però non lo dire a mia sorella, mi raccomando!' disse Vick facendo la parte della sorellina minore ribelle. 'Tranquilla, il segreto con me è al sicuro!' dissi alzando la mano. Mi alzai mezzo secondo, dovevo controllare dove fosse finita Faith, visto che si era dileguata nel giro di qualche minuto. 'Un secondo e torno anche io, non ti allontanare mi raccomando!' dissi a Vick con tono apprensivo. 'Ahah ok, tranquillo sono qui.' disse lei sorridendomi. Se solo sua sorella fosse gentile e dolce come a lei, le cose sarebbero mooolto più facili. Iniziai a cercarla intorno, ma dove cavolo era finita!? mi voltai verso il palo della discoteca e la trovai che stava facendo la cubista improvvisata. Si, era pazza, quando sarei riuscito a capirla sarebbe stato sempre troppo tardi. Decisi di tornare al mio posto, e li mi trovai di fronte ad una scena piuttosto strana. Ethan, si era seduto vicino a Vick, e dalla faccia della ragazza capivo che non era una presenza ben accetta. Vick cercava di scansarsi, ma Ethan si avvicinava sempre di più, fin quando lui non le mise la mano sulla gamba. Senza neanche il tempo di capire il perchè di quella situazione, vedo Liam partire verso Ethan, prenderlo per la maglia e dirgli che la deve lasciare stare. -Perchè!? stavamo solo parlando!- sentii dire a Ethan. -No, forse tu non hai capito, non la devi toccare.- replicò Liam. Non l'avevo mai visto così, nemmeno per Danielle, era nero in viso, minacciava di colpirlo da un momento ad un altro. Continuarono a punzecchiarsi per un pò, fin quando Liam,ormai al culmine della sopportazione, gli diede un cazzotto nell'occhio destro. Bravo bro, non poteva essere così schifoso, sicuramente era ubriaco e non capiva nemmeno quello che stava facendo. Corsi verso Vick e Liam. 'Vick, tesoro stai bene?' disse Liam con tono preoccupato alla ragazza. Era sbiancata di colpo, povera piccola. 'Ehm adesso si, davvero, grazie!' disse con voce tremante. Ma guarda un pò se questa serata si doveva trasformare nella sera peggiore nella storia dei 1D! 'Vick, Liam, state bene!?' affermai preoccupato. 'Sisi, tranquillo bro.' disse Liam con tono pacato. 'Vuoi andare via da qui?' chiese Liam a Vick, si capiva che era sconvolta. Ma come possono esistere persone così schifose? Ancora non riuscivo a capirlo. Lei annui non riusciva a parlare. 'Ok,bro. Io la porto via da qui, ci vediamo a casa ok?' disse Liam rivolgendosi a me. 'Certo, andate ragazzi rimango io qui.'  Presero i cappotti e scesero dalle scale, speriamo solo che la serata prende una piega diversa, perchè non mi sta piacendo per niente. Una volta averli visti scendere, ricontrollai Faith: era sempre sul palo, perfetto, almeno l'avrei potuta controllare meglio. Poco distante da lei, c'erano Ashley e Zayn che ballavano, danzavano, si sussurravano cose all'orecchio, ridevano e si divertivano come i pazzi. Almeno per loro la serata stava procedendo bene, fin quando ecco un'altra scena simile alla precendete: Ethan, si avvicina da dietro ad Ash e inizia a stuzzicarla, proprio come ha fatto con Vick, con la differenza che ash non lo calcola di striscio. Zayn si spazientisce, glielo si legge in faccia, inizio ad avvicinarmi, giusto in tempo a quanto pare. Ethan inizia a mettere le mani addosso anche ad Ash, ma allora è veramente un porco. Zayn, la scansa e si mette a scudo.'Che c'è bro!? Stavamo solo finendo un discorsetto in sospeso!' disse Ethan riferendosi ad Ash. 'Ehm, noi non avevamo alcun discorso in sospeso, sei un pezzente e questo te l'ho già detto.' disse Ash acidissima. 'Maddai non dire cosi!' disse Ethan prendendola per un braccio, Zayn lo fermò in tempo, prendendolo per il polso e girandoglielo. 'Non la devi toccare, chiaro!?' disse Zayn carico di rabbia, quasi pronto a scoppiare. 'Perchè!? Mica è la tua ragazza!' disse Ethan con la stessa faccia spavalda che aveva usato prima per entrare nel gruppo, e dopo con Liam qualche minuto fa. 'Beh, questo lo dici tu!' disse Zayn stringendosi nelle spalle, e tirandogli un gancio sinistro dritto nell'occhio. Ethan dovette fare 3 o 4 passi indietro per evitare di cadere, ma alla fine non riuscì a reggersi in piedi e si accasciò. 'Mitico bro, hai fatto bene!' esultai dandogli il cinque. 'Ahhah lo so, grazie!' disse con un sorriso vittorioso in faccia. Ash gli toccò la spalla e lui si voltò 'No scusami, mi sono persa una parte. Da quando in qua sono la tua ragazza!?' chiese lei confusa. 'Da adesso!' disse zayn contento, la tirò a se, e le diede un bacio tenero sulle labbra. Decisi di lasciarli da soli, erano così simpatici insieme. Mi voltai a vedere dove fosse finito Ethan, lo dovevo tenere d'occhio, non mi piaceva per niente quello che aveva fatto alle mie amiche, e sinceramente avevo paura che potesse fare di peggio. Neanche il tempo di finire quel pensiero, che lo ritrovai sopra il cubo, a fianco di Faith, la guardava con fin troppa malizia per i miei gusti. No, se prima credevo che fosse uno schifoso, adesso iniziavo a credere che fosse un porco maniaco schifoso. Sussurrò qualcosa all'orecchio della ragazza, ma logicamente lei non gli rispose, era fin troppo ubriaca per capire cosa fosse successo e soprattutto cosa lui le stesse chiedendo. Si avvicinò e iniziò ad alzargli il vestito, e no cazzo! Te lo puoi permettere con una puttana qualunque, ma tranne con lei. Andai con passo spedito verso il cubo, lo tirai per quel lurido braccio e lo feci scendere a forza. 'Hey, amico abbassiamo le mani, non è mica una puttana quella che avevi a fianco!' dissi in preda ad una collera indescrivibile. 'Perchè ti scaldi tanto!? Sai, l'avevo già capito questo pomeriggio che non siete fidanzati. Quindi evitatela questa farsa assurda!' disse guardandomi negli occhi riprendendomi con quel tono spavaldo. 'A te chi te lo dice, senti, come ti chiami, datti una calmata che vedi io non ci sto niente a romperti il setto nasale!' dissi in tono collerico, non avevo mai fatto per nessuna così, ma lui non si doveva azzardare a scherzarci come se niente fosse. E' vero, magari lei mi trattava male, ma nessuno la doveva toccare, specialmente in quello stato. 'Si, come no. Tu non ne sei capace, ti sembra che non l'ho capito, che sei il più debole del gruppo? Non riusciresti a fare del male ad una mosca.' esclamò credendo di aver colpito nel segno. 'E non lo so!' dissi, tirandogli un pugno a centro di naso, lo guardai intensamente negli occhi, fin quando notai del sangue uscirgli dal naso. 'Ora mi sento soddisfatto. Ah, e tanto per la cronaca non provare a presentarti alle prove perchè sei licenziato!' dissi con tono vittorioso. 1 a 0 per Horan, ecco cosa succedeva a tutti quelli che si mettevano contro di me. Presi di peso a Faith e la portai a spalla giù dal cubo, presi i giubbotti e iniziai a scendere le scale. 'No, lasciami, io non me ne voglio andare, voglio stare ancora a ballare!' disse Faith con la voce tipica da persona straubriaca. Si dimenava come una pazza, non aveva capito che era uscita da una situazione moolto scomoda, e che stava rischiando grosso. 'No Faith, ora andiamo a casa e basta!' dissi in tono dittatoriale. Finalmente uscimmo dal locale e iniziai a dirigermi verso la macchina, con Faith ancora su una spalla. 'Dai fammi scendere, so camminare da sola!' disse iniziando a sghignazzare, era ubriaca fradicia, non potevo lasciarla a casa sua da sola in quello stato. Se si fosse sentita male non ci sarebbe stato nessuno a sorvegliarla, optai per portarla direttamente a casa nostra, tanto c'era una camera per gli ospiti proprio di fronte alla mia, così se si fosse sentita male, l'avrei sentita e magari l'avrei aiutata. Continuai a camminare e mi soffermai a sentire i suoi discorsi senza senso 'Ooooh guarda c'è Winnie Pooh! Ciao Winnie, come stai? Salutami a Christopher Robin!' disse incespicando nelle sue stesse parole. Non riuscì a trattenere una risata, nonostante fosse ubriaca persa non aveva perso il suo senso dell'humor, era divertente, glielo dovevo riconoscere! Arrivammo finalmente alla macchina, e mi decisi a farla scendere qualche passo prima, per testare a che punto fosse. 'Dai, visto che mi hai torturato tutto il tempo, fammi vedere come cammini.' dissi in tono divertito. 'Ah finalmente, era ora, I wanna dance and love and dance again! Tananana!' iniziò a cantare e a ridere. Fece due passi prima di crollarmi addosso, era peggio di quanto pensassi, strano che ancora non avesse vomitato. 'Oops, mi sa che avevi ragione, non riesco nemmeno a camminare, ahhaha!' disse guardandomi negli occhi. Cercai di restare concentrato, non potevo perdermi in pensieri romantici e futili proprio adesso. 'Ok, allora adesso saliamo in macchina e se ti senti male me lo dici che mi fermo, ok?' le chiesi per vedere se almeno mi stesse ascoltando. 'Ahaha ok.' disse con estrema tranquillità. La aiutai a sedersi nel posto vicino al mio, le misi la cintura e chiusi la portiera, feci il giro e andai al posto guida, misi in moto e iniziai a guidare. Fummo costretti a passare di nuovo dal locale con la macchina, proprio mentre passammo noi, vidi uscire Ethan che si reggeva a qualcuno, mentre con una mano si teneva un fazzoletto pieno di sangue sul naso. Ahha ben gli sta, così impara a misurare le parole e gli atteggiamenti! 'Ethan sei un porco, e un pezzente.' disse Faith, mentre col dito indicava proprio Ethan. Che si ricordasse qualcosa di poco fa!? Nah, non credo. 'Perchè dici così Faith!?' chiesi ingenuamente. 'Perchè non solo mi ha tradito quando eravamo fidanzati, ma stasera si strusciava a Vick e ad Ash. Cioè, se voleva perchè non si faceva anche mia madr!?' disse in collera. 'Non capisco, eravate fidanzati!?' dissi confuso. 'Si, stavamo insieme già da 3 anni, quando lui mi ha chiesto di andare a vivere insieme. Io ero felicissima e gli risposi di si, poi però al suo dire non ero abbastanza brava, perchè non scopavamo come conigli ogni volta che a lui andava e soprattutto perchè non mi abbassavo a fare certe porcherie solo per compiacerlo. Così quando io andavo all'università, si trombava le mie amiche, anzi no le mie migliori amiche! Le prime volte non l'ho beccato, ma con l'ultima è stata più sconcertante, ero tornata a casa prima perchè era il nostro anniversario, e lo trovo con Rachel avvinghiato peggio di un polipo. L'ho lasciato in tronco lasciandogli un bel ricordino: un bel calcio nelle palle, così da non potersi scordare di me.' disse con lo sguardo perso nel vuoto. Nella mia testa risuonava solo una parola -Coglione, coglione, coglione-. Ma come si faceva a far soffrire una ragazza così?! 'Ecco perchè sono sempre acida con tutti, mi sono costruita un muro tra me e il mondo circostante. Tratto male tutti perchè non mi fido neanche di me stess,. ho paura di essere ferita di nuovo e non potrei sopportarlo. Quindi è anche per questo che ti tratto male, Niall. Io non sono quella che vedi, e mi dispiace averti trattato così male,veramente. Non te lo meriti per niente, scusami!' disse infine prima di piombare in un silenzio totale. Ora capivo perchè faceva così con me, era davvero solo un atteggiamento di difesa, alla fine era debole e fragile, anche se faceva la parte della forte. Solo un coglione come Ethan, poteva trattare una persona come lei così. Mi aveva chiesto scusa davvero!? Beh, era vero che l'alcool faceva miracoli, non volevo ne gongolarmi, ne esultare, anche se per me quella era la vittoria più importante della mia vita, anche più importante di quella di X Factor. 'Ehm, ecco non immaginavo che ti fosse successo tutto questo. Scusami tu per ..' non finii, mi voltai e la trovai che dormiva come quel pomeriggio. - Lei non dorme in macchina con gli estranei perchè non si fida!- mi ripiombarono nella mente le parole di Vick. Che lei si fidasse di me? non lo sapevo, ma ci speravo da matti. Perchè era vero, magari mi ero messo a picchio, ma alla fine ci tenevo che lei fosse felice. Preferivo fare il coglione, che farla soffrire. Arrivammo a casa nostra, il cancello si aprii ed entrai la macchina nel grande viale. Una volta aver parcheggiato, scesi e la presi in braccio, cercando di non svegliarla. Mi diressi verso la porta, aprirla non fu affatto semplice, ma alla fine ci riuscì, salii su per le scale, Faith girò il viso contro il mio petto involontariamente. La reazione del mio cuore fu altro che involontaria però, iniziò ad accelerare di colpo. Una volta arrivato nella camera degli ospiti, aprii la porta e la misi sdraiata sul letto. Non poteva dormire cosi, pensai che fosse meglio cambiarla, così evitava di rovinare quel bel vestito se si fosse sentita male. Andai in camera mia, rovistai tra i miei cassetti e trovai la maglietta che usai per uno dei nostri video, quanti ricordi! Questa le dovrebbe stare bene. Stavo per tornare in camera da Faith, quando nel corridoio vidi comparire prima Liam e poi Zayn. Liam aveva indosso una canotta e un paio di pantaloncini blu, mentre Zayn era a torso nudo con un paio di pantolinci pure lui. 'Bros, ma che ci fate qua!? Tu non eri andato fuori, e tu non ti stavi slinguazzando con la tua nuova ragazza?' chiesi sconvolto, che avessimo avuto tutti la stessa idea!? 'Ehm, si Vick era atterrita e non volevo lasciarla a casa sua da sola. Quindi ho deciso di portarla qui, ora sta dormendo nel mio letto, ma tranquillo non abbiamo fatto niente! Piuttosto dove lo abbiamo messo il sacco a pelo!?' disse Liam iniziando ad arrossire. 'E' nel sotto scala, con le altre cose per il campeggio. Ma che devi farci?' chiesi curioso. 'Ehm ci dovrei dormire magari!? Ho lasciato il letto a Vick, e io mi sistemo comodamente a terra!' disse con il suo tono pacato. 'Capisco, tu invece!? Che ci fai già a casa!?' dissi rivolgendomi a Zayn. 'Mah niente, eravamo rimasti soli io e Ash, perchè El con Lou se ne sono andati dopo di voi, mentre Harry si era già dileguato da un pezzo con la sua nuova fiamma. E noi volevamo logicamente stare più comodi!' disse Zayn con tono divertito. 'Ahah tranquillo, neanche noi abbiamo fatto niente, abbiamo solo parlato un pò. Poi anche lei è crollata, adesso stavo andando in bagno, se non ti dispiace!' disse Zayn ironico. 'No, macchè vai pure!' dissi scansandomi. 'E tu invece, come ti è finita?' mi chiese Liam, già di ritorno con il sacco a pelo. 'Ma niente, quel porco di Ethan, ci ha provato con Ash e poi è andato da Faith. Peccato che prima ci abbia pensato Zayn e dopo io a dargli una lezione di galateo, l'ho anche licenziato perchè cazzo, non puoi trattare le nostre ragazze!' dissi in tono collerico, mi aveva piuttosto infastidito quella scena, e poi il ricordo di tutto quello che mi aveva raccontato Faith, non so, mi fece salire la bile al cervello. 'Ah capisco, quindi anche Faith è qui?' chiese Liam con tono stile -E bravo, bravo!-. 'Si perchè era ubriaca fradicia, quindi almeno se si sente male, stiamo a una camera di distanza.' dissi serio. Liam, come gli altri, lo sapeva che non ero quel genere di ragazzo, che si approfitta di una ragazza quando quest'ultima è ubriaca. Non è nel mio stile. 'Vabbe, buona notte nialler, sogni d'oro!' disse Liam entrando nella sua stanza. 'Notte bro.' dissi salutandolo. Rientrai nella camera di Faith, e con mia grande sorpresa, la trovai accasciata a terra, nel vero e proprio senso della parola. Era con il naso schiacciato contro il pavimento, non riuscì a trattenere una risata, che era buffa. 'Faith, ma che stai facendo!?' gli chiesi, per vedere se avesse preso conoscenza. 'Ho bisogno d'affetto, abbraccio il pavimento. Siamo molto soli tutti e due.' disse incespicando nelle sue stesse parole, era davvero buffa, anche da ubriaca!. 'Ahha, dai forza andiamo a dormire sul letto. Prima che ci viene un malanno.' dissi in tono apprensivo, sembravo un padre che metteva a letto la figlia di 5 anni che faceva i capricci. 'Ma io sento caldo!' disse iniziando a dimenarsi. 'A Marzo senti caldo!? Ahah non hai limiti, forza, mettiti qui sdraiata' dissi mettendola di nuovo sdraiata sul letto. Solo allora, mi accorsi che stava parlando nel sonno, e li capii anche la serietà del problema: come cazzo avrei fatto a toglierle quel vestito!? Cercai di pensarci, e poi l'illuminazione. La misi seduta, per riuscirle ad abbassare la lampo del vestito, fu un pò faticoso visto che non si reggeva completamente. Una volta aver abbassato la lampo, la rimisi sdraiata e le infilai la maglietta, dopo averla coperta con la maglietta, le sfilai il vestito, simple but effective. Le tolsi le scarpe e sistemai tutto sulla poltrona di fronte al letto. Decisi di controllarla per un ultima volta, era così bella, sembrava la bella addormentata del film Disney, con la differenza che io ero quello biondo e lei quella scura di capelli. Era serena, almeno nel mondo dei suoi sogni riusciva a trovare la tranquillità che tanto cercava. Io credo in lei, anzi credo in un noi, e sinceramente non ho alcuna voglia di mollare. Anche io, ho sofferto tanto per amore, ma so che lei non riuscirebbe a trattarmi come le altre hanno trattato me, e io farei lo stesso con lei, sarei la sua cura per tutto. Se solo lei credesse in me, beh staremo a vedere, quello che pensava su di me ormai lo sapevo, sarebbe bastato un pò di tempo in più per farla fidare. Mi alzai silenziosamente, e iniziai ad incamminarmi verso la porta, quando la sentii sussultare. 'Ehm... no, ti prego! No, per favorem non lasciarmi, ti prego. Niall, per favore, non lasciarmi!' iniziò a dire nel sonno. Cosa!? Non mi lasciare!? Ma che cazzo stava sognando? Decisi di mettermi di nuovo seduto vicino a lei, si contorceva, digrignava i denti, l'espressione pacifica di prima, era stata scacciata da un'espressione di dolore. Cercava di afferrare qualcosa, o meglio qualcuno. 'Niall, ti prego non mi lasciare, scusami! Non ti volevo trattare così. Ti prego, per favore!' continuò ad affermare con voce rotta. Che avesse paura di perdermi!? a quanto sembrava si. 'Hey Faith, sono qui, tranquilla.' mi limitai ad affermare per farla calmare. 'No, per favore non te ne andare. No, Niall per favore!' urlò con tono disperato. Notai un paio di lacrime scendergli dal viso. Rimasi sconvolto, non sapevo che pensare. 'Sono qui, non ti lascio tranquilla!' dissi per calmarla. Mi trovò, sia nel sogno che nella realtà e mi tirò a dir poco dalla maglia. Mi prese la mano, la intrecciò alla sua 'Sei qui!' esclamò contenta. Si calmò di colpo, e riprese a sorridere nel sonno, meglio che restassi con lei. Mi spogliai, indossai il mio pigiama (se così si poteva definire indossare solo il pantaloncino bianco!) e ritornai da lei. Mi sdraiai sul lato, proprio di fianco a lei. Dormiva tranquilla. 'Non ti lascerò mai Faith, puoi starne certa. Io credo in te' dissi sottovoce. Quasi come se lei avesse sentito, mi riprese la mano e la intrecciò alla sua. Ora, sia io che il mio cuore potevamo dormire in pace. Un piccolo gesto, che valeva più di mille altre cose!



Macciaooooooo :) ecco la fatidica serata, tanti colpi di scena e tante verità finalmente rivelate. ma mica è finita qui, vi aspetta la parte del risveglio, e dire che sarà esiralante è dire poco lol
grazie se leggete/recensite/passate
love ya
xoxo
-Fed

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Capitolo 10
*** Chapter 10 ***


                                                                              

