Sono Primrose Everdeen,e nessuno si e' offerto volontario per me.

di Finch_Foxy
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Night ***
Capitolo 2: *** The Reaping ***
Capitolo 3: *** Rose ***
Capitolo 4: *** My Mother ***
Capitolo 5: *** Direction : Capitol ***
Capitolo 6: *** Chris Stanford,District 4 ***
Capitolo 7: *** The First Kiss ***
Capitolo 8: *** Hunger Games ***
Capitolo 9: *** Water&Fire ***
Capitolo 10: *** Dream ***



Capitolo 1
*** Night ***


Mi sveglio.La stanza e' buia,come la mia mente.Chi sono?Mi ci vuole qualche istante per comprendere. Mi chiamo Primrose Everdeen.12 anni.Orfana di padre e...per un certo qual senso anche di madre.Metto a fuoco la stanza.Questa stanza spoglia che e' il mio rifugio.Le lacrime,un tempo copiose,bagnavano queste lenzuola col loro sapore salato.Adesso non piu'.Mi alzo.Bevo un bicchiere d'acqua che sa di medicine e mi metto alla finestra.Il sole ancora non e' sorto.E domani..domani e' QUEL giorno.Cerco di non pensarci,mi sdraio e chiudo gli occhi.Immagino mio padre,morto in una miniera..quanti anni fa?Non lo ricordo neppure.Il suo corpo,esploso in mille frammenti di stelle.Nemmeno il suo conforto ci e' stato concesso.Mia madre,perso il marito,e' diventata una bambola e non ha piu' badato a nulla.Stavo per morire di fame,nel suo letto,quando i Pacificatori irruppero e mi portarono all'istituto.Mia madre non mosse un dito.Neppure si era accorta delle mie condizioni.Qualche giorno dopo fu portata in un istituto psichiatrico per essere curata.Ma alla malattia di mia madre,ahime',non vi e' cura.All'istituto ho conosciuto Rose,una dodicenne orfana che da subito e' diventata mia grande amica,neanche fosse mia sorella reincarnata.Eh si,perche' avrei dovuto avercela una sorella.Una sorella che mi avrebbe curato e sfamato al posto di mia madre.Lei pero' la perse durante il parto.Stava per seguirla,la mia mamma,ma arrivai io e la salvai.Credevo di riuscirci una seconda volta ma...ahime'..non ce l'ho proprio fatta.Dicevo?Ah si..l'istituto.Bhe,ci picchiano qui.Spengono i nostri sorrisi e incurvano le nostre spalle.Ci rendono perfetti automi al servizio di Capitol.Qui non ci e' concesso nulla,se non un pasto caldo e un letto pulito.Nulla.Nemmeno un sorriso....Oh,ecco l'alba.Guardo l'ora.Eh si.Un nuovo giorno e' spuntato.Il giorno della mietitura.E' ancora presto,dopo tutto.Ritorno a letto,.mi rimbocco con cura le coperte e chiudo gli occhi.Mi riaddormento e sogno Ranuncolo.Un gatto con un orecchio mozzo e il pelo giallognolo.Mi piacque subito,anche se di bello aveva ben poco,quando lo incontrai al Prato.Aveva la pancia piena di vermi,gli occhi infossati,e i baffi accartocciati.Lo portai comunque a casa,nella sciocca e infantile speranza di poter vedere mia madre presa dal nostro nuovo animaletto.Ma cosi non fu.Appena varcai la soglia la trovai di fronte a me,con gli occhi colmi di lacrime.Mi guardo' per un istante infinito,guardo'Ranuncolo,poi lo prese e lo getto'in una tinozza d'acqua.Lo lavo'.Lo svermino'.Ma Ranuncolo non sopravvisse.Mia madre un giorno comincio a urlare.Insipiegabilmente.Ruppe i piatti,ruppe il suo vestito.Tutto.Afferro' un coltello.Poi prese Ranuncolo e lo uccise accoltellandogli la pancia.Io urlavo di orrore e piangevo.Cos'altro poteva fare una bambinetta come quella che ero a quei tempi?Poi,improvvisamente come era impazzita,mia madre ritorno' nel suo stato catatonico.Striscio' fino al letto e vi si getto' sopra.Vi rimase fino all'arrivo dei Pacificatori,4 settimane dopo,fintanto che io urlavo e piangevo e morivo dalla fame.....

