Saving all my love for you.

di _pat__xD
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** A few stolen moments is all that we share ***
Capitolo 2: *** You’ve got your family, and they need you there ***
Capitolo 3: *** Though I've tried to resist, being last on your list ***
Capitolo 4: *** My friends try and tell me, find a man of your own ***
Capitolo 5: *** It’s not very easy, living all alone ***
Capitolo 6: *** But each time I try, I just break down and cry ***



Capitolo 1
*** A few stolen moments is all that we share ***



A few stolen moments is all that we share
Pochi istanti rubati è tutto ciò che condividiamo
 
Quinn Fabray si stava spingendo con forza per i corridoi, arrabbiata come pochi per tutto quello che le stava accadendo. Era possibile che la vita non avesse qualcosa di buono per lei? Ogni volta che pensava che la fortuna finalmente la stesse baciando, accadeva qualcosa che le faceva cambiare idea e le faceva capire che il bacio che aspettava le era arrivato dalla sfortuna. Ora si trovava lì, bloccata su di una stupida sedia a rotelle che non sapeva guidare bene, cercando di mettere i libri in un armadietto un po' troppo alto per i suoi gusti, sforzando così il braccio destro. Come era già successo il giorno prima, le caddero i libri a terra. Buttò all'indietro la testa, socchiudendo gli occhi e stringendo forte le labbra. Era il ritratto dell'ira, in quel momento. Si stava piegando con la schiena per poter raccogliere i suoi libri, quando vide una mano familiare. Alzò lo sguardo e lo puntò sul volto del ragazzo. Joseph Hart, chiamato Joe o anche Gesù Adolescente, si era piegato sulle ginocchia e stava raccogliendo con lentezza tutti i libri caduti a terra. Senza dire una parola si rialzò e li sistemò nell'armadietto della bionda, prendendo poi il libro e il piccolo quaderno degli appunti di geografia, materia che avrebbe avuto la ragazza fra qualche minuto, poi glie li porse, sorridendo tranquillo. Lei era immobile, non solo perché tecnicamente non poteva muovere le gambe, ma perché, proprio come il giorno prima, Joe l'aveva aiutata e qualcosa le faceva capire che non desiderava nulla in cambio. Prese le cose che le stava porgendo il ragazzo, il quale poi la guardò negli occhi, sorrise per l'ultima volta e si avvicinò a lei, girando per potersi mettere alle sue spalle. Sempre senza dire una parola portò le mani sulla sedia e la spinse lentamente, portandola d'avanti all'aula di geografia. Buona giornata. Fu l'unica cosa che la bionda sentì uscire dalle labbra di Joe, il quale si volatizzò subito dopo. Quinn rimase ferma a guardare il punto esatto dove il ragazzo era sparito. Sentì gli angoli delle labbra alzarsi lentamente, dando vita ad un sorriso timido. Quel ragazzo era strano, non era come tutti gli altri e non solo per come si vestiva. Forse era per quello che l'attirava così tanto.

Pat's Corner:

Salve a tutti. Avviso, anche se l'ho già detto nelle informazioni, che questa storia la aggiornerò lentamente, visto che qualcosa mi dice che non verrà calcolata molto. Io la pubblico comunque, visto che amo Joe assieme a Quinn. Ogni capitolo di questa storia dovrebbe essere basato su di una frase della canzone Saving All My Love For You, che Joe e Quinn cantano effettivamente al Glee Club. Spero che vi possa piacere. Saluti, Pat.

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Capitolo 2
*** You’ve got your family, and they need you there ***


You’ve got your family, and they need you there
Tu hai la tua famiglia, e loro hanno bisogno di te 
 