Il risveglio quella mattina fu duro. Mi girava la testa, e sentivo una strana sensazione alla bocca dello stomaco, chissà che schifezze avevo mangiato! Non ricordavo un granchè della sera appena trascorsa, ma in quel momento decisi anche di non sforzarmi più di tanto, visto che il mio cervello a fatica captava ciò che gli stessi chiedendo. Decisi di spostarmi un pò più in la, per cercare invano un pò di frescura, così da risvegliare il mio cervello del tutto. Quando mi spostai, sentii qualcosa che mi toccava la zona sedere, a giudicare dalla morsa era una mano. Come cavolo ero riuscita a mettere una mano li!? Boh, decisi di aprire pian piano gli occhi, per evitare di essere accecata dalla luce. La stanza era piuttosto buia, per mia fortuna, peccato che il mal di testa peggiorò non appena aprii le palpebre, fantastico. Mi sarei dovuta andare a prendere un antidolorifico di gran corsa. Controllai le mani, per capire quale delle due fosse nella zona sedere, la sinistra era davanti al mio viso, quindi una era esclusa. Cercai di muovere l'altra, ma oltre a trovarla in una zona completamente diversa, la trovai anche piuttosto addormentata visto che sembrava che stesse stringendo qualcosa. Ma allora, di chi era quella mano!? Decisi di girarmi con cautela, sia per colpa dei miei giramenti di testa, sia per analizzare con calma tutta la situazione. Presi la mano che si trovava sulla mia natica sinistra e con calma la appoggiai nel lato destro del letto. Una volta alzata, notai che la mia mano destra non stringeva qualcosa, ma la mano di qualcuno. La tolsi subito, per capire se quello fosse solo un brutto scherzo fatto dalla mia immaginazione, ma la mano iniziò a cercare qualcosa, fin quando non ritrovò di nuovo la mia mano e la intrecciò con la sua, per poi essere risucchiata sotto le lenzuola. Decisi di fare un'attenta analisi di tutto: mi controllai addosso, si ero io, ma quella che mi trovai addosso non era certo il vestito scollato che avevo indossato la sera prima, e a giudicare dall'odore, quella maglietta era di un ragazzo, alzai lo sguardo e quello non era il mio letto, a meno che non si fosse trasformato stile winx. Continuai l'ispezione al dire il vero, quella non era nemmeno la mia camera, dove ero finita!? Che ci facevo li?! Chi era quello sconosciuto!!?? Ma soprattutto: CHE CAZZO AVEVO COMBINATO!!!!????!!! I miei pensieri, vennero interrotti da uno strano lamento che proveniva da sotto le lenzuola 'gna!' gridò la voce. Mi soffermai a guardare la persona messa di fianco a me, era a petto nudo e, in boxer!? Ma che cazzo avevo fatto!?! Iniziai ad andare in pieno panico, dovevo capire chi fosse quello sconosciuto, ALL'ISTANTE. La faccia era coperta dal lenzuolo, quindi decisi di avanzare con cautela, sembrava un film dell'orrore con la differenza che non c'era un mostro sotto il lenzuolo,almeno speravo! Alzai con cautela il lenzuolo, mancava solo la musica di the ring, e poi eravamo al completo. Una volta alzato il lenzuolo, trovai la persona con la quale non avrei mai e dico MAI fare niente, figuriamoci andarci a letto! No, era un incubo per forza. 'gnnaa!' lo sentii esclamare di nuovo. No, quella era la realtà: eravamo io e lui, mezzi nudi, in chissà quale letto. Aveva un'espressione beata sul viso, mentre stringeva la mia mano con la sua sotto la sua guancia. Iniziai a tremare, tanto da farlo svegliare. 'Buon giorno Faith!' disse Niall con voce assonnata. 'Ma buon giorno una sega! Che cazzo ci faccio qui!? Dove sono!? Perchè sono qui!? Che cosa è successo!? Perchè sei mezzo nudo!? Perchè io sono mezza nuda!? Ma soprattutto: CHE CAZZO ABBIAMO FATTO!..' dissi continuando con il mio tono isterico a straparlare, ero letteralmente in preda all'ansia più nera. Lui si svegliò del tutto, si mise seduto, e mi prese il viso nelle sue mani. 'Calmati, non è successo niente. Ti ricordi che avevamo fatto quella scomessa? Beh, non hai retto, ti sei presa una sbronza da paura. Allora, arrivato ad un certo punto, ho deciso di portarti via dal locale, per la tua incolumità. Per paura che ti sentissi male, ti ho portato a casa mia e dei ragazzi. Questo è quanto! Non abbiamo fatto niente, non sono il tipo che approfitta di una ragazza ubriaca, e poi questo è il mio pigiama! Sono dei pantaloncini, non boxer, quindi rilassati!' mi disse con tono fermo e pacato. Non riuscivo a calmarmi, e se mi stesse raccontando un pugno di cretinate!? Gli uomini erano tutti gli stessi, al momento giusto sapevano spararti una cavolata dopo l'altra, riuscendo a rimanere tranquilli e normali. Preferii tacere, e quando finalmente lasciò andare il mio viso ricominciai. 'Non dire cazzate! Che abbiamo fatto!? Oddio, oddio, non l'ho potuto fare, sono una cogliona...' continuai con lo stesso tono di prima, fin quando non mi riprese il viso. 'Guardami, ti sembro il tipo che scherza su queste cose!? Ora calmati. Ti dico che non abbiamo fatto niente, credimi per favore!' disse urlando. I miei occhi si persero nei suoi, non capii il perchè, ma l'ansia fu spazzata via, al suo posto arrivò una tranquillità immensa. Come mai mi sentivo così bene!? Che stessi iniziando a fidarmi di lui!? A quanto sembrava si. Il cuore iniziò a battermi forte, come mai prima d'ora, esme, non esagerare! Dopo 5 minuti belli e buoni, nei quali eravamo rimasti fermi immobili, decisi di ricollegare il cervello. 'Mi fido!' dissi con sicurezza. No, cazzo, verbo sbagliato. Sgranò gli occhi di colpo, neanche lui credeva a ciò che aveva sentito. 'Cosa!?' affermò con un sorriso gigante in faccia. 'Ehm, ti credo!' dissi correggendomi. Sentii le guance infiammarsi, anche quello!? E no cazzo! 'Ah, ok. Allora che dici, andiamo a fare colazione?' mi chiese lui in tono pacato. 'Ok, una domanda sola: dovè il bagno!?' dissi in tono tranquillo iniziando a ridere. 'Ahhah l'ultima porta del corridoio, sempre dritto!' disse lui scendendo dal letto. La mia mente si disconnesse per un altro secondo, mentre lo vidi uscire dalla stanza. E chi credeva che avesse tutti quei muscoli!? Esme, cazzo ti vuoi stare calma!! Scesi dal letto, abbassai la maglietta, una volta uscita dalla camera, passai di fronte alle altre stanze. Quella di fronte, era la stanza di Niall, stava rovistando dentro la cassettiera, uscii una canotta e se la infilò, cervello riconnettiti per favore, decisi di accelerare il passo e di passare avanti. La stanza adiacente a quella di Niall, era quella di Liam, notai subito il colore molto sgargiante della stanza: un bel viola acceso. Lo trovai seduto a terra, sopra un sacco a pelo, intento a leggere un libro abbastanza voluminoso, la cosa che mi sconvolse di più, fu il fatto di trovarlo seduto a terra, mano nella mano con qualcuna, per poi accorgermi che quella qualcuna era mia sorella Vick. 'Buongiorno!' dissi in tono normale. 'Buongiorno! Cortesemente, abbassa il volume, che sennò si sveglia!' disse in tono apprensivo e basso. 'Ok, ma sbaglio o mi sono persa qualche passaggio?' dissi sottovoce, ironizzando sull'accaduto. 'Eh già, te ne sei persa parecchi. Ma ti racconteremo tutto dopo, tranquilla. Comunque, non abbiamo fatto niente io e lei, cioè era spaventata, no cioè volevo dire..' anche lui iniziò a straparlare. Capìì che era sincero, del resto un altro sarebbe seduto nudo sul letto, e non a terra su un sacco a pelo mano nella mano con la ragazza. 'Tranquillo, avevo già capito tutto. Che siete carini, si! Mio cognato è mooolto carino.' dissi facendogli la pernacchia. Divenne rosso in viso, non riuscì a controbattere per qualche secondo, poi riprese la parola. 'Ahhah, grazie anche mia cognata non è niente male!' disse lui riferendosi a me. 'Ahahh grazie, ma non farti mostri. Comunque, una domanda: non era troppo piccola!?' dissi facendogli il verso. 'Ahahha, shhhhhh, dettagli!' disse lui stringendosi nelle spalle. 'Ahah mi fai morire, vabbe Niall è sceso a preparare la colazione, io vado un secondo in bagno e poi vado ad aiutarlo. Ci vediamo dopo!' dissi sorridendogli. 'Ok, occhio a non combinare casini tutti e due.' disse in tono ironico. 'Non ti preoccupare, e poi non c'è nessun -tutti e due-' dissi ridendo. 'Eh chi lo sa, mai dire mai!' disse lui continuando a scherzare. 'Ahah, che spiritoso!' dissi allontanandomi dalla stanza. 'Love ya cognata!' disse con voce tenera. 'Me too cognato!' dissi ricambiando il tono. La stanza successiva, ma nel lato opposto, era quella di Zayn. Vidi uscire Ash, con la camicia di Malik messa addosso. 'No, ora mi devi spiegare, che cazzo ci fai pure tu qui e soprattutto conciata cosi!' dissi in tono ironico, un pò collerico. 'Ti sei persa una serata, non indescrivibile peggio! Comunque, riassunto del riassunto: io e Malik, grazie ai tuoi consigli, adesso stiamo insieme! Yeeeeeeeeeeeeeeeeeep' iniziò a saltallerare dalla gioia, e io con lei. Non capivo il perchè della frase -grazie ai tuoi consigli- ma comunque. 'Sono felice per voi, avete usato le precauzioni almeno!!' chiesi apprensiva. Ci mancava solo un baby Malik, e ci potevamo sparare tutti quanti. 'Ma che hai capito, non abbiamo fatto niente! Tu piuttosto, che fai tutta la mammina, non credo che sei nei panni di chi può giudicare, visto lo stato in cui sei tornata a casa!' disse ammonendomi Ash. 'Ero così ubriaca!?' chiesi sconvolta. 'Si, tanto.' disse lei 'Ah, ok, allora hai ragione. Scusami!' dissi a bassa voce. 'Che sei scema, vedi che scherzavo sul fatto di fare i monologhi! Però, seriamente Faith, non bere più così perchè ci hai fatto stare in pensiero a tutti quanti!' disse seria. 'Ok, promesso.' le dissi abbracciandola. 'Hey, Ash è mia, non me la sciupare!' sentii urlare a Zayn. 'Hey, fino a prova contraria, è la mia migliore amica, quindi taci Malik, che sei arrivato dopo!' dissi ridendo. 'Ahahha hai ragione!' disse ridendo anche lui. 'Ok, adesso vado in bagno ci vediamo giù!' dissi ad Ash lasciandola davanti alla porta, prima che Zayn la prendesse per il polso e a forza la facesse entrare di nuovo in camera, oh ma che carini. L'altra stanza, vicina a quella di Zayn, era quella di Louis. 'Hey Faith, tutto ok tesoro!?' chiesero in coro Lou con El. 'Ehm, si sto bene grazie, anche se non ricordo una cippa. Ma vabbe, voi come state!?' chiesi in tono cortese. 'Noi bene, in caso poi ti raccontiamo tutto dopo. Dove stai andando scusa!?' chiese Lou, con sguardo confuso. 'Ehm in bagno!? Anche se sto facendo uno due tre pausa, visto che ogni due tre mi fermo in camera di ciascuno di voi a parlare ahaha' dissi ridendo. 'Ahhaha allora vai, parliamo dopo!' disse El, facendomi l'occhiolino. Arrivati di fronte alla porta del bagno, sentii aprire un'altra porta, del resto mi mancava l'ultimo da salutare. Uscii una ragazza alta, riccia , con la pelle chiara, davvero molto bella. Salutò Harry con un bacio, e salutò anche me. 'Ehm si, buongiorno Harold!' dissi un pò sconvolta. 'Ciao dear, come stai?' chiese Harry, ancora mezzo addormentato. 'Ma bene anche se ho preso, al dire degli altri, una sbronza colossale, tu come te la sei passata!? A quanto pare bene.' dissi facendogli l'occhiolino. 'Si, peccato che non sia quella giusta!' disse diventando improvvisamente triste, si capiva che cercava disperatamente la sua principessa. 'Beh, prima o poi arriverà tranquillo. Vedi, anche io sono in mezzo al mare, beh, io per mio volere. Ma tu sei una persona fantastica, e un giorno troverai chi capirà veramente chi sei.' dissi cercando di rincuorarlo. 'Lo spero!' disse facendo spalluccie, prendendo la sua espressione da cucciolo, povero piccolo! Gli andai incontro e lo abbracciai. 'Tranquillo, sarà così. E in caso, facciamo una promessa: se sia io che tu all'età di 26 anni siamo ancora single, allora ci sposeremo. Ahah che ne dici!?' chiesi cercando di farlo sorridere, ci riuscì 'Ahhahah ok ci sto, da oggi sei ufficialmente la mia moglie di scorta, grazie dear!' disse ricambiando l'abbraccio. 'Per così poco, io sono sempre qui. Ora però, ve ne prego fatemi andare in bagno!' dissi iniziando a contorcermi stile bambina di 5 anni. 'Ahahha vai!' disse lui lasciandomi dall'abbraccio. Finalmente entrai in bagno, dopo 5 minuti riuscì e mi diressi verso la cucina. Lo trovai li, che preparava la colazione per tutti. 'Ti posso aiutare?' chiesi facendomi piccola piccola. 'Certo, potresti fare i waffle, c'è la fai?' chiese iniziando a prendermi in giro come sempre, ne fui rincuorata. 'Ahah, certo che c'è la faccio!' dissi con tono fiero. Iniziai a preparare l'impasto, e nel frattempo ci stuzzicammo a vicenda, continuammo a scherzare, a ridere come due scemi e alla fine quando scesero tutti, prendemmo posto intorno al tavolo e iniziammo a mangiare. Iniziammo a scherzare, dei capelli alla pazza di Vick, della faccia assonnata di Harry fino ad arrivare al mio make-up tutto colato sul mio viso. Poi riprendemmo il discorso della sera prima, e i ragazzi mi raccontarono tutto: di Ethan che ci provava con Vick, di come Liam gli abbia risposto a tono, di come non contento ci provò anche con Ash per essere messo a tacere da Zayn, e infine di come cercò di approfittarsi di me e di come, con mia grande sorpresa, Niall mi avesse difeso. Ecco cosa intendeva con la frase - per la tua incolumità-, mi aveva difeso e portato a casa sana e salva. 'Wow ragazzi, non credevo fossero successe tutte queste cose, mi dispiace!' dissi scusandomi, del resto ero stata io a dargli il via per farlo entrare nella band. 'Non è mica colpa tua, è vero, ci avevi dato il permesso di farlo entrare, ma non te ne devi fare una colpa. Perchè, alla fine, è stata una nostra scelta giusto ragazzi!?' disse Harry cercando di risollevarmi, cercando il sostegno del gruppo. 'Sisi, hai pienamente ragione, non colpevolizzarti Faith, perchè non c'entri niente!' disse Niall, guardandomi negli occhi. 'Beh, grazie mille a tutti veramente!' dissi un pò in imbarazzo. 'Forse, il grazie più grande lo dovresti dire a Niall, visto che è stato lui a prenderti e a portarti a casa sana e salva!' disse Zayn ammiccando. 'Infatti, ne ciao, grazie, zu, porcu, niente proprio!' disse facendo la faccia offesa. 'Ma mica lo sapevo cosa fosse successo!' dissi per scagionarmi. 'Comunque sia, basta parlare di questa storia pensiamo ad altro. Ragazze, domani mattina ci sarà una partita di calcio allo stadio, sappiamo che non ne capite niente di calcio, ma vi andrebbe di venire!?' chiese Liam, rivolgendosi soprattutto a Vick. 'Questo lo dici tum che squadre giocano?' chiesi curiosa. 'Italia contro Inghilterra!' disse Niall orgoglioso, feci un salto di 2 metri dalla sedia, un match così importante non me lo potevo perdere, soprattutto visto che ero un'accanita tifosa italiana. Era vero, non c'entravo niente con l'Italia, ma avevo sempre avuto un debole per la patria della pizza. Inoltre, mio padre mi trasmise questa passione; ad ogni partita in tv si metteva vicino a me e mi spiegava tutto. Io ero quella delle partite, mentre Vick era quella dei vestiti e delle stoffe, quindi quella che passava più tempo con mamma. 'Non possiamo mancare, ci saremo!' dissi euforica, risero tutti alla mia euforia, del resto non capivano il perchè; e io mi limitai ad affermare 'Lo vedrete domani!'. Una volta aver finito di pulire le stoviglie ed aver aiutato a sparecchiare, indossammo i nostri abiti, chiamammo un taxi, e decidemmo di tornare a casa. Salutammo tutti, e iniziammo ad incamminarci sul viale, quando le altre si furono allontanate, come anche i ragazzi, presi Niall per un braccio e gli sussurrai all'orecchio 'Grazie mille davvero!' dandogli un bacio sulla guancia. Non capii perchè feci quel gesto, ma mi sembrò il minimo per ringraziarlo, del resto mi aveva salvato la vita. Non mi girai per vedere che faccia avesse fatto, ma nel profondo del mio cuore sapevo di averlo lasciato senza parole.


ciao belle pupe e bei pupi, eccovi il 10 capitolo, non è finita qui ovviamente, anche se non mi sembri che vi piaccia un granchè.
mi raccomando leggete/recensite/seguite
xoxo
-Fed

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Capitolo 11
*** Chapter 11 ***


                                                                                   

Il giorno dopo:

Ci preparammo di fretta e furia, non volevamo per nessun motivo al mondo perderci la partita. Anche se la più accanita ero io, difatti indossavo la maglia di del piero con il mitico numero 7, cappellino azzurro con scritto 'italia', pantaloncini blu, trucco rigorosamente col tricolore italiano sulla guancia, coda alta per completare il tutto e infine superga blu cobalto. Uscimmo da casa, prendemmo la macchina e mi misi alla guida. Una volta arrivati a casa dei ragazzi, grazie alle indicazioni di Ash, visto che io ricordavo poco e niente, posteggiammo la macchina davanti al viale, e andammo a suonare il campanello. Vick e Ash, con grande calma e tranquillità, andarono avanti, io decidi di nascondermi; volevo essere una vera e propria sorpresa per tutti, sembravo una bambina piccola la sua prima notte di halloween. Suonarono alla porta e io iniziai a ridere, dire che mi avrebbero ripudiato era dire poco. Del resto, tutto si aspettavano, tranne che io tifassi la squadra straniera e non quella della mia patria. Ma, sinceramente, chi se ne fregava dell'Inghilterra!? In quei casi, mi sentivo più italiana di Little Tony, ok come paragone non andava un granchè bene, ma c'entrava l'argomento. Aprirono la porta, era Lou 'Ciao ragazze, benvenute! Ma Faith dov' è? L'avete lasciata a casa!?' chiese lui confuso. 'No, mica mi posso perdere una partita così importante! Eccomi sono qui.' dissi uscendo dal nascondiglio, iniziando a pavoneggiarmi. Sgranò gli occhi, prima di incominciare a ridere come un pazzo. 'Ahahha non ci credo, ecco perchè ieri dicevi -vedrete domani!-. Ahhahah, ti prego, vatti a cambiare finchè sei in tempo, non ti fare vedere da Niall conciata così, vedi che ti sbranerà viva!' disse continuando a ridere. 'Non ho nessuna intenzione di cambiarmi, ne di lasciare la mia squadra sola nel momento del bisogno!' dissi ammiccando, iniziando a ridere pure io. 'Ahahha fai come credi, io ti ho avvisato.' disse lui spostandosi dalla porta, facendoci segno di entrare. Una volta entrati, li vidi già pronti sull'attenti, si girarono tutti di colpo, salutarono Vick e Ash con estrema tranquillità. 'Ciaooooo ragazzi!' gridai con voce allegra. Le espressioni che seguirono, a proposito del mio inconsueto look, furono le più disparate: Liam rimase dapprima sbigottito con gli occhi leggermente sgranati, poi chinò la testa trattenendo a stento le risate e iniziò a fare segno di no con il capo; Zayn ed Eleanor mi guardarono e scoppiarono a ridere insieme a Lou, che nel frattempo stava ancora ridendo; Harry rimase stranamente tranquillo, sembrava che il mio outfit non lo turbasse alquanto. Ma la reazione più bella in assoluto, come la sera precedente, fu quella di Niall: rimase letteralmente pietrificato, con gli occhi sgranati per circa 5 secondi, poi la sua espressione tramutò in pieno disprezzo e disgusto, per poi cambiare ancora in una espressione sconsolata. Congiunse le mani e guardò verso il cielo 'Dio, perdonala perchè non sa quello che fa!' disse in tono serio, provocando la risata generale da parte di tutti. Anche io non riuscii a trattenere le risate, e quando alla fine riuscii a calmarmi decisi di incalzare. 'So benissimo quello che faccio, tranquillo. Sono in possesso di tutte le mie facoltà mentali.' dissi spavalda, con un sottile accento acido. 'E non lo so, mah! Da queste situazioni si riesce a capire che le donne non capiscono, E MAI CAPIRANNO, il calcio.' disse in tono scherzoso, per punzecchiarmi. Potevo sopportare tutto, ma tranne che mi si offendesse la squadra che adoravo, e che mi si dicesse che non capivo niente di calcio. 'Allora, questo non te lo lascio dire proprio!' iniziai incalzando alla grande. 'Io me n'è intendo di calcio, infatti tifo per una squadra che ha una storia calcistica abbastanza perfetta. Poi ti ricordo che ,agli europei dell'anno scorso, l'Inghilterra è stata inculata ben bene dall'Italia! Quindi, non ti permetto di criticare la mia squadra, capito?!' dissi con tono spavaldo. 'Si, tu non capirai mai il calcio!' ribadì Niall, continuando a stuzzicarmi. 'Questa è tutta invidia, perchè abbiamo spaccato il culo non solo all'Inghilterra ma anche all'Irlanda. Quindi taci, l'Italia è mitica, punto' dissi con tono fermo per chiudere la storia. Ci guardammo per un lunghissimo istante negli occhi. 'Si come no, e me lo chiami -caso- che l'Italia sia stata sconfitta alla finale dalla Spagna?! E non lo so.' disse guardandomi ancora negli occhi, con la stessa intensità della mattina prima. Dopo un secondo di esitazione, per via del suo sguardo, mi ripresi 'Allora, li era tutta colpa dell'arbitro. Cioè tutti quei calci d'angolo che non c'erano, o tutti quei cartellini!? Solo due parole: arbitro e partita venduta! Ecco.' dissi continuando a sostenere lo sguardo, era vero che mi volevo fidare, ma non sarei vacillata così facilmente, avevo una reputazione da difendere! Non disse niente, e nemmeno io; ci limitammo a guardarci di nuovo per un lungo instante dritto negli occhi. Il mio cuore accelerò contro la mia volontà, Esme, cacchio non farmi questo! 'Ma te lo sei fatta tu quel trucco sulla guancia?' chiese con tono stralunato Liam, per farci calmare. 'Ehm, si, perchè?!' chiesi ingenuamente, distogliendo lo sguardo da Niall, non capendo dove volesse andare a parare. 'Mamma mia, mi piace tantissimo, perchè non ci trucchi a tutti? Ti prego??' disse facendo la faccia da cucciolo. 'Ehm, ok. Ma io ho solo i trucchi per la bandiera italiana, quindi vi dovrete accontentare di quella!' dissi ironica, inziando a ridere. Lo sguardo, come anche la risposta, fu unamine da parte di tutti i ragazzi 'Adesso non esagerare!'. Incominciammo a ridere di gusto, poi quando riuscii a trovare tutto l'occorrente iniziai a truccarli uno ad uno. Era strano truccarli, come fu altrettanto strano trovare tutto l'occorrente a casa loro. Dopo aver finito di truccarli, prendemmo le ultime cose e ci dirigemmo tutti nelle macchine, li seguii fino ad arrivare allo stadio, era veramente enorme. L'avevo visto almeno una miriade di volte in televisione con papà, ma a causa del suo lavoro che odiava tanto, non ci potemmo mai andare a vedere una partita dal vivo. Una volta aver trovato il posteggio, scendemmo e ci avviammo verso l'entrata, cominciammo a scherzare, come ormai era consuetudine fare. Una volta entrati, mi trovai di fronte allo spettacolo più bello della mia vita, era immenso e vedere quel terreno, dove da li a poco sarebbero scesi in campo i mitici 11 azzurri, mi fece diventare gli occhi lucidi. 'Ehi stai bene?' disse Niall guardandomi,non capendo il mio strano silenzio e soprattutto la mia strana reazione. 'Sisi, tranquillo. E' solo che per me è davvero un sogno essere qui, in questo stadio. Sono davvero emozionata!' dissi con estrema sincerità, del resto era vero. 'Dai, ora basta con questa recita, tanto non mi convincerai mai!'disse lui ironico, facendomi la pernacchia. 'La tua sensibilità è pari ad un elefante dentro un negozio di cristalli: totalmente insesistente!' dissi facendo l'offesa, anche se alla fine non riuscì a trattenere le risate. Ormai non riuscivo ad incavolarmi per più di 10 secondi con lui, e questo mi spaventava da morire. Prendemmo posto sugli spalti più in alto, e logicamente anche più isolati, non volevamo essere disturbati da nessun paparazzo ne da nessuna fan. Decidemmo di non prendere i soliti posti, visto che le ragazze, per solidarietà femminile decisero di difendermi, mentre i ragazzi per orgoglio personale e nazionale decisero di appoggiare Niall. Quindi, alla fine gli unici ad essere messi vicini eravamo io e il cretino, gran bella seccatura! Continuò a punzecchiarmi tutto il tempo, e io feci il mio meglio per fare altrettanto, cercando di non essere troppo dura, ma soprattutto di divertirmi. Finalmente iniziò il match, e dopo aver cantato i due inni, i giocatori diedero inizio alla partita. I primi 20 minuti furono quelli più tosti: l'Inghilterra ,memore dell'esperienza degli europei, stava dando filo da torcere agli italiani. Da buona tifosa cercai di incoraggiare la mia squadra a resistere, peccato che fu tutto vano. Per colpa della difesa, poco presente nei primi minuti di gioco, la palla riuscì a battere anche il -muro- , come definivo Buffon, e riuscì a far segnare la squadra avversaria. Esultante Niall, iniziò a gridare come un pazzo, per poi voltarsi verso la sottoscritta 'E questo me lo chiami ancora -caso-?!' disse prendendomi in giro alla grande. 'E' solo questione di tempo, dai e ti sarà dato dice il proverbio' dissi con diffidenza. Neanche il tempo di finire di esultare, la squadra italiana si lanciò a capofitto verso la porta straniera, e grazie al mitico Balotelli, l'Italia riuscì a segnare il goal che la metteva a pareggio con l'Inghilterra. Saltai letteralmente su dalla sedia, iniziai a fare la mia solita danza propiziatoria, iniziai a gridare -Siamo noi, siamo noi, i migliori del mondo siamo noi!-, infine mi voltai da Niall con sguardo di sfida. 'Non riesco a sentirtiiii!' dissi stracontenta. 'Non è detta l'ultima, questa è solo fortuna!' disse piuttosto rammaricato da quel goal improvviso, ma non riuscendo a trattenere uno dei suoi sorrisi. La partita continuò pressappoco così, ma senza che le due squadre riuscissero a segnare il goal di vantaggio. Il fischio prolungato dell'arbitro, diede fine al primo tempo e mandò tutti i calciatori a riposarsi negli spogliatoi. Anche io iniziai a calmarmi, avevo gridato come una pazza, saltato, insomma ero stanca anche io. 'Ok donzelle, noi andiamo a prendere da bere, cosa volete?' ci chiesero i ragazzi tutti in coro. 'Io una coca cola, grazie' disse Vick, 'Io una bottiglia d'acqua' disse Ash 'Due, per favore!' disse Eleanor. 'Facciamo tre vah, ahah merci!' dissi con un sorriso cordiale sulle labbra. 'No, tu ne peux pas!' disse Niall, con accento francese. 'Pourquoi?' dissi facendo la voce da bambina. 'Perchè tu tifi Italia, donc tu ne peux pas!' disse facendomi la pernacchia. 'Ma ma ma, ok!' dissi facendo finta di mettere il broncio. 'Ahhah sei così buffa, ok te la concedo solo per questa volta, non ci fare l'abitudine però!' disse facendomi l'occhiolino. 'Sempre il solito, eh!?' dissi con tono inacidito, mentre si allontanava. Una volta esser ritornati, iniziarono ad aprirsi nuovamente i discorsi sulla possibile vittoria di una delle due squadre. 'Ok, quindi pronostici per la fine della partita, Niall?' disse Harry, facendo finta di essere un telecronista sportivo. 'Beh, secondo me finirà a 3 a 1 per l'Inghilterra prima dei tempi supplementari, mandando l'Italia a casa a calci nel culo!' disse con tono di sfida, facendomi il verso, non mi sfidare Horan, non sai con chi hai a che fare. 'Ok, ehm Faith, tu che dici invece?!' disse Harry, rivolgendosi a me. 'Beh, secondo me finirà a 4 a 1 nei tempi supplementari per l'Italia. Vi manderemo a casa piangendo, come agli europei.' dissi sfoderando la mia risata diabolica. 'E non lo so, mi sembra molto impossibile.' disse Niall, per continuare a mettere il dito nella piaga. 'Never say never!' dissi con tono di sfida. 'Ok, signori e signore le scommesse sono aperte, fate i vostri giochi.' disse Lou, imitando il ragazzo del banco da blackjack. 'Nah, sono troppo codardi qui per fare scommesse Lou.' dissi in tono di sfida, avevo lanciato l'amo, mancava solo che il pesce abboccasse. 'Codardi a chi!? Forza, dobbiamo scommettere, e scommettiamo!' disse Niall, ricambiando il tono, bingo! Il pesce aveva abboccato. 'Io vi avviso, resto neutrale!' disse Eleanor, per evitare di essere inserita nella scommessa. 'Ok dear, allora el non partecipa. Si diano inizio ai giochi, se vince l'Italia ... Uhm ...Voi, tutti ragazzi, sarete costretti a vestirvi da donnicciole del saloon con trucco e parrucco intonati, dovrete girare un video e quest'ultimo sarà pubblicato su Twitter, Facebook e Youtube!' dissi con tono divertito e solenne, le mie idee erano sempre le migliori. Tutte le ragazze, compresa El, scoppiarno in una grossa risata, Vick mi diede una gomitata, per poi sussurrarmi all'orecchio 'Non credi che sia troppo esagerato!?' disse in imbarazzo. 'Nah tranquilla, tanto non accetteranno!' dissi a voce medio-alta, per farmi sentire. 'Ah si davvero!? Perfetto ok, ci stiamo.' disse Niall, senza nemmeno consultarsi con gli altri. 'Ehm, bro ma ne sei sicuro!?' dissero Zayn e Liam un pò perplessi. 'Si sicurissimo, ma se vincerà l'Inghilterra..' si interruppe per guardare Liam, che con sguardo complice, annuì appoggiando la sua idea. 'Se vince l'Inghilterra, dovrete uscire con noi, e tu non cercare di nasconderti e di trovarti una scusa banale, perchè tanto non attacca!' disse Liam concludendo il discorso dell'amico, e indicando Vick nel frattempo. 'A quanto pare non ho molta scelta, mm ok!' disse facendo spalluccie per finta, prima di iniziare a ridere. Zayn fece l'occhiolino ad Ash quasi a dire -Hey pupa tu stai con me!-. 'Ma che io dovrei uscire con Zayn Malik? ma neanche per sogno, puh schifo!' disse Ash in tono serio e schizzinoso. 'Ma ma ma ..' disse  Zayn facendo la faccia da cucciolo. 'Oh ma che sei stupido, io stavo scherzando!' disse Ash andandogli incontro, per dargli un tenero bacio sulle labbra. 'L'avevo capito!' disse Malik per giustificarsi, scoppiammo tutti a ridere, erano così buffi e carini insieme. 'Visto che El non ha partecipato alla scommessa, non ho che un'unica soluzione da attuare!' disse Lou facendo l'occhiolino ad El. 'Harry, ti va di uscire con me!?' disse Lou con tono drammatico, prendendo la mano dell'amico. 'Oddiooooooo Louis Tomlinson mi ha chiesto di uscireeeee. Aaaaah!' disse Harry, facendo la parte della ragazza euforica. 'Aspetta, devo guardare la mia agenda. No oggi non posso, nemmeno questo giorno, o ma chi se ne frega. Certo che voglio uscire con te!' disse scoppiando a ridere in una grossa risata che contagiò tutti. 'Ma ma ma, io così rimango sola!' disse El, facendo la parte della bambina messa di lato. 'Ma no dai sweet, facciamo un' uscita a tre!' disse Lou per farsi perdonare. 'Uhm ok, anche se sembra una cosa sconcia, ma vabbe!' disse El iniziando a ridere, e noi tutti con lei. 'Allora ci stai?' disse Niall guardandomi negli occhi, avevo capito fin troppo bene quale sarebbe stata la mia sorte, ero combattuta, ma la risposta fu quasi immediata 'Certo che ci sto, tanto vinceremo noi!' dissi con tono spavaldo. 'Staremo a vedere!' disse Niall, con tono divertito. I nostri discorsi furono interrotti dal fischio d'inizio del secondo tempo, la partita continuò come il primo tempo, prima segnò l'Inghilterra e subito dopo segnò anche l'Italia. Poi ci fu una situazione di stasi, che costrinse l'arbitro a dare il via anche ai tempi supplementari e infine anche ai rigori. Arrivati a quel momento, avevo il cuore che batteva a mille, non potevamo permetterci di sbagliare, ne valeva della mia scomessa. Mi misi a pregare per una vittoria, ero a dir poco immobile, se avessi potuto avrei smesso anche di respirare. Eravamo pari, 3 a 3, un goal sbagliato per l'Italia e lo stesso per l'Inghilterra, se l'avversario avesse segnato, per noi sarebbe giunta la nostra fine, c'è ne saremo dovuti andare a casa sconfitti da chi avevamo sconfitto agli europei. Tenevo le dita incrociate, non sbattevo gli occhi, pregavo con tutta me stessa che Buffon parasse quel rigore. Silenzio, l'Inghilterra scelse il calciatore che avesse avuto questo insano dovere di segnare il punto decisivo, lo stadio piombò nel silenzio più assurdo, tutti sia italiani che inglesi, aspettavamo o di esultare o di scoppiare a piangere per la disfatta. Il portiere si sistemò i guanti, e si mise accovacciato in posizione di difesa, pronto a ricevere quel lancio. Non chiudevo nemmeno le palpebre, per evitare di perdere anche un solo dettaglio, Niall, come me, era piuttosto concentrato, peccato che la sua concentrazione per il 70% del tempo fosse la sottoscritta, non che la cosa mi dispiacesse, ormai ci avevo fatto l'abitudine. Il calciatore prese la rincorsa e tirò il calcio alla palla, non so se fosse il mio cervello a vacillare, ma mi sembrò di vedere quella scena a rallenty. La palla decollò verso la porta, Buffon si eresse subito per andare a parare, io misi le mani nella bocca incredula, la palla toccò le mani di Buffon, era fuori. Poi, l'impensabile: la palla tocca il palo interno per rimbalzare dentro la porta, il calciatore esulta per il goal di culo che ha fatto e inizia a festeggiare con i suoi compagni. Buffon si butta a terra capendo di aver fallito, i calciatori italiani si guardano sbigottiti. La partita finisce a 4-3 per l'Inghilterra, l'Italia se ne andrà a casa amareggiata, per essere stata sconfitta dalla sua acerrima nemica. Io chinai la testa e misi le mani tra i capelli, non ci potevo credere, ero vicina tanto così alla vittoria e invece il destino, come al solito, venne a stravolgere tutto. Sentii i tifosi inglesi esultare, come anche i miei amici, ma erano suoni confusi. Ero fin troppo amareggiata per concentrarmi sulle urla degli inglesi, decisi di alzare lo sguardo per vedere i calciatori, dire che erano atterriti era poco, notai che Nalotelli venne abbracciato da Di natale, il quale stava piangendo. Non ero un tipo che arriva a piangere per una partita, ma cazzo avevamo la vittoria in pugno! Sentii una pressione sulla mia spalla, mi voltai e trovai lui con un'espressione piuttosto calma in viso. 'Stasera alle nove pronta, mi raccomando. Vengo a prenderti io.' disse con tono tranquillo, ma si capiva che dentro stava esultando per ben due volte, non aveva vinto solo la partita, ma aveva vinto anche la scommessa e poteva uscire di nuovo con me. Mi venne alla mente il pomeriggio prima del nostro primo appuntamento, dire che ne feci una malattia era poco, ma, in fin dei conti era simpatico, e inoltre avevo deciso di fidarmi un pochettino; quindi Faith basta -piangere, anche se è meglio usare il verbo lamentarsi- sul latte versato e pensa positivo. 'Ok, cercherò di essere puntuale, una cosa sola però: nessuna battutina sulla partita, per favore.' dissi con sorriso sincero nelle labbra con tono estremamente tranquillo; tanto da destare la curiosità di tutti i presenti, che si voltarono verso noi due. Ma che cazzo!? Anche io potevo essere gentile alle volte, che credevano che fossi fatta di succo di limone?? 'Ahha ok permesso accordato, tanto non potremmo parlare un granchè!' disse con faccia divertita. 'Perchè, dove dobbiamo andare?' chiesi incuriosità. 'Ti dico solo che, nel posto dove andremmo, possiamo mangiare tanto senza che nessuno ci dica niente!' disse divertito, sicuramente dalla mia espressione sconvolta, visto che non riuscivo proprio a capire. 'Un altro indizio!?' dissi perplessa. 'Ahahha no, ti può bastare!' disse scoppiando in una grossa risata, che mi volesse portare in un ristorante con il self service!? Nah, non poteva essere, o forse si!? 'Daii per favore, almeno così saprò cosa mettere!' dissi con la faccia da cucciolo, per farlo vacillare, mi guardò, per poi scoppiare a ridere 'Ahhaha, ti dico solo che, non c'è bisogno di mettersi troppo eleganti. Quindi, tranquilla, e poi tu sei bella sempre, staresti benissimo anche in tuta, secondo me.' disse lui ammiccando un pò. 'Uhm, ok, grazie' mi limitai a dire. Sentii il cuore accelerare, e le guance incendiarmi, caspita Esme, un pò di contegno, no vero!? I miei pensieri, furono interrotti da una voce che risuonò nel mio orecchio, una voce in particolare. 'E quando diventi rossa, sei ancora più bella!' disse Niall con voce sincera. Sussultai, anzi il mio cuore sussultò, se avesse potuto sarebbe uscito dallo sterno. Non dissi niente, ci pensò la mia faccia a parlare per me, diventando logicamente più rossa. Anche se sembravo spavalda, mi bastava poco per diventare l'esatto opposto. Una volta usciti, e dopo esserci messe d'accordo con i nostri accompagnatori, salimmo in macchina e guidammo verso casa. Non riuscivo a capire perchè fossi così tranquilla per quell'uscita, sentivo solo una strana sensazione alla bocca dello stomaco, ma non riuscivo a capire cosa fosse.