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Capitolo 2
*** The Reaping ***


«Signorina Everdeen!!» L' urlo di Miss Firefox mi rimbomba nelle orecchie per piu' di un minuto.«M- miss Firefox....io»comincio col tono piu' implorante che possiedo.Per tutta risposta lei mi prende per la collottola e mi getta in terra come un sacco di farina.Mi limito a gemere debolmente,mentre mi rialzo.«Oggi e' il giorno della Mietitura,Everdeen» dice col viso a un centimetro dal mio«Tutte le tue compagne sono gia' quasi in piazza,quundi farai meglio a sbrigarti....Su svelta!»Mi avvio alla mia postazione di lavaggio,schivando probabilmente lo schiaffo che stava per darmi.Sento che continua a borbottare.Tendo l'orecchio«Gli Everdeen sono la feccia di Panem!»Continua,ma non voglio ascoltare oltre.Le lacrime minacciano di rompere gli argini.Per tutta risposta mi lavo la faccia con acqua che pare ghiaccio liquido.Non mi importa,non mi importa,non mi importa,non mi importa,mi dico mentre gocce d'acqua mi rigano il volto...All'improvviso un pensiero mi balena in mente.Se vengo scelta per gli Hunger Games mi faranno incontrare mia madre.......Scaccio subito l'idea.Quella pazza...non e' mia madre....Mia madre...e' morta nella miniera...assieme a mio.. «Everdeen!»Miss Firefox mi strattona e mi getta in terra,buttandomi addosso un lercio vestito da Mietitura.«Indossalo!»Dice seccata.Poi va verso la porta,si ferma sullo stipite e comincia ad osservarmi.Io indosso il vestito,mi faccio le trecce e sono pronta.Ci avviamo in piazza.Arriviamo verso le 2.L'ora della Mietitura.Effie Trinket,l'accompagnatrice del Distretto 12,comincia il suo discorso«Felici Hunger Games,e possa la buona sorte essere sempre a vostro favore»Ah,quanto fa impressione il suo sorriso...uno di quei sorrisi finti tipici di Capitol.Sul palco manca qualcuno,pero' Haymitch,il mentore ubriacone del Distretto 12.Grazie anche a la sua ubriachezza,i nostri tributi muoiono sempre all'inizio dei giochi,o.comunque non superano la settimana...Mentre sono persa nei miei pensieri,senza accorgermene Effie annuncia il nome del tributo femmina scelto.Prende un respiro e ripete.«Primrose Everdeen!»