Quinn era sempre così impegnata, gli unici momenti che Joe riusciva a passare con lei erano quei minuti al Glee Club e quando l'accompagnava alla fisioterapia, aiutandola e non poco. Ma a lui stava bene così. Certo, avrebbe preferito riuscire a passare più tempo con lei, ma la Fabray era sempre tanto occupata ad aiutare i suoi amici, che con il passare degli anni erano diventati la sua famiglia, e lui non voleva mettersi in mezzo. In fondo lui non poteva considerarsi parte della sua famiglia, si conoscevano da troppo poco tempo. Appoggiò la schiena al muro e sospirò pesantemente, continuando a guardare la bella ragazza sulla sedia a rotelle che chiacchierava con Tina e Mercedes. Joe si chiedeva come faceva la bionda a non accorgersi di tutte le volte che lui si fermava e la guardava quasi con adorazione. Per il cristiano, Quinn era il ritratto della perfezione. Bella, con tanta forza di volontà, uno spirito puro e un cuore d'oro. Era questo quello che vedeva lui. Un sorriso gli spuntò sul viso, ammirando i lineamenti dolci e delicati della ragazza che, in quel momento, si era aperta ad una risata. Erano rari quei momenti, da quando lei si trovava sulla sedia a rotelle, ma lui non se ne era perso neanche uno. Aveva collegato tutto, aveva capito che era la sua famiglia, il glee, a farla stare così bene. Si completavano, insieme formavano un cerchio, un incastro, un muro solido. E a lui piaceva pensare che, forse, con il passare del tempo, avrebbe potuto far parte anche lui di quella famiglia. Fino ad allora poteva rimanere in disparte, guardando la sua bionda preferita ridere e aiutare i suoi compagni con così tanta devozione e impegno da far invidia a chiunque.

Pat's Corner:

Ciao gente bella! Lo so, avevo detto che aggiornavo lentamente e, invece, sono già qui con l'altro capitolo, ma non vi abituate, l'ho fatto perché ce l'avevo già pronto xD Allora...devo dire che non mi aspettavo di ricevere recensioni. Ringrazio __agron e GretaSallingGleek per aver, appunto, recensito il capitolo precedente. Grazie anche a Nay Nay per aver messo la storia nelle preferite e grazie a GretaSallingGleek, LondonEye e a __agron per aver messo la storia nelle seguite. Spero che il capitolo sia di vostro gradimento. Saluti, Pat. :)

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Capitolo 3
*** Though I've tried to resist, being last on your list ***



 
Though I've tried to resist, being last on your list
Anche se cerco di resistere, al fatto che sono l'ultimo della tua lista
 
Quinn era stanca. Stanca di tutte quelle persone false, della gente che la salutava con un sorriso e, appena girava l'angolo, scoppiava a ridere. Sembrava che ognuno avevesse una parola cattiva per lei, ma a lei non interessava più. Aveva degli amici fantastici e, a proposito di quelli, Santana la stava aspettando in biblioteca. Chissà cosa voleva da lei, la bionda se lo chiedeva da quando le era arrivato quel messaggio, due ore prima, dove la ispanica le ordinava di farsi trovare in biblioteca alla sua ora libera, che poi sarebbe stata anche quella della Lopez. Fece scivolare le mani sulle ruote della sedia, spostandosi ancora in avanti, poi raggiunse il luogo dell'appuntamento. Si avviò verso la fine della stanza e, all'ultimo tavolo verso destra, si trovava la sua amica. Sorrise e continuò a spingersi fino a trovarsi al suo fianco. Santana. Salutò educatamente, frenando la sedia e tamburellando sulle ruote con le dita, curiosa di capire cosa volesse la ragazza da lei. La mora si voltò lentamente, sogghignando in modo preoccupante. Quinn. Salutò a sua volta, poi le mostrò un foglio bianco con alcune scritte sopra. Sai cos'è questa? Chiese tranquilla, senza neanche aspettare che la bionda le chiedesse qualcosa. Quest'ultima alzò un sopracciglio e si sporse verso il foglio, cercando di capire. Non ne ho la minima idea. Rispose lentamente, come suo solito, facendo poi schioccare le labbra. Santana ampliò il sogghigno, in fondo se lo aspettava. E' una lista. Disse semplicemente, picchiettando con la punta della penna contro il primo nome della lista. Finn Hudson. Quinn aggrottò le sopracciglia, continuando a leggere. Noah Puckerman. E poi ancora: Sam Evans. Si grattò la guancia con l'unghia dell'indice, guardando prima il foglio e poi Santana, confusa. Mi vuoi dire che lista è? Vuoi andare a letto con loro? Ma non c'eri già stata? Chiese piano, cercando di capire. La ispanica sgranò gli occhi, poi scoppiò a ridere, guadagnandosi così un occhiataccia dalla bibliotecaria, ma ovviamente non se ne curò. No, no. Io sto con Brittany e non la tradirei mai. Rispose la mora, ancora con un sorriso divertito stampato sul volto. Questa lista è per te. Continuò tranquillamente, senza rendersi conto che, continuando così, stava soltanto confondendo maggiormente la povera Fabray. Sono i ragazzi con i quali sei stata. Spiegò finalmente la Lopez. Quinn sospirò pesantemente e si portò una mano tra i capelli. Ti prego, arriva al punto. Disse, ormai esasperata. Era inutile tentare di entrare nella testa contorta di Santana Lopez, ma almeno poteva farsi dare una spiegazione decente. Volevo aggiornarla assieme a te. Fece dopo poco la mora, sogghignando divertita e leggermente maliziosa. Senza neanche guardare l'amica, prese la penna e aggiunse l'ultimo nome: Joe Hart. Quinn arrossì di colpo, poi girò con la sedia e se ne andò il più velocemente possibile, nel frattempo una risata aveva colmato il silenzio della noiosa biblioteca.