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Quella volta, non ero solo io ad essere più calma, anche Ash era abbastanza tranquilla, del resto lei doveva andare a mangiare al cinese con il suo attuale ragazzo, quindi non serviva che si mettesse tutta in ghingheri. L'unica che era piuttosto nervosa, e ne aveva tutto il diritto visto che doveva andare a mangiare in un ristorante extralusso, era Vick: faceva avanti e indietro nel corridoio gridando come un ossessa 'Non ho niente da mettere! Ah, ma perchè, perchè proprio a me!?' disse disperata per almeno un centinaio di volte. Alla fine, non sopportandola più, sia io che Ash andammo ad aiutarla. Dopo averle scelto il vestito, e dopo averla mandata a farsi la doccia ci mettemmo sedute sul mio letto a goderci di nuovo quella pace. Restammo in silenzio, senza dire niente, eravamo stanchissime e ci mancava poco che crollassimo come due disperate sul letto. Una volta che Vick ebbe finito, toccò ad Ash farsi una doccia, mentre io decisi di preparare un bel caffè forte per tutte e tre. Una volta aver fatto, andai nelle camere delle mie due pazze e gli portai il caffe. Dopo aver sorseggiato e finito il mio, decisi di andare a fare una bella doccia ghiacciata per risvegliarmi del tutto, asciugai i capelli e li lasciai sciolti. Andai in camera e aprii l'armadio con estrema tranquillità, fin quando non piombò Vick nella mia stanza implorandomi di truccarla. 'Ma vuoi stare tranquilla!? Ora ti trucco' dissi un pò spazientita, ma del resto la capivo fin troppo bene, sapevo come si ci sentiva in queste situazioni, si cercava sempre di apparire al meglio per evitare che la persona non ci apprezzasse. Neh, da quando succese il fatto di Ethan, mi rifiutai tassativamente di apparire diversa da quella che ero, del resto prima o poi ti dovranno vedere vestita casual o con la tuta, beh, perchè non iniziare subito, se a te non andava perchè costringerti a fare qualcosa contro la tua volontà!? Finìì di truccarla, usai la stessa tecnica che usavo per il mio trucco di tutti i giorni, ed eccola qui, una donna ormai già cresciuta. Mi sembrava ieri, quando giocavamo ancora con le bambole, o quando ci rincorrevamo come tante pazze, o quando le inventavo le storie per farla addormentare. La mia piccola Vick era ormai diventata grande. 'Che hai?' mi chiese con la sua voce pimpante. 'Niente, tranquilla.' dissi cercando di mentire, non so se fu la mia espressione a tradirmi, ma una volta aver finito arrivò e mi abbracciò forte. 'Sai che ti voglio tanto bene vero?' disse con tenerezza, ricambiai l'abbraccio 'Certo che lo so. Anche se spesso rompi le scatole, so che lo fai per il mio bene, sennò mi annoierei.' dissi con tono ironico per allontanare da me quella nostalgia, a volte vorrei poter essere come lei, spenseriata e tranquilla. 'Ahhaha eh si, è il nostro compito da sorelline minori. Comunque tu che metterai?' disse curiosa. 'Ma beh, non saprei, credo la maglia rossa con i jeans attillati e le superga blu. Non mi dire di mettermi le ballerine, perchè tanto non me le metto!' dissi in tono arrogante, sapevo che avrebbe cercato di farmi cambiare idea, ma tanto non stavo andando in nessun posto particolare. 'Ahhah ok, per questa volta passi, ma non ci fare l'abitudine. Comunque come ti trucchi?' 'Ma non saprei, ho gli occhi un pò arrossati e gonfi e forse mi sa che non mi trucco, probabilmente metterò solo un pò di ombretto, con un pò di mascara, e sai che forse non potrò neanche mettere le lentine? Mi bruciano troppo gli occhi.' dissi un pò rammaricata, odiavo uscire con gli occhiali, mi facevo vedere come una quattrocchi solo dai famigliari. 'Ahhahah, dai ma tanto ti stanno bene e soprattutto fai del bene ai tuoi occhi che ogni tanto si dovrebbero riposare dal portare sempre quelle lentine. E poi,  Niall crede che tu sei sempre bella quindi..' disse con tono malizioso. 'Quindi un cazzo, non esageriamo' dissi con tono inacidito, prima di iniziare a ridere. Del resto, se gli fossi piaciuta anche con gli occhiali, forse sarei stata disposta a fidarmi un tantino di più. Una volta essermi vestita, truccata -se così si poteva definire mettere un pò di ombretto marrone con il mascara- e dopo aver indossato le scarpe, scesi a prendere la borsa. Dopo poco, scesero anche le altre. Erano bellissime, non c'era che dire: Vick indossava un vestitino viola con le spalline che andava a sfumare nella varie gradazioni verso la fine, il trucco era rigorosamente con la matita viola sfumata, mascara e blush rosa sulle guancie e capelli sciolti su di un lato; Ash indossava un paio di pantaloncini a vita alta, con una canotta bianca messa dentro e una camicia di jeans legata in vita, trucco molto semplice color cipria sugli occhi, un pò di mascara e capelli tutti sciolti al naturale. Io, non so cosa sembravo, ma decisi nuovamente di non guardarmi allo specchio, per evitare qualche shock. Restammo li a parlare per qualche minuto, fin quando non sentimmo tre diversi clacson che strombazzarono a ritmo ta-tatatata-tata. Ci guardammo in faccia e scoppiammo a ridere come delle pazze, solo loro potevano fare una cosa del genere. 'Allora ragazze, da questo momento in poi nessun messaggio, nessuna chiamata, divertitevi e parliamo di tutto ciò che ci è successo una volta tornate a casa. Facciamo un bel pigiama party, che ne dite?' dissi euforica. 'Ahha bella idea, mi raccomando non combinate cavolate.' disse Ash. 'Ahhah, io non ho niente da combinare quindi puoi stare tranquilla!' dissi con voce seria. 'E non lo so.' urlarono all'unisono. 'Ah ah ah spiritose pensate a voi piuttosto!' dissi con tono divertito. 'Ok buona serata ragazze.' dissi prima di incamminarmi verso il cancello. 'Anche a voi!' dissero tutte e due con voce maliziosa. Speravo solo che la serata vada nel migliore dei modi, per tutte noi.



SAAAAAAAAALVE
ma siete sicuri che vi piace? perchè sto notando che siete davvero in pochi che la leggete.
comunque grazie sempre se passate/leggete/recensite
xoxo
-Fed

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Capitolo 12
*** Chapter 12 ***


                                                                           

5 ore dopo

Appena entrata in casa, mi affrettai a chiudere la porta alle mie spalle, appoggiai la schiena a quest'ultima prima di lasciarmi scivolare a terra. Una volta aver toccato il pavimento, iniziai a guardare le scale messe di fronte a me. Non poteva essere, me l'ero sognato o cosa?! Ma cosa principale: come mai stavo reagendo in quel modo?! Non era la prima volta che mi capitava, ma allora perchè mi sentivo così strana? 'Hey tesoro, stai bene?' chiese Ash, notando la mia espressione impaurita. 'No, non va bene per niente!' dissi in preda ad una crisi isterica bella e buona. Non capivo perchè il mio corpo stesse reagendo in quel modo, non capivo nemmeno la mia anima perchè era un guazzabuglio di sentimenti tutti diversi, ero spaventata, perchè non riuscivo a controllare tutto ciò. Che questo fosse stato creato da Esme? Non lo sapevo, quello che sapevo, era che stavo seduta a terra davanti alla porta, in preda ad una crisi e questo mi faceva sentire una vera e propria cretina. 'Ahahha ma dai, e meno male che mi avevi detto -Tanto non succederà niente-. Alla faccia che non doveva succedere niente!' disse Ash divertita, cercando di farmi calmare, peccato che quella battuta, mi fece solo diventare ancora più isterica. 'Ma perchè sto facendo così? Me lo spieghi!? Cavolo guarda.' dissi mostrandogli le mani, che stavano tremando peggio di un malato di parkinson, avevo paura che mi stesse per venire un colpo, e questo mi fece trasalire peggio di prima. 'Cioè perchè mi sento una strana sensazione nello stomaco, perchè ho il battito accelerato, perchè mi sento come se da un momento all'altro potessi svenire, perchè mi sento come quando Grosso segnò il goal decisivo ai mondiali?! Eh perchè?' dissi con lo stesso tono precedente, misi le mani tra i capelli, e affondai il viso tra le ginocchia. 'Perchè ne sei innamorata forse?!' disse Ash con tono a dire -Cioè, anche un bambino di 5 anni lo capisce, mentre tu ancora ci stai a pensare-. 'NOOOOO! Non ne sono innamorata, il discorso è chiuso.' gridai quelle parole, ma sentii una strana sensazione, come se veramente non volessi dirle, Esme cazzo non puoi farmi questo. Iniziai a calmarmi, quelle strane sensazioni si stavano placando, sentii la suoneria dei messaggi dalla borsa, estrassi il cellulare, e quando aprii la sensazione di prima ritornò più forte, infatti riuscì quasi a togliermi il respiro. -E adesso potrai dire che Captain America è stato battuto alla grande da Captain IRELAND! Ahha lol, grazie mille per la serata, mi sono divertito tantissimo. Ora, dolce donzella, le auguro una buona notte, che un dolce riposo scenda sul suo cuore come è già sceso nel mio, o quasi! Ahha night beautiful <3 fai tanti bei sogni d'HORAN! ahha xx-. Sentii le guance infiammarsi, come mai prima d'ora, affondai la testa tra le ginocchia per cercare di nascondere l'evidenza. Era vero, non volevo dire un no, ma avevo una paura cane di soffrire di nuovo. Ash mi levò il telefono letteralmente di mano per leggere il messaggio, capiva che non avrei mai permesso che questo succedesse, avevo troppa paura. Dopo aver finito di leggere il messaggio, iniziò a ridere davanti allo schermo 'Ahha captain ireland? Beh, Faith non è così sbagliato dire di essere innamorati sai?' disse con tono tranquillo. Poteva anche avere ragione, ma avevo paura di far uscire Esme, ogniqualvolta la facessi uscire, e di conseguenza mi iniziassi a fidarmi di qualcuno, di li a poco si verificava sempre qualcosa. Ormai invece di godermi l'attimo, facevo il conto alla rovescia per la catastrofe finale. 'Ma c'è da dire che almeno tu l'hai presa piuttosto bene.' disse Ash divertita. Non riuscì a capire a chi si stesse riferendo 'Perchè!?' chiesi incuriosita, anche un pò risollevata perchè finalmente stavo iniziando a calmarmi. Mi indicò qualcuno vicino al salone, alzai lo sguardo e trovai mia sorella Vick che faceva avanti e indietro in un pieno stato di trance. Mi tornò subito alla mente quel famoso giorno in cui Harry andò a prenderla a scuola, questa volta era diversa: andava avanti e indietro con un sorriso da ebbete stampato sulla faccia, continuando a dire 'No, l'ha fatto per pietà ecco tutto!'. 'Da quanto tempo è in queste condizioni?' chiesi ad Ash un pò preoccupata, ero sempre la sua sorella maggiore. Non riuscì a trattenere le risate, era davvero buffa vederla camminare così. 'Da quando sono tornata, l'ho trovata già a casa, non mi ha risposto, ho provato a chiederle se fosse successo ma mi ripeteva -Poi te lo dirò quando arriverà Faith.-' disse con tono divertito. 'Sembra che abbia visto un fantasma!' esclamammo all'unisono, mi alzai e andai vicino a Vick, la guardai un pò, prima di fermarla dalle spalle per scrollarla un pò. 'Ma si può sapere che hai? Che è successo?' dissi in tono piuttosto acuto, per farla uscire da quello stato di mezza trance in cui si ritrovava, se ogni volta che le capitava qualcosa reagiva così, non osavo immaginare come avrebbe reagito alla sua futura proposta di matrimonio, sarebbe svenuta sul colpo. Il mio tono sembrò funzionare, riuscì a farle riacquistare un pò di lucidità. 'Oooh, ma c'è la smetti di strattonarmi!?' disse con il suo tono infastidito. 'Alleluia, sei tornata nel mondo dei vivi, allora mi spieghi che è successo?' dissi in tono divertito. 'Cambiamoci, prendiamo tutto l'occorrente per il pigiama-party e poi vi racconto. Ho bisogno di un vostro parere!' disse con tono serio. Ahi, la cosa mi spaventava alquanto! 'Ok, non stiamo qui a pettinare le bambole. Forza a cambiarsi e a prendere i rifornimenti, MARCHE!' dissi con tono da comandante. 'Signorsi signora!' fu la risposta unanime dei due marinai. Andai in cucina a prendere il gelato, un pacco di biscotti al cioccolato i preferiti di Vick, la crema di caffe dessert preferito di Ash, e visto che avevo già le mani piene, andai in camera mia. Mi spogliai e indossai una semplice canotta nera che usavo come pigiama. Le ragazze dopo poco entrarono, anche loro portarono qualcosa da mangiare e si accomodarono sul mio letto. 'Allora chi incomincia!? Vick tu sei la prima, a quanto ho potuto capire, che è tornata a casa, quindi, incomincerai tu.' dissi con tono tranquillo, mi sembrava molto di riunione del gruppo di sostegno, con la differenza che adesso dovevo aiutare e ascoltare le mie sorelle. 'Uhm ok. Allora, niente una volta uscita da casa sono salita in macchina e c'era Liam vestito super bene, che nemmeno il tempo di salire mi ha fatto subito uno dei suoi sorrisi fantastici. -Stai benissimo, questo vestito è davvero carino. Tu sei bellissima!- ha detto appena l'ho salutato, e io come al solito sono diventata rossissima e l'ho ringraziato timidamente. Niente, per tutto il tragitto abbiamo parlato, poi siamo arrivati al ristorante, ci siamo seduti in un tavolino mooolto appartato e dopo aver ordinato abbiamo continuato a parlare. Abbiamo parlato di tutto: della scuola, del suo gruppo, della sua ex, delle mie cotte non ricambiate ecc ecc. Dopo aver finito di mangiare, ci siamo alzati e abbiamo fatto una passeggiata romantica, mi ha fatto una miriade di complimenti, e come ben sapete, odio quando le persone mi dicono tante volte che sono bella, perchè io credo che non lo sono. E, all'ennesima volta che me l'ha detto, sono scattata -Ma basta, tanto lo so che non è vero. Tutti mi dicono sempre che sono brutta, ed è perchè lo sono davvero.- gli ho detto con tono acido. -E io chi sono nessuno, visto che ti dico che sei bella?- ha esclamato lui guardandomi negli occhi. -Beh, non lo so, fatto sta che se davvero ero così bella come dici tu avrei almeno avuto il primo ragazzo o magari anche solo il primo bacio. E invece guardami, 16 anni buttati nel cesso, senza aver dato nemmeno il primo bacio!' incalzai piuttosto incavolata. 'Ah vabbe a questo possiamo rimediare!' disse lui stringendosi dapprima nelle spalle, per poi avvicinarmi a se, prendermi il viso tra le mani, e darmi un tenero bacio sulle labbra. E no, non è stato SOLO un bacio a stampo, ero sconvolta, però sapevo che dovevo stare tranquilla, del resto l'aveva fatto per pietà. Niente, una volta aver finito di baciarci, ci siamo diretti verso la macchina. Dopo aver messo in moto, ha iniziato a guidare verso casa nostra, io guardavo fuori dal finestrino, perchè nonostante sapessi che quel bacio era solo per pietà, avevo provato qualcosa di veramente incredibile, tanto da lasciarmi senza parole. Tenevo la mano destra messa sulla gamba, non stringeva niente era ferma, inerte. Lui mentre guidava, spostò la mano dal cambio, la prese e la intrecciò alla mia. Hai presente come fa papà quando guida con mamma? Ecco, ha fatto lo stesso. Io rimasi ancora più sconvolta, non capivo perchè stesse facendo tutta quella farsa, del resto era solo una scommessa quell'appuntamento, mica era serio. Mi ha tenuto la mano intrecciata alla sua per tutto il viaggio, tanto per dirvi che cambiava marcia per poi riprendere subito la mia mano. Poi, una volta arrivati a casa, scende e mi va ad aprire la portiera. Solo che, con la mia solita fortuna, ho messo male il piede e sono letteralmente caduta su di lui. Per fortuna lui mi ha preso, anche se sembrava che stessimo ballando un tango, visto che sono arrivata leggermente in casquè. Mi sono subito scusata per la brutta figura, ma lui non disse niente, mi ha tirato semplicemente di nuovo a se e mi ha baciato di nuovo. Altro attacco di cuore, ricambiai il bacio, ma in cuor mio sapevo che lo faceva solo per pietà. Poi, dopo avermi aiutata a scendere, mi ha accompagnata davanti alla porta. Esitavamo entrambi, si vedeva che eravamo piuttosto in imbarazzo. -E' stato davvero un bell'appuntamento, spero che c'è ne saranno tanti altri.- mi disse con voce incerta, diventando un pò rosso in viso. Non capivo perchè si ostinava a fare il carino con me, del resto era solo una stupida scommessa, non era scritto da nessuna parte che dovevamo uscire ancora insieme. -Beh, era solo una scommessa mica un appuntamento vero!- dissi io per precisare. -E chi lo dice!? Sappi chem la scommessa, non è stata mica un caso!- disse lui un pò infastidito. -Perchè avevi intenzione di uscire veramente con me!? Ahha si come no, e magari vorresti che io diventassi la tua ragazza!?- dissi iniziando a ridere, non credevo che fosse serio. Si rabbuiò in viso, il suo sguardo divenne triste, quell'espressione mi fece stringere il cuore, stavo sognando non poteva essere vero. Cioè Liam, che si era innamorato di me!? Impossibile. Esitò per un pò, -Beh, in effetti, solo se tu vuoi!- disse facendo un mezzo sorriso, prima di avvicinarsi a me, tanto da far distare il suo viso solo qualche centimetro dal mio. Annuì, non mi ricordavo più come si riusciva ad articolare un discorso, mi riprese il viso tra le mani e mi baciò di nuovo teneramente. Quindi, ricapitolando, il primo è stato per pietà, il secondo pure e il terzo..' non la lasciammo finire 'NO, non era per pietà, e brava Vick, si è trovata il ragazzo. L'ho detto che sarebbe diventato mio cognato!' dissi contentissima, era vero, non potevo desiderare ragazzo migliore per mia sorella, e questo mi rese felice. 'Ma allora, dicci qual è il problema?' disse Ash, non capendo il problema di Vick. 'Non è un sogno, vero?' disse Vick, piuttosto impaurita. 'No, questa è la realtà e tu hai un ragazzo stupendo!' dissi per incoraggiarla, prima di andarla ad abbracciare. 'Grazie mille ragazze, allora Ash adesso tocca a te!' disse Vick più tranquilla. 'Ok, allora sono salita in macchina con Malik, abbiamo scherzato tutto il tempo, abbiamo mangiato come dei maiali, abbiamo riso fino alle lacrime, e niente una volta tornati a casa siamo rimasti un po davanti alla porta. E li il signorino ha iniziato a farmi venire le vertigini, ha iniziato a baciarmi con abbastanza passione, tanto da farmi mancare l'aria. Io logicamente ricambiai il bacio, ma sapevo che non potevo portarlo su perchè avevo un impegno con voi e inoltre è decisamente ancora troppo presto. Quindi, decidei di staccarmi, di prendere un pò d'aria prima di parlare -Senti, lo so che mi odierai ma non possiamo, forse le ragazze sono già tornate e inoltre ecco come dire..- iniziai a straparlare, ma non mi lasciò finire il discorso, mi mise un dito davanti alla bocca per zittirmi. - Hey, io non voglio fare niente, volevo solo dimostrarti quanto ti amo, dandoti un bacio che poteva equivalere con l'amore che provo per te. Tranquilla, respira.- disse lui mentre mi guardava con quei suoi occhi color nocciola dritto nei miei. -Ma tu sai quanto ti amo signor Malik? ti amo taaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaanto così- dissi facendogli segno con le braccia prima di abbracciarlo e scoppiare a ridere. -Ahha anche io tanto!- disse lui con voce tenera. Ci siamo baciati un altro pò, anche mentre stavo per chiudere la porta, insisteva di non volermi lasciare andare, e niente, alla fine sono qui, e questo e quanto. Ora Faith tocca a te muoviti, dettagli e subdettagli, mi raccomando!' disse Ash, guardandomi con sguardo malizioso. 'Ok, allora, sono uscita da casa e Niall mi stava aspettando in macchina. Una volta salita, l'ho salutato e lui neanche il tempo di finire inizia subito a mettere i puntini sulle i -Ciao,  allora ti avverto, questo è un appuntamento in piena regola, come la tradizione vuole.- disse con tono divertito. -E quindi? Che deve succedere?- chiesi incuriosita. -Poi lo vedrai- disse lui facendomi l'occhiolino. Una volta partiti con la macchina, notò che indossavo gli occhiali, e dopo aver fatto una mezza questione di stato sul fatto degli occhiali e delle lentine concluse l'argomento dicendo -Ti stanno bene gli occhiali, sei bella lo stesso!-. io divento rossa, cosa abitudinaria con lui, lo ringrazio e cerco di cambiare discorso. Ridiamo, facciamo battute e ci punzecchiamo a vicenda. Una volta arrivati in centro, e dopo aver trovato il parcheggio, arriviamo davanti al cinema. -Eccoci qua!- esclama lui con voce contenta. -Ah che bellom solo una domanda: cosa c'entra il mangiare tanto, come indizio?- chiesi un pò confusa. -Perchè possiamo portarci dentro tutto ciò che vogliamo, e possiamo mangiare tutto ciò che vogliamo, senza che la gente ci possa dire niente. Ahha comunque dai, scegli il film.- disse lui con estrema tranquillità. Inizio a vedere le locandine, e la mia attenzione viene subito colpita da quella degli Avengers -Questo!- esclamai contenta. -Chissà perchè credevo che tu fossi un tipo da film romantico, come sempre mi lasci senza parole.- disse lui per prendermi in giro. -Solo nei casi di depressione, ovvero quasi mai. Se posso, preferisco il genere avventura.- dissi con tranquillità. Paga l'ingresso, nonostante mi batta per pagare la mia quota, entriamo e iniziamo a vederci il film, ingurgitando patatine al formaggio e pop corn. Era un pò deluso, credo che sperasse di passare il film con la sua mano sulla mia spalla cercando di consolarmi o di spiegarmi le scene. Invece ero sull'attenti, soprattutto quando c'era quel Captain America che, non si può capire, ci mancasse poco che iniziassi a sbavare, e credo che lui se ne accorse. Una volta finito il film, uscimmo fuori dalla sala per andare a mangiare un gelato, nello stesso locale dove mi aveva portato la prima volta. Era un pò più distante, quindi dovette sopportare le mie considerazioni sul film e soprattutto su Captain America, credo di avergli fatto perdere le staffe inizialmente, poi passammo davanti ad un negozio di abbigliamento e mi chiese di aspettarlo fuori. Non capivo cosa stesse facendo, notai che prese qualcosa, pagò per poi dileguarsi da qualche parte. Abbassai lo sguardo, per vedere che ora fosse, ma quando lo rialzai trattenni a stento le risate -Tatatan Captain America is here!- disse lui sfoderando da sotto il cappotto la maglia con l'armatura di captain america. Inizo a ridere come una pazza, non credevo che per attirare la mia attenzione su di lui potesse essere capace di fare tanto. Iniziammo a fare finta io di essere la donzella in pericolo e lui il prode eroe che la doveva salvare, ridemmo come matti anche mentre mangiavamo il gelato, continuammo a fare i pazzi anche durante il viaggio di ritorno. Una volta a casa, mi apre la portiera e mi porta fino a sotto casa. -Ok grazie mille per il film e per la serata, sai, non sei male come Captain America, al posto tuo farei il provino per diventare il nuovo eroe della città.- dissi continuando ancora a ridere. -Ahah certo, diventerò Captain Ireland, a patto che tu ti caccia sempre nei guai, cosi ti posso salvare.- disse lui facendomi l'occhiolino. -Uhm vedrò cosa posso fare.- dissi iniziando ad aprire la porta. -Aspetta!- disse lui fermandomi la mano. -Che succede!? Dimmi!' dissi confusa. Lui mi prende per i fianchi, mi tira a se e mi bacia. Io inizio a non capire più niente, so solo che il cuore mi arrivò in gola, lo stomaco iniziò a farmi glugluglu e le mani non riuscivano a starsi ferme. Ricambiai il bacio e gli presi il viso tra le mani, dopo aver finito di baciarmi, si girò e andò via saltellando come un pazzo per tutto il sentiero. E niente, sono entrata e sono letteralmente crollata a terra. Questo è quanto!' dissi concludendo il discorso, sentendomi di nuovo il cuore accelerare. 'E brava Faith, ti sei innamorata.' disse Vick per infastidirmi. 'Macchè, non dire cavolate.' dissi diventando rossa. 'Si cacchio, ti sei innamorata!' disse Vick, tirandomi un cuscino in faccia. 'Ah si!? Vuoi la guerra?! E che guerra sia!' dissi prendendo il cuscino e dando inizio ad una battaglia con i cuscini. Dopo un bel pezzo, ci fermammo ormai stanche per la fatica e le tante risate e dopo aver parlato un altro pò crollammo come ghiri sul letto. Del resto, era stata una giornata piena di emozioni, in tutti i sensi!