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Capitolo 3
*** Rose ***


Mi avvicino al palco,a passo lento,con due Pacificatori alle mie spalle.Tranquilli,non ho intenzione di scappare,vorrei dire loro.Invece taccio.Salgo i tre scalini e quella bambola di Effie Trinket mi prende per mano e mi presenta a tutto Panem.«Ecco a voi Primrose Everdeen!Ci sono volontari disposti a prendere il suo posto?»Tutto tace.«Bene,allora passiamo al tributo maschio del Distretto 12!»Mette una mano nella boccetta e ne estrae una striscetta.«Peeta Mellark!»,annuncia con un trillo.Un ragazzo biondo e muscoloso si fa avanti tra la folla.Sale sul palco,titubante.Effie lo prende per mano,chiede se ci sono volontari.Tutto tace,ovviamente.Ci fa stringere mano nella mano,poi ci ripresenta a gran voce a tutta Panem:«Ecco a voi i tributi del Distretto 12!Primrose Everdeen e Peeta Mellark!>».Poi Effie si guarda intorno,titubante.La Mietitura e' finita ed Haymitch non si e' fatto vivo...bha,sara' in qualche osteria a buttar soldi nel vino e nel liquore,penso squadrando il tributo accanto a me.Non lo conosco...Peeta Mellark....posso benissimo infischiarmi di cio' che gli accadra' nell'arena. Dopo qualche minuto ci portano al Palazzo di Giustizia,dove entrambi abbiamo un ora di tempo per incontrare i nostri cari e dir loro addio. Mi fanno accomodare in una stanza lussuosa,con un divanetto rosso porpora di prima qualita'.Qualche minuto dopo fanno accomodare la mia prima visita.Rose.La mia piccola Rose,trecce rossiccie e lentiggini,vestito smesso e lacrime agli occhi.Mi si getta tra le braccia,ripetendo disperatamente«Perche',Prim?Perche'?»Non posso fare niente..Posso solo dirle che andra' tutto bene.Ma persino io risulto poco convinta.Ci sediamo sul divanetto,la sua testa sulla mia spalla.Chiudo gli occhi.Mi rivedo bambina,guance scavate e treccie sfatte.Mi rivedo al primo giorno di istituto.Con le lacrime agli occhi,che continuo a ripetere disperatamente «Mamma!Riportatemi dalla mia mamma!»Allora ero troppo piccola per capire che se non fosse stato per i Pacificatori,sarei morta di fame.O forse troppo stupida per ammetterlo.Si sa,quando si e' piccoli,si e' convinti che qualunque cosa facciano i genitori sia giusta,ma non sempre e' cosi.Mi rivedo,triste e impaurita,circondata da alberi morti,in un parco per niente allegro.Rivedo una bambina dalle corte trecce rosse che mi si avvicina,curiosa,chiedendomi il perche' di quelle lacrime.Rivedo me,impaurita,che serro occhi e bocca.Rivedo lei,che per tutta risposta mi da il piu' caldo degli abbracci.Ahhhhh....Quello fu davvero l'inizio di tutto.Del cibo condiviso,dei piccoli segreti,delle oscure confessioni sul nostro passato,delle risate dopo le rare carezze e dei pianti dopo le frequenti botte.E cosi rimaniamo abbracciate per un tempo infinito,fino a quando due Pacificatori irrompono nella stanza,ci dividono e portano via una Rose in lacrime.Guardandoci negli occhi ci diciamo addio.Nel piu' totale silenzio.Abbasso lo sguardo.Mi accorgo con stupore che nella colluttazione un lembo del vestito di Rose mi e' rimasto tra le mani.Lo lego all'avambraccio,senza pensarci due volte.Mi risiedo sul divanetto,aspettando una probabile seconda visita.Dopo qualche istante,i Pacificatori la fanno accomodare,ammanettata.Fanno entrare mia madre,Christine Everdeen.

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Capitolo 4
*** My Mother ***


Io e mia madre ci guardiamo per un infinito istante.Poi ci accomodiamo sul divanetto.Lei ha gli occhi abbassati,fissa il pavimento.La squadro.Ha lo sguardo spento,le guance scavate,le labbra screpolate che non sanno piu' sorridere.L'hanno fatta vestire con un abito lercio,con le maniche a brandelli.I suoi capelli,un tempo biondi,sono ridotti a sporche ciocche bianche.Geme.«Oh,mamma,cosa ti hanno fatto?»,le sussurro posando una mano sul suo grembo.I suoi occhi senza speranza incrociano i miei.Una lacrima le riga il volto.Non resisto.Mi getto tra le sue braccia,immobili per via delle manette elettrificate,e piango.Ah,quanto ho desiderato piangere in questi mesi...ma mi hanno indurito talmente il cuore in quell'istituto,da farmi dimenticare persino il sapore salato delle lacrime.Anche lei piange.A questo punto so cosa fare.Se devo davvero morire,voglio farlo senza rimpianti.Mi alzo e chiamo un Pacificatore affinche' tolga per qualche minuto le manette a mia madre.Lui comprende e acconsente.Voglio un suo abbraccio.Lo voglio disperatamente.E lei,libera dalle manette,mi dona un abbraccio e mi fa partecipe del suo dolore.Mi racconta del giorno in cui la internarono.Orribile.Mi parla di quando la sottoposero all'elettroshock,delle scariche elettriche che percorsero le sue carni per infinite ore e che tutt'ora scuotono i suoi sonni.Disumano.Rabbrividisco e mi getto sul suo grembo,totalmente indifesa e impaurita..Dov'e' la Prim forte adesso?Per quanto ne so,e' solo un paliativo per resistere all'istituto.Solo un misero paliativo.Che nell'arena potrebbe fare la mia fortuna.Alzo lo sguardo e le sorrido, per la prima volta dopo anni.«Mamma,non devi aver paura.Io,io tornero' qui e ti portero' fuori da quel posto...tu..tu devi solo promettermi che resisterai...Dovrai farlo!Oh,mamma...».Glielo dico dolcemente ma con fermezza.Devo darle una speranza,non posso permettere che ceda.Lei annuisce debolmente.Posso farcela.Devo.Altrimenti mia madre sara' perduta per sempre.Ci abbracciamo per un momento eterno,poi due Pacificatori irrompono e ci separano.Mentre le rimettono le manette,mi guarda implorante.«Prim...oh Prim..io ...io ti voglio bene,bambina mia!»Si stacca dai Pacificatori e mi corre incontro,abbracciandomi con tutta la forza di questo mondo.I Pacificatori,spazientiti,ci separano definitivamente con uno strattone.La guardo negli occhi.Mentre la porta si chiude,il suo sguardo e' sereno.Ha una speranza.Me.E non permettero' che le strappino anche questa.Mi accorgo pero' anche di un altro particolare.Per un istante ho visto una figura trasparente con una treccia castana cingerle dolcemente le spalle...«Katniss»,sussurro in un soffio«proteggila fino al mio ritorno,te ne prego».