Pat's Corner:

Ciao pupi dolci! Lo so, ancora una volta non ho rispettato il mio avviso iniziale e ho aggiornato senza neanche aspettare un giorno, ma sono stata veloce, avevo pronto anche questo xD Ringrazio __agron e Nay Nay per aver, appunto, recensito il capitolo precedente. Grazie anche a Nay Nay per aver messo la storia nelle preferite e grazie a GretaSallingGleek, LondonEye e a __agron per aver messo la storia nelle seguite. Spero che il capitolo sia di vostro gradimento. Saluti, Pat. :)

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Capitolo 4
*** My friends try and tell me, find a man of your own ***



 
My friends try and tell me, find a man of your own
I miei amici provano a dirmi, trova un uomo adatto a te
 
Quinn, come ogni giornata scolastica, si trascinava per i corridoi in totale silenzio e tranquillità. O forse è meglio dire che quel giorno tentava di trovare la tranquillità, una cosa che le sue amiche, a quanto pareva, non avevano intenzione di donarle in quel momento. Infatti la bionda quel giorno non stava camminando da sola: alla sua destra c'era Rachel, che, anche se erano diventate amiche, era irritante come sempre con quel suo modo altezzoso di camminare e la sua valanga di parole; a sinistra, invece, si trovava Mercedes, ragazza d'oro, ma testarda come poche. Quinn frenò di scatto all'ennesimo sguardo strano che le lanciarono le due, poi si voltò e le guardò con attenzione; labbra serrate e sguardo assottigliato, sembrava che le volesse uccidere. Se avete qualcosa da dirmi fatelo. ORA. Disse parlando in modo lento e studiato, come suo solito, per poi scandire l'ultima parola, lettera per lettera, e schioccare la lingua contro i denti. Le due ragazze si guardarono come se si stessero mettendo tacitamente d'accordo, poi sospirarono. Mercedes posò le mani sulla sedia di Quinn, la voltò e iniziò a incamminarsi verso il bagno, seguita da una Rachel stranamente silenziosa. Entrarono in bagno e l'ebrea chiuse la porta alle loro spalle, per poi appoggiarsi con la schiena, sospirando pesantemente e guardando la bionda negli occhi. Iniziate a preoccuparmi. Vi decidete a parlare? Fece Quinn, alzando un sopracciglio e guardandole, cercando di capire cosa fosse successo all'improvviso alle due. Secondo noi è arrivato il momento che tu ti trova un ragazzo. Parlò finalmente Rachel, appoggiata dall'annuire accentuato della diva. Il sopracciglio di Quinn si alzò maggiormente, mentre le guardava sempre più confusa. Prego? Chiese scettica, facendo sospirare nuovamente le due. Ascolta Quinn, da troppo tempo stai sola e noi siamo sicure che hai bisogno di qualcuno al tuo fianco. Hai bisogno di un uomo. Continuò la Berry, avvicinandosi lentamente a lei. Ma non di un uomo qualsiasi. Tu hai bisogno di un uomo che sia adatto a te. Aggiunse Mercedes, guardandola con quell'aria da mammina preoccupata. Quinn sospirò e chiuse gli occhi, coprendoseli anche con la mano. Ragazze, apprezzo che voi vi preoccupiate per me, ma... Provò a parlare la bionda, ma venne interrotta velocemente. Perché non ci riprovi con Noah? La voce di Rachel non era mai suonata così tanto fastidiosa alle orecchie della ex cheerio, la quale tolse lentamente la mano dagli occhi, inarcò le sopracciglia e la guardò in un modo che lei si sentì davvero fuori posto, come se avesse detto la più grande cavolata del secolo. La Jones scosse con forza la testa, portando poi una mano sul fianco. Assolutamente no. Io stavo pensando a qualcuno di più comprensivo e dolce. Qualcuno come... Iniziò a parlare Mercedes e in un secondo sembrò che le fosse arrivato il lampo di genio. Un sorriso enorme le spuntò sul volto e gli occhi le si illuminarono. Quinn aveva ascoltato con attenzione le sue parole e non poteva negare, almeno a se stessa, che la prima persone che l'era venuta in mente era proprio... Joe. Non riuscì a trattenere quel nome che aveva voluto uscire dalle sue labbra in modo quasi prepotente, facendo così sorridere le sue amiche. Un lieve rossore colorò le sue guance, ma fece di tutto per nasconderlo. Grazie ragazze, ma sto bene anche sola. Disse in modo secco, poi le superò e uscì dal bagno, cercando di spingere il più velocemente possibile la sua sedia, in modo da non avere a che fare con quelle due pazze che cercavano di accasarla