ECCOCI
finalmente Faith si fida un po' di più, ma ancora non è finita qui, tanti colpi di scena vi aspettano. Non mancate ahahah lol
grazie se leggete/recensite/seguite(?)
xoxo
-Fed

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Capitolo 13
*** Chapter 13 ***


                                                                        

2 settimane dopo

Erano passate due settimane da quel fatidico giorno, e ormai i ragazzi avevano preso residenza a casa nostra, e noi altrettanto nella loro. Ogni scusa era buona per stare tutti insieme, si scherzava, si rideva, insomma eravamo la comitiva perfetta che tutti i ragazzi desideravano di avere. Io, iniziai ad essere più dolce e simpatica, incominciando a fare uscire Esme sempre più spesso, e devo dire che questo giovò sia a me che a lei che agli altri, ma soprattutto giovò Niall, che sembrava apprezzare di più la nuova me, e la cosa dovevo dire che non mi dispiaceva affatto. 'Hey Faith, muoviti prima che arriviamo tardi!' disse Vick interrompendo i miei pensieri. Sembrava l'altro giorno quando tutto ebbe inizio per colpa di una caduta stupida, e invece eccoci già arrivati a quasi 2 mesi che frequentiamo, o meglio conosciamo queste adorabili persone. 'Sisi tranquilla arrivo!' dissi chiudendo il mio taccuino, per poi scendere dal letto. Raggiunsi le ragazze sotto nel salone, prendemmo le borse e ci avviammo verso la macchina. Una volta essere salite, misi in moto e accesi la radio. Iniziammo a cantare come tante pazze, mentre nel frattempo ci dirigevamo a casa dei ragazzi. Una volta arrivate, posteggiammo e scendemmo tutti dalla macchina, eravamo vestite piuttosto casual del resto era solo una serata pizza e film, e inoltre stavamo a casa quindi non si poneva alcun problema. Dopo esser entrate tutti ci salutarono e ci accomodammo nel salone, dire che era enorme era dire poco, ma di sicuro veniva battuto della grandezza e infinita morbidezza del divano. Posammo le borse che contenevano anche il cambio, visto che saremo stati a casa loro per la notte, e ci sedemmo tutti sul divano. Iniziammo a ridere, a scherzare, e quando finalmente arrivarono le pizze, prendemmo posto a tavola e iniziammo a mangiare con gusto. Avevo preso un paio di chili in quelle due settimane, visto che con Niall ogni scusa era buona per mangiare, ma questo non mi importava, anzi mi sentivo meglio con me stessa. Continuammo a parlare di tutto, a raccontarci storie strane e così via, riuscimmo a finire 3 pizze famigliari, e nonostante tutti fossero già sazi, restava l'ultimo pezzo di pizza straricoperto di formaggio. Mi guardai intornom per essere sicura che nessuno lo volesse, prima di alzare lo sguardo e trovare Niall che stava facendo lo stesso. No, quel pezzo era mio, perchè uno ero una ragazza quindi per galanteria toccava a me, due io adoravo il formaggio e avevo ancora fame, quindi, non sarei vacillata tanto facilmente. Anche lui mi guardò, e afferrò al volo le mie intenzioni, i nostri sguardi si incrociarono e restammo a guardarci quasi in cagnesco per un bel pezzo. Affondò il silenzio, i ragazzi ci guardarono prima di scoppiare a ridere. 'Tantan... uauaua' cantarono all'unisono Liam e Lou, ricordando la musica stile western de-Il buono, il brutto e il cattivo-. Non mi scomposi, anche se stavo per scoppiare a ridere, come anche Niall. 'è MIO!' urlammo nello stesso istante insieme, altra risata generale, e io non riuscivo a trattenermi. Mentre ero intenta a guardare con sguardo di sfida il mio nemico, notai una mano che afferrò il pezzo di pizza e che veloce la risucchiò verso la propria bocca. Alchè io e Niall ci voltammo sconvolti, chi era stato più abile di noi a prendersi l'ultimo pezzo di pizza? 'Harry!' urlammo sempre insieme, con tono spazientito, ci tenevamo davvero a quell'ultimo pezzo di bontà. 'Che c'è!? Tra i due litiganti, il terzo gode.' disse facendo una pernacchia ad entrambi, prima di affondare un altro morso al pezzo di pizza. Li scoppiammo tutti a ridere, e Niall, con la sua risata contagiosa, rendeva quella scena ancora più esilarante del normale. Dopo aver lavato quelle poche posate e aver sistemato il tutto, ci spostammo nuovamente nel salone, portammo tutte le schifezze possibili e immaginabili da gustare durante il film, e io mi appropriai dell'unico pacco di patatine al formaggio; del resto, erano la mia seconda droga dopo il gelato e per giunta avevo ancora fame. Prendemmo i posti di sempre, e logicamente Niall si sistemò comodamente vicino a me. Mi rubò una patatina, facendomi una pernacchia, io ricambiai e scoppiammo a ridere. 'Allora, che film vediamo?' chiesi curiosa, iniziando già a mangiare le patatine. 'Keith, vi avverto è un pò drammatico, quindi mettetevi vicino i fazzoletti!' disse El, scoppiando a ridere, mettendo il dvd. 'Non ditemi che è una storia d'amore?!?' chiesi con tono stile -No ti prego, fa che non sia una di quelle storie tragiche dove i due si innamorano e poi succede qualcosa che li fa dividere-. 'Ehm veramente si, e comunque l'abbiamo scelto noi, e tu non hai alcuna possibilità di decidere, ne di dibattere.' disse Vick ammonendomi, sapendo che di li a poco mi sarei lamentata. Li odiavo, punto primo perchè sapevo che storie del genere non esistevano e secondo perchè cercavo sempre di stare su con il morale, cosa che quei film non aiutavano per niente. 'Dai, ho letto la trama ed è davvero bello!' disse Niall con tono tranquillo, guardandomi negli occhi. Cacchio, ormai sapeva che tasto toccare. 'Uhm, vabbene allora vediamo questo capolavoro. Ma sappi che se mi deprimo, sarà solo colpa tua!' dissi ammonendolo con il dito. 'Ahah ok, poi ci penso io a farti riprendere!' disse con tono divertito abbracciandomi. Sentii le guance rosse, non osavo immaginare che cosa avesse in mente. Iniziò il film, nessuno fiatò, eravamo tutti piuttosto presi. Gli unici suoni che si sentivano, erano i rumori della mia mascella che masticava patatine, e il rumore di qualche bacio rubato nel buio della stanza. Verso metà film, decidemmo di fare una sosta sia per prendere altre schifezze, visto che Niall aveva ripulito quasi tutto, sia per andare in bagno. Il film era piuttosto coinvolgente, ancora non si capiva bene la storia di fondo. Una volta aver ripreso tutte le munizioni, ovvero due pacchi di patatine classiche, ripresi di nuovo posto a sedere. Cercai una posizione più comoda, visto che la mia gamba si era addormentata. Quindi, una volta che Niall si rimise seduto vicino a me, mi sdraiai sopra la sua spalla. 'Ti faccio male? Se vuoi mi sposto' chiesi con timidezza, chiedere quelle cose a lui mi faceva sempre imbarazzare da morire. 'No no tranquilla, l'importante che riesco a fare questo.' disse mettendomi un braccio sulle spalle, prima di afferrare una patatina. 'Sempre il solito mangione!' dissi iniziando a ridere, e lui dopo poco con me. Riaccendemmo il film, e continuammo a vedere quella storia così ingarbugliata, da poter essere considerato peggio di una matassa, peccato che la visione venne interrotta dal suono continuo e stridulo del campanello. 'Ma chi diamine sarà?' chiese Niall spazientito, si capiva che non voleva che qualcuno interrompesse quel momento di tranquillità. Il campanello non era deciso a cessare di suonare, così Niall fu costretto ad alzarsi per vedere chi fosse, mi spostai per lasciargli la via libera, ma poi tornai subito a guardare il film. I due ragazzi del film stavano litigando, lei era incazzata nera con Keith perchè lui non voleva mollare e le chiedeva sempre di andare a giocare a bowling, lei più cercava di essere stronza, più lui le chiedeva quella partita di bowling. In quell'istante, mi sembrò di rivedere una persona che conoscevo bene, mi ritornò alla mente quella famosa volta in cui Niall mi chiese di uscire per la prima volta, lo trattai malissimo perchè non volevo. Io e quella ragazza, avevamo tanto in comune, ci stavamo iniziando a fidare di persone che prima snobbavamo alla grande. A quella scena un brivido mi salii lungo la schiena, ancora provavo un dispiacere immenso a pensare come trattavo quel povero ragazzo i primi tempi, ma no, quell'errore non si sarebbe più verificato perchè comunque io mi fidavo, e lui non si meritava un comportamento del genere. Qualcuno mise in pausa il dvd, e con esso anche i miei pensieri furono interrotti. Ero rimasta paralizzata davanti alla tv con una patatina in mano, sicuramente Niall vedendomi in quello stato si sarebbe messo a ridere. Ma notai che c'era uno strano silenzio glaciale che riecheggiava per tutta casa, decisi di voltarmi e li trovai la scena peggiore della mia vita: Niall era mano nella mano con una ragazza. No, non poteva essere, lo stavo immaginando, per favore svegliatemi da questo incubo. 'Bro, lei chi è?' chiese Harry, più sconvolto di me, io rimasi immobile, sicuramente avevo gli occhi sgranati e per un secondo trattenni anche il fiato. 'Io essere Olga, ragazza Niall, dai orso coccoloso, presenta me tuoi amici!' disse con uno strano accento, sicuramente era russa, ed era anche molto bella: capelli biondi lunghi e lisci fino al seno, pelle chiara, lineamenti marcati, un neo proprio sotto il collo all'altezza della carotide, gambe lunghissime e magra da far paura. Sentii dentro di me qualcosa stracciarsi in due pezzi, poi in quattro e cosi via, del mio cuore restavano solo dei brandelli per terra. Visto cosa succede per fidarsi troppo delle persone Esme!? Alla fine chi la becca nel culo siamo sempre io e tu. I sentimenti furono molteplici e confusi: sentivo odio, frustazione, dolore, rabbia, angoscia, tristezza ma soprattutto delusione. Delusione verso me stessa, verso Esme, verso il mondo. Avevo lasciato andare a puttane il lungo lavoro di due anni, e per cosa?! Per dei stupidi sentimenti e per un altrettanto stupido ragazzo. Non disse niente, mi guardava in viso, con sguardo triste, con che faccia tosta mi guardava ancora in faccia!? E soprattutto, con che faccia mi guardava ancora con quello sguardo?! Che pezzente, gli uomini sono tutti gli stessi, prima ti fanno cadere nella loro trappola e dopo ti abbandonano per qualche altra. Non capii il perchè ma iniziai a sentire un tremore interno, che subito si ramificò lungo tutte le mie braccia. 'Faith, tesoro,stai..' disse Lou, vedendo che tremavo come una foglia. Sentivo tutti i loro sguardi addosso a me, ma non me ne importava, che cretina che ero stata! Questo per credere a qualcosa che non esiste. Presi la patatina e la strinsi nella mano, dire che la strinsi semplicemente era dire poco, nel giro di due secondi, le nocche mi erano diventate bianche per la forza esercitata. La stupidità fatta persona, ecco cosa ero, non potevo stare li, avrei rischiato di fare del male a qualcuno e nonostante tutto non volevo che questo succedesse. Aprii la mano e quello che uscii furono solo i residui delle molliche della patatina, scattai, feci volare il pacchetto di patatine in aria, facendo arrivare il suo contenuto dappertutto. Mi alzai, presi la felpa, e iniziai a dirigermi verso le scale. Stavo dentro quella casa da abbastanza tempo da sapere quale fosse il miglior nascondiglio in quei casi, sentii qualcuno dire qualcosa ma ero fin troppo incazza da sentire chi fosse stato e soprattutto cosa avesse detto. Salii con foga le scale, arrivata al primo piano cercai con disperazione le altre scale, le trovai, continuai a salire. Stupida, stupidam stupida, erano quelle le parole che risuonavano nella mia testa. Finalmente finirono le scale, aprii la piccola porta di noce scuro che mi divideva dalla mia zona segreta, e vi entrai sbattendola con altrettanta foga, una volta averla chiusa, la guardai per un istante interminabile. Vedevo quella scena davanti ai miei occhi a ripetizione, sempre la stessa, perchè, perchè, cazzo perchè dovevo soffrire sempre!? Tanto valeva morire, tirai un pugno violento verso la porta, sentii dolore, ma nulla poteva mettersi a confronto con il dolore del mio cuore spezzato, mi voltai, c'erano diverse sedie a sdraio messe l'una accanto all'altra, del resto, era una piccola terrazza, era normale che ci fossero. Ma la rabbia che avevo, mi faceva vedere tutto come uno strumento da usare per placare la mia ira interna. Tirai un calcio deciso alla sedia a sdraio, arrivando a capovolgerla, anche li dolore, ma non mi interessava. 'Perchè, perchè il mondo, l'universo, Dio vuole che io soffra così tanto?' urlai forte, prima di appoggiarmi al muro e lasciarmi cadere a terra. Stupida, stupida,stupida. Sentivo quelle parole riecheggiarmi ancora nelle orecchio -Io essere ragazza di Niall!- che pezzente, che pezzente. Presi il telefono dalla tasca, sentii una fitta ma non ci badai, misi su le cuffie per cercare di placare quei tremori con la musica, arrivò mariachi serenade, la colonna sonora del film -A walk in the cloud-. Iniziai ad ascoltarla, quella canzone parlava d'amore. L'amore non esiste, è solo una favola che i genitori ti raccontano per spiegarti la nascita di un figlio, una storia raccontata per far addormentare i figli, niente di più. Poi arrivano gli uomini, che per conquistarti ti parlano di amore e tu come una cogliona ci caschi sempre. -Contigo voy a pasear en las nubes, contigo voy a pasear en las nubes..- dice la canzone, con te voglio passeggiare tra le nuvole, tutte cavolate. Raccolgo le ginocchia al petto, per cercar di far finire le fitte, le fitte del mio cuore, appoggio il mento sulle ginocchia, metto su il cappuccio, cerco di non ascoltare le parole. Concentro la mia attenzione sul paesaggio circostante, il cielo è pieno di stelle, la luna è gigantissima e il prato verde prende sfumature argentee grazie ai forti raggi della luna. Guardai il cielo, e rividi gli occhi suoi, così blu da potersi perderci dentro. Sentii il cuore sussultare dal dolore, che stupida che ero stata. Iniziai a vederci annebbiato, non capivo il perchè, indossavo gli occhiali perchè avevo smesso da un pezzo di portare le lentine la sera, quindi come mai non riuscivo a vedere bene? Le mie domande trovarono risposta quasi immediatamente, sentii qualcosa rigarmi tutto il viso, per poi ricadere infine sul ginocchio. Non poteva essere, che fossero.. lacrime!? Grazie signor Horan, è riuscito a far piangere una ragazza che ormai non piangeva da due anni. Affondai la testa nelle gambe, adesso mi sentivo ancora più stupida, cioè arrivare a piangere per qualcuno!? Ma siamo seri?! Iniziai a singhiozzare, la mia anima si stava liberando, finalmente.