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Capitolo 5
*** Direction : Capitol ***


Su un lussuoso treno di Capitol City,i 24 tributi dei dodici distretti vanno incontro a quel confetto amaro che viene chiamato Hunger Games.Sospiro e mangiucchio una zuppa di pesce,guardando di sottecchi Peeta Mellark ed Effie Trinket.Lui bellissimo e dimesso,lei confezionata e per questo perfetta.Ahhh,come faccia a non rompersi in mille pezzi ogni volta che si muove non lo so proprio.Effie e'...talmente finta che sembra quasi di vetro.Mi guardo intorno.Siamo sul treno e Haymitch non si vede.Dove diavolo sara' quell'ubriacone?Senza di lui a trattare per avere degli sponsor io e quel Mellark siamo perduti!Contrariata dal comportamento del mio mentore,lascio perdere la zuppa e me ne vado dritta nel mio scompartimento.Sola.Voglio stare da sola.Mi stendo sul letto e chiudo gli occhi.Li riapro e mi trovo nel nulla.Tutto e' immacolato.Bianco.E all'improvviso la vedo.Bellissima,vestita di un lungo abito fatto di nuvole,con una treccia castana e un sorriso un po' triste.«Katniss»,sussurro.Lei fa cenno di si col capo e si protende verso di me ,baciandomi la fronte.Chiudo gli occhi e una lacrima mi scende lungo il viso.Li riapro e sono di nuovo nel mio scompartimento.Mi tocco la fronte.Calda.Calda di un calore che vuol dire amore.Ahhh Katniss,sono sicura che tu,in vita,ti saresti offerta volontaria per me.Nessuno puo' farmi credere il contrario.Tu,la mia sorellona devi pensare alla mamma,pero'.Non badare a me,proteggi lei,fortificala.Perche' non sono sicura di poter mantenere la mia promessa,non ora che li ho visti.Gli altri tributi mi faranno a pezzi,lo so.E mia madre morira' sola e disperata,privata di ogni cosa.Urlo,col il cuore che si frantuma in mille pezzi mentre la immagino in una stanza fredda e buia che chiede della sua Prim.No.Io non posso arrendermi.Io devo farcela.Devo.Per la salvezza della mia madre dovro' portare all'inferno 23 anime innocenti senza il minimo rimorso.E lo faro'.Per salvare colei che sto imparando finalmente a capire e a perdonare.Mia madre.

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Capitolo 6
*** Chris Stanford,District 4 ***