Pat's Corner:

Ciao belli tesori miei(?). Per questo capitolo ci ho messo un po', non avevo idee. Sono arrivata a questa idea vedendo per l'ennesima volta l'esibizione Saving All My Love For You, tutti i sorrisi di Mercedes e lo sguardo stupito di Rachel XD Ringrazio __agron e Nay Nay per aver recensito il capitolo precedente. Grazie anche a Nay Nay per aver messo la storia nelle preferite e grazie a GretaSallingGleek, LondonEye e a __agron per aver messo la storia nelle seguite. Spero che il capitolo vi sia piaciuto :) Saluti, Pat. :)

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Capitolo 5
*** It’s not very easy, living all alone ***



 
[...] It’s not very easy, living all alone
[...] Non è affatto facile, vivere da sola
 
Quinn era distesa sul suo letto. Le mani incrociate dietro la nuca; le gambe immobili, era anche inutile tentare di muoverle ormai; il petto che si alzava e abbassava in un ritmo irregolare. Il collo scoperto era teso; la mascella rigida, le labbra erano talmente serrate che ormai sembravano una sola sottile linea. I suoi occhi erano puntati sul soffitto della camera ed era la parte del suo corpo che più comunicava, sia solitamente che in quel preciso istante. I suoi occhi grandi erano più chiari del solito, lucidi, velati da uno strato di lacrime che non voleva far scendere, per nessun motivo al mondo. Quinn, tu sei forte. Le ripetevano in continuazione i suoi amici, i medici, la sua mamma...Joe. Tutti credevano che lei ce la potesse fare. Perché per lei non era così, allora? Sospirò pesantemente, poi si morse il labbro inferiore, chiudendo forte gli occhi. Non piangere, non devo piangere. Si ripeteva in continuazione la bionda, ma sapeva che era inutile e che presto, come accadeva tutti i giorni dal suo maledetto incidente, sarebbe scoppiata a piangere come una bimba impaurita. Sola. Quinn si sentiva tremendamente sola. Certo, aveva i suoi amici che le stavano sempre vicino, sua madre faceva di tutto pur di non farla stare male, ma lei la solitudine la sentiva dentro, nel suo cuore. Quanto era passato dall'ultima volta che lei si era sentita bene, ma bene davvero? Forse da quando era stata con Sam. Che idiota che era stata a tradirlo, se ne pentiva ancora, ma ormai il danno era fatto e il passato non poteva essere cambiato. Sospirò nuovamente e provò almeno a mettersi seduta, ma le era impossibile. Senza che potesse più trattenerle, lacrime bollenti scivolarono dai suoi occhi, percorrendo le guance e bruciando il percorso sino a raggiungere il collo e l'orlo della maglietta che indossava. Aveva bisogno di qualcuno al suo fianco. Ma non di una persona qualsiasi, no. Lei aveva bisogno di Joe e ormai lo aveva capito.

Pat's Corner:

Ciao dolcezze! Questa coppia mi prende troppo, come faccio a non aggiornare così in fretta? E poi la maggior parte dei capitoli li ho già pronti xD Ringrazio __agron, GretaSallingGleek e Nay Nay per aver recensito il capitolo precedente. Grazie anche a Nay Nay per aver messo la storia nelle preferite e grazie a GretaSallingGleek, LondonEye e a __agron per aver messo la storia nelle seguite. Spero che il capitolo vi sia piaciuto :) Saluti, Pat. :)

Ps: Ringrazio ancora Nay Nay, questa volta per un motivo diverso: è lei che mi ha dato l'idea per questo capitolo <3

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Capitolo 6
*** But each time I try, I just break down and cry ***



 
But each time I try, I just break down and cry
Ma ogni volta che ci provo, crollo e piango
 