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Non so quanto tempo passò, ma improvvisamente sentii qualcuno alzarmi il viso, prima di accucciarsi tra le mie braccia. Riconobbi l'abbraccio, era Vick, dopo poco arrivò anche Ash, che si unì all'abbraccio. Non dissi niente, continuavo a singhiozzare come una cretina, odiavo quelle occasioni, perchè mi facevano sentire così debole e bisognosa di aiuto. Neanche loro dissero niente, mi abbracciarono forte, cercando di aiutarmi a far smettere quei singhiozzi. Sperai solo che gli altri siano tornati alla normalità, e che magari si siano riusciti a vedere il film. Neanche il tempo di finire di pensarlo, arrivò Harry che si sedette davanti a me, esaminò la mia mano, ma restò in silenzio. Dopo poco, arrivarono Lou ed El, anche loro si sedettero vicino a noi, avevano lo sguardo piuttosto triste. Poi, infine, arrivarono Liam e Zayn, che restarono in piedi, ma, dalla loro espressione, si capiva che gli dispiaceva che io stassi così. 'Non c'era bisogno che veniste tutti quanti qui, davvero, sto bene' dissi ancora tra i singhiozzi, odiavo che così tante persone mi osservassero, ma cosa principale che si dispiacessero per me. 'Non mi sembra proprio che stai bene, gli amici servono anche nel momento del bisogno' disse Lou con tono serio, quasi a rimproverarmi di ciò che avevo detto poco prima. Vick e Ash, capendo che iniziavo a stare un pò meglio, si misero sedute al mio lato, sciogliendo l'abbraccio di prima. 'Ma, vi siete persi il film!' dissi con tono basso. 'Chi se ne frega del film! La mia migliore amica sta soffrendo, e sinceramente non mi interessa vedere un film cretino, voglio stare qui, con leim a sollevarle il morale.' disse Harry spazientito. 'Infatti, gli amici si vedono nel momento del bisogno, non solo quando si deve ridere.' disse El incalzando con lo stesso tono. 'Già, e sinceramente non ci andava di lasciarti qui a piangere da sola, quindi eccoci qua.' disse Liam con tono calmo. Sorrisi, nessun mio amico aveva mai fatto così, di solito mi lasciavano sola in quei momenti, e io vi avevo preso l'abitudine. Zayn si mise una mano davanti al viso, e iniziò a singhiozzare. 'Hey bro, che hai?' disse Liam, con tono preoccupato. 'No niente, visto che Faith sta piangendo, non mi sembrava giusto lasciarla da sola, ho deciso di piangere pure io.' disse facendo finta di piangere, risi alla battuta, e finalmente iniziai a calmarmi. 'Zayn, non mi dire che ti si è rotto lo specchio?' chiesi in tono tranquillo. 'E come l'hai scoperto?!' disse facendo finta di scoppiare a piangere ancora più forte, prima di venire ad abbracciarmi. 'Era così giovane e bello, perchè ci ha lasciati così presto eh!? Perchèèèè??' disse mettendo il viso sulla mia spalla. 'Eh, ahimè, sono sempre i migliori ad andarsene!' dissi in tono divertito, anche Lou iniziò a piangere, per finta ovviamente. 'Lou, che succede?' disse El facendo la finta preoccupata. 'Kevin, mi ha lasciatoooo!' disse iniziando a piangere, per finta. El lo abbracciò, facendo finta di consolarlo, e io non riuscii a trattenere una sana risata. Era vero, gli amici si vedevano nel momento del bisogno, e i miei, beh, erano corsi subito a vedere come stavo; erano i migliori amici che ogni persona potesse desiderare. Zayn si sciolse dall'abbraccio, per sedersi vicino ad Ash, io mi sistemai gli occhiali e asciugai le ultime lacrime. 'Grazie mille a tutti, davvero!' dissi in tono pacato e serio con un sorriso sincero sulle labbra. 'Un abbraccio di gruppo?' dissi con voce da bambina, alzando le mani. 'Oh ma certo!' disse Harry avvicinandosi per primo, tutti quanti saltarono in piedi per venirmi ad abbracciare. 'Davvero Faith, noi siamo qui, anche per questo. Se hai di bisogno, basta chiamare e noi correremo subito.' disse Liam con il suo solito tono pacato. 'Si, anche se siamo dall'altra parte del mondo, arriveremo prima che te ne possa acccorgere!' concluse Harry. 'Grazie, davvero!' ripetei sempre con lo stesso tono, la bestia che era uscita poco fa, sembrava essersi portata via tutto quanto, persino la voce e le energie, ora capivo cosa provasse Hulk ogniqualvolta si trasformasse. Ci sciogliemmo dall'abbraccio, io sentivo la testa pulsare da morire, ecco perchè ero arrivata a non piangere più, alla fine ti portava solo un mal di testa assurdo. 'Allora, adesso che si fa?' chiesi con disinvoltura, non volevo tornare in salone, ma non volevo nemmeno stare li fuori. 'Che ne dite di fare un pigiama party? Ci mettiamo comodi nella stanza degli ospiti, prendiamo tutte le schifezze possibili e immaginabili, e ci guardiamo un film. Che ne dite?' disse Zayn, con sguardo soddisfatto. 'Perchè no, bella idea.' disse Ash dandogli il cinque. 'Si, grande, anche se non ho molta fame.' dissi con gli occhi bassi, quella situazione mi aveva fatto chiudere lo stomaco. Tutti si voltarono sconvolti, non riuscivano a credere che io ,Faith Harvey, non avessi fame. 'Tanto ti faccio mangiare io, non ti preoccupare, allora, io direi che per l'occasione facciamo scegliere il film a Faith, tutti favorevoli?' disse Harry, cercando l'approvazione degli altri. 'Sisi siamo tutti d'accordo, cosa ti va di vedere? Qual è il tuo film preferito?' chiese Lou rivolgendomi un sorriso. Ci riflettei su, quale poteva essere il film perfetto per quell'occasione? 'I Goonies, è il mio film preferito, e inoltre parla di amici che si aiutano a vicenda! Quindi, in tema con noi.' dissi contenta, era il mio film preferito perchè faceva anche tanto ridere, e ogni volta riusciva a tirarmi su di morale. 'Ok, e che I Goonies sia. Ragazzi andiamo a prendere l'occorrente, forza' disse Liam con il tono da paparino. 'Ok, daddy.' disse Zayn, facendogli la pernacchia dandogli una pacca sulla spalla. Iniziai a dirigermi verso l'uscita insieme agli altri, quando sentii qualcuno prendermi dal braccio. 'Aspetta, noi invece andiamo a fasciare questa mano. Ci penseranno gli altri a prendere tutto.' disse Harry con tono brusco. 'Si e io vengo con voi!' disse Lou, con lo stesso tono, a quanto sembrava non avevo molta scelta. 'Uhm ok.' dissi con tono basso, mi sentivo come quando da bambina i miei genitori mi dicevano -Poi facciamo i conti a casa!-, non sapevo cosa volessero fare, ma riuscivano sempre a spaventarmi. Scendemmo le scale, io con qualche fatica, avevo ancora un pò di male alla gamba, cercai di non darlo a vedere e fortunatamente ci riuscì. Entrammo in bagno, io mi sedetti sullo scalino vicino al lavandino, Harry prese la scatola del pronto soccorso e si sedette sullo scalino di fronte a me, mentre Lou si accomodò a terra a metà tra me ed Harry. Mi prese delicatamente la mano, e il mio cervello vacillò per l'ennesima volta. Mi riportò alla mente, quella famosa volta in cui diedi un cazzotto al muro perchè Niall era riuscito a trovare la mia palestram io ero furibonda e non volevo nemmeno essere curata da lui. Alla fine ,senza dire niente, continuò imperterrito e quando vennero a casa nostra la sera mi aiutò di nuovo con la fasciatura, per un lungo secondo mi sembrò di vedere la sua faccia anzicchè quella di Harry. Le lacrime cominciarono di nuovo a rigarmi il viso, pensavo che fossero finite e invece, grazie alla sua bravata e ai colpi di genio del mio cervello, avevo riaperto i rubinetti che erano rimasti chiusi per ben 2 anni. Ma perchè stavo facendo così?! Non riuscivo proprio a spiegarmelo. Sentivo gli sguardi di Harry e Louis su di me, e mi affrettai a dire qualcosa. 'Perchè sto facendo così? Diamine, è solo una mano un pò sgangherata tutto qui!' dissi con tono disinvolto, peccato che non riuscivo ad assomigliare alla Faith di sempre, anche il mio stesso tono, ormai, non era più credibile. 'Lo sappiamo che non stai facendo così per la mano, non le sai proprio dire le bugie, non sei mai stata brava a dirle.' disse Lou, nascondendo un sorriso. Cavolo, con loro era impossibile fare tutto, mi conoscevano come le loro tasche, la rabbia e frustazione dell'essere smascherata iniziò a farsi sentire, 'Allora ditemi, perchè sto facendo così? Visto che nemmeno io riesco a capirlo, mi sento così stupida, non riesco neanche a controllare delle stupide lacrime!' dissi in tono piuttosto rammaricato e deluso. Perchè era vero, non riuscivo a capire più niente da un sacco di tempo, e quella situazione era piuttosto frustante, ero sempre riuscita a nascondere tutto a tutti, mentre adesso venivo letta con estrema facilità, e questo mi indisponeva da morire. 'Perchè ci tieni, è logico. Anche se non volevi darlo a vedere, dopo l'appuntamento hai iniziato a provare qualcosa in più per Niall, e quando hai visto quella scena, ti sei sentita cadere tutto il mondo addosso. Perchè ci tieni, ecco perchè ti senti così, ma non sentirti stupida, è normale, e comunque credimi, le cose si sistemeranno per il meglio.' disse Harry, continuando a fasciarmi la mano. 'Perchè lo credi?! Secondo me, sai come finirà? Finirà che lui starà benissimo con lei, e io invece starò sola come sempre, del resto, sono un lupo solitario e mi sta bene stare sola!' dissi con tono brusco, non volevo di certo rispondergli così ma purtroppo era riuscito a colpire nel profondo come sempre. Mi alzai e lo andai ad abbracciare 'Scusa, non volevo risponderti così, purtroppo sentirmi descritta così dettagliatamente da voi due, mi mette abbastanza a disagio. C'ho messo così tanto a rendermi illegibile e invece voi, riuscite sempre a vedere tutto.' dissi con tono dispiaciuto, e le lacrime iniziarono ad aumentare. Ricambiò l'abbraccio, iniziando a farmi i grattini nei capelli. 'Tranquilla, ti capisco bene, anche io ero come te, poi grazie a loro ho capito che non è un male. perchè vuol dire che la persona che ti analizza ci tiene a te e vuole aiutarti a capire cosa c'è che non va, Comunque, adesso stai tranquilla, come ti ripeto tutto si risolverà per il meglio.' disse con tono tranquillo e pacato. 'Perchè la pensi così?' dissi allontanandomi quel tanto che bastava per guardarlo in faccia. 'Perchè conosco Niall, e so che quella li non è la ragazza che ama, e ne sono certo che tutto si risolverà per il meglio' disse iniziando a sorridere. 'E ne sei davvero convinto?! E non lo so, bisogna vedere se io sarò disposta a parlargli.' dissi cercando di nascondere i fatti, se lui avesse fatto una cosa del genere non saprei come avrei reagito. 'Ahah dai smettila, lo so benissimo che lo perdoneresti subito.' disse guardandomi negli occhi. 'Beh, secondo me non succederà, quindi, è inutile che ci scaldiamo tanto!' dissi sciogliendomi dall'abbraccio 'E non lo so! Never say never, giusto?' disse Harry facendomi il verso. Iniziai a ridere, e i due ragazzi con me. Harry finì di fasciarmi la mano, e subito dopo iniziammo a dirigerci verso la stanza degli ospiti. Io prima decisi di sistemarmi un pò, non volevo che lui mi vedesse così. Una volta aver chiuso la porta del bagno, iniziammo a ripercorrere quel corridoio fino ad arrivare alla stanza, mi sentivo il cuore in gola, ricordavo perfettamente che stanza ci fosse di fronte e sinceramente non volevo vedere ne sentire niente. Quasi se Lou avesse sentito il mio pensiero, mi abbracciò con tenerezza 'Tranquilla, non faranno niente, lo so, questa cosa spaventa ma io ti dico, prova ad avere un pizzico di fede e fiducia. Sai, si dice che i miracoli capitano quando meno te l'aspetti, ma bisogna avere fede, e tanta. Ora, cerca di non pensarci e di goderti la serata.' mi sussurrò all'orecchio. 'E' così difficile avere fede e fiducia, ma ci proverò! Grazie, tu sei il fratello che ho sempre desiderato sai?' dissi sciogliendomi dall'abbraccio. 'Oh grazie, beh allora adesso ho una sorella in più' disse facendomi l'occhiolino. 'Hey lasciala stare, lei è MIA!' disse Harry, prendendomi per il polso e abbracciandomi con molta intensità. 'Harry, non riesco a respirare!' dissi facendo finta di affogare. Scoppiammo in una grossa risata, mentre entrammo nella stanza, tutti avevano già preso posto, El stava per mettere su il dvd. Harry si fiondò sul letto, sopra a Liam e a Vick, scoppiammo tutti a ridere, prima di vedere che Lou fece lo stesso, erano incredibili quei due. Si sistemarono tutti, e Zayn mi fece segno di accomodarmi vicino a lui e ad Harry. Decisi di prendere la rincorsa per fiondarmi sul letto, arrivai anche ad uscire dalla porta, tutti ridevano come pazzi, e io iniziavo a non pensare a niente. Peccato che a furia di indietreggiare, sbattei contro qualcosa, o meglio qualcuno. 'Oddio, chi ho ucciso?' chiesi con voce contenta, prima di voltarmi e trovarmi a lui davanti, a pochi centimetri dalla mia faccia. La mia espressione cambiò improvvisamente, da felice e spensierata, si rabbuiò di colpo, non perchè non lo volessi vedere, ma per la sua espressione, era triste e sembrava un cucciolo bastonato. 'Oh, ehm scusami.' dissi abbassando lo sguardo, sentii il cuore rimpicciolirsi, non mi piaceva vederlo così. 'Non ti preoccupare, fa niente' disse con tono triste, cazzo perchè mi sentivo in colpa, perchè sentivo un disperato bisogno di abbracciarlo. Alzai lo sguardo, e lo trovai che mi guardava già. I nostri sguardi si incontrarono per un bel pezzo, riuscivo a leggergli la tristezza nei suoi occhi, tutta la confusione di prima sembrò scomparire, sentivo solo calma e tranquillità, come se quella stangona russa non fosse mai esistita, lui guardava me e credo che capii cosa avessi provato, io guardavo lui e riuscivo a capire che a lui dispiaceva tutta quella situazione. Quell'istante sembrò durare minuti interi, non dicevamo una parola, erano i nostri sguardi a parlare per noi. 'Hey orso coccoloso, tu no viene dentro?' disse la stangona, uscendo con addosso la sua maglietta, solo quella. Li la magia si spezzò, per farci ripiombare nella cruda realtà, mi voltai e con passo deciso entrai nella stanza lasciando la porta aperta. Lei lo tirò per il braccio dentro la stanza, ma prima che potesse chiudere la porta, notai che mi stava ancora guardando. La porta si chiuse, e io cercai di riconnettere il cervello con il resto del corpo, cercando di trattenere le lacrime. 'Ok, allora mettiamo su questo film?' dissi con voce tranquilla, anche se sentivo di nuovo quella strana sensazione di vuoto nel petto. El mise play, e non appena iniziò la pubblicità, anche le mie lacrime cominciarono a scendere di nuovo. Nessuno fiatava, erano tutti intenti a mangiare o a coccolarsi. Harry si voltò verso di me, e mi abbracciò forte. 'Sto bene, tranquillo.' dissi asciugandomi le lacrime, non disse niente, non mi lasciò andare per neanche mezzo secondo, solo quando notò che ero davvero più tranquilla, mi lasciò andare, per poi appoggiarsi sulla mia spalla. Finalmente iniziò il film, e con esso anche le risate, Harry provò invano di farmi mangiare, ma ogni tentativo fallì, dopo quella seconda visione, lo stomaco si era chiuso peggio di prima. Iniziai a ridere come una pazza, quando Chunck fece rovesciare il contenitore dell'acqua, lo conoscevo a memoria quel film, tanto da recitare le scene insieme agli attori. 'Lo tengo, lo tengo lo tengo lo tengo! *Splack* Non l'ho tenuto. Che cretino!' dissi, iniziando a ridere come una pazza, e tutti con me. Era vero, quel film era il miglior antidoto contro la depressione e i pensieri brutti, riusciva a farti ridere con poco. 'Ho un'idea!' esclamò Lou, nel bel mezzo del film. El fermò il dvd, per sentire l'idea geniale del fidanzato. 'Quale sarebbe?' chiesi incuriosita. 'Che ne dite, se anche noi andiamo a cercare il tesoro di Willie l'orbo?!' disse contentissimo, quasi avesse avuto una visione. 'Siiii io ci sto!' dissi alzandomi in piedi sul letto. 'Anche io!' disse El, mettendosi vicino al ragazzo. 'Anche noi ci stiamo!' gridarono Harry, Vick ed Ash. 'Ok, voi non siete normali!' dissero Zayn e Liam all'unisono. 'Dai, non fatevi pregare, lo sappiamo benissimo che anche voi volete partecipare.' dissi con tono di sfida, si guardarono in faccia, prima di scoppiare a ridere 'Ahaha ok, ci stiamo!' dissero contenti. 'Ok, perfetto, allora andiamo alla ricerca del tesoro!' disse Lou, iniziando ad incamminarsi. 'Ma aspetta, ce l'ho io la mappa!' dissi prendendo un sacchetto vuoto di caramelle. 'Giusto, quindi tu devi camminare vicino a me, forza Goonies, andiamo a cercare questo tesoro!' disse Lou con tono stile -Forza miei prodi all'attacco-. 'Siiiiiiiii!' urlammo tutti all'unisono. Iniziammo a camminare, a rotolarci come tanti pazzi, imitavamo le peripezie e i percorsi difficili del film. Ci mettemmo in fila, appoggiati al muro rannicchiati come se sotto di noi ci fosse un precipizio e bastasse un solo passo per cadere e morire, mi sentivo rinata, sembrava esser tornata bambina, quando facevo giochi simili. 'Attenti ai trabocchetti!' esclamai, per mettere in guardia i miei compagni d'avventura. 'Sisi tranquilla, li abbiamo visti! Piuttosto, tu sta attenta a non cadere nel precipizio!' disse El con tono divertito. 'Tranquilla, sono un'acrobata nata!' dissi facendo finta di camminare su di un filo. Iniziammo a ridere di gusto, fin quando non sentimmo una porta aprirsi. 'Hey, ma che state facendo!?' disse Niall divertito da quello spettacolo, lo sapevo che non avrebbe resistito, del resto anche lui faceva parte dei Goonies, e la sua assenza si sentiva. 'Stiamo cercando il tesoro di Willie l'orbo, perchè non vieni anche tu?' chiese Harry con tono divertito. 'Ahahhaha, ok ci sto!' disse Niall iniziando ad incamminarsi verso di noi. 'Attento al precipizio!' urlai ridendo come una pazza, era in quei casi, che lasciavo Esme a briglia sciolta, era quella la vera me. Si fermò di colpo, prima di mettersi attaccato al muro. 'Grazie, stavo per fare una brutta fine, eh?' disse lui con tono preoccupato, anche lui sembrava rinato, e questo mi fece sentire meglio, era vero, odiavo vederlo triste e sofferente ormai. Quel altro momento di magia fu interrotto di nuovo da quella stangona, e che cazzo! 'Ma che cazzo fare voi? Niall, tu che fare?' disse con tono disgustato, non la sopportavo, era ormai palese che mi stava su una certa parte. 'Stiamo cercando il tesoro!' disse Lou con tono serio. 'Tesoro?! Ma che tesoro?! Voi tutti pazzi, dai orsetto, viene qui, tu uomo, no bambino come questi!' disse con tono diffidente, prima di prendere per il polso a Niall con foga e tirarlo verso la stanza. 'Oh ma rilassati, sai non c'è niente di male ad essere bambini. Piuttosto nonnetta, perchè non ti unisci a noi, così almeno ti scompaiono quelle rughe d'espressione che hai già in fronte?!' dissi con tono divertito, con una sottile sfumatura acida. Non rispose, mi guardò con sguardo d'odio e io ricambiai. Trascinò Niall in camera e sbattè la porta. 'Oh no Lou, la vecchia megera mi ha mandato la maledizione. Sono sotto il suo incantesimo!' dissi facendo finta di cadere. 'Oh no, tieni l'antidoto.' disse passandomi una caramella. Cominciammo a ridere di gusto, prima di finire la ricerca e tornare a vedere il film. Ena volta aver rimesso play, continuammo ad essere trasportati dall'avventura del film. Verso la metà del film, dove Mickie dice di aver capito che il tesoro non è il pozzo dei desideri ma che si trova più in fondo, inziammo a sentire degli strani rumori provenire dall'altra stanza. 'Dai orsetto coccoloso, venire qua tu!' disse la stangona rivolgendosi a Niall. Iniziai a sentire dei rumori piuttosto compromettenti, tra i quali rumore di un letto che scricchiolava. Che schifo, non volevo pensare cosa stessero facendo quei due, ma soprattutto non lo volevo nemmeno sentire. Presi il telecomando e aumentai il volume senza pensarci due volte, cercai di concentrarmi sul film, anche se ogni volta, mi sembrava di sentire ancora quel rumore. Era arrivata la mia scena preferita, ovvero quando finalmente trovano la nave pirata e Mickie parla con lo scheletro di Willie l'orbo. Mickie entra nella sala e li piomba il silenzio anche nel film, non solo nella stanza. 'COOOOOSA!? TU VOLERE MOLLARE ME!? E PER CHI!? PER QUELLA BAMBINA DI CAZZO?? NO TU SCHERZA!' sentimmo gridare olga dalla stanza a fianco. Harry mi tolse il telecomando dalle mani, e con insistenza abbassò il volume. 'Harry ma che ca..' non mi lasciò finire. 'Ssssssh, ascolta!' disse con tono incuriosito, cercai di non badargli, sicuramente stavano litigando per chi dovesse mettersi su. Continuai a guardare il film, senza dare molta importanza alla discussione in corso nella stanza di Niall. 'No, sono serio, ti ho detto che con te non ci voglio più avere niente a che fare. Ne sono innamorato!' disse Niall con tono duro, ma di chi cavolo stavano parlando!? 'Tu amare lei?! Ahha bella battuta, tu mente io so!' disse Olga con tono strano. 'NO! Io sono serio. Io la amo, e con te è stata solo un'avventura. Anzi, a dire la verità, già la amavo prima di conoscerti. Lo so, mi sono comportato di merda, ma ero confuso e non sapevo che fare!' disse quelle parole con tono serio. L' amava già da prima, ma chi?! 'Tu, tu bastardo. Tu tradito Olga, e con chi!? Con quella zitella schifosa, brutta, bassa. Lei troia, lei volere solo tua fama!' gridò con tono rabbioso Olga. 'Lei puttana, lei lascia appena te non serve più!' continuò incalzando. 'NON TI PERMETTERE DI PARLARE COSI DI LEI HAI CAPITO?! TU NON LA CONOSCI, PUOI PRENDERTELA CON ME, MA NON PRENDERTELA CON FAITH, PERCHE' LEI NON C'ENTRA NIENTE!' gridò con rabbia Niall, non lo avevo mai sentito parlare così, era davvero furibondo. Ma allora, lui.. Olga parlava di.. NO, non poteva essere. 'Non ti permettere di dire che lei è una troia, perchè tu non la conosci. E' una ragazza buona, dolce e simpatica e cosa fondamentale non gli piaccio per la mia fama, lei mi ha apprezzato come persona normale, giudicandomi come un normale ragazzo, cosa che non hai fatto tu, visto che sei subito stata al gioco. Tu, in caso, sei la vera ricercatrice di fama, ma non ti permettere mai più di dire una cosa del genere su di lei. HAI CAPITO!?'. non riuscivo a credere a quelle parole, ero basita davanti al film, con le mani davanti alla bocca. 'QUESTA STORIA NO FINISCE QUI. IO FARE PAGARE A TE, E A LEI! PAROLA DI OLGA.' abbaiò Olga. Sentii la porta aprirsi, e tutti ci voltammo verso la suddetta. Lei mi guardò, con uno sguardo misto tra odio e rabbia, pronunciò qualcosa in russo, prima di scendere dalle scale e alla fine sbattere la porta. Non capii una parola di quello che disse, ma capii che non doveva essere qualcosa di piacevole. Ero ancora sconvolta, perchè mai una persona mi doveva difendere? 'Allora, che ti avevo detto!?' disse Harry, facendomi ritornare alla realtà. Non risposi, ero fin troppo scioccata per poter anche articolare mezza parola, un sorriso apparì sulla mia faccia, sentii di nuovo il cuore accelerare, ma allora i miracoli esistevano davvero!? Dopo poco uscii Niall, era piuttosto tranquillo in viso. 'Hey bro, tutto ok?' chiese Harry, un pò preoccupato. 'Sisi, finalmente sto meglio.' disse rivolgendoci un sorriso, poi guardò me e sorrise ingenuamente, sicuramente stava ridendo per la mia espressione sconvolta. 'Adesso, scusatemi ragazzi, devo andare a fare una cosa, tra un pò torno così ci vediamo il film, è ancora valido l'invito vero?' disse con tono divertito. 'Certo, ma che devi fare?' chiese Zayn curioso. 'Devo mettere a lavare questa maglia, sai per togliere i germi russi!' disse iniziando a ridere. Si voltò e scese giù, io mi voltai e ripresi a guardare la televisione, sentivo tutti gli sguardi su di me. 'Allora!?' disse Harry, contento come un bambino a Pasqua. 'Allora cosa?' chiesi con tono normale. 'Scommetto, che sei a settimo cielo, vero?' disse divertito. Non risposi, un altro sorriso fece capire a tutti che lo ero, la Faith di qualche mese fam lo avrebbe mandato a quel paese, mentre adesso ero a dir poco euforica di quello che aveva detto. rimisi play e tornammo a guardare il film. dopo neanche 5 minuti, mi arrivò un messaggio -Faith, potresti scendere per favore? <3 xx-. Non ci riflettei nemmeno su, e non capii il perchè. 'Ehm ragazzi, io devo ehm andare a prendere una cosa. Torno subito!' dissi per giustificarmi della mia improvvisa dipartita. 'Sisi ok!' disse Lou scoppiando a ridere come un pazzo, aveva capito cosa stava per succedere. Scesi le scale di fretta e furia, e lo trovai in cucina al bancone. Non dissi niente, mi misi di fronte a lui. Nemmeno lui disse niente, mi porse una ciotola, guardai e dentro c'era una coppa strapiena di gelato al cioccolato e nocciola, con sopra degli smarties che componevano la scritta SORRY. Mi scappò un sorriso ingenuo, di quelli autentici, era vero, ero felicissima di quello che avevo sentito, ma al contempo non gliela volevo dare vinta, visto che era riuscito a farmi piangere. Col dito presi un pò di gelato e lo misi in bocca 'Uhm, mi vuoi corrompere con del gelato, bella mossa Horan, peccato che non è abbastanza!' dissi con tono un pò diffidente, anche se stavo già ridendo. 'Beh, in verità non era solo col gelato che pensavo di farmi perdonare.' disse facendo uno dei suoi sorrisi fantastici, non dissi niente, le mie guance parlarono per me, diventando leggermente bordeaux. 'E cioè?' dissi alzando lo sguardo, ma lui non era più dietro il bancone, mi voltai e lo trovai a fianco a me, mi prese dai fianchi con una mano e con l'altra prese il mio viso, per poi baciarmi con dolcezza. Riecco la sensazione pura che provavo ogni volta con lui. ricambiai il bacio, mettendo le mani una sulla sua spalla e l'altra tra i suoi capelli. Sorrise, e io con lui. Posò il suo naso sopra il mio, ripresi fiato e cercai di calmarmi e sembrare disinvolta.
'Adesso sono riuscito a corromperti?' disse iniziando a ridere. Lo guardai, prima di scoppiare a ridere, con lui era tutto così divertente. 'Uhm, che cosa vuoi?' chiesi con tono incerto. 'Voglio chiederti scusa per tutto ciò che è successo stasera, voglio farmi perdonare, e sappi che sarò capace di fare tutto pur di riuscirci!' disse con tono divertito. 'Uhm davvero? E che avevi in mente per farti perdonare?' dissi in tono ironico. 'Un terzo appuntamento, ma questa volta ti chiederò un sacrificio in più, dovrai indossare qualcosa di più elegante.' disse sorridendo. 'Uhm fammi pensare, magari possiamo fare per il mese prossimo, sai questo mese sono troppo impegnata!' dissi ridendo. 'Sai che quel gelato è della lindt?' disse per corrompermi, sapeva bene che era il mio gelato preferito. 'Ma forse possiamo anticipare a questa settimana, magari riesco a trovare un buco' dissi facendo la finta altezzosa, sapeva che stavo per crollare. Mi prese di nuovo il viso e mi baciò per l'ennesima volta, facendomi sussultare di nuovo. Si staccò e io restai un secondo senza parole, prima di riprendere conoscenza. 'Ok, quando avevi pensato?' chiesi un po' imbarazzata, visto che era riuscito a farmi crollare. 'Domani sera, e ti ricordo un abbigliamento un po' più chic. Ti lascerò senza parole.' disse facendomi l'occhiolino. 'Ehm mi devo preoccupare?! E comunque Cosa avrò in cambio io?? Cosa ci guadagno con questo appuntamento?' dissi in tono di sfida. 'Allora tante coccole durante il film, la possibilità di uscire con il nuovo supereroe della città e meglio ancora un supereroe personale, disposto a salvarti ogni volta che ne avrai di bisogno' disse in tono divertito. 'Oh proposta molto allentante. Ok, credo proprio che accetterò!' dissi scoppiando a ridere. 'Perfetto, ora andiamo a vedere il film?' mi chiese con dolcezza. 'Ok, andiamo.' dissi afferrando il gelato, prima di incominciare a salire le scale di fianco a lui. Stavamo salendo, quando all'improvviso notò la mia mano fasciata. 'Ma che hai fatto? Possibile che non ti posso lasciare da sola neanche 5 minuti' disse con tono preoccupato, mentre mi prese la mano. 'Ma niente, ho solo sbattuto, tranquillo!' dissi con tono pacato, per calmarlo. La baciò teneramente, prima di intrecciarla alla sua, 'Tranquilla tesoro, ora ci penso io a farti stare meglio!' disse con dolcezza. 'Oh ok, allora mi sentirò male più spesso.' dissi scoppiando a ridere e lui con me. Quando, improvvisamente, la mia attenzione venne catturata da dei lividi sul suo braccio. 'Che sono questi?!' chiesi preoccupata, prendendogli dolcemente il braccio. 'Nah niente, piccoli incidenti di percorso.' disse per deviare il discorso. 'E' stata lei a farteli?' chiesi con tono cupo. Eh no, si poteva permettere di fare tutto, di dirmi anche che ero una puttana. Ma non si doveva azzardare a fare del male a lui. 'Diciamo di si, stavamo discutendo e quando ho alzato il volume, lei mi ha preso per il braccio. Ma tranquilla, non mi ha fatto niente, io sono d'acciaio, sono un supereroe!' disse cercando di farmi distrarre. Se l'avessi avuta sotto mano in quel momento, di sicuro le avrei fatto passare il piacere di prendersela con chi non se lo meritava. 'Si è salvata di poco. Se l'avessi scoperto prima, credo che sarebbe tornata a casa con un bel ricordino in faccia: una plastica nasale bella e pronta!' dissi furiosa, nessuno doveva e poteva toccare le persone a cui tenevo di più, mi trasformavo in una belva vera e propria. Mi prese il viso tra le mani 'Tranquilla, io sto bene. Non ci pensare, ormai è una storia chiusa' disse con tono tranquillo ,per farmi calmare. Il suo sguardo riuscì a placare la mia ira funesta. 'Ok, sono calma!' dissi con tono pacato. Sorrise, prima di lasciarmi il viso. 'L'avresti fatto davvero?!' disse con tono divertito, riprendendomi la mano. 'Si , ma non ci fare l'abitudine!' dissi in tono ammonitore. Ridemmo tutti e due, sapevamo bene cosa eravamo capaci di fare entrambi. Arrivammo in camera e continuammo a vedere il film, proprio come avevamo iniziato, uno abbracciato all'altro. Dopo aver finito i film, ci cambiammo tutti, prima di metterci a dormire. Sembravamo una famiglia felice, sprofondai in un sonno perfetto, senza incubi.

Eccoci, i due simpaticoni hanno avuto una mezza brutta serata, sembra che tutto stia andando per il meglio ma ancora non è finita :) taaanti colpi di scena vi aspettano.
grazie se leggete/passate/recensite
xoxo
-Fed

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Capitolo 14
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Ciao a tutti, visto che comunque sto notando che non vi sta piacendo un granchè ho deciso di prendermi una pausa.
xoxox
_fed

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Capitolo 15
*** Chapter 14 ***


                                                                        

il giorno dopo:
 
Una volta esserci risvegliati tutti, scendemmo a fare colazione. Ridemmo e scherzammo come al solito e ,una volta aver finito di preparare, ci sedemmo a tavola a gustare tutte quelle pietanze. Finalmente, la fame come anche la tranquillità, era tornata in me. Mangiai con gusto, e Niall insieme a me, appena finito di sistemare, ci rivestimmo e andammo a casa. Ci aspettava un pomeriggio di fuoco, tra pulizie di casa e infine preparativi per il mio terzo appuntamento. Decisi di non pensarci, sapevo che sarei andata in paranoia o peggio sarei diventata ansiosa. Ci dividemmo i ruoli con le ragazze, le stanze da pulire e soprattutto mettemmo su un pò di musica, così da cantare nel frattempo e rendere quella sfacchinata più piacevole. Decisi di mettermi sotto con la pulizia delle due stanze assegnatemi, così da affogare tutti le ansie e le paure per la sera nella pulizia seria. Infatti il salone, venne più pulito del solito, come anche la mia camera. Il pomeriggio corse velocissimo, tanto da desiderare di possedere un telecomando che mettesse in pausa il tempo, o che almeno lo facesse rallentare. Finimmo di sistemare il tutto, prima di sdraiarci sul mio letto, ormai totalmente distrutte. Mi concessero 5 minuti di riposo, prima di costringermi ad andarmi a fare la doccia. Una volta entrata, feci scorrere per un bel pezzo l'acqua tiepida sulla mia testa. Chiusi gli occhi, affinchè l'acqua potesse portarsi via tutti i residui di paura e ansia. 'Ricorda di non mettere prodotti sui capelli, che dobbiamo acconciarti.' sentii gridare Ash, da fuori la porta. 'Si, ma mica sto andando ad un matrimonio, è solo un'appuntamento!' dissi con tono divertito, sapevo che ogni volta era uno spasso per tutte e due, perchè potevano sentirsi i comandanti della situazione. 'Siamo noi che comandiamo, quindi taci, e sbrigati, non vorrai mica far aspettare quel povero ragazzo!' disse Vick con tono da dittatore. Se Mussolini avesse avuto occasione di conoscere mia sorella, di certo avrebbe vinto la guerra. Uscii dalla doccia, mi sistemai un pò e infine asciugai i capelli. Una volta aver finito, uscii dal bagno, ancora più stanca di prima, mi sentivo più libera e calma e questa sensazione non mi dispiaceva alquanto. Trovai Ash fuori dalla porta, con un caffe fumante in mano, mi conosceva alla perfezione. 'Tieni, prima che ci collassi sulla sedia.' disse divertita. 'Ahah ok grazie, non mi torturate vi prego, sono una povera ragazza che ha ancora una vita lunga davanti agli occhi!'dissi mettendomi in ginocchio, stringendole le gambe per implorarla. 'Nessuna obiezione, stasera dovrai essere semplicemente perfetta. Capito?!' disse in tono dittatoriale, ma possibile mai che invece di avere delle amiche normali, avevo dei dittatori?! 'Ufff va bene!' dissi con tono da bambina piccola, facendo finta di mettere il broncio. Andammo in camera mia, e trovai mia sorella già pronta sull'attenti con tutta l'attrezzatura possibile e inimmaginabile. 'Ehm, ma almeno mi posso truccare io?' chiese con tono terrorizzato, in chi mi volevano trasformare?! 'Eeeeh nah, stasera pensiamo noi anche al trucco. E non fare quella faccia, tanto non cambiamo idea!' disse VickM mettendosi le mani sui fianchi. L'ho sempre detto che sembrava una Mussolini in miniatura, mancava che esclamasse - Italiani! Popolo di lavoratori..-. 'Ok, almeno posso parlare?' chiesi con paura, ci mancava che mi mettesse ai lavori forzati ed eravamo a cavallo. 'Uhm ok, questo te lo concedo, ma nessun lamento!' disse Ash, facendo la più buona del gruppo. 'Va bene!' dissi prima di accomodarmi sulla sedia della tortura. Cercai di non pensare a niente, ma sentivo che ad ogni colpo di spazzola l'ansia cresceva sempre di più. Ma come mai stavo facendo cosi? Smettila Faith, non fare la codarda, non è così brutto tornare a fidarsi. Sentii l'odore dei miei capelli piastrati, e cercai di allontanare quel pensiero. E se mi facesse soffrire di nuovo? NO, non l'avrebbe mai fatto. Anche se, in fondo al cuore, avevo una paura fetida di tornare a fidarmi così tanto di una persona. 'Che succede tesoro, hai deciso di fare lo sciopero della parola? Se ricordo, ti avevamo dato la possibilità di parlare.' chiese Ash, svegliandomi dalla mia trance momentanea. 'Ehm si lo so, stavo solo pensando, ecco tutto.' dissi con tono distaccato. 'Che succede?' chiese Ash, mettendosi seduta davanti a me, mentre Vick continuava a sistemarmi i capelli. 'Dimmi, non sto facendo una cazzata a fidarmi di lui vero?' chiesi con sguardo terrorizzato, avevo paura, paura di soffrire. 'No, tesoro. Lui è cotto di te, e tu di lui. Per la prima volta, non soffrirai, lui neanche volendo potrebbe farti stare male. Basta vedere come ha fatto ieri.' disse in tono tranquillo cercando di farmi calmare. 'Ma allora perchè ho paura?' dissi con tono ansioso, odiavo avere paura, mi faceva sentire così piccola e indifesa. 'E' normale avere paura, tutti abbiamo paura di qualcosa. Ma alla fine, solo andando incontro alle nostre paure riusciremo a sconfiggerle e a vivere felici. Lo so che hai paura, ma ricorda è meglio vivere una vita piena di paura, o provare a risolvere i problemi?' dissi guardandomi negli occhi. 'Risolvere i problemi.' dissi con voce alta, già più sicura di me. 'Ecco, perfetto! Quindi tranquilla, che poi ciò che ti aspetta, sarà la ricompensa di aver corso il pericolo. abbi fede tesoro, e non te ne pentirai!' disse in tono tranquillo, prima di abbracciarmi. 'Grazie!' le sussurrai all'orecchio. 'Hey, non distruggete il mio capolavoro, mi raccomando.' disse Vick con tono inacidito. 'Hey calmati, mica devi uscire tu!? Non costringermi a chiamare mio cognato!' dissi con tono divertito,tornando ad essere la solita Faith, felice e spensierata. Una volta aver finito di aggiustarmi i capelli, toccò ad Ash cimentarsi con il trucco. Non usò molti prodotti, ma alla fine riuscì nel suo intento. 'Posso vedere il capolavoro?' chiesi incuriosita. 'No, solo quando sarai vestita.' disse Vick con tono secco. 'Signorsi signora, agli ordini capo!' dissi facendo il saluto militare. Ridemmo tutte di gusto, prima di alzarmi e andare a vedere che vestito avessero scelto per me. Altro shock, uno dei tanti vestiti che, se era vero, avevo messo mezza volta: era senza spalline con la scollatura a cuore, stretto fino a sotto il seno per poi aprirsi delicatamente fino a metà coscia, era tutto bianco, con delle sfumature azzurre nella gonna, quasi a ricordare le onde del mare. 'Eeeehm..' dissi prima di essere interrotta da tutte e due, 'Ssssh, muoviti e mettilo!' dissero in tono dittatoriale. Mi aiutarono a metterlo su senza scombinare ne i capelli ne il trucco, poi Vick mi passò le scarpe, e alla fine mi fu concesso di specchiarmi. Andai verso lo specchio a grandezza naturale che si trovava vicino alla porta, e per poco non mi venne un colpo, non potevo essere io. Alzai la mano, e si ero io: i capelli erano piastrati sopra voluminosi, per ricadere in morbide onde lungo le spalle e la schiena, erano fermati da due chiocce messe a mo' di coroncina; il trucco era semplice sui toni del marroncino, con una sottile linea azzurra all'interno dell'occhio, tanto da far risaltare gli occhi verdi smeraldo, mascara, blush pescato e un pò di burro cacao rosso e il sembravo decisamente un'altra ; il vestito era fantastico, e grazie alla mie curve un pò più accentuate sembrava calzare meglio del solito, le scarpe azzurre concludevano l'opera. 'Aspetta, manca una cosa!' disse Vick, correndo fuori dalla mia stanza. Io rimasi leggermente pietrificata davanti allo specchio, non credevo di essere così. Tornò dopo nemmeno due secondi, con qualcosa in mano. 'Questa collana ci starà benissimo, da oggi diventa ufficialmente tua, e magari chissà, ti porterà fortuna.' disse mettendomi la sua collana preferita. Aveva un cuoricino di swarovsky color blu e una catenina semplice, si ero perfetta adesso. Abbracciai il mio team di bellezza, erano state davvero fantastiche. 'Siete le migliori, ma voi sapete quanto vi voglio bene?' dissi con tono contento, no non credo che lo sapessero. 'Certo che lo sappiamo, anche se non sembra, anche noi te ne vogliamo tanto!' dissero in coro. Restammo così per un'istante interminabile, prima di scioglierci dall'abbraccio. 'Si, ok adesso sono pronta. Peccato che manchino ancora 2 ore prima dell'appuntamento!' dissi scoppiando a ridere come una pazza. 'Si, ma noi ci dobbiamo preparare pure, visto che anche noi abbiamo degli impegni.' dissero insieme ammiccando. 'Uhm che programma avete?' dissi incuriosita. 'Ma niente, una semplice serata film a casa nostra, forse si va fuori a mangiare un gelato.' disse Vick, stringendosi nelle spalle. 'Wow, se volete possiamo fare cambio.' dissi con tono ironico, dire che mi linciarono con lo sguardo era dire poco. 'Hey ma scherzavo, andatevi a preparare, vah!' dissi con tono divertito facendole uscire dalla mia stanza, prima di mettermi seduta sul letto. Misi su le cuffie, e annegai nel mondo della musica. Sorrisi ingenuamente, speravo che quelle ore passassero in fretta.