Io e Peeta stiamo facendo colazione nel silenzio piu' totale.Lo guardo di sottecchi.Sembra cosi indifeso..ma mai dire mai.Non devi sottovalutarlo Prim,mi dico.Mangiucchio un panino e penso a come potrei ucciderlo,nel caso diventasse una minaccia.D'un tratto alza lo sguardo,la voce a meta' tra la rabbia e la tristezza.«Capitol City ormai e' vicina».Sento lo stomaco che si attorciglia.«Oh..ehm...bene..credo..»,sussurro senza pensare.Abbasso lo sguardo,incupita.Che sciocca sono stata!In quel momento Effie,tutta trillante e sorridente,entra nello scompartimento.La osservo.Effie,come diavolo faremo senza Haymitch?Ahhh quanto vorrei chiederglielo e invece sto zitta.Ogni volta.Per tutta risposta,una voce impastata comincia ad avvicinarsi al nostro scompartimento.Mi avvicino e apro la porta,trovandomi di fronte a un uomo ubriaco dai capelli biondi e l'alito di puro alcool.«Ehi,dolcezza!»,mi fa lui,abbracciandomi.«Lasciami!»,gli urlo strattonandolo e facendolo cadere.«Maledetta!»,mi fa lui di rimando.Serro le palpebre preparandomi al colpo.Che pero' tarda ad arrivare.Apro gli occhi e vedo Peeta portare via colui che probabilmente ha nelle sue mani appiccicose il destino dei tributi del Distretto 12.Il nostro mentore.Effie,che e' rimasta ad osservare muta la scena,lancia un' occhiata al finestrino e annuncia che ormai siamo a Capitol City e che tra poco incontreremo gli stilisti.Grandioso.Sono un tributo.E' tra poco saro' anche un pezzo di carne da offrire al pubblico come portata principale alla parata pre-giochi.Sbuffo e vado nel mio scompartimento per prendere il poco che mi appartiene.Tra cui il lembo strappato del vestito di Rose.Lo prendo e lo metto all'avambraccio.E' quello il suo posto.Nel distretto,qui e nell'arena.Esco senza voltarmi.E mi ritrovo faccia a faccia con un tributo sconosciuto.Ha i capelli castani e ricci,la faccia ancora innocente.Sicuramente e' stata la sua prima mietitura..«Ehi ragazzina»,fa lui,divertito.«Prim»,rispondo di getto,«Primrose Everdeen,Distretto 12»,completo guardandolo negli occhi.«Interessante»,risponde lui,prendendo tra le mani una delle mie trecce bionde,«Chris.Chris Stanford,Distretto 4».

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Capitolo 7
*** The First Kiss ***


Alla fine,tra parata,allenamenti e interviste,domani e' il gran giorno.Guardo il cielo che si tinge di rosso,con lo stomaco annodato.Domani iniziano gli Hunger Games e ... non nascondo che ho paura.Paura di morire e lasciare sola mia madre.Paura che il ragazzo del 4 mi muoia davanti.Non so spiegare quello che sento nei suoi confronti.Il cuore tamburella frenetico ogni volta che lo vedo,ogbi volta che i suoi occhi incrociano i miei.Quel primo giorno al centro di addestramento,abbiamo fatto amicizia,contro ogni regola dei giochi.Raggiungendo alla fine il risultato che temevo.Il terrore che,alla fine,io debba ucciderlo per salvarmi.Sento di aver commesso un grave errore,ma indietro non posso e non voglio tornare.Chris mi piace,ha dodici anni,e' fragile, ma e' buono e generoso.Sa sorridere di cuore,lui.Ha conosciuto l'amore di una famiglia,e' piu' che normale che sia cosi,mi dico.Sbuffo e mi avvicino alla finestra,ammirando il giorno che sfuma.D'un tratto bussano alla porta.Faccio entrare.Ha gli occhi rossi,la faccia chiazzata.Ha pianto.«Chris»comincio«sai che questo e' proibito!torna nella tua..»Mi afferra le spalle e mi abbraccia,non facendomi terminare la frase.Rimango per un tempo infinito prigioniera di quelle esili braccia,con le sue lacrime che mi bagnano i capelli.Mi stacco a forza.«Chris..non piangere ti prego!Io...io..»le lacrime cominciano a rigarmi il volto.«Io..io ti voglio bene,Prim!Come faccio a non piangere?».Sono impietrita e stupita.Siamo amici,ma il suo 'ti voglio bene' richiama un sentimento piu' profondo della semplice amicizia che credevo...Cosa intende allora?Mentre faccio congetture,lui mi carezza una guancia,prendendo una lacrima tra le dita.Se la porta alla bocca e la bacia.Mi accascio a terra.Lui mi imita.Mi sento intontita.Non riesco a pensare a nulla se non a Chris.A Chris che tra un giorno potrebbe essere soltanto un nome come un altro.Mi porto le mani sul volto,disperata.Lui si avvicina,prende tra le sue mani le mie e mi bacia sulle labbra.E' un bacio dolce,che ha il sapore della salsedine.E' un bacio che vorrei durasse in eterno.Vorrei che il tempo si congelasse.Ora.Vorrei che questo istante non finisca mai.Perche' questo e' il mio primo bacio.