Quinn si trovava in biblioteca, questa volta senza compagnia e nel più grande dei silenzi, alle prese con un compito di letteratura. Seduta al tavolo più isolato di tutti, in mezzo a decine di libri, con un foglio bianco d'avanti agli occhi e una matita tra l'indice e il pollice della mano destra, oggetto che picchiettava ripetutamente contro il labbro inferiore, cercando di trovare le parole adatte per iniziare il tema. Stava ripensando alle parole scambiate con le sue amiche qualche ora prima, quella strana discussione avuta con Rachel e Mercedes riguardante il bisogno di trovare un uomo che sia adatto a lei. Io sto bene anche sola, si ripeté la ragazza, distogliendo per un istante lo sguardo dal foglio e puntandolo su uno dei vari scaffali pieni di libri che aveva di fronte. Certo, non negava il fatto che le sarebbe piaciuto poter passare sempre più tempo con Joe, poterlo conoscere meglio, ma ogni volta che ci pensava su si ritrovava a mordersi le labbra, scuotere la testa con energia e sorridere amaramente. Era inutile anche pensarci. Nessuno poteva realmente amarla. Si ricordava di quando era stata con Finn: lui era davvero tenero, dolce, la adorava, ma lei lo tradì e lui, giustamente, non volle più avere nulla a che fare con lei. Poi venne Puck: con lui ebbe una figlia, una dolce bambina di nome Beth che diedero in adozione; sembravano funzionare, come coppia, ma lei non aveva mai provato nulla per quel ragazzo e non se la sentì di continuare, prendendolo così in giro. Dopo di lui ci fu Sam: il biondino era stato dolcissimo sin dall'inizio, si vedeva che provava qualcosa di forte per lei, ma, anche questa volta, Quinn rovinò tutto, tradendolo. Pensandoci bene era lei che rovinava sempre il rapporto che si creava con un ragazzo, ma non lo faceva apposta. Non sapeva spiegarlo, ma era come una sorta di autodifesa. Li vedeva lontani, distanti, e così agiva prima ancora che loro avrebbero potuto farla soffrire in un qualsiasi modo, che sia stato tradirla o lasciarla. La bionda scosse il capo e sospirò pesantemente, tornando con lo sguardo sul foglio ancora completamente bianco. Datti una mossa, Quinn, il compito è per domani. Borbottò lei, parlando con se stessa, poi strinse forte la matita e iniziò a scrivere qualcosa, qualche appunto che l'avrebbe condotta al tema vero e proprio. Sembrava che avesse appena raggiunto la più grande delle ispirazioni, ma questa svanì all'istante, lasciandola di nuovo sola con il senso di colpa. Si morse con forza il labbro inferiore e portò una mano sugli occhi, cercando di calmarsi. Ad un certo punto sentì dei passi. Passi di qualcuno che si stava avvicinando a lei. Quinn si voltò di scatto, togliendo la mano, e quello che vide la fece sorridere. Un ragazzo camminava lentamente verso il suo tavolo, con le mani nelle tasche dei pantaloni e i denti che torturavano le sue labbra. Si fermò proprio d'avanti alla bionda e le rivolse un sorriso timido. Ho saputo che avevi un tema di letteratura da Mercedes, così ho pensato che magari avrei potuto darti una mano. Sussurrò il ragazzo, sentendosi terribilmente a disagio. Quinn sentì come se il cuore le stesse esplodendo nel petto e si aprì nel più luminoso dei sorrisi, cosa che a sua volta fece sorridere anche il ragazzo, ormai più tranquillo. La ragazza si spostò di lato con la sedia, facendogli intendere che poteva sistemarsi al suo fianco, cosa che lui fece subito. Grazie Joe, sei... Iniziò la bionda, ma non riuscì a finire la frase. Gli occhi del giovane cristiano erano puntati nei suoi e il suo cuore aveva ripreso a battere sempre con più forza. Grazie. Ripeté semplicemente, chiudendo così la frase che avrebbe realmente voluto dirgli. Deglutì e distolse lo sguardo, avvicinandogli il foglio con alcune scritte e il libro al quale si stava ispirando. In silenzio iniziarono a studiare, entrambi tranquilli. Almeno così sembrava in apparenza.  
 

Pat's Corner:

Ciao gente del pianeta Terra(?). Inizio a scusarmi per il ritardo...ma non avevo la minima idea di come continuarlo, spero solo che sia uscito decente. Ringrazio __agron e Nay Nay per aver recensito il capitolo precedente. Grazie anche a Nay Nay per aver messo la storia nelle preferite e grazie a GretaSallingGleek, LondonEye e a __agron per aver messo la storia nelle seguite. Spero che il capitolo vi sia piaciuto :) Saluti, Pat. :)

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