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Quasi come se il destino mi stesse ascoltando, quelle ore passarono velocemente. Le ragazze si prepararono, e poi vennero a farmi compagnia, guardammo le nostre foto nuove, quasi tutte con i ragazzi, e incominciammo a ridere ricordando i diversi episodi. *Din don*, il campanello suonò, e la sensazione di ansia e paura tornò a farsi sentire, o forse era emozione, fatto sta che non capii più niente. 'Oh cazzo, sono arrivati. Oh porca acciuga, o cazzo. Non posso farcela, non posso!' dissi iniziando a camminare avanti e indietro per tutta la stanza con fare ansioso. 'Calmati, andrà tutto bene!' disse Vick con tono deciso, facendomi calmare all'istante. 'Ok, scendo ad aprire.' dissi con tono fermo, anche se dentro stavo morendo. 'No, ferma! Andiamo noi. Facciamo una cosa molto stile film: tu scendi davanti a tutti, molto stile ballo del liceo.' disse Ash, fantasticando come sempre. 'Eeeeh nah, ve lo scordate, io mi vergogno!' dissi in tono nervoso. 'Ahah maddai sarà divertente.' disse Ash abbracciandomi, prima di scendere dietro a Vick. 'Mi raccomando, respira!' disse Vick già giùM sentii la porta aprirsi, il cuore mi batteva all'impazzata, il respiro era sempre più irregolare. Sentii le loro voci, e infine la sua, sorrisi, ma il mio cuore anzicchè calmarsi cominciò a battere ancora più forte. 'Allora Faith, sei pronta!?' urlò Vick da sotto. 'Dai, ti stiamo aspettando.' disse iniziando a ridere, che era bello ridere delle disavventure degli altri eh sorellina!? Appena ne avrei avuto l'occasione, l'avrebbe pagata cara. 'Sssi, sto scendendo.' dissi con voce tranquilla, anche se dentro stavo tremando come una foglia. Va' Faith, affronta le tue paure, non essere codarda. Presi un profondo respiro, e uscii dalla stanza, mi appoggiai allo scorrimano e iniziai a scendere, sentivo già le guance infiammarsi, il cuore accelerò di nuovo, ma non ero decisa a mollare. Iniziavo già a vederli: El era emozionata, Lou contento mi rivolgeva un sorriso a 55 denti, Harry lo stesso, Zayn era sconvolto, Liam pure. Alla fine rivolsi lo sguardo verso la persona di cui mi interessava maggiormente il giudizio, strabuzzò gli occhi, per poi farmi anche lui un sorriso gigante, ma quello era diverso da quello di Harry e Lou. Ricambiai il sorriso, finalmente la sfilata era finita, le scale erano terminate e andai a salutare gli ospiti. 'Buonasera a tutti!' dissi con tono contento, anche se la mia espressione descriveva solo imbarazzo, taaanto imbarazzo. 'Stai benissimo dear, sei così bella!' disse El abbracciandomi forte. 'Concordo!' dissero tutti in coro, abbracciandomi. 'Ehm si infatti, cioè sei così, wow!' disse Niall non trovando ancora le parole, venendomi a salutare. 'Wow!? Beh, come dire, molto yep come complimento, allora andiamo?' chiesi un pò impaziente, volevo vedere cosa avesse organizzato. 'Ok, madamoiselle!' disse aprendo la porta, facendomi segno di uscire. 'Merci monsieur. Ciao a tutti! Mi raccomando, non combinate cavolate' dissi in tono apprensivo. 'Voi, in caso non combinate cavolate, ciaooo piccioncini!' disse Zayn ridendo. Uscimmo dal cancello e, una volta essere saliti in macchina, Niall mise in moto e andammo. Tirai un sospiro di sollievo, adesso potevo anche essere più tranquilla. 'Aaah, finalmente è finita, giuro che appena le prendo le uccido!' dissi in tono divertito, scoppiò a ridere, 'Ahahaha ma dai alla fine è stato bello, sembravi proprio la reginetta del ballo. Anzi, la mia reginetta.' disse guardandomi mezzo secondo. Arrossì per l'ennesima volta, lui riscoppiò a ridere, capiva che ero io quella in imbarazzo quella volta. Accese la radio, proprio come il primo appuntamento, e partì -Bamboleo- di Ricky Martin. Iniziammo a cantare come tanti pazzi, entrambi con perfetto accento spagnolo. 'No, ma non può essere, anche lo spagnolo?' disse lui deluso, prima di iniziare a ridere. 'Eh si mi dispiace!' dissi con tono divertito. 'Ma come, io che pensavo di lasciarti senza parole con un discorso tutto in spagnolo.' disse lui facendo il finto offeso. 'Uhm magari potresti provarci con l'italiano. Anche se tifo Italia, è l'unica lingua di cui non so dire niente!' dissi con tono divertito. 'Ahha perfetto!' disse lui stranamente contento, che lo sapesse già?! Arrivammo, posteggiammo e ci dirigemmo verso un locale. 'Visto che ami tanto l'Italia, eccoti una prima sorpresa!' disse mostrandomi il locale. Era Tony's, il ristorante dove è stato ambientato il classico Disney -Lilli e il Vagabondo- ed era italiano, un vero ristorante italiano. 'Non ci credo, il ristorante di Lilli e il Vagabondo! Grazie!' dissi abbracciandolo forte. 'Ahah, e questo è solo un assaggio. Vedrai cosa ti aspetta dopo!' disse contento. Entrammo e il cameriere ci portò in un tavolino appartato, era a semicerchio, così ci toccò metterci seduti come nel film, uno di fianco all'altro. Parlammo di tutto e di più, fin quando non arrivarono gli spaghetti e li incominciammo a dare più spazio al cibo che alle parole. Sembrava davvero di essere dentro il film, io ero Lili e a fianco avevo, beh, il mio Vagabondo. Mi soffermai a guardarlo mangiare con gusto gli spaghetti, si mi sarei fidata e basta. 'Che c'è?' disse con tono confuso. 'No niente. Ripensavo a una cosa, sai che è la prima volta che vengo in un locale come questo?' dissi con estrema tranquillità. 'Chissà quanto avrai speso per prenotare questo posto!' dissi con tono basso, era la prima volta che qualcuno faceva qualcosa del genere per me. Ethan, si limitava a portarmi il cibo di Mc Donald's e si incavolava pure se non gli accettavano i buoni sconto. Non che io adori lo sfarzo, ma mi sarebbe piaciuto almeno una volta andare in un posto del genere. 'Nah, tranquilla. Ma perchè non ci sei mai venuta? Non ti ci ha mai portato nessuno? Nemmeno un ragazzo come primo appuntamento?' chiese ingenuamente, mentre mi scrutava. Non l'avevo mai fatto, ma decisi di vuotare il sacco, di lui mi potevo fidare. 'Neh, i ragazzi con cui uscivo, non mi hanno mai portato nemmeno al cinema. Anzi era tanto se uscivamo, specialmente con il mio ex, odiava spendere soldi per cose che non fossero all'infuori della sua chitarra, o beh, delle mie amiche.' dissi con tono tranquillo, era così bello confidarsi finalmente con qualcuno. 'Ah, davvero!? Scusa la domanda indiscreta, ma perchè alle tue amiche?! Mica era fidanzato con loro?! Era fidanzato con te.' disse quelle parole con tono un pò sconvolto. 'Beh, la storia inizia prima. Ci siamo messi insieme quando io avevo 16 anni, lui era un'anno più grande di me, e io mi sentivo al sicuro con lui. Dopo aver finito il liceo, mi chiese di andare a vivere insieme e io accettai subito, del resto lo amavo alla pazzia. Poi iniziò a diventare strano, non era più il ragazzo dolce di prima, voleva sempre stare a casa, uscivamo di rado, e ogni scusa era buona per chiedermi di fare sesso. Peccato che volesse sempre di più, e io da buona testarda mi rifiutavo di fare certe porcherie. Così quando andavo all'università, lui decise di tenere il suo tempo impegnato, andando a.. andando a letto con le mie migliori amiche. Ecco perchè le comprava sempre regali a tutte, mentre a me faceva storie anche solo per fare una passeggiata a Kensington Gardens.' dissi quelle parole con difficoltà, digrignai per un secondo i denti, presi un bel respiro e continuai. 'L'ho perdonato due volte, del resto non l'avevo visto. Ma lui continuò e quando la terza volta lo beccai, non riuscì a sopportare un altro instante di quello schifo. Era il nostro anniversario, io avevo anticipato la lezione così da potergli comprare un regalo e tornare a casa prima per fargli una sorpresa..' lui mi guardava sconvolto, io guardavo il piatto davanti a me e rivedevo ogni singolo momento di quel giorno. 'Arrivai a casa, aprii la porta.. E lo trovai che scopava con Rachel, la mia migliore amica di sempre. Sembravano due conigli, io non ci visti più dalla rabbia, raccattai tutte le mie cose e uscii. Lui mi inseguì dicendomi che era solo un errore, che non era stato lui a volerlo, che era stato costretto dal mio comportamento a fare ciò. E li non ci visti più dalla rabbia, gli tirai un calcio dritto nel suo amichetto del basso loco e me ne andai.' dissi sentendo quasi la porta di casa di Ethan sbattere. 'Ti chiederai cosa c'entra con me. Beh, da allora grazie a lui ho eretto un muro tra me e le persone, facendo vedere una parte di me, non la vera me. Trattavo male tutti i ragazzi, perchè sapevo con certezza che alla fine avrei sofferto. E ho trattato male anche a te, e questo mi dispiace da morire. Ma ancora ho una paura cane di soffrire, ho paura di stare in compagnia di qualcuno, ho paura di fidarmi di qualcuno. Ma questo non è una giustificazione al mio comportamento, mi dispiace Niall. Perdonami, ti prego!' dissi quelle parole con la voce quasi rotta, ma dai miei occhi non sgorgò neanche una lacrima. Mi abbracciò forte, sentii la calma rimpossessarsi del mio corpo. Ero libera, avevo ucciso tutte le paure, grazie a lui, e questo bastava per farmi fidare, anche se ancora non ciecamente. 'No, scusa te lo devo chiedere io. Perchè ieri, con quella situazione, ti ho fatto soffrire di nuovo, mi dispiace Faith, non volevo.' disse quelle parole con fatica immensa. 'No, tranquillo, adesso siamo insieme ed è questo quello che conta. Il passato è passato, adesso siamo nel presente ed è ora di cambiare pagina!' dissi prendendogli il viso tra le mani. Sembrava così indifeso, ma dentro sapevo che era molto forte, avevo la sensazione che capisse cosa significava soffrire per amore, che anche lui avesse avuto una storia simile alla mia. 'Si certo, ad un nuovo inizio!?' disse alzando il calice di vino, distogliendomi dai miei pensieri. 'Ad un nuovo inizio!' dissi facendo scontrare il mio bicchiere con il suo. La serata riprese, cominciammo a confidarci più cose, come se veramente ci stessimo conoscendo quella sera. Lui mi parlò delle sue esperienze, e io lo ascoltai con interesse. Raccontammo diversi aneddoti simpatici, continuando nel frattempo a mangiare. Parlammo di Ethan, del fatto che inizialmente ero io ad andargli incontro come un'ossessa e che poi fu il contrario. Arrivato il dessert continuammo a parlare dell'argomento fiducia. 'Beh, se io non mi fido è difficile che parlo con qualcuno. Rispondo per educazione, ma non racconto i fatti miei. Specialmente con una ragazza, tendo a diventare freddo come il ghiaccio' disse Niall con tranquillità, affondando il cucchiaino nel gelato. 'Ah beh, io non do nemmeno il primo bacio. Cioè, se mi piace un ragazzo ma ho ancora paura a fidarmi, non gli darò mai un bacio di mia spontanea volontà. Se è lui a baciarmi ok, ma io non faccio nemmeno mezzo passo. Un ragazzo capisce se veramente mi fido di lui solo quando dormo in macchina mentre lui guida, e quando lo prendo e lo bacio io. Con Ethan, per circa 3 mesi, mi baciava solo lui, ed eravamo già fidanzati. Quindi, figurati!' dissi con tono normale, mangiando il gelato. 'Ah davvero!? Allora io ti piaccio, ma ancora non ti fidi di me, quindi?' disse lui con tono offeso. 'Ehm diciamo che sei quasi arrivato a conquistare tutta la mia fiducia. Ti manca davvero poco, del resto già dormo in macchina quando guidi, quindi sei a buon punto.' dissi con tono divertito per farmi perdonare. Ridemmo tutti e due come dei pazzi, era l'appuntamento più bello che avessi mai avuto.

HEYYYYYYYY BEI PUPI E BELLE PUPE :)
rieccomi di nuovo qui, con un nuovo capitolo. Spero che vi piaccia, ma soprattutto che almeno lo prendiate in considerazione. E' vero, non è un granchè come ff, lo so, ma comunque ho visto che ad alcuni è piaciuta.
detto questo grazie se leggete/passate/preferite o recensite (?)
xoxo
-Fed

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Capitolo 16
*** Chapter 15 ***


                                                                          

Una volta usciti dal locale, andammo a fare una passeggiata, prima di tornare a casa. Continuammo a parlare di tutto, a ridere come tanti stupidi, cercando di imitare il cameriere di origini italiane. 'Pronta per la seconda sorpresa?' disse mettendosi davanti a me, annuii con la testa, mi mise le mani sugli occhi e mi guidò verso un posto. 'Niall, ma non vedo niente!' dissi con tono un pò preoccupato. 'Tranquilla, ti fidi di me?' disse ricordandomi il cartone animato -Aladdin-. 'Ehm, diciamo di si!' dissi un pò confusa. 'Uhm, lo prendo come un si!' disse iniziando a ridere. Camminammo per un bel pezzo, fino ad arrivare ad una ringhiera. 'Appoggia le mani!' mi sussurrò all'orecchio, lo feci subito. 'Adesso puoi guardare!' disse con tono divertito. Tolse le mani, aprii gli occhi e mi ritrovai davanti uno spettacolo indescrivibile, eravamo nella stessa zona del film, quando si vedono i due cani che passeggiano. La luna piena illuminava tutta la zona e le stelle sembravano piccoli glitter su una trapunta blu notte. 'Niall ma è.. Wow!' dissi non riuscendo ad esprimere la felicità e la bellezza di quel posto. 'Si, proprio come a te!' disse Niall abbracciandomi da dietro. Diventai rossa, meno male che ci pensò l'oscurità a nascondermi. 'E' dolce sognare, e lasciarsi cullare, nell'incanto della notte. Le stelle d'or, con il loro splendor, sono gli occhi della notte.' mi cantò all'orecchio. Conoscevo quella canzone era quella del film disney, ma le parole erano diverse. Capii solo dopo che era italiano quella strana lingua. Sentii gli occhi diventare lucidi, mai nessuno aveva fatto qualcosa di così dolce per me. 'Sei vicino al tuo amore, che a te si stringerà, la notte con la sua magia quanti cuori unir saprà. E' dolce sognar e lasciarsi cullare, nell'incanto della notte.' disse infine prima di voltarmi e darmi un tenero bacio al chiaro di luna. 'Sei davvero incredibile lo sai?' dissi supercontenta. 'Ahah e lo so, sappi che io sono disposto ad aspettare anche secoli.' disse lui con tono serio, guardandomi intesamente negli occhi. 'Aspettare cosa?' chiesi confusa. 'Aspettare che tu ti fida di me.. Anche se so che non servirà aspettare tanto!' disse iniziando a ridere. 'Uhm forse hai ragione' dissi con tono imbarazzato, del resto con tutti quei gesti li, mi stava davvero facendo arrivare al punto di fidarmi ciecamente. Sgranò gli occhi, non riusciva a credere a quello che avevo appena detto. Mi abbracciò, per poi riprendere finalmente conoscenza e parola. 'Grazie, questo significa davvero tanto per me. Comunque le sorprese non sono ancora finite' disse contento. 'Ancora!? Allora, hai proprio deciso di farmi piangere eh!?' dissi con tono sarcastico. 'Con la differenza che quelle sarebbero finalmente lacrime di gioia!' disse con tono dolce. 'Dai, andiamo verso la macchina' disse allungandomi la mano. La presi e iniziammo a dirigerci verso il parcheggio. C'era piuttosto freddo, tanto da farmi venire i brividi, Niall si tolse la giacca per metterla  intorno alle mie spalle, era una sensazione piacevole. Continuammo a parlare, fino a quando ci trovammo vicino al locale dove tutto ebbe inizio. La prima volta mi versò il drink, e la seconda mi difese dal mio ex per poi portarmi a casa sana e salva. C'era da dirlo, eravamo strani come coppia, ci succedevano sempre le cose più impensabili. Mi scappò un sorriso ingenuo, non credevo che lui mi stesse guardando 'Perché ridi?' mi disse lui con tono tranquillo 'No così, ripensavo a quando mi hai versato il drink!' dissi scoppiando a ridere come una scema 'Ahha me lo ricordo benissimo, è stata un'altra serata fantastica. Poi vedere la tua faccia arrabbiata, uno spettacolo sublime!' disse iniziando a ridere 'Ahahah simpatico!' dissi con finto tono offeso. Iniziammo a ridere di gusto, come sempre ormai, fin quando la nostra attenzione non venne catturata dalla visione di una persona di nostra stretta conoscenza. Di fronte a noi c'era la stangona russa, non sembrava essere tanto in lei. Indossava un vestito molto succinto, stile inguinale. Chissà magari aveva appena finito di lavorare con qualche suo cliente. Vidi con stupore che sorreggeva in mano una bottiglia grande di Absolut Vodka con dentro 1/4 del liquido. Che se la fosse scolata tutta da sola!? Possibile, visto che non si reggeva nemmeno in piedi. Venne verso di noi, con fare molto deciso e incazzato. Niall si mise a scudo davanti a me, era piuttosto serio adesso. La sua espressione pacifica era svanita per far posto ad un espressione piuttosto arrabbiata. Mi guardava dritta negli occhi, sapevo che da li a poco sarebbe successo qualcosa. 'Tu! Da, tu! Tu rovinato mia vita, tu tradito me con questa cessa!' disse a Niall tenendogli il dito puntato. 'Ti ho già detto che ne sono innamorato, e che gradirei che te la prendessi con me e non con lei. E cosa più importante, non la chiamare cessa. Perchè, a differenza tua, lei ha un cuore che non regala al primo che passa, come fai tu con qualcos'altro!' disse Niall piuttosto incazzato, lo guardai, lui mi guardò e mi consolò con il suo solo sguardo. 'Quindi, se non ti dispiace adesso noi andiamo, dasvidania' disse Niall iniziando a voltarsi. Peccato che Olga fosse venuta li con l'intento di attuare la sua vendetta, lo girò di colpo, tanto da costringerlo ad appoggiarsi a me. 'Tu, tu omuncolo. Tu merda! Nessuno tradire olga, tu puttana!' disse Olga iniziando a gridare. L'aveva chiamato puttana!? Stavo per scoppiare a ridere, ma mi fermai. 'Ehm dici a me?' dissi spostandomi da dietro le spalle di Niall abbastanza da riuscirla a vederla in viso. 'No tu puttana, tu fatto soffrire me! Tu messo con questa cessa, stronza e pure zitella.' disse lei iniziando a strattonarlo. Niall scoppiò a ridere come un pazzo, 'Tu mi hai chiamato puttana!? Ahahha, sei ubriaca fradicia!' disse continuando a ridere. 'Ah tu ride di Olga!? Ora fare vedere io a te, inutile checca di cazzo.' disse, prima di dargli un cazzotto sotto l'occhio. Lui barcollò con una mano sul viso. Non ci visti più dalla rabbia. ma come cazzo si permetteva 'sta puttana? Non si doveva azzardare a toccarlo, che se la prendesse con me, ma non con lui. Ero furibonda, se la sera prima si era risparmiata la plastica facciale ora non aveva nessuno scampo. Mi tolsi la giacca, controllai che Niall stesse bene. 'Ahha ora tu no ride più, tu non avere palle! Tu omuncolo.' disse con tono vittorioso. Mi voltai nera in viso, si era girata ad esultare. Le Toccai le spalle, si girò e le diedi un cazzotto in piena faccia. 'Pupa, datti una calmata. In caso TU non sei nessuno, lui è più utile di quanto dici tu. E non ti permetto di parlagli così, ne di toccarlo, intesi?' dissi fiera di me, era ancora intontita dal cazzoto che le avevo sparato in pieno viso. Niall era ancora sconvolto dalla mia reazione, mi implorò con lo sguardo di smettere, ma non gli badai, quella ragazza aveva scherzato con fuoco già dall'iniziò, era giunto il momento di dargli una bella lezione di galateo. Si riprese con un pò di difficoltà, per poi guardarmi ormai in cagnesco. Bene vuoi giocare!? E allora giochiamo! 'Tu brutta cessa schifosa. Tu forse brava con parole, ma non brava con mani come me!' disse lei 'Ahah, io no sicura cara!' dissi prendendo la posizione da lotta. Prima che potessi mettermi nella posizione di difesa, però, arrivò e mi colpì proprio sotto l'occhio. Cazzo, ci sa fare la ragazza, ok! Si diano inizio alle danze. Iniziammo, sembravamo due lottatrici esperte, la colpì più volte, arrivando anche a spaccarle il setto nasale. Peccato che poi, lei prese il sopravvento, iniziò a colpirmi prima con colpi confusi e deboli per poi diventare sempre più agguerrita e aggressiva. Mi colpì dappertutto, in faccia, sullo sterno, nello stomaco. Alla fine non riuscì più a riprendermi, iniziai a non vedere bene, sicuramente con tutti i pugni che mi aveva dato, mi aveva fatto volare tutte e due le lentine. Mi prese con il braccio all'altezza del collo, prese l'anello con una grossa pietra che portava nell'indice destro e mi rigò tutta la faccia, dalla tempia al mento. Non gridai, ma sentii un male assurdo. 'Questo per credere di sconfiggere Olga, e questo per aver rubato ragazzo di Olga.' disse prima di farmi un altro taglio con l'anello dall'attaccatura dei capelli fino al sopracciglio. Vidi Niall prendere il telefono e chiamare qualcuno, sicuramente stava chiamando i soccorsi. Poi mi girò e mi colpì la tempia con forza, stramazzai a terra ormai messa ko. Non vedevo più, vedevo tutto bianco, sentivo solo i rumori e questo mi spaventò. Ma per lei non sembrava abbastanza, continuò per altri 5 minuti buoni a prendermi a calci nello stomaco. 'Hey invece di prendeterla con lei, perchè non vieni qui, avevi detto che me l'avresti fatta pagare, beh sono qui che ti aspetto!' disse Niall, per importunare Olga. No, Niall non farlo, non riuscivo a vedere, ma sentivo ancora che lei non si era stancata di me. 'Hey muoviti, sono qui!' disse Niall, continuando ad infastidirla. Mi diede un ultimo calcio all'altezza del diaframma, prima di allontanarsi per andare verso di lui. Non riuscivo più a respirare. 'Allora tu volere finalmente fare uomo? Tu mandato bimba stupida per difendere te, tu omuncolo, tu non vale niente.' disse Olga incalzando. 'No, lei non è una bambina. Tanto potrai farci del male, potrai ridurci a dei vermi a suon di calci, ma alla fine io la amo lo stesso e non potrai fare niente per separarci, per farmi cambiare idea. IO LA AMO E L'AMERO' PER SEMPRE E TU RESTERAI DA SOLA!' disse quelle ultime parole urlando. No, dovevo lottare, come lui stava facendo per me, riacquistai la vista, iniziai a rivedere le ombre, poi i colori, e i corpi. Mi voltai sul fianco per vedere la scena, per dirgli che mi fidavo, per dirgli che io ci sarei stata, per dirgli che io lottavo come lui. Mi guardò per un lunghissimo istante, si capiva che non voleva che quella serata finisse cosi. 'Oh io stare sola, io no essere tanto sicura. Ora arriva momento mia vendetta, no potere separare voi due, ma potere avere mia vittoria' disse prima di iniziare a ridere in tono malefico. Si girò per andare a prendere la borsetta, guardai Niall, cercava di restare calmo, anche se aveva perso colore in viso. E li capii, io già mi fidavo di lui, e avrei fatto qualsiasi cosa per renderlo felice, proteggerlo, amarlo, anche sacrificare la mia vita, perchè era vero, lui non era come gli altri. Prese qualcosa dalla sua borsetta, Niall si irrigidì ancora di più, io non riuscivo a vedere bene. Capii che quella era una pistola, la puntò all'altezza del suo bacino per poi postassi più in giu. 'Visto che tuo amichetto non serve a niente, ti conviene dire addio. Dasvidania James!' disse premendo il grilletto. Quella scena sembrò andare a rallentatore: io mi alzai di scatto, avrei anche sacrificato la mia vita pur di proteggerlo, riuscì ad arrivare giusto in tempo, mi gettai tra i due, e li dolore. Caddi a terra, avevo sentito lo sparo sordo rintuonarmi nei timpani, ti prego fa che lui sia salvo! Una volta arrivata a terra, capii che il mio piano era riuscito alla perfezione. Sanguinavo e sentivo un dolore cane, ma almeno lui era salvo,ero riuscita a proteggerlo. In men che non si dica arrivarono polizia, autoambulanza e i ragazzi. Tutti erano sbigottiti non credevano alla scena che gli si era appena presentata davanti.
Le guardie credo che presero Olga. Per due secondi non vidi più, la mia ora poteva anche essere vicina ma mi serviva ancora la vista. Mi feci forza, cercai di mettermi seduta, ma sentivo più dolore. Aprii gli occhi, li sentii appiccicosi e bagnati, li asciugai con la mano, e si, erano sporchi di sangue, come anche tutto il vestito. E lui era già li, mi prese dalle spalle capendo ciò che volevo fare. Lo guardai nei suoi occhi blu, capivo che cercava di non guardarmi in quello stato, era ancora sconvolto dal mio folle gesto. Gli voltai il viso, lo presi nelle mani e iniziai ad accarezzarlo amorevolmente. 'Perché? Perché? Dimmi!' disse lui con la voce rotta . Il dolore aumentava, stava per arrivare il momento della mia dipartita. 'Perché.. Le persone.. Aaah.. Fanno.. Cose pazze.. Quando......' non sentii più niente.

Macciaoooooooo
anche oggi altro capitolo, come vi dicevo, le cose sono cambiate, e i colpi di scena stanno arrivando. Non è ancora finita, tranquilli, continuate a leggere, ma vi avverto, saranno molto più brevi, giusto per lasciare la giusta suspence.
bacini bacetti
grazie se leggete/passate/preferite e recensite
xoxo
-Fed

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Capitolo 17
*** Chapter 16 ***


                                                                           

Diverse ore dopo:
'Faith nooooooo, ti prego non mi lasciare. FAIIIIIIIIIITH!'