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Capitolo 8
*** Hunger Games ***


Domani è il 'gran' giorno.Domani hanno inizio gli Hunger Games e io,da buona Prim del Giacimento,non smetto di tremare.Sciocca,mi dico,non è ora di aver paura!Ma tremo e tremo,senza sosta alcuna.Paura.Di morire tra dolori atroci.Paura.Di perdere Chris.Paura.Di condannare mia madre.Urlo disperatamente,senza timore.Urlo tutta la mia disperazione e tutto il mio orrore.Dopo qualche minuto due senza-voce fanno irruzione e mi stordiscono con un'iniezione lieve di sonnifero.Mi mettono a letto,mi rimboccano le coperte ed io sprofondo quasi subito nell'oblio,col volto di Chris stampato nella mente. Mi sveglio all'alba.Bocca impastata e palpebre pesanti.Sonnifero.E tra qualche ora saro' li a cercare di sopravvivere agli Hunger Games.Oppure sarò morta.Maledizione! Furiosa strappo via le coperte e mi fiondo sotto la doccia,sperando che mi risvegli del tutto.Ma nemmeno questa sortisce effetto.Esco che profumo di limone,con lo stomaco che brontola.Sono furiosa.Cosa è venuto in mente ai senza-voce?Mi hanno indebolita prima del tempo,maledizione!Cerco di non pensarci mentre,al fianco di Peeta,faccio colazione con una cioccolata calda e del pane.Appena finiamo ci conducono sull'hovercraft che ci porterà direttamente nell'Arena e ci dividono.Io,seduta su un divanetto,guardo negli occhi Cinna,in silenzio.E cosi rimaniamo fino a quando una donna ci dice che è giunta l'ora.Faccio per avvicinarmi al 'tubo' che mi condurra' sulla mia piattaforma,ma Cinna mi blocca.«Buona foruna,Paperella»,mi dice in un sussurro.Deglutisco.«Grazie di tutto Cinna».Entro nel 'tubo' e tutto diventa buio.Pochi secondi e mi ritrovo sulla mia piattaforma.Squadro accigliata gli altri tributi,poi mi ritrovo a cercare Chris.Lo trovo.In quel momento suona il gong.Scatto verso Chris e insieme saltiamo sulla Cornucopia.Lui afferra un tridente.Io un paio di pugnali.La ragazza del 2 del due mi si avvicina rabbiosa.Mirava ai miei pugnali e intende appropriarsene a scapito della mia vita.Il che è ovvio.Le vado incontro,mi getto su di lei bloccandole polsi e gambe col mio peso e la pugnalo al cuore.Mi volto verso Chris,che infilza con il suo tridente il ragazzo del 3.Sospiro di sollievo.Mi rimetto in piedi,prendo per mano Chris e scappiamo insieme dalla carneficina del bagno di sangue,sorridendo e piangendo allo stesso tempo.

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Capitolo 9
*** Water&Fire ***


Sete.Acqua. Due parole che producono la medesima sofferenza,in questo nomento.Sono ore che io e Chris cerchiamo una minima traccia di acqua, ma finora niente.Decidiamo di fermarci a mangiare qualche foglia di menta,almeno per placare lo stomaco. Mangiamo in sacro silenzio, con il bosco attorno a guardarci.D'un tratto Chris sgrana gli occhi e annusa attentamente l'aria.«Acqua!», urla felice.Io sorrido.Chris proviene da un distretto dove l'acqua domina ed e'impossibile che non ne conosca l'odore.Ci alziamo di scatto e corriamo verso la salvezza,momentanea e' vero, ma sempre salvezza. Corriamo a perdifiato,quasi con le lacrime agli occhi dalla felicita'.Superiamo un gruppo di alberi,entriamo in una specie di tunnel roccioso, e sbuchiamo in una cavita' rocciosa con un torrente pieno zeppo di pesci. Ottimo.Abbiamo anche una riserva di caccia ora.Mi avvicino cauta al torrente e mi siedo su una roccia per prendere fiato.Intanto che Chris cattura un paio di pesci col tridente,aggiungo un po'di tintura di iodio recuperata dal tributo ucciso ore prima e mi costringo ad aspettare la mezz'ora piu' lunga della mia vita.In qualche modo passa e ci ritroviamo,entrambi esausti,a bere a piccoli sorsi l'acqua e a mangiare i pesci di Chris. Dopo qualche minuto, decidiamo inoltre che questa cavita' sara' per un po' il nostro rifugio,almeno avremo acqua e cibo assicurati qui. Intanto fuori il cielo si e' fatto scuro.Me ne accorgo mentre l'inno di Capitol risuona per annunciare i tributi morti quest'oggi.Distretto 2.Distretto 3.Distretto 10.I volti delle tre vittime di me e Chris risplendono qualche istante nel cielo e poi,come tutte le altre,spariscono nel buio.Mi costringo a pensare che sia stato necessario ucciderle,ma non e' facile.Ho tre esistenze spezzate sulla coscienza,c'e' poco da fare. Chris,intuendo i miei pensieri, mi prende per mano e mi porta fuori dalla cavita'.Vorrei dirgli che e' troppo pericoloso, ma inspiegabilmente lo lascio fare.Mi abbraccia.Rimaniamo qualche minuto cosi,immobili, col vento a lambire i nostri corpi.Poi tutto e' fuoco e fiamme.Nella confusione generale,sento Chris urlare:«I razzi ad alta precisione di Capitol!».Poi intorno a noi scoppia l'inferno.