Gli occhi si aprirono di colpo, quasi come il flash di una macchina fotografica. Non riuscivo a capire dove fossi finita, e la luce accecante sopra la mia testa non mi aiutava di certo. Mi misi seduta, stranamente non mi sentivo ne rotta ne dolorante, eppure ricordavo ogni istante di ciò che era successo: la serata perfetta con Niall, l'apparizione di Olga, il pugno a Niall, il mio pugno per difenderlo, il duello, la mia sconfitta, il recupero delle forze dopo aver sentito la voce di Niall che diceva che mi amava, Olga che tira fuori la pistola, io che mi alzo per fare da scudo umano a Niall, io che riesco nel mio intento accasciandomi a terra e alla fine il buio. Guardai il vestito, era pulito, nessuna traccia di sangue, alzai la gonna e al posto del proiettile c'era una cicatrice già riemarginata. Non mi piaceva quel posto, era piuttosto silenzioso e anche i miei pensieri sembravano rintuonare dentro quel buio. Dovevo scoprire dove fossi finita, dovevo sapere se, beh, quello era ciò di cui avevo paura. Mi alzai, avanzai sbrancolando letteralmente nel buio. La luce sopra di me sembrava seguire i miei movimenti, non avanzava mai, stava sempre un passo più indietro di me. Alla fine sbattei contro qualcosa di duro, ruvido e forte. In quel preciso istante, la luce si diramò per lasciarmi vedere contro cosa fossi andata a sbattere: un muro, alto più di due metri, mi impediva di proseguire. Sembrava il muro di una città antica, era perfettamente levigato, con nessuna possibilità di appiglio. Provai ad andare a sinistra, del resto era solo un muro, sicuramente c'erano altre vie da poter prendere. Peccato che di nuovo, sbattei contro un altro muro, dello stesso tipo del precedente. Quasi come un film dell'orrore, alla fine la luce illuminò tutta la 'stanza', se così si poteva definire. Non era molto larga, sembrava una prigione inespugnabile. Girai in tondo per ben due volte, non era possibile, io dovevo uscire da li, dovevo capire dove fossi finita, dovevo tornare da lui. Cercai di arrampicarmi, dovevo provare a scappare, non sarei restata in quel posto un secondo in più. Tutto quel silenzio, l'ingigantirsi dei miei pensieri, la sua assenza, il sentirlo lontano, mi metteva una paura incredibile. Caddi a terra, era davvero una fortezza. Mi accovacciai a terra, strinsi le gambe al petto. Avevo paura, sembravo una bambina in confronto a quelle mura gigantesche. Dove diamine ero finita?

ecco un altro capitolo, corto come vi dicevo, ma deve creare suspense :D non odiatemi.
come ho notato, le recensioni sono aumentate e colgo l'occasione di ringraziarvi tutte, e promesso passerò a leggere tutte le storie, anche se mi sta per iniziare l'uni, vedrò che posso fare.
grazie se passate/leggete/preferite o recensite
xoxo
-Fed

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Capitolo 18
*** Chapter 17 ***


                                                                       

Tre settimane dopo.
Niall:

Ancora non credevo, che tutto quello, fosse successo davvero. Speravo veramente di svegliarmi da quell'orribile incubo da un minuto all'altro, per continuare a vivere la mia vita normale con lei. E invece era la vera e cruda realtà, lei era in coma da tre settimane già, e io ogni giorno, ogni ora, ogni minuto mi sentivo morire dentro. Perchè mai aveva fatto una cosa del genere!? Poteva benissimo scappare e salvarsi la vita, così sarei stato io a pagare quel caro prezzo. Adesso ci sarei io al suo posto, o magari sarei rimasto semplicemente castrato, ma almeno lei sarebbe viva e salva. Non riuscivo a credere che l'avesse fatto per me, odiavo vederla così, così tranquilla e inerte. I dottori mi dicevano che presto si sarebbe svegliata, primo o poi, visto che comunque l'intervento della rimozione del proiettile con appendice annessa, era riuscito bene e che quello stato di coma se lo fosse creato lei stessa come difesa. Io credevo in lei, sapevo che era forte, ma da qualche giorno nel mio cuore iniziò a diramarsi un sentimento pessimista. E se non si fosse mai risvegliata? E se mi avessero chiesto di dover scegliere se lasciarla ancora in vita o di staccare la spina? Cosa avrei fatto, come avrei potuto vivere senza di lei? Non riuscivo a crederci, non volevo nemmeno pensarci, eppure dentro di me sentivo crescere quella possibilità , giorno dopo giorno. Erano ormai tre settimane che lei era in coma, e che io sconoscevo la parola casa, lavoro, felicità, normalità. I ragazzi con Vick, Ash ed El, venivano ogni giorno alle 6 del mattino per poi andarsene alle 11 di sera, i genitori di Faith venivano alle 5 per andarsene alle 2 di notte. Io, invece, restavo seduto al suo fianco tutto il giorno e tutta la notte, non andavo mai a casa, non sapevo cosa fosse più una casa. La mia casa era lei, e adesso sarei rimasto li al suo fianco, non l'avrei mai lasciata, visto ciò che aveva fatto per me, e che ancora un barlume di speranza c'è l'avevo sempre nonostante tutto. Gli stessi infermieri, per medicarmi quella sera, furono costretti a portare tutto l'occorrente nella sua stanza e medicarmi li. Gli feci talmente tanta pena, da darmi il consenso di stare a dormire li, anche gli stessi genitori di Faith rimasero sconvolti, non credevano che un ragazzo potesse fare così per la loro figlia. Quella stanza, ogni volta sembrava una bolgia, gente che entrava, che usciva in continuazione, ad ogni ora del giorno. Le ragazze erano quelle più sconvolte oltre a me: arrivavano cercavano di essere calme, prima di scoppiare ogni volta in lacrime, così da costringere Zayn, Liam e Louis a portarle fuori. Harry, era l'unico che stava li con me, che faceva avanti e indietro in continuazione, portandomi il cambio, cercando di farmi mangiare anche se invano. Una volta arrivò a portarmi il cibo di Nando's, e lo constrinsi a buttarlo nella spazzatura. Andavo avanti a barrette ipocaloriche e acqua, per cambiarmi e lavarmi usavo il bagno in camera di Faith. Veramente, iniziai ad usarlo da solo due settimane, visto che dopo l'incidente non mi ero nemmeno cambiato. Passai la prima settimana così, ancora con i vestiti sporchi del suo sangue. Fino a quando Harry, dopo aver insistito inutilmente di portarmi a casa, si decise di portarmi una tuta. Così, da quel momento, Harry era diventato il mio secondo papà, cercava di tirarmi su di morale, parlava insieme a me e agli altri con Faith, visto che i dottori ci incoraggiavano a parlarci, insomma mi accudì come un bambino di 8 anni. Quel giorno però, sentivo la speranza eclissarsi quasi del tutto, per lasciare spazio ad un sentimento di paura, rabbia e frustazione. Le ragazze erano fuori, così come i ragazzi e i genitori di Faith. Eravamo io ed Harry soli in camera con lei. Sembrava la bella addormentata, ma vederla così mi uccideva, non ero abituato a vederla così calma, nemmeno quando dormiva. Era inutile sperare, sicuramente non si sarebbe più svegliata, e io non sapevo come avrei fatto a continuare la mia vita senza di lei. Sentivo la rabbia crescere, perchè non la scansai quando stava per pararsi davanti a me? Perchè non la fermai?! Adesso, non saremo in questa situazione del cazzo, non potevo pensare di essere stato così stupido, chiusi il pugno libero, tanto da farlo diventare bianco per l'incredibile sforzo. Mi riportò alla mente il viso di lei, quando arrivò Olga a casa nostra. Sentii una sensazione strana alla bocca dello stomaco, come avevo fatto ad essere così stupido? 'Hey bro, tranquillo, cerca di pensare positivo. Tra un pò Faith si sveglierà, ne sono certo.' disse Harry, spezzando i miei pensieri e riportandomi alla realtà. Sentii la paura crescere, e se non fosse vero? 'Bro, non riesco più a pensare positivo mi dispiace.' dissi quelle parole tra i denti, ero arrabbiato con me stesso, ero stato io a ridurla in quello stato, e questo mi faceva stare incredibilmente male. 'Perchè dici così? Sai, Never Say Never!' disse Harry con tono tranquillo, peccato che io di tranquillo avevo ben poco. Abbassai lo sguardo, non riuscivo a credere di essere stato così incoscente e stupido, tutto quel casino era successo per colpa mia, per colpa di qualche sua esitazione iniziale. E adesso, lei stava rischiando grosso, io rischiavo di non vederla mai più, di non vedere mai più i suoi incredibili occhi, di non vedere il suo splendido sorriso, avrei rischiato di perderla e ,quella volta, sul serio. Sentii hHarry avvicinarsi alla mia sedia, si mise dietro di me, sapeva che di li a poco sarei scoppiato. Erano tre settimane, che mi trattenevo, almeno in pubblico, scoppiavo solo quando sapevo di essere completamente da solo con lei. Appoggiò una mano sulla mia spalla per darmi un pò di forza, 'Never say never?! Ormai il never lo utilizzo piuttosto spesso. Tutto questo casino è successo per colpa mia, mia e basta. E adesso, rischio di perderla, e non oso pensarci. Nella mia testa ruotano sempre le stesse domande: e se non si sveglia? E se dovesse morire? Che cosa farei? Io non riesco a pensarci, ho paura. Una paura indescrivibile di perderla.' dissi abbassando la testa e facendo uscire tutta quella marmaglia di sentimenti, che fino a quel momento mi avevano logorato l'anima, scoppiando a piangere. 'Io la amo bro. La amo tantissimo e l'idea che non si risvegli mi fa davvero stare malissimo.' dissi singhiozzando più forte. Mi alzai, e lo abbracciai, era in quei momenti che mi sentivo così vulnerabile, e avevo bisogno di qualcuno che mi volesse bene, mi abbracciasse e mi facesse sentire meglio. Ricambiò l'abbraccio, cercando di farmi passare tutti quei singhiozzi. Pensai a quanto avessi voluto che fosse stata lei ad abbracciarmi in quel momento, perchè sapevo che con lei mi sarei calmato di botto, le lacrime aumentarono con quel pensiero, così come i singhiozzi. 'Bro, tranquillo. Faith è forte, non molla mai, resiste e lotta. Vedrai che si sveglierà, e li tutto tornerà alla normalità. Anzi forse meglio di prima, visto che comunque tutti e due provate gli stessi sentimenti, finalmente. Abbi fede Niall, Dio è grande e i miracoli possono accadere. Abbi fede, e credi in lei, è tutto ciò di cui ha bisogno!' disse con tono tranquillo. Aveva ragione, io dovevo credere in lei, dovevo credere che tutto si potesse risolvere per il meglio. Già da tempo ci credevo, perchè non dovevo crederci adesso che ne avevamo più di bisogno? 'ODDIO!' urlò Harry sgranando gli occhi. 'Che succede?' urlai con lui. Mi voltò di scatto verso il letto, non riuscivo a capire che cosa fosse successo. 'Guarda! Guarda, si è mossa!' disse con tono felicissimo. In realtà, aveva la testa leggermente inclinata su di un lato, magari eravamo stati noi a spostarla involontariamente. 'Bro, magari siamo stati noi a spostarla, calmati! Sarà stata sicuramente un'allucinazione.' dissi asciugandomi le lacrime. Eravamo ancora con lo sguardo rivolto verso di lei, quando improvvisamente vidi la scena che subito fece sussultare il mio cuore dalla gioia: Faith, girò nuovamente il capo emettendo un piccolo lamento. 'O porco cazzo! Ma l'hai vista pure tu?' dissi ad Harry, ancora incredulo a ciò che avevo visto. Iniziai a sorridere come un ebbete, senza nemmeno sapere il motivo. 'Si, ma non è che c'è lo siamo sognati vero? Sai, siamo piuttosto stanchi, magari hai ragione abbiamo le allucinazioni.' disse Harry contento trattenendo a stento un grosso sorriso. 'Facciamo una prova, tentar non nuoce!' dissi ad Harry cercando il suo consenso. Annuì e tutti e due, dopo esserci strofinati gli occhi, tornammo a guardare Faith. 'Faith!?' dissi con voce felicissima. Quasi come se lei ci sentisse, girò la testa nella nostra direzione, emettendo un altro piccolo lamento. 'O porco cazzo! Non è un sogno, è la realtà! O cazzo, presto vai a chiamare i dottori, muoviti Harry cazzo!' dissi prendendole di nuovo la mano, come avevo fatto durante quelle tre settimane di convalescenza. Che finalmente fosse giunto il suo momento di risvegliarsi?! Non lo sapevo, ma ci speravo da matti! 'Sisi corro!' disse Harry uscendo a razzo fuori dalla porta. Restai immobile con gli occhi su di lei, non volevo perdermi nemmeno mezzo istante del suo risveglio. Entrarono tutti, sicuramente Harry li aveva avvisati mentre andava a cercare il dottore. Finalmente arrivò anche il medico, con tutti gli infermieri che ormai ci conoscevano benissimo. Raccontammo tutto ciò che avevamo fatto e lui ci ascoltò con interesse. Anche lui fece la nostra stessa prova, 'Faith!? Faith mi senti?' disse il dottore mettendosi dal lato opposto al viso della ragazza. Lei girò il viso verso il dottore, lasciando il medico, gli infermieri e tutti gli altri sconvolti. Altra prova, 'Faith, mi riesci a sentire sono il dottor Murray. Riesci a fare cenno di si con la testa tesoro?' , Faith girò solo la testa senza fare alcun cenno. Il dottore gli controllò gli occhi, vedendo se la pupilla rispondeva agli stimoli luminosi. Controllò un altro paio di cose, battito cardiaco, riflessi e cose del genere. 'Allora, Faith non è ancora cosciente, ma sa già percepire gli stimoli. Questo è un buon segno, vuol dire che sta per svegliarsi!' disse il dottore molto contento, sapeva che stavamo patendo tutti quanti da tre settimane per quella situazione. 'E precisamente quando si sveglierà?' chiese la madre di Faith, con tono risollevato. 'Non lo possiamo sapere. Può essere tra qualche ora, come potrebbe anche essere tra due giorni. Comunque questione di poco, tranquilli' disse guardandoci tutti quanti. 'Dai Niall, vediamo se riconosce la tua voce.' disse il dottore incitandomi a fare ciò che avevo fatto prima. Annuii, le presi dolcemente la mano e la guardai nel viso. Mon potevo credere che finalmente si stesse per svegliare. 'Faith, tesoro sono Niall! riesci a sentirmi?' chiesi con voce pacata e tranquilla. Quando voltò il viso verso di me, sentii il cuore schizzarmi fuori dal petto all'impazzata. Adesso ne ero certo, non dovevo disperare! Tutto si sarebbe risolto per il meglio. Io credo in te, Faith!

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Nel frattempo:

Non riuscivo a capirci più niente, sentivo delle voci da un bel pezzo di tempo. Al loro dire, sono rinchiusa qui da 3 settimane, anche se a dire la verità a me sembravano secoli! Sentivo le voci di tutti: di Vick, di Ash, dei ragazzi, di El, di mia madre, di mio padre, di Niall. Non capivo perchè riuscissi a sentire le loro voci, ero morta o no!? Non capivo più niente, avevo provato a scappare così tante volte, da averne anche perso il numero. Stavo iniziando a preoccuparmi seriamente, e se fossi davvero morta? No, non poteva essere, non avrei potuto sentire le loro voci! Ma allora dove cazzo ero finita? 'Ahahha adesso capisci come si ci sente a stare qui eh? Non è accogliente come cella? Sono passate a malapena tre settimane, e già non stai connettendo più. Pensa a me che mi ci hai rinchiusa per ben due anni!' disse una voce piuttosto familiare. Mi guardai intorno, ma non capivo chi fosse. 'Chi sei?' dissi in preda al panico. 'Ahha ma dai non dirmi che già mi hai dimenticata!? Sono la tua unica occasione per poter uscire da qui, del resto ho io le chiavi!' disse la voce. La luce inquadrò una porta con delle sbarre, e tra le sbarre riuscì a riconoscere chi fosse la padrona della voce. 'Esme!? Che cavolo di piano hai? Sai che io sono più forte, quindi muoviti e apri questa fottuta cella!' dissi andando verso la porta. 'Calma calma signorina! Con dolcezza e galateo si ottengono tutte le chiavi, sai!? Quindi invece di fare la sgorbutica, ti conviene collaborare perchè sennò sia io che tu rimarremo rinchiuse qui per parecchio tempo.' disse quelle parole nella penobra della cella. 'Dove sei finita?' dissi guardando fuori dalla porta, non trovandola più. 'Sono qui, dietro di te.' disse prima di uscire finalmente alla luce. Era strano come fosse nella realtà la mia parte buona: era la mia copia quando avevo 16 anni, i capelli più sbarazzini le scendevano in morbidi ricci lungo le spalle, indossava gli occhiali, aveva più lentiggini e indossava una maglia larga blu con dei jeans piuttosto attillati e le superga. Rispecchiava la vera me, quella sbarazzina e spensierata, l'adolescente che viveva tutto alla giornata senza aver paura del futuro, godendosi ogni singolo attimo con felicità e spensieratezza, diventando logicamente buona e dolce con tutti. 'Ok, che cosa vuoi?' dissi piuttosto spazientita, volevo andarmene e subito. 'Voglio aiutarti, a fare luce su tutte le tue paure insensate e stupide e su tutti gli errori che ti hanno condotto fino a qui.' disse con tono cortese. 'Errori!? Che errori?' dissi non capendo a cosa alludesse. 'Ehm diciamo trattare male quel povero ragazzo. Sai, la comparsa di Olga è tutt'altro che frutto del destino, c'è un momento ben preciso in cui tutto è iniziato. Se tu mi avessi dato più ascolto, adesso non staresti qui e io sarei anche più libera.' disse quelle parole con amarezza. Lo sapevo, avevo sbagliato a lasciarla li sola, ma l'avevo fatto per il nostro bene. 'Ma smettila. Per il nostro bene!? Dai, Faith non sei mai stata brava a dire le bugie. Tu hai fatto tutto ciò per paura, non per il nostro ma per il TUO bene.' disse quelle parole con disgusto, aveva appena letto nel mio pensiero. 'E' vero, l'ho fatto per il mio bene, ma visto che tu fai parte di me è logico che mi preoccupi anche della tua incolumità!' dissi con tono arrogante, ogni volta che provavo a farmi gli esami di coscienza era sempre la stessa storia, io e lei finivamo per sbranarci come dei cani rabbiosi. Ecco perchè l'avevo rinchiusa in quella prigione, così da non doverci più badare. 'E non lo so, siamo così diverse che sembra strano che facciamo parte della stessa persona.' disse con tono irritante. La guardai per un lungo istante negli occhi e lei fece lo stesso. Era vero, eravamo così diverse nonostante facessimo parte della stessa persona. La nostra attenzione venne catturata da una voce, la voce di Niall. Ci voltammo tutte e due, per guardare da dove venisse la voce. 'Never say never?! Ormai il never lo utilizzo piuttosto spesso. Tutto questo casino è successo per colpa mia, mia e basta. E adesso, rischio di perderla, e non oso pensarci. Nella mia testa ruotano sempre le stesse domande: e se non si sveglia? E se dovesse morire? Che cosa farei? Io non riesco a pensarci, ho paura. Una paura indescrivibile di perderla.' disse Niall prima di scoppiare a piangere. E io con lui, iniziai ad andare verso la porta e a sbatterci contro con forza per cercare di uscire, non lo potevo lasciare da solo, lui aveva bisogno di me. 'Che stai facendo?' chiese Esme. 'Sto cercando una via di fuga, non posso lasciarlo da solo, io ho bisogno di lui e lui di me. Niall mi senti? Sto arrivando! Cazzo, questa porta è tosta, ma mi vuoi dare una mano!?' dissi in tono isterico, non mi andava di essere li, così lontana da lui. 'Vedi che l'hai voluto tu, ci sei cascata di tua sana e spontanea volontà!' disse ricambiando il tono acido. 'Non è vero!' dissi con tono irritato, odiavo perdere così tanto tempo dietro quei convenevoli. Dovevo scappare e basta! 'Oh si invece, tutto questo è successo per colpa tua, per colpa dei tuoi atteggiamenti restii e delle tue paure!' urlò sapendo di aver toccato il tasto dolente. Mi fermai di colpo, aveva ragione dovevo collaborare, non sarei potuta evadere senza di lei. 'Ok, allora dove è che avrei sbagliato?' dissi in tono più calmo. 'Ontanto, a trattarlo malissimo i primi periodi. Anzi sarebbe troppo riduttivo dire che l'hai trattato male.' disse mettendosi seduta, e io vicino a lei. 'E questo lo so, infatti non riesco proprio a perdonarmelo. Ma comunque Olga è qualcosa di recente, perchè comunque è arrivata solo ieri sera e..' non mi lasciò finire. 'Ancora non capisci!? Olga è una conseguenza ad un tuo comportamento passato, non del presente. Perchè negli ultimi periodi ti sei comportata bene, eri te stessa. Prima come eri?' mi chiese guardandomi negli occhi. 'Acida e scortese!' dissi in tono basso, mi dispiaceva essere stata una persona cattiva proprio con lui, non se lo meritava per niente. 'Ooh, quindi tu cercavi di allontanarlo mentre lui che faceva?' 'Lui mi veniva sempre più dietro.' 'Ne sei sicura? Sicura che venisse sempre alle riunioni?' chiese con tono più tranquillo. Ricordai che per un periodo non venne alle riunioni, per poi ricomparire di colpo. Durò a stento una settimana scarsa. 'Ecco, e secondo te perchè lui non veniva più?' chiese iniziando a capire che finalmente avevo deciso di collaborare. 'Perchè io l'avevo trattato male' dissi con tono triste. 'E secondo te, in quella settimana, che ha fatto per dimenticarti?'. Illuminazione, ecco da dove veniva fuori Olga. Sicuramente, quella settimana, credendo che io ero un caso più che perso, decise di consolarsi con Olga, per capire che ,invece, non mi aveva dimenticato e quindi tornare alla carica. 'Oooh, visto che quando vuoi non sei così tonta!' disse passandomi la mano tra i capelli. 'Si ma c'è un passaggio che manca, come ha capito che ancora mi pensava?' chiesi dubbiosa. 'Perchè ha rivisto le tue foto, e li ha capito che doveva provarci con te. Quindi non cercò più Olga, cambiò addirittura numero per evitare che lei riuscisse a rintracciarlo. Però alla fine c'è riuscita. E, beh, il resto è storia' disse con tono tranquillo. 'Visto che le tue paure cosa hanno creato!? Tu hai paura di fidarti dopo tutto ciò che è successo con Ethan, ma per colpa di quella stupida paura, stavi per perdere il ragazzo giusto!' disse quelle parole con difficoltà, alla fine tenevamo entrambe a Niall. 'Si lo so, ma ancora ho paura, paura di soffrire!' dissi con tono deciso. 'Ah paura di soffrire!? Allora facciamo un bell'esame della situazione: quando a 16 anni ti piaceva Ethan, chi fu a corrergli dietro come una disperata?' chiese con tono accusatore. 'Io' dissi in tono basso. 'Mentre adesso chi era dei due a correrti dietro?' 'Niall' 'Oh, secondo, dove ti portava Ethan per gli appuntamenti?' 'Da nessuna parte, o nei posti dove non si pagava l'entrata.' 'E invece Niall?' ' mi ha portato da Nando's, al cinema, e da Tony's' 'Ooh terzo, chi ti è stato a fianco tutto il tempo quando ti sei sentita male, quando eri triste, quando ridevi?' 'Niall' dissi contenta. 'Ecco, questo a dimostrazione che tu ti sei fidata di Ethan in buona fede, ma non potevi sapere che lui fosse così stronzo. Ora, che hai la persona che fa di tutto per te, mi dici che hai paura di fidarti?! Vedi che il tuo ragionamento non fila per niente. A parte che non è vero che non ti fidi di lui!' disse con tono contento. 'Perchè comunque quando l'altra sera lui ti ha chiamata sotto, io non ho fatto niente. Stessa cosa per l'appuntamento e la rissa, io non ho fatto niente, hai fatto tutto tu!' disse finalmente contenta. 'Hai ragione, infatti non ti ho sentito parlare come sempre. Alla fine non siamo così diverse, sai? Condividiamo l'amore per la stessa persona.' dissi dandole un colpetto sulle spalle. 'Giusto, ora possiamo dire che finalmente abbiamo risolto le nostre controversie.' disse alzandosi e aiutando ad alzarmi. 'Eh già, adesso ci starebbe bene un bell'abbraccio!' dissi aprendo le braccia. Non se lo fece ripetere due volte, e venne ad abbracciarmi. 'Alla fine, non sei una cattiva persona. Devi solo far uscire la vera te, ovvero l'unione di noi due.' disse scoparendo. La sentii dentro il mio cuore, finalmente eravamo la stessa persona e la stessa personalità e questo mi rendeva felice. 'E comunque, un modo per uscire di qui ci sarebbe!' disse con tono felice. Capii cosa voleva dire. 'Nonno se mi senti, aiutami!' gridai ad alta voce. Improvvisamente le mura crollarono, da sole senza l'aiuto di nessuno. Quando la prigione fu totalmente abbattuta, notai una porta in lontananza. Era bianca di legno, era socchiusa e dalla fessura usciva una luce abbagliante. Senza capire il perchè, sentii il bisogno di avvicinarmi a quella porta, come se una forza superiore mi stesse dicendo di andare. Una volta arrivata davanti alla porta, la aprìì e fui completamente investita da quella luce iridescente.


Heyyyyyyyyy :)
rieccovi un altro capitolo, come avete potuto leggere, Faith finalmente sta iniziando a fare chiarezza su se stessa, e ha capito, che prima di tutto bisogna conoscere e amare se stessi, prima di innamorarsi e dedicarsi completamente per una persona.
Spero vi stia piacendo, ma tranquilli, le sorprese non sono ancora finite.
Grazie se passate/leggete/preferite e recensite
xoxo
-Fed

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Capitolo 19
*** Chapter 18 ***


                                                                       

Affondai in quel bagliore bianco, quando svanì mi ritrovai in una specie di palafitta le tende erano bianche come il pavimento. Mi guardai in giro, alla fine scorsi una figura di spalle. Mi diressi verso l'uomo sconosciuto, avevo bisogno di capire, di capire dove ero finita e se quel posto, beh, fosse ciò che pensavo. Arrivata a 50 metri dalla figura, quest'ultima si girò e mi sorrise amarevolmente. Allora solo li capii che quello era mio nonno, morto per colpa di una malattia all'età di 39 anni. Mi fu difficile trattenere le lacrime, gli corsi incontro, lo abbracciai come avevo sempre desiderato fare. Lui iniziò a ridere di gusto e ricambiò l'abbraccio. Mi sentì come se fossi tornata bambina, la bambina che aveva sempre desiderato poter conoscere suo nonno. Affondai il viso nel suo petto, profumava di pino e muschio bianco. Anche se non l'avevo mai sentito, capii che quel profumo faceva già parte della mia vita anche se indirettamente. Finalmente, dopo un abbraccio interminabile, carico di felicità mi staccai, lui mi prese il viso tra le mani e mi asciugò le lacrime che ancora per un pò solcarono il mio viso, capendo che quelle lacrime sono lacrime cariche di gioia. 'Nonno,che bello vederti! Ma siamo in..' mi interruppe prima che potessi finire la frase 'Nono tesoro, sei solo in coma, ancora non è giunto il tuo momento. Mamma mia come sei bella! Non sai quanto ho desiderato poterti abbracciare, magari in un'altra circostanza. Piuttosto, vogliamo parlare di quello che hai fatto?!' sentii il cuore accelerare i suoi battiti 'Ehm si, una cavolata, ho fatto una cavolata delle mie!'  dissi abbassando lo sguardo, come quando da piccola venivo rimproverata per aver fatto qualcosa di sbagliato. Mi alzò il viso, e mi guardò teneramente negli occhi, mi avevano sempre detto di assomigliare a lui in così tante cose, soprattutto nello sguardo. Beh, finalmente potevo dire che era vero. 'No, non è una cavolata innamorarsi e amare. Lo so che tu, dopo tutte quelle delusioni, ti sei convinta che la persona giusta non esista e che l'amore sia solo una favola che noi nonni vi raccontiamo prima di andare a dormire. Ma non è così, l'amore esiste basta solo aspettare. È vero, ci sono tanti pezzi di merda a questo mondo ma questo non vuol dire che tutti siano gli stessi. E la dimostrazione l'hai avuta con quel ragazzo: ti è rimasto sempre vicino nonostante TU l'abbia trattato malissimo. In fin dei conti, è questo il vero amore: restare quando invece la soluzione più facile e veloce sarebbe scappare; è sacrificarsi per una persona, per la persona che si ama. E credo che questo tu l'abbia capito l'altra sera, quando hai deciso di sacrificare anche la tua stessa vita per quel ragazzo.' 'Si nonno, ma io non lo so, non ci riesco, non riesco a fidarmi in pieno. Chi mi garantisce che pure lui come gli altri non mi farà soffrire prima o poi? Del resto, la verità è che sono sempre stata un ROMEO: mi sacrifico per ciò che amo e alla fine tutti si sono dimostrati tanti ROSALINA del cazzo. Non gliene frega che tu muoia per loro, preferiscono fare l'esatto opposto di quello che fai tu.' 'Tu ne fai una colpa, sai non è brutto essere dei ROMEO! Forse, è più eccitante e più divertente di essere una semplice GIULIETTA. La cosa fondamentale però è riuscire a trovarla, la propria GIULIETTA e vedrai che il tuo Giulietto già esiste, e sta rimanendo al tuo fianco giorno e notte. Ti do un consiglio da nonno: smettila di erigere un muro tra te e le persone, tu non sei quella che vuoi far vedere agli altri. Fai uscire la vera Faith quella rinchiusa dietro al muro, quella completa che sei adesso. Sii te stessa, sempre e non avere paura di amare, di dimostrare il tuo amore come Romeo lo dimostra per Giulietta. Ricordatelo! Beh il mio tempo è finito, è arrivato il momento che tu ti svegli. Ci vediamo tra un bel pò di tempo. Ti voglio bene, ricordatelo, anche se non mi puoi vedere, non vuol dire che io non sia vicino a te!' mi abbracciò con dolcezza, prima di darmi un bacio sulla fronte 'Grazie nonno. Anche io ti voglio bene, davvero tanto.' iniziai a sentirmi risucchiata di nuovo da quella luce. 'Ricorda, sii te stessa, sempre. E' questo che ti rende speciale." lo sentì urlare. Non ti deluderò nonno, e questa è una promessa!

Ehilà, visto che domani parto alla volta dell'università di verona (sisi sono stata presa lol) vi posto oggi 2 capitoli, così da non dovermi preoccupare per domani di lasciarvi a bocca asciutta lol.
Eh si, Faith si starà per risvegliare, ma al suo risveglio qualcosa o meglio QUALCUNO le farà una bella sorpresa. Uhm, non vi voglio anticipare nulla. Seguite il corso della storia eheh
grazie se passate/leggete/preferite e recensite
xoxo
-Fed

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Capitolo 20
*** Chapter 19 ***


Mi sentii sobbalzare, aprii con cautela gli occhi. Prima vedevo solo sagome, poi la vista iniziò a diventare più vivida. Riuscì a vedere la mia stanza immensa. Chissà in che ospedale ero finita! C'erano una miriade di fiori, di cesti e di palloncini con scritto -Have faith and fight-. Che carini sicuramente erano stati i ragazzi a portarli. Mi guardai intorno e, oltre a vedere 10.000 tipi di macchinari, vidi con mia grande sorpresa che non c'era nessuno. La stanza era piuttosto buia sicuramente erano andati tutti a dormire. Infatti erano le 3 di notte, strano orario per svegliarsi! Non mi andava di svegliare nessuno, ne dottori ne famigliari ne amici. Domani mi avrebbero visto tutti di sicuro. Restai ferma ad assaporarmi il ritorno alla vita, alla vita vera, finalmente, ero riuscita a tornare. Voltai la testa per cercare una posizione nuova e più comoda, e con mia grande sorpresa vidi lui. Si era addormentato sulle mie gambe, dormiva come un angelo, era bello come un angelo! Si vedeva lontano un miglio che era restato tutto il tempo qui con me. Il ciuffo ribelle era sparito per far posto ad un ciuffo più basso e scompigliato. Capace che si fosse fatto portare il cambio dai ragazzi, pur di non andarsene da qui. Mi scappò un sorriso ingenuo, era sempre originale, lo era sempre stato dal primo momento che ci eravamo incontrati. Vidi che aveva la sua mano intrecciata con la mia. Mi soffermai a guardarlo per svariati minuti. Notai che era dimagrito, sicuramente non mangiava un pasto decente da settimane. Il livido sotto l'occhio, dovuto dal gancio di Olga, era solo una macchiolina viola ormai. Ritornai a guardare quelle mani, le nostre mani. Erano davvero così dolci, e il mio cuore iniziò a battere più forte. 'Ah ma allora sei sveglia. Bentornata nel mondo dei vivi, Faith.' la voce di uno sconosciuto mi riportò subito alla realtà. Mi voltai e vidi un'infermiere, che con un grande sorriso, mi diede il bentornato. 'Ehm si, grazie mille!' dissi ricambiando il sorriso educatamente. 'Potevi avvisarci, da quanto tempo ti sei svegliata?' disse avanzando verso di me, sussurrando sicuramente per evitare di svegliare Niall. 'Beh, a occhio e croce saranno neanche 15 minuti. Più che altro, non mi andava di svegliare tutti, del resto, sono le tre di notte e, che lo vogliate o no, anche voi avete diritto a delle ore di riposo.' dissi con tono tranquillo, amavo il loro mestiere, ma sapevo quanto fosse duro stare svegli per controllare e aiutare gli altri. 'Ahha ma sai, esiste anche il turno di notte, quindi in teoria è un mio lavoro. Comunque scusami, sono stato scortese a prendermi tutta questa confidenza, sono stato davvero un ingrato, ma ormai si può dire che tutti conosciamo i tuoi amici e i tuoi genitori tanto da esserci appassionati alla tua storia.' disse abbassando lo sguardo, quel tanto che bastava per vedere meglio il suo viso. Quel viso, l'avevo già visto da qualche parte, ma dove? 'Non si preoccupi, è tutto ok. Possiamo presentarci adesso, piacere io sono Faith!' dissi sorridendo. 'Ahha, piacere io sono Trevor, però ti prego non mi dare del lei, che mi fai sentire vecchio sennò.' disse ridendo sotto i baffi. 'Ahah ok, Trevor, hai detto che vi siete appassionati alla mia storia. Come mai?' chiesi un pò confusa. 'Perchè non capita tutti i giorni di trovare una ragazza di 21 anni che difende ,fino ad arrivare a prendersi una pallottola, il suo ragazzo. Poi la storia della tua convalescenza: i dottori, i primi tempi, ti davano per spacciata, ma tu ci hai sempre fatto vedere di che pasta eri fatta. Hai lottato e alla fine hai vinto. Non è da tutti essere così forti.' disse con tono serio. 'Beh, non sono un tipo che molla facilmente, e credo che si sia capito. Infatti, diciamo che ho lottato parecchio per essere ancora qui.' dissi con tono tranquillo, mentre Trevor mi liberava da un paio di tubi, ormai inutili. 'Ahah ci credo. Sai, io so cosa significa lottare per qualcuno che si ama, restare e non abbandonarli. Ho solo 39 anni, ma stavo anche io per fare una brutta fine per salvare mia moglie.' disse con tono un pò triste. 'Davvero!? Anche tu stavi per morire?' chiesi sconvolta. 'Beh, non proprio. Comunque so cosa si prova a stare li, al capezzale del letto, proprio come è messo Niall adesso,senza poter far niente. So cosa si prova, ecco perchè quando tutti dicevano che non c'è l'avresti fatta io ero li a rassicurarlo, insieme ad Harry. E' davvero un ragazzo d'oro.' disse quelle parole tranquillità, prima di guardami negli occhi. Quello sguardo, quella posa, la sua età, quella faccia, la conoscevo. Ricordai subito quelle parole -Anche se non mi puoi vedere, non vuol dire che io non sia vicino a te!-. Esitai qualche secondo, prima di riprendere parola 'Beh lo so, ecco perchè ho fatto tutto ciò. Se fosse stata una persona normale, non mi sarebbe passato neanche dall'anticamera del cervello a fare una cosa del genere. Ma lui è diverso, e credo che si vede.' dissi con tono tranquillo e deciso, ero convinta di ciò che pensavo. 'Eh già, siete una coppia molto strana. Da lontano sembrereste la copia a lieto fine di Romeo e Giulietta, con la differenza che tu saresti Romeo e lui Giulietta. Lui ha davvero sofferto durante queste tre settimane, a stento mangiava, non riusciva a dormire, era sempre qui al tuo fianco. Non sai quante volte lo abbiamo supplicato di mangiare o di andare a casa, ma lui non ci ha ascoltato mezza volta. Si vede che crede in te, anzi che credeva in voi. Un consiglio: non permettere che la paura di fidarti ti faccia perdere questo ragazzo, anche se non ti conosco molto, so che sei una persona fantastica, che però ha bisogno di far uscire la vera se, proprio come stai facendo con me adesso. Sii te stessa, e tutto andrà bene.' disse facendomi l'occhiolino. Annui timorosamente, sapevo chi era a parlare in realtà. Mi tolse gli ultimi sondini, prima di sistemarmi la flebbo e spegnere gli ultimi macchinari. 'Adesso vado, vuoi che chami a casa e avvisare che ti sei svegliata?' chiese in tono cortese. 'No no grazie, mi vedranno tra poco. Però fammi una cortesia, non dire niente appena arrivano, falli aspettare fuori e quando sono arrivati tutti entra e dimmelo. Voglio essere io ad uscire con le mie gambe.' dissi con tono felice, in un certo senso avrei avuto la mia famiglia al completo, finalmente. 'Ahha ok perfetto. Ciao Faith, a dopo, se hai di bisogno non esitare a chiamare ok?' disse sorridendo. 'Ahha ok lo farò' dissi contenta. 'Grazie nonno, non ti deluderò.' dissi sottovoce, non abbastanza a quanto sembrasse. 'Come scusa?' chiese tornando dentro. 'No niente, ti ho solo detto grazie.' dissi con un sorriso. 'Ah ok, non c'è di che.' disse chiudendosi la porta alle spalle. Sospirai, l'avevo scampata bella. Tornai a concentrarmi su Niall, stava ancora dormendo, del resto erano passati a malapena 10 minuti. Non riuscii a resistere, volevo dirgli che stavo bene, che ero tornata, che ero tornata per lui. Iniziai ad accarezzargli i capelli con la mano libera, con una delicatezza quasi infinita. 'Hey pigrone. Ma non sapevo che fossi anche un ghiro oltre che ad un bradipo. Forza sveglia' dissi piano e dolcemente. È vero, io ed Esme potevamo essere tornate ad essere una cosa sola, ma le mie battute erano rimaste intatte; del resto, lui mi amava anche sotto quell'aspetto. Pian piano vidi che si stava iniziando a svegliare, sentii il cuore accelerare di colpo. Si strofinò gli occhi con l'altra mano, inizialmente non capii chi fosse stato a svegliarlo, e quando lo capii la reazione fu istantanea. Sgranò di colpo gli occhi, non credeva che io fossi sveglia, che finalmente tutto quello schifo fosse finito. Mi guardò intensamente, come solo lui sapeva fare, ci mancava poco che si mettesse a piangere, glielo leggevo in faccia. Si fiondò sul letto e mi abbracciò come mai aveva fatto prima 'Tu. Tu finalmente, ti sei svegliata!' disse tra i singhiozzi. Mi tornarono alla mente le parole del nonno -Lui nonostante tutto è rimasto- lui era restato perché gli interessava veramente, perchè mi amava sul serio. Non riuscì a trattenermi, lo strinsi più forte e appoggiai la testa nell'incavo del suo collo. Iniziai a piangere, ma quelle lacrime, come quelle sue, non erano lacrime di tristezza bensì di gioia! Iniziò ad accarezzarmi la testa, e io feci lo stesso. Mi sciolsi dall'abbraccio gli presi il viso e gli asciugai le lacrime, lui fece lo stesso. 'Non potevo lasciarti mica solo contro quella stangano russa, a proposito dove è finita?' 'L'hanno buttata in carcere e sicuramente avranno anche buttato via la chiave!' Risi alla battuta, ma lui restò incredibilmente serio, strano a dirsi. 'Perché l'hai fatto? Sai che rischiavi di... Morire!?' disse quelle parole con grande difficoltà, si capiva che aveva sofferto per questa storia. 'Perché non avrei mai permesso che lei ti facesse del male, nessuno può toccare le persone che amo e sperare che la facciano franca!' dissi con tono fermo e deciso, su queste cose non ho ripensamenti. Mi guardava ancora dritta negli occhi, mise la sua mano sulla ferita della guancia, l'accarezzò dolcemente. 'Potevi benissimo scappare e salvarti.' disse lui tentennante. 'Sai, una persona mi ha detto una volta: la cosa più facile alle volte è scappare dai problemi e correre lontano, il più difficile è restare e lottare. Beh, io sono una di quelle che non scappa. Resterò con te, al tuo fianco, e non me ne andrò quindi non mi dire perché l'ho fatto. Perchè sarei disposta a farlo altre 100 volte! Io non ti lascio e non ti lascerò mai capito?' dissi con tono fermo e deciso guardandolo intesamente negli occhi. Lui ricambiò lo sguardo e riuscì a leggerci tutti i sentimenti che aveva provato durante quell'agonia. Vedevo paura, odio per se stesso, angoscia, rabbia, amore, delusione. Odiavo vederlo così, non riuscivo a sopportare che avesse provato tutto quello scempio per colpa mia. Sapevo come risollevare il suo morale, come anche il mio. Sapevo di potermi fidare, era giunto il momento di lasciarmi il passato alle spalle e di vivere la vita mostrando al mondo la vera me. 'Comunque abbiamo lasciato un discorso a metà noi due.' dissi diventando rossissima in viso, la penombra fortunatamente mi aiutò a nascondermi. 'Davvero? Sinceramente non ricordo.' disse lui confuso, finalmente era lui a non capire e non più io. Non dissi niente, gli presi il viso tra le mani con delicatezza e lo baciai. Quel bacio fu indescrivibile, non era la prima volta che baciassi qualcuno, ma era la prima volta che provavo un sentimento e puro e genuino come quello per lui. Sorrise felicissimo, mi avvicinò di più a se e ricambiò il bacio. Sentivo il cuore battermi come mai prima d'ora, e ,a causa della mia stretta vicinanza, riuscì a sentire anche il suo che batteva all'impazzata, tanto da superare il mio. Sentii le lacrime solcarmi il viso, per i forti sentimenti che stavo provando durante quel bacio. Appoggiai il naso sul suo, e lentamente riaprì gli occhi. Lo trovai già che mi guardava e non riuscì a trattenere un sorriso a 55 denti. 'Questo per dirti che sono tornata per te. Niall, IO MI FIDO DI TE!' dissi quasi urlando. Non disse niente, mi abbracciò di nuovo a se, prima di prendermi e baciarmi di nuovo. Ricambiai quel bacio, e sentivo il cuore quasi volare da quanto stava battendo. Quella volta, fu lui a piangere riuscì a sentirgli le lacrime scivolare giù dal suo viso. Gli baciai teneramente le guance, asciugandogli così le lacrime. 'Non si può capire come sono felice, questo è davvero il giorno più bello della mia vita! Non riesco a smettere di sorridere, di piangere, di amare. Grazie, io ho sempre creduto in te, anzi in noi. Grazie davvero Faith' disse con tono felice. 'Grazie per cosa?' chiesi curiosa. 'Grazie per questo, per tutto. Grazie perchè sei qui, sei viva. Grazie mille!' disse riabbracciandomi. Ricambiai l'abbraccio, incredula di tutto ciò. Mi sentivo bene, e questa nuova sensazione mi piaceva da morire. 'Però.. c'è una cosa che ti devo dire.' dissi tornando seria, staccandomi dall'abbraccio. 'Cosa?' disse lui rabbuiandosi quasi subito. 'Ti ho mentito. Non è vero che non so l'italiano.. Infatti so dire solo una cosa.' dissi prima di guardarlo con intensità negli occhi. 'TI AMO!' dissi sussurando. Sorrise ancora più di prima, lo presi e lo baciai di nuovo. Adesso capivo cosa si provasse, cosa si provasse ad amare, davvero.

eccomiiiiiiiiiii nuovo capitolo, nuova stanza lol nuova vita. Già sono a verona ragazze lol, comunque continuate a seguire ancora non è finita qui :)
grazie se passate/leggete/preferite/recensite
xoxo
-Fed

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Capitolo 21
*** Chapter 20 ***


Parlammo di tutto: mi raccontò di cosa fosse successo, della corsa all'ospedale, dell'intervento immediato, della sua sofferenza, della paura di tutti, della reazione dei miei genitori, delle tre settimane passate li a fianco a me a sperare che mi risvegliassi, di Trevor che lo tirava su di morale, di Harry che era diventato il suo secondo padre, dei ragazzi incredibilmente tristi per la situazione, delle ragazze disperate, della mattina scorsa, di come io avessi mosso la testa, di come lui fosse scoppiato dalla gioia, delle ore rimasto li prima di crollare nel sonno. Lo ascoltai con interesse, si capiva che voleva liberarsi di tutto quel fardello. Parlammo un altro pò, fino a quando, ormai completamente distrutto e rilassato dal pensiero che io fossi sveglia, crollò di nuovo nel sonno. Si addormentò vicino a me con la testa sulla mia spalla,con il naso appoggiato sul mio collo, e la sua mano intrecciata alla mia. Rimasi li, a contemplarlo, ad osservare la persona che amavo. Il tempo sembrò volare, infatti erano già le 6 del mattino. Notai i raggi del sole entrare pian piano dalla finestra alla destra del letto, e lui sembrava ancora più bello, sembrava finalmente dormire sereno, in un sonno senza paure e incubi. Passai un'altra oretta a guardarlo e a guardami intorno. Ormai nella mia testa non rimbombava alcun pensiero triste o acido e questo mi fece sentire meglio con me stessa. Fin quando, non sentii la porta della stanza aprirsi e comparire Trevor. 'Ciao Trevor!' dissi con tono solare. 'Ciao Faith, a quanto vedo la prima persona importante ha già visto che ti sei svegliata!?' disse con tono dolce, guardando me e Niall. 'Beh si, non riuscivo ad aspettare così a lungo. E ora, sembriamo più tranquilli sia io che lui.' dissi con tono tranquillo, era vero mi sentivo molto meglio. 'Ahaha si vede, sei più serena, così come anche lui. Comunque, sono entrato per avvisarti che sono tutti fuori, sia i tuoi genitori che i tuoi amici. Che devo fare? Li lascio entrare?' disse impaziente, si vedeva che era più felice di me. 'Ahah no, non dire niente. Ora lo sveglio e esco io a salutarli. Mi raccomando non dire niente.' dissi con tono ironico. 'Ahah ok, allora dico che devono aspettare il dottore così almeno avranno un buon motivo per non entrare, aaahi' disse lamentandosi. 'Che succede Trevor!? Qualcosa che non va?' dissi preoccupata. 'No niente, uno strano dolore al femore, mi capita piuttosto spesso in questo periodo, sarà la stanchezza.' disse cercando di tranquillizzarmi. 'Forse ti conviene farti controllare, non vorrei che avessi qualche malanno!' dissi in tono apprensivo, non so, ma avevo quella strana sensazione di difesa nei suoi confronti, che mi attanagliava lo stomaco. 'Ahah ok, lo farò promesso. Comunque adesso esco. Sai, spero di vederti qui più in là, magari per il tuo parto. Scommetto che sarai un'ottima madre, spero tanto che mia figlia, sia proprio come a te: forte e coraggiosa.' disse orgoglioso. 'Oh beh grazie. A presto Trevor e ancora grazie.' dissi in tono cordiale, facendogli un enorme sorriso. Ricambiò il sorriso, prima di uscire dalla stanza, chiudendo la porta alle sue spalle. Mi voltai verso Niall, lo guardai un secondo prima di dargli un altro bacio sulle labbra. 'Buongiorno bello addormentato, dai è giunta l'ora di svegliarsi.' dissi con tono dolce. 'Buongiorno tesoro' disse strofinandosi gli occhi. 'Dai, che sono arrivati gli altri. Mi aiuti ad alzarmi, che voglio fargli questa sorpresa.' dissi euforica, avevo una voglia matta di lasciarli senza parole. 'Ahah ok, un secondo. Prima fammi fare una cosa!' disse con un sorriso ingenuo sulla bocca. Mi prese e mi baciò di nuovo. 'Volevo solo assicurarmi di non essermelo sognato, ahahha. Ok, dai madamoiselle, è giunta l'ora di alzarsi.' disse saltando giù dal letto come un grillo. Mi prese la mano, aiutandomi prima a mettermi seduta e poi ad alzarmi. Rimettermi all'impiedi fu un pò duro, ma alla fine dopo qualche passo di prova, riuscì a percorrere la distanza tra il letto e la porta con estrema tranquillità. Niall, non mi perdeva nemmeno mezzo secondo d'occhio, mi aiutava a sorreggere la flebbo e mi cinse i fianchi con una mano, pronto a prendermi se mai fossi caduta. Una volta arrivata alla porta, abbassai la maniglia e iniziai ad aprire la porta. Immaginavo già le loro facce sconvolte nel vedermi in piedi ma soprattutto sveglia. Presi un respiro profondo e aprii la porta per intero. Sembrava la scena di un film drammatico, dove la ragazza si sveglia dal coma e tutti i suoi parenti stretti rimangono basiti. Uscii dalla porta, sorretta sempre da niall, e le espressioni furono molteplici. I primi a vedermi furono i miei genitori, che balzarono subito in piedi e vennero ad abbracciarmi, mia madre scoppiò in lacrime e mi abbracciò stretta a se, mio padre mi strinse pure. Niall fu costretto a spostarsi, prima di essere trascinato dentro l'abbraccio da mio padre, che abbracciò tutti e tre. Una volta aver finito con loro, mi voltai e vidi i ragazzim erano tutti seduti, Ash a fianco di Zayn sorseggiava un caffe, Vick a fianco di Liam parlava semplicemente, Lou, El ed Harry erano in piedi messi a parlare. Quando si voltarono sentii il mio cuore battere dalla felicità, i miei migliori amici erano tutti li a sostenermi nel momento del bisogno. Harry fu il primo ad accorgersi della sorpresa, strattonò gli altri facendogli risvegliare di colpo da quella strana trance in cui tutti erano piombati. Le ragazze furono le prime a venirmi incontro, mi buttarono per poco a terra, prima di scoppiare a piangere dalla felicità. Ricambiai l'abbraccio, fino ad arrivare a piangere pure io. Poi fu il turno dei ragazzi, prima arrivarono Harry e Lou, che mi abbracciarono forte. Harry mi abbracciò per un bel pezzo, arrivando anche a piangere; poi arrivarono Liam e Zayn che, per quanto supermen della situazione potessero essere, non riuscirono a trattenere le lacrime. Finalmente quell'incubo era finito, e adesso eravamo di nuovo tutti felici, in un pianto di gruppo, visto che poi anche Niall scoppiò, ma pur sempre felici.

Ehilaaaaaaaa bella gente
rieccomi con un nuovo capitolo, ormai tutto è passato, tutto è finito, Faith e Niall possono tornare alla vita di sempre.
Non è ancora finita, manca l'ultimo capitolo, mi raccomando, non mancate *fa la voce stile cartoni animati lol*
grazie se passate/leggete/seguite e recensite
xox
-Fed

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Capitolo 22
*** Chapter 21 ***


6 mesi dopo:

Finalmente la vita sembrava andare per il verso giusto, da quel famosissimo giorno del mio risveglio, le cose sono andate solo a migliorare, per tutti. I ragazzi tornarono al loro lavoro, che li portò alla pubblicazione di un nuovo album, che spopolò in tutto il mondo. Trevor, l'infermiere, grazie al mio consiglio, riuscì a scoprire in tempo un tumore alle ossa, che venne curato con facilità e me ne fu riconoscente a vita, tanto che insieme a Lea, sua moglie, decisero di chiamare la loro figlioletta Faith. i miei genitori trovarono finalmente la felicità e la tranquillità, grazie al nuovo lavoro di mio padre: operatore del suono per i One Direction. Ma logicamente le cose non potevano andare bene per tutti: Ethan, non riuscì ad ottenere più un ingaggio in nessuna band , visto che i ragazzi fecero passa parole con le altre band emergenti e non, quindi fu costretto a lavorare come semplice tecnico fonico dentro una bettola di londra, la stessa bettola che lo aveva buttato fuori qualche anno prima; Olga, dopo aver scontato un po di tempo in prigione, decise di tornare in Russia, si diceva in giro che non riuscisse più a lavorare come prima. Per quanto riguardava me, le ragazze e i ragazzi , dopo la mia convalescenza e aver atteso la fine del tour nazionale, decidemmo di andare a fare una bella vacanza ad Ibiza di tre mesi, giusto per rilassarci tutti un pò. El e Lou erano innamorati più che mai, nonostante tutti cercassero di dire il contrario. Vick e Liam erano usciti insieme nel frattempo e avevano imparato a condividere tante stranezze l'uno dell'altro diventanto i burloni della comitiva, tenendo testa ad El e Lou. Zayn ed Ash diventarono più uniti che mai, tanto che lei si convertì all'Islamismo e lui invece imparò a nuotare insieme a lei, visto che erano una frana come singoli ma insieme riuscivano a trovare la forza di superare tutto, anche la paura più grande del nuotare. Harry, beh restò lo stesso, molto spensierato e tranquillo, cercò di trovarsi qualcuna ma non ci riuscì, tanto che alla fine gli dovetti presentare una mia vecchia compagna di classe con la quale ero tornata in contatto, Deanne, e devo dire che lui non fu così dispiaciuto, infatti si sentivano sempre via messaggi e via chiamata, ma comunque non perdeva occasione di divertirsi insieme a noi. Per quanto riguardava me e Niall, eravamo abbastanza uniti, avevamo imparato ad amare i pregi e i difetti l'uno dell'altro, era vero non stavamo insieme da tanto tempo, ma devo dire che quei pochi mesi passati con lui erano di qualità, visto che ci divertivamo tantissimo e non perdevamo occasione di viziarci a vicenda, soprattutto con il cibo. Eravamo tutti in piscina, a goderci un altro giorno di relax e pace in quel paradiso terrestre: Vick e Liam, insieme a Lou ed El, stavano facendo la lotta in acqua, ma come al solito Vick cadde e tutti scoppiarono in una grossa risata; Harry era al telefono con Deanne, prima di essere preso di peso da Lou e Liam e gettato in piscina; Zayn ed Ash erano sotto l'ombrellone abbracciati che si godevano le scene esilaranti fatte dagli altri, prima di alzarsi e mano nella mano prendere la rincorsa per buttarsi a bomba in piscina. Io invece ero messa comodamente seduta a bordo vasca, con un cappello molto stile Katy Perry nel video -Thinking of you-, li guardavo e ripensavo a tutti gli avvenimenti degli ultimi mesi. La mia vita, era cambiata da un giorno all'altro, ma questa volta in meglio. Avevo un ragazzo che mi amava per quella che ero, degli amici che mi volevano davvero bene e la vita sembrava finalmente sorridermi. 'Hey Faith, te la posso fare una domanda?' disse Lou, nuotando vicino a me, come anche tutti gli altri. La sua voce acuta riuscì a distogliermi dai miei pensieri, e a farmi tornare alla realtà. 'Certo Lou dimmi!' dissi con tono tranquillo. 'Ho notato che le persone che conosci ti chiamano ognuno in modo diverso: i tuoi genitori ti chiamano Esme, come anche ogni tanto Vick, noi invece ti chiamiamo Faith. Ma si può sapere quale è il tuo vero nome? Ti dobbiamo chiamare Faith o Esme?' disse iniziando a ridere. 'Beh, un motivo c'è: io mi chiamo Faith Esme Harvey, e fino a poco fa Faith ed Esme erano due persone diverse. Faith era quella più acida, forte, combattiva; mentre Esme era quella dolce, impulsiva e simpatica. Ecco perchè avete sentito diverse persone chiamarmi con diversi nomi: era in base al mio comportamento che la gente mi chiamava. Ma adesso, questa distinzione non c'è più, sono una cosa sola. Quindi mi potete chiamare come volete, non mi creo nessun problema!' dissi sorridendo. 'Ecco svelato il mistero, quindi adesso ci servirebbe un nome. Uhm vediamo vediamo, come la potremmo chiamare?!' disse Lou facendo l'espressione pensierosa, come subito anche gli altri. 'Che ne dici di Acidella?' disse Vick iniziando a ridere. 'Naaah non c'è lo vedo. Idea, che ne dici di Gesualda, secondo me ti dona!' disse Lou, facendo scoppiare a ridere tutti, compresa me. 'Devo dire che è molto chic, ma non so se non all'altezza. Altri suggerimenti!?' dissi ridendo ancora. Tornarono a pensare tutti, 'Io direi Honey, perchè finalmente è uscita la sua vera se, che è dolce come il miele!' disse Niall alle mie spalle. 'Awwww grazie. Ma sinceramente, preferirei Faith, finalmente so chi sono e non ho paura a dimostrarlo!' dissi con tono contento. Era vero, erano cambiate tante cose ma soprattutto ero cambiata io, ero la persona che avevo sempre desiderato essere. 'E va bene, che Faith sia!' disse Lou un pò rammaricato. 'Dai forza ora pensiamo a divertirci, tutti in piscina!' urlò prima di immergersi. Risi alla battuta, mi alzai andai a posare il cappello. Ritornai a bordo piscina, era così bello adesso, finalmente tutto aveva un senso. Guardai quella cicatrice, era l'unica cosa che mi ricordava che quell'incubo era davvero vero. Ma adesso non importava, la vita va avanti troppo velocemente per stare a rimuginare sul passato. 'Signorina, non si butta?' disse Niall prendendomi dai fianchi, prima di abbracciarmi. 'Uhm veramente stavo aspettando qualcuno che si buttasse con me, sa non mi piace buttarmi sola. Ho bisogno di un supereroe' dissi con tono da donzella in difficoltà. 'Tatatan Captain Ireland is here, pronto a salvarla!' disse prendendomi in braccio prima di prendere la rincorsa e buttarsi in acqua. Sentii tutti ridere anche sott'acqua, e anche io non riuscì a non ridere. Una volta essere riemersa, andai dal mio supereroe, misi le braccia sul suo collo e appoggiai il naso contro il suo. 'Cause everything starts from something, but something would be nothing, nothing if your heart didn't dream with me. Where would i be, if you didn't believe?' gli cantai dolcemente. Quella canzone ci rispecchiava così tanto, sembrava davvero che Justin l'avesse scritta a posta per noi. 'Adoro quando canti, specialmente quando canti Justin!' disse guardandomi negli occhi. 'Tu sai quanto ti amo?' chiesi sorridente. 'Si, lo so Faith. Lo so!' disse prima di avvicarmi a se e baciarmi con dolcezza. Perchè era vero, dove sarei adesso se tu, Niall, non avessi creduto in me?
The End

Eccolo qui, il capitolo finale della mia storia :) yeaaaaah :D
spero davvero che vi piaccia
grazie se passate/leggete/recensite
xoxo
-Fed

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