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Capitolo 10
*** Dream ***


È finita.È finita.Vorrei urlare ma la voce non esce.Io e Chris corriamo all'impazzata ma i razzi non smettono di piombarci vicino.Nemmeno salire sugli alberi e' una buona idea.Cosa possiamo fare?Guardo Chris,che si sforza di non scoppiare in lacrime.Gli sorrido,triste.E proprio in quell'istante,un proiettile infuocato gli lambisce le spalle.Dopo,solo urla di dolore.Io rimango dove sono,impietrita,senza sapere cosa fare.Di certo ormai non posso salvarlo.Il fuoco labisce tutto il suo corpo con le sue lingue mortali.Lacrime salate mi rigano le guance,mentre mi accorgo che l'attacco e' finito.Anche le fiamme sul corpo di Chris diminuiscono di intensita' fino a spegnersi miracolosamente.Ma ormai e tardi.Mi accascio accanto a Chris,che ha ustioni terribili su tutto il corpo.Gli accarezzo i ricci,piangendo.«Chris.....non...non lasciarmi da sola!»,urlo disperatamente,come un lupo affamato che ulula tutta la sua fame alla luna.Chris geme.Apre lentamente gli occhi,e sorride.«I-io no-non v-ado d-da nessuna p-arte,P-Prim....».Parole stentate,disperate,che non danno nessun sollievo,perche' so che non dicono la verita'.Sento un sibilo acuto,ma non mi importa.Guardo Chris,ormai alla fine,mi accascio su di lui e gli bacio le labbra piano.Poi un cannone spara e un razzo infuocato mi piomba alle spalle. [Mi sveglio madida di sudore.Accanto a me ci sono molte persone ma non riesco a metterle a fuoco.Qualcuno di loro mi stringe la mano.«Katniss,ehi Katniss mi senti?» Peeta!Anche se i miei muscoli sono intorpiditi,mi alzo si scatto e mi stropiccio gli occhi. Adesso li vedo tutti.Peeta.Haymitch.Primrue.Geeta.Tutti loro che mi guardano con affetto.Sgrano gli occhi.«Da..da quanto tempo sono qui?E cosa mi e' successo?»Haymitch mi guarda di sottecchi«Due settimane.Sei stata morsa da un serpente velenoso che ti stava per portare alla tomba,dolcezza.»Lo ascolto,assente,mentre il peggiore dei sogni riaffiora.Mi alzo di scatto dal letto,contro il volere di tutti,e vado verso la cornice che contiene una vecchia fotografia di Prim.La abbraccio e mi accascio a terra,mentre mille lacrime mi rigano le guance tutte assieme.Peeta,con sguardo preoccupato,fa per avvicinarsi ma Haymitch lo ferma scuotendo la testa.Poi porta tutti fuori.Finalmente sono sola.Io e la mia disperazione.Rimango li a piangere per un tempo infinito,fino a quando Primrue,la mia dolce figlioletta,mi viene accanto abbracciandomi.Mi guarda con gli occhi che le brillano.Poi il suo sguardo va sulla fotografia di Prim.«Mamma,chi e' quella bella bambina?»,mi chiede.Rimango a fissarla per un minuto buono,poi sospiro.«Lei e' Primrose,la mia amata sorellina.»E mentre lo dico,sento un calore familiare percorrermi tutto il corpo.Sorrido e mi porto le mani sulle spalle.«Ciao Prim.»,sussurro in un soffio.«Sei venuta a trovare la tua nipotina?»